Problema Temporale di Derevko91 (/viewuser.php?uid=69221)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buon Risveglio ***
Capitolo 2: *** Problema Temporale ***
Capitolo 3: *** Ciao Squadra ***
Capitolo 4: *** Serena Vs. Daisy ***
Capitolo 5: *** Senza Strategia ***
Capitolo 6: *** La Scelta ***
Capitolo 7: *** Questione Di Fiducia ***
Capitolo 8: *** Si comincia ***
Capitolo 1 *** Buon Risveglio ***
PROBLEMA
TEMPORALE
Se
c'era una cosa che l'agente Coulson aveva imparato nei suoi
innumerevoli anni di carriera e la sue molteplici missioni e che mai
nulla è come sembra, a maggior ragione ora come Direttore
dello
SHIELD non poteva scartare alcuna ipotesi per giustificare
ciò a cui
aveva appena assistito. Si domandò se era riuscito a
mantenere la
sua immutabile faccia da Poker anche in quella circostanza, faccia
che peraltro May insisteva non esistesse se non accompagnata da
occhiali da sole.
Oltretutto temeva che essere sorpreso nel suo letto
nel cuore della notte da una sconosciuta seduta
accanto intento a fissarla non avesse aiutato nel mantenere un
minimo
d'impassibilità. La sconosciuta in questione non sembrava
minimaente intenzionata ad articolare alcun suono ma pareva ancora
intenta a fissarlo, non sembrava pericolosa a prima vista. Era
semplicemente una donna qualunque, magari non proprio qualunque,
decisamente molto attraente .
Bionda i capelli legati in una treccia ,
aveva occhiali da sole scriri e un espressione persa nel vuoto,
non poteva avere piu di 25 anni, 26 al massimo. L'abbigliamento era
decisamente molto ambiguo si trattava di una tuta in pelle bordeaux con
in rilievo simboli dorati, corredata da stivali rossi altissimi
immaginava che in altezza l'avrebbe surclassato non poco. Nessun arma
di alcun
genere solo un ciondolo legato strettamente al collo ,rosso
anch'esso.
Poteva non ritenerla pericolosa ma l'esperienza suggeriva
a Coulson che era meglio non sottovalutarla , inoltre ora che si
era svegliato non poteva lasciarla lì a fissarlo avrebbe
quantomeno
dovuto indagare su chi fosse e perche si trovasse lì.
Si schiari la gola e disse "immagino che il
protocollo di sicurezza sia stato violato" si mise seduto con
tutti i sensi alla massima all'erta aspettandosi una qualsiasi mossa
da parte della sconosciuta. La ragazza piego la testa in ascolto ma
non pronuncio alcuna parola ma sorrise in risposta .
"Bene
questo non è il mio momento migliore ma ha appena violato i
nostri
protocolli di sicurezza temo di doverla arrestare, ovviamente sarebbe
cosa gradita sapere con chi sto parlando, e soprattutto potrei sapere
il motivo per cui e qui accanto al mio letto nella mia stanza nella
mia base?" chiese Coulson cercando di scalfire almeno un pò
la
giovane
"Credo abbia ragione Signor Coulson di solito è buona
educazione presentarsi tuttavia sento una nota di ostilità
nei miei
confronti per cui non so quanto il mio nome le possa interessare"
parlò finalmente la giovane sempre con il sorrriso sulle
labbra.
"L'ostilità
mi pare più che ovvia, è appena penetrata nella
mia base, dormivo
beatamente quando mi sono svegliato e l'ho trovata qui, la cosa mi
pare abbastanza inquietante già di per sè anche
se non mi sembra
evidentemente ostile non posso evitare di non essere particolarmente
cordiale al momento. Gradirei molto mi dicesse chi è , cosa
vuole e
come è entrata qui dentro"
"D'accordo" accondiscese la ragazza
"gradirei non essere arrestata come lei dice" sorrise, poi
aggiunse "più che il mio nome gradirebbe sapere chi sono,
probabilmente, deduco dal fatto che dormisse di non essere arrivata
in un orario consono , mi scuso ma ho ancora qualche problemi con gli
orari" Coulson aggrottò la fronte quella ragazza parlava in
maniera davvero strana e soprattutto lentamente come se quella non
fosse la sua lingua di appartenenza, eppure non sentiva alcun accento
straniero, stava per risponderle quando lei lo precedette
"Immagino che il suo
abbigliamento non sia consono ad una possibile conversazione puo'
cambiarsi se gradisce"
"Ah la ringrazio per avermi dato il permesso "
disse sarcastico. Tuttavia ciò provoco solo un sorriso nella
giovane.
"Le
posso assicurare che non sono qui per provocarle alcun male, ne a lei
ne ai suoi dipendenti tuttavia sebbene sembra che lei abbia
già
interaggito con altre forme di vita il discorso da affrontare credo
sia molto lungo" spiegò la ragazza
"Mi sta dicendo
che lei è un aliena?" chiese Coulson sbigottito
"Non dovrebbe esserne così
sorpreso ormai, tuttavia gradirei l'indicazione come altra forma di
vita, il termine alieno è un po rozzo" e nuovamente
sorrise.
Coulson sopirò e
lentamente si alzò continuando a tenerla d'occhio, non
sapeva cosa
fare, avvicinarsi ad un arma?o magari la sua mano robotica? Essere
indifeso e per di più con una sola mano a disposizione lo
disturbava
seppure non sembravasse ostile ma se realmente era un aliena come
diceva
cose le impediva di attaccarlo?
Stava stragionando per Dio erano le 3
di notte quale alieno ti fa visita accanto a letto nel cuore della
notte per fare conversazione??
"Potremmo parlare nel suo ufficio magari?" Continuava a sorridere , la
cosa lo stava irritando non poco e come
se lo prendesse in giro. Prese la mano robotica che aveva lasciato
sul comodino e i primi pantaloni che trovò a disposizione,
li
indossò decidendo di non perdere tempo a cercare una
camicia, la
maglietta che aveva indosso andava più che bene.
"Mi segua" disse
seppur ancora dubbioso
"Se preferisce
chimare qualche suo dipendente per la sua sicurezza faccia pure , ma
le posso assicurare che non ho cattive intenzioni , non vorremmo
rovinargli la nottata"
"Già
basta la mia giusto?" sussurò irritato.
La donna scoppiò a ridere,
cosa che non si sarebbe mai aspettato. Scese le scale e giunti al suo
ufficio la fece entrare e lei prontamente si accomodò. Prima
di
scendere aveva preso il cellulare e dato l'allarme silenzioso, al di
fuori del suo ufficio attendevano istruzioni. Si accomodò
anche lui,
direttamente uno di fronte all'altro la tensione era
palpabile.
"Allora, l'ascolto" la incitò Coulson
NDA: ringrazio
anticipatamente chi leggerà, seguirà e
recensirà. Baci
|
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Capitolo 2 *** Problema Temporale ***
NdA: secondo capitolo in arrivo dopo una
settimana. Da qui inizio a spiegare chi è la sconosciuta e
cosa ci fa qui, la strada è ancora lunga, e molti capitoli
si introdurrano all'interno della terza stagione di AOS. Nella mia
testa la storia è gia terminata, spero quindi di riuscire a
metterla tutta per iscritto a breve. Salvo imprevisti dovrei riuscire a
pubblicare a scadenza settimanale, quindi di solito lunedi se non
dovessi riuscire pubblicherò almeno entro la fine della
settimana. Buona lettura, e spero che oltre a chi gia mi segue e
recensisce si aggiungerà qualcun'altro. Spero di essere
stata chiara nella scrittura , ma questo capitolo e i successivi
saranno particolarmente difficili da esporre quindi per chiarimenti
laddove ce ne fosse bisogno chiedete pure. Baci xoxoxoxo
"La prego di
ascoltare attentamente, da ciò che ho potuto raccogliere
nelle poche
ore che sono state con lei ho capito che non sono la prima forma di
vita differente che incontra, cio mi facilita certamente il lavoro.
Il mio nome è davvero troppo complicato per voi umani da
pronunciare
per cui nei mie viaggi sulla Terra ho preso uno pseudonimo molto ben
preparato,così da poter avere un minimo
d'identità almeno se mi
dovessero fermare per farmi una multa avrei avuto dei documenti da
esibire "
Coulson si mosse sulla sedia , si trattava un aliena
intelligente e con abbastanza conoscenze della Terra da crearsi un
identità per non essere smarcherata (era gia qualcosa, non
come gli
asgardiani e le loro simpatiche mise, la cosa si faceva interessante.)
