Maratona Horror

di RagazzaPigra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alle otto a casa mia! ***
Capitolo 2: *** Prima delle nove non arriva nessuno! ***
Capitolo 3: *** Alle nove e trenta inizia lo show ***
Capitolo 4: *** Di male in peggio ***
Capitolo 5: *** Go home, you are drunk ***



Capitolo 1
*** Alle otto a casa mia! ***


Mo Guanshan non poteva fare a meno di fissare lo schermo del telefono, senza davvero leggere il messaggio di He Tian, l'espressione scocciata che aveva in faccia rappresentava perfettamente l'intera faccenda.
Era alquanto stufo di quella situazione, quel modo che aveva He di sottometterlo a forza di minacce e pestaggi vari, anche se a dirla tutta questi ultimi erano incredibilmente diminuiti nell'ultimo periodo. In compenso il moro era diventato ancora più molesto: si infilava in casa sua senza permesso, continuava a rifilargli regali improponibili e infine la cosa peggiore...la sua stessa madre impazziva per lui! Purtroppo per lui aveva visualizzato il dannato messaggio e quelle due “√” azzurrine ne erano la prova.
Guanshan sapeva che avrebbe passato dei guai ad ignorare il diavolo in persona, ma la verità era che non ne poteva più.


Guarda che so che hai visto il messaggio

Il rosso fece un respiro profondo, consapevole di non avere nessuna via di scampo.


non mi interessa


Hai paura vero?


n o n m i i n t e r e s s a,
sai leggere?



da come sei andato all'ultimo compito
mi stupisco che lo sappia fare tu ;)







molto spiritoso...





Ecco un'altra cosa che detestava di He Tian, il suo modo di sfotterlo per qualsiasi cosa o meglio odiava il confronto a cui il moro anche in maniera indiretta lo sottoponeva : sono più alto di te, sono più bello, ho un sacco di ragazze che mi corrono dietro, sono più forte e decisamente più intelligente.
Fanculo! A chi importava quella roba?!






Allora è deciso da me alle otto, ti aggiungo al gruppo


No, ascolta io non ci vengo!


He Tian ha creato il gruppo:
Maratona horror a casa mia

He Tian ti ha aggiunto



Tu:
ho detto che non vengo!


He Tian:
alle otto da me( di sera Jian Yi)

Zhan Qualcosa:
ok

Jian Yi:
Bene, quindi ci saremo tutti!


Tu:
io no


Jian Yi:
Ti prego Momo, tu devi esserci!


Tu:
Tze, non ci penso nemmeno


Jian Yi:
He Tian, Momo è cattivo!

Tu:
cos'hai cinque anni?


Zahn Qualcosa:
Mentalmente ne ha sei


Jian Yi:
T.T He Tian convinci Momo!

Tu:
piantatela di affibbiarmi soprannomi ridicoli!

He Tian:
Don't close montain, non è che
tu abbia scelta

Tu:
cos'è un ordine? Ma vai un po' a farti fottere He Tian


He Tian:
potrei sempre fottere te



Zhan Qualcosa:
Ragazzi...


Jian Yi:
Booom! Hahahah


Tu:
Sei disgustoso


Zhan Qualcosa:
so come ti senti amico


Jian Yi:
Ma Xixi! T.T

Tu:
non sono tuo amico


Zhan Qualcosa:
Ah, giusto tu non hai amici


Tu:
...



Jian Yi:
Xixi!


He Tian:
hey, biondino, non ti
conviene avermi come nemico


Zahn Qualcosa:
Ma guarda, He Tian, sto tremando!


He Tian:
Dovresti




Jian Yi:
Dai, He , calmati … non diceva sul serio



Tu:
Tian, stai calmo per l'amor del cielo


He Tian:
per l'amor tuo, potrei <3

Jian Yi:
Mo, se non vieni cucinerà He Tian!


Zhan Qualcosa:
non dirlo come se fosse una tragedia



He Tian:
Non sarò un cuoco, ma non potrò essere così pessimo!


Tu:
HE TIAN NON AVVICINARTI AI FORNELLI

He Tian:
Quindi vieni?

Tu:
lo faccio solo per Jian Yi sia chiaro


Jian Yi:
Per me? Evvai, grazie Momo

He Tian:
mi sento offeso

Tu
ne sono felice








Mo lasciò cadere il cellulare sul letto, con la consapevolezza rinnovata che He Tian ce l'avrebbe sempre avuta vinta in un modo o nell'altro.
Decise di farsi una doccia, anche perché quel tempo glaciale che aveva accompagnato tutta la primavera era improvvisamente svanito nel nulla, lasciando posto ad un caldo afoso che gli ricordava che l'estate si stava avvicinando. E anche perché erano già le sei e mezza di sera e un minimo si doveva preparare.
Sotto il getto d'acqua fredda Guanshan non poté fare a meno di rendersi conto che lui di fil horror non ne aveva mai visti.

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Capitolo 2
*** Prima delle nove non arriva nessuno! ***






NOTA DELL'AUTRICE
Premessa: questa è una storia scritta a quattro mani, o almeno doveva esserlo inizialmente. Poi io e quell'atra abbaimo litigato e alla fine ho deciso di continuarla da sola. Scusate per l'inconveniente e per il cambio di stile. Grazie !
PS: Questo sarebbe il cap 2, ma in realtà la storia potrebbe benissimo cominciare da qui... Comunque se volete dare un'occhiata al capitolo precedente, fatelo pure, a vostro rischio e pericolo







 

Bella fregatura, ritrovarsi per l'ennesima volta a cucinare, gratis, per un branco di idioti senza cervello.

