Rinascita

di Fanta Gaia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Parlare ***
Capitolo 3: *** Ma io voglio ***
Capitolo 4: *** Ricordi ***
Capitolo 5: *** Pronto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La seconda guerra magica era finita, Voldemort era stato sconfitto, ci ero riuscito avevo finalmente riportato la pace, ma adesso restava da fare la cosa più difficile ricominciare. Dopo la guerra rimasi ad Hogwarts, quella era casa mia e dovevo dare una mano a ricostruirla, i primi giorni erano stati duri ma adesso grazie al lavoro riuscivo a tenere i pensieri lontano dalla mia testa almeno fino a quando non mi buttavo sul letto esausto. La mattina quando mi svegliavo impiegavo un po' ad alzarmi, pensavo perché non potevo anch'io lasciarmi andare al dolore e poi mi rispondevo che ero il prescelto ed il mondo magico da me si era sempre aspettato qualcosa prima che lo salvarsi ed uccidessi Voldemort ed ora si aspettava che lo riportasi alla normalità, era questo che mi faceva scendere dal letto la mattina, tutti da me si aspettavano qualcosa ed io non potevo deluderli. Le mie giornate avevano preso una routine abbastanza semplice almeno fino a quando la McGranitt non mi chiamo nel suo ufficio, io mi presentai tutto sporco entrai nell'ufficio e mi parve diverso la McGranitt non aveva cambiato quasi nulla ai miei occhi era sempre sembrato diverso da quando Silente era morto, perché quello per me era e sarà sempre il suo ufficio, chiesi scusa alla McGranitt per essermi presentato in quel modo poi alzai lo sguardo verso i quadri e vidi quello di Silente lui mi saluto, poi vidi un quadro coperto da un lenzuolo, la McGranitt con tono dolce mi disse << volevo che ci fossi anche tu >> mi avvicinai al quadro e lo scopri, feci qualche passo all'indietro senza smettere di guardarlo, Piton era lì con la sua faccia schifata ma adesso i suoi occhi non era più vuoi ma in fondo avevano una piccola luce le lacrime mi rigarono il viso, << piangi per me Potter, sei uno stupido sentimentalista >> non me la presi anzi era proprio ciò che mi aspettavo da lui dopo che pronuncio quelle parole mi parse di vederlo sorridere anche se solo per un istante, le lacrime continuavano a scendere era come se quelle che non avevo versato fino a qualche momento avessero deciso di uscire in quel momento, uscì dall'ufficio e mi sedetti a terra nella nicchia della statua così che nessuno potesse vedermi dovevo riprendere il controllo, piccolo dopo arrivò la McGranitt che mi aveva seguito fuori dall'ufficio e mi aveva sentito piangere, si sedette accanto a me e con un braccio mi circondo le spalle io poggiai la mia testa sul suo petto, e continuai a piangere per alcuni minuti mentre lei mi sussurava << è tutto finito andrà tutto bene >>, quando smissi di piangere restai immobile in silenzio ancora per qualche minuto poi alzai la testa e la guardai, era sempre la mia professoressa severissima ma era esusta le si leggeva in faccia, in quel momento capi che non doveva essere facile nenache per lei, stavo per alzarmi quando lei con tono dolce mi chiese << ne vuoi parlare? >>. Questa è la mia prima storia introspettiva, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se avete consigli o critiche le aspetto così potrò migliorare

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Capitolo 2
*** Parlare ***


Non mi alzai, non ci riuscivo, la McGranitt mi aveva chiesto se volevo parlare, avrei voluto dire di si ma non potevo caricarla anche di questo peso e poi a cosa sarebbe servito, affatto fine riuscì a parlare e le chiese << lei né vuole parlare? >> La McGranitt sospirò e con lo sguardo perso nel vuoto inizio a parlare << sai Harry la guerra e finita e stato sconfitto e non tornerà, e noi siamo ancora vivi, per questo dovremmo essere felici ma non ci riusciamo perché in un attimo il mondo che conoscevamo e le persone che eravamo non esistono più, sono scomparse, la guerra le ha cambiate ed ora che è finita e noi siamo ancora qua, costretti a chiederci chi siamo, perché non riusciamo più a riconoscerci allo specchio, so cosa provi >> rimase un attimo in silenzio vedendo che mi