Un terribile segreto dai capelli rossi

di Chiara0803
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Era una giornata normale, o almeno credevo. Come al solito ero davanti al computer a lavorare a un programma per rallentare Xana. In camera con me c'erano Yumi, Aelita e Ulrich. Non sapevo dove fosse Odd, forse a corteggiare una delle sue tante ragazze. Il programma sembrava andasse bene, ma c'erano ancora delle lacune da sistemare. Bisognava andare nel settore 5 a recuperare dei dati. -Aelita, il programma procede bene, ma ho bisogno di più dati- le dissi -Oggi pomeriggio andremo alla fabbrica. Prima però bisogna andare a lezione- mi rispose, con la sua voce delicata. -Jeremy sto chiamando Odd, ma non risponde- mi disse Ulrich. -Starà con una delle sue solite ragazze- rispose Yumi ridendo e facendo ridere tutti. All'improvviso la porta si aprì ed entrò proprio Odd correndo e con il fiatone a mille. -Ulrich, guarda! Lei è l'ottava meraviglia del mondo!- urlò facendo vedere una foto a Ulrich. -Ehm... s-sì, è carina- disse Ulrich preoccupato dall'espressione glaciale di Yumi. Guardai la foto. Occhi verdi, corpo esile, occhiali, capelli rossi. Sapevo chi era quella ragazza. -Jeremy, ti senti bene?- mi chiese Odd vedendomi alquanto preoccupato. -Sisi, scusate, stavo pensando- Era qui? Perchè? Mille domande mi vagavano per la mente. Come spiegavo ai ragazzi chi fosse? -Jeremy...- azzardò parola Aelita vedendomi in difficoltà. -Sto bene- risposi sorridendo. -Comunque dicevo, lei è stupenda, una ragazza bellissima, non è come le altre- spiegò Odd. Il sangue mi ribolliva nelle vene. Odd e le sue maledette parole stavano scatenando la rabbia dentro di me. Lui non la conosceva e non avrebbe dovuto. Toc-Toc! Qualcuno bussò alla porta. -Jeremy, sei pregato di aprire- disse il preside. Aprii la porta, ritrovandomi davanti proprio la ragazza nella foto. -Spero si trovi bene qui, signorina- le disse il preside. La ragazza fece un cenno di assenso. Per fortuna il suo cognome non era stato menzionato. Odd era scandalizzato dal ritrovarsela davanti, mentre Aelita mi guardava sempre di più con aria storta. -Jeremy, da quanto tempo!- disse la ragazza abbracciandomi. -Vi conoscete?- esclamò Odd ancor più scioccato. -Già, da moltissimo tempo- risposi facendomi rosso. -Devi dirci qualcosa Jeremy?- domandò Yumi. -Ragazzi, lei è Sabrina...- dissi non concludendo. Sabrina strinse la mano a tutti. Ancora non avevo menzionato il suo cognome. -Sabrina...?- domandò Aelita. Sapevo a cosa volesse arrivare. Sospirai. -Sabrina Belpois. Mia sorella- dissi finalmente. Nessuno fiatò, tutti erano colpiti.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


-Quando pensavi di dire che hai una sorella? - mi chiese Aelita trascinandomi in un angolino.

-Aelita... io... beh... Non lo ritenevo importante. Sabrina ha sempre voluto vivere a Londra dai miei zii, quindi io e lei ci siamo allontanati tantissimo. Non credevo potesse ritornare a far parte della mia vita- le spiegai.

-Mi spieghi come faccio a fidarmi di te se non so nemmeno che hai una sorella? Jeremy per favore, non nascondermi più niente-

-Hai ragione mi dispiace... Forse avrei dovuto dirtelo anzi, dirvelo-

Aelita mi sorrise.

Adoro la sua comprensione, adoro lei. Riesce sempre a perdonarmi... È così dolce.

La campanella suonò, e tutti ci avviammo per andare in classe. 
Una volta lì, Sabrina si presentò entrando ufficialmente a far parte degli alunni del Kadic. Non avrei mai immaginato una cosa del genere. 
Come avrei fatto con lei tra i piedi? E Xana? Lyoko?

Ecco che incominciò Fisica. Una delle mie materie preferite. Anche a Sabrina sembrava piacesse quest'ora, in fondo era di famiglia andare bene a scuola.

-Jeremy... Pst, Jeremy... Pst!- mi sentii chiamare alle spalle.

Era Odd.

-Secondo te, sono magro come un chiodo? - domandò facendo ridere tutta la classe.

-Della Robbia, le sembra il caso?- esclamò la professoressa facendo ridere ancora di più la classe.

Tra chiacchiere e spiegazioni la lezione si era conclusa.

-Comunque sei magro come un chiodo- esclamò Sabrina.

-Adesso si arrabbia- le sussurrò nell'orecchio Ulrich ridacchiando.

-Non credo di averlo chiesto a te! E poi parla per te! - rispose Odd.

-Che vorresti dire?- ribatté Sabrina scaldandosi.

-Io sarò magro come un chiodo ma tu sei brutta -

-Ma come ti permetti! Parli tu che non sei neanche questa grande meraviglia!-

-Intanto tutte le ragazze escono con me-

- È un gioco, non lo fanno per vero amore-

-Ragazzi state calmi- esclamò Aelita.

-Che ne sai tu del vero amore?- domandò Odd.

-Ne so tantissimo caro!-

-Ah sí?-

-Oh ragazzi! State esagerando!!! -urlò Ulrich.

Guardai Sabrina, aveva un sorriso stampato sulla bocca. Come se le parole dette da Odd fossero inutili. Per quanto io potessi non esserle stato accanto, so com'è fatta mia sorella. Menefreghista all'esterno ma si corrode all'interno. Le parole la rendono sempre più acida, sempre più sarcastica da farle perdere la sua dolcezza, quella che io conosco. Perché Sabrina non è cattiva anzi, è buonissima, sono le persone ad essere cattive con lei e questo è l'unico modo che sa per difendersi.

-Lascialo perdere... - le assicurai mettendole una mano sulla spalla.

-Grazie fratellone, ma le sue parole sono insignificanti- rispose.

Raggiungemmo la macchinetta. Sabrina era intenta a prendere un caffe quando all'improvviso la vidi prendere la scossa.

-Ahia!- gridò

Tutti la guardammo.

-Stai bene?- Chiese Yumi

-Si, sto bene, grazie Yumi-

-È quello che penso?- mi domandò Ulrich.

-Già-

Feci un occhiolino ad Aelita, che diede un colpetto a Yumi e Odd.

-Sabrina rimani qua, noi andiamo a chiamare il Preside- disse Yumi

-Ah, queste maledette macchinette guaste!- esclamò Ulrich.

***

Arrivammo alla fabbrica. Xana aveva attaccato.

-Ragazzi, raggiungete gli scanner- esclamai.

Trasferii i ragazzi a Lyoko, ma non stando attento a dove arrivassero.

-Jeremy, potevi avvisarci- disse Yumi trovandosi parecchi mostri dinanzi a lei.

-Scusate ragazzi, sono distratto-

Si, ero distratto. Mia sorella era rimasta sola alle macchinette e non conosceva bene la scuola. Che avrebbe fatto vedendo che non saremmo più tornati?

-Jeremy, i veicoli! - urlò Ulrich, e poi aggiunse. -Svegliati!-

Cavolo.

Ulrich fu devirtualizzato.

-Jeremy ti senti bene? - mi chiese tornando dagli scanner.

-Si, sono solo un pó preoccupato-

Anche Yumi fu devirtualizzata.

-Oh no! -

-Sta tranquillo, c'è ancora Odd- mi rassicurò Yumi.

L'ascensore della fabbrica si aprì all'improvviso facendoci sobbalzare. 
Era lei, era Sabrina.

-Bene, Aelita è sola- disse Odd con il fiatone.

-Che ci fai tu qui? - domandai.

-Vi ho seguito! Mica sono stupida da starmene lì come un'impalata! Avevo immaginato che non andavate a chiamare il preside-

-Sapientina so tutto io- esclamò Odd imitando Sabrina.

-La smetti!?- sbottò lei.

-Ragazzi non è il momento, Aelita è sola!-

-Jeremy... L'unica possibilità è... - iniziò Yumi, ma la stoppai.

-Sì, lo so-

Guardai Sabrina, che si sentiva in soggezione.

-Devi andare su Lyoko che a te piaccia o no-

-Cos'è Lyoko? Un videogioco?- domandò.

Gli spiegai tutto, di Xana, di Aelita... Tutto ciò che potesse servirle. All'inzio la vidi non convinta ma sapeva quando qualcuno scherzava e io, in quel momento, non scherzavo affatto.

-D'accordo-

Accompagnai Sabrina allo scanner, poi programmai la sua virtualizzazione. Prima di premere il via, pensai a quanto le volessi bene. Avremmo potuto recuperare tutto il tempo perso.

Invio, Sabrina era finalmente una guerriera Lyoko.

<< attenzione! da adesso fino alla conclusione della storia, il testo sarà in questo formato. >>

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Sabrina povs
Mi ritrovai in un mondo diverso da quello presente sulla Terra. Sembrava la grafica di un videogioco. Ma come aveva detto Jeremy non lo era. 
Intorno a me gli alberi mi circondavano come una foresta.

-Questo è il settore foresta- mi disse mio fratello, che comunicava dalla Terra.

Appunto, era una foresta. Ero sempre stata deduttiva.

-Sabrina va avanti fino a quando non trovi un incrocio, dopodiché gira a destra-

Feci come mi disse. Aelita si presentò con una tuta rosa attillata che comprendeva anche scarpe. 

-Uau Sabrina! Sei splendida- si rivolse a me con tono armonioso.

Mi guardai, indossavo una tuta verde attillata. Presentava delle strisce dello stesso colore ma più scuro, sulle gambe. Alla vita c'era una cintura. Scarpe incluse. Non era male anzi, risaltava il mio corpo.

-Tu sei più bella- risposi facendole l'occhiolino.

Iniziammo a camminare verso la torre. Fummo interrotti da delle creature spaventosamente affascinanti. Sicuramente più carine di Odd della Robbia.

-Guarda Aelita, sono molto più belle di Odd- dissi indicandole.

Aelita scoppiò in una risata rumorosa

-Se potesse sentirti-

-Mi prenderebbe in giro-

-Non è stata una bella battuta! - disse Odd prendendo le cuffie di Jeremy.

In sottofondo si sentivano persone che ridevano.

All'improvviso, queste creature iniziarono ad attaccarci sparando dei laser rossi.

-Si chiamano Krab e sono pericolosi! Non fatevi attaccare. Per ucciderli bisogna colpire l'occhio presente sulle loro teste- disse Jeremy in preda all'ansia.

-Come faccio a distruggerlo se non ho armi? - dissi correndo insieme ad Aelita.

-Hai un potere. Consiste nel pensare ad una cosa e metterla in pratica. Attenzione però, se non ti concentri sul bersaglio non può essere attuato-

Guardai l'essere dinanzi a me. Dopodiché, pensai di distruggerlo e cosi avvenne.

-Scherzi?? - dissi rivolgendomi a Jeremy.

-Il potere è dato dal suo subconscio-

-Wow... -

Era davvero wow. Un potere dato dal mio subconscio.

Alla fine, Aelita riuscii a disattivare la torre.

Jeremy programmò un ritorno al passato, ricominciando la giornata da capo. 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Così ricominciammo la giornata da capo. Nel passato a quest'ora eravamo a Lyoko ma adesso, nel pomeriggio, avremmo dovuto avere piscina, dunque, preparai la mia borsa e mi diressi alla lezione di nuoto. 

-Cosa state aspettando? Tutti a mettervi il costume!- esclamò Jim vedendoci ancora vestiti.

Vorrei che non l'avesse mai detto. Avevo vergogna di mostrare il mio corpo, sopratutto di fronte a molte persone. Però, rispetto a mio fratello, non volevo andare male nello sport. Così non ebbi scelta, misi il costume. Quando uscii dal camerino, vidi molti ragazzi parlare tra loro mentre il loro sguardo era rivolto verso di me. Mi guardai, forse non andavo bene, forse ero troppo grassa per portare quel costume. Mille problemi mi sorsero nella mente.

Una massa di gente iniziò ad avvicinarsi con insistenza, cosa volevano? Complimenti a destra e a sinistra, ragazzi che mi chiedevano di uscire con loro solo dopo aver visto il mio corpo... Non era la prima volta che succedeva.

-Quanti fan!-esclamò Aelita, non sapendo che in quel momento non ero a mio agio.

-Non li sopporto, devi aiutarmi- non ebbi tempo di concludere la frase che Aelita venne spinta indietro a tutto. 

Mi venne un'idea. Se fossi andata fino al trampolino e magari ci fossi salita sopra avrebbero dovuto lasciarmi in pace.

Così salii, ma le vertigini mi resero più confusa di quello che ero. Avevo tutti gli occhi puntati su di me, tutti erano sotto al trampolino e ciò, mi procurava un'ansia pazzesca. Le gambe incominciarono a tremare e presto avrebbero ceduto. Gli occhi vedevano sfocato, ma non era a causa della mia scarsa vista. Persi il controllo cadendo in acqua.

Odd povs:

Vidi Sabrina uscire dal camerino con un costume verde. Tutti i ragazzi iniziarono a farle i complimenti, chi fischiava, chi ci provava, ma vidi che lei non era felice. Di solito a una ragazza piacciono i complimenti, ma a lei procuravano del fastidio. Si vedeva che era oppressa e che avrebbe voluto dello spazio.

Così per liberarsi, salì sul trampolino. Il tempo di distogliere lo sguardo per un secondo, che Sabrina cadde in acqua. Subito mi precipitai ad afferrarla. La posai sul bordo, ma lei non respirava. Bisognava fare una respirazione bocca a bocca, però io non ci tenevo a farla. 

Se tutti mi avessero visto, la mia reputazione sarebbe andata in frantumi. Non volevo che qualcuno pensasse che lei fosse la mia ragazza. No grazie. 