"Il nome che uso sul vostro Pianeta è Serena Jones ,
comprenderà che sono stata qui molteplici volte, sempre per
lo
stesso scopo, fare il mio lavoro"
"Che consisterebbe in?"
"Ora tento di
spiegarle, non è semplice ancora non siete arrivati a una
tale
conoscenza scientifica e tecnologica da poter comprendere le leggi
dello spazio-tempo per cui cercherò di semplificarle la
cosa.
Diciamo che ci sono dei punti fissi nel tempo, avvenimenti che non
possono essere cambiati ne rimossi, altri invece si in
conseguenza ad una scelta. Io sono una Reggente del Tempo, gli esseri
come me si occupano che il Tempo faccia letteralmete il suo corso e
che non venga manipolato, per questo sono qui,si stanno per mettere
in moto eventi che creeranno una falla nello spazio tempo, forze che
non devono essere ridestate"
"Perchè proprio qui?" chiese il direttore dello
Shield non sapendo quanto potersi fidare della donna.
"Non sono io a deciderlo, io come tutti gli altri Reggenti siamo
inviati e risolvere i problemi temporali attraverso il talismano di
Velka" disse toccandosi il ciondolo legato al collo " si
tratta di scegghie di una Roccia Antica dagli enormi poteri, esso ci
invia la dove il problema temporale sta per verificarsi affinche noi
possiamo prevenirlo di solito in maniera abbastanza anticipata per
poter discernere quando avverà, e cosi Signor Coulson che
sono
arrivata nella sua stanza" terminò la donna
"Mi sta dicendo
che lei attraverso quel ciondolo si è teletrasportata nella
mia
base? Questo ha del ridicolo, perchè le dovrei credere?
Parliamo del
fatto che conosce il mio nome invece"
"Oh Signor
Coulson... o preferisce Phil? Pensavo che avrebbe avuto una mente
più
aperta, tuttavia posso spiegarle tutto ciò che desidera se
alla fine
ciò portera ad ottenere il suo aiuto."
"Il mio
aiuto? E per cosa esattamente?" Quella situazione stava
diventando sempre più strana.
"Per trovare il problema
temporale, se il talismano mi ha portato esattamente da lei significa
che lei è connesso in qualche modo a ciò che
accadrà, il solo
aiuto che voglio da lei e permettermi di starle accanto per poter
trovare il Problema e invertirne il processo"
"Ma davvero?Accanto al direttore dello
SHIELD? La cosa mi puzza e non poco" disse sarcastico
"Sto
apprendendo lentamente cosa lo SHIELD sia tuttavia non mi interessa
minimamente ciò che voi fate se non interferisce con il
Problema che
devo fermare, tuttavia in un modo o nell'altro io devo tenerla
d'occhio. Il motivo per cui conosco il suo nome Signor Coulson
è
perche ogni singolo oggetto nella sua stanza e qui nel suo ufficio
parlano, so che per delle menti ancora in via di sviluppo come le
vostre ciò è incomprensibile ma le posso
assicurare che ogni
piccolo segreto è messo in bella mostra da voi stessi"
"Lo ribadisco, questo è ridicolo e se anche fosse vero
perchè mi dovrei fidare di una sconosciuta?"
"Non dovrebbe in realtà seguendo la logica, ma vedo in lei
la
potenzialità di riconoscere un bugiardo e io non lo sono per
cui
comprenderà perfettamente perche non ho dubbi sull'esito di
questa
conversazione. “ rispose la donna “magari potrei
mostrarle che
ciò di cui parlo non è solamente la
realtà” aggiunse alzandosi
lentamente e sedendosi al bordo della scrivania accanto alla sedia di
Coulson.
Daisy corse a perdifiato
nella base, il messaggio di Coulson non stato dei più
esplicativi,
era riuscita a mettere in blocco immediato la base ma non sapeva se
Coulson era riuscito ad avvertire anche qualche altro agente.
Girato
l'angolo trovò Hunter e Mack in attesa mani sulle armi a
pochi metri
dall'ufficio di Coulson apparentementi incerti sul da farsi.
“Daisy!” escolamò Mack vedendola
“Mack, Hunter sapete spiegarmi che diavolo sta
succedendo?” esclamo la ragazza agitata
“Pare che il
capo abbia scelto questo come momento più adatto per avere
un
meeting con un alieno” rispose Hunter
“Come ?” esclamò Daisy “Si
tratta di un inumano?Perchè tutta questa
agitazione?”
“Non sappiamo molto Daisy, Coulson ha dato l'allarme poco
fa... mi ha scritto solo che c'era un intruso alieno e che l'avrebbe
portato nel suo ufficio, di rimanere in allerta e mettere tutto in
blocco . A proposito dovresti occupartene
tu”spiegò Mack
“Gia fatto ! Quello non era un
problema... ora cosa sappiamo? Chi è? Cosa stanno facendo in
ufficio?” domando la ragazza
“Apparentemente sembra che parlino ma davvero non
saprei... non è normale che sia riuscito ad entrare
così
facilemente alla base non sbloccando nessun allarme” disse
Mack
incerto
“Shhhh fate silenzio sto cercando di capire che
dicono” li
rimproverò Hunter
“E come
pretendi di origliare da qui!” disse Daisy
“Ho un idea recupero
il pc ed avremo video ed audio” esclamò la giovane
hacker correndo
a prendere un pc .
“Ma non erano state eliminate tutte le videocamere di
sorveglianze nell'ufficio di Coulson?” domandò
Mack ad Hunter
“Teoricamente si ma
forse la nostra piccola amica avrà qualche asso nella
manica”
rispose Hunter proprio quando Daisy tornò con un laptop.
“Io ho sempre un asso nella manica” rispose la
ragazza mentre
iniziava a trafficare con il pc “avevamo eliminato le
videocamere
dall'ufficio di Coulson dopo il suo ordine ma ho pensato bene di
lasciarne una in caso di emergenza, si attiva in automatico quando la
base va in allarme o anche in blocco basta solo ritrovare la
frequenza ed ecco ... le immagini... sono tutte per noi “
spiegò
Daisy con un sorriso girando il laptop verso Mack ed Hunter per
mostrare il video all'interno dell'ufficio di Coulson.
“Apparentemente sembrano che parlino
tranquillamente “disse Mack sorpreso
“Così sembra” disse Daisy quasi delusa
“Non male l'aliena però” disse Hunter
“Hunter!” lo riproverarono Mack e Daisy
“Ragazzi sono solo obbiettivo, in più Coulson
non mi sembra così preoccupato e nemmeno dispiaciuto di
questo
imprevisto”
“Solo perchè
Coulson sa quello che fa” rispose Mack “ora mi
domando cosa
dovremmo fare , non sembra ostile ma è comunque penetrata
nella base
senza che noi ce ne accorgessimo”
“Il che è molto strano... ora zitti
ascoltiamo che dicono” rispose Daisy
"Ora tento di spiegarle, non è semplice
ancora non siete arrivati a una tale conoscenza scientifica e
tecnologica da poter comprendere lo spazio-tempo per cui
cercherò di
semplificarle la cosa. Diciamo che ci sono dei punti fissi nel tempo,
avvenimenti che non possono essere cambiati, altri invece che si
possono cambiare perchè conseguenti ad una scelta. Io sono
una
Reggente del Tempo, gli esseri come me si occupano che il Tempo
faccia letteralmete il suo corso e che non venga manipolato, per
questo sono qui,si stanno per mettere in moto eventi che creeranno
una falla nello spazio tempo, forze che non devono essere ridestate"
"Perchè proprio qui?" chiese il direttore
dello Shield non
sapendo quanto potersi fidare della donna.
“Mi
sembra un aliena pazza” esclamò Hunter
"Non
sono io a deciderlo, io come tutti gli altri Reggenti siamo inviati e
risolvere i problemi temporali attraverso il talismano di Velka"
disse toccandosi il ciondolo legato al collo " si tratta di
scegghie di una Roccia Antica dagli enormi poteri, esso ci invia la
dove il problema temporale sta per verificarsi affinche noi possiamo
prevenirlo, e cosi Signor Coulson che sono arrivata nella sua stanza"
terminò la donna "Mi
sta dicendo che lei attraverso quel ciondolo si è
teletrasportata nella mia base? Questo ha del ridicolo,
perchè le
dovrei credere? Parliamo del fatto che conosce il mio nome invece"
"Oh Signor Coulson... o preferisce Phil? Pensavo che
avrebbe avuto una mente più aperta, tuttavia posso spiegarle
tutto
ciò che desidera se alla fine ciò portera ad
ottenere il suo
aiuto."
