The new team

di Rebel Force
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi i'm Sky and this is my life ***
Capitolo 2: *** A new job ***
Capitolo 3: *** New friends and new troubles ***
Capitolo 4: *** What? ***



Capitolo 1
*** Hi i'm Sky and this is my life ***


"Mamma, mamma hai visto che bravi che sono!"
 "Sì tesoro soo bravissimi".
 "Andiamo mamma se no il concerto comincia senza di noi."
Una bambina di 8 dai cepelli mori e lunghi tirò la madre verso la macchina,
le 2 si dirigevano verso di essa e come un flash....

...una luce...

...un botto...

...buio.
In quel momento mi svegliai.
Erano passati 8 anni e ancora venivo tormentata da quei brutti ricordi, guardai la sveglia, "7:00". Un classico, da quel fatidico giorno è sempre questo l'orario in cui mi sveglio.
Almeno c'e una nota positiva, è il primo giorno d'estate e mi aspettano 3 mesi di assoluto relax!
O almeno sarebbe dovuto essere così fino a 3 settimane fa, quando  mio padre, James Foster, ha categoricamente messo tra le righe che io Skyla Foster avrei dovuto cominciare a comportarmi come un'adulta. Per farla breve ha detto che avrei dovuto trovarmi un lavoro e la cosa non mi piaceva per niente. Insomma chi è chi si comincia a comportare come un'adulta a 16 anni?
Ormai è ora che mi alzi dato che sì, sono sveglia ma ho continuato ha rigirarmi nel mio letto fin'ora.
Dopo aver fatto una doccia veloce mi diressi immediatamente al mio armadio, piccolo ma efficiente. Una canottiera color lilla, dei jeans strappati,un paio di All Star e sono pronta alla giornata.
Scesa le scale come al solito non vidi mio padre, lui fa parte della polizia di Miami di conseguenza torna sempre tardi dal lavoro e, tardi per lui vuol dire anche tornare alle 5 di mattina. Tra poco devo incontrarmi con la mia migliore amica percui farò colazione per strada, ci siamo date appuntamento alla fontana dei desideri del centro commerciale.

Come al solito è in ritardo!
Sono arrivata qui alle 9:30 e ora sono le 10:00! Giuro che se non fosse la mia migliore amica io....
Nat: "SKY!". Una ragazza con una cascata di riccioli d'oro e 2 occhi color verde mare si stava dirigendo verso di me correndo come una pazza.
S: "Finalmente!"
N: "Scusa ma oggi mia madre mi aveva fissato un set fotografico senza dirmelo".

Esatto avete capito bene la mia migliore amica, Nathalie Renèe Lacroix, lavora come modella dall'età di 5 anni sotto costrizione di sua madre Giselle.
Nonostante sia stata per 5 anni miss Miami, sia su ogni copertina di ogni mese di Pop Tiger e abbia una miriade di ragazzi che le vanno dietro....Nat non è felice. Lei non è solo un bel visino ma una ragazza molto intelligente purtroppo però è anche una ragazza ubbidiente e non se la sente di deludere sua madre.

S: "E va bene per stavolta ti perdono ma se succede di nuovo scrivimi chiaro?", finita la frase quella pazza mi saltò addosso,
N: "Grazie grazie grazie grazie!!"
S: "Sì sì ma ora mollami su!!", la scansai.
Non è per essere poco affettuaso nei suoi confronti ma odiavo e odio quando mi abbraccia, Nat è sempre stata più alta e più slanciata di me perciò ogni volta che mi abbraccia o che ci abbracciamo mi sento come se fossimo Davide e Golia.
N: "Ahahah va bene brontolona".

Tra uno sbuffo e una risata ci siamo dirette in caffetteria per un buon cappuccino e una brioche.
N: "Allora hai trovato hai trovato un lavoro estivo?"
S: "Mi stanco solo a cercarlo figiurati quando lo trovo"
N: "Guarda che se non ti muovi tra poco gli altri studenti ti fregheranno il posto"
S: "Per lei è facile parlare Miss Lacroix"
N: "La vuoi smettere di chiamarmi così.....è imbarazzante", detto questo arrosì affondando la faccia nel suo cappuccino.

Dopo 2 ore di shopping e aver pranzato ci sembrò ora di rientrare ma passammo per la spiaggia, il vantaggio di essere a Miami è che snon importa se inverno o estate la passaggiata in riva al mare puoi farla sempre.
Ci sedemmo sulla sabbia a guardare il tramonto, i colori variavano dall'arancione al rosa e al viola. Uno spettacolo.
Beh dai infondo anche se questa giornata è iniziata un po' così devo ammettere che si sta concludendo in modo pia-
???: "AIUTO!"
Ecco appunto.
N: "Ma cosa? Hai sentito?" mi chiese alzandosi in piedi in tutta fretta.
S: "E come facevo a non snetirlo me lo spieghi?"
???: "MaMMA!", la voce sembrava quella di una bambina ede era rotta dal pianto.
Mi alzai in piedi ed insieme a Nat cominciai a cercare la direzione da cui proveniva quella richiesta d'aiuto.
S: "Ascolta io vado verso gli scogli tu prova avedere vicino il bar", detto questo bastò un cenno da parte di Nat e potemmo dividerci.

