La bellezza del tuo silenzio... di armony_93 (/viewuser.php?uid=34815)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***
Capitolo 1 *** 1.1 ***
1.1
Chad
si separò dal giovane riverso a terra e si alzò.
Si guardò la mano sporca di sangue e la ripulì
sulla maglia del giovane. I compagni del ragazzo lo presero in spalla e
corsero via dichiarando una futura vendetta.
Chad
rise divertito. Si voltò e si diresse affiancato da Zeke
verso la macchina. Salirono e Chad si spose dal finestrino. Chad si
voltò e batté il cinque a Troy che sdraiato sui
sedili posteriori leggeva un rivista. Zeke mise in moto e
partì. Le strade deserte a causa dell’ora tarda e
i tre si sentirono padroni della strada. Chad tirò fuori una
mano dal finestrino e non appena superarono una macchina la
salutò con un gestaccio alzando il dito medio e ridendo.
-Accelera…-
Un
sussurro lieve e divertito. Spavaldo e presuntuoso, fiero e deciso. Le
labbra che si increspano in un sorriso divertito e un po’
crudele. Il piede che preme l’acceleratore e l’aria
che aumenta mentre si contrappone alla macchina che sfreccia per la
strada.
Troy
posò la rivista e aprì la cappotta. Si
alzò in piedi e urlò divertito.
Chad
rise e alzò il volume della radio al massimo. Insieme tutti
e tre cantarono la canzone che la radio proponeva. Quella musica
ripetitiva e continua, forte e sempre uguale, ricca di urli e
percussioni, tipica delle discoteche.
Zeke
frenò all’improvviso e per l’aria
risuonò lo stridio delle gomme sull’asfalto. Le
portiere che i aprono e i ragazzi che scesero. Un uomo rude e robusto,
che metteva in mostra i suoi muscoli possenti e scolpiti stava sulla
porta immobile con le braccia incrociate al petto, gli occhiali da sole
nonostante al notte e l’abbigliamento nero. Troy si
avvicinò e batté il cinque all’uomo.
-Ciao
Pitt…-
-Ciao
ragazzi, domani niente scuola?-
Chiese
questo salutando con un cenno del capo gli altri due.
-Pitt,
pensavo che tu ci conoscessi!-
Disse
Chad con una risata. L’uomo rise e annuì aprendo
la porta che dava all’interno di un locale chiassoso e buio
ricco di luci psichedeliche che rivelano e nascondono cose che non si
possono vedere.
-Hai
ragione, che ve lo chiedo a fare?-
Disse
ridendo e chiudendo la porta dietro alle spalle dei tre. I tre furono
avvolti dal buio, dall’aria pensate e dall’odore
dei segreti e dell’eccitazione.
I
tre percorsero parte del locale salutando ragazzi conosciuti solo di
vista, altri amici d’infanzia, altri compagni di avventure
non sempre legali, finche non raggiunsero una porta sorvegliata da sue
bodyguard. Chad e Troy salutarono i due che aprirono la porta e
lasciarono entrare i tre.
Troy
sorrise non appena dall’oscurità comparve la
figura esile e sensuale di una ragazza dai capelli color rame.
-Ciao
amore! Oh…Chad, Zeke…ciao anche a voi…-
-Ciao
Elisabeth.-
Continua…
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Capitolo 2 *** 2 ***
2.2
L’aria
frizzante della mattina avvolse Taylor che scese le scale di casa e si
incamminò verso scuola con la sua borsa a tracolla. Aveva un
paio di jeans stretti con la vita non troppo bassa, una maglia rossa
incrociata sulla scollatura e delle ballerine nere con i ricami rossi
ai piedi. I capelli corti a caschetto neri che le incorniciavano il
viso con dolcezza. Svoltò l’angolo e sorrise in
segno di saluto ad una ragazza mora affiancata da una ragazza bionda.
-Tay!-
La ragazza sorrise e accelerò il passo. Le raggiunse e le
salutò regalando loro un sorriso magnifico.
-Pronta per il primo giorno di scuola del nostro quarto anno alla East
High?-
Taylor annuì e batté il cinque a Gabriella che
aveva parlato.
-Bhe, allora cosa stiamo aspettando? Andiamo!-
Esultò Sharpay salendo sulla sua macchina rosa elettrico.
Taylor rise e Ryan seduto sul sedile posteriore dopo averla salutata le
chiese affettuosamente.
-Tay, come va?-
Taylor lo guardò e sorrise in segno positivo.
-Dal tuo magnifico sorriso direi bene! Ne sono felice!-
Disse Ryan con un sorriso. La ragazza sorrise di più e
annuì. Si sedette davanti di fianco a Sharpay che si mise al
posto del guidatore. Accese la macchina e partì. Poco dopo
arrivarono a scuola. Taylor scese dalla macchina e
attraversò la strada. Un attimo e uno stridio di gomme la
fece voltare inorridita. Se avrebbe potuto un urlo sarebbe uscito dalle
sue labbra e sarebbe risuonato nel cielo, ma la ragazza
rimase immobile mentre la borsa le cadeva dalle mani. Un gesto rapido e
si coprì il viso con le mani come per proteggersi dalla
vettura che ad una velocità esagerata si dirigeva verso di
lei.
Chiuse gli occhi quando ad un tratto sentì una spinta forte
su un fianco, l’asfalto e il caldo di un corpo contro il suo.
Un attimo e sentì la macchina passare a gran
velocità al suo fianco, senza prenderla. Costante un peso
sullo stomaco.
-TAY!-
L’urlò di Sharpay rimbombò quasi in
contemporanea all’accaduto. La ragazza
aprì gli occhi e vide una testa riccia di fronte alla sua.
-Non ti hanno insegnato che non devi attraversare la strada senza
guardare?-
Chad la guardò sorridendo divertito e dolorante.
L’aveva spinta via prima che finisse sotto alla vettura.
Taylor rimase un attimo imbambolata di fronte a quel sorriso
così bello. Arrossì e distolse lo sguardo per poi
alzarlo nuovamente negli occhi del ragazzo.
Fu il cuore di Chad sta volta a bloccarsi.
-Sta più attenta la prossima volta.-
Disse Chad dandole uno schiaffetto sulla nuca e camminando diretto
verso il gruppo di ragazzi: Troy, Zeke e tutto il resto seduti in un
angolo sulle loro moto o seduti dentro le macchine parcheggiate.
Sharpay, Ryan e Gabriella la affiancarono subito e la bionda la strinse
a se terrorizzata per l’amica.
-Ma dove avevi la testa?-
Chiese Sharpay in preda a una crisi di panico. Gabriella difese subito
la brunetta.
-Guarda che lei aveva controllato ed era sulle strisce pedonali, quel
folle è sbucato all’improvviso!-
Taylor annuì vigorosamente per poi lasciare le due amiche a
discutere, mentre il suo sguardo vagava tra quei ragazzi seduti in un
angolo della strada. Sorrise vedendo subito la testa riccia del ragazzo
e arrossì per poi distogliere lo sguardo.
La campanella suonò e tutti si recarono
all’interno eccetto per Troy e i suoi amici. Loro entravano
quando volevano senza stare agli ordini di nessuno. Il preside ormai
non ci perdeva più tempo.
Taylor ascoltava la professoressa con attenzione e interesse. Ma ogni
tanto la sua mente vagava e raggiungeva l’esterno e tutto
ciò che lo riguardava. Si bloccò quando la
professoressa iniziò a scorrere l’elenco per
l’interrogazione. Lei aveva fatto la sua interrogazione
scritta la volta precedente quindi era salva, e poi era pronta anche
per un test a sorpresa. Sorrise e iniziò a mordicchiare la
matita. Fissò la Darbus con un sorriso divertito e la
guardò mentre con lo sguardo scorreva l’elenco dei
nomi. Un espressione corrucciata si dipinse sul viso
dell’insegnante. E lei conosceva bene
quell’espressione: mise via libri e si separò un
po’ il banco. L’insegnate chiuse l’elenco
e sorrise ai suoi allievi.
-Test a sorpresa! Sono troppo indecisa quindi ho deciso di verificare
lo studio di tutti.-
Chad dalla parte opposta della classe maledì la
professoressa e si lasciò scivolare un po’
più giù sulla sedia. Troy di fianco a lui
sospirò rassegnato: una nuova insufficienza. Stessa reazione
la ebbero anche Zeke e Sharpay che fissò la propria prof di
teatro con una punta d’odio. Non aveva studiato, aveva
passato tutto il pomeriggio precedente a cantare.
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino Dei
Ringraziamenti:
-hEiLig FuR ImMeR: Grazie
per la tua rece. Sono felice che ti piaccia come idea.
L’altro giorno mi ci sono messa di getto e ho scritto una
decina di capitoli. I Bad Boys sono fantastici! Li amo (soprattutto
Chaddy e Troy! XD). Poi per quanto riguarda Taylor è in
questo capitolo che entra in scena, diciamo così, avevo
pensato ceca, ma poi era troppo. In futuro non si sa mai, ma per adesso
preferisco fermarmi qui. Ma tu continua a seguirmi, mi raccomando, ci
tengo. Un bacio enorme.
-Megamax94: Si!
Muhuhahaha! È una vendetta! La mia solida e fiera vendetta
per aver fatto morire il mio amato Chaddy! Ecco la tua punizione! XD
Scherzo (più o meno) spero che mi continuo a seguire o mi
arrabbio come una belva e quando ci vediamo ti corco di botte! XDDDD
Ok, scherzo! Ti voglio troppo bene cugi! Un bacio enorme mi manchi! XD
-fefy88:
Glazie mille! Sono felice che ti piace! Ah! Grazie mille per avermi
aggiunta tra i tuoi autori preferiti e per aver recensito tante delle
mie ficcy. Continua a seguirmi e a recensire mi raccomando!
XD Un bacio enorme ti voglio bene. Baci, baci
-Sinfony:
Chad è mio! Se tu vuoi Troy te lo lascio pure (anche se devo
ammettere che in questa mia ficcy mi ispira molto! XD). Che bello sono
così felice che trovo sempre una tua recensione, sei un mito
sorella! Hai visto che recensione chilometrica che ti ho lasciato su
HSM2: seconda generazione? Amo troppo quella ficcy!
Ç_ç mi mancherà! Un bacio enorme.
Seguimi ancora che se no senza la mia sister non vivo! ^^ Kissone! Ti
lovvo!
-romanticgirl:
Ciao! È da tanto che non ti vedo! Ç_ç
Ma sono felice che almeno questa mia ficcy ti piaccia! Davvero ti ha
incuriosito l’introduzione? E io che pensavo fosse troppo
lunga! XD Comunque continua a seguirmi mi raccomando! Ci tengo tanto!
Un bacio enorme glazie per la rece!
-Herm90: Si!!!!!!
Miticosamente sexy!!!!!! OçO è niente dire che mi
vedo Chaddino carino, carino così cattivello! Come in pirati
adoro il soggetto un po’ violento e ultra billu! XDDD
Ok…sono fuori. È che sono così happy
ogni volta che vedo una tua recensione! ^^ Un bacione enorme ciao! Ti
voglio bene!
-Kaggi_Inu91: Mi
dispiace? Mi dispiace? Ma ti do una mano a prenderla a calci quella! XD
(e dire che l’ho inventata io! XD) se mi dici così
senza nemmeno conoscerla figuriamoci più avanti cosa vuoi
farle! XD Ops…ho detto troppo! Un kissone! Continua a
recensire ci tengo un bacione gigante!
-scricciolo91:
Ciao!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mamma quanto ti voglio bene! Ci
sei sempre e mi recensisci qualsiasi cosa io scrivo, ti adoro! Che
bello oggi ho fatto i salti di gioia quando ho visto la tua rece! Che
bello mi tiri sempre su il morale con le tue recensioni! Ti piace?
Really? Ne sono felicissima! Continua a seguirmi mi raccomando! Ti
adoro! Un bacione a presto!
Armony_93
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Capitolo 3 *** 3 ***
3.3
La
campana suonò segnando la fine della scuola. I ragazzi si
alzarono dai banchi chi felice, chi meno dello svolgimento della
giornata.
Si
diressero verso l’uscita. Taylor si mise seduta sul banco e
annuì quando Gabriella le disse che lei, Sharpay e Ryan
l’aspettavano giù alla macchina. La mora e i due
gemelli uscirono come gli altri studenti, nella classe rimasero solo
Taylor, Troy, Zeke, Chad e alcune Cheer-leader. Chad si alzò
dopo essersi separato da un bacio passionale con Amber, una
Cheer-leader, e stava per uscire dopo aver salutato tutti i suoi amici
quando Taylor lo affiancò.
Il
ragazzo la guardò storcendo la testa da un lato.
-Mckessie?
Che vuoi?-
Chiese
forse un po’ troppo bruscamente e senza degnarla di uno
sguardo.
La
ragazza sorrise e gli porse un biglietto. Il sorriso si fece dolce e
riconoscente, dopo averlo salutato con un cenno del capo
accelerò il passo e lo precedette all’uscita.
Chad
la fissò confuso: quella ragazza era proprio strana. Stava
per buttare il biglietto quando la curiosità si fece forte,
abbassò lo sguardo e lesse la scritta.
‘Grazie…’
Semplice,
nulla di più, e nulla di meno. Il ragazzo fissò
il biglietto incerto e con un gesto rapido lo buttò a terra.
Eppure sulle sue labbra un leggero sorriso comparve.
Uscì
dalla scuola e si diresse verso la sua moto, prese le chiavi dalla
borsa, quando una macchina rosa elettrico sfrecciò al suo
fianco. Si voltò di poco appena in tempo per incatenare il
suo sguardo a quello cioccolato di Taylor. La ragazza mantenne il
più possibile quel breve contatto visivo, ma poi fu
costretta a distoglierlo. Chad fissò la macchina sfrecciare
via per poi svoltare nella strada laterale venendo inghiottita dai
palazzi e dalle case.
Il
giovane era ancora immobile quando alle sue spalle una voce melliflua
gli invase le orecchie.
-Ciao
Chaddy. Dov’è Troy?-
Chiese
Elisabeth comparendo con passo felpato alle spalle del riccio. Chad le
sorrise e le indicò l’entrata della scuola.
-Bolton
è lì. Bella la tua nuova Porche. Te
l’ha comperata il tuo vecchio?-
-Ovvio,
ti piace? Nera…-
Chad
si avvicinò alla macchina e ne sfiorò il cofano
con delicatezza.
-È
magnifica.-
-Già.
Sta sera tu e gli altri rivenite al Sion? Perché io non ci
sono…-
Chiese
la ragazza riferendosi al locale della sera precedente mentre si
appoggiava alla Porche attendendo l’arrivo del suo ragazzo.
-Certo…certo…si
vedrà. Come mai non ci sei?-
-Devo
andare ad una festa di compleanno di un vecchio con mio padre. Sai,
più ce lo aggraziamo meglio è…-
Chad
annuì e le sorrise. Si voltò verso la sua moto.
-Già,
credo che sta sera verrò… Ho dei conti in sospeso
con quel pirla di Mitchel.-
-Pensavo
li avessi regolati ieri sera.-
-No…era
solo l’inizio.-
Disse
Chad mentre vedeva Troy avanzare verso di loro. Il biondo
salutò la sua ragazza avvolgendole la vita con un braccio e
baciandole le labbra con passione.
-Ciao
Troy…-
Sussurrò
la ragazza sorridendo maliziosamente. Troy sorrise e le
baciò nuovamente le labbra.
-Ehi,
che ci fai qui? Hai detto che non ti piace frequentare questi luoghi
così ‘comuni’ come li definisci
tu…-
Disse
Troy ridendo seguito dal riccio.
-Ciao
Eli.-
Salutò
affettuosamente Zeke facendo l’occhiolino in segno di saluto.
La ragazza sorrise e rispose al saluto con un cenno del capo.
-Sono
venuta a trovare il mio ragazzetto, perché se vengo a sapere
che mi tradisce lo rovino!-
Disse
la giovane stringendo il petto di Troy e fissandolo decisa e
vendicativa.
-Perché
dovrei tradire una fidanzatina così sexy?-
Chiese
Troy ridendo mentre la spingeva contro la macchina e la baciava
nuovamente sulla labbra chiedendo anche altro.
Chad
scosse la testa e rise separando i due.
-D’accordo
che ormai dal preside ci abbiamo fatto l’abbonamento annuale,
ma non credi che procreare qui, nel giardino della scuola sia esagerato
anche per un tipo come te?-
Disse
ridendo mentre li bloccava.
Troy
rise e salì sulla Porche della sua ragazza mettendosi alla
giuda. Salutò Chad e Zeke e partì a massima
velocità verso casa della sua ragazza.
Poco
dopo anche Chad si recò a casa sua.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino
dei ringraziamenti:
fefy88:
Glazie!
Che bello! Sono così lieta che ti piaccia! Un bacio enorme!
Ti voglio bene.
scricciolo91: Che
bello!!!!!!!!!!!! Adoro sempre le tue rece (l’ho
già detto nel chappy precedente? Che ripetitiva che
sono…XD). È si anche io vorrei essere al posto di
Taylor! XD Cmq glazie per il commento sulle ficcy ^///////^ solo che mi
fai arrossire! XD anche io adoro le tue ficcy appunto per questo vuoi
spiegarmi perché non aggiorni più? Io ne ho un
disperato bisogno!!!!! Ç_ç! Vabbine seguimi
sempre!!!!!!!!!! Un kissone enorme ti voglio benissimo. P.S. hai msn?**
Herm90:
Glazie
mille per la recensione ti ringrazio molto! Sono sempre happy delle tue
rece! Ti voglio bene un bacione enorme. Ciao Bacio ti voglio bene.
hEiLig
FuR ImMeR: Glazie!
Chad è sempre Chad! XD vero, mai parole furono
più vere! Cmq… I mitici Bad Boys. Ceca sarebbe
stato troppo esagerato per taylor, almeno per ora, chissà
più avanti potrei farne una. Non so se vi ho fatto
comprendere il perché ho deciso di scrivere questa ficcy, ma
cercherò di spiegarmi: di solito le persone che perdono uno
dei 5 sensi si rendono conto davvero conto dell’importanza di
questi. Per Taylor può essere la voce, mentre in altri casi
la vista, in altri l’udito. L’olfatto e il gusto
sono lo stesso gravi da perdere, ma è più
complicato scriverne una ficcy. Mentre già se si perde la
vista è bello descrivere le sensazioni che quella persona
percepisce e la verità del sentimento che la persona prova
siccome non può amare solo l’aspetto fisico dato
che non lo può percepire. Invece il mutismo è un
amore silenzioso ma al tempo stesso carico di parole nascoste
e invisibili. Quel silenzio che è tanto bello
perché ci si esprime con il corpo e quindi questo implica
sorrisi gesti e da davvero importanza all’amore fisico,
perché è l’unico modo per esprimere il
proprio amore con dei gesti unici e speciali. Ops, mi sono dilungata
troppo! Spero di non averti annoiata! Se stai dormendo sulla tastiera
scusami! Non era mia intenzione! Un bacio cmq, ti voglio bene ciao,
ciao.
Sinfony:
Sorella
così mi stupisci! Saresti pronta a tradirmi se passa Chad,
mio marito, vicino a te? XD Allora non ti arrabbi se parto via per la
Polonia e mi porto via il mio amato ricciolino? XD Che bello di nuovo
la tua recensione! Oddio quanto mi rendi felice con tutte le cose
carine che mi dici! Mi vengono le lacrime agli occhi! Sei stata
dolcissima! Mi sono commossa, sai che ci vuole poco per farmi
scoppiare in lacrime! XD Cmq, sono felice come non mai che ti piaccia!
Un bacio enorme e mandami qualche mail! ^^ Ciao un kissone ti adoro di
bene!
Titty90:
Ma
ciao! Che billu! Non ci speravo in una tua recensione! Nel senso, so
che leggi sempre, ma non credevo di trovare una tua rece! XD ne sono
felicissima e credimi non mi dispiace per niente, anzi sono mega happy!
XD Ti ho mandato il 12 e il 13, soddisfatta? XD Un bacione enorme!
Glazie mille ciao!
Kaggi_Inu91: XD! Ne
combinerà ancora Elisabeth, sentirete molto parlare di lei!
Comunque, glazie mille perché sei costante e ci sei, ti
lovvo di bene! Glazie non sai quanto mi renda felice trovare una tua
recensione. Bacione enorme! Kiss ti adoro! Ciao
romanticgirl:
Sono
felicissima che questa ficcy ti abbia colpita! Tranquilla è
solo che era da tanto che non ti sentivo e mi sono emozionata quando ho
trovato una tua recensione! ^^ tutto qua, un bacio enorme! Ciao ti
voglio bene
Tay_:
Tay!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi sono sentita male per non aver trovato una tua rece, ma avevo
immaginato che eri via quindi tranquilla! ^^ Ti voglio troppo bene
perché ci sei sempre per me! Sei fantastica sorellina! Ti
adoro! Un bacio enorme ciao dalla tua sorellona!
Allora
vi lascio…(sono più lunghi i ringraziamenti del
chappy! Scusate! °//////°).
Troypay in arrivo
nei prossimi chappy e anche la Ryanella!
Yuppy!
XD Un bacio a tutti coloro che recensiscono!
P.S.
Megamax94
non
ho trovato una tua rece, ma sei giustificato cugi, solo
perché sei via in un
hotel…ç_ç beato te! XD Ciao
armony_93
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
4.4
Taylor
era a casa seduta sul letto con il cellulare tra le mani.
Digitò in fretta la risposta a Sharpay sorridendo divertita.
‘Lo
so, Mark non è bellissimo ma dovresti essere contenta che
uno della squadra di basket di fa la corte, no?’
Inviò
il messaggio e attese la risposta della bionda. Gabriella era seduta
sulla sedia della scrivania e girava mentre sul pc scriveva delle cose
sorridendo.
-Ti
ha risposto?-
Chiese
a Taylor. La brunetta si alzò e porse il telefono alla mora
che lesse la risposta di Sharpay e scoppiò a ridere:
‘Dovrei
essere contenta? Tay, spero tu stia scherzando! Quello a in testa solo
la palla da basket e come se non bastasse mi fissa sempre il
seno!’
Taylor
digitò nuovamente la risposta a quel messaggio, ma Gabriella
le disse proprio prima che lo inviasse.
-Chiedile
anche se le va di uscire sta sera…andiamo al Sion! Mia
sorella a 4 biglietti gratis! Possiamo andarci! Che ne dici?-
Taylor
la fissò e alzò una mano con tre dita sollevate.
Gabriella annuì e le ripose.
-Lo
so che siamo in tre Tay, ma se chiamiamo Ryan siamo in quattro e poi
scusa, ma non è meglio che andare in giro da sole noi tre
povere ed indifese femminucce?-
Taylor
la fissò interdetta e poi inarcò un sopracciglio
mettendosi le mani sui fianchi. La fissò con insistenza e
Gabriella le disse incerta.
-Perché
mi guardi così, scusa? Lo so che Ryan non è molto
forte fisicamente e farebbe paura solo ad un barboncino, ma secondo me
se ci dovesse succedere qualcosa lui sarebbe pronto a difenderci!-
Taylor
non cambiò espressione e anzi si avvicinò alla
giovane, prese il mouse e aprì la finestra di Word su cui la
ragazza stava scrivendo poco prima, comparve un foglio con scritto un
milione di volte Ryan Evans, Ryan Evans, Ryan Evans…
Gabriella
arrossì e coprì subito la pagina con un altro
foglio su cui c’era la vera ricerca di scienze.
-Tay!
No, non è perché mi piace il motivo per cui
voglio far venire con noi!-
Ci
fu un attimo di silenzio e poi la ragazza si lasciò andare
ad un sospiro sotto lo sguardo soddisfatto e vittorioso di Taylor.
-D’accordo…d’accordo…è
per quello…-
Taylor
sorrise e le diede una pacca sulla spalla per consolarla. Gabriella la
fissò con gli occhi da cerbiatta e poi scoppiò a
ridere seguita dall’amica.
La
bruna scrisse in fretta il messaggio e lo inviò a Sharpay.
Le due si fissarono negli occhi finche il cellulare di Taylor non emise
un altro trillo.
Gabriella
si alzò e le si affiancò per leggere la risposta.
‘D’accordo…mi
porto dietro anche quel folle di mio fratello! (Lo faccio solo per
Gabriella!)’
La
mora arrossì e preso il telefono dalle mani di Taylor
digitò un uovo messaggio alla bionda.
‘Sharpay
Evans cancella immediatamente quel messaggio dal tuo cellulare! Se tuo
fratello lo legge ti faccio diventare un uomo!’.
Taylor
rise lasciandosi andare sul letto. Gabriella inviò il
messaggio e fissò Taylor ridere silenziosamente. Un sorriso
dolce le dipinse il volto le si avvicinò e le si stese di
fianco. La strinse in un abbraccio e Taylor leggermente sorpresa
ricambiò. La mora alzò lo sguardo e lo
puntò in quello di Taylor che storse la testa da un lato
confusa.
Gabriella
la fissò e sorrise ancora di più.
-Ti
chiedi perché così all’improvviso ti ho
abbracciata?-
Taylor
annuì. Gabriella la guardò negli occhi e la
abbracciò nuovamente.
-Perché
non so cosa farei senza di te!-
Taylor
sorrise e ricambiò la stretta. Si alzò e
aprì l’armadio. Gabriella la fissò
stranita poi si illuminò.
-Certo!
Dobbiamo prepararci!-
Taylor
annuì e sorrise mentre scriveva a Sharpay di raggiungerle a
casa di lei e di Gabriella.
Chad
si infilò la giacca e uscì di casa prendendo il
casco. Prese le chiavi e le infilò nella moto. Accese e si
rilassò ascoltando il rumore del motore acceso. Sorrise
mentre saliva, diede gas e partì. Diretto al Sion
dove suo fratello Troy e il suo migliore amico Zeke lo aspettavano.
Arrivato
andò in contro al biondo che lo salutò con un
abbraccio e delle pacche sulla spalla.
-Eli
non viene?-
Chiese
Zeke sorridendo rivolto a Troy.
-No,
è impegnata con il padre…-
Disse
il biondo salutando il buttafuori sulla porta e sedendosi storto sulla
moto. Alzò il viso e puntò lo sguardo sulle
stelle. Chad lo guardò sorridendo e infilandosi le mani in
tasca mentre si appoggiava seduto sul cofano della macchina di Zeke,
quest’ultimo seduto dentro l’auto con la portiera
aperta.
-Non
vuoi entrare?-
Chiese
Zeke sorridendo a Troy.
-No,
non mi va sta sera di entrare di nuovo lì, sempre con le
solite facce, per una volta che non c’è Eli sto
bene qui al freddo invernale.-
Chad
rise e voltò lo sguardo sulla fila di persone che
attendevano il loro turno per poter entrare, quella fila che loro non
facevano mai perché erano amici della figlia del
proprietario del locale, ovvero Elisabeth.
Percorse
velocemente la fila con lo sguardo, ma qualcosa catturò la
sua attenzione: uno sguardo, un sorriso, un viso. Ritornò
indietro cercandoli, ma non li trovò. Fissò
ancora perso quella coda di gente, stava per distogliere lo sguardo
arreso, quando vide di nuovo quel sorriso. Stavolta osservò
quel punto sicuro e la vide. La vide lì, sorridente, con un
tubino rosso lungo fino a metà coscia privo di spalline, con
una cintura nera larga attorno alla vita, delle scarpe abbinate alla
cinta con il tacco, i capelli corti neri che le ricadevano con dolcezza
attorno al viso, il giacchetto bon ton nero per coprire le spalle
lasciate scoperte dall’abito. Rimase bloccato alla vista di
Taylor. In tutti quegli anni che la conosceva solo ora iniziava ad
accorgersi della sua bellezza? Possibile che fosse stato
così ceco?
Troy
fissò Chad interdetto: il riccio era immobile con un
espressione sorpresa sul viso mentre fissava un punto preciso della
folla di persone. Seguì il suo sguardo, ma non
riuscì a identificare la persona che il ragazzo fissava.
Stava per voltarsi quando ad un tratto incatenò il suo
sguardo a quello nocciola di Sharpay che quasi per errore aveva voltato
il capo e ora era persa negli occhi azzurri di Troy. Il ragazzo
trovò il coraggio per abbassare lo sguardo così
da percorrere il corpo della ragazza: indossava una minigonna scozzese,
selle scarpe con il tacco rosse che si abbinavano alla gonna rossa e
nera, una maglia bianca simile ad una camicia e i capelli biondi
lasciati morbidi sulle spalle.
Boccheggiò
un attimo e deglutì pesantemente. Elisabeth era bella e
sensuale, ma Sharpay Evans era di una bellezza dannata e di una
sensualità innaturale.
Continua…
&°&°&°&°&°&°
Angolo dei ringraziamenti:
Mi
dispiace tantissimo ma vado di frettissima! Al prossimo Chappy
ringrazio tutti anche quelli del chappy precedente! Un bacio scusate
ancora!
Armony_93
|
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Capitolo 5 *** 5 ***
5.5
Taylor
rise e saltellò un po’ sul posto quando
toccò a loro mostrare il biglietto per poter entrare.
Gabriella mostrò il biglietto seguita da Ryan e da Sharpay.
I quattro entrarono e furono avvolti dal frastuono della musica ad alto
volume.
Gabriella
prese Taylor per mano portandola a ballare. Sharpay si sedette al
bancone con il fratello e rise mentre vedeva le sue sua amiche ballare.
Taylor corse verso di lei e liberatasi del giacchetto prese Sharpay per
mano trascinandola a ballare con lei e Gabriella.
Ryan
si sedette e fissò Gabriella. La ragazza indossava un abito
morbido di un verde acqua scuro ricco di strass dello stesso colore
lungo fino a metà coscia dove una fascia si stringeva, delle
calze nere a rete e delle scarpe dello stesso colore delle calze con il
tacco alto. I capelli neri lasciati liberi sulle spalle con dei
boccoli. Rabbrividì. Quella sera era davvero magnifica, le
sarebbe saltato addosso volentieri.
Chad
appena vide Taylor entrare si alzò di scatto facendo
sobbalzare Zeke che gli era di fianco.
-Che
c’è amico?-
Chiese
infatti sorpreso. Chad senza degnarlo di uno sguardo sorrise e si
incamminò vero l’entrata.
-Ci
vediamo più tardi!-
Disse
allontanandosi. Troy distolse lo sguardo dall’entrata dove
poco prima era sparita Sharpay e seguì a ruota Chad.
-Anche
io entro…-
Zeke
scosse la testa e fissò i due. Si diresse verso la propria
ragazza che era appena arrivata e le circondò la vita. I
suoi due migliori amici a volte sapevano essere davvero strani a volte.
Chad
sentì i passi di Troy dietro di se e si voltò
verso il fratello. Lo guardò inarcando un sopracciglio.
-Ma
tu non volevi stare fuori?-
-Ho
cambiato idea…-
Rispose
vago il biondo. Chad inarcò le sopracciglia confuso, ma poi
il suo viso mutò in un espressione seria.
