tanti sguardi rubati e poco più

di LunaStortissima
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** lei ***
Capitolo 4: *** lui ***
Capitolo 5: *** lei ***
Capitolo 6: *** lui ***



Capitolo 1
*** 1 ***


la stazione è piena di gente, ma tu e tuo padre spiccate. Avete i capelli biondi, quasi bianchi e quello sguardo da superiori che agli altri risulta cattivo e sgarbato ma che ai miei occhi, sembra la cosa più affascinante del mondo.
Io non sono come voi. Noi non siamo una famiglia ricca. Siamo una famiglia numerosa ricca di affetto reciproco.
So quanto tuo padre tenga alla casata. Essere Serpeverde da generazioni è un onore più unico che raro. Ma in te vedo una luce diversa, una voglia di cambiamento, che forse è quello che vuole pure Draco.
Già, io non ho paura di dire il nome di tuo padre, lui non è cattivo. Lui è Draco Malfoy, un uomo che ha fatto le scelte sbagliate per stare vicino alle persone giuste. La sua famiglia. A non tutti la pensano come me, e io, non l’ho mai detto.
Quando scendiamo per avvicinarci ad Hagrid, tu cammini composto. Si vede che per te il galateo è importante, o forse è solo perché vuoi apparire al meglio.
Io ti osservo sai? Ti guardo di nascosto. Non ti parlo però, non ne ho il coraggio.
In treno ho riflettuto molto sulla mia casata. I toni del rosso e dell’oro non mi appartengono, sono molto più calma e meno imprudente. Il rosso e il giallo nemmeno, non amo la compagnia della gente. Il verde e l’argento la trovo un’accoppiata vincente. Semplice ed elegante, sa amaliarti come il suo simbolo, il serpente. Trovo che il l’argento e il blu si intonino al colore dei miei occhi, anche se non la vedo come una buona motivazione per essere inserita tra quelli intelligenti.
Tu sembri teso. Quando il professor Paciock chiama il tuo nome ti vedo irrigidirti. Ti siedi con naturalezza e aspetti. Poi la voce del logoro cappello da la conferma dei miei pensieri
-corvonero-
E così tu corri verso la tua nuova casa, quella che non sa se applaudire o temerti. Ma a te non importa.
Dopo di te un ragazzo, Zambini, si siede vicino a te. Vi conoscete, senza dubbio, e sembrate pure buoni amici.
Con lo sguardo cerco la mia famiglia, tutti ci stanno guardando e sorridono perché sanno che ci siederemo vicino a loro tra poco. Ma io penso di no. Albus Potter, mio cugino, sembra un griffone. Ama fare scherzi e farsi sentire.
-griffondoro-
Mentre io, invece, preferisco leggere e vivere la mia vita senza troppi problemi
-corvonero-

A.A.
okay eccone una nuova sulla mia coppia preferita *-*. ho pensato molto a quando l'avrei postata. pensavo subito dopo aver finito l'altra ma non ho resistito e quindi boom eccone una nuova. sto usando sempre le stesse parole yeeeeeeeee. anticipo già che non saranno tantissimi capitoli, circa due per anno. e basta bom fine ciao.... fatemi sapere pleaseeee

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Capitolo 2
*** 2 ***


Siete arrivati finalmente. La vostra presenza si fa notare. Si vedono solo teste rosse in giro per la stazione. Le raccomandazioni di mio padre non servono, so badare a me stesso.
Lui mi vorrebbe serpeverde per continuare la tradizione, ma allo stesso tempo vuole che io sia libero.
Ti vedo mentre abbracci tuo fratello, non so come si chiama o se è tuo fratello ma si vede che vi volete molto bene.
Alzi lo sguardo e mi fissi. I nostri occhi si toccano per un nano secondo. So che sembra una cosa da maniaci, ma non riesco a smettere di pensarti o di guardarti.
Sali sul treno. Non spingi come i tuoi cugini e non fai di tutto per farti spazio per sederti. Aspetti con calma. Curioso
Immagino che i grifoni non ti avranno, come non avranno me.
Non andrai neanche dai tassi, sei educata perché non spingi ma non lasci passare nessuno davanti a te.
Il fatto che non proferisci parola può solo farmi intendere che manco le serpi di abbracceranno, e quindi… resta una sola casata. Quella degli intelligenti.
Assomigli molto a tua madre. Forse più del dovuto. Hai i capelli biondo scuro, come lei. Sono spettinati ed elettrici e ti danno un non so che di bello.
Quando siamo vicino ad Hagrid ti osservo. Sei composta, vuoi far vedere quanto puoi essere diversa da quel tuo cugino rumoroso.
Mi chiamano, so che mi stai guardando. Lo fa tutta la sala.
Il cappello mi parla, dice che come serpeverde sarei più che qualificato ma mi piace la conoscenza e quindi i corvonero mi attendono.
Dopo poco anche il mio miglior amico Zambini viene mandato nella mia nuova casata. Sono felice. Ti vedo cercare i tuoi parenti. Albus Severus Potter seguie la sua famiglia ma tu…. Tu no. Tu vieni da me. Anche tu ami la conoscenza.
Se io sono affiancato da Zambini tu sei affiancata da Lysander Scamandro, figlia di Luna Lovegood e fratello gemello di Lorcan che però ha scelto la via degli astuti. Vi conoscete, è chiaro. Sembrate andare molto d’accodo.
Ti guardo ma ho paura di una tua risposta. Ho paura di essere notato mentre ti lancio delle occhiate.
Da adesso in poi saranno sette anni intensi, ne sono consapevole, ma voglio vedere fino in fondo dove questi sguardi nascosi ci porteranno
 