Era questo che pensava il rosso mentre usciva di casa, sua madre aveva sorriso in un modo strano quando gli aveva comunicato la notizia, quel sorriso speciale che non le vedeva da quando avevano rinchiuso suo padre in prigione.

Cercò di scacciare quei ricordi nostalgici e si incamminò verso l'appartamento di He Tian, ormai conosceva la strada a memoria, avrebbe potuto farla ad occhi chiusi.

C'era una strana umidità nell'aria, non un po' di vento, ma il cielo era completamente oscurato da nuvole nere e in lontananza si poteva sentire qualche rombo causato da un tuono che spezzava il silenzio di quella serata tranquilla.

Era molto strano per quel quartiere, niente teppisti per le strade quella sera, si beh... A parte lui . La verità è che da quando She Li si era “ accidentalmente ” rotto un braccio i suoi cagnolini se ne stavano buoni.

Mo Guanshan rabbrividì senza una ragione precisa, i temporali non gli erano mai piaciuti, si convinse che era per quel motivo e affrettò il passo ed entrando nell'appartamento.

Chi se non il padrone di casa avrebbe potuto aprire la porta?

“Hey~, sei il primo, avevi così tanta voglia di rivedermi che sei arrivato in anticipo?” sorrise ecco questo con fare sornione,

“Non sono in anticipo, hai detto alle otto e sono le otto, quindi-”

“Stai scherzando? Quando si dice alle otto, è sottinteso che prima delle nove non arrivi nessuno”

Mo arrossì, lui non ne sapeva niente di queste cose, non aveva nessuna esperienza sul campo.

“Beh, ti ricordo che devo cucinare, quindi è ovvio che debba arrivare prima.” disse entrando a testa bassa.

He Tian lo seguì sorridendo “Ho fatto la spesa, quindi dovresti avere tutto quello che ti serve.”

Guanshan aprì in frigo con la convinzione di ritrovarlo pieno di cibi precotti e ricongelati...di nuovo, ma con suo sommo stupore He Tian si era attenuto alle sue istruzioni.

Ad esclusione delle uova, il ragazzo dai capelli color carota le cercò a lungo, anche fuori dal frigo, senza però trovarle.

“He Tian, le uova dove sono?” chiese allora al moro che nel frattempo si era messo a guardare un po' di tv.

“Sono qui” ridacchiò afferrando la mano del rosso e spingendola sul proprio pacco.

“NON CI PROVARE CAZZONE!” fu la risposta repentina del ragazzo che ritirò subito la mano disgustato.

“Grazie del complimento”

“Muori!”

“Anche io ti voglio bene.”

“Seriamente dove hai messo le uova?” cercò di tornare al punto nel tentativo di distrarre He Tian dal rossore che gli colorava le guance.

“Nella mensola in alto” il rosso sgranò gli occhi per poi assottigliarli immediatamente: la mensola in alto era la cosa più irraggiungibile per uno della sua taglia e He Tian continuava a mettere tutti gli ingredienti principali su quella mensola in modo che, per prendere quello che gli serviva, dovesse chiedere il suo aiuto.

Ma col cazzo, si non il suo... Aspetta perché sto pensando al suo O MIO DIO! Che diavolo mi prende?! He Tian è un diavolo in effetti, che He Tian mi prende ci starebbe bene... No! Merda”

Mentre Guanshan stava lentamente e inesorabilmente impazzendo il campanello prese a suonare con insistenza.

“HEEE, siamo un po' in ritardo!”

Appena le 20:15 ed erano già tutti arrivati, He Tian sospirò rassegnato, infondo frequentavano ancora le scuole medie c'era da aspettarselo.

“E così fino alle nove non arriva nessuno, eh?” lo sfotté il rosso da sopra lo sgabello in cui si era arrampicato,

“Se cadi rido” lo avvisò aprendo la porta a Jian Yi e Zhan Zheng Xi,

“non ne dubito”

Jian Yi entrò per primo buttando le braccia al collo del moro, mentre Xixi si fiondò sul divano senza neanche salutare nessuno.

“Grazie di averci invitato!” disse Jian Yi senza staccarsi da He Tian, il quale ne approfittò quasi subito andando a palpeggiare il bel sederino di Jian Yi, facendo arrossire il povero Guanshan che si era voltato verso di loro una volta sceso dallo sgabello.

“Togli le mani” ordinò Jian Yi con un sorriso parecchio inquietante,

“E se non lo facessi?”

“E prendetevi una camera, cazzo” riusci a dire il rosso voltandosi dall'altra parte imbarazzato.

“Sei geloso?”

“secondo me è geloso” annui Jian Yi “dovresti fare queste cose con lui non con me.”

He Tian sorrise a si staccò dal biondo per andare a punzecchiare il rosso

“ Magari il tuo sedere è più soffice”

“Ho portato i film comunque” li avvisò Zhan Zheng Xi perdendosi la memorabile scena di He Tian che si ritrovava un uovo rotto in faccia senza capirne del tutto il motivo e Jian Yi che si rotolava dalle risate sul pavimento. Mentre Guanshan trionfante tornava al suo lavoro di cuoco.

 

 

 

Pochi minuti dopo erano a tavola,

“Allora ragazzi ancora una settimana e finiremo la scuola!” fece presente Jian Yi,

“Non cantar vittoria hai ancora tre anni di liceo davanti” gli ricordò mr serietà

“Andrete nello stesso liceo?” chiese He Tian con uno sguardo malizioso.

