Spin the bottle

di pampa98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Spin the bottle ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Spin the bottle ***


Per rafforzare l’alleanza tra Shadowhunters e Nascosti, Alec e Magnus avevano invitato i loro amici a casa dello stregone, per passare una serata tutti insieme. Nonostante le iniziali lamentele, alla fine si erano presentati quasi tutti, eccetto Luke e Meliorn i quali avevano detto di avere degli impegni importanti. Anche Raphael aveva provato a rifilare la stessa scusa, ma Magnus non aveva voluto sentire storie da parte sua. Gli aveva detto che gli doveva moltissimi favori e che poteva cominciare a ripagarlo presentandosi più spesso alle sue serate. Non era molto giusto, ma il vampiro era stato costretto a cedere. Così lui, Simon, Isabelle, Jace e Clary si erano ritrovati sotto il portone della casa di Magnus, aspettandosi di trovare una grande festa al suo interno.

Alec andò ad aprire loro e tutti si sorpresero nel vedere che indossava semplicemente una maglietta rossa e dei pantaloni grigi della tuta.

-Prego, accomodatevi.- li accolse il giovane con un sorriso.

-E la festa?- chiese Jace, notando che nell’appartamento non c’era niente di diverso dal solito.

-Eccola. Siamo tutti noi la festa.- disse Magnus, spuntando dal terrazzo con un Martini in mano. –Prego, servitevi.-

Fece comparire sei drink a mezz’aria e i presenti si affrettarono a prenderli, temendo che potessero cadere da un momento all’altro. Lo stregone invitò tutti a sedersi e loro obbedirono. Restarono in silenzio per qualche minuto, ognuno intento a sorseggiare il proprio drink, poi Magnus fece sparire i bicchieri, portando invece una bottiglia vuota. Quando la posizionò sul pavimento in mezzo a loro, fu chiaro a tutti che cosa volesse fare.

-Scherzi vero?- chiese Raphael.

-Io mi tiro indietro subito.- aggiunse Jace.

-Nessuno si tira indietro, caro Jace. E’ solo un modo per migliorare i nostri rapporti, tutto qui. Allora, conoscete tutti le regole, vero? Perfetto, comincio io.-

Senza aspettare la risposta di nessuno fece girare la bottiglia con uno schiocco di dita.

-Do un abbraccio a…-

Il collo della bottiglia puntò Clary, perciò, sebbene la ragazza non avesse troppa voglia di giocare, si alzò e si fece abbracciare da Magnus. Il gioco proseguì per diversi minuti, finché non toccò a Simon, il quale aveva appena ricevuto una pacca da Jace. Sì, lo Shadowhunter non aveva avuto molta inventiva. Finora avevano tutti scelto azioni banali, pertanto Simon decise che avrebbe portato un po' di brio in quel gioco.

-Do un bacio a…-

La bottiglia cominciò a girare e Simon si rese conto solo in quel momento che non sarebbe stato molto felice di dare un bacio a tutti lì dentro. A Jace non l’avrebbe certo dato e tantomeno a…

-Posso esimermi dal farlo, vero?- chiese Raphael. La bottiglia si era fermato proprio su di lui. Raphael era l’altra persona che Simon non avrebbe voluto baciare.

Perché non impari a pensare prima di agire?

-Be, se non vuole farlo, non posso obbligarlo. La rigiriamo…-

-No.- disse Magnus –Non si rigira niente. Adesso voi due vi baciate, è il gioco.-

-Ma…- provarono a protestare entrambi, ma di nuovo Magnus li zittì.

-Con questo ti sto ripagando almeno dieci favori.- gli disse Raphael, alzandosi in piedi.

Simon sbuffò e lo imitò. Se l’era cercata e ora doveva pagarne le conseguenze. Fece un passo verso Raphael, incerto sul da farsi. Si sentiva estremamente a disagio in quella situazione. Il vampiro alzò gli occhi al cielo, poi prese Simon per la felpa e lo attirò a sé. Il Diurno si irrigidì un momento, prima di abituarsi alle labbra di Raphael e ricambiare il bacio. Le sue labbra erano morbide e Raphael baciava davvero bene. Inclinò la testa di lato, posandogli le mani sulle spalle, mentre il vampiro gli circondava la vita con le braccia e lo attirava ancora di più a sé. Non si resero conto del tempo che passava finché Jace non tossì, nel tentativo di riportarli alla realtà.
Si staccarono dal bacio e Simon premette la sua fronte su quella di Raphael. Fu solo un istante, perché entrambi si resero conto di ciò che era appena successo. Non era stato un tocco schifato come avevano immaginato, si erano baciati sul serio. Tornarono in fretta ai loro posti e Raphael fulminò Magnus per avvisarlo di non osare commentare ciò che era appena successo.

