Riniziare a vivere

di manga01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** Special ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


vidi solo il buio

non volevo vedere

non sentì più nulla

non volevo sentire 

aprì gli occhi 

e  vidi


 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-




 
ora vedo
 
il tuo sangue macchia le mie vesti e il mio volto.
Fluisce incessantemente e diventa tutt'uno col fango ormai divenuto  porpora scuro
 
ora sento

il tuo respiro è debole , appena udibile, segno che stai per lasciarmi ancora una volta e questa volta  per sempre

- fa niente - mi sussuri -d-doveva a-andare così

Un rivolo di sangue fuoriesce dalla tua bocca.
Stringo la katana incastrata ancora  nel tuo petto.
Sei ancora in piedi davanti a me e continui  a sussurare parole l'une  dopo le altre , non dovresti parlare ma non te lo dico.

- f-fa n-niente S-Sakura

Fai un passo verso di me, facendo trapassare ancor più la lama nel tuo petto e avanzi incurante del sangue che continua a scendere dalla ferita mortale che ti ho procurato , incurante del dolore .

La pioggia cade incessantemente sopra di noi , nascondendo le lacrime che scorrono sul mio viso , tu stai piangendo? 

Ti accasci sopra di me ed io ti reggo , mi abbracci ed io non riesco a nascondere lo stupore di questo tuo gesto.

- s-sono f-fiero d-di te S-Sakura

Mi prendi il viso e baci la mia fronte. Il mio corpo si muove da solo.
Tolgo la mia lama dal tuo petto ,tenendoti stretto a me . Sorridi.
Inali il tuo ultimo respiro, morendo tra le mie braccia ,eppure il mio corpo si rifiuta di lasciarti nonostante la vita ti abbia abbondanato , nonostante il tuo corpo è pesante io non ti lascio.
Ti poso delicatamene sul suolo ormai divenuto fango a causa della violenta pioggia  , mi alzo e chiudo gli occhi.
 
                             vedo solo il buio                             
 
non voglio vedere

non sento più nulla

non voglio sentire

mi abbandono tra le braccia di morfeo con la speranza 
di non svegliarmi mai più.
 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
 

-Teme!
- cosa cavolo vuoi questa volta Dobe !

Naruto sbuffò rumorosamente e questo irritò maggiormente l'Uchiha.
Stavano viaggiando da quattro anni senza una meta ,non che gli dispiacesse conoscere luoghi nuovi ma questo suo "viaggio di redenzione" stava durando troppo a lungo e per quanto gli piacessero i piatti stranieri, nessuno di questi era paragonabile al ramen di Ichikaru, per non parlare di quanto gli mancasse la Hyuga , quella piccola e tenera creatura , certo gli mancava anche Sakura-chan , Kakashi- sensei e tutta la squadra, ma Hinata aveva il  primo posto nei suoi pensieri  a pari merito con il ramen di Ichiraku .

- Quando torniamo a casa? - chiese lui esasperato
-non ti ho mai chiesto di seguirmi - rispose seccato l'Uchiha

Naruto borbottò qualcosa tipo: " Oh certo, perchè ora si lasciano i migliori amici da soli, vero?"  e un " bastardo di un Teme !"

- beh non rispondi?- continuò poi Naruto

Sasuke parve pensarci un attimo.

- presto 

Naruto sgranò gli occhi e una luce di felicità si accese in quelle iridi azzure ma un attimo dopo si incupì e ragionò   sulle parole dette dall'amico. "Presto" certo come no!? Sasuke aveva uno strano modo di concepire la cognizione del tempo, si ricordava perfettamente che  durante il viaggio avevano camminato per ore senza fermarsi ,così chiese " gentilmente" all'Uchiha se si potessero fermare da qualche parte a riposare, l'amico gli rispose con un "più tardi" ovviamente la risposta di Sasuke fu chiara e concisa tranne per un particolare , Naruto dovette aspettare ben tre giorni prima di riposare decentemente le sue povere gambe ,martoriate dall'estenuante cammino e si preoccupò della sanità mentale dell'Uchiha perchè "più tardi" per un comune essere umano era traducibile con un " tra un oretta o due " e non tre giorni, inutile dire che ci furono altri avvenimenti simili e Naruto dovette pregare i Kami per non uccidere l'amico con le sue stesse mani o per non uccidersi da solo .

Naruto sapeva, che sarebbe finita come al solito , ovvero si sarebbero trovati a Konoha tra due anni altri, così tentò con qualche tattica per sapere almeno se fossero mesi o anni.

-più precisamente...- tentò un approccio calmo e meno isterico del solito

- tra qualche giorno- dichiarò brevemente lui

troppo bello per essere vero pensò tra se e se , mise in moto quei pochi neuroni che aveva in testa e pensò.
 " Qualche giorno" poteva significare mesi e anni , potevano essere trecentosessantacinque giorni come potevano esserne molti di più,i neuroni ormai stanchi smisero si funzionere e Naruto riprovò con la sua tattica.

- mhm esattamente...

Sasuke lo guardò infastidito dall'insistenza dell'amico.
Naruto dal canto suo pensò che Sasuke non poteva  di certo  dargli la colpa se lui era "un caso a parte" e che solo con la telepatia , cosa che lui non aveva , poteva sapere cosa gli passasse in quella mente assai contorta.

- una settimana circa - disse stizzito Sasuke

Naruto ci mise dieci minuti per connettere quelle parole fino al suo cervello e poi come per magia i suoi occhi si illuminarono come due fari in piena oscurità.

-  Si torna a casa Dattebayo !!!!

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Capitolo 2
*** 2 ***


Ecco il secondo capitolo!
Ringrazio infinitamente chi ha recensito e chi ha messo tra le preferite e seguite la mia storia, mi piace sapere che vi interessi , e che in qualche modo riesca a prendervi.
Apprezzo tutte le recensioni , sono una principiante e sono dell'idea ,come molti altri ,che con i vostri pareri sia negativi che positivi potrei crescere come scrittrice e migliorare ancora di più.
Buona lettura 
manga01 :)

Legò i capelli rosa ormai lunghi in una treccia e  indossò la sua divisa anbu insieme alla maschera da gatto che le copriva il volto,ma che  dalle due fessure   potevi scorgere i bellissimi occhi color smeraldo. Nella casa vuota echeggiava solo il rumore della sua katana ,che veniva lucidata e affilata ,lo faceva tutte le mattine , mentre la lucidava vedeva ancora il  sangue di lui , ricoprire la lama e gocciolare sulla sua punta, erano solo allucinazioni si ripeteva, solo stupidi scherzi che la mente le giocava  troppo spesso, cominciato tramite l'incoscio , nel sonno per poi succedere anche da sveglia, durante momenti quotidiani oppure durante le missioni in cui riviveva per pochi secondi quegli attimi di completa oscurità in cui vedeva  lui  e la lama della sua spada sporca del suo sangue , erano brevi istanti i suoi  e che riusciva, per così dire, a "gestire".
Si incamminò per le strade di Konoha , sotto gli occhi rispettosi e , in certi casi, timorosi degli abitanti.
L'aria primaverile dava un effetto rilassante per gli abitanti sopratutto per lei , il venticello  accarezzava delicatamente le poche parti scoperte dalla divisa ,dove si intravedeva la pelle lattea e morbida di lei , continuò il suo cammino finchè non arrivò davanti l'imponente struttura dell'Hokage.
Con eleganza felina si poggiò sul bordo della finestra , dove scorse l'Hokage a leggere alcune delle miriadi di scartoffie che dominavano la stanza.
 Osservava il suo vecchio maestro sfogliare con la mano sinistra le molteplici carte, e con la destra portava alle labbra un buon the caldo preparatogli da poco.
-Sakura 
chiamata in causa si decise ad atterrare sul marmo bianco dell'ufficio , posizionandosi poco distante da lui , rimanendo impassibile davanti a suoi occhi con un portamento forte e fiero come le aveva insegnato la sua maestra , rafforzatosi poi col tempo.
Sakura tirò fuori dalla piccola borsa grigia una pergamena e gliela porse 
-  sono tornata ieri notte dalla missione , questo è il rapporto
sotto la maschera di Kakashi intravide un piccolo sorriso. Prese la pergamena e la depose delicatamente  nel secondo cassetto della grande scrivania.
- ottimo lavoro - disse lui soddisfatto
Sakura vide il suo vecchio maestro sospirare pesantemente e lasciarsi cadere a peso morto sulla sedia.
Essere Hokage non era tanto bello come lo descrivevano ,  le pareva più un marcire su d'una poltrona a compilare carte dopo carte, per il bene di Konoha ovvio , ma rimaneva il fatto che non era affatto una passeggiata come certe persone dicevano , e Kakashi ne era la prova vivente.
Kakashi dal canto suo , si ripeteva in continuazione che fare l'Hogake non faceva per lui, non che svolgesse il suo lavoro male, anzi ,ma di certo non era un gran divertimento stare la maggior parte delle ore inchiodato sulla sedia a leggere e rileggere carte.
- per ora ti esonero dalle missioni , hai lavorato molto e ti meriti un pò di riposo , se avessi bisogno di te ti farò chiamare, ora puoi andare - le disse serio guardando un punto indefinito del villaggio
 Sakura prima di andarsene osservò il suo profilo, i suoi occhi neri  che scrutavano l'orizzonte  avevano una nota di nostalgia .
- agli ordini - disse infine per poi dileguarsi 
Quando Naruto e Sasuke se andarono da Konoha , lei si sentì come presa in giro, abbandonata di nuovo da entrambe le parti , provò rancore e quest'ultimo andò crescendo man mano che i mesi trascorrevano  , Sakura sperava in fondo nel loro ritorno , ma l'attesa faceva male. Poi entrata negli anbu e perso la persona che considerava come un fratello iniziò a provare solo indifferenza verso di loro e verso gli altri. Erano poche le persone con cui aveva una conversazione, breve ma pur sempre una conversazione o che potevano fargli compagnia , per un breve arco di tempo ma pur sempre compagnia.
Entrare negli anbu fu stato una cosa fondamentale per lei, nascondere, seppellire e tenere dentro  le proprie emozioni , divenire un arma da guerra devota all'Hokage pronta a morire per il proprio villaggio . Assegnata agli anbu inseguitori ,unità  incaricata di perseguire i bersagli in vasta scala per catturarli o eliminarli ,diventandone poi il capitano.
Kakashi sentiva la loro mancanza glielo si leggeva dall'espressione che aveva quando ogni volta guardava l'orizzonte ,come per chiedersi dove fossero o se stessero bene , in fondo lui aveva un rapporto più stretto con loro che con  lei.
Saltava tra i tetti , veloce e aggraziata si posava  da un tetto e l'altro ,fino ad arrivare ai cancelli di Konoha , atterò dolcemente sull'ultimo e guardò le due guardie di controllo che sonnecchiavano beatamente, lasciando a chiunque libero accesso ai  cancelli .
 La pace aveva reso tutti rammolliti, pensò .
Con una mira perfetta lanciò due sassolini, colpendoli in fronte . I due si svegliarono bruscamente dal loro sonno e non sapendo chi fosse stato il colpevole, si guardarono in torno irritati,ma quando videro Sakura , i due , imbarazzati per essere stati scoperti in pieno si grattarono la nuca e abbassarono il capo in segno di perdono.
Sakura distolse lo sguardo dai due ninja per poi guardare oltre le porte di Konoha.
Scorse due figure incappucciate che si stavano dirigendo ai cancelli , potevano essere dei semplici viandanti ma aveva una sensazione di allerta che non riusciva a  spiegarsi. Rimanette li aspettando che le due figure fossero più vicine , per poter confermare la sua ipotesi.
Erano distanti qualche metro dai cancelli , dalla statura alta e robusta si capiva che erano due uomini ma rimaneva il mistero del perchè avessero bisogno di coprirsi con dei mantelli, per poter attraversare i cancelli di un villaggio.
-identificazione- uno dei due ninja parlò da dietro la piccola struttura dedicata ad accogliere i turisti o stranieri venuti in cerca di una sistemazione nel villaggio . Uno  dei due uomini  si avvicinò al ninja , Sakura era pronta per un possibile attacco ma dopo che l'uomo incappucciato mostrò la sua identità si paralizzò.
- Sasuke Uchiha - disse atono , al contrario dell'amico...
- eheh Naruto Uzumaki in persona - a  Naruto li si gonfiò il petto d'orgoglio mentre l'Uchiha sbuffò spazientito dall'atteggiamento da Baka del Dobe.
I ninja rimasero spiazzati  per un breve instante, poi dopo un'occhiata di rimprovero da parte di Sasuke, si risvegliarono immediatamente dallo stato di trans in cui erano entrati per brevi instanti.
-O-Oh certo S-Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki , potete entrare - disse il ninja balbettando
Sakura si alzò , osservando i suoi ex compagni di team varcare i cancelli di Konoha
sono tornati
per poi sparire lasciando dietro di se una scia di petali rosa.
Sasuke si girò in torno attentamente , avendo la sensazione di essere osservato 
-Teme ammiri il villaggio? - chiese Naruto che , ovviamente , non aveva capito un bel niente del comportamento dell'Uchiha.
Sasuke non trovando nulla o per lo meno nessuno pensò che quella sensazione era solo frutto dell'immaginazione così riprese i suoi passi evitando completamente le raffiche di domande  che Naruto gli rivolgeva.
-Sento il ramen di Ichikaru fino a qui ! Non è meraviglioso Teme?! - gli chiese con gli occhi che brillavano dalla felicità.
-tu senti l'odore del ramen anche nel sonno Dobe - gli fece notare "gentilmente" Sasuke
- Hinata - chan mi starà aspettando!
- non hai mai pensato che si sia trovato un altro ,Dobe ? In fondo è una bella ragazza e non mi sorprende che abbia avuto per tutti quest'anni degli ammiratori non credi?- gli disse spazientito
Naruto si soffocò con la sua stessa saliva , non aveva pensato a quel "piccolo" dettaglio ed ora si ritrovava nel panico più assoluto. Si portò le mani fra i capelli cercando di trovare una falla nel ragionamento , più che logico ,del suo migliore amico. Sasuke dal canto suo osservava l'amico divertito .
Il Dobe è un vero idiota, pensò.
- T-Teme non dire stupidaggini Hinata-chan è troppo dolce e intelligente per accettare dichiarazioni da sconosciuti! - cercò di ribattere Naruto
- non ho mai detto che debbano essere per forza sconosciuti - chiari l'Uchiha
-ad esempio... Kiba - gli disse continuando il discorso , voleva vedere la faccia di quel Dobe nel sentire il nome di quell'idiota di Kiba come buon partito per Hinata ed infatti un smorfia di disgusto comparì sul volto del Dobe e Sasuke non si scompose dal ridere.
- ha le pulci-ribattè con convinzione Naruto
- pensavo fosse Shino - disse lui divertito
- lui le diffonde - specificò 
- Shikamaru
-  troppo pigro
- Chouji
-troppo grasso
- Sai
- non ha tatto con le donne- disse Naruto pensando ai numerosi episodi di sangue che Sakura imbrattava picchiando Sai  per la solita battutina inappropriata e a volte ,di sangue ,c'era anche il suo , anche se non c'entrava nulla ma come sempre Sakura-chan non era dello stesso parere, e Sakura - chan aveva sempre ragione.
Gli vennero i brividi.
-insomma a quanto ho capito nessuno va bene per lei -constatò l'Uchiha
- nessuno esatto! -disse Naruto con modo possessivo mentre Sasuke confermò ancora una volta la stupidità del Dobe.
Sasuke osservava i dintorni del villaggio per nulla cambiati a parte qualche piccola modifica che solo lui , con la sua acuta osservazione, poteva notare.

- Chissà come staranno Sakura-chan e Kakashi-sensei !? - pensò ad alta voce Naruto
- siamo arrivati - lo informò Sasuke
- glielo chiederemo di persona allora !- disse il biondo mentre entrava nell'imponente edificio dell'Hogake

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Kakashi sfogliava con aria annoiata i numerosi fogli che dominavano la scrivania , e per cambiare un pò quella azione monotona tirò fuori il rapporto consegnato da Sakura, la scrittura era dolce e delicata tanto che sembravano dargli un effetto rilassante , quell'insieme di periodi continuava senza finire ,per altre dieci pagine .
 Le descrizioni erano dettagliate e precise .
Quando fini un sorriso comparì sotto la maschera che per anni gli aveva coperto il volto.
Sakura era diventata uno dei ninja d'èlit più forti del villaggio , era cresciuta conoscendo il dolore e i sacrifici, diventando una donna forte e autonoma.
Se da una parte era fiero di lei dall'altro non poteva che provare una profonda tristezza , sapeva che la vita da anbu era una vita senza emozioni , una vita dedicata al solo scopo di proteggere il villaggio a costo di qualsiasi sacrificio, e Sakura lo sapeva , sapeva cosa significava la parola "sacrificio", aveva sacrificato la vita di suo fratello per il bene del villaggio e della missione, solo lui con eccezione Tsunade erano a conoscenza della "missione " segreta affidata a Sakura e a quale costo dovette pagare per la riuscita della missione ,  dopo ciò Sakura divenne ancor più chiusa di quanto non fosse già, e lui la capiva perfettamente , sapeva cosa provava nel sentirsi sporchi dentro, tormentati dal senso di colpa e dalla convinzione che potevi evitare tutto ciò se solo non fosse stato/a  più forte o più furbo/a , con Rin fu lo stesso ma  lui  aveva avuto la forza di riniziare , riniziare a vivere anche senza di lei e Obito, anche quando il passato lo tormentava ancora. 
Con i ricordi amari  depose il rapporto nel cassetto della scrivania e dopo aver sfogliato gli ultimi fogli di una serie di carte si lasciò cadere sulla sedia concedendosi di chiudere gli occhi per qualche "minuto".
Quando bussarono alla porta per poco Kakashi non cadde dalla sedia , si sistemò velocemente tornando nuovamente in una posizione composta e seria, con cui  un  Hokage si distingueva.
-avanti - disse con tono distaccato.
 Dovevano disturbarlo prorio nel momento in cui si concedeva un pò di riposo?!
Kakashi aveva lo sguardo basso verso i fogli cercando di sembrare più serio possibile e mascherare il piccolo sonnellino che si era concesso un paio di "minuti" fa.
- Kakashi-sensei! 
Kakashi alzò di scatto lo sguardo sentendo quella voce a lui familiare e vide le ultime persone che si aspettava di vedere, rimase spiazzato da quell'entrata in scena così improvvisa e gli occhi guardavano sorpresi i due ex allievi.
-Kakashi - sensei non si dorme a lavoro! - 
Kakashi poteva rimproverarlo per il poco rispetto verso il suo Hokage e dirgli che fare l'Hokage ventiquattrore su ventiquattro non era una passeggiata  e che si meritava anche lui un pò di riposo ,  ma troppo felice di rivedere i suoi ex allievi e di costatare che Naruto non era cambiato per niente anzi forse era peggiorato si lasciò andare con una risata .
-Naruto , Sasuke da quanto tempo
 Kakashi osservò  Naruto e Sasuke , e notò come fossero diventati ancora più alti e maturi dell'ultima volta.
I miei piccoli allievi di dodici anni sono cresciuti  pensò.
-  vedo che il villaggio è rimasto tale e quale- disse Sasuke guardando il panorama che offriva da una delle finestre presenti nell'ufficio.
Sasuke per quanto fosse cambiato dentro manteneva ancora una corazza solida attorno gli altri , ma solo  lui , Naruto e  Sakura riuscivano a vedere cosa c'era oltre quella barriera impenetrabile, che tanto impenetrabile non era.
- forse esteticamente no, ma il prestigio che ha nel suo interno è eccellente - ribatté Kakashi dolcemente
-non ne dubito - con il suo comando  avrebbe voluto aggiungere Sasuke ,ma quel complimento se lo tenne per se.
-Ora che siete tornati vi farò aggiornare temporaneamente in un piccolo appartamento e darvi del tempo per sistemarvi - disse Kakashi lasciando da parte i fogli che dominavano la scrivania per scrivere numeri di vari appartamenti disponibili a Konoha
-non sappiamo quanto resteremo -Kakashi fermò la penna e guardò in volto Sasuke , Naruto che non si aspettava un uscita così da parte dell'amico sgranò gli occhi.
Kakashi non lo sapeva ma Sasuke aveva un modo tutto suo di concepire il tempo e Naruto lo sapeva molto bene .
il biondo sorrise.
-Sarà una permanenza molto lunga - disse Naruto ancora col sorriso in volto
Sasuke sbuffò per essere stato scoperto da Naruto e Kakashi fidandosi del suo allievo ricambiò quel sorriso contagioso.
- comunque questo pomeriggio riunirò tutti i componenti dei rispettivi team , incluso voi per dare la notizia , ovviamente chi sarà  disponibile qui al villaggio , alcuni sono in missione. 
Naruto sorrise alla possibilità di poter rivedere Hinata e si ritrovò ad arrossire come un idiota davanti allo sguardo confuso di Kakashi e quello scocciato di Sasuke.
- Kakashi - sensei dov è Sakura - chan?Vorrei sapere come sta ehehe , scommetto che farà i salti di gioia sapendo che siamo tornati ! 
Kakashi cercò di nascondere la tristezza nei suoi occhi guardando il villaggio dall'ampia finestra dietro di se , ma che non sfuggì all'occhio -dotato di sharingan- dell'Uchiha.
- la vedrete presto - disse solo 


Ma la triste verità è un altra Naruto , e cioè che della nostra Sakura ne rimane solo l'ombra.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Ed ecco un altro capitolo solo per voi ! 

Non vi anticipo niente ma posso solo dirvi che questo capitolo è incentrato su Sakura.

Spero che vi piaccia! 
Buona lettura 
manga01:)




Sakura osservava il piccolo giardino che si affacciava dal salotto , mentre sorseggiava il suo Thè in tranquillità  una figura snella e formosa si avvicinò a lei.
-Quindi sono tornati- la voce dolce e apprensiva di Tsunade riempì il silenzio che dominava nella casa .
 A volte si chiedeva come mai avesse comprato quella casa così grande per una persona sola.
Lei annuì e portò tra le labbra la piccola tazza bianca , sorseggiando il Thè caldo preparato da Tsunade,il suo sguardo finì sui fiori che  lei insieme ad Ino ed Hinata avevano piantato qualche anno fa.
- pensavo che non tornassero più - disse con ironia Tsunade 
Quella donna doveva avere molta pazienza per sopportare i suoi silenzi e inevitabilmente Sakura ,pensò che in qualche modo, Tsunade sarebbe stata una buona madre se Dan fosse ancora vivo e avessero formato una famiglia insieme , ma questo non glielo disse.
Tsunade capendo che il tema Sasuke e Naruto era assai sgradito dalla sua allieva cambiò argomento con uno più innocuo.
- quei fiori sono molto belli , mi sorprendo che tu riesca a curarli nonostante ti assenti per un lunghi periodi a causa delle missioni
Sakura guardò la pianta di glicine che si arrampicava dolcemente  sul piccolo gazebo , era stata Ino a volerlo piantare ,le aveva detto che simboleggiava l'amicizia e la disponibilità.
Lei l'aveva lasciata fare senza obbiettare più di tanto , sapeva quale significato racchiudeva quel gesto, lei c'era , se  avesse avuto bisogno di qualcuno con cui parlare lei ci sarebbe stata .
- Quando non ci sono viene Ino a curarli al posto mio - disse brevemente lei
- un gesto veramente nobile no?!
- Ino è una buona amica-disse infine lei per poi alzarsi e lasciare nel lavello la tazza ormai vuota.
Tsunade sorrise al pensiero che c'era qualcuno oltre lei che si prendeva cura di Sakura.
- l'Hokage mi ha chiesto di riferirti che  questo pomeriggio richiede la tua presenza nel suo ufficio
Sakura ritornò a sedersi accanto la sua maestra ad osservare il piccolo giardino.
-ti ha appena esonerato dalle missioni e già chiede la tua presenza - disse  Tsunade con una punta di ironia
- vorrà riunire tutti per annunciare il loro ritorno - ipotizzò Sakura
- non ne dubito 
Tsunade insieme ad Ino e Hinata erano le erano state accanto sempre anche quando lei si ostinava a chiudersi in se stessa e alla fine aveva accettato la loro presenza, quasi per rassegnazione ma una parte di lei , una minuscola parte della vecchia Sakura sopravvissuta miracolosamente,era sollevata, sollevata che non l'avessero abbandonata.
- Per me si è fatto tardi e devo andare urgentemente a sistemare una marea di cartelle cliniche all'ospedale.
Tsunade gli diede una leggera pacca sulla spalla e se ne andò , lasciando Sakura da sola ad osservare il glicine.
 Ho preso una casa così grande perchè speravo di condividerla con le persone che amavo.

