Five night's at Transformers 2 Predacon's Location

di Aladidragocchiodiluce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I protagonisti ***
Capitolo 2: *** Giornali e piani ***
Capitolo 3: *** Arrivo al Predacon's ***
Capitolo 4: *** Si entra! ***
Capitolo 5: *** “Parts & Sevice” e“Breaker Room” ***
Capitolo 6: *** Ritorno ***
Capitolo 7: *** Phoneix ***
Capitolo 8: *** Fenomeni paranormali ***
Capitolo 9: *** Blue ***
Capitolo 10: *** Vecchie conoscenze ***
Capitolo 11: *** Missione di salvataggio ***
Capitolo 12: *** Imprevisto ***
Capitolo 13: *** La settima anima ***
Capitolo 14: *** finalmente liberi ***
Capitolo 15: *** Incontro inaspettato/Epilogo ***
Capitolo 16: *** Speciale curiosità ***



Capitolo 1
*** I protagonisti ***


-Dai prendilo se ne sei capace nanetta!-Esclamò David, un ragazzetto di 15 anni dai capelli biondi e gli occhi blu, sventolando una mantellina azzurra davanti ad una ragazzina.

Quest'ultima si chiamava Starice e aveva 12 anni ma possedeva una corporatura molto minuta per una della sua età, aveva i capelli grigio perla con le punte leggermente azzurre e gli occhi verdi e indossava un semplice maglione blu notte e dei pantaloni grigi.

Stava saltando nel tentativo di riprendersi l'indumento che il ragazzo, assieme ad un paio di amici, si stavano passando, costringendo la poveretta a correre a destra e sinistra nel tentativo di riprenderselo; causando le risate degli ragazzi presenti.

Ma quando David stava per rilanciare la mantellina ad un compagno, ricevette un pugno sullo stomaco che gliela fece sfuggire dalle mani.

-Finiscila o ne riceverai un altro!-Esclamò una ragazzina di circa 11 anni dai capelli grigio cenere e gli occhi rossi, indossava una maglietta grigia senza maniche, dei pantaloni stesso colore e dei guanti neri senza dita.

Si chiamava Darky ed era l'amica di Starice.

Il biondo si rialzò ed esclamò:

-Mi hai colto alla sprovvista ma siamo in tre contro due e se non ti levi dai piedi scorderò le buone maniere.-

-Quattro contro tre.-Disse una voce alle sue spalle.

Il ragazzo si girò per trovarsi davanti Tron e Green.

Il primo era un ragazzo alto come David nonostante avesse 13 anni, i capelli erano azzurro chiaro, quasi bianco e i suoi occhi erano azzurri, indossava una maglia blu e dei jeans dello stesso colore ed era il fratello maggiore di Darky.

Il secondo era un ragazzo di 12 anni dai capelli verdi e gli occhi azzurri con addosso una tuta da ginnastica verde e aveva l'aria di uno che non aveva la minima idea del perché si trovasse lì.

David, capendo che la situazione era a suo svantaggio, se la filò dicendo che l'avrebbe detto alla preside.

-Tutto ok ?-Chiese Tron all'amica che si era appena rimessa la mantellina.

Lei tirò su il cappuccio ed annuì, ma sembrava sul punto di piangere.

Starice era fatta così: era così timida che parlava poco, anche in presenza dei suoi amici, ed era anche molto sensibile, per questo David e la sua banda la prendeva di mira.

-Se ci prova ancora, gli farò cadere i denti a suon di pugni!-Sbottò Darky, battendo i pugni.

-Meglio di no. Non vorrai rischiare un altro richiamo.-La rimproverò il fratello mentre consolava l'amica.

-E chissene! Non me ne sto ferma mentre quello smidollato fa il bullo!-Esclamò lei.

-Intanto meglio andare in sala comune, abbiamo un sacco di compiti da...-Stava dicendo Green quando inciampò, finendo addosso alla compagna.

-GREEN! E' mai possibile che devi cadere sempre addosso a me?-Si lamentò lei.

-Scusa! Scusa!-

Per qualche strano motivo, pareva che Green fosse perseguitato dalla sfortuna poiché ovunque passasse, causava disastri senza volerlo a causa della sua sbadataggine e per questo molti lo avevano soprannominato Terremoto.

“Signorina Darky, è pregata di recarsi in presidenza.”Annunciò la voce della preside agli altoparlanti.

-Argh! L'idiota biondo non ha perso tempo a “denunciarmi”, auguratemi buona fortuna.-

-Buona fortuna.-Le augurarono in coro Starice, Greeen e Tron.

Mentre la ragazza si dirigeva in presidenza, il resto del gruppo si diresse verso la sala comune per fare i compiti che tradotto, voleva dire che Starice e Tron facevano i compiti e poi aiutavano e correggevano quelli del loro amico.

Non videro Darky fino all'ora di cena dove si lamentò che la preside l'aveva gentilmente mandata ad aiutare la bibliotecaria a sistemare i libri e quella sera sarebbe rimasta a lavare i piatti come punizione.

-Quasi quasi preferivo la sospensione, almeno sarei rimasta a casa.-Sbottò, infilzando con forza la bistecca che aveva nel piatto, immaginando fosse la faccia di David.

-Sarebbe un po' difficile qui.-Fece notare Green.

Darky annuì, non erano in una scuola normale, bensì quella dell'orfanotrofio in cui erano confinati.

Ognuno aveva storie diverse su come ci era arrivato.

Tron vi era stato mandato quando aveva tre anni assieme alla sorellina quando i genitori morirono in un incidente aereo e non avevano nessuno da cui andare.

Green vi era stato portato ancora in fasce dalla madre, dopo che il padre l'aveva abbandanata appena ha saputo che era incinta e lei non poteva crescerlo da solo.

Starice invece vi è stata portata quando aveva un anno e mezzo da uno strano tipo che l'aveva lasciata davanti alla porta dell'orfanotrofio con un pupazzo raffigurante una robottina bianca e azzurra con gli occhi dello stesso colore e una lettera con su scritto solo come si chiamava la piccola.

I quattro erano cresciuti insieme sviluppando un profondo legame di amicizia, ma non erano a conoscenza di ciò che gli riservava il futuro.


 

Angolo autrice

Ed ecco l'attesissimo (Magari) seaquel di “Five night's at Transformers”.

Come vedete ci sono parecchi cambiamenti e questo cappy serviva solo all'introduzione dei nuovi personaggi e solo nei prossimi vedrete cosa è accaduto ai precedenti.

Ultima info: salvo imprevisti i capitoli dovrebbero uscire lunedì, giovedì e sabato.

Saluti da Ala

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Capitolo 2
*** Giornali e piani ***


Starice aveva un segreto che solo i suoi amici conoscevano.

Sotto il suo letto, teneva uno scatolone di cartone con dentro il pupazzo della bot azzurra.

Tempo prima, aveva scoperto che il pupazzo veniva venduto in un ristorante chiamato “Transformer's Dinner” e vi aveva fatto delle indagini, scoprendo che era andato a fuoco il giorno stesso in cui era stata lasciata all'orfanotrofio.

Secondo i giornali, l'incendio era stato doloso e avevano arrestato il colpevole per poi lasciarlo per mancanza di prove, di recente, era stato aperto un nuovo ristorante con dei robot dall'aspetto di creature mitologiche chiamato “Predacon's Location” ma era stato chiuso pochi mesi dopo a causa di strani incidenti con il personale.

Starice, per qualche motivo, sentiva che in questo posto poteva scoprire di più sul suo passato.

-Nulla di nuovo?-Chiese una voce alle sue spalle che la fece sobbalzare, ma era solo Darky, sua compagna di stanza.

La ragazzina scosse la testa, sconfortata.

-Uffa, eppure ci deve essere qualcosa che ci dia un indizio sulla connessione fra te e quel posto.-Sbottò la ragazza, saltando sul letto.

Starice strinse il mantello, lo faceva sempre quando era nervosa.

-Io...voglio andarci di persona. Il prima possibile.-Sussurrò piano ma decisa.

Darky sollevò la testa, sorpresa dall'idea dell'amica.

-In pieno inverno? Sai che non ci permettono di uscire e anche se ci accompagnassero, non ci permetterebbero mai di entrare in un posto che ha chiuso i battenti.-

-Si ma...Passiamo l'estate al campo estivo e poi questo è il mese in cui i controlli non sono così rigidi.-

-Stai proponendo di sgattaiolare fuori di nascosto?Ci sto.-


 

-Io no!-Esclamò Green.

I quattro si erano radunati nel ripostiglio delle scope per spiegare le intenzioni di Starice.

-Se ci scoprono, rischiamo di essere puniti a vita.-Continuò il ragazzo dai capelli verdi.

-E allora? E' solo una punizione, mica una condanna a morte!-Ribatté Darky secca.

-Non c'è bisogno che veniate tutti, basto solo io, se mi scoprono puniranno solo me.-Disse Starice.

-No!Non ti lasceremo andare da sola.

O ci andremo tutti o non ci va nessuno!-Disse decisa l'amica.

-L'idea non mi piace. Ma non voglio abbandonarvi.-L'appoggiò Green.

-Tu non hai nulla da dire?-Chiese Darky al fratello che se ne stava appoggiato alla parete con le braccia incrociate.

-Si.

Basterà aspettare dopo le undici, quando tutti staranno dormendo, uscire dalla porta che collega la cucina all'esterno e dirigersi sul retro dove non ci sono telecamere.

So dove il custode tiene le chiavi per il capanno degli attrezzi da cui ci procureremo una scala e ci basterà posizionarla nel punto in cui si trova il cassonetto dell'immondizia, in modo da avere un punto dove scendere.

Perchè mi guardate così?-

Infatti Darky, Green e Starice lo guardavano con la bocca spalancata e espressioni sorpresa.

-Scusa, ma questo piano l'hai pensato tutto da solo mentre parlavamo?-Chiese Green.

-No, era da un po' che avevo in mente di provare a uscire.

Prima di arrabbiarvi per il fatto che non ve l'abbia detto prima, sappiate che avevo intenzione di farlo appena avessi avuto un idea precisa su come uscire e evitare di darvi false speranza nel caso avessi scoperto che la fuga fosse impossibile.-

-Non chiamarla “fuga” ma “scampagnata”.-Commentò Darky.


 

Angolo Autrice

Ed ecco che inizia la storia vera e propria!

Chissà che scopriranno i nostri quattro eroi e Tron rivela la sua inteligenza e senso d'osservazione.

A sabato con il prossimo cappy

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 3
*** Arrivo al Predacon's ***


I quattro si erano accordati che avrebbero effettuato la loro “fuga” il sabato sera.

Ognuno, sotto la guida di Tron, aveva assunto un compito ben preciso.

Darky si sarebbe procurata dei giacconi pesanti che avrebbe messo in uno scatolone nascosto vicino al capanno degli attrezzi.

Starice avrebbe pensato alla mappa della città per orientarsi e trovare il “Predacon's Location”.

Green aveva il compito di procurarsi di nascosto torce e pile che sarebbero state distribuite la sera della “fuga”.

Infine Tron doveva preparare degli zaini con ciò che reputava necessario e nasconderli assieme ai giubbini.

Finalmente arrivò “il grande giorno”.

Il gruppetto, che si era riposato tutta la mattina, andò a letto prima degli altri e attese.

Alle 23 e mezza in punto scattò il loro piano.

Darky e Starice si alzarono e uscirono in corridoio.

-Lo porti con te?-Chiese l'undicenne all'amica, notando che teneva in mano il pupazzo della robottina bianca e azzurra.

La ragazzina annuì e l'altra scrollò le spalle per dire “fà come vuoi”.

Camminarono scalze sul corridoio gelido e tenendo le scarpe in mano per fare meno rumore possibile.

Avevano deciso di non utilizzare subito le torce per non rischiare di attirare l'attenzione di chi sarebbe passato di lì per andare in bagno ed erano costrette a procedere a tentoni lungo la parete.

Dopo una decina di minuti, arrivarono in cucina dove le aspettavano Tron e Green.

-Pronte? Non si torna indietro.-Sussurrò Tron e le due annuirono.

La serratura della porta che dalla cucina portava al retro era rotta quindi le cuoche vi avevano messo davanti un bidone particolarmente pesante per evitare che si aprisse ma grazie agli sforzi combinati dei quattro ragazzi fu facile spostarlo e uscire.

Il prato era ricoperto da un sottile strato di neve e c'era un vento che fece venire i brividi al gruppo che si mossero in fretta, alla ricerca dello scatolone con i giubbini.

Una volta trovato, indossato gli indumenti pesanti e messo gli zaini in spalla, Tron recuperò la chiave del capanno che era nascosta in un vaso.

-Come facevi a sapere che era lì?-Chiese Green incuriosito.

-Solo osservazione.

Il giardiniere maneggia spesso con questi vasi sia prima che dopo aver aperto o chiuso il capanno.-

Aperto il capanno e trovato la scala giusta, al gruppo non rimase che posizionarla sul muretto che circondava l'orfanotrofio.

-Il cassonetto è proprio qui dietro.-Disse Tron.

La posizione si rivelò essere esatta e in un attimo il gruppo si trovò sul marciapiede esterno al muretto.

-E se vedono la scala?-Domandò Green preoccupato mentre Tron aiutava Starice a scendere dal bidone.

