Lui se ne è andato

di Fanta Gaia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amore ***
Capitolo 2: *** Scuola ***
Capitolo 3: *** Dichiarazione ***
Capitolo 4: *** Certezze ***
Capitolo 5: *** Ora ***
Capitolo 6: *** Albus ***
Capitolo 7: *** La verità ***



Capitolo 1
*** Amore ***


Minerva era tornata ad Hogwarts, per fare l'insegnante di trasfigurazione, il posto gli era stato offerto dal nuovo preside Albus Silente. Se glielo avrebbe chiesto il vecchio preside probabilmente le avrebbe risposto che non gli interessava, ma le era stato sempre difficile dire di no a Silente, era stato il suo insegnate ed ora era un suo collega, non lo aveva mai detto a nessuno ma aveva avuto una cotta per lui fin dai tempi della scuola e pensava che ora le fosse passata, ma quando aveva avuto la lettera aveva accettato senza nenache pensarci. Aveva un buon lavoro al ministero e il suo capo era follemente innamorato di lei e ne era consapevole ma nonostante stasero insieme da un po', lei sapeva che alla loro storia mancava qualcosa, ma non aveva capito cosa fino a quella mattina. Minerva era entrata nell'ufficio del preside per discutere del nuovo anno, lui non c'era lei si guardo un po' intorno e si avvicinò alla Fenice, e la coccolo un po' poi senti una voce alle sue spalle, era Silente la guradava come se avesse beccato una bambina con le mani nella marmellata, lei si scuso, << siediti Minerva posso darti del tu >> << certo, professor Silente >> << lei però mi chiamo solo Albus, sono contenta che lei abbia accettato di venire ad insegnare qui >> discussero un po' dei progetti per il nuovo anno, poi la congedò, << solo una domanda prima che se ne vada, Fanny la Fenice si è fatta coccolare tranquillamente >> Minerva si voltò e con un espressione curiosa disse << si è molto buona >>, lei uscì. Era così strano chiamare il suo vecchio professore Albus come se fossero amici, penso lei. Nel pomeriggio aveva un appuntamento con il suo fidanzato, lui aveva preso una casa ad Hogsmeade per poter passare quanto più tempo insieme, le aveva già chiesto di sposarlo due volte ma lei si era sempre rifiutata, perché nel loro rapporto mancava qualcosa che era fondamentale per lei ma che non riusciva ad esprimere. Nel pomeriggio gli vece vedere la loro casa, era un appartamento semplice e lui lo aveva cercato di arredare come piaceva a Minerva, e lei ne resto stupita, la cosa che preferiva di più era il salotto, aveva un bel divano bianco vicino al cammino e lei si era già immaginata a leggere li un bel libro dopo il lavoro. Ma le sorprese non finivano li, aveva preparato anche un piccolo studio e quando lei vi entro gli disse << così potrai portati il lavoro a casa, tanto so che lo avresti fatto comunque >> lei rise, poi andarono in cucina dove lui aveva già preparato una cenetta romantica, c'erano anche le candele accese e l'atmosfera era perfetta, mangiarono e passarono il resto della serata sul divano, poi decisero di inaugurare la loro nuova casa con una notte d'amore.

