La Sposa Di Discord

di Light Clary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. La Fuga ***
Capitolo 2: *** Il Galà (Parte 1) ***
Capitolo 3: *** Il Galà (Parte 2) ***
Capitolo 4: *** Il Galà (Parte 3) ***
Capitolo 5: *** La proposta ***
Capitolo 6: *** Il Dilemma ***
Capitolo 7: *** La Decisione (Parte 1) ***
Capitolo 8: *** La Decisione (Parte 2) ***
Capitolo 9: *** Il Regalo (parte 1) ***



Capitolo 1
*** 1. La Fuga ***




Ciao a tutti. Sono Light Clary e oggi sono qui con la prima storia che non è mia.
Mi sono soltanto adoperata a tradurre la conosciuta fanfiction di MLP chiamata “Bride of Discord” scritta da DisneyFanatic2364 su Fanfiction.net che a sua volta ha creato con una troupe fantastica l’adattamento audio che si trova su YouTube. Non so quante volte l’ho ascoltato nonostante non fosse nella mia lingua. Ma io l’inglese lo capisco assai e sono rimasta rapita dalla trama della fantastica storia che questa ragazza ha adattato alla coppia Flutterord (FluttershyDiscord) e le ho chiesto i diritti per riportarla su questo sito in Ita e lei ha accettato!!!
L’unica modifica che però ho voluto spontaneamente apportare alla storia è la caratteristica umana, che ho già presentato nella mia ff Equestria Academy (Del quale sto adoperando il sequel, Equestria Games, lo trovate sul mio profilo ;);) ).
Il fatto è che penso sia un po’ infantile scrivere una storia così bella con i personaggi sotto forma di animali. Penso sia più comodo ricorrere agli esseri umani.
Ho creato la copertina della storia apposta per dare un’idea di cosa si tratterà.
DisneyFanatic2364 come ha personalmente ammesso, si è ispirata a questa storia prendendo spunto dal fantastico film della Bella e La Bestia. Infatti nell’adattamento audio si può chiaramente sentire la colonna sonora, Tale As Old As Time. Inoltre per completare, l’autrice ha preso delle basi da alcune delle canzoni più belle Disney, e di Musical famosi, mettendoci i testi che si adattino alla storia.
Vi metterò qui sotto le traduzioni, spero di riuscire a renderle medesime.
Ringrazio ancora l’autrice per il permesso di tradurre questa storia.
Spero non si arrabbi per non aver caratterizzato i personaggi in versione pony ^^
Spero tanto che questa storia piaccia anche a voi e se avete qualche consiglio o proposta di una collaborazione per renderla ancora più autentica, sarò contenta di accettare :D

By Light_Clary ;) ;) ;);)
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Molto tempo fa, il magico Mondo di Equestria era governato da una creatura dal cuore freddo come il ghiaccio.
Il suo nome era Discord. Lo spirito del caos e della disarmonia.
Dopo molti e opprimenti anni, la sua tirannia venne fermata per mano di due potenti maghe;
Le sorelle Celestia e Luna, che con magiche armi, chiamate Elementi dell’Armonia, lo tramutarono in pietra.
Credevano che quell’incantesimo fosse eterno e dopo 1000 anni, gli Elementi dell’Armonia vennero recuperati da me e dalle mie cinque amiche.
Quando le due maghe persero ogni connessione con gli Elementi, Discord si liberò dalla sua prigione di pietra e la prima cosa che fece fu sfogare la sua ira contro Equestria.
Fece di tutto per distruggere la nostra amicizia, in modo che gli Elementi non avessero più nessun effetto su di lui, in modo che il suo potere potesse durare per sempre.
Ma la nostra unione era troppo forte.
Tutta Equestria celebrò la nostra vittoria, perché Discord era stato rimprigionato e non sarebbe più potuto scappare.
Solo che … ciò che facemmo per la nostra gente … fu solo una farsa.
Ciò che realmente avvenne da quel giorno … fu questo.
 

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Twilight e le sue amiche erano radunate ancora nel luogo dove aveva avuto la battaglia finale contro il Signore del Caos. Egli si trovava dinanzi a loro, sotto le sembianze di una statua di pietra.
Le sei ragazze sedicenni indossavano ancora i sei gioielli magici dell’armonia che avevano permesso loro di vincere.
Davanti a tutte c’era Twilight Sparkle, che si poteva in un certo modo definire la leader del loro gruppo.
-Non posso crederci! – disse incredula – Ce l’abbiamo fatta!
Si mise a esultare, imitata da tutte le sue amiche.
-Finalmente lo abbiamo sconfitto – commentò la bella Rarity – E meno male! Era così … orribile! Per non parlare del suo senso in fatto di moda!
-Bisogna festeggiare! – saltellò allegra Pinkie Pie.
-Venite ragazze – disse nuovamente Rarity – Vi offro un trattamento alla spa prima di celebrare la vittoria.
- Sì ne abbiamo bisogno – disse l’intrepida Rainbow Dash asciugandosi un po’ di sudore dalla fronte.
Il gruppetto stava per abbandonare la zona, quando Pinkie fu la prima a notare che c’era qualcosa che non andava.
-Un secondo! – richiamò le amiche – Ragazze … dov’è Discord?
-Già non ricordi, Pinkie? Lo abbiamo pietrificato! – sbuffò Rainbow senza neanche voltarsi.
-Questo lo so ma … dov’è la sua statua?
A quel punto tutte si rivoltarono e videro che l’amica aveva ragione.
-Dov’è finita? – strepitò Rarity.
-Era lì un attimo fa! – non capì Applejack.
-Come può essere sparita? – sbottò Rainbow.
-Non capisco – disse Twilight – Lo abbiamo trasformato in pietra.
La timida Fluttershy rimase a bocca aperta: - Non lo abbiamo … ucciso … oppure sì? – chiese con voce sottile.
-Non credo – replicò Twilight – Sarebbe ancora lì.
Pinkie fece un lungo sussulto: - A meno che non lo abbiamo vaporizzato! O trasformato in erba!
Rarity sollevò entrambe le gambe con un urlo: - Allora stiamo camminando sopra i suoi resti?
Anche Fluttershy e Pinkie emisero uno strillo.
-Volete calmarvi? – le rassicurò Applejack – Non lo abbiamo ucciso! – ma poi si rivolse nervosamente a Twilight – Giusto?
-Non dovremmo averlo ucciso – fece lei – Gli Elementi dell’Armonia non possono distruggere niente. Possono adoperare in modi misteriosi, ma non di certo portare la morte. Qualunque cosa abbiano fatto a Discord, almeno qui è tutto tornato alla normalità.
-Quindi cosa facciamo adesso? – chiese Fluttershy.
-Dobbiamo avvertire Celestia. E in fretta!

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Poche ore dopo, le ragazze erano nella reggia di Canterlot e avevano avvertito l’imperatrice del regno, Celestia, di tutto quello che era successo.
-Capisco – commentò lei alla fine con aria tesa – Posso conferire con Twilight in privato? – pretese poi.
Le altre cinque, un po’ malavoglia, lasciarono le due sole nel grande androne.
-Non lo abbiamo ucciso, oppure sì?- volle sapere subito la ragazza.
-No, no – le rispose la donna passandosi una mano tra i lunghi capelli dalle ciocche colorate – Non è in potere degli Elementi fare un simile atto.
-Altezza, che cosa fanno esattamente? Voglio dire, ricordo che tempo fa inviarono la versione malvagia di sua sorella Luna, Nightmare Moon, sul pianeta che porta il suo nome, ma in seguito la fecero cambiare. Perché hanno trasformato Discord in pietra? E dov’è lui ora?
-Il lavoro degli elementi è quello di ripristinare l’equilibrio nel paese. E’ complicato, ma infondo quello che fanno è trasformare qualcosa in quello che è al suo interno. La prima volta che furono utilizzati su Luna, lei aveva il buio nel suo cuore. Per questo fu bandita sulla luna. La seconda volta però c’era del buono in lei che voleva uscire e fu quello che fece voltare le spalle alla mia sorellina. Discord però … – si interruppe sollevando lo sguardo su una delle vetrate del corridoio che raffiguravano la storia del suo impero. Questa in particolare, raffigurava la loro prima vittoria contro il Signore del Caos – ha un cuore freddo come la pietra.
-Ne ha addirittura uno? – esclamò Twilight.
-Ogni creatura ha un cuore, anche se alcune di loro si rifiutano di mostrarlo.
-Cosa hanno fatto gli elementi a Discord, adesso?
-Niente.
-Che cosa?
-Niente. È riuscito a fuggire prima che la magia lo colpisse.
Gli occhi della ragazza si spalancarono: - Ma … ma … - balbettò stupita – abbiamo ripristinato tutto! Il suo piccolo regno del caos è sparito! La città è salva. Gli Elementi dovrebbero aver lavorato!
-Lo hanno fatto – la tranquillizzò l’imperatrice mettendole una mano sulla spalla – e Discord lo ha visto. Si è reso conto che era impossibile spezzare il vincolo che vi unisce, così ha scelto di essere un codardo ed è fuggito.
-Come … come fai a sapere cos’è successo?
-Conosco Discord. E’ sempre pronto a sapere quando fuggire.
-Quindi è ancora in circolazione? Dobbiamo trovarlo! Equestria non è al sicuro finché è libero!
-No. Non proverà a fare un altro tentativo di conquista. Non senza il tempo di contemplare la sua prossima mossa. Quando lo farà saremo pronti a entrare in azione.
-E se invece …
-Twilight Sparkle, non sappiamo dove si trovi Discord. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare che venga allo scoperto. E quando lo farà voglio che tu e le tue amiche siate pronte. Hai capito?
Lei aprì la bocca per protestare, ma poi sospirò e annuì.
-Bene – continuò Celestia – Allora lascerò gli Elementi ancora sotto la vostra custodia, in modo da essere pronte in qualsiasi momento. Ma prima voglio lanciare un incantesimo di protezione, in modo che Discord non possa più portarveli via.
-D’accordo, Altezza
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E così aspettammo. Aspettammo e aspettammo.

I mesi passavano senza neanche che ce ne accorgessimo.
Le nostre vite cambiavano. E anche noi cambiavamo.
Io diventai principessa. Celestia mi diede il compito di mantenere sempre l’equilibrio costante che regnava sul nostro paese, anche quando lei ci avrebbe lasciati.
Rarity fece un tour del paese per vendere i suoi capi diventati sempre più popolari tra la gente di classe.
Rainbow Dash dopo aver frequentato un anno all’accademia di aeronautica più prestigiosa del paese, riuscì ad avverare il suo sogno di venire reclutata nella flotta aerea dei Wonderbolts, con i quali sorvolò tutti i cieli di Equestria.
 Pinkie Pie, oltre a continuare il suo amato lavoro alla pasticceria della sua famiglia, entrò nel servizio di pianificazione dei grandi eventi di Canterlot. Non si organizzava niente senza la sua collaborazione.
Vista la mia nuova nomina, feci sì che le mele di Applejack fossero conosciute da tutti a Canterlot e lei ottenne abbastanza denaro da far ristrutturare la fattoria e renderla più ampia per i parenti vicini e lontani che andavano spesso a trovarli.
Per quanto riguarda Fluttershy, che crescendo aveva rivelato di possedere un fascino tenuto troppo tempo nascosto dalla sua timidezza, era sotto l’interesse di molti giovani che prendevano a corteggiarla. Ma lei li rifiutava uno dopo l’altro. Non si sentiva pronta a fare un passo del genere, per non parlare di datazione. Aveva guadagnato più fiducia in sé stessa nel corso degli anni ma l’idea del romanticismo la terrorizzava sempre.
Dopo tre anni di attese, quindi, giungemmo alla conclusione che Discord se n’era andato per sempre.
Ma ci sbagliavamo.
E tanto.

 

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Capitolo 2
*** Il Galà (Parte 1) ***