A.A.
metto anche il secondo capitolo in modo da avere un idea chiara fin da subito. e basta non so che dire... ditemi voi

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Capitolo 3
*** lei ***


Non ci parliamo mai. Penso che tu non sappia manco il mio nome. Forse il cognome…. Non è difficile…. Il mio problema è che sono completamente diversa dal resto della famiglia. Non ho i capelli rossi, le lentiggini o quel senso del pericolo che ci distingue. Ho i capelli elettrici, sempre n disordine e la pelle olivastra.

Non parlo molto con i miei familiari, soprattutto qua a scuola, ma sono amica di Lys, ed è praticamente la stessa cosa

A lezione sei sempre attentissimo. Parli poco con Zambini.

Ormai siamo al secondo anno, e non è successo niente. Tutti sorridono tutti salutano e nessuno si interessa particolarmente.

Le voci girano, si dice che molte ti guardano, anche più piccole, soprattutto più grandi. Non hanno torti pure io ti guardo. Solo tu non ti accorgi di niente e di nessuno. Lily dice che secondo lei fai solo finta, stai aspettando il ballo di Natale.

Peccato che al ballo di Natale tu avessi la la febbre alta e fossi in infermeria.

Ogni tanto mi stupisco di come tu riesca ad andare bene a scuola e fare così tanti allenamenti. A differenza di tuo padre sei stato scelto per la bravura, sei un fortissimo portiere anche se quelli del quinto anno molta più esperienza e pratica. Siamo secondi in classifica, primi ci sono i tassi perché hanno vinto una partita a tavolino perché la squadra avversaria è stata male per una settimana.

Più ti guardo e più pens che siamo simili. Tutti e due con famiglie famose che vorrebbero vederci brillare o al centro dell’attenzione con battibecchi strani (ammettiamolo mio padre e tuo padre non aspettano altro che una scusa per mettersi le mani addosso) ma noi preferiamo stare nell’ombra, forse più io di te.

Nelle materie teoriche riesco a batterti ma in quelle pratiche sono una frana. A pozioni ogni volta metto un qualcosa in più. I miei voti restano alti ma mai quanto i tuoi.

Ti ammiro per il tuo spirito di osservazione. Quando sta per esplodere un calderone ci avvisi sempre in tempo. Per questo stai in fondo all’aula, per vedere tutti e non farti vedere da nessuno.

Domani c’è la prima prova di difesa contro le arti oscure, la prima prova che verrà valutata per i g.u.f.o. e per i m.a.g.o., punti extra che non fanno mai male. E io ti batterò.

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Capitolo 4
*** lui ***


siamo a maggio e ancora mi ostino a cercarti. l’anno scorso pensavo fosse una cosa normale, come se osservare quella che dovrebbe essere la mia arci-nemica fosse un hobby e un passatempo. Ora sta diventando un’abitudine. So tutto di te: a che ora e cosa mangi, i tuoi orari in biblioteca, le tue lezioni di ripetizioni a tuo cugino Albus perché è una scarpa in tutto. l’unica cosa che non so è cosa pensi di me.

Una volta ti ho beccata mentre mi fissavi, sei diventata rossa e hai iniziato a guardare il libro come se le foto dei più grandi presidi della scuola fosse l’argomento più interessante dell’anno.

I miei voti sono uguali ai tuoi ma di materie diverse. In pozioni fai sempre pasticci un po’ come me a babbanologia. Odio questa materia ma è ancora obbligatoria. Nonno Lucius dice che è inutile, io e papà diciamo che è solo noiosa.

Non capisco come tu faccia a stare così tante ore sui libri. Se non studi leggi romanzi e se non leggi romanzi studi. Volevo invitarti al ballo di Natale sai? Avevo trovato il coraggio ma l’influenza non mi ha fatto muore un dito per giorni. Ho saputo che neanche tu ci sei andata perché nessuno ti ha invitato.