Arrivata vicino agli scogli notai 2 piccole teste,una mora e una bionda, sbucare da uno di essi, mi avvicinai e potei udire il pianto di quella stessa bambina.
S:  "Hey...", la bambina mi guardò terrorizzata, teneva tra le braccia, probabilmente, il fratellino, privo di sensi e con una gamba piena di graffi.
Mi sedetti di fianco alla bambina per accertarmi che il piccolo stesse bene, per fortuna sembrava tutto a posto.
S: "Senti piccola come ti chiami?", non so perchè ma guardandola meglio quella bambina mi era stranamente familiare.
Tra un singhiozzo e l'altro la bambina mi rispose "A-alice..."
S: "Ciao Alice io sono Sky, non avere paura ora dimmi cos'è successo"
Ali: *sniff* "Stavo giocando con mio fratello Aiden e mentre facevamo finta di essere dei pirati Aiden è....è scivolato e non i è più svegliato"
S: "Ascolta Aiden sta bene ha solo battuto la testa e si è fatto qualche graffio ora andiamo al bar chiediamo la cassetta del pronto soccorso e lo medichiamo.....ok?", le porsi la mano per aiutarla ad alzarsi
Ali: *sniff* "Va bene", mi diede la mano e mi caricai Aiden sulle spalle.

Arrivati al bar mi feci dare la cassetta e medicai Aiden, fortunatamente il piccolo si svegliò subito dopo con la felicità di Alice che gli saltò subito addosso. Nat mi venne incontrodato che le avevo scritto per messaggio che avevo trovato i bambini.
Ali: "Grazie Sky di averci aiutato", mi abbracciò le gambe e mi sorrise, Aiden la imitò,
S: "Non c'è di che è stato un piacere", le sorrisi,
N: "Sky io devo andare mia madre mi ha fissato un'altro appuntamento", mi abbracciò "ciao piccoli e state più attenti la prossima volta"
Ali e Ai: "Certo".

Rimasi con Alice e Aiden per tutto il resto della giornata poi i due mi salutarono e si diressero a casa da soli, cosa che feci pure io.
J: "Ciao Sky", oh ma che strano papà è a casa?
S:"Ciao papà com'è andata al lavoro?"
J: "Tutto ok tu invece? Com'è andato il tuo primo giorno di vacanza?".
Raccontai la mia piccola, se così si può definire, avventura e lui si complimento con me.
Dopo tanti anni io e mio padre avevamo finalmente qualcosa di cui parlare infatti passai un bellissima serata con lui, era dalla morte di mamma che non mi capitava.

Il mattino seguente mi svegliai alle 7:00, ma stavolta feci tutto con calma dato che Nat mi scrisse che anche oggi avrebbe avuto un servizio fotografico.
Mi misi una maglietta azzurra con scollatura a barca, un paio di shorts bianchi e le mie All Star.
Dato che non avevo nulla da fare prima dell'arrivo di Nat feci un giro per i negozi del centro commerciale e passai davanti ad uno dei miei posti preferiti.
Prima Sonic Boom, poi AeA music factory ed infine museo delle 2 grandi celebrità nonchè stelle del pop mondiale, Austin e Ally Moon.
Il giorno dell'incidente era il giorno in cui io e mia madre dovevamo andare ad uno degli ultimi concerti di Austin ed Ally prima del loro matrimonio, non ci arrivammo mai ma io continuai ad amare quei 2 cantanti così bravi e così uniti.
Adoro Ally perchè nonostante fosse una semplice ragazza è riuscita a coronare i suoi sogni con perseveranza ed impegno costante.
Austin invece era semplicemente un ragazzo talentuoso che però è sempre rimasto fedele ad i suoi amici diventando un grandissimo cantante insieme al suo Team, la sua famiglia, i suoi amici.
Ali: "SKY!", una piccola testa di capelli bruni mi corse in contro attaccandosi alle mie gambe,
S: "Hey ciao bellissima", non feci in tempo a dire altro che un'altra testolina riccioluta bionda mi abbracciò dall'altro lato,
Ai: "SKY",
S: "Hey ragazzino!" dissi scompigliandoli i capelli.
I due si staccarono da me ed iomi abbassai alla loro altezza,
Ali: "Sai ieri abbiamo detto a mamma e papà come sei stata gentile"
Ai: "Papà ha detto che sei stata un'eroina", in quel momento arrosii,
S: "Ma no chiunque l'avrebbe fatto",
Ali: "Viene volevano ringraziarti di persona" Alice mi prese per mano e Aiden mi spinse da dietro,
S: "Ahaha ok ok vengo".