agitavo, avrei voluto rispondere che lei non aveva idea di ciò che stavo passando lei non aveva dovuto uccidere Voldemort lei non aveva perso tutto in quella guerra, poi con tono dolce riprese << ora starai pensando che non posso sapere cosa si prova ad essere te ad avere sempre Delle responsabilità, invece lo so Harry, ho perso l'uomo che amavo, ho visto cadere la sola cosa che mi restava di lui nelle mani di Voldemort ed ora sono costretta a prendere il suo posto, e tutto questo senza poter piangere senza potermi lasciare andare al dolore ed alle lacrime perché gli altri hanno bisogno che io sia forte che ricostruisca la scuola e che la faccia tornare come prima come se fosse possibile, Harry sono stanca >> la McGranitt è sempre stata per me una donna forte ed ora era li vicino a me seduta a terra perché come me era stanca, l'abbracciai come picco prima aveva fatto lei è le sussurrai << anch'io sono stanco >> avrei voluto fare qualcosa qualsiasi cosa per tirarla su ma non avevo idea di cosa fare rimasi lì con lei, quella era l'unica cosa che mi sembrava di poter fare. Lei si alzò e torno nel suo ufficio, io impiegai ancora un po' ad alzarmi, poi mi diressi al dormitorio, e mi buttai sul letto quel giorno non ebbi la forza di continuare a lavorare non c'è la facevo avevi bisogno di stare un po' solo dovevo rimettere un po' di ordine nella mia testa e dopo io dovevo tornare a dare alla popolazione magica la sensazione che tutto andava bene, era una tortura lasciare i pensieri libero di tornare alla mia testa, c'era un immagine che mi tornava sempre ed era la sala grande con tutti i morti le urla di Molly e Remus e Tonks che si tenevano per mano sotto il cielo stellato, e poi c'erano stati i ricordi di Piton ed in un attimo tutta la rabbia che aveva provato per quell'uomo era sparita, lui aveva amato mia madre per tutta la vita ed aveva scelto di proteggermi in nome dell'amore che aveva per mia madre, mi sentivo schiacciato da tutti quei pensieri mi alzai e guardai fuori dalla finestra il giardino ancora aveva qualche segno della battaglia ma stava guarendo, era così strano pensare che qualche anno prima io vagavo tra quei prati senza pensieri sentendomi il ragazzo più felice del mondo, era lì che avevo incontrato Sirius, quanti ricordi in un unico posto, mi piaceva Hogwarts li ero stato amato per la prima volta e li avevo sofferto ed ero stato pronto a morire poi il mio sguardo cade sulla tomba bianca, avevo conosciuto tutta la storia di Silente, ma per me lui restava comunque un gran mistero, ed era in giorni come questo che avrei voluto che lui fosse ancora lì con me per potermi dire anche in modo enigmatico cosa dovevo fare, lui avrebbe provato a farmi sentire meglio, sapesse usare le parole è di sarebbe riuscito ma non c'era ed io mi sentivo responsabile per ogni singola morte perché era colpa mia nonostante tutti continuavano a ripetermi che non era così io lo sapevo se non si fossero schierati dalla mi parte forse sarebbero ancora vivi, mi lasciai ricadere sul letto e mi addormentai. il giorno dopo ero deciso a fare qualcosa per la McGranitt, lavorai tutto il giorno e durante la pausa in sala grande la invitati quella sera alle 8, all'ingresso lei accetto e la cosa inizialmente mi stupì non avevo pensato che potesse dirmi di no ma per fortuna ciò non accade, appena fini di lavorare mi precipitai alla Torre dei grifondoro e mi cambiai, diedi inizio ai preparativi e poi corsi ad aspettarla all'ingresso, lei si presenti in perfetto orario ed io la condussi fuori, la portai fino alla tomba di Silente, avevo preparato un piccolo picnic ed un discorso in più avevo recuperato alcuni ricordi tra quelli di silente ed i miei e messi in una boccetta, appellato il pensatoio e sistemato alcune candele galleggianti in modo da avere un po' di luce, la feci sedere su un sasso che trasfigurato era diventato una sedia ed un ceppo di albero era divento il tavolo, lei mi guardava con aria perplessa e per la seconda volta notai quanto il suo viso era cambiato, << non mi interompa professoressa perché ho impiegato un po' a preparare il discorso è senza Ron ed Hermione non è stato facile >> più feci due colpi di tosse ed iniziai << so che è difficile ricominciare, quando combattevo pensavo che la guerra fosse la parte difficile ma non è cosi, e difficile ricominciare da capo dover tornare alla normalità, sapendo che non esiste la normalità, lei è eccezionale e sono sicuro che se Silente fosse qui le direbbe che sta facendo un ottimo lavoro e le sorriderebbe, e lei che ci ha sempre fatto rigare dritto ed è sempre lei che ci ha spinto a dare il meglio di noi, io non ho avuto una vera famiglia ma col tempo questa è diventata la mia casa è voi la mia famiglia, sono rimasto qui a ricostruila perché lì fuori ci sono centinaia di persone come me è meritano anche loro di trovare un posto da chiamare casa ed una famiglia che li accolga, so che è difficile ma loro credono in noi >> preso la fiala e la versati nel pensatoio e dissi << guardi >> lei mi prese la mano e ci immergemo insieme, la prima scena riguardava il giorno della sua assunzione, davanti a me c'era una giovane McGranitt che con lo sguardo serio cercava di non arrosire mentre silente le parlava, poi la scena cambiava e ci trovavamo in una classe la McGranitt piangeva mentre Silente cercava di consolarla, poi era davanti casa dei miei zii e lei mi teneva in braccio, aveva gli occhi gonfi di chi ha appena pianto, poi c'era un mio ricordo il primo giorno di scuola allo smistamento siano mi poggio il capello in testa, c'erano altri ricordi di quando fini in punizione da lei di quando mi offri un biscotto dopo aver urlato contro la umbrige è quello dove mi faceva l'occhiolino dopo avermi regalato la mia prima scopa, altri ricordi di Silente con il ballo del ceppo.... Vedremo tutti quegli anni passati, quando finiamo lei li raccolse e li mise nella boccetta rimise a posto il pensatoio e si alzò venne verso di me e mi Baccio dolcemente sulla fronte << mi dispiace Harry >> io non capivo perché? Cosa avevo sbagliato? L'abbracciai cercando di capire, poi le riprese la parola << mi dispiace di averti caricato di un altro peso >> io stavo per rispondermi quando lei mi fermo << io non volevo che tu dovessi occuparti anche di me >>

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Capitolo 3
*** Ma io voglio ***


In quel momento mi sentivo distrutto, io volevo semplicemente aiutarla invece lei si stava preoccupando per me, la guardai aveva le lacrime agli occhi e riuscì solo a dire << ma io devo io voglio ... >> << No, Harry tu non devi e non puoi, Silente aveva ragione tu ti preoccupi sempre per gli altri, chi si preoccupa per te? >> Io non risposi avrei voluto replicare ma non ci riuscì, lei rispose la parola e disse << Silente a volte non ti diceva le cose perché non voleva che tu ti preoccupasi, sei solo un ragazzo, Harry io ti voglio bene e non voglio diventare un altro dei tuoi pensieri o Delle tue preoccupazioni, non devi prenderti cura di me perché non riesci neanche a prenderti cura di te stesso >> era riuscita a capire come mi sentivo ma non riusciva a comprendere che io lo dovessi fare, me ne andai tornai al dormitorio e sbattei la porta, mi lascia cadere a terra presi la testa fra le mani, avrei voluto urlare, distruggere tutto ma non ne avevo le forze, la McGranitt aveva ragione io cercavo sempre di aiutare gli altri anche se ero a pezzi ma la cosa che non capiva era che io dovevo farlo, gli occhi di tutta la popolazione magica erano su di me. Mi addormentai in preda al tormento che aveva scatenato in me quell'incontro, il giorno dopo al mattino trovai un biglietto era della McGranitt diceva di prendermi qualche giorno per riprendermi poi si concludeva con una frase che diceva che solo io potevo scegliere, mi alzai con molta calma visto che quel giorno non avrei dovuto lavorare, feci una passeggiata in riva al lago rimasi a fissare l'acqua per un po' avevo bisogno di tempo aveva ragione la McGranitt dovevo ancora capire nel pomeriggio decisi di andare a trovare il piccolo Teddy, arrivai li nel primo pomeriggio, Andromeda stava giocando con lui in salotto mi saluto con un abbraccio caloroso, poi mi lascio a giocare con lui mentre lei svolgeva qualche faccenda, io rimasi in salotto Teddy cambiava