La bellezza del tuo silenzio...

di armony_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***



Capitolo 1
*** 1.1 ***


1.1
Chad si separò dal giovane riverso a terra e si alzò. Si guardò la mano sporca di sangue e la ripulì sulla maglia del giovane. I compagni del ragazzo lo presero in spalla e corsero via dichiarando una futura vendetta.
Chad rise divertito. Si voltò e si diresse affiancato da Zeke verso la macchina. Salirono e Chad si spose dal finestrino. Chad si voltò e batté il cinque a Troy che sdraiato sui sedili posteriori leggeva un rivista. Zeke mise in moto e partì. Le strade deserte a causa dell’ora tarda e i tre si sentirono padroni della strada. Chad tirò fuori una mano dal finestrino e non appena superarono una macchina la salutò con un gestaccio alzando il dito medio e ridendo.
-Accelera…-
Un sussurro lieve e divertito. Spavaldo e presuntuoso, fiero e deciso. Le labbra che si increspano in un sorriso divertito e un po’ crudele. Il piede che preme l’acceleratore e l’aria che aumenta mentre si contrappone alla macchina che sfreccia per la strada.
Troy posò la rivista e aprì la cappotta. Si alzò in piedi e urlò divertito.
Chad rise e alzò il volume della radio al massimo. Insieme tutti e tre cantarono la canzone che la radio proponeva. Quella musica ripetitiva e continua, forte e sempre uguale, ricca di urli e percussioni, tipica delle discoteche.
Zeke frenò all’improvviso e per l’aria risuonò lo stridio delle gomme sull’asfalto. Le portiere che i aprono e i ragazzi che scesero. Un uomo rude e robusto, che metteva in mostra i suoi muscoli possenti e scolpiti stava sulla porta immobile con le braccia incrociate al petto, gli occhiali da sole nonostante al notte e l’abbigliamento nero. Troy si avvicinò e batté il cinque all’uomo.
-Ciao Pitt…-
-Ciao ragazzi, domani niente scuola?-
Chiese questo salutando con un cenno del capo gli altri due.
-Pitt, pensavo che tu ci conoscessi!-
Disse Chad con una risata. L’uomo rise e annuì aprendo la porta che dava all’interno di un locale chiassoso e buio ricco di luci psichedeliche che rivelano e nascondono cose che non si possono vedere.
-Hai ragione, che ve lo chiedo a fare?-
Disse ridendo e chiudendo la porta dietro alle spalle dei tre. I tre furono avvolti dal buio, dall’aria pensate e dall’odore dei segreti e dell’eccitazione.
I tre percorsero parte del locale salutando ragazzi conosciuti solo di vista, altri amici d’infanzia, altri compagni di avventure non sempre legali, finche non raggiunsero una porta sorvegliata da sue bodyguard. Chad e Troy salutarono i due che aprirono la porta e lasciarono entrare i tre.
Troy sorrise non appena dall’oscurità comparve la figura esile e sensuale di una ragazza dai capelli color rame.
-Ciao amore! Oh…Chad, Zeke…ciao anche a voi…-
-Ciao Elisabeth.-

Continua…

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Capitolo 2
*** 2 ***


2.2


L’aria frizzante della mattina avvolse Taylor che scese le scale di casa e si incamminò verso scuola con la sua borsa a tracolla. Aveva un paio di jeans stretti con la vita non troppo bassa, una maglia rossa incrociata sulla scollatura e delle ballerine nere con i ricami rossi ai piedi. I capelli corti a caschetto neri che le incorniciavano il viso con dolcezza. Svoltò l’angolo e sorrise in segno di saluto ad una ragazza mora affiancata da una ragazza bionda.
-Tay!-
La ragazza sorrise e accelerò il passo. Le raggiunse e le salutò regalando loro un sorriso magnifico.
-Pronta per il primo giorno di scuola del nostro quarto anno alla East High?-
Taylor annuì e batté il cinque a Gabriella che aveva parlato.
-Bhe, allora cosa stiamo aspettando? Andiamo!-
Esultò Sharpay salendo sulla sua macchina rosa elettrico. Taylor rise e Ryan seduto sul sedile posteriore dopo averla salutata le chiese affettuosamente.
-Tay, come va?-
Taylor lo guardò e sorrise in segno positivo.
-Dal tuo magnifico sorriso direi bene! Ne sono felice!-
Disse Ryan con un sorriso. La ragazza sorrise di più e annuì. Si sedette davanti di fianco a Sharpay che si mise al posto del guidatore. Accese la macchina e partì. Poco dopo arrivarono a scuola. Taylor scese dalla macchina e attraversò la strada. Un attimo e uno stridio di gomme la fece voltare inorridita. Se avrebbe potuto un urlo sarebbe uscito dalle sue labbra e sarebbe risuonato  nel cielo, ma la ragazza rimase immobile mentre la borsa le cadeva dalle mani. Un gesto rapido e si coprì il viso con le mani come per proteggersi dalla vettura che ad una velocità esagerata si dirigeva verso di lei.
Chiuse gli occhi quando ad un tratto sentì una spinta forte su un fianco, l’asfalto e il caldo di un corpo contro il suo. Un attimo e sentì la macchina passare a gran velocità al suo fianco, senza prenderla. Costante un peso sullo stomaco.
-TAY!-
L’urlò di Sharpay rimbombò quasi in contemporanea all’accaduto.  La ragazza aprì gli occhi e vide una testa riccia di fronte alla sua.
-Non ti hanno insegnato che non devi attraversare la strada senza guardare?-
Chad la guardò sorridendo divertito e dolorante. L’aveva spinta via prima che finisse sotto alla vettura. Taylor rimase un attimo imbambolata di fronte a quel sorriso così bello. Arrossì e distolse lo sguardo per poi alzarlo nuovamente negli occhi del ragazzo.
Fu il cuore di Chad sta volta a bloccarsi.
-Sta più attenta la prossima volta.-
Disse Chad dandole uno schiaffetto sulla nuca e camminando diretto verso il gruppo di ragazzi: Troy, Zeke e tutto il resto seduti in un angolo sulle loro moto o seduti dentro le macchine parcheggiate.
Sharpay, Ryan e Gabriella la affiancarono subito e la bionda la strinse a se terrorizzata per l’amica.
-Ma dove avevi la testa?-
Chiese Sharpay in preda a una crisi di panico. Gabriella difese subito la brunetta.
-Guarda che lei aveva controllato ed era sulle strisce pedonali, quel folle è sbucato all’improvviso!-
Taylor annuì vigorosamente per poi lasciare le due amiche a discutere, mentre il suo sguardo vagava tra quei ragazzi seduti in un angolo della strada. Sorrise vedendo subito la testa riccia del ragazzo e arrossì per poi distogliere lo sguardo.
La campanella suonò e tutti si recarono all’interno eccetto per Troy e i suoi amici. Loro entravano quando volevano senza stare agli ordini di nessuno. Il preside ormai non ci perdeva più tempo.

Taylor ascoltava la professoressa con attenzione e interesse. Ma ogni tanto la sua mente vagava e raggiungeva l’esterno e tutto ciò che lo riguardava. Si bloccò quando la professoressa iniziò a scorrere l’elenco per l’interrogazione. Lei aveva fatto la sua interrogazione scritta la volta precedente quindi era salva, e poi era pronta anche per un test a sorpresa. Sorrise e iniziò a mordicchiare la matita. Fissò la Darbus con un sorriso divertito e la guardò mentre con lo sguardo scorreva l’elenco dei nomi. Un espressione corrucciata si dipinse sul viso dell’insegnante. E lei conosceva bene quell’espressione: mise via libri e si separò un po’ il banco. L’insegnate chiuse l’elenco e sorrise ai suoi allievi.
-Test a sorpresa! Sono troppo indecisa quindi ho deciso di verificare lo studio di tutti.-
Chad dalla parte opposta della classe maledì la professoressa e si lasciò scivolare un po’ più giù sulla sedia. Troy di fianco a lui sospirò rassegnato: una nuova insufficienza. Stessa reazione la ebbero anche Zeke e Sharpay che fissò la propria prof di teatro con una punta d’odio. Non aveva studiato, aveva passato tutto il pomeriggio precedente a cantare.

Continua….







°&°&°&°&°&°&°



Angolino Dei Ringraziamenti:

-hEiLig FuR ImMeR: Grazie per la tua rece. Sono felice che ti piaccia come idea. L’altro giorno mi ci sono messa di getto e ho scritto una decina di capitoli. I Bad Boys sono fantastici! Li amo (soprattutto Chaddy e Troy! XD). Poi per quanto riguarda Taylor è in questo capitolo che entra in scena, diciamo così, avevo pensato ceca, ma poi era troppo. In futuro non si sa mai, ma per adesso preferisco fermarmi qui. Ma tu continua a seguirmi, mi raccomando, ci tengo. Un bacio enorme.

-Megamax94: Si! Muhuhahaha! È una vendetta! La mia solida e fiera vendetta per aver fatto morire il mio amato Chaddy! Ecco la tua punizione! XD Scherzo (più o meno) spero che mi continuo a seguire o mi arrabbio come una belva e quando ci vediamo ti corco di botte! XDDDD Ok, scherzo! Ti voglio troppo bene cugi! Un bacio enorme mi manchi! XD

-fefy88: Glazie mille! Sono felice che ti piace! Ah! Grazie mille per avermi aggiunta tra i tuoi autori preferiti e per aver recensito tante delle mie ficcy.  Continua a seguirmi e a recensire mi raccomando! XD Un bacio enorme ti voglio bene. Baci, baci

-Sinfony: Chad è mio! Se tu vuoi Troy te lo lascio pure (anche se devo ammettere che in questa mia ficcy mi ispira molto! XD). Che bello sono così felice che trovo sempre una tua recensione, sei un mito sorella! Hai visto che recensione chilometrica che ti ho lasciato su HSM2: seconda generazione? Amo troppo quella ficcy! Ç_ç mi mancherà! Un bacio enorme. Seguimi ancora che se no senza la mia sister non vivo! ^^ Kissone! Ti lovvo!

-romanticgirl: Ciao! È da tanto che non ti vedo! Ç_ç Ma sono felice che almeno questa mia ficcy ti piaccia! Davvero ti ha incuriosito l’introduzione? E io che pensavo fosse troppo lunga! XD Comunque continua a seguirmi mi raccomando! Ci tengo tanto! Un bacio enorme glazie per la rece!

-Herm90: Si!!!!!! Miticosamente sexy!!!!!! OçO è niente dire che mi vedo Chaddino carino, carino così cattivello! Come in pirati adoro il soggetto un po’ violento e ultra billu! XDDD Ok…sono fuori. È che sono così happy ogni volta che vedo una tua recensione! ^^ Un bacione enorme ciao! Ti voglio bene!

-Kaggi_Inu91: Mi dispiace? Mi dispiace? Ma ti do una mano a prenderla a calci quella! XD (e dire che l’ho inventata io! XD) se mi dici così senza nemmeno conoscerla figuriamoci più avanti cosa vuoi farle! XD Ops…ho detto troppo! Un kissone! Continua a recensire ci tengo un bacione gigante!

-scricciolo91: Ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mamma quanto ti voglio bene! Ci sei sempre e mi recensisci qualsiasi cosa io scrivo, ti adoro! Che bello oggi ho fatto i salti di gioia quando ho visto la tua rece! Che bello mi tiri sempre su il morale con le tue recensioni! Ti piace? Really? Ne sono felicissima! Continua a seguirmi mi raccomando! Ti adoro! Un bacione a presto!



Armony_93

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Capitolo 3
*** 3 ***


3.3
La campana suonò segnando la fine della scuola. I ragazzi si alzarono dai banchi chi felice, chi meno dello svolgimento della giornata.
Si diressero verso l’uscita. Taylor si mise seduta sul banco e annuì quando Gabriella le disse che lei, Sharpay e Ryan l’aspettavano giù alla macchina. La mora e i due gemelli uscirono come gli altri studenti, nella classe rimasero solo Taylor, Troy, Zeke, Chad e alcune Cheer-leader. Chad si alzò dopo essersi separato da un bacio passionale con Amber, una Cheer-leader, e stava per uscire dopo aver salutato tutti i suoi amici quando Taylor lo affiancò.
Il ragazzo la guardò storcendo la testa da un lato.
-Mckessie? Che vuoi?-
Chiese forse un po’ troppo bruscamente e senza degnarla di uno sguardo.
La ragazza sorrise e gli porse un biglietto. Il sorriso si fece dolce e riconoscente, dopo averlo salutato con un cenno del capo accelerò il passo e lo precedette all’uscita.
Chad la fissò confuso: quella ragazza era proprio strana. Stava per buttare il biglietto quando la curiosità si fece forte, abbassò lo sguardo e lesse la scritta.

‘Grazie…’

Semplice, nulla di più, e nulla di meno. Il ragazzo fissò il biglietto incerto e con un gesto rapido lo buttò a terra. Eppure sulle sue labbra un leggero sorriso comparve.
Uscì dalla scuola e si diresse verso la sua moto, prese le chiavi dalla borsa, quando una macchina rosa elettrico sfrecciò al suo fianco. Si voltò di poco appena in tempo per incatenare il suo sguardo a quello cioccolato di Taylor. La ragazza mantenne il più possibile quel breve contatto visivo, ma poi fu costretta a distoglierlo. Chad fissò la macchina sfrecciare via per poi svoltare nella strada laterale venendo inghiottita dai palazzi e dalle case.
Il giovane era ancora immobile quando alle sue spalle una voce melliflua gli invase le orecchie.
-Ciao Chaddy. Dov’è Troy?-
Chiese Elisabeth comparendo con passo felpato alle spalle del riccio. Chad le sorrise e le indicò l’entrata della scuola.
-Bolton è lì. Bella la tua nuova Porche. Te l’ha comperata il tuo vecchio?-
-Ovvio, ti piace? Nera…-
Chad si avvicinò alla macchina e ne sfiorò il cofano con delicatezza.
-È magnifica.-
-Già. Sta sera tu e gli altri rivenite al Sion? Perché io non ci sono…-
Chiese la ragazza riferendosi al locale della sera precedente mentre si appoggiava alla Porche attendendo l’arrivo del suo ragazzo.
-Certo…certo…si vedrà. Come mai non ci sei?-
-Devo andare ad una festa di compleanno di un vecchio con mio padre. Sai, più ce lo aggraziamo meglio è…-
Chad annuì e le sorrise. Si voltò verso la sua moto.
-Già, credo che sta sera verrò… Ho dei conti in sospeso con quel pirla di Mitchel.-
-Pensavo li avessi regolati ieri sera.-
-No…era solo l’inizio.-
Disse Chad mentre vedeva Troy avanzare verso di loro. Il biondo salutò la sua ragazza avvolgendole la vita con un braccio e baciandole le labbra con passione.
-Ciao Troy…-
Sussurrò la ragazza sorridendo maliziosamente. Troy sorrise e le baciò nuovamente le labbra.
-Ehi, che ci fai qui? Hai detto che non ti piace frequentare questi luoghi così ‘comuni’ come li definisci tu…-
Disse Troy ridendo seguito dal riccio.
-Ciao Eli.-
Salutò affettuosamente Zeke facendo l’occhiolino in segno di saluto. La ragazza sorrise e rispose al saluto con un cenno del capo.
-Sono venuta a trovare il mio ragazzetto, perché se vengo a sapere che mi tradisce lo rovino!-
Disse la giovane stringendo il petto di Troy e fissandolo decisa e vendicativa.
-Perché dovrei tradire una fidanzatina così sexy?-
Chiese Troy ridendo mentre la spingeva contro la macchina e la baciava nuovamente sulla labbra chiedendo anche altro.
Chad scosse la testa e rise separando i due.
-D’accordo che ormai dal preside ci abbiamo fatto l’abbonamento annuale, ma non credi che procreare qui, nel giardino della scuola sia esagerato anche per un tipo come te?-
Disse ridendo mentre li bloccava.
Troy rise e salì sulla Porche della sua ragazza mettendosi alla giuda. Salutò Chad e Zeke e partì a massima velocità verso casa della sua ragazza.
Poco dopo anche Chad si recò a casa sua.

Continua…

°&°&°&°&°&°&°








Angolino dei ringraziamenti:

fefy88: Glazie! Che bello! Sono così lieta che ti piaccia! Un bacio enorme! Ti voglio bene.
scricciolo91: Che bello!!!!!!!!!!!! Adoro sempre le tue rece (l’ho già detto nel chappy precedente? Che ripetitiva che sono…XD). È si anche io vorrei essere al posto di Taylor! XD Cmq glazie per il commento sulle ficcy ^///////^ solo che mi fai arrossire! XD anche io adoro le tue ficcy appunto per questo vuoi spiegarmi perché non aggiorni più? Io ne ho un disperato bisogno!!!!! Ç_ç! Vabbine seguimi sempre!!!!!!!!!! Un kissone enorme ti voglio benissimo. P.S. hai msn?**
Herm90: Glazie mille per la recensione ti ringrazio molto! Sono sempre happy delle tue rece! Ti voglio bene un bacione enorme. Ciao Bacio ti voglio bene.
hEiLig FuR ImMeR: Glazie! Chad è sempre Chad! XD vero, mai parole furono più vere! Cmq… I mitici Bad Boys. Ceca sarebbe stato troppo esagerato per taylor, almeno per ora, chissà più avanti potrei farne una. Non so se vi ho fatto comprendere il perché ho deciso di scrivere questa ficcy, ma cercherò di spiegarmi: di solito le persone che perdono uno dei 5 sensi si rendono conto davvero conto dell’importanza di questi. Per Taylor può essere la voce, mentre in altri casi la vista, in altri l’udito. L’olfatto e il gusto sono lo stesso gravi da perdere, ma è più complicato scriverne una ficcy. Mentre già se si perde la vista è bello descrivere le sensazioni che quella persona percepisce e la verità del sentimento che la persona prova siccome non può amare solo l’aspetto fisico dato che non lo può percepire. Invece il mutismo è un amore silenzioso ma al tempo stesso carico di parole nascoste e  invisibili. Quel silenzio che è tanto bello perché ci si esprime con il corpo e quindi questo implica sorrisi gesti e da davvero importanza all’amore fisico, perché è l’unico modo per esprimere il proprio amore con dei gesti unici e speciali. Ops, mi sono dilungata troppo! Spero di non averti annoiata! Se stai dormendo sulla tastiera scusami! Non era mia intenzione! Un bacio cmq, ti voglio bene ciao, ciao.
Sinfony: Sorella così mi stupisci! Saresti pronta a tradirmi se passa Chad, mio marito, vicino a te? XD Allora non ti arrabbi se parto via per la Polonia e mi porto via il mio amato ricciolino? XD Che bello di nuovo la tua recensione! Oddio quanto mi rendi felice con tutte le cose carine che mi dici! Mi vengono le lacrime agli occhi! Sei stata dolcissima!  Mi sono commossa, sai che ci vuole poco per farmi scoppiare in lacrime! XD Cmq, sono felice come non mai che ti piaccia! Un bacio enorme e mandami qualche mail! ^^ Ciao un kissone ti adoro di bene!
Titty90: Ma ciao! Che billu! Non ci speravo in una tua recensione! Nel senso, so che leggi sempre, ma non credevo di trovare una tua rece! XD ne sono felicissima e credimi non mi dispiace per niente, anzi sono mega happy! XD Ti ho mandato il 12 e il 13, soddisfatta? XD Un bacione enorme! Glazie mille ciao!
Kaggi_Inu91: XD! Ne combinerà ancora Elisabeth, sentirete molto parlare di lei! Comunque, glazie mille perché sei costante e ci sei, ti lovvo di bene! Glazie non sai quanto mi renda felice trovare una tua recensione. Bacione enorme! Kiss ti adoro! Ciao
romanticgirl: Sono felicissima che questa ficcy ti abbia colpita! Tranquilla è solo che era da tanto che non ti sentivo e mi sono emozionata quando ho trovato una tua recensione! ^^ tutto qua, un bacio enorme! Ciao ti voglio bene
Tay_: Tay!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi sono sentita male per non aver trovato una tua rece, ma avevo immaginato che eri via quindi tranquilla! ^^ Ti voglio troppo bene perché ci sei sempre per me! Sei fantastica sorellina! Ti adoro! Un bacio enorme ciao dalla tua sorellona!

Allora vi lascio…(sono più lunghi i ringraziamenti del chappy! Scusate! °//////°). Troypay in arrivo nei prossimi chappy e anche la Ryanella! Yuppy! XD Un bacio a tutti coloro che recensiscono!
P.S. Megamax94 non ho trovato una tua rece, ma sei giustificato cugi, solo perché sei via in un hotel…ç_ç beato te! XD Ciao



armony_93

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Capitolo 4
*** 4 ***


4.4
Taylor era a casa seduta sul letto con il cellulare tra le mani. Digitò in fretta la risposta a Sharpay sorridendo divertita.

‘Lo so, Mark non è bellissimo ma dovresti essere contenta che uno della squadra di basket di fa la corte, no?’

Inviò il messaggio e attese la risposta della bionda. Gabriella era seduta sulla sedia della scrivania e girava mentre sul pc scriveva delle cose sorridendo.
-Ti ha risposto?-
Chiese a Taylor. La brunetta si alzò e porse il telefono alla mora che lesse la risposta di Sharpay e scoppiò a ridere:

‘Dovrei essere contenta? Tay, spero tu stia scherzando! Quello a in testa solo la palla da basket e come se non bastasse mi fissa sempre il seno!’

Taylor digitò nuovamente la risposta a quel messaggio, ma Gabriella le disse proprio prima che lo inviasse.
-Chiedile anche se le va di uscire sta sera…andiamo al Sion! Mia sorella a 4 biglietti gratis! Possiamo andarci! Che ne dici?-
Taylor la fissò e alzò una mano con tre dita sollevate. Gabriella annuì e le ripose.
-Lo so che siamo in tre Tay, ma se chiamiamo Ryan siamo in quattro e poi scusa, ma non è meglio che andare in giro da sole noi tre povere ed indifese femminucce?-
Taylor la fissò interdetta e poi inarcò un sopracciglio mettendosi le mani sui fianchi. La fissò con insistenza e Gabriella le disse incerta.
-Perché mi guardi così, scusa? Lo so che Ryan non è molto forte fisicamente e farebbe paura solo ad un barboncino, ma secondo me se ci dovesse succedere qualcosa lui sarebbe pronto a difenderci!-
Taylor non cambiò espressione e anzi si avvicinò alla giovane, prese il mouse e aprì la finestra di Word su cui la ragazza stava scrivendo poco prima, comparve un foglio con scritto un milione di volte Ryan Evans, Ryan Evans, Ryan Evans…
Gabriella arrossì e coprì subito la pagina con un altro foglio su cui c’era la vera ricerca di scienze.
-Tay! No, non è perché mi piace il motivo per cui voglio far venire con noi!-
Ci fu un attimo di silenzio e poi la ragazza si lasciò andare ad un sospiro sotto lo sguardo soddisfatto e vittorioso di Taylor.
-D’accordo…d’accordo…è per quello…-
Taylor sorrise e le diede una pacca sulla spalla per consolarla. Gabriella la fissò con gli occhi da cerbiatta e poi scoppiò a ridere seguita dall’amica.
La bruna scrisse in fretta il messaggio e lo inviò a Sharpay. Le due si fissarono negli occhi finche il cellulare di Taylor non emise un altro trillo.
Gabriella si alzò e le si affiancò per leggere la risposta.

‘D’accordo…mi porto dietro anche quel folle di mio fratello! (Lo faccio solo per Gabriella!)’

La mora arrossì e preso il telefono dalle mani di Taylor digitò un uovo messaggio alla bionda.

‘Sharpay Evans cancella immediatamente quel messaggio dal tuo cellulare! Se tuo fratello lo legge ti faccio diventare un uomo!’.

Taylor rise lasciandosi andare sul letto. Gabriella inviò il messaggio e fissò Taylor ridere silenziosamente. Un sorriso dolce le dipinse il volto le si avvicinò e le si stese di fianco. La strinse in un abbraccio e Taylor leggermente sorpresa ricambiò. La mora alzò lo sguardo e lo puntò in quello di Taylor che storse la testa da un lato confusa.
Gabriella la fissò e sorrise ancora di più.
-Ti chiedi perché così all’improvviso ti ho abbracciata?-
Taylor annuì. Gabriella la guardò negli occhi e la abbracciò nuovamente.
-Perché non so cosa farei senza di te!-
Taylor sorrise e ricambiò la stretta. Si alzò e aprì l’armadio. Gabriella la fissò stranita poi si illuminò.
-Certo! Dobbiamo prepararci!-
Taylor annuì e sorrise mentre scriveva a Sharpay di raggiungerle a casa di lei e di Gabriella.

Chad si infilò la giacca e uscì di casa prendendo il casco. Prese le chiavi e le infilò nella moto. Accese e si rilassò ascoltando il rumore del motore acceso. Sorrise mentre saliva,  diede gas e partì. Diretto al Sion dove suo fratello Troy e il suo migliore amico Zeke lo aspettavano.
Arrivato andò in contro al biondo che lo salutò con un abbraccio e delle pacche sulla spalla.
-Eli non viene?-
Chiese Zeke sorridendo rivolto a Troy.
-No, è impegnata con il padre…-
Disse il biondo salutando il buttafuori sulla porta e sedendosi storto sulla moto. Alzò il viso e puntò lo sguardo sulle stelle. Chad lo guardò sorridendo e infilandosi le mani in tasca mentre si appoggiava seduto sul cofano della macchina di Zeke, quest’ultimo seduto dentro l’auto con la portiera aperta.
-Non vuoi entrare?-
Chiese Zeke sorridendo a Troy.
-No, non mi va sta sera di entrare di nuovo lì, sempre con le solite facce, per una volta che non c’è Eli sto bene qui al freddo invernale.-
Chad rise e voltò lo sguardo sulla fila di persone che attendevano il loro turno per poter entrare, quella fila che loro non facevano mai perché erano amici della figlia del proprietario del locale, ovvero Elisabeth.
Percorse velocemente la fila con lo sguardo, ma qualcosa catturò la sua attenzione: uno sguardo, un sorriso, un viso. Ritornò indietro cercandoli, ma non li trovò. Fissò ancora perso quella coda di gente, stava per distogliere lo sguardo arreso, quando vide di nuovo quel sorriso. Stavolta osservò quel punto sicuro e la vide. La vide lì, sorridente, con un tubino rosso lungo fino a metà coscia privo di spalline, con una cintura nera larga attorno alla vita, delle scarpe abbinate alla cinta con il tacco, i capelli corti neri che le ricadevano con dolcezza attorno al viso, il giacchetto bon ton nero per coprire le spalle lasciate scoperte dall’abito. Rimase bloccato alla vista di Taylor. In tutti quegli anni che la conosceva solo ora iniziava ad accorgersi della sua bellezza? Possibile che fosse stato così ceco?
Troy fissò Chad interdetto: il riccio era immobile con un espressione sorpresa sul viso mentre fissava un punto preciso della folla di persone. Seguì il suo sguardo, ma non riuscì a identificare la persona che il ragazzo fissava. Stava per voltarsi quando ad un tratto incatenò il suo sguardo a quello nocciola di Sharpay che quasi per errore aveva voltato il capo e ora era persa negli occhi azzurri di Troy. Il ragazzo trovò il coraggio per abbassare lo sguardo così da percorrere il corpo della ragazza: indossava una minigonna scozzese, selle scarpe con il tacco rosse che si abbinavano alla gonna rossa e nera, una maglia bianca simile ad una camicia e i capelli biondi lasciati morbidi sulle spalle.
Boccheggiò un attimo e deglutì pesantemente. Elisabeth era bella e sensuale, ma Sharpay Evans era di una bellezza dannata e di una sensualità innaturale.

Continua…

&°&°&°&°&°&°












Angolo dei ringraziamenti:

Mi dispiace tantissimo ma vado di frettissima! Al prossimo Chappy ringrazio tutti anche quelli del chappy precedente! Un bacio scusate ancora!
Armony_93

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Capitolo 5
*** 5 ***


5.5
Taylor rise e saltellò un po’ sul posto quando toccò a loro mostrare il biglietto per poter entrare. Gabriella mostrò il biglietto seguita da Ryan e da Sharpay. I quattro entrarono e furono avvolti dal frastuono della musica ad alto volume.
Gabriella prese Taylor per mano portandola a ballare. Sharpay si sedette al bancone con il fratello e rise mentre vedeva le sue sua amiche ballare. Taylor corse verso di lei e liberatasi del giacchetto prese Sharpay per mano trascinandola a ballare con lei e Gabriella.
Ryan si sedette e fissò Gabriella. La ragazza indossava un abito morbido di un verde acqua scuro ricco di strass dello stesso colore lungo fino a metà coscia dove una fascia si stringeva, delle calze nere a rete e delle scarpe dello stesso colore delle calze con il tacco alto. I capelli neri lasciati liberi sulle spalle con dei boccoli. Rabbrividì. Quella sera era davvero magnifica, le sarebbe saltato addosso volentieri.