Svoltato l'angolo i piccoli mi fecero avvicinare alla fontana dei desideri e in quell'istante mancai di un battito.
Ali: "Mamma papà! Questa è la ragazza di ieri",
"E' un piacere conoscerti", la donna si avvicinò a me e strinse la mano nelle sue, ora capisco perchè Alice e Aiden mi ricordavano qualcuno,
"Volevamo ringraziarti per quello che hai fatto ieri per Aiden", l'uomo mi mise una mano sulla spalla, io sorrisi leggermente,
"Oh ma che sbadata non ci siamo ancora presentati, io sono Ally Moon"
"E io sono Austin Moon".
Quale giornata migliore.


-Salve mondo di EFP finalmente ho pubblicato anch'io la mia prima storia! Vi prego siate clementi con le critiche infondo sono una scrittrice in erba e devo ancora prenderci la mano. Comunque fatemi sapere se la storia vi piace insomma almeno voglio vedere se ho catturato la vostra attenzione con la piccola Sky! Al prossimo capitolo!
Un bacio.
Sonny.
 
 

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Capitolo 2
*** A new job ***


A-austin e-e Ally sono qui da-davanti a me?
Al: "Cara ti senti bene?", sentii la mano di Ally sulla mia spalla,
S: "E-E-CCO SI-I' BE-BENISSIMO", risi nervosamente, insomma i miei idoli sono qui davanti a me......OH ANDIAMO ANCHE TU CHE STAI LEGGENDO AVRESTI REAGITO COSI'!!
Au: "Oook", che figuraccia!
S: "Aaargh, vi chiedo scusa" affondai la faccia tra le mie mani "è solo che siete i miei idoli sin da quando ero piccola", arrosii,
Al: "Davvero? Wow è fantastico!"
Au: "Questo faciliterà ciò che avremmo voluto chiederti", guardai Austin curiosa,
S: "Eh sarebbe?"
Al: "Devi sapere che tra 2 giorni io e Austin partiremo per un nuovo tour"
Au: "Ma non possiamo portare con noi Alice e Aiden dato che il tour si concluderà a Febbraio, quando loro andranno a scuola"
S: "Dove vuole andare a parare signor Moon?"
Au: "La nostra domanda era se ti piacerebbe badare ai ragazzi e al AeA museum in nostra assenza?"
Al: "Ovviamente potrai soggiornare al museo dato che abbiamo ristrutturato il tutto aggiungendo un appartamento al piano di sopra"
Au: "Anche i ragazzi staranno con te e ti assicuro che saranno bravissimi"
Al: "Ovviamente la busta paga ti verrà spedita da noi ogni primo del mese".
Muta, non sapevo che dire.
Io, normalissima ragazza di Miami, dipendente presso i Moon....
S: "ACCETTO",urlai talmente forte che certe persone in strada si fermarono a guardarmi.
Austin e Ally mi sorrisero e mi strinsero la mano ed Alice e Aiden mi si attaccarono alle gambe,
Ali e Ai: "SI'IIIIII", provai un senso di preoccupazione al pensiero che avrei passato 8 mesi dietro quei 2 scalmanati però il fatto di vivere quei mesi dentro il mondo che ho sempre sognato beh....non ha prezzo.
Al: "Allora siamo d'accordo"
Au: "In questi 2 giorni ti daremo tutte le istruzioni sui ragazzi e gli orari del negozio"
Al: "A proposito tu hai 16 anni giusto"
S: "Sì signora Moon"
Al: "Oh ti prego chiamami pure Ally"
S: "Va bene signo- volevo dire....Ally", sorrisi come un'ebete,talmente tanto che Ally mi guardò per qualche secondo, credo stesse rivalutando il fatto di affidarmi ai suoi figli.
Al: "Comunque tornando al discorso vorremmo che i tuoi genitori firmassero un foglio per il permesso del lavoro, dato che sei minorenne è indispensabile"
S: "Non c'è alcun problema lo farò firmare stasera stessa"
Au: "Allora siamo d'accordo ci vediamo domani".

Salutata la famiglia Moon mi ritrovai a saltellare come un'idiota per tutto il centro commerciale di Miami. Se Austin e Ally mi avessero vista in quel momento mi sarei giocata di sicuro tutto il lavoro.
Vicino allo stand dei videogiochi vidi Nat parlare con il ragazzo che li vendeva. Mi avvinai a lei ballando, come se fosse un valzer.
N: "Ok o sei felice o ti sei giocata il cervello"
S: "Indovina chi è la ragazza più fortunata di Miami, DAI INDOVINA INDOVINA!"
N: "Allora a rigor di logica io", la guardai male "ma dato che me l'hai chiesto credo sia tu"
S: "Esatto e sai perchè?"
N: "Forza dimmelo che ora sono diventata curiosa"
S: "Ho trovato il lavoro estivo più figo di tutti!"
N: "Sarebbe?"
S: "I bambini che ho salvato ieri sono i figli di Austin e Ally Moon!"
N: "COOOSA?!"
S: "Alice e Aiden hanno raccontato ai loro genitori cosa ho fatto e i due mi hanno offerto di lavorare da loro come tata, di occuparmi del AeA museum e la cosa più bella è che potrò viverci dentro!!".
Nat non disse nulla ma mi prese le mani e cominciammo a saltare insieme e urlare dalla felicità.