-Bolton,
solo quando vedi una ragazza che ti interessa tu cambi idea!-
Disse
sicuro spingendolo con uno strattone contro il muro.
-E
potrei giurare che quando una ragazza ti interessa ci finisci sempre a
letto! La cosa non mi turberebbe affatto se non fossi fidanzato con una
ragazza che potrebbe rovinarci la vita solo con uno schiocco di dita!-
Disse
serio trattenendo il biondo schiacciato contro il muro per la camicia.
Troy fissò il riccio negli occhi e gli disse in un
sussurrò liberandosi dalla presa dell’amico.
-Sono
fatti miei, sei mio fratello! Non ti metterei mai in mezzo!-
-Vedi
che non capisci? Anche se tu non mi metterai in mezzo, mi ci
metterò da solo! Sei il mio migliore amico, è
ovvio che ti difenderò, ti coprirò qualsiasi cosa
accada!-
Troy
rimase un attimo stupito delle parole di Chad. Il riccio lo
fissò ancora negli occhi. Lo lasciò e si
voltò dirigendosi all’entrata.
-Fai
come ti pare…-
Sussurrò
prima di allontanarsi. Troy fissò le spalle di Chad ma per
quanto cercasse di trattenersi non ci riuscì ed
entrò poco dopo il riccio.
Chad
entrò e si guardò attorno cercando con lo sguardo
Taylor. Si sentì un idiota. Lui, ragazzo privo di
autocontrollo, esagerato, desiderato ma mai desideroso, violento,
menefreghista, sprezzante del pericolo, ragazzo che si circondava solo
di cose semplici e facili da ottenere si ritrovò in una
discoteca che frequentava ogni sera alla ricerca di una ragazza priva
di parole che non aveva mai nemmeno considerato.
Si
sfilò la giacca nera, rossa e bianca. Ripercorse la sala
come ogni sera e arrivò alla porta dove di solito li
aspettava Elisabeth e dopo averla aperta vi buttò dentro la
giacca: di tenerla in mano non ne aveva voglia. Diede una pacca sulla
spalla alla bodyguard che era lì fuori per controllare la
situazione e si allontanò di nuovo alla ricerca di quel
viso.
Troy
entrò nella stanzetta di Elisabeth. Si diresse verso il
frigo-bar e notò su una poltrona la giacca di Chad. Sorrise
e dopo aver bevuto un sorso di birra scrollò le spalle e
riuscì. Camminò e raggiunse la pista dove milioni
di ragazzi e ragazze ballavano. Non si era mai accorto davvero di
quanto fosse grosso quel locale. Ora che doveva cercare una persona si
accorse che era una follia. Dopo poco si lasciò andare su
una poltroncina del bancone e sospirò. Scrutò la
pista da ballo, sotto i flash e le luci psichedeliche ad un tratto
comparve l’angelo dannato che stava cercando. Si
alzò e si avvicinò alla ragazza che ballava.
Rimase un attimo immobile a contemplare quella ragazza muoversi al
ritmo frenetico ed esagerato della musica. Le arrivò da
dietro e le posò una mano sulla vita accompagnando i suoi
movimenti. Sharpay sgranò gli occhi e si voltò
bloccandosi.
Non
appena incontrò quegli occhi tutte le parve crollare e
deformarsi. Sentì un blocco allo stomaco.
-Bo…Bolton?-
Balbettò
confusa: sotto quelle luci il giovane compariva ancora più
bello e attraente. Troy sorrise e la prese per mano spingendola in
mezzo alla folla. Sharpay mutò l’espressione da
sorpresa a maliziosa. Lo prese per la camicia e lo attirò a
se cominciando a ballare mentre Troy iniziava a seguire i suoi
movimenti.
Gabriella
si allontanò da Sharpay non appena vide il suo nuovo
compagno di ballo. Sbuffò e si avvicinò a Ryan.
-Perché
non balli?-
Chiese
urlando per sovrastare la musica assordante che risuonava per la sala.
Ryan
le sorrise e le rispose.
-Perché
dovrei?-
Gabriella
gli diede uno schiaffetto sulla nuca e gli disse in un sussurro.
-Perché
sei venuto in una discoteca e in una discoteca si balla!-
Ryan
rise e bevve un sorso della sua birra. Gabriella non si fece
scoraggiare dalla decisione del biondo di rimanere seduto
lì, così lo prese per mano e lo attirò
con dolcezza verso la pista da ballo. Ryan si fissò
imbarazzato intorno.
-Ma
come tu che ti esibisci su mille palchi ai paura di ballare in una
discoteca?-
-La
mia non è paura…è solo che questi
balli sono privi di essenza e sono imballabili!-
-Oh,
andiamo! Lasciati andare!-
Disse
Gabriella ridendo e lanciando il viso all’indietro. Ryan si
arrese, non c’era nulla da fare se era lei a chiederglielo
lui diventava debole e suggestionabile. Bastava una minima moina da
parte della ragazza per farlo cedere anche sulle sue convinzioni
più ferree. Seguì movimenti della ragazza e si
ritrovò a ballare con lei a ritmo di quella musica che non
l’aveva mai attirato più di tanto.
Continua…
&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Herm90:
Sono
felice che ti piaccia il pezzo in cui Chad e Troy vedono le ragazze,
perché è anche il mio preferito! XD Comunque hai
letto il seguito e siccome sei andata via so che non recensirai per un
po’, ma voglio un tuo recupero, ok? XD UN bacio ti lovvo in
eterno. Kiss, Kiss
hEiLig
FuR ImMeR:
Angels….Mmhhh è un idea! I Bad Boys e le Angels!
XDDD Mamma miticoooooo!!!!!!!!! Che bello!!!!!!!!! Yuppy sono
così felice che recensisci sempre! Continua a
seguirmi un bacio enorme!!!!!! Ti adoro ti voglio bene ciao.
Sinfony: XD Chad
è il tuo principe azzurro? No, è il mio principe
azzurro! XDXD Comunque nel prossimo chappy ci sarà
pià Chaylor è una promessa… vedi tu
che succede! XDDD! Un bacio enorme ti lovvo! Tra Elisabeth e Sharpay
non c’è paragone, la bionda batte la rossa! XDXD
fefy88: Ma
ciao!!!!! XD Come va? (che domanda stupida! XD) Cmq sono felice che ti
piaccia! Già Taylor si fa capire perfettamente anche senza
la voce. Ho cercato a lungo un modo per farla esprimere e per quanto io
abbia cercato di utilizzare e di provare a descrivere il linguaggio dei
muti mi è risultato più difficile di quanto
credessi e di conseguenza ho optato per la scrittura. Perdonami se ti
ho deluso. Un bacio alla prossima ciao! Kiss, kiss.
scricciolo91: Grazie
mille amoruccia!!!!!!!!! Ma che bello anche a te è piaciuta
la scena dei Bad Boys che vedono le Angels (vero hEiLig? XD)! Cmq sono
lieta che ti ispiri anche l’idea di Taylor muta. Lo so che
è originale ma non so se la sto descrivendo bene, quindi vi
prego siate sincere e se va male ditemelo, ok? Un bacio ti adoro! Kiss,
kiss.
Jud_91:
Che
mitiche le nostre chiacchierate alle 23.30! XD muoio dalle risate!
Certo pure tu trovi certi argomenti per quell’orario che mia
mamma mi ha urlato contro perché lei cercava di dormire
mentre io ridevo come un idiota! XD Cmq grazie e so che sei tornata a
casetta al mare, ma tanto ti passo i capitoli per sms….mi
fai faticare per fortuna che ho quel diavolo di programma sul pc o mi
toccava scriverteli tutti sul cell! XD Un bacio enorme torna presto!
Kaggi_Inu91: Ma che
bello! Ciao! Sono felicissima che ti piaccia un bacio e un abbraccio
enormi a tutti! Ti voglio benissimo. Ti adoro! Un kiss! Che bello ci
siamo conosciute su msn! XD ok basta…ciao!
Tay_:
Hello!
Ma che bello eccoti sempre qui per recensire! Sono felicissima!
eccoti accontentata con i ringraziamenti! XDXD
GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!XD love, love ti lovvo baci, baci.
Prossimo
Chappy mega
sdolcinato! XD
avvertiti! È molto dolce e si
inizia ad
intravedere qualche
cosa! Bene ho
parlato anche troppo! Un bacio enorme! A tutti ciao!
|
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Capitolo 6 *** 6 ***
6.6
Taylor
si voltò verso la sala dove aveva lasciato Sharpay,
Gabriella e Ryan. Aveva gli occhi lucidi e avrebbe voluto urlare, se
solo avesse avuto la voce per farlo. Il ragazzo che la bloccava contro
il muro le sorrise e le prese il viso con una mano costringendola a
guardarlo. Annullò la distanza delle loro labbra e
approfondì il bacio mentre le lacrime iniziarono a scendere
sulle guance candide di Taylor. Si dimenava terrorizzata ma il ragazzo
la sovrastava in altezza e in forza.
Era
andata in bagno e appena era uscita questo ragazzo l’aveva
affiancata e ora la teneva bloccata contro una parete nascosta un
po’ al resto della sala mentre le percorreva il corpo con le
mani e la baciava violento. Morse la lingua del giovane che
arretrò ferito e si liberò con uno strattone.
Corse verso la prima porta e la aprì. Fece per richiuderla
ma il ragazzo ricomparve bloccandola e uscendo con lei.
Chad
camminò tra la folla di ragazzi spintonando e sorpassando la
massa. Era tornato nella stanza e aveva ripreso la giacca. Stava per
tornare verso l’uscita quando davanti a lui comparve Taylor
che correva in lacrime, stava per andarle dietro quando vide un ragazzo
inseguirla. Immediatamente comprese l’accaduto. Spinse il
ragazzo che gli stava bloccando la strada facendolo finire addosso al
bancone e inseguì i due ignorando gli insulti che il tizio
gli rivolgeva.
-Ferma!-
Urlò
il giovane dandole uno schiaffo per poi afferrarle i polsi. Taylor
continuo a piangere sempre più forte mentre le gambe le
cedevano e finiva accasciata al suolo. Il ragazzo la prese e la
sollevò ricominciando a baciarla mentre una mano scivolava
sulla gamba sempre più in alto.
Taylor
chiuse gli occhi iniziando a singhiozzare mentre continuava a
dimenarsi. Sentì la mano del ragazzo salire quando ad un
tratto il giovane si bloccò. Taylor aprì gli
occhi e vide che si voltava in dietro. Un attimo e il ragazzo
finì a terra con un occhio nero.
Chad
lo prese e lo sollevò dal suolo prendendolo per la maglia.
-Ti
piace prendertela con i più deboli?-
Detto
questo lo riabbatté al suolo con un pugno nello stomaco.
Taylor si coprì il viso con le mani e chiuse gli occhi.
-Ti
piace ottenere quello che vuoi con la violenza contro chi non
è capace di difendersi?-
Chiese
Chad nuovamente e come prima lo alzò e lo ribatté
al suolo colpendolo in viso.
-Vattene
via o non so se sta sera torni tutto intero a casa…-
Sibilò
iroso dandogli un ultima ginocchiata nelle parti intime. Il ragazzo si
accasciò al suolo raggomitolandosi su se stesso mentre dal
labbro usciva del sangue.
Sharpay
ballava al centro della pista insieme a Troy. Il silenzio tra i due era
glaciale ma al tempo stesso malizioso. Non c’era bisogno di
parole, i due parlavano, comunicavano attraverso movimenti del corpo e
sguardi che solo loro riuscivano a decifrare. Troy la fissò
senza fiato, era così bella. La prese per un polso
bloccandola. La attirò a se e ne inspirò il
profumo. La ragazza rimase un momento intontita dalla bellezza di Troy.
Il ragazzo le fissò le labbra color fragola e
sentì il forte desiderio di sfiorarle con le proprie. Ma
proprio mentre avvicinava i loro visi Sharpay sentì una mano
sulla propria spalla. Si voltò e vide Gabriella preoccupata.
-Sharpay!
Taylor è scomparsa! Non c’è da nessuna
parte!-
Cercò
di sovrastare la musica con la propria voce.
-Era
andata in bagno…-
Gabriella
scosse la testa e la fissò con gli occhi lucidi.
-Non
c’è. Ho già controllato…-
Sharpay
si voltò verso Troy e lo fissò impotente.
-Scusa,
devo andare…-
Sussurrò
seguendo Gabriella per poi svanire. Troy rimase un attimo immobile al
centro della pista. Sentiva il cuore pulsargli nel petto come un folle.
Respirò a fondo e si diresse arreso al bancone.
Chad
si voltò verso Taylor e la prese per mano portandola dentro.
La ragazza chiuse gli occhi mentre le lacrime continuavano a scendere.
Chad salì delle scale e aprì una nuova porta. Si
ritrovarono sulla terrazza della discoteca. Si chiuse la porta alle
spalle e si voltò verso di lei. Fece appena in tempo che la
ragazza gli circondò la vita a e lo abbracciò
appoggiando il viso sul petto di lui, sfogandosi dalla paura e dal
terrore piangendo forte. Chad rimase un momento immobile, incerto su
come doveva comportarsi.
-Possibile
che devo sempre salvarti?-
Disse
lui mentre la ragazza lo stringeva più forte. Un singhiozzo
più forte uscì dalle labbra della ragazza e il
cuore sobbalzò nel petto di Chad che sospirò e
lentamente lasciò scivolare le proprie braccia attorno alle
spalle della ragazza avvolgendola in un abbraccio gentile e
rassicurante.
Chad
si sentì strano, non gli era mai capitato di sentirsi
così in presenza di una ragazza. La strinse più
forte e chiuse gli occhi cercando di frenare il tremore della ragazza.
Rimasero così a lungo finche il ragazzo non si
separò un poco riprendendo un po’ di contegno. Si
appoggiò con la schiena contro il bordo della terrazzina. La
ragazza tirò su con il naso più volte
così Chad le sorrise divertito e le disse ridendo.
-Mamma
mia che casino!-
La
ragazza si avvicinò e dopo avergli dato un pungo sulla
spalla rise soffiandosi il naso nel fazzolettino. Chad si
massaggiò la spalla e rise. Taylor sorrise con gli occhi
arrossati per il pianto e si appoggiò vicina al ragazzo
anche lei sul bordo della terrazza. Piegò le gambe, si diede
una spinta e si sedette sul bordo dondolando la testa avanti e
indietro. Chad la fissò in silenzio con la coda
dell’occhio e sorrise.
-Sembri
una bambina piccola.-
La
ragazza si imbronciò ma un piccolo sorriso le incurvava le
labbra e voltò il viso dalla parte opposta del giovane.
-Ok,
come non detto…non sembri una
bambina…perché tu sei una bambina!-
Taylor
si voltò verso di lui e gli diede un nuovo pungo. Lo
fissò con la bocca aperta e un espressione offesa.
-D’accordo…Scusa…-
Disse
Chad fissando le stelle. Si bloccò un momento: lui che
chiedeva scusa? Lui, Chad Danforth non chiedeva mai scusa, a nessuno,
nemmeno a Troy! Lui aveva chiesto scusa a Taylor? Taylor Mckessie?
Si….aveva
chiesto scusa…e l’avrebbe rifatto se necessario
per cose più importanti nei confronti di Taylor…
Si
riprese quando sentì le braccia della ragazza cingergli la
vita nuovamente. Sgranò gli occhi e si voltò
verso di lei.
-Cosa
stai cercando di dirmi?-
Chiese
alzandole il viso con una mano e incatenando il suo sguardo a quello
della ragazza.
Taylor
lo fissò negli occhi e arrossì un pochino, ma si
alzò e lo baciò su una guancia. Chad tuttavia
trattenne il respiro mentre involontariamente il suo cuore chiedeva un
bacio, ma non sulla guancia, un bacio per sentire il sapore di quelle
labbra così belle e dal colore di fragola sulle proprie.
Taylor
si separò e lo fissò negli occhi.
-Mi
stai ringraziando?-
Chiese
lui in un sussurro mentre il cuore di entrambi ancora batteva a mille
per quel semplice bacio sulla guancia. Taylor sorrise e
annuì trovando le forze per muovere il viso.
Chad
sorrise e le si piazzò davanti. Lentamente le
circondò la vita e la stinse a se affondando il viso
nell’incavo della spalla di lei. Taylor sorrise e lo
abbracciò poggiando il viso sul petto accogliente di lui e
chiudendo gli occhi. Rabbrividì e Chad la sentì
si separò un attimo e sfilatosi la giacca la
poggiò sulle spalle di lei. Taylor sorrise e si strinse
nell’indumento. Chad allora le sorrise e le
sistemò i capelli dietro all’orecchio. Possibile
che con lei tutto cambiava? Tutto diventava diverso? Quando era con lei
non riusciva a pensare alla violenza a cui era abituato; quando era con
lei sentiva che tutto aveva un senso, che anche lui aveva il suo posto
nel mondo nonostante il motivo che lo spingeva alla violenza era
appunto la paura di essere fuori.
La
conosceva da anni e l’aveva sempre vista come una figura
silenziosa e chiusa nel suo mondo. Invece ora, in un solo giorno, aveva
compreso la bellezza di quel silenzio, perché in quel
momento era dedicato a lui, quel silenzio che racchiudeva
più di mille parole era dedicato interamente a lui. Quel
silenzio che era un ringraziamento e al tempo stesso una mano tesa per
aiutarlo. Difficile e complicato da spiegare, semplice e chiaro da
affrontare.
Rimase
ancora immobile a fissare quel viso tanto bello che ora era distratto e
fissava le mille luci della città. Si trovò
spaesato non appena la ragazza incatenò
all’improvviso il suo sguardo al suo.
Lei
gli regalò un sorriso magnifico e Chad ricambiò
sorridendo anche lui.
-Vieni,
ti porto da Ryan, Sharpay e Gabriella…è con loro
che eri giusto? Perché ti hanno lasciata sola?-
Taylor
annuì e poi abbassò lo sguardo. Chad rimase un
momento iroso contro Ryan e le altre due. Poi sospirò e si
calmò. Prese Taylor per mano e la condusse verso la porta.
Le
posò una mano dietro la schiena e la condusse dove poco
prima aveva visto Gabriella e Ryan. Li intravide e vide che Gabriella
era in lacrime e Ryan continuava a lanciare occhiate tra la folla: era
chiaro che la stavano cercando.
Vide
Sharpay comparire con il fiatone e anche lei aveva gli occhi lucidi.
Disse qualche cosa a Gabriella e Ryan che impallidirono. Chad scosse la
testa: adesso se ne accorgevano, non che Taylor fosse una ragazzina ,
ma era pur sempre una bella ragazza e si sa in posti come questi cosa
può accadere ad ora tarda.
Li
raggiunsero e Chad parlò.
-Eccola!-
Tutti
e tre si voltarono di scatto vero i due e non appena videro Taylor
Gabriella le saltò al collo stringendola in lacrime.
-Tay!-
La
ragazza abbracciò Gabriella e Sharpay. Ryan
sospirò rincuorato.
-Meglio
se andate per sta sera….Ciao Mckessie…-
Salutò
Chad con un cenno del capo voltandosi e allontanandosi. Taylor lo
fissò un attimo dispiaciuta: non voleva che lui se ne
andasse. Avrebbe voluto chiamarlo, bloccarlo: era stato così
bello stare con lui sulla terrazza e poi Chad era diverso da come tutti
credevano. Era dolce, gentile, altruista, forte e violento si, ma era
stato abituato a questo. Sorrise mentre abbracciava Gabriella e seguiva
i suoi amici all’esterno, le piaceva pensare che lui era
così solo con lei.
Continua…
&°&°&°&°&°&°
Angolino
dei ringraziamenti:
hEiLig
FuR ImMeR:
Ciao!!!! Ecco qui il sesto chappy, molto Chaylor, più degli
altri! XD so che è esagerato ma a me piace molto romantico.
Non so se ti aspettavi il bacio, ma non
c’è…manca ancora un pochinino! XDXD Un
bacio perché continui a seguirmi. Grazie mille, sei
dolcissima! Troypay sempre! XD Un kissone ciao ti voglio bene.
Tay_:
Sorellina!!!!! Ma che billu! Buone vacanze! Quando torni voglio che tu
recuperi ok? XD scherzo! Goditi le ferie e ripostati che quando torni
devi riempirci delle tue storie e delle tue recensioni che io a lungo
senza non vivo! Un bacio ti voglio benissimo!
Kaggi_Inu91: ma
ciao carissima!!!!!! Che billu (sto parlando con te su msn e lo sai che
sto per aggiornare! XDXD) Cmq…un bacione anche a te
perché ci sei sempre e perché mi fai commuovere!
Troy e Sharpay partiti in quarta? O.o si in effetti sono già
un pezzo avanti rispetto agli altri! XD Chad e tay? Come sono? Penosi?
Dimmi cosa ne pensi? Per la rece mi dispiace, ma non sei
l’unica! XD capita anche a me di scriverne lunghissime per
poi rimanerci fregata! XDXD Un bacione enorme (P.S. guarda alla fine
della pagina…c’è una sorpresa per
te!^^).
Sinfony: non
mi hai detto nulla sulla chaylor? XD Non ti ispira questo chappy? Fammi
sapere d’accordo sorella? XD pay mitica!!!!! Gabry
carinissima!!!!!!!! Biondo intendi Troy? XD no, perché pure
Ryan è biondo e faccio un po’ di casino! XDXD Ciao
un bacio anche a te ti voglio bene.
fefy88:
XDXD
Tutto bene grazie! XD Che billu sono così happy che ci sei
sempre! ^^ un bacio enorme! Ti voglio benissimo ciao!
Scricciolo91:
Già, sono d’accordo con te, la scena che Chad
cerca di convincere Troy è la più carina del
chappy! XD è solo che Troy fa il cocciutello e non ci si
ragiona! Ciao un bacio enorme ti voglio bene! Ciao kiss.
Temari
95:
Glazie mille ti voglio bene! Seguimi ancora ciao un bacio.
Io
parto per quattro giorni è il mio ultimo aggiornamento e il
chappy è dedicato esclusivamente a ….
Kaggi_Inu91!!!!!!!!!
Un
bacio ciao a tutti!
|
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Capitolo 7 *** 7 ***
7.7
Chad
si sedette sulla moto al buio aspettando che Troy uscisse dalla
discoteca. Ad un tratto un lampione si spense lasciandolo al buio.
Fissò poco distante da se e vide che la macchina di Zeke non
c’era più: era tornato a casa con la sua ragazza.
Fissò dritto di fronte a se nel completo silenzio.
Guardò l’orologio e vide che erano le 3 di
mattina. Sospirò e sbadigliò assonnato: con che
coraggio e con quali forze sarebbe riuscito a svegliarsi la mattina per
andare a scuola.
Si bloccò
un attimo respirò a fondo e con uno scatto si
voltò e afferrò il pungo del ragazzo che aveva
cercato di sferragli. Si rigirò e si trovò alle
spalle del giovane mentre lo teneva bloccato per un braccio.
-Credevi davvero che
non ti avrei sentito arrivare?-
Chiese il un
sibilò un po’ crudele. Lo fissò meglio
e vide che era il ragazzo che aveva infastidito Taylor. Una rabbia
prese a bruciargli il cuore. Lo spinse con violenza e il giovane
finì a terra.
Posò il
suo piede sul petto del ragazzo e si piegò un po’
guardandolo in faccia.
-Mi fai
schifo…-
Sibilò poi
premendo con forza sul petto di lui. Il giovane gemette per il dolore
ma uno sorriso si dipinse sul suo viso. Chad lo fissò
sorpreso e interdetto. Non ci volle molto a capire quando
sentì uno scricchiolio alle sue spalle e fece appena in
tempo a voltarsi per parare un pugno. Rimase immobile e
deglutì, quello stronzo non era tornato da solo: tre ragazzi
lo fissavano con un sorriso ambiguo.
Puntò il
piede al suolo e dopo aver girato il braccio colpì con un
pungo il viso del più vicino che arretrò. Stava
per colpire il secondo ma il ragazzo che aveva steso a terra gli fece
lo sgambetto e Chad finì al suolo. Subito il più
grosso gli fu addosso e iniziò a prenderlo a pugni sul viso.
Chad cercava di reagire, ma l’uomo continuava un pugno dopo
l’altro senza dargli tregua.
Troy uscì
dal locale. Aveva cercato Chad in largo e in lungo, ma siccome non
l’aveva trovato aveva deciso di aspettarlo fuori.
Aprì la porta e se la richiuse alle spalle. Si diresse verso
la moto svoltò l’angolo e rimase pietrificato sul
posto: Chad era steso al suolo con un uomo sopra che continuava a
prenderlo a pungi mentre tre ragazzi attorno ridevano istigando il
ragazzo che lo picchiava a proseguire e bloccavano Chad la suolo. Corse
verso di loro e non appena fu abbastanza vicino sferrò un
pugno contro l’uomo che era seduto sopra Chad. Il ragazzo
colto di sorpresa finì a terra. Prese la mano di Chad e lo
fece issare a se alzandolo in piedi. Fissò l’amico
in faccia e vide che ave un occhio nero, un labbro e un sopracciglio
spaccato dove usciva sangue. Chad si pulì la bocca con un
braccio e sputò a terra girandosi verso i quattro. Uno di
loro si avventò su di lui ma il ragazzo iroso lo
scaraventò via con un pugno. Si diresse spedito verso quello
che l’aveva bloccato al suolo e si avventò su di
lui prendendolo a pugni come poco prima lui aveva fatto con Chad. Troy
intanto pensava agli latri due.
Troy tirò
un calcio a uno dei quattro ragazzi stesi al suolo e rise pulendosi il
labbro dal sangue. Chad posò una mano sulla spalla
dell’amico e gli fece cenno di andare con la testa. I due
salirono sulla moto e diedero gas, dopo pochi istanti sfrecciavano a
grande velocità sulla via principale entrambi diretti verso
casa propria.
La mattina seguente
Taylor si stiracchiò bloccando la sveglia. Scese dal letto e
si vestì mettendosi un vestito rosa con sopra una camicetta
a maniche corte lasciata aperta azzurra. Si infilò delle
ballerine azzurre e si pettinò i capelli corti. Scese le
scale dopo aver preso la tracolla sulla scrivania. Raggiunta la cucina
salutò con un bacio Gabriella ancora in pigiama con in mano
una tazza di caffè-latte.
-Buongiorno
Tay…-
Mugugnò
con voce impastata dal sonno. Taylor sorrise e prese una tazza anche
lei. Vi mise il latte freddo e il caffé freddo. Bevve
velocemente il liquido e si mise seduta su una sedia.
Guardò
Gabriella che beveva con una lentezza allucinante la sua colazione.
Sospirò rassegnata, così si alzò in
piedi e dopo aver battuto le mani con decisione tolse la tazza dalle
mani di Gabriella e la spinse al piano superiore per farla vestire: fra
poco sarebbero arrivati i gemelli Evans per accompagnarle a scuola. la
fece vestire e la sistemò. Vedendo che la ragazza era ancora
in uno stato di trans di sonno la prese a schiaffi finche Gabriella non
si svegli del tutto. Scoppiarono a ridere ma il campanello
suonò e entrambe corsero al piano inferiore. Afferrarono le
borse e corsero fuori chiudendo a chiave la porta di casa. Salirono
sulla macchina e notarono che Sharpay stava dormendo mentre Ryan era
alla guida. Risero e infastidirono Sharpay finche la ragazza esasperata
si arrese e aprì gli occhi.
Arrivati Taylor scese
dalla macchina e guardò la strada poi sicura la
attraversò. Teneva la borsa su una spalla e alcuni libri in
mano. Vide Chad sempre al solito posto. Visto che lui era impegnato con
i suoi amici e le dava le spalle non volle disturbarlo così
si diresse verso l’entrata. Ma Chad non appena si
voltò vide Taylor e sorrise. Si allontanò dai
suoi amici e la affiancò.
-‘Giorno
Mckessie.-
La ragazza
sobbalzò colta alla sprovvista e si voltò
sorridendo verso di lui. Il sorriso le morì sulle labbra non
appena vide il labbro e il sopracciglio spaccati e l’occhio
nero. Si bloccò all’interno della scuola, con i
corridoi ancora deserti e alzò una mano. Gli
sfiorò con le dita il labbro spaccato. Chad sentì
un brivido percorrergli la schiena mentre il tocco dolce e delicato
della ragazza si posava sulle sue labbra. Chiuse un attimo gli occhi.
La ragazza con la mano salì e gli accarezzò una
guancia, dove lo zigomo era nero e premette con dolcezza un poco. Chad
scansò di pochi millimetri il viso chiudendo
l’occhio, ma Taylor non si bloccò, con le dita
sfiorò la ferita sopra all’occhio. Vide che ne
l’occhio ne le ferite erano gonfie, aveva agito in tempo con
il ghiaccio: era abituato a cose simili.
Rimase ancora incerta
con la mano sul viso del ragazzo. Poi la abbassò e il suo
sguardo mutò passando da sorpreso a malinconico per poi
terminare con un espressione corrucciata.
Chad la
fissò ancora scosso da troppe emozioni provate solo con il
suo tocco. Ma poi comprese il significato di quello sguardo.
-Non è
successo nulla…è tutto risolto…-
Stava per voltarsi ma
sentì il tocco della ragazza sul suo polso. Sapeva che con
un semplice movimento si sarebbe potuto liberare da quel tocco leggero
ma non volle farlo, così si voltò verso di lei e
incatenò nuovamente il suo sguardo a quello della ragazza.
-Ieri
sera…poco dopo che te ne sei andata il ragazzo che ha
cercato di farti del male è tornato mentre ero fuori ad
aspettare Troy ma non era solo…mi hanno pestato, ma poi ho
restituito il favore con l’aiuto di Troy e quei quattro non
si avvicineranno più a te.-
Taylor lo
fissò leggermente sorpresa e rimase un attimo immobile
indecisa se essere arrabbiata o meno con lui. Uno strano calore le
invase il cuore e prese la sua decisione. Regalò un dolce
sorriso al ragazzo e gli accarezzò nuovamente il viso
continuando a sorridere.
Chad sorrise e le
posò la mano sulla testa. Si chinò leggermente e
fu lui per la prima volta a darle un bacio sulla guancia mentre la mano
dalla testa scivolava sulla guancia opposta a dove il ragazzo le dava
il bacio. Le baciò la guancia mentre sull’altra
con il pollice la accarezzava. Taylor sobbalzo e arrossì.
Chad rimase per un po’ con il viso contro quello della
ragazza. Si separò e le sorrise dandole uno schiaffetto
affettuoso sulla guancia. Si diresse verso l’uscita e dopo
averle fatto l’occhiolino uscì.