Chad appena vide Taylor entrare si alzò di scatto facendo sobbalzare Zeke che gli era di fianco.
-Che c’è amico?-
Chiese infatti sorpreso. Chad senza degnarlo di uno sguardo sorrise e si incamminò vero l’entrata.
-Ci vediamo più tardi!-
Disse allontanandosi. Troy distolse lo sguardo dall’entrata dove poco prima era sparita Sharpay e seguì a ruota Chad.
-Anche io entro…-
Zeke scosse la testa e fissò i due. Si diresse verso la propria ragazza che era appena arrivata e le circondò la vita. I suoi due migliori amici a volte sapevano essere davvero strani a volte.
Chad sentì i passi di Troy dietro di se e si voltò verso il fratello. Lo guardò inarcando un sopracciglio.
-Ma tu non volevi stare fuori?-
-Ho cambiato idea…-
Rispose vago il biondo. Chad inarcò le sopracciglia confuso, ma poi il suo viso mutò in un espressione seria.
-Bolton, solo quando vedi una ragazza che ti interessa tu cambi idea!-
Disse sicuro spingendolo con uno strattone contro il muro.
-E potrei giurare che quando una ragazza ti interessa ci finisci sempre a letto! La cosa non mi turberebbe affatto se non fossi fidanzato con una ragazza che potrebbe rovinarci la vita solo con uno schiocco di dita!-
Disse serio trattenendo il biondo schiacciato contro il muro per la camicia. Troy fissò il riccio negli occhi e gli disse in un sussurrò liberandosi dalla presa dell’amico.
-Sono fatti miei, sei mio fratello! Non ti metterei mai in mezzo!-
-Vedi che non capisci? Anche se tu non mi metterai in mezzo, mi ci metterò da solo! Sei il mio migliore amico, è ovvio che ti difenderò, ti coprirò qualsiasi cosa accada!-
Troy rimase un attimo stupito delle parole di Chad. Il riccio lo fissò ancora negli occhi. Lo lasciò e si voltò dirigendosi all’entrata.
-Fai come ti pare…-
Sussurrò prima di allontanarsi. Troy fissò le spalle di Chad ma per quanto cercasse di trattenersi non ci riuscì ed entrò poco dopo il riccio.

Chad entrò e si guardò attorno cercando con lo sguardo Taylor. Si sentì un idiota. Lui, ragazzo privo di autocontrollo, esagerato, desiderato ma mai desideroso, violento, menefreghista, sprezzante del pericolo, ragazzo che si circondava solo di cose semplici e facili da ottenere si ritrovò in una discoteca che frequentava ogni sera alla ricerca di una ragazza priva di parole che non aveva mai nemmeno considerato.
Si sfilò la giacca nera, rossa e bianca. Ripercorse la sala come ogni sera e arrivò alla porta dove di solito li aspettava Elisabeth e dopo averla aperta vi buttò dentro la giacca: di tenerla in mano non ne aveva voglia. Diede una pacca sulla spalla alla bodyguard che era lì fuori per controllare la situazione e si allontanò di nuovo alla ricerca di quel viso.

Troy entrò nella stanzetta di Elisabeth. Si diresse verso il frigo-bar e notò su una poltrona la giacca di Chad. Sorrise e dopo aver bevuto un sorso di birra scrollò le spalle e riuscì. Camminò e raggiunse la pista dove milioni di ragazzi e ragazze ballavano. Non si era mai accorto davvero di quanto fosse grosso quel locale. Ora che doveva cercare una persona si accorse che era una follia. Dopo poco si lasciò andare su una poltroncina del bancone e sospirò. Scrutò la pista da ballo, sotto i flash e le luci psichedeliche ad un tratto comparve l’angelo dannato che stava cercando. Si alzò e si avvicinò alla ragazza che ballava. Rimase un attimo immobile a contemplare quella ragazza muoversi al ritmo frenetico ed esagerato della musica. Le arrivò da dietro e le posò una mano sulla vita accompagnando i suoi movimenti. Sharpay sgranò gli occhi e si voltò bloccandosi.
Non appena incontrò quegli occhi tutte le parve crollare e deformarsi. Sentì un blocco allo stomaco.
-Bo…Bolton?-
Balbettò confusa: sotto quelle luci il giovane compariva ancora più bello e attraente. Troy sorrise e la prese per mano spingendola in mezzo alla folla. Sharpay mutò l’espressione da sorpresa a maliziosa. Lo prese per la camicia e lo attirò a se cominciando a ballare mentre Troy iniziava a seguire i suoi movimenti.

Gabriella si allontanò da Sharpay non appena vide il suo nuovo compagno di ballo. Sbuffò e si avvicinò a Ryan.
-Perché non balli?-
Chiese urlando per sovrastare la musica assordante che risuonava per la sala.
Ryan le sorrise e le rispose.
-Perché dovrei?-
Gabriella gli diede uno schiaffetto sulla nuca e gli disse in un sussurro.
-Perché sei venuto in una discoteca e in una discoteca si balla!-
Ryan rise e bevve un sorso della sua birra. Gabriella non si fece scoraggiare dalla decisione del biondo di rimanere seduto lì, così lo prese per mano e lo attirò con dolcezza verso la pista da ballo. Ryan si fissò imbarazzato intorno.
-Ma come tu che ti esibisci su mille palchi ai paura di ballare in una discoteca?-
-La mia non è paura…è solo che questi balli sono privi di essenza e sono imballabili!-
-Oh, andiamo! Lasciati andare!-
Disse Gabriella ridendo e lanciando il viso all’indietro. Ryan si arrese, non c’era nulla da fare se era lei a chiederglielo lui diventava debole e suggestionabile. Bastava una minima moina da parte della ragazza per farlo cedere anche sulle sue convinzioni più ferree. Seguì movimenti della ragazza e si ritrovò a ballare con lei a ritmo di quella musica che non l’aveva mai attirato più di tanto.

Continua…
&°&°&°&°&°&°









Angolino dei ringraziamenti:

Herm90: Sono felice che ti piaccia il pezzo in cui Chad e Troy vedono le ragazze, perché è anche il mio preferito! XD Comunque hai letto il seguito e siccome sei andata via so che non recensirai per un po’, ma voglio un tuo recupero, ok? XD UN bacio ti lovvo in eterno. Kiss, Kiss
hEiLig FuR ImMeR: Angels….Mmhhh è un idea! I Bad Boys e le Angels! XDDD Mamma miticoooooo!!!!!!!!! Che bello!!!!!!!!! Yuppy sono così felice che recensisci sempre!  Continua a seguirmi un bacio enorme!!!!!! Ti adoro ti voglio bene ciao.
Sinfony: XD Chad è il tuo principe azzurro? No, è il mio principe azzurro! XDXD Comunque nel prossimo chappy ci sarà pià Chaylor è una promessa… vedi tu che succede! XDDD! Un bacio enorme ti lovvo! Tra Elisabeth e Sharpay non c’è paragone, la bionda batte la rossa! XDXD
fefy88: Ma ciao!!!!! XD Come va? (che domanda stupida! XD) Cmq sono felice che ti piaccia! Già Taylor si fa capire perfettamente anche senza la voce. Ho cercato a lungo un modo per farla esprimere e per quanto io abbia cercato di utilizzare e di provare a descrivere il linguaggio dei muti mi è risultato più difficile di quanto credessi e di conseguenza ho optato per la scrittura. Perdonami se ti ho deluso.  Un bacio alla prossima ciao! Kiss, kiss.
scricciolo91: Grazie mille amoruccia!!!!!!!!! Ma che bello anche a te è piaciuta la scena dei Bad Boys che vedono le Angels (vero hEiLig? XD)! Cmq sono lieta che ti ispiri anche l’idea di Taylor muta. Lo so che è originale ma non so se la sto descrivendo bene, quindi vi prego siate sincere e se va male ditemelo, ok? Un bacio ti adoro! Kiss, kiss.
Jud_91: Che mitiche le nostre chiacchierate alle 23.30! XD muoio dalle risate! Certo pure tu trovi certi argomenti per quell’orario che mia mamma mi ha urlato contro perché lei cercava di dormire mentre io ridevo come un idiota! XD Cmq grazie e so che sei tornata a casetta al mare, ma tanto ti passo i capitoli per sms….mi fai faticare per fortuna che ho quel diavolo di programma sul pc o mi toccava scriverteli tutti sul cell! XD Un bacio enorme torna presto!
Kaggi_Inu91: Ma che bello! Ciao! Sono felicissima che ti piaccia un bacio e un abbraccio enormi a tutti! Ti voglio benissimo. Ti adoro! Un kiss! Che bello ci siamo conosciute su msn! XD ok basta…ciao!
Tay_: Hello! Ma che bello eccoti sempre qui per recensire! Sono felicissima!  eccoti accontentata con i ringraziamenti! XDXD GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!XD love, love ti lovvo baci, baci.

Prossimo Chappy mega sdolcinato! XD avvertiti! È molto dolce e si inizia ad intravedere qualche cosa! Bene ho parlato anche troppo! Un bacio enorme! A tutti ciao!

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Capitolo 6
*** 6 ***


6.6
Taylor si voltò verso la sala dove aveva lasciato Sharpay, Gabriella e Ryan. Aveva gli occhi lucidi e avrebbe voluto urlare, se solo avesse avuto la voce per farlo. Il ragazzo che la bloccava contro il muro le sorrise e le prese il viso con una mano costringendola a guardarlo. Annullò la distanza delle loro labbra e approfondì il bacio mentre le lacrime iniziarono a scendere sulle guance candide di Taylor. Si dimenava terrorizzata ma il ragazzo la sovrastava in altezza e in forza.
Era andata in bagno e appena era uscita questo ragazzo l’aveva affiancata e ora la teneva bloccata contro una parete nascosta un po’ al resto della sala mentre le percorreva il corpo con le mani e la baciava violento. Morse la lingua del giovane che arretrò ferito e si liberò con uno strattone. Corse verso la prima porta e la aprì. Fece per richiuderla ma il ragazzo ricomparve bloccandola e uscendo con lei.

Chad camminò tra la folla di ragazzi spintonando e sorpassando la massa. Era tornato nella stanza e aveva ripreso la giacca. Stava per tornare verso l’uscita quando davanti a lui comparve Taylor che correva in lacrime, stava per andarle dietro quando vide un ragazzo inseguirla. Immediatamente comprese l’accaduto. Spinse il ragazzo che gli stava bloccando la strada facendolo finire addosso al bancone e inseguì i due ignorando gli insulti che il tizio gli rivolgeva.

-Ferma!-
Urlò il giovane dandole uno schiaffo per poi afferrarle i polsi. Taylor continuo a piangere sempre più forte mentre le gambe le cedevano e finiva accasciata al suolo. Il ragazzo la prese e la sollevò ricominciando a baciarla mentre una mano scivolava sulla gamba sempre più in alto.
Taylor chiuse gli occhi iniziando a singhiozzare mentre continuava a dimenarsi. Sentì la mano del ragazzo salire quando ad un tratto il giovane si bloccò. Taylor aprì gli occhi e vide che si voltava in dietro. Un attimo e il ragazzo finì a terra con un occhio nero.
Chad lo prese e lo sollevò dal suolo prendendolo per la maglia.
-Ti piace prendertela con i più deboli?-
Detto questo lo riabbatté al suolo con un pugno nello stomaco. Taylor si coprì il viso con le mani e chiuse gli occhi.
-Ti piace ottenere quello che vuoi con la violenza contro chi non è capace di difendersi?-
Chiese Chad nuovamente e come prima lo alzò e lo ribatté al suolo colpendolo in viso.
-Vattene via o non so se sta sera torni tutto intero a casa…-
Sibilò iroso dandogli un ultima ginocchiata nelle parti intime. Il ragazzo si accasciò al suolo raggomitolandosi su se stesso mentre dal labbro usciva del sangue.

Sharpay ballava al centro della pista insieme a Troy. Il silenzio tra i due era glaciale ma al tempo stesso malizioso. Non c’era bisogno di parole, i due parlavano, comunicavano attraverso movimenti del corpo e sguardi che solo loro riuscivano a decifrare. Troy la fissò senza fiato, era così bella. La prese per un polso bloccandola. La attirò a se e ne inspirò il profumo. La ragazza rimase un momento intontita dalla bellezza di Troy. Il ragazzo le fissò le labbra color fragola e sentì il forte desiderio di sfiorarle con le proprie. Ma proprio mentre avvicinava i loro visi Sharpay sentì una mano sulla propria spalla. Si voltò e vide Gabriella preoccupata.
-Sharpay! Taylor è scomparsa! Non c’è da nessuna parte!-
Cercò di sovrastare la musica con la propria voce.
-Era andata in bagno…-
Gabriella scosse la testa e la fissò con gli occhi lucidi.
-Non c’è. Ho già controllato…-
Sharpay si voltò verso Troy e lo fissò impotente.
-Scusa, devo andare…-
Sussurrò seguendo Gabriella per poi svanire. Troy rimase un attimo immobile al centro della pista. Sentiva il cuore pulsargli nel petto come un folle. Respirò a fondo e si diresse arreso al bancone.

Chad si voltò verso Taylor e la prese per mano portandola dentro. La ragazza chiuse gli occhi mentre le lacrime continuavano a scendere. Chad salì delle scale e aprì una nuova porta. Si ritrovarono sulla terrazza della discoteca. Si chiuse la porta alle spalle e si voltò verso di lei. Fece appena in tempo che la ragazza gli circondò la vita a e lo abbracciò appoggiando il viso sul petto di lui, sfogandosi dalla paura e dal terrore piangendo forte. Chad rimase un momento immobile, incerto su come doveva comportarsi.
-Possibile che devo sempre salvarti?-
Disse lui mentre la ragazza lo stringeva più forte. Un singhiozzo più forte uscì dalle labbra della ragazza e il cuore sobbalzò nel petto di Chad che sospirò e lentamente lasciò scivolare le proprie braccia attorno alle spalle della ragazza avvolgendola in un abbraccio gentile e rassicurante.
Chad si sentì strano, non gli era mai capitato di sentirsi così in presenza di una ragazza. La strinse più forte e chiuse gli occhi cercando di frenare il tremore della ragazza. Rimasero così a lungo finche il ragazzo non si separò un poco riprendendo un po’ di contegno. Si appoggiò con la schiena contro il bordo della terrazzina. La ragazza tirò su con il naso più volte così Chad le sorrise divertito e le disse ridendo.
-Mamma mia che casino!-
La ragazza si avvicinò e dopo avergli dato un pungo sulla spalla rise soffiandosi il naso nel fazzolettino. Chad si massaggiò la spalla e rise. Taylor sorrise con gli occhi arrossati per il pianto e si appoggiò vicina al ragazzo anche lei sul bordo della terrazza. Piegò le gambe, si diede una spinta e si sedette sul bordo dondolando la testa avanti e indietro. Chad la fissò in silenzio con la coda dell’occhio e sorrise.
-Sembri una bambina piccola.-
La ragazza si imbronciò ma un piccolo sorriso le incurvava le labbra e voltò il viso dalla parte opposta del giovane.
-Ok, come non detto…non sembri una bambina…perché tu sei una bambina!-
Taylor si voltò verso di lui e gli diede un nuovo pungo. Lo fissò con la bocca aperta e un espressione offesa.
-D’accordo…Scusa…-
Disse Chad fissando le stelle. Si bloccò un momento: lui che chiedeva scusa? Lui, Chad Danforth non chiedeva mai scusa, a nessuno, nemmeno a Troy! Lui aveva chiesto scusa a Taylor? Taylor Mckessie?
Si….aveva chiesto scusa…e l’avrebbe rifatto se necessario per cose più importanti nei confronti di Taylor…
Si riprese quando sentì le braccia della ragazza cingergli la vita nuovamente. Sgranò gli occhi e si voltò verso di lei.
-Cosa stai cercando di dirmi?-
Chiese alzandole il viso con una mano e incatenando il suo sguardo a quello della ragazza.
Taylor lo fissò negli occhi e arrossì un pochino, ma si alzò e lo baciò su una guancia. Chad tuttavia trattenne il respiro mentre involontariamente il suo cuore chiedeva un bacio, ma non sulla guancia, un bacio per sentire il sapore di quelle labbra così belle e dal colore di fragola sulle proprie.
Taylor si separò e lo fissò negli occhi.
-Mi stai ringraziando?-
Chiese lui in un sussurro mentre il cuore di entrambi ancora batteva a mille per quel semplice bacio sulla guancia. Taylor sorrise e annuì trovando le forze per muovere il viso.
Chad sorrise e le si piazzò davanti. Lentamente le circondò la vita e la stinse a se affondando il viso nell’incavo della spalla di lei. Taylor sorrise e lo abbracciò poggiando il viso sul petto accogliente di lui e chiudendo gli occhi. Rabbrividì e Chad la sentì si separò un attimo e sfilatosi la giacca la poggiò sulle spalle di lei. Taylor sorrise e si strinse nell’indumento. Chad allora le sorrise e le sistemò i capelli dietro all’orecchio. Possibile che con lei tutto cambiava? Tutto diventava diverso? Quando era con lei non riusciva a pensare alla violenza a cui era abituato; quando era con lei sentiva che tutto aveva un senso, che anche lui aveva il suo posto nel mondo nonostante il motivo che lo spingeva alla violenza era appunto la paura di essere fuori.
La conosceva da anni e l’aveva sempre vista come una figura silenziosa e chiusa nel suo mondo. Invece ora, in un solo giorno, aveva compreso la bellezza di quel silenzio, perché in quel momento era dedicato a lui, quel silenzio che racchiudeva più di mille parole era dedicato interamente a lui. Quel silenzio che era un ringraziamento e al tempo stesso una mano tesa per aiutarlo. Difficile e complicato da spiegare, semplice e chiaro da affrontare.
Rimase ancora immobile a fissare quel viso tanto bello che ora era distratto e fissava le mille luci della città. Si trovò spaesato non appena la ragazza incatenò all’improvviso il suo sguardo al suo.
Lei gli regalò un sorriso magnifico e Chad ricambiò sorridendo anche lui.
-Vieni, ti porto da Ryan, Sharpay e Gabriella…è con loro che eri giusto? Perché ti hanno lasciata sola?-
Taylor annuì e poi abbassò lo sguardo. Chad rimase un momento iroso contro Ryan e le altre due. Poi sospirò e si calmò. Prese Taylor per mano e la condusse verso la porta.
Le posò una mano dietro la schiena e la condusse dove poco prima aveva visto Gabriella e Ryan. Li intravide e vide che Gabriella era in lacrime e Ryan continuava a lanciare occhiate tra la folla: era chiaro che la stavano cercando.
Vide Sharpay comparire con il fiatone e anche lei aveva gli occhi lucidi. Disse qualche cosa a Gabriella e Ryan che impallidirono. Chad scosse la testa: adesso se ne accorgevano, non che Taylor fosse una ragazzina , ma era pur sempre una bella ragazza e si sa in posti come questi cosa può accadere ad ora tarda.
Li raggiunsero e Chad parlò.
-Eccola!-
Tutti e tre si voltarono di scatto vero i due e non appena videro Taylor Gabriella le saltò al collo stringendola in lacrime.
-Tay!-
La ragazza abbracciò Gabriella e Sharpay. Ryan sospirò rincuorato.
-Meglio se andate per sta sera….Ciao Mckessie…-
Salutò Chad con un cenno del capo voltandosi e allontanandosi. Taylor lo fissò un attimo dispiaciuta: non voleva che lui se ne andasse. Avrebbe voluto chiamarlo, bloccarlo: era stato così bello stare con lui sulla terrazza e poi Chad era diverso da come tutti credevano. Era dolce, gentile, altruista, forte e violento si, ma era stato abituato a questo. Sorrise mentre abbracciava Gabriella e seguiva i suoi amici all’esterno, le piaceva pensare che lui era così solo con lei.

Continua…




&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
hEiLig FuR ImMeR: Ciao!!!! Ecco qui il sesto chappy, molto Chaylor, più degli altri! XD so che è esagerato ma a me piace molto romantico. Non so se ti aspettavi il bacio, ma non c’è…manca ancora un pochinino! XDXD Un bacio perché continui a seguirmi. Grazie mille, sei dolcissima! Troypay sempre! XD Un kissone ciao ti voglio bene.
Tay_: Sorellina!!!!! Ma che billu! Buone vacanze! Quando torni voglio che tu recuperi ok? XD scherzo! Goditi le ferie e ripostati che quando torni devi riempirci delle tue storie e delle tue recensioni che io a lungo senza non vivo! Un bacio ti voglio benissimo!
Kaggi_Inu91: ma ciao carissima!!!!!! Che billu (sto parlando con te su msn e lo sai che sto per aggiornare! XDXD) Cmq…un bacione anche a te perché ci sei sempre e perché mi fai commuovere! Troy e Sharpay partiti in quarta? O.o si in effetti sono già un pezzo avanti rispetto agli altri! XD Chad e tay? Come sono? Penosi? Dimmi cosa ne pensi? Per la rece mi dispiace, ma non sei l’unica! XD capita anche a me di scriverne lunghissime per poi rimanerci fregata! XDXD Un bacione enorme (P.S. guarda alla fine della pagina…c’è una sorpresa per te!^^).
Sinfony: non mi hai detto nulla sulla chaylor? XD Non ti ispira questo chappy? Fammi sapere d’accordo sorella? XD pay mitica!!!!! Gabry carinissima!!!!!!!! Biondo intendi Troy? XD no, perché pure Ryan è biondo e faccio un po’ di casino! XDXD Ciao un bacio anche a te ti voglio bene.
fefy88: XDXD Tutto bene grazie! XD Che billu sono così happy che ci sei sempre! ^^ un bacio enorme! Ti voglio benissimo ciao!
Scricciolo91: Già, sono d’accordo con te, la scena che Chad cerca di convincere Troy è la più carina del chappy! XD è solo che Troy fa il cocciutello e non ci si ragiona! Ciao un bacio enorme ti voglio bene! Ciao kiss.
Temari 95: Glazie mille ti voglio bene! Seguimi ancora ciao un bacio.

Io parto per quattro giorni è il mio ultimo aggiornamento e il chappy è dedicato esclusivamente a ….

Kaggi_Inu91!!!!!!!!!


Un bacio ciao a tutti!

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Capitolo 7
*** 7 ***


7.7
Chad si sedette sulla moto al buio aspettando che Troy uscisse dalla discoteca. Ad un tratto un lampione si spense lasciandolo al buio. Fissò poco distante da se e vide che la macchina di Zeke non c’era più: era tornato a casa con la sua ragazza. Fissò dritto di fronte a se nel completo silenzio. Guardò l’orologio e vide che erano le 3 di mattina. Sospirò e sbadigliò assonnato: con che coraggio e con quali forze sarebbe riuscito a svegliarsi la mattina per andare a scuola.
Si bloccò un attimo respirò a fondo e con uno scatto si voltò e afferrò il pungo del ragazzo che aveva cercato di sferragli. Si rigirò e si trovò alle spalle del giovane mentre lo teneva bloccato per un braccio.
-Credevi davvero che non ti avrei sentito arrivare?-
Chiese il un sibilò un po’ crudele. Lo fissò meglio e vide che era il ragazzo che aveva infastidito Taylor. Una rabbia prese a bruciargli il cuore. Lo spinse con violenza e il giovane finì a terra.
Posò il suo piede sul petto del ragazzo e si piegò un po’ guardandolo in faccia.
-Mi fai schifo…-
Sibilò poi premendo con forza sul petto di lui. Il giovane gemette per il dolore ma uno sorriso si dipinse sul suo viso. Chad lo fissò sorpreso e interdetto. Non ci volle molto a capire quando sentì uno scricchiolio alle sue spalle e fece appena in tempo a voltarsi per parare un pugno. Rimase immobile e deglutì, quello stronzo non era tornato da solo: tre ragazzi lo fissavano con un sorriso ambiguo.
Puntò il piede al suolo e dopo aver girato il braccio colpì con un pungo il viso del più vicino che arretrò. Stava per colpire il secondo ma il ragazzo che aveva steso a terra gli fece lo sgambetto e Chad finì al suolo. Subito il più grosso gli fu addosso e iniziò a prenderlo a pugni sul viso. Chad cercava di reagire, ma l’uomo continuava un pugno dopo l’altro senza dargli tregua.

Troy uscì dal locale. Aveva cercato Chad in largo e in lungo, ma siccome non l’aveva trovato aveva deciso di aspettarlo fuori. Aprì la porta e se la richiuse alle spalle. Si diresse verso la moto svoltò l’angolo e rimase pietrificato sul posto: Chad era steso al suolo con un uomo sopra che continuava a prenderlo a pungi mentre tre ragazzi attorno ridevano istigando il ragazzo che lo picchiava a proseguire e bloccavano Chad la suolo. Corse verso di loro e non appena fu abbastanza vicino sferrò un pugno contro l’uomo che era seduto sopra Chad. Il ragazzo colto di sorpresa finì a terra. Prese la mano di Chad e lo fece issare a se alzandolo in piedi. Fissò l’amico in faccia e vide che ave un occhio nero, un labbro e un sopracciglio spaccato dove usciva sangue. Chad si pulì la bocca con un braccio e sputò a terra girandosi verso i quattro. Uno di loro si avventò su di lui ma il ragazzo iroso lo scaraventò via con un pugno. Si diresse spedito verso quello che l’aveva bloccato al suolo e si avventò su di lui prendendolo a pugni come poco prima lui aveva fatto con Chad. Troy intanto pensava agli latri due.

Troy tirò un calcio a uno dei quattro ragazzi stesi al suolo e rise pulendosi il labbro dal sangue. Chad posò una mano sulla spalla dell’amico e gli fece cenno di andare con la testa. I due salirono sulla moto e diedero gas, dopo pochi istanti sfrecciavano a grande velocità sulla via principale entrambi diretti verso casa propria.

La mattina seguente Taylor si stiracchiò bloccando la sveglia. Scese dal letto e si vestì mettendosi un vestito rosa con sopra una camicetta a maniche corte lasciata aperta azzurra. Si infilò delle ballerine azzurre e si pettinò i capelli corti. Scese le scale dopo aver preso la tracolla sulla scrivania. Raggiunta la cucina salutò con un bacio Gabriella ancora in pigiama con in mano una tazza di caffè-latte.
-Buongiorno Tay…-
Mugugnò con voce impastata dal sonno. Taylor sorrise e prese una tazza anche lei. Vi mise il latte freddo e il caffé freddo. Bevve velocemente il liquido e si mise seduta su una sedia.
Guardò Gabriella che beveva con una lentezza allucinante la sua colazione. Sospirò rassegnata, così si alzò in piedi e dopo aver battuto le mani con decisione tolse la tazza dalle mani di Gabriella e la spinse al piano superiore per farla vestire: fra poco sarebbero arrivati i gemelli Evans per accompagnarle a scuola. la fece vestire e la sistemò. Vedendo che la ragazza era ancora in uno stato di trans di sonno la prese a schiaffi finche Gabriella non si svegli del tutto. Scoppiarono a ridere ma il campanello suonò e entrambe corsero al piano inferiore. Afferrarono le borse e corsero fuori chiudendo a chiave la porta di casa. Salirono sulla macchina e notarono che Sharpay stava dormendo mentre Ryan era alla guida. Risero e infastidirono Sharpay finche la ragazza esasperata si arrese e aprì gli occhi.
Arrivati Taylor scese dalla macchina e guardò la strada poi sicura la attraversò. Teneva la borsa su una spalla e alcuni libri in mano. Vide Chad sempre al solito posto. Visto che lui era impegnato con i suoi amici e le dava le spalle non volle disturbarlo così si diresse verso l’entrata. Ma Chad non appena si voltò vide Taylor e sorrise. Si allontanò dai suoi amici e la affiancò.
-‘Giorno Mckessie.-
La ragazza sobbalzò colta alla sprovvista e si voltò sorridendo verso di lui. Il sorriso le morì sulle labbra non appena vide il labbro e il sopracciglio spaccati e l’occhio nero. Si bloccò all’interno della scuola, con i corridoi ancora deserti e alzò una mano. Gli sfiorò con le dita il labbro spaccato. Chad sentì un brivido percorrergli la schiena mentre il tocco dolce e delicato della ragazza si posava sulle sue labbra. Chiuse un attimo gli occhi. La ragazza con la mano salì e gli accarezzò una guancia, dove lo zigomo era nero e premette con dolcezza un poco. Chad scansò di pochi millimetri il viso chiudendo l’occhio, ma Taylor non si bloccò, con le dita sfiorò la ferita sopra all’occhio. Vide che ne l’occhio ne le ferite erano gonfie, aveva agito in tempo con il ghiaccio: era abituato a cose simili.
Rimase ancora incerta con la mano sul viso del ragazzo. Poi la abbassò e il suo sguardo mutò passando da sorpreso a malinconico per poi terminare con un espressione corrucciata.
Chad la fissò ancora scosso da troppe emozioni provate solo con il suo tocco. Ma poi comprese il significato di quello sguardo.
-Non è successo nulla…è tutto risolto…-
Stava per voltarsi ma sentì il tocco della ragazza sul suo polso. Sapeva che con un semplice movimento si sarebbe potuto liberare da quel tocco leggero ma non volle farlo, così si voltò verso di lei e incatenò nuovamente il suo sguardo a quello della ragazza.
-Ieri sera…poco dopo che te ne sei andata il ragazzo che ha cercato di farti del male è tornato mentre ero fuori ad aspettare Troy ma non era solo…mi hanno pestato, ma poi ho restituito il favore con l’aiuto di Troy e quei quattro non si avvicineranno più a te.-
Taylor lo fissò leggermente sorpresa e rimase un attimo immobile indecisa se essere arrabbiata o meno con lui. Uno strano calore le invase il cuore e prese la sua decisione. Regalò un dolce sorriso al ragazzo e gli accarezzò nuovamente il viso continuando a sorridere.
Chad sorrise e le posò la mano sulla testa. Si chinò leggermente e fu lui per la prima volta a darle un bacio sulla guancia mentre la mano dalla testa scivolava sulla guancia opposta a dove il ragazzo le dava il bacio. Le baciò la guancia mentre sull’altra con il pollice la accarezzava. Taylor sobbalzo e arrossì. Chad rimase per un po’ con il viso contro quello della ragazza. Si separò e le sorrise dandole uno schiaffetto affettuoso sulla guancia. Si diresse verso l’uscita e dopo averle fatto l’occhiolino uscì.