Il Gran Galà annuale si sarebbe tenuto la settimana prossima e Twilight aveva chiamato tutti i suoi amici per farsi aiutare con i preparativi, ad eccezione di Rainbow Dash che avrebbe preso comunque parte al divertimento insieme ai Wonderbolts.
Applejack era stata incaricata di portare una metà di cibo per il buffet.
Rarity di cucire quanti abiti richiesti dai nobili che sarebbero stati presenti.
Fluttershy di portare qualche spartito per l’orchestra.
E Pinkie come sempre, sarebbe stata responsabile delle decorazioni.
Le quattro furono annunciate ai cancelli della reggia di Canterlot. Erano entusiaste di rivedere Twilight dopo un lungo periodo di tempo nel quale non si erano viste per gli impegni reali, ma quando superarono l’accesso delle guardie ad accoglierle non fu la loro amica, ma suo fratello Shining Armor, tutto luccicante nella sua armatura da capitano delle guardie.
-Ragazze! Siete venute! – disse felicemente.
-Ciao Shining. È da un po’ che non ci si vede – lo salutò Applejack.
 -E’ bello vedervi – fece lui – Twily ne sarà contenta. Sta organizzando la cena. Mi ha chiesto di ricevervi.
-Grazie a Dio! Ho una fame! – replicò Applejack.
-Amo cenare con le principesse – rise Pinkie.
Si avviarono verso la sala da pranzo, dov’era disposta una lunga tavolata bandita.
Celestia era a capo tavola e compilava un modulo sugli invitati al grande evento.
Twilight era alla sua destra, affiancata da Spike a sua volta seduto vicino a Luna e alla moglie di Shining Armor, Cadence.
Quando la ragazza vide le sue amiche si alzò di scatto correndo ad abbracciarle.
-Che bello che siate qui! – gioì – Mi siete mancate in queste settimane!
-Ma guardati! – disse Rarity studiando l’abbigliamento e lo stile dell’amica – Sei proprio una principessa!
Anche Spike si unì al gruppo.
-Sei bellissima! – esclamò poi.
Applejack per un momento sentì un tuffo al cuore: - I-io … - ma si ricredette subito quando vide che l’amico ovviamente non si stava riferendo a lei.
-Come stai, Rarity?
-Tutto bene Spike. Come sempre.
Applejack abbassò lo sguardo imbarazzata.
-Non si degna neanche di chiederm…
-Come stai, Applejack? – chiese poi Twilight facendola sussultare.
-Oh … sì. Ma ora basta chiacchiere! Andiamo a mangiare!
Celestia mise per un attimo da parte i moduli e si alzò: - Grazie a tutte di essere venute. Sono felice che abbiate accettato l’invito al Gran Galà di quest’anno. Sono sicura che con voi a capo di tutto sarà una delle serate più indimenticabili che abbiamo mai organizzato.
-Aspettate di vedere i vestiti che ho cucito per voi, Altezze – disse Rarity eccitata.
-Non c’è bisogno di essere così formali con noi, Rarity – disse Luna scostandosi una ciocca di capelli color notte.
-Volevo chiedervi – alzò la mano Applejack come se fossero a scuola – Sarà possibile anche per i ragazzi dell’orfanotrofio prendere parte alla festa? No perché io …
-Oh sì – la interruppe Celestia – Twilight mi ha detto che hai aperto da poco una Casa Famiglia per i vagabbondelli. 
-Non penso sia una decisione saggia invitare anche loro, sorella.
-Questi mi fa dedurre che non ti piacciono i bambini, Luna?
Lei arrossì: - Oh, sì! Assolutamente. Ma il fatto è che … non abbiamo mai invitato bambini ai Galà.
-Bene. Credo sia ora di cambiare un po’ le regole.
-Sì! Ci divertiremo tantissimo! – esclamò Pinkie Pie – Organizzerò degli incredibili giochi solo per loro!
In quel momento Cadence guardò il marito con intesa: - Questo mi ricorda qualcosa. Glielo diciamo?
-Credo sia il momento – rispose lui con un occhiolino.
Lei allora prese la parola. Sorrise a tutti: - Avremo un bambino.
Ci fu un sobbalzo collettivo.
-Oh, Mio Dio! – balbettò Rarity.
-Aspettate un secondo – disse Pinkie. Bevve un sorso d’acqua e fece finta di sputarlo per lo stupore: - AVRETE UN BAMBINO? CONGRATULAZIONI!
-Si! Diventerò Zia – disse Twilight quasi sulla commozione.
-Per quando è previsto? – chiese Applejack.
-Ancora nove mesi – rispose il futuro padre.
-E’ meraviglioso – disse lievemente Fluttershy parlando per la prima volta quella sera.
-Beh – disse Celestia rimettendosi in piedi – Questo merita un brindisi – sollevò il calice – Al nuovo principe … o principessa!
Gli altri alzarono i bicchieri e applaudirono.
-Un momento! – interruppe Spike – Non dovrò fare io il cambio-pannolino notturno, vero?
Tutti gli altri risero.
Fluttershy si limitò a sorridere dolcemente. Era davvero felice per la giovane coppia, ma per qualche ragione la sua felicità non veniva riflessa. Applejack fu l’unica a notare la sua espressione e smise di ridere. L’amica era stata così da un po’ di tempo. Anche se era impegnata nelle sue attività sociali, per quanto possibile, sembrava non sentirsi più a suo agio in nessuno di essi.
E infastidita da questo la cow girl era determinata a scoprire cosa stava succedendo.
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Il giorno dopo iniziarono i veri preparativi per la notte del Gran Galà. Pinkie si era occupata di riempire la sala di palloncini, nastri e coriandoli dappertutto. Celestia era sicura che quel Galà sarebbe stato meno noioso di quello precedente. Rarity chiamò nel suo studio le ragazze una ad una per prendere le misure e chiedere il loro parere sugli abiti. Loro sapevano fidarsi dell’occhio sveglio dell’amica e non le davano troppi suggerimenti.
Dopo la raccolta di derrate alimentari del mercato, Applejack aveva deciso di fare una passeggiata in giardino. Non avrebbe dovuto rendere il cibo fino al giorno dell’evento, così poteva avere un po’ di tempo per sé stessa. Seguì un suono melodioso, che si rivelò poi essere Fluttershy che stava intonando il testo di una canzone a voce alta, davanti alcuni uccellini che l’ascoltavano rapiti.
-Ciao Fluttershy – la salutò facendola trasalire dallo spavento. Gli uccellini volarono via – Ops. Scusa.
-No, va tutto bene – rispose lei con un piccolo sorriso – Pensavo di fare una pausa.
Applejack studiò attentamente il suo viso: - C’è qualcosa che non va, zuccherino?
-Cosa? Oh, no. Non c’è niente che non va.
- Non hai aperto bocca a cena ieri sera.
-Ero solo … stanca.
-Non hai neanche mangiato.
-Non avevo fame.
-Non penso neanche tu abbia dormito molto. Credi che non abbia notato quelle occhiaie?
-Non è niente. Davvero.
L’amica non ne era per niente convinta: - Fluttershy sarò onesta con te. Ti vedo molto giù di morale ultimamente. Sai che non riesco a ricordare l’ultima volta che hai sorriso? Voglio dire, un vero sorriso, come se non volessi – le si avvicinò di più – Non sarà ancora per quegli incubi, vero?
Fluttershy si fermò e si coprì la faccia imbarazzata. L’amica le poggiò una mano sulla schiena. Probabilmente era una delle poche a sapere dei frequenti turbamenti notturni di Fluttershy.
-Tesoro, sono passati tre anni. Discord se n’è andato. Sicuramente sarebbe tornato molto tempo prima a Equestria.
Lei tirò su col naso: - Questo lo so. Ma gli incubi non se ne vanno. Anche quando sono sveglia! È come se ogni volta che mi giro, lui è lì, che mi guarda, in attesa di … di … non lo so!! Portarmi via o cose del genere! Solo che … non posso … - iniziò a piangere silenziosamente.
-Ei, ei – cercò di tranquillizzarla Applejack accarezzandole i capelli – Va tutto bene. È tutto nella tua immaginazione. Discord non tornerà e di certo non ti porterà via – le ultime parole echeggiarono da qualche parte.
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Nessuno di loro lo sapeva. Ma in una grotta lontana, il loro nemico stava guardando la scena tra le due attraverso uno specchio.
Non poté fare a meno di ridere selvaggiamente.
-E’ troppo divertente! Oh, drammatica ironia! Non posso immaginare gli sguardi sui loro volti quando apparirò di punto in bianco, dopo tutti questi anni!
L’immagine speculare dello specchio magico svanì rivelando il suo riflesso che però non copiava le stesse azioni del padrone.
-E perché siamo rimasti nascosti in tutto questo tempo? – chiese il riflesso.
-Per dare a tutti un falso senso di sicurezza! – rispose il vero Discord ghignando – Così quando colpiremo sarà per tutti una sorpresa! Dal mio punto di vista, direi che è giunto il momento! Tutti pensano che io me ne sia andato per sempre!
-Eccetto quella biondina (*) piagnucolona – ricordò il riflesso.
-Oh, chi se ne frega? Nessuno l’ascolterà – rise – le attende un bello spavento.
-Allora, qual è il piano? – chiese il riflesso – Vuoi fare convertire quelle ragazzine nell’opposto dei loro elementi un’altra volta?
-Oh, sì, ovviamente, perché la prima volta è andata cosi bene! – disse Discord con molto sarcasmo – No. Quello è passato di moda. Dovremo fare un altro cambio … più permanente!
-Il Problema sono quegli Elementi dell’Armonia – fece presente il sé nello specchio – Finché li useranno non saremo al sicuro.
-Sì- confermò lui pensieroso. Poi d’improvviso spalancò gli occhi con un’idea balzata in testa – Ma che senso ha, se non fossero “pronte” per usarli?
Il riflesso sorrise: - Oh, mi piace come suona! Allora qual è il piano?
-E’ il miglior piano che abbia mai tramato! Dopo tre anni di nullità, quelle ragazzine avranno una bella sorpresa!
Scoppiò in un boato di risate maniacali che echeggiarono in tutta la grotta. Poi guardò il vuoto della sua tana.
-Lo sai … devo smettere di parlare solo con me stesso.
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Mancava ormai solo un giorno al Galà.
Tutti i preparativi erano conclusi.
-E’ tutto splendido, Twilight – commentò Celestia davanti gli allestimenti della sala – Sicuramente sarà il miglior Gran Galà di tutti i tempi.
-Dimmi Twilight- disse Luna avvicinandosi alla ragazzina – Ballerai un lento con qualcuno che ti piace tanto?
Lei avvampò di scatto: - Scusate … ma chi …
-Lo sai. Una certa guardia reale – Luna prese a sussurrare – un certo Flash Sentry.
Le due sorelle risero mentre Twilight mugugnava qualcosa d’incomprensibile con il viso rosso.
In quel momento arrivò Spike con in mano una pergamena arrotolata: - E’ per voi Celestia.
La principessa srotolò il messaggio.
-C’è una crisi a Saddle Saudita – annunciò alle altre due.
-Che tipo di crisi? – chiese Twilight.
-Mancano i dettagli. Ma dicono che hanno bisogno di me, Luna e Cadence al più presto.
-Perché non hanno incluso anche me?
-Non lo so, Twilight. Questo è ciò che dice. Hanno richiesto la nostra presenza, ma una dovrà restare.
-Ma non potete partire! – ricordò Spike – Il Galà è domani.
-Twilight, ti lascio a capo di tutto – disse Celestia – Incluso il Gran Galà.
La ragazzina per un attimo si pietrificò: -Io? D-dovrò gestire il Galà … e il regno? Da sola?
L’altra annuì: - Ovviamente avrai i tuoi amici, tuo fratello. Ma sì. Fino al nostro ritorno tutti i doveri reali saranno nominati a te.
-Verrò anche io – sbottò Shining Armor raggiungendole – Cadence non è in condizioni di …
-Starò bene, tesoro-  lo rassicurò la moglie – Non succederà nulla al bambino.
-Ma non sono principessa da neanche un anno e già mi ritenete pronta di regnare il regno? – disse Twilight sempre angosciata.
-Io so che sei pronta – disse Celestia.
Quando anche le altre vennero a conoscenza della notizia, andarono in preda al panico.
-Non verranno al Galà? – piagnucolò Rarity – Allora ho faticato tanto con i loro tre abiti per nulla!!!
-Stiamo facendo tutto questo per noi stessi? – disse Fluttershy preoccupata – Non credo di farcela ….
-Mi sento male!! – strillò Pinkie prima di cadere all’indietro.
-L’ho presa – disse Applejack reggendola.
-Lo so, lo so – dichiarò Twilight – Sono nervosa anch’io. Ma non preoccupatevi ragazze. So che possiamo tirare fuori qualcosa di fantastico se lavoriamo insieme.
Questo sollevò loro un po’ il morale.
-Bene cosa stiamo aspettando? Abbiamo ancora una sera per preparare il programma.
-Vado a p-prendere gli spartiti … per l’orchestra – balbettò Fluttershy con aria assente.
Le sue amiche la videro camminare lentamente e uscire dalla stanza.
-Che cos’ha, Fluttershy? – chiese Pinkie Pie – Il Gran Galà è domani! Dovrebbe essere felice! Perché non è felice?
-Sai com’è quando ci sono gli eventi sociali – disse Rarity noncurante.
-Ma non l’ho mai vista in questo modo, prima – osservò Twilight.
-E’ tormentata dagli incubi – spiegò Applejack in breve – e sembrano essere peggiorati.
Il viso della principessa s’incupì: - Da quanto tempo va avanti?
-Da un po’. Non riesco a ricordare l’ultima volta che l’ho vista sorridere – ripeté Applejack.
Pinkie rifletté: - Sapete che cosa? Non posso! Non posso tollerare una cosa simile! Quando le vedo fare un sorriso, sembra forzato.
-Per non parlare di tutti i ragazzi che ultimamente le stanno dietro – menzionò Rarity- Li rifiuta tutti! Se avessi io tutte quelle attenzioni mi crogiolerei!
-Tu dici che sta avendo incubi – riprese il discorso Twilight – Vuoi dire quelli che coinvolgono …
Non aveva bisogno di terminare: - Esattamente – disse Applejack – Non riesce a cacciarselo dalla testa.
-Ma è sparito da tre anni! Di cosa deve avere paura? – chiese Rarity.
-Dobbiamo trovare un modo per trasformare il suo cipiglio a testa in giù! – dichiarò Pinkie – Ma come?
Rifletterono un attimo. Poi il viso di Rarity si illuminò: - Quello di cui ha bisogno è una spinta sociale! Dovrebbe fare di più che scrivere le melodie per l’orchestra! Dovrebbe cantare!
-Hai ragione! Ha una voce incredibile ma non lo dà mai a vedere. Questa potrebbe essere la sua occasione – concordò Pinkie.
-Che dite del suo panico da palcoscenico? – ricordò Applejack.
-Oh, per favore – sbuffò Rarity – E’ giunto il momento di affrontarlo!
-Dobbiamo chiedere il suo parere prima – disse Twilight.
Andarono a cercare la loro amica. E quando gliene parlarono, lei con un po’ di riluttanza accettò senza sorridere. Forse era troppo occupata ad avere terrore dei suoi incubi che del suo panico da palcoscenico.
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Cadence, Celestia e Luna avevano lasciato il castello da due ore e adesso si trovavano subito dopo il confine di Equestria, aspettando in macchina che qualcuno arrivasse a guidarle la via.
-La scorta sarebbe dovuta arrivare in Via Summery – ricordò Celestia guardando l’orologio.
-Spero vivamente che Twilight riesca a gestire le cose da sola- disse Luna con una punta di angoscia – Certo, ha passato situazioni ben più difficili ma un solo contrasto potrebbe …
-E’ tutto okay – la assicurò Cadence – Twilight saprà far andare le cose più che bene.
In quel momento si sentirono dei tuoni. Un temporale era in arrivo.
-Non penso sia sicuro continuare in macchina, finché il tempo non migliora – disse Celestia.
I boati diventarono più rumorosi.
-Speriamo comunque che questa crisi non sia peculiare – disse Cadence guardando fuori dal finestrino – Viste queste nuvole rosa poi …
Celestia si bloccò: - Nuvole … rosa? – guardò meglio attraverso i vetri appannati – Un momento … tempo fa io ho già visto quelle nuvole … - dopo un momento di riflessione diventò pallida – Dobbiamo tornare indietro subito! – provò ad accendere il motore ma questo restò a terra.
Le altre tentarono di aprire le portiere ma anche queste restarono bloccate.
Prima di vedere solo oscurità intorno a loro sentirono echeggiare un vocione.
-Non vi sono mancato?
E poi una risata demoniaca.

(*) Avete letto per caso "biondina"? So per certo che Fluttershy è tutto tranne che bionda, ma il fatto che è io la immagino interpretata dall'attrice Peyton List (Poi metterò le foto di tutti i personaggi) che è biondissima e carinissima! 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! 
Alla prosimaaaaa ;) ;); )

 

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Capitolo 3
*** Il Galà (Parte 2) ***


Tutti si stupirono quando entrarono al castello la sera dell’evento. La sala da ballo era stata decorata quasi come se si fosse a un compleanno di sei anni. La tavolata era ricoperta di prodotti agricoli e da forno oltre che al buffet dei dolci. L’orchestra suonava un fox-trot e la principessa Twilight accoglieva gli ospiti al posto di Celestia, ma si limitò a farlo per pochi minuti prima di mescolarsi tra la folla.
La scena era vivace anche per la presenza degli orfani di Canterlot, rimasti per un momento scioccati, ma poi si stabilirono nella rusticità di tutto:
-Non avevo mai visto il Galà, prima d’ora!
-Oh, Mio Dio! E’ meraviglioso!
-Non posso credere che ci abbiano invitati!
-Mi piacerebbe avere una mamma con cui condividere quest’esperienza.
-Ei ragazzi – chiese all’improvviso uno dei più piccoli di loro – Sapete per caso se Rainbow Dash potrebbe venire qui?
-Sì, Rainbow Dash! – gli fece eco un’altra bambina – E’ così incredibile!
-Questo ricevimento è incredibile! – disse una ragazza più grande continuando a guardarsi intorno.
E continuarono a muoversi tranquilli tra la folla.
Nel frattempo anche i nobili stavano dicendo la loro.
-Bene mia cara – disse uno rivolto alla sua compagna – Il Galà è sicuramente … diverso quest’anno.
-Sono quei … bambini? – chiese la donna indicando gli orfani che stavano giocando ad acchiapparella.
-Sono orfani, ovviamente – continuò lui – Il loro abbigliamento è assolutamente atroce!
-Perché le principesse hanno permesso che dei tali vagabbondelli partecipassero a un evento importante come questo? – domandò la donna.
Entrambi assunsero uno sguardo disgustato.
Nel frattempo Pinkie Pie era salita sul palco e anche se quasi nessuno la calcolava aveva già preso possesso del microfono mentre dietro le casse alle sue spalle, DjPon regolava le tonalità.
-Forza gente! So io come tirare su il morale ancora di più! – e prese a cantare una delle sue solite canzoncine allegre.
-Ci mancava pure lei che cantava – continuò la donna aristocratica – Oh, mio Dio!
-Questo deve essere il peggior Galà che abbiamo mai … - il compagno non finì la frase perché riconobbe la figura della giovane principessa Twilight che si stava avvicinando per un saluto.
-Benvenuti – sorrise.
-Oh, vostra altezza. Buona sera. – assunsero entrambi un sorriso falso – Stavamo appunto dicendo quanto riteniamo splendido il Galà, quest’anno.
-Sono lieta che lo pensiate – disse Twilight – Ora vogliate scusarmi. Vado a mescolarmi.
-Ma vostra Altezza – disse la donna fermandola – Non andate ad accogliere gli altri ospiti?
-Oh, non ce n’è bisogno – riprese la principessa – Inoltre non ho intenzione di trascorrere tutta la serata senza muovermi – e sparì tra gli invitati.
Pinkie era ancora nel bel mezzo della sua canzone quando improvvisamente urlò: - RAINBOW DASH! – così forte che la sua voce trillò assordando tutta la sala – RAINBOW! RAINBOW! RAINBOW! – continuò a urlare scendendo dal palco e correndo a saltare addosso alla ragazza che era appena entrata in compagnia dei Wonderbolts.
O meglio fu a un passo dal strangolarla: - MI SEI MANCATA COSI’ TANTO!
-Pinkie … - gemette lei con un mezzo sorriso cercando di allentare la sua presa – Anche tu … mi sei  … mancata! Pinkie …
-Sono così felice che tu sia qui! – strillò l’amica – Ti ricordi di me vero? – chiese mollandola per un attimo con aria afflitta.
-Certo che mi ricordo di te, Pinkie – rispose Rainbow Dash prendendo fiato – Non sei una tipa facile da dimenticare.
In quel momento arrivarono anche Applejack e Twilight che accolsero l’amica con un abbraccio meno soffocante.
-Rainbow, ce l’hai fatta! – sorrise la principessa entusiasta.
-Ei, anche se non mi esibirò con i Wonderbolts stasera, – le confidò la sua amica aviatrice – non mi sarei persa l’opportunità di rivedervi per nulla al mondo. Ei, dove sono Rarity e Fluttershy?
-Fluttershy sta provando la sua canzone – spiegò Applejack – e Rarity è andata a prendere le Cutie Mark Crusaders bambine alla stazione. Anche se … non sono più le Cutie Mark Crusaders.
-Frena, frena, frena! – la bloccò Rainbow- Fluttershy sta provando cosa?
-Canterà una canzone stasera – le riassunse Twilight.
-Fluttershy … sul palco?? Stai scherzando, vero? – esclamò Rainbow Dash.
-Abbiamo pensato che sarebbe stata una buona iniezione di fiducia per lei – ribatté l’amica.
-E cosa stavi dicendo sulle Cutie Mark Crusaders? – domandò sempre Rainbow stavolta ad Applejack.
Lei stava per rispondere quando una voce gridò: - Rainbow Dash!
Apparteneva a Scootaloo che attraversò di scatto la sala solo per stringere forte la sorella adottata.
-Mi sei mancata, scricciolo – dichiarò lei – Fatti vedere! Wow sei cresciuta! – mentre la studiava per bene il suo sguardo venne catturato da un luccichio che la bambina aveva sul palmo della mano destra (*) – E questo? Non dirmi … che …
Lei arrossì e sollevò la mano entusiasta rivelando il marchio di uno scooter rosso impresso sopra: - Riesci a crederci? Ho finalmente guadagnato il mio Cutie Mark!
Rainbow rimase di stucco.
-Ho cercato di dirtelo – rise Applejack.
-Complimenti, piccola! – esclamò Rainbow Dash strofinando i capelli della bambina – Ho sempre pensato che facessi mosse di chiazza di petrolio su quel motorino!
-Lo so – disse Scootaloo – Come ho potuto non capire dal principio che era questo il mio talento speciale?
Intanto vennero raggiunte anche da Rarity che aveva al seguito le piccole Sweetie Belle e Apple Bloom. Come Scootaloo indossavano eleganti vestiti creati apposta per loro.
-Wow! Siete incantevoli! – commentò Twilight – Li hai fatti tu questi vestiti, Rarity?
-A Crederci? – rispose l’amica stilista – In realtà dovresti ringraziare Apple Bloom per questi. Avevo bisogno di aiuto alla boutique e l’ho assunta come mia assistente. Ha abbastanza talento per la moda, lo sapevi?
-Si sì! – confermò la sorellina di Applejack avvicinandosi di più a lei – E indovinate un po’ cosa è comparso anche a me?
Sollevò il palmo della mano rivelando il suo marchio. Una mela rossa disegnata da un pennello.
Applejack sussultò: -Il … il tuo … Cutie Mark! Perché … perché non me lo hai detto? Sapevo di Sweetie Belle e Scootaloo ed ero … preoccupata per te …
-Volevo che fosse una sorpresa! – ridacchiò Apple Bloom.
La cow girl tirò su col naso mentre gli occhi gli si inumidirono: - La mia sorellina è finalmente sbocciata! – balbettò abbracciandola forte.
-Ma hai detto che anche Sweetie Belle ha ottenuto il suo Cutie Mark – ricordò Twilight.
-Infatti ce l’ho! – confermò la sorella di Rarity alzando la mano. Rivelava una nota musicale lavanda che suonava un campanello rosa. Twilight non aveva bisogno di chiedere spiegazioni sul simbolo.
-Ho sempre saputo che avevi una bella voce quando canti.
-L’ho ottenuto al talent show della scuola – raccontò Sweetie Belle – Dovevamo fare una commedia, ma nessuno dei nostri compagni rideva.
-Ma poi Sweetie Belle ha cominciato a cantare e abbiamo aderito! – continuò Scootaloo.
-Quando tutti mi hanno applaudito ho realizzato che non solo mi piace cantare, ma sono brava nel farlo. Ed è stato lì che è comparso! – riprese Sweetie Belle.
-E abbiamo anche vinto! – concluse Apple Bloom.
-Voi tre avete percorso una lunga strada – osservo Rainbow ridacchiando – Ma alla fine ci siete riuscite!
-Ci siamo tutti, allora- dichiarò Twilight annunciando gli ultimi arrivati.
Nessuno notò il misterioso ospite che se ne stava in disparte senza gli occhi di tutti addosso. Indossava un lungo cappello a cilindro, che nascondeva due piccole corna, e uno smoking da cerimonia. Le uniche cose che si potevano notare visto da una certa distanza, erano le pupille gialle e i bulbi oculari rossi. Sorrise fra sé all’affermazione della principessa.
-Ci siamo tutti in effetti, Twilight Sparkle. Me compreso.
__________________________________________________________________________________
Mentre Rarity gironzolava un po’ nella sala trascinandosi lo strascico del vestito venne raggiunta da Spike vestito elegantemente.
-Ciao Spike.
-C-ciao Rarity … s-sono contento di averti trovata – rispose l’amico tossicchiando nervosamente. Iniziò ad arrossire – Ecco io mi chiedevo … insomma … ti piacerebbe … - non concluse la proposta.
-Guarda laggiù! – il volto della ragazza si era d’un tratto illuminato – C’è Fancy Pants! Vado a salutarlo! – e oltrepassò alcune signore solo per correre dal nobile giovane attraente.
-Aspetta Rarity! Io … stavo cercando di … - provò a fermarla Spike invano – Oh, lasciamo perdere.
-Um … ehm – mugugnò Applejack tesa, comparendogli di fianco – Sai Spike … se-se hai voglia di ballare … potrei sempre …
-Veramente? – le chiese lui – Lo faresti?
-Certo … se … ti va.
-Veramente convinceresti Rarity a ballare con me? – la interruppe Spike con occhi speranzosi.
-Oh no Spike … veramente io … - sapendo che era inutile sospirò tristemente e fece un finto sorriso – Farò del mio meglio.
Intanto Rarity conversava con Fancy Pants.
-Che dire, mia cara- considerò il nobile aggiustandosi meglio la giacca – L’abito che indossi è sublime! Lo hai fatto tu stessa?
La ragazza sorrise imbarazzata: - Oh, in effetti sì. Ne ho fatto uno per ciascuno dei miei amici, inclusa Twilight. E anche le tre principesse, che però sono state chiamate lontano e quindi …
-Rarity? – venne interrotta da Applejack che aveva l’aria afflitta – Ho bisogno di …
-Oh, Fancy Pants ti ricordi della mia amica Applejack? – sorrise Rarity facendo scorrere lo sguardo dall’uno all’altra.
-Ma certamente – rispose lui – Come vanno le raccolte delle mele?
-Vanno bene. Ma Rarity dovrei …
-Rarity, mia cara – disse Fancy Pants studiando meglio il vestito di Applejack– Devo complimentarmi su questo disegno paesano! Va benissimo con quel cappello! – indicò il copricapo da cow girl.
-Trovi? – chiese la stilista – Io pensavo che quegli stivali sarebbero stati troppo in conflitto con …
-Rarity! – esclamò l’amica spazientita.
-Oh, perdonami Applejack. Cosa c’è?
-Ecco vedi … Spike vorrebbe veramente tanto danzare con te.
-Spike? – domandò Fancy Pants seriamente.
-Il mio amichetto - spiegò Rarity.
-Ah, sì – ricordò il nobile – L’assistente della Principessa Twilight, ho sentito.
-Sì, sì è lui – confermò Applejack frettolosa – Rarity, sai quanti ci terrebbe … se potessi …
-Oh, ehm … vuoi scusarci un momento Fancy Pants? – chiese Rarity.
-Certo mia cara – rispose Fancy.
La stilista ridacchiò e spinse leggermente l’amica dietro uno dei pilastri della sala.
-Non farmi questo! – le sussurrò aspramente.
-Cosa?
-Fancy Pants ha appena chiuso la sua relazione con Fleurs-de-lils e questo lo rende il più idoneo scapolo in tutta Canterlot! Se pensasse che c’è qualcosa tra me e Spike, non mi presenterà mai i suoi amici!
-Aspetta … tu e Fancy Pants siete …
Rarity diventò rosso fuoco: - Non esattamente … ma lui è così gentile … - s’imbambolò – … e affascinante … molto più affascinante del principe Sangue Blu! Su questo non c’è dubbio! Questa insomma potrebbe essere la mia chance per conquistare la persona dei miei sogni!
-Che devo dire allora a Spike? Gli si spezzerà il cuore.
-Siamo amici. Sono sicura che capirà. Ora se vuoi scusarmi … - e con passo svelto ritornò da Fancy Pants.
-Oh e ora che gli dico? – si chiese Applejack ad alta voce.
-Ei Applejack! – si sentì chiamare da Rainbow che avanzava verso di lei in compagnia di uno dei Wonderbolts – Soarin voleva sapere se …
-Se per caso avevi qualcuna di quelle tue torta di mele?! – finì il ragazzo per lei.
La cow girl sorrise debolmente: - Sono sul tavolo dei dessert.
-Grande! – esclamò lui precipitandosi verso il banchetto.
-Non mangiarle tutte Soarin! – si raccomandò Rainbow ridendo – Lasciane una anche per me! – ridacchiò rivolta ora all’amica – Quel Soarin! Non è un vero Crack- up?
-Sì – mugugnò Applejack.
In quel momento le due vennero circondante da alcuni degli orfanelli.
-Applejack!
-E’ Rainbow Dash!
-E’ ancora più perfetta dal vivo!
E presero a tempestarle entrambe di domande e complimenti tutti in una volta.
-Siete fantastiche! – continuavano dicendo o a una o all’altra.
-Ti adoriamo, Rainbow!
-Sei la nostra eroina!
-Un giorno voglio diventare come te!
L’aviatrice rise divertita: - Hanno dei bei gusti! – commentò prima di rivolgersi ai piccoli fan – Il cielo è il limite, ragazzi miei. Con un sacco di pratica e di coraggio si può arrivare ovunque!
-Ragazze- intervenne Twilight – Avete per caso visto Fluttershy? È quasi tempo della sua esibizione.
-Non è nella sua stanza? – domandò Applejack.
-Ho già guardato.
-Probabilmente è in giardino. Sai come si sente più a suo agio tra le creature.
-Vado da lei – si offrì Rainbow.

