Malec|| o.s

di Fangirllost_infandom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anniversario a San Valentino ***
Capitolo 2: *** Ti amo ***
Capitolo 3: *** Pioggia ***
Capitolo 4: *** Aku cinta kamu ***
Capitolo 5: *** Un dolce ed ubriaco Shadowhunter ***



Capitolo 1
*** Anniversario a San Valentino ***



~Can i be him: James Arthur~

Gli unici rumori che si sentivano erano le leggere fusa del Presidente Miao comodamente sdraiato sull'addome di Alec.
Tutto il resto era silenzioso.
Come se non ci fosse niente al di fuori di loro due.
Lo Shadowhunter accarezzava amorevolmente il gatto sorridendo leggermente ogni volta che emetteva un miagolio.
Era una cosa che lo faceva rilassare, soprattutto quando il gatto alzava la sua dolce testolina e guardava Alec negli occhi. Adorava quando il gatto incontrava il suo sguardo, gli ricordava tanto quello di Magnus. 
Alec alzò lo sguardo, osservando la meravigliosa giornata che vi era fuori dalle vetrate del loft.
Appena era arrivato (Il figlio di Lilith gli aveva mandato un messaggio in cui scriveva che doveva affrettarsi a raggiungerlo nel suo loft perchè era molto urgente) Magnus se ne era andato lanciandogli, prima di fiondarsi fuori dalla porta, un bacio per aria.
《Ti spiego dopo fiorellino!》 Gli avevo detto.
Alec era rimasto interdetto:

"Ma come? Magnus mi manda un messaggio da S.O.S e appena arrivo si fionda fuori di casa senza darmi una spiegazione? E per giunta neanche un bacio decente? Per di più il giorno del nostro anniversario?!"

Una volta fatto scendere il gatto dal suo addome, il figlio di Nephilim si alzò goffamente raggiungendo le vetrata, guardando attentamente la bellissima Brooklyn.

Magnus era eminente rispetto a lui: alto, bello, affascinante, insomma il meglio del meglio.
Aveva sempre pensato di essere inferiore rispetto a lui, intrappolato in un corpo troppo muscoloso, troppo alto. Il suo carattere invece era tutt'altro: era timido, abituato a non farsi notare, ormai si considerava insignificante...fino all'arrivo di Magnus.
Lui aveva cambiato il suo modo di vedersi, fin dal primo momento non aveva più quella brutta sensazione di essere nel mondo sbagliato, lo aveva fatto sentire...giusto.
Dal loro primo incontro non era riuscito a smettere di pensarlo. Pensare alla sua pelle ambrata, ai suoi occhi felini, il suo look stravagante, alle scintille azzurre che egli uscivano dalle dita delle mani e da quella espressione impegnata che utilizzava solo per fare qualche magia ma, soprattutto, il suo sorriso. Quel momento in cui, nel presentarsi gli aveva fatto un sorriso sghembo. Da quel momento non era più riuscito a toglierselo dalla testa, ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva queste serie di immagini come un flashback.
È questo il problema di Magnus, ti fa innamorare con un solo sguardo.
Uno solo. Poi sei fottuto. Alec si trovava in questa situazione, completamente fuori di testa per quello stravagante stregone. Aveva lottato contro la sua famiglia per farsi accettare, e far accettare Magnus, che a sua madre non era mai stato simpatico neanche prima della nascita di Alec, e adesso voleva solo godersi quel bocconcino al cioccolato. Bocconcino al cioccolato? Si, Magnus faceva uscire quella parte sdolcinata e romantica racchiusa dentro Alec. Lo faceva sentire così...bene. Si sentiva così innamorato e infinitamente felice.

Alec fece volare il maglione, che fece la stessa fine della maglietta lanciata chissà dove. Si tolse tutto. Restando solamente nudo decidendo di farsi una doccia, non che ne avesse bisogno, per pensare. Può sembrare strano si, ma lui quando aveva bisogno di pensare, seriamente, si faceva una doccia, era anche uno dei motivi perchè era costantemente profumato. Aprì la porta del bagno, successivamente quella della doccia e poi si buttò sotto il getto d'acqua senza pensarci. Si mise le dita tra i capelli e prese a massaggiarsi la testa, adesso colma di shampoo. E poi, senza un apparente motivo, sorrise. Si, sorrise alla vita. A quello che essa aveva riservato per lui. Un uomo stupendo al suo fianco, una sorella meravigliosa, amici fedeli, un ottimo lavoro e la felicità che ogni uomo cercava. Ecco. l'aveva trovata. E si sentiva completo.

