La Super Lega di Hoenn

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lino ***
Capitolo 2: *** La prima sfida ***
Capitolo 3: *** Sorprese spettrali ***
Capitolo 4: *** La morsa del ghiaccio pungente ***
Capitolo 5: *** La forza del drago ***
Capitolo 6: *** L'incontro con il campione ***
Capitolo 7: *** Una sfida sorprendente ***
Capitolo 8: *** Harry Rocco Petri Styles ***
Capitolo 9: *** La battaglia dei tempi ***



Capitolo 1
*** Lino ***


Louis era arrivato in fondo alla Via Vittoria.
Non ce la faceva più.
Era a pezzi.
Aveva sfidato i migliori allenatori della regione.
Aveva combattuto contro molti pokémon selvatici.
“Ho bisogno di riposo” pensò tra sé e sé.
«Aspetta un momento, Louis.»
Ma a quanto pare il suo riposino doveva attendere.
Doveva sfidare un ultimo allenatore prima di iniziare la sfida dei Superquattro, infatti sentendo quella voce il giovane allenatore di Albanova sbiancò immediatamente.
Si girò e vide che era Lino, l’allenatore di Mentania.
Colui che aveva visto catturare il suo primo pokémon a Petalipoli.
Colui che era un tipo testardo e non si fermava di fronte a nulla.
«Io e te dobbiamo combattere» disse Lino senza usare mezzi termini.
«Per forza?» brontolò il giovane.
«Sì. Sono diventato più forte dall’ultima volta. E te lo dimostrerò.»
«Lino, sono molto stanco. Che ne dici se combattiamo un’altra volta?» domandò Louis esausto.
«No, combatteremo adesso. E il vincitore, sfiderà la Lega Pokémon di Hoenn.»
“Dannato moccioso! Non mi lascia nemmeno il tempo di riposare!”
«Non credevo che un allenatore bravo come te rifiutasse la sfida. Non sei all’altezza?»
«Non mancarmi di rispetto, Lino. Non sai ancora chi ti trovi di fronte?»
«Lo so benissimo…» rispose lui senza paura.
«E va bene, allora preparati. Stai per conoscere tutta la mia forza.»
«Perfetto. Non vedo l’ora.»
La sfida stava per iniziare.
Il campo di battaglia era abbastanza spazioso.
«Sarà una sfida emozionante» fece Lino con sguardo serio.
«Vedremo… Inizia pure tu» ribatté Louis senza smettere di guardarlo negli occhi.
«Con piacere… Altaria! Scelgo te!»
Il pokémon di Lino uscì dalla sua poké ball con tutta la maestosità di cui disponeva.
«Adesso tocca a me… Blaziken! È il tuo turno!»
La forza del Blaziken di Louis era veramente notevole.
La sua determinazione non aveva eguali.
Ma sarebbe riuscito a sconfiggere il primo pokémon di Lino?
«La nostra battaglia si svolgerà con cinque pokémon a testa, va bene?»
«Ok Lino. Tutto quello che vuoi tu» fece Louis con tono indifferente.
«Bene… Con tutto il rispetto che posso avere, non hai nessuna speranza contro il mio Altaria. Il tuo Blaziken è spacciato.»
«Non ti hanno mai insegnato a non sottovalutare il tuo avversario? Eppure le volte che io e te ci siamo sfidati ho sempre avuto la meglio, non ricordi?»
«Ma questa volta sarà diverso… Altaria, usa il tuo drago spiro!»
Una potente fiammata di Altaria stava per colpire il pokémon di Louis.
«Blaziken, schivalo ed usa il tuo calciardente.»
Blaziken fece un balzo notevole, atterrando addosso al malcapitato Altaria.
«Oh no!» esclamò Lino preoccupato.
«E questo era solo un assaggio, caro mio. La battaglia è solo all’inizio.»
«Altaria, usa il tuo dragartigli!»
Altaria cercava di colpire il suo avversario a ripetizione.
«Ben fatto, Altaria! Ora finiscilo!»
«Blaziken, contrastalo con breccia!»
Un colpo secco di Blaziken interruppe la serie di colpi del pokémon di Lino.
«Non riuscirai a sconfiggere Blaziken in questo modo. Anche se è un tipo svantaggiato rispetto al tuo Altaria. Le caratteristiche del mio pokémon prevalgono su tutto.»
Lino stava pensando ad un espediente per sconfiggerlo.
Ma non era facile.
«Altaria, addormentalo con il tuo canto.»
Un suono melodioso riecheggiò nell’aria.
Un suono soave che fece cadere a terra sfinito il pokémon di Louis.
«Perfetto! Bravissimo Altaria. Adesso preparati per usare il tuo aeroattacco.»
Mentre Altaria stava diventando di un colore blu brillante, Blaziken non accennava a svegliarsi.
Ma questo non preoccupò Louis.
Era tranquillo e aveva la situazione sotto controllo.
«Vai! Attaccalo con tutta la tua potenza!»
Altaria si stava dirigendo contro il suo nemico a gran velocità.
Ma fu in quel momento che Blaziken aprì gli occhi.
«Perfetto.. Scatena una vampata Blaziken e ferma Altaria una volta per tutte!»
Un’incredibile onda di fuoco si abbatté su Altaria, contrastando il suo attacco.
Il pokémon di Lino non riuscì a rimettersi in piedi.
Era K. O.
La prima sfida era andata a Louis.
«No! Altaria!»
«Credevi che il mio Blaziken potesse rimanere addormentato per chissà quanto tempo? Questo vuol dire che di tutte le volte che ci hai combattuto contro non hai imparato niente di lui.»
«Maledetto…»
«Adesso sarò io il primo a scegliere… Politoed. È il tuo turno.»
Il pokémon rana di Louis sembrava insignificante.
Ma non bisogna giudicare un libro dalla copertina.
«Un Politoed, eh? Bene. Allora manderò in campo il mio Magneton.»
Politoed contro Magneton. Non c’era storia.
«Magneton, usa il tuo super fulmine!»
Scariche elettriche rimbalzarono in tutta la grotta.
Ma l’agilità di Politoed era davvero sconcertante.
«Ma com’è possibile?»
«Politoed, attacco idropompa!»
Un potentissimo getto d’acqua investì il povero Magneton.
«Adesso usa il tuo geloraggio e congelalo all’istante.»
Magneton non riuscì in tempo a riprendersi che fu congelato.
Il povero pokémon non riusciva  a muoversi.
«Adesso vai con l’attacco centripugno!»
Politoed, dopo aver preso la mira, tempestò Magneton con un potentissimo pugno, mandandolo K. O.
«Ma che diavolo…»
Lino era sconcertato, mentre un sorrisetto compiaciuto si dipingeva sul volto di Louis.
«Quel Politoed… non credo ai miei occhi… Ma come fa ad essere così forte?»
«Ci vogliono mesi e mesi di duro allenamento. Solo così i pokémon possono diventare degli ottimi combattenti.»
Lino lo fissava con sguardo atterrito.
«Allora Lino, quali saranno i prossimi tuoi tre pokémon?»
«Sei curioso, eh? Ok, ti accontenterò subito. Delcatty! Scelgo te!»
Delcatty era il pokémon più debole che Lino aveva con sé.
Ma anche lui faceva parte della squadra. E di conseguenza, anche lui doveva combattere.
«Ampharos! È il tuo turno.»
«Ampharos contro Delcatty… una sfida alquanto singolare…» fece Lino con tono perplesso, «ma il mio Delcatty non si farà intimorire dal tuo Ampharos…»
«Ma io non voglio intimorire nessuno… Ampharos! Usa il tuo tuono pugno!»
«Delcatty, contrastalo con il tuo attacco finta.»
Delcatty, essendo più veloce di Ampharos, riuscì a colpire per primo.
«Adesso vai con l’attacco attrazione!»
Ampharos, senza riuscire a contrastarlo, cadde in preda ad un’infatuazione.
«Oh no…»
«Benissimo. Ora che Ampharos è docile come un agnellino, sarà più difficile che attacchi Delcatty. Vai ancora con l’attacco finta!»
Delcatty si stava avvicinando ad Ampharos.
Ma Louis sapeva in che modo e quando attaccarlo.
«Ampharos! Fuoco pugno a tutta potenza!»
Il pokémon di Louis, rinvenuto all’istante, colpì con gran forza Delcatty, riuscendo anche a scottarlo.
«No! Questa non ci voleva!»
Delcatty bruciava dal dolore.
Era una cosa insopportabile per qualsiasi pokémon rimanere scottato.
«Tranquillo Lino, placherò le sofferenze del tuo pokémon… finiscilo con l’attacco tuono!»
Delcatty, vulnerabile a qualsiasi attacco, venne investito da un tuono a dir poco potente, rimanendo folgorato e andando K. O.
La battaglia stava per prendere una buona piega per Louis.
Sarebbe riuscito a sconfiggerlo anche stavolta?
«No! Non posso perdere anche stavolta!» gridò Lino furente di rabbia.
«È inutile sfogarsi in questo modo, Lino. La rabbia non ti porterà da nessuna parte. Anzi, non farà altro che indebolirti.»
«Zitto  passiamo ai nostri prossimi pokémon.»
«Con piacere… Blissey! Vai!»
«Roselia! Tocca a te!»
Blissey per Louis e Roselia per Lino. Chi avrebbe avuto la meglio?
“Oh no! Gli attacchi speciali di Roselia sono innocui contro Blissey” bisbigliò Lino stringendo i denti.
«Ok Roselia, usa il tuo attacco tossina.»
«Blissey, attaccalo con il tuo psichico.»
Roselia fu sollevato da terra.
Gli attacchi psichici erano il punto debole del pokémon di Lino.
La sfida si preannunciava già segnata.
 «Com’è possibile che Blissey…»
«Lino, mi stupisco che tu non abbia ancora capito che i miei pokémon conoscono molti tipi di mosse… È sbalorditiva la tua ingenuità. Attacco fuoco bomba Blissey!»
Non c’era storia.
Roselia non riuscì a contrastarlo minimamente, finendo in sole due mosse K. O.
A Lino era rimasto solo un pokémon.
Il pokémon che si portava fin dall’inizio della sua avventura.
Il suo fidato amico.
«Gardevoir! Vai! Non deludermi!»
Gardevoir si mostrava in tutta la sua bellezza.
Ma sarebbe stato capace di sconfiggere da solo tutti i pokémon di Louis?
«Houndoom! Adesso tocca a te!»
La ferocia di Houndoom fece accapponar la pelle ad un Lino nervoso.
Un pokémon fuoco/buio contro un pokémon psico. Come poteva Lino uscirne indenne?
«Vai Gardevoir, non perdere tempo. Usa il tuo attacco ipnosi.»
Gardvoir iniziò a fissare il suo nemico intensamente.
Stava per addormentarlo.
Se non…
«Cosa? Ma non ha avuto effetto!»
«Gli attacchi psichici non fanno niente al mio Houndoom. Colpisci Gardevoir con lanciafiamme!»
Una fiammata di notevole potenza investì il malcapitato Gardevoir, ferendolo gravemente.
Se gli attacchi psichici non potevano nulla contro Houndoom, come poteva Lino sconfiggerlo?
«Basta… MI arrendo.»
«Come?»
«Mi arrendo Louis. Hai vinto tu» mormorò Lino facendo rientrare Gardevoir nella sua poké ball.
«Ma Lino… perché?»
«Perché avevo capito che non c’erano speranze per me. Tu sei troppo forte.»
«Questo non ti da motivo di arrenderti in questo modo. Quando si inizia una sfida pokémon, bisogna portarla a termine. Qualsiasi cosa accada. Spero che questo ti serva da lezione, Lino.»
«Se un giorno ci incontreremo di nuovo, ti sfiderò ancora. E questa volta avrò io la meglio» fece Lino con il suo solito tono determinato.
«Lo vedremo» rispose Louis sorridendogli.
«Intanto ti auguro buona fortuna per la Lega Pokémon. Ne avrai bisogno.»
«Ti ringrazio.»
I due allenatori, amici da una vita, si salutarono con affetto, abbandonando i loro rancori avuti sul campo e prendendo strade definitivamente diverse.

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Capitolo 2
*** La prima sfida ***


Louis si svegliò di primo mattino.
Erano circa le sei.
La prima sfida contro il superquattro sarebbe iniziata di lì a qualche ora.
Non riusciva più a dormire.
Era troppo euforico per l’avventura che lo stava aspettando.
Dopo essersi cambiato e rivestito, Louis andò a fare colazione nel centro pokémon della Lega.
L’intera sala era affollatissima.
Allenatori di ogni tipo con i loro pokémon si apprestavano a sfidare i più potenti allenatore della regione.
Chi di loro sarebbe stato il vincitore?
Louis, ingannando il tempo, si preparò a dovere, reclutando i suoi svariati pokémon per gli incontri che doveva affrontare.
Alla fine, qualcuno lo chiamò.
«Louis Tomlinsson?»
«Sì, sono io» rispose con voce cupa.
«È il tuo turno. Zayn dei Superquattro ti sta aspettando.»
“Zayn Fosco Malik dei Superquattro… è lui la mia prima sfida” pensò.
«Arrivo immediatamente.»
E caricatosi lo zaino sulle spalle, si apprestò ad entrare nell’arena del pokémon.
 
