Ed eccomi qua.
Dieci anni sono passati da quel giorno. Dieci anni sono passati da quando sono stata adottata.
Passavo le mie giornate a casa; sola o con Erwin a suonare il piano.
Da mozart con la sonata no.11 a Chopin con grande valse brillante.
Da Beethoven con fur elise a Bach con Jesus, Joy offline man's desiring.
In questi anni mi sono sempre più affezionata alla musica classica. A quella tanto dolce e soave musica. Quella musica che mi fa commuovere, sperare e continuare a credere in qualcosa.
Oggi sotto esplicito consiglio di Erwin, oggi frequenterò il primo giorno di scuola. ( Si poiché prima, prendevo lezioni private a casa. 0.0)
La mia nuova scuola, è una scuola speciale. Si concentra soprattutto sulle belle Arti. Chiunque vuole studiare per diventare un artista in generale si iscrive a questa scuola. È la migliore del paese.
<< La tua scuola è strutturata in quattro parti distinte: musica strumentale, coreutica, recitazione ed arte. Tu frequenterai la prima ed la quarta>> disse Erwin guardandomi negli occhi.
<< Ho frequentato pure io quella scuola, se ti diplomi là, il che è molto difficile poiché solo il 15% degli iscritti si diploma,ma so che tu ce la farai, questa scuola ti garantisce il successo . La cosa è garantita.>> continuò.
<< Lo so, è la quinta volta che me lo dici! Ora, per cortesia, mi puoi accompagnare sennò faccio tardi? Da domani andrò a piedi, ma oggi ancora non so la strada.>> dissi mentre facevo gli occhi dolci da cucciolo.
Nessuno resisteva a quegli occhi.
Nessuno, potete contarci, tutti dopo poco cadevano.
Questa era la tecnica vincente, per tutto.
Uscimmo di casa che erano, si e no, le sette e mezza. Arrivammo li alle sette meno un quarto. Quando scensi dalla macchina bianca di Erwin un possente edificio mi si presentò davanti.
Potevi benissimo notare le colonne corinzie, gli archi romani e statue di tipo greco. Era una struttura del periodo classico e neoclassico.
O magari mi sbagliavo ed era di oggi, solo che si sono ispirati al periodo passato greco.
Tutto ciò molto probabile.
Appena varcai la soglia d'entrata capii che mi trovavo in un mondo diverso.
Nell' aria si sentivano Delle dolci melodie di brani completamente diversi, che però uniti non arrivavano sensazioni negative, anzi il contrario.
Con un cenno della testa, avvertii Erwin che mi stavo allontanando, e mi diressi verso quella che posso, chiaramente definire l'ala dedicata alla musica. Vi erano innumerevoli sale prove, tutte insonorizzate ed altre innumerevoli sale non insonorizzate. La scuola dove mi ero iscritta era fantastica. Degna veramente della sua nota.
Per farmi frequentare questa scuola non ho dovuto pagare quattrini su quattrini come immaginate, o come lo ha fatto il 97% degli alunni iscritti qua. Io mi sono guadagnata l'accesso a questa scuola di lusso solo grazie alla mia cara borsa di studio.
Mi ricordo che la presi nel concorso che feci il mese passato. Ero emozionata quella volta. Erwin aveva riposto in me tanta fiducia, ed sapevo che in quella giuria ci fosse un caro amico di Erwin. Prima di esibirmi ricordi mi chiamò a se e mi disse con tono rassicurante e apprensivo, ma nello stesso tempo deciso e severo:
<< Si fiera di essere la mia allieva. Dimostra a tutti quello che sai fare. Mi raccomando non scoraggiarti.>>
Quella frase mi entrò in testa e non ne uscì piu.
Dopo aver fatto un piccolo giro della scuola, e per piccolo intendo solo aver visto il corridoio, ritornai da Erwin, e lo trovai impegnato a discutere con un giovane signore sulla cinquantina.
Cinquantina piena.
<> disse Erwin indicando l'uomo che nel frattempo si era messo alla sua destra. Il suo viso è contornato da molte più rughe rispetto la sua età, è calvo ed ha un' abbronzatura da brasiliano, che se paragoniamo la mia e la sua, sembro un cadavere.
Il suo sguardo mi attenzionò allungo, ed appena ebbe finito, mi allungò la mano ed io la strinsi.
<< Piacere Keith Shadis, ma per te sarò solo Keith, da domani ci vedremo a lezioni, nella classe B16 dalle 9 alle 11. Non accetto ritardi o assenze. >>
<< Richiedo poco, ma quel poco deve esser fatto nel modo più eccellente possibile.>> continuò.
Spazio Autrice:
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