La nostra pallavolo- Sogni futuri

di VineaHime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scuola vuota ***
Capitolo 2: *** Un'amicizia risanatrice ***
Capitolo 3: *** Avviso ai lettori-Importante ***
Capitolo 4: *** Rivalità ***
Capitolo 5: *** Paure ***
Capitolo 6: *** Ossessione ***
Capitolo 7: *** La notte delle verità ***
Capitolo 8: *** Speranza e coraggio ***



Capitolo 1
*** Una scuola vuota ***



Un'altra noiosissima mattinata scolastica.
Fortunatamente quelle erano le sue ultime giornate alla Nekoma,se così era esatto dire.
Erano passati già cinque mesi da quando Kuroo si era diplomato e lui,oramai,percorreva la strada fino a scuola da solo.
Per lui era ancora qualcosa di strano,non aveva realizzato immediatamente che non avrebbe più visto l'oramai fidanzato, nei corridoi di scuola e nemmeno in palestra.
Inoltre non concepiva ancora il fatto che fosse stato scelto lui come prossimo capitano.
La cosa all'inizio lo scosse: troppe responsabilità.
Ma poi accettò la cosa dopo aver visto il sorriso di Kuroo,diretto verso di lui.
Sospirò affannosamente,quasi fosse più svogliato del solito rispetto agli anni precedenti.
La mancanza di Kuroo si faceva sentire,e tanto.
Ogni volta si guardava intorno nella speranza di incrociarlo,ma in cuor suo sapeva era impossibile.
Non si vedevano più come prima,e ciò rattristava il ragazzo più di quanto lui volesse dare a vedere.
Qualche volte andava a trovarlo,e viceversa ma,con il fattore università e lavoro part-time di mezzo,alle volte Kuroo studiava sino a tardi e ciò impediva ai due di vedersi ogni giorno,come in passato.
Ebbene si,se ne era andato in un appartamento vicino all'università,così da avere un risparmio di tempo per lo studio.
L'unica cosa  positiva era che era rimasto nella stessa prefettura e non se ne era andato chissà dove. Altrimenti sarebbe stato come nel film Mission Impossibile: qualcosa di epico e peggio dello sconfiggere un mega boss finale di un videogame.
L'ex capitano disse che era la scelta migliore così,date le varie facoltà ,tra cui quella a cui aspirava Kenma, il ragazzo lo avrebbe raggiunto in modo che sarebbero rimasti insieme anche dopo le superiori. Ma quanto era giusto quel pensiero?

< Capitano! > chiamò,alzando la voce, Lev.

< Che c'è? > 

< Un'alzata! Vorrei un'alzata! >

< Ma possibile sei sempre rumoroso? >


< Dobbiamo allenarci bene! >
Sembrava strano,ma Lev era riuscito a rubare un appuntamento a Yaku ed a dichiararsi come si deve,con tanto di fiori. Lo aveva rivalutato.
Pensava sempre che scherzasse e si divertisse a prenderlo in giro per l'altezza,ma in realtà gli voleva davvero bene,ricambiato ovviamente anche se Yaku,ragazzo pieno di orgoglio,faceva fatica ad ammetterlo.
Ma forse Lev avrebbe levato quel velo ingombrante del suo carattere e sarebbero stati felici.
A differenza sua che,ad ogni messaggio assumeva un'espressione sempre più cupa.

"Kenma! Oggi mi hanno raddoppiato il turno,dobbiamo vederci un altro giorno..Mi farò perdonare!  - Kuroo "

<...E' un mese che dici così... > disse sospirando.

Riposò immediatamente il telefono e riprese gli allenamenti con la squadra,finendo per prendere una pallonata in faccia,che lo costrinse a sospendere.

< Uaaa Kenma-senpai,stai bene? > il tono di Inuoka si fece sempre più preoccupato

< Credo che il capitano non sia molto in forma! >


Una voce sconosciuta sorprese tutti i presenti,che si girarono immediatamente. Una figura abbastanza alta comparve improvvisamente,sfoggiando un'espressione mista tra la preoccupazione e lo stupore.
Yumeno,il nuovo membro della squadra; da sempre avviato nella pallavolo,il suo ruolo era il middle blocker.

< Credo dovrebbe andare in infermeria..capitano. Se vuole l'accompagno! >

< COS'E' QUEL TONO COSI IRRITANTEEEE!!? > non passò molto che Yamamoto perse le staffe.

< Yamoto..basta. Non è niente. Grazie della gentilezza,Yumeno. > disse Kenma in modo pacato.


Alla fine di quella dannatissima giornata,ognuno si avviò a casa e,con grande sorpresa,la casa di Yumeno era vicino all'incrocio dove svoltava Kenma.
Nessuno avrebbe pensato che qualcun altro della squadra,oltre Kuroo,avrebbe percorso quella strada buia e con pochi passanti.


< Uaa non pensavo abitassimo vicini! >

< Così pare. >

< Come va il naso? >

< Meglio,devo dire. >

< MMh,percorrevi questa strada con l'ex capitano? >

< Eh? Si,perchè? >

Una mano del ragazzo avvolte strettamente le spalle di Kenma. 

< Bhè,ora ci sono io. Non dovrai più tornare da solo. >

< Leva quella mano però. >

< Perchè? E' confortante stringerti..sei così minuto,ma intelligente ed un bravo giocatore. > disse il più giovane sorridendo con naturalezza.
Nonostante i messaggi poco rassicuranti,Kuroo era tornato a casa per il week end e,quella sera,volle aspettare il compagno nei pressi dell'incrocio.
Ma ciò che vide era solamente un intruso che cercava di aggrovigliarsi a Kenma,e senza pensarci,si avvicinò levandogli quella mano dalla sua spalla.

< Toccalo di nuovo e sei morto. >

< Kuroo??! Cosa ci fai qui? >

< Volevo farti una sorpresa. E' un mese non ci vediamo. 
Questo qua chi sarebbe? >

< Un nuovo membro. Abita più avanti,vicino allo shop. L'ho scoperto oggi. >

< Può abitare dove vuole,ma le mani le tenesse altrove. >


< Che spirito combattivo..me ne vado! A domani capitano! > disse,per poi guardare male il moro.

< Non mi piace quel tipo.. >

< Andiamo >

 kenma prese Kuroo per mano e lo trascinò in casa come suo solito,dove dopo aver cenato insieme, consumavano la notte sotto quelle calde coperte,tra un bacio ed un altro,come erano sempre soliti fare.
Ma nessuno dei due sapeva che il nuovo membro della squadra avrebbe dato delle rogne,non poco passabili,ai due.
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NdA: Ho iniziato questo spin-Off, sequel di "Una pallavolo rischiosa ".
Ringrazio chiunque seguirà anche questo sequel,o chi leggerà solo questo.