"Il mio aiuto? E per cosa esattamente?"
“Ma siamo in una puntata di Star
Trek o cosa?”chiese Mack shoccato
“Gemma avrebbe detto di Doctor Who ma ormai non mi
sorprenderei più di nulla” rispose
Daisy “vediamo dove vuole andare a parare” aggiunse
"Per trovare il problema temporale, se il talismano
mi ha
portato esattamente da lei significa che lei è connesso in
qualche
modo a ciò che accadrà, il solo aiuto che voglio
da lei e
permettermi di starle accanto per poter trovare il Problema e
invertirne il processo"
"Ma davvero?Accanto al direttore dello
SHIELD? La cosa mi puzza e non poco" disse sarcastico
“oh che strategia idiota!”
esclamò Hunter “come può pensare
che qualcuno le creda
“Non lo so ma tutta questa nottata mi sa di
surreale” rispose Mack
“C'è qualcosa di strano in tutto ciò,
se fosse dell'HYDRA
Non credo sarebbe così stupida da entrare di nascosto nella
nostra
base operativa solo per avere un colloquio con Coulson, inoltre le
telcamere non indicano nessun altra presenza. Venire senza un back-up
è ancora piu da idioti” spiegò la
ragazza
“vuol dire che le
credi?” chiese Mack
“Bè non
sarebbe la cosa più strana che abbiamo visto
ultimamente” rispose
l'inumana
“in effetti”concordò Hunter
“Non so cosa pensare ma di
solito quando c'è qualcosa di alieno in giro la cosa non
finisce mai
bene” rispose irritato Mack “senza
offesa” aggiunse rivolto a
Daisy
“Figurati”
rispose Daisy “anche a me sembra tutto strano”
“Bè se ci
pensate perche degli omini blu e degli asgardiani potrebbero scendere
sulla terra ed altre specie no? Almeno questa specie e
carina”
Disse Hunter
“Hunter sei senza speranza”
“Ragazzi mi sa che ci siamo persi qualche
passaggio” esclamò Mack allarmato “si
sta alzando”
“Interveniamo
potrebbe avere intenti ostili” disse Hunter.
I tre si guardarono e
immediatamente corsero verso l'ufficio di Coulson.
Ciò
che trovarono era di certo inaspettato Coulson e la sconosciuta si
guardavano negli occhi a pochi millimeteri di distanza, tanto da
appoggiare la fronte l'una all'altro... le mani di entrambi sulle
spalle dell'altro e una luce accecante proveniva dalle due figure.
La
sconosciuta aveva tolto gli occhiali scuri e si potevano scorgere
degli occhi rosso rubino a differenza di quelli di Coulson che erano
del solito colore. Il tutto aveva un non so che di tragicamente
surreale.
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Capitolo 3 *** Ciao Squadra ***
NDA:
Nuovo capito, scusate la pubblicazione in tarda serata (ops
credo sia gia martedì) spero di ricevere presto vostre
opinioni su questo capitolo. Ringrazio come sempre chi segue e chi
recensisce. Buona Lettura
“Separiamoliiii”
gridò Daisy Mack
ed Hunter si affrettarono a prendere la donna dalle braccia per
allontanarla , quando quest'ultima parlò.
“Non c'è ne alcun
bisogno” disse flebilmente allontanadosi da Coulson non prima
di
lasciargli una carezza sul viso.
Mack ed Hunter la presero dalle braccia
allonandola dalla scrivania, sembrava debole tanto da non reggersi
perfattamente in piedi ,ma non quanto Coulson il quale aveva gli
occhi sbarrati e il respiro affannoso
“Che diavolo hai fatto!?” gridò
Daisy
“Skye” sospirò
Coulson “non gridare, mi scoppia la testa”
aggiunse
“Scusa” rispose
mortificata Daisy
“Mi dispiace” disse debolmente Serena a Coulson
“il transfer
emotivo è inevitabile”
“Ho notato”
rispose Coulson con un mezzo sorriso “cosa ho visto
esattamente?”
domandò Coulson
“Solo alcuni dei miei
ricordi per farti comprendere la portata della mia verita”
spiego
Serena la quale si teneva in piedi unicamente grazie all'aiuto di
Mack ed Hunter “se la cosa ti può consolare
nemmeno i tuoi ricordi
su THAITI erano particolarmente piacevoli “ aggiunse con un
mezzo
sorriso.
Coulsono spalancò gli occhi “Hai visto THAITI?
Come
è possibile?E per la miseria Mack, Hunter fatela
sedere!”
Mack ed
Hunter fecero come disse Coulson
“Ora vuoi spiegarci qualcosa?”
chiese irritata Daisy
“La mente umana non è
abituata a collegamenti mentali a causa di ciò il
collegamento le ha
provocato sofferenza, non essendo in grado di fornire un blocco ha
inviato memorie spiacevoli all'unica mente disponibile al momento...
la mia” spiegò “spero almeno che
ciò sia servito” aggiunse
“Forse” rispose Coulson iniziando a
riprendersi
“Forse??”rispetè irritata Serena
“la cosa non è stata una
passeggiata nemmeno per me e non noto un minimo di
apprezzamento”
“Bè scusa intrusa se nessuno ti
crede”rispose Hunter
“Ma Coulson non ha detto di non
crederle” precisò Mack
“Per l'appunto” rispose Coulson
quadagnandosi non pochi sguardi straniti
“Questo significa che sarai a mia
disposizione?”chiese la Reggente
“Non esattamente”rispose Coulson subito
interrotto da Daisy
“Stai scherzando? Non vorrai fidarti di lei! Potrebbe
essere chiunque, magari è dell'Hydra” disse Daisy
con veemenza
“Daisy
calmati ti risulta che qualche volta mi sia mai comportato in modo
sconsiderato?”domando il direttore Daisy non
rispose.
“Bè io avrei un paio di appunti da fare al
riguardo” Disse Mack allusivo mentre Hunter
ridacchiava
“Mi dispiace io non mi fido” precisò
Daisy
“Oh fai bene”rispose la donna sorprendendo tutti
“generalmente fai bene... ma non nel mio caso , vi inviterei
a
riflettere. Sono entrata qua dentro senza che nessuno potesse
minimamente redersi conto di una presenza estranea l'unico motivo per
cui ciò è avvenuto è perche l'ho
voluto io. Sono qui per fare
quello che è il mio dovere, cioè salvare il
genere umano come
sempre aggiungerei, il motivo per cui ho preferito parlarvene e
semplicemente per non dover lavorare di nascosto in fondo avrei
potuto tranquillamente seguire Coulson ... posso chiamarti Phil
vero?”si interuppe , per poi proseguire senza attendere
risposta ”
...dicevo potevo seguire Phil visto che è l'unico indizio
che ora mi è pervenuto e giungere lo stesso al mio
scopo” speigò
“Può essere ma siamo un
agenzia di spionaggio come possiamo mai fidarci di un
estranea”rispose Daisy
“Bè questo sta a Phil credo... infondo si
è
fidato di un hacker che cercava di scoperchiare tutti i segreti dello
Shield una volta” rispose con un sorrisetto Serena Daisy la
guardò irritata.
“Potresti
iniziare magari a spiegarci come mai sai tutte queste cose di noi se
sei un aliena magari”disse Mack
“Di nuovo? Quale parte di Reggente
del Tempo non avete compreso, io so tutto”rispose
“Tutto?”chiese Coulson
“Non esattamente tutto”disse sbuffando Serena
“tuttavia so ciò che ogni cosa animata e non
racconta, una pianta
, una penna, una persona tutto racconta una storia ai
Reggenti”
“In parole semplici?” chiese Hunter
“Non esiste una spiegazione semplice a
questo in realtà, magari potrei
mostrarvelo”
“No!!” risposero in contempoaranea i
quattro
“State calmi non è nulla di difficoltoso come
prima o peggio
pericoloso” Coulson
fece un segno di assenzo.
Serena si guardo in torno e si alzò dalla
sedia dirigendosi verso l'ascia appesa al muro. Hunter e Mack
allarmati si affrettarono a fermarla. Quest'ultima si mise a
ridere.
