L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce

di Xemnasnobody
(/viewuser.php?uid=1029788)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mondo secondo Reilya ***
Capitolo 2: *** Approfondimento ***
Capitolo 3: *** l'unione ***
Capitolo 4: *** La luce nell'oscurità ***
Capitolo 5: *** apprendimento ***
Capitolo 6: *** amore oscuro ***
Capitolo 7: *** tensione ***
Capitolo 8: *** La guerra dei keyblade ***



Capitolo 1
*** Il mondo secondo Reilya ***


L'anima "nera" che nell'oscurità trovò la luce
"E' una storia molto personale, quindi alcuni eventi potrebbero cambiare rispetto alla trama originale di Kingdom Hearts".
capitolo: Il mondo secondo Reilya
Il mondo... così perfetto e gioioso, tutti erano felici e sorridenti come la mattina di natale. 
I bambini giocavano insieme ogni giorno sulle spiagge dorate della città, calde come il fuoco più ardente e belle come il sole. 
Le persone non litigavano mai, tutti aiutavano tutti e nessuno era mai lasciato in disparte, e non c'era alcuna traccia di oscurità. 
Tutta questa questa luce era bella, sembrava quasi un sogno... eppure, quella luce priva di oscurità era essa stessa l'oscurità. 
Reilya si accorse che il mondo andava avanti con uno schema specifico: Ogni persona strana che sembrasse avere qualcosa di losco veniva controllata per bene, e se fosse provenuta da un posto "oscuro" andava eliminata senza esitazione. 
Tuttavia, non è giusto giudicare le persone solo dall'oscurità o dalle apparenze. 
La gente credeva davvero di poter eliminare il male e di trovare l'equilibrio perfetto nel mondo eliminando l'oscurità, vitale per creare la luce. Reilya pensò questo. 
Secondo lei quella luce era preziosa e il disequilibrio totale tra luce e oscurità avrebbe generato in automatico l'oscurità, e la troppa presenza di luce la rende sensibile al male. 
Reilya vide il mondo disiquilibrato e presto sarebbe arrivata l'oscurità a regnare. Reilya aveva i capelli dorati con sfumature tendenti al rosso, sempre legati con un bel fiocco di seta, morbido come il cotone più pregiato. 
Aveva gli occhi color verde smeraldo che luccicavano ogni volta che la si guardava attentamente negli occhi, e aveva un sorriso bello come il respiro della primavera. 
Era una ragazza per bene, la classica "figlia di papà".
 Trattata come una principessa e con una famiglia ricca,  non le mancava mai nulla. Ragazza felice, eh? questo è quello che pensavano tutti. 
Eppure, mancava qualcosa in lei, qualcosa che avrebbe potuto cambiarla per sempre, ma neppure lei sapeva cosa fosse. Sin da quando era piccola, Reilya ha sempre avuto un modo particolare e diverso dagli altri di vedere le cose. 
Era sempre stata da sola e ha avuto pochi amici buoni, non amava il suo mondo e voleva vederne altri per trovare il suo posto. 
Reilya andava sempre in giro a cercare "indizi" o posti nuovi pensando di trovare qualcosa di nuovo. 
Non vide cambiar nulla per anni e continuava la sua vita da commerciante.
 Così, stanca della monotonia giornaliera e del suo lavoro, iniziò a frequentare diverse accademie sulla scienza per studiare attentamente la luce e l'oscurità e scoprire le origini del mondo e di cosa fosse "Kingdom Hearts". 
Gli anni passarono, la sua conoscenza crebbe a dismisura e Reilya non vide cambiare nulla, finchè un giorno, in preda dalla curiosità, si addentrò nelle segrete, superando guardie e scendendo per venti piani dell'accademia e in una stanza trovò "il libro delle profezie", un libro che poteva prevedere il futuro. Reilya lo lesse e venne a conoscenza degli heartless, dell'oscurità imminente e di una grande guerra. 