Magnus salì fischiettando le scale, più felice che mai insomma era il suo primo San Valentino con il suo fiorellino. Era euforico. Era sicuro di avere lasciato il suo Shadowhunters interdetto, escendo così di corsa dall'appartamento ma si sarebbe fatto perdonare. Il programma per il loro anniversario era: cena, passeggiata nel parco e un bacio sotto le stelle distesi sopra una coperta di morbido cotone e infine tutti a nanna.
Raggiunse l'ultimo scalino e si allungo verso la maniglia della porta. Una volta aperta la porta con le chiavi si giro velocemente abbassando lo sguardo sul pavimento. Smetté di botto di fischiare vedendo i pantaloni di Alec, la sua maglietta, il suo maglione e le sue mutande, sparse alla rinfuse per il loft. Fece un sorriso smagliante pensando "C'è qualcuno qui che mi vuole fare una sorpresa". Posò il mazzo di rose sopra il divano girando per casa.
《Alexander!》urlo guardando in cucina. Si spostò in camera e urlo di nuovo.
《Sono tornato fiorellino, abbiamo molte cose da...》non fece in tempo a finire la frase che davanti a lui comparve un esemplare di Alexander completamente nudo. Aveva solamente un asciugamano che invece di coprire le sue parti più "intime" asciugava la sua testa corvina. Aveva goccioline di acqua che partendo dal suo petto scendevano sempre più giù, verso l'ombelico e ancora più giù, e ancora e ancora.
《...fare》

Alec vedendolo così spiazzato sorrise, nessuno riusciva a fare zittire Magnus Bane, il sommo stregone di Brooklyn. Nessuno, a parte lui in quel momento.
Magnus continuava a guardarlo con occhi sognanti, dall'alto al basso senza alcun imbarazzo. Aveva la bocca semiaperta e la testa leggermente storta. 
Alec era stranamente rilassato, insomma dov'era finito il suo immisutabile imbarazzo? Era totalmente nudo davanti al suo ragazzo! Probabilmente era troppo felice e euforico per rendersene conto.
Sempre con il sorriso sulle labbra si avvicinò lentamente, come un puma verso la sua preda, al suo stregone preferito.

Magnus era ancora esterrefatto e lo fù ancora di più quando vide Alec avvicinarsi a lui.

Alec una volta giunto davanti allo stregone gli prese il mento con due dita per avvicinarlo a se.
《Ciao Magnus, ti sono mancato?》 Si sporse leggermente e lo baciò.

Magnus restò fermo ancora sconvolto e sorpreso. Alec gli morse il labbro, arrabbiato dalla poca collaborazione del brunetto. Uscito dal torpore rispose voracemente al bacio.

Con fare molto da "bambino cattivo" (Così lo avrebbe definito Magnus, in quella situazione se solo lo avesse lasciato parlare) si staccò da Magnus, che cercava di godersi quel momento al pieno delle sue capacità.
《Non mi hai risposto》Disse con un tono beffardo.

《Fanculo!》Magnus prese Alec velocemente e voracemente per i capelli, senza fargli nessun male, avvicinandolo più a se con un bacio famelico.

Alec sorrise e trascinò il figlio di Lilith per la maglietta, verso il letto. Pronto per nuovo modo di dimostrare al suo stregone il suo amore più profondo. Adesso si sentiva definitivamente completo. Insieme a lui. In quel preciso momento.

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Capitolo 2
*** Ti amo ***




~Over and over again: Nathan Sykes~

Deve trattenere il respiro, quando lo guarda.

Deve chiudere gli occhi per sentire fino in fondo il suo dolce profumo che gli inonda le narici.

Deve stringerlo forte per sentire il calore del suo amore sul proprio corpo.

Basta guardarlo negli occhi per capire veramente cosa si prova a sentirsi persi.

Basta stringerlo forte per capire che non può perderlo.

E basta anche solo un suo sorriso per fargli capire cosa vuole dire essere veramente felice.

Sente solo la sua voce nel momento in cui gli sussurra 'Ti amo' nell'orecchio.

E basta anche solo un piccolo dolce bacio sul naso per fargli capire cosa significa essere innamorati persi...nel vuoto, il vuoto più totale.