-Non lo faranno.

Hanno chiuso le imposte e di solito non le aprono fino alle 7 e anche se lo facessero prima sarebbe troppo buio per vederla.-

-Ma vi rendete conto! Siamo fuori! Urlerei dalla gioia!-Esclamò Darky.

-Io eviterei se fossi in te.-Rispose il fratello prima di rivolgersi a Starice.-Dove si trova il posto?-

-E' molto vicino: si procede dritti da quella parte e si svolta a destra dopo quella casa.-

-Allora andiamo.-

Il gruppo avanzò in silenzio e appena svoltò alla curva, si trovarono davanti al luogo che cercavano.

La luce dei lampioni illuminava l'edifico dipinto di verde scuro dall'ingresso composto da un enorme portone di metallo stile Jurassick Park su cui era di dipinta in grande “Predacon's Locaction” assieme a draghi, grifoni, fenici e idre ed era chiuso da una catena metallica su cui era attaccato un cartello con su scritto: “ATTENZIONE! Vietato entrare”.

Starice, Darky, Tron e Green erano arrivati al “Predacon's Location”


 

Eccomi qui
Fuga perfettamente riuscita, non ci resta che scoprie cosa troveranno i nostri impavidi eroi a una volta entrati.

Saluti da Ala

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Capitolo 4
*** Si entra! ***


Starice strinse il pupazzo della robottina azzurra mentre guardava l'enorme scritta.

Lì dentro forse avrebbe trovato degli indizi su di sé oppure sarebbe rimasta delusa, in ogni caso ormai era troppo tardi per tornare indietro.

-Entriamo?-Chiese Darky.

-Si, ma da dove?-Domandò Green.

-Ho visto che alcune finestre sono rotte. Possiamo entrare da lì.-Rispose Tron indicando una finestre situata a destra del portone.

Il gruppetto individuò un cassonetto da usare come scala e in un attimo furono dentro.

Erano finiti in quella che sembrava la biglietteria piena di polvere e cartacce, i mobili erano stati portati via quando l'attrazione aveva chiuso i battenti ma in giro era rimasto qualche depliant.

Green ne raccolse uno e lo illuminò con la propria torcia.

-Qui dice che ci sono dei robot a forma di creature mitologiche all'interno.

Doveva essere un bel posto.-Commentò passandolo a Tron.

-A me non pare granché.-Rispose Tron porgendo il foglio alla sorella dopo averci dato un occhiata-Comunque il posto è molto grande, arrivati alla Fossil hall è meglio dividersi.

Darky, prendi questo depliant e ti dirigerai con Green verso la sala a desta, Starice con me a sinistra.

Ci rincontreremo alla “Phoneix Room” e vi raccomando sin da subito prudenza.-

-Non preoccuparti, ti proteggo io.-Disse Green mettendo un braccio attorno al collo della sua compagna.

-E' un topo quello che hai sul piede?-Gli chiese; scatenando un urlo parecchio femmile da parte del ragazzino che iniziò a scalciare l'aria, finendo a terra.

-”Non preoccuparti, ti proteggo io”-Lo imitò la ragazza dai capelli grigi, scuotendo la testa sconsolata mentre Tron e Starice ridacchiavano.

Quest'ultima era parecchi confortata dal fatto di trovarsi in coppia con l'amico, era una presenza rassicurante.

Tron, perlustrando la scrivania della biglietteria trovò un altro depliant che indicavi in dettaglio le stanze.

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-Ora occhi aperti e andiamo.-Disse facendo cenno di avanzare.


 

Nello stesso momento, in una zona nascosta dell'ex ristorante.

-C'è qualcuno.-Disse una voce femminile.

La stanza era buia e la figura che aveva parlato era ben nascosta.

-Potrebbero aiutarci.-Continuò rivolta a qualcuno.

-Non ti fidi? Ma saranno diversi!-Esclamò.

-Smettila di fare la scena del muto! Lo sappiamo entrambi che non lo sei!

Dobbiamo riuscire a parlagli. Magari...Non interrompermi!

Per una volta cerca di fidarti degli altri e non solo te stesso!

Forse riusciranno a liberarci.-

Ci fu un minuto di silenzio prima che la voce continuasse sconsolata.

-E va bene, aspettiamo.-


 

Starice, Tron, Darky e Green avanzavano lungo il corridoio.

Una volta sulle le pareti dovevano esserci dipinte delle immagini di creature fantastiche come draghi o chimere, ma il tempo e l'umidità aveva formato macchie di muffa e scolorito molte immagini.

Starice strinse il pupazzo, si sentiva un intrusa e aveva l'impressione che qualcuno o qualcosa li stesse guardando e sopportasse appena la loro presenza.

Ringraziò di non essere sola o avrebbe già fatto dietrofront e non sarebbe mai più entrata lì dentro.

-Questa dovrebbe essere la sala da pranzo o “Fossil hall”.-Commentò Tron appena arrivarono in un enorme sala.

Lungo le pareti vi erano delle vetrate vuote ricoperte di polvere, a giudicare dal nome della stanza una volta dovevano esserci dei fossili o qualcosa di simile ma attualmente l'unica cosa presente sugli scaffali era uno spesso strato di polvere che ricopriva anche il pavimento dove una volta vi erano i tavoli.

Dietro di loro, sentirono Green emettere un fischio e si voltarono, accorgendosi che puntava la torcia al soffitto.

Alzando lo sguardo videro, sospeso a più di cinque metri da terra, un enorme scheletro di un drago le cui enormi ali sfioravano le pareti laterali.

-Secondo voi perchè non l'hanno tolto?-Chiese Starice.

-Credo che non possano.

Sembra essere collegato a qualche meccanismo, forse quando il posto era aperto si poteva muovere.-Commentò Tron osservando il supporto a cui era collegato.

-Sisi, interessante.Andiamo?-Chiese Darky impaziente.

Tron puntò la torcia verso due porte ai lati della sala e spiegò:

-Tu e Green andate a destra, la stanza si chiama “Mount of Gryphon” ed è collegata alla stanza di manutenzione mentre noi saremo nel “Dragon nest”.-

-Ok, se entro un ora non ci reicontriamo consideraci morti.-Disse Darky mentre andava verso la stanza che le era stata assegnata.

-Morti?!-Esclamò Green terrorizzato.

-Sta scherzando.-Lo tranqullizzò il ragazzo più grande.

-Ma in caso non tornassi, siete stati i migliori amici che io abbia mai avuto.-Disse il verde in tono drammatico.

-Finiscila di fare il deficiente e muoviti.-Lo chiamò secca Darky già nella stanza.

Il ragazzino la raggiunse mentre gli altri due andavano verso l'altro ingresso.

-Bhe. Si entra.-Commentò il ragazzo e l'altra annuì.


 

-WOW!-Esclamò Green appena il corridoio spuntò in una stanza modificata per sembrare una montagna.

Qua e là erano disposte rocce e arbusti di plastica mentre il pavimento aveva un colore che doveva simulare la terra ma attualmente era ricoperto da un fitto strato di polvere.

Ma ad avere la maggiore attenzione dei due ragazzi era il “padrone” di quella stanza.

Situato su un rialzamento da cui pareva controllare tutta la zona, vi era un robot blu dalle ali e il muso grigio dalle fattezze di un grifone.

Era così grande che sovrastava i due e, se fosse stato attivo, Darky avrebbe giurato che li stesse guardando con aria arcigna.

-Secondo me quando 'sto posto era in funzione.Questo faceva prendere dei colpi ai clienti.-Commentò.

-O magari trasportava chi voleva per la stanza, sta a vedere.-Disse Green arrampicandosi sulla zampa del robot e sedendosi fra le ali.

-Vedi di non fare disastri come al solito.-Lo ammonì secca.

-Cosa potrei fareeeeeeeeeeee...-Il ragazzo, in qualche maniera, era riuscito a scivolare dalla parte opposta dalla quale era salito e finì a terra di faccia.

-Ti sei risposto da solo.- Mormorò la ragazza scuotendo la testa quando notò che, mimetizzata con la parete, c'era una porta.


 

Intanto, anche Tron e Starice avanzavano lungo il corridoio.

La ragazzina stringeva il pupazzo con forza da quanto era nervosa, ciò non sfuggì al suo compagno che cercò di distrarla, parlandole.

-Se mi ricordo bene; un paio di mesi dopo il famoso incendio, il terreno su cuoi sorgeva il “Transformer's dinner” venne acquistato e si è pensato di costruirvi un nuovo ristorante

Dopo un po' di tempo ci furono strani incidenti fra cui un automa che aggredì il pubblico così si decise di chiudere ma per qualche strana ragione gli operai che dovevano abbattere questo posto si rifiutarono e il tutto venne abbandonato.-

Starice annuì, sapeva già tutto ma le piaceva sentire la voce del compagno in quanto aveva uno strano effetto calmante su di lei.

Finalmente, alla fine del corridoio, arrivarono ad una stanza nella quale erano stati piantati degli alberi finti e dell'erba di plastica per farla sembrare il più possibile ad una foresta ma con l'abbandono dell'edificio era diventato la tana di molti ragni che l'avevano riempito di ragnatele.

I due avanzarono lungo un sentiero che li portò davanti alla ricostruzione di una caverna davanti alla quale era posizionato un robot dalle fattezze di un drago di varie tonalità di blu dal muso simile ad un coccodrillo.

Starice, sempre seguita dal compagno, si avvicinò lentamente all'automa come se temesse che da un momento all'altro potesse attivarsi e attaccarla.

Poggiò la mano sul muso e gli tolse un po' di polvere; onestamente sperava che avrebbero trovato qualcosa di più.

Magari si era sempre sbagliata e andare lì era stata una perdita di tempo

-C'è una porta.-Disse Tron, distraendola dai suoi pensieri.

La torcia dell'amico illuminava una porta situata all'interno della caverna ed era stata dipinta con gli stessi colori scuri della parete per mimetizzarla ma il tempo aveva danneggiato la vernice ed ora era ben visibile.


 

Angolo autrice

Ed ecco i primi animatronici e abbiamo la dimostazione del coraggio di Green XD

Che cosa ci sarà dietro le porte?Sarà un bene o un male entrarvi?Ma spratutto, chiè la voce femminile e con chi stava parlando?

Lo scoprirete nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 5
*** “Parts & Sevice” e“Breaker Room” ***


Darky e Green, spinti dalla curiosità, si avvicinarono alla porta che, non essendo chiusa a chiave, si aprì con un semplice tocco.

L'interno odorava di chiuso e uno spesso strato di polvere ricopriva il pavimento.

Appena furono dentro, la porta si chiuse di scatto, facendo sobbalzare Green mentre la compagna con la torcia passava a rassegna la stanza.

Era molto grande e per terra notò qualche vite e bullone mentre in un angolo era stato disposto un pannello di controllo collegato a degli schermi ovviamente spenti.

-Dici che funzionano?-Chiese Green.

-Che ne so, sei tu l'esperto informatico qui.-

Infatti, nonostante la sua goffaggine, il ragazzo dai capelli verdi era molto abile al cumputer o qualsiasi altro oggetto elettronico.

Green si avvicinò al pannello di controllo e puntò la torcia sotto di esso dove c'era un groviglio di cavi.

-Tienimi la torcia e io porterò la luce in questa oscurità.-Disse.

-La finisce di fare battute da film?-


 

Intanto, anche Tron e Starice avevano aperto la porta ed erano entrati.

A differenza della stanza in cui erano finiti i loro amici, questa era stata usata come magazzino ed era piena di scatoloni pieni di pezzi di metallo e di plastica colorata che i due dedussero essere le parti di ricambio dei robot.

-Credo che questa sia la “Breaker Room”, non capisco perchè si chiami così, magari ci portavano i robot quando si rompevano.-Mormorò Tron, rivolto più a se stesso che alla compagna.

Si girò di scatto quando la udì urlare e la vide a terra, stringendo il suo pupazzo.

La sua torcia illuminava un enorme drago meccanico dal rivestimento marrone con qualche dettaglio in argento e ai lati del muso era munito di un paio di zanne molto inquietanti; il corpo era danneggiato in più punti e pezzi del suo rivestimento erano saltati, lasciando scoperto lo scheletro di metallo.

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-M..me lo sono trovata davanti all'impovviso...-Mormorò Starice mentre Tron l'aiutava a rialzarsi.

-Questo coso mette paura, sarà per questo che l'hanno lasciato qui.-

I due ci girarono attorno, tenendolo sotto controllo con la coda nell'occhio, come se temessero che avrebbe preso vita per agredirli.

-Cosè?-Chiese all'improvviso la ragazza, indicando qualcosa attaccata al soffitto.

A prima vista, sembrava un enorme martello, collegato ad una pressa, la cosa strana era che si trovava al centro della stanza e alla sua base si trovava un supporto che sembrava servire a tenere fermo qualcosa.

-Io mi chiedo “a che serviva?”. Di sicuro non ad aprire scatolette.-Commentò il ragazzo quando il suo sguardo si posò su una botola metallica a poca distanza dall'attrezzo misterioso.

Si avvicinò e stava per aprila quando la luce della stanza si accese di scatto e i due ne rimasero accecati per un attimo, prima di udire un forte rumore metallico.