“Calmi non ho bisogno di toccarla” così
dicendo alzò una mano in direzione dell ascia e chiuse gli
occhi per
pochi secondi. Subito dopo si girò verso Coulson e disse
indicando
la sua mano
“Questo deve aver fatto male”
“Questo è ridicolo,è un associazione
che
potevi fare facilemente”disse Daisy
“Certo,perche tutti conservano l'arma che gli ha estirpato un
arto ovviamente”rispose Serena “tuttavia devo
congraturalmi per
il coraggio “disse girandosi verso Mack il quale si
irrigidì
“Bè c'è voluto un bel coraggio a fare
ciò che hai fatto,
tagliare la mano del capo intendo”disse sorridendo
“Bè
questo non lo poteva sapere “sussurò Hunter
Coulson
era molto attento , Daisy guardinga e Mack e Hunter abbastanza
sconcertati
“Ma tu non sei convinta” rivolta
verso Daisy “Mh... vediamo un pò” disse
iniziando a muoversi
nella stanza, fino a quando non si fermò accanto alla mini
L.O.L.A
“Molto carina, anche se pernso che preferirò
l'originale”disse
“immagino che non voli Mackenzie qiusto?” chiese
rivolta a Mack “e immagino che la componente aggiuntiva sia
stata eliminata “disse
rivolta verso Coulson continuando a sorridere.
“Tutto molto divertente”
disse Daisy”ma potresti aver ottenuto queste informazioni
facilmente hackerando qualche file del nostro database, non sappiamo
per quanto tempo ti sei aggirata indisturbata per la
base”aggiunse
“Io non sono un Hacker Skey, ops scusami Daisy” la
sfottè.
“Ora mi stai veramente irritando” disse Daisy
avvicinandosi
“Io
sono molto rilassata invece, non sono due o tre vibrazioni che mi
incutono timore”rispose rendendo consapevoli tutti di
conoscere i
poteri di Daisy
“Fai male!” rispose Daisy quasi digrignando i
denti
“Oh per favore cresci ragazzina, sai quante specie
ho visto nella mia lunghissima vita? Dovrei avere paura di
un'inumana?Non farmi ridere. Ti consiglio di mettere da parte la tua
rabbia repressa, io sono venuta qua con intenti pacifici ma di certo
di mi difenderò se sarà
necessario”
Daisy stata per rispondere
quando fu interotta da Coulson.
“No, questo non sarà necessario ,
vero Skey?” domando.
“Ma Coulson!”
“Vero Skey?” domandò
di nuovo
“Si signore”
disse sbuffando “ed è Daisy!”
aggiunse
“Oh scusa” disse Coulson dispiaciuto
“Bene” disse Serena sorridende sedendosi di nuovo
di
fronte Coulson “ora che è stato appurato che vi
potete fidare di
me potrò fidarmi di voi?” chiese
“Per ora abbiamo appurato
ben poco, per questo stanotte rimarrai qui Daisy ti scorterà
in una
stanza dove potrai soggiornare fino a domani mattina quando avremo un
incontro con gli altri membri che voglio aggiornare su questa storia.
Siamo d'accordo?” c hiese Coulson testandola
“Si non c'è alcun
problema, ma Phil tu sai che una stanza di contenimento sarebbe
inutile con me se avessi qualche altro intento”
precisò
“Oh lo so, sto cercando di fidarmi, il resto sta a te
ora” disse Coulson
Serena annuì,si alzò e si avvicinò a
Daisy “Andiamo?” disse rimettendo gli occhiali da
sole.
Daisy la prese per un braccio e uscì dall'ufficio di
Coulson.
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Capitolo 4 *** Serena Vs. Daisy ***
Nda: Eccovi il nuovo
capitolo, scusate per il ritardo ma Domenica sono stata al Romics e
ieri ero davvero distrutta, in più non sapevo cosa fare
prima, mi è
sfuggito proprio di mente che era il giorno in cui avrei dovuto
pubblicare. Questo capitolo non è lunghissimo ma necessario
allo
svolgimento della trama, in più è fondamentale
che Serena
interaggisca con ogni personaggio per farvi comprendere che rapporto
possa avere in seguito con ognuno di loro. Ringrazio chi segue la
storia e recensisce spero che continuerete a farlo. Spero anche di
sentire altre opinioni che siano positive o negative avrei piacere a
sapere cose ne pensate :) Ora vi lascio al nuovo capitolo. Buona
lettura. Baci
Serena seguì Daisy
nella stanza di contenimento domandandosi se avesse fatto bene a
parlare, sembrava in effetti che ciò non fosse servito a
nulla,
credeva che così facendo avrebbe guadagnato alleati invece
si
trovava a dover conquistare la loro fiducia
Idealmente aveva
pensato, che questi umani essendo venuti a contatto già con
altre
specie sarebbero stati più aperti al dialogo. Si rendeva
conto ora
che aveva fatto un madornale errore, non li conosceva abbastanza quando
aveva fatto la sua mossa, il loro atteggiamento tradiva
sfiducia sicuramente acquistata a seguito di qualche tradimento.
Sperava solo che alla fine il loro capo avrebbe capito che potevano
fidarsi di lei non aveva voglia di iniziare una lotta, gli umani gli
piacevano in fondo.
Si guardò intorno sbuffando.
“Ma che luogo
accogliente, certo potevano mettere un po' di rosso tutto questo
bianco mi ricorda gli ospedali” disse la Reggente.
“Sembra che ti piaccia il rosso” disse Daisy
guardandola dalla testa ai piedi
“Fa Pan Dan con gli occhi” rispose lei indicando
gli occhiali
“In
effetti si, immagino che non siano lenti quelle, conosci anche come
sono fatti gli ospedali?” disse sarcastica
“Temo di si, non è la prima
volta che vengo qua giù”
Daisy sbuffò
“troverai nei cassetti qualunque cosa ti serva”
aggiunse dopo
“Immagino non la chiave per
uscire,comunque grazie per avermi accompagnato” le
rispose
“In realta era più per controllare che non creassi
problemi”
“Si lo immaginavo, non è un caso che Phil mi abbia
mandato con te”
“Scusami tanto
chi ti ha dato il permesso di chiamarlo per nome?” disse
Daisy
irritata
“Uh sei gelosa?” la sfottè
Serena “E' un bel nome perchè non usarlo,
e poi sul vostro pianeta siete
cosi formali. Avete nomi, cognomi, secondi nomi ,titoli ecc ecc
è
tutto così snervante per non parlare di tutte le lingue che
avete.
Siete faticosi” si lamentò
“Lieta che il mio pianeta
ti crei problemi” disse Daisy sorridendo
“Avanti cosa aspetti?” le disse a
sorpresa “chiedi pure” aggiunse
“E cosa dovrei chiederti di grazia?”
“Per tutto il tragitto
oltre a studiarmi ho notato che, come dite voi ah si le rotelline del
tuo cervello continuavano a girare, immagino tu voglia sapere
qualcosa, Coulson ha mandato te perchè probabilmente sei
brava a
carpire informazioni involontarie e probabilmente anche
perchè tra
tutti sei quella che ritiene più in grado di tenermi testa.
Coulson
è molto intelligente ha ragione in entrambe le cose, anche
se credo
mi terresti più testa verbalmente che fisicamente.
“
“Hai terminato il monologo?” la interruppe
“In verità no, voi giovani l'educazione non la
conoscete. Comunque ciò che stavo dicendo e che puoi
tranquillamente
chiedere tutto ciò che ti frulla per la
testa”
“E tu risponderesti?”chiese
dubbiosa l'inumana
“Non è forse ciò che ho fatto
fino ad ora?”
“Non mi interessa
chiedere alcun che, potresti semplicemente essere pazza o brava a
mentire, non che le due cose si scolleghino
necessariamente”
“Sai mi stupisco che la più diffidente di tutti
sia tu, infondo tu
non sei propriamente umana anzi siete stati definiti inumani nelle
vecchie ere per un motivo, saresti dovuta essere forse l'unica a
credermi”
“E perchè mai ? Il fatto che non sei
umana non garantisce sulle tue intenzioni”
“Ah ora capisco, qualche inumano non si è
comportato tanto
bene immagino, se tu mi permettessi di capire magari...”
