The Amazing Lizard Hero 3: Homecoming

di Donatozilla
(/viewuser.php?uid=746025)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Lizard Hero in vita? ***
Capitolo 3: *** Un mistero da risolvere ***
Capitolo 4: *** Azione illegale nel cimitero ***
Capitolo 5: *** La verità ***
Capitolo 6: *** La verità sulla resurrezione ***
Capitolo 7: *** L'attacco di Red ***
Capitolo 8: *** Contro gli uomini di Red ***
Capitolo 9: *** Lizard Hero vs Red parte 1 ***
Capitolo 10: *** Lizard Hero vs Red parte 2 ***
Capitolo 11: *** Lizard Hero vs Red parte 3 ***
Capitolo 12: *** La fine ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Jonh sospirò. Si accese una sigarette e se la mise in bocca cominciando a fumarla. Lizard Hero di sicuro gli avrebbe detto di non fumare perché altrimenti avrebbe compromesso i suoi polmoni... già... Lizard Hero. Un anno era passato dalla sua dipartita, e non c'era giorno in cui Jonh si rimproveresse... perché non era riusciti a trovarlo prima? Se ci fosse riuscito sarebbe ancora vivo... e sarebbe li a rimproverarlo per ka sua fissazione del fumo. Il capo della polizia sorrise appena, per poi incupirsi. L'assassino di Don... Red... aveva scatenato i criminali sulla città. E la polizia per quanti ci provasse, non riusciva a fermarli. Erano troppi... ben più organizzati... e avevano un capo sì psicopatico, ma anche furbo... sembrava conoscere ogni mossa dei poliziotti come se qualcuno... lo informasse. Jonh scosse la testa. No non ci doveva pensare. Quale poliziotto si sarebbe venduti a Red? Senza nemmeno pensare alle conseguenze per di più. Jonh si alzò dalla sedia, apri' la finestra e buttò via la sigaretta. Si fermò a osservare le strade. Non c'era nessuno. Oramai nessuno osava più mettere il naso fuori di casa... erano troppo spaventati di essere rapinati o peggio... uccisi. "CAPO!!!!" un giovane agente entrò nell'ufficio di Jonh. "Che succede agente Slade?" Chiese Jonh guardando il giovane agente. "Una rapina alla banca! Dobbiamo andare!". Jonh uscì subito dall'ufficio seguito dall'agente. Poco dopo i due insieme ad altri agenti, erano già sui volanti e si dirigevano a gran velocità verso la banca. "Dannazione!" Disse Jonh tra se e se "Se i ladri possiedono armi ipertecnologiche come gli altri criminali... siamo letteralmente fregati". Si fermarono alla banca. I vari vetri erano distrutti e delle borse piene di soldi si trovavano per terra, insieme a delle armi simili a quelle usate da alcuni criminali tempo prima. Ma ciò che sorprese ancor di più i poliziotti, è che i ladri erano legati a un palo. Erano quattro e pallidi in volto. I poliziotti scesero dalle auto con le pistole in mano, e si avvicinarono al gruppo di ladri. "Non fate nessun movimento" disse Jonh "Se provate anche solo a tentare di liberarvi vi crivelliamo di colpi!" "Meglio in prigione" disse uno dei ladri "Che rivederlo" "Rivederlo?" Chiese uno dei poliziotti. "Cosa intendete dire?" Chiese Jonh. "Forse era un fantasma..." disse un altro criminale tremando. "Ma di che diamine parlate?!" Chiese l'agente Slade. "Il costume era diverso... ma l'abbiamo subito riconosciuto...". Jonh sbarro' gli occhi... e se... "Ditemi..." disse Jonh "Ditemi chi era". I ladri esitarono. Poi uno di loro disse "Era lui... era Lizard Hero".

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lizard Hero in vita? ***


"Li avete interrogati più attentamente?" Chiese Jonh osservando i criminali da dietro lo specchio che divideva lui e la stanza interrogatori. "Si signore" rispose uno dei poliziotti a cui era stata rivolta la domanda "Hanno descritto il tutto nei minimi dettagli. Stavano derubato la banca, quando qualcuno li ha fermati. Lo hanno descritto così: indossava una calzamaglia e una maschera blu con delle iniziali, LH, sul petto. Era forte e veloce e già dai suoi movimenti e da come parlava e dalle iniziali... hanno capito che si trattava di Lizard Hero" "Non hanno accennato a dei guanti e a un jetpack? Lizard Hero operava con quelli" "No signore. Non hanno accennato a nulla del genere". Jonh sospirò. Tutto era così folle. Come faceva Don ad essere vivo. Era morto. Lo aveva visto morire... e se era vivo... bisognava capire come... come faceva a esserlo? Quella sera... Cinque ladri avevano appena derubato una banca. Facevano parte della gang di Red, colui che aveva ucciso Lizard Hero. "Secondo voi è vero?" Chiese uno dei criminali. "Di che parli?" Chiese uno dei suoi compagni. "Di Lizard Hero. Alcuni dei nostri sono stati catturato da stamattina... hanno detto che è stato proprio Lizard Hero" "Non credere a queste balle Robbie. Lizard Hero è morto e sepolto da anno. Sarà stata di sicuro la polizia a catturarli, e per non far brutta figura hanno inventato la balla del Lizard Hero resuscitato". Si mise il sacco di soldi in spalla dicendo "Il capo ha fatto secco quell'impiccione. Credimi. A meno che non sia un fanta...". Un rumore attirò l'attenzione dei criminali che si votarono. Nessuno. Un altro rumore. Stavolta sopra di loro. Alzarono lo sguardo e videro un ombra gettarsi contro di loro. "AHHHHH!" urlarono. L'individuo colpì uno dei criminali in faccia con un forte calcio e un altro con una forte gomitata. Gli altri tre invece, cominciarono a fuggire presi dal terrore. L'ombra lasciò allora i due criminali che aveva fatto svenire e comincio' a inseguiti. Saltò addosso a un avversario atterrandolo e facendolo urlare. "Mio Dio! Non può essere lui!" Disse un criminale. "Lo avevo detto! Lo avevo detto!" Disse invece Robbie "Dividiamo! Non può seguirci tutti e due!". Allora i due criminali presero strade completamente diverse in modo da poter fuggire da colui che li stava inseguendo. "No no no" disse il compagno di Robbie. L'individuo lo stava inseguendo. Carico' il mitragliatore e comincio' a sparare contro il nemico ma quest'ultimo schivo' i vari colpi e si nascose tra le tenebre. Il ladro continuò a sparare urlando dalla rabbia e dalla frustrazione. Nessuno sarebbe uscito ad aiutarlo. Avevano troppa paura. "DOVE SEI?!" "Qui bellimbusto" disse l'individuo dietro il ladro. Quest'ultimo si voltò ma non ebbe il tempo di premere il grilletto, che fu colpito sul viso con un forte pugno. E poi tutto si fece buio.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un mistero da risolvere ***


