Maybe, in another universe, we are together.

di Freeshane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** World Prison, 1994 ***
Capitolo 2: *** Miss home ***
Capitolo 3: *** Call it magic ***
Capitolo 4: *** The power of nostalgia ***
Capitolo 5: *** Dressed in courage ***
Capitolo 6: *** Make a wish ***
Capitolo 7: *** Big mistake ***
Capitolo 8: *** Home sweet home ***
Capitolo 9: *** Blame of the stars ***
Capitolo 10: *** Heartbreaking ***
Capitolo 11: *** Let her go ***
Capitolo 12: *** Say something ***
Capitolo 13: *** Go and take it ***
Capitolo 14: *** As two destined souls ***
Capitolo 15: *** Too jealous ***
Capitolo 16: *** Every goodbye hurts ***
Capitolo 17: *** Speciale- It's Christmas time, BonBon ***
Capitolo 18: *** New year, new life ***
Capitolo 19: *** Admission of fault ***
Capitolo 20: *** Distance between us ***
Capitolo 21: *** Beyond darkness ***
Capitolo 22: *** I love you ***
Capitolo 23: *** A new beginning ***
Capitolo 24: *** Unexpected surprises ***
Capitolo 25: *** Dangerous silence ***
Capitolo 26: *** Rewind- First Part ***
Capitolo 27: *** Rewind- Second Part ***
Capitolo 28: *** Fight for love ***
Capitolo 29: *** Wherever i go ***
Capitolo 30: *** Far away from pain ***
Capitolo 31: *** Under the stars ***
Capitolo 32: *** Next to me ***
Capitolo 33: *** Complicated ***
Capitolo 34: *** Fall on the ground ***
Capitolo 35: *** Life project ***
Capitolo 36: *** Sacrifice for love ***
Capitolo 37: *** Parents ***
Capitolo 38: *** Stay with me ***
Capitolo 39: *** Start of something new ***
Capitolo 40: *** Yes, i do ***



Capitolo 1
*** World Prison, 1994 ***


1.


 
Bonnie aveva appena indossato l’abito color verde smeraldo che aveva preso dalla boutique di Mystic Falls quello stesso pomeriggio. Pensò a come Caroline sarebbe stata felicissima della sua scelta, considerando che non indossava molto spesso abiti di quel genere, e sorrise, le mancava molto l’euforica e perfezionista Caroline Forbes, chissà cosa stesse facendo in quel momento.

Scosse la testa e si diresse verso il suo comodino, dal quale prese una spilla dello stesso colore dell’abito e la utilizzò per raccogliere i capelli in un elegante chignon, facendo cadere qualche ciuffo sul suo volto. Si guardò allo specchio e sospirò, non aveva mai potuto credere che quel giorno l’avrebbe trascorso con Damon Salvatore.

Quando scese le scale notò come il salone fosse totalmente rivoluzionato: niente divano o mobili che ingombravano lo spazio, ma solo un tavolino molto intimo con attorno mille luci che illuminavano la sala, era tutto così perfetto, ma d’altronde Bonnie aveva imparato in tutto quel tempo come Damon Salvatore tenesse ai dettagli.

« Sorpresa, Bonnie Bennett! » Esclamò Damon sorridendo « Buon compleanno » Disse, poi, andando ad abbracciarla

Bonnie aveva sorriso dolcemente e non aveva potuto fare a meno di notare quanto Damon fosse elegante per la festa a sorpresa organizzata per il suo 21esimo compleanno. Era davvero molto bello. In quel momento scosse la testa, cercando di scacciare via quel maledetto pensiero e pensò ad Elena e a cosa avrebbe pensato se avesse saputo di quella festa e soprattutto di quei pensieri.

« Damon, grazie, è davvero tutto così fantastico » Gli disse Bonnie sorridendo commossa

« E’ il minimo, 21 anni  non si compiono tutti i giorni e anche se siamo bloccati qui bisogna festeggiare » Disse dolcemente Damon

« E non dici niente del mio vestito? Non hai fatto altro che ripetermi di essere elegante e di mettere un abito alla Caroline » Disse Bonnie divertita

Damon rise leggermente e abbassò il capo, leggermente divertito

« Sei davvero bellissima, BonBon, ma tu lo sei sempre, non hai bisogno di un abito elegante » Le disse sorridendo

Ma quel complimento fece imbarazzare la ragazza, che abbassò la testa per non mostrare il rossore sul suo viso, sapeva che l’avrebbe presa in giro per il resto della sua vita.

« Ho fame, allora ceniamo? » Chiese Bonnie velocemente, per cambiare discorso

« Certo, ma prima credo di meritare un ballo con la festeggiata » Disse proponendole la sua mano, così Bonnie sorrise e l’accettò

Non c’era musica, ma non ne avevano bisogno. Cominciarono a ballare l’una stretta all’altro e si dimenticarono per un attimo di tutto ciò che gli fosse successo in quell’anno, godendosi la magia e l’intensità di quell’attimo.

Mentre ondeggiavano a ritmo di un lento che non suonava realmente, si guardarono intensamente negli occhi e in questi ognuno di loro trovò conforto, speranza, forza, amore. Bonnie si cercò di comprendere in quei brevi istanti quando fosse iniziata- qualsiasi cosa ci fosse- tra loro due, così cercò di ritornare all’inizio, dal giorno in cui erano arrivati nel 1994, e pensò che forse, in un altro universo parallelo sarebbero stati insieme





 
***




 
 
« Farà male? » Chiese Bonnie mentre guardava l’Altra Parte distruggersi

« Non lo so » Rispose Damon col viso corrucciato dalla preoccupazione

Entrambi avrebbero voluto qualsiasi altra persona al fianco in quel momento, eppure non poterono fare a meno di prendersi  per mano e affrontare quella situazione insieme. Non avrebbero mai immaginato che- da quel momento in poi- non si sarebbero più lasciati.
 
Quando la strega Bennett si ritrovò al centro dello spiazzale dinnanzi il liceo di Mystic Falls, che fungeva prevalentemente da parcheggio per le auto degli studenti, si voltò e vide Damon Salvatore, poggiato ad un pick up con aria piuttosto sollevata che la fissava.

« Finalmente ti sei svegliata, BonBon » Esordì il maggiore dei Salvatore con aria beffarda

« Non chiamarmi mai più così » Rispose infastidita mentre cercava di contenere quel grande malore che aveva alla testa « Ma dove diamine siamo? » Chiese, ancora

Damon sospirò e guizzò in piedi, sembrava essere pieno di energie.

« Siamo tornati a Mystic Falls » Rispose soddisfatto

« Cosa? No, è impossibile » Osservò Bonnie, alzandosi pian piano da terra

 « Ma stai ancora dormendo? Non vedi? Quello è il liceo in cui ti sei diplomata » Disse Damon indicando la struttura con l’indice, prendendola in giro.

Bonnie emise un urlo infastidito e portò gli occhi al cielo, in segno di esaurimento

« Bene, sto assieme a te da soli tre secondi e già ti odio più di prima »

« Davvero pensi che io sia felice di essere qui con te? Sono ancora qui solo perché sei l’amica della mia ragazza e perché quindi non posso tornare a casa senza di te, quindi sbrighiamoci a tornare! » Esclamò Damon infastidito

Bonnie sbuffò ed insieme cominciarono a dirigersi verso casa Salvatore ma più andavano avanti, più capivano che c’era qualcosa che non andava.

« Non credi che queste macchine..  » Cominciò a dire Bonnie stranita

« Siano datate, vecchie, terribili? » Affermò Damon ironicamente « Sembriamo ripiombati nell’orrore della moda degli anni ’90 » Osservò il maggiore dei fratelli Salvatore

Bonnie strizzò gli occhi quando le sembrò di scrutare qualcosa di assurdo: la casa di Elena, era lì, intatta, come se non fosse mai stata bruciata.

« Come è possibile? » Chiese Bonnie sconvolta, prendendo da terra il giornale del giorno

« Questo è davvero molto inquietante » Osservò Damon guardando la struttura perplesso

Bonnie fece svolazzare il giornale dinnanzi gli occhi del vampiro, che lo guardò con attenzione per poi prenderlo velocemente e leggerlo

« Guarda qui » Indicò Bonnie

« Giorno dell’eclissi solare, anno 1994 » Lesse Damon dal giornale

Bonnie e il vampiro si guardarono piuttosto confusi e preoccupati per poi assistere all’evento in diretta: il cielo si oscurò a causa dell’eclissi solare, avvenuta nell’anno del 1994, così entrambi decisero di proseguire il loro cammino verso casa Salvatore.

« Perché proprio nel 1994? » Chiese Damon cercando di trovare risposte

« Prima che l’Altra Parte si distruggesse, mia nonna mi ha presa per mano, probabilmente è stata lei a portarci qui per evitare di morire » Spiegò Bonnie, pensando di avere la risposta

« Beh, se siamo arrivati fin qui possiamo anche andarcene e ritornare ai giorni nostri » Disse Damon sorridendo

« Ci vorrebbe la magia » Gli disse Bonnie, guardandolo

« Guarda caso sei una strega Bennett » Rispose Damon divertito

« Peccato che io non abbia più magia! » Esclamò Bonnie

Damon sospirò ma un sorriso comparve sul suo volto quando vide finalmente casa sua, così vi entrò accompagnato da Bonnie; appena entrò, giunse velocemente nell’angolo bar e si versò del bourbon in un bicchiere mentre Bonnie lo guardava perplesso.

« Che c’è? Non mi facevo mancare nulla nemmeno nel lontano 1994 » Affermò ironico

Bonnie sospirò e si gettò sul divano stanca e senza forze, così Damon si avvicinò e si sedette proprio accanto a lei, guardandola intensamente negli occhi.

« Senti, so che questa è una situazione di merda, oltretutto vissuta con me come compagno non deve essere motivo di allegria per te ma in questa occasione dobbiamo essere una squadra, dobbiamo trovare un modo per andarcene via da qui e tornare dalle persone che amiamo » Disse determinato Damon

Bonnie lo guardò altrettanto negli occhi e sospirò

« Sono stanca, è stata una giornata così impegnativa, domani è un altro giorno » Rispose avvilita, andando di sopra in cerca di un letto

Il giorno dopo, alle prime luci dell’alba, la strega scese al piano di sotto, in particolare si diresse in cucina, sperando che nel 1994 i Salvatore avessero qualcosa da mangiare, ma rimase sorpresa quando vide un Damon sveglio e pimpante ai fornelli, mentre preparava dei pancake

« Cosa stai facendo? » Chiese perplessa

« La colazione, BonBon » Rispose Damon divertito mentre si destreggiava tra i fornelli

« Tu sai cucinare? » Chiese ridendo leggermente « E poi ti ho già detto che non devi chiamarmi BonBon » Disse sbuffando

« Senti, streghetta, noi non ci siamo simpatici ma dobbiamo rimanere qui per non so quanto tempo quindi dobbiamo cercare di tollerarci, quanto meno  »

Bonnie sospirò e la sua attenzione venne attirata da un cruciverba, così si sedette sulla sedia in attesa della sua colazione, quando la stanza cominciò ad oscurarsi improvvisamente, i due si avvicinarono velocemente alla finestra e videro la stessa eclissi avvenuta il giorno prima; Bonnie guardò il cruciverba che aveva in mano e fece vedere a Damon che era datato lo stesso giorno di ieri. Così, il vampiro rimase a guardare quella data stampata più pallido del solito, Bonnie avvertì quanto fosse preoccupato, era solo troppo orgoglioso per ammetterlo.

« Nei miei pancake voglio molto cioccolato » Disse Bonnie sorridendogli in una maniera che lo confortò, come per dirgli siamo una squadra.

La strega si risedette e cominciò a risolvere il cruciverba

« Allora doppio cioccolato per te, BonBon » Disse Damon sorridendo

Bonnie non gli rispose e continuò il cruciverba, non lo volle dare a vedere ma dopo che l’aveva chiamata con quel nomignolo così strano- BonBon- aveva preso a sorridere.







Spazio Autrice:

Salve a tutti, carissimi, rieccomi proprio come avevo promesso (: 
Benvenuti nella mia nuova creazione, che si presenta in maniera differente rispetto tutte le altre mie storie: ci troviamo, infatti, nel mondo prigione del 1994 dove Bonnie e Damon sono rinchiusi. 

La storia inizia con Bonnie pronta per festeggiare il suo 21esimo compleanno (negli USA è una tappa molto importante perchè implica il raggiungimento della maggiore età) assieme Damon che le prepara una bella festa; mentre trascorre la serata assieme al vampiro che- per inciso- aveva sempre detestato, Bonnie si comincia a chiedere in che momento avesse cominciato a sentire qualcosa- qualunque cosa sia- per Damon Salvatore.

Così andiamo indietro nel tempo, a quando Damon e Bonnie sono piombati nel mondo prigione. Qui assistiamo alla nascita del famoso nomignolo BonBon e della nascita della loro complicità, diretta esclusivamente al ritorno a casa dalle persone che entrambi amano- Elena & Jeremy- ma che poi, involontariamente, si trasformerà in qualcosa di più.

La storia sarà caratterizzata da momenti che vanno avanti e indietro nel tempo, quando accadrà ve lo comunicherò così da evitare confusioni. Ancora, i cambiamenti di sfondo vengono segnalati dai tre asterischi posti al centro della pagina. 

Beh, che dire per concludere? Mi sono sempre cimentata in storie Delena ,quindi per me scrivere di una storia su una coppia che in effetti nemmeno esiste è davvero entusiasmante, spero di suscitare in voi mille emozioni e soprattutto spero che la storia vi piaccia! 

Spero di ricevere qualche vostra recensione per sapere cosa ne pensate. <3

Un grande abbraccio, Free :*


 

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Capitolo 2
*** Miss home ***


2.



 
Damon e Bonnie erano appena rientrati in casa Salvatore dopo la loro giornaliera passeggiata, ideata al solo scopo di non perdere la testa in casa e soprattutto di permettere a Damon di nutrirsi, grazie alle sacche di sangue dell’ospedale, ma la strega aveva notato che Damon fosse particolarmente pensieroso, quel giorno.

« Lei sta bene » Esordì Bonnie

Lui era seduto sul pavimento della sua camera da letto con la schiena poggiata sul muro e con le mani impegnate a stringere la collana portaverbena di Elena.

« Oggi è il suo compleanno » Osservò Damon

« Lo so » Disse Bonnie sedendosi accanto a lui

« Credi davvero che stia bene? Quando le ho detto addio era distrutta, non l’ho mai vista così » Disse Damon

Bonnie lo guardò e gli sorrise leggermente

« Elena è la ragazza più forte che io conosca, ce la farà, lei starà bene » Affermò Bonnie dolcemente

Damon guardò la collana che teneva in mano, per poi voltarsi vero la donna accanto a lui

« Mi manca, BonBon »

« Anche a me manca » Disse Bonnie abbassando lo sguardo

Damon la guardò e le accarezzò dolcemente la spalla, si sentiva uno stupido, aveva parlato come se solo lui avesse perduto qualcosa, ma non era così, anzi Bonnie aveva perso più di tutti.

« Anche a te deve mancare il piccolo Gilbert » Disse Damon guardandola

« Si, mi manca immensamente » Affermò « Ma ci siamo persi così tante volte che forse ci siamo abituati, io e Jeremy »

Damon sospirò e si alzò in piedi

« Non dovremmo mollare, Bonnie » Cominciò a dire « Si, ok, non ci siamo molto simpatici ma siamo entrambi due tipi tosti, non dobbiamo arrenderci  » Continuò a dire

Bonnie si alzò in piedi, sospirando, poco convinta da quelle parole

« Damon, io » Cominciò a dire la strega

« Ti prego, non continuare quella frase, tu sei la donna più in gamba che io conosca, se ti arrendi io ho la certezza che è tutto perduto e non posso pensare che non rivedrò mio fratello o Elena mai più, quindi ti prego » Disse ancora, disperato
Bonnie lo guardò e sospirò

« Hai ragione, se la magia ci ha portati qui allora anche la magia ci potrà far uscire, ed io mi impegnerò affinchè questo possa avvenire » Affermò la strega con determinazione

« Bonnie Bennett, lo sapevo che non mi avresti abbandonato! » Esclamò entusiasta Damon, mentre Bonnie rise leggermente

« E per la cronaca: io non ti odio, sei solo molto fastidioso » Disse divertita la strega Bennett

« Lo prendo per un complimento » Rispose divertito

Così quel giorno stesso Bonnie cercò di esercitarsi con la magia, era rientrata in possesso del suo grimorio, sperando che gli spiriti potessero aiutarla in quell’impresa mentre Damon andò a perlustrare la zona e a rifornirsi di cibo al market di Mystic Falls. Quando fece ritorno, entrò in cucina e vide Bonnie che agitava le mani verso l’alto e che sorridendo esclamava ta daan, Damon così la guardò stranito e si avvicinò leggermente a lei.

« Cos’è quella? » Chiese perplesso guardando quella specie di dolce sul tavolo

« Hai detto tu stesso che oggi è il compleanno di Elena e ho pensato che farle una torta di compleanno e festeggiare ci potesse permettere di sentirla più vicina » Disse Bonnie

« Questa è l’idea più macabra che io abbia mai sentito.. Ed io sono un vampiro » Affermò ironico

« Sta’ zitto e guarda » Disse Bonnie infastidita

Chiuse gli occhi e fece un bel sospiro, tese la mano appena sopra le candeline poste sulla torta e tra sé e sé sussurrò phasmatos incendia per poi passare la mano sopra di queste, ma non accadde nulla; Bonnie così aprì gli occhi e fece il processo più e più volte, ma con scarsi risultati.

« Bonnie.. » Cominciò a dire Damon

« Cazzo, cazzo, cazzo » Disse Bonnie in preda da un attacco di panico

La sua rabbia era tale da prendere la torta e buttarla a terra con violenza, mentre dal nervosismo cominciò ad urlare e piangere, accasciandosi a terra mentre Damon cercava d’aiutarla.

« Bonnie, è stata colpa mia, non dovevo chiederti una cosa del genere » Disse Damon cercando di tranquillizzarla

« No, è che io non sono abbastanza brava, non sono abbastanza e basta » Disse la strega tra le lacrime

Damon prese tra le sue fredde mani il viso caldo di Bonnie, inumidito dalle varie lacrime.

« Non ti permettere a dire una cosa del genere mai più, Bonnie Bennett, tu sei la strega più in gamba che io abbia mai conosciuto e sono stato uno stronzo a chiederti un tale sforzo dal nulla, ma ti prometto che da oggi in poi ci alleneremo insieme, ti aiuterò a ritrovare la magia, non sarai sola, non più, intesi? »  Chiese dolcemente Damon, guardandola intensamente

« Intesi » Rispose Bonnie

Entrambi si sorrisero leggermente e si unirono in un caldo e confortante abbraccio, che li avrebbe uniti per sempre.






Spazio Autrice:

Bentornati, cari lettori, nel secondo capitolo di Maybe, in another universe, we are together. Si, lo so, titolo un pò lungo ma non sono riuscita a trovare un titolo che potesse parlare al meglio di questa storia (: tornando al capitolo: qui, i due protagonisti cominciano a sentire mancanza di casa, Damon intende a tutti i costi esortare Bonnie e la sua magia per ritornare a casa da Elena, così la strega si convince e comincia a provarci, ma con scarsi risultati. Questo la porterà a scoraggiarsi, ma Damon le farà ben presto ricordare di non essere sola.

Ci tengo a precisare che la storia non è solo ed esclusivamente ambientata nel mondo prigione, spero possiate lasciare una rencensione e dirmi cosa ne pensate, al prossimo capitolo con tante sorprese :)

Free.

 

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Capitolo 3
*** Call it magic ***


3.

 
« Phasmatos Incendia » Disse una concentrata Bonnie, cercando di far accendere delle candele, ma con scarso risultato, ancora.
 
La strega sbuffò e alzò gli occhi al cielo, esasperata da quella situazione, mai si era sentita così inutile come in quel momento.

« Stai andando bene, giovane Bennett, devi solo avere un po’ di pazienza » Disse Damon dando un sorso al bourbon nel bicchiere in cristallo

Bonnie si alzò da terra e andò incontro al vampiro dall’aria beffarda, come al suo solito.

« E se ti sbagliassi? E se non avessi più magia? » Chiese infastidita

« Bonnie, sei una Bennett , fai parte della razza più potente di streghe al mondo! »

« Si, lo so! Lo ripeti sempre! » Esclamò avvilita

Damon sospirò e andò incontro alla ragazza, poggiando delicatamente le mani sulle sue esili spalle, per poi incrociare i suoi occhi e fissarli intensamente e con determinazione.

« Quello che sto cercando di dirti è che.. E’ vero, eri l’Ancora e hai perso la tua magia, ma adesso l’Altra Parte è scomparsa e tu non sei più l’Ancora, quindi sono davvero convinto che tu abbia magia nascosta da qualche parte, devi solo crederci di più, devi credere più in te stessa » Disse Damon

« Davvero lo pensi? » Chiese Bonnie, perdendosi nei suoi grandi e profondi occhi

« Certo, ma adesso basta con queste storie da streghe, andiamo al Mystic Grill, ti faccio  l’hamburger più buono che tu abbia mai mangiato » Disse divertito

Bonnie rise leggermente e annuì, per poi dirigersi assieme al vampiro al Mystic Grill ed usufruire di quella cucina, visto che non c’era nessuno che la usasse. Dopo venti minuti di preparazione, Bonnie e Damon si ritrovarono seduti nel bancone che gustavano un ottimo hamburger e delle patatine fritte.

« Elena non mi ha mai detto che fossi un ottimo cuoco » Disse addentando un panino

« Oh, ci sono molte cose che Elena non sa di me, ancora » Rispose sorridendo beffardo

Bonnie rise leggermente mentre Damon si incantò a guardarla, questo fece paralizzare Bonnie- che lo fissò a sua volta- sentendosi piuttosto a disagio dinnanzi i suoi meravigliosi occhi, poi Damon  toccò dolcemente il lato del suo labbro inferiore col palmo del suo indice, provocando un brivido lungo la schiena della strega Bennett.