 
(*) Come potete ben vedere non ho escluso da questa storia l’importanza dei Cutie Mark e ho voluto un tantino modificarli! Non ho cambiato la loro caratteristica di essere simboli magici che rappresentano il proprio talento. Ma invece di farli comparire sul fianco, dato che ho reso i personaggi umani, ho scelto il palmo della mano! Spero vi piaccia come idea! Intanto mi impegno a scrivere la parte 3 ;) ;) ;) 
Ma per concludere al meglio questo capitolo ecco a voi le foto dei personaggi come li vedo io ^^
Fatemi sapere con un commento cosa ne pensate.
A prestooooo



     FLUTTERSHY             APPLEJACK                            PINKIE PIE                        TWILIGHT                        RARITY    



RAINBOW DASH                SPIKE                      FANCY PANTS              SOARIN

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Capitolo 4
*** Il Galà (Parte 3) ***


Mentre Rainbow Dash usciva dalla sala diretta al giardino, Applejack si sentì chiamare.
Si voltò e sbiancò vedendo Spike che le correva incontro.
-Cosa ti ha risposto? Ha detto che danzerà con me?
-Uh … ecco … vedi … Rarity … lei … lei – prese fiato – Sai? Ha detto che ti riserverà un ballo più tardi.
-Veramente?
-S-sì. Se glielo chiederai tu …
Il ragazzo l’abbracciò di slancio entusiasta lasciandola spiazzata: -Grazie mille Applejack! Non lo dimenticherò mai!
-D-di niente – balbettò lei contraccambiando la stretta. Quando lui si allontanò si diede una manata in fronte come rimprovero: - Ma perché non riesco mai a essere sincera con lui?
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Fluttershy era in giardino e stava riscaldando la sua voce. Era nervosissima e si sentiva così fragile da credere di stare per spaccarsi in tanti piccoli pezzi.
-Ma che sto facendo? – mormorò a sé stessa – Non posso andare di fronte tutta quella gente e cantare!
-Perché no? – chiese una voce improvvisa spaventandola – Sappiamo tutti che sei grande!
Si voltò per vedere Rainbow Dash venirle incontro. Andò a darle un lieve abbraccio.
-Rainbow! Sono molto felice di vederti.
-Veramente? Perché le altre mi hanno comunicato che non sei molto felice ultimamente.
Fluttershy si guardò i piedi: - Ecco …
-Non saranno di nuovo gli incubi su di lui, vero?
L’amica si fece per un attimo seria: - Sì. Non posso controllarli. Stavolta è stato diverso. Di solito lo sogno mentre mi tiene tra le grinfie e ride. Ma quello che ho fatto la scorsa notte … questa volta – rabbrividì – Non se ne andava! Restava e mi accarezzava la testa con gli artigli! E ho sempre più la netta sensazione … che stia per tornare! – non riuscì a trattenere un singhiozzo di panico – Sono così spaventata!
-Ei, ei, ei – disse Rainbow Dash mettendole un braccio intorno alle spalle – E’ stato solo un sogno. Ha avuto modo di scioglierti un po’. Dopotutto questo è sempre un party. E mi ricorda a proposito che manca poco alla tua esibizione.
-Oh … non mi sento davvero pronta a cantare.
-Non dirmi che hai ancora paura del palcoscenico? Sei una grande cantante e hai cantato di fronte a me con gli animali che ti facevano da coristi!
-E’ stato solo quando c’eravate solo tu e loro. Ma ci sono troppe persone che mi staranno a guardare. Io …
-Non temere. Sarò lì a sostenerti. Ci saremo tutti.
Fluttershy deglutì: - E va bene. Andiamo.
______________________________________________________________________________________
Nel frattempo Discord gironzolava inosservato tra gli invitati. Aveva consumato più di quattro bicchieri di punch. Era annoiato però doveva ammettere che questo galà era certamente più interessante di quelli che c’erano stati in passato. Non sopportava più il suo travestimento.
-Come diamine fanno tutti a sopportare questa camicia soffocante? – si chiese allentandosi un pochino lo smoking. Si guardò intorno scorgendo i bambini che ridevano giocando con alcune costruzioni giocattolo: - Ma chi ha invitato quei marmocchi?
-Ho fatto un castello! – esultò una di loro applaudendosi.
-Ugh – mugugnò Discord disgustato – Se c’è qualcosa che odio della gioventù … sono i giovani! – sbuffò versandosi ancora punch – Che noooiaaa – sbuffò frustato.
Aveva provato a fare qualche scherzetto per attivarsi l’animo, facendo comparire un paio di ragnetti sul tavolo dei dolci che avevano solo fatto svenire due signore prima di venire schiacciati dai loro mariti.
-Disgustoso! – commentarono quando ripresero conoscenza.
-Oddio! – esclamò Applejack mortificata – Non so davvero come …
-Solo perché ami la terra, non significa che devi portarti appresso le sue orribili creature! – le gridò una donna.
-Rivoltante!  - le fece eco una sua compagna.
La Cow Girl arrossì e si accinse a controllare che gli insetti non avessero danneggiato troppo le pietanze.
Discord ridacchiò: - Un trucco che non invecchia mai!
Continuò a guardarsi intorno e vide l’assistente della principessa, Spike, che cercava di ottenere almeno un ballo con Rarity.
Alzò gli occhi al cielo: “Rinuncia ragazzo” pensò “Non succederà mai” anche se ammirò la sua persistenza.
Nel frattempo Twilight era salita sul palco e cercava di strappare nuovamente il microfono dalle mani di Pinkie che ormai aveva mezzo assordato tutti.
-Grazie della tua piccola performance, Pinkie Pie – disse Twilight con un’occhiataccia, riuscendo a prendersi l’apparecchio.
-Figurati – rise la ragazza scendendo dal palco saltellando.
Finalmente” si disse Discord “Le mie orecchie stavano per cedere
La principessa riuscì a ottenere l’attenzione di tutti solo dopo che le luci della sala si furono spente e un unico riflettore puntava solo su di lei.
-Gentili signori e signore – Grazie di essere venuti al Gran Galà. Spero che ve lo stiate godendo – come risposta ebbe un applauso e un coro di strilli da parte degli orfani -  Ne sono felice, perché abbiamo una vasta gamma di intrattenimenti per questa sera, tra cui una manifestazione aerea con i Wonderbolts! – il gruppo di aviatori ricevette un’acclamazione. Rainbow Dash sorrise salutando tutti. Discord sbadigliò disinteressato: - Ma prima – concluse Twilight – sentiremo una canzone cantata da una delle mie amiche. Signori e signore; ecco a voi l’Elemento della Gentilezza stessa! Fluttershy! – e si allontanò.
Oh, Buon Dio” grugnì Discord “La ragazzina piagnucolona sta per cantare! Ci sarà da sbellicarsi!”
Poi notò che gli sguardi di quasi tutti i ragazzi erano come pietrificati.
Seguendo il loro sguardo si soffermò in un punto del palco.
-Ma cosa stanno fissaaaa … a … a … - rimase con la frase a metà. Sentì il vetro del suo finto monocolo sull’occhio spaccarsi.
Una ragazza stava camminando a passetti piccoli verso il microfono. Indossava un lungo vestito verde traslucido che brillava più della sera di specchi ora spenta. Tra i lunghi capelli biondi si era appuntata petali di fiori rosa. Il suo sguardo era teso ma non contraeva il suo viso di una ruga.
Era la prima volta che la vedeva con chiarezza dopo anni: L’Elemento della Gentilezza. Il suo specchio non gliel’aveva mai mostrata così com’era in quel momento.
-E’ così … - si ritrovò a sussurrare incantato – così
Si riscosse all’istante levando il pensiero dalla testa: “E’ stato momentaneo! Solo un momento momentaneo!” prese a ripetersi nella testa.
______________________________________________________________________________________
Fluttershy guardò verso il pubblico e sentì le gambe tremare.
Puoi farcela Fluttershy” si disse prima di cominciare a cantare ma senza neanche fare arrivare la bocca al microfono.
-Can … anybody … find me … (La canzone è Somebody To Love dei Queen :D )
Avvertì che la sua voce inizialmente era debole e per un attimo si bloccò.
-Ragazze- sussurrò Sweetie Belle alle compagne – Dobbiamo aiutarla! – detto questo balzò sul palco insieme alle amiche mettendosi alle spalle della ragazza che intanto provava a continuare.
-Somebody to …
-LOVE! – le fecero da coro le tre bambine.
La musica partì dopo l’introduzione. Sweetie Belle le fece un cenno di sicurezza. Fluttershy le ringraziò con lo sguardo per poi proseguire con voce più alta.
Each morning i get up i die a little
Can barely stand on my feet”

(Coro: “Take a look at yourself”)
“Take a look in the mirror and cry (and cry)
Lord what you're doing to me (yeah yeah)
I have spent all my years in believing you
But I just can't get no relief, Lord!
Somebody (somebody) ooh somebody (somebody)
Can anybody find me
Somebody to Love?”

-Meraviglioso – commentò Discord di nuovo imbambolato.
-Stai andando grande – sussurrò al volo Sweetie all’amica nella parte musicale – Ora canta più forte e con più sentimento!
Got no feel, I got no rhythm
I just keep losing my beat (you just keep losing and losing)
I'm OK, I'm alright (he's alright, he's alright)
I ain't gonna face no defeat (yeah yeah)
I just gotta get out of this prison cell
One day (someday) I'm gonna be free, Lord!
Somebody (somebody)
Somebody (somebody)
Can anybody find me!”

Fluttershy tirò su il microfono con più supporto per eseguire un fantastico acuto: “Somebody to love!” un sorriso vero comparve sul suo volto nel mezzo della canzone. Ormai il pubblico era come se non ci fosse e lei era in un mondo tutto suo.
“(He works hard)
Everyday (everyday) I try and I try and I try
But everybody wants to put me down
They say I'm going crazy
They say I got a lot of water in my brain
Ah, got no common sense
I got nobody left to believe in
Yeah yeah yeah yeah”