Mi spiace, mi spiace davvero tanto perché io ti volevo vedere sorridere. Lo sfai poco e quando lo fai è perché qualcuno si congratula con te ed è un sorriso finto e tirato. Io voglio vedere il vero sorriso di Rose Weasley ecco perché ti osservo sempre. Però non ho il coraggio o la puzza sotto il naso delle altre casate. In questi casi mi sento molto tassorosso sai? Essere impedito, essere timido e fragile, poi però mi ricordo che molti miei amici sono tassi e non sono per niente impediti anzi, molti anno ma molto da insegnarmi. Ecco perché sono entrato nella squadra, per fare più conoscenze e prendere più coraggio per palarti. Lo faccio per te.

Non credo sia una fissa la mia, non credo sia una cosa passeggera, io credo di amarti e lo credo davvero

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Capitolo 5
*** lei ***


Terzo anno.

In quest’estate sono stata dai miei zii in Romania. È tutto diverso. Le persone, gli animali, le tradizioni… è semplicemente bellissimo! Ho passato tutto il mio tempo a vedere musei, castelli e qualsiasi altre cose interessanti per noi corvonero. Volevo scriverti ma dal momento che non ci parliamo la trovo molto ridicola come cosa. Ho saputo che tu hai visitato l’Italia magica.

Ho intenzione di parlarti. Si lo farò. Dopotutto i miei genitori erano coraggiosi no?

Ti saluterò o ti chiederò i compiti… magari ti chiedo se vuoi venire al ballo con me… no forse così è troppo.

Lys dice che sto peggiorando. Non lo ascolto molte volte. Pensa che mi faccia di qualche droga babbana che sta girando anche da noi. La verità è che ti guardo.

Sai chi ha notato le mie attenzioni verso di te? Quella talpa di Lily. Lei che non vede la piuma quando ce l’ha in mano, ma ha notato la mia distrazione. È piccola e al primo anno, ma mi ricatta già!

quest’estate ho letto un libro di pozioni. Perché? Perché mi annoiavo ed ero in casa da sola. Due ore e mi sono letta tutti e dieci i libri.

Spero di riuscire a scambiare due parole con te, anche solo un “mi presti la piuma” “ho finito l’inchiostro non è che per caso ne hai un po’?”

vedo che il tuo amico è molto abbronzato, mentre tu sei rimasto color latte, insolito dopo l’estate calda che c’è stata.

A gennaio verrà detto chi avrà vinto la borsa di studio, se non sarò io spero sia tu.

Ti sei alzato, forse, ma sei rimasto uguale. Anche la voce è cambiata sembri più grane adesso

non so magari a giugno scopro qualcosa su di te e ci scriveremo tutta l’estate… o forse è solo il sogno di sta notte che non mi lascia tranquilla. Eravamo noi due in una casa a raccontare la nostra vita a dei bambini stra curiosi. Era bellissimo

 

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Capitolo 6
*** lui ***


le vacanze in Italia sono state magiche. Ti ho preso una cosa ma non so se te la darò, non ancora almeno. Mi sono alzato e la mia voce è cambiata. Forse lo vedono e lo sentono gli altri ma io no, io sono sempre lo stesso Scorpius che ama guardarti mentre studi in biblioteca.

La borsa di studio l’abbiamo vinta entrambi, è la mia buona occasione per congratularmi con te, ma tu sei sempre con quel ragazzo Lysandro e io non oso avvicinarmi.

Vorrei parlarti, solo per dirti che mi piacerebbe studiare con te, perché alla fine è vero voglio solo passare del tempo con te senza nascondermi mentre ti osservo, voglio poterti guardare negli occhi e vedere se è reale quello che sento nello stomaco.

Stai cambiando, sei più alta e inizi a mostrare delle forme, delle forme a mio parere già bellissime ma so che non si fermeranno qui, dopotutto siamo solo al terzo anno, piangerei se mi trovassi a 18 anni ad essere alto come lo sono ora.

Sai quando si dice che il tempo passa in fretta? Beh io volevo parlarti. Guardarti e ascoltarti quest’anno ma sono sul vagone di ritorno pronto a tornare a casa e a sopportare il caldo estate che tanto odio e che tu tanto ami.

Siamo opposti,

opposti inseparabili,

inseparabili a tal punto da non usare le parole,

parole inutili ma che prima o poi acquisteranno un senso,

come ad una melodia fatata quando aggiungi la voce di una sirena


 

quarto anno

questo è l’anno in cui tuo zio ha affrontato una sfida difficilissima: il ballo del ceppo.

Non scherzo. Da quando ho memoria ho sempre odiato ballare balli lenti e calcolati e lui è stato obbligato ad aprire le danze, davanti a tutti.

Voglio vederti sorridere quest’anno, sorridere per me. Ecco cosa voglio, ecco qual’è il mio desiderio.



A.A.
è breve, molto breve me ne rendo conto ma ho delle idee (almeno per ora e per me) bellissime per i prossimi capitoli

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