Sharpay vide Taylor
camminare spedita verso l’interno. La seguì con lo
sguardo ma sgranò gli occhi non appena la ragazza fu
affiancata da Danforth. Diede una gomitata a Gabriella che si
voltò massaggiandosi e protestando, ma non appena vide Chad
ammutolì, stessa reazione la ebbe anche Ryan. Possibile che
Chad Danforth, il ragazzo più menefreghista, insieme a Troy,
e il ragazzo più presuntuoso che preferiva sempre le
Cheer-leader a tutte le sue spasimanti si fosse affiancato a Taylor? I
tre rimasero stupefatti come altri ragazzi che lo notarono. Si
incamminò con passo deciso verso i due quando fu
intercettata da Troy.
-Ehilà
Evans…come va?-
Chiese il ragazzo
infilandosi una mano in tasca mentre l’altra la appoggiava su
un fianco.
Sharpay
arrossì lievemente colta alla sprovvista e poi si riprese
riacquistando il controllo.
-Bene…e tu
Bolton?-
-Divinamente, anche
se ieri sera avrei preferito terminare la serata in altri
modi…magari uscire a fare una passeggiata, o più
semplicemente comportami da galantuomo per la mia prima ed ultima volta
concedendoti l’onore di essere riaccompagnata a casa da
me…-
Sharpay lo
fissò e notò il sorriso divertito sulle sue
labbra. Rise divertita seguita dal biondo.
-Cosa mi sono
persa…-
Disse con falsa
tristezza. Troy sorrise e le prese una mano baciandola con dolcezza.
-Magari se domani
sera replichiamo? Posso anche prendere in considerazione
l’idea di ripropormi per riaccompagnarti una volta finita la
nostra uscita…-
Sharpay
deglutì sorpresa, ma sentì un sussurrò
uscire dalle proprie labbra.
-Ne sarei
onorata…-
-Bene allora alle
8.00 la passo a prendere io domani sera…-
-Perfetto…-
Troy sorrise e la
salutò baciandole nuovamente la mano.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino
dei ringraziamenti:
hEiLig
FuR ImMeR:
Poco ruffiana! XD Solo che con tutti quei bellissimi aggettivi sono
morta sulla tastiera dall’imbarazzo e dalla gratitudine.
Credo che la tua recensione mi ripaga di tutti gli sforzi che sto
facendo per rendere migliore questa ficcy (sforzi inutili!! N.d. Tutti)
(T__T lo so…lo so…N.d. Me)!
Insomma…cosa posso dire se non…GLAZIE MILLE PER
LA TUA RECENSIONE? Non lo so…ma te lo dico lo stesso: GLAZIE
MILLE PER LA TUA RECENSIONE (che ripetitiva…XD) Un bacio
enorme ti voglio benissimo continua a seguirmi. P.s. dovrai attendere
per vederli insieme (e non poco…XD)! Ciao kissoni ti lovvo
in eterno!
Kaggi_Inu91: Ehilà! Ma da
quanto tempo (nemmeno 2 minuti su msn! XD)! Fatti la doccia che io
intanto aggiorno…XDXD ti ho accontentata? Troy e Sharpay
escono al prossimo chappy, sei felice? XD Ma Chaddy e Taylor non si
smuovono! A me è piaciuto in modo eclatante la scena che lei
gli tocca il viso con i lividi! Che billu! Quell’immagine
nella mente l’avevo dall’inizio e tenevo
così tanto a farla che non ho potuto trattenermi! XD Un
bacio perche per me ci sei sempre. Ciao continua a seguirmi! Ti voglio
bene! P.s. Quale frase????
fefy88: Tranqui corro a
leggere!!!!!!!!!!!!!!!!! Appena finisco di leggere la sfilza di cose
che mi sono persa negli ultimi 4 o cinque giorni! ^^ Glazie mille che
ci sei sempre, ne sono così felice! Un bacio. P.s. ti
è piaciuta della terrazza? Anche a me!!!!! Anche quel pezzo
mi sono immaginata da tempo! Un bacione continua a seguirmi sempre che
a te ci tengo! ** Ciao
Sinfony:
Sto
morendo dalle risate! Le tue recensioni sore mi fanno morire dalle
risate! Sei troppo dolce, troppo mitica, troppo mia sorella! XD Mi
manca tanto chiacchierare con te! Ma non hai sentito la mia mancanza
per questi 4 giorni? Ç_ç! XD scherzo!!!! Tu mi
sei mancata tanto! Ora un bacione enorme alla prossima mail! XD Ciao ti
voglio un mare infinito di bene ciao!
Scricciolo91: Nel pezzo che Chaddy pesta
l’omino fastidioso sono d’accordo con te, Chaddy
è proprio figo! OçO mamma se tu sbavavi secondo
te io che facevo? Io ho allagato la tastiera! Ma allora le vacanze
porteranno pensieri e aggiornamenti? Spero di si perché la
riserva di Chaylor e tue ficcy sta finendo e io ne ho un disperato
bisogno! Mamma che billu! Mi manchi tanto un kiss anche a te! Ciao
bacione enorme alla prossima.
giua1234: Ma ciao! Ke bello! Davvero
ti piace? *me commossa* Sono felicissima! Quindi continuerai a
seguirmi? Spero tanto di si perché già mi sei
molto simpatica dai tuoi gusti per le coppie! XD WChaylor WTroypay!
Sempre ok? XD Ciao un bacio tvb.
Tay_:
My
honey! Come va? Spero bene! Le vacanze come le hai passate? Tutto
apposto? Glazie mille per la rece!!!!!!!! Continua ad essere presente
perché io di te ho bisogno, ok? XD Un kiss e tanti altri
kisses sempre! Bacione enorme!
Ora vi
lascio…(come sempre i ringraziamenti sono più
lunghi del chappy, ma perdonatemi sono incredibilmente chiacchierona e
non freno la lingua! XD).
Un bacio a tutti
coloro che con grande cortesia mi seguono e mi sostengo sempre.
Vi voglio bene
armony_93
|
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Capitolo 8 *** 8 ***
8.8
Taylor corse a perdifiato
verso casa di Sharpay. Erano le 6.30 di sera. Raggiunta la via
accelerò e quando si trovò davanti casa chiuse
gli occhi e posandosi le mani sulle ginocchia riprese fiato.
Suonò e si tirò su. Sentì una voce e
dei passi frettolosi avvicinarsi. Ad accoglierla venne Ryan con un
espressione sconvolta in viso.
-Ciao, entra!
È in piena crisi! Non mi ha rivelato il nome di costui, ma
l’agitazione è tanta! Codice rosso!-
Bisbiglio
terrorizzato. Taylor sgranò gli occhi e dopo aver dato una
pacca sulla spalla del biondo corse al piano superiore dal quale
giungevano grida isteriche e rumori preoccupanti.
-NON VA BENE!
È TROPPO LUNGO!-
-Ma Sharpay,
è un vestito è logico che sia lung…-
-NO! NON È
LOGICO! È STUPIDO!-
La voce dolce e soave
di Gabriella fu interrotta da l’ennesimo urlo di Sharpay.
Taylor si
passò una mano sul viso mentre percorreva il corridoio: era
proprio agitata.
Entrò
nella stanza con passo felpato e salutò con un cenno del
capo Sharpay che rispose con una sottospecie di ringhio. Si
voltò verso Gabriella e vide lo sguardo esasperato e il
terrore nei suoi occhi. Trattenne a stento una risata e si sedette di
fianco alla mora che sospirò rasserenata
dell’arrivo di Taylor.
Sharpay si
voltò verso Taylor e le disse con gesti esagerati.
-Digli anche tu a
Gabriella che quel vestito è troppo lungo!-
Taylor si
voltò verso Gabriella e annuì dando ragione a
Sharpay.
La bionda
abbracciò la brunetta e la strinse. Poggiando la sua guancia
contro quella dell’amica.
-Finalmente qualcuno
che mi capisce!-
Gabriella rise e
roteò gli occhi al cielo, mentre Taylor cercava di liberarsi
dall’abbraccio stritolatore di Sharpay. La testa di Ryan fece
capolino dalla porta ma fu colpito in pieno da un cuscino lanciato
dalla gemella.
Gabriella
scoppiò a ridere seguita da Taylor. Mentre Ryan si
massaggiava il naso ed entrava nella stanza appoggiandosi sullo stipite
della porta con le braccia incrociate e un piede appoggiato contro lo
stipite.
-Vuoi rivelarci il
nome di colui che ti ha stregata?-
Chiese a Sharpay che
era intenta a rovistare nel suo armadio. La bionda a quelle parole si
bloccò e si voltò rossa in viso verso il gemello.
-Non mi ha stregata!
È solo…solo che…io…-
Rimase ammutolita
così i tre amici scoppiarono a ridere e Sharpay si
abbandonò seduta sul letto di fianco a Taylor con un
espressione scioccata.
-Mi piace un
ragazzo…-
Sussurrò
sorpresa di se stessa. Si voltò verso Taylor e le disse
aprendosi in un sorriso.
-Mi piace un ragazzo!-
Taylor sorrise e
annuì. Poi si alzò e si avvicinò
all’armadio. Rovistò nell’armadio per
qualche minuto nel silenzio che si era creato per poi estrarne una
gonna di jeans corta fino a metà coscia e una maglia bianca
morbida con la scollatura ampia. Prese dei sandali con il tacco bianchi
come la maglia e posò i vestiti sul letto mentre i sandali
li posava sul tappeto ai piedi del letto.
-Niente rosa?-
Chiese un
po’ delusa Sharpay. Taylor scosse la testa e prese un foglio
su cui scribacchiò una frase veloce.
‘Lo usi
sempre, per una volta evita…’
Sharpay lesse e poi
guardando Taylor annuì soddisfatta.
-Hai ragione!-
Disse la bionda
alzandosi con una nuova carica afferrando i vestiti per indossarli,
quando le tre ragazze si voltarono verso la porta a guardare Ryan. Il
ragazzo arrossì e balbettò capendo il motivo di
quegli sguardi.
-Oh, si
certo…-
Disse uscendo e
chiudendosi la porta alle spalle.
Poco dopo Sharpay
uscì dalla stanza con in dosso gli abiti selezionati poco
prima da Taylor. Una borsetta piccola di jeans che come manico aveva un
bracciale d’argento pieno di diamanti. Un trucco non troppo
pesante e i capelli piastrati che cadevano con dolcezza sulle spalle.
Ryan spalancò la bocca e regalò poi un sorriso
alle tre dicendo.
-Se non fossi mia
sorella ti chiederei di uscire…-
Tutti e quattro
scoppiarono a ridere e Taylor guardò l’ora: 19.50.
sorrise e prese Sharpay per mano, la trascinò dentro la
stanza e chiuse gli altri due fuori.
-Che
c’è?-
Chiese la bionda
sistemandosi i capelli con le mani. Taylor mise le mani sui fianchi e
la fissò intensamente. Sharpay la guardò
interdetta allora Taylor prese un foglio e una penna, ma Sharpay la
bloccò: aveva capito cosa voleva la brunetta.
-D’accordo…ma
lo dirò solo a te: il ragazzo con cui esco è il
migliore amico di colui che ti piace.-
Taylor
sgranò gli occhi e scosse la testa negativa.
-Tay, non mentire! Si
vede lontano un miglio che hai una cotta persa per Chad!-
Taylor scosse
nuovamente la testa e abbassò il viso sconfitta.
Prese un foglio e
scrisse qualche cosa. Posò il foglio sottosopra sulla
scrivania e uscì dalla stanza. Sharpay lo prese e lo lesse
quando Taylor fu fuori.
‘No
Sharpay, non mi piace Chad, e non ho nemmeno una cotta…
…perché
in realtà credo di essermi innamorata di lui.’
La biondina
sgranò gli occhi e strinse il foglio tra le mani. Un leggero
sorriso le increspò le labbra: anche se non trovava Chad
abbastanza degno di lei, sapeva che in fondo era l’unico che
avrebbe potuto renderla felice. La porta si riaprì e Taylor
pallida comparve sulla soglia.
In mano aveva una
fotografia della loro classe. La mise di fronte al viso di Sharpay e
indicò un ragazzo dai capelli castani che sorrideva stretto
a Chad: Troy.
Sharpay
scoppiò a ridere e le disse.
-Solo adesso ai
capito a chi mi riferivo?-
Taylor
annuì e si lasciò andare sul letto.
Scoppiò a ridere mentre Sharpay si sedeva di fianco a lei.
Si bloccarono e si
abbracciarono forte.
-Grazie…-
Sussurrò
Sharpay intuendo che da parte di taylor quell’abbraccio era
un augurio di buona fortuna. La brunetta fece l’occhiolino e
strinse la mano con il pollice in alto in segno di approvazione.
Sharpay rise e batté il cinque a Taylor.
Le due si guardarono
negli occhi consapevoli della forza della loro amicizia quando ad un
tratto il suono di un clacson le fece riprendere. Sharpay
arrossì e si guardò freneticamente allo specchio.
Taylor la prese per mano e la trascinò al piano inferiore.
La biondina
baciò sulla guancia le sue due migliori amiche e
abbracciò il fratello.
-Buona fortuna,
è mi raccomandi tieni il telefono acceso…e
chiamami quando ai bisogno…per qualsiasi cosa io ci
sono…sarò pronto a venire anche in caso
di…-
Fu interrotto dalle
risa delle tre amiche e arrossì mentre Sharpay usciva dalla
porta.
Ryan
sospirò e abbassò lo sguardo. Taylor lo
fissò e sorrise dandogli una pacca affettuosa sulla spalla
mentre Gabriella lo abbracciava.
-Sapete, in tutti
questi anni non mi ero mai posto il problema che mia sorella potesse
allontanarsi da me perché lei diceva che nessuno era alla
sua altezza…ma adesso mi rendo conto che quella ragazza
è cresciuta e per quanto noi insieme saremo sempre gli
inseparabili Evans un giorno accadrà che ci
allontaneremmo…-
Gabriella sorrise e
abbracciò Ryan più stretto.
-Sei così
dolce…-
Sussurrò
mentre Ryan ricambiava l’abbraccio. Taylor li
fissò stranita: forse era il caso di levare le tende con una
scusa per lasciarli soli!
Prese la giacca e la
borsetta, salutò i due ma Gabriella la bloccò.
-Aspettami vengo
anche io a casa!-
Taylor scosse la
testa e uscì. Gabriella arrossì e si
voltò verso Ryan.
-Meglio che la
raggiungo…-
Bisbigliò
rossa di imbarazzo prendendo la giacca quando la voce di ryan la
bloccò.
-Ha ragione
Taylor….perchè non resti? Non mi va di stare da
solo…-
Gabriella
arrossì ancora di più ma poi accettò
mentre Ryan le passava un braccio attorno alle spalle e la conduceva in
salone con se.
Taylor
camminò per un tratto di strada. Sbuffò: prima di
arrivare a casa ce ne voleva di strada. Continuò a camminare
infilandosi le mani nelle tasche dei jeans. Sentì un
brontolio ambiguo e alzò il viso verso il cielo. Si
bloccò sul posto. Benissimo, ora ci si metteva anche il
temporale, e lei non aveva nemmeno l’ombrello.
Inutile dire che in
pochi istanti si scatenò un vero diluvio. Taylor si
ritrovò a correre sotto la pioggia nel buio quasi totale
diretta verso casa.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino
dei ringraziamenti:
Prossimo
capitolo! Corro troppo! XD >ciao grazie a tutti!
|
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Capitolo 9 *** 9 ***
9.9
Sharpay
non appena uscì da casa vide la moto con sopra il suo
conducente. Il ragazzo si tolse il casco e le sorrise.
-Ciao…-
Sussurrò
il giovane con un sorriso malizioso alla vista della ragazza
così bella. Si spostò della moto e le si
avvicinò donandole un bacio sulla guancia come saluto.
-Ciao.-
Disse lei
distogliendo lo sguardo imbarazzata.
-Dove vuoi andare di
bello?-
Chiese lui sedendosi
sulla moto. Sharpay lo fissò leggermente sorpresa e si
imbronciò un poco.
-Non hai pensato ad
un posto romantico dove portarmi? Parti male amico!-
Disse fingendosi
imbronciata facendo ridere Troy per poi cedere a quella risata
così bella e a quel sorriso così fantastico
ridendo anche lei. Troy le circondò la vita con un braccio e
la attirò più vicina a se.
-C’è
tutta la serata per rimediare a questo mio primo sgarro…-
Disse lui in un
sussurro. Sharpay sorrise e tutto il disagio scomparve lasciando posto
alla più serena delle tranquillità.
-Allora andiamo a
teatro!-
Troy
sgranò gli occhi e la fissò male con un sorriso
orripilato sulle labbra.
-Dimmi che
è uno scherzo!-
Sharpay non
riuscì a resistere e scoppiò a ridere davanti al
ragazzo che sospirò rassicurato per poi ridere anche lui.
-Già non
sopporto la Darbus, mettici anche il teatro e mi uccidi!-
Sharpay rise e
guardò il cielo.
-Dobbiamo muoverci e
dobbiamo andare in un luogo chiuso. Sta per venire a piovere.-
Troy sorrise e
annuì.
-In questo caso so
dove portarti.-
Sorrise furbetto e le
porse un casco. Sharpay maledì il ragazzo per essere venuto
in moto e non in macchina. Chiuse gli occhi e si mise il casco: addio
capelli acconciati, il casco glieli avrebbe tutti stropicciati e
l’umidità li avrebbe resi crespi, pessima serata
per la piastra. Se Troy aveva errato sul luogo romantico allora lei
aveva errato sull’acconciatura. Sorrise, erano pari.
Troy diede gas e
partì mentre la ragazza si stringeva al petto del giovane.
Taylor correva mentre
la pioggia cadeva sul suo corpo. Non era forte, ma era piccola e fitta.
In due secondi si era ritrovata zuppa da cima a piedi. Sentiva le gambe
cederle per la corsa e sbuffò. Si fermò un attimo
respirò a fondo intravide casa sua. Si fece coraggio e
aumentò la velocità raggiungendola. Sorrise
vittoriosa coprendosi sotto il balcone all’entrata.
Sospirò di sollievo e infilò la mano nella
borsetta. Cercò le chiavi e in un attimo il suo sorriso
sparì. Sgranò gli occhi e si ricordò
che quando era arrivata a casa di Sharpay le chiavi le aveva in mano
poi le aveva appoggiate…sul comodino di Sharpay! Si diede
una manata in faccia e si accasciò al suolo arresa. Si
strinse le ginocchia al petto mentre fissava la strada poco distante da
lei e la pioggia che cadeva al suolo regalandole un rumore piacevole.
Chad sfrecciava sotto
la pioggia in giro per la città in moto. Vagava per le
strade senza una metà. Si annoiava, non sapeva cosa fare.
Zeke era fuori con la sua ragazza, Troy era in giro con il suo
appuntamento segreto. Strinse le mani: non approvava, per niente. Stava
rischiando grosso e il bello era che il biondo lo sapeva.
Sfrecciò a grande velocità superando una
macchina. Sentì il clacson che gli protestavano alle spalle.
Li ignorò e proseguì. Le gocce si infrangevano
contro il suo casco scivolando via subito dopo. Superò
un'altra macchina e sentì il clacson suonare nuovamente.
Alzò un braccio e alzò il dito medio
così che l’uomo alla guida dell’auto
potesse vederlo bene. Lo riabbassò e
riaccelerò. Svoltò verso destra mentre un brivido
gli attraverso la schiena sentendo che la ruota posteriore scivolava
sull’asfalto facendo perdergli il controllo per un istante.
Vide l’uscita a destra e in un attimo nella sua mente si
disegnò la strada per raggiungere casa di Taylor: quella era
la via più breve per raggiungerla da li.
La superò,
ma poi svoltò in un traversa e ripercorse la strada
parallela a quella che aveva appena percorso nella direzione opposta.
Raggiunse la via e senza esitazione la imboccò.
Mentre vedeva i
lampioni sfrecciargli di fianco sorrise: solo in quel momento si rese
conto che il suo obbiettivo era sempre stato casa della ragazza. Non
aveva vagato affatto senza metà per la città,
questo era quello che si era costretto a pensare, invece ora si rese
conto che la sua destinazione era stata sin da quando era partito casa
della brunetta. Voleva vederla, gli bastava anche vedere solo la sua
ombra dentro casa, voleva riempire il proprio sguardo di lei.
Svoltò una nuova traversa e si ritrovò di fronte
quella casa.
Frenò e le
ruote scivolarono immobili sull’asfalto. Sentì che
la moto si muoveva ancora sotto di lui sorrise e puntò un
piede a terra. La moto si bloccò subito. Si sfilò
il casco e i ricci ribelli vennero subito bagnati dalle gocce di
pioggia. Guardò sull’entrata e sgranò
gli occhi sorpreso. Taylor era lì che lo fissava sorpresa.
Si era accorta di lui probabilmente dallo stridio che le gomme avevano
provocato sull’asfalto. Non appena lo vide il cuore di Taylor
sussultò. Il ragazzo posò il casco sulla moto e
le si avvicinò riparandosi sotto l’entrata come
lei.
-Ciao…-
Le disse sorridendo
dolcemente. Taylor sorrise mentre i cuore batteva a mille con slancio
gli cinse il collo con le braccia e lo abbracciò
stringendolo forte. Chad sorrise, ormai era abituato agli abbracci
della ragazza. Ricambiò la stretta e poi si
separò un poco.
-Cosa ci fai qui
fuori?-
Chiese incuriosito
poggiandosi con la schiena contro una delle due colonne
dell’entrata. Taylor arrossì e abbassò
lo sguardo indicando la serratura.
-Hai dimenticato le
chiavi?-
Chiese stupito.
Taylor imbarazzata annuì. Chad scoppiò a ridere e
la ragazza si avvicinò dandogli un pungo su un braccio
imbronciata. Per poi dargli le spalle.
Chad la
fissò bloccandosi e allungò una mano prendendo
quella morbida e liscia della ragazza. Intrecciò le dita con
quelle di lei e la tirò lievemente indietro verso di lui.
-Dai, non
arrabbiarti…-
Le disse in un
sussurro calmo tranquillo e dolce. La ragazza si voltò dalla
parte opposta mantenendo il broncio.
-…è
che è buffo…non trovi?-
Taylor
abbassò lo sguardo e annuì lievemente tentennando
mentre ricambiava la stretta con la mano di lui e la muoveva per
intrecciarle meglio. Chad sorrise furbetto e la girò verso
di se.
-Sei ancora
arrabbiata?-
Chiese chinando il
viso per vedere gli occhi Taylor che aveva abbassato il viso emozionata
per il tocco di lui. Lei alzò il viso di poco e
incatenò il suo sguardo a quello cioccolato del ragazzo. Un
piccolo e sincero sorriso le increspò le labbra e scosse la
testa negativa.
Chad sorrise e storse
la testa su un fianco mentre alzava l’altra mano libera e le
accarezzava il viso con dolcezza.
-Invece di rimanere
qui vuoi venire a casa mia? È vuota…non
c’è nessuno…-
Sussurrò
mentre non si accorgeva di pronunciare quelle parole.
Taylor rimase un
attimo incerta. Abbassò il viso e annuì con
dolcezza. Chad allora sorrise e le si avvicinò con le labbra
sfiorò la pelle liscia della guancia. Taylor chiuse gli
occhi e si lasciò guidare dal giovane che sotto la pioggia
la scortò vicina alla moto. Le passò un casco e
dopo che lei si fu seduta sorrise e partì mentre Taylor si
stringeva a lui.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Diavolacci non faccio in tempo nemmeno questa volta! Scusatemi ma oggi
devo correre via…pardon!
|
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Capitolo 10 *** 10 ***
10.10
Gabriella fissò il
televisore terrorizzata. Erano seduti lei e Ryan in soggiorno di casa
Evans, stavano guardando un film horror. La ragazza sobbalzò
orripilata quando l’assassino comparve dal nulla. Ryan era
seduto comodo sul divano vicino alla ragazza. Sorrise e senza
distogliere lo sguardo dal film disse a Gabriella con
tranquillità.
-Questo film non fa
paura. È noioso! Fa ridere!-
Disse mentre
Gabriella terrorizzata sobbalzava ad ogni singolo movimento della
protagonista.
-Non trovi?-
Chiese poi volgendo
di poco lo sguardo.
Gabriella
deglutì cercando di distrarsi con Ryan ei svoltò
verso di lui nonostante le urla dei personaggi del film la facevano
tremare dai brividi.
-G…Già…-
Ryan si
voltò verso di lei e non appena vide che tremava comprese il
comportamento della sua amata.
-Oh…non
vuoi vederlo? Se ti fa paura dimmelo che lo tolgo!-
Gabriella
arrossì e si sentì una bambina piccola.
Perché non riusciva a essere seria e impassibile quando ce
n’era bisogno.
Si riprese
sobbalzando non appena sentì le braccia di Ryan cingerle le
spalle. Si voltò verso la televisione e vide che era spenta.
Sospirò sollevata e si abbandonò a
quell’abbraccio.
-Potevi dirmelo che
non ti piacevano i film horror…-
Gabriella si
sentì morire. Arrossì e iniziò a
balbettare.
-N…no! A
me piacciono….è solo…solo
che…-
Ryan sorrise
dolcemente e le accarezzò una guancia.
-Si vede lontano un
miglio che li detesti….ma allora perché
l’hai voluto vedere?-
Gabriella
cercò di elaborare più in fretta una scusa, ma
nulla le veniva in mente: di certo non poteva dire che era stato per il
fatto che lui se lei avesse avuto paura l’avrebbe abbracciata
come appunto era accaduto.
-I….io…-
Arrossì
maggiormente e divenne del colore dei pomodori maturi. Sentì
la mano di Ryan posarsi sotto il suo mento sollevandolo di poco.
-Tu…?-
Gabriella
fissò le labbra di Ryan incantata rimase immobile e poi si
riprese scuotendo la testa vigorosamente.
-…volevo
stare con te…-
Mormorò in
fine ormai arresa all’idea di rivelare i propri sentimenti.
-Cosa…?-
Chiese Ryan aprendo
la bocca. Gabriella raccolse tutto il coraggio che aveva, si sporse e
lo baciò sulle labbra. Chiuse gli occhi e rimase immobile
con le labbra calde poggiate su quelle morbide del biondo. Ryan rimase
immobile mentre sentiva le mani tremare per l’emozione.
Chiuse gli occhi e le circondò la spalle abbracciandola.
Gabriella era immobile terrorizzata di aver fatto qualche cosa di
sbagliato, ma quando sentì la braccia del ragazzo passarle e
avvolgerla per le spalle si lasciò andare ad una
felicità strana e dolce mentre Ryan approfondiva il bacio.
Troy frenò
e Sharpay urlò correndo al riparo. Appena si
sfilò il casco noto che i suoi capelli erano diventati
indomabili. Troy la fissò e rise. La bionda
diventò rossa per la rabbia e l’imbarazzo. Si
avvicinò e tirò una borsettata al biondo che si
massaggiò la testa dolorante.
-Ahio!-
-Ti sta bene! Sei un
vile! Non si ride delle disgrazie altrui! Secondo poi, dovevi
avvertirmi su che luogo e su che mezzo ci spostavamo!-
Troy rise e prese
della chiavi. Aprendo la porta di un locale buio.
-Dove siamo?-
Chiese la ragazza
entrando nel locale. Troy sorrise e la fece passare da galantuomo.
Accese la luce che
rivelò una stanza circolare con dei tavoli e delle sedie.
-È il
locale estivo che gestisce mio fratello maggiore.-
Sharpay si
guardò attorno scioccata, era molto bello: sul fondo vi
erano delle vetrate coperte da delle tende. Un tuono risuonò
per il cielo facendo sobbalzare i due.
-Estivo?-
Chiese la ragazza
osservandosi attorno.
-Si,
estivo…-
Sussurrò
Troy aprendo le tende delle vetrate facendo si che comparisse in tutta
la sua bellezza la spiaggia e il mare. Le onde erano tante e alte, il
vento soffiava forte, il cielo era scuro e le saette arrivavano e
toccavano l’acqua, era terrificante, ma al tempo stesso
magnifico.
-Adesso è
un po’ spettrale, ma d’estate è tutta
un'altra cosa…-
Sussurrò
Troy richiudendo le tende con un sorriso. Sharpay fissò quel
locale estasiata.
-. È
bello…-
Troy sorrise mentre
prendeva i bicchieri e apparecchiava un tavolo per due.
-Questo è
un fuori programma biondina! Quindi pazienta!-
Rise guadagnandosi
un’occhiataccia seguita dalle risa delle giovane.
Finito di
apparecchiare stava per farla accomodare quando ad un tratto le luci si
spensero.
-Dannazione! Sta sera
non è serata!-
Disse Sharpay
sbuffando e appoggiando i gomiti sulla mensola della cucina.
Sentì la risata di Troy e si fece corrucciata.
-Cosa
c’è da ridere?-
Chiese non riuscendo
ad individuare il giovane nel buio.
All’improvviso
sentì dei rumori ambigui, poi ad un tratto la stanza si
illuminò. La bionda fissò con gli occhi che le
brillavano il tavolo apparecchiato per due con al centro le due candele
che illuminavano tutto.
-Non è
così male senza luce no?-
Sharpay aveva la
bocca spalancata e fissava il tavolo e Troy alternativamente. Lui le
prese la mano e la condusse vicina al tavolo. La fece accomodare e
prese posto di fronte a lei.
Taylor
rabbrividì sentendo il rumore delle chiavi che entravano
nella toppa. Sorrise mentre seguiva Chad all’interno della
casa. Il ragazzo sorrise e chiuse la porta una volta che Taylor fu
entrata.
La ragazza si
guardò affascinata intorno e scrutò il salone
stranamente ordinato per essere l’appartamento di due ragazzi
soli. Chad le si mise alle spalle e le posò le mani sulle
braccia sfregandole per riscaldarla. Taylor rise e si separò
raggiungendo la stufa. La indicò e inclinò il
viso su un lato. Chad la fissò e la raggiunse appoggiando
una mano su quella di lei.
-No, non sono capace
di accenderla. L’esperto è Troy.-
Taylor
sgranò gli occhi e lo fissò interdetta. Chad rise.
-Non sono pazzo!
È solo che non mi ricordo mai come si fa!-
Taylor scosse la
testa sconsolata. Chad finse uno sguardo imbronciato e la guardo.
-Sono offeso.-
Taylor rise e gli
cinse la vita con le braccia. Il ragazzo sorrise furbamente: era
proprio quello che voleva, un abbraccio. Ma decise di stuzzicarla
ancora per un po’.
-Non basta
Mckessie…-
La ragazza si
bloccò e si separò.
Chad la
fissò sorpreso.
-Ho detto qualcosa
che non va?-
Chiese poi fissandola
negli occhi.
Lei scosse
la testa tristemente e abbassò il viso. Chad la
fissò un momento seguiti da attimi di silenzio.
Sospirò sorridendo: aveva compreso.
-Come
vuoi….Taylor…-
Disse voltandosi
verso la cucina e iniziando a camminare. La ragazza alzò il
viso di scatto e fissò le sue spalle sorpresa. Come aveva
fatto a capire? Si sentì bollire: per lui lei era un libro
aperto….come faceva a capire così bene quello che
pensava e quello che provava? Nemmeno Gabriella era così
brava. Chad si voltò di poco e sorrise furbo. Lei scatto e
lo inseguì. Chad rise e si scansò un poco.