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Capitolo 2
*** Scuola ***


Minerva aveva iniziato ad insegnare, il primo giorno Albus con un incantesimo di dissilusione, si era nascosto in un angolo dell'aula ed aveva assistito all'intera lezione spesso era stato sul punto di scoppiare a ridere, a fine lezione aveva rotto l'incantesimo e si era mostrato, con un sorriso benevolo le aveva detto << non avrà problemi >> ed era uscito. Minerva amava insegnare, si sentiva realizzata e tutte le sere raccontava a Jack dei suoi alunni e Delle sue lezioni, le piaceva trascorre le serate con lui. Arrivo il primo consiglio per gli insegnanti, lei era eccitata, arrivo in aula professori prima degli altri era un po' in anticipo ma non lo aveva notato, Albus era già lì stava preparando la sala e prendendo i documenti dei vari alunni, la vide e le disse << sei in anticipo Minerva >> << non lo avevo notato, fin quando non sono arrivata e non ho visto nessuno >> << vuoi darmi una mano >> << volentieri, che posso fare? >> << Bè puoi iniziare col prendere quei documenti >> Minerva agliuto Albus, inizio arrivare qualche collega lei non aveva fatto amicizia con nessuno, non ne aveva avuto la possibilità, appena finivano le lezioni tornava a casa, e durante i pasti lo aveva osservati ma non aveva scambiato che qualche chiacchiera con loro, Albus notando che restava in disparte, inizio la riunione è la prima cosa che fece fu introdurre Minerva ai colleghi, lei noto che tra i suoi colleghi c'erano altre due donne, che lei non aveva mai visto l'infermiera Poppy una donna che doveva avere la sua età più o meno è la professoressa di erbologia una donna anziana, che aveva sempre le mani sporche di terra a Minerva ricordava molto sua nonna. La riunione procedette senza intoppi e dopo circa tre ore avevano finito, quando tutti furono usciti Minerva rimase con Albus << grazie di avermi presentato ai colleghi >> << e la prassi >> << serve una mano >> << se vuoi devo solo finire di rileggere il verbale >> Minerva rimase aveva notato che Albus sembrava stanco, come se quella riunione gli fosse costata più forse di quelle che avesse, Minerva ripuli la stanza con un incantesimo e dopo si sedette accanto a Silente che in tanto aveva finito di rileggere il verbale << grazie Minerva, le è piaciuta la riunione >> << sì ho visto l'infermiera Poppy, non l'avevo mai incontrata ai pasti >> << lei di solito mangia in infermiera per stare vicino ai suoi pazienti >> << deve essere un ottima infermiera >> dopo che Minerva pronuncio queste parole, la stanza piombò in un silenzio che durò vari minuti in cui entrambi si guardavano perplessi, Albus lo interruppe solo quando vide che Minerva si stava alzando << non voglio essere invasivo Minerva, ma tu non soggiorno nel castello perché? >> << Abbiamo preso una casa ad Hogsmeade >> << abbiamo? >> Disse lui con aria perplessa, << si, io ed il mio ragazzo >> lei per un attimo si pento di aver pronunciato quelle parole, poi si alzò ed usci. I giorni passarono ed Albus era sempre più pensieroso, Minerva aveva deciso di conoscere meglio l'infermiera il giorno dopo la riunione andò in infermiera e mangio con lei, divenero presto amiche, lei era contenta di avere qualcuno con cui parlare. I mesi passarono e Minerva si sentiva appagata della sua nuova vita, e quando jack le chiese di sposarla di nuovo, lei non gli rispose di no ma che doveva pensarci, a Jack sembro un grande passo avanti fino ad allora lei aveva sempre detto no ed ora, Minerva era indecisa quando Jack le aveva chiesto nuovamente di sposarlo, lei non era riuscita a dire no come le altre volte, ma un attimo dopo si era voltata verso l'ufficio del preside che si vedeva dal lago e aveva risposto che ci doveva pensare. Albus aveva visto tutta la scena dal suo ufficio e si era sentito come se lo avessero trafitto con una spada al petto, non aveva riuscito a capire la risposta di Minerva ma aveva fatto alcune ricerche ed aveva scoperto che Jack era un uomo fantastico, sarebbe stato perfetto per lei ma osservando quella scena lui aveva sperato che lei gli avesse detto di no. Quando i due piccioni se ne furono andati, Albus si era lasciato cadere sulla sedia e si rivolse a Fanny e disse << mi sono innamorato >> la Fenice come se capisce gli si era avvicinata e lo aveva beccato amichevolmente.