« Un po’ di salsa » Disse il vampiro divertito

« Non pensavo di poterlo mai dire ma Elena è fortunata ad averti, così come anche tu lo sei, ovviamente » Disse Bonnie, spostando velocemente l’attenzione ad un altro discorso

« Cosa sentono le mie orecchie! » Esclamò Damon divertito

« Voi ci siete sempre l’uno per l’altra » Osservò la donna

« Ed il piccolo Gilbert non c’è, invece? » Chiese

Bonnie guardò Damon e sospirò

« Lui tiene molto a me, ma non nel modo in cui io vorrei » Ammise Bonnie « Quando sto accanto a lui mi sento come se non fossi al primo posto »

A quelle parole Damon scattò dalla sedia, enfatizzando il suo essere sconvolto.

« Non è possibile, Bonnie Bennett non può essere seconda a niente e nessuno »

Bonnie rise leggermente e gli diede una pacca sulla spalla divertita, addentando una patatina mentre Damon si rimetteva seduto e la guardava divertito.

« Sai, devo ammettere che non sei così odioso, Damon Salvatore » Affermò Bonnie divertita

« Questa si che è una rivelazione » Rispose guardandola anch’esso divertito

« Però quando torneremo ritornerò a non sopportarti » Disse la donna prendendolo in giro

A quell’affermazione Damon parve piuttosto cupo, sospirò e abbassò il capo, come se si sentisse sconfitto.

« Se mai torneremo » Disse il vampiro


« Cosa? Per tutti questi mesi sei stato così positivo e mi hai dato tanta forza, vorresti mollare proprio adesso? » Chiese Bonnie guardandolo

« E’ così difficile, Bonnie »

« Lo so ma ce la farò, ritroverò la magia, e da oggi in poi sarò io la tua forza come tu lo sei stato per me! » Affermò la strega con determinazione

Damon le sorrise e le tirò una patatina, facendo sobbalzare la ragazza che lo guardò divertita, rispondendo anche lei tirandogli una patatina, così da cominciare una vera lotta.

« Non potrai mai più odiarmi dopo questa esperienza, nemmeno quando torneremo a Mystic Falls, BonBon, ormai siamo legati » Affermò Damon beffardo quando smisero la battaglia delle patatine

Bonnie lo guardò e gli sorrise leggermente. Dopo tutto, aveva ragione. 






Spazio Autrice:

Eccoci qui al terzo capitolo di questa mia nuova storia, so di aver aggiornato troppo presto dall'ultimo capitolo ma ieri ho concluso la mia sessione universitaria e quindi oggi volevo festeggiare, così eccolo qui il nuovo capitolo :D Ma bando a queste ciance personali, torniamo alla storia:
Qui la permanenza di Bonnie e Damon nel mondo prigione prosegue e ci mostra momenti che in effetti non abbiamo mai visto, sono quei momenti che hanno portato Damon e Bonnie ad unirsi sempre più, a creare il loro rapporto. La strega Bennett ancora non riesce ad appropiarsi della sua magia e questo la porta a scoraggiarsi sempre più, ma ci sarà Damon che in questa occasione sarà la sua ancora e durante la cena Bonnie riuscirà ad aprirsi inspiegabilmente con lui, come se fosse facile, come se lui ci fosse stato sempre ma in questo caso sarà Damon che si lascerà sconfortare dalla paura di non tornare più dalla sua Elena, così Bonnie gli darà il suo supporto. In questo modo, l'uno diventa la forza dell'altra e viceversa, cominciando così a stringere un legame che sarebbe poi divenuto indissolubile.

... Ma non sarà così facile come sembra!

Grazie a tutti i lettori e a chi recensirà, un grande abbraccio. Free. 

 

 

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Capitolo 4
*** The power of nostalgia ***


4.


 
 
Damon entrò in casa Salvatore rifornito di sacche di sangue e una bottiglia di buon bourbon, quando venne travolto dall’euforia di Bonnie, che corse verso lui entusiasta.

« Damon ce l’ho fatta! » Esclamò sorridendo raggiante

« E’ quello che penso io? Hai ritrovato la magia? » Chiese Damon mentre sul suo volto compariva un sorriso

« Beh, non proprio » Disse « Ma ho acceso una candela, è un buon segno! »

Damon la guardò perplesso, per poi andare a prendere un bicchiere in cristallo e riempirlo di bourbon, così da scolarselo tutti in un sorso.

« E tu minacci di farmi venire un infarto per una candela accesa?! Guarda che dobbiamo tornare nel nostro mondo, non di fare un falò » Disse il vampiro in maniera ironica

« Sei davvero incredibile! Per me è molto difficile! » Esclamò la donna irritata

« Sono mesi che siamo intrappolati in questo mondo prigione, non credi sia arrivato il momento di smetterla con le candele e darci veramente sotto? » Chiese Damon arrabbiato

« Ma tu che ne sai della magia! L’unica tua bravura è uccidere e recare dolore nella vita delle persone » Disse furiosa Bonnie, che guardava male Damon

« Invece la tua bravura è praticamente quella di essere l’agnello sacrificale dei suoi amici ai quali non importa un cazzo di te, evidentemente! » Urlò infastidito

Bonnie lo guardò furiosa e con le lacrime agli occhi mentre una lacrima scese inevitabilmente sul suo volto, così involontariamente spinse le mani avanti, proprio verso il vampiro, e da queste emerse un’energia così potente che lo scaraventò fuori la struttura. La strega sospirò sconvolta e corse a vedere come stava quel vampiro così fastidioso e che detestava, il quale era steso a terra dinnanzi l’ingresso di casa Salvatore, piuttosto dolorante.

« Dannata Bennett » Disse ancora dolorante alzandosi da terra, mentre Bonnie gli venne incontro

« Damon, mi dispiace, come stai? » Chiese la ragazza

« Come vuoi che stia? La tua magia da pazza per poco non mi ammazzava! » Esclamò contrariato

Bonnie e Damon si guardarono e per un attimo dimenticarono del litigio e si concentrarono su quello che era appena successo, e sorrisero.

« Io.. La mia magia.. » Disse Bonnie ancora sconvolta

Damon e la ragazza cominciarono ad esultare e a ridere per poi abbracciarsi dalla gioia di quel momento, adesso potevano provare a tornare a casa. Al termine di quel momento di euforia, i due si guardarono negli occhi ancora abbracciati e si staccarono leggermente imbarazzati.

« Allora.. » Cominciò a dire Damon

« Torniamo a casa » Affermò con determinazione Bonnie

Così i due corsero dentro e sistemarono il salone, riempiendolo di candele accese, poi Bonnie si sedette al centro della stanza con in mano il grimorio, cominciando a concentrarsi come mai aveva fatto sino ad ora.

« Prendimi la mano, così torneremo insieme » Disse Bonnie guardandolo

Damon annuì e non ci pensò due volte ad obbedire, così le prese la mano. Entrambi sentirono una strana scossa, così si guardarono ma nessuno dei due disse nulla; Bonnie cominciò a pronunciare un incantesimo in latino, esattamente quello che secondo lei li avrebbe portati a casa ma dopo dieci minuti ancora non succedeva niente, fino a quando tutte le candele si spensero in un solo colpo.

« Che succede? » Chiese Damon perplesso

« Io.. Non lo so » Rispose Bonnie confusa

La strega cominciò a passare il palmo della mano al di sopra delle candele, come aveva fatto prima, ma sembrava non funzionare, così Bonnie ci riprovò più e più volte ma niente ed in preda dalla disperazione cominciò ad urlare e a tirare quelle candele ormai spente a destra e a manca.

« Bonnie, fermati » Disse Damon cercando di fermare la disperazione della strega

« Hai ragione tu, sono una buona a nulla, non sono nemmeno in grado di tenere la mia magia » Disse piangendo disperata

« Senti, prima sono stato uno stronzo, come sempre del resto, tu sei una donna eccezionale e non devi essere solo tu a trovare un modo per uscire da qui, anche io dovrei muovermi  » Disse dolcemente Damon « E da oggi in poi lo farò davvero, troverò anche io una soluzione, te lo prometto Bonnie »

Bonnie lo guardò ancora con le lacrime sul viso e lo abbracciò con sentimento, mentre lui la strinse a sè dolcemente

« Grazie, Damon »

« Dai, adesso andiamo a cenare, è stato un pomeriggio difficile » Disse il vampiro con un mezzo sorriso

La donna annuì leggermente ed entrambi andarono a preparare la cena per poi gustarla nel tavolo della cucina di casa Salvatore, Bonnie sembrava piuttosto malinconica quella sera.

« Tra una settimana è il mio 21esimo compleanno e speravo davvero di passarlo a casa, con Caroline che mi organizza una festa sfarzosa e mi obbliga ad indossare un abito troppo elegante mentre Elena mi prende in giro » Disse sospirando, abbassando il volto

Damon la guardò piuttosto serio e sospirò

« Allora bisogna assolutamente festeggiare, 21 anni vengono una volta sola, ti organizzo io una festa » Disse Damon

Bonnie lo guardò inizialmente perplessa per poi scoppiare a ridere

« Che cosa? » Chiese ridendo

« Esattamente quello che hai sentito, sarò la tua Caroline Forbes, ma non dire mai a nessuno che l’ho detto davvero » Disse divertito « Tu procurati un abito troppo elegante ed io penso al resto  »

Bonnie lo guardò divertita e annuì

« D’accordo »

Damon le fece l’occhiolino e versò del vino in due calici per poi fare un brindisi assieme la strega Bennett.

« A cosa brindiamo? » Chiese Bonnie divertita

« A noi, BonBon, sono sicuro che ce la faremo » Disse Damon

« Sono sicura anche io » Disse sorridendo Bonnie

E il tintinnio dei bicchieri in cristallo che si incontravano per un brindisi siglò quella loro promessa, per poi continuare la loro cena tra sorrisi e risate. 

 
Spazio Autrice:

Eccoci giunti al quarto capitolo della storia: qui, Bonnie riesce a sentire la magia, seppur con piccoli gesti come il semplice accendere le candele, ma ha un diverbio con Damon, il quale desidera sempre più tornare a casa il prima possibile. La rabbia che prova Bonnie nel sentirsi ferita dalle parole del vampiro, la porta a emanare una magia potentissima e finalmente entrambi - dopo un attimo di sgomento- capiscono che la magia di Bonnie è ufficialmente tornata. Durante la cena cucinata rigorosamente da Damon, la strega Bennett si apre e confida al vampiro di essere nostalgica, poichè tra una settimana sarebbe stato il suo compleanno e avrebbe voluto festeggiarlo come aveva sempre immaginato assieme Caroline ed Elena. Così, Damon le promette che le avrebbe organizzato il compleanno dei suoi sogni.

Grazie per la vostra lettura, alla prossima! Free :*
 

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Capitolo 5
*** Dressed in courage ***


5.

 
Bonnie girò per il centro di Mystic Falls che era praticamente deserto, lei aveva odiato il fatto di essere lì da sola, o almeno soa con Damon, però in quell’occasione quel silenzio e quella pace l’avrebbero aiutata nella scelta dell’abito perfetto per il giorno del suo compleanno. Non sapeva cosa stesse organizzando Damon, probabilmente qualcosa del tipo “bourbon e patatine” , si insomma.. Qualcosa alla Damon. Però non le importava, voleva quell’abito elegante per sentire le sue amiche più vicine in quella giornata che avrebbe dovuto essere speciale.

Entrò al centro commerciale e cominciò a girare per negozi, mano a mano che entrava ed usciva nelle varie boutique si rese conto che la pace ed il silenzio non le apprezzava nemmeno in quel contesto, lei voleva le sue migliori amiche, voleva Caroline che la esortasse a comprare abiti scintillanti ed Elena che le consigliasse di mettere quello con cui si sentiva più a suo agio, scatenando l’ira di Caroline, per dire. Così si sedette su una panchina e approfittò proprio di quella pace e di quel silenzio per piangere e sfogarsi di tutto il dolore che aveva dentro; in quei mesi non aveva fatto altro, il tempo scivolava troppo in fretta e lei non riusciva a trovare una soluzione, si sentiva così frustrata.

Quando alzò il capo colmo di lacrime e si tranquillizzò, la sua attenzione cadde verso una particolare vetrina nella quale vi era esposto un abito piuttosto elegante, color verde smeraldo, con qualche cristallo nella scollatura che lo rendeva scintillante, come voleva Caroline, ma allo stesso tempo era semplice, come invece desiderava Elena. Quindi ne approfittò e corse a provarlo e quando lo indossò fu amore a prima vita, così lo inserì in una busta e decise di non tornare a casa, ma di proseguire nel giro dei negozi, perché non voleva più essere debole, quella esperienza l’avrebbe fortificata, e così stava facendo.

Damon era alle prese con la preparazione della festa, aveva fatto la spesa per la deliziosa cena che aveva intenzione di preparare e stava inserendo delle luci attorno il salone di casa sua, così da creare maggiore atmosfera, sperava davvero di renderla felice in quella giornata, lei già aveva sacrificato molto e meritava un po’ di spensieratezza. Poi il vampiro scosse la testa, non credeva che stava facendo davvero tutto questo per Bonnie Bennett, eppure gli riusciva naturale stare con lei, cucinare per lei, fare qualsiasi cosa che la rendesse felice o quanto meno che rendesse il soggiorno assieme a lui meno orribile. Lui rispettava Bonnie e ci teneva davvero che anche per lei fosse lo stesso, chissà che ne avrebbe pensato Elena di tutto questo.

In effetti, era da un po’ che non pensava a lei, e questo gli faceva paura. Non aveva mai saputo immaginarsi senza lei accanto, sarebbe ritornato il Damon di prima, il vampiro senza cuore, il mostro; eppure ormai erano mesi e mesi che si trovava bloccato nel 1994 con Bonnie Bennett ma non si era mai comportato come il vampiro senza cuore che è sempre stato, non si era sentito un mostro, anzi lui andava d’accordo con Bonnie, gli piaceva stare con lei.

« Damon, sono tornata! Ho trovato un abito mozzafiato e degli accessori meravigliosi, Caroline sarebbe fiera di me! » Esclamò Bonnie divertita, irrompendo in casa Salvatore, interrompendo i pensieri di Damon.

« Corri subito di sopra e non guardare niente, è una sorpresa! » Esclamò Damon frapponendosi tra Bonnie e il salone dove aveva preparato tutto

Bonnie rise leggermente e corse di sopra divertita, così da cominciare a prepararsi e dare inizio a quello che avrebbe dovuto essere il compleanno che avrebbe ricordato per sempre.








Spazio Autrice:

Ciao lettori, dopo una esatta settimana eccoci arrivati al quinto capitolo della storia, che è un capitolo piccolino, di carattere prettamente riflessivo: qui, infatti, Bonnie mentre è indaffarata a cercare l'abito per il suo compleanno comincia a riflettere e la solitudine comincia a pervaderla, così si sfoga e piange ma il momento di crisi si interrompe quando scorge da una vetrina l'abito perfetto, così si fa forza e si veste di coraggio, come il titolo del capitolo. 
Anche Damon è impegnato a riflettere mentre prepara la festa per il compleanno di Bonnie e si chiede perchè fa tutto questo per Bonnie Bennett, eppure gli esce così naturale, e per la prima volta comincia a pensare ad Elena, dopo un pò di tempo. Che avrebbe pensato lei di tutto quello che frullava per la testa al vampiro? 
Il capitolo si conclude con una Bonnie entusiasta che torna a casa e che corre a prepararsi mentre Damon continua ad organizzare la sua sorpresa.

Grazie ancora per la lettura e per le recensioni. Al prossimo capitolo, Free (: 
 

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Capitolo 6
*** Make a wish ***


6.
 


Bonnie si guardò allo specchio e sorrise felice: aveva indossato l’abito color verde smeraldo che aveva preso al centro commerciale e aveva inserito tra i capelli con una spilla dello stesso colore dell’abito, Caroline sarebbe stata davvero fiera di lei. Prima di scendere si guardò un’ultima volta allo specchio e sospirò, non aveva mai potuto credere che quel giorno l’avrebbe trascorso con Damon Salvatore.

Così decise di dare inizio alla serata e scese di sotto: notò subito come il salone dei Salvatore sembrasse più ampio, in quanto vi era un solo tavolo per due proprio al centro, con una bellissima candela al centro che illuminava in maniera soffusa l’ambiente e lo rendeva caldo e accogliente mentre attorno al tavolo vi erano delle luci che illuminavano la stanza e la rendevano quasi magica, tutto era straordinariamente perfetto.

« Sorpresa, Bonnie Bennett! » Esclamò Damon sorridendo « Buon compleanno » Disse, poi, andando ad abbracciarla

Bonnie sorrise dolcemente e ammirò l’eleganza di Damon Salvatore, le costava molto ma doveva ammettere che in giacca e camicia era davvero bello, poi scosse immediatamente la testa per scacciare via quei strani pensieri.

« Damon, grazie, è davvero tutto così fantastico » Gli disse Bonnie sorridendo commossa

« E’ il minimo, 21 anni  non si compiono tutti i giorni e anche se siamo bloccati qui bisogna festeggiare » Disse dolcemente Damon

« E non dici niente del mio vestito? » Chiese Bonnie divertita

« Sei davvero bellissima, BonBon, ma tu lo sei sempre, non hai bisogno di un abito elegante » Le disse sorridendo

Quelle parole la colpirono al cuore, in maniera positiva- purtroppo- e sentì che le sue guance cominciavano ad arrossarsi per l’imbarazzo di quel complimento, così abbassò lo sguardo, Damon non avrebbe dovuto vederla in quello stato altrimenti l’avrebbe presa in giro a vita, e poi che avrebbe pensato Elena?

« Ho fame, allora ceniamo? » Chiese Bonnie velocemente, per cambiare discorso

« Certo, ma prima credo di meritare un ballo con la festeggiata » Disse proponendole la sua mano, così Bonnie sorrise e l’accettò

L’assenza di musica non fermò i due dal ballare un dolce lento, così cominciarono ad ondeggiare l’uno stretto all’altra, guardandosi profondamente negli occhi, gli stessi che in tutti quei mesi avevano dato ad entrambi la forza, la speranza, l’affetto.  Ed in quel momento entrambi si chiesero quando fosse iniziata- qualsiasi cosa ci fosse- tra loro due.

« Che cosa romantica »

Entrambi sussultarono, in quanto quella voce non apparteneva né a l’uno né all’altra e quando si voltarono videro un ragazzo piuttosto esile e bruno, che li guardava con occhi sognanti con un sorriso piuttosto ambiguo. Damon guardò accigliato quel ragazzo piombato dal nulla e si protese in avanti per proteggere Bonnie.

« Chi diamine sei? »

« Calma, amico, io sono un relitto esattamente come voi due » Spiegò « Io sono Kai, voi immagino che siete Bonnie e Damon »

Il vampiro e la strega si guardarono piuttosto perplessi

« Tu ci hai spiati? » Chiese Bonnie

« Spiati è una parola un po’ grossa, diciamo che vi ho osservati » Rispose Kai sorridendo

« Dimmi che diamine vuoi, ho proprio voglia di staccare il collo a qualcuno ma la mancanza di popolazione me lo ha reso un po’ difficile » Disse Damon ironico

« Fossi in te non giocherei con il fuoco, vogliamo esattamente la stessa cosa  » Disse Kai « Diglielo anche tu, BonBon »

Damon lo guardò piuttosto male e si avvicinò a lui con aria minacciosa

« Congratulazioni, ti sei guadagnato un biglietto di sola andata per la morte, addio Kai »

« No, Damon! » Urlò Bonnie

Damon non ebbe il tempo di fiondarsi sul collo di quello strano ragazzo che quest’ultimo tramite una magia fece accasciare il vampiro a terra, facendolo urlare per il dolore.

« Non fai più il cattivone, eh Damon? » Disse Kai continuando a torturarlo

« Smettila! » Urlò Bonnie in preda al panico ma Kai rise in faccia alla donna

« Non ci penso nemmeno » Disse divertito il ragazzo

« Smettila! » Urlò nuovamente Bonnie, solo con più forza e con un sentimento tale da scaraventare Kai dall’altro lato della sala, interrompendo la sua tortura su Damon.
Bonnie corse verso Damon per aiutarlo mentre Kai si rialzò da terra e si riavvicinò ai due ragazzi.

« Era proprio quello che volevo » Disse Kai

Bonnie però non rispose e con un incantesimo cominciò a torturarlo proprio come poco fa Kai stesso stava facendo con Damon, facendolo urlare dal dolore.

« Fermati, fermati, io so come ritornare a casa » Disse in preda al dolore

Alla pronuncia di quelle parole, Bonnie e Damon si guardarono e la strega interruppe il suo incantesimo

« Chi sei tu? Uno stregone? » Chiese Bonnie mentre aiutava Damon ad alzarsi in piedi

« Mh, no, non proprio, diciamo che faccio parte di una Congrega ma a dispetto degli altri non ho dei veri poteri, devo prelevarli da chi possiede la magia » Spiegò

« Insomma, sei un succhia magia » Disse un Damon beffardo

« E perché dovresti aiutarci a ritornare a casa? » Chiese perplessa Bonnie

« Sveglia, tesoro, come dice il tuo fidanzato sono un succhia magia e posso fare incantesimi prelevando potere da chi lo possiede, non credo che Damon sia una fatina magica, quindi direi che per esclusione.. » Disse Kai sarcastico

« Lui non è il mio ragazzo! » Esclamò Bonnie « Quindi io possiedo ancora della magia? » Chiese Bonnie

« Certo e ti dirò di più: tu sei l’unica che può permetterci di uscire da qui  » Affermò Kai

« Cosa? » Esclamarono all’unisono Bonnie e Damon

« Sono stato intrappolato qui da una strega Bennett e solo una di queste può permettermi di uscire, grazie ad un particolare congegno che io con tanta cura ho ricostruito, che prende il nome di ascendente »

Damon e Bonnie si guardarono

« Quindi, tu aiuti noi e noi aiutiamo te? » Chiese Damon ancora diffidente

« Esatto, non siete eccitati? Si ritorna a casa! » Esclamò il ragazzo entusiasta

Damon e Bonnie si guardarono ancora perplessi, finalmente dopo mesi e mesi si è aperto uno spiraglio di luce ma allo stesso tempo sapevano che quel ragazzo piuttosto strano avrebbe causato non pochi guai.