Verso quest’ultima parte il pubblico esultò urlando e applaudendo la cantante che sorrideva chiudendo gli occhi e prendendo fiato.
-Brava Fluttershy! Brava! – gioirono le sue amiche, più eccitate di tutti.
“Questa voce” si disse Discord sempre con stupore “Così dolce. Così chiara. Così perfetta!” la ragazza che ora ballava nell’intermezzo della canzone non sembrava essere la stessa con cui aveva combattuto tre anni prima. La guardò. Ogni mossa che faceva era delicata e aggraziata senza neanche un difetto. Poteva essere lei la Debole e Indifesa Fluttershy?
Ringhiò risvegliandosi ancora da pensieri simili: - Nauseabondo! Devo metterci un freno!
E fu lì che decise di venire finalmente allo scoperto. Schioccò le dita.
__________________________________________________________________________________
La musica cessò di colpo. Una figura era comparsa sul palco.
Tutti i presenti si misero a urlare e a trasalire e indietreggiarono dal palco.
Fluttershy aprì gli occhi confusa, solo per sentirsi afferrare un polso e fare una piroetta che terminava in un casquè. Quando vide chi la teneva a testa in giù il suo sorriso tanto atteso dalle amiche svanì.
-Mia cara Fluttershy – ghignò – Non avevo idea che tu avessi una voce così bella.
La ragazza si congelò. Le mani dagli artigli affilati, i denti mezzi appuntiti, gli occhi rossi, la pelle color topo, le due corna in mezzo alla foltezza di capelli neri e bianchi, le ali da demone. Il suo incubo era lì. Discord.
Per un secondo non seppe più parlare. Dalla bocca non gli uscirono che suoni confusi e lievi.
A risvegliarla da quello stato di trance fu una voce femminile che balzò sul palco solo per spintonare Discord a debita distanza.
-Allontanati da lei! – lo minacciò Rainbow Dash a denti stretti mettendosi davanti l’amica in ginocchio.
-Calmati – disse lo Spirito del caos con fare innocente – Stavamo solo danzando.
-Discord – digrignò Twilight avvicinandosi.
-Ah. Twilight Sparkle – sorrise Discord.
-E’ Principessa Twilight Sparkle per te! – replicò Twilight.
-Oh, certo! Ti mettono una corona sulla testa e ritieni di essere migliore di tutti. Sorpresa di vedermi? Né è passato di tempo dal nostro ultimo incontro. Scusa se non ti ho mandato una cartolina, ma pensavo fosse giusto visto che io non ho ricevuto l’invito a questo evento.
-Non … eri … voluto qui! – gli disse Applebloom coraggiosamente.
-Oh, guarda chi c’è qui! Bene, bene, bene. Se non sbaglio sono le mie tre piccole salvatrici! – disse Discord fissandole.
Le bambine si nascosero di più dietro alle loro sorelle terrorizzate ricordando con orrore che in un certo senso era colpa loro se Discord era riuscito a tornare la primissima volta.
-Ei, lasciale stare! – lo avvertì Rarity con sguardo cagnesco.
-Non sarei qui se non fosse stato per voi! – continuò lui.
-Basta Discord! – disse Twilight – Perché sei qui?
-Non è ovvio? Sono venuto a movimentare la festa. Oh! E a riprendermi Equestria visto che ci sono!
Le ragazze sussultarono. La folla rimase a bocca aperta allibita.
-Ah – Twilight sorrise – Avresti dovuto restartene in esilio, Discord! Ora che sei venuto allo scoperto, ritornerai nella tua prigione di pietra!
-Veramente? – disse Discord – Se non ricordo male sono necessari gli Elementi dell’Armonia per questo!
-Esatt…
-Ehm, Twilight? – la interruppe Applejack – Non li stiamo indossando.
Allora la principessa ricordò come avevano messo da parte i magici strumenti un anno prima quando erano ormai sicure che nessun pericolo avrebbe minacciato il regno ancora per molto. Si sentì stupida.
-Oh … beh … non ci servono gli elementi per dargli una lezione! – detto questo una luce avvolse il palmo della sua mano, pronta a scagliare un incantesimo.
-Stai scherzando, vero? – disse Discord.
La ragazza gli sparò un fascio di luce viola per capire che faceva sul serio. Lui lo schivò.
-Pensi davvero di fermarmi così? Non ricordi di cosa sono capace? - poi schioccò le dita.
Le mani della ragazza diventarono due blocchi di ghiaccio così pesanti da non riuscire neanche a sollevarli.
-Liberami subito! – gli ordinò facendo fatica anche a restare in piedi.
-Veramente Twilight. Se come un grande bastone nel fango come Celestia – e schioccò di nuovo le dita.
Intorno alla principessa si creò una pozza di fango che le inzuppò tutto il vestito.
Discord si sbellicò.
Anche Pinkie non riuscì a trattenersi una risata: - Bastone nel fango! Troppo divertente!
Twilight ringhiò uscendo fuori di peso dalla pozzanghera: - Aspetta solo che la principessa ritorni! Ti darà un bel dessert!
-Sì! Con crema e fiocchi d’avena! – disse Pinkie smettendo di ridere.
Discord continuò a ridere incontrollabile stringendosi lo stomaco: - Qual è il problema, Twilight? Non puoi gestire un regno sola soletta? È necessario che venga Mami Celestia a sistemare tutto? Beh, ho paura che lei non sarà in grado di aiutarvi in questo momento, dato il suo urgentissimo impegno nel regno di Saddle Saudita.
-Di cosa … stai parlando?
Discord sogghignò: - Verifica tu stessa.
Schioccò ancora le dita per fare materializzare un immagine visibile a tutti. La folla andò nel panico nel vedere le principesse Celestia, Luna e Cadence all’interno di una cella in un posto sconosciuto immobilizzate da catene ai polsi e alle gambe.
-Le ha rinchiuse!
-E non possono usare i loro poteri!
Allora si fece avanti Shining Armor socchiudendo gli occhi a Discord: - Cosa hai fatto a mia moglie!?
-Sta bene. Te l’assicuro – disse Discord seccato – Così come la vostra bambina. Anche se – sorrise – sarebbe un peccato se accadesse qualcosa a sua madre prima della sua nascita.
Gli occhi del principe si spalancarono: - La … bambina?
-Si, si. Avrete una femmina. Congratulazioni e bla bla bla. Vuoi un cesto regalo? – disse ironico.
-Ti avverto, se fai del male a Cadence io …
L’immagine delle tre prigioniere svanì: - Non mi sognerei mai di fare una cosa del genere – disse il loro carceriere – ma se qualcuno, chiunque tra i presenti, osasse fermarmi in qualsiasi modo, potrebbero andarci di mezzo le principesse. Inclusa quella che ancora non è nata.
Twilight trasalì.
-Questo è un colpo basso anche per te, Discord! – strillò Pinkie.
-Sei … un mostro! – disse Fluttershy parlando per la prima volta allo spirito del caos.
-Un mostro? – disse Discord avvicinandosi a lei – E’ un po’ forte come termine, non credi? A proposito – le prese il mento facendola tremare- fammi sapere se vuoi un altro ballo, mia cara. Sarò in attesa di un tuo fischio.
Rainbow Dash s’intromise di nuovo rispingendolo lontano dall’amica: -Toccala un’altra volta e ti faccio vedere io, Discord!
-Non importa. Ho altre cose da sbrigare in questo momento – ribatté lui.
Schioccò le dita. Era in cravatta e con un bastone in mano davanti una mappa di Equestria con una musica televisiva in sottofondo.
-E ora le previsioni del tempo. Per oggi è previsto un annuvolamento di nubi di zucchero filato con una piccola piovuta di cioccolato al latte. Seriamente, pioveranno cani e gatti. Spero che tutti restino in casa per sicurezza. Oppure no – emise una risata maniaca e sparì in una serie di fulmini.
Non passarono neanche cinque secondi. Dall’esterno provenivano delle grida acute perché tanti cani e gatti di varie razze stavano cadendo dal cielo finendo loro addosso, seguiti da piogge di cioccolata.
-Grandioso! – disse Pinkie guardando al cioccolata piovere. Guardò le sue amiche: - Voglio dire …non è grandioso!
La folla andò nel panico: - Tutti quanti! Calmatevi vi prego! È tutto sotto controllo!
Ma nessuno l’ascoltò e tutti si precipitarono fuori diretti ai loro mezzi.
-Vi prego! Restate dentro fino a nuovo avviso! Io… Nessuno mi ascolta!
Fu circondata dal suo gruppo di amici.
-Noi ti ascoltiamo – disse Spike.
-Obbediamo ai tuoi ordini principessa – disse Applejack.
-I miei … ordini? Bene – prese fiato la principessa – Allora, Applejack, Rainbow! Portate gli orfani in cantina. Non è sicuro per loro tornare all’orfanotrofio.
-Ricevuto – risposero le amiche iniziando a prendere i bambini.
-Fluttershy – continuò Twilight – Tieni d’occhio Applebloom, Scootaloo e Sweetie Belle. Non perderle di vista.
-Va bene. Venite qui, bambine.
-Io vado a radunare le guardie per aiutare tutti i cittadini a restare al sicuro – disse Shining Armor.
-Buona idea – approvò sua sorella.
-Ti aiuto a tenere a bada la folla – si offrì Rarity.
-Anche io – fece Spike.
-Anche io – si unì Pinkie Pie.
-Bene – concluse Twilight – Ci ritroveremo nella sala del trono fra un’ora esatta. La cosa più importante da fare è mantenere la calma.
Ma in realtà Twilight era la più nervosa di tutti. Come aveva potuto permettere che accadesse una cosa del genere? Equestria era in pericolo e stavolta non era preparata. Anche se avesse avuto gli Elementi dell’Armonia, non sarebbero serviti a nulla con le principesse in ostaggio. Inoltre le sue mani erano ancora incastonate nei blocchi di ghiaccio che si erano però fatti più leggeri, andando lentamente a sciogliersi.
Bella Principessa, ho dimostrato di essere.


Bella a tutti gente! Come state? Io male :(
Sono seria. Mi sono beccata un febbrone che non ne vuole sapere di andarsene. Forse sarà anche per questo che vi ho lasciato troppo tempo senza capitolo. Ma mi sono fatta perdonare. Eccovelo qui! Lungo e ben tradotto (Almeno Spero)
Come sempre fatemi sapere se vi piace con un bel commento al quale risponderò volentieri e al prossimo starnuto ...
Cioè -.-" capitolo ;) ;) ;) 

 

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Capitolo 5
*** La proposta ***


Discord continuò a diffondere il suo caos in tutta Equestria. Trasformò le ferrovie in liquerizie rosse, i bufali in ginnasti, gli alberi in bastoncini di zucchero e gli uccelli in arance. Salvò il paese delle ragazze come ultima tappa.
-Hmm, vediamo un po’ – mormorò tra sé mentre aleggiava la città ignaro – Cosa fare? Cosa fare?
Si fermò quando sentì una risata. Abbassò lo sguardo dalla nuvola di zucchero filato dove era seduto e vide due persone che stavano facendo un picnic sotto un gazebo. Riconobbe il fratello di Applejack, Big Macintosh, insieme all’insegnante della scuola elementare locale, di cui non ricordava il nome.
Si appollaiò meglio, stando a guardarli.
-E’ stato bello da parte tua, pianificare tutto questo, Big Mac – disse Cheerilee –Tua nonna ha fatto questa torta?
-Eh, già- rispose lui come al suo solito.
Lo spirito del caos sollevò gli occhi al cielo: -Sempre con quella stessa parola! Però la cosa comincia a farsi interessante! Vediamo ora cosa si dicono!
-E’ una bellissima notte, vero? – chiese Cheerilee alzando gli occhi al cielo.
Big Mac guardò nella sua stessa direzione: - Eh, già!
Discord sbuffò alzando di nuovo gli occhi: - Oh, andiamo ragazzo! Puoi dire molto più di questo!- disse come se lui potesse sentirlo- Le solite smancerie di un appuntamento! Dille che ha dei bellissimi capelli, o occhi o … - improvvisamente una sua versione in miniatura travestita da diavolo, comparve sulla sua spalla – Ma cosa? Oh, la mia coscienza – borbottò seccato – Che vuoi?
-Sono venuto per darti una mossa! – disse il diavoletto con voce stridula.
-Fantastico – borbottò Discord sarcasticamente.
-Insomma! Cosa stai aspettando? Quei due stanno facendo un incantevole picnic! Rovinala!
-Oh, giusto! – disse lui ricordandosi improvvisamente dei suoi scopi.
Rivolse di nuovo lo sguardo sui due. Schioccò le dita.
-Ho sentito che tua sorella è al gran galà questa sera – diceva la maestria.
-Eh gi…- prima che Big Mac potesse finire l’affermazione, si lasciò involontariamente sfuggire un rutto enorme. Arrossì imbarazzato coprendosi la bocca.
-Big Mac! – esclamò lei stupita.
-Perdono!
Ora gli dà un ceffone! Ridacchiò Discord pensando tra sé.
Invece Cheerilee fece una piccola risatina divertita: - Qualcuno qui ha bevuto troppo champagne.
E risero entrambi.
Discord s’irritò: - Bene! Vediamo se piace a te, signorina! – schioccò di nuovo le dita.
-Ho visto il Cutie Mark di Applebloom – continuava lei– E’ veramente … - non terminò perché anche lei ruttò d’improvviso. Molto più forte. Tanto da spegnere il piccolo candelabro che stava in mezzo a loro.
Ora lui la scarica!
-Scusa – sussurrò lei imbarazzata – Si vede … che ho esagerato più io di te.
-Eh … già – disse Big Mac sorridendo. Si guardarono dolcemente e risero ancora.
E va bene, piccioncini! Prendete questo!
E fece piovere sulla coppia una tempesta di cioccolato al latte.
I due sobbalzarono.
-Strano – disse lei – Non c’era nessun nuvolone fino a un minuto fa – guaì mentre stava per essere colpita da un fulmine.
-Ottimo lavoro – si complimentò la versione diavoletta di Discord – Ora sono zuppi!
-Sì! Guarda! I capelli e il vestito di lei sono tutti intrisi di cioccolato! – smise però di ridere quando vide che Big Mac si era tolto la giacca per metterla amorevolmente sulle spalle della signorina. Entrambi si erano rifugiato nella stalla aperta della fattoria Apple.
-Grazie Big Mac – disse lei con un sorriso guardando fuori – Che fortuna sfacciata, vero? Probabilmente dovrò riportarti indietro la tua giacca, pulita.
-Nessun problema – disse lui dicendo una frase per lungo – La puoi tenere.
-Come sei dolce – arrossì Cheerilee prima di dargli un leggero bacio sulla guancia.
 
-Non capisco! – ringhiò Discord – Li ho umiliati! Ho fatto piovere sul loro picnic e sono ancora felici?
-Nauseante, non è vero? – chiese il suo diavoletto.
-Sì è nauseante – rispose lui – E’ nauseante vedere come si baciano, come si abbracciano, come esprimono i loro sentimenti guardandosi negli occhi, come sono innamorati – si fermò. Fece un sospiro di nostalgia.
-Non sembri così convinto – notò la coscienza.
-Perché pensi che nessuno ci guarderà mai così a noi?
-Siamo troppo magnifici per una tale ninfa!
-Oh certo! Guardatemi pure! Sto chiedendo consigli ad una mini versione di me stesso! Chi me lo fa fare??
-Chiedilo alla scrittrice, nei crediti extra.
-Cosa? Ma perché sto ancora parlando con te? Ci sono persone che potrebbero sentirmi gongolare! Bye bye!
-Ei, cosa vuoi … - disse il diavoletto mentre lo afferrava e lo puntava sotto la nuvola.
-Au revoir! Arrivederci! – concluse Discord prima di lanciarlo via. Lui sparì con un gridolino – Scusa! – lo salutò lo spirito del caos – E’ ora di mettere in atto il mio terzo piano!
Poi trasformò la sua nuvola in un cavallo di zucchero filato e cavalcò nel cielo verso Canterlot.
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Twilight camminava nervosa più che mai attorno alla sala del trono. Gli indistruttibili blocchi di ghiaccio che le ricoprivano le mani erano ancora ben saldi e faceva fatica a restare in piedi con il loro peso.
-Come ho potuto lasciare che questo accadesse?
-Se ti riferisci a prima, non è colpa tua, Twilight – si lamentò Spike.
-Si, lo è! Princess Celestia si fidava di me per l’esecuzione del regno e guarda cosa è accaduto a causa di questo!
-E’ colpa di Discord, cara – disse Rarity – Non tua.
-Sì – concordò Pinkie Pie – E’ colpa sua e dei suoi deliziosi cani e gatti di cioccolato che piovono da tutte le parti senza un singolo ciuffo di panna montata per essere visti ovunque!
-Pinkie? Non è cioccolato quello che hai sul muso?
La ragazza si affrettò a usare la lingua per ripulirselo: - Certo che no!
Rarity alzò gli occhi verso Fluttershy: - Avevi ragione, tesoro! Mi dispiace se non ti ho ascoltata.
-Va tutto bene – la rassicurò l’amica.
Applejack e Rainbow Dash entrarono in quel momento nella sala del trono.
-Okay – disse quest’ultima – Tutti gli orfani sono al sicuro nei sotterranei. I servi del palazzo stanno offrendo loro dei dolci per calmarli un attimo.
Shining Armor apparve dietro di loro: - Non è un belvedere là fuori, ragazze. Le strade sono tutte trasformate. Abbiamo già dodici ricoverati in ospedale, perché scivolano dappertutto o perché vengono investiti dai cani e dai gatti di cioccolato.
-Dobbiamo fermare quel bullo! – esclamò Applebloom.
-Lo so – disse Twilight – ma non possiamo usare gli elementi dell’armonia senza la mia magia.
-E se Fluttershy desse a Discord uno di quei suoi sguardi? – suggerì Scootaloo.
-Non penso faccia effetto su di lui – disse Fluttershy con calma. Era ancora sconvolta dall’esperienza di essersi ritrovata tra le sue braccia.
-Ha funzionato su un basilisco, non è vero? – disse Sweetie Belle.
-Io dico di dargli un bel pugno in faccia! – gridò Rainbow.
-A che servirebbe? – chiese Applejack – Anche se riusciste a fargli del male, guarirebbe con i suoi poteri. Cosa pensi dovremmo fare, Twilight?
La principessa crollò a terra stremata dal peso dei blocchi: - Non lo so, proprio non lo so!
-Rinunci così presto, Twilight Sparkle? Questo non è da te!
Tutti rimasero a bocca aperta mentre una risata familiare si diffondeva in tutta la stanza.
-Mostrati vigliacco! – urlò Shining Armor – Se non mi ridai indietro mia moglie io …
-Tu cosa principino? Non hai mica ottenuto un potere superiore come quello di tua sorella.
-Smettila! – urlò Rainbow Dash serrando i pugni – Vieni fuori e combatti, pollo!
Discord le comparve sulla schiena facendola ruzzolare a terra: - Pollo eh? In parte hai ragione. Riesco a graffiare nella stessa maniera.
Rainbow, a terra, digrignò i denti e quando si rialzò caricò un colpo verso di lui.
Lo spirito del caos si teletrasportò verso l’altro lato della stanza consentendo alla ragazza di andare a schiantarsi contro la finestra. Fortunatamente il vetro era resistente e non si frantumò.
-Cara, cara Rainbow Dash – Discord scosse la testa – Si deve sempre essere violenti con te?
Twilight, mezza inginocchiata, richiamò la sua attenzione: - Basta con i tuoi gongoli, Discord!
-Chi sta gongolando? Sto beffando, ma se gongolare è quello che vuoi … - schioccò le dita e il pavimento venne ricoperto da uno spesso strato di cera, che fece scivolare tutti i presenti escluso lui: - Guarda come sono utile! Ho cerato il pavimento per te!
-Dacci un taglio, brutto prepotente! – gridò Applebloom.
-Già! – concordarono con lei Sweetie Belle e Scootaloo.
-Prepotente? – disse lui – E’ da poi che sta venendo la cattiveria, mie piccole salvatrici. Senza di voi non sarei neanche qui.
Le tre bambine s’incupirono ricordando il grosso sbaglio che avevano fatto, mettendosi a litigare di fronte la sua statua durante quella gita scolastica.
-Date loro un premio! – applaudì Discord – Sono le vere responsabili di quello che sta succedendo.
Fluttershy ne ebbe abbastanza. Rimase in equilibrio sul pavimento di cera, tanto da avvicinarsi e squadrare la creatura in volto.
-Come osi? Pensi di poter intimidire così delle povere bambine e farla franca?
Gli occhi di Discord si spalancarono per la sua improvvisa audacia: - Scusami?
Lei lo fissò più intensamente: -E’ meglio se fai il bravo oppure io… ti do … ti do!
-Cosa?
-Sì! – applaudì Scootaloo – Ci sei dentro ora, amico.
-Oooh, ho tanta paura – disse lui con sarcasmo.
Improvvisamente Fluttershy spalancò gli occhi e fu come se un raggio venisse sparato da essi. Discord per un attimo si bloccò in quello sguardo.
-Oh, no! No! È troppo! Non resisto! Ti prego basta!
Poi scoppiò a ridere rivelando la farsa. Fluttershy si guardò le mani, confusa.
-Ma che … dovrebbe avere …
Squittì mentre lui la afferrava a testa in giù e si metteva a giocherellare con le sue ciocche di capelli: - Oh, sei uno spasso mia cara! Alcuni di voi hanno certamente hanno acquistato coraggio in questi ultimi anni.
-Ti avevo avvertito di non toccarla! – gridò Rainbow Dash slanciandosi di nuovo verso di lui.
Discord si teletrasportò di nuovo lasciando cadere Fluttershy nel processo. Rainbow sbatté ancora alla finestra.
-Smettila, Discord!- comandò Twilight – Perché sei qui?
Lui apparve alle sue spalle: - Sono qui per negoziare.
-Negoziare? – si voltò.
-Ascolta, sappiamo tutti che si desidera l’armonia nel tuo regno, le tue principesse al sicuro e bla bla bla, e io non voglio tornare di pietra. Quindi … perché non facciamo un affare?
-Non è uno dei tuoi giochetti, vero? – chiese Rainbow.
-Uuh! Amo i giochi!- disse Pinkie Pie.
-Accidenti, no! – disse Discord sventolando una bandiera bianca – Voglio solo parlare.
-Di cosa?- chiese Twilight sospettosa.
-Vuoi che fermi il caos che ho scatenato su Equestria? Beh, io voglio semplicemente qualcosa in cambio.
-Che ne dici della tua vita?
-Ridacci le principesse e fai tornare tutto alla normalità senza storie! O io ti …
-Che cosa? – chiese lo spirito del caos – Mi ritrasformi in statua? Non penso sia possibile senza le tue mani libere, mia cara – indicò i blocchi di ghiaccio.
Arrabbiato, Shining Armor sparò contro di lui un fascio di luce, che però lo mancò, siccome si era di nuovo teletrasportato dal lato opposto.
-Tipico di voi mortali! Vengo qui a ostentare bandiera bianca e voi pensate subito alla violenza! Elementi dell’armonia, veramente!
-Va via! – gridò Rainbow.
-Non ti vogliamo qui! – fece eco Twilight.
Fluttershy aveva osservato tutta la scena con incertezza. Di certo non si fidava di Discord, ma i suoi amici non gli stavano dando la possibilità di parlare. Con questo pensiero, fece una cosa molto audace e si mise fra di loro.
-Twilight! – esclamò – Mi meraviglio di te! E di tutti voi.
-Fluttershy – disse lentamente la principessa.
-Non sei tu quella che dice che dovremmo sempre mettere la ragione prima del giudizio? Discord può essere anche un mostro cattivo che non merita la nostra fiducia…
-Sono ancora qui, lo sai! – disse lo spirito agitando la mano.
-Ma dovremmo almeno dargli la possibilità di spiegare che cosa ha in mente- lo ignorò lei.
Tutti rimasero sorpresi da quella reazione. Discord era il più confuso ma il fatto di vedere come lo stava difendendo, lo fece sorridere malignamente.
-Ben detto, mia cara.
Lei si irrigidì quando lo sentì accarezzargli ancora i capelli. Spaventata gli diede uno schiaffo sulla mano: - Toccami ancora e non rispondo delle mie azioni - e volò al fianco di Twilight.
-Hai ragione – disse la sua amica prima di rivolgersi al loro nemico – Quali sono le tue esigenze, Discord?
Lo spirito sorrise, galleggiando tranquillamente, sdraiato a mezz’aria:- Dal mio modo di vedere, voi volete tre cose da me. Che ti liberi da quei blocchi di ghiaccio, che rimetta in ordine il regno e che liberi le principesse. In realtà l’ultimo conta per tre. Quattro se si include la bambina che ancora non è nata. Ma non importa. Comunque io voglio semplicemente altrettante tre cose in cambio.
-Non siamo troppo bisognosi? – dichiarò Rarity.
Twilight sospirò: - Cosa vuoi?
-Per le tue mani – iniziò Discord – dovrai fare la solenne promessa di non utilizzare gli Elementi dell’Armonia contro di me.
-Che cosa? – esclamò Rainbow Dash – Perché dovremmo fare un accordo del genere?
-Vuoi che la principessina riesca a estrarre le mani dai quei blocchi di ghiaccio, non è vero?
-E’ un trucco, ti dico.
-Ti dico una cosa. Se infrangerò una parte del patto, sarai libera di usare gli elementi come vuoi.
La principessa aggrottò le sopracciglia, ma rimase calma: - E le altre cose?.
-Se dovessi rilasciare Equestria dal mio caos, beh, sarei piuttosto annoiato. Dopotutto è nella mia natura creare disarmonia. Tutto quello che sto chiedendo è avere un minuscolo angolo di terra dove sono libero di diffondere il mio glorioso caos, indisturbato.
Twilight annuì: - Questo potrebbe essere possibile.
-Che ne dite di Cadence? – richiese Shining Armor – Cosa ci vuole per ottenere la sua liberazione?
-Dammi un momento – replicò Discord toccandosi il mento.
-Vuoi dire che non lo sai? – s’introdusse Spike.
-Sto pensando.
Era vero. Aveva preso in considerazione le prime due richieste con molta attenzione, ma la terza l’aveva messa in difficoltà. Doveva scegliere bene. Pensò a quello di cui avrebbe avuto bisogno nella sua nuova vita. Se era intenzionato ad abbandonare la sua scalata ostile, che cosa avrebbe fatto allora? Tornare nella sua caverna a parlare con le sue copie? Anche se gli fosse stato permesso di continuare il suo caos, non aveva senso se non c’era nessuno con cui condividerlo.
La sua mente poi ritornò alla coppia che aveva incontrato poco prima. Il modo in cui l’uno teneva all’altra, in cui si guardavano con amore e trasmettevano i propri sentimenti a vicenda. Non avrebbe mai voluto ammettere ad alta voce che desiderava anche lui una cosa del genere.
-Non mi meraviglia che non abbia nessuno al mondo – sussurravano intanto le Cutie Mark Crusaders alle sue spalle – Scommetto che neanche sua madre gli ha mai voluto bene.
-Oppure era anche lei molto cattiva.
-Uh! Piccole … - ringhiò lui con le mani già tese verso le bambine. Poi si bloccò: - Un momento …- un’idea lo colpì. Si mise a ridacchiare sottovoce.
-Ebbene? – chiese Twilight con impazienza.
Lui sorrise maliziosamente: - Va bene, co cosa voglio adesso. Fidati di me. Questo è il miglior affare che si possa ottenere. Uno per tre!
-Eh?- pronunciò Pinkie Pie.
-Applejack, sei una campagnola di vendita. Lo capisci, non è vero?
-Uh – mormorò la cow girl –Tre per uno … tre al prezzo di uno, ma io non …
-Appunto! Io vi darò tre persone per il prezzo di una persona! Chiamiamo la bambina che ancora deve nascere, un bonus.
Il silenzio cadde in sala. Twilight fu la prima a romperlo.
-Che intendi per il prezzo di una persona?
Il sorriso di Discord si allargò: - Quello che sto chiedendo è una sposa.
-Che cosa?
Lui le bussò in testa: - Ciao? C’è nessuno lì dentro? Ho detto che voglio una sposa in cambio delle principesse.
-Una sposa? – esclamò Rarity – Cosa faresti con una sposa?
-La sposerei ovviamente. Sai passare l’eternità insieme, forse avere qualche marmocchio … ehm … bambino.
-Saresti un terribile papà! – piagnucolò Sweetie Belle.
-Oh, sta zitta! – schiccò le dita e la bocca della bambina si chiuse con una zip.
La sorella maggiore rimase a bocca aperta e per poco non svenne.
-Spiega le tue ragioni in base a questi, Discord – disse Twilight sempre con calma.
-Che cosa? – si strinse innocentemente nelle spalle – Essere una creatura del caos tende ad essere un’occupazione solitaria.
-Chissà di chi è la colpa? – borbottò Rainbow Dash.
-E’ naturale che io senta il bisogno di un po’ di compagnia. E poi se ho intenzione di andare in pensione, tanto vale mettere su famiglia e bla bla bla.
-E– deglutì Twilight – questa sposa deve essere … una ragazza?
-Sì. In modo da non cercare di ingannarmi e darmi una lumaca o un coniglio o qualsiasi cosa del genere. Non importa chi sarà. Non ho preferenze, tranne uno. Dovrà venire volentieri. Ciò significa nessuna forzatura o corruzione e nessuna truffa! Dovrà uscire di sua spontanea volontà!
-Chi sarebbe disposto a sposare te?- lo derise Rarity.
-Non lo so. Qualcuno di voi ragazze è interessata?
Tutti gli lanciarono un’occhiataccia. Rainbow Dash tirò fuori la lingua.
-Nessuna? – spostò lo sguardo – Neanche tu Fluttershy?
Lei si lasciò sfuggire un piccolo gemito:- Cosa?
-Sta lontano! – lo avvertì Rainbow tra i denti.
-Consideri la mia offerta così terribile? – continuò lo spirito del caos.
-Va via – disse Twilight calma – Ora.
Discord si strinse nelle spalle: - Sono una creatura ragionevole. Forse avete bisogno di tempo per pensarci. C’è una caverna sulla montagna. Quando vorrete parlare cercatemi lì.
In tal senso, scomparve dalla stanza.