Jonh uscì dal commissariato. Anche quel giorno altri criminali erano stati ritrovati legati come Salami, tranne uno che era riuscito a fuggire. E quelli avevano raccontato la stessa cosa: Lizard Hero li aveva attaccati e catturati. Ma era impossibile. Era morto. Per questo Jonh aveva deciso di indagare. Sarebbe andato da uno degli amici stretti di Lizard Hero: Manuel Darknight. Forse lui sapeva qualcosa. Pochi minuti dopo, Jonh si ritrovò dinnanzi alla casa di Nanuel. Bussò e ad aprirlgli fu proprio Manuel che con sguardo assente chiese "Desidera?" "Commissario Jonh del dipartimenti di polizia. Sono qui per oculare con lei mister Darknight". Lo sguardo di Manuel si fece serio. Jonh non lo sapeva, ma era Manuel l'assassino dei friminali che avevano attaccato il ristorante. Aveva scoperto qualcosa? "Mi spiace non voglio parla..." tentò di dire Manuel chiudendo la porta, ma fu bloccato dal piede di Jonh "Si tratta di Lizard Hero". Manuel guardò Jonh. Tirò un sospiro e disse "D'accordo. Entri pure". Poco dopo i due erano seduti l'uno dinnanzi all'altro, a guardarsi in silenzio. "Allora... perché volete parlarmi di Lizard Hero?" Chiese Manuel. "Vede signor Darknight" rispose Jonh "In questi giorni due gruppi criminali sono stati catturati da qualcuno che i criminali hanno riconosciuto come... Lizard Hero". Manuel sbarro' gli occhi. Don? Il suo vecchio amico era morto... come faceva ad essere vivo? "Lizard Hero?" Chiese Manuel "Ne siete sicuro?" "Più che sicuro. Però sinceramente... non so se si tratta di Don o di qualcuno che lo emula. Per questo ho deciso di venire da voi a vedere se sapevate qualcosa". Manuel rimase in silenzio per qualche secondo per poi rispondere "Non ne so nulla. Non so se si tratta di Don o di qualcun altro, e in tutta sincerità non ne sapevo proprio nulla" "Uhm... ne siete sicuro?'' "Sicuro" rispose Manuel in lodo secco "E sinceramente non mi giova parlare di un mio amico morto... quindi vi prego di andarvene". Jonh rimase in silenzio per qualche secondo poi disse "D'accordo allora. Scusi per il disturbo". Jonh uscì dalla casa di Manuel. Non era servito a nulla. E ora le domande crescevano ancor di più. Ma si riproviamo che avrebbe risolto quel mistero... a qualunque costo. Intanto in un rifugio segreto, Robbie stava parlando al suo capo. "Glielo assicuro capo. Era lui!" "Oh? Ne sei sicuro?" Chiese il capo nascosto nell'ombra "Si! Nonostante il costume fosse diverso l'ho riconosciuto! Era proprio Lizard Hero!" "Eheheh che bella notizia" rispose il boss uscendo dall'ombra e rivelandosi... Red! "Mi stavo proprio annoiando senza un degno avversario''.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Azione illegale nel cimitero ***


Manuel camminò verso un cottage. Non un semplice cottage: quello di Gabriele uno dei suoi amici. Doveva parlare con lui di questa cosa... della riapparizione di Lizard Hero. Bussò e ad aprirli fu Gabriele che vedendolo disse "Oh ciao Manuel. E da un po' che non ci vediamo" "Già" rispose semplicemente Manuel. "Avanti entra" invitò Gabriele, e Manuel entrò dentro. "Allora cosa ti porta qui?" Chiese Gabriele. Manuel sospirò poi disse "Si tratta di Lizard Hero" "Intendi... Don?" Chiese Gabriele con voce triste. "Più o meno..." rispose Manuel "È ricomparso. Lizard Hero è tornato" "CHE?!" disse Gabriele "Ma... è... è impossibile" "Lo so. Ma... è tutto vero. Me lo è venuto a dire il commissario Jonh. Ha detto che Lizard Hero è riapparso... e mi ha chiesto se io ne sapevo qualcosa... se sapevo se si trattasse di Don o di qualcun'altro. E io... non ne so proprio nulla. Quindi sono venuto qui da te... a chiederti se tu ne sai qualcosa" "Sinceramente? Non ne so proprio nulla. Tu sei il primo che mi dice questa cosa" rispose Gabriele. Tutti erano a un punto morto compresi loro due. Come potevano scoprire chi fosse questo Lizard Hero? "Un momento... ho un idea" disse Manuel. "Un idea?" Chiese perplesso Gabriele. "Si! Così scopriremo se si tratta di Don oppure no!" "Davvero? Avanti spara!" "Andremo al cimitero a disseppelire la tomba di Don" rispose Manuel. "Ceche cosa?! Sei pazzo?!" "Non lo siamo tutti e due?" Rispose Manuel sghignazzando. "M-ma come minimo ci arrestano!" "Abbiamo ucciso non so quante persone, e finora nessuno ci ha scoperti. Disseppelire Don sarà una passeggiata te lo assicuro. Ora... hai una pala?" "V-vuoi proprio farlo?! In pieno giorno?!" "No lo faremo di notte. E poi il cimitero non ha nessun guardiano. Nessuno ci scoprirà te lo assicuro". Quella sera... Manuel e Gabriele entrarono nel cimitero. Come previsto non c'era nessuno. In quel momento gocce di pioggia cominciarono a cadere ma i due ragazzi le ignoravano. Avevano una missione da compiere. "Lo ripeto. Verremo scoperti" disse Gabriele. "E io ripeto questo. Nessuno. Ci. Scoprirà". I due continuarono a camminare finché non arrivarono dinnanzi alla lapide di Don. La c'era scritto: Qui giace Donato alias Lizard Hero. Eroe. Protettore. Un buon amico. I due guardarono in modo triste la lapide. Poi scossero la testa. "Passami la pala" disse Manuel a Gabriele. Quest'ultimo passo la paga a Manuel, e quest'ultimo cominciò a scavare continuando a ignorare la pioggia che cominciò pian piano ad aumentare. Continuò a scavare fino ad arrivare alla bara. Solo questa separava Manuel e Gabriele dalla verità. Manuel fece per aprirla ma... "Ehi!". Una voce attirò l'attenzione dei due che si votarono verso la voce... e lo videro. Lizard Hero. Indossava un costume blu che gli ricopriva completamente il corpo, aveva una maschera blu con occhi di vetro che gli copriva il volto, e sul petto si trovavano delle iniziali ovvero LH. Era Lizard Hero. Stava appollaiato su una lapide ad osservare Manuel e Gabriele, poi disse "Sapete che disseppelire un cadavere è un crimine grave?".