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Capitolo 3
*** Dichiarazione ***


Era passato un mese da quanto Jack le aveva chiesto di sposarlo, lei ancora non aveva risposto. Quando ricevette un invito per lei più uno alla festa di fine anno degli insegnanti, Albus aveva organizzato per la prima volta quella festa, per congraturarsi con tutto il personale per il lavoro svolto durante l'anno, questo era il motivo per il quale aveva invitato gli altri colleghi ma il vero motivo per cui avevo organizzato quella festa era per conoscere Jack, Albus sapeva che era adatto a lei ma non si riusciva a rassegnarsi pensava che conoscendolo la cosa gli sarebbe stato più semplice. Minerva parlo della festa a Jack ma lui disse che non poteva andare perché sarebbe dovuto stare fuori per qualche giorno, Minerva spedi quindi la conferma solo per uno. Albus cerco di avere un incontro con Minerva per tutta la settimana ma non ci riuscì, quando mancava solo una settimana alla festa riuscì a chiedere a Minerva perché veniva sola, lei gli spiego del viaggio, quando ebbe finito Albus si sentiva distrutto quando aveva visto la conferma per uno aveva sperato che fosse successo qualcosa tra Minerva e Jack ma non era cosi. Minerva si preparò con calma per la festa aveva tutto il tempo le lezioni era finite e Jack era fuori, indosso un abito rosso e lascio che i capelli scendessero morbidi sulle spalle, Jack gli diceva che stava bene con i capelli sciolti ma lei per comodità li teneva quasi sempre legati. Arrivo alla festa con una carrozza mandata da Albus, quando entro per qualche secondo le teste di tutti erano girate verso di lei, quando smisero di guardarla, lei riprese a respirare accorgendosi che aveva trattenuto il respiro per un tempo che le era parso infinito, Albus le si avvicinò << sei davvero bella sta sera >> << grazie anche tu >> Albus aveva un abito nero con Delle stelle che si muovevano riproducendo le varie costellazioni, << ti va se ci sediamo li >> chiese Albus << si certo >> << visto che questa festa serve a ringraziarvi del vostro operato durante l'anno, dovrò tenere un discorso ma vi penserò dopo, raccontami qualcosa di questo tuo primo anno ad Hogwarts da insegnate >> Minerva prese ad elencare, alcune Delle avventure vissute durante l'anno parlo di alcuni suoi alunni e risero quando lei gli racconto di essersi trasformata in fatto davanti ai ragazzi del primo, non si era mai accorta di quanto fosse facile conversare con Albus fino ad allora, la serata era quasi concluda quando Albus si alzò in piedi e fece il suo discorso di ringraziamento, dopo il discorso molti professori presero ad andarsene, Albus torno da Minerva e parlarono ancora a lungo non rendendosi conto di essere rimasti soli, Minerva chiese ad Albus di quanto lui era il suo insegnante e rivisero tutti i tempi andati, lei gli confesso anche di aver avuto una cotta per lui mentre parlavamo Minerva penso di non aver mai parlato così senza freni con Jack, Albus la faceva sentire perfetta sempre, quando smisero di parlare Minerva si accorse che era quasi mezzanotte, si alzò e si preparo ad andarsene quando silente la fermò la prese per un braccio e avvicinandola a lui le dise << ora non sono più il tuo insegnate >> e la bacio, Minerva rimase in mobile ma quando lui stava per staccarsi lei rispose al bacio, << ti amo Minerva >> << oh Albus >> disse lei staccandosi << so che Jack sarebbe perfetto per te, so della proposta di matrimonio ma io ti amo >> << anch'io ti amo >> disse Minerva baciandolo dolcemente, passo l'intera notte con lui, e dopo aver fatto l'amore era rimasta sveglia e lo aveva guardato dormire, in quel momento capi cosa gli era mancato con Jack cosa l'aveva spinta più volte a dire di no, lei voleva bene a Jack ma non lo amava, certo sarebbe stato perfetto per lei ma non sarebbe mai stata completamente felice, decise che appena Jack sarebbe tornato gli avrebbe detto tutto,sapeva che lo avrebbe ferito e gli dispiaceva ma lui doveva sapere la verità se la meritava. I giorni che seguirono furono idilliaci, Minerva penso di non poter essere più felice, parlarono di Jack solo il giorno prima del suo ritorno fu Albus a tirare fuori l'argomento << cosa dirai a Jack? >> << La verità, gli voglio bene ma non lo amo >> << sei sicura >> Minerva in quel momento si rese conto di ciò che stava facendo stava lasciando l'uomo che l'aveva amata per anni per Albus con il quale non aveva che trascorso qualche giorno di intimità, ma in un attimo i suoi dubbi furono spazzati via dal ricordo del loro primo bacio, lei amava Albus.