Mentre chiudeva gli occhi , stanchi per non aver riposato dopo il rientro della missione ,
sentì la mano destra appoggiata sul divano , umida.
Quando se la portò davanti , era completamente sporca di sangue nonostante non avesse ferite.
 Si alzò bruscamente dal divano e andò immediatamente in cucina , aprì l'acqua del lavello e mise la mano piena di sangue sotto l'acqua, ma il sangue non si toglieva.
Strofinò più forte ma niente, il sangue era ancora li.
Stava per prendere il piccolo straccio sopra il tavolo e si accorse che anche l'altra mano era nelle stesse condizioni dell'altra.
Rimase ferma a osservare le mani imbrattate di sangue mentre i battiti del cuore acceleravano.
Il sangue iniziò a gocciolare , sentiva il suono della goccia che si schiantava sul parquet e creava una piccola pozza rossa.
Chiuse gli occhi.
è solo un illusione , un gioco della mente.
Quando li riaprì , tutto il sangue era scomparso e il parquet era pulito, rimase immobile ferma a guardare il vuoto.
Era tutto così reale , il suono delle gocce che cadevano sul parquet , l'umido che sentiva sulle mani bagnate di sangue, sembrava tutto tranne che un illusione.
Ritornò sul divano e sprofondò in quel materiale morbido e comodo, chiuse gli occhi dimenticandosi tutto, tutta la sua vita , chi era , dov'era e si addormentò con le mani al petto.
inizio Flash back
- Sakura dietro di te!
la maschera cadde spezzandosi in due , afferrò un kunai e con un lancio preciso trafisse il nemico in pieno petto.
Si avvicinò verso Kenji rimasto ferito alla gamba destra.
- Sakura raggiungi gli altri e pericoloso qui
- fratelli per la vita , ricordi?
Kenji sorrise , la sua sorellina , era testarda  fin da bambina.
Non erano legati dallo stesso sangue ma si consideravano come tali, infondo erano cresciuti insieme , proprio come fratelli.
Sakura gli prese un fiancò e lo sollevò
- metti il braccio intorno al mio collo - gli ordinò
Kenji nonostante una gamba fuori uso riuscì con l'aiuto di Sakura a sollevarsi e mettersi in marcia il più velocemente possibile.
Piccole gocce caddero sul suolo e il vento iniziò a divenire più forte.
- lì c'è una grotta ci accamperemo fin quando la situazione non si sarà calmata - disse  Sakura mentre osservava il cielo ormai grigio.
fine Flash back
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Pioveva.
Correva tra i tetti mentre la pioggia cadeva dolcemente sulla sua figura piccola e snella.
Non era che una nuvola di passaggio, le gocce erano poche e cadevano ad un ritmo lento , quasi dolce .
Si posò sul bordo della finestra , Kakashi la lasciava aperta ogni volta che richiedeva la sua presenza.
 Vide vari componenti ninja  dietro Naruto e Sasuke che erano al centro dell'ufficio mentre l'Hokage aveva le mani incrociate al petto.
- sei in ritardo 
Kakashi non era il tipo da sottolineare certe cose, soprattuto se si trattava di "ritardi" , anche perchè quello era un suo problema ,ma fu indotto da una certa curiosità nel sapere come mai , Sakura , un anbu addestrato alla massima precisione fosse in ritardo di dieci minuti.
Questa volta lei , non mise piede nell'ufficio e rimase ferma a fissare i numerosi fogli sulla scrivania.
La divisa era umida mentre i capelli erano bagnati,  una ciocca ribelle fuggita alla treccia le adornava il volto coperto dalla maschera ,che esposta alla pioggia era ormai bagnata facendo cadere piccole gocce d'acqua da essa.
Aveva attirato tutti gli sguardi presenti nell'ufficio , protagonisti inclusi.
Sasuke guardò attentamente l'anbu, aveva qualcosa di vagamente  familiare , ma quando si soffermò su quel ciuffo ribelle , capì.
- Sakura 
Naruto sussultò
Aveva smesso di piovigginare.
Sakura accovacciata sul bordo della finestra girò lo sguardo sui presenti , portò la mano sinistra sulla maschera e guardò Ino.
Cercare le sue iridi azzurre era qualcosa di rassicurante, guardarli fu un gesto istintivo , un aiuto indiretto che Ino riusci ad interpretare .
Ino le sorrise e Sakura si sentì più sicura , togliere la maschera anbu davanti agli altri era come togliere la barriera che si era creata per anni .
Se la tolse , rivelando i suoi occhi verdi smeraldo insieme alle lunghe ciglia nere , intorno vi erano accennate lievi linee violacee,per la mancanza di sonno, il naso piccolo e regolare ,e le labbra rosee erano piccole e carnose .
- voleva vedermi Hokage? - disse 
Naruto era lì , immobile a guardarla, l'incontro con Sakura non era come se lo era immaginato , si aspettava di ritrovare la Sakura-chan felice e gioiosa di un tempo , quella che se lo avesse rivisto dopo anni , lo avrebbe picchiato e poi abbracciato, perchè Sakura era così , era il loro modo di comunicare ma trovarsi davanti una Sakura completamente diversa di quella che conosceva lo metteva in uno stato di agitazione e ansia.
Cosa era successo a Sakura per farla diventare così fredda e distaccata?
- Naruto e Sasuke sono tornati a Konoha questa mattina, ho voluto riunire i  vari componenti dei team per dare la notizia - disse Kakashi guardandola, era da un pò che non la vedeva in volto.
Tutti osservavano curiosamente Sakura mentre Ino le sorrideva dolcemente.
Sasuke guardò a lungo quelle iridi verdi , tanto diverse da quelle che ricordava anni fa , una volta erano piene di spensieratezza e riflettevano una luce genuina mentre ora ,quella luce era spenta e la spensieratezza aveva fatto posto ad una triste realtà.
- Sakura-chan sei diventata un anbu è straordinario! - disse Naruto per alleggerire la tensione.
Non lo degnò di  uno sguardo e continuò a guardare le numerose scartoffie sulla scrivania
- potremmo organizzare qualcosa per festeggiare - disse Ino avvicinandosi a Naruto
Shikamaru sbuffò
- che seccatura ed io che volevo starmene tranquillo ad osservare le nuvole 
- lo farai più tardi - sbottò Ino
- io e Akamaru siamo d'accordo vero? - chiese Kiba ricevendo un ululato da parte di Akamaru
- sentito Teme ?! peccato che non ci siano gli altri.
peccato che non ci sia la Hyuga vuoi dire pensò Sasuke sbuffando 
Sakura si rimise la maschera e guardò l'Hokage che aveva un sorriso stampato in volto, nascosto dalla maschera, ma che potevi intravedere facilmente.
-Come mai in ritardo ? - chiese Kakashi con una nota mal celata di curiosità .
La domanda attirò l'attenzione di molti,tanto che osservavano ogni minimo particolare di quella piccola scena che per  altri poteva essere una normale formalità.
Sakura ci mise qualche minuto prima di rispondere
- il sonno mi ha preso alla sprovvista 
Kakashi chiuse gli occhi e sospirò 
-scusami Sakura , mi ero dimenticato che sei rientrata ieri notte dalla missione , perdona la mia dimenticanza - disse Kakashi 
Naruto corrugò la fronte e rivolse uno sguardò ad Ino che guardava Sakura preoccupata.
Ino sapeva che Sakura non riposava adeguatamente ,era sempre a svolgere missioni senza mai fermarsi, ma ciò che la preoccupava di più è  che lei non se ne rendesse conto , lavorava allo sfinimento per poi riposare poche ore, se sarebbe andata avanti così Sakura sarebbe peggiorata, sperava solo che i giorni di riposo di Kakashi sarebbero bastati a farla riposare, ma Ino non sapeva , non sapeva il reale motivo della stanchezza di Sakura , come non poteva sapere dei demoni che la tormentavano ogni notte.
- siamo anbu , addestrati ad eseguire gli ordini Hokage, per noi questo non è un problema- disse dando fine al discorso
Solo Kakashi diede il giusto peso a quelle parole , guardò Naruto e Sasuke , erano confusi e sembravano preoccupati da quel cambiamento tanto drastico, come non esserlo?!
Kakashi portò la mano sulla scrivania e  assunse un aria cupa.
- la riunione è sciolta - disse infine 
-Si va da Ichikaru vi va?! una specie di post - festa , ne Sakura-chan ti va se.....
Sakura captando l'allarme  sparì in una nuvoletta di fumo, lasciando Naruto a bocca aperta.
-S-Sakura chan?
-Credo che sia meglio lasciarla riposare   ha affrontato una lunga missione un pò di riposo se lo merita-disse Kakashi 
Ino fece un sorriso amaro per poi ritornare a sorridere
- andiamo su , voi due Baka dovete raccontarci cosa avete fatto tutti questi anni- disse Ino prendendo Naruto e Sasuke sotto braccio.
Sasuke sbuffò infastidito.
- Io avrei un'idea migliore - disse Naruto sogghignando
............................................................................
 

Sakura era seduta sul tavolo della cucina a leggere varie scartoffie , si era appena fatta una doccia fredda e il suo umore era pressochè migliorato .Si alzò dalla sedia per dirigersi ai  fornelli , prese una pentola e la riempì d' acqua.
Farsi un bel thè le pareva un ottima idea , guardò la moltitudine di fogli sul tavolo, il vice capitano della sua squadra, Kirai, era passato poco dopo il suo rientro a casa sua ,lei aveva ancora indosso la divisa anbu, ma non aveva la maschera poichè poco prima l'aveva lasciata nella sua camera da letto. Kirai con indosso normali vesti le sorrise per poi entrare dentro casa ,come se avesse avuto il permesso , cosa che Sakura non ebbe mai dato.
Quando entrò appoggiò sul tavolo della cucina le numerose scartoffie per poi ritirarsi con un " divertiti capitano " ritrovandosi con la cucina invasa da una montagna di fogli volanti.
Si risedette sulla sedia per poi lasciare la tazza di thè sul tavolo  , ancora troppo calda per essere bevuta.
Iniziò a leggere uno dei tanti fogli quando il suono del campanello rimbombò nella casa.
Non aveva la minima intenzione di aprire e  non era ancora psicologicamente pronta ad incontrare un altro essere umano così lo ignorò, cercando di concentrarsi sui fogli ma il suo intento scemò quando il campanello iniziò a suonare interrottamente.
Si diresse alla porta trattenendosi a non uccidere chi era il malato di mente che aveva disturbato Sakura Haruno , un pericoloso ninja d'elit della foglia pronta a uccidere da un momento all'altro.
Quando aprì si ritrovò il sorriso a trentadue denti di Naruto accompagnato da un Sasuke strafottente e da un Ino con un aria innocente stampata in volto , inutile dire che gli sbattè la porta in faccia e se ne andò a sorseggiare la tazza di Thè, sperando di finire con la montagna di fogli che governava la cucina.
Si massaggiò le tempie. Avrebbe fatto un bel "discorsetto" ad Ino , forse " discorsetto " no , troppe parole per i suoi standard , si sarebbe limitata a qualche sguardo di disappunto e due tre frasi  abbastanza significative da far intendere che se lei , Ino Yakamanaka aveva il permesso divino di entrare a casa sua , non si significava che per gli altri fosse lo stesso , soprattutto se gli altri avessero il nome di Naruto Uzumaki  e Sasuke Uchiha,  .
Stava per riprendere il foglio quando il campanello risuonò all'infinito , resistette fino a quando il suo istinto omicida prese il sopravvento.
Aprì la porta con l'intento di sterminare tutto ciò che aveva davanti , ma tutto ciò scemò  non appena vide Naruto che li porgeva il ramen in scatola di Ichikaru.
Lo guardò senza scomporsi fino a quando lui non aprì bocca.
-Ne Sakura-chan pensavamo che eri stanca per venire da Ichikaru così abbiamo pensato di portarti direttamente il ramen da te - disse sempre sorridendogli
Non emise una parola , stette ferma li ad osservare i visi ormai cresciuti dei suoi ex compagni di team.
Forse la Sakura di un tempo avrebbe accettato volentieri, forse avrebbe anche pianto per il loro ritorno ma lei non era più Sakura Haruno di quattro anni fa , e se i suoi due ex compagni di team non l'avevano ancora capito , gliel'avrebbe dimostrato senza problemi.
- è meglio che ve ne andiate - disse solo
Naruto era incredulo mentre Sasuke si voltò a guardarla negli occhi.
-Sakura-chan noi eravamo venuti.....
- non ha importanza  - disse per poi chiudersi la porta dietro di sè , lasciando Naruto a bocca aperta.
Prima rendeva chiare le cose meglio era.
Per sua grande soddisfazione il campanello non suonò più , ed ebbe il tempo di finire in tranquillità di riordinare i numerosi fogli sparsi nella cucina.
Si trattavano per lo più di rapporti e missioni svolte dai chunin e jonin del villaggio e che gli anbu controllavano per assicurarsi che non ci fossero problemi nell'andatura con cui la missione fosse stata  svolta. Le aveva controllate attentamente una ad una e solo poche si erano rilevate essere svolte in modo strano. Come si spiegherebbe la morte   di un nukenin del villaggio della pioggia per mano di un jonin della foglia, nei confini di Konoha.
Sakura rilesse il rapporto , era una missione di livello A , recuperare delle pergamene rubate
da un ninja dell'erba , il combattimento si era concluso con il recupero dei rotoli e la morte del ninja ,ma durante lo svolgimento della missione ,il ninja della pioggia fu coinvolto e inevitabilmente ucciso anche lui , secondo le testimonianza aveva difeso il ninja nemico  e che fu ucciso ipotizzando che fosse suo complice.
Sakura non capiva perchè un ninja dell'erba e un ninja traditore della pioggia avessero potuto collaborare essendo di due villaggi completamente diversi e per lo più in cattivi rapporti.
Posò i fogli del rapporto sul tavolo e si concesse un sospiro , prese i quei pochi fogli che avevano fatto sorgere i suoi dubbi e li mise in una cartella blu, destinata poi all'Hokage.
Si porto una mano fra i capelli lasciati sciolti , e con l'altra si coprì gli occhi , era davvero stanca tanto che aveva perso anche l'appetito.
Si affacciò al giardino , era ormai sera , ed osservò come la luna piena illuminasse  i numerosi fiori dandogli qualcosa di magico. 
L'idea del giardino fu stata sua , più che un idea fu un pensiero detto ad alta voce in presenza di Ino e Hinata che appreso il pensiero dell'amica i loro occhi si illuminarono come non mai , per aver trovato quello spiraglio di luce che attraversava quella spessa barriera buia che impediva ogni contatto altrui. 
Ino e Hinata si scambiarono uno sguardo d'intesa prima di lasciare la casa e una  Sakura confusa ,ma non troppo, poichè il giorno dopo le due si presentarono a casa sua con enormi pacchi di terriccio accompagnante da enormi cassette di legno pieni di fiori , la faccia di Sakura doveva essere proprio buffa perchè Ino scoppiò a ridere mentre Hinata le rivolse un sorriso dolce.
Dopo ore e ore di permanenza a casa sua , avevano completato il lavoro e soddisfatte costrinsero Sakura a farle rimanere a mangiare da lei per festeggiare il compimento del capolavoro, inutile dire che Sakura dopo due ore di lamentele da parte di Ino e i continui sorrisi di Hinata acconsentì ,e per sua sorpresa non fu neanche tanto male , ma proprio per questo che si spaventò , per la prima volta aveva provato benessere con le persone a lei care ma anche paura perchè lei era era un assassina , una persona sporca , rotta che non meritava la loro presenza genuina , ma la domanda cruciale era:
Se mi dovessero ordinare di uccidere una di loro , un'altra persona a me cara ,io lo farei?
Non si rispose , ordinò ad Ino e Hinata di andarsene ma loro ancora sbalordite da quel gesto inaspettato non si mossero neanche di un millimetro dalla poltrona del soggiorno , Sakura a quel punto le guardò con sguardo tagliente ,  Ino e Hinata capendo di non poter obbiettare o cercare di capire il perchè , si alzarono e se ne andarono con una smorfia di dolore , quasi rassegnazione sul viso.
La lasciarono da sola. 
La casa divenne vuota e silenziosa , si sentiva solo i battiti accelerati del suo cuore ,si buttò a peso morto sul divano  e si coprì gli occhi con la mano destra mentre l'altra era appoggiata sul petto.
Rimase li tutto il tempo , imponendosi di non riflettere di non pensare a niente e a nessuno fino a quando il sonno si fece sentire e si abbandonò nelle braccia di Morfeo.
Ora era lì , in giardino ad osservare la luna piena insieme ai numerosi fiori che costituivano il giardino, aveva ancora paura di rispondere a quella domanda , aveva paura che la sua risposta fosse quella sbagliata e sapeva che se sarebbe successo un'altra volta , non se lo sarebbe perdonato.
Rise . Una risata priva di gioia.
Non me lo sarei mai perdonato. ripetè.
Come faceva a dire ciò ,se non si era perdonata per la morte di Kenji ? Come poteva se vedeva ancora le sue mani sporche del sangue di suo fratello? Come poteva se i suoi incubi la tormentavano anche durante la luce del giorno?      Chiuse gli occhi troppo stanchi per reggere ancora un pò , era quarantottore che non dormiva decentemente e a quel punto si addormentò con un ultimo e insensato pensiero :  Naruto e Sasuke.

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Capitolo 4
*** 4 ***


- hai fatto presto capitano- disse Kirai appena varcò la soglia della cucina , trovandosi i fogli volanti del pomeriggio prima , ordinati e selezionati accuratamente sul tavolo.
Sakura sorseggiava tranquillamente il suo thè caldo  sul divano del soggiorno ,mentre  Kirai si sedette indisturbato di fronte a lei.
 Sakura alzò lo sguardo incontrando le iridi celesti di lui intenti a scrutarla in ogni suo gesto con curiosità, il ragazzo si portò una mano tra i folti capelli neri scompigliandoli , per poi sospirare.
- ti chiederai perchè sia venuto qui a disturbare la tua quiete ,alle otto di mattina rischiando di rimettere la mia bellissima pelle con dei lividi, regalati come buon giorno da te - disse con ironia incrociando le braccia al petto
- io non mi sarei limitata con dei semplici lividi - disse Sakura appoggiando la tazza ormai vuota sul tavolino.
- sbaglio ho hai appena fatto dell'ironia ? -chiese sbalordito per poi far comparire un sorrisetto divertito.
Sakura gli lanciò un occhiata minacciosa ma Kirai non ne fu per niente intimorito, la conosceva bene e sapeva come scamparsela se Sakura avesse deciso di rincorrerlo per tutta Konoha con la sua Katana , pretendendo la sua testa per appenderla su d'un palo , fuori casa sua come avvertimento premonitore a tutti gli esseri umani che avessero avuto il coraggio di inoltrarsi.
- sono venuto a darti questa - Kirai prese dalla tasca dei pantaloni , un foglio piegato in due e glielo diede.
Sakura  lo aprì , leggendolo attentamente.
- L'Hokage ti ha concesso una settimana di riposo , inoltre mi ha chiesto di riferirti che sperava in una tua approvazione nel cenare  sta sera con i componenti del team 7 , mi ha anche accennato che ci saranno anche altri membri ninja , non mi ha detto nulla di preciso ma credo che tu li conosca.
Sakura assunse un aria cupa. 
-  non ci sarò 
Non capiva il perchè Kakashi si ostinasse  a dover riunire i pezzi. Il team 7 era solo un ricordo , che Sakura aveva cancellato ben volentieri.  Ma allora ,loro cosa erano per lei ? Estranei ? No di certo, per quanto le costasse ammetterlo , loro seppur fossero nulla per lei  in quel momento , qualcosa erano stati in passato , qualcosa d'importante.
Naruto e Sasuke erano solo il ricordo lontano dei bambini che erano stati un tempo ,  del team unito che erano stati una volta.
Loro erano solo un ricordo.
Un ricordo rimosso ma che ne rimaneva  solo piccoli frammenti,impossibili da togliere.
Si ricordò della presenza di Kirai solo e con un cenno del capo indicò i fogli sul tavolo della cucina.
- come hai notato li ci sono le carte ninja , di ieri.
Le ho controllate una ad una,solo alcune sono sospette  - disse svelta prima di alzarsi e dirigersi in cucina.
Kirai senza obbiettare  la seguì.
- Te ne occuperai tu ?- chiese indicando i fogli depositati nella cartella blu.
Sakura annuì
- occupati degli altri  
Kirai eseguì gli ordini e una volta sulla soglia della porta la salutò con un cenno del capo.
Sakura doveva passare dall'Hokage a consegnare i rapporti tenuti dentro la cartella , ma prima doveva fare qualcosa o meglio trovare qualcuno.

 
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Naruto sospirò affranto per l'ennesima volta.
Mise il gomito sul balcone del locale e poggiò la mano sulla guancia destra assumendo una posa annoiata, se avesse continuato a ragionare per un'altro pò il cervello gli si sarebbe esploso da un momento all'altro , e questo non poteva permetterselo , dato che gli serviva per trovare le risposte alle sue domande.
Cosa cavolo era successo a Sakura-chan ? 
Gli serviva una pausa e subito , non avrebbe retto con tutto quel ragionare, in fondo non ne era abituato, gli sembrava più semplice capire quello psicopatico di un Uchiha che Sakura-chan in quel momento.
-Tieni Naruto , offre la casa 
Ed ecco che il coro d'angeli cantava sopra di lui. Osservò la luce divina che si avvicinava sempre più  e a quel punto non riuscì a controllare il rivolo di saliva che tanto premeva ad uscire dalla sua bocca.
Sasuke lo guardò schifato per poi portare una mano sugli occhi ,per proteggerli da quella visuale così patetica e disgustosa.
- una porzione di ramen tutta per te - disse Teuchi prima di distogliere l'attenzione dal suo cliente preferito per servire un'altra ciotola ad un vecchietto più in la.
Naruto alzò gli occhi al cielo per ringraziare tutti Kami e buttarsi senza contegno sul ramen ,come un naufrago che non tocca cibo da interi giorni ,ma era più appropriato dire ,come un Dobe che non tocca ramen da quattro anni.
- tsu csosa ne pdensi Sadsuke ? - chiese Naruto mentre masticava un'altro boccone di spaghetti.
Sasuke non facendo caso alla mancanza di raffinatezza di Naruto  ritornò a guardare di fronte a se , vagando con lo sguardo.
- non sono affari che ci riguardano
Naruto ingoiò velocemente il boccone prima di guardare in malo modo Sasuke.
- spero che tu stia scherzando Teme , Sakura-chan è nostra amica. Sono affari che ci riguardano. - disse il biondo calcando sull'ultima frase.
- Ha preso delle scelte , non dobbiamo immischiarci - disse freddamente l'Uchiha ricordando la discussione avvenuta poco prima insieme ad  Ino.

inizio flash back

- Non capisco perchè fa così! - disse Naruto portandosi  una mano tra i capelli biondi e scuotendo la testa in segno di rassegnazione, guardò Sasuke sperando che almeno lui avesse capito qualcosa da quella faccenda, ma Sasuke si era ritirato  in un assordante silenzio  mentre   i suoi occhi neri vagavano nel vuoto come perso chissà in quale pensiero.
Naruto sbuffò.
-Ino tu ne sai qualcosa? Insomma siete due ragazze ....le ragazze si confidano tra loro vero?
Ino seduta accanto al biondo , si portò una mano sulla fronte , Naruto sapeva essere davvero ridicolo a volte, si corresse ,troppo spesso.
- Naruto , Sakura è cambiata. Non è quella di un tempo da quando ve ne siete andati.
Io insieme a Hinata non sappiamo molto ,ma la situazione è  peggiorata entrando negli anbu - disse Ino con rammarico , 
- perchè è entrata negli anbu? - chiese Sasuke ritornando miracolosamente nella realtà.
Voleva avere delle risposte , risposte chiare e concise ma a quanto pare nessuno glieli avrebbe fornite se non Sakura stessa e sapeva che questo era impossibile.
- non lo sappiamo e credo che nessuno lo sappia
E Sakura così vuole che rimanga pensò Sasuke 
Lui non poteva farci nulla e forse non voleva neanche averci a che fare , era egoista lo era sempre stato.

fine fash back


Naruto chiuse gli occhi e fece un respiro profondo , si girò e guardò negli occhi l'amico con tanta calma che Sasuke si sorprese.
- anche tu , in passato hai fatto delle scelte e sai meglio di me che non erano quelle giuste .
Sasuke fissava le iridi azzurre dell'amico.
- quelle scelte mi hanno portato dove sono ora - ribattè con decisione  senza cedere lo sguardo.
Naruto sorrise come se avesse la vittoria in pugno.
- è vero - ammise il biondo tornando a guardare la ciotola di ramen .
-Quelle scelte ti hanno portato qui ma  se noi non ti avessimo dato un'altra scelta tu non saresti qui Teme.
Se non ti avessimo proposto un alternativa alla tua vendetta ,tu saresti in qualche cella a marcire per tutta la vita o addirittura saresti morto.
Immagina se noi ti avessimo abbandonato al tuo destino, alle tue scelte sbagliate , immagina se noi non ti avessimo dato una seconda occasione , un seconda opzione, cosa sarebbe successo Teme?
Già cosa sarebbe successo?
- quello che voglio fare è dare un'alternativa  a Sakura - chan e so che non sarà facile , perchè lei la rifiuterà ,ma noi gliela riproporremo fin quando non capirà che quella è la scelta giusta da fare.
Sasuke sbuffò, e ritornò a guardare di fronte a se , distogliendo lo sguardo da Naruto.
- non ti do  torto Dobe ma non credi di andare troppo di fretta ? Non sai neanche il  motivo delle sue decisioni , non puoi intrometterti così  nella sua vita come se nulla fosse , a quanto ne ho dedotto per lei non siamo più nulla. Come puoi aiutarla se non ti degna neanche di uno sguardo? - disse Sasuke guardando sempre di fronte a se.
Naruto stette in silenzio valutando ogni singola parola detta dall'amico.
- il tempo è dalla nostra parte , faremo piccoli passi con lei, da qualcosa dovremmo pur incominciare no ? E alla fine sarà proprio lei a darci le risposte alle nostre domande- Naruto sospirò e sorrise mentre Sasuke rimase in silenzio.
- Signor Teuchi 
-dimmi Naruto 
- un 'altra porzione di Ramen!
 
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- mamma sono a casa
Mebuki lasciò cadere i vestiti appena asciugati al sole sul pavimento e si precipitò dalla figlia, abbracciandola.
- Oh piccola mia , sei tornata! ero così in pensiero-
Sakura accarezzò i capelli ocra della madre. Era cresciuta in quegli anni e  superava  sua madre di qualche centimetro. Mebuki a malincuore si staccò dalla figlia e osservò ogni minimo particolare del suo volto come per imprimerlo nella mente. Era un piccolo rito che si svolgeva non appena Sakura tornava dalle missioni troppo lunghe e pericolose, lei cresceva sempre più ritrovandosi una Sakura sempre più grande e questo non faceva che provare una profonda tristezza. Vedere la propria figlia crescere da sola.
Sakura la superò e prese gli indumenti  caduti sul pavimento a causa sua, piegandoli uno ad uno e poggiandoli sul tavolo.
- Vuoi del thè ? - chiese Mebuki asciugandosi qualche lacrima a lei sfuggita.
Sakura fece cenno di no e appena finì di sistemare si sedette su d'una sedia , seguita da Mebuki. Le due si guardarono a lungo prima di parlare. 
Sakura era rientrata dopo due mesi da una missione di livello S e Mebuki era sempre stata in pensiero per lei , ogni giorno pregava i Kami che sua figlia stesse bene e che tornasse a casa sana e salva, per quanto fosse consapevole che Sakura era un ninja di altissimo livello , non faceva a meno di preoccuparsi per lei ed ogni volta che ritornava  casa non poteva che commuoversi.
- Sei tornata oggi ? 
Sakura scosse il capo
- sono tornata  l'altro ieri, ho avuto poco tempo per venire a trovare te e papà.
Sakura girò con lo sguardo la casa cercando Kizashi.
- tuo padre non c'è ,tornerà sta sera. Ha trovato impiego nella bottega di Zao , devi vedere com'è contento! Non  smette mai  di parlare di te! Si vanta sempre di sua figlia. -
Sakura si irrigidì e distolse lo sguardo dalla madre come se in qualche modo potesse macchiare quelle iridi verdi così pure.
Lei era un'assassina , macchiata dal sangue di suo fratello , non c'era nulla di cui vantarsi ,si portò una mano sugli occhi sempre più stanchi. Il senso di colpa la stava uccidendo , forse doveva morire davvero per quello che aveva fatto. Lui la perseguitava nei suoi incubi la tormentava alle luce del sole , era stanca , lo era davvero ma se lo meritava.
- Tesoro va tutto bene? - sua madre le accarezzò delicatamente la guancia 
 I suoi occhi verdi si incontrarono con quelli più scuri di sua madre.  La verità è che era egoista, , lo sapeva , sapeva che non avrebbe mai voluto allontanarsi da lei , da i suoi genitori. Eppure sentiva che era stra-maledettamente sbagliato.
Sbagliato e egoistico. 
Sakura nonostante la stanchezza, le sorrise rassicurandola.
Mebuki lasciò che qualche lacrima bagnasse il suo volto ,era così felice e vedere Sakura sorridere le riscaldava il cuore, quei sorrisi erano dedicati  solo a lei e a Kizashi e a nessun altro.
Sua figlia era cambiata radicalmente ma non con loro, Sakura rimaneva sempre composta e controllata con tutti ma solo con i suoi genitori esternava quei piccoli gesti d'affetto: i sorrisi ,le carezze gli  sguardi .
Sakura notando le piccole gocce salate che rigavano il volto della madre glieli pulì delicatamente con i palmi delle mani.
- tutto bene ? - chiese lei
Mebuki annui e ritornò a sorridere  , si alzò e prese a correre per tutta la casa sotto lo sguardo confuso di Sakura.
- Pranzi con me? Sto cucinando il tuo piatto preferito! - disse Mebuki 
Sakura fermò la madre che correva veloce da stanza a stanza. Sua madre era una furia , aveva un'energia incontenibile e più passavano gli anni più questa non si voleva placare.
- starò qui tre giorni massimo  , sono stata via due mesi e so che tu e papà  ci tenete a starmi accanto , e vi prometto che verrò a trovarvi più spesso per vedere come ....- non fece in tempo a finire che si ritrovò avvolta nelle braccia della madre.
- preparo la tua vecchia camera, e ancora in disordine sai?!- disse ridendo. 
Sakura sospiro.
Tre giorni era quasi niente ma non poteva lasciarsi andare e conoscendo sua madre , bastava anche una visita per renderla felice, una felicità che si meritava e che  a lei non era stata concessa.
- Devo andare dall'Hokage a consegnare questa- disse indicando la cartella blu appoggiata sul tavolo  - appena tornerò la sistemerò io , tu  intanto riposati un pò , sei sempre in movimento 
Mebuki annui e si sistemò veloce ai fornelli.
sorrise.
Testarda come sempre pensò Sakura.
Si alzò per andare dall'Hokage. Aveva uno strano presentimento e di sicuro non l'avrebbe fatto per niente piacere.