Avete presente quella sensazione di calore, quella che si prova solamente quando si è complete felici?

Ecco quella era la sensazione che Magnus provava ogni volta che anche solamente vedeva Alec. Quando lui lo guardava i figlio di Lilith sorrideva, si sorrideva, senza rendersene conto.

Si perdeva in quell'infinito cielo, racchiuso negli occhi dello Shadowhunter, in netto contrasto con i capelli corvini.

Gli era mai successo? Si, ovviamente ma mai così. Può sembrare un controsenso, capisco. Le sensazioni che Magnus prova sono difficili da spiegare, se stesso fatica a capirsi a volte. L'unica cosa di cui è certo è che ama perdutamente e infinitamente Alexander, lo ama con tutto il cuore, in tutto e per tutto. Ama quelli che Alec considera "difetti"( Magnus preferiva chiamarli "stranezza perfette"), il suo essere un po' distratto, pessimista a volte, il suo modo di gesticolare quando è arrabbiato o confuso. Soprattutto il suo modo confusionario di dormire: una gamba fuori dal letto, l'altra per metà sotto le coperte e per metà scoperta illuminata dalla luce del sole mattutino che entra dalla finestra, un raggio di sole sfuggito alle stravaganti tende, una mano sopra il petto di Magnus, come la sua testa corvina, e l'altra insieme al braccio sotto il suo busto, coperto da una maglietta blu scura lunga fino alle gambe snelle.

Questa è la visione che lo stregone osserva, con una mano tra i capelli lisci e morbidi di Alec ed un sorriso sulle labbra. Il figlio di Nephilim si muove leggermente disturbato dalle fievole luce che sprigiona l'altra finestra, davanti a lui.

《Mmm...ciao Magnus》 dice aprendo un solo occhio, chiudendolo subito per poi poggiare di nuovo la testa sul petto di Magnus

《Ciao anche a te fiorellino, dormito bene?》
《Oh, si. Sei molto comodo》 Dice sbiascicando contro il busto dello stregone.
《Alexander sai cosa?》
《Si M-mag?》
Magnus si avvicina lentamente al suo amato e gli lascia un dolce bacio sulla nuca. Pensando che avrebbe amato quello Shadowhunter per sempre, anche se pieno di rughe a coprirgli il volto. Avrebbe amato sempre il suo fiorellino dagli occhi blu. I suoi occhi blu
Ti amo

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Capitolo 3
*** Pioggia ***



 

                         ~Someone like you:Adele~

Magnus aveva le braccia piegate dietro la testa con le mani tra i capelli, le gambe incrociate e lo sguardo fisso, sul tetto. Era disteso sul letto e pensava, lui e Alec avevano appena litigato e lo stregone riusciva a sentire i passi di Alec sulle scale, veloci e silenziosi. Lui amava Alec, più di qualsiasi altra cosa, il problema era che lo Shadowhunter voleva sapere del suo passato, si cose che Magnus non poteva raccontare, ne ad Alec ne a se stesso, non dinuovo, certe esperienze lo avevano segnato profondamente e riviverle era atroce. Era questo che non riusciva a capire Alec, Magnus non voleva avere segreti, ma certe volte negava a se stesso la capacità di rivelare la parte più profonda di se stesso alle persone che ama, per proteggere loro e se stesso; l'importante è sorridere anche se ci si sente cadere e sorridere ancora quando le cose si fanno complicate e non si atterra mai ma si continua a precipitare. Questo era il suo segreto fingere indifferenza al dolore morale, nessuno doveva vederlo soffrire, nemmeno Alec, doveva vederlo forte in ogni situazione e trovarlo come punto di riferimento e quando Alec se ne andava Magnus crollava , cadeva in un vuco nero, senza fine.
Perchè Alec non riusciva ad accontentarsi del presente? 
Scese dal letto nel quale si trovava, corse a prendere il cappotto e scese li scalini due alla volta, incurante del freddo che provava a contatto con la strada, correva, correva a piedi nudi per i marciapiedi di Brooklyn in cerca del suo Shadowhunter dagli occhi blu.

