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di _SummerLove_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cpitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Cpitolo 1 ***


Quella mattina mentre andavo a scuola la mi camminata da carcerato che sta per essere gettato sulla sedia elettrica era meno pesante. Il fatto che fosse l'ultimo giorno mi consolava un bel po. Nonostante fosse un giorno meno triste rispetto agli altri il cielo era grigio, si prospettava una bella pioggia. La musica nelle mie orecchie faceva da colonna sonora al mio ingresso nel carcere (comunemente conosciuto come scuola). Quando fui dentro mi tolsi le cuffie e fermai a malincuore la musica lasciando Dark Paradise di Lana Del Rey a metà. Vidi Amy in lontananza che sistemava le sue cose nell'armadietto così la raggiunsi 
''giornata stupenda'' disse con tono sarcastico
''da a amare la vita'' risposi 
Lei si che mi capiva. Non per niente era l'unica persona con cui parlavo in tutta la scuola. La cosa non mi dispiaceva per niente dato che non ci tenevo a parlare con quelle teste vuote dei miei compagni
''Stasera danno una festa per la fine della scuola sai?'' 
''Davvero?Perchè non ci andiamo?'' 
''Dici sul serio?'' 
''No.'' risposi seccamente mentre chiudevo con forza il mio armadietto. La speranza nei suoi occhi di portarmi ad una festa si spense 
''E dai, come fai a sapere che non ti diverti se non sei mai stata ad una festa?'' Mi chiedevo come potessi divertirmi in un branco di ubriachi che ballano e pimiciano in tutti gli angoli della stanza...
''E poi ci sarà da bere e altre cose da sballo'' 
''Oddio hai veramente detto ''sballo''. Chi sei mia madre?'' dissi ridendo. Dopo notai la sua espressione da ''ti prego ti prego ti preeeego'' 
''E va bene...ci farò un pensierino...'' non lo dissi solo per farla contenta. Ci avrei fatto veramente un pensierino.
''FANTASTICO!Stasera passo da casa tua e ti aiuto a scegliere qualcosa da mettere'' 
''Hey non ho bisogno di aiuto per scegliere cosa mettere'' quando finì la frase Amy mi guardò dall'alto in basso 
''Ne sei sicura?'' rispose. Il suono della campanella la salvò dalla mia reazione alla sua ''fantastica'' battuta
''Ci vediamo staseraaa'' disse mentre correva via ridendo. A quel punto mi diressi anche io verso la mia classe con tutta la lentezza possibile. Quel goiorno i professori non avevano voglia di fare lezione e gli alunni non avevano voglia di stare ad ascoltarli. Trascorsero le loro ore a parlare dell'anno che stava per terminare e di quello che sarebbe cominciato l'anno successivo ed era tutto un bla bla bla. Fortunatamente quel giorno la campanella suonò un'ora prima del solito. Sistemai le mie cose nello zaino lentamente per dare tempo ai miei meravigliosi compagni di lasciare l'aula. Non avevo molta voglia di finire nella calca di studenti che correvano verso l'uscita. Non appena ebbi finito scattai anche io fuori dall'edificio. Come avevo previsto mi ritrovai di fronte ad una magnifica pioggia che avrebbe sicuramente reso il mio cammino più sereno. Stetti un al riparo, pensai che non avevo scelta dato che avevo scordato l'ombrello e mi buttai sotto la pioggia. Ma non potei proseguire 
''Hey'' sentì la voce di un ragazzo che mi chiamava e mi voltai per vedere chi fosse 
''Hai intenzione di tornare a casa con questo tempaccio?'' mi disse un tipo che stava seduto suoi gradini della scuola
''Ho qualche alternativa?'' risposi con un tono di voce abbastanza alto per via del rumore delle gocce che cadevano per terra. Lui rise e mi chiesi cosa diavolo ci fosse da ridere
''Che ne dici di parlarne al riparo?'' mi disse. Non mi andava molto di parlare con qualcuno ma aveva un viso simpatico quindi, dopo un'attimo di esitazione, decisi di raggiungerlo 
''Sei pazza se credi di andare in giro così''
''Ci hai azzeccato'' ecco che un'altro sorriso spuntò sul suo volto 
''Beh senti a meno che tu non abbia una soluzione al mio problema io penso che potrei andare'' dissi incrociando le braccia 
''Potrei darti io un passaggio'' le sue parole mi lasciarono abbastanza sorpresa e anche in imbarazzo. Probabilmente lui lo notò per questo disse ''non mordo mica'' 
''Ehm..e va bene'' dissi con gli occhi puntati verso il basso 
''Fantastico, dobbiamo solo fare una corsetta verso la mia auto'' indicò la sua macchina, non era molto lontana. Mi misi il cappuccio della felpa in testa e cominciai a correre. Una volta arrivati da perfetto gentiluomo mi aprì lo sportello e io mi gettai nella macchina con la delicatezza di un'ippopotamo. 