Un dubbio mi sorse però: se non l'avessi fatta io, chi sarebbe stato a farlo? Mi resi conto che l'unico competente era il professore. Misi una mano dietro al suo capo e le feci la respirazione, senza pensarci due volte. Riprese coscienza, per fortuna.

Fui sollevato dal vederla viva, ma anche schifato per quello che era successo. Non che volessi che morisse, ma adesso sarebbe ritornata a rompere le scatole. Arrogante e antipatica. 

Sabrina povs

Non capii nulla di quello che successe. Prendendo riconoscenza, dinanzi a me, c'erano due occhi scuri che mi guardavano. Riconobbi subito chi era. 

-Cos'è accaduto?- chiesi.

-Sei caduta in acqua e io ti ho salvato-

-Praticamente un incubo-

-Non è stato bello neanche per me eh-

Non so cosa mi prese in quel momento, forse l'imbarazzo, forse il mio carattere, ma me ne andai. Cercai di scappare, di trovare rifugio. L'unica persona che poteva darmelo era Jeremy. 

Jeremy povs

-Fratellone- mi disse Sabrina, entrata nella mia stanza da poco.

Non mi chiama spesso così e sentirmelo dire, mi fece rabbrividire. Noi due non eravamo mai stati fratelli per davvero, non c'eravamo mai conosciuti come avremmo dovuto. Ma sarebbe cambiato e il primo passo, era proprio quello che stava per fare Sabrina, chiedermi aiuto. Per l'imbarazzo, per la sua azione di aver lasciato la piscina senza fornire una spiegazione. I fratelli si danno aiuto no? E anche se non lo fossimo stati, io l'avrei aiutata comunque.

-Ho appena finito di parlare con Aelita di te. A parer nostro, hai sbagliato. Dovresti andare a parlare con Odd. Non sto dicendo di fartelo diventare simpatico, dal momento che ti è decisamente antipatico e posso dire che ci mettete anche del vostro per odiarvi ma, devi parlargli, lui ti ha salvato la vita!-

Non feci in tempo a finire di parlare che mia sorella mi diede un bacio sulla guancia, ed uscì.

Rimasi un po' sorpreso da quel gesto, ma l'affetto di un caro non guasta mai.Ero felice, perché sapevo che l'avevo aiutata.

Sabrina povs

Avevo preso una decisione, sarei andata a parlare con Odd. In quel momento era in camera sua. Mi avvicinai alla porta e bussai.

-Si?- domandò lui 

-Sono Sabrina-

-Entra-

Entrai. Lui era sul suo letto a giocare ai videogames. Ulrich vedendomi, decise che forse era meglio lasciarci soli.

-Ho capito, esco- disse infatti per poi andarsene.

-Ehm... senti Odd, voglio chiederti...- non riuscii a finire la frase che Odd mi chiese:

-Vuoi dei biscotti?- passandomi dei cookies.

-Sono i miei preferiti- 

Ne presi uno.

-Anche i miei- rispose.

Poi mi invitò a sedermi accanto a lui.

-Non ti ci abituare, da domani ti prenderò di nuovo in giro-

Sorrisi. Non avevo finito ancora il mio discorso.

-Dunque dicevo... io volevo chiederti scusa-

-Non importa, capisco che in quel momento ti sei sentita poco a tuo agio-

Tutta questa comprensione da dove veniva?

-Davvero non sei arrabbiato?-

-Solo un po' schifato ma no, arrabbiato no-

-Se ci ripenso mi viene da vomitare-

Odd rise sapendo che scherzavo.

-Dovresti essere onorata, un principe ti ha salvato-

-Sicuro fosse un principe? Perché non mi sembra di averne visto uno-

In quel momento Jeremy bussò alla porta. 

-Ragazzi è ora di cena!-

-Polpette al sugo! - dicemmo in coro io e Odd.

Ci alzammo diretti alla mensa.

***
-Dai Rosa, solo queste polpette?- chiesi alla cuoca.

Ci conoscevamo da poco, ma già sapeva che mangiavo tanto. Doppia porzione ovviamente.

-Mi ricordi tanto un ragazzo di questa scuola-

-Chi?-

Non ebbe tempo di rispondere alla domanda che...

-Eccolo- rispose indicando Odd.

-Ciao Rosa, ti vedo in forma splendente!- esclamò Odd sapendo che avrebbe ricevuto una doppia porzione di polpette.

-Magro come un chiodo ma mangia come un bufalo- concluse la cuoca.

-Non sapevo che facessi doppia porzione- esclamai.

-Non sapevo nemmeno che la facessi tu- rispose lui.

-Vi rendete conto che mangiate una quantità di cibo allucinante?- ci disse Yumi rimanendo a bocca aperta.

-Mia sorella pensa solo al cibo-

-Wow Sabrina, eppure sei così in forma!- esclamò Ulrich.

-Sabri, ora che ci penso tu e Jeremy non vi somigliate tanto-

-Sabrina ha gli occhi di mia madre e il viso somigliante a quello di mio padre, i capelli sono una fusione siccome siamo quasi tutti biondi. Io invece, assomiglio a mia mamma di faccia e ho gli occhi e i capelli di mio padre. Il fisico, beh, il mio è praticamente esile come quello di mio padre che a sua volta lo ha preso anche lui dal suo. Mentre Sabrina ha le gambe e il bacino magro come mia zia, però, lei cura molto le forme... Ehm... Beh...- concluse Jeremy quasi imbarazzato.

-Che vorresti dire?- domandai io.

-Beh... Che... Ehm... Le tue forme... sono... Ben in vista... Ben curate...- balbettò Ulrich ricevendo uno sguardo ghiacciato di Yumi.

-Non sono l'unica ad avere le forme... Anzi, di petto sono piuttosto piatta- risposi rivolgendomi alle altre.

Ci alzammo tutte in piedi.

-Facciamo una valutazione- disse Aelita.

Tutti imbarazzati al massimo.

Ogniuno di noi doveva scegliere 
-occhi
-capelli 
-viso
-corpo
di qualcuno ovviamente facente parte del gruppo, dopodiché doveva dirli pubblicamente.

Iniziò Yumi.

-Mi piacciono i capelli di Aelita e Odd, gli occhi di Jeremy e Sabrina e il fisico e il viso di Ulrich-

Toccava a Jeremy.

-Io adoro tutto di Aelita-

Scoppiammo a ridere. Che romanticone!

-Lasciamo perdere... Vai Ulrich-

-Mi piacciono i capelli di Yumi e Odd, gli occhi di Sabrina e Jeremy e il fisico di Sabrina, come viso quello di Aelita-

-In pratica state cercando di comunicare a Jeremy di cambiare parrucchiere- dissi scherzando.

Tutti scoppiammo in una risata.

-I Belpois hanno gli occhi più belli- disse Jeremy.

-Ovvio - risposi facendo l'occhiolino.

-Urlich, potresti spiegarci perché Sabrina ha il corpo più bello?-

Domanda cruciale da parte di Yumi.

-Addio amico, ti ho voluto bene- sussurrò Odd.

-E poi quando avresti visto il suo corpo? - chiese ancora più infuriata.

-In piscina- rispose sorridente il ragazzo.

-A proposito, cos'è successo in piscina?- domandò ancora Yumi.

-Niente!!- urlammo in coro io e Odd.

-Ehmm... Ok, resta il fatto che Ulrich deve rispondere-

-L-lei... H-ha... U-un... Corpo... M-magro, risalta bene il bacino e... -

-Ulrich sei pregato di fare il serio! - urlò Yumi.

-Ha delle belle forme, cura il suo corpo e ha la pelle liscia e luminosa, va bene? Bisogna essere sinceri, no?-

-Sisi infatti- concluse lei facendo la faccia imbronciata.

-Sembra una pubblicità di quelle creme per corpo- dissi cercando di sciogliere la tensione.

Tutti ridemmo.

-Aelita tu come la pensi?- domandai per continuare il gioco.

-Mi piacciono i capelli di Sabrina e Odd, il viso di Yumi, gli occhi di Jeremy e il corpo beh... quello di Sabrina e Ulrich-

-Bene, invece tu Odd? -

-Siete tutti belli... Tranne Sabrina- disse Odd.

-Grazie -risposi io.

-Seriamente Odd!- lo riprese Aelita.

-Non ho preferenze, posso dire che Sabrina ha degli occhi belli come Jeremy, anche i suoi capelli hanno un colore carino. Almeno non c'è nessuna bionda qui, menomale. Attenzione però, non è un complimento! Comunque, Yumi ha un bel visino insieme a quello di Aelita. Di fisico, sono costretto a dire che Sabrina ha il più bello-

-Sì ma non troppo gentile eh- dissi ironicamente.

-Riguardo ai ragazzi, beh ci sono cose da calcolare che voi ragazze non potete sapere-

Non l'aveva detto veramente...

I ragazzi iniziarono a battersi il cinque e a ridere.

-Sabrina, tu cosa dici?-

Mi bloccai. Cosa dovevo dire?

-Ehm... Io... Dico... -

-Dai!- mi incoraggiò Jeremy.

-Riguardo agli occhi, quelli di Yumi sono davvero particolari, anche quelli di Jeremy sono belli, di capelli scelgo Odd e Ulrich, di viso adoro Aelita, mette di buon umore con quelle guanciotte. Riguardo al fisico ehm... io...-

Mi bloccai, non avevo il coraggio di pronunciare il suo nome.

-Dai Sabrina, nessuno ti mangia e nessuno si offende- mi rassicurò Yumi.

-Come fisico, il più carino è quello di Odd, attenzione però, non è un complimento!- ripagai con la sua stessa espressione.

La giornata passò in fretta, Xana non si fece sentire.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


 

Oggi eravamo tutti alla mensa, ma il cibo non era l'ideale. Pasta con i fagioli e purè di patate.Non avevo tanta fame così decisi di prendere solo del purè, con frutta e budino al cioccolato.

Ulrich, guardandomi prendere la roba disse

-Menomale che non avevi fame, figuriamoci se l'avessi avuta-poi si mise a ridere

-Non posso neanche prendere qualcosa, che mi devo sentire dire questo-

-Adesso capisci come ci si sente- disse Odd ironicamente

Finito di mangiare, una ragazza bionda si avvicinò ad Odd. Si chiamava Clair, si diceva fosse diventata una facile da quando si frequentava con lui. Ecco la fine che fanno le ragazze di Odd.

invece io, mi andai a scontrare con un ragazzo, mentre volevo posare il vassoio del cibo.

-Oh scusami-dissi

-Non preoccuparti, piacere Kevin-

Odio le persone che si presentano così, Ma mi dispiaceva evitarlo.

-Piacere Sabrina-

-Ma certo! tu sei Belpois, difficile non capirlo-

-Come fai a saperlo?-

- Tuo fratello è uguale a te-

-Mmh, sei il primo che lo dice-

Forse avevo fatto bene a non evitarlo. Sembrava così simpatico e non era nemmeno tanto male.

Parlavamo del più e del meno, iniziammo a parlare anche di noi, sembrava come in un film.

-Così tu vieni dalla Germania-

-Si, Ulrich non te l'ha detto?-

-Cosa c'entra Ulrich?- chiesi sorpresa.

-Beh, sai che è mio cugino vero?-

Cosa? suo cugino?

-No..ma adesso lo so-

-Strano che non l'abbia detto-

"Fidati non lo è, mio fratello ha tenuto nascosto il fatto che avesse una sorella, in confronto Ulrich non ha fatto nulla di male"

ridemmo entrambi.

Jeremy povs

Guardai mia sorella. Sembrava così sorridente in compagnia di Kevin. Quel sorriso, quello che non rivedevo da tempo, faceva sorridere anche me, mi faceva stare bene.

-Si diverte eh? domandai

-Anche tanto- rispose Aelita con una faccia maliziosa

-Secondo voi sa che Kevin è mio cugino? - disse Ulrich

-Ma se non lo sappiamo noi idiota! - esclamò Aelita

-Incredibile.. - dissi battendomi il palmo della mano sulla fronte.

-Disse colui che non ha mai detto di avere una sorella!- rispose Ulrich

Tutti ridemmo. Avevano ragione, avevo nascosto mia sorella.

Odd ritornò da noi

-Allora? Appuntamento con Clair stasera? - domandò Ulrich

Ma Odd non rispose, si era incantato a guardare nel vuoto.

-Hey Odd, ci sei?- domandò Aelita

-Ehm sisi, stasera esco con Clair-

Non credo che qualcuno l'avesse notato. Ma secondo la mia prospettiva, Odd guardava mia sorella. 
Anche Sabrina ritornò al nostro tavolo

"Già si è stancato il tuo amichetto? " chiese Odd riferito a Sabrina

"E la tua amichetta? Non la vedo con te"

"È andata con le sue amiche "

"Beh caro, Kevin è andato a studiare, non come te" concluse.

"Forse trova lo studio più interessante che passare del tempo in tua compagn...." non finì la frase che si coprì la bocca con una mano. Quello che stava finendo di dire era più tosto crudele.

Sabrina se ne andò. Non credo che si sentisse bene dopo l'accaduto.

                            *** 

Sabrina povs

Dopo quella litigata, io e Odd non c'eravamo rivolti parola, non intendevo parlargli.

-Sicura di stare bene? - mi chiese Kevin, poi aggiunse:

-Come si permette!  Mi fa venire proprio voglia di picchiarlo -

-Non preoccuparti, non è niente-

-Comunque, quello che ha detto Odd non sarebbe stato vero, passerei intere giornate a parlare con te, sei simpatica-

-Grazie, anche tu lo sei-

Non so bene se ci stavamo innamorando o se semplicemente era il momento.. Ma con lui stavo bene, per ora.

-Senti Sabrina, Vorresti venire a vedere un film con me al cinema? -

-Cioè? -

-Petali di desiderio-

Un film peggiore non poteva esistere.

-Ehm, per forza questo? - domandai timidamente

-Di solito piace alle ragazze-

-Beh, a me non piace. Preferisco il genere horror, azione -

-Grandioso!- esclamò

Gli sorrisi. Pian piano, tra una parola e l'altra, si avvicinava sempre più. E no, non mi dispiaceva. 