Reilya lasciò la stanza scioccata dopo la lettura del libro ma anche affascinata da questa "oscurità", così decise di imparare ad usare il keyblade e di impedire che la guerra arrivasse, ma come? un giorno Reilya, pensierosa, si addentrò verso la spiaggia, attraversando la foresta, ai confini del mondo e notò uno strano particolare: vide arrivare un'ombra da lontano, Reilya fece un espressione alquanto sorpresa ed era pronta a combattere. 
Così provò ad addentrarsi ancora di più verso quella luce nera-violacea e poi, presa dallo stupore, gemette e fece un piccolo salto indietro e rimase in alllerta, senza armi con cui difendersi. 
L'ombra si avvicinò e divenne una persona. 
Reilya cambiò subito espressione: da tesa e inquieta, divenne subito sconcertata e impaurita, aprì gli occhi fino a spalancarli e guardò con molta attenzione la persona che le apparve davanti: era un ragazzo giovane, vestito in modo strano: aveva un lungo mantello nero, come quello dei cavalieri più valorosi, accompagnato da una veste bianca con bottoni neri, stretta al corpo con due cinture nere, e dei pantaloncini neri, aderenti e molto comodi, accompagnati da degli stivali lunghi e neri. 
Reilya capì che il ragazzo non era del suo stesso mondo, ma non disse nulla. 
Poi diede un'occhiata più accurata al viso del ragazzo e rimase ancora più sorpresa: Il ragazzo aveva i capelli argentati come le ali di un angelo, lisci come la seta e tirati indietro sulla schiena, con due ciocche davanti al viso. 
Aveva gli occhi giallo ocra, splendenti come il quarzo citrino e intensi come il tramonto più caldo. 
La pelle era abbronzata, come quella di una persona che vive nel mare più caldo e più soleggiato dell'universo. 
Reilya era completamente senza parole.
I suoi occhi non si muovevano di una virgola,  e la bocca rimase aperta dallo stupore. 
Un po' impacciata, continuò ad osservare attentamente il forestiero. 
Lui guardava Reilya in modo freddo ma allo stesso tempo incuriosito, e le chiese: << tu chi sei? vuoi uccidermi? >> con un tono freddo e nervoso, come se avesse paura di essere attaccato. 
Reilya, un po' impacciata, rispose << No, non voglio uccidervi... s-sono...Reilya, e tu...chi sei? >>  
<>.
 Xehanort fece due passi in avanti e si fermò. 
Poi si voltò verso Reilya e fece un mezzo sorriso, come se avesse capito che è una ragazza buona, e si rivoltò alle sue spalle continuando la sua misteriosa camminata. 
Reilya era ancora scioccata dall'accaduto e rimase in silezio per qualche secondo, poi si mise a urlare <> Xehanort si fermò e si voltò lentamente verso Reilya e la guardò attentamente negli occhi, poi pose lo sguardo verso il basso e iniziò a parlare a bassa voce << Da un posto lontano da qui. >>
 poi fece un sospiro e continuò a parlare: << Tu mi sembri una ragazza per bene, ma non devi dire a nessun altro che vengo da un altro mondo o mi elimineranno per sempre.>> Reilya fece un'espressione alqaunto preoccupata e timorosa e poi fece un accenno con la testa e rimase in silezio. 
Xehanort la guardò preoccupato e le diede lun pugnale, e disse a Reylia << Prendi questo, per difenderti.>> Il
 pugnale era davvero affilato, aveva delle  decorazioni fuori dal comune. 
Reilya prese il pugnale con due mani e lo osservò stupita. 
Reilya mentre lo guardava camminare avanti per la foresta, rimase inerte e pensò solamente a quanto quel ragazzo fosse diverso dagli altri abitanti della sua città. 
Non volendo disturbarlo, e visto che era già sera, Reilya tornò a casa e si addormentò pensando a quello strano incontro. 
Chi poteva mai essere? 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Approfondimento ***