i suoi capelli spesso e si divertiva a vedere il suo riflesso mi ricordava tanto Tonks, l'immagine di loro due stessi a terra nella sala grande mi torno alla mente, il bambino si avvicinò e prese il colore degli occhi di Lupin e il colore rosa dei capelli di Tonks quando era felice, poi si mise sulle mie ginocchia e mi guardo con aria perplessa io gli sorrisi e cominciai a fargli il solletico. Tornai al castello poco dopo cena ed il pomeriggio passato con Teddy mi aveva fatto bene, avevo capito che c'era una cosa chiamata speranza e Teddy ne era la forma vivente, sali ed entrai nell'ufficio di Silente la trovai li china su Delle scartoffie mi avvicinai e mi sedetti al mio posto, era strano tornare lì mi sentivo osservato, lei mi guardava aspettando che io prendessi la parola alla fine ci riuscì e mormorai << non c'è la faccio >> disse queste parole talmente piano che avevo dei seri dubbi sul fatto che lei le avesse udite, ma lei si era alzata e seduta vicino a me, mi prese la mano ed io iniziai ad raccontare << ha ragione non c'è la faccio, in un attimo il mondo che conoscevo e cambiato ed ora come faccio? Per favore mi dica cosa devo fare? >> Era quasi una suplica quando ebbi finito sentì l'unica voce che non mi sarei mai aspettata Piton dal quadro disse << respira e ritorna a vivere un po' alla volta ma torna a vivere e soprattutto ama >> alzai lo sguardo e per la prima volta lo vidi senza il suo giugno maligno sorridermi ringraziai ed uscì, non capi molto di quello che successe dopo ma la mattina seguente mi trovai a letto e per la prima volta da giorni mi alzai non perché dovevo ma perché volevo e c'era una bella differenza, nel pomeriggio usci per la prima volta da dopo la guerra con Ginny, usciamo dal castello ed andamo ad Hogsmeade parlarmi allungo ed io mi accorsi che mi era mancata per tutto quel tempo per tutta la durata della guerra e capi cosa intendeva dire Piton con respira mentre ero con lei tutto mi sembra normale ed era quello che volevo, ricevetti anche notizie di Ron ed Hermione che stavano cercando i genitori di Hermione per fargli tornare la memoria, Ginny mi disse che ci erano riuscì ed ora stavano passando un po' di tempo con loro, era incredibile quali sacrifici avevano fatto i suoi amici per stargli vicino. Passarono buona parte del pomeriggio insieme quando fu il momento la salutai con un bacio non sapevo cosa aspettarmi ma lei rispose, pocchi secondi dopo era tornata alla tana ed io stavo tornando al castello non riuscivo ad andare alla tana, sapevo di aver provocato un dolore enorme alla famiglia Wesley, Molly era sempre stata gentile con me mi voleva bene ed io gli avevo portato via un figlio dovevo almeno chiederle scusa decisi che entro quella settimana le avrei inviato un gufo, tornai al castello e con il sole calato sembrava quello che era stato tanto tempo prima, vidi la capanna di hagrid con la luce accesa e decisi di entrare bussai e senti Thor abbaiare, hagrid mi apri e mi fece accomodare, mi preparo il the e mi offri anche i biscotti come sempre ed io ormai da anni avevo imparato ad evitare la cucina di hagrid accettai il the, parlano un po' di Ron ed Hermione ed alla fine lui mi stupì quando disse << voglio tornare a scuola >> << veramente >> dissi stupito << si ora è tutto chiaro su come sono andate le cose ed io vorrei completare la mia istruzioni la McGranitt e d'accordo ed anche silente, hanno detto che però devo continuare a prendermi cura Delle creature magiche ed ad insegnare almeno per quest'anno, io gli ho risposto che avrei continuato comunque è per sempre >> lo abbacciai e mi proposi di accompagnarlo a diagon alley, parlarmo ancora un po' mi ricordo dei nostri che avevamo allegato il primo anno con lui ed io risi, era così bello tornare ad essere libero, da quanto la guerra era finita non avevo letto nessun giornale sapevo che parlavano di me ma non mi importava, avevo imparato a fare poco affidamento sui giornali. Era bello sentire di nuovo la sensazione di non avere nessun pensiero era stata una giornata perfetta se avrei saputo prima che bastava parlatene per far passare tutto lo avrei fatto molto tempo prima.