La gioia che ho quando qualcuno ama le mie storia,è qualcosa di estremamente favoloso !

Grazie di tutto,miei cari lettori e lettrici!
-VineaHime

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Capitolo 2
*** Un'amicizia risanatrice ***


 

Un'altra mattina deludente era iniziata ed a peggiorare le cose ci mancava la gelosia di Kuroo per quel nuovo primino.
Gelosia o mancanza di fiducia?
Si alzò dal letto controvoglia,ripensando all'accaduto del giorno prima.
Prese la sua tuta rossa e si diresse verso il bagno per cambiarsi.
Il suo riflesso nello specchio lo spaventava,o meglio spaventava ciò che la giornata gli avrebbe riservato.
Scese giù in cucina per la colazione,già bello che vestito e prese posto a tavola.
Riso,zuppa di miso e pane era la sua colazione che tanto amava,mentre la sera,dopo cena,una bella fetta di torta di mele.
Iniziò beatamente a mangiare,scacciando i brutti pensieri dalla sua testa e preparandosi mentalmente al giorno successivo in cui sarebbe andato a Miyagi.
Qualche giorno fa,Shoyo lo aveva invitato per il compleanno di Natsu e per la festa popolare.
Ogni tanto faceva bene un po' di riposo,approfittando della settimana di pausa dagli allenamenti,che coincideva con quella della Karasuno. 
Prese dalla tasca il telefono e,con ancora il boccone in bocca,scrisse l'ennesimo messaggio a Kuroo.

" Come va con lo studio e lavoro? Appena puoi chiamami che devo dirti una cosa "

Ma quel messaggio non ebbe mai una risposta.
Qualcosa stava cambiando o meglio,si stava inclinando.
Però conosceva da anni il moro,e la sua fiducia non si era mai macchiata.
Finì di mangiare,salutò la madre e uscì di casa.

< Eh?! >

All'incrocio trovò lui,Yumeno,ad aspettare chissà cosa o chissà chi.

< Che ci fai qui? > chiese il biondo allibito.

< Ti aspettavo,senpai > rispose con sorriso.
< Andiamo? >

Durante tutto il tragitto,il ragazzo chiaccherò a lungo,senza nemmeno prendere fiato un secondo.
Era rumoroso,non quanto lev,ma lo era.
Parlava delle cose più strane ed improponibili,mentre il povero biondo fissava costantemente il telefono,in attesa di una risposta destinata mai ad arrivare.
Allenamenti,lezioni ed allenamenti.
La giornata era stata più pesante  del solito e Kenma,non aveva ancora parlato a Kuroo di Miyagi.
La sua frustrazione lo portò a sfogarsi sul povero Lev,rimproverato costantemente,accompagnato dalle risate malefiche di Yaku,che era venuto a vedere gli allenamenti. Ma senza tetsurou,nonostante erano in classe insieme anche all'università.
Lo sconforto e la tristezza nascosti dietro quel viso sempre impassibile,non passarono inosservati a Yaku e Yumeno.
Che la sua freddezza si stesse sgretolando? Che la sua maschera si stesse spezzando?
Come un muro che si crepa,anche il suo cuore si stava dividendo in due: Amore e dolore.
Sistemata l'attrezzatura,ognuno si avviò verso casa propria con spensieratezza,tranne il capitano.

< Senpai,tutto bene? >

< Certo. > rispose il biondo senza batter ciglio.

< Non sembra.. >

< Yumeno,tutto bene. Non preoccuparti. >

La conversazione proseguì senza intoppi per metà strada,fino a sentire rumori provenire da un piccolo locale lì vicino,frequentato per di più da universitari per svagarsi con cibo e bevande.

< Beati  gli universitari che si divertono! Senpai a quale Università andrai- > 

Si accorse dopo che il compagno di squadra si era fermato poco più dietro,con lo sguardo fisso.
Lo raggiunse per chiedergli cosa avesse ma,appena voltato lo sguardo,capì immediatamente. 
Il ragazzo del giorno prima,lo  vide lì,con altri tre ragazzi a chiaccherare e divertirsi.
Spostò lo sguardo verso il biondo,notando gli occhi lucidi.Chissà cosa stava provando o pensando.
Il moro si rese conto dopo che Kenma era lì,solo quando fu di spalle.
Fece per alzarsi, e raggiungerlo,anzi,raggiungerli.

< Kenma ! Oi,Kenma ! >

< Mh? > entrambi si girarono.

< ...Cos'è quella faccia? >

< Nulla,perchè? >

< Non so sembri... >

< Arrabbiato? No. deluso? Si. Ti ho mandato un messaggio per una cosa importante e ti trovo qua a bere come una spugna. >

< Non bevo come una spugna! le altre volte- >

< Altre volte? Erano questi i tuoi impegni di studio? >

< Oi Kuroo! Che fai ?! > esordì un ragazzo da dietro le sue spalle.
< Oi oi,chi è questo bel signorino biondo? Chiedigli di unirsi! >

< Eh?! >

< Dai,sembri così simpatico! ed hai un bel viso! > rispose con un tono da mezzo brillo per poi prendergli il braccio.
Cosa che fece infuriare il moro.

< Oi. Tieni a freno le mani. >

< Eh? mah, ti prendi tutto tu sempre! E va bene! > con tono di resa,tornò a sedersi.

< Tutto tu? eh?Mah. >

< Senpai,dovremmo andare. > lo incitò Yumeno,preoccupato per la situazione.

< Già,che domani devo partire. >

< Partire? Cosa? >

< vado a Miyagi. Se mi avessi risposto subito ai messaggi,invece di ignorarli te lo avrei detto. Invece no. Hai preferito venire qui a bere invece di degnarmi cinque minuti della tua vita. >
Con tono arrabbiato,si avviò verso casa.

< ken- >
Venne bloccato da Yumeno,senza esitazione.

< Hai avuto la tua occasione.Ora tocca a me. >

< Che intendi dire? >

< Le persone hanno sentimenti. Se non te ne curi,le perdi.
A me il senpai piace più di quanto piaccia a te.
Me ne preoccupo molto più di te.
Non capisco..perchè continui a scegliere te.
Non importa,non mi arrendo.
Quando tornerà,sceglierà me. >

Cosa? Cosa stava accadendo?
Aveva davvero trascurato così tanto Kenma?
Forse Yumeno aveva ragione...non costava nulla rispondergli ad un misero messaggio o chiamarlo dopo le lezioni.
Ora,cosa doveva fare..?
Mentre Kuroo si rammaricava,Kenma era sollevato nell'andare a Miyagi.
Shoyo lo avrebbe distratto da tutto e magari,per la prima volta nella vita,si sarebbe aperto a parlare con qualcuno diverso da Kuroo.

 

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NdA:

 

Chiedo scusa dell'attesa!
Per vari problemi salutari sto tardando un po'..

