La sfida delle stelle

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Parco Lotta ***
Capitolo 2: *** L'azienda Lotta ***
Capitolo 3: *** La Cupola Lotta ***
Capitolo 4: *** La Serpe Lotta ***
Capitolo 5: *** Il Dojo Lotta ***
Capitolo 6: *** Il Palazzo Lotta ***
Capitolo 7: *** La Piramide Lotta ***
Capitolo 8: *** La Torre Lotta ***
Capitolo 9: *** Un futuro da allenatore di pokémon ***



Capitolo 1
*** Il Parco Lotta ***


Louis riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti.
Il viaggio sulla nave gli stava prosciugando le energie.
«Harry, quand’è che arriveremo?» fece il giovane allenatore sbuffando.
«Porta pazienza, ragazzo mio. Tra poco siamo arrivati.»
«L’hai detto anche un’ora fa’. Eppure…»
«Questa volta non sto mentendo… Perché non ti godi il meraviglioso mare che ci circonda?»
«Forse è meglio se vado sul ponte a prendere un po’ d’aria.»
«Bravo. È una buona idea. Ci vediamo più tardi.»
«A dopo.»
 
Il tramonto stava facendo da cornice a quella meravigliosa distesa di mare.
I colori rosso e arancione si mescolavano all’azzurro del mare cristallino.
“È davvero un bellissimo spettacolo” pensò tra sé e sé “Chissà cosa mi aspetta al Parco Lotta… Strano… Non ne ho mai sentito parlare… Che sia un nascondiglio degli allenatori di pokémon? Accidenti! Non ci capisco più niente!”
«Perché adesso ti stai prendendo la testa fra le mani?»
«Io? Beh, niente…»
Harry sembrava molto divertito : quel ragazzo buffo non smetteva di farlo ridere.
«Anche se sei un grandissimo allenatore, sei un ragazzo molto strano. In senso positivo, naturalmente.»
«Ogni allenatore ha le sue stranezze… Non credi anche tu?»
«Non hai tutti i torti, Louis.»
«Harry…»
«Cosa c’è?»
«Perché non mi dici di preciso cosa mi aspetta su quest’isola sperduta dove stiamo andando?»
«Niente di tutto ciò, tranquillo. Incontrerai solo gli allenatori più forti di tutta la regione. Dovrai misurarti con loro. Solo così potrai dichiararti a tutti gli effetti il migliore allenatore della regione.»
«Non vedo l’ora…»
«Le tue aspirazioni sono davvero eccezionali… Non ti fermi davanti a nulla.»
«Come posso fermarmi proprio ora? Sono o non sono il campione uscente della Super Lega di Hoenn?»
«Esatto. Ed è per questo che ti ho voluto far scoprire questo posto… Te lo meriti, ragazzo mio. Per quello che hai costruito e per quello che puoi ancora fare.»
«Ti ringrazio Harry. È bello sentirtelo dire.»
Louis non poté trattenersi dall’abbracciare il suo più grande sfidante e ora anche amico.
Anche se sembrava molto di più di un’amicizia.
Un affetto reciproco che aumentava ogni secondo che passava.
Che fosse amore?
«Eccoci finalmente arrivati!» esclamò Harry sorridente.
«Quindi quello è…»
«Sì, Louis. Benvenuto al Parco Lotta.»
 
Il Parco Lotta era davvero colmo di gente.
Sembrava che fossero arrivati in una metropoli.
«Accidenti! Non ho mai visto così tanta gente.»
«Bello, vero? E questo è solo l’inizio… Vieni, ti mostro l’albergo dove alloggerai.»
«Come? Dove alloggerò? E tu? Cosa farai?»
«Ecco, te lo volevo dire quando eravamo sulla nave, ma… non posso rimanere molto a lungo qui. Ho degli impegni improrogabili…»
«Lotte pokémon?»
«Magari… Devo tornare a Ferrugipoli alla Devon Spa per questioni urgenti.»
«E non puoi slittare i tuoi impegni?»
«Mi dispiace, ma come ti ho appena detto, è una questione urgente.»
Louis lo guardò triste.
«Non ti abbattere» fece Harry prendendogli il mento «Vedrai che tra qualche giorno sarò qui. Te lo prometto.»
«Sarà meglio per te. Ora che mia madre non c’è ho bisogno di qualcuno che mi dia un sostegno morale…»
«Non ti preoccupare.»
«Allora, quand’è che ceniamo? Sto morendo di fame.»
«Come ti ho detto, prima andiamo in albergo per posare i bagagli e poi ceniamo, va bene?»
«Ho un’alternativa?»
«Credo di no» fece divertito Harry.
«Ecco, lo sapevo. Andiamo dai.»
 
L’albergo del Parco Lotta era davvero enorme.
La sala d’ingresso era grande quanto un campo di battaglia di pokémon, e comprendeva la reception e gli ascensori e le scale che portavano ai piani superiori e ad altre numerose sale.
«Questo posto è gigantesco! Più grande di Iridopoli!»
«Esatto, Louis. È l’albergo più grande della regione. Devi sapere che può ospitare circa mille persone ed ha un totale di circa 350 camere.»
«Davvero eccezionale. Quale sarà la mia? Un momento, ma io non ho prenotato! Ci hai pensato tu, vero?»
«Ahahah ti rinvieni molto presto m’han detto. Tranquillo, ho già pensato a tutto io. Vieni.»
Harry e il giovane allenatore andarono dritti alla reception, dove il portiere era già lì pronto per esaudire le loro richieste.
«Buonasera. Benvenuti al Fight Park Hotel. Posso esservi utile in qualche modo?»
«Buonasera a lei… Ho una prenotazione a nome Harry Rocco Petri.»
«Controllo subito… Vediamo… Ah, eccola qua. Una camera singola, giusto?»
«Esatto.»
Il portiere squadrò i due ragazzi : «ma..vedo che siete in due…»
«Ho prenotato la camera per lui, non per me.»
«Capisco. E qual è il suo nome?»
«Louis Tomlinson di Albanova.»
«Molto bene. Un facchino vi scorterà in camera.»
«Più tardi, magari. Però ci può sistemare i bagagli?»
«Nessun problema. Peter, puoi portare questi bagagli alla camera 310?»
«Certamente.»
«La ringrazio» fece Harry sorridente.
«Grazie a voi. Vi auguro un meraviglioso soggiorno al Parco Lotta» fece il portiere mentre li guardava uscire dall’hotel.
«Bene Louis, visto che sei il campione uscente della Lega e sei tu ad avere molta più fame di me, dove vorresti andare a mangiare qualcosa?»
«Non ne ho la minima idea. Non conosco questa isola. Perché non mi guidi tu?»
«Va bene, nessun problema.»
Ma Louis dovette fermarsi all’improvviso.
«Oh no, credo di aver lasciato la mia borsetta alla reception. Puoi aspettarmi un attimo?»
«Certo. Vai pure.»
Louis si precipitò dentro la hall dell’albergo per dirigersi alla reception.
«Mi scusi, ha per caso trovato una borsetta?» domandò Louis al solito portiere di prima.
«Sì, l’aveva dimenticata qua sopra. Eccola.»
«Grazie mille. Senza di essa, mi sentirei perso.»
«Lo credo bene… Buona serata. Ah, signor Sheeran salve! Bentornato in albergo. Come sono andati i combattimenti oggi?»
Un ragazzo lentigginoso e dai capelli rossi si avvicinò con fare serio alla reception.
«Molto bene, Albert. C’è posta per me?»
«No signor Sheeran. Oggi niente posta.»
«Meglio così. Credo che mi andrò a riposare.»
Ma quando il suo sguardo incrociò quello di Louis, rimase visibilmente sorpreso.
«Mi scusi se la fisso così, ma per caso ci siamo visti da qualche parte?»
«Beh, credo di no…»
Ma poi ecco che il signor Sheeran fu colto da un’improvvisa illuminazione.
«Ma lei è il giovane ragazzo che ha sconfitto la Super Lega di Hoenn!»
«Sì, sono io.»
«Che piacere vederti! Mi presento: il mio nome è Ed Savino Sheeran e sono il boss dell’Azienda Lotta.»
«L’Azienda Lotta?»
«Sì. Essa comporta il noleggio dei pokémon.»
«Noleggiare i pokémon?»
«Esatto. Per poi sfidarci gli allenatori di pokémon…»
«Credo di non aver capito molto bene…»
«Ascolta, che ne dici di venirmi a trovare domani? Così almeno i miei collaboratori ti spiegheranno a dovere… Purtroppo ora sono molto di fretta e non posso rimanere a parlare qui con te.»
«Certo, capisco… Comunque verrò molto volentieri. Sono appena arrivato in questo parco e devo ancora scoprirlo da cima a fondo.»
«Bene, allora puoi iniziare dalla mia azienda… Ci vediamo domani. Piacere d’averti incontrato» fece Ed scappando rapidamente.
“Azienda Lotta… Devo farmi spiegare da Harry cosa comporta questo edificio.”

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Capitolo 2
*** L'azienda Lotta ***


«Cosa?! Hai avuto un incontro ravvicinato con il boss dell’Azienda Lotta?»
«Perché ti stupisci tanto? Siamo o non siamo in un isolotto dove possiamo incontrare allenatori di ogni tipo?»
«Sì è vero ma…»
«Potresti cortesemente spiegarmi cosa comporta questo tipo di edificio?»
«La sfida dell’Azienda Lotta ruota tutta intorno al noleggio dei pokémon. Al momento dell’iscrizione infatti quelli degli allenatori, vengono presi temporaneamente in custodia dal personale dell’Azienda, e gliene vengono offerti sei tra cui scegliere i tre da prendere a noleggio per la lotta. Inoltre prima dell’inizio vengono date informazioni sull’avversario seguente, come il suo tipo prediletto e il suo stile di lotta. Dopo ogni lotta ti sarà offerta la possibilità di scambiare uno dei tuoi pokémon presi a noleggio con uno di quelli dell’avversario. È tutto chiaro?»
«Beh, credo di sì.»
«Sicuro C’è qualche dubbio?»
«No, nessun dubbio… Molto bizzarro questo noleggiamento pokémon.»
«Più che bizzarro, mi sembra una buona trovata. Oltretutto è una cosa diversa.»
«Non vedo l’ora di misurarmi in questa Azienda Lotta.»
«Quand’è che sfiderai il boss?»
«Domani stesso.»
«Subito domani? Allora riuscirò in tempo a vederti all’opera!»
«Già… Comunque domani dovrò mettere in atto tutta la mia intelligenza se voglio riuscire a batterlo. Altrimenti, non so quante speranze posso avere.»
«Ben detto. Ma adesso smettila di pensare ai pokémon. Pensa più che altro a mangiare. Hai bisogno di energie.»
«Sì Harry, hai ragione. Buon appetito!»
 
Il gran giorno era arrivato.
Louis si preparava a misurarsi con l’azienda lotta.
Ce l’avrebbe fatta?
«Eccoci arrivati. Entriamo.»
L’azienda lotta aveva l’aspetto di un grande magazzino con tutte quelle poké ball sistemate in vari scompartimenti.
«Accidenti! Non ho mai visto così tanti pokémon in vita mia!»
«Bello, vero? Ti viene voglia di dare inizio ad una lotta.»
Mentre Louis ed Harry stavamo discutendo, un uomo con il camice bianco si avvicinò a loro.
«Buongiorno e benvenuti all’azienda lotta. Qui mettiamo alla prova l’intelligenza degli allenatori. Sarò la vostra guida in tutto il torneo.»
«La nostra guida? No no. Sarà solo il mio amico che combatterà» fece Harry indicando Louis.
«Molto bene. Allora seguimi.»
Louis, con lo sguardo ancora perso nel vuoto, seguì quella sorta di professore.
«Mi dispiace» fece l’uomo dal camice bianco interrompendosi improvvisamente «Ma nell’Azienda lotta non accettiamo telespettatori. Dovrà rimanere qui fuori e aspettare che il suo amico abbia finito.»
«Ma come! Questo è ingiusto.»
«Purtroppo sono le regole. Mi dispiace.»
«Non preoccuparti, Louis. Ti aspetterò qui fuori» ribadì Harry sorridente «In bocca al lupo.»
«Crepi Harry. E grazie.»
Louis e l’uomo scomparvero dietro gli scaffali dove erano riposte le sfere poké, lasciando Harry in balia dei suoi pensieri.
 
Mentre Louis stava scegliendo tre pokémon da portare nel primo incontro, egli incrociò una persona già conosciuta.
«Buongiorno… Eh, come hai detto che ti chiami?»
«Buongiorno Boss Ed… Mi chiamo Louis Tomlinson.»
«Louis! Mi dispiace, ma con i nomi sono una frana» ribatté sorridente l’uomo dai capelli rossi.
«Non ti preoccupare.»
«Allora, sei pronto per misurarti nella mia Azienda Lotta?»
«Prontissimo.»
«Bene. Se riuscirai a sconfiggere tutti gli allenatori che ti si presenteranno davanti, ci vedremo dopo. Altrimenti… Sarà stato bello conoscerti.»
Louis non comprese le parole del Boss.
Che cosa voleva dire?
«Però spero vivamente di rivederci. Mi piacerebbe davvero sfidarti.»
«Anche a me.»
«Buona fortuna. Ne avrai bisogno» disse infine Ed prima di uscire dalla sala.
 