L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 2: Approfondimento 

Era mattina ad Auropoli e Reilya si svegliò di colpo, come se avesse fatto un brutto sogno. 
La prima cosa che le venne in mente era "Xehanort", il ragazzo che ha conosciuto ieri ai confini del mondo. 
Si strofinò gli occhi e si diede un piccolo colpo sulla testa per svegliarsi. 
Alla fine decise di alzarsi e di andare a fare colazione, e che colazione! Auropoli era ricca di ortaggi e piena di grandi risorse, a nessuno mancava mai nulla. 
La colazione preferita di Reilya erano le frittelle della passione, piatto tipico del posto. 
Reilya mangiava golosamente la sua colazione e la sua mente era soffocata dal pensiero di quel forestiero e di tutto quello che le disse riguardo al mondo esterno. 
Reilya prese il pugnale che le diede Xehanorth e lo osservò molto accuratamente, riguardando per bene le incisioni sulla lama del pugnale e le decorazioni sul manico. 
« forse nell'accademia qualcosa »  pensò Reilya, fissando il pugnale. 
Reilya si vestì e si mise il suo solito outfit color azzurro cielo e leggero come un velo di seta che la rendeva una principessa. Reylia si mise in moto verso l'accademia camminando con passo accelerato, come se avesse fretta di andarci. Entrò nell'accademia e si rivolese a uno degli addetti:
 « Mi scusi, signore. Ieri ho trovato questo pugnale e ho notato delle strane incisioni, vorrei che mi potesse dire che cosa sono e da dove vengono. » 
 « certamente »  rispose freddamente l'addetto dell'accademia, andando poi verso una macchina ad analizzare il pugnale. 
Reilya intanto si sedette su una sedia comoda, fatta in legno e con sedile fatto in cotone rosa, ( un materiale molto utilizzato dalla gente di Auropoli), che rendeva il sedile della sedia più che comodo.
Nel frattempo, Reilya pensò ancora all'accaduto e continuò a domandarsi il perchè Xehanort le avesse regalato quel pugnale insolito. 
Passarono parecchi minuti prima che Reilya avesse notizie dell'analisi del pugnale e ad un certo punto sentì l'addetto che la chiamava: 
« signorina, abbiamo finito con le analisi. »
 Reilya si scosse per un attimo, quasi spaventata, e disse molto con tono impacciato  « a-arrivo »
« mi dica tutto » disse Reilya con tono speranzoso, come se non aspettasse altro. 
« Le incisioni che sono disegnate sulla lama sono di un altro mondo, un mondo abbastanza distante da qui. Un mondo antico, oserei dire. E vista l'antichità delle decorazioni sul manico direi che il mondo si trova a nordest da qui.» raccontò l'addetto con tono un po' inquieto. 
« A nordest... » disse Reilya a bassa voce, come se pensasse. 
« Stia attenta al mondo esterno, se pensa di poter scoprire qualcosa si sbaglia altamente. Tutti coloro che hanno provato a cercare indizi non sono più rimasti gli stessi, hanno avuto a che fare con l'oscurità e non si sa più dove sono andati a finire.»  disse l'addetto, provando ad avvertire Reilya di ciò che sarebbe potuto accaderle.
Reilya pensò attentamente a quelle parole e cominciò ad avere paura ma ad essere incuriosita allo stesso tempo.
 « Grazie mille per le preziose informazioni, signore»  disse Reilya facendosi restituire il suo pugnale dall'addetto.
Reilya uscì dall'accademia con il suo pugnale ancora più inquieta di prima e decise di andare a comprare una mappa, provando a raggiungere il mondo nominato dall'addetto dell'accademia. 
Reilya cominciò a dirigersi verso la piazza della fontana e trovò la solita situazione pacifica: i bambini erano allegri come sempre e tutti passeggiavano per la città felici. 
Trovato il negozio di mappe, Reilya aprì la porta e trovò parecchia gente che parlava tra loro e molti altri in fila per comprare mappe, bussole o tutto ciò che sarebbe servito per un bel viaggio. 
Reilya si mise in fila aspettando pazientemente il suo turno e si sentì osservata dalle persone, sentendosi a disagio. 
Arrivato il suo turno, Reilya si fece avanti e iniziò subito a parlare: 
« Vorrei una mappa del mondo esterno, per favore. »
La venditrice di mappe la guardò perplessa per qualche secondo e le chiese  « perchè è interessata al mondo esterno, signorina? »
« Devo andare a trovare dei parenti lontani » rispose Reilya.
La venditrice di mappe la guardò con sguardo incerto e si voltò dicendo  « certo, certo. Capisco.». con tono poco convinto. 
Subito dopo, consegnò la mappa a Reilya e le disse « Ecco a lei, signorina e buon viaggio! » sorridendole.
« Grazie »  rispose Reilya. 
Reilya uscì dal negozio e senza farsi notare  tornò verso la foresta, nei confini del mondo. 
Tornò nel luogo in cui era stata il giorno prima e provò ad andare oltre la foresta. 
Reilya camminava inquieta e teneva sempre in mano la mappa con sè e non smise mai di guardarla. 
A volte tirava fuori il pugnale per paura di dover combattere contro qualcosa, ma non c'era nessuno.
Camminò per parecchio tempo, passarono parecchie ore e Reilya non si era ancora fermata  per una pausa o per mangiare.
 Ad un certo punto si ritrovò fuori da Auropoli. 
Camminò così tanto che si ritrovò in un villaggio strano: Era un villaggio sul mare: Le case erano fatte in legno con dei tetti rossi e per il villaggio si vedevano passare parecchi animali, tra cui i cani. 
Era un villaggio tranquillo e la stradina principale portava su un isola, che isola poteva mai essere? Reilya era stupefatta dall'atmosfera che il villaggio aveva, così decise di fermarsi a mangiare qualcosa. 
Reilya andò verso il bancone e si rivolse alla barista, e le chiese « Mi scusi, dove siamo? »
 « Siamo nel villaggio delle isole del destino, sbaglio o non sei di qui?» rispose la barista 
« No, sono qui per trovare dei parenti lontani» Rispose Reilya, e continuò:  « Cosa avete da mangiaere? »
« Abbiamo di tutto! Dai tagliolini al sale verde alle bistecche di Behemoth glassate al miele.»
« Credo che prenderò tutto quello che mi ha appena descritto. »
«Perfetto, si accomodi pure. Sarò subito da lei » disse la barista gentile a Reilya.
Reilya si accomodò e impaziente aspettava che tutto fosse pronto. 
Nel frattempo, Reilya diede un'occhiata al panorama e vide un'isola con una bellissima spiaggia pulita e dorata, circondata da palme e notò una casa di legno. 
Reilya aveva deciso che sarebbe andata lì dopo aver mangiato. 
« Ecco a lei » disse la barista mentre pone sulla tavola i piatti che Reilya aveva ordinato. 
Reilya mangiò molto volentieri i suoi piatti e intanto osservò ancora l'isola che si vedeva in lontananza. Che cosa poteva mai esserci?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** l'unione ***