-Non credi sia meglio, "lo zombie della sedia a rotelle 2?" o comunque roba del genere?-

-Fantastico! Come ho fatto a non conoscerti prima!-

-Non che io sia questa grande cosa eh-

-Sbagli a pensarla così-

Odd povs

Dopo quella litigata avevo bisogno di rilassarmi. Mi venne a far compagnia Clair, che continuava a blaterale cose, che a me non interessavano.

-Ti va di andare al cinema?-

-Certo, quale film vuoi vedere?-

-Che ne dici "petali di desiderio"?-

Cosa? Uno di quei film d'amore che non mi piacciono proprio. Solo questa ci voleva, Odd della Robbia che va a vedere un film del genere, ma scherziamo?

-Ehm..forse..-

-Non ti piace?-

-Nono..solo che credo di non aver molto tempo, avevo chiesto a Belpois delle ripetizioni di matematica-

-Chi dei due?-

Giusto, ne sono due. Se avessi risposto Sabrina, oltre che poco credibile, mi sarei dovuto subire scene di gelosia e schiaffi perché la tradisco.

-Jeremy, non prendo ripetizioni da quella scema-

-Fai bene, nemmeno a me è simpatica, si crede al centro dell'attenzione e sopratutto, si prende troppa confidenza nei tuoi confronti. Visto che la sua media dei voti è 9,5 si permette anche di vantarsi-

Non riuscii ad ascoltare per intero quello che aveva da dire. Non ero contento della considerazione che aveva su Sabrina, nonostante avessi iniziato io il discorso su di lei. Clair non conosceva Sabrina e a quanto pare, nemmeno io ero sicuro di conoscerla. 

Jeremy povs:

-Dove sono Sabrina e Odd?- chiesi.

-Odd è con Claire, Sabrina con Kevin-

-Ulrich com'è sapere che la sorella del tuo migliore amico, nonché amica tua esce con tuo cugino?-

-Beh... Sono felice per entrambi, fortunato Kevin! - esclamò con tanta gioia, ma con la paura di quello che avrebbe detto Yumi

La porta si aprì ed entrò Odd con il fiatone a mille.

-Amico, stai bene? - gli chiese Ulrich.

-No! Clair mi vuole portare a vedere Petali di desiderio o come si chiama! -

Tutti scoppiammo in una risata.

-Magari impari come si trattano le donne- continuò Ulrich.

-Ha parlato colui che non riesce a capire se vuole amicizia o amore-

Ulrich fece un broncio.

- Ragazzi aiutatemi- esclamò Sabrina con il fiatone a mille.

-Eccoti! Dov'eri? - chiesi.

-Con Kevin al parco. Vuole portarmi al cinema solo che il film che vorrebbe guardare è "Petali di desiderio" o come si chiama-

-Sto avendo un dejavù - rispose Yumi.

-E tu quale vorresti vedere? - domandai.

-Mi sembra ovvio no?"lo zombie della sedia a rotelle 2 "-

-Tu vorresti vedere "lo zombie della sedia a rotelle 2 "- chiese Odd sbalordito.

-Certo! Ma non è roba per poppanti-

-Non sono un poppante! Per tua informazione ho visto molti film del genere! -

-E non hai fatto la pipì addosso o a letto? O hai chiamato la mamma dopo due minuti? -

-Secondo me sei tu quella che chiama la mamma e che fa la pipi a letto! -

-Ragazzi!! Smettetela immediatamente! - urlai facendo zittire tutti.

-E quindi come hai risolto? - chiese Ulrich a Odd.

-Le ho detto che dovrei fare ripetizioni di matematica con Jeremy-

-E tu Sabrina?-

-Sinceramente non lo so, ha detto che anche a lui piacciono i film horror, solo che io non sono sicura di voler andarci con lui, è un ragazzo fantastico, ma non il mio tipo -

-Sincera-

-Giustamente tu non sei abituata, almeno hai prevenuto una figuraccia, immagina se ti dava un bacio, che facevi, ti ammazzavi?- disse Odd.

- Caro, se mi conoscessi sapresti che sono stata 2 anni con un ragazzo-

-Colin...- dissi.

-Jeremy?- chiese Aelita.

-L'ex di Sabrina... E chi se lo dimentica...-

-Quando l'hai conosciuto? - domandò ancora.

-Quelle poche volte che Sabrina veniva in Francia per Natale o Capodanno si portava con lei il ragazzo-

-Hey fuffi vieni con me, bau bau- disse Odd sarcasticamente.

-Senti, hai qualcos'altro da criticare? Hai finito? -

In quel momento Odd non disse una parola, si sedette sul letto e rimase immobile.

-Per un film vi siete rovinati un'uscita, siete normali? -

-Sì- risposero in coro e con voce bassa.

All'improvviso, Kevin spuntò dalla porta e bloccò Sabrina contro il muro.

-Hey, levale le mani di dosso!- esclamò Odd che non perse tempo a spingerlo all'indietro.

Kevin era posseduto da Xana.

-Torre attiva!- esclamai.

-Qui me la vedo io, voi andate su Lyoko! - urlò Odd mentre affrontava il ragazzo.

Odd povs:

Era impazzito per caso? Cugino di Ulrich o meno, aveva messo le mani addosso a Sabrina.

Mi resi conto che era posseduto da Xana.

-Qui me la vedo io, voi andate su Lyoko!- urlai.

Bene bene, ecco che siamo solo io e te, Xana.

Un pugno mi colpii in faccia facendomi urtare contro l'armadio di Jeremy. Subito mi rimisi in piedi.

-Non si può risolvere la questione parlando? -

Mi diede un calcio, si vedeva quale fosse la sua risposta.

-Lo prendo come un no-

Ero sfinito e steso per terra. Il ragazzo era già scappato per andare alla fabbrica.

Lo inseguii fino all'entrata di quest'ultima.

-Hey Kevin non vuoi più giocare?-

Il ragazzo si girò correndo verso di me e buttandomi contro un muro.

-Non sai che a Sabrina piacciono i film horror? -

Non mi ascoltò.

-Forse hai una possibilità con lei, non fartela scappare-

Non rispose, ma avevo attirato la sua attenzione. Mi diede un'altro calcio. Questa volta non riuscivo a muovermi, la voce faceva fatica ad uscire e non avevo fiato.

-Ascoltami, quando tornerai normale, chiedile di guardare l'attacco degli zombie, dubito che te lo ricorderai ma vedrai, sarà ai tuoi piedi.-

Stava per alzare i tacchi e andarsene.

-Ha dei bellissimi occhi verdi, vero? Profuma di vaniglia. Io adoro la vaniglia, e tu?-

Perché non rispondeva?

-La odio-

-Dici così solo perché sei sotto effetto di Xana-

-Anche tu la odi-

-Non la odio-

-Salutala per l'ultima volta, ti farò fare una brutta fine-

Iniziai a tremare... avrei dovuto salutarla davvero per un'ultima volta? Ma alzando gli occhi per guardare Kevin e vidi che svenne all'improvviso.

-Grande Aelita- esclamai: aveva disattivato la torre.

Subito ritornammo al passato.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Odd povs

Oggi avevo intenzione di migliorare le cose con Clair. Forse avevo sbagliato a non darle una possibilità anche se non è che mi piacesse tanto. Lei era come le altre, pensava ai vestiti, moda, amore e roba varia. Le solite cose che io odiavo. Non che io avessi un modello di ragazza, dal momento che uscivo con tutte le tipe possibili, ma per una volta mi sarebbe piaciuta una intelligente, una che quando non sei d'accordo su una cosa, invece di urlarti contro, cerca di risolvere, di analizzare la situazione e trovare una soluzione. Una che fosse coerente di quello che faceva. Insomma, una diversa, una a cui non importasse solo della moda. Tutti vorremmo una ragazza così dopotutto no? Però, prima di sistemare la mia situazione, volevo aiutare Kevin. Menomale che non ricordava niente di quello che avevo detto ieri. Sopratutto le cose su Sabrina... che non pensavo ovviamente... perché avrei dovuto pensare che profuma di vaniglia?

Ora che ci penso... buona la vaniglia. 

-Hey Kevin- dissi dopo averlo cercato per molto tempo.

 -Ciao Odd-

-Senti... Volevo dirti una cosa. A Sabrina non piacciono i film d'amore, infatti vorrebbe andare a vedere 'L'attacco degli zombie 2'-

-Come fai a sapere che volevo invitare Sabrina al cinema?-

-Beh... ehm, ho provato ad immaginare e comunque, diciamo che le prime uscite si fanno in luoghi del genere-

-Giusto, giusto, toglimi una curiosità, te l'ha detto lei che non le piacciono i film d'amore?-

Si, più o meno...

-Certo! Volevo fartelo sapere, così magari la conquisterai meglio-

-Grazie mille Odd, sei un grande!- esclamò lui.

-Figurati, tutto per un amico in difficoltà-

Andai alla mensa. Di nuovo pasta con i fagioli e purè di patate. Bleah.

-Dove sei stato tutto questo tempo?- mi chiese Jeremy indicandomi il suo orologio e l'ora che si era fatta.

-Consigliavo a Kevin di invitare Sabrina a vedere 'L'attacco degli zombie 2'-

Ma ora che ci pensavo... Non ero convinto della mia scelta. Non sapevo bene come mi sentissi, ma in quel momento sarei voluto tornare indietro nel tempo per non riferirgli nulla o peggio, riferirgli il contrario. C'era qualcosa dentro di me che mi faceva sentire triste. Qualcosa, che all'idea che lo guardassero insieme, mi faceva ribollire il sangue nelle vene.

-Ora che ci penso...-

-Ora che ci pensi?-

-Se fossi tornato indietro non l'avrei fatto. Perché l'ho aiutato con Sabrina?- continuai.

-Sei geloso? - si intromise Aelita.

-Io geloso? Scherzi?-

-Stai dicendo che non avresti voluto dirglielo-

-Lo so, beh... io...-

-Che succede ragazzi?- si intromise Sabrina, giunta in quel momento.

-Niente, non sono cavoli tuoi- risposi.

-Odd ha detto a Kevin di invitarti al cinema, stavolta però chiedendoti di andare a vedere 'L'attacco degli zombie 2'-disse Aelita.

-Perchè quest'atto di carità?-

-Perchè tengo a Kevin e per non farti sentire una sfigata, quello che sei-

-Lo sapevo! Ogni volta che apro bocca tu devi insultarmi, è possibile che non possa nemmeno dire ciao che sei pronto a criticarmi? In più volevi anche fare il generoso- esplose.

I suoi occhi, si fecero lucidi. Non sapevo se stesse per piangere o semplicemente era una mia impressione, ma forse l'avevo ferita. Una lacrima le scivolò sul volto. Dopodiché se ne andò. Avevo fatto un casino, ero un'idiota.

Sabrina povs:

-Perchè tengo a Kevin e per non farti sentire una sfigata, quello che sei-

-Lo sapevo! Ogni volta che apro bocca tu devi insultarmi, è possibile che non possa nemmeno dire ciao che sei pronto a criticarmi? In più volevi anche fare il generoso- 

Non riuscii a calmarmi, tanto che una lacrima scivolò sul mio viso. Non era colpa sua, non era stato lui, eppure volevo che lo credesse. Quel periodo non era il migliore. I miei erano in una situazione critica e io mi sentivo che sarebbe andata a finire con il divorzio. Ciò equivaleva a dire affidamento dei figli, vai da papà, torna da mamma... un completo casino. Se solo mia mamma ci potesse tenere, potremmo rimanere qui. Così lasciai la mensa, non potevo rimanere un minuto di più.

Un braccio mi bloccò.

-Non le penso veramente quelle cose su di te-

-Pensi ancora peggio allora-

-Sbagli-

-Non ti sopporto giuro, Odd della Robbia tu sei uno stupido!- dissi facendolo mollare la presa e andandomene via.

Perdonami Odd, ma in quel momento ero troppo presa dalla rabbia per fare la pace. Troppo arrabbiata per dirti che in verità il problema non eri tu, ma i miei genitori. Troppo, per spiegarti le mie paure, per dirti che in parte la colpa era mia. Sai che le parole non mi toccano, credo.

Jeremy povs:

-Non le pensi veramente quelle cose, vero? Tutto ciò non lo pensi, che tu mi risponda sì o no, io so se menti-

-Non le penso davvero-

-lo sapevo o meglio, lo sapevamo-

Sì, noi sapevamo che quelle cose non erano altro che dispetti, semplicemente Odd si divertiva così. Non che le stesse simpatica, ma non la odiava, no. Non era capace di odiare le persone. 

Sabrina povs:

-Con chi vai al ballo di fine anno?- mi chiese Kevin.

-Non lo so, per ora con nessuno-

-Vorresti onorarmi come partner al ballo?-

-Ci devo pensare-

Non avrei voluto rispondere così. Scusami Kevin se sono stata fredda con te, quando non avrei dovuto. Tu non c'entravi nulla. Lo ammetto, non eri male e forse, avremmo potuto stare bene insieme ma non eri quello che cercavo.

-Sei per caso arrabbiata con me?-

Quanto odiavo queste domande, se fossi stata arrabbiata con lui non gli avrei parlato.

-No, solo che ho bisogno di riflettere-

Mi girai indietro, Odd e Clair si tenevano per mano. Non mi diede fastidio la scena, ma la sola vista di una persona che mi aveva sempre trattato male. Era il momento, la situazione, che me lo fece odiare con tutta me stessa. 

All'improvviso vidi Odd correre verso di me.

-Jeremy... ti vuole... attacco...-

Una cosa che avevo compreso era che, se la parola attacco era inserita in una frase, stava a significare solo una cosa.

Entrambi andammo alla fabbrica senza fiatare.

-Ragazzi, agli scanner- disse Jeremy.

Andammo agli scanner.

                                                                                                         ***

-Virtualizzazione!-

Eccoci su Lyoko. Stavolta però il settore era diverso. Il nome attribuitovi era 'settore 5'.