 

-CE L'HO FATTA!-Esclamò soddisfatto Green, era riuscito non solo a riattivare le luci della stanza, ma anche a tutto l'edificio.

-Vuoi una medaglia?-Fu l'unico commento della compagna.

-Un “grazie” mi basta.-Rispose lui accendendo gli schermi.

Erano in tutto sei; due mostravano le riprese della “fossil hall” con le luci ormai accese, uno il “Dragon nest” dove erano i loro compagni, un altro la stanza al loro fianco, il penultima mostrava solo un interferenza, la telecamera ad esso collegata doveva essere rotta, e l'ultimo mostrava una stanza piena di scatole dove vi erano Tron e Starice che correvano.

-Perchè corrono?-Chiese Darky.

-Non lo so, sono appena usciti dalla visuale della telecamera.

Sembrano spaventati ma non vedo...-Non terminò la frae che udirono qualcosa sbattere contro la porta.

Bastò un rapido sguardo agli schermi per vedere cosa fosse.

Davanti alla porta, vi era il grifone.


 

Starice e Tron si nascosero dietro un paio di scatole.

Non sapevano come fosse possibile ma il drago si era mosso!

E non solo, li stava inseguendo!

Fortuna che era danneggiato e si muoveva con difficoltà, rovesciando scatoloni al suo passaggio.

Tron sporse leggermente la testa per vedere l'enorme robot scuotere il lungo collo a destra e manca emettendo uno spaventoso ruggito metallico.

Il ragazzo prese un pezzo di plastica da uno scatolone e lo lanciò dall'altra parte della stanza.

La bestia si voltò in direzione del suono e si trascinò verso di esso, permettendo al ragazzo di prendere per mano l'amica e correre verso la porta.

Ma appena la aprirono, si trovarono davanti il drago blu.

I suoi occhi gialli erano accesi e probabilmente l'unico motivo per cui non era saltato addoso ai due era che si era sorpreso più di loro.

Aprofittando della momentanea sorpresa del bot, i due gli passarono fra le zampe e uscirono di corsa dalla stanza.


 

Darky e Green guardaron la porta che il robot stava tentando di sfondare, senza sapere cosa fare.

-Come usciamo di qui?-Piagnucolò il ragazzo, abbacciato all'amica.

-Non lo so!-

La porta cedette e videro il muso delle creatura, i suoi occhi gialli sembravano emettere un lampo trionfante ma scoprì di essere veramente troppo grande per entrare.

Questo non gli permise di ostacolarlo e tentò comunque di crearsi un passaggio.

Green stava già pensando di canzonarlo quando la sua compagna gli afferò un braccio, emise un grido e si gettò sul grifone, passandogli fra le zampe, e prima che quello potesse renderesene conto, i due avevano già imboccato il corridoio verso l'uscita.


 

Tron, Starice, Darky e Green si reincontrarono alla “Fossil hall” e non ci fu bisogno di parlare: scapparono tutti e quattro verso l'uscita.


 

Angolo autrice

I nostri protagonisti se la sono vista proprio brutta ma per fortuna nessuno si è fatto male in modo permanente.

Che cosa combineranno i nostri protagonisti?Lo scoprirete nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 6
*** Ritorno ***


-Io non ci torno!Abbiamo già rischiato la pelle.- Disse deciso Green.

-Dobbiamo tornarci, non abbiamo scoperto nulla.-Ribattè Tron.

I quattro si erano riuniti nel loro “quartier generale”, ossia lo stanzino delle scope, in modo da discutere degli eventi della sera prima senza il rischio che qualcuno origliasse.

Starice se ne stava in disparte ad ascoltare la discussione.

Lei voleva tornare ma aveva paura per i suoi amici.

-Ridefinisci il tuo concetto di “nulla”. Quei cosi volevano ucciderci!AHI!-Il ragazzo aveva agitato le braccia, urtando una scopa che gli era puntualmente finita in testa.

-Io mi sono divertita e il secondo round contro il grifone lo vinco io!-Esclamò Darky.

-Non ci sarà nessun secondo round.-La contrariò il fratello.

-Probabilmente l'attivazione improvvisa ha confuso quei bot che ci hanno scambito per intrusi e hanno agito di conseguenza.

Una prova a sostegno di ciò è il fatto che, al di fuori della loro stanza, non ci hanno seguito.-

-Voi andate pure, io sto qui!-Insistette.

-O vieni o ti porto io.-Lo minacciò Darky.

-Quello che mia sorella volava dire è che abbiamo bisogno di te.

Quando si tratta di cumputer o altre cose tecniche sei il più bravo fra noi, abbiamo bisogno di te.

Inoltre ci dirigeremo direttamente alla “Phoneix Room” evitando le altre sale.-

Il ragazzino sembrò aver ceduto ma fece un ultimo tentativo per sottrarsi.

-E domani come facciamo con le lezioni? Avremo sonno.-

-Fai come me: dormi sul banco.-Rispose Darky.

Starice non sapeva se essere sollevata per il fatto che non volevano abbandonare la ricerca o sentirsi in colpa per averli coinvolti.


 

Anche quella sera andò tutto bene e una volta all'interno dell'edificio, il gruppetto avanzò facendo il meno rumore possibile.

Dalla sera prima, le luci erano rimaste accese e in lontananza si udiva uno strano suono ad intermittenza, simile ad un fischio.

-Possibile che nessuno si sia accorto di nulla?-Chiese Green a bassa voce.

-Forse le luci si attivino dopo un certo orario e poi le finestre sono sbarrate e non si vede l'interno.-Rispose Tron

I quattro arrivarono in fondo alla “Fossil hall” e, superata la porta, si trovarono davanti delle scale che portavano o a un piano inferiore o uno superiore.

-Di sopra ci deve essere il negozio, andiamo prima lì?-Chiese Darky.

Gli altri tre annuirono e iniziarono a salire, fino a ritrovarsi in una sala.

A differenza delle altre, questa era in buone condizioni, le pareti erano rosse decorate con delle fiamme e sugli scaffali erano presenti persino un paio di pupazzi, a tradirne l'abbandono era la polvere e le numerose ragnatele che ricoprivano i mobili.

I quattro si divisero, alla ricerca di qualunque cosa che parlasse del locale precedente.

-Yes!-Esclamò Green dopo un po', attirando l'attenzione di tutti.

-Hai trovato qualcosa?-Chiese Tron.

-Due euro!-Esclamò il verde sollevando la moneta, causando un facepalm di Darky mentre Tron e Starice ridacchiavano.

Quest'ultima, che stava rovistando dietro la cassa, trovò un grosso foglio arrotolato e quando lo srotolò, scoprì che si trattava di un manifesto,

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La ragazzina riconobbe subito nel primo animatronico, il bot nella stanza la sera prima.

Ma se era in quel manifesto, probabilmente era fra le ettrazioni principali, allora perchè si trovava quasi distrutto in quella sorta di ripostiglio?

I suoi pensieri furono interrotti da Darky che esclamò:

-Hey! Guardate che ho trovato.-

Era entrata in una sorta di magazino e ne era uscita con qualcosa in mano che si rivelò essere un pupazzo identico a quello posseduto da Starice ma era sporco di fuliggine ed un po' bruciacchiato.

-Era in uno scatolone mezzo rotto con su scritto “Transformer's Dinner.”-Spiegò la ragazzina dagli occhi rossi.

-Buon segno, vuol dire che qualcosa dal vecchio ristorante è sopravvissuto.

Dovè la scatola?-Chiese Tron.

La scatola in questione era piena di buchi e ben nascosta fra le altre, Darky stessa ammise di averla notata solo perchè il pupazzo penzolava da uno dei fori.

Ma una volta aperta, i ragazzi ebbero un amara delusione in quanto conteneva solo i pupazzi raffiguranti dei bot e a quanto sembrava era l'unico scatolone dal precedente ristorante.

Sconsolati, i quattro decisero che prima di andare via avrebbero dato un occhiata all'ultima stanza.

Man mano che scendevano al piano inferiore, il fischio sentito all'inizio aumentava e il corridoio, da viola scuro, iniziò a sfumare in rosso acceso fino a lasciare posto a decorazioni di fiamme e roccia vulcanica; persino le luci erano rosse e davano l'impressione che le fiamme si muovessero.

I quattro scoprirono che in fondo vi erano delle grate dalla quale, a intermittenza, uscivano sbuffi di vapore accompagnati dal fischio, spiegandone l'origine.

-Geniale, dà proprio un tocco vulcanico.-Commentò Tron.

Di colpo tutte le luci si spensero per un attimo e quando si riaccesero, pochi secondi dopo, Starice era aggrappata a Tron e Green era saltato in braccio a Darky.

-Ehm...volevo...assicurarmi che non fossi spaventata.-Si giustificò il ragazzino dai capelli verdi mentre l'altra sbuffò e lo mollò a terra senza tante cerimonie.

-Non credo che sia un blackout, sospetto faccia parte dell'attrazione.-Disse Tron mentre avanzavano.

Finalmente arrivarono alla stanza che a differenza delle altre, era decorata in modo da simulare un terreno vulcanico con tanto di vapore e fiamme finte e sul soffitto erano posizionate delle lampade che emanavano luce rossa a intermitenza che davano l'effetto che il magma dipinto sul terreno e le pareti fosse reale.

-Wow. Questa è già la mia stanza preferita.-Commentò Green girando in tondo per ammirarla.

Il ragazzo più grande sorrise, anche a lui piaceva come era progettata la stanza ma di colpo si rese conto di un enorme errore che avevano commesso.

-Se la stanza è come le altre... ci deve essere un animatronico pure qui!-Esclamò agitato.

Gli altri si girarono spaventati verso di lui ma non fecero in tempo a muoversi o a parlare che le luci si spensero di nuovo e dietro Green si accesero un paio d'occhi rosso/arancione.

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Angolo Autrice

Troll

Pensavate che rimanessero chiusi dentro?

Bhe no ma i nostri protagonisti sono stati abbastanza pazzi da tornare e sembra che ne stiano pagando le conseguenze.

Che cosa accadrò al nostro Green si scoprirà nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 7
*** Phoneix ***


Starice, Darky e Tron guardavano spaventati gli occhi dietro Green, tutti pietrificati dalla paura.

Quando le luci si riaccesero, finalmente videro il corpo del robot.

Il suo corpo era simile a quello di un drago, completamente rosso; la sua coda, formata da cinque grandi piume metalliche arancioni con decorazioni blu, simulava qulla di un pavone; anche le sue ali “piumate” avevano le stesse tonalità di colore.

Infine la testa era simile a quella di un uccello rapace dal sottile becco color bronzo e i suoi occhi arancio/rosso, scrutavano i ragazzini uno a uno.

Green si girò lentamente e si trovò a fissare il muso del robot.

Rispetto a lui era davvero grande tanto che, per guardarlo in faccia, aveva dovuto piegare le zampe.

Il muso del robot si avvicinò e il ragazzino chiuse gli occhi, pensando che fosse la sua fine.

Invece sentì la testa dell'animatronica strofinarsi sul suo petto e la udì fischiare:

-Cucciolo!-

L'esclamazione lasciò di stucco tutto il gruppo, in particolare il ragazzo dai capelli verdi che non aveva la minima idea di che cosa fare.

Fu Tron a rompere il silenzio imbarazzante.

-Ehm...Scusami ma...Chi sei?-Chiese.

La bot alzò la testa e si mise seduta scuotendo la coda prima di presentarsi:

-Mi chiamo Phoneix, sono un drago-fenice e animatronica principale del ristorante.

E voi chi siete?-Aveva una voce strana, quasi fischiettante.

-Io sono Tron, loro sono mia sorella Darky, la mia amica Starice e lui è Green.-

L'animatronica fissò la ragazza dagli occhi rossi e iniziò a fischiettare:

-Darkydarkydarkydarky.

Mi piace il tuo nome, suona bene.

Darkydarkydarky.-

La ragazza citata non sapeva se la stesse prendendo in giro o avesse qualche rotella fuori posto mentre il fratello si rese conto di una cosa.

-Scusa, non ti vorrei offedere ma...non dovresti essere una macchina?-Le chiese.

-Certo, sono fatta di metallo e funziono grazie ad un generatore che si attiva con un comando a distanza.-Rispose.

-Intendo dire... non avresti un programma da seguire o roba del genere mentre sembri avere...una coscienza?-

L'animatronica si fermò un attimo guardando in aria, come se stesse riflettendo.

-Ora che mi ci fai pensare... non lo so. So che da quando sono stata attivata sono così.

Mi piaceva e mi divertiva intrattenere i bambini, ne venivano tanti una volta; poi hanno smesso di venire dopo l'incidente e io sono rimasta sola fino a quando non hanno spento tutto.

Mi sono risvegliata solo ieri e sono felice di aver di nuovo compagnia.-Rispose scuotendo la coda.

-Che incidente?-Chiese Green.

-Non lo so.

So che è successo nella “Fossil hall” e le guardie parlavano di un agressione e della disattivazione di un robot.

Non ho mai capito perchè ogni volta che mi avvicinavo per salutarle scappavano urlando, non ho mai fatto nulla di male.-

“Certo che è un animatronica logorroica.

Hey, ho fatto la rima!”Pensò Green.

-Quindi...sei sempre rimasta qui?-Chiese Tron.