《ALEC!》Urlò disperatamente, fregandosene degli sguardi di alcuni cittadini che guardavano male un povero stregone con un cappotto argento, pantaloni leopardati, il petto e i piedi nudi che correva per le strade di Brooklyn per raggiungere il suo amato, sotto la pioggia e senza un ombrello.
《ALEXANDER!!》Appena vide un cappotto blu e una testa corvina, urlò e corse più veloce che potè, cercando disperatamente di raggiungerlo prima che prendesse la metro.
《ALEC GIDEON LIGHTWOOD VOLTATI O TI FACCIO VOLTARE IO!》Alec abbassò lo sguardo e iniziò a camminare più veloce di prima.
《Devo iniziare a fare ginnastica...》Magnus rallentò , riprese fiato e riniziò a correre. 
《ALEX...PORCA LILITH!》 Magnus affondò il piede in una pozzanghera iniziando a saltellare.
《Ormai bagnato lo sono già, chissene frega...ALEXANDER NON FARE FINTA DI NON SENTIRMI! VOLTATI IMMEDIATAMENTE! SONO STANCO DI CORRERE SOTTO LA PIOGGIA, MI PRENDERÒ L' INFLUENZA! ABBI LA DECENZA DI ASCOLTARMI ALMENO》Una volta finita la frase si bloccò sul posto coprendosi il capo con con il capotto, sperando che il buon senso di Alec si facesse vivo. Si fermò finalmente, e Magnus emise un sospiro di sollievo.

Lo Shadowhunter raggiunse lo stregone con la testa china e le mani in tasca cercando di coprirsi il più possibile dalla pioggia con la sciarpa che Magnus gli aveva regalato per Natale.
Sempre con lo sguardo basso pronunciò la seguente parola. 
《...Dimmi》
《Non scappare più da me, se abbiamo dei problemi risolviamoli subito. Non voglio vederti scappare dal mio e.. ormai anche tuo loft, la notte non dormo e non riesco a lavorare perchè penso a te e sbaglio ogni volta qualche cosa nelle pozioni. Io ti amo Alexander e so che vuoi sapere di più del mio passato e io vorrei raccontartelo ma è difficile per me aprirmi a qualcuno e raccontare cose che io vorrei dimenticare e cerco, non riuscendo spesso, di far finta che non facciano parte di me quei ricordi, ma non posso, posso provarci, ma nel mio profondo so che senza quelle dannatissime esperienze io non sarei quel che sono, ci saremmo incontrati lo stesso noi due, ne sono sicuro, due cuori lontani come i nostri avrebbero fatto di tutto per incontrarsi, in circostanze diverse magari però ci saremmo comunque innamorati, il destino non sbaglia mai...》 Magnus prese il mento di Alec e incontrò il suo sguardo, azzurro e giallo, uno spettacolo di fuochi d'artificio sia nei loro occhi che nei loro cuori.
《...io ti amo con tutto me stesso e so che un giorno il mio passato verrà fuori e ne parleremo, ma adesso non sono pronto, non sono pronto a mostrarmi in tutte le mie fragilità, viviamo il presente e pensiamo al nostro futuro, non...》
《 Come faccio a pensare al futuro? Io ho paura di pensare a tutto ciò che potrebbe accadere per esempio: se non mi amassi più? Se ti accorgessi che non vale più la pena di passare o addirittura sprecare il tuo tempo con me? E se invecchiando non sarei più lo stesso? Cosa succederà quando io sarò pieno di rughe, il bastone tra le mani, i capelli grigi e gli occhi spenti? Mi amerai ancora? Se la risposta è no, come farò a vivere senza di te? È? Ci hai mai pensato? È questo che mi spaventa, non parlo mai del futuro perchè è difficile per me pensare ad una vita senza di te. Sono uno dei tanti, mi dimenticherai e continuerai a vivere la tua vita. Per questo mi e più facile pensare al passato che al presente o al futuro. Posso sembrare egoista, ma io ti voglio tutto per me, nonostante la tua immortalità voglio che tu abbia il mio nome marchiato nel cuore, un segno indelebile nel tempo. Magnus. Io ti amo più di ogni altra cosa, ma il mio problema è che non riesco a passare momenti felici se il mio tormento è: goditeli perchè potrebbero essere gli ultimi》
Magnus rimase a bocca aperta, pensava davvero questo? Per quale motivo pensava che non lo avrebbe più amato anche nel futuro? Per qualche ruga e i capelli grigi? Sarebbe sempre stato lui, il suo Alexander, il suo Alexander Lightwood con gli occhi blu. L'amore non ha età. E Magnus glie lo avrebbe fatto capire.
《Alec》 Si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani.
《Come puoi pensare questo? Io ti amo e ti amerò per sempre, e si hai già lasciato un segno indelebile nel mio cuore. Devi capire che ti amo...》disse dandogli un bacio sulla fronte.
《...ti amo》questa volta toccò al naso.
《...ti amo》poi alla guancia.
《....e beh ti amo Alexander》e infine alle labbra.