“Si”

“Che carini”

“Aspetta non è come pensi-” cercò di spiegare Xixi

“A quanto le nozze?” si unì Guanshan, facendo sghignazzare He Tian

“Tra due anni, a maggio” rispose il biondo cenere con nonchalance,

“JIAN YI; MA CHE DIAVOLO?!”

“Che film è che hai portato?” cambiò velocemente argomento He Tian

“ho scaricato :The ring, l'esorcista,The Butterfly Effect e Nightmare”

“Wow bravo, te la cavi col pc, eh?” riconobbe Gunashan, per poi fare un piccolo calcolo

“Ma ci vorrà un sacco per vederli tutti!”

“In effetti... “ valuto He tian tra un boccone e l'altro

“PIGIAMA PARTY” urlò Jian Yi battendo le mani sul tavolo.

“Io non ho mica portato il pigiama” gli fece notare Mo

“è anche meglio” sorrise malizioso il moro nella sua direzione,

“Ecco il tuo foglio di carta Momo” sorrise Jian Yi porgendogli effettivamente un foglio stropicciato.

“Il mio cos?” mormorò il rosso guardandolo confuso

“Dovresti scriverle una lettera d'addio” gli consigliò il biondo,

“Una lettera d'addio? Ma ti droghi?”

“Beh, non la rivedrai mai più dopo sta sera! Mi sembra buona educazione”

“Ahm, di chi cazzo parli?!” chiese spiegazioni il rosso, cominciando a preoccuparsi

“La tua verginità, scrivigli una lettera!”

“MA QUANTO PUOI ESSERE SCEMO!?”

“Non ha tutti i torti” aggiunse He Tian mettendogli un braccio attorno alle spalle del rosso, mandandolo in ebollizione.

“Ragazzi siete disgustosi”

“Grazie” risposero i due interessati in coro.

“Non era un complimento!”

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Capitolo 3
*** Alle nove e trenta inizia lo show ***


Dopo un po' di litigi, pugni schivati con eleganza da He Tian e mazzate prese in pieno volto da Jian Yi, i quattro poterono finalmente accomodarsi sull'enorme divano.
Ci provò davvero, Mo Guanshan, a tenersi il più lontano possibile da He Tian, ma il fato volle che finisse col venire obbligato, un po' da tutti, a sedersi proprio vicino a lui.
Infondo non poteva biasimare quegli altri due idioti, stare accanto ad un perfido essere, in una notte tempestosa con una maratona di film horror in corso non era proprio da tutti.
Tanto Mo lo sapeva benissimo che quello stronzo avrebbe fatto di tutto per rendere quella serata il più “divertente” possibile facendogli venire numerosi infarti e organizzando gli scherzi più bastardi, ed aveva perfettamente ragione.
Peccato che il rosso non conoscesse la verità, non poteva sapere che in quella casa, in quel preciso momento c'era qualcosa, o meglio, qualcuno di ben più pericoloso del moretto che gli sedeva accanto...
In ogni caso il primo film ad essere avviato fu Nightmare.
Avete mai visto un film horror con gli amici? In ogni caso sappiate che è una fregatura, in quei momenti in cui il film si fa cupo e pieno di tensione provi paura, ansia, vorresti gridare ad ogni singolo fruscio che senti alle tue spalle, hai l'istinto di prendere quel maledetto cuscino e coprirti gli occhi, ma... Non puoi! Perché sei un idiota pieno d'orgoglio, circondato da altri idioti pieni di orgoglio.
Per Zhan Zheng Xi le cose non stavano andando diversamente,
Se almeno la luce fosse accesa, accidenti!” pensava il biondino guardando l'interruttore a pochi metri da lui, avrebbe potuto farlo scattare anche in quel preciso istante, ma qualcosa lo bloccava.
No, dai infondo è solo un film e poi Jian Yi mi prenderebbe in giro a vita! Non posso farlo, non ho paura, è solo un'impressione” si disse tra sé e sé dando un ultimo saluto all'interruttore, lo cercò con lo sguardo, ma al suo posto trovò solo una figura avvolta dall'oscurità con qualcosa di enorme al posto delle mani.
“UAAAAH” urlò , facendo un salto all'indietro e cadendo proprio tra le braccia di Jian Yi.
D'istinto gli si strinse addosso e il biondo cenere non rifiutò affatto quella tacita richiesta di protezione, anzi lo strinse a sua volta tutto contento.
“Don't close moutain~ Non spaventare i cuccioli” rise He Tian,
“Vaffanculo, volevate i dannati snack e ora è colpa mia se a questa mammoletta salta per ogni cazzata” abbaiò il carotino lanciando in faccia ai tre i sacchetti di dolci e patatine per poi tornare in cucina a prendere le bibite sbattendo i piedi a terra.
Xixi si allontanò da lui, rosso in viso
“S-scusami” riuscì a borbottare coprendosi il volto con le mani, imbarazzatissimo per la pessima figura fatta.
“Ma non ti preoccupare,dai, infondo quel tipo ti ha spaccato la testa...” lo tranquillizzò Jian Yi approfittando per cingergli le spalle con un braccio, poi si voltò verso He Tian solo per mandargli uno sguardo complice:
“sei un genio”
“Non lo sapessi, ma lo so” ridacchiò il moro facendogli l'occhiolino di rimando.
Già, peccato che con lui non funzioni” pensò invece scocciato dentro di sé, difatti Guanshan non sembrava in alcun modo intimidito dal film, non uno scatto nemmeno nei momenti peggiori. Sfortunatamente per il carotino He Tian prese la cosa come un incentivo a cominciare il vero party. Oh se si sarebbe divertito...
La disposizione dei posti avvantaggiò il suo sporco lavoro: era sull'estremo destro del divano, affianco a lui c'erano rispettivamente: Mo, Jian Yi e infine la femminuccia della serata.
Sembravano essersi ,casualmente, messi in ordine di impressionabilità e He Tian ne approfittò alla grande.
Aveva nascosto una maschera di Freddy Krueger dannatamente realistica sotto il divano assieme al guanto con tanto di artigli, fortuna aveva voluto che il biondino avesse scaricato proprio Nightmare, insomma, era tutto perfetto.
Guardò l'orologio fissato alla parete e scelse le 21:30 come orario d'inizio dello show.
E il momento arrivò proprio alla scena più da infarto di tutto il film: la scena finale.
Come da programma He Tian indossò la maschera e il guanto con il quale prese ad accarezzare lentamente il collo del rosso.
Il ragazzo si irrigidì del tutto, avvertiva qualcosa sul collo, in un primo momento aveva pensato che He Tian stesse facendo il cretino come al solito, ma poi il freddo come di una lama che gli graffiava la pelle gli fece cambiare idea. Si voltò lentamente solo per ritrovarsi davanti quel mostro orribile, gridò d'istinto e poi fece quello che nessuno in un film horror avrebbe mai fatto.
Ora, è probabile che He Tian non avesse calcolato bene la situazione: aveva preso quelle cose per spaventare principalmente Jian Yi e Xixi, ma poi per una ragione o per l'altra aveva modificato il piano originale.
Il problema era che il moro spesso dimenticava che il rosso era un teppista...
Una valanga di pugni lo investì quasi subito e non erano i pugni scherzosi che Guanshan gli rifilava quando diceva qualcosa di troppo Osé, piuttosto colpi pieni di paura e adrenalina.
“CAZZO! MUORI! MUORI! MUORI!” urlava come un ossesso il rosso continuando a sferrare colpi, He Tian non si aspettava una reazione così violenta, era caduto di schiena sul pavimento,se la stava vedendo brutta, tanto che fu costretto a reagire con forza.
Prima gli sferrò un colpo in viso, tanto per disorientarlo, poi gli afferrò il braccio destro e lo torse fino a riuscire a sedersi sopra di lui, ma quell'idiota si divincolava come un pazzo furioso ,
“E CALMATI TESTA ROSSA”
“H-he?” chiese con voce incredula Guanshan ,
“Nope, sono Babbo Natale... a cui hai appena spaccato la facc-” non riuscì a finire la frase che...
“PRENDI QUESTO!” Jian Yi era un'altra incognita che He Tian non aveva calcolato, nonostante sapesse bene di quale demone fosse figlio!
Una sedia venne fracassata sulla sua schiena con una forza inaudita che Jian Yi aveva tirato fuori da chissà dove, un colpo abbastanza violento da mandarlo al tappeto definitivamente.