-Io so tutto di te!-
Disse il riccio
ridendo anche se dentro di se il suo cuore piangeva. La ragazza si
bloccò e abbassò il viso. Chad la
guardò curioso e abbassò il viso per guardarla
negli occhi. Taylor alzò il viso e incontrò i
suoi occhi cioccolato. Sentì il cuore battere
rapido. I visi vicini e i respiri che divenivano uno solo.
Aprì la bocca per parlare ma ne uscì solo un
piccolo gemito. Spalancò gli occhi e sentì le
lacrime premere per uscire: per una volta che aveva avuto il coraggio
non poteva nemmeno dire quelle parole che tanto la rappresentavano in
quel momento. Non poteva dire le parole che in quel momento
più di tutti avrebbe voluto poter usare. Presa
dall’emozione del momento aveva davvero creduto di poterle
dire a lui, di poter donare le sue parole a quel ragazzo che tanto
amava, già perché avrebbe desiderato dire con
tutto il cuore due parole che la rappresentavano più di ogni
altra cosa in quel momento: Ti amo.
Sentì
tutto crollare e il mondo sgretolarsi, non aveva mai parlato, ma ora
era come se si fosse accorta della ferita più grande. Era
abituata a non udire la propria voce, non l’aveva mai
sentita, ma si accorgeva che in quel momento più di tutti
faceva male, tanto…troppo.
Si chinò
in avanti e si lasciò andare. Voleva cadere e rompersi come
una bambola di porcellana che cade al suolo e va in frantumi. Voleva
svanire come tanti anni prima la sua voce si era dissolta.
Chad la
fissò silenzioso quando ad un tratto vide che stava per
cadere. Si chinò e con uno scatto la prese per la vita
bloccando la sua caduta.
-Ehi, ti senti bene?-
Chiese facendola
voltare. Non appena lo fece sentì il cuore bloccarsi: Taylor
stava piangendo. La guardò negli occhi scioccato mentre
Taylor socchiudeva gli occhi e si posava un braccio su essi sorretta
solo dal braccio di Chad che le circondava la vita.
Il ragazzo la
tirò su e la mise dritta di fronte a se. Con uno strattone
della mano la fece cadere in un suo abbraccio affondò il
viso nella spalla di lei e strinse gli occhi stringendola a se mentre
sentiva che lentamente i singhiozzi sempre più prepotenti le
percuotevano il corpo. La ragazza affondò il viso nel petto
di lui e pianse, tanto. Aggrappandosi alla sua maglia come a cercare un
aiuto disperato. Un aiuto dal motivo delle sue lacrime e delle sua
sofferenza.
Chad avrebbe dato
qualsiasi cosa per non vederla piangere. Voleva attraverso
quell’abbraccio farsi carico di tutta la sofferenza delle
giovane, voleva togliere quel dolore e quel mutismo che la nascondeva e
la imprigionava lontana da tutti. La strinse ancora di più
cercando di bloccare almeno quei singhiozzi violenti che sembravano una
richiesta disperata.
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Kaggi_Inu91:
lieta che questo chappy fosse di tuo gradimento! Ci credo che sei la
prima furbetta, TE L'HO DETTO IO! XDXD Mamma, mamma...che donna che
sei! XD Chaddy in moto è
troooooooooooooooooooppoooooooooooooooooooooooooo Sexy! XDXD Anche
Troy! :p Sono felice che ti sia piaicuto, ma la situazione si
complica più del previsto nei prossimi chappy capirai cosa
intendo ma ora devo cucirmi la bocca o ti racconto tutto!!! Per
entrambe le coppie!!!!! Yuppy!!!!!!!! XDXD Spero che ti
piaccia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anche questo chappy, un kissoto
darling ciao!
Tay_:
Lo so che ho tempo per scrivere che non ho tempo (ho mal di testa X_X
!!!! XD ripetizione indecente!), ma tu non immagini nemmeno cosa vuol
dire mettersi a leggere tutte le rece e rispondere a tutte con una
risposta (seconda ripetizione indecente! XD) abbastanza soddisfacente!
XD Non che mi dispiaccia, è ovvio! Anzi più siete
meglio è! *_* Vi Adoro tutte! XD Allora, Taylor non ho in
programma di farla parlare, ma chissà, magari cambio idea! E
più avanti....Sto zitta o spiattello tutto ai quattro venti!
XDXD Troypay, mi dispiace non averti soddisfatta, ma comprendimi ne
devono accadere di cose prima che siano in pace anche se nel chappy
14...ti ho detto tutto! XDXD Un bacio cara glazie mille per
la tua recenzione! Ti lovvo!!!!!!!!!!!! *.*
Jud_91:
mamma, mamma... sore, così mi spaventi! O.o XD E comunque
guarda che i chappy li hai letti tutti! XDXD Sai già tutto
di tutto! ovvio che non ho ancora scritto il seguito, ho scritto solo
fino al 15 e tu li ai letti!XD W CHAYLOR AND TROYPAY!!!!!!!!!!! XD
Sempre e per sempre! Really ti piace? *_* sono commossa! Sei sempre la
miticosa miticosissima Chanel-Biondina-Killer Proffessionista! XDXD Ti
voglio bene by Lola-Brunetta e....Carcerato Gay! XDXD Killer
proffessionista, TI AMODORO! P.s. ti sto aspettando su
msn...Dove sei sore?O.o XDXD Un bacione enorme!
giua1234:
Troy very Sexy!!!!!!!! XDXD Vero, vero te lo concedo Troy è
proprio miticoso e sexoso! XD Chaddy e Tay sono duuuuuuulci
perchè lui è così duuulce con lei! XD
Apparte gli scherzi, ho puntanto alla dolcezza dell'amore e alla
sensibilità dei sensi riguardo a Tay che con la sua
ingenuità e purezza a fatto breccia nel cuoricino spinoso di
Chaddy, mentre Pay a sconvolto le leggi del cuore di Troy dettandone di
prorpie ottenendo la padronanza su di lui! (che cavolo di
discorsi...-.- XD)!!!!! Un bacio grazie mille per esserci, un bacione!
Sinfony:
Twin!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ç_ç Mi
manchi!!!!!!!!! Sob...Sob...Ti prego!!!!!!! Dobbiamo Sentirci al
più presto o muoio!!!! Mi manchi da pazzi! Davvero ti piace?
Sono contenta di esserti riuscita a strappare un "belli" Rivolto alla
Troypay, tu mia regina delle Troyella (colei che mi ha insegnato ad
apprezzare i lati gioiosi di questa coppia, ma solo scritta da te!
Ovvio! ^^). Ma che bello!!!!!!!!!!!! Sono così felice! ci
sei sempre e mi commuovo come una bimba! Ah! Aspetta...hai visto che
figo Corbin negli ultimi tempi? OçO Mamma sto per morire
sulla tastiera! XD Ora ti lascio o mi denunci per pazza folle al pc!
XDXD Ciao sore, mi manchi un casino! Kissone! Ti voglio benissimo...
fefy88:
Io sono una patita di Romanticismo è una mia caratteristica
e forse a volte esagero (non forse, sempre! XD). Comprendo di essere
sdolcinata e a volte sciocca con il mio romanticismo, ma se
c'è una cosa di cui non posso fare a meno in un momento
romantico è il tempo all'aperto: le cose che amo utilizzare
di più nei miei scenari sono il tramonto (pomeriggio tardo,
sera), o la pioggia e quindi il cielo grigio e l'aria fresca che
preannuncia la pioggia. anche se sulla pioggia c'è
più svago con l'acqua che può essere un buon
preteso per una scena d'amore o situazioni divertenti o anche
riflessioni. Io la penso così, quindi se esagero ti prego di
rendermene atto! XDXD Sono romantica e sognatrice perdono! XDXD Glazie
mille per la rece un bacione enorme! Kiss Kiss.
romanticgirl:
Glazie mille. Sono felice che sei sempre presente. Tranquilla per le
recensioni. :) Chad non è dolce....è DUUUUUULCE!
XD ok...lo so...sono fuori di brutto! XDXD Un bacio enorme, ciao kiss
kiss.
hEiLig FuR ImMeR:
Gli impegni della vita (e che vita! XD)! Comunque,
già...Chaddy si da da fare e non poco! glazie mille per
esserci sempre, un bacione ti voglio benissimo Kiss kiss
Non ci credo...Oggi sono riuscita a ringraziarvi (miracolo! N.d.Tutti)
(mi dispiace! T_T N.d.me) XDXD
Un bacione alla prossima continuate a seguirmi!!
Kiss!!!!!
|
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Capitolo 11 *** 11 ***
11.11
Sharpay rise alla battuta di
Troy. Il ragazzo sorrise nel vedere lo splendido sorriso della ragazza.
Stava per parlare quando il cellulare gli squillò. Lo prese
e lo estrasse dalla tasca.
Vide il segno di un
messaggio.
-Scusa, dovevo
spegnerlo…-
Stava per farlo, m si
configurò il nome di chi aveva inviato il messaggio. Non
appena lo lesse deglutì. Aprì il messaggio che
Elisabeth gli aveva inviato.
‘Ciao
amore! Ti stai divertendo al mare? A casa tua c’è
una sorpresa per te…’
Troy
deglutì mandando giù tutta
l’agitazione. Doveva chiudere al più presto, Chad
aveva ragione si stava cacciando nei guai. Cosa intendeva per sorpresa?
Un brutto presentimento gli strinse le viscere in una morsa.
A casa cosa c’era? A casa
c’era….c’era… il biondo
sgranò gli occhi e balzò in piedi: Chad. Si
voltò verso Sharpay e mise il cellulare in tasca.
-Dobbiamo rimandare
la nostra serata…-
La ragazza lo
guardò interdetta e dispiaciuta.
-Ho detto qualcosa
che non va? Fatto qualcosa che non hai gradito?-
Chiese la bionda
mentre nel suo animo si apriva una profonda delusione.
-No…tu…-
Il ragazzo si
bloccò mentre lo sguardo ricadeva sulle sue labbra perfette
e dal colore di fragola. Sentì il cuore accelerare il
battito. Doveva lasciare Elisabeth al più presto e doveva
tornare a casa ancora prima.
-…tu…sei
stata perfetta!-
Detto questo
annullò la distanza delle loro labbra e poi si
separò.
-Vieni ti accompagno
a casa! Fra pochi giorni potrò uscire con te senza avere
problemi.-
Sharpay lo
fissò confusa per poi sgranare gli occhi.
-Tu sei fidanzato!-
Troy annuì
mentre chiudeva tutto il locale a chiave. Sharpay lo guardò
orripilata fece per uscire ma il ragazzo la bloccò per una
mano.
-Voglio uscire con
te. È per questo che la lascio!-
Sharpay si
bloccò nuovamente. Lo fissò negli occhi e mentre
la pioggia continuava a cadere lo baciò sulle labbra. Quando
si separò sussurrò rapida.
-Accompagnami a casa.
Ma perché tanta agitazione?-
Chiese mentre si
metteva il casco e saliva di fronte al giovane. Troy si
infilò il casco.
-La mia ragazza
è la figlia di un uomo molto potente nella nostra
società. Il locale dove abbiamo ballato insieme, il Sion,
è il regalo del padre per lei. Come puoi immaginare non
frequenta la scuola, ha un insegnante privato. È una ragazza
molto possessiva e attaccata alle sue cose. Capricciosa e vendicativa.
Conosce molta gente ed è violenta. Poco fa mi ha mandato un
messaggio…mi ha scoperto e credo stia architettando una
vendetta.-
Sharpay
rabbrividì. Si strinse a Troy mentre il ragazzo sistemava le
ultime cose.
-Quindi ti
farà del male?-
Troy
sospirò preoccupato mentre pregava il cielo di arrivare in
tempo: Elisabeth conosceva bene Chad e la sua forza di sicuro non si
sarebbe risparmiata. Un pensiero gli attraversò la mente,
sperò con tutto il cuore che si sbagliava.
-Si ma non
fisicamente…almeno non subito…vuole ferire i miei
sentimenti…quindi vedi di stare attenta, io ti
proteggerò il più possibile ma ora che arriviamo
a casa tua fila dentro e stai attenta.-
Sharpay
arrossì: “vuole ferire i miei
sentimenti” e aveva detto a lei di stare attenta. Sorrise
dolcemente, sorriso che fu cancellato non appena la moto
partì a tutta velocità.
Chad prese Taylor
imbraccio e la portò al piano superiore. Sorrise. Si era
addormentata. La posò sul proprio letto e la
coprì con le coperte. La ragazza si mosse un poco e si
voltò dalla parte opposta accoccolandosi meglio sotto alle
coperte. Chad sorrise e le accarezzò una guancia con il
dorso della mano. Si chinò e le baciò una
guancia. Si fissò allo specchio e rimase un attimo immobile:
era davvero lui? Quel ragazzo che aveva appena dato un bacio sulla
guancia a Taylor, era davvero Chad Danforth? Il ragazzo violento e
senza cuore che tutti conoscevano? Chad sorrise. Si…era
sempre lui, solo per Taylor lui diventava un altro.
Si alzò e
si chiuse la porta alle spalle quando all’improvviso
suonarono al citofono. Chad scese, magari era quel pirla del suo
migliore amico. Scese le scale con dei piccoli salti e andò
verso il portone. Non appena la aprì sgranò gli
occhi sorpreso.
-Pitt? Cosa ci fai
qui?-
Chiese riconoscendo
il buttafuori del locale, mentre guardava confuso altri due uomini
muscolosi come l’uomo dietro alle sue spalle.
Il buttafuori non
disse nulla, caricò un pungo e colpì Chad dritto
in faccia facendolo arretrare di alcuni passi. Gli altri due entrarono
e dopo averlo preso per la maglia chiusero la porta alle loro spalle.
Lo sbatterono addosso al muro e iniziarono tempestarlo di pugni sullo
stomaco. Chad ad ogni pugno sputava sangue mentre con occhi sgranati
fissava Pitt dietro alle spalle dei due. Non urlava, no, non voleva
dare loro questa soddisfazione….ma anche un altro motivo lo
spaventava: Taylor era al piano superiore. Non voleva urlare per non
svegliarla. Non voleva che la ragazza scendesse con il rischio che le
facessero del male. Non voleva che lei vedesse la sua sconfitta. Non
voleva sporcarla con quello che avrebbe visto. Non voleva che lei,
così bella, dolce, pura, limpida potesse finire sporcata da
quei rozzi uomini o dal suo stesso sangue che continuava a colare dalle
sue labbra.
L’uomo
distolse lo sguardo per non guardare e disse al riccio.
-Mi dispiace
ragazzo…in fondo non hai colpe…-
Chad
incassò i colpi mentre il dolore diventava sempre
più forte. Chiuse gli occhi e sentiva le braccia dei due
uomini bloccarlo contro il muro. Con uno scatto si libero dal braccio
di uno e senza bloccarsi colpì l’altro in viso
mettendolo fuori gioco almeno per qualche istante. Usò il
muro come slancio e colpì con un calcio le ginocchia
dell’uomo di fronte a lui mandandolo steso a terra con le
gambe doloranti. L’altro si era riavvicinato e lo
colpì in viso con un pungo che lo mandò steso al
suolo. Si rialzò dolorante e facendo uno sgambetto
mandò alla sua stessa altezza anche questo che durante la
caduta sbatté il viso contro il mobile. Chad si
rialzò ma non fece in tempo a mettersi dritto che un
calciò lo fece cadere nuovamente al suolo. In quel momento
seppe che non sarebbe più riuscito a rialzarsi. Come la
pioggia che cadeva fuori sentiva i calci sul suo corpo violenti,
cattivi, brutali, ritmici. Si sentì sollevare per la maglia
e rise. Rise perché tante volte aveva picchiato, tante volte
era stato picchiato, ma mai tanto dolore lo aveva preso. Pitt lo teneva
sollevato per la maglia.
-M…mi fai
schifo…dopo che…che i tuoi amici mi hanno
pestato…ti prendi il meri…merito
finendomi…-
Il pelato lo
fissò negli occhi lo lasciò al suolo. Non ne
aveva la forza. Quel riccio aveva ragione. Purtroppo per Chad uno dei
due, precisamente quello che aveva sbattuto il viso contro il mobile,
si rialzò e dopo averlo fissato con ira
ricominciò a prenderlo a pugni.
-Questo è
un messaggio per il tuo amico, da parte della nostra
signorina…-
Disse con cattiveria
mentre lo sbatteva al suolo in una pozza di sangue e gli poggiava con
forza un piede sull’addome. Chad strinse i denti e
ricacciò indietro l’urlo.
-…mai
cercare di ingannare Elisabeth Harper.-
Detto questo Pitt e
l’altro uscirono. L’ultimo lo fissò
sorridendo crudele e gli diede un altro calcio nello stomaco.
Posò il piede sul braccio rotto di Chad e premette. Il
ragazzo spalancò gli occhi e si contorse ma nemmeno un
gemito gli sfuggi dalle labbra. Il tizio rimase contraddetto.
-Nemmeno il piacere
di un urlo mi regali?-
Disse crudele
chinandosi e avvicinando il suo viso a quello insanguinato del riccio.
Chad gli sputò in viso. Questo si ritrasse e
terminò la sua opera con un calcio più forte.
Chad si contorse e mentre sentiva il liquido caldo e viscido bagnargli
il corpo sentì i passi dell’uomo che si
allontanava e che chiudeva la porta. Rimase a terra immobile in una
pozza di sangue, del suo sangue. Chiuse gli occhi soddisfatto almeno di
non aver urlato. Sentì la consapevolezza di se stesso
scivolare lentamente fuori dal suo corpo quando ad un tratto
sentì dei passi. Cercò di muovere il viso e
quando ci riuscì sussurrò.
-Merda…-
Se Taylor avesse
potuto a quest’ora avrebbe urlato più forte che
poteva.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Glazie
a
tutte!!!!!! Davvero siete dolcissime e apprezzo molto la vostra presenza e costanza! Ditemi che ne pensate di
questo chappy ok? Mi raccomando!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Un bacione!!!! (Povero il mio
pucciosissimo Chaddy! XD) Kiss Kiss
Glazie in particolare a: Kaggi_Inu91;
giua1234; scricciolo91; Sinfony; Tay_; hEiLig FuR ImMeR; Jud_91;
KissMe; fefy88; romanticgirl.
|
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Capitolo 12 *** 12 ***
12.12
La ragazza
fissò Chad steso a terra in una pozza si sangue . Subito le
lacrime salirono agli occhi e senza alcun ostacolo cominciarono a
cadere sulle sue guance. Con uno scatto gli fu al fianco. Singhiozzava
già, gli prese il viso con le mani e lo alzò
poggiandolo sulle sue ginocchia.
La ragazza avrebbe
voluto tempestarlo di domande, chiedergli cosa era successo,
perché, quanto tempo prima che lei scendesse, chi era stato,
ma non potè fare altro che accarezzare il viso e fissare
quegli occhi che dolcemente facevano scivolare il ragazzo in un sonno
che per un po’ l’avrebbe allontanato dal dolore.
Pochi istanti dopo infatti il ragazzo perse i sensi abbandonato con la
testa sulle gambe di Taylor. La ragazza tremando rimase immobile finche
non sentì il rumore di una moto frenare proprio davanti
casa. Chiuse gli occhi e strinse Chad continuando a piangere pregando
il cielo che fosse Troy.
Troy la
sciò Sharpay a casa e dopo averla scortata con lo sguardo
dentro casa si rimise il casco e diede gas ripartì spedito
verso casa. L’aria iniziava a farsi fredda mentre per la
strada sfrecciavano le macchine ad alta velocità. Il disagio
cresceva mentre la moto scivolava sull’asfalto.
Svoltò per una traversa e incrociò una macchina
nera che andava nella direzione opposta alla sua. Fissò la
macchina con interesse e all’interno vi scorse il buttafuori
del Sion: Pitt. Aveva uno sguardo serio e leggermente agitato mentre
con lui altri due tizzi in macchina oscurati dai vetri scuri.
Accelerò e si ritrovò davanti alla via di casa
sua e di Chad. Percorse in fretta la via e frenò. Lo stridio
delle gomme sull’asfalto fu forte anche se questo era bagnato.
Troy scese dalla moto
e posò il casco su di essa. Da fuori sembrava tutto
tranquillo, forse si era sbagliato, forse si era solo inventato tutto,
forse aveva esagerato. Accelerò il passo con una speranza in
più arrivò sotto all’entrata per
ripararsi dalla pioggia. Mise una mano sulla maniglia e
respirò a fondo. Stava per premere quando vide che la porta
non era chiusa, ma era accostata. In un istante tutta la
tranquillità e tutta la sicurezza che Troy aveva
riacquistato svanirono. Non trovava il coraggio di aprire quella porta
che nella sua mente si stagliava subito il ricordo di quella sera che
aveva parlato con Chad:
‘Chad
inarcò le sopracciglia confuso, ma poi il suo viso
mutò in un espressione seria.
-Bolton, solo quando
vedi una ragazza che ti interessa tu cambi idea!-
Disse sicuro
spingendolo con uno strattone contro il muro.
-E potrei giurare che
quando una ragazza ti interessa ci finisci sempre a letto! La cosa non
mi turberebbe affatto se non fossi fidanzato con una ragazza che
potrebbe rovinarci la vita solo con uno schiocco di dita!-
Disse serio
trattenendo il biondo schiacciato contro il muro per la camicia. Troy
fissò il riccio negli occhi e gli disse in un
sussurrò liberandosi dalla presa dell’amico.
-Sono fatti miei, sei
mio fratello! Non ti metterei mai in mezzo!-
-Vedi che non
capisci? Anche se tu non mi metterai in mezzo, mi ci metterò
da solo! Sei il mio migliore amico, è ovvio che ti
difenderò, ti coprirò qualsiasi cosa accada!-
Troy rimase un attimo
stupito delle parole di Chad. Il riccio lo fissò ancora
negli occhi. Lo lasciò e si voltò dirigendosi
all’entrata.
-Fai come ti
pare…-
Sussurrò
prima di allontanarsi.’
Lo stomaco che si
chiude e la consapevolezza di avere addosso tutta la colpa. Strinse la
mano sulla maniglia e fece per premere quando si bloccò
all’improvviso e i dubbi divennero certezza.
Dall’interno provenivano singhiozzi, femminili. Troy rimase
pietrificato, con uno scatto aprì la porta e si
ritrovò di fronte Taylor, la ragazza in classe con lui che
non parlava, mentre stringeva in lacrime Chad contro il suo corpo. La
ragazza alzò il viso di scatto e lo puntò negli
occhi del biondo che rimase immobile alla vista del suo amico ridotto
in quel modo e di quella ragazza con cui non aveva mai parlato. Oltre
al senso di colpa capì anche di non conoscere perfettamente
il proprio fratello.
La ragazza lo
fissò confusa e ferita: perché non faceva nulla?
Perché stava fermo lì impalato a fissarla?
Perché non le si avvicinava e le dava una mano con Chad?
Abbassò lo
sguardo e strinse a se Chad. Cercò di sollevarlo, ma le sue
gambe tremavano per la paura si ritrovò nuovamente seduta a
terra.
Troy sentì
un singhiozzo soffocato della ragazza e si riprese come scottato.
Scattò al fianco della ragazza e la scostò con
delicatezza.
-Ci
p…penso io…-
Mormorò
mentre si accorgeva che la voce gli tremava. Sollevò Chad di
peso e lo scortò al piano superiore. La ragazza gli
sistemò il letto così che Troy ce lo appoggiasse
sopra. Troy posò il riccio steso sul letto. Taylor ancora
con le lacrime sul viso gli pulì il viso e presa la maglia
gliela tolse. Troy fissò sorpreso la ragazza che con
tranquillità assoluta interrotta solo da singhiozzi forti
puliva Chad dal sangue. Si accorse che le mani della ragazza tremavano
in una maniera impressionante. Si avvicinò e le
posò le mani sulle spalle.
-Lascia fare a
me…-
La ragazza lo
guardò e tutta la rabbia provata poco prima svanì
e si aprì in un lieve e accennato sorriso. Troy
ricambiò forzato: si sentiva un verme.
Taylor prese un
foglio e scrisse velocemente.
‘Vado a
fare qualche cosa di caldo da bere…’
Troy annuì
lievemente e la ragazza scomparve al piano inferiore.
Troy si
voltò con il panno bagnato tra le mani verso Chad. Vide i
segni evidenti dei pugni e dei calci. Notò che dal labbro
continuava a uscire il sangue.
Come un flash back
mai vissuto l’immagine di quei momenti, la sua mente vaga e
crea per lui la ricostruzione di quegli attimi: Chad che sente il
campanello che suona, si dirige all’entrata magari pensando
che fosse lui, il suo migliore amico, così tranquillo e un
po’ incazzoso apre, vede degli uomini che non ha mai visto.
Scatta sulla difensiva come fa sempre con un estraneo ma sono
più veloci, sono di più e lo spingono
all’interno. Lo bloccano e lo picchiano. Lui cerca di
dimenarsi, di ribellarsi, lotta ma sono troppi. Lo picchiano, lo
riempiono di pugni, lo calciano violenti e crudeli, il sangue che esce
e il dolore che preme.
Troy strinse gli
occhi e i pungi attorno al panno bagnato che riversò acqua
al suolo. Rimase così, poi aprì gli occhi e si
guardò allo specchio. Sorpresa: l’acqua del panno
gli ha bagnato le guance o quelle che vede scorrere sono le sue
lacrime. Fissa la sua immagine allo specchio: quel ragazzo biondo
scuro, quasi castano, chino in avanti tra le mani un panno fradicio, le
lacrime che solcano le guance prepotenti, lo sguardo spento e
sofferente diventa iroso e desideroso di vendetta.
Una promessa seria e
silenziosa tra lui, lo specchio e il suo migliore amico.
L’avrebbe
fatto, Elisabeth l’avrebbe pagata, non avrebbe dovuto toccare
il suo migliore amico, non avrebbe dovuto toccare suo fratello, non
avrebbe dovuto permettersi di fare una cosa simile.
-Te lo
giuro…la pagherà per averti fatto
questo…-
Si alzò e
lo prese imbraccio. Lo portò in bagno e lo lavò.
Poco dopo lo
posò sul letto rivestito. Sospirò e si sedette
sulla sedia vicina al letto del suo migliore amico. Sobbalzò
sorpreso quando si accorse della presenza silenziosa di Taylor seduta
su una sedia della scrivania.
-Mckessie…-
Disse rincuorato
posandosi una mano sul cuore per lo spavento. La ragazza sorrise appena
porse una tazza di tè caldo al castano che
accettò di buon grado. Troy soffiò sulla tazza e
ne bevve un sorso, prese un respiro profondo e pose la domanda che lo
stava consumando.
-Ma…tu e
Chad…state insieme?-
Chiese alzando lo
sguardo e puntandolo in quello cioccolato della ragazza.
Taylor
sgranò gli occhi sorpresa, l’espressione stupita
diventò un sorriso dolce e un po’ speranzoso.
Distolse lo sguardo poi lo puntò in quello azzurro di Troy e
scosse con tranquillità il viso in modo negativo. Troy la
guardò sorpreso e continuò chiedere.
-Ma tu
allora…cosa sei per lui?-
Chiese sorpreso che
Chad frequentasse una ragazza così diversa dalle solite
troiette a cui anche lui era abituato.
Taylor
fissò il tè nella tazza e alzò le
spalle con una punta di malinconia.
-Non lo sai?-
Chiese in un sussurro
leggermente sorpreso, di solito Chad era un ragazzo molto schietto e
preciso, metteva subito le cose in chiaro. Taylor scosse la testa
nuovamente in modo negativo.
Il castano la
fissò sorpreso e incerto. La guardò che beveva e
un leggero sorriso gli increspò le labbra con dolcezza.
-E tu cosa provi per
lui?-
Taylor distolse lo
sguardo dal tè e arrossì un poco. Scosse la testa
e riprese il suo solito colorito. Lo fissò negli occhi con
sguardo inespressivo, uno sguardo sotto il quale Troy si
sentì nudo.
Taylor prese un
foglio e scrisse in fretta una frase. Lo porse a Troy che lesse e
sgranò gli occhi fissandola sorpreso. Taylor sorrise da
dietro la tazza di tè mentre Troy arrossiva.
-Bhè,
quello è un altro discorso! E poi come lo sai scusa?-
Taylor sorrise e
mostrò il proprio cellulare a Troy. Il ragazzo si sporse un
poco e lesse il messaggio che configurava.
‘Mi ha
baciata…
Da: Pay’
Troy
impallidì e sospirò. Abbassò il capo e
un piccolo sorriso gli increspò le labbra a ricordo di quel
piccolo bacio. Alzò il viso e disse a Taylor.
-D’accordo,
risponderò alla tua domando, ma poi tu rispondi alla mia e
mi giuri che non le dici nulla…affare fatto?-
Taylor si
posò un dito sul mento con fare da riflessiva e poi porse la
mano. Troy la afferrò e iniziò a parlare.
-Ok…la
farò breve…si. Si, credo di amarla. Non so
perché adesso, non so perché solo ora, non ne ho
la più pallida idea, so solo che la voglio, la desidero. Ma,
c’è un ma…non è solo
desiderio carnale, diciamo fisico…io la voglio tutta: voglio
la sua mente, voglio i suoi pensieri per me, voglio essere tutto
ciò che lei desidera, voglio avere il suo corpo, voglio che
lei desideri il mio corpo e tutto me stesso perché io voglio
donarle il vero Troy. Quel Troy che nessuno ha mai visto davvero,
eccetto Chad, è ovvio.-
Concluse un
po’ titubante. Taylor scrisse su un foglio e lo pose a Troy.
‘Lo stesso
Troy che mi sta parlando?’
Il ragazzo si
bloccò leggendo quelle parole e la fissò negli
occhi mentre vedeva quel sorriso rassicurante e dolce sulle labbra
della ragazza. Sospirò e sorrise.
-Sei
fantastica…-
Sussurrò
sorridendole. Taylor rise e si alzò facendo un inchino. Troy
rise ma si bloccò non appena si ricordò una cosa.
-Tocca a
te…-
La ragazza lo
guardò e scosse la testa negativa. Troy la guardò
interdetto e le disse.
-Ma il nostro patto?-
La ragazza scosse la
testa e puntò con il dito il letto dove Chad li fissava
incuriosito. Troy guardò Chad e gli saltò al
collo.
-Ho interrotto
qualche cosa? Se volete torno a dormire!-
Disse il riccio
contraccambiando al stretta di Troy mentre faceva
l’occhiolino a Taylor che rise divertita. La fissò
mentre rideva e si chiese cosa avesse risposto se lui non avesse aperto
gli occhi: si era svegliato quando Troy aveva chiesto a Taylor se lei
sapeva cosa era per lui e poi il suo migliore amico aveva posto la
domanda a cui desiderava con tutto il cuore che Taylor rispondesse.