Sharpay vide Taylor camminare spedita verso l’interno. La seguì con lo sguardo ma sgranò gli occhi non appena la ragazza fu affiancata da Danforth. Diede una gomitata a Gabriella che si voltò massaggiandosi e protestando, ma non appena vide Chad ammutolì, stessa reazione la ebbe anche Ryan. Possibile che Chad Danforth, il ragazzo più menefreghista, insieme a Troy, e il ragazzo più presuntuoso che preferiva sempre le Cheer-leader a tutte le sue spasimanti si fosse affiancato a Taylor? I tre rimasero stupefatti come altri ragazzi che lo notarono. Si incamminò con passo deciso verso i due quando fu intercettata da Troy.
-Ehilà Evans…come va?-
Chiese il ragazzo infilandosi una mano in tasca mentre l’altra la appoggiava su un fianco.
Sharpay arrossì lievemente colta alla sprovvista e poi si riprese riacquistando il controllo.
-Bene…e tu Bolton?-
-Divinamente, anche se ieri sera avrei preferito terminare la serata in altri modi…magari uscire a fare una passeggiata, o più semplicemente comportami da galantuomo per la mia prima ed ultima volta concedendoti l’onore di essere riaccompagnata a casa da me…-
Sharpay lo fissò e notò il sorriso divertito sulle sue labbra. Rise divertita seguita dal biondo.
-Cosa mi sono persa…-
Disse con falsa tristezza. Troy sorrise e le prese una mano baciandola con dolcezza.
-Magari se domani sera replichiamo? Posso anche prendere in considerazione l’idea di ripropormi per riaccompagnarti una volta finita la nostra uscita…-
Sharpay deglutì sorpresa, ma sentì un sussurrò uscire dalle proprie labbra.
-Ne sarei onorata…-
-Bene allora alle 8.00 la passo a prendere io domani sera…-
-Perfetto…-
Troy sorrise e la salutò baciandole nuovamente la mano.

Continua…












°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
hEiLig FuR ImMeR: Poco ruffiana! XD Solo che con tutti quei bellissimi aggettivi sono morta sulla tastiera dall’imbarazzo e dalla gratitudine. Credo che la tua recensione mi ripaga di tutti gli sforzi che sto facendo per rendere migliore questa ficcy (sforzi inutili!! N.d. Tutti) (T__T lo so…lo so…N.d. Me)! Insomma…cosa posso dire se non…GLAZIE MILLE PER LA TUA RECENSIONE? Non lo so…ma te lo dico lo stesso: GLAZIE MILLE PER LA TUA RECENSIONE (che ripetitiva…XD) Un bacio enorme ti voglio benissimo continua a seguirmi. P.s. dovrai attendere per vederli insieme (e non poco…XD)! Ciao kissoni ti lovvo in eterno!
Kaggi_Inu91: Ehilà! Ma da quanto tempo (nemmeno 2 minuti su msn! XD)! Fatti la doccia che io intanto aggiorno…XDXD ti ho accontentata? Troy e Sharpay escono al prossimo chappy, sei felice? XD Ma Chaddy e Taylor non si smuovono! A me è piaciuto in modo eclatante la scena che lei gli tocca il viso con i lividi! Che billu! Quell’immagine nella mente l’avevo dall’inizio e tenevo così tanto a farla che non ho potuto trattenermi! XD Un bacio perche per me ci sei sempre. Ciao continua a seguirmi! Ti voglio bene! P.s. Quale frase????
fefy88: Tranqui corro a leggere!!!!!!!!!!!!!!!!! Appena finisco di leggere la sfilza di cose che mi sono persa negli ultimi 4 o cinque giorni! ^^ Glazie mille che ci sei sempre, ne sono così felice! Un bacio. P.s. ti è piaciuta della terrazza? Anche a me!!!!! Anche quel pezzo mi sono immaginata da tempo! Un bacione continua a seguirmi sempre che a te ci tengo! ** Ciao
Sinfony: Sto morendo dalle risate! Le tue recensioni sore mi fanno morire dalle risate! Sei troppo dolce, troppo mitica, troppo mia sorella! XD Mi manca tanto chiacchierare con te! Ma non hai sentito la mia mancanza per questi 4 giorni? Ç_ç! XD scherzo!!!! Tu mi sei mancata tanto! Ora un bacione enorme alla prossima mail! XD Ciao ti voglio un mare infinito di bene ciao!
Scricciolo91: Nel pezzo che Chaddy pesta l’omino fastidioso sono d’accordo con te, Chaddy è proprio figo! OçO mamma se tu sbavavi secondo te io che facevo? Io ho allagato la tastiera! Ma allora le vacanze porteranno pensieri e aggiornamenti? Spero di si perché la riserva di Chaylor e tue ficcy sta finendo e io ne ho un disperato bisogno! Mamma che billu! Mi manchi tanto un kiss anche a te! Ciao bacione enorme alla prossima.
giua1234: Ma ciao! Ke bello! Davvero ti piace? *me commossa* Sono felicissima! Quindi continuerai a seguirmi? Spero tanto di si perché già mi sei molto simpatica dai tuoi gusti per le coppie! XD WChaylor WTroypay! Sempre ok? XD Ciao un bacio tvb.
Tay_: My honey! Come va? Spero bene! Le vacanze come le hai passate? Tutto apposto? Glazie mille per la rece!!!!!!!! Continua ad essere presente perché io di te ho bisogno, ok? XD Un kiss e tanti altri kisses sempre! Bacione enorme!

Ora vi lascio…(come sempre i ringraziamenti sono più lunghi del chappy, ma perdonatemi sono incredibilmente chiacchierona e non freno la lingua! XD).
Un bacio a tutti coloro che con grande cortesia mi seguono e mi sostengo sempre.
Vi voglio bene
armony_93

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Capitolo 8
*** 8 ***


8.8
Taylor corse a perdifiato verso casa di Sharpay. Erano le 6.30 di sera. Raggiunta la via accelerò e quando si trovò davanti casa chiuse gli occhi e posandosi le mani sulle ginocchia riprese fiato. Suonò e si tirò su. Sentì una voce e dei passi frettolosi avvicinarsi. Ad accoglierla venne Ryan con un espressione sconvolta in viso.
-Ciao, entra! È in piena crisi! Non mi ha rivelato il nome di costui, ma l’agitazione è tanta! Codice rosso!-
Bisbiglio terrorizzato. Taylor sgranò gli occhi e dopo aver dato una pacca sulla spalla del biondo corse al piano superiore dal quale giungevano grida isteriche e rumori preoccupanti.
-NON VA BENE! È TROPPO LUNGO!-
-Ma Sharpay, è un vestito è logico che sia lung…-
-NO! NON È LOGICO! È STUPIDO!-
La voce dolce e soave di Gabriella fu interrotta da l’ennesimo urlo di Sharpay.
Taylor si passò una mano sul viso mentre percorreva il corridoio: era proprio agitata.
Entrò nella stanza con passo felpato e salutò con un cenno del capo Sharpay che rispose con una sottospecie di ringhio. Si voltò verso Gabriella e vide lo sguardo esasperato e il terrore nei suoi occhi. Trattenne a stento una risata e si sedette di fianco alla mora che sospirò rasserenata dell’arrivo di Taylor.
Sharpay si voltò verso Taylor e le disse con gesti esagerati.
-Digli anche tu a Gabriella che quel vestito è troppo lungo!-
Taylor si voltò verso Gabriella e annuì dando ragione a Sharpay.
La bionda abbracciò la brunetta e la strinse. Poggiando la sua guancia contro quella dell’amica.
-Finalmente qualcuno che mi capisce!-
Gabriella rise e roteò gli occhi al cielo, mentre Taylor cercava di liberarsi dall’abbraccio stritolatore di Sharpay. La testa di Ryan fece capolino dalla porta ma fu colpito in pieno da un cuscino lanciato dalla gemella.
Gabriella scoppiò a ridere seguita da Taylor. Mentre Ryan si massaggiava il naso ed entrava nella stanza appoggiandosi sullo stipite della porta con le braccia incrociate e un piede appoggiato contro lo stipite.
-Vuoi rivelarci il nome di colui che ti ha stregata?-
Chiese a Sharpay che era intenta a rovistare nel suo armadio. La bionda a quelle parole si bloccò e si voltò rossa in viso verso il gemello.
-Non mi ha stregata! È solo…solo che…io…-
Rimase ammutolita così i tre amici scoppiarono a ridere e Sharpay si abbandonò seduta sul letto di fianco a Taylor con un espressione scioccata.
-Mi piace un ragazzo…-
Sussurrò sorpresa di se stessa. Si voltò verso Taylor e le disse aprendosi in un sorriso.
-Mi piace un ragazzo!-
Taylor sorrise e annuì. Poi si alzò e si avvicinò all’armadio. Rovistò nell’armadio per qualche minuto nel silenzio che si era creato per poi estrarne una gonna di jeans corta fino a metà coscia e una maglia bianca morbida con la scollatura ampia. Prese dei sandali con il tacco bianchi come la maglia e posò i vestiti sul letto mentre i sandali li posava sul tappeto ai piedi del letto.
-Niente rosa?-
Chiese un po’ delusa Sharpay. Taylor scosse la testa e prese un foglio su cui scribacchiò una frase veloce.

‘Lo usi sempre, per una volta evita…’

Sharpay lesse e poi guardando Taylor annuì soddisfatta.
-Hai ragione!-
Disse la bionda alzandosi con una nuova carica afferrando i vestiti per indossarli, quando le tre ragazze si voltarono verso la porta a guardare Ryan. Il ragazzo arrossì e balbettò capendo il motivo di quegli sguardi.
-Oh, si certo…-
Disse uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.

Poco dopo Sharpay uscì dalla stanza con in dosso gli abiti selezionati poco prima da Taylor. Una borsetta piccola di jeans che come manico aveva un bracciale d’argento pieno di diamanti. Un trucco non troppo pesante e i capelli piastrati che cadevano con dolcezza sulle spalle. Ryan spalancò la bocca e regalò poi un sorriso alle tre dicendo.
-Se non fossi mia sorella ti chiederei di uscire…-
Tutti e quattro scoppiarono a ridere e Taylor guardò l’ora: 19.50. sorrise e prese Sharpay per mano, la trascinò dentro la stanza e chiuse gli altri due fuori.
-Che c’è?-
Chiese la bionda sistemandosi i capelli con le mani. Taylor mise le mani sui fianchi e la fissò intensamente. Sharpay la guardò interdetta allora Taylor prese un foglio e una penna, ma Sharpay la bloccò: aveva capito cosa voleva la brunetta.
-D’accordo…ma lo dirò solo a te: il ragazzo con cui esco è il migliore amico di colui che ti piace.-
Taylor sgranò gli occhi e scosse la testa negativa.
-Tay, non mentire! Si vede lontano un miglio che hai una cotta persa per Chad!-
Taylor scosse nuovamente la testa e abbassò il viso sconfitta.
Prese un foglio e scrisse qualche cosa. Posò il foglio sottosopra sulla scrivania e uscì dalla stanza. Sharpay lo prese e lo lesse quando Taylor fu fuori.

‘No Sharpay, non mi piace Chad, e non ho nemmeno una cotta…
…perché in realtà credo di essermi innamorata di lui.’

La biondina sgranò gli occhi e strinse il foglio tra le mani. Un leggero sorriso le increspò le labbra: anche se non trovava Chad abbastanza degno di lei, sapeva che in fondo era l’unico che avrebbe potuto renderla felice. La porta si riaprì e Taylor pallida comparve sulla soglia.
In mano aveva una fotografia della loro classe. La mise di fronte al viso di Sharpay e indicò un ragazzo dai capelli castani che sorrideva stretto a Chad: Troy.
Sharpay scoppiò a ridere e le disse.
-Solo adesso ai capito a chi mi riferivo?-
Taylor annuì e si lasciò andare sul letto. Scoppiò a ridere mentre Sharpay si sedeva di fianco a lei.
Si bloccarono e si abbracciarono forte.
-Grazie…-
Sussurrò Sharpay intuendo che da parte di taylor quell’abbraccio era un augurio di buona fortuna. La brunetta fece l’occhiolino e strinse la mano con il pollice in alto in segno di approvazione. Sharpay rise e batté il cinque a Taylor.
Le due si guardarono negli occhi consapevoli della forza della loro amicizia quando ad un tratto il suono di un clacson le fece riprendere. Sharpay arrossì e si guardò freneticamente allo specchio. Taylor la prese per mano e la trascinò al piano inferiore.
La biondina baciò sulla guancia le sue due migliori amiche e abbracciò il fratello.
-Buona fortuna, è mi raccomandi tieni il telefono acceso…e chiamami quando ai bisogno…per qualsiasi cosa io ci sono…sarò pronto a venire anche in caso di…-
Fu interrotto dalle risa delle tre amiche e arrossì mentre Sharpay usciva dalla porta.
Ryan sospirò e abbassò lo sguardo. Taylor lo fissò e sorrise dandogli una pacca affettuosa sulla spalla mentre Gabriella lo abbracciava.
-Sapete, in tutti questi anni non mi ero mai posto il problema che mia sorella potesse allontanarsi da me perché lei diceva che nessuno era alla sua altezza…ma adesso mi rendo conto che quella ragazza è cresciuta e per quanto noi insieme saremo sempre gli inseparabili Evans un giorno accadrà che ci allontaneremmo…-
Gabriella sorrise e abbracciò Ryan più stretto.
-Sei così dolce…-
Sussurrò mentre Ryan ricambiava l’abbraccio. Taylor li fissò stranita: forse era il caso di levare le tende con una scusa per lasciarli soli!
Prese la giacca e la borsetta, salutò i due ma Gabriella la bloccò.
-Aspettami vengo anche io a casa!-
Taylor scosse la testa e uscì. Gabriella arrossì e si voltò verso Ryan.
-Meglio che la raggiungo…-
Bisbigliò rossa di imbarazzo prendendo la giacca quando la voce di ryan la bloccò.
-Ha ragione Taylor….perchè non resti? Non mi va di stare da solo…-
 Gabriella arrossì ancora di più ma poi accettò mentre Ryan le passava un braccio attorno alle spalle e la conduceva in salone con se.

Taylor camminò per un tratto di strada. Sbuffò: prima di arrivare a casa ce ne voleva di strada. Continuò a camminare infilandosi le mani nelle tasche dei jeans. Sentì un brontolio ambiguo e alzò il viso verso il cielo. Si bloccò sul posto. Benissimo, ora ci si metteva anche il temporale, e lei non aveva nemmeno l’ombrello.
Inutile dire che in pochi istanti si scatenò un vero diluvio. Taylor si ritrovò a correre sotto la pioggia nel buio quasi totale diretta verso casa.

Continua…

°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
Prossimo capitolo! Corro troppo! XD >ciao grazie a tutti!

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Capitolo 9
*** 9 ***


9.9
Sharpay non appena uscì da casa vide la moto con sopra il suo conducente. Il ragazzo si tolse il casco e le sorrise.
-Ciao…-
Sussurrò il giovane con un sorriso malizioso alla vista della ragazza così bella. Si spostò della moto e le si avvicinò donandole un bacio sulla guancia come saluto.
-Ciao.-
Disse lei distogliendo lo sguardo imbarazzata.
-Dove vuoi andare di bello?-
Chiese lui sedendosi sulla moto. Sharpay lo fissò leggermente sorpresa e si imbronciò un poco.
-Non hai pensato ad un  posto romantico dove portarmi? Parti male amico!-
Disse fingendosi imbronciata facendo ridere Troy per poi cedere a quella risata così bella e a quel sorriso così fantastico ridendo anche lei. Troy le circondò la vita con un braccio e la attirò più vicina a se.
-C’è tutta la serata per rimediare a questo mio primo sgarro…-
Disse lui in un sussurro. Sharpay sorrise e tutto il disagio scomparve lasciando posto alla più serena delle tranquillità.
-Allora andiamo a teatro!-
Troy sgranò gli occhi e la fissò male con un sorriso orripilato sulle labbra.
-Dimmi che è uno scherzo!-
Sharpay non riuscì a resistere e scoppiò a ridere davanti al ragazzo che sospirò rassicurato per poi ridere anche lui.
-Già non sopporto la Darbus, mettici anche il teatro e mi uccidi!-
Sharpay rise e guardò il cielo.
-Dobbiamo muoverci e dobbiamo andare in un luogo chiuso. Sta per venire a piovere.-
Troy sorrise e annuì.
-In questo caso so dove portarti.-
Sorrise furbetto e le porse un casco. Sharpay maledì il ragazzo per essere venuto in moto e non in macchina. Chiuse gli occhi e si mise il casco: addio capelli acconciati, il casco glieli avrebbe tutti stropicciati e l’umidità li avrebbe resi crespi, pessima serata per la piastra. Se Troy aveva errato sul luogo romantico allora lei aveva errato sull’acconciatura. Sorrise, erano pari.
Troy diede gas e partì mentre la ragazza si stringeva al petto del giovane.

Taylor correva mentre la pioggia cadeva sul suo corpo. Non era forte, ma era piccola e fitta. In due secondi si era ritrovata zuppa da cima a piedi. Sentiva le gambe cederle per la corsa e sbuffò. Si fermò un attimo respirò a fondo intravide casa sua. Si fece coraggio e aumentò la velocità raggiungendola. Sorrise vittoriosa coprendosi sotto il balcone all’entrata. Sospirò di sollievo e infilò la mano nella borsetta. Cercò le chiavi e in un attimo il suo sorriso sparì. Sgranò gli occhi e si ricordò che quando era arrivata a casa di Sharpay le chiavi le aveva in mano poi le aveva appoggiate…sul comodino di Sharpay! Si diede una manata in faccia e si accasciò al suolo arresa. Si strinse le ginocchia al petto mentre fissava la strada poco distante da lei e la pioggia che cadeva al suolo regalandole un rumore piacevole.

Chad sfrecciava sotto la pioggia in giro per la città in moto. Vagava per le strade senza una metà. Si annoiava, non sapeva cosa fare. Zeke era fuori con la sua ragazza, Troy era in giro con il suo appuntamento segreto. Strinse le mani: non approvava, per niente. Stava rischiando grosso e il bello era che il biondo lo sapeva. Sfrecciò a grande velocità superando una macchina. Sentì il clacson che gli protestavano alle spalle. Li ignorò e proseguì. Le gocce si infrangevano contro il suo casco scivolando via subito dopo. Superò un'altra macchina e sentì il clacson suonare nuovamente. Alzò un braccio e alzò il dito medio così che l’uomo alla guida dell’auto potesse vederlo bene. Lo  riabbassò e riaccelerò. Svoltò verso destra mentre un brivido gli attraverso la schiena sentendo che la ruota posteriore scivolava sull’asfalto facendo perdergli il controllo per un istante. Vide l’uscita a destra e in un attimo nella sua mente si disegnò la strada per raggiungere casa di Taylor: quella era la via più breve per raggiungerla da li.
La superò, ma poi svoltò in un traversa e ripercorse la strada parallela a quella che aveva appena percorso nella direzione opposta. Raggiunse la via e senza esitazione la imboccò.
Mentre vedeva i lampioni sfrecciargli di fianco sorrise: solo in quel momento si rese conto che il suo obbiettivo era sempre stato casa della ragazza. Non aveva vagato affatto senza metà per la città, questo era quello che si era costretto a pensare, invece ora si rese conto che la sua destinazione era stata sin da quando era partito casa della brunetta. Voleva vederla, gli bastava anche vedere solo la sua ombra dentro casa, voleva riempire il proprio sguardo di lei. Svoltò una nuova traversa e si ritrovò di fronte quella casa.
Frenò e le ruote scivolarono immobili sull’asfalto. Sentì che la moto si muoveva ancora sotto di lui sorrise e puntò un piede a terra. La moto si bloccò subito. Si sfilò il casco e i ricci ribelli vennero subito bagnati dalle gocce di pioggia. Guardò sull’entrata e sgranò gli occhi sorpreso. Taylor era lì che lo fissava sorpresa. Si era accorta di lui probabilmente dallo stridio che le gomme avevano provocato sull’asfalto. Non appena lo vide il cuore di Taylor sussultò. Il ragazzo posò il casco sulla moto e le si avvicinò riparandosi sotto l’entrata come lei.
-Ciao…-
Le disse sorridendo dolcemente. Taylor sorrise mentre i cuore batteva a mille con slancio gli cinse il collo con le braccia e lo abbracciò stringendolo forte. Chad sorrise, ormai era abituato agli abbracci della ragazza. Ricambiò la stretta e poi si separò un poco.
-Cosa ci fai qui fuori?-
Chiese incuriosito poggiandosi con la schiena contro una delle due colonne dell’entrata. Taylor arrossì e abbassò lo sguardo indicando la serratura.
-Hai dimenticato le chiavi?-
Chiese stupito. Taylor imbarazzata annuì. Chad scoppiò a ridere e la ragazza si avvicinò dandogli un pungo su un braccio imbronciata. Per poi dargli le spalle.
Chad la fissò bloccandosi e allungò una mano prendendo quella morbida e liscia della ragazza. Intrecciò le dita con quelle di lei e la tirò lievemente indietro verso di lui.
-Dai, non arrabbiarti…-
Le disse in un sussurro calmo tranquillo e dolce. La ragazza si voltò dalla parte opposta mantenendo il broncio.
-…è che è buffo…non trovi?-
Taylor abbassò lo sguardo e annuì lievemente tentennando mentre ricambiava la stretta con la mano di lui e la muoveva per intrecciarle meglio. Chad sorrise furbetto e la girò verso di se.
-Sei ancora arrabbiata?-
Chiese chinando il viso per vedere gli occhi Taylor che aveva abbassato il viso emozionata per il tocco di lui. Lei alzò il viso di poco e incatenò il suo sguardo a quello cioccolato del ragazzo. Un piccolo e sincero sorriso le increspò le labbra e scosse la testa negativa.
Chad sorrise e storse la testa su un fianco mentre alzava l’altra mano libera e le accarezzava il viso con dolcezza.
-Invece di rimanere qui vuoi venire a casa mia? È vuota…non c’è nessuno…-
Sussurrò mentre non si accorgeva di pronunciare quelle parole.
Taylor rimase un attimo incerta. Abbassò il viso e annuì con dolcezza. Chad allora sorrise e le si avvicinò con le labbra sfiorò la pelle liscia della guancia. Taylor chiuse gli occhi e si lasciò guidare dal giovane che sotto la pioggia la scortò vicina alla moto. Le passò un casco e dopo che lei si fu seduta sorrise e partì mentre Taylor si stringeva a lui.

Continua…






°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
Diavolacci non faccio in tempo nemmeno questa volta! Scusatemi ma oggi devo correre via…pardon!

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Capitolo 10
*** 10 ***


10.10

Gabriella fissò il televisore terrorizzata. Erano seduti lei e Ryan in soggiorno di casa Evans, stavano guardando un film horror. La ragazza sobbalzò orripilata quando l’assassino comparve dal nulla. Ryan era seduto comodo sul divano vicino alla ragazza. Sorrise e senza distogliere lo sguardo dal film disse a Gabriella con tranquillità.
-Questo film non fa paura. È noioso! Fa ridere!-
Disse mentre Gabriella terrorizzata sobbalzava ad ogni singolo movimento della protagonista.
-Non trovi?-
Chiese poi volgendo di poco lo sguardo.
Gabriella deglutì cercando di distrarsi con Ryan ei svoltò verso di lui nonostante le urla dei personaggi del film la facevano tremare dai brividi.
-G…Già…-
Ryan si voltò verso di lei e non appena vide che tremava comprese il comportamento della sua amata.
-Oh…non vuoi vederlo? Se ti fa paura dimmelo che lo tolgo!-
Gabriella arrossì e si sentì una bambina piccola. Perché non riusciva a essere seria e impassibile quando ce n’era bisogno.
Si riprese sobbalzando non appena sentì le braccia di Ryan cingerle le spalle. Si voltò verso la televisione e vide che era spenta. Sospirò sollevata e si abbandonò a quell’abbraccio.
-Potevi dirmelo che non ti piacevano i film horror…-
Gabriella si sentì morire. Arrossì e iniziò a balbettare.
-N…no! A me piacciono….è solo…solo che…-
Ryan sorrise dolcemente e le accarezzò una guancia.
-Si vede lontano un miglio che li detesti….ma allora perché l’hai voluto vedere?-
Gabriella cercò di elaborare più in fretta una scusa, ma nulla le veniva in mente: di certo non poteva dire che era stato per il fatto che lui se lei avesse avuto paura l’avrebbe abbracciata come appunto era accaduto.
-I….io…-
Arrossì maggiormente e divenne del colore dei pomodori maturi. Sentì la mano di Ryan posarsi sotto il suo mento sollevandolo di poco.
-Tu…?-
Gabriella fissò le labbra di Ryan incantata rimase immobile e poi si riprese scuotendo la testa vigorosamente.
-…volevo stare con te…-
Mormorò in fine ormai arresa all’idea di rivelare i propri sentimenti.
-Cosa…?-
Chiese Ryan aprendo la bocca. Gabriella raccolse tutto il coraggio che aveva, si sporse e lo baciò sulle labbra. Chiuse gli occhi e rimase immobile con le labbra calde poggiate su quelle morbide del biondo. Ryan rimase immobile mentre sentiva le mani tremare per l’emozione. Chiuse gli occhi e le circondò la spalle abbracciandola. Gabriella era immobile terrorizzata di aver fatto qualche cosa di sbagliato, ma quando sentì la braccia del ragazzo passarle e avvolgerla per le spalle si lasciò andare ad una felicità strana e dolce mentre Ryan approfondiva il bacio.

Troy frenò e Sharpay urlò correndo al riparo. Appena si sfilò il casco noto che i suoi capelli erano diventati indomabili. Troy la fissò e rise. La bionda  diventò rossa per la rabbia e l’imbarazzo. Si avvicinò e tirò una borsettata al biondo che si massaggiò la testa dolorante.
-Ahio!-
-Ti sta bene! Sei un vile! Non si ride delle disgrazie altrui! Secondo poi, dovevi avvertirmi su che luogo e su che mezzo ci spostavamo!-
Troy rise e prese della chiavi. Aprendo la porta di un locale buio.
-Dove siamo?-
Chiese la ragazza entrando nel locale. Troy sorrise e la fece passare da galantuomo.
Accese la luce che rivelò una stanza circolare con dei tavoli e delle sedie.
-È il locale estivo che gestisce mio fratello maggiore.-
Sharpay si guardò attorno scioccata, era molto bello: sul fondo vi erano delle vetrate coperte da delle tende. Un tuono risuonò per il cielo facendo sobbalzare i due.
-Estivo?-
Chiese la ragazza osservandosi attorno.
-Si, estivo…-
Sussurrò Troy aprendo le tende delle vetrate facendo si che comparisse in tutta la sua bellezza la spiaggia e il mare. Le onde erano tante e alte, il vento soffiava forte, il cielo era scuro e le saette arrivavano e toccavano l’acqua, era terrificante, ma al tempo stesso magnifico.
-Adesso è un po’ spettrale, ma d’estate è tutta un'altra cosa…-
Sussurrò Troy richiudendo le tende con un sorriso. Sharpay fissò quel locale estasiata.
-. È bello…-
Troy sorrise mentre prendeva i bicchieri e apparecchiava un tavolo per due.
-Questo è un fuori programma biondina! Quindi pazienta!-
Rise guadagnandosi un’occhiataccia seguita dalle risa delle giovane.
Finito di apparecchiare stava per farla accomodare quando ad un tratto le luci si spensero.
-Dannazione! Sta sera non è serata!-
Disse Sharpay sbuffando e appoggiando i gomiti sulla mensola della cucina. Sentì la risata di Troy e si fece corrucciata.
-Cosa c’è da ridere?-
Chiese non riuscendo ad individuare il giovane nel buio.
All’improvviso sentì dei rumori ambigui, poi ad un tratto la stanza si illuminò. La bionda fissò con gli occhi che le brillavano il tavolo apparecchiato per due con al centro le due candele che illuminavano tutto.
-Non è così male senza luce no?-
Sharpay aveva la bocca spalancata e fissava il tavolo e Troy alternativamente. Lui le prese la mano e la condusse vicina al tavolo. La fece accomodare e prese posto di fronte a lei.