Si baciarono a lungo, incuranti della pioggia che continuava a scendere dal cielo fino alle loro pelli, che inzuppava i loro vestiti e che non poteva riempire i loro cuori perchè troppo pieni del loro amore, l'amore che ognuno provava per l'altro.


 

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Capitolo 4
*** Aku cinta kamu ***


 

~Naked: James Arthur~

《Magnus, no, ti prego. Non farmi prendere questa decisione.. Magnus, sii forte, su alzati, più strada facciamo, più tempo abbiamo per cercare una soluzione.》 Il giovane sollevò l'uomo prendendolo per le braccia, usando tutta la sua forza, cercando di non mostrare fatica.

Lo stregone sorrise e aggrappandosi allo shadowhunters disse semplicemente: 《Alexander.》

Si rifiutò di alzare lo sguardo e si mise un braccio dello stregone intorno le spalle, cercando di prenderlo tra le braccia, Magnus però rimaneva immobile, non aiutando e opponendo resistenza, al che lo Shadowhunters fece incrociare i loro sguardi e preoccupato disse: 《No no no Magnus, non mollare, mi hai insegnato a non lasciare perdere ad andare avanti, giusto ? Alzati, aiutami!》 Cercò disperatamente di alzare lo stregone, il quale oppose resistenza un' altra volta 《No Magnus noi ce la faremo.》 Si prese i capelli tra le mani lasciando così allo stregone il tempo di stendersi di nuovo sul pavimento freddo di una cella vuota. 《Izzy! IZZY!》Iniziò ad urlare con le lacrime agli occhi 《IZZY VIENI QUI!》 Si girò verso lo stregone e incurante di ogni cosa, continuò ad urlare, consapevole del fatto che la sorella non lo avrebbe sentito. 《Non fare cosi Magnus dobbiamo ancora vivere noi, la nostra vita e appena iniziata, non lasciarmi, combatti ti prego io..non ce laccio ok? Ti prego, prendi la mia forza》 Mise le mani dello stregone sul suo braccio 《Resisti resisti, prendi tutto ciò che ti serve, come quella volta che combattevamo ancora contro Valentine, ricordi? Prendi tutto, tutto ciò che ti serve per poterti alzare..》 Magnus non lo fece finire 《Sarò sempre accanto a te Alexander》 Cercò di ridere per sdrammatizzare la situazione, a questo punto critica, ma tossi solamente sputando sangue, nascondendolo poi allo shadowhunters. 《Siediti e rilassati.. la mia vita è stata piena e la tua presenza ha reso migliore ogni secondo, sai che ti amo, vero?》《Magnus non dire cosi》《Nel caso te lo ripeto: ti ho amato, ti amo e ti amerò, anche se non sarò con te. So che abbiamo avuto alti e bassi, che abbiamo litigato per cose stupide, io però ti perdono, ti perdono perchè ti amo troppo per lasciarti andare, dovrebbe essere il contrario, ma questi mesi sono stati i peggiori, non potere vedere il tuo viso distrutto dal troppo dalla stanchezza, i tuoi sorrisi assonnati e i tuoi baci dolci. La mia vita è stata lunga posso quindi dire che ho vissuto al massimo, sono caduto e mi sono rialzato, ho sofferto ma ho anche amato e amato come non mai. Tu sei stato un incredibile ed inaspettato imprevisto, era un periodo di disperazione e tu sei apparso come il sole durante un giorno di pioggia, con i tuoi stupidi amici al seguito》 Ebbe una fitta allo stomaco e il suo battito inizio a diminuire, ma continuò a parlare incurante del suo stato.《La vita e fatta i alti e bassi, ma tu ricorda niente può abbatterti se non gli dai la forza per farlo, vivi secondo per secondo come abbiamo sempre fatto, sii ciò che senti di essere e non vergognarti mai di essere ciò che sei, la vita e fatta per essere vissuta, fai tutto quello che non hai mai fato e ridi, una risata rende tutto più bello..》 Continuò a guardare gli occhi blu oceano del ragazzo di fronte a lui, al quale scese una lacrima 《No..》《Sei stato e sei la mia luce, non dubitarlo mai》 Cercando di non singhiozzare, si avvicino a lui e lo abbracciò nascondendo il suo viso, cercando di mostrarsi forte anche negli ultimi istanti. Accarezzò i suoi capelli e li strinse tra le dita.《Avrei voluto vivere ogni istante insieme te, ma il destino ha deciso per noi.. non piangere per me Alec, voglio ricordarti felice e sereno, cerca solo di pensarmi a volte, vorrei chiederti di non dimenticarmi mai, ma ti chiedo solo di vivere ed amare, non soffrire. Ogni volta che senti di cadere ricordati di ciò che siamo stati, ok? Prenditi cura dei piccoli stupidi che ti aspettano, torna a casa Alexander, e non guardarti indietro》 Fece coincidere le loro fronti, e lo guardò negli occhi mentre sentiva la sua magia lasciarlo completamente; guardò per l'ultima volta il volto di Alexander Gideon Lightwood illuminato dalla luce di una lanterna, non era stato il primo, ma il solo ad aver avuto Magnus Bane, misterioso ed immortale individuo.