Inoltre aveva
scoperto i sentimenti di Troy per una ragazza che doveva intuire fosse
un’amica di Taylor.
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Chiedo umilmente
perdono, è che negli ultimi tempi sono impegnata e quando mi
accorgo di dover aggiornare o è troppo tardi e non ho tempo
per scrivere una risposta decente a ognuna di vo, perché non
basterebbero nemmeno 1000 parole per ringraziarvi di quello che mi dite
attraverso le recensioni, ma mi prendo sempre tardi e siccome oggi era
una promessa che avrei aggiornato (vero Kaggi ???XD Tvb) mi sono data
una mossa. Vi ringrazio tutte davvero è che oggi
è stata una giornataccia di quelle nere, da chiudersi in
casa! -_- Un kissone e un ringraziamento a tutti! ^^ bacio
|
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Capitolo 13 *** 13 ***
13.13
Troy uscì dalla
stanza lasciando i due soli. Chad si mise seduto sul letto. Si sentiva
un malato e la cosa lo infastidiva: non voleva che lei lo vedesse
ridotto così. Si sentiva debole, spoglio di tutto, con che
coraggio avrebbe mai guardato un ragazzo che si fa pestare a sangue e
sviene fra le sue braccia?
Taylor lo
fissò seduto vicina al letto e un piccolo sorriso le
increspò le labbra non appena vide che il ragazzo evitava in
tutti i modi il suo sguardo. Sentì una voglia matta di
scoppiare in lacrime ancora forte era la paura nel suo cuore.
Alzò una mano e gli accarezzò una guancia ma lui
si ritrasse come scottato. Taylor lo fissò ferita ancora
alzata la mano. Chad alzò il viso e incatenò il
suo sguardo a quello di lei. Non appena incontrò gli occhi
di lei si sentì morire: comprese che il suo gesto
l’aveva ferita.
La fissò e
decise di mettere via il suo stupido orgoglio ferito almeno quando era
con lei. Prese la mano calda della ragazza con le sua e la
portò vicina al suo viso, la poggiò contro la
propria guancia e si lasciò accarezzare da lei. Taylor
sorpresa lo fissò con gli occhi lucidi.
Chad aprì
gli occhi e presa l’altra mano la attirò
più vicina a se facendola sedere sul bordo del letto vicina
a lui. Le avvolse le spalle con le braccia e la ragazza comprese quel
gesto, chiuse gli occhi e lasciò che le lacrime le
solcassero il viso. Singhiozzo ancora troppo forti e dure le immagini
di qualche ora prima.
-Mi
dispiace…oggi hai pianto molto…-
Disse Chad con un
mezzo sorriso. Lei gli diede un piccolo pungo sul petto per poi
affondarvi il viso iniziando a singhiozzare. Gli passò le
braccia attorno al collo e lo strinse a se piangendo più
forte. Chad la cullò tra le sue braccia e le
accarezzò la testa con dolce delicatezza.
Respirò a
fondo e rimase immobile così, con la ragazza stretta tra le
sue braccia.
Poco la ragazza
dormiva tra le sue braccia. Chad le accarezzò la testa con
tenerezza e le sussurrò.
-Taylor…ti
amo.-
Le baciò
una guancia e con dolcezza continuò.
-…ma i
nostri mondi sono troppo diversi. Con me rischieresti
troppo…-
Continuò a
toccarle quei capelli così belli e lisci.
Passò dai
capelli alle labbra e le sfiorò con le dita.
Sospirò e con delicatezza annullò la distanza che
separava le sue labbra da quelle della ragazza. Rimase così
per poco poi si separò e sorridendo si stese meglio. Chiuse
gli occhi e pochi minuti dopo dormiva beatamente.
Troy entrò
nella stanza e vide Taylor sdraiata di fianco a Chad che dormivano
entrambi. Li fissò incerto e si avvicinò a Taylor
la scosse un po’ e la risvegliò.
-Ehi, brunetta,
svegliati!-
La ragazza lo
fissò assonnata e interdetta.
-Credo sia ora che tu
vada se non vuoi far preoccupare qualcuno…sono le 10.34 di
sera…-
Taylor si
alzò di scatto e iniziò a raccogliere le sue
cosa. Troy rise uscendo dalla stanza.
-Ti accompagno a casa
io, non vorrai bagnarti!-
Gli urlò
lui mentre scendeva le scale. Taylor si voltò e vide Chad
sdraiato sul letto che dormiva. Un piccolo sorriso le
increspò le labbra. Senza farsi troppi scrupoli si
chinò su di lui e lo baciò sulle labbra. Troy la
chiamò nuovamente e lei si separò.
Uscì di corsa senza accorgersi degli occhi aperti di Chad e
del fatto che il ragazzo si era messo a sedere. Chad la
fissò sorpreso: lei l’aveva baciato.
Rimase a fissare la
porta. Si alzò di scattò ma un dolore al petto e
all’addome lo bloccarono facendolo cadere in ginocchio con un
tonfo di fianco al letto mozzandogli il respiro: era troppo debole.
Sentì le
voci al piano inferiore poi un rumore di passi rapidi che salivano le
scale. Sulla soglia comparve Troy che non appena lo vide
scattò al suo fianco.
-Chad! Ma che diavolo
fai? Ho sentito un tonfo!-
Chiese aiutandolo a
rimettersi in piedi. Per poi costringerlo a sedersi sul letto. Chad
però senza bloccarsi un attimo provò a rialzarsi
e traballò sulle gambe mentre il dolore all’addome
si fece forte.
-Scemo stai
giù!-
Disse Troy
placcandolo e spingendolo sul letto nuovamente. Chad gli diede una
spinta. All’improvviso sentì dei passi,
guardò verso la porta e vide Taylor in piedi che lo fissava
confusa. La fissò indeciso: non sapeva che lui
l’aveva vista mentre lo baciava.
La ragazza si
avvicinò e con un espressione preoccupata fissò
il riccio. L’espressione divenne triste e con dolcezza
posò una mano sul petto di Chad. Spinse leggermente e il
giovane non oppose resistenza finendo sdraiato sul letto. Troy la
fissò sorpreso.
-Vieni più
spesso se riesci a fargli cambiare idea così facilmente!-
Disse ridendo. Chad
fissava la ragazza serio immobile. Aveva la forte voglia di baciarla,
di dirle che l’aveva vista, che aveva visto quel bacio
rubato, ma tanto desiderato. Invece la fissò solo mentre il
cuore si riempiva di lei e del suo sguardo, mentre la mente rielaborava
e riproduceva quel bacio.
Troy prese Taylor per
mano e disse.
-Dobbiamo
andare…-
Taylor
annuì e sorrise in direzione di Chad. Non avrebbe mai
sospettato che il ragazzo era sveglio quando l’aveva baciato.
-Ciao…ci
sentiamo, ok?-
Disse Chad in un
sussurro rivolto a Taylor che arrossì e annuì con
dolcezza.
Troy sorrise furbetto
e scese le scale. Taylor lo seguì e dopo aver lanciato un
ultimo sguardo alla stanza scese le scale. Chad fissò la
porta ancora per un po’ finche non sentì il
portone di casa chiudersi. Sospirò e si poggiò un
pugno sulla fronte fissando il soffitto.
Doveva allontanarla.
Sharpay
fissò divertita Ryan e Gabriella che rossi come peperoni
fissavano il pavimento. Appena rientrata li aveva beccati in
atteggiamenti alquanto intimi sul divano. Nulla di che erano solo
entrambi in biancheria stesi l’uno sopra l’altro.
Lì
fissò e si rivolse a Gabriella.
-Che intenzioni hai
con mio fratello?-
La ragazza
alzò lo sguardo arrossendo di più. Ryan
fissò la sorella negli occhi e cercò di
protestare.
-Sharpay non credo
che questa specie di terzo grado sia la cosa migl…-
-Taci Ryan! Vi ho
trovati mentre stavate per procreare sul mio divano! È
d’obbligo una riposta!-
Il ragazzo
ammutolì ritornando con lo sguardo sul pavimento. Sharpay
cercò di sembrare seria, ma tratteneva a stento una risata:
conosceva bene sia Ryan che Gabriella ed entrambi erano due timidoni.
Rivolse il suo sguardo a Gabriella che si strinse
nell’accappatoio.
-I…io…voglio
stare con tuo fratello Pay, mi piace tanto…lo sai da
tempo…-
Ryan alzò
il viso e la fissò sorpreso.
-Cosa?!? Tu lo sapevi
e non mi hai mai detto niente?-
Chiese scioccato Ryan
fissando al sorella sorpreso. Sharpay lo fissò e mosse una
mano come per scacciare una mosca e imitò un bambino che
piange.
-Buhu! Eri
l’unico nell’universo che non se ne era accorto!-
Ryan si
voltò verso Gabriella e la guardò sorpreso. La
ragazza sorrise leggermente e disse in un filo di voce.
-In
effetti…lo sapevano tutti…-
Il biondo si
sentì un idiota e si voltò dalla parte opposta
scatenando le risate delle due ragazze. Gabriella di sporse verso di
lui e lo baciò sulle labbra.
-Andiamo, ora l sai
no?-
Disse sorridendo
sulle labbra di lui. Il bionda la fissò e sorrise anche lui.
-Anche questo
è vero…-
Sussurrò
baciandola a sua volta.
Sharpay si
alzò e li lasciò soli salendo al piano superiore.
Mandò un messaggio a Taylor con il cellulare, la semplice
scritta:
‘Mi ha
baciata…’
Sorrise e si chiese
cosa stava facendo in quel momento la brunetta.
Chiuse gli occhi e si
addormentò sognando il continuo di quella serata on quel
ragazzo biondo.
Quando si
svegliò sbattè più volte le palpebre
per focalizzare meglio tutto ciò introno a se.
Sentì un
po’ di trambusto al piano inferiore e così scese.
Gabriella era sulla porta e non appena la vide la salutò
donandole un bacio sulla guancia.
-Ciao Pay, ciao
Ryan…io vado a casa. Taylor mi starà aspettando!-
Uscì di
casa e Sharpay la seguì con lo sguardo dopo averla salutata
con un sorriso.
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino
dei Ringraziamenti:
Kaggi_Inu91: Ritardo! Non importa dai!
Ti perdono perchè ai recensito! XD Sei fantastica tu non il
chappy! Ma ti ringrazio comunque! Tutti con Troy e Tay! Si è
parlato molto di Troy in questo chappy! XDXD Sono felice che abbiate
gradito! ^^ Un bacio anche a te Kaggi Ti adoro! Kiss Kiss Bacio Baso
Ciauzzz!
hEiLig FuR ImMeR: Chad
sta benone( acciacchi a parte! XDXD) Troy ama follemente Sharpay e lo
apprezzerai nel prossimo capitolo maggiormente (ops!!!!)
Vabbè la smetto! XDXD Un bacio da Armony Kiss Kiss baso
Bacio Ti voglio benissimo! Ciaone!
fefy88: Sono
felicissima che ti piace come la faccio parlare! Molti vogliono che lei
prenda a parlare, ma io non so cosa fare! Vorrei che regalasse le sue
prime parola a Chad, ma è vero che nella vita non tutto ha
un lieto fine ben definito e poi Chad la capisce...secondo te? Aiutami
Fefy!!!!!!!! ç_ç XD Ti adoro! Kiss Kiss Baso
Bacio Ciauz
Tay_: Sore
alcuni chappy li ho già scritti, quindi se non aggiorno
è solo perchè me ne dimentico! ^\\\\\\\\^ Ma
cerco di rimediare! Duuulce Troy, vero? Mamma quanto è
puccioso! Xd Kiss Kiss baso Bacio ti voglio bene
Jud_91: Ma
ciao sore! E io bastarda che ti faccio faticare a scrivere...Scusami :(
Sai la mia giornataccia come è andata quindi capirai il mio
umore...cambia qualcosa se ti dico che sei l'unica che mi capisce e sei
la persona più importante che io abbia mai conosciuto? Sei
uguale a me, ma al tempo stesso così diversa! la mia
sorellona! Mamma glazie perchè mi recenscisci sempre, non
dovresti lo sai. Tu mi dai così tanto il tuo aiuto poi mi
dici sempre cosa ne pensi dei chappy! XD Ti voglio bene (Ti amodoro)
Kiss Kiss Baso Bacio
giua1234: Certo
che basta perchè ci sei! *_* Sono così felice!
Grazie per essere costante con le rece! Ti voglio benissimo Baso Baci
Kiss Kiss
scricciolo91: Sono
contenta che ti sia piaciuta. Particolarmente sono felice della scena
tra Tay e Troy perchè tra loro due ho visto sempre la
possibilità di nascere un'amicizia unica e speciale come
fratelli. Sono fantastici assieme secondo me e quello che un po' mi
dispiace è che nel film non danno abbastanza spazio a
quest'amicizia che potrebbe legare la fidanzata del migliore amico e
l'amico! XD Troy è molto puccioso, lo ammetto
perchè in questa ficcy è il Troy che io amo
immaginare e che amo scrivere: duro e protettivo, ma anche dolce e
sincero. Ok mi tappo la bocca e ti lascio vivere. Kiss Kiss baso Bacio
Ciauz Ti adoro!!!!!!! XD
Sinfony: Sono
così contenta che sei tornata! Mi sei mancata! e non era
assolutamente per rimproverarti o per qualsiasi altra cosa! Era solo
perchè mi mancavi e non ti vedevo più da nessuna
parte, ne su msn, ne per mail e ne per recensioni! Mi sono presa un
colpo! Scusami sorella se non ti ho risposto all'ultima mail, ma ne
avevao scritta una lunghissima e mi si è cancellata! Al
più presto la riscrivo e te la invio! Cmq, grazie per la
recensione perchè sei sempre presente e sono così
felice! Kiss Kiss Baso Bacio Ciauz
romanticgirl:
Eccoti accontentata con il chappy! Diavoletti spero di non averti
delusa con questo chappy definito da me penoso! XD Continua a seguirmi
darling...ti voglio bene, grazie mille per le recensioni che mi lasci!
Ti voglio bene. Kiss Kiss Baso Bacio Ciau!
KissMe: Che
bello! Quanto sei dolce! Chi è geniale? *me che si guarda
attorno in cerca di un segno di vita* O.o Io? Hai detto che io sono
geniale? Ah!Ah!Ah!
Era una battuta vero? No perchè io non sono geniale! Io sono
una povera folle che scrive le prime cose che le vengono in mente! XD
Ok...ok...cmq...grazie mille per i complimenti che mi fai e sono lieta
che ti piace come descrivo le cose e i personaggi! Ti voglio bene
continua a seguirmi. Kiss Kiss Baso! Ciauz^^ (Glazie per essere la
prima recensire!)
Glazie a tutti!!!
armony_93
;)
|
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Capitolo 14 *** 14 ***
14.14
Troy
sospirò e sentì che Chad continuava a muoversi
nel letto dell’altra stanza. Percepiva i continui rigirarsi
del riccio e i passi pesanti quando si alzava. Non riusciva a
comprendere tutta quella agitazione da parte del moro. Si sporse un
po’ mettendosi seduto sul letto e vide Chad uscire dalla sua
stanza mentre camminava faticosamente a causa dei dolori che ancora lo
torturavano.
Era sudato e un espressione di dolore gli dipingeva il viso mentre
sforzava i muscoli tesi e contratti. Ebbe il forte impulso di alzarsi
per soccorrerlo, ma conosceva Chad, sapeva che l’avrebbe
ferito reagendo in quel modo: il riccio era di un orgoglio smisurato.
Chiuse gli occhi e strinse i pugni mentre con la mente tornava indietro
e esplorava con la memoria pensieri e ricordi mai vissuti di un
appuntamento che sarebbe potuto finire in modo diverso. I capelli
biondi, gli occhi caramellati, le labbra fragola, il corpo sinuoso e
morbido, la pelle liscia e delicata, la voce sensuale e melliflua.
Aprì gli occhi di scatto e si alzò con un balzo.
Prese una maglia e con rapidità la infilò. Si
mise i jeans e le scarpe di fretta. Afferrò il giacchetto e
preso anche il casco scese le scale: la voleva adesso, più
tardi, domani, il giorno dopo…la voleva sempre.
Scese e si voltò verso la porta per uscire quando una voce
lo bloccò.
-Vai dalla tua bella?-
Si voltò e vide Chad in boxer appoggiato di schiena al
tavolo con in mano un bicchiere di acqua. Era a petto nudo, ma le bende
ricoprivano parte dell’addome e anche i pettorali. Lo
fissò in viso e vide che il sorriso divertito che si
dipingeva sulle sue labbra era un vano tentativo di nascondere il
dolore e la fatica. Mentre piccole gocce di sudore gli imperlavano la
fronte. Troy cercò di frenare l’impulso di
trascinarlo al piano superiore riempiendolo di insulti per essersi
alzato e annuì accennando una sorriso.
-Non credo sarà molto contenta di vederti arrivare per
interrompere il suo regale sonno dato che sono le 3 di notte!-
Disse ridendo seguito dal biondo anche se respirare gli era difficile
figurarsi ridere. Troy fece un passo verso il riccio ma si
sentì frenare. Il bicchiere scivolò dalle mani
del riccio e finì a terra in mille pezzi. Chad strinse gli
occhi e i denti poi li riaprì e sussurrò un
debole.
-Scusa…ci penso io…-
Troy mandò al diavolo l’orgoglio del suo amico e
lasciò andare un attimo il casco sul divano; prese Chad
passando un braccio attorno alle sue spalle e sorreggendolo. Chad
all’inizio rigido e immobile con non poca sorpresa del biondo
si lasciò andare con un sospirò di dolore. La
testa penzoloni e le gambe che cedevano. Troy sorrise e mentre saliva
le scale sorreggendolo mormorò divertito.
-Tu e il tuo stupido orgoglio!-
Abbassò lo sguardo sul viso dell’amico e vide un
piccolo sorriso soddisfatto nascere sulle labbra del riccio. Lo
portò in camera dove il moro si separò.
-Ho ancora un briciolo del mio stupido orgoglio!-
Detto questo entrò in stanza e si stese con un sorriso sul
letto.
-Che cazzo fai lì impalato? Vai, no? La tua buona azione da
fraticello l’hai fatta!-
Disse scoppiando a ridere mentre si sedeva sul letto e fissava Troy
sulla porta. Il biondo arrossì e corse giù per le
scale dandosi mentalmente dell’idiota e mormorando sulla
porta dell’amico.
-Stronzo!-
Prese il casco e le chiavi ed uscì dalla casa sulla moto nel
buio più totale.
Sharpay si rigirò nel letto. Non riusciva a prendere sonno,
o meglio dormiva ma male. Si rigirava tra le coperte senza pace
continuando a fare rumore, sbuffando, sospirando. Era inquieta
stranamente irrequieta. All’improvviso sentì un
rumore alla finestra. Si alzò e si diresse verso essa,
esausta dalla notte senza sonno. Aprì le tende rosa e
spalancò il vetro. Subito sotto la luce del lampione di
fronte casa comparve la vista di un ragazzo biondo poggiato per
metà ad una moto.
-B…Bolton?-
Sussurrò sgranando gli occhi e fissandolo incerta. Scosse la
testa e chiuse gli occhi per vedere se fosse un allucinazione dovuta
alla sua notte insonne.
-Sono qui…-
Disse il giovane con un sorriso limpido.
-Lo vedo…aspettami!-
Disse la ragazza prendendo le pantofole e una vestaglia: fuori
l’aria era pungente.
Scese le scale e arrivò all’immenso portone di
casa.
Aprì con una spinta ed uscì. Guardò
sotto al lampione e vide che non c’era nessuno.
Sospirò e si diede dell’idiota: era stata un
allucinazione. Stava per rientrare quando sentì una mano sul
suo polso. Si voltò e sentì delle labbra calde
sulle sue. Chiuse gli occhi lasciandosi guidare dal castano che la
teneva tra le sue braccia con passione.
Le mani del giovane scivolarono sotto la vestaglia accarezzando poi i
fianchi di Sharpay che sussultò arrossendo. Si
separò un poco con il fiatone mentre posava le mani sulle
spalle di lui.
-Troy…tu…tu sei fidanzato e…-
Non finì la frase che le labbra carnose del giovane si erano
posate di nuovo sulle sue facendosi più audaci,
più bramose. Le mani accarezzavano la vita della ragazza per
poi infilarsi sotto la maglia accarezzando quella pelle così
delicata e profumata. La spinse dentro con dolcezza le baciò
il collo mentre la ragazza aderiva con la schiena contro la porta e si
lasciava andare sospirando a quei piccoli baci che le scivolavano sul
collo come gocce d’acqua fresca.
All’improvviso sentirono una porta del piano superiore
aprirsi e videro Ryan camminare assonnato verso il bagno. Il ragazzo
strusciava i piedi e si bloccò fissandoli un attimo.
Sharpay deglutì rumorosamente mentre schiacciata contro la
porta con Troy che le aveva messo le mani sotto la maglia fissava Ryan
con gli occhi socchiusi e assonnati.
Ci fu un silenzio glaciale per alcuni attimi in cui Troy e Sharpay
deglutirono più volte fissando il biondo.
-Ciao Troy…ciao sorellina…-
Biascicò poi Ryan dirigendosi verso il bagno e
chiudendosi la porta alle spalle.
Sharpay lo fissò scioccata per poi voltarsi verso Troy che
alzò le spalle e le sussurrò.
-Bene…meglio!-
Detto ciò uni le sue labbra a quelle della bionda e riprese
ad accarezzarle i fianchi mentre le mani questa volta salivano di
più. Sentirono un rumore di cocci provenire dal bagno e la
porta che si spalanca all’improvviso sulla soglia comparve
Ryan con gli occhi sgranati e un espressione sconvolta.
-TROY BOLTON???? LE TUE MANI DOVE SONO?-
Chiese in un urlo Ryan scendendo le scale di corsa raggiungendo i due.
Sharpay era arrossita fino all’attaccatura dei capelli mentre
Troy fissava Ryan annoiato.
-Senti…io ora ho da fare…ti dispiacerebbe
ripassare più tardi?-
Disse Troy prendendo Sharpay per mano ed iniziando a salire la scale
per portarla dentro la sua stanza. Ryan rimase con la bocca spalancata
a fissare la porta scioccato.
La sua espressione si fece irosa e decisa. Salì le scale con
rabbia e…pochi istanti dopo Troy si trovò fuori
dalla porta di casa Evans.
-Ma guarda tu questo…-
Sussurrò poi mettendosi le mani in tasca. Fissò
un fianco della casa e vide Sharpay affacciata alla finestra le che lo
guarda imbarazzata.
-Mi dispiace molto…è che lui è molto
protettivo e…-
-Non fa nulla…anche perché ho un idea.-
Disse il biondo ridendo. Posò una mano su una sporgenza e
puntò il piede sul piede della colonna con uno slancio si
ritrovò sotto la finestra di Sharpay. La ragazza lo
fissò sorpresa e sussurrò.
-Attento! Se scivoli ti ammazzi!-
Disse porgendogli la mano delicata e diafana. Il ragazzo la
afferrò e con una seconda spina si ritrovò di
fronte alla finestra con i piedi poggiati su due sporgenze.
Sentì la sua posizione precaria e pochi istanti prima che
potesse cadere afferrò il bordo della finestra e si
buttò dentro. Sharpay si accucciò subito al
fianco del ragazzo steso a terra nella propria stanza.
-Tutto apposto?-
Chiese preoccupata appoggiando una mano sulla guancia del ragazzo. Troy
sorrise e con dolcezza le circondò la vita baciandola poi
sulle labbra. Si alzò e la prese in braccio per poi
adagiarla sul letto con dolcezza. Le sfiorò le labbra mentre
le mani correvano a sfilarle la maglia. Con dolcezza la tolse mentre
continuava a baciarle le labbra.
-Non ti sembra di correre troppo Troy?-
-No…dovevi pensarci prima di farmi innamorare!-
Sharpay sorrise con dolcezza e lo baciò sulle labbra.
Singhiozzò emozionata pensando alla stranezza di fare
l’amore proprio con lui. Arrossì e lo strinse
mentre sentiva le mani di Troy farsi audaci a sfilarle la gonna ma era
troppo emozionata per poter pensare ad altro che non fosse il suo amore
per lui. Troy era emozionato: la voleva adesso, subito, in
quell’istante…ne aveva bisogno come si ha bisogno
dell’aria. Si sfilò i jeans e per la prima volta
si sentì in imbarazzo: possibile che con lei le certezze
svanissero lasciando solo dubbi e insicurezze. Gli sembrava di essere
pieno di ferite e tagli che solo la ragazza stretta ora tra le sue
braccia riusciva a curare. Un dubbio premette il cuore di lui quando la
sentì tremare. Così separatosi dal collo della
ragazza le chiese.
-Sei…sei vergine?-
Sharpay arrossì e lo baciò con foga sulla labbra.
-Tana libera tutti!-
Mormorò poi imbarazzata. Troy si preoccupò e
sfiorandole una guancia le disse.
-Farà male…ne sei sicura perché
io…-
Lei non gli permise di parlare bloccandogli così le parole
tra le labbra.
-Non mi interessa del dolore…voglio che sia tu…-
La ragazza sorrise e Troy la baciò quasi commosso mentre
poco dopo lei affondava le mani nella schiena muscolosa del ragazzo
steso su di lei. Inarcò la schiena e un piccolo gemito le
uscì dalle labbra quando il ragazzo la fece sua.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Shelpie: Oddio
mi metti in crisi! Sai che non ho ancora deciso! Nel senso credo di
propendere più per una delle due parti, ma non so davvero
cosa dirti! XD Sono sciocca e folle perché
un’autrice che non sa nemmeno cosa far accadere è
un po’ sprovveduta! XD Comunque sono felicissima
perché sei entrata a far parte del girone delle mie
recensitrici e sono così felice!!!! *_* Glazie mille! Sono
contenta anche perché ai letto anche le altre…che
ne dici? Fanno pena? XD Un bacio ciao Ti voglio bene torna a farmi
visita. Kiss
hEiLig FuR ImMeR:
Chad ne commetterà di capperate! Per così dire!
XD Ma si spera che tutto si risolva anche se io come autrice non so
dirti come e cosa accadrà davvero! XD Soffriranno tutti un
bel po’ questo è sicuro. Ryan in questa fanfiction
lo adoro perché fa certi interventi in situazioni come
questa da morire! Mi divert un casino a scrivere di lui e credo che
presto scriverò una ficcy in un cui comparirà
maggiormente! XD Ciao un bacione ti voglio bene P.s. si il divano
è rosa…XD Ciao kiss kiss
Kaggi_Inu91:
Angioletto, che mi dici di questo chappy? Audace Troy vero? XD Ryan mi
fa crepare dalle risate e lo trovo mitico! Dimmi che ne pensi, ti
voglio un mare di bene grazie per esserci sempre kikka, ti adoro! Ciao
baso bacio Ti adoro!
romanticgirl: Niente
Chaylor qui, ma nel prossimo…Muhuahaha! Nel prossimo la
scena sarà solo loro tutto un loro chappy e credimi mega
sdolcinato e tenero! XD Diciamo che Chad si farà
coraggio…Ho detto anche troppo! XD UN bacio ciao Kiss Ti
voglio bene!
Tay_: ma te
l’ho detto che questo chappy è per te? No?
Bhè lo scrivo fra poco alla fine dei ringraziamenti! Glazie
sorellina, ti adoro! Questo chappy è troypay per te! Kiss Ti
adoro! Bacione
KissMe: Sono
felice che ti piaccia! E di questo? Che ne dici! Ti adoro bacio bacio
kiss kiss
Sinfony: Niente
Chaylor qui…nel prossimo come ho già detto a
romanticgirl molto ma molto di più! Ciao sore scusa per la
mail… sono una cattiva ragazza…la srivo al
più presto e ti devo dire anche una cosa orribile che mi
è successa…Ciao ti voglio un bene
dell’anima kiss kiss baso!
scricciolo91:
Ke ne dici di questo chappy??? Spero ti sia piaciuto! XD Alla prossima
mia principessina! Kiss Kiss Baso baso bacio!
giua123:
Glazie! Anche tu sei fantastica perché ci sei sempre! E
questo chappy? Ti piace?^^ Bacio kiss kiss
Capitolo dedicato a Tay_!!!!!!!!!!!!
Solo per te mia amata sorellina!!!!!
Bacio a tutti!
|
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Capitolo 15 *** 15 ***
15.15
La mattina successiva Chad si
stiracchiò dolorante a letto mentre sentiva tutti i dolori
accentuarsi più della giornata precedente. La notte non
aveva chiuso occhio per i dolori e quella mattina per sua fortuna non
doveva recarsi a scuola. Sospirò e si alzò mentre
si muoveva lentamente per limitare il dolore.
-Merda, merda, merda!-
Sussurrò
rapido mentre scendeva le scale con passi rapidi. Giunto al piano
inferiore sospirò e si poggiò con entrambe le
mani sul divano riprendendo fiato.
Si diresse in cucina
r fare colazione quando ad un tratto suonò il campanello.
Chad sgranò gli occhi e fissò
l’orologio stupito: chi diavolo era alle 8.30 di domenica
mattina?
Si diresse verso la
porta e sentì che i muscoli si rilassavano mentre camminava.
Provò meno dolore ma la cosa non lo rassicurò per
le continue fitte all’addome.
Raggiunse la porta e
noncurante di essere in boxer a petto nudo aprì il portone.
Subito la figura
esile e impacciata di Taylor comparve sulla soglia. Il ragazzo
sobbalzò: ecco il secondo motivo per cui non aveva dormito,
il bacio della giovane lo aveva sconvolto.
-Ciao.-
Disse in un sussurro
il giovane fissandola sorpreso e confuso.
Taylor sorrise ma il
suo sorriso morì quando un accentuatissimo rossore le
imporporò le guance in maniera oltremodo evidente.
Abbassò lo sguardo sulle proprie mani intrecciate in grembo
mentre cercava in tutti i modi di non percorrere il corpo muscoloso di
Chad con lo sguardo.
Il giovane non
potè trattenere un sorriso intenerito nel vedere
l’imbarazzo della ragazza. Si scostò lievemente
così da permetterle di entrare. La ragazza a capo chino
entrò seguita dal ragazzo che la condusse in cucina.
-Vado a mettermi
qualche cosa….torno subito. Fa come fossi a casa tua.-
Disse il moro con un
sorriso dolce mentre saliva le scale. Taylor lo osservò,
vide che si muoveva con agilità e scioltezza ma evidente dai
muscoli della schiena si intravedeva la tensione dei muscoli, sorrise:
possibile che fosse così orgoglioso?
Il ragazzo poco dopo
scese le scale indossando un paio di pantaloni da ginnastica grigi e
una canotta nera senza maniche. Le si avvicinò e le
circondò la vita con un braccio.
-Allora cosa ti porta
qui?-
La ragazza
ridacchiò e si voltò verso di lui.
