Ghost Rider: Nightmare Demons

di Donatozilla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Johnny Blaze ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


GHOST RIDER: NIGHTMARE DEMONS


Il rombo di un motore era l’unica cosa che si poteva sentire. Una grossa macchina stava viaggiando a grossa velocità per le strade di San Francisco. Lì dentro si trovavano quattro uomini armati e dai loro sguardi sembravano aver visto l’inferno. “Presto Ryan più veloce!” disse un uomo accanto al guidatore. “Sto andando più veloce che posso Jonh! E poi quello mica ci potrà prendere? Non può essere così veloce!” rispose Ryan. “Hai visto con i tuoi stessi occhi che quella cosa non era umana! Chi ti dice che non abbia la moto veloce?!”. Ad un tratto sentirono. Il rombo di un altro motore. Stavolta quello di una moto. Jonh si sporse dal finestrino e vide una moto avvicinarsi a gran velocità verso di loro, solo che al suo passaggio lasciava una lunga scia di fiamme. La moto era guidata da un uomo che al posto della testa aveva uno scheletro in fiamme. Era Ghost Rider “Cazzo è lui!” disse Jonh “Spariamogli, spariamogli!”. Lui e agli altri due si sporsero dai finestrini e cominciarono a sparare verso il Rider che guidava la moto. Solo che i proiettili quando lo colpivano non gli facevano nulla, ma si scioglievano all’istante. Poi il demone teneva legato alle spalle una catena e prendendola la lanciò verso la macchina. La catena si attorcigliò attorno a una delle ruote dell’auto e poi con una forza impressionante, l’individuo tirò a se l’auto dei criminali. “AHHHHHHHHH” urlarono mentre l’auto rotolò per la strada. Ghost Rider fermò la moto e scese da essa, per poi avvicinarsi verso l’auto. Ryan uscì dalla macchina trascinandosi. Era l’unico sopravvissuto all’impatto, anche se non era messo molto bene. Aveva un pezzo di vetro ficcato sulla gamba sinistra, il braccio destro rotto e del sangue usciva dalla sua fronte. “M-maledetto… sei… sei un mostro…” disse Ryan. “Io un mostro?” ripeté Ghost Rider “Parla quello che trafficava bambini, per usarli come schiavi. E chi per te era debole e inutile veniva ucciso per mano tua”. Il Rider prese Ryan per il colletto e lo alzò in aria dicendo “Ora guardami dritto negli occhi! La tua anima è sporca del sangue degli innocenti! E ora…” Ghost Rider avvicinò ancor di più il suo teschio in fiamme verso il volto di un terrorizzato Ryan “Senti il loro dolore!”. Gli occhi di Ryan cominciarono a prendere fuoco, mentre quest’ultimo cominciò a urlare dal dolore dimenandosi. Poi smise di muoversi, oramai privo di vita. Il Rider lasciò cadere al suolo il corpo di Ryan, poi ritornò sulla sua moto e partì a gran velocità verso casa sua.


Mentre il Rider tornava a casa, le fiamme sul suo volto cominciarono a scomparire mentre la carna sul suo teschio ricominciò a riformarsi. Era ritornato ad essere Alex Rage. “Anche oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro ragazzo” disse lo Spirito della Vendetta dentro Alex. “Hai ragione. Però… quando ci vendicheremo di quegli humatronici? Hanno quasi ucciso mio fratello” “Ci vendicheremo molto presto Alex. Presto anche loro sentiranno il dolore delle loro vittime innocenti”. Durante la discussione Alex si accorse di essere arrivato a casa. Parcheggiò la moto, poi in assoluto silenzio rientrò in casa. Suo fratello maggiore James non sapeva del suo ‘lavoro notturno’. Infatti Alex usciva a punire i malvagi solo di notte, quando il fratello era nel sonno più profondo. Entrò in camera sua e si gettò sul letto. Era tempo di mettersi a dormire.


Il mattino dopo Alex fu svegliato dal rumore della tv accesa. Si alzò e andò in cucina. Lì c’era James a guardare la televisione, e il maggiore vedendo Alex sveglio disse “Oh buongiorno Alex. Come va?” “Molto bene” rispose Alex aprendo il frigo e prendendo un oranciata “Che dice la tv?” “Senti tu” “Altro massacro di criminali da parte del vigilante Ghost Rider” disse la telecronista dinnanzi all’auto con i corpi di Ryan e i suoi “Questa volta le vittime sono stati i membri della gang dei Lupi conosciuti per i loro traffici di bambini. Proprio quest’ultimi sono stati liberati dal Ghost Rider stanotte e in questo momento si trovano nella stazione di polizia per riprendersi dall’accaduto” “A quanto pare Ghost Rider si sta dando da fare eh?” disse James. “Puoi dirlo” gli rispose Alex.


Nel mentre in una città vicina, precisamente in un albergo qualcuno stava ascoltando il notiziario. L’apparizione di quel nuovo Ghost Rider stava facendo il giro d’America. E qualcuno ascoltando ciò rimase sbalordito “Un altro Ghost Rider? E si trova a San Francisco?” pensò il misterioso individuo “Sarà meglio se vado a dare un occhiata. Potrebbe aver bisogno di aiuto”. L’individuo mise sul bancone dell’albergo alcuni dollari, per poi uscire dall’albergo. Salì sulla propria moto e partì alla volta di San Francisco.


Angolo dell’autore: ehi ragazzi! Eccomi qua con questa nuova storia dedicata al mio OC Alex Rage il nuovo Ghost Rider, apparso per la prima volta in The Rise of Ghost Rider. Ebbene in quella sua prima storia avevo promesso che sarebbe uscita una long dedicata tutta per lui, e quindi eccola qui con il suo primo capitolo :D. Che ve ne pare? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e a presto!