Allora chiedo scusa a tutti per il ritardo di questo capitolo ma mi è stato molto difficile tradurre ultimamente. Però alla fine ci sono riuscita, anche se non è del tutto perfetta. Ma nessuno lo è, dopotutto ;) ;) ;) ;)
Spero di non tardare con il prossimo. 
Fatemi sapere se vi piace con un commento ^^
Alla prossima!!

 

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Capitolo 6
*** Il Dilemma ***


-Non andremo veramente incontro alle sue richieste, vero? – chiese Rarity.
Avevano tutti lasciato la sala del trono ancora cerata per continuare la loro riunione nella sala della mappa del regno.
-Potremmo non avere scelta – disse Twilight – Discord ci ha pensato molto attentamente. Io non posso avere le mani bloccate qui dentro per sempre. L’unico modo è non usare gli Elementi dell’Armonia. Trovare un pezzo di terra dove sconfinarlo non sarà difficile.
-E il terzo accordo? – chiese Applejack.
Lei sospirò: - Discord sa quanto siamo disperati per riottenere indietro le principesse.
-Ma non possiamo imporre nessuna ragazza a diventare sua moglie! – sbraitò Rarity – Sarebbe come un sacrificio al diavolo!
-Ha detto che la sua sposa dovrà andare volentieri. Credo che dovremmo annunciare questo ai cittadini e vedere se qualcuno è disposto a compiere un simile sacrificio.
Fluttershy era rimasta in silenzio tutto il tempo. Non riusciva a superare il fatto che lui fosse stato lì. Il modo in cui le aveva parlato, con cui l’aveva toccata, con cui l’aveva guardata, le dava i brividi. Si disse che stava diventando troppo paranoica.
-Dovremmo intanto accettare i primi due termini – decise Twilight – Se avessi la mia magia, potremo essere in grado di trovare un’altra soluzione. Sarebbe più facile pensare senza quei maiali che svolazzano fuori.
-D’accordo – fecero gli altri.
-Ma che dire di Cadence? – chiese Shining Armor.
-E di Princess Luna? – chiese Scootaloo.
-E Princess Celestia? – fece Rarity.
-E di nostra figlia? – concluse il capitano delle guardie.
-Anche io le rivoglio indietro – lo rassicurò la sorella – ma si tratta di sacrificare uno di noi.
-Non mi piace l’idea, ma Discord ha le intenzioni precise. Invece di perderne quattro, ne perderemo una sola. E io … non so quanto tempo Cadence resisterà.
-E’ forte. Non importa quali siano le sue condizioni. È sempre stata in grado di tirare avanti – disse Twilight.
-E Luna è la principessa della notte. Anche lei è forte- ricordò Rainbow.
-Esatto. Anche Celestia è più forte di tutti noi – continuò Twilight – Sono sicura che ovunque si trovino, stanno tenendo duro.
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Discord comparve nella grotta nascosta ridendo soddisfatto.
-Salve signorine – salutò le sue prigioniere scostando un lato di muro e rivelando la loro cella – Vi state perdendo un bellissimo panorama del vostro reame.
-Sei andato troppo oltre, stavolta Discord – gli disse Princess Celestia con rabbia – E’ con me che ce l’hai. Rinchiudimi per sempre, ma lascia andare Cadence e Luna!
-Aspetta, ti stai vendendo da sola? Andiamo, non potrei proprio accettare questa offerta.
-Ovviamente, non potresti, con quel cuore di pietra che ti ritrovi, bestia! – disse Luna.
-Pietre e Bastoni – imprecò lui – Ero venuto a dirvi com’era andata con la vostra richiesta di riscatto, ma a quanto pare non vi interessa – vedendo come si erano d’un tratto zittite continuò – Ad ogni modo, ho raggiunto un accordo con la tua attuale sostituta, Celestia. Le ho detto che per riuscire a ottenere la libertà di voi tre, in cambio voglio qualcuna che sia disposta a diventare mia moglie.
-In cambio di … cosa? – chiese Celestia.
-Ma voi reali siete tutte sorde? Non lo ripeterò. È facile infondo da capire. Io mi prendo una sposa e voi tre ve ne tornate a casina. Molto semplice.
Dopo pochi secondi di trattenimento, Luna scoppiò in una sonora risata, schernendolo. Le arrivarono addirittura le lacrime agli occhi.
-Ahahhaa tu … vorresti … sposarti? Ahahhahaahha! Quale creatura esistente nell’universo sarebbe disposta a sposare te? Ahahahahahha!
-Okay, okay. Ridi pure quanto vuoi – disse Discord roteando gli occhi – Ho pensato si volesse sapere quanto andranno a costare le vostre vite.
-Lei non cederà mai a un simile ricatto, Discord! – ringhiò Celestia mentre la sorella riprendeva fiato.
-Sì, sì va bene – la imitò lui seccato con voce stridula – “Non lo farà mai” il solito discorso che risponderà con la solita rimonta “Oh, ma lo farò. Viva la libertà. Via la libertà” – e rise sarcastico – Devo sottolinearti qualsiasi altro cliché Celestia?
-Aspetta solo che Shining Armor arrivi qui! – scattò Cadence.
-Vuoi dire quel principe da niente che ha sempre bisogno che arrivi la sorellina a salvarlo?
Lei ringhiò.
-Oh, voi tre siete semplicemente troppo divertenti. Magari una di voi è disposta a salvare gli altri e ad accettare la mia proposta? Cosa ne dici Celestia? Ho sempre pensato ci fosse qualcosa tra di noi.
Lei inorridì: - Infatti. L’odio!
-Qualcuno si è svegliato con la luna storta – e con questo si spostò verso Luna – Cosa ne pensi tu, Lulu?
-Neanche nei tuoi sogni! – sputò lei disgustata.
-Io sono già una donna sposata! Stai lontano! – lo minacciò Cadence prima che potesse avvicinarsi.
-Calmatevi, stavo solo chiedendo – ridacchiò Discord.
-Il giorno in cui qualcuno deciderà di sposarti, i maiali voleranno – disse Celestia.
-Oh … ehm … pronto??? – le ricordò lo spirito del caos mostrandole velocemente tutti i porci che uscivano dalle nuvole di zucchero filato, attraverso il suo specchio magico.
La Principessa riformulò la metafora: - Quando Chrisalys, la mutaforma, otterrà il completo controllo del mondo.
-Questa me la devo segnare – rise lui – E’ una bella trovata.
-Discord! – in quel momento una voce giovanile rimbombò tra le quattro pareti. Quella di Twilight.
-Oh, vuoi vedere che … mi dispiace lasciarvi ragazze ma ho una riunione. Quindi ciao, ciao! – fece schioccare le dita e la cella delle principesse sparì. Con un altro incantesimo andò incontro ai suoi ospiti. Twilight, le sue amiche e Spike erano in piedi all’ingresso.
-Oh! I miei vecchi amici! Avete già preso una decisione?
-Sì! Accettiamo la tua condizione e ti promettiamo di non usare mai più gli Elementi dell’Armonia contro di te- disse Twilight con aria di sfida – E per dimostrare che diciamo sul serio … - Spike si fece avanti. Portava una scatola ornata di perle. Esitò un attimo prima di mettersi di fronte il loro nemico e aprirgliela sotto gli occhi. Conteneva le cinque collane e la corona degli elementi. Discord inarcò le sopracciglia sorpreso.
-Apprezzo il gesto, ma teneteli. Non voglio questi cosi da nessuna parte vicino a me – e allontanò Spike con un gesto della mano infastidito – Per quanto riguarda il mio territorio personale?
-Ti cederemo le rovine del castello nella Everfree Forest – dichiarò la principessa – Lì potrai fare quello che ti pare.
-Nessuno mi disturberà?
-Nessun ci metterà piede, finché tu ti limiterai a tenere la tua magia solamente in quella zona.
-E quale zona sarebbe?
-Oltre il ponte di corda.
-Eccellente! E adesso – sogghignò – chi è la fortunata che dovrò sposare?
Twilight distolse lo sguardo.
-Ebbene?
-Se pensi che manderemo una povera ragazza a sposare uno come te …
-Quindi stai dicendo che nessuno accetterebbe la mia offerta?
-Beh, tu non sei certo il più affascinante gentiluomo in tutta Equestria – gli fece notare Rarity.
-Sono però capace di molte più cose che uomini schietti come gli umani si sognerebbero! – replicò Discord.
-Allora tienile per te! – fece Applejack – Hai dato il tuo lavoro, ormai!
Lui borbottò qualcosa: - Bene. Sono uno spirito di parola – schioccò le dita e ci fu come un breve flash di luce bianca. Quando terminò finalmente Twilight si ritrovò le mani libere e il caos all’infuori della grotta era tutto cessato – Ecco fatto. È tutto tornato noiosamente com’era prima. Ma per quanto riguarda la parte finale del nostro accordo la pretendo ancora! O non rivedrete più le vostre preziose principesse! Ho tutto il tempo per aspettare ma loro …
-Ti daremo ogni cosa! - lo supplicò Twilight – Ma per favore, non far loro del male!
-Te l’ho detto! Quando le mie richieste saranno soddisfatte le libererò! Perché non salvi tutti prima e dai direttamente te stessa?
-Ehm … - balbettò Pinkie – Con chi stai parlando?
-Chiunque di voi. Non m’importa quale, ma se una ragazza non si fa avanti subito dovrò prendere la decisione da me – si batté il mento- Che ne dici se ti do … tre giorni?
-Non c’è qualcos’altro che vuoi? – provò a chiedere Twilight.
In quel momento risuonò una specie di allarme simile al rumore di un treno.
-Oh, mi dispiace – disse Discord – Abbiamo finito qui.
E sparì con una risata agghiacciante, lasciando le ragazze in difficoltà.
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-Ha detto che non avrebbe accettato nient’altro? – chiese Shining Armor al termine del racconto della sorella.
-Che sarà lui a prendere una sposa e nient’altro – rispose lei solennemente.
Avevano annunciato la richiesta di Discord a Canterlot quella mattina. Finora nessuna ragazza era disposta ad accettare un simile destino.
-Che cosa facciamo adesso? – chiese Applejack.
Twilight sospirò: - Abbiamo giurato di non usare gli elementi contro di lui e se non la manteniamo sarà libero di fare ciò che vuole.
-A meno che non lo blastica prima che faccia qualsiasi cosa!- suggerì Rainbow Dash.
-E’ l’unico che sa dove siano le principesse. Se lo rivolgiamo in pietra, potremmo non farle tornare.
-Perché non hanno cercato di contattarci? – chiese Scootaloo – Voglio dire, Celestia invia sempre messaggi tramite Spike e Luna può entrare nei sogni.
-Discord deve averle incatenate – quella realizzazione la colpì – Non possono aumentare il sole e la luna. Anche senza il caos di Discord, l’ordine di Equestria non sta in piedi senza di loro. Senza il sole, nessuna delle colture crescerà e chissà per quanto tempo la luna e le stelle rimarranno senza la magia di Luna. Potremmo essere di fronte un buio eterno!
-E tu? – chiese Sweetie Belle – Non sei una principessa adesso?
-Non posso alzare il sole! Sai quanta potenza serve per questo? Io … io … - le lacrime le rigavano le guance.
Shining Armor le mise una mano sulla spalla rassicurandola.
-Non ti preoccupare. Le riavremo. Riavremo tutto. Non ci resta che risolvere questo dilemma – guardò gli altri – So che nessuna ragazza è disposta a trascorrere l’eternità con Discord … quel mostro … ma abbiamo avuto modo di pensare.
-Dovrei andare io.
Tutti fissarono Twilight con occhi sgranati:-COSA???
-Twilight non puoi dire sul serio! – strillò Rarity.
-Tutto questo è accaduto mentre Equestria era sotto la mia responsabilità. Devo mettere il benessere dei miei sudditi prima di me.
-No! Non te lo permetterò! – insistette il fratello.
-Ma Cadence …
-Neanche lei resisterebbe a questa tua decisione. La rivoglio più di quanto credi, ma non perderò mia sorella nel processo!
-Per il bene dei miei amici – dichiarò Rarity pallida – Credo dovrei andare.
-NO! – urlò Sweetie Belle aggrappandosi alla sua gamba- Ho bisogno di mia sorella! E poi cosa ti direbbero mamma e papà?
-Ti prego non farlo! – disse Spike prendendole le mani.
Applejack si tolse il cappello: -Ho rinunciato alla ricerca del vero amore, tempo fa. Vado io.
-Non ci penso nemmeno! – comandò Applebloom –Abbiamo bisogno di te nel giardino Dolci Mele! E sei necessaria anche per gli orfani!
-Io allora? – s’intromise Rainbow.
Un abbraccio disperato di Scootaloo le respinse l’idea.
-Che dire di me? – chiese Pinkie seriamente, che non era di carattere suo –Voglio dire, già mi piace la sua pioggia di cioccolato al latte …
-Questo è solo un caso Pinkie – ribatté Rainbow – Ma voglio dire … ti sposi?!
Mentre tutti gli altri discutevano con voci contrastate dalle lamentele, Fluttershy affrontò l’argomento all’interno della propria mente. Non osava dire i suoi pensieri ad alta voce, conoscendo i suoi amici li avrebbero semplicemente respinti. Tutti avevano una ragione per restare: la responsabilità, la famiglia. E lei cosa aveva? C’erano i suoi animali, i suoi amici, ma che felicità sarebbe stata la sua se fossero stati tutti condannati al buio eterno?
Ognuno lentamente si calmò quando Applejack balzò sul tavolo della sala: - Basta! Guardate, è stata una lunga giornata per tutti noi. Io direi di dormirci sopra e discuterne con calma domani.
-Hai ragione – sospirò Twilight – Troveremo una soluzione appena svegli.
Ognuno si ritirò nella propria stanza.
-Tu non vieni, zuccherino? – chiamò Applejack vedendo Fluttershy ancora appoggiata alla vetrata della finestra con lo sguardo perso.
-Come? Oh … certo …
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Fluttershyyy
Qualcuno la chiamava sibilando.
Stava accadendo di nuovo. Era buio ed era tra le sue braccia. Le sue dita le si infilavano tra i capelli. Anche se sapeva che si trattava dell’ennesimo incubo, prese a tremare mentre lui la chiamava ancora.
-No! Non di nuovo!
Fluttershyyyy
-No! Non è reale! No!
-Certo che lo è mia cara, Fluttershy.
-Perché non te ne vai?-squittì.
-Non capisci? Sono nella tua mente. Sei tu a tenermi qui.
-Beh, io non ti voglio qui! Vattene!
Lui rise prendendole il viso con una mano:-Tu sai già quello che devi fare. Cosa stai aspettando?
-Basta!
-Sei la ragazza più amabile di Equestria.
-Sta lontano da me! – cercò di lottare alla sua presa.
-Hai paura di me? – le sussurrò all’orecchio – Mia regina?
-No! Io non sarà mai tua!
-Se non lo farai tu, chi lo farà?
E con l’ultima risata demoniaca che riecheggiava nella sua testa, Fluttershy si svegliò di soprassalto.
-Oh, grazie a Dio … solo un sogno … un altro sogno.
Si prese la testa tra le mani e piagnucolò: - Non posso farlo! Cosa penseranno gli altri? Io non posso …
Non voleva certo tornare a dormire. Così decise di andare in cucina a fare uno spuntino. Urlò quando andò a sbattere contro qualcuno causando la caduta di un vassoio pieno di mele tagliuzzate.
-Fluttershy?
-Oh, Applejack mi dispiace così tanto. Mi hai spaventata.
L’amica si alzò da terra mentre si strofinava la testa: - Va tutto bene. Non riuscivo a dormire e pensavo di mangiare qualcosa. –dalla sua espressione capì che avevano avuto la stessa idea – Ancora incubi?
Lei annuì: - Stavolta era diverso … lui era … era …
-Calmati. Ascolta. Ora io pulisco questo casino – indicò il piatto rotto a terra – E poi ci facciamo alcune mele al burro di arachidi ti va?
Fluttershy annuì con un lieve sorriso.
In seguito mentre mangiavano le raccontò il suo sogno. Applejack ascoltò attentamente.
-Stai tranquilla. La sua minaccia sulle principesse deve averti un po’ scossa. Ma troveremo una soluzione.
Fluttershy si guardò le dita delle mani pensierosa: - Posso dirti un segreto?
-Sai come sono fatta con i segreti, zuccherino. Rappresento l’elemento dell’onestà. Non ce la farei proprio a mentire.
-Non c’è bisogno di mentire. Basta che non ne parli mai a nessuno.
-Va bene, ma … perché io?
-Beh perché una cosa molto scioccante. Twilight sarebbe contro, Rarity reagirebbe in modo eccessivo, Rainbow Dash mi direbbe che è una pessima idea e Pinkie Pie … insomma hai capito.
-Va bene ho capito. Allora qual è questo segreto?
-In primo luogo, mi devi giurare di non dirlo a nessuno e di non dare di matto.
-Lo prometto.
-Promessa col mignolo?
Sospirò: -Prometto senza tema di fallire, che un confetto mi possa colpire – recitò la fedele Pinkie Promessa.
Fluttershy si guardò intorno poi le fece cenno di avvicinarsi.
-Stavo pensando di … - il resto della frase era impercettibile.
-Come? Puoi ripetere?
-Io volevo – stavolta era più tranquilla.
-Non ti capisco, zuccherino.
-Stavo pensando di andare da Discord!
Applejack si strozzò con il pezzo di mela che aveva in bocca: - Che cosa???
-Hai detto che non avresti dato di matto!
-Non avevo idea che si trattasse di … - si bloccò un attimo per calmarsi – Hai ragione, ho promesso. Ma come puoi solo prendere in considerazione l’idea di andare da quel mostro?
-Se non vado io, chi lo farà?
-Fluttershy tu non puoi
-Abbiamo bisogno di Princess Celestia e di Princess Luna per portare il giorno e la notte! Cadence inoltre è incinta! Discord non le lascerà mai andare a meno che qualcuno non prenda il loro posto. Credo che questo qualcuno dovrei essere io.
-No, non puoi! Non è possibile! Preferirei andare io invece di te.
-Ma tu hai la tua famiglia di cui prenderti cura. E gli orfani hanno bisogno di te. Twilight ha la sua corona e Shining Armor. Rarity ha il suo negozio e Sweetie Belle, Rainbow Dash è una Wonderbolts e Pinkie Pie ha il suo lavoro per rendere felici le persone. Io non ho uno scopo, invece.
-Ma di cosa stai parlando? Certo che ce l’hai uno scopo. I tuoi animali dipendono da te!
-Altri potranno prendersi cura di loro.
-E non pensare di non avere nessuno – appoggiò una mano sulla sua – Hai un sacco di amici ai quali si spezzerebbe il cuore se li lasciassi.
-Ma supponiamo che qualcun altro accetti di sposare Discord. Tutte le persone e gli animali starebbero meglio allora?
Applejack si fermò: - Beh io …
-E se i miei sogni fossero un segno? E se fosse questo il mio destino?
-Fluttershy il tuo destino è di non essere infelice per il resto della tua vita legata a quella creatura!
-Perché no? – scattò – Non vedi che non importa quello che scelgo, io sarò sempre infelice!
-Non puoi crederlo davvero.
La ragazza nascose il viso tra le mani: - Non lo so, io proprio non lo so!
Applejack le diede una leggera pacca: - Penso dovremmo discuterne con Twilight.
-No! Hai Pinkie Promesso! – disse alzando di scatto la testa.
-Ma lei saprà cosa fare.
-No! Mi dirà soltanto che è una cattiva idea.
-Va bene, ma mi sento fuori in questo. Non mi piace questa tua decisione, ma dovremmo comunque chiedere consigli a qualcuno. Qualcuno con un giudizio imparziale.
-Chi?
Applejack pensò un attimo, poi si illuminò: - Zecora! Lei ha sempre buoni consigli! Forse ci può aiutare.
-Vuoi dire … - Fluttershy deglutì – che dovrò andare … alla Everfree Forest?
-Non preoccuparti. Vengo con te. Guarda non so se è una buona idea, ma vale la pena tentare.
-……Va bene.

