A New Beginning

di pampa98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Simon stava tornando dal non-matrimonio di Alec, ma non era dell’umore che avrebbe voluto. Quando aveva visto Alec percorrere la navata verso Magnus e attirarlo a sé in un bacio, era andato su di giri e aveva pensato subito a Raphael. Il vampiro, infatti, gli aveva detto che “un matrimonio Shadowhunter era probabilmente l’evento più noioso a cui qualcuno potesse partecipare”, ma a quanto pare non aveva affatto ragione. E, dal momento che accadeva di rado, Simon non voleva certo perdere l’occasione di informarlo del suo errore.
Purtroppo, però, quella non era l’unica cosa che doveva dire a Raphael, anzi era proprio la meno importante. Da quando Jocelyn era stata salvata, Simon non vedeva l’ora che si risvegliasse e sperava anche di poter dare una mano nel renderlo possibile, ma il fatto che Camille dovesse essere coinvolta in tutto ciò non gli piaceva affatto.
L’ultima volta che l’aveva vista era stata quando l’aveva ucciso. Da allora sapeva soltanto che Raphael l’aveva spodestata e la teneva prigioniera nei sotterranei del Dumort. Fino ad allora Simon l’aveva menzionata con molta tranquillità, sebbene non gli piacesse ricordarla, si considerava al sicuro da lei, ma adesso che avrebbe dovuto incontrarla di nuovo non si sentiva più tanto tranquillo.
Giunto all’Hotel, Simon salutò velocemente i vampiri presenti nel soggiorno e chiese se Raphael fosse nel suo studio.
-No, è ad allenarsi, ma credo abbia quasi finito quindi puoi andare.” Rispose Stan.
Simon scese nella sala addestramento e quando arrivò di fronte alla porta, questa si aprì.
-Simon, bentornato. Che ci fai quaggiù?-
Raphael non si aspettava di vederlo lì e Simon, dal canto suo, non si aspettava di vedere il leader a petto nudo e tantomeno si sarebbe aspettato di trovarlo così sexy. In quel momento sperò con tutto se stesso che i vampiri non arrossissero.
-Ah… Ecco… Ero…- Sperare di non diventare rosso, però, era inutile se cominciava a balbettare imbarazzato.
-Sì?- lo incoraggiò Raphael -Il matrimonio è stato così brutto che hai perso le parole? Anche se, in effetti, non sarebbe…-
-No, il matrimonio è stato fantastico! Cioè, non-matrimonio, perché in effetti nessuno si è sposato, anche se beh Alec ci ha dato dentro, sai, e ti giuro la comparsa di Magnus è stata davvero wow! Sai, sembrava di essere ne Il laureato, ma con i ruoli scambiati. E due uomini, nel film la coppia è etero…-
-Va bene, Simon ho capito. Hai ancora l’uso della parola, per nostra sfortuna. Comunque non ho capito granché di quello che hai detto, ma è sicuramente stupido, quindi se non ti dispiace, adesso avrei da fare.-
La menzione al matrimonio aveva fatto infervorare Simon e gli aveva fatto dimenticare la cosa più importante.
-No, aspetta! Non era questo che volevo dirti.-
Raphael lo fissò con un sopracciglio inarcato.
-Allora parla.-
Simon inspirò, abitudine dura a morire.
-Ho bisogno di parlare con Camille.-
Raphael lo guardò per qualche secondo, poi rise.
-Simon, non ti è bastato questo?- disse indicando il neonato -Perché non riesci a capire che devi stare lontano da quella, come tutti del resto.-
-Senti, so benissimo cosa mi ha fatto e vederla è in assoluto l’ultima cosa che vorrei fare, ma lei ha il Libro Bianco e ne abbiamo bisogno per risvegliare Jocelyn Fairchild. Ti prego, Raphael, solo il tempo di farci dire dov’è e poi la richiudiamo nella bara e non se ne parla più.-
Raphael si avvicinò a Simon, scuotendo la testa.
-Fammi capire: tu credi di aprire la bara, chiedere a Camille di aiutarvi a trovare questo libro e che lei vi risponderà ‘Certo, vi aiuto molto volentieri. Ecco il libro si trova qui, adesso potete richiudermi tranquillamente nella bara da cui non uscirò mai più.’?-
-Beh, non la pensavo così gentile, però sì-Ahi!-
Il capoclan aveva tirato uno scappellotto in testa a Simon.
-Lo vedi che sei un’idiota? Anche ammesso che effettivamente accetti di aiutarvi, sicuramente vorrà qualcosa in cambio. E ti informo da subito che o è la libertà o sei tu. Quindi, la mia risposta è un categorico NO. Fine del discorso.-
Sentenziò quando Simon stava aprendo bocca per ribattere. -
Raphael…-
-No, Simon, è fuori questione. E’ pericolosa per il clan, è pericolosa per te e per tutti gli esseri che popolano questo pianeta. Trovate il libro in un altro modo.-
Detto questo, Raphael diede le spalle a Simon e si diresse nel suo studio. La questione era conclusa.

Nel frattempo all’Istituto, Clary e gli altri stavano aspettando che Simon li chiamasse.
-Perché non chiama? Gli sarà successo qualcosa?-
-Clary, calmati.- Le suggerì Izzy -Raphael è un osso duro, ci vorrà un po' per convincerlo a lasciarci parlare con lei.-
-Non ha tutti i torti, comunque.- Intervenne Magnus -Camille è pericolosa e, beh, sa come ottenere ciò che vuole.-
-Potrebbe volere qualcosa da Simon?- domandò Clary, preoccupata.
-Può darsi, non saprei. Di certo non ci aiuterà senza ricevere qualcosa in cambio.-
-Lo sapevo, non…- Clary fu interrotta dalla vibrazione del suo cellulare -Ah, eccolo!-
La prima risposta è stata no. Piuttosto categorico in realtà. Gli farò cambiare idea, però, promesso. Pazientate un po'.
S.

-Ce lo aspettavamo.- disse Jace. Vedendo Clary sconsolata le si avvicinò e le accarezzò dolcemente una guancia -Ehi, dagli un po' di fiducia. Se è riuscito a farsi promuovere a, non ricordo che carica ma non importa, riuscirà a fargli cambiare idea. Riusciremo a salvare tua madre, vedrai.-
Clary sorrise, abbandonandosi alla carezza del suo ragazzo. Era incredibile la capacità di quel ragazzo nel rassicurarla.
-Sì, mi fido di Simon. E’ solo che non voglio che sia costretto a cedere alle minacce di Camille per me.-
-Non dovrà farlo, Clary.- Intervenne Izzy -Non lo permetteremo.-
-Grazie ragazzi.-
In quel momento, Clary si rese conto di quanto fosse fortunata ad avere persone così speciali intorno a sé. Non vedeva l’ora di presentarli tutti a sua madre.



Angolo Autrice
Salve a tutti! E’ da molto tempo che non mi cimento in una long (anche perché le altre le ho lasciate tutte incompiute ^-^’), ma stavolta mi sono rifatta per tempo e ho già tutto pronto ;). Allora, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi. Devo fare alcuni appunti però: 1. Non ho letto i libri, ho visto solo la serie tv, dunque tutto si baserà su di essa e non vi saranno personaggi o situazioni presenti solo nei libri; 2. Come avrete notato ho scritto che Jace è il ragazzo di Clary. Nella mia storia, infatti, i due non sono mai stati spacciati per fratelli e dunque stanno felicemente insieme <3. Detto questo, vi saluto :D.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Erano passate più di due ore quando Clary ricevette nuove notizie da Simon.

