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*ANYTHING
COULD HAPPEN*
-Finzioni
ed apparenze-
Arrivare
in tempo alla stazione per non perdere il treno non fu mai così
difficile per i giovani della famiglia Potter, di solito erano
abituati a fare un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ma mai a
tali livelli.
Non
solo alle dieci e mezza dormivano ancora tutti, ma il baule di
Lily era ancora sul pavimento della sua camera ancora mezzo vuoto,
gli occhiali di James erano misteriosamente spariti dalla
circolazione -una cosa davvero bizzarra se si pensava che ne
possedeva come minimo dodici paia-, ed Albus, il fratello più
assennato dei tre, si voleva dare malato a causa di quello che aveva
fatto la notte prima, tanto che in quel momento si stava
auto-avvelenando con uno dei nuovi ritrovati Weasley.
L'unica
persona in grado di ragionare correttamente su questioni come la
tempistica era Ginny Weasley in Potter, che non appena vide scoccare
la mezza sull'orologio della cucina, smise di preparare le uova e
lanciò un urlo da Banshee.
Il
che ovviamente diede tre risultati diversi: fece cadere James
come un salame sul pavimento, a testa in giù, così da riuscire a
schiacciarsi il suo preziosissimo naso combina guai.
Albus zompò,
seduto dritto come un soldatino, sul letto con un espressione da
bambino impaurito, la stessa che aveva da piccolo quando temeva di
venir beccato con le mani nella marmellata destinata alla zia
Hermione.
Mentre Lily
rotolò semplicemente su se stessa, mummificandosi tra le lenzuola,
diventando un saccottino vivente, e mormorò qualcosa come “Cinque
minuti mamma”.
Si, la festa
della sera prima doveva averli distrutti e scombussolati, se Lily ed
Albus non erano ancora a fare colazione e James si era svegliato
prima della sorella, doveva decisamente essere successo qualcosa di
grave.
*
Dominique
Weasley era stata obbligata a svegliarsi all'alba quel giorno, sua
madre si era prenotata per accompagnarla al treno, ma ovviamente
Fleur non poteva permettere che sua figlia si presentasse 'con un
nido al posto dei capelli', così l'aveva buttata giù dal letto e
l'aveva portata dal parrucchiere.
Alle
sette e mezza del mattino!
Ma alla bionda
non poteva fregare di meno di ciò che aveva sulla testa, avrebbe
preferito mille volte indossare un cappellino per nascondere
quell'orrore -che poi secondo lei non erano messi tanto male- e
dormire altre tre ore, piuttosto che sorbirsi il parrucchiere
all'alba!
E soprattutto
quando il giorno prima aveva fatto baldoria a casa Paciock fino alle
tre di notte.
Era proprio il
caso di dirlo, Frank Paciock non somigliava per niente al caro e
ligio professore di Erbologia, lui era una bomba pronta ad esplodere,
e quando gli si piazzavano vicino Fred e James, i guai erano
assicurati!
Come
effettivamente era successo la sera prima, di cui fondamentalmente
ricordava poco e niente. Ciò che sapeva per certo era che: lei e più
o meno tutti i suoi cugini erano andati nella vecchia casa di Augusta
Paciock -che ormai era diventata la casa del divertimento di Frank-
per il party d'inizio anno, a cui aveva partecipato mezza Hogwarts.
Ricordava di
aver ballato e bevuto come non mai..
E poi il vuoto
totale.
Aveva baciato
qualcuno ?
Boh, non ne
aveva la più pallida idea.
Ma sperava che
sul treno la memoria sarebbe tornata piano piano.
*
La banchina del
binario 9 e ¾ era strapiena come ogni anno, con genitori o parenti
di tutte le età che accompagnavano ragazzi dagli undici ai
diciassette anni.
E tra valigie,
gabbiette e adolescenti urlanti, per Alice sarebbe stato davvero
difficile raggiungere il treno se non avesse avuto quel colosso di
suo fratello Frank a farle da bodyguard. E non sarebbe nemmeno stata
in grado di scorgere la sua migliore amica, che correva trafelata
assieme ai suoi fratelli, tra la miriade di genitori che salutavano i
loro figli sventolando le mani dappertutto, se non fosse stato per
lui, che l'aveva presa sulle spalle e le aveva indicato dove si
trovavano i Potter, così che lei potesse fare loro segno.
Si, una
volta tanto anche Frank si rendeva utile – pensò la ragazza.