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Capitolo 4
*** Certezze ***


Jack era tornato, Minerva lo stava aspettando in salotto, lui la vide e bacio dolcemente ma lei non rispose, solo allora noto l'espressione preoccupata che aveva, si sedette accanto a lei e guardandola negli occhi le chiese << che succede? >> Minerva abbassò lo sguardo e per qualche minuto rimase in silenzio poi con un filo di voce disse << mi dispiace >> Jack avrebbe voluto chiedere per via ma sapeva che se lo avrebbe fatto lei non avrebbe continuati, rimasero in silenzio ancor un po' poi lei continuo << so che tu mi ami, e pensavo di amarti anch'io ma non è cosi, ti voglio bene ma non ti amo, quest' parole mi costano molto perché non voglio ferirti ma meriti la verità >> lui non riusciva a trattenersi << se vuoi dirmi di no ancora perché non ti senti pronta lo capirò >> << sta volta la faccenda non è così facile, in questi giorni in cui tu sei stato fuori ho scoperto di amore Albus, so che può sembrare una pazza ma lo amo, se ti ho detto di no le altre volte era solo perché pensavo mancasse qualcosa a noi ed ora ho capito, mi dispiace >> lui non riuscì a muoversi era arrabbiato, deluso e tradito ma allo stesso tempo la capiva, lui l'amava come non aveva mai amato nessuno ma se lei.... Dopo alcuni minuti Jack si alzò e disse << ti capisco ma ora non c'è la faccio >> ed usci. Minerva lascio che alcun lacrime le rigasero il volto, si sentiva esausta. Minerva era felice, finalmente riusciva a capire cosa volesse dire amate qualcuno, passavano le giornate in sieme e quando si semparavano lei non faceva che pensare a lui, era il suo primo pensiero al mattino e l'ultimo la sera, la loro storia era davvero bella spesso pensava che pocche persone al mondo conoscono il vero amore e lei aveva trovato il suo. Ti tanto in tanto Minerva si immaginava a costruire una famiglia con Albus, già si vedeva con il pancione o con un bambino che aveva i suoi occhi ed i capelli di Albus tra le braccia. Erano usciti a cena quando lei gli chiese << ci pensi mai al futuro? >> << Non molto perché? >> << Mi vedi nel tuo futuro? >> << Non ci ho mai pensato ma si >> poi cambiarono argomento, Albus era rimasto incuriosito dal fatto che lei avesse tirato in ballo il futuro, stavano insieme da un po' ma lui non ci aveva mai pensato veramente era così concentrato sul presente.nella settimana successiva Albus divene strano, Minerva se ne accorse nonostante all'estero tutto era rimasto uguale lei sapeva che qualcosa era cambiato. Albus aveva ripensaro alla conversazione con Minerva, la domanda che gli tornava in mente era ci pensi mai al futuro, lui non ci aveva mai pensato, ma in quella settimana ci aveva riflettuto molto, Minerva aveva cambiato molto la sua vita per lui ma lui cosa aveva fatto per meritarsi tutto quello, lui l'amava più di qualsiasi cosa al mondo, ma nel suo futuro lei non c'era, perché il suo futuro apparteneva a un altro.