Louis aveva scelto i suoi tre pokémon.
Si trattava di Salamence, Donphan, e Meganium.
Ormai era davvero pronto.
«Prego, da questa parte» gli disse l’uomo dal camice bianco.
Fu condotto in una sala guardata a vista da uomini che sembravano dei professori.
Sembrava che Louis si preparasse a combattere in un campo di battaglia dove poi, alla fine, veniva giudicato.
“Forse ora capisco perché non viene accettato nessuno in questo edificio…”
Lo sfidante di Louis era un avventuriero.
«Bene. Siete pronti?»
Louis fece cenno di sì con la testa, mentre il suo sfidante non fece un minimo movimento.
Tutti e due erano profondamente concentrati.
«Iniziate!»
«Golem! Vai!»
«Salamence, scelgo te!»
Golem contro Salamence. Una sfida che prometteva scintille.
«Golem, attacco frana!»
Massi enormi stavano per dirigersi contro Salamence.
Ma Louis e il suo pokémon non erano degli sprovveduti.
«Salamence, schivali!»
Salamence era davvero velocissimo.
«Adesso colpiscilo con dragartigli!»
Salamence colpì a ripetizione il suo nemico, ma Golem aveva una corazza fin troppo resistente.
«Ti servirà ben altro per sconfiggermi… Attacco megapungo!»
Un pugno di enorme potenza colpì Salamence in pieno viso, stordendolo all’istante.
«Pagherai questo affronto… Salamence dragospiro!»
Una fiamma sottile andò a colpire in pieno Golem.
Inizialmente sembrò che il colpo fosse stato inutile, ma poi…
«Avanti Golem, finiscilo.»
Ma il pokémon dell’avventuriero non riusciva a muoversi.
«Golem, cosa ti sta succedendo?»
Il pokémon non riusciva a muoversi.
«Cosa diavolo gli hai fatto?»
«Bene, vedo che l’ultimo attacco di Salamence ha avuto i suoi frutti… Praticamente ho paralizzato il tuo pokémon… E adesso preparati alla disfatta! Salamence! Dragartigli a tutta potenza!»
Golem non riuscì più a resistere.
Salamence era troppo forte.
«Va bene ragazzo… il primo combattimento l’hai vinto tu, ma l’incontro è appena iniziato. Venusaur! Tocca a te!»
«Cosa? Venusaur?»
«Ti crea qualche problema, ragazzo?»
«No. È solo che...»
«So benissimo di essere praticamente in svantaggio, ma non importa… Saprò sconfiggerti lo stesso! Attacco giornodisole Venusaur!»
Il tetto sopra di loro iniziò ad illuminarsi di luce propria.
«Accidenti! Questa luce è accecante!»
Nemmeno Salamence riusciva a vedere il pokémon davanti a lui.
«Adesso Venusaur vai con solaraggio.»
Un raggio luminoso di grande potenza, scaturì sul dorso del pokémon dell’avventuriero, colpendo in pieno l’inerme Salamence.
Salamence, accecato, non riusciva a vedere nulla.
Il colpo era stato molto potente.
Anche se egli era un pokémon drago volante.
«Bene Venusaur, è giunta l’ora di finirlo. Attacco iper – raggio!»
«Salamence! Fuocobomba!»
L’iper – raggio di Venusaur e il fuoco bomba di Salamence si andarono a scontrare, causando una potenza inaudita.
Ma i colpi non si annullarono a vicenda.
Un bagliore di fuoco colpì il povero Venusaur, incenerendolo completamente.
Il pokémon dell’avventuriero era stato sconfitto con una sola mossa, rimanendo visibilmente sorpreso.
«È incredibile… Ma come… Forse ora capisco. È stato l’attacco giornodisole a potenziare il fuoco bomba di Salamence…»
«Esatto. È grazie a quell’attacco di Venusaur che il mio Salamence è riuscito a sconfiggerlo in una sola mossa.»
«Accidenti. Non avrei ami creduto che questo attacco mi si ritorcesse contro… Ma fa lo stesso. Ho ancora un pokémon a disposizione:  Charizard, sei la mia unica speranza.»
Salamence, anche se aveva alle spalle due incontri molto difficili, riusciva ancora a combattere nel pieno delle sue forze.
«Avanti Salamence, so che puoi battere anche Charizard… Attacco aeroassalto!»
«Charizard, contrastalo con l’attacco vampata!»
Salamence fu inondato da un’ondata di fuoco incandescente, ferendolo gravemente.
«Oh no, Salamence…»
Louis si apprestava a cambiare pokémon.
Ma Salamence non volle.
Voleva combattere a tutti i costi.
Anche se era ad un passo dall’essere sconfitto.
«Ma Salamence…»
Il suo sguardo carico di determinazione convinse Louis.
«E va bene… Avanti Salamence, riprova con il tuo aeroassalto.»
Questa volta l’attacco di Salamence andò a segno.
Ma era come se Charizard non fosse stato minimamente colpito.
«Questa volta non ce la farai… Parola mia. Charizard! Attacco lacerazione!»
«Salamence, contrastalo con dragartigli.»
Gli attacchi simultanei dei due pokémon andarono tutti a segno.
Il pokémon ferito maggiormente fu Charizard.
Ma ormai Salamence era arrivato ad un punto critico.
Riusciva a malapena a reggersi in piedi.
«Ora basta! È giunta l’ora di farla finita! Charizard! Iper – raggio!»
«Salamence! Fuoco bomba!»
Ma purtroppo, questa volta, Salamence non riuscì ad avere la meglio.
Il colpo di Charizard fu molto più forte.
Salamence, senza energie, cadde a terra.
«Bravissimo Salamence! Sei stato in gamba» si congratulò Louis.
«Donphan. Tocca a te!»
Il pokémon elefante di Louis si ergeva in tutto il suo splendore.
«Che cosa credi di fare con quel pokémon tutto corazzato?»
«Adesso lo vedrai… Donphan, rotolamento a tutta potenza!»
Donphan si diresse contro il suo nemico con tutta l’energia che aveva in corpo.
Charizard non si accorse nemmeno del suo attacco, finendo addirittura K. O.
«Non ci posso credere…»
«Bravissimo Donphan! Ce l’abbiamo fatta!»
Louis era riuscito a vincere il suo primo incontro.
Ma non aveva tempo per riposare.
Una nuova sfida era dietro l’angolo.
 
Louis era riuscito a sconfiggere sei allenatori di fila.
Ne mancava solo uno.
Chi sarebbe stato?
«Giovane allenatore, grazie alla tua innata intelligenza, hai la possibilità di sfidare il Boss dell’azienda. Accetti la sfida?»
«Se accetto la sfida? Certo!» ripose l’allenatore entusiasta.
Finalmente il momento era arrivato.
Tra poco si sarebbe misurato contro l’allenatore più forte .
«Benissimo allora. Da questa parte.»
Louis fu ricondotto nella sala dove finora si erano svolti i combattimenti.
Ed Savino Sheeran lo attendeva con trepidazione.
«Ce l’hai fatta, Louis. Non avevo dubbi sulla tua riuscita… Ma se vuoi che i combattimenti che hai sostenuto finora non siano stati tempo perso, dovrai sconfiggere me. Sei pronto?»
«Sono nato pronto» ribatté Louis con tutta l’adrenalina che gli scorreva in corpo.
«Perfetto! Flygon! Scelgo te!»
«Salamence, vai!»
Il Salamence che Louis aveva noleggiato gli aveva dato un sacco di soddisfazioni.
Era riuscito a sconfiggere da solo la maggior parte dei pokémon avversari.
Come se la sarebbe cavata contro il pokémon del boss?
«Salamence, attacco dragartigli!»
«Flygon! Sgranocchio!»
Flygon riuscì a schivare magistralmente l’attacco del pokémon di Louis.
Non essendo rapido come il suo avversario, Salamence fu colpito dal suo attacco.
Ma lo sgranocchio non era riuscito a riportargli danni considerevoli.
«Dovrai fare meglio di così se vorrai sconfiggere il mio Flygon.»
«Salamence, fuoco bomba!»
Un’onda di fuoco investì completamente Flygon.
Ma la mossa fu completamente inefficace.
«Che cosa credevi di fare? Non sai che Flygon è un tipo drago?»
«Lo so benissimo… Ma il mio attacco non è finito qui… Attacco drago spiro Salamence!»
Le molteplici mosse di Salamence ferirono non poco il suo avversario.
«Davvero una bella combo, Louis. Complimenti.»
«Grazie, Ed. Ma non è finita qui… Riprova con dragartigli!»
«Flygon! Contrastalo con iper – raggio!»
Salamence si stava dirigendo a tutta velocità contro il suo avversario, ma il raggio luminoso di Flygon riuscì a colpirlo in pieno.
«Salamence!»
Il raggio di Flygon fu potentissimo.
Ma Salamence non era ancora stato messo K. O.
«Cosa?»
«Salamence! Sei eccezionale! Attacco dragartigli!»
Questa volta il colpo andò a segno con successo.
Flygon fu definitivamente sconfitto.
Louis stava conducendo la sfida per 1 a 0.
«Il primo combattimento ti è andato bene, Louis… Ma la tua fortuna sta per finire… Nidoqueen! Scelgo te!»
Un Nidoqueen possente si ergeva in tutta la sua grazia.
«Questa volta non hai scampo. Nidoqueen attacco gelo pugno!»
Salamence era così sfinito che non riuscì nemmeno a schivare il colpo del suo avversario.
Il pokémon di Louis cadde a terra K. O.
La sfida era tornata in parità.
«Bene, adesso inizia una nuova sfida… Donphan! È il tuo turno.»
«Non te la caverai Louis. Te l’assicuro… Nidoqueen! Gelo pugno!»
«Schivalo Donphan!»
Donphan era molto più veloce di Nidoqueen.
«Ora colpiscilo con rotolamento!»
La forza di Donphan era davvero spaventosa.
«La tua mossa fa solo il solletico al mio Nidoqueen… Terremoto!»
Una forte scossa di terremoto fece tremare tutto il campo di battaglia.
A farne le spese maggiori fu Donphan.
«Oh no! Donphan!»
Clamorosamente, il pokémon di Louis era finito K. O. con una sola mossa.
Ora era lui quello in svantaggio.
A Louis rimaneva una sola possibilità.
«Charizard! Vai!»
Charizard contro Nidoqueen. Come sarebbe andata a finire?
«Nidoqueen, chiudiamo la lotta il prima possibile. Attacco frana!»
Massi enormi si stavano dirigendo contro Charizard.
«Schivali Charizard!»
Ma fu inutile.
Un masso enorme lo colpì in pieno, sbattendolo violentemente a terra.
«Charizard… Non mollare!»
«Ora Nidoqueen vai con fango bomba.»
Un getto velenoso si stava dirigendo verso il pokémon di Louis.
Come poteva intercettarlo?
«Ondacalda Charizard!»
Un’onda di fuoco insopportabile colpì il getto velenoso di Nidoqueen.
«Ti è andata bene, Louis…»
«No, ti stai sbagliando Ed… È il tuo Nidoqueen che è stato molto fortunato. Per ora… Vampata Charizard!»
Nidoqueen non poté nulla contro quell’attacco.
La sua potenza era davvero enorme.
Anche per un pokémon terra/veleno come lui.
«Nidoqueen!»
Il pokémon del Boss Ed era ormai fuori combattimento.
Ormai ai due allenatori rimaneva un solo pokémon a testa.
Chi avrebbe scelto il Boss dell’Azienda Lotta?»
«Starmie! tocca a te!»
“Come? Starmie?”
Il viso di Louis sbiancò in un istante.
Non sapeva se contro Starmie ce l’avrebbe fatta.
«Sorpreso vero, Louis?»
«Non mi fai paura, Ed Savino Sheeran…»
«Ma io non voglio far paura a nessuno… Voglio solo sconfiggerti. Starmie! Idropompa!»
Un getto violento d’acqua si stava dirigendo verso Charizard.
«Charizard, dragartigli!»
Con maestria, Charizard schivò il colpo di Starmie, per poi andarlo a colpire.
Starmie non aveva una grande difesa, quindi il colpo fu più feroce del normale.
«Adesso Charizard colpiscilo con l’attacco volo!»
«Starmie, contrastalo con l’attacco tuono!»
Questa volta Charizard non ebbe scampo.
Il colpo di Starmie andò a segno.
Ma questo non gli impedì di portare l’attacco a termine.
«Accidenti! Questo non ci voleva!»
«Questo Charizard è più resistente di quello che pensi.»
«Adesso lo vedremo… Starmie, riprova con idropompa!»
«Charizard, doppio team.»
Charizard si moltiplicò in decine di ologrammi.
Anche stavolta il colpo di Starmie non andò a segno.
«Che cosa credi di fare? Prima o poi il mio Starmie riuscirà a colpirti e l’incontro si concluderà.»
«Hai detto una cosa giusta, sai?»
«E cioè?»
«Che l’incontro si sta per concludere… Ma sarò io il vincitore… Charizard! Iper – raggio!»
Decine di raggi luminosi colpirono l’inerme Starmie.
Il pokémon di Ed era praticamente circondato.
Non riuscì in nessun modo a schivare l’attacco.
Starmie era K.O.
L’incontro era finito.
Louis era il vincitore dell’Azienda Lotta.
«Bravissimo Charizard! Sei stato fantastico!»
Ed Savino Sheeran era stato sconfitto.
«Ti faccio i miei più sinceri complimenti, Louis… Hai dato vita ad un incontro davvero entusiasmante. Era da un sacco di tempo che non incontravo un allenatore così capace come te.»
«Ti ringrazio Ed. Sentirtelo dire mi riempie il cuore di gioia» ribatté Louis sorridente.
«Ed è per questo che ti dono il simbolo d’oro della sapienza! Ancora complimenti vivissimi»
Louis era il campione dell’Azienda.
Ce l’aveva fatta. La sua contentezza sfiorava tutti i limiti.
Ma il suo viaggio nel Parco Lotta era solo all’inizio.
Chi sarebbe stato il prossimo sfidante?
 
«Ha visto? È davvero bravo questo ragazzo!»
«Sì… Vincere contro di lui non sarà per niente facile…»
«Devo fare qualcosa per lei, Astro Cupola Nick?»
«Sì… Voglio parlarci immediatamente. Voglio sapere tutto di lui… Sono stato abbastanza chiaro?»
«Vado subito.»

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Capitolo 3
*** La Cupola Lotta ***


Louis uscì dall’Azienda Lotta per andare incontro ad Harry.
Era al settimo cielo.
«Sei stato bravissimo. Hai battuto uno dei boss del Parco Lotta al primo colpo! Sei davvero formidabile.»
«Ti ringrazio, Harry.»
«Figurati. È la verità.»
«Adesso cosa facciamo?»
«Che domande, Louis! Andiamo a festeggiare!»
«Buona idea.»
 
«Allora, quando ricomincerà la tua caccia al prossimo simbolo?» domandò Harry mentre lui e Louis stavano sorseggiando un gustoso frappè.
«Non ne ho la minima idea… Domani lancerò la sfida ad uno di questi enormi edifici e poi staremo a vedere… Tu invece cosa mi dici di te? Quando ripartirai?»
«Tra due giorni…»
«Allora devi proprio?»
«È molto urgente…
«Mi dispiace, ma capisco.»
«Avanti Louis, non fare quella faccia! Tornerò il prima possibile e ti farò compagnia in ogni tuo singolo incontro.»
«Non vedo l’ora» fece Louis ritrovando subito il sorriso.
Mentre Harry stava ancora brindando per la vittoria di Louis, quest'ultimo vide avvicinarsi qualcuno di sospetto.
“Quell’uomo… non è la prima volta che lo vedo…”, pensò.
Aveva un vestito sgargiante.
Lui era un uomo, ma il suo vestito diceva tutto il contrario.
Sembrava quasi un vestito da ballerina.
«Ma lui è…»
«Jack, per favore, servimi il solito.»
«Subito» rispose il barista.
Stava bevendo una centrifuga di fragole e banane.
«Davvero disgustoso… Harry, per caso lo conosci?»
«Lui è…»
«Ehi Harry! Sei davvero tu?»
Ma il ragazzo non rispose.
Addirittura aveva distolto lo sguardo.
Che non lo volesse incontrare?
«Nick Tolomeo Grimshaw… Da quanto tempo…»
«Direi troppo… Ricordi la nostra ultima sfida? Indimenticabile. Almeno per me. Ahahah»
Louis non capiva perché quell’uomo stravagante ridesse della sua battuta.
Ma perché Harry, nel vederlo, si era rabbuiato?
Cosa nascondeva?
«Ormai sono passati più di dieci anni. Cosa serve ricordare un passato così lontano?»
«Capisco… Dici così perché hai avuto una sonora sconfitta dal sottoscritto. Dopo tutto il duro lavoro che hai fatto per arrivare fino a me… Però sì, ormai il passato è passato. Comunque è stato un vero peccato non averti più rivisto. Fino ad ora, s’intende.»
«In questi anni sono stato molto occupato.»
«Talmente occupato da non avere il tempo per una sfida? Non ci crederò mai.»
«Credi quello che vuoi… Louis, ce ne andiamo?»
«Avanti, non fare il maleducato. Almeno presentami il tuo amico.»
«Louis, ti presento l’Astro Cupola Lotta: Nick Tolomeo Grimshaw. Nick, lui è Louis Tomlinson. Campione uscente della lega pokémon e vincitore del simbolo d’oro sapienza dell’Azienda Lotta.»
«Oh, giusto! Come ho fatto a non riconoscerti! Sei su tutti i notiziari! Hai combattuto magistralmente contro il mio collega Ed Savino. Sei stato veramente bravo.»
«Ti ringrazio.»
«Ma con me è un’altra storia… Che ne dici di venirmi a trovare domani? Magari se sei così bravo, avrai la fortuna di sfidarmi.»
«Ok. Non c’è problema.»
«Splendido! Allora spero di rincontrarti sul campo di battaglia. Arrivederci ragazzo… Ciao Harry. È stato un piacere vederti.»
Ma Harry e Louis non risposero.
A Louis non andava a genio quell’uomo, mentre ad Harry bruciava ancora la sconfitta subita.
«Un simpaticone il tuo amico.»
«Ritira quello che hai detto… Noi due non siamo mai stati amici.»
«Capisco…»
«Louis, non te l’ho mai chiesto, ma potresti farmi una promessa?»
«Che tipo di promessa?»
«Che ce la metterai tutta per sconfiggere quel pallone gonfiato. Allora, me lo prometti?»
«Harry, se mi conosci un minimo, sai benissimo che ce la metto sempre tutta… In ogni combattimento.»
«Scusa. Non volevo offenderti.»
«Ahahah tranquillo. Non l’hai fatto» rispose Louis divertito dalla sua serietà.
«Ah ah ah. Simpatico.»
 