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Capitolo 2
*** Johnny Blaze ***


Alex fermò la propria moto dinnanzi al bar che frequentava. Entrò dentro e fu accolto dal barista, un uomo sulla quarantina con baffi un po’ bianchi e privo di capelli. “Alex vecchio mio” “Buongiorno Mike” sorrise Alex avvicinandosi al bancone. “Ti do la solita birra?” chiese Mike. “Sì la solita Mike grazie” rispose Alex sedendosi su una delle sedie che si trovavano dinnanzi al bancone. Alex frequentava molto spesso quel locale, e inoltre Mike era un gran simpaticone. Certo a volte faceva battute un po’ troppo scadenti, ma pur sempre un gran simpaticone. “Perché ti sei voluto fermare qua ragazzo? Non credo che tu voglia solo prenderti una semplice birra” disse lo Spirito della Vendetta dentro che Alex, che rispose mentalmente “Tranquillo. C’è un motivo ben preciso”. Mike porse la birra a Alex che la prese per poi aprirla dicendo “Mike… avrai sentito ciò che è successo a mio fratello al Fazbear?” “Sì ho sentito. Brutta storia” “Bene volevo chiederti.. tu sai come entrare in quel posto senza farsi scoprire dalla guardia? Dovresti saperlo dato che tu eri una guardia”. Lo sguardo di Mike si incupì e disse “Sai che non voglio più parlare di questa cosa” “Lo so, lo so… ma dai. Mi serve il tuo aiuto Mike”. Quest’ultimo sospirò dicendo “E va bene. Io aiuto sempre i miei amici, e se non è così non mi chiamo più Mike Schmidt. Nonostante siano passati 20 anni da quando ho lavorato in quel postaccio, ricordo ogni singolo particolare di quel posto. C’è un entrata di emergenza dietro il ristorante, e lì non si trova nessuna telecamera quindi non puoi essere visto. Ma dopo che sarai entrato praticamente il guardiano potrà trovarti con le telecamere. E poi… un consiglio. Non entrare in quel ristorante. Ti ho detto una via per entrarci, ma se entrerai lì farai una fine peggiore di quella di tuo fratello. Credimi io sono sopravvissuto per miracvolo. Dopo quell’evento mi sono licenziato e con quei pochi soldi ho aperto questo bar. Quelle stupide macchine non hanno pietà” “Tranquillo. Me la caverò” rispose Alex mettendo sul bancone i dollari per poi uscire dal bar. Si rimise sulla sua moto mentre lo Spirito gli diceva “Quindi volevi sapere un modo per entrare senza essere scoperto. Sai però che poi la tua testa in fiamme attirerà molto l’attenzione?” “Molto divertente” rispose con ironia Alex partendo con la moto. Voleva stare un po’ da solo. Per questo si diresse verso la parte abbandonata della città.


Era un quartiere abbandonato, che nessuno frequentava. Un ottimo posto in cui pensare sul da farsi quella notte. “Posticino tranquillo” disse lo Spirito. “Puoi dirlo” gli fece eco Alex. Scese dalla moto osservando il quartiere intorno a lui. Le case era ridotte molto male, con finestre e muri spaccati. “Dimmi una cosa” disse Alex rivolto allo Spirito “Quando ci siamo uniti, tu mi hai detto che oltre a noi c’erano anche altri Ghost Rider. Ci sono ancora?” “Sì Alex. Altri Ghost Rider si trovano in tutto il mondo. E di sicuro il più famoso è Johnny Blaze” “Johnny Blaze?” “Sì esatto. Lui è stato uno dei primi Ghost Rider ad apparire sulla faccia della Terra” “Come fai a saperlo?” “Semplice. Noi Spiriti della Vendetta comunichiamo fra di noi e grazie ai nostri poteri, possiamo rintracciarci l’un l’altro” “Sembra davvero figo”. Ad un tratto Alex sentì il rombo di una moto. Si voltò di scatto e sbarrò gli occhi vedendo una moto dirigersi a gran velocità verso di lui, lasciando dietro di sé una scia di fuoco. E allora vide che chi guidava… aveva al posto della testa un teschio in fiamme. “Quello… è un altro Ghost Rider!” disse Alex rivolto al suo Spirito “A quanto pare” rispose quest’ultimo sorpreso quanto Alex.  L’altro Rider si fermò dinnanzi ad Alex mentre le sue fiamme si spegnevano. La pelle sul suo volto si riformava mostrando così chi era. Un uomo di almeno trentotto anni dai capelli rossicci e con un po’ di barba sul volto. “Alex Rage giusto?” chiese l’uomo. “Ehm… sì?” rispose Alex. “Piacere. Il mio nome è Johnny Blaze” continuò l’uomo. “Johnny Blaze?!” ripeté incredulo Alex.  “Esatto. E tu sei il nuovo Ghost Rider non è così?” disse Johhny mentre Alex sudava freddo. “Sta dicendo la verità?” chiese mentalmente Alex al suo Spirito. “Sì Alex. È proprio lui: il primo Ghost Rider!”. Alex allora guardò Johnny. Oramai non c’era bisogno di mentire sulla sua identità segreta, quindi disse “Oh… wow… Johnny Blaze… il mio Spirito della Vendetta mi stava giusto parlando di te” si grattò nervosamente la testa. “Ehm… come ha fatto a trovarmi signor Blaze? E perché è qui?” “Beh ti ho trovato grazie al fatto che i vari Spiriti della Vendetta si rintracciano fra di loro, e mi trovo qui… per aiutarti” “Aiutarmi?!” ripeté Alex.

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