La folla era immensa.
Tutti gli spalti erano al completo.
L’arena del pokémon contava all’incirca 50.000 persone.
Chi avrebbero tifato?
Solo Zayn?
Louis era ancora un allenatore sconosciuto alla gente.
Non aveva molti ammiratori.
Ma questo alla fine a lui non importava.
Era profondamente concentrato sulla sfida.
Appena scese in campo, un forte boato riempì gli spalti.
Le persone che avevano avuto la fortuna di assistere a questo incontro, non vedevano l’ora che iniziasse.
Se il primo boato di voci che aveva accompagnato l’ingresso di Louis erano fuori dal comune, le urla che accompagnarono l’ingresso di Fosco lo erano ancor di più.
Louis scrutava il suo sfidante con sguardo accigliato.
«Bene. L’incontro tra Zayn dei Superquattro e Louis Tomlinsson di Albanova sta per iniziare. Ogni allenatore avrà diritto a cinque pokémon. Che la sfida abbia inizio.»
Louis non disse nulla.
Fu Zayn il primo a parlare.
«Louis di Albanova? È molto lontano da qui. Devi aver fatto un cammino molto importante per arrivare fin qui.»
«Sì, esatto.»
Louis era troppo nervoso per instaurare una conversazione.
Solo iniziando a combattere si sarebbe sciolto e calmato.
«Capito. Devi sapere che i miei pokémon di tipo buio non vedono l’ora di combattere. Stai allerta, ragazzo. Non sarà così facile sconfiggermi.»
«Lo so bene. Altrimenti non faresti parte della schiera dei Superquattro» ribatté piccato il giovane allenatore.
«Ottima risposta. Adesso iniziamo. Mightyena, vai!»
Il primo pokémon di Zayn fu un Mightyna dall’energia straordinaria.
Anche lui non vedeva l’ora di iniziare.
«Gardevoir! Scelgo te!»
Appena Zayn vide il pokémon di Louis, rimase visibilmente sorpreso.
«Vedo che vuoi davvero sorprendermi… Gardevoir contro Mightyena.»
«Ho un dono speciale per stupire la gente» fece Louis con tono di chi la sa lunga.
I due pokémon si scrutarono attentamente.
Chi avrebbe fatto la prima mossa?
«Concludiamo quest’incontro al più presto… Mightyena, attacco sgranocchio.»
Mightyena si diresse a gran velocità contro Gardevoir.
Ma Gardevoir non era uno sprovveduto.
«Fermalo con l’attacco geloraggio, Gardevoir.»
«Mightyena, schivalo!»
Con un colpo di reni, il pokémon di Zayn riuscì a schivare l’attacco.
«Adesso vai con l’attacco finta.»
Gardevoir non poté nulla contro quel colpo.
Non ebbe il tempo per contrastarlo.
«Mightyena è uno dei miei pokémon più veloci. Batterlo non sarà semplice. Riduci la precisione di Gardevoir con il tuo turbo sabbia!»
Gli occhi di Gardevoir si riempirono di sabbia.
Non riusciva a vedere quasi niente.
«Benissimo. Ora finiscilo con sgranocchio.»
Mightyena si apprestava a finire il suo avversario.
Era a pochi metri da lui.
«Gardevoir! Iper – raggio a tutta potenza!»
Un raggio luminoso investì il malcapitato Mightyena, lasciando tutti gli spettatori alquanto sorpresi.
Mightyena non riuscì a reggere il colpo, andando K. O.
L’incontro si era concluso improvvisamente.
Gardevoir aveva avuto la meglio su Mightyena.
La folla era impazzita.
Tifavano per Louis.
«Notevole… davvero notevole… ma siamo solo all’inizio… Cacturne, è il tuo turno!»
Lo spaventapasseri del deserto fissava Louis e il suo pokémon con sguardo truce.
«Continuerai con Gardevoir o con un altro pokémon?»
«Ho cinque pokémon con me. E combatteranno tutti.»
Louis fece rientrare il suo Gardevoir per fare spazio al suo Steelix.
«Quel serpente d’acciaio non può avere la meglio sul mio pokémon.»
«Vedremo… Steelix, attacco codacciaio!»
«Cacturne! Scansati!»
Ma Steelix era troppo grande per riuscire a schivare il suo attacco.
Cacturne cadde a terra malamente.
Come poteva sconfiggere un pokémon acciaio di quelle dimensioni?
«Cacturne, attacco parassi seme.»
Un’infinità di semi ricoprirono il campo circostante.
«Adesso Cacturne potrà succhiare l’energia del tuo pokémon.»
«A meno che il tuo pokémon non faccia prima una brutta fine…»
«Cosa?»
«Steelix, attacco forzantica e subito dopo vai con l’attacco iper – raggio!»
Gli attacchi simultanei di Steelix investirono il povero Cacturne, che finì stramazzato a terra.
Zayn non credeva ai suoi occhi.
In poco tempo, due dei cinque pokémon del Superquattro erano stati mandati K. O.
«Sei davvero molto bravo, non c’è che dire. Ma la tua fortuna ti abbandonerà… prima o poi…»
«Vedo che stai prendendo la situazione in maniera positiva…»
«Dobbiamo essere positivi nella vita. Altrimenti non vale la pena di essere vissuta.»
«Più che giusto» ribadì Louis.
«Adesso basta con le chiacchiere… Crawdaunt. Tocca a te!»
L’enorme pokémon granchio fissava impassibile l’allenatore.
«Arcanine! Scelgo te!»
Il boato di Arcanine echeggiò nell’intera arena.
«Questa volta la debolezza l'avrà vinta sulla potenza… attacco martellata Crawdaunt.»
Purtroppo per Zayn, Crawdaunt non era molto veloce.
«Arcanine, usa il tuo extrarapido.»
Crawdaunt non se ne accorse nemmeno che fu colpito con grande foga.
«Adesso usa il tuo lanciafiamme!»
Ma Arcanine non gli fece nulla.
La corazza del pokémon di Zayn era quasi indistruttibile.
«Che cosa credevi di fare, eh? Il fuoco contro l’acqua non può avere la meglio! È impossibile!»
«Questo lo vedremo… attacco sgranocchio Arcanine.»
Arcanine morse con grande potenza il suo nemico.
Ma era tutto inutile.
Crawdaunt non sentiva il minimo dolore.
«Ingenuo che non sei altro… Crawdaunt, finiscilo con l’attacco ghigliottina.»
«Cosa?»
Per Crawdaunt non fu difficile prendere la mira sul suo nemico.
Era praticamente attaccato a lui.
E senza riuscire a scansarsi, Arcanine fece una brutta fine.
Gli spettatori non poterono evitare quella scena.
Crawdaunt aveva tagliato la testa ad Arcanine, mandandolo K. O.
«Ottimo lavoro Crawdant. i miei complimenti.»
Per la prima volta in questa sfida, Louis aveva perso un pokémon.
Chi avrebbe scelto per sostituirlo?
«Starmie. Avanti, esci dalla poké ball.»
Starmie era tanto misterioso quanto affascinante.
Sembrava un pokémon inutile.
Ma dentro di sé emanava un’energia straordinaria.
«Bene Crawdaunt, facciamola finita anche con Starmie e pareggiamo i conti… Attacco privazione.»
«Starmie, usa il tuo geloraggio.»
Crawdaunt fu bloccato all’istante.
Era stato congelato.
Non poteva più muoversi.
«Fallo fuori con l’attacco idropompa.»
Crawdaunt non poté nulla contro il getto d’acqua di Starmie.
E così fini K. O. in pochissimo tempo.
Louis aveva ristabilito le distanze.
«Non riesco a crederci…»
La folla non smetteva di gridare.
Era estasiata dall’avvincente lotta che i due allenatori stavano mettendo su.
«Non ho parole per descrivere la tua potenza… sei davvero molto bravo. Ma ho ancora due pokémon a disposizione. La mia sconfitta è ancora lontana… Shiftry, fai vedere di cosa sei capace.»
Una sorte di pianta danzante si reggeva a malapena in piedi.
Come avrebbe fatto a combattere?
«Succhierò l’energia di Starmie fino all’ultima goccia… vai con il tuo attacco gigassorbimento!»
L’energia di Starmie venne risucchiata molto velocemente.
Ma Starmie non dava cenni di sfinimento.
Anzi…
«Vediamo se succhierai anche questo… attacco tossina, Starmie!»
Un potente veleno colpì il malcapitato Shiftry.
Era iperavvelenato, e le energie che era riuscito ad accumulare, le stava perdendo molto velocemente.
«Oh no!»
«Adesso Starmie fallo rinvenire un po’ con il tuo attacco surf.»
Un’onda anomale invase il povero pokémon.
Shiftry non si reggeva più in piedi.
Era finita.
Anche lui era stato sconfitto.
A Zayn rimaneva un ultimo pokémon.
Chi sarebbe potuto essere?
«Vai Absol, sei la mia unica speranza!»
Absol con la sua falce tagliente che aveva sulla fronte, fissava minacciosamente il suo nemico.
«Starmie rientra» fece Louis richiamandolo nella sua poké ball. «Sei stato veramente eccezionale. Ti meriti un po’ di riposo.»
«Avanti Louis, ti sto aspettando. Absol non è un pokémon come tutti gli altri. La sua potenza misteriosa caratterizza la sua energia. E tra poco te ne darò una dimostrazione.»
«Non vedo l’ora… Nidoking! Forza!»
Il possente pokémon di Louis si ergeva in tutta la sua potenza.
«Absol! Palla ombra!»
Una palla spetrale colpì a gran velocità Nidoking.
Ma il pokémon non risentì per niente del colpo.
«Usa il tuo attacco colpo, Nidoking!»
«Absol, genera un turbine.»
Una potente folata di vento ricoprì l’intera arena.
Cosa aveva in mente Fosco?
Purtroppo per Louis, Nidoking non era un pokémon molto veloce.
«Absol, contrastalo con il tuo attacco ventagliente!»
Delle forti raffiche taglienti come rasoi investirono il malcapitato Nidoking, ferendolo gravemente.
«Chiudiamo la pratica immediatamente, Absol… finiscilo con l’attacco pestone.»
Absol fece un grande balzo per andare a schiantarsi contro Nidoking.
«Nidoking! Afferralo per la zampa!»
Nidoking, con un balzo maestoso, agguantò il pokémon di Zayn.
«Ma questo è impossibile!»
«Ora che ce l’hai tra le mani, usa il tuo perforcorno e chiudiamola definitivamente qua.»
Il corno perforatore di Nidoking mandò K. O. con un solo attacco Absol.
La sfida si era conclusa.
Louis aveva vinto la prima sfida dei Superquattro.
La folla era in visibilio.
Non riusciva a contenere la felicità per il nuovo allenatore emergente.
Tutti erano felici, tranne Zayn e i suoi fan.
«I miei più sinceri complimenti, Louis di Albanova» fece Fosco stringendogli la mano. «Hai tutte le qualità per arrivare fino in fondo. I tuoi pokémon sono stati allenati alla perfezione e sono fortissimi.»
«Grazie mille, Fosco. È stata una lotta entusiasmante.»
«Ma ricordati ragazzo, la tua avventura è solo all’inizio… Farò il tifo per te.»
E dopo aver salutato il suo sfidante, Zayn si ritirò all’interno dell’arena di pokémon, per meditare sulla sconfitta ricevuta e per curare i suoi pokémon sconfitti amaramente.

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Capitolo 3
*** Sorprese spettrali ***


Louis non riuscì a dormire nemmeno quella notte.
Era troppo euforico per aver battuto uno dei Superquattro.
Ma la sua avventura era solo all’inizio.
Doveva ancora fare molta strada.
 
Mancava circa un’ora alla sua seconda sfida.
Si era preparato a dovere.
Altri pokémon che aveva allenato dando il sangue per loro, erano pronti a combattere.
Ma prima che potesse concentrarsi sulla lotta, un ospite inatteso venne a trovarlo nel suo “spogliatoio”.
«Posso entrare?»
Una figura femminile di mezza età si presenta al giovane allenatore.
«Mamma! Ma… cosa ci fai qui?» domandò Louis visibilmente sorpreso.
«Sono venuto a sostenere il più grande allenatore della regione» ribadì sua madre mentre lo abbracciava.
«Che bello! Mi hai fatto una sorpresa che non mi sarei mai aspettato!»
«Altrimenti, che sorpresa è?» ridacchiò la donna.
«Sì, hai ragione.»
«Tra quanto inizia il tuo incontro?»
«Tra un’ora… Hai saputo della mia vittoria di ieri?»
 «Sì, e sono molto fiera di te.»
«Grazie» rispose Louis sfoderando un sorriso a trentadue denti.
«Ho sempre saputo che saresti stato un ottimo allenatore, fin da quando è nata la tua passione per i pokémon…»
«Ti ringrazio per la tua fiducia, mamma.»
«Una madre queste cose le sente… non dimenticarlo… Ti lascio concentrarti sul tuo prossimo incontro. Ti vedrò sugli spalti dell’arena pokémon.»
«Va bene. Sono davvero molto contento che tu mi sia venuto a sostenere. Non sai quanto sia importante per me.»
«Ci vediamo dopo» disse infine sua madre mentre salutava suo figlio lasciandogli un bacio in fronte, prima di lasciarlo definitivamente solo.
 
Louis entrò nell’arena lotta.
La folla immensa lo inondò di sonori boati di sostenimento.
In un solo giorno, Louis aveva acquisito un sacco di fan.
Come se fosse una persona famosa.
Ma non aveva tempo di pensare a queste cose.
Aveva un combattimento a cui pensare.
Il suo secondo avversario, Ester dei Superquattro, lo fissava con ammirazione.
«Complimenti, Louis di Albanova. Zayn mi ha detto come ieri l’hai conciato per le feste… Non è facile per un allenatore emergente come te batterlo così facilmente.»
«Ti ringrazio dei complimenti, ma non è stato per nulla facile.»
«Con me sarà tutta un’altra storia, te l’assicuro.»
«Bene, allora cosa spettiamo? Iniziamo!»
L’arbitro dell’incontro fece le rispettive presentazioni, e subito dopo diede inizio all’incontro.
«Dusclops, tocca a te!»
Il primo pokémon di Ester era il misterioso Dusclops.
«Golem! È il tuo turno!»
«Non ti servirà la forza per fermare il mio Dusclops… attacco pugnodombra!»
«Golem, attacco fossa.»
Il pokémon di Louis schivò il colpo del suo nemico con grande maestria.
«Ma dove diavolo è finito?» si domandò Ester.
«Vai Golem, esci allo scoperto!»
Golem piombò nell’arena pokémon attaccando il malcapitato Dusclops.
«Hai avuto solo fortuna, caro allenatore… attacco doppio team, Dusclops.»
Il pokémond di Ester si divise in molti ologrammi.
Golem non riusciva a distinguerlo.
«Adesso vai con l’attacco stordiraggio.»
Golem non riuscì ad evitare il colpo del suo nemico.
Era stato confuso.
Non riusciva a colpire il suo avversario.
«Ora vai con pugnodombra.»
Questa volta il colpo di Dusclops andò a segno, ferendo Golem.
«Adesso Golem concentrati e individua Dusclops.»
Golem chiuse gli occhi e si concentrò all’istante.
Dusclops si apprestava a colpirlo ancora.
Ma Golem l’aveva individuato appena in tempo.
«Ora gettalo in una voragine con il tuo attacco abisso.»
Golem, con un terremoto potente che fece scuotere l’intera arena pokémon, gettò Dusclops in un oblio di cui non si vedeva la fine.
«Oh no! Dusclops!»
Il pokémon di Ester, non tornando in superficie, fu giudicato perdente.
«Tu! Come hai potuto farmi questo?!» fece Ester con rabbia «non avresti dovuto.»
«Fa parte del combattimento, Ester. Ogni cosa è lecita.»
A Louis non importava niente di quello che pensava la sua avversaria.
Gli bastava solo vincere.
«Banette! Scelgo te!»
Un pupazzo alquanto inquietante volteggiava per l’intero campo di battaglia.
«Flareon, è il tuo turno.»
Una delle tanti evoluzioni di Evee scese sul campo di battaglia.
Flareon, un pokémon di tipo fuoco, scrutava dinanzi a sé Banette.
«Banette, vai subito all’attacco.»
Ester non perse tempo.
Voleva vendicarsi per la bruciante sconfitta avuta nel primo scontro.
«Flareon, doppio team.»
Questa volta fu il turno di Flareon di dividersi in diversi ologrammi.
Banette non riusciva a inquadrarlo.
«Flareon, piomba addosso a Banette e usa l’attacco morso.»
Il pokémon di Ester fu aggredito notevolmente.
Il morso di Flareon fu davvero molto doloroso.
«Banette, resisti! Adesso usa il tuo fuoco fatuo.»
Un fuoco magico stava per dirigersi contro Flareon.
Ma Flareon riuscì a contrastarlo con il suo potente fuoco bomba, andando ad investire anche il malcapitato Banette.
Banette non riusciva più a combattere.
Flareon aveva avuto la meglio di gran lunga.
Ester era visibilmente in difficoltà.
Ma non si voleva dare per vinta.
Era troppo presto per dichiararsi sconfitta.
«Bravo Louis, stai conducendo gli incontri in maniera impressionante… Ma siamo solo a metà incontro, ed io ho ancora molte sorprese in serbo… Sableye, tocca a te.»
Un pokémon insignificante con due diamanti al posto degli occhi fece la sua comparsa in campo.
«Non farti ingannare dal suo sguardo e dai suoi modi di fare alquanto sciochi… Sableye è molto forte.»
«Lo conosco come pokémon… è l’unico a non avere nessuna debolezza…»
«Sì, esatto» rispose fiera Ester.
«Ma questo non fa si che sia invincibile… Forza Lapras, scelgo te.»
Il pokémon trasporto di Louis si ergeva in tutta la sua grinta.
«È davvero un pokémon enorme quel Lapras. Sarà facile attaccarlo…»
«Ne sei certa?»
«Sableye, attacco ombra notturna.»
Un’ombra misteriosa colpì Lapras senza che costui se ne accorgesse.
Ma il pokémon di Louis non sentì nemmeno il minimo dolore.
«Tutta qui la tua forza? Me lo immaginavo, sai? Attacco psichico Lapras.»
Sableye fu sollevato da terra contro la sua volontà, mentre Lapras gli faceva ciò che vuole.
«Sableye, contrastalo con l’attacco fulmine.»
Ma il colpo non funzionò.
Sableye era completamente succube dello psichico di Lapras.
«Lascialo andare!»
«Come vuoi tu…»
Sableye fu gettato contro il muro, finendo K. O. in un solo colpo.
«Sableye non è resistente per la sua potenza...»
«Accidenti!»
Ester non sapeva cosa fare.
«Ok, sei stai davvero bravo. Riproverò con un altro Banette… Vai!»
Un secondo Banette, che sembrava più minaccioso del primo, squadrava Louis.
«Questa volta non metterò in campo il mio Flareon… Xatu! Scelgo te!»
L’enigmaticpo Xatu aveva lo sguardo perso.
Sembrava che non fosse concentrato sul combattimento.
«Banette, attacco palla ombra!»
Xatu non fece niente per intercettarlo.
Nemmeno Louis disse nulla.
Il colpo andò a segno senza problemi.
Ma Xatu sembrava non aver riportato nessun danno.
«Ma com’è possibile?...»
«Xatu, addormenta Banette con l’ipnosi.»
Gli occhi di Xatu si illuminarono di un blu intenso.
Banette, che aveva gli occhi fissi su di lui, cadde in un sonno profondo.
«Benissimo. Adesso vai con l’attacco mangia sogni.»
Banette stava soffrendo come non mai.
Xatu stava continuando a succhiare energia su energia.
Ormai anche stavolta c’era poco da fare.
Banette aveva i minuti contati.
Quando finalmente si risvegliò, aveva lo sguardo spossato e perso nel vuoto.
Era visibilmente stanco.
«Banette, attacco geloraggio.»
Ma Banette non fece nulla.
Era completamente a corto di energia.
«Banette, ti prego…»
«Non ti servirà pregare, Ester… Ormai è finita… Attacco psichico e facciamola finita.»
Banette non poté più fare nulla, andando K. O.
Louis stava stravincendo.
Ma la sfida non era ancora finita.
Ester disponeva ancora di un ultimo pokémon.
Chi avrebbe scelto?
«Non credevo di rimanere con un solo pokémon… Fa lo stesso… Louis, sei pronto per l’ultima e indimenticabile sfida?»
Ester sembrava sul punto di mollare.
Ma non poteva farlo.
Ormai non aveva niente da perdere.
«Dusclops, scelgo te!»
Come Banette, Ester mise in campo un secondo Dusclops.
«Che cos’ha questo Dusclops che gli altri non hanno?»
«Lo scoprirai presto…»
«Questa volta decido di far rimanere Xatu in campo. Chissà che riesca davvero a sconfiggere il tuo ultimo pokémon.»
«Ne dubito fortemente… Dusclops, attacco fulmine!»
Il cielo sopra di loro si oscurò all’istante.
Un fulmine improvviso andò dritto a schiantarsi contro Xatu, mandandolo sorprendentemente K. O.
«Ma cosa…»
«Bene. Era ora che anch’io conquistassi una vittoria» disse Ester fiera di sé.
“Quel Dusclops… ha una potenza allarmante…” pensò l’allenatore di Albanova.
«Ok, vedo che sarà più difficile del previsto… ma non m’importa… sono pronto. Tyranitar. Tocca a te.»
Un pokémon enorme e con una voglia di combattere davvero stupefacente, fece il suo ingresso nell’arena pokémon.
Ester e il suo pokémon rimasero impassibili.
Non avevano paura di niente.
«La forza del tuo pokémon non potrà nulla contro il mio.»
«Tyranitar ha una potenza fuori dal comune. È uno dei pokémon più forti di cui dispongo. Attacco terremoto.»
La terra iniziò a tremare furiosamente.
La folla era completamente nel panico.
La struttura stava cedendo piano piano.
Ma Dusclops ed Ester rimasero impassibili.
«Non è accaduto niente…»
«Visto? Che ti dicevo? Dusclops, attacco geloraggio.»
Il colpo fulminante del pokémon di Ester prese alla sprovvista Tyranitar che venne colpito brutalmente.
«Devo riconoscere che avevi ragione sul tuo Dusclops… La partita si sta facendo interessante…»
«E il tuo Tyranitar ha le ore contate…»
«Ti sbagli di grosso… Attacco sgranocchio, Tyranitar.»
Tyranitar era troppo lento per raggiungere Dusclops in poco tempo.
«Fermalo Dusclops!»
Questa volta fu lui a scatenare un terremoto.
E questa volta fu davvero un terremoto fatale.
Tyranitar era stato messo K. O., mandando in paranoia il povero Louis.
Non sapeva cosa fare.
Come poteva sconfiggere quel pokémon?
«Ok, vuol dire che riproverò con il mio Flareon...»
La volpe di fuoco fece il suo ingresso sul campo di battaglia per la seconda volta.
Avrebbe avuto la meglio contro Dusclops?
«Quel pokémon insignificante non può nulla contro il mio Dusclops» fece Ester sicura di sé.
«Ti consiglio di rimangiarti tutto quello che hai detto, se non vuoi finire male» ribatté Louis con tono serio.
«Neanche per idea… Dusclops, attacco terremoto.»
«Flareon, fermalo con il tuo fuoco bomba.»
Dusclops fu investito completamente da un’onda di fuoco.
Ma non riportò gravi danni.
«È così che vuoi? Bene, l’hai voluto tu! Attacco fulmine!»
L’attacco di Dusclops fu davvero velocissimo.
Ma Flareon si rialzò in piedi immediatamente.
La sfida era davvero emozionante.
Era difficile stabilire chi sarebbe stato il vincitore.
«Ora vai con l’attacco pugnodombra!»
«Flareon, circonda Dusclops con lanciafiamme.»
Il pokémon di Ester era in trappola.
Non poteva muoversi.
Era circondato dalle fiamme di Flareon.
«Che cosa hai in mente, Louis di Albanova?» domandò Ester allarmata.
«Adesso lo vedrai…»
Senza l’ordine del suo allenatore, Flareon sbucò improvvisamente nel cerchio di fuoco da lui creato, attaccando il malcapitato Dusclops.
«Adesso mordilo a tutta potenza finchè non chiede pietà.»
Il colpo di Flareon fu molto duro.
Dusclops non riusciva più a reggersi in piedi.
Anche lui fece la fine degli altri pokémon di Ester, mettendo così fine al combattimento.
Incredibilmente, Louis aveva battuto il secondo Superquattro.
L’emozione era tanta.
Ma era troppo stanco per manifestarlo.
«Louis, mi dispiace averti sottovalutato prima. L’ho fatto solo per destabilizzarti.»
«Lo immaginavo» fece Louis con un sorrisetto compiaciuto.
«Sei stato fenomenale. Era da un sacco di tempo che non partecipavo ad una lotta del genere. Ancora i miei complimenti.»
«Grazie» disse infine il giovane ragazzo prima di andare ad abbracciare sua madre e manifestargli tutta la sua felicità.

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Capitolo 4
*** La morsa del ghiaccio pungente ***


«Bravo Louis! Ce l’hai fatta!» esclamò sua madre appena il figlio rientrò nello spogliatoio.
«Accidenti. Ad un certo punto ho creduto di non farcela… Quel Dusclops era veramente potente.»
«Invece io sono convinta che avevi la situazione sotto controllo. Ora chi dovrai sfidare?»
«Non lo so ancora. So solo che ho bisogno di un po’ di riposo. Non riesco a tenere gli occhi aperti» fece Louis sbadigliando.
«Hai ragione. Vieni, ti accompagno in albergo.»
«Grazie.»
Louis e sua madre uscirono dall’arena pokémon senza essere visti da nessuno.
Se i fan di Louis li avessero visti, il giovane allenatore non sarebbe mai tornato in albergo a riposarsi.
«Aspettami qui. Vado a prendere la macchina.»
Louis era rimasto solo.
Ripensava alla sua ultima sfida.
“Quella Ester… mi ha dato del filo da torcere.” Pensò.
All’improvviso, una giovane donna dai capelli biondi si avvicinò a lui di soppiatto, facendolo quasi sobbalzare.
«Mi dispiace, ma non rilascio autografi in questo momento. Sono sfinito.»
«Chi ti ha detto che volevo il tuo autografo?» domandò di rimando la giovane.
«Come?»
«Volevo solo incontrare colui che sarebbe stato il mio prossimo sfidante.»
La giovane donna, che era incappucciata per nascondere il suo volto, si scoprì.
«Mi presento: mi chiamo Frida e sono la terza dei Superquattro.»
«Cosa? Sei tu la mia prossima sfida?»
«Esatto.»
«Che cosa vuoi da me?»
«Niente di ché. Volevo solo consigliarti di dartela a gambe finché sei in tempo. Non hai nessuna speranza contro di me e i miei pokémon.»
«Stai scherzando vero?» fece Louis con un sorrisetto tirato.
«Non sono mai stata così seria.»
«Non so se i tuoi colleghi Superquattro hanno parlato con te di me, ma io vengo da Albanova. Ho fatto un sacco di strada per arrivare fin qui. Non mi ritirerò mai. Per nessun motivo.»
«Come vuoi tu… Ma io ti ho avvertito. Ci vediamo domani, Louis di Albanova.»
Frida se n’andò come era arrivata: misteriosamente.
«Eccomi qua, Louis. Avanti, andiamo» fece sua madre che arrivò a prenderlo con l’auto e lo fece riscuotere dai suoi pensieri.
 
L’incontro con quella giovane donna non lo fece dormire, neanche quela notte.
Era troppo nervoso per farlo.
Voleva combattere con lei per fargli capire di che pasta era fatto.
L’incontro stava per cominciare a momenti.
Sua madre cercò di tranquillizzarlo e caricarlo in ogni modo.
«Louis, cos’hai che non va? Ti vedo molto strano.»
«No io… sono molto concentrato e molto nervoso…»
«Devi stare tranquillo. Posso capire che, in situazioni come questi, mantenere la calma è molto complicato. Ma devi essere sicuro di una cosa: hai tutti i mezzi per battere il tuo prossimo sfidante. Sei un allenatore bravissimo. E questo lo sai anche tu.»
Sua madre aveva ragione.
Aveva fatto un sacco di strana prima di arrivare fin qui.
Non poteva farsela sotto proprio ora.
«Grazie mamma. Per le tue belle parole.»
«Di niente, figliolo. Altrimenti, cosa ci farei qui se non a supportarti?»
Dopo essersi salutati, Louis scese nell’arena lotta, dove una folla immensa lo attendeva.
Oltre a loro, la sua sfidante era già pronta per cominciare.
Non disse nulla.
Lo fissava con sguardo rancoroso, mentre l’arbitro annunciava l’inizio dell’incontro.
«Glalie! Scelgo te!»
Il primo pokémon di Frida fu Glalie.
«Flygon! Vai!»
«Peccato che tu non mi abbia dato ascolto…»
«Cara Frida, vedo che tu non mi conosci affatto… Ma presto lo farai… è solo questione di tempo.»
«Sì, questione che tu venga sconfitto… Glalie! Attacco geloraggio!»
«Flygon! Terrempesta.»
Il geloraggio di Glalie non andò a buon fine.
La tempesta di sabbia che Flygon scatenò coprì l’intera arena.
Non si vedeva più niente.
«Non servirà a niente scatenare una tempesta di sabbia… attacco bora, Glalie!»
Una tempesta di vento e ghiaccio si scatenò sul campo di battaglia.
Flygon non poté nulla per evitarlo.
«Oh no…»
«Adesso vai con l’attacco palla gelo.»
«Flygon, contrastalo con lanciafiamme.»
Ma la potenza di Glalie era veramente superiore.
Il suo potere glaciale era ineguagliabile.
Il pokémon di Louis non poté nulla per contrastarlo.
«È impossibile. Il fuoco dovrebbe essere superefficace contro il ghiaccio…»
«Questo vuol dire che il tuo Flygon non è così forte come sembra… Finiscilo con geloraggio.»
Flygon, non sopportando l’ennesima mossa di Glalie, venne messo K. O.
La sfida era cominciata nel peggiore dei modi per Louis.
Ma fortunatamente, erano solo all’inizio.
«Porygon2, è il tuo turno.»
Louis era perplesso.
Come poteva sconfiggere quel pokémon di tipo ghiaccio?
«Un Porygon2, eh? Anche lui farà la stessa fine del tuo Flygon.»
«Non se uso questa mossa… attacco conversione.»
Porygon2, da pokémon normale diventò di tipo ghiaccio.
«Glalie, attacco geloraggio.»
Il colpo di Glalie non fu molto efficace.
Porygon2 non ebbe nemmeno un graffio.
«Cosa?»
«Porygon2, attacco fuoco bomba!»
Un potente getto di fuoco invase il malcapitato Glalie, mandandolo K. O. all’istante.
Il risultato si riportò in parità.
«Il tuo Porygon2 è molto forte, non c’è che dire. Ma adesso si cambia musica… Sealeo, tocca a te!»
Una foca, dalle proporzioni gigantesche, scese in campo.
Louis la fissava con sguardo impercettibile.
«Che cosa ti prende, Louis? Ti vedo perplesso.»
«Sono solo concentrato sulla sfida…»
«Capisco…»
«E poi a te cosa importa?» domandò freddamente Louis.
«Niente» fece Frida con sguardo misterioso. «Era solo per dire…»
«Porygon2, vai con tuono!»
Il cielo si oscurò all’istante.
Un forte tuono piombò addosso a Sealeo, ferendolo gravemente.
«Sealeo!»
Non riusciva a muoversi.
Era stato paralizzato.
«Come hai potuto?»
«Benissimo… finiscilo con l’attacco iper – raggio.»
Sealeo venne sconfitto immediatamente.
«Era da un sacco di tempo che un mio pokémon non veniva sconfitto in così breve tempo…»
«A volte le cose si ripetono, non credi?» la canzonò Louis prendendosi gioco di lei.
«Tranquillo, non succederà più… Sealeo. Vai!»
Un secondo Sealeo uscì dalla poké ball di Frida.
«Ma cosa…»
«Questo Sealeo è molto più forte di quello precedente. E adesso te lo dimostrerò!»
«Non avere fretta… Scizor! Adesso è il tuo turno.»
Scizor emanava energia da tutti i pori.
Era veramente in forma.
«Un pokémon dalla corazza di acciaio? Davvero notevole… Ma questo non ti servirà a nulla… Sealeo! Attacco bora.»
«Fermalo con i tuoi ferrartigli, Scizor.»
Sealeo venne graffiato furiosamente dal suo avversario.
«Ed ora vai con codacciaio!»
«Geloraggio, Sealeo!»
I due pokémon si fronteggiavano furiosamente, dando uno spettacolo mozzafiato senza esclusioni di colpi.
«Ora basta. Facciamola finita! Attacco surf, Sealeo!»
Un’onda anomala si stava per abbattere su Scizor.
«Scizor, vola in alto.»
Il pokémon di Louis era scomparso dalla scena, riuscendo ad evitare il colpo di Sealeo.
«Adesso piomba su di lui!»
Scizor colpì Sealeo con tutta la sua possente corazza, finendolo definitivamente.
Dopo una partenza disastrosa, Louis era riuscito a sconfiggere tre pokémon su cinque di Frida.
«Bravo Louis, i miei complimenti. Ti stai rivelando un avversario davvero temibile…»
«Mi fa piacere sentirtelo dire» fece Louis con tono serio.
«Ma il bello deve ancora venire… Glalie! Forza!»
Un secondo Glalie scese in campo.
Aveva uno sguardo minaccioso che metteva paura.
«Vedo che non hai molta fantasia con i pokémon.»
«Mi piace allenare sempre gli stessi» disse Frida di rimando.
«Capisco. Nidoqueen, tocca a te!»
«Ma ora basta chiacchiere… Attacco grandine, Glalie!»
Improvvisamente, iniziò a grandinare con insistenza.
Nidoqueen, non riuscendosi a parare in nessun modo, veniva colpito ripetutamente da questa azione atmosferica.
«Se non fai subito qualcosa, il tuo Nidoqueen andrà K. O.»
«Non ti preoccupare per il mio pokémon. So cosa devo fare… e lo farò.»
«Bene, allora fammi vedere tutta la tua potenza.»
«Con piacere… Nidoqueen, attacco fango bomba.»
Un potentissimo getto di veleno si diresse contro Glalie.
«Bella mossa. Glalie, attacco geloraggio.»
Ma Nidoqueen, essendo molto agile nonostante la sua stazza, riuscì a schivarlo magnificamente.
«Accidenti…»
«Vai Nidoqueen! Colpiscilo a ripetizione con fango bomba.»
Il pokémon di Frida, oltre ad essere ferito gravemente, fu imbottito di veleno.
Stava per essere messo K. O.
Se non fosse…
«Glalie, concludi il tutto con l’attacco esplosione.»
Non avendo più nessuna possibilità di sconfiggerlo, Glalie andò K. O., scatenando un boato fragoroso per l’enorme botto che causò.
Nidoqueen, non riuscendo ad evitarlo, andò K. O. pure lui.
«Ottima trovata, Frida.»
«Grazie.»
«Ma facendo così, sei rimasta con un solo pokémon. Mentre io ne ho ancora tre.»
«Il mio ultimo pokémon sarà sufficiente per sconfiggerli tutti, interrompendo il tuo cammino nella Super Lega del Pokémon… Walrein. Scendi in campo.»
Un enorme tricheco fissava con sguardo rabbioso la sua allenatrice.
«Walrein, smettila di guardarmi in questo modo. Se ti ho scelto per ultimo, è perché sei il più forte.»
Ma Walrein non era dello stesso parere della sua allenatrice.
Sembrava che i due non andassero d’accordo.
E questo non faceva che avvantaggiare Louis.
«Espeon, ora è il tuo turno.»
«Un micio contro il mio potente Walrein? Ma per chi mi hai preso?»
«Non ti conviene sottovalutare il mio Espeon…»
«Avanti Walrein, concludiamo la sfida immediatamente. Attacco purogelo.»
Ma Walrein non si muoveva.
Guardava con sguardo indifferente sia Espeon che Louis.
«Credo che al tuo pokémon non gli interessi combattere.»
«Walrein, ma cosa stai facendo? Qui c’è in ballo la nostra dignità. Non puoi rifiutarti di combattere!»
«Molto bene… Sarà più facile del previsto. Espeon, psichico.»
I poteri psichici di Espeon gli permisero di sollevare in aria il povero Walrein.
«Oh no!»
«Sbattilo a terra, Espeon!»
Anche se il colpo fu molto potente, Walrein non venne ferito minimamente.
«Un osso duro, quel Walrein.»
«Ok Walrein, colpisci Espeon con l’attacco bora.»
Ma anche stavolta fu inutile.
Walrein non ubbidì alla sua allenatrice.
«Walrein… perché mi fai questo?»
Frida aveva le lacrime agli occhi per la rabbia.
Non riusciva a comprendere perché il suo pokémon si stesse comportando in quella maniera.
Arrivati a questo punto, Frida non poté fare altro che ritirarsi dal torneo, e dare la vittoria al suo sfidante.
Le urla dagli spalti si moltiplicarono, festeggiando la vittoria di Louis.
Ma questa non era una vittoria come tutte le altre.
E Louis lo sapeva bene.
Frida abbandonò l’arena pokémon senza salutare il pubblico che l’aveva sostenuta  e senza scambiare due parole con il suo ormai ex avversario.
Ma Louis era un ragazzo che non si dava per vinto.
«Frida, aspetta!» gli gridò il ragazzo correndogli dietro.
«Cosa vuoi?»
«Ecco… mi dispiace per come hai dovuto abbandonare l’incontro…»
«Ah sì? Secondo me invece sei contentissimo per la vittoria che hai riportato.»
«No. Non mi piace vincere così.»
«Non importa come si vince. Ormai quello che è fatto è fatto. Era inutile che io continuassi con questo incontro con un pokémon che non mi ubbidiva minimamente. Sarebbe stato stupido. Ed io non sono la persona che fa la figura del pagliaccio.»
«Capisco… comunque mi dispiace. E sono sincero.»
«Ti ringrazio, Louis. Sei un bravo allenatore. Puoi fare ancora molta strada. E mi piace il tuo modo di non arrenderti mai. Ricordi me alla tua età.»
«Grazie mille, Frida» disse Louis ritrovando il sorriso.
«Ora devo andare. La mia strada per allenare i pokémon è molto lunga. Ma spero che un giorno ci rivedremo. Magari sfidandoci…»
«Certo. Te lo prometto.»
«Benissimo. Addio… Anzi, arrivederci» disse infine Frida dandogli una stretta di mano per poi scomparire nel corridoio buio dell’arena del pokémon.

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Capitolo 5
*** La forza del drago ***


Louis stava per prendere le sue poche cose messe nel suo spogliatoio.
Era veramente a pezzi.
Non era mai stato così stanco in vita sua.
«Ce l’hai fatta!» gridò sua madre andandogli incontro per fargli le feste. «Come va? Tutto bene?»
«Ora sì, visto che il mio incontro è finito. Non ho mai combattuto soffrendo così.»
«Quindi questa è stata la lotta più difficile della tua carriera?»
«Sì, mamma. E di gran lunga, anche» fece Louis sbuffando e mettendosi le mani tra i capelli.
«E non hai ancora visto nulla, ragazzo.»
Un uomo di mezza età, che assomigliava a un vecchio lupo di mare, interruppe la conversazione tra Louis e sua madre entrando come se nulla fosse nello spogliatoio dell’allenatore.
«E lei chi è, scusi?»
«Liam Drake Payne dei Superquattro. Ma puoi chiamarmi semplicemente Liam.»
«Hai detto Superquattro?»
«Esatto. Sono io la tua prossima sfida.»
«Posso fare qualcosa per te, Liam.»
«Assolutamente no. Non vedo l’ora che sia domani per combattere contro di te. Sono molto curioso. Gli altri Superquattro mi hanno detto che sei un vero portento. Sarà una sfida entusiasmante che rimarrà negli annali della storia.»
«Addirittura? Mi sembri un po’ esagerato.»
«Fidati, gli spettatori, una volta concluso il nostro incontro, saranno molto contenti per lo spettacolo a cui avranno assistito.»
«A me non interessa dare spettacolo… A me basta solo vincere.»
«Ed io farò in modo e maniera di impedirtelo… Vai in albergo e riposati. Domani voglio vederti fresco e determinato.»
«Cosa che io sarò. Tranquillo.»
«Lo spero tanto. A domani Louis di Albanova.»
«A domani.»
«Che uomo strano» disse sua madre appena il Superquattro se ne fu andato.
«Strano o no, è il primo di tutti che non mi sottovaluta. Ora capisco perché è il più forte di tutti. Umiltà e duro lavoro. Sono sicuro che sia questo che lo contraddistingue.»
 
Il giorno dopo arrivò.
Secondo Louis forse anche fin troppo in fretta.
Si sentiva molto stanco e spossato.
Non era riuscito a ritrovare tutte le energie.
Ma non gli importava più di tanto.
L’adrenalina che gli scorreva in corpo non gli facevano sentire né dolore né stanchezza.
Era più determinato che mai.
Avrebbe voluto spaccare il mondo. Dimostrare a tutti che è un allenatore in gamba.
“L’ultimo Superquattro… Non mi sembra vero.”
Appena vide Liam dinanzi a sé, l’incredulità sparì di colpo, per far spazio alla concentrazione.
L’arbitro fece il solito rito di presentazione, dando il via alla sfida.
Louis contro Liam. L’ultimo incontro della Super Lega Pokémon.
«Bene Louis, sei pronto?»
«Mai stato più pronto prima d’ora.»
«Perfetto. Perché i miei pokémon drago non aspettano altro… Shelgon, scelgo te!»
«Milotic. Tocca a te!»
MIlotic contro Shelgon.
Chi avrebbe avuto la meglio?
«Che bel pokémon, Louis. I miei complimenti. Ma riuscirà a tenere testa al mio Shelgon?»
«A te la mossa, Liam.»
«Shelgon! Attacco Lanciafiamme!»
«Milotic, spegnilo con il tuo attacco idropompa.»
Il colpo di Shelgon non ebbe per nulla effetto contro la forza devastante dell’acqua di Milotic.»
«Ti consiglio di trovare un’altra soluzione, altrimenti il tuo incontro sarà in salita.»
«Tranquillo, Louis. Siamo solo all’inizio. Attacco dragospiro, Shelgon!»
Shelgon sputò dalle sue fauci una potente fiamma che andò a colpire il povero Milotic.
Ma ci voleva ben altro per eliminarlo.
«Milotic, usa il tuo attacco specchiovelo.»
Uno specchio trasparente e colorato si frappose tra Milotic e Shelgon.
«Che cosa stai facendo?» domandò Liam perplesso.
«Adesso lo vedrai…»
Dallo specchio creato da MIlotic, partì un bagliore luminoso che si infranse contro il malcapitato Shelgon.
Incredibilmente, il pokémon di Liam fu messo K. O., per questo il Superquattro fu colto da un improvviso senso di stupore.
Non si sarebbe mai aspettato un attacco del genere.
«Ma come…»
«L’attacco specchiovelo è una mossa che replica ogni attacco speciale, arrecando il doppio del danno ricevuto» spiegò Louis con tono professionale.
«Non ho mai visto niente di simile… Ma fa lo stesso. Non posso di certo stupirmi e fermarmi ora… Altaria! Fargli vedere di che pasta sei fatto!»
Non era passato molto tempo da quando Louis aveva tolto di mezzo un Altaria.
L’aveva già sconfitto con il suo Blaziken.
Ma questa volta non sarebbe stato lui a scendere in campo.
«Dragonite, è il tuo turno.»
Un Dragonite, dalle proporzioni gigantesche, si ergeva in volo per tutta l’arena.
Sarebbe stato un combattimento volante senza esclusione di colpi.
«Altaria! Usa il tuo fuoco bomba!»
Una potente ondata di fuoco si stava per dirigere contro Dragonite.
«Dragonite! Fai lo stesso anche tu!»
I due colpi si annullarono a vicenda, causando un'enorme nube nera.
«Altaria, attacco d’ala.»
«Dragonite, fermalo con dragartigli.»
I potenti artigli di Dragonite recarono non pochi danni ad Altaria.
Adesso il pokémon di Liam si reggeva a malapena in piedi.
«Altaria! Come stai?»
Era completamente sfinito.
L’attacco di Dragonite si era rivelato quasi fatale.
«Dragonite, finiscilo con l’attacco gelopugno.»
Fu definitivamente il colpo di grazia.
Altaria cadde a terra stremato.
«Bravissimo Dragonite! Sei stato stupefacente!»
Adesso era Louis che mandava avanti il gioco.
Non aveva quasi nulla da perdere.
Solo da guadagnare.
«I Superquattro avevano ragione… Sei veramente forte.»
«I Superquattro hanno fatto male i loro conti. Non hanno fatto altro che sottovalutarmi, cadendo in un errore imperdonabile.»
«Lo so. Loro fanno così. Cercano di destabilizzare il loro avversario… Ma con me non sarà così. Io ti rispetto. Profondamente.»
«È bello sentirtelo dire…»
«Adesso passiamo al prossimo combattimento. Kingdra. Fargli vedere chi sei!»
«Zapdos! Vai!»
Liam lo guardò con occhi spalancati.
Non aveva mia visto un pokémon leggendario appartenere a qualcuno.
«Ma come… è incredibile!»
«Vuoi sapere come ho catturato questo Zapdos? Diciamo che non è stato per niente facile. Ma ora è uno dei miei pokémon più fidati e forti. E adesso te lo dimostrerò… Attacco perforbecco.»
Zapdos si stava dirigendo a gran velocità contro Kingdra.
«Kingdra, fermalo con geloraggio.»
«Scansati, Zapdos!»
Ma il pokémon di Louis non fece in tempo, venendo colpito in pieno petto.
Il ghiaccio, per i pokémon volanti come Zapdos, era una debolezza insopportabile.
«Adesso spazzalo via con l’attacco bora.»
Un vento potentissimo e gelido, trascinò via il malcapitato Zapdos, facendolo sbattere violentemente a terra.
Ormai era finita.
Zapdos non era più in grado di combattere.
“Immaginavo che quel Kingdra fosse un osso duro… ma che battesse in sole due mosse il mio pokémon leggendario…”
«Finora ti è andata bene Louis. Ma adesso ho finito di riscaldarmi. I miei prossimi pokémon sono i più potenti che io abbia mai allenato. Preparati. Ti darò talmente tanto del filo da torcere che non lo scorderai mai.»
«Vedremo… Milotic, ritocca di nuovo a te!»
Louis fece in scendere in campo il pokémon che aveva sconfitto con molta facilità lo Shelgon di Liam.
«Bene Kingdra, perché non vendichiamo la sconfitta del tuo compagno di squadra! Vai con l’attacco muro di fumo.»
L’intera arena pokémon fu investita da una nube nera.
Non si vedeva più niente.
Gli unici che potevano vedere erano Kingdra e il suo allenatore.
«Vai Milotic, colpisci Kingdra con l’attacco geloraggio.»
Ma la mossa di Milotic fallì.
Non aveva colpito il bersaglio.
«Bene Kingdra, attacco drago spiro.»
La fiammata di drago di Kingdra colpì in pieno il povero Milotic paralizzandolo.
«Pure!»
«Come si dice, oltre il danno la beffa. Vai con l’attacco idropompa!»
Milotic fu investito da un getto d’acqua che però non lo ferì gravemente come il drago spiro di poco fa’.
«Attacco specchiovelo Milotic.»
«Dannazione!»
Il colpo di Kingdra si rigettò contro di lui con gli interessi.
Ma riuscì a resistere.
«Kingdra, finiscilo con dragospiro.»
Il secondo drago spiro di Kingdra fu fatale per Milotic.
Anche a lui, toccò la sorte di Zapdos.
Ora il risultato della sfida era in perfetta parità, e decidere chi avrebbe vinto stava diventando sempre più difficile.
«Bene Louis, anche se il mio Kingdra è stato indebolito notevolmente, è riuscito lo stesso a battere quel Milotic dalla pelle dura. Chi farai scendere adesso in campo?»
«Un pokémon che della velocità fa la sua forza. Suicune! Vai!»
Il cane leggendario scese in campo con grande maestria.
«Wow! Un altro pokémon leggendario! Ma di quanti ne disponi?»
«Ne ho molti a dire la verità… Magari un giorno ti farò vedere il mio pokédex.»
«Ne sarei felice» ribatté Liam tutto contento.
«Ma adesso torniamo alla sfida… Attacco sgranocchio Suicune!»
Suicune afferrò Kingdra con tale vigore che fu ferito gravemente.
Riusciva a malapena a stare in piedi.
«Kingdra, proteggiti con muro di fumo.»
«Suicune, apriti un varco con surf.»
L’onda anomala di Suicune fece dissolvere immediatamente il colpo di Kingdra, prendendolo in pieno.
Per Kingdra non ci fu niente da fare.
La sua sfida era finita.
Suicune aveva avuto la meglio.
«Bravo Louis. Il tuo Suicune è stato addestrato alla perfezione. Pensavo che non si potesse fare con i pokémon leggendari…»
«Volere è potere. E nella vita, tutto è possibile. Anche addestrare i pokémon leggendari.»
«Sagge parole. Ma andiamo avanti. Flygon, scelgo te!»
Il pokémon terra drago volava per tutta l’arena.
Era davvero velocissimo.
Sarebbe riuscito Suicune a sconfiggerlo?
«Ok Flygon, non perdiamo tempo. Attacco terrempesta.»
Con le sue ali, Flygon alzò una potente tempesta di sabbia che riempì tutto il campo di battaglia.
Suicune non riusciva a vedere nulla.
«Adesso Flygon piomba su di lui.»
Flygon stava per atterrare su di lui in picchiata.
Ma i riflessi del cane leggendario erano sempre in allerta.
«Suicune, fermalo con l’attacco bora.»
La tempesta di sabbia e Flygon furono completamente spazzati via, causando a Flygon una rovinosa caduta.
Ma il pokémon di Liam era un osso duro.
«Ora colpiscilo con un potente terremoto.»
L’intero stadio tremo, e il terreno sotto i piedi di Suicune cedette all’istante.
«Oh no, Suicune!»
Suicune cadde in una voragine.
Sembrava spacciato.
Ma ecco che dopo pochi secondi ritornò sul campo di battaglia che era stato trasformato in uno stato pietoso.
«Adesso vai con l’attacco sgranocchio, Flygon.»
«Suicune, saltagli in groppa.»
Appena Flygon fu abbastanza vicino al suo nemico, Suicune gli saltò addosso.
«Flygon! Fallo scendere!»
Ma Suicune resisteva alle manovre del pokémon di Liam.
«Suicune! Finiscilo con geloraggio.»
Flygon, che non aveva una buona resistenza, con un questo colpo fu messo K. O.
A Liam gli rimase solo un pokémon.
Chi avrebbe scelto?
Suicune era molto affaticato.
Aveva il fiatone.
Non avrebbe retto un’altra lotta.
«Bene Louis, ormai siamo alla fine. Hai sconfitto quattro dei miei cinque pokémon. Ma l’ultimo pokémon che ho in dotazione, è il pokémon drago più forte di tutta la regione. E te lo dimostrerà! Salamence! Fargli provare la tua forza.»
Il pokémon drago volante si ergeva in tutto il suo splendore.
Emanava una potente energia.
E questo Suicune lo sapeva.
«Avanti Suicune, geloraggio.»
«Salamence, alzati in volo e colpiscilo con l’attacco dragartigli.»
Il colpo di Suicune non lo sfiorò minimamente e venne colpito dai poderosi artigli che aveva Salamence.
Il pokémon di Louis cadde a terra all’istante.
Liam aveva davvero ragione.
Era un pokémon troppo forte.
«Bene. Vedo che dovrò mettere tutto me stesso per trovare una soluzione e sconfiggerlo… Kingdra! Vai!»
Anche Louis disponeva di un Kingdra.
Ma sarebbe stato forte come quello di Liam?
«Bene Salamence, chiudiamo la sfida molto velocemente. Attacco dragartigli.»
Kingdra non fece in tempo a schivarlo che fu immediatamente colpito.
Il colpo inferto l’aveva messo quasi messo K. O.
«Kingdra! Vai con geloraggio!»
«Salamence! Alzati in volo!»
Anche stavolta, Salamence non fu colpito.
«Ora piomba su di lui e finiscilo!»
Kingdra fu colpito. E questa volta in maniera fatale.
Era già finita per il povero KIngdra.
«Louis, sbaglio o ti è rimasto un solo pokémon?»
«Non sbagli…»
«Allora questo vuol dire che daremo vita ad una battaglia con due pokémon volanti…»
«Esatto. Dragonite! Scelgo te!»
Dragonite contro Salamence. L’ultima sfida.
Questa sfida avrebbe decretato il vincitore.
«Salamence, vola in alto!»
«Anche tu Dragonite.»
«Salamence, attaccalo con un dragartigli a tutta potenza!»
«Fai lo stesso anche tu, Dragonite.»
Le forze dei due pokémon erano complementari.
L’energia sprigionata era davvero notevole.
Era impossibile sapere chi l’avrebbe spuntata.
«Dragonite, fuoco bomba!»
«Salamence, contrastalo con lanciafiamme!»
Ma la potenza del fuoco di Dragonite era troppo superiore.
Salamence venne colpito brutalmente.
Ma non dava cenno di indebolimento.
«Ora Dragonite usa l’attacco codacciaio!»
Louis non era mai stato così determinato.
Aveva una voglia di vincere impressionante.
Ma Liam non si sarebbe dato per vinto molto facilmente.
«Salamence, schivalo!»
Il pokémon di Liam era velocissimo e riuscì a schivare il colpo di Dragonite con molta facilità.
«Ora riprova con l’attacco dragartigli!»
Senza neanche accorgersene, Dragonite fu colpito con una tale ferocia che cadde a terra molto duramente.
«No! Dragonite!»
Ma il pokémon di Louis aveva una resistenza fuori dal normale.
«È giunta l’ora di farla finita… Salamence, iper – raggio!»
Il potentissimo raggio luminoso  andò a colpire l’inerme Dragonite.
Sembrava finita.
Sembrava che Dragonite fosse andato K. O.
Ma non fu così.
Dopo un momento di disperazione, Louis vide che il suo pokémon era ancora in piedi, anche se conciato molto male.
«Dragonite! Sei eccezionale!»
Salamence non aveva più la forza di attaccare.
Doveva ricaricarsi.
«Questo è impossibile. Ma come…»
Liam era sconvolto.
Non riusciva a credere ai suoi occhi.
Ora il suo Salamence era un bersaglio facile.
«Dragonite! Finiscilo con dragartigli e portiamo a casa questa vittoria!»
La voglia di vincere dell’allenatore fu trasmessa anche al suo pokémon.
Dopo la ferocia del dragartigli del pokémon di Louis, Salamence cadde a terra sfinito, andando K. O.
Finalmente era finita.
Louis non aveva mai combattuto una battaglia così lunga e così complicata.
Liam, intristito per la sconfitta subita, andò incontro al giovane sfidante.
«Sei davvero un allenatore stupefacente» gli disse mentre gli strinse la mano, «le tue abilità sono state notevolmente superiori alle nostre. Ma la tua sfida non finisce qui…»
«Come? Non sono il campione della Lega?»
«Dovrai sfidare il campione in carica. Solo così il titolo della Super Lega Pokémon potrà essere tuo.»
«Ma io credevo… accidenti! Un’altra sfida!... Quando ci sarà il mio prossimo incontro?»
«Tra due giorni. Nell’arena dei campioni. È lì che lo incontrerai.»
«Posso almeno sapere chi è?»
«Mi dispiace Louis, ma non posso dirtelo. Lo scoprirai tu stesso… L’unica cosa che posso dirti è di portare con te pokémon all’altezza della situazione, altrimenti non avrai speranze.»
«Tutti i miei pokémon sono all’altezza della situazione» fece Louis con tono offeso.
«Non lo metto in dubbio… però non si sa mai… Comunque farò il tifo per te, Louis. In bocca al lupo. Ne avrai bisogno.»
«Grazie e crepi il lupo» fece Louis con sguardo perplesso pensando alla sfida con il campione in carica.
Aveva solo due giorni.
Ce l’avrebbe fatta ad essere pronto in tempo per la sfida?

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Capitolo 6
*** L'incontro con il campione ***


«Ce l’hai fatta figliolo! Sei il nuovo campione della Super Lega Pokémon!» esclamò sua madre appena gli andò incontro per festeggiare la sua vittoria.
«No mamma. Non ancora. Ho un’altra sfida che mi aspetta…» fece Louis con tono affranto.
«Un’altra sfida? E con chi?»
«Con il campione in carica. Ma non so ancora chi sia…»
«Capisco. E si svolgerà domani?»
«No. Tra due giorni.»
Louis aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Era triste e avvilito.
«Cosa c’è che non va, Louis?»
«Solo che pensavo che fosse tutto finito. Tutto qui. Invece non è finita per nulla. Il bello deve ancora venire…»
«E sei preoccupato?»
«Credevo di non dirlo mai, ma non vedo l’ora di tornarmene a casa. Sono stato via per quasi un anno. Sono stufo delle battaglie pokémon… Ho bisogno di rilassarmi e riposarmi.»
Sua madre non credeva alle sue parole.
«Louis, posso capire le tue parole, ma ormai il traguardo è a pochi metri da te. Non puoi mollare tutto così. Sarebbe da stupidi. Capisci?»
«Sì. Infatti non vedo l’ora che il giorno della mia ultima sfida arrivi perché poi tutto possa finire.»
«Va bene. Ma adesso basta parlare. Come hai appena detto, hai bisogno di riposo. Torniamo in albergo?»
«Sì. Andiamo.»
 
Il tragitto dall’Arena Pokémon all’albergo sembrava non finire mai.
Era in un profondo stato di catalessi.
Ma cos’è che veramente lo preoccupava?
Era solo la stanchezza? O la convinzione di non farcela?
«Eccoci arrivati, Louis. Svegliati» disse sua madre appena parcheggiata la macchina.
Aveva lo sguardo assonnato.
Era da giorni che non dormiva correttamente.
«Louis, vai immediatamente a letto ok?»
«Non posso. Devo pensare a quali pokémon portare per la prossima sfida.»
«Smettila di pensare ai pokémon per un paio d’ore e dai retta a tua madre. Vai subito a riposarti! Sei uno straccio, sai?» disse sua madre con un tono che non ammetteva repliche.
«Immagino… Va bene, vado subito.»
«Bravo.»
Ma mentre stava rientrando in albergo, uno spettacolo d’allenamento colpì la sua attenzione.
«Louis, dove stai andando?»
«Arrivo subito mamma. Non preoccuparti.»
Il giovane allenatore si diresse verso l’enorme piscina dell’albergo.
Lo spettacolo che si trovò dinanzi lo lasciò a bocca aperta.
Sei pokémon d’acqua si stavano allenando a vicenda con spettacolari mosse.
Sembrava che non ci fosse nessuno a comandarli.
E invece…
«Wailord! Attacco zampillo!»
Una spettacolare doccia d’acqua invase tutti gli altri cinque pokémon.
Nella sua vita, Louis non aveva mai assistito ad una cosa del genere.
Sembrava che fosse ad un circo di pokémon d’acqua.
Soltanto che questi pokémon erano in grado anche di combattere.
E batterli non sarebbe stato semplice.
Un allenatore dalla capigliatura stravagante, biondo tinto con un ciuffo celeste, e dal vestito tutto bianco li guidava ad uno ad uno.
Quando costui girò lo sguardo, intravide Louis che lo stava ammirando.
Il giovane allenatore cercò di nascondersi meglio.
Ma ormai era troppo tardi. Era stato visto.
«Ciao. Chi sei tu?» gli domandò l’allenatore con tono gentile.
«Io… Scusami tanto. Non volevo spiare il tuo allenamento.»
«Non ti preoccupare. Non ho niente da nascondere… Allora, mi dici come ti chiami?»
«Mi chiamo Louis e vengo da Albanova. E tu?»
«Il mio nome è Niall Adriano Horan e provengo da Ceneride.»
«Ceneride? È lì che ho battuto l’ultimo capo palestra prima di accedere alla Lega Pokémon» fece Louis alquanto sorpreso.
«Davvero? Allora hai battuto il mio maestro. È grazie a lui se oggi sono quello che sono.»
«E cioè?»
«Un buon allenatore… Poi sono le persone che devono giudicare. Io cerco di impegnarmi al massimo.»
«La penso proprio come te.»
«Quindi questo vuol dire che siamo due tipi umili…»
«Può darsi.»
«L’umiltà e il duro lavoro sono due cose che contraddistinguono la mia vita. Senza queste cose, non sarei nessuno… E non sarei nemmeno diventato il campione della Lega di Hoenn…»
«Come?»
«Sì, hai capito bene…» fece Niall abbassando lo sguardo.
«I miei più sinceri complimenti» ribatté Louis imbarazzato.
«Grazie… E tu? Cosa mi racconti? Hai già provato a sfidare la Lega Pokémon?»
«Beh ecco, sì…»
«E com’è andata? Dalla tua voce non sembra che sia andata bene.»
«I Superquattro sono davvero fortissimi…» fece Louis cercando di sviare il discorso per non fargli capire che il prossimo sfidante era proprio lui. «Sfidarli non è semplice.»
«Puoi ben dirlo. Ma fortunatamente, l’anno scorso li ho battuti… Ed ora tra due giorni devo sfidare il campione uscente. Chissà come sarà… Non sono riuscito a incontrarlo di persona. E a dirla tutta, non so che faccia potrebbe avere...»
«Se ha sfidato e battuto i Superquattro, deve essere una persona in gamba.»
«Sì, hai ragione.»
«Ok. Ti lascio al tuo allenamento…»
«Puoi rimanere, se vuoi.»
«Ti ringrazio, ma ho un appuntamento che non posso rimandare» mentì Louis.
«Come vuoi. Spero che verrai a vedermi e tiferai per me. Combatterò nell’Arena Suprema. Ci saranno più di 80.000 persone che assisteranno all’incontro dal vivo.»
Louis sbiancò di colpo.
“Cosa?”
«Wow! Accidenti! Comunque sì, ti verrò a vedere sicuramente.»
«Ti ringrazio. Si preannuncia uno spettacolo imperdibile…»
«Senz’altro.»
«Arrivederci Louis. Piacere di avere fatto la tua conoscenza» disse Nial stringendogli la mano.
«Il piacere è stato tutto mio» ribatté Louis mentre tornava in albergo con la mente che gli brulicava di mille pensieri.

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Capitolo 7
*** Una sfida sorprendente ***


Il giorno tanto atteso era arrivato.
Louis non era riuscito a dormire dal nervosismo.
Stava per affrontare la sfida più importante della sua vita.
«Louis… come stai?» gli domandò sua madre prima di prendere posto sugli spalti.
«Come vuoi che stia… Sono agitatissimo. Oggi si deciderà il campione della Super Lega del Pokémon.»
«Posso capire come ti senti, ma devi stare tranquillo e avere fiducia nelle tue capacità. Solo così riuscirai a vincere.»
«Lo so. Devo aver fiducia in me stesso e nei miei pokémon.»
«Vero. I tuoi pokémon sono fortissimi. Riusciranno a cavarsela. Dai retta a me.»
«Sì… va bene.»
«Louis Tomlinsson. È ora.»
L’arbitro dell’incontro lo venne a chiamare.
Il momento era arrivato.
L’attesa era conclusa.
Stava per iniziare l’incontro più importante dell’anno.
«Adesso vai. E buona fortuna» gli disse sua madre dopo averlo abbracciato.
L’Arena Suprema era enorme.
Sembrava che Louis avesse tutti gli occhi del mondo addosso.
E in un certo senso, era proprio così.
Tutto il mondo avrebbe assistito a questo incontro, senza perderselo per nessun motivo.
Un boato sensazionale accolse l’entrata del giovane Louis nell’arena.
Gli tremavano le gambe.
Ma non si doveva far intimorire.
Subito dopo il suo ingresso, fu il turno di Niall.
Il boato per lui fu addirittura superiore a quello del suo sfidante.
Lo sguardo del campione andò subito a posarsi sul suo sfidante, e quando capì che era il ragazzo conosciuto neanche due giorni fa’, rimase visibilmente sorpreso.
«Louis? Vuol dire che sei tu il mio sfidante?»
«Ciao Niall…» fece il giovane allenatore con un filo di voce.
«Non immaginavo che fossi tu il campione. Perché non me l’hai detto?»
«Volevo che fosse una sorpresa…»
«E ci sei riuscito benissimo» fece Niall sorridente senza essere minimamente nervoso. «Come ti senti?» chiese Louis.
«Abbastanza agitato. E tu?»
«Come se fosse la prima volta che combatto…»
«Capisco.»
Dopo che i due allenatori si furono messi nella loro postazione, l’arbitrò iniziò con l’annuncio:
«Benvenuti alla sfida che deciderà il campione della Super Lega Pokémon di Hoenn. Da un lato abbiamo Louis da Albanova che dopo aver battuto con successo i Superquattro, dovrà vedersela con l’ultimo campione uscente: Niall. Gli sfidanti avranno diritto a sei pokémon ciascuno senza limite di tempo. Che il combattimento abbia finalmente inizio!»
L’ennesimo boato degli spettatori fece tremare tutta l’Arena.
«Un’ultima cosa…» fece l’arbitro smorzando l’entusiasmo generale «Niall avrebbe una semplice richiesta, se Louis è d’accordo… cioè che il campo dell’arena venga trasformato in una piscina. Per caso hai qualcosa in contrario, Louis?»
«No… Niente…»
«Benissimo.»
Improvvisamente, il campo dell’arena venne trasformato in un’enorme piscina.
«Molto bene. Adesso potete iniziare.»
«Finalmente… Wailord, tocca a te!»
L’enorme pokémon balena fece l’ingresso causando lo stupore generale.
Era davvero immenso.
«Ok, diamo inizio alle sorprese… Articuno! È il tuo turno!»
L’uccello leggendario volava sull’intera arena, facendo rimanere i presenti senza parole.
«Cosa? Tu hai…»
«Bello, vero? Ha deciso di unirsi a me per sua volontà. È un pokémon magnifico.»
«Lo credo! È incredibile… Vediamo se è così forte come dicono gli studiosi dei pokémon… Attacco zampillo, Wailord!»
Il pokémon di Niall iniziò la sfida con un’enorme cascata d’acqua.
Ma le movenza del pokémon ghiaccio/volante la evitarono.
«Articuno, usa agilità!»
Articuno girava intorno a Wailord con velocità straordinaria.
Wailord non riusciva a inquadrarlo.
«Ora colpiscilo con l’attacco perforbecco.»
Il pokémon di Niall fu tempestato da una serie di beccate.
Aveva la pelle dura, ma il colpo infertogli da Articuno lo ferì non poco.
«Wailord, spazzalo via con l’attacco bora.»
Il vento gelido di Wailord causò pochi problemi ad Articuno. Era abituato a simili venti.
«Ora Articuno precipitati su di lui e continua con perforbecco.»
«Wailord, contrastalo con l’attacco doppiatore.»
La mossa di Articuno fu immune in quella situazione.
Gli attacchi fisici di Wailord erano molto superiori, rispetto a quelli di Articuno.
«Ora finiscilo con l’attacco geloraggio.»
«Fai lo stesso Articuno!»
Ma non si poteva dire dei suoi attacchi speciali.
Il geloraggio di Articuno fu molto più potente, andando a congelare il povero Wailord.
«Oh no!»
Il pokémon di Niall non riusciva a muoversi.
«Articuno, iper – raggio!»
Wailord non poté resistere a quell’attacco.
Ormai per lui era finita.
Articuno era riuscito a sconfiggere brillantemente il suo avversario.
I tifosi di Louis non poterono trattenere la contentezza.
Il giovane allenatore di Albanova aveva iniziato con il piede giusto.
«Molto bravo, Louis. Veramente. Quell’Articuno ha una forza incredibile. Si vede che è addestrato bene.»
«Grazie, Niall. È bello sentirtelo dire.»
«Ma adesso vediamo come te la cavi con il mio secondo pokémon… Tentacruel, forza!»
L’enorme pokémon medusa di Niall scese sul campo di battaglia con sguardo accigliato e minaccioso.
«Continuerai con il tuo Articuno?»
«No. Adesso è il turno di Metagross… Vai!»
L’enorme pokémon acciaio/psico fece il suo ingresso nell’arena.
«Mossa astuta usare un pokémon di tipo acciaio… così le mosse veleno del mio Tentacruel sono inefficaci.»
«Esatto.»
«Ma questo non basterà a salvarti… Attacco idropompa!»
L’enorme getto d’acqua colpì in pieno Metagross.
Ma il colpo fu quasi inefficace.
«Cosa…»
«Metagross, attacco psichico.»
I poteri psichici di Metagross causarono molti danni al malcapitato Tentacruel.
Era la sua più grande debolezza.
«Ora finiscilo con l’attacco terremoto.»
L’ultimo attacco del pokémon di Louis fu la sua rovina.
In sole due mosse fu messo K. O.
«Accidenti… non me l’aspettavo…»
«Benissimo Metagross. Sei stato grande!» esclamò Louis fiero del suo pokémon.
Il risultato era di 2 a 0 per Louis.
Ma la lotta non era ancora conclusa, ovviamente.
«Ok, adesso si fa sul serio… Whiscash, tocca a te!»
Un pokémon dall’aspetto curioso piombò sul campo di battaglia.
Aveva lo sguardo fisso su di Louis e sul suo pokémon.
«Bene Metagross. Ritorna… Camerupt, scelgo te!»
Il pokémon di Louis aveva lo sguardo assonnato e perso nel vuoto.
Sarebbe riuscito a battere il suo nemico?
«Camerupt, attacco eruzione!»
Dalle gobbe di Camerupt, iniziò ad eruttare lava e a lanciare massi enormi di fuoco.
«Whiscash, contrastalo con l’attacco surf.»
Il colpo di Camerupt fu disintegrato con successo.
«Sarà più semplice di quanto pensassi… Chiudiamo questa sfida con l’attacco abisso!»
Camerupt cadde in una voragine profonda.
Una voragine talmente grande che Camerupt non riuscì a riemergere in superficie.
Era andato K. O. con un solo attacco.
«Hai solo battuto il pokémon più debole che ho in squadra… Ma vedrai che con il prossimo non sarà così semplice… Salamence! Forza!»
L’energia e lo sguardo feroce di Salamence fecero provare un brivido di paura al povero Whiscash.
«Salamence, attacco dragartigli!»
«Whiscash, immergiti in acqua.»
Salamence lo mancò per un soffio.
«Non potrai nasconderlo in acqua per sempre. Quando tornerà in superficie, il mio Salamence sarà pronto ad attaccarlo.»
«Vedremo… Riemergi Whiscash e usa l’attacco raggio aurora.»
Un raggio luminoso e inoffensivo stava per colpire Salamence.
«Salamence, iper – raggio a tutta potenza!»
L’attacco di Salamence spazzò via la mossa del nemico e il nemico stesso.
Whiscash, rimasto senza forze, riemerse dall’acqua K. O.
«L’hai voluto tu, Louis… Vuoi un combattimento drago contro drago? Ti accontento subito. Gyarados! Tocca a te!»
Lo sguardo pieno di collera del pokémon di Niall faceva presupporre ad una lotta senza esclusioni di colpi.
«Ora Salamence sarà un bersaglio facile…. Ira di Drago, Gyarados!»
«Salamence, lanciafiamme!»
Gli attacchi dei due pokémon si annullarono a vicenda, causando una nuvola di fumo.
Approfittando di questo, Gyarados fece un balzo dall’acqua, raggiungendo Salamence.
«Ora colpiscilo con sgranocchio!»
I denti affilati di Gyarados si piantarono nelle zampe di Salamence, causandogli un dolore lancinante.
«Gyarados, riportalo giù!»
Il pokémon di Niall lo buttò in acqua, facendolo quasi affogare.
Quando riemerse, Salamence era in condizioni critiche.
Gli attacchi simultanei di Gyarados gli causarono un sacco di problemi.
«Salamence! Resisti! Colpisci Gyarados con l’attacco codacciaio!»
Ma Gyarados, attento come una volpe, lo afferrò con le sue fauci.
«Brutta mossa ragazzo… Finiscilo con ira di Drago.»
Salamence, esausto, galleggiò nell’acqua.
Era finita per lui.
Gyarados aveva avuto la meglio.
«Sei stato bravo Salamence… Ma la tua sconfitta non rimarrà impunita. Lanturn! Scelgo te!»
Il pokémon acqua/elettro, dall’aspetto gioioso, si apprestava a dare del filo da torcere al suo nemico.
«Quel Lanturn è molto determinato… Gyarados lo sente dalla sua energia.»
«È per questo che l’ho allenato… Attacco fulmine, Lanturn.»
«Gyarados, immergiti in acqua.»
Ma questo non servì a nulla.
Gyarados fu colpito lo stesso.
«Non servirà nascondersi… Finiscilo con tuono!»
In sole due mosse, Lanturn lo mise K. O.
Il pokémon di Louis non aveva accennato ad un minimo di fatica.
«Questa non ci voleva…»
Niall sembrò non sapere cosa fare.
Ma ecco che gli balenò un’idea alquanto strategica.
«Forza Ludicolo, è il tuo turno!»
Il pokémon acqua/erba di Niall aveva lo sguardo perso e concentrato su Lanturn.
«Bene Lanturn, per ora può bastare.»
«Cosa? Lo ritiri dalla lotta?»
«Sì NIall. Ho un altro pokémon che è perfetto per questa sfida… Kangaskhan, vai!» 
Il colosso di Kangaskhan si ergeva in tutta la sua furia.
Ludicolo contro Kangaskhan.
Una sfida alquanto singolare.
«Kangaskhan, attacco megapugno!»
Il pokémon di Louis si avvicinò a tutta velocità contro Ludicolo.
«Ludicolo, colpiscilo con l’attacco tossina.»
«Cosa…»
Kangaskhan non poté evitare quel colpo.
Il potente veleno di Ludicolo fece subito effetto, indebolendolo notevolmente.
Kangaskhan non riusciva a muoversi dal dolore.
«Adesso colpiscilo con gelo pugno.»
Un pugno di ghiaccio lo colpì in pieno viso.
«Vai! Colpiscilo a ripetizione!»
Kangaskhan non riusciva a evitare i colpi del suo nemico.
Stava per essere mandato K. O.
Ma invece…
«Ora basta! Kangaskhan, attacco megacalcio!»
I colpi di Ludicolo furono interrotti da un poderoso calcio del pokémon di Louis.
Ludicolo stringeva i denti dal dolore, mentre il veleno nel corpo di Kangaskhan lo indeboliva sempre di più.
«Ludicolo! Iper – raggio!»
«Anche tu, Kangaskhan! Vai!»
I due potenti attacchi si scontrarono, causando un frastuono che rimbombò per chilometri e chilometri.
Sembrava che gli attacchi si fossero annullati a vicenda.
Ma gli attacchi speciali di Ludicolo erano molto più efficaci di quelli del suo avversario.
Kangaskhan andò K. O.
Quale sarebbe stata la prossima scelta di Louis?
«Articuno, sbarazzati di lui all’istante!»
Il pokémon leggendario tornò sul campo di battaglia più determinato che mai.
«Articuno, attacco aeroassalto!»
«Ludicolo, fermalo!»
Ma ormai era troppo tardi.
Ludicolo venne colpito duramente.
Quest’ultimo attacco consacrò definitivamente la sua fine.
A Niall rimaneva un solo pokémon.
«Chi sarebbe stato?»
«Hai battuto uno dei miei pokémon più forti… i miei complimenti… Ma adesso ti farò assaggiare la potenza del mio pokémon prediletto, compagno di mille avventure… Milotic! Sei la mia ultima speranza!»
Milotic si ergeva in tutta la sua bellezza e grazia.
«Ti consiglio di tenerti pronto per questa sfida… Perché non ti risulterà facile come sembra… Anche se hai ancora tre pokémon a disposizione, questo non vuol dire che sei ad un passo dalla vittoria.»
Louis scrutò attentamente il pokémon di Niall.
Era veramente forte come supponeva?
«Adesso basta parlare… Articuno, attacco aeroassalto!»
Articuno si apprestava a colpirlo a gran velocità.
Ma i riflessi pronti di Milotic riuscirono a fargli evitare l’attacco.
«Ora colpiscilo con geloraggio, Milotic.»
Articuno fu colpito duramente da dietro le spalle, andandosi a schiantare nell’enorme piscina dell’arena.
Il pokémon di Louis era completamente esausto.
Non riusciva a continuare a combattere.
Gli rimanevano solo due pokémon.
Metagross e Lanturn.
«Metagross, dimostra a MIlotic la tua potenza.»
Gli occhi rossi di Metagross fissarono intensamente il suo avversario.
«Metagross, attacco psichico.»
«Milotic, attacco specchio velo.»
Il colpo di Metagross fu rispedito contro di lui.
«Metagross! No!»
Il pokémon fu ferito molto gravemente.
«Adesso Milotic usa l’attacco idropompa.»
Milotic era spietato.
La sua potenza sembrava inesauribile.
«Allora Louis, che ti dicevo? Questo Milotic è un vero portento» fece Niall fiero di sé.
«Sì… devo dire che l’hai addestrato molto bene…»
«Adesso cosa pensi di fare?»
«Non lo so… Starò a vedere…»
Louis non aveva nessuna idea in mente.
Sembrava che quel Milotic non avesse nessune debolezze.
«Milotic, finiamolo con l’attacco geloraggio.»
«Metagross, individua!»
Metagross, con un balzo dell’ultimo secondo, riuscì ad evitare l’attacco di Milotic.
«Ora vai con meteorpugno!»
Un potentissimo pugno d’acciaio colpì in pieno Milotic, stordendolo non poco.
«E ora finiscilo con l’attacco iper – raggio!»
Gli attacchi simultanei di Metagross causarono notevoli danni a Milotic.
Ma questo non significava che fosse finita qui…
Il pokémon di Niall, seppur molto dolorante, era ancora in grado di reggersi in piedi e combattere.
«Non è possibile!» fece Louis stupito.
«La difesa del mio Milotic è il suo punto forte. Mandarlo K. O. è quasi impossibile… attacco idropompa!»
«Metagross! Scansati!»
Ma questo fu impossibile. Metagross non riusciva più a muoversi.
L’ultimo attacco aveva esaurito le sue energie.
Il getto d’acqua di Milotic lo mandò definitivamente K. O.
La sfida era arrivata ad un punto cruciale.
Anche a Louis rimaneva un solo pokémon.
«Combattere con te è la cosa che mi sta piacendo di più nella mia vita…»
«Grazie…»
«Ma adesso la nostra sfida si sta per concludere… Lanturn! Vai!»
Il pokémon di Louis sprizzava energia da tutti i pori.
Sarebbe riuscito a sconfiggere Milotic una volta per tutte?
«Anche se hai un tipo di pokémon superiore al mio, questo non vuol dire che riuscirai a sconfiggermi come tu speri.»
«Scommettiamo? Lanturn! Attacco fulmine!»
«Fermalo con specchio velo, MIlotic!»
«È quello che volevo…»
«Cosa?»
Il fulmine di Lanturn fu risucchiato nello specchio di Milotic.
Mentre stava per colpire il pokémon di Louis a doppia potenza, Lanturn scomparve misteriosamente in piscina.
«Milotic, immergiti.»
Il pokémon di Niall non riusciva ad inquadrarlo.
Invece Lanturn era pronto ad attaccarlo alle spalle.
«Milotic! Girati!»
«È troppo tardi… Finiscilo con l’attacco tuono!»
La potentissima scarica elettrica colpì in pieno il malcapitato pokémon, e questa volta non sarebbe riuscito a resistere.
Milotic giaceva a galla nella piscina completamente esausto.
Era finita.
Il combattimento si era concluso.
Louis era il nuovo campione della Super Lega Pokémon di Hoenn.
«Non posso crederci… ce l’ho fatta…»
Louis non riusciva a capire cosa gli stava succedendo intorno, mentre i suoi fan festeggiavano tra urla di gioia e boati.
L’eroe di questa avventura era stato Lanturn, che con la sua forza e astuzia, era riuscito a sconfiggere un pokémon quasi imbattibile.
«Grazie Lanturn… mi hai regalato una gioia che non credevo avrei mai provato nella mia vita…»
Il suo pokémon, affettuoso come pochi, rispose con il suo verso.
Niall, dopo aver digerito momentaneamente la sconfitta, si diresse verso Louis per complimentarsi.
«Cosa ti posso dire, Louis… mi hai battuto… hai intavolato un combattimento degno di nota… quindi non posso far altro che congratularmi con te. Sei un allenatore eccezionale. Il miglior allenatore che io abbia mai incontrato sul mio cammino.»
«Ti ringrazio, Niall. È bello sentirtelo dire.»
«È la verità… E adesso che mi hai battuto, devo portarti in un posto speciale…»
Louis, incredulo, lo seguì.
«Dov’è che stiamo andando?»
«Porta pazienza, Louis. Tra poco lo scoprirai…»
Dopo aver percorso numerosi corridoi che sembravano interminabili, Niall e Louis si ritrovarono dinanzi ad un portone.
Quando Niall lo aprì, i due si ritrovarono in un immenso salone pieno di quadri e foto che raffiguravano allenatori e battaglie pokémon.
«Ecco Louis, benvenuto nella Sala d’Onore.»
«Che posto stupendo!»
«Solo coloro che hanno battuto la lega di Hoenn possono accedervi… E tu sei uno di questi.»
Louis guardò attentamente tutto quello che la sala conteneva.
Era davvero spaziosa.
Forse addirittura più grande dell’Arena Suprema dove aveva combattuto poco fa’.
«Vieni Louis, seguimi.»
Niall lo condusse alla fine della stanza.
Dinanzi a loro, si ergeva un grande computer.
«È giunto il momento di registrare il tuo nome nell’albo d’oro della Super Lega di Hoenn. Sei pronto?»
L’emozione fu talmente tanta che per poco Louis non svenne.
Digitare il suo nome nella Sala d’Onore… Era il sogno della sua vita.
«Bene Louis, cos’altro ti devo dire? Buona fortuna per la tua carriera da allenatore.»
«Grazie altrettanto, Niall. Spero che un giorno ci rivedremo.»
«Senz’altro… E adesso cosa farai?»
«Me ne tornerò a casa. Sono stato via fin troppo tempo. Ho bisogno di stare vicino alla mia famiglia.»
«Bravo Louis. La famiglia è importante. Ti auguro tutto il meglio.»
«E tu cosa farai?»
«Andrò in giro per la regione ad allenare e migliorare i miei pokémon. Devo essere pronto per quando ci rivedremo.»
«Sì. Non dobbiamo smettere di migliorarci.»
«Ma ora basta parlare di pokémon. Andiamo a  festeggiare la tua vittoria. Ci sono un sacco di fan che non vedono l’ora di vederti.»
«Sì. Andiamo» fece entusiasta Louis, ancora incredulo per l’enorme impresa che aveva compiuto.

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Capitolo 8
*** Harry Rocco Petri Styles ***


Era passata circa una settimana da quando Louis aveva sconfitto il campione della Super Lega Niall.
Non faceva altro che godersi le sue giornate insieme alla sua famiglia e ai suoi pokémon, senza però evitare gli allenamenti per tenere i suoi pokémon ben addestrati.
«Ok. Per oggi può bastare» fece Louis dopo una dura sessione di allenamento con i pokémon che avevano battuto Niall.
Il giovane ragazzo però, non riusciva a sentire la stanchezza.
Era ancora troppo euforico per l’impresa che era riuscito a portare a termine.
Mentre stava ritornando a casa, una figura femminile si avvicinò a gran velocità verso di lui.
Era sua madre.
«Louis, finalmente ti ho trovato» fece sua madre con il fiatone.
«Mamma, cosa succede?»
«Il professor Birch ti vuole vedere. Immediatamente.»
«Presumo che sia molto urgente se sei corsa fin qui.»
«Esatto. Andiamo.»
 
Louis era molto curioso.
Cosa poteva volere il professore di così importante da lui?
Una volta arrivato a casa, lo vide che stava passeggiando nervosamente.
Aveva lo sguardo serio e concentrato.
«Eccoci professore» fece la mamma di Louis.
«Professore, che succede?»
«Mi dispiace se ti ho fatto chiamare così urgentemente, Louis, ma è una cosa importante. Possiamo entrare?»
«Certo. Venga.»
Louis e sua madre fecero accomodare il professore in salotto.
«Possiamo offrirle qualcosa?»
«No grazie. Sono apposto così.»
«Di cosa mi vuole parlare, professore?»
«Vedi Louis, mi dispiace darti fastidio in questo momento di riposo… Ma ci sarebbe un allenatore che non vede l’ora di sfidarti: il suo nome è Harry Rocco Petri Styles.»
«Petri? Quell’Harry Rocco Petri che è stato campione della Lega per dieci anni di fila?» fece Louis alquanto stupito dalla notizia.
«Esatto. Molto probabilmente è venuto a conoscenza della tua vittoria alla Lega, e mi ha mandato una lettera con scritto che vuole sfidarti il prima possibile.»
«Dove lo posso trovare?»
«Alle Cascate Meteora.»
«Alle Cascate Metora? Ma è molto lontano da qui» ribadì sua madre con voce ferrea.
«Lo so, ma è lì che si sta allenando.»
«Visto che è lui che vuole sfidare mio figlio, perché non viene lui direttamente qui ad Albanova?»
«Perché vuole mettere suo figlio alla prova, signora. E non c’è prova più difficile di quelle cascate.»
«Mi ricordo di loro… Sono delle cascate dentro una gigantesca grotta dove si possono trovare pokémon provenienti dallo spazio, come Solrock e Lunatone.»
«Esatto» concordò il professore.
«Va bene… Accetto volentieri la sua sfida e andrò lassù per batterlo.»
«Ma Louis, sei appena tornato!»
«Lo so mamma, ma quando mi ricapiterà un’occasione del genere?»
«Ma per arrivarci ti ci vorranno mesi e mesi! Quando ti rivedrò?»
«Molto presto… Posso arrivarci in un baleno in groppa ad un mio pokémon volante, sai?»
La mamma di Louis rimase ammutolita.
Se fosse stata per lei, lo avrebbe trattenuto a casa. Ma come poteva trattenere un allenatore così vivace come Louis?
«Ottima trovata, Louis» fece entusiasta il professore. «Quando partirai?»
«Immediatamente. Preparo lo zaino e parto.»
 
Era pronto.
Pronto per una nuova avventura.
Sua madre cominciò a piangere come quando un anno fa’ partì per vincere la Lega.
«Mamma, non piangere. Quest’avventura non sarà lunga come quella dell’ultima volta. Tornarò molto presto. Te lo prometto.» fece Louis abbracciandola.
«Sì, però occhi aperti e stai attento. Le Cascate Meteora sono un posto molto pericoloso.»
«Tranquilla mamma. Ho frequentato luoghi più pericolosi di quello.»
«Questo non ha importanza. Devi stare attento lo stesso» lo redarguì sua madre.
«Lo farò.»
«Buona fortuna, Louis. Spero di ricevere tue notizie sull’incontro con il Signor Petri.»
«Certamente professore. A presto. Ciao mamma» disse infine Louis prima di partire insieme al suo Charizard.
«Charizard! Vola verso le Cascate Meteore!»
 
Louis ci mise poche ore per arrivare a destinazione.
Charizard era velocissimo.
«Bravissimo Charizard! Ritorna nella sfera.»
Louis si trovava dinanzi all’entrata della grotta.
Provava un brivido d’emozione.
Forse paura, forse eccitazione.
Non lo sapeva nemmeno lui.
Quando entrò dentro, sembrava che si trovasse in un pianeta sconosciuto.
Cascate d’acqua e crateri di meteore facevano da sfondo ad una desolazione che sembrava infinita.
Louis non sapeva dove cercare il suo sfidante.
“Ma dove diavolo può essersi nascosto?”
Girò l’intera grotta per ore.
Dovette fronteggiare pokémon selvatici pericolosi e minacciosi, finché, nel punto più alto della grotta, non vide una figura con i capelli castani e ricci.
Al rumore dei suoi passi, l’allenatore girò il suo sguardo verso Louis.
«Vedo con piacere che il professor Birch ti ha recapitato il mio messaggio… Sono Harry Rocco Petri Styles.»
«So benissimo chi sei… Sei un allenatore fortissimo, nonché campione della Super Lega Pokémon per dieci anni consecutivi.»
«Storia vecchia, ormai… È successo tanti anni fa’. Adesso quello che mi interessa è sfidare te. Soltanto te.»
«Ma perché qui? Perché non a casa mia o in un luogo diverso.»
«Perché qui è dove io mi alleno. Giorno e notte tutti i giorni. Non ho mai un attimo di pausa.»
Louis scrutava il suo sfidante con aria minacciosa.
«Vuoi sfidare me perché sono il campione della Lega?»
«Non solo per questo… Ti ho seguito tutto questo tempo e ho capito che hai delle capacità fuori dal normale. Oltre ad avere dei pokémon all’altezza di ogni situazione, ovviamente. Quindi, cos’altro dire? Combattiamo?»
«Con immenso piacere» fece Louis, serio.

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Capitolo 9
*** La battaglia dei tempi ***


Louis contro Harry.
Sarebbe stata una battaglia senza esclusioni di colpi.
Una battaglia che avrebbero ricordato loro soltanto.
«Iniziamo! Skarmory! Vai!»
La prima scelta di Harry fu Skarmory.
«Moltres, scelgo te!»
L’uccello di fuoco leggendario uscì dalla sfera con tutta la rabbia e l’adrenalina che gli scorreva in corpo.
«Un altro pokémon leggendario? Ma come…»
«Mi considero un abile cattura pokémon.»
«Non so come hai fatto, ma non può competere con il mio Skarmory. Anche se è nettamente svantaggiato… Attacco Alacciaio!»
«Moltres, contrastalo con lanciafiamme.»
Ma Skarmory, con enorme agilità, lo schivò per un pelo, andando a colpire Moltres.
Il pokémon di Louis non riportò danni.
«Ora Skarmory attacco aeroassalto!»
Anche stavolta Moltres venne colpito.
«Moltres, che fai? Scansati!»
«Continua a colpirlo, Skarmory!»
Moltres veniva colpito a ripetizione, ma riusciva a resistere in maniera straordinaria.
«Ora vai con l’attacco tossina, Skarmory.»
«Adesso basta! Moltres, vampata!»
Una potentissima ondata di fuoco investì il malcapitato Skarmory, incenerendolo completamente.
“E chi se l’aspettava un colpo del genere…” pensò Harry alquanto sorpreso.
«Bravissimo Moltres!» gli gridò Louis fiero.
«Siamo solo all’inizio, Louis. Il bello deve ancora venire… Aggron! Vai!»
«Aerodactyl, adesso è il tuo turno!»
Aggron contro Aerodactyl.
Difesa contro velocità.
Chi avrebbe avuto la meglio?
«Aerodactyl, attacco lanciafiamme!»
Aggron fu immediatamente investito da un raggio di fuoco improvviso.
Ma questo non gli causò nessun problema.
«Aggron, attacco tuono!»
«Come? Tuono?»
Louis non se l’aspettava.
Come poteva un pokémon acciaio/roccia imparare una mossa elettro?
«Aerodactyl, schivalo!»
Ma fu tutto inutile.
Aerodactyl venne colpito in pieno, cadendo a terra malamente.
«E ora finiscilo con dragartigli.»
La spietatezza di Aggron era fuori dal normale.
In sole due mosse aveva fatto fuori uno dei pokémon più forti di Louis.
Chi sarebbe stato all’altezza del pokémon di Harry?
«Altaria, tocca a te!»
Aggron fissava con sguardo feroce il pokémon di Louis.
«Che cosa credi di fare con quel canarino?»
«Adesso lo vedrai… attacco Fuocobomba!»
Il pokémon di Harry fu investito da una vampata di fuoco.
Ma la sua corazza non fu minimamente scalfita.
«Sei un illuso, Louis, Aggron, dragartigli!»
«Altaria, vola in alto!»
Altaria riuscì a schivare il colpo del suo nemico per un pelo.
«Prima o poi tornerà giù… e quando succederà, non avrà più scampo.»
Altaria volava sopra le teste dei due allenatori.
«Cosa stai aspettando, Louis?» disse Harry con impertinenza.
«Altaria, addormentalo con l’attacco canto.»
L’aria fu inondata da un suono soave che fece addormentare di colpo Aggron.
«Benissimo! Ora vai con l’attacco fuoco bomba a tutta potenza!»
Altaria usò tutte le sue energie in quest’ultimo attacco.
Aggron continuò a bruciare intensamente.
Ma non accennava ad andare K.O.
«Adesso Altaria preparati per l’attacco finale…»
Improvvisamente, il pokémon di Louis inziò a brillare.
«Ora finiscilo, Altaria!»
Dopo aver brillato di luce propria, Altaria si scaraventò contro Aggron ancora addormentato.
Il colpo fu molto duro, ma alla fine Aggron finì K. O.
Altaria, stremato, cadde a terra.
Anche lui era finito K. O.
Il combattimento era finito in parità.
«Questa proprio non me l’aspettavo… La forza di quell’Altaria era veramente incredibile. È riuscito a mettere il mio Aggron K. O. con la potenza del suo fuoco… Ma quale ultimo attacco ha usato il tuo pokémon?»
«Aeroattacco. Una delle mosse volanti più forti.»
«Stupenda mossa, non c’è che dire… Ma adesso continuiamo. Claydol, vai!»
«Crobat, è il tuo turno!»
«Un Crobat? Vedo che prediligi di gran lunga la velocità…»
«Sì, Harry.»
«Ma non ti servirà a molto… Caydol, scatena una tempesta di sabbia.»
L’intera grotta fu ricoperta da un vortice di sabbia.
Non si vedeva quasi niente.
L’unico che riusciva a vedere era proprio Claydol.
«Ora attaccalo con frana.»
Degli enormi massi si staccarono dalle pareti della grotta, dirigendosi a gran velocità contro Crobat.
Ma il pokémon di Louis era molto sveglio e attento.
Riuscì a schivarli senza problemi.
«Crobat, alacciaio!»
Claydol non si rese nemmeno conto di essere colpito.
«Ora Crobat, vai con aeroassalto.»
Claydol venne colpito a ripetizione.
Non riusciva a riprendersi a dovere, anche se continuava a resistere.
«Claydol, fermalo con psichico.»
Crobat fu bloccato da Claydol.
Rimase immobile contro la sua volontà, soffrendo malamente.
«Ora vai con iper - raggio!»
Crobat venne investito dal fascio di luce di Claydol, mandandolo K. O.
Dopo un inizio con i fiocchi, Louis stava combattendo allo strenuo delle forze, perdendo pokémon dopo pokémon.
La scelta di usare pokémon volanti fu molto azzardata contro i pokémon acciaio di Harry.
Ce l’avrebbe fatta a spuntarla?
«Moltres, forza!»
Ed ecco di nuovo in campo Moltres.
Sarebbe riuscito a sconfiggere Claydol dopo Skarmory?
«Questa volta il tuo pokémon leggendario non ha speranze… attacco frana, Claydol.»
«Moltres, usa il tuo attacco più forte!»
Come Altaria, anche Moltres iniziò a brillare.
«Oh no. Anche lui…»
I massi caddero copiosamente addosso a Moltres.
Ma non ebbe importanza.
Dopo aver acquisito energia a sufficienza, Moltres si scagliò contro Claydol disintegrando la sua difesa.
Claydol non era più in grado di combattere.
Anche stavolta, Moltres aveva avuto la meglio.
«Questa sarà l’ultima vittoria di Moltres… Armaldo, scelgo te!
Il pokémon armadillo di Harry non sembrava molto minaccioso.
Ma l’apparenza ingannava molto…
«Moltres, lanciafiamme!»
Armaldo, rimanendo immobile, fu colpito in pieno.
Ma le fiamme di Moltres non lo scalfirono minimamente.
«Armaldo, idropulsar!»
Delle onde sonore di tipo acqua colpirono in pieno il pokémon di Louis, ferendolo gravemente.
Ed oltre ad essere ferito, era anche stato confuso.
«Bene… attacco lacerazione, Armaldo!»
Armaldo prese a colpire Moltres a ripetizione.
Ma incredibilmente, il pokémon di Louis continuò a resistere.
«Adesso basta! Finiscilo con forzantica, Armaldo.»
Pezzi di terra si staccarono dal pavimento per dirigersi verso Moltres.
«Avanti  Moltres! Torna in te!»
Moltres aveva lo sguardo infuocato, mentre fissava con sguardo minaccioso Armaldo e il suo allenatore.
«Fermalo con l’attacco vampata!»
Moltres accumulò le poche energie rimaste per scagliare tutta la forza del fuoco contro Armaldo.
Questa volta il pokémon di Harry non riuscì a resistere.
Venne messo K. O., con sorpresa dei due allenatori.
«Non ci credo… è impossibile! Armaldo non può…»
«Moltres…»
Il pokémon di Louis, rimasto senza energie, cadde a terra e chiuse gli occhi.
L’ultimo colpo era stato quello definitivo.
«Anche questa sfida è finita in parità…»
«Vuol dire che le nostre forze sono complementari» fece Louis serio.
«Sì, ma non nelle nostre ultime due sfide… Cradily! È il tuo turno!»
«Latios, vai!»
«Cosa? Latios? Il pokémon che vagava per l’intera regione di Hoenn appartiene a te?» Harry era a dir poco scioccato.
«L’ho allenato giorno e notte, dando il sangue per lui. Ed ora vedrai come sono stato ripagato… Latios, psichico.»
Cradily fu sollevato da terra, mentre le sue energie vennero risucchiate in gran quantità.
«Adesso vai con geloraggio.»
Cradily non riuscì a contrastarlo in nessun modo.
Gli attacchi ripetuti di Latios erano troppo potenti.
«Cradily, ricaricati con l’attacco radicamento.»
Cradily, dopo aver piantato le sue radici, riuscì a riacquistare parte della sua energia perduta.
Ma questo non gli servì a molto.
Era congelato.
Non riusciva a muoversi.
«No! Come hai potuto?»
«Vai Latios, finiscilo con il tuo ultimo attacco!»
Cradily venne colpito con geloraggio a ripetizione.
«Cradily, confondilo!»
Ma fu inutile.
Cradily non era più in grado di combattere.
«No… Cradily…»
Ad Harry rimaneva un solo pokémon.
Il suo pokémon più forte.
Il pokémon che, secondo lui, incarnava la perfezione.
«Metagross, non deludermi. Sei la mia ultima speranza!»
Metagross fissava Louis con sguardo calmo e severo.
Era pronto per rendere fiero il suo allenatore.
Ma Louis non voleva darsi per vinto.
«Latios, ritorna… Charizard, scelgo te!»
«Metagross è un pokémon superiore a tutti. Anche contro quelle che per lui dovrebbero essere debolezze! E te lo dimostrerò!»
«Non vedo l’ora… Charizard, Fuocobomba!»
«Metagross, iper – raggio!»
L'attacco andò a colpire il pokémon di Louis e così la mossa di Charizard fu letteralmente spazzata via dall’immensa potenza di Metagross.
Charizard cadde a terra malamente.
Il colpo di Metagross l’aveva messo a dura prova.
«Che ti dicevo?»
«Ora che Metagross ha usato una mossa talmente potente, dovrà ricaricarsi…»
«Ti sbagli, Louis… meteorpugno!»
Un pugno d’acciaio colpì l’inerme Charizard, stupendo il suo allenatore.
«È impossibile. Dove trova tutta quella energia?»
«Hai trovato pane per i tuoi denti, Louis.»
«Charizard. Resisti! Attacco dragartigli!»
Ma fu tutto inutile.
La corazza di Metagross era molto più resistente di qualsiasi mossa fatta da Charizard.
Almeno per ora…
«Metagross, finiscilo con iper – raggio!»
Se Charizard veniva ancora colpito, sarebbe finito K. O.
Questo Louis non poteva permetterselo, visto che Latios non avrebbe avuto nessuna speranza contro il pokémon di Harry.
Doveva batterlo con Charizard.
«Charizard, unisci il tuo fuoco bomba e la tua vampata e scagliali contro Metagross.»
Charizard stava facendo uno sforzo immane.
Ma tutta la sua energia di fuoco venne sprigionata con successo.
Il suo colpo andò a segno colpendo Metagross e disintegrando il suo attacco.
Questa volta il pokémon di Harry non poté resistere.
Era finita.
Louis era riuscito a batterlo, credendo nella forza e nella determinazione dei suoi pokémon.
«È incredibile… è incredibile come tu mi abbia sconfitto… Sono senza parole.»
«Nemmeno io riesco a crederci» disse Louis trattenendo a stento la felicità.
«Hai delle capacità fuori dal comune… capacità che ti serviranno in un futuro imminente…»
«Cosa vuoi dire?»
«Hai fatto un ottimo lavoro battendo me. Ma non puoi riposarti sugli allori… Molti allenatori non vedono l’ora di battere il campione uscente della Super Lega di Hoenn. E sai dove ti stanno aspettando?»
«No…»
«Vieni con me… Devo portarti in un posto speciale.»
 
CONTINUA…

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