It's over, isn't it?

di _Glaucopis_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-Lapis e Peridot ***
Capitolo 2: *** 2-Ametista ***
Capitolo 3: *** 3-Garnet ***
Capitolo 4: *** 4-Perla ***
Capitolo 5: *** 5-It's over, isn't it? No, it isn't ***
Capitolo 6: *** 5-It's over, isn't it? No, it isn't ***



Capitolo 1
*** 1-Lapis e Peridot ***


"Steven è andato via."

Queste parole continuano a rimbombare nelle vostre menti.

Non pensavate che fosse possibile provare tanto dolore. In realtà, non credevate nemmeno che tutto potesse finire all'improvviso. In fondo, vi riufiutate ancora di accettarlo.

Non avete voluto vedere la tomba vuota. Nessuna delle due potrebbe sopportare quella vista, e sembrate già abbastanza pazze.

Lapis si sfoga utilizzando il suo potere sull'acqua.

-Fatelo tornare!- urla , creando un getto che sembra sfiorare le nuvole, per poi indirizzarlo in un punto completamente casuale.

Lui l'ha salvata , ma lei non ha potuto fare lo stesso.
Si sente impotente, una formica contro un elefante.

Peridot è rannicchiata sulla soglia del granaio.
Giocherella con un pezzo di metallo cercando di dargli la forma di una S , ma senza concentrarsi veramente.

Vita, morte e amore, e pace dentro ad ogni cuore...

Sì, esiste anche la morte. C'è sempre stata.

I greci chiamavano la sua incarnazione Thanatos, i romani Letus, ma si trattava sempre della stessa cosa.

Gli umani sono abituati alla sua esistenza. La considerano parte della vita, anche se ne farebbero volentieri a meno.

Invece che quello del crudele ma dolce essere invisibile, il quale porta via le anime come un soffio di vento, si chiedono il perché della vita.

Peridot si domanda perché debba finire. È ingiusto.

Si alza e va da Lapislazzuli.
Ignorando i suoi movimenti bruschi, si stringe a lei.
La gemma blu la osserva stupita per qualche istante, con un pugno a mezz'aria e gli occhi lucidi . Poi si inginocchia, ricambia il gesto, e permettete alle lacrime di rigare i vostri volti.

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Capitolo 2
*** 2-Ametista ***


Riemergi dalla pozza e ti distendi supina su  un vecchio materasso ammuffito.

Sospiri.

-Non è più la stessa cosa, senza di te- mormori, sperando che lui possa udirti.

Ti manca.

Il tuo compagno di follie è andato via , e ciò ti sembra molto più assurdo di tutte le vostre pazzie messe assieme.

"Non è morto" ti sei detta inizialmente. "Avrà sicuramente deciso di ripetere l'esperienza di tanti anni fa, quando, anche se per poco, siamo diventati dei ragazzi senza casa. Probabilmente ora si trova a bordo di un treno, ma fra poco tornerà a prendermi."

Non è andata così.

Steven è ormai lontano, mentre tu sei ancora qui, cercando di negare che questa sia la realtà.

Ti volti verso un' angolo dell'ampia stanza, l'unico in cui gli oggetti sono curati come se fossero reperti  fragili e preziosi esposti in un museo.

Una maglietta rossa con una stella, il suo orsacchiotto preferito e lo zaino-cheesburger .

Garnet e Perla non lo sanno. Dopo quel fatto, avete trovato incredibilmente difficile comunicare tra voi.

E poi ti  senti in colpa , come se avessi compiuto un grave furto.


Pensavi che , se ti fossi appropriata di alcuni dei suoi oggetti, ti saresti sentita più vicina al figlio di Rose.

Ti sbagliavi. Che novità, eh?

Sono solo ricordi, ombre sul presente.

Le cose non sono nient'altro che...cose. Non hanno né   anima , né  valore . Tocca alle persone farle divenire preziose.

Quasi non ti accorgi delle lacrime che traboccano dai tuoi occhi.

"Stai aspettando che ti raggiungiamo, Steven?"

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Capitolo 3
*** 3-Garnet ***


Il respiro affannoso, le guance rigate da lacrime di fiele, gli occhi fissi sulla sua foto.

In essa è raffigurato un anziano il cui volto è stato segnato dal tempo e dalla guerra, ma tu lo ricorderai sempre come  quel bambino che , giorno dopo giorno, è maturato fino a diventare il salvatore del pianeta Terra.

Il tuo bambino.

Colui che era , è e sarà la persona per te più importante.

Hai sempre cercato di ignorare la visione che preannunciava la sua morte.

Ti stringevi tra le tue stesse braccia e ti dicevi che non sarebbe accaduto. Tu non l'avresti permesso.


Anche ora sei in questa posizione, come se Rubino volesse consolare Zaffiro e viceversa.


Gli ultimi giorni sono stati i peggiori.


C'erano momenti in cui non riconosceva nessuno, ed altri in cui era lucidissimo.

-Sto per andare dagli altri ? Rivedrete la mamma e sarete felici, ho ragione? - aveva domandato una volta.

Tu gli avevi risposto che no, non era vero.

-L'amore non ha limiti di tempo- avevi aggiunto, accennando un sorriso.

Una mattina, alle prime luci dell'alba ,  tu, Ametista e Perla avete trovato Leone accanto al suo letto.

Il cuore di Steven aveva già cessato di battere.

Era andato via nel sonno, con un sorriso sulle labbra e una mano sulla criniera del fidato amico.

È stato doloroso vedere il suo corpo sgretolarsi nella bara, ma non potevate lasciare Rose lì per l'eternità.

Il sole splende in cielo, ma una tempesta ti sta distruggendo.

 

 

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Capitolo 4
*** 4-Perla ***


"Vorrei che Rose sparisse ."

Ti sorprendi del tuo stesso pensiero.

Per decenni hai immaginato il suo ritorno come un evento allegro. Sarebbe riapparsa all'improvviso, così come era scomparsa.Ti saresti gettata fra le sue braccia, e avreste riso e pianto come non mai nella vostra millenaria esistenza.Poi , dopo averla guardata incredulo per qualche minuto, Steven avrebbe mormorato, in preda all'emozione:-Mamma?- . E ci sarebbero stati baci, altri abbracci, pianti... la gioia sarebbe stata eterna.

La più irreale fra le tue fantasie.

Quando si è riformata, nel silenzio più totale, ti sei avvicinata lentamente a lei.Vi siete abbracciate a vicenda e avete cominciato a singhiozzare,subito raggiunte dalle altre.Il suo abito nero era fradicio a causa tua .

A quanto pare,non è vero che il dolore diviene più sopportabile se si resta uniti.

Hai provato ad essere felice per il suo ritorno,davvero, ma hai fallito miseramente.

Per te, neanche Rose è più importante di Steven.
È una verità strana. La tua versione del passato ti avrebbe trafitta con una spada,ne sei certa. Ma lei non è qui. Ci sei tu,e tu vorresti solo il tuo bambino.

Il tuo bambino, a cui senti di non aver mai dimostrato l'amore che hai sempre provato nei suoi confronti.

Non ti stupiresti se lui avesse covato rancore nei tuoi confronti , se quel "io penso che tu sia fantastica " non fosse stato altro che una menzogna.

-Perla?- il quarzo posa un una mano sulla tua spalla sinistra, puntando i suoi dolci occhi color liquirizia velati di tristezza su di te . Indica con un cenno del capo la soglia del cimitero.

Alzi lo sguardo sull'insegna .

"Ove l'eco dei battiti spenti risuona"

Tiri su col naso e stringi il mazzo di rose appena colte.
-Sono pronta-

 

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Capitolo 5
*** 5-It's over, isn't it? No, it isn't ***


L'unico suono è quello delle voci ovattate provenienti da una cappella di famiglia a qualche metro di distanza da voi.


Garnet,Ametista, Perla , Rose, Peridot,Lapis e le Off Colors.


Rhodonite è la prima a rompere il silenzio: -Padparadscha ha insistito per venire a portare delle rose a Steven- dice con tono demoralizzato, lanciando uno sguardo alla gemma stretta alle sue gambe.


Quella che per la fusione è una sorella minore si avvicina alla lapide spoglia e posa un mazzo di rose colorate ai piedi di essa.


Donano al piccolo spazio dedicato a Steven un po' di quell'allegria che lui riusciva a portare ovunque, e che ha distribuito a chiunque fino alla fine. Un suo sorriso valeva molto più di tutte le gemme esistenti messe assieme.


-Non è giusto- mormora Peridot, coccolando Pumpkin .


Ci provate veramente, con tutte voi stesse, ma, alla fine, nessuna riesce a trattenere i singhiozzi, proprio come non siete riuscite a trattenere lui.


Se fosse possibile, le vostre masse di luce lascerebbero il posto all'oscurità.


Continuereste a piangere fino alla fine dei tempi, se un dolce soffio di vento non accarezzasse i vostri volti.


Per chiunque sarebbe un semplice sospiro del mondo, ma voi percepite in esso qualcosa di strano, familiare, confortante... ed una voce. Non una qualunque, ma la sua. Non vi state sbagliando, ne siete certe.


- Non me ne sono veramente andato, sapete? È un po' come quando vi ritirate nelle gemme, solo che io non mi presenterò in una nuova forma fisica. Ma sono sempre con voi, in ogni singolo istante, nonostante spesso possa sembrare che vi abbia abbandonate.


Vi voglio bene, e ve ne vorrò per sempre- conclude, e voi asciugate le lacrime che bagnano i vostri visi, incurvando all'insù le labbra e immaginandolo sfoggiare uno dei suoi splendidi sorrisi. Perfino Rose, che ha avuto l'occasione di ammirarli solo in foto e nella propria mente.


Al "Vi voglio bene " di Steven segue un alternarsi di cori di voci familiari tornate dal passato: Greg, Connie, Sadie, Kiki, Panna Acida, Butch , e una miriade di altri , molti dei quali hanno chiuso gli occhi anche migliaia di anni fa.


Per la prima volta dopo settimane, un'emozione differente dalla tristezza prende possesso dei vostri cuori, e capite che gli umani non sono come i fiori posati sui punti in cui riposano in eterno: la loro sfioritura è solo un'illusione.

Finalmente ho trovato del tempo per scrivere l'ultimo capitolo.Purtroppo,non posso dirmi soddisfatta del risultato. Oltre che per la mancanza di tempo, non l'ho messo per iscritto prima perché non sapevo bene come gestire la situazione in cui si trovano i personaggi e, in effetti, penso di aver fallito miseramente nel raggiungere l'obiettivo che mi ero posta.
Prima o poi lo ricontrollerò.

Non appena avrò tempo, pubblicherò una one-shot  collegata a questa fanfiction, con quella di Lars come voce narrante. Ho deciso di non includerla in questa raccolta perché userò lo stile della lettera .

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Capitolo 6
*** 5-It's over, isn't it? No, it isn't ***


L'unico suono è quello delle voci ovattate provenienti da una cappella di famiglia a qualche metro di distanza da voi.


Garnet,Ametista, Perla , Rose, Peridot,Lapis e le Off Colors.


Rhodonite è la prima a rompere il silenzio: -Padparadscha ha insistito per venire a portare delle rose a Steven- dice con tono demoralizzato, lanciando uno sguardo alla gemma stretta alle sue gambe.


Quella che per la fusione è una sorella minore si avvicina alla lapide spoglia e posa un mazzo di rose colorate ai piedi di essa.


Donano al piccolo spazio dedicato a Steven un po' di quell'allegria che lui riusciva a portare ovunque, e che ha distribuito a chiunque fino alla fine. Un suo sorriso valeva molto più di tutte le gemme esistenti messe assieme.


-Non è giusto- mormora Peridot, coccolando Pumpkin .


Ci provate veramente, con tutte voi stesse, ma, alla fine, nessuna riesce a trattenere i singhiozzi, proprio come non siete riuscite a trattenere lui.


Se fosse possibile, le vostre masse di luce lascerebbero il posto all'oscurità.


Continuereste a piangere fino alla fine dei tempi, se un dolce soffio di vento non accarezzasse i vostri volti.


Per chiunque sarebbe un semplice sospiro del mondo, ma voi percepite in esso qualcosa di strano, familiare, confortante... ed una voce. Non una qualunque, ma la sua. Non vi state sbagliando, ne siete certe.


- Non me ne sono veramente andato, sapete? È un po' come quando vi ritirate nelle gemme, solo che io non mi presenterò in una nuova forma fisica. Ma sono sempre con voi, in ogni singolo istante, nonostante spesso possa sembrare che vi abbia abbandonate.


Vi voglio bene, e ve ne vorrò per sempre- conclude, e voi asciugate le lacrime che bagnano i vostri visi, incurvando all'insù le labbra e immaginandolo sfoggiare uno dei suoi splendidi sorrisi. Perfino Rose, che ha avuto l'occasione di ammirarli solo in foto e nella propria mente.


Al "Vi voglio bene " di Steven segue un alternarsi di cori di voci familiari tornate dal passato: Greg, Connie, Sadie, Kiki, Panna Acida, Butch , e una miriade di altri , molti dei quali hanno chiuso gli occhi anche migliaia di anni fa.


Per la prima volta dopo settimane, un'emozione differente dalla tristezza prende possesso dei vostri cuori, e capite che gli umani non sono come i fiori posati sui punti in cui riposano in eterno: la loro sfioritura è solo un'illusione.

Finalmente ho trovato del tempo per scrivere l'ultimo capitolo.Purtroppo,non posso dirmi soddisfatta del risultato. Oltre che per la mancanza di tempo, non l'ho messo per iscritto prima perché non sapevo bene come gestire la situazione in cui si trovano i personaggi e, in effetti, penso di aver fallito miseramente nel raggiungere l'obiettivo che mi ero posta.
Prima o poi lo ricontrollerò.

Non appena avrò tempo, pubblicherò una one-shot  collegata a questa fanfiction, con quella di Lars come voce narrante. Ho deciso di non includerla in questa raccolta perché userò lo stile della lettera .

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