Un'ora dopo


“Ma secondo voi è morto?” lo raggiunse la voce di Jian Yi
“ Respira e c'è battito, te lo ripeto Jian Yi, non è morto” sentì poi Guanshan
“E se fosse morto?”
“Non è morto!”
“Ma l'hai ucciso, come hai potuto?!”
“Io non ho ucciso nessuno! E poi sei stato tu a rompergli una sedia sulla schiena”
“Io sono solo un complice, tu sei il vero colpevole, ti denuncio”
“Ma cosa vuoi denunciare?! Che è che gli ha dato il colpo di grazia ?”
“Quindi è davvero morto! Oddio sono un criminale!Un momento... potrei fare la spia nei tuoi confronti e prendermi una pena minore!”
“Almeno non dirmi cosa vuoi fare”
“E se lo buttassimo in un fiume?”
“Non se ne parla”
“Hai ragione, lo faremo in silenzio, così nessuno ci scoprirà!”
“Non era quello che intendevo...”
“Non è morto Jian Yi, respira e c'è battito” disse Zhan
“Quindi è vivo, perché non l'hai detto subito Momo?”
“Ahh, lasciamo perdere. Io avviso mia madre che resto per la notte”sospirò Guanshan prendendo il cellulare.


“Si, mamma sono io , scusami, sono successe delle cose e … Temo che dovrò rimanere qui a dormire”
“Temi?” fece la donna
“E' solo che quel ragazzo, He Tian, ha finito col farsi male da solo e...”
“Tesoro, non gli avrai mica messo le mani addosso, spero.”
“N-no, ti prego, io non-” Gli venne strappato il telefono dalle mani dallo stesso He Tian, che sembrava essersi completamente ripreso.
“Zietta, scusalo, in realtà non sto affatto male. Si vergogna, solo, a dirti che faremo un pigiama party” disse tutto allegro He Tian accarezzando,teneramente, i capelli di Mo.
Al quale bastò voltarsi un attimo per vedere l'inferno dentro agli occhi di Jian Yi che era stato appeso all'attaccapanni a muro per le mutande, mentre Xixi cercava inutilmente di tirarlo giù.
Guanshan cominciò a sudare freddo aspettandosi una sorte simile a quella del biondo.
Invece a dispetto delle sue aspettative, una volta agganciato il telefono, il moro lo attirò in un abbraccio.
Al quale il rosso non si ribellò, guidato anche dal timore di fare una brutta fine.
“Ah, sei diventato più forte o sbaglio?”
“Sto solo crescendo, mi spiace di averti rotto il naso”
“Stai mentendo”
“Si, è vero”
“Pff” ridacchiò He tian dandogli un leggero bacio sulla fronte, al quale Momo reagì arrossendo violentemente.
“Ma perché lui si becca abbracci e bacini e io questo?!” si lamentò Jian Yi ancora appeso per le mutande.
“Tu mi hai rotto una sedia in testa”gli fece presente il moro,
“Era sulla schiena e poi lui ti ha spaccato la faccia”
“E volevi gettare il mio corpo in un fiume”
“Tanto eri morto, che differenza faceva per te?Qual'è la vera ragione?”
“Te lo spigo io Jian Yi...” prese la parola Guanshan un po' titubante,
“E sarebbe?”
“Beh...”
“sesso orale” lo anticipò He Tian sorridendo.
"Un semplice usciamo insieme sarebbe bastato!"

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Capitolo 4
*** Di male in peggio ***



NOTA INIZIALE: Sono in ritardo, lo so, terribile ritardo da fine scuola. In ogni caso, buona lettura!