Nat cominciò a farmi domande su domande per 1 ora senza stancarsi mai, ormai ero sfinita.
N: "Ma quando torneranno?"
S: "Nat è la terza volta che me lo chiedi" sbuffai "torneranno a Febbraio per questo vogliono che guardi io i bambini"
N: "Ma tu non hai esperienza coi bambini, non ti ricordi cos'è successo quando hai fatto la baby-sitter dai Jameson?"
S: "Allora partiamo dal presupposto che la sega elettrica si è accesa da sola!"
N: "E la piscina?"
S: "Non sapevo neanche che una piscina potesse prendere fuoco!",
Nat si mise una mano sulla fronte in segno di arresa,
N: "Poveri bambini"
S: "HEY!", Nat scoppiò a ridere e io non potei fare che seguirla, infondo aveva ragione, io che ne sapevo di bambini?
I miei pensieri purtroppo vennero interrotti da una voce....
"TI PIACE QUESTO EH?"
S: "Ma cosa-"
"PRENDI QUESTO BULLETTO DA 4 SOLDI".
Nat si alzò spaventata e mi si attaccò al braccio,
N: "Che...che è stato?"
S: "Credo che qualcuno sia in guai grossi"
N: "Sky andiamo a casa ti prego"
"ALLORA VUOI ANCORA FARE IL GRADASSO BRUTTO BUFFONE",
aspetta un attimo io questa voce....
S: "Nat tu vai avanti io ti raggiungo dopo!", scansai Nat e non badai al fatto che mi strillasse dietro di fermarmi, conoscevo quella voce e dovevo intervenire.

Arrivata mi trovai davanti 3 ragazzi che a suon di pugni si passavano tra di loro un povero ragazzo ormai sfinito dalle innumerevoli percosse.
"CHE C'E' ORA NON PARLI PIU'"
S: "HEY!", i 3 si girarono dalla mia parte e il ragazzo si accasciò a terra,
"Ma guarda un po' chi è venuto a trovarci, Skyla qual buon vento"
S: "Luke Stevens non eri appena uscito per buona condotta?"
L: "Sì e non grazie al tuo paparino" mi si avvicinò
S: "Allora se non vuoi rivedere mio padre che ne dici di prendere i tuoi cagnolini e alzare i tacchi?", Luke sbuffò divertito,
L: "Come vuole sua mestà" e dopo aver tirato un'ultimo calcio al ragazzo steso a terra richiamò gli altri 2 e se ne andò.
S: "Hey tutto ok?" mi avvicinai al ragazzo per aiutarlo ad alzarsi ma.....mi scansò?!
S: "HEY MA CHE TI PRENDE?!"
"Non ho chiesto il tuo aiuto" si passò una mano sul labbro per togliersi il sangue,
S: "Vero non l'hai chiesto ma se non fossi intervenuta Luke ti avrebbe polverizzato!"
"Potevo farcela"ansimava, devono averlo picchiato per molto tempo,
S: "Cos'è dire grazie è troppo per un duro come te?"
"Ma te ne vuoi andare?! Hai fatto la parte dell'eroina? BENE! A chi vuoi che freghi!", si scansò il ciuffo di capelli corvini mostrando 2 occhi azzurro cielo ma.....sembravano così freddi....
S: "Bene allora credo che la prossima ti lascerò sbranare da quei 4"
"BENE"
S: "BENE", mi girai e me ne andai. ARRRRGH CHE RABBIA QUEL RAGAZZO!

Ormai erano le 18:30 cos'ì mi diressi a casa.
Il tragitto lo passai sfogandomi con Nat di quell'idiota, insomma gli ho salvato la vita....CHE RAZZA DI PROBLEMI HA?!
J: "Ciao tesoro"
S: "CIAO", entrai sbattendo la porta con rabbia,
J: "Devo chiamare le forze armate o ne possiamo parlare?"
S: "Scusa papà è solo che al mondo c'è gente al quanto strana"
J: "Puoi dirlo forte oggi abbiamo preso un ragazzo vicino al centro commeriale"
S: "E come mai?"
J: "Aveva qualche piccolo furto e suo padre ci aveva chiesto di prenderlo"
S: "Come si chiama?", mio padre ridacchiò
J: "Cos'è vuoi il suo fascicolo?"
S: "Beh infondo tu mi dici sempre tutto su quelli che catturi della mia età"
J: "E' sul tavolo", come al solito mio padre è un grande.
Gli diedi un bacio sulla guancia e presi il fascicolo.