“Assolutamente no,non mi farai
quella cosa WOO-DOO che hai fatto a Coulson” disse con
veeemenza
“Ovviamente no, tu non ti fidi... di me. Credo
però,che tu
ti fidi di Coulson e io sono più che convinta che lui si
fiderà di
me quindi per me non esiste alcun problema. Però ribadisco
se hai
qualcosa da chiedere fai pure”
“No grazie” disse girandosi e dirigendosi verso la
porta
“Io non sono il nemico e non sono nemmeno qui per
intralciarvi” le disse Daisy si fermo,ancora dubbiosa se
andar via o meno.
Non aveva cavato
un ragno da un buco, ma c'era una domanda irrazionale in
realtà che
l'assillava,ma temeva di farla. Come se le avesse letto nel pensiero
Serena
disse
“Avanti parla, non ti mangio”
Daisy si girò e disse “C'è una cosa che
vorrei chiederti in
realtà, probabilmente sarà inutile la tua
risposta quando
riveleremo che sei solo una pazza che crede di essere un aliena,ma se
tu veramente vedi tutto e ti definisci una Reggente del Tempo
dovresti sapere cosa sarebbe accaduto e se io
non...”
“Se tu non fossi
scesa laggiu?” concluse Serena riferendosi al luogo in cui
Daisy
aveva ricevuto la sua “eredità”
“Si” rispose con un sussurro Serena tolse gli
occhiali e si
strofinò gli occhi.
“Questo è difficile da
vedere, e io non dovrei usare i miei potere per dei favori
personali
“Daisy stava per interromperla arrabbiata ma Serena fu piu
veloce
“...tuttavia posso provare a vedere” disse
chiudendo gli occhi e
trattenendo il fiato .
Ciò che vide Daisy era
alquanto strano era come una persona che sogna ,vedeva i movimenti
degli occhi al di sotto delle palpebre chiuse. Di scatto li apri
investendola con il suo sguardo rosso rubino.
“Non so cosa
tu sperassi ma, che tu decidessi o no di scendere laggiù le
cose non
sarebbero cambiate, saresti diventata un inumana comunque in un modo
o nell'altro” le disse Daisy era paralizzata.
“Perche?”chiese
“Perchè non era la scelta che hai compiuto
tu a determinare il tuo destino, ma quella di tuo padre. Lui credeva
che meritassi di diritto di avere il tuo dono. E in verità
sono
d'accordo con lui. Noi siamo ciò che siamo e dobbiamo
accettare noi
stessi per cui puoi smettere di crucciarti Daisy puoi aver perso
qualcuno laggiu...” Daisy tremò a quelle parole
“...ma di certo
non te stessa. Non è appartenere ad una specie o l'altra che
ti fa
migliore o peggiore ma solo le tue scelte.” disse
solennemente
Daisy era sconvolta non sapeva bene per cosa precisamente era come
se si fosse tolta un peso, in verità non capiva come le
parole di
una sconosciuta potessero averla sollevata così, eppure era
come se
le avesse parlato una persona che la conosceva profondamente.
“Forse faremmo
bene ad andare a dormire ora” disse Serena comprendendo che
Daisy
avesse bisogno di elaborare quantole aveva detto.
“Si hai ragione “disse
Daisy imboccando la porta , poi si girò ed aggiunse
“grazie”
“Di nulla” le sorridette l'aliena.
Daisy imboccò il
corridoio per tornare nell'ufficio di Coulson cercando di riprendere
una certa compostezza, maledicendosi mentalmente, era stata un idiota
sicuramente gli altri avevano ascoltato la conversazione dalle
telecamere di sicurezza. Ora sarebbero stati tutti preoccupati per
lei. Non voleva questo.
Ma perchè questa notte non poteva
terminare? Si domandò sospirando.
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Capitolo 5 *** Senza Strategia ***
Eccoci
di nuovo con il prossimo
capitolo , chiedo perdono per l'orario improponibile in cui pubblico.
Spero vi piaccia e di sentire presto le vostre impressioni.
P.S.
Si avvicinano i capitoli che
si intersecheranno con le puntate delle terza stagione. Siete pronti?
“Le
crede?”chiese Mack
“Sarebbe difficile non farlo
dopo ciò che ho visto” rispose Coulson
“tuttavia la prudenza non
è mai troppa”
“Ma la stiamo trattando come una prigioniera e lei non ha mai
cercato di opporre resistenza, non staremo esagerando?”chiese
Hunter
“Se realmente non è un pericolo
perdonerà un eccesso di zelo”
rispose Daisy entrando
“Come è andata?”chiese Coulson
“Non avete visto?” chiese sbalordita
I tre uomini si guardarono imbarazzati.
“Oh mio Dio,ancora vi state lamentando dei codici di accesso
alle
telecamere! Non sono così difficili sapete?” disse
l'ex hacker
“Bè abbiamo avuto qualche
difficoltà” ammise
Coulson
“Ma ora dicci che hai scoperto” chiese interessato
Hunter
“In realtà nulla, o
meglio nulla di minimamente rilevante. Si è comportata bene,
nessun
segno di ostilità. Non controllava possibili via di fuga,
non
cercava punti cechi, non contava le porte , non guardava cartelli
né
nient altro.” spiegò
“Praticamente
non ha nulla di una spia”disse Mack
“Non vorrei dire ma questo
depone a suo favore. Che sia realmente chi dice di
essere?!”disse
Hunter
“Ma
questo non ci dice se realmente il motivo per cui è qui
è quello
che ha detto” aggiunse Coulson
“No, ma come possiamo scoprirlo? La macchina
della verita? Non credo sia attendibile, è tarata su
parametri umani
“ disse Daisy
“E se lei non lo è come dice
sarebbe inutile”concluse Mack
“Non è apertamente ostile , questo è un
bene, vediamo
come si comporta domani. Mack non sei propriamente una persona
loquace quindi sarà Hunter ad andarla a prelevare con Daisy
domani,
mi raccomando usa la tua solita parlantina per farla sbottonare
“
ordinò Coulson
“Non
letteralmente vero?” disse Hunter .
Coulson, Daisy
e Mack alzarono gli occhi al cielo.
“Ehy chiedevo solo per
sicurezza” specificò Hunter
“Domani voglio al Briefing Bobbi e Fiz, spero che
Bobbi carpisca qualcosa in più da lei e spero che la nostra
ospite
sia favorevole a passare un po di tempo in laboratorio con
Fiz” riprese Coulson
“Vuoi che Fiz la esamini?” Daisy era quasi
disgustata
“Ehy non
mi guardare così. Fiz avrà certamente
più conoscenza dello
spazio-tempo e tutte quelle cose correlate che non so nemmeno
pronunciare , voglio che le parli poi se la convince a farsi fare
qualche esame quello starà a lui”
“E crede che questo servirà?” domando
scettico Mack
“Non lo so Mack, davvero non lo so. Ma se davvero siamo
nel mezzo di una catastrofe temporale e lei veramente e venuta qui
per aiutarci, vorrei potermi fidare di lei e non dovermi guardare le
spalle quando lo farà. Nè ho abbastanza di
pugnalate alle spalle,
soprattutto da alieni.”
“E se per ipotesi lei fosse sincera, si insomma se avesse
detto
realmente la verità e ci trovassimo in una situazione simile
cosa
dovremmo fare?”domandò Daisy
Coulson la
guardò stranito.
“Ti è
bastata mezza passeggiata nei corridoi per fidarti di
lei?”
“Non ho detto che mi fido,
sto semplicemente facendo un ipotesi. E se tale ipotesi fosse vera
dovremmo essere preparati” rispose Daisy
“Ma in questa
situazione sembra che lei non voglia alcuna assistenza, o non l'avete
notato ?”Chiese Hunter
“Ha detto che voleva il nostro aiuto” disse
Mack
“Si a
rimanere appiccicata al culo di Coulson” specificò
Hunter
“Mi dispiace doverlo ammettere
ma Hunter ha ragione, non vuole il nostro aiuto , è come se
volesse
il nostro permesso. Perchè?” chiese Daisy
“Non lo so,ma dovremo scoprirlo. Una
cosa è certa non vuole il nostro aiuto perchè
ritiene di poter fare
da sola” disse Coulson
“Come fa a dirlo?” chiese
Mack
“A causa di ciò che ho visto,
vi posso assicurare che non è affatto da sottovalutare
” spiegò
il direttore
“Cosa ha visto esattamente?”chiese la giovane
donna
“Oh Daisy non credo
di saperlo spiegare con parole semplici” disse l'uomo
sospirando
“Tornando al briefing di
domani, credete che Fitz ci
sarà?”domandò Mack
“Credo di si”rispose titubante Daisy.