L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 3: l'unione
Reilya aveva appena finito di cenare ed era stanca, così decise di trovare l'albergo più vicino e andare a dormire. 
Reilya si alzò dalla sedia e incominciò a cercare un albergo, camminando parecchio tempo nelle strade del villaggio.
 Il villaggio era ancora affollato da molta gente, quindi se avesse avuto bisogno di aiuto non avrebbe avuto problemi a chiedere a qualche abitante del villaggio delle indicazioni. 
Dopo mezz'ora circa di camminata, Reilya si trovò nel posto più deserto del villaggio e trovò finalmente un albergo: "Il rifugio del viandante". 
Reilya disse fra se e se  << Direi perfetto per me >> e si incamminò verso l'albergo. 
Entrata nel rifugio del viandante, Reilya si rivolse subito al direttore dell'albergo con un tono freddo e deciso: << Buonasera, una camera singola, grazie << Certamente, sono 200 munny. >> rispose il direttore dell'albergo.
<< Ecco a lei. >> ribattè Reilya, tirando fuori i 200 munny.
<< Prego, mi segua >> Disse il direttore a Reilya mentre camminava verso le scale dell'albergo. 
Il direttore accompagnò Reilya fino all'ultima stanza a est del piano superiore. 
<< Ecco a lei. >> Disse il direttore a Reilya sorridendole e allontanandosi.
Reilya entrò nella stanza; era così stanca che si buttò subito nel letto e si addormentò subito. 
Alle 8:00 del mattino seguente, Reilya si alzò decisa, uscendo di fretta dall'albergo. Decise di incamminarsi verso le isole del destino. 
Corse per molto il tempo fino a quando non trovò la strada che portava verso l'isola. A quel punto Reilya iniziò a camminare lentamente e rimase inquieta per tutto il tragitto. 
Reilya mise finalmente piede sull'isola e iniziò ad ispezionare attentamente ogni angolo dell'isola fino ad arrivare alla baia. 
Notò qualcosa di particolarmente strano nella baia, come un atmosfera particolarmente strana e famigliare. 
Reilya diede ancora un'altra occhiata e trovò un piccolo passaggio nella roccia, era una piccola grotta.
Reilya decise di entrare per vedere che cosa nascondesse e non vide nulla se non pagine strappate, le stesse pagine del libro delle profezie dell'accademia.
Reilya era alquanto sorpresa e confusa, così decise di uscire dalla caverna. 
Uscendo dalla grotta vide lo stesso ragazzo che ha incontrato nella foresta, Xehanort. 
Reilya non sapeva cosa fare, era terrorizzata e imbarazzata, così decise di far finta di niente e di camminare normalmente ma non ci riuscì.
<< Guarda chi si vede! >> disse Xehanort con tono spiritoso verso Reilya
Reilya rimase inerte e le sue guance divennero rosse come due pomodori e riuscì solamente a dire: << Nulla, ero in esplorazione. Non sapevo che saresti passato da queste parti >> Xehanort la guardò per qualche secondo e alla fine non riuscì a trattenere un sorriso e le rispose << Capisco. >> e se ne andò
Reilya cambiò subito espressione e urlò << Aspetta! >> 
Xehanort si fermò dal momento che Reilya gli prese la mano. 
Poi Reilya continuò con tono deciso  << Chi sei davvero? qual'è il tuo mondo? che intenzioni hai? e perchè quelle pagine nella grotta? devo saperlo! So che ci sarà una grande guerra e l'oscurità regnerà su questo mondo, voglio sapere perchè >> 
<< E tu pensi che io possa sapere il perchè delle azioni future? ho preso io quelle pagine, da uno dei libri delle profezie perchè volevo comprendere meglio il futuro.>> Reilya disse solamente <> ma Xehanort ribattè:
<< Ascolta, Reilya. Io vengo da questo mondo, da quest'isola. Sono in viaggio per altri mondi perchè questo mondo è troppo piccolo e voglio sapere di più sulla luce, dell'oscurità e conoscere bene ogni cosa che circonda l'universo, chi siamo e cos'è il kingdom hearts .>> 
Reilya rimase sorpresa e i suoi occhi si illuminarono di gioia, come se avesse trovato la parte mancante del suo cuore e disse: << Voglio le stesse cose anche io! sono sempre andata in cerca di indizi in luoghi estremi e ignoti nella speranza di poter trovare qualcosa perchè volevo capire cosa ci fosse oltre al mio mondo. Ho speso anni a studiare luce e oscurità e ancora non ci capisco molto ma voglio comunque capire e vivere queste cose. Però... tu vieni dall'oscurità, vero? >> 
Xehanort fece un espressione distrutta, come se gli aspettasse il peggio e abbassò lo sguardo e rispose: << La gente del tuo mondo odia gli estranei e chiunque è stato in contatto con l'oscurità, vero? beh, a dire il vero... sono stato corrotto. >> 
<< Corrotto? >> ribattè Reilya 
<< Avevo così tanta voglia di cambiare le cose e di conoscere che quest'ossessione mi ha portato ad avvicinarmi verso l'oscurità, ma non fa nulla. >> Rispose Xehanort con tono triste e afflitto.
Reilya aveva una faccia dispiaciuta e triste e disse a bassa voce con un tono molto calmo, come se volesse consolarlo: << Senti, Xehanort... io non so esattamente perchè la gente del mio mondo insista così tanto nel voler eliminare tutta l'oscurità, però io penso che un mondo composto solo da luce sia innaturale e inquietante e sarebbe molto più oscuro di quello che dovrebbe essere. Penso che l'oscurità permetta a tutti noi di avere una luce brillante nei nostri cuori e di creare così un giusto equilibrio vitale. Penso che se anche  le tue ricerche e la tua ossessione per la conoscenza ti abbiano fatto avvicinare all'oscurità, in ogni caso erano azioni a scopo benefico e tramite quella conoscenza riusciremo a migliorare noi e il mondo. Io non ti odio Xehanort, non ho motivo di temere l'oscurità e le persone come te. Ti aiuterò se vuoi. >>
Xehanort sentendo quelle parole fece un espressione sbalordita e si commosse così tanto che gli scese una lacrima, come se nessuno gli abbia mai detto nulla del genere e poi sorrise  abbracciando Reilya sussurrandole << Grazie, Reilya. Grazie per avermi compreso, nessuno lo aveva fatto. Possiamo cambiare il mondo e portare il giusto equilibrio vitale insieme >> 
Reilya sentendo quelle parole sorrise e fece un sospiro di sollievo. E disse << Ci sto >>.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La luce nell'oscurità ***