-Sabrina, ti spiego velocemente. Oggi dovrai dare tutte le tue forze, poiché questo settore è il più importante di tutti. Al suo interno è presente il nucleo di Lyoko e Xana in questo preciso momento lo sta attaccando. Quindi il vostro compito è impedire a quest'ultimo di distruggerlo-

-Perfetto-

Mi piaceva il settore 5, tranne per la presenza di chiavi che permettevano di aprire i passaggi e che guarda caso, erano sempre difficili da prendere.

-Ecco il nucleo!- indicò Aelita.

Wow. Era fantastico. Un piccolo nucleo gestiva dei settori grandi. Da un nucleo, dipendeva la salvezza del mondo intero. Ancora non avevo realizzato che fosse tutto così stupendo. Ero rimasta ancora al mondo reale o almeno a quello dove non bisognava combattere. Perché in fondo, anche questo era un mondo reale, dove si poteva rischiare la vita.

-Quello chi è?- indicai un ragazzo moro vestito di nero che presentava in petto alla sua tuta il simbolo di Xana. Aveva un spada molto grande e pronta a essere usata.

-Lui è William. All'inizio stava dalla nostra parte, ma Xana l'ha preso dalla sua- mi disse Ulrich.

-Ma io l'ho visto a scuola, non sembra cattivo-

-Quello che hai visto era un clone-

-Quindi lui è il vero William? Ma se corre verso di noi dici che dobbiamo scappare!!?- urlai mentre il ragazzo correva con tutta furia.

-Sabrina, devi proteggere Aelita- eclamò Jeremy.

Intorno a noi, dei mostri si facevano avanti per bloccarci. Eravamo in pericolo.

-Hey tu, non ti presenti?- dissi diretta verso il ragazzo, poi aggiunsi: -Non ti hanno insegnato che è maleducazione?-

Il ragazzo corse verso di me.

-Jeremy, come faccio ad attaccarlo?-

-Pensa di attaccarlo-

Giusto, tutto dipende dalla mia mente, però non credevo si potesse usare sulle persone. Pensai di attaccarlo con un laser. All'improvviso questo gli arrivò addosso colpendolo.

-Capisci? Il tuo potere ti permette di fare quel che vuoi, ma ad una condizione: devi tenere la concentrazione sul bersaglio- disse Jeremy.

Ero pronta a scagliargli qualche altro colpo quando lui mi diede un calcio e mi puntò la sua spada al collo.

Stavo per essere devirtualizzata e lasciare tutto quando un colpo laser lo colpì da dietro.

-Non ti hanno insegnato che le ragazze non vanno trattate in questa maniera? È possibile che nessuno sappia come si trattino? Vuoi delle lezioni?- domandò Odd distraendo William.

Mi concentrai su di lui, facendolo cadere per diversi gradini.

-Wow, non sapevo che avessi questo gran potere- esclamò Odd.

-Da me ci si può aspettare tutto- risposi facendo un sorrisetto amichevole.

Mi ero completamente dimenticata degli insulti. Era stato così gentile...

-Ragazzi, mentre voi perdete tempo William attacca il nucleo di Lyoko- disse Jeremy.

Intanto Ulrich, Yumi ed Aelita cercavano di combattere delle mante volanti intente a distruggere anch'esse il nucleo.

-Il secondo strato protettivo non resisterà molto- esclamò impaurito Jeremy.

William scomparì dopo che Odd riuscì a dargli altri due o tre colpi. Intanto le mante si erano ritirate dall'attacco, dal momento che il loro padrone era stato sconfitto.

-Che fine farà?- chiesi.

-Tornerà con Xana nel mare digitale, per poi combattere ancora-

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Jeremy povs

Era notte fonda, quando sentii bussare alla porta. Preso dall'ansia, subito mi precipitai ad aprire la porta. Era Aelita. 

  -Jeremy devo parlarti- 
Le aprii la porta.

-Aelita dimmi tut...- non finì la frase, che mi ritrovai la sua testa contro il mio petto e le sue braccia che mi stringevano. 

 -Ho fatto un incubo, ancora una volta-

Dinuovo? eppure, la cosa era stata sistemata tempo fa. Non ero felice di quella notizia, la maggior parte dei sogni di Aelita sono un'avviso, un pericolo, una visione. Non sapevo con certezza se fosse vero quello che stava per dirmi, ma avevo paura.

-Jeremy.. Non è come le altre volte.. - continuò lei.

-spiegati meglio-

-Il sogno partiva con noi all'Hermitage. Per un'attimo, ho distorto lo sguardo da voi e quando sono tornata a guardarvi, tua sorella era stesa a terra, morta.-

Incominciai a tremare. Non era possibile,mia sorella, non me ne facevo una ragione. Mi ripetevo che era solo un sogno, ma alla fine, poteva essere la verità.

-Forse ti sbagli... -

-No Jeremy ,lei era stesa sul pavimento,ricordo che c'era Odd... Lui piangeva..tutti piangevamo -

- Non succederà mai. Odd non piangerebbe per mia sorella-

Aelita rise.

Mi fece sentire più calmo con la sua risata. Era fantastica, tutto ciò che desideravo. L'amavo, ero pronto a vivere la mia vita con lei, solo noi.

-Menomale che ci sei tu con le tue battute- disse dandomi un bacio sulla guancia

Un brivido mi attraversò dietro la schiena. Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio. Noi eravamo la coppia perfetta, di quelle che sembrano finte. Ma noi non eravamo finti, noi eravamo fin troppo veri. Aelita ricambiò il mio bacio.

-Ti amo-

-Anche io- risposi

Dopodichè si allontanò andando verso la porta

-Buonanotte Amore- mi disse, facendomi perdere completamente il fiato. Nonostante stessimo da un po' insieme, non mi aveva mai chiamato così. Non che fossi dispiaciuto eh.

-Buonanotte principessa-

Non capii bene quello che succede, semplicemente, non era male.

 "Ma falli un po' più spesso questi sogni"pensai tra me e me.

Eppure, nonostante Aelita mi avesse fatto riacquistare un po' di felicità e calma, mi rimaneva quell'ansia che il suo sogno potesse essere veritiero. 

                                                                 ***

-Ragazzi tutto bene? - chiese Yumi vedendoci tutti giù di morale mentre si sedeva con noi al tavolo della mensa

-tutto normale- risposi io

-Ragazzi !- urlò Odd che stava per far cadere il vassoio con il suo cibo. Cosa alquanto strana

-Non potete capire! Oggi pomeriggio mi vedo con Heidi, però poi dopo con Clair ,tutto in un colpo! - continuò tutto felice.

-Odd!- esclamò ulrich poi continuò

-Non ce ne può fregar di meno! - esclamò ancora con tono sarcastico

-Ulrich inizio ad amarti - disse Sabrina

-Chiudi il becco tu! E poi Ulrich è di... -disse Odd fermandosi di colpo capendo che la ragazza in questione lo guardava.

-Di? - chiese proprio lei.

-Di.. Nessuno ovviamente- continuò ridacchiando

-Sei ridicolo- continuò Sabrina

-Tu di più cara-

-Disse colui che non fa altro che dire sciocchezze-

-Come se tu dicessi cose intelligenti -

-Certo che si! Mica mi chiamo Odd della Robbia !-

-Dannazione ragazzi! Mi spiegate perchè ogni volta fate questo? - urlai io

-Chiedilo a Odd -

-Chiedilo a Sabrina-

-Non voglio piu sentirvi, zitti!-

Urlai. Tutti si fermarono, silenzio. Non alzavo mai la voce in quel modo, mai avevo osato, ma tutto ciò che mi circondava, in quel momento, mi procurava del fastidio. Qual maledetto sogno, mi stava facendo impazzire. Mille dubbi e la paura, quella maledetta paura, di perdere 

una delle persone più care a questo mondo. Una domanda mi fece recuperare il senno. Se fosse opera di Xana? se lei stesse organizzando tutto questo, al solo scopo di farci impazzire? se davvero dietro a tutto questo, c'è lei, la situazione sarebbe peggiore. Sappiamo bene cosa accade, sappiamo che possiamo fermarlo. Ma se non lo sappiamo?

Le gambe tremavano, tutti continuavano a guardarmi muti e impauriti, solo Aelita azzardò parola.

-Jeremy, c'è solo una soluzione-

Si, aveva ragione, l'unica cosa che potevamo fare, era andare a quella maledetta casa.

 -È l'unico modo per capire se i miei sogni sono veritieri. So che lo vuoi anche tu-  aggiunse poi.  

-Quale sogno? - chiese spensierata mia sorella seguita dagli altri

-Ve lo dirò dopo essere arrivati all'Hermitage - dissi io.

Così andammo, in quella vecchia casa, con la consapevolezza che sarebbe accaduto qualcosa. Io, che ero stato sempre ottimista, pensavo al peggio. Io, che avevo paura, che le mie gambe tremavano, che le goccioline di sudore invadevano la mia faccia, io, stavo andando incontro al peggio. Sono sempre stato un fifone, lo ammetto, ma voi, nella mia situazione, non sareste stati preoccupati almeno un poco? immagino di si.

Sabrina fu l'ultima ad entrare. Non riuscivo a staccarle gli occhi da dosso. Aelita invece, era spensierata, non so se recitasse la parte, se stesse facendo come nel sogno, ma lo faceva davvero bene. 

Sembrava calmo, era passato tantissimo tempo da quando eravamo entrati. E se non fosse successo nulla? Se Xana, presunto artefice di tutto, avesse deciso di non attaccare più? ma proprio in quel momento, un mobile di colore marrone scuro, che prima era attaccato alla parete del salotto, si diresse con tutta velocità verso mia sorella, che per fortuna, fu salvata dalla persona più improbabile di tutte.

Sabrina povs:

Non capisco come mai, quei due tengano sempre i segreti tra loro. Non credo ci voglia molto a spiegare un sogno. Mi fanno davvero innervosire giuro. 

Andammo all'Hermitage. Una casa vecchia, che da fuori si presentava davvero spaventosa. Già dal cancello coperto da rampicanti, si capiva che era stata abbandonata. Presentava un giardino davvero grande, vicino alle scale di pietra bianca, una porta era nascosta da cespugli,che avrebbe portato alle fogne, che usavamo spesso quando eravamo diretti alla fabbrica. La porta d'entrata, era di colore marrone, con una finestra piena di polvere, ma che dava uno sbircio all'interno della struttura. La casa, era costituita da quattro piani. Il primo piano, da dove si entrava, aveva un pavimento in pietra bianco, era disordinato, vetri e polvere dappertutto.Incominciava a far davvero paura.I muri avevano la muffa, la carta da parati era distrutta, fogli sparsi ovunque. Proprio una casa dell'orrore. 

Guardandomi intorno, notai una foto di un'uomo. Io lo conoscevo, era il mio vecchio professore. Quando fui a londra, lo conobbi. Non restò molto nella nostra classe, disse che avrebbe voluto vivere la vita in un altro modo. Ne ero particolarmente affezionata, con lui, avevo parlato della mia vita e sopratutto di Jeremy. Mi sembrava di vederlo suonare il pianoforte in quella casa, era possibile?

Ero troppo distratta da accorgermi che, un mobile, si diregeva a tutta velocità verso di me.

Per fortuna, Odd mi prese e mi strinse a lui. Ero tra le sue braccia, immobile e spaventata, ma non stavo male. Quell'abbraccio, in un certo senso, era curatore. Sentivo il suo cuore battere, il suo calore, il suo profumo, sentivo lui.Quelle braccia, così magroline, facevano sentire come se stessi nel posto perfetto, dove niente ti preoccupa, dove i pensieri non ci sono, dove non c'è nulla, a parte la tua felicità. Ed era strano perchè lui per me, non significava nulla.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Quella foto, mi tormentava l'anima,non riusciva a levarmela dalla mente. Avevo bisogno di dirlo a qualcuno, spiegare che quell'uomo io lo conoscevo e che sapeva tutto di me.

-Ragazzi devo parlarvi-

- Siamo tutti orecchi- disse Odd

-Nell'Hermitage c'era una foto di un'uomo, indossava un camice bianco, aveva degli occhiali ed..- Aelita non mi fece finire di parlare. Mi guardò come se non ne dovessi parlare

-Quell'uomo, è mio padre- esclamò nervosamente

-I-io non lo sapevo..-

-Aelita, falla finire- disse Odd avendo capito, che il mio discorso non era finito

-Io lo conosco...lui è stato uno dei miei professori a Londra, non per tantissimo tempo, ma lo è stato- conclusi, con un filo di voce che mi era rimasto.

Jeremy e Aelita si guardarono straniti. Era troppo inquietante per essere vero, c'erano troppe cose che si rivelavano in comune. Sua figlia, il mio professore, se fosse stato programmato? lui sapeva che sarei tornata in Francia, da Jeremy. Sapeva di mio fratello. 

-Sabrina, hai mai parlato di Jeremy a mio padre?-

-Si, ne parlavo molto. A dire il vero, certe volte era lui a chiedermi di mio fratello.-

la ragazza, si mise le mani nei capelli e qualche lacrima le attraversò il viso. Subito Odd le prese la mano e la intrecciò con la sua. Era un buon amico. 

Jeremy intanto, era il più scosso di tutti. Si mise alla sua scrivania, ed incominciò a perlustrare dei dati. Cercava di chiamare qualcuno, di avere un contatto.

Io, avevo paura di aver fatto qualcosa di sbaglio, di aver ferito i sentimenti di Aelita, parlando del padre. 

-Aelita, mi dispiace non volevo...- non finì la frase, che Aelita mi abbracciò. Non era mai successo che mi abbracciasse, ma ne ero felice

-Perdonami tu, mi sono fatta prendere un po' troppo dai ricordi-

-Dobbiamo andare alla fabbrica, dobbiamo rintracciare Franz Hopper-

-D'accordo- risposi io, mentre Aelita fece segno di sì con il capo.

