Insieme per sempre

di angyblu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Angolo autrice ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** ........ ***
Capitolo 30: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 36: *** Avviso ***
Capitolo 37: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 47: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 POV KATE
 
Dodici mesi sono passati dalla proposta di matrimonio ad Aspen e ora sono qui in abito bianco.
Diventerò la signora Grey.
Mi fisso allo specchio della casa di Christian e Anastasia, abbiamo deciso che per oggi mi sarei preparata qui mentre Elliott in casa dei suoi genitori.
Abbiamo deciso di aspettare che nascesse il figlio di Ana per sposarci e ora quel giorno è arrivato.
Il piccolo Thed ha solo due mesi ma è il bambino più bello che abbia mai visto, immagino già come saranno i miei bambini.
Ripenso ancora il giorno che Ana mi raccontò i suoi primi incontri con Christian.
Chi lo avrebbe mai pensato che Christian Grey fosse un dominatore.
Ora solo a pensarci mi viene da ridere ma questo sarà un segreto che custodirò fino alla fine dei miei giorni, non oso immaginare come reagirebbe Elliot nel scoprire il passato di suo fratello.
 
“Kate sei pronta?”

La mia migliore amica entra nella stanza con imbraccio Thed
 
“Oh Ana sei bellissima”

“No tesoro tu sei bellissima, Elliott rimarrà senza parole quando ti vedrà”.

“Christian?”

“Da Elliott,siamo tutti pronti tesoro manchi solo tu”

“ho paura Ana”

“Anch’io avevo paura quando sposai Christian, ma quando lo vedrai sull'altare la paura scomparirà te lo assicuro”

“Andiamo”

“Andiamo Kate tuo padre ci aspetta in auto”
 
 
POV ELLIOT
 
Sto per sposarmi.
Sposerò la mia Kate e finalmente da oggi sarà mia moglie
 
“Fratello sei pronto?”

“E’ già arrivata Chris?”
 
“Lelliot lo sai che sei prima tu che devi arrivare?”

Scoppio a ridere “Si si lo so, sono solo nervoso”

“Tranquillo quando la vedrai, ti passerà”

“Christian tu sei felice del tuo matrimonio con Anastasia?”.

“Elliot, sono la persona più felice del mondo e credo che lo abbiano notato tutti.
Poi da quando c’è il piccolo non è un solo giorno che non sorrido alla vita”

“Vorrei che il mio matrimonio fosse felice come il tuo”

“Lo sarà Elliot immagina solo quando avrai un figlio, preparati pannolin,i notti insonne e rigurgiti”

“Per questo non ci sono problemi mi sto allenando con tuo figlio”

“Oh ma Thed è un angelo, è come Anastasia. Invece tuo figlio sarà come te una peste e anche se assomiglierà a Kate sappiamo che non sarà un angelo”
 
“Lo so ma Kate è tutta la mia vita”

“Lo so Elliot, ci siamo innamorati di due persone fantastiche”

“Si Chris”

“Andiamo Lelliot?”

“Andiamo”
 

 
“Io Elliot Grey, accolgo te Katherine Kavanagh, come mia sposa.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”
 
“Io Katherine Kavanagh, accolgo te Elliot Grey, come miO sposo.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”
 
“Vi dichiaro marito e moglie”

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Capitolo 2
*** Angolo autrice ***


Angolo autrice:
ho deciso di cominciare a scrivere questa storia perchè voglio delineare un pò la vita di Elliot e Kate
non descritta in quasi nessuna fan fiction.
Ci saranno i soliti problemi di famiglia e l'amore di salvare un matrimonio.
Christian e Anastasia in questa storia avranno i loro capitoli a differenza delle altre mie storie
sulle sfumature vedremo i loro momenti di quotidianità alle prese con i figli.
Per questa storia non prevedo nulla di estramente drammatico come è capitato per le mie precedenti storie,
ma semplicemnte vedremo i nostri quattro personaggi alle prese con la vita quotidiana e i problemi di tutti i giorni.
Sperodi riuscirvi a coinvolgere anche con quest'altra mia storia, la storia non verrà aggiornata tutti i giorni per
mancanza di tempo ma farò in modo di aggiornare almeno due volte a settimana.
Nel frttempo grazie a tutti voi che leggerete attendo vostri pareri!

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 POV ANASTASIA
 
Siamo nella nostra stanza da letto, per fortuna Thed stasera si è addormentato.
Sono appoggiata sul petto di mio marito che mi accarezza, dolcemente i capelli.
Marito?
Chi lo avrebbe mai pensato che io Anastasia Steel avrei sposato Christian Grey il sogno proibito di molte donne.

“Ana sei pensierosa?”

“Ehm no stavo pensando a quanto sono fortunata ad averti”

“No piccola io sono fortunato ad averti”

“Christian domani Kate ed Elliot tornano dalla luna di miele, potremmo organizzare una cena”

“D’accordo dirò a Gail di preparare qualcosa, inviteremo anche i miei”

“Come torneranno secondo te?”

“Piccola sono solo passati venticinque giorni vedrai che saranno il ritratto della felicità”

“Speriamo, sai due giorni fa Kate mi ha chiamato ed era strana”

“Vedrai che sarà stata una tua impressione”

“Chris, prima di partire Kate mi ha detto che lei ed Elliot volevano provare ad avere subito un figlio”

“Si lo so, Elliot è ansioso di diventare padre”

“Amore posso chiederti una cosa?”

“Certo lo sai che puoi dirmi tutto”

“Ma tu un altro figlio lo vorresti?”

“Ana,magari in un futuro però ora non ci penso, abbiamo Thed che riempie costantemente le nostra giornate, non ci pensiamo ora”

“Ma lo vorresti?”

“Ana non dirmi che sei incinta sono passati solo tre mesi”

“Vedi?Questo dico io quando senti la parola “incinta”, diventi un’altra persona”.

“Va bene mi calmo però tu ora rispondimi”

“No non sono incinta ma ho creduto di esserlo,avevo delle nausee questi giorni ieri sono andata dalla dottoressa Green ma mi ha confermato che non sono incinta. Ho avuto paura Chris, paura che tu scappassi come quando hai saputo di Thed”

“No amore non ti lascerò mai, però questo non è il momento di avere un altro figlio, Thed è piccolissimo e per noi è rimasto poco tempo, siamo sempre impegnati io con il lavoro e tu con il bambino, e la sera pensiamo a lui, non fraintendermi voglio un mondo di bene a Thed è la mia vita ma sai avrei voluto godermi maggiormente la nostra vita matrimoniale in solitudine”

“Anch’io non lo avevo programmato è successo Chris”

“Lo so tranquilla, ora dormiamo che tra due ore Thed si sveglierà”

“Si ti amo Chris”

“Anch’io piccola non dubitarne mai”
 

POV CHRISTIAN
 
“Amore di papà e tu già sveglio?”

Ammetto che quando parlo con mio figlio sembro un cretino, ma quando vedo come mi guarda o come appoggia le sue manie sul mio viso il mio cuore ogni volta, batte forte.
Non avrei mai pensato di essere padre ma ora che lo sono ammetto che è la cosa più bella del mondo

 
“Signore?”

“Si Gail”

“Preparo il biberon per il piccolo?”

“Si grazie,questa notte questo monello si è svegliato tre volte e Anastasia non ha dormito. Per una volta farà a meno del latte della sua mamma”

“Certo signore”

“Ah Gail questa sera abbiamo deciso di festeggiare il ritorno degli sposini se può preparare qualcosa”

“Certo signore”
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 Ecco il biberon signore”

“Grazie Gail”
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“Bene ometto fai la pappa che tra un po’ papà deve andare al lavoro”

“Signore se deve andare faccio io”

“Fa niente Gail, avvisa Taylor che andremo più tardi in azienda, sono solo le sette e mezza è meglio che Ana continui a dormire”

“VA bene, Signore ho sempre pensato che sarebbe stato un padre perfetto”

“Grazie Gail, ah stasera siete invitati anche tu e Taylor alla cena ormai fate parte della famiglia”

“Grazie”

 
POV ANASTASIA
 
Le nove?  Oh dio sono le nove!Devo dare da mangiare a Thed
Scendo velocemente le scale e la scena che mi ritrovo davanti mi fa sorridere
Vedo Thed seduto sulle gambe di Gail a giocare.

“Gail scusami non mi sono svegliata”

“Oh Ana non preoccuparti, il signore è andato più tardi a lavoro, è solo mezz’ora che il bimbo è con me”

“Christian è andata tardi a lavoro?”

Lei scoppia a ridere e annuisce
“Ana deve vedere ha deciso di dare anche lui il biberon a Thed”

“Oh Gail la paternità a Christian Grey ha fatto bene”

“Eh si Ana, è un'altra persona grazie a lei e al piccolo. Le preparo la colazione?”

“Si grazie Gail,dai pure a me il piccolo”
 
 
POV CHRISTIAN
 

“Andrea?”

“Si signore”

“Chiamami Ross e falla venire immediatamente nel mio ufficio””

“Certo signore”
 
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“Capo?”

“Ross che diavolo significa questo contratto”

“Ecco appunto di questo volevo parlarti”

“Ora sono qui dimmi”

“Non vogliono vendere”

“Che cosa?”

“Si sono tirati indietro all’ultimo momento”

“Non è possibile sai che ci serve”

“Lo so Grey ma non possiamo fare nulla”

“Convoca una riunione per domani”

“Signore non venderanno, il nipote ha convinto il nonno a non vendere non al prezzo che abbiamo stabilito noi”

“Quanto vuole il nipote?”

“100 milioni”

“100 milioni ma è una cifra assurda”

“Si ma il nipote dice che noi con il loro territorio guadagneremo molto”

“Non ho dubbi  su questo ma come mai questo ragazzo è così informato?”

“Non ne ho idea signore, indico la riunione per domani”

“Si convoca il nipote è con lui che voglio parlare”

Ross esce dal mio ufficio e nemmeno due secondi dopo inizia a squillare il mio telfonino, è Elliot.

“Fratello che onore che mi rispondi”

“Che vuoi Elliot?”

“Nervoso fratello, stai perdendo qualche milione?”

Scoppio a ridere “Elliot sono più ricco di te posso permettermelo”

“Che sei simpatico Chris, lo so, comunque mandi qualcuno a prenderci in aeroporto?”

“Certo ora vi mando Sawer. Elliot stasera siete invitati a cena da noi”

“Non vedo l’ora di rivedere il mio nipotino”

“Anche lui non vede l’ora di rivedere il suo padrino”

“Chris posso passare poi dal tuo ufficio?”

“Certo lascia Kate e vieni da me non ho riunioni per il momento. E' successo qualcosa?”

“Ne parliamo dopo Chris”

“D’accordo ora faccio venire Sawer”

“Si grazie”

Ana mi ha detto che Kate era strana al telefono, ora dico io che Elliot è strano.
Bha certo che quei due sono uguali.
Elliot e Kate sono l'opposto di me e Ana, e sono sicuro che prima o poi quei due faranno impazzire entrambi!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


POV ELLIOT
 
Sono seduto nell’ufficio di mio fratello da ben dieci minuti e ancora non mi decido a parlare, ci guardiamo entrambi e lui mi guarda con uno strano ghigno sul viso.
Che sappia qualcosa?
Kate si sarà confidata con Ana?

“Elliot vuoi parlare?”

“Christian noi non è che abbiamo parlato mai molto”

“No ma da quando c’è Anastasia nella mia vita,ci diciamo tutto noi due o no?”

“Si ed è per questo che devo parlarti”

“Dai Elliot parla che voglio tornare a casa da mio figlio”

“Prometti di non ridere?”

“Prometto”

“Allora……Maledizione non so come dirtelo”

Lui scoppia a ridere “Chri per favore non ridere”

“Ok ok va bene. Almeno mi dici qual è l’argomento?”

“Sesso”

Lui scoppia nuovamente a ridere.Quando  vivevamo in casa dei miei genitori non ha mai riso con me.
Si vede che stare con Anastasia lo ha cambiato

“Fratello veramente vuoi parlare con me del sesso? Come faccio a non ridere?”

“Daii Chris è seria la situazione”

“Ma vuoi sapere da me cosa devi fare per far godere tua moglie?”

Gli tiro uno scappellotto sulla testa “Stupido so far godere mia moglie. Sei un cretino, mi piacevi di più quando eri serio”

“Va bene Lelliot dimmi qual è il problema?”

“Praticamente quando siamo arrivati a Las vegas con Kate ci siamo imbucati un club”

“Club?”

“Ehm si sai quei club strani”

“Elliot ma che diavolo avete combinato in luna di miele?”

“Di tutto fratello la nostra pace l’abbiamo avuta solo i dieci giorni alle Maldive. Quello che ti sto per raccontare è avvenuto prima delle Maldive”

“Va bene continua”

“Siamo entrati in questo club, abbiamo cominciato a bere con una coppia e così tra una cosa tira l’altra siamo finiti a letto”


POV CHRISTIAN
 
Scoppio a ridere a più non posso

“Siete finiti a letto con questa coppia?”

“Smettila di ridere che diavolo non avevo capito che eravamo finiti in un club di scambisti”

“E’ Las Vegas fratello”

“Si vabbe smettila di ridere, il problema che sia a me che a Kate è piaciuto”

“Hai capito la nostra signora Grey”

“Fratello con quei due maledizione è stato fantastico anche se è stata la trasgressione di una sola notte ma io e Kate non abbiamo la minima intenzione di riprovarci. Però il problema è un altro”

“Cosa c’è ancora Elliot?”

“Ehm ecco questa è una cosa difficile da dire”

“i due di Las Vegas sono di Seattle e lui è un giornalista”.

“Cosa?”

“Ecco perché sono venuto da te. Christian io e Kate potremmo finire sui giornali”

“Ma io ti uccido Elliot”

“Calma fratello, con tutte le persone che conosci, puoi ritracciarli?”

“Elliot tu e Kate mi farete diventare matto”

“Dai fratello è stato un errore”

“Risolvo io questo problema ci manca solo che finiamo sui giornali. Non una parola con Anastasia”

“Credo che in questo momento Kate glielo stia dicendo”

“Va bene. Fratello stai lontano da mio figlio”

“Oh mio nipote diventerà come me”

“Non credo perché a me come padre”

“Sei un maniaco del controllo Chirs”

“Se la vostra luna di miele la organizzavo io come vi avevo consigliato non vi avrei mandato a Las Vegas, invece grazie al regalo di Mia vedete cosa avete combinato”

“In un monastero ci avresti mandato Chris”

“Si perché conosco sia te che Kate”

“Fratello mi sei mancato”

“Anche tu Lelliot”
 
 
POV KATE
 
“Amore cosa ha detto tuo fratello?”

“Rideva a più non posso”

“Anche Anastasia”

“Dai andiamo a cena che quando torniamo…….”

“Sempre a pensare al sesso stai Elliot”

“Ah amore quanto ti amo, dai ora andiamo”

Siamo tutti a cena a casa di Christian e Anastasia.

Mia guarda me ed Elliot  e dice:“Sposini vi è piaciuta la mia luna di miele? Com’è andata a Las Vegas?”

Christian e Anastasia come sentono Las vegas scoppiano a ridere.
Elliot li guarda imbronciati mentre io sorrido.
Mia non capendo mi guarda e io gli mimo un “dopo”

La cena continua in tranquillità con io ed Elliot che raccontiamo delle Maldive.
Christian ha Thed che si dimena tra le sue braccia è mezzanotte e ancora non si è addormentato.

“Ana ma non dorme mai?”

“Oh Kate il giorno dorme e la notte no, il pediatra ci ha detto che ha scambiato il giorno con la notte”

“Non mi dite che passate le notti in bianco?”

“Quasi, speriamo che li passi tra pochi mesi”

“Se volete qualche sera, possiamo tenerlo io ed Elliot”

“Oh grazie tesoro”

Elliot guarda Christian e dice “Si fratello per una notte mi sacrifico non vorrei mai che la mia cognatina preferita ti lasciasse perché non la soddisfi abbastanza”

“Elliot sei fortunato che ho mio figlio con me o ti avrei già ucciso”

Thed attira tutti battendo le sue manine e così finisce il battibecco tra Elliot e Christian

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


 
POV CHRISTIAN
 

“No di nuovo, sono solo le tre”

“Amore vado io dormi, domani hai quella riunione”

“D’accordo se hai qualche problema, mi sveglio anch’io”.

“Tranquillo sai che vuole stare solo in braccio”

 
 
Mi sveglio alle sei, il lato di Ana è vuoto starà ancora con Thed.
Vado nella cameretta di Thed e vedo Anastasia con lui in braccio dormire sulla sedia a dondolo.
Prendo il mio iphone e scatto una foto, sono dolcissimi.
Prendo con cautela Thed e lo metto nella sua culla, accendo il baby monitor prendo Anastasia e la porto nel nostro letto.

“Chris”

Le do un bacio sulla fronte “Dormi amore è presto”

“Va bene”

Come non detto, si rigira e crolla a dormire.
 
Sento la vibrazione del telefono e vedo che è Elliot
“Fratello ti ricordo che oggi hai l’incontro con il giornalista.
Visto mi sono alzato presto per ricordati”
 
“Tranquillo Elliot, nel pomeriggio ti faccio sapere”

“Grazie ti devo un favore”

“Elliot mi devi dieci favori, comincia con questa sera con il stare con Thed. Ho bisogno di stare un po’ solo con Ana”

“D’accordo stasera Thed sta con noi”



Spengo il telefono e m’infilo sotto la doccia.
Dopo un po’ esco e trovo Taylor ad aspettarmi

 
“Taylor prenota per stasera una suite all’Heatman, poi verso le dieci chiama Caroline Acton e fai portare un vestito per Anastasia”

“Si signore”

“Bene alle otto e mezzo devo stare in azienda”

“Certo signore”
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“Signore il giornalista è arrivato”

“Andrea fallo andare in sala riunione arrivo”

“D’accordo signore”
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“Piacere Christian  Grey”

“Piacere mio Signor Grey, Samuel Ross”

“Signor Ross non sa il perché è qui?”

“Ehm no”

“Ecco so che lei è un giornalista e ha conosciuto mio fratello Elliot Grey con sua moglie”

“Certo signor Grey”

“Ecco signor Ross senza girarci intorno vorrei che non divulgasse ciò che hanno combinato mio fratello e mia cognata a Las Vegas, in quel caso procederei immediatamente con una denuncia”

“Signor Grey sono un semplice giornalista, io e mia moglie abbiamo due bambini e ogni tanto fuggiamo a Las Vegas per divertirci, suo fratello non finirà sulle copertine di un giornale scandalistico anche perché io mi occupo di cronaca nera”

“Mi dispiace averla disturbata Signor Ross”

“Non si preoccupi signor Grey comprendo il timore di suo fratello di finire sulle copertine di un giornale”

“La ringrazio signor Ross, per sdebitarmi di averle fatto perdere tempo venga domani sera a cena a casa mia”

“Signor Grey non deve”

“Non si preoccupi, porti sua moglie e i suoi bambini, mia moglie sarà contenta di conoscervi”

“Grazie Signor Grey”

“Di nulla questo è l’indirizzo di casa mia”

“Grazie allora a domani sera”

“Si a domani sera“

 
POV ANASTASIA
 
“Andrea puoi farmi parlare con mio marito?”

“Certo signora Grey attendi in linea un attimo”

“Grazie Andrea”
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“Piccola che succede?”

“Oh Christian non mi rispondevi al telefono, mi dispiace ma dobbiamo annulare la serata di questa sera"

"Perchè?"

“Amore Thed ha un po di febbre, ora ho chiamato il medico e tra un po’ verrà a casa, non me la sento di lasciarlo”

“tranquilla, finisco e vengo subito a casa”

“Mi dispiace Chris”

“Tranquilla piccola faremo un’altra sera”

“Ti amo Mr Grey”

“Ti amo anch’io tesoro”


POV CHRISTIAN
 

“Taylor annulla per stasera”

“Signore?”

“Il piccolo non sta bene, tu vai a casa con me rimane Sawer”

“D’accordo signore”
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“Elliot”

“Fratello dimmi che hai risolto”

“Tranquillo non voleva scrivere nessun articolo su di te e poi si occupa di cronaca nera”.

“Per fortuna”

“Elliot non passare a prendere Thed”

“Come mai?”

“Ha un po’ di febbre e Ana non se la sente di uscire”.

“Chris”

“Elliot  lascia stare”

“Fratello passerà questo periodo”

“Ne riparliamo quando avrai tu dei figli”

 
POV KATE
 
“Quindi?”

“Non pubblicherà nulla non ne aveva intenzione. Stasera Thed non sta con noi”

“Perché?”

“Ha un po’ di febbre e preferiscono non lasciarlo”

“Il piccolo ha mandato a fumo i piani di Christian Grey”

“Kate era strano Christian”

“Elliot se ti dico una cosa prometti che non lo dirai a tuo fratello”

“Dimmi”

“Ana mi ha confidato che è da un po’ che non hanno rapporti perché Thed la notte non dorme e la mattina Christian lavora.
Ha paura che Christian……”

“Non dirlo nemmeno mio fratello non la tradirebbe mai”

“E’ quello che ho detto anch’io a lei”

“Hanno bisogno di un po’ di tempo per loro”

“Lo so ma Ana non lascerebbe mai suo figlio questa sera sarebbe stata un eccezione, Christian deve adeguarsi”

“Kate?”

“Eh?”

“Iniziamo a provare anche noi ad avere un figlio?”

“Si voglio tanti bambini lo sai Elliot”

“Anch’io tesoro lo sai. Vai di sopra Kate”

“Facciamo un bambino Elliot?”

“Si, vai corri mi faccio una doccia e arrivo”

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


QUATTRO MESI DOPO
 
POV KATE

 
“Elliot aprimi”

“Non rompere Kate”

“Non pensare che per me sia facile”

“Non dirmi che non sapevi che eri sterile”

“Non lo sono maledizione, dobbiamo aspettare i risultati”

“Kate vaffanculo se lo sai dimmelo, sai quanto desidero avere dei figli”

“Stronzo che diavolo pensi che per me sia facile”

“Quattro mesi Kate per me è anche inutile aspettare quei maledetti esami perché scopriremo che sei sterile e io non te lo posso perdonare. Ammetti che lo sapevi, mi hai solo incastrato”

“Sei un bastardo Elliot come puoi dire una cosa del genere sai che anch’io voglio dei figli”

“Lasciami in pace Kate”

“Me ne vado da Anastasia quando riceverò le tue scuse tornerò”

 
POV ANASTASIA
 
“Christian?”

“Che c’è Ana? Sto lavorando, ho una riunione fra cinque minuti”

“Niente volevo solo chiederti scusa per ieri sera”

“Ana non è per ieri sera è per tutte le sere da due mesi a questa parte”

“Christian”

“Basta Anastasia, se no finiamo per litigare nuovamente, questa sera non aspettarmi ho una cena di lavoro”

“Va bene”
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“Kate”

“Ana perché piangi?”

“E tu perché piangi Kate?”

“Io ed Elliot non riusciamo ad avere un figlio, sono andata dalla ginecologa sto aspettando i risultati delle analisi, potrei essere sterile e a Elliot questa cosa non è andata giù. In un momento di rabbia mi ha detto mi hai sposato per incastrarmi perche sapevi che non potevi avere figli

“Oh tesoro”

“anch’io voglio un bambino Ana, la ginecologa mi ha detto di stare tranquilla perché sono soli quattro mesi che ci proviamo, ma se fosse vero che sono sterile il mio matrimonio andrà alla deriva”

“Aspetta prima i risultati Kate”

“Lo so, lo so”

“A te che succede Ana?”

“Oh niente Kate tranquilla”

“Non sto tranquilla se ti vedo piangere e tuo marito non è con te “

“Non facciamo altro che litigare”

“Sapevi che sarebbe stato difficile con un bambino ”

“Si lo so ogni volta che organizza una serata per noi disdico, ma non voglio lasciare il mio bambino”

“Ana da quand’è che tu e Christian non andate a letto insieme?”

“Tre mesi, Thed non dorme la notte e la mattina presto io sono talmente stanca che mi addormento subito, nemmeno nei weekend riusciamo più ad avere un minuto per noi. Se mi lascia?”

“No, non dire così vedrai che non succederà nulla”

“Kate?”

“Si”

“Ti penti mai di esserti sposata?”

“Non so Ana se risulterà che sono vermaente sterile io non so. Ana posso stare un po’ da te?”

“Certo tesoro almeno con te qui Christian eviterà di gridarmi contro, se mi parla e solo per litigare non abbiamo piì dialogo, figurati questa sera ha inventato che ha una cena di lavoro ma so che non è vero”

“Ma dove va?”

“Ah di questo ne ho la certezza, lavora fino a tardi nel suo ufficio o va all’Escala”

“Oh tesoro”

“Kate sono due Grey, facciamocene una ragione ci faranno impazzire”

“Ana forse Elliot farà impazzire me più di Christian, almeno lui ammette i suoi errori ma Elliot no”

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


POV CHRISTIAN
 
Cazzo! Cazzo! Sono le sette!
Mi sono addormentato in ufficio, controllo il cellulare e trovo dieci chiamate perse da parte di Ana alle cinque di questa mattina e tre di Taylor.
Chiamo Taylor

“Signore?”

“Sto bene Taylor, sono all’Escala”

“Signore ma lei non è all’Escala”

“Sono all’Escala mi hai capito Taylor?”

“Si signore,lo riferisco subito a sua moglie”

“Bene arrivo tra un po’”
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“Gail”

“Buongiorno signore”

“Puoi andare resto io con mio figlio. Ana dov’è?”

“Di sopra signore, la signora Kate è rimasta qui questa notte,ma questa mattina all’alba è andata via”

“D’accordo”
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“Amore, papà ti è mancato?”

“grr”

“Si? Ti sono mancato cucciolo?”

Thed continua a bagnarmi il viso con le sue manine di saliva, ed emette i soliti suoni, pensare che sono già sette mesi che è con noi.
Vedo scendere Ana con una faccia da funerale.
Mi toglie il bambino dalle mani, senza dirmi una parola va a sedersi sul divano e appoggia al suo petto Thed.
Noto che i suoi occhi sono colmi di lacrime, tra un po’ scoppierà lo so.

“Dove sei stato?”

“All’Escala”

“Non è vero ho chiamato al portiere non c’eri”

“Puoi chiedere a Taylor”

“Hai un’altra?”

“Ana”

“Perché non rispondi?”

“Hai un’altra, ti sei trovato una sottomessa? Perché io non lo sono abbastanza?”

“Basta finiscila non ti ho tradito non lo farei mai, non mi serve una sottomessa mi servi tu.
Mi manca la mia Anastasia, rivoglio indietro mia moglie, rivoglio la persona che mi ha cambiato e mi ha fatto innamorare.
Eh no ora non piangere!
Ne ho abbastanza delle tue lacrime mi sono stufato.
Mi sono addormentato in ufficio, non avevo nessuna cena di lavoro ho semplicemente lavorato e mi sono addormentato perché tanto stare qui in questa casa tanto stare altrove è uguale, siamo diventati estranei.
Basta Anastasia. Basta!
Non me la prendo con il mio bambino, sai che è più importante della mia stessa vita, è logico che tu debba stare con lui anzi te lo ordinerei se tu non stessi con lui, ma maledizione non trovi mai un po’ di tempo per noi.
Non vuoi nemmeno aiuto con il bambino,Grace lavorava e stava con me Mia ed Elliot ma trovava tempo anche per mio padre.
 Ricordo che durante i weekend alcune volte ci lasciavano anche dai nonni per avere del tempo con loro.
Ma tu? No! Non ti fidi nemmeno di lasciarlo con mia madre, anche solo per un’ora.
Ferma non parlare perchè so che stai per dirmi “stavo perdendo mio figlio”.
Lo so anch’io lo stavo perdendo ma stavo perdendo anche te quando Hayde vi ha rapito.
Decidi una buona volta che vuoi dalla vita Anastasia perché io ne ho abbastanza, per il momento andrò a vivere all’Escala la sera passerò per Thed”

“Christian”

“Finiscila di piangere, con le lacrime non ricaverai nulla, io sono cresciuto per te Ana ho messo sotto sopra la mia vita per te, ma ora sei tu che stai cambiando nuovamente la nostra vita. Un 'estranea ecco cosa stai diventando”.



 







 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


POV ELLIOT
 
“Signor Grey sono la dottoressa Green, potrebbe venire nel mio studio domani pomeriggio?”

“Certo è successo qualcosa a mia moglie?”

“No vorrei parlare con lei”

“D’accordo ci vediamo domani”
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“Buongiorno”

“Oh buongiorno signor Grey si accomodi pure”

“Grazie, perché voleva vedermi?”

“Sua moglie non gli ha detto nulla?”

“No”

“D’accordo allora ho già comunicato alla signora Grey ieri pomeriggio che i risultati dei vari esami sono tutti in regola.”

“Mi sta dicendo che Kate può avere un figlio?”

“Si sua moglie può avere un bambino, ma dobbiamo prendere in considerazioni altre ipotesi”

“Cosa mi sta dicendo dottoressa?”

“Che da quanto risulta sua moglie non ha problemi, ma potrebbe essere lei il problema”

“Impossibile”

“Signor Grey nulla è impossibile, per accertarci che non ci siano problemi deve eseguire alcuni esami anche lei”

“D’accordo”

“Bene ora le mando un infermiera”

 
POV KATE
 
Sono in giro con Mia, il telefono continua imperterrito a suonare.

“Perché non rispondi Kate?”

“Non mi va, è tuo fratello”

“Guai in paradiso?”

“Diciamo, abbiamo discusso e ora non mi va di rispondergli”

“Dai va bene andiamo, vedrai che un po’ di shopping ti farà bene”

“Grazie Mia”

“Di niente cognatina, mi dispiace solo che Ana non sia potuta venire”

“Conosciamo l’avversione di Anastasia per lo shopping”

Mia mi guarda e insieme scoppiamo a ridere
 

POV CHRISTIAN

 
“Signor Grey è arrivata la nuova ragazza”

“Falla entrare Andrea”
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“Buongiorno Signor Grey”

Cazzo!
Ma quanti anni ha questa ragazza?
Mi hanno mandato una bambina?
Mi soffermo a guardarla, ha la stessa altezza di Anastasia, i suoi capelli sono neri e i suoi occhi sono azzurri, ha un viso dolce e in questo momento mi guarda con timore e imbarazzo.
Mi riprendo dai miei pensieri e le porgo la mano.

“Si accomodi signorina Smith”

“Grazie signor Grey”

“Bene signorina quanti anni ha?”

“21 Signor Grey”

“Non prosegue i suoi studi?”

“Ehm no Signor Grey”

“D’accordo come sa la mia segreteria Andrea è in dolce attesa e fra cinque mesi andrà in maternità, in questi cinque mesi lavorerà con lei e imparerà il suo lavoro in modo da sostituirla durante la sua assenza.
Quando tornerà Andrea riprenderà il suo posto ma se lei si mostra capace di eseguire perfettamente il suo lavoro e non mi crea problemi rimarrà ugualmente a lavorare qui.
Per il momento ha quindici giorni di prova, dove Andrea mi dirà che ne pensa di lei.
Se dopo questi giorni il riscontro di Andrea sarà positivo, il lavoro è suo.
Inoltre vedo dal suo curriculum che non ha esperienza lavorativa. Che cosa ha fatto dopo il liceo signorina Smith?”

“Io Signor Grey lo scorso anno lavoravo in un negozio come commessa”

“Signorina quindi lei non ha la minima esperienza come segretaria?”

“No”

“Per quale motivo allora si è candidata per il lavoro nella mia azienda?”

“Signor Grey sono una ragazza comune, ho bisogno di lavorare e non posso permettermi di studiare.
Non sto a parlarle dei miei problemi, ma il lavoro che svolgevo mi permetteva a malapena di sopravvivere ho trovato il vostro annuncio di lavoro e mi sono presentata per i primi colloqui, quando mi hanno detto che avevo superato i primi colloqui non ci potevo credere ma so bene che la decisione sarà unicamente sua Signor Grey. Se lei non vuole nemmeno mettermi in prova perché non ho esperienza in questo lavoro faccia pure, ma se deciderà di darmi una possibilità le assicuro che non se ne pentirà”

“Lei mi porterà guai”

“Come signor Grey?”

“Nulla, vada da Andrea a partire da domani ha 15 giorni di prova”

“Grazie signor Grey”

“Non mi ringrazi, si guadagni questo lavoro. Ora può andare”
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“Ross perché diavolo mi hai mandato una ragazza di 21 anni”

“Christian ha fatto con me il colloquio quella poverina è disperata”

“Che significa?”

“Ha perso i genitori, non ha nulla. Dalle almeno una possibilità e poi c’è un’altra cosa”

“Non mi interessa. Vai ora ”

“Si”
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“Welch trovami informazioni sulla nuova segretaria”

“Subito signore tra un’ora sarò da lei”

“Bene”
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Ellen Smith
Nata in Florida il 31 gennaio 1994.
Rimasta orfana all'età di 15 anni
Ragazza madre
Madre di Steven Smith tre anni
Padre non pervenuto
Ellen Smith e Steven Smith domicilio presso la casa famiglia della comunità di Seattle.
 
Mi soffermo alle parole: orfana e figlio.
Figlio?
Non ha nemmeno un’abitazione
 
“Andrea la signorina Simith è andata via?”

“No signore è agli uffici dipendenti”

“Appena termina falla venire subito da me”

“Problemi signore?”

“No mandala da me”
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“Sinorg Grey mi cercava?”

“Si sieda Ellen”
A sentire il suo nome sobbalza

“Ellen Smith la sincerità al primo posto nella mia azienda”

“Che cosa vuole dire?”

“Nel suo curriculum non risultano molte informazioni”

“Io…”

“Non creda che non faccia controlli su chi assumo nella mia azienda”

“Mi dispiace”

“Perché non mi ha detto che ha un figlio”

“Non potevo”

“Perché Ellen?”

“Non posso mi dispiace”

Scappa fuori dal mio ufficio in lacrime.
Ma che diavolo sta succedo?

“Taylor segui la ragazza che è appena uscita e fammi sapere, dove va”.


 TRE ORE DOPO

“Taylor?”

“Signore deve venire con me deve vedere una cosa”

“Co sta succedendo Taylor?”

“La signorina Smith e suo figlio Signore”

“Cosa?”

“Venga con me”
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Taylor mi accompagna all’entrata di una casa famiglia.
Dal cancello vedo Ellen giocare in giardino con un bambino, lo abbraccia e lo bacia.
Sicuramente è suo figlio.
Il bambino lascia sua madre e corre con altri bambini.
Poi noto che mi ha visto e mi guarda avvicinandosi.
Il mio mondo si ferma.
Non è possibile. Non può essere
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 “Signore sta bene?”

“Andiamo via Taylor. Taylor?”

“Non lo so signore ma ho avuto la sua stessa impressione”

“Non può essere Taylor”

“Deve parlare con lei signore



 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


POV CHRISTIAN

Non riesco a togliere dalla mente il volto di quel bambino.
Devo avere spiegazioni perché se quel che penso è la verità, sarà un disastro.
Mi riprendo dai miei pensieri al suono del telefono.
Noto che è Anastasia dopo la discussione di due giorni fa non ci parliamo e mi limito ad andare a casa per Teddy.
Decido di rispondere anche perché in questo momento ho bisogno di sentire la sua voce.

“Anastasia”

“Christian torna a casa per favore”

“Anastasia hai deciso?”

“Mi dispiace Christian veramente, vieni a casa stasera che parliamo”

“Verrò”

“Va bene”
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“Amore di papà. Gail mia moglie dov’è?”

“Di sotto in piscina l’aspetta signore”

“Grazie Gail, metti tu a dormire Teddy”

“Certo signore”
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Mi dirigo al piano terra dove c'è la piscina coperta e vedo Anastasia sdraiata su una sdraio completamente nuda.
Mi spoglio anch’io e la raggiungo.
Mi avvicino a lei le prendo una mano e la alzo dalla sdraio, mi stendo io e la metto a cavalcioni su di me.
Le accarezzo con la mano destra la  guancia e lei mi guarda con gli occhi velati di lacrime.
Si avvicina al mio viso e mi bacia, le nostre lingue s’intrecciano come se non ci fosse un domani.
Lei è la mia aria. E' il mio tutto. Senza di lei non potrei vivere.

Smette di baciarmi e mi guarda “mi dispiace Christian”

“Shh, ho capito ho sbagliato anch’io”

Mi alzo e faccio stendere lei sulla sdraio, inizio a baciarle la pancia fino ad arrivare alla sua intimità, spinge il bacino per incitarmi a continuare.

“Chris”

“Shh piccola piano”

“Christian ti voglio”

“Ora piccola mia, piano”

Continuo venerare il corpo di Anastasia.
E’ la mia dea.

“Sei pronta piccola?”

“Si, ti prego Christian ti voglio dentro di me”

Dopo queste parole il mio autocontrollo finisce e con unico colpo entro in lei.

“Ahhh Chris”

“Shhh piccola piano”

Inizio a muovermi e lei con me, intreccio le sue mani con le mie e ci muoviamo come un solo corpo.
Questo è il mio posto dentro lei.

“Ti amo Chris”

“Ti amo anch’io Ana.”
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Dopo aver fatto sesso per ben due volte, siamo nel nostro letto a coccolarci.
Ana è appoggiata sul mio petto e io le accarezzo dolcemente i capelli.

“Chris devo riprendere in mano la mia vita”

“Tutto quello che vuoi Ana”

“Voglio tornare a lavoro Christian”

“Ana”

“Mi dispiace Christian di averti allontanato da me . Non volevo però devo ricominciare con la mia quotidianità”

“Come vuoi tu”

“Lavorerò solo per mezza giornata almeno fino a quando Thed non diventa un po’ più grande e poi stavo pensando che possiamo cercare una baby sitter. Che ne pensi?”

“Si dirò a Taylor di trovare qualcuno e poi la valuteremo insieme”

“Si”

“Ana perché Kate due giorni fa era qui?”

“Aveva discusso con Elliot”

“Perché?”

“Non riescono ad avere un bambino”

“Cooosa?”

“Non riescono ad avere un bimbo. Perché sei così pallido?”

“No niente tranquilla. Dai dormiamo ora”

“Da lunedì torno a lavoro Chris”

“Sì ma domani sarà sabato e ho intenzione di portare te e Thed sulla Grace”

“Veramente?”

“Si staremo due giorni fuori. Torneremo domenica pomeriggio”

“Buonanotte Chris”

“Buonanotte amore”







 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 
POV CHRISTIAN

Vengo svegliato dalla radiosveglia.
Mi giro e noto che sono le sette.
Lunedì!
Il weekend è stato unico e a quanto pare anche a Teddy piace andare in barca.
E’ stato un weekend meraviglioso.
Mi alzo velocemente, bacio Ana sulla fronte e vado a prepararmi.

Alle otto vedo scendere Ana con imbraccio nostro figlio

“Già pronto?”

“Si ho una riunione alle nove”

“Buongiorno amore di papà”

“Saluta papà Thed”

Thed emette i suoi soliti versi incomprensibili e si accoccola ancora di più ad Ana
Do un bacio a entrambi e vado via.
Alla fine io ed Ana abbiamo deciso che prima che lei ricominci a lavorare troveremo una baby sitter per il piccolo e poi lei riprenderà con la sua quotidianità.

Arrivo in ufficio e noto Andrea ad aspettarmi

“Andrea problemi?”

“Signore la signorina Smith ha chiamato dicendo che rifiuta definitivamente il lavoro”

“Andrea ricontatti la signorina Smith e le dica di presentarsi qui entro oggi”

“Signore?”

“La minacci se serve, sia convincente Andrea. Ma oggi Ellen Smith deve essere qui. Vada ora”


POV ELLEN
 
“Signorina Smith sono Andrea, per favore venga alla Grey oggi pomeriggio. Il signor Grey vuole parlarle”

“Non posso, non ho intenzione di accettare il lavoro. Mi lasci in pace”

“Aspetti, il capo ha minacciato di licenziarmi se non riesco a convincerla a presentarsi da lui. La prego ho bisogno di questo lavoro dopo la nascita di mio figlio”

“Eh va bene nel pomeriggio sarò alla Grey”

“Grazie Ellen”
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“Cara perché piangi?”

“Oh suor Maria avevo trovato un lavoro, ma ho dovuto rifiutare”.

“Perché tesoro? Lo sai qui puoi stare tutto il tempo che vorrai”.

“Dovrò dare a mio figlio prima o poi una casa”

“Lo so Ellen, ti conosco da quando avevi 15 anni e tuo figlio so quanto è importante per te ma ti ripeto che da qui non ti caccerà mai nessuno”

“Grazie suor Maria”

“Di niente cara oh ecco che arriva il nostro ometto. Io vado Ellen ci vediamo dopo”
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“Maaamma”

“Amore mio cosa è successo?”

“Parco?”

“Vuoi andare al parco tesoro?”

“Tiiii”

“Andiamo allora”


POV CHRISTIAN

“Signor Grey”

“Andrea che diavolo succede?”

“Ellen?”

“Cosa Andrea? Parla maledizione”

“Ellen Smith ha avuto un incidente, è stata investita da un’auto.”

“Dov’è ora?”

“In ospedale dicono che sia in gravi condizioni”
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“Taylor accompagnami in ospedale e poi raggiungi Anastasia e portala da me”

“Certo signore. In quale ospedale?”

“Dove lavora mia madre”


Arriviamo in ospedale in meno di venti minuti, un’infermiera m’indica la sala d’aspetto accanto alla sala operatoria, dove stanno operando Ellen.
Quando arrivo, vedo due suore una delle quali ha un bambino in braccio che piange disperatamente.E’ il figlio di Ellen!
Quando mi vedono noto che mi riconoscono, in fin dei conti finanzio molti centri di Seattle compreso il loro.

“Signor Grey piacere, io sono Suor Madga e lei è suor Maria”

“Che cosa è successo a Ellen?”

Scoppia a piangere “Oh conosceva la nostra Ellen?”

“Aveva un appuntamento con me. Che cosa è successo?”

“Era andata al parco con il suo bambino, un’auto non gli ha visti, per salvare il piccolo è stata presa lei”

“Il bambino?”

“Non ha nulla, è solo spaventato e chiede di Ellen”.

“Che cosa dicono i medici?”

“Non ci hanno dato molte speranze Signor Grey”

Mi avvicino al piccolo e gli asciugo le lacrime con un fazzolettino.

“Ehi piccolino”

Il bambino mi guarda curioso ma continua a piangere

“Maammaaa”

“Starà bene la mamma”

“Prometti me”

Non rispondo lo prendo in braccio e lo porto via.

“Maammaaaaa”

“Adesso andremo dalla mamma. Andiamo fuori vuoi una cioccolata?”

“Tiii”

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


 POV CHRISTIAN
 
“Christian?”

“Ana, amore mio”

“Che cosa è successo Chris? Chi è questo bambino?”

“Ana per favore non giungere a conclusioni affrettate, vado a lasciare il bambino e ti raggiungo”

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“Ana dovevo dirtelo prima, volevo parlartene questa sera”

“Va bene, stai tranquillo ora dimmi”

“L’altro giorno si è presentata questa ragazza in azienda……………….”

“Oddio Chris.Tu pensi che sia…………..”

“Non lo so Ana, non so tante cose se Ellen muore che fine farà il piccolo?”

“Calmiamoci ora, non sappiamo come stanno le cose. Andiamo a parlare con le suore vediamo se sanno qualcosa”
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“Suor Magda questa è mia moglie Anastasia”.

“Piacere signora Grey. “

“Vedo che Steven si è addormentato”

“Si, signor Grey”

“Suor Magda devo parlarle urgentemente”

“Signor Grey vuole sapere chi è il padre del bambino?”

“Si lei lo sa?”

“Si io e suor Maria siamo le uniche persone cui Ellen l’ha confidato”

“Io devo saperlo, Ellen è capitata per caso da me ma quando ho visto Steven mille dubbi sono nati in me, sono giorni che non mi do pace. Ho bisogno di sapere chi è il padre del bambino”

“Io non dovrei dirlelo ma andrò contro la volontà di Ellen e le dirò chi è il padre.Il padre di Steven è………….”

Suor Magda si ferma quando nota uscire un medico.
Noto Suor Maria parlare e scoppiare subito dopo a piangere.

Va via anche suor Magda e vedo che il medico mi raggiunge.
“Christian”

“Matt come sta?”

“Mi dispiace Christian ho fatto il possibile”

“Che significa?”

“Ha avuto un arresto cardiaco in sala operatoria, è in coma Christian non ci sono speranze che si risvegli. Tua madre ha saputo che sei qui sta arrivando”

“Ho bisogno di stare solo”

“Certo di lascio”

 
POV ANASTASIA

“Anastasia cosa è successo? Perché siete qui?”

“Oh Grace non lo so nemmeno io sinceramente,è successo tutto così in fretta”

“Che cosa è successo? Christian sta bene?”

“Oh si sta bene, non riguarda lui cioè in un certo senso, forse. Oh non so”

“Chi è questa bambino Ana?”

Noto che Steven si sveglia e guarda Grace

“Oh lui è Steven”

Grace lo guarda “oh dio. Ana?”

“Non lo sappiamo Grace veramente. Dobbiamo chiarire questa situazione e Christian non l’ha presa bene.”.

“Vai da lui Ana, sto io con il piccolo”.


POV CHRISTIAN

“Christian che ci fai qui?”

“Come ha potuto Ana? Come?”

“Amore lui non lo sa ne sono certa, vedrai si assumerà le sue responsabilità”

“Quel bambino ora sarà solo.”

“Non sarà solo, avrà te Christian e avrà un padre”.

“Oh su questo puoi contarci”

“Christian parla prima e poi valuta. Non fare sciocchezze non sappiamo nulla”.

“Rivedo me in quel bambino Ana”

“Chris faremo un test del dna e se quello che pensiamo è vero, provvederemo”

“Se quel bambino non è il suo?”

“Bhe in questo caso ci penseremo dopo, non complichiamoci la vita. Andiamo dalle suore e facciamoci dire tutto”.
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“Suor Magda mi dispiace disturbarla in questo momento. Ma abbiamo bisogno di spiegazioni”

“Si, sediamoci”

“Allora Ellen fu portata da noi a quindici anni aveva appena perso suoi genitori e non aveva parenti prossimi.
Tre anni fa Ellen ci disse di essere incinta, quella piccolina aveva già deciso di tenere il suo bambino e così è nato Steven.
Hanno continuato a stare nella nostra comunità. So che vi state chiedendo chi è il padre del piccolo e so benissimo che avete notato delle somiglianze. Quindi forse per il bene del piccolo devo dirmi che si Elliot Grey è suo padre”

“Bastardo io lo uccido”

“Signor Grey per favore. Ellen stessa ha ammesso che è stata avventura di una notte, ecco perché ha deciso di non dire nulla a suo fratello.
Da quell’unica notte i due non si sono mai più visti e dubito che suo fratello si ricordi di Ellen.
Nessuno dei due a colpa signor Grey, ora bisogna pensare solo al bene del piccolo.”

“Con chi starà il bambino suor Magda? Ellen ha lasciato disposizioni?”

Vedo Suor Magda scoppiare a piangere e Anastasia che si avvicina a lei per consolarla

“Signori Grey io non se è stato un segno del destino, ma Ellen in questi giorni era pensierosa e triste, proprio due giorni fa ha scritto una lettera e me l’ha consegnata in caso di sua morte”

“Potrei avere questa lettera?”

“Si eccola qui. Io vado da Steven leggete con calma”


POV ANASTASIA

“Christian sediamoci e leggiamo vediamo che dice”

“Leggi tu Ana per favore?”

“Si”

“Cari Christian e Anastasia Grey se state leggendo questa lettera vuol dire che non sono più a questo mondo.
Vi chiederete chi sono e sono qui a scrivere questa lettera per spiegarvi tutto.
Christian pensare che ho scritto questa lettera oggi**** quando ti ho visto per la prima volta.
Se state leggendo vuol dire che avrete conosciuto Steven.
Tolgo ogni dubbio dalle vostre teste. Si Steven è figlio di Elliot Grey.
Non date la colpa a Elliot lui non ricorderà nemmeno chi sono, è stato uno sbaglio ma uno sbaglio bellissimo, non so per egoismo non ho voluto dire a Elliot di suo figlio e oggi quando tu Christian hai visto mio figlio, ho capito che ormai il mio segreto era stato scoperto.
Ora ho qualcosa più importante da dirvi.

Christian Grey ti seguo da una vita e se tre anni fa sono finita a letto con tuo fratello e stato per una sbronza colossale che mi ero  presa dopo averti visto.
Ti chiederai perché?
Christian avrei voluto dirtelo ma non ho mai avuto il coraggio.

SONO TUA SORELLA!
Non abbiamo la stessa madre ma lo stesso padre sì.
Anch’io come te sono stata adottata e dopo i miei genitori adottivi sono morti.
Nessuno sa di questo Christian perché nostro padre mi lasciò a un solo mese di vita ai miei genitori.
Nessuno immagina che non sono la vera figlia di Tomas e Aurore.
Christian come tuo padre mise incinta tua madre così fece con la mia, ma purtroppo mia madre morì di parto, lui mi prese e mi portò da Aurore e Tomas suoi conoscenti.

Non mi hanno mai mentito Christian mi hanno sempre detto di chi ero figlia, e quel bastardo di nostro padre prima di morire ha detto a Tomas che sono tua sorella.
Eh si nostro padre è morto quando io avevo undici anni.
Avevo una famiglia Christian non ho mai pensato di cercarti, fino a quando anche Aurore e Tomas sono morti e io ho deciso di cercare l'ultimo componente della mia famiglia.
Mi dispiace Christian avrei voluto avere il coraggio tre anni fa di parlarti ma non ci sono riuscita.
Christian e Anastasia solo una cosa vi chiedo prendetevi cura di mio figlio come se fosse vostro. Non fateli sentire la mia mancanza.
Christian alla casa famiglia nella mia camera troverai dei documenti sia miei che di Steven.
Posso pensare che per te sia uno schock ora pensare di avere una sorella, togli ogni dubbio dalla tua mente fai il test del DNA.
Se Elliot non accetta la paternità di mio figlio, prenditene cura tu Christian insieme a tua moglie, è il tuo nipotino.

Ti voglio bene Christian.
Vi abbraccio

Addio Ellen”

“Christian”

“Ana ti prego dimmi che è uno scherzo, ti prego”

“Christian mi dispiace”

“Non è possibile”


POV GRACE

“Christian”

“Mamma salva Ellen, salvala”

“Non posso fare nulla Amore”

“Salvala per favore, non può morire, salvala”

“Christian”
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“Un medico Selly per mio figlio è svenuto”

“Certo dottoressa Grey”
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“Christian”

“Mamma cosa è successo?”

“Sei svenuto tesoro, è già un'ora che stai così, vai a casa con Anastasia”

“Ellen?”

“Christian non puoi fare nulla per lei”

“Mamma”

“Shh non piangere tesoro, Anastasia mi ha raccontato. Tu e Elliot ora dovete prendervi cura del mio nipotino. Capito Chris?”

“Si”

“Tu sapevi di lei?”

“No Christian io non sapevo nemmeno chi era tuo padre”


POV ANASTASIA
   
“Steven questa è la tua stanzetta ti piace?”

“Noo voglio la mamma”

“Domani andiamo dalla mamma, ora fai la ninna”

“Tu con me?”

“Devo stare io con te?”

“Tii”
“Va bene tesoro resto io con te”
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“Si è addormentato?”

“Si e Thed?”

“Aveva già mangiato con Gail ora dorme”

“Ok, riposiamo un po’ Chris domani sarà una giornata dura”

“Si. Ana mi prenderò cura di lui, come se fosse Thed”

“Shh lo so amore, dopo parleremo con Elliot e decideremo tutto"

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


POV CHRISTIAN
 
Mi sveglio nel sentire delle urla.
Mi alzo di scatto e noto che sono le quattro del mattino.
L’urlo si è attutito ma sento qualcuno piangere.
Thed non piange così.
Steven!
Mi alzo dal letto e corro nella stanza di Steven.
Lo trovo rannicchiato per terra a piangere.

“Steven, cucciolo”

Lo prendo in braccio e lo faccio sedere con me sul suo lettino.

“Mamma”

“Vuoi la mamma tesoro?”

“Tiii”

“Steven ascoltami per un po’ la mamma non starà con te, stari qui con me e Anastasia”

“Tolnerà la mamma?”

“Domani ti porterò dalla mamma”

“Chsitian”

Rido nell’ascoltare il mio nome

“E’ difficile il mio nome vero?””

“Ti”

“Facciamo una cosa ti va di chiamarmi zio?”

“Tii”

“Bravo il mio ometto. Ora dimmi”

“Dolmi con me”

“Si tesoro, facciamo di meglio vieni tu a dormire con me e Ana va bene?”

“Tii”

“Vieni dai”

Prendo in braccio Steven e lo porto nella nostra camera trovo Anastasia sveglia, quando mi vede capisce.
Prende Steven e lo mette tra di noi nel letto.Torno a stendermi anche io e noto che Steven mi prende la mano e ha fatto la stessa cosa con Anastasia. Stringo la sua manina e dopo un po’ ci addormentiamo.

 
POV ANASTASIA

Vengo svegliata dai lamenti di mio figlio che provengono dal baby monitor, vedo la sveglia e noto che sono le sette e mezza.
Mio figlio finalmente non si sveglia più di notte.
Mi giro e noto Steven rannicchiato contro Christian a dormire.
Do un bacio ad entrambi e vado da Thed. Per la prima volta Christian non si è svegliato prima di me.

Arrivo nella cameretta del mio bambino, e vedo che è sveglio.
Come mi vede sorride

“E tu già sveglio?”

“Grr”

“Viene amore dalla mamma, che tra un po’ si sveglieranno papà e il cuginetto”


POV CHRISTIAN
 
Apro gli occhi e vedo che Steven mi guarda attento.
Gli sorrido e lo prendo in braccio

“Buongiorno”

“Ciao zio”

Sorrido l’alzo dal letto e scendiamo giù in cucina, dove vedo Anastasia e Thed intenti a fare colazione, bacio mia moglie e mio figlio e poi presento Steven a Thed

“Steven lui è Thed”

Steven non presta attenzione a Thed, scende dalle mie braccia e corre sul divano.
Anastasia raggiunge Steven e lo faccio anch’io.

“Tesoro che succede?”

“non volete bene”

“No tesoro ti vogliamo bene, anche a Thed  è nostro figlio”

Steven scoppia a piangere istericamente e inizia a chiamare Ellen

“Mamma, voglio mamma io”

Vedo Anastasia in lacrime e va via

“Steven ascoltami la mamma.............”

“No no io voglio mamma”

Si alza dal divano e inizia a correre per casa piangendo.
Decido di non seguirlo, quando si calmerà, sono certo che mi cercherà.

“Chris””

“Ana”

“Dov’è il bambino?”

“Nella cameretta, sta lì fermo”

“Come spiegheremo che Ellen non starà con lui Christian? Come faremo a dirlelo? E’ un bambino maledizione non posso vederlo così”

“Ana non piangere parlerò con mia madre e vedremo, non lo so nemmeno io cosa e come faremo”

“Tuo fratello Christina. Elliot e Kate dovranno prendersi le loro responsabilità. Christian abbiamo già un bambino, io non so se ce la farei…:”

“Shh ci sono, fidati di me”

“Mi fido di te Christian, ma noi siamo gli zii di Steven no i suoi genitori questo ricordalo sempre”
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
“Mamma”

“Chrsitian tesoro”

“Come sta Ellen?”

“Christian i medici aspetteranno altri giorni ma se non si risveglia devi lasciarla andare”

“Si. Ho bisogno di parlare con Elliot”

“Tra un po’ arriveranno sia lui che Kate

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


TRE MESI DOPO

POV ELLIOT

“Steven?”

“Posso dormire con te?”

“Si vieni ometto”


“Hai un figlio Elliot”
“Che cazzo stai dicendo Christian?”
“E’ così cazzo, hai fatto sesso con una minorenne, scopro ora che è mia sorella, per giunta avete avuto un figlio”
“Impossibile, impossibile”
“Invece è vero tuo figlio è la tua fotocopia”
“Dov’è lei?”
“Lei è in coma Elliot, ora siete tu, Kate e tuo figlio”

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“Andiamo dalla mamma, svegliatiii”

“Steven dormi un altro po’”

“No io voglio andare dalla mamma”

“Steven ascoltami lo sai che oggi è l’ultimo giorno che vedi la mamma?”

“Siii”

“Shh non piangere piccolo, ce la faremo”


“Christian dimmi che si risveglierà?”
“Non ci sono speranze Elliot. Ellen ha lasciato scritto che in caso di malattia o altro di lasciarla vivere per soli tre mesi sono le sue volontà. Se non si risveglia tra tre mesi dovremo staccare la spina”
“Non posso crederci. Chris ho ricevuto i risultati è davvero mio figlio”
“Non avevo dubbi Elliot, anch’io ho ricevuto i risultati ed Ellen è effettivamente la mai sorellastra”
“Ho un figlio”
“Io una sorella e un nipote. Che farai?”
“E’ mio figlio non lo lascerò”
“Kate?”
“Non ci parliamo da ieri”

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 “Hai lavato i denti Steven?”

“Sii. Andiamo da mammaaa”

“Si. Ora mi dai un bacio prima di andare da mamma?”

“No Elliot”

“Papà?”

“no”


“chi tie?”
“Io sono il fratello dello zio Christian”
“Ba bene”
“Steven ti devo dire una cosa”
“Come ti chiami”
“Elliot”
“Mi ascolti Steven?”
“Tii”
“Allora ti va se per un po stai con me?”
“Mamma anche?”
“Prima vieni anche tu e poi anche la mamma”
“Chi sei tu?”
“Steven gli amichetti dell’asilo hanno una mamma e un papà vero?”
“Tii”
“Mamma tua chi è?”
“Mamma sta li”
“Bravo e tu sai chi è il tuo papà?”
“No, mamma dice che è a lavoro”
“Si ma il tuo papà è tornato dal lavoro”
“Vero?”
“Si?”
“Sei tu il mio papà?”
“Si cucciolo sono io”
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

“Steven vuoi essere aiutato?”

“Nooo”

“Steven perché piangi?”

“Iooo”

“Non riesci a mettere le scarpe?”

“Siiii”

“Steven lo sai che puoi chiedermi tutto. Quando non sai fare qualcosa vieni da me”

“Io tono grande”

“Hai solo 3 anni”

“quattro”

“Tra un po compi quattro anni cucciolo. Dimmi un po’ quanti giorni mancano al tuo compleanno?”

“Dieci”

“Bravo, ora andiamo dalla mamma”


POV CHRISTIAN

“Zioooooo”

“Tesoro mio, hai fatto il bravo con papà?”

“Si, Elliot mi ha fatto al cioccolata”

“Bravo, oggi la mamma va con gli angioletti nel cielo lo sai vero?”

“Sii”

“Cosa devi fare per vedere la mamma?”

“Devo guardare le stelle nel cielo”

“Andiamo dai”
------------------------------------------------------------------------------------------------
“Possiamo signori?”

“Un attimo Steven dai l’ultimo bacino alla mamma”
-------------------------------------------------------------------------------------------
“Mi mancherai mamma. Tanto bene io”

“Basta, basta non piangere devi essere forte”
-----------------------------------------------------------------------------------------------
“Signori vado”

“Si vado dottore, porta il bambino via Elliot”
---------------------------------------------------------------------------------------------
“Mi mancherai Ellen. Mi mancherai sorellina vorrei averti conosciuto.
Proteggi il tuo bambino da lassù. Addio Ellen”

 
POV ANASTASIA

“Come stai Christian?”

“Volevo che non arrivasse mai questo giorno soprattutto per Steven”

“Sappiamo che era già morta Chris era inutile tenerla in vita con delle macchine”

“Lo so”

“Va bene, Mia e i tuoi genitori stanno preparando per il funerale. Christian dopo il funerale deve cominciare per tutti una nuova vita soprattutto per Steven. Sono stati tre mesi frenetici, con calma dobbiamo tornare alla normalità”

“Chiama suo padre per nome”

“E’ piccolo Chris, capirà ha perso la mamma, ogni giorno però vedeva Ellen da oggi non sarà più così”

“Kate?””

“Non torna per ora, è dai suoi genitori”
 

“Che significa che vai via Kate?”
“Un figlio Ana, non fraintendermi sono stata una settimana con Stevn e lo adoro, ma non riesco più a guardare in faccia Elliot. Mi dispiace Ana ho bisogno di tempo”
“Kate non andare quel bambino ha bisogno anche di te”
“Tornerò forse, per ora voglio andare via. Ana volevo un mio bambino, non fraintendermi ma stavamo provando ad avere un nostro bambino, Steven non mi riconoscerà mai come sua madre. Oh è così tutto complicato, non sono in grado di reggere questa situazione mi dispiace”



Angolo autrice:
Buonasera a tutti!!!!!! E' da un pò di tempo che non mi faccio sentire.
Comincio col dirvi GRAZIE.

Grazie a tutti voi che state leggendo ma sopratutto a chi spende un minuto del suo tempo per
lasciarmi una recensione. Sono felice di vedere recensioni da nuove persone, e poi ringrazio di cuore
tutte le persone che mi scrivono sin dalla mia prima storia.
Ed ora torniamo alla storia, come avete potuto vedere ho deciso di vivere la notizia della paternità da parte di
Elliot attraverso dei flashback così come continueremo a vedere la reazione di Kate.
Si è capito che Elliot si è assunto le sue responsabilità, ma attraverso il pov di Ana capiamo che Kate è fuggita.
Vi posso dire solo una cosa amerete Steven.
Vedrete moltissimi salti temporali quindi tranquilli se tra un capitolo e l'altro
vi troverete a dire  "Oddio già sono passati mesi oppure già sono passati anni!"
Questo sicuramente l'avrete già capito è un storia più dolce rispetto alle altre mie storie,
come già detto vedremo i nostri Grey alla prese con la quotidianità,con solo qualche evento a
sconvolgere la loro vita.
Con questo termino quì, sono curiosa di sentire le vostre opinioni
A presto, Bacioni
Grazie




 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


POV ELLIOT
 
“Kate sono sempre io, rispondimi al telefono per favore.
Spero che sentirai questo ennesimo messaggio. Ieri c’è stato il funerale di Ellen, ci tenevo a dirtelo anche se so che con Anastasia parli.
Kate torna a casa per favore, ho bisogno di te, Steven ha bisogno di te. Torna.
Ti amo Kate”
 

“Un figlio Elliot. Un figlio”
“Kate”
“Zitto non parlare. Visto? A quanto pare anche tu non hai problemi a procreare”
“Kate”
“Stavamo provando ad avere un nostro bambino”
“Kate ascoltami io non ti ho tradito”
“Credi che non lo sappia, so ancora contare Elliot”

“Allora perché stai facendo le valige?”
“Perché ho bisogno di tempo, tempo Elliot devi darmi tempo”
“Quano tempo ti serve?”
“Non lo so, prenditi cura di tuo figlio”
“Torna qui Kate”
“No non puoi fermarmi, andrò a stare epr un po’ dai miei, non cercarmi Elliot”

 
 
“Elliot”

“Christian”

“Da lunedì Steven andrà all’asilo, ho comunicato alle suore l’intenzione di far aandare Steven altrove è inutile che continua ad andare lì, ormai Ellen non c’è più”

“Grazie”

“Elliot riprenditi, lunedì lo accompagno io poi lo vai a prendere tu, è un’ottima scuola dell’infanzia vedrai si troverà bene”

“Ne sei convinto Christian? Non era meglio ceh Steven continuasse ad andare alla casa famiglia con i suoi amici”

“Non può restare per sempre li, deve vivere da bambino normale. Da lunedì tutti dobbiamo tornare alla normalità”

“Si hai ragione”

“Stasera vi aspetto a casa ci saranno anche mamma, papà e Mia”

“D’accordo”
----------------------------------------------------------------------------------------------------
“Steven che fai alla finestra?”

“Aspetto mamma”

“Tesoro lo sai che la mamma ora è su nel cielo”

“Ma voglio mamma”

“Che ne pensi se andiamo allo zoo e stasera andiamo da zio Chrsitian?”

“Si”

“Bene dai vestiamoci e andiamo”


POV ANASTASIA
 
“Kate”

“Ana come stai?”

“Bene Kate. Come stai tu?”

“Bene. Ana non dirlo a nessuno ma sono in Italia”

“Italia?”

“Si sono tre giorni che sono qui, ho bisogno di pace. Come sta Elliott?”

“Non è facile per lui Kate e Steven non rende le cose facili”

“E’ uguale al padre”

“Eh si, ma diciamo pure che ha preso da Christian ha un caratterino, sembra più grande dell’età che ha”

“Hai ragione”

“Tesoro perché non torni?”

“Ana, ah lasciamo perdere ci risentiamo tesoro”

“Kate cosa stavi per dirmi?”

“Niente, ci risentiamo Ana. Ciao”
------------------------------------------------------------------------------------------------
“Zia”

“Ciao Steven”

“Posso giocare con Thed?”

“Certo tesoro vai”

“Tavi parlando con Ate?”

“Si dice Kate,Steven”

“Si, dici che voglio bene?”

“Facciamo una cosa che la chiamiamo e glielo dici tu?”

“Sii”

“Aspetta qui che chiamiamo”
------------------------------------------------------------------------------------------
“Ana non richiamarmi per favore”

“Kate sei in vivavoce aspetta che c’è una persona che ti deve dire una cosa”

“Ana......................”

“Ate voglio bene a te, torna”

“Kate…………………….”

“E’ caduta la linea Steven andiamo da zio Christian dai”
 

POV ELLIOT
 
“Anastasia sei bellissima”

“Grazie Elliot”

“L’hai sentita?”

“Si e ci ha parlato anche Steven”

“Steven?”

“Eh si doveva dire alla sua Ate di tornare”

“Oddio mio figlio è un adulatore come me”

“Tornerà Elliot, dalle tempo ma sono sicura che tornerà”
----------------------------------------------------------------------------------------------
“Steven andiamo a casa?”

“Posso restare qui?”

“Hai chiesto allo zio?”

“Ha detto si”

“Va bene domani ricomincia la scuola, ti porteranno gli zii e poi vengo io va bene?”

“Si”

“Me lo dai un bacino?”

“No”

“Va bene dai ci vediamo domani”

 
POV CHRISTIAN

“Steven che fai sveglio?”

“Guardo mamma”

“Mamma?”

“Si vedi quella tella nel cielo è mamma”

“E’ una bellissima stella come la tua mamma”

“Ti voglio bene zio”

“Anch’io tesoro mio, anch’io. Andiamo a letto  ora?”

“Sii”
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“Christian perché piangi?”

“Guardava il cielo Ana”

“Christian”

“La dimenticherà Ana, è piccolo dimenticherà il suo volto. Io ricordo poco Ella”

“Ci sarai tu Christian, Steven vedrà Ellen nei suoi occhi, è uguale a Elliot ma ha gli stessi occhi di Ellen”

“Guardava le stelle, prima di addormentarsi ha dato un bacio alla foto di Ellen piangendo.”

“Christian basta ti stai facendo del male”.

“Perché? Perché non mi ha detto che era mia sorella perché? Perché tutte le persone a cui voglio bene muoiono. Perché Ana? Perché?”

“Shhh, sfogati amore, non l’hai mai fatto in questi mesi”.

“Ana ho bisogno di te”

“Ci sono Christian sempre e per sempre. Ti amo”

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


POV CHRISTIAN
 

"Signore"
 

"Dimmi Andrea"
 

"C'è in linea la signora Kate, mi ha chiesto di lei"
 

"Passami la telefonata Andrea e non far entrare nessuno nel mio ufficio"
 

"Certo signore"
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Kate"

 

"Christian mi serve il tuo aiuto"
 

"Per cosa?"
 

"Voglio il divorzio da Elliot"
 

"Cosa? Ma sei pazza?"
 

"Ricordi cosa mi dicesti ad Aspen quando Elliot mi chiese di sposarlo"
 

"Certo che lo ricordo, ti dissi che speravo la vostra unione fosse unica e felice come lo è quella mia e di Anastasia"
 

"Bene io non sono felice ora, rispetta le mie volontà"
 

"Ok Kate ti aiuterò ad una condizione"
 

"Quale?"
 

"Che tu ritorni a Seattle per seguire il tuo divorzio"
 

"D'accordo"
 

"Quando arrivi a Seattle avvisami che ti mando un auto"
 

"Grazie Christian"
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Christian"

 

"Elliot sei a lavoro?"
 

"Ehm no sono con Steven"
 

"Non è a scuola?"
 

"Ecco si era a scuola mi hanno chiamato perché Steven si è azzuffato con un compagno di classe"
 

"Steven che ha quasi quattro anni ha picchiato un bambino?"
 

"Non ridere per favore, non so che fare Christian. Non so fare il padre, tu sei più bravo fine forse Steven dovrebbe stare con te e Ana"
 

"Ma sei matto per caso? Steven deve solo imparare a stare con te. Oggi tra te e Kate non so chi dice più cazzate"
 

"Che c'entra ora Kate?"
 

"Ecco ti ho chiamato proprio per lei. Oggi la tua dolce mogliettina mi ha chiamato dicendomi di aiutarla ad ottenere il divorzio"
 

"Vuole il divorzio?"
 

"Calmati Elliot, ti ho chiamato per questo sono riuscito a convincerla a tornare a Seattle con la scusa che l' aiuterò ad ottenere il divorzio, cosa che sia chiaro non farò mai per he voi tornerete insieme"
 

"Cosa dovrei fare?"
 

"Sono convinto che in questo momento è già in procinto di prendere un volo, appena atterrerà arriverà a Seattle mi chiamerà e io le manderò un auto, ma ci andrai tu"
 

"Christian se arriva domani non posso è il compleanno di Steven"
 

"A mio nipote ci penso io tu pensa per il momento a riprenderti tua moglie. Domenica festeggeremo il compleanno lo spiegherò io a Steven e spero che sia anche Kate fino a domenica hai quattro giorni per conquistarti tua moglie, Steven in questi giorni starà da noi"
 

"Grazie Christian"
 

"Lo faccio per te Elliot ma sopratutto per Steven, si merita una famiglia"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Zio"

 

"Tesoro"
 

"Velo che sto con te e zia Ana questi giorni?"
 

"Si è vero, Steven non festeggeremo domani il tuo compleanno lo faremo domenica con i nonni e tutti va bene?"
 

"Si va bene"
 

"Bravo amore. Ora mi dici cosa è successo oggi a scuola?"
 

"No"
 

"Steven"
 

"Non lo dico"
 

"Va bene ma tu lo sai che non si fa a botte con gli altri?"
 

"Boh, io vado a Thed"
 

" Steven vieni qui"
 

"No"

 

POV ANASTASIA
 

"Che succede amore?"

"Sai una cosa l'ho capita di Steven. È bravo a deviare i discorsi"
 

"È bravo quanto lo zio"
 

" Oddio amore sta succedendo così tutto in fretta che passò sempre meno tempo con Theodore"
 

"Tranquillo nostro figlio adora Steven non fa altro che sorridere e parlare a modo suo,poi è bigia che non gli dedichi tempo ti vede sempre Christian"

"Ti amo Anastasia Steele Grey"
 

"Anch'io ti amo Christian Grey"

 

POV CHRISTIAN
 

"Buongiorno. Auguri ometto"
 

"Grazie zio"
 

"Bene sai io e la zia Ana abbiamo deciso che oggi non vai a scuola,facciamo quello che vuoi tu"
 

"Aspettiamo la mamma"
 

"Stev.........."
 

------------"vuoi i pancake Steven?"
 

"Sii zia con tanta Nutella"
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"Grazie Ana"

 

"Di niente amore. Cerchiamo di passare una bella giornata eh?"
 

"Si"
 

"Magari portiamo i bambini allo zoo marino e al luna park che ne pensi?"
 

"Si avviso Taylor"
 

"Christian fra tre ore atterro a Seattle"
"Ok Kate ti mando un'auto"
"Grazie a dopo Christian"

 

"Elliot, Kate mi ha appena inviato un messaggio che tra tre ore atterra a Seattle"
"Grazie fratello tra un quarto d'ora sono da voi che passo per gli auguri a Steven e poi vado"
"D'accordo allora ti aspettiamo che poi usciremo. Ana non sa nulla con questa storia"
"Tranquillo augurami buona fortuna"
"Buona fortuna,riprenditi Tua moglie Lelliot"

 

"Con chi messaggi amore?"
 

"Elliot tra un po sarà qui"
 

"Ok,vado a vestire i bambini"

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


POV KATE
 

"Kate devo dirti una cosa"
"Cosa Elliot?"
"Sai Christian ha scoperto di avere di una sorella da parte di suo padre biologico"
"Oddio ed ora dov'è la sorella?"
"Ecco Kate devi sapere che anni fa andai a letto con lei l'ho appena scoperto non la ricordavo nemmeno"
"Va bene tranquillo sono contenta che sei sincero con me. Tanto è stato prima che mi conoscessi giusto? Oddio che imbarazzo quando la vedrò"
"Si sì è stato prima quasi quattro anni fa ma non è questo il problema"
"Cioè?"
"Kate mi dispiace davvero"
"Per cosa ti dispiace Elliot?"
" Ho appena saputo che lei ha avuto un figlio e quel bambino è mio"
"Dimmi che non è vero"
"Kate per favore"
"Lasciami, lasciami"
"Kate ti prego io non lo sapevo, Ellen è in coma devo prendermi le mie responsabilità"
"Vai"
"Cosa?"
"Vai da tuo figlio Elliot ha bisogno di te"
"Kate...."
"Vai ti ho detto"
"Ti troverò qui quando torno?"
"Vai da tuo figlio Elliot sono stanca lasciami sola per un po"
"Ti amo Kate"
"Ti credo Elliot ma ora lasciami un po sola"

 

"Avvisiamo i gentili signori che l'aereo sta per atterrare a Seattle, vi preghiamo di allacciare le cinture.
Grazie per aver scelto là nostra compagnia"

 

"Signora vuole aiuto con le valige"

"No grazie"

 

"Kate"

"Elliot che ci fai qui?"

"Dobbiamo parlare"

"Christian! Mi ha mentito"

"Lascia perdere mio fratello ora, sali in auto"

"No"

"Kate sali, sono stanco non so chi fra te e Steven mi sta facendo impazzire di più"

"Va bene,salgo"

 

POV ELLIOT
 

Kate è seduta nella mia auto pensavo di dover faticare di più a convincerla invece ha solo tentennato un po' e alla fine mi ha dato ascolto.
Forse non tutto è perduto!
Nell'auto regna un silenzio assurdo nessuno dei due parla,ognuno immerso nei propri pensieri.
Kate decide di parlare solo quando vede che l'auto si è fermata e la invito a scendere.

"Un cimitero Elliot?"

"Si seguimi"

"Che ci facciamo qui Elliot?"

"Leggi"

"Ellen Smith Grey. Perché mi hai portato qui Elliot?"

"Non c'eri al suo funerale"

"Lo so e mi dispiace ma non ho avuto il coraggio. Christian le ha dato anche il suo cognome?"

"Si nonostante tutto è sua sorella.
Oggi è il compleanno di Steven,sai sono andato da mio fratello e mi ha chiesto di riportarli la sua mamma"

 

 "Buon compleanno ometto. Fai il bravo con gli zii in questi giorni, domenica faremo una grande festa"
"Se faccio il bravo mi riporti la mia mamma?"
"Steven,cucciolo lo sai che la mamma è nel cielo"
"Tutti,tutti hanno una mamma a scuola io no"
"Steven"
"Io non voglio stare con te, io voglio mamma, dammi mamma"
"Non piangere Steven, ti voglio tanto bene ma la tua mamma non può tornare"


 

POV KATE

Sono in lacrime.
È ingiusto che Steven stia soffrendo così tanto.
Non è giusto. Non doveva andare così.
Vedo che anche Elliot è in lacrime a raccontare di Steven.

Di slancio lo abbraccio "mi dispiace Elliot davvero"
Dopo un po che restiamo abbracciati mi allontana da lui.

Fissa la foto di Ellen e sorride.

"Sai Kate non ricordavo proprio il suo volto, quando l'ho vista  in quel letto e Christian mi ha detto di Steven l'ho anche odiata, ma lei era una ragazzina e forse se quattro anni fa mi avesse detto di Steven io e te non ci saremmo mai conosciuti.
Forse è stato il destino a farmi ritrovare Steven ora, forse per Ellen era arrivato il momento di andare via, ma per noi no Kate.
Per noi è il momento di diventare genitori, di crescere Steven e farlo diventare un uomo forte e coraggioso"

"Non sono sua madre Elliot"

"Non pensarlo mai, in una settimana Steven si è legato più a te che a me in questi mesi.
Lui non dimenticherà mai Ellen ma tu sarai la persona che lo aiuterà nei momenti di difficoltà, lo curerai quando sarà malato e chissà lo accompagnerai anche all'altare. Diventa sua madre Kate, aiutami a crescere Steven. Diventiamo una famiglia Kate"

"Elliot....."

"Pensaci Kate se accetti ti aspetto domenica a casa dei miei festeggeremo il suo compleanno se non verrai capirò e avvieremo le pratiche per il divorzio"

"Dove vai Elliot?"

"Ti lascio il tempo per pensare, ho chiamato un taxi ti accompagnerà in hotel.
Spero che prenderai la decisione più giusta Kate.Ricorda che ti amo"

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


POV ELLIOT
 

"Elliot che ci fai qui e Kate?"
 

"Oh lasciami Christian"
 

"Quanto cazzo hai bevuto Elliot?"
 

"Un pó"
 

"Si come no, sali dormi nella camera degli ospiti"
 

"Steven?"
 

"Dorme ti ricordo che sono le tre del mattino"
 

"Mhh"
 

"Perché sei in questo stato cosa è successo con Kate?"
 

"Niente Chris voglio solo dormire"
 

"Va bene dai che ti aiuto a salire non ti reggi nemmeno in piedi"

 

POV CHRISTIAN
 

"Pa....pa"
 

"Chris Thed ti chiama"
 

"Si ora vado,dormi un altro po' tu amore sono solo le sette"

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"Orsacchiotto già sveglio? Andiamo dalla mamma?"

 

"Grrr iiii"

"Ho capito,ho capito andiamo"

 

"amaaa""
 

"Si da mamma ora andiamo"

------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Ana"

 

"Mhhh"
 

"Sveglia c'è qualcuno che reclama le tue attenzioni"
 

"Amore della mamma, vieni qui dai che dormiamo un altro po'"

 

POV ANASTASIA
 

"Elliot che ci fai qui?"
 

"Ho dormito qui questa notte"
 

"Meglio che non so?"
 

"Si, e il mio nipotino come sta?"
 

"Bene ha appena finito di mangiare e si è riaddormentato"
 

"Steven?"
 

"È a scuola, a quanto pare Christian ha preferito non dirgli che sei qui"
 

"Meglio"
 

"Puzzi d'alcol ,vuoi dirmi cosa è successo?"
 

"Kate è tornata e ho parlato con lei"
 

"Coosaaa?"
 

"Si Ana è qui a Seattle sembra intenzionata a sciogliere il nostro matrimonio, ho parlato con lei"
 

"Andrà tutto bene Elliot"
 

"Speriamo"

 

POV ELLIOT
 

"Signor Grey?"
 

"Si con chi parlo?"
 

"Sono la dirigente della scuola di suo figlio, le sarei grata se ci raggiungesse subito"
 

"Cosa è successo?
 

"È meglio se ci raggiunga signor Grey"

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"Buongiorno. Piacere Sibille Ross"

 

"Elliot Grey.Cosa succede a mio figlio?"
 

"Andiamo nel mio ufficio signor Grey"
 

"Bene ora mi vuole dire cosa è successo a mio figlio"
 

"Signor Grey sono là direttrice di questa scuola e come tale devo tutelare l'ambiente in cui ci troviamo"
 

"Che c'entra questo con Steven?"
 

"Suo fratello ha iscritto suo figlio in questa scuola solo una settimana fa ma il bambino sta creando problemi oggi nuovamente ha picchiato un suo compagno di classe"
 

"Picchiare ma sta scherzando?"
 

"Mi vede scherzare signor Grey? Il bambino è finito in infermeria, suo figlio ha lanciato una matita in un occhio del bambino, non ci sono state conseguenze ma i genitori vogliono poter lasciare i loro bambini in serenità."
 

"Mio figlio ha solo 4 anni, forse lei e sua moglie dovreste pensare a iscrivere Steven in un altra struttura. Sarei felice di poter parlare con la mamma di Steven e capire il perché di questi attacchi d'ira da parte del piccolo"
 

"Mio fratello non le ha detto nulla?"
 

"Cosa avrebbe dovuto dirmi signor Grey?"
 

"Nulla, direttrice parlerò con mio figlio e se capiterà in altra volta penserò io stesso a ritirare mio figlio da questa scuola"
 

"Bene signor Grey se vuole può portare Steven a casa mancano poche ore all'uscita"
 

"Certo"

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"Steven resta con zia Mia che io devo andare a parlare con zio Christian"

 

"Va bene"

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"Elliot"

 

"Sei un coglione Christian non ti impicciare più della vita di mio figlio"
 

"Che diavolo ti prende?"
 

"Perché non hai detto alla direttrice della scuola che Steven ha perso sua madre? Perché non hai spiegato loro la situazione quando hai deciso di iscrivere mio figlio in quella scuola di merda?"
 

"Perché gli affiancheranno uno psicologo è la prassi in casi del genere, non voglio questo per Steven"
 

"Basta Christian, non ti impicciare più da oggi in poi ci penserò io a Steven, forse ha veramente bisogno di uno psicologo e forse converrebbe anche a te riprendere i tuoi incontri con Flinn"
 

"Elliot"
 

"Tuo nipote ha continui attacchi d'ira, sembra che mi odi quindi lo porterò io stesso da uno psicologo e spiegherò la situazione a scuola.
Stai fuori da come gestisco la via di mio figlio, non sei tu suo padre ma lo sono io."

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"Mi porti da zio Ellio?"

 

"No"
 

"Perché no?"
 

"Perché lo dico io Steven e ora fila a lavarti le mani"
 

"Sei cattivo"
 

"Non mi fare arrabbiare Steven"
 

"Tu sei cattivo, cattivo voglio mamma"
 

"La mamma non c'è, non uscire fuori Steven.
Steveeeeen non uscire fuori dal cancello ci sono le macchine.........................
Steven allontanati, Steven la macchina, noooooooooooooooooooo"

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"Signore non l'ho visto mi dispiace"
 

"Chiami un ambulanza, subito"
 

"Steven cucciolo mio svegliati ti prego, non posso perdere anche te. Scusa scusa per essermi arrabbiato"
 

"Signore è arrivata l'ambulanza"
 

"Nono svegliati amore mio, svegliati a papà"
 

"Signore si allontani dal bambino ci faccia fare il nostro lavoro"
 

"Non fatelo morire non fatelo morire"
 

"Si calmi ci segua in ospedale andrà tutto bene"

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


POV ELLIOT
 

Nella mia vita di tutto mi sarei immaginato, ma non di trovarmi qui a pregare per la vita di mio figlio. 
Un figlio che conosco da poco, un figlio che ha perso la sua mamma e si è ritrovato solo con un padre sconosciuto.
È solo colpa mia, se lui lotta tra la vita e la morte, io mi sono arrabbiato con lui e l'ho istigato ad uscire di casa.
Il mio bambino non posso perdere anche lui.
Il mondo mi è crollato addosso quando ho saputo della sua esistenza, ma gli ho voluto bene sin dal primo momento.
Fa male non sentirsi chiamare papà ma semplicemente Ellio, e fa male sapere che forse non potrò sentire mai la parola papà detta dalla sua voce.

"Proteggi il tuo bambino Ellen, fallo vivere non portarlo via con te.
Ellen, Dio salvate il mio bambino prometto di mettere lui sopra ogni cosa, accetterò il divorzio di Kate farò tutto ma non portatemelo via ti vi prego"


 

POV ANASTASIA
 

"Ana"
 

"Oh Kate per fortuna che sei qui"
 

"Dov'è Elliot?"
 

"In chiesa sono due ore che i medici non ci danno notizie con loro c'è anche Grace"
 

"In chiesa?"
 

"Si blaterava diceva che doveva salvare il suo bambino, continua a ripetere che doveva parlare con Ellen e che è colpa sua se Steven lotta tra la vita e la morte"
 

"Oddio"
 

"È distrutto Kate non abbandonarlo"
 

"Ana io"
 

"Non fare la stronza Kate, non mi interessa cosa provi ora o pensi ti ho sempre difeso ma oggi no. Stai vicino a tuo marito e a quel bambino. Elliot ti ama ma tu stai pensando solo a te stessa"
 

"Non è vero"
 

"Oh sì che è vero stai pensando a te ma no a tutte le persone che stai facendo soffrire. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile ma dovevi almeno provarci. Invece no hai preso una cazzo di valigia e te ne sei andata"
 

"Ana"
 

"Mi dispiace Kate ma dovevo dirtelo"
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"Ana?"

 

"Christian"
 

"Che hai fatto Ana?"
 

"Le ho detto solo la verità, mi sta deludendo Chris. Sei riuscito a sapere qualcosa?"
 

"No nessuno parla dicono di aspettare i medici"
 

"Vedrai tua madre e gli altri lo salveranno"
 

"Mi sento così in colpa Ana"
 

"No amore no non è colpa di nessuno"
 

"Invece si Elliot dice che Steven gli aveva chiesto di venire a casa nostra ma lui si è innervosito e Steven....."
 

"Shh amore"
 

"Io ho litigato con Elliot questa mattina non sarebbe successo se....."
 

"Sono tutti dei se Christian, andrà tutto bene vedrai"

 

POV KATE
 

Ana ha ragione sono un insensibile ma io non posso tornare con Elliot e non posso prendermi la responsabilità di Steven.
Ora non posso. Non posso proprio.

 

"Simon"
 

"Kate?"
 

"Vieni a prendermi Simon"
 

"Arrivo piccolina aspettami in hotel"
------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Kate"

 

"Oh Simon"
 

"Shh piccolina non piangere"
 

"Portami via, portami via"
 

"Kate devi dirlo"
 

"No no portami via ti prego"
 

"Va bene. Kate ne sei veramente sicura?"
 

"Si non posso fare anche questo Elliot e a Steven e tutti gli altri, portami via per sempre Simon"
 

"Kate io starò con te lo sai ma almeno a tuo fratello e ai tuoi genitori dovresti parlare"
 

"No, da domani Kate Grey Khavangan non esiterà più"
 

"D'accordo prendi tutto andiamo. Ma prima di andare via rispondi a questa domanda Kate: se Steven non ci fosse stato l'avresti detto?"
 

"Stavo trovando il coraggio per dirlelo Simon. Ma l'arrivo di Steven mi ha bloccata e sai poi come sono andate le cose"
 

"D'accordo ora andiamo mio figlio ci aspetta,andrà tutto bene vedrai magari un giorno tornerai"
 

"Chissà"

 

Eccomi qui sono tornata.
Beh vi rassicuro già da subito di non essere così crudele da far morire Steven.
Inutile dirlo senza lui non c'è storia.
Beh  vi starete certamente chiedendo: Chi è ora Simon?
Beh sono curiosa di sapere le vostre opinioni
Cosa nasconde la nostra Kate e chi è Simon?
Attendo vostri pareri
A presto baci ❤️

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


POV KATE
 

"Kate se ora saliamo su questo aereo sai cosa succederà .
Sei convinta di lasciarti tutto alle spalle?"

 

"Si, non posso fare questo anche a loro"
 

"Hanno il diritto di sapere Kate"
 

"È una mia decisione Simon e ora saliamo"
 

"Bene saliamo, Mark è già sopra"
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mark"

 

"Kate piccola mia andrà tutto bene vedrai"
 

"Grazie"
 

"No no non devi ringraziarmi appena arriviamo lasciamo mio padre e noi andiamo"
 

"D'accordo"
 

"Ehi guardami Kate"
 

"Mhh"
 

"Non piangere Andrà tutto bene te lo prometto, tornerai a Seattle vedrai"
 

"Non è questo io...."
 

"Lo so Kate tranquilla"

 

POV ELLIOT
 

"Mamma"
 

"Elliot calma"
 

"Come sta mamma? Come sta Steven?"
 

"Calmati Elliot, l'operazione è andata bene i medici sono stati bravi, non ci dovrebbero essere conseguenze però..."
 

"Cosa mamma?"
 

"Elliot ascoltami Steven si sveglierà quando vorrà,può svegliarsi tra un'ora come tra due giorni"
 

"Ma sta bene?"
 

"Si sta bene. Vai da lui lo stanno portando in stanza"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Vedere mio figlio legato a tutte queste macchine è una cosa straziante.
Un essere così piccolo non dovrebbe soffrire così tanto, gli accarezzo la fronte e prendo la sua manina tra le mie mani.

"Devi svegliarti amore mio, prometto di non arrabbiarmi più, ma tu tesoro devi svegliarti, fallo per papà"

 

POV CHRISTIAN
 

"Signore?"
 

"Taylor dimmi"
 

"Come sta il bambino?"
 

"È andato tutto bene"
 

"Sono contento signore ma ora devo farle vedere questo"
 

"Foto?"
 

"Si guardi signore"
 

"Ah Taylor non farne parola con nessuno, questo non è il momento adatto per dire a Elliot che sua moglie ha un altro"
 

"Signore ma lei pensa...?"
 

"Non so che pensare, ma se è la verità non accetterò che distrugga la vita di Elliot e Steven oltre a far soffrire Anastasia.
Brucia queste foto e fai finta di niente,se Kate ha deciso di abbandonare la mia famiglia lo accetto"

 

"D'accordo signore"
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"Amore con chi parlavi?"

 

"Con Taylor. Andiamo a casa da Thed amore?"
 

"Si già mi manca il mio ometto"
 

"Anche a me andiamo, ora che Ho saputo che Steven sta meglio sono più tranquillo. Torneremo domani mattina"

 

POV ANASTASIA

Come torniamo a casa mi precipito con Christian dal mio bambino, come lo vedo lo stringo a me e cominciò a piangere.
Christian si avvicina e mi abbraccia

"Amore cosa c'è?"

 

"Oh Chris vedendo Steven ho immaginato Thed nelle sue condizioni, mi ucciderei se qualcuno facesse del male al mio bambino"
 

"Shh tranquilla amore, vedrai a Thed non succederà nulla. Vero amore di papà?"
 

"Pa...pa, maaama"
 

"Ci pensi che tra un po' compie un anno?"
 

"Eh sì"

 

POV ELLIOT

Mi sono addormentato insieme a mio figlio, vengo svegliato dai raggi del sole che penetrano dalla finestra.
Mi alzo e mi affaccio alla finestra della camera , guardo il sole che illumina il parco dell'ospedale.
Oggi è l'anniversario della morte di Ellen sono sette mesi che non c'è più e sette mesi che Steven è con me.
Non ho fatto nulla per lui, ho aspettato tre mesi sperando che Ellen si svegliasse ma non è successo, lasciarla andare è stato straziante, vedere quel giorno Christian e Steven in lacrime, vedere il mio bambino come chiamava la sua mamma.
Una lacrima solca il mio viso, ma poi riguardo il sole e sorrido, penso al mio bambino e
sorrido.
Farò di tutto per lui, non potrei mai abbandonarlo gli voglio bene e non smetterò un attimo di dirlelo appena si sveglierà.
Bacio la fronte di Steven e vado via so cosa deve fare.

 

"Signore come posso esserle utile?"

"Un mazzo di rose bianche"

"Certo signore"

 

"Beh Ellen scommetto che non mi aspettavi qui  oggi, solo una cosa ti chiedo Ellen permetti al nostro bambino di essere felice.
Permettigli di stare con me e vivere una vita felice, se l'incidente è stato un segno che con lui non stavo facendo il buon padre,beh ti chiedo perdono, migliorerò giorno per giorno ma tu devi anche aiutarmi proteggi Steven, proteggi il tuo bambino.
Sai mi vedo già tra anni e anni a esporre il discorso da padre alle sue nozze e poi mi vedo con tanti nipotini, non permetterò che ti dimentichi Ellen, ma porta via con te Steven al momento giusto non so magari quando anch'io non sarò più su questo mondo ma non portatelo via prima, permettigli di vivere con me, sei andata via presto tesoro per noi è stata solo una notte ma mi hai fatto dono di un bambino bellissimo è stato il regalo più grande che potessi farmi Ellen e sappi che non ti odio per non avermi detto della sua esistenza.
Non ti odio Ellen ma non portami via anche lui.
Beh ora ti saluto prometto che quando il nostro bambino si sveglierà verrò insieme a lui a salutarti. Ciao Ellen"
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"Elliot finalmente sei arrivato"

"Cosa ti prende Mia?"

"Vieni con me c'è una persona che vuole vederti"

 

Quando noto che mia sorella mi sta portando nella stanza di Steven la guardo e lei mi sorride
"Si è svegliato Elliot,vai da lui"
Abbraccio Mia e piangendo entro da Steven.

Lo vedo seduto sul letto a giocare con le macchine,non è più attaccato a nessuna macchina ma gli è solo rimasta la flebo.
Mi avvicino e lo abbraccio
"Tesoro mio quanto mi sei mancato"

 

Lui mi guarda e ride
"Ti sentivo, stavo con la mamma"

 

Lo guardo e prendo le sue mani tra le mie
"Steven ascoltami sei piccolino ma so che mi capisci, mi due abbiamo cominciato con il piede sbagliato, non dovevo arrabbiarmi l'atto giorno con te ho sbagliato ma tu devi promettermi di non scappare più da casa. Ti voglio bene Steven non voglio perderti"

 

"Voglio bene anch'io papà"
 

"Steven?"
 

"Mamma mi ha detto che tu sei il mio papà e io ti voglio bene"
 

"Oh cucciolo mio anch'io ti voglio bene ma tanto tanto ricordarlo sempre"

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Sei giorni dopo
 

POV ELLIOT
 

"Papà"
 

"Che c'è tesoro?"
 

"Voglio andare a casa"
 

"Aspettiamo la nonna e il dottore e vediamo che ci dicono"
 

"Ma io sto bene voglio andare a casa"
 

"Dai Steven ora verrà la nonna sono sicuro che oggi andremo a casa"
 

"La festa del mio compleanno"
 

"La faremo ometto appena torneremo a casa"

 

POV CHRISTIAN
 

"Pronto?"
 

"Chri la mamma ha detto che posso portare Steven a casa"
 

"D'accordo"
 

"Christian ti dà fastidio se ti chiedo di organizzare una piccola festa di compleanno per lui?"
 

"No Elliot sai che amo quello scricciolo e sai quanto mi fa piacere che mi hai chiesto aiuto"
 

"Grazie fratello"

 

POV ELLIOT
 

"Andiamo a casa papà?"
 

"Si Steven"
 

"E  Ate?"
 

"Si dice Kate ometto,comunque quando torneremo a casa chiameremo Ate e vedremo dov'è?"
 

"Me lo dici cosa ti ha detto la mamma quando dormivi?"
 

"Uffaaaa sei il mio papà ha detto mamma"
 

"E poi?"
 

"Ate con noi papà"
 

"Ti ha detto questo la mamma?"
 

"Si papà andiamo a casa"

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"Papà dove sei?"
 

"Resta nella tua camera Steven arrivo"
 

"Elliot se stai leggendo questa lettera vuol dire che sei a casa spero immensamente che Steven sia con te.
Immagino che quando avrai trovato la nostra camera da letto vuota hai pensato al peggio sono semplicemente andata andata via Elliot.

Non cercarmi e non chiedere dove sono nessuno lo sa nemmeno la mia famiglia.
Ti chiederai perché sono andata via, credimi è meglio così Elliot goditi la vita con Steven e se vorrai ricordagli di me, trova una donna che ti amo e che ti sappia meritare e farti felice come non ho saputo fare io.
Insieme a questa lettera troverai i documenti del divorzio già firmati quando vorrai firmali e saremo per sempre separati.
Ti prego di non odiarmi Elliot, di a tutti la semplice verità e dì ad Anastasia che non la odio per le cose che mi ha detto prima di andare via.
Io non ti dimenticherò mai Elliot ti porterò per sempre nel mio cuore ma tu cerca di farlo dimenticami così sarà tutto più facile, trova una mamma degna di questo nome per Steven e si felice Elliot.
Tua Kate"

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


                              DUE ANNI DOPO
 

POV CHRISTIAN
 

"Papà"
 

"Non correre Thed, vieni in braccio amore mio"
 

"Paaa soreina bua mamma"
 

"La sorellina tira i calcetti alla mamma?"
 

"Tii"
 

"Andiamo a dare un bacino alla sorellina"

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"Ciao amore"

 

"Ciao"
 

"Come sta la principessa?"
 

"Oh oggi è irrequieta non fa altro che scalciare. Non vedo l'ora che sia con noi"
 

"Quattro mesi tra quattro mesi la nostra piccola sarà qui"
 

"Sono così felice Chris"
 

"Anch'io tesoro, stasera Elliot porterà Gia Matteo con lui per favore non ti innervosire"
 

"Quella vipera"
 

"Ana, Steven si è affezionato a lei quindi va bene così"
 

"Ma Elliot non la ama"
 

"Elliot non amerà più nessuno dopo quello che gli ha fatto Kate ma Steven ha anche bisogno di una figura femminile"
 

"Ma non è detto che debba essere Gia Matteo, alla fine è riuscita nei suoi intenti prendersi un Grey ha colto l'occasione come Kate è andata via lei si è intrufolata nella vita di Elliot e Steven"
 

"Non intrometterti Ana è la prima cena di famiglia con Già e ci saranno tutti anche i miei genitori quindi stai tranquilla"
 

"Va bene va bene, farò finta di essere felice per loro"

 

POV ELLIOT
 

"Papà sei pronto?"
 

"Si Steven"
 

"Eccoti finalmente quanto tempo ci metti tanto a Già piaci comunque"
 

"Quando avrai una donna anche tu ne riparleremo Steven"
 

"Ma io sono sono fidanzato"
 

"Ah sì e non lo dici a papà?"
 

"No"
 

"Ah furbetto andiamo dallo zio e dalla zia daiii"
 

"Pa?"
 

"Si"
 

"Anch'io voglio una sorellina come Thed"
 

"Steven"
 

"Papà, Già può essere la mamma"
 

"Mhh, ti piace stare con Già tesoro?"
 

"Si è brava e mi piace ma lei non è la mia mamma ma può essere la mamma della sorellina"
 

"Si vedremo andiamo ora"

 

POV ANASTASIA
 

"Signora Grey"
 

"Già siamo in famiglia ora puoi chiamarmi Anastasia"
 

"D'accordo"
 

Mi accarezzo il pancione e sorrido a tutti.
Stasera ci sono proprio tutti anche i miei genitori,solo una persona è assente Kate.
Da due anni nessuno ha notizie di lei nemmeno i suoi genitori o Ethan tutti abbiamo letto la lettera che ha lasciato a Elliot.
Dopo giorni di mutismo Elliot si è ripreso ed è andato avanti per Steven ma nei suoi occhi vedo sempre e solo dolore, so che non è felice con Gia Matteo e so che non lo sarà mai con nessuna donna che non sia Kate.
Guardo Thed e Steven giocare e ridere il mio piccolino ha due anni e mezzo mentre Steven ha quasi sette anni.
Ogni sera come ci racconta Elliot, Steven guarda il cielo e manda un bacio alla sua mamma per lui tutte le stelle nel cielo sono la sua mamma.
Kate non la nomina mai forse non la ricorda nemmeno più.
Nella famiglia il nome di Kate è diventato un tabù nessuno più nomina il suo nome ormai da due anni.
Mi chiedo cosa sia passato nella testa della mia amica per scomparire così, ho cercato di rintracciarla ma non ci sono riuscita sembra scomparsa.

Mi riprendo dai miei pensieri quando vedo mio figlio chiamarmi
"Amore cosa c'è?"

"Onno io"

"Vuoi andare a fare la ninna?"

"Tii"

"Va bene"
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"Zia posso portarlo io"

"Certo tesoro vai a chiamare Gail che li mette il pigiamino e poi puoi stare con lui"

"Ok"


 

POV ELLIOT
 

"Cognatina ti vedo stanca"
 

"Oh sì oggi la piccola non è stata un attimo ferma e con Thed anche non è facile"
 

"Per fortuna che Steven è diventato grande e non mi crea più problemi,il primo anno non è stato facile"
 

"Ricordo bene quanto ci faceva disperare"
 

"Ahahah si oggi pensa mi ha detto che si è fidanzato"
 

"Ma guarda un po' proprio uguale al padre"
 

"Sono felice Ana vedo apprensione nei tuoi occhi, pensa alla tua famiglia io e Steven stiamo bene e Gia ci è di grande aiuto"
 

"Ma è la donna per te?"
 

"Per ora si. Ah eccola che arriva"

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"Amore andiamo a casa non sto tanto bene"

 

"Certo,tanto Steven resta a dormire qui questa sera"
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"Ana, Christian noi andiamo"

 

"Non ti preoccupare Elliot domani sera ti riportiamo Steven"
 

"Attenzione in barca Christian"
 

"Tranquillo Elliot"
 

"Bene noi allora andiamo, ciao Steven"
 

"Ciao papà, Gia"

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"Già forse è meglio che vieni a casa mia questa sera, sei pallida non ti lascio sola"

 

"Non sto bene Elliot ferma l'auto"
 

"Ehi ehi tranquilla shhh. Da quanti giorni e che hai queste nausee?"
 

"Qualche giorno"
 

"Già non è che sei incinta?"
 

"No prendo la pillola"
 

"Ok sai che non è il momento"
 

"Lo so Elliot non fai altro che ripetermelo, non sono una stupida. Portami a casa Elliot"
 

"No tu vieni a casa mia"
 

"Va bene come vuoi l'importate che mi stendo non c'è la faccio più"
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"Già"

 

"Ho sonno e non mi sento bene Elliot"
 

"Va bene dormi, io vado in terrazzo"
 

"È notte Elliot"
 

"Ho bisogno di una boccata d'aria"
 

Prendo il pacchetto delle sigarette e vado a fumare in terrazzo.
Ho iniziato a fumare da quando Lei è scomparsa, la nicotina mi fa star bene e penso meno, mi affaccio alla mia camera da letto e vedo Gia dormire.
Ammetto che Già a contribuito a rendermi meno infelice ma non è Lei.
Lei è andata via con un cazzo di biglietto e nemmeno il mio investigatore è riuscita a trovarla, è scomparsa dal nulla non ci sono più tracce di lei.
Guardò il cielo e noto che stasera ci sono poche stelle, penso a Steven al mio piccolo uomo e a come mi ha cambiato la vita in questi anni.

Mi giro spaventato e vedo Già dietro di me

"Perché ti tormenti?"

 

"Che vuoi dire?"
 

"Pensi sempre a lei cazzo Elliot anche quando facciamo l'amore pensi a lei una volta mi hai chiamato Kate"
 

"Che stai dicendo?"
 

"Non te lo ricordi? Beh io si Elliot, sono stufa di questa situazione o stai con me o stai con lei"
 

"Lei non c'è"
 

"Vedi vedi io sono la seconda scelta, vaffanculo Elliot vado  via"
 

"Già non fare cazzate sono le tre di notte e non stai bene"
 

"Non me ne frega niente vai al diavolo Elliot"
 

"Già torna qui"
 

"No quando ti sarai schiarito le idee sai dove trovarmi.
Io ti amo Elliot ma tu no, fai chiarezza nella tua lente e ricorda Kate kavanghan non tornerà,non hai firmato dopo due anni ancora non hai firmato le carte del divorzio, e non ho detto mai nulla ma ora basta.
Non lo merito, non lo accetto più ti ho dato tempo ma ora ne ho abbastanza e non credere che non sappia che tua cognata Anastasia mi chiama vipera e non mi sopporti e a quanto pare non è l'unica della tua famiglia che lo pensa"

 

"Già"
 

"Non parlare Elliot peggiori solo le cose, salutami Steven io vado via"

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


POV ELLIOT
 

"Ti sei divertito con gli zii?"
 

"Si papà perché non compri tu una barca?"
 

"Ah lo zio Christian ti rovinerà, facciamo una cosa quando diventi grande la prenderai tu una barca"
 

"Si. Papà?"
 

"Mh?"
 

"Chi è Kate?"
 

"Stevee da chi hai sentito questo nome?"
 

"Gli zii litigavano e ho sentito questo nome"
 

"Non è nessuno"
 

"Papà perché non mi dici chi è?"
 

"Steven non ti interessa"
 

"Non mi dici mai niente. Già dov'è?"
 

"È andata via"
 

"Io voglio Gia"
 

"Non fare così Steven"
 

"Tu mandi tutti via, tutti"
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"Steven posso entrare?"

 

"si"
 

Vedo mio figlio giocare con il suo computer "mi dispiace tesoro"
 

Si gira verso di me e mi guarda con i suoi occhioni "Perchè non mi dici chi è kate?"
 

"Perche tu la conosci"
 

"Io non conosco Kate"
 

"Oh si da piccolino l'ha conosciuta"
 

"Hai una sua foto?"
 

"Si"
 

"Me la fai vedere papà?"
 

"OK vieni con me"
 

Prendo Steven e lo porto nella mia camera da letto, apro l'armadio e prendo da un cartone un album, l'album di matrimonio mio e di Kate. Mi avvicino a Steven e appoggio sulle sue gambe l'album.
Apre l'album e tutto torna.
Torna il giorno del matrimonio, la felicità che vedevo nei suoi occhi e la promessa d'amore eterno che ci eravamo giurati quel giorno.
Guardo la foto mia e di Kate con il piccolo Thed imbraccio e penso che un giorno avremmo potuto avere un nostro bambino.

Solo quando sento le mani del mio bambino sulle mie guance mi rendo conto che il mio viso è bagnato da lacrime.
Fà così male ricordare Kate, fa maledettamente male.
Sorrido al mio bambino e scappo dalla mia stessa stanza, lasciando Steven perplesso.


 

POV CHRISTIAN
 

"Ziooo"
 

"Steven che ci fai con il telefono di papà"
 

"Papà sta male zioo, vieni a casa"
 

"Non piangere Steven, arrivo, non ti muovere da casa e tieni il telefono di papà vicino a te"
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Appena arrivo a casa vedo Steven corrermi contro, sembra spaventato e so che sta facendo di tutto per non piangere.
"Ziooo papà non esce, sento dei rumori è nel suo studio"

 

Prendo imbraccio Steven e lo porto nella sua cameretta
"Resta qua ora lo zio arriva subito va a parlare con papà"
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"Elliot apri questa cazzo di porta"

 

"No vattene"
 

"Hai spaventato Steven coglione, mi ha chiamato piangendo"
 

Questa frase fa aprire la porta del suo studio e quando entro dentro la stanza è irriconoscibile.
Per terra ci sono vetri di vasi e fogli,sembra che sia passato un uragano, ma quando osservò attentamente Elliot noto che è distrutto.
Alla fine è crollato, per due anni non ha fatto altro che mostrarsi forte e ora è crollato.
Solo e sempre per Kate.
Noto che gli sanguina la mano mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla spalla.

Si gira,mi guarda, il suo sguardo mi fa paura ma quello che mi dice dopo mi lascia sotto shock:

"Christian ho appena firmato le carte del divorzio che mi lasciò, domani andrò dal mio avvocato e poi
sposerò Gia Matteo e se in un futuro tornerà gliela farò pagare"


Angolo autrice:
è da un pò che non mi faccio sentire inizio con lo scusarmi con tutti voi per non aggiornare spesso
come accadeva prima, purtroppo questo è un periodo infernale tra università e lavoro non ho nemmeno
il tempo di respirare. Mi scuso per la lunghezza dei capitoli e per gli errori che potreste trovare.
Per quanto riguarda le altre mie storie appena terminerà al sessione esami di  luglio ricomincerò a scrivere e
concludere tutte le mie storie entro al fine di agosto in modo da incominciare in seguito nuove fan fiction che
voi stessi mi avevate proposto.
In quanto a questo riapro un piccolo sondaggio ceh già feci nelle precendenti storie
Avete personaggi, luoghi in cui volete una storia?
Avete amato un libro in particolare e volete un fanfiction?
Scrivetemi e cercherò di esaudire le vostre richieste
Ringrazio tutti coloro che mi scrivono continuamente e scusatemi se ancora non vi ho risposto
Ringrazio di cuore
Samy74, annaassunta, Adam59, lory1952,francesca72,solescuro,maestrina,giannax che mi seguono
sin dall'inziio delle mie storie e ringrazio tutti coloro che continuano a scrivermi e chi mi ha aggiunto tra i preferiti seguiti e ricordati.
Grazie a tutti


 

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


POV CHRISTIAN

Torno a casa sconvolto, Taylor non fa altro che guardarmi dallo specchietto retrovisore dell'auto.
Elliot ha firmato davanti a me le carte del divorzio e ha deciso di chiedere a Già di sposarlo.
Mi chiedo in quale guaio ci stiamo cacciando.
Perché se mio fratello si sposa i problemi non ricadranno solo su lui ma su tutti noi.
Ma quello che temo di più è la reazione di Anastasia quando verrà a sapere della notizia.
Maledetta Kate Kavanghan, nulla di tutto ciò sarebbe successo se lei fosse qui.
Arrivo a casa do un bacio a Thed che dorme e raggiungo Anastasia.
La contemplo mentre dorme con le mani appoggiate sul pancione, pensare che tra meno di quattro mesi una piccola principessa sarà con noi.
Le scosto i capelli dal viso e le do un casto bacio sulle labbra, le rimbocco le coperte e vado nel mio studio.

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"Signor Grey c'è qualche problema?"

"Si Welch devi trovarmi Kate Kavanghan a tutti i costi non è possibile che sia scomparsa"

"D'accordo un anno fa trovai una traccia ma lei mi disse di lasciar perdere posso riprendere da lì"

"Bene appena hai notizie avvisami"

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"Amore"

"Ehi torna a dormire tesoro"

"Cosa è successo a Elliot?"

"Nulla tranquilla domani ti dico"

"Chris ti amo"

"Anch'io Ana, sei la mia luce"

"Oh la piccola ha scalciato"

"Scommetto che vuole le coccole del suo papà. Amore di papà anche tu sei la mia luce"

"Chris non hai paura?"

"Di cosa Ana?"

"Ho una strana sensazione Christian"

"Shh tesoro dormi vedrai che andrà tutto bene"


 

POV ELLIOT

Sono al solito al pranzo domenicale a casa dei miei genitori.
Oggi con me c'è solo Steven devo dare una notizia importante a tutta la mia famiglia.
Ci sono proprio tutti compresa mia sorella Mia con Ethan.
Christian mi guarda intimandomi di non dire nulla ma non posso ormai ho preso la mia decisione.

Mi alzo da tavolo e sorrido a mio figlio con lui ho parlato ieri ed è stato più che felice.
"Steven mi dispiace per quello che è accaduto ieri sera"
"Fa niente papà l'importante che stai bene"
"Oh sì tesoro ho una notizia da darti"
"Cosa?"
"Senti Steven, voglio sposare Gia sei d'accordo?"
"Si sì così poi viene un fratellino"
"Ehm sì per quello è presto però"
"Steven non voglio rimpiazzare la tua mamma lo sai vero?"
"Papà la mamma è nel cielo so che ci guarda poi Già a me piace è brava"
"Sono felice di sentirtelo dire, domani andremo dai nonni e lo diremo a tutti e poi andremo a comprare un anello per Già"
"Si sì"

 

Steven mi guarda sorridendo e mi prende la mano tutti ci guardano.

"Mamma, papà, Mia, Ethan, Christian e Anastasia ho qualcosa da dirvi"

Come temevo Christian mi interrompe"Forse non è il momento adatto Elliot ti ricordo che Anastasia è incinta"

Il momento è rovinato da Steven che come un uragano e arrabbiato con lo zio dice
"perché zio, papà deve dire solo che sposa Giàcosì poi mi daranno un fratellino"

Metto una mano davanti alla bocca di Steven ma ormai è troppo tardi.
Il danno è fatto.

Anastasia mi lancia un occhiata omicidia "non puoi sposare quella vipera non puoi"
 

"Me lo vieterai tu Anastasia?"

"Si tu sei ancora sposato con Kate"

"Non più non sono più sposato con quella stronza"

"Non chiamare la mia amica stronza non farlo"

"Hai ancora il coraggio di chiamarla amica quando è scomparsa nel nulla nel momento in cui tutti avevamo bisogno di lei.
Ti ricordo che non si fa sentire da tre anni, tre maledetti anni"

 

"Basta ora basta"

Ad urlare è stata la mamma

Mi guarda con lo stesso sguardo quando da piccolo combinavo qualche guaio
"State spaventando Thed e Steven, ragionate da persone civili ora porterò i bambini in giardino cercate di non urlare,
comunque Elliot se ami Già è giusto che la sposi. Però ricorda la devi amare non fare soffrire altre persone"

 

Mia madre va via con mio padre  e i bambini e decidono di andare via anche Mia ed Ethan,
prima di andare via Ethan mi guarda e dice:
"Elliot non ti dirò nulla so qua donai sofferto per mia sorella anch'io non la vedo da quel giorno quindi se vuoi sposarti fallo,
non ho nessun diritto di vietarti di essere felice con un altra persona"
Annuisco e va via con Mia.

 

Anastasia mi guarda piangendo.

"Ana"

"Non farlo Elliot non ami Già, dai un altra possibilità a Kate ti prego, voi vi amate"

"Non posso Anastasia non posso, se pure fosse di lei non si hanno più notizie"

"Ragiona Elliot ti prego, ti pentirai se sposerai Già, Kate tornerà prima o poi"

"Io non l aspetterò più, due anni Anastasia, non credere che questi due anni non abbia aspettato che tornasse,
non ho mai firmato quei documenti perché credevo che tornasse"

"Tornerà vedrai che tornerà "

"No Anastasia è meglio anche per lei che non torni"

"Elliot"

"Ana sai qualcosa che io non so?"

"Non posso mi dispiace"

Si alza e corre via, lasciando me e Christian senza parole.

Guardo mio fratello
"Sono convinto che tua moglie sa qualcosa di Kate"

"Ora lo penso anch'io Elliot."



POV CHRISTIAN

"Amore che ci fai qui?"

"Niente"

"Ana cosa sai di Kate"

"Niente"

"Perché ho il presentimento che mi stai mentendo?"

"Lasciami un po sola Christian"

"D'accordo vado dai miei con Thed quando ti riprendi avvisami che torniamo a casa"

"Non essere arrabbiato con me"

"Non lo sono ma sai quanto odio quando mi nascondi qualcosa"

"Io..."

"Lascia perdere Ana, ricorda solo che ci sono sempre"


 

POV ANASTASIA

"Torna"

"No tesoro non posso, pensa solo a prenderti cura di lei quando non ci sarò più "

"Ci sarai non puoi andare via"

"Non piangere tesoro se tutto andrà bene tornerò"

"Non puoi fare anche tu lo stesso errore ha perso già un anno"

"Capirà"

"Non capirà mai"

"Voglio vederti"

"Non puoi però puoi vedere lei"

"Verrò inventerò qualche scusa con Christian"

"Sei incinta Ana non ti lascerà mai e io non voglio quando sei a un passo dal partorire"

"Mancano quattro mesi, voglio vederti"

"No non mi vedrai Ana, Mark però ti farà vedere lei"

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"Elliot"

"Con chi stavi parlando Anastasia"

"Da quando origli le conversazioni altrui"

"Stai piangendo e stai evitando la mia domanda. CON CHI DIAVOLO STAVI PARLANDO?"

"Con nessuno"

"DIMMELO, non andrai via da qui finché non mi dici con chi stavi parlando"

"Con un autore di un libro"

"È piangi per un autore,non ti credo.Stavi parlando con lei vero? Cosa diavolo mi stai nascondendo?"

"SI SÌ STAVO PARLANDO CON KATE E CON LEI CHE STAVO PARLANDO"

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


POV ELLIOT

"Anastasia cosa significa che stavi parlando con lei?"

"Elliot"

"Spiegami tutto"

"Non posso Elliot"

 

"Cosa non puoi Anastasia?"
"Oh fratellino eccoti qui sapevi che la tua dolce mogliettina ha sempre saputo dove fosse Kate"

 

"Elliot non è così, lasciatemi spiegare"
"Vai al diavolo Anastasia"

 

"Steven torniamo a casa"
"Va bene papà"
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"Papà sei triste"

"Un po tesoro ma non preoccuparti"

"Perché litigavi con la zia Ana?"

"Sono cose da grandi"

"Io non sono grande?"

"Si Steven sei grande a papà, ma perché ho litigato con la zia Ana è un po complicato da spiegare"

"Va bene domani andiamo a comprare l'anello per Già?"

"Steven aspettiamo un altro pó nel frattempo ora andiamo a casa di Già però non dirle niente del matrimonio"

"Perché papà?"

"Devo capire alcune cose Steven"

"È per Kate ho sentito sempre il suo nome oggi"

"Si è per lei"

"Tua moglie papi?"

"Mhh"

"Le vuoi bene papà?"

"Si tanto"

"Perché non torni con lei e vuoi sposare Già?"

"Dai tesoro ora basta con le domande, andiamo da Già così giochi un po' con il suo cagnolino"


 

POV CHRISTIAN

"Dimmi dov'è Kate e cosa ci nasconde"

"Non posso"

"Dimmelo non mentirmi Ana"

"Ma non è compito mio dirvi la sua storia"

"Storia? Una storia?"

"Non arrabbiarti"

"Oh sono più che arrabbiato"

"Non posso mi dispiace"

"Ti avviso Ana ho messo un investigatore scoprirò cosa c'è dietro a tutto ciò"

"Non farlo non farlo"

"Ah troppo tardi ecco Welch che mi chiama,ora vedremo cosa mi nascondi Anastasia"

 

"Signor Grey ho notizie"
"Bene Welch dimmi tutti, ah sei in vivavoce con me c'è anche mia moglie"
"Certo signor Grey, ho scoperto che Kate Kavanghan è in Italia, abita in una villetta della Toscana, la villa è intestata a Mark Cabot. Mark Cabot è di New York ma da anni ormai vive in Italia è un medico ed è proprietario insieme a suo padre Simon Cabot di una clinica privata a Milano. Signor Grey ho chiamato un investigatore privato italiano a breve avremo anche delle foto,appena ricevo tutto avremo informazioni più precise, ah ho scoperto un altra cosa, la signora Kate da due mesi abita a Milano"
"Grazie Welch appena scopri altro chiamami"
"Certo signore, poi potrebbe richiamarmi devo parlarle di lavoro"
"Si ti richiamo dopo"

 

"È per questo che è andata via?Ha un amante?"

"Non è così Chris"

"Sai che scoprirò la verità anche senza di te"

"Ana avvisa Kate, perché se vedo mio fratello soffrire di nuovo per lei in avrò pietà"

"Tu non sai nulla non sai cosa sta passando Kate non lo sai"

"Dimmi almeno una cosa da quanto senti Kate?"

"Non ti mento mi ha sempre mandato messaggi anonimi da quando è andata via non ho mai potuto rispondere e non mi ha mai detto dove fosse,solo due settimane fa mi ha chiamato e dopo due anni ho sentito la sua voce"

"Chris perdonami ti prego ma non posso infrangere la promessa che le ho fatto"

"Fammi sbollire la rabbia, mi passerà ora pensa a riposarti un pó ti sei agitata oggi e sai che non fa bene alla piccola"
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Welch cosa dovevi dirmi"

"Ho scoperto altro signore non ho detto molto in presenza di sua moglie"

"Hai fatto bene, ora dimmi"

"Bene ho scoperto che la signora Kate da quando è arrivata in Italia è stata inserita nel database della clinica provati dei signori Cabot"

"Kate non è stata bene?"

"Ehm signore oltre visite di routine risulta che la signora ha eseguito mensilmente delle visite ginecologiche"

"Poi Welch?"

"Poi niente più, non sono riuscito ad andare oltre la signora potrebbe aver cambiato nome"

"Per quanti mesi Kate ha fatto queste visite?"

"Per sei mesi signore poi non risulta più nulla"

"Welch trovami tutto su Simon e Mark Cabot"

"Già fatto signore le invio tutto via email"

"Grazie appena scopri altro avvisami"

 

       DUE GIORNI DOPO

POV ELLIOT

"Christian hai scoperto qualcosa?"

"Si ho incaricato Welch e da giorni sta facendo ricerche ha già trovato qualcosa l'altro giorno, vieni da lui in azienda e fatti dire tutto"

"Grazie Chris"

"Di nulla Elliot"
---------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Welch"

"Signor Grey si accomodi prego"

"Chiamami Elliot dimmi quello che hai scoperto"

"D'accordo ho scoperto che Kate Kavanghan è in Italia, abita in una villetta della Toscana, la villa è intestata a Mark Cabot. Mark Cabot è di New York ma da anni ormai vive in Italia è un medico ed è proprietario insieme a suo padre Simon Cabot di una clinica privata a Milano. Signor Grey ho chiamato un investigatore privato italiano a breve avremo anche delle foto,appena ricevo tutto avremo informazioni più precise, ah ho scoperto un altra cosa, la signora Kate da due mesi abita a Milano"

"Hai l'indirizzo della casa di Milano?"

"No ma ho l'indirizzo della clinica, eccolo qui"

"Grazie Welch"

"Ah Elliot dimenticavo la signora Kate risulta nei database della clinica per varie visite comprese
visite ginecologiche ma non ho potuto scoprire per quale motivo"

"Va bene così, grazie"
---------------------------------------------------------------------------------------------
"Myria"

"Signor Grey mi dica"

"Prenotami un volo aereo per Milano, avvisa gli altri che partirò per quindici giorni appena concludono i lavori nel cantiere aperto sono tutti in ferie"

"Bene signore"
----------------------------------------------------------------------------------------------------
"Mia"

"Fratellino dimmi"

"Posso lasciarti Steven per una quindicina di giorni?"

"Certo lo sai che amo quel piccoletto"

"Non lo viziare Mia"

"Non sarò io ma la mamma e papà"

"La maggior parte de tempo starà con te qui sono fai attenzione è allergico....."

"Elliot tranquillo lo so è allergico alle fragole, agli arachidi e ai frutti di bosco"

"Ok, la mattina portalo a scuola entrano alle nove e poi torna alle due e fagli fare i compiti"

"Elliot tranquillo, rilassati Steven starà bene"

"Bene appena so la data di partenza ti avviso, grazie sorellina"

"Di niente Elliot figurati Ethan è anche fuori paese quindi sono tutta per Steven"

"Il ristorante?"

"Lascio il secondo cuoco quando non posso tranquillo andrà tutto bene. Ma dove vai?"

"Lavoro"

"D'accordo"
-------------------------------------------------------------------------------------------------
"Allora ometto starai per un po con la zia Mia a casa dei nonni"

"Perché papà?"

"Io devo partire per lavoro, vedrai che tornerò presto"

"Va bene quando parti?"

"Dopodomani"

"Ok, bene dai ora andiamo anche a preparare la tua valigia per portare dai nonni e dalla zia"

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


     Tre giorni dopo

POV ELLIOT

Milano!
Eccomi qui!

"Buongiorno posso esserle utile?"
 

"Oh sì cerco Mark Cabot è possibile parlargli?"
 

"Il primario in questo momento sta operando"
 

"Ed è possibile parlare con Simon Cabot?"
 

"Oh il signor Simon non lavora più ha lasciato il comando ai suoi figli Mark e Alice Cabot.
Aveva un appuntamento con il dottore?"

 

"No però vorrei parlargli è una cosa urgente"
 

"Senta ha un posto libero  per oggi pomeriggio verso le cinque va bene?"
 

"Certo grazie"
 

"Il suo nome"
 

"Elliot"
 

"Il suo cognome?"
 

"Ah sì Elliot G.....Treyvelan"
 

"Bene signor Treyvelan si vediamo questa sera"

 

POV MARK CABOT

"Marta fai entrare il prossimo"
"Si dottore, il signor Treyvelan è qui"

 

"Buonasera dottore"
 

Ma che cazzo? Elliot Grey
Ok calmiamoci.
Mark tu non lo conosci.
Ricorda che non lo conosci

 

"Buonasera Signore Treyvelan si accomodi"
 

"Grazie dottore"
 

"Bene per cosa è qui? Signor..."
 

"Elliot dottore mi chiami pure Elliot"
 

"Bene Elliot qual'è il suo problema?"
 

"Cerco una persona"
 

"Siamo in un ospedale signor Treyvelan"
 

"Oh lo so ma io cerco Kate Kavanghan"
 

Ma che credi Grey che cada nella tua trappola?
 

"Non conosco questa persona mi dispiace, mi pare sentire dal suo accento che lei è americano non comprendo il perché sia da me se non ha problemi di salute gravi, in sala d'attesa ci sono persone con patologie  gravi e io sto perdendo del tempo con lei, tempo che devo dedicare ai miei pazienti"
 

"Non si scaldi dottore mi deve dire solo dov'è Kate"
 

"Non conosco questa Kate e ora se non ha altro da dirmi può andare via"

 

POV ELLIOT

Ma chi si crede di essere questo?
Devo scoprire dove diavolo è Kate

"Infermiera potrei chiederle un informazione?"
 

"Certo mi dica"
 

"Kate Kavanghan è stata in questa clinica?"
 

"Oh Kavanghan? Noo signore"
 

"Ne è sicura?"
 

"Certo"
 

"D'accordo arrivederci"
 

Kate dove diavolo sei?
L'infermiera sembrava conoscerti, mi ha mentito.
Ma dove sei?

Vedo uscire Mark dal suo ufficio mi nascondo e lo seguo.
Vedo che entra in una sala giochi per bambini dell'ospedale, vedo che si avvicina a due bambine che potranno avere un anno.
"Principesse andiamo dalla mamma"
"Tiii"

Vedo che prende le bambine in braccio ed esce dalla sala e prende l'ascensore
Appena entro mi avvicino all'ascensore e vedo a quale piano si fermano sperando che nessuno sali con lui in qualche altro piano.
Noto che l'ascensore si ferma al quinto piano, premo il bottone di chiamata e mi infilo dentro e anch'io premo il quinto piano.
Quando arrivo inizio a camminare nel corridoio e vedo le due bambine sedute su due sedie e accanto a loro un infermiera.
Assisto alla scena da lontano, le bambine giocano con l'infermiera ma di Mark nessuna traccia.
Dopo un po esce triste
"Ava, Elis ascoltatemi la mamma sta dormendo torniamo domani"
"Noo"
"Dai tesori andiamo a zio vi prometto c'è torniamo domani"
Le bambine cominciano a piangere ma Mark le porta via ugualmente

Ho un presentimento ma ho anche paura, il mio cuore dice di non avvicinarmi alla camera da dove è uscito Mark.
Con tutta la forza mi avvicino alla porta socchiusa della camera ci sono due letti ma vedo solo una donna dormire, mi avvicino di più, ho un presentimento ma no, non riconosco la donna.
Pensavo di trovarci Kate.
Perché?

 

Ma come sto per andarmene mi viene incontro un Mark arrabbiato
"Elliot Grey che ci fai ancora qui?"

 

"Girovagavo"
 

"Girovagavi per i reparti della mia clinica? Ti ho detto che qui non c'è nessuna Kate Kavanghan. Quante volte devo ripetertelo?"
 

"Pensavo che fosse qui"
 

"Non c'è Elliot nella stanza in cui sono entrato non c'è nessuna Kate, non è qui e non conosco questa donna"
 

"D'accordo vado via. Mark comunque belle le tue nipotine."
 

"Ehm si grazie, ora puoi andare"
 

"Si"

 

POV MARK KABOT

"Jessica? "
 

"Dottore ho fatto finta di dormire se no sarebbe entrato ed avrebbe fatto domande"
 

"Hai fatto bene. Dov'è?"
 

"In bagno"
 

"C'è mancato poco dottore"
 

"Non lo dire a me Jessica pensavo che l'aveva vista mi è quasi venuto un infarto.
Domani ti do le dimissioni, stai meglio chiamerò tuo marito"

 

"Grazie per avermi salvato"


"È il mio lavoro Jessica, ti ringrazio anche per avermi aiutato a spronarla"

 

"Non è facile lo so. Era suo marito quello vero?"
 

"Si"
 

"E non sa?"
 

"No non sa nulla"
 

"Io ora vado se non si sente bene quando esce dal bagno  mandami un messaggio e non dirle nulla che suo marito è qui"
 

"D'accordo"

 

POV ELLIOT

"Pronto?"
 

"Elliot dove sei?"
 

"Christian sono appena uscito dalla clinica non c'è nessuno, Mark Cabot non conosce Kate"
 

"Fermo rientra in quella clinica"
 

"Che stai dicendo Christian?"
 

"Rientra in quella clinica Elliot e riprenditi tua moglie è lì"
 

"Impossibile"
 

"Welch e i suoi uomini lo hanno saputo da un'infermiera"
 

"Come hai fatto a saperlo?"
 

"50 mila euro fanno comodo a tutti Elliot"
 

"50 mila euro?"
 

"Volevi sapere dove fosse tua moglie?
Si, quindi lascia perdere i soldi, rientra in clinica chiedi dell'infermiera Marta Rossi ti porterà da Kate"

 

"Grazie fratello"
 

"Fammi sapere poi, qui tutti sanno che sei a lavoro cerca di tornare presto perché tuo figlio ti vuole a casa"
 

"Tornerò presto ma prima devo sapere la verità"
 

"Dopo che scoprirai tutto spero che questa storia finisca"
 

"Finirà te lo prometto voglio solo spiegazioni"

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


POV ELLIOT

Rientro come un pazzo nella clinica, se davanti a me trovo Mark Cabot questa volta lo uccido per davvero.

"Cerco l'infermiera Marta Rossi mi può dire dove trovarla?"

"Signore non c'è nessuna infermiera qui con questo nome"

 

Mi sembra di essere in un film, ognuno con la sua versione dei fatti.
 

"Mi scusi è impossibile ho una fonte certa"

"Senta signore non so che ci fa qui ma le ripeto che qui non c'è nessuna infermiera che si chiama Marta Rossi.
C'è una sola Marta Rossi in questo ospedale e le assicuro che non è affatto un infermiera"

"Chi è questa Marta Rossi dove potrei trovarla?"

"Marta Rossi la trova in pediatra, è primario del suo reparto, la trova nel suo studio inoltre è la moglie del capo"

"Marta Rossi è la moglie di Mark Cabot?"

"Si signore il reparto pediatria è al terzo piano"

"Grazie"

 

Si sono finito davvero in un film, mi sembra di stare in quei giochi della Playstation di Steven.
Arrivo nel reparto e mi indicano lo studio della dottoressa.

Arrivo alla porta e leggo "Marta Rossi medico chirurgo specializzata in pediatra"

 

Busso alla porta "avanti"
Entro e vedo una donna a scrivere appunti alza lo sguardo e mi sorride.
Bene mi conosce è già un passo avanti questa volta!

 

"Elliot Grey avevo voglia di conoscerti"
 

"Marta Rossi non sei un' infermiera"
 

Scoppia a ridere e dice "no non lo sono,ma non potevo svelare la mia identità agli uomini di tuo fratello.
Siediti Elliot. Posso darti del tu vero?"

 

"Si puoi darmi del tu"
 

Si alza va verso la porta chiude a chiave e dice "e tu puoi chiamarmi Marta"
 

"Allora Marta perché vuoi aiutarmi?Una vendetta nei confronti di tuo marito?"
 

"Vendetta? Ma no io e mio marito ci siamo sposati quando entrambi avevamo 22 anni e siamo innamorati più di prima"
 

"Allora perché aiutarmi?"
 

"Voglio aiutare Kate solo questo,le sue decisioni non stanno incidendo solo sulla sua vita"
 

"Ma guarda un po'?"
 

"Quanto rancore porti verso di lei Elliot?"
 

"Molto e questo continuerà fino a quando non avrò ricevuto delle spiegazioni"
 

"Io spiegazioni non te ne posso dare però posso dirti che Kate si trova qui al quinto piano stanza 105"
 

"Ci sono stato in quella stanza Kate non c'era. Marta mi stai prendendo in giro?"
 

"Non c'era in quel momento, mio marito è bravo a nascondere le persone"
 

"Ok d'accordo grazie per l'informazione.ora vado"
 

"Elliot?"
 

"Si"
 

"Di a tuo fratello che non voglio i suoi soldi non gli ho mai voluti, ma sopratutto non devi dire a nessuno
che hai saputo da me di Kate sopratutto a mio marito"

 

"Perché?"
 

"Lo scoprirai presto ci vediamo fra un po' Elliot"
 

"Che significa?"
 

"Vai da Kate, va da tua moglie"
--------------------------------------------------------------------------------------------------

Riprendo il solito ascensore e risalgo al quinto piano.
Mi avvio verso la camera 105.
Sarà la volta buona questa?
Penso di sì perché nel momento in cui mi affaccio vedo la donna che avevo già visto prima e vedo Mark, non è in camice da medico, ma è seduto su una sedia e copre il volto della donna che è stesa sul letto.
È Kate so che è Kate.
Marta Rossi mi ha detto che è qui.
Preso da una voglia irrefrenabile di guardala negli occhi e farmi vedere entro nella camera.

Come sentono la porta aprirsi tutti e tre si girano, ma l'unica cosa che vedo è lo sguardo di panico di Kate.

"Elliooot"

"Kate"

Guardo la mia Kate, ma non la riconosco più non è la donna che è fuggita due anni fa è diversa.
Il suo sguardo è triste, noto le sue braccia ricoperte di cerotti, ma noto sopratutto il suo capo, Kate non ha più i suoi capelli biondi è calva.
Il mondo mi cade addosso come un macigno.
Kate è malata
Mark è il suo medico.
Kate è malata
Mark è il suo medico
La mia mente ripete solo queste frasi.

Come noto che fisso la sua testa indossa in fretta e furia un fular colorato.
Prendo un profondo respiro e mi avvicino lentamente, le bacio la fronte e le prendo una mano tra le mie.
Ci guardiamo intensamente come se non ci fosse nessun al di fuori di noi.

Ormai sto piangendo sento le lacrime bagnarmi le guance e lei mi stringe le mani ancora più forte.
 

"Elliot ioo"
 

Quasi senza voce dico:" cosa?"
 

"Mi dispiace sono malata"
 

Non ho il tempo di parlare che entra la bella dottoressa Marta Rossi con due bambine e dice :"avete visto a zia che vi ho portato dalla mamma"
 

Come bruciato da queste parole mi allontano di scatto da Kate e mi appoggio al muro.
Guardo le bambine imbraccio a Marta.
Ava e Elis così le ha chiamate Mark, erano le bambine che Mark aveva con se.
Non sono le sue nipotine sono le figlie di Kate.
Sono le figlie della donna che ancora oggi amo.
Sono le figlie della donna che fino a due minuti fa stavo già per perdonare per avermi lasciato e stavo per chiederle di affrontare tutto insieme.
Stavo..... ora non più.
Kate ha due bambine.
Kate si è rifatta una vita anche se è malata.
Kate non è più mia.
Guardo per l'ultima volta Kate con odio e vado via.


 

ED ECCOCI QUI AL TANTO ATTESO INCONTRO/SCONTRO CON KATE!
NON DICO NULLA SONO CURIOSA DI SENTIRE LE VOSTRE OPINIONI!!!

RAGAZZ SE VI VA MI FAREBBE PIACERE SE PASSASTE A LEGGERE E FARMI SAPERE COSA NE PENSATE DELLE
LE MIE STORIE "TI AMO MA NON POSSO" e "NON DIRMI CHE HAI PAURA"

GRAZIE A TUTTI

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


POV MARK CABOT
 

"Marta porta via le bambine"
"Mark"
"Vai ora"

"ma...ma mamma"

Mi avvicino ad Ava ed Elis e le prendo in braccio
"Amori andate con la zia poi venite dalla mamma"
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Kate"

 

"Non doveva venire qui, non doveva"
 

"Kate nessuno di noi è stato mai d'accordo con le tue decisioni ma ti abbiamo appoggiato, ma ora devi parlare con lui"
 

"No no"
 

"Kate basta, devi dirgli tutto è troppo tempo che vai rimandando"
 

"Ora non posso"
 

"Perché?"
 

"Stai meglio Kate non morirai oggi come non morirai domani, ora te lo sto dicendo da medico e non da amico"
 

"Glielo dirò ma no ora"
 

"Quando? Quando glielo dirai?"
 

"Non lo so"
 

"Kate non so più che dirti davvero, non sbagliare nuovamente perché allontanandoti da lui hai fatto l'errore più grande.
Ti parlo da medico, amico, marito e padre.
Se Marta avesse fatto ciò a me io non l'avrei mai perdonata, ma in Elliot ho visto la voglia di perdono fino al momento in cui sono entrate le bambine"


 

POV ELLIOT

"Pronto?"
 

"Papà stai piangendo?"
 

"No tesoro no papà torna presto te lo prometto"
 

"Va bene buonanotte papà"
 

"Buonanotte ometto, fai il bravo con la zia e i nonni"
 

"Si"

 

SEATTLE

POV CHRISTIAN

"Elliot allora?"
 

"Christian non ho intenzione di restare un attimo più torno a casa ho cambiato il volo"
 

"Elliot e Kate?"
 

"Nulla, Kate nulla tornerò a casa solo e di lei non voglio più saperne avvisa tutti il suo nome non deve essere più pronunciato in casa mia.
La mia priorità ora è Steven e mi ricostruirò una famiglia "

 

"D'accordo mando Taylor a prenderti dall'aeroporto avvisami quando arrivi"
------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Christian"

 

"Ana ora hai ripreso ad origliare le conversazioni altrui?"
 

"Sono tua moglie"
 

"Si quando ti fa comodo sono tuo marito"
 

"Christian quante volte devo chiederti perdono?"
 

"Non lo so e basta a scusarti hai fatto le tue scelte con Kate così come io ora con mio fratello.
Vuoi sapere una cosa la tua amica ha distrutto per la seconda volta mio fratello e questo non glielo perdonerò mai"

 

"Devi comprenderla"
 

"Basta,ora vai a letto è notte e non so nemmeno per quale motivo ti sei alzata"
 

"Non ti ho trovato nel letto e Phoebe comincia a muoversi un po troppo è irrequieta"
 

"Vai a riposarti dai"
 

"Chris ti amo"
 

"Anch'io ti amo, vai ora"

 

POV ELLIOT

"Il volo per Seattle partirà tra mezz'ora"
 

"La sua valigia è solo questo signore?"

"Si"

 

"Elliot, Elliot"
 

Chi diavolo è ora?
Mi giro e vedo Marta

 

"Elliot per fortuna che non sei partito"
 

"Cosa vuoi Marta?"
 

"Devi tornare non andare via"
 

"Chi sei tu per impedirmelo eh?"
 

"Nessuno però Elliot non andare via qualcuno ha bisogno di te"
 

"Oh sì Marta è vero qualcuno ha bisogno di me e quel qualcuno è mio figlio Steven che si trova dall'altra parte del mondo, Kate Kavanghan non ha bisogno di me e io non voglio sentire più parlare di lei. Ci siamo capiti? Ora scusami ma devo partire"
 

"Non lo fare Elliot te ne pentirai per il resto della tua vita"
 

"Impossibile il mio unico errore è stato di sposarla.Arrivederci Marta"
 

"Non farlo maledizione non farlo non si meritano questo?"
 

Mi giro verso Marta e la vedo piangere.

Le alzo il viso con la mano
"Chi Marta? Chi non merita che io vada via?"

 

"Elliot io"
 

"DIMMELO ORA, OPPURE PARTO"
 

"Le bambine Elliot, Ava ed Elis sono tue, sono le tue bambine, tue figlie.
Kate ha avuto le piccole da te, hanno un anno e mezzo Elliot"


Trovate pubblicato già anche il 27 capitolo
Andate a leggere!!!!!!

grazie e bacioni a tutti

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


POV ELLIOT
 

"Dimmi che non è vero Marta.
Dimmi che anche lei non mi ha fatto questo, dimmi che non mi ha allontanato dalle mie bambine. DIMMELO"

 

"Mi dispiace Elliot, lei ha fatto la stessa scelta della mamma di Steven, io non potevo più tacere non ho mai condiviso le sue idee, non te lo avrebbe mai detto"
 

"Non è possibile, non può avermi fatto una cosa del genere"
 

"Pensa a loro ora Elliot hai due bellissime gemelline che aspettano il loro papà.
Io gli ho sempre parlato di te Elliot non ho mai ascoltato Kate, ho due bambini anch'io non gli avrei mai allontanati da mio marito"

 

"Perché hai deciso di dirmi tutto Marta?"
 

"Perché mia madre lo ha fatto con me mi ha sempre detto che mio padre era morto ma non era così.
Quando avevo vent'anni ho conosciuto mio padre, da quel giorno non vedo mia madre e credo che non la perdonerò mai.
Non voglio che Ava e Elis soffrano così come è successo a me"

 

"Grazie Marta"
 

"Nulla figurati spero che rimarrai"

 

POV MARK
 

"Marta dov'eri?"
 

"Da Elliot"
 

"Marta dimmi che non lo hai fatto"
 

"Si invece Mark non ne potevo più di questi segreti sai quanto ho sofferto non è giusto per le piccole.
Kate non ha pensato a nessuno se non a se stessa"

 

"Shh basta piangere Marta quel che fatto è fatto. Va bene così, è giusto che Elliot conosca le sue bambine.
Marta non è arrivato il momento che anche tu perdoni tua madre?"

 

"No Mark non posso farlo mi ha tolto mio padre"
 

"Va bene dai basta ora che dobbiamo andare a lavoro"

 

POV ELLIOT

"Elliot cosa succede?"
 

"Chris per favore raggiungimi a Milano e portami Steven"
 

"Che sta succedendo Elliot? Non dovevi prendere l'aereo"
 

"Ha fatto la stessa cosa Chris. Anche lei lo ha fatto?"
 

"Cosa e chi Elliot? Cosa sta succedendo Elliot?"
 

"Kate oddio non posso crederci , non posso"
 

"Elliot parla cosa ha fatto Kate"
 

"Kate ha fatto la stessa scelta di Ellen, ho due figlie Christian, due gemelle.
Kate mi ha tenuto nascosto le mie bambine, non aveva intenzione di dirmelo l'ho scoperto grazie a Marta.
Voleva privarmi di conoscere le mie piccole"

 

"Oh maledizione. Come ha potuto? Come?"
 

"Non lo so Chris so solo che da solo non c'è la farò mai"
 

"Tranquillo ti raggiungo subito e porto Steven con noi e faccio venire anche Mia così sta anche lei con lui"
 

"Voglio le mie bambine Chris"
 

"E le avrai, sono tue maledizione non può vietarti di conoscerle, andremo in tribunale faremo qualsiasi cosa ma ti giuro che sarai il loro papà.
Non fare cazzate aspettami e risolveremo la situazione insieme"


 

POV CHRISTIAN

"Tu lo sapevi?"
 

"Cosa sapevo?"
 

"Ana tu sapevi che Elliot era diventato nuovamente padre ecco cosa mi tenevi nascosto"
 

"Fammi spiegare Chris"
 

"Non c'è nulla da spiegare, di tutto potevo immaginare ma non questo. Hai taciuto su una cosa così, come hai potuto"
 

"Non potevo dirlo io"
 

"Nemmeno la persona che lo ha detto a Elliot poteva, ma l'ha fatto perché sa che tutti hanno bisogno di un padre e una madre.
Cazzo io stesso prima dei mie genitori sono cresciuto senza una famiglia so cosa significa e so quanto ho sofferto"

 

"Chris"
 

"Lasciamo perdere, sto partendo andrò a risolvere con  Elliot questa situazione e quando tornerò parleremo"
 

"Di cosa parleremo?"
 

"Del nostro matrimonio Anastasia"

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Capitolo 29
*** ........ ***


Buonasera a tutti. Ragazzi ho notato che il capitolo 27 è stato letto già da duecento persone mentre il capitolo 26 solo da 34 persone. Volevo avvisarvi che prima del 27 capitolo c'è il 26 vado. ho pubblicato entrambi i capitoli a differenza di pochi minuti Nel frattempo grazie a tutti!!!

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Capitolo 30
*** Capitolo 28 ***


POV KATE
 

"Marta"
 

"Cosa vuoi?"
 

"Come hai potuto? Mi hai tradito"
 

"Io non ho tradito nessuno"
 

"Tu gli hai detto che le bambine sono sue perché?"
 

"Perché sei un egoista.
Hai pensato a te stessa Kate ma hai pensato per una sola volta alle tue bambine.
Hai mai pensato per una volta ad Ava ed Elis?......non parli Kate come mai?"

 

"Non ho nulla da dirti"
 

"Sai perché non parli Kate?
Perché tu non hai mai avuto intenzione di dirli che aspettavi le sue bambine.
Hai scoperto prima della tua malattia di essere incinta ma hai temporeggiato e poi è venuto il resto.
Ora mi chiedo hai mai amato Elliot?
Perché lui anche dopo tutto quello che gli hai fatto ti ama ancora Kate l'ho visto nei suoi occhi.
Sai invece  cosa ho sempre visto in te?
Pentimento.
Ti sei pentita di averlo sposato.
Ecco cosa vedo in te.
Kate si è preso cura di un bambino che ha perso la sua mamma, e se tu glielo avessi permesso si sarebbe preso cura di te e delle piccole.
Ava ed Elis hanno il diritto di conoscere una persona come Elliot, è il loro padre e ti assicuro che si ameranno incondizionatamente
cosa che da grande non proveranno per te"

 

"BASTA MARTA"
 

"Basta un corno Mark doveva saperlo, perché cara Kate come io odio mia madre loro odieranno te recupera fin quando sei in tempo.
Perché un giorno ogni tua azione avrà una conseguenza."

 

"ORA BASTA MARTA VAI A CASA OGGI TI VIETO DI LAVORARE"
 

"Ora me ne andrò.
Un ultima cosa Kate perché ci hai mentito? Perché ci hai detto che Elliot aveva firmato le carte del divorzio?
Quando ho appena scoperto che Elliot ha firmato solo una settimana fa?
Hai mentito anche a noi.
Tu non sei divorziata sei ancora sposata sai cosa significa questo? Ha diritto sulle bambine tanto quanto te"

 

            DUE GIORNI DOPO

POV ELLIOT

"Papaaaaa"

"Cucciolo mio"

"Perché piangi?"

"sono felice di vederti tesoro"

"Mia, Christian"

"Fratellino"

"Mia"

"Chris mi ha detto tutto tranquillo sistemeremo tutto. Dai andiamo in hotel ora"

 

Lasciamo Steven e Mia gironzolare per Milano e restiamo io e Christian in hotel.

"Arriverà Elliot?"

"Si Marta mi ha giurato che sarebbe venuta. Ah eccola qui"


 

POV CHRISTIAN

"Marta Rossi sei tu?"
 

"Christian mi hai riconosciuto"
 

"Certo che ti ho riconosciuto quindi tu sei Marta Rossi?"
 

"Si sono io"
 

"Ora comprendo molte cose ecco perché sei riuscita ad arrivare a me così presto"
 

"Oh no e da un anno che vi cerco, la tua sicurezza è piuttosto seccante"
 

Elliot ci guarda perplesso
 

"Tu conosci Marta?"
 

"Oh sì io e Marta ci conosciamo, suo padre ha concluso con me un affare per la sua azienda italiana e anni fa nel mio viaggio qui in Italia Sergio mi presentó la sua bambina.Non avrei mai pensato che fossi tu"
 

"Beh bambina non lo ero, voglio aiutarvi Christian"
 

"Perché non ci hai contattato prima Marta?"
 

"È da un anno che cerco di mettermi in contatto con voi, poi mio padre ha avuto un infarto e non ho avuto molto tempo, quando si è ripreso ho ricominciato le ricerche e sono riuscita a trovarvi"
 

"Come sta Sergio?"
 

"Meglio grazie ora ditemi tutto quello che volete sapere da me"
 

"Marta sta arrivando un mio avvocato ed inoltre abbiamo contatto un avvocato qui a Milano dovrai dire tutto a loro"
 

"D'accordo"

 

POV ELLIOT

"Grazie Marta per quello che hai fatto"
 

"Voglio bene ad ava ed Elis, meritano di avere un padre come te"
 

"Quando posso vederle?"
 

"Domani a casa mia ci saranno solo loro, io non lavoro quindi Mark le lascerà a me al posto di portarle al nido, raggiungimi alle dieci,
Mark va via alle nove da casa. Ecco questo è il mio indirizzo"

 

"Ci saró"
 

"Lo so, puoi portare chi vuoi Elliot"
 

"Grazie Marta davvero"
 

"Sei un brav'uomo non ti meritavi tutto questo dolore. Ci vediamo domani. Ciao"
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Steven"

 

"Papà"
 

"Devo dirti una cosa"
 

"Va bene"
 

"Sai Kate"
 

"Si tua moglie"
 

"Mh ascoltami tesoro, tu mi hai detto che vuoi un fratellino"
 

"Si. Già aspetta un fratellino?"
 

"No amore devi sapere che ho scoperto.....No fa niente vai a giocare"
 

"Papà"
 

"Mhh"
 

"Io ti ho sentito parlare con una signora prima"
 

"Steven lasciami spiegare"
 

"Papà ho due sorelline lo so, sono felice"
 

"Davvero?"
 

"Si papà sono il loro fratello le proteggerò, non si faranno male come la mamma"
 

"Oh Steven"
 

"Papà ti voglio bene"
 

"Anch'io cucciolo. Ma quando sei diventato così grande?"
 

"Ho sette anni. Domani porterai anche me insieme?"
 

"Hai sentito proprio tutto?"
 

"Si sono scappato dalla zia Mia, io odio lo shopping"
 

"A chi lo dici"
 

"La zia Mia si divertirà con le sorelline"
 

"Eh sì"
 

"Quindi niente fratellino da Già papà?"
 

"No Steven non credo che sposerò Già"
 

"Fa niente, troveremo la mamma delle sorelline"
 

"Forse, campione"

 

Buongiorno a tutti!!!!
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Allora il POV è dal punto di vista ma per qualche capitolo non scriverò i suoi pensieri, vedremo solo dei dialoghi come in questo capitolo.
Kate avrà più in là l'occasione di raccontare il suo punto di vista.

Per quanto riguarda Steven ha solo sette anni, ma dopo tutto quello che gli è capitato ho voluto renderlo un piccolo uomo.
Elliot conoscerà le sue bambine nel prossimo capitolo.
La reazione di Marta forse un po' troppo esagerata nei confronti di Kate?
Mi sono immedesimata nei personaggi e io avrei reagito esattamente così. M
arta parla con gli avvocati di Elliot e Christian da questo si può intuire che Elliot vuole le bambine con se, e chi può aiutarlo se non il grande Christian Grey. Felicità per tutti Elliot non sposerà Già dopo tutto questo era logico.
Vedremo anche un confronto tra loro due.
Christian farà presto ritorno a Seattle cosa succederà con la sua Ana?

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Capitolo 31
*** Capitolo 29 ***


POV ELLIOT

Sono le sette.
Non ho dormito per tutta la notte.
Fissavo il soffitto e pensavo.
Ho sempre voluto dei bambini ma ritrovarmi con tre figli e non essere stato con loro sono dall'inizio, fa male.
Comprendo Ellen e non l'ho mai odiata per le sue scelte.
Ma con Kate no, con lei è tutto diverso.
Mi fidavo di lei era la persona a cui ho giurato amore eterno e mi ha nascosto le mie bambine, per lei non ci sarà il mio perdono.
L'avrei perdonata per qualsiasi cosa forse anche un tradimento, ma mi ha tenuto nascosto le mie bambine mi ha privato di un anno e mezzo della loro vita e questo non glielo posso perdonare.
Lotterò per la loro custodia e le porterò con me e Steven a Seattle.
Me la caverò da solo con tre bambini, ma loro devo stare con me, devo recuperare il tempo perduto e di restare in Italia non se ne parla. Gli avvocati mi hanno dato speranza,ho buone possibilità di avere la custodia delle bambine tutto è contro Kate. Non mi interessa quello che proverà quando saprà della situazione doveva pensarci prima. Ma da lei esigo anche una spiegazione voglio sapere perché ha deciso di causarmi tutto questo dolore.
Non credo di essere stato un cattivo fidanzato o marito le ho donato il mio cuore e lei me lo ha spezzato, si è portata il mio cuore con se e lo ha distrutto.
Non si è fidata di me.
Ora l'unica domanda che mi faccio è:
"mi ha mai amato veramente?"


 

POV STEVEN

Oggi conoscerò le mie sorelline.
Sono felice? Non lo so
Ho visto papà piangere tante volte, non è giusto.
Sono nella camera dell'hotel e guardò il cielo c'è il sole è mattina non ci sono le stelle.
Come ogni mattina faccio il segno della croce e prego così come mi ha insegnato nonna Grace.
"Mamma oggi aiuta papà lui è bravo non deve piangere"
Concludo la mia preghiera prendo una foto della mamma e le do un bacio.
Non la ricordo bene ma qualche notte la sogno, siamo sempre io e lei a giocare in un prato verde ma io sono più piccolo.
Prendo la foto che porto sempre con me e continuo a guardarla come faccio ogni mattina.
La mia mamma era proprio bella, mi manca tanto ma come dice zio Christian lei è sempre con me, ed è sopratutto nel mio cuore.


 

POV CHRISTIAN

Sono a Milano.
So che devo tornare a Seattle, Ana aspetta mia figlia e devo starle vicino.
Ma non so se ci riuscirò.
Mi ha mentito, mi ha mentito su una cosa così grave.
Nessun bambino merita di stare lontano dai suoi genitori. Ricordo quando seppi di Thed, ero arrabbiato, frustato ma sopratutto avevo paura. Ma nonostante la reazione esagerata che ebbi in quel momento non avrei mai abbandonato il mio bambino, non l'avrei mai fatto.
Non so con quale coraggio Kate ha allontanato le piccole da Elliot.
È sempre stata una persona indipende ma fine a questo punto no, ha anche convinto Ana ha tenere nascosto tutto ciò.
Come ha potuto?
Ma sopratutto come ha potuto Anastasia tacere su una cosa del genere?
Ci siamo promessi sono dall'inizio di dirci tutto e di supportarci a vicenda invece lei ha tenuto tutto per se.
Per cosa poi?
Per non tradire l'amica.
Un'amica che se ne è fregata di lei.
Un' amica che si è fatta sentire tramite dei messaggi anonimi.
Io non so come si faccia ad essere amica di una persona del genere.
Una persona che è fuggita è allontanato le foglie dal loro padre.
Kate Kavanghan se mai un giorno Elliot ti perdonerà io non lo farò questo è certo.
E Anastasia? Tornerò a Seattle e vedrò se qualcosa è recuperabile ma di lei non mi fido, oramai non posso più fidarmi.
Maledizione sono suo marito perché mi hai mentito? Perché?


 

POV ANASTASIA

Guardo Thed dormire nella sua culla e mi accarezzò il pancione, a quest'ora in Italia è mattino mentre io sono qui sola nel letto mio e di Christian.
Ho sbagliato, ha ragione. Ma Kate mi ha pregato di non dire nulla. Come facevo? È la mia migliore amica.
Mi asciugo le lacrime, è inutile piangere ho sbagliato e questo porterà ad una rottura nel mio matrimonio.
Lo so.
So come è fatto Christian.
Per lui mentire è peggio di tradire e so che non si fiderà più di me.
Per lui non c'è ragione che tenga, pretendeva che gli dicessi che Elliot era padre.
Ma come facevo?
Ho mantenuto la promessa fatta a Kate ma in questo modo ho rovinato il mio matrimonio.





Volevo avvisare tutti coloro che stavano leggendo la storia "ti amo... ma non posso",
la storia è terminata ed ho pubblicato già il seguito "ti amo... ma non posso 2"

GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!!!
A presto bacioni :)

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Capitolo 32
*** Capitolo 30 ***


POV ELLIOT

"Papà andiamo?"
"Si Steven"
"Le sorelline ti vorranno bene stai tranquillo"
"Ok d'accordo dai che c'è il taxi che ci aspetta fuori"

 

Ci infiliamo in taxi e arriviamo a casa di Marta.
Casa non la chiamerei è una grande villa con piscina.
Suonò il citofono "entra Elliot sono sola"
Stringo forte la mano di Steven ed entriamo.
La porta è aperta e sentiamo dire "siamo in salotto entrate"

 

Chiudo la porta ed entro.
Prendo un profondo respiro e sempre con Steven mi dirigo verso quello che credo sia il salone.
Infatti come entro noto Marta e le mie due bambine.
Ava ed Elis le mie bambine.
Sono identiche a pochi giorni fa quando le ho viste con Mark come ho fatto a non capire che erano le bambine di Kate.
"Elliot lei è Ava mentre lei è Elis"

Steven mi lascia la mano e si avvicina alle piccole.
Ava è uguale a Kate, mentre Elis mi assomiglia in maniera incredibile è la mia versione al femminile. Come ho fatto ad non accorgermene prima, è proprio Elis che gattonando si avvicina a me, e mi tira il pantolone.
Con le lacrime agli occhi la prendo imbraccio e le do un bacio sulla guancia.
Lei mi guarda con i suoi occhi così identici ai miei e ridendo dice "pa..pa"
Marta mi vede e sorride e mi porta anche Ava.
"Elliot sanno che sei il loro papà, le piccole vanno all'asilo nido e comprendono. Inoltre da quando  ho scoperto che sei il loro papà gli ho fatto vedere sempre delle tue foto e oggi stavo dicendo loro che sarebbe venuto il loro papà"

Annuisco in lacrime Marta si avvicina alle piccole e dice "lui è il vostro papà"

Le piccole appoggiano le loro testoline sulle mie spalle e ripetono sempre "pa..pa"

Le cullo e sussurrò "vi voglio bene principesse mie"

Steven mi guarda e dice "sono belle"

Io annuisco e vado a sedermi con loro imbraccio sul divano.
Marta arriva con un caffè "basta piangere Elliot le hai conosciute e loro fra dieci anni non ricorderanno che sei stato lontano da loro per un anno e mezzo, fin quando sei qui puoi venire a trovarle sempre parlerò con Mark dovrà accettarlo"

"Grazie Marta non finirò mai di ringraziarti ti devo tutto"

"Puoi ringraziarmi prendendoti cura di loro"

"Posso portarle con me in Hotel sai ci sono Christina e Mia"

"Certo sono le tue bambine Elliot nessuno ti può impedire di portarle con te"

 

POV MARTA

NOOO!!
che ci fa lei qui ora?
"Marta"
"Mark. Kate ci fai qui?"
"Ho dato le dimissioni a Kate starà con noi fino alla guarigione"
"D'accordo"
-------------------------------------------------------
"Dove sono le mie bambine Marta?"

"Sono uscite"

"Hanno un anno e mezzo non possono essere uscite sole. Dove sono Ava ed Elis? Dove sono?"

"Non urlare ti ricordo che sei nella mia casa. Ava ed Elis torneranno presto"

"Dove sono?"

"Con Elliot sono con il loro papà"

"Noooo dimmi che non lo hai fatto dimmelo"

"Invece si"

"Sono io la loro mamma io devo prendere le decisioni e non tu"

"Mi dispiace Kate ma questa volta ho fatto la cosa che ritenevo giusto.
Ecco questo è il nome dell'hotel vai da Elliot vediamo se hai il coraggio"

"Contaci Marta, ci vado subito a riprendermi le mie bambine"

"Bene"
----------------------------------------------------
"Kate ti accompagno io non puoi guidare e con te Marta faremo i conti dopo"

"Contaci Mark"

 

POV ELLIOT

"Elliot sono Marta.
Kate sta venendo da te a riprendersi le piccole.
Sii forte.
In bocca al lupo"

"Christian"

"Cosa succede?"

"Kate sta venendo qui"

"Bene è arrivato il momento di risolvere questa faccenda. Vado ad avvisare Mia e chiamò l'avvocato e lo faccio venire qui"

"Prima voglio la verità Christian poi fai venire l'avvocato"

"D'accordo"

"Sai che sei proprio un papà d'oro con le due principesse. Non vedo l'ora che arrivi la mia Phoebe"

"Anche tu sei un bravo papà Christian e rispetto a me hai avuto la possibilità di goderti sin dall'inizio la paternità"

"Non pensarci più Elliot ora pensa a goderti i tuoi bambini e sii felice"

"Grazie fratello"

 

Buongiorno a tutti, di questo capitolo non sono per niente convinta ho buttato giù qualche idea ma non so se vi piacerà.
Sono nella cosiddetta sessione estiva e sono davvero esausta.
Pubblico questo capitolo ma se fra una settimana o due lo cancellerò davvero non lo so devo riprendere le idee, vedrò appena andrò anch'io in vacanza.
Nel frattempo grazie a tutti
A presto
Prometto che da agosto aggiornerò costantemente.

 

Vi ricordo le altre mie storie che potete trovare sul mio profilo:

-Ti amo ...ma non posso (completata)

-Ti amo...ma non posso 2

-Non dirmi che hai paura

-al cuore non si comanda (completata)

 

-Theodore Grey (completata) con il seguito The daughters of Theodore Grey

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Capitolo 33
*** Capitolo 31 ***


POV KATE

"Siamo arrivati Kate"
"Puoi andare chiamo un taxi"
"Sei sicura di salire sola?"
"Si è una questione tra me e loro"
"Facciamo una cosa aspetto qui fuori non mi sembra il caso di chiamare un taxi. Non agitarti ricorda che sei debole"
"Grazie Mark"
"Vai ora. Ti dico solo una cosa di loro la verità"
--------------------------------------------------------------------------------------
"Guarda un po' chi si rivede. La stronza è tornata"

"Fammi parlare con lui Christian"

"Attenta Kate perché se mai un giorno mio fratello dovesse perdonarti io non lo farò mai"

"Non voglio il tuo perdono, datemi le mie bambine"

"Le bambine sono le mie nipotine non pensare di portale via con te così facilmente"

"Non sei il fratello biologico di Elliot e le bambine non hanno niente a che fare con te. Sono mie, solo mie"

"Oh questa fa male Kate. Nemmeno una malattia ha tolto la tua stronzaggine.
Oh sì ho indagato ho scoperto che hai avuto un tumore, ma a quanto vedo stai bene.
Ora vai cara Kate vedrai mio fratello ti accoglierà a braccia aperte"


POV ELLIOT

"È arrivata Elliot l'ho sentita parlare con Christian"
"Mia porta via le piccole e Steven"
"D'accordo"
-------------------------------------------------
"Elliot"

"Ma guarda un po' sei ricomparsa"

"Dove sono Ava ed Elis?"

"Calma TI ricordo che  LORO sono anche MIE"

"Non pretendere diritti su di loro"

"Diritti su di loro? Sono il loro padre"

"Hanno il mio cognome. Di tuo non hanno niente Elliot"

"Invece si cara Kate. Sai ringrazio tutti i giorni Dio per non aver firmato le carte del divorzio.
Sai perché? In questo momento ho mandato il mio avvocato in clinica per seguire il test del dna, non ho dubbi che sono mie, ma mi serve per la paternità e al momento del riconoscimento firmerò le carte del divorzio e sarà incluso l'affidamento di Ava ed Elis.
Avrò tutti i diritti sulle mie bambine, vedremo il giudice a chi darà ragione.
Mi hai nascosto di essere incinta, mi hai nascosto la loro nascita, te ne sei andata come una ladra da casa mia,hai rovinato un matrimonio"

"Dammi le mie bambine"

"No fino a quando non ci sarà una sentenza le bambine staranno con me, verranno a Seattle Kate e tu non puoi impedirmelo"

"Non puoi togliermele"

"NON SONO STRONZO COME TE! Non vieterò mai ad Ava ed Elis di vederti o stare con te, io non mi chiamo Kate Kavanghan, ma loro verranno con me e Steven"

"Tu non sai nulla"

"Cosa non so? Che sei stata malata. Hai avuto un tumore al seno hai fatto la chemioterapia so tutto Kate. Ma so anche che ora stai bene, dovrai controllarti sempre perché non era un tumore benigno, ma sei guarita hai eseguito esami specifici, grazie al tuo amico Mark,non risultano altre masse tumorali nel tuo corpo. Che credi che non sarei venuto a conoscenza di queste cose.
Ma ora dimmi Kate delle bambine hai saputo prima o dopo del tumore?"

"Prima"

"Quindi deduco che tu non te ne sei andata per la paura della malattia l'hai fatto di tua spontaneità volontà"

"Stai giungendo a conclusioni affrettate. Fammi spiegare"

"Non voglio sapere nulla hai risposto da sola alla mia domanda.
 Sai se mi avessi risposto che hai scoperto di essere incinta dopo la scoperta del tumore forse avrei capito, ma non spiegherei la nascita delle piccole.
Quindi sai Kate che ti dico che sei e rimarrai per sempre una grande stronza e ora vai via da qui"

"Dammi le mie bambine"

"No sono anche mie"

"Sei un bastardo"

"Posso essere chi sono ma ora vai via o chiamo la sicurezza. VAI VIA!!!!!!!!!"


POV CHRISTIAN

"Pronto?"

"Christian"

"Mamma cosa succede?"

"Anastasia è in ospedale Chris"

"Mamma come stanno? Come sta la mia bambina?"

"Chris mi dispiace raggiungici in ospedale"

"Mamma come stanno Anastasia e Phoebe?"

"Ti aspettiamo a Seattle Christian"

"Mamma aspetta..............................."




Ricordo nuovamente a tutti coloro che stavano leggendo la storia "ti amo... ma non posso",
la storia è terminata ed ho pubblicato già il seguito "ti amo... ma non posso 2".
Bhe chi non ha ancora letto questo storia passate a leggerla se vi va, vedrete che non ve ne pentirete
Per chi fosse su wattpad mi trovate anche li.

GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!!!
A presto bacioni :)

 
 

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Capitolo 34
*** Capitolo 32 ***


POV CHRISTIAN

"Signore?"
"Fate partite questo cazzo di aereo ORA"
"Certo signor Grey salga"
-------------------------------------------------------
"Signore?"
"Taylor che cazzo è successo a mia moglie? Dovevi controllarla"
"Signore ho trovato la signora svenuta per terra sanguinante. Thed era accanto a lei"
"Oh mio dio. Sto arrivando Taylor. Thed con chi è?"
"È qui con me e Gail"
"Passamelo"

 

"Papà"
"Ehi piccolo non piangere papà arriva presto"
"Soellina bua, mami bua. Papaa"
"Non piangere cucciolo andrà tutto bene te lo giuro. Amore passami Taylor di nuovo"

 

"Signor Grey"
"Taylor sai in che condizioni sono mia moglie e mia figlia?"
"No signore, mi dispiace sua madre ha mandato via sia me che Gail ci ha incaricato di stare con Thed"
"D'accordo appena arrivo ti avviso"

 

Maledizione! Non posso perderle non ora!
 

"Signore?"
"Sawer"
"La signora è forte, le ricordo quando si trovò coinvolta nel rapimento di Hyde era incinta anche in quel momento"
---------------------------------------------------------------------------

Dopo ore di viaggio mi affaccio dal finestrino dell'aereo e vedo Seattle.
Finalmente.
Come un razzo scendo subito dall'aereo e prendo la mia auto.
"Signore lasci guidare me"
"No Sawer vai a casa"

 

Mi infilo nell'auto  e parto verso l'ospedale dove si trova Anastasia.
In meno di mezz'ora sono arrivato entro in ospedale e iniziò a sbraitare contro l'infermiera.
"Sono il marito cazzo! Dove mia moglie?"
"In reparto maternità signore"

 

Evito di prendere l ascensore e salgo velocemente le scale.
Quando arrivo trovo mio padre che abbraccia mia madre in lacrime.
No! Non può essere!

"Mamma"

 

Mia madre si alza e mi abbraccia "Christian"
 

Mi allontano di scatto "Dove sono?"
 

Mio padre si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla "Christian"
 

Come un pazzo urlo "Dove sono mia moglie e mia figlia?"
 

"Signor Grey le dico io dove sono"

Mi giro e vedo un medico, noto che ha il volto stanco sarà stata una nottata dura anche per lui.

"Dove sono?"

 

"Mi ascolti signor Grey sua moglie è in stanza, è sotto l'effetto  dell'anestesia, tra meno di un ora si sveglierà"
 

"Mia figlia?"
 

"Signor Grey?"
 

"Phoebe è ancora al sicuro con Anastasia vero dottore?"
 

"......................................"
 

"Mi risponda maledizione"

"Signor Grey purtroppo abbiamo dovuto far nascere la sua bambina. Sua moglie questo non lo sa ,quando è arrivata è stata portata immediatamente in sala operatoria e l'abbiamo addormentata.Signor Grey erano in pericolo entrambe abbiamo fatto il possibile per entrambe"
 

"Dov'è mia figlia? Non può essere nata Anastasia era di solo sette mesi e mezzo"
 

"È in incubatrice signor Grey. La piccola sta lottando per vivere. Mi dispiace è presto per dire se c'è la farà."
 

"Nooooo"
 

"Christian"
 

"Mamma la mia bambina non può morire"
 

"C'è la farà Christian. Phoebe è forte come il suo papà, amore mio c'è la farà vedrai te qualche mese questo sarà solo un brutto ricordo"
 

"Ha ragione sua madre signor Grey. Mi ascolti Il primario di pediatra neonatale ha assicurato che Phoebe sta conbattendo con tutte le sue forze. Tra qualche settimana avremo la certezza di tutto"
 

"Posso vederla?"
 

"Ma certo venga con me"
------------------------------------------------------------------------------------------

Il medico mi accompagna vicino all'incubatrice della mia piccola.
Phoebe Grace Grey

 

"Oh la mia piccola"
 

"Signore devo parlare io con la signora?"
 

"Non lo faccio io. Posso restare un po qui?"
 

"Certo le mando un infermiera"
 

Il medico va via e restò a contemplare la mia bambina.
Anche se piccola è bellissima, è così indifesa. Non posso crederci che sta lottando per sopravvivere.

 

Maledizione non dovevano andare così le cose.
Dio non portarmela via! Non farlo con lei!
Non potrei sopportare quest'altro dolore.

 

"Christian"

"Mamma"

 

Mi getto tra le sue braccia e piango sul suo petto non l'ho mai fatto ma ora ho bisogno anch'io di mia madre.
 

"Non posso perdere anche lei mamma. Non posso"
 

"Shh c'è la farà Christian faremo il possibile per lei te lo giuro"
 

"Non posso perderla. Ho perso abbastanza nella vita"
 

"Shh lo so Christian. Basta piangere devi essere forte per Anastasia. Io sono fiduciosa Christian nella mia vita ho visto molto bambini come Phoebe che c'è l'hanno fatta. Non ha problemi respiratori è questo è già un miracolo vedrai che fra un mese ti diranno che la tua piccola sta bene"
 

"Posso toccarla?"

"Si aspetta che apro il vetro"

 

Prendo la manina di Phoebe tra le mie e facendo attenzione le do un piccolo bacio sul suo palmo.
"Piccolina mia c'è la devi fare per me, per la mamma e per Thed. Fallo per noi Phoebe non posso perderti"

 

Come se ha capito le mie parole apre i suoi occhietti e mi guarda.
Stringe con la sua manina il mio dito, è una stretta leggera ma la sento.
La guardo e le accarezzo una guancia
"Non fare scherzi Phoebe, non fare scherzi amore mio. Sei la principessa di papà"

 

Vedo che si è avvicinata in infermiera
"Signore non può stare molto qui. Ritorni questa sera le permetteremo di stare un altro po' con la sua bambina"
"D'accordo"
Saluto la mia piccola ed esco.
Ora devo dirlo ad Anastasia


 

POV ANASTASIA

Apro gli occhi e noto che non sono nella mia casa.
Mi guardò intorno e vedo attaccata al mio braccio una flebo.

 

I ricordi mi investono come un macigno.
"Thed dai esce dalla vasca sei pulito"
"Mamma alto pochino"
"Va bene"
Un crampo mi investe e mi accascio per terra
"Mamma bua"
"No amore la mamma sta bene"
"Mamma bua tu, angue tu"
Thed mi indica un punto sul pavimento. Guardo e vedo del sangue.
No noooo.
Phoebe nooo
Guardo il mio bambino che sta per piangere.
Vorrei piangere anch'io ora.
"Thed amore ascoltami esci piano piano dalla vasca"
"Cosìi"
"Si bravo piano amore. Ora asciuga i piedini e vai giù a chiamare Taylor"
"Fatto mamma"
"Bravo amore vai a chiamare Taylor"
Come vedo Thed uscire dal bagno, iniziò a piangere e a toccarmi il ventre
"Phoebe per favore resisti"
Noto che perdo più sangue.
Sento la voce di Taylor e Gail che mi chiamano e poi il buio.

Come in trance, mi risveglio dai miei ricordi.
Forse è stato un incubo.
Deve essere stato un incubo
Appoggio la mia mano sul mio ventre.
Ma c'è qualcosa che non va.
Alzo la coperta e vedo il mio ventre "Nooooooooo. Phoebe noooooooo"

 

"Signora si calmi"
 

"La mia bambina. Dov'è la mia bambina"
 

"Signora per favore ha subito un intervento delicato stia tranquilla"
 

"Mi dica dov'è la mia bambina"
 

La porta si apre ed entra un medico e dietro di lui vedo Christian.

Come mi vede mi raggiunge subito "Ana"

 

"Christian"
 

Vedo che sta piangendo
Vi prego ditemi che è tutto un incubo.
Christian piange?

 

"Dov'è la mia bambina Christian?"
 

"Ana calmati"
 

"Dov'è Phoebe? Dov'è Christian?"
 

"Hanno dovuto farla nascere Ana. Stavate per morire entrambe"
 

"No no non può essere. Dov'è ora? Dimmi che è viva"
 

"Si è viva, è nel reparto neonatale"
 

"Come sta?"
 

"Ana la piccola sta facendo di tutto per vivere"
 

"Dimmi che non è vero ti prego"
 

"Mi dispiace davvero"
 

"È tutta colpa tua Christian."
 

"Anastasia"
 

"È colpa tua Christian. VAI VIA ORA"
 

"Anastasia"
 

"VATTENE NON VOGLIO VEDERTI. La mia bambina può morire ed è solo colpa tua"

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Capitolo 35
*** Capitolo 33 ***


POV CHRISTIAN
 

Dopo le parole di Anastasia esco dalla clinica sconvolto, e mi dirigo verso casa.
Quando entro, in casa regna il silenzio più assoluto, entro in salotto e trovo Gail seduta sul divano e su di lei dorme Thed.
Noto che le guance del piccolo sono bagnate di lacrime

"Signore"

"Tranquilla Gail, lo porto nella sua cameretta. Puoi aspettarmi qui?"

"Certo signore"

Prendo Thed e lo porto nella sua cameretta, gli rimbocco le coperte e gli do un bacio sulla fronte. Scendo in soggiorno e mi dirigo in cucina dove immagino che sia Gail.

"Signore le preparo qualcosa?"

"No grazie. Gail cosa è successo in questi giorni?"

"Oh signore se solo la signora Anastasia mi avesse ascoltato"

"Perché? Cosa è successo che io non so"

"La Signora era molto agitata in questi giorni, accusava sempre dei dolori al ventre sia io che Taylor abbiamo insistito sul fatto di accompagnarla in ospedale. Mah lei sa com'è Anastasia, insisteva sul dire che fosse lo stress e non voleva lasciare il piccolo, e poi il seguito lo conosce. Se non fosse stato per Thed che è corso ad avvisarci, io non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo"

"Tranquilla Gail"

"Signore la piccola come sta?"

"Lotta tra la vita e la morte"

"Mi dispiace Signore"

"Più a me Gail"

Mi dirigo nella mia camera da letto, mi infilo un pigiama e mi metto a dormire.
Sono stremato, non posso ancora credere che tutto questo sia accadendo a noi.

"Chi sei?"

"Papà sono io. Non mi riconosci?"

"Phoebe"

"Si papà. Sono con nonna Ella sto bene papà, salutami la mamma e Thed"

"No ferma Phoebe. Cosa significa che sei con nonna Ella?"

"Papà non ricordi, io non c'è lo fatta, sono volata via. Di alla mamma che sto bene e che le voglio tanto bene"

"Phoebe"

"Ti voglio bene papà"


Mi sveglio di soprassalto e noto che sto piangendo

"Phoebe nooo, non puoi morire piccolina mia"

Prendo il telefono e vedo che sono le quattro del mattino, ma quello che attira più la mia attenzione solo le tre chiamate perse da parte dell'ospedale.

NO!!!!
Fa che il mio sogno sia stato solo un incubo.

Mi vesto velocemente e corro fuori, devo andare dalla mia piccola.

Prendo la mia auto ed esco a grande velocità sulla strada.
"Signore non portarti via la mia bambina ti prego"
La mia è una supplica continua, ripeto queste parole per non so quanto tempo.

 I miei occhi sono offuscati dalle lacrime solo quando sento dei rumori dei clacson, mi rendo conto che sto invadendo la corsia opposta.
Noto due luci abbaglianti e un clacson che mi suona all'impazzata, non faccio in tempo a sterzare che non vedo più nulla.


 


 

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Capitolo 36
*** Avviso ***


Buongiorno a tutti!
Mi sento in dovere di dare una spiegazione a tutti dei miei non aggiornamenti.
Anche se avevo promesso a molti voi di aggiornare al più presto.
Davvero leggere tutti i vostri commenti mi riempie il cuore di gioia.
Anche se non rispondo vi assicuro che leggo tutto quello scrivete.
Scrivo questo avviso per dirvi davvero che non so quando potrò aggiornare, purtroppo ho problemi di salute e davvero non riesco a scrivere capitoli per poi pubblicarli.
Mi dispiace e vi chiedo scusa cercherò di ricominciare a postare nel minor tempo possibile.
Grazie a tutti, spero di ritrovarvi tutti nuovamente al mio ritorno.
Baci a tutti 😘😘

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Capitolo 37
*** Capitolo 34 ***


               ITALIA
 

POV KATE

"Mark allora?"
 

"Raggiungi un accordo con lui se non vuoi perdere le tue bambine. L'avvocato non ci ha dato molte speranze Elliot Grey ha una squadra di avvocati americani che aiuteranno i due avvocati italiani che hanno trovato per la causa. È tutto contro te Kate. Parla con lui prima che sia troppo tardi nessun giudice ti potrà vietare di vedere le tue bambine ma l'affido esclusivo non lo daranno mai a te Kate"
 

"Accompagnami da Elliot"

 

POV ELLIOT

"Signore una signora l'aspetta al bar dell'hotel"
 

"Arrivo"
 

Quando scendo vedo Kate seduta al bar a bere un drink.
 

"Che ci fai qui?"
 

"Possiamo parlare Elliot per favore "
 

"Parla cosa vuoi"
 

"Possiamo andare in un posto più tranquillo?"
 

"Andiamo nel parco dietro l'hotel"
 

Usciamo dall'hotel e arriviamo in un piccolo parco e ci sediamo su una panchina.
 

"Cosa vuoi dirmi Kate?"
 

"Elliot non ti vieterò mai di vedere Ava ed Elis ma perfavore non portiamo i nostri problemi davanti a un aula di tribunale"
 

"Perché? Sai di perdere Kate? Ava ed Elis sono mie figlie"
 

"Lo so Elliot ma per favore non portarmele via"
 

"Non lo farò Kate ma loro verranno con me a Seattle quindi anche tu ritornerai nella tua città. Divorzieremo Kate ma ho intenzione di abitare nella stessa città per il bene delle bambine, ma per quanto mi riguarda non sarò iOS lasciare il mio lavoro, tu qui non hai nulla. La tua vita, il tuo ex lavoro e la tua famiglia sono a Seattle Kate. Non finiremo in tribunale se tu torni a Seattle e permetti alle piccole di vivere con me, in caso contrario sai cosa ti aspetta"
 

"D'accordo tornerò a seaatle ma prima devo finire il  mese di cura e concludere i controlli"
 

"Aspetterò un altro mese"
 

"Elliot per quanto riguarda le bambine spero che vivranno con entrambi e non solo con te"
 

"Di questo ne discuteremo al nostro ritorno"
 

"Elliot"
 

"Cosa c'è ora?"
 

"So che non vale niente ma ti chiedo scusa"
 

"È troppo tardi per le scuse Kate"
 

Torno nella mia camera dove trovo Mia abbracciata a Steven
Mi avvicino a loro e prendo imbraccio Steven.
Sia lui che Mia hanno gli occhi arrossati e le loro guance sono bagnate da lacrime.

 

Non so perché ma iniziò a tremare

"Cosa succede?"

 

Mia sorella scoppia nuovamente a piangere
"Mi ha chiamato la mamma"

 

"È successo qualcosa a papà?"
 

"No, stavo con le piccole e avevo il vivavoce
 

Mio figlio continua ad aggrapparsi al mio collo e a piangere.
Cosa ha sentito Steven per stare così?
Perché Mia piange?

 

"Mia che diavolo sta succedendo"
 

"La mamma mi ha detto che Christian ha avuto un incidente. È in coma Elliot"
 

Mi siedo sul divano prima che crolli.
 

Appoggio la fronte su quella di Steven e lo guardo negli occhi

"Lo zio starà bene te lo giuro Steven"

 

"Non voglio che muore come la mamma"
 

"Non morirà te lo giuro. Ora vai con la zia mia e prepara le valige torniamo a casa"
 

"Va bene"
 

"Non piangere più Steven andrà tutto bene. Tuo zio è un leone"

-----------------------------------------------------

"Mamma"

 

"Elliot oh dio"
 

"Sto tornando prenderemo il primo volo"
 

"Thed"
 

"Mi occuperò io di lui. Anastasia e la piccola?"
 

"Anastasia era nel giardino dell'ospedale quando ha visto arrivare Christian con l'ambulanza. È sotto shock le hanno dato dei tranquillanti"
 

"Phoebe mamma come sta?"
 

"Lotta per vivere, così come il mio Christian"
 

"Si salveranno entrambi. Al diavolo tutto se non sarà così"
 

"Torna a casa Elliot"
 

"Arriviamo di a quel testone di mio fratello di non fare scherzi"

------------------------------------------------------

"Elliot"

 

"Kate prepara le valige vieni a Seattle con me abbiamo un volo tra due ore"
 

"Cosa significa?"
 

"Tuo cognato, mio fratello è in coma. Anastasia sai la tua migliore amica ha avuto un parto prematuro e la piccola sta lottando per vivere. Devo occuparmi di Thed. Devo tranquillizzare Steven che è in uno stato pietoso e non voglio allontanarmi dalle mie bambine. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti. Vieni o non vieni Kate?"
 

"Arrivo tra un ora sono lì"

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Capitolo 38
*** Capitolo 35 ***


SEATTLE
 

POV ANASTASIA

"Voglio vedere mio marito"
 

"Signora si calmi le abbiamo già ripetuto che lo vedrà domani"
 

"NO Maledizione mi faccia vedere mio marito ora! Giuro che appena mi riprendo la mia famiglia non darà più nessun contributo per questo ospedale. Glielo posso giurare"
 

"Signora ci sta minacciando?"
 

"SI"
 

Entra un medico e lancia un occhiataccia all'infemiera

"Cosa succede qui? Cosa sono queste urla?"

 

"Dottore la signora vuole vedere il signor Grey"
 

"È mio marito non è un estraneo"
 

Il medico annuisce
 

"La porto io da suo marito Anastasia ma stia calma"
 

"Grazie"
 

"Si figuri"
 

Dopo mezz'ora sono su una sedia a rotelle e il medico che mi spinge tra i reparti.

"Anastasia non sì agiti, le permetto di vedere Christian già che vi conosco da una vita. Ma stia tranquilla ha subito un parto difficile pochi giorni fa"

 

"D'accordo"
 

Come arriviamo al reparto di terapia intensiva, inizio a tremare.
Christian stava venendo  da me e da Phoebe è colpa mia se ora è in queste condizioni.
Non dovevo urlargli contro, non dovevo incolparlo della nascita prematura di Phoebe.
Non dovevo farlo.
Entro nella stanza e vedo mio marito, il mio più grande amore.
Mi avvicino e intimo il dottore di lasciarmi sola con lui

"Ha solo un quarto d'ora Anastasia non di più"

 

"Me lo farò bastare"
 

Prendo la mano di Christian fra le mie e gli bacio il palmo.

"Devi svegliarti Chris non puoi morire. Mi hai capito? Devi farlo per me, per Thed e per Phoebe. Non abbandonarmi ti supplico"

 

Inizio a piangere senza sosta per non so quanto tempo fino a quando non sento una mano che mi accarezza i capelli.

Mi giro e vedo Elliot

"Elliot"

 

"Shh non piangere. Christian non vorrebbe vederti così"
 

Mi abbraccia e mi aggrappo al suo collo

"Non può morire Elliot non può abbandonarmi"

 

"Non morirà Anastasia vedrai quando meno ce lo aspettiamo lui si sveglierà"
 

Dopo altri dieci minuti usciamo con Elliot

"Mi accompagni da Phoebe?"

 

"Certo andiamo"
 

Arriviamo in neonatologia e l'infermiera mi sorride.

"Sua figlia è forte Anastasia"

 

Mi portano vicino allincubatrice della piccola e aprono il vetro.
Prendo la manina di Phoebe e scoppio a piangere.

"Amore della mamma sei bellissima"

 

Guardo Elliot che guarda la piccola emozionato.

"Mi credi se ti dico che assomiglia a Christian"

 

"Lo so Elliot. Lei è la pricoeaaa del suo papà. Mi lasci un po' sola con lei Elliot?"
 

"Certo passo a prenderti tra un po'"
 

Annuisco e resto a contemplare la mia bambina.
 

"Sai amore mio, papa non sta bene ma sono convinta che se tu diventi forte anche il tuo papà si sveglierà. Non potete lasciarmi entrambi. Ti prego Phoebe tu e il tuo papà tornate da me"
 

"Anastasia si calmi. Vedrà che andrà tutto bene. Il pediatra è passato stamattina e ha appurato che per ora Phoebe è in ottima forma, ci vorrà tempo Anastasia ma la sua bambina c'è la farà"
 

"Grazie"
 

"Si figuri è il mio lavoro. Molti bambini si sono trovati nelle stesse condizioni di Phoebe e oggi stanno bene. Non so disperi vedrà che la piccola tra qualche mese starà con lei e la vostra famiglia"


 

POV ELLIOT

"Mamma?"
 

"Sono tue?"
 

"Si. Dov'è Kate?"
 

"È andata in hotel"
 

"Mamma cosa le hai detto?"
 

"Quello che si meritava"
 

"Mamma"
 

"Niente Elliot ne ho abbastanza di vedere i miei figli soffrire. Christian è in coma, mia nipote lotta per la vita, Anastasia che considero una figlia per poco non cade in depressione e tu figlio mio, sei senza una meta. Vedo nei tuoi occhi, dolore e risentimento. Pensa a Steven ad Ava ed Elis, pensa solo a loro figlio mio e sarai felice"
 

"Ti voglio bene mamma"
 

"Anch'io tesoro. Anch'io"


 

POV KATE
 

"Grace"

"Che ci fai qui Katherine Kavanghan?"

"Sono qui per Elliot"

"Sei qui per Elliot? Dici che sei qui per Elliot? Dove sei stata tutto questo tempo?
Non credere che Mia non mi abbia detto delle piccole.
Come hai potuto tenere nascosta la gravidanza ad Elliot dopo tutto il dolore che ha vissuto per Ellen e Steven.
Te ne sei andata come una ladra e sei scomparsa.
Ti ripresenti oggi qui!
Hai anche il coraggio di tornare!
Nella mia casa non voglio più vederti che ti sia chiaro questo"

"Lasciamo spiegare Grace"

"Non c'è nulla da spiegare"
------------------------------------------------------------

"Ethan"

 

"Kaate che ci fai qui?"
 

"Ho bisogno di mio fratello"
 

"ORA TI RICORDI DI AVERE UN FRATELLO?"
 

"Ethan"
 

"Stai zitta Kate. Non sai quanto mamma e papà hanno sofferto per colpa tua. Ora scopriamo che sei stata malata ma hai avuto due bambine.
Hai nascosto una gravidanza.Per Elliot eri la cosa più importante.
Sei stata una vigliacca.Non sei più mia sorella Kate. Non posso perdonarti"

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Capitolo 39
*** Capitolo 36 ***


                    DUE MESI DOPO
 

POV ANASTASIA

Sono passati due mesi.
Due mesi da incubo.
Due mesi che Christian è in coma.
Due mesi che non sento la sua voce, non vedo i suoi occhi e non sento le sue labbra sulle mie.
Due mesi che mi manca.
Vivere così è un agonia.
Vado avanti per i miei bambini.
Thed ogni giorno viene a trovare il suo papà.
Continua a dire che dorme come l'orso che va in letargo e si risveglierà in primavera.
Una cosa positiva almeno c è, la mia piccola Phoebe è fuori pericolo e oggi per la prima volta tornerà a casa.
Ma ad aspettarla non ci sarà il suo papà.
Grazie a Grace ho ottenuto un permesso speciale di portare per cinque minuti Phoebe nella stanza di Christian.
Non so perché ma sono sempre più convinta che Christian ora ha bisogno di sentire il calore di Phoebe, sentire le sue piccole manine sul suo volto per farli capire che la sua piccola principessa è viva e ormai fuori pericolo.
Saluto Christian e vado a prendere la mia piccolina.



 

POV ELLIOT

"Ava, Elis venite qui a papà"
 

"Paapa"
 

"Le mie principesse. Vi siete divertite con la nonna e la zia?"
 

"Tiii"
 

Prendo in braccio le piccole e mi avvicino a Steven

"Allora campione?"

 

"Tutto bene papà. Oggi andiamo da zio?"
 

"Certo tesoro. Andiamo a lasciare Ava ed Elis da Kate e noi andiamo in ospedale"
 

"Papà oggi al parco ho incontrato Già mi ha detto di salutarti"
 

"Come stava?"
 

"Bene anche se la nonna ha detto che era triste"
 

"Mhh andiamo dai"
 

Io e Steven ci dirigiamo in ospedale da Christian.
Sono passati due mesi dall'incidente e da quando siamo tornati a Seattle.
Le cose con Kate non vanno bene, nessuno riesce a perdonarla per quello che ha fatto ma sopratutto per il dolore che ci ha causato.
Forse l'unica persona che sta iniziando a volerle bene incondizionatamente è Steven.
Eh sì il mio bambino ha deciso di passare del tempo con le sue sorelline anche quando non sono con me e parecchie volte l'ho trovato a chiacchierare con Kate e a ridere con lei.
Cosa strana ma si sta fidando proprio della persona che ci ha abbandonato nel momento del bisogno.
Kate ha preso un piccolo appartamento in affitto qui a Seattle e ha cominciato a lavorare da un mese.
Nei suoi occhi vedo tristezza sopratutto dopo lo scontro con Anastasia, una settimana dopo l'incidente di Christian.
Ero in ospedale e stavo andando nella camera di Anastasia quando non ho potuto fare a meno di ascoltare la loro conversazione se si può definire tale.

 

"Anastasia"

"KATE che ci fai qui?"

"Io sono qui con Elliot ormai da una settimana"

"Bene ora puoi anche andare"

"Ana possiamo parlare?"

"No"

"Per favore Anastasia"

"Cosa Kate? Per colpa tua ho quasi distrutto il mio matrimonio. Ed ora non posso nemmeno chiedere scusa a Christian perché lui è in coma e non so nemmeno se si risveglierà.
Sei tornata, brava congratulazioni.
Che vuoi sentirti dire?
Oh Kate ben tornata, mi dispiace per tutto amiche come sempre.
Te lo scordi Kate non sono intenzionata a tornare ad essere tua amica.
Ti ho coperto e forse prima ti avrei perdonata.
Ma i tuoi inganni mi hanno portata a subire un parto prematuro, un parto che non ho vissuto con Christian perché lui era in Italia a sistemare i tuoi errori.
La mia bambina lotta per vivere e mio marito lo sai.
Avevamo litigato quel giorno e poi la notte lo vedo arrivare qui in fin di vita.
Cara Kate non posso darti la colpa di tutto. Ma ricorda sempre che in parte la responsabilità delle mie disgrazie è tua.
Eh tutto questo per coprirti.
Ti volevo bene eri come la sorella che non ho mai avuto, ma ora non più.
Ed ora FUORI DALLA MIA CAMERA! SUBITO!"


 

Torno al presente, vedendo Steven che continua a chiamarmi

"Papà c'è la zia Ana"

 

Anastasia si avvicina a noi e saluta entrambi

"Thed?"

 

"Tranquilla sta bene ora è con Mia"
 

"Ok vado a prendere Phoebe oggi per la prima volta vedrà il suo papà e poi la porto a casa"
 

"Perché non vieni a stare a casa mia fino a quando Christian non si risveglia? Oppure stai da mia madre"
 

"No Elliot ne abbiamo già parlato da oggi io Phoebe e Thed staremo nella nostra casa. Gail quando verro in ospedale starà con i piccoli e sono riuscita a trovare grazie a Grace anche una babysitter per aiutarci"
 

"D'accordo come vuoi tu. Noi andiamo da Christian poi usciamo e vi facciamo entrare"
 

"Si comunque ora devo far mangiare Phoebe tra un ora saremo dal suo papà"
 

Sorrido e bacio la sua guancia "Ana mi credi se ti dico che si risveglierà quando meno ce lo aspettiamo"
 

"Lo so lo penso anch'io i medici dicono che è sempre stabile e questa è un'ottima cosa"
 

"Noi andiamo ci vediamo dopo"

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Capitolo 40
*** Capitolo 37 ***


POV ANASTASIA
 

Mi reco nel reparto di neonatologia a prendere la mia piccola Phoebe.
Entro e trovo proprio il pediatra a visitarla.

 

"Signora Grey"
 

"Dottore come sta la mia bambina?"
 

"Bene posso firmare definitivamente le dimissioni, la piccola non ha subito nessun problema neurologico o altro è in perfetta forma.
Ad oggi pesa 3 kg ed è alta 54 cm. Intanto noi ci rivediamo fra un mese per un controllo generale a Phoebe, per i primi cinque mesi voglio controllarla costantemente"



"D'accordo dottore. Grazie per tutto davvero"
 

"Si figuri. Ecco qui la sua bambina. Ora sarà il momento della poppata se vuole può accomodarsi qui in reparto"
 

"D'accordo grazie"
 

Dopo aver finito di allattare la piccola, le faccio fare il ruttino e mi dirigo verso il reparto di Christian.
Arrivo e trovo un medico a visitarlo


"Signora non più di un quarto d'ora"

 

"Si lo so. Come sta?"
 

"È stabile. Potrebbe risvegliarsi come no"
 

"Mio marito si risveglierà"

Il medico mi abbozza un sorriso triste e va via.
Nessuno crede che Christian si risveglierà.
Tutti continuano a ripetermi di non sperare sempre e di cominciare ad andare avanti ma io non lo farò.
Christian si sveglierà e la mia vita ricomincerà quando vedrò i suoi occhi aprirsi.

 

Entro nella stanza di Christian con la piccola e mi siedo su una sedia.
Metto la piccola sulle mie gambe, e metto una sua manina sulla mano di Christian.

 

"Hai visto amore? Phoebe è qui con te.
Sta bene Christian.
Oggi torniamo a casa.
Ci manchi Chris devi svegliarti amore. Fallo per Phoebe e per Thed.
Fallo per me non posso vivere senza te"

 

Vedo che i dieci minuti sono già passati velocemente. Bacio le labbra di Christian, appoggio la bocca di Phoebe sulla guancia di Christian.

"Dai un bacino a papà amore"

 

Phoebe agita le sue manine ma in compenso a modo suo lascia della bava sulla bocca di Christian.
Sorrido e pulisco la guancia di Christian.
Mi asciugo le lacrime e sorrido alla mia piccola.

Sto per uscire quando un rumore, mi fa rabbrividire mi giro e noto che il monitor che controlla i battiti di Christian suona ininterrottamente.
 

Esco in corridoio, e inizio ad urlare.

Immediatamente arrivano due medici e degli infermieri

"Signora esca"

 

"Cosa succede?"
 

"Signora esca immediatamente ci faccia fare il nostro lavoro"
 

Un infermiera mi accompagna fuori dal reparto ma l'unica cosa che sento prima di andare via  è "è in arresto cardiaco. Veloce o lo perdiamo"
 

Mi appoggio al muro e iniziò a piangere stringendo Phoebe a me.

"Papà non può abbandonarci amore mio. Non può farlo"

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Capitolo 41
*** Capitolo 38 ***


POV ANASTASIA

Continuo a piangere disperatamente per non so quanto tempo, controllo l'orologio e noto che è passata già più di un un'ora.
Che diavolo è successo?
Christian non può abbandonarmi.
Dopo un po' vedo un infermiera raggiungermi con un medico.

"Signora si calmi per favore. Dia all'infermiera la bambina"

 

"Mio marito per favore non mi dica che è morto"
 

"Lasci la piccola Anastasia. Venga con me"
 

Seguo il medico nel suo studio, mi fa accomodare e mi passa un bicchiere d'acqua.
 

"Senza giri di parole dottore. Cosa è successo a mio marito? È morto"
 

"No non è morto. Anzi contro ogni aspettativa il signor Grey si è risvegliato"
 

"Davvero?"
 

Lui annuisce

Sorrido e piangendo di felicità min alzo di scatto dalla sedia e nel momento in cui sto per aprire la porta il medico mi blocca e mi fa risedere.
 

"Aspetti un attimo devo parlarle prima"
 

"ok"
 

"Bene come le stavo dicendo suo marito ha subito quell'arresto cardiaco ma l'abbiamo preso in tempo, dopo un po' si è risvegliato. Ammetto che non lo credevo nemmeno io. Devo essere sincero pensavo che non si sarebbe risvegliato.
Il problema è un altro Anastasia, deve comprendere che suo marito dopo die mesi si è risvegliato in uno stato di confusione.
Continua a ripetere in continuazione un nome e chiede di chiamarla"

 

"Sarebbe?"
 

"Continua a ripetere il nome di una certa Elena"
 

Il mio viso non so quante espressioni assume, ma sentendo quel nome le mie sicurezze iniziano a vacillare.
 

"Chiede di Elena? Di me non si ricorda?"
 

"Ehm signora si ricorda di lei, ma non ricorda di essersi sposato e di avere due figli.
Abbiamo appurato che questa è una amnesia temporanea, non si preoccupi, ora se lei sarebbe disposta a far venire questa Elena qui da suo marito sarebbe la giusta scossa per fargli ricordare tutto.
Continua a ripetere che ha un forte mal di testa questo è tutto dovuto alla sua amnesia, prima ricorda meglio è"

 

"La donna che mio marito chiama appartiene al passato e ha tagliato tutti i ponti con lei.
Per non precisare che mio marito odia Elena"

 

"Bene signora allora la faccia venire qui, suo marito proprio vedendo il suo volto potrebbe dare una scossa alla sua memoria.
Per quanto riguarda il resto della salute è in perfetta forma"

 

"Siamo certi che l'amnesia se ne vada?"
 

"Certo è dovuta al colpo che il signor Grey ha preso alla testa durante l'incidente e poi il successivo coma.
Quando meno ce lo aspettiamo ricorderà tutto. Ma se questa Elena venga qui sarebbe meglio. Deve essere una sua scelta Anastasia"

 

"La ringrazio dottore"
 

Esco dall'ufficio del medico e vado verso la stanza di Christian.
Mi affaccio alla porta e vedo che parla con un infermiera, scoppio nuovamente a piangere.
In questo periodo non faccio altro che piangere, peggio degli ormoni della gravidanza.
Sorrido a vedere come non si lascia visitare dall'infermiera.
Ma il mio cuore si ferma nel momento in cui sento "sul mio telefono dovrebbe trovare il numero di Elena. Può chiamarla?"