L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce

capitolo 4: la luce nell'oscurità

<< Reilya... vorrei che restassi con me. >> disse Xehanort a bassa voce, un po' intimidito. 
Reilya a sentire quella confessione provò qualcosa che non aveva mai sentito prima: era un emozione strana, di felicità ma sentiva anche una strana sensazione nello stomaco: come se avesse tante cose che le facessero tensione e avesse corpi viventi che si movevano dentro di lei. 
Reilya chiese alla fine, con tono incerto: << Perchè? >> 
Xehanort rispose solamente: << Perchè... perchè mi hai compreso veramente, e insieme possiamo migliorare il mondo. Magari posso insegnarti a diventare forte, così non temerai mai nulla. >> 
<< Va bene. >> disse Reilya con tono rilassato e soddisfatto, come lo avesse sempre desiderato. 
Reilya chiese a Xehanort con tono ansioso << Presto ci sarà una guerra, non possiamo fare nulla? >> 
<< Non puoi cambiare il futuro, Reilya. La gente crede di poter cambiare il futuro, ma non ci riesce. Se lo facesse cambierebbe il vero corso temporale e impedirebbe al mondo di scorrere nel giusto equilibrio. Questa guerra è necessaria per la creazione di nuovi mondi che si formeranno con la fine della guerra, e soprattutto per saperne di più su Kingdom Hearts. La guerra arriverà presto. Tutto quello che possiamo fare è preparare noi stessi agli eventi futuri per poterli superare. >> rispose Xehanort.
Rreilya rispose tristemente: << E che ne sarà di Auropoli? >>
<< Credo... che verrà distrutta dalla guerra... >> rispose Xehanort abbassando lo sguardo. 
Gli occhi di Reilya divennero di colpo lucidi e la sua bocca divenne semichiusa e tesa. Reilya si mise a piangere senza sosta e cadde a terra in ginocchio. 
Xehanort, allibito e dispiaciuto, sentendosi in colpa di aver detto quella frase, la tirò sù da terra e l'abbracciò, tenendola stretta a se, e disse: << Non voglio che tu pianga, Reilya. Anche se dovesse accadere il peggio, troveremo la forza insieme per ricreare Auropoli e io ti starò sempre vicino. >>
Reilya sentendo quelle parole incoraggianti si calmò e disse felicemente: << Grazie Xehanort, anche io ti starò vicino. >>
Passò molto tempo prima che Reilya e Xehanort smisero di abbracciarsi. 
Ad un certo punto, Reilya chiese << Tu abiti qui? >> 
<< Si. Questa baracca di legno è la mia casa. Mi trovo bene qui, è un posto molto tranquillo, nessuno può disturbarti. >> rispose Xehanort.
<< E io ti disturberei?, haha >> disse Reilya scherzosamente.
Xehanort si mise a ridere e ribattè: << Devo dire che sei la prima turista tanto spericolata che osa andare così lontano, sei molto coraggiosa, cara Reilya. >>
<< Non temo nulla, signor Xehanort >> ribattè Reilya con tono spiritoso.
<< Signore?!?  per favore! lei è troppo formale, signorina. >> 
<< Senti chi parla! >> rispose Reilya divertendosi sempre di più.
I due andarono avanti a scherzare per molto tempo: pescando insieme, arrampicandosi sulle palme e a fare gare di corsa insieme. 
 Verso sera decisero di mangiare. 
I due si sedettero vicino al focolare, mangiando pesce con uova di gabbiano e  noci di cocco. Le noci vuote le riempirono d'acqua e le utilizzarono come bicchieri.
I due presero le noci di cocco riempite d'acqua, e Reilya disse: << Per un grande futuro >> e colpirono le due noci di cocco, come per fare " chin chin". 
<< Non vedo l'ora di conoscere tutto quanto; I mondi, la luce, l'oscurità e Kingdom Hearts. Sarà fantastico! >> disse Reilya un po' emozionata. 
<< Lo sarà. >> Rispose Xehanort sorridendole. << Aspetta, vado a prendere una cosa. >> continuò Xehanort, andando verso un albero, raccogliendo uno strano frutto e lo diede a Reilya, dicendo: << Questo è il frutto paopu, se due persone lo mangiano insieme il loro destino sarà legato per sempre e nulla potrà mai dividerli. >> 
Reilya gli sorrise e rispose: << Romanticone, eh? >> 
Xehanort si mise una mano fra i capelli, fece un sorriso imbarazzato e non disse nulla. 
Poi Reilya continuò: << Per me va bene, sembra molto buono. >> 
Insieme mangiarono il frutto paopu, e Reilya, stanca, disse: << Che sonno, io andrei a dormire >> 
<< Pure io >> rispose Xehanort con tono serio. 
Xehanort spense il fuoco, e poi disse: << Dai, andiamo >>, poi, insieme camminarono verso la baracca e Xehanort trovò il posto per dormire, e disse: << Qui andrà benissimo! >> 
Reilya rispose: << Niente male. >> poi si sdraiò sul rialzo in legno e si addormentò subito, mentre Xehanort prima di dormire guardò Reilya per qualche istante e poi decise di addormentarsi, dicendo a bassa voce per non farsi sentire: << Sei la luce nella mia oscurità, Reilya. >> e chiuse gli occhi. 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** apprendimento ***