Ha detto che vuole vedervi e di portare anche Magnus Bane, se lui è d’accordo. Non ha dato una risposta, ma mi sembra già buono, no?
  S.


-Hai specificato che non ho ancora deciso, vero?- Raphael voleva essere certo di non stare per aver a che fare con altri quattro Simon tremendamente insistenti.
-Sì, tranquillo.- Dopo un momento di silenzio, aggiunse -Ma è più verso il sì…-
-E’ più verso il ‘stai zitto e non mi stressare’.-
All’improvviso in mezzo alla stanza si aprì un portale, dal quale uscirono Clary, Jace, Izzy, Alec e Magnus.
-Ehi, avete fatto presto!-
Clary corse ad abbracciare Simon -Sì, scusa.- Poi rivolta a Raphael, con tono non propriamente cordiale -Allora, ci aiuterai?-
-Prima ho bisogno di sapere una cosa.- Disse, avvicinandosi a Magnus, che lo salutò cordialmente.
-Scusami se ti sto coinvolgendo in questa storia.-
-Ah, non devi scusarti. Non è certo colpa tua se è lei ad avere l’unico oggetto che può aiutare Jocelyn.- Mise una mano sulla spalla di Raphael -Allora, di cosa hai bisogno?-
-Solo di sapere cosa potrebbe volere Camille.-
Magnus ci pensò su un momento, poi guardò dritto negli occhi Simon.
-Beh, quella donna è talmente…incasinata, che non saprei dire con esattezza cosa chiederà, ma vorrà qualcosa da parte della sua ultima creatura.-
Simon rabbrividì a quelle parole. La sua creatura. Ecco cos’era diventato.
-Perché? Cosa potrebbe volere da uno come me?-
-Non devi sottovalutare il legame tra un vampiro e il suo sire. Camille ha bisogno di te più di quanto tu possa immaginare.- Spiegò Raphael.
-Quindi, che si fa?- Jace odiava stare senza far niente, anche se capiva che la situazione era piuttosto delicata.
Raphael sospirò e guardò Simon. Odiava ammetterlo, ma si stava abituando alla presenza del giovane e l’idea di perderlo non gli piaceva molto.
-Bene, ecco la mia proposta: andiamo da Camille e sentiamo cosa vuole. Se non implica la morte o il soggiogamento di qualcuno, e Simon è disposto a fare quanto chiederà, allora la faremo uscire.-
-Perfetto. Andiamo allora?- Simon era felice di aver ottenuto quel risultato.
-Togliamoci questo dente.- Disse Magnus e lui, Simon, Raphael e Clary si diressero verso il seminterrato.

Lì sotto, oltre a ragnatele e probabilmente molti topi morti, c’erano anche alcune bare.
-Fammi indovinare: Camille è in quella con le catene.-
Oltre ad essere incatenata, quella era anche l’unica bara a cui era collegata una flebo, segno che dentro ci fosse qualcuno.
-Preferisco non rischiare che possa uscire da un momento all'altro per venire ad ucciderci. Ora, per favore Magnus, potresti…?-
Con uno schiocco di dita le catene si ruppero e la bara si aprì, mostrando una Camille…
-Ma è morta!- Raphael imprecò in spagnolo, mentre Simon e Magnus guardarono Clary stupiti.
-Sì, sai, è un vampiro…-
Se prima aveva dei dubbi, quando Camille si tirò su con la chiara intenzione di azzannare qualcuno, Clary capì che decisamente non era morta. Istintivamente Raphael si interpose tra Simon e Camille, mentre la Shadowhunter estrasse il suo pugnale e lo puntò alla gola di Camille, che subito si calmò.
-Ce ne hai messo di tempo, mio dolce caramello.- Esordì Camille, rivolgendosi a Simon.
-P-Perché? Dovevo venire a trovarti, per caso?-
-Sarebbe stato carino- disse lei, leccandosi le labbra.
-Senti, non abbiamo tempo da perdere.- Disse Clary, che voleva far allontanare al più presto quella donna dal suo migliore amico -Stiamo cercando il Libro Bianco e sappiamo che è in tuo possesso.-
-Non so di cosa tu stia parlando.-
-Camille- si intromise Magnus -Non fingere, non hai mai imparato a farlo bene. Dicci dove tieni questo libro.-
-Magnus…- si era già accorta della presenza dello stregone, ma l’aveva volutamente ignorato, aspettando che fosse lui a rivolgerle la parola -Ti sono mancata, caro?-
-Neanche un po'.-
-Bugia.- Ridacchiò Camille -Ma, in effetti, ora che me lo dite…-
-Ti sei ricordata dov’è?- si fece avanti Simon.
-Sì. Ma c’è un prezzo da pagare.-
Si scambiarono tutti uno sguardo d’intesa.
-Sentiamo.-
-In realtà è una cosa da niente. Ho solo bisogno che Magnus rediga un ordine di trasmutazione. Mi sembra ragionevole come richiesta, no?-
-Cos’è un ordine di trasmutazione?- sussurrò Simon all’orecchio di Raphael.
-E’ un contratto che tu devi firmare nel quale affermi di averle chiesto di trasformarti. Così non avrà problemi con il Clave.-
Magnus si avvicinò ai due vampiri.
-In fondo è un’offerta ragionevole, probabilmente la migliore che potremmo ottenere. Inoltre, non avrà delle vere ripercussioni su Simon, perciò…-
Raphael spostò lo sguardo dai due accanto a lui a Camille.
-Va bene.- Disse infine -Dicci dove si trova.-
Camille sorrise soddisfatta.
-Nel mio appartamento nell’Upper-East-Side. Vi accompagno, naturalmente.-
-Naturalmente.- Le fece eco Clary e le staccò la flebo, permettendole di uscire dalla bara.
Raphael le si parò davanti prima che fosse completamente libera.
-Al primo passo falso, sei morta. Definitivamente.-
-Tranquillo, Raphael. Farò la brava.- L’espressione con cui lo disse, però, era tutt’altro che buona.

-Ce l’avete fatta a convincerla.-
-Sì, è stato più facile del previsto.- Magnus andò vicino ad Alec e i due si scambiarono un sorriso. Sarebbe stato un bel momento, se Camille non si fosse intromessa.
-Magnus, caro…- cominciò, avvicinandosi allo stregone e posandogli le mani sulle spalle -Potevi scegliere di meglio di uno Shadowhunter, no? O almeno potevi scegliere qualcuno che arrivasse a vedere il tuo cinquecentesimo compleanno.- Rise, divertita dall’espressione cupa di Alec.
-Grazie della preoccupazione, Camille, ma sono certo della scelta che ho fatto.-
Le rispose Magnus, scrollandosela di dosso.
-Beh, mi dispiace interrompervi, ma potremmo andare? Vorrei riavere mia madre entro fine giornata, se possibile.-
Magnus rivolse uno sguardo ad Alec, ma non era il momento giusto per affrontare il discorso ‘tu sei mortale e io no’, perciò chiese a Camille di focalizzarsi sul suo appartamento e aprì un portale.