La conversazione non sarebbe potuta essere più imbarazzante o forse si? In ogni caso il rombo di un tuono fin troppo vicino e la luce prodotta da un enorme fulmine riportarono il silenzio nella sala. E quella strana calma sembrava non volere cessare, i ragazzi fissavano senza emettere alcun suono quello spettacolo strabiliante e allo stesso tempo cupo e minaccioso che il cielo donava loro quella sera.
La luce traballava così come mondo la fuori, inconsciamente i quattro si avvicinarono gli uni agli altri.
“Ragazzi... forse dovremmo”
“E sta un po' zitto Jian Yi, rovini l'atmosfera” lo zittì He Tian avvicinandosi a Guanshan che, a differenza della solita prassi che gli rifilava, non lo allontanò neppure quando gli passo un braccio dietro la schiena fino a cingergli un fianco, attirandolo maggiormente a sé.
“Ma ragazzi...” provò a protestare il biondo rivolgendo lo sguardo al suo amico d'infanzia, Zhan Zheng Xi.
“Shhh, Jian Yi aspetta solo un momento”
Jian Yi si morse il labbro inferiore cercando di trattenere quello che andava detto, ma inevitabilmente si distrasse nel vedere He Tian che senza pudore alcuno, aveva simpaticamente abbassato la mano che, no, non era più sul fianco di Mo.
Il quale, troppo incantato nel guardare la tempesta piena di fulmini e saette, lo lasciava fare! Stiamo parlando di Mo Guanshan gente, mica robetta da tutti i giorni.
Jian Yi doveva ammettere che il moro sapeva prendere la palla al balzo, avrebbe potuto farlo anche lui in effetti... Ma c'era solo un piccolo cavillo che non riusciva a togliersi dalla testa.
“Non vorrei interrompervi” Dato che nessuno sembrava ascoltarlo, Jian Yi decise di dire quello che andava detto, prese fiato e...
“RAGAZZI! CI STA PIOVENDO IN TESTA, CHIUDIAMO ALMENO LE FINESTRE!”
In effetti erano zuppi di pioggia.
Guanshan fu il primo a ridestarsi e anche il primo a decidere di darsi una mossa ed inevitabilmente il primo a scivolare sull'acqua come un completo idiota.
He Tian ovviamente rise di gusto,
“Certo che sei davvero imbranato”ridacchiò non muovendo un muscolo per aiutarlo a rialzarsi, avendo notato i chicchi di grandine che erano sparsi sul pavimento intorno a loro.
“Molto utile,eh!”
“Oh, vuoi una mano piccolo Mo? Non ce la fai da solo?” lo stuzzicò He Tian sporgendosi verso di lui con fare beffardo.
“Fottiti, chi lo vuole il tuo aiuto bastardo pervertito!”
“Xixi le finestre! He Tian dove sono i bastoni per chiudere le finestre?” fece Jian Yi dirigendosi prudentemente verso lo sgabuzzino.
“Stai andando dalla parte giusta, sono dietro alla porta, quelli grigi!” lo guidò He Tian andandogli dietro attento a dove metteva i piedi, seguito a ruota da Xixi.
Guanshan ci rimase un po' male a vederli scomparire verso lo sgabuzzino, sapeva che sarebbero ritornati e che cavolo, ma qualcosa più che infastidirlo lo scosse.
Perché per quanto ci provasse, per qualche motivo ignoto non riusciva più a rialzarsi, sarà stato che la maggior parte della grandine si era depositata e continuava ad abbattersi attorno a lui. Quei maledetti pezzi di ghiaccio accidenti, ma chi glielo aveva fatto fare di togliersi le scarpe quel giorno? Tentò nuovamente di rimettersi in piedi, quasi con rabbia questa volta, ma appena riusci a raggiungere un precario equilibrio in una posizione semi eretta, bastò un solo movimento per farlo crollare nuovamente sul pavimento.
“Cazzo”
Una mano tesa verso di lui fu la cosa più strana che Mo Guashan avesse mai visto in vita sua.
“Dai forza” lo spronò il biondino dalle strane sopracciglia; non aveva ne l'espressione derisoria di He Tian, ne quella ingenua e velatamente inquietante di Jian Yi.
Sembrava così dannatamente sincero in quello che stava facendo, senza doppi fini, senza l'intenzione ultima di portarselo a letto.
Guanshan afferrò la mano tesa in suo aiuto e un po' alla volta riuscì a uscire da quel casino.
Grazie” avrebbe voluto dirgli, ma non sarebbe stato Guanshan se lo avesse fatto, senza rendersene conto, però, un sorriso genuino gli si stampò in viso e quello a Xixi sembrò bastare.
Sorriso che svanì appena Jian Yi e He Tian riemersero dallo sgabuzzino.
“Oh, ma che bravo! Tutto da solo? Allora ti darò un biscottino più tardi~”
Guanshan neanche rispose, alzò semplicemente il dito medio nella sua direzione digrignando i denti.
Chiudere le finestre, in ogni caso,non fu un'impresa facile, si trovavano piuttosto in alto, persino He Tian dovette mettersi in punta di piedi.
Il vento che sferzava loro in pieno volto non aiutava, erano fradici, faceva freddo e quelle cose erano pesanti.
He Tian e Guanshan furono i primi a riuscire nell'impresa, il secondo dovette addirittura saltare per dare una spinta sufficiente affinché la finestra si chiudesse, mentre gli altri due sfaticati li guardavano dal divano mangiando popcorn.
“Ma seriamente?! Che diavolo fate, dateci una mano almeno”
“OH, usi già il plurale rosso?” sogghignò Jian Yi