-Yep, non mi è permesso lasciare la mia postazione, nemmeno quando non ci sono bambini.-

-Ma lo sai che il ristorante ha chiuso battenti?-Intervenne Darky.

L'animatronica smise di scuotere la coda ed urlò:

-COSA?QUANDO?PERCHé?- Prima di abbassare le ali e afflosciarsi sul pavimento.

-Non farò più giocare nessun bambino e non sarò più l'anima della festa, starò qui a prendere polvere, arruginire e annoiarmi per il resto della mia vita.-

I quattro tentarono di consolarla, accarezzandole la testa e facendogli notare che c'erano loro a fargli compagnia e ciò le restituì un po' di buonumore ma ben presto si resero conto che era ormai ora di andare.

-Tornerete vero?-Chiese l'animatronica a Starice mentre uscivano.

-Ehm...-La ragazza guardò i suoi amici poi Phoneix che le faceva gli occhi dolci.

-Si.-


 

-Perfettamente d'accordo con te.-Commentò Green.

Stavolta il luogo della riunione era la camera delle ragazze e i quattro erano molto assonnati, avevano riposato solo un ora e alle lezioni hanno rischiato più volte di addormentarsi sul banco.

-Non eri tu quello che non voleva ritornarci?-Chiese Tron.

-Questo prima di conoscere quell'animatronica, è troppo simpatica!-

-Decidete quello che vi pare, basta che vi sbrighiate.

Ho sonno.- Commentò Darky.

Il fratello incrociò le braccia e chiuse gli occhi, nella sua tipica posa riflessiva.

-Non possiamo essere sempre fortunati ad eludere la sorveglianza e primo o poi si accorgeranno che stiamo combinando qualcosa, ma abbiamo una promessa da mantenere e Phoneix potrebbe sapere qualcosa.

Inoltre voglio capire cone fa ad essere così...particolare.-

-Il ristorante è costruito su un antico cimitero e un fantasma ha preso il controllo del robot?- Disse Darky.

-Dovresti smetterla di frequentare Blue. Ci deve essere una risposta razionale.-

-Si, quella tipa mette i brividi.-Concordò Green.

-Decido io con chi stare e Blue è molto simpatica. Confermi Starice?-

-Si, ma non stavamo decidendo se tornare o no al “Predacon's”?-

-Giusto, mettiamolo ai voti.

Chi vuole nuovamente correre il rischio e ritornare?-Chiese Tron.

Tutti e quattro alzarono la mano, decisi ad andare fino in fondo.


 

Angolo autrice

A quanto pare non è ancora giunta l'ora per i nostri eroi e hanno guadagnato una nuova simpatica amica. Ma non è fintita qui!

Cosa combineranno si scoprirà nel prossimo cappy: “fenomeni paranormali”

Saluti da Ala

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Capitolo 8
*** Fenomeni paranormali ***


Nella zona nascosta dell'ex ristorante.

-TU SEI COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA!-Esclamò una voce femminile parecchio arrabbiata.

-COSì RISCHI DI FARLI AMMAZZARE!

Al diavolo se sono parenti o amici di chi ci ha bloccato, il rischio che corrono è troppo grande!-

Ci fu un attimo di silenzio.

-Non importa se è solo quella con il pupazzo o tutti! Il rischio di morte rimane comunque.

Non c'è un altra via?-

Un lieve bagliore azzurro illuminò la stanza prima che tutto torni normale.

-Ma se vuoi coinvolgerli, non dovresti avvisarli? Sai che non possiamo spostarci di molto.-

Ancora un attimo di silenzio.

-E va bene, ma se succede qualcosa di brutto giuro che dovrai trovare qualcun altro che ti faccia da tramite perchè non ti parlerò mai più!-


 

Anche quella sera i ragazzi riuscirono ad uscire senza farsi scoprire.

Phoneix manifestò la sua felicità nel vederli tornare correndogli incontro strofinando la testa su Starice e scodinzolando come un cane.

-Sembra che non ci vediamo da una vita.-Commentò divertito Green.

-Yep, io adoro stare in compagnia e detesto essere da sola.

E' deprimente parlare con i muri, soprattutto perchè non ri...-La bot si bloccò di colpo e i suoi occhi divennero neri.

-Phoneix?- Sussurò Starice, non sapendo che costa stava succedendo.

-Breaker room, sono intrappolate sette anime piangenti.

Due sorelle, un amico e quattro innocenti.

Tre di esse sono furiose, state attenti.-

Detto ciò, gli occhi dell'animatronica tornarono normali.

-Che è successo? E perchè mi guardate tutti così?-Chiese, vedendo gli occhi di tutti puntati su di lei.

-Hai appena fatto una profezia.-Rispose Darky e prima che il fratello potesse dire qualcosa, l'animatronica esclamò:

-Sul serio? C'erano dolci a bizzeffe, una marea di bambini felici e il ristorante riapre?-

-In realtà non hai fatto nessuna profezia.-La interruppe Tron, spiegandogli cosa aveva detto.

-Oh, sono una poetessa e non lo sapevo.-Ridacchiò Phoneix.

-Non lo sei, per me qualcuno ti ha usata per mandarci un messaggio.

E questo qualcuno è un fantasma!-Disse Darky, guadagnandosi un occhiataccia dal fratello, che rispose:

-Ancora questa storia? I fantasmi non esistono!-

-E secondo te cosa intende per “anime” se non spiriti, genio?-

-Hai pensato che potrebbero essere parole partite a caso?-

-In rima? Non ci vedo casi e se proprio ne sei sicuro, cosa ci impedisce di andare alla “Breaker Room” a vedere?-

-Ehm...Due robot che vogliono ucciderci?-Intervenne Green a sostegno dell'amico.

-Esatto. Inoltre io e Starice ci siamo stati e non abbiamo visto nulla.-

-In realtà...c'era una botola ma non ci siamo entrati.-Sussurrò la ragazzina.

-Visto? Dai andiamo, al massimo non troviamo nulla ma se ho ragione io e ci sono dei fantasmi, tu e Green ballerete il valzer indossando un tutù!- Li sfidò la ragazza dagli occhi rossi.

-E io che c'entro?-Chiese il verde.

-C'entri sempre.-

-Ci sto!-Rispose il fratello.

-Yeeee! Si va!-Esclamò Phoneix.


 

-Bè, il drago che fa la guardia non è un buon segno.- Commentò Green.

Erano al “Dragon nest” e l'animatronico stava girando avanti e indietro alla porta, proprio come una sentinella.

-Qual'è il piano?- Chiese Phoneix, venuta con i ragazzini e sembrava prendere tutto come un gioco.

-Stranamente non ne ho nessuno.

All'interno della Breaker Room so già che potremo muoverci nascondendoci e sfruttando il fatto che il bot sia danneggiato ma non so cosa fare con quello fuori.-Rispose Tron.

-Allora a lui ci penso io.-Disse l'animatronica, avanzando all'interno della stanza.

Appena la vide, l'altro si fermò, con una zampa alzata come per avanzare e la fissò con l'espressione di uno che non abbia mai visto una femmina in vita sua.

-Ciao! Io mi chiamo Phoneix, tu chi sei?- Lo salutò.

Con sorpresa dei quattro ragazzi, l'altro rispose.

-Mi chiamo Skylinx, è la prima volta che vedo il tuo bel muso qui.-

-Longa storia, ero in una stanza di là ma dato che mi annoiavo ho deciso di spostarmi e sono venuta qui.-

-E hai avuto un ottima idea, sei sveglia quanto bella.-

-Ragazzi, avete un sacchetto per il vomito?-Chiese Darky, disgustata da tali smancerie.

-Non li ascolterai ancora per molto, ora andiamo finchè Phoneix lo tratiene.- Sussurrò il fratello.

Quatti quatti, i ragazzi riuscirono ad arrivere alla porta ed ad aprirla senza far rumore, d'altro canto, il drago robotico sembrava mirare solo a flertare con Phoneix, ignorando il resto.

Come sospettavano, all'interno vi era il secondo drago che, per fortuna sembrava stesse dormendo.

Per sfortuna, con una zampa sulla botola.

-Ok, non c'è niente. Andiamo.-Disse Green, facendo dietrofront ma fu subito acchiappato da Darky.

-Nascondetevi, provo a spostare la zampa.-Disse Tron.

-Ti aiuto.-Si unì la sorella.

Con attenzione, fecero scivolare la zampa del bot mentre Green e Starice guardavano i loro amici col fiato sospeso.

Quest'ultima stava stringendo il pupazzo con tutte le sue forze da quanto era preoccupata.

Una volta che la zampa fu spostata, il drago emise uno sbuffo che spaventò la ragazzina, al punto da fargli chiudere gli occhi, ma fortunatamente non si svegliò.

-Ora puoi respirare.-Scherzò Darky, rivolta a Green che sembrava essere uscito da una lunga apnea.

Piano piano, aprirono la botola, controllando che l'animatronico non si svegliasse.

Una volta aperta ebbero un amara sorpresa: doveva esserci una scala ma era stata distrutta e l'interno era buio pesto.

-Servirebbe una corda.-Mormorò Darky, guardando l'interno.

-Ce l'ho ma non saprei dove fissarla.-Rispose il fratello.

-La tenete voi mentre mi calate giù.-

-E se il bestio si sveglia?-Chiese Green.

-Ci penseremo dopo.

Ora, fuori la corda e passatemela-

-No, troppo pericoloso.-

Nella discussione, nessuno si accorse della coda del bot che si stava muovendo e stava per colpirli alle spalle.


 

Angolo autrice

I'M ALIVE!

E con un nuovo cappy in cui sembra che i nostri eroi siano finiti, di nuovo nei guai!

Se si salveranno lo scoprirete solo nel prossimo capitolo.

Saluti da Ala

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Capitolo 9
*** Blue ***


Starice udì un fruscio dietro di sé e si voltò giusto in tempo per vedere la coda del bot.

-RAGAZZI!-Strillò, per la prima volta in vita sua, facendo voltare tutti che riuscirono a schivare la coda del bot.

-VIA!-Urlò Tron, iniziando a correre, seguito dagli altri.


 

Intanto fuori.

Skylinx stava ancora parlando con Phoneix quando udì le urla dei ragazzi e voltandosi, vide la porta aperta.

-Intrusi!-Esclamò, voltandosi ma prima che potessse entrare, il drago-fenice lo superò con un balzo e si mise davanti alla porta.

-Cosa fai?-Chiese sorpreso.

-Il mio compito: proteggere i bambini!-Rispose lei con orgoglio.

In quel momento i ragazzi uscirono e trovarono riparo fra le zampe dell'amica.

Anche il drago marroncino li seguì ma venne stordito da una codata dell'animatronica.

-Così impari a prendertela con i più piccoli!-Disse, prima di voltarsi e effettuare una seconda codata sulla testa di Skylinx.

-USCITE!-Trillò rivolta ai ragazzi che obbedirono all'istante, correndo come dei fossenati.


 

-Appena in tempo.-Esclamò Green, una volta usciti dall'edificio mentre riprendevano fiato.

Tron alzò la testa di scatto e urlò:

-DOV'E STARICE?????-

Infatti, della più timida del gruppo non vi era traccia.

-ODDIO!E' RIMASTA DENTRO!-Realizzò Darky, portando le mani alla bocca, preuccupatissima per la sorte dell'amica mentre Green si mise le mani fra i capelli e iniziò a girare in tondo.

-Ragioniamo è sparita quando...quando...ci ha avvisato della coda del bestio e lei era la più vicina!-Disse agitato il maggiore del gruppo. -Potrebbe essere stata colpita ed essere caduta nella botola! Spero solo che stia bene e che non l'abbiano vista.-

-Chiamiamo la polizia! L'esercito! I marines!-Strillò Green.

-Non ci crederebbero mai e poi noi non dovremo essere qui!Torniamo dentro!-Disse Darky.

-Impossibile, ora saranno tutti all'erta e anche Phoneix non puà affrontare tre robot da sola.

Perdipiù tra poco saranno le sei e dobbiamo tornare.-Rispose triste il fratello, nonostante fosse quello più preoccupato di tutti per la sorte dell'amica.

-Hai ragione e non solo!-Esclamò la sorella, dandosi un pugno sulla mano, come quando gli viene un idea.-Dobbiamo parlare con la “nostra” esperta del sovrannaturale!-


 

All'orfanotrofio si scatenò il pandemonio.

L'improvvisa sparizione di Starice aveva agitato tutto il personale che si erano messi a cercarla per tutto l'istituto ed era stata avvisata anche la polizia.

Darky era stata costretta a mentire, dicendo che quando si era svegliata aveva trovato il letto dell'amica vuoto e non ebbe bisogno di fingersi preoccupata.

Ma in tutto questo, c'era chi se la rideva.

David, colui che prendeva di mira la ragazzina, se ne andava in giro dicendo che probabilmente era andata a nascondersi in qualche angolino, piangendo e tremando come un topo.

Tron lo sentì.

E gli ruppe il naso.

Fortunatamente per ciò ricevette solo un richiamo in quanto era la prima volta che manifestava un comportamento del genere.

Quel pomeriggio, i tre si diressero nel posto in cui avrebbero trovato la loro informatrice: la biblioteca.

