Vincente

di LI2908
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addio casa ***
Capitolo 2: *** Partire ***



Capitolo 1
*** Addio casa ***


Bom, bom ,bom. Per ben tre volte. Prima le sonore risate dei bambini. Ora silenzio. Prima le voci dolci delle mamme che chiamavano i propri figli . Ora l'urlo straziante dei crolli delle case si mescolava ai pianti. Prima Faiza allattava la sua piccola Sahar. Ora la stringeva a sé in lacrime, sperando che questo inferno terrestre cessasse al più presto. Una lacrima le rigò le guance rosee cadendo con un tonfo smorzato sul suolo gelido . I suoi offuscati pensieri furono interrotti dalla rapida entrata del marito. Il rumore delle scarpe che battevano sulle scale in legno della cantina confortarono la donna . Era vivo. Anche oggi . Era affannato ,aveva corso come una lepre dopo aver chiuso il suo negozio di scarpe. Ogni giorno, puntualmente, si alzava per aprirlo . Non si rassegnava all'idea che degli estranei potessero impedirli di vivere la sua vita, la vita della sua famiglia ,la vita di un intero Paese ,no, lui non si arrendeva. Non gli importava che nessuno comprasse, il denaro scarseggiava, lo sapeva bene. Gli importava vedere la gente camminare in quelle vie fantasma , la gente che come lui non si faceva prendere dallo sconforto . Continuava a vivere la propria vita ,se solo si potesse definire realmente vita . Questa vita ormai era morte . La vita come la morte,il nulla,il nero . Il sapore dolce amaro della libertà era cessato ,ora esisteva solo il gusto guasto della prigionia..

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Capitolo 2
*** Partire ***


L'uomo si precipitò in cucina e frugando voracemente come un rapace trovò un gruzzolo di denaro. Si accostò alla moglie e guardando la piccola con un dolce sorriso,disse “è arrivato il momento” Ed ella rispose quasi incredula “quando?” Rashid guardando un punto fisso ribattè “all'alba” I due corpi si unirono in un abbraccio come fisarmoniche. Al calar del buio, dopo aver fatto addormentare la piccola,i due presero un borsone:dovevano decidere cosa portare con sé, la Necessità o gli Affetti . Apparivano nemiche l'un l'altro. Bisognava scegliere. Presero del cibo, ricambi, un peluche e due foto di famiglie: la prima era leggermente sbiadite dal tempo. Raffigurava il giorno del loro matrimonio. L'altra con colori accesi, la loro Sahar . Terminata di sistemare la borsa, non riuscirono a chiuder occhio . L'alba si avvicinava. La partenza con lei. La donna prese in braccio la bimba, rapidamente dopo aver dato l'ultima occhiata a quelle mura,uscì. Lui invece si trattenne nelle mura domestiche ,che lui aveva costruito quando era ancora un giovane ragazzo. Rammentava il sudore e la soddisfazione di quel momento . Palpava le mura bianche consapevole che non le avrebbe mai più riviste. Temporeggiava , esitava , aspettava. Il solo pensiero che la sua casa potesse essere distrutta o occupata, depravata, uccisa dai ribelli li gelava il sangue . Così prese un martello . Iniziò a distruggere tutto. L'intonaco crollava, i mobili si sgretolavano. Tutto cadeva indifeso . Uscì lasciando cadere un cicca di sigaretta. La casa si incendiò. I due videro la loro vita bruciare davanti ai propri occhi . I due videro i loro ricordi divenire cenere. I due si voltarono per costruire una nuova vita…

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