“Ma di che parli adesso? Perché non dovrei usare il dannato plurale dato che solo NOI stiamo facendo qualcosa?!” chiese confuso quasi urlando Mo
“Ha detto noi, oh mio dio!”
“Quindi stiamo insieme” constatò He Tian raggiante,
“No! Piuttosto si può sapere che cosa spari senza alcun motivo?! E dove diavolo sono le tue ferite?”
“ Quali ferite? Io sono il personaggio figo della serie, guarisco in due minuti” spiegò He Tian
“Questo non ha alcun senso!”
“Ha molto senso invece” gli fece notare il moro, venendo messo alle strette da Jian Yi che appoggiava in pieno la sua tesi-
“Cosa vuoi sapere?”
“Quindi voi due state davvero ...”
“E quando lo avrei detto? Noi non stiamo insieme” li interruppe il rosso agitando le braccia,
“Ha detto di nuovo noi!”ricominciò Jian Yi tornando poi a confabulare con He Tian
“Avete davvero fatto sesso orale?”
“certo~”
“NO, certo che no, ma figuriamoci, mai nella vita, se lo può scordare, noi non abbiamo fatto niente!”
“Lo hai detto di nuovo!”
“Sta zitto!”
“Avete fatto porcate, eh? Com'è He Tian a letto? Ci date una dimostrazione?”continuò Jian Yi imperterrito
“E chi la vuole vedere” rifiutò categoricamente Xixi.
“Oh, andiamo che c'è di male? Gli occhi sono fatti per guardare”
“Jian Yi, lo stai mettendo a disagio” gli fece notare saggiamente Zhan, il quale aveva notato lo sguardo perso di Mo.
Il moro si girò verso di lui cercando di tranquillizzarlo con, beh, il suo orribile metodo.
“Dai tranquillo, non gli ho mica detto che sei adorabile sotto le coperte, non hai alcuna esperienza, sono stato il tuo primo bacio, la tua resistenza è ridicola e poi...”
He Tian continuava a parlare e a sfotterlo, chissà cosa diavolo stava spifferando adesso, poteva già sentire le risate isteriche di Jian Yi e di quell'altro.
Ma come aveva potuto anche solo pensare di fidarsi di uno così? Uno che lo aveva bullizzato e picchiato gratuitamente per settimane, uno che gli aveva rubato il suo primo bacio solo perché gli andava quel giorno.
E si era pure fatto toccare da uno così, ma scherziamo?
Puoi fidarti”
No, non avrebbe dovuto farlo.
Mo non si degnò neanche di colpirlo, come si meritava.
Sospirò pesantemente posando lo sguardo sul pavimento bagnato, i chicchi di grandine si stavano lentamente sciogliendo, girò i tacchi si diresse verso il bagno senza ascoltare le grida degli altri che lo chiamavano per farlo tornare indietro, specialmente He Tian.
Chiuse la porta in faccia al moro e girò la chiave, potevano anche morire tutti.
Cercò di controllarsi, cercò di non piangere perché, no, He Tian non meritava le sue lacrime.
Appena si voltò verso la doccia, che era più che intenzionato a farsi, rimpianse decisamente di essere entrato lì dentro.
Una desert eagle puntata alla testa, bel modo di iniziare.
Sollevò lo sguardo fino ad incontrare un paio di occhi freddi che lo fissavano. Davanti a lui c'era un uomo alto e muscoloso che Guanshan era sicuro di aver già visto da qualche parte.
“Ragazzo, dimmi un solo motivo per cui non dovrei ficcarti una pallottola in fronte ”
“E tu chi diavolo sei?” riuscì a sussurrare il rosso in preda al panico.
“Puoi chiamarmi He Cheng... e questa è casa mia”
“B-buon a sapersi”
Il maggiore degli He abbassò l'arma, intimandogli di chiudere la bocca borbottando qualcosa sul fatto di odiare gli adolescenti e Guanshan scivolò lungo la porta fino a sedersi a terra.
“P-posso andare?” riuscì a chiedere con il cuore in gola
“No, chi mi dice che non farai la spia sul mio conto?” chiese abbassandosi al suo livello senza mai distogliere gli occhi dai suoi, intimidendolo ulteriormente.
“S-se questa è davvero casa tua, cosa te ne frega?” disse il rosso a voce bassa.
He Cheng sorrise davanti a quel marmocchio fradicio e balbettante che , nonostante tutto, stava dimostrando molto coraggio.
“Saranno affari miei, non credi?”
Mo annuii e distolse lo sguardo non riuscendo più a sostenerlo.
“Conosci il mio fratellino?” riattaccò bottone il più vecchio,
“A-a malapena” mentì Guanshan,
“Beh dubito tu possa capire, nonostante le apparenze è terribilmente appiccicoso, non voglio che mi veda fino alla cerimonia dei diplomi”
“Don't close mountain~ dai aprimi cucciolo, sei arrabbiato?”
“Posso capire” assentì Mo
“E così lo conosci a malapena” costatò con sarcasmo il maggiore,
“Va bene lo ammetto...” sospirò Guanshan
“State assieme?”
“No, mi molesta da mesi”
He Cheng ridacchiò con aria piuttosto afflitta, mantenendo comunque uno sguardo minaccioso, mentre con la mano giocherellava con l'elsa della pistola.
“Ah, non è cambiato dalle elementari!”
“Le elementari?”
“Non lo sai? E' stato bocciato in prima perché baciava tutti i bambini maschi”
“Oddio, tutti così in famiglia, eh?” gli scappò dalle labbra,mentre tra sé e sè pensava solo:
"Lo sapevo che non poteva avere 14 anni, lo sapevo!"
He Cheng lo fulminò con lo sguardo che questa volta Guanshan riuscì a sostenere, anche se con una certa difficoltà.
“Io non sono gay, ragazzino” fece presente l'adulto.
“Allora perché hai un'erezione?”
“Me lo sto chiedendo anche io”