Arrivata in camera mia aprii il fasciolo,
S: "Allora vediamo:
Nome: Kade Daniel Sparks
Età: 16
Ricercato per: furto allo stand per cellulari, disturbo ella quiete publica...
Bla,bla,bla...Non mi sembra un tizio così pericoloso".
Sinceramente non c'era nulla che mi facesse pensare ad un tizio come Luke Stevens....Oh la foto vediamo un po'......aspetta ma questo qui è...

 

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Capitolo 3
*** New friends and new troubles ***


Sono sicura al cento per cento questo qui è il ragazzo che ho visto oggi, chissà cos'ha fatto quando me ne sono andata.
Però devo ammettere che è molto carino.....MA IDIOTA!
Lasciai il fascicolo sulla scrivania e mi buttai a peso morto sul letto, domani sarebbe stata una giornata faticosa , nonostante ciò mi addormentai col sorriso.
 
Appena sveglia mi diressi subito in doccia, volevo avere un'aspetto impeccabile per i signori Moon!
Per una volta diedi un senso alla massa dei miei capelli e misi anche un filo di eyeliner. Come vestiti scelsi una camicetta bianca senza maniche, un paio di shorts azzurri ed infine un paio di zeppe beige chiaro.
Scesa le scale mi diressi in cucina per un caffè e con mio sorpresa papà era li e aveva preparato le frittelle!
J: "Buon giorno Sky", mi diede un bacio sulla fronte,
S: "Buon giorno papà....come mai a casa così presto?"
J: "Mi hanno dato un giorno di riposo dato che ho fatto i doppi turni per una settimana"
S: "Perfetto era ora che ti premiassero!", mio padre mi guardò dalla testa ai piedi mentre metteva lo sciroppo sulle frittelle, le ha annegate quelle povere frittelle,
J: "Come mai siamo così eleganti?"
S: "PFF COSA? NOOO"
J: "Sky che mi devi dire?"
S: "Che puoi essere fiero di me dato che ho trovato un lavoro" sul viso di mio padre apparve un sorriso di quelli che fai solo se hai vinto la lotteria,
J: "Ma è fantastico! E dimmi dove ti hanno preso?"
S: "Lavorerò al AeA museum come curatrice in assenza dei signori Moon"
J: "FANTASTICO! TESORO SONO FIERO DI TE!" mi abbracciò e io feci lo stesso,
S: "E poi ci sarebbe un'altra piccola cosa"ridacchiai nervosamente;
J: "Sarebbe?"
S: "I signori Moon mi permetteranno di viveri lì perchè mi hanno affidato i loro figli"
J: "E' una grande responsabilità Sky"
S: "Lo so ma mi sento pronta e poi i signori Moon hanno detto che si fidano di me perciò sono fiduciosa"
J: "E quanto dovrai stare lì?"
S: "Fino a Febbraio, quindi fino a fine tour" mio padre mi guardò serio. Di solito significava che stava riflettendo a fondo.
J: "E va bene potrai lavorare lì" gli saltai addosso dalla felicità,
S: "GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!" mio padre si mise a ridere.
 
Prima di uscire di casa feci firmare il foglio del permesso per il lavoro a mio padre così avrei potuto consegnarlo ai Moon.
Arrivata al AeA museum notai subito Alice e Aiden che stavano ridendo insieme ad altri 2 bambini.
S: "Hey ciao!" i 2 appena mi videro mi corsero subito incontro sorridendomi,
Ali e Ai: "SKY!" purtroppo le 2 minifurie mi buttarono per terra facendo cadere tutti e 3 come dei salami,
Ali: "Oggi starai tutto il giorno con noi vero?"
S: "Oggi sì dato che i vostri genitori mi devono dare tutte le istruzioni sul negozio e su voi 2 marmocchi" li presi tutti e 2 fra le mie braccia e cominciai fare loro il solletico.
I poverini implorarono pietà tra una lacrima ed una risata e io li lasciai andare,
Ai: "Vieni Sky ti presentiamo i nostri amici" mi prese per mano e mi portò dagli altri 2 bambini. Uno era un bambino dai capelli riccioli rossi, probabilmente doveva avere 6 anni come Aiden, invece l'altra era una bambina adorabile dalla pelle scure e con dei bellissimi riccioli neri raccolti in una coda alta.
Ali: "Questa è la mia migliore amica Princess Magnolia Rose!", ma che razza di nome è?
P: "Chiamami pure Princess!", oh beh così è molto più facile,
S: "Piacere di conoscerti Princess"
Ai: "E lui invece è il mio migliore amico Derry!"
S: "Ciao Derry io mi chiamo Sky"
D: "Piacere forma di vita organica nel periodo adolescenziale comunemente chiamata Sky", rimasi spiazzata, ma che diavolo aveva questo qui?
Ai: "Derry è un supersecchione lui va all'università"
S: "Ma ha solo 6 anni"
D: "Sì da il caso che il mio quoziente intellettivo e nettamente superiore al vostro e di conseguenza sono stato reputato troppo intelligente per abbassarmi al livello di un comune bambino di prima elementare"
P: "Sì insomma dava fastidio agli insegnanti perchè gli rubava il lavoro" Alice si lasciò scappare una risata.
Derry guardò male Princess e come ce lo si sarebbe aspettato ribattè contro di lei ed, il tutto sfociò in una litigata.
Avrei voluto intervenire ma Alice mi fermò dicendomi che tra quei 2 era del tutto normale litigare per qualsiasi cosa.
Al: "Oh Sky ma sei qui!" Ally mi venne in contro sorridendomi,
S: "Ciao Ally ti ho portato il foglio firmato" le porsi il documento,
Al: "Perfetto ma perchè non vieni dentro? Ci sono 2 persone che vorrei presentarti".
 