        L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 5: apprendimento
<< Buongiorno, dormigliona >> disse Xehanort sorridendo a Reilya dandole un colpetto sulla spalla. 
Reilya aprì gli occhi lentamente e disse sussurrando << Cosa...? >> 
<< Reilya, Reilya che dorme tutto il tempo e nulla imparò >> disse Xehanort canticchiando 
<< Ehi! >> ribattè Reilya con tono scocciato alzandosi rapidamente 
<< Oh, scusa. >> disse Xehanort con tono più serio 
<< Nah, non fa nulla. Mi piace sentirti ridere >> Disse Reilya mentre sorrideva. 
I due fecero colazione con pesce e noci di cocco e intanto Reilya si svegliò del tutto.
<< Da dove dovremmo iniziare? >> Chiese Reilya
<< Per prima cosa vorrei insegnarti a usare il keyblade, so che lo hai sempre voluto. >> 
<< E tu come hai imparato? >> 
<< Hmh..  Devi chiamare il keyblade dal profondo del tuo cuore, per questo possono usarlo anche persone corrotte dall'oscurità. Il keyblade ha una volontà pura fatto per cuori puri, non è detto che debbano essere di luce; sono convinto che chiunque possa usarlo purchè abbia qualcosa di prezioso che gli dia la forza di combattere, un motivo per andare avanti. Ho iniziato a usare il keybalde lo stesso giorno in cui ti ho conosciuta, Reilya. 
Reilya rimase stupefatta e incredula quando sentì tali parole e disse: << T-tramite...me? >> 
Xehanort la guardò con sguardo deciso, come se non avesse paura a dire tutto ciò che aveva nel suo cuore, e continuò: << E' strano... è come se avessi visto la luce nell'oscurità. Quindi è proprio così... >>
Reilya lo guardò con sguardo incerto e disse: << così cosa? >> 
<< Anche nell'oscurità più profonda c'è una luce che non svanisce mai. >>
<< Credo sia proprio così >> disse Reilya sorridendo. 
<< Avanti, prova! >> 
<< cosa?>> 
<< Prova a chiamare il keyblade con tutta la tua volontà! >>
Reilya provò a pensare al keyblade ma non riuscì ancora a evocarlo
<< Non funziona >> disse Reilya
<< Continua a provarci. Oggi ci alleneremo tutto il giorno! >>
Passarono tutta la mattinata e il pomeriggio ad allenarsi a usare il keyblade; siccome Reilya non ne aveva ancora uno tutto suo, usò quello di Xehanort e imparò a combattere con quello.
<< Facciamo progressi vedo. >> 
<< Ma non riesco ancora a evocare il keyblade >> disse Reilya un po' giù di morale.
<< No, no, no, no. Non è questo il momento per arrendersi. Appena troverai quella forza così preziosa che ti dà forza nei momenti di battaglia, riuscirai sicuramente a possederne uno >> rispose Xehanort sorridendo a Reilya.
Mentre Xehanort stava camminando verso l'oceano, Reilya lo interruppe per dire: << Mi sono ricordata di una cosa importante! >> e si interruppe un attimo, poi continuò: << La guerra arriverà tra molto presto e prima di tutto ciò ci sarà tensione in città, e le persone inizieranno i loro primi conflitti. Sento di dover andare a controllare. >>
Xehanort accettò e insieme decisero di andare verso Auropoli per vedere in che stato fosse il mondo di Reilya.
Camminarono tanto e arrivarono ad Auropoli verso le 21:00 di sera arrivando dove c'è la piazza della fontana.
<< Tutto tranquillo qui. >> disse Reilya.
<< Reilya, dobbiamo dividerci. >>
<< Cosa?!? >> 
<< Le persone di questo mondo elimineranno sicuramente quelli come me e tu sarai in prigione per sempre se ti vedono insieme a uno come me, non voglio che ti accada nulla. Dopo ci ritroveremo, non preoccuparti. Qualsiasi cosa ti preoccupi non temerla mai. >> 
<< E va bene >> disse Reilya un po' preoccupata. 
<< Io vado a vedere verso est, tu ovest così facciamo anche prima. A dopo Reilya >>
Reilya iniziò a sentirsi triste e preoccupata, aveva paura di perderlo, ma poi si fece forza e andò a controllare la zona ovest della città.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** amore oscuro ***