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Capitolo 4
*** Ricordi ***


Andai con hagrid a diagon alley iniziamo a prendere le prime cose per la scuola era così cambiata dall'ultima volta che c'ero stato era diverso anche se ora alcuni negozi stavano riaprendo ma il negozio più affilato era i tiri vispi Weasley, anche se mi sono opposto hagrid aveva voluto entrare mi diceva che aveva tanto sentito parlare ed ora voleva vederlo di persona, rimasi nella folla cercando di essere invisibile ma quando vidi George non c'è la feci a restare uscì fuori, mi sentivo come se mi mancasse l'aria, fuori c'era una bella giornata e tirava anche un vento leggero che mi ridiede il respiro, poco dopo senti la porta del negozio aprirsi pensavo che hagrid si fosse accorto che ero uscito mi voltai ma al suo posto trovai George che mi stava guardando, si avvicinò lentamente quasi accese paura che io me ne andassi ed in quel momento era l'unica cosa che volevo fare << Harry entra >> non volevo rispondere volevo andare via il più lontano possibile ma tanto sapevo che fosse inevitabilmente dovevo affrontarlo prima o poi, entrai e lui mi porto nel suo ufficio mi fece sedere e mi chiese << perché non sei venuto alla tana? >> Tutto mi sarei aspettato ma no che mi chiedesse perché non fossi andato alla tana, poi continuo a parlare ignorando il fato che non avevo riposto << manchi molto a mamma ed anche a noi, sai se ti sbrighi avrai la stanza di Ron tutta per te, abbiamo cacciato lo spettro >> era strano loro mi volevano con loro io avevo messo in pericolo la loro famiglia, per colpa mia suo fratello era morto ed ora mi stava dicendo che gli mancavo, << verrai da noi sabato e non si accettano repliche >> utilizzo il tono che usava Molly e mio malgrado sorrisi. Quando uscì tutto sembrava essere cambiato io sarei andato a trovare la famiglia Wesley sabato non mi sarei mai presentato a mani vuote quindi mentre hagrid faceva Delle commissioni personali io presi qualcosa per loro. Sabato arrivo più in fretta del previsto, durante la settimana più volte ero stato sul punto di disdire ma ogni volta pensavo che almeno avrei dovuto provare a dirgli che mi dispiaceva, mi smatterializzai davanti la tana ed in un attimo fui invaso dai ricordi il matrimonio di Billy e Fleur, il mio diciassettesimo compleanno per anni quello era stato dopo Hogwarts il posto nel quale mi sentivo a casa, entrai e mi sembrò di impiegare un eternità ad arrivare alla porta bussai e mi venne ad aprire Molly che mi abbracciò come sempre in quel momento mi parve di rinascere sussurai < mi dispiace >> e lei mi strinse a se più forte e mi rispose << non è colpa tua >> me lo avevano ripetuto centinaia di volte ma non so perché questa volta mi sembrava di crederci davvero, passai il pomeriggio a chiacchierare e mangiare visto che Molly mi riteneva troppo magro seppi che Ron ed Hermione sarebbero tornati presto, nonostante fosse un pomeriggio incredibile si poteva sentire che non era più come quello che avevano trascorso insieme prima della guerra, ero contento che non mi odiassero perché loro erano sempre stati al mio fianco per tutti quegli anni non facendomi mai sentire solo. Prima di andarmene rimasi da solo per un po' di. Il signor Wesley, non so perché ma in quel momento non riuscivo a chiamarlo Arthur, << mi dispiace per tutto quello che avete passato a causa mia >> mi interiore << Harry grazie >> io lo abbraccio era così tanto tempo che non mi sentivo così felice, quando tornai al castello era sera inoltrata deciso di passare dalla McGranitt perché anche se mi aveva detto di non preoccuparmi per lei io volevo farlo lo stesso. Arrivai nell'ufficio bussai ed entrai la trovai alla scrivania mi avvicinai e le disse che era ora di smettere lei si oppose ma alla fine riuscì a portarla in sala grande per mangiare qualcosa in tranquillità al castello non erano rimasti in molti e la maggior parte andavano via prima di cena così nella sala di solito piena eravamo solo noi due, lei si sedette al tavolo dei grifondoro con me ed io cercai di imminarmela da ragazzi qui, le chiese che cosa avesse fatto e le mi rispose << quello che dovevo, tu? >> Non so perché lo feci ma in quel momento volevo