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Capitolo 5
*** Ora ***


Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Le vacanze erano appena iniziate Minerva le aveva adottato con ansia, si sveglio da sola nel letto, rimase a lungo a guardare il soffitto non lo avrebbe mai amesso ma ultimamente stava diventando pigra, adorava passare intere mattinate a letto soppratutto se accanto a se ci fosse Albus. Si alzò e scese a fare colazione, Albus non c'era, ma non se ne preoccupo probabilmente era fuori a fare qualche commissione o nel suo ufficio, lei mangio con calma e scambio qualche parola con Poppy, poi andò nell'ufficio di Albus, ma non lo trovo si guardo in torno e vide che non c'era neanche Fanny, decise di fare una passeggiata, uscì e si gode l'inizio della primavera, nel pomeriggio andò in giro con Poppy per negozi, la sede quando rientro Albus non era ancora tornato, ma lei non ci penso molto e si addormentò. Era passato una settimana da quando aveva visto Albus per l'ultima volta, stava di nuovo perlustrando il suo appartamento alla ricerca di un foglio di qualcosa che gli dicessi dove fosse e quando tornava ma non trovo niente, penso che probabilmente era andato perduto, e che se gli avesse scritto avrebbe avuto tutti i dettagli, prese una pergamena è una penna e scrisse: caro Albus, mi manchi tanto, non vedo loro di sapere di più sul tuo viaggio, ti amo, la firmo e prese un Gufo e la spedi. La lettera non ottene nessuna risposta, era un mese che non lo vedeva e si era arresa, Albus se ne era andato, l'aveva abbandonata, lei aveva rinunciato alle sue certezze per lui ma non era servito a nulla, lei lo amava ne era certa era stato proprio l'amore che aveva per Albus a farla sperare così a lungo che lui le rispondesse o tornasse ma ora si sentiva una stupida forse Albus non l'aveva mai amata, a cosa era servita quella falsa durata mesi, la loro storia. Minerva si senti tradita passo intere giornate chiusa nella sua stanza toccava appena cibo, e quando mangiava il cibo sembrava non volesse restare nel suo stomaco, si sentiva stanca. Poppy era preoccupata per la sua amica, aveva provato più volte a parlargli ma lei non gli aveva mai aperto la porta. Dopo due mesi dalla scomparsa di Albus, Minerva aveva deciso di reagire dove rialzarsi, decise di sforzarsi a mangiare ed anche ad uscire, apri la porta anche a Poppy che quando la vide penso che si trattasse di un fantasma << Minerva non hai una bella cera >> << è che non mangio molto e il cibo non resta nel mio corpo, a quanto pare non vado bene per lui >> Poppy non capisco cosa voleva intendere con quell'ultima esclamazione, ma decise di prendere in mano la situazione, << vieni con me in infermeria, ti visito e poi mangiamo >> Minerva sembrava restia ma alla fine acconsenti, andarono in infermiera e Poppy la visito, certo stava bene, anzi i suoi parametri era davvero buoni ma aveva bisogno di mangiare, e si riprendersi un po'. Minerva era rimasta zitta per tutta la visita, aveva paura che se avesse iniziato a parlare avrebbe ripreso a pungere e non voleva << Minerva ho una notizia da darti stai bene >> << va bene e... Si vede dall'espressione che hai che c'è dell'altro >> << sei incinta >> Minerva non sapeva se esserne felice o triste, di sicuro era figlio di Albus, Minerva riprese a piangere, e riuscì a calmarsi solo alcune ore dopo, Poppy le aveva fatto preparare da mangiare e lei mangio ora doveva pensare anche alla vita che cresceva dentro di lei, << cosa vuoi fare? >> Chiese dolcemente Poppy << non lo so, ma devo andare avanti glielo devo >>. Minerva nel giro di un paio di settimane si era riprese completamente o almeno così sembrava a chi la osservava, continuava a stare male per l'abbandono di Albus ma la bambina, aveva bisogno che lei andasse avanti . Quando ricomincio la scuola si prese un anno, non sapeva se Albus sarebbe tornato per l'inizio Delle lezioni ma non voleva vederlo e non voleva che lui sapesse della bambina perché l'aveva abbandonata quando aveva bisogno di lui senza motivo. La gravidanza procedette senza intoppi, il giorno del parto Poppy l'aiuto, mineva aveva deciso di dare la bambina ad una sua amica, non si sentiva pronta a crearla un conto era portarla in grembo un altro era prendersi cura di lei e crescerla, è in quel momento Minerva non se la sentiva. Poppy le mise la bambina tra le braccia, Minerva la guardo e le scesero le lacrime, aveva i suoi occhi verdi ed i capelli rossi di Albus, era bellissima. Pocchi giorni dopo il parto la porto dalla sua amica, sapeva che doveva farlo subito altrimenti si sarebbe affezionata troppo e non ci sarebbe più riuscita, busso alla porta e le porse la bambina << ti prego crescila come se fosse tua, mi piacerebbe che si chiamasse Lily >> l'amica non ebbe neanche il tempo di replica, che li era scomparsa.