«Allora, hai deciso che pokémon userai nel torneo?»
«Ne ho una vaga idea… Ma non so come funziona questa Cupola Lotta.»
«Tranquillo. Ci sarà una signora all’entrata che ti spiegherà tutto nel dettaglio»
«Qui almeno potrai entrare?»
«Certamente. Ti vedrò dagli spalti.»
«Addirittura dagli spalti? Wow! Sembrerà di ritornare alla Super Lega di Hoenn.»
«Puoi ben dirlo… Allora ci vediamo più tardi.»
«Ok a dopo.»
 
La cupola Lotta era davvero enorme.
Forse addirittura più grande dell’Azienda Lotta.
«Benvenuto alla Cupola Lotta, ragazzo. È la prima volta che vieni?»
«Si signora.»
«Bene, allora lascia che ti spieghi in cosa consiste questo edificio:
La sfida della Cupola Lotta consiste in un torneo ad eliminazione diretta tra sedici allenatori; conta di due round iniziali, le semifinali e la finale. Dei tre Pokémon iscritti solo due per volta possono partecipare alla prossima lotta: allo scopo di indirizzare la scelta del giocatore, prima di ogni lotta questi ha la possibilità di visualizzare la scheda del suo prossimo avversario. Su ogni scheda sono riportati i Pokémon iscritti dall'allenatore, un giudizio sulla potenza globale della squadra, lo stile di lotta e le statistiche privilegiate. Tra una lotta e l'altra è inoltre possibile visualizzare lo schema del torneo: i partecipanti sono divisi in due colonne e gli allenatori adiacenti si sfidano in una lotta; dopo ogni round i perdenti vengono eliminati, si creano così nuove coppie di allenatori adiacenti per le lotte del round successivo. Selezionando le lotte già avvenute è possibile vedere chi ha vinto e qual è stata la sua ultima mossa, mentre selezionando i partecipanti si visualizzano le loro schede. È tutto chiaro?»
«Credo di sì.»
«Bene. Sei pronto per partecipare?»
«Sono nato pronto.»
«Hai scelto tre pokémon?»
«Sì.»
«Allora vieni. Da questa parte.»
 
Louis si apprestava a sfidare il suo primo sfidante.
Si trattava di Jeff Pigliamosche.
Girando lo sguardo verso gli spalti, intravide Harry che lo stava guardando.
Era felicissimo di vederlo lì.
E sicuramente, gli avrebbe trasmesso un’energia in più.
«C’è posto qui accanto a te?»
«Certo.»
Ma quando Harry vide chi era, rimase visibilmente sorpreso.
«Zayn! Sei tu?»
«Sì, Harry, da quanto tempo, vero? Ma dov’eri finito?»
«Ad allenarmi alle Cascate Meteora. Accidenti! Vedo che ci sono anche gli altri! Ester , Frida, Liam e Niall! Ciao ragazzi!»
«Ciao Harry. Come te la passi?» gli domandò Liam.
«Bene.»
«È un piacere rivederti» disse invece Niall.
«Lo è anche per me… Come facevate a sapere dell’incontro di Louis?»
«Harry, siamo i Superquattro più Niall! Nessun segreto è al sicuro per noi» fece Ester divertita.
«Ahahah hai ragione.»
«Abbiamo preso un periodo di vacanza per venire fin qui, chiudendo per la prima volta la Super Lega di Hoenn. Solo per Louis.»
«Ne sarà felice.»
«1° round! Jeff contro Louis. Sarà una bella lotta… Iniziate!» fece il conduttore dell’incontro per farsi sentire da tutti i telespettatori
«Beautifly, scelgo te!»
Jeff aveva fatto scendere in campo un Beautifly grazioso.
Ma sarebbe stato all’altezza dei pokémon del campione della lega uscente?
«Typhlosion, tocca a te!»
Typhlosion contro Beautifly: non ci sarebbe stata storia.
«Beautifly, attacco sonnifero.»
«Typhlosion, lanciafiamme.»
Il pokémon di Jeff fu sconfitto in un colpo solo.
«Linoone! Vai!»
Jeff aveva lo sguardo profondamente concentrato.
Non voleva assolutamente perdere.
Ma con Louis era un’altra cosa.
«Attacco sfuriate, Linoone!»
«È il momento… Attacco dinamipugno, Typhlosion!»
Un potentissimo pugno d’innata potenza mandò fuori combattimento Linoone.
L’incontro si era già concluso.
Louis era il vincitore.
«Wow! Ha fatto in fretta!» fece Zayn.
«Quel ragazzo era un pivello. Si sapeva subito chi sarebbe stato il vincitore.»
«Sì, Ester ha ragione. Quel ragazzo non aveva nessuna speranza» disse Frida.
«Eccoli! Stanno rientrando per il 2° round.»
«Chissà quali pokémon ha scelto stavolta Louis.»
«L’astro nascente della Cupola Lotta fa il suo ritorno sul campo di battaglia!» fece il conduttore prima che si scatenasse una miriade d’applausi.
«Il suo sfidante, Frank Triatleta, cercherà di eliminarlo dal torneo… Siete pronti? Bene! Iniziate!»
«Seaking, scelgo te!»
«Raichu! Vai!» disse Louis.
«Un pokémon elettro… Non sarà di certo lui a spaventarci! Attacco incornata, Seaking!»
«Schivalo Raichu.»
Il pokémon di Louis era di gran lunga più veloce.
Come poteva il suo sfidante avere la meglio?
«Ora colpiscilo con l’attacco tuonopugno!»
Un pugno elettrico colpì in pieno Seaking, ferendolo gravemente.
Il pokémon del Triatleta cercò di resistere, ma invano.
«Con il mio secondo pokémon non ti andrà meglio… Shiftry, vai!»
«Si preannuncia una bella sfida…»
«Vai con l’attacco gigassorbimento, Shiftry!»
«Raichu, attacco rapido!»
Shiftry non poté nulla per evitare l’attacco di Raichu.
«Adesso vai con fuocopugno.»
Shiftry fu investito da un colpo micidiale.
Subito dopo il colpo subito, aveva qualcosa che non andava.
Stava prendendo fuoco inspiegabilmente.
«Oh no! Si è scottato!»
«Bene, è quello che volevo… Finiscilo Raichu!»
Shiftry cadde sotto i colpi del suo nemico.
Frank aveva fallito.
Era stato sconfitto malamente, mentre Louis passava dritto in semifinale.
«Wow! Che portento quel ragazzo!» fece Ester sorpresa.
«Davvero notevole, non c’è che dire» rispose Niall.
«Già… È ad un passo dallo sfidare Nick Tolomeo. Se solo fosse vero…»
«Cosa, Harry?»
«Niente, Liam. Sto solo pensando...»
«Eccolo! È già pronto per le semifinali!»
«Rieccoci amici! Ce la farà il nostro allenatore a raggiungere la finalissima? Lo scopriremo subito dopo questo incontro. Il suo sfidante è Jackie Cinturanera. Che la sfida abbia inizio!»
«Absol, scelgo te!»
«Starmie! È il tuo turno!»
«Absol, piomba su Starmie!»
Absol era davvero velocissimo.
Ma Starmie non era da meno.
«Fermalo Starmie!»
Starmie fermò il suo nemico con un potente geloraggio, congelandolo all’istante.
«Oh no!»
«Ora usa il tuo attacco idropompa!»
Questi due attacchi simultanei ferirono gravemente il povero Absol.
«Absol! Rialzati!»
Anche se a fatica, Absol era ancora in grado di combattere.
«Attacco finta!»
Questa volta il colpo di Absol andò a segno.
Ma Starmie sembrò non essere minimamente ferito.
«Finiscilo con fulmine, Starmie.»
Un lampo improvviso colse alla sprovvista Absol, mandandolo definitivamente K. O.
Lo Starmie di Louis era eccezionale.
Forse uno dei pokémon più forti che l’allenatore di Alabanova aveva a disposizione.
«Machoke! Sei la mia ultima speranza.»
I muscoli di Machoke contro gli attacchi speciali di Starmie. Chi avrebbe avuto la meglio?
«Vai con l’attacco vendetta, Machoke!»
«Starmie, fermalo con l’attacco psichico!»
Machoke non si muoveva.
Era completamente in balia di Starmie.
«Finiscilo!»
Machoke soffriva troppo gli attacchi psichici.
La sua lotta era già stata decisa in partenza.
Ormai era fuori combattimento.
Louis era riuscito nell’impresa di arrivare in finale.
«Bravo Louis! Ce l’hai fatta!»
Gli mancava un solo incontro.
Quello contro Nick Tolomeo Grimshaw, Astro della Cupola Lotta.
«Louis è in finale! Sono veramente elettrizzata!» fece Ester che non riuscivacontenere la sua felicità.
«Chissà adesso come se la caverà con il prossimo sfidante» fece Zayn con tono incerto.
«Eccoci arrivati alla finale, signori e signore. Da una parte, Louis Tomlinson di Albanova. E dall’altra parte… Udite e udite… Nick Tolomeo Grimshaw, nonché l’Astro della Cupola Lotta.»
Il pubblico era in visibilio.
Avrebbero assistito al combattimento del Boss in persona.
Louis ce l’avrebbe fatta?
Sarebbe riuscito a sconfiggere l’Astro e mantenere la promessa fatta ad Harry?
«Bene, Louis… Ce l’hai fatta, finalmente. Non avevo dubbi su di te. Sapevo che ce l’avresti fatta. Ed ora siamo soli. Io contro te. Sarà uno scontro epocale.»
«L’incontro finale: Louis contro Nick! Che la lotta abbia inizio!»
Louis e Nick si studiarono a vicenda.
«Latias, è il tuo turno!»
Nick aveva mandato in campo il suo fidato Latias.
«Typhlosion, scelgo te!»
Un pokémon drago/psico contro un pokémon fuoco. Chi avrebbe avuto la meglio?
«Typhlosion, colpiscilo con il tuo gelo pugno!»
Sebbene il colpo del pokémon di Louis fosse andato a segno, non servì a nulla.
«Latias, psichico.»
Typhlosion fu sollevato da terra e scaraventato subito dopo contro la parete divisoria tra il pubblico e il campo di battaglia.
Il colpo fu tremendo.
Ma Typhlosion si rialzò senza problemi.
«Adesso prova con Fuocobomba!»
«Schivalo Latias!»
Il pokémon di Nick lo evitò senza problemi.
«Adesso usa il tuo attacco dragar tigli!»
Typhlosion fu investito da una serie di colpi ripetitivi.
Egli stramazzò a terra.
Questa volta non potè fare nulla.
Era stato mandato K. O.
«Bravissimo Latias! Sei stato entusiasmante!»
«Oh no! È la prima volta in questo torneo che qualcuno manda K. O. un suo pokémon.»
«Avanti Louis. Devi resistere!»
I pensieri di Harry andarono in un breve momento a quella sfida di dieci anni fa’.

Inizio flashback
 
Era lui contro Nick.
Era al suo ultimo combattimento.
«Metagross, attacco iper – raggio!»
«Swampert, attacco terremoto!»
Il colpo di Swampert fu più devastante.
Il Metagross di Harry non poté far nulla.
Era andato K.O.
La sconfitta di Metagross significava aver perso l’incontro.
Un incontro a cui Harry pensava e ripensava.
Anche perché la sua sconfitta poteva significare la fine della sua carriera di allenatore.
Ma grazie a sua madre, tutto questo non accadde.
Ma da quella volta, non tornò mai più al Parco Lotta come allenatore,e non tornò mai più a sfidare Nick.
 
Fine flashback
 
«Starmie! Sei la mia ultima speranza!»
«Starmie, eh? Farà la stessa fine del tuo Typhlosion, stanne certo.»
«Vedremo… Attacco geloraggio!»
«Latias, fai lo stesso pure tu!»
I gelo raggi dei due pokémon si scontrarono.
Sembravano prevalere l’uno sull’altro.
Ma alla fine, ne uscì vincitore solo uno.
«Oh no!»
Latias era stato sconfitto.
Starmie aveva avuto la meglio.
«Eccezionale… Davvero eccezionale. Ma questo non ti salverà… L’incontro sta per prendere una brutta piega per te… Swampert! Vai!»
Swampert contro Starmie: l’incontro finale.
“Il fulmine su Swampert è inefficace… Dovrò trovare un altro modo per sconfiggerlo.”
«Che cosa fai, Louis? Non mi attacchi?» lo canzonò Nick.
«Perché non mi attacchi tu? Ti sto aspettando.»
«Come vuoi… Attacco terremoto, Swampert!»
«Starmie, fermalo con psichico.»
La mossa di Starmie fu molto più rapida di quella di Swampert.
Swampert non si muoveva.
Era totalmente paralizzato.
I poteri psichici gli stvano succhiando tutta la vita.
«Adesso vai con idropompa!»
Il secondo attacco di Starmie fu addirittura più forte di quello suo precedente.
Ma Swampert era sempre in grado di combattere.
Non accennava a mollare.
«Adesso basta! Mi hai stancato! Specchio velo, Swampert!»
La mossa di Starmie si ritorse contro di lui con il doppio della potenza.
Il colpo fu brutale.
Riusciva a malapena a rimanere in piedi.
«Starmie! Resisti!»
«Adesso Swampert vai con l’attacco terremoto.»
«Starmie, ora o mia più… Geloraggio!»
Il raggio gelato di Starmie andò a segno con velocità fulminante.
Oltre ad essere stato un attacco rapido, fu quello che mise K. O. Swampert.
Il pokémon di Nick era congelato,rendendolo incapace di continuare la lotta.
Louis ce l’aveva fatta.
Era riuscito a sconfiggere anche il Boss della Cupola Lotta.
Nick non voleva crederci.
Non voleva credere di essere stato sconfitto in quel modo.
«Dopo che avevo in pungo la vittoria… Non è possibile. Questo è un incubo.»
«Bravissimo Louis! Sei il miglior allenatore del mondo!» fece Liam colmo di gioia.
Anche gli altri Superquattro furono fieri del torneo di Louis.
Harry, invece, riservò tutta la sua felicità dentro di lui.
Non voleva scomporsi dinanzi ai suoi ex sfidanti.
Anche se avrebbe voluto farlo volentieri.
Nick, con aria da sconfitto, si avvicinò a Louis per fargli le più sincere congratulazioni.
«Purtroppo le regole sono regole… Ed io, essendo il Boss indiscusso di questa Cupola Lotta, ti concedo il simbolo oro della tattica. Possa egli portarti fortuna nei tuoi prossimi incontri.»
«Grazie, Nick. È un vero onore per me» fece Louis fiero di sé.
«Devo dirlo con sincerità, Louis… L’onore è stato mio nello sfidarti. Sei un allenatore eccellente. E potrai fare grandi cose contro i miei altri colleghi. Basta avere la consapevolezza che ce la farai… Cosa che, non ti è mai mancata. Non ho forse ragione?»
«Assolutamente.»
«Salutami il tuo amico Harry Rocco Petri e digli che lo aspetto ancora per la sua rivincita. Magari potresti dargli qualche lezione tu, Louis.»
«Senz’altro… Glielo riferirò.»
E detto questo, i festeggiamenti dagli spalti non tardarono ad iniziare, mentre Louis raggiungeva il suo spogliatoio per dar sfogo alla felicità per la sua ultima vittoria conquistata.