                                                                   ***

"Non ci vorrà molto" furono le parole di Jeremy, sapendo benissimo che saremmo rimasti per molto tempo lì. Così, mi appoggiai al muro di fianco ad Odd. Sentivo benissimo il suo profumo, sicuro messo per far colpo su qualcuna. Chissà come sarebbe andata, forse avrebbe recuperato Clair, sempre se è lei che voleva. Continua a prenderla in giro, visto che non le piace realmente...credo. Avevo sonno, tanto di quel sonno che non ricordai di essere rimasta sveglia. Infatti, mi addormentai con un piccolo particolare. Mi ero appoggiata alla spalla di Odd. Era comodo stare appoggiata a lui, stavo davvero bene. Sembrava di essermi addormentata sul cuscino di casa mia, come se alla fine quella spalla, fosse il paradiso. Il mio era un sogno profondo, tanto qualunque cosa fosse successa, io ero protetta. Quando mi svegliai, anche lui dormiva. Un suo braccio mi stringeva a lui, la sua mano era su un mio fianco. Sentivo il suo respiro, dormiva anche lui rilassato, si vedeva anche dal viso, tranquillo. 

Odd povs:

Pian piano, lei si appoggiò sulla mia spalla.Sentivo il suo respiro, rofumava della solita vaniglia, che io adoro da morire. Era davvero rilassata, in pace, come non lo era mai stata , almeno non da quando era qui ed io, mi chiedevo come il mio cuore potesse stare così comodo, come potessi essere rilassato anche io.Ogni giorno c'era una novità, qualcosa che la maggior parte delle volte, era terribile. Prima il mobile che le arriva addosso, adesso la storia di Franz Hopper, dopodichè la piscina.. beh, quel giorno non era tanto male. Tutto le stava capitando...adesso che ci pensavo, c'era qualcosa che non va. 

-Jeremy!- esclamai 

-Odd non è il momento per qualche tua stupidaggine- rispose

-No! non è una stupidaggine! ascoltami, non farmi urlare!- cercai di convincerlo, senza svegliare Sabrina

Jeremy si girò verso di me e fece una smorfia, vedendo che sua sorella appoggiata a me.

-Non è come pensi sta tranquillo, quello che volevo dirti riguarda Xana- poi continuai

-Da quando Sabrina è qui, gliene capitano di tutti i colori, il mobile, la macchinetta, la storia di Franz , di tutto e di più. E se Franz Hopper fosse stato professore per far si che Sabrina ritornasse in Francia? sapeva che avrebbe fatto parte del gruppo no? quindi un nuovo guerriero..-

-Però Xana non è stata contenta di questa cosa ed ecco che cerca di distruggerla. Sei un genio Odd!-

-Modestamente, lo so. Jeremy, però resta da chiarire una cosa. Come mai Xana attacca solo lei? come se fosse qualcosa da temere-

E mi resi conto, che la risposta a questa domanda non l'avrei mai voluta avere. Ma, qualcuno o meglio, Franz Hopper, si fece vivo, parlandoci dal computer

-Sabrina è la principale arma per distruggere Xana, sarà lei a darle il colpo finale. Per far si che avvenga questo, lei non deve sapere di essere colei che metterà fine a tutto. Nessuno deve proferirle informazioni a quanto accaduto. Xana verrà a sapere che vi ho parlato e ci sarà una battaglia finale. scatenerà tutte le sue forze per uccidervi, per ucciderla. Sono sicuro, che cercherà di far scatenare Sabrina il più possibile. Prenderà in ostaggio la debolezza di Sabrina-

Ma prima che qualcuno potesse chiedere qualcosa, lui sparì. Ci fu silenzio. Io, avevo una tremenda paura di quello che sarebbe potuto accadere. 

Mi prese una crisi nervosa. Andava male,tutto, a cominciare da Clair, poi Sabrina, Xana. Non c'era una singola cosa che fosse tranquilla, non c'era un singolo minuto dove non si avesse paura. 

  Ci dirigemmo tutti all'uscita della fabbrica. Eravamo stanchi, tranne la rompi palle di Sabrina che aveva dormito tutto il tempo. 
All'inizio sembrava fosse felice, ma di colpo il suo viso si fece cupo e la sua camminata sembrava fosse diretta verso un cammino vuoto. Aveva appena finito di controllare un messaggio sul cellulare. Anche Jeremy sembrava stesse male. I due fratelli si guardarono, perché alla fine, era la stessa guerra. Si guardarono solamente, ma bastò questo per comunicarsi tutti i loro pensieri.

-Stai bene?- le chiesi, vedendola cupa, spenta, come se non fosse più con noi.

Sembrava morta dentro, come quando vuoi urlare ma tieni tutto dentro per paura di non essere capito. Quante volte mi sia successo, non me lo ricordo, ma so che non è bello. Pian piano, la magia che aveva sempre emanato scomparì. Non rispose alla mia domanda, mi guardò solamente, come a dire "Non vedi che sto male?". Io però, vedevo come stava. 

Ero pronto a rincorrerla, perché sarebbe scappata. Così fu.

-Non è colpa tua, tranquillo- disse Jeremy, che in quel momento, stava peggio di tutti.

-Amico, stai bene?-

-No, ma tu devi pensare a lei per me- disse indicandomi di andare. In quel momento capii che se fossi stato al suo posto, avrei fatto lo stesso per le mie sorelle.

Andai da lei.

Si,io Odd della robbia avrei consolato Sabrina Belpois. L'ultima persona della terra a cui avrei dato aiuto, si ritrovava ad essere aiutata per prima. La persona che mi stava antipatica, che avevo sempre preso in giro, che avevo salvato, fatto dormire sulla mia spalla, abbracciato, avrebbe conosciuto il vero Odd. Perché quello che stavo per dire, significava molto.

Bussai alla porta della sua camera.

-Chi è ?-rispose singhiozzando, piangeva

-Sono un antipatico e stupido ragazzo- risposi, con la speranza che se magari avessi fatto il gentile, sarei potuto entrare.

-Entra-

Appena entrai, la vidi asciugarsi le lacrime. Un nodo alla gola mi venne vedendola così

-Senti Odd, io non ho voglia di parl....- non la feci finire, io volevo parlare a tutti i costi

-Se tu non vuoi parlarmi, sarò io a parlare. Lascia che per una volta, io dico la mia-

Mi schiarii la voce, presi fiato e dissi quello che volevo dire

-Non è facile vedere due genitori separarsi, sopratutto se li hai sempre visti insieme. Ma la vita Belpois, non è per niente facile.Ci sarà sempre qualcosa, qualsiasi cosa, che sia la famiglia,il ragazzo, l'amico, che ti farà del male. Anche involontariamente. Io, Odd, posso darti questo consiglio. Adesso è normale stare male, ma vedila così: i tuoi sono persone adulte e sanno prendere le loro decisioni. Tu non c'entri nulla, nemmeno Jeremy. Non vederla come una brutta cosa, se loro sono felici così, devi esserlo anche tu. Metti per una volta la tua felicità davanti a quella altrui-

Davvero avevo detto quelle cose?

-Sono colpita dalle tue parole, non sembrano tue oppure, sono del vero te. Ti spiego però, ciò che penso. Il motivo per cui sto male non è la loro rottura, è che io non sono mai potuta stargli affianco. Non ci sono mai stata per loro, troppo impegnata a vivere a Londra, troppo impegnata a vivere per me. Non ho potuto aiutarli.-

-Ed è qui che ti sbagli Belpois. Credo che sarebbero stati ancor meno uniti se tu non fossi andata a Londra.Non realizzare il sogno del proprio figlio sopratutto quando c'è la possibilità, credo sia una delle cose più brutte della vita. C'è ancora tempo per stare con loro, la vita deve ancora continuare e tu,oltre che a essere felice non puoi aiutarli in altro modo. Se vedessero che tu non lo sei,si incolperebbero. Non credo che tu voglia far venire i sensi di colpa ai tuoi-

Sabrina non rispose alle mie parole, poiché ci stava pensando. Il suo sguardo era rivolto nel vuoto.

Mi venne in mente un'idea, un'istinto per l'esattezza. Presi Sabrina e la strinsi tra le mie braccia, perché quando uno sta male, servono gli abbracci.

Sabrina povs:

Non potevo credere a quelle parole, com'era possibile che uno come lui, potesse dire tali cose? Però, mi aveva fatto sentire meglio. Sincero e buono. 

Forse non era come si mostrava. Non era il classico ragazzo, non era cattivo.  

Restammo in silenzio per un'attimo. Io, cercavo di convincermi che quelo che aveva detto , non era altro che la verità.

all'improvviso però, mi ritrovai nelle sue braccia. Mi stringeva forte, come se non volesse lasciarmi andare, come per comunicarmi che lui c'era. Non era male quell'abbraccio perché non lo volevo, perché era successo all'improvviso e mi piace quest'improvviso, perché lui non mi abbracciava mai. Mi piacciono le cose strane che succedono senza accorgersene. mi piaceva e basta, ecco tutto. 

Per un'attimo, tra noi c'era pace, niente più litigate, smorfie, invidiate. Sembrava come se non ci odiassimo più.

Quando si alzò, si diresse verso la porta,poi mi guardò. Anche io lo guardai, per la prima volta, lo guardai attentamente. E notai tutti i suoi particolari, che avevo sempre ignorato. Lo guardai come si guarda l'alba o il tramonto, come si guarda una cosa che si desidera. Lo guardai e vidi il vero lui, quello che non aveva mai mostrato e che solo io, avevo conosciuto. 

-Buonanotte- disse, sorridendomi

-Buonanotte- risposi sorridendogli.

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


-Aelita attenta, alla tua sinistra- le dissi mentre vidi un mostro intento a colpirla.

-Grazie Sabrina-

Lyoko era diventato troppo faticoso. Da quando si era scoperto il suo nucleo, Xana aspirava solo a distruggerlo in piú,attivando torri in giro. Stavolta però, quest'ultima era situata proprio nel settore cinque, avente, un'unica torre. 

Xana, stava diventando un'incubo, il suo potere continuava ad evolversi e noi, facevamo sempre più sforzi a impedirglielo. Avevo paura, forse questa battaglia non l'avremmo vinta. Avevo paura, perché io non ero abbastanza forte. 

-Davvero estiste solo una torre in questo settore?- domandai 

-si- mi rispose Aelita

-Riesci a fare una domanda intelligente?- chiese Odd

-Ha parlato il genio -

-Ragazzi non é il momento, mostri alla vostra sinistra- ci informò Jeremy

Xana non riposa mai. Meglio che mi dia una mossa. 
Mi concentrati sull'obiettivo, per poi pensare di distruggerlo. Così fù.

Ma la cosa che non sapevo, era che Xana sapeva come ostacolarmi. 
Iniziò a confondermi, suoni, mostri e tutt'intorno. 
Non riuscivo a mirare un mostro che questo si muoveva. Non potevo fare niente. Eppure non capivo perché le cose capitavano sempre a me, la macchinetta, il mobile,Franz Hopper. Cosa c'era di così importante da prendermi di mira?

-Sabrina concentrazione!- esclamò Jeremy

Ma il puntò è che io concentrazione non ne avevo, troppi pensieri mi assalirono in quel momento, preoccupazione, ricordi. Cercai di salire su un masso, ma quando lo feci, caddi facendomi male a un piede.

-Sabrina stai bene? - mi chiese Ulrich.

-Si credo.. -

Cercai di alzarmi ma

-ahia!! - esclamai.

Ulrich mi venne incontro.

-Il piede Ulrich, non riesco a muoverlo-

Non emanò risposta e mi prese in braccio

-Non siete male! - esclamò Odd

-Zitto scemo mi sono fatta male! - risposi

-Sabrina, mi spiace, ma devo lasciarti nelle mani del grande Odd-

Cosa?Ma dai! Inutile la sua presenza.

-In pratica è come se mi stessi lasciando sola-

-Non sei divertente! Invece di lamentarti sali qui sopra- rispose l'interpellato

Era uno strano oggetto fluttuante, chiamato overboard. Viola ovviamente. 
Odd mi prese in braccio e mi aiutò a salire.

-Credevo fossi più pesante- disse mentre mi posava sul veicolo

-Idiota-

-Dai! Sei leggera-

Mi poggiò su quel mezzo delicatamente, come se potessi rompermi in mille pezzi. Pian piano ci alzammo in volo, rimanendo sospesi nel vuoto, con una battaglia ai nostri piedi, con il mondo sotto di noi. E noi, potevamo osservarli, capire quali mosse avrebbero dovuto fare, chi avrebbe rischiato di essere sconfitto e chi no. E Lyoko non faceva più paura, niente faceva più paura. Lassù c'era la pace, lassù c'eravamo solo io e lui. 

la battaglia finì per il momento, ma ci rendemmo conto che il colpo finale sarebbe arrivato al più presto e che saremmo andati incontro alla fine. Xana radunava il suo esercito e noi facevamo lo stesso, ci ritiravamo per tornare più forti di prima. Abbracciai forte Odd da dietro, avevo paura, il cuore batteva e le mani tremavano. Come sarebbe andata a finire? 

Dunque, ci avremmo pensato dopo. Adesso, meglio pensare con chi andare al ballo. Non mi sembra il caso di andarci con Kevin. Mi sembrava una scelta così difficile, eppure, molte persone me l'avevano chiesto. Ma nessuna di quelle, era adatta a me. Forse, cercavo proprio chi non me l'aveva chiesto, colui che non gli era nemmeno saltato in mente di venirci con una ragazza come me. 

-Allora con chi andate al ballo ragazzi?- chiese Aelita

-Io ovviamente con te- rispose mio fratello, facendosi un peperone.

Un po' invidiavo mio fratello e la sua ragazza. Loro avevano trovato il vero amore, loro si amavano e non come le coppie normali, loro vivevano di sguardi, di sorrisi, di litigate, loro vivevano dell'altro. Un sorriso mi scappò a vederli imbarazzati davanti agli altri. E pensai che io un'amore così non sarei mai capace di gestirlo, io non l'avrò mai. Loro, si innamoravano ogni giorno a prima vista. 

-Io con Yumi- rispose Ulrich

-Io con Ulrich- rispose Yumi

Loro invece, si erano innamorati e basta. E se lo comunicavano con il corpo, con i gesti, con il loro rossore in faccia. Loro, che si giravano subito quando qualcuno pronunciava il loro amore segreto, che poi segreto non era. Loro, che avevano tutto ciò che sempre desiderato. Anche se non stavano insieme, loro si amavano.