Angolo Autrice
Rieccomi qui! Allora, in questo capitolo ho ripreso un pò dell'episodio 13, cosa che accadrà anche nel prossimo, solo con l'aggiunta della Saphael che nella serie è mancata -.- Sul serio, poteva essere un bel momento quello per loro T.T Va buo, comunque avevo deciso di aggiornare una volta la settimana, ma credo che aggiornerò più frequentemente, magari ogni due/tre giorni... Dipende da come mi prende XD. Spero il capitolo vi sia piaciuto e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate della storia :)
A presto, ciao, ciao :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Simon si rese conto che, nonostante avesse sempre trovato figo poter viaggiare attraverso un portale, lui preferiva i mezzi di trasporto mondani. Certo, soffriva di mal d’auto, ma la nausea che provò nel raggiungere l’appartamento di Camille era decisamente superiore.
-Ehi, ti senti bene?- gli chiese Raphael, poggiandogli una mano sulla schiena.
-Sì. Alla grande. Sto per vomitare… ma va tutto benissimo.-
Nel frattempo, Camille aveva scortato gli altri membri del gruppo in una grande biblioteca.
-Perché hai un appartamento se vivi al DuMort?- chiese Izzy.
-Lì ci sono troppe regole. Qui posso essere davvero me stessa… Ma non perdiamoci in chiacchiere. Amore- disse rivolgendosi a Magnus -Dov’è il mio ordine?-
Borbottando ad Alec un ‘’Chiama tutti così, è fastidioso vero?’’ si avvicinò alla scrivania sulla quale Camille si era seduta, prese un foglio bianco ed iniziò a redigere il contratto.
-Noi intanto diamo un’occhiata in giro.- Disse Jace.
-Buona idea, Shadowhunter. Credo che farete prima a dividervi, però, ho altre tre stanze come questa in cui cercare.-
-Aspetta, vuoi dire che non sai dove sia?- chiese Clary, confusa e adirata al tempo stesso.
-Naturalmente no. Non è tra i libri che leggo più spesso. So solo che è qui. Oh, non guardarmi così…- disse vedendo lo sguardo d’odio che Clary le stava lanciando. -Vi ho ristretto il campo in cui cercare a sole quattro stanze, dovreste ringraziarmi. E ora forza, al lavoro! Io e Magnus abbiamo delle questioni in sospeso, vero tesoro?-
-Io non me lo ricordo…- si voltò a cercare Alec, ma lui era già andato a cercare il Libro in un’altra stanza, probabilmente la più lontana da lui e Camille. Anche Clary e Jace se n’erano andati, soltanto Isabelle era rimasta a cercare in quella stanza.
-Dov’è Simon? Ho bisogno della sua firma.-
 
Simon e Raphael erano rimasti indietro, su richiesta di quest’ultimo, che stava mettendo in guardia il più giovane su quanto fosse pericolosa Camille.
-Raphael, per l’ennesima volta, lo so quanto sia malvagia e pericolosa Camille Belacourt, ok? Mi ha trasformato lei! Non c’è bisogno che tu mi ripeta di stare attento.-
-Sei sicuro?- chiese Raphael -Siccome, beh, da mondano non hai dato molto ascolto ai miei consigli e dal momento che la trasformazione ti ha reso immortale ma non intelligente, voglio che il concetto ti resti ben impresso nella testa, così non ti farai ammazzare di nuovo da lei.-
-Ero attratto da lei allora. Per via del suo sangue e così via. Ma adesso, ti assicuro, che la voglio il più lontano possibile da me. Comunque…- disse, accarezzandogli il braccio -grazie di prenderti cura di me.-
Il sorriso che gli rivolse era una delle cose più belle che Raphael avesse mai visto. Avrebbe voluto che fosse sempre così, felice e tranquillo. Si ripromise di fare in modo che Camille, dopo quel giorno, non potesse più avvicinarglisi e fargli del male. Lei come chiunque altro; non avrebbe permesso a nessuno di ferire il suo uccellino.
Senza rendersene conto, sollevò la mano e la poggiò sul viso di Simon, che fu alquanto sorpreso dal gesto, dal momento che Raphael non era quasi mai dolce o gentile con lui. La carezza del suo leader, però, non era affatto spiacevole. Si sorprese del calore emanato dal palmo di Raphael, considerando che i vampiri dovrebbero essere solo freddi. Stava per abbandonarsi a quella tenerezza, quando arrivò Izzy ad informarli che l’ordine di trasmutazione era pronto.
-Bene, allora va a firmare e chiudiamo questa faccenda.- Raphael tolse di scatto la mano dalla guancia di Simon e lo precedette nella stanza adiacente.
-Scusa, non volevo interrompere, ma prima quella si allontana da Magnus, prima mi tranquillizzo.- Spiegò Izzy.
-Eh?- Simon stava ancora pensando a quello che era appena successo -Ah, sì, sì, certo, non preoccuparti.- E la seguì nella biblioteca, dove Camille lo stava aspettando con una stilo in mano.
-Mi serve il tuo sangue, dolcezza.- Spiegò e Simon le porse la mano per farsi bucare. Poi impugnò la penna e firmò il documento.
-Ecco. Ora sei a posto, quindi puoi andartene.- Praticamente le lanciò il foglio che aveva appena sottoscritto.
-Uh, calmo, bocconcino. Non vuoi stare un po' con me? Magari in onore dei vecchi tempi…-
Allungò il braccio per toccare Simon, ma Raphael la bloccò.
-Toccalo e sei morta.-
La minaccia, però, non spaventò il vampiro, anzi la fece scoppiare a ridere.
-Raphael, mi sorprendi. Non ricordavo ti piacessero i neonati nerd chiacchieroni. A quanto pare non ero l’unica a trovarlo adorabile.-
-Non lo trovo adorabile… E’ un membro del mio clan e voglio semplicemente che stia al sicuro.- Spiegò Raphael, anche se in fondo sapeva che Camille non era del tutto in torto.
-Come vuoi.-
Si liberò dalla stretta di Raphael e si rivolse per l’ultima volta a Simon.
-Sembra che questo sia un addio, piccolo Simon.-
-Già, spero proprio che lo sia.- Rispose lui a disagio.
-Magnus…- si avvicinò sensualmente allo stregone -Noi ci rivedremo presto, spero.-
-Addio Camille.-
In un attimo Camille scomparve. Simon lasciò andare tutta la tensione trattenuta fino a quel momento.
-Finalmente…-
-L’abbiamo trovato!-
Sentirono la voce e i passi di Clary, che entrò trionfante nella stanza con un libro in mano.
-E’ lui!-
-Bravissima, Clary.- Si complimentò Izzy.
-Perfetto. Camille se n’è appena andata, perciò torniamo all’Istituto e svegliamo Jocelyn.- Magnus prese il libro e aprì un portale.
-Noi due torniamo a piedi.- Disse Simon e trascinò Raphael fuori dall’appartamento.
Clary rimase sorpresa dal comportamento dell’amico, credeva fosse impaziente di rivedere Jocelyn.
-Colpa mia.- Spiegò Izzy. -Prima li ho interrotti, vorranno riprendere il ‘discorso’.- Rise, senza che però gli altri ne capissero il motivo. Decisero comunque di lasciar perdere ed attraversarono il portale.

 
 
 
Angolo Autrice
Ecco anche il terzo capitolo ^^. Allora, Camille finalmente si è levata di torno e i Saphael hanno cominciato a conoscere i sentimenti che li legano… Non odiate Izzy per l’interruzione, please! Aiuterà in seguito ;) Vi anticipo già che nel prossimo episodio ci sarà una scenetta Malec, quindi continuate a seguirmi :D ! Fatemi sapere cose ne pensate della storia finora :) A presto!