Il resto della serata passò piuttosto in fretta e in armonia. Poche ore prima dell’alba, i ragazzi cominciarono a rincasare. Alec sarebbe rimasto a dormire da Magnus e, insieme a lui, salutò tutti i loro amici mentre uscivano.

-Ah, Raphael.- lo chiamò Magnus, prima che sparisse oltre il corridoio. –Sono contento che tu sia venuto.-

Raphael abbozzò un sorriso. –Figurati. Mi aspettavo di peggio comunque.-

Magnus rise, poi aggiunse. –Tu e Simon sareste una bella coppia. Ciao!- e chiuse la porta prima che il vampiro potesse inveire contro di lui.
 

 
 
 
Angolo Autrice
Mi è venuta l’idea per questa storia grazie ad un prompt che ho trovato su Internet. Non è un granché, ma avevo voglia di scrivere un bacio Saphael, mi serviva solo la situation XD Spero che comunque vi sia piaciuta e se volete farmi sapere cosa ne pensate, ne sarei molto felice ^^ Ciao, ciao!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Raphael non tornó subito al DuMort. Era una bella nottata e aveva voglia di passeggiare per le strade illuminate di New York. Si fermó sul ponte di Brooklyn e si appoggió al parapetto, lasciando che la brezza notturna gli accarezzasse il volto. Chiuse gli occhi e inspirò. Era una cosa che non faceva da molto tempo ormai. Dopo essersi trasformato, tendeva a respirare ogni tanto, non essendosi ancora abituato a non doverlo più fare e aveva ripreso quell'abitudine di recente. Più precisamente da quando Simon era entrato nella sua non-vita. All'improvviso si ritrovó a ripensare a ciò che era accaduto poco prima da Magnus, a quel bacio che si erano dovuto dare e che aveva smosso in lui qualcosa che non credeva di provare. Specie per un neonato, nerd, stupido che non avva fatto altro che causargli guai da quando era arrivato. Raphael non era mai stato interessato ad una relazione, nessuno aveva mai farò breccia nel suo cuore. Almeno fino a quel momento.
Aveva fatto di tutto per negarlo, per non sentirlo, ma ormai non poteva più ignorare quella vicina dentro di se che gli ripeteva che lui provava qualcosa per Simon. Non se ne capacitava, lui e Simon erano così diversi e apparentemente così incompatibili che non capiva come avesse potuto innamorarsi di lui. A quanto pare era vero che 'gli opposti si attraggono'. 
Rimase a fissare il fiume per qualche altro minuto, prima di dirigersi verso il Jade Wolf.