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Capitolo 7
*** La Decisione (Parte 1) ***


-Spero che non incontreremo qualche lupo del legno – tremò Fluttershy restando al fianco dell’amica mentre camminavano faticosamente nella Everfree Forest.
-Non ti preoccupare – la rassicurò Applejack – Se ci imbatteremo in quelle creature mi occuperò io di loro.
Arrivate alla casa della saggia Zecora, si avvicinarono alla porta e bussarono.
-Chi viene a trovare me? – chiese Zecora mentre apriva la porta – Care Applejack e Fluttershy. Perché? Venite e sedetevi. Preparo del .
Con il buon infuso le due ragazze riuscirono un po’ a calmare i nervi.
-E’ bello vedere i vostri visi pieni di armonia. Che cosa vi porta in casa mia?
 Fluttershy era troppo nervosa per parlare, così Applejack spiegò per lei: - Avrai sentito della nuova minaccia di Discord.
La saggia strinse gli occhi e batté una mano sul tavolo: - Sono consapevole che quella creatura è tornata quando nel mio rifugio a testa in giù mi sono ritrovata.
Applejack si guardò intorno notando solo adesso alcuni mobili capovolti e boccette di vetro rotte: - Lo vedo. Sono sicura che avrai anche sentito delle sue … richieste.
Zecora annuì: - Le notizie atroci viaggiano veloci. Le voci giunte al mio orecchio raccontano che Discord ha detto …. Che vorrebbe una ragazza da sposare?
-E’ corretto.
-E se non la otterrà entro domani – aggiunse Fluttershy giocherellando con la sua tazza – Farà del male alle principesse. Ed io … beh …. ho pensato …
-Fluttershy pensa di essere quella ragazza – finì Applejack per lei.
Zecora guardò la ragazza con occhi spalancati: - E’ così? Vuoi andare lì?
-Sì … no … forse … oh, non lo so! – mormorò lei.
-Ecco perché siamo venute, Zecora. In modo che tu possa parlarle e farla ragionare.
-Forse posso contribuire il tuo morale a sollevare – disse Zecora – Ma prima nel tuo tè devo guardare.
-Oh, okay – Fluttershy porse la tazza vuota alla saggia maga, che studiò con attenzione le foglie di tè rimaste.
-Per molto tempo vedo, sei stata infelice – dichiarò con sguardo triste – L’ansia che ti ossessiona ne è l’autrice. La stessa creatura, che qui ti ha portato con paura.
-Non puoi dire altro dal suo tè? – chiese Applejack meravigliata.
-Ma guarda – Zecora mostrò la coppa a Fluttershy e indicò una forma del sole creata dalle foglie – Nel tuo futuro vedo anche molta felicità, se lo spirito del caos con se ti prenderà.
-Che cosa? – esclamò la cow-girl posando la sua di tazza – Non puoi dire sul serio. Come potrebbe mai essere felice con Discord?
-Non sarà un angelo venuto dal cielo, ma di certo anche Discord desidera un po’ d’amore nel suo gelo.
-Amore? Quel parassita? Ora credo che tu ti stia inventando …
-Vuoi dire- la interruppe Fluttershy balbettando – che lui vuole solo qualcuno che lo ami?
Zecora si strinse nelle spalle: - Potrei sbagliarmi, ma ti assicuro che se questo percorso prenderai, nessun pericolo mai patirai. Credo che Discord infondo, di infelicità ne è immondo.
-Non ci avevo pensato.
Applejack sbatté il pugno sul tavolo: - Perché non c’è modo in tutto il vasto mondo di Equestria in cui uno come lui potrebbe ….
-Ricordi quello che credevate di me? – la interruppe Zecora – Quando nel mio albero vi siete inoltrate?  Non erano i tuoi giudizi sbagliati? I tuoi e quelli degli Equestria alleati?
 -Quello …. Era diverso! Non sapevamo di te allora! Ma Discord … è terribile! Sai quello che ci ha fatto? Quello che ha fatto a Fluttershy? Quello che ha intenzione di fare alle principesse?
Zecora sorrise a Fluttershy: - La chiave della felicità è quella di mostrare gentilezza.
La ragazza guardò il viso rassicurante della saggia e sorrise un po’.
-Ora Applejack, vedremo di te, cosa c’è nel tuo – prese la sua coppa.
-Io passo, grazie – rispose la cow-girl.
-Davvero? Non vuoi un po’ d’aiuto sulle emozioni che guardando Spike hai vissuto?
Applejack si bloccò arrossendo di colpo: - C-come hai … cioè … voglio dire … -sbuffò seccata – Andiamocene Fluttershy! Sapevo che venire qui sarebbe stata solo una perdita di tempo.
Le due amiche passeggiarono tranquillamente sulla strada del ritorno.
-Io davvero non so cosa le è passato per la testa – disse Applejack ancora un po’ rossa in faccia – Cioè ha sostenuto la tua idea! Ha fatto esattamente l’opposto di quel che pensavo.
Mentre camminavano a un certo punto, Fluttershy riconobbe il sentiero a scacchi che stavano attraversando e corse lungo un percorso seguita a distanza dall’amica.
-Fluttershy cosa stai …?
Si bloccarono ritrovandosi vicino una gola, con un ponte di corda traballante appeso di fronte a loro. Dall’altro lato, sopra una collina ricoperta anziché di erba, da uno strano spessore a forma di scacchiera, si trovava un castello oscuro galleggiante. Nubi di zucchero filato sparavano fulmini, restando all’interno di quell’aria così caotica della foresta oscura.
-Discord deve aver sistemato le rovine per fissarci la nuova casa – intuì Applejack.
Fluttershy lo osservò con stupore: - E’ così … fosco. E grande. E spaventoso!
Un fulmine fece rabbrividire entrambe: - Andiamocene – disse Applejack – Discord ha imposto che nessuno lo deve infastidire nel suo territorio.
-Hai ragione. Meglio non farlo arrabbiare.
Ripresero la strada di casa.
-Hai visto Fluttershy? – chiese Applejack con voce seria – Se prenderai questa decisione quello sarà il luogo dove passerai il resto dei tuoi giorni. So cosa stai pensando ma non posso lasciartelo fare.
-Credi che Zecora mentiva?
-Non sto dicendo che sia una bugiarda. Ma è di Discord che non mi fido.
-E se avesse ragione? Se Discord volesse solo una ragazza da amare? Voglio dire, perché altrimenti avrebbe chiesto una sposa? Tutti quegli anni, scommetto che non ha mai avuto neanche un amico.
-Beh avrebbe dovuto pensarci prima di attaccare Equestria e incasinare la vita di molte persone!
-Applejack qualcuno dovrà andare! Che scelta ho?
-Ci sono mille ragazze, Fluttershy! Non devi essere per forza tu!
-Ma quante pensi siano disposte ad andare?
-Io … beh …
-E’ la mia scelta Applejack! Posso prendermi cura di me!
-So che puoi, Zuccherino. Ricordo come sei riuscita a domare una Manticora e un Drago adulto – si perse un attimo nei ricordi – ma Discord …. è marcio fino al midollo! Guarda non voglio che tu ti faccia del male. E sono sicura che anche gli altri sono d’accordo con me.
-Se io non vado il sole non spunterà più! Il bambino di Cadence non nascerà! Applejack si tratta di me o di tutta Equestria!
Applejack fissò la sua amica con occhi sfocati e abbassò il capo: - Se questa è la tua decisione, zuccherino, non ho intenzione di fermarti ma … ti rendi conto che dovrò dire agli altri quello che hai fatto, vero? Mi dispiace.
-No, hanno il diritto di sapere.
-Solo …. fammi questa promessa. Se nessun altra esce entro domani …. potrai fare ciò che desideri.
Fluttershy la strinse in un abbraccio: - Sapevo che avresti capito, Applejack! – le fece un piccolo ghigno con sufficienza -   allora cosa c’è dietro a te e a Spike?
Applejack si tinse di rosso: - Niente! Sul serio! E’ …. Solo una cotta da scuola elementare ….niente di più!
-Quando è successo?
-L’anno scorso …. Quando mi ha salvato da quei lupi del legno. E’ stato come … se si fosse premuto un tasto e via! – distolse lo sguardo – E’ piuttosto imbarazzante! Potresti evitare di dirlo a qualcuno?
Fluttershy ridacchiò: - Prometto senza tema di fallire che un confetto mi possa colpire.
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-Zecora è stata d’aiuto? – chiese Twilight alle due una volta tornate a Canterlot.
Applejack esitò. Le avevano detto che stavano andando a visitare la saggia, ma non avevano dato i dettagli.
-Lei ehm … ci ha dato qualche consiglio. Qualche ragazza si è fatta avanti?
L’amica scosse la testa: - No. Ho cercato di trovare le principesse con incantesimi di divinazione, ma non ho avuto fortuna finora.
Fluttershy non disse nulla e si diresse verso la sua stanza. Applejack la raggiunse prima che potesse chiudere la porta.
-Fluttershy – la chiamò – qualunque cosa sceglierai di fare voglio solo che tu sappia ….
Si girò verso di lei: - Sì?
-Che sei …. La ragazza più coraggiosa che abbia mai conosciuto.
Fluttershy sorrise non del tutto convinta che quella fosse la verità: - Questo significa davvero molto per me Applejack.
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Quella notte sognò di Discord. Le sue parole e quelle dei suoi amici.
Quello che voglio è una moglie. Una creatura del caos è piuttosto …solitaria.
Nessuna creatura in tutta Equestria potrebbe mai amare uno come lui!
Chi mai vorrebbe un mostro del genere?
Chi sceglierà andrà incontro a un destino orribile!
E poi a quel coro si unirono anche le parole di Zecora.
Nel tuo futuro vedo anche molta felicità, se lo spirito del caos con se ti prenderà.
Credo che Discord infondo, di infelicità ne è immondo.
Non sarà un angelo venuto dal cielo, ma di certo anche Discord desidera un po’ d’amore nel suo gelo.
La parola “Amore” le rimbombò più volte nella mente finché non scattò a sedere sul letto.
Quelle ultime parole l’avevano in qualche modo calmata. Le piaceva pensare che forse Discord aveva solo bisogno di essere domato come avvenne con La Manticora o il Drago, anni prima.
-So cosa devo fare – disse finalmente convinta.
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Twilight guardò fuori dalla finestra. La luna e le stelle stavano iniziando a scomparire e il sole del terzo giorno sarebbe ben presto sorto.
-Non è ancora venuto fuori nessuno! – disse quasi in preda al panico –Che facciamo? La scadenza è vicina e…
Un grido improvviso di Rainbow Dash interruppe i suoi pensieri: - Twilight! Twilight! Vieni subito!
-Cosa c’è?
-Fluttershy! Se n’è andata!
-Andata?? Che vuol dire andata?
-Vieni a vedere tu stessa! Andiamo!
La principessa non perse tempo e seguì l’amica nella stanza di Fluttershy. Rarity, Pinkie, Applejack e Spike circondavano il suo letto vuoto.
-Twilight, è terribile! È terribile! – disse Rarity.
-Dov’è Fluttershy?
-Non ne abbiamo idea!
-Però ho trovato questa –disse Spike. Teneva un foglio in mano. Twilight glielo rimosse e lesse ad alta voce.
Cari amici.
Mi dispiace molto ma questo è l’unico modo.
Non venitemi a cercare. È una mia scelta. Applejack vi spiegherà. Per favore, prendetevi cura dei miei animali. Specialmente di Angel. Dite loro che mi dispiace.
Con amore.
Fluttershy.
Tutti i presenti rivolsero lo sguardo alla cow-girl.
-Applejack … sai niente di questo?- chiese Twilight.
Lei pestò un piede a terra: - L’ha fatto! È andata e l’ha fatto! Ho cercato di convincerla a ripensarci, davvero! Ma mi ha fatto Pinkie Promettere di non dirlo a nessuno prima che l’avesse fatto! E lo ha fatto veramente!
-Calmati Applejack. Che cosa è successo?
Fece un respiro profondo e li guardò con le lacrima gli occhi.
 