 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


-Simon, posso almeno sapere dove stiamo andando?-
Non sembrando intenzionato a fermarsi, Raphael fece forza sulle gambe per frenarsi e nel farlo Simon gli finì addosso. La punta dei loro nasi si stava quasi sfiorando, i loro corpi erano appiccicati e Simon si sorprese di come combaciassero perfettamente.
-Allora…- disse Raphael, allontanandosi un poco dal più giovane. -Mi vuoi dire perché siamo fuggiti via così?-
-Ecco, perché…-
Simon si rese conto di non avere una spiegazione per quello che aveva fatto. Si era sentito sollevato quando aveva visto Camille andarsene e voleva veramente rivedere Jocelyn, ma qualcosa dentro di lui gli aveva detto che aveva bisogno di stare un po' con Raphael, da solo. Non sapeva se era per ciò che stavano facendo prima che Izzy li interrompesse o per le parole di Camille, ma sentiva che stava cambiando qualcosa nel loro rapporto, in un modo che a Simon non dispiaceva affatto.
Se doveva essere sincero, Raphael gli era sempre piaciuto. Quasi sempre, dal momento che si erano conosciuti perché lui era stato rapito dal suddetto vampiro, ma durante la sua prigionia e anche dopo, Raphael aveva cercato di proteggerlo da Camille e dopo essersi trasformato, gli era sempre stato vicino, nonostante spesso sembrasse infastidito dalla stupidità e la lentezza nell’apprendimento del neonato. Anche quel giorno, Raphael non era stato molto favorevole a liberare il vampiro perché era preoccupato per Simon.
-Simon.- La voce di Raphael lo richiamò al presente -Se non c’è un vero motivo per stare qui, vorrei tornare all’Hotel. Ho delle cose da fare e tra non molto sorgerà il sole, quindi dobbiamo sbrigarci.-
Simon si allontanò da lui, piuttosto a disagio per la situazione in cui si trovavano. Prima di prendere altre iniziative doveva far chiarezza sui suoi sentimenti.
-Sì, giusto, andiamo.-
 

Magnus cominciava a preoccuparsi. Dopo aver risvegliato Jocelyn, voleva chiarire le cose con Alec, ma il ragazzo si era dileguato con una scusa e la pseudo-promessa di passare da lui più tardi. Erano quasi due ore che Magnus aspettava, ma dello Shadowhunter non c’era traccia. Aver incontrato Camille subito dopo essersi messo con Alec non era stata una bella cosa. Era al terzo Martini quando sentì bussare alla porta.
-Alec, cominciavo a temere che non saresti venuto.- Lo accolse lo stregone, facendogli cenno di entrare. Alec sembrava più cupo del solito.
-Sì, avevo preso in considerazione l’idea.-
Lo Shadowhunter spostò lo sguardo per tutta la stanza, ben attento ad evitare gli occhi del suo ragazzo.
-Alec…- Magnus si avvicinò al giovane, posandogli una mano sul braccio.
-Ha ragione.- Disse Alec, affrontando finalmente Magnus -Camille. Io sono mortale, mentre tu no. Tu vedi morire tutti quelli che ami e io non…-
-Alexander- Magnus lo zittì, posandogli un dito sulle labbra -So che siamo molto diversi da questo punto di vista, ma tu… Tu mi piaci. Molto. Non voglio rinunciare a quello che abbiamo, a quello che potremmo avere, solo per la paura della morte.-
Alec sospirò.
-Nemmeno io lo voglio, ma non voglio neanche farti soffrire.-
-Allora chiudiamo qui il discorso, perché mi farai soffrire se deciderai di allontanarmi.-
Magnus gli accarezzò dolcemente una guancia e avvicinò lentamente il suo volto a quello dello Shadowhunter. -Intesi?- domandò, guardandolo negli occhi.
Alec sorrise dolcemente -Allora dovremmo avere un primo appuntamento, no?-
Magnus ricambiò il sorriso -Naturalmente. Con un portale possiamo andare ovunque. Hai fame?-
-Decisamente sì.-
-Allora so dove andare.-
Magnus prese Alec per mano e lo accompagnò dentro un portale diretto a Marrakech.
 

-Simon, eccoti! Ma che era successo, perché sei scappato via in quel modo con Raphael?-
Clary corse incontro al vampiro non appena egli varcò le porte d’ingresso dell’Istituto.
-Lunga storia, dopo ti spiego. Tua madre?-
Clary sorrise raggiante.
-E’ nella serra con Luke. Sta bene.-
Simon le sorrise e si fece accompagnare da lei. Entrati nella serra, videro Jocelyn e Luke, mano nella mano, a parlare teneramente e decisero di restarsene in disparte, finché il lupo non notò la loro presenza.
-Ragazzi, venite pure.- Sorrise e fece alzare Jocelyn. La donna restò molto stupita nel vedere Simon lì, dopotutto lui non era uno Shadowhunter e per un mondano era pericoloso entrare a far parte di quel mondo.
-Ciao, Jocelyn!- la salutò cordialmente il vampiro.
-Simon! Ma tu… tu che ci fai qui?-
I tre a conoscenza della verità si scambiarono uno sguardo preoccupato, poi Simon le raccontò tutto. Jocelyn non sembrò prenderla benissimo, ma era affezionata al ragazzo da molti anni ormai, perciò decise che le sarebbe continuato a piacere lo stesso. Anche perché, dalle conversazioni successive, si rese conto che era sempre il Simon Lewis che conosceva.
-E con Raphael come vanno le cose?- chiese ad un tratto Luke.
Simon rimase sorpreso dal fatto che quella domanda gli suonò come un ‘Come vanno le cose con il tuo ragazzo?’
-Tutto… tutto bene, perché?-
-Già, Simon. Prima sei corso via con lui, che è successo?- intervenne Clary, chiaramente non in aiuto del suo migliore amico.
Jocelyn seguiva la conversazione senza capire di preciso di cosa stessero parlando e Simon sperava che lei chiedesse chiarimenti su chi era questo Raphael, in modo da sviare di un poco la conversazione. Ma ciò non avvenne e, con gli sguardi della famiglia Fray puntati addosso, il vampiro si sentiva piuttosto a disagio.
-Ma niente! Dovevo… dirgli una cosa… Niente di importante, davvero.-
Clary non sembrava convinta della risposta, ma non poté aggiungere altro perché arrivò uno Shadowhunter che richiese la presenza immediata della ragazza e di sua madre. Sollevato, Simon si alzò insieme agli altri e li seguì fino all’ingresso, dove molti Shadowhunter, tra cui Jace e Isabelle, erano già riuniti.
Simon e Luke stavano per unirsi a loro, quando si ritrovarono la strada sbarrata da due guardie.
-I Nascosti non possono restare.-
-Cosa? Perché?- chiese Jocelyn, infastidita.
-Questa è una riunione privata, signora Fairchild. Chiunque non sia uno Shadowhunter deve andarsene.- Le rispose meccanicamente la guardia.
-Jocelyn, va bene. A nessuno piace avere estranei quando si fanno riunioni di famiglia.- Disse Luke, dandole un bacio sulla fronte -Ci vediamo dopo. Andiamo, Simon.-
Uscendo i due incontrarono Alec, che non sembrava molto felice di essere lì.
-Ehi, Alec, tutto bene?- chiese Simon.
-Sì, alla grande, se non che Jace mi ha chiamato mentre stavo andando al mio primo appuntamento con Magnus.-
I due annuirono, comprensivi.
-Dev’essere qualcosa di grosso però. Hanno chiamato a raccolta tutti.- Lo informò Luke. Alec si limitò ad annuire e entrò nell’edificio.
-Tu che fai? Vieni un po' al Jade Wolf?-
-In realtà, ho del lavoro da sbrigare all’Hotel, quindi è meglio che vada se voglio evitare una ramanzina da parte di Raphael.-
Luke lo guardò un momento in silenzio.
-Comincia a piacerti, vedo.-
Simon ebbe l’impressione di star arrossendo.
-C-Chi?-
-Essere un vampiro.- Spiegò il lupo -Ti stai adattando e questa è una buona cosa. Mi fa piacere.- Gli sorrise, stringendogli una spalla. -Allora buon lavoro. E dì al tuo capo da parte mia, che non deve strapazzarti troppo.-
Con questo Luke se ne andò e Simon si diresse verso la sua nuova casa, ripetendosi più volte di fare attenzione al suo comportamento in presenza di Raphael.




