Citazioni al chiaro di luna

di WoLf and MoOn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione/Indice ***
Capitolo 2: *** Destino, Schopenhauer(1) – Wolf ***



Capitolo 1
*** Introduzione/Indice ***


Introduzione
 
Salve a tutti, questa è la nostra prima raccolta di Fanfiction dove collaboriamo per la prima volta. Per chi non avesse letto la nostra presentazione nel nostro profilo ci presentiamo qui brevemente: siamo due sorelle che già sono utenti di Efp, sweethings e blackwolftsk.
Questa raccolta consiste nella trascrizione di fanfiction utilizzando come “ispirazione” delle famose citazioni.
I protagonisti di queste storie non saranno per forza protagonisti di anime, manga, film, libri, ecc.. bensì anche personaggi originali.
Come i personaggi saranno variegati, anche il genere e le trame saranno altrettanto diverse e raramente saranno legate tra di loro. Potrete aspettarvi di tutto, dalle storie romantiche a quelle nonsense, da quelle comiche a quelle horror, da quelle più banali a quelle più complesse.
All’inizio di ogni storia ci sarà la citazione e l’autore/autrice, da lì il lettore/lettrice potrà capire in cosa consiste, poi inizierà la storia che, per la maggior parte dei casi, sarà one-shot più o meno lunga.
Per quanto riguarda il Rating cambierà in ogni storia, noi per sicurezza metteremo all’inizio il grado e un avvertimento per evitare incomprensioni.
Per distinguere chi scrive tra noi due alla fine di ogni fanfiction metteremo la nostra “firma”, ovvero: sweethings sarà “Moon”, mentre blackwolftsk sarà “Wolf”.
Penso che abbiamo scritto tutto. Nel caso di incomprensioni fateci sapere, le recensioni sono sempre ben viste!
 
Buona lettura.
 
Wolf and Moon
 
p.s.: ogni volta che verrà aggiunta una nuova storia qui metteremo la descrizione come se fosse un indice.
 
Indice
1. Introduzione/Indice.
2. Destino, Schopenhauer(1) – Wolf. Rating: verde. Genere: nonsense, parodia.
3. (in lavorazione…) – Moon.

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Capitolo 2
*** Destino, Schopenhauer(1) – Wolf ***



Rating: verde. Genere: nonsense, parodia.
 
«Quello che la gente chiama comunemente "il destino" è costituito per lo più dalle proprie stupide gesta.»
(Schopenhauer)
 
Era una mattina di Giugno, come al solito ero uscita per andare a fare la spesa.
Non dimenticherò mai quel giorno, perché quello fu il più bello ma contemporaneamente il più brutto della mia vita.
Ero nel reparto Latticini (si, insomma, quello dove c'è il latte e derivati...) quando, mentre stavo cercando disperatamente la confezione della mia marca di latte preferita, vidi d'avanti a me l'uomo della mia vita: alto, moro, occhi chiari, pelle abbronzata... era... perfetto! Sfortunatamente stava mirando all'ultima confezione di latte che volevo io, allora decisi di batterlo sul tempo e prendere l'oggetto del nostro desiderio.
Allungai la mano. Toccai la sua. Fu un istante bellissimo.
«Scusa.» mi guardò con i suoi occhioni da cerbiatto, poi ritirò velocemente la mano.
«Ma no… figurati!» risposi io imbarazzata guardandolo come un’idiota.
Prese velocemente un altro cartone di latte e andò alla cassa. Lo stesso feci io continuando a fissarlo.
Una volta usciti tornai a casa continuando a fissare nel vuoto immaginandolo ancora una volta, sospirai appoggiando il bicchiere stracolmo d’acqua sul tavolo. Perché il destino è così crudele?!
Ad un certo punto guardai fuori dalla finestra.
«ODDIO!» urlai alzandomi di scatto facendo rovesciare il bicchiere bagnando totalmente la tovaglia.
Il destino voleva che lo incontrassi? Allora alla fine non era così cattivo!
Uscii fuori di casa ed iniziai a seguirlo, insomma... non era un vero e proprio pedinamento… e poi era a fin di bene…
Dopo almeno un quarto d’ora smarrii totalmente il mio uomo. Cominciai a vagare per i meandri del paese dove non ero mai andata… era davvero un posto strano… ed iniziavo ad aver paura.
«oddio… in che situazione sono finita…?!» pensai tra me e me mentre mi accorsi di essere pedinata.
Qualcuno toccò la mia spalla, io iniziai ad urlare come un idiota.
«Scusa! Calmati, dai!» era quel bellissimo uomo che cercava di tranquillizzarmi… che angelo!
«oh, ma sei tu…» dissi arrossendo da brava ebete.
«Si, io… posso sapere… che ci fai in un luogo come questo?»
Balbettai qualcosa di incomprensibile, poi riuscii a dire solo «è destino…», lui mi guardò perplesso.
«Tesoro!» arrivò un uomo vestito da poliziotto che si agitava da femminuccia, lui lo guardò malissimo.
«Dimmi…»
«Andiamo! Andiamo!» poi mi guardò male «lui è mio!».
Rimasi impietrita… l’uomo perfetto per me… era… gay?! Lo guardai con le lacrime agli occhi mentre veniva trascinato dal suo lui… e rimasi lì… a terra, a piangere come una disperata…
 
***
«Ma chi era quella?»
«Una pazza, mi ha pedinato tutto il tempo.»
«uhuh! Hai fatto centro!»
«Ma sta zitto, idiota! C’era bisogno di fare il frocio?!»
«Eddai, alle donne piacciono i gay!»
«Ma perché sono circondato da pazzi?! Su, torniamo a lavoro, i criminali non si prendono da soli.»
Fine.
 
Wolf

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