Salveeeeee! Come non vi ricordate di me?
Lo so, lo so. Sono scomparsa parecchio senza lasciare traccia e per un attimo avete pensato che fossi stata rapita dagli alieni. A proposito di questo vi chiedo umilmeeeeente scusa!!!!
Il fatto che è ho avuto molto da fare e non mi aspettavo che la mia traduzione riscuotesse questo interesse sul pubblico di EFP!
SONO STATA VERAMENTE UNA SCIOCCA a pensare di metterla da parte.
Mi dedicherò molto di più da adesso in poi, ma per favore non odiatemi se ci metterò più tempo del previsto perché state sereni, non ho intenzione di scartarla! Non ora che sono più attiva che mai!!!
Quindi vi
Pinkie Prometto che non mi farò attendere troppo!
Prometto senza tema di fallire che un confetto mi possa colpire ;) ;) ;) ;) 

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Capitolo 8
*** La Decisione (Parte 2) ***


Fluttershy si fermò all’ingresso della caverna. Una parte di lei le diceva di tornare indietro, ma l’altra la spronava a continuare. Doveva farlo per i suoi amici, per le principesse, per Equestria. Inspirò profondamente ed entrò.
-C’è nessuno? – e già sentendo l’eco della sua voce che rimbombava attraverso le catene la fece indietreggiare di due passi.
Era buio ma non era quello a spaventarla.
Smettila Fluttershy” si disse “Sii coraggiosa”
-C’è nessuno? – riprovò a voce più alta - … Discord?
-Bene, bene, bene – suonò improvvisamente una voce dietro di lei.
Lei sussultò per la sorpresa ritrovandosi lo spirito del caos alle spalle.
-Non è forse l’elemento della gentilezza in persona che è venuto a negoziare ancora un po’? – chiese lui.
-Beh – balbettò lei – in effetti io ….
-Strano che Twilight abbia mandato te a provare a farmi ragionare. Beh puoi dire alla tua preziosa principessa il mio accordo non è mutato. Prenderò una sposa e nient’altro.
-E una moglie avrai! – esclamò Fluttershy.
Discord la fissò sconvolto dalla sua improvvisa esplosione: - E’ cosi? – inarcò le sopracciglia – Beh, dov’è la fortunata?
I suoi denti iniziarono a vibrare: - E’ già …. Qui ….
Lui batté le palpebre: - Dillo ancora.
Fluttershy chiuse gli occhi e si raddrizzò: - Sarò io la tua sposa.
Ci furono alcuni attimi di silenzio, poi lei aprì gli occhi solo per vedere la sua faccia piena di confusione, che poi esplose in un boato di risate.
-Ahaha! Ah, ho capito! Si tratta di uno scherzo vero? Va bene, di chi è stata l’idea? Twilight? Forse quella burlona di Pinkie Pie? – lei non rispose– Rainbow Dash non è vero? – vedendo che restava impassabile, la sua risata svanì – Non starai parlando seriamente?
-S-si.
Discord sgranò gli occhi: - ….Tu?
Fluttershy annuì: - Se può andar bene.
-E nessuno ti ha costretta?
Lei scosse la testa: - E’ stata una mia scelta. Ma – si allontanò nervosamente – Se preferisci qualcun’altra … posso capire di non essere attraente e forse …
-Oh, frena! – riapparve di nuovo alle sue spalle bloccando l’uscita della caverna – Non ho detto di non essere interessato.
La circondò studiandola attentamente da ogni angolo. Si soffermò sui lineamenti del volto.
-Cosa stai … - si fermò restando immobile quando lui le prese una ciocca di capelli annusandola per un secondo. Non cercò di reagire.
Discord dovette proprio ammetterlo: - E’ … bella – o forse di più. Per essere una ragazzina mortale. La sua chioma bionda era ben curata e odorava di fiori. I suoi grandi occhi luminosi erano adorabili e la voce era dolce come il miele. Doveva però esserci qualche trucco. Non c’era modo che una simile bellezza venisse a lui di spontanea volontà, ma sapeva che lei non era conosciuta per essere una bugiarda. Inoltre quando gli sarebbe mai ricapitata una possibilità come quella?
-Lo farai – disse con indifferenza – Ma dimmi, mia cara. Sei proprio sicura che sia questo ciò che vuoi? Perché se sarai d’accordo, non si potrà più tornare indietro.
Fluttershy lo guardò con coraggio: - Se verrò con te, manterrai la promessa e lascerai andare le principesse?
-Mia cara – disse con un inchino – Hai la mia parola.
-E … non rivedrò mai più i miei amici?
Si chinò verso di lei, col volto a pochi pollici dal suo: - Pensala in questo modo: Potresti trascorrere l’eternità a vivere comodamente a mio patrimonio, adatto a soddisfare ogni tua esigenza oppure passerai il resto della tua breve vita in un mondo di tenebre.
-Adatto a ogni mia esigenza?
-Se dobbiamo sposarci, ciò che è mio è tuo. Se sarà in mio potere ti darò tutto quello che desideri. Chiamala incentivo.
-Perché lo faresti per me?
-Voglio che mia moglie si senta a suo agio. Ti posso assicurare che ti troverai molto meglio che in questa misera e noiosa parte di universo.
Fluttershy non riusciva a capire se stesse dicendo la verità. Vedere come le offrisse tutto ciò che desiderasse era un suono allettante, ma perché avrebbe dovuto farlo solo per lei? Forse Zecora aveva ragione. Forse era davvero alla disperata ricerca di una compagna.
- Allora, cosa ne dici, mia cara? – vedendola esitare lo spirito del caos gli mise un braccio intorno alle spalle – Forse dovrei essere un po’ più romantico – fece schioccare le dita e una scatola si materializzò nella sua mano – Et voilà.
-Oddio – mormorò lei.
Lui si inginocchiò ridacchiando e aprendo la scatola rivelando un anello di diamanti scintillanti: - Mia cara Fluttershy, vuoi tu …
-Fluttershy non farlo!
La ragazza si voltò verso l’entrata della caverna solo per vedere Twilight, Spike e le sue amiche correre precipitosamente verso di lei.
-Allontanati da lei, verme! – gli gridò Rainbow con occhi iniettati di sangue.
Discord in un attimo creò una barriera invisibile davanti all’entrata, bloccandoli: - Vi dispiace? Sono nel bel mezzo di una proposta qui!
-Aspetta! – lo pregò Fluttershy – Per favore … fammeli salutare un’ultima volta.
Lui alzò gli occhi al cielo grugnendo: - UFF okay. Ma vedi di fare in fretta – e sciolse la barriera.
Fluttershy corse al fianco di Twilight: -Vi avevo detto di non seguirmi.
-Non potevamo lascarti andare con lui! – urlò la principessa.
-Fluttershy no! – gridarono all’improvviso tre voci in aggiunta.
-Applebloom? – esclamò Applejack vedendo la sorellina con le amiche raggiungerle – Vi avevo detto di restare con Shining Armor!
-Vogliamo aiutare anche noi Fluttershy! – ribadì la bambina.
-Tu vuoi veramente sposarlo, Fluttershy? – le chiese Sweetie Belle.
-Temo di sì – rispose lei.
-Sei impazzita?! – disse Scootaloo.
-Hai ancora una vita davanti – piagnucolò Rarity.
-Non capite! Devo farlo.
-No, non devi! – replicò Twilight – Ci deve essere un altro modo!
-E’ questo l’unico modo. Se non lo faccio Equestria sarà condannata per l’eternità e Cadence non vedrà mai il suo bambino.
-Ma hai idea di cosa potrebbe farti questo mostro? – chiese Rainbow.
-Nessuno può scegliere il mio destino …. A parte me.
-Fluttershy! – la implorò Rarity – Non puoi sposare veramente questa ….. bestia!
Discord si mise drammaticamente una mano sul cuore fingendo di essersi offeso: - Beh credo che non ti inviterò al matrimonio!
-Mi dispiace – continuò Fluttershy – Ma questa è la mia decisione.
-Ma Fluttershy! – singhiozzò Pinkie Pie – Non ti rivedremo mai più! Mai,mai,mai,mai….
-Lo so….
-Per sempre! – esplose Pinkie in lacrime.
-Troveremo un altro modo per riavere le principesse – insistette Twilight – Posso anche andare io al tuo posto! Ti …
-Aspetta – la interruppe Applejack –Lei ha … ragione.
-Cosa? – tutti la guardarono scioccati.
-Fluttershy è l’unica ragazza in controllo del suo destino – spiegò lei – Se la sua decisione è quella di salvare Equestria, noi dovremmo rispettarla – si avvicinò all’amica stringendola forte – Abbi cura di te, okay?
-Grazie Applejack – ricambiò lei – Assicurati che i miei animali abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno.
-Naturalmente, zuccherino.
-Fluttershy … - mormorò Rainbow Dash mentre avanzava con gli occhi già lucidi –Non è possibile … non puoi farlo ….tu …
Lei le prese le mani nelle sue: - Mi hai rialzato in piedi così tante volte, fin da piccole. Ora lascia che ti ricambi il favore.
La sua amica d’infanzia iniziò a lacrimare e l’abbracciò con forza: - Mi mancherai da morire.
-Anche tu – detto questo si chinò verso le tre bambine.
-Ma noi cosa faremo senza di te, Fluttershy? – disse Applebloom.
-Sei la migliore Baby Sitter che abbiamo mai avuto! – fece eco Sweetie Belle.
-E se con lui non funzionasse? – concluse Scootaloo.
-Starò bene – le rassicurò lei accarezzando i loro visini – pensate a voi e ai vostri incredibili talenti.
-Ma … ma … ci mancherai …
-Anche voi, piccole – le strinse forte tutte e tre sentendo i loro singhiozzi striduli.
Si avvicinò poi a Rarity.
-Ma non vedi cosa stai causando, pensando di lasciarci? – pensò di dissuaderla – Hai degli amici che sentirebbero troppo la tua mancanza.
-Rarity … puoi prendere tu i miei vecchi vestiti se vuoi.
La stilista era stupida: -Tesoro, non puoi aspettare che io … - si fermò quando anche lei ricevette un abbraccio – Non essere sciocca … - balbettò mentre anche lei iniziava a piangere – io … li donerò. Non sono neanche la mia taglia – esitò un attimo prima di stringerla forte – Oh, Fluttershy! Sei una delle migliori amiche che io abbia mai avuto!
-Anche tu, lo sai – e si allontanò lasciandola a balbettare il suo nome – Pinkie …
Pinkie Pie emise un gemito e le gettò le braccia al collo quasi facendola cadere: -Mi mancherai così taaanto – disse tirando su col naso – Non dimenticarti di noi okay? Voglio dire, anche se non ci rivedrai mai più non dimenticare i nostri nomi! Voglio dire, è facile dimenticare il nome di qualcuno dopo non averlo visto per tanto tempo e quindi … non scordare …
-Non mi dimenticherò mai di te, Pinkie.
-Lo so – rispose lei.
Prima che Fluttershy potesse dire qualcosa a Spike lui la avvolse in un caldo abbraccio con un lamento: - Ti prego non dire niente – fece come richiesto.
Poi guardò Twilight, anche lei sul punto di unirsi ai pianti: -Starò bene, lo prometto.
-Come pensi di mantenere una simile promessa?
-Si quanto sono brava con le creature – il resto lo disse in un sussurro – Penso di poterlo domare.
-Ma … ma …
-Soprattutto per Cadence.
La principessa annuì e l’abbracciò: - Sei la persona più coraggiosa che abbia mai visto. Ricordalo.
 
Discord l’aspettava ancora con fare annoiato: -Allora? – la chiamò agitando la scatola con l’anello – Sono ancora in attesa di una risposta qui!
-Si, si, ancora un minuto – rispose Fluttershy.
-Diamoci una mossa, stiamo cominciando a essere fin troppo emotivi qui!
-Sii prudente – le sussurrò Twilight all’orecchio.
-Lo sarò – promise l’amica stringendole la mano.
Si staccò dai suoi amici e affrontò con coraggio lo spirito del caos.
-Ebbeeeeneeee?? – richiese lui impaziente.
Lei prese un profondo respiro allungò la mano e finalmente pronunciò: - Sì. Ti sposerò.
-Eccellente! – Discord scoppiò in una risata di trionfo e fece scomparire la scatolina. L’anello poi ricomparì al dito della ragazza. Lui la cinse delicatamente tra le braccia.
 Tutti lo guardarono con orrore.
-Se oserai torcerle un capello …. – cominciò a minacciarlo Rainbow.
-Oh, stai a cuccia – rispose lui – non sarà fatto alcun male a questa ragazza finché voi non tenterete in nessun modo di riportarla indietro. Se uno di voi osa anche solo provare a entrare nel mio regno, il nostro affare è spento - Fluttershy emise un gemito di paura– Smettila di tremare, mia cara. Siamo fidanzati ora.
Rainbow provò a slanciarsi verso di lui ma fu trattenuta dalle amiche: - Lasciatemi! Ora lo sistemo!
-Non c’è niente che possiamo fare! – provò a rabbonirla Applejack.
-Ascolta queste sagge parole Dashy – sorrise Discord.
Anche Scootaloo provò ad attaccarlo ma fu fermata anche lei: - Coraggio fammi vedere cosa sai fare! – lo provocò.
-Beh – ghignò lui – mi piacerebbe restare e guardarvi fare gli idioti fra di voi. Ma noi abbiamo un matrimonio da organizzare.
E sparì in una risata agghiacciante.
 
-Fluttershy! – gridarono tutti quanti vedendo svanire anche lei.
-Se n’è andata! – gridò Pinkie cadendo in ginocchio– Se n’è andata! Se n’è andataaaa!
Non sto piangendo, non sto piangendo si ripeté Rainbow Dash voltandosi.
All’improvviso comparvero Celestia, Luna e Cadence finalmente libere, trovando tutti in lacrime.
-Cos’è successo?- chiese Luna un po’ stordita – Dov’è Discord?
-Principessa, è stato terribile – singhiozzò Scootaloo correndo ad abbracciare Luna.
-Cosa è successo? – ripeté Celestia.
Nessuno rispose. Solo Applejack ebbe la forza di parlare.
-Discord. Ha preso una sposa.
-Che cosa? Chi? – si girò vedendo Twilight inginocchiata e con la faccia nascosta dalle mani – Twilight – si avvicinò –Chi ha preso?
Lei non rispose subito. Mugugnò tra le lacrime più volte: - Mi dispiace. Mi dispiace così tanto, Fluttershy!


Note:Scusate l'assenza ;) 

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Capitolo 9
*** Il Regalo (parte 1) ***


Discord rideva ancora quando giunsero alla loro destinazione.
-Ahaha, adoro quando vinco! –
-Ehm … potresti mettermi giù ora … per favore? – gli chiese Fluttershy ancora fra le sue braccia.
-Eh? Oh, sì – disse lui rimettendola per terra.
 