-Eccola lì, Blue si siede sempre lì.-Disse Darky, indicando una ragazza seduta nell'ultimo tavolo intenta a leggere un libro.

Per molti, Blue era una ragazza inquietante e solitaria e tendevano ad evitarla, solo Darky e Starice avevano provato ad avvicinarsi per scoprire che era anche una tipa gentile, educata ed interessante, anche se molto fredda e chiusa.

Quattordici anni; capelli blu notte, decorati da un paio di fiocchi viola con teschi bianchi, occhi verde acqua e un fisico molto maschile; indossava una collana con una croce bianca.

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Darky si sedette al suo fianco, mentre Tron e Green rimasero in piedi dal lato opposto del tavolo, come ad attendere un permesso.

La ragazza alzò a malapena gli occhi dal librio per gettare un occhiata ai due per rivolgersi a Darky:

-Tuo fratello e il “disastro ambulante”?'-Chiese.

-Hey!-Esclamò Green.

-Si, ti possiamo parlare?-Rispose la ragazzina.

Blue chiuse il libro e fece cenno ai ragazzi di sedersi.

Una volta che furono tutti comodi chiese:

-Sto per scoprire il vero motivo della sparizione di Starice?-

-Ma come...-Sussurrò Green venendo interrotto.

-Lei non sparirebbe mai senza una ragione.

E poi ho il sonno molto leggero e da un po' di sere sento una porta aprirsi e rumore di passi.

Inoltre ieri sera sono rimasta sveglia e ho visto due figure in corridoio.-

-Hai pensato che fossero i tuoi “fantasmi” o due che andavono in bagno?-Sbottò Tron, non le stava per nulla simpatica quella tipa.

-In bagno in due? E sempre allo stesso identico orario?

Non credo e riconosco uno spettro.-

-Andavamo al “Predacon's”.- Disse Darky senza tanti giri di parole, dopo essersi assicurata che nessuno origliasse.

Per la prima volta, sul viso apatico della ragazza, apparve un espressione sorpresa, per poi sorridere.

-Ora capisco.

Facciamo così, raccontatemi cosa avete fatto in queste sere e io vi darò le risposte che cercate.-

-Possiamo da un altra parte? Potrebbero sentirci.-Disse Tron.

-Tranquillo, hanno troppa paura di me anche per ascoltarci.-

Dopo che i tre raccontarono ciò che è successo in quelle notti, Blue chiuse gli occhi e disse:

-Si direbbe un caso di “possessione” ma anche “Pseudo reincarnazione”.

Ma prima di continuare dovete sapere una cosa, prima del “Predacon's” vi era il “Transformer's Dinner” e anche lì vi sono state parecchie anomalie per un pò.

Ma prima di tutto ciò, ci furono degli eventi parecchio sangunosi.

Secondo le mie fonti, furono uccise due sorelle e i corpi mai ritrovati e, a distanza di qualche mese, altri cinque bambini vennero uccisi.

Fu dopo questi omicidi che iniziarono le anomalie.-

-Tu lo sapevi? Degli omicidi intendo.-Sussurrò Green all'amico.

-Si, ma non vedevo collegamenti.-Rispose mentre l'altra continuava

-E' molto probabile che le anima infuriate dei bambini uccisi, in un modo a me ignoto, abbiano preso possesso dei corpi animatronici.

A causa dell'incedio, gli animatronici sono stati distrutti e le anime hanno lasciato i robot, ma al posto di essere libere, hanno preso possesso dei corpi degli animatronici del nuovo ristorante.-

-Ma fammi il favore!-Mormorò Tron, lui era fermamente convinto che stesse ascoltando un mucchio di sciocchezze.

-Ma perchè sono qui? Non dovrebbero essere dall'altra parte o robe simili?- Chiese Darky, ignorando il fratello.

-In questi casi, ci deve essere qualcosa a tenere le anime nel nostro mondo.

Molto probabilmente un oggetto che deve essere distrutto per renderle libere.-

-Ma se a tenere queste “anime” qui è un oggetto, non lo possono distruggere da sole?-Sbottò Tron, al limite della sopportazione.

Al contrario, la ragazza non aveva mai cambiato il suo tono apatico e ora fissava freddamente il ragazzo.

-Solo perchè non ci credi non significa che non sia vero.

Starei qui ore a spiegarti come l'esistenza dei fantasmi possa essere provata ma ora, per rispondere alla tua domanda, non possono.

Deve essere qualcuno non coinvolto nella loro morte o e che desideri fermamente che siano liberi.-

Darky e Green sembravano i più convinti dalla spiegazione al contrario di Tron che incrociò le braccia, seccato.

-Tornerete al “Predacon's”?-Chiese infine la ragazza.

-Dobbiamo, per Starice.-Rispose Darky.

-Vengo con voi.

Voglio aiutare la mia amica e, possibilmente, assistere a qualche fenimeno interessante.-


 

Angolo autrice

Cavoli! Blue sembra veramente una tipa inquietante ma ben disposta ad aiutare i nostri eroi.

Riusciranno a salvere Starice o è già troppo tardi?

Lo scoprirete nel prossimo cappy.

Saluti da Ala

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Capitolo 10
*** Vecchie conoscenze ***


-E' viva?-Sentì chiedere una voce femmimile con tono quasi meccanico.

-Penso di si, sta respirando.-Rispose una voce maschile.

-Ma da dove è spuntata?-

-Che ne so.

Mi sono svegliato e me la sono trovata addosso.-

Starice aprì gli occhi, l'ultima cosa che ricordava era la coda del drago robotico che la colpiva e di essere caduta nella botola, poi buio totale.

La prima cosa che la ragazzina vide fu un paio di occhi rossi.

Per lo spavento cacciò un urlo e si alzò in fretta, correndo nella direzione opposta.

-Aspetta!-Tentò di chiamarla la voce maschile ma la piccola era già andata a nascondersi in un angolino fra due casse da dove udì la voce femminile:

-Mi sa che l'hai spaventata.-

-Ma stavolta non ho fatto nulla!-

-Anch'io se aprissi gli occhi e mi trovassi te davanti mi piglierei un colpo.

Provo ad andare a tranquillizzarla.-

Si udirono dei passi, poi la voce maschile dire:

-E' dall'altra parte.-

-Scusa, sai che non ci vedo.-

Poco dopo, dal rumore di passi e meccanismi che si muovevano, capì che colei che aveva parlato si era inginocchiata davanti al punto in cui si era nascosta.

-Heylà, forse siamo partiti con il piede sbagliato, scusa se il mio amico ti ha spaventato ma ti assicuro che è un tipo simpatico, anche se sembra scontroso.-Iniziò.

-Ora non esageriamo.- Sbottò il compare.

-In ogni caso ti assicuro che non intendiamo farti del male.

Il mio amico mi ha anche detto che hai un pupazzo con le mie sembianze.-

“Un pupazzo con le sue sembianze?” Ripeté a mente la piccola, guardando l'oggetto appena nominato per poi strisciare fuori dal suo nascondiglio.

Per fortuna, aveva ancora con sé lo zaino con la torcia al suo interno.

La tirò fuori e l'accese, illuminando coloro che avevano parlato.

La prima fu un'animatronica bianca e azzurra un po' sporca di fuliggine, il suo esoscheletro era saltato in più punti, lasciando intravedere i meccanismi interni, e i suoi occhi erano spenti, segno della sua cecità.

Il secondo, era un robot grigio dagli occhi rossi, anch'esso era sporco di fuliggine e gli mancava il braccio destro, quando la piccola gli puntò la torcia in faccia, si coprì gli occhi con il braccio rimanente e sbottò:

-Puntala da un altra parte prima che diventi cieco anch'io.-

-Scusa.-Disse, facendo come richiesto.

Guardandosi intorno, si rese conto di essere finita in un enorme stanza grigia piena di casse di legno di cui alcune parevano sfondate e si poteva intravedere al loro interno parti di robot. In una di esse, la ragazzina riconobbe ciò che sembravano zampe di ragno e un braccio metallico blu con tre uncini al posto della mano.

-Ma...dove sono finita?-Chiese.

-Nello scantinato del “Transformer's Dinner” o meglio ex scantinato.

Non sappiamo cosa sia successo di sopra da quando siamo qui.-

Rispose il robot grigio facendo cenno con la testa alla botola sopra di loro prima di chiedere:

-Piuttosto tu chi sei? E cosa ci fai qui?-

Starice si presentò e spiegò di come lei e i suoi amici siano entrati e di come era cambiato il posto.

-E voi cosa ci fate qui?-Chiese infine.

-Da quando quello s...-Iniziò il robot grigio venendo interrotto dalla compagna.

-Linguaggio! Perfavore.-

-...Sacco dell'immondizia di un piromane ha incendiato il “Transformer's”, siamo rimasti danneggiati e ci hanno dati per distrutti ma, fortunatamente al posto di buttarci via hanno deciso di chiuderci in queste casse e lasciarci qui.-

-Purtroppo, noi due siamo gli unici ad essere “sopravvissuti”-Continuò la femmina, sedendosi a terra.

-E non possiamo uscire in quanto la scala è distrutta da chissà quanto e anche le casse sono un po' troppo fragili per sostenere il nostro peso e non possiamo nemmeno tentare di ripararci.-

-Forse...Anzi, sicuramente i miei amici mi verranno a cercare e riusciranno a tirarci fuori di qua.-Disse sicura Starice.

-Io non sono tanto convinto ma pensala come vuoi.-Borbotò il bot grigio.

-Non essere pessimista.-Lo rimproverò la compagna.

-Non è pessimismo, sono solo realista.

Comunque, quello come fai ad averlo?-Chiese, indicando il pupazzo che la ragazzina teneva in mano.

-Ce l'ho da quando ero piccola.

Praticamente mi hanno trovato davanti alla porta dell'orfanotrofio con solo questo in mano il giorno stesso in cui il “Transformer's” è stato incendiato.-Spiegò.

-Strana coincidenza. Anche perché quei pupazzi non sono mai stati venduti, anzi erano arrivati il giorno prima dell'incendio.-Commentò la bot bianca.

“Cosa?”

Pensò la ragazzina guardando il proprio pupazzo.

Se ciò che diceva la bot bianca era vero allora doveva per forza averlo ricevuto da chi sapeva di quei pupazzi, ossia qualcuno che lavorava al “Transformer's” e ciò significava che i suoi genitori vi lavoravano o erano a stretto contatto con persone che ci lavoravano.

-Può darsi ma io nono ricordo nessuno che abbia avuto una figlia.-Commentò il bot grigio quando la ragazzina espose la sua ipotesi.

-Questo perché non ti importava nulla delle guardie.

Io invece so che qualcuno aveva una figlia femmina e avevo sentito che quel giorno l'avrebbe portata al lavoro assieme alla moglie ma non riesco a ricordare chi fosse.- Intervenne la compare prima di portare la mano alla fronte.

-Che stupida, non ci siamo neppure presentati!

Io mi chiamo Darkness e lui è Megatron, siamo i vecchi robot del “Transformer's dinner”-


 

Angolo autrice

Sorpresa!

Pensavate che non avreste mai più rivisto Megatron e Darkness? Se si, vi sbagliavate XD

In ogni caso, se la piccola Starice riuscirà ad uscire da lì o no lo scopriremo nei prossimo cappy: "missione di salvataggio".

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 11
*** Missione di salvataggio ***


-Ma quando arriva?-Sussurò Tron, rivolto a sua sorella.

Ancora una volta erano riusciti ad uscire senza farsi scoprire ma dovevano aspettare Blue che non si era ancora fatta viva.

-Presto, abbi pazienza.-Rispose Darky.

-Dovevamo proprio accettala, sapete che a me dà i brividi.-Sussurò Green.

-Sono qui.-Disse Blue, appena comparsa da dietro le spalle del ragazzino che per lo spavento saltò in braccio a Darky.

-Ti prego non farlo mai più!Ho perso 20 anni con questo spavento!-Asclamò.

-E ti comporti ancora come un lattante!-Sbottò Darky mollandolo a terra.

-Finitela subito prima che ci sentano e muoviamoci.-Disse Tron, era impaziente di andare a salvare l'amica.


 

-Eccoci arrivati.-Disse Tron appena furono davanti al “Predacon's”.

-Allora andiamo!-Escamò decisa la sorella dirigendosi decisa verso la finestra da cui erano soliti entrare prima di venire fermata dal fratello.

-No, potrebbero aver capito che passiamo di lì e tenderci una trappola, dobbiamo trovare un altra entrata.-

-Porta sul retro?-Propose Green.

-Troppo prevedibile potrebbe essere anche quella sotto controllo.-

-Dal tetto.

Oggi ho trovato una foto dell'edificio in biblioteca e ho notato che c'è un lucernario che dovrebbe sitarsi sopra la sala da pranzo o il negozio.-Disse Blue

-Perfetto, in questo modo potremo dirigerci alla “Phoneix Room”, spero solo che la notra amica stia bene.-Pensò ad alta voce il ragazzo.


 

Nell'angolo nascosto del ristorante.

-La ragazzina è vive per miracolo!

Avrebbe potuto avere un trauma cranico per la tua idea!-Disse la voce femminile.

-Niente “ma non è successo”, prega di non essere costretto a rifarlo.