''Pioggia a Giungno, una vera bellezza'' disse mentre metteva in moto la macchina
''Già'' 
Mi guardai un po intorno. Era un tipo davvero disordinato, i cd sparsi sul cruscotto e le bottigliette d'acqua sui sedili posteriori la dicevano lunga al riguardo. Cercai di mettermi la cintura ma era come incastrata
''Oh aspetta faccio io'' si avvicinò a me e tirò forte la cintura per poi allacciarla.
''Ecco fatto'' rimise le mani al volante 
Fortunatamente non mi stava guardando perchè il fatto di averlo avuto così vicino mi aveva fatta arrossire. Mi stupì di me stessa. Mi chiese dove abitassi, scopì che non era molto lontano da casa sua 
''Bene'' dissi sforzando un sorrisetto. La verità era che mi sentivo leggermente a disagio. Non mi capitava spesso di parlare con dei ragazzi...Lui mi lanciò un'occhiata veloce poi tornò a guardare la strada 
''Sei una tipa di poche parole vedo'' 
''Esatto...'' risposi guardando fuori dal finestrino. 
''A bene credevo di essere io a non piacerti'' rise. Si sbagliava di grosso, ma questo non potevo mica dirglielo. Nonostante avesse fatto ''bella figura'' con me non vedevo l'ora di arrivare a casa 
''Non preoccuparti'' risposi tanto per dire qualcosa. Ci fu un po di silenzio e mentre io mi sentivo incredibilmente a disagio lui continuava a guidare con tutta la calma possibile. Pensai che era abituato ad approcciare con le ragazze...oppure non era malato di mente come me e basta. Fui sollevata nel vedere casa mia alla fine della strada, allo stesso tempo però mi dispiaceva abbandonare quel ragazzo di cui non sapevo neanche il nome. 
Lui accostò e io feci per togliermi la cintura ma...era incastrata, come se non bastasse. Mentre cercavo di toglierla lui mise la sua mano sulla mia per spostarla. Non si rese conto del fatto che il suo semplice tentativo di aiutarmi a libererarmi da quell'aggeggio infernale mi aveva fatta arrossire una seconda volta. 
''Ehm..ok beh grazie per il passaggio eh...ciao'' mentre farfugliavo i miei ringraziamenti lui mi fissava con i suoi occhi blu e un sorrisetto sulla faccia. 
''Di niente'' dissse mantenendo quell'espressione
Scesi subito dalla macchina per evitare di arrossire una terza volta e corsi verso la porta di casa.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Non appena fui dentro guardai dallo spioncino la macchina che andava via. Dopo poggiai la testa alla porta e sospirai. Ma chi diavolo era quel tizio?
I miei pensieri furono subito interrotti da mia madre 
''Oh mio dio tesoro sei fradicia, non dirmi che se tornata sotto la pioggia!Scommetto che hai dimenticato l'ombrello un'altra volta!Questa volta una polmonite non te la toglie nessuno!'' la lasciai blaterare per un po poi decisi di farla smettere 
''Sta calma mamma, ho avuto un passaggio, mi sono bagnata mentre raggiungevo la porta'' dissi dirigendomi verso la mia camera
''E chi ti ha accompagnata?'' pur volendole dire il nome del ragazzo che mi aveva accompagnata non potevo dato che non lo sapevo
''Una persona'' chiusi la porta della mia camera e allo stesso tempo chiusi la conversazione con mia madre. Mi tolsi gli abiti bagnati e con il mio fantastico pigiama addosso mi gettai sul letto. Feci sprofondare la testa nel cuscino e cacciai un'urlo. Era più un urlo liberatorio, ero contenta di essermi liberata per alcuni mesi del peso della scuola. Ero così tranquilla che mi addormentai.