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La verità ***


Prima… Lizard Hero si trovava sui palazzi osservava la città. Era notte e proprio in quel momento molti criminali sarebbero entrati in azione, uscendo dai loro nascondigli e dandosi alla pazza gioia, ignorando però che lui li avrebbe fermati. Ad un tratto vie due figure per strada. Manuel Darknight e Gabriele Aunies. Stavano portando una pala e si stavano dirigendo da qualche parte. Il cimitero. Lizard Hero allora cominciò a seguirli saltando da un palazzo all’altro. “Che sta succedendo?” chiese una voce da un comunicatore che si trova nell’orecchio sinistro. “Sono Manuel Darknight e Gabriele Aunies. Si stanno dirigendo verso il cimitero. E sospetto che stanno per afre qualcosa di davvero molto stupido. Fermati poi al cimitero ci incontriamo lì!” “D’accordo!”. Ora… Il rumore della pioggia sostituiva il silenzio che si era venuto a creare in quel cimitero. Manuel e Gabriele osservavano sbalorditi la figura appollaiata sulla lapide. Lizard Hero osservò i due ragazzi e poi con un balzo scese dalla lapide. “Sapete che per questa cosa dovrei arrestarvi?” la sua voce era contraffatta, non si poteva riconoscere. Manuel guardò Lizard Hero per qualche altro secondo per poi dire “Bel costume” “Grazie. Ci ho messo parecchio per farlo” “Vi sembra il momento di parlare del costume?!” sbraitò Gabriele. Manuel guardò prima il suo amico, poi Lizard Hero dicendo “Okay… non sono mai stato un detective e quindi non so chi sei… non so se sei Don o qualcuno che lo emula, ma ora che sei qui… puoi finalmente dircelo. Togliti la maschera. Questo mistero è già durato abbastanza”. Lizard Hero rimase in silenzio. Poi prese la sua maschera e… Nel mentre in un nascondiglio… Red rise. Lizard Hero era tornato! Era Don? OH qualcun altro? Si chiedeva. “Oh ma che importa!” urlò Red continuando a ridere mentre i suoi uomini lo osservavano terrorizzati “Fatto sta che finalmente ho un degno avversario! Non come la polizia oi suoi stupidi agenti! Ma il caro e vecchio Lizard Hero!”. Continuò a ridere, ma cominciò pian piano a calmarsi. “Eh… eheh… oh che pacchia…” sussurrò sghignazzando. Guardò i suoi uomini e disse “Soldati! Oggi è un giorno felice! Lizard Hero è ricomparso! E sapete che significa? Significa che il divertimento è raddoppiato AHAHAHHAHAHAHAHA!”. Uno dei soldati si avvicinò a Red dicendo “Ma capo… come divertimento? Lizard Hero è un pericolo e…” non finì di parlare che Red gli ficcò un coltello alla gola facendo soffocare la vittima con il suo stesso sangue. Strappò via il coltello dicendo “Un pericolo per voi scansafatiche. Ma non per me” sorrise maligno per poi guardare due dei suoi soldati dicendo “Voi due!” i due si irrigidirono “Portato questo corpo nelle cucine” indicò il corpo del soldato che aveva ucciso “Lo voglio ben cotto mi raccomando” “S-sì capo” dissero i due per poi trascinare via il corpo. Red si avvicinò alla sua scrivania e si sedette sulla sedia pensando “Oh che gioia! Finalmente, con Lizard Hero di nuovo in circolazione, le cose si faranno molto, mooooooolto interessanti!”. “Okay… non sono mai stato un detective e quindi non so chi sei… non so se sei Don o qualcuno che lo emula, ma ora che sei qui… puoi finalmente dircelo. Togliti la maschera. Questo mistero è già durato abbastanza” disse Manuel rivolto a Lizard Hero. Quest’ultimo rimase in silenzio. Poi prese la sua maschera e se la tolse rivelando così il suo volto. Manuel e Gabriele sbarrarono gli occhi completamente shockati. “Tu…” dissero in coro “Sei…” “Salve ragazzi” sorrise Don “è da un po’ che non ci si vede”.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La verità sulla resurrezione ***


“Ma… ma non è possibile…” disse Gabriele. “Don!” disse Manuel “Tu sei… tu sei vivo!” “Proprio così” rispose Don. “Ma… ma come?!” chiese Gabriele “Insomma… sei stato torturato da Red, sparato e poi caduto dal quinto piano di un palazzo! Sei già stato fortunato a sopravvivere per almeno un altro po’!” “Già! Avanti Don! Spiega! Come fai ad essere vivo?!” “Oh beh vi posso dire che bisogna ringraziare lui” indicò dietro di sé e allora, apparve un uomo che doveva avere almeno trentacinque anni con capelli e baffi neri con una maglia verde e jeans grigi. “E lui chi è?” chiese Manuel. “Piacere” disse l’uomo “Il mio nome è Jefferson. Mark Jefferson, scienziato” “Scienziato? Sinceramente non vi ho mai sentito nominare” disse Gabriele “Oh beh è comprensibile” rispose Mark. “Comunque sia che c’entra lui con te Don?” chiese Manuel. “Oh c’entra eccome” rispose Don “Posso dirvi che è stato lui a riportarmi in vita” “Che?!” disseroin coro Manuel e Gabriele. “Ma… come ha fatto?!” chiese Manuel. “Oh beh è stato grazie alla mia più grande invenzione” rispose Mark mettendosi in una posizione fiera “Il Rivivilizzatore!” “Il che?!” chiese Gabriele. “Il Rivivilizzatore” ripeté Mark “Una macchina in grado di riportare in vita i morti” “Cosa?!” “Esatto. Purtroppo è ancora incompleto, e può riportare in vita solo quelli che sono morti da poco, tipo una o due settimane” “T-tutto questo non ha senso…” disse Manuel. “Manuel tu lavori in una pizzeria in cui gli humatronici di notte prendono vita, quindi non stupirti di questo” disse Don “Comunque sia… Mark ha deciso di riportarmi in vita perché è un mio fan. Prova molto rispetto per me” “Quando ho sentito della tua morte non ho potuto accettarlo. La città aveva bisogno di te. Così quando tu fosti seppellito, ti ho disseppellito, ho preso il tuo corpo e ti ho portato in una villa di mia proprietà che si trova fuori città. Con me ho portato il Rivivilizzatore che con un semplice bottone, posso rimpicciolirlo e farlo ritornare alla sua grandezza naturale” “Ma non è tutto!” disse Don “Mark ha pure creato per me un siero con DNA di lucertola” “EH?!” dissero in coro Manuel e Gabriele. “Esatto. Iniettandomelo ho ricevuto i poteri di una vera lucertola. Posso arrampicarmi sui muri e la mia forza e la mia agilità sono aumentate” “Q-quasi non ci credo…” disse Manuel “Ed è stato sempre Mark a farti questo costume?” chiese Gabriele. “No. L’ho fatto da solo” “Però… perché non sei tornato subito Don? Perché sei tornato solo dopo un anno?!” chiese Manuel. “Manuel credimi. Sarei voluto tornare molto più presto ma riabituarmi ad essere vivo, e abituarmi ai miei poteri ha richiesto molto tempo” rispose Don. Un anno prima… POV prima persona. Quando ero morto non c’era niente. Solo l’oscurità. Apro gli occhi. Cosa? Io ero morto… “Ben svegliato Lizard Hero” mi dice una voce. Mi alzo. Mi… trovo su un letto? D’avanti a me c’è un uomo con capelli e baffi neri, con addosso una maglia