  L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 6: amore oscuro
Camminando per le strade della città, Reilya notò che la gente era diversa dal solito: erano agguerriti e freddi e quasi non parlavano, come se fossero delle macchine. 
Anche Xehanort notò la stessa cosa, ma il suo vero obiettivo era di andare nell'accademia a trovare i segreti del mondo e su tutto ciò he si nascondeva dietro Kingdom Hearts e la guerra imminente, per questo che non portò Reilya con se', per non metterla in pericolo.
Reilya notò uno dei maestri del keyblade portare qualcosa: era una cosa grande, come se fosse una scatola gigante di legno. 
Reilya decise di seguirlo in incognito per vedere cosa fosse.
Xehanort riuscì ad accedere nelle segrete dell'accademia e iniziò a cercare fra gli scaffali tutto quello che riguardava Kingdom Hearts per capire cosa lo proteggesse e perchè era in grado di coinvolgere una grande guerra. 
Solo i maestri sapevano cosa nascondesse davvero Kingdom Hearts.
Xehanort trovò in uno scaffale un grosso libro pieno di polvere: era grande, in pelle e sembrava molto antico. 
Lo prese e tolse via tutta la polvere con le mani iniziò a leggerlo; iniziò a farsi un'idea su cosa fosse davvero Kingdom Hearts e scoprì anche che cosa lo proteggeva, l'X- blade: un keyblade composto da un cuore di pura luce e uno di pura oscurità. 
Xehanort aveva capito cosa stesse cercando: Kingdom Hearts, per questo motivo venne corrotto dall'oscurità, e ora sapeva come ottenerlo. 
Reilya continuò a seguire il tizio con la grande scatola e lo vide arrivare in una terra desolata: era come un deserto e non c'era anima viva. 
Reilya, per non dare troppi sospetti, decise di tornare indietro e di andare a cercare Xehanort che non aveva idea di dove fosse.
Xehanort chiuse di colpo il libro e disse con tono deciso battendo un pugno sul tavolo, un po' agguerrito: << Troverò la persona perfetta per l'X-balde, ma Reilya non la toccherò mai. Lei sarà sempre con me e insieme avremo un mondo migliore pieno di potere e forza, necessaria per questo mondo. Non ho paura dell'oscurità, perchè Reilya è la mia luce! >> 
L'oscurità stava crescendo in Xehanort, ma stranamente la sua luce di contrasto aumentava con essa, riuscendo a gestire bene la sua oscurità.
Reilya corse verso la piazza della fontana e non vide nessuno e preoccupata decise di andare verso est, a cercare Xehanort. 
Corse così veloce che per un attimo si trovò davanti all'accademia. Un po' affannata e stanca, si fermò, e vide davanti a lei due guardie un po' nervose che la guardavano in modo molto severo e dissero: << Da qua non si può passare, c'è già un intruso dentro e dobbiamo tenere sorvegliato questo posto e prenderlo appena esce. >> 
Reilya disse a bassa voce mentre cercava di riprendere fiato: << Un intruso? >> poi il suo sguardo cambiò e disse con tono più deciso: << Xehanort >> 
<< Dovete lasciarmi passare, me ne occupo io! >> 
<< No, spiacente. E' un lavoro che aspetta alle guardie lei deve starne fuori >>
<<  Sono l'unica persona che ha il diritto di prenderlo! >> Reilya cominciava a innervosirsi.
<< Se non ubbidisce saremo costretti a passare alle maniere forti! >> 
<< Provateci! >> 
Reilya provò a combatterli a mani nude e a calci e se la cavò per gran parte del tempo, ma non resistette alle prese delle guardie e la buttarono a terra. 
<< Ora la porteremo via >> 
<< Non me ne andrò mai senza Xehanort >> disse Reilya gridando. 
Reilya, d'istinto mise una mano davanti per non farsi prendere e accadde una cosa strana: le guardie non riuscirono a prenderla perchè le era apparso qualcosa nella sua mano. 
Il keyblade! Reilya era circondata da un'aura nera, come se avesse delle fiamme nere intorno a se e i suoi occhi stavano diventando giallo ocra, come quelli di Xehanort. 
<< Sparite subito o vi ucciderò! >> lo sguardo di Reilya era cambiato tantissimo, ed era davvero furente. 
<< Un k-keyblade? >> dissero le guardie.
 Spaventati dalla sua ira, le guardie fuggirono.
Reilya guardò sorpresa il keyblade e disse:  << Quindi era questa la forza di volontà necessaria. Xehanort, l'ombra nella mia oscurità ma che crea un bagliore di luce ancora più forte, quindi sei anche la mia luce. >> 
Reilya era consapevole del fatto di aver ceduto il suo cuore all'oscurità, ma poco le importava, anzi, sembrava quasi che lo volesse, per essere più vicina a Xehanort. 
Reilya si addentrò nell'accademia a cercare Xehanort, ma non lo trovò. 
Xehanort,per non farsi prendere, era scappato dall'altra parte della città e si ritrovò a combattere contro le stesse guardie di prima. 
Reilya corse e cercò per bene per tutta l'accademia ritrovandosi dall'altra parte e poi sentì dei suoni di battaglia, e capì subito che si trattava di Xehanort. 
Reilya corse subito a vedere e lo vide combattere contro parecchie guardie, insieme alle 2 di prima. 
Mentre lei guardava la scena, la sua rabbia crebbe di nuovo e disse con tono malvagio e indemoniato, come se avesse perso il controllo: << Lasciatelo andare subito >> 
Xehanort la guardò esterrefatto e disse:  << Reilya? >> poi proseguì: << Reilya, è troppo pericoloso, non voglio coinvolgerti! >>
Reilya evocò il keyblade e disse: << Non mi fermerà nessuno! >> e dalla rabbia uccise le guardie. 
Il suo cuore era diventato più oscuro di quello di Xehanort.
Reilya, da diabolica e furente, cambiò in preoccupata e triste.
Reilya corse subito da Xehanort e chiese in modo ansioso: << Stai bene? >> 
<< Reilya, non dovresti essere qui... >> 
<< Volevo salvarti. Hanno provato ad ostacolarmi e non lo faranno più >> disse Reilya mentre tirò fuorii il keyblade. 
<< Il keyblade! così sei riuscita a evocarlo alla fine. >> disse Xehanort con tono sorpreso e soddisfatto. 
<< Cosa possiamo fare ora? la guerra è imminente. >> 
<< Dobbiamo assisterla per poter trarre ancora più informazioni sul Kingdom Hearts e dall' x-blade. Voglio vedere cosa questa guerra porterà in serbo oltre che la nascita di altri mondi. >> disse Xehanort, poi dopo qualche secondo di silenzio, proseguì:
<< Reilya! dobbiamo ottenere Kingdom Hearts e scoprire tutto ciò che riserva e sentire il suo potere. Saremo i primi a raggiungerlo. Per farlo ci serve una persona come cavia e dividere il suo cuore in uno puro di luce e uno di oscurità. >> 
<< Ci sto. Vediamo cosa questa guerra porterà per noi >> ed entrambi, ormai completamente corrotti dall'oscurità, si guardarono e si misero a ridere insieme. 
Erano uguali: entrambi corrotti dall'oscurità ed entrambi avevano una luce che li univa: il loro amore. 
Reilya guardò Xehanort sorridendo per qualche secondo e poi lo baciò, come se non ci fosse altro al mondo. 
Durante la pericolosa ed  inquieta notte di Auropoli, i due  trovarono loro stessi, il loro amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** tensione ***