 





Spazio Autrice:

Ciao a tutti, cari lettori (: 
Fremevo nel raggiungere questo capitolo, il sesto, perchè lo considero il capitolo, ossia il capitolo da cui comincia davvero tutto. Se fino adesso la storia è proceduta lentamente, per far capire come il rapporto tra Damon e Bonnie sia nato, da ora in poi cominciano le avventure che farà divenire la storia sicuramente più scorrevole. Ora, torniamo alle vicende del capitolo: all'inizio si riallaccia al primissimo capitolo della storia dove Bonnie si prepara per la sua festa di compleanno organizzata da Damon e scende di sotto, scoprendo cosa Damon le ha organizzato. Anche qui Elena sarà presente tra i pensieri di Bonnie, cosa penserebbe lei di tutto questo? Eppure, in un loro momento di intimità- quando ballano l'uno stretto all'altra addirittura senza musica- Elena sparisce dai loro pensieri ed entrambi cominciano a chiedersi quando fosse iniziata questa cosa che esiste tra loro.
Solo che, a differenza del primo capitolo, qui la storia prosegue e non si potrebbe narrare del mondo prigione senza introdurre il grande Malakai Parker, quindi eccolo qui, in tutta la sua meravigliosa sociopatia che si inserisce nella storia e propone un modo per uscire dal mondo prigione. 
Ci tengo a precisare che questa storia non seguirà le vicende dello show, vi saranno delle variazioni nonostante ho deciso di introdurre certi personaggi (proprio come Kai). Bene, è ufficialmente cominciata la nostra avventura. Tenetevi forte, spero di non deludervi.

Vi auguro un rilassante e divertente weekend, un grande abbraccio. Free. 

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Capitolo 7
*** Big mistake ***


7.



 
Bonnie trascinò Damon in cucina mentre Kai stava facendo un giro della casa, più stavano insieme e più si rendevano conto quanto fosse sociopatico.

« A me questo tizio preoccupa » Disse Bonnie guardando Damon

« D’accordo, è molto strano, ma non te lo devi sposare, lo devi sfruttare per tornare a casa! » Disse Damon

 « Damon, ci sarà una ragione per cui è stato rinchiuso in un mondo prigione! » Esclamò Bonnie

« Bonnie, è uno stupido succhia magia! Senza qualcuno da prosciugare, non è niente! Lo utilizziamo per tornare a casa e poi gli stacco il collo e risolviamo il problema! » Affermò Damon

« Cosa? » Disse Bonnie perplessa e sconvolta « Ma che stai dicendo? Se Elena ti sentisse! » Esclamò Bonnie

« Cosa c’entra Elena adesso? » Chiese Damon infastidito

« Lei non sarebbe contenta del tuo comportamento! E’ come se l’avessi totalmente dimenticata! » Disse Bonnie guardandolo

Damon la guardò sconvolto ma anche molto arrabbiato

« Eh no, BonBon, non ti permetto di scaricare tutta la colpa a me! » Esclamò Damon arrabbiato

« Quale colpa? Ma di cosa stai parlando? » Chiese Bonnie perplessa

« Neanche tu hai pensato ad Elena per un secondo nei momenti in cui stavamo insieme, lo so, ne sono sicuro, quindi non parlare di lei adesso per difenderti da qualcosa che ti fa paura! » Disse
Damon guardandola male

Bonnie non riuscì a rispondere a quelle accuse, lo guardò con le lacrime agli occhi ma la loro conversazione venne interrotta da Kai che entrò in cucina.

« Allora, siete pronti per tornare a casa? » Chiese

« Io si e anche lei » Disse guardando male Bonnie

La strega sospirò e capì che non aveva altre alternative, così annuì e accettò la proposta di Kai, anche se di lui non si fidava molto.  Così, si prepararono e vennero scortati da Kai nel luogo in cui il fenomeno celeste li avrebbe riportati a casa ma tra tutti vigeva il silenzio.

« Suvvia ragazzi, un po’ di allegria! Stiamo tornando a casa! » Esclamò un Kai allegro

« Sta’ zitto » Disse Damon roteando gli occhi

« Quindi fatemi capire: Damon sta con Elena, Bonnie sta con Jeremy ma nel mondo prigione Damon e Bonnie stanno insieme  » Disse Kai divertito

« Sta’ zitto » Urlò infastidita questa volta Bonnie

« Ah, donne, che suscettibili! »  Disse Kai « Eccoci arrivati »

Bonnie, Kai e Damon si sistemarono al centro di quella caverna, in attesa dell’eclissi solare mentre Bonnie si preparava all’incantesimo, tra lei e Damon aleggiava una forte tensione tale da non rivolgersi la parola.

« Stiamo per ritornare a casa » Osservò Damon approfittando della momentanea assenza di Kai, il quale era uscito

« Già » Disse Bonnie

«  E una volta tornati cosa accadrà? » Chiese il vampiro

« Cosa dovrebbe accadere? Riprenderemo le nostre vite, come sempre! » Esclamò Bonnie guardandolo

I suoi occhi si scontrarono con quelli grandi e blu del mare di lui, per poi distogliere velocemente lo sguardo, quel momento venne interrotto dal rientro di Kai.

« E’ arrivato il momento, pronti? » Chiese Kai eccitato

Il succhia magia e il vampiro si tennero a Bonnie che cominciò a pronunciare l’incantesimo mentre l’eclissi solare cominciava a farsi strada nel cielo, quando la luce dell’eclissi toccò l’ascendente mentre Bonnie pronunciava quelle parole allora una luce abbaiante li avvolse sino a farli scomparire. Quando Bonnie riaprì gli occhi si ritrovò stesa a terra nel campus della Whitmore, accanto a lei c’era un Damon ancora senza conoscenza mentre di Kai ancora nessuna traccia. Non sapeva cosa fosse successo ma una cosa era certa: erano tornati a casa.



Spazio Autrice:


Buona domenica, cari lettori, come state? Spero bene e spero che abbiate passato un fantastico week end :D
In questo settimo capitolo succedono alcune cose molto importanti: Bonnie è diffidente nei confronti di Kai sin dall'inizio, mentre Damon vuole semplicemente tornare a casa fregandosene (al solito suo) delle conseguenze che potranno esserci. Per questa ragione hanno un vero e proprio scontro, che è diverso dai loro classici litigi, c'è qualcosa di più. Infatti, come se Bonnie volesse proteggersi da qualcosa, pronuncia il nome di Elena, che per molto tempo invece era stato ignorato, e questo fa infuriare Damon che, invece, ha capito il perchè lo ha fatto. Nonostante questa discussione, Damon convince Bonnie a fare l'incantesimo e quindi a ritornare a casa, seppur con quel sociopatico. Quando la strega Bennett riapre gli occhi riconosce di essere nel campus della Whitmore e quindi di essere ritornata a casa.

Non vedo l'ora di leggere le vostre opinioni, un grande bacio e buon inizio di settimana. Free. 

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Capitolo 8
*** Home sweet home ***


8.
 
« Dobbiamo farlo per forza? » Chiese Jeremy sbuffando
 
I ragazzi stavano adornando la stanza nel campus del Whitmore College, visto che a Mystic Falls non potevano mettervi piede a causa dell’incantesimo dei Viaggiatori,  con tanti palloncini colorati, mentre Stefan si occupava di mettere sul tavolo la grande torta di compleanno che avevano preparato per Bonnie.

« Sentite, oggi è il 21esimo compleanno di Bonnie e fantastichiamo su questa festa da sempre, dobbiamo festeggiarlo » Disse Caroline con determinazione

Tutti la guardarono perplessi, il suo ottimismo talvolta era estremamente eccessivo- e anche fastidioso- ma la conversazione venne interrotta dall’arrivo di Elena, così tutti sospirarono sollevati.

« Ho letto il messaggio, che succede? » Chiese Elena confusa, indossando ancora il camice da medico, visto che non aveva fatto tempo a cambiarsi dal tirocinio

« Caroline sta organizzando la festa di compleanno per Bonnie » Rispose Matt, così Elena guardò la sua cara amica ancora più confusa

« Caroline, abbiamo affrontato questo discorso un centinaio di volte » Cominciò a dire dolcemente Elena, ma Caroline scosse la testa

« No, non starò qui ad ascoltarti, mi sta bene che tu- anzi, che voi- vi siate arresi ma io no e credo davvero che sono ancora vivi! » Esclamò Caroline infastidita

« Come puoi dire che ci siamo arresi? Perdere Damon per me è stato straziante, pur di rivederlo ingurgitavo della droga sovrannaturale! » Affermò Elena ancora affranta

« Lo so, Elena, so benissimo il tuo dolore ma non avete neanche provato a cercarli! » Disse Caroline

« L’Altra Parte è andata distrutta, lo capisci? » Sbottò Stefan infastidito « Damon è morto, chiaro? » Disse arrabbiato, facendo cadere accidentalmente la torta dal tavolo.

Caroline guardò con gli occhi lucidi quel disastro e corse via grazie alla velocità da vampiro mentre Stefan sospirò, l’aveva ferita, lei aveva solamente bisogno di speranza, ciò che a lui e a tutti gli altri mancava.
 
***
 
 
Quando Bonnie aprì gli occhi, si alzò pian piano ancora stordita dal grande sforzo che aveva fatto per pronunciare l’incantesimo; accanto a lei c’era solo Damon, ancora senza sensi steso a terra, mentre di Kai non vi era alcuna traccia.

« Damon, svegliati » Sussurrò la strega, scuotendo leggermente il vampiro

Pian piano anche Damon aprì gli occhi e si alzò, guardandosi attorno ancora intontito dall’incantesimo.

« Dove siamo? » Chiese stordito

Bonnie lo guardò e sorrise con gli occhi lucidi

« A casa » Affermò la strega Bennett

Damon si girò attorno e vide la camera di Elena al college adornata da strani palloncini colorati e il pavimento sporco di torta, probabilmente, così guardò Bonnie e sorrise a sua volta, per poi esultare insieme e abbracciarsi per la felicità.

« Ce l’abbiamo fatta, BonBon » Disse Damon esultando felice

Quel momento di gioia venne interrotto dall’entrata in casa di Stefan, Elena e Jeremy, che erano rientrati in casa per trovare Caroline, visto che era scomparsa da quel pomeriggio. Appena li videro rimasero immobili, con gli occhi spalancati e lo sguardo di chi era sconvolto, di chi non poteva credere ai suoi occhi.

« Damon » Sussurrò Elena con le lacrime agli occhi

Damon la guardò con la stessa commozione e le sorrise dolcemente, così la ragazza corse tra le sue braccia dove venne stretta dal vampiro con gioia, amore e felicità.

« Sono tornato » Le disse dolcemente lasciandole un bacio sulle labbra

Anche Jeremy corse ad abbracciare Bonnie, non poteva credere che fossero tornati, che lei fosse tornata da lui, così Bonnie ricambiò dolcemente quell’abbraccio per poi incrociare il suo sguardo con quello di Damon. Quello scambio di sguardi venne interrotto da Stefan che si avvicinò al fratello e lo guardò commosso.

« Ciao, fratellino » Disse Damon col suo sorriso beffardo

Stefan rise leggermente e abbracciò suo fratello, che gli era mancato come l’aria che respirava.

Quel ritorno a casa non era stato come Damon e Bonnie se lo erano sempre immaginati, pensavano di provare qualcosa di più ma forse quel soggiorno nel mondo prigione li aveva cambiati o meglio qualcosa era cambiato.

« Dobbiamo assolutamente cercare Caroline, lei era l’unica che credeva che voi foste ancora vivi » Disse Stefan sorridendo « Così possiamo dare inizio alla festa »

« Quale festa? » Chiese Bonnie confusa ad Elena, la quale sorrise divertita

« Quella del tuo compleanno, sai bene com’è Caroline » Disse ridendo leggermente

Bonnie rise e guardò l’amica

« Si, lo so, e mi siete mancate » Disse con gli occhi lucidi per la commozione

Elena le sorrise e le diede un caloroso abbraccio, anche la sua migliore amica le era mancata tantissimo.

Appena Elena chiamò Ric , Matt e Tyler, entrambi si fiondarono a casa dei Salvatore per vedere con i loro occhi se quello che diceva Elena fosse vero, e lo era: Matt e Tyler corsero ad abbracciare Bonnie mentre Ric diede una pacca al suo migliore amico.

« Sapevo che saresti tornato, prima o poi » Disse Ric sorridendo

« Non sono mai stato così felice di vedere la tua brutta faccia, Ric » Disse Damon divertito

Ric rise leggermente e fece spazio ad una donna piuttosto bella, dai capelli color nero pece e gli occhi blu come il mare, che sorrideva affettuosamente.

« Damon, lei è Jo, la mia futura sposa » Disse Ric sorridendo felice

Damon guardò la donna e gli sorrise per poi avvicinarsi a lei per dirle una cosa.

« Considerando che tutte le donne di Alaric sono morte io ti consiglierei di scappare » Disse scherzando

« Damon! » Esclamò Elena divertita, rimproverandolo

Damon sorrise alla sua ragazza e tutti scoppiarono a ridere, finalmente tutto era tornato come prima, o quasi. Così la festa cominciò anche senza Caroline, visto che non si trovava da nessuna parte: Damon si trovava al fianco di Elena, finalmente, mentre Bonnie si era ritrovata con Jeremy, tutto era tornato alla normalità. Bastò un semplice sguardo tra Bonnie e Damon a fargli capire che avevano bisogno di stare da soli, così Bonnie uscì fuori, seguita subito dopo da Damon.

« E’ quasi strano essere qui assieme agli altri » Osservò Damon sospirando

« Ti eri abituato alla mia fantastica presenza? » Chiese divertita Bonnie, scherzando

Damon la guardò e rise di gusto per poi notare che teneva qualcosa tra le mani.

« Cos’è quello? » Chiese Damon

Bonnie glielo porse, era un giornale.

« Non prendermi per matta ma.. Volevo un ricordo dal 1994 » Ammise Bonnie imbarazzata

Damon la guardò e scoppiò a ridere

« Sei decisamente matta » Disse cominciando a sfogliarlo

L’attenzione di Bonnie ricadde su una notizia della prima pagina, così gli strappò letteralmente il giornale dalle mani mentre Damon la guardava confuso

« Guarda qui » Disse Bonnie indicandogli una notizia preoccupata

Damon guardò la notizia indicata da Bonnie

« Figlio 19enne stermina tutta la sua famiglia » Disse il vampiro leggendo la notizia « Ma questo ragazzo nella foto è.. » Cominciò a dire Damon

« Kai » Disse Bonnie completando la frase di Damon « Aspetta, aspetta, continua a leggere » Disse la strega

« L’unica sopravvissuta alla strage, Josette Parker, si trova adesso in ospedale in condizioni piuttosto critiche, assieme ai suoi due fratelli minori » Continuò a leggere Damon, sconvolto

« Questa Josette Parker non ti sembra familiare? » Chiese guardando la foto della ragazza sopravvissuta

Damon guardò la strega ma la conversazione venne interrotta da un urlo disperato di aiuto, così Damon e Bonnie si guardarono e corsero velocemente all’esterno del campus, seguiti da tutti gli altri che avevano sentito. Rimasero sconvolti quando videro una Caroline accasciata a terra, piena di ferita sanguinanti ,  in fin di vita, così Stefan corse in soccorso della bionda, la prese tra le sue braccia e prima che qualcuno potesse vederla in quello stato la portò nella loro camera per guarirla, seguito da Matt, Ric e Jo, la quale era un medico, anche se Caroline- in quanto vampiro- non ne aveva bisogno.

« Secondo te è stato lui? » Chiese Bonnie con le lacrime agli occhi, guardando Damon

« Non lo so, dobbiamo scoprire qualcosa » Disse Damon

Il vampiro e la strega raggiunsero tutti gli altri, Elena corse ad abbracciare Damon, ancora scossa dall’aver visto Caroline in quello stato.

« Starà bene, vero? » Chiese Elena ancora scossa

« Certamente  » Rispose dandole un dolce bacio sulla fronte, in segno di dolcezza

Quando tutti rientrarono in camera per vedere Caroline, la videro stesa sul letto senza alcuna forza mentre attendevano che le ferite guarissero, Ric si avvicinò a tutti loro piuttosto sconvolto.

« Cosa è successo? » Chiesero Bonnie ed Elena ugualmente preoccupate

Ric guardò le ragazze e sospirò

« Non si tratta di un semplice attacco, c’è molto di più  » Affermò Alaric « A Caroline è stata rubata la magia » Disse

Damon e Bonnie si guardarono di scatto, adesso non avevano più alcun dubbio: quel sociopatico succhia magia era pericoloso e aveva in mente qualcosa, dovevano saperne di più.

« Io e Damon dobbiamo confessarvi una cosa » Disse Bonnie, così tutti la guardarono perplessi

« Siamo riusciti ad uscire dal mondo prigione grazie ad un ragazzo, era uno stregone che preleva magia da chi invece la possiede, avevamo capito che era piuttosto strano ma non pensavamo fosse un assassino »

In quel momento, la fidanzata di Ric si intromise nella conversazione, sembrava piuttosto spaventata dalla spiegazione di Damon.

« Cosa? Voi.. Voi eravate rinchiusi in un mondo prigione? E ne siete usciti con un ragazzo? Chi era? Come si chiama? Ve lo ha detto? » Chiese sconvolta
Damon e Bonnie si guardarono

« Il suo nome è Kai, tu sei Josette Parker, vero? » Chiese Bonnie

Appena la donna sentì pronunciare quel nome, quasi si sentì mancare l’ossigeno ai polmoni, il suo colorito divenne sempre più sbiadito fino a che non perse i sensi e cadde tra le braccia di Alaric, che riuscì a prenderla in tempo.

« Jo! » Esclamò una ragazza bionda dalla folta chioma all’unisono con un ragazzo biondo, sembravano gemelli.

« E voi chi siete? » Chiese Damon perplesso

Quel ragazzo guardò negli occhi Damon e gli si avvicinò con aria piuttosto minacciosa

« Tu hai liberato Kai, non hai davvero idea di quello che hai scatenato! » Esclamò il ragazzo furioso

« Luke, ti prego, stai calmo » Disse la ragazza per calmarlo

« Liv, lui è tornato, lo sai cosa significa? » Chiese terrorizzato

Tyler si avvicinò alla sua nuova ragazza, Liv, che si era rivelata una potente strega e la strinse tra le sue braccia, preoccupato per quella situazione.

« Noi non sappiamo cosa significa? Potete spiegarcelo? » Chiese Tyler perplesso

Liv e Luke si guardarono spaventati e sospirarono, quando sentirono che Jo era rinvenuta andarono ad assistere la loro sorella maggiore, che era tornata in forze.

« Io, Kai, Liv e Luke apparteniamo ad un’antica e potente congrega di streghe e stregoni, i Gemini, nostro padre ne è il capo e vige la regola secondo cui al compimento del 22esimo anno d’età, la coppia di gemelli si deve fondere e combattere per la sopravvivenza, solamente il più forte sopravvive all’altro e diverrà il nuovo capo della congrega » Cominciò a spiegare Jo

« Con la prima coppia di gemelli i nostri genitori avevano fallito, perché Kai non è uno stregone anzi veniva definito come uno scherzo della natura, riusciva a possedere la magia solamente rubandola, questo non gli consentiva di procedere alla fusione, per questa ragione siamo nati noi » Ammise Liv, avvilita

« Cosa? Dovrai fonderti con Luke? » Chiese sconvolto Tyler

« Kai però non aveva preso bene la situazione, lui voleva divenire il capo indiscusso della congrega e vendicarsi su tutti noi, così una notte ha deciso bene di ucciderci  o, almeno, ci ha provato, fino a quando Jo ci ha salvati e insieme alla congrega lo ha spedito in un mondo prigione » Concluse Luke

« E adesso è tornato per vendicarsi, lui vuole fondersi, per questo ha preso la magia di Caroline » Disse Jo sconvolta

« Beh, tu sei una strega effettiva rispetto a lui che è un succhia magia » Disse Damon col suo sorriso beffardo

« Non è così semplice, per evitare la fusione con Kai quella notte ho inserito la mia magia all’interno di un oggetto, io non ho magia da molto tempo » Disse Jo

Damon alzò gli occhi al cielo mentre Bonnie sospirò disperata

« Dobbiamo trovare un modo per fermarlo! » Esclamò Bonnie

« La congrega, questa saprà sicuramente trovare un modo per fermarlo » Disse Luke

Dopo aver sistemato le valige nella Camaro di Damon, quest’ultimo raggiunse Elena che prima di mettersi in viaggio volveva accertarsi che Caroline si stesse riprendendo e appena la raggiunse l’abbracciò da dietro dandole un dolce bacio sulla guancia, provocando un sorriso sul volto della donna.

« Spero davvero che si riprenda » Disse Elena sospirando

« Lo farà, lei è forte » Disse Damon stringendola « E sistemeremo questa situazione, tutto s’aggiusterà »

« Io non voglio perderti di nuovo  » Disse Elena guardandolo negli occhi  « Mi sei mancato così tanto »

Damon ricambiò lo sguardo e rispose solo dopo qualche secondo

« Anche tu mi sei mancata  » Rispose

Si sorrisero e si diedero un dolce bacio che venne interrotto da un colpo di tosse, così i due si staccarono e si voltarono, vedendo Bonnie che li guardava con occhi bassi.

« Siamo pronti per partire » Disse la strega

Elena annuì e si diresse verso la Camaro di Damon dove li aspettava Jeremy, che sarebbe partito con loro, prima che anche Damon e Bonnie potessero raggiungerli si guardarono negli occhi, imbarazzati per il bacio con Elena e allo stesso tempo confusi, entrambi non riuscivano a capire cosa stesse succedendo. Inoltre, dopo il litigio nel mondo prigione non avevano più avuto la possibilità di parlare o, in realtà, non avevano voluto perché magari ciò che avevano da dirsi faceva davvero paura e avrebbe potuto cambiare ogni cosa.