Appena poté
andò incontro alla sua migliore amica, e tra baci e abbracci
iniziarono a raccontarsi tutto quello che era successo loro
quell'estate -si, come se non si fossero già viste la sera prima o
non si fossero scritte miliardi di lettere-.
Beh, non
proprio tutto.. entrambe tralasciarono una cosa d'importanza vitale..
una cosa che avrebbe scavato solchi profondi nella loro amicizia
durante tutto l'anno scolastico, come solo un segreto può fare.
*
Dall'altra
parte del treno, Scorpius Malfoy e la sua combriccola di Serpeverde,
avevano intavolato un discorso simile, ma mentre le ragazze cercarono
di ignorare la stranezza reciproca, il biondo non lasciò correre le
occhiaie che si erano fatte strada sul viso di Albus Potter.
“Cosa ti
tormenta ?” chiese immediatamente, non appena Nott e Zabini
uscirono dallo scompartimento, alla ricerca della signora del
carrello.
Il ragazzo
dagli occhi di smeraldo gli lanciò un'occhiata a metà tra il
terrorizzato e il confuso “Di che parli Scorp ?”
“Non lo sai
fare il vago, amico mio.. perciò dì semplicemente la verità e
risparmia il mio tempo”
Ma il segreto
di Albus era troppo pericoloso per ammetterlo anche a se stesso,
perciò volse lo sguardo al finestrino e si chiuse a riccio “Non so
di cosa parli”
“Bene”
disse secco il biondo “Fai come ti pare, ma levati quell'aria da
cane bastonato o quando torneranno ti metteranno sotto torchio”
Albus gli
concesse un mezzo sorriso di ringraziamento e poi continuò a
contemplare il paesaggio.
Mi
dispiace, amico mio, ma porterò questo segreto fino alla tomba –
pensò il moro.
*
Lysander, in
quel momento era seduto nel vagone sul treno per Hogwarts, accanto a
suo fratello gemello, Lorcan, e alla sua migliore amica, Roxenne
Weasley.
Ma la sua testa
si ritrovava a volare nei meandri delle nuvole rosa.
“Sta bene ?”
chiese infatti la mulatta al biondo accanto a lei.
Lorcan lanciò
uno sguardo al gemello, che teneva la testa appoggiata al finestrino
da quando si erano seduti, tanto che gli si era appannato il vetro
tutto intorno.
“Boh.. sta
così da stamattina.. pensa che gli è cascata la faccia nel
porridge”
Roxenne cercò
di trattenere le risate perché era realmente preoccupata per la
salute mentale dell'amico.
“E tua madre
cosa ha fatto ? Se fosse successo a Fred, mio padre l'avrebbe
immortalato e avrebbe preso spunto per un nuovo scherzo, mentre mia
madre l'avrebbe pulito con la magia”
“Ha
semplicemente detto che sapeva che sarebbe successo qualcosa visto
che aveva la testa piena di nargilli”
A quel punto
Roxenne non riuscì più a trattenersi e scoppiò nella sua fragorosa
risata, che contagiò anche l'altro ragazzo.
Quel rumore
svegliò di soprassalto il gemello sognatore, che purtroppo per lui,
sbatté la testa sul vetro, dato che il treno aveva -proprio in quel
momento- girato verso destra.
“Ahia!” si
lamentò Lysander “Che diamine vi ridete voi due ?”
“Oh, niente
fratellino.. torna pure a sognare”
“Pff non me
la contate giusta voi due” borbottò, prima di pensare :
Come farò a
far finta di niente?
Quel bacio gli
aveva risvegliato il cuore, dopo anni di sonno.
**
--Angolo
Autrice--
Salve
a tutti,
Lo,
so questo capitolo non è gran ché ma, di solito i primi sono i più
noiosetti per così dire..
Ricordate
che questo è solamente l'inizio, più avanti incontreremo altri
personaggi canon e non, e li vedremo nel loro ambiente scolastico
dove affronteranno anche problemi legati all'amore, l'invidia e
l'amicizia.
Fatemi
sapere cosa ne pensate,
Baci
Gin
Chiarimenti ho
fatto alcune modifiche rispetto all'età detta dalla Rowling:
Lily-Alice=
corvonero 5° anno
Lysander-Lorcan-Roxenne=
corvonero 6° anno
Albus-Scorpius
= serpeverde 6° anno
Rose-Dominique=
grifondoro 7° anno
James-Frank-Fred
= grifondoro 7° anno
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