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Capitolo 6
*** Albus ***


L'anno dopo era anche tornata a scuola, era stata difficile soppratutto i primi giorni, si era sentita come quando aveva dovuto dare via sua figlia, la sola vista di Albus, la faceva ripensare alla sua bambina era colpa sua se aveva dovuto dare la sua bambina se lui sarebbe rimasto, lei non avrebbe lasciato sua figlia ed ora sarebbero una famiglia felice. Albus aveva cercato di parlare con Minerva per tutto l'anno, le aveva tesso Delle vere e proprie imboscate senza riuscire mai a parlarle, le avrebbe voluto spiegare perché l'aveva lasciato sperava di poter cambiare le cose, ma Minerva non gliene diede la possibilità, sapeva di averla ferita ma voleva recuperare sperava di poter fare la differenza. Minerva era decisa a non dargli nessuna possibilità non se la meritava. Gli anni passarono e Albus con il tempo riuscì a recuperare un po' il rapporto con Minerva, ora lei non scappa più quando lo vedeva, Lily era arrivata ad Hogwarts, Minerva si era sentita al settimo cielo vedendola e quando l'aveva chiamata allo smistamento per un attimo la sua voce ebbe un fremito, vene smistata in grifondoro, lei né era molto fiera, era un ottima studente ed una ragazza incredibile, i l'aveva osservata spesso nel periodo in cui l'aveva lasciata dalla sua amica, l'aveva vista crescere e ne era orgogliosa, ora che era ad Hogwarts era come se lei potesse farle da mamma, era decisa a non dirgli mai la verità ma non riusciva a stargli lontano, aveva visto il suo amore per James nascere all'interno di quelle mura, ed anche se all'inizio era un po' preoccupata alla fine si era convinta che lui l'avrebbe amata per sempre, aveva assistito al suo matrimonio ed aveva persino pianto, certo Lily non sapeva che lei era li e non conosceva nenache la verità ma a Minerva andava bene cosi. Da quanto Lily aveva varcato le soglie di Hogwarts per la prima volta erano passati dieci anni, il rapporto con Albus si poteva definire di amicizia ma nulla di più, non gli aveva più permesso di amarla non voleva soffrire di nuovo, era entrata nell'ordine per poter restare vicino a Lily, non aveva detto nulla ad Albus e quando lui le aveva detto che i Potter erano in pericolo, lei si era sciolta in lacrime, Albus era rimasto stupito dalla sua reazione alla notizia, sapeva che lei era legata a Lily ed a James ma non si era aspettato una reazione del genere ma non fece domande era la prima volta da anni che lei si mostrava fragile davanti a lui, la calmo cercando di non essere troppo evidente anche se avrebbe voluto abbraciarla e stringerla a se, in quei anni ogni giorno che passa senza vederla si era odiato per averla abbandonata sapeva di non avere scelta ma continuava ad amarla anche quando lei non faceva altro che ferirlo, non riusciva a smettere, perché la amava e sapeva di meritarlo. Minerva aveva paura doveva proteggere sua figlia è suo nipote, era stata a trovarli con alcuni membri dell'ordine ed aveva visto il piccolo, James lo aveva annunciato ed aveva anche portato una foto ma lei voleva vederlo ed con una scusa era andati a trovarli, Harry era la fotocopia di James tranne per i suoi occhi aveva gli occhi di Lily, i suoi occhi, Minerva si comose nel vederlo , gli ricordava il piccolo fagottino che lei aveva tenuto tra le braccia anni prima.