Sobbalzò non appena si accorse che le sue labbra erano
vicinissime a quelle di Chad che altrettanto sorpreso desiderava con
tutto se stesso annullare la breve distanza che li divideva. Taylor
sentiva i loro respiri così vicini così rapidi e
sconnessi, veloci e irregolari unirsi per diventare uno solo. Chiuse un
attimo gli occhi e li riaprì subito puntandoli in quelli di
lui. Vide che Chad osservava emozionato le labbra di lei e il cuore
prese a battere rapido nel petto come se volesse uscire per liberare il
peso di quell’emozioni che solo lui era capace di evocare in
lei.
Il ragazzo fece
più salda la stretta sulla vita di lei e con dolcezza la
fece voltare. Quando la ragazza posò le mani sul petto di
lui Chad sentì un brivido percorrere la schiena di entrambi.
Taylor lo fissava negli occhi sorpresa, emozionata, confusa. Si
avvicinò lentamente e sfiorò le labbra di lui. Un
piccolo tocco, lieve e breve, quasi inesistente, ma non per loro, non
per i loro cuori che battevano rapidi oltre ogni limite. La mente
appannata da tanto sentimento e tante sensazioni, il caos totale. Chad
non riuscì più a bloccarsi che con un movimento
piccolo ma rapido e deciso annullò la distanza delle loro
labbra e chiuse gli occhi mentre le mani sulla schiena di lei salivano
massaggiandola.
Taylor tenne gli
occhi aperti a fissare quel viso così vicino al suo, quelle
labbra calde sulle sue, quei capelli ricci che per la vicinanza le
lambivano la fronte. Non riusciva a credere a quello che stava
accadendo. Ma quando lui con dolcezza approfondì il bacio si
lasciò guidare e chiuse gli occhi mentre le mani si
stringevano sulla stoffa della maglia del giovane e si trovò
a ricambiare quel bacio tanto desiderato, tanto bramato da entrambi. Il
ragazzo non si separò la strinse ancora più
vicina.
Non gli importava
nulla di quello che accadeva attorno a lui, non gli interessava dei
dolori al corpo che ora lentamente sparivano, non si curava affatto di
quello che avrebbero detto. Lui era lì ora e aveva tra le
braccia la ragazza che si era accorto di amare, quella ragazza che lo
cambiava e mostrava il suo vero io, lei, l’unica ed
inimitabile che rendeva quel silenzio una cosa così bella
che non era descrivibile a parole.
La strinse a se
consapevole che più avanti si sarebbe pentito per quello che
stava facendo e che stava per fare, perché ripromessosi di
allontanarla ora la stava avvicinando a se ancora di più.
Non volle pensare a quello che le avrebbe fatto provare a quello che
lui stesso avrebbe provato andando avanti. In quel momento
c’erano solo loro e entrambi ne erano consapevoli.
Le passò
un braccio dietro la schiena e l’altro lo passò
sotto le gambe della ragazza mentre continuava a baciare quelle labbra
soffici e morbide, calde e dolci.
Con un gesto fluido
la sollevò di peso e per l’improvviso cambiamento
lei si separò fissandolo negli occhi confusa.
Chad senza dire una
parola iniziò a baciarle la guancia mentre scendeva sul
fianco della bocca per poi riassaporare le sue labbra calde. Taylor
chiuse gli occhi arrossendo eppure rispose al bacio circondando il
collo di lui con entrambe le braccia. Sentì un piccolo
gemito di lui e aprì gli occhi di scatto. Scivolò
con i piedi a terra e si separò da lui.
-Co…cosa
c’è?-
Chiese lui con il
fiatone per l’emozione e confuso troppo preso per placare
quell’attimo.
Taylor strinse i
pugni rossa e scosse la testa violentemente. Chad le sollevò
il viso con una mano e la guardò interdetto. Lei allora
alzò la maglia di lui e accarezzò le bende che
avvolgevano l’addome di quel corpo marmoreo. Fissò
le bende e poi passò lo sguardo agli occhi di lui.
Chad comprese subito.
Le bloccò la mano e la portò alla guancia mentre
come poco prima le avvolgeva la vita con un braccio stringendola a se.
-Non mi importa del
dolore…io ti voglio…ora, adesso…-
Mentre lo diceva
scese con dei baci sul suo collo liscio e profumato. Taylor scosse la
testa con gli occhi lucidi. Voleva stare con lui, voleva esprimere a
lui il suo amore fisicamente ma mai avrebbe voluto che per lui fosse
qualcosa di doloroso. Lo bloccò prendendogli il viso tra le
mani e unendo le loro labbra in un altro bacio.
Il ragazzo le prese
le mani e le bloccò.
-Vieni con
me…-
Detto questo
bloccò tutte le proteste della ragazza facendola stendere
sul divano. Si stese su di lei con dolcezza. Taylor arrossì
mentre sentiva che le mani del ragazzo sicure e decise passavano sotto
alla maglia e percorrevano i suoi fianchi rimodellando la sua pelle
sotto al suo tocco. Poco dopo si trovò in biancheria sotto
al ragazzo che le baciava la spalla mordendola leggermente e dolcemente.
Chiuse gli occhi con
le guance costantemente rosse. Le sue mani scivolarono ai bordi della
maglia e con dolcezza la sfilò percorrendo i fianchi
scolpiti e disegnati del ragazzo.
Chad con amore
riprese a baciarle le labbra mentre con dolcezza passava le mani dietro
alla schiena della ragazza slacciandole il reggiseno. Taylor
arrossì e posò le mani sulla schiena muscolosa
del giovane. Sentì tutti i muscoli tesi e concentrati sotto
il suo dolce tocco, mentre accarezzava la schiena di Chad si accorse di
piccole imperfezioni su essa. Rimase un momento interdetta quando si
accorse che quelle piccole imperfezioni erano in realtà
cicatrici più lunghe o più corte.
Sentì le
lacrime salire agli occhi così lo strinse a se e quando si
ritrovò nuda sotto al ragazzo in boxer comprese
l’importanza di quel sentimento e la gravità di
quanto si fosse mischiata con quel giovane. Sorrise al pensiero di
essere innamorata di lui. Mai termine le era sembrato più
idoneo alla sua situazione. I suoi pensieri si bloccarono quando Chad
sfilatosi i boxer la fece sua. Chiuse gli occhi e inarcò la
schiena dal dolore mentre sentiva quel piacere che lui le donava farsi
largo nel suo corpo. Lo strinse a se e mosse le labbra sussurrando con
voce silenziosa le parole che le procurava dolore non poter
pronunciare: “Ti amo…”, senza farsi
notare.
Sentì il
corpo caldo del ragazzo contro il suo e sorrise innamorata non potendo
immaginare che Chad avrebbe voluto gridarle che l’amava con
tutto se stesso, ma la sua mente aveva già escogitato un
piano che l’avrebbe fatta soffrire e non poteva permettersi
certe affermazioni se voleva che lei fosse al sicuro da se stesso.
Strinse i denti e
soffocò il grido d’amore solo per lei nella gola
chiudendola a doppia mandata. L’amava, come mai aveva amato
qualcuno, come mai aveva sentito qualcuno, come mai aveva desiderato
qualcuno. La strinse a se e chiuse gli occhi maledicendo la sua vita
perché tante volte gli aveva dato il piacere carnale ma mai
l’amore e ora che lo aveva non aveva il coraggio di esporla
al rischio di essere solo sua.
Taylor
sospirò serena e mai tanto felice di amare. Lo voleva per
se, voleva tutto di lui: si, lei timida e insicura e altruista non
avrebbe diviso con nessuno il suo unico amore. Lui era per lei tutto
sorrise e si abbandonò al piacere dell’amore
fisico.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Tay_: lieta
di averti soddisfatta sore! Visto che hai tanto insistito questo chappy
era tutto per te e grazie per avermi ricordato di aggiornare! XD
probabilmente con la memoria che ho a quest’ora non me ne
sarei ricordata! XD Un bacio che ne dici di questo? Abbastanza dolce la
Chaylor? *_* Baso Bacio Ti adoro
Sinfony: ora
sei a conoscenza del motivo del mio dolore e sai anche che purtroppo
rischio di trasferirmi all’estero. :( Sore sono
così giù…comunque tutto si
è un po’ tirato su fortunatamente e spero che vada
tutto bene. Comunque non voglio parlare di questo…che mi
dici di questo chappy?*_* ti è piaciuto? Dici che
è fatto bene o che è penoso? Mi sa la
seconda…-.- XD Ciao twin ti amo di bene Baso Bacio mi
manchi! :(
KissMe: Sai
lo prenderei come un complimento di avere un fantasia enorme, ma
purtroppo a volte credo sia troppa. MI illudo e rimango ferita quindi
preferirei averne di meno, ma sono felice che qualcuno possa gioire per
questo mio diciamo “difettuccio”! XD Ke ne dici
della Chaylor? È bella? Ho cercato di rendere
quell’amore un misto tra sofferenza, gioia e
dolcezza…mi dite se ci sono riuscita? XD Ciao un baso kiss
kiss ti adoro!
Selphie:
Oddio il pezzo con Ryan me lo sono inventato di sana pianta sul momento
e è un po’ così che me lo immagino! XD
lo adoro e credo che presto scriverò una ficcy su di lui! XD
Ryan è un personaggio troppo puccioso e dovevo inserirlo in
qualche modo perché se no non ero contenta. Anche nel
prossimo chappy comparirà lui nelle spoglie del fratello
preoccupato e geloso! Muhuhahah ti ho già anticipato troppo!
XD ora vado….kiss kiss bacio! Ti adoro
Jud_91: Sore
ti amo di bene!!!!! Ç_ç Possibile che il destino
sia così avverso da fare sempre in modo che quando ci
parliamo siamo sempre tristi? Forse è colpa mia e del mio
sciocco malumore di questi giorni! Vorrei vederti sempre sorridere
sorellona e vorrei che tutto ciò che ti fa soffrire potesse
svanire e spero che un giorno tu riesca a superare tutto! Ma sei mitica
e sono sicura che ci riuscirai! XD Sono contenta che hai recensito, ma
come ti ho detto sei esonerata dall’obbligo perché
tu mi sei sempre vicina e mi dici sempre le tue opinioni! E poi ora ai
anche letto il 15 e il 16! XDXD sai tutto in anteprima mondiale!
Muhuhahah! XD Ciao ti amodoro Judith Kiss kiss a msn
adesso…cosa mi stai combinando sore? O.o :S XD
fefy88:
Grazie mille! Solo che ora tutti mi dicono cose diverse! XD
c’è chi mi dice che devo lasciarla muta e chi mi
suggerisce di far si che regali le sue prime parole a Chad e io entro
sempre più in crisi! XD MA ne uscirò e vi
sorprenderò vedrete! *me con il pugno al cielo e la
convinzione negli occhi * XD! Ciao ti adoro kiss kiss baso
scricciolo91:
è abbastanza Chaylor questo chappy? XD Spero tanto di si e
comunque è grazie a voi recensitrici che trovo il coraggio
per scrivere e per andare avanti. È grazie alle amiche come
te che mi viene la voglia di scrivere e che mi da la forza per aprirmi
al mondo sotto la stella della scrittura. Quindi mia cara sabry
è grazie a le persone come te che io scrivo e pubblico! ;)
un bacio ciao ti adoro dimmi che ne pensi del chappy mi raccomando!
Bacione enorme ti amo di bene!
romanticgirl: ti prego dimmi che non ti ho delusa! Mamma ci
ho messo tutta me stessa, ci ho provato più volte!
L’ho riletta e riscritta 300 o 50000 volte spero di essere
davvero riuscita a far trapelare quello che avevo in mente! Ti piace?
Grazie mille anche a te per esserci sempre. Bacio, bacio alla prossima
hEiLig FuR ImMeR:
XD I giovani d’oggi non sanno cosa vuol dire la salute! XD
ahaha! Mamma che bella la tua rece! Corta ma bellissima! Ti ringrazio
per la tua costanza nelle recensioni! Non sai come sono felice che ti
sia piaciuta! Spero che anche questo chappy ti sia gradito. Aveva
promesso Chaylor e spero di non avervi deluse a chi la attendeva! Bacio
ti adoro kiss kiss ciauz
Kaggi_Inu91: Ma
puoi recensire anche dopo un mese! Non mi importa basta che tu ci sia
su msn perché senza di te non riesco a sfogarmi! XD ti
voglio troppo bene! Bacio bacio ciao!! Recensisci anche questa my honey
voglio sentire cosa ne pensi del chappy chaylor! Ti è
piaciuto? *_* spero di si! Kiss Kiss ti adoro ciauz bacione!!!!!!
Un saluto a tutti coloro che mi
seguono by
Armony_93
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Capitolo 16 *** 16 ***
16.16
Sharpay aprì gli occhi sbattendo le lunghe ciglia
più volte. Subito la schiena possente e muscolosa del
giovane Bolton si stagliò davanti al suo viso. Sorrise con
dolcezza e sentì il respiro lento e regolare del ragazzo.
Spostò un dito e percorse con amore la linea precisa della
schiena del ragazzo. Troy sospirò di sollievo e di piacere
quando un brivido gli percorse la schiena.
-Giorno…-
Sentì la voce roca del biondo e Sharpay sorrise alzando il
viso e vedendo che lui aveva il viso girato e con la coda
dell’occhio la guardava. Scoppiò a ridere e si
scostò un po’ dalla schiena di lui per
permettergli di stendersi. Il biondo la accolse tra le sue braccia e
lei appoggiò il viso e la mano sul petto di lui mentre Troy
le avvolgeva le spalle con amore e le baciava i capelli biondi.
-Giorno.-
Disse lei baciandolo sulle labbra e lasciando che lui approfondisse il
bacio. La mano di Troy le accarezzò il braccio sfregandolo
per donarle calore mentre le lenzuola rosa lo coprivano fino al busto.
Sharpay sorrise e guardò la figura del ragazzo nel suo
piccolo mondo rosa: avrebbe amato anche l’azzurro da quel
momento.
Sentì dei passi avanzare e intuì immediatamente
chi fosse. Spinse Troy sotto le coperte e si mise sdraiata cercando di
coprire il ragazzo.
All’improvviso la porta si aprì e ne apparve Ryan
con un sorriso a trentadue denti. Sharpay sgranò gli occhi e
lo fissò avanzare a occhi chiusi canticchiando.
-Buon girono mia casta e pura sorellina!-
Disse marcando il tono sulle parole ‘casta’ e
‘pura’. Per poi dirigersi alla finestra
spalancandola mentre nella stanza entrava la luce del sole e
l’aria fresca del mattino autunnale.
Il biondo si voltò di scatto e negli occhi una furia omicida
che inchiodò la sorella.
-Questa notte ci sono stati dei strani movimenti in questa
casa…-
Disse poi sedendosi al lato del letto per poi prenderle una mano e
stringerla tra le sue con viso angelicamente comprensivo.
-Ma davvero ti interessa Troy Bolton? Insomma mi chiedo cosa abbia
quell’ammasso di muscoli privo di cervello!-
Disse mentre Sharpay deglutiva e sentiva che i baci che fino a qualche
istante prima Troy le aveva propinato sulla gamba erano cessati.
-Insomma…voglio dire poi con quei due omuncoli! Fanno tanto
i gradassi ma poi sotto non sono nulla!-
Sharpay lo fissò preoccupata sentendo le mani di Troy
aumentare la stretta che avevano sulle lenzuola fino a stritolarle.
-Ryan! Ryan si ho capito…ma a me piace davvero! Quindi ti
prego di…-
Il biondo la bloccò volevo dire la sua.
-Sorellina, se tu ci tieni io sorvolerò sopra tutte le
pecche di quel dongiovanni da quattro soldi ma vorrei che comprendessi
la preoccupazione che provo per te. Se poi ti ferirà? Se ti
lascerà per qualche oca? Se ti farà soffrire
ingiustamente io non so se riuscirei a sopportare di vederti patire per
un simile individuo. Poi i suoi amici sono degli
scansafatiche…e lui non è da meno…non
ti merita…-
Disse Ryan intristitosi fissando il pavimento mentre Sharpay anche se
timorosa per la reazione di Troy era leggermente commossa per tutta la
preoccupazione e quella gelosia fraterna e benevola da parte del
gemello.
-Ryan…-
Disse alzando una mano accarezzando il viso del fratello quando ad un
tratto Troy saltò fuori dal letto furibondo, esplodendo per
aver ripensato alle considerazioni che aveva il fratello della sua
amata su di lui e sui suoi amici. In boxer a petto nudo,
l’espressione dura e irosa e i muscoli tesi per
l’impegno di trattenere le mani. Sharpay sgranò
gli occhi e lo fissò scioccata: cosa gli saltava in mente?
Ryan spalancò gli occhi e la bocca stupefatto. Ci fu un
improvviso blackout nella mente del biondo, ma quando tutto
ripartì non ci volle molto per comprendere quello che era
accaduto durante la notte. Sentì l’ira enorme
invaderlo da cima a piedi e al tempo stesso una profonda delusione
verso la sorella.
-Sorellina…dimmi che è entrato da
poco…dimmi che non avete fatto nulla ti prego…-
Sharpay abbassò gli occhi lucidi di imbarazzo e di
dispiacere. Ryan la fissò attendendo quelle affermazioni che
voleva sentire, ma che non arrivarono ferendolo di più.
-Non volevi che lo venissi a sapere?-
Chiese nuovamente ancora più triste ripensando al fatto che
lo avesse nascosto sotto alle lenzuola per non farlo vedere a lui
mentre sentiva la lama di un coltello sprofondare nella carne: sua
sorella non voleva più confidarsi con lui. Sharpay rimase in
silenzio a fissare il pavimento mentre una lacrima le rigò
il viso. Alzò il viso e prese le mani di Ryan.
-Ryan! Si, te lo avrei detto! È solo che…-
-Che non ti fidavi di me! Di tuo fratello!-
Detto questo si liberò dalla stretta della sorella e la
fissò triste negli occhi.
-Ma non ne ho avuto tempo! Sei piombato qui e io non sapevo cosa fare!
Come reagire…-
Il ragazzo la bloccò e le disse sorridendole tristemente.
-L’ai nascosto da me…cosa pensavi che ti facessi?
Che ti impedissi di vederlo? La scelta di vita è tua! Tu
devi scegliere con chi stare! Io ti avrei solo esposto le mie
preoccupazioni e le mie motivazioni ma se non sarei riuscito a
smuoverti avrei accettato il tuo amore per lui!-
Sharpay lo fissò impotente quando Ryan prese la porta e se
la chiuse alle spalle uscendo.
La bionda si sedette scioccata sul bordo del letto mentre Troy la
fissava ancora in piedi, ma ora con i muscoli rilassati e
l’espressione preoccupata per la ragazza.
Fece un passo verso di lei ma la ragazza scoppiò in lacrime.
-Tr…Troy…ti
prego…posso…posso rimanere sola?-
Singhiozzò coprendosi il viso con le mani per non farsi
vedere. Il biondo annuì con espressione sofferente per la
sua amata. Si rivestì e dopo averle baciato la fronte le
disse posando il mento sul suo capo.
-Ti amo Sharpay…-
Detto questo uscì non riuscendo a captare lo sguardo
sorpreso e scioccato della bionda che lo fissò uscire in
lacrime.
Chad aprì gli occhi per l’ennesima volta. Si mise
seduto sul letto e sospirò pesantemente mentre i dolori gli
martoriavano il corpo. Sentì il viso di Taylor posato sul lo
braccio e si girò chinandosi su di lei. Le sfiorò
le labbra sentendo quelle profumate e calde di lei. Scese sul collo e
la sentì mugugnare di piacere. Sorrise e riprese la sua
dolce e affettuosa tortura passando sulla spalla e soffiando con
l’alito caldo sulla pelle di lei che rabbrividì.
La strinse meglio a se e le accarezzò un braccio mentre la
schiena di lei aderiva al petto scolpito di lui. la mano che navigava
sulla pelle candida e liscia di lei si perse su un fianco per poi
finire intrecciata a quella della ragazza. Lei strinse la mano ancora
addormentata e se la portò al petto accoccolandosi meglio.
Chad ridacchiò mentre muoveva la mano stretta a quella di
lei e la portava sul nasino di lei sfiorandolo. La ragazza si sottrasse
mugugnando con disapprovazione. Chad rise e le baciò una
guancia per poi dirle con amore.
-Ti amo…-
La ragazza si voltò sospirando dalla parte opposta. Chad
sentì il dolore invadergli il petto quando lei si
separò da lui per sistemarsi meglio, la riattirò
con prepotenza a se stringendola mentre le ripeteva sperando che fosse
sveglia così da inchiodarlo e da imprigionarlo.
-Taylor…ti amo…tanto…ti
amo…amo solo te…ti voglio…ti penso
sempre…ti
prego…perdonami…perdonami…-
Detto questo chiuse gli occhi attendendo che lei si voltasse e lo
guardasse con gli occhi lucidi di emozione, ma la ragazza si
accoccolò meglio sonnecchiando più forte. Chad
sospirò malinconico maledicendosi. Chiuse gli occhi e si
preparò alla cosa più dolorosa che avrebbe mai
fatto in tutta la sua vita, più dolorosa di mille pugni, di
mille calci, più dolorosa di tutto ciò che avesse
mai affrontato: farsi odiare da Taylor.
La castana si svegliò sbattendo le palpebre ancora impastate
dal sonno. Sbadigliò stiracchiandosi sul letto quando tutti
i ricordi piano, piano presero a salirle alla memoria con dolcezza e
amore che la fecero scattare a sedere dalla gioia. Si guardò
attorno e vide la schiena del ragazzo riccio che si stava rinfilando i
jeans.
Si sedette coprendosi con il lenzuolo leggermente rossa
d’imbarazzo e fece un po’ di rumore per farsi
sentire. Il ragazzo si voltò verso di lei alzando un
sopracciglio e il suo viso fu attraversato da un lampo di dolore che
scomparve donando al viso l’espressione fredda che Taylor
vedeva sempre quando era in compagnia di estranei o
‘nemici’.
Scosse la testa come a scacciare quel pensiero e si alzò
vestendosi. Si avvicinò a Chad che si stava mettendo una
maglia e lo abbracciò da dietro posando il viso contro la
schiena di lui. Sentì il giovane irrigidirsi ma lo
ignorò e strinse più forte quando lui si
liberò con delicatezza dalla presa di lei infilandosi la
maglia.
-Ben svegliata.-
Disse gelido lui dirigendosi allo specchio e sistemandosi la maglia
leggermente stropicciata. Taylor lo fissò e storse la testa
su un fianco confusa da quel comportamento così strano.
-Senti, ti dispiacerebbe andare? Fra poco arrivano dei miei amici e non
vorrei ti trovassero qui.-
Spiegò conciso lui scendendo le scale di corsa lasciandola
scioccata in piedi nella stanza. Taylor sentì il cuore
accelerare nel petto mentre lo rincorse giù dalle scale.
Arrivò all’ultimo gradino quasi cadendo. Lo prese
per un polso e lo costrinse a voltarsi verso di lei.
Lo fissò confusa e preoccupata mentre nel cuore una strana
paura si faceva largo con prepotenza mentre lo sguardo glaciale di lui
la fissava infastidito.
-Che cosa c’è? Cosa vuoi ancora?-
Le disse strattonando il braccio liberandosi dalla stretta di lei.
Taylor si sentì morire e si avvicinò toccandogli
il viso con una mano accarezzandolo confusa e spaventata da quella
freddezza a lei estranea.
Chad la fissò negli occhi e si sentì morire, si
rivolse una serie infinita di insulti mentre compiva quel gesto: le
scansò la mano dal viso e le disse scoppiando a ridere in un
fragorosa risata per lui forzata.
-Io ho ottenuto quello che volevo. Ora puoi benissimo tornartene da
dove sei venuta!-
Disse ridendo mentre si voltava e prendeva una birra dal frigo.
Il mondo di Taylor crollò in un attimo e la ragazza
implorò il cielo che quello fosse solo un incubo, un
terribile e orrendo incubo.
-Mckessie, per cortesia potresti gentilmente…ANDARTENE?-
Disse con cattiveria voltandosi a guardarla con sufficienza mentre un
sorriso di scherno gli ornava il viso. Taylor lo fissò
scoppiando in lacrime mentre scosse la testa con vigore.
-Cosa c’è? Non ha capito a cosa miravo fin
dall’inizio? Non hai capito che cosa volevo veramente da te?
Cosa desideravo davvero ottenere da una ragazza così
graziosa?-
Le disse prendendole una ciocca di capelli e sollevandola con grazia.
Taylor pianse più forte mentre le lacrime diventavano tante
e cadevano con prepotenza, si odiava. Come era potuta cadere in una
trappola del genere? Come aveva potuto credere a quel ragazzo? Come
aveva potuto solo pensare che per una volta la fortuna stesse dalla sua
parte? Come poteva amarlo nonostante questo trattamento? Come poteva
trovarlo dannatamente bello anche in quel momento?
Scosse la testa mentre un singhiozzo le troncò il respiro.
Prese la borsa e spintonandolo lontano corse verso la porta.
Inciampò nei suoi stessi passi, insicuri, confusi come lei e
cadde a terra mentre la borsetta si apriva e riversava il suo contenuto
sparso qua e là.
Puntò le mani e provò a rialzarsi ma la forza le
mancava, era scomparsa tutta. Si rialzò sorreggendosi ad un
mobile e raccolse tutto quello che aveva nella borsetta
frettolosamente. Le lacrime cadevano copiose e la mente le pulsava dal
dolore. Si voltò sulla soglia a guardare Chad, ma quello che
vide le diede il colpo di grazia: Chad era voltato e le dava le spalle,
stava versando dell’acqua da una bottiglia in un bicchiere e
non l’aveva degnata di uno sguardo con massima indifferenza.
Non riuscì a vedere il viso di Chad che nemmeno si
voltò quando con uno scatto chiuse la porta prima di correre
via.
Chad strinse il bicchiere con una mano, tanto forte che andò
in frantumi. La bottiglia gli scivolò dalle mani e cadde al
suolo riversando il liquido sul pavimento. Il ragazzo posò
entrambe le mani sul tavolo e si sorresse mentre gli occhi si
chiudevano dal dolore e trattenevano le lacrime che mai avevano
minacciato di solcare le guance del riccio, ma che ora tratteneva a
stento.
-Perdona…Perdonami Tay…-
Mormorò a denti stretti dal dolore: nella sua mente i
singhiozzi della ragazza lo trafiggevano come mille lame, gli occhi
lucidi che lo imploravano di spiegazioni, il dolore dipinto sul suo
viso a sfigurarlo, le lacrime che cadevano. Poi quando era caduta a
terra aveva dovuto fare appello a tutto se stesso per non correre da
lei implorandole perdono, sollevandola da terra e ripeterle di amarla
fino a sfinirla. Sentì le gambe cedere ma si tenne ben saldo
al tavolo in preda al dolore di aver fatto soffrire la cosa che
più aveva amato al mondo, di essere la causa della
sofferenza del suo unico vero amore. Strinse gli occhi e
assestò un pugno al tavolo con violenza quando la porta si
aprì. Si voltò di scatto temendo che fosse la
ragazza tornata indietro ma quello che vide lo sorprese ancora di
più: Troy era in piedi con l’espressione afflitta
dal dolore e in mano il casco tenuto con noncuranza.
Il biondo alzò lo sguardo e fu scioccato di vedere Chad con
gli occhi lucidi, un pugno stretto sul tavolo e l’altra mano
che stringeva in una morsa spaventosa il bordo di legno, la bottiglia
d’acqua a terra che riversava flebile il liquido al suolo e i
cocci del bicchiere in frantumi.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Troppo di fretta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Scusatemi! Al prossimo fra
molto tempo siccome devo ancora scriverlo! Muhuhahaha! Ciauz grazie a
tutte coloro che hanno recensito.
|
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Capitolo 17 *** 17 ***
17.17
Taylor singhiozzò affondando il viso nel cuscino. Non poteva
crederci, non voleva crederci! Aveva donato tutta se stessa ad un
ragazzo che aveva mirato solo e unicamente al piacere carnale.
Perché aveva scelto proprio lei per tirare questo brutto
gioco? Perché si era illusa che quegli occhi brillassero per
lei? Perché si era illusa che quei pozzi neri fossero
così sinceri? Li aveva visti accendersi non appena si
puntavano su di lei, li aveva visti brillare di furia quando quel
ragazzo aveva cercato di farle del male in discoteca, li aveva visti
sinceri e dolci quando si puntavano su di lei. Non poteva credere che
quegli occhi fossero così falsi, era impossibile. Le avevano
donato tutto il vero io di Chad, lui era davvero quello che aveva
conosciuto, ne era sicura! Ma allora perché le aveva detto
quelle parole così dure e dolorose? Perché si era
fatto odiare così tanto?
Si girò sdraiata fissando il soffitto mentre i singhiozzi le
percuotevano il petto e le lacrime cadevano sul suo volto scivolando
poi sul cuscino. Si posò le mani sul viso e
singhiozzò più forte mentre sentiva la gola
bruciarle per lo sforzo di soffocare i singhiozzi, gli occhi le
pizzicavano per tutte le lacrime che in un pomeriggio aveva versato, il
corpo tremare per mantenere il dolore solo internamente. Non era
giusto, non era corretto…perché doveva soffrire
così? Cosa aveva fatto per meritarsi quella vita
così ingiusta? Si rannicchiò raccogliendo le
gambe al petto e stringendo forte mentre nella mente le tornavano
ricordi sepolti, cancellati, scarabocchiati pur di riuscire a
dimenticarli.
…Una bambina
cammina per il giardinetto con la sua bambola preferita tra le mani, la
stringe forte e ride contenta perché le piace stare nel
prato di casa sua, sicura e protetta dagli alberi grandi e alti che
impediscono ai raggi del sole di entrare forti d’impatto e
darle fastidio. I capelli raccolti in due cocchette un po’
sfatte dalle corse e dai giochi che la bambina ha appena terminato.
Ride e si siede sull’erba mentre gioca con la bambola vagando
in mondi lontani e luoghi incantati che solo la mente di una bambina
può risvegliare. Gli occhi nocciola si spostano rapidi e
sereni, grandi e innocenti specchio di un animo dolce e sensibile.
-…i sogni son
desideri di felicità…-
La voce della bambina
risuona per il giardino silenzioso. La piccola canta facendo girare la
bambola tra le sue manine e ridendo ogni tanto. Posa una mano sul prato
e si alza in piedi non appena sente dei rumori strani provenire da
dentro la casa. Lascia la bambola sul prato e corre dentro contenta che
la sua mamma fosse tornata dal chiacchierare con la vicina. Con tutte e
due le mani apre la porta e si fionda dentro. Ridendo sale le scale e
arriva al piano superiore. Si appoggia alla porta ridendo
sommessamente. Apre la porta della camera dei genitori e il sorriso si
spegne mentre un’espressione confusa le si stampa nella mente.