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Capitolo 4
*** La Serpe Lotta ***


«Cosa?! Che ci fate voi qui?»
«Sorpreso eh, Louis? Siamo venuti a fare il tifo per te!» fece Ester piombando su di lui per abbracciarlo.
«Ma la Lega Pokémon?! Non dovreste essere tutti là?»
«Tranquillo, è chiusa per un breve periodo. Ci siamo presi tutti una vacanza.»
«Direi che siete andati in ferie, Frida.»
«Ben detto ragazzo.»
«Comunque sei stato bravissimo a battere quell’uomo che si dava un sacco di arie.»
«Ti ringrazio, Niall.»
«Già. Sei stato eccezionale. Sinceramente, dopo che ha battuto il tuo primo pokémon, non credevo che tu avessi ancora una possibilità di vittoria.»
«Non è mai finita finchè non è davvero finita, recita un detto, caro Liam.»
«Già… Non credo che ne ero al corrente prima di ora…», fece il ragazzo in questione grattandosi la nuca un pò imbarazzato.
Detto questo, tutti risero alla battuta di Liam.
Ma mancava ancora una persona all’appello.
«Scusate, ma Harry dove si è cacciato?»
«Non lo so… Era qui con noi fino ad un attimo fa’…» fece Frida.
Ma in quel momento ecco che un pensiero occupò i pensieri dell’allenatore di Albanova.
«Credo che sia partito per ritornare a Ferrugipoli.»
«A Ferrugipoli? A fare cosa?»
«Doveva sbrigare alcune faccende importanti…»
«Ed ecco che ti sbagli, caro il mio grande allenatore.»
«Harry! Sei tu!»
Nel vederlo, Louis rimase alquanto sorpreso e felice.
«Ma Louis ci appena detto che avevi delle questioni da risolvere…»
«Ho già sistemato tutto. Non dovrò più andare a Ferrugipoli. Ho tutto il tempo per rimanere qui.»
«Questa si che è una grande notizia!»
Louis non era mai stato così contento prima d’ora.
Se fosse stato per lui, l’avrebbe immediatamente abbracciato.
Ma credeva che non fosse il momento visto tutti i loro “amici” presenti.
«Bene, che cosa aspettiamo? Andiamo a festeggiare!»
«Sei sempre il solito, Niall.»
«Perché scusa? Dopo una vittoria così importante è giusto che andiamo tutti a festeggiare, no?»
«Niall ha ragione, Zayn. Andiamo a svagarci un po’.»
 
 
Era molto tardi.
La notte era ormai calata da molte ore.
Louis si stava preparando per andare a letto.
Se non fosse che…
Qualcuno bussò alla porta.
“Chi potrebbe essere a quest’ora?”
Con suo grande sorpresa era lui.
«Scusami per l’orario… Posso entrare?»
«Harry! Che sorpresa… Certo. Vieni pure.»
Harry si accomodò su quel letto candido che era del suo allenatore preferito.
«Vedo che ti stavi preparando per andare a letto…»
«Sì. È molto tardi…» fece Louis senza incontrare il suo sguardo.
«Scusa, me ne andrò subito… Sono venuto a sapere quale edificio intraprenderai per conquistare il prossimo simbolo...»
«Domani la mia avventura continuerà nella Serpe Lotta. Sai quell’edificio a forma di serpente?»
«Combatterai con Perrie Fortunata Edwards. È davvero un osso duro quella ragazza.»
«Tu la conosci?»
«Ho combattuto con lei una volta, e devo dire che mi ha dato del filo da torcere… Ma alla fine sono riuscito a sconfiggerla e a conquistare il simbolo oro della fortuna.»
«Capisco…»
«Bene, detto questo, posso andarmene. Domani sarà una giornata molto dura per te…»
«Harry…»
«Sì?»
«Grazie per essere passato.»
«Figurati. È stato un piacere.»
Ma prima che Harry se ne andasse definitivamente, guardò Louis fisso negli occhi.
«Nella Serpe Lotta non ci sarà nessun tipo di telespettatore… Solo gli addetti all’edificio. Ti prego di stare molto attento. E vedrai… La fortuna sarà con te. Buonanotte.»
Louis non riuscì a dire nulla.
Forse sperava in qualcos’altro.
In qualche altra mossa di Harry.
Ma ciò non avvenne.
E per come si stavano svolgendo le cose e per paura di essere destabilizzato, andava bene così.
 
 
L’edificio Serpe si ergeva in tutta la sua maestosità, incutendo una certa paura.
Per entrare lì dentro, Louis doveva dirigersi verso le fauci dell’animale.
“Davvero singolare questo posto.”
La prima persona a dargli il benvenuto fu una signora cordiale dai capelli verdi e con uno sguardo intrigante.
«Ti do il benvenuto alla Serpe Lotta. Sai già come funzione questa sfida?»
«A dire il vero, no.»
«Allora ti spiego: lo scopo della Lotta Dilemma è attraversare 14 sale consecutive indenne. Il dilemma sta nella scelta della sala: infatti la prima comunica con altre tre, e se ne può attraversare soltanto una per passare alla terza; tutte e tre permettono di raggiungere tale sala, ma alcune offrono oggettivamente più possibilità di essere attraversate indenni di altre. Le sale dispari sono tutte uguali e servono solo per la scelta delle successive sale pari, che invece sono di nove tipi diversi e possono compromettere l'esito positivo della sfida. È tutto chiaro?»
«Sì.»
«Bene. Allora puoi iniziare.»
Louis si stava dirigendo verso la prima sala.
«Ah, buona fortuna. Ne avrai bisogno.»
Il tono e lo sguardo maligno della signora fece rabbrividire non poco il giovane allenatore.
Ma egli cercò di non farci caso.
La sua nuova sfida stava per cominciare.
 
 
Il cammino fino all’ultima sala fu veramente difficoltoso per Louis.
Nella prima sala dovette affrontare un allenatore, e dopo averlo battuto, non c’era possibilità che gli curassero i pokémon.
Arrivato all’ottava sala, dovette percorrere un percorso disseminato di pokémon selvatici tra i quali Milotic, Breloom e Wobbuffet.
E arrivato nelle ultime sale, un Kirlia di un gentiluomo paralizzò un pokémon di Louis.
“Bene. Ci mancava pure questo.”
Ma dopo tutti questi espedienti, egli riuscì ad arrivare fino in fondo.
E ad attenderlo c’era lei, la Regina Serpe.
«Buonasera. Il mio nome è Perrie Fortunata Edwards e solo la Regina Serpe, nonché il boss indiscusso di questo edificio. Sei pronto a batterti contro di me?»
«Prontissimo.»
«Spero per te che la fortuna non ti abbia voltato le spalle… Seviper, scelgo te!»
«Aggron! Vai!»
Aggron contro Seviper. Chi avrebbe avuto la meglio?
«Seviper, colpisci il tuo nemico con veleno denti!»
Ma Perrie non sapeva che Aggron era immune agli attacchi veleno.
«Oh no…»
«Aggron! Tuonopugno!»
Un pugno elettrico andò a colpire il malcapitato Seviper.
Anche se il colpo non fu molto potente, paralizzò il pokémon della Regina Serpe.
«Dannazione! Devo far rientrare il mio pokémon… Gyarados, è il tuo turno!»
Lo sguardo feroce di Gyarados poteva incutere terrore.
Ma non ad Aggron.
«Gyarados, attacco idpopompa!»
Aggron non poté evitarlo.
Il getto d’acqua di Gyarados fu talmente veloce che quasi non se ne accorse.
Purtroppo questo colpo gli fu fatale.
Aggron cadde K. O. in un solo colpo.
“Questa non ci voleva!”
«Ahahah, hai visto? I miei pokémon sono molto determinati e fortissimi. Non hai speranze…»
«Ride bene chi ride ultimo, sai? Magneton, scelgo te!»
Purtroppo Magneton non era così in forma come avrebbe voluto Louis.
Il pokémon era stato paralizzato durante il loro cammino.
«Vedo che il tuo Magneton ha un problemino… Meglio per me. Così sarà più facile sconfiggerlo… Gyarados, attacco lanciafiamme.»
«Magneton, schivalo!»
S’eppur paralizzato, Magneton riuscì ad evitare il colpo.
«Ora vai con il tuo attacco tuono!»
Gyarados fu investito da un tuono di innata potenza.
Ma questo non gli permise di andare K. O.
«Credevi di farlo fuori in un solo colpo, eh? Ti sbagliavi di grosso… Gyarados, lanciafiamme!»
«Magneton, schivalo!»
Ma questa volta fu inutile.
Magneton, a causa della sua paralisi, non riuscì a scansare il colpo, finendo per essere colpito brutalmente.
Ma il loro combattimento non era finito.
Magneton non era ancora stato sconfitto.
«Ma cosa…»
«Bravissimo Magneton! Adesso finiscilo con fulmine.»
Un’altra scarica, s’eppur più debole dell’attacco precedente, andò a colpire Gyarados, mandandolo K. O.
Magneton era riuscito nell’impresa di sconfiggere un pokémon molto superiore a lui con la metà delle sue energie.
«Sei stato fortunato ragazzo… Ma la tua fortuna sta per esaurirsi in questo momento… Stelleix! Tocca a te!»
Il pokémon serpente, ricoperto da uno strato di acciaio inossidabile, fece il suo ingresso nel campo di battaglia.
«Finisci quel pokémon con codacciaio!»
Questa volta Magneton non poté nulla.
Cadde sotto il colpo di Steelix senza provare nemmeno a schivarlo.
«Sei stato eccezionale, Magneton. Ti meriti un po’ di riposo…»
A Louis rimaneva solo un pokémon.
Chi sarebbe stato?
«Registeel, vai!»
L’ultima scelta di Louis fu un pokémon leggendario.
«Un Registeel, eh? Non ha nessuna speranza contro il mio Steelix… Attacco terremoto!»
La terra cominciò a tremare con insistenza.
Ma sia Louis che Registeel rimasero impassibili.
«Distruggi la corazza di quel pokémon con fuoco pugno!»
Registeel, con un’agilità che non era da lui, colpì a ripetizione il pokémon di Perrie.
«Maledetto! Come hai osato?»
«Adesso finiscilo con l’attacco troppo forte.»
La mossa lotta di Registeel scrisse definitivamente la parola fine per Steelix.
Ormai il pokémon di Perrie non era più in grado di combattere.
Alla Regina serpe gli rimaneva solo il suo Seviper paralizzato.
Ma come poteva un pokémon veleno avere delle chance di vittoria contro un pokémon acciaio?
«Bene, dopo la perdita di Steelix non ho nessun motivo per continuare… Le mosse veleno del mio Seviper non possono nulla contro il tuo Registeel. Mi ritiro…»
Anche stavolta, Louis ce l’aveva fatta.
Grazie alla potenza e alla caparbietà dei suoi pokémon.
«Ecco qua il simbolo oro fortunata.»
Louis era riuscito a conquistare tre simboli in pochi giorni.
Davvero un buon bottino per un allenatore uscente e campione della Super Lega di Hoenn.
«Non ho altro da aggiungere… Sparisci. Devo ripensare alla mia sconfitta e migliorarmi per un futuro prossimo.»
«Perrie…»
«Cosa c’è?»
«Sei un’allenatrice determinata. Mi piace la tua grinta… Spero che la prossima volta tu abbia più fortuna. Proprio come l’ho avuta io ora…»
«È qui che ti sbagli, ragazzo… La fortuna non c'entra se sei un allenatore forte e preparato come te… Ti faccio i miei più sinceri complimenti e… Buona fortuna per la conquista del tuo prossimo simbolo.»
«Ti ringrazio infinitamente.»
E detto questo, Louis uscì dalla Serpe Lotta, dove tutti Superquattro, Niall ed Harry erano pronti per festeggiarlo e per conoscere la sua avventura dentro quel “mostro” di edificio.

 

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Capitolo 5
*** Il Dojo Lotta ***