La pace non durò molto. Mi svegliai con la voce di mia madre 
''Tesoro svegliati, è arrivata Amy'' 
Che diavolo era venuta a fare Amy?In quel momento mi ricordai della festa su cui avrei dovuto fare un ''pensierino'' 
''Falla salire'' dissi con una voce da orco, tipica di quando mi sveglio. Mia madre uscì dalla stanza e io rotolai letteralmente giù dal letto. Mi accorsi di quanto fosse comodo il pavimento e pensai di mettermi a dormire per terra, ma la vista dei piedi di Amy di fronte a me me lo impedì
''Ciao'' dissi con la faccia spiaccicata al pavimento
''Hai un'ora per essere pronta, altrimenti ti trascino alla festa in pigiama'' detto ciò mi raccolse da terra e mi spedì dritta in bagno 
''Frena frena frena, ti ho forse detto che voglio venirci?E poi che vuol dire che ho solo un'ora di tempo?Quanto diavolo ho dormito?'' tornai a sedermi sul mio letto
''Tua madre mi ha detto che sei tornata a casa e ti sei messa subito nel letto senza nemmeno mangiare, pensa un po crede che tu sia depressa'' disse ridacchiando.
''Ahaha...io depressa?Mai stata meglio'' risposi. Amy mi guardò con sospetto 
''Tu felice?E' successo qualcosa per caso?'' 
''Ma no, cioè si oggi è successa una cosa un po strana. Stavo tornando a casa e poi pioveva e poi uno mi ha offerto un passaggio ed era pure carino e tipo è stato molto gentile e insomma..tutto qui.'' le dissi ciò che era successo tutto d'un fiato e lei rimase a fissarmi con le braccia incrociate
''Ho capito..ti sei presa una cotta, so io cosa ci vuole..Una bella festa, adesso va a prepararti, oggi non mi sfuggi'' Mi trascinò in bagno e questa volta mi ci chiuse dentro 
''Ma perchè siamo amiche noi due?'' le gridai
''Ascoltami, è estate, dobbiamo divertirci, fidati di me'' mi disse dall'altra parte della porta. Sospirai guardando il mio volto stanco allo specchio
''Ma si'' dissi tra me e me impugnando lo spazzolino. 
Ci misi un bel po ad uscire da quel bagno, nel frattempo Amy aveva svuotato tutto il mio armadio per cercare qualcosa, e non so come aveva trovato un vestito. 
''E quello da dove esce?'' dissi guardando il vestito nero che teneva in mano
''E' perfetto, sarai supersexy'' 
''Oddio ma ti senti quando parli?'' presi quel maledetto vestito e andai in bagno per indossarlo. Quando uscì Amy fece una faccia simile a quella che faccio di solito di fronte ad una pizza
''OOOH ma guardati!'' 
''E' troppo corto dannazione'' dissi abbasondomi il vestito
''Oh smettila stai benissimo, forza dobbiamo andare.'' 
Ancora una volta fui trascinata da lei, salutai velocemente mia madre evitando di farle notare il mio vestito e salì in macchina con Amy 
''Spero che ne valga la pena''  sbuffai
Amy partì come un fulmine e dopo sorpassi, cartelli ignorati e rischi di incidenti ad ogni angolo arrivammo alla festa. 
''ma di chi è la casa?'' chiesi guardando quella che a me sembrava una reggia 
''non lo so, so solo che ha messo a disposizione alcool a volontà'' 
''tu lo sai che dopo devi riaccompagnarmi a casa''
''sta tranquilla'' come se dirmi di stare tranquilla mi facesse davvero stare tranquilla 
Entrammo in casa e a quanto pare la festa era iniziata da un bel po visto il numero di bicchieri vuoti per terra. Amy mi prese il braccio per paura di perdermi in mezzo alla folla e mi portò in cucina. 
''Adesso tu devi provare questo'' mi disse riempiendomi un bicchiere con qualche superalcolico
''Non credo che sia una buona idea'' in risposta al mio rifiuto mi mise il bicchiere nelle mani e cominciò a fissarmi aspettando che bevessi. In fondo era solo un bicchierino...Mandai giù tutto in un sorso e successivamente feci una smorfia, era veramente amaro. 
''Allora?'' disse sorridendo 
''Fa veramente schifo'' risposi gettando via il bicchiere. Vidi che prendeva un'altra bottiglia, a quanto pare era vodka alla pesca, mi riempì il bicchiere e me lo porse un'altra volta. Lo bevvi senza esitare, non era amaro, mi piaceva. Quando vide che sulla mia faccia non era comparsa nessuna espressione di disgusto me ne versò un'altro e io bevvi. La cosa andò avanti fin quando non ci rendemmo conto di aver finito la bottiglia. Io cominciavo a sentirmi strana, era l'inizio di un'incubo. 