“Sempre se non è impegnato in qualche altra strana
ricerca sul
monolito” rispose Coulson
“Forse qualcuno dovrebbe parlargli,
non può continuare così” disse il
meccanico dello SHIELD
“Credi davvero che non c'abbiamo gia provato?”
disse Daisy
sospirando
“Ha ragione amico,
c'abbiamo provato tutti, chiedi a Bobbi se non mi credi. Non ne vuole
sapere di ascoltare” disse Hunter
“Forse dovrebbe farlo qualcun'altro. Qualcuno con un minimo
di
autorità.”disse Mack guardando verso
Coulson.
Quest'ultimo sospirò e disse “D'accordo
ritenterò io, ora basta per stanotte andate a dormire se
riuscite”
“Qualcuno non
dovrebbe rimanere sveglio per ogni
evenienza?”domandò Hunter
“Non c'è problema mi è passata tutta la
voglia di dormire”
rispose Coulson “me ne occupo io, vi contatto per il briefing
di
domani, ora andate” li incitò il
Direttore.
Quando furono andati
via Coulson si potè finalmente rilassare nella completa
solitudine
del suo ufficio, anche se rilassare era il verbo meno adatto a
descrivere il momento.
Si domandava perchè ogni volta che c'era una
catastrofe in corso dovessero necessariamente incapparne in un altra.
Non bastavano i nuovi inumani che scomparivano nel nulla?
No,
assolutamente no, molto meglio una catastrofe temporale ed aliena. Lo
SHIELD si che non era mai noioso.
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Capitolo 6 *** La Scelta ***
Eccoci
di nuovo con prossimo capitolo. Chiedo venia per l'orario
improponibile, purtroppo però domani sarò troppo
impegnata per
pubblicare per questo ho deciso di farlo stasera anche se è
tardi.
Spero di sentire presto le vostre opinioni. Invito anche i moltissimi
che seguono a farmi sapere che ne pensano. Vi lascio ad una buona
lettura e vi ringrazio come sempre di seguire, leggere e commentare.
“Buongiorno
Alien-Girl!” esclamò Hunter aprendo le porte della
stanza di
contenimento.
Serena al suo interno rimase seduta sul letto e non
emise sillaba, si limitò ad alzare il sopracciglio in
risposta,
quasi a domandargli cosa volesse.
“Sono il comitato di benvenuto
ovviamente” continuò Hunter
“Wow allora”lo prese in giro
lei
“Sai dovresti trattarmi bene, sono l'unico qui che ti
crede”
disse allargando le braccia come a voler indicare tutto lo
SHIELD.
“Questa non è di alcuna assicurazione”
disse Daisy
entrando in quel momento
“Chissà come mai non avevo alcun
dubbio”rispose Serena “siete venuti a
prendermi?”chiese
“Si,
io avrei preferito dormire un altro po' ma sono ordini del capo per
cui eccoci qui” le rispose Hunter
“Dove andiamo allora?”
chiese l'aliena
“Da Coulson ovviamente” disse
Hunter
“Ovviamente”ripetè Serena con un
sorrissetto.
Così
uscirono.Daisy guardò Hunter e rimase leggermente dietro di
loro.
“Aaaaallora, dato che sono il tuo unico alleato qui
immagino tu mi voglia dire tutti i tuoi piccoli segreti”
disse
l'uomo
“Ovviamente”rispose lei
“Uh mi pare che qualcuno
non sia molto loquace di mattina” continuò lui
Lei prontamente
sbuffò.
“Semplicemente quella stanza era abbastanza
confortevole. Immagino non sia stata usata molto. A parte poche cose
riguardanti i muratori ,elettricisti e manutentori non ho percepito
granchè, appena uscita di qui sono stata investita da mille
storie e
ricordi e non sempre è piacevole“
“Vuoi dire che sai tutto
ciò che riguarda chi ha lavorato nella stanza di
contenimento?”chiese Hunter
“Ovviamente no, vedo che ieri non
eri per nulla attento alla mia spiegazione, forse pensavi ancora al
porno che stavi guardando”
“Ehy!” esclamò Hunter
Dietro
di loro sentirono Daisy ridacchiare.
“Non era un porno, solo un
film vietato ai minori e ti ridordo che sei arrivata nel cuore della
notte ovviamente ero assonnato” spiegò
“ora spiega un po' il
fatto della stanza “la incitò
“Ovviamente non posso vedere
tutto non sono.. uhm.. come dite voi?... ah si una Veggente. Ho
percepito semplicemente le storie di chi ha lavorato li dentro, e i
loro pensieri al momento in cui lo facevano” tentò
di
spiegare
“Quindi sai chi sono? E cosa stanno facendo ora?E cosa
gli accadrà?”chiese ancora l'uomo
“No, so i loro nomi ma non
prevedo il futuro, so solo ciò che era correllato a quel
momento
delle loro vite” disse
“Se non conosci il futuro come farai a
fermare il problema temporale di cui tu parli?”si intromise
Daisy
“Semplicemente perchè non mi è dato
sapere il futuro di
tutti ma solo il futuro laddove servisse. Mi spiego meglio,
lentamente con la mia permanenza qui e con la vicinanza al l'unico
indizio che ho ora, vale a dire Coulson avrò il sentore di
ciò che
sta per accadere. Dei momenti fissi nel tempo che non dovrò
in alcun
modo disturbare, ne io ne altri, fino a giungere al problema”
“Questo
è un vero casino”esclamò Hunter
“Oh tu non ne hai veramente
idea” disse l'aliena sospirando
“Spiegami se ho capito bene,
quello che tu farai è stare qui o meglio con Coulson ed
aspettare
cosa? Una visione? Che ti avviserà quando
intervenire?”chiese
Daisy
“Bè l'hai spiegata in maniera un po' contorta ma
sommariamente è questo. Io non ho alcun permesso di
intervenire
prima nel corso della vostra vita, il Tempo mi permetter di essere
qui a patto che la mia presenza non danneggi in maniera irreversibile
il corso della vostra storia. Il mio compito è solo di
fermare il
problema temporale, ciò puo essere fatto solo bloccando un
qualche
evento” spiegò
“Evento di che tipo?”chiese Hunter
“Può
essere qualsiasi cosa. Un matrimonio, una morte, un incontro o altro.
Qualsiasi cosa potrebbe scatenare un problema temporale”
disse
l'aliena
“Io continuo a non capire”dise Hunter
“Provo
a farti un esempio pratico. Qualcosa di realemente accaduto. Una
volta sono dovuta scendere sulla terra per salvare dei piccoli
boy-scout che erano in campeggio per una settimana. Per fortuna la
missione si è rivelata subito perchè entrare nel
gruppo e fare la
vicecapo-scout non è stato tanto divertente. Il mio unico
indizio
era il capo -scout, col progredire dei giorni la cosa si
rivelò alla
mia mente. Quello che dovevo fare era impedire un incedio. Il capo
scout era un ex fumatore che portava con se per ricordo un sigato
regalatogli dal padre. C'era un ragazzo Alex che era molto curioso,
la sua curiosità gli avrebbe portato a rubare il sigaro per
provarlo
con gli altri ragazzi, portando ad un tragico incendio che oltre ad
uccidere 15 ragazzini e 2 uomini,avrebbe comportato un problema
temporale perchè quei ragazzini e quei 2 uomini erano
destinati nel
corso delle loro vite a cose molto importanti, ad eventi fissi nel
tempo che non possono essere modificati”
raccontò
"Ma da cosa è stato causato
quel problema temporale?"domandò allora Daisy
"Dall'esposizione di forme di vita aliene
agli umani"spiegò Serena
"Vuoi dire che ogni alieno che
incontriamo provoca un problema temporale?"domandò sconvolto
Hunter
"Uhm.. non necessariamente"
precisò "Quello fu un evento particolare. Ma questo
è troppo
complicato per voi da capire" cercò di evitare di dare una
risposta
“E in questo caso cosa hai fatto per fermare il
problema?” chiese Daisy
“Bè avrà buttato il sigaro o se lo
sarà fumato lei”rispose Hunter al suo posto
“Bè non
proprio, io non posso fare fisicamente qualcosa, il problema
temporale può essere evitato solo tramite una scelta, scelta
che non
spetta a me. Quindi scoperto che il giorno dell'incendio ricorreva
l'anniversario della morte del padre del capo-scout , l'ho persuaso a
fumare il suo sigaro in ricordo “ disse con un sorrissetto
furbo
“Oh Dio l'hai fatto riprendere a fumare” disse
scandalizzata Daisy
“Bè è stata una sua scelta”
si
giustifico l'aliena alzando le mani
Proseguirono ancora qualche
passo ma Serena non manco di notare lo sguardo che Hunter e Daisy si
scambiarono, gongolavano come se non gli avesse servito lei su un
piatto d'argento la risposta alla loro domanda.