-Non lo so- risposi io

-Neanche io lo so- rispose Odd

-Perché non andate insieme?- domandò Yumi

-Sei impazzita??? - eclamai

-Ha ragione Yumi,tutti e due non avete compagno - accompagnò Jeremi

Odd non disse una parola e mi guardò. Anche io guardai lui, aspettando una sua risposta. Ma a quanto pare, lui aspettava la mia.

-Sabrina è amata da quasi tutta la scuola, la popolarità non andrebbe persa-

Quanto mi fece imbestialire quella frase. Io, non volevo essere considerata una delle tante e nemmeno lui, voleva essere considerato uno che esce con le secchione. Io odiavo lui, tutto quello che faceva, i suoi sguardi, le sue risate, le sue battute, il suo profumo, il suo sorriso. Io odiavo Odd della Robbia. 

-Se Sabrina accetta si, ma lo faccio solo per popolarità -

-D'accordo, ma solo per non andarci da sola. - risposi alla fine

Accettai, io da sola non ci potevo andare. Sarei stata una delle tante, ma alla fine, la nostra popolarità sarebbe salita alle stelle. 

Mi sentivo come una regina, a cui veniva proibita la sua libertà, perché alla fine, contava di più la sua monarchia, che corrispondeva alla popolarità.

Mi preparai, capelli sciolti, stavolta ondulati. Vestito semplice bianco, stretto in petto e largo in vita.Scarpe con un tacco, un piccolo tacco direi. Nessun dettaglio particolare, la semplicità. Un bracciale d'oro al polso e via. Tolsi gli occhiali mettendoli in una borsa color panna. Meglio lasciarli lì quella sera, meglio usare le lentine. 

 Quando entrai nella palestra della scuola, il silenziò calò. Tutti mi guardavano , ma la cosa bella è che io, cercavo lui. Cercavo quegli occhi scuri, quella cresta bionda. 

  Odd povs: 
Ma quanto poteva metterci? Pensai mentre mi guardavo intorno. All'improvviso, la porta si spalancò lasciando tutti sbalorditi. Tutti erano rimasti muti e immobili difronte a Sabrina. La vidi, era davvero molto bella. Neanche io riuscii a dire qualcosa, sapevo solo che era meravigliosa. Si avvicinò a me

-Secondo te, sto bene così?- mi domandò

-Tutti sono rimasti sbalorditi-

 -Ma io non voglio sapere il parere degli altri-

Quell'espressione, mi fece arrossire, contava il mio parere.

-Sei bellissima- dissi con l'ultimo filo di voce che mi rimaneva, dopo essere rimasto di stucco dal suo aspetto.E mi resi conto di non averla mai vista, mi resi conto che solo adesso, Sabrina Belpois era dinanzi a me, con i suoi occhi verdi, con i suoi capelli rossi. Aveva un profumo bellissimo. I suoi occhi brillavano e ridevano, mostravano felicità. Il vestito era il punto forte, era perfetto, lasciava all'immaginazione. Era bello poiché semplice. Tutte le ragazze cercavano di mettere vestiti trasparenti o pieni di brillantini solo per attirare l'attenzione, ma lei no, aveva messo un semplice vestito, ed era riuscita ad attirare l'attenzione di tutti. Compresa la mia.

Mi porse la mano e io gliela baciai, dopodiché le feci cenno di ballare e lei accettò. Le misi una meno sui fianchi e un'altra la intrecciai alla sua. Lei continuava a ridere, e mostrava il suo sorriso più bello.Aveva una bella risata, non troppo rumorosa, non troppo silenziosa. Lei era semplicemente lei, ed era stupenda. 

  Fu in quel momento che mi dimenticai di Clear, Heidi e tutte le ragazze esistenti. Di tutto il mio passato, tutto. Sembrava che fossi cambiato di punto in bianco. Perché in quel momento, io non sapevo nemmeno più cosa volevo. Ero così felice,non era da me. C'eravamo solo io e lei, solo noi, che ballavamo in mezzo alla sala. Anche la musica sembrò sparire. 
Tutto sembrava fermo, scomparso, invisibile. Tranne lei.

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


Siamo ufficialmente in guerra. In guerra per la vita, per la sopravvivenza del mondo. Mi sento come un soldato. Saluto mia madre al cellulare, lo stesso faccio con mio padre. Mamma, papà, forse non tornerò, ma voi non abbiate paura, io starò bene. Queste sono state le mie parole. 

Ecco che prendo le ultime cose, ecco che il cuore inizia a battere forte e l'ansia sale. Esco dalla mia stanza, la guardo, le dico che forse non tornerò. Lo dico un po' a tutti, non si sa mai. 

Arrivo alla fabbrica, i ragazzi sono già lì, mi guardano come se fossi il pezzo mancate. Mi sento un po' in soggezione. Gli scanner hanno paura anche loro a mandarci in quell'orrendo posto. Cercano di dirci di non andare, di restare quì, magari Xana si calma. Ma purtroppo non sarà così, lo sanno benissimo. Il supercomputer lavora a tutta velocità, avendo affanno e anche lui un po' di ansia.

Ed ecco che siamo ritornati in quel mondo. Intanto Xana, raduna tutte le sue armi più potenti. Mette in gioco il colosso, le mante, krab e chi ne ha più ne metta. A poco a poco il suo esercito avanza. Ed io, guardo tutti quanti, ma l'unico che si gira verso di me è Odd. Capisco che magari quella è la fine, quindi lo guardo ancora un po'.

Via! Tutti iniziamo a correre per distruggere il nostro peggior nemico. 

All'inizio riusciamo a gestirli, diciamo che Xana poteva fare di meglio. Tutte le nostre tecniche studiate, tutta la nostra potenza era intenta a farla finita. Ma non sarebbe bastato, così, non saremmo riusciti a mettere fine a tutto ciò. 

-Ragazzi, Franz Hopper mi sta inviando dei dati, posso distruggere Xana-

Tutti rimanemmo di stucco. Allora era davvero l'ultima battaglia.

-Dovete andare nel settore 5- continuò. 

Ma Xana non è mai stato stupido. Aveva capito che la sua vita era in pericolo. Così, decise di prendere Odd in ostaggio.

Era intrappolato in una bolla, non una bolla di sapone, una bolla che sembrava magica.

Xana, se cercavi di farmi arrabbiare, ci sei riuscita benissimo. 

Io non feci nulla all'inizio, i mostri mi sparavano, ma i loro colpi erano immuni. Poi mi resi conto che più tempo passava, più il ragazzo perdeva energie e la morte si avvicinava. Delicatamente chiusi gli occhi, il pavimento cominciò a tremare, i massi iniziarono ad alzarsi da terra, una forza, la mia forza, aumentava a dismisura. Una strana energia fece morire tutti i mostri. Intanto, il mio corpo fluttuava in aria,come se fossi posseduta. 

Gli altri mi guardarono sbalorditi.  William, ritornava nella nostra squadra, mentre Aelita, andava nel settore 5. La mia potenza, il programma di Jeremy, avrebbero dato fine a tutto. 

Ragazzi, questa non è rabbia, questa non è forza, non è magia. Questo, è amore. 

Il colosso fu abbattuto, le mante ancora resistevano. Xana, che aveva cercato di radunare l'impossibile, si ritrovò da solo. Fu allora che scese in campo, come spettro. Lì che davvero si vedeva la paura, non solo sua, ma anche mia. 

Ma il colpo finale, avvenne quando voleva mettere fine alla vita di Odd. Lì persi davvero il controllo di me stessa, urlai, fortissimo, così forte, che si sarebbe potuto sentire anche nel mondo reale. sprigionai sotto forma di elettricità, tutto quello che mi era rimasto in corpo. Quella forza, creò un muro dinanzi alla bolla, dove pian piano, Odd si spegneva. Feci l'ultimo sforzo e diedi il colpo di grazia. Aelita invece, nel settore 5, avviava il programma.

Vidi Franz Hopper, a differenza di Odd, lui era la bolla. Mi guardò, per poi provare a parlarmi con un linguaggio strano. Ma io, lo capivo, e mi raccontò chi fossi realmente. Mi raccontò il ruolo che dovevo avere in questo gruppo e che avevo avuto. Mi raccontò, che lui sapeva che l'ostaggio sarebbe stato Odd, perché alla fine, era la persona a cui tenevo di più. Mi raccontò del colpo di grazia. Starete pensando che forse Jeremy, essendo mio fratello, sarebbe dovuto essere lui l'ostaggio. Ma Xana doveva attaccarmi su Lyoko, non sulla terra. Odd fu liberato e tutto si calmò. 

Colui che aveva sempre scombussolato la vita, colui che ci aveva fatto del male, che voleva uccidersi, si stava contorcendo, stava perdendo la battaglia.

Xana stava morendo, ormai non era più nulla. Diede un grido e scomparì. 

Avevamo vinto.

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


L'aria era triste quel giorno. Tutto era troppo silenzioso, nessuno proferiva parola. Io, non potevo capirne.La loro amicizia si basava su quel mondo, su quel nemico, su quello che non esisteva più. Tutto ciò li aveva fatti incontrare, legare, fino ad una amicizia dove uno morirebbe per l'altro. Io ero l'intrusa, ero l'ultima e mi sentivo come se non fossi desiderata in quel momento. Così, non mi sedetti al tavolo con loro quel giorno.Sono sicura, che la loro amicizia non finirà mai, anche se ognuno di loro dovesse prendere la propria strada. Sono sicura, che se magari qualcuno avesse avuto bisogno di aiuto, si sarebbero ritrovati per aiutarlo in un batter d'occhio. Ed io, beh, che potevo capirne? 

Al tavolo con me c'erano delle mie amiche, definiamole così. Subito si notava la differenza, loro erano truccate, vestiti aderenti, io invece, portavo una semplice maglietta e un jeans con scarpe comode e semplici. Loro, parlavano di moda, io, avrei voluto parlare di qualcosa riguardo lo sport, il calcio se proprio vogliamo oppure, mi bastava un'argomento meno stupido. Odiavo quando parlavano dei loro ragazzi, come se fossero dei cani addomesticati. Facevano le donne vissute, io facevo me stessa. 

Fu in quel momento che Jeremy mi chiamò. Con la mano faceva cenno di andare al loro tavolo ed io, continuavo a dire che volevo stare lì. Dopo tanta insistenza, andai da loro.

Jeremy mi fece chiudere gli occhi e mi lego una cosa al polso. Era un bracciale, aventi tutti i colori che rappresentavano quel gruppo.

Rosa per Aelita;Azzurro per Jeremy; Viola per Odd; Verde per Ulrich; Nero per Yumi. 

Le lacrime mi scendevano a fiumi, facevo parte di quel gruppo. Ed ecco che in un baleno, il gruppo riprese vita, perché alla fine, non serviva un virus a legare la loro amicizia

-Adesso, siamo davvero tutti uniti- disse Ulrich.

Io, che ero in imbarazzo, abbracciai Jeremy, che sapeva tutto. Sapeva, che non avevo mai avuto un'amico che non mi avesse voltato le spalle,Jeremy lo sapeva bene. Nessuno era riuscito ad essermi amico più di qualche anno, perché aveva ragione Odd, io sono antipatica, io mi faccio odiare.Sapeva, che ero stata bullizzata. Sapere di avere amici, potersi fidare di loro, è la cosa più bella di questo mondo, ne sono sicura. 

Quando mi fermai, notai una cosa. Le mie lacrime, avevano contagiato tutti, si, anche Odd della Robbia, che non piangeva mai.

Fanculo Xana, abbiamo vinto, la nostra amicizia ha vinto. 

Guardai l'orario, dovevo andarmi a preparare per gli allenamenti di calcio. Diedi un bacio sulla guancia a tutti ed andai. 

Arrivai in campo in orario, non era da me tardare. Indossai la mia maglia ed entrai in campo. Prima di tutto, riscaldamento. 

Alla fine, fu un semplice allenamento. 

Stavo per andarmene, anzi, stavamo per andarcene quando..
 

Odd povs

Ci voleva un po' di  svago dopo quella tristezza. Decisi così, di fare una partita di calcio con Ulrich. 

Quando arrivammo sul campo però, non ci aspettavamo quelle ragazze. Ad Ulrich non dispiaceva, dicevano che erano una bella vista, ma non si era reso conto che tra quelle, c'era anche Sabrina

-Non le trovi bellissime?- mi chiese aspettandosi un si, in fondo, io sarei dovuto essere più felice di lui

-No- risposi deciso

-Ti senti bene?-

-Guarda il numero dieci-

Ulrich guardò Sabrina, rendendosi conto del perché non ero contento.

-Da quando fa calcio?-

-Da sempre, fa calcio, ginnastica artistica e quando può si allena nel pencak silat-

-Ah si, l'ultimo sport lo so, si allena con me-

Che odio che mi venne in quel momento, la rabbia saliva e io, dovevo stare calmo. Mi resi conto, che le piaceva

-Non essere geloso dai- disse Ulrich scherzando, ma non sapendo, che davvero ero geloso

-Non sono geloso, semplicemente non sapevo ti piacesse- 

Ulrich diventò rosso come un peperone. Oh ma dai, non ci posso credere, gli piace davvero! Volevo menarlo, non perché fosse Sabrina, ma perché non mi dice mai nulla.

-Grazie per avermelo detto eh! E adesso con Yumi come la metti?-

-Scusa, pensavo piacesse anche a te-

-Scherzi?- chiesi ironicamente

-Non dirmi che la odi perché non è così, ti sei dimenticato di quello che mi dicesti all'inizio su di lei?-

-No, non potrei dimenticarmelo-

Proprio in quel momento, Il resto della nostra squadra arrivò. Tutti erano felici di vedere delle belle ragazze in campo.

-Il numero dieci spacca!- disse uno dei ragazzi. Che nervi..