nera e un jeans. “Chi… chi sei?” “Sono Mark Jefferson. E sono colui che ti ha riportato in vita” “In… vita?” “Ricordi di essere morto no?” “Io… sì” rispondo. “Seguimi. È tempo che tu sappia” mi dice. Che devo fare? Seguirlo? Chi mi dice che non stia mentendo? Comunque sia… meglio fidarsi. Non sembra cattivo. Mi alzo. Indosso i vestiti che di solito mettono ai morti dei funerali. Lo seguo e entriamo in una stanza, dove ci sono la mia maschera e i miei guanti con uno strano macchinario simile a una bara di metallo con vari bottoni. “Quello cos’è?” chiedo. “Quello è il Rivivilizzatore. Una macchina di mia invenzione in grado di riportare in vita i morti” “Riportare… in ita i morti?” “Sì. Purtroppo solo quelli morti da poco. Comunque! Ti starai chiedendo perché ti ho riportato in vita” “Me lo sto chiedendo da quando mi sono svegliato” “Bene. Subito dopo la tua morte, i criminali si sono scatenati. E io che sono un tuo fan… ho deciso di riportarti in vita, dato che tu rappresenti la speranza! E la nostra città ha ancora bisogno di te!” “Aspetta un attimo!” chiedo “Dopo la mia morte… la mia identità è stata resa pubblica?” “Sì” “E… quanto tempo è passato dalla mia morte?” “Due giorni. Ho preso il tuo corpo dopo il tuo funerale, e ti ho portato in questa mia villa fuori città. Qui nessuno avrebbe scoperto nulla. Ti ho messo dentro il Rivivilizzatore e con esso ti ho riportato in vita. Purtroppo però subito dopo che sei tornato in vita ti sei… addormentato. A quanto pare una conseguenza del ritorno in vita” “Capisco” “Comunque. Ti devi riposare. Quando sarai pronto torneremo in città e sconfiggeremo Red!” “No” “Come no?!” “Non sono riuscito a battere Red con i miei gadget. Affrontarlo di nuovo con essi sarebbe un suicidio” “Allora come pensi di combatterlo” “Mark… se hai costruito questa macchina, significa che sei uno scienziato no?” “Sì esatto” “Bene. Allora voglio che tu crei una siero con DNA di lucertola” “Come?!” “Esatto. Me lo innietterò e molto probabilmente riceverò i poteri di una lucertola. Potrò camminare sui muri, e la mia forza e la mi agilità aumenteranno” “Ne sei proprio sicuro?” “Certo! Ci sono eroi che hanno ricevuto i loro poteri da un siero no? E poi… è la nostra unica soluzione” “Bene allora. Mi metterò subito al lavoro” “E comunque… hai ago e filo” “Uh… sì, perché?” “Perché credo sia ora si sostituire quella maschera con un vero e proprio costume” concludo sorridendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** L'attacco di Red ***


POV prima persona. “Ecco” mi dice Mark porgendomi una fiala con dentro un liquido verde. “è il siero?” chiedo mentre smetto di cucire il mio nuovo costume. È quasi pronto, qualche correzione qua e là e sarà perfetto. “Esatto” risponde Mark “Prego che il siero posso funzionare. L’ho studiato grazie alle mie macchine, e sono venuto a scoprire che al 50% può funzionare, e donarti così i poteri di una lucertola” “E che accade all’altro 50%?” chiedo. “Rischieresti di avere un collasso sia fisico che mentale. In pochi minuti avresti allucinazioni di ogni tipo mentre il tuo corpo si deteriorerà” “Caspita che ottimismo” dico “In poche parole rischierei di morire?” “Sì… e non potrei nemmeno riusare il Rivivilizzatore. Come ho già detto è incompleto, e può riportare in vita una persona solo una volta” “Ah…” dico prendendo la fiala “Allora preghiamo per la mia salute”. Metto l’ago nel mio braccio e mi inietto il siero. Tutto comincia a girare. Mi tolgo l’ago dal mio braccio, cadendo al suolo mentre Mark si abbassa tentando di aiutarmi. Non sento cosa dice… non sento nulla. Urlo sentendo crampi dappertutto. Poi… tutto passa. Non sento più alcun dolore… e ritorno a sentire la voce di Mark. “Don? Don?! Tutto bene?!”. Mi rialzo barcollando dicendo “Sì. Mi sento… bene. Molto bene”. Guardo il muro dicendo “Che dici Mark? Vediamo se il siero ha funzionato?” “Sono d’accordo” mi risponde Mark. Metto le mani e i piedi sul muro e… comincio ad arrampicarmi come una vera e propria lucertola. “Incredibile!” dice Mark sbarrando gli occhi. Poi faccio un balzo all’indietro e atterro tranquillamente. La mia agilità e notevolmente migliorata! Guardò una scrivania e un sorriso compare sul mio viso. Con un semplice pugno, colpisco la scrivania e la spacco in due lasciando ancor più basito Mark. “Santo cielo… è… è stupefacente!” dice Mark sorridendo “Ma non credi di aver sviluppato anche… una sottospecie di fattore rigenerante delle lucertole?” “Non lo so” dico “E sinceramente preferisco non scoprirlo. Metti che non c’è l’ho e vengo ferito. Potrei morire” “Hai ragione” risponde Mark. Ora. POV terza persona. “Ed è così che ho ricevuto i poteri” finì Don. Avevano finito la discussione dentro il furgone di Mark, che usava per comunicare con Don e che aveva usato per seguire Manuel e Gabriele al cimitero. “Quasi non riesco a credere a tutto ciò…” disse Gabriele. “E invece tutto ciò è successo” disse Mark. Don guardò i suoi due amici e chiese “Vi devo chiedere una cosa. Ero andato a casa… per vedere i miei genitori… ma non li ho trovati. Voi… sapete dove sono finiti?”. Manuel e Gabriele si guardarono. Poi Manuel disse “Dopo che sei morto… loro… si sono trasferiti” “C-cosa?” disse Don incredulo “Dove? Dove sono andati?!” “A New York… si sono trasferiti a New York”. Nel mentre al centro città… Le persone avevano cominciato ad uscire dalle case. Nonostante fosse sera, avevano deciso di uscire perché sapevano che Lizard Hero li avrebbe protetti. Ma… *BANG-BANG-BANG* dei forti rumori di pistole avevano mandato nel panico le persone. Uomini armati erano apparsi e avevano cominciato a sparare sulla povera gente, che nonostante tentasse di scappare non ci riusciva, dato che veniva bloccata dagli uomini armati. Subito da essi spuntò lui: Red. Cominciò a camminare allegramente verso la povera gente tenendo in mano un coltello affilato. “Ciaooooooooooooo gente” disse Red “è bello vedervi tutti qui… quanta carne… quanta buona carne da mangiare” sorrise ancor di più lo psicopatico. Prese una piccola radio dalla sua giacca. Aveva costruito lui stesso quella radio, in modo da potersi intromettere tra le frequenze radio. Lo accese dicendo “Pronto pronto Lizard Hero? So che di sicuro stai ascoltando! Mi riconosci? Sono io Red! Ti consiglio di venire subito qua. Perché ogni cinque minuti un cittadino morirà… a partire da ora!”. Red prese una persona e ficco il coltello in testa alla povera vittima, che non ebbe nemmeno tempo di urlare, se non di emettere un confuso gorgoglio. “Un altro tra cinque minuti sappilo” e si mise a ridere. Proprio nel furgone di Mark la radio era accesa e trasmise quell’inquietante chiamata. “No… Red!” disse Don. “Manuel, Gabriele! Scendete subito!” “Cosa?! Don vuoi morire di nuovo?!” disse Manuel. “Me ne frego! Red non è uno che mente! Se non mi sbrigo moriranno altre persone! Scendete. ORA!”