Aku cinta kamu, Alexander

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Capitolo 5
*** Un dolce ed ubriaco Shadowhunter ***



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Un dolce ed ubriaco Shadowhunter


~Shape of you: Ed Sheeran~

-Ragazzi sentite...che cavolo ci fa un demone shax con dei coriandoli in mano? No davvero parliamone, non sapevo potessero fare-ma che Raziel..-treccine?!?-
Jace gli rivolge uno sguardo apprensivo, mentre Isabelle ride come una matta:
-Alec, hai bevuto abbastanza, non credi? Andiamo a casa, così ti riposi e...-
-Senti Cacciatore dei miei stivali magici, tu fai sempre  quello che non devi fare...-Lo osserva con sguardo serio mentre muove il bicchiere, riempito fino all'orlo, buttando così il liquido su tutto e tutti.
-..Si, insomma; io ti dico andiamo e tu: noo di qua è meglio e...Oh! Che bei capelli che hai tesoro.- Accarezza i capelli di Isabelle e li osserva con interesse...insomma, come se non avesse mai visto i capelli di sua sorella.
-Sei messo peggio di quanto speravamo.- Dice la ragazza prendendo Alec da sotto le ascelle, (Per intenderci insomma..) quest'ultimo fa per portarsi alla bocca il bicchiere quando, improvvisamente si ferma.
-Isabelle. Da quando questo si è tinto? Si vede da lontano un miglio che i suoi capelli non sono esattamente come Raziel avrebbe voluto!-
Nonostante lo sguardo omicida di Jace, Alec non si fece scoraggiare,continuando a sparlare dei suoi capelli insieme alla sorella, mentre in qualche modo riesce ad uscire dal locale.

-Sono biondo naturale PORCA LILITH!-Alza le mani al cielo, disperato.
-Questo è quello che dici in giro eh? Con me patata bollita il tuo segreto è al sicuro...mmm, ho voglia di polenta e paprika!-

Toc toc
...

Toc toc
...

Silenzio.

TOC TOC!

 

Preso dallo spavento Magnus si alza di colpo dal divano, facendo volare Presidente Miao, quel povero gatto, di qualche metro.

-Arrivo! Abbiate pazienza, questo bel visetto ha bisogno di una sistemata!- Si sistema il trucco con uno schiocco di dita e si chiude la vestaglia, completamente aperta,  prima di aprire la porta.
-Allora, Shadowhunters dei miei piedi cosa cavolo bussate alla mia porta alle tre di...Alexander!-
Guarda contrario i due fratelli, chiedendo spiegazioni e si avvicina ad Alec, appoggiando le mani sulle sue guancie.
-Fiorellino stai bene? Quanto hai bevuto?-Gli sposta i capelli del viso e preme la mano sulla fronte.
-Niente di grave, grazie Raziel.-Alec gli punta il dito sul petto e apre gli occhi, sbiascicando un poco:
-Non fare i guastacose ok? Io sto bene, il mio amico Bob dice che il tempo è ottimo per volare- E...ride.
-Guastafeste se proprio!- Interviene Jace. 

-Ehi pignolo io dico...quello che dico insomma!-Entra nella casa e si siede sul divano.