-Infatti, non solo è bella, ma anche brava!-

-Belpois è sempre stata così, grande ragazza, ma purtroppo difficile da conquistare- 

Tante frasi si sentivano su di lei

-Tanto se le sfidiamo, perdono- dissi io

Tutti risero e mi diedero ragione, facendo commenti maschilisti. "le donne non sono brave nel calcio"; "Sanno fare solo danza"; "Non sanno nemmeno quale sia la loro porta"

Ragazzi, mai sfidare una donna a calcio, tanto perdete. 

Primo tempo, un goal ciascuno, pareggio. Secondo tempo, tripletta della Belpois. Il primo goal lo fece come punizione, cosa alquanto impossibile. Il secondo, fu davvero per fortuna, tirò quasi da centro campo, il pallone aveva acquistato una velocità spettacolare. Il terzo a parer mio, il più bello, fu un "palo-rete". Mi resi conto che era bravissima, la migliore. Promettete di non dirglielo? ma il terzo goal, fu in parte merito mio. Forse l'emozione, forse l'amicizia, ma che dico raga, lei era fantastica ed è normale che mi feci distrarre perdendo il pallone. 

-Menomale che eravate i più forti!- esclamò Sabrina facendoci la linguaccia

-Ma zitta, tutta fortuna-

Sabrina si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:

-Se ti fai distrarre da una ragazza è normale-

La cosa bella ragazzi è che lei non sapeva da chi mi ero fatto distrarre,non sapeva che era colpa sua, ma era meglio non dirglielo. 

ah, mi sono dimenticato di dirvi una cosa.

ho mentito ad Ulrich. 


 

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Avete presente quando vorreste dare una svolta alla vostra vita? ricominciare tutto da capo? beh, io si. Avrei voluto farlo, solamente se fosse stata l'occasione, ma quella, non era la giusta. 

Non avrei immaginato di ritrovarmela davanti.Lei doveva trasferirsi lontana, io non avrei dovuto rivederla.

-Ciao Odd, come stai?- disse appena arrivata con il suo Skateboard

-Benissimo i-io, ehm- dissi facendomi prendere dal panico. 

Samantha era rimasta bella come prima, non me la ricordavo così

-Come mai sei qui?- chiesi

-Hai saputo della gara di Skateboard no?- 

Si, ne avevo saputo e partecipavo anche

-Certo! partecipo-

-Bene, allora ci vediamo lì- concluse, dandomi un bacio sulla guancia

Non riuscii a capire nulla, quel bacio mi fece distrarre da tutto.

Sabrina povs

-Visto che non mi sono presentato a questa fanciulla, colgo l'occasione per farlo adesso, piacere William Dunbar- disse prendendomi la mano e baciandola

-Sabrina Belpois, piacere tutto mio- gli sorrisi

Era davvero un ragazzo carino e sembrava anche dolce

-Belpois...Sei parente di Jeremy?-

-Sono sua sorella- 

Il ragazzo rimase a bocca aperta

-Cadi dalle nuvole ragazzo!- Esclamò Odd perso nei suoi pensieri

-Come quando Samantha ti da un bacio sulla guancia eh?- domandò Ulrich

-Non sei divertente, pensa al tuo amore- 

-Eppure siete così diversi- 

-Io sono più intelligente- dissi facendolo ridere.

-Parla quando escono i voti- disse Jeremy

Tra noi c'è sempre stata sfida, ma io detenevo per il momento, la media più alta. 

-Fratello vs sorella- disse Ulrich

-Mi dispiace Jeremy, ma la media più alta al momento è di Sabrina- azzardò Aelita

-Ma io tengo la media del nove!-  

-La mia media è 9,5- 

Avevo davvero battuto mio fratello? questo equivaleva dire che ero la più brava della scuola!

-Complimenti- esclamò William facendomi l'occhiolino. 

Era così carino e ben presto, me ne innamorai. Tutta quella magia venne spezzata da Jeremy

-Che ne dite se oggi pomeriggio, spegniamo il computer?-

Tutti facemmo un cenno con il capo.

 

                                                                                 ***

Eravamo tornati in quella fabbrica,anche se non ci doveva essere, l'ansia c'era.Avremmo definitivamente detto addio a quel posto. Aelita più di tutti, non stava molto bene. 

Pian piano Jeremy poggiò le mani sull'interruttore. Poi ci guardò prima di spingerlo e fare il grande passo

-Fermo! voglio dire due parole: è stata un'esperienza favolosa. Mai avrei pensato che la mia vita di punto in bianco, diventasse questa. Ho combattuto, pianto, riso, ho capito il valore dell'amicizia e anche dell'amore. Mi è sembrato di essere in un sogno, che tra poco diventerà un semplice ricordo. Sono felice di aver conosciuto delle persone meravigliose come voi, comunque vada vi porto nel cuore. Grazie ragazzi, perché in poco tempo, mi avete migliorato la vita- dissi ma dietro c'era un significato nascosto, qualcosa che nessuno sapeva tranne Jeremy. Dietro c'era un segreto.

-Anche io voglio dire qualcosa: si dice che questi, siano gli anni migliori della nostra vita, dove si scopre l'amore, il dolore, il valore dell'amicizia. Prima non ero d'accordo, credevo fosse una stupidaggine, ma mi rendo conto che è così. Con voi, ho vissuto gli anni più belli della mia vita, tra guerre, battaglie, risate e lacrime. Spero di continuare a viverli. Ora diremo addio al supercomputer e ricorderemo con una risata, tutte le nostre avventure. Ricordiamo anche l'arrivo di Sabrina, che nonostante sia quel che sia, significa tanto- queste furono le parole di Odd, quel buffo ragazzo che fingeva di essere stupido ma che in realtà, era davvero intelligente e sensibile. 

-Posso dire di non aver fatto mai del tutto parte di questo gruppo. Purtroppo il mio carattere mi ha portato ad essere dalla parte del nemico, contro la mia volontà. Avrei voluto passare più tempo con voi, perché siete dei veri amici, siete con una piccola famiglia. Spero che con il tempo, si possa migliorare il nostro rapporto, magari ci vorrà tempo. - Anche le parole di William fecero un certo effetto

-Posso dire, che quest'anno è stato sia bello, che brutto. L'arrivo inaspettato di mia sorella, mi ha fatto cambiare. Mi ha fatto vedere il mondo con occhi diversi. Inoltre, la vittoria su Xana ha fatto il suo ruolo. Ora che diremo addio a tutto ciò, spero che la nostra amicizia non cambi mai. Voi ormai siete la mia famiglia e non vi cambierei per nulla al mondo. Tutto è iniziato all'improvviso, ed è stato magnifico. Inoltre, il mio fidanzamento con Aelita è stata la cosa più bella, non mi aspettavo un si da parte sua- ed è così che anche Jeremy diede un suo commento. 

-Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ore di dolore e ore di gloria, ma alla fine ci eravamo abituati a Lyoko e adesso, cominceremo una nuova vita- piccole parole di Yumi ma toccanti

Ulrich e Aelita non offrirono un commento, Aelita lacrimava e Jeremy la consolava. Alla fine, dopo esserci ripresi tutti da quella emozione, Jeremy spense definitivamente il supercomputer. 

 

Così, iniziava la vita senza Lyoko, una vita normale, ma bella lo stesso.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Era passato parecchio tempo da quando il supercomputer era stato spentp, circa un mese. Io, avevo cominciato ad uscire con William, da due settimane di frequentavamo. Odd, stava con Sam, la sua vecchia fiamma. Ulrich e Yumi, avevano deciso di fare una prova, stare una settimana insieme. Per ora, sembravano felici insieme. 

-Buongiorno- mi disse William dandomi un bacio

-Giorno- risposi sorridendo.

Mi dava il buongiorno ogni mattina, mai ne aveva dimenticata una. 

-Come sta la mia principessa?- si, mi chiamava così, non che ne fossi felice ma mi dispiaceva dirglielo

-Bene- 

Ma non stavo bene. Era possibile che dopo quindici giorni, non si sapeva cosa fossimo? 

Oh William, sei sempre stato fannullone. E sei sempre stato egoista, molto egoista. Non si potesse dire che tra noi c'era amore, chi ci guardava, sapeva che sarebbe durato poco. Non ti nego, che certe volte, guardandomi intorno, i miei occhi verdi, si spostavano da te, incrociandosi con altri più scuri. E tu lo sapevi, sapevi che c'erano altri occhi per me, ma non volevi lasciarmi andare. L'avresti capito più avanti.

-Sei sicura?- 

-Certo, tu invece?-

-Benissimo-

Non la notavi quella tensione? Quel mio sguardo spento? non notavi che volevo qualcosa di più? come avresti potuto, tu non riuscivi a capirmi.

Odd povs:

Stare con Sam era fantastico, anche se certe volte, io non pensavo a lei. Se ne era resa conto, che certe volte, io guardavo qualcos'altro, qualcun'altro. Eppure lei mi piaceva. 

-Ciao- mi disse come sempre, tra noi non c'era buongiorno, non da parte sua.

-Buongiorno-

Lei era sempre stata diversa dalle altre. Lei non parlava di moda o roba del genere, era più propensa verso cose maschili. Ammetto che mi piaceva questa cosa, ma lei aveva dei difetti. Il suo atteggiamento era molto aggressivo e antipatico. Io odiavo quando mi rispondeva annoiata, quando il suo linguaggio risultava volgare. 

-Che hai oggi?- Mi chiese

-Nulla, sono stanco-

-Come se avessi fatto tanto-

Ecco di cosa vi parlavo. Ma non ero stanco di energie, mi sentivo stanco di lei, anche se da una parte non volevo lasciarla andare via. 

Andammo alla mensa, ormai mangiavamo tutti insieme, ogni volta che esco con qualcuna, la faccio integrare nel gruppo.

-Come sta l'innamorato?- mi chiese Ulrich

-Parla colui che era innamorato della rossa- risposi riferendomi a Sabrina

-Amo più Yumi e poi, ne eri innamorato anche tu-

Ma era impazzito?

-Sei scemo o cosa?-

-Dici la verità per una volta Odd!- esclamò

-La verità? io amo Sam-

Ulrich, amico mio, un giorno capirai realmente. Mi dispiace averti mentito, di solito, io ti dicevo la verità. Ma stavolta, era meglio per te e per me, per non starci male. Lo so che non mi credevi in fondo, ma sembravo troppo convincente. 

-D'accordo- detto come se davvero lo fossi

In quel momento, guardai William, aveva appena dato un bacio sulle labbra a Sabrina. E ragazzi, io non sapevo cosa provassi, non c'era odio, ne gelosia, nulla. Rimasi immobile

-Mi stai ascoltando?-chiese Jeremy

-No..- 

-Stai bene?-

-Da questa mattina si comporta in modo strano- disse Samantha, introducendosi nel discorso

Ma io non ascoltavo, come potevo farlo?

Per tutto il giorno, ero stato tra le nuvole. No ragazzi, non pensavo a Sabrina, non c'era lei. Era Sam a cui pensavo. Mille domande, mi perseguitavano. Nel mio futuro, volevo lei? Dovevo dire ufficialmente che fosse la mia ragazza? Avevo intenzione di dirglielo stasera, magari lungo una bella passeggiata al parco, sotto le stelle.

Venne la sera, le diedi appuntamento dopo cena. Aveva un bel vestitino, semplice ma elegante. Avevo l'ansia, stavo per chiederle di essere la mia ragazza, ufficialmente. Ma ragazzi, io non so se fosse il destino, se qualcosa mi stesse impedendo di farlo, se magari davvero non doveva andare così ma, mentre pronunciavo quelle parole, seduto sulla panchina, Sabrina passava di lì. Destino, non so se tu mi stia ascoltando, ma sei terribile. Io, come uno stupido, la guardai. Avevo capito che tra lei e William non c'era niente, poiché era troppo presto per ritornare ai dormitori. Sam, che aspettava, si rese conto che tra noi non avrebbe mai funzionato, perché io in realtà, avevo sempre desiderato Sabrina.

-Odd, tu puoi chiedermi di stare con te all'infinito, puoi dirmi che mi ami all'infinito, ma nel tuo cuore non ci sono io. C'è e sempre ci sarà Sabrina Belpois. Quindi va' da lei e dille che la ami- così che mi lasciò Sam, senza fiato, senza parole. Avrei voluto fermarla, dirle di non andare via, ma alla fine lei aveva ragione.

E con un semplice sguardo, ero riuscito a comunicare la verità. Sono sicuro, che se fosse passata un'altra persona, non mi sarei girato. Avrei continuato il mio discorso. Ragazzi io non credo al destino, ma in quella situazione non poteva essere altro che quest'ultimo. 

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Eccolo il mio momento, finalmente era arrivato. Avevo deciso di dire tutto, sopratutto a Jeremy. Mi sciacquai la faccia per bene, mi feci venire coraggio e andai. Ho sempre pensato che ognuno nella vita ha pochi secondi di coraggio, dopodiché, si risente l'ansia e la paura. E quindi eccoli i miei secondi. Bussai piano alla porta di Jeremy, lui stava lavorando ad un progetto di scienze e da quando non c'era Lyoko, non sapeva più cosa fare.

-Avanti- disse, senza nemmeno preoccuparsi di chi fosse. 

-Jeremy, posso parlarti un secondo?- chiesi, si notava che fossi più tosto serio.

-Certo- 

A quel punto pensai, il silenzio iniziava a creare tensione, tanto che si sentivano tutti i rumori che portava la sera. Grilli, insetti ecc.

-Avanti spara Odd, non ti ammazzo mica, qualsiasi cosa sia-

Beh Jeremy, avrei voluto davvero così, sapevo che non saresti stato contento da quello che stavo per dirti.

-Vedi..ecco..io mi sono innamorato di una ragazza-

Jeremy scoppiò a ridere

-E sarebbe una novità?- chiese sarcatico poi aggiunse

-Perché lo vieni a dire a me? sai che non posso aiutarti. E comunque tu non stavi con Sam?-

-No, lei mi ha scaricato, ha detto che sono innamorato di un'altra ragazza e che ci sarà sempre lei nella mia vita-

E qui, la faccia di Jeremy cambiò. Quello che non avevo mai capito è che alla fine, Jeremy se ne era accorto.