. Manuel e Gabriele non se lo fecero ripetere. Scesero dal furgone e Don mentre si metteva la maschera disse a Mark “Mark! Parti a tutta velocità!” “Subito!” disse Mark partendo subito. “Oh oh oh! A quanto pare sono già passati quattro minuti e cinquanta secondi… chi sarà il prossimo?” disse Red ridendo ma subito si fermò vedendo in lontananza un furgone avvicinarsi a gran velocità. Il furgone si fermò e da lì scese Lizard Hero. I criminali puntarono contro di lui le armi ma Red alzò la mano sinistra, in segno di abbassare le armi. Lizard Hero cominciò ad avvicinarsi verso Red dicendo “Sono qui. Ora lascia andare queste persone!” “Oh d’accordo! Le lascerò andare ma solo perché me lo hai chiesto tu” disse Red sghignazzando “Avete sentito gente? Andate forza!”. Le persone non se lo fecero ripetere. Cominciarono ad allontanarsi di corsa finché non rimasero solo Lizard Hero, Red e i suoi uomini. “Bene bene Lizard Hero. Ti vedo in forma. Ora mi faresti un favore? Puoi toglierti la maschera e mostrarmi chi sei?”. Lizard Hero allora si tolse la maschera mostrando di essere Don. Red rise dicendo “AHAHAHAHAHAH lo sapevo che eri tu Donnie! Finalmente sei qui, qui, per affrontarmi di nuovo!” “Stavolta non fallirò Red” disse Don rimettendosi la maschera “Stavolta ti manderò in manicomio!” “Oh lo vedremo” rise Red.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Contro gli uomini di Red ***


Lizard Hero si lanciò contro Red e quest’ultimo fece lo stesso. I due si colpirono entrrambi in faccia solo con una particolarità: il colpo di Lizard Hero era stato molto più forte, e questo Red lo capì subito. Si allontanò tenendosi il viso dicendo “Ehehehe sei diventato più forte? Cos’è, ti sei allenato oppure ti sei fatto di steroidi?” “Nulla di tutto ciò! Un mio amico ha creato un siero di lucertola che mi ha donato incredibili abilità!” “ohhhhhhh interessante! Oh beh allora…” Red guardò i suoi soldati e disse “Attaccatelo!” “Ma come?!” disse Lizard Hero mentre i sottoposti di Red si lanciavano all’attacco “Tu scappi?” “Oh no Donnie” voglio vedere tutte le tue nuove abilità. Così sarà più divertente”. Red rise e allora rimase fermo a guardarrsi lo spettacolo, mentre i criminali cominciarono a sparare contro Lizard Hero, che schivò i vari proiettili con un balzo ma fu colpito un raggio energetico sparato da un arma che conosceva molto bene. Andò a sbattere contro un muro, mentre i soldati si avventarono contro di lui. Lizard Hero si riprese e attaccò i suoi assalitori. Colpì uno con un pugno in faccia e un altro con un calcio allo stomaco. Prese uno ei suoi nemici per la cottola e lo lanciò contro altri due dei suoi compagni. Poi balzò contro un altro avversario e lo colpì al volto con un possente calcio, per poi saltare addosso a altri due avversari. Li colpì entrambi con due forti pugni ma fu colpito da un altro raggio energetico che lo fece andare contro due criminali. Il colpo fu così forte che stordì Lizard Hero e fece svenire i due nemici. I criminali si avvicinarono a Lizard Hero puntandogli contro le armi. Lizard Hero tentò di alzarsi ma fu fermato da uno dei criminali che disse “Accidenti che figuraccia che fai. Torni in vita e poi ti fai uccider in un modo così stupido!” “Oh vedremo se morirò” disse Lizard Hero per poi fare lo sgambetto al criminale che gli aveva parlato. Poi gli diede un calcio allo stomaco lanciandolo contro alcuni suoi compagni. Si rialzò e si lanciò contro altri suoi avversari colpendoli con pugni e calci, schivando anche i vari colpi degli avversari. Fu colpito contemporaneamente da tre raggi enrgetici che lo fecero sbattere contro il muro di una casa abbandonata, facendola sfondare. Lizard Hero uscì fuori dall’ammucchiata formatasi dai mattoni del muro crollato, con il costume un po’ danneggiato e strappato. Era solo grazie alla sua resistenza potenziata se era sopravvissuto al colpo contemporaneo di tre raggi energetici e dal crollo del muro. Se non avesse deciso di iniettarsi il siero, a quest’ora sarebbe già morto… di nuovo. “Sei ancora vivo?!” disse uno dei criminali. “Già. SE mi volete morto dovrete fare di meglio!”. Si lanciò all’attacco. Colpì i suoi nemici con più forza che poteva, per farli svenire. Però aveva bisogno di aiuto! Con il suo comunicatore nell’orecchio disse a Mark “Mark! Potresti avvisare la polizia di venire qui! I criminali con le armi potenziate sono a terra! Ma non riuscirò a resistere a lungo!” “Subito!” disse Mark per poi telefonare la polizia “Pronto qui centrale di polizia! Cosa volete?” “Venite subito al centro città” disse Mark “C’è uno scontro tra gli uomini di Red e Lizard Hero!” “Cosa?! Arriviamo!”. I vari poliziotti salirono sulle auto e partirono a gran velocità con in testa l’auto del commissario Jonh che pensò “Finalmente… finalmente oggi sarà la fine di Red!”. Nel mentre Lizard Hero stavo continuando a combattere contro i vari criminali, mentre Red rimaneva fermo a godersi lo spettacolo. Lizard Hero colpì Due avversari con dei forti pugni, e un altro con una forte testata. Balzò sul muro e sim aggrappò su di esso, poi con l’ausilio delle gambe si lanciò contro un criminale lo colpì con un forte calcio allo stomaco, che lo lanciò contro due dei suoi compagni. Ad un tratto sentì le sirene della polizia e parve averle sentite anche Red che sghignazzando disse “ohohoh. A quanto pare hai chiamato i rinforzi eh Donnie?”. Dopo ave detto ciò Red corse verso la chiese lì vicino ed entrò. Proprio allora le auto della polizia si fermarono, e da lì scesero i poliziotti che puntarono le pistole contro i criminali dicendo “Non muovetevi!”. Jonh vedendo Lizard Hero si avvicinò a lui dicendo “Don… sei… sei tu?” “Sì sono io Jonh. Sono felice di rivederti” rispose Lizard Hero. “Oh mio Dio! Come fai ad essere vivo?” “è una lunga storia. Prendete le armi potenziate, in modo che non possano usarle contro di voi” “Dov’è Red?” “è entrato in chiesa” “Mando subito alcuni poliziotti a prenderlo” “No! È troppo pericoloso! Anche se mandi 100 poliziotti contro di lui non servirà a un bel niente, perché li ucciderebbe senza problemi. E poi… Red è una mia responsabilità. L’ho creato io!” “L’hai creato tu? Che intendi dire?”. Ma Jonh non ricevette risposta dato che Lizard Hero corse verso la chiesa. Entrò e non vide nessuno. Poi alzò lo sguardo sentendo una risata. Red era salito sulla torre della chiesa! Se avesse preso le scale sarebbe stato di sicuro preso di sorpresa da Red. Così si appiccicò al muro e cominciò ad arrampicarsi verso la torre. Red non lo avrebbe minimamente sospettato. Quandò arrivò alla cima, dove si suonava la campana vide Red con il coltello sguainato e gli si gettò contro. Lizard Hero colpì Red al volto allontanandolo di qualche passo. Red sputò un po’ di sangue dicendo “Eheheheh lo ammetto. Mi hai preso di sorpresa” sghignazzò dicendo “Che dici se mettiamo fine a tutto ciò?” “Sono d’accordo!” rispose Lizard Hero a tono.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Lizard Hero vs Red parte 1 ***