Comunque la storia sta entrando nel vivo quindi spero di fare un buon lavoro e che venga apprezzato.

Grazie mille della pazienza!

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Capitolo 3
*** Avviso ai lettori-Importante ***


Come già detto in precedenza questo spin-off di "una pallavolo rischiosa" é  quasi un sequel.

Esatto, quasi un sequel.

Avevo già accennato che sarebbero stati cinque capitoli, ma credo ne saranno sei, Su per giù. 

Inoltre, a questi racconti si intersecano varie cose: studio giapponese e la stesura del mio libro. 

Ora sono in revisione di tutti i miei scritti. Approfitto del fatto che sono a riposo per malattia e da domani provvederò per ogni storia. 

Forse quella più a rilento é Heart's Whispers - Decim x Chiyuki, a causa delle tematiche. 



Grazie della pazienza e del continuare a leggere le mie fic.





-VineaHime

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Capitolo 4
*** Rivalità ***


 

Il giorno della partenza era finalmente arrivato.
Come da programma,la sveglia di Kenma era suonata verso le 7,accompagnata dai richiami della madre.
Quella donna era davvero la sua salvezza.
Si alzò di colpo dal letto,sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.
Era davvero una mattinata strana,  o più precisamente,lui era strano.
Continuava a ripensare a ciò che era successo la sera prima con Kuroo,causandogli un malessere terribile.
Era davvero possibile che un nuovo membro della squadra si preoccupasse di più rispetto a colui con cui ha passato tutta una vita,per giunta essendoci anche fidanzato?
Quando dicono che il mondo è pieno di domande e poche risposte avevano ragione.
Troppi interrogativi che causano troppi problemi.
Scosse la testa per ritornare alla cruda realtà: Yumeno si era offerto di accompagnarlo alla stazione.
Esatto,Yumeno. Non Kuroo.

< Kenma sei pronto? >

La voce della madre lo pressava a muoversi,come se non fosse già pieno di ansie per conto proprio.
Si cambiò i vestiti in pochi minuti,perchè il treno non sarebbe rimasto lì ad aspettarlo.
Scese al piano inferiore portandosi a presso il suo borsone per il viaggio,posandolo all'ingresso,per poi accomodarsi a fare la sua preziosa colazione.

Din Don 

< Oh,qualcuno ha suonato. >

< Sarà Yumeno. >

< Non sembri felice,Kenma. >

< Ho solo dormito male. >

La signora Kozume alzò un sopra ciglio,poco convinta della questione.
Ma dal momento che il figlio sembrasse avere qualcosa di "burrascoso" nell'animo,lasciò perdere andando ad aprire al ragazzo di fuori.
Yumeno era davvero un ragazzo educato,salutò la signora nei più cordiali dei modi,tanto che la donna ne restò sorpresa e leggermente imbarazzata.

< Ho finito,quindi vado. >

< Eh? Di già? >

< Mamma,il treno non mi aspetta. Se tardo se ne andrà senza scrupoli. >

< Oh,hai ragione..fa buon viaggio! >

I due uscirono dalla casa di Kenma abbastanza in fretta.
Yumeno sprizzava gioia dal poter passare anche solo poco tempo con il senpai,cosa che non sfuggì al biondo.
D'altro canto,Kenma sembrava quasi irritato.
Sarebbe stato via un po' e Kuroo se ne stava fregando altamente.
Nessun messaggio. Nessuna chiamata. Nemmeno era passato a fare colazione,come faceva nei suoi giorni liberi. Niente.
La mente di Kenma restò fra le nuvole sino all'arrivo alla stazione.

<  Siamo arrivati. A che ora hai il treno? >

< Alle nove e trenta. >

< Ah,siamo quaranta minuti in anticipo! Mh... ti va di prendere qualcosa alla caffetteria? >

< Tanto siamo in anticipo.. > rispose il biondo sospirando.

Yumeno aveva notato che il ragazzo era strano e ne sapeva anche il motivo.
Credeva che quella fosse una buona occasione,ma poi ci ripensò,vedendo l'espressione cupa del più piccolo quasi arrivargli fino ai piedi.
Due bei cappuccini era quello che ci voleva assieme ad una bella chiaccherata al tavolino.
I due ordinarono non appena si accomodarono ad un tavolino vicino alla vetrina.
Yumeno sorrideva ampiamente mentre Kenma restava impassibile a guardarlo.

< Mi spieghi perchè sorridi? >

< perchè passo tempo con te! >

< Cosa c'è di così bello in questo? >

< Mah,chissà! >

< ....Kuroo è strano...ma tu raggiungi livelli peggiori. >

< Eheheheh >

In quel momento,nessuno aveva fatto caso che qualcuno era li.
Qualcuno che stava  osservando tutto da fuori la vetrina.
Bokuto,che sapeva l'accaduto della sera prima,restò paralizzato ed abbastanza confuso.
Appena si fece l'ora di punta,i ragazzi uscirono,dirigendosi verso il binario,pedinati dal gufo che tentava di capire la situazione.

< Grazie per avermi accompagnato oggi. >

< Ma figurati! E' stato divertente! >

< Sei strano.. >

< Io? Abbastanza! > rispose l'altro mentre si avvicinava sempre di più al biondo.
< Kenma-senpai? >

< Che cosa? >

< Quando tornerai,verrò a prenderti alla stazione. >

< Non ce ne è bisogno. >

< Oh,invece si! Devo assolutamente dirti una cosa. >

< Non puoi dirmela ora? >

< Mentre sei con la testa fra le nuvole? > rispose ridendo

< Una cosa importante dovrebbe essere detta. Ma poi fai come vuoi. >

Il biondo salutò l'amico,per poi voltarsi avviandosi verso il proprio treno.
Gli occhi del castano scrutarono ogni minimo particolare di quella esile figura che gli stava dando le spalle.
Forse non sarebbe stata una buona mossa come pensava ma credeva che le parole del più bassino erano giuste.
Con uno scatto fulmineo,gli afferrò il braccio,bloccandolo prima che salisse a bordo.
Bokuto,a quella scena,rimase sempre più sconvolto e preoccupato,tanto che prese il cellulare per chiamare Kuroo.

< Eh? >

< Forse hai ragione. le cose importanti sono importanti. > disse riprendendo fiato.

< Kuroo non ti merita. Mettiti con me. Tu mi piaci davvero. >

Ciuuuuf

Il treno era in partenza e Kenma,senza rispondere a quelle parole,si lanciò di fretta a bordo.
Preso appena in tempo.
Non bastava Kuroo,ora ci si metteva Yumeno a dargli problemi.
Cercò per tutti i vagoni un posto libero per sedersi e riprendere fiato,non accorgendosi  che il suo telefono vibrava.
Appena adocchiato un posto vicino al finestrino,lo occupò immediatamente,tirando fuori il telefono,parte integrante della sua vita.
Due messaggi non letti.