Taylor rabbrividì sentendo il rumore delle chiavi che entravano nella toppa. Sorrise mentre seguiva Chad all’interno della casa. Il ragazzo sorrise e chiuse la porta una volta che Taylor fu entrata.
La ragazza si guardò affascinata intorno e scrutò il salone stranamente ordinato per essere l’appartamento di due ragazzi soli. Chad le si mise alle spalle e le posò le mani sulle braccia sfregandole per riscaldarla. Taylor rise e si separò raggiungendo la stufa. La indicò e inclinò il viso su un lato. Chad la fissò e la raggiunse appoggiando una mano su quella di lei.
-No, non sono capace di accenderla. L’esperto è Troy.-
Taylor sgranò gli occhi e lo fissò interdetta. Chad rise.
-Non sono pazzo! È solo che non mi ricordo mai come si fa!-
Taylor scosse la testa sconsolata. Chad finse uno sguardo imbronciato e la guardo.
-Sono offeso.-
Taylor rise e gli cinse la vita con le braccia. Il ragazzo sorrise furbamente: era proprio quello che voleva, un abbraccio. Ma decise di stuzzicarla ancora per un po’.
-Non basta Mckessie…-
La ragazza si bloccò e si separò.
Chad la fissò sorpreso.
-Ho detto qualcosa che non va?-
Chiese poi fissandola negli occhi.
 Lei scosse la testa tristemente e abbassò il viso. Chad la fissò un momento seguiti da attimi di silenzio. Sospirò sorridendo: aveva compreso.
-Come vuoi….Taylor…-
Disse voltandosi verso la cucina e iniziando a camminare. La ragazza alzò il viso di scatto e fissò le sue spalle sorpresa. Come aveva fatto a capire? Si sentì bollire: per lui lei era un libro aperto….come faceva a capire così bene quello che pensava e quello che provava? Nemmeno Gabriella era così brava. Chad si voltò di poco e sorrise furbo. Lei scatto e lo inseguì. Chad rise e si scansò un poco.
-Io so tutto di te!-
Disse il riccio ridendo anche se dentro di se il suo cuore piangeva. La ragazza si bloccò e abbassò il viso. Chad la guardò curioso e abbassò il viso per guardarla negli occhi. Taylor alzò il viso e incontrò i suoi occhi cioccolato. Sentì il cuore battere rapido.  I visi vicini e i respiri che divenivano uno solo. Aprì la bocca per parlare ma ne uscì solo un piccolo gemito. Spalancò gli occhi e sentì le lacrime premere per uscire: per una volta che aveva avuto il coraggio non poteva nemmeno dire quelle parole che tanto la rappresentavano in quel momento. Non poteva dire le parole che in quel momento più di tutti avrebbe voluto poter usare. Presa dall’emozione del momento aveva davvero creduto di poterle dire a lui, di poter donare le sue parole a quel ragazzo che tanto amava, già perché avrebbe desiderato dire con tutto il cuore due parole che la rappresentavano più di ogni altra cosa in quel momento: Ti amo.
Sentì tutto crollare e il mondo sgretolarsi, non aveva mai parlato, ma ora era come se si fosse accorta della ferita più grande. Era abituata a non udire la propria voce, non l’aveva mai sentita, ma si accorgeva che in quel momento più di tutti faceva male, tanto…troppo.
Si chinò in avanti e si lasciò andare. Voleva cadere e rompersi come una bambola di porcellana che cade al suolo e va in frantumi. Voleva svanire come tanti anni prima la sua voce si era dissolta.
Chad la fissò silenzioso quando ad un tratto vide che stava per cadere. Si chinò e con uno scatto la prese per la vita bloccando la sua caduta.
-Ehi, ti senti bene?-
Chiese facendola voltare. Non appena lo fece sentì il cuore bloccarsi: Taylor stava piangendo. La guardò negli occhi scioccato mentre Taylor socchiudeva gli occhi e si posava un braccio su essi sorretta solo dal braccio di Chad che le circondava la vita.
Il ragazzo la tirò su e la mise dritta di fronte a se. Con uno strattone della mano la fece cadere in un suo abbraccio affondò il viso nella spalla di lei e strinse gli occhi stringendola a se mentre sentiva che lentamente i singhiozzi sempre più prepotenti le percuotevano il corpo. La ragazza affondò il viso nel petto di lui e pianse, tanto. Aggrappandosi alla sua maglia come a cercare un aiuto disperato. Un aiuto dal motivo delle sue lacrime e delle sua sofferenza.
Chad avrebbe dato qualsiasi cosa per non vederla piangere. Voleva attraverso quell’abbraccio farsi carico di tutta la sofferenza delle giovane, voleva togliere quel dolore e quel mutismo che la nascondeva e la imprigionava lontana da tutti. La strinse ancora di più cercando di bloccare almeno quei singhiozzi violenti che sembravano una richiesta disperata.

Continua….














°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Kaggi_Inu91: lieta che questo chappy fosse di tuo gradimento! Ci credo che sei la prima furbetta, TE L'HO DETTO IO! XDXD Mamma, mamma...che donna che sei! XD Chaddy in moto è troooooooooooooooooooppoooooooooooooooooooooooooo Sexy! XDXD Anche Troy! :p  Sono felice che ti sia piaicuto, ma la situazione si complica più del previsto nei prossimi chappy capirai cosa intendo ma ora devo cucirmi la bocca o ti racconto tutto!!! Per entrambe le coppie!!!!! Yuppy!!!!!!!! XDXD Spero che ti piaccia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anche questo chappy, un kissoto darling ciao!
Tay_: Lo so che ho tempo per scrivere che non ho tempo (ho mal di testa X_X !!!! XD ripetizione indecente!), ma tu non immagini nemmeno cosa vuol dire mettersi a leggere tutte le rece e rispondere a tutte con una risposta (seconda ripetizione indecente! XD) abbastanza soddisfacente! XD Non che mi dispiaccia, è ovvio! Anzi più siete meglio è! *_* Vi Adoro tutte! XD Allora, Taylor non ho in programma di farla parlare, ma chissà, magari cambio idea! E più avanti....Sto zitta o spiattello tutto ai quattro venti! XDXD Troypay, mi dispiace non averti soddisfatta, ma comprendimi ne devono accadere di cose prima che siano in pace anche se nel chappy 14...ti ho detto tutto! XDXD  Un bacio cara glazie mille per la tua recenzione! Ti lovvo!!!!!!!!!!!! *.*
Jud_91: mamma, mamma... sore, così mi spaventi! O.o XD E comunque guarda che i chappy li hai letti tutti! XDXD Sai già tutto di tutto! ovvio che non ho ancora scritto il seguito, ho scritto solo fino al 15 e tu li ai letti!XD W CHAYLOR AND TROYPAY!!!!!!!!!!! XD Sempre e per sempre! Really ti piace? *_* sono commossa! Sei sempre la miticosa miticosissima Chanel-Biondina-Killer Proffessionista! XDXD Ti voglio bene by Lola-Brunetta e....Carcerato Gay! XDXD Killer proffessionista, TI  AMODORO! P.s. ti sto aspettando su msn...Dove sei sore?O.o XDXD Un bacione enorme!
giua1234: Troy very Sexy!!!!!!!! XDXD Vero, vero te lo concedo Troy è proprio miticoso e sexoso! XD Chaddy e Tay sono duuuuuuulci perchè lui è così duuulce con lei! XD Apparte gli scherzi, ho puntanto alla dolcezza dell'amore e alla sensibilità dei sensi riguardo a Tay che con la sua ingenuità e purezza a fatto breccia nel cuoricino spinoso di Chaddy, mentre Pay a sconvolto le leggi del cuore di Troy dettandone di prorpie ottenendo la padronanza su di lui! (che cavolo di discorsi...-.- XD)!!!!! Un bacio grazie mille per esserci, un bacione!
Sinfony: Twin!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ç_ç Mi manchi!!!!!!!!! Sob...Sob...Ti prego!!!!!!! Dobbiamo Sentirci al più presto o muoio!!!! Mi manchi da pazzi! Davvero ti piace? Sono contenta di esserti riuscita a strappare un "belli" Rivolto alla Troypay, tu mia regina delle Troyella (colei che mi ha insegnato ad apprezzare i lati gioiosi di questa coppia, ma solo scritta da te! Ovvio! ^^). Ma che bello!!!!!!!!!!!! Sono così felice! ci sei sempre e mi commuovo come una bimba! Ah! Aspetta...hai visto che figo Corbin negli ultimi tempi? OçO Mamma sto per morire sulla tastiera! XD Ora ti lascio o mi denunci per pazza folle al pc! XDXD Ciao sore, mi manchi un casino! Kissone! Ti voglio benissimo...
fefy88: Io sono una patita di Romanticismo è una mia caratteristica e forse a volte esagero (non forse, sempre! XD). Comprendo di essere sdolcinata e a volte sciocca con il mio romanticismo, ma se c'è una cosa di cui non posso fare a meno in un momento romantico è il tempo all'aperto: le cose che amo utilizzare di più nei miei scenari sono il tramonto (pomeriggio tardo, sera), o la pioggia e quindi il cielo grigio e l'aria fresca che preannuncia la pioggia. anche se sulla pioggia c'è più svago con l'acqua che può essere un buon preteso per una scena d'amore o situazioni divertenti o anche riflessioni. Io la penso così, quindi se esagero ti prego di rendermene atto! XDXD Sono romantica e sognatrice perdono! XDXD Glazie mille per la rece un bacione enorme! Kiss Kiss.
romanticgirl: Glazie mille. Sono felice che sei sempre presente. Tranquilla per le recensioni. :) Chad non è dolce....è DUUUUUULCE! XD ok...lo so...sono fuori di brutto! XDXD Un bacio enorme, ciao kiss kiss.
hEiLig FuR ImMeR: Gli impegni della vita (e che vita! XD)! Comunque, già...Chaddy si da da fare e non poco! glazie mille per esserci sempre, un bacione ti voglio benissimo Kiss kiss

Non ci credo...Oggi sono riuscita a ringraziarvi (miracolo! N.d.Tutti) (mi dispiace! T_T N.d.me) XDXD
Un bacione alla prossima continuate a seguirmi!!
Kiss!!!!!


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Capitolo 11
*** 11 ***


11.11
Sharpay rise alla battuta di Troy. Il ragazzo sorrise nel vedere lo splendido sorriso della ragazza. Stava per parlare quando il cellulare gli squillò. Lo prese e lo estrasse dalla tasca.
Vide il segno di un messaggio.
-Scusa, dovevo spegnerlo…-
Stava per farlo, m si configurò il nome di chi aveva inviato il messaggio. Non appena lo lesse deglutì. Aprì il messaggio che Elisabeth gli aveva inviato.

‘Ciao amore! Ti stai divertendo al mare? A casa tua c’è una sorpresa per te…’

Troy deglutì mandando giù tutta l’agitazione. Doveva chiudere al più presto, Chad aveva ragione si stava cacciando nei guai. Cosa intendeva per sorpresa? Un brutto presentimento gli strinse le viscere  in una morsa. A casa cosa c’era? A casa c’era….c’era… il biondo sgranò gli occhi e balzò in piedi: Chad. Si voltò verso Sharpay e mise il cellulare in tasca.
-Dobbiamo rimandare la nostra serata…-
La ragazza lo guardò interdetta e dispiaciuta.
-Ho detto qualcosa che non va? Fatto qualcosa che non hai gradito?-
Chiese la bionda mentre nel suo animo si apriva una profonda delusione.
-No…tu…-
Il ragazzo si bloccò mentre lo sguardo ricadeva sulle sue labbra perfette e dal colore di fragola. Sentì il cuore accelerare il battito. Doveva lasciare Elisabeth al più presto e doveva tornare a casa ancora prima.
-…tu…sei stata perfetta!-
Detto questo annullò la distanza delle loro labbra e poi si separò.
-Vieni ti accompagno a casa! Fra pochi giorni potrò uscire con te senza avere problemi.-
Sharpay lo fissò confusa per poi sgranare gli occhi.
-Tu sei fidanzato!-
Troy annuì mentre chiudeva tutto il locale a chiave. Sharpay lo guardò orripilata fece per uscire ma il ragazzo la bloccò per una mano.
-Voglio uscire con te. È per questo che la lascio!-
Sharpay si bloccò nuovamente. Lo fissò negli occhi e mentre la pioggia continuava a cadere lo baciò sulle labbra. Quando si separò sussurrò rapida.
-Accompagnami a casa. Ma perché tanta agitazione?-
Chiese mentre si metteva il casco e saliva di fronte al giovane. Troy si infilò il casco.
-La mia ragazza è la figlia di un uomo molto potente nella nostra società. Il locale dove abbiamo ballato insieme, il Sion, è il regalo del padre per lei. Come puoi immaginare non frequenta la scuola, ha un insegnante privato. È una ragazza molto possessiva e attaccata alle sue cose. Capricciosa e vendicativa. Conosce molta gente ed è violenta. Poco fa mi ha mandato un messaggio…mi ha scoperto e credo stia architettando una vendetta.-
Sharpay rabbrividì. Si strinse a Troy mentre il ragazzo sistemava le ultime cose.
-Quindi ti farà del male?-
Troy sospirò preoccupato mentre pregava il cielo di arrivare in tempo: Elisabeth conosceva bene Chad e la sua forza di sicuro non si sarebbe risparmiata. Un pensiero gli attraversò la mente, sperò con tutto il cuore che si sbagliava.
-Si ma non fisicamente…almeno non subito…vuole ferire i miei sentimenti…quindi vedi di stare attenta, io ti proteggerò il più possibile ma ora che arriviamo a casa tua fila dentro e stai attenta.-
Sharpay arrossì: “vuole ferire i miei sentimenti” e aveva detto a lei di stare attenta. Sorrise dolcemente, sorriso che fu cancellato non appena la moto partì a tutta velocità.

Chad prese Taylor imbraccio e la portò al piano superiore. Sorrise. Si era addormentata. La posò sul proprio letto e la coprì con le coperte. La ragazza si mosse un poco e si voltò dalla parte opposta accoccolandosi meglio sotto alle coperte. Chad sorrise e le accarezzò una guancia con il dorso della mano. Si chinò e le baciò una guancia. Si fissò allo specchio e rimase un attimo immobile: era davvero lui? Quel ragazzo che aveva appena dato un bacio sulla guancia a Taylor, era davvero Chad Danforth? Il ragazzo violento e senza cuore che tutti conoscevano? Chad sorrise. Si…era sempre lui, solo per Taylor lui diventava un altro.
Si alzò e si chiuse la porta alle spalle quando all’improvviso suonarono al citofono. Chad scese, magari era quel pirla del suo migliore amico. Scese le scale con dei piccoli salti e andò verso il portone. Non appena la aprì sgranò gli occhi sorpreso.
-Pitt? Cosa ci fai qui?-
Chiese riconoscendo il buttafuori del locale, mentre guardava confuso altri due uomini muscolosi come l’uomo dietro alle sue spalle.
Il buttafuori non disse nulla, caricò un pungo e colpì Chad dritto in faccia facendolo arretrare di alcuni passi. Gli altri due entrarono e dopo averlo preso per la maglia chiusero la porta alle loro spalle. Lo sbatterono addosso al muro e iniziarono tempestarlo di pugni sullo stomaco. Chad ad ogni pugno sputava sangue mentre con occhi sgranati fissava Pitt dietro alle spalle dei due. Non urlava, no, non voleva dare loro questa soddisfazione….ma anche un altro motivo lo spaventava: Taylor era al piano superiore. Non voleva urlare per non svegliarla. Non voleva che la ragazza scendesse con il rischio che le facessero del male. Non voleva che lei vedesse la sua sconfitta. Non voleva sporcarla con quello che avrebbe visto. Non voleva che lei, così bella, dolce, pura, limpida potesse finire sporcata da quei rozzi uomini o dal suo stesso sangue che continuava a colare dalle sue labbra.
L’uomo distolse lo sguardo per non guardare e disse al riccio.
-Mi dispiace ragazzo…in fondo non hai colpe…-
Chad incassò i colpi mentre il dolore diventava sempre più forte. Chiuse gli occhi e sentiva le braccia dei due uomini bloccarlo contro il muro. Con uno scatto si libero dal braccio di uno e senza bloccarsi colpì l’altro in viso mettendolo fuori gioco almeno per qualche istante. Usò il muro come slancio e colpì con un calcio le ginocchia dell’uomo di fronte a lui mandandolo steso a terra con le gambe doloranti. L’altro si era riavvicinato e lo colpì in viso con un pungo che lo mandò steso al suolo. Si rialzò dolorante e facendo uno sgambetto mandò alla sua stessa altezza anche questo che durante la caduta sbatté il viso contro il mobile.  Chad si rialzò ma non fece in tempo a mettersi dritto che un calciò lo fece cadere nuovamente al suolo. In quel momento seppe che non sarebbe più riuscito a rialzarsi. Come la pioggia che cadeva fuori sentiva i calci sul suo corpo violenti, cattivi, brutali, ritmici. Si sentì sollevare per la maglia e rise. Rise perché tante volte aveva picchiato, tante volte era stato picchiato, ma mai tanto dolore lo aveva preso. Pitt lo teneva sollevato per la maglia.
-M…mi fai schifo…dopo che…che i tuoi amici mi hanno pestato…ti prendi il meri…merito finendomi…-
Il pelato lo fissò negli occhi lo lasciò al suolo. Non ne aveva la forza. Quel riccio aveva ragione. Purtroppo per Chad uno dei due, precisamente quello che aveva sbattuto il viso contro il mobile, si rialzò e dopo averlo fissato con ira ricominciò a prenderlo a pugni.
-Questo è un messaggio per il tuo amico, da parte della nostra signorina…-
Disse con cattiveria mentre lo sbatteva al suolo in una pozza di sangue e gli poggiava con forza un piede sull’addome. Chad strinse i denti e ricacciò indietro l’urlo.
-…mai cercare di ingannare Elisabeth Harper.-
Detto questo Pitt e l’altro uscirono. L’ultimo lo fissò sorridendo crudele e gli diede un altro calcio nello stomaco. Posò il piede sul braccio rotto di Chad e premette. Il ragazzo spalancò gli occhi e si contorse ma nemmeno un gemito gli sfuggi dalle labbra. Il tizio rimase contraddetto.
-Nemmeno il piacere di un urlo mi regali?-
Disse crudele chinandosi e avvicinando il suo viso a quello insanguinato del riccio. Chad gli sputò in viso. Questo si ritrasse e terminò la sua opera con un calcio più forte. Chad si contorse e mentre sentiva il liquido caldo e viscido bagnargli il corpo sentì i passi dell’uomo che si allontanava e che chiudeva la porta. Rimase a terra immobile in una pozza di sangue, del suo sangue. Chiuse gli occhi soddisfatto almeno di non aver urlato. Sentì la consapevolezza di se stesso scivolare lentamente fuori dal suo corpo quando ad un tratto sentì dei passi. Cercò di muovere il viso e quando ci riuscì sussurrò.
-Merda…-
Se Taylor avesse potuto a quest’ora avrebbe urlato più forte che poteva.

Continua…




















°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:


Glazie a tutte!!!!!! Davvero siete dolcissime e apprezzo molto la vostra presenza e costanza! Ditemi che ne pensate di questo chappy ok? Mi raccomando!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un bacione!!!! (Povero il mio pucciosissimo Chaddy! XD) Kiss Kiss
Glazie in particolare a: Kaggi_Inu91; giua1234; scricciolo91; Sinfony; Tay_; hEiLig FuR ImMeR; Jud_91; KissMe; fefy88; romanticgirl.

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Capitolo 12
*** 12 ***


12.12
La ragazza fissò Chad steso a terra in una pozza si sangue . Subito le lacrime salirono agli occhi e senza alcun ostacolo cominciarono a cadere sulle sue guance. Con uno scatto gli fu al fianco. Singhiozzava già, gli prese il viso con le mani e lo alzò poggiandolo sulle sue ginocchia.
La ragazza avrebbe voluto tempestarlo di domande, chiedergli cosa era successo, perché, quanto tempo prima che lei scendesse, chi era stato, ma non potè fare altro che accarezzare il viso e fissare quegli occhi che dolcemente facevano scivolare il ragazzo in un sonno che per un po’ l’avrebbe allontanato dal dolore. Pochi istanti dopo infatti il ragazzo perse i sensi abbandonato con la testa sulle gambe di Taylor. La ragazza tremando rimase immobile finche non sentì il rumore di una moto frenare proprio davanti casa. Chiuse gli occhi e strinse Chad continuando a piangere pregando il cielo che fosse Troy.

Troy la sciò Sharpay a casa e dopo averla scortata con lo sguardo dentro casa si rimise il casco e diede gas ripartì spedito verso casa. L’aria iniziava a farsi fredda mentre per la strada sfrecciavano le macchine ad alta velocità. Il disagio cresceva mentre la moto scivolava sull’asfalto. Svoltò per una traversa e incrociò una macchina nera che andava nella direzione opposta alla sua. Fissò la macchina con interesse e all’interno vi scorse il buttafuori del Sion: Pitt. Aveva uno sguardo serio e leggermente agitato mentre con lui altri due tizzi in macchina oscurati dai vetri scuri. Accelerò e si ritrovò davanti alla via di casa sua e di Chad. Percorse in fretta la via e frenò. Lo stridio delle gomme sull’asfalto fu forte anche se questo era bagnato.
Troy scese dalla moto e posò il casco su di essa. Da fuori sembrava tutto tranquillo, forse si era sbagliato, forse si era solo inventato tutto, forse aveva esagerato. Accelerò il passo con una speranza in più arrivò sotto all’entrata per ripararsi dalla pioggia. Mise una mano sulla maniglia e respirò a fondo. Stava per premere quando vide che la porta non era chiusa, ma era accostata. In un istante tutta la tranquillità e tutta la sicurezza che Troy aveva riacquistato svanirono. Non trovava il coraggio di aprire quella porta che nella sua mente si stagliava subito il ricordo di quella sera che aveva parlato con Chad:

‘Chad inarcò le sopracciglia confuso, ma poi il suo viso mutò in un espressione seria.
-Bolton, solo quando vedi una ragazza che ti interessa tu cambi idea!-
Disse sicuro spingendolo con uno strattone contro il muro.
-E potrei giurare che quando una ragazza ti interessa ci finisci sempre a letto! La cosa non mi turberebbe affatto se non fossi fidanzato con una ragazza che potrebbe rovinarci la vita solo con uno schiocco di dita!-
Disse serio trattenendo il biondo schiacciato contro il muro per la camicia. Troy fissò il riccio negli occhi e gli disse in un sussurrò liberandosi dalla presa dell’amico.
-Sono fatti miei, sei mio fratello! Non ti metterei mai in mezzo!-
-Vedi che non capisci? Anche se tu non mi metterai in mezzo, mi ci metterò da solo! Sei il mio migliore amico, è ovvio che ti difenderò, ti coprirò qualsiasi cosa accada!-
Troy rimase un attimo stupito delle parole di Chad. Il riccio lo fissò ancora negli occhi. Lo lasciò e si voltò dirigendosi all’entrata.
-Fai come ti pare…-
Sussurrò prima di allontanarsi.’

Lo stomaco che si chiude e la consapevolezza di avere addosso tutta la colpa. Strinse la mano sulla maniglia e fece per premere quando si bloccò all’improvviso e  i dubbi divennero certezza. Dall’interno provenivano singhiozzi, femminili. Troy rimase pietrificato, con uno scatto aprì la porta e si ritrovò di fronte Taylor, la ragazza in classe con lui che non parlava, mentre stringeva in lacrime Chad contro il suo corpo. La ragazza alzò il viso di scatto e lo puntò negli occhi del biondo che rimase immobile alla vista del suo amico ridotto in quel modo e di quella ragazza con cui non aveva mai parlato. Oltre al senso di colpa capì anche di non conoscere perfettamente il proprio fratello.
La ragazza lo fissò confusa e ferita: perché non faceva nulla? Perché stava fermo lì impalato a fissarla? Perché non le si avvicinava e le dava una mano con Chad?
Abbassò lo sguardo e strinse a se Chad. Cercò di sollevarlo, ma le sue gambe tremavano per la paura si ritrovò nuovamente seduta a terra.
Troy sentì un singhiozzo soffocato della ragazza e si riprese come scottato. Scattò al fianco della ragazza e la scostò con delicatezza.
-Ci p…penso io…-
Mormorò mentre si accorgeva che la voce gli tremava. Sollevò Chad di peso e lo scortò al piano superiore. La ragazza gli sistemò il letto così che Troy ce lo appoggiasse sopra. Troy posò il riccio steso sul letto. Taylor ancora con le lacrime sul viso gli pulì il viso e presa la maglia gliela tolse. Troy fissò sorpreso la ragazza che con tranquillità assoluta interrotta solo da singhiozzi forti puliva Chad dal sangue. Si accorse che le mani della ragazza tremavano in una maniera impressionante. Si avvicinò e le posò le mani sulle spalle.
-Lascia fare a me…-
La ragazza lo guardò e tutta la rabbia provata poco prima svanì e si aprì in un lieve e accennato sorriso. Troy ricambiò forzato: si sentiva un verme.
Taylor prese un foglio e scrisse velocemente.

‘Vado a fare qualche cosa di caldo da bere…’

Troy annuì lievemente e la ragazza scomparve al piano inferiore.
Troy si voltò con il panno bagnato tra le mani verso Chad. Vide i segni evidenti dei pugni e dei calci. Notò che dal labbro continuava a uscire il sangue.
Come un flash back mai vissuto l’immagine di quei momenti, la sua mente vaga e crea per lui la ricostruzione di quegli attimi: Chad che sente il campanello che suona, si dirige all’entrata magari pensando che fosse lui, il suo migliore amico, così tranquillo e un po’ incazzoso apre, vede degli uomini che non ha mai visto. Scatta sulla difensiva come fa sempre con un estraneo ma sono più veloci, sono di più e lo spingono all’interno. Lo bloccano e lo picchiano. Lui cerca di dimenarsi, di ribellarsi, lotta ma sono troppi. Lo picchiano, lo riempiono di pugni, lo calciano violenti e crudeli, il sangue che esce e il dolore che preme.
Troy strinse gli occhi e i pungi attorno al panno bagnato che riversò acqua al suolo. Rimase così, poi aprì gli occhi e si guardò allo specchio. Sorpresa: l’acqua del panno gli ha bagnato le guance o quelle che vede scorrere sono le sue lacrime. Fissa la sua immagine allo specchio: quel ragazzo biondo scuro, quasi castano, chino in avanti tra le mani un panno fradicio, le lacrime che solcano le guance prepotenti, lo sguardo spento e sofferente diventa iroso e desideroso di vendetta.
Una promessa seria e silenziosa tra lui, lo specchio e il suo migliore amico.
L’avrebbe fatto, Elisabeth l’avrebbe pagata, non avrebbe dovuto toccare il suo migliore amico, non avrebbe dovuto toccare suo fratello, non avrebbe dovuto permettersi di fare una cosa simile.
-Te lo giuro…la pagherà per averti fatto questo…-
Si alzò e lo prese imbraccio. Lo portò in bagno e lo lavò.
Poco dopo lo posò sul letto rivestito. Sospirò e si sedette sulla sedia vicina al letto del suo migliore amico. Sobbalzò sorpreso quando si accorse della presenza silenziosa di Taylor seduta su una sedia della scrivania.
-Mckessie…-
Disse rincuorato posandosi una mano sul cuore per lo spavento. La ragazza sorrise appena porse una tazza di tè caldo al castano che accettò di buon grado. Troy soffiò sulla tazza e ne bevve un sorso, prese un respiro profondo e pose la domanda che lo stava consumando.
-Ma…tu e Chad…state insieme?-
Chiese alzando lo sguardo e puntandolo in quello cioccolato della ragazza.
Taylor sgranò gli occhi sorpresa, l’espressione stupita diventò un sorriso dolce e un po’ speranzoso. Distolse lo sguardo poi lo puntò in quello azzurro di Troy e scosse con tranquillità il viso in modo negativo. Troy la guardò sorpreso e continuò chiedere.
-Ma tu allora…cosa sei per lui?-
Chiese sorpreso che Chad frequentasse una ragazza così diversa dalle solite troiette a cui anche lui era abituato.
Taylor fissò il tè nella tazza e alzò le spalle con una punta di malinconia.
-Non lo sai?-
Chiese in un sussurro leggermente sorpreso, di solito Chad era un ragazzo molto schietto e preciso, metteva subito le cose in chiaro. Taylor scosse la testa nuovamente in modo negativo.
Il castano la fissò sorpreso e incerto. La guardò che beveva e un leggero sorriso gli increspò le labbra con dolcezza.
-E tu cosa provi per lui?-
Taylor distolse lo sguardo dal tè e arrossì un poco. Scosse la testa e riprese il suo solito colorito. Lo fissò negli occhi con sguardo inespressivo, uno sguardo sotto il quale Troy si sentì nudo.
Taylor prese un foglio e scrisse in fretta una frase. Lo porse a Troy che lesse e sgranò gli occhi fissandola sorpreso. Taylor sorrise da dietro la tazza di tè mentre Troy arrossiva.
-Bhè, quello è un altro discorso! E poi come lo sai scusa?-
Taylor sorrise e mostrò il proprio cellulare a Troy. Il ragazzo si sporse un poco e lesse il messaggio che configurava.

‘Mi ha baciata…
Da: Pay’


Troy impallidì e sospirò. Abbassò il capo e un piccolo sorriso gli increspò le labbra a ricordo di quel piccolo bacio. Alzò il viso e disse a Taylor.
-D’accordo, risponderò alla tua domando, ma poi tu rispondi alla mia e mi giuri che non le dici nulla…affare fatto?-
Taylor si posò un dito sul mento con fare da riflessiva e poi porse la mano. Troy la afferrò e iniziò a parlare.
-Ok…la farò breve…si. Si, credo di amarla. Non so perché adesso, non so perché solo ora, non ne ho la più pallida idea, so solo che la voglio, la desidero. Ma, c’è un ma…non è solo desiderio carnale, diciamo fisico…io la voglio tutta: voglio la sua mente, voglio i suoi pensieri per me, voglio essere tutto ciò che lei desidera, voglio avere il suo corpo, voglio che lei desideri il mio corpo e tutto me stesso perché io voglio donarle il vero Troy. Quel Troy che nessuno ha mai visto davvero, eccetto Chad, è ovvio.-
Concluse un po’ titubante. Taylor scrisse su un foglio e lo pose a Troy.

‘Lo stesso Troy che mi sta parlando?’

Il ragazzo si bloccò leggendo quelle parole e la fissò negli occhi mentre vedeva quel sorriso rassicurante e dolce sulle labbra della ragazza. Sospirò e sorrise.
-Sei fantastica…-
Sussurrò sorridendole. Taylor rise e si alzò facendo un inchino. Troy rise ma si bloccò non appena si ricordò una cosa.
-Tocca a te…-
La ragazza lo guardò e scosse la testa negativa. Troy la guardò interdetto e le disse.
-Ma il nostro patto?-
La ragazza scosse la testa e puntò con il dito il letto dove Chad li fissava incuriosito. Troy guardò Chad e gli saltò al collo.
-Ho interrotto qualche cosa? Se volete torno a dormire!-
Disse il riccio contraccambiando al stretta di Troy  mentre faceva l’occhiolino a Taylor che rise divertita. La fissò mentre rideva e si chiese cosa avesse risposto se lui non avesse aperto gli occhi: si era svegliato quando Troy aveva chiesto a Taylor se lei sapeva cosa era per lui e poi il suo migliore amico aveva posto la domanda a cui desiderava con tutto il cuore che Taylor rispondesse.
Inoltre aveva scoperto i sentimenti di Troy per una ragazza che doveva intuire fosse un’amica di Taylor.