Nota finale: Lo so, i miei capitoli diventano sempre più strani, non ci posso fare niente ;) He Cheng mi incuriosisce troppo e quindi ho voluto scriverci qualcosa... Ma in fondo perché mi sto giustificando? 

 

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Capitolo 5
*** Go home, you are drunk ***


Go home, you are drunk




“Piccolo Mo, ti giuro che farò il bravo, esci fuori” lo pregò dolcemente He Tian, battendo un paio di colpi sulla porta del bagno.


“Che gli rispondo?” sussurrò il rosso all’uomo che gli sedeva di fronte,


“Mi hai preso per un agente matrimoniale?” rispose l’altro giocherellando con la pistola.


“Decisamente no, ma avrai più esperienza di me in relazioni e He Tian!”


“Se vuoi farlo incazzare fingi di avergli ammazzato il cane, è sempre divertente"
Il rosso impallidì in un nanosecondo, squadrando il brutto ceffo che aveva davanti con una nuova e sprezzante aura demoniaca che fece corrugare la fronte a He Cheng.


“Tu sei quello del cane..." il moro lo guardò di sbieco, era come un deja-vu che non riusciva a spiegarsi,


"Tu sei la ragione per cui quel fottuto idiota mi chiama alle tre di notte, ogni domenica!"


"Cos?"


Per qualche motivo Mo si alzò di colpo, in modo talmente improvviso da far scattare l'aldulto che gli si parò a solo qualche centimentro di distanza.
Da quel momento in poi Guanshan non ragionò più, aprì di getto il rubinetto e schiacciando sull'apertura con la punta delle dita spruzzò una buona parte dell'acqua addosso al moro che si pietrificò sul posto.
E prima che He cheng potesse solo pensare a qualcosa che sfiorasse la coerenza o una spiegazione logica, il rosso, si era già catapultato fuori dalla porta.
Al gangster ci volle un intero minuto per riavviare il sistema, quando fu pronto ed ebbe deciso di massacarare quella piccola testa rossa, in un modo o nell'altro, afferrò la maniglia e ... Chiusa.
La porta era chiusa, cercò la chiave quasi inconsciamente, ma i polpastrelli riconobbero solo la serratura spoglia.
Lo aveva fregato!
Da quanto aveva pianificato tutto quanto? Come aveva postuto farsi mettere nel sacco da un moccioso disarmato?
Se il capo lo scopriva poteva considerarsi morto.
Era un bene che nessuno potesse vederlo in quel momento, dalla rabbia gli erano esplose le pupille.


"Fratellino" incominciò sparando due colpi verso la porta " ti do TRE secondi, dopo di che butto giù la porta e vi ammazzo tutti"


"He Tian, no!" urlò Xixi


"Ha detto che verrà presto, prendi tempo" lo pregò Jian Yi,


"UNO"


"Ma una famiglia normale?" commentò il rosso


"Sta zitto che tuo padre è in prigione" fece He Tian,


"DUE"


"Sai quanto pagerei per essere con lui, adesso?"


"Andiamo tutti in galera!"