Seguii Ally dentro al Museo fino ad arrivare alla ex-sala della musica ora appartamento. Una volta entrata vidi Austin parlare con una donna ed un uomo seduti sul divano.
"Dez sei il solito possibile che non capisci che Zalieni 10 è forse il più bello di tutti i film"
"Per una mente ristretta come la tua Trish è ovvio credere che il 10 sia il più bello"
"Se non stai zitto ti restringo io la testa brutto idiota”.
Ma che diavolo?
Ally:”Trish, Dez vi voglio presentare una persona”, aspetta un secondo….Trish…Dez…ma questi 2-!
Austin si girò verso di me e Ally e fece lui le presentazioni,
Austin: “Questa è Sky la nostra nuova baby-sitter”, i 2 si avvicinarono a me e si presentarono,
Trish:”Piacere di conoscerti io sono Patriscia Maria De la Rosa, ma puoi chiamarmi Trish”
S: ”Aspetti ma è lei la famosa attrice che ha vinto 7 oscar di fila”
T:”8 modestamente, perché sicuramente vincerò anche quello di quest’anno”
S: ”Come fa a dirlo?”
T:”Beh sono io, mi sembra ovvio che vincerò per la mia bellezza e per il mio talento”
Au:”Di certo non per la modestia”, Trish squadrò Austin che si ammutolì in pochi secondi,
Dez:”E dopo aver assaporato la sconfinata bontà e simpatia di Trish, mi presento madmoiselle sono Dez Hatfield Wade”
S:”Il famoso regista?”
D:”Modestie a parte” si tirò indietro il ciuffo “sono il migliore”, Trish lo guardò con occhi rossi di rabbia.
Capendo la situazione, Ally, prese parola e si rivolse a me,
Al:”Bene ora che vi siete presentati, vado ad illustrare a Sky i suoi compiti da curatrice”.                                                  Dato un veloce bacio ad Austin ed aver salutato Trish e Dez, Ally mi portò al piano inferiore per darmi le direttive.
1 ora dopo
Al: “E questo è quanto”……GRAZIE AL CIELO HA FINITO!                                                                                                      
 Al: “Tutto chiaro?”, una mezza addormentata me annui strofinandosi gli occhi, non pensavo ci fossero tante regole in uno spazio così piccolo…                                                                                                                                    
Al: “Povera devo averti annoiata”, Ally sorrise dispiaciuta, “mentre noi rifiniamo i dettagli perché non vai a farti un giro per il centro?”                                                         S: “Davvero?”, già adoro il fatto che lei sia il mio capo,                                                                                                      
Al: “Certo! Sei giovane e sei un adolescente, capisco benissimo quand’è il vostro momento di staccare un po’ da tutto”, le sorrisi e la ringraziai.
 
Mmm vediamo che potrei fare in questi pochi minuti…….                                                                                                    
Nat ha un book fotografico da fare, di andare a vedermi un film di sicuro non ho voglia, che potrei fare…..        
“PISTA!!!”, a distogliermi dai miei pensieri fu un uragano dai capelli bordò che mi venne addosso facendomi cadere,                                                           
S: “HEY TU-“, non feci in tempo a finire la frase che vidi quello schifoso essere, comunemente chiamato Luke Stevens insieme ai suoi 2 cagnolini rincorrere il ragazzo. Lu: “FERMATI BRUTTO IDIOTA CHE TI FACCIO NERO!!”, stranamente non si era accorto della mia presenza e, non degnandomi nemmeno di uno sguardo, accellerò per raggiungere il poveretto.                                                       
Il mio primo pensiero fu quello di andargli dietro senza farmi notare da Luke. Arrivata sul posto vidi i tre accerchiare quel ragazzo,                                              
“Che c’è Stevens non riesci a picchiarne uno da solo?”, ma che fa lo sfotte?!                                                                     
 Lu: “Ieri Sparks ha avuto ciò che si meritava ma ora tocca a te!”, non posso guardare!                                                            
“Oh ma davvero?”, il ragazzo tirò fuori 2 bombolette spry e cominciò a spruzzare i tre con una vernice blu,                   
“I  MIEI OCCHI!!”, approfittando del momento il ragazzo scappò dall’altra parte lasciando i tre nel loro stato di cecità.
Lu: “FERMATE QUELL’INSETTO!” disse Luke spingendo i suoi 2 “amichetti”.                                                                                  
Senza far rumore cercai di allontanarmi il più possibile da Luke ma per mia sfortuna *CIAK* gli spazzini di Miami sono affidabili quanto un mare piatto ad un surfista, SU TRENTA ETTARI DI STRADA PROPRIO QUI’ DOVEVANO LASCIARE UN
RAMETTO!                                                                                                                                                 
Lu: “Ti-ho-vista”, detto questo vidi Luke caricare contro di me come un toro.
Mi misi a correre a più non posso ma data la mia grande idea di mettere le zeppe, non fui poi così veloce…                        
Lu: “PRESA!”, sentii Luke prendermi il polso tirandomi a sé con violenza,                                                                                     
S: “LASCIAMI SCHIFOSO TOPO DI FOGNA!”, mi dimenai il più possibile ma nulla da fare mi aveva bloccata,                       
Lu: “E ora che non c’è paparino chi pensi ti possa aiutare?”, aveva ragione; stavolta ero fregata….                                        
*BONK* (dovrebbe essere il suono di un pugno) Lu: “AAAARGH IL MIO NASO!”, non ebbi il tempo di muovermi che mi ritrovai sorretta dalle spalle da qualcuno,                                                                                                        
Lu:”GIURO CHE STAVOLTA TI DISTRUGGO SPARKS!!!”, Sparks? Ma è…..                                                                                      
“Su vediamo se ne sei capace Stevens”, Kade?......Kade mi ha salvata……?
 
 
 

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Capitolo 4
*** What? ***


K:”Allora che fai? Non volevi mica distruggermi?”,Kade mi spostò dietro di lui                                                                            
Lu:”ORA VEDRAI!”, Luke caricò contro di me e Kade. Nonostante cercai di tirare Kade per spostarci lui rimase immobile fissando Luke, bene moriremo tutti.                                                                                                                      
Kade: “ORA”, dal cielo cadde un….materasso ad acqua?! Che beccò in pieno Luke schiacciandolo e bloccadolo.                              
Rimasi dietro Kade gustandomi lo spettacolo di uno Stevens completamente privo di sensi con un’espressione da scemo sotto quel materasso,ad un tratto dal angolo sbucò quel ragazzo coi capelli bordò, “Fiuuu meno male che sono arrivato in tempo” disse lodandosi da solo, Kade gli si avvicinò tirandogli un pugno sulla testa,           “AUH, ANDIAMO AMICO!” ,“Chad quante volte ti ho detto di non provocare quei 3 idioti e per giunta da solo!?”,credo sia leggermente arrabbiato,
C:”Oh andiamo Kade mi stavo solo divertendo un po’” disse mentre si massaggiava il probabile bernoccolo che gli stava venendo al centro della testa.             
Kade poi si girò verso di me con fare di rimprovero “E tu la vuoi smettere di fare l’eroina, se non ci fossimo stati noi 2 stavolta Stevens si sarebbe divertito con te!”, non dissi nulla ma abbassai lo sguardo.                                         
C:”Ma lei non è mica la ragazza che ti ha salvato le chiappe ieri?”, in quel momento mi girai e guardai Chad,                    
S:”Esatto e se io non ti avessi aiutato ieri oggi tu non avresti salvato me percui a rigor di logica è tutto merito mio” dissi guardandolo soddisfatta, Kade mi guardò sbuffando,                                                                                    
C:”Beh non ha tutti i torti” Kade lo guardò malissimo, “ok ho capito la pianto”, mi guardò un’ultima volta coi suoi occhi di ghiaccio poi distolse lo sguardo incamminandosi dall’altra parte.                                                                            
Chad gaurdò prima me e poi lui “Beh è stato un piacere” disse rivolgendosi a me “HEY KADE ASPETAMI”. Rimasi a fissarli mentre andavano via e ripensai ai suoi occhi, sembravano così….vuoti come se non brillassero più per niente.
 
Tornai indietro dai Moon e vidi Ally seduta fuori che continuava a guardarsi intorno, poi mi notò                                       
Al:”Oh santo cielo Sky eccoti!” mi corse in contro abbracciandomi “è passata più di un’ora mi stavo preoccupando” ricambiai l’abbraccio e guardai Ally “Scusami Ally non volevo farti preoccupare”, sono veramente una persona orribile.                                                                                                                                                          Al:”L’importante è che ora tu sia qui” mi accarezzò la guancia e mi riportò dentro.

Dopo gli ultimi preparativi per il tour di Austin e Ally ed, avermi dato tutte le direttive sul museo e sui bambini i 2 partirono.                                                                                                                                                                             
 Ali: ”Non è giusto però”, notai Alice guardare il cielo dalla vetrata della porta di ingresso;                        
  S:”Che hai Alice ?”, mi abbassai alla sua altezza; aveva il viso imbronciato e triste,                                                                    
 Ali:”Appena mamma e papà finiscono un tour ne cominciano subito un altro……..io e Aiden stiamo sempre con nonno Chester e pochissimo con loro….”, mentre parlava sentii come la voce di Alice si facesse sempre più bassa e rotta da un accenno di pianto che a momenti sarebbe scoppiato, “….anche quando sono qui mamma deve gestire il museo e papà cerca sempre nuovi lavori per esibirsi, sia solo che con la mamma….a volte penso che non ci vogliano veramente bene…”.                                                                     
In quel momento le misi una mano sotto il mento e le alzai il viso per guardarla bene negli occhi, ormai lucidi e pieni di lacrime;                                                                                                                                                                          
S:”Alice ora ascoltami attentamente, la tua mamma e il tuo papà ti amano in modo incodizionato; se lavorano tanto è solo perché non vogliono farti mancare nulla”, alla piccola scesero due o tre larime prima di dirmi con un filo di voce “….ma io li voglio qui con me…” per poi scoppiare a piangere.                                                         L’unica cosa che mi venne in mente in quel momento da fare era stringerla a me accarezzandole i capelli,    
S:”Lo so tesoro”, Alice strinse le sue braccine attorno al mio collo facendo sprofondare il suo viso nell’incavo del mio collo. Questa scena mi ricordava tanto una piccola me di otto anni abbracciata al padre in lacrime per la macanza della propria madre.                                                                                                                                 
S:”Hey facciamo così” presi Alice per le spalle “se ti compro un bel gelato alla spiaggia tu in cambio me lo fai un bel sorriso?”, Alice esitò per qualche istante poi si asciugò con la mano le lacrime e mi fece sì con la testa regalandomi un mezzo sorriso.
 
Detto questo presi Aiden e Alice e li portai al bar della spiaggia. Presi i gelati stesi un telo vicino al bagnasciuga; feci un respiro profondo e dissi “che bel venticello”.                                                                                               
Mentre i bambini finivano il gelato presi dalla borsa della spiaggia il pallone di Aiden;                                                                  
S:”Quando avete finito vi va di giocare un po’?”, ai 2 si illuminarono gli occhi,                                                                             
Ali&Ai:”SI’IIIII”, i due finirono il gelato in pochi secondi per poi rimettersi in piedi per cominciare a giocare.
 
Ai:”E’ mia è mia”, il povero Aiden per la terza volta manco il la presa del pallone che finì talmente lontano da raggiungere gli  scogli,                                                                                                                                                                      
Ali:”Fai proprio pena a questo gioco Aiden”, mi scappò una risatina a quelle parole,                                                                 
S:”Vado a prendere io la palla ragazzi, non muovetevi da qui”; detto questo mi misi a correre verso gli scogli, o almeno dove credevo fosse andata.
 
S:”Ma che cavolo si è polverizzata?! Dov’è quella cavolodi palla”, ormai stavo cercando quella palla da 10 minuti, giuro ame stessa che la prossima volta giochiamo al gioco dell’oca.                                                                                
Vidi la palla galleggiare vicino ad uno degli scogli, andai a prenderla velocemente anche perché dovevo tornare subito dai bambini.                                                           S:”Oh finalmente!”, mi tolsi le scarpe ed entrai i acqua per recuperare velocemente il pallone.                                               
Mentre uscivo dall’acqua sentii una chitarra suonare ed una voce meravigliosa cantare; cercai di capire da che parte provenisse.                                                                                                                                                                                
Capii che veniva dietro uno degli scogli più grandi così appoggiai il pallone per terra, pregando pure in  aramaico che non rotolasse via e mi arrampicai. Arrivata in cima riuscii a sentire chiaramente le parole de quella canzone…
(E’ consigliato di ascoltare la canzone durante la lettura, il titolo è “Because you live” di Jesse Mccartney)

…because you live and breath                                                                                                                                                                    
you make me  believe in my self
when nobody  ask and help…..

Rimasi li impalata ad ascoltare quella melodia meravigliosa.                                                                                                                   

…because you live, girl                                                                                                                                                                              
my world has twice
as many stars in the sky….                                                                                                                                                                          

Ad un tratto la musica si fermò di colpo e il ragazzo che stava suonando si accorse della mia presenza,“Hey che diavolo stai facendo?!”; spaventata indietreggiai ma caddi dallo scoglio come un sacco di patate,S:”AAAAAAH!”.
Caddi di sedere bagnandomi tutta inclusa i capelli dato che ,sfortuna vuole, in quel momento arrivò un’onda che mi investì.                                                                                                                                                                               
S:”Aih…che male”, mentre cercavo di capire se fossi ancora tutta intera il ragazzo si mise davanti a me porgendomi la mano “Sei tutta intera?”,                                                                                                                                            
 S:”Diciamo che sono stata meglio”, alzai lo sguardo per afferrare la mano del ragazzo e non potei credere a chi mi trovai davanti, “Kade…?”
    

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