Continua….










°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:

Chiedo umilmente perdono, è che negli ultimi tempi sono impegnata e quando mi accorgo di dover aggiornare o è troppo tardi e non ho tempo per scrivere una risposta decente a ognuna di vo, perché non basterebbero nemmeno 1000 parole per ringraziarvi di quello che mi dite attraverso le recensioni, ma mi prendo sempre tardi e siccome oggi era una promessa che avrei aggiornato (vero Kaggi ???XD Tvb) mi sono data una mossa. Vi ringrazio tutte davvero è che oggi è stata una giornataccia di quelle nere, da chiudersi in casa! -_- Un kissone e un ringraziamento a tutti! ^^ bacio

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Capitolo 13
*** 13 ***


13.13
Troy uscì dalla stanza lasciando i due soli. Chad si mise seduto sul letto. Si sentiva un malato e la cosa lo infastidiva: non voleva che lei lo vedesse ridotto così. Si sentiva debole, spoglio di tutto, con che coraggio avrebbe mai guardato un ragazzo che si fa pestare a sangue e sviene fra le sue braccia?
Taylor lo fissò seduto vicina al letto e un piccolo sorriso le increspò le labbra non appena vide che il ragazzo evitava in tutti i modi il suo sguardo. Sentì una voglia matta di scoppiare in lacrime ancora forte era la paura nel suo cuore. Alzò una mano e gli accarezzò una guancia ma lui si ritrasse come scottato. Taylor lo fissò ferita ancora alzata la mano. Chad alzò il viso e incatenò il suo sguardo a quello di lei. Non appena incontrò gli occhi di lei si sentì morire: comprese che il suo gesto l’aveva ferita.
La fissò e decise di mettere via il suo stupido orgoglio ferito almeno quando era con lei. Prese la mano calda della ragazza con le sua e la portò vicina al suo viso, la poggiò contro la propria guancia e si lasciò accarezzare da lei. Taylor sorpresa lo fissò con gli occhi lucidi.
Chad aprì gli occhi e presa l’altra mano la attirò più vicina a se facendola sedere sul bordo del letto vicina a lui. Le avvolse le spalle con le braccia e la ragazza comprese quel gesto, chiuse gli occhi e lasciò che le lacrime le solcassero il viso. Singhiozzo ancora troppo forti e dure le immagini di qualche ora prima.
-Mi dispiace…oggi hai pianto molto…-
Disse Chad con un mezzo sorriso. Lei gli diede un piccolo pungo sul petto per poi affondarvi il viso iniziando a singhiozzare. Gli passò le braccia attorno al collo e lo strinse a se piangendo più forte. Chad la cullò tra le sue braccia e le accarezzò la testa con dolce delicatezza.
Respirò a fondo e rimase immobile così, con la ragazza stretta tra le sue braccia.
Poco la ragazza dormiva tra le sue braccia. Chad le accarezzò la testa con tenerezza e le sussurrò.
-Taylor…ti amo.-
Le baciò una guancia e con dolcezza continuò.
-…ma i nostri mondi sono troppo diversi. Con me rischieresti troppo…-
Continuò a toccarle quei capelli così belli e lisci.
Passò dai capelli alle labbra e le sfiorò con le dita. Sospirò e con delicatezza annullò la distanza che separava le sue labbra da quelle della ragazza. Rimase così per poco poi si separò e sorridendo si stese meglio. Chiuse gli occhi e pochi minuti dopo dormiva beatamente.

Troy entrò nella stanza e vide Taylor sdraiata di fianco a Chad che dormivano entrambi. Li fissò incerto e si avvicinò a Taylor la scosse un po’ e la risvegliò.
-Ehi, brunetta, svegliati!-
La ragazza lo fissò assonnata e interdetta.
-Credo sia ora che tu vada se non vuoi far preoccupare qualcuno…sono le 10.34 di sera…-
Taylor si alzò di scatto e iniziò a raccogliere le sue cosa. Troy rise uscendo dalla stanza.
-Ti accompagno a casa io, non vorrai bagnarti!-
Gli urlò lui mentre scendeva le scale. Taylor si voltò e vide Chad sdraiato sul letto che dormiva. Un piccolo sorriso le increspò le labbra. Senza farsi troppi scrupoli si chinò su di lui e lo baciò sulle labbra. Troy la chiamò nuovamente e lei si separò. Uscì di corsa senza accorgersi degli occhi aperti di Chad e del fatto che il ragazzo si era messo a sedere. Chad la fissò sorpreso: lei l’aveva baciato.
Rimase a fissare la porta. Si alzò di scattò ma un dolore al petto e all’addome lo bloccarono facendolo cadere in ginocchio con un tonfo di fianco al letto mozzandogli il respiro: era troppo debole.
Sentì le voci al piano inferiore poi un rumore di passi rapidi che salivano le scale. Sulla soglia comparve Troy che non appena lo vide scattò al suo fianco.
-Chad! Ma che diavolo fai? Ho sentito un tonfo!-
Chiese aiutandolo a rimettersi in piedi. Per poi costringerlo a sedersi sul letto. Chad però senza bloccarsi un attimo provò a rialzarsi e traballò sulle gambe mentre il dolore all’addome si fece forte.
-Scemo stai giù!-
Disse Troy placcandolo e spingendolo sul letto nuovamente. Chad gli diede una spinta. All’improvviso sentì dei passi, guardò verso la porta e vide Taylor in piedi che lo fissava confusa. La fissò indeciso: non sapeva che lui l’aveva vista mentre lo baciava.
La ragazza si avvicinò e con un espressione preoccupata fissò il riccio. L’espressione divenne triste e con dolcezza posò una mano sul petto di Chad. Spinse leggermente e il giovane non oppose resistenza finendo sdraiato sul letto. Troy la fissò sorpreso.
-Vieni più spesso se riesci a fargli cambiare idea così facilmente!-
Disse ridendo. Chad fissava la ragazza serio immobile. Aveva la forte voglia di baciarla, di dirle che l’aveva vista, che aveva visto quel bacio rubato, ma tanto desiderato. Invece la fissò solo mentre il cuore si riempiva di lei e del suo sguardo, mentre la mente rielaborava e riproduceva quel bacio.
Troy prese Taylor per mano e disse.
-Dobbiamo andare…-
Taylor annuì e sorrise in direzione di Chad. Non avrebbe mai sospettato che il ragazzo era sveglio quando l’aveva baciato.
-Ciao…ci sentiamo, ok?-
Disse Chad in un sussurro rivolto a Taylor che arrossì e annuì con dolcezza.
Troy sorrise furbetto e scese le scale. Taylor lo seguì e dopo aver lanciato un ultimo sguardo alla stanza scese le scale. Chad fissò la porta ancora per un po’ finche non sentì il portone di casa chiudersi. Sospirò e si poggiò un pugno sulla fronte fissando il soffitto.
Doveva allontanarla.

Sharpay fissò divertita Ryan e Gabriella che rossi come peperoni fissavano il pavimento. Appena rientrata li aveva beccati in atteggiamenti alquanto intimi sul divano. Nulla di che erano solo entrambi in biancheria stesi l’uno sopra l’altro.
Lì fissò e si rivolse a Gabriella.
-Che intenzioni hai con mio fratello?-
La ragazza alzò lo sguardo arrossendo di più. Ryan fissò la sorella negli occhi e cercò di protestare.
-Sharpay non credo che questa specie di terzo grado sia la cosa migl…-
-Taci Ryan! Vi ho trovati mentre stavate per procreare sul mio divano! È d’obbligo una riposta!-
Il ragazzo ammutolì ritornando con lo sguardo sul pavimento. Sharpay cercò di sembrare seria, ma tratteneva a stento una risata: conosceva bene sia Ryan che Gabriella ed entrambi erano due timidoni. Rivolse il suo sguardo a Gabriella che si strinse nell’accappatoio.
-I…io…voglio stare con tuo fratello Pay, mi piace tanto…lo sai da tempo…-
Ryan alzò il viso e la fissò sorpreso.
-Cosa?!? Tu lo sapevi e non mi hai mai detto niente?-
Chiese scioccato Ryan fissando al sorella sorpreso. Sharpay lo fissò e mosse una mano come per scacciare una mosca e imitò un bambino che piange.
-Buhu! Eri l’unico nell’universo che non se ne era accorto!-
Ryan si voltò verso Gabriella e la guardò sorpreso. La ragazza sorrise leggermente e disse in un filo di voce.
-In effetti…lo sapevano tutti…-
Il biondo si sentì un idiota e si voltò dalla parte opposta scatenando le risate delle due ragazze. Gabriella di sporse verso di lui e lo baciò sulle labbra.
-Andiamo, ora l sai no?-
Disse sorridendo sulle labbra di lui. Il bionda la fissò e sorrise anche lui.
-Anche questo è vero…-
Sussurrò baciandola a sua volta.
Sharpay si alzò e li lasciò soli salendo al piano superiore. Mandò un messaggio a Taylor con il cellulare, la semplice scritta:

‘Mi ha baciata…’

Sorrise e si chiese cosa stava facendo in quel momento la brunetta.
Chiuse gli occhi e si addormentò sognando il continuo di quella serata on quel ragazzo biondo.
Quando si svegliò sbattè più volte le palpebre per focalizzare meglio tutto ciò introno a se.
Sentì un po’ di trambusto al piano inferiore e così scese. Gabriella era sulla porta e non appena la vide la salutò donandole un bacio sulla guancia.
-Ciao Pay, ciao Ryan…io vado a casa. Taylor mi starà aspettando!-
Uscì di casa e Sharpay la seguì con lo sguardo dopo averla salutata con un sorriso.

Continua….







°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei Ringraziamenti:
Kaggi_Inu91: Ritardo! Non importa dai! Ti perdono perchè ai recensito! XD Sei fantastica tu non il chappy! Ma ti ringrazio comunque! Tutti con Troy e Tay! Si è parlato molto di Troy in questo chappy! XDXD Sono felice che abbiate gradito! ^^ Un bacio anche a te Kaggi Ti adoro! Kiss Kiss Bacio Baso Ciauzzz!
hEiLig FuR ImMeR: Chad sta benone( acciacchi a parte! XDXD) Troy ama follemente Sharpay e lo apprezzerai nel prossimo capitolo maggiormente (ops!!!!) Vabbè la smetto! XDXD Un bacio da Armony Kiss Kiss baso Bacio Ti voglio benissimo! Ciaone!
fefy88: Sono felicissima che ti piace come la faccio parlare! Molti vogliono che lei prenda a parlare, ma io non so cosa fare! Vorrei che regalasse le sue prime parola a Chad, ma è vero che nella vita non tutto ha un lieto fine ben definito e poi Chad la capisce...secondo te? Aiutami Fefy!!!!!!!! ç_ç XD Ti adoro! Kiss Kiss Baso Bacio Ciauz
Tay_: Sore alcuni chappy li ho già scritti, quindi se non aggiorno è solo perchè me ne dimentico! ^\\\\\\\\^ Ma cerco di rimediare! Duuulce Troy, vero? Mamma quanto è puccioso! Xd Kiss Kiss baso Bacio ti voglio bene
Jud_91: Ma ciao sore! E io bastarda che ti faccio faticare a scrivere...Scusami :( Sai la mia giornataccia come è andata quindi capirai il mio umore...cambia qualcosa se ti dico che sei l'unica che mi capisce e sei la persona più importante che io abbia mai conosciuto? Sei uguale a me, ma al tempo stesso così diversa! la mia sorellona! Mamma glazie perchè mi recenscisci sempre, non dovresti lo sai. Tu mi dai così tanto il tuo aiuto poi mi dici sempre cosa ne pensi dei chappy! XD Ti voglio bene (Ti amodoro) Kiss Kiss Baso Bacio
giua1234: Certo che basta perchè ci sei! *_* Sono così felice! Grazie per essere costante con le rece! Ti voglio benissimo Baso Baci Kiss Kiss
scricciolo91: Sono contenta che ti sia piaciuta. Particolarmente sono felice della scena tra Tay e Troy perchè tra loro due ho visto sempre la possibilità di nascere un'amicizia unica e speciale come fratelli. Sono fantastici assieme secondo me e quello che un po' mi dispiace è che nel film non danno abbastanza spazio a quest'amicizia che potrebbe legare la fidanzata del migliore amico e l'amico! XD Troy è molto puccioso, lo ammetto perchè in questa ficcy è il Troy che io amo immaginare e che amo scrivere: duro e protettivo, ma anche dolce e sincero. Ok mi tappo la bocca e ti lascio vivere. Kiss Kiss baso Bacio Ciauz Ti adoro!!!!!!! XD
Sinfony: Sono così contenta che sei tornata! Mi sei mancata! e non era assolutamente per rimproverarti o per qualsiasi altra cosa! Era solo perchè mi mancavi e non ti vedevo più da nessuna parte, ne su msn, ne per mail e ne per recensioni! Mi sono presa un colpo! Scusami sorella se non ti ho risposto all'ultima mail, ma ne avevao scritta una lunghissima e mi si è cancellata! Al più presto la riscrivo e te la invio! Cmq, grazie per la recensione perchè sei sempre presente e sono così felice! Kiss Kiss Baso Bacio Ciauz
romanticgirl: Eccoti accontentata con il chappy! Diavoletti spero di non averti delusa con questo chappy definito da me penoso! XD Continua a seguirmi darling...ti voglio bene, grazie mille per le recensioni che mi lasci! Ti voglio bene. Kiss Kiss Baso Bacio Ciau!
KissMe: Che bello! Quanto sei dolce! Chi è geniale? *me che si guarda attorno in cerca di un segno di vita* O.o Io? Hai detto che io sono geniale? Ah!Ah!Ah! Era una battuta vero? No perchè io non sono geniale! Io sono una povera folle che scrive le prime cose che le vengono in mente! XD Ok...ok...cmq...grazie mille per i complimenti che mi fai e sono lieta che ti piace come descrivo le cose e i personaggi! Ti voglio bene continua a seguirmi. Kiss Kiss Baso! Ciauz^^ (Glazie per essere la prima recensire!)

Glazie a tutti!!!

armony_93
;)

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Capitolo 14
*** 14 ***


14.14
Troy sospirò e sentì che Chad continuava a muoversi nel letto dell’altra stanza. Percepiva i continui rigirarsi del riccio e i passi pesanti quando si alzava. Non riusciva a comprendere tutta quella agitazione da parte del moro. Si sporse un po’ mettendosi seduto sul letto e vide Chad uscire dalla sua stanza mentre camminava faticosamente a causa dei dolori che ancora lo torturavano.
Era sudato e un espressione di dolore gli dipingeva il viso mentre sforzava i muscoli tesi e contratti. Ebbe il forte impulso di alzarsi per soccorrerlo, ma conosceva Chad, sapeva che l’avrebbe ferito reagendo in quel modo: il riccio era di un orgoglio smisurato. Chiuse gli occhi e strinse i pugni mentre con la mente tornava indietro e esplorava con la memoria pensieri e ricordi mai vissuti di un appuntamento che sarebbe potuto finire in modo diverso. I capelli biondi, gli occhi caramellati, le labbra fragola, il corpo sinuoso e morbido, la pelle liscia e delicata, la voce sensuale e melliflua. Aprì gli occhi di scatto e si alzò con un balzo. Prese una maglia e con rapidità la infilò. Si mise i jeans e le scarpe di fretta. Afferrò il giacchetto e preso anche il casco scese le scale: la voleva adesso, più tardi, domani, il giorno dopo…la voleva sempre.
Scese e si voltò verso la porta per uscire quando una voce lo bloccò.
-Vai dalla tua bella?-
Si voltò e vide Chad in boxer appoggiato di schiena al tavolo con in mano un bicchiere di acqua. Era a petto nudo, ma le bende ricoprivano parte dell’addome e anche i pettorali. Lo fissò in viso e vide che il sorriso divertito che si dipingeva sulle sue labbra era un vano tentativo di nascondere il dolore e la fatica. Mentre piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte. Troy cercò di frenare l’impulso di trascinarlo al piano superiore riempiendolo di insulti per essersi alzato e annuì accennando una sorriso.
-Non credo sarà molto contenta di vederti arrivare per interrompere il suo regale sonno dato che sono le 3 di notte!-
Disse ridendo seguito dal biondo anche se respirare gli era difficile figurarsi ridere. Troy fece un passo verso il riccio ma si sentì frenare. Il bicchiere scivolò dalle mani del riccio e finì a terra in mille pezzi. Chad strinse gli occhi e i denti poi li riaprì e sussurrò un debole.
-Scusa…ci penso io…-
Troy mandò al diavolo l’orgoglio del suo amico e lasciò andare un attimo il casco sul divano; prese Chad passando un braccio attorno alle sue spalle e sorreggendolo. Chad all’inizio rigido e immobile con non poca sorpresa del biondo si lasciò andare con un sospirò di dolore. La testa penzoloni e le gambe che cedevano. Troy sorrise e mentre saliva le scale sorreggendolo mormorò divertito.
-Tu e il tuo stupido orgoglio!-
Abbassò lo sguardo sul viso dell’amico e vide un piccolo sorriso soddisfatto nascere sulle labbra del riccio. Lo portò in camera dove il moro si separò.
-Ho ancora un briciolo del mio stupido orgoglio!-
Detto questo entrò in stanza e si stese con un sorriso sul letto.
-Che cazzo fai lì impalato? Vai, no? La tua buona azione da fraticello l’hai fatta!-
Disse scoppiando a ridere mentre si sedeva sul letto e fissava Troy sulla porta. Il biondo arrossì e corse giù per le scale dandosi mentalmente dell’idiota e mormorando sulla porta dell’amico.
-Stronzo!-
Prese il casco e le chiavi ed uscì dalla casa sulla moto nel buio più totale.

Sharpay si rigirò nel letto. Non riusciva a prendere sonno, o meglio dormiva ma male. Si rigirava tra le coperte senza pace continuando a fare rumore, sbuffando, sospirando. Era inquieta stranamente irrequieta. All’improvviso sentì un rumore alla finestra. Si alzò e si diresse verso essa, esausta dalla notte senza sonno. Aprì le tende rosa e spalancò il vetro. Subito sotto la luce del lampione di fronte casa comparve la vista di un ragazzo biondo poggiato per metà ad una moto.
-B…Bolton?-
Sussurrò sgranando gli occhi e fissandolo incerta. Scosse la testa e chiuse gli occhi per vedere se fosse un allucinazione dovuta alla sua notte insonne.
-Sono qui…-
Disse il giovane con un sorriso limpido.
-Lo vedo…aspettami!-
Disse la ragazza prendendo le pantofole e una vestaglia: fuori l’aria era pungente.
Scese le scale e arrivò all’immenso portone di casa.
Aprì con una spinta ed uscì. Guardò sotto al lampione e vide che non c’era nessuno. Sospirò e si diede dell’idiota: era stata un allucinazione. Stava per rientrare quando sentì una mano sul suo polso. Si voltò e sentì delle labbra calde sulle sue. Chiuse gli occhi lasciandosi guidare dal castano che la teneva tra le sue braccia con passione.
Le mani del giovane scivolarono sotto la vestaglia accarezzando poi i fianchi di Sharpay che sussultò arrossendo. Si separò un poco con il fiatone mentre posava le mani sulle spalle di lui.
-Troy…tu…tu sei fidanzato e…-
Non finì la frase che le labbra carnose del giovane si erano posate di nuovo sulle sue facendosi più audaci, più bramose. Le mani accarezzavano la vita della ragazza per poi infilarsi sotto la maglia accarezzando quella pelle così delicata e profumata. La spinse dentro con dolcezza le baciò il collo mentre la ragazza aderiva con la schiena contro la porta e si lasciava andare sospirando a quei piccoli baci che le scivolavano sul collo come gocce d’acqua fresca.
All’improvviso sentirono una porta del piano superiore aprirsi e videro Ryan camminare assonnato verso il bagno. Il ragazzo strusciava i piedi e si bloccò fissandoli un attimo.
Sharpay deglutì rumorosamente mentre schiacciata contro la porta con Troy che le aveva messo le mani sotto la maglia fissava Ryan con gli occhi socchiusi e assonnati.
Ci fu un silenzio glaciale per alcuni attimi in cui Troy e Sharpay deglutirono più volte fissando il biondo.
-Ciao Troy…ciao sorellina…-
Biascicò poi Ryan dirigendosi verso il bagno e  chiudendosi la porta alle spalle.
Sharpay lo fissò scioccata per poi voltarsi verso Troy che alzò le spalle e le sussurrò.
-Bene…meglio!-
Detto ciò uni le sue labbra a quelle della bionda e riprese ad accarezzarle i fianchi mentre le mani questa volta salivano di più. Sentirono un rumore di cocci provenire dal bagno e la porta che si spalanca all’improvviso sulla soglia comparve Ryan con gli occhi sgranati e un espressione sconvolta.
-TROY BOLTON???? LE TUE MANI DOVE SONO?-
Chiese in un urlo Ryan scendendo le scale di corsa raggiungendo i due. Sharpay era arrossita fino all’attaccatura dei capelli mentre Troy fissava Ryan annoiato.
-Senti…io ora ho da fare…ti dispiacerebbe ripassare più tardi?-
Disse Troy prendendo Sharpay per mano ed iniziando a salire la scale per portarla dentro la sua stanza. Ryan rimase con la bocca spalancata a fissare la porta scioccato.
La sua espressione si fece irosa e decisa. Salì le scale con rabbia e…pochi istanti dopo Troy si trovò fuori dalla porta di casa Evans.
-Ma guarda tu questo…-
Sussurrò poi mettendosi le mani in tasca. Fissò un fianco della casa e vide Sharpay affacciata alla finestra le che lo guarda imbarazzata.
-Mi dispiace molto…è che lui è molto protettivo e…-
-Non fa nulla…anche perché ho un idea.-
Disse il biondo ridendo. Posò una mano su una sporgenza e puntò il piede sul piede della colonna con uno slancio si ritrovò sotto la finestra di Sharpay. La ragazza lo fissò sorpresa e sussurrò.
-Attento! Se scivoli ti ammazzi!-
Disse porgendogli la mano delicata e diafana. Il ragazzo la afferrò e con una seconda spina si ritrovò di fronte alla finestra con i piedi poggiati su due sporgenze. Sentì la sua posizione precaria e pochi istanti prima che potesse cadere afferrò il bordo della finestra e si buttò dentro. Sharpay si accucciò subito al fianco del ragazzo steso a terra nella propria stanza.
-Tutto apposto?-
Chiese preoccupata appoggiando una mano sulla guancia del ragazzo. Troy sorrise e con dolcezza le circondò la vita baciandola poi sulle labbra. Si alzò e la prese in braccio per poi adagiarla sul letto con dolcezza. Le sfiorò le labbra mentre le mani correvano a sfilarle la maglia. Con dolcezza la tolse mentre continuava a baciarle le labbra.
-Non ti sembra di correre troppo Troy?-
-No…dovevi pensarci prima di farmi innamorare!-
Sharpay sorrise con dolcezza e lo baciò sulle labbra. Singhiozzò emozionata pensando alla stranezza di fare l’amore proprio con lui. Arrossì e lo strinse mentre sentiva le mani di Troy farsi audaci a sfilarle la gonna ma era troppo emozionata per poter pensare ad altro che non fosse il suo amore per lui. Troy era emozionato: la voleva adesso, subito, in quell’istante…ne aveva bisogno come si ha bisogno dell’aria. Si sfilò i jeans e per la prima volta si sentì in imbarazzo: possibile che con lei le certezze svanissero lasciando solo dubbi e insicurezze. Gli sembrava di essere pieno di ferite e tagli che solo la ragazza stretta ora tra le sue braccia riusciva a curare. Un dubbio premette il cuore di lui quando la sentì tremare. Così separatosi dal collo della ragazza le chiese.
-Sei…sei vergine?-
Sharpay arrossì e lo baciò con foga sulla labbra.
-Tana libera tutti!-
Mormorò poi imbarazzata. Troy si preoccupò e sfiorandole una guancia le disse.
-Farà male…ne sei sicura perché io…-
Lei non gli permise di parlare bloccandogli così le parole tra le labbra.
-Non mi interessa del dolore…voglio che sia tu…-
La ragazza sorrise e Troy la baciò quasi commosso mentre poco dopo lei affondava le mani nella schiena muscolosa del ragazzo steso su di lei. Inarcò la schiena e un piccolo gemito le uscì dalle labbra quando il ragazzo la fece sua.

Continua…











°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Shelpie: Oddio mi metti in crisi! Sai che non ho ancora deciso! Nel senso credo di propendere più per una delle due parti, ma non so davvero cosa dirti! XD Sono sciocca e folle perché un’autrice che non sa nemmeno cosa far accadere è un po’ sprovveduta! XD Comunque sono felicissima perché sei entrata a far parte del girone delle mie recensitrici e sono così felice!!!! *_* Glazie mille! Sono contenta anche perché ai letto anche le altre…che ne dici? Fanno pena? XD Un bacio ciao Ti voglio bene torna a farmi visita. Kiss
hEiLig FuR ImMeR: Chad ne commetterà di capperate! Per così dire! XD Ma si spera che tutto si risolva anche se io come autrice non so dirti come e cosa accadrà davvero! XD Soffriranno tutti un bel po’ questo è sicuro. Ryan in questa fanfiction lo adoro perché fa certi interventi in situazioni come questa da morire! Mi divert un casino a scrivere di lui e credo che presto scriverò una ficcy in un cui comparirà maggiormente! XD Ciao un bacione ti voglio bene P.s. si il divano è rosa…XD Ciao kiss kiss
Kaggi_Inu91: Angioletto, che mi dici di questo chappy? Audace Troy vero? XD Ryan mi fa crepare dalle risate e lo trovo mitico! Dimmi che ne pensi, ti voglio un mare di bene grazie per esserci sempre kikka, ti adoro! Ciao baso bacio Ti adoro!
romanticgirl: Niente Chaylor qui, ma nel prossimo…Muhuahaha! Nel prossimo la scena sarà solo loro tutto un loro chappy e credimi mega sdolcinato e tenero! XD Diciamo che Chad si farà coraggio…Ho detto anche troppo! XD UN bacio ciao Kiss Ti voglio bene!
Tay_: ma te l’ho detto che questo chappy è per te? No? Bhè lo scrivo fra poco alla fine dei ringraziamenti! Glazie sorellina, ti adoro! Questo chappy è troypay per te! Kiss Ti adoro! Bacione
KissMe: Sono felice che ti piaccia! E di questo? Che ne dici! Ti adoro bacio bacio kiss kiss
Sinfony: Niente Chaylor qui…nel prossimo come ho già detto a romanticgirl molto ma molto di più! Ciao sore scusa per la mail… sono una cattiva ragazza…la srivo al più presto e ti devo dire anche una cosa orribile che mi è successa…Ciao ti voglio un bene dell’anima kiss kiss baso!
scricciolo91: Ke ne dici di questo chappy??? Spero ti sia piaciuto! XD Alla prossima mia principessina! Kiss Kiss Baso baso bacio!
giua123: Glazie! Anche tu sei fantastica perché ci sei sempre! E questo chappy? Ti piace?^^ Bacio kiss kiss

Capitolo dedicato a Tay_!!!!!!!!!!!!
Solo per te mia amata sorellina!!!!!
Bacio a tutti!