< Mh? Yumeno ha mandato due messaggi? No,aspetta.... Kuroo? >

" Da: Kuroo
a : Kenma


Fai buon viaggio e stai attento.
Quando tornerai verrò a prenderti..promesso. "

 

< Bugiardo. >

 

" Da: Yumeno
A : Kenma


Scusami per prima,ma era importante.
Quando tornerai,mi darai la risposta. "

< E ci mancava questa... >

La durata del viaggio era di circa un'ora e venti,quindi aveva tempo di riposarsi un po'.
Ma prima di farlo,mandò un messaggio a Shouyo ,avvertendolo della sua partenza e indicandogli l'orario di arrivo in modo approssimativo.

< Mh? Bro...che accade? Stavo dormendo- >

< Dormendo un accidente! Perchè non hai accompagnato Kenma alla stazione???! > 

Bokuto sembrava scemo,ma era tutto tranne che quello.

< Eh? Ero impegnato con lo studio.ma che hai? >

< CHE HO? VUOI RITROVARTI SENZA FIDANZATO ALLORA. >

< Ma che urli! Invece di sbraitare,spiegati! >

< Ti ricordi di quello con cui ti sei scontrato la sera prima,che stava tornando a casa con Kenma? >

< Mh,si. Quel ragazzino montato... >

< QUEL ragazzino montato ha accompagnato il TUO fidanzato alla stazione e si è pure DICHIARATO. Ringrazia che aveva il treno in partenza,perchè avrebbe potuto anche fare altro. >

< ....... >

< Bro? Sei vivo? >

< Oh,si. Sono vivo....credo. >

< Li ho visti per caso,dato accompagnavo mia madre in stazione perchè va a trovare il nonno. Bro, se hai tempo per uscire la sera con gli amici, hai tempo anche per non trascurare il tuo fidanzato. Che di questo passo potrebbe decidere anche di lasciarti lì da solo. >

Bokuto attaccò la chiamata spazientito.
Non riusciva a crederci a quell'assurda situazione in cui Kuroo si era ritrovato per colpa si se stesso.
Il moro restò a fissare lo schermo per qualche minuto con gli occhi sgranati.
Rischiava davvero di perdere Kenma di nuovo? 
Al solo pensiero iniziò seriamente  a sentirsi morire dentro.
Si accasciò sul letto a pancia in giù,sprofondando il viso nel cuscino,pensando a tutto ciò accaduto fin ora,e la soluzione era palese.
Per meglio dire,ciò che voleva fare era sempre stato chiaro ma,evidentemente,non per Kenma.
Voleva aspettare finisse il suo ultimo anno ma,la situazione richiedeva una marcia in più.

 

< Quel tipo... mi irrita. Troppo appiccicoso e mi ha anche provocato. Non pensavo fosse serio quella sera.. ma se pensa di avere campo libero deve rifarsi due conti,se vuole rimanere integro. >

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NdA:

 

Troppe fanfic da aggiornare,perdonate il mio oltraggioso ritardo!

Sto rendendola situazione molto "calda e rischiosa",ne vedremo delle belle.

Yumeno è stato un personaggio nato dalla mia fantasia,quindi la sua caratterizzazione è stata frutto della mia mente.

Grazie per chi segue questa storia,come le altre!

-VineaHime

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Capitolo 5
*** Paure ***


 

L'arrivo a Miyagi fu più veloce che noioso.
Hinata,oramai abituato ad essere mattutino,arrivò a quella piccola stazione circa un'ora prima per recuperare l'amico.
Nei giorni scorsi ebbe ricevuto delle mail molto particolari dall'alzatore e capitano del Nekoma,il che rese il piccoletto un po' preoccupato.
Ma non era il solo ad esserlo: Kenma era in un vacillante crollo emotivo, Yumeno si tormentava il cervello per trovare una soluzione e fidanzarsi con Kenma e Kuroo,dal canto suo, era in preda alla paura che quel vigliacco di un primino si avvicinasse al suo fidanzato.
La situazione man mano degenerava ogni giorno sempre di più.
Il gatto,osservandosi attorno,notò subito l'amico che l'aspettava accanto alla biglietteria.
Prese il suo solito borsone e lo raggiunse,con un'espressione a doppia interpretazione e no,non era diventato bipolare.
Era felice di rivedere un volto amico ma frustrato per il suo,oramai,rapporto carente con Kuroo.
Quei due giorni decise che non gli avrebbe mandato nemmeno un messaggio.
Tanto a cosa serviva se lui non rispondeva nemmeno? Tanto valeva pensare ad altro.

< Kenma!!!!! >

< .....Come fai ad avere tutta questa energia di primo mattino? >

< Bhè, sei venuto a trovarmi..ovvio che sono euforico Yahoo! >

< Assomigli a Lev. >

< Uh? Davvero? >

< Si,ma in versione mini. >

< .......  >

Dopo quel saluto alquanto stravagante,i due scoppiarono a ridere.
Oltre alle partite d'allenamento e i ritiri,non ebbero mai modo di uscire decentemente e divertirsi,ed a parere di Kenma era un vero peccato.
Con la disinvoltura e stupidità positiva di Shoyo i problemi volavano via per lunghi periodi,lasciando spazio alla spensieratezza ed al divertimento.
Durante la stradina che portava sino alla casa di Hinata,quest'ultimo gli raccontava di quanto fosse spaventoso Kageyama quando sorrideva e di come lui,spazientito,lo picchiava,venendo poi sgridato da Daiichi e Suga che,ogni tanto andavano ad osservare come procedevano gli allenamenti dei loro,oramai,ex compagni di squadra.
Oramai erano come cane e gatto ma inseparabili come il cielo e le nuvole.
Ogni tanto il biondo sorrideva quando imitava la faccia di Kageyama,definendolo "un mimo perfetto".
Grazie a quella allegra conversazione il tempo volò in un batter d'occhio,e casa di Hinata era a pochi passi.

< Uaaah!Già arrivati! >

< Eh? Shouyo! >

Il numero dieci della Karasuno corse verso l'entrata,incitando Kenma ad entrare.
La sorellina di Hinata piombò subito alla porta,osservando l'amico del fratello sorridendo.
Da quando Shouyo le ebbe mostrato una loro foto,non si sa come,lo ebbe preso immediatamente in simpatia. Grazie a ciò, il clima casalingo era abbastanza tranquillo.
Hinata invitò Kenma a salire su in camera,così da posare il suo borsone ed accomodarsi,incitandogli di non farsi scrupoli a chiedere qualunque cosa avesse bisogno.
Era la prima volta che vedeva la camera di Hinata.
Spaziosa ed abbastanza ordinata,stranamente,conoscendo che tipo era.
 Scrutò abbastanza prima di sentire un bel rumore,come se stesse crollando il soffitto: Hinata si era scaraventato sul letto,scambiandola quasi per una piscina.
Sospirò allibito,accomodandosi anche lui accanto all'amico,che prese subito parola.