-Mamy?-
La donna si volta
sorpresa di trovare la figlia li e non giù a giocare. Taylor
fissa la donna sbattendo gli occhioni confusa passando lo sguardo dalla
madre all’uomo che le è di fianco e che riempie
una valigia con dei mazzi di banconote. L’uomo la fissa
sorpreso e poi si rivolge alla madre con un ringhio arrabbiato.
-Cosa ci fa qui questa?
Non avevi detto che era fuori?-
-Non lo so! Tay piccola
vai giù in giardino!-
-Giardino? Giardino? Mi
ha visto potrebbe spiattellare tutto a tuo marito!-
-Andiamo Andrew
è solo una bambina cosa vuoi che faccia?-
-Prepara la valigia, io
la accompagno giù…-
Taylor fissa la madre
per poi sorriderle e mettersi un ditino in bocca sorridendo
imbarazzata. Si tiene con una manina la maglia e fissa l’uomo
per poi mormorare.
-Piacere signore, io
sono Taylor…-
L’uomo la
fissa e la supera, lei lo fissa confusa e abbassa lo sguardo con gli
occhi lucidi. Non è stata una brava bambina? Ha sbagliato
qualche cosa?
La madre le si accuccia
davanti e le accarezza la testa con gli occhi lucidi. La abbraccia e la
stringe forte. Prende una sacca e se la mette in spalla.
-Vai con Andrew tay,
torna a giocare, la mamma deve prendere delle cose. Ok?-
Taylor annuisce e
abbraccia le gambe della madre ridendo. Ignara dell’addio che
ha appena suggellato la saluta con la manina e scende giù
canticchiando. La madre la guarda scendere pregando che suo marito badi
a quella bimba. La saluta e le lancia un bacio con la mano poi Taylor
scompare.
La bimba saltellando
raggiunge l’uomo che la fissa nervoso e non come si dovrebbe
guardare una bambina innocente, come si guarderebbe un testimone di un
reato. Gli sorride e fa per andare fuori quando la mano
dell’uomo la blocca per un polso. Lei si volta sorridendo ma
non fa in tempo a fare altro che una mano si posa sulla sua bocca per
non far uscire le sue parole. Spalanca gli occhioni grandi spaventata
quando vede che l’uomo apre la porta che porta nella cantina.
Vorrebbe urlare ma qualsiasi suono è bloccato dalla mano
dell’uomo che la stringe contro il suo corpo troppo forte per
quel corpicino troppo fragile, troppo piccolo e innocente.
Sente che
l’uomo impreca mentre scende di corsa le scale e le dice.
-Mi dispiace, ma piccola
o adulta sai troppo…tua madre non riesce a capire un cazzo
della situazione in cui ci troviamo. Quindi fai la brava e stai
zitta…-
Taylor muove le gambe
per scappare ma non tocca il suolo perché Andrew la stringe
con prepotenza a se. Sente il rumore di una porta aprirsi e si ritrova
nel buio di una stanza. La mano preme forte sulla bocca e mentre si
sente posare a terra non vede nulla, è troppo buio e poi gli
occhi appannati dalle lacrime non le fanno distinguere le figure
colpite dalla luce flebile di una finestrella chiusa. L’uomo
le toglie la mano iniziando a sussurrarle con cattiveria tenendola per
le spalle.
-Non dirai nulla vero?
Perché se dici qualche cosa ti accadranno cose brutte lo
sai?-
Taylor scuote negativa
la testa spaventata mentre le lacrime prendono a scenderle rapide.
Taylor inizia a piangere e a singhiozzare dalla paura.
-Ch…che
mi… mi fai? Do…dove è mamy? E papy?
Chi…chi sei tu?-
Inizia con voce flebile
e bassa mentre mano a mano aumenta così come la paura e le
lacrime. L’uomo irritato le mette una mano sulla bocca e le
dice crudele mentre nel buio della stanza brillano solo gli occhi
cattivi.
-Zitta, non devi
parlare! Stai zitta! Se fiati ti do uno schiaffo che ti faccio vedere
io! Zitta non devi fiatare chiaro?-
Taylor scoppia a
piangere spaventata e l’uomo le assesta uno schiaffo. La
forza messa è troppa per il corpicino della bimba che cade
indietro sdraiata mentre i singhiozzi si fanno forti e inizia ad alzare
la voce. Andrew si china, la rialza e le prende il viso con una mano
stringendolo così da farle male.
-PIANTALA! ZITTA!-
Taylor singhiozza quando
lo vede alzarsi in piedi e dirigersi alla porta lasciandola
lì. Lo rincorre spaventata del luogo buio: non vuole stare
da sola o arriverebbe l’uomo nero.
-As…aspetta
no! ho paura!-
Grida in preda al
terrore la bimba aggrappandosi alle gambe dell’uomo che con
un calcio la butta a terra. Taylor cade e sente il naso bruciarle e la
testa farle male. Rimane stesa a terra mentre un liquido caldo la bagna
sul viso. Si rialza e sente la porta d’entrata chiudersi.
Mormora e si muove un poco. Poi si rialza e vedendo solo il buio in un
silenzio estenuante inizia ad urlare in preda al terrore, a battere i
pugni piccoli e fragili sulla porta chiamando quella mamma che
l’ha abbandonata scappando ma che lei ama perché
ignara che è stata proprio lei a portare
quell’uomo in casa, quell’uomo che ora
l’ha lasciata lì. Urla, grida presa dal terrore,
gli occhi si muovono rapidi qua e la per la stanza buia. Chiude gli
occhi stretti e si raggomitola in un angolo raccogliendo le gambe al
petto spaventata mentre le parole dell’uomo le invadono le
orecchie mentre vede strani movimenti nelle tenebre frutto in
realtà solo della sua paura. Sente le imprecazioni di quella
voce cattiva e maligna nella testa che le impone di tacere.
Rimane rannicchiata per
un tempo indefinito fino a che anche la luce del sole che penetra dalla
finestra chiusa si affievolisce segno che la sera è
arrivata. Il campanello suona e Taylor rannicchiata in un angolo piange
e singhiozza ancora. Sente il campanello suonare ma non si muove anzi
si rannicchia di più terrorizzata che quell’uomo
sia tornato. Ma se può portarla fuori da lì
è pronta ad affrontarlo. Carica di una forza disperata, nata
dalla paura si alza e corre alla porta urlando nuovamente il nome della
madre alternato a quello del padre. Urla e grida in preda al terrore,
la voce sempre più fioca, sempre più bassa fino a
quando sente un urlo di risposta provenire dalle scale.
-Tay!-
La voce di suo padre.
Urla in lacrime mentre la voce si affievolisce, sempre di
più ma urla. Vede la luce accesa fuori dalla porta e inizia
a singhiozzare. Sente il padre che le dice di allontanarsi dalla porta.
Ubbidisce troppo spaventata e vede la porta cedere sotto le botte del
padre. Si spalanca e una luce la investe accecandola.
Il padre si china di
fronte alla piccola e la abbraccia d’impeto spaventato. La
guarda e gli occhi diventano lucidi di lacrime: la bimba ha sangue su
tutto il visino mentre le lacrime sono evidenti. I singhiozzi e la
bimba si abbandona alle braccia calde del padre.
-Tay! Piccola mia cosa
ti è successo? Dove è la mamma?-
La bimba piange e
stringe forte la maglia del padre. Chiude gli occhioni e singhiozzando
mormora.
-Papy…-
Preda dello spavento
scivola nell’incoscienza ignara che quella parola
è l’ultima che uscirà dalle sue labbra
da quel giorno in poi…
Taylor sbattè più volte le palpebre spaventata.
Si alzò a sedere e sbattè più volte
gli occhi come per riacquistare la sensibilità con quello
che le accadeva attorno. Si trovò davanti Gabriella che la
fissava leggermente preoccupata.
-Tay tutto bene? Ti ho trovata immobile in lacrime, mi sono
spaventata…-
Taylor annuì debolmente e poi si strinse tra le braccia di
Gabriella che confusa e spaventata la abbracciò con affetto.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Gradirei se non vi rubo troppo tempo che leggeste la mia ficcy su
attori, si chiama “Soffio di Vita…” ,
per chi sa cosa vuol dire “amore impossibile”.
Scusatemi ma non ho più tempo per i ringraziamenti con la
scuola e il peso dei compiti. Vedrò di provarci la prossima
volta.
Bacione a tutti Kiss
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Capitolo 18 *** 18 ***
18.18
Sharpay bussò alla porta della camera
del fratello che rispose con un tono distratto.
-Si? Chi è?-
Sharpay fissò la maniglia d’oro della porta e
fissò la sua mano che la stringeva con delicatezza.
sospirò e rispose con un filo di voce delicata ma soave.
-Fratellino…sono io…Sharpay…-
Rimase in attesa di sentire uno sbuffo, una qualche parola di
delusione, un invito ad andarsene, ma non poteva sopportare il silenzio
che proveniva da quella stanza come se dentro non vi fosse
più nessuno, come per lei.
-Ryan ti prego posso entrare?-
Silenzio. Di nuovo. Quel fottuto e dannato silenzio che le metteva
così tanto dolore.
Poggiò la fronte sulla porta di legno e sospirò
pesantemente implorando.
-Ryan…per favore…-
Nessun rumore che proveniva da dentro quella stanza dove il suo gemello
fissava la porta chiusa con tristezza seduto sulla sedia della sua
scrivania. La guardava serio e malinconico, per poi voltarsi a guardare
di nuovo i disegni delle sue coreografie, con le note e gli spariti che
Kelsie gli aveva procurato. Sentì un sospiro pesante e
chiuse gli occhi per poi alzarsi. Si guardò allo specchio e
preso un cappello glitterato azzurro si avviò verso la porta
della sua camera.
Sharpay sentendo il silenzio sentì gli occhi lucidi ma
combattiva e feroce ricacciò indietro le lacrime,
sospirò come se buttasse via l’aria malsana,
quella che la rendeva debole e rialzò il viso, stava per
aprire la porta quando sentì dei passi
all’interno. Si separò dalla porta pronta ad
affrontare suo fratello quando la maniglia si abbassò fece
un passo avanti aprendo la bocca ma Ryan la bloccò
superandola rapido e efficiente. Scese le scale e si rivolse in
generale alla casa.
-Io esco! Non so per che ora torno! O se torno!-
Sharpay rimase immobile a fissare la porta della camera di suo
fratello. Quando sentì la porta chiudersi l’ira
che la invase traboccò e la ragazza riacquistata la sua
furia abituale caricò le scale percorrendole con
rapidità inumana. Attraversò l’enorme
salotto e afferrata la maniglia del portone con una forza immonda la
spalancò vedendo suo fratello che saliva tranquillamente in
macchina. Uscì di casa pestando con forza i passi, sui
tacchi vertiginosi, gli occhi accesi e l’espressione
combattiva.
-RYAN!-
Il povero ragazzo si voltò di scattò
all’urlo eccessivamente acuto di sua sorella. La
squadrò sgranando gli occhi quando ad un tratto la ragazza
lo afferrò per un braccio e lo trascinò fuori
dalla macchina. Ryan si trovò compreso, confuso da quel
ritorno così improvviso della Regina di Ghiaccio che non
vedeva più da alcuni tempi.
-S…Sharpay?!?-
-VEDO CHE TI È TORNATA LA VOCE!-
-Co…cosa stai dicend…-
-RYAN NON FARE IL FINTO TONTO!-
-…-
-SI PUÒ SAPERE DA QUANDO IN QUA TI INTERESSI COSÌ
TANTO DELLA MIA VITA? SI PUÒ SAPERE PERCHÈ
PRETENDI DI CONOSCERE TUTTO DI ME QUANDO IO SONO LA PRIMA A
RESTARE ALL’OSCURO DELLE TUE IDEE?-
Ryan fissò sconcertato la sorella e fece per ribattere
quando lei lo bloccò nuovamente riprendendo il discorso che
aveva cominciato con più calma imponendosi di respirare tra
una parola e l’altra.
-Aspetta…fammi calmare…ok…ci sono.
Ryan ti voglio bene e lo sai, per me sei tutto, sei una parte
fondamentale della mia vita, una parte sicura, una mano tesa sempre
verso di me alla quale posso aggrapparmi in qualsiasi
momento…te ne sono grata e lo sarò per sempre.
Solo non riesco a capire perché tutto a un tratto proprio
quando sto per afferrare la tua mano la ritrai. Perché non
mi appoggi? Cosa c’è che non va? Sei rimasto
ferito per la storia di Troy?-
Ryan sospirò e abbassò lo sguardo puntandolo
sulle chiavi della macchina che teneva tra le mani. Sharpay
sospirò e sorrise amaramente incrociando le braccia al petto.
-Lo sapevo…è perché ho perso la
verginità con Troy vero?-
-Sharp cerca di capirmi io ti voglio bene e se non sono
d’accordo è solo perché lui ti
farà sicuramente soffrire, lui ti ferirà e
tu…-
-SMETTILA RYAN! PIANTALA! NON POSSO NEMMENO SENTIRTI! …Se mi
ferisco, anzi no, se mi ferisce sono cavoli miei! Se mi fa del male e
soffro me la sono cercata io da sola! Ma se davvero ti preoccupasse
quello che potrei passare mi staresti vicino e mi sosterresti
così da essere il primo a soccorrermi in caso di
necessità! Ma se non ti interessa tieniti i tuoi pensieri
per te e vai a sbattere il tuo muso davanti ad un’altra
persona perché la mia scelta è di stare con Troy
e non sarà il tu muso, il tuo mutismo o la tua ira a
impedirmi di fare quello che voglio! Ti credevo vicino Ryan, anzi, ti
sentivo vicino…ma si vede che non sei tu…pretendi
tanto che io capisca le tue motivazioni che ti spingono a non fidarti
di Troy ma non ascolti nemmeno le mie quando tento di dimostrarti solo
un briciolo dell’amore che provo per lui!-
Ryan sgranò gli occhi e fissò quelli
fiammeggianti di Sharpay che lo fissava con occhi accesi e forti, ma
lucidi di lacrime rabbiose che premevano per uscire come per far cadere
un po’ di quell’essenza, un po’ di quella
delusione che aveva appena scoperto di provare verso il proprio
gemello. Il biondo si accorse solo troppo tardi di aver esagerato con
il suo comportamento così schivo e sciocco, si protese e le
prese una mano, stava per parlarle ma il rombo di una moto
risuonò per il viale e Troy fece la sua comparsa.
-Pay! Piccola vieni? Ah…ciao Evans…-
Disse poi rivolto al biondo mentre si sfilava il casco. Sharpay con uno
strattone si liberò dalla presa di Ryan e si
avvicinò a Troy che le porse inarcando un sopracciglio il
casco.
-Piccola tutto ben…-
Le chiese per essere bloccato da un dito fino e affusolato della
ragazza che lo posò sulla bocca di Troy.
-Ssshh…andiamo…-
Troy assunse un’espressione un po’ malinconica e
annuì mentre sentiva un peso opprimergli il cuore alla vista
di quella situazione solo per causa sua. Comunque non fece storie e la
fece sedere dietro di se. Sharpay si mise il casco e
allacciò le braccia attorno alla vita del ragazzo. Si sporse
un poco in avanti mentre Troy dava gas per partire e gli
sussurrò con il cuore a mille.
-Ah…comunque…anche io ti amo…-
Troy strinse le mani con forza e sorridendo furbetto e emozionato parti
a mille diretto a casa sua e di Chad.
Arrivati scesero dalla moto e Sharpay mentre Troy sistemava la moto
suonò il campanello. La porta si aprì e sulla
soglia comparve Chad in pantaloni e a petto nudo. Abbassò lo
sguardo e incrociò quello di Sharpay. La reazione fu
pressoché uguale da ambedue le parti. Sharpay
sgranò gli occhi e arrossì leggermente di fronte
ai pettorali di Chad, mentre il ragazzo spalancava la bocca e fissava
la biondina scioccato. Fu un attimo: Sharpay chiuse gli occhi e si
impose la calma mentre Chad troppo sconvolto emotivamente riassunse
l’espressione amareggiata e afflitta che aveva da ormai
qualche tempo.
-Salve Evans…dovevo immaginarlo che c’eri tu
dietro alla cotta di Troy…sei sempre immischiata in cose
così ambigue…-
-Ambigue?-
-Andiamo tu lo vedi Troy innamorato?-
Disse il riccio sorridendo appena. Sharpay non potè
trattenere un sorriso divertito mentre Troy da lontano aggiungeva.
-Grazie per l’incoraggiamento Chad! Ne avevo davvero bisogno!-
Chad e Sharpay ridacchiarono e il riccio lasciò passare la
bionda per farla entrare mentre Troy raggiunti diede un leggero pugno
sulla spalla di Chad che dopo aver fatto entrare il biondo chiuse la
porta. Troy si avvicinò a Sharpay e la baciò
sulle labbra sussurrandole.
-Ti amo regina…-
Sharpay rise e rispose al bacio.
Chad li fissò e sentì il cuore bruciare. Avrebbe
voluto gridare con tutto se stesso dal dolore. Non sapeva se sarebbe
resistito a lungo, già vari volte gli era passato per la
testa di andare a casa di Taylor per implorarla di perdonarlo e si era
bloccato solo perché si ripeteva che era meglio per
entrambi. Ma stava dando segni di cedimento e poi qualsiasi cosa gli
ricordava la brunetta.
Ma la cosa costante era il silenzio, quel silenzio che piombava in casa
quando Troy non c’era lo travolgeva con tutta la sua
cattiveria perché gli ricordava i sospiri, i sorrisi e le
parole silenziose che gli occhi di Taylor gli avevano regalato. Strinse
i pugni e si voltò verso la porta afferrando la maglia
posata sul divano. Se la infilò con rapidità e
presa anche la giacca scese in garage salutando i due piccioncini.
Salì sulla moto e la accese fissando il portone aprirsi
automaticamente. Diede gas e in un attimo si ritrovò sulla
via principale.
Mentre sentiva l’asfalto scorrere sotto di se, mentre sentiva
la sua più fedele amica vivere sotto il suo tocco, si
accorse di essere giunto nuovamente sotto quella casina gialla.
Frenò e si maledì quando lo stridio della gomma
risuonò per il viale. Si tolse il casco rimanendo a cavallo
della moto e fissò la finestra da dove si intravedeva la
luce accesa. La fissò e rimase immobile con il cuore in
pezzi.
Taylor si pettinò i capelli fissandosi allo specchio. Mille
dubbi le affollavano la mente con insistenza mentre si guardava
riflessa nello specchio. Singhiozzò: ci aveva provato in
tutti i modi a dimenticarlo…tutte le ragioni possibile le
avevano attraversato la testa, tutte le motivazioni valide ma non
riusciva a comprendere il perché aveva voluto allontanarla
così da se. Lo sapeva, non aveva mentito lo aveva visto nei
suoi occhi, ma non riusciva a carpirne il motivo. Una lacrima
le rigò il viso mentre alla memoria la loro prima ed unica
volta insieme. Sorrise felice e un po’ nostalgica mentre
altre lacrime presero a rigarle il viso. All’improvviso lo
stridio di una gomma risuonò fuori dalla finestra. Taylor si
alzò e si affacciò scostando leggermente la tenda
per fissare il creatore di tanto baccano.
Appena lo vide, lì bello come sempre e unico come mai, il
cuore le si bloccò nel petto. Possibile che stesse guardando
proprio nella sua direzione? Possibile che fosse davvero lì
per lei?
Era al centro della strada, tra le mani il casco, ancora a cavallo
della moto. Fu un attimo lo vide chinare il viso e calarsi il casco sul
viso nuovamente. Sentì il cuore accelerare per la corsa nel
petto. Sentì la mente pulsarle: perché era
tornato? Ora ne era sicura, non era vero! Tutto quello che le aveva
detto era una bugia! Non riusciva a carpirne il motivo ma non le
importava ora. Voleva urlare e chiamarlo a se. Rincorrerlo bloccarlo.
In un attimo spalancò le finestre e si sporse posando le
mani sulla cornice della finestra. Con le lacrime aprì le
labbra e si lasciò al bruciore della sua gola quando in un
attimo un urlo squarciò l’aria silenziosa.
-CHAD ASPETTA!-
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Ehehe….vi lascio in sospeso…sarà Taylor quella che
ha urlato? XD Bhè vado che devo andare a cambiarmi per
andare a vedere HSM3!!!!
Yuppy! Chaddino mio
arrivo! Ok…piccolo
sclero…è solo da quando hanno creato High School Musical 2 che
sto aspettando l’uscita del 3…che volete che
sia…XD Un bacio a tutti e vi ringrazio tantissimo
perché recensite e ci siete sempre…per me
è importante…ciao baci a tutte!
P.s.
Ovviamente questo chappy
è dedicato
ad una persona speciale che oggi compie gli anni…ma
chi sarà mai? *Armony che si volta e guarda Giulia (Kaggi_Inu91)
con un sorriso sornione*.
….
AUGURI
GIULY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi commuovo honey! Brava e tantissimi auguri!
Ciauz
Armony_93
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Capitolo 19 *** 19 ***
19.19
Il riccio si voltò d scatto e fissò la ragazza
con un’espressione confusa. Lei si fece avanti con dolcezza e
gli si avvicinò con cautela. Chad posò il casco
sulle sue gambe e la fissò avanzare con un misto di stupore
e sorpresa. Lei lo fissò negli occhi leggermente imbarazzata
e sorrise appena rassicurante.
-Chad…-
La mora scosse i boccoli con dolcezza sbattendo le palpebre sugli occhi
da cerbiatta e Chad la fissò incantato. Era bella, non
c’è che dire. Ma lui amava altri lineamenti, altri
occhi, alti capelli, altre labbra…non era Gabriella che
aveva sperato di trovare voltandosi.
-Montez…?-
Chiese sorpreso che per la prima volta la mora gli rivolgesse la parola
nonostante si conoscevano da anni.
-Chiamami Gabriella! Mi fai sentire vecchia!-
Disse la moretta arrossendo vistosamente. Chad sorrise intenerito e
ridacchiò un po’. La fissò e
sentì l’enorme delusione del suo cuore: ci aveva
sperato, perché aveva solo pensato che lei fosse li ad
aspettarlo? Lei doveva essere furiosa, arrabbiata con lui per quello
che le aveva fatto…sospirò e chiuse gli occhi
imponendosi di pensare ad altro.
-Chad che ci fai qui?-
Chiese con dolcezza la mora avvicinandosi sempre di più.
Chad si sentì stravolgere lo stomaco pensando al motivo per
il quale il suo istinto lo aveva portato lì. Ferito, rispose
con un ringhio sommesso.
-Cosa ti interessa?-
Gabriella lo fissò leggermente sorpresa da quel
comportamento ma poi assunse un’espressione corrucciata.
-Sei tu la causa della sofferenza di Taylor vero?-
Chad si pietrificò sul posto ma nascose quella sua
rigidità roteando gli occhi al cielo e dipingendosi la sua
tipica espressione da stronzo che lo caratterizzava.
-Ancora ci soffre? Diavolo se sapevo che frignava così tanto
non mi sarei avvicinato nemmeno per sesso!-
Disse scoppiando a ridere. Gabriella indurì lo sguardo
facendo diventare gli occhi due fessure, due lamine che trafissero Chad
da parte a parte. Ma il riccio era abituato a quegli sguardi, ne aveva
ricevuti molti, troppi così la ignorò e si mise
seduto di sbieco sulla moto.
-Sei spregevole! Sei un dannato vile approfittatore!-
Gli disse sputando con tutta la rabbia e tutto il risentimento. Chad
alzò gli occhi e Gabriella rimase sconvolta: negli occhi del
riccio non c’era ira o divertimento come si aspettava di
trovare, c’era supplizio, tormento, resa.
-Che cazzo me ne frega di quello che pensi?-
Chiese con un tono così differente dai suoi occhi che non
sembrava nemmeno lui a parlare. Gabella boccheggiò incapace
di riconnettere il cervello al corpo. La moretta raccolse le forze e si
riprese mormorando.
-Le stai facendo male Chad…-
Il riccio sgranò gli occhi e distolse lo sguardo sorridendo
amaramente.
-Non mi interessa…-
Disse insicuro mentre gli occhi di Gabriella brillarono per aver
trovato una debolezza. Lo fissò e lanciò
un’occhiata al balcone dove poco prima aveva visto sporta
Taylor ma ora era rientrata. Pregò il cielo che non uscisse
e iniziò la sua lenta tortura con Chad.
-Non ti interessa sapere di quanto piange tutte le notte pensandoti?
No, ovvio che no…Non ti interessa sapere che sto impazzendo
cercando di farla parlare, di farla aprire, ma non riesco
più a carpire nulla. Si è chiusa in una corazza e
più tento di parlarle più si chiude in se stessa.-
Chad fissò lontano verso la fine della strada ma Gabriella
notò il tremore delle sue mani. Sorrise appena e avrebbe
voluto proseguire quando Chad la bloccò dicendole gelido e
rapido.
-Sali.-
Ordinò facendo accapponare la pelle alla mora che
arrossì vistosamente e si avvicinò di un passo
incerta: che idee aveva?
Chad le porse un casco e scivolò più avanti
così da permetterle di sedersi.
-Andiamo Sali!-
Ordinò imperioso mentre Gabriella scattava spaventata al suo
fianco dopo essersi infilata il casco. Se lo mise e con un gesto rapido
si sedette alle spalle del riccio arrossendo.
-Cosa diavolo stai architettando?-
-Zitta.-
Gabriella spalancò la bocca e lo fissò stupefatta
ma fece appena in tempo ad aggrapparsi a lui che il ragazzo
ingranò la marcia e partì rapido verso una
destinazione sconosciuta.
Taylor rannicchiata contro il muro si teneva le ginocchia mentre altre
lacrime le rigavano il viso con prepotenza. Chad era lì,
aveva guardato verso di lei e non era riuscita nemmeno a far uscire un
gemito dalle sue labbra. Singhiozzò più forte e
lasciò che un ginocchio scivolasse steso a terra mentre
sollevava il viso regalando alla sua visuale il soffitto.
Nemmeno un soffio, nemmeno un dannato gemito, nemmeno una stupida
lettera riusciva a pronunciare. Chiuse gli occhi e scoppiò a
piangere più forte mentre sentiva il rumore di una moto
allontanarsi. Si impose di non guardare e si stese sul letto nuovamente
con il viso grondante di lacrime e l’espressione stretta in
una morsa di doloroso amore.
Sospirò e regalò il suo ultimo pensiero ad un
ragazzo dai riccioli ribelli prima che il sonno si impadronisse di lei.
Sharpay ansimò separandosi da Troy e si sollevò
puntando le braccia sul divano. Fissò Troy steso sotto di
lei, il corpo nudo avvinghiato al suo e il sorriso furbo dipinto sulle
labbra mentre due roscetti gli coloravano le guance.
-Che…che c’è?-
Chiese lui ridacchiando mentre prendeva a baciarle una spalla con amore
e scivolava con le labbra sul braccio facendo rabbrividire la bionda.
-Troy…aspetta…Troy. Troy…-
Lo chiamò ma il ragazzo la ignorava baciandole sempre di
più raggiungendo il lobo dell’orecchio
così da far gemere un poco Sharpay che però
sgranò gli occhi e lo separò da se.
-Bolton!-
Tuonò fissandolo irosa ma anche affannata. Troy sorrise
malizioso e le disse fissandola con brama.
-Lo sai che mi ecciti quando fai la cattiva…-
Sharpay arrossì e gli disse ignorandolo.
-Ma se Chad torna?-
Troy ridacchiò e le sistemò una ciocca di capelli
per poi dirle.
-Se torna…se ne riva!-
Disse ridacchiando mentre Sharpay sgranava gli occhi e si alzava
rivestendosi.
-Ma Pay!-
Protestò Troy riallacciandosi i jeans. La bionda lo
fissò sconvolta ma anche divertita.
-Non ho intenzione di procreare su un divano!-
Troy mugugnò cadendo in ginocchio di fronte alla bionda.
-Andiamo…andiamo in camera mia…-
Disse fissando gli occhi nocciola della bionda con disperazione come un
cucciolo indifeso. Sharpay scoppiò a ridere e gli
accarezzò la testa con dolcezza fissandolo con sguardo
assente.
-Perché ci tieni tanto?-
Chiese in un filo di voce. Troy la fissò e
ridacchiò leggermente risalendo mentre si metteva in piedi
in modo da contrastare la bionda. Le prese le spalle e le disse
divertito.
-Vuoi proprio ridurmi uno schiavetto, ti piace
umiliarmi…vero?-
Lei sorrise e lo fissò con sfida.
-Perché umiliarti?-
Troy le cinse meglio la vita e la strinse a se rubandole un bacio.
-Perché vuoi farmi urlare al mondo che…-
-Che…?-
Troy sorrise e la fissò negli occhi serio, deciso,
innamorato, ardente di passione e corroso dalla forza di quel
sentimento tanto da non riuscire a pensare ad altro se non alla
biondina che aveva davanti.
-…che ti amo.-
Sharpay sorrise fissando il punto fermo del suo universo e lo bacio.
-Si. Anche io ti amo.-
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei ringraziamenti:
Enorme ritardo. Chiedo umilmente perdono. Ringrazio tutte coloro che mi
seguono e anche se non posso permettermi di giudicare permettetemi di
dire che tutte coloro che mi lasciano anche solo una parola sono delle
ragazze meravigliose che stimo molto e che apprezzo.
|
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Capitolo 20 *** 20 ***
20.20
Chad
frenò
di scatto e scese dalla moto. Si sfilò il casco con un gesto
frettoloso,
arrabbiato, stizzoso. Si voltò verso Gabriella che seduta
ancora sulla moto lo
fissava confusa, sorpresa, spaventata e anche un po’ curiosa.
Aleggiava un
agghiacciante silenzio tra i due interrotto solo dai respiri lenti e
regolari
che andavano ad intaccare l’aria attorno a loro. due
caratteri così diversi ma
così vicini legati da una persona, ovviamente con sentimenti
differenti ma non
per questo poco importanti. Chad avanzò di un passo verso la
ragazza che lo
fissò affascinata studiando l’espressione di quel
viso teso e serio, la
morbidezza di quei ricci che lo incorniciavano con fragile equilibro il
moretto, la carnagione scura resa cupa, tetra dal colore plumbeo del
cielo.
Sorrise un poco apprezzando quello che la sua migliore amica amava di
quel
ragazzo: gli occhi; così tempestosi, così
rabbiosi tesi e violenti, a volte
anche crudeli. Un sospiro fragile di Chad fece riprendere Gabriella
dallo
studio di quegli occhi cioccolata così dannatamente belli,
così dannatamente
ribelli e profondi.
Rimase
leggermente attonita nel notare il mutare dell’espressione
mentre alzava lo
sguardo a cielo, non era semplice ammirazione era come se desiderasse,
bramasse
di poterlo raggiungere, sfiorare o semplicemente di poter assaporare
l’aria
diversa…l’aria di libertà che soffiava
tra i lineamenti del giovane.