che lei sapesse che ci stavo provando a vivere, le raccontato del pomeriggio con Ginny e la vidi persino sorridere poi le raccontai di quello passato con hagrid ed infine quello alla tana, le raccontai della conversazione con Arthur e lei mi fece un gran sorriso << lo vedi Harry nessuno ti ritiene responsabile >> io feci un mezzo sorriso << sarei simile a Silente sai, lui oggi al tuo posto farebbe la stessa cosa, Harry sei... >> Lascio la frase sospesa per lasciarmi il tempo di pensare, aveva ragione io ero molto simile a Silente sotto alcuni aspetti entrambi ci preoccupavamo prima degli altri e poi di noi stessi, io per la prima volta da quando stavamo cenando presi la parola << grazie non ci sarei riuscito senza di lei >> lei sorrise e fece un gesto con la mano come se non fosse nulla, in quel momento mi sembrò di avergli tolto un bel peso dalle spalle, mentre finivamo di mangiare mi racconto di quando lei era a scuola ed io scopri che era una studentessa modello ma che anche lei aveva fatto qualche piccolo sgaro, ora non ero più uno dei suoi alunni in ogni caso mi sentivo come se lo fossi, la riaccompagnai fino alla sua camera anche se mi aveva ribadito più volte che era capace di trovarla da sola ed io ogni volta le avevo detto che se avrebbe chiesto a Piton saprebbe che mi piace girare per i corridoi di notte, arrivati la abbracciati era la prima volta che lo facevo perché lei era sempre stata la professoressa severissima ma ultimamente stavo scoprendo dei lati della sua personalità che ignoravo da studente. Grazie a tutti oggi si ci conclude la saga di hp con l'epilogo 19 anni dopo so che non c'entra niente ma volevo scriverlo comunque

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Capitolo 5
*** Pronto ***


Hermione e ron erano tornati e per il loro ritorno Molly aveva organizzato una piccola festa alla tana come ai vecchi tempi, eravamo tornati ad essere il vecchio trio era bello sentirsi di nuovo a casa, dopo la festa ci riuniamo in camera di Ron ed io proposi un brindisi << a noi che c'è la abbiamo sempre fatta >> nonostante il rapporto tra Ron ed Hermione si era stretto ancora di più riuscivano a non farmi sentire il terzo incomodo, poi si unì a noi anche Ginny ed io pensai che era così che volevo trascorrere il resto della mia vita, arrivo il punto di tornare a casa Ginny mi accompagnò fino al cancello e poi mi bacio io avrei voluto tenerla tra le braccia per sempre ma non potevo almeno non ancora, prima dovevo guarire del tutto altrimenti l'avrei fatto soffrire di nuovo e non me lo sarei mai permesso, tornai al castello era tardi ed andai direttamente a letto ma dopo qualche ora passata a girare il soffitto senza prendere sonno decisi di uscire a camminare un po' per i corridoi, non provai la stessa ebbrezza di quando lo facevo da ragazzo probabilmente perché se ora mi avessero scoperto non sarei finito in punizione, vagai per un po' poi mi trovai davanti alla stanza dove trovai lo specchio delle brame era una cosa stupida pensare che fosse ancora lì ma decisi comunque di entrare a controllare, mi stupì vedendo che lo specchio era di nuovo lì, mi ci missi davanti anche se sapevo di non doverlo fare, lo guardai e vidi che c'ero io con quella che definivo la mia famiglia felice e in una parte potevo vedere con sguardo fiero che mi guardavano Sirius, mio padre mia madre e Silente, in quel momento tornai a quando per la prima volta mi ero specchiato in quello specchio e mi torno in mente la fase che mi aveva detto Silente quando mi aveva scoperto mi sembra di avergliela appena sentita pronunciare ma sicuramente era stata la mia fantasia era tardi ed ero stancò, stavo uscendo quando mi colpì un riflesso azzurro allora presi la bacchetta e dissi << lumus >> la stanza venne illuminata ed io vidi il quadro di Silente era nello stesso punto in cui avevo visti Silente quando mi aveva scoperto, << professore >> << Minerva mi ha messo a fare la guardia a questo specchio sai che è pericoloso? >> << Si ma volevo vedere... >> << Harry forse non te lo ho detto ma sono fiero di te >>io abbassò lo sguardo e lui riprese la parola << sai che non serve a niente? >> in qui momento mi sembrava di esplodere ed urlai << professore >> poi cercai di riprendere il controllo << cosa ne vuole sapere lei >> << Harry tu sei uno dei pocchi che probabilmente conosce la mi storia e sai che ho vissuto per quasi tutta la mi vita tormentato dai rimorsi >> uso un tono calmo io sapevo che stava cercando di calmarmi come dopo la morte di Sirius ma questa volta era diverso continuai a tener lo sguardo basso e lui continuo a parlare << quando morì Kendra mi sentivo distrutto e mi adossavo tutta la colpa, ed ora mi chiedo se non lo avessi fatto forse sarei riuscito ad amare Minerva ed ora probabilmente le cose sarebbero diverse >>pronuncio queste parole con un tono diverso quasi triste e quando pronuncio il nome di suo sorella abbassò lo sguardo io riuscì a dire solo che << lei ha capito >> << hai ragione lei ha capito perché l'ho fatto ma non è giusto Harry tutti dovrebbero essere felici >> << non tutti possono essere felici >> << ecco dove sbagli Harry tutti possono essere felici se lo vogliono, Harry tu devi essere felice perché c'è gente che vive per il tuo sorriso ed altri che muoiono dalla voglia di togliertelo, io ho sprecato tutta la mia vita non farlo anche tu >> << se non ci riuscisi >> << ci riuscirai Harry, sei un ragazzo incredibile, hai riportato la pace e distrutto Voldemort ora da te la gente non deve volere più niente ma tu da te devi prendere di essere felice >> io non riuscivo a trovare le parole per replicare come potevo spiegargli che la gente da me ancora si aspettava qualcosa come potevo dirgli che mi sentivo responsabile per tutte le persone che erano morte, Silente interruppe i miei pensieri e mi chiese << perché sei andato nella foresta a morire? >> << Perché non volevo che nessun altro morisse per me >> << esatto e cos ti ha detto Remus nella foresta? >> << Che un giorno Teddy capirà >><< Harry loro non ti ritengono responsabile perché tu dovresti, pensa o di averti insegnato cos'è l'amore ma a quanto pare non ci sono riuscito, Harry tu sei riuscito a vincere perché sai cos'è l'amore e ne eri parte tua madre si è sacrificata per te e tu sei pronto a sacrificarti per il mondo magico perché? >> << Per amore >> mormorai << si Harry, tu non puoi rifiutare l'amore perché ne sei parte quindi smettila di tormentati e torna ad amare >> io lo salutai ed uscì. Era incredibile come quell'uomo riusciva sempre a dirmi ciò che dovevo fare questa volta però era diverso non aveva parlato in modo enigmatico anzi era stato chiaro mi aveva detto ciò che dovevo fare, no ero stato io a dirgli cosa dovevo fare. Tornai a letto per la prima volta con la mente tranquilla avevo capito cosa dovevo fare. Una settimana dopo organizzai una cena romantica per la McGranitt che per l'inizio della scuola era stressatissima notai che c'era un quadro di silente in una sua aula e li misi su un banco del cibo e creai un atmosfera intima le lasciai un foglio con scritto dove andare e a che ora poi feci in noi che anche silente si trovasse li a quell'ora, la McGranitt entro convinta di trovare me ma trovo il quadro di Silente inizialmente rimase immobile io li osservavo da dietro la porta senza che potessero vedermi << Harry? >> Chiede la McGranitt << non so >> rispose Silente per un rimasero zitti poi penso che Silente abbia realizzato che non sarei arrivato e si sciolse in lacrime << mi dispiace Minerva >> mi comose era incredibile come quei due di erano anti per tanto tempo senza dirselo me ne andai e li lasciamo soli. La scuola era ricominciata ed era partita alla grande la McGranitt sembrava stare meglio ed io avevo passato l'esame da auror stavo per andare da Hogwarts era la cancello quando la McGranitt mi blocco << ti voglio bene >> << anch'io >> risposi mi abbracciò, quando mi lascio io me ne andai le stava scorrendo una lacrime sulla guancia << non vorrà di nuovo avermi qui a farle fare la ronda la notte >> lei sorrise ed io me ne andai. Ora si che ero felice finalmente tutto andava bene, Ginny ed io stavamo bene e presto le avrei anche chiesto di sposarmi, Hermione e Ron sembravano non poter stare l'uno senza l'altro, tutti stavano tornando vivere ed anch'io lo stavo facendo.la storia è finita voglio sapere cosa ne pensate

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