Li avrebbe
lasciati fare solo perchè voleva che si fidassero di lei.
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Capitolo 7 *** Questione Di Fiducia ***
Hola
a todos, questo capitolo riprende esattamente dove lo scorso si
è concluso e sara l'ultimo che non sarà collegato
direttamente con le puntate della terza stagione. Spero di sentire
presto le vostre opinioni. Ringrazio tutti quelli che leggono e seguono
(siete arrivati a 100 LOL me felice ^.^) e i miei due assidui
recensori, aspetto le vostre opionioni come sempre e attendo anche
nuove opioni. Buona lettura
Giunti
a destinazione si
fermarono davanti alla porta di Coulson.
“Aspetta qui con Hunter “disse Daisy
entrando.
“Che noia” disse l'aliena
“Uh e non conosci nemmeno la metà dei
protocolli” si lamentò
Hunter.
Serena piegò la testa
lateralmente come per studiarlo.
“Sei una tipologia di umano abbastanza
strano”disse dopo
“La devo prendere come un offesa o cosa?”chiese
l'uomo
“Sei diverso dagli
altri, decidi tu se è in senso positivo o
negativo” disse con un
sorrissetto.
Daisy scelse quel momento per uscire.
“Venite dentro” disse solamente
Serena incrociò lo sguardo di Coulson, Mack, una donna alta
e bionda
e di un uomo basso e grassottello.
Si domandava quando sarebbe andata
avanti la fase “interrogatorio “ perchè
iniziava ad averne
abbastanza.
“Signorina Jones loro sono l'agente
Morse e l'agente Koening” disse Coulson indicandogli i due
agenti
che non aveva conosciuto la sera precedente.
“Dovrei dire piacere immagino”disse lei
“Di
solito è ciò che si dice in queste circostanze ma
è da verificare
se sarà un piacere o meno”le rispose decisa la
donna bionda
“Oh ancora, non vi è bastato rinchiudermi che
altro
volete da me. Vi ho detto tutto ciò che volevate. Non
è forse
cosi?” disse l'aliena
“Ho controllato la sua
identità”disse l'uomo basso “e per
quanto sia ben fatta è
risultata falsa. Inoltre ho controllato le registrazioni di video
sorveglianza di questa notte. E non c'è alcun indizio di
come lei
possa essere entrata” aggiunse.
“Siamo ancora a questo punto? Non gli avete riferito
tutto cio che vi ho detto ieri?” chiese rivolta a Coulson e
agli
altri “Non c'è traccia di una mia intrusione
perchè semplicemente
sono apparsa laddove era necessario che fossi, e la mia
identità non
è perfetta perchè io in questo mondo non esisto.
Credevo avessimo
saltato la fase in cui cercate di capire dove sta la
fregatura”
disse Serena iniziandosi ad irritare.
“Se
sei una mente altamente intelligente come asserisci non dovrebbe
esserti di alcun problema comprendere che non ci si può
fidare di
una sconosciuta apparsa nel nulla!” disse Bobbie
“E perchè mai? Non
eravate tutti sconosciuti la prima volta che vi siete incontrati?
Eppure vi siete fidati! Coulson ha dato fiducia ad un Hacker che
cercava di smantellare la sicurezza dello SHIELD. E vogliamo parlare
del fatto che si è fidato di te e Mack pur avendolo tradito!
Anzi
pensandoci bene tutti l'avete tradito, forse l'unico a non averlo
fatto da quando lo conosce è Koening. Per la miseria Hunter
era un
mercenario che avrebbe volentieri venduto Coulson a Talbot se non gli
fosse servito Coulson stesso.” Tutti sulssutarono.
Lei prese l'occasione per
continuare senza interruzioni “ Eppure lui si fida sulla base
di
cosa? Non di certo per bontà. E' puramente una sua
capacità la
comprensione di un altra persona e per quanto sia prudente e stia
seguendo i vostri dubbi, lui sa di potersi fidare della sottoscritta!
Ora potete fidarmi di me o fare come vi pare io starò
appiccicata a
Phil Coulson che vi piaccia o no! Ho un compito da
svolgere”
Così dicendo si
diresse verso la porta con il chiaro intendo di andare via.
“Ma certo scappa. E' un ottima mossa questa per
evitare di dire ciò che strenuamente stai cercando di
tenerci
nascosto” disse Bobbi
Serena si fermò e si giro.
Tutti erano
sicuri che in base alla sua espressione ,se non avesse avuto gli
occhiali da sole il suo sguardo sarebbe stato omicida.
“Usi la tua bassa psicologia con me?” disse
arrabbiata
“Veramente divertente, detto da chi da ragazzina scappava da
casa un
giorno si e l'altro pure”
Bobbi cercò di mantenere il suo solito autocontrollo anche
se
un sussulto fu evidente.
“Non sono la sola ad usare la
psicologia. Parli di me per spostare l'attenzione da te, per evitare
a tutti di far notare quanto sei evidentemente insicura e quanta
paura hai che noi scopriamo cosa tenti di nasconderci! In
realtà non sei nient'altro che una ragazzina tremante che si
atteggia a
grande donna” continuò Bobbi
Serena si avvicinò lentamente a lei provocando non
poche preoccupazioni agli altri presenti.
Mack e tutti gli altri
cercarono con gli occhi Coulson in attesa di un ordine, lui gli fece
semplicemente cenno di non intervenire.
I tacchi le permettevano
quasi di essere alla stessa altezza della statuaria umana. Lentamente
si tolse gli occhiali guardando Bobbi dritto negli occhi.
“Hai proprio ragione me la faccio
sotto. Ho una paura tremenda che voi possiate scroprire ciò
che
potrebbe accadere in fututo, perchè udite bene, il mio
compito qui
è aiutarvi non creare altri problemi temporali. Non posso
dirvi ciò
che non esiste, state aspettando di svelare chissà quale
tremendo
segreto, bè notizia dell'ultimora non c'è nessun
segreto. Sono qui
per evitare che il tempo si ripieghi su se stesso a causa dell'idee
sconsiderate che il genere umano continua a partorire. Per cui
smettete di cercare alcunchè, non sono autorizzata a parlavi
del
vostro fututo ma soprattutto non voglio. Voglio solo che vi fidiate
per evitare di avere problemi e di crearne a voi. E per la cronaca si
sono insicura perchè conosco cosa accadrebbe se il problema
temporale si verificasse e perchè non so ancora cosa fare
per
impedirlo . Come evitare di creare paradossi temporali,come fare per
non distorcere la realtà e come far seguire alla storia il
suo corso
senza intoppi. Sono estremamente insicura e non perchè sono
una
ragazzina. Dovresti rifare qualche corso di psicologia dolcezza
perchè non hai capito un bel nulla,se sommassimo le vostre
età non
arrivereste neanche lontanamente alla mia “ disse risoluta
l'aliena
“Ma tu non
puoi chiederci di fidarci sulla parola!” disse Daisy
“Vi siete fidati di persone che
credevate amiche, solo spinti dai vostri sentimenti , il fatto che io
mi dimostri per ciò che sono dovrebbe essere una garanzia
maggiore
dei vostri sentimenti” spiegò Serena
“probabilmete sto sulle
scatole a chiunque in questa stanza ma questo non significa che sono
il nemico”
“E per questo che io mi fido”disse allora
Coulson
“Ma Coulson...”esclamò Bobbi
“No,ho sentito abbastanza per oggi. Potrai rimanere qui alla
base, non dovrai uscire sola e senza il nostro permesso e seguirai le
mie direttive. Sono stato chiaro?” disse il
direttore
“Certo. Ho
una condizione però. “ disse Serena
“Quale sarebbe?”