-È in un caso pietoso! Quel Bob é un piccione Magnus, un piccione! Lo ha praticamente minacciato perché "non voleva portarlo in groppa", parole sue!-Isabelle scoppia a ridere mentre trascina il fratello fuori di casa.
-Torniamo a casa, domani passiamo a prenderlo, fai quel che puoi stregone, baaaaciii!-

 

Non può fare altro che massaggiarsi il collo, dopo un'ora di tentativi; è impossibile collaborare con un esemplare di Alec ubriaco, Magnus potrebbe soffocarlo con il tappeto...adesso.

-Senti Alexander io mi arrendo. Non guardarmi così pasticcino, ti amo, ma sei ingestibile a volte!》 Si dirige verso la cucina e porta allo sbronzo l'ennesimo bicchiere d'acqua.
Alec beve l'acqua tutta di un fiato e si alza, porgendo la mano allo stregone.
-Ci facciamo una dormita, che ne dici? Dai, che il tuo letto é così dannatamente nuvoloso!-

 

Ok, sono passate due ore, ed Alec è ancora ubriaco e sveglio...nella doccia, ha insistito per usarla e Magnus ha accettato affinché facesse in fretta, perché sono entrambi molto provati da una terribile giornata.

Stopicciandosi gli occhi, Alec esce dal bagno, semi nudo..., anzi nudo è più appropriato.
-Dannazione Alexander!-Dice Magnus coprendosi gli occhi istantaneamente; indossare un asciugamano striminzito che per qualche millimetro, e millimetro é, copre il membro, equivale ad andare giro nudo, secondo Magnus.
-Che cosa stregone? Non posso neanche camminare per casa che ti nascondi dietro le tue mani? -Dice ridendo- Adesso arrivo.-
Lancia da qualche parte l'asciugamano, se così si può definire, e prende delle mutande a casaccio dal cassetto di Magnus.
-UUU, questo non è quello di cui avevo bisogno -ride e si gira verso l'amato- ma penso che possa andare, che ne dici?-

Magnus, che nel mentre stava sistemando il letto disfatto, per poco non si strozza quando si gira verso lo Shadowhunter.
È un dannato scherzo.
Perché Raziel, perché?
Un tanga

NON SI RICORDAVA NEANCHE DI AVERLO, ANZI, NON SI RICORDAVA PERCHÈ LO AVEVA! No ok, questa è semplice,  un tanga serve sempre...MA non è di questo che stiamo parlando. Stava iniziando ad essere davvero, davvero provato da tutto ciò.

-Non mi pare il caso Cacciatore, mettiti un pigiama, una coperta, una tovaglia...una tenda, ma per la MISERIA, qualche cosa di DIVERSO!- Si nasconde dietro la sua camicia argentata e azzarda qualche passo verso la porta, affidandosi alla sua memoria, dato che non osa guardare.

SBAM! Contro lo stipite.

BUM! Libreria? Libreria.

-Suvvia Magnus! Che sarà mai!-

-Dormo sul mio caro vecchio divano Cacciatore, non preoccuparti!-

-Ma che ti prende? Dove è finita la tua disinvoltura?- Urla Alec dall'altra stanza mentre cerca di infilarsi una maglietta.

-Sei ubriaco e dannatamente...figo! Potrei commettere errori di cui sicuramente potrei pentirmi! Non posso mica approfittarmi di te quando sei in...in queste condizioni, sono un gentiluomo, ciò vuole dire che sono estremamente corretto e-e..-

-Oh Magnus, è tutto ok, odio i tanga: sono così scomodi ed inutili! Li ho messi solo per farmi due risate, puoi stare tranquillo, non ti farò avere un attacco di nervi, non più almeno.- Lo rassicura lo Shadowhunter entrando nel salotto, finalmente, vestito.

-Vieni qui- Allarga le braccia-Ho bisogno di un tuo abbraccio coccoloso!-

Magnus si avvicina riluttante: 

-Non assalirmi, ok?- Lo guarda negli occhi e gli sistema il ciuffo, prima di sorridergli ed abbracciarlo -Che serata!-

-Si hai ragione, muoio di sonno stregone mio.-

-Devo minacciare Jace ed Isabelle, affinché non ti facciano più bere... sei il peggiore degli sbronzi!-

-Oh! Ma stai zitto e baciami!-


 

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