< Dunque! Voglio sapere tutto! >

< Tutto cosa..? >

< Kenma,seriamente..sarò scemo ma non così tanto! Tra te e Kuroo ci sono problemi,no? >

< Non proprio..cioè..Si è creata una situazione spiacevole. >

L'espressione dei due divenne seria,cosa alquanto preoccupante soprattutto se anche Hinata era così serio ed attento.

< Che genere di situazione? >

< Quest'anno,come sai,sono io il capitano della squadra e ovviamente abbiamo avuti altri iscritti al club. Ma.. uno di questi.. >

< Uno di questi? >

< Prima che prendessi il treno,mi ha rivolto una sottospecie di dichiarazione. Nel momento che io e Kuroo avevamo avuto problemi. >

< Certo che le persone capitano nei momenti peggiori... >

< Il fatto è che Kuroo era da un po' che non rispondeva ai messaggi e non ci vedevamo. Sapevo di certo che era molto occupato tra lavoro e studio ma.. >

< Pensi era una bugia? >

< Bhè.. due giorni fa,al rientro con Yumeno dagli allenamenti,l'ho trovato in un locale a fare baldoria con altri ragazzi. E quando mi si è avvicinato,ha tentato di dirmi che non era come penso.
Dopo di che sono andato avanti e Yumeno è rimasto indietro a dirsi non so cosa con Kuroo. >

< Yumeno è il primino di cui mi hai parlato vero? >

< Già. Alla stazione ho deviato la cosa facendola passare come uno scherzo ma..al rientro dovrò affrontare la questione sicuramente. >

<...Che situazione complicata.. ci mancava anche questa.. >

< Non so se riuscirò ad affrontare tutto questo. >

< Kenma ma che stai dicendo? Tu riesci sempre a capire tutte le persone,in campo sei un fenomeno! >

< Non sono riuscito a capire abbastanza Yumeno,altrimenti avrei già messo dei paletti. >

< Sigh...ahhhhh,che situazione del cavolo! >

< Ti auguro di non trovartici mai. >

Mentre Kenma e Shoyo discutevano della situazione,Kuroo aveva saltato le lezioni pomeridiane,godendosi il suo giorno libero,per così dire.
Yumeno era il suo chiodo fisso,anzi,il suo chiodo della rabbia.
Come poteva stare tranquillo quando a scuola girava un tizio che voleva rubargli il fidanzato? Certo,era anche colpa sua per averlo trascurato,ma qui si andava ben oltre l'immaginazione!
Prese il suo telefonino e iniziò a mandare dei messaggi a Kenma che,ovviamente,non ebbero mai risposta.
Come biasimarlo,lo aveva quasi abbandonato a se stesso senza nemmeno rispondere ai suoi messaggi o andarlo a trovare,negli ultimi tempi.
Forse era arrabbiato? Deluso? Non lo sapeva ma continuò a mandargli dei messaggi lo stesso.

" Da Kuroo a Kenma

Kenma,ho bisogno di parlare con te,chiamami appena puoi. "

" Da Kuroo a Kenma

Kenma,è urgente "


" Da Kuroo a Kenma

Ho sbagliato,mi dispiace... rispondimi.. "

" Da Kuroo a Kenma

Ok,basta. Mi dispiace davvero.
Ti ho trascurato e senza volerlo ti ho ferito.
Ho paura che tu possa andartene e questo tuo silenzio mi uccide,e fidati se ti dico che mi uccide davvero.Ti prego.. se leggi questo messaggio rispondimi"

Tirò un sospiro angosciato.
Si sedette senza pensarci su una panchina del parco vicino le loro case, ma non una panchina qualsiasi.
Quella era la panchina dove i due,la sera,passavano tempo insieme e si raccontavano le loro giornate.
Era la loro panchina.

< Che pena. >

Una voce da dietro fece capolino,con tono meschino e quasi diabolico.
Kuroo avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.
Come poteva dimenticare la voce di quel damerino da quattro soldi?

< Che onore che ricordi il mio nome. >

< Non meriti nemmeno risposta. >

< Ti ha lasciato,eh? >

< No. >

< Lo farà domani. >

< Non è qui. >

< Lo so. Davvero non hai capito? In amore a volte vince chi gioca d'astuzia! >

In quel momento fu tutto più chiaro.
Kuroo capì i giochetti di quel ragazzo senza peli sulla lingua.

< Aspetta aspetta... era tutto pianificato,non è così ? >

< BINGO! >

< Tu sapevi del locale e sapevi che il giorno ero così stanco da non poter venire...ti sei offerto di accompagnarlo alla stazione,facendo in modo che credesse che tu tenevi a lui più di me. Hai fatto in modo che lui si dirigesse verso l'odiarmi ed apprezzare te. Sbaglio qualcosa? >

< Hai acceso il cervello,miracolo.. >

< Non ne capisco il motivo,non penso che tu lo ami- >

< Mi sei di nuovo caduto dal pero... L'HO FATTO PER QUELLO. Tu non sei più al Nekoma,non puoi sapere come si senta quando è lì o quando torna a casa. Ma che ti importa,tanto hai altri.
Pian piano lo accantoni come una bambola che è oramai passata di moda,quindi da buttare via. >

< NON E' COSì! >

< Quali cosa..? >

< Lo sai.Bhè ci penserò io a dirglielo domani,sta' tranquillo! Buonanotte! >

< Domani? Ma cosa.. >

La lampadina del suo cervello si era così illuminata che,d'istinto,prese il telefono e mandò un altro messaggio a Kenma.
Quel pazzoide voleva andare a Miyagi e farsi passare da santo che non è.

< Quel figlio.... >

drin drin

< Mh? Kenma il telefono. >

< Eh? Il mio? >

< Si,ti ha squillato. >

Kenma,appena uscito dalla doccia,si avvicinò al borsone e prese il telefono che,stranamente non ebbe toccato da quando era lì.

< Messaggi di Kuroo. >

< Wo che dice?? >

< Le solite cose- Eh? >

< Che succede? >

< C'è un messaggio di Kuroo che dice... >

" Da Kuroo a Kenma

Kenma,stai in casa da Hinata sempre.
Yumeno vuole venire a Miyagi.
Ora non posso spiegarti ma...non uscire di casa.
Ci vediamo domani "

< Ma che diavolo.... Kenma che significa? >

< Non lo so ma ho un brutto presentimento. >

 

----------------------------------------

NdA:

Scusate del lunghissimo periodo di pausa!
La salute mi impedisce di essere regolare questi mesetti e sto pregando Dio di aiutarmi con la sua mano Santa.