Red si lanciò contro Lizard Hero tentando di accoltellarlo, ma quest’ultimo schivò il colpo e colpì Red al volto con una testata allontanandolo di qualche passo. Lizard Hero allora attaccò Red dandogli un pugno in faccia, ma il criminale diede un pugno al petto di Lizard Hero allontanandolo di qualche passo. Si lanciò poi contro di lui ridendo, e gli morse la spalla. Lizard Hero lanciò un urlo di dolore e diede un calcio a Red facendogli mollare la morsa sulla spalla. Red si leccò il suo sangue sulle labbra dicendo “Yum gustoso… vedrò di mangiarti dopo che ti avrò ucciso!” “Lo vedremo!” disse Lizard Hero. Si lanciò contro Red colpendolo con entrambi i calci, lanciandolo contro la campana. Ci fu un rumore assordante causato dall’impatto. Lizard Hero si tappò le orecchie. Che rumore terribile. Red si rialzò, come se non si fosse fatto nulla. Sorrise maligno dicendo “ohohohohoh nonostante i tuoi poteri da lucertola, come ogni essere umano se sei troppo vicino a una campana non riesci più a ragionare eh? Beh io non sono umano Donnie!”. Red colpì nuovamente la campana facendola suonare, e facendo tappare nuovamente le orecchie a Lizard Hero. Lo colpì ancora, ancora e ancora facendo indietreggiare Lizard Hero. Red allora si lanciò contro l’eroe e lo accoltello al fianco sinistro. Lizard Hero urlò dal dolore mentre Red rideva. Tolse il coltello dalla ferita e fece cadere a terra Lizard Hero per poi schiacciare la ferita con il piede. Lizard Hero urlò dal dolore mentre Red continuò a schiacciare la ferita ridendo mentre lo faceva. Lizard Hero poi prese Red per il piede e lo buttò contro il muro. Red cadde a terra, e Lizard Hero si mise sopra di lui e cominciò a prenderlo a pugni insieme anche a varie testate. Il sangue usciva dal naso e dalla bocca di Red, confondendosi con la sua pelle rossa. Red invece di urlare, rideva, ma non riusciva a difendersi contro Lizard Hero. Poi sollevo Red e lo lanciò nuovamente contro il muro. Red cadde a terra, svenuto. Lizard Hero respirò a fatica. Poi camminò verso la balconata della torre e si affacciò. Jonh vedendolo urlò “Lizard Hero! Tutto bene?” “Sì Jonh! Red è battuto! Ora ve lo…”. Non riuscì a finire la frase dato che Red gli aparve dietro ficcandogli il coltello sulla ferita sulla spalla. Lizard Hero urlò mentre Red rideva, e Jonh vedendolo sbarrò dicendo “No! Lizard Hero!”. Jonh prese la pistola e cominciò a correre verso la chiesa, ma uno degli agenti urlò “Commissario! Si fermi!” “No! Se resto qui Lizard Hero morirà di nuovo!” disse Jonh. Po ricominciò a correre verso la chiesa. Lizard Hero colpì Red con grande forza allo stomaco allontanandolo. Si tenne la spalla ferita mentre Red leccò il sangue sulla sua lama. “Eheheheh. Questa cosa mi ricorda quello successo un anno fa. E sai come finiva? Tu... muori! E ora questa cosa succederà di nuovo! AHAHAHAHAHAHHAHA!”. Lizard Hero attaccò lanciando un urlo, ma Red schivò il colpo e diede un pugno in faccia al volto dell’eroe, facendolo indietreggiare. Red allora si lanciò contro Lizard Hero accoltellandolo allo stomaco e facendolo urlare. Red tolse il coltello dallo stomaco di Lizard Hero, che tenendosi la ferita dello stomaco cadde a terra. “E ora… addio!” urlò Red pronto a dare il colpo di grazia a Lizard Hero, ma… *BLAM!*. Un proiettili colpì il fianco di Red, che non urlò. Si voltò sorpreso dietro di se insieme a Lizard Hero e videro Jonh con la pistola fumante puntata contro Red. “Jonh! Vattene… VATTENE!!!” urlò Lizard Hero. “Fermo dove sei Red!” urlò Jonh ignorando Lizard Hero. “Ohhhhhhhh che paura” rise Red lanciandosi contro Jonh. Quest’ultimo cominciò a sparare contro Red, che schivò i vari proiettili e quando arrivò dinnanzi a Jonh… lo accoltellò al petto “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!” urlò Lizard Hero.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Lizard Hero vs Red parte 2 ***


Red tirò fuori il coltello dal petto di Jonh che cadde a terra sputando sangue. “Ehehehe. Sembri gustoso. Vedrò di mangiarti durante la cena della mia vittoria” rise Red. Lizard Hero si rialzò. Se ne fregava del dolore. Doveva salvare Jonh! Corse verso Red e lo colpì al volto con un forte pugno, poi lo alzò in aria e lo lanciò sulle scale. Red rotolò sulle scale fino a cadere al piano terra, svenuto. Lizard Hero si sporse. Nonostante fosse furioso sperò che Red non fosse morto… avrebbe dovuto rimanere in manicomio per sempre. Poi corse verso Jong e si inginocchiò prendendogli la mano. “Jonh! Ehi… ehi amico rispondi!” “L-Lizard Hero…” sussurrò Jonh mentre del sangue usciva dalla sua bocca. “Ehi sta tranquillo… tu… tu sopravvivrai okay?” “No…” disse Jonh “N-non mentirmi… stai mentendo p-pure a… a… a te stesso. Sai più di me… c-c-che per me non c’è speranza…” “Non… non dire così! Ho… ho un amico… se morirai lui ti…” “L-lo so… s-so del Rivivilizzatore…” disse Jonh. “Cosa… ma come?” “M-me l’ha detto lui… l-l-lui mi ha detto di averti riportato in vita… e... i-io… *COFF*” sputò del sangue “N-non voglio essere riportato in vita..” “Cosa?! Jonh non dire fesserie!” “I-io sono vecchio… cosa può farsene del mondo di u-uno come me poi? Ho vissuto una l-lunga vita… v-v-va tutto… b-b-bene…” tossì “L-la morte… è parte della vita… t-tu s-s-sei importante per la città n-n-non i-i-io…” “Non… non dire così Jonh!” disse Lizard Hero mentre Jonh cominciò man mano a mollare la presa dalla mano di Lizard Hero. “O-o-ora… t-t-ti devo… dire alcune cose… d-dì all’agente Slade (NDA: è l’agente apparso nel primo capitolo di questa storia) c-c-che da adesso… s-sarà lui il nuovo commissario… e… e infine… n-n-non uccidere Red… n-non farti a-a-accecare dall’ira… arrestalo… se lo ucciderai… n-n-non sarai… migliore… di… lui…….