Spazio Autore:


Ciao a tutti i lettori della storia :*
Siamo già giunti all'ottavo capitolo della storia, dove finalmente Bonnie e Damon riescono a ritornare a casa! All'inizio del capitolo vediamo i ragazzi che spinti da una Caroline speranzosa organizzano una festa per Bonnie, seppure la considerano morta, come Damon. Questo fa arrabbiare Caroline che scappa via, perchè sembra essere l'unica a credere che Bonnie e Damon siano ancora vivi, così tutti abbandonano quella finta festa. Quando Bonnie e Damon riaprono gli occhi si accorgono che Kai è sparito ma non hanno tempo di accorgersi il perchè che subito si ricongiungono con le persone che amano- Stefan, Elena , Jeremy e tutti gli altri- . Così inizia la festa sperando che Caroline si faccia viva, ed in un momento di intimità tra Bonnie e Damon essi si accorgono che Kai non è solo sociopatco ma anche un assassino, fa parte di una congrega della quale vuole divenire il capo attraverso la fusione con la sorella nonchè fidanzata di Alaric e divenire il più potente stregone indiscusso. Così, Damon, Bonnie, Elena e Jeremy decidono di partire per Portland e andare a trovare la congrega Gemini nella speranza che possa fare loro un modo per distruggere Kai. Tra Damon e Bonnie vige l'imbarazzo, nessuno parla con l'altro per paura che possano uscire fuori sentimeti ed emozioni nuovi e inaspettati.
Come vedete, la storia presenta alcune similarità con la serie tv ma allo stesso tempo se ne discosta. Spero che abbiate apprezzato il capitolo, alla prossima, Free.
 

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Capitolo 9
*** Blame of the stars ***


9.


 
La Camaro di Damon sfrecciava in strada già da una notte, ancora vi erano molte ore di viaggio per raggiungere la congrega, a Portland, e in auto vi era una strana tensione tra i quattro.

« Sei sicuro di aver preso la strada più veloce? Diciamo che abbiamo una certa fretta  » Disse Bonnie sbuffando

« Mi mancavano le tue lamentele, BonBon » Rispose Damon ironico

« Ah Ah Ah, sempre molto spiritoso » Disse Bonnie divertita

Elena guardò divertita ma allo stesso tempo stranita Damon, che sorrideva mentre era impegnato a guidare.

« BonBon? » Chiese ridendo leggermente

Damon guardò Elena per poi tornare velocemente a concentrarsi sulla strada

« E’ solo un nomignolo che le ho dato per darle fastidio » Rispose il vampiro

« E per la cronaca, mi da ancora fastidio  » Disse Bonnie divertita

« Proprio per questo continuo a chiamarti così » Rispose Damon guardandola tramite lo specchietto e facendole l’occhiolino

Bonnie gli sorrise e abbassò leggermente lo sguardo, così Elena guardò Damon ancora più confusa, nonostante il sorriso stampato sul volto così come Jeremy guardò la sua Bonnie che, però, sentiva sempre più lontana.


 
***

 
 
Dopo molte altre ore di viaggio, finalmente giunsero a Portland nel cuore della notte, così decisero di sostare in uno dei tanti Motel siti proprio al centro della città, così l’indomani mattina sarebbero stati immediatamente diretti verso la congrega.

« Sono due camere matrimoniali » Disse Jeremy mentre invece Damon era impegnato a scaricare le valige dalla sua Camaro

La receptionist fece un sorriso e diede due chiavi differenti per due stanze collocate proprio l’una accanto all’altra, così i quattro si diressero verso le loro stanze, le quali erano collegate da un terrazzino all’esterno. Dopo essersi dati la buona notte, Elena entrò nella sua camera seguita da Damon che lasciò le valige all’ingresso della camera; Elena andò a farsi una doccia, per poi uscire dal bagno con una tovaglia che l’avvolgeva tutto il corpo.

Damon non potè fare a meno di guardarla, gli era davvero mancato poter ammirare il suo perfetto corpo, la sensualità delle sue forme e la bellezza del suo viso; più la guardava, più l’eccitazione saliva.

« Cosa è successo tra te e Bonnie? » Chiese togliendosi la tovaglia, mostrando la sua nudità al suo ragazzo in tutta la sua perfezione per poi indossare una vestaglia da notte

« Mi piacevi molto di più senza » Disse Damon scherzando, avvicinandosi alla donna e accarezzandole il fianco in maniera sensuale, come solo lui sapeva fare

Elena rise leggermente e mise le braccia attorno il suo collo per poi guardarlo negli occhi

« Non hai risposto alla domanda » Osservò la donna, così Damon la guardò

« Perché non ho capito cosa vuoi dire » Rispose Damon stringendo le spalle

« Sarà solo una mia sensazione ma qualcosa è cambiato tra voi due  » Disse Elena guardandolo, questa volta non più molto divertita

« Siamo stati rinchiusi in quel mondo prigione per molto tempo, doveva cambiare qualcosa tra noi altrimenti saremmo impazziti » Spiegò « Lei è stata la mia forza in quei lunghi e terribili mesi lontano da te ed è proprio grazie a lei se oggi sono qui, davanti a te »

Elena guardò l’uomo che amava e sospirò, si sentì maledettamente stupida in quel momento.

« Damon, scusami, sono davvero una stupida, non so cosa volessi dimostrare con questo discorso » Disse abbassando lo sguardo mortificata

Damon le sorrise leggermente e le alzò lo sguardo dolcemente

« No, non scusarti, sono stato lontano per molto tempo e molte cose sono cambiate, tipo Alaric che si sposa » Disse divertito per allentare la tensione

Elena lo guardò e rise leggermente

« Dai andiamo a letto, domani sarà una giornata molto impegnativa » Disse Elena per poi andare a letto, seguita subito dopo da Damon.

Era ancora prima mattina e mentre Elena dormiva beata, Damon non riusciva a chiudere occhio così sospirò e decise di andare a prendere una boccata d’aria, così uscì in terrazza, dove però si accorse che non era da solo.

« Bonnie » Disse guardando la strega seduta mentre guardava le stelle per poi sedersi accanto a lei « Che ci fai qui? »

« Non riesco proprio a dormire, e tu? » Chiese

Damon guardò il cielo pieno di stelle e sospirò

« Nemmeno io, troppi pensieri » Rispose « Cosa c’è che non va, Bonnie? »

Bonnie abbassò lo sguardo per poi rialzarlo con una lacrima che scendeva sul volto

« Sono tornata a casa e dovrei essere così felice, eppure non lo sono, anzi mi sento così fuori posto, come se una parte di me fosse rimasta in quel mondo prigione » Disse mentre cominciava a piangere « E’ tutta la notte che sono tra le braccia del ragazzo che amo e non sento niente, mi fa così male »

Damon guardò dolcemente la ragazza e l’abbracciò per confortarla

« Anche per me è così, da quando siamo tornati qualcosa è cambiato » Disse il vampiro

Bonnie fece un ampio sospiro e guardò il vampiro proprio accanto a lei, mentre la cingeva dolcemente con il suo possente braccio, che la faceva sentire così al sicuro.

« La cosa che più mi fa male è che avevi  ragione:  nel mondo prigione, non ho pensato ad Elena nei momenti in cui stavamo insieme » Disse Bonnie guardandolo negli occhi
Damon sospirò e ricambiò lo sguardo della strega Bennett

« Io la amo, BonBon, ho quasi perso mio fratello per lei, ho lottato così tanto per averla » Rispose Damon

Bonnie guardò il vampiro, aveva capito tutto, qualsiasi cosa fosse successa tra loro nel mondo prigione doveva essere dimenticata, doveva rimanere nel lontano 1994. La strega così si asciugò velocemente le lacrime che erano scese sul suo volto e si alzò.

« Buona notte » Disse per poi entrare velocemente nella sua camera

Damon sospirò e alzò gli occhi al cielo. Decise di non rientrare dentro ma di restare a contemplare il cielo e le stelle, che forse gli avrebbero detto cosa fare. 







Spazio Autore:


Ciao lettori, benvenuti al nono capitolo (: innanzitutto volevo ringraziarvi perchè siete in molti che leggete e seguite la storia, quindi grazie veramente a chi commenta costantemente e anche a chi invece legge silenziosamente, vale tanto per me in entrambi i casi.
Ritornando alla storia: Damon, Elena, Bonnie e Jeremy si mettono in viaggio per Portland, dove è collocata la congrega gemini, in cerca di una soluzione per il problema "Kai" e soprattutto per Caroline, che ancora non riusciva a riprendersi dopo che Kai le aveva rubato la magia. Durante il viaggio Elena stessa si accorge che tra Damon e Bonnie è cambiato qualcosa, ma il vampiro minimizza la cosa,  così la sua ragazza sta molto più tranquilla. Quella stessa notte,però, uscendo nel terrazzo che è collegato anche alla camera di Bonnie e Jeremy, si accorge che la strega è proprio lì, nemmeno lei riesce a dormire e inoltre sente le stesse cose che lui prova dopo essere ritornati dal mondo prigione, niente è più lo stesso. Eppure Damon non vuole, o non ha il coraggio, di lasciare di punto in bianco Elena e quindi preferisce non ammettere a sè stesso che  le cose sono davvero cambiate tra lui e Bonnie, diciamo che i ruoli si sono invertiti. Allora, Bonnie capisce che lui non è disposto a "rischiare" così si asciuga le lacrime e con un sorriso va avanti, come del resto ha sempre fatto.

Spero vi sia piaciuto il capitolo, al prossimo con tanti colpi di scena. Un grande abbraccio. Free.
 

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Capitolo 10
*** Heartbreaking ***


10.


 
La mattina dopo si svegliarono presto per rimettersi in macchina e giungere così nella dimora della congrega dei Gemini. Quando vi arrivarono, Damon parcheggiò la sua Camaro e subito dopo scesero dall’auto ma prima che potessero avvicinarsi, un dolore lancinante fece accasciare i quattro a terra, per poi essere raggiunti da un uomo di mezza età, che interruppe l’incantesimo di tortura.

« Chi siete? Cosa volete? » Chiese l’uomo.

« Ci mandano Liv e Luke » Disse Elena ancora dolorante, alzandosi da terra assieme a tutti gli altri.

« Cosa è successo? Stanno bene? »

Bonnie guardò l’uomo e sospirò.

« Siamo stati rinchiusi in un mondo prigione, nel 1994, lì abbiamo conosciuto suo figlio, Kai, non sapevamo chi fosse fino a quando non siamo tornati »

Appena sentì pronunciare il nome Kai , l’uomo sembrò piuttosto allarmato.

« Lui è uscito? » Chiese cercando di mantenere la calma.

Bonnie lo guardò e annuì lentamente.

« Dobbiamo impedirgli di fondersi con la sua gemella e diventare quindi il capo dei Gemini, sarebbe la fine della congrega! » Esclamò l’uomo.

« Come possiamo fare? » Chiese Jeremy con determinazione.

« Kai non possiede magia ma la conosce molto bene e una volta che la assorbe diviene molto potente, l’unico modo è rinchiuderlo nel mondo prigione prima che possa assorbire tanta magia da divenire potente » Spiegò il capo dei Gemini « Quando lo rinchiudemmo molti anni fa, ci servimmo della magia di una strega Bennett  » Disse guardando Bonnie.

La strega Bennett annuì con determinazione.

« Sono pronta, che incantesimo devo pronunciare? » Chiese la strega con decisione.

Dopo che il capo della Congrega aveva fornito alla Bennett l’incantesimo per rinchiudere dentro il mondo prigione Kai, i quattro si rimisero in viaggio per fare ritorno verso il campus. Dopo due giorni in macchina, tra varie soste, ritornarono alla Whitmore e la prima cosa che le ragazze fecero appena arrivate, corsero da Caroline; rimasero piuttosto sconvolte quando videro che la vampira era ancora stesa a letto, priva di energie.

« Perché sta ancora così male? » Chiese Bonnie perplessa mentre Elena si avvicinava a una Caroline senza sensi, accanto la quale c’era Stefan che le teneva costantemente la mano.

« E’ un vampiro, nasce dalla magia, che le è stata in parte rubata, non si risolverà bevendo una sacca di sangue » Spiegò Alaric sospirando.

« Allora dobbiamo fare in modo che quel sociopatico le ridia la magia per far star meglio Caroline » Disse Damon.

« Ma come attiriamo Kai ? » Chiese Alaric perplesso.

Damon e Bonnie si guardarono per poi indicare la fidanzata di Ric, Jo, che si occupava costantemente di Caroline per farla stare meglio anche se questo serviva a poco.

« Cosa? No, non metto a rischio la vita della donna che amo » Disse Alaric infastidito.

« Kai vuole esattamente fondersi con la tua donna, prima o poi arriverà l’ora dei conti, dobbiamo attirarlo qui così da fargli restituire la magia a Caroline e rinchiuderlo nuovamente nel mondo prigione » Spiegò Damon.

Alaric sospirò e venne raggiunto da Jo che sorrise leggermente

« Hanno ragione, se vogliamo salvare Caroline, Kai deve ridarle la sua magia ed io sono l’esca perfetta » Affermò la donna
Alaric sospirò e diede un bacio alla donna che amava per poi riunirsi assieme a tutti gli altri ed escogitare un piano perfetto per salvare Caroline e sconfiggere il nuovo potenziale nemico.
 


 
***
 


Stefan teneva tra le braccia una Caroline troppo debole per poter essere lucida, mentre assieme Damon, Elena e Bonnie si dirigevano verso il cimitero di Mystic Falls, sito proprio al confine della città, così da poter essere attraversato da vampiri, licantropi e altre creature magiche.

« Non è un po’ troppo pericoloso stare qui? Se mettiamo un piede al di fuori del confine siamo morti » Disse Stefan.

« Non avevamo altra scelta, al campus c’erano molte persone che potevano essere messe in pericolo » Spiegò Elena.

Appena giunti nel punto in cui dovevano aspettare Kai, il vampiro mise a terra Caroline, cercando di proteggerla il più possibile e guardò tutti gli altri.

« Allora? Come si procede da adesso in poi? » Chiese Stefan.

« Kai si aspetta di vedere me, Bonnie ed Elena si nasconderanno, appena restituisce la magia a Caroline la strega Bennett lo intrappola nuovamente nel mondo prigione » Spiegò Damon

Stefan annuì e le due ragazze andarono a nascondersi, in attesa dell’arrivo del sociopatico.

« E se non arrivasse? » Chiese Stefan preoccupato

« Arriverà, gli ho promesso qualcosa che non può rifiutare » Disse Damon

« Cioè? »

« Jo » Disse Damon beffardo

« Cosa?! » Esclamò Stefan

« Fratellino, esiste una cosa chiamata bluff, anche se Jo era d’accordo a fare da esca non potevo permettere che la quasi moglie del mio migliore amico morisse come tutte le sue fidanzate  » Rispose Damon divertito

Stefan sospirò sollevato per poi guardare male il fratello maggiore

« Non ho molta voglia di scherzare, Damon! » Lo riprese Stefan

Damon rise leggermente per poi attendere assieme suo fratello l’arrivo del sociopatico, come lo chiamava lui; il tempo scorreva ma di Kai Parker ancora nessuna traccia, questo rendeva entrambi i fratelli piuttosto nervosi, fino a quando Damon finalmente lo vide spuntare tra gli alberi.

« Che piacere vederti, Damon Salvatore » Disse Kai sorridendo

« Il piacere è tutto tuo, perché non arriviamo al dunque? » Chiese un Damon beffardo.

Kai si guardò attorno con fare teatrale mentre sia Damon che Stefan lo guardavano piuttosto perplessi.

« Non hai portato la tua fidanzata magica? Avrei voluto ringraziarla per avermi riportato qui e compiere finalmente la mia vendetta » Disse entusiasta.

Elena aveva ascoltato quella frase e aveva guardato Bonnie, la sua migliore amica, che però non aveva detto nulla, si era limitata a guardarla imbarazzata.

« Elena è la mia ragazza  » Disse Damon guardandolo male.

« Oh, si, certo.. Elena » Disse scoppiando a ridere.

Stefan sembrò piuttosto infastidito dall’atteggiamento di quel ragazzo troppo strano, così si avvicinò a lui con fare minaccioso.

« Restituisci la magia a Caroline, altrimenti io.. »

« Altrimenti tu cosa? » Chiese Kai divertito « Lei è qui? » Chiese divenendo subito serio, voltandosi verso Damon.

« Si, Jo è qui, ma prima di consegnartela devi restituire la magia a Caroline » Lo avvertì Damon.

Kai sorrise e si abbassò verso la vampira senza sensi stesa a terra, gli bastò mettere la mano sul suo petto per restituirle la magia e farla risvegliare.

« St-Stefan  » Disse dolorante.

Appena Stefan vide che Caroline era sveglia e stava bene l’abbracciò, era così felice di vederla, poi come era stato stabilito nel piano, la portò via da quel posto, così da proteggerla.

« Adesso consegnami Jo » Disse Kai infastidito.

Damon non disse niente, si limitò a guardarlo col suo sorriso beffardo, fino a quando spuntò una Bonnie che cominciò a pronunciare l’incantesimo per rispedirlo nel mondo prigione.

« No, Bonnie, ti prego! » Esclamò un Kai disperato.

Bonnie però non aveva intenzione di fermarsi, mentre il sociopatico continuava ad indietreggiare mentre urlava di dolore sino a quando giunse accidentalmente al confine con Mystic Falls, dove non esisteva più la magia ed infatti il suo dolore era terminato.

Bonnie e Damon si guardarono sconvolti, non potevano fare più nulla.

Kai si lasciò cadere a terra, a causa delle poche forze rimaste in corpo, e accidentalmente poggiò il palmo della mano sul terreno, cominciando a prelevare la magia dei viaggiatori senza veramente volerlo. Quando Kai se ne accorse, guardò il vampiro e la strega sorridendo, per poi prosciugare il terreno di Mystic Falls dalla magia dei viaggiatori ed alzarsi in piedi, ormai pieno di forze.

« Sorpresa, sono ancora qui, più potente che mai » Disse indicando col palmo della mano Elena, che era nascosta tra gli alberi.

Quest’ultima venne sollevata dall’incantesimo di Kai e scaraventata contro la cappella dei Salvatore, così Damon corse a vedere se stesse bene mentre il sociopatico si dileguava.

« Elena, stai bene? » Chiese preoccupato Damon accarezzandole il volto.

La donna però gli scostò la mano,  stava bene fortunatamente ma sembrava infastidita.

« Portami a casa » Disse semplicemente.

Damon la prese in braccio per non farle fare altri sforzi e assieme a Bonnie si diressero a casa Salvatore, visto che ormai l’incantesimo antimagia dei viaggiatori era stato assorbito da Kai. Appena Damon rimise piede dentro la sua casa sorrise e portò velocemente Elena nella sua stanza a riposare, mentre Bonnie chiamò tutti gli altri e li informò dell’accaduto. In attesa che tutti gli altri arrivassero, Damon si occupò di assistere Elena, così rientrò in camera dalla cucina con una pezza bagnata nell’acqua calda e gliela poggiò dolcemente nella fronte.

« Sono un vampiro, Damon, non ne ho bisogno » Disse Elena ancora  infastidita.

« E’ vero, ma sei sempre la donna che amo e quindi mi prendo cura di te » Rispose dolcemente Damon.

Elena si tolse quella pezza dalla fronte e lo guardò piuttosto seria.

« Cosa voleva dire quel tale quando ha chiamato Bonnie la tua fidanzata? » Chiese Elena, guardandolo negli occhi

« Cosa? Ma tu davvero stai a sentire a quel sociopatico? » Chiese ridendo leggermente.

« Io non ascolto quel sociopatico bensì il mio istinto! » Esclamò Elena accigliata « Tu che la chiami BonBon, questa vostra strana chimica, lei che mi tratta diversamente e che si allontana da mio fratello alias il suo ragazzo! C’è qualcosa che non va, Damon, ed io voglio che tu sia pienamente sincero con me » Disse Elena

« Non c’è stato assolutamente niente! BonBon è solo uno stupido nomignolo, è diventata un’amica, è vero, ma non puoi pensare che ci sia qualcosa in più, io amo te! » Esclamò il vampiro.

Elena lo guardò non ancora convinta, con le lacrime agli occhi.

« Per favore, lasciami sola »

Damon la guardò ed esito qualche secondo, non poteva credere di avere quella strana conversazione con Elena, la sua Elena.

« Lasciami sola! » Urlò a pieni polmoni, con rabbia e tristezza.

Damon sospirò e lasciò Elena nella sua camera, raggomitolata tra le coperte mentre piangeva, odiava vederla in quel modo e odiava che fosse stato artefice di tutto questo. Lei era l’unica cosa buona della sua vita e lui stava distruggendo anche questa, come tutto il resto. Appena sentì gli altri entrare in casa, grazie all’udito da vampiro, scese di sotto per spiegare l’accaduto e architettare un nuovo piano, poi avrebbe sicuramente pensato alla sua Elena.
 








Spazio Autrice: 

Salve a tutti lettori :)
Siamo già arrivati al decimo capitolo della storia, che diventa sempre più movimentata, beh da dove iniziare? Il capitolo inizia con le due coppie che giungono alla sede della Congrega dove il padre di Liv, Luke e Jo dice loro come sconfiggere Kai, ossia dice quale incantesimo deve essere pronunciato da una Bennett. Pertanto, partono alla volta della Whitmore dove Caroline è ancora priva di energie, in fin di vita; così decidono di agire immediatamente: se in un primo momento avevano pensato di far fare da esca a Jo, in un secondo Damon ha deciso di non mettere a repentaglio la vita della donna del suo migliore amico. Una volta arrivati al confine di Mystic Falls, Kai ridà la magia a Caroline, che sta subito meglio e viene portata via da Stefan, e poi viene subito colpito da Bonnie ma il sociopatico cade dall'altro lato del confine e prosciuga tutto il territorio di Mystic Falls dalla magia dei Viaggiatori, divenendo così potentissimo, e colpisce Elena, la quale però fortunatamente non riporta ferite gravi. L'unica ferita che riporta la donna è proprio al cuore, in quanto ha sentito precedentemente una battuta di Kai su Damon e Bonnie. Questo insinua in lei ancora più dubbi sulla sua migliore amica e sul suo ragazzo, però adesso c'è un problema più grande a cui pensare: Kai. 