Yumeno,sei un bimbo cattivo! Mooolto cattivo!

Da una parte mi fa pena,dall'altra no.Cattivello!

 

 

Grazie a chi segue questa storia e la supporta come le altre!- VineaHime

 

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Capitolo 6
*** Ossessione ***


 

 

< Mi rifiuto. > disse il biondo con voce seccata.

< Kenma dai... distraiti un po'! Anche se quel messaggio è allarmante.. >

< O magari è solo Yumeno che prende per i fondelli Kuroo. >

< Fondelli o no,distrarti ti fa bene. Altrimenti cosa sei venuto a fare qui?! >

< Oggi tu stranamente usi la zucca. Tanto con il colore siamo persino in tema.  >

< ...... TI PREGO KENMA! >

<  Che c'è? era un complimento. > 

Dopo quei messaggi arrivati a velocità flash sul telefono di Kenma, i due decisero di uscire un po' di casa a distrarsi,approfittando dell'occasione di far vedere a Kenma dove viveva.
Le stradine erano molto più pulite rispetto a Tokyo ed,forse,era dovuto al fatto che erano posizionati più in periferia che altro.
Casa di Hinata era molto più tradizionale,circondata da vegetazione come le stradine periferiche di Miyagi.
I due camminavano conversando allegramente, o per lo più era Hinata che parlava.
Kenma si limitava ad ascoltare ed ha rispondere quando necessario,con risposte stranamente più ricche di contenuti. 
I due quando si erano conosciuti avevano legato in modo naturale.
Da allora si scrivevano mail regolarmente, tenendosi in contatto e sempre in aggiornamento riguardo le partite d'allenamento,campi d'allenamento di più giorni e gli incontri per i tornei.

< Oggi si sta proprio bene! > esultò Hinata.

< Sei sempre così allegro tutti i giorni? >

< Mi sembra scontato! >

< .... Ma come diamine fai.. >

< Bhe,come dire... >

< Ho capito. Sognando Kageyama ti svegli sorridente. E non voglio sapere nemmeno cosa sogni e soprattutto i dettagli. > replicò il budino senza mezzi termini.

< Schietto e spietato. Tu non lo sogni Kuroo?! >

< Se lo facessi,domani sarei di un umore pari ad uno zombie. > 

< ..... Perdonami.  Che ne dici di farci una foto prima di portarti in un posto? >

< Per forza? E dove vuoi portarmi? >

< Si,come ricordo. E dai! > replicò il pel di carota sorridente. < Poi il posto resta un segreto! Vedrai. >

< Va bene,come vuoi tu. >

< Forza vieni,ho messo la fotocamera interna. >

Il capitano della Nekoma ubbidì senza obbiettare.
Lui che non replica e non tira fuori scuse per non fare foto è un miracolo divino,visto che odia le foto.
Hinata era felice di fare una foto con l'amico e gli venne naturale sorridere come se fosse avvenuto un avvenimento più unico che raro.

< E' venuta wooooo! > esultò il piccoletto.

< Si.. non è male. > commentò il biondo.

< Mi spieghi però perchè sei uscito in tuta? >

< E' comoda. >

< Dai andiamo,devi vedere un negozio meraviglioso! >

< Ho quasi paura. Devo prepararmi a brutte sorprese? >

    

La giornata trascorse in modo tranquillo fino alle 18:00 del pomeriggio.
Hinata stava tirando l'amico per un braccio,quasi eccitato nel mostrargli il suo piccolo angolo di paradiso.
I due percorsero quella salita che li avrebbe condotti anche al Karasuno, anche se non era quella la meta.
Dopo pochi minuti, Shoyou frenò di scatto,facendo quasi sbilanciare in avanti Kenma a causa della forza di inerzia di movimento.
Prendendo finalmente fiato, il budino lanciò un'occhiataccia ad Hinata che,dal canto suo,unì le mani in segno di scuse.

< Forza entriamo! > incitò il gamberetto.

< Mi vuoi spiegare dove siamo? > chiese con aria interrogativa il gatto.

< Giusto! Questo è il negozio del nostro allenatore! devi vedere le delizie che ci sono! >

< Prima o poi diventerai una porchetta a forza di mangiare. > lo punzecchiò Kenma divertito.

< Ugh... >

Dopo qualche battuta lampo,i ragazzi fecero capolino nel negozio.
Ukai era intento a sistemare uno scaffale,pieno di dolci ed altre leccornie che,ovviamente,Hinata e Kageyama gradivano come non mai.

< Coach Ukai ! >

< Uh? Hinata? > chiese  sorpreso l'uomo.
< Cosa ci fai qui? Non eri- Ah! L'alzatore della Nekoma! >

 

< Già Già! E' mio ospite questo week end! >

< Buonasera.. > disse con filo di voce l'altro ragazzo.

< Suppongo sei venuto a prendere il solito,no? Tra te e Kageyama non so chi diventerà per primo una porchetta. >

< Pfft. > Kenma si mise una mano sulla bocca per trattenere una risata ma,la cosa era troppo evidente.

< Il tuo amico ride,suppongo ti abbia detto la stessa cosa! > disse l'allenatore scoppiando poi in una rumorosa risata.

Il volto di Hinata divenne più rosso dei pantaloni di Kenma. Era una sorta di travestimento naturale,forse?
Il coach non obbiettò per far mangiare i due ragazzi nel negozio,visto il vento che tirava e ne approfittò per chiaccherare un po' con loro del più e nel meno.
Mentre il divertimento avanzava senza sosta,alla stazione di Miyagi tirava un'aria alquanto inquietante: erano arrivate non una,ma quattro persone. Tutte separatamente,chi prima o chi dopo. Quella non sarebbe stata una serata come le altre.

Bzzz bzz

< Mh? > 

< Che succede Kenma? Non mangi? >

< Mia madre mi ha chiesto di chiamarla. Aspetta un secondo,sennò mi tartasserà tutta la sera. >

 

Alzandosi dalla comoda sedia che Ukai tirò fuori prima dal magazzino per i due,uscì fuori dal negozio,chiamando la madre che voleva avvertire il figlio che sarebbe mancata di nuovo a causa del lavoro. 
Le loro chiamate erano davvero brevi,giusto per le cose davvero importanti.
Ma forse non abbastanza.
Quando il ragazzo si apprestò per rientrare,qualcosa o qualcuno lo colpì violentemente alla nuca, facendolo accasciare a terra come un sacco di patate.

< Non ho intenzione di condividerti.. >

Una strana figura,vestita in nero,era lì in piedi a fissare il corpo del povero ragazzo steso a terra,tenendo in mano ancora l'attrezzo metallico nella mano destra.