 















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Capitolo 5
*** 5 ***


5

 Inizio flash back 

La grotta non era tanto  ampia da ospitare più di quattro persone. Era umida e oscura, Sakura avrebbe pensato che fosse disabitata se non per la presenza di qualche insetto e uccello della notte. 
L'unica fonte di luce e calore era un piccolo fuoco che aveva acceso nelle profondità della grotta , in modo che la luce non fosse stata avvistata da qualche nemico , ma le probabilità erano pari a zero visto che la caverna era ben nascosta dagli alberi e cespugli , inoltre Sakura aveva preso briga di applicare all'entrata della grotta un tecnica illusoria , quindi non vi era  nessun pericolo o almeno non dall'esterno, ma lei rimaneva  sempre in allerta. In fondo erano sempre in territorio nemico.
- fammi vedere la gamba  - disse in modo autoritario .
Kenji aprì con un kunai la stoffa dei pantaloni facendo vedere la ferita sanguinante.
Sakura concentrò il chakra curativo sulla ferita che purtroppo , era molto profonda.
Kenji trattenne un gemito di dolore mentre lei  la disinfettava con dell'acqua presa dalla  sua borraccia.
- quei maledetti ci hanno colto alla sprovvista , ora potrebbero esserne andati con il rotolo proibito- imprecò lui a denti stretti
Sakura con molta precisione cucì la ferita per poi bendarla stretta.
- sicuramente sono nelle vicinanze - disse prima di riporre le bende rimaste, nella tasca destra dello zaino.
- cosa te lo fa pensare ?- chiese Kenji osservando sua sorella con curiosità mista ad orgoglio.
- il rotolo non si può aprire a causa di un sigillo molto complesso che l'Hokage stesso a creato. Sono arrivata all' ipotesi  che loro ,possano aver avuto l'idea di catturarci , convinti che noi della foglia ne sappiamo qualcosa , inoltre come siamo messi saranno certi di catturarci. 
- Come sono messo -  la corresse lui
Sakura in risposta sbuffò irritata e si sedette accanto a lui , usufrendo del calore dato dal fuoco e dal corpo caldo di suo fratello.
- sai che non ti abbandonerei mai  - disse seria lei
- anche se tutto questo va contro le regole anbu?
- anche se tutto questo va contro le regole anbu!- affermò decisa lei
Kenji sorrise e scompigliò i capelli rosei della sua sorellina prima di chiudere gli occhi abbandonandosi nelle braccia di Morfeo mentre Sakura avrebbe fatto il turno di guardia.


fine flash back


- Sakura

- Sakura! 

Sakura si risvegliò dallo stato di trans in cui si trovava e ritornò a prestare attenzione a Kakashi.
- Si
Kakashi guardò in modo curioso la rosa, cercando di capire a che cosa stesse pensando. Avevano appena finito di discutere sullo strano rapporto che lei aveva scoperto, e avevano deciso che una volta passata quella settimana , se ne sarebbe occupata lei, ma mentre parlava aveva notato Sakura , persa nei suoi pensieri , gli occhi che guardavano un punto impreciso della scrivania erano spenti e vuoti , come in uno stato di trans.
- stavo chiedendo se sta sera, ci sarai alla festa che Naruto a voluto organizzare  ,coinvolgendo  Sasuke con la forza ,  ma questo mi sembra ovvio- disse  lui ridacchiando
Sakura rimase in silenzio per un paio di minuti , per riordinare  le  idee.
Era abituata a  flashback improvvisi , ma questo non faceva che farla distrarre da ciò che stava facendo in quel determinato momento, per quanto fosse presa da quest'ultimi.
Sembrava di rivere realmente l'intera scena . Le emozioni i pensieri erano così reali che il tempo si bloccava e lei rimaneva  intrappolata nei suoi ricordi.
Guardò Kakashi.
Sakura aveva  indossato una normalissima divisa da Jonin,e il viso era  completamente scoperto mentre   i capelli erano legati  in una coda alta,visto che era stata esonerata una settimana dalle missioni e quindi anche da anbu,  aveva preferito indossare una comune divisa ninja che a comuni indumenti, . Anche perchè non ne era abituata.
- no - breve e concisa
Kakashi sorrise , aveva previsto tale risposta.
Guardò per un ultima volta Sakura, sempre precisa e composta , un ninja impeccabile , forte e astuta eppure gli mancava qualcosa di essenziale.
Assolutamente essenziale.
 - puoi andare  
Sakura annui e sparì in una nuvoletta di fumo.
Spero che ti divertirai alla festa Sakura! 
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Aveva bussato più di tre volte alla porta , ma niente , nessuno le degnava di aprire.
Sapeva che suonare il campanello era poco gradito a suo padre per questo aveva avuto la pazienza di non suonare.
"evita di suonare il campanello, tuo padre Kizashi , ultimamente soffre di emicrania" esplicite parole di sua madre.
L'incontro con l'Hokage era durato più del previsto , tanto da saltare il pranzo.  Si massaggiò le tempie cercando di attenuare il mal di testa , ma fu un gesto del tutto  inutile.
Aveva bisogno di riposarsi, almeno per eliminare quel fastidiosissimo mal di testa.
Stava per premere il campanello , quando la figura di Naruto apparve dietro la porta ,come per incantesimo.
Maleficio era il termine più esatto.
-Sakura-chan! Sei arrivata finalmente!
Sakura gli rivolse uno sguardo gelido e tagliente.
- Cosa ci fai, tu qui ?
Naruto si grattò la testa , per poi fischiettare come un pastore che porta a spasso il suo gregge. Sakura superò con agilità Naruto, e quando varcò la soglia del salotto,  si ritrovò tutti gli sguardi dei componenti dei vari team ,addosso.
Ed ecco le pecore che pascolavano indisturbate  a casa sua.
C'erano tutti , non mancava nessuno.
Al centro del grande salotto vi era un tavolino decorato con una tovaglia di un rosso accesso, sopra vi erano varie pietanze , ma una la colpì particolarmente.
Le palline di frutta che sua madre le cucinava sin da bambina.
E allora capì. Quella donna aveva organizzato tutto quanto e avrebbe scommesso l'anima al diavolo che Kakashi ci avesse  messo lo zampino.
- Sakura sei tornata! - sua madre le andò incontro abbracciandola sotto lo sguardo sbigottito di tutti , o meglio dire, quasi tutti.
Sasuke osservava la scena, senza aver mosso minimamente un singolo muscolo facciale.
Sorseggiò un altro pò di sakè che gentilmente la signora Haruno gli aveva offerto di nascosto , in caso  quel pazzo di Rock lee lo avesse scambiato per un bicchier d'acqua , distruggendo l'intera casa o nei casi peggiori l'intero villaggio.
Kakashi aveva proposto l'idea di festeggiare,  a casa dei genitori di Sakura, il giorno prima.
Come sapeva che Sakura sarebbe stata lì ? Inspiegabile!
Naruto aveva accettato come se fosse una questione di vita o di morte e forse in fondo lo era ,mentre la signora Haruno ,aveva preparato ogni singola cosa insieme ad Ino ed Hinata che era appena tornata da una  missione e  saputo dell'idea aveva accettato subito  con entusiasmo.
Naruto ed Hinata erano quasi svenuti sapendo che sia l'uno e che l'altro erano entrambi a Konoha.
Patetici
Sakura accarezzò i cappelli della madre e si staccò educatamente da essa.
- quando ti ho detto riposati , non ti ho detto organizza un piano per far saltare i nervi a tua figlia invitando mezza Konoha a casa sua- le sussurrò con stizza
Mebuki sorrise soddisfatta. 
- tuo padre sta dormendo come un sasso nella stanza da letto , ha lavorato senza fermarsi nella bottega di Zao! - sussurrò La madre dandole una pacca sulla spalla, per poi voltarsi verso i ninja ancora ammutoliti.
- avete visto non vi ha ucciso! - constatò ad alta voce Mebuki verso i ninja , per poi sparire in cucina.
Tutti, dopo un sospiro di sollievo ,ripresero a parlare e a divertirsi mentre Sakura era rimasta ferma come un palo, dove la madre l'aveva lasciata un secondo prima.
- per ora - sussurrò a denti stretti
Si guardò in giro , Naruto era entrato in salotto ed era andato da Hinata come un cane fa con il proprio padrone.
Disgustoso.
Si sarebbe congedata in camera sua dopo aver avvisato la madre che questa era l'ultima volta che invitava gente a casa loro.
il mal di testa si intensificava sempre più e di certo ,il "beato" delle pecore che passeggiavano a casa sua ,non aiutava per niente.
Si sedette su una poltroncina essendo esausta, e guardò con poco interesse lo svolgimento della serata.
 Ino stava spudoratamente flirtando con Sai cercando ogni minima scusa per toccarlo .
Si ricordò che una volta  la bionda ,cercò di intrattenere una discussione con lei a casa sua , così iniziò a parlare a perdi fiato mentre lei sorseggiava in tranquillità il suo Thè. Continuava a stra-parlare e lei non avendo dei tappi per le orecchie dovette ascoltare tutti pettegolezzi della  Yamanaka. Quando Ino si lasciò sfuggire il nome di Sai , Sakura alzò gli occhi verso di lei e Ino nel panico si guardò intorno spaesata e con una scusa si dileguò da casa sua.
Sakura non aveva mai adorato il nome "Sai" da allora , e ogni tal volta che Ino si presentava a casa sua disturbando la sua quiete bastava il nome di quest'ultimo per farla dileguare.
Hinata la guardò e le sorrise per poi far tornare lo sguardo su Naruto. Sembravano una coppietta sdolcinata , di quelle che appena le vedevi, ti fanno venire le carie ai denti.
Annoiata ,voltò  lo  sguardo   incontrando gli occhi onice dell'Uchiha.
Sasuke era seduto sul divanetto in cui suo padre Kizashi era solito sedersi, stava sorseggiando una bevanda mentre con gli occhi l'osservava attentamente.
Era da tempo che le iridi verdi di Sakura non incontravano quelle nere e  profondi di lui.
Quando era bambina cercava in tutti i modi di farsi notare da quegli occhi neri come la notte ,che fin da subito l'avevano attratta , ed ora voleva solo scappare da loro , come se fossero letali . Lo guardò con poco interesse, per dimostrare più  a se stessa  , che lui apparteneva al passato e che non sarebbe stato più nulla per lei, incluso Naruto. Scorse lo sguardo verso sua madre che chiacchierava con l'Akimichi di qualche ricetta di cucina.

- Scusa non era mia intenzione - l'Inuzuka aveva versato l'aranciata rossa sul parquet.
- fa niente- disse Mebuki , tranquillizzandolo.


- f-fa n-niente S-Sakura

Il mal di testa aumentava e lei sentiva ancora la voce nella mente.
Osservò il liquido rosso  versato dall'Inuzuka.  La macchia si espandeva pian piano sul parquet.

il tuo sangue ( ...)
Fluisce incessantemente e diventa tutt'uno col fango ormai tinto di un color porpora scuro



Strinse la stoffa della poltrona mentre il respiro si fece irregolare.
è tutto nella tua testa , non è reale. si ripeteva 
Ma la voce del fratello e il ricordo del sangue non se ne andavano.
Mebuki con uno straccio ripulì , sporcandosi leggermente le mani.

le mani sporche del suo sangue



Si alzò in malo modo attirando l'attenzione dei presenti, stava trattenedendo il fiato da quando aveva sentito la voce di Kenji.
Mebuki si precipitò dalla figlia, sembrava shoccata , come avesse visto un fantasma.
- cara stai bene ?
 Sakura si voltò , lanciandogli uno sguardo che avrebbe fatto piegare perfino il ferro.
Mebuki si ritrovò a tremare come una foglia, strinse la mano in un pugno e se la portò al petto. Mai sua figlia gli aveva rivolto certi sguardi, neanche quando era arrabbiata ma ora guardando le iridi fredde e gelide di Sakura , le veniva quasi da piangere.
Nessuno osava emettere un minimo suono . Sasuke si era alzato quasi in allerta e Naruto aveva gli occhi sbarrati.
La voce di Kenji l'aveva resa sorda agli altri suoni , il ricordo del sangue l'aveva resa cieca a tutto ciò che la circondava. 
- S-Sakura 
La voce cessò e il ricordo del sangue svanì.
- S-Sakura è successo qualcosa ? - chiese  la madre in un sussurro quasi impossibile da udire.
Sakura sgranò gli occhi . 
Sua madre tremava come una foglia  ed era impallidita , gli occhi erano lucidi e aveva serrato la mano al petto, come per proteggersi da lei.
Le aveva fatto del male? Far del male alle persone a lei più care , era questo che faceva ? Con Kenji, con sua madre , con tutti?


Guardò dietro Mebuki , tutti erano immobili , non emettevano nessun suono.
Ino ed Hinata la guardavano come se fosse un fantasma.
Rise dentro di se.
Lei lo era , era un fantasma , un guscio vuoto senza vita.
Naruto era shoccato quanto lei ,mentre Sasuke si era alzato dalla sua postazione , come per difendersi. No , non lui. Voleva difendere sua madre, da lei.
indietreggiò di qualche passo. 
- Vado a casa - furono le uniche parole che emise , dando le spalle a tutti.
-ma ..... - 
- e meglio così - le disse dura per poi andarsene.
  §:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§

 
Camminava a passi svelti tra la gente , Konoha quella sera non era mai stata così affollata.
Strattonava i passanti ricevendo insulti e imprecazioni.
Le gambe si muovevano da sole , senza meta ma con un obbiettivo : Andarsene il più lontano possibile da lì.
Si sentì debole ,e subito dopo si ricordò di non aver toccato cibo.
Si poggiò con la mano destra, alla ringhiera di un'abitazione abbandonata per recuperare un pò di energie.
Avanzò ancora un pò .
Tra i tanti locali ne riconobbe in  particolar modo, uno.
La scritta rossa " Ichiraku" spiccava sul telo bianco mentre un odore familiare invadeva l'aria circostante.
Senza rifletterci si avvicinò e scostò il piccolo telo che le arrivava sul volto.
Teuchi le dava le spalle. Si guardò intorno notando che era tutto come se lo ricordava.
Erano tre anni che non ci metteva piede , una volta entrata negli anbu ,aveva preferito non frequentare più il locale di Ichiraku.
Sentì un rumore metallico risuonare nel locale , quando si voltò verso il bancone,  Teuchi era a bocca aperta.
- Sakura! - disse sorpreso
Sakura non facendoci caso si sedette su uno dei tanti sgabelli.
-  è da molto che non ti vedo, sei cresciuta così tanto! - disse scrutandola da capo a piedi
- sei qui per una delle mie famose ciotole di ramen?! 
lei annuì e Teuchi si mise subito all'opera.
- Mi hanno detto che ora fai parte degli anbu , e che sei capitano della squadra degli  inseguitori - affermò lui di spalle.
Sakura tamburellò le dita sul balcone , producendo un rumore monotono e ritmico.
- ti hanno detto bene - disse sforzandosi , parlare era diventato faticoso ,perfino mantenere le palpebre alzate.
- Sai l'altro giorno Naruto e Sasuke parlavano di te , beh più Naruto - rise Teuchi - sembravano affranti - aggiunse poi
Smise di tamburellare le dita e alzò lo sguardo su Teuchi.
- Per caso è successo qualcosa? - disse Teuchi porgendogli la ciotola di ramen.


La mia vita è un continuo sopravvivere dal senso di colpa  dopo aver ucciso mio fratello trafiggendogli  il petto con la  mia katana , il suo sangue , la sua voce sono diventati i miei incubi. Non riesco più a distinguere la realtà dall'illusione.
Sono intrappolata in una tela di ricordi, intrecciati con i miei incubi  . Sono solo la preda che verrà uccisa dal ragno, eppure in parte non mi considero tale.
La preda si dimena cercando di sfuggire al suo destino, invece io l' accetto , dicendomi che è ciò che merito.
Faccio solo del male alle persone che mi stanno vicino. Ho fatto del male alla donna che mi ha dato la vita . Dovevi vedere i suoi occhi lucidi pieni di terrore, tremava come nei mesi più freddi dell'anno ,inconsciamente  aveva serrato un pugno sul petto come se riuscisse  in qualche modo a difendere il suo cuore ferito dal mio sguardo gelido ,  come se riuscisse a difendersi da me.

Mi sono rifugiata per anni nell'indifferenza , avendo la possibilità di allontanare le persone che amavo da me.
L'uomo è egoista. Io sono egoista.
Ho lasciato che alcuni mi si avvicinassero  con piccoli gesti che ad occhi altrui potrebbero essere insignificanti e banali ma che dietro ad essi vi era un significato profondo, permettendogli di tirare un pezzo dopo l'altro di ciò che ero veramente.
Vedevo la luce di speranza  che albeggiava nei loro occhi quando nelle rare volte un piccolo e timido  sorriso mi adornava il volto. Vedevo la felicità nei loro volti quando mi esprimevo in un piccoli gesti.
Ma quando mi rendevo conto di essermi esposta troppo , automaticamente mi difendevo ferendoli e li continuerò a ferire perchè è ciò che faccio alle persone che mi circondano.
Quando facevano  un passo avanti a me io glieli facevo fare tre indietro.
Loro non meritano questo.
Non riescono a capire che io possa solo fargli del male!

ecco cos'è successo!




- niente -

-non è successo niente-

Sakura prese le bacchette , iniziando a mangiare. Erano buoni come se li ricordava, forse anche di più.

- Sai Sakura , tenersi tutto dentro fa più male delle stesse emozioni che cerchiamo di contenere   dentro di noi . - disse ad un tratto Teuchi.

- le persone soffrono indipendentemente da quello che scelgono di fare - disse lei afferrando un pezzo di carne

- però si soffre di meno sapendo che ci sono persone che condividono con te le tue emozioni

- e se qualcuno preferisse soffrire, a costo di non coinvolgere persone che non c'entrano nulla oppure pensasse che quel male se lo meritasse? 

- farebbe comunque  soffrire entrambe le parti ....... la persona soffrirebbe interiormente, mentre i suoi cari ,si sentirebbero escluse e impotenti e soffrirebbero anche loro e poi nessuno si merita di soffrire Sakura.

Sakura alzò lo sguardo ,stava riprendendo man mano le energie.

- Ti chiederai come lo so , beh .....quando Ayame perse sua madre , diventò più chiusa , non parlava nemmeno con me , io che ero suo padre.
Avevo perso mia moglie , ero distrutto dentro e mi sentivo un padre impotente, Ayame piangeva ogni notte ed io non potevo farci nulla , ma non mi arresi.
Cercai di farla sorridere e di far estraniare le sue emozioni.

- un giorno litigammo pesantemente.
 Io volevo l'Ayami dolce e tenera che conoscevo mentre lei voleva stare da sola , soffrire da sola.

- ci guardammo e scoppiammo a piangere tutti e due , ci abbracciammo e ci promettemmo di superarlo insieme- disse Teuchi imbarazzato


Sakura non poteva far altro che rimanere in silenzio e conservare gelosamente quel ricordo doloroso che Teuchi  aveva  voluto confidargli.

- Grazie - disse  Sakura una volta finita la sua cena , per poi alzarsi .

- di niente ! E mi raccomando torna a trovarmi , Ayame sarebbe felice di vederti! - disse Teuchi sorridendole 

Non disse nulla e lo salutò con un cenno del capo.

Uscì e si incamminò verso casa.
Avrebbe riflettuto su quelle parole  più in la , ora voleva solo osservare la luna dal suo giardino e cullarsi nelle braccia di Morfeo.


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Capitolo 6
*** Special ***


Angolo Autrice:
Ed ecco a voi il 6.1 capitolo 
Il capitolo sarà pubblicato normalmente questo è solo uno special fuori programma ahaha
Cercando ispirazione per descrizione dei componenti della squadra anbu di Sakura ho trovato alcune immaggini( fanart) davvero stupende che vi aiuteranno a immaginare meglio i personaggi!
I nomi sono posizionati sopra l'immagine in grassetto e  sotto ad esse ci saranno alcune informazioni sui nostri anbu!
Premetto che è stato tutto preso da fonti esterne, (Google) e le immagini sono state ispirate ai personaggi della serie anime : Kuroko no  Basket
Nomi / cognomi modificati da me, incluso l'età
Quindi buona visione!
manga01:)


(le informazioni tra cui le tecniche ninja sono tutte inventate me altre sono ispirate a tecniche già esistenti.  Per Sakura ci sono alcune sue abilità che già conosciamo nel manga ma ho voluto aggiungere qualcosina per renderla un pò più interessante!)


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FASCICOLI SQUADRA ANBU INSEGUITORI

Kirai Zenko 
Kirai Zenko ventun'anni , co-capitano.


Caratteristiche ninja:
Ha l'abilità di rintracciare in minor tempo possibile la preda , grazie alla tecnica del richiamo riesce ad evocare un falco e tramite ad una particolare tecnica Kirai riesce a vedere ciò che vede l'animale, riuscendo ad avere una visuale completa del territori circostante anche se esso sia di vasta area.
La sua tecnica speciale è  :  lampo teletrasportatore
La tecnica consiste del concentrare in un determinato luogo o oggetto  del chakra e usarlo come piccolo portale.
es. Kirai concentra su un determinato albero il suo chakra , si allontana e sceglie un altro albero  a distanza di due chilometri ( limite massimo).
Concentra nel medesimo modo il suo chakra ,  quest'ultimo riesce a creare un collegamento con l'altro  albero , formando un portale.
Ciò che può trasportare però può avere un diametro di cinquanta centimetri massimo.
Di solito la tecnica viene utilizzata nel trasportare armi o oggetti al gruppo anbu  nel caso Kirai dovesse allontanarsi.

Caratteristiche caratteriali:
Kirai è un personaggio Divertente, spensierato ,  allegro e a volte casinista.



 
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Yaori  Tsukami 


caratteristiche ninja:
Yaori  Tsukami venticinque anni.
Yaori è un professionista nell'arte illusoria , è in grado di immobilizzare la preda con forti illusioni, spesso anche letali.
La sua tecnica speciale è labirinto del Minotauro riesce ad creare un'illusione di vasta area , intrappolando il nemico in un vero è proprio labirinto, facilitando la ricerca del bersaglio.

Caratteristiche caratteriali: 
Yaori , bel ragazzo ma anche  un pervertito.
(Hobby: corteggiare le ragazze)

 
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Keita Irawa


Caratteristiche ninja:
Keita Irawa vent'anni.
Il più giovane del gruppo ma non il meno esperto!
Keita è il migliore nell'uso della Katana e del chakra dell'acqua.
La sua abilità sono i sensi sviluppati, rispetto ad un comune ninja , Keita ha i cinque sensi cento volte più sviluppati.
Permettendogli di avvertire qualunque presenza intorno a lui.


caratteristiche caratteriali:
Keita è una  persona educata e tranquilla, che non parla e si fa gli affari suoi, a meno che non venga interpellata. 
Socievole solo con persone di cui si fida.



 
 
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    Hiroshi Asabi 

caratteristiche ninja:
Hiroshi Asabi trentadue anni.
Il più anziano della squadra.
Maestro nell'arte dei Kunai e degli shuriken.
Oltre a conoscere le comuni tecniche ninja , Hiroshi sa usare con bravura l'arte del marionettista ma quast'ultimo non controlla marionette ma armi.
Grazie a dei fili di chakra , Hiroshi è in grado di utilizzare e controllare  le armi ( shuriken , kunai , coltelli ect) a una distanza di dieci metri.

caratteristiche caratteriali:  
Hiroshi è spesso protettivo verso i suoi compagni , ha un ruolo quasi paterno con i componenti del gruppo.
Socievole e dolce ma anche Serio e severo.


 
 
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Oda Shikami 

caratteristiche ninja:

Oda Shikami ventinove anni.
Oda è il più agile e veloce del gruppo, si muove in qualunque territorio ( roccioso, palude , foresta , mare) come se fosse parte di esso.
La sua abilità speciale è : artigli letali la tecnica consiste nel far apparire sulle mani artigli dotati di un veleno letale.
Se la vittima viene colpita con colpi di un numero inferiore a tre  , il veleno effettua un effetto paralizzante, se invece viene colpita con colpi di  un numero maggiore a tre, l'effetto del veleno non è più paralizzante ma letale. La vittima ha 2 o più minuti di vita  a seconda della dose iniettata nel corpo.

caratteristiche caratteriali:
Dall'aspetto può sembrare serio ma se lo si conosce si scopre che è un burlone!
Ride si diverte e a volte lo si trova a chiacchierare con Yaori o Kirai.