“Eseguirò i tuoi ordini. I TUOI. Solo se mi
ascolterai quando ti
dirò che è necessaria la mia presenza con te in
un determinato
luogo,dovrai permettermi di venire perchè altrimenti lo
farò
comunque di mia iniziativa”
“D'accordo. Se la smetterai con
questo atteggiamento superiore nei confronti dei mie agenti”
disse
scrutandola.
Serena semplicemente annuì.
“Bobbi ti farà fare un giro della base e poi
andrete in
laboratorio. Non sarà un problema per te se facciamo qualche
prelievo o scansione vero?” domandò Coulson
invitandola a dire di
no.
“Certamente no. I
vostri strumenti sono talmente datati che non scoprirebbero nulla sul
mio DNA “disse con un sorrisetto, poi aggiunse
“Per quanto
riguarda il giro si può anche evitare. Hunter con la scusa
di
scoprire qualcosa mi ha fatto girare in tondo per tutta la
mattinata”
Coulson guardò Hunter e Daisy, quest'ultima alzò
le mani in segno
di non aver colpa
“Non è proprio così” si
lamentò
Hunter
“Andiamo” disse Bobbi invitandola a
seguirla.
Serena si rilassò impercettibilmente. Non sapeva se
aveva fatto la mossa giusta e non sapeva nemmeno se qualcuno le
credesse, ma pensava di aver fatto un minimo passo avanti.
Coulson
asseriva che le avrebbe permesso di essere accanto a lui. Questo era
ciò che contava, la possibilità di
scoprire ciò che era venuta a fare qui. Perchè
erano solo poche ore che era scesa sulla terra ma era esausta.
A
quanto pare questa missione non sarebbe stata così facile
come tutte
le altre.
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Capitolo 8 *** Si comincia ***
NdA:
Ben ritrovati, questa volta
sono brava e pubblico ad un oraio decente. Spero di sentire le vostre
opinioni presto. Questo capitolo si svolge in concomitanza con la
puntata 3x01 “Leggi di Natura”. Buona lettura
Erano
già un paio di giorni che
Serena ti trovava allo SHIELD e i rapporti tra lei e la squadra di
Coulson sembravano essersi leggermenti distesi.
Aveva cercato di collaborare con
Bobbi, l'unica che sembrava ancora titubante ad accettare la sua
presenza oltre Mack.
Incredibilmente oltre Hunter anche Daisy
iniziava ad apprezzare la sua presenza.
Ne era quasi felice, una
situazione più rilassata potevano aiutarla a percepire
quanti più
indizzi gli fossero stati forniti. Coulson era sembrato incredibilmente
disponibile a
convidere con lei il suo tempo, anche informandola della situazione
degli inumani scomparsi in cui si trovavano da qualche tempo.
E
se doveva essere sincera non si trovava male a vivere a contatto con
questo gruppo di umani, ognuno di loro aveva dei punti di forza che
sembrava si intersecarsero l'uno con l altro. Aveva notato la
mancanza di alcuni componenti .
C'era Fitz, lo scienziato Fiz che
avrebbe dovuto incontrare, cosa che non era mai riuscita a fare.
Sembrava fosse sempre impegnato in ricerche importantissime
riguardante qualcosa in una stanza sigillata a cui lei non era
autorizzata ad entrare.
Non aveva cercato di approfondire cosa riguardasse
perchè non credeva fosse rilevante per il suo compito,
tuttavia una
vocina nella sua testa le diceva che non poteva lasciar perdere
così
anche se questo poteva tendere di nuovo i rapporti con lo
SHIELD.
Aveva sentito parlare inoltre di un altro paio di
membri dello SHIELD due donne, una biologa e un operativa ma delle
due non c'era traccia, sapeva i nomi e quel che aveva potuto
percepire di loro nella struttura. Ma in sua presenza ne Coulson ne
gli altri sembrava che volessero parlarne.
Avevano i loro segreti.
Aveva intenzione di lasciarglieli visto che non le sembravano
rilevanti con il suo compito.
Quella mattina Serena si era svegliata irrequieta, con una
strana sensazione addosso. Era da ieri che qualche piccolo indizio le
perveniva ma nulla di realmente importante , la sua sensazione e che
oggi avrebbe scoperto qualcosa di rilevante. Soffiò nella
tezza di caffè che stava
bevendo.
A differenza del suo umore irrequieto la base
sembrava molto tranquilla.
Anche se era presto infatti non aveva
incontrato ancora nessuno.
Così decise di incamminarsi
nell'ufficio di Coulson con un caffè anche per lui in segno
di
amicizia.
La cosa che la sorprese di più fu che l'ufficio era vuoto
e di Coulson nessuna traccia , la cosa era insolita.
Inizio a cercarlo in tutta la base ma si
rese conto che oltre a non trovare Coulson mancavano anche Daisy,
Mack e Hunter Questo non poteva essere un
caso.
Si diresse al laboratorio da Bobbi cercando di scoprire
qualcosa.
“Bobbiiiii? Bobbi ci sei?” la
chiamò.
Nessun segno di risposta. Si guardò intorno, apparentemente
non
sembrava che ci fosse nulla di nuovo almeno lì.
“Bobbiiii? Ooh Barbaraaaaa dove sei”
riprovò
In quel momento Bobbi entrò nel laboratorio.
“Ah siamo impazienti oggi. Mi hai chiamato perfino
Barbara” la
sfottè
“Si sai che
mi piace di più. Si può sapere che fine avete
fatto tutti?”
domandò l'aliena
Bobbi era titubante nella risposta. Coulson
non era stato esattamente specifico nella risposta da dare a Serena
se evesse chiesto.
Aveva detto che se ne sarebbe occupato lui
successivamente quindi decise di dirgli il minimo
indispensabile.
“Coulson e gli altri sono andati in missione. E' stata una
cosa
improvvisa” spiegò la donna
“Così improvvisa da non
potermi avvisare?”si lamentò Serena
“Ehy non prendertela con me. Coulson ha detto che ti
avrebbe spiegato lui una volta tornato.” continuò
Bobbi
“Ovviamente. Continuate a
dimenticare un piccolo passaggio importante. Io qui non sono in
villeggiatura e per quanto mi possa far piacere la vostra compagnia,
io dovrei stare appiccicata a Coulson in attesa di qualche indizio
importante. Sarei dovuta andare con loro.”
“Ascolta
Serena sai che non dipende da me. Sai che anche se abbiamo avuto un
inizio incerto non ti metterei i bastoni tra le ruote in una cosa
tanto importante. Coulson è il capo, decide
lui”
“Anche se aveva detto che
avrebbe fatto decidere a me quando essere con lui”
sbuffò
“Rientreranno presto e ne parlerete. Ora dimmi dei tuoi mal
di
testa?” chiese Bobbi
“Uh dovevo immaginarlo. E' così
evidente?”domandò
“Ieri premevi le dita alle tempie continuamente e non
avevi un espressione molto felice. Anche stamattina non sembri avere
una gran bella
cera”spiegò “c'è
qualcosa che posso fare per
aiutarti?” domandò
“In
realtà no è causato dall'arrivo delle prime
visioni, anche se sono
state abbastanza inutili per ora.” spiegò
l'aliena
“Perchè cosa hai
visto?”domandò curiosa
“Sai che non posso dirtelo. Evitiamo altri sconvolgimenti
temporali. Comunque mi sembrano tutte cose irrilevanti. Oggetti
inutili, di cose che tra l'altro non ho mai nemmeno visto qua nei
pareaggi. Immagino che presto lo scoprirò”
continuò pensando alla
croce d'oro che aveva visto e a quel laboratorio pieno di pillole di
olio di pesce.
“Quindi non posso aiutarti in nessun modo
immagino” disse Bobbi
“Oh
si un modo ci sarebbe. Avvisami quando Coulson rientra credo che
faremo due chiacchiere”disse sarcasticamente
“Uh non vorrei essere al suo posto. Hai una linguaccia
tagliente”la prese in girò
“Oh senti chi parla.
Io ho la fortuna di avere un dono che mi permette di far leva sugli
altri tu che scusa hai?” domandò facendogli una
linguaccia
“Non lo so. Pare che
Hunter mi definisse come una bestia di Satana, per cui” disse
Bobbi
sorridendo
“Per quanto conosca le vostre usanze religiose, non so se
ho capito bene. Ho l'impressione che non sia una cosa
positiva”
disse ridendo
“Di certo non per loro” disse Bobbi
Le
due donne si guardarono e scoppiarono a ridere.
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