Angolo Autrice
Finalmente un po' di Malec! Riusciranno ad avere un appuntamento, tranquilli ;) Li faccio penare un po', come nella serie… Dunque, mi è dispiaciuto molto per Jocelyn, lei e Luke erano proprio una bella coppia… Anche se vedo che non ha molto seguito continuerò comunque a pubblicare questa storia, ma mi farebbe DAVVERO tanto piacere sapere cosa ne pensate, cosa vi piace e cosa non vi piace. Se avete tempo vi chiederei di lasciare una recensione please ^^” Alla prossima!
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Tornato al DuMort, Raphael si era chiuso nel suo studio e, quando Simon gli aveva detto che sarebbe andato a trovare la madre di Clary, ne era stato davvero felice. Aveva bisogno di stare lontano da lui per un po' e di riflettere. Non riusciva davvero a capire che cosa gli fosse preso: liberare Camille, andare al suo appartamento segreto, permetterle di andarsene liberamente a giro per il mondo, erano tutte cose che avrebbero potuto mettere in pericolo lui e il suo clan.
Eppure le aveva fatte. E solo perché Simon glielo aveva chiesto.
In quel momento si rese conto di quanto potere avesse su di lui il giovane vampiro.
Non ricordavo ti piacessero i neonati nerd chiacchieroni.
Forse Camille aveva ragione. In fondo, Simon gli piaceva, sebbene spesso lo trovasse fastidioso e dannoso per l’incolumità delle sue giacche. Non ricordava di essersi preoccupato così tanto per qualcuno da quando era stato trasformato e forse non l’aveva fatto neanche prima. L’unica persona a cui si fosse affezionato davvero negli ultimi decenni era Magnus, lo vedeva come un padre e un consigliere fidato. Ed era proprio di lui che aveva bisogno in quel momento.
 
Dopo cinque minuti stava bussando alla porta d’ingresso dell’appartamento dello stregone.
-Ciao, Raphael. Posso fare qualcosa per te?-
-Ciao. Scusami, ti disturbo?- chiese il vampiro, vedendo che Magnus non era particolarmente felice di vederlo.
-Purtroppo devo dirti di no.- Rispose, facendosi da parte per farlo entrare -Eravamo appena riusciti a trovare un bel ristorante dove pranzare, quando Alec è stato richiamato d’urgenza all’Istituto. Dunque il nostro primo appuntamento è saltato… tanto per cambiare.-
Si buttò teatralmente sulla sua poltrona con un bicchiere di Martini in mano e Raphael si sedette sul divano di fronte.
-Allora dimmi. Che succede?-
Raphael esitò un momento prima di rispondere.
-Ecco, è una cosa che mi sta succedendo e non so bene come affrontarla.-
Magnus si accigliò.
-E’ qualcosa di grave? Stai male?-
-No, no, tranquillo. Sto bene. E’ che… Si tratta di Simon…-
Sperava che lo stregone ribattesse qualcosa, invece se ne stette lì in silenzio a sorseggiare il suo drink.
-E’ complicato. E strano. E… onestamente non so cosa mi prenda, ho l’impressione di aver passato gli ultimi giorni a pensare solo a lui.-
Il vampiro si alzò e cominciò a percorrere la stanza a grandi passi.
-Vorrei stargli sempre vicino e proteggerlo, anche se è praticamente un lavoro vista la sua abilità nel cacciarsi sempre nei guai. E ora perché diavolo stai ridendo?-
Magnus infatti era piuttosto divertito da ciò che Raphael gli stava dicendo, o meglio, da come glielo stava dicendo.
-Perché, mio caro ragazzo…- disse, raggiungendo Raphael e dandogli una pacca sulla spalla -Sembra che qualcuno si sia innamorato.-
Raphael sgranò gli occhi.
-Innamorato? Non ti sembra di esagerare un po'? Certo, mi importa di Simon, ma chiamarlo ‘amore’ è eccessivo, non ti pare?-
-No, visto il modo in cui ti comporti. Tra parentesi, mi era già sorto il dubbio prima, sia per come ti sei comportato verso Camille, sia per quello che lei e Isabelle hanno detto.-
-Non mi sembra di essermi comportato in modo tanto diverso dal solito, no?- ribatté Raphael -E non mi sembra che quello che dice Camille sia sempre vero…-
-Ok, su queste cose possiamo pure sorvolare, anche se, beh… non importa, dimmi invece del ‘discorso’ che Izzy ha interrotto.-
Raphael si ricordò in quel momento del fatto che, in effetti, la Shadowhunter li aveva beccati in un momento… piuttosto ambiguo.
-Beh, quello… Non stavamo facendo niente di strano, comunque!- si limitò a giustificarsi, sapendo questa volta di star mentendo spudoratamente.
Magnus scosse la testa come chi la sa lunga.
-No, Raphael, così non si va da nessuna parte.- Poi gli venne in mente un’idea, per cui probabilmente Raphael l’avrebbe odiato, ma era anche l’unico modo per aiutare il suo protetto a capire i suoi sentimenti. -Temo che dovrò andare a chiedere di persona.-
Detto questo scomparve, lasciando Raphael da solo.
 
-Magnus, che ci fai qui? Alec è con nostra madre, temo ci metterà un po'.-
-Oh, in realtà ero qui per te, Isabelle.-
La ragazza lo guardò stupita. -Me?-
-Già. Hai un momento?-
Izzy annuì e lo accompagnò in camera sua, dove potevano parlare tranquillamente.
 
 
Nel frattempo, anche Simon aveva pensato di rivolgersi a Magnus per far chiarezza sui suoi sentimenti. Perciò non fu molto felice quando trovò Raphael ad aprirgli la porta.
-Raphael? Che… Che ci fai qui?-
Il vampiro sbuffò. -Ero venuto a parlare con Magnus, ma a metà della nostra conversazione se n’è andato senza dire nulla. Spero che abbia una buona scusa per quando sarà di ritorno. Tu invece?-
-Ah, io…-
-Niente di che, volevo solo chiedergli di aiutarmi a capire se sono o meno innamorato di te e, in caso affermativo, quante possibilità c’erano che tu non mi uccidessi una volta scoperto.
-Volevo ringraziarlo per… aver aiutato con Camille, sai. Ma se non c’è, passo in un altro momento.-
Si voltò per andarsene, ma Raphael lo fermò.
-Non credo ci metterà molto. Possiamo aspettarlo insieme.-
Raphael si fece da parte, invitando il più giovane ad entrare. Dopo un primo momento di esitazione, Simon entrò e si chiuse la porta alle spalle.
 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