 

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Capitolo 11
*** Let her go ***



11.

 

Il pugno di Alaric si scontrò col volto di Damon, che accusò il colpo da parte del suo migliore amico mentre Bonnie venne in soccorso del vampiro.

« Avevi promesso che avresti risolto il problema, mentre adesso è perfino più potente di prima! » Esclamò Alaric arrabbiato.

« Ci stavamo riuscendo, lui poi è finito nel confine di Mystic Falls, dove la magia non esiste o, almeno, esisteva » Spiegò Bonnie.

« Troveremo un modo, Ric, te lo prometto » Disse Damon con determinazione.

« Lo spero per te, perché se la mia futura moglie dovesse morire a causa vostra, io vi ucciderò » Disse Alaric con le lacrime agli occhi.

« Ric, non dire così! » Esclamò Jo sbigottita, ma il futuro marito non le diede ascolto, era troppo innamorato.

Ancora non sapevano che piano escogitare per sbarazzarsi di Kai, però avevano deciso di mandare Jo assieme ad Alaric e a Liv e Luke nella casa in montagna dei genitori di Elena, lì sarebbero tutti al sicuro dalla furia omicida di Kai.

« Hai qualche idea, BonBon? » Chiese Damon dopo che la casa si svuotò.

« Credo che non ci sia altra scelta, dobbiamo rinchiuderlo nel mondo prigione » Disse la strega.

« Peccato che adesso sia  tra gli stregoni più potenti e pericolosi al mondo » Disse Damon.

« Non importa » Disse guardandolo « Devo trovare un modo »

« Perché parli al singolare? Io sono con te, Bonnie Bennett »

« Non credo sia il caso, Damon, non più »

« Ascoltami bene, non importa cosa sia successo tra di noi, tu mi hai salvato e riportato a casa, sei stata la mia forza in quei lunghi mesi ed io non ti lascerò sola adesso, intesi? »

Bonnie guardò gli occhi di quel vampiro così testardo e caparbio e sorrise, perché in essi vide la sincerità, l’affetto,  la protezione di chi veramente ci teneva.

« Intesi » Disse semplicemente

« Allora, qual è il piano? » Chiese Damon col suo sorriso beffardo


 
***


 
Damon entrò in camera di Stefan, il quale era seduto accanto a Caroline che di giorno in giorno migliorava sempre più grazie alla magia che le era stata restituita.

« Scusate il disturbo » Esordì Damon « Come stai, biondina? » Chiese beffardo.

Caroline non era una grande fan di Damon, anzi non sopportava il fatto che la sua migliore amica fosse innamorata di un uomo così senza cuore ma nonostante questo gli era grata per quello che aveva fatto.

« Adesso meglio, grazie a te » Disse sorridendo.

Questo fu il massimo del riconoscimento che Caroline poté dare al maggiore dei fratelli Salvatore, ma anche Damon era fortemente orgoglioso e quindi gli bastava.

« Stefan, possiamo parlare? » Chiese Damon.

Stefan annuì e si avvicinò al fratello maggiore.

« Allora? » Chiese.

« Abbiamo escogitato un nuovo piano per liberarci di Kai » Spiegò Damon « Adesso lui è molto più forte, riuscirà a contrastarci senza problema, per questo non possiamo spedire solo lui nel mondo prigione »

Stefan guardava il fratello perplesso.

« Cosa stai insinuando? » Chiese.

« Dobbiamo riportare Kai nel mondo prigione del 1994, lì non farà del male a nessun’altro e quando esaurirà tutta la sua magia, lo ucciderò io stesso » Spiegò.

« Ma siete impazziti? Ci deve essere un altro modo, ma che fine ha fatto il Damon combattivo che avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvarsi la pelle? » Chiese Stefan contrariato.

« Kai è troppo forte, in questo mondo non riusciremo mai a sconfiggerlo, lo capisci? »

« Io non ti lascerò sacrificare un’altra volta, andrò io con Bonnie » Disse con coraggio Stefan.

« Tu devi rimanere con Caroline, è questo il tuo posto adesso »

« E’ il tuo posto qual è? »

« Stefan, io.. Non lo so più » Rispose Damon sospirando « Addio, fratellino »

Damon abbracciò suo fratello, il quale ricambiò l’abbraccio, per poi uscire da quella stanza e dirigersi verso la sua, dove vi era una Elena dormiente sul suo letto, sembrava essere in pace, come se niente potesse farle del male. Il vampiro le accarezzò dolcemente il volto e l’ammirò in tutta la sua bellezza, odiava il fatto che al suo risveglio avrebbe sofferto, ancora.

« E’ arrivato il momento » Disse Bonnie entrando in camera.

Damon si voltò e annuì, le diede un’ultima carezza e seguì la strega Bennett al cimitero di Mystic Falls.

« Sei pronta, BonBon? » Chiese Damon, prendendole la mano cosìcchè potessero finire nel mondo prigione insieme.

« No » Rispose con gli occhi lucidi « E tu? »

« No » Rispose il vampiro sorridendo.

La loro conversazione venne interrotta da Kai, convinto di trovare Jo per la fusione, ma non era rimasto sorpreso di vedere al suo posto Bonnie e Damon.

« Siete proprio testardi, eh » Disse Kai divertito.

« A noi due, Kai » Disse Bonnie con tono di sfida.

Sia Kai che Bonnie lanciarono l’uno verso l’altra un incantesimo, essi si scontrarono creando un’energia potentissima anche se l’incantesimo di Kai stava avendo la meglio.

« Lo fermo! » Esclamò Damon alla strega Bennett.

« No! » Urlò guardandolo « Ti prometto che riuscirò a salvarmi e tornerò » Disse Bonnie con le lacrime agli occhi.

Damon la guardò perplesso, non riusciva a capire cosa stesse succedendo, fino a quando la strega Bennett gli lasciò andare la mano e con entrambe scatenò l’incantesimo in maniera ancora più forte e potente, così da sconfiggere Kai ed il suo incantesimo e sparire misteriosamente dentro una luce abbaiante. Quando Damon riaprì gli occhi non vide più nessuno, né Bonnie e né Kai.

« No, no, no, no, no » Disse velocemente piuttosto nervoso, mentre gli occhi cominciavano ad inumidirsi per le lacrime  « Perché diamine l’hai fatto, Bonnie Bennett?! »

Si lasciò prendere dalla rabbia e diede un pugno a terra, con tutta la forza che aveva, provocando un profondo buco nel terreno del cimitero di Mystic Falls; quando ritornò in casa Salvatore vide proprio tutti nell’ampio salone che guardavano Damon sconvolti, tra questi vi era anche una Elena piuttosto stordita.

« Cosa è successo? » Chiese Stefan con gli occhi spalancati.

Damon alzò lo sguardo e mostrò il dolore sul suo viso a tutti.

« Bonnie, se n’è andata  » Disse « Si è sacrificata ancora una volta, lei non c’è più » Disse cadendo sulle sue ginocchia.

Caroline scoppiò a piangere e si rifugiò nella spalla di Stefan, mentre Elena corse ad abbracciare Damon, entrambi erano distrutti, Jeremy diede un calcio così forte alla porta che la ruppe e scappò via da quella casa mentre Matt, Tyler e Ric abbassarono il capo in segno di rispetto a quella donna così forte che si era sacrificata ancora una volta per tutti loro.

 
 
 






Spazio Autrice: 

Bentornati, lettori, all'undicesimo capitolo della storia. Procediamo al riassunto per gradi, visto che sono successe molte cose:
Il capitolo inizia con un- giustamente- arrabbiato Alaric, visto che il piano di Bonnie e Damon era andato in fumo e, quindi, la vita della sua quasi moglie era in pericolo, così assistiamo ad una scena Bamon dove nonostante Bonnie riconosca che non "sia più il caso" di stare così a contatto con Damon, lui la ferma e le fa capire che non l'avrebbe lasciata da sola in questa impresa. Così, dopo aver detto addio a suo fratello e ad una Elena ancora dormiente, si dirigono al cimitero per attuare il loro piano: rinchiudere entrambi nel mondo prigione assieme Kai, cosìcchè possa esaurirsi tutta la magia dei Viaggiatori che ha acquisito e ,una volta innocuo, ucciderlo. Ma i piani non vanno come previso, infatti Bonnie lascia la mano a Damon, facendolo rimanere a Mystic Falls, mentre lei si rinchiude dentro il mondo prigione assieme Kai, da sola.
Quando Damon ritorna a casa tutti sono distrutti dopo aver appreso la notizia, sopratutto lui.

Grazie a chi legge silenziosamente e a chi recensisce. Un grande abbraccio e buona domenica. Free.

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Capitolo 12
*** Say something ***


12.



 
Elena si alzò dal letto di Damon con gli occhi ancora gonfi e rossi, visto che aveva passato la notte a piangere per la sua migliore amica, decise di indossare la sua vestaglia da notte e di scendere di sotto, dove stranamente vide Damon in cucina, così entrò piuttosto perplessa. Lui era lì, con una camicia a quadri rossa- per nulla nel suo stile- che armeggiava mestoli e fruste per cucinare dei pancakes, così mi avvicinai al bancone della cucina che prima di allora non avevo mai visto.

« Damon, cosa diamine stai facendo? » Chiese Elena guardandolo stranita.

« Non vedi? Preparo la colazione » Spiegò sorridendole e dandole un dolce bacio sulle labbra.

Elena era decisamente stranita dal comportamento di Damon, non era mai stato il tipo che cucina la colazione per tutti.

« Tu.. sai cucinare? »

« Scherzi? Nel mondo prigione Bonnie si leccava i baffi ogni volta che mettevo mani sui fornelli » Rispose Damon divertito.

Elena sospirò e accarezzò dolcemente la spalla dell’uomo che amava con tutto il suo cuore.

« Sei sconvolto per Bonnie, anche io lo sono, ma dobbiamo trovare un modo per farla tornare indietro! » Esclamò Elena con determinazione.

« Elena Gilbert, io amo la tua determinazione ma per tornare indietro serve un ascendente, non so nemmeno cosa sia davvero, ma il punto è che se riuscissimo a raggiungere Bonnie, non riusciremmo mai a tornare » Spiegò Damon lasciandole un bacio sulla fronte.

« Quindi ti arrendi così? » Chiese Elena sconvolta.

« Lo so che è una tua cara amica e che ci stai male ma non posso farci niente, questa volta » Disse Damon.

Elena lo guardò sbigottita, non riusciva a credere alle sue orecchie.

« Bonnie è anche tua amica! » Esclamò la donna.

« Cosa? Sono stato gentile con lei solo per te! » Esclamò di contro il vampiro, mentendo alla sua ragazza e anche a se stesso.

Elena lo guardò male e si diresse verso l’uscita, quando venne bloccata dalla mano di Damon che le prese il polso e l’attirò a sé con tutta la forza che aveva in corpo, dandole un bacio profondo, lasciando che la sua lingua esplorasse quella della sua ragazza, toccandola, sfiorandola, avvolgendola.Come se non si fossero mai baciati, quel bacio fece salire alle stelle l’eccitazione di entrambi, che erano stati lontani – in quel senso – per troppo tempo. Così Damon la prese per i glutei e la sollevò per poi farla accomodare sopra il bancone della cucina, Elena si lasciò prendere da quella situazione eccitante, togliendogli velocemente la camicia a scacchi e lasciandola cadere a terra mentre Damon era impegnato a baciarle il suo delizioso collo mentre le sue mani si facevano strada dentro la sua vestaglia, toccando il corpo totalmente nudo della sua ragazza. In quel breve istante, le venne in mente la sua amica Bonnie, sola in quel mondo prigione con quel pazzo psicopatico e non poté fare a meno di sentirsi terribilmente in colpa , ma la preoccupazione svanì immediatamente quando le labbra del vampiro cominciarono a baciare i suoi vulnerabili seni, portando la donna ad inarcare la schiena dal piacere e poggiando la mano sulla nuca di Damon, incitandolo a continuare. Cominciarono a fare l’amore forte e con passione sul bancone della cucina dei Salvatore, non curanti di chi potesse entrare da un momento all’altro, mentre i gemiti di piacere facevano da contorno a quella performance mozzafiato. Dopo aver ripreso fiato, decisero di distendersi sul pavimento l’una stretta all’altro e di godersi quel breve attimo di pace e tranquillità, che non vivevano da tanto- troppo- tempo. Entrambi stavano ridendo e scherzando spensierati, come se non fosse mai successo niente, quando ad un tratto Damon si fece serio.

« Avevi ragione, sono sconvolto per la scomparsa di Bonnie » Ammise il vampiro sospirando.

Elena lo guardò con i suoi grandi e profondi occhi e non potè fare a meno di notare il dolore che si celava dietro tanta serietà, l’amarezza per averla persa, per averle consentito di lasciargli la mano e sacrificarsi, come sempre.

« Damon, devo confessarti una cosa » Disse la donna 



 

***




 
Bonnie non era riuscita a dire addio a Jeremy, sapeva che gli avrebbe fatto troppo male, così sospirò e si diresse verso la Camaro dove Damon la stava attendendo per attuare il piano.

« Allora Stefan ha ragione »

Bonnie si voltò e vide una Elena piuttosto contrariata avanzare verso lei, con le lacrime agli occhi.

« Elena »

« Ti stai buttando in una missione suicida e nemmeno riesci a dirmi addio? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? » Chiese arrabbiata mentre una lacrima amara scendeva sul suo volto.

« Elena io non avevo il coraggio di dirti addio » Disse Bonnie con gli occhi lucidi.

« Io lo so perché, Bonnie  » Disse Elena sospirando mentre Bonnie la guardava perplessa, tra le lacrime « Ti sei innamorata di Damon » Affermò con le lacrime sul volto
« Cosa? Elena, io.. »

« Tu sei così diversa nei miei confronti perché sei imbarazzata e anche lui è diverso ma a differenza tua ancora non lo vuole capire » Disse Elena col vuoto nel cuore.

« Elena mi lasci spiegare? »  Chiese una Bonnie afflitta.

« No, ascoltami tu: è vero, tu sei la persona che in questi anni ha sacrificato di più per tutti noi, specialmente per me, perché hai un cuore così grande e mi vuoi tanto bene, ma io ho impiegato davvero tanto tempo per trovarlo, ho trascorso troppo tempo a capire se l’amavo, se quello che volevo era stare con lui e adesso non posso perderlo, non di nuovo » Disse singhiozzando a causa delle lacrime.

Bonnie la guardò e le lacrime cominciarono a farsi copiose nel suo volto, così se le asciugò velocemente e abbracciò la sua migliore amica, dopo troppo tempo da quando si erano lasciate e poi ritrovate.

« Non lo perderai, te lo prometto » Disse sorridendo per poi scomparire dietro la porta di casa Salvatore



 
***





 
Mondo Prigione, 1994.



La porta di casa Salvatore era stata spalancata da una Bonnie Bennett sopraffatta dalla frustrazione e dalla rabbia, la quale entrò velocemente, sperando di aver seminato Kai che la voleva sicuramente morta. Sospirò e si diresse verso l’angolo bar, prese in mano la bottiglia di bourbon di Damon, che aveva lasciato ancora lì, e riempì tutto il bicchiere per poi scolarselo tutto d’un sorso; appena il bourbon nel bicchiere terminò, Bonnie lo guardò vuoto e scoppiò in un pianto disperato.

La sua migliore amica aveva capito tutto e si sentiva talmente confusa ed in colpa, non avrebbe mai voluto far soffrire Elena, quindi anche se le faceva terribilmente paura, meritava di stare chiusa nel mondo prigione con un sociopatico che intendeva uccidere. Forse, la cosa che le faceva più paura non era che Elena sapesse, ma che avesse ragione, scosse la testa e prese tutto lo stretto necessario, lo inserì in un borsone e prese le chiavi della Camaro di Damon che lo accompagnava ancor prima del 1994 e decise di cominciare la corsa verso la sua sopravvivenza. 

















Spazio Autrice:

Ciao a tutti :) Eccomi tornata col dodicesimo capitolo, cercherò di riassumerlo nella maniera più sintetica possibile:
Bonnie si è sacrificata ancora una volta, adesso è rinchiusa nel mondo prigione con quel sociopatico e se Elena sembra agguerrita e intenzionata a riportarla indietro lo stesso non si può dire di Damon, il quale sembra essere nella fase della negazione del dolore. Ammetto che ero incerta se mettere la scena hot tra Elena e Damon, in quanto la storia è una Bamon , eppure credo che questo passo fosse essenziale per rendere la storia più credibile: Damon sta con Elena, anche se è confuso, ed è proprio questa confusione che lo porta a comportarsi in maniera strana. Diciamo che questo momento intimo tra i due può essere considerato uno sfogo da parte del vampiro o meglio un modo per placare il suo dolore per la perdita di Bonnie, spero che non mi odierete per questa scelta ahah. Proseguendo con la storia, infatti subito dopo Damon ammette che è preoccupato per Bonnie, ed è qui che Elena decide di liberarsi di un peso che porta dentro di sè. A questo punto torniamo indietro nel tempo , ossia a pochi minuti prima che Bonnie e Damon avessero attuato il loro piano per rinchiudersi assieme Kai nel mondo prigione; qui infatti, Elena che è stata avvertita da Stefan circa la pazzia che suo fratello stava per commettere, parla con Bonnie e le dice che ha capito tutto ma che nonostante questo non vuole perdere Damon perchè sa che ancora c'è una possibilità. Così, Bonnie che come ben sappiamo è sempre pronta a sacrificarsi per il prossimo, soprattutto per Elena, decide che avrebbe lasciato la mano a Damon poco prima dell'incantesimo, cosìcchè sia lui che la sua amica avrebbero potuto vivere felici insieme, lei se la sarebbe cavata, come aveva sempre fatto. Infatti, il capitolo termina nel mondo prigione, con Bonnie che prende la Camaro di Damon per cercare di sopravvivere alla furia di Kai.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie sempre a chi legge e a chi recensisce. Un grande abbraccio. Free. 



 

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Capitolo 13
*** Go and take it ***


13.




 
« Cosa devi dirmi, Elena? » Chiese Damon giocando con i suoi capelli.

Elena sospirò e guardò negli occhi l’uomo che amava.

« Credo di aver detto una cosa a Bonnie, prima che voi andasse al cimitero ad attuare il piano con Kai, che le ha fatto cambiare idea.. Su di te » Disse guardandolo imbarazzata.

Damon la guardò perplesso e si alzò dal pavimento.

« Cosa? Ma tu stavi dormendo, come.. »

« Prima che voi andaste, Stefan mi ha svegliata disperato e mi ha chiesto di farti ragionare, ma tu non c’eri e ho incontrato lei » Cominciò a spiegare Elena, alzandosi dal pavimento, e guardandolo con gli occhi lucidi.

« Cosa diamine le hai detto, Elena? » Chiese Damon cominciando a riscaldarsi.

Elena abbassò lo sguardo e sospirò.

« Le ho detto che avevo capito cosa lei provasse per te e che finalmente ti ho ritrovato e non volevo perderti  » Sintetizzò con la voce rotta dal pianto.

« Tu cosa? » Urlò Damon sconvolto « Come hai potuto farle questo? Come hai potuto insinuare che.. »

« Andiamo, Damon!  Non mentire a te stesso! E’ così visibile agli occhi di tutti, perché non ai tuoi? » Chiese Elena esasperata « Tra te e Bonnie c’è più di una semplice sopportazione o amicizia! » Concluse Elena.

Damon la guardò sconvolto, quelle parole erano troppo per lui.

« Dobbiamo aiutare Bonnie, dobbiamo riportarla a casa » Le disse freddo, come non lo era mai stato con lei, per poi uscire velocemente dalla cucina, non voleva stare un minuto in più nella stessa stanza con lei.

Elena sospirò ed inevitabilmente scoppiò a piangere, aveva condannato la sua migliore amica e la colpa era solo ed esclusivamente sua.



 
***


 
 
Damon bussò più e più volte alla porta di casa Lockwood, fino a quando non aprì una biondina riccioluta che lo guardò piuttosto infastidita.

« Ma ti sembra modo a quest’ora dell’alba? » Chiese piuttosto acida.

« Mi servi proprio tu, Olga » Disse Damon velocemente.

« Mi chiamo Olivia! » Esclamò ancora più infastidita.

« Fa lo stesso » Disse Damon « Mi devi dire cosa è un ascendente e soprattutto come si costruisce »

Liv guardò stranita ma nonostante ciò lo fece entrare in casa, qui lo accolse un Tyler piuttosto sbigottito dalla presenza di Damon Salvatore in casa, ma Liv gli spiegò tutto ed in poco tempo casa Lockwood si riempì dei fratelli Gemini Jo, accompagnata da Alaric, e Luke.

« L’ascendente è un oggetto magico che consente di viaggiare nei mondi prigione creati dalla congrega Gemini, perché ti serve saperlo? » Chiese Jo.

« Perché ho intenzione di andare a riprendere Bonnie » Affermò con determinazione il vampiro.

« Se ritorni in quel posto, Kai tornerà con te e noi saremo di nuovo in pericolo! » Esclamò Luke contrariato.

« Senti riccioli d’oro se non mi dai il maledetto ascendente e l’incantesimo per farmi ritornare nel 1994 ti squarto vivo» Ruggì Damon arrabbiato.

 « Damon, calmati » Disse Alaric guardandolo.

Damon sospirò profondamente e guardò i fratelli Gemini.

« Se mi rispedite nel mondo prigione, vi do la mia parola che non ritornerò se non mi assicurerò che Kai il sociopatico sia morto, se volete come prova posso portarvi la sua testa mozzata » Disse beffardo.

« Io ci sto » Disse Liv velocemente.

« Olivia Marie Parker, cosa diamine stai dicendo?! » Chiese sbigottito Luke.

Liv guardò suo fratello e roteò gli occhi.

« Non chiamarmi col mio nome di battesimo, Kai deve morire, è troppo pericoloso per la nostra congrega e per nostra sorella! » Disse la bionda guardando il fratello.

« Allora affare fatto? » Chiese Damon speranzoso.