*”. Jonh lasciò completamente la presa, e mentre i suoi occhi si chiudevano la sua mano cadde a terra. Era morto. Lizard Hero allora lanciò un urlo di rabbia e di dolore. Come aveva potuto permetterlo?! Prese il corpo di Jonh in braccio e cominciò a scendere le scale. Vide Red ancora a terra, ma respirava ancora. Uscì dalla chiese e tutti gli agenti videro il corpo di Jonh. “Oh mio Dio! Lizard Hero! Che è successo?!” chiese l’agente Slade facendosi avanti insieme ad altri agenti e a Mark. “Il commissario Jonh è morto da eroe, salvandomi da Red. Prima di morire, il commissario mi ha chiesto di dire una cosa proprio a te agente Slade” “A… a me?” chiese il giovane agente ancora sconvolto per la morte del commissario. “Esatto. Ha detto che da adesso in poi sarai tu il nuovo commissario” C-cosa?” “Esatto. Congratulazioni… commissario Slade”. Slade rimase in silenzio per qualche secondo, poi chiese “Dove… dove si trova Red?” “Si trova svenuto in chiesa. Andate a prenderlo”. Alcuni agenti si diressero verso la chiesa, mentre altri portarono una barella dove Lizard Hero appoggiò il corpo di Jonh. “Don” disse Mark “Forse possiamo riportarlo in vita con…” “No” “Come no?!” “Jonh prima di morire mi ha chiesto di non essere riportato in vita con il Rivivilizzatore. E io rispetterò le sue condizioni”. Ad un tratto delle urla si sentirono dentro la chiesa. “Oh no!” disse Lizard Hero cominciando a correre verso la chiesa. Quando entrò vide Red in piedi, con il suo coltello in mano e con alcuni agenti morti intorno a se. Altri tentavano di abbatterlo sparandogli contro, ma Red schivava i vari colpi ridendo come un pazzo. “RED!” urlò Lizard Hero. Tutti si voltarono e Red ridendo disse “Oh Donnie vedo che sei qui!” “Uscite da qui e portate via i corpi dei vostri compagni!” disse Lizard Hero rivolto agli agenti che obbedirono portando via i corpi dei loro compagni. Lizard Hero si avvicinò a Red che ridendo disse “Ehehehe. Sei arrabbiato Donnie? Avanti allora… affrontami!” “Con piacere!” disse Lizard Hero lanciandosi contro Red che fece lo stesso. Lizard Hero colpì Red e i due andarono a sbattere contro la grossa croce della chiesa, che cadde al suolo. Lizard Hero colpì Red al volto con parecchi pugni ma il criminale con entrambi i calci colpì Lizard Hero allo stomaco lanciandolo via. Si lanciò poi contro di lui ridendo come il pazzo che era, e lo accoltellò al fianco destro facendo urlare Lizard Hero dal dolore. Poi gli diede una testata e un pugno sulla ferita che si trovava sullo stomaco. Lizard Hero diede un calcio allo stomaco di Red allontanandolo, poi grazie alla sua forza prese la grossa croce e colpì Red lanciandolo contro il muro. Red si rialzò ridendo, e sputò un po’ di sangue dicendo “Eheheh come immaginavo… sei furioso! Avanti! AVANTI!”. Lizard Hero si lanciò contro Red, e quest’ultimo fece lo stesso. Lizard Hero colpì nuovamente Red on la croce, ma prima di essere colpito Red lanciò il proprio coltello contro Lizard Hero che fu colpito nuovamente allo stomaco. Lizard Hero lanciò un urlo, poi lasciò cadere la croce a terra, per poi togliersi il coltello dal suo stomaco. Lo lasciò cadere a terra e poi fissò Red respirando a fatica. Red si rialzò, e sghignazzando disse “Eheheheh… Donnie, Donnie, Donnie… che ne dici di combattere a mani nude, invece che con futili armi?” “Sono d’accordo” rispose Lizard Hero. “Oh… e togliti la maschera… voglio vederti in volto quando morirai eheheheheh” “Come vuoi!” rispose Lizard Hero togliendosi la maschera per poi lasciarla cadere a terra.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Lizard Hero vs Red parte 3 ***


Lizard Hero non era messo proprio bene. Era ferito allo stomaco, alla spalla, a entrambi i fianchi ed era stanco… molto stanco. Red al contrario, nonostante fosse ferito non sembrava affatto stanco e sorrideva in modo maligno verso il proprio avversario. I due allora si lanciarono all’attacco. Red colpì Lizard Hero alla ferita allo stomaco, e l’eroe invece colpì Red in faccia facendogli sputare sangue. Lo colpì poi alpetto con un calcio, lanciandolo contro il muro. Lizard Hero allora si lanciò su Red, che riuscì a rialzarsi e saltò addosso all’avversario. Lizard Hero tentò di dare un pugno a Red, ma quest’ultimo morse la mano dell’eroe che lanciò un urlo di dolore. Gli diede un calcio per allontanarlo, e Red si allontanò leccandosi i denti sporchi di sangue “Eheheheh… buono”. Lizard Hero si guardò la mano. C’era il segno del morso e da lì usciva il suo stesso sangue. Guardò con odio Red e si lanciò contro di lui, colpendolo con un calcio in piena faccia e poi con un pugno al petto. Red si allontanò tenendosi il petto e sghignazzando. “ehehehe è la rabbia che ti fa sentire così eh? Oh bene bene… finalmente prendi coraggio e mostri il vero te stesso? Quello che desidera uccidermi? Come hai fatto nella base della M.I.N.O.T.A.U.R.?” Red rise, mentre nella mente di Lizard Hero tornava in mente il momento che lo uccise. Fu questo suo errore a farlo diventare Red. “No…” disse Lizard Hero “Non mi farò incantare dalle tue parole!”. Si lanciò all’attacco, mentre Red rideva di gusto. Red schivò l’attacco di Lizard Hero per poi prendergli il braccio e tirarlo verso di sé e dargli una forte testata. Lizard Hero si allontanò tenendosi la testa dolorante, e Red approfittò di ciò per attaccarlo e dargli una ginocchiata allo stomaco. Gli prese poi la testa tra le mani e gli diede più di uno ginocchiata in volto. Lizard Hero non poté nemmeno difendersi, e mentre Red lo colpiva rideva come non mai. Red poi lasciò andare Lizard Hero che indietreggiò mentre il suo volto sanguinava. A causa di quei colpi era rimasto confuso, e non riusciva a capacitarsi della situazione. Red decise di approfittare della sua confusione per saltargli addosso. Red colpì Lizard Hero con un calcio in pieno volto facendolo indietreggiare e sputare sangue, poi fece un balzo e con entrambi i piedi lo colpì al petto facendolo sbattere al muro. Lizard Hero tentò di rialzarsi ma fu bloccato da Red, che lo prese per il collo e gli fece sbattere la testa più e più volte al muro facendo poi crollare al suolo l’eroe. “Donnie, Donnie, Donnie sei stanco?” rise Red vedendo le condizioni dell’avversario. Lizard Hero tentò di rialzarsi ma non ci riuscì, dato che Red lo prese per il costume e lo lanciò dall’altra parte della chiesa facendolo sbattere al muro. Lizard Hero cadde al suolo mentre Red si avvicinava sghignazzando. Red si mise sopra Lizard Hero dicendo “Sei stanco vedo… oh beh fammi divertire ancora un po’”. Cominciò a colpirlo ripetutamente al volto con i propri pugni facendogli sputare sangue, e smise quando vide l’eroe che respirava a fatica. “Oh che strano… dove ho già visto questa scena?” disse Red “Ah sì giusto… proprio un anno fa avevi questa espressione quando ti torturavo!” rise poi guardandolo dritto negli occhi continuò “Credo sia ora di farla finita Donnie”. Gli mise le mani intorno al collo con l’intenzione di farlo soffocare. Lizard