''Non credo di stare tanto bene Amy''
''Nah sta tranquilla, aspettami qui io vado a salutare delle persone'' in un secondo uscì dalla cucina e sparì nella folla. Mi aveva lasciata li da sola, che stronza. Mi sedetti ad una sedia, no riuscivo a reggermi in piedi. Avevo appena scoperto una cosa...non reggevo l'alcool. 
La aspettai per qualche minuto poi decisi di andare a cercarla. Non fu proprio una buona idea dato che appena fui in piedi sentì la testa scppiare. Uscì dalla cucina e mi ritrovai in mezzo alla gente che ballava, avevo solo voglia di stendermi. Il divano era occupato da gente che pomiciava, come previsto. Dovevo cercare una camera da letto e stendermi un'attimo. Salì delle scale barcollando e mi catapultai nella prima porta che vidi. Era una camera da letto fortunatamente, e non ci avevo nemmeno trovato delle persone che lo facevano, era perfetto. Senza pensarci due volte mi stesi e, come mio solito, finì per addormentarmi. 
Fui svegliata da qualcuno che mi scuoteva la spalla, pensai che fosse Amy, ero infuriata.




Salve <3 
Spero che la sotria sia abbastanza interessante, fatemi sapere se vi piacerebbe leggerei i capitoli successivi. Grazie a chi ha impiegato un po del suo tempo a leggerla e un grazie maggiore a chi lascerà una recensione 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


''Brutta stronza voglio che mi riporti a casa'' dissi infuriata mentre mi toglievo la coperta di dosso. Quando aprì gli occhi la vista di due occhi blu che mi fissavano mi fece rimanere immobile....era lui 


''Va tutto bene?'' mi chiese ridacchiando. Be lo avevo chiamato ''brutta stronza'', aveva il permesso di ridere
''No non va tutto bene, ma tu che diavolo ci fai qui?'' mi misi seduta e cercai di sistemarmi i capelli come potevo. La sua presenza mi irritava, non sapevo spiegare bene il perchè.
''Be si da il caso che questa sia la mia camera'' rimasi di sasso quando udì le sue parole. Cavolo mi ero messa a dormire nella sua camera.
''Beh..allora..ehm.. io ti lascio la tua camera ..'' mi alzai velocemente dal letto ma non fu una buona idea. L'effetto dell'alcool non era ancora svanito naturalmente e mi provocò un forte giramento di testa. Sarei sicuramente finita con la faccia sul pavimento se non fosse stato per le sue braccia che accorsero per sorreggermi. Il suo ''gesto eroico'' rischiava di farmi arrossire...ma mi trattenni. 
''Qualcuno qui ha alzato un po troppo il gomito'' disse mentre mi lasciava andare. Lo fulminai con lo sguardo. Non ero in vena di scherzare... 
''Senti..io devo andare a  cercare una mia amica e non ho molto tempo da perdere'' feci per andarmene ma lui mi fermò
''Aspetta, ti aiuto io a cercarla'' mi chiedevo perchè si offrisse di darmi una mano. Non aveva di meglio da fare?Comunque che mi piacesse o no avevo veramente bisogno di aiuto, da sola sarei caduta una cinquantina di volte...
''Va bene ma facciamo in fretta''
Scendemmo le scale, lui camminava avanti a me, spesso si girava per controllare che ci fossi e chiedeva in continuazione ''è lei?...è lei?...è lei?'' indicando tutte le ragazze della festa. Ad un certo punto la vidi seduta su un divano che parlava con dei ragazzi. Non era brilla, era totalmente ubriaca, e il sorriso da ebete sulla sua faccia la diceva lunga al riguardo. Andai verso di lei e rimasi a fissarla fin quando non si accorse della mia presenza 
''Eccoti qua!Dai vieni ci stiamo divertendo un casino?Vero ragazzi??'' era totalmente andata. La presi per il braccio e la feci alzare. 
''Ma che hai combinato Amy, adesso come diavolo torniamo a casa?'' cercai di farla poggiare su di me per camminare ma nemmeno io ero proprio stabile. 
''Senti, te lo do io un passaggio''  eccolo qua, ancora una volta offriva il suo aiuto ad una povera ragazza disperata. Anche questa volta non potevo rifiutare, ne avevo bisogno. 
''Io...cioè..credo che tu abbia già fatto abbastanza per me'' in risposta alle mie parole lanciò un'occhiata a Amy che intanto stava dormendo sulla mia spalla. Insomma voleva farmi capire che non avevo molta scelta
''Forza andiamo'' disse prendendomi per il braccio.