   L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce

capitolo 7: tensione

Ad Auropoli c'era un gran chiasso e si sentiva gente gridare infuriata che si scannava l'un l'altro. 
Reilya, un po' spaventata, disse: << Che succede? >> 
<< C'è tensione in città, che siano i primi segnali di guerra? >> rispose Xehanort
<< Andiamo a vedere >> 
Reilya e Xehanort si dirissero verso la piazza e videro persone nervose e che litigavano, urlando tra di loro. 
I due rimasero freddi e andarono avanti per vedere se c'era qualche dettaglio interessante e videro dei maestri keyblade litigare tra loro:
<< Non dovremmo spingerci a creare un keyblade tanto potente quanto l'x-blade, è rischioso e troveremo solo oscurità dopo >> disse il maestro Arkos
<< E' questo che non volete capire: l'X-blade non è un keyblade come tutti gli altri, può condurci verso Kingdom Hearts e potremo dare potere al mondo. >>
<< Se provassimo a prenderne il potere finiremo ad essere circondati da oscurità e rovina, non dovremmo avere a che fare con roba tanto potente. >>
<< Sei un maestro e non vuoi rischiare nemmeno un po'? 
Il maestro Arkos era inorridito a sentire quelle parole e per un po' non seppe cosa dire. 
<< Mi spiace maestro... Non tradirò mai il mio popolo e nemmeno il potere della luce, e se devo farlo andandovi, contro che sia. >>
 Il maestro  Arkos evocò il keyblade e i si affrontarono per un po' fino a quando il maestro Arkos non venne ferito gravemente e  dovette fermarsi.
<< Deludente... per un maestro devoto come te. Il maestro dei maestri aveva previsto tutto questo... perchè cambiare le cose,  Arkos? >> disse Linnyum 
Arkos non seppe cosa dire, poi Linnyum proseguì: << Andrò verso la landa deserta, li potrai vedere il frutto di anni di ricerche e vedere il mondo con una forza ineguagliabile ad altri. E' solo un piccolo esperimento di cuori, cosa potrà mai essere? >> disse ridendo 
Il maestro Linnyum scappò via verso la landa deserta, intanto il maestro Arkos chiamò gli altri maestri che si misero a inseguire il maestro Linnyum nel tentativo di poterlo fermare.
<< Maestro... >> disse Arkos scosso dall'accaduto, chiedendosi perchè Lynnium volesse spingersi a tanto. 
Reilya e Xehanort videro tutta la scena da lontano, e si guardarono con incertezza e Reilya disse: << Beh? >> 
<< Seguiamoli e vediamo cosa succede >> disse Xehanort con tono basso e determinato.
Reilya e Xehanort si misero a correre verso la landa deserta e videro migliaia di maestri che correvano nella stessa direzione nel tentativo di impedire che altri maestri di altre unioni, compreso Linnym, creassero l'x-blade per poi accedere al Kingdom Hearts.
Dopo parecchi minuti di corsa, Reilya si fermò di colpo per prendere fiato e Xehanort con lei. 
<< Ma noi da che parte stiamo? cosa dovremmo fare? >> chiese Reilya.
<< Tutto quello che possiamo fare è osservare l'evento e vedere fino a quanto i maestri riescono a creare l'x-blade. Una volta finita la guerra decideremo cosa fare. Che ne dici? >>
Reilya ebbe un momento di esitazione dentro di sè, anche se il suo cuore era ormai corrotto dall'oscurità era rimasta ancora una piccola parte che si preoccupava della sua terra e delle persone a lei  più care. 
Reilya sapeva che questo mondo si sarebbe distrutto col terminare della guerra, ma poi si ricordò di tutto quello che avrebbe potuto imparare dopo con Xehanort: Ad essere forte e ad avere un potere così grande da poter ricreare un mondo, forse.
 Reilya guardò negli occhi Xehanort e capì che era troppo tardi per tornare indietro, ormai apparteneva all'oscurità. 
Così prese la mano di Xehanort, che era lì pronta prenderla, e si rialzò, e insieme andarono verso la guerra imminente. 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La guerra dei keyblade ***


              L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 8: La guerra dei keyblade
Reilya e Xehaort arrivarono nella landa deserta, dove la guerra era ormai imminente: una terra priva di ogni cosa, umida e calda, peggio di un vulcano.
Il terreno era caldo e ardente, come se ci fossero fiamme ovunque.
 Migliaia di maestri keyblade erano li a lottare tra loro: chi combatteva per proteggere Kingdom Hearts e chi voleva servirsene per i suoi scopi. 
Reilya guardò tutta la scena con faccia paralizzata e sorpresa: non aveva mai visto nulla del genere; voleva fare qualcosa, ma non sapeva da che parte stare.
Xehanort vide Kingdom Hearts dall'alto che stava per rovinarsi, allora decise di intervenire e si scagliò contro tutti, perchè avrebbero cancellato il vero Kingdom Hearts per sempre. 
Reilya allora, con faccia agguerrita, andò a combattere pure lei. 
La guerra durò parecchie ore, forse un giorno intero e tutto ciò che si potè vedere era sangue, corpi tagliati, urla e grida violente di battaglia come di persone che non vedevano l'ora di potersi uccidere e keyblade distrutti, alcuni di loro persi per sempre. 
Dopo quasi un giorno intero passato a combattere nelle grida feroci sotto il caldo cocente della landa deserta, la guerra terminò.
<< E' finita? >> chiese Reilya con tono disperato
<< Direi... di si >> 
<< Che cosa ne abbiamo ottenuto? nulla? la gente ha combattuto una guerra disastrosa, per cosa? solo per un esperimento? >>
<< La gente brama il potere, Reilya. Questa lotta è stata causata da un conflitto tra maestri: alcuni volevano ottenere l'X- blade, altri volevano difendere Kingdom Hearts. Cosa abbiamo ottenuto? beh, il vero Kingdom Hearts è scomparso ora. >>
La guerra non ha portato nessun vincitore, solo disperazione e rancore. 
La terra poco dopo venne circondata da oscurità e non rimase nulla di Auropoli. 
<< Quindi cosa dovremmo fare ora? Kingdom Hearts non c'è più >> chiese Reilya
<< Dobbiamo creare l'x- blade, solo così potremo riavere Kingdom Hearts. >>
<< Va bene, da dove iniziamo? >>
<< Ci serve una persona della quale possiamo dividere il suo cuore, uno di luce e uno di oscurità >>
<< Atti crudeli per riportare il mondo alla sua gloria? ci sto, andiamo a dividere qualche cuore >> e Reilya sorrise. 
<< Bene allora >> rispose Xehanort con tono malvagio.
I due fuggirono da Auropoli che ormai era consumata dall'oscurità e ritornarono sulla loro isola. 
<< Rieccoci qui >> disse Xehanort
<< Ormai è la nostra casa >>
I due si baciarono e camminarono abbracciati, un po' feriti e rovinati dalla guerra. 
<< A quanto pare si sono creati dei mondi nuovi proprio come previsto. Useremo uno dei miei poteri per viaggiare >>
<< Non vedo l'ora >> disse Reilya con tono entusiasta.
<< Allora domani inizieremo a viaggiare insieme, finalmente. >>
<< Andiamo a cercare la persona perfetta per noi >>

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3687421