«Ce l’hai fatta anche stavolta!» esclamò Ester piena di gioia, «hai battuto una mia amica di vecchia data.»
«Cosa? La Regina Serpe è una tua amica?»
«Sì. Anche se non ci vediamo da anni…»
«Pensa un po’.»
«Comunque raccontaci tutto Louis. Com’è stata la tua avventura nella Serpe Lotta?»
«Molto dura e faticosa. Ho incontrato pokémon e ostacoli di ogni tipo. Ma grazie ad Aggron, Magneton e Registeel, sono riuscito a spuntarla ancora una volta» disse fiero di sé Louis.
«Registeel? Non mi avevi mai detto che avevi in dotazione un pokémon leggendario della regione di Hoenn.»
«Caro Harry, sono molti i pokémon leggendari che io possiedo che non sai… Magari un giorno potrei farteli vedere tutti, se ti va.»
«Non vedo l’ora. Mi piace scoprire nuovi pokémon che non ho mai visto…»
«Ora dicci, quale altro edificio lotta devi ancora sfidare?»
«Vediamo, mi è rimasto il Palazzo Lotta, la Piramide Lotta e la Torre Lotta.»
«Sei un vero maleducato! Come hai potuto scordarti del mio Dojo Lotta?»
Una voce sconosciuta rimbombò alle spalle di Louis e dei suoi amici.
«Chi è che ha parlato?»
«Sono Bebe Valentina Rexha, maestra indiscussa del Dojo Lotta. E tu mi hai appena offeso, Louis Tomlinson.»
«Ora non mi stupisco più di chi conosce il mio nome…»
«Sì, è vero. La tua fama ormai ti contraddistingue. Ma con me sarà tutta un’altra musica… Perché non vieni a sfidarmi al Dojo Lotta? Vedrai di che pasta sono fatta.»
«Magari domani… Voglio godermi la vittoria della Serpe Lotta.»
«Hai combattuto alla Serpe Lotta? Quell’inutile di Perrie... Non può considerarsi una vera allenatrice. Infatti è la più debole dei magnifici sette del parco.»
«No, ti sbagli. Non è così debole come tu pensi.»
«Ah no? Strano, visto che ogni allenatore che ho affrontato portava con sé il simbolo fortuna di Perrie. Questo sta a significare che è una vera incapace. Al contrario di me, s’intende.»«Odio quando la gente si dà tante arie… E se è questo che vuoi, aspettami pure al Dojo Lotta. Domani ti farò vedere di cosa sono capace» rispose Louis con tono adirato.
«Bene, non vedo l’ora. Ti aspetterò con ansia. Ah!»
E con un balzo gigantesco, la Maestra Dojo Bebe scomparve dalla vista di Louis e degli altri.
«Che allenatrice da strapazzo!»
«Comunque stai molto attento, Louis… L’allenatrice che ti sei trovato di fronte è davvero molto forte. Ti consiglio di non sottovalutarla.»
«Io non sottovaluto proprio nessuno, Zayn. È lei che ha iniziato!» fece Louis imbronciandosi.
«Ma io stavo solo dicendo…»
«Domani vedrà di che pasta sono fatto… Parola mia!»
Improvvisamente, Louis si allontanò dal gruppo.
«Ma Louis, dove stai andando? Non dovevamo festeggiare?» gli gridò dietro Ester.
«Un’altra volta… Devo preparare la mia squadra di pokémon per la prossima sfida.»
Era l’alba.
il sole non era ancora definitivamente sorto.
Ma Louis si trovava dinanzi al Dojo Lotta, con l'intento di dare battaglia alla Maestra Dojo Bebe.
“Eccomi qua. Sono pronto.”
A dargli il benvenuto, fu un cinturanera dallo sguardo penetrante e serio.
«Vedo che sei un tipo mattiniero, ragazzo. Nessun allenatore si cimenta in una sfida all’alba. Tranne noi… Benvenuto al Dojo Lotta. Posso esserti utile in qualche modo?»
«Sì. Voglio sfidare la vostra maestra. Immediatamente.»
«Credo che non sia possibile… uno perché non è qui. Due, perché prima dovrai battere sei sfidanti molto determinati e forti… Allora, sai le regole del Dojo Lotta?»
«A dire il vero, no… Me le può spiegare?»
«Certo. Sono qui apposta… Il Torneo Tre Turni prevede una durata massima per le lotte tra due Pokémon avversari con tre mosse ciascuno: per tale motivo le lotte sono soltanto in Singolo e non è possibile cambiare Pokémon. Se uno dei due Pokémon va K.O. prima dello scadere di questo limite è automaticamente sconfitto, se invece ciò non accade l'esito della lotta tra i due Pokémon è deciso dall'Arbitro. Questi valuta i Pokémon in tre ambiti: Mente, Abilità e Corpo; i Pokémon ottengono un punteggio nascosto in ogni ambito e chi ha il punteggio più alto ottiene due punti (rappresentati con un cerchio rosso) nella valutazione finale dell'Arbitro, chi ha quello più basso nessun punto (croce nera), mentre se i punteggi sono uguali entrambi i Pokémon ottengono un punto (triangolo blu); il Pokémon con il punteggio più alto nella valutazione finale dell'Arbitro resta in campo, mentre l'altro è costretto ad andar via: in caso di pareggio tutti e due i Pokémon lasciano il campo. Sono stato abbastanza chiaro?»
«Direi di sì.»
«Bene. Allora, vuoi partecipare?»
«Il torneo mi sembra intrigante… Sarà una bella sfida. Accetto!»
«Molto bene. Vieni.»
Louis fu condotto in una sala che ricordava tanto il Giappone.
Il pavimento era davvero soffice e morbido.
«Ma questo pavimento…»
«È fatto di tatami, ragazzo. Non ne hai mai visto uno?»
«A dire il vero no.»
«Si vede che non sei un giapponese purosangue come noi e la nostra maestra. Ma fa lo stesso… Oggi capirai il tradizionale edificio giapponese.»
«Magari un’altra volta… Chi sarà il mio primo sfidante?»
«Sarà un abile allevatore di pokémon.»
Il ragazzo in questione si avvicinò, facendo un passo avanti.
Anche Louis fece lo stesso.
«Diamo inizio all’incontro!»
«Swellow, scelgo te!»
«Altaria! Vai!» disse Louis.
«Che cosa credi di fare con quel canarino di pokémon?>
«L’ultimo allenatore che si è rivolto così al mio pokémon è stato sconfitto brutalmente… Vuoi anche tu fare la stessa fine?» rispose un pò stizzito Louis.
«Ahahah. Non credo che succederà» fece l’allevatore di pokémon con un ghigno malefico. «Staremo a vedere… Altaria! Lanciafiamme!»
«Swellow! Schivalo.»
Swellow era molto abile a schivare le mosse dei suoi nemici.
Ma fino ad allora, non aveva fatto i conti con la rapidità di Altaria.
«Che cosa credevi di fare schivando il mio attacco?» fece Louis appena vide che il suo pokémon e Swellow erano faccia a faccia, «attacco dragospiro.»
La fiammata di Altaria colse di sorpresa il povero Swellow, facendolo capitombolare a terra.
Il povero uccello cadde a terra malamente.
Non riusciva più a rialzarsi.
«Bene Altaria, è giunta l’ora di finirlo… Lanciafiamme!»
Questa volta, Swellow non poté fare nulla.
Il pokémon andò K. O. al terzo turno.
«Sei stato bravo, giovane allenatore… Ma il nostro combattimento è appena all’inizio… Glalie, vai!»
Stavolta i due pokémon non erano dello stesso tipo.
Altaria era nettamente in svantaggio.
Se la sarebbe cavata lo stesso?
«Glalie, colpisci Altaria con geloraggio!»
Ma Glalie era troppo lento nel lanciare l’attacco.
Altaria, con velocità fulminante, piombò addosso a lui sferrandogli un dragospiro.
«Accidenti! Com’è possibile che quell’Altaria sia così veloce?»
«Il mio Altaria riesce a tenere testa a tutti. Anche ai pokémon molto più forti di lui.»
«Lo vedremo! Glalie! Bora!»
Un vento gelido e glaciale colpì in pieno il pokémon di Louis, ferendolo non poco.
«Bene. Bravissimo Glalie!»
«Bravissimo? Mica ha sconfitto il mio Altaria…»
«Come?»
«Guarda bene…»
Infatti il pokémon di Louis era ancora in grado di combattere.
«Ma com’è possibile? Nessun pokémon uccello riesce a resistere ad un attacco di tipo ghiaccio del mio Glalie.»
«Te l’ho detto… Il mio Altaria non è uguale a nessun tipo di pokémon uccello… Egli è molto superiore. Ora Altaria finiscilo con lanciafiamme!»
La corazza di Glalie fu completamente distrutta dalla forza del pokémon di Louis.
Ormai nemmeno lui ebbe più speranze.
Era andato K. O. al terzo turno come Swellow. 
Louis proseguiva la battaglia con il risultato netto di 2 a 0.
Quale sarebbe stato l’ultimo pokémon dell’allevatore?
«Vai Hitmontop!»
Il pokémon trottola del suo avversario aveva uno sguardo serio e concentrato.
«Stavolta non avrai la velocità e la potenza dalla tua parte… Anche Hitmontop possiede queste due grandi abilità.»
«Peccato che la sfida non sia in parità, visto che il mio Altaria è molto stanco.»
«Sì, è un vero peccato… Hitmontop, dirigiti verso Altaria e fallo fuori!»
L’allevatore di pokémon aveva ragione.
Hitmontop aveva una velocità disarmante.
Stavolta Altaria non poté nulla contro di lui.
La sua mossa breccia lo aveva colpito in pieno volto, tramortendolo e mandandolo K. O.
«Bravissimo Altaria. Sei stato grande.»
«Allora giovane allenatore… Chi sarà la tua prossima scelta?»
«Lui… Hypno!»
«Un Hypno? Non può nulla contro la velocità del mio pokémon… Anche se è un tipo superiore al mio.»
«Hypno, vai con l’attacco megapugno!»
«Hitmontop, schivalo!»
L’allevatore di pokémon aveva ragione.
Hypno era troppo lento.
«Ora vai con l’attacco calciorullo, Hitmontop.»
Hypno fu colpito alle spalle.
Ma la mossa non fu efficace come l’allevatore di pokémon pensava.
«Riprova Hypno… Attacco megapugno.»
«Hitmontop, schivalo di nuovo!»
Ma questa volta Louis era preparato.
Mentre Hitmontop stava per riattaccarlo alle spalle, ecco che gli fece una sorpresa…
«Hypno, fermalo con psichico.»
Il pokémon di Louis era riuscito nel suo intento.
«Ma come…»
«Bravissimo Hypno. Adesso sbattilo contro il muro.»
Hitmontop non poté fare nulla, stavolta.
Con una mossa psico era stato mandato K. O.
L’allevatore di pokémon aveva perso la sfida.
«Davvero stupefacente, non c’è che dire… Almeno ho perso a testa alta. Complimenti vivissimi e buona fortuna per le prossime sfide.»
«Grazie mille» fece Louis mentre guardava l’allevatore di pokémon uscire dalla sala.
Louis era arrivata alla settima sfida.
Era ora.
La sua prossima sfidante sarebbe stata la Maestra Dojo Bebe Valentina Rexha.
«Mi è giunta voce che sei qui da stamattina all’alba, allenatore di Albanova… E ci hai messo solo un’ora per battere i tuoi sei sfidanti… Davvero notevole, non c'è che dire.»
«Ti sei allenata a dovere?»
«Allenata io? Ahahah, non ne ho bisogno come invece ne avresti bisogno tu» fece la Maestra Dojo prendendo in giro Louis.
«Che cosa credi di fare? Pensi di sconfiggermi così facilmente?»
«Nel corso degli anni ho imparato a non sottovalutare un mio avversario… Soprattutto se è il campione uscente della Super Lega di Hoenn. Ma ti prometto che uscirai di qui distrutto e a mani vuote, perché non ho intenzione di donarti il mio simbolo valore.»
«A costo di uscire di qui con le ossa rotte, avrò il tuo simbolo. Dotessi combattere con te anche per 100 anni.»
«Louis Tomlinson… Riconosco la tua audacia… Ma sarà tutto coraggio o sarà anche stupidità?»
«Adesso basta parlare! È arrivato il momento di combattere!» alzò la voce Louis.
«Giusto. Abbiamo parlato fin troppo… Iniziamo!»
«Altaria! Scelgo te!»
«Umbreon, è il tuo turno!»
Altaria contro Umbreon: una sfida alquanto singolare e piena di dubbi.
«Altaria, attacco lanciafiamme!»
«Umbreon, schivalo e attaccalo con doppiatore!»
La rapidità di Umbreon era eccezionale.
Schivò il colpo di Altaria con maestria, andando a colpirlo con il suo potente attacco fisico.
«Ora Altaria colpiscilo con l’attacco dragospiro.»
«Umbreon, fermalo con l’attacco psichico.»
L’attacco di Altaria si fermò a mezz’aria.
«Ora rispediscilo al mittente, Umbreon.»
Altaria, senza sapere cosa fare, resto inerme e venne colpito dal suo stesso attacco.
Louis era in difficoltà.
Il pokémon di Bebe Valentina Rexha era troppo forte.
«Che cosa ti dicevo? Non puoi nulla contro la mia squadra di pokémon… Umbreon, usa il tuo attacco riposo e ricaricati pienamente.»
“Molto bene.”
«Altaria, sai cosa devi fare…»
Il pokémon di Louis fece un cenno al suo allenatore.
Con tutta la velocità che aveva in corpo, si precipitò contro Umbreon.
Stava cominciando a brillare di luce propria.
«Ma che sta succedendo?» chiese Bebe sbalordita.
Altaria stava per sferrare il suo attacco definitivo : aeroattacco.
Ma Umbreon si svegliò in tempo.
«Umbreon! Doppiatore!»
Gli attacchi dei due pokémon andarono a segno.
Altaria non riportò nessun danno, mentre Umbreon a malapena si reggeva in piedi.
Il colpo di Altaria era stato davvero duro.
«Ti è piaciuta la sorpresa?»
«Ti mentirei se ti dicessi di sì» rispose Bebe.
«Immaginavo… Ma le sorprese non sono finite qua…»
«Ah no?»
«Stop!» fece l’arbitro interrompendo l’incontro.
«Perché l’arbitro ci interrompe?»
«Passeremo ai punti per decretare il vincitore… Vediamo… Il risultato è di 3 a 3. I pokémon dei rispettivi allenatori sono pregati di lasciare il campo.»
«Come? E perché?»
«Ti è andata bene, Louis Tomlinson… Avrei potuto sconfiggerti… Eppure l’arbitro te l’ha spiegato il concetto della lotta a tre turni, no?»
«Ecco, a dire la verità sì…»
«Allora non hai niente da obiettare. Abbiamo concluso la partita in parità. Ora passiamo alla seconda sfida… Gengar… Vai!»
«Hypno, scelgo te!»
«Un pokémon psico contro un pokémon spettro/veleno… Non credere che io sia in svantaggio perché ti sbaglieresti di grosso.»
«Tranquilla… Non sto pensando a niente, oltre che a trovare un modo per sconfiggerti.»
«Allora ti consiglio di pensare e di trovare una soluzione al più presto, prima che scateni tutta la reale potenza dei miei pokémin.»
«Ahahah ma chi ti credi di essere? Soccomberai sotto gli attacchi dei miei pokémon, te l’assicuro.»
«Vedremo… Gengar, attacco ipnosi.»
«Hypno, devia il suo attacco.»
I giochi di mano di Hypno, rispedirono al mittente l’attacco che stava per colpirlo.
«Oh no! Come hai potuto attaccare il mio Gengar?!»
«E questo è solo l’inizio… Hypno, colpisci Gengar con fuocopungo a ripetizione.»
Gengar venne colpito brutalmente nel sonno.
Ma questo non gli permise di svegliarsi.
«Ora finiscilo con l’attacco psichico.»
Ormai Gengar era in balia dei colpi del suo nemico.
Egli non poté far nulla.
Ormai Hypno aveva vinto.
«I miei complimenti, Louis… Ma questo non fermerà la mia furia di vincere… Sei pronto per il mio prossimo pokémon?»
«Prontissimo.»
«Breloom! Tocca a te!»
«Un Breloom eh? Una sfida molto interessante… Sarà meglio far rientrare il mio Hypno.»
Louis, con grande sorpresa di tutti i presenti, fece rientrare il suo pokémon.
«Hariyama! Vai!»
Lo sconforto e la sorpresa si leggevano benissimo negli occhi della Maestra Bebe.
«Che cosa credi di fare con quel tuo pokémon? Hypno avrebbe avuto la vittoria in tasca! Che cos’hai in mente?»
«Voglio rendere la sfida alquanto interessante…»
«Allora ti confesso che ci sei riuscito… Breloom gigassorbimento.»
Il pokémon di Bebe stava risucchiando la forza da Hariyama.
Ma questo servì a poco.
«Come? Il tuo Hariyama…»
«… Ha energia da vendere… Te l’assicuro. Attacco pancimburo.»
Con quella mossa, Hariyama aveva massimizzato le sue energie.
«Attacco bottintesta, Breloom!»
Breloom si stava dirigendo a gran velocità contro il suo nemico.
«Hariyama, fermalo con l’attacco vendetta!»
Anche se l’attacco di Hariyama era una mossa lotta, Breloom fu ferito gravemente.
Era completamente stordito dall’attacco.
«Adesso vai con l’attacco centripugno, Hariyama!»
Il pokémon di Louis, dopo aver preso accuratamente la mira, si precipitò contro Breloom, colpendolo in pieno.
Breloom era esausto.
Non riusciva più a combattere.
L’incontro era terminato.
«Hai vinto… Mi hai sconfitta…»
Bebe Valentina Rexha non aveva parole.
Era rimasta ammutolita.
Ma non poteva negare la potenza e la superiorità del suo avversario, quindi, a malincuore, gli consegnò il simbolo oro del valore.
«Nonostante le apparenze, sei molto forte. Continua così e arriverai molto lontano… Come di consueto, ho voluto fare troppo di testa mia, senza pensare troppo… Ma questo ormai non conta più. Hai vinto tu. Ed è questo l’importante.»
«Grazie Bebe per il bell'incontro.»
«Grazie a te Louis Tomlinson… Buona fortuna per il futuro.»
«Grazie altrettanto… Spero un giorno di rivederci.»
«Stai pur certo che sarà così.»
E dopo aver salutato la sua sfidante, Louis tornò diretto nel suo albergo, dove tutti i Superquattro ed Harry lo stavano attendendo con trepidazione.

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Capitolo 6
*** Il Palazzo Lotta ***


«Louis! Ma dov’eri finito? Non dirmi che…»
«Hai indovinato, Liam. Ecco. Questo è il simbolo oro del valore consegnatami dalla Maestra Dojo in persona.»
«Ma come! Non è possibile!»
«Perché non ci hai avvertito della tua sfida alla Dojo Lotta?»
«Era l’alba e non volevo svegliarvi… Ho deciso di intraprendere questa battaglia da solo, e devo dire che ci sono riuscito alla grande.»
«Ah sì? Quindi non hai bisogno di noi, del nostro sostegno» fece Zayn risoluto.
«Non ho detto questo…»
«Ma lo stavi pensando!»
«Louis, questa cosa ci offende alquanto» disse Frida indignata.
«Ma no! Non avete capito…»
«Andiamo ragazzi. Non abbiamo nessun altro motivo per rimanere qui.»
«Cosa?! Aspettate ragazzi! Dove state andando?»
Tutti i Superquattro, compreso il campione, lasciarono Louis.
Tranne Harry.
«Harry… Io non volevo… Ma perché si sono comportati così?»
«Si sono sentiti feriti nell’orgoglio, Louis… Si sono sentiti come se non contassero niente per te… E quindi, hanno reagito in questo modo.»
«Accidenti! Devo andargli a chiedere scusa.»
«Lasciali stare per il momento… Non servirebbe a niente… Piuttosto, parlami della tua sfida contro Bebe Valentina Rexha. Sono molto curioso.»
 