Simon si era messo subito a letto. Era stanco e agitato e voleva solo dormire e dimenticare cos'era successo. Per tutta la serata aveva finto che quel bacio non ci fosse stato e che non avesse significato niente. Dopotutto perché avrebbe dovuto? Lui amava Clary. La amava da sempre e nessun altro avrebbe potuto prendere il suo posto nel suo cuore. Gli era piaciuto baciare Raphael, questo era vero. Ma in fondo non era la prima persona che aveva baciato in vita sua. Nonostante il suo amore per Clary, aveva avuto alcune relazioni e ed era stato bene con tutti i partner che aveva avuto. Pertanto si disse che non c'era niente di strano se gli si stringeva lo stomaco ogni volta che pensava a Raphael e che lo sarebbe piaciuto rivivere quel momento per l'eternità. Lo aveva già pensato prima di lui. Al momento non riusciva a ricordarlo, ma doveva essere così. Perché pensare di provare dei sentimenti sinceri per il vampiro era stupido e impossibile. E potenzialmente mortale per lui, dato che a Raphael non era sicuramente piaciuto quel bacio e che la sola idea che Simon potesse essersi affezionato a lui lo avrebbe fatto inorridire e infuriare.
Si rigiró nella scomoda canoa, sforzandosi di dormire, ma invano. Mancavano ancora un paio di ore all'alba, perciò decise di uscire a fare una passeggiata in riva al mare, sperando di riuscire ad allontanare Raphael dalla sua mente. Ciò però non poteva accadere se ti ritrovavi l'oggetto dei tuoi pensieri proprio di fronte a te. 
Fece un salto quando, aprendo il portone, si trovó davanti Raphael. Il vampiro alzó gli occhi al cielo.
-Esiste un modo in cui posso arrivare senza spaventarti?-
-Beh... Scusa, questo va bene. Credevo fossi tornato al DuMort o stessi svolgendo compiti da vampiro leader.-
-E invece sono qui.- rispose sbrigativamente -Mi fai entrare o devo stare sulla porta tutto il tempo?-
Simon si fece da parte per lasciarlo passare. Non capiva cosa ci facesse Raphael lì, così glielo domandó.
-Posso fare qualcosa per te?- 
Raphael sembro ignorarlo in un primo momento, intento a osservare ogni centimetro di quel posto.
-Ti trovi bene qui?- chiese infine.
Simon fu sorpreso dalla domanda, ma rispose comunque.
-Sì. Insomma, a parte il fatto che nelle canoe si dorme malissimo e che sono solo tutto il giorno e che è solo grazie a Luke se i lupi non mi hanno ancora sbranato, direi piuttosto bene.-
Raphael annuì.
-Ti manca mai il DuMort?-
-Cosa?- chiese Simon incredulo. Non riusciva a capire dove il vampiro volesse andare a parare.
-Niente, lascia stare.- disse infine e si diresse verso la porta.
Simon rimase per un attimo interdetto, poi lo seguì e lo afferró per un braccio.
-Raphael, che succede?- 
Il vampiro non lo aveva mai guardato in faccia da quando era entrato e continuó a dargli le spalle. Non sapeva nemmeno lui cosa stess succedendo, ma si era reso conto che non era bravo con i giro di parole, perciò andò dritto al punto.
-Voglio che tu torni al DuMort. Hai aiutato a imprigionare Camille, pertanto sei perdonato e puoi tornare a vivere con noi.-
Simon sgranó gli occhi. Sul serio voleva che tornasse da loro?
-Perchè?- chiese.
-Perché sì.- rispose lui, voltandosi a guardarlo -Qui non ti trovi nemmeno troppo bene, no? Al DuMort avresti un letto vero, non saresti solo e nessun lupo cercherebbe di farti fuori.-
Simon non sapeva cosa rispondere. A una parte di lui, quella che non era ancora pronto ad accettare, mancava quel luogo. Aveva fatto amicizia con alcuni vampiri e poi, per quanto avesse difficoltà ad ammetterlo, gli mancava Raphael. Ma adesso più che mai paura a tornare al DuMort, in quanto temeva che le cose con Raphael non sarebbero potute tornare come prima e nemmeno migliorare. Sapeva però che avrebbero dovuto affrontare l'argomento 'bacio', per quanto fastidioso potesse essere. Perciò si fece coraggio e disse:
-Non mi dispiacerebbe tornare, è vero. Ma prima devo sapere una cosa... Raphael, quello che è successo prima significa qualcosa?-
Raphael aveva sperato di non ricevere una simile domanda, soprattutto perché non aveva una risposta. Decise di restare sul vago.
-Era solo un gioco, no?-
Simon annuì. -Sì, solo... Poteva essere... Insomma io ho sentito qualcosa... Di strano, ecco, non so...-
All'improvviso sentì le labbra di Raphael sulle sue per la seconda volta nel giro di una notte. Questa volta fu davvero un semplice tocco, perché Raphael si ritrasse subito, senza però togliere la mano dalla nuca di Simon.
-Possiamo non parlarne adesso? Non so che risposta darti, oltre al fatto che da quel momento sento di volerti avere sempre con me.-
Disse Raphael. Simon gli circondó la vita con le braccia e appoggió la tesa sulla sua spalla. Il vampiro non si aspettava quell'abbraccio, ma non esitó a ricambiare la stretta. 
Non sapevano ancora cosa fosse, non sapevano se sarebbe sbocciato davvero l'amore tra di loro, ma avevano l'eternità per scoprirlo. Per il momento bastava loro stare insieme.

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