"Jian Yi, io non credo che Guanshan fosse serio"


"TRE"


Un calcio ben assestato e la porta del bagno si scassò e crollò al suolo, appena uscito dalla piccola stanza, l'adultò si guardò attorno.
Gli bastarono pochi attimi per individuarli tutti: suo fratello minore appena dietro la soglia della cucina, posizione inusuale, si era armato molto probabilmente; la testa rossa dietro al divano, anche lui doveva aver trovato un'arma di fortuna; Il biondo, schiacciato dietro a una porta, era disarmato e talmente spaventato che i suoi non si potevano definise fremiti, piuttosto spasmi.
L'unico che non riusciva a scovare era... Jian YI.
Poi, impovvisamente, si sentì osservato, più che un Deja-vu, quella volta era un brutto ricordo che si ridestava.
Mr. Jian era dietro di lui, sentiva i suoi occhi velenosi che lo fissavano, che gli scutavano l'anima, il cuore cominciò a battergli all'impazzata nel petto.
Cosa ci faceva il capo in quella casa? Non si fidava abbastanza?
Osò voltarsi, non seppe neppure quanto tempo ci impiegò, ma finalmente riuscì a girasi e guardarlo negli occhi.
E no, non si aspettava quello.
C'era il figlio del capo, con una sedia pighevole tra le mani che lo guardava come un ebete, intento a prendere la mira, facendo qualche mezza prova.


"Che diavolo fai, ragazzo?"


Il diretto interessato, fischiettando, aprì la sedia pieghevole, la poggiò a terra e ci si sedette,


"Volevo parlarti, ragazzone, vuoi del the?"


"Pensi che funzionerà? Stavi chiaramente cercando di colpirmi"


"Beh, tu stavi, chiaramente, cercando di spararmi, non lamentarti troppo" rispose il biondo cenere agitando la mano noncurante.


"Sembra che tu sia convinto di avere la pistola dalla parte del manico. Sai, non è così" ghignò He Cheng, sorprendendosi un poco per il sangue freddo del bamboccio.


"Sembra che tu non sappia di avere una pistola puntata alla testa. Sai, è così"


Non riuscì a voltarsi quella volta, perchè il freddo metallo della pistola gli sfiorò la testa ammonendolo di stare fermo.


"Ciao, fratellone Qui" in risposta il biondo ricevette solo un basso ringhio, tipico di un cane rabbioso, era davvero lui.
Lo stavano prendendo in giro?! Avevano chiamato l'albino?


"Qui, togli la pistola, adesso"


"Direi di no, He"


"Non farmi arrabbiare, Qui"


"Dammi la pistola, He, sei ubriaco" He Cheng incattivì lo sguardo, accusa inammissibile da parte di un sottoposto.


"Io non sono ubriaco!"


"Hai sfondato la porta del bagno di casa tua, stai puntando la pistola al ragazzo e ... Hai l'alza bandiera, amico"


"Cos'hai un radar per le erezioni? Non sapevo fossi di quella sponda..."


" Preferite che vi lasci soli?" chiese Jian Yi profondamente imbarazzato.


"No! E tu non cambiare discorso, dammi la pistola"


"Senti, albino, ho sfondato la porta perchè il rosso mi aveva chiuso dentro, ho un'erezione da prima che il rosso venisse in bagno e il ragazzo, mi stava per colpire con una sedia!"

"Bugiardo l'erezione ti è venuta mentre parlavi con me!" fece presente Guanshan spuntando da dietro il divano, armato di padella.


"Ti sei fatto chiudere in bagno da un quattordicenne?"


"IO... Accetterò quel the"


"Oi, Rosso prepara il the! " urlò Jian Yi dall'alto della sua sedia pieghevole,


"Uno che faccia passare la sbronza" specificò fratello- Qui.


"Io non sono... Ah, lasciamo perdere" sospirò He Cheng riponendo la pistola nel fodero.


He Tian si fece finalmente vedere, uno sguardo beffardo gli coronava il viso, un piccolo diavolo sembrava essersi impossessato di lui.


"E poi non lamentarti con me perché fumo"


Lo sguardo di He Cheng si fece gelido,

"In che senso fumi?"


"Macchè, scherzavo" ridacchiò nervosamente il moretto raggiungendo pel di carota in cucina.









BONUS:

Xixi teneva il guanto di Freddy tra le mani sudaticcie, erano interminabili minuti che continuava a ripetersi il piano che aveva architettato nella propria mente. Da quando il primo colpo di pistola era partito, aveva sentito la voce di Jian Yi e quella del rosso, ma ora c'era un silenzio così pesante che gli si strozzava il respiro.
Non aveva avuto il coraggio di guardare neanche una volta, si sentiva un codardo.
Doveva salvare Jian Yi o quel tipo lo avrebbero rapito, non poteva lasciare che succedesse, non di nuovo!

Colpiscilo al collo.

Colpiscilo al collo.

Colpiscilo al collo.

Si alzò, dalla posizione accovacciata in cui si trovava, mettendosi a fatica in piedi. Si infilò il guanto e uscì allo scoperto.

"Oi femminuccia " lo fece ridestare una voce, il suo cervello eseguì il piano senza nemmeno rendersene conto.
Fortunatamente, Mo, abituato alla forza di He Tian riuscì a bloccare il biondo prima che si accanisse sul suo povero collo innocente.
"Il tuo The" disse porgendogli la tazzina " Se vuoi i biscotti vieni a tavola".

Dal tavolo una voce lo sorprese " Quindi fammi capire: Jian Yi, un cuoco e un cosplayer? Ma una ragazza fratellino, no eh ?"
"In realtà il guanto era mio" sospirò He Tian,

"Quindi il cosplayer sei tu"

"Parla quello ubriaco"

"E non lo stai negando!"

"Non puoi morire e basta?!"

"Come il tuo cane?"

"AHHH! TI ODIO!"





NOTE:
QUI sarebbe il tizio albino con i tatuaggi.

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