 
Louis non dormì quella notte.
Aveva il cuore affranto per lo sgarbo che aveva fatto ai suoi amici.
Doveva rimediare in qualche modo.
Prima della prossima importante sfida.
Quando si recò di sotto per fare colazione la mattina seguente, li incontrò tutti con i bagagli al seguito, pronti a lasciare l’hotel.
Louis, quando li vide, ci rimase visibilmente male.
«Allora… avete deciso…»
«Dobbiamo tornare subito a Iridopoli. Abbiamo molti allenatori che ci stanno aspettando.»
«Smettila di mentire, Zayn. Non ti riesce essere bugiardo come credi» disse Louis infastidito.
«Ma come ti permetti?!»
«Mi permetto eccome! Non potete lasciarmi così solo perché non vi ho avvertiti della mia sfida al Dojo Lotta.»
«Noi siamo liberi di fare quello che vogliamo, non credi?»
«È così che la metti Ester? Molto bene… Andatevene pure. Non ho certo bisogno di voi “bambini” per vincere gli ultimi simboli rimasti. Addio.»
Dicendo così, Louis diede sfogo a tutta la sua rabbia.
Non voleva parlargli così.
Ma non sapeva cos’altro fare.
Era stato ferito per uno stupido motivo.
E come aveva dimostrato, ci era rimasto malissimo.
 
 
Harry lo cercò dappertutto.
Non lo trovava da nessuna parte.
Sembrava che Louis fosse scomparso dalla faccia della terra.
“Se non è il albergo, dove lo posso trovare?” si domandò tra sé e sé.
Ma alla fine riuscì a trovarlo nel giardino rigoglioso del Palazzo Lotta, intento a rilassarsi.
«Ah… Sei tu…»
«Scontento di vedermi?»
«Tu no… Mentre gli altri… Lasciamo perdere. Sai se sono già partiti?»
«Non ne ho la minima idea.»
«Non mi interessa più di loro. Vincerò lo stesso. Qualsiasi ostacolo che mi si presenterà davanti lo supererò senza il loro incitamento.»
«E poi tu non sei solo… Ci sono qua io» fece Harry sorridendogli.
«Giusto.»
La pace regnava in quell’area del Parco Lotta.
Pokémon e allenatori si stavano allenando nella più totale quiete.
«Sembra magico questo posto. Senti che pace?»
«È quello che contraddistingue questo posto.»
«Sai cosa ti dico? Voglio cimentarmi in quest’avventura al Palazzo Lotta.»
«Mi sembra una buona idea.»
«Vorresti accompagnarmi?»
«Vorrei tanto, ma nemmeno qui accettano i telespettatori. Disturberebbero l’area circostante.»
«Capisco… Beh, ti troverò qui quando avrò finito?»
«Senz’altro. Ti aspetterò senza problemi.»
E detto questo, Harry e Louis si salutarono, mentre il cuore del giovane Louis martellava veloce nel petto per l'inizio di una nuova sfida.
 
 
Un giovane saggio se ne stava a meditare dinanzi all’entrata del palazzo.
«Buongiorno. Vorrei cimentarmi nella sfida del Palazzo Lotta.»
«Oh, buongiorno a te. Qui si mette alla prova lo spirito degli allenatori. Sei pronto per intraprendere questo viaggio?»
«Prontissimo.»
«Bene. Lascia che ti spieghi le regole di questo torneo: la sfida del Palazzo Lotta è tra le più difficili proposte nell'intero Parco Lotta: una volta iscrittisi, molto è lasciato al caso e alla probabilità. Il partecipante, infatti, può soltanto ordinare ai Pokémon in campo di lottare o sostituirli con altri, ma non può dire loro quale mossa usare. Una volta dato l'ordine di lottare, sarà il Pokémon stesso a scegliere quale mossa usare in base alla sua natura e ai suoi PS rimasti. Tutto chiaro?»
«Una sfida alquanto singolare, questa…»
«Indovinato. Sei pronto per partecipare?»
«Sono nato pronto.»
«Allora, vieni. Ti faccio strada.»
Louis fu condotto in una specie di tempio per i pokémon.
Dentro l’edificio, vide che c’erano alcuni pokémon selvatici che vivevano in armonia tra loro.
«Dev’essere un posto molto speciale, questo.»
«Non costringere mai un poikémon a fare quello che detesta. Prova a fargli fare ciò per cui si sente portato. Mettiti nei suoi panni e pensa alle mosse che potrebbero piacergli.»
“Mettermi nei panni dei miei pokémon? Non dovrebbero essere complicato visto il mondo di bene che voglio a tutti loro…”
«La prima sfida sta per iniziare… Ricorda quello che ti ho detto, va bene?»
«Sì. Farò tesoro delle sue parole…»
Il primo avversario di Louis fu una nuotatrice.
«Swalot! Vai!», il pokémon di Louis fece il suo ingresso in campo.
«Vigoroth! È il tuo turno!»
«Una nuotatrice che non ha un pokémon acqua? Molto singolare…»
«Mi piace allenare pokémon diversi da quelli marini… Ed ora Vigoroth ti farà assaggiare la sua forza.»
La nuotatrice non gli impartì nessun ordine.
Vigoroth intanto non accennava a muoversi.
“Ma che cosa sta aspettando?”
Intanto Swalot si apprestava a colpire il suo nemico con fangobomba.
Vigoroth rimase immobile.
«Vedo che non sei al massimo della potenza, Vigoroth.»
“Al massimo della potenza? Ma cosa sta dicendo?”
«Cerca di resistere…»
Quando Vigoroth si decise a muoversi, era troppo tardi.
Swalot era riuscito a indebolirlo notevolmente.
Stava per dirigersi contro il pokémon di Louis, ma aveva un problema.
Non si reggeva in piedi.
Era stato avvelenato.
E le ultime energie rimaste gli furono tolte a causa del veleno.
Louis si portava in vantaggio.
«Pidgeot, scelgo te!»
“Ha messo in campo un Pidgeot? Questa ragazza è piena di sorprese.”
Pidgeot era una furia.
Non fece in tempo ad uscire dalla poké ball, che con velocità tempestiva, attaccò Swalot.
«Il tuo Pidgeot è molto rapido…»
«E questo è solo l’inizio…»
Pidgeot continuò a colpire l’inerme Swalot.
Prima con una raffica potentissima, poi con il suo attacco d’ala.
Swalot era in condizione critiche.
Ma prima di finire K. O., mollò un ultimo fangobomba a Pidgeot, avvelenandolo come Vigoroth.
Ora i due allenatori avevano due pokémon a testa.
«Sandslash, tocca a te!»
Il pokémon di Louis fissava il suo avversario con sguardo serio.
Pidgeot era devastante.
Non riusciva a sentire la minima fatica, continuando a combattere come se nulla fosse.
Ma Sandslash non era da meno.
Dopo una serie di lacerazioni, Pidgeot cadde a terra malamente, andando K. O.
Alla nuotatrice rimaneva un solo pokémon.
«Seaking, scelgo te!»
Un pokémon d'acqua contro un pokémon terra.
Chi avrebbe avuto la meglio?
Seaking si apprestava a colpire Sandslash con la sua incornata, ma il pokémon di Louis scavò una fossa proteggendosi dall’attacco.
Quando tornò in superficie, riempì di lacerazioni il povero pokémon, proprio come aveva fatto con Pidgeot.
E per chiudere la partita in bellezza, Sandslash scatenò un potente terremoto.
Seaking non era più in grado di combattere.
La nuotatrice aveva perso la sfida.
Ma almeno poteva dire di esserne uscita a testa alta.
 
 
Louis era arrivato al settimo allenatore.
«Dopo tante vittorie, ti meriti di sfidare il nostro maestro, il Sire Palazzo Steve Spartaco Aoki.»
“Eccoci arrivati finalmente. Il momento che stavo aspettando…”
Un uomo anziano dalla barba lunga entrò nell’arena.
Fu accompagnato da alcuni pokémon.
«I pokémon sono la mia vita… Ho imparato molto da loro… Tu credi nei tuoi pokémon? Hai fiducia in loro? Se il legame che ti unisce a loro è fragile, non riuscirai mai a battermi… Dimostrami quale legame unisce tu e i tuoi pokémon… Sei pronto?»
Louis era rimasto sconcertato dalle parole dell’anziano saggio.
Ma in fondo, aveva detto parole molto giuste.
Ora si apprestava a mettere alla prova il suo legame con i suoi pokémon.
Ce l’avrebbe fatta?
«Arcanine! Scendi in campo!»
«Swalot! Vai!»
Arcanine lo fissava con sguardo cupo, ma tranquillo.
Sembrava che il pokémon di Steve fosse in pace con se stesso.
Con la sua enorme potenza, scatenò una forte vampata che quasi incenerì il povero pokémon di Louis.
Ma Swalot non stette a guardare.
Replicò prima con fangobomba e poi con palla ombra.
Ma queste due mosse non servirono a mandarlo K. O.
Mentre con l'attacco extrarapido, Arcanine mandò K. O. il pokémon di Louis.
Senza pensarci due volte, Louis mandò in campo il suo Sandslash.
«Con Swalot ti è andata bene… Ma non accadrà lo stesso con Sandslash.»
Il Sire Palazzo non rispose.
Era completamente concentrato sui suoi pokémon.
Arcanine combatteva per lui.
I suoi extrarapidi erano formidabili.
Ma Sandslash non si fece cogliere impreparato, scatenando un terremoto che lo tolse di mezzo definitivamente.
Ora i due allenatori erano tornati in parità.
«Slaking… tocca a te.»
Il pokémon pigrone di Steve Spartaco Aoki se ne stava sul terreno a russare sonoramente.
Ma Louis conosceva molto bene gli Slaking.
Quindi non poteva farsi cogliere impreparato.
Sandslash lo colpì a ripetizione.
Ma niente.
Slaking sembrava indistruttibile.
Con una sola mossa, Slaking mise fuori combattimento il povero Sandslash.
L’attacco contatore era una mosse speciale che Slaking sapeva usare molto bene.
Louis era in difficoltà.
Chi avrebbe scelto di schierare come ultimo pokémon?
«Ludicolo! Sei la mia ultima speranza.»
Il pokémon acqua/erba aveva lo sguardo spensierato.
Ce l’avrebbe fatta a sconfiggere il pokémon del Sire Palazzo?
Mentre Slaking continuava a ciondolare, Ludicolo lo colpì con tutte le mosse che conosceva: idropompa, foglielama, geloraggio e tuonopugno.»
E alla fine, con molta difficoltà, Ludicolo riuscì a sconfiggerlo.
Senza perdere altro tempo, Steve Spartaco Aoki mandò in campo il suo Suicune.
Ludicolo era molto provato.
La moltitudine di mosse che aveva usato per togliere di mezzo Slaking, l’avevano indebolito moltissimo.
Egli non era al massimo della potenza.
E questo bastò al Suicune di Steve per approfittare della situazione.
Colpì a ripetizione il pokémon di Louis.
Ludicolo non riusciva a difendersi.
Ormai era finita.
Steve Spartaco Aoki, Sire del Palazzo Lotta, era il vincitore.
Louis non poteva crederci.
Era stato sconfitto.
Non aveva combattuto abbastanza bene.
Cosa gli era mancato?
«Figliolo, sei un bravissimo allenatore. Non prendere a male questa sconfitta. Cerca di fortificare il legame che hai con i tuoi pokémon. Solo così riuscirai ad essere invincibile.»
«Va bene maestro… Farò come mi ha detto.»
Louis uscì dal palazzo sconsolato.
Quando vide che Harry non era solo, rimase visibilmente sorpreso.
«Ma voi… Non dovevate tornare ad Iridopoli?»
«Sì, ma abbiamo cambiato idea mentre stavamo per montare sulla nave» fece Zayn con aria sconsolata.
«Mi dispiace se ci siamo comportati male nei tuoi confronti. Eravamo solo arrabbiati…» fece Frida dispiaciuta.
«Non vi preoccupate. Ho già dimenticato tutto» fece Louis ritrovando il sorriso dopo la sconfitta.
«Com’è andato il tuo incontro al Palazzo Lotta.»
«Non molto bene, purtroppo. Ho perso.»
«Hai perso?!» fece Frida sconvolta.
«Sì, ho perso… Capita anche a me, sapete? Anche se era da molto che non mi accadeva.»
«Vedrai, Louis. La prossima volta andrà meglio» disse Liam per rinvigorire l’animo di Louis.
«Quando hai intenzione di riprovare?»
«Non lo so, Niall. Di sicuro non molto presto. Voglio sfidare gli altri due edifici prima. Poi ne riparleremo.»
Ma mentre Louis stava discutendo con i Superquattro e con Harry, una figura anziana si avvicinò a loro.
Era Steve Spartaco Aoki.
«Signor Steve, voi qui?»
«Ti prego, non chiamarmi Signore…»
«Mi scusi…»
«Ho pensato intensamente alla sfida che abbiamo avuto poco fa’ e sono arrivato ad una decisione… Anche se sei uscito dal mio Palazzo Lotta sconfitto, voglio donarti lo stesso il simbolo oro dello spirito.»
Louis non riusciva a credere alle parole del Sire Palazzo.
«Come? Ma perché?»
«Perché nonostante la sconfitta te lo meriti. Mi sono sbagliato nel giudicare il legame che hai con i tuoi pokémon, e per questo ti chiedo infinitamente scusa. Ecco qua. Tieni, è tuo.»
Il Sire palazzo consegnò il simbolo a Louis.
«Lo sguardo dei tuoi pokémon è puro e limpido… Spero che un giorno passerai a trovarmi di nuovo.»
«Senz’altro, maestro. Senz’altro…»
Detto ciò, Louis fece un profondo inchino al Sire Palazzo, tornando dai suoi amici contento come non mai prima d’ora.

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Capitolo 7
*** La Piramide Lotta ***


Louis non si sentiva così felice da un pò di tempo.
Essere vicino ai Superquattro e ad Harry lo aveva definitivamente ristabilito.
Si sentiva forte.
Sia spiritualmente che mentalmente.
Avrebbe sconfitto chiunque in una lotta pokémon.
Ne era certo.
«Bene Louis, ti rimangono due edifici in cui dovrai misurare la tua forza: la Piramide Lotta  e la Torre Lotta. Dove ti misurerai per la prossima sfida?» domandò Niall.
«Non lo so… È una scelta molto ardua... Anche se dovrò vincere in tutti e due gli edifici se voglio diventare un vero maestro di pokémon.»
«Sicuramente.»
«Ma adesso basta pensare ai pokémon! Dobbiamo svagarci un po’!»
«Frida ha ragione. Credo che per oggi hai combattuto abbastanza, Louis.»
«Sì. Anche se non sento la minima stanchezza…»
«Che vuoi dire?»
«Che posso cimentarmi in una nuova sfida. Nel Palazzo Lotta i miei pokémon hanno fatto quello che volevano loro…»
«Vuoi dire che non gli hai comandati?»
«Esatto, Zayn. Il mio compito era quello di vederli combattere, di osservarli mentre usavano il loro spirito e la loro intelligenza.»
«Ora capisco perché hai perso… I pokémon andrebbero comandati. È una cosa stupida lasciarli fare quello che vogliono. Altrimenti perché esisterebbero gli allenatori di pokémon?»
«Adesso basta dire sciocchezze, Zayn. Se Louis doveva guardare i suoi pokémon lottare, era perché nel Palazzo Lotta si usa così… E poi capisco perché i tuoi pokémon sono così deboli… È perché non hai fiducia in loro.»
«Come hai detto?! Rimangiati subito quello che hai detto, Harry.»
«Perché? Altrimenti che mi fai?»
«Ti lancerò la sfida seduta stante. E tu non potrai rifiutare!», gli urlò Zayn puntandogli un dito contro.
«Adesso smettetela. Tutti e due! Siamo qui per incitare Louis a vincere gli ultimi simboli rimasti, non per litigare come dei bambini.»
«Ha iniziato lui» sussurrò Zayn incrociando le braccia al petto.
«Ecco appunto…»
«Comunque Frida ha ragione… Smettiamola di litigare.»
 
 
Mentre Louis e i suoi amici stavano vagando in giro per il Parco Lotta, videro l’edificio imponente della Piramide Lotta.
«Chissà com’è combattere in quel posto…»
«Dovrebbe essere un labirinto, Ester. E credo che noi non potremmo entrare.»
«Liam ha ragione… Nella Piramide Lotta, Louis se la dovrà cavare da solo. Noi non potremmo esserci.»
«Quindi Louis, hai intenzione di lanciare la sfida alla Piramide Lotta e al suo boss? Ho sentito dire che è un tipo fortissimo.»
«Visto che siamo qui, perché no?»
«Ok. Stai molto attento Louis. Crediamo in te» fece Niall dandogli una pacca sulla spalla.
«Vi ringrazio. Tutti quanti. Ci rivediamo qui. E spero il prima possibile.»
«Tranquillo. Ce la farai» gli disse infine Harry facendogli l’occhiolino.
 
 
Come guida stavolta, Louis aveva un avventuriero.
«Buongiorno ragazzo. Ti do il benvenuto alla Piramide Lotta. Qui viene messa alla prova l’audacia degli allenatori. Ti senti così coraggioso da intraprendere un viaggio simile?»
«Certamente» ribatté Louis seriamente.
«Molto bene. È la prima volta che partecipi?»
«Sì»
«Allora lascia che ti spieghi le regole: iscrivendosi alla Lotta Esplorazione vengono tolti gli strumenti tenuti ai Pokémon iscritti, viene requisito lo Zaino al giocatore e gli è consegnato uno speciale Zaino Lotta, in cui potrà tenere tutti gli strumenti, sparsi sui vari piani all'interno della Piramide, che trova. Lo scopo è superare sette piani e raggiungere la vetta senza far andare tutti e tre i Pokémon K.O.; per raggiungere il piano successivo si deve esplorare quello in cui ci si trova alla ricerca di una mattonella blu che funge da teletrasporto; la posizione di questa e del punto del piano successivo dove si viene teletrasportati è casuale. L'esplorazione è resa più difficile dalla costituzione a labirinto dei piani e dal buio che regna al loro interno, che restringe enormemente la visuale: per allargarla di poco è necessario sconfiggere i Pokémon selvatici o gli allenatori presenti sul piano. Questi costringono il giocatore alla lotta solo se si passa loro davanti, quindi non è obbligatorio sfidarli: parlandoci dopo averli sconfitti si può sapere in che direzione si trova l'uscita, quanti strumenti non raccolti ci sono ancora sul piano o quanti allenatori da battere sono rimasti. Superati i sette piani si raggiunge la cima della Piramide, da cui si può ammirare il sole rosso del tramonto e dove si trova il Re Piramide pronto per la sfida. È tutto chiaro? Sei pronto per iniziare?»
«Sì. È tutto chiarissimo.»
«Molto bene. Io sarò la tua guida nella lotta esplorazione.»
«Grazie.»
«Spero vivamente che tu possa superare questa sfida.»
E detto ciò, Louis si ritrovò catapultato al primo piano della piramide. Riuscì a trovare l'uscita abbastanza in fretta e a passare al piano successivo senza che i suoi pokémon venissero feriti e compromessi per il continuo della sfida.
 
 
Louis ce l’aveva fatta.
Era arrivato in cima alla Piramide Lotta.
Era riuscito a non ferire nessuno dei suoi pokémon.
Nella sua scalata aveva dovuto affrontare temibilissimi pokémon selvatici di molteplici livelli e allenatori spietati.
Inoltre, durante il suo perlustramento per trovare l’uscita, era riuscito a scovare numerosi oggetti molto utili tra cui revitalizzante, iperpozione, cura totale e altri ancora.
Ma ora non era questo l’importante.
Lui era lì.
Il Boss della Piramide lo stava aspettando.
«Finalmente sei arrivato. Peccato che ti dovrai accontentare del secondo posto. A meno che… tu non voglia sfidare il Re Piramide Simon Baldo Cowell.»
«Certo che voglio sfidarlo! Sono qui apposta!»
«Benissimo. Fatti valere e strappa il titolo “Re della vetta” al nostro capo. Buona fortuna», gli disse la guida.
Re Piramide Simon Baldo Cowell era concentrato a fissare il tramonto.
«Giovane promessa… Non credi che le esplorazioni siano le avventure più belle? La tua forza, la tua intelligenza e i tuoi pokémon ti hanno condotto fino a qui. E soprattutto, il tuo coraggio ti porterà verso strade a te sconosciute… Sono Simon Baldo Cowell, Re della Piramide. Sovrano di questo posto. Il capo indiscusso che avrai l’onore di sfidare. Sei pronto per la battaglia?»
«Non vedo l’ora.»
«Bene. Combattiamo!»
Simon e Louis si scrutarono a vicenda.
Ma fu il Re Piramide a fare la prima mossa.
«Articuno! Scelgo te!»
«Suicune! Vai!»
Due pokémon leggendari di diversa generazione.
Sarebbe stata una sfida entusiasmante che sarebbe rimasta negli annali delle lotte pokémon.
Articuno fissava il suo nemico con sguardo rancoroso.
Era pronto a combattere.
Così come Suicune.
«Attacco aeroassalto, Articuno!»
Articuno piombò addosso a Suicune con velocità suprema.
Ma Suicune aveva i riflessi pronti.
Dopo aver fatto un balzo fuori dal normale, Suicune piombò sulla groppa di Articuno.
«Scendi immediatamente da lì!» gli tuonò Simon.
«Ora Suicune attacco geloraggio a tutta potenza!»
Il colpo di Suicune ferì non poco Articuno.
Ma almeno adesso era libero dalla presa del suo nemico.
«Attacco idropulsar, Articuno. Confondiamo il nostro avversario.»
Le onde sonore andarono a colpire il pokémon di Louis, senza però confonderlo.
«Spostati da lì Suicune e attacca Articuno con sgranocchio.»
Mentre Suicune si dirigeva contro Articuno, costui si levò in alto, scomparendo all’orizzonte.
“Dove diavolo si sarà cacciato adesso.”
Articuno era praticamente scomparso.
Non si riusciva  a vedere da nessuna parte.
«Vuoi attaccare il mio pokémon quando meno se l’aspetta?»
«Ben detto, ragazzo. Stai pronto. Stai per assaggiare la vera potenza del mio Articuno.»
«Vedremo… Suicune, attacco bora.»
Un vento gelido e potentissimo sferzò l’aria.
Mentre Articuno si stava avvicinando di soppiatto, fu colto da questa potente tormenta.
Non riuscì più a controllare la sua velocità, finendo per schiantarsi per terra.
Ora era ferito gravemente.
«Suicune, finiscilo!»
Ormai per Articuno non c’erano più speranze.
Lo sgranocchio di Suicune lo mandò letteralmente K. O.
«Molto bene… Vedo che il tuo pokémon è addestrato alla perfezione per essere un pokémon leggendario. I miei complimenti.»
«Grazie» rispose Louis senza un minimo d’entusiasmo.
Era profondamente concentrato.
Chi avrebbe scelto ora Simon?
«Zapdos, tocca a te!»
Il secondo uccello leggendario del Re Piramide fece il suo ingresso in campo.
«Hai scelto Zapdos per mandare K. O. con facilità il mio Suicune, giusto?»
«Esatto. Zapdos, scarica di fulmini.»
L’intero campo di battaglia fu riempito da scariche elettriche.
Suicune fece uno sforzo immane per aggirarle tutte.
«Attacco geloraggio, Suicune.»
Il raggio gelato di Suicune sfiorò solo il pokémon di Simon.
«Zapdos, tuono!»
Stavolta Suicune non riuscì ad evitare il colpo, finendo K. O.
La sfida era tornata in parità.
«Raikou! Scelgo te!»
Raikou fece il suo ingresso in campo fissando con sguardo minaccioso Zapdos.
«Bene. Ora siamo in parità in tutto e per tutto.»
«Sì. Ma non avrai la meglio. Te l’assicuro… Zapdos, attacco perforbecco.»
«Raikou fermalo con fulmine!»
Anche se Raikou lo stava colpendo con  le sue scariche elettriche, il colpo di Zapdos andò a segno.
«Ora vai con l’attacco tuono, Zapdos!»
«Fai lo stesso anche tu, Raikou.»
L’intero campo di battaglia fu un miscuglio di elettricità.
Le forze dei due pokémon erano complementari.
Ma solo uno avrebbe vinto.
A colpo d’occhio, Zapdos sembrava un po’ più forte.
Infatti Raikou stava piano piano cedendo.
Non riusciva a tenere testa al suo nemico.
«Vai Zapdos! Finiscilo!»
Le scariche elettriche di Zapdos andarono a colpire definitivamente Raikou, mandandolo K. O.
Dopo un breve momento in cui Louis era in vantaggio, adesso era in difficoltà.
Gli rimaneva un solo pokémon.
A differenza del Re Piramide che poteva contare ancora su Zapdos e su un altro pokémon.
«Entei! Vai!»
Il pokémon vulcano si ergeva in tutta la sua furia.
Sarebbe riuscito a portare Louis alla vittoria?
«Vediamo di archiviare quest’incontro, Zapdos. Attacco tuono.»
«Entei, attacco frana!»
Massi copiosi si stavano dirigendo verso Zapdos.
I feroci tuoni del pokémon leggendario non poterono nulla contro Entei.
Alla fine, con grande difficoltà, Louis riuscì a sconfiggere Zapdos, ristabilendo per la seconda volta la parità in questo incontro.
«Molto bene. Siamo arrivati all’ultima sfida…»
«Eh sì…»
«Il mio Moltres non vede l’ora di combattere… Vai!»
Entei contro Moltres: una sfida incandescente.
«Non perdiamo altro tempo, Entei. Fallo fuori!»
Entei andò a colpire il malcapitato Moltres con una serie di pestoni che lo ferirono lievemente.
Ma per batterlo doveva pensare ad un metodo molto congeniale.
«Moltres, Fuocobomba!»
«Fai lo stesso pure tu, Entei!»
La battaglia si stava scaldando sempre di più.
Le forze dei due pokémon stavano venendo sempre meno.
Solo uno ce l’avrebbe fatta.
Solo uno sarebbe stato il vincitore.
Mentre Entei aveva disintegrato l’attacco di Moltres, il pokémon del Re Piramide stava cominciando a brillare inspiegabilmente.
“Oh no! Si sta preparando ad usare aeroattacco. Devo fermarlo!»
«Stavolta non riuscirai a salvarti, Louis. Parola mia… Moltres, aeroattacco a tutta potenza!»
Se Louis non avesse fatto qualcosa al più presto, avrebbe perso la battaglia.
Come poteva contrastare un attacco di tale potenza?»
«Entei, non avere paura e credi in te stesso. Solo così possiamo vincere.»
Entei lo ascoltava sommessamente.
Ma non sapeva cosa fare.
Aspettava un ordine dal suo allenatore per fermare il suo nemico.
«Entei, iper – raggio a tutta potenza!»
Il raggio luminoso del cane leggendario andò a colpire in pieno Moltres.
Ma costui non voleva mollare.
Voleva colpire a tutti i costi ed eliminare il pokémon di Louis.
Ma lo spirito e la forza di Entei e Louis furono più forti di qualsiasi altra cosa.
Alla fine, Moltres non riuscì a farsi largo tra l’attacco di Entei, venendo colpito malamente.
La lotta era terminata.
Moltres non era più in grado di combattere.
Louis era divenuto il nuovo “supremo” della Piramide.
«Grandioso… Non c’è che dire. Mi hai dimostrato di che pasta sei fatto, ragazzo. E io non posso far altrimenti che consegnarti il simbolo d’oro dell’audacia. Possa il tuo coraggio portarti lontano, ragazzo.»
«Grazie mille, Simon Baldo Cowell.»
«La tua avventura è quasi giunta alla fine, ragazzo. Anche se sei molto giovane, hai già la potenza di un allenatore esperto.» 
«Tutto questo lo devo ai miei pokémon, che mi conducono verso mondi inesplorati…»
«Che cosa vuoi dire con questo? Non capisco…»
«Che non fanno altro che insegnarmi nuove cose. Ho imparato molto da loro, e loro hanno imparato molto da me.»
«Così facendo, formate una squadra indistruttibile, non c’è che dire.»
«Lo sappiamo…»
«Bene, cos’altro dire. Buona fortuna per il futuro e per l’ultima conquista del Parco Lotta. Contro la dama Eleanor Alberta Calder ne avrai bisogno.»
«Grazie mille, Simon. Grazie per questa magnifica avventura.»
Detto ciò, Louis raggiunse il piano terra della Piramide, mentre tutti gli altri erano pronti per fargli festa per l’ennesima vittoria e impresa della sua carriera.

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Capitolo 8
*** La Torre Lotta ***


«Un simbolo! Ti manca solo un simbolo!» gridò Ester piena di felicità.
«Sei davvero un grande. Non ho altri aggettivi per spiegare la tua bravura come allenatore» aggiunse Niall abbracciandolo.
«Sei riuscito a battere anche il Re Piramide… Le mie più sincere congratulazioni» fece Zayn con tono indifferente.
«Detto da te, è davvero un gran complimento» rispose Louis prendendo in giro Zayn.
«Sei pronto per l’ultima e attesissima sfida?»
«Per oggi no… Credo che ho dato abbastanza. Anzi, non ho nemmeno la forza di festeggiare da quanto sono stanco.»
«Tranquillo. Vorrà dire che festeggeremo un’altra volta» disse Liam sorridendogli.
«Perfetto. Ci vediamo più tardi.»
«A dopo, Louis.»
 
Appena Louis toccò il letto, crollò dal sonno.
Era da un po’ di tempo che non si sentiva così sfinito.
Durante la sua dormita, sognò le ultime lotte pokémon.
Dalla sfida con il boss Ed Savino Sheeran fino all'ultima con il Re Piramide Simon Baldo Cowell.
Ma da tanto che si sentiva euforico non riuscì a riposare a lungo.
Si alzò e si rivestì in fretta e furia per scendere al piano terra dove l’albergo teneva un’arena pokémon dove era possibile allenarsi.
Ma mentre stava per uscire, qualcuno bussò alla porta.
»Posso esserle utile in qualche modo?»
«Parlo con Louis Tomlinson?>
«Sì, sono io… E lei è?»
«Finalmente riesco a vederla in faccia. Mi chiamo Eleanor Alberta Calder e sono la boss della Torre Lotta.»
A quella dichiarazione, Louis rimase visibilmente sorpreso.
«Come? Lei è la Dama Elanor?»
«In persona.»
«E… E come mai è qui?»
«Volevo lanciargli la sfida…«
«Lanciarmi la sfida? Adesso?»
«Credo di essermi espressa male… Voglio invitarla alla Torre Lotta. Non dovrà sfidare nessuno per arrivare a me. Sarò solo io la sua sfidante.»
«Oh… Va bene.» Louis era alquanto sorpreso.
«Quindi accetta?»
«Con immenso piacere!»
«Benissimo. Ci possiamo dare del tu?»
«Perché no!»
«Perfetto! Ti aspetto domani in prima mattinata. Non fare tardi.»
«Credo che non dormirò nemmeno la notte» ribatté Louis contento come non mai.
«Domani si deciderà chi è l’allenatore più forte del Parco Lotta e di tutta la regione di Hoenn.
«Non vedo l’ora!»
«Allora a domani» fece Eleanor tutta sorridente prima di scomparire in ascensore.
“Domani avrà luogo la sfida delle sfide. Un appuntamento che sognavo da tanto tempo.”
 