Dopo qualche caduta di quella brutta stronza ci ritrovammo nella sua auto. Misi la mano nella mia borsa per controllare che ora fosse sul mio cellulare 
''Merda'' esclamai 
''ho dimenticato il cellulare in casa'' senza dire una parola in più mi precipitai fuori dalla macchina e corsi (per quanto mi fosse possibile con quei maledetti tacchi) dentro casa. Fortunatamente non era rimasta molta gente a parte qualcuno che dormiva sul pavimento. Pensai a dove potesse essere il mio cellulare e l'unico posto che mi venne in mente fu la camera dove avevo beatamente dormito. La raggiunsi in fretta e fui sollevata nel vedere il mio cellulare sul letto. Stavo per tornare da loro quando pensai che quella fosse la mia occasione di curiosare un po nella sua stanza. La prima cosa che mi colpì fu la pila di cd sulla sua scrivania, ma quanti ne aveva di quei cosi?Ne guardai alcuni, era tutta roba che piaceva anche a me. Su un cd senza copertina notai un'ettichetta 
''proprietà di Niall Horan'' mi chiesi perchè avesse messo il suo nome su quel cd, ma non mi importava più di tanto, adesso sapevo come si chiamava. Oltre ad un bel po di disordine non c'era altro di interessante..così decisi di tornare in macchina. 
Ero un preoccupata per quello che Amy avrebbe potuto dire o fare in mia assenza, riusciva a mettermi in imbarazzo da sobria figuriamoci da ubriaca. Arrivai in macchina e vidi che Amy stava tranquillamente dormendo sui sedili posteriori, meno male. Niall partì
''che serata'' dissi sottovoce portandomi una mano alla fronte. Ero esausta.
''Hey è tutto ok?'' chiese Niall gurdandomi. Se all'inizio la sua presenza cominciava a darmi fastidio adesso sentivo che senza di lui sarei in macchina con un'ubriacona
''Si è tutto ok...posso farti una domanda?'' 
''Certo'' 
''Perchè mi stai aiutando?'' lui sorrise guardando la strada 
''Perchè voglio portarti a letto'' alle sue parole mi irrigidì. Lui notò la mia reazione e scoppiò a ridere. Cosa cazzo si rideva?
''Guarda che sto scherzando'' disse ancora ridendo. Fui visibilmente sollevata nel sentire ciò, e allo stesso tempo mi venne voglia di stamparli il mio piede in faccia, ma mi trattenni...
''Beh comunque a parte tutto...grazie per avermi salvato le chiappe un'altra volta Niall'' solo dopo mi accorsi di averlo chiamato per nome, tecnicamente non ci eravamo mai presentati quindi non avrei dovuto saperlo. 
''Di niente...Jess'' non mi chiesi come mai anche lui sapesse il mio nome, non aveva molta importanza. 
Restammo un po in silenzio, questa volta però non fu imbarazzante, direi quasi che fosse piacevole. Mi prese un po di trsitezza quando vidi che eravamo arrivati a casa mia 
''Eh insomma come fai con lei?'' disse Niall guardando Amy che pian piano si stava svegliando
''Jess...che ci faccio qui?'' disse Amy mentre si stropicciava gli occhi. Scesi dalla macchina e le aprì lo sportello 
''Andiamo bella addormentata, oggi dormi a casa mia'' detto ciò la presi a braccetto. Chiusi lo sportello e mi affaciai al finestrino per salutare Niall 
''Beh..buona..buona notte'' farfugliai. Mi stava fissando dritto negli occhi con quel maledetto sorrisetto che non mi faceva capire più niente. 
''Notte'' disse 
''Magari un giorno quando sarai in pericolo e io spunterò per salvarti ci rivediamo'' continuò. Io risi.
Rimanemmo a fissarci per qualche secondo, probabilmente sfoggiavo anche il mio sorriso da ebete, fortunatamente un lamento di Amy mi fece tornare alla realtà. Mi allontanai definitivamente dalla sua macchina ed entrai in casa. Sistemai per terra un sacco a pelo per Amy sul quale si addormentò in un'istante. Mi tolsi quel vestito diabolico e i tacchi infernali e indossai il mio pigiama. Finalmente potevo gettarmi sul letto e dimenticare la mia terribile festa. Cioè non era stata un disastro completo dato che avevo rincontrato Niall...

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