I tre fratelli si guardarono e sospirarono.

« Affare fatto » Risposero tutti e tre all’unisono.

Damon guardò i tre fratelli e sorrise beffardo, mancava poco e sarebbe andato a riprendere Bonnie.








Spazio Autrice:

Ciao, lettori :) eccoci al tredicesimo capitolo, sperando che vi sia piaciuto! :)
La storia riprende dal momento in cui Elena confessa a Damon di dovergli dire ciò che è successo con Bonnie, ma lui non prende per niente bene quello che le dice Elena, per questo hanno una lite furibonda e se prima Damon si era arreso nel riportare Bonnie indietro, adesso era più agguerrito che mai. Proprio come il Damon che conosciamo. Così, si dirige verso i Gemini e fa un patto con i tre fratelli: loro lo rispediscono nel mondo prigione per prendere Bonnie e lui avrebbe ucciso Kai.
Come vedete, nella mia storia Liv, Luke e Jo non sono sconosciuti come nella storia originale, essi si reputano dei veri fratelli e si vogliono bene come tali, proprio per questo vogliono che Kai muoia.
Fatto questo piccolo appunto, ringrazio chi legge, chi commenta, chi segue e chi mi sostiene sempre <3 un abbraccio, Free. 
 

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Capitolo 14
*** As two destined souls ***


14.


 
Damon era pronto, al centro della foresta mentre i tre fratelli Gemini gli stavano attorno, concentrandosi al massimo prima di pronunciare l’incantesimo; il vampiro aveva tra le mani l’ascendente che avrebbe anche utilizzato per ritornare, gettò uno sguardo verso il suo migliore amico che gli sorrise leggermente per sostenerlo. I Gemini cominciarono a pronunciare l’incantesimo, tutti insieme per cercare di equiparare alla magia delle Bennett,  così Damon si preparò a ritornare in quella dannata prigione per riprendersi Bonnie, ma nel momento in cui sentiva che l’incantesimo si stesse avviando, sentì qualcuno toccargli il polso per poi scomparire tra la luce generata dall’ascendente. Quando Damon venne catapultato nel mondo prigione del 1994, si ritrovò a terra dolorante, proprio come l’ultima volta, e quando si alzò si accorse che non era arrivato nel mondo prigione da solo.

« Elena » Disse Damon confuso, aiutando a farla alzare da terra. 

La donna sembrava ancora scossa dall’incantesimo, così si appoggiò alla spalla possente del vampiro.

« Non potevo lasciarti andare da solo » Disse la donna troppo debole, per poi perdere totalmente i sensi e cadere tra le braccia di Damon.

Il vampiro sospirò e la prese in braccio per poi portarla sino a casa Salvatore, dove la mise a letto e la fece riposare, visto il trauma che l’incantesimo le aveva procurato; quando Elena si svegliò, scese pian piano nel piano di sotto, dove Damon aveva preparato una sostanziosa cena, e lo guardò ancora confusa.

« L’incantesimo non ha funzionato? » Chiese Elena ancora scossa.

« Si, ha funzionato, benvenuta nella Mystic Falls del 1994 » Disse un Damon beffardo « Adesso vieni a mangiare qualcosa, hai bisogno di forze »

Elena si sedette sulla sedia e cominciò a mangiare qualcosa, mentre Damon seduto proprio di fronte a lei la guardava dolcemente mentre mangiava.

« E Bonnie? » Chiese Elena guardandolo.

« Non c’è, non qui almeno, però prima mangia poi penseremo a lei » Disse Damon.

Elena abbassò lo sguardo per poi volgerlo verso il suo uomo.

« Prima eri così arrabbiato con me, mentre adesso sei così gentile » Osservò Elena incupita.

« Hai ragione, ero molto arrabbiato con te, ma poi hai deciso di venire con me nel mondo prigione di testa tua e mi sono ricordato perché mi sono innamorato di te » Spiegò Damon
così Elena lo guardò con gli occhi lucidi.

« Perché? »

« Perché sei folle anche più di quanto lo sono io » Disse Damon accarezzandole dolcemente il mento.

« Damon, rispetto quello che ho detto di Bonnie, io.. »

« Non dire nulla, ci penseremo quando sarò il momento » Le sussurrò.

Elena sorrise leggermente e annuì, dopo la cena entrambi prepararono un borsone con tutte le loro cose per il viaggio che avrebbero fatto nel mondo prigione in cerca di Bonnie.

« Avevi qualche idea? » Chiese Elena.

« Sono abbastanza sicuro che Bonnie sia alla ricerca di un ascendente, e l’unico posto in cui spera di trovarlo è il covo dei Gemini, a Portland » Spiegò Damon.

« Allora dobbiamo sbrigarci, anche Kai sarà alla ricerca dell’ascendente » Disse Elena.

Damon annuì e andò alla ricerca delle sue chiavi, ma di queste nemmeno l’ombra, così come della sua amata Camaro, pertanto non c’erano dubbi: Bonnie era diretta a Portland. Così, i due vampiri presero l’auto di Stefan- anche se Damon non faceva altro che prenderla in giro- e si misero in viaggio.



 
***


 
 
Bonnie era appena arrivata a Portland, si era diretta verso la dimora della congrega Gemini in cerca di un ascendente o di qualsiasi cosa che potesse aiutarla ad andarsene via di lì; però continuava a camminare furtiva, visto che Kai poteva spuntare fuori da un momento ad un altro. Quando entrò in quella casa, scrutò le foto ricordo che vi erano nei mobili, tra queste c’erano foto dei fratelli Gemini da piccoli e porse la sua attenzione su una che ritraeva un piccolo Kai, così spensierato e sorridente, non sembrava nemmeno lui.

« Ah, l’infanzia, che brutti ricordi »

Bonnie si voltò di scatto e guardò impietrita Kai, che invece la guardava divertito. Non potè nemmeno pronunciare un incantesimo che Kai l’aveva battuta sul tempo: la scaraventò a terra e si avvicinò a lei.

« Se mi uccidi, non potrai più ritornare indietro » Disse Bonnie guardandolo male.

Kai la guardò e scoppiò a ridere.

« Sai lo credevo anche io, poi ho visto che nel mondo prigione sono arrivati il tuo fidanzato Damon e la tua amica-nemica Elena e quindi ho capito che per fare questo incantesimo serve un ascendente e una strega Bennett… Oppure la discendenza di chi ha ideato questa trappola del 1994, i Gemini, e guarda caso io sono faccio parte di questa disgustosa congrega! » Esclamò ridendo.

Kai accumulò tutta la sua potenza e la scaraventò contro Bonnie che per riflesso chiuse gli occhi, pronta ad incombere al suo destino, ma non accadde nulla.

« Per caso hai perso la magia? » Chiese Bonnie ironica scaraventando con la magia Kai dall’altra parte della stanza per poi indebolirlo e legarlo ad una sedia.

Mentre un Kai innocuo era legato ad una sedia, Bonnie cercava a destra e a manca un ascendente così da poter ritornare a casa.

« Non lo troverai, non avrebbero mai nascosto un altro ascendente a casa mia, sarebbe stato troppo scontato » Spiegò Kai.

« Ah si? E tu come facevi ad avere il primo? » Chiese Bonnie guardandolo male.

« Mia madre »

« Cosa? » Chiese Bonnie perplessa.

« Il fatto che io fossi un succhia magia è sempre stato motivo di disonore per mio padre, mi ha sempre trattato come uno scarafaggio, come la feccia dell’umanità, mia madre non era così, lei mi vedeva per ciò che ero veramente e so quanto fosse addolorata quando mi stavano facendo l’incantesimo per essere rinchiuso qui » Spiegò Kai abbassando la testa, sospirando.

« Quindi tua madre ti ha lasciato l’ascendente per darti una possibilità? » Chiese Bonnie scettica « E perché dovrei crederti? Tanto non ti libererò mai! » Esclamò la strega arrabbiata.

Kai abbassò lo sguardo e sospirò.

« Non vedi? Senza la magia sono niente, anche se mi liberassi non potrei far nulla contro di te » Spiegò Kai « Ho passato tutta la vita ad essere considerato come niente, volevo solo tornare per vendicarmi, è vero, ma soprattutto per ritrovare mia madre » Confessò.

Bonnie lo guardò incuriosita, sembrava quasi stesse piangendo, ma non poteva lasciarsi impietosire, lui rimaneva sempre il solito sociopatico che aveva conosciuto.

« Alcune persone mi hanno insegnato che si può essere straordinari anche senza magia » Disse sospirando.

Kai la guardò incuriosita.

« Stai parlando di qualcuno? »

Bonnie lo guardò e scosse velocemente la testa, non poteva essere così ingenua.

« Ci sarà un altro ascendente da qualche parte » Disse dirigendosi verso il piano di sopra per cercarlo, ma venne fermata da Kai.

« Io ti invidio molto, non sono mai stato innamorato in vita mia, ho sempre e solo vissuto in questo mondo prigione oppure rinnegato dall’uomo che rispettavo di più » Disse Kai.

Bonnie lo guardò con le lacrime agli occhi, non si sentiva poi così diversa da lui.

« Non c’è molto da invidiare in me »

« Ho visto come lui ti guardava, si vedeva che provava qualcosa per te.. E tu per lui » Concluse Kai guardandola.

Bonnie si sedette proprio di fronte a lui e lo guardò.

« Elena è una di quelle persone straordinarie, senza aver bisogno di essere un vampiro o una doppelgangher, lei è straordinaria così com’è ed è la mia migliore amica » Disse Bonnie.

« Ed è anche la ragazza di Damon » Sottolineò Kai.

« Già » Disse Bonnie sospirando, per poi guardarlo diffidente « Ascolta bene: se stai approfittando di questa conversazione per poi  provare ad uccidermi un’altra volta , ti giuro che non mi faccio problemi a farti esplodere il cervello »

« Mh, sei selvaggia.. Mi piaci » Disse Kai divertito.

« Attento a quello che fai, Kai Parker » Disse Bonnie guardandolo male.

« Hai mai pensato che i cattivi sono gli amici che proteggi? I Gemini mi hanno reso quello che sono, loro non hanno avuto compassione per me »

« Tu invece hai avuto molta compassione per la tua famiglia, cercando di ucciderla con un'ascia! » Disse Bonnie sarcastica.

« E se ti dicessi che so dove trovare un ascendente? » Chiese Kai.

« Stai bluffando, altrimenti non saresti qui  » Disse la strega Bennett guardandolo male.

« E se fossi qui per te? » Chiese guardandola negli occhi.

Bonnie guardò quel ragazzo negli occhi e sentì una strana sensazione, non era un brutto presentimento, anzi, aveva visto nei suoi occhi molto dolore, rabbia e tanta, troppa, potenza.

« Al mondo non c’è nessuno che tiene a me » Disse Bonnie abbassando lo sguardo.

« Beh, tu non sei stata rinchiusa dalla tua famiglia in un mondo prigione » Disse un Kai sarcastico e ancora legato.

 « Non proprio, ma in un certo senso si » Affermò Bonnie, ripensando alle parole di Elena prima di tornare nel mondo prigione per rinchiudere Kai.

« Cosa vuoi fare con me? » Chiese Kai  « Mi ucciderai? »

Bonnie lo guardò e si avvicinò a lui, sciogliendo pian piano il nodo che legava quel sociopatico, il quale si alzò pian piano e guardò la strega Bennett, che ricambiò lo sguardo intenso e succedette tutto in un attimo: due anime dannate per due ragioni differenti si unirono in un bacio pieno di passione e desiderio, entrambi erano l’uno inspiegabilmente attratto dall’altra, era qualcosa più forte di loro, così quell’intenso bacio si tramutò in ore e ore di pura passione.









Spazio Autrice:

Bentornati, cari lettori (: 
In questo capitolo Damon , come promesso, si fa riportare nel mondo prigione del 1994 ma una volta giunto lì si ritrova con Elena, che sentendendosi tremendamente in colpa ha deciso di andare assieme a lui per riprendere la sua migliore amica. Qui, Damon sembra mettere da parte la rabbia per ciò che ha fatto ed insieme si dirigono a Portland, la sede dei Gemini, dove Damon sapeva per certo che si sarebbe diretta Bonnie. Ed infatti aveva proprio ragione: Bonnie si dirige nella sede dei Gemini per trovare un' ascendente che l'aiuti a tornare a casa ma qui trova Kai con cui ha uno profonda conversazione che ci fa capire tante cose di lui: rinnegato dalla sua famiglia, viene rinchiuso nel mondo prigione per le atrocità commesse, ma sua madre, l'unica persona al mondo che l'abbia mai amato, gli da una possibilità e gli consegna un'ascendente con cui può provare a scappare; inizialmente egli, così come tutti, credeva che potesse utilizzarlo solamente per mezzo della magia Benett, ma anche un membro della Congrega può usufruire del potere dell'ascendente.
Incredibilmente Bonnie si sente connessa a questo sociopatico più di quanto potesse immaginare, entrambi sono stati, in un certo senso, rinnegati: Kai dalla sua famiglia mentre Bonnie dalla sua migliore amica, così si lasciano andare a quella connessione così forte che scoppia in una vera e propria passione.
Ci tengo a fare un piccolo, grande appunto: il Kai di questa storia non è spietato come quello della serie, ho voluto cercare di scavare nel profondo di Kai, trovando possibili razionalizzazioni al comportamento che abbiamo visto: è un ragazzo rinnegato dal padre, una delle persone più importanti nella vita di ogni essere umano, è stato discriminato dalla sua famiglia, umiliato, lasciato solo e poi rinchiuso in un mondo prigione. Ho voluto creare un Kai che sia sempre sociopatico ma anche più umano, infatti come si legge da questo capitolo ha un rapporto molto forte con la madre, l'unica che lo ha veramente amato nel bene e nel male.Inoltre, Kai adesso rappresenta un vero e proprio rivale in amore per Damon. 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio sempre i miei lettori e i recensori per il supporto <3 Vi auguro una felice Immacolata! Free.

 

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Capitolo 15
*** Too jealous ***


15.



 
Dopo giorni di viaggio finalmente Damon ed Elena giunsero a Portland e si diressero verso la dimora dei Gemini, sperando di trovare Bonnie. Quando entrarono in quella casa si guardarono attorno, Damon perlustrò il piano di sopra mentre Elena diede un’occhiata al pian terreno ma di Bonnie nessuna traccia o almeno fino a quando Damon non sentì un urlo di Elena dal piano di sotto, così con la velocità da vampiro la raggiunse.

« Cosa succede? » Chiese Damon mentre Elena si copriva gli occhi.

Damon rimase disgustato da ciò che i suoi occhi stavano guardando: Bonnie ed il sociopatico, coperti da un semplice lenzuolo, quindi nudi, che ci guardavano; Bonnie era piuttosto imbarazzata mentre Kai guardava divertito.

« Ma voi che ci fate qui? » Chiese Bonnie sconvolta.

« Siamo venuti qui a riprenderti ma evidentemente te la stai spassando! » Esclamò Damon accigliato.

Bonnie si alzò velocemente per poi rivestirsi mentre Kai si stava godendo la scena.

« In effetti, non per vantarmi ma sono un vero stallone in queste vesti, Bonnie può confermare »

Damon alzò gli occhi al cielo mentre anche Elena sembrava piuttosto divertita.

« Parla ancora e giuro che ti strappo la lingua » Disse Damon guardandolo male « BonBon prepara le tue cose, andiamo»

« Non vorrei contrariarti ma ormai dobbiamo aspettare l’eclissi solare » Disse Kai mentre Damon lo guardò ancora più male.

Bonnie urlò esasperata e dopo essersi vestita, si diresse verso Damon guardandolo male.

« Ma perché sei venuto qui? Me la sapevo cavare benissimo da sola! » Esclamò Bonnie.

« Beh si, in effetti si vede come te la cavi » Disse un Damon ironico « Peccato che io sia venuto qui principalmente per uccidere il tuo amichetto »

A quelle parole sia Kai che Bonnie sobbalzarono..

« Cosa? Tu non dovevi intrometterti! » Esclamò Bonnie arrabbiata.

« Che c’è? Ti piacciono i sociopatici? » Urlò Damon infastidito.

Elena guardò amareggiata quella scena, sembrava proprio una di quelle situazioni in cui una coppia gelosa litigava, ma non con cattiveria bensì con affetto e questo le faceva male, la faceva sentire di troppo.

« Adesso basta! Aspettiamo l’eclissi e ce ne andiamo da questo posto! Sono stanca di assistere ai vostri litigi» Disse amareggiata per poi uscire fuori e andare a prendere il suo borsone
Damon e Bonnie sospirarono mentre Kai si inserì nella conversazione.

« Non ho fatto a meno di ascoltare che volete uccidermi, beh.. Ci sono molte buone ragioni per cui non dovreste farlo » Disse Kai.

Damon fece finta di rifletterci, col suo solito fare ironico.

« Mh, no, non ne trovo nemmeno una » Disse poi guardandolo male.

« Io sono l’unico che sa come funziona l’ascendente  » Affermò Kai con aria di sfida.

« Tranquillo, riusciremo a cavarcela anche senza te, e adesso addio » Disse pronto ad infilzarlo con i suoi canini mentre il ragazzo cercò di difendersi, parandosi con le mani.

« Damon, smettila! » Lo riprese Bonnie.

« Che c’è non vuoi perdere il nuovo fidanzatino? » Chiese guardandola male.

Elena li guardò piuttosto stufa, grazie alla velocità da vampiro si avvicinò a Damon e gli staccò l’osso del collo, facendogli perdere momentaneamente i sensi mentre Bonnie la guardò confusa, assieme Kai.

« Sbrigati a fare questo incantesimo, voglio tornare a casa » Disse Elena in maniera fredda.

Bonnie sospirò e annuì, così uscirono fuori casa,  trascinandosi un Damon svenuto, in attesa dell’eclissi solare; tra Bonnie e Elena era calato un silenzio assordante, il che non era proprio delle due amiche. Elena si allontanò momentaneamente per assicurarsi di non aver dimenticato niente, così Bonnie guardò intensamente Damon Salvatore, che dormiva beato, ma sobbalzò quando sentì una mano sulla spalla, si voltò e vide Kai.

« Mi lascerai qui? » Chiese « Non stavo mentendo, quando ti ho raccontato di mia madre » Disse guardandola negli occhi.

« Non so se posso fidarmi di te » Affermò la strega Bennett, guardandolo.

Kai sospirò e si avvicinò pian piano a lei.

« Anche tu sei stata rinnegata dalla tua famiglia: tua madre ti ha abbandonato e tuo padre non ti ha mai veramente accettato per ciò che eri, una strega, solo una persona ti ha amata con tutta se stessa, tua nonna Sheila, e anche tu l’hai persa. Lo so che non mi sono comportato nei migliori dei modi, so di avere qualche problema di relazione ma anche io merito una possibilità di ritrovare la mia famiglia, anche io merito una seconda chance » Disse Kai con gli occhi lucidi.

« Io.. Come fai a sapere tutto questo di me?! » Disse Bonnie ancora sconvolta dalle dolci parole di Kai.

Kai le prese dolcemente la mano e gliela strinse, guardandola negli occhi.

« Dal primo giorno in cui ti ho incontrata non faccio altro che pensare a te, Bonnie, dovevo conoscerti, dovevo sapere tutto e la prima sensazione che avevo su di te aveva proprio ragione, sei fantastica  » Disse Kai « Ti prego, non lasciarmi qui »

L’eclissi di luna cominciò a farsi strada nel cielo, così Elena si avvicinò a tutti gli altri mentre Damon aprì lentamente gli occhi e si alzò pian piano da terra, ancora stordito.

« Tu.. Mi hai spezzato il collo! » Esclamò sconvolto guardando Elena.

« E lo rifarei ancora senza problemi, quindi taci! » Esclamò a sua volta la vampira.

Bonnie si cominciò a preparare per l’incantesimo mentre Kai le prendeva la mano, così da giungere assieme a lei a Mystic Falls, quando Damon vide quella scena diede il peggio di sé e lo spinse via.

« Tu non verrai con noi, ho fatto una promessa! » Esclamò Damon furioso, facendolo cadere a terra.

Damon lo guardò rabbioso e si avvicinò al succhia magia che senza di essa altro non era che un povero ed innocuo umano.

« Damon, ti prego, deve tornare a casa! » Esclamò Bonnie arrabbiata.

« A nessuno importa di lui! » Disse Damon a denti stretti, tenendosi pronto a staccargli la testa.

Elena sbottò e si fiondò su di lui per fermarlo, odiava quel Damon, ma il vampiro per riflesso la colpì, facendola finire a terra con il labbro inferiore sanguinante mentre Bonnie cominciava a fare l’incantesimo; Elena si alzò con le lacrime agli occhi e diede la mano a Bonnie per tornare assieme a lei, lo stesso fece Kai che approfittò dell’impassibilità di Damon.

« Damon, prendi la mia mano » Disse Bonnie porgendogli la mano.

Ma Damon sembrava non sentire, era rimasto scosso da ciò che aveva appena fatto ad Elena e non si sentiva meritevole di tornare a casa.

« Damon, non scherzare! » Esclamò Bonnie preoccupata mentre l’incantesimo continuava ad essere pronunciato

Ma ancora niente.

« Damon! » Urlò a pieni polmoni con le lacrime agli occhi.

Così, mezzo secondo prima che l’incantesimo avvenisse,  gli prese velocemente la mano, portando anche lui a Mystic Falls assieme a tutti gli altri.









Spazio  Autrice: 
 
Buon giorno, lettori :)
Eccoci al quindicesimo capitolo di Maybe (chiamo così la storia per accorciare ahah): qui sia Damon che Elena beccano Bonnie e Kai a letto insieme ed è ben visibile la gelosia di Damon nei confronti di Bonnie e Kai insiem, persino Elena se ne accorge. Inoltre, Bonnie non vuole lasciare Kai nel mondo prigione e addirittura farlo uccidere da Damon, ma il vampiro non è dello stesso avviso: vuole ucciderlo a tutti i costi, andando completamente fuori di sè. Elena, stufa del suo comportamento, si fionda verso di lui ma per riflesso Damon la colpisce, cosa che non aveva mai fatto nella sua vita, non in quella maniera. L'incantesimo è già pronto e sta per essere avviato al fine di tornare a casa ma lui è rimasto come immobilizzato, ma alla fine Bonnie riesce a prendergli la mano e a riportare a casa tutti, incluso Kai.
Grazie a tutti per le visite e per le recensioni, alla prossima <3

 

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Capitolo 16
*** Every goodbye hurts ***


16.