 
-Allora… che hai fatto mentre ero all’Istituto?-
Sapeva che era una domanda stupida e completamente inutile, ma il silenzio nella stanza stava diventando davvero insostenibile e Simon aveva bisogno di romperlo in qualche modo.
-Ho sistemato alcuni documenti…- rispose con nonchalance Raphael, continuando a guardare fuori dalla finestra, poco intenzionato ad aiutare il più giovane ad alleggerire l’atmosfera.
-Magnus ci mette troppo.- Disse infine -Io torno al Dumort. Quando torna digli che mi deve delle scuse.-
Si diresse verso la porta senza dire un’altra parola. Simon si sentì sollevato, in quanto era finalmente libero di pensare senza che il protagonista di tali pensieri fosse intorno a lui. Lasciò uscire un profondo sospiro. Non riusciva davvero a capire cosa gli stesse accadendo. Lui era innamorato di Clary da… sempre, praticamente! e sebbene gli fossero piaciute altre persone nel corso del tempo, compresi anche ragazzi, non si era mai sentito così verso nessuno, nemmeno verso la sua migliore amica. Avrebbe voluto avere Raphael solo per sé, sempre vicino, nonostante il vampiro non facesse che criticarlo e mortificarlo ogni volta che erano insieme. Anche se a volte faticava a capire il suo comportamento: sembrava infastidito da ogni cosa che uscisse dalla bocca di Simon, eppure non esitava un secondo a proteggerlo e a tirarlo fuori dai guai. Certo, Raphael era il capo clan e Simon un membro del suo clan, perciò era naturale che se ne prendesse cura, cosa che del resto faceva con tutti gli altri vampiri. Eppure, a volte, aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di diverso quando si trattava di lui, ma non avrebbe saputo dire cosa con esattezza.
-Simon, buonasera.-
Era talmente assorto nei suoi pensieri che non si era accorto che Magnus era tornato e aveva portato con sé anche Alec.
-Oh, ciao Magnus. Alec. Ehm, scusate, se disturbo me ne vado…-
Magnus agitò una mano, invitandolo a restare.
-Non serve. Possiamo ritardare un po' il nostro ennesimo primo appuntamento, magari ci porta fortuna.- Risero entrambi -Posso fare qualcosa per te?-
Simon si sentiva un po’ a disagio a parlare davanti ad Alec, ma non aveva molta scelta.
-Ecco, in effetti credo di sì… Cioè, vorrei parlarti di una… cosa. Solo- disse poi, rivolgendosi ad Alec -Non dire a Jace qualunque cosa ti capiterà di sentire, ok? Mi prenderebbe in giro fino alla morte.-
-Certo, va bene.- Rispose il ragazzo, pur non capendo il perché di quella richiesta.
-Grazie. Quindi, Magnus, più che una cosa è…-
-Raphael, vero?- lo interruppe lui.
-Cosa? Ah, sì, prima era qui, ha detto che devi scusarti…-
-Sì, sì, certo- fu nuovamente interrotto dallo stregone -Intendevo, è Raphael la ‘cosa’ di cui volevi parlarmi, vero?-
Simon cominciò seriamente a credere che i vampiri fossero in grado di arrossire.
-Ehm… C-Come lo sai?-
Magnus rise, sedendosi sul divano e facendo segno ad Alec di fare altrettanto.
-Come lo so? Mio caro, sei stato piuttosto eloquente oggi. Anche se ho ricevuto un aiutino da Isabelle, devo ammetterlo. Spero però che tu sia più incline ad accettare i tuoi sentimenti di quanto lo sia quell’altro testardo.-
Simon aveva colto solo a pezzi il discorso di Magnus. Era così evidente che provava qualcosa per Raphael? In effetti, si era comportato in modo decisamente strano in quei giorni, ma sperava che la sua stranezza naturale lo coprisse. All’improvviso fu terrorizzato all’idea che Raphael potesse averlo già scoperto e potesse odiarlo. Dopotutto era cattolico, avrebbe anche potuta prenderla molto male.
-Ehi, sei ancora con noi?- Magnus lo richiamò alla realtà per la seconda volta in pochi minuti.
-Lui lo sa?- chiese Simon. Notando che lo stregone non aveva colto, spiegò -Raphael-
-Oh, se Raphael sa che sei innamorato di lui?-
Simon si rese conto che, sì, era davvero innamorato di lui, e annuì.
-No. Ma, stai tranquillo- disse, alzandosi e circondando con un braccio le spalle del vampiro. -Lui prova le stesse cose. Ha un po' di difficoltà ad ammetterlo, ma vedrai che riuscirai a farglielo ammettere.-
Simon rimase a fissarlo a bocca aperta, poi scoppiò a ridere.
-Ok, Magnus, sai c’ero quasi cascato- disse, cercando di ricomporsi quando lo stregone lo guardò con un sopracciglio inarcato -Andiamo. Raphael Santiago innamorato di me? Neanche fra un milione di anni potrà accadere. Magari un giorno potrei riuscire a stargli simpatico, ma così è esagerato.-
-Sì, ammetto che mi sono stupito anch’io in un primo momento, ma ti assicuro che da come parla di te, si capisce che c’è già molto più di una semplice amicizia tra di voi.-
Simon fissò Magnus senza riuscire a proferire parola. Lo stregone sembrava molto sicuro di sé.
-Te l’ha detto lui?- chiese infine.
-No, è troppo orgoglioso per ammettere una cosa del genere senza prima fare un po' di storie, ma ho motivo di credere che sia così. Sai, prima era venuto a parlarmi di te.-
-Sul serio?-
Magnus sorrise. -Sì. Ma, Simon, forse è meglio se gli dai una… spintarella, ecco.-
Simon era ancora incerto però.
-E se ti fossi sbagliato e non provasse niente per me? Mi farei solo odiare. O uccidere, dipende da come la prende.-
-Non corri nessuno di questi pericoli, Simon. Fidati di me, conosco Raphael da molto tempo, so come si comporta.-
Simon sospirò, poi gli sorrise.
-Allora dovrò fare un tentativo…-
-Ben detto, ragazzo.-
Si salutarono, poi Simon lasciò l’appartamento, mentre Magnus e Alec si erano diretti con un portale verso un posto dal nome assurdo, ma sicuramente l’importante per loro era stare un po' insieme.
 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Quel giorno Simon non riuscì a chiudere occhio. Si rigirava nel letto come se scottasse, rimuginando sul modo migliore per far capire a Raphael i suoi sentimenti senza venire ucciso. Non era un tipo romantico e comunque non poteva nemmeno usare i metodi di approccio (che erano stati pochi e, per lo più, deludenti) che aveva adoperato sino ad allora. Intanto per cominciare, Raphael era un ragazzo, della sua età fisica, ma in realtà molto più vecchio; non poteva nemmeno portarlo a un appuntamento ‘normale’: erano vampiri, non potevano andare a cena in un bel ristorante e poi a passeggio per le strade illuminate della città. Ok, la seconda in realtà sì, ma a Simon sembrava troppo sdolcinato per Raphael.
Dopo ore passate a ideare e scartare tipologie di appuntamenti, decise che doveva chiedere consiglio a qualcuno. Mentre stava per digitare il numero di Clary si fermò. Era abbastanza sicuro dei suoi sentimenti, ma forse non così tanto da affrontare un discorso con qualcuno che odiava Raphael. Perciò niente Clary.
Magnus? No, era fuori questione. Certo, era probabilmente la persona che conosceva meglio Raphael tra i suoi amici –forse nell’intero universo-, ma gli avrebbe rifilato qualche idea strana e imbarazzante. Senza contare che in quel momento probabilmente era con Alec e dopo tutti gli insulti che aveva tirato ai personaggi delle serie tv quando interrompevano la sua coppia preferita, non era proprio il caso di disturbarlo.
Becky lo avrebbe preso in giro e sarebbe subito corsa a dirlo a loro madre, che sebbene sembrasse molto aperta, non era certo di come l’avrebbe presa. In quel momento però si rese conto che erano giorni che non si faceva sentire, così decise di mettere Raphael da parte per un po' e dedicarsi alla sua famiglia.
Chiamò sua madre, che rispose dopo un paio di squilli.
-Simon! Sia ringraziato il cielo, ero così in pena per te!-