 

Scuoto la testa sapendo benissimo che quel nome l'infermiera non lo troverà mai sulla sua rubrica.
Christian deve recuperare la memoria perché io non posso vivere nemmeno un altro giorno così.
Posso fare solo una cosa per recuperare la nostra vita.

 

Prendo il mio telefono
 

"Salve  centro benessere Esclava in cosa posso esserle utile?"
 

"Salve potrei parlare con la signora Elena Lincoln?"
 

"Certo può dirmi il suo nome?"
 

"Anastasia Grey"

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Capitolo 42
*** Capitolo 39 ***


POV ANASTASIA

Ed eccola qui di fronte a me.
Elena Lincoln.
Il mio peggior incubo

 

"Anastasia"
 

"Elena"
 

"Sai non mi aspettavo una tua chiamata"
 

"Sai benissimo perché sei qui"
 

"Oh sì, sai mi fa immensamente piacere questa perdita di memoria da parte di Christian, significa che un tempo sarei stata la prima persona che avrebbe cercato"
 

Colpita e affondata.
So benissimo che Elena per Christian è stata importante.
Ma so benissimo come qualsiasi sentimento che lui provasse per lei ora non esiste più.

Cerco di non perdermi d'animo e la guardo con cattiveria
"Pensa quello che vuoi Elena.
Ricorda solo che tu per Christian non esisterai nemmeno quando recupererà la memoria.
Hai sedotto un ragazzino e indotto a cercare sottomesse.
Come hai potuto?
Lo avresti fatto mai a tuo figlio Elena?
Ricorda che Christian prima di essere un ragazzo è un figlio per di più  della tua ex amica. Come avresti reagito tu Elena scoprendo che la tua amica dominava tuo figlio?"

 

Beccati questo stronza, maledetta!
 

Non mi risponde e decido di affondare la lama ancora di più

"Questo tuo silenzio la dice lunga Elena. Quindi evita di fare la sarcastica con me, perché non attacca.
Se sei qui è solo perché me lo hanno consigliato i medici, non credere che per te ci sia un perdono da parte mia. Hai sedotto un ragazzino devastato dagli eventi della vita e gli hai fatto credere che non esisteva amore per lui.
Ha continuato a credere di non essere capace d'amare e che le persone come lui erano sbagliate."


 

POV CHRISTIAN

Ma da quanto tempo sono in ospedale?
Cazzo devo tornare a casa.

 

"Signore Elena è qui"
 

"Oh finalmente la faccia entrare infermiera"
 

Ed eccola qui che entra in tutta la sua compostezza e bellezza che una donna della sua età possa avere .
 

"Christian caro"
 

"Elena cerca di farmi uscire di qui"
 

"Hai avuto un incidente caro"
 

"Cazzo Elena fammi uscire vai a parlare con i medici"
 

"D'accordo d'accordo"
 

Si avvicina e mi bacia sulle labbra.
Ma un mal di testa assurdo mi colpisce.

 

"Anastasia Grey suona bene. Sei finalmente mia moglie"
"E tu sei mio marito signor Grey"

"Christian sono incinta di nuovo!"
"Veramente Anastasia?"
"Si si amore mio aspettiamo un altro bambino"

"Signori sono lieti di annunciarvi che sarà una piccolina"
"Una femminuccia dottoressa Green?"
"Si signor Grey"

"Pronto?"
"Christian"
"Mamma cosa succede?"
"Anastasia è in ospedale Chris"
"Mamma come stanno? Come sta la mia bambina?"
"Chris mi dispiace raggiungici in ospedale"
"Mamma come stanno Anastasia e Phoebe?"

 

Allontano di scatto Elena dalle mie labbra.
 

"Che cazzo ci fai qui?"
 

"Ricordi a quanto pare ho fatto il mio dovere. Ciao Christian ti auguro una vita felice"
 

Ancora in confusione vedo andare via Elena.
Che diavolo ci faceva qui?
Oh Dio Phoebe?
L'incubo, l'incidente.
Inizio a suonare il campanello per far arrivare qualcuno ed entra un medico

 

"Mia moglie e mia figlia?"
 

"Ricorda signore?"
 

"Si sì maledizione ma mi faccia vedere mia moglie e mia figlia"
 

"Aspetti qui"
 

Dopo un po' di tempo che mi sembra un eternità vedo entrare la mia adorata Anastasia con in braccio nostra figlia.
Oh Dio non ci posso credere!
Anastasia si avvicina velocemente e piangendo mi bacia.
Chiedendomi in continuazione scusa.
Ma scusa di cosa?
Le sue lacrime sulle mie labbra sanno di dolore.

Si allontana dalle mie labbra e guardo la mia piccola

"Sta bene Christian"

 

Incapace di parlare, annuisco e prendo il mio amore tra le mie braccia.
Eh piango, piango per non so quanto tempo e Anastasia che mi consola

"Stiamo bene Christian. Parlarmi per favore. Fammi sentire la tua voce. Sono due mesi che non ti sento"

 

Due mesi? Sono passati due mesi?
 

"Ti amo Anastasia Grey non dimenticarlo mai"
 

Anastasia mi abbraccia facendo attenzione alla piccola e piange questa volta so che è di felicità.
 

"Sono passati due mesi?"
 

"Si sei arrivato qui in condizioni tragiche tutti pensavamo che non c'è l'avresti fatta. Ricordi Christian perché eri in macchina quella notte?"
 

Annuisco e continuando ad accarezzare la manina di Phoebe comincio a raccontarle quello che sognai quella notte.
 

"Anastasia non volevo farti del male e se tu hai partorito prematuramente so che è stata solo colpa mia"
 

"Non dire così Christian so che ti ho accusato, ma ero accecata dalla rabbia in quel momento ma ora entrambe sopratutto lei sta bene. Ora saremo felici"
 

"Elena che ci faceva qui?"
 

"Come ti sei risvegliato continuavi a chiamarla. Ho dovuto farla venire qui per farti ricordare tutto"
 

"Mi dispiace averti  messo in questa situazione"
 

"Non fa niente Christian l'importante che tu sei qui e ricordi il resto non conta davvero"
 

Phoebe inizia a lamentarsi reclamando le sue attenzioni
 

"È uguale a te. Una combattente come il suo papà non ha mollato un attimo ed è già una peste"
 

Scoppio a ridere di gusto e accarezzo la guancia di Anastasia
 

"Bhe tu non sei da meno Anastasia, hai saputo tenermi testa e non è da tutti e la nostra Phoebe  sarà una piccola peste ma la nostra principessa"
 

"Ti amo Christian Grey"
 

"Ti amo Anastasia Grey"

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Capitolo 43
*** Capitolo 40 ***


POV ANASTASIA

Una settimana dopo con non poche perplessità da parte dei medici Christian torna a casa.
Dopo molte sue insistenze i medici hanno deciso di firmare le dimissioni con la promessa che per qualsiasi problema sarebbe ritornato in clinica.
Mio marito ha promesso di seguire le loro indicazioni anche sono convinta che già da domani tornerà a lavoro.

"Andiamo a casa?"
 

"Si Taylor ci aspetta fuori"
 

"I bambini?"
 

"Sono con Gail. Thed non vede l'ora di riaverti a casa e Phoebe non vede l'ora di rivedere il suo il suo papà"
 

Come arriviamo in casa, Ted corre contro Christian che lo prende al volo facendolo volteggiare.
Mi dirigo verso la stanzetta di Phoebe  e la vedo già sveglia, che mi guarda con i suoi occhi così uguali a quelli di Christian.
La prendo in braccio e inizio a sbaciucchiarla.

"Andiamo da papà che non vede l'ora di vedere la sua principessa"

Prendo la piccola e scendiamo giù in salone Christian come vede Phoebe si avvicina e la prende tra le sue braccia.
Si siede sul divano e inizia a parlare con lei, Thed si avvicina e si siede accanto al suo papà,prendendo una manina di Phoebe e appoggia l'altra mano su quella di Christian.

Come un idiota scoppio a piangere!
Sono felice!

Christian mi fa cenno di avvicinarmi e lo faccio, vado dietro di lui e circondo con le mie mani.
"Siete voi la mia vita Anastasia, senza voi non sono niente"

Annuisco e lo bacio, sotto lo sguardo divertito del nostro ometto e con Phoebe che si lamenta a modo suo.
Questa è la quotidianità che voglio vivere ogni giorno.
Questa è la mia famiglia.


 

POV CHRISTIAN

La mattina dopo dal mio ritorno dall'ospedale, mi sveglio presto e preparo la colazione per Anastasia.
Metto tutto su un vassoio e salgo nella nostra camera.
Thed dorme ancora e Phoebe ha mangiato due ore fa quindi non ci disturberà nessuno.
Entro in camera e sveglio Anastasia lasciandole dolci baci sul collo.

"Christian"

 

"Sono io piccola svegliati"
 

Apre i suoi occhi e mi guarda con un dolce sorriso, sorriso che si allarga ancora più quando vede il vassoio della colazione.
Si mette a sedere sul letto e le appoggio il vassoio, ma prima di fare colazione le consegno una busta bianca.

"Cos'è?"

 

"Aprila"
 

Quando apre la busta esce quattro biglietti, e gli legge.
 

"Christian davvero?"
 

"Si tutto vero. Tra due mesi noi quattro andremo in Spagna per un mese, ho affittato una villa. Ieri ho parlato anche con il pediatra della piccola e mi ha detto che se partiamo tra due mesi non ci saranno problemi per lei.
Abbiamo bisogno di una pausa e dobbiamo andarcene da tutto e da tutti"

 

"Il lavoro Chris?"
 

"In quel mese chiuderemo le aziende. Termineremo gli affari più importanti in questi due mesi e poi noi andiamo via"
 

"Ti amo"
 

"Anch'io amore mio"
 

La domenica ci rechiamo a pranzo dai miei genitori, dove ci sono Mia, Ethan ed Elliot con Steven, Ava ed Elis.
Thed non fa altro che giocare con Ava ed Elis e le sue piccole non fanno altro che ridere.
Stiamo mangiando il dessert quando Steven ci chiede "perché Kate non c'è?"
Ana mi stringe forte la mano e diventa impassibile e nello sguardo di Elliot vedo un qualcosa di diverso, non è odio, è dolore.
Elliot è ancora innamorato di lei.
Maledizione! Mi basta vedere i suoi per capire quanto l'ama ancora.
Mia madre decide di prendere in mano la situazione portando Steven a vedere l'acquario con i nuovi pesci.
In tavola è sceso un silenzio tombale e anche Ethan non dice nulla.

 

Mio padre ci guarda "ragazzi tutti noi riteniamo Kate colpevole, ma nessuno di noi si è soffermato a capire perché lei ha fatto tutto questo"
 

"Papà mi ha tenuto nascosto le mie bambine"
 

"Lo so Elliot ma è proprio per loro che devi capire"
 

Mio fratello decide di chiudere la breve conversazione chiedendoci del viaggio.
Mio padre mi intima con lo sguardo di parlargli,lo farò ma non ora.

 

Una settimana dopo Elliot arriva nel mio ufficio  sconvolto

"Cosa è successo?"

 

"Kate"
 

"Kate cosa?"
 

"Io ho pensato questi giorni alle parole di papà e ieri sera ho lasciato i bambini con Mia ed Ethan e sono andata da lei.
Le ho chiesto spiegazioni, oh Christian siamo finiti a letto stamattina lei pensava che l'avessi perdonata, ma non è così. Le ho detto che è stata una bella scopata e sono andato via"

 

"Elliot"
 

"Che cazzo ho combinato l'ho trattata come una puttana"
 

"Elliot cazzo calmati"
 

"No no non mi calmo"

"Siediti mi stai facendo venire il mal di testa. Fermati un attimo e respira"

 

"Christian che diavolo ho combinato"
 

"La ami ancora Elliot?"
 

"Si"
 

"Allora vai da lei,non sono d'accordo,ma tu hai bisogno di lei vai e chiedile scusa per stanotte"
 

"Hai ragione. Comunque mi ha detto il perché delle sue scelte forse avrei agito anch'io così"
 

"Mi racconterai domani. Ora vai a prenderla e portala con te e costruite la vostra famiglia"
 

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Capitolo 44
*** Capitolo 41 ***


POV ELLIOT
 

"Elliot che ci fai qui di sera?"

"Ho bisogno di sapere il perché delle tue scelte"

"Siediti"

"Parla Kate"

"Non riuscivamo ad avere figli Elliot, ed è arrivato Steven e mi ha scosso molto il fatto di sapere che eri già padre. Ma ho amato quel bambino sin da subito su questo devi credermi.In Italia ero andata per un parere medico, ma li ho scoperto di essere incinta.
Non so dirti perché la dottoressa Green qui non lo aveva capito.
Ero tornata a Seattle, per dirtelo ma nel momento in cui stavo per farlo ho ricevuto quella maledetta chiamata in cui mi dicevano di tornare urgentemente in Italia.
Avevo un tumore. Che dovevo fare Elliot? Tu avevi perso Ellen e non sono riuscita a dirti che ero malata.
Come potevo? Il resto lo sai io che ti nascondo la gravidanza, il divorzio, e la nascita delle piccole"

"Me lo avresti mai detto Kate?"

"Vuoi la verità? Forse no. Non ti avrei mai detto delle bambine, prendimi per egoista ma non potevo. Loro sono state la mia salvezza, avevo paura che tu le portavi via con te, ho ancora paura. Ho tantissime colpe elliot, ma non credere nemmeno per un instante che io non ti abbia amato, il mio cuore è sempre stato il tuo"

"Ed ora Kate ora cosa provi per me? Nulla così come credo e mi stai facendo credere"

Scoppia a piangere e mi abbraccia "ti amo ancora Elliot non smetterò mai di amarti. Perché se c'è una persona che può farmi felice quella sei tu. Ma io ho sbagliato tutto, ho preso scelte avventante e ora ne sto pagando le conseguenze"

"Ti odio Kate per farmi soffrire"

"Elliot"

Le alzo il mento e appoggio le mie labbra sulle sue "ti odio ti odio Kate"

"Elliot lasciami"

Continuo a baciarla e la porto nella sua stanza .
La stendo sul letto e le tolgo la maglietta
"Ti odio"

"Elliot per favore non farlo"

"Cosa non devo fare? Scoparti Kate?"

"Non farlo"

"Me lo devi Kate. Voglio affondare in te. Me lo devi"

"Non ti devo nulla"

Le abbasso i jeans "invece si per tutto il dolore che mi hai fatto provare e continuo a provare"

Gli abbasso gli slip e continuo a baciarla dal collo, torturandole con la bocca i capezzoli fino ad arrivare all'ombelico, stimolandole il clitoride con le mie dita

"Lo vuoi Kate?"

"Fammi venire Elliot "

Sorrido e le faccio raggiungere l'orgasmo per poi penetrare dolcemente in lei.

"Questa è mia Kate. Qui dentro ci posso entrare solo io"
 

Mi riprendo dai miei pensieri e suono il citofono dell'appartamento di Kate.
Ma non  mi apre lei ma bensì un uomo in camice bianco.
Le mie mani iniziano a tremare

"Dov'è Kate?"

 

"La signora si è sentita poco bene e ha chiamato me. È nella sua stanza"
 

"Cosa è successo?"
 

"Ha avuto un abbassamento di pressione ed ha la febbre molto alta.Ho lasciato a lei i medicinali che deve prendere, le faccia seguire la cura. Arrivederci"
 

"Grazie dottore"
 

Entro in casa e vedo Kate stesa sul divano pallida come un lenzuolo.
Mi avvicino e vedo che è sudata e scotta.

"Kate hai la febbre?"

 

"Mhh scusa scusa elliot"
 

Continua a delirare ripentendo frasi incomprensibili ma sempre che mi riguardano.
Dopo due ore la febbre non scende anzi continua a salire.
Decido di chiamare l'unica persona che può aiutarmi

"Mamma"
 

"Elliot"
 

"Vieni a casa di Kate, non sta bene"
 

Sento mia madre sospirare "arrivo"
 

Dopo mezz'ora arriva mia madre.

"Dov'è?"

 

"Nella sua stanza, la febbre non scende"
 

"Ci penso io"
 

Mia madre va da Kate e io chiamo Mia chiedendole di stare con le piccole e Steven.
 

Dopo un po' esce mia madre

"Le ho iniettato un antibiotico tra un po' la febbre si abbasserà. Elliot vai in farmacia e prendi questi medicinali"

 

"E lei?"
 

"Resto io con lei tranquillo"
 

"Mamma"
 

"Sono calma Elliot. Vai tesoro ci penso io a lei"
 

"Non è che la uccidi?"
 

Scoppia a ridere "che dici testone, vai in farmacia. Ah vedi che c'è un incidente per strada"
 

"D'accordo se si sveglia dille che sto arrivando"
 

"Certo vai ora"

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Capitolo 45
*** Capitolo 42 ***


POV KATE

Mi sveglio intontita e vedo su una sedia a bere un bicchiere d'acqua Grace.

"Grace"

"Come stai Kate?"

"Meglio grazie. Elliot dov'è?"

"E' andato in farmacia, la febbre ti si era alzata e ha chiamato me"

"Sto meglio ora puoi andare"

"No. Dimmi la verità Kate. Cosa nascondi ancora? Per quanto hai intenzione di far soffrire ancora mio figlio?"

"Non ho nulla da dirti Grace. Tuo figlio è adulto non ha bisogno che tu lo protegga"

"DIMMI LA VERITA' KATE"

Scoppio a piangere e la guardo affranta "nessuno deve saperlo promettimelo"

"Te lo prometto"

"Ho mentito Grace. Sto morendo. Il tumore non è scomparso,anzi è comparso altrove, vi ho mentito ho chiesto ai medici di mentire a Christian e Elliot. L'operazione,la chemio non sono serviti a nulla. Ma io lo sapevo. Ho mentito ad Elliot sulle bambine anche per questo, non posso permettergli di vedermi morire, chiamami egoista ma volevo vivermi i pochi anni della mia vita con le mie bambine, Elliot avrebbe saputo di loro alla mia morte."

"Kate"

"Si e no mi resta un anno di vita Grace. Questa febbre non è normale, non è influenza. Elliot non deve sapere nulla così come gli altri. Preferisco farmi odiare piuttosto che dirgli che sto morendo. Quando chiuderò gli occhi se vorrai, potrai dire la verità anche se la sapranno da una lettera che verrà letta dal notaio alla mia morte. Prenditi cura delle mie bambine Grace. Cresci Ava ed Elis come hai fatto con i tuoi figli"


POV ELLIOT

"si e no mi rimane un anno di vita Grace. Questa febbre non è normale, non è influenza. Elliot non deve sapere nulla così come gli altri. Preferisco farmi odiare piuttosto che dirli che sto morendo. Quando chiuderò gli occhi se vorrai potrai dire la verità anche se la sapranno da una lettera che verrà letta dal notaio alla mia morte. Prenditi cura delle mie bambine Grace. Cresci Ava ed Ellis come hai fatto con i tuoi figli"

DI COSA DIAVOLO STA PARLANDO KATE?


Entro in salotto e vedo mia madre che abbraccia Kate ed entrambe piangono.
"Kate"

"Elliot"

"Dimmi che nulla di quello che ho sentito  è vero"

Abbassa il capo e non mi risponde

"KATE PARLAMI DANNAZIONE! COSA SIGNIFICA CHE TI RESTA UN ALTRO ANNO DI VITA?"

"Elliot"

"PARLAMI KATE per favore"

"mi dispiace così tanto. Tu non dovevi saperlo"

"Cosa?"

"Elliot sto morendo, il tumore non è regredito anzi ha attaccato atre parti del mio corpo"

"Impossibile. Mi hanno detto che sei guarita"

"Non è vero ho chiesto di mentirvi"

"Kate"

"Elliot devi fartene una ragione"

"Ti amo Kate"

"Anch'io ti amo Elliot più della mia stessa vita. Perdonami per tutto il male che ti ho fatto ma soprattutto cerca di comprendere il perché delle mie decisioni"

"cercheremo altri medici kate. Siamo ricchi qualcuno ci aiuterà"

"Elliot no. Non ce nessuna possibilità. Mark e gli altri sono mesi che cercano qualcosa per farmi vivere. Non si puù far nulla, la mia vita ora è nelle mani di una sola persona"

"Non puoi abbandonarmi anche tu"

"Non lo farò ti starò vicina fino a quando potrò. Ma promettimi che da oggi non vivrai con il pensiero che posso morire da un momento all'altro. Ricominciamo il nostro matrimonio con i nostri bambini da oggi"

"Kate"

"Promettimelo"

"Te lo prometto. Ricominciamo da oggi e da qui"

Mi avvicino a lei e la bacio, le sue labbra sono bollenti.

"Ti amo"

"Ti amo anch'io"
 

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Capitolo 46
*** Capitolo 43 ***


POV ELLIOT

Dopo la confessione di Kate mia madre va via, ancora sconvolta per quello che ha scoperto.
Prendo Kate e la faccio stendere sul divano appoggiando la sua testa sul mio petto.
Le accarezzo dolcemente i capelli ora corti e lacrime solitarie scendono sul mio volto.

"Ti amo Kate"

"Anch'io amore mio. Anch'io"

La bacio dolcemente sulle labbra e ci fissiamo per un eternità.

"Torna a casa Kate"

"Si tornerò, però Elliot quando la situazione si farà difficile promettimi che i miei figli non mi vedranno soffrire. Dovranno ricordarmi con il sorriso. Io so che gli ultimi giorni prima di..."

"Non dirlo Kate ti prego. Ci penseremo quando e se quel momento arriverà. Troveremo a tutto una soluzione"

Due giorni dopo Kate sembra essersi ripresa e decido di fare una sorpresa a lei e ai bambini.

"Dove andiamo?"

"Aspetta e vedrai Kate"

Ava ed Elis dormono in auto mentre Steven gioca con il mio telefono. 
Dopo mezz'ora arriviamo al porto e precisamente vicino alla Grace di Christian. 
Scendiamo dall'auto

"Un giro in barca davvero?"

"Si passeremo l'intera giornata per mare ti va?"

"Grazie grazie. Ti amo Elliot"

"Anch'io amore"

Ci giriamo e vediamo Steven che ci guarda sorridendo "Avete fatto pace?"

Annuiamo e lui ci abbraccia "Kate vuoi essere la mia mamma?"

Kate scoppia a piangere e lo abbraccia 

"Certo tesoro"

Gli guardo con le lacrime agli occhi. 
Avrei voluto vedere sin dall'inizio una scena  del genere.
Alzo gli occhi al cielo e prego il Signore di non portarmi via Kate e la nostra felicità.
Prendiamo le piccole ignare di tutte che ancora dormono beate nei loro seggiolini in auto e saliamo sulla Grace. 
Salutiamo il capitano e portiamo le piccole in una stanza per continuare a farle dormire.

"Mi hai dato sue splendide figlie Kate"

"Tu mi hai dato loro Elliot e mi ha reso madre anche di Steven"

La giornata passa tra lacrime di felicità e sorrisi, tutto questo mi è mancato.
Steven gioca con le sue sorelle ed io e Kate ci godiamo questa pace.
Torniamo a casa in tarda serata e troviamo Christian e Ana ad aspettarci.
Ana raggiunge Kate ed entrano in casa.

Guardo mio fratello "che ci fate qui?"

"La mamma mi ha detto tutto Elliot"

Gli faccio cenno di stare in silenzio "Ana lo sa?"

"Abbiamo deciso di non mentirci più fra di noi e ho dovuto dirglielo. Non dirà nulla, se Kate si confiderà con lei meglio. Mi dispiace Elliot"

"Io ancora non posso crederci Christian"

"La mamma ha chiamato ad un suo collega, magari c'è una speranza"

"Kate ora è felice e lo sono anch'io. Ci godremo la nostra vita insieme fino a quando potremo"
 

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Capitolo 47
*** Epilogo ***


POV STEVEN

"Mamma?"

"Arrivo tesoro"

Vedo scendere mia madre dal piano di sopra, con un bellissimo abito.

"Oh Steven sei stupendo"

"Tu sei bellissima mamma"

Mamma vi state chiedendo a chi mi riferisco eh?
Mia madre è semplicemente Kate Kavanghan Grey, sono passati 20 anni e lei è ancora qui con noi.
Chiamiamolo miracolo o come vogliamo, ma lei è qui e in salute.
Dopo gli ultimi fatti accadduti vent'anni fà, lei e mio padre non si sono più separati, gli vedevo vivere la vita come se non avessero tempo a disposizione e solo cinque anni fa ho capito.
Tutti avevano paura che lei morisse.
Cinque anni fa si è ammalata nuovamente come quando era incinta delle gemelle, mi hanno raccontato tutto, ero abbastanza adulto da sapere la verità.
Cinque anni fa mio padre ha creduto davvero di perdere per sempre la mia mamma, ma non è andata cosi, abbiamo passato nuovamente anni difficili ma lei è qui, nulla esclude che in un futuro dovremo di nuovo vivere questa battaglia, ma noi Grey siamo uniti e ce la faremo sempre.
Ed oggi è qui pronta ad accompagnarmi all'altare.
Si mi sposo, ho 26 anni e sono pronto a compiere questo passo.
Mi sposo con la consapevolezza che mia madre mi guarda da lassù ed è felice per me e mi sposo sapendo che tutti i problemi si possono risolvere e che non c'è medicina migliore dell'amore. Kate e mio padre ne sono la prova, gli ho visti amarsi ogni giorno sostendosi a vicenda.
Hanno lottato ogni giorno pur di non perdersi di nuovo e i loro occhi ancora oggi brillano di una luce che fino a qualche anno fa non mi spiegavo.
L'amore!
Un amore che ho trovato anch'io nella mia futura sposa!

"Steven"

"Si?"

"A cosa stavi pensando amore?"

"A te e a papà e a quanto vi amate"

"Amiamo anche te Steven, posso non essere tua madre biologica ma sei mio figlio questo ricordalo sempre"

"Eh tu sei mia madre Kate, non potevo desiderare di meglio dalla vita. Il signore mi ha tolto la persona che mi ha dato la vita, ma mi ha dato te Kate, tu che mi hai cresciuto e mi hai trattato come un figlio"

"Avrei voluto farlo molto prima Steven"

"Non riparliamone più, il passato è ormai sepolto. Pensiamo solo al futuro"


POV ELLIOT

Guardo mio figlio arrivare all'altare con Kate.
Sono bellissimi.
Sorrido ad entrambi e Kate dopo aver lasciato Steven viene a sedersi accanto a me.
Le prendo una mano e le bacio dolcemente il palmo.
Cinque anni fa credevo che per noi era la fine, mi ero rassegnato in parte che il Signore ci aveva concesso ben 15 anni insieme, anche i medici erano ormai senza speranze, in realtà lo sono sempre stati.
Abbiamo vissuto nella paura, ogni giorno, dopo tre anni pensavano di aver sconfitto qualcosa piu grande di noi, poi sono passati cinque, sei, dieci anni e pensavamo davvero che tutto era finalmente finito, fino a cinque anni fa.
Cinque anni fa siamo ricaduti nel buio, solo un anno fa ne siamo usciti di nuovo, ma ora la paura c'è sempre e sappiamo che un giorno arriverà il momento di dirci addio per sempre.


POV KATE

Le lacrime scendono senza controllo dai miei occhi, ma sono lacrime di felicità.
Il mio bambino si sposa, gli ho chiesto mille volte scusa così come alle mie piccole Ava ed Elis che ormai hanno vent'anni.
Steven sa dei miei errori già da cinque anni, alle mie bambine ho confessato tutto, un anno fa quando pensavo che era davvero la fine per me.
Non mi hanno giudicato, mi hanno ascoltato e perdonato per una scelta che anni fa fece soffrire tutti.
Ho mentito ad Elliot la persona più importante della mia vita, gli ho nascosto le sue bambine e lo ringrazio tutti i giorni per avermi perdonato e per avermi amato nuovamente.

"Ti amo Elliot"

"Ti amo anch'io Kate"

 

BUONGIORNO.
Per tutti quelli che mi seguono, vorrei ricordavi che mi trovate anche su Wattpad con tantissime storie, ho ripreso in mano Efp e sto nuovamente pubblicando anche qui!
Ho cominciato la mia nuova storia SEGRETO INCONFESSABILE che trovate su qui su Efp, se vi va passate a leggerla!
Trovate tutte le mie storie sul mio profilo, aspetto vostre opinioni!
GRAZIE A TUTTI!!!


 

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