 
Quando Bonnie si svegliò si rese conto che l’incantesimo aveva funzionato, che erano tornati finalmente a Mystic Falls; si guardò attorno e capì di trovarsi nel letto della camera degli ospiti di casa Salvatore, ma accanto a lei non vide nessuno, notò semplicemente sul comodino un biglietto con su scritto per Bonnie , così piuttosto incuriosita lo aprì.
 
Cara Bonnie
Grazie a te sto cominciando un secondo capitolo della mia vita ma credo che al momento sia meglio non far sapere alla congrega che sono sopravvissuto, così mi godrò la mia vita appieno, riabbraccerò mia madre, viaggerò per tutto il mondo e amerò e mi lascerò amare a mia volta. E poi tornerò da te, sei una donna davvero speciale e non ti lascerò andare così. Ma per il momento le nostre strade si devono separare, a presto dolce Bonnie.
Con affetto e rispetto
Kai Parker.
 
Bonnie lesse quella lettera con gli occhi lucidi e il sorriso stampato sul volto, poi decise di alzarsi e andare di sotto, dove tutti l’avevano accolta con calore e tanti abbracci.

« Sapete dov’è Jeremy? » Chiese Bonnie.

« Bonnie, dobbiamo parlare »

La strega Bennett si avvicinò alla sua migliore amica, Elena, che la guardava piuttosto seria così tutti lasciarono le due ragazze da sole.

« Ti ascolto » Disse Bonnie guardandola.

Elena sospirò e guardò la sua migliore amica negli occhi.

« Dopo il tuo ulteriore sacrificio, Jeremy ha deciso di andare via da Mystic Falls, non poteva sopportare che tu te ne fossi andata senza salutarlo, oltretutto » Disse Elena con gli occhi lucidi.

« Oh mio Dio, sarà terribilmente arrabbiato con me! » Esclamò Bonnie mortificata.

Elena, però, scosse la testa.

« Lui ha capito ciò che io ho voluto nascondere a me stessa »

« Cosa? » Chiese stranita Bonnie.

« Tu ami Damon » Affermò col cuore a pezzi.

« C-cosa? »

« Ti prego, non cercare di negarlo perché è davvero evidente, anche lui ti ama » Disse Elena.

« Elena, possiamo parlare? » Chiese subito Bonnie, cercando di darle una spiegazione.

« Non c’è niente di cui parlare, volevo solo dirti che tornerò immediatamente al campus e cambierò stanza, ho bisogno di stare da sola per un po’ » Disse Elena con gli occhi colmi di lacrime.

Bonnie la guardò mentre cominciava a piangere.

« Elena, mi dispiace così tanto »

« Lo so, e so anche che Kai è vivo ma stai tranquilla, non lo dirò a nessuno, e Damon probabilmente non ricorda nulla del mondo prigione, quindi il tuo segreto è al sicuro con me » Disse facendole un mezzo sorriso tra le lacrime per poi uscire dalla stanza.

Bonnie realizzò in quel momento cosa era successo: Elena aveva ammesso ciò che sia lei che Damon avevano cercato di celare sin da quando erano stati rinchiusi nel mondo prigione la prima volta e se n’era andata per sempre dalla sua vita, così cadde sulle ginocchia e cominciò a piangere ininterrottamente, faceva troppo male.


 
***

 
Quando Damon si svegliò vide il volto di suo fratello che sospirava sollevato.

« Si è svegliato! » Comunicò al resto delle persone nella camera.

Tutti sospirarono sollevati mentre Damon si alzò pian piano dal letto, erano proprio tutti lì: Stefan, Caroline, Ric, Jo, Tyler, Matt, anche Bonnie ed Elena.

« Siamo tornati » Disse sospirando sollevato.

Jo e Alaric si avvicinarono al vampiro sorridendogli leggermente.

« Bonnie ed Elena ci hanno detto tutto di Kai » Disse Ric.

Damon sospirò e abbassò il capo, era pronto ad una sfuriata dal suo migliore amico.

« Si, Ric, mi dispiace davvero tanto » Disse Damon guardandoli.

« Noi ti volevamo ringraziare per aver mantenuto la tua promessa ed averlo ucciso, adesso possiamo avviare i preparativi per il matrimonio » Disse Jo commossa per poi abbracciare il vampiro.

Damon rimase stranito da quella manifestazione di affetto ma comunque si lasciò andare ad essa, forse ricordava male e Kai era morto, ad ogni modo adesso tutto era finito e non aveva più importanza.

« Bisogna organizzare una super festa per la sconfitta di quel sociopatico che quasi  mi ammazzava! » Esclamò energica Caroline.

Tutti risero entusiasti all’idea di festeggiare con alcol e buon cibo, quando tutti uscirono dalla camera per procedere ai preparativi, Damon cercò di avvicinarsi a Elena ma sembrava come sparita, così provò a cercare Bonnie che, invece, stava aiutando Caroline con i preparativi della festa. Sospirò e rinunciò al confronto con le due donne che lo avevano incasinato di più. La sera, il salone di casa Salvatore era pieno di liceali e universitari in vena di far festa con alcol e a ritmo di musica che tuonava nelle ampie casse. Damon scese dalla sua stanza con un bicchiere di bourbon in mano e sorrise, in fondo gli era mancato questo stile di vita; di sfuggita incrociò lo sguardo di Elena mentre parlava con Caroline, e non sembrava molto felice di vederlo eppure le si avvicinò.

« Ascoltami, non so che dire per ciò che è successo, io non volevo » Disse Damon giustificandosi mortificato.

Elena, però, sembrava non ascoltarlo, così lo guardò negli occhi con uno sguardo più che irremovibile.

« E’ finita, Damon »

« Cosa? »

« Ho cercato di fare finta di niente, di pensare che fosse solo un periodo e che poi sarebbe passata, ma stavo solo mentendo a me stessa, non è solo un periodo, Damon » Disse Elena guardandolo con gli occhi colmi di lacrime.

« Elena, cosa stai dicendo? »

« Tu  sei innamorato della mia migliore amica e lei si è innamorata del mio ragazzo, è questa la verità » Disse Elena quasi singhiozzando per il pianto.

Damon  la guardò sconvolta, non riusciva a credere che stesse davvero dicendo quelle cose.

« Elena, io.. »

« Non.. Non dire nulla, renderebbe tutto più difficile » Disse Elena asciugandosi le lacrime dal viso « Prendetevi cura di voi » Disse per poi allontanarsi velocemente dal vampiro, che rimase immobile.

La vampira uscì immediatamente fuori da quella casa scortata da Caroline, che probabilmente sapeva già tutto; così con il cuore a pezzi, Damon decise di ritornare nella sua stanza, notando di non essere il solo lì dentro.

« Bonnie » Disse sorpreso Damon « Cosa ci fai qui? » Bonnie si voltò e mostrò al vampiro tutte le sue lacrime.

« Elena.. Te lo ha detto? » Chiese singhiozzando a causa del pianto.

« Si, mi ha appena lasciato » Disse Damon sospirando e abbassando il volto.

Bonnie scoppiò ancora più a piangere, così Damon- con le lacrime agli occhi- si avvicinò a lei e la strinse tra le sue possenti braccia. Entrambi avevano il cuore spezzato, avevano ferito la persona più importante della loro vita, ma nonostante questo in quell’abbraccio si sentirono a casa.










Spazio Autrice:


Buona Domenica a tutti, cari lettori e lettrici :)
In questo capitolo finalmente avviene ciò che forse doveva avvenire molto tempo prima: Elena capisce il sentimento che lega non solo Bonnie a Damon ma anche il vampiro alla strega e lo lascia definitivamente. Questo ovviamente non desta la felicità dei due, i quali piangono e si stringono per aver perso la persona più importante della loro vita, adesso l'uno ha l'altra e viceversa, sono rimasti solo loro due. Per quanto riguarda Kai, è vivo e sia Bonnie che Elena lo sanno, ma questa verità è stata nascosta a tutti gli altri. Ma come sapete la verità viene sempre a galla, prima o poi. Adesso tutto cambierà, ma ogni addio fa male. Soprattutto quello di Elena Gilbert.

Alla prossima <3 Free.

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Capitolo 17
*** Speciale- It's Christmas time, BonBon ***


17.


 
Il mondo prigione non avrebbe fermato Bonnie Bennett, aveva già distrutto tutto ciò che aveva di buono nella sua vita, in realtà aveva distrutto totalmente tutta la sua vita ma non avrebbe mai permesso che distruggesse anche il Natale. Si trovava proprio al centro del salone Salvatore assieme ad un ampio abete che aspettava di essere addobbato per l’occasione, così la strega Bennett riuscì a mettere insieme gli addobbi più improbabili e riempì l’albero di Natale, perché nonostante nel mondo prigione rivivevano sempre lo stesso maledetto giorno, lei sapeva che in realtà nel mondo vero era la festa preferita delle sue migliori amiche. Pensò a Elena e a Caroline e sospirò, poi il suo volto si poggiò sulla punta dell’albero, che era ancora spoglia, così ritrovò tra le vecchie robe dei Salvatore una stella cometa con l’intenzione di inserirla proprio alla punta dell’albero, come ornamento finale.

Ci pensò un secondo e decise di fare un altro tentativo: si concentrò su quell’addobbo e cominciò a ripetere a mente un incantesimo per sollevare la stella e inserirla nell’albero ma niente, ancora. Così la donna sospirò affranta e facendosi prendere da un momento di rabbia prese la stella e la tirò verso l’albero con tutta la forza che possedeva; però, quest’ultimo- che sicuramente non era ben saldo a terra- perse l’equilibrio e cadde a terra con tutti gli addobbi che aveva meticolosamente messo la strega Bennett. Bonnie rimase a guardare quegli addobbi a terra, in frantumi, esattamente come lo era il suo cuore, senza alcuna speranza. Ad un tratto, sentì un tocco sulla sua spalla e si voltò: era Damon con il solito mezzo sorriso che le rivolgeva in segno di tenerezza, Bonnie non sapeva se interpretarlo come pena e vera tenerezza. Fatto sta che lui non disse nulla, semplicemente tirò nuovamente su l’albero e cominciò a risistemare gli addobbi su di esso, mentre Bonnie lo guardava perplessa: quello non era il Damon che conosceva.

« Damon.. » Cominciò a dire Bonnie.

« E’ Natale, BonBon, continui a fissarmi o mi aiuti ad addobbare questo terribile albero? A proposito, dove lo hai trovato? E’ veramente orribile » Disse Damon smorzando la tensione con il suo classico sarcasmo.

Bonnie lo guardò e non lo punzecchiò come era suo solito fare, anzi gli fu veramente grata per ciò che stava facendo per lei.
 



 
***


 
 
Al termine della giornata di Natale, Bonnie si rifugiò nel giardino dei Salvatore con una buona birra per lasciarsi consolare dal silenzio di quella notte speciale e dal cielo stellato natalizio. In realtà,  lo faceva ogni sera e non voleva essere disturbata, anche se non lo aveva detto esplicitamente ma ormai Damon aveva imparato a conoscere Bonnie Bennett e a rispettarla. Però, quella sera fece uno strappo alla regola e la raggiunse anche lui con una buona birra, sedendosi accanto a lei, intento a guardare le stelle nel cielo.

« Chissà come hanno passato il  Natale tutti gli altri, oggi » Cominciò a dire Damon.

« Probabilmente Caroline ha organizzato qualcosa per farli stare tutti insieme » Suggerì Bonnie, così Damon la guardò divertito.

« E’ vero. Quella biondina è piuttosto strana » Disse sarcastico, così Bonnie rise leggermente, in fondo aveva ragione.

« E’ unica, mi manca tanto » Disse Bonnie abbassando lo sguardo.

Damon la guardò così triste e sentì qualcosa di strano nello stomaco, non riusciva a spiegare cosa gli capitasse in quei momenti ma vederla stare male lo faceva stare male a sua volta. In quei mesi si era accorto che donna speciale Bonnie Bennett fosse e doveva dimostrare di essere alla sua altezza, soprattutto quella sera di Natale che significava molto per lei. Così, si voltò verso il roseto del giardino dei Salvatore e allungando la mano riuscì a cogliere una bellissima rosa rossa, porgendogliela.

« Questa può farti stare meglio? » Chiese dolcemente col suo mezzo sorriso.

Bonnie si voltò e sorrise leggermente, quel gesto così inaspettato la colpì dritto al cuore, era più di quanto si potesse aspettare da Damon Salvatore.

« Grazie, Damon, ma adesso può farmi stare meglio solo ritornare a casa » Disse prendendo comunque in mano la rosa rossa, così il vampiro sospirò.

« Non sono capace di fare una cosa del genere, però in compenso questo è il tuo regalo di Natale » Disse Damon porgendole un pacchetto confezionato in maniera piuttosto approssimativa.

Bonnie lo guardò con gli occhi lucidi e senza abbastanza fiato per dire qualcosa, era sorpresa.

« Damon.. Io non pensavo che.. » Cominciò a dire Bonnie.

« E’ una cosa che penso ti faccia piacere avere, tu non mi devi assolutamente niente, aprilo » Disse Damon.

Bonnie rivolse il suo sguardo verso il pacchetto e lo aprì pian piano e con cura, sembrava quasi che volesse assaporare quel momento così dolce. Davanti a lei comparve una piccola scatolina che una volta aperta mostrò il suo contenuto, così la strega Bennett si voltò verso Damon con gli occhi colmi di lacrime.

« Questo è.. L’anello di mia nonna » Disse Bonnie quasi singhiozzando.

« Ho pensato che avessi bisogno di un po’ di forza, io non sono la persona che più desideri al tuo fianco in questo momento, così ho pensato a qualcosa che potesse farti sentire vicina la persona a cui più vuoi bene, così sono andato a casa di Sheila Bennett e appena l’ho visto ho pensato che fosse il regalo perfetto per te » Confessò Damon guardandola negli occhi.

Entrambi si persero l’uno negli occhi dell’altro, prima di quel momento Damon non aveva mai guardato Bonnie con quegli occhi, era così diversa adesso per lui: era forte, era fantastica, era speciale, era.. Bella. Si, più la guardava, più  si accorgeva di quanto fosse bella e si chiese perché non se ne fosse mai accorto prima. Così, il vampiro scosse leggermente la testa e prese dal pacchetto quell’anello e glielo inserì nell’anulare, per poi guardarsi nuovamente negli occhi. Sembrò quasi che il tempo si fosse fermato, Damon strinse dolcemente la sua mano e Bonnie glielo lasciò fare senza esitazioni; pian piano, si avvicinavano l’uno all’altro, stringendo sempre più le mani, le loro labbra si stavano quasi per sfiorare ma quel contatto irrazionale venne interrotto dai fiocchi di neve che cominciarono a cadere dal cielo, così i due si guardarono sconvolti.

« Ma è impossibile, è settembre, come può nevicare? » Chiese perplessa Bonnie a Damon.

« E’ Natale, BonBon, e tutto è possibile a Natale, lo sai. Questo significa che abbiamo una speranza e che non dobbiamo perderla mai » Le rispose dolcemente.

Bonnie lo guardò e sorrise, straordinariamente aveva ragione. Così, poggiò la testa sulla sua spalla e insieme contemplarono in silenzio quel miracolo di Natale con la speranza nel cuore e la consapevolezza che da quel momento in poi non sarebbero più stati soli. 










Spazio Autrice:


Eccoci con lo speciale di Natale di Maybe , per chi seguisse anche l'altra mia storia ( Sutherland e per chi non lo sapesse ho pubblicato uno speciale anche lì, quindi se siete interessati controllate pure lì :* Per quanto riguarda lo speciale di questa storia, beh che dire.. Anzitutto si colloca in quella frazione di tempo in cui Bonnie cercava di riappropiarsi della magia senza successo e narra di due momenti del giorno di Natale ben diversi: da un lato, il punto di vista di Bonnie che dopo un ulteriore momento di crisi viene aiutata da Damon a riordinare quel disastro e a fare l'albero di Natale, il quale attraverso questi piccoli gesti diventa sempre più indispensabile per la donna e dall'altro, la sera di Natale in cui viene assunto il punto di vista di Damon, che fa un gesto molto carino per Bonnie, regalandole l'anello di sua nonna Sheila ( sul quale mi sono informata e nella serie lo porta davvero, non è una mia invenzione) e questo colpisce ovviamente Bonnie, che si  commuove ma soprattutto scuote Damon che comincia a guardare Bonnie sotto una luce diversa. Poi, accade il miracolo: comincia a nevicare, il che è assurdo perchè si trovano bloccati nel mondo prigione, costretti a vivere sempre lo stesso giorno (settembre, mi pare) ma ho voluto aggiungere questo piccolo episodio diciamo improbabile e assurdo proprio per ciò che il Natale simboleggia per me: la speranza. Con questo concludo questo capitolo speciale, spero che abbiate apprezzato e ci vediamo per l'ultima volta per quest'anno con un altro capitolo.

Vi auguro un sereno e felice Natale <3 un grande abbraccio. Free. 

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Capitolo 18
*** New year, new life ***


18.


 
La vita a Mystic Falls era tornata alla normalità, o quasi.

Elena aveva fatto definitivamente le valige da casa Salvatore e si era trasferita al Whitmore College per iniziare il nuovo anno accademico, condividendo la camera con la sua migliore amica, l’unica che le era rimasta, Caroline;

Jeremy aveva deciso di continuare a frequentare il liceo da quegli amici dei suoi genitori a Denver, aveva intenzione di lasciarsi andare dietro le spalle Bonnie e tutto ciò che era successo;

Matt e Tyler si erano arruolati nella squadra di polizia di Mystic Falls, intenti a proteggere la loro città da eventuali futuri attacchi sovrannaturali; 

 Stefan, sotto consiglio di Caroline, si era iscritto per la prima volta al college ed era intento ad iniziare una nuova vita e a costruirsi un vero futuro, seppure fosse un vampiro;

Ric e Jo si sarebbero sposati a Settembre, proprio alla fine dell’estate, e tutti erano in fibrillazione per quell’evento così atteso;

Damon e Bonnie avevano trascorso l’estate in un viaggio on the road  nella costa californiana, allontanandosi per un momento dalla vita di tutti i giorni e dimenticando ciò che invece era successo prima della loro partenza.
 


 
###



 
 
 
« Casa dolce casa » Esordì Damon entrando in casa Salvatore con le valige di entrambi tra le mani.

Bonnie rise leggermente ed entrò dentro casa, tirando un ampio sospiro dal quale poteva leggersi una sorta di preoccupazione, così Damon poggiò le valige a terra e la guardò.

« Tutto bene, BonBon? » Chiese Damon guardandola.

« Siamo tornati, adesso dobbiamo affrontare la realtà, a breve ci sarà il matrimonio di Alaric e li rivedremo tutti » Disse preoccupata Bonnie.

« Noi non abbiamo nulla da temere, non abbiamo fatto niente di male! » Esclamò Damon per poi guardarla « Ci facciamo un goccetto per rilassarci? »

Bonnie rise leggermente, adorava il modo con cui Damon riusciva a tirarle su il morale.

« Mi piacerebbe ma la vacanza è finita, devo tornare al college, prima o poi la devo affrontare » Rispose.

Damon sospirò e annuì, così prese le chiavi della Camaro e si diresse verso l’uscita.

« Ti accompagno » Disse il vampiro.

« No, è una cosa che devo fare da sola, ti chiamo quando arrivo  » Disse facendogli  un mezzo sorriso per poi uscire definitivamente da casa Salvatore con la sua valigia.

Damon sospirò e la lasciò andare via, così lui rientrò in casa e riprese la sua vita a Mystic Falls, sperando che non sarebbe stata così noiosa come lo era in quel momento. Dopo mezz’ora di viaggio Bonnie approdò al Whitmore College e si diresse verso la nuova camera che le era stata assegnata, prese le chiavi in mano nonostante avesse le mani impegnate da borsoni vari e la sua valigia, così le cadde tutto a terra, facendo rovesciare la sua biancheria a terra.

« Serve una mano? »

Bonnie alzò lo sguardo e sorrise: Caroline e Stefan la stavano guardando sorridendo leggermente. Così la strega si alzò velocemente e strinse in un abbraccio la sua migliore amica, che le era mancata davvero tanto.

« Che bello rivederti, Care »

La vampira non rispose, mentre Stefan le sorrise dolcemente.

« Deduco che sia tornato anche mio fratello, visto che sei qui » Osservò « Allora approfitto di queste due ore di buca per andare a trovarlo  » Disse Stefan.

Bonnie gli fece un sorriso imbarazzato mentre Stefan salutò Caroline, la quale lo guardò con gli occhi che le brillavano, e se ne andò. Così Bonnie la guardò divertita.

« Cosa mi sono persa in questa estate? » Chiese Bonnie maliziosa.

Caroline guardò l’amica e sospirò.

« Bonnie, dobbiamo parlare »

Bonnie annuì ed entrarono nella nuova camera, nella quale non c’era ancora nessuno, probabilmente le sue coinquiline dovevano tornare.

« Allora, cosa mi racconti di nuovo? » Chiese Bonnie sorridendo.

Caroline però non aveva voglia di sorridere né di scherzare.

« Perché non mi hai detto quello che stava succedendo con Damon? »

Quella domanda fu una pugnalata al cuore per Bonnie, non le sapeva dare una risposta, non lo sapeva nemmeno lei.

« Tra me e Damon non è successo nulla, è stata Elena a fare tutto » Spiegò Bonnie.

« Cosa? E tu avresti lasciato che Elena perdesse l’amore della sua vita solo per uno stupido malinteso? E allora perché sei partita con lui? »

Bonnie alzò gli occhi al cielo.