 
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Sakura Haruno 
caratteristiche ninja:
Sakura Haruno ventun'anni, capitano. 
Unica donna della squadra.
Astuta ed agile ,dotata di una forza sovrumana che la rende più forte fisicamente rispetto ai componenti della sua squadra.
Ninja medico di altissimo livello, conosciuta in tutte le grandi terre ninja come uno dei  Ninja leggendari, titolo affidatogli nella quarta grande guerra ninja dopo aver superato la sua maestra Tsunade Senju Hokage di Konoha ,anch'essa ninja leggendario.
Sakura ha ereditato la tecnica della rinascita che consiste nell'immagazzinare continuamente il chakra in un sigillo romboidale presente sulla fronte.
Questo permette la sostituzione di cellule vecchie e danneggiate con cellule nuove. Il processo prosegue finché ogni ferita di Sakura, anche fatale a uno o più organi vitali, non viene totalmente rigenerata: il chakra continua a rilasciarsi anche dopo la guarigione, in modo da permetterle di combattere senza morire poiché si rigenera costantemente.
Tecnica speciale : tempesta dei ciliegi
la tecnica consiste nell'evocare un grande albero di ciliegio che lascia cadere i suoi petali molto velocemente rispetto al normale, i petali fatti esclusivamente di chakra si disperdono in una vasta aria e quando uno di questi si poggia sul nemico lo paralizza all'istante oppure si attacca ad una parte del corpo , in questo caso il petalo di ciliegio ha la funzione di localizzatore.
La seconda tecnica viene utilizzata se il nemico viene usato solo come pedina per portare a sua insaputa  la squadra anbu dagli altri ninja traditori.

caratteristiche caratteriali:
Sakura è composta e distaccata con i suoi compagni ma   a volte dimostra a modo suo i suoi sentimenti e i ragazzi riescono a decifrarli facilmente , conoscendola.
Come capitano è molto protettiva , riesce a guidarli nelle missioni stando attenta alla loro incolumità nonostante anbu , per questo è amata e rispettata dai suoi componenti

 







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Capitolo 7
*** 7 ***


Mi scuso per il ritardo ! Ho avuto parecchie cosa da fare ahaha
scusate se ci sono eventuali errori grammaticali...
Beh godetevi il capitolo!
manga01:)


- Le reclute - ripetè prima di lanciare uno sguardo a Kirai che se la rideva sotto i baffi.
Kirai portò una mano sulle labbra per trattenere la risata che lo avrebbe condannato a morte. Sakura seduta di fronte a lui , aspettava la sua cioccolata calda mentre il babbeo di fronte  cercava di mangiucchiare dei biscotti  senza affogarsi ,per il troppo trattenersi dal ridere.
- ci hanno affidato l'incarico di addestrare le nuove reclute anbu - ripetè scettica lei
Kirai non potendo trattenersi più , sotto lo sguardo di disappunto di Sakura scoppiò in una fragorosa risata. Quando parve calmarsi , si asciugò le lacrime e si ricompose.
Annui e Sakura sbattè le palpebre più volte. Non poteva crederci , la squadra degli anbu inseguitori  più temuta e forte di Konoha doveva fare da baby-seatter a dei mocciosi.
Kirai sospirò affranto e Sakura non emise nessuna parola.
Erano in un piccola locanda di Konoha , situata all'aperto poco più lontano dall'ufficio dell'Hokage, in veste di normalissimi abitanti.  Kirai e lei dovevano discutere dei compiti affidatogli alla sua squadra anbu e come capitano era un suo dovere essere aggiornata su tutto.
- come l'hanno presa i ragazzi ? - chiese poi 
Kirai sospirò e spostò lo sguardo su alcuni bambini che giocavano sulla stradina  .
- sono anbu di alto livello non baby-seatter-riassunse lui
Quando arrivò la cioccolata calda Sakura se la portò alle labbra senza neanche aspettare di farla raffreddare, scottandosi la lingua.
Con una smorfia depose la tazza sul tavolino e sbuffò irritata.
- non posso biasimarli - disse 
Kirai si voltò verso di lei , accennando in un piccolo sorrisetto di derisione, beccandosi uno sguardo gelido dal suo capitano.
- ora mi spieghi quel sorrisetto - disse fredda mentre Kirai allargò ancor di più le labbra , facendolo diventare in un vero e proprio sorriso beffardo.
- il capo della squadra anbu assassina, sarà presente all'addestramento. 
Sakura sbuffò facendo scoppiare dal ridere Kirai.
Il capo della squadra assassina anbu era un certo , Ryu Okairi.
Era un venticinquenne di fama femminile, capelli di un rosso scuro e occhi di un verdi tendenti al giallo, era un ragazzo arrogante ma allo stesso tempo distaccato che aveva messo gli occhi su Sakura il primo giorno in cui l'aveva vista come recluta anbu, inutile dire che lei era di tutt'altro parere nei suoi confronti.
Sakura si passò una mano tra i capelli scompigliandoli, cercando di tenere a freno le mani e non distruggere il tavolo sotto di essi.
- Quest'anno l'addestramento si farà in pubblico , L'Hokage ha pensato bene di mostrare al Raigake il nostro addestramento come dimostrazione di pace.
- in pratica si scambieranno informazioni sul tipo di addestramento che gli anbu dei due villaggi applicano ai propri ninja .
Kirai annuì e sgranocchiò un altro biscotto.
- inoltre oltre noi anbu della foglia ci saranno quelli della nuvola
- quindi ci saranno mocciosi di ogni genere  - constatò lei
Kirai rise di gusto mentre lei si limitava ad alzare gli occhi al cielo.
 - se non sbaglio si svolgerà nell'arena dove si sono svolti le semifinali chunin , quando il terzo Hokage era ancora in vita. 
Sakura increspò la fronte, si ricordava come se fosse ieri le semifinali chunin e l'attacco di Horuchimaru.
Prese la tazza e sorseggiò la cioccolata ormai tiepida.
- Quando si svolgeranno? 
- dopodomani 

 
 
   §:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:

- Naruto-kun non stare con il broncio vedrai che che primo o poi si farà vedere
Sasuke guardò di sottecchi la Hyuga , rimanendo alquanto sorpreso che non abbia balbettato come al solito. Il biondo posò gli occhi sulla figura snella e formosa della Hyuga e rimase impalato ad osservare ogni curva della giovane.
Hinata arrossì e Naruto si beccò un pugno in testa da Ino.
Quanto avrei  voluto che fosse stata Sakura a procurarmi i bernoccoli sul capo!
A quel pensiero ritornò più imbronciato di prima mentre Ino sospirò rumorosamente.
Quella volta in cui Sakura se ne era andata dalla festa , lasciando la madre in lacrime non l'aveva più vista. Mebuki fu subito portata in camera di Sakura per suo volere , non volendo svegliare il marito che riposava . Quella donna era così benevola che non si era riuscito a capire il comportamento freddo nei confronti della sua stessa madre, eppure gli era parso di  vedere in un secondo momento , gli occhi di Sakura spalancarsi come se fosse sorpresa anche lei. Ma da cosa?
- Teme hai visto anche tu, come ha reagito Sakura vero?
Sasuke annuì
Quello sguardo , per quanto duro fosse  apparso a tutti,  era sicuro che non fosse rivolto alla madre , come se lei in quel momento avesse visto tutt'altro che la donna ma ciò che Naruto voleva fargli notare era come Sakura ad un tratto avesse sgranato gli occhi , come se non stesse capendo neanche lei cosa stesse succedendo ed era certo che avesse letto paura, ma non riusciva a collegarlo con ciò che era accaduto.
Durante la festa , si erano guardati per lunghi attimi e lui aveva avvertito quasi un senso di nostalgia verso la compagna di team.
Poi quando aveva visto quello sguardo gelido e inanimato, si era alzato senza rendersene conto, quello sguardo era così simile al suo quando bramava solo vendetta per il suo clan e per suo fratello.
 Aver visto da un punto di vista diverso quell'espressione tanto fredda e  dura ,  rendendo consapevole di cosa avessero provato Kakashi Naruro e Sakura in quegli anni.
Paura.
Paura di poter perdere per sempre una persona a loro cara. 
- Ragazzi è successo qualcosa? - Il signor Teuchi si era avvicinato a loro notando l'area negativa che emanavano.
Naruto mugugnò qualcosa mentre Sasuke non era in vena di parlare , ma quando mai lo era stato?
- so io cosa ci vuole ! Una bella porzione di ramen risolve ogni cosa.
Naruto sembrò così contento dell'idea che iniziò a dondolarsi come un bambino.
Hinata sorrise dolcemente mentre Ino sbuffò.
- Shikamaru, dov'è Chouji ? Pensavo che venisse - sbottò  Ino 
Il Nara che era stato tranquillo per tutto il tempo  affianco all'Uchiha ,si mise le mani dietro al capo e sospirò
- è dalla madre di Sakura , credo che la sera della festa non abbia fatto in tempo a prendere la ricetta delle palline di frutta.
Ino serrò i pugni con tanta forza da sentire le ossa scrocchiarsi. Era possibile che era capitata in squadra con due idioti del genere? Choji non aveva neanche un minimo di tatto!
- Comunque se volete vedere Sakura potete farlo dopodomani - disse con disinvoltura Shikamaru attirando tutti gli sguardi su di se.
- L'Hokage mi ha avvertito che dopodomani il Raikage verrà qui a Konoha ad assistere l'addestramento delle nuove reclute anbu sia delle foglia sia della nuvola , in pratica sarà uno scambio di informazioni per ambire ad un rapporto più unito verso i due villaggi
Naruto corrugò la fronte 
- cosa c'entra con Sakura-chan?
Shikamaru sospirò.
- Sakura è il capitano del gruppo inseguitori e sarà proprio lei ad addestrarli seguita dagli altri due capitani della squadra assassina e medica - disse per poi sbadigliare 

Bingo!
§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§:§



Dopo aver indossato la divisa anbu  , Sakura si diresse saltando tra un tetto e l'altro  verso una zona di Konoha dove lei e la sua squadra dovevano incontrarsi questo pomeriggio.
Se dopodomani dovevano addestrare le reclute della foglia e della nuvola avrebbero avuto davvero molto da fare! Quando stamattina Kirai l'aveva invitata a fare colazione e discutere della squadra , stava considerando l'idea di chiedere all'Hokage altro tempo per riposarsi ma il suo intento crollò quando Kirai  l'avvisò dell'imminente addestramento anbu.
In quei cinque giorni aveva cercato di riposare il più possibile , inutile dire che aveva recuperato qualche misera ora di sonno , ritrovandosi poco più riposata di prima.
Non era più andata dai suoi genitori e non aveva incontrato nessuno a lei familiare, e questo per lei era un sollievo, mentre la discussione fatta con Teuchi non aveva fatto che confonderle più le idee.
Atterrò aggraziata sul terreno e con agilità risistemò la Katana nel fodero.
Molti passanti ammirarono l'eleganza e la raffinatezza che la rosa aveva nei suoi gesti.
La maschera la rendeva ancora più misteriosa e le dava un tocco di grazia.
Fu una donna dell'organizzazione ad insegnarle ciò. 
Quando era solo una recluta rimase ammaliata dai gesti eleganti e aggraziati dell'anbu tanto che li chiese di poterglieli insegnare.

" L'arte del combattere non è solo , la bravura con cui si maneggia la propria arma ma anche l'eleganza e la grazie dei tuoi movimenti , riuscendo così ad ammaliare chi ti guarda "
le aveva detto quella donna che per breve tempo le aveva insegnato la danza del combattimento.

Portò con la mano i capelli all'indietro mentre l'altra era appoggiata sul fianco.
Avanzò fino a quando non sentì un enorme mano sopra la sua testa.
  -Capitano! - Hiroshi le spettinò i capelli e in tutta risposta Sakura ringhiò.
Quel branco di scimmie non capivano cos'era la tranquillità. Si tolse la maschera rivelando il suo sguardo di disappunto.
Oda  le sorrise mentre Kirai se la rideva.
Sakura si risistemò i capelli e la divisa anbu , guardò i suoi subordinati  e sospirò.
- dove sono Keita e Yaori ? - chiese autoritaria lei 
Kirai e Oda si voltarono  cercando di non ridere mentre Hirashi si portò una mano sulla fronte.
Sakura li fulminò uno ad uno , Yaori stava facendo le solite cazzate se lo sentiva ma Keita?
- è meglio che mi rispondiate prima che vi tagli la testa, per appenderle sulla soglia di casa mia e sappiate che quest'idea e molto ricorrente quanto utile per me, quindi mi fareste solo un favore - disse con disinvoltura
I tre fecero si toccarono istintivamente il capo .Immaginare la loro testa sopra un palo non era di certo la cosa più bella che esistesse  avrebbero preferito avere uno scontro diretto con Madara che con Sakura.
Kirai si fece serio e guardò Sakura .
- Yaori sta insegnando a Keita come rimorchiare le ragazze
Sakura non seppe per quanto tempo rimase impalata li a fissare Kirai che eseguiva varie serie di smorfie per non ridere.
Hiroshi sospirò affranto mentre Oda si morse il labbro inferiore per non scoppiare in una fragorosa risata.
- dove ? 
Kirai tremolante gli indicò la locanda di fronte.
 Sakura si voltò trovando una fila di ragazze intorno alla struttura ,che guardò attentamente fin quando non trovò la chioma  bionda di Yaoi e quella argentea di Keita.
Sospirò mentre le tre scimmie dietro di lei se la ridevano per bene.
Imprecò mentalmente per essere stata assegnata ad un branco di deficienti ed andò a recuperare le due pecorelle smarrite. Non sapeva più come definirli scimmie , pecore erano tutti uguali!
- Yaoi - la sua voce gelida fece tremare tutte le ragazze presenti li intorno.
- Quale delle tante mie affascinanti ammiratrici mi chiama ?- disse Yaoi teatralmente mentre mandava baci volanti a ogni creatura di sesso femminile presente intorno a lui.
Quando il biondo si voltò il sorriso gli morì in volto  e dalla fronte incominciarono a scendere piccole goccioline d'acqua salata.
Keita accortosi ancor prima della presenza del capitano - grazie alle sue abilità- si era dileguato , scomparendo in una nuvoletta di fumo.
Si sentivano le risate di Hiroshi, Oda e Kirai in lontananza che si gustavano la scena mentre Yaori sudava freddo.
Bastò un solo sguardo assassino da parte di Sakura  per far dileguare quel branco di oche che starnazzavano troppo per i suoi gusti , mentre con un solo gesto - brandendo la katana - fece ritornare , quell'idiota di Yaori al proprio gregge  di scimmie - pecore.
Sakura lanciò un ultimo sguardo a quel branco di ibridi per poi prendere parola.
- Dopodomani ci spetta il compito di addestrare le nuove reclute anbu ma questo lo sapete già, ma vorrei ricordarvi che ci sarà anche il Raikage ,e che l'Hokage si aspetta il meglio da noi. 
I ninja annuirono e Sakura tirò fuori una pergamena.
- Questo è il programma che ho ideato per le reclute anbu inseguitrici che addestreremo - disse brevemente lei.
I ragazzi lessero attentamente il programma , Kirai alzò lo sguardo su Sakura per poi ridere.
- Wow , vuoi ucciderli prima del tempo - disse Kirai procurando una risata da parte di Yaori e Oda .
- non ho mai detto che sarà facile - ribatté lei freddamente, Kirai scrollò le spalle e osservò un'altro pò la pergamena.
Sakura nel frattempo guardava la strada davanti a se , la gente passava in continuazione.
Si perse con lo sguardo tra la folla , respirò e ispirò lentamente per cercare di rilassarsi. Ultimamente era sempre tesa e questo non gli permetteva di dare il massimo in quello che faceva. Rimase lì finché una mano si posò sulla sua spalla , quando si voltò vide Keita sorridergli insieme agli altri.
Sentì una stretta al cuore e si morse il labbro inferiore per poi dargli le spalle.
- Io ho fame e oggi tocca a Hiroshi offrire 
Tutti si misero a ridere tranne il povero Hiroshi che sbuffò.
- Mi manderete in banca rotta primo o poi - disse Hiroshi provocando la risata dei ragazzi.
Sakura sospirò rassegnata e si avvicinò ai ragazzi..
Kirai stuzzicava Yaori  , mentre  Oda e Hiroshi  ridevano a crepapelle degli insegnamenti di rimorchio  che Yaori aveva dato a Keita .

Il team 7

pensò Sakura vedendo quella scena così familiare.

- con gli insegnamenti che Yaori ti ha dato , al massimo rimorchierai una cinquantenne con la crisi di mezz'età - disse Sakura facendo scoppiare tutti in una sonora risata
- i miei consigli funzionano sempre - ribatté Yaori offeso
- funzionano come il cervello di Oda - disse Hiroshi 
Oda lo fulminò con lo sguardo mentre Hiroshi gli fece la linguaccia.
Fare la baby- seatter alle reclute anbu? Tsk la faccio già con loro. Affermò Sakura mentalmente
- Keita ,Esattamente cosa ti ha detto quella sottospecie di  scimmia in calore ? - chiese Kirai indicando Yaori
- ha detto che le donne impazziscono per un ragazzo affascinate e allo stesso tempo misterioso- rispose Keita con fare pensieroso.
- Stronzate! Alle donne gli piace un tipo , bello simpatico che le faccia ridere....un tipo come me - disse  Kirai con un sorrisetto .
Hiroshi scosse la testa.
- scusate,ma alle donne serve un tipo serio e responsabile che le dia un vero futuro ! - disse lui indicandosi con il pollice.
Oda mise una mano in faccia a Hiroshi , mettendosi davanti a Keita.
- ad una donna serve un esemplare come me , quindi è inutile che discutete - disse Oda mettendo in mostra i bicibiti.
Yaori alzò le mani al cielo.
Più camminavano più Sakura si auto convinceva che da lì a poco avrebbe fatto una strage.
- Ragazzi, io sono un maestro in certi campi e vi assicuro che alle ragazze piacciono i tipi un pò stronzi , affascinanti e con un aura di puro mistero!- Disse Yaori facendo comparire una bacchetta in mano ed una lavagna davanti a se.
I ragazzi iniziarono a litigare mentre Sakura , unica donna del gruppo , unica col cervello funzionante li ignorava.
- Capitano ! -  suonarono insieme i cinque ragazzi.
Potrei seppellirli vivi, nel cimitero di Konoha e portagli i fiori tutte le mattine, forse inizierebbero ad apprezzare il dono del silenzio  .  Ipotizzò Sakura  fra se .
- secondo lei quale tipo di  uomo che attirerebbe più una donna ? - chiese Yaori facendole l'occhiolino.
Forse invece di tagliarli la testa potrei mozzarli le lingue, non sarebbe male come idea! Pensò soddisfatta lei
Le scimmie - pecore aspettavano la risposta con ansia, intanto Sakura li guardava come si guarda un paziente con un caso patologico raro incurabile.
- Il nostro piccolo fiore di ciliegio non riesce a decidere? - la stuzzicò Yaori
Sakura stava per sfoderare la sua katana per mettere fine alla misera vita del biondo quando Kirai attirò l'attenzione del gruppo.
- Quel locale è perfetto per una bella scorpacciata!
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Dopo aver mandato in banca rotta Hiroshi , Sakura si era dileguata con un " Oda la prossima volta tocca a te offrire" facendo sbiancare il suo subordinato , tanto che la cameriera del locale lo aveva scambiato per un cadavere.
Era ritornata a casa e dopo aver fatto una doccia fresca e indossato abiti comodi , si stese sul letto matrimoniale portando il braccio sugli occhi , imponendo loro l'oscurità e Si addormentò.
Passò poco più di un di un quarto d'ora che il respiro le divenne irregolare ,piccole gocce d'acqua salata scesero dalla fronte e la bocca divenne secca.
Si agitò tra le lenzuola mentre il ricordo deformato di Kenji la tormentava.
Si svegliò , portando la mano sul petto a causa del respiro affannato.
- Maledizione! - imprecò buttando la lampada posta sul comodino accanto a lei.
Si massaggiò gli occhi e  si chinò a terra prendendo uno ad uno i frammenti della lampada.
Si era concessa un piccolo sfogo , lasciando fluire quelle emozioni che teneva chiuse dentro di se , ma non bastava rompere una lampada per farla sentire meglio e  forse lei , non voleva sentirsi meglio.
 Se lo meritava , pensava ogni qual volta che accadeva .
Raccolse i pezzi più grandi , inconsapevole che sicuramente si sarebbe tagliata.
Li raccolse velocemente e li buttò nell'immondizia.
Stava per prendere uno straccio quando il campanello di casa suonò.
Percorse il corridoio principale e aprì senza pensarci due volte.
Sasuke Naruto e Kakashi erano sulla soglia di casa sua e la scrutavano attenti , fino a quando i tre si fermarono su un punto ben definito. 
Sakura seguì la direzione dei loro sguardi e vide le sue mani sporche di un fluido rosso.
Maledetti vetri

sangue


dopo un respiro profondo  fece ritornare il suo sguardo impassibile su i tre.

- Hokage  quale inconveniente vi ha portato qui ? - chiese lei tranquillamente

I tre ritornarono alla realtà e Kakashi sorrise sotto la maschera.

- volevamo farti visita e parlare un pò - disse lui mentre Naruto sfoderava un sorriso a trentadue denti e Sasuke guardava di sottecchi le sue mani.
- Entrate - disse semplicemente lei
I tre entrarono guardandosi intorno mentre Sakura si dirisse in bagno per disinfettare le piccole ferite. 
Chiuse la porta dietro di se , e sciacquò le mani velocemente sotto l'acqua del rubinetto  .
Cercava di rimanere calma , e di non far sorgere alla sua mente i suoi ricordi.
Come medico e anbu il sangue era alla portata del giorno ma ciò che lo rendeva pericoloso ai suoi occhi era la capacità di far attivare automaticamente la scena dell'assassinio di Kenji.
Nonostante ciò , non voleva smettere di avere quel contatto perchè starebbe a significare che avrebbe posto fine alla sua carriera da medico e ninja d'elit di Konoha.
Quando curava i suoi compagni o quando poneva fine alla vita di un uomo ,entrava in continuo contatto col sangue e aveva imparato a gestirlo a convincere se stessa che era solo nella sua testa ma a volte  più forte di lei , non poteva far altro che cadere nella trappola.
Quando finì di bendarsi , entrò nel salotto trovando già i suoi  "ospiti" seduti.
Kakashi era seduto sulla poltrona accanto a Naruto mentre Sasuke aveva preferito la poltrona singola , la sua poltrona singola.
Sakura  avanzò e aprì la porta scorrevole  dietro di loro. I deboli  raggi solari  entrarono nella stanza per poi rilevare il giardino ben curato.
I tre guardandosi alle spalle  rimasero affascinati dai bellissimi fiori presenti in quello spazio verde, in particolar modo dal glicine che saliva e cresceva sopra il gazebo.
- Vuole per caso darmi maggiori informazioni sull'addestramento? - chiese lei con lo sguardo fisso sul giardino
- No non sarà necessario , anche perchè credo che il co- capitano della tua squadra ti abbia già informato
- in effetti..
Si voltò verso di loro e si  sedette su d'una sedia , presa dall'angolo della stanza.
- Sakura- chan cos'è successo alle tue mani? - chiese preoccupato il biondo
- incidente domestico - disse portandosi una ciocca dietro l'orecchio.
Era alquanto scocciata di questa visita a sorpresa , ma allo stesso tempo nervosa.
Se li avrebbe cacciati insieme a Kakashi per lei non sarebbe stato un problema ma non l'aveva fatto e questo era un gesto a cui lei non si capacitava a dar risposta.
Inaspettatamente il campanello suonò.
- aspetti visite Sakura -chan? - chiese Naruto
- no, sono gli altri che si auto invitano. - sbottò freddamente per poi dirigersi verso la porta.

- Che ci fate qui?
 
.....................



 

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Capitolo 8
*** 8 ***




- Che ci fate qui? 
Sakura si espose maggiormente , ritrovandosi ad un passo dai due anbu.
Non erano di Konoha , lo si vedeva dal tatuaggio sul braccio sinistro di uno dei due, differente dal  suo.
- Cosa ci fanno due anbu della nuvola qui? - chiese gelidamente .
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( la parte in grassetto è la continuazione)
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- Chi era Sakura-chan? - chiese Naruto 
lei non rispose e lo sorpassò chiudendo la porta scorrevole che dava accesso al giardino.
- Sakura - chan
- Sakura - la richiamò Sasuke severamente.
Si bloccò.
Rilassò le spalle divenute rigide e abbandonò le braccia sui fianchi.
Si voltò verso di loro e appoggiò la schiena al muro.
I suoi occhi erano l'essenza del vuoto stesso , non c'era nulla in loro e Naruto per la prima volta pensò che non c'era niente da fare per salvarla.
- Mettiamo in chiaro le cose - 
Perfino la sua voce era distante , davvero sarebbe finita così? Pensò Kakashi

- siamo stati mandati dal Raikage per riferirti un messaggio.
Sakura corrucciò la fronte.



-Questo messaggio è estremamente top secret  e solo tu sarai a conoscenza di ciò..
-Quindi l'Hokage non ne sa nulla - constatò lei
Gli anbu annuirono.

Cos'era tutta quella segretezza e perchè l'Hokage doveva essere allo scur
o?


- Kakashi Hatake , detto ninja copia , sesto Hokage del villaggio della foglia-

- Naruto Uzumaki , porta dentro di se il demone volpe Kurama ,questo fa di lui la forza portante di Konoha -

- Sasuke Uchiha ...... ex nuinken , ultimo del clan Uchiha.

- Sono stati ritrovati i resti ossei di Kenji Hamura nel confine del villaggio della nuvola.
con un movimento fulmineo l'anbu si ritrovò steso a terra con un pugnale sulla gola.
- stronzate , lui è morto nei confini del villaggio delle cascate rosse. - sputò velenosamente lei.


- non siete più ne Kakashi Hatake, il mio maestro ne Naruto Uzumaki il mio migliore amico  ne Sasuke Uchiha il ragazzo di cui ero innamorata. 


Il secondo era rimasto immobile , non aveva avuto il tempo di realizzare cosa fosse successo. Quando si ritrovò col compagno steso a terra da Sakura . Andò in suo soccorso ma quest'ultimo lo fermò con un cenno della mano.

    
Fu un attimo e Naruto prese per il colletto Sakura ,bloccandola al muro.
- Naruto fermati! - gridò Kakashi



- Menti! Non può essere lui - disse a denti stretti
- Abbiamo fatto dei test del dna , risulta positivo...



- Come puoi dimenticare tutto quello che abbiamo passato insieme!?
- Naruto  - lo richiamò Sasuke
Rise.
Perchè dovrebbe piangere? Ridere le sembrava più consono! 
Rise più forte.
Naruto sgranò gli occhi.  Quella non era lei.
In quell'istante l'immagine del volto allegro della compagna si sostituì con quello vuoto e oscuro che aveva davanti.
Sakura teneva lo sguardo basso.

- dopo l'addestramento anbu vedrai tu di persona.
Sakura si alzò e gettò il pugnale sull'anbu .


- Sakura , ci conosciamo da una vita! Sei come una sorella per me!
La rosa tacque e alzò lo sguardo su Naruto.
Le sopracciglia erano inclinate e le labbra contratte , ma che subito venne sostituito da un sorriso carico di derisione. Si avvicinò a lui e affiancò le sue labbra  vicino al suo orecchio per potergli bisbigliare.
- Sai Naruto non ti conviene essere mio fratello ........ potrei ucciderti -
Lo strattonò  facendolo perdere l'equilibrio e atterrare in malo modo.
Kakashi si avvicinò a Naruto mentre Sasuke aveva corrugato la fronte. 
- Andatevene , la mia non è una richiesta- gli disse di spalle.

- ci vedremo dopo l'addestramento allora. - disse  agli anbu per poi chiudere la porta dietro di se.


Se ne erano andati.
Era accovacciata su se stessa , col viso coperto tra le gambe.
Si tirò i capelli indietro e alzò lo sguardo , era ormai sera.
Il Raikage sapeva di Kenji e della missione ma perchè non avvertire l'Hokage? Mancavano dei tasselli in quella faccenda.
Eppure non riusciva a pensare lucidamente,l'unica cosa che balenava i suoi pensieri era il ritrovamento delle ossa di Kenji.
Avrebbe trovato quei tasselli a qualunque costo.
 

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- sembri stanca
- lo sono - ammise - e come se tutto intorno a me si annullasse , rimando solo io e lui , in un assordante silenzio ,  accecati da un buio senza fine - disse in sussurrò che Tsunade non riuscì ad udire.
- Cerca di riposare - disse Tsunade con fare materno.
Respirò a fondo per poi portare lo sguardo stanco sui fogli che aveva appena finito di controllare.
- Tra qualche minuto inizierà l'addestramento, devo prepararmi - disse lei alzandosi dalla sedia e superare Tsunade.
- Buona fortuna 
- La fortuna non mi è mai servita. - disse freddamente uscendo dalla piccola stanza.
Sakura era all'interno dell'edificio della grande arena dove i futuri anbu si sarebbero addestrati, percorreva il corridoio freddo e illuminato dalla luce artificiale dei neon.
Dieci metri più in la vi trovava uno spazio aperto molto ampio.
Più si avvicinava, più le voci della gente che attendevano impazientemente l'inizio dell'addestramento, si intensificava.
era il momento di trovare quei tasselli.
...........................

Gli spettatori continuavano ad aumentare , mentre l'Hokage e il Raikage erano seduti in un area strettamente riservata a loro.
Le reclute erano al centro della grande arena , attrezzata di vari schermi elettronici che permettevano agli spettatori di osservare meglio l'addestramento mentre i vari gruppi anbu incominciavano a farsi vedere.
Naruto e Sasuke insieme ai loro compagni erano seduti nelle postazioni migliori.
- C'è parecchia gente - pensò ad alta voce Naruto guardandosi intorno , affianco a lui vi era Sasuke e Hinata.
Sasuke osservava attentamente le reclute , che parlavano indisturbate fra loro a causa del ritardo di uno dei capi delle squadre anbu, Sakura.
- Dove diavolo si è cacciata Sakura - chan? - chiese Naruto disperato.
- S-Sono sicura c-che a-arriverà - disse Hinata cercando di tranquillizzarlo
Naruto dopo quello che accadde con Sakura aveva compreso parte della situazione.
Ma dopo l'iniziale sconforto si convinse che c'era abbastanza tempo da avvicinarla a loro, perfino Sasuke sembrava scosso , ma più che altro preoccupato.... a modo suo.

- Sai Naruto non ti conviene essere mio fratello ........ potrei ucciderti -

Cosa significavano quelle parole?

- Fronte spaziosa sta arrivando non preoccupatevi , Shizune mi ha riferito che sta solo controllando alcune carte. - disse Ino 

- è arrivata...


 Sakura arrivò e tutti ne furono catturati.
 Camminava fiera  mentre un venticello leggero le accarezzava i capelli , dotata di una bellezza pura  e triste , segnata da qualcosa d' indelebile.
Si affiancò al capitano della squadra medica.
- che entrata spettacolare Sakura-sama! - le sussurrò Yuri
- quando la smetterai di chiamarmi col "sama" ? - chiese infastidita
Yuri sorrise.
- Ogni capitano delle rispettive squadre dovrà esporre un discorso , ora è il turno di Ryu...
- mi inventerò qualcosa...- sussurrò lei.


- ed ora chiamo Sakura Haruno per  parlare a tutti voi futuri anbu della foglia e della nuvola 
Kirai , Oda , Hiroshi , Keita e Yaori che erano stati  dietro di lei per tutto il tempo  si ritrovarono  a ridacchiare.
Per esperienza sapevano che Sakura faceva paura e non vedevano l'ora di sentire il suo discorso, già si immaginavano metà delle reclute in fuga.
La rosa li fulminò e avanzò verso le reclute.
Ci fu un forte bisbiglio da parte loro tanto da far intendere ciò che pensavano.
- Una donna..... l'unica  a capo di una squadra per altro.
- dicono che sia la più giovane tra loro
- e noi dovremmo farci allenare da lei?!
Kirai stava per dirgliene quattro ma fu fermato da Hiroshi che assunse un aria seria.
- Non preoccuparti , Sakura sa cosa deve fare....


- Reclute - disse lei richiamando la loro attenzione , il silenzio dominava l'arena impaziente di ascoltare le parole di Sakura.
- Sono Sakura Haruno capitano della squadra assassina di Konoha , l'Hokage mi ha affidato il compito di addestrarvi e ......
- Una donna non può addestrare dei ninja come noi - gridò una recluta della nuvola
- va a lavare i panni nel fiume, donna - disse un'altro procurando una risata generale sia nel pubblico che nelle reclute.
Naruto e Sasuke non risero e non lo fecero ne Yuri ne la sua squadra.
Sakura era rimasta impassibile mentre nell'aria aumentava una certa tensione.
Il Raikage guardava con interesse ciò che accadeva mentre Kakashi si limitava a guardare furtivamente le reclute.
Sakura sparì e come un fantasma ricomparì vicino alla recluta che poco prima aveva dubitato di lei.
Tutti furono sbalorditi da tale velocità , perfino Sasuke aveva fatto difficoltà a vederne i movimenti.
La recluta cadde a terra spaventata. 

Sakura si guardò in torno , osservando attentamente ogni recluta.



- essere un  anbu ....  - sussurrò -  voi di certo non lo siete e non lo sarete mai -detto questo gli diede le spalle e avanzò.
- Allora cosa significa essere un anbu? 
fu una giovane a parlare.  Sakura incrociò lo sguardo della ragazza e  non fece a meno di rispecchiarsi in essa ricordandosi dei primi tempi come recluta nell'organizzazione.

Il Pubblico osservava ogni minimo dettaglio e ascoltava ogni sillaba con attenzione

- Essere un anbu .... significa diventare un morto che cammina - nel pubblico si elevò un mormorio incessante.
La ragazza sbarrò gli occhi e diventò pallida in volto.



- Che sta dicendo ? - sbottò Naruto 
Sasuke la guardava cercando di decifrare ogni suo sguardo e parola.

- Entrare nell'organizzazione significa avere la consapevolezza di essere solo un morto che cammina , portiamo a termine le missioni , eseguiamo gli ordini , siamo delle macchine addestrate nel combattere.
Non c'è la solidarietà ,muori e lasci morire. -  - Metti il villaggio prima della tua stessa vita , crediamo nel sacrificio solo perchè siamo vissuti solo con esso  , niente emozioni in missione , niente amicizia , esiste solo  "portare a termine la missione a qualunque costo" ........-



- Davanti a me vedo solo shinobi , deboli e inesperti che in battaglia sarebbero i primi a morire.

Le reclute abbassarono il capo.

- Ma io Sakura Haruno del villaggio della foglia , vi addestrerò in modo che possiate diventare forti per proteggere le persone a voi care , per protreggere il villaggio.
Imparerete cosa significa il sacrificio , imparerete a gestire le vostre emozioni in modo che in missione non vi siano d'impiccio e soprattutto............. Vi insegnerò cosa significa essere un anbu!  



La giovane recluta colpita da quelle parole piegò il busto , in una forma di inchino e rispetto.
Le reclute  seguirono a ruota la loro compagna d'addestramento , inchinandosi .


- Vogliamo imparare , Sensei! - dissero in coro


Il Raikage sorrise.
- Quella ragazza ha fegato Kakashi!
- non ne dubito - disse lui pensieroso


- bene! incominciamo l'addestramento!

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Capitolo 9
*** 9 ***



Le reclute combattevano da ore senza freni  , dando prova della loro bravura.
Sakura osservava con attenzione ogni minimo particolare  , in modo da capire le debolezze ma anche i punti di forza delle reclute.
Kakashi guardava con serietà ogni ordine e comando che Sakura impartiva ai suoi uomini , 
La rosa  , infatti ,gestiva l'intero addestramento con maestria , nonostante la giovane età.

- Kirai , dimostra al gruppo A com'è fatta una vera difesa. 
Oda , Hiroshi attacate il gruppo C e non andateci troppo pesante .
Keita postazione quattro squadra B e D , Yaori concentrati. 

Nonostante Sakura fosse immobile , poco più in là dagli sfalti , con i suoi comandi dava l'impressione che anche lei fosse nell'arena a combattere.
Il Raikage era più che sbalordito , Sakura si era dimostrata un ottimo anbu ma anche un ottimo capitano.
I suoi ex compagni di team erano ammutoliti da tale rivelazione , Sasuke cercava con il rinnegan  di captare ogni mossa che l'ex compagna avesse potuto dettare ma ciò si rilevò impossibile.
Sakura d'altro canto sapeva benissimo che gli occhi dell'Uchiha erano su di lei e sapeva che c'era un altissima probabilità che Sasuke cercasse di capire la radice dei suoi ordini ,per questo dettava comandi che sembravano non aver nulla di logico ma che in seguito rivelavano la loro efficacia.
 
- Reclute  - richiamò la rosa
I ninja stremati dal duro allenamento si fermarono mentre la squadra anbu degli inseguitori si riuniva dietro di lei.
- La prima fase dell'addestramento è concluso , il seguito lo continuerete nei vostri villaggi.
Avete dimostrato molto oggi , ma non tutto!
Vi chiedo di ricordare chi siete e chi volete diventare , vi chiedo di lottare come non avete mai fatto nella vostra vita e infine vi ricordo che essere un anbu vuol dire sacrificare tutto ciò che si è per proteggere il villaggio nativo.
Le stesse reclute che una volta ridevano di lei , ora applaudivano senza freni , ammirandola come anbu e come ninja.




- Sakura Haruno .......è lei la cavia 

- Farà la stessa fine di Kenji

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-Dove sarà sparita? - chiese Naruto guardandosi intorno mentre la gente si dileguava dagli asfalti.
- Perchè ti interessa dobe? - chiese Sasuke scocciato
- perchè è stata grandissima e volevo offrirle una ciotola di ramen! - disse soddisfatto il biondo.
Non  era tanto sicuro che accettasse ma lo avrebbe chiesto ugualmente , come si diceva....La speranza è l'ultima a morire?!
- certo e lei accetterebbe volentieri vero? - disse Sasuke sarcasticamente
Naruto sbuffò.
- La tua negatività mi uccide!
- però sei ancora qui -  purtroppo
L'Uchiha rassegnato all'idea che l'amico avrebbe cercato per ore la rosa , iniziò anche lui ad ispezionare la zona.
Hinata ed Ino nel frattempo chiacchieravano con alcune ragazze più in la.
Naruto a volte lanciava qualche sguardo furtivo alla ragazza corvina , ultimamente Hinata era molto occupata e per suo sommo dispiacere si vedevano di rado.
Naruto sospirò affranto e ricominciò a cercare Sakura .
- Secondo te lo pensa davvero? 
Sasuke si girò di scatto osservando l'Uzumaki
- Pensa davvero quelle cose su di noi?
- non lo so- ammise lui - sono cambiate molte cose... Naruto.
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-  sei stata magnifica - disse il Raikage poggiando una mano sotto il mento e guardando Sakura dritto negli occhi.
- So della missione che hai svolto 
- Come?
-un nostro anbu assistette alla scena.
 Serrò i pugni.
- abbiamo raccolto delle informazioni e sappiamo che eri molto legata a quel ragazzo e non è stato una cosa semplice ucciderlo.
- vada dritto al dunque.
- crediamo che qualcuno abbia usufruito del corpo di tuo fratello , non sappiamo molto ma abbiamo trovato alcuni agenti chimici estranei ed i nostri medici hanno affermato che il corpo di Kenji fosse stato sottoposto ad esperimenti.
-vogliamo aiutarti a catturare il responsabile. - disse infine lui
- ed ora volete che io vi dia una mano a trovarlo , vero? - chiese freddamente
- questa è una tua scelta. - - non avviseremo l'Hogake perchè ti reputerebbe troppo coinvolta emotivamente  per svolgere questo tipo di missione ma io penso che tu sia la più adatta.
- Volete che vi dia una mano , avendo solo un mucchio di briciole su cui riferirmi?! Il vostro mi sembra solo un patetico tentativo di lavarvi le mani
Il Raikage indispettito si alzò con mal grazia e sbatte un pugno sul tavolo , situato alla sua destra , distruggendolo.
- Mi date del vigliacco?! 
- se la vedete in questo modo .....si
- Come Osi!?
Sakura si alzò e sfoderò la sua katana.
- Come oso? Voi siete venuto qui a inficcare il vostro naso in questioni che non vi riguardano e mi chiedete come oso? Non ho bisogno del vostro aiuto e della vostra misericordia , solo perchè lei si è impietosito sapendo che cosa ho fatto a mio fratello.
Lei non è il mio Hokage.
Sakura affondò la katana nel fodero e se ne andò.


.....................................................
il suo viso......
 Sakura sapeva che i suoi occhi erano di un celeste limpido , sapeva che i suoi capelli era di un blu elettrico , eppure non riusciva a ricordare quei dettagli che aveva sempre amato di lui.
Aveva incominciato  a non ricordare più il suo viso.
 Perfino quando era intrappolata nei suoi ricordi il suo volto appariva sfocato.
- Kirai dov è il resto della squadra?
Kirai si guardò in torno e scrollò le spalle.
- Penso siano in giro come al solito
- Devo riferirvi un comunicazione importante  - - e lo farò quando saremo tutti - disse infine lei
Kirai la guardò di sottecchi osservandone il profilo , le occhiaie erano più accennate del solito e gli occhi non trasparivano nulla.
Il suo sguardo si fece più duro e con un leggero spintone attirò l'attenzione di Sakura.
- tutto bene Sakura?
Sakura non disse nulla rimanendo solo ad osservarlo .
- perchè,non dovrei star bene?
- non si risponde con un altra domanda
- il tuo capitano può - disse lei indispettita -ed ora cerchiamoli- ordinò infine.

Cercarono nell'arena ma non vi era traccia di loro.
Potevano essere d'ovunque e per lei cercarli significava perdere del tempo prezioso.
Sakura sbuffò irritata.
- Avevano l'ordine di rimanere nelle loro postazioni - disse freddamente 
Kirai sospirò e alzò gli occhi al cielo
- Si stavano annoiando ad aspettarti ...
- Sono anbu devono solo seguire gli ordini - disse gelidamente lei
- non tutti sono macchine come te e..... - Kirai si bloccò , ragionando su ciò che aveva detto
lei serrò i pugni e lo guardò con astio.
- Va e Trovali - ordinò severamente 
Kirai senza fare storie obbedì e scomparì in una nuvoletta di fumo.

Sakura sospirò ed iniziò a Stropicciarsi  gli occhi come una bambina , guardò con le sue grandi iridi verdi il sole tramontare. Con la mano destra si accarezzò dolcemente il tatuaggio anbu e con le dita ne definì il contorno.
Si incamminò per il villaggio nel tentativo di trovare quel gruppo di scimmie-pecore , la sua andatura era lenta e misurata , non riteneva necessario andare di fretta anche perchè non ne aveva voglia. 



- crediamo che qualcuno abbia usufruito del corpo di tuo fratello , non sappiamo molto ma probabilmente sarà stato sottoposto a qualche esperimento e vogliamo aiutarti a catturare il responsabile.

Non li serviva la pietà del Raikage per scovare quel bastardo, lo avrebbe trovato da sola e ne avrebbe scelto la sorte.
 

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Capitolo 10
*** 10 ***


Il ticchettio dell'orologio risuonava nella casa , non vi era traccia di vita se non per una strana figura che giocava,  dondolandosi  con una vecchia sedia cigolante.
una piccola candela illuminava la stanza e Sakura aspettava impaziente che il blackout finisse.
Era il terzo in due mesi . Aveva prestato servizio per le prime due volte ma poi per ordine dell'Hokage dovette rimanere a casa ad  aspettare come una normalissima casalinga.
Inutile dire che la cosa la irritava non poco.
Era rientrata ,dopo l'inutile tentativo di cercare la sua squadra , era esausta e così decise di dedicarsi, qualche minuto di riposo.
Ottenne piccoli risultati , non tanto scarsi per dire che ci aveva provato inutilmente.
Il  Black out si verificò in piena sera , quando le strade di Konoha divenivano più affollate. Vari anbu e chunin stavano gestendo la situazione all'interno del villaggio , ma non lei.
Di punto in bianco smise di dondolarsi, fermando  così  il cigolio della sedia. Rimaneva solo il ticchettio di ogni secondo che passava in quel varco oscuro spezzato dalla flebile luce proveniente dalla candela.
Sakura teneva a mente il conto del tempo che passava , rimanendo in attesa.
- Tik- il rumore del generatore interruppe il calcolo.

Si alzò , spense con leggero soffio la piccola fiamma della candela e  si avviò frettolosamente fuori.
La città aveva ripreso di nuovo vita , la gente sicuramente rassicurata dai ninja di Konoha non dava caso a un probabile pericolo.

- Quarantacinque minuti.

Mai si era verificato un blackout così lungo a Konoha neanche durante la quarta guerra ninja,
gli ultimi due black out  durarono non più di venti minuti.

- Sakura..
- Ne sa qualcosa Tsunade?
La bionda  rilevandosi si affiancò a Sakura per poi scuotere il capo.
- Stavo andando a dare un'occhiata ma a quanto pare non sono l'unica.- disse Tsunade accennando un sorriso.
- quarantacinque minuti. Non sembra un normale guasto tecnico.
- potresti aver ragione ma devi tener conto che alcuni danni dovuti alla guerra sono rimasti come cicatrici , i generatori hanno avuto più problemi di tutti.
- che mi dici delle luci d'emergenza? - chiese 
- ne stavo parlando giusto ieri con l'Hokage, a quanto pare siamo andati avanti senza energia di riserva.
Dobbiamo aspettare una settimana per istallare l'impianto d'emergenza o  forse due se i generatori sono guasti.
- Due settimane......non è una cosa da niente. - mormorò la rosa.
- Va a dare un sguardo ai generatori , io andrò a parlare con Kakashi. - disse Tsunade avviandosi verso l'ufficio dell'Hokage.

- Tsunade ... 
- si?
- nulla

Sakura continuò il suo cammino per poi giungere a destinazione.
I generatori erano situati trenta metri sotto terra , al sicuro da mani nemiche.
Pochi accedevano in quelle stanze, solo operai esperti e devoti al villaggio.
La porta che conduceva ai sotterranei era strettamente sorvegliata da una dozzina di anbu.

- La squadra assassina di Ryu... 

Era nascosta tra i ramoscelli di una maestosa quercia , i membri della squadra assassina erano delle persone strettamente rigide e devote al loro capitano.
Sapeva che non l'avrebbero fatta entrare neanche sotto minaccia , troppo orgogliosi per farsi aiutare da uno della squadra inseguitrice soprattutto se si trattava del capitano.
- tecnica della tempesta dei ciliegi
mille petali comparirono dal nulla , i ninja disorientati si unirono in gruppo cercando di fronteggiare la sconosciuta forza nemica , ma quando i petali si posarono sui loro corpi i ninja non riuscirono più a muoversi , rimanendo bloccati e impotenti da tale forza.
Sakura si inoltrò nei sotterranei , illuminati da una fila di torce poste ai lati della parete.
Camminava composta e attenta , cercando di captare ogni minimo suono estraneo.

- non sento rumore di attrezzi e non vedo operai , gli unici presenti sogno gli anbu di guardia... - - non è un semplice guasto.

il primo generatore  era situato in un vasto spazio.
vi erano numerosi fili di diverso colore collegati ad esso , ma il cavo principale che collegava l'elettricità agli altri cavi era stato tagliato.

- La luce è ritornata perchè chi l'ha tagliato si è dimenticato del secondo generatore nell'area sud. -  - non è di Konoha. - concluse lei

Sakura osservava attentamente ogni particolare per scoprire qualunque indizio che poteva essergli d'aiuto.

- i cavi sono stati creati con un materiale resistente a qualsiasi tipo d'arma da taglio ..... l'ha tagliati col chakra - - lo stesso chakra abbastanza potente  e raro da tagliare qualsiasi cosa .... 
tsk! Bene bene , abbiamo un ninja che sa dominare il chakra del vento.
                                           ...........................................................


Ci aveva riflettuto a lungo , non le piaceva l'idea di chiedere a lui ma voleva più informazioni e chi  se non un ninja col controllo del chakra del vento poteva dargliele?
Suonò il campanello per la terza volta , la possibilità che stesse ancora dormendo era altissima, dopo tutto era sempre lo stupido dobe di un tempo.

- ARRIVO!

la sua voce squillante attraversò i muri spessi dell'appartamento.
Quando la porta si aprì , Sakura si ritrovò un Naruto più assonnato che mai.
Naruto infatti in un primo momento non la riconobbe a causa degli occhi offuscati dal sonno e non per il fatto che Sakura indossasse la sua divisa anbu mantenendo il viso coperto, infatti il ninja poteva benissimo riconoscerla dai capelli rosei ma Naruto  è un Dobe e lei lo sapeva benissimo.  
- L'HoKaGe mi Vuole parlar AAWW... - Naruto non finì di parlare che Sbadigliò come un bradipo interrotto dal suo hobby preferito , dormire.

Se il biondo avesse visto la faccia omicida  di Sakura ,  che si celava dietro la maschera gli sarebbe scappato un urletto tutto al femminile.
Sakura si auto-accomodò dentro l'appartamento.
Era abbastanza ampio.
- Naruto devo farti alcune domande. - la voce di Sakura fece risvegliare il biondo nello stato di trans in cui era.

- F-faccio subito del thè.
- non starò a lungo devo solo......- non fece in tempo di finire la frase che Naruto era  già sgattaiolato in cucina.
Sbuffò e si sedette su una poltrona di pelle nera.
Non era ne troppo soffice ne troppo dura , la superficie appariva liscia alla vista e al tatto.
Se non fosse stato per le numerose magliette e vari indumenti intimi di Naruto sparpagliati in giro avrebbe ammesso a se stessa di sentirsi a suo agio.
Appoggiò la maschera tra le gambe scoprendo così il suo volto.
Dopo un quarto d'ora , Naruto le si parò davanti con un  sorriso smagliante e con  il vassoio del thè tra le mani.
- Pensavo ti fossi dimenticata di noi Sakura-chan.
Sakura si bloccò un momento. Noi.
pronome personale , plurale.
Si massaggiò le palpebre ed inclinò la testa di lato.
- Tutto bene Sakura-chan?
Come? Come aveva fatto a dimenticarlo? 
Voleva schiaffeggiarsi da sola e sbattere la testa al muro ma se lo avesse fatto sarebbe sembrata più instabile di quanto non fosse già.
- nulla. - - dimmi Naruto ..... 
Sakura tirò fuori un kunai e glielo porse , Naruto confuso lo afferrò.
- puoi caricarlo del tuo chakra?
- e-ecco ....si
Una volta caricato Sakura tirò fuori dei cavi , cavi dello stesso materiale usato per quelli dei generatori.
- tagliali.
Naruto obbedì sempre più confuso.
Il taglio era netto e ben preciso come quello del generatore , se quel ninja avesse usato un altro tipo di chakra il taglio sarebbe stato irregolare , perchè solo il chakra del vento era abbastanza potente da creare un taglio  così preciso.
La rosa riprese i due oggetti e li ripose nel suo zaino.

- Naruto tu sei l'unico dopo il maestro Asuma a controllare il chakra del vento qui a Konoha.....voglio che tu usi la modalità eremetica per rintracciare una persona.
Una persona che sappia utilizzare il tuo stesso tipo di chakra.  - -Sei in grado di farlo......Naruto?

- si - rispose serio 

Naruto chiuse gli occhi e concentrò il suo chakra.
- modalità erememitica
quando li riaprì i suoi occhi assunsero le iridi di una rana e le palpebre si colorarono di arancione.

- L'uomo che stai cercando dev'essersene andato dal villaggio da poco, c'è ancora il suo chakra in giro.

- mhm sai quale potrebbe essere la sua direzione? 

- .....di dirige verso nord.

Naruto ritornò allo stato originale e a peso morto si buttò sul divano.

- stai bene ? - chiese lei

Naruto sorrise.

- è da un pò che non uso la modalità eremitica ehehe - disse grattandosi il capo

Sakura si alzò e raccolse la maschera anbu con l'intenzione di andarsene ,ma venne bloccata sulla soglia dell'appartamento.
Naruto le stringeva il braccio e la guardava con sguardo serio.

- Sakura....permettici di venire con te! Qualunque cosa tu stia cercando noi siamo disposti ad aiutarti , sempre.

- avevo bisogno del vostro aiuto molto  tempo fa ma voi non c'eravate - sussurrò

- Sakura io....

- ci penserò.

Naruto sgranò gli occhi.
Sakura era di spalle ma potè immaginare il viso soddisfatto di Naruto.

- ma non ti prometto niente ... - precisò lei

- Va benissimo ci vediamo domani allora!

-Ho detto che ci penserò non ho detto di si ..... quindi....
Era già sparito nell'appartamento , lasciando dietro di se il suono dei saltelli di gioia sulle scale .

BAKA



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Capitolo 11
*** 11 ***



Voleva sbattere la testa da qualche parte , con la speranza che i neuroni danneggiati potessero riprendersi con il solo sbattere del capo sul muro o su qualsiasi altro materiale abbastanza duro, da farle uscire un ematoma grande quanto la sua stupidità.

- ci penserò


Le era uscito così spontaneo che solo dopo aver percorso un metro di distanza dall'appartamento dei suoi ex compagni di team , si era resa conto delle conseguenze di quelle due insignificanti parole.
- Blasfemia -  aveva pensato.
Riuscire a rintracciare il suo bersaglio , avendo solo delle misere informazioni era alquanto difficile.
Ma non impossibile.
L'aiuto di Naruto sarebbe stato utile , calcolando il fatto che possedeva la modalità eremitica , ma c'era una falla nel sistema.

- Sakura....permettici di venire con te! Qualunque cosa tu stia cercando noi siamo disposti ad aiutarti , sempre.

Doveva sopportare un secondo componente.

Gli serviva e lei era disposta a sopportarli entrambi.

In fondo Il Black out era solo un passatempo per lei.
Il suo bersaglio era un passatempo.
Quell'auto -missione era un passatempo.

Un passatempo che serviva per distrarla dal suo chiodo fisso.

- crediamo che qualcuno abbia usufruito del corpo di tuo fratello , non sappiamo molto ma abbiamo trovato alcuni agenti chimici estranei ed i nostri medici hanno affermato che il corpo di Kenji fosse stato sottoposto ad esperimenti.

Voleva scappare da qualcosa di irreale.


-vogliamo aiutarti a catturare il responsabile


Qualcosa che sarebbe diventata la sua ossessione.

Doveva aspettare.
Aspettare il momento giusto per cercare le risposte.

Percorse il corridoio principale della casa e girò a destra.
Si fermò a pochi centimetri dalla scala che portava alla soffitta.
Quella  era come una mina , se avesse messo piede in quella stanza dimenticata dagli dei , avrebbe scatenato qualcosa di distruttivo in lei , qualcosa che l'avrebbe fatta crollare.
Non occorreva Kaguya per distruggerla ma solo un nome ed infine i ricordi del passato.
Se mai avesse potuto scegliere come morire lo avrebbe fatto salendo in quella soffitta , distruggendo i resti di un anima inesistente.
Non sapeva come quel giorno avesse potuto avere la forza di percorrere quei gradini che preannunciavano un viaggio senza ritorno.
Quando la sua mano si poggiò sulla maniglia di ferro , le sembrò che ogni cosa si fosse dissolta , udendo solo il suono del sangue scorrere nelle sue vene.
Strinse con più forza  , cercando di trovare quella spinta che le avrebbe fatto aprire quella porta ma invano.
-Perchè un soldato andrebbe in campo nemico per cercare una mina?- si chiese
Era insensato.
Come aver concesso a Naruto di seguirla in quella sua ricerca.
O forse c'era un senso di fondo che neanche lei voleva ammettere?
Lei voleva distruggersi? Voleva essere seguita da loro?
La stretta diventò debole fino a far cedere la sua mano sul fianco destro.
- Patetica. 
Stringere i denti non serviva a controllare qualcosa che molti anni fa aveva represso dentro di se, costringendosi a dimenticare.

Inizio Flash Back

L'Hokage non si era mai comportato così con lei, neanche quando Sasuke aveva intrapreso la via del nukenin.
Quegli atteggiamenti paterni e comprensivi , quasi di compassione le facevano venire qualcosa di amaro in bocca, quegli sguardi tristi e rassegnati le davano l'impressione che qualcosa non era andato nel verso giusto.
Non era una semplice partita di  morra cinese  persa con il maestro Gai , c'era qualcosa di più. Qualcosa che riguardava lei.
Depose l'ultimo libro sul terzo scaffale e rivolse uno sguardo di mal celata preoccupazione all'Hogake.

-Sakura

Il tono era basso e lo sguardo serio. Gli occhi neri nascondevano la fatica che stava per compiere.
Sakura non annuì , non si avvicinò , rimase li a guardarlo negli occhi, sperando che quella sensazione fosse l'ennesima previsione errata.

Fine Flash Back


Si toccò la fronte e sospirò.
Erano solo le tre del mattino , avrebbe dovuto dormire ma ormai.....aveva dimenticato a fare anche quello.
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- Tsunade 
Kakashi osservava i progetti per i nuovi edifici,  " Ottimo" pensò.
Entusiasta posò le carte sul tavolo dando l'attenzione alla bionda che nel frattempo si era accomodata di fronte a lui.
- Ho saputo degli anbu - sorrise - quella ragazza non smette mai di stupirmi - sussurrò.
- Pensi che sia collegato a Kenji? - chiese Kakashi facendosi serio
- perchè dovrebbe?- sospirò pesantemente- ha ucciso Kenji e si punisce già da sola per questo.
Kakashi abbassò leggermente il capo, notando una scheggia di legno  sulla scrivania.
- Prima che immobilizzasse  gli anbu ..... l'ho vista Kakashi,  ho visto il suo corpo più magro e il volto più pallido.... Dopo quattro anni aspetto ancora un sorriso ma ciò che vedo e solo la sua autodistruzione. - - l'ultima volta che ne parlammo , tu mi dicesti che dovevamo aspettare , darle il suo tempo. Sta peggio di prima Kakashi ed io non aspetterò più. - disse alzandosi.
- No, non aspetteremo più Tsunade ma lo faremo nel giusto modo ...... e comunque se stai per andare a trovarla sappi che non c'è. - disse lui 
Tsunade si voltò incuriosita.
- il team 7 è andato a cercare il responsabile del black out - - con il mio permesso ovviamente
Tsunade sorrise
- un bel modo , non trovi? 
- si

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Erano partiti all'alba e senza troppi giri di parole li aveva fatto cenno di proseguire il viaggio.
Naruto , come previsto , aveva attivato la modalità eremitica mentre Sasuke teneva attivo il rinnegan e lo sharingan.
Guardava le loro spalle robuste e nessuno  osava interrompere il fragile silenzio che li circondava.
Naruto sentiva la stanchezza opprimerlo , erano in viaggio da più di quattro ore senza sosta mentre Sasuke avvertiva sempre più un formicolio all'occhio destro.
Il biondo si fermò respirando a pieni polmoni  più aria possibile , Sasuke lo affiancò e vedendo che l'amico fosse esausto quanto ,lui si voltò verso Sakura che era rimasta dietro di loro.
Rimase sorpreso quando si rese conto che la rosa non mostrava segni di affaticamento, non indossava la solita maschera ma solo la divisa, coperta fino al ginocchio da un mantello nero.
Neanche una goccia di sudore ricopriva la pelle perlacea di lei.
Sakura vedendo i due ninja stanchi , distolse lo sguardo per guardare la fitta foresta che li circondava.
- riposatevi  vi dirò quando potremmo procedere. - disse scendendo dall'albero centenario.
- Sasuke...-Naruto lo richiamò sussurrando - Hai visto?-
- il chakra di Sakura è diverso dall'ultima volta- costatò il moro
Naruto posò gli occhi su Sakura intenta ad aggiustare un piccolo accampamento.
- Il maestro Kakashi ci aveva parlato di uno strano allenamento - -potrebbe trattarsi di quello...-disse Naruto alzandosi.
.................
Il vento che soffiava da nord portava un aroma agro-dolce su di loro , Sakura ne respirò il suo profumo regalandole un sospiro di sollievo.
Il piccolo accampamento che avevano tirato su era composto da semplici stuoie per la notte e un fuocherello . semplice ed essenziale.
Era poggiata sul tronco di un cedro mentre mordicchiava un pò di pane.
Sasuke e Naruto più affamati grigliavano il pesce pescato nel fiume più vicino.
- Sakura prtotsresti darci delle info..rmazioni su questo ninja?- chiese il biondo mentre masticava  il pesce appena cotto.
- il nostro obbiettivo è un ninja straniero in possesso del chakra del vento , è stato lui a causare il blackout, molto probabilmente voleva creare un diversivo ma non ci è riuscito..
- per quale motivo avrebbe dovuto creare un diversivo
- non lo so , ma lo scopriremo una volta catturato
- non abbiamo abbastanza informazioni - concluse Sasuke
Sakura teneva lo sguardo fisso nel fuoco mentre Sasuke l'osservava attentamente.
- non sono abbastanza.... anzi , niente per identificarlo fisicamente ma possiamo riconoscerlo anche non sapendo il suo aspetto. - 
- è a dir poco improbabile
- ma non impossibile. - disse Sakura alzando lo sguardo.
I loro occhi guardavano ciò che erano diventati ,fissavano quei piccoli segni inferti dal tempo.
- Riposatevi, domani ci attende il doppio della fatica.










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Capitolo 12
*** 12 ***


Angolo Autrice :
Cari lettori, vi chiederete come mai questo anticipo. Ebbene , per alcuni giorni sarò occupata nell'aggiornare la storia , ma continuerò a lavorarci!!!!  Inoltre si tratterà di un paio di giorni quindi non vi allarmate AHAHAHA!!
Vi auguro una buona lettura , manga01.
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Inizio Flash Back

-Ho sentito che Sasuke Uchiha è tornato al villaggio....- disse pensieroso Kenji - Vorrei conoscerlo -ammise poi.
Sakura lo guardò , ammirandone il profilo per poi voltarsi divertita.
- Chissà, forse un giorno lo conoscerai. - disse con lo sguardo rivolto verso il cielo.
Fine Flash Back


Prese un pò d'acqua e la portò sulle labbra, inumidendole.
- simile alla temperatura corporea - sussurrò 
Il fiume sfociava verso Nord , medesima meta che stavano percorrendo, ciò significava che Li avrebbe accompagnati per tutto il viaggio e questo rassicurò Sakura per le provviste d'acqua.
- Oi Sasuke! Guarda qua!
l'Uzumaki per qualche strana patologia mentale , prese un un alga d'acqua dolce e se la portò sopra il labbro superiore - Sono dei baffi - precisò con entusiasmo mentre l'Uchiha calcolava la traiettoria del kunai che avrebbe trafitto brutalmente il biondo.
Sakura li richiamò e si limitò ad un " non perdiamo tempo"  per poi riprendere la direzione presa per il rintracciamento del bersaglio.
- Procederemo verso nord, rimanendo a distanza dal fiume per non destare sospetti ad occhi altrui, e se dovessimo avere bisogno di scorte d'acqua non avremmo problemi. - spiegò.  - ricevuto - rispose annoiato Naruto mentre Sasuke accennò un si col capo.
Proseguirono a passo lento , in modo da poter riservare le energie per il vero inseguimento , tenendosi lontani da una distanza di circa venti metri  dal fiume.
- Sakura - la richiamò Naruto - com'è l'organizzazione anbu? - chiese con curiosità.
Sakura lo guardò di sottecchi, non capendo dove volesse arrivare con quella domanda improvvisa. Ora che ci pensava l'unica "conversazione" che aveva avuto con i due fu a casa sua, quando l'Hokage si era introdotto senza un vero motivo nel suo soggiorno, invadendo il suo spazio personale.
- severa - si limitò a dire. 
Sasuke rimaneva in silenzio, osservando i continui fallimenti dell'Uzumaki nel costruire la base di una ipotetica conversazione. Sospirò. In effetti la rosa assomigliava a lui, in qualche modo i suoi atteggiamenti e il suo modo di porsi con gli altri o con la madre, lo riportavano indietro nel tempo e per un uno strano motivo, lo turbavano.
- Dovresti far preoccupare di meno tua madre - disse Sasuke interrompendo l'ennesimo tentativo dell'amico.
Sakura si fermò. 
Naruto iniziò a mangiare le unghie che non aveva alternando lo sguardo su i due compagni.  Prevedeva la distruzione dell'Uchiha in modo così chiaro, che poteva quasi sentire il suono dell'ipotetica testa ,dell'amico, cadere al suolo , dopo essere stata tagliata come sushi dalla rosa.
- perchè tu ne sai qualcosa, vero? -  controbattè freddamente lei.
Una sottospecie di gemito sofferente uscì dalle corde vocali, in quel momento , effeminate del biondo. Sasuke ricambiò il suo sguardo con altrettanta freddezza, non avendo digerito le parole della kunoichi .

- Naruto, lasciaci soli. - freddo.

Sakura con una  velocità sorprendente ,puntò la sua katana alla gola dell'Uchiha che non si mosse di un millimetro. Fredda e tagliente fece pressione con la katana , facendo cadere una goccia di sangue sulla pelle perlacea dell'Uchiha .Lo guardava con lo stesso sguardo con cui guardava se stessa, con un odio tale che avrebbe potuto tagliare l'anima del ninja più forte. 

- Naruto vai- ripeté Sasuke attivando lo sharingan. - e qualunque cosa succeda non ti avvicinare .


Sakura....
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-



Sasuke scomparì , lasciando la katana sospesa nell'aria per poi ricomparire alle spalle della rosa. Sakura avvertendo il chakra dell'Uchiha dietro di se, si spostò abilmente verso destra schivando il colpo del ninja.
Rimanettero fermi ad osservarsi, studiandosi a vicenda.
- Sharingan.
non ci riuscirai.
La rosa scompari.
Sasuke si guardò intorno disorientato, cercando di captare ogni minimo spostamento di chakra. - Katon, Tecnica della tigre demoniaca. 
Sopra.
Sembrò troppo tardi quando Sasuke notò l'enorme fiamma , con sembianze feline precipitare su di lui ma gli bastò evocare " l' amaterasu" per divorare in pochi secondi le fiamme. Nello stesso momento in cui l'ultima fiammella venne spenta, Sakura comparve abilmente dietro le spalle di Sasuke colpendolo sul fianco destro.
Atterrò sul suolo ma non appena cercò di spostarsi si rese conto che i muscoli erano paralizzati. 
-Lo sharingan- sussurrò. - Tsk , nel momento in cui i nostri occhi si sono incrociati , prima che il mio colpo andasse a tiro , ha usato lo sharingan ipnotico per intrappolarmi- si guardò in torno.
- Sembra che qualcuno sia in difficoltà - Sasuke comparve dietro di lei sorprendendosi che Sakura non si stesse minimamente sforzando per liberarsi dall'illusione che aveva creato.
- ti sei arrugginito.- disse  lei per poi trasformarsi in petali di ciliegio.
Prima che l'Uchiha realizzò cosa stesse accadendo, la kunoichi apparì alla sua destra affondando un poderoso destro nel suo stomaco che però perse un terzo della sua forza una volta che Sasuke evocò il Susano per attutire il colpo.
- non solo è sfuggita allo sharingan ipnotico ma è riuscita a farmi evocare il Susano -
Sakura atterrò su un ramo mentre l'Uchiha rimanette a terra.
 - piove - sussurrò l'Haruno. Rimase ferma ad osservare Sasuke far ritornare le sue iridi del loro colore originario. I  lunghi capelli ormai bagnati le ricadevano sulle spalle mentre l'odore di muschio albeggiava nell'aria e lei, per un momento,  si chiese quando avrebbe smesso di piovere guardando per un attimo il cielo .
Sentì la lama della katana poggiarsi sul suo collo mentre Sasuke le bloccava con forza le mani. - Merda
Aveva approfittato della sua distrazione per comparirle da dietro , bloccandole ogni possibile contrattacco.

- Sei solo una ragazzina viziata che si nasconde, proteggendosi, dietro una  maschera per non vedere la vera realtà delle cose. -  le sussurrò freddamente

Con un finto movimento del bacino creò un varcò in quella morsa ,liberandosi agilmente ed evitando che la lama potesse ferirla per poi atterrare su d'un ramo di fronte a lui.


- una ragazzina viziata che si nasconde, proteggendosi, dietro una  maschera per non vedere la vera realtà delle cose. - ripeté lei

-d-doveva a-andare così


-Le persone che ho ucciso ,tutto ciò che ho sopportato ... gli incubi , le torture , il sangue... e tu Osi darmi della viziata che non si rende conto, della vera realtà che la circonda? -  Aveva la voce inclinata.


- s-sono f-fiero d-di te S-Sakura


-Tu che  hai lasciato il villaggio come un codardo, scappando dalle persone che ti volevano bene. - disse con rancore mentre le sue parole affondavano come la lama tagliente di un pugnale nel corpo del ninja.

Stava perdendo il controllo di se, alimentando d'odio il suo chakra.
Sentiva le ferite bruciare e il corpo fremere dalla rabbia, mentre i ricordi si sovrapponevano e le parole si mischiavano.


- mi proteggerai ed io ti proteggerò . reggendoci insieme.


- mi dai della "cieca" che non vede la cruda realtà del mondo , quando ho dovuto uccidere mio fratello per proteggere il mio villaggio- Urlò.

Sasuke sbarrò gli occhi , tremando.
Parole forti e disperate che lasciavano il segno su di lui provocandogli una ferita che neanche una spada poteva infliggere.

- Abbandonando il suo cadavere nel fango, guardando gli avvoltoi cibarsi della sua carne , cibarsi della persona che un tempo era mio fratello! La stessa persona a cui promisi di proteggerla a costo della mia vita , conv.....  - emise un gemito sofferente mentre tratteneva le gocce salate che prima o sarebbero uscite prepotenti dai suoi occhi. 

Perchè ora? Perchè dimostrarsi così fragile davanti a lui? No, non l'avrebbe permesso. Non più.

- ...e voi vi permettete di ritornare a Konoha , cercandomi come se quei quattro anni , perseguitata dai miei incubi ,non fossero mai esistiti ,come se  non fosse mai accaduto nulla. -   sfoderò la Katana , ormai impastata dal suo chakra. 


una donna ferita, ferita  dalla vita stessa che ingiusta l'aveva privata dell'unica persona che le era rimasta accanto , e immobile impugnava la stessa Katana che diede fine alla vita di suo fratello.
- Ora starai piangendo Sakura? - si chiese Sasuke mentre guardava il suo corpo, lacerato dentro , che resisteva e si aggrappava ad un filo per non cedere.

Gli occhi neri di lui guardavano l'odio negli occhi di lei, tanto simili ai suoi quando era ancora un nuikenin. 

La guardava sotto la pioggia, così fragile e forte allo stesso tempo e inevitabilmente pensò che fosse semplicemente bellissima.

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Capitolo 13
*** 13 ***




Ho sempre pensato che quel dolore fosse qualcosa da poter contenere, un qualcosa riposta dentro una scatola per poi essere dimenticata in soffitta, a prendere polvere con i vecchi cimeli di famiglia.

Eppure......




-Le persone che ho ucciso ,tutto ciò che ho sopportato ... gli incubi , le torture , il sangue... e tu Osi darmi della viziata che non si rende conto, della vera realtà che la circonda? -  



 quello scontro mi fece salire su, per la soffitta ricordandomi di quello scatolone.




-Tu che  hai lasciato il villaggio come un codardo, scappando dalle persone che ti volevano bene. - 

Era un pò come quando ti dimentichi del giocattolo che tua madre ti regalò per i tuoi otto anni , sostituendolo con uno  nuovo. Poi, dopo  tempo , lo ritrovi sotto il letto e vedendolo riprovi le stesse emozioni di quando te lo consegnarono tra le mani per la prima volta.





- mi dai della "cieca" che non vede la cruda realtà del mondo , quando ho dovuto uccidere mio fratello per proteggere il mio villaggio


lo scatolone,il giocattolo , l'odio , il dolore , riposti in un angolino dimenticati  dagli stessi Kami, e poi dopo anni trovati li dove li avevi lasciati.Ricordandoti di loro.



- Abbandonando il suo cadavere nel fango, guardando gli avvoltoi cibarsi della sua carne , cibarsi della persona che un tempo era mio fratello! La stessa persona a cui promisi di proteggerla a costo della mia vita . 



Abbandonati nella soffitta, sotto il letto , persi negli angoli della propria anima ritornano più prepotenti di prima , più vividi e pungenti.
Pensavo che, forse, avrei potuto lasciarli li a prendere polvere per essere dimenticati da me.
Ma più li nascondevo bene più rischiavo di ritrovarli.
Perchè è quando perdi una cosa, e tenti di ritrovarla , che ne ritrovi un altra ,persa ancor prima.






- Chidori .
La rosa poté sentire il calore emesso dal chakra del fulmine concentrato nella mano sinistra dell'Uchiha. -Non è per niente cambiato dall'ultima volta - Quella sensazione era rimasta tale
a quella che provò nel paese del ferro.
Sakura evitò il chidori spostandosi a destra ma una volta fatto ,una  copia dell'Uchiha spuntò dal ramo bloccandola per le gambe. - l'arte della terra...... aveva previsto tutto - Sasuke balzò dall'altra parte del ramo e con una capriola all'indietro si lanciò nella direzione di Sakura.

- Vuoi finire il lavoro che avevi iniziato con me, Sasuke?


Sasuke sbarrò gli occhi .
- Lo stesso trucco non funziona due volte - disse Sakura bloccando l'attacco dell'Uchiha.
Sasuke non proferì  parola, osservando la lama della katana bloccare senza problemi il suo chidori. - Questo chakra è disumano...- Sakura aveva impastato la katana del suo chakra, che scorreva come fiume sulla lama.
La terra iniziò a tremare e gli alberi si piegarono all'impatto delle due forze. Nonostante la difficoltà nel mantenere tutto quel chakra, i due,cercavano di avere la supremazia l'uno sull'altro.

- Sakura ...- sussurrò - non fare il mio stesso errore.

Sakura sgranò gli occhi  , perdendo la concentrazione sull'Uchiha.
Il chidori superò la katana e sfiorò il volto della rosa.
Il sangue colava sul suo viso , graffiato dal chakra di lui. Si ritrovavano con i loro corpi a stretto contatto mentre la pioggia continuava a scendere incessantemente su di loro.
- non fare il mio stesso errore Sakura - sussurrò


                                                                             
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-                                                  



- non sono d'accordo con te... - - ...Oi! Non guardarmi così , in fondo ho solo espresso la mia opinione.- Naruto riparatosi dalla pioggia, guardava quell'enorme sasso aspettandosi una risposta. Se quel masso avesse avuto un anima propria , avrebbe distrutto il cranio del biondo con numerose testate , fino a quando non sarebbe stato soddisfatto del suo operato.
- Mi hanno messo da parte - disse con indignazione.
Aveva vagato senza meta per ore, ritrovandosi il mal capitato "Sasso" di fronte a lui.
Forse aveva preso un insolazione o forse soffriva di Schizzofrenia pensò una volta che intraprese un dialogo alquanto movimentato con quest'ultimo.
- Sakura - chan a quest'ora avrà ucciso il Teme. - ipotizzò Naruto.
C'era stato un frammento di secondo in cui il chakra dell'Haruno gli era sembrato mostruosamente potente, non che non lo fosse già in passato, ma gli appariva come se quest'ultimo  fosse cambiato mostruosamente. 
- Questo chakra ...- Un ondata di vento piegò con violenza gli alberi mentre il terreno formò piccole crepe. - Maledizione...

- Quindi sei uno degli inseguitori...- Naruto si voltò. 
Una figura incappucciata era seduta tranquillamente davanti a lui. 
Un altro tumulto fece tremare la terra e l'Uzumaki si ritrovò costretto a saltare su uno dei tanti rami che ricoprivano la foresta.
- I tuoi compagni sono così rumorosi...- si lamentò la figura , alzandosi.
- Quindi saresti tu il ninja che stavamo cercando...
Lo sentì sogghignare , per poi guardarlo mentre incrociava le braccia.
- Che intuito ragazzo , non mi dire che voi di Konoha ve la siete presa per il piccolo incidente di qualche giorno fa?! - disse per poi ridere.
Naruto si lanciò sul ninja ma quest'ultimo scomparì fra gli alberi.
- Tsk, bastardo...- imprecò il biondo.
- Pensavo che  Il jinchuuriki di Konoha fosse più forte... - la voce viaggiava espandendosi senza far capire la posizione del ninja.
Naruto sorrise. - Oh della mia forza non ti devi preoccupare ma della tua vita si. 
Il ninja uscì allo scoperto , forse indignato per quell'affronto , mentre si precipitava con sicurezza su Naruto. - Arte del vuoto, esplosione dei germogli. - - sei finito.
- Io non direi.
- Cos..
Naruto anticipando la mossa del ninja lo schivò afferrandolo per il braccio per poi balzare sopra di lui. - Rasengan. - Stette per affondare il colpo mortale ma un varcò assorbì la figura del ninja.
Naruto atterrò sul terreno guardandosi in torno.
- Mi spiace davvero per l'imprudenza di mio fratello - Un altro ninja apparì di fronte a lui.
- Yaoki è sempre stato imprudente...- aggiunse per poi alzare la mano, facendo apparire un passaggio affianco a se. Il ninja che poco prima aveva affrontato il biondo,uscì dal varco infastidito.
Naruto guardò attentamente i due ninja incappucciati.
Erano privi di stemma o coprifronte che poteva in qualche modo far capire la loro provenienza.
- Maledetto Kitsuki....nessuno ti ha chiesto di intrometterti. - disse uno dei due.
- Avevi sottovalutato il ninja davanti a te - - e sai bene che è in grado di annientarci come insetti fratellino. - ribatté l'altro.
- Chi siete?! - gridò Naruto.

Accidenti , mentre quei due sono occupati ad abbuffarsi  ... mi dovrò occupare di questi. Non posso neanche avvisare Sakura dato che è lei a dirigere la missione. Tsk...

- Non ti riguarda moccioso... - - Noi eravamo venuti solo per vedere l'esperimento.-disse la figura divertita.  Naruto sgranò gli occhi. 
- Cosa significa l'esperimento?!
- Mio fratello parla troppo, ora dobbiamo andare. - disse il ninja scomparendo.
- Si dobbiamo andare - ripeté l'altro ironico
- Fermi! - Narutò balzò verso di loro.
Prima che l'ultimo ninja se ne andasse si voltò verso l'Uzumaki scoprendo le labbra..... e scomparì.
Naruto si fermò. Una goccia di sudore gli rigò la fronte.



- Faremo di nuovo visita.... all'esperimento-


- Che cosa significa?




 

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Capitolo 14
*** 14 ***



Dire che aveva esagerato era un complimento verso la sua persona eppure non riusciva ad auto-rimproverarsi di ciò. La missione era stata un vero fallimento e di questo ne era pienamente convinta ma era arrivata ad un certo limite di pazienza perfino con quella sanguisuga di Kuroshi.
                                                   
Inizio flash back

- Quindi è così che il bersaglio ti è sfuggito. 
- Si.
Il vecchio la scrutava con disprezzo , e senza proferire parola non perdeva occasione di alternar sguardi a Sasuke e Naruto che erano seduti dietro di lei , insieme alle tre squadre anbu.
La Sala comune degli anbu , era un luogo spento e freddo. Le pareti marmoree avevano assunto una tonalità scura, quasi sporca mentre il pavimento aveva conservato un odore leggermente sgradevole , forse per il troppo tempo passato o forse per la mancanza di cure da parte del personale.  
Sakura posta al centro della sala , era oggetto di attenzione per l'anziano settantaquattrenne che le camminava a passo lento davanti.



- un fallimento il tuo - sussurrò  udibile - inaccettabile - continuò sotto lo sguardo dell'Hokage.

Sakura mentalmente annoiata non muoveva nessun muscolo del corpo e  manteneva il suo sguardo impassibile causando irritazione al vecchio Kuroshi.
- Con membri così eccellenti sei riuscita a perdere il bersaglio
- Si sbaglia - intervenne Naruto alzandosi prendendo le difese dell'Haruno.
- Porta rispetto Naruto. - disse Kakashi inarcando la schiena ,per poi poggiare il mento sulle mani appena incrociate sul tavolo legnaceo.
- Come vice rappresentante dell'organizzazione anbu , reputo questo avvenimento        "disonorevole" - Sakura sorrise , stupendo tutti.
L'anziano indignato si avvicinò alla rosa ,minaccioso. 
Non che Sakura volesse apparire strafottente ma la situazione la divertiva così tanto, da averle strappato un sorriso. 
Kirai e gli altri membri della squadra inseguitrice , osservavano quasi impauriti il loro stesso capitano. Celavano la loro preoccupazione a causa della loro impotenza ma involontariamente  ,non potevano far a meno  di aver paura da quell'inaspettato sorriso.


- Ti sei presa gioco del capitano Ryu , abbattendo metà della sua squadra mentre svolgeva il suo dovere , e pretendendo di catturare il colpevole ti sei lanciata all'inseguimento senza consultare l'organizzazione , e per di più hai perso l'occasione di catturarlo perchè hai avuto  una frivola , discussione - 



Sasuke alzò un sopracciglio.


- Questo atteggiamento non è ammesso nell'organizzazione , non è tollerato tanto meno sorvolato.


Naruto ancora in piedi strinse a se i pugni.


- Sei un disonore per l'intero corpo anbu. 


Kakashi cercando di attirare l'attenzione , si alzò , non essendo d'accordo da tali parole.

- una vergogna per Nobu  .....  -  - per Kenji .


Sakura smise di sorridere e Kakashi sbarrò gli occhi.
Gli anbu scioccati da tanta provocazione bisbigliarono  parole impercettibili fra di loro.
- Bastardo di un vecchio. - sussurrò a denti stretti Kirai.
Hiroshi , accanto a lui , poggiò la mano sulla spalla dell'amico tentandolo di tranquillizzarlo mentre con lo sguardo guardava gli altri membri , in quel momento nervosi.
Sarà lui? pensò poi l'Uchiha mentre Naruto navigava nella più totale confusione e Il vecchio sorrideva beffardo.


Eppure...

Rise.

Nonostante tutto...

La  risata malsana di lei riecheggiò tra le mura della stanza facendo rabbrividire i ninja.
-sta .....ridendo?- Il vecchio indietreggiò confuso e intimorito da inaspettata reazione.

- Povero vecchio ... - sussurrò intimidatoria - Davvero deludente sa? Riunire l'intero corpo anbu in questo buco nel misero tentativo di infangare il mio nome e ottenere un briciolo di rispetto (?) , ma la prego continui non vorrei che smettesse di dilettarmi con le sue parole.

Rimasero in silenzio.


La tensione si faceva così concreta che si poteva sentire materialmente sulla pelle.
Ryu, il capitano della squadra assassina accennò ad un sorriso, divertito da tale situazione.
Sakura lo attirava sempre più ma da quando l'Uchiha era tornato un senso di fastidio si insinuava dentro di lui.

- Sakura - la richiamò Kakashi 

Sakura parve non sentirlo e avanzò lenta verso Kuroshi.
 Sinceramente, tutti erano pronti al peggio.

Sakura lo sorpassò, sminuendo la sua autorità.

- La commedia è conclusa - dice lei scomparendo in una nuvoletta di fumo.



Fine flash back

-  Maledizione - pensò non appena le gocce d'acqua fredda , caderono prepotenti sul corpo stanco e trascurato di lei. L'acqua scorré veloce su di essa , per poi cadere sul terreno legnoso del bagno. Posò una mano sul muro bianco latte, mentre con l'altra trascinò i lunghi capelli rosei all'indietro , piegando leggermente la schiena. 
Quasi per rannicchiarsi. 

 Era tornata a Konoha con la consapevolezza di dover affrontare le conseguenze del suo fallimento, doveva prendersi le sue responsabilità per aver lasciato che
Sasuke la distrasse portandola alla piena ammissione delle sue sofferenze.
Poi dopo aver trovato  Naruto "scosso" da un improvvisa apparizione dei ninja responsabili del black out avvenuto a Konoha , si rese conto della situazione  e non riuscì ad avere la forza per reagire ,tanto meno quella di continuare un inseguimento alla cieca. 
I polmini le facevano male e lo stomaco si contorceva , procurandogli fitte dolorose al ventre. 
Respirò lentamente, poi... chiuse gli occhi.

Inizio flash back

- Non paragonarmi a te. - mai-
Ripristinò le distanze , mantenendo lo sguardo su Sasuke.
Sakura si umidì le labbra  e spostò lo sguardo verso nord.
- Non perderò altro tempo - sussurrò cupa.

- Non ne perderemo entrambi - concluse lui avanzando verso Nord.


Fine flash back


Sorrise nervosa. - che Bastardo...
.

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Capitolo 15
*** 15 ***



Erano appena le quattro del mattino quando aveva preso i registri ninja dagli archivi segreti del villaggio, portandoseli con se per studiarli più approfonditamente.
Gli aveva catalogati per ordine cronologico e per grado sul tavolo della cucina.
Seduta , scorreva il dito sulle numerose pagine giallognole dei registri risalenti a vent'anni fa a causa delle poche informazioni che le avevano dato quelli più recenti.
- Esperimenti - riportò la parola nella mente mentre leggeva il rapporto del terzo Hokage.
Aveva legato i capelli , senza cura facendo cadere varie ciocche rosa che le contornavano il viso.
Una leggera ruga appariva sulla sua fronte , mentre ricominciava la lettura di un altro rapporto.  Naruto era stato abbastanza chiaro nel raccontare l'incontro dei due ninja e lei riportando le medesime parole da loro usate aveva cercato di collegarli con qualche caso avvenuto a Konoha.  

- eravamo venuti solo per vedere l'esperimento - sussurrò le parole fornite da Naruto.

Avevano causato il black-out per creare scompiglio e rintracciare l'esperimento , pensò
inumidendosi le labbra. Poggiò il registro sulla superficie marmorea della cucina , e con le dita contornò il nome della seconda riga della dodicesima pagina. - 大蛇丸 -
 
Orochimaru.


Sentendo il respiro pesante , voltò pagina. 19 Novembre.

-Le forze speciali anbu , scoprono sette cadaveri privi di organi. - -  Gli organi sono conservati in becher di ciquanta centimetri.

Continuò a sfogliare , saltando i particolari più irrilevanti. 29 Novembre.

- Orochimaru è esiliato per esperimenti , illegali , su esseri umani - - i corpi delle persone scomparse non vennero trovate.


Con la mano sinistra tamburellava sulla superficie ruvida del tavolo mentre con l'altra teneva la pagina leggermente alzata che andava a formare un angolo ottuso.

1 Gennaio

- I corpi vengono trovati nei sotterranei del corpo anbu. [ sotto i nostri nasi ] 

2 Gennaio

- Viene stabilito un mandato di cattura dal terzo Hokage - -Orochimaru è ormai un  bersaglio di livello S.

 
Chiuse il registro.

- Registro 432 -

Si massaggiò gli occhi , premendo con più forza sulla caruncola lacrimale.    


- Faremo di nuovo visita all'esperimento- Così gli avevano detto a Naruto


- crediamo che qualcuno abbia usufruito del corpo di tuo fratello [..]  i nostri medici hanno affermato che il corpo di Kenji fosse stato sottoposto ad esperimenti.

Poggiò i gomiti sul tavolo incrociando le mani  e tirando indietro il capo.


- Sono fiero di te



-  Non fare il mio stesso errore Sakura 



Inconsapevolmente si morse indelicata il labbro, fino a sentire il sapore metallico del sangue.





 
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

    

Sasuke respirò a pieni polmoni , l'aria mattutina che entrava dall'ampia finestra della sua camera. Fredda e intensa colpiva il petto nudo di lui come piccoli aghi.

- Non paragonarmi a te. - mai-

Una piccola ruga si formò sulla fronte non più rilassata.                    


- Non perderò altro tempo - sussurrò cupa.

- Non ne perderemo entrambi - concluse lui 


Si portò i capelli indietro , scompigliandoli esausto.
Distogliendo lo sguardo dall'enorme distesa di blu , si soffermò attento sulla protesi che andava a sostituire il braccio mancante. Chiuse la mano sinistra in un pugno per poi riaprirla ed osservarla con più attenzione , quasi infastidito.
- Sarebbe più giusto senza (?) - sussurrò al vento.


Uscì dalla sua stanza , cercando di non rimanere troppo sconvolto dai vestiti intimi del Dobe, sparsi lungo il corridoio. L'odore nauseante del ramen cucinato la scorsa notte, dominava ancora la casa. Schifato raggiunse la cucina . 
- La quarta guerra ninja era più in ordine - constatò lui. 

Era convinto che quella convivenza - forzata - con il Dobe , gli avrebbe avvelenato la mente per poi indurlo al suicidio e forse, non era tanto lontano dalla realtà.

Con passi lenti e calcolati, si inoltrò in quella che poteva far concorrenza alla " foresta amazzonica". Schivando bucce di banana e piatti in preda al crollo , aprì il secondo cassetto in alto a destra , sopra il lavandino. Quando apprese che invece di trovare qualcosa di fresco da mettere sotto i denti vi era ramen in scatola, scadute tra l'altro, iniziò una vera e propria lotta per controllarsi ed evitare l'omicidio del Dobe.
Poteva benissimo intravedere dal riflesso della maniglia , il nervo violaceo comparso sulla sua fronte.

Si massaggiò la spalla sinistra e chiudendo gli occhi , sbuffò innervosito.


- Quindi è così che il bersaglio ti è sfuggito. 
- Si.




- Stupida - sussurrò poi. 


Rimanette pensieroso fino a quando udì il suono del campanello.



 
               .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


- Vuole del thè?- tentò di chiederle mentre indossava ,sbrigativo, qualcosa.
Mebuki si guardò intorno divertita, osservando quel piccolo appartamento in subbuglio.

- Non volevo irrompere senza preavviso qui, mi spiace molto se ho disturbato. - disse lei poi.

Sasuke la fece accomodare nel salotto , prendendo al volo le mutande  del Dobe , appese sul vecchio lampadario per poi lanciarle dal balcone.
Dopo, si sarebbe lavato le mani e fatto delle analisi mediche contro qualche batterio mortale  . Mebuki non accorgendosi di nulla , si accomodò sul divano appoggiando la cesta sul pavimento , poi ,Sasuke a sua volta si sedette di fronte a lei.

- Ho portato questi per ringraziarvi - disse la donna porgendogli la cesta.

l'Uchiha la squadrò attento per poi prenderla.

- Sono onirigini - disse lei rassicurandolo.  -so che ti piacciono molto - aggiunse sorridendogli.

La guardò sorpreso mentre lo guardava maternamente.

- Ho messo anche qualche dorayaki per Naruto - - avrei voluto portargli del ramen come piace a lui , ma ho voluto optare per qualcosa di diverso. - disse guardandosi attorno.

Mebuki si sistemò le pieghe della lunga gonna , e incrociò le mani per poi poggiarle sul ventre.

- ero venuta anche per chiedervi un favore - disse timida, abbassando lo sguardo per non far intravedere gli occhi lucidi.
 

    -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

- Teme hai visto le mie mutande preferite ? - urlò Naruto dalla stanza opposta.

Il biondo a passi lenti, si diresse verso il salotto trovando l'amico seduto sul divano.
Senza farsi troppe domande , si grattò il capo e gli andò incontro.
Volendo respirare un pò d'aria fresca, si affacciò dal balcone, trattenendo un piccolo sbadiglio. Assottigliò gli occhi.

- Teme - lo richiamò lui - dei bambini stanno giocando con un paio di mutande - disse divertito , osservando come i boxer vennero messi su d'un bastoncino , da un bambino grassottello per farne una bandiera.

- Naruto...

Il biondo rise di gusto. - Povero idiota , ha fatto cadere le proprie mutande in strada ed ora sono tutte sgualcite. - - Però sono davvero carine - ammise vedendo gli stampi delle ranocchie sulle mutande. 

- Naruto - lo richiamò Sasuke scocciato

- Si? - chiese il biondo con ancora il sorriso stampato in volto, per quella scena tanto buffa.

- Quelle mutande sono le tue.

Annuì veloce. 

Aspetta un attimo


Il biondo alternò più volte lo sguardo da Sasuke ai boxer sventolati al vento dal gruppo di ragazzini per strada. 

- EH?!


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.



- Non ti avevo mai vista così -  dichiarò Hiroshi sistemandosi su d'uno degli sgabelli in legno.

La rosa , portò il bicchierino di sakè sulle labbra , inumidendole , poi ne assaggiò il sapore agro-dolce.

- Cosa pensavi? - - Che fossi un angelo? - disse freddamente , poggiando l'oggetto ormai vuoto sul balcone .

- No, pensavo che ti sapessi controllare.

Sakura aprì leggermente la bocca ma la richiuse , abbassando lo sguardo.


- Sakura...- tossì coprendosi le labbra. 

Guardò Hiroshi con occhi socchiusi , notando la carnagione stranamente giallognola e la pelle  bagnata dal sudore . L'anbu parve riprendersi tanto che ordinò un bicchierino di sakè anche lui.

Sakura poggiò i gomiti sul balcone , posando il mento sulla mano.

- Ti sei assentato per tre giorni - disse Sakura guardandolo indagatoria , per riprendere il bicchiere riempito di alcol.

Hiroshi non sorprendendosi, bevve tranquillamente il suo sakè.

- Non ti si può nascondere niente - - in fondo cosa mi aspettavo? Sei pur sempre uno dei ninja medici più illustri del nostro villaggio - disse malinconicamente

- Hiroshi - lo richiamò Sakura severa - se sei stanco dovresti riposare , sai che....

- Capitano ....-  - ... io ho il cancro.

il bicchiere scivolò...

E lei ,  non capì se avesse sentito il rumore del vetro frantumarsi o il rompersi di qualcosa ancor più grande.

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Capitolo 16
*** 16 ***









- Signorina si sente bene?

- Signorina

- Signorina, si è fatta male?

- Sto bene - disse senza sapere cosa le stesse chiedendo realmente la ragazza dietro il balcone ma che potè intuire a suo modo.  

- Verrà subito qualcuno a ripulire . -disse la giovine prima di andarsene 

Hiroshi si sporse verso di lei e le scompigliò i capelli mantenendo lo sguardo dal lato opposto , cercando di non far vedere la sua commozione. Sakura non disse nulla  a quel tocco , quasi infantile secondo lei.

- Hiroshi tu stai piangendo - disse lei assente

Hiroshi non parlò per non far sentire la sua voce spezzata. Mugolò un specie di "No" cercando di non dover usare parole.

- Dove? - chiese lei 

Passò qualche minuto prima che Hiroshi spiaccicò parola. 

- Polmoni - disse frettolosamente per paura di sentire la sua voce distorta. - è al suo terzo stadio.

Sakura guardava di fronte a se mentre sentiva la mano di lui accarezzarle i capelli.
Si voltò, guardandolo.

- Hiroshi - - Hiroshi guardami.

Lo vide voltarsi piano ,  mentre le lacrime scendevano con naturalezza dal suo volto.
Le labbra di lui , si alzarono tremolanti , formando un sorriso forzato apparentemente timido.  

- Mi dispiace - - mi dispiace tanto , io... 


Si fermò, non avendone più la forza. 

Sakura li prese il volto e ne asciugò le lacrime. - Abbiamo troppe missioni da svolgere 
insieme.


- Si - sorrise

Mentirono , ed entrambi ne erano consapevoli ,  eppure non negarono che quella , fu una bellissima bugia.






 
 .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-



- Da quanto tempo non venivo qui a curare il glicine - sussurrò Ino ammirandone la bellezza.

Il glicine aveva ricoperto l'intero gazebo , come una dolce e soffice coperta lilla.
Sakura lo ammirava distante , come una bellezza proibita agli occhi e al tatto.

- è cresciuto selvatico -  disse poi l'Haruno , quasi repellente.

 
-  ha bisogno di cure ,  e delle giuste attenzioni.-  - un pò come te - riflettè l'amica. 

 Prese un ramo secco e ne tagliò il busto.  Ino si asciugò la fronte e con cura annaffiò i punti più secchi della pianta.

- bellissimo nel suo essere selvaggio ma fragile nel suo vivere in cattività

Sakura si sedette sul parquet , sistemandosi il grazioso maglione  bianco.

- Non ho mai sentito che i fiori crescessero in cattività - disse lei con disappunto.

- Ma io non parlo di fiori qualunque Sakura - disse Ino  come se fosse qualcosa che persino i bambini sarebbero in grado di comprendere a differenza sua.
- io parlo di fiori come te.

Sakura la guardò quasi infastidita, tanto che rivolse lo sguardo verso l'albero di mandorlo per non guardarla negli occhi. 

- Sai che non ti devi addossare colpe  - disse Ino sistemando il terriccio , riferendosi alla missione -  le persone sbagliano. 

Ino non lo sapeva , non sapeva che non tutto è perdonabile e le colpe rimangono.

Abbassò le palpebre stanca , rimanendo in una sorta di dormiveglia. Troppo stanca per rimanere sveglia e troppo timorosa per addormentarsi. Non si mosse quando sentì il palmo caldo e morbido di Ino , posarsi sulla fronte. Catturandone la dolcezza rara.

- Hai la febbre - sussurrò la bionda preoccupata.

Sakura lo sapeva già ma era testarda e ne era consapevole. La febbre passa il rimorso no.

- Chiamerò qualcuno che ti possa stare accanto 

L'Haruno le prese il braccio , stringendolo , mentre le iridi verdi la guardavano freddamente.

Non voleva nessuno che si prendesse cura di lei , glielo si leggeva negli occhi.

Lasciò andare la presa , non avendo più le forze necessarie per impedirle quell'idea tanto ripugnante. Erano successe così tante cose , ed era così stanca che chiuse gli occhi e si abbandonò  a Morfeo nonostante sapesse che era solo un inganno per intrappolarla nei suoi incubi.






- No -  tremò nel sonno - non voglio farti del male - scalciò poi

Si agitò fin quando non sentì una mano posarsi sulla sua guancia , accarezzandola.

 Non aveva mai sentito quel tocco , era estraneo ma piacevole tanto che si rilassò sul morbido futon.

-  Mi dispiace -  - mi dispiace tanto -  disse mentre la febbre la divorava. 

Aprì debolmente gli occhi , offuscati osservavano un profilo maschile , la pelle era lattea lo si capiva dal biancore che sembrava illuminare il tetro ambiente.

Docile e timida li accarezzò il volto , sentì l'uomo irrigidirsi e sciogliersi alle sue carezze.
Li contornò le labbra sottili eppure così morbide al tatto , sotto il mento avvertì una leggera peluria mascolina.  Quando tastò la morbidezza dei capelli , le iniziò a tremare la mano , avvertendo un insana voglia di calore. L'uomo posò la sua mano sulla sua , stringendola.
Era ruvida ma a lei piaceva , per questo ricambiò la stretta.  Profumava  di pesco.

Dopo anni, sentì freddo.


Bramante di calore accarezzò famelica i tratti dell'uomo. 


- vedi ? - - lo vedi anche tu il sangue degli innocenti ? - chiese  delirando , sentendo gli occhi bruciare.

Non voleva macchiare quella pelle candita , non se lo sarebbe mai perdonata.

- Non voglio farti del male -  sentì le guance calde bagnarsi. - Non voglio

Stava piangendo.  

Percepì  le labbra calde che poco prima aveva accarezzato, baciarle le lacrime.
Sorrise mentre le braccia forti dell'uomo la intrappolarono in un delicato abbraccio.

- Non mi lasciare - sussurrò

- Non lo farò -  

Quella voce  era così calda , così profonda ... quasi familiare. 
Ebbe paura , poi pensò che quella voce l'avesse già sentita nei suoi sogni , quando l'incubo finiva e sentiva solo un flebile sussurrò di speranza. 

 

.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

- Dorme ? - chiese Ino  seduta sul tavolo della cucina. 

Lui annuì , portandosi i capelli corvini indietro.

- Grazie Sasuke. - sussurrò Ino quasi commossa. - Ti prego rimani qui per sta notte , prenditene cura.

Sasuke parve rifletterci ed annuì nonostante non la trovasse del tutto una buona idea.

Ino gli sorrise.

- Stava delirando nel sonno - disse sedendosi distante.

Sasuke si toccò le labbra che poco prima avevano assaporato la consistenza di quella pelle tanto bella e delicata , si era lasciato trasportare da quelle carezze curiose e gentili.
Mai aveva visto Sakura così indifesa e fragile e mentre quelle dita fini e candite contornavano il suo volto , una parte di lui veniva catturata dalla donna.
Era sempre incline a tenersi alla larga da vicende non sue , in fondo lui non era Naruto , ma questa volta non riusciva a fare a meno di avvicinarsi.

- Cosa ti ha detto ? - chiese la bionda malinconica


- non si è capito - mentì.

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Capitolo 17
*** 17 ***


   
                           



 
Si svegliò con il suono della pioggia schizzare sfuggente sul vetro.
Il profumo di pesco si insidiò dentro le narici fino ad arrivarle nei polmoni , procurandole un delicato sospiro. 

Avrebbe voluto aprire la finestra per sentire l'odore della pioggia , e toccare le sue gocce per percepirne la freschezza , come piaceva a lei , ma le forze l'avevano abbandonata , bloccandola sul futon ad ammirare da lontano.
Una ciocca rosa cadde leggiadra sul suo volto , coprendole l'occhio destro.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 
 L'osservò per un paio di minuti prima di spostarla con soffio leggero.

Quanto tempo era passato dall'esame chunin?

Spostò lo sguardo  dall'altro lato , soffocando i sentimenti che ne sarebbero scaturiti al ricordo.

-Basta , adesso non sono più una studente di arti magiche

Guardò la forbice  lasciata il giorno prima sul comodino.

- D'ora in avanti sarò Sakura Haruno Ninja del Villaggio della Foglia. -    

Lasciò che il corpo la guidasse 

- Sei noiosa
- Grazie Sakura


-  Sakura ,mi dispiace - - per tutto
- non fare i miei stessi errori



Sasuke

Sentì il metallo freddo entrare a contatto col suo palmo.

- lo riporterò indietro , te lo prometto

- Odio le persone che mentono a se stesse

- Per me sei come una sorella Sakura


Naruto

Debolmente si portò  i capelli da un lato.

-Questo glicine simboleggia la disponibilità - - così se ne avessi bisogno , guarderai questo glicine e penserai ai tuoi amici.

Ino                            Hinata

Ne accarezzò le ciocche rose che le arrivarono fino al seno .

-Sei il mio  Piccolo fiore di ciliegio - - Non scordarlo mai.

- Ferma , sei una peste - - non puoi farmi il solletico 

-Ho sentito che Sasuke Uchiha è tornato al villaggio....-  - Vorrei conoscerlo


- D-doveva a-andare così- -   S- Sono così  fiero di te 


Kenji


il perfetto guerriero deve  mostrare estrema lealtà mantenendo tuttavia uno spirito puro come i fiori di ciliegio.

Lunghe  ciocche rose cadevano come petali sul suolo freddo


Onesto e coraggioso, mostra lo stesso coraggio che I petali di ciliegio manifestano nel momento in cui è tempo di abbandonare l'albero per lasciarsi trasportare dal vento fino al suolo. 

Ed era così che i ricordi lasciarono Sakura cadendo trasportati dal vento 

Deve avere piena consapevolezza delle proprie capacità e del suo destino, tanto da sacrificare la propria vita quando è necessario, al fine di proteggere il suo popolo e l'ideale per cui ha combattuto con coraggio.

Avrebbe lasciato quei ricordi , cadere da lei , per proteggere il suo villaggio , le persone che amava , sacrificando anche la sua vita.

Non seppe perchè , mentre quelle ciocche toccarono il suolo , pianse silenziosamente.
Neanche se ne accorse fin quando , una goccia salata finì sulle sue labbra assaporando il gusto amaro del dolore.
Lasciandosi andare aveva compreso il  vero significato del suo essere ninja , del suo essere Sakura.  Non abbandonava il peso delle sue azioni o delle sue responsabilità ma abbandonava il passato.
Aveva tenuto stretto sui suoi rami , i  petali che dovevano cadere al suolo.
Petali morti , che non voleva che si ricongiungessero al suolo che era il suo passato  , voleva vivere nel ricordo , bloccata in quella dimensione masochista per paura del futuro.

Che vigliacca.
 
Sorrise nervosa.
Aveva paura , di non riuscire ad affrontare il domani dopo quello che aveva fatto , dopo quello che aveva perso.

Non sapeva neanche se si meritasse un futuro.

- Sakura...

 
- Non mi lasciare -

- Non lo farò -
 


 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Sasuke osservò le ciocche rosee, cadute sul futon , mentre  poteva scorgere sul volto le sue lacrime.

- Sakura guardami

- Sakura.....

- Torna a casa Sasuke - sussurrò stringendo in mano le forbici 

-  stai piangendo Sakura...

- Torna a casa -  Gridò voltandosi

Non ebbe il tempo di mettere a fuoco l'immagine di Sasuke che se lo ritrovò sopra di lei.

Quando  si rese conto che le lacrime continuavano a scendere senza il suo permesso cercò di coprirsi gli occhi con il braccio sinistro ma Sasuke non glielo permise bloccandolo.

- non toccarmi  - disse freddamente scottata da quel contatto.

Sakura poteva specchiarsi negli occhi pece di lui , e sentire il suo fiato sulla sua pelle procurandogli uno strano calore al petto.

Sasuke osservava la pelle perlacea di lei , colorita da un lieve rossore sulle gote, gli occhi grandi e verdi  l'osservano infastiditi mentre alcune lacrime  s'incastravano sulle ciglia lunghe per poi cadere sui segni violacei dell'insonnia.
Ai suoi occhi bellissima non smetteva di guardarla con prepotenza.

- Piangi Sakura -  le disse dolcemente

Quando capì non impedì alle lacrime di scendere insistenti , mentre qualcosa nasceva dentro di lei.

-Piangi tutte le tue lacrime perchè ci sarò io ad asciugare il tuo volto.

Si chinò su di lei , iniziando a baciarle le guange , assaporando con lei , il sapore salato del dolore  e Sakura glielo permise.
 
 
 
 

 









 

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Capitolo 18
*** 18 ***



Toccò con la punta delle dita, il vetro della finestra, sentendone il freddo insidiarsi sotto pelle , lasciandone le  impronte mentre il vapore acqueo si tramutava in liquido.
Spostò lo sguardo sulla strada, posando gli occhi sulle piccole figure che cercavano riparo da quella pioggia insistente e gelida. Sasuke si era dileguato, per andare in cucina a preparare una tisana per entrambi, mentre lei ne aveva approfittato se pur con fatica, di farsi una doccia, sostituendone gli abiti umidi di sudore con degli indumenti puliti e abbastanza caldi da non farle prendere un malanno.

Aveva ripulito il futon dalle lunghe ciocche rosee buttandole dalla finestra, approfittandone del forte vento che albeggiava all'esterno. Le vide sparpagliarsi e galleggiare nell'aria fino a diventare, in lontananza , polvere. Dopo il  gesto dell'Uchiha, era diventata incerta e insicura sui comportamenti che avrebbe adottato in seguito con la gente e con lui. Abituata ad una vista rigida e pessimistica, non le piacque quel che stava man mano mostrando a Sasuke, quella parte di lei umana.
Onestamente non capiva perchè l'Uchiha si preoccupasse per lei , nonostante il disprezzo dimostrato nei suoi confronti da parte sua, se prima avevano avuto un legame di amicizia forzata data dalla formazione del team, ora non avrebbero avuto motivazione per preoccuparsi di l'un l'altro.

Ancora con decimi di febbre e attimi di debolezza , chiuse la porta dietro di se attraversando il corridoio e scendere in soggiorno mentre con sguardo fugace guardò la soffitta.



- Dovevi stare a letto - la rimproverò lui, porgendogli la tazza color smeraldo.

Sakura si portò alle labbra la tisana e a quel punto , si scottò la lingua derivandone di conseguenza, una smorfia. Questo "scempio" accadeva quando la rosa era pressoché, soprappensiero, facendola diventare sbadata.

Stupida tisana.

Sasuke poggiato sul braccio del divano, osservò la scena, inimmaginabile per molti, divertito.  Era la prima volta che la vedeva nel suo essere più vero e  ne era quasi felice nel vederla così, se si può dire , spensierata. Sakura schioccò la lingua sul palato, indispettita, verso la tisana troppo bollente e ci soffiò all'interno raffreddandola.

- Come ti senti ? - le chiese osservando la pioggia cadere sul giardino

Sakura aprì le labbra rosee per rispondergli ma quando si soffermò sul suo profilo bloccò le corde vocali e tacque.  Sorseggiò la tisana , divenuta tiepida non osando alzare lo sguardo sull'Uchiha e strinse a se la tazza.  Corrugò la fronte e pensò. 

- Bene - mentì, portandosi un' altra volta la tazza sulle sue labbra, assaporando la tisana alle erbe. Forse sarebbe stato più credibile senza quella cerata pallida sul volto ma non ne considerò l'importanza. Sasuke non era stupido ma non disse nulla , continuando a bere la bevanda calda.

Finito, Sasuke poggiò la tazza sul tavolino per poi sedersi comodamente sul divano.
Sakura accavallò le gambe, in segno di chiusura per qualsiasi tipo di comunicazione verbale che corporea. La tensione parve crescere e Sasuke sembrava, a suo modo titubante e lei , subito dopo, capì il perchè.

- Chi è Kenji? 

Non potè rimproverarlo per il poco tatto , dato la sua ignoranza in tale argomento, limitandosi, per istinto, a guardarlo gelida.  Sasuke non demordeva a cambiare argomento e rimanette a guardarla serio mentre qualcosa in lei , crollava.

- era mio fratello. 

                                                                          .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Ino boccheggiava senza il minimo pudore, trattenendo a stento una  possibile risata contorta e macabra fuori uscire pericolosamente dalle sue labbra, mentre sbatteva più volte , anch'esse scioccate  le palpebre, i capelli lunghi e sciolti della Yamanaka smisero di ondeggiare , fermandosi dall'assenza di vento. 

- si - sussurrò Ino - Hai detto di si (?)

- si - ripeté percependo la confusione della bionda.

Le prese le mani candite e le strinse delicatamente a se , mentre con gli occhi chiedeva di nuovo conferma. Sakura seccata, alzò gli occhi al cielo e con leggera irruenza, si liberò dalla presa della bionda, trattenendosi nel  mandarla " a quel paese".

- verrò - la liquidò voltandole le spalle , continuando quella seccante passeggiata  mattutina.

Quando dei versi acuti e mal trattenuti, ferirono psicologicamente i suoi timpani, si voltò leggermente, scrutandone la figura della Yamanaka che cercava di non gridare per l'evento, più unico che raro che aveva appena assistito, ed  entusiasta la vide andarsene, alternando  passi ritmici e veloci , con piccoli saltelli infantili.

Scocciata riprese il cammino improvvisato che si era prefissata quella mattina, per sottrarsi alla constante noia che invadeva le sue giornate libere.  Aveva, per sua   sfortuna, incontrato la bionda e stava anche per cambiare strada se non fosse stata avvistata con velocità ammirevole da quest'ultima. 

- i tuoi capelli - farfugliò tastandoli.

Fu la prima cosa che le disse, e per sua gradevole scalogna non l'ultima.



                                                                              .-.-.-.-.-.-.-.-.-.


- Le hai detto di si (?) 

Le piccole ciocche rosee, le andarono a finire sulla fronte larga, e spazientita se le portò indietro, ma non ci volle molto , prima che ritornassero nella loro posizione originaria, ricreando lo stesso e immutabile, fastidio. Disperata e in preda ad una crisi omicida cercò, nel raggio di quindici chilometri, qualcosa, qualunque cosa , per mantenere quei ciuffi  ribelli al loro posto.  Guardò Sasuke. Era  seduto sul  suo divano, intento a leggere il  suo  rotolo ninja, trovato sulla sua scrivania ed ora che ci ragionava attentamente, perchè era in casa sua ?

- Ripetimi il motivo per cui sei qui -  pretese lei , sviando l'intera conversazione su d'una, che a suo parere, sembrava più scioccante della prima.

Sasuke staccò gli occhi dal rotolo per guardarla, e dopo un attenta analisi di quello che doveva dire o meglio ancora, dopo un attenta analisi su quello che doveva dire ed esporre diplomaticamente, ritornò in tutta la sua maestosa calma a rileggere e sfogliare il documento.

- con tatto o con indiscrezione ? - chiese poggiando per comodità, il braccio destro dietro il suo divano. 

Sakura corrugò la fronte.

- la versione del motivo per cui sono qui. - specificò lui  intuendo, divertito,  il subbuglio improvviso di lei.

- illuminami con  entrambe - affermò gelida, prendendo un fermacapelli, trovato nel cassetto dove deponeva tutto il materiale che  poteva servire, nonostante lo usasse di rado, come quel fermacapelli verde  che era solita indossare da undicenne, per adornare i suoi , all'epoca , amati capelli per far colpo sull'odioso e sociopatico ragazzino dai capelli neri seduto sul , ricordiamoci , suo divano mentre lei sistemava i ciuffi corti e accecanti dei suoi , maltrattati, capelli.

- Ino mi ha pregato gentilmente, ieri sera, di starti accanto fino a che non avresti ripreso completamente le forze. - disse tranquillamente mentre finiva il quattordicesimo capitolo del rotolo avvicinandosi sempre più alla fine. Sakura intuì che fosse la versione diplomatica  del motivo per cui soggiornava in casa sua e ne attese, con apperente calma ,  la prossima versione.

- l'altra invece - cambiò pagina - è perchè non potevo convivere un altro secondo , straziante, di vita con il Dobe. 

Sakura arricciò il naso e nonostante comprendesse quella versione indiscreta, compatendolo , per quella convivenza ,  forzata  (intuì lei) , con l'Uzumaki , non riuscì a trattenere l'ondata di sguardi minacciosi sull'Uchiha, che aveva appena scambiato la sua casa , per un edificio pronto ad accogliere calorosamente, rifugiati politici.

- sto bene. -  disse tenendoci ad informarlo, per non sentirsi in colpa , quando lo avrebbe  cacciato, con grazia ,  da casa sua.

- Sakura  - la chiamò l'Uchiha accavallando le gambe e inumidendosi l'indice per consetire di scorrere pagina più velocemente e senza difficoltà. -  dobbiamo ancora concludere il nostro discorso, inoltre.. -  posò la pergamena sul divano  - hai un bel giardino.

Lo vide lasciare il salotto , voltandole le spalle mentre lei guardò il glicine dalla finestra , e le parve , che stesse appassendo.
 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

- Le hai detto si?

Aprì le labbra rosee per rispondergli ma le richiuse delicatamente , guardandola innervosita
Sembrava aver commesso un sacrilegio accettando l'invito a cena di Ino, forse, era l'unica a non sapere del colpo di stato che doveva avvenire nel locale di Mushu oppure era il funerale di qualcuno e non ne era a conoscienza.

Sbuffò irritata e non la degnò di uno sguardo, finchè non si schiarì la voce e la fece sedere di fronte a lei. La bionda poggiò le varie cartelle cliniche sulla scrivania, come era solito fare, essendo direttore dell'ospedale di Konoha. Sakura vide come erano  accuratamente suddivise in base al colore , al grado e all'età del paziente, guardando poi Tsunade sfogliarle.

- è da tempo che non venivi qui -  disse la bionda , sorridendo lievemente.

 Era da quattro anni che non ci metteva piede , forse per capriccio o forse per pigrizia(?).

- Voglio contattare Orochimaru - disse arrivando subito al dunque , evitando una discussione che le avrebbe sottratto tempo.

Sentì la cartella clinica, un tempo in mano di Tsunade, cadere , sparpagliando fogli e documenti sul freddo marmo dell'ufficio. La vide con gli occhi leggermente sgranati ma che subito diventarono seri e forse anche gelidi. Alzandosi, chiamò Shizune ordinandogli di occuparsi del suo ufficio mentre si avviava verso l'uscita, invitandola a seguirla fuori per un piccola passeggiata.

- In cosa ti stai immischiando Sakura? - le chiese mantenendo un tono riflessivo mentre le sue iridi nocciola, scrutavano il paesaggio, lo stesso paesaggio che Sakura guardava con indifferenza, pensando che, forse , andarsene da Konoha svolgendo missioni in territori a lei ignoti non le sarebbe dispiaciuto.

- Nulla per cui valga la pena informarla - disse fermandosi. - Nulla - sussurrò.






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Capitolo 19
*** 19 ***


Latitudine 43° 3' 52 N
Longitudine 141° 20' 47 E
 
 
Orochimaru. 
 
 
 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
 
 
Sentì la lama del coltello penetrargli la pelle e lacerarla, distruggendo il tessuto cellulare facendone fuoriuscire il sangue che colava con velocità degna di attenzione sul braccio sinistro.
Estrasse con poca cura la lama, provocandogli un taglio più profondo.
Gettò con furore l'arma primitiva sull' umido terreno e con gesti calcolati si spinse in avanti schivando gli shuriken che lei stessa aveva impiantato sul ramo destro dell'albero alle sue spalle. Aveva creato un meccanismo con effetto a catena che lanciava armi da taglio ninja cambiandone direzione ogni tre millesimi di secondo. I tredici meccanismi posizionati in un area di sette metri, si arrestarono e lei poggiata sull'erba umida, scostò con un leggero soffio la ciocca rosea che sbarazzina le aveva coperto la visuale.
 
Constatando l'orario tramite la posizione del sole, si avviò frettolosamente a casa e con fare sbrigativo si tolse la divisa sgualcita sostituendola, dopo una rapida doccia, con abiti leggeri e semplici. Avvolse il taglio oramai asciutto con una fasciatura precipitosa e istintivamente premette su di essa procurandogli un lieve dolore sotto pelle.
 
 
La casa era ritornata al suo silenzio dopo che Sasuke l'aveva lasciata il giorno stesso che lei, gli aveva riferito mentendogli che stesse bene, sospendendo ancora una volta la discussione che l'Uchiha aveva avventatamente intrapreso la sera prima su suo fratello.
 
Chiuse la porta dietro si se e si avviò verso il locale di Mushu, dove avrebbe cenato con la Yamanaka.
 
Consapevole di essere in ritardo non riuscì a sentirsi in colpa, affermando fra se che la sua presenza era già un privilegio quasi divino per la sua rarità. Onestamente aveva accettato l'invito improvvisato di Ino, solo per limitare il suo tempo nei lunghi momenti di riflessione che si concedeva quando non aveva nulla da svolgere. Non curandosi del fastidioso dolore del braccio entrò nel locale, suddiviso in piccole stanze.
 
- Cerca qualcuno? - le chiese un ragazzo poco più giovane di lei.
 
Annuendo nominò il cognome della bionda che aveva proposto quell'assurdo appuntamento. Gentilmente, il ragazzo la condusse davanti ad una porta scorrevole in tessuto ricamato con paesaggi primaverili e la lasciò con un saluto accompagnato da un inchino che lei non ricambiò. Indecisa se aprire o aspettare ancora qualche secondo, poggiò la mano sulla porta, tastandone il tessuto morbido e seccata aprì.
 
Sentì lo sguardo assumere un espressione gelida mentre il corpo si irrigidiva a quelle presenze indesiderate. Hinata, Ino, Shikamaru, Chouji, Shino, Kiba ed infine loro ..Naruto e Sasuke puntavano i loro sguardi su di lei che in quel momento guardava Ino con mal celato furore.
 
- Sakura aspettavamo te, sei in ritardo di mezz'ora, pensavo non venissi - disse la bionda sorridendogli, facendola innervosire ancor più.
 
Se Ino ne avesse avuto l'opportunità avrebbe riunito tutti, ma le missioni richiedevano ninja.
 
Presa in giro se ne stava ancora in piedi sulla soglia della porta decidendo se andarsene portando con se il suo disprezzo oppure mantenere le docili e finte apparenze non spiccicando parola con forme di vita di dubbia provenienza, per poi ritornare a casa e appendere un mandato di cattura per Ino Yamanaka.
 
Fu un gesto inaspettato dell'Uchiha a destarla da possibili piani di fuga, infatti Sasuke aveva poggiato la mano sul cuscino accanto, e con un leggero cenno del capo la invitò a sedersi di fianco a lui. Spontaneamente il corpo accettò le condizioni del ragazzo che però erano in contraddizione con i pensieri più che logici di lei. Ino compiaciuta sorrise mentre la maggior parte dei componenti ammirò in silenzio la scena.
 
Pian piano l'atmosfera si sciolse e tutti ripresero a parlare fra loro con una leggerezza quasi pungente per Sakura, che ammirava e ascoltava in silenzio quei discorsi così frivoli eppure con un efficacia nascosta che si scambiavano fra di loro, per fino l'Uchiha partecipava a suo modo con lievi cenni del capo e qualche periodo grammaticale.
 
Indifferente alla situazione navigava nei suoi pensieri aspettando l'arrivo delle pietanze che aveva scelto Ino per il gruppo di amici  che aveva riunito per l'occasione.
 
- Era da un pò che non ci riunivamo, anche se non tutti - ci tenne a dire Kiba mentre giocava con il tovagliolo in seta fra le mani.
 
 
A parte l'invasione multietnica della mandria di pecore a casa mia.
 
 
Una smorfia le si dipinse in volto, non volendo essere coinvolta in qualcosa che a lei risultasse patetico e allo stesso tempo fastidioso. Con astuta tattica evitò le possibili domande di qualche membro del gruppo, fingendosi interessata ad altre conversazioni facendo credere che non fosse il momento di interagire con lei. 
 
- Cosa ci dici Sakura-chan? - quando capì che non poteva adottare la sua tattica avendo gli sguardi di tutti i presenti su di se, guardò Naruto con leggera irritazione non avendo la minima intenzione di interloquire con nessuno soprattutto con lui, ma il silenzio persisteva e tutti aspettavano testardi una sua risposta.
 
- Nulla - se volevano una risposta avrebbe contraccambiato con la stessa figura letterale del nulla pur di evitare un minimo cenno di conversazione con essi.
 
- Dai Sakura, sei un anbu dovresti avere una vita abbastanza movimentata - aggiunse Naruto schiacciando con forza il dito nella piaga. Offesa da quell'affermazione detta senza ragionare, non rispose auto imponendosi il silenzio. Forse uccidere senza pietà e affrontare la morte ogni giorno convivendo con le azioni più disumane dell'uomo faceva parte di una vita movimentata ma affermare qualcosa del genere senza il minimo tatto o leggerezza, la privò dell'unica probabilità di spiccicare parola tramite mugolii e versi arrangiati.
 
Fu salvata da alcuni membri del locale che erano entrati portando fra le mani vassoi di sushi e carne allo spiedo che posizionarono al centro del tavolo, dando modo di far regolare al cliente la sua porzione. Con un inchino se ne andarono e qualche ragazza ne approfittò per lasciare qualche sguardo poco casto all'Uchiha.  Sakura guardò Naruto e Chouji riempire il proprio piatto con pietanze di ogni genere mentre lei indecisa afferrava con le sue bacchette due filetti di carne.
 
-L'Hokage mi ha riferito che Kuroshi il vice dirigente degli anbu, abbia chiesto il trasferimento di un membro dell'organizzazione anbu, Kakashi-sensei ha dovuto affrontarlo di persona per non indurlo a scelte, secondo lui,  dettate dall'ira.
 
 
- Pensi sia qualcosa di serio?
 
 
- Non necessariamente- concluse il Nara.
 
Portò il filetto di carne tra le labbra, affondandone i denti e masticandolo lentamente per assaporare ogni fibra di quel pasto tanto saporoso. Immune a quei commenti, se pur involontari, notò lo sguardo di Naruto su di se e con tolleranza sfumata ad una nota di irritazione negò con il capo rassicurandolo per poi guardare l'uscita tanto agognata in quel momento.
 
- Vedo che la febbre è passata - disse la Yamanaka verso di lei.
 
- Quale febbre? - chiese smarrito Naruto.
 
Sakura sorseggiò il suo sakè e posò il recipiente di terracotta affianco al piatto.
Con un cenno del capo annuì e continuò a mangiare ritirata nel suo silenzio, senza dare ulteriori accenni.
 
- Sakura l'altro ieri è stata con la febbre - specificò lei all'Uzumaki.
 
Naruto ancora esterrefatto guardò Sakura e ne seguì i movimenti tranquilli quasi indifferenti mentre consumava il suo pasto, accanto a Sasuke che le stava vicino mentre portava nel piatto qualche onigiri che aveva "chiesto" ad Ino prima ancora di ordinare.
 
- Ma Sasuke se ne è preso cura, vero?
 
Sakura alzò lo sguardo trafiggendola con gli occhi, per quella domanda più che retorica che aveva attirato l'attenzione di tutti provocandogli per la prima volta un lieve e tenue colorito roseo sulle gote, ma che nessuno oltre a Sasuke notò. Hinata le sorrise dolcemente insieme ad Ino.
 
- Sasuke? - ripetè Naruto
 
Ino annuì.
 
- Ha avuto deliri nel sonno, non era una semplice febbre - disse Sasuke introducendo un minimo di serietà in quel delicato discorso - Ma si è ripresa abbastanza bene.
 
- Sai a cosa era dovuto Sakura? - le chiese amabile Hinata poggiando una mano su quella di Naruto. Sakura avendo seguito quel gesto, si porse leggermente più indietro e si sistemò più comodamente sul cuscino di seta bianca. Incapace di parlare, non emise che un flebile sospiro, lasciando che una lieve adrenalina la possedesse per formulare una risposta.
 
- non lo so - disse distante vagando con lo sguardo sulle pareti decorate con petali di ciliegio.
 
- Come sta tua madre? - chiese invece, senza tatto, l'Akimichi mentre riempiva il piatto, con altra carne, ricevendo uno sguardo di rimprovero da parte di Ino. Dolente assottigliò gli occhi da tanta sfacciataggine e ne conseguì una risposta aspra e sprezzante. 
 
- Non lo so.
 
Non lo sapeva davvero, aveva rinunciato all'idea di incontrarla insieme a suo padre non avendo il coraggio di guardarla negli occhi dopo quello che era successo, e in fondo le stava bene così o almeno se lo sarebbe fatto star bene.
 
Shikamaru accese una sigaretta portando di conseguenza il fumo nei polmoni per poi rilasciarlo nella stanza, Shino infastidito si allontanò leggermente e con un cenno della mano provò a scacciare il fumo arrivatogli sul volto causando fastidio ai suoi insetti, lui compreso.  Il Nara, guardò Sakura e chiuse gli occhi inalando ancora una volta il fumo del tabacco. 
Era convinta che non si potesse fumare ma non si degnò a farglielo notare.
 
- Ora devo andare - disse Sakura alzandosi - Ho pagato già il mio conto, non posso trattenermi più di tanto.
 
Ino balbettando cercò di elaborare una qualunque scusa per farla rimanere anche solo qualche minuto, nonostante sapesse del palese fallimento.
 
 Shikamaru Accese la sigaretta, spenta  di colpo con l'accendino appartenuto ad Asuma e la guardò  una volta che lei raggiunse la porta scorrevole e aprirla leggermente.
 
- Penso che tu sappia, che la maggior parte di noi sia preoccupato per te. - disse diretto e conciso, provocandole una leggera ansia, turbandola. - sei una ragazza sveglia Sakura, e dietro le tue azioni ci saranno state validi motivi cosa che loro... - cacciò il fumo, guardando di sfuggita tutti loro  -... non riescono a comprendere, ma qualunque guerra si affronti, non la si può vincere da soli. 
 
 
Ino abbassò lo sguardo mentre Naruto guardava le spalle di Sakura con lo sguardo traboccante di serietà, e come un po tutti non fece a meno di rattristarsi. Sasuke si alzò.
 
- Non sto affrontando nessuna guerra Shikamaru, l'unica guerra che si affronta qui e quello della sopravvivenza, come tutti.- Chiuse la porta scorrevole e guardò l'Uchiha uscito insieme a lei.
 
L'avrebbe accompagnata a casa, ne era sicura,  e lei avrebbe chiuso un occhio.
 

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Capitolo 20
*** 20 ***



- Il motivo per cui sono qui? Pensavo lo sapessi, in fondo mi hai ucciso tu Sakura.

Si svegliò con irruenza, invasa da un forte calore sulla spalla destra.
Immersa nell'oscurità si affidò al tatto,tastando con il palmo della mano, le coperte del futon, scoprendole umide e viscose. Un dolore acuto la fece piegare leggermente, causandogli un respiro pesante e affannoso mentre vagava con le mani sulla superficie di stoffa.   Smise quando sentì un odore ferroso attraversargli le narici per poi giungere ai polmoni. 


Con le punta delle dita, afferrò l'interruttore della Bon jour, premendolo. Vide, come la parte del busto destro era ricoperta di sangue, dopo aver imbrattato, senza problemi, il futon. Un altra fitta di dolore le invase la spalla facendola cadere di lato e sbattere contro il comò rovesciandolo insieme alla piccola Bon Jour, che cadendo non si ruppe ma distorse la luce nella stanza, rendendola quasi tetra, proiettando la sua ombra fino al soffitto, mal formandola. Il taglio profondo che si era procurata durante l'ultimo allenamento, si era aperto a causa dei movimenti bruschi avvenuti nel sonno,  facendole, di conseguenza, perdere molto sangue. Con repulsione scalciò via le coperte e strappò con forza la maglia grigia macchiata di sangue. 

Tolse la fodera del cuscino e ne piegò più volte la stoffa, creando spessore.
Se la portò in bocca e la strinse fra i denti mentre toglieva piano le fasce mediche che aveva applicato sulla ferita, ormai rovinate e cadenti.

Lo squarcio era completamente aperto, e la maggior parte dei globuli rossi erano ormai secchi mentre i restanti, ancora freschi, scendevano fino al petto. 

- Avresti dovuto capirlo da tempo

Si aggrappò al mobile rovesciato sul parquet per darsi forza nelle gambe, e raggiungere qualsiasi appiglio nella stanza. Alzandosi appoggiò sbadatamente il piede sinistro sulla Bou jour perdendo l'equilibrio, ma ritrovandolo una volta aggrappata alla tenda che, poco resistente alla massa corporea, si staccò pian piano, facendo entrare deboli raggi di luce.  Sakura poggiò la mano sulla finestra, imbrattandola di sangue , reggendosi goffamente.

- Avresti dovuto capirlo quando hai affondato la lama della katana nel mio petto.

Scivolò lentamente, lasciando la tenda per fregare la pelle sul vetro, fino a sentire sotto di se il freddo terreno.  Si coprì gli occhi con i pugni delle mani, sporcandosi il viso di sangue e sussurrando parole di vecchi demoni.  Scosse il capo con foga e sbattè, ritmicamente, i piedi sul parquet, cercando di sovrastare la voce con un altro suono.

-Non è  vero, Sakura?

Prese la lampada da tavolo e la tirò a se, strappandola dalla presa dei cavi elettrici e la sbattè ripetutamente contro il vetro della finestra, percependo man mano la voce abbassarsi di suono e infine tacere. Cadde di ginocchia con le mani sul parquet, avvertendo i vetri entrare sotto pelle e gli occhi diventare umidi.

 
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- Mi sembrava più distante del solito. 

Shikamaru finì la sua sigaretta e la gettò sul terreno spegnendola con il piede sinisto.

- Ha bisogno di tempo, voi sottovalutate la situazione e agite d'impulso.- disse il Nara seguendo le nuvole distanziarsi dalla luna. Se avessero avuto uno straccio di reazione da parte di Sakura avrebbero potuto aggrapparsi a quello, ma purtroppo non c'era ed Ino era stata avventata come sempre.

- Quindi possiamo solo affidarci a Sasuke - constatò Naruto.- Sembra che lui sia riuscito dove noi abbiamo fallito.

Shikamaru poggiò una mano sulla sua spalla.

-Forse non se ne rende neanche conto, ma è lui quello che ci tiene di più a Sakura.


 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


La fiala di morfina era un piccolo recipiente vitreo di forma allungata, conservato in uno scompartimento, appena visibile. Ne rammentava altre tre all'interno del vecchio scaffale in basso, insieme ad altri farmaci che aveva prelevato tre anni prima in veste di medico qualificato.  Strappò l’estremità della carta e tolse la siringa, poggiandola sui bordi della vasca, sentendo il sudore scendere dalla fronte mentre un leggero tremolio le attraversò la colonna vertebrale fino al più piccolo filamento muscolare.

Era un medico, lo era stato, sapeva come maneggiare e agire ma si chiedeva se fosse necessario la dose di morfina per rendere  il dolore dello squarcio, più lieve. Poggiò il capo sul bordo della vasca e socchiuse gli occhi stanca. Aveva ripulito la ferita e fasciata con bende apposite ma sentiva ancora il dolore straziante opprimerla.  Di fatto non era il dolore ad opprimerla ma ciò che esso le provocava.

-  Merda.- uscì e sbattè la porta del bagno.



 

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- Dovresti lasciar perdere.

Incise un carattere giapponese sul fusto dell'albero, applicandoci poi, un sigillo di riconoscimento. 

- Non pensavo che Orochimaru ti spaventasse - disse osservando la corteccia dell'albero.


Mise il pugnale nella fodera, legata alla caviglia destra e d'istinto accarezzò la katana. Kirai poggiato sul tronco la guardò scettico.

- Sai benissimo cosa mi preoccupa. - specificò lui

Sakura legò i capelli corti, facendo cadere qualche ciocca sulla fronte, non aveva intenzione di discutere, soprattutto in territorio nemico. 
Avanzò evitandolo, mentre sfoderava la sua katana.

- Ho bisogno delle tua abilità, una volta localizzato puoi andartene e far finta che io non ti abbia chiesto nulla, e che oggi non sia avvenuto niente sostituendo tutto questo con una delle tue noiosissime e insignificanti giornate. Nulla di più Kirai, solo questo, sei in grado di farlo?

La fronte corrucciata e le labbra di Kirai inclinate in giù, le fecero capire il suo disaccordo, ma testarda attese la risposta del giovane anbu che non tardò arrivare con un tono rassegnato e aspro.

- si, sono in grado di farlo.

Solitamente non era così, non con lui, eppure doveva. 
Lo stridere del falco fece posare lo sguardo su quest'ultimo che si aggrappò con gli artigli sul braccio sinistro di Kirai.  Gli occhi del ninja, connessi a quelli dell'animale ripercorrevano l'intero viaggio percorso dal falco, fino a vederne l'obbiettivo. Parve turbato tanto che con un movimento leggero incoraggiò l'animale a rimettersi in volo.

- Le coordinate erano esatte, pare che Orochimaru si nasconda in un sotterraneo poco distante da qui.

Sakura riguardò le armi, sistemandosi la divisa. Nel momento in cui si voltò verso Kirai, il ninja le prese le spalle, guardandola.
Non si udiva nulla nella foresta se non il fruscio del vento che attraversava la foresta. Sarebbe stata una giornata senza pioggia mentre il giorno dopo ne susseguiva una precipitazione abbondante.

- Verrò con te. 

Sakura si staccò con discrezione per poi sospirare.

- Kirai, sei consapevole che non posso perdere tempo?

- Ti prego

Non capiva quell'insistenza e di conseguenza la irritava. 

-Kirai, Ho detto no. Andrà bene, Orochimaru non è una minaccia ormai, e anche se lo fosse sono in grado di affrontarlo. Ora va, hai dei compiti da svolgere a Konoha, non devono sospettare niente. - sospirò - Andrà tutto bene. - ripetè cercando di rassicurarlo.


Kirai arrendendosi accennò ad un si ed indietreggiò fino a scomparire nella fitta foresta mentre un sussurrò si disperdeva nell'aria.


- Ci vediamo a Konoha, Sakura

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