< Uhm? Cos'era quel rumore? > chiese perplesso Ukai

< Uhm? Non saprei,mi sembrava solo la voce di Kenma,avrà discusso con sua madre. >  borbottò compiaciuto Hinata.

< Dici? Eppure si sentiva fin qui mentre parlava qui fuori. >

Calò improvvisamente un silenzio imbarazzante,tra cui la faccia di Hinata assunse un'espressione ansiosa e quella del coach leggermente preoccupata.
Dopo un breve consulto,l'arancione decise di uscire per vedere se l'amico stesse bene e  non avesse litigato di brutto con la madre. Ma, sfortunatamente l'amico non c'era.

<.. Kenma? >

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NdA:

Intono un alleluya per me,che con tutti questi capitoli piano piano muoio.

Non voglio farvi patire sofferenze assurde,quindi aggiornerò..promesso. 

Andiamo a scoprire l'uomo nero e i tre personaggi misteriosi(??).Grazie a chi supporta e segue le mie storie! -VineaHime

 

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Capitolo 7
*** La notte delle verità ***


 

     

Sembrava  assurdo ma Kenma era scomparso.
Era uscito solamente qualche istante per una chiamata e non era più rientrato.
Il piccoletto della Karasuno entrò nel panico totale,pensando a tutte le possibilità esistenti.
Ma soprattutto ,chi potrebbe far del male all'amico e perchè.
In fondo lui era di Tokyo,non metteva mai piede a Miyagi.
Il coach notò l'espressione tormentata del ragazzo.
Aveva capito che si stava facendo divorare dai sensi di colpa infondati e che probabilmente si sentiva responsabile.
Sospirando,si avvicinò all'allievo e gli posò una mano sulla spalla,rivolgendogli un sorriso.
Lui sapeva sempre cosa fare in quei momenti e diceva la cosa giusta al momento giusto. Sempre.

 

< Non preoccuparti.Sono sicuro che sta bene..vedrai che risolveremo la situazione. >

 

disse con tono preoccupato il piccoletto.


Effettivamente non aveva tutti i torti.
Non sapevano nulla,niente di niente e per di più  era anche un orario infelice.
L'unica cosa che attualmente potevano fare era chiudere il negozio prima di tutto.
Hinata, con un'espressione demoralizzata,aiutò il coach Ukai a metter in ordine e chiudere il negozio,così da pensare al da farsi e trovare un modo per aiutare l'amico.
Usciti,con un'espressione perplessa stampata su entrambi i volti,il biondo tirò giù la serranda e chiuse a chiave il negozio.
Ma nessuno dei due immaginava che da li a poco,un'altra persona si sarebbe unita,a gran sorpresa,per aiutarli  a far chiarezza sulla situazione ed a togliere ad Hinata ogni dubbio.
L'allenatore e il piccoletto camminarono lungo quella discesa che erano abituati sempre a fare,dopo gli allenamenti.
Nessuno dei due osava fiatare,o meglio, erano in piena concentrazione su ciò che era meglio fare,soprattutto alle 21 di sera.
Alla fine,la cosa più ovvia era chiamare la polizia,senza girarci intorno,anche se gli avrebbero fatto perdere tanto tempo tra domande,perplessità, e tutte le solite cose che normalmente si dovevano fare.


< Immagino sia successo qualcosa. O almeno,appena successo. >

Una voce marcata e famigliare interruppe quel fastidioso silenzio notturno,che stava logorando i loro animi.
Poco più avanti si intravedeva una figura abbastanza alta,distinta e con i capelli scuri tutti scompigliati.
Per un attimo restarono senza parole e ci misero cinque minuti a realizzare chi fosse,prima di morire quasi sul posto.

< Kuroo! > esclamò il piccoletto senza esitare.

< Ah. Il capitano del Nekoma!> continuò Ukai con un po' di difficoltà.

     

Inutile dire che,vista la situazione,erano seriamente in difficoltà.
Almeno fin che Kuroo non fece,all'improvviso,un sospiro rassegnato.
Forse immaginava sarebbe accaduto qualcosa a Kenma? O c'era qualcos'altro sotto?
Il moro gli fece cenno di seguirlo in un posto meno "in vista",senza spiegargli nulla.
Il gruppetto,decise infine,di sostare al parchetto nei pressi di casa di Hinata,dove non girava anima viva dopo un certo orario.
Hinata raccontò al ragazzo dell'accaduto ma,pensando lo avrebbe picchiato,iniziò a tremare.
Con grande stupore,il più grande lo rassicurò accennando un sorriso sincero,perchè la parte difficile arrivava ora: raccontare dello studente problematico.

 

iniziò Kuroo

intervenne l'arancione.

< Spiegati meglio.> intervenne Ukai

In aggiunta che Kenma ha già vissuto un anno fa qualcosa del genere.
Lo prendo a pugni appena lo ho di fronte.Comunque.. prima troviamo Kenma meglio è. > concluse Kuroo con tono preoccupato.



Il viso di Hinata si illuminò di nuovo.
Poteva fare qualcosa per il suo amico,poteva essere utile.
Non sentiva più il peso opprimente di quel senso di colpa,nessuno poteva saperlo.
Dopo quelle piccole verità,iniziò la caccia sfrenata al pazzoide. 

chiese Hinata al coach all'improvviso



< Come le vecchie fabbriche..> mormorò Ukai.

 

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NdA;

 

Sono tornata finalmente,e chiedo perdono per il ritardo(atroce)

 

Ho spiegato tutto nell'avviso utenti,quindi chiedo ancora perdono e buona lettura TuT <3 -VineaHime

 

ps: Yumeno ti odiamo tutti lo stesso.

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Capitolo 8
*** Speranza e coraggio ***


 « Potrei sapere dove mi hai portato, di grazia? »  esultò Kenma tutto d'un tratto.





 «E perchè sono legato con un polso a questa dannata scala? Non voglio avere segni delle tue stramberie sui polsi.»






 «Abbi pazienza, presto sarà tutto okay. E' per assicurarmi che tu non fugga o altro, non per farti male. Era il modo più veloce e sbrigativo che avevo.» lo rassicurò Yumeno.