Gli altri sono tornati e c'è una nuova ragazza con loro.

Si, è un esperta di fantasmi.

Sono sulla strada giusta.-


 

-Uno... due...SU!-Disse Tron, tirando la corda che aveva in mano assieme alla sorella e Green.

Erano riusciti a salire sul tetto formando una piramide umana sopra un bidone abbastanza resistente dopodichè il primo che era salito, in qul caso Darky, aveva aiutato gli altri grazie alla corda che ora stavano usando per sollevare Blue.

Una volta che la ragazza fu salita, il gruppetto si diresse verso il lucernaio dietro di loro.

Tron pulì il vetro di una delle finestre dalla neve e guardò all'interno.

-Si, questo è il negozio.-Annunciò prima di tentare di aprire la finestra.

-Dai muoviti!-Lo incitò Green.

-Un attimo, è bloccato, mi ci vorrò un po' prima...-

CRACK!

Il rumore fece voltare i due ragazzi che videro Darky davanti ad una finestra rotta e con un piede stava rompendo i vetri rimasti ancora attaccati ai bordi.

-Che c'è? -Chiese seccata quando incrociò lo sguardo dei due amici.

-Niente.

Buona idea.- Rispose il fratello.

I quattro legarono la corda al bordo della finestra e una volta assicurati che fosse ben salda si calarono giù.

-E ora?-Chiese Blue con il suo solito tono apatico rivolta a Tron.

-Per prima cosa ci serve aiuto e spero che Phoneix sia nella sua stanza.-Rispose dirigendosi verso la porta.

Scesero in fretta, facendo attenzione a non fare troppo rumore e arrivarono alla “Phoneix Room”.

Appena entrati, riconobbero subito il corpo rosso della loro amica sdraiato a terra.

-Phoneix!-Esclamò Geen.

La diretta interessata aprì gli occhi e sollevò la testa.

-Siete tornati!-Esclamò in un tono fra il felice e il preoccupato.

-Dovevamo, Starice è rimasta nella “Breaker Room”!- Spiegò il fretta Tron.

All'udire ciò, l'animatronica drago-fenice si alzò e gli corse incontro.

Con orrore, Tron si rese conto che zoppicava e appena fu davanti a loro vide che era piena di graffi, ammaccature e un ala le era stata strappata.

-Il tuo esoscheletro...-Stava dicendo Darky.

-Non è nulla, dovresti vedere quell'altro.-La precedette l'altra sorridendo per poi guardare Blue e chiedere:

-Ciao! Sei nuova?-

-Si, Phoneix questa è Blue.

Blue, lei è Phoneix.

Fine presentazioni e ora andiamo a salvare la nosta amica.-Intervenne Darky.

-E come?-Chiese Green.

-Allontaniamo gli altri robot in una stanza dove possiamo bloccarli, dopodichè andiamo a cercarla nella “Breaker Room”.- Disse Tron.

-Io, Darky e Green siamo i più veloci, possiamo farci inseguire.-Propose Blue.

-COSA?! NON VOGLIO FARE DA ESCA!- Strillò il verde.

-Fallo per Starice oppure ti costringo a suon di pugni!- Gli disse secca, Darky.

-E va bene, non c'è bisogno di essere violenti.

Ma perchè io e non Phoneix?-

-Non vedi che è troppo danneggiata per correre?-Sbottò Tron, per poi continuare:

-Voi dovete attirarli nel negozio e poi sbarrare la porta mentre io e Phoneix vi precediamo e tireremo fuori Starice.

Fatto ciò, usciremo dalla solita strada.-

-E ciò che ti ho detto riguardo le anime?-Chiese Blue, gudagnandosi uno sguardo assassino da parte del ragazzo.

-Prima il reale, ossia Starice, e poi il fantasy.-Scandì.

La ragazza, per nulla impressionata, si limitò a scollare le spalle e a dire:

-Ok.-


 

-Eccoli!-Esclamò il Tron appena vide i robot,sbirciando da un angolo in modo da non essere visto.

Erano Skylinx e Darksteel, rispettivamente il drago e il grifone, che si trovavano proprio all'ingresso “Fossil hall”.

-Ottimo, il grifone a me!

Muoviti Green.-Disse la sorella, trascinandosi dietro il ragazzo che stava facendo il segno della croce.

-HEY! TESTE DI POLLO!-Li chiamò la ragazzina, arrivata al centro della stanza, facendoli voltare.

-SI, DICO A VOI! Prendeteci se ne siete capaci!- Continò, accompagnando con una linguaccia prima di iniziare a correrrere verso la parte opposta, seguita da Green.

I due robot iniziarono a seguirli, permettendo a Tron, Blue e Phonix di passare senza essere visti.

Ma, contrariamente a ciò che sia spettavano, entrambi i robot si misero a seguire la ragazzina, evidentemete non avevano gradito l'insulto.

“Ora che faccio? Scappo o l'aiuto?”Si chiese Green, nascosto in un angolo dove sperava di fondersi con il muro.

Nonostante la voglia di scappare era tanta, non voleva lasciare l'amica nei guai così si guardò intorno alla ricerca di qualsiasi cosa che potesse aiutarlo.

Intanto, Darky era in guai seri.

I due robot riuscivano a tagliarle la strada e a impedirgli di dirigersi verso il negozio ed ere pura fortuna se non era ancora stata acchiappata.

Ma ben presto la sua fortuna si sarebbe esaurita e sarebbero stati cavoli amari.

Finalmente, Green riuscì a trovare il coraggio per saltare addosso a uno dei bot, agrappandosi alla sua coda ma quello, per nulla infastidito, si liberò di lui scagliandolo verso la parete.

Il ragazzino vide le stelle ma non si era rotto nulla e quando aprì gli occhi, scoprì di essere finito vicino ad una stazione di controllo.

“Come abbiamo fatto a non notarla prima e a cosa serve?” Si chiese, per poi sollevare lo sguardo e vedere lo scheletro attaccato al soffitto.

Si ricordò che la prima sera, Tron gli aveva detto che era possibile che quel coso si potesse muovere.

Si alzò in piedi se si mise ai comandi, per fortuna era accesa ma il ragazzo non sapeva come farlo funzionare, quello che vedeva era solo un mucchio di leve, bottoni e nessuna istruzione!

L'urlo di Darky lo distrasse e vide che il grifone era riuscita a prenderla dal cappuccio del giubbino e a sollevarla.

Prima che il drago potesse tentare di morderla, la ragazzina si liberò, sfilandosi la giacca e salvandosi.

La scena spaventò il ragazzo al punto che fece la prima cosa che gli venne in mente: chiuse gli occhi e si mise a premere bottoni e tirare leve a casaccio.

Ciò mandò in cortocircuito i comandi della postazione che emanarono scintille.

Anche i cavi collegati allo scheletro emisero scintille e successe l'impensabile: si staccò.

I due robot non fecero in tempo a sollevare la testa che vennero travolti e si trovarono incastrati fra le ossa della gabbia toracica.

Darky si salvò solo perchè era riuscita ad allontanarsi in tempo e guardava prima l'amico, poi i due robot KO con gli occhi sgranati dalla sorpresa.

Il ragazzino aprì leggermente un occhio e quando si rese conto di ciò che aveva fatto, sorrise si rivolse all'amica, vantandosi:

-Tutto previsto.

Aspetto un “Grazie, mio eroe”.-

Mancò poco che Darky lo mandasse al diavolo.

-DRAGO IN ARRIVO!-Urlò Blue, entrando di corsa, seguita dal robot-drago.


 

Angolo autrice

Finalmente Green ha fatto qualcosa di utile!

Ora, se i nostri eroi riusciranno a salvare la loro amica e a scappare, lo scoprirete nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 12
*** Imprevisto ***


Poco prima.

-Sicuramente è lì dentro.-Sussurò Tron, indicando la “Breaker Room”, nascoscosto assieme a Phoneix e Blue fra gli alberi di plastica nella stanza

-Si, quell'antipatico di Predaking non lascia mai quella stanza.-Disse l'animatronica.

-Predaking?-Ripetè il ragazzo.

-Così si chiama quel tipo.-Spiegò.

-Allora io vado.-Disse con calma Blue avvicinandosi alla porta ma prima che potesse sfiorare la maniglia, con la coda nell'occhio vide qualcosa muoversi sul soffitto e saltò all'indietro giusto in tempo per evitare Predaking.

Il drago robotico si era arrampicato sul soffitto e aveva tentato di saltarle addosso.

-Bene, fammi vedere che sai fare.-Disse la ragazza, girando intorno al robot che la seguiva con lo sguardo.

Di colpo, scatto dall'altra parte e il drago allungò il collo nel tentativo di azzannarla, senza successo.

La ragazza continò a provocarlo con brevi scatti a desta e sinistra finchè l'essere si stufò e si alzò in piedi, desiso a saltarle addosso.

Blue riuscì a schivare anche quell'attacco e a correre verso l'uscita, seguita da bot; lasciando via libera a Tron e Phoneix.

I due entarono nella stanza e si diressero subito verso la botola e l'aprirono.

-STARICE! CI MI SENTI?-Urlò Tron, illuminandone l'interno con la torcia.


 

All'interno della botola.

Starice, dopo aver chiaccherato a lungo con Darkness che le aveva parlato delle persone che lavoravano al “Transformer's dinner”, si era addormentata.

Si svegliò appena udì una voce chiamarla e riconobbe l'amico.

-TRON! Si, sono qui!-Rispose.

-Chi è qui?-Borbottò Megatron che si era addormentato pure lui.

-Un amico.-Rispose la ragazzina prima di continuare:

-Hey, qui ho incontrato altri due animatronici che erano nel locale precedente a questo.-

-Tireremo fuori anche loro, ti passo una corda.-

Detto ciò, estrasse dal suo zaino una corda nel quale fece un nodo in modo da formare un cappio e la calò giò per la botola spiegando.

-Avvolgilo sotto le ascelle, in questo modo Phoneix e io ti tireremo su.-

La ragazza fece come detto e venne tratta in salva.

Poi fu il turno di Darkness e se Tron non fosse così nervoso per sua sorella, Green e Blue si sarebbe messo a farle molte domende.

Al turno di Megatron fu un po' più complicato poiché era così pesante che Darkness dovette aiutare Phoneix a sollevarlo.

-Dovestri dimagrire.-Scherzò la bot bianca.

-Non sono grasso, è l'esoscheletro pesante.-Rispose Megatron, offeso.

Nello stesso istante in cui il robot grigio venne tirato fuori, nella stanza fecero irruzione Blue, Darky e Green e questi ultimi, appena videro la loro amica sana e salva le saltarono addosso, abbracciandola.

-E gli altri robot?-Chiese Tron a Blue.

-Due sotto uno scheletro e l'ultimo chiuso nel negozio ma non rimarrano bloccati a lungo.

E loro chi sono?-Domendò, indicando Megatron e Darkness.

-Spiegazioni rimandate, ora è meglio uscire.-


 

Ma bastò arrivare all'inizio del corridoio che portava all'uscita per sentire delle voci.

-Glielo giuro! Sono qui!- Diceva uno.

Tron sbirciò, attendo a non farsi vedere e riconobbe David e la sua banda di bulletti assieme ad un uomo con un uniforme grigia girato di spalle.

-Anche se fosse vero voi non dovreste essere qui e ora uscite subito prima che chiami la polizia.-Disse l'uomo.

-Cavoli, penso che quello sia un guardiano.-Disse Tron.

-Ora che si fa?-Chiese Green.

-Lo affrontiamo, siamo in cinque più tre robot.-Propose Darky, preparando i pugni.

-Vuoi farti arrestare? No!

Torniamo indietro, possiamo barricarci nella “Breaker Room” finchè il guardiano non se ne va.-Decise il fratello.

-No, meglio nella “Parts & Service”, almeno lì ci sono le telecamere.-Disse Green.

-Ottima idea. Aspetta!

Ho appena definito “ottima” un idea di Green.-Esclamò, sorpresa, Darky.


 

Angolo autrice

E finalmente sono riusciti a salvare Starice, ma ora che accadrà?

Lo scoprirete nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 13
*** La settima anima ***


-Odio dirlo ma...Te l'avevo detto.-Disse Blue rivolta a Tron.

Erano tutti nella “Parts & Service” e Megatron e Darkness avevano appena finito di raccontare come erano finiti nella botola, inoltre avevano confermato che l'ipotesi di Blue sul fatto delle anime.

-Va bene, avevi ragione ma ciò non ci toglie dai guai!-Rispose il ragazzo.

-Il guardiano è nella “fossil hall” e sta guardando Darksteel e Skylinx ancora ko.-Disse Green che stava controllando le telecamere.

-Smettila di fare la telecronaca e avvisaci solo se si avvicina!-Lo rimproverò Darky.

-Quindi è come la poesia di Phoneix.-Fece notare Starice, ignorando i due.

-Diceva “sette anime”.-Ricordò Tron.

-Tre siamo io, Megatron e Phoneix mentre le tre “furiose” sono sicuramente Predaking, Darksteel e Skylinx.-Contò Darkness.

-Stai parlando con un muro.-Disse Megatron, voltando la compagna in modo da trovarsi davanti i ragazzi.

-In ogni caso, ne manca una.-Continò la bot.

-Allora la cercheremo.-Squillò Phoneix, costretta a rimanere fuori dalla porta in quanto non ci passava.

-E poi? Avete pensato a che faremo dopo?-Chiese Blue per poi rivolgersi ai bot.

-A cosa farete voi?-

Darkness non abbe esitazioni:

-Che domande, troveremo l'oggetto che ci tiene bloccati qui in modo che voi possiate distruggerlo.-

La cosa lasciò senza parole Tron.

-Ma così voi... come dire...sparirete o roba del genere.-Esclamò.

-Credi che non ne siamo a conoscenza?-Sbottò Megatron.

-Un eternità è taaaaaantiiiiiiiisimo tempo.-Continuò Phoneix.

-E persino io so che non è carino vedere le altre persone invecchiare e andarsene mentre noi rimaniamo sempre gli stessi.-

-E hai visto che cosa è successo con loro?- Disse Megatron, indicando con un cenno gli schermi nella quale vi erano i due robot bloccati dallo scheletro.

-Se riuscissero ad uscire, seminerebbero il panico e anche se ne distruggessero i corpi attuali, ne troverebbero altri.

Distruggere quell'oggetto, qualunque cosa sia, è l'unico modo per far si che le nostre anime siano libere.-Concluse Darkness.

-Allora vi aiuteremo.-Disse Starice.

Tron guardò l'amica, era la prima volta che la vedeva così decisa, questa avventura la stava aiutando a diventate sempre più sicira di se e ciò lo fece sorridere.

-Guardiano in avvicinamento!-Avvisò Green.

Megatron e Darkness si posizionarono sul muro di fianco alla porta per recitare la parte di robot spenti, lo stesso fece Phoneix fuori dalla porta mentre Geen si nascose sotto il tavolo della postazione; Darky trovò riparo vicino a Megatron che acconsentì a nasconderla solo perchè gli stava simpatica; infineTron e Starice si nascosero dietro la porta.

Il guardiano superò la sala precedente al “parts & service” per poi fermarsi davanti alla porta, percorrendo lo stanzono con la luce della torcia.

I ragazzi trattennero il respiro finchè il guardiano, deciso che non c'era nessuno, girò i tacchi e se ne andò.

-Non rischia di liberare Predaking?-Chiese Starice.

-No.

L'abbiamo rinchiuso nell ripostiglio del negozio, dopo avergli fatto cadere addosso una mensola di oggetti pesanti.-Spiegò in breve Darky.

-E poi ora se ne sta tornando all'ingresso.-Avvisò Green, dopo averlo visto nelle telecamere.

-Meno male.

Phonix, puoi smettere di fingerti disattivata.

Phoneix?-Ripetè Tron ma il drago-fenice sembrò non sentirlo.

Si alzò e voltò verso di loro.

I suoi occhi erano diventati nuovamente neri.

Si mosse, come a seguire delle istruzioni e si diresse verso la “Fossil Hall”.

-E' come quando ha detto la “poesia”.-Notò Green.

-Seguiamola.-Disse Tron.

-Vengo con voi.-Aggiunse Megatron alzandosi.

-Aspettatemi.

AHI!-Si lamentò Darkness quando si alzò ma andò a schiantarsi contro la parete.

-Scusa, mi ero dimenticato.-Disse il compagno, prendendola per mano in modo che non vada più a sbattere da qualche parte.

Intanto, Phoneix aveva superato la sala e si dirigeva verso la sua stanza sotto il negozio.

Arrivati lì si fermò davanti alla parete di fondo, si sollevò sulle zampa poseriori, posizionando quelle anteriori sull muro e iniziò a graffiare fino a togliere un pezzo di compensato, messo lì a simulare una raccia, rivelando una porta.

-Ragazzi, perchè siamo qui?-Chiese il drago-fenice, come se fosse appena uscita da una trance.

-Abbiamo seguito te, sembra che qualcuno voglia aiutarci.-Disse Blue, avanzando per prima e in modo da aprire la porta.

Appena lo fece, ne uscì un forte odore di chiuso e l'interno era buio pesto.

La ragazza si fece prestare una torcia da Tron con la quale illuminò l'interno, rivelado delle ragnatele e delle casse ricoperte di polvere.

-Entriamo?-Chiese, avanzando senza attendere la risposta e l'intero gruppo la seguì.

-Perchè ci ficchiamo in queste situazioni?-Gemette fra sé quando passò vicino ad una ragnatela con un enorme ragno che si ritirò nella sua tana.

Tron sbirciò all'interno di una delle casse, notando che conteneva dei vecchi schermi e una vecchia maschera grigia danneggiata dal fuoco.

-Ma hanno la fissa di tenersi tutto qui?

Mi sembra roba da buttare.-Commentò Darky, dopo aver visto anche lei il contenuto delle casse.

-Sembra di si, non l'ho mai capito, è una cosa stupida, no?-Rispose una voce femminile.

-Confermo.-Confermò la ragazza dagli occhi rossi.

-Ma con chi parli?-Chiese il fratello.

-Rispondevo a Starice.-

-Io non ho detto nulla.-

-Aspetta, allora di chi era quella voce femminile?-

-Non mia.-Disse Blue, fermandosi.

-Nemmeno mia.-Dissero in coro Darkness e Phoneix.

-Sono io.-

Tutti si voltarono in direzione della voce e, comodamente seduta su una cassa, si trovava una ragazzina di circa otto anni dai capelli corti e indossava un vestitino lungo con una macchia all'altezza del petto e sarebbe sembrata una ragazzina come tante, se non fosse per il fatto che il suo corpo fosse semitrasparente, non ci voleva molto a capire che era...

-UN FANTASMA!-Strillò Green saltando, come al solito, in braccio a Darky.

Anche Starice, Tron e, in minima parte, Darky si spaventarono ma dopo essere stati con dei robot posseduti da delle anime la cosa non era così shockante.

-E tu chi sei?-Chiese Blue, l'unica a non essersi spaventata, mentre Darky buttava a terra Green per l'ennesima volta.

-Selenia?-Chiese Darkness e lo spettro annuì.

-Si, sorella.-

-Sorella?-Ripetè incredulo Tron.

-Si, io e Darkness, che si chiamava Maria, eravamo sorelle gemelle e con la nostra morte ci siamo impossessati di due robot differenti.-Spiegò Selenia indicando dietro di sé.

In una cassa, esso in come se fosse buttato lì, vi era un robot nero e viola con una visiera che gli copriva la faccia.

-Sundwave.-Lo riconobbe Megatron.

-E' ancora attivo ma è come se fosse in coma, per questo sono potuta uscire dal suo corpo, nonostante vi sia ancora collegata.-Spiegò lo spettro prima di continuare:

-E la vicinanza con Phoniex mi ha permesso di entrare in contatto con l'anima che la possiede, è così che sono riuscita a mandarvi dei messeggi.-

-Mi sento una segreteia telefonica, è buffo.-Ridacchiò Phoneix.

-Ma non potevi farci venire direttamente qui?-Chiese Tron.

Lo spettro incrociò le braccia e sbuffò:

-Credimi, avrei voloto ma qualcuno aveva altri piani.-Rispose, guardando il robot senza volto.

-Pensava che dovevate incontrare Megatron e Darkness, prima di venire qui.

In ogni modo, sappiamo dove si trova l'oggetto che ci tiene ancora collegati a questo posto.-


 

Angolo Autrice

E già, ormai siamo arrivati ai capitoli finali e i nostri eroi hanno avuto un incontro molto particolare e le risposte a molte domade.

Come andrà a finire lo scoprirete solo nel prossimo cappy

Saluti da Ala

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Capitolo 14
*** finalmente liberi ***


-Usciti per ritornarci, fantastico.-Borbottò Megatron tenendo per mano Darknes in modo da evitare che vada a schiantarsi da qualche parte.

Selenia gli aveva rivelato che l'oggetto da distruggere si trovava nella “Breaker Room”, per l'esatezza, nello stesso scantinato in cui i vecchi bot erano stati rinchiusi così tutti si trovavano lì, compreso lo spettro.

A causa del suo legame con il corpo di Sundwave, erano costretti a portarselo dietro e per questo Phoneix si era offerta di portarlo sulla schiena.

Tron e Starice decisero di scendere mentre gli altri sarebbero rimasti fuori a reggere la corda e ad assicurarsi che il guardiano non ritorni.

Una volta scesi nello scantinato, lo spettro li raggiunse volteggiando per aria.

-L'oggetto si trova qui da qualche parte, lo avverto.-Disse, continuando a volteggiare in giro, fino ad avvicinarsi alla parete.

I due la seguirono e anche il resto del gruppo li seguì con lo sguardo come potevano.

Ad un certo punto, udirono il rumore di un tonfo e la voce di Phoneix strillare:

-SCUSATEEEEE!-

Voltandosi, Tron e Starice videro il corpo di Sundwave che era atterrato dietro di loro, sfondando una delle casse.

Era evidente che l'animatronica si fosse chinata troppo e di conseguenza il corpo del bot viola, rimastogli sulla schiena, era scivolato senza schiaccere i due ragazzini per un pelo.

-Tranquilla, sta bene, un po' arrabbiato ma ancora “funzionante”.- La tranquillizò Selenia mentre l'altra si copriva il muso con l'ala rimanente dalla vergogna.

Non si accorsero che qualcono era entrato nella stanza.

-E' molto vicino.-Disse lo spettro poggiando le mani sulla parete, come a sondarla.

Tron stava per chiedergli qualcosa quando udirono Green strillare con una femminuccia e Darky urlare:

-SI SONO LIBERATI!-

Infatti, Predaking assieme a Darksteel e Skylinx si erano ripresi e avevano raggiunto il gruppo.

Il primo si era subito messo ad inseguire Blue e Darky ma Phoneix era riuscita a salvarle, saltando addosso all'aggressore.

Megatron si trovò contro il grifone, trovandosi subito in svantaggio a causa della mancanza di un braccio e Darkness si trovò faccia a faccia con il secondo drago mentre Green non aveva trovato altro da fare se non nascondersi e sperare che gli altri se la cavino.

-A CUCCIA!-Disse Phoneix, sedendosi sul lungo collo di Predaking dopo averlo atterrato.

Darkness era riuscita a procurarsi un asta di metallo con la quale tentava di colpire l'animatronico-drago che aveva davanti.


 

-E' qui!-Disse Selenia indicando ai due ragazzi una mattonella.

Tron, in fretta, vi passò la mano sopra, scoprendo che era possibile rimuoverla.

Al suo interno vi era qualcosa avvolto da vecchi stracci che il ragazzo prese senza esitazioni.

-Ok, ora andiamo.-Esclamò, correndo alla corda per farsi tirare su da sua sorella e Blue mentre gli altri tenevano impegnati i rispettivi avversari.

-Non puoi fare qualcosa?-Chiese supplicante Starice a Selenia appena furono usciti dalla botola.

-Mi spiace io...ATTENTI!-Urlò quando Predaking, appena liberatosi da Phoneix, tentò di saltare addosso ai ragazzi che lo evitarono abbassandosi.

Ma la rincorsa fu fatale per l'animatronico in quanto cadde nella botola.

Inizialmente, resistette, agrappandosi con gli artigli al bordo ma cedette quando Darky, assieme al fratello, gli buttarono addosso una scatola.

-E stà giù!-Lo intimò la ragazzina.

Intanto, Darkness e Megatron, nell'affrontare i rispettivi avversari, si trovarono schiena contro schiena.

-Ci sevirebbero i tuoi pugni.-Commentò il bot grigio, ricordandosi di come a compagna avesse steso Breakdown tempo prima.

-Non nesessariamente, il tuo avversario sta per saltare?-

-Non ancora ma ho capito il tuo piano.-Rispose.

Attese che il momento buono e appena il grifone saltò, si scostò, spostando anche la compagna in modo che anche il drago venisse travolto.

-Ha funzionato?-Chiese Darkness voltando con ancora il bastone in mano, colpendo involontariamenta il drago metallico che si stava riprendendo, mettendolo ko.

-Ora si.-Rispose il bot grigio prima di rivolgersi a Tron:

-Sbrigatevi a distuggere quella cosa.-

Il ragazzo mise a terra lo straccio e l'aprì, rivelando al suo interno un coltello da cucina dalla lama sporca di sangue secco.

-A me mette i brividi pensare che sia lo stesso che ci ha ucciso.-Ammise Selenia.

Nella stanza cadde un silenzio tombale mentre fissavano quell'oggetto.

Erano tutti consapevoli di ciò che sarebbe successo una volta distrutto.

Solo Blue si mosse, per andare a prendere un estintore che posò accanto a Tron.

-Un colpo secco e puf.-Commentò prima di rivolgersi ai robot più Selenia.

-Per me è stato un piacere conoscervi, speciamente Selenia.

Ti farei un bel po' di domande sulla tua natura di fantasma ma non voglio trattenerti.-

-Tranquilla, avrei altre occasioni, Indagatrice del mistero.-Le rispose, facendole l'occhiolino.

-A me mancherai di più tu.-Ammise Green, riferito a Phoneix

-A me mancherete tutti! T^T -Disse l'animatronica, strofinandosi sul petto del ragazzo per l'ultima volta.

-Dato che siamo in vena di addii, ok lo dico.-Annunciò Darky rivolgensosi a Megatron.

-Trovo che tu sia il più fico.-Disse senza tanti giri di parole, causando un sorriso orgoglioso da parte del bot grigio.

-Che dire, è stato un piacere fare la vostra conoscenza, anche se avrei preferito in altre circostanze.-Ammise Tron.

-Lo stesso vale per noi.-Gli sorrise Darkness.

Anche Starice voleva dire qualcosa, ma non trovò nient'altro che:

-Ci mancherete.-

Darkness aprì le braccia per invitarla in un abbaccio a cui si unirono anche Tron, Green, Phoneix, Blue, Selenia e; con una certe riluttanza Megatron e Darky.

Sciolto l'abbraccio, i robot andarono a sedersi alla parete di fronte e loro e li fecero cenno di procedere.

Con la mano, la bot bianca cercò quella del compagno e la strinse, venendo ricambiata.

Tron prese l'astintore e stava per rompere l'oggetto ma ebbe un attimo di esitazione.

Guardò i robot più lo spettro, poi con un colpo secco, spezzò il coltello.

L'effetto fu quasi immediato, Selenia divenne sempre più trasparente fino a sparire mentre gli occhi dei bot si spensero.

Solo il corpo di Darkness si mosse, scivolando con la testa a fianco a quella del compagno.

-E' finita, se ne sono andati, sono finalmente liberi.-Disse Blue.

Ammetterlo, in un certo senso, rendeva la cosa più reale di quanto non fosse.

Nessuno voleva rimanere lì un attimo di più, così si alzarono e si diressero mogi verso l'uscita finchè Darky esclamò:

-EHY! La scommessa!-

-Che scommessa?-Chiese Green.

-Che se i fantasmi erano reali, tu e Tron avreste ballato il valzer in tutù!-

La cosa fece ridere Starice e Blue mentre i ragazzi arrossirono dall'imbarazzo.

Ci voleva proprio qualcosa che gli risollevasse l'umore.


 

Angolo autrice

E già, i nostri bot preferiti sono finalmente liberi ma non è ancora finita!

Manca un solo cappy alla fine e può significare di tutto!

Tron:*In tutù* Che cosa umiliante T^T

Green:*Anche lui in tutù* Bè, mi aspettavo peggio, in fondo è comodo

Darky:Meno chiacchere e più ballo!

Ok, dovevo farla sta scenetta XD

Saluti da Ala

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Capitolo 15
*** Incontro inaspettato/Epilogo ***


Quando i ragazzi uscirono dal “Dragon nest”, furono investiti dalla luce di una torcia.

-Allora i ragazzi di prima avevano ragione!

Che cosa ci fate qui?-Chiese una voce maschile.

Era il guardiano!

I ragazzi, a causa della torcia puntata in faccia, vedevano solo la sua sagoma e notarono che era accompagnato da qualcuno.

-Siamo nei guai è?-Chiese Tron mentre Green aveva alzato le mani, come ad arrendersi.

-Eccome, ma non mi avete risposto.

Ripeto, cosa ci fate qui?-

-Stavamo scappando.-S'inventò sul momento il ragazzo più grande.

-I ragazzi che ha visto prima sono dei bulli e ci hanno inseguito per un po' finchè non ci siamo nascosti qui dentro.-

Il guardiano incrociò le braccia e disse:

-Pensi che me la beva?

Hai idea di che ore siano?

Le 5 e mezza del mattino e non credo che voi siate rimasto qui tutta la notte a nascondervi.-

Il ragazzo stava per rispondere quando udì il brontolare di uno stomaco.

-Scusate.-Disse Starice, rossa in viso, reggendosi la pancia.

-E' da ieri sera che non mangio niente.-Si giustificò.

-Tranquilla Starice, appena usciremo potrai mangiare quanto ti pare.-La tranquillizò Darky.

-Starice? Ti chiami Starice?-Esclamò la collega del guardino, riconoscibile dalla voce femminile.

Entrambi parevano sorpresi.

-Ehm...Si?-Rispose la piccola e prima che se ne rendesse conto, si trovava stretta in un abbraccio della sconosciuta.

-Dov'èri finita per tutto questo tempo?-Disse la donna fra i singhiozzi.

La scena lasciò di stucco i ragazzi e Green chiese:

-Ma che sta succedendo?-

-M-mi conosci?-Balbettò Starice mentre la donna scioglieva l'abbraccio.

-Eri molto piccola quindi non ti puoi ricordare di noi.-Disse l'uomo, con la voce rotta dall'emozione.

-Io sono Icy mentre lui Starscream, i tuoi genitori.-Disse la donna.

All'udire quelle parole, la ragazzina mollò il pupazzo che teneva in mano e spalancò la bocca dalla sorpresa.

I suoi...genitori.

Dalla felicità saltò e ricambiò l'abbraccio della donna mentre anche suo padre si univa.

Il resto dei ragazzi guardavano la scena, felici che la loro amica avesse trovato i suoi genitori, Darky stava per dire qualcosa ma Tron e Green ebbero il buon senso di tapparle la bocca per non rovinare il momento.

La torcia che l'uomo aveva fatto cadere per abbracciare la figlia ritrovata illuminava la scena, mostrendo anche l'aspetto dei due.

Icy era una donna dai lunghi capelli blu scuro e neri dagli occhi verdi contornati da un paio di occhiali con addosso una maglia blu notte e una camicia nera abbinata a dei pantaloni blu.

Strarscream invece era un uomo dalla corpuratura magra e slanciata dai capelli grigio perla con un ciuffo rosso e gli occhi dello stesso colore e indossava una camicia e abbinata ad un paio di pantaloni entrambi grigio scuro.

Sciolto l'abbraccio, Starice non potè fare a meno di chiedere:

-E' bello trovarvi ma...Perchè sono stata lasciata in un orfanotrofio?-Quella era la domada che volerva porgli dall'inizio e a cui voleva assolutamente sapere la risposta.

-Non siamo stati noi.-Iniziò a spiegare Icy.

-Il giorno in cui sei sparita, il locale a cui lavoravamo io e tuo padre...-

-Il “Transformer's dinner” , si lo sappiamo.-Intervenne Darky.

-Esatto.-Conferò Starscream per poi continuare:

-Dicevamo, prese fuoco a causa di un piromane.

Sucessivamente scoprimmo che era stato Shokwave, vecchio proprietario del posto, ad appicare l'incendio per vendetta.

Quello stesso giorno ti avevamo portato sul posto di lavoro, ricordo che ti avevo lasciato un attimo nella sala giochi ma fu in quel momento che Shokwave attuò il suo piano.

Per fortuna ti vide e, mirando solo a dennaggiare il locale ma non ad uccidere, ti portò via, ora so all'orfanotrofio.-

-Pultroppo per un errore, tuo padre venne ingiustamente accusato del fatto.-Continuò Icy.

-Ma trovammo una confessione scritta dal vero responsabile che lo scagionò e ci informò che eri viva.

Pultroppo quel figlio di buona donna è riuscito a far perdere le sue tracce e nessuno l'ha più visto.

Ma ora l'importante è che ti abbiamo ritrovato.-

La piccola Starice sorrise, senza trattenere lacrime di gioia, finalmente il suo desiderio di aprendere il suo passato si era avverato.


 


 

Cosa accadde poi?

Starice andò a vivere con i propri genitori che fecero in modo che anche i suoi amici trovassero una famiglia con la quale stare.

Il “Predacon's Locaction” tornò nuovamente in funzione con un bel cambiamento; non solo gli strani fenimeni erano cessati, ma i proprietari avevano chiuso con i robot!

Degli animatronici non si seppe più nulla, c'era chi diceva che fossero stati gettati in una discarica, altri che fossero stati venduti ad un ricco collezionista, altri ancora che fossero semplicemente evaporati senza lasciare traccia.

Passarono dieci anni.


 

-Ottima idea quella del pic-nic-Commentò Starice rivolta a Tron mentre apparecchiava un tavolo da pic-nic.

Avevano deciso di incontrasi nel parco, quella mattina di primavera, in ricordo del “veccho gruppo”.

La ragazza non era cambiata di molto, era solo diventata più alta e si era lasciata crescere i capelli che ora teneva legati in una coda di cavallo.

Anche l'amico non era cambiato di molto, era diventato più robusto e ora indossava un paio di occhiali.

-Tua sorella non era con te?-Chiese la ragazza.

-Si, ma è voluta andare a piedi a “raccattare” Green.-

Come se fosse stata evocata, udirono la voce della vecchia amica ancora prima di vederla.

Anche lei era diventata più alta e non solo, aveva iniziato anche ad allenarsi per diventare sempre più forte in quanto mirava a diventare maestra di karate.

-Su forza muoviti! Non puoi stare sempre con le chiappe attaccate alla sedia!-Urlava rivolta a Green.

Anche lui non era cambiato di una cifra, era sempre il solito ragazzo un po' svampito attualmente madido di sudore per la corsa.

-Scusa...voglio diventare un tecnico...non un maratoneta... penso che farò il morto.. per un po'.-

Terminata la frase, si buttò a terra ansimando.

-Pappamolla, erano solo 10 Km.-Lo rimproverò.

-Sono in ritardo?-Chiese Blue, appena apparsa, anche lei non era cambiata molto, l'unca differenza era nel fatto che avesse iniziato a portare sempre con sé un walkmen per ascoltare i suoi cantanti preferiti.

-No, dobbiamo ancora iniziare.-Gli rispose Tron, mentre tirava fuori le cibarie.

Bastò l'odore del pranzo a “resuscitare” Green.

-Ho una fame! Che c'è da magnà?-

-Insalata per te.-Rispose Darky, mettendogli fra le braccia un cesto di insalata condita.

-Tu mi fai passare l'appetito.-Disse il ragazzo, facendo ridacchiare gli altri mentre Tron gli passava un piatto di riso freddo.

-Tutto bene Starice?-Chiese il ragazzo, notando che l'amica guardava da un altra parte.

-Uh? Si, solo...-Non finì la frase ma con gli occhi indicò tre ragazzini che giocavano.

-Quiddicth, Quiddicth, Quiddicth, Quiddicth.- Trillava una ragazzina dai capelli rosso fuoco e gli occhi rossi, quasi arancioni.

-E BASTA! Abbiamo capito che ti piacciono le parole strane!- Urlò esasperato un ragazzo dai capelli grigio scuro e gli occhi rossi.

-Caleidoscopio.-Disse un'altra babina dai capelli bianchi dai riflessi azzurri dagli occhi color cielo.

-Ma allora lo fai apposta!-Gli disse il bambino appena la rossa iniziò a ripetere la nuova, strana, parola.

-Sei carino da arrabbiato.-Ridacciò l'abina.

Dopo aver sentito ciò, i ragazzi si guardarono.

-Pensate che siano...-Mormorò Green.

-Naaaaa, sarà un caso.-Concordarono tutti insieme.


 

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Angolo Autrice

Ed eccoci alla fine della Fic!

Ammetto che è stato divertente scriverla ed è la seconda storia che mi rende veramente soddisfatta.

Al prossimo cappy di curiosità che pubblicherò domani!

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Capitolo 16
*** Speciale curiosità ***


1)La parte più difficile da scrivere è stato il finale in quanto non sapevo proprio come dare una degna conclusione a questa fic.

2)Blue è un Oc che ha fatto il suo debutto in questa storia ma che intendo utilizzare (spero presto) in un altra storia.

Un altra curiosità legata a lei: la sua collana è ispirata a quella che indossa Qrow in RWBY.

3) Inizialmente, a tenere imprigionate le anime, doveva essere una sorta di sigillo disegnato per terra e Tron avrebbe intuito che per annullarlo avrebbe dovuto disegnarne l'opposto.

4)Un altra idea, scartata all'ultimo minuto, era che l'oggetto da distruggere doveva essere un chip nascosto all'interno del pupazzo che Starice portava con sé.

5)Doveva essere rivelata una lontanissima parentela con Silas (l'assassino nella precedente fic) con Shockwave ma scartai l'idea.

6)La “penitenza” del tutù ai protagonisti maschili è dovuta ad un obbligo mancato della scorsa storia.

7)Starscram, doveva rivelare di avere una ciccatrice da ustione sul braccio e in un idea scartata, i protagonisti avrebbero pensato che fosse lui ad aver causato l'incendio al “Transformer's Dinner”.

8)Nel finale doveva essere rivelato che Tron e Starice frequentassero gli stessi corsi per diventare medici.

9)Inizialmente volevo tenere fede al videogioco “Sister location” ma dato che non mi trovavo bene con la trama ho preferito modificarla.

Un altra modifica fatta all'ultimo minuto è il locale, inizialmente doveva essere una semplice attrazione con dei robot.

10)L'ispirazione necessaria a scrivere la fic mi è venuta mentre leggevo “Five Nights At Freddy's: The silver eyes”.


 

Angolo autrice

Cari lettori, lettrici; silenziosi o recensori, questo era l'ultimo cap ufficiale della fic ed è stato un vero piacere scriverla.

Vorrei ringraziere Manuel Darknight e Golden Freadbear per aver recensitoi capitoli della storia e Nilson-D-Rayleigh-2001 per averla aggiunta fra le seguite e preferite ma sopratutto tu che stai leggendo e leggerai queste righe

Saluti & abbracci da Ala <3

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