-Ciao, mamma.- la salutò lui, sentendosi tremendamente in colpa per il suo comportamento. –Scusa, io…- Sono morto e rinato come vampiro. Devo abituarmi a questo nuovo me, per questo sono scomparso. Non preoccuparti, però, perché oltre al fatto che mi nutrirò per l’eternità di sangue umano e non vedrò mai più un raggio di sole, sto bene. –Maureen ha improvvisato un tour senza dirci niente. Siamo dovuti partire di getto e non ho avuto tempo di chiamare, mi dispiace.-
Sentì Elaine sospirare.
-Ho capito. Per fortuna stai bene, temevo ti fosse accaduto qualcosa di brutto…-
-Sto bene, mamma, stai tranquilla. Tornerò presto, promesso.-
-Sì, d’accordo. Fatti sentire ogni tanto, chiaro? Ti voglio bene.-
-Certo, mamma. Ti voglio bene anch’io.-
Simon chiuse la chiamata con un groppo in gola. Non si era reso conto di quanto le fosse mancata.
-Tutto bene?-
Raphael era sulla porta della sua stanza, vestito di tutto punto come sempre. Simon si chiese se avesse nell’armadio qualche abito non elegante, tipo un paio di jeans o una felpa.
-Sì… Era mia madre. Non l’avevo più sentita da quando, da quando sono un vampiro. Era preoccupata.-
Raphael annuì. Di nuovo era calato un silenzio imbarazzante tra loro. Simon si alzò dal letto, cercando dei vestiti puliti da mettere e pensando a come alleggerire quell’aria pesante. Non ce ne fu bisogno però, perché fu Raphael a rompere il ghiaccio.
-Stanotte ci sarà un evento per tutti i Nascosti al Pandemonium. Potrebbe essere una buona occasione per ambientarti nel tuo nuovo mondo.-
Simon alzò gli occhi verso di lui.
-Ah, sì, certo, sembra forte. Mi piacciono le feste, soprattutto quelle con tanta musica. Anche se ultimamente ero io a suonare alle feste a cui partecipavo…-
-Bene. Inizia alle 21.00, ma puoi andare all’ora che preferisci.-
Fece per andarsene, ma Simon lo bloccò.
-Aspetta, tu… Tu ci sarai, vero?-
-No. Odio le feste, preferisco restare qui. Senza nessun vampiro intorno, avrò un po' di pace almeno per qualche ora.-
-Oh…- Simon era rimasto deluso da quella risposta. Se Raphael non andava, non aveva senso che andasse nemmeno lui –Beh, se tipo restasse un vampiro qui, ti darebbe tanto fastidio?-
Simon gli sorrise, sebbene il vampiro gli desse ancora le spalle.
-Se il vampiro in questione sei tu, sì.-
Il sorriso gli morì sulle labbra.
-Senti…- disse Raphael, voltandosi di nuovo a guardarlo negli occhi –So che ho promesso di prendermi cura di te, ma non puoi starmi sempre appiccicato. Non sei l’unico di cui mi devo occupare, sei il più problematico, questo sì, ma ciò non toglie che tu debba comunque imparare a cavartela in questo mondo senza di me. Se non vuoi andare, va bene resta, ma sprechi un’occasione utile a mio parere.-
Vedendo l’espressione sul volto di Simon, Raphael si sarebbe voluto impalare da solo, ma aveva preso una decisione e doveva andare fino in fondo. L’aveva capito dopo aver parlato con Magnus: lui lo amava, lo amava come non aveva mai fatto prima, ma non poteva. Simon meritava di meglio di lui, meritava di meglio di quella vita e più il neonato gli stava vicino, più Raphael sentiva che avrebbe ceduto ai suoi sentimenti, come era successo il giorno prima nell’appartamento di Camille. L’unico modo per allontanarlo era ferirlo e fargli credere che non lo volesse intorno.
-E non pensare che passerò la nottata con te. Voglio stare per conto mio, ti ho avuto tra i piedi anche troppo ultimamente.-
Con questa frase, se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle. Non poteva più sopportare lo sguardo sofferente di Simon, né la sua presenza. Aveva bisogno di uscire e sgomberare la mente da tutti i pensieri.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Si  era dato dello stupido almeno un milione di volte da quando aveva lasciato l’Hotel. Era convinto della sua strategia, ma forse non era stata affatto una buona idea trattare Simon in quel modo. No, decisamente non era stata una buona idea.
-Raphael?-
Isabelle era in piedi di fronte a lui, aveva un vestito corto rosso, molto elegante e sexy. Non si era nemmeno accorto della sua presenza.
-Ciao…- la salutò.
-Posso chiederti che ci fai seduto davanti all’Istituto?-
Ma quando era rimbambito in quel momento? Non si era nemmeno reso conto di essere nel luogo della città che odiava di più.
-Niente, sono solo…- sospirò –Sono un’idiota, tutto qui.-
Izzy si sedette accanto a lui.
-Tu che ti autodefinisci un’idiota… Siamo vicini all’apocalisse, per caso?-
Raphael sorrise.
-Forse, chi lo sa.- poi lo assalì un dubbio –Senti, Magnus è venuto a parlarti prima?-
La Shadowhunter sorrise.
-Sì, è venuto. Mi ha chiesto informazione su un momento che ho interrotto. Ti chiedo ancora scusa.-
-Non ce n’è bisogno. Tanto ormai…-
-E’ successo qualcosa?-
Raphael sospirò.
-Sì…-
Izzy lo fissò, aspettando che continuasse.
-Non mi va di parlarne, Isabelle.-
Per tutta risposta lo fissò ancor più intensamente.
-Non sembri il tipo di ragazzo abituato ad avere a che fare con relazioni e sentimenti in generale. Qualche consiglio potrebbe esserti utile.-
Gli sorrise dolcemente, voleva davvero aiutarlo a risolvere il suo problema con Simon.
-Uff, hai vinto. Gli ho detto che non deve starmi sempre appiccicato e che non lo voglio vedere per un po' perché ho fatto il pieno.-
-Posso sapere perché gli hai detto certe cose?- Il sorriso era scomparso dalle sue labbra.
-Perché… Perché sono un mostro e Simon merita una persona migliore di me al suo fianco. Questo mi sembrava il modo migliore per allontanarlo da me, anche se comincio a non esserne più troppo sicuro.-
Izzy sospirò, prima di tirargli uno scappellotto in testa.
-Che diavolo fai?-
-Sai, Raphael, mi hai delusa…- cominciò lei –Non ti credevo romantico, ma intelligente sì. Così l’hai solo fatto soffrire, lo sai vero?-
Raphael fissò lo sguardo a terra. Certo che lo sapeva, l’aveva visto coi suoi occhi quanto male stessero facendo le sue parole a Simon.
-L’ho fatto in buona fede, Isabelle, io… L’ultima cosa che voglio è che Simon soffra, ma a quanto pare riesco a fargli solo questo.-
Disse, stringendo i pugni. Era arrabbiato con se stesso. Si era sempre ripetuto di non agire d’impulso, di ponderare bene le sue scelte e proprio in quell’occasione, proprio con quella persona, aveva deciso di buttarsi. Nel modo sbagliato però.
-Raphael…- Isabelle gli prese la mano –So che stavi pensando al suo bene, perciò lascia che ti dica una cosa. Tu sei un bene per lui. Non sei affatto un mostro, non pensarlo mai. Coraggio, sono sicura che non sia troppo tardi per rimediare.-
Si alzò e gli porse la mano, che il vampiro afferrò per cortesia.
-Allora, andrà al Pandemonium stanotte, no? Chiaritevi lì.-
-Non so se… Aspetta, come sai della festa?-
-Isabelle.-
Meliorn era comparso in quel momento alle loro spalle.
-Beh, sono stata invitata.- spiegò lei, raggiungendo il seelie.
-Già. Magnus Bane ci ha informati che potevamo portare un compagno o una compagna, di qualsiasi specie, così ho optato per il fiore più bello che questa terra ci ha regalato.-
-Smettila, Meliorn.- Izzy gli diede una leggera gomitata, ma stava ridendo. Non sapeva che uno come Meliorn frequentasse gli Shadowhunters, sebbene un po' lo capisse. Isabelle era indubbiamente una donna affascinante.
-Tu vieni?- gli chiese Meliorn.
-Ecco, non so…-
-Devi venire. Simon ci sarà.- lo incoraggiò Izzy.
-Come fai a esserne certa?-
-Perché gli ho appena inviato un SMS.- rise e prese Meliorn sotto il braccio.
-Allora signori. Vogliamo andare?-

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Al Pandemonium c’era davvero un pandemonio quella sera. Vampiri, lupi, seelie, stregoni erano tutti riuniti lì, a ballare e bere come dei matti.
-Spero davvero che Simon venga. Odio le feste.-
-Coraggio, vampiro, rilassati un po'. Non c’è niente di più piacevole che svagarsi con i propri amici.- disse Meliorn, prendendo due cocktail per lui e Izzy.
-Verrà, stai tranquillo.-
-Benvenuti ragazzi.-
Magnus andò loro incontro, accompagnato da Alec.
-E’ un piacere vedervi. Soprattutto qualcuno che ha sempre snobbato le mie –modestamente fantastiche- feste.-
-Ciao, Magnus.- lo salutò svogliatamente Raphael.
-Ehi, siamo gli unici Shadowhunters in questo locale?- chiese Izzy.
-No. C’è anche Jocelyn Fairchild, è venuta con Luke. Avevamo invitato anche Clary e Jace, ma hanno detto che preferivano restare da soli.-
Izzy sorrise. Era felice che Clary e Jace avessero un momento di pace per poter stare insieme, nell’ultimo periodo erano sempre dietro a Valentine o a problemi a lui legati.
-Comunque, scusa tu da chi sei stata invitata?- Alec era entrato in modalità fratello-maggiore-iper-preoccupato.
-Da nessuno. Sono un’imbucata, ma sapendo che l’organizzatore è mio cognato, non credevo ci fossero problemi.-
Magnus le sorrise.
-Assolutamente no, cara. Divertiti. Bene, Alec lasciamoli un po' in pace e andiamocene per conto nostro…-
Lo prese per mano e lo trascinò via in mezzo alla folla.
-Posso sapere perché hai mentito a tuo fratello?- chiese Meliorn.
-Perché, se Alec avesse saputo che ero venuta con te, avrebbe fatto il terzo grado ad entrambi e addio divertimento. E’ stata una bugia a fin di bene.-
Izzy gli mise le braccia intorno al collo, avvicinandolo a sé.
-Che ne dici se ora ci divertiamo un po'?-
Meliorn sorrise.
-Siamo venuti qui per questo, mi pare. Raphael, ti dispiace se…-
Il vampiro scosse la testa. Stava diventando imbarazzante stare con loro a fare il terzo incomodo.
-Andate. Vado a vedere che tipi di sangue hanno al bar.-
Si avvicinò al bancone e in quel momento vide Simon, fermo davanti all’ingresso del locale. Sembrava cercasse qualcuno.
-Simon!-
Il vampiro sussultò sentendo il suo nome.
-R-Raphael? Che ci fai qui? Credevo odiassi le feste.-
-Infatti, ma dovevo venire perché…-
In quel momento il dj alzò la musica e tutti i presenti cominciarono a ballare senza freni in mezzo alla pista.
-C’è troppo rumore, usciamo!-
Urlò Raphael, per sovrastare il frastuono del locale.
Uscirono fuori e fecero una breve passeggiata per la città.
-Raphael… Senti, io…-
-Dobbiamo parlare.- sentenziò il vampiro, ma prima che potesse riprendere il discorso, Simon lo fermò.
-No, ascolta. Mi dispiace non credevo di incontrarti. Hai detto che sarebbe stata un’ottima occasione per me, per ambientarmi in questo mondo, e poi Izzy mi ha detto che c’erano gli Iron Maiden a suonare, perciò sono venuto, ma non credevo di incontrarti davvero. Ti starò lontano, ti parlerò solo per cose di estrema importanza, te lo prometto, però ti prego, ti prego non farmi più un discorso come quello di poco fa, perché io non…-
Simon fu zittito in un modo che non avrebbe mai pensato possibile. Raphael gli aveva chiuso le labbra serrandole con le sue. Era un semplice tocco, bocca su bocca, niente di più.
Durò solo una frazione di secondo, poi Raphael si staccò, tenendo gli occhi chiusi.
-Io ti amo.-
Simon cominciò a credere che nel locale ci fossero dei fumi allucinogeni, perché davvero non poteva credere che Raphael Santiago avesse detto di amarlo dopo averlo baciato.
-C-Cosa?-
-Sì, Simon. Io ti amo. Ti amo con tutto me stesso e la cosa mi spaventa. Non mi sono mai sentito così prima d’ora, non so come funziona, non so cosa devo fare. Per questo ti ho trattato in quel modo prima, avevo paura di non essere abbastanza per te e ho innalzato un muro per proteggermi da eventuali delusioni. So di aver sbagliato e credimi, mi sarei voluto strappare il cuore dal petto per ciò che ti stavo facendo. Mi dispiace, Simon, davvero. Non ho il diritto di chiedertelo dopo tutto ciò che ho fatto, ma vorrei che tu mi dessi una possibilità, ne sarei davvero felice.-
Simon era rimasto esterrefatto di fronte a quelle parole. Non riusciva a credere che il suo amore fosse ricambiato, gli sembrava un sogno. Un sogno da cui non si sarebbe più voluto svegliare.
-Tu… Raphael, io… Sì.-
-Sì?-
Simon sorrise.
-Sì! Raphael, io non… Non credevo che tu avresti mai potuto ricambiare il mio amore. Ero pronto ad essere ucciso per questo e invece… Non puoi capire capire quanto sia felice in questo momento! Ti amo, Raphael. Ti amo, ti amo, ti amo…-
Di nuovo Raphael lo baciò,  ma stavolta in modo più passionale, più intenso di prima. Gli mise le mani sui fianchi e lo strinse di più a sé. Non dovendo respirare, Simon si rese conto che era molto più piacevole baciare. Un altro punto a favore dell’essere un vampiro. Non sapeva per quanto tempo fossero rimasti lì così, ma decisamente quello fu il bacio migliore che Simon avesse mai ricevuto.
Si staccarono dopo molto tempo e Simon posò la fronte su quella di Raphael.
-Allora… Ti va di tornare un attimo al Pandemonium? Credo di dovere a Isabelle almeno un ‘grazie’.-
Simon sorrise.
-Certo.-
Tornarono al locale dove furono accolti con gioia dai loro amici, soprattutto da Magnus che obbligò Raphael a restare fino alla chiusura del locale. Non fu così terribile però, perché era insieme al ragazzo che amava e ai suoi migliori amici. Non poteva essere più felice di così.
 

 
Angolo Autrice
Siamo arrivati alla fine di questa piccola long! Grazie a tutti quelli che mi hanno seguita, spero vi sia piaciuta ^^ Mi sto dedicando già a un’altra long (very long stavolta XD) non solo sui Saphael stavolta. Se vorrete venire a leggerla mi farebbe molto piacere :) Alla prossima!

 
 

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