-Se
la
ferisco c’è un motivo…-
Disse
con
voce atona e pacata il riccio facendola riprendere bruscamente dai suoi
pensieri. Gabriella sbattè le palpebre due o tre volte per
prendere coscienza
della realtà e concentrarsi sulle parole di lui.
Aprì le labbra e si posò il
casco in grembo rabbrividendo ad una ventata gelida e sistemandosi
comoda seduta
sulla moto mentre Chad in piedi al suo fianco ad occhi chiusi
continuava a
tenere il viso rivolto al cielo plumbeo.
-Quale
è il
motivo tanto sciocco da spingere una persona a ferirne una a cui tiene
più di
se stesso?-
Chiese
con
voce dolce e malinconica con un sorriso flebile sulle labbra di
tristezza. Chad
aprì gli occhi e abbassò il viso mentre Gabriella
rabbrividiva nuovamente per
una ventata ancora più fredda, lontani i tuoni risuonavano
ovattati.
-A
volte
bisogna accantonare…il sentimento…che ci lega a
quella persona per poterla
proteggere.-
Gabriella
lo fissò affascinata per la profondità di quelle
parole e tutta la leggera
irritazione che aveva provato nei suoi confronti era svanita lasciando
tenerezza e affetto per quello sconosciuto. Era così facile
la sua mente ma al
tempo stesso così complessa, come poteva rinunciare alla
persona che amava?
Questa era la domanda che si era posta più spesso Gabriella,
ma ora ne
conosceva la risposta carpita dal silenzio del ragazzo: li doveva
proteggerla…da se stesso.
Sorrise
e
lo fissò felice intercettò con lo sguardo una
mano del ragazzo posata vicino a
lei sulla moto mentre fissava lontano. Sorridendo posò la
sua mano su quella
del ragazzo che si voltò di scatto nella sua direzione.
-Sei
gelida…-
Deviò
il
discorso intuendo il motivo di quello sguardo.
-Ho
solo un
po’ freddo…tu sei bollente!-
Ridacchiò
rincuorata la moretta iniziando a dondolare le gambe avanti e indietro.
Sospirò
quando Chad le parlò nuovamente facendola ridere.
-Ti
inviterei ad entrare in casa ma credo che non gradiresti…-
-Perché?-
Chiese
lei
ridendo leggermente mentre vedeva un piccolo sorriso furbo e saggio
dipingersi
sul viso del moretto che inarcò un sopracciglio e disse
sconsolato.
-Credimi
preferiresti non sapere…-
Gabriella
sentì la curiosità scavarle la testa e lo
implorò ridacchiando.
-Dai
dimmelo!-
Chad
rise
piano e prese le chiavi dalla tasca della giacca di pelle le
lanciò a Gabriella
che si illuminò tutta e si alzò di scatto.
-Poi
non
dirmi che non ti avevo avvertita…-
Gabriella
corse con le chiavi ad aprire la porta e quando lo fece si
trovò una casa
completamente carina e tranquilla dall’arredamento scuro ma
moderno.
Si
voltò
verso Chad corrucciata, aprì le labbra per chiedere quale
fosse il motivo che
avrebbe dovuto sconvolgerla ma dalle camere superiori giunse un gemito
acuto di
una voce riconoscibile tra mille.
Gabriella
arrossì di botto chiuse la porta e schizzò dietro
al riccio coprendosi il viso
nella sua schiena mentre il ricciolino scoppiava in una fragorosa
risata.
-Ma…ma…chi…chi
era?-
Balbettò
viola Gabriella, Chad rise e disse.
-La
conosci
molto meglio di me, è bionda e ha gli occhi caramello, ha un
gemello e è
fidanzata con il mio migliore amico.-
Gabriella
sgranò gli occhi e arrossì ancora di
più.
-Sharpay?!?-
Chad
ridacchiò
e annuì sentendo che la ragazza iniziava a rilassarsi e a
ridere lievemente.
Sorrise e una fitta al cuore lo prese quando ripensò ad un
sorriso che per lui
era più di mille parole. Gli mancava…gli mancava
da morire…
Qualche
ora
dopo…
Sharpay
baciò Troy sulle labbra e il ragazzo si girò
dalla parte opposta mugugnando. La
bionda rise e si alzò per poi rivestirsi attenta a fare il
minimo rumore
possibile dato che il biondo stava riposando. Si stiracchiò
e presa la sua
borsetta si diresse in bagno chiudendosi dentro. Estrasse da essa i
trucchi
necessari per risistemarsi lievemente e dopo essersi passata un
rossetto sulle
labbra fragola si rimirò allo specchio. Sorrise e fece
l’occhiolino alla sua
figura riflessa ravvivandosi i capelli dorati con una mano. Come una
dolce e
fluida cascata d’oro li spazzolò e con delicatezza
ricaddero sulle spalle e ai
lati del viso.
Sorrise
e
uscì dal bagno, osservò la figura del suo ragazzo
avvolta nelle lenzuola.
Ridacchiò, estrasse il cellulare glitterato dalla borsetta e
fece una foto a
Troy che stringeva mugugnando il cuscino come se fosse qualcuno.
-Mi
auguro
di essere io quella che affolla i tuoi sogni amoruccio…-
Gli
mormorò
vicina all’orecchio facendolo rabbrividire. Si
scostò sorridendo e si diresse
verso la porta quando sentì la voce impastata di Troy
disperdersi come un
soffio nella stanza.
-…Pay…-
Sorrise
e
senza voltarsi chiuse la porta alle sue spalle scendendo le scale con
piccoli
saltelli in una mano la borsetta e nell’altra le scarpe con
il tacco.
Raggiunto
il
piano terra si diresse in cucina e scribacchiò con la sua
penna rosa
dall’inchiostro rosa un bigliettino a Troy poggiandolo
sull’isola al centro
della cucina. Sorrise stampò un bacio di rossetto sul
biglietto e si diresse
verso la porta.
-Saluti…-
Mormorò
più
a se stessa che a qualcuno di preciso sempre con un sorriso enorme,
aprì la
porta, si infilò le scarpe vertiginose con i tacchi e
uscì di casa.
Quando
si
fu richiusa la porta alle spalle si voltò e compose un
numero di cellulare.
Attese fissandosi le unghie di una mano con disapprovazione quando una
voce
rispose.
-Pronto?-
-Pronto
Ryan, sono io Sharpay…-
Dall’altra
parte del telefono silenzio poi la voce del gemello le giunse
preoccupata e
implorante.
-Pay!
Dei
del cielo sono ore che ti cerco! Mi sono preso un colpo! Dove sei? Devo
venire
a prenderti?...Scusami!-
Milioni
di
parole una dopo l’altra accenti che cambiano, da preoccupato
a mortificato a
implorante a sollevato e di nuovo preoccupato. L’angelo
biondo sorrise appena
con dolcezza felice delle scuse del gemello e rispose bloccando un mare
di
scuse e di domande.
-Ryan!
Si
ho bisogno di un passaggio e sono a casa di Troy. Vieni subito
però non mi
piace molto questo quartiere e oltre tutto sta per arri…-
Ryan
ascoltava la sorella annuendo anche se lei non poteva vedere fino a
quando
sentì un urlo dall’altra parte della cornetta e
poi la linea cadde.
Il
biondo
si sentì mancare e chiamo più volte la sorella al
telefono.
-Pay?
Sharpay! SHARPAY!-
Si
sentì
invadere dal panico e corse fuori di casa diretto in macchina e pochi
istanti
dopo era già in strada diretto come un folle a casa
Bolton-Danforth ignaro che
tutto quello che avrebbe trovato al suo arrivo sarebbe stato solo il
cellulare
glitterato della sorella sull’entrata di casa.
Continua…
|
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Capitolo 21 *** 21 ***
21.21
-Cosa vieni che ti riporto a
casa…-
Ruppe il silenzio Chad scendendo dal
muretto basso di una
casa e lanciando il suo bicchiere dentro il secchio li vicino.
Gabriella lo
fissò mentre succhiava dalla cannuccia tutta la coca cola
contenuta nel
bicchiere che teneva tra le mani. Inarcò un sopracciglio e
lo fulminò con lo
sguardo senza smettere di bere il liquido frizzantino. Chad la
fissò e si mise
le mani in tasca sbuffando infastidito.
-Certo che sei lenta!-
La ragazza finalmente
separò le sue labbra fragola dalla
cannuccia e arricciando il nasino lo fissò sempre con gli
occhi ridotti a due
fessure borbottando.
-Io non mi chiamo
“Cosa”!-
Chad ruotò gli occhi al
cielo e avvicinò i loro volti
fissandola digrignando leggermente i denti.
-Gabriella. Andiamo?-
La mora gli fece la linguaccia e si
voltò buttando nel
secchio il suo bicchiere. Si infilò il casco e Chad le disse
mentre sistemava
la moto.
-Ti lascio e me ne vado. Preferisci
dal tuo ragazzo o a…a
casa tua?-
Chiese Chad chinando leggermente il
capo in avanti mentre la
sua espressione assumeva quel senso vuoto e vago quando si riferiva
sempre
anche solo accennando a Taylor. Infatti subito il pensiero del ragazzo
riflettè
quell’impressione visto che nella sua mente i sorrisi, le
carezze, i baci,
quando avevano fatto l’amore…
-A casa…-
Un attimo, si riprese e si
ritrovò sulla moto mentre
sfrecciava per la strada, sull’asfalto bagnato e umido dai
precedenti giorni di
pioggia. Gabriella lo strinse forte per la paura che aveva delle moto e
quando
non sentì più il vento schiaffarle i capelli
all’aria comprese di essere
arrivata.
-Puoi staccarti…siamo
arrivati.-
Ridacchiò il moro mentre
Gabriella arrossiva e scendeva
lanciandogli un occhiataccia. Chad ridacchiò appena quando
Gabriella lo fissò
incerta e gli disse torturandosi le mani.
-Vieni dentro? Hai bisogno di qualche
cosa?-
Chad lanciò uno sguardo
titubante alla casa buia e spenta e
scosse negativamente la testa ma Gabriella spazientita gli
rubò le chiavi con
uno strattone e la moto si spense in un attimo.
-Ridammi la chiave.-
Il riccio le lanciò uno
sguardo imperioso e deciso ma
Gabriella lo fulminò facendolo tacere e in un attimo gli
diede le spalle dirigendosi
verso casa. Chad la fissò e sbuffò sonoramente
mentre dentro di se sentiva lo
stomaco in subbuglio. Fissò la finestra buia e cupa della
camera di Taylor e un
debole pensiero si insinuò nella sua mente: magari non
c’era.
Nonostante questa rassicurazione il
suo cuore non gli dava
tregua e la sua forza di volontà gli impediva di avvicinarsi
alla casa.
Gabriella tuttavia sorrise furbamente e quando si trovò
davanti alla porta di
casa sventolò le chiavi della moto davanti al riccio che con
un ringhio scese
dal veicolo avvicinandosi a passi marcati e strascinati.
-Montez, stai rischiando. Ridammi le
chiavi.-
Gabriella gli accarezzò
una guancia e aprì la porta
scostandosi. Gli fece cenno con la testa di entrare precedendola e
quando il
moretto fu dentro la ragazza sorrise intenerita.
-Vuoi qualche cosa da bere?-
Chad rigido e immobile fissava il
salotto davanti a se senza
riuscire a proferire parola. Eppure aveva ancora quell’aria
superficiale e
sbruffona del solito. Gabriella non potè fare a meno di
sorridere quando lo
superò tenendo le chiavi della moto ben strette tra le mani.
Il riccio sbuffò
sonoramente lanciandole un’occhiataccia nella quale con
tenerezza Gabriella vi
scorse anche tensione.
-Una birra andrà bene
grazie.-
Disse lui sorridendo con un sorriso
così falso che fece
scoppiare a ridere Gabriella. La moretta aveva le lacrime agli occhi e
si
avvicinò al frigo per poi dire facendogli una linguaccia.
-In questa casa signorino mio bello
non si beve. Se vuoi ho
del succo alla mela verde.-
Disse sorridendo la mora per poi
aggiungere ad un cenno del
capo di Chad.
-Pensa, è il preferito di
Tay.-
Il moro la guardo leggermente
sorpreso e poi il suo sguardo
si rabbuiò ed iniziò a lanciare sguardi
interessati e curiosi in giro per la
cucina. Era tutta un’altra cosa dalla cucina caotica e
disordinata di lui e
Troy, era pulita di un ordine impeccabile e si sentiva un odore
dolciastro per
tutta la stanza.
-Lo so che l’ordine
è una cosa nuova per te, ma non guardare
così i miei poveri mobili o me li sciupi!-
Disse Gabriella sghignazzando. Chad
le rivolse uno sguardo
infastidito e gelido al quale Gabriella rispose con una nuova
linguaccia. La mora
versò il succo di un verde intenso dentro a due bicchieri e
ne porse uno al
moretto. Poi si voltò e bevve. Chad assaggiò il
succo dolce e asprognolo al tempo
stesso arrossendo lievemente. Gabriella prese le chiavi della moto poi
le posò
sul ripiano e sorridendo disse per poi posare il bicchiere sul ripiano.
-Chad, io adesso vado, Ryan mi sta
venendo a prendere…ma tu…secondo
me sai già cosa devi fare e poi…-
-Basta Montez. Vattene e lasciami
andare.-
La mora lo fissò
ritornando seria all’improvviso, lasciò e
chiavi a portata di mano di Chad e uscì senza proferire
parola. Chad sentì la
porta chiudersi e rimase solo in casa, illuminato da quella flebile e
calda
luce del pianale. Sospirò, prese le chiavi e si diresse alla
porta.
Stava per varcare la soglia quando
all’improvviso sentì un
tonfo al piano superiore. Trasalì e si impose di fare
silenzio e di andarsene
in fretta, eppure ripensò al buio della stanza, alla luce
cupa e alla finestra
aperta. Non poteva essere stata Taylor.
Sgranò
gli occhi e lanciate
le chiavi sul divano individuò velocemente le scale. Senza
pensarci due volte
salì al piano superiore e percorse senza emettere un rumore
il corridoio. Indeciso
aprì la prima porta che gli si parò davanti e non
appena vide foto sparse in
tutta la stanza di viaggi, gite e cartoline con un odore di vaniglia
invaderlo
si richiuse la porta alle spalle. Quella non era la stanza di Taylor.
Lanciò lo sguardo verso
un’altra porta e dalle mattonelle
bianche del pavimento che appena si intravedevano con la porta
socchiusa potè
dedurre che quello fosse il bagno.
Rivolse la sua attenzione
all’ultima porta chiusa. Sospirò mentre
il cuore gli batteva nelle orecchie.
Posò la mano sulla
maniglia e con lentezza la premette.
Sentì il calore invadergli
il viso e il corpo tremare eppure
la sua mano si mosse veloce, vogliosa, desiderosa di aprire la porta.
Non appena lo fece fu investito da
un’aria più fresca che lo
fece rabbrividire. Gli occhi si abituarono al buio e
individuò la finestra
aperta. Guardò circospetto e pronto a qualsiasi colpo quando
si accorse di
alcuni libri a terra vicini alla scrivania. Sorrise appena comprendendo
che
erano stati quei libri a provocare il tonfo che aveva udito.
Si rilassò e fece per
chiudere la porta quando la sua
attenzione fu catturata da una figura rannicchiata sulle coperte. Il
suo cuore
rallentò fino quasi a fermarsi e il suo respiro si fece
lento e pesante.
Taylor era rannicchiata sdraiata sul
letto e dormiva. Ogni tanto
rabbrividiva e sospirava. Chad la guardò immobile, incapace
di fare altri
movimenti, incapace di fare altro che non fosse guardarla. La sua mente
appannata, affannata da tutta la nostalgia e la sensazione di averle
inferto
dolore, comandò al corpo di muoversi e andarsene, ma quello
rispose con un
gesto diverso.
Con lentezza entrò nella
stanza, cercando di fare meno
rumore possibile, raccolse i libri da terra e li posò al
centro della scrivania
così che non potessero più cadere. Superati il
letto e la scrivania si avvicinò
alla finestra chiudendola. Nella stanza calò un silenzio
ovattato e sereno,
diverso dal rumore del vento, della pioggia che fino a pochi attimi
prima gli
aveva inibito le orecchie.
Il rumore picchiettante e cullante
delle gocce d’acqua che
battevano sul tetto erano così ovattate e continue da
sembrare solo una ritmica
ninna nanna per la moretta che era seta a letto.
Chad sorrise appena e con dolcezza si
avvicinò. Lo sapeva,
lo aveva sempre saputo…lui non sarebbe mai riuscito a
resisterle. Lui non
poteva stare senza di lei, punto e basta.
Con lentezza e delicatezza si
sfilò la giacca posandola
sulla sedia della scrivania e si sedette sul bordo del letto vicino
alla
ragazza. Sorrise coprendola con una coperta di plaid che giaceva su una
poltroncina li vicina. Senza disturbare il sonno della ragazza le si
stese alle
spalle, reggendosi il capo con una mano. Ridacchiò appena
accogliendo la
schiena della ragazza nel suo petto e sorrise rincuorato quando la
sentì
rilassarsi per il calore che le aveva donato la coperta e il corpo di
lui.
Rimase immobile, incapace di
ragionare per lunghi minuti,
nei quali le accarezzava una guancia, le spostava delle ciocche di
capelli e la
osservava muoversi lenta e impacciata nel sonno.
La ragazza si voltò
rannicchiandosi contro il petto di lui e
strinse la maglia tra le sue mani mentre con il viso cercava una parte
morbida
di quel petto marmoreo, trovando la pace poi sul cuscino poggiando la
fronte
contro quel petto scolpito, ignara e ingenua come solo
un’addormentata poteva
essere.
Chad rimase immobile e la strinse a
se mentre con dolcezza
una parte stanca, stufa iniziava ad abbandonarsi a quel calore che la
ragazza
gli procurava al petto. Lentamente il sonno si riprese quelle notti
insonni
passate a maledirsi.
Taylor stretta tra le braccia del
moro aprì un po’ gli occhi
stropicciandoseli leggermente. Sentiva un calore avvolgerla e sorrise
leggermente sospirando di piacere. Quando si accorse del peso che le
giaceva
sulla vita e del fisico scolpito che a pochi millimetri dal suo viso si
stagliava sgranò gli occhi. Si separò di scatto
puntando le mani contro il
petto di quello sconosciuto e con uno scattò fu in piedi
vicina al letto. Non appena
vide il ragazzo che giaceva addormentato sul suo letto il suo cuore si
bloccò
definitivamente.
La brunetta lo fissò
mentre gli occhi le si riempivano di
lacrime e avrebbe voluto urlare eppure lo fissò
semplicemente con lo sguardo
sorpreso e le lacrime a rigargli subito il viso. Era addormentato,
steso
scompostamente su un fianco e con il viso poggiato sul cuscino, in quel
silenzio ovattato Taylor riusciva a percepire il respiro pesante e
addormentato
del ricciolino. Lo fissò senza avere la forza o il coraggio
per fare altro. Arretrò
di qualche passo senza sapere cosa pensare, senza sapere il
perché era lì,
annegando nel dubbio di essersi persa una parte della sua vita quando
spinse
una sedia che fece un rumore forte.
La brunetta sentì un
fruscio e senza avere il coraggio di
voltarsi rimase di spalle al letto quando una voce impastata, ma
sorpresa e
agitata la raggiunse.
-Taylor…-
La brunetta si voltò e
vide due occhi cioccolato perdersi
nei suoi. Chad la fissava in piedi vicino al letto.
Sharpay aprì gli occhi
caramellati sbattendo le lunge ciglia
nere cercando di mettere a fuoco. Cercò di mettersi a sedere
quando sentì che
qualcosa di freddo e duro sotto di lei. Si guardò attorno
con tutti i muscoli a
farle male e con la testa a pulsarle dal dolore.
-Ma dove diavolo …?-
Si disse mentre scrutava poco
distante a lei le gambe di un
tavolo lavorato in legno, delle sedie, alcune poltrone in pelle nera
sparse per
quello che doveva essere un salotto. In un angolo un cammino acceso che
diffondeva una luce arancionata per tutta la stanza mentre il fuoco
zampillava scoppiettante
bruciando la legna.
-Ciao Pay…come te la passi
con il mio ragazza?-
La bionda trovò la forza
di mettersi a sedere e si ritrovò
stesa su un tappeto morbido e lavorato del salotto mentre Elisabeth,
bella e
sensuale come sempre giaceva seduta su una poltrona con un sorriso
dolce ma
dannatamente stronzo.
-Tu…tu sei Elisabeth?-
Chiese la bionda con la testa a
pulsarle dal dolore. La ragazza
ramata sorrise e le rivolse uno sguardo agghiacciante.
-Si Pay, sono Elisabeth.-
Continua….
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Se le altre volte il ritardo era
enorme ora non so davvero
come giustificarmi. La ficcy credo sia calata di aspettative e scusate
se il
metodo di scrittura è così arcano e spoglio ma mi
ero un po’ persa e nonostante
so che le recensioni inevitabilmente saranno calate devo sperare in un
vostro
commento? Un bacione e a presto spero se la mia mente me lo permette.
*Armony93*
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Capitolo 22 *** 22 ***
22.22
-Diavolo e tu quella la chiameresti
una tinta?-
Chiese con voce leggermente
disgustata la biondina fissando
ancora stordita e dolorante i capelli ramati della ragazza che
accomodata su
una poltrona sgranava gli occhi sorpresa e assunta
un’espressione divertita
scoppiava a ridere coprendosi le labbra con una mano mentre tra le
risate
mormorava.
-Ora capisco perché Troy
ti trova affascinante! Ma guardati!
Sei in mio potere ma ti comporti come se fossi a casa di
un’amica!-
Sharpay fissò infastidita
la ragazza e puntata una mano al
suolo facendosi leva si alzò in pedi mantenendo la sua
postura eretta anche sui
tacchi vertiginosi. Si lisciò il vestito e nonostante ancora
il dolore forte
alla cute, ridusse gli occhi a due fessure scrutando minacciosamente la
sua
rivale.
-Oh e io capisco perché
Troy ti ha piantata senza pensarci
due volte! Basta sentirti ridere e anche il gracchiare di una rana
potrebbe
risuonare gradevole all’orecchio più raffinato.-
Disse acidamente incrociando le
braccia al petto. Ma a
quell’affermazione spavalda gli occhi di Elisabeth si
infiammarono di rabbia e
la ragazza si alzò con gesti lenti e misurati dalla sua
poltrona compiendo
pochi passi, portandosi così vicina alla biondina e
fissandola intensamente
negli occhi.
-Ti credi tanto importante per lui
Evans? Ti userà come ha
fatto con me, ma tu cosa hai da offrirgli oltre al sesso e a del
passatempo?
Niente…la tua vocina petulante e il tuo odioso modo di
importi alla gente.-
Sharpay rise divertita senza il
minimo intaccamento e anzi
si chinò leggermente visti i tacchi vertiginosi che la
rendevano molto più alta
della sua avversaria.
-Sarò anche una delle
tante, ma tu sei meno importante di me
visto che ha preferito una ragazza con la vocina petulante e un pessimo
modo di
rapportarsi con la gente. Devi essere davvero insopportabile per
battermi…sai
so essere davvero odiosa.-
Elisabeth sgranò gli occhi
e fissò stupefatta la ragazza
avvicinandosi poi con fare inquisitorio le assestò una
spinta in pieno petto e
Sharpay arretrò di qualche passo cadendo indietro ma prima
di toccare il suolo
riuscì ad aggrapparsi ad un mobiletto e lanciando uno
sguardo truce alla ramata
si rialzò fissandola con uno sguardo che avrebbe incenerito
chiunque.
-Tu…brutta ramata dei miei
stivali Gucci!-
Elisabeth con un ghigno
alzò una mano e schioccò le dita
dicendo a voce alta così da far risuonare la stanza della
sua voce cristallina
e un po’ civettuola.
-Steven! Peter!-
Sharpay guardò riluttante
la porta attendendo che le due
guardie del corpo entrassero per prelevarla quando da fuori prevalse un
inquietante silenzio. Elisabeth inarcò infastidita un
sopracciglio e con voce
gracchiante urlò sbattendo un piede al suolo con decisione.
-STEVEN! PETER!-
All’improvviso la porta si
spalancò e sulla soglia comparve
Troy con uno zigomo tumefatto e un espressione furibonda dipinta sul
viso. Il biondino
si pulì con uno scatto rabbioso la mano e dopo aver dato un
calcio ad un’ammasso
tutto nero ai suoi piedi che Elisabeth identificò come
essere il corpo vestito
in giacca e cravatta di Steven entrò a passo furibondo in
stanza puntando
dritto verso la ramata che urlò terrorizzata.
-Troy!-
Disse Sharpay sorpresa sgranando gli
occhi e fissandolo
prendere Elisabeth per i capelli duramente.
La ragazza dai capelli ramati si
dimenò con violenza
cercando di liberarsi quando d’un tratto Troy la spinse stesa
a terra e si
inginocchiò così di essere alla sua altezza.
-Ascoltami bene tu, puttanella da
quattro soldi. Azzardati
ancora una volta a farmi uno scherzo simile, ma prova solo ad
avvicinarti
ancora una sola volta a Sharpay o a Chad o a qualsiasi persona che mi
stia a
cuore e giuro su Dio che sputtano alla polizia con tanto di video prova
tutto
quello che accade nei bei localini di tuo padre. Vediamo se i soldi gli
saranno
utili quando Pitt testimonierà che lo mandavi in giro a
pestare la gente…-
Elisabeth sgranò gli occhi
e vide sulla porta della stanza
la figura del suo buttafuori che la guardava con ribrezzo per poi
voltarsi e
lasciare la stanza con l’intenzione di non metterci
più piede. La ragazza si chinò
e iniziò a piangere coprendosi il viso con le mani mentre
dall’altra parte
della stanza Sharpay fissava la scena raggelata. Troy lasciò
andare i capelli
rossi della ragazza e si voltò preoccupato e ansioso verso
Sharpay che quando
intercettò il suo sguardo si sciolse. Il biondo
sospirò di sollievo ed aprì le
braccia per accoglierla a se. La ragazza però seppur
rincuorata non si mosse
dalla sua posizione e l’espressione sul viso di Troy si fece
ansiosa. Il
ragazzo si avvicinò titubante allungando una mano e Sharpay
senza dire nulla
solo con un piccolo gemito gli saltò al collo stringendolo
con forza e disperazione.
-Ho avuto paura…-
Troy si separò e
inarcò un sopracciglio fissandola serio in
viso e mormorando.
-Sul serio?-
Sharpay lo fissò negli
occhi e ridacchiò per poi
circondargli il collo con le braccia e avvicinare i visi mormorando.
-No, ma nei film dicono sempre
così…-
Troy rise e annullò
definitivamente la distanza dalle loro
labbra baciandola con passione mentre Sharpay pronta subito
ricambiò quel
tocco. Sospirarono entrambi quando con dolcezza il biondino si fece
largo tra
le labbra della ragazza dai fili d’oro e sfiorò
con la lingua quella della
ragazza provocando brividi caldi sulla schiena di entrambi. Troy
sorrise e la
prese per mano separandosi da lei. Lanciò un ultimo sguardo
a Elisabeth che rannicchiata
al suolo piangeva ancora e dopo aver posato nuovamente le sue labbra
contro
quelle di Sharpay si diresse spedito verso la porta trascinando
un’innamorata
Pay dietro di lui.
-Tay…io…-
La moretta si voltò in
direzione opposta a quella del
ragazzo e iniziando a singhiozzare si strinse nelle spalle chinando il
viso.
Chad strinse un pugno in preda alla frustrazione e allungò
una mano per poterla
carezzare, ma la ragazza iniziò a tremare convulsamente. Con
un esitazione Chad
ritrasse la mano e chinò il viso. Era tutto cambiato, alla
fine aveva ottenuto
quello che voleva: l’aveva allontanata da se.
Senza dire nulla si chinò
e raccolse il suo giubbotto di
pelle infilandoselo subito e voltandosi verso la porta. Taylor sentendo
quel
rumore si mosse verso la finestra e vide il riflesso di Chad che la
guardava
silenzioso dalla soglia della porta. Voleva baciarlo, accarezzarlo,
toccarlo:
le era mancato così tanto. Lo fissò voltarsi e
percepì i suoi passi lenti e
pesanti percorrere il corridoietto e poi con una discesa più
rapida le scale.
Gemette di frustrazione e guardò fuori dalla finestra. Una
fitta pioggerella
aveva iniziato a scendere silenziosamente dal cielo e la ragazza
potè
perfettamente percepire la porta chiudersi e lo vide comparire diretto
verso la
sua moto. Ebbe un fremito e prima di poter pensare ad altro si
trovò a correre
giù dalle scale di corsa. Strinse forte la porta e quando
sentì un rombo di
accensione della moto fu percorsa da un tremito violento.
Spalancò la porta e
corse sul vialetto bagnandosi completamente le vesti e i capelli:
raggiunta la
moto vide il ragazzo rimanere immobile. Arrestò la sua corsa
ad un passo da lui
e con rapidità gli sfilò il casco per poi
fissarlo negli occhi mentre una
sottile pioggerella iniziava a bagnare anche il viso di lui.
Taylor strinse tra le mani il casco e
senza pensare ad altro
si alzò sulle punte annullando quella pesante distanza tra
le loro labbra. Subito
sentì un nodo sciogliersi nella sua gola e altre lacrime
arrivarono alle
lacrime. Tuttavia le bloccò quando le mani di Chad si
poggiarono sulla sua vita
circondandola e attirandola più stretta a se. Taylor sorrise
appena permettendo
alla lingua di Chad di penetrarle con passione nelle labbra sfiorando
la sua
lingua. Entrambi gemettero e Chad sorrise appena sollevato continuando
a
baciarla con sempre più voglia, più passione.
Si separò ansante da lei e
poggiò la sua fronte contro
quella della ragazza mormorando in preda al dolore e
all’amore.
-Ti…ti amo
Tay…ti amo…-
Taylor sorrise e mentre calde lacrime
si mescolavano con
fredde gocce di pioggia annuì debolmente per poi riunire le
loro labbra in un
tenero bacio bagnato dalla pioggia fredda e dolce.
Continua…
°&°&°&°&°&°&°
Angolino dei
ringraziamenti:
Il ritardo è stato
spaventosamente spaventoso. Mesi e mesi
di assenza per poi ricomparire così,
all’improvviso con un nuovo capitolo.
Eppure era una promessa fatta ad una cara amica, colei che
diventerà l’unica
recensitrice forse…ma la stimo e la ammiro perché
c’è sempre e perché mi ha
incoraggiata a proseguire. Non mi interessa nemmeno più se
le recensioni
caleranno ad una o due ma ci tengo perché questa storia
è diventata parte di
me. Finirà presto, uno o due capitoli ma spero che rimanga
sempre nei cuori di
coloro che l’hanno davvero amata come l’ho amata io.
Un grazie speciale a tutti voi che
leggete e a tutti quelli
che non la leggeranno più ma che l’hanno amata.
Un bacione a presto. ^^
*Armony93*
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