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Capitolo 7
*** La verità ***


La guerra magica era finita, Voldemort era stato sconfitto ma a quale prezzo, Minerva si era recata appena saputo a prive drive ed aveva alettato Albus aveva sperato che lui non arrivasse ma al calar del buoio, vide una figura inconfondibile, Albus avanzo per la strada, spegnendo le luci vide Minerva, era sorpreso di trovarla li, Minerva gli si avvicinò e per la prima volta da tempo le divise la parola spontaneamente << e vero, Lily e James sono morti? >> << Si >> lui cerco di pronunciare quelle parole con tono dolce, ma non servi a molto Minerva scoppiò in lacrime, lui cerco di consolarla quando fu interrotto da hagrid che porto Harry, Albus si avvicinò e lo prese, saluto hagrid e torno da Minerva che non aveva smesso di piangere, Minerva cerco di controllarsi, Albus le stava spiegando che Harry doveva restare con un consanguineo della madre, quando fini, Minerva aveva capito che era giunto il momento di dire tutta la verità prese Harry tra le braccia e disse << allora dovra stare con noi >> << Minerva non puoi, deve stare con un parente stretto della madre >> << i suoi nonni andrebbero bene? >> << Si ma lui non ha nonni >> << invece ti sbagli noi siamo i suoi nonni >> << ma cosa dici Minerva >> << Lily e nostra figlia, so che avrei dovuto dirtelo prima ma l'ho scoperto quando tu mi hai lasciato e non me la sono sentita di dirti la verità, poi io l'ho lasciato ad una mia amica e lei non ha mai saputo di noi >> << come hai potuto... >> << Tu non c'eri mi hai abbandonato >>lui la baciò e lei rispose al bacio, con quel gesto aveva spazzato via tutto quel tempo di doloro era così assurdo ma quando lui le disse << ti amo >> dalle labbra di Minerva le parole uscirono senza che lei riuscisse a controllarle << anch'io ti amo >> << mi dispiace >> << non fa niente ma ora possiamo rimediare >> disse Minerva, era decisa a ricominciare. Presero Harry e lo portarono a casa con loro, era così strano considerarsi una famiglia, la sera stessa in cui fecero pace Albus le spiego le motivazioni per le quali l'aveva abbandonato e si sentirono due sciocchi che si erano fatti male per nulla. Col tempo il loro rapporto era tornato quello di prima e si erano legate anche di più, erano felici, ogni tanto si sedevano tutto e tre in salotto e mentre sfogliavano i vecchi album con le foto animale, Albus e Minerva raccontavano a Harry storie sui suoi genitori, il bambino era sempre curioso, e nonostante avesse ascoltato di come i suoi nonni fossero tornati in sieme centinaia di volte era la sua storia preferita. Harry intorno ai cinque anni aveva un incubo frequente che lo faceva svegliare urlando allora Albus aveva deciso di portarlo a visitare le tombe dei suoi genitori e poi a quella che una volta era stata casa sua, Albus gli aveva preso un gelato e poi era tornati a casa da quella sera Harry non aveva più avuto incubi. La storia si conclude qui spero vi sia piaciuto, grazie per averla letta

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