Hero tentò di allontanare Red ma invano… era troppo debole. Quindi così doveva finire? Era tornato in vita solo per poi morire di nuovo? Chiuse gli occhi poi il buio. “Sveglia”. Una voce… chi era? Aspetta… Mary? “Sveglia Don” un'altra ove. Jonh? Don si svegliò. Vide dinnanzi a sé Mary e Jonh che lo guardavano sorridenti. “M-Mary? J-Jonh? M-ma come?!” “Ti trovi in un una dimensione che si trova tra il regno dei vivi e dei morti” disse Mary. “Quindi ora sarei…” “Un vivo in procinto di morire” disse Jonh. “Vi… vi ho delusi vero?” disse Don “Vi ho delusi perché non vi ho salvati” “No Don” disse Mary “Noi siamo fieri di te. Ma ora… devi svegliarti! Devi svegliarti e battere Red” “Non puoi permettere che lui l’abbia vinta! Devi batterlo e dimostrargli di essere completamente diverso da lui” disse Jonh. “Svegliati!” dissero poi in coro. Lizard Hero sbarrò gli occhi. Con entrambi i piedi diede un calcio a Red lanciandolo via. Riuscì finalmente a respirare. Si rialzò mentre Red massaggiandosi lo stomaco disse “Oh vedo che ti sei ripreso Donnie!” “Sì! E io… non perderò!” disse Lizard Hero lanciandosi contro Red che fece lo stesso. Red tentò di colpire l’avversario con un pugno, ma Lizard Hero schivò il colpo e diede un pugno in piena faccia a Red che andò a sbattere contro il muro. Lizard Hero poi prese Red per la cottola e lo sbatté più di una volta la muro, poi lo lanciò via. Red cadde al suolo e Lizard Hero si mise sopra di lui per poi iniziare a colpirlo al volto con i propri pugni. Il viso di Red cominciò a sanguinare, e il suo sangue si confuse con la sua pelle rossa. Red nonostante ciò rideva, ma si vedeva che non riusciva a difendersi. Lizard Hero si fermò per un secondo osservando le sue mani sporche di sangue. Poi osservò Red che disse “Oh… credo che sia arrivato la mia ora? Di nuovo?” e rise. Lizard Hero lo fissò dicendo “No… non ti ucciderò! Non stavolta”. Poi lo colpì al volto un ultima volta e con più forza facendo così svenire Red.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La fine ***


Lizard Hero uscì fuori dalla chiesa, trascinando Red oramai svenuto. Si era rimesso la maschera sul volto e quando i poliziotti lo videro uscire, gli corsero incontro. “Lizard Hero! Ce l’hai fatta!” disse Slade. “A quanto pare” rispose l’eroe osservando il proprio avversario svenuto “Ammanettatelo. Dubito che nel stato in cui si trovi possa svegliarsi subito oppure liberarsi” “Subito!” disse uno dei poliziotti ammanettando Red e trascinandolo verso una delle volanti della polizia. “Dovrete portarlo in manicomio. Lì non farà del male a nessuno” disse Lizard Hero. “D’accordo” rispose il poliziotto per poi far entrare nella volante il criminale. Entrò anche lui e partì verso il manicomio. Lizard Hero fece per andarsene, ma fu bloccato da Slade che disse “Dove credi di andare? Sei ferito e devi farti curare. Fortunatamente qui c’è più di un ambulanza. Ti ricucirà senza alcun problema”. Pochi minuti dopo Lizard Hero si ritrovava dentro un ambulanza senza la machera e la maglia del costume, intento a farsi ricucire da un dottore. “Sei stato ferito gravemente” disse il dottore “Ma non gravemente quanto un anno fa, il giorno della tua morte” “Eheh non farmelo ricordare “ rise Don con un po’ di ghiaccio in faccia. “Cosa farai ora?” chiese il dottore finendo di ricucire l’ultima ferita. “Andrò a New York. Mi è stato detto che i miei genitori si sono trasferiti là. Devo andare da loro, dirgli che sto bene” “Beh… allora buona fortuna” rispose il dottore. Don allora si rimise la maglia del costume e la maschera, per poi uscire dall’ambulanza. Si avvicinò a Slade dicendo “Quando sarà il funerale di Jonh?” “Domani. Ci sarai?” “Sì. Si merita anche il mio ultimo saluto. Era un buon amico…”. Si avvicinò al furgone di Mark che disse “Dove ti porto?” “A casa mia. Voglio passare un ultima notte proprio là e… ho bisogno che tu costruisca qualcosa per me” “Uh? Che cosa?”. Il giorno dopo. Tutta la città era al cimitero, per dare il suo ultimo saluto a Jonh. “Oggi siamo qui riuniti per dire addio all’ex commissario Jonh Santos. Ha salvato Lizard Hero dalla morte, sacrificando la sua vita. Un grande uomo, un grande poliziotto. Mancherà a tutti noi”. Don si trovava in mezzo alla folla, vestito di nero e osservando tristemente il terreno. Si sentiva in colpa. Quando la bara con dentro il corpo di Jonh venne messo sotto terra, la gente cominciò ad andarsene… tranne Don. Rimase a osservare la tomba di Jonh in completo silenzio. Osservò la lapide e lesse ciò che c’era scritto: Qui giace Jonh Santos. Grande uomo. Grande eroe. Disposto a tutto per il bene comune. Don sospirò. Era colpa sua se Jonh era morta. Era colpa sua se Red lo aveva ucciso. Solo. Colpa. Sua. “Don?”. Si voltò e vide Manuel e Gabriele. “Cosa farai ora?” chiese Gabriele. “Andrò a New York” “Vuoi andare dai tuoi genitori?” chiese Manuel. “Sì. Devono sapere che sto bene. Lo meritano. In questo anno hanno sofferto per la mia perdita, e sicuramente stanno soffrendo tutt’ora” “…. Ci mancherai Don…” disse Gabriele. “State tranquilli” disse Don “Tornerò un giorno. E se avrete bisogno di me… dovrete solo chiamare”. Dopo aver detto ciò se ne andò. Doveva fare qualcosa prima di partire. Don entrò nel manicomio della città. Lì si trovavano molti pazzi e folli… ma lì tutti temevano Red. Era stato messo in una cella isolata, ed era stato coperto da almeno tre camice di forza e i suoi piedi erano stati ammanettati. Don e Red erano separati solo da una grossa porta di metallo con una piccola finestrella. “Oh ciao Donnie” disse Red. C’erano ancora i segni della battaglia della nottata prima sul suo volto, ma ciò non disturbava Red. “Qual buon vento ti porta qui?” chiese lo psicopatico. “Sono venuto a dirti addio Red” rispose semplicemente Don. “ohhhhhhhhhhhhh è perché stai per andare a New York?”. Don si bloccò. Come faceva a saperlo? “Ohhhhh ti starai chiedendo come faccio a saperlo?Oh le voci girano pure qui sai?”. Don si incupì dicendo “Non uscirai mai di qui Red” “Ohhhhhh lo dici tu Don” rise Red “Lo dici tu eheheheheheheh” “Addio Red” disse Don per poi andarsene. Poche ore dopo Don si trovava in aereoporto. Avrebbe preso il volo che lo avrebbe portato a New York. Si era portato in valigia il suo costume, ma non temeva che fosse scoperto. Infatti si era fatto costruire la notte prima un Nasconditore, che aveva messo nel valigia. La macchina avrebbe reso invisibile la macchina stessa e il costume solo agli altri mentre solo Don avrebbe potuto vedere il costume e il Nasconditore. Ora era pronto. Era pronto a tutto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3661285