Lei si guardò intorno. Il castello scuro e galleggiante era davanti a loro. Le nuvole di zucchero filato
coprivano le torri e piovevano latte al cioccolato. Il territorio era tutto sottosopra e aveva la forma di tante scacchiere colorate.
-Ammira mia regina – disse Discord  -Il nostro regno. Ti piace come l’ho sistemato?
-E’ … - balbettò Fluttershy – carino …-
-Aspetta di vedere l’interno!
La porta del castello si aprì. Fluttershy sgranò gli occhi. Lo spazio era occupato soprattutto da rampe di scale che andavano da una parte all’altra senza portare da nessuna parte, con porte appese lateralmente. Era abbastanza vertiginoso.
-Ci ho messo un po’ per trovare una simile idea. – disse Discord – L’ho presa in prestito da un tizio chiamato Escher(MC ESCHER) Cosa ne pensi?
-Penso – mugugnò la ragazza sbiancando – Che sto per avere un capogiro.
-Oh, ti ci abituerai cara – ridacchiò lui – Dopotutto questa è la tua nuova casa.
-La mia … mia nuova … - sopraffatta da ogni cosa Fluttershy svenne.
-Accidenti – disse Discord – è adorabile anche quando è incosciente – fece apparire un lettino dove la depose dolcemente – Dormi bene mia sposa –e restò a guardarla gustandosene la vittoria.
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-Perché proprio lei? – chiese Rainbow Dash. Lei le altre e le tre principesse ritornate si trovavano nella sala del trono a Canterlot per discutere della questione – Fluttershy non ha mai fatto niente di sbagliato per meritarsi questo!
-E’ stata una sua decisione – le ricordò Applejack.
-Non posso credere che lo abbia detto a te … e non a me! Sono la sua migliore amica fin da quando eravamo piccolissime!
-L’avresti lasciata andare?
-Certo che no! – sbottò Rainbow – E a me interessa davvero la sua incolumità!
-E tu credi che a me no? È ovvio che m’importi di lei. Ma non sono il suo guardiano e nemmeno tu!
-Beh ... i ... grr ... tua nonna è una mangia pere!
Applejack sussultò: - Come osi ...
-Volete smetterla voi due? – intervenne Rarity.
-Quella creatura si è spinta troppo oltre adesso! – ruggì Luna usando il suo tono acuto e rimbombante – Dobbiamo muoverci ad avanzare verso quel castello e ordinargli di restituirci subito la ragazza!
-No sorella – la fermò Celestia – se l’accordo non venisse rispettato Discord potrebbe scatenare il suo caos.
-Ma – balbettò la sorella – Non puoi aspettarti che permettiamo che un anima così innocente sia legata a vita a quel mostro!
-Tutto questo è colpa mia – mormorò Twilight – Perdonatemi principesse. Vi ho deluso.
-In che modo ci hai deluso, Twilight? – le domandò Celestia.
-Mi avete lasciato responsabile di tutta Equestria e non ho preso precauzioni perché non venisse messa in pericolo … non sono riuscita a usare gli elementi dell’armonia e … ho lasciato che una delle mie più care amiche accettasse un destino peggiore della morte! – nascose il volto tra le mani – sono una guida terribile!
Smise ti piangere quando la sua mentore le sollevò il mento: - Essere una guida significa anche prendere decisioni difficili per il bene degli altri. Non c’è stato altro da fare. E inoltre Cadence aspetta un bambino e nessuno a parte Luna può far calare la notte-
-Allora avrei dovuto essere io! Avrei dovuto gestire la cosa, avrei potuto …-
-Il sacrificio di Fluttershy è stato molto nobile. Lo ha fatto di sua spontanea volontà.
-Ma cosa ne sarà di lei? – singhiozzò Pinkie – Come potremo non rivederla mai più? – era talmente triste che i suoi riccioli si afflosciarono.
-Ha ragione- disse Spike – Come potremo sapere tutto quello che potrebbe accaderle?
-Discord può fare cose terribili – disse Celestia – ma credetemi quando vi dico che non farà subire a Fluttershy nessun danno fisico.
-Come fai a saperlo?
-Ha una certa … ammirazione per le cose belle. Purtroppo non definisce accettabili tante cose di questo mondo. Ma forse è possibile che Fluttershy …
-Frena, frena – la bloccò Rainbow Dash – Stai insinuando che Discord ha una … cotta per Fluttershy?
-Lui … le ha prestato molte attenzioni durante il galà – ricordò Sweetie Belle – Senza contare che per un attimo hanno danzato insieme.
-E’ una brillante teoria sorella – disse Luna – Ma non possiamo esserne certi se non lo vediamo con i nostri occhi.
-Non possiamo attraversare il confine del regno di Discord – disse Twilight – Sarebbe come rompere l’accordo.
-Chi ha mai detto di entrare nel suo regno? – continuò Luna.
-Un attimo … - disse Pinkie – Hai per caso intenzione di fare ciò che penso tu abbia intenzione di fare?
-Stanotte entrerò nei sogni di Fluttershy e vedrò se sta veramente bene.
-Oh, grazie Luna – disse Twilight.
-Aspettate un attimo – si intromise Applejack– Puoi davvero entrare nei sogni?
-Sono la principessa della notte.
-Ehm … quante volte ti sei infilata nella mi … nella mente delle persone?
-Non temere, Applejack. Non lo dirò a nessuno-
-Non dirai cos … - provò a chiedere Spike.
-Fatti personali! – lo zittì Applejack girandosi e arrossendo.
-Quindi – fece Pinkie Pie – Cosa facciamo nel frattempo?
-Tutto quello che possiamo fare è sperare che Fluttershy sia al sicuro e andare avanti con le nostre vite – disse Celestia – E’ bene che torniate al vostro paese adesso.
-Se mi è consentito – chiese Twilight – Vorrei tornarci anche io. Per un breve periodo.
-Ti capisco Twilight – accettò la principessa.
“Troverò un modo” pensava intanto la ragazza dentro di sé, promettendoselo quante volte possibile “Troverò un modo e la ripoterò indietro. La riporteremo indietro. La riporteremo indietro”
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Quando Fluttershy riprese conoscenza si ritrovò distesa su un divano. Guardò l’ambiente intorno a sé e l’anello che aveva al dito, rendendosi conto che gli eventi del giorno prima non erano stati un sogno. Aveva accettato la proposta di Discord salvando le principesse e perdendo i suoi amici e la libertà. Tutto nello stesso giorno.
-Dio santo, sono davvero fidanzata col Signore del caos.
Questi si materializzò sopra di lei: - Mi hai chiamato?
Lei sobbalzò dalla sorpresa: - Mi hai spaventata.
-Ti chiedo scusa. Faccio quest’effetto alle persone. Hai riposato bene?
-Per quanto tempo ho dormito?
-Circa un’ora o forse più. Ho avuto abbastanza tempo per decorare la tua camera.
-La mia … camera?
-Perché? Pensi veramente che avrei lasciato la mia bellissima sposa a dormire sul divano o magari in una vecchia prigione? Mai! Ti piace il verde giusto?
-Ehm … certo.
-Naturalmente questa disposizione è solo temporanea fino a dopo che saremo sposati.
-Oh … ecco … quando sarebbe esattamente … il matrimonio?
-Oh non lo so. Il prossimo mese … la prossima settimana … ma perché aspettare? Sposiamoci domani.
-Domani?!
-Preferiresti oggi stesso? Capisco che sei ansiosa ma abbiamo un po’ di cose da organizzare prima. Ad esempio, dobbiamo ancora scegliere il tuo vestito! Dovrai essere splendida per il tuo grande giorno!
-oh … non credi che …
-Cominciamo! – Discord batté le mani.
Si ritrovarono su un piedistallo rivolto verso tre grandi specchi. Lui era vestito come un sarto e le prendeva le misure con un metro a nastro.
-Adesso vediamo … direi che sei una taglia 38 giusto?
-Sì ma non dovremmo …
-Proviamo così.
E con un altro schiocco di dita la ragazza si ritrovò addosso un abito da sposa sbarazzino.
-Mh … nah, troppo frou frou – commentò Discord schioccando di nuovo le dita. SNAP
Stavolta gliene comparve addosso uno ricoperto di fiori.
-Troppo fiorito.
SNAP
-Troppo poco fiorito.
SNAP
-Troppo piumoso.
SNAP
-Troppo bianco.
SNAP
-Troppo blu.
SNAP
-Troppo rosso.
SNAP
-Troppo rosa.
SNAP
-Troppo causale.
SNAP
-Troppo Principessa Leila (*Il ritorno dello Jedi)
SNAP
All’ennesimo schiocco si fermò. Fluttershy indossava un abito color avorio con rifilature verdi. Un velo sottile le sporgeva sulla testa da una corona di margherite blu.
-Oh, ecco come dovrebbe essere!
-E’ … adorabile – commentò lei girandosi un pochino per ammirarlo al meglio - Ma Discord …
-Adorabile? Meraviglioso è più corretto.
-Discord …
-Il tuo fidanzato è molto fortunato ad avere una meraviglia come te – disse lui parlando al suo riflesso nello specchio.
-Discord …
-Oh un momento sono io! – si vantò.
-Discord! – esclamò lei spazientita.
-Si mia cara?
Si voltò per affrontarlo: - Non pensi che domani sia un po’ … presto?
-Fammici pensare … - finse di riflettere – Nah.
-Ma vedi … io ti conosco appena e …
-Il punto?
-quindi non credo che …
-Eh ehm …devo ricordarti i termini del nostro accordo?
-Sì ti sposerò ... ma non ancora.
-Spiegati.
-E’ solo che … ho sempre pensato che se avessi dovuto sposarmi … mi sarei dovuta prima innamorare.
-Oh, ci sarà un sacco di tempo per questo.
-Ma …
-Uh bla bla bla cosa ti fa pensare che ti darò ancora ascolto?
Fluttershy inghiottì tutta la paura e lo affrontò a testa alta: - Se ricordo bene, hai detto che mi avresti dato tutto ciò che avrei desiderato!
Discord giocherellò con le mani imbarazzato: -Ecco … sai che l’ho detto, no?
-Bene. Desidero rimandare il matrimonio.
-Oh … ma … eh …
-Volevi una moglie intenzionata, giusto?
-Sì ma non …
-Bene, sarei più disposta a farlo se prima ci conosciamo un po’ meglio.
-Tu … io …grrr - stava cominciando a diventare veramente fastidiosa e per un pelo resistette a non trasformarla in un’arancia. Fece un respiro e provò a rilassarsi: - Sei molto più complicata di quanto potessi pensare!
-Mi dispiace a proposito. Ma dovrai metterti l’anima in pace. Rinvia il matrimonio e potremo cooperare.
-Sii paziente Discord – ripeté a sé stesso ad alta voce – La otterrai col tempo. Non perdere la calma – esitò qualche secondo.
-Dunque? – domandò Fluttershy.
-Bene, cara come vuoi – schioccò le dita facendole sparire l’abito e gli specchi intorno – Rimanderemo il matrimonio. Per ora.
-Fino a quando? – non poté fare a meno di chiedere.
Un’idea gli balenò in testa: - Senti un po’, perché non facciamo un altro accordo? Ogni notte ti farò una piccolissima domanda e se non mi darai la riposta che voglio, la manterrò finché non lo farai.
-E quando … l’avrò fatto?
-Be’ – ghignò – sarà il giorno delle nostre nozze.
Fluttershy rabbrividì: - Qual è … la domanda?
-Ti dirò più tardi. Adesso sembri affamata.
Neanche a farlo di proposito lo stomaco della ragazza brontolò: - Credo di aver saltato la colazione.
-Non dire più nulla.
Una lunga tavola dalla forma strada apparve in mezzo a loro che si sedettero su entrambe le estremità.
-Cosa preferisci mia cara? Aragosta? Pollo alla tartara? Un arrosto? – mentre gli elencava ogni piatto comparve sulla tavola.
-Io … sono vegetariana …
-Oh, giusto errore mio – e i piatti variarono aspetto – Un’omelette? Melanzane ripiene? Carote? Torta di meringhe?
-Ehm … una semplice insalata andrebbe bene.
-E insalata sia!
Una ciotola con lattuga, pomodori cetrioli e carote si materializzò di fronte a lei.
-Bon appetit! Credo che mi farò anche io un insalata – detto questo convocò per lui un piatto con quella che aveva tutta l’aria di essere …
-Carta? Stai mangiando della carta?
-Mh? – fece lui a bocca piena – E’ il mio modo di riciclare. Vuoi favorire?
-Io passo – rispose sollevando un sopracciglio. Guardò il cibo davanti a sé studiandolo attentamente. Discord fu confuso dalla sua esitazione.
-Non è avvelenato, se è quello che stai pensando.
Lei sorrise nervosamente e ne assaggiò un boccone.
-Deliziosa – ammise.
-Vorresti forse un condimento? Avrei dell’ottimo formaggio blu … oppure un po’ di aceto.
-Aceto …?
Una bottiglia apparve dal nulla e ne spruzzò un po’ sulla lattuga.
-G-grazie.
-Qualunque cosa per la mia dolce fidanzata.
-Ti prego, no.
Lui la guardò e si fece serio: - Mi trovi terrificante, vero?
-Io … beh … - balbettò guardandosi le dita.
Discord scrollò le spalle: - Non ti preoccupare. È perfettamente comprensibile. Dopotutto il mio aspetto … è piuttosto unico – fece un sorrisetto – il tuo d’altra parte … - lei quasi si strozzò con l’insalata quando scomparve e riapparve dietro la sua sedia – metti tutti k.o. con i tuoi occhi scintillanti come le stelle notturne – le accarezzò la nuca – o con i tuoi capelli soffici come petali di rosa.
-Ti prego smettila di toccarmi.
-Ho sempre pensato che tra voi sei ragazze, tu fossi quella più deliziosa.
-Ti prego …
-Davvero mia cara, tu radiosa.
-Basta
-Beh, radiosa non è abbastanza … che ne dici di stupenda? Bellissima.
-Basta!
-Magnifica?
-Basta!
-Seducente?
-Smettila! – sbottò coprendosi il viso e girandosi dall’altra parte.
-Smettere cosa?
-Solo … smettila – si calmò – Smettila. Smettila di toccarmi … di dirmi quelle cose …
-Preferisci farlo tu?
-No! S-senti … apprezzo i complimenti ma …
-Ma non sei abituata a sentirti chiamare “bella”? – le sollevò il mento.
-Non … direttamente …
-Beh dovresti abituarti – ridacchiò – Perché continuerò a chiamarti così.
-Ehm … grazie … io ora dovrei finire … - sforzò un lieve sorriso. Cercò di tornare sull’insalata ma era difficile con lui che gli stava così vicino.
-Sai, sinceramente speravo fossi tu ad accettare la mia proposta. Ti osservavo … da lontano – lei sgranò gli occhi – Da quando avete provato a ritramutarmi in pietra.
-Tu … mi hai spiato?
-Beh, sia te che le tue amiche. Solo che tu eri molto più interessante. Per esempio ho adorato quando hai spezzato la schiena di quell’orso! (*Ep: Lezione Numero Zero)
-Stavo cercando di fargli un massaggio!
-Un massaggio? Wow, dovrai farmene uno un giorno. Anche se pure io ne sono in grado, mia sposa.
-Per favore Discord. Non me lo stai rendendo più facile.
-Non ti preoccupare mia cara. Ti farò felice. Non pensare a questo posto come a una prigione, pensalo a come un regno. Dove tu sei la regina!
-R-regina?
-La regina del caos, ovvio – le fece apparire una corona nera dalla gemma rossa sulla testa – Saresti perfetta per questo mondo. Immagina il nostro piccolo angolo di caos nell’universo. Nessuno che ci dica cosa fare. Puoi avere tutto quello che vuoi. Essere quello che vuoi e fare quello che vuoi. E io sarò al tuo fianco.
Lei si girò di scatto mentre si toglieva la corona: - Sai cosa? – disse in fretta – Sono davvero stanca.
-Non essere ridicola. Non è neanche mezzogiorno. E ti sei appena svegliata dal tuo pisolino.
-Beh, non ho dormito molto ieri sera – fece finta di sbadigliare – Sì, sono veramente stanca. Dovrei andare a letto.
-Uff, molto bene. Ma prima, la mia domanda …
- …. si?
Le si avvicinò al viso: - Mi ami?
-C-cosa? – esclamò spalancando gli occhi.
-Ho chiesto; mi ami?
Rimase in silenzio per qualche secondo, quasi sul punto di svenire di nuovo. Sarebbe impazzito se avesse risposto onestamente? Ma se avesse mentito avrebbero immediatamente celebrato le nozze.
-N-no.
Discord si strinse nelle spalle: - E’ abbastanza come dritta, mia cara. Continuerò a chiedertelo finché non mi dirai di sì.
-…Perché vuoi …?
-Hai detto che prima di sposarti volevi innamorarti. Quindi mi serve un indizio – le lanciò un’occhiata – ma ora ti mettiamo a letto, vero?
La sollevò in stile sposa e la condusse a una porta stranamente dritta, dal legno rosa e con i cardini a forma di farfalla.
-Ti prego, dimmi che la mia stanza non è all'aria.
-Non preoccuparti, so come siete voi umani con la gravità. Anche se è noioso.
Aprì la porta per rivelare una stanza con pareti verdi ondulate.
-Non è adorabile? – le chiese prima di aprire un armadio dalla forma strana – Qui ci sono un paio di vestiti per te se sei dell’umore giusto. Se non ti piacciono posso fare qualche alterazione.
-No … possono andare bene.
-Ti ho preparato il materasso più comodo del mondo– le illustrò indicandole il baldacchino con tendaggi rosa.
-E’ abbastanza confortevole – giudicò lei sedendosi.
-Uh, guarda questo! – fece un gesto al lampadario che pendeva dal soffitto violetto – Luce accesa – la stanza si illuminò. Riapplaudì – Spenta – e questa si rabbuiò. Lo ripeté per riaccenderla.
-E poi – continuò indicandole un lettore di dischi – nel caso ti volessi sentire più rilassata – mosse l’asta sul disco e nell’aria si diffuse la ninna nanna preferita di Fluttershy. Come lo sapeva?
-Oh, e se ti venisse fame nel mezzo della notte – le mostrò un forno a microonde posto su un bancone nell’angolo – basta premere uno di questi bottoni e comparirà tutto il cibo che vuoi; ananas, melone, miele, torte … oh! – volò sopra la vetrata che fungeva da finestra – E ho fatto anche in modo che da qui si godesse una splendida vista – scosse le tende rivelando fuori la foresta nebbiosa e spurgante – Okay, forse non è una splendida vista, ma ehi, ogni vista è meglio che non vedere affatto. Allora che ne pensi?
Aspettò eccitato la sua reazione. Fluttershy rimase con uno sguardo stupito mentre si guardava intorno per la camera. Aveva fatto molta fatica e questo perché sembrava desideroso di soddisfarla. Stava iniziando a pensare che forse Zecora aveva ragione, ma c’erano altre cose di cui occuparsi.
Discord si accigliò nel suo silenzio: - Non ti piace?
-No … cioè no … è – balbettò.
-Il microonde è di troppo, lo sapevo.
-Um
 -Oppure vorresti le pareti dipinte di rosa invece che verde?
-Um
- Il letto non è morbido? Posso renderlo più …
-Va bene! – scattò infine – Davvero, va bene. È … bella.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuta! Se hai bisogno di qualsiasi altra cosa; un altro cuscino, una lampada da lettura, un orsacchiotto …
-No, no grazie.
-D’accordo ma se ti serve qualcosa, fammi un fischio! – rimase a guardarla qualche secondo.
-Perché mi sta fissando?
-Ho notato solo ora quanto queste tonalità si adattino ai tuoi occhi! – rise soddisfatto – Bene, se abbiamo finito io me ne andrei – e si avviò verso la porta – dormi bene, mia cara – e la richiuse dietro di sé.
Fluttershy aspettò finché non fu sicura che si fosse allontanato. Poi seppellì il viso nel cuscino di pizzo lasciando scivolare tutte le lacrime che aveva trattenuto.
_______________________________________________________________________
-Oh, Discord, sei proprio un diavolo malvagio – disse lo spirito del caos mentre si ammirava allo specchio – Sono passati più di mille anni e le fanciulle ancora stravedono per te. E quella ragazza sarà una perfetta regina del caos!
-Regina del caos? – rimbombò la voce del suo riflesso – Quella?
-Certamente – rispose Discord – Ci vorrà parecchio lavoro per finire con lei. Dopotutto è stata l’unica ad oppormi resistenza.
-Ti stai comportando da rammollito, leccando i piedi a quella piagnucolona.
-Non capisci? E’ meglio di quanto avremmo potuto sperare! – replicò l’altro – Ascolta, quelle ragazzine non possono pietrificarci senza l’elemento della gentilezza, giusto?
-Giusto, ma cosa centra? Avevano già promesso di non usare gli elementi contro di noi.
-Solo perché la principessina aveva perso i suoi poteri.
-Giusta osservazione.  
-Grazie. Comunque se uno dei nostri accordi dovesse venire infranto, allora potremo essere liberi di fare ciò che vogliamo! E sai cosa vuol dire; caos, caos, caos e ancor più importante, caos!!
-E che centra la ragazza con questo?
Lui replicò ghignando: - Scommetto che entro la fine del mese, sarà così innamorata, che farà ogni cosa per me! Non sarà in grado di usarmi il suo elemento contro. Non vorrebbe mai che suo marito diventi di pietra. Il che significa che non ci sarà più nulla che mi impedirà di prendere Equestria! E pensaci, avrò anche una regina nel processo!
Il suo riflesso scoppiò a ridere: - Davvero? Questo è il tuo piano? Credi davvero che quella piccola mocciosa si innamorerebbe di te?
-E perché no? – disse Discord mettendosi le mani sui fianchi.
-Beh, ti sei guardato di recente? Sei un misto di creature che formano un essere orribile!
-Ei! Io e te abbiamo la stessa faccia! Sei il mio riflesso, per la miseria! E poi io ho i miei fascini!
-Parli del fascino in campo magico o in campo di corteggiamento? Perché nel secondo caso sei veramente senza speranza.
Discord afferrò lo specchio: - Dimmi, ti piacerebbe essere fracassato in un milione di pezzi?
-Ehi, ehi! Sette anni di sfortuna!
-Non parlarmi di sfortuna! Io ho inventato la sfortuna! – sollevò il pugno pronto a colpire lo specchio, ma si fermò a mezz’aria. Si schiaffeggiò – Ma cosa sto facendo? Sto dando retta a uno specchio! Beh … lui ha cominciato – guardò il suo riflesso tornato normale e si studiò vantandosi.
-Infondo sono a posto. Chi altri ha un collo più aitante del mio? Lei verrebbe a mangiare direttamente dalla mia mano, quando si renderà conto del mio charme! Sì, quella bellissima … inebriante … se ne accorg … - studiò il suo volto distorto e s’incupì – E’ inutile. Una ragazza bella come lei non accetterà mai qualcuno come me – pensò a Fluttershy. Come poteva vincere il suo cuore? Aveva accettato di sposarlo, ma non perché voleva. Per salvare le persone a lei care. Come poteva desiderarlo?
Scosse questi pensieri dalla testa: - Oh, che importa? Ci sono altri modi per impressionare una signora – si guardò un ultima volta – Anche se forse dovrei tagliarmi la barba.

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