« Siamo solo amici, in quel viaggio non è successo nulla »

« Nulla? Nemmeno un bacio? »

« Scherzi? Assolutamente no! A differenza di ciò che pensate tutti voi io sto soffrendo molto per Elena e le voglio un gran bene, nonostante tutto, non avrei mai potuto farlo e nemmeno lui! » Esclamò Bonnie.

Caroline sospirò e abbassò la testa.

« Come ti è venuto in testa, Bonnie? Si tratta di Damon Salvatore! »

« Perché lei si e io no? Cosa ha in più Elena Gilbert di me? »

« Niente, Bonnie, ma lui era l’amore di Elena, non potevi tenere le zampacce lontana da lui?! » Sbottò una Caroline esasperata.

Bonnie la guardò con le lacrime agli occhi, allora pensava questo di lei, che avesse appositamente rubato il ragazzo della sua migliore amica.

« Ero così felice di vederti ma ora ho cambiato idea,  speravo che questa situazione non avrebbe influenzato la nostra amicizia ma mi sbagliavo, per favore esci dalla mia stanza »

« Oh, andiamo Bonnie.. Io non intendevo questo, certo che ti voglio ancora bene »

« Ho detto esci! » Urlò la donna arrabbiata facendo aprire con i suoi poteri la porta della stanza.

Caroline la guardò con le lacrime agli occhi ed uscì velocemente da quella stanza, così Bonnie si raggomitolò sul suo letto e scoppiò a piangere, non poteva immaginare che il suo ritorno alla realtà sarebbe stato così traumatico.

« Che bel benvenuto! » Esclamò Liv guardando stranita una Bonnie piangente.

La strega Bennett si asciugò le lacrime e guardò la bionda.

« Liv, non pensavo fossi tu la mia compagna di stanza.. » Disse Bonnie singhiozzando per il pianto.

« In realtà ho saputo cosa è successo con Elena e Damon e abbiamo pensato che avessi bisogno di un viso familiare » Rispose dolcemente.

« Oh, grazie ma..  Abbiamo ? » Chiese stranita Bonnie.

« Si, Ric è molto preoccupato per te e anche Tyler, lo hanno fatto per te, ti vogliono veramente molto bene »

Bonnie sospirò e guardò dolcemente Liv.

« Grazie, davvero »
 



###




 
 
Stefan esordì nel salone di casa Salvatore, interrompendo lo stato di relax di suo fratello maggiore che si stava godendo il suo buon bicchiere di bourbon.

« Grazie per avermi avvisato che tornavi » Disse Stefan ironico.

Damon sobbalzò dal divano e guardò suo fratello sconvolto.

« Stefan, quella era una battuta?! » Chiese fingendosi seriamente sconvolto.

Stefan roteò gli occhi e lanciò al più fastidioso dei fratelli Salvatore un cuscino, dal quale Damon si scansò scoppiando a ridere, seguito da Stefan.

« Non credi che mi dovresti delle spiegazioni? Sei sparito di punto in bianco e sono venuto a sapere da un tuo biglietto che eri partito con Bonnie e ho dovuto gestire una vera e propria tragedia qui a Mystic Falls » Disse Stefan guardandolo infastidito « E poi… Bonnie ?! Perché non sapevo nulla? »

« Perché nemmeno io lo sapevo! » Esclamò Damon stringendosi le spalle, in segno di dubbio « Elena ha insinuato tutto, è stata lei a lasciarmi! »

« Damon, io ti conosco da molto tempo e so bene che se non ci fosse stato davvero nulla tra te e Bonnie, tu non avresti mai lasciato andare Elena! Diamine, è l’amore della tua vita! » Esclamò Stefan.

Damon guardò il fratello minore e non disse nulla, ma quel silenzio fu più assordante di qualsiasi parola, così Stefan sospirò e diede una pacca sulla spalla di Damon.

« Quindi.. Sei innamorato di Bonnie Bennett? »

Il corvino guardò di scatto Stefan, guardandolo seriamente.

« Cosa? No!.. Non lo so » Disse poi sospirando.

« Dovresti cominciare a capirlo » Disse Stefan con saggezza.

Damon sospirò.

« Lei come sta? »

« Sopravvive, come ha sempre fatto » Rispose Stefan.

Damon abbassò lo sguardo, così Stefan cercò di distrarre i suoi malinconici pensieri , cominciando a bere bourbon e a raccontare come avevano trascorso la loro estate.

« Quindi hai deciso di frequentare il college? » Chiese divertito Damon.

« Ho capito che è arrivato il momento di fare davvero qualcosa nella mia vita, di lavorare e magari costruire una famiglia tutta mia » Affermò Stefan sorridendo.

« Magari con Caroline » Disse Damon ridendo.

« Cosa? Caroline è solo un’amica! » Esclamò Stefan.

« Ma se non hai fatto altro che parlare di lei, di ciò che hai fatto con  lei, di quanto sia fantastica, esplosiva e bla bla bla» Disse Damon ridendo.

Stefan roteò gli occhi e sorrise divertito, doveva ammettere che gli era mancato suo fratello ed era sicuro che quello sarebbe stato un anno grandioso. 









Spazio Autrice:

Anno nuovo, vita nuova.
Le cose sono decisamente cambiate a Mystic Falls, tutti hanno trovato il loro posto e la rottura tra Damon e Elena e soprattutto la causa della rottura ha scosso l'equilibrio di tutta Mystic Falls, le cose non saranno molto semplici e di questo sia Bonnie che Damon ne sono consapevoli!

Grazie col cuore a chi legge e recensisce <3 alla prossima. Free 
 



 

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Capitolo 19
*** Admission of fault ***


19.



 
« Bonnie Bennett, smettila di fare avanti e indietro, mi stai facendo roteare gli occhi! » La riprese un Damon infastidito ma in fondo divertito.
 
Bonnie si voltò verso il vampiro e sospirò piuttosto nervosa.

« Ho affrontato Originali, licantropi, ibridi, cacciatori, immortali e pazzi sociopatici, eppure ho un’enorme paura ad affrontare Elena Gilbert, che tra poco sarà qui! » Ammise Bonnie, così Damon la guardò e scoppiò a ridere.

« Questa è la prova del matrimonio di Ric e Jo, non la tragedia greca dei tre amanti! » Disse Damon, cercando di tranquillizzarla, prendendole dolcemente la mano.

« Noi non siamo amanti! » Sbottò la strega Bennett, scostando velocemente la mano.

Damon non ebbe il tempo di controbattere che vennero raggiunti dai futuri sposi con annessi damigelle e testimoni, così Bonnie e il vampiro si guardarono piuttosto imbarazzati.

« Siete in anticipo » Osservò Ric, salutando entrambi con un grande sorriso.

« Per il matrimonio del vecchio Alaric questo e altro. Nessuno sarebbe mai riuscito a credere che ti saresti sposato con una donna viva o che non fosse psicopatica, sai? » Rispose ironico Damon, così Alaric lo guardò male ma divertito.

Però, nell’aria vi era una forte tensione e un grande imbarazzo, entrambi evitavano di voltarsi ed incrociare quindi lo sguardo di Elena, che invece li fissava piuttosto stranita dal loro comportamento.

« Bene, allora procediamo con  le prove! » Esclamò una Jo entusiasta « Damigelle, con me! » Ordinò la quasi sposa.

Bonnie lanciò uno sguardo disperato a Damon ma dovette seguire tutte le altre, in religioso silenzio, nonostante Caroline e Elena chiacchierassero come se nulla fosse mai capitato. Una volta giunte nei camerini, le damigelle provarono gli abiti color rosa cipria: Caroline e Bonnie erano vestite uguali, mentre Elena aveva un vestito particolare, visto che era la damigella d’onore.

« Siete un incanto ragazze » Disse Jo guardandole sorridendo « Ripassiamo lo schema: prima entreranno le due damigelle, poi proseguiranno la damigella d’onore ed il testimone dello sposo ed infine… Io! » Esclamò divertita.

Ma Bonnie, Caroline ed Elena non erano per niente divertite da quella situazione: solo nel momento in cui si guardarono per la prima volta, la strega Bennett si accorse che Elena aveva tagliato i capelli, erano corti e morbidi appena sopra le spalle, era un cambiamento drastico per lei ma era comunque bellissima.

« Beh, d’accordo, ogni tuo desiderio è un ordine » Disse Elena sorridendo a Jo.

Bonnie la guardò stranita, a che gioco stava giocando? Stava davvero accettando di sfilare verso l'altare al fianco di Damon? Forse aveva capito: stava tentando di riprenderselo, avrebbe utilizzato la classica scusa della damigella d’onore e del testimone, si, ne era sicura.



 
***


 
 
Damon aveva già terminato le prove con Ric, così era uscito fuori la location per godersi un buon sigaro all’aria aperta.

« Da quando fumi? »

Damon si voltò e rimase folgorato da una Elena totalmente differente: i suoi capelli erano corti e mossi sopra le spalle, che le davano un tocco in più ed il suo stile era diverso, più spinto, più provocante, seppur mai volgare.

« Elena, io.. »

« Ti prego non parlarmi come se fossi un alieno, posso immaginare che sia difficile ma il comportamento di Bonnie è davvero molto strano » Disse Elena divertita così Damon la guardò e rise leggermente.

« Era molto nervosa per oggi, ma io non ho intenzione di parlarti come un alieno, anzi.. » Dissi per poi guardarla « Stai benissimo » Concluse.

Elena sorrise leggermente, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e guardandolo.

« Grazie, anche tu » Rispose per poi indicare il sigaro « Fumiamo insieme? »

Damon la guardò piacevolmente sorpreso e condivise il suo sigaro assieme a lei. Però, da lontano vi era Bonnie che guardava la scena accigliata, nonostante tutto quello che era successo erano ancora così vicini; così, sentì un profondo dolore alla bocca dello stomaco, ma non era un dolore fisico, era più un dolore dettato dal nervosismo. Bonnie Bennett, sei gelosa di Damon Salvatore? , pensò sconvolta tra se’ e se’.



 
***


 
Quando rientrarono in casa Salvatore, Bonnie- che li aveva visti fumare e parlare insieme- era furiosa con lui, anche se cercava di non darlo a vedere.

« Si può sapere che ti prende?! » Chiese infastidito Damon, che invece si era accorto che qualcosa non andava.

« Niente! » Esclamò di botto Bonnie.

« Senti, io non sono il fidanzatino che viene dietro i capricci della donna! Dimmi che cazzo hai o giuro che stacco il collo al primo passante che mi capita! » Urlò il vampiro arrabbiato.

Bonnie si voltò e gli rivolse uno sguardo colmo di rabbia.

« Lei è arrabbiata con me e mi fa male perché so che la nostra amicizia è finita per sempre, le ho fatto troppo male e non potrò mai rimediare a questo; però ho il presentimento che lei cerchi di riprendersi te, in un modo o nell’altro, e tu glielo permetteresti! Così io avrei perso sia la mia migliore amica che la persona che.. Si, insomma te » Concluse Bonnie con le lacrime agli occhi per il nervosismo.

Damon si avvicinò a Bonnie, incuriosito, e le accarezzò dolcemente il volto.

« La persona che.. Cosa, Bonnie? » Sussurrò dolcemente il vampiro.

La strega lo guardò nei suoi grandi e profondi occhi blu, fece un ampio sospiro e decise finalmente di dirlo, sapeva che una volta che l’avrebbe fatto sarebbe stato vero, reale, e questo le faceva davvero paura.

« La persona a cui tengo di più a questo mondo » Affermò « Damon, non voglio perderti »

Damon la guardò intensamente, finalmente uno dei due l’aveva detto, finalmente qualsiasi cosa fosse era diventato reale, così il vampiro decise di agire: la prese dolcemente per il volto e le diede un bacio, al quale la strega Bennett non volle sottrarsi; le loro lingue si incontravano e scontravano, in un turbine di passione che – per quanto imbarazzante e nuovo fosse per i due-  li fece eccitare. Però, prima che quel bacio intenso potesse trasformarsi in qualcosa di più, un colpo di tosse interruppe i due amanti, che si staccarono velocemente l’uno dall’altro. Bonnie guardò imbarazzata una Caroline che guardò sconvolta quella scena ed uno Stefan altrettanto imbarazzato, mentre Damon – come al solito- cercava di smorzare la tensione del momento con le sue battute ironiche. La vampira bionda, però, quella volta non aveva voglia di scherzare, così uscì velocemente dalla casa, seguita da Bonnie.

« Care, aspetta! »

« Ero venuta qui per chiederti scusa per ciò che avevo insinuato e invece tu mi hai mentito! Nemmeno un bacio, eh? » Chiese Caroline arrabbiata.

« Giuro che quello è stato il primo bacio » Disse Bonnie giustificandosi.

« Non mi interessa più! » Esclamò Caroline.

« Caroline, io lo amo! » Esclamò Bonnie, liberandosi così di un grande peso che possedeva nel cuore e facendo pietrificare la vampira bionda « E.. Credo che anche lui mi ami » Concluse.

Caroline non disse nulla, semplicemente abbracciò la sua migliore amica, la quale si strinse in quell’abbraccio, ne aveva davvero bisogno, aveva bisogno di lei in quel momento. E Caroline ci sarebbe stata, nonostante tutto.










Spazio Autrice:


Buona domenica a tutti :) spero l'abbiate passata nella maniera più rilassante possibile ;)
Siamo giunti al 19esimo capitolo della storia e dopo vari drammi (anche se presenti anche  in questo capitolo) finalmente assistiamo ad una vera e propria scossa nel rapporto tra Damon e Bonnie, ma riassumiamo il tutto per gradi:
Ci ritroviamo alle prove del matrimonio di Jo e Alaric e Bonnie e' particolarmente nervosa perche' dovrà rivedere Elena dopo tutto quel tempo e gli sforzi di Damon di tranquillizzarla non servono a nulla, sembra addirittura respingerlo. Durante le prove, però, Bonnie ha la sensazione che Elena voglia riprendersi Damon, in un modo o nell'altro, i suoi sospetti le vengono confermati quando vede Elena e Damon parlare come se non fosse mai successo nulla tra loro. Questo la porta ad infuriarsi e a riversare tutta la sua rabbia su Damon che, però, riesce a reagire, ovviamente. Qui, Bonnie ammette finalmente che Damon  una persona importante per lei e che non vuole perderlo, così Damon fa la prima mossa e finalmente la bacia e Bonnie non si tira in alcun modo indietro, in fondo anche lei aspettava quel momento da tanto tempo. Essi vengono interrotti da Stefan e Caroline, la quale- sconvolta- scappa via e viene inseguita da Bonnie che per la prima volta ammette di amare Damon e dice le tre fatidiche parole, così Caroline capisce che quello che c'e' tra Damon e Bonnie e' molto di più e le da tutto il suo sostegno.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima <3 Free.

 

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Capitolo 20
*** Distance between us ***


20.


 
Dopo quel bacio Bonnie non aveva più risposto alle chiamate di Damon, non perché il bacio non fosse stato bello, anzi non  riusciva a pensare ad altro per tuttala giornata: le sue labbra, così sensuali ed eccitanti, sulle sue. E talvolta la strega Bennett amava viaggiare con la fantasia ed immaginare quelle stesse labbra su ogni parte del suo corpo, eccitandosi esageratamente ogni volta. Però, lei sapeva che non si trattava solo di attrazione fisica, c’era qualcosa di molto più profondo che cominciava a venire alla luce e le faceva più paura di quanto potesse immaginare.  Così, Bonnie si lasciò travolgere dalle lezioni del college mentre Damon, preso dalla noia di una Mystic Falls in cui ormai non capitava più nulla, si lasciò trasportare dai preparativi del matrimonio di Jo e Ric.
 
« Grazie per esserti proposto di aiutarmi a spostare tutti questi fiori, il matrimonio è domani e sono ancora in confusione» Disse Jo sorridendogli.

« Tranquilla, sembra che della vecchia combriccola sia io l’unico senza molto da fare » Rispose Damon col suo sorriso beffardo.

« Troverai anche tu la tua strada, ne sono sicura » Rispose dolcemente Jo.

Damon fece un mezzo sorriso alla donna,  nonostante gli stesse rubando il suo migliore amico la considerava davvero in gamba e poi l’aiutò a riflettere: magari anche lui poteva costruirsi un vero e proprio futuro. Si, poteva farlo.

« Credi che sia fuori luogo farti sfilare con Elena? Dall’espressione di Bonnie mi sembrava contrariata »  Osservò Jo.

La voce della donna sollecitò nuovamente l’attenzione di Damon, il quale si voltò verso Jo che lo guardava tra il mortificato e l’imbarazzo.

« Non credo sia fuori luogo, tra me ed Elena è tutto apposto, così come con Bonnie.. Io e lei non siamo niente » Spiegò il vampiro.

La donna annuì ancora poco convinta per poi continuare a sistemare i fiori, in attesa dell’arrivo del catering, mentre Damon si lasciò prendere dai suoi pensieri e sospirò, prese il cellulare per vedere se vi era qualche nuovo messaggio, ma niente, così lo posò velocemente in tasca e tornò ad aiutare Jo.



 
***


 
 
Elena e Caroline esordirono nell’appartamento di Jo stappando una bottiglia di spumante e urlando saltellando entusiaste  “E’ il giorno del matrimonio!”
Jo si voltò di scatto verso le due giovani donne e rise felice mentre Bonnie le aggiustava il velo, si sentiva piuttosto in imbarazzo visto che non poteva più far parte di quel gruppo di amiche.

« Come ti senti, futura sposa? » Chiese Caroline sorridendo.

« E poi sei da mozzare il fiato, Jo » Disse Elena sorridendole mentre la guardava in abito da sposa.

Jo sorrise commossa e si guardò per l’ultima volta allo specchio mentre Bonnie la aiutava ad  indossare il velo, così la sposa la guardò sorridendole riconoscente. Quell’atmosfera venne interrotta dall’arrivo di Damon Salvatore in smoking, che faceva a tutte un certo effetto.

« Mi hanno detto di venire a prendere la damigella d’onore, è il  momento di andare » Disse Damon guardando le donne nella camera « Jo sei davvero uno schianto » Disse facendole l’occhiolino.

La donna rise leggermente, assieme Elena e Caroline, mentre Bonnie lo fissava come se lo stesse guardando per la prima volta in vita sua: non era solo davvero bello, era estremamente affascinante e.. Sexy. Per la prima volta Bonnie Bennett aveva dei  pensieri erotici su Damon Salvatore, e questo la spaventava più di quanto già non fosse.

« Eccomi » Disse Elena raggiungendo Damon.

Così il vampiro le fece un mezzo sorriso ed entrambi uscirono dalla stanza mano nella mano, preceduti dalle semplici damigelle; Bonnie non poteva fare a meno di fissare quelle mani intrecciate, sapeva che non significavano quello che sembrava ma non poteva farci niente.

« Almeno fai finta di non essere gelosa » Bisbigliò Caroline divertita all’amica.

« Mh? Non so di cosa tu stia parlando » Rispose Bonnie, facendo finta di nulla.

Caroline guardò la sua migliore amica e scoppiò a ridere divertita, nessuno poteva mentire o far finta di nulla con Caroline Forbes. Così anche a Bonnie scappò un piccolo sorrisetto, e si preparò con i fiori prima di sfilare verso l’altare. Prima di andare si voltò, ed il suo sguardo si incrociò con quello del vampiro, che sembrava piuttosto serio, così la strega scosse la testa e attraversò la navata a fianco dell’altra damigella. Allo stesso modo fece Damon, che attraversò quella navata  mano nella mano con la sua ex ragazza. Finalmente fu il turno di Jo, che raggiunse il suo sposo piuttosto commossa, accompagnata da suo padre, il quale la lasciò nelle mani dell’uomo della sua vita e si andò a sedere per ascoltare la cerimonia.

« Si, lo voglio » Rispose Alaric sorridendo felice.

« Lo voglio » Disse Jo commossa.

« Con i poteri conferitomi dallo Stato della Virginia, vi dichiaro marito e moglie » Disse il ministrante.

Alaric e Jo si sorrisero con le lacrime agli occhi e si diedero finalmente il primo bacio da marito e moglie mentre tutti cominciarono ad applaudire ed esultare per la felicità; Elena si voltò verso il testimone, Damon, mentre applaudiva ed egli le fece un occhiolino con il suo sorriso beffardo, che la fece divertire. Quella scena venne osservata da una Bonnie che, invece, non sembrava molto compiaciuta.  La festa iniziò con  il primo ballo degli sposi, così Bonnie approfittò dell’attenzione rivolta unicamente verso loro per avvicinarsi al vampiro.

« Damon » Disse Bonnie guardandolo.

« Bonnie Bennett, quale onore » Rispose Damon  sarcastico.

« Non ci vedevamo da molto » Osservò la strega.

Damon si voltò e la guardò.

« Evidentemente qualcuno era troppo impegnato! » Esclamò infastidito.

« Damon, io.. » Cominciò a dire Bonnie.

Non ebbe nemmeno il tempo di concludere la frase che tutti esortarono il testimone ad invitare la damigella d’onore a ballare, così Damon guardò imbarazzato Elena e la invitò a ballare tra i sorrisi divertiti di tutti e la delusione di Bonnie.

« Bonnie Bennett, vuoi concedermi questo ballo? »

Bonnie si voltò e quasi si sentì male quando vide davanti a sé Kai Parker che scortava una signora più adulta che gli somigliava molto, avrebbe osato dire che quella fosse sua madre e che quindi non aveva mentito.

« Ma tu.. Cosa ci fai qui?! Io ho detto a tutti che eri morto » Disse Bonnie allarmata.

« Va tutto bene, BonBon » Rispose Kai con un sorriso ambiguo sul volto.

La musica insieme a tutti i presenti in sala si fermò quando notarono la presenza di quel giovane demonio, così il padre nonché capo della congrega si fiondò su quel ragazzo con fare minaccioso.

« Malakai sei ancora vivo! » Esclamò arrabbiato.

Jo si nascose tra le braccia di Alaric che la stringeva mentre Damon si avvicinò al  sociopatico tra il confuso e l’arrabbiato.

« E’ venuto qui per chiedere perdono » Disse la donna guardando il capo della congrega.

« Harriet, cara, ma che dici? Lui ha cercato di distruggere la nostra famiglia! » Esclamò arