le stagioni di Pietroburgo

di laschiumadeigiorni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** blu ***
Capitolo 2: *** ghiaccio ***
Capitolo 3: *** verde ***
Capitolo 4: *** vento ***



Capitolo 1
*** blu ***


 

Cammini sicura tra le strade di quella città fatta di palazzi e canali. La chiamano la Venezia del Nord, ma a Venezia non ha nulla da invidiare. E’ un’altra storia. La Neva silenziosa ti accompagna verso la tua meta. Manca poco alle 20, l’ora del vostro appuntamento, l’ora di un tramonto che sembra non voler arrivare. Il cielo è chiaro come qualche ora fa e lo sarà ancora per molto. La notte sarà ritardataria anche oggi e se poco tempo prima ti sembrava qualcosa di irreale, ora ci hai fatto l’abitudine. L’abitudine alle notti bianche, a San Pietroburgo e a lui. Lui che in questo tempo è stato capace di tutto, che invade ogni tuo spazio, che con il suo atteggiamento non ti dà certezze, ma è l’unica cosa che non ti viene da mettere in discussione, che ti chiama alle cinque del mattino perché ha voglia di parlare con te, ma tu vuoi solo riposare, che si è preso tutto senza chiedere niente. Ed anche ora non sai cosa aspettarti. La città sembra vivere con te questa attesa, fedele e gelosa custode di questa storia di cui conosce ogni dettaglio che cela al mondo intero. E’ come una rappresentazione pensata per un solo teatro e se fosse riprodotta altrove perderebbe la sua essenza. Eccolo lì, fermo nella stessa posa in cui l’hai visto la prima volta. I ricordi lontani tornano alla mente. L’immancabile sigaretta in bocca, i capelli biondi spettinati e quegli occhi blu che quando sono pieni di rabbia sembra scorrerci impetuosa la stessa acqua della Neva. Ti muovi con calma verso quella figura, rubi la sigaretta dalle sue labbra e lasci che il fumo ti entri nei polmoni prima di farti condurre verso l’ignoto ancora una volta.





 

SpazioAutrice 

Sinceramente non ho nulla da dire, solo che quando si provano certe sensazioni non si può non metterle su carta. Spero di essere stata in grado di far arrivare almeno la metà di quello che sento io ogni volta che rileggo queste poche righe. 

Ella

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Capitolo 2
*** ghiaccio ***


Un manto bianco avvolge la città. L’aria è fredda e pungente. La Neva è ghiacciata, non scorre più. Il tempo sembra essersi fermato in un’altra dimensione. L’acqua ghiacciata la ritrovi nei suoi occhi. E’ freddo, algido, come l’inverno russo. Non vi parlate più e ti ritrovi ad essere sola in una città che non conosci, ma che ami. Non ami San Pietroburgo,perché ami lui. La ami perché Pietroburgo è storia, la storia della Russia. La Russia che si apre all’Occidente, la Russia degli Zar, la Russia comunista e Leningrado. Tutto questo ti racconta la città quando cammini attraverso i suoi palazzi, i suoi monumenti ed i suoi ponti. E’ la milionesima volta che visiti l’Ermitage. La prima volta che lo visiti da sola, senza di lui. Vi eravate incontrati qui. Attenti ad ammirare la stessa opera d’arte, poi lui aveva rapito il tuo sguardo. In quel momento ti sembrava la cosa più interessante da vedere, più di ogni altra opera esposta. Ogni quadro, ogni statua, ogni monumento arriva al cuore di chi l’osserva in maniera diversa. Lui al tuo cuore ci era arrivato e se l’era anche preso. Ed anche ora lo ha e non sembra avere intenzione di restituirtelo.   



*AngoloAutrice* 
Ecco la seconda parte, in cui l'inverno della città ed il suo freddo rispecchiano la situazione sentimentale che si sta vivendo. 
Ella

 

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Capitolo 3
*** verde ***


La prima volta che l’avevi vista era all’Ermitage. I suoi occhi ti fissavano con insistenza e non avevi potuto fare a meno di girarti verso quello sguardo magnetico. Tolstoj diceva che la primavera era il tempo per fare piani e progetti, ma tu in quella primavera non avevi in mente nessun piano e nessun progetto. Nessuna relazione, eppure nel verde dei suoi occhi ci sei annegato. Il verde lucente dei prati nella stagione più bella, in cui i fiori stanno per nascere e fiorire nel pieno  del loro splendore. Nel tuo cuore era fiorito un nuovo sentimento, un nuovo sole aveva portato un po’ di luce nella monotonia dei giorni. E quel sole non voleva tramontare mai, le notti bianche le stavi vivendo dentro di te. Le notti le passavi in bianco perché il pensiero di lei non ti abbandonava mai. Com’era peccato sradicare un fiore appena nato dal suolo così era peccato sradicare quel nuovo sentimento dal tuo cuore.  



AngoloAutrice 

Si torna all'inizio della storia con un cambio del punto di vista. Questa volta è la primavera a far da cornice alla storia d'amore. 

Ella

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Capitolo 4
*** vento ***


Il vento ha spazzato via tutto. Il freddo sta gelando ogni cosa in Russia, compreso il tuo cuore. Il ghiaccio della Siberia sembra esserti entrato dentro da quando lei non c’è più. La vostra storia sembrava essere un idillio. Non siete stati in grado di reggere tanto amore.  Sembrava un sogno, ma poi quel sogno è finito. Sei tornato alla realtà.  E’ come nel romanzo di Dostoevskij, ti sei nutrito di sogni ed illusioni, false speranza. Tutto è andato perduto. Il disincanto di un addio. L’ultima volta che l’hai vista, che hai visto il verde dei suoi occhi sembrava che quella gioia primaverile fosse scomparsa del tutto. Erano spenti e tu ti sei spento con loro.  Li hai guardati un’ultima volta, un vano tentativo di cercare la gioia dei primi periodi. Non hai trovato nulla.
‘’Addio,Aurora”
“Addio, Dimitrij”  

 

Fine 

AngoloAutrice 
La stagione fredda che spazza via tutto il calore dell'estate. Forse è sfacciato chiederlo, ma sarei lieta di sentire i pareri di chi in silenzio ha seguito questa mia breve fantasia messa su ''carta'' 

ella

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