Il grande giorno era arrivato.
Ormai non poteva più tirarsi indietro.
I suoi tre pokémon li aveva scelti.
Ora doveva solo scendere in campo.
Mentre si stava preparando per uscire dal suo spogliatoio, qualcuno bussò alla porta.
«Posso entrare?»
«Harry? Certo, entra pure!» rispose Louis facendolo accomodare accanto a sé.
«Come ti senti? Sei nervoso?»
«Come posso non esserlo? È la sfida finale. Se vinco… Oddio, non ci voglio nemmeno pensare. Almeno non per ora. Ma se perdo…»
«Non devi pensare nemmeno a quello, Louis. Sei un allenatore in gamba. Il migliore di tutta la regione. Non ti manca niente per vincere.»
«Spero tanto che tu abbia ragione.»
«Fidati di me.»
Louis fissava Harry con uno sguardo indecifrabile.
«Vieni. Abbracciami.»
«Come?» chiese Louis spalancando gli occhi.
«Abbracciami. Non ti sto chiedendo niente di scandaloso» fece Harry un po’ tra il risentito e il divertito.
I due ragazzi alla fine si abbracciarono.
Louis lo fece per tenersi il più possibile su con il morale.
Mentre Harry lo fece solo… per sentire il calore del corpo di Louis.
«È giunto il momento di scendere in campo… Buona fortuna.»
«Ti ringrazio Harry. Per tutto quello che hai fatto. Se tu non ci fossi stato tu…»
«Io per te ci sarò sempre» rispose Harry facendogli un sorriso tutto denti e fossette prima di vedere Louis salire le scale per scendere nell’Arena del Parco Lotta.
 
L’Arena del Parco Lotta era davvero grandissima.
Louis non aveva mai visto così tante persone per un incontro di pokémon.
Fu accompagnato dai boati dei suoi sostenitori.
In tribuna vide Harry, i Superquattro con il campione e… Tutti i capipalestra della regione e tutti i Boss del Parco Lotta.
Le persone più importanti di Hoenn guardavano dagli spalti la lotta in diretta.
“Per fortuna che non sono un tipo nervoso, altrimenti…”
Anche Dama Eleanor fece il suo ingresso trionfale seguito da un sacco di boati.
I due allenatori si guardarono sorridenti.
«Benvenuti a questo combattimento speciale, signori e signore. Oggi si sfideranno Louis Tomlinson e la dama Eleanor Alberta Calder. Ognuno potrà usare tre pokémon a testa. L’allenatore che riuscirà a sconfiggere i tre pokémon dell’avversario, vincerà l’incontro. Tutto chiaro?»
«Perfettamente» rispose Louis seriamente.
«Capito» rispose invece Dama Eleanor.
«Molto bene. Cominciate!»
«Raikou! Scelgo te!»
«Charizard! Vai!», il pokémon di Louis fece il suo ingresso in campo.
La prima sfida tra Raikou e Charizard prometteva scintille.
Louis era il più svantaggiato.
Ma non gli importava.
«Raikou, elettrizza Charizard con il tuo fulmine.»
Raikou scatenò una tempesta di fulmini che si riversò per tutta l’arena.
Uno di questi andò a colpire Charizard, che però non fu ferito gravemente.
«Charizard, attacco Fuocobomba!»
«Raikou! Schivalo!»
L’agilità di Raikou era eccezionale.
Charizard riusciva a malapena a vederlo.
«Attento Charizard!»
Con un colpo di reni, Charizard riuscì ad evitare che Raikou gli montasse sul dorso.
«Ora colpiscilo con dragartigli!»
Raikou fu colpito violentemente a raffica.
Gli artigli di Charizard erano affilati.
Raikou era ferito gravemente.
Riusciva a malapena a reggersi in piedi.
«Ora Charizard vai con Fuocobomba!»
«Attacco tuono, Raikou!»
Le mosse dei due pokémon si andarono a scontare.
Quale avrebbe prevalso?
Il fuocobomba di Charizard o il tuono di Raikou?
Anche se era molto debole, Raikou sembrava avere più energia da spendere.
Infatti il suo tuono andò a colpire il povero Charizard, mentre con maestria riuscì ad evitare il fuocobomba.
Charizard era esausto.
Le scariche elettriche avevano avuto la meglio.
Raikou era il vincitore.
Dama Eleanor era partita con il piede giusto.
Ora stava a Louis cercare di tornare in parità.
«Hai visto? Il mio Raikou è più forte di qualsiasi altro pokémon.»
«Vedremo se riuscirà a tenere testa anche al mio prossimo pokémon… Latios! Tocca a te!»Latios fece il suo ingresso in campo accolto dai boati che venivano dagli spalti dove c’erano Harry e i suoi amici.
«Un Latios, eh? Forse riuscirai ad avere la meglio, stavolta… Raikou, attacco sgranocchio!»
Raikou si diresse contro Latios a tutta velocità.
Ormai era vicino.
«Fermalo Latios!»
Improvvisamente, Latios bloccò il suo nemico.
Raikou era sotto il suo effetto psico.
«Ora finiscilo.»
Raikou, dopo essere stato sbattuto violentemente a terra, non era più in grado di combattere.
La partita era tornata in parità.
«Lo immaginavo… Adesso però voglio vedere come riuscirai a eliminare il mio prossimo pokémon… Latios! Vai!»
«Come?»
Anche Dama Eleanor aveva un Latios in dotazione.
«Un combattimento con due pokémon uguali? Interessante.»
«Vediamo se il tuo Latios potrà tenere testa al mio… Latios! Palla ombra!>
La mossa del pokémon di Eleanor stava per colpire il Latios di Louis.
Ma il Latios del giovane allenatore aveva qualcosa in più…
«Disintegra quella palla ombra con geloraggio, Latios!»
Fatto ciò, ebbe la strada libera per colpire il suo nemico.
«Colpiscilo con dragartigli!»
La mossa drago del pokémon di Louis fu davvero brutale contro Latios.
La spietatezza con cui lo colpì fu fuori dal normale.
Il Latios di Eleanor cercava di difendersi in tutte le maniere, ma invano.
«Accidenti! Latios, usa il tuo attacco psichico.»
Ma il Latios della dama non riusciva a controllare il Latios di Louis con i suoi poteri psichici.
Sembrava che qualcosa lo fermasse.
«Latios, cosa ti succede?»
“Sembra esausto… Questo è il momento buono per sconfiggerlo definitivamente…”
«Latios, geloraggio!>
Il raggio gelato di Latios colpì in pieno il pokémon di Eleanor.
Ormai il suo pokémon non era più in grado di combattere.
“Non capisco… Perché Latios ha avuto dei problemi a usare il suo attacco psichico?” pensò Eleanor.
«Se ti stai chiedendo perché l’ultimo attacco del tuo Latios non è andato a buon fine, è perché il mio Latios ha il potere di disintegrare tutte le mosse di questo tipo.»
«E come diavolo fa?»
«Talento naturale e duro allenamento. Non saprei darti altre risposte… Continuiamo?»
«Vedo che non perdi tempo, eh? Molto bene! Snorlax, sei la mia ultima speranza!»
Snorlax fece il suo ingresso in campo, ma purtroppo stava felicemente sonnecchiando.
«Avanti Snorlax, questo non è il momento di dormire. Colpisci Latios con l’attacco palla ombra.»
Ma Snorlax non eseguì la mossa richiesta da Eleanor.
Sembrava quasi che non le ubbidisse.
«Ma cosa stai facendo Snorlax?! Colpisci Latios!»
«Bene Latios, questo è il momento di attaccarlo. Dragartigli!»
Latios colpì ferocemente lo Snorlax di Eleanor.
Ma una volta colpito, il pokémon si risvegliò di colpo.
La mossa che Eleanor gli aveva detto di usare il turno prima, Snorlax la eseguì subito dopo.
Louis e il suo pokémon non si aspettavano di essere colpiti in quel modo.
«Latios, stai bene?»
Il pokémon di Louis fu duramente colpito.
Le mosse spettro erano la sua più grande debolezza.
«Molto bene, Snorlax. Continua così! Ripeti l’attacco!»
Stavolta sembrò che Snorlax le desse retta.
Continuò a colpire l’inerme Latios, mandandolo definitivamente K: O.
La sfida era tornata in parità.
Chi avrebbe scelto Louis come pokémon?
«Bene. Siamo giunti all’ultima sfida… Sai Eleanor? Vorrei che questo combattimento non finisse mai» disse Louis con un sorriso.
«Nemmeno io, Louis. Chi hai scelto per combattere il mio Snorlax?»
«Lui… Perché so che ce l’ha può fare anche se sarà in totale svantaggio… Starmie, scelgo te!»
Starmie sarebbe stato l’ultimo pokémon di Louis.
«Ci vuole davvero coraggio, sai? Le palle ombre del mio Snorlax rispediranno quello Starmie esausto nella tua poké ball.»
«Bene… Se sei così convinta, perché non mi fai vedere?»
«Con piacere. Snorlax, colpisci Starmie con palla ombra a ripetizione.»
Enormi palle oscure si stavano dirigendo verso Starmie.
«Rispediscili al mittente, Starmie.»
Con i suoi poteri psichici, Starmie rispedì le mosse di Snorlax proprio contro di lui.
Peccato che, essendo un pokémon di tipo normale, le mosse spettro non gli facevano nulla.
«Adesso vai con l’attacco bora, Starmie.»
Un vento gelido sferzante colpì Snorlax.
Ma la mossa non gli causò molti danni.
«Che cosa credevi di fare, eh? Sconfiggermi con bora? Allora ti confesso che hai sbagliato tutto, Louis Tomlinson… attacco tuonopugno, Snorlax!»
Snorlax, essendo un pokémon lento, cercava di dirigersi verso Starmie con tutta la velocità che aveva in corpo.
«Starmie, attacco psichico.»
Ma ormai era tardi.
Snorlax, con uno scatto felino, lo colpì in pieno.
Starmie cadde a terra.
Ma fortunatamente non era andato K. O.
Era ancora in grado di combattere.
«Starmie resisti!»
«Bravissimo Snorlax. Adesso finiscilo!>
Sembrava davvero la fine per Starmie.
Ma non tutto era perduto.
«Starmie, questa è la nostra ultima speranza… Attacco iper – raggio!»
L’attacco iper – raggio di Starmie sembrò molto diverso da tutti gli altri iper – raggi che i pokémon di Louis avevano usato nel corso dei loro combattimenti.
Sembrava un iper – raggio superiore.
Un iper – raggio che poteva mandare K. O. Snorlax una volta per tutte.
E infatti fu proprio così.
Dopo aver respinto l’ennesimo attacco di Snorlax, Starmie andò a colpirlo in pieno.
Snorlax sembrava stanco.
Non riusciva a ritornare in piedi.
Ormai per lui e per Eleanor era finita.
Starmie era il vincitore e Louis il campione indiscusso di tutto il Parco Lotta.

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Capitolo 9
*** Un futuro da allenatore di pokémon ***


L’emozione fu grande per Louis.
Non ci poteva credere.
Non poteva credere che avesse sconfitto anche il più forte Boss di tutto il Parco Lotta.
«Non ci posso credere… Ce l’ho fatta!»
Louis aveva le lacrime agli occhi per l’impresa che aveva appena compiuto.
Era il campione indiscusso di tutto il Parco Lotta.
Mentre Dama Eleanor fece rientrare il suo pokémon esausto, si avvicinò a Louis.
«Caro Louis Tomlinson… ce l’hai fatta. Hai sconfitto me e tutti gli altri boss dei vari edifici combattendo con tutte le tue forze ed energie. Che cosa ti posso dire di più? Sei il nostro campione. Intanto lascia che ti dia il simbolo abilità per avermi sconfitta. Te lo sei meritato.»
Dopo che Dama Eleanor gli consegnò il premio, Louis lo alzò al cielo, in modo che tutti gli spettatori potessero vedere quel simbolo tutto d’oro.
«Ed ora, se non ti dispiace, vorrei farti una proposta.»
«E sarebbe?»
«Il Sire Palazzo, Steve Spartaco Aoki è molto anziano, anche se è ancora in grado di combattere. Infatti ti avrebbe anche sconfitto, non è vero Louis?»
«Esatto.»
«Comunque ti sto chiedendo se ti piacerebbe prendere il suo posto come nuovo Sire del Palazzo Lotta. Che ne dici?»
Louis, a quella richiesta, rimase visibilmente spiazzato.
«Ecco, sinceramente… non so cosa dire.»
«Vuoi pensarci per un po’ di tempo? Non mi devi dare una risposta subito.»
«Ecco, in realtà non ce ne sarà bisogno… Il mio sogno è quello di continuare a migliorare sempre di più, diventando un conoscitore universale di pokémon. Rimanere al Palazzo Lotta rallenterebbe la mia crescita, anche se potrebbe essere un’avventura molto allettante… Ma per il momento dico di no… Ma ti ringrazio Eleanor. Grazie per aver pensato a me.»
Detto questo, Louis abbracciò la sua sfidante che gli aveva fatto un’ offerta che in pochi avrebbero rifiutato.
«Immaginavo questa tua risposta, sai? Molto bene. Però le sorprese non sono finite qui, sai? Monta in groppa al mio Latios. Dobbiamo andare un attimo a Porto Alghepoli.»
«Come? A Porto Alghepoli?»
«Esatto.»
Louis, dopo essere stato un momento titubante, montò in “sella" a Latios, e lui e Eleanor, volarono alla velocità della luce a Porto Alghepoli.
 
Eleanor guidò Louis nel museo più famoso della regione.
«Ma perché siamo qui?»
«Io e tutti gli altri boss abbiamo voluto farti un regalo. Ecco qua.»
Su di una parete del museo, era appesa una gigantografia di lui e di Starmie che erano intenti a battersi nell’ultimo incontro.
«E questo?»
«Io e gli altri boss abbiamo comprato questa parte del museo per regalarla a te. Te lo sei meritato, Louis.»
«Ma io… Sono senza parole. Non so cosa dire.»
«Basta che tu dica che ti piaccia.»
«Eccome se mi piace! Grazie Eleanor. Grazie a tutti voi!»
Il regalo fu una totale sorpresa.
Nessuno si sarebbe immaginato una cosa simile.
E Louis non riusciva ancora a crederci.
 
«Adesso cosa farai della tua vita?» gli domandò Harry quando lui e Louis si ritrovarono da soli sulla spiaggia di Porto Alghepoli a godersi il tramonto.
«Non lo so. Forse continuerò a viaggiare… Ma adesso voglio prendermi un periodo di pausa, per davvero stavolta.»
«E che cosa farai in questo periodo di pausa?»
«Accidenti Harry! Come sei curioso!» ribatté Louis divertito «Comunque non lo so ancora… «Magari potrei passare del tempo con te…»
Harry rimase visibilmente sorpreso.
Non si sarebbe mai aspettato una dichiarazione del genere.
«E questa poi? Vuoi che ci alleniamo insieme?»
«Io avevo pensato anche ad altro…»
«E sarebbe?»
«Possiamo allenarci insieme, se vuoi… Però poi possiamo fare altre cose...»
«Che cos’hai in mente?»
«Lo scoprirai strada facendo…»
 
FINE
 
Angolo autore lmpaoli94
 
Salve a tutti!
Anche questa avventura è finita.
Spero che vi sia piaciuta come è piaciuta a me scriverla.
Come per l’altra ff, mi sono ispirato a pokémon smeraldo. Ovviamente però, cambiando alcune cose (come ad esempio l’ultima sfida di Louis con la Dama della Torre Lotta che si è svolta in una Arena Lotta invece che dentro l’Edificio della Torre Lotta.)
Se volete, fatemi sapere con un commento cosa ne pensate.
Grazie a chi ha recensito e chi ha letto in silenzio
Alla prossima
lmpaoli94

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