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Capitolo 15
*** 15 ***


15.15
La mattina successiva Chad si stiracchiò dolorante a letto mentre sentiva tutti i dolori accentuarsi più della giornata precedente. La notte non aveva chiuso occhio per i dolori e quella mattina per sua fortuna non doveva recarsi a scuola. Sospirò e si alzò mentre si muoveva lentamente per limitare il dolore.
-Merda, merda, merda!-
Sussurrò rapido mentre scendeva le scale con passi rapidi. Giunto al piano inferiore sospirò e si poggiò con entrambe le mani sul divano riprendendo fiato.
Si diresse in cucina r fare colazione quando ad un tratto suonò il campanello. Chad sgranò gli occhi e fissò l’orologio stupito: chi diavolo era alle 8.30 di domenica mattina?
Si diresse verso la porta e sentì che i muscoli si rilassavano mentre camminava. Provò meno dolore ma la cosa non lo rassicurò per le continue fitte all’addome.
Raggiunse la porta e noncurante di essere in boxer a petto nudo aprì il portone.
Subito la figura esile e impacciata di Taylor comparve sulla soglia. Il ragazzo sobbalzò: ecco il secondo motivo per cui non aveva dormito, il bacio della giovane lo aveva sconvolto.
-Ciao.-
Disse in un sussurro il giovane fissandola sorpreso e confuso.
Taylor sorrise ma il suo sorriso morì quando un accentuatissimo rossore le imporporò le guance in maniera oltremodo evidente. Abbassò lo sguardo sulle proprie mani intrecciate in grembo mentre cercava in tutti i modi di non percorrere il corpo muscoloso di Chad con lo sguardo.
Il giovane non potè trattenere un sorriso intenerito nel vedere l’imbarazzo della ragazza. Si scostò lievemente così da permetterle di entrare. La ragazza a capo chino entrò seguita dal ragazzo che la condusse in cucina.
-Vado a mettermi qualche cosa….torno subito. Fa come fossi a casa tua.-
Disse il moro con un sorriso dolce mentre saliva le scale. Taylor lo osservò, vide che si muoveva con agilità e scioltezza ma evidente dai muscoli della schiena si intravedeva la tensione dei muscoli, sorrise: possibile che fosse così orgoglioso?
Il ragazzo poco dopo scese le scale indossando un paio di pantaloni da ginnastica grigi e una canotta nera senza maniche. Le si avvicinò e le circondò la vita con un braccio.
-Allora cosa ti porta qui?-
La ragazza ridacchiò e si voltò verso di lui. Sobbalzò non appena si accorse che le sue labbra erano vicinissime a quelle di Chad che altrettanto sorpreso desiderava con tutto se stesso annullare la breve distanza che li divideva. Taylor sentiva i loro respiri così vicini così rapidi e sconnessi, veloci e irregolari unirsi per diventare uno solo. Chiuse un attimo gli occhi e li riaprì subito puntandoli in quelli di lui. Vide che Chad osservava emozionato le labbra di lei e il cuore prese a battere rapido nel petto come se volesse uscire per liberare il peso di quell’emozioni che solo lui era capace di evocare in lei.
Il ragazzo fece più salda la stretta sulla vita di lei e con dolcezza la fece voltare. Quando la ragazza posò le mani sul petto di lui Chad sentì un brivido percorrere la schiena di entrambi. Taylor lo fissava negli occhi sorpresa, emozionata, confusa. Si avvicinò lentamente e sfiorò le labbra di lui. Un piccolo tocco, lieve e breve, quasi inesistente, ma non per loro, non per i loro cuori che battevano rapidi oltre ogni limite. La mente appannata da tanto sentimento e tante sensazioni, il caos totale. Chad non riuscì più a bloccarsi che con un movimento piccolo ma rapido e deciso annullò la distanza delle loro labbra e chiuse gli occhi mentre le mani sulla schiena di lei salivano massaggiandola.
Taylor tenne gli occhi aperti a fissare quel viso così vicino al suo, quelle labbra calde sulle sue, quei capelli ricci che per la vicinanza le lambivano la fronte. Non riusciva a credere a quello che stava accadendo. Ma quando lui con dolcezza approfondì il bacio si lasciò guidare e chiuse gli occhi mentre le mani si stringevano sulla stoffa della maglia del giovane e si trovò a ricambiare quel bacio tanto desiderato, tanto bramato da entrambi. Il ragazzo non si separò la strinse ancora più vicina.
Non gli importava nulla di quello che accadeva attorno a lui, non gli interessava dei dolori al corpo che ora lentamente sparivano, non si curava affatto di quello che avrebbero detto. Lui era lì ora e aveva tra le braccia la ragazza che si era accorto di amare, quella ragazza che lo cambiava e mostrava il suo vero io, lei, l’unica ed inimitabile che rendeva quel silenzio una cosa così bella che non era descrivibile a parole.
La strinse a se consapevole che più avanti si sarebbe pentito per quello che stava facendo e che stava per fare, perché ripromessosi di allontanarla ora la stava avvicinando a se ancora di più. Non volle pensare a quello che le avrebbe fatto provare a quello che lui stesso avrebbe provato andando avanti. In quel momento c’erano solo loro e entrambi ne erano consapevoli.
Le passò un braccio dietro la schiena e l’altro lo passò sotto le gambe della ragazza mentre continuava a baciare quelle labbra soffici e morbide, calde e dolci.
Con un gesto fluido la sollevò di peso e per l’improvviso cambiamento lei si separò fissandolo negli occhi confusa.
Chad senza dire una parola iniziò a baciarle la guancia mentre scendeva sul fianco della bocca per poi riassaporare le sue labbra calde. Taylor chiuse gli occhi arrossendo eppure rispose al bacio circondando il collo di lui con entrambe le braccia. Sentì un piccolo gemito di lui e aprì gli occhi di scatto. Scivolò con i piedi a terra e si separò da lui.
-Co…cosa c’è?-
Chiese lui con il fiatone per l’emozione e confuso troppo preso per placare quell’attimo.
Taylor strinse i pugni rossa e scosse la testa violentemente. Chad le sollevò il viso con una mano e la guardò interdetto. Lei allora alzò la maglia di lui e accarezzò le bende che avvolgevano l’addome di quel corpo marmoreo. Fissò le bende e poi passò lo sguardo agli occhi di lui.
Chad comprese subito. Le bloccò la mano e la portò alla guancia mentre come poco prima le avvolgeva la vita con un braccio stringendola a se.
-Non mi importa del dolore…io ti voglio…ora, adesso…-
Mentre lo diceva scese con dei baci sul suo collo liscio e profumato. Taylor scosse la testa con gli occhi lucidi. Voleva stare con lui, voleva esprimere a lui il suo amore fisicamente ma mai avrebbe voluto che per lui fosse qualcosa di doloroso. Lo bloccò prendendogli il viso tra le mani e unendo le loro labbra in un altro bacio.
Il ragazzo le prese le mani e le bloccò.
-Vieni con me…-
Detto questo bloccò tutte le proteste della ragazza facendola stendere sul divano. Si stese su di lei con dolcezza. Taylor arrossì mentre sentiva che le mani del ragazzo sicure e decise passavano sotto alla maglia e percorrevano i suoi fianchi rimodellando la sua pelle sotto al suo tocco. Poco dopo si trovò in biancheria sotto al ragazzo che le baciava la spalla mordendola leggermente e dolcemente.
Chiuse gli occhi con le guance costantemente rosse. Le sue mani scivolarono ai bordi della maglia e con dolcezza la sfilò percorrendo i fianchi scolpiti e disegnati del ragazzo.
Chad con amore riprese a baciarle le labbra mentre con dolcezza passava le mani dietro alla schiena della ragazza slacciandole il reggiseno. Taylor arrossì e posò le mani sulla schiena muscolosa del giovane. Sentì tutti i muscoli tesi e concentrati sotto il suo dolce tocco, mentre accarezzava la schiena di Chad si accorse di piccole imperfezioni su essa. Rimase un momento interdetta quando si accorse che quelle piccole imperfezioni erano in realtà cicatrici più lunghe o più corte.
Sentì le lacrime salire agli occhi così lo strinse a se e quando si ritrovò nuda sotto al ragazzo in boxer comprese l’importanza di quel sentimento e la gravità di quanto si fosse mischiata con quel giovane. Sorrise al pensiero di essere innamorata di lui. Mai termine le era sembrato più idoneo alla sua situazione. I suoi pensieri si bloccarono quando Chad sfilatosi i boxer la fece sua. Chiuse gli occhi e inarcò la schiena dal dolore mentre sentiva quel piacere che lui le donava farsi largo nel suo corpo. Lo strinse a se e mosse le labbra sussurrando con voce silenziosa le parole che le procurava dolore non poter pronunciare: “Ti amo…”, senza farsi notare.
Sentì il corpo caldo del ragazzo contro il suo e sorrise innamorata non potendo immaginare che Chad avrebbe voluto gridarle che l’amava con tutto se stesso, ma la sua mente aveva già escogitato un piano che l’avrebbe fatta soffrire e non poteva permettersi certe affermazioni se voleva che lei fosse al sicuro da se stesso.
Strinse i denti e soffocò il grido d’amore solo per lei nella gola chiudendola a doppia mandata. L’amava, come mai aveva amato qualcuno, come mai aveva sentito qualcuno, come mai aveva desiderato qualcuno. La strinse a se e chiuse gli occhi maledicendo la sua vita perché tante volte gli aveva dato il piacere carnale ma mai l’amore e ora che lo aveva non aveva il coraggio di esporla al rischio di essere solo sua.
Taylor sospirò serena e mai tanto felice di amare. Lo voleva per se, voleva tutto di lui: si, lei timida e insicura e altruista non avrebbe diviso con nessuno il suo unico amore. Lui era per lei tutto sorrise e si abbandonò al piacere dell’amore fisico.

Continua…













°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Tay_: lieta di averti soddisfatta sore! Visto che hai tanto insistito questo chappy era tutto per te e grazie per avermi ricordato di aggiornare! XD probabilmente con la memoria che ho a quest’ora non me ne sarei ricordata! XD Un bacio che ne dici di questo? Abbastanza dolce la Chaylor? *_* Baso Bacio Ti adoro
Sinfony: ora sei a conoscenza del motivo del mio dolore e sai anche che purtroppo rischio di trasferirmi all’estero. :( Sore sono così giù…comunque tutto si è un po’ tirato su fortunatamente e spero che vada tutto bene. Comunque non voglio parlare di questo…che mi dici di questo chappy?*_* ti è piaciuto? Dici che è fatto bene o che è penoso? Mi sa la seconda…-.- XD Ciao twin ti amo di bene Baso Bacio mi manchi! :(
KissMe: Sai lo prenderei come un complimento di avere un fantasia enorme, ma purtroppo a volte credo sia troppa. MI illudo e rimango ferita quindi preferirei averne di meno, ma sono felice che qualcuno possa gioire per questo mio diciamo “difettuccio”! XD Ke ne dici della Chaylor? È bella? Ho cercato di rendere quell’amore un misto tra sofferenza, gioia e dolcezza…mi dite se ci sono riuscita? XD Ciao un baso kiss kiss ti adoro!
Selphie: Oddio il pezzo con Ryan me lo sono inventato di sana pianta sul momento e è un po’ così che me lo immagino! XD lo adoro e credo che presto scriverò una ficcy su di lui! XD Ryan è un personaggio troppo puccioso e dovevo inserirlo in qualche modo perché se no non ero contenta. Anche nel prossimo chappy comparirà lui nelle spoglie del fratello preoccupato e geloso! Muhuhahah ti ho già anticipato troppo! XD ora vado….kiss kiss bacio! Ti adoro
Jud_91: Sore ti amo di bene!!!!! Ç_ç Possibile che il destino sia così avverso da fare sempre in modo che quando ci parliamo siamo sempre tristi? Forse è colpa mia e del mio sciocco malumore di questi giorni! Vorrei vederti sempre sorridere sorellona e vorrei che tutto ciò che ti fa soffrire potesse svanire e spero che un giorno tu riesca a superare tutto! Ma sei mitica e sono sicura che ci riuscirai! XD Sono contenta che hai recensito, ma come ti ho detto sei esonerata dall’obbligo perché tu mi sei sempre vicina e mi dici sempre le tue opinioni! E poi ora ai anche letto il 15 e il 16! XDXD sai tutto in anteprima mondiale! Muhuhahah! XD Ciao ti amodoro Judith Kiss kiss a msn adesso…cosa mi stai combinando sore? O.o :S XD
fefy88: Grazie mille! Solo che ora tutti mi dicono cose diverse! XD c’è chi mi dice che devo lasciarla muta e chi mi suggerisce di far si che regali le sue prime parole a Chad e io entro sempre più in crisi! XD MA ne uscirò e vi sorprenderò vedrete! *me con il pugno al cielo e la convinzione negli occhi * XD! Ciao ti adoro kiss kiss baso
scricciolo91: è abbastanza Chaylor questo chappy? XD Spero tanto di si e comunque è grazie a voi recensitrici che trovo il coraggio per scrivere e per andare avanti. È grazie alle amiche come te che mi viene la voglia di scrivere e che mi da la forza per aprirmi al mondo sotto la stella della scrittura. Quindi mia cara sabry è grazie a le persone come te che io scrivo e pubblico! ;) un bacio ciao ti adoro dimmi che ne pensi del chappy mi raccomando! Bacione enorme ti amo di bene!
romanticgirl: ti prego dimmi che  non ti ho delusa! Mamma ci ho messo tutta me stessa, ci ho provato più volte! L’ho riletta e riscritta 300 o 50000 volte spero di essere davvero riuscita a far trapelare quello che avevo in mente! Ti piace? Grazie mille anche a te per esserci sempre. Bacio, bacio alla prossima
hEiLig FuR ImMeR: XD I giovani d’oggi non sanno cosa vuol dire la salute! XD ahaha! Mamma che bella la tua rece! Corta ma bellissima! Ti ringrazio per la tua costanza nelle recensioni! Non sai come sono felice che ti sia piaciuta! Spero che anche questo chappy ti sia gradito. Aveva promesso Chaylor e spero di non avervi deluse a chi la attendeva! Bacio ti adoro kiss kiss ciauz
Kaggi_Inu91: Ma puoi recensire anche dopo un mese! Non mi importa basta che tu ci sia su msn perché senza di te non riesco a sfogarmi! XD ti voglio troppo bene! Bacio bacio ciao!! Recensisci anche questa my honey voglio sentire cosa ne pensi del chappy chaylor! Ti è piaciuto? *_* spero di si! Kiss Kiss ti adoro ciauz bacione!!!!!!

Un saluto a tutti coloro che mi seguono by
Armony_93

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Capitolo 16
*** 16 ***


16.16
Sharpay aprì gli occhi sbattendo le lunghe ciglia più volte. Subito la schiena possente e muscolosa del giovane Bolton si stagliò davanti al suo viso. Sorrise con dolcezza e sentì il respiro lento e regolare del ragazzo. Spostò un dito e percorse con amore la linea precisa della schiena del ragazzo. Troy sospirò di sollievo e di piacere quando un brivido gli percorse la schiena.
-Giorno…-
Sentì la voce roca del biondo e Sharpay sorrise alzando il viso e vedendo che lui aveva il viso girato e con la coda dell’occhio la guardava. Scoppiò a ridere e si scostò un po’ dalla schiena di lui per permettergli di stendersi. Il biondo la accolse tra le sue braccia e lei appoggiò il viso e la mano sul petto di lui mentre Troy le avvolgeva le spalle con amore e le baciava i capelli biondi.
-Giorno.-
Disse lei baciandolo sulle labbra e lasciando che lui approfondisse il bacio. La mano di Troy le accarezzò il braccio sfregandolo per donarle calore mentre le lenzuola rosa lo coprivano fino al busto. Sharpay sorrise e guardò la figura del ragazzo nel suo piccolo mondo rosa: avrebbe amato anche l’azzurro da quel momento.
Sentì dei passi avanzare e intuì immediatamente chi fosse. Spinse Troy sotto le coperte e si mise sdraiata cercando di coprire il ragazzo.
All’improvviso la porta si aprì e ne apparve Ryan con un sorriso a trentadue denti. Sharpay sgranò gli occhi e lo fissò avanzare a occhi chiusi canticchiando.
-Buon girono mia casta e pura sorellina!-
Disse marcando il tono sulle parole ‘casta’ e ‘pura’. Per poi dirigersi alla finestra spalancandola mentre nella stanza entrava la luce del sole e l’aria fresca del mattino autunnale.
Il biondo si voltò di scatto e negli occhi una furia omicida che inchiodò la sorella.
-Questa notte ci sono stati dei strani movimenti in questa casa…-
Disse poi sedendosi al lato del letto per poi prenderle una mano e stringerla tra le sue con viso angelicamente comprensivo.
-Ma davvero ti interessa Troy Bolton? Insomma mi chiedo cosa abbia quell’ammasso di muscoli privo di cervello!-
Disse mentre Sharpay deglutiva e sentiva che i baci che fino a qualche istante prima Troy le aveva propinato sulla gamba erano cessati.
-Insomma…voglio dire poi con quei due omuncoli! Fanno tanto i gradassi ma poi sotto non sono nulla!-
Sharpay lo fissò preoccupata sentendo le mani di Troy aumentare la stretta che avevano sulle lenzuola fino a stritolarle.
-Ryan! Ryan si ho capito…ma a me piace davvero! Quindi ti prego di…-
Il biondo la bloccò volevo dire la sua.
-Sorellina, se tu ci tieni io sorvolerò sopra tutte le pecche di quel dongiovanni da quattro soldi ma vorrei che comprendessi la preoccupazione che provo per te. Se poi ti ferirà? Se ti lascerà per qualche oca? Se ti farà soffrire ingiustamente io non so se riuscirei a sopportare di vederti patire per un simile individuo. Poi i suoi amici sono degli scansafatiche…e lui non è da meno…non ti merita…-
Disse Ryan intristitosi fissando il pavimento mentre Sharpay anche se timorosa per la reazione di Troy era leggermente commossa per tutta la preoccupazione e quella gelosia fraterna e benevola da parte del gemello.
-Ryan…-
Disse alzando una mano accarezzando il viso del fratello quando ad un tratto Troy saltò fuori dal letto furibondo, esplodendo per aver ripensato alle considerazioni che aveva il fratello della sua amata su di lui e sui suoi amici. In boxer a petto nudo, l’espressione dura e irosa e i muscoli tesi per l’impegno di trattenere le mani. Sharpay sgranò gli occhi e lo fissò scioccata: cosa gli saltava in mente?
Ryan spalancò gli occhi e la bocca stupefatto. Ci fu un improvviso blackout nella mente del biondo, ma quando tutto ripartì non ci volle molto per comprendere quello che era accaduto durante la notte. Sentì l’ira enorme invaderlo da cima a piedi e al tempo stesso una profonda delusione verso la sorella.
-Sorellina…dimmi che è entrato da poco…dimmi che non avete fatto nulla ti prego…-
Sharpay abbassò gli occhi lucidi di imbarazzo e di dispiacere. Ryan la fissò attendendo quelle affermazioni che voleva sentire, ma che non arrivarono ferendolo di più.
-Non volevi che lo venissi a sapere?-
Chiese nuovamente ancora più triste ripensando al fatto che lo avesse nascosto sotto alle lenzuola per non farlo vedere a lui mentre sentiva la lama di un coltello sprofondare nella carne: sua sorella non voleva più confidarsi con lui. Sharpay rimase in silenzio a fissare il pavimento mentre una lacrima le rigò il viso. Alzò il viso e prese le mani di Ryan.
-Ryan! Si, te lo avrei detto! È solo che…-
-Che non ti fidavi di me! Di tuo fratello!-
Detto questo si liberò dalla stretta della sorella e la fissò triste negli occhi.
-Ma non ne ho avuto tempo! Sei piombato qui e io non sapevo cosa fare! Come reagire…-
Il ragazzo la bloccò e le disse sorridendole tristemente.
-L’ai nascosto da me…cosa pensavi che ti facessi? Che ti impedissi di vederlo? La scelta di vita è tua! Tu devi scegliere con chi stare! Io ti avrei solo esposto le mie preoccupazioni e le mie motivazioni ma se non sarei riuscito a smuoverti avrei accettato il tuo amore per lui!-
Sharpay lo fissò impotente quando Ryan prese la porta e se la chiuse alle spalle uscendo.
La bionda si sedette scioccata sul bordo del letto mentre Troy la fissava ancora in piedi, ma ora con i muscoli rilassati e l’espressione preoccupata per la ragazza.
Fece un passo verso di lei ma la ragazza scoppiò in lacrime.
-Tr…Troy…ti prego…posso…posso rimanere sola?-
Singhiozzò coprendosi il viso con le mani per non farsi vedere. Il biondo annuì con espressione sofferente per la sua amata. Si rivestì e dopo averle baciato la fronte le disse posando il mento sul suo capo.
-Ti amo Sharpay…-
Detto questo uscì non riuscendo a captare lo sguardo sorpreso e scioccato della bionda che lo fissò uscire in lacrime.

Chad aprì gli occhi per l’ennesima volta. Si mise seduto sul letto e sospirò pesantemente mentre i dolori gli martoriavano il corpo. Sentì il viso di Taylor posato sul lo braccio e si girò chinandosi su di lei. Le sfiorò le labbra sentendo quelle profumate e calde di lei. Scese sul collo e la sentì mugugnare di piacere. Sorrise e riprese la sua dolce e affettuosa tortura passando sulla spalla e soffiando con l’alito caldo sulla pelle di lei che rabbrividì. La strinse meglio a se e le accarezzò un braccio mentre la schiena di lei aderiva al petto scolpito di lui. la mano che navigava sulla pelle candida e liscia di lei si perse su un fianco per poi finire intrecciata a quella della ragazza. Lei strinse la mano ancora addormentata e se la portò al petto accoccolandosi meglio. Chad ridacchiò mentre muoveva la mano stretta a quella di lei e la portava sul nasino di lei sfiorandolo. La ragazza si sottrasse mugugnando con disapprovazione. Chad rise e le baciò una guancia per poi dirle con amore.
-Ti amo…-
La ragazza si voltò sospirando dalla parte opposta. Chad sentì il dolore invadergli il petto quando lei si separò da lui per sistemarsi meglio, la riattirò con prepotenza a se stringendola mentre le ripeteva sperando che fosse sveglia così da inchiodarlo e da imprigionarlo.
-Taylor…ti amo…tanto…ti amo…amo solo te…ti voglio…ti penso sempre…ti prego…perdonami…perdonami…-
Detto questo chiuse gli occhi attendendo che lei si voltasse e lo guardasse con gli occhi lucidi di emozione, ma la ragazza si accoccolò meglio sonnecchiando più forte. Chad sospirò malinconico maledicendosi. Chiuse gli occhi e si preparò alla cosa più dolorosa che avrebbe mai fatto in tutta la sua vita, più dolorosa di mille pugni, di mille calci, più dolorosa di tutto ciò che avesse mai affrontato: farsi odiare da Taylor.

La castana si svegliò sbattendo le palpebre ancora impastate dal sonno. Sbadigliò stiracchiandosi sul letto quando tutti i ricordi piano, piano presero a salirle alla memoria con dolcezza e amore che la fecero scattare a sedere dalla gioia. Si guardò attorno e vide la schiena del ragazzo riccio che si stava rinfilando i jeans.
Si sedette coprendosi con il lenzuolo leggermente rossa d’imbarazzo e fece un po’ di rumore per farsi sentire. Il ragazzo si voltò verso di lei alzando un sopracciglio e il suo viso fu attraversato da un lampo di dolore che scomparve donando al viso l’espressione fredda che Taylor vedeva sempre quando era in compagnia di estranei o ‘nemici’.
Scosse la testa come a scacciare quel pensiero e si alzò vestendosi. Si avvicinò a Chad che si stava mettendo una maglia e lo abbracciò da dietro posando il viso contro la schiena di lui. Sentì il giovane irrigidirsi ma lo ignorò e strinse più forte quando lui si liberò con delicatezza dalla presa di lei infilandosi la maglia.
-Ben svegliata.-
Disse gelido lui dirigendosi allo specchio e sistemandosi la maglia leggermente stropicciata. Taylor lo fissò e storse la testa su un fianco confusa da quel comportamento così strano.
-Senti, ti dispiacerebbe andare? Fra poco arrivano dei miei amici e non vorrei ti trovassero qui.-
Spiegò conciso lui scendendo le scale di corsa lasciandola scioccata in piedi nella stanza. Taylor sentì il cuore accelerare nel petto mentre lo rincorse giù dalle scale. Arrivò all’ultimo gradino quasi cadendo. Lo prese per un polso e lo costrinse a voltarsi verso di lei.
Lo fissò confusa e preoccupata mentre nel cuore una strana paura si faceva largo con prepotenza mentre lo sguardo glaciale di lui la fissava infastidito.
-Che cosa c’è? Cosa vuoi ancora?-
Le disse strattonando il braccio liberandosi dalla stretta di lei. Taylor si sentì morire e si avvicinò toccandogli il viso con una mano accarezzandolo confusa e spaventata da quella freddezza a lei estranea.
Chad la fissò negli occhi e si sentì morire, si rivolse una serie infinita di insulti mentre compiva quel gesto: le scansò la mano dal viso e le disse scoppiando a ridere in un fragorosa risata per lui forzata.
-Io ho ottenuto quello che volevo. Ora puoi benissimo tornartene da dove sei venuta!-
Disse ridendo mentre si voltava e prendeva una birra dal frigo.
Il mondo di Taylor crollò in un attimo e la ragazza implorò il cielo che quello fosse solo un incubo, un terribile e orrendo incubo.
-Mckessie, per cortesia potresti gentilmente…ANDARTENE?-
Disse con cattiveria voltandosi a guardarla con sufficienza mentre un sorriso di scherno gli ornava il viso. Taylor lo fissò scoppiando in lacrime mentre scosse la testa con vigore.
-Cosa c’è? Non ha capito a cosa miravo fin dall’inizio? Non hai capito che cosa volevo veramente da te? Cosa desideravo davvero ottenere da una ragazza così graziosa?-
Le disse prendendole una ciocca di capelli e sollevandola con grazia. Taylor pianse più forte mentre le lacrime diventavano tante e cadevano con prepotenza, si odiava. Come era potuta cadere in una trappola del genere? Come aveva potuto credere a quel ragazzo? Come aveva potuto solo pensare che per una volta la fortuna stesse dalla sua parte? Come poteva amarlo nonostante questo trattamento? Come poteva trovarlo dannatamente bello anche in quel momento?
Scosse la testa mentre un singhiozzo le troncò il respiro. Prese la borsa e spintonandolo lontano corse verso la porta. Inciampò nei suoi stessi passi, insicuri, confusi come lei e cadde a terra mentre la borsetta si apriva e riversava il suo contenuto sparso qua e là.
Puntò le mani e provò a rialzarsi ma la forza le mancava, era scomparsa tutta. Si rialzò sorreggendosi ad un mobile e raccolse tutto quello che aveva nella borsetta frettolosamente. Le lacrime cadevano copiose e la mente le pulsava dal dolore. Si voltò sulla soglia a guardare Chad, ma quello che vide le diede il colpo di grazia: Chad era voltato e le dava le spalle, stava versando dell’acqua da una bottiglia in un bicchiere e non l’aveva degnata di uno sguardo con massima indifferenza. Non riuscì a vedere il viso di Chad che nemmeno si voltò quando con uno scatto chiuse la porta prima di correre via.
Chad strinse il bicchiere con una mano, tanto forte che andò in frantumi. La bottiglia gli scivolò dalle mani e cadde al suolo riversando il liquido sul pavimento. Il ragazzo posò entrambe le mani sul tavolo e si sorresse mentre gli occhi si chiudevano dal dolore e trattenevano le lacrime che mai avevano minacciato di solcare le guance del riccio, ma che ora tratteneva a stento.
-Perdona…Perdonami Tay…-
Mormorò a denti stretti dal dolore: nella sua mente i singhiozzi della ragazza lo trafiggevano come mille lame, gli occhi lucidi che lo imploravano di spiegazioni, il dolore dipinto sul suo viso a sfigurarlo, le lacrime che cadevano. Poi quando era caduta a terra aveva dovuto fare appello a tutto se stesso per non correre da lei implorandole perdono, sollevandola da terra e ripeterle di amarla fino a sfinirla. Sentì le gambe cedere ma si tenne ben saldo al tavolo in preda al dolore di aver fatto soffrire la cosa che più aveva amato al mondo, di essere la causa della sofferenza del suo unico vero amore. Strinse gli occhi e assestò un pugno al tavolo con violenza quando la porta si aprì. Si voltò di scatto temendo che fosse la ragazza tornata indietro ma quello che vide lo sorprese ancora di più: Troy era in piedi con l’espressione afflitta dal dolore e in mano il casco tenuto con noncuranza.
Il biondo alzò lo sguardo e fu scioccato di vedere Chad con gli occhi lucidi, un pugno stretto sul tavolo e l’altra mano che stringeva in una morsa spaventosa il bordo di legno, la bottiglia d’acqua a terra che riversava flebile il liquido al suolo e i cocci del bicchiere in frantumi.

Continua…













°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Troppo di fretta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Scusatemi! Al prossimo fra molto tempo siccome devo ancora scriverlo! Muhuhahaha! Ciauz grazie a tutte coloro che hanno recensito.

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Capitolo 17
*** 17 ***


17.17
Taylor singhiozzò affondando il viso nel cuscino. Non poteva crederci, non voleva crederci! Aveva donato tutta se stessa ad un ragazzo che aveva mirato solo e unicamente al piacere carnale. Perché aveva scelto proprio lei per tirare questo brutto gioco? Perché si era illusa che quegli occhi brillassero per lei? Perché si era illusa che quei pozzi neri fossero così sinceri? Li aveva visti accendersi non appena si puntavano su di lei, li aveva visti brillare di furia quando quel ragazzo aveva cercato di farle del male in discoteca, li aveva visti sinceri e dolci quando si puntavano su di lei. Non poteva credere che quegli occhi fossero così falsi, era impossibile. Le avevano donato tutto il vero io di Chad, lui era davvero quello che aveva conosciuto, ne era sicura! Ma allora perché le aveva detto quelle parole così dure e dolorose? Perché si era fatto odiare così tanto?
Si girò sdraiata fissando il soffitto mentre i singhiozzi le percuotevano il petto e le lacrime cadevano sul suo volto scivolando poi sul cuscino. Si posò le mani sul viso e singhiozzò più forte mentre sentiva la gola bruciarle per lo sforzo di soffocare i singhiozzi, gli occhi le pizzicavano per tutte le lacrime che in un pomeriggio aveva versato, il corpo tremare per mantenere il dolore solo internamente. Non era giusto, non era corretto…perché doveva soffrire così? Cosa aveva fatto per meritarsi quella vita così ingiusta? Si rannicchiò raccogliendo le gambe al petto e stringendo forte mentre nella mente le tornavano ricordi sepolti, cancellati, scarabocchiati pur di riuscire a dimenticarli.