Nonostante ciò che disse Yumeno, quel piccolo psicopatico a sua detta, non riusciva per niente a stare tranquillo.
Quel piccoletto era capace di far del diavolo stesso in persona un angioletto se solo ci si sarebbe impegnato, a maggior ragione bisognava tenere mille occhi aperti.
Il ragazzo dinanzi a lui, dopo averlo brutalmente separato dal suo miglior amico, lo aveva trascinato in un quartiere piuttosto raccapricciante, forse un ex cantiere, dove si erigeva un edificio abbandonato, che versava in condizioni alquanto pietose e altrettanto discutibili.
Non riusciva ancora a mettere a fuoco su come sia arrivato lì, senza opporsi, reclamare o alla peggio mollargli una testata sui denti.
L'ultimo ricordo che aveva di quella sera era di lui ed Hinata che passeggiavano sulla strada principale, una presa al suo braccio e poi un black out totale.
Si era ritrovato direttamente in quel posto inquietante e raccapricciante, come avesse fatto un salto temporale da un'ora all'altra.
Si sforzava di mettere a fuoco quella parte mancante della sua memoria mentre osservava il compagno di squadra predisporre delle determinate cose dentro una piccola stanza interna, da cui usciva e rientrava in continuazione senza sosta.
Avrebbe voluto chiedergli che stesse facendo, ma il solo pensiero di qualche risposta strana tipo "la mia stanza dei giochi"  alla 50 sfumature di grigio lo fece rabbrividire, così deviò direttamente la cosa per passare al suo quesito mentale successivo.
Perchè diavolo stava facendo tutto questo casino? Insomma, aveva già detto a quella sottospecie di mente diabolica di essere già impegnato e che una risposta negativa sarebbe rimasta tale.
Avrebbe voluto sapere il vero motivo di tutto questo, non è possibile che a questa giovane età si possa essere davvero così perfettamente sulla buonissima strada per diventare criminali.
Faceva fatica a pensare, ed accettare, che un sentimento di qualche settimana o mese avrebbe portato ad una tale svolta drastica.
Forse era davvero il caso di indagare su di lui, partendo proprio dal punto centrale: Kenma.
Nel mentre Kenma cercava di temporeggiare la sua situazione prima che diventasse in qualche modo "riluttante", l'allenatore Ukai, Hinata e l'aiuto di Kuroo stavano facendo il punto della situazione consultando la mappa della zona e dei vecchi cantieri o spiazzali abbandonati in cui era possibile ritrovare il loro amico e quella sotto specie di Dottor Jeckyll e Mr. Hyde.







«Coach... ma è sicuro?» iniziò con voce tremolante Hinata.









«Bhe... sono le uniche due più vicine... dato il breve lasso di tempo del fattaccio.» rispose Ukai.







«Come mai tutta questa paura Hinata?» domandò il moro.






«Bhe...girano strane voci su questo edificio qui, situato in un ex cantiere. » continuò il piccoletto deglutendo.





«Sarebbero?» intonarono insieme l'allenatore e l'ex capitano della Nekoma.





Con un sospiro, oramai rassegnato che quella sarebbe stata la loro destinazione, decise di raccontare quel piccolo aneddoto che avvolgeva nel mistero quella struttura.






«  Qualche tempo fa, mi sono recato in centrale perchè raccolsi per terra un portafoglio, proprio in quei pressi. Ero andato a fare delle commissioni nel market lì vicino e nella folla del negozio, un signore lo perse uscendo, così lo raccolsi per restituirglielo... ma quando gli andai dietro ed uscì non lo vidi più, così lo portai in centrale.»






« E poi?» incitò Kuroo di continuare il racconto.





«Quando arrivai in centrale e lo consegnai all'agente di turno, mi fece una raccomandazione: "non aggirarti dentro quel edificio, molto spesso è rifugio di criminali o di gente che vuole togliersi la vita".
Così mi venne l'ansia dopo quelle parole, e cercai di evitare quel pezzo di zona.» finì poi il piccoletto.





«....Hinata... non è molto rassicurante ma... vorrei riavere indietro il mio fidanzato, volente o no ci andremo.»  disse il moro più deciso che mai.




«Kuroo.. non stavo dicendo di non andarci, dicevo solo che dovremmo stare attenti.»






« Hinata ha ragione, la prudenza non è mai troppa. Forza, andiamo che non abbiamo molto tempo.» incitò Ukai. 





« In marcia!» si fece coraggio in fine Hinata.




La notte si faceva sempre più fitta, il vento soffiava sempre più forte rendendo quell'esperienza sempre più tetra, costringendo i poverini a combattere le loro paure e le loro ansie, sfruttando il malsano sentimento di prendere a sberle supersoniche Yumeno quanto prima possibile.
I tre, facendosi coraggio per il bene del loro amico, si avviarono verso l'edificio abbandonato,  utilizzando le torce del loro cellulare per farsi luce sul viale e, alla fine del percorso, addentrarsi in modo cauto nell'edificio.

Nel mentre, in quel tetro edificio, Kenma aveva iniziato la sua piccola indagine per cercare di capirne di più.
Sapeva per certo che Hinata avrebbe fatto qualcosa per lui, tuttavia, la cosa che non sapeva era che Kuroo, nonostante avessero avuto un acceso diverbio, era venuto sin lì e stava aiutando il piccoletto a salvarlo.
Era oramai certo che la sua incolumità sarebbe stata presto a rischio.
Non sapeva perchè ma quella strana sensazione non lo lasciava dal momento in cui si era risvegliato lì dentro.
Presto detto, sentì un rumore strano, simile a una motosega, provenire da quella piccola stanza, cosa che fece sussultare il biondo.

« Perchè quello sguardo?» chiese Yumeno tutto d'un tratto uscendo dalla stanza.






«Ma che diavolo stai combinando lì dentro?» chiese quasi esasperato il biondino.


«Mh...»


«Yumeno.. che diavolo stai combinando?» domandò di nuovo Kenma, oramai sul punto di esplodere.


« Sto riparando il letto matrimoniale e finire gli ultimi ritocchi. » rispose l'altro con un ghigno sul volto.






« Prego? Io ho già una casa.»  ribattè l'altro quasi seccato.







« Si ma nel periodo che starai qui, invece che dormire da Hinata, starai qua con me. Kuroo non fa per te, io sono meglio Fine.»








«Fine un corno. Non ho nulla da spartire con te e tanto meno non ho intenzione di stare qui come se fossi un tuo giocattolo. Vai al diavolo.» concluse Kenma prima di lanciargli un'occhiataccia.


Yumeno capì che forse doveva passare al piano B, anche se non avrebbe mai voluto arrivare sino a quel punto, non gli restava altra scelta.
Se avesse funzionato avrebbe potuto tenerselo tutto per sè e il moro si sarebbe levato dalle scatole per sempre, o così sperava.
Sciolse la parte  del laccio legato alla scala e incitò il ragazzo a seguirlo, con le buone o con le cattive, verso la piccola stanzetta, adibita per essere abitabile.
In quel momento l'espressione sui loro volti cambiò rapidamente: Yumeno aveva un ghigno soddisfatto ed impaziente mentre Kenma aveva gli occhi sgranati ed un'espressione piena di rabbia.





«Tu... maledetto... »


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Eccomi qui, Vinea-hime è tornata (finalmente) ad aggiornare le fic rimaste in sospeso per vari motivi, motivi seri.
Però finalmente posso sbizzarrirmi in questi giorni ad aggiornare e come sempre vi auguro buona lettura <3

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