-Quindi la cosa si fa seria- disse preoccupato, ma non per me, ma la persona che avrei detto

-Ecco si..-

Jeremy, amico mio, sapevo che non avresti mi voluto che fosse lei e per questo mi scuso. Ma persino i gay si sarebbero innamorati di lei. Lei è diversa, non pensa come le altre, non è come le altre, è unica. 

-La conosco?-

-Si-

-Melanie, Heidi, Clair?- chiese, sapevo che voleva che rispondessi con uno di quei nomi

-No ecco..- 

Feci un respiro e sputai il rospo.

-Tua sorella, sono innamorato di tua sorella-

-Lo sapevo- disse

-Solo uno sciocco non se ne sarebbe accorto- continuò poi
 

Jeremy povs:

-Vedi..ecco..io mi sono innamorato di una ragazza-

scoppiai a ridere, ormai ero abituato a questa cosa. 

-E sarebbe una novità?- chiesi sarcasticamente per poi aggiungere

-Perché lo vieni a dire a me? sai che non posso aiutarti. E comunque, tu non stavi con Sam?-

-No, lei mi ha scaricato, ha detto che sono innamorato di un'altra ragazza e che ci sarà sempre lei nella mia vita-

Ed è qui, che mi resi conto che la cosa era seria. Non volevo andare al dunque, non volevo pensare chi fosse

  -Quindi la cosa si fa seria- esclami preoccupato. Avrei voluto essere risposto con il solito "no", quello che serviva a dire che avrebbe scaricato la ragazza dopo due giorni. Ma non fu così

 -Ecco si..- 

-La conosco?-

-Si-

-Melanie, Heidi, Clair?-Non sai quanto ho sperato in uno di quei nomi Odd, o qualsiasi altro che non fosse lei. Il mio compito era quello di proteggerla e tu, eri davvero un pericolo. 

 -No ecco..- 

Fece un lungo respiro, prima di sputare il rospo. 

-Tua sorella, sono innamorato di tua sorella-

Ed ecco che quello che non volevo sentire, venì a galla. 

-Lo sapevo- dissi, perché davvero lo sapevo

-Solo uno sciocco non se ne sarebbe accorto- continuai poi

Certe volte la vita è proprio strana. Colui che la prendeva sempre in giro, che le aveva salvato la vita, che l'aveva consolata, colui che la odiava a morte, alla fine la ama. Ecco, la vita è incredibile. Sapevo dal primo giorno che Odd si sarebbe innamorato di lei, che tutti si sarebbero innamorati di lei, poiché lei è diversa. E ho sempre saputo, che anche lei si sarebbe innamorata di Odd. Perché sono simili, perché lei avrebbe scoperto il vero Odd e le sarebbe piaciuto. Se ci pensate, Odd non è cattivo, fa il cattivo ed è diverso da esserlo. 

-Ora, rimane solo dirlo a Sabrina- disse con un tono di voce basso e con la pelle d'oca addosso. Si vedeva quando fosse in ansia.

-Certo ma mettiamo in chiaro una cosa, se mia sorella ricambia i tuoi sentimenti e se le chiederai di stare con te, la prima cosa sbagliata che farai, sarai morto-

-Tu non hai capito nulla, io non farò mai nulla a tua sorella, io me la porto all'altare- 

Quella frase fece venire i brividi anche a me, che pian piano, mi tranquillizzavo

-Adesso va' da lei, starà facendo una passeggiata in cortile- 
 

Odd povs: 

Ringraziai Jeremy ed uscii dalla stanza. Avevo un buco nello stomaco e qualcosa saliva. Iniziai a sudare e quasi non svenivo. L'ansia era troppa e il respiro si affannava sempre di più. Ma dovevo dirglielo, dovevo dirle che l'amavo. Così scesi le scale lentamente, ripetendomi di potercela fare. Mille domande mi rendevano ancora più nervoso. Se non ricambiava i miei sentimenti? Se amava un'altro? se quello era Ulrich? non riuscii a comprendere più nulla.

La vidi,stava dinanzi alla mensa sulle scale a guardare il cielo. Quest'ultimo era stellato, aveva capito che era un giorno speciale. Le stelle si fecero ancora più luminose, volevano vincere la concorrenza, sapevano che Sabrina brillava più di loro.Le nuvole scomparvero, come incoraggiamento, come quando qualcuno ti da una pacca sulla spalla. Il vento non c'era, assisteva ma non c'era, cercava di non rovinare l'atmosfera.

-Ciao- dissi avvicinandomi

-Ciao- disse lei senza distogliere lo sguardo da quella notte bellissima

-Senti Sabrina, devo parlarti-

Si alzò in piedi e feci lo stesso.

-Bene parla- 

-Ecco.. non è facile da dire...- Il suo sguardo si fece attento.

-Dillo a parole tue-

-Le parole da usare sarebbero due, ma sono troppe complicate-

-Dillo con altre parole allora-

Ma io non riuscivo a parlare, era davvero troppo complicato. Lei era davanti a me, ferma, aspettando che dicessi qualcosa.Così decisi che forse, non dovevo dire proprio niente. Infatti, le presi il viso con le mani e la baciai, davanti alla mensa, con un cielo stellato. Non so cosa mi prese,ma non mi importava. Non le avevo chiesto nemmeno se le piacevo, ma anche questo non mi importava. Se fosse andata male ci avrei guadagnato un bacio. Ed era stato bellissimo quest'ultimo, perché lo aspettavo da una vita. Perché era la ragazza che mi piaceva e sempre mi era piaciuta. L'unica ragazza riuscita a farmi cambiare completamente,da quando c'era lei, non ero più me stesso. L'unica ad aver conosciuto il vero me, il vero Odd. 

Lei era l'ottava meraviglia del mondo ed io, l'amavo.

Sabrina povs

Quella notte davvero era magica. Sembrava volesse parlare. Le stelle cercavano di essere più luminose possibili, le nuvole scomparivano per lasciar spazio alla magia che creava quella sera. Il vento non c'era, si vede che volesse dormire. Io fissavo attentamente tutto ciò, era troppo bello per perdersene un secondo.Le scale della mensa, erano più tosto fredde, ma non me ne importava, stavo bene. Sentii qualcuno che si avvicinava lentamente, sapevo che era Odd, l'avevo riconosciuto dal suo passo. Lui sapeva com'era andata a finire tra me e William, sapeva che non voleva una storia seria.Non avrei mai immaginato una cosa simile da William anche se, ero stata avvertita di stare attenta. Per una volta mi ero fidata, mi ero lasciata andare ed ero stata illusa. Alla fine, ero riuscita a diventare una delle solite, ma non di Odd. All'inizio si sedette di fianco a me, aveva notato pure lui quella magia. 

-Ciao- disse 

-Ciao- salutai non distogliendo lo sguardo.

-Senti Sabrina, devo parlarti- fu così diretto, non me l'aspettavo. 

Mi alzai all'impiedi, magari avremmo parlato meglio. 

-Bene parla-

-Ecco.. non è facile da dire...- 

Mi feci più attenta. Non sapevo cosa volesse dirmi, non l'avevo nemmeno immaginato. Iniziai a pensare al peggio. 

-Dillo a parole tue-

-Le parole da usare sarebbero due, ma sono troppe complicate-

-Dillo con altre parole allora-

Rimase in silenzio, facendomi preoccupare. Ma all'improvviso mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu un'attimo, ma fu bellissimo. Il ragazzo che mi era sempre piaciuto mi stava baciando. E la notte, le stelle, la mensa, mi sembrava di essere in un film. Dove la sfigata alla fine sta con il più figo. Ma quello non era un film, era la realtà. Avevo sempre finto di odiarlo, non si può odiare una persona come lui, è troppo perfetto per essere odiato.Mi sentivo come se la vita avesse voluto darmi un'altra possibilità. 

-Sono innamorato di te- 

-Anche io-

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Non dimenticherò mai quel giorno, anche quando sarò grande, il ricordo rimarrà nella mia testa. Magari ci penserò ridendo, magari con aria triste. Quel giorno, fu uno dei più belli della mia vita.

Quel giorno, non trovavo un quaderno. Pensai di averlo lasciato nella mia stanza perciò, andai a prenderlo. Non immaginavo che in realtà me l'avessero nascosto apposta. Così entrai nel dormitorio, sul pavimento c'erano dei petali rossi. Cominciai a percorrerlo, pensai che io non c'entravo nulla. All'improvviso trovai un bigliettino, con curiosità lo lessi: "Mi sono innamorato di lei il primo giorno che l'ho vista". Non sapevo a chi si riferisse, pensai semplicemente che era fortunata la persona a cui era destinato.Poi, d'avanti ai miei occhi, altri bigliettini.

"Lei era appena arrivata nella mia scuola, io stavo andando da un mio amico, rivelatosi poi suo fratello. Indossava un vestitino verde, non era molto scoperto anzi, non lo era proprio eppure, era fantastico. I suoi occhiali, i suoi capelli, anche la sua valigia era bellissima. Dovetti scattargli una foto, la mostrai all'altro mio amico dicendogli che era l'ottava meraviglia del mondo. Subito suo fratello si scaldò, ma dopodiché arrivò lei. Il cuore mi saltò in gola vedendola. Non ci ho mai provato con lei, perché? Lei era troppo, troppo intelligente, troppo furba, troppo diversa e troppo bella ed io? ero uno stupido, colui che usciva con tutte. Così iniziai a far finta di odiarla."

"In realtà non l'ho mai odiata, non è possibile farlo. La sua voce, il suo profumo, il suoi occhi, il suo sorriso, non possono essere odiati"

"Cercai di evitarla, addirittura volevo convincermi di essere innamorato di un'altra. Ma in realtà avevo bisogno di lei"

"La cosa bella? tutti se ne accorsero, tutti sapevano che l'amavo,persino suo fratello"

"Non c'è un momento preciso in cui ho capito di amarla. Non ci sarà mai poiché mi innamoro di lei ogni giorno"

E intanto io inseguivo quei bigliettini, camminando lungo quel corridoio rosso. Intanto, cercavo di capire la fine. I petali si fermavano dentro camera mia.

"Ho scelto i petali di rosa perché questo fiore le somiglia. Ha le sue spine, ma è anche delicata come i suoi petali"

"Dunque, siamo alla fine, mi rimane solo una cosa da fare."

Ed ecco, che da dietro alla porta della mia stanza, spunta Odd.

-Gira il bigliettino-

Tutto quello, era stato fatto per me, da uno stronzo. Da colui che aveva reso la mia vita fottutamente bella. La persona che amavo, la persona più importante per me.

Le lacrime scendevano a fiumi, mi aveva sorpresa. Erano lacrime di gioia, dopo tanto tempo, piangevo ma ero felice.

"Dì di si" c'era scritto su quel biglietto.

-Vuoi essere la mia ragazza?- mi chiese facendomi mancare l'aria

-Sì- risposi, ero sicura di quello che dicevo. Non voletti nemmeno pensarci, volevo stare con lui.

Si avvicinò delicatamente a me e mi diede un bacio, e lui non stava baciando le mie labbra, baciava la mia anima, baciava le mie ferite di un passato crudele e le curava. Ancora non riesco a dare una spiegazione a questa cosa, nessuno ci era riuscito prima d'ora. 

Il giorno dopo, avevamo deciso di dirlo a Jeremy. Era difficile ma ci si poteva provare. Il cuore mi scoppiava, c'era anche un po' di paura lo ammetto. Lui conosceva bene Odd, anche se il vero, non lo aveva ancora conosciuto. Ulrich sapeva che stavamo insieme, aveva aiutato lui Odd con i preparativi della proposta. Così Odd entrò per primo, volendomi riservare per la fine

Odd povs

Era così complicato, ma così semplice, dovevo solo entrare e dirlo. Presi un respiro e bussai. Tutti erano riuniti nella sua camera. Entrai.

-Ragazzi devo dirvi una cosa-

-Parla- disse Aelita preoccupata.

-Io devo presentarvi una persona-

Tutti si guardarono incuriositi. Ulrich faceva una risatina, William si consultava con gli altri che davano conclusioni affrettate.

-Vi voglio presentare la mia ragazza-

Un brivido attraverso Jeremy, si fece pallido, come se non lo volesse sapere. Come se avesse già capito.

-Allora? che aspetti?- chiese Yumi

-Entra- feci allora e lei, con il suo sorriso, con la sua magia varcò quella porta.

Tutti rimasero senza parole, tutti credevano fosse uno scherzo, ma era la pura verità. Aelita e Yumi si abbracciarono e quasi non piansero, Ci guardavano come se fossimo la cosa più bella del mondo e avevano ragione, lo eravamo. Jeremy sorrise, quasi emozionato anche lui, incredulo. Si alzò dirigendosi verso di me, diciamo che avevo un po' paura ma alla fine, mi abbracciò.

Jeremy povs

Sabrina entrò da quella porta, lasciando tutti senza fiato, compreso me. Dovevo aspettarmelo, quei due si erano amati fin dalla prima volta. Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano e riparavano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, sembravano pazzi e infondo lo erano. La loro era una lotta eterna tra odio e amore. Parole fatte di odio ma sguardi, cuore e anima pieni d'amore. Dunque, si amavano al tal punto da odiarsi e si odiavano a tal punto di amarsi.

Sabrina, sono felice che tu abbia trovato l'amore, ma sappi che io sarò sempre qui a consolarti qualunque cosa accada. Sappi che non importa cosa farai, dove o quando, avrai sempre il mio perdono. Chiamami anche alle tre di notte, io correrò da te anche per una sciocchezza. Adesso che vivrai stai attenta, il mondo è cattivo. Ricordati Sabrina, che io sono tuo fratello e lo sarò per sempre. Ti voglio bene.

Odd, anche se magari non te l'avrò mai detto, sono felice. Sono felice perché sei l'unico che riuscirà ad amare Sabrina, a consolarla nei momenti difficili, a renderla felice. Sono contento perché alla fine mi fido di te. Rendila felice e proteggila da questo mondo pieno di cattiveria. Mi raccomando, tratta bene,il mio terribile segreto dai capelli rossi. 

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