…Una bambina cammina per il giardinetto con la sua bambola preferita tra le mani, la stringe forte e ride contenta perché le piace stare nel prato di casa sua, sicura e protetta dagli alberi grandi e alti che impediscono ai raggi del sole di entrare forti d’impatto e darle fastidio. I capelli raccolti in due cocchette un po’ sfatte dalle corse e dai giochi che la bambina ha appena terminato. Ride e si siede sull’erba mentre gioca con la bambola vagando in mondi lontani e luoghi incantati che solo la mente di una bambina può risvegliare. Gli occhi nocciola si spostano rapidi e sereni, grandi e innocenti specchio di un animo dolce e sensibile.
-…i sogni son desideri di felicità…-
La voce della bambina risuona per il giardino silenzioso. La piccola canta facendo girare la bambola tra le sue manine e ridendo ogni tanto. Posa una mano sul prato e si alza in piedi non appena sente dei rumori strani provenire da dentro la casa. Lascia la bambola sul prato e corre dentro contenta che la sua mamma fosse tornata dal chiacchierare con la vicina. Con tutte e due le mani apre la porta e si fionda dentro. Ridendo sale le scale e arriva al piano superiore. Si appoggia alla porta ridendo sommessamente. Apre la porta della camera dei genitori e il sorriso si spegne mentre un’espressione confusa le si stampa nella mente.
-Mamy?-
La donna si volta sorpresa di trovare la figlia li e non giù a giocare. Taylor fissa la donna sbattendo gli occhioni confusa passando lo sguardo dalla madre all’uomo che le è di fianco e che riempie una valigia con dei mazzi di banconote. L’uomo la fissa sorpreso e poi si rivolge alla madre con un ringhio arrabbiato.
-Cosa ci fa qui questa? Non avevi detto che era fuori?-
-Non lo so! Tay piccola vai giù in giardino!-
-Giardino? Giardino? Mi ha visto potrebbe spiattellare tutto a tuo marito!-
-Andiamo Andrew è solo una bambina cosa vuoi che faccia?-
-Prepara la valigia, io la accompagno giù…-
Taylor fissa la madre per poi sorriderle e mettersi un ditino in bocca sorridendo imbarazzata. Si tiene con una manina la maglia e fissa l’uomo per poi mormorare.
-Piacere signore, io sono Taylor…-
L’uomo la fissa e la supera, lei lo fissa confusa e abbassa lo sguardo con gli occhi lucidi. Non è stata una brava bambina? Ha sbagliato qualche cosa?
La madre le si accuccia davanti e le accarezza la testa con gli occhi lucidi. La abbraccia e la stringe forte. Prende una sacca e se la mette in spalla.
-Vai con Andrew tay, torna a giocare, la mamma deve prendere delle cose. Ok?-
Taylor annuisce e abbraccia le gambe della madre ridendo. Ignara dell’addio che ha appena suggellato la saluta con la manina e scende giù canticchiando. La madre la guarda scendere pregando che suo marito badi a quella bimba. La saluta e le lancia un bacio con la mano poi Taylor scompare.
La bimba saltellando raggiunge l’uomo che la fissa nervoso e non come si dovrebbe guardare una bambina innocente, come si guarderebbe un testimone di un reato. Gli sorride e fa per andare fuori quando la mano dell’uomo la blocca per un polso. Lei si volta sorridendo ma non fa in tempo a fare altro che una mano si posa sulla sua bocca per non far uscire le sue parole. Spalanca gli occhioni grandi spaventata quando vede che l’uomo apre la porta che porta nella cantina. Vorrebbe urlare ma qualsiasi suono è bloccato dalla mano dell’uomo che la stringe contro il suo corpo troppo forte per quel corpicino troppo fragile, troppo piccolo e innocente.
Sente che l’uomo impreca mentre scende di corsa le scale e le dice.
-Mi dispiace, ma piccola o adulta sai troppo…tua madre non riesce a capire un cazzo della situazione in cui ci troviamo. Quindi fai la brava e stai zitta…-
Taylor muove le gambe per scappare ma non tocca il suolo perché Andrew la stringe con prepotenza a se. Sente il rumore di una porta aprirsi e si ritrova nel buio di una stanza. La mano preme forte sulla bocca e mentre si sente posare a terra non vede nulla, è troppo buio e poi gli occhi appannati dalle lacrime non le fanno distinguere le figure colpite dalla luce flebile di una finestrella chiusa. L’uomo le toglie la mano iniziando a sussurrarle con cattiveria tenendola per le spalle.
-Non dirai nulla vero? Perché se dici qualche cosa ti accadranno cose brutte lo sai?-
Taylor scuote negativa la testa spaventata mentre le lacrime prendono a scenderle rapide. Taylor inizia a piangere e a singhiozzare dalla paura.
-Ch…che mi… mi fai? Do…dove è mamy? E papy? Chi…chi sei tu?-
Inizia con voce flebile e bassa mentre mano a mano aumenta così come la paura e le lacrime. L’uomo irritato le mette una mano sulla bocca e le dice crudele mentre nel buio della stanza brillano solo gli occhi cattivi.
-Zitta, non devi parlare! Stai zitta! Se fiati ti do uno schiaffo che ti faccio vedere io! Zitta non devi fiatare chiaro?-
Taylor scoppia a piangere spaventata e l’uomo le assesta uno schiaffo. La forza messa è troppa per il corpicino della bimba che cade indietro sdraiata mentre i singhiozzi si fanno forti e inizia ad alzare la voce. Andrew si china, la rialza e le prende il viso con una mano stringendolo così da farle male.
-PIANTALA! ZITTA!-
Taylor singhiozza quando lo vede alzarsi in piedi e dirigersi alla porta lasciandola lì. Lo rincorre spaventata del luogo buio: non vuole stare da sola o arriverebbe l’uomo nero.
-As…aspetta no! ho paura!-
Grida in preda al terrore la bimba aggrappandosi alle gambe dell’uomo che con un calcio la butta a terra. Taylor cade e sente il naso bruciarle e la testa farle male. Rimane stesa a terra mentre un liquido caldo la bagna sul viso. Si rialza e sente la porta d’entrata chiudersi. Mormora e si muove un poco. Poi si rialza e vedendo solo il buio in un silenzio estenuante inizia ad urlare in preda al terrore, a battere i pugni piccoli e fragili sulla porta chiamando quella mamma che l’ha abbandonata scappando ma che lei ama perché ignara che è stata proprio lei a portare quell’uomo in casa, quell’uomo che ora l’ha lasciata lì. Urla, grida presa dal terrore, gli occhi si muovono rapidi qua e la per la stanza buia. Chiude gli occhi stretti e si raggomitola in un angolo raccogliendo le gambe al petto spaventata mentre le parole dell’uomo le invadono le orecchie mentre vede strani movimenti nelle tenebre frutto in realtà solo della sua paura. Sente le imprecazioni di quella voce cattiva e maligna nella testa che le impone di tacere.
Rimane rannicchiata per un tempo indefinito fino a che anche la luce del sole che penetra dalla finestra chiusa si affievolisce segno che la sera è arrivata. Il campanello suona e Taylor rannicchiata in un angolo piange e singhiozza ancora. Sente il campanello suonare ma non si muove anzi si rannicchia di più terrorizzata che quell’uomo sia tornato. Ma se può portarla fuori da lì è pronta ad affrontarlo. Carica di una forza disperata, nata dalla paura si alza e corre alla porta urlando nuovamente il nome della madre alternato a quello del padre. Urla e grida in preda al terrore, la voce sempre più fioca, sempre più bassa fino a quando sente un urlo di risposta provenire dalle scale.
-Tay!-
La voce di suo padre. Urla in lacrime mentre la voce si affievolisce, sempre di più ma urla. Vede la luce accesa fuori dalla porta e inizia a singhiozzare. Sente il padre che le dice di allontanarsi dalla porta. Ubbidisce troppo spaventata e vede la porta cedere sotto le botte del padre. Si spalanca e una luce la investe accecandola.
Il padre si china di fronte alla piccola e la abbraccia d’impeto spaventato. La guarda e gli occhi diventano lucidi di lacrime: la bimba ha sangue su tutto il visino mentre le lacrime sono evidenti. I singhiozzi e la bimba si abbandona alle braccia calde del padre.
-Tay! Piccola mia cosa ti è successo? Dove è la mamma?-
La bimba piange e stringe forte la maglia del padre. Chiude gli occhioni e singhiozzando mormora.
-Papy…-
Preda dello spavento scivola nell’incoscienza ignara che quella parola è l’ultima che uscirà dalle sue labbra da quel giorno in poi…

Taylor sbattè più volte le palpebre spaventata. Si alzò a sedere e sbattè più volte gli occhi come per riacquistare la sensibilità con quello che le accadeva attorno. Si trovò davanti Gabriella che la fissava leggermente preoccupata.
-Tay tutto bene? Ti ho trovata immobile in lacrime, mi sono spaventata…-
Taylor annuì debolmente e poi si strinse tra le braccia di Gabriella che confusa e spaventata la abbracciò con affetto.

Continua…


°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
Gradirei se non vi rubo troppo tempo che leggeste la mia ficcy su attori, si chiama “Soffio di Vita…” , per chi sa cosa vuol dire “amore impossibile”. Scusatemi ma non ho più tempo per i ringraziamenti con la scuola e il peso dei compiti. Vedrò di provarci la prossima volta.
Bacione a tutti Kiss

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Capitolo 18
*** 18 ***


18.18
Sharpay bussò alla porta della camera del fratello che rispose con un tono distratto.
-Si? Chi è?-
Sharpay fissò la maniglia d’oro della porta e fissò la sua mano che la stringeva con delicatezza. sospirò e rispose con un filo di voce delicata ma soave.
-Fratellino…sono io…Sharpay…-
Rimase in attesa di sentire uno sbuffo, una qualche parola di delusione, un invito ad andarsene, ma non poteva sopportare il silenzio che proveniva da quella stanza come se dentro non vi fosse più nessuno, come per lei.
-Ryan ti prego posso entrare?-
Silenzio. Di nuovo. Quel fottuto e dannato silenzio che le metteva così tanto dolore.
Poggiò la fronte sulla porta di legno e sospirò pesantemente implorando.
-Ryan…per favore…-
Nessun rumore che proveniva da dentro quella stanza dove il suo gemello fissava la porta chiusa con tristezza seduto sulla sedia della sua scrivania. La guardava serio e malinconico, per poi voltarsi a guardare di nuovo i disegni delle sue coreografie, con le note e gli spariti che Kelsie gli aveva procurato. Sentì un sospiro pesante e chiuse gli occhi per poi alzarsi. Si guardò allo specchio e preso un cappello glitterato azzurro si avviò verso la porta della sua camera.
Sharpay sentendo il silenzio sentì gli occhi lucidi ma combattiva e feroce ricacciò indietro le lacrime, sospirò come se buttasse via l’aria malsana, quella che la rendeva debole e rialzò il viso, stava per aprire la porta quando sentì dei passi all’interno. Si separò dalla porta pronta ad affrontare suo fratello quando la maniglia si abbassò fece un passo avanti aprendo la bocca ma Ryan la bloccò superandola rapido e efficiente. Scese le scale e si rivolse in generale alla casa.
-Io esco! Non so per che ora torno! O se torno!-
Sharpay rimase immobile a fissare la porta della camera di suo fratello. Quando sentì la porta chiudersi l’ira che la invase traboccò e la ragazza riacquistata la sua furia abituale caricò le scale percorrendole con rapidità inumana. Attraversò l’enorme salotto e afferrata la maniglia del portone con una forza immonda la spalancò vedendo suo fratello che saliva tranquillamente in macchina. Uscì di casa pestando con forza i passi, sui tacchi vertiginosi, gli occhi accesi e l’espressione combattiva.
-RYAN!-
Il povero ragazzo si voltò di scattò all’urlo eccessivamente acuto di sua sorella. La squadrò sgranando gli occhi quando ad un tratto la ragazza lo afferrò per un braccio e lo trascinò fuori dalla macchina. Ryan si trovò compreso, confuso da quel ritorno così improvviso della Regina di Ghiaccio che non vedeva più da alcuni tempi.
-S…Sharpay?!?-
-VEDO CHE TI È TORNATA LA VOCE!-
-Co…cosa stai dicend…-
-RYAN NON FARE IL FINTO TONTO!-
-…-
-SI PUÒ SAPERE DA QUANDO IN QUA TI INTERESSI COSÌ TANTO DELLA MIA VITA? SI PUÒ SAPERE PERCHÈ PRETENDI DI CONOSCERE TUTTO DI ME QUANDO IO SONO  LA PRIMA A RESTARE ALL’OSCURO DELLE TUE IDEE?-
Ryan fissò sconcertato la sorella e fece per ribattere quando lei lo bloccò nuovamente riprendendo il discorso che aveva cominciato con più calma imponendosi di respirare tra una parola e l’altra.
-Aspetta…fammi calmare…ok…ci sono. Ryan ti voglio bene e lo sai, per me sei tutto, sei una parte fondamentale della mia vita, una parte sicura, una mano tesa sempre verso di me alla quale posso aggrapparmi in qualsiasi momento…te ne sono grata e lo sarò per sempre. Solo non riesco a capire perché tutto a un tratto proprio quando sto per afferrare la tua mano la ritrai. Perché non mi appoggi? Cosa c’è che non va? Sei rimasto ferito per la storia di Troy?-
Ryan sospirò e abbassò lo sguardo puntandolo sulle chiavi della macchina che teneva tra le mani. Sharpay sospirò e sorrise amaramente incrociando le braccia al petto.
-Lo sapevo…è perché ho perso la verginità con Troy vero?-
-Sharp cerca di capirmi io ti voglio bene e se non sono d’accordo è solo perché lui ti farà sicuramente soffrire, lui ti ferirà e tu…-
-SMETTILA RYAN! PIANTALA! NON POSSO NEMMENO SENTIRTI! …Se mi ferisco, anzi no, se mi ferisce sono cavoli miei! Se mi fa del male e soffro me la sono cercata io da sola! Ma se davvero ti preoccupasse quello che potrei passare mi staresti vicino e mi sosterresti così da essere il primo a soccorrermi in caso di necessità! Ma se non ti interessa tieniti i tuoi pensieri per te e vai a sbattere il tuo muso davanti ad un’altra persona perché la mia scelta è di stare con Troy e non sarà il tu muso, il tuo mutismo o la tua ira a impedirmi di fare quello che voglio! Ti credevo vicino Ryan, anzi, ti sentivo vicino…ma si vede che non sei tu…pretendi tanto che io capisca le tue motivazioni che ti spingono a non fidarti di Troy ma non ascolti nemmeno le mie quando tento di dimostrarti solo un briciolo dell’amore che provo per lui!-
Ryan sgranò gli occhi e fissò quelli fiammeggianti di Sharpay che lo fissava con occhi accesi e forti, ma lucidi di lacrime rabbiose che premevano per uscire come per far cadere un po’ di quell’essenza, un po’ di quella delusione che aveva appena scoperto di provare verso il proprio gemello. Il biondo si accorse solo troppo tardi di aver esagerato con il suo comportamento così schivo e sciocco, si protese e le prese una mano, stava per parlarle ma il rombo di una moto risuonò per il viale e Troy fece la sua comparsa.
-Pay! Piccola vieni? Ah…ciao Evans…-
Disse poi rivolto al biondo mentre si sfilava il casco. Sharpay con uno strattone si liberò dalla presa di Ryan e si avvicinò a Troy che le porse inarcando un sopracciglio il casco.
-Piccola tutto ben…-
Le chiese per essere bloccato da un dito fino e affusolato della ragazza che lo posò sulla bocca di Troy.
-Ssshh…andiamo…-
Troy assunse un’espressione un po’ malinconica e annuì mentre sentiva un peso opprimergli il cuore alla vista di quella situazione solo per causa sua. Comunque non fece storie e la fece sedere dietro di se. Sharpay si mise il casco e allacciò le braccia attorno alla vita del ragazzo. Si sporse un poco in avanti mentre Troy dava gas per partire e gli sussurrò con il cuore a mille.
-Ah…comunque…anche io ti amo…-
Troy strinse le mani con forza e sorridendo furbetto e emozionato parti a mille diretto a casa sua e di Chad.

Arrivati scesero dalla moto e Sharpay mentre Troy sistemava la moto suonò il campanello. La porta si aprì e sulla soglia comparve Chad in pantaloni e a petto nudo. Abbassò lo sguardo e incrociò quello di Sharpay. La reazione fu pressoché uguale da ambedue le parti. Sharpay sgranò gli occhi e arrossì leggermente di fronte ai pettorali di Chad, mentre il ragazzo spalancava la bocca e fissava la biondina scioccato. Fu un attimo: Sharpay chiuse gli occhi e si impose la calma mentre Chad troppo sconvolto emotivamente riassunse l’espressione amareggiata e afflitta che aveva da ormai qualche tempo.
-Salve Evans…dovevo immaginarlo che c’eri tu dietro alla cotta di Troy…sei sempre immischiata in cose così ambigue…-
-Ambigue?-
-Andiamo tu lo vedi Troy innamorato?-
Disse il riccio sorridendo appena. Sharpay non potè trattenere un sorriso divertito mentre Troy da lontano aggiungeva.
-Grazie per l’incoraggiamento Chad! Ne avevo davvero bisogno!-
Chad e Sharpay ridacchiarono e il riccio lasciò passare la bionda per farla entrare mentre Troy raggiunti diede un leggero pugno sulla spalla di Chad che dopo aver fatto entrare il biondo chiuse la porta. Troy si avvicinò a Sharpay e la baciò sulle labbra sussurrandole.
-Ti amo regina…-
Sharpay rise e rispose al bacio.
Chad li fissò e sentì il cuore bruciare. Avrebbe voluto gridare con tutto se stesso dal dolore. Non sapeva se sarebbe resistito a lungo, già vari volte gli era passato per la testa di andare a casa di Taylor per implorarla di perdonarlo e si era bloccato solo perché si ripeteva che era meglio per entrambi. Ma stava dando segni di cedimento e poi qualsiasi cosa gli ricordava la brunetta.
Ma la cosa costante era il silenzio, quel silenzio che piombava in casa quando Troy non c’era lo travolgeva con tutta la sua cattiveria perché gli ricordava i sospiri, i sorrisi e le parole silenziose che gli occhi di Taylor gli avevano regalato. Strinse i pugni e si voltò verso la porta afferrando la maglia posata sul divano. Se la infilò con rapidità e presa anche la giacca scese in garage salutando i due piccioncini. Salì sulla moto e la accese fissando il portone aprirsi automaticamente. Diede gas e in un attimo si ritrovò sulla via principale.
Mentre sentiva l’asfalto scorrere sotto di se, mentre sentiva la sua più fedele amica vivere sotto il suo tocco, si accorse di essere giunto nuovamente sotto quella casina gialla. Frenò e si maledì quando lo stridio della gomma risuonò per il viale. Si tolse il casco rimanendo a cavallo della moto e fissò la finestra da dove si intravedeva la luce accesa. La fissò e rimase immobile con il cuore in pezzi.

Taylor si pettinò i capelli fissandosi allo specchio. Mille dubbi le affollavano la mente con insistenza mentre si guardava riflessa nello specchio. Singhiozzò: ci aveva provato in tutti i modi a dimenticarlo…tutte le ragioni possibile le avevano attraversato la testa, tutte le motivazioni valide ma non riusciva a comprendere il perché aveva voluto allontanarla così da se. Lo sapeva, non aveva mentito lo aveva visto nei suoi occhi, ma non riusciva a carpirne il  motivo. Una lacrima le rigò il viso mentre alla memoria la loro prima ed unica volta insieme. Sorrise felice e un po’ nostalgica mentre altre lacrime presero a rigarle il viso. All’improvviso lo stridio di una gomma risuonò fuori dalla finestra. Taylor si alzò e si affacciò scostando leggermente la tenda per fissare il creatore di tanto baccano.
Appena lo vide, lì bello come sempre e unico come mai, il cuore le si bloccò nel petto. Possibile che stesse guardando proprio nella sua direzione? Possibile che fosse davvero lì per lei?
Era al centro della strada, tra le mani il casco, ancora a cavallo della moto. Fu un attimo lo vide chinare il viso e calarsi il casco sul viso nuovamente. Sentì il cuore accelerare per la corsa nel petto. Sentì la mente pulsarle: perché era tornato? Ora ne era sicura, non era vero! Tutto quello che le aveva detto era una bugia! Non riusciva a carpirne il motivo ma non le importava ora. Voleva urlare e chiamarlo a se. Rincorrerlo bloccarlo.
In un attimo spalancò le finestre e si sporse posando le mani sulla cornice della finestra. Con le lacrime aprì le labbra e si lasciò al bruciore della sua gola quando in un attimo un urlo squarciò l’aria silenziosa.
-CHAD ASPETTA!-

Continua…
















°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Ehehe….vi lascio in sospeso…sarà Taylor quella che ha urlato? XD Bhè vado che devo andare a cambiarmi per andare a vedere HSM3!!!! Yuppy! Chaddino mio arrivo! Ok…piccolo sclero…è solo da quando hanno creato High School Musical 2 che sto aspettando l’uscita del 3…che volete che sia…XD Un bacio a tutti e vi ringrazio tantissimo perché recensite e ci siete sempre…per me è importante…ciao baci a tutte!

P.s. Ovviamente questo chappy è dedicato ad una persona speciale che oggi compie gli anni…ma chi sarà mai? *Armony che si volta e guarda Giulia (Kaggi_Inu91) con un sorriso sornione*.

….

AUGURI GIULY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi commuovo honey! Brava e tantissimi auguri!
Ciauz


Armony_93

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Capitolo 19
*** 19 ***


19.19
Il riccio si voltò d scatto e fissò la ragazza con un’espressione confusa. Lei si fece avanti con dolcezza e gli si avvicinò con cautela. Chad posò il casco sulle sue gambe e la fissò avanzare con un misto di stupore e sorpresa. Lei lo fissò negli occhi leggermente imbarazzata e sorrise appena rassicurante.
-Chad…-
La mora scosse i boccoli con dolcezza sbattendo le palpebre sugli occhi da cerbiatta e Chad la fissò incantato. Era bella, non c’è che dire. Ma lui amava altri lineamenti, altri occhi, alti capelli, altre labbra…non era Gabriella che aveva sperato di trovare voltandosi.
-Montez…?-
Chiese sorpreso che per la prima volta la mora gli rivolgesse la parola nonostante si conoscevano da anni.
-Chiamami Gabriella! Mi fai sentire vecchia!-
Disse la moretta arrossendo vistosamente. Chad sorrise intenerito e ridacchiò un po’. La fissò e sentì l’enorme delusione del suo cuore: ci aveva sperato, perché aveva solo pensato che lei fosse li ad aspettarlo? Lei doveva essere furiosa, arrabbiata con lui per quello che le aveva fatto…sospirò e chiuse gli occhi imponendosi di pensare ad altro.
-Chad che ci fai qui?-
Chiese con dolcezza la mora avvicinandosi sempre di più. Chad si sentì stravolgere lo stomaco pensando al motivo per il quale il suo istinto lo aveva portato lì. Ferito, rispose con un ringhio sommesso.
-Cosa ti interessa?-
Gabriella lo fissò leggermente sorpresa da quel comportamento ma poi assunse un’espressione corrucciata.
-Sei tu la causa della sofferenza di Taylor vero?-
Chad si pietrificò sul posto ma nascose quella sua rigidità roteando gli occhi al cielo e dipingendosi la sua tipica espressione da stronzo che lo caratterizzava.
-Ancora ci soffre? Diavolo se sapevo che frignava così tanto non mi sarei avvicinato nemmeno per sesso!-
Disse scoppiando a ridere. Gabriella indurì lo sguardo facendo diventare gli occhi due fessure, due lamine che trafissero Chad da parte a parte. Ma il riccio era abituato a quegli sguardi, ne aveva ricevuti molti, troppi così la ignorò e si mise seduto di sbieco sulla moto.
-Sei spregevole! Sei un dannato vile approfittatore!-
Gli disse sputando con tutta la rabbia e tutto il risentimento. Chad alzò gli occhi e Gabriella rimase sconvolta: negli occhi del riccio non c’era ira o divertimento come si aspettava di trovare, c’era supplizio, tormento, resa.
-Che cazzo me ne frega di quello che pensi?-
Chiese con un tono così differente dai suoi occhi che non sembrava nemmeno lui a parlare. Gabella boccheggiò incapace di riconnettere il cervello al corpo. La moretta raccolse le forze e si riprese mormorando.
-Le stai facendo male Chad…-
Il riccio sgranò gli occhi e distolse lo sguardo sorridendo amaramente.
-Non mi interessa…-
Disse insicuro mentre gli occhi di Gabriella brillarono per aver trovato una debolezza. Lo fissò e lanciò un’occhiata al balcone dove poco prima aveva visto sporta Taylor ma ora era rientrata. Pregò il cielo che non uscisse e iniziò la sua lenta tortura con Chad.
-Non ti interessa sapere di quanto piange tutte le notte pensandoti? No, ovvio che no…Non ti interessa sapere che sto impazzendo cercando di farla parlare, di farla aprire, ma non riesco più a carpire nulla. Si è chiusa in una corazza e più tento di parlarle più si chiude in se stessa.-
Chad fissò lontano verso la fine della strada ma Gabriella notò il tremore delle sue mani. Sorrise appena e avrebbe voluto proseguire quando Chad la bloccò dicendole gelido e rapido.
-Sali.-
Ordinò facendo accapponare la pelle alla mora che arrossì vistosamente e si avvicinò di un passo incerta: che idee aveva?
Chad le porse un casco e scivolò più avanti così da permetterle di sedersi.
-Andiamo Sali!-
Ordinò imperioso mentre Gabriella scattava spaventata al suo fianco dopo essersi infilata il casco. Se lo mise e con un gesto rapido si sedette alle spalle del riccio arrossendo.
-Cosa diavolo stai architettando?-
-Zitta.-
Gabriella spalancò la bocca e lo fissò stupefatta ma fece appena in tempo ad aggrapparsi a lui che il ragazzo ingranò la marcia e partì rapido verso una destinazione sconosciuta.

Taylor rannicchiata contro il muro si teneva le ginocchia mentre altre lacrime le rigavano il viso con prepotenza. Chad era lì, aveva guardato verso di lei e non era riuscita nemmeno a far uscire un gemito dalle sue labbra. Singhiozzò più forte e lasciò che un ginocchio scivolasse steso a terra mentre sollevava il viso regalando alla sua visuale il soffitto.
Nemmeno un soffio, nemmeno un dannato gemito, nemmeno una stupida lettera riusciva a pronunciare. Chiuse gli occhi e scoppiò a piangere più forte mentre sentiva il rumore di una moto allontanarsi. Si impose di non guardare e si stese sul letto nuovamente con il viso grondante di lacrime e l’espressione stretta in una morsa di doloroso amore.
Sospirò e regalò il suo ultimo pensiero ad un ragazzo dai riccioli ribelli prima che il sonno si impadronisse di lei.

Sharpay ansimò separandosi da Troy e si sollevò puntando le braccia sul divano. Fissò Troy steso sotto di lei, il corpo nudo avvinghiato al suo e il sorriso furbo dipinto sulle labbra mentre due roscetti gli coloravano le guance.
-Che…che c’è?-
Chiese lui ridacchiando mentre prendeva a baciarle una spalla con amore e scivolava con le labbra sul braccio facendo rabbrividire la bionda.
-Troy…aspetta…Troy. Troy…-
Lo chiamò ma il ragazzo la ignorava baciandole sempre di più raggiungendo il lobo dell’orecchio così da far gemere un poco Sharpay che però sgranò gli occhi e lo separò da se.
-Bolton!-
Tuonò fissandolo irosa ma anche affannata. Troy sorrise malizioso e le disse fissandola con brama.
-Lo sai che mi ecciti quando fai la cattiva…-
Sharpay arrossì e gli disse ignorandolo.
-Ma se Chad torna?-
Troy ridacchiò e le sistemò una ciocca di capelli per poi dirle.
-Se torna…se ne riva!-
Disse ridacchiando mentre Sharpay sgranava gli occhi e si alzava rivestendosi.
-Ma Pay!-
Protestò Troy riallacciandosi i jeans. La bionda lo fissò sconvolta ma anche divertita.
-Non ho intenzione di procreare su un divano!-
Troy mugugnò cadendo in ginocchio di fronte alla bionda.
-Andiamo…andiamo in camera mia…-
Disse fissando gli occhi nocciola della bionda con disperazione come un cucciolo indifeso. Sharpay scoppiò a ridere e gli accarezzò la testa con dolcezza fissandolo con sguardo assente.
-Perché ci tieni tanto?-
Chiese in un filo di voce. Troy la fissò e ridacchiò leggermente risalendo mentre si metteva in piedi in modo da contrastare la bionda. Le prese le spalle e le disse divertito.
-Vuoi proprio ridurmi uno schiavetto, ti piace umiliarmi…vero?-
Lei sorrise e lo fissò con sfida.
-Perché umiliarti?-
Troy le cinse meglio la vita e la strinse a se rubandole un bacio.
-Perché vuoi farmi urlare al mondo che…-
-Che…?-
Troy sorrise e la fissò negli occhi serio, deciso, innamorato, ardente di passione e corroso dalla forza di quel sentimento tanto da non riuscire a pensare ad altro se non alla biondina che aveva davanti.
-…che ti amo.-
Sharpay sorrise fissando il punto fermo del suo universo e lo bacio.
-Si. Anche io ti amo.-

Continua….





°&°&°&°&°&°&°

Angolino dei ringraziamenti:
Enorme ritardo. Chiedo umilmente perdono. Ringrazio tutte coloro che mi seguono e anche se non posso permettermi di giudicare permettetemi di dire che tutte coloro che mi lasciano anche solo una parola sono delle ragazze meravigliose che stimo molto e che apprezzo.

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Capitolo 20
*** 20 ***


20.20

Chad frenò di scatto e scese dalla moto. Si sfilò il casco con un gesto frettoloso, arrabbiato, stizzoso. Si voltò verso Gabriella che seduta ancora sulla moto lo fissava confusa, sorpresa, spaventata e anche un po’ curiosa. Aleggiava un agghiacciante silenzio tra i due interrotto solo dai respiri lenti e regolari che andavano ad intaccare l’aria attorno a loro. due caratteri così diversi ma così vicini legati da una persona, ovviamente con sentimenti differenti ma non per questo poco importanti. Chad avanzò di un passo verso la ragazza che lo fissò affascinata studiando l’espressione di quel viso teso e serio, la morbidezza di quei ricci che lo incorniciavano con fragile equilibro il moretto, la carnagione scura resa cupa, tetra dal colore plumbeo del cielo. Sorrise un poco apprezzando quello che la sua migliore amica amava di quel ragazzo: gli occhi; così tempestosi, così rabbiosi tesi e violenti, a volte anche crudeli. Un sospiro fragile di Chad fece riprendere Gabriella dallo studio di quegli occhi cioccolata così dannatamente belli, così dannatamente ribelli e profondi.

Rimase leggermente attonita nel notare il mutare dell’espressione mentre alzava lo sguardo a cielo, non era semplice ammirazione era come se desiderasse, bramasse di poterlo raggiungere, sfiorare o semplicemente di poter assaporare l’aria diversa…l’aria di libertà che soffiava tra i lineamenti del giovane.

-Se la ferisco c’è un motivo…-

Disse con voce atona e pacata il riccio facendola riprendere bruscamente dai suoi pensieri. Gabriella sbattè le palpebre due o tre volte per prendere coscienza della realtà e concentrarsi sulle parole di lui. Aprì le labbra e si posò il casco in grembo rabbrividendo ad una ventata gelida e sistemandosi comoda seduta sulla moto mentre Chad in piedi al suo fianco ad occhi chiusi continuava a tenere il viso rivolto al cielo plumbeo.

-Quale è il motivo tanto sciocco da spingere una persona a ferirne una a cui tiene più di se stesso?-

Chiese con voce dolce e malinconica con un sorriso flebile sulle labbra di tristezza. Chad aprì gli occhi e abbassò il viso mentre Gabriella rabbrividiva nuovamente per una ventata ancora più fredda, lontani i tuoni risuonavano ovattati.

-A volte bisogna accantonare…il sentimento…che ci lega a quella persona per poterla proteggere.-

Gabriella lo fissò affascinata per la profondità di quelle parole e tutta la leggera irritazione che aveva provato nei suoi confronti era svanita lasciando tenerezza e affetto per quello sconosciuto. Era così facile la sua mente ma al tempo stesso così complessa, come poteva rinunciare alla persona che amava? Questa era la domanda che si era posta più spesso Gabriella, ma ora ne conosceva la risposta carpita dal silenzio del ragazzo: li doveva proteggerla…da se stesso.

Sorrise e lo fissò felice intercettò con lo sguardo una mano del ragazzo posata vicino a lei sulla moto mentre fissava lontano. Sorridendo posò la sua mano su quella del ragazzo che si voltò di scatto nella sua direzione.

-Sei gelida…-

Deviò il discorso intuendo il motivo di quello sguardo.

-Ho solo un po’ freddo…tu sei bollente!-

Ridacchiò rincuorata la moretta iniziando a dondolare le gambe avanti e indietro. Sospirò quando Chad le parlò nuovamente facendola ridere.

-Ti inviterei ad entrare in casa ma credo che non gradiresti…-

-Perché?-

Chiese lei ridendo leggermente mentre vedeva un piccolo sorriso furbo e saggio dipingersi sul viso del moretto che inarcò un sopracciglio e disse sconsolato.

-Credimi preferiresti non sapere…-

Gabriella sentì la curiosità scavarle la testa e lo implorò ridacchiando.

-Dai dimmelo!-

Chad rise piano e prese le chiavi dalla tasca della giacca di pelle le lanciò a Gabriella che si illuminò tutta e si alzò di scatto.

-Poi non dirmi che non ti avevo avvertita…-

Gabriella corse con le chiavi ad aprire la porta e quando lo fece si trovò una casa completamente carina e tranquilla dall’arredamento scuro ma moderno.

Si voltò verso Chad corrucciata, aprì le labbra per chiedere quale fosse il motivo che avrebbe dovuto sconvolgerla ma dalle camere superiori giunse un gemito acuto di una voce riconoscibile tra mille.

Gabriella arrossì di botto chiuse la porta e schizzò dietro al riccio coprendosi il viso nella sua schiena mentre il ricciolino scoppiava in una fragorosa risata.

-Ma…ma…chi…chi era?-

Balbettò viola Gabriella, Chad rise e disse.

-La conosci molto meglio di me, è bionda e ha gli occhi caramello, ha un gemello e è fidanzata con il mio migliore amico.-

Gabriella sgranò gli occhi e arrossì ancora di più.

-Sharpay?!?-

Chad ridacchiò e annuì sentendo che la ragazza iniziava a rilassarsi e a ridere lievemente. Sorrise e una fitta al cuore lo prese quando ripensò ad un sorriso che per lui era più di mille parole. Gli mancava…gli mancava da morire…

 

Qualche ora dopo…

Sharpay baciò Troy sulle labbra e il ragazzo si girò dalla parte opposta mugugnando. La bionda rise e si alzò per poi rivestirsi attenta a fare il minimo rumore possibile dato che il biondo stava riposando. Si stiracchiò e presa la sua borsetta si diresse in bagno chiudendosi dentro. Estrasse da essa i trucchi necessari per risistemarsi lievemente e dopo essersi passata un rossetto sulle labbra fragola si rimirò allo specchio. Sorrise e fece l’occhiolino alla sua figura riflessa ravvivandosi i capelli dorati con una mano. Come una dolce e fluida cascata d’oro li spazzolò e con delicatezza ricaddero sulle spalle e ai lati del viso.

Sorrise e uscì dal bagno, osservò la figura del suo ragazzo avvolta nelle lenzuola. Ridacchiò, estrasse il cellulare glitterato dalla borsetta e fece una foto a Troy che stringeva mugugnando il cuscino come se fosse qualcuno.

-Mi auguro di essere io quella che affolla i tuoi sogni amoruccio…-

Gli mormorò vicina all’orecchio facendolo rabbrividire. Si scostò sorridendo e si diresse verso la porta quando sentì la voce impastata di Troy disperdersi come un soffio nella stanza.

-…Pay…-

Sorrise e senza voltarsi chiuse la porta alle sue spalle scendendo le scale con piccoli saltelli in una mano la borsetta e nell’altra le scarpe con il tacco.

Raggiunto il piano terra si diresse in cucina e scribacchiò con la sua penna rosa dall’inchiostro rosa un bigliettino a Troy poggiandolo sull’isola al centro della cucina. Sorrise stampò un bacio di rossetto sul biglietto e si diresse verso la porta.

-Saluti…-

Mormorò più a se stessa che a qualcuno di preciso sempre con un sorriso enorme, aprì la porta, si infilò le scarpe vertiginose con i tacchi e uscì di casa.

Quando si fu richiusa la porta alle spalle si voltò e compose un numero di cellulare. Attese fissandosi le unghie di una mano con disapprovazione quando una voce rispose.

-Pronto?-

-Pronto Ryan, sono io Sharpay…-

Dall’altra parte del telefono silenzio poi la voce del gemello le giunse preoccupata e implorante.

-Pay! Dei del cielo sono ore che ti cerco! Mi sono preso un colpo! Dove sei? Devo venire a prenderti?...Scusami!-

Milioni di parole una dopo l’altra accenti che cambiano, da preoccupato a mortificato a implorante a sollevato e di nuovo preoccupato. L’angelo biondo sorrise appena con dolcezza felice delle scuse del gemello e rispose bloccando un mare di scuse e di domande.

-Ryan! Si ho bisogno di un passaggio e sono a casa di Troy. Vieni subito però non mi piace molto questo quartiere e oltre tutto sta per arri…-

Ryan ascoltava la sorella annuendo anche se lei non poteva vedere fino a quando sentì un urlo dall’altra parte della cornetta e poi la linea cadde.

Il biondo si sentì mancare e chiamo più volte la sorella al telefono.

-Pay? Sharpay! SHARPAY!-

Si sentì invadere dal panico e corse fuori di casa diretto in macchina e pochi istanti dopo era già in strada diretto come un folle a casa Bolton-Danforth ignaro che tutto quello che avrebbe trovato al suo arrivo sarebbe stato solo il cellulare glitterato della sorella sull’entrata di casa.

 

Continua…

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Capitolo 21
*** 21 ***


21.21

-Cosa vieni che ti riporto a casa…-

Ruppe il silenzio Chad scendendo dal muretto basso di una casa e lanciando il suo bicchiere dentro il secchio li vicino. Gabriella lo fissò mentre succhiava dalla cannuccia tutta la coca cola contenuta nel bicchiere che teneva tra le mani. Inarcò un sopracciglio e lo fulminò con lo sguardo senza smettere di bere il liquido frizzantino. Chad la fissò e si mise le mani in tasca sbuffando infastidito.

-Certo che sei lenta!-

La ragazza finalmente separò le sue labbra fragola dalla cannuccia e arricciando il nasino lo fissò sempre con gli occhi ridotti a due fessure borbottando.

-Io non mi chiamo “Cosa”!-

Chad ruotò gli occhi al cielo e avvicinò i loro volti fissandola digrignando leggermente i denti.

-Gabriella. Andiamo?-

La mora gli fece la linguaccia e si voltò buttando nel secchio il suo bicchiere. Si infilò il casco e Chad le disse mentre sistemava la moto.

-Ti lascio e me ne vado. Preferisci dal tuo ragazzo o a…a casa tua?-

Chiese Chad chinando leggermente il capo in avanti mentre la sua espressione assumeva quel senso vuoto e vago quando si riferiva sempre anche solo accennando a Taylor. Infatti subito il pensiero del ragazzo riflettè quell’impressione visto che nella sua mente i sorrisi, le carezze, i baci, quando avevano fatto l’amore…

-A casa…-

Un attimo, si riprese e si ritrovò sulla moto mentre sfrecciava per la strada, sull’asfalto bagnato e umido dai precedenti giorni di pioggia. Gabriella lo strinse forte per la paura che aveva delle moto e quando non sentì più il vento schiaffarle i capelli all’aria comprese di essere arrivata.

-Puoi staccarti…siamo arrivati.-

Ridacchiò il moro mentre Gabriella arrossiva e scendeva lanciandogli un occhiataccia. Chad ridacchiò appena quando Gabriella lo fissò incerta e gli disse torturandosi le mani.

-Vieni dentro? Hai bisogno di qualche cosa?-

Chad lanciò uno sguardo titubante alla casa buia e spenta e scosse negativamente la testa ma Gabriella spazientita gli rubò le chiavi con uno strattone e la moto si spense in un attimo.

-Ridammi la chiave.-

Il riccio le lanciò uno sguardo imperioso e deciso ma Gabriella lo fulminò facendolo tacere e in un attimo gli diede le spalle dirigendosi verso casa. Chad la fissò e sbuffò sonoramente mentre dentro di se sentiva lo stomaco in subbuglio. Fissò la finestra buia e cupa della camera di Taylor e un debole pensiero si insinuò nella sua mente: magari non c’era.

Nonostante questa rassicurazione il suo cuore non gli dava tregua e la sua forza di volontà gli impediva di avvicinarsi alla casa. Gabriella tuttavia sorrise furbamente e quando si trovò davanti alla porta di casa sventolò le chiavi della moto davanti al riccio che con un ringhio scese dal veicolo avvicinandosi a passi marcati e strascinati.

-Montez, stai rischiando. Ridammi le chiavi.-

Gabriella gli accarezzò una guancia e aprì la porta scostandosi. Gli fece cenno con la testa di entrare precedendola e quando il moretto fu dentro la ragazza sorrise intenerita.

-Vuoi qualche cosa da bere?-

Chad rigido e immobile fissava il salotto davanti a se senza riuscire a proferire parola. Eppure aveva ancora quell’aria superficiale e sbruffona del solito. Gabriella non potè fare a meno di sorridere quando lo superò tenendo le chiavi della moto ben strette tra le mani. Il riccio sbuffò sonoramente lanciandole un’occhiataccia nella quale con tenerezza Gabriella vi scorse anche tensione.

-Una birra andrà bene grazie.-

Disse lui sorridendo con un sorriso così falso che fece scoppiare a ridere Gabriella. La moretta aveva le lacrime agli occhi e si avvicinò al frigo per poi dire facendogli una linguaccia.

-In questa casa signorino mio bello non si beve. Se vuoi ho del succo alla mela verde.-

Disse sorridendo la mora per poi aggiungere ad un cenno del capo di Chad.

-Pensa, è il preferito di Tay.-

Il moro la guardo leggermente sorpreso e poi il suo sguardo si rabbuiò ed iniziò a lanciare sguardi interessati e curiosi in giro per la cucina. Era tutta un’altra cosa dalla cucina caotica e disordinata di lui e Troy, era pulita di un ordine impeccabile e si sentiva un odore dolciastro per tutta la stanza.

-Lo so che l’ordine è una cosa nuova per te, ma non guardare così i miei poveri mobili o me li sciupi!-

Disse Gabriella sghignazzando. Chad le rivolse uno sguardo infastidito e gelido al quale Gabriella rispose con una nuova linguaccia. La mora versò il succo di un verde intenso dentro a due bicchieri e ne porse uno al moretto. Poi si voltò e bevve. Chad assaggiò il succo dolce e asprognolo al tempo stesso arrossendo lievemente. Gabriella prese le chiavi della moto poi le posò sul ripiano e sorridendo disse per poi posare il bicchiere sul ripiano.

-Chad, io adesso vado, Ryan mi sta venendo a prendere…ma tu…secondo me sai già cosa devi fare e poi…-

-Basta Montez. Vattene e lasciami andare.-

La mora lo fissò ritornando seria all’improvviso, lasciò e chiavi a portata di mano di Chad e uscì senza proferire parola. Chad sentì la porta chiudersi e rimase solo in casa, illuminato da quella flebile e calda luce del pianale. Sospirò, prese le chiavi e si diresse alla porta.

Stava per varcare la soglia quando all’improvviso sentì un tonfo al piano superiore. Trasalì e si impose di fare silenzio e di andarsene in fretta, eppure ripensò al buio della stanza, alla luce cupa e alla finestra aperta. Non poteva essere stata Taylor.

 Sgranò gli occhi e lanciate le chiavi sul divano individuò velocemente le scale. Senza pensarci due volte salì al piano superiore e percorse senza emettere un rumore il corridoio. Indeciso aprì la prima porta che gli si parò davanti e non appena vide foto sparse in tutta la stanza di viaggi, gite e cartoline con un odore di vaniglia invaderlo si richiuse la porta alle spalle. Quella non era la stanza di Taylor.

Lanciò lo sguardo verso un’altra porta e dalle mattonelle bianche del pavimento che appena si intravedevano con la porta socchiusa potè dedurre che quello fosse il bagno.

Rivolse la sua attenzione all’ultima porta chiusa. Sospirò mentre il cuore gli batteva nelle orecchie.

Posò la mano sulla maniglia e con lentezza la premette.

Sentì il calore invadergli il viso e il corpo tremare eppure la sua mano si mosse veloce, vogliosa, desiderosa di aprire la porta.

Non appena lo fece fu investito da un’aria più fresca che lo fece rabbrividire. Gli occhi si abituarono al buio e individuò la finestra aperta. Guardò circospetto e pronto a qualsiasi colpo quando si accorse di alcuni libri a terra vicini alla scrivania. Sorrise appena comprendendo che erano stati quei libri a provocare il tonfo che aveva udito.

Si rilassò e fece per chiudere la porta quando la sua attenzione fu catturata da una figura rannicchiata sulle coperte. Il suo cuore rallentò fino quasi a fermarsi e il suo respiro si fece lento e pesante.

Taylor era rannicchiata sdraiata sul letto e dormiva. Ogni tanto rabbrividiva e sospirava. Chad la guardò immobile, incapace di fare altri movimenti, incapace di fare altro che non fosse guardarla. La sua mente appannata, affannata da tutta la nostalgia e la sensazione di averle inferto dolore, comandò al corpo di muoversi e andarsene, ma quello rispose con un gesto diverso.

Con lentezza entrò nella stanza, cercando di fare meno rumore possibile, raccolse i libri da terra e li posò al centro della scrivania così che non potessero più cadere. Superati il letto e la scrivania si avvicinò alla finestra chiudendola. Nella stanza calò un silenzio ovattato e sereno, diverso dal rumore del vento, della pioggia che fino a pochi attimi prima gli aveva inibito le orecchie.

Il rumore picchiettante e cullante delle gocce d’acqua che battevano sul tetto erano così ovattate e continue da sembrare solo una ritmica ninna nanna per la moretta che era seta a letto.

Chad sorrise appena e con dolcezza si avvicinò. Lo sapeva, lo aveva sempre saputo…lui non sarebbe mai riuscito a resisterle. Lui non poteva stare senza di lei, punto e basta.

Con lentezza e delicatezza si sfilò la giacca posandola sulla sedia della scrivania e si sedette sul bordo del letto vicino alla ragazza. Sorrise coprendola con una coperta di plaid che giaceva su una poltroncina li vicina. Senza disturbare il sonno della ragazza le si stese alle spalle, reggendosi il capo con una mano. Ridacchiò appena accogliendo la schiena della ragazza nel suo petto e sorrise rincuorato quando la sentì rilassarsi per il calore che le aveva donato la coperta e il corpo di lui.

Rimase immobile, incapace di ragionare per lunghi minuti, nei quali le accarezzava una guancia, le spostava delle ciocche di capelli e la osservava muoversi lenta e impacciata nel sonno.

La ragazza si voltò rannicchiandosi contro il petto di lui e strinse la maglia tra le sue mani mentre con il viso cercava una parte morbida di quel petto marmoreo, trovando la pace poi sul cuscino poggiando la fronte contro quel petto scolpito, ignara e ingenua come solo un’addormentata poteva essere.

Chad rimase immobile e la strinse a se mentre con dolcezza una parte stanca, stufa iniziava ad abbandonarsi a quel calore che la ragazza gli procurava al petto. Lentamente il sonno si riprese quelle notti insonni passate a maledirsi.

 

 

Taylor stretta tra le braccia del moro aprì un po’ gli occhi stropicciandoseli leggermente. Sentiva un calore avvolgerla e sorrise leggermente sospirando di piacere. Quando si accorse del peso che le giaceva sulla vita e del fisico scolpito che a pochi millimetri dal suo viso si stagliava sgranò gli occhi. Si separò di scatto puntando le mani contro il petto di quello sconosciuto e con uno scattò fu in piedi vicina al letto. Non appena vide il ragazzo che giaceva addormentato sul suo letto il suo cuore si bloccò definitivamente.

La brunetta lo fissò mentre gli occhi le si riempivano di lacrime e avrebbe voluto urlare eppure lo fissò semplicemente con lo sguardo sorpreso e le lacrime a rigargli subito il viso. Era addormentato, steso scompostamente su un fianco e con il viso poggiato sul cuscino, in quel silenzio ovattato Taylor riusciva a percepire il respiro pesante e addormentato del ricciolino. Lo fissò senza avere la forza o il coraggio per fare altro. Arretrò di qualche passo senza sapere cosa pensare, senza sapere il perché era lì, annegando nel dubbio di essersi persa una parte della sua vita quando spinse una sedia che fece un rumore forte.

La brunetta sentì un fruscio e senza avere il coraggio di voltarsi rimase di spalle al letto quando una voce impastata, ma sorpresa e agitata la raggiunse.

-Taylor…-

La brunetta si voltò e vide due occhi cioccolato perdersi nei suoi. Chad la fissava in piedi vicino al letto.

 

 

Sharpay aprì gli occhi caramellati sbattendo le lunge ciglia nere cercando di mettere a fuoco. Cercò di mettersi a sedere quando sentì che qualcosa di freddo e duro sotto di lei. Si guardò attorno con tutti i muscoli a farle male e con la testa a pulsarle dal dolore.

-Ma dove diavolo …?-

Si disse mentre scrutava poco distante a lei le gambe di un tavolo lavorato in legno, delle sedie, alcune poltrone in pelle nera sparse per quello che doveva essere un salotto. In un angolo un cammino acceso che diffondeva una luce arancionata per tutta la stanza mentre il fuoco zampillava scoppiettante bruciando la legna.

-Ciao Pay…come te la passi con il mio ragazza?-

La bionda trovò la forza di mettersi a sedere e si ritrovò stesa su un tappeto morbido e lavorato del salotto mentre Elisabeth, bella e sensuale come sempre giaceva seduta su una poltrona con un sorriso dolce ma dannatamente stronzo.

-Tu…tu sei Elisabeth?-

Chiese la bionda con la testa a pulsarle dal dolore. La ragazza ramata sorrise e le rivolse uno sguardo agghiacciante.

-Si Pay, sono Elisabeth.-

 

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

°&°&°&°&°&°&°

 

Angolino dei ringraziamenti:

Se le altre volte il ritardo era enorme ora non so davvero come giustificarmi. La ficcy credo sia calata di aspettative e scusate se il metodo di scrittura è così arcano e spoglio ma mi ero un po’ persa e nonostante so che le recensioni inevitabilmente saranno calate devo sperare in un vostro commento? Un bacione e a presto spero se la mia mente me lo permette.

 

 

 

 

*Armony93*

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Capitolo 22
*** 22 ***


22.22

 

-Diavolo e tu quella la chiameresti una tinta?-

Chiese con voce leggermente disgustata la biondina fissando ancora stordita e dolorante i capelli ramati della ragazza che accomodata su una poltrona sgranava gli occhi sorpresa e assunta un’espressione divertita scoppiava a ridere coprendosi le labbra con una mano mentre tra le risate mormorava.

-Ora capisco perché Troy ti trova affascinante! Ma guardati! Sei in mio potere ma ti comporti come se fossi a casa di un’amica!-

Sharpay fissò infastidita la ragazza e puntata una mano al suolo facendosi leva si alzò in pedi mantenendo la sua postura eretta anche sui tacchi vertiginosi. Si lisciò il vestito e nonostante ancora il dolore forte alla cute, ridusse gli occhi a due fessure scrutando minacciosamente la sua rivale.

-Oh e io capisco perché Troy ti ha piantata senza pensarci due volte! Basta sentirti ridere e anche il gracchiare di una rana potrebbe risuonare gradevole all’orecchio più raffinato.-

Disse acidamente incrociando le braccia al petto. Ma a quell’affermazione spavalda gli occhi di Elisabeth si infiammarono di rabbia e la ragazza si alzò con gesti lenti e misurati dalla sua poltrona compiendo pochi passi, portandosi così vicina alla biondina e fissandola intensamente negli occhi.

-Ti credi tanto importante per lui Evans? Ti userà come ha fatto con me, ma tu cosa hai da offrirgli oltre al sesso e a del passatempo? Niente…la tua vocina petulante e il tuo odioso modo di importi alla gente.-

Sharpay rise divertita senza il minimo intaccamento e anzi si chinò leggermente visti i tacchi vertiginosi che la rendevano molto più alta della sua avversaria.

-Sarò anche una delle tante, ma tu sei meno importante di me visto che ha preferito una ragazza con la vocina petulante e un pessimo modo di rapportarsi con la gente. Devi essere davvero insopportabile per battermi…sai so essere davvero odiosa.-

Elisabeth sgranò gli occhi e fissò stupefatta la ragazza avvicinandosi poi con fare inquisitorio le assestò una spinta in pieno petto e Sharpay arretrò di qualche passo cadendo indietro ma prima di toccare il suolo riuscì ad aggrapparsi ad un mobiletto e lanciando uno sguardo truce alla ramata si rialzò fissandola con uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque.

-Tu…brutta ramata dei miei stivali Gucci!-

Elisabeth con un ghigno alzò una mano e schioccò le dita dicendo a voce alta così da far risuonare la stanza della sua voce cristallina e un po’ civettuola.

-Steven! Peter!-

Sharpay guardò riluttante la porta attendendo che le due guardie del corpo entrassero per prelevarla quando da fuori prevalse un inquietante silenzio. Elisabeth inarcò infastidita un sopracciglio e con voce gracchiante urlò sbattendo un piede al suolo con decisione.

-STEVEN! PETER!-

All’improvviso la porta si spalancò e sulla soglia comparve Troy con uno zigomo tumefatto e un espressione furibonda dipinta sul viso. Il biondino si pulì con uno scatto rabbioso la mano e dopo aver dato un calcio ad un’ammasso tutto nero ai suoi piedi che Elisabeth identificò come essere il corpo vestito in giacca e cravatta di Steven entrò a passo furibondo in stanza puntando dritto verso la ramata che urlò terrorizzata.

-Troy!-

Disse Sharpay sorpresa sgranando gli occhi e fissandolo prendere Elisabeth per i capelli duramente.

La ragazza dai capelli ramati si dimenò con violenza cercando di liberarsi quando d’un tratto Troy la spinse stesa a terra e si inginocchiò così di essere alla sua altezza.

-Ascoltami bene tu, puttanella da quattro soldi. Azzardati ancora una volta a farmi uno scherzo simile, ma prova solo ad avvicinarti ancora una sola volta a Sharpay o a Chad o a qualsiasi persona che mi stia a cuore e giuro su Dio che sputtano alla polizia con tanto di video prova tutto quello che accade nei bei localini di tuo padre. Vediamo se i soldi gli saranno utili quando Pitt testimonierà che lo mandavi in giro a pestare la gente…-

Elisabeth sgranò gli occhi e vide sulla porta della stanza la figura del suo buttafuori che la guardava con ribrezzo per poi voltarsi e lasciare la stanza con l’intenzione di non metterci più piede. La ragazza si chinò e iniziò a piangere coprendosi il viso con le mani mentre dall’altra parte della stanza Sharpay fissava la scena raggelata. Troy lasciò andare i capelli rossi della ragazza e si voltò preoccupato e ansioso verso Sharpay che quando intercettò il suo sguardo si sciolse. Il biondo sospirò di sollievo ed aprì le braccia per accoglierla a se. La ragazza però seppur rincuorata non si mosse dalla sua posizione e l’espressione sul viso di Troy si fece ansiosa. Il ragazzo si avvicinò titubante allungando una mano e Sharpay senza dire nulla solo con un piccolo gemito gli saltò al collo stringendolo con forza e disperazione.

-Ho avuto paura…-

Troy si separò e inarcò un sopracciglio fissandola serio in viso e mormorando.

-Sul serio?-

Sharpay lo fissò negli occhi e ridacchiò per poi circondargli il collo con le braccia e avvicinare i visi mormorando.

-No, ma nei film dicono sempre così…-

Troy rise e annullò definitivamente la distanza dalle loro labbra baciandola con passione mentre Sharpay pronta subito ricambiò quel tocco. Sospirarono entrambi quando con dolcezza il biondino si fece largo tra le labbra della ragazza dai fili d’oro e sfiorò con la lingua quella della ragazza provocando brividi caldi sulla schiena di entrambi. Troy sorrise e la prese per mano separandosi da lei. Lanciò un ultimo sguardo a Elisabeth che rannicchiata al suolo piangeva ancora e dopo aver posato nuovamente le sue labbra contro quelle di Sharpay si diresse spedito verso la porta trascinando un’innamorata Pay dietro di lui.

 

-Tay…io…-

La moretta si voltò in direzione opposta a quella del ragazzo e iniziando a singhiozzare si strinse nelle spalle chinando il viso. Chad strinse un pugno in preda alla frustrazione e allungò una mano per poterla carezzare, ma la ragazza iniziò a tremare convulsamente. Con un esitazione Chad ritrasse la mano e chinò il viso. Era tutto cambiato, alla fine aveva ottenuto quello che voleva: l’aveva allontanata da se.

Senza dire nulla si chinò e raccolse il suo giubbotto di pelle infilandoselo subito e voltandosi verso la porta. Taylor sentendo quel rumore si mosse verso la finestra e vide il riflesso di Chad che la guardava silenzioso dalla soglia della porta. Voleva baciarlo, accarezzarlo, toccarlo: le era mancato così tanto. Lo fissò voltarsi e percepì i suoi passi lenti e pesanti percorrere il corridoietto e poi con una discesa più rapida le scale. Gemette di frustrazione e guardò fuori dalla finestra. Una fitta pioggerella aveva iniziato a scendere silenziosamente dal cielo e la ragazza potè perfettamente percepire la porta chiudersi e lo vide comparire diretto verso la sua moto. Ebbe un fremito e prima di poter pensare ad altro si trovò a correre giù dalle scale di corsa. Strinse forte la porta e quando sentì un rombo di accensione della moto fu percorsa da un tremito violento. Spalancò la porta e corse sul vialetto bagnandosi completamente le vesti e i capelli: raggiunta la moto vide il ragazzo rimanere immobile. Arrestò la sua corsa ad un passo da lui e con rapidità gli sfilò il casco per poi fissarlo negli occhi mentre una sottile pioggerella iniziava a bagnare anche il viso di lui.

Taylor strinse tra le mani il casco e senza pensare ad altro si alzò sulle punte annullando quella pesante distanza tra le loro labbra. Subito sentì un nodo sciogliersi nella sua gola e altre lacrime arrivarono alle lacrime. Tuttavia le bloccò quando le mani di Chad si poggiarono sulla sua vita circondandola e attirandola più stretta a se. Taylor sorrise appena permettendo alla lingua di Chad di penetrarle con passione nelle labbra sfiorando la sua lingua. Entrambi gemettero e Chad sorrise appena sollevato continuando a baciarla con sempre più voglia, più passione.

Si separò ansante da lei e poggiò la sua fronte contro quella della ragazza mormorando in preda al dolore e all’amore.

-Ti…ti amo Tay…ti amo…-

Taylor sorrise e mentre calde lacrime si mescolavano con fredde gocce di pioggia annuì debolmente per poi riunire le loro labbra in un tenero bacio bagnato dalla pioggia fredda e dolce.

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

°&°&°&°&°&°&°

 

Angolino dei ringraziamenti:

Il ritardo è stato spaventosamente spaventoso. Mesi e mesi di assenza per poi ricomparire così, all’improvviso con un nuovo capitolo. Eppure era una promessa fatta ad una cara amica, colei che diventerà l’unica recensitrice forse…ma la stimo e la ammiro perché c’è sempre e perché mi ha incoraggiata a proseguire. Non mi interessa nemmeno più se le recensioni caleranno ad una o due ma ci tengo perché questa storia è diventata parte di me. Finirà presto, uno o due capitoli ma spero che rimanga sempre nei cuori di coloro che l’hanno davvero amata come l’ho amata io.

Un grazie speciale a tutti voi che leggete e a tutti quelli che non la leggeranno più ma che l’hanno amata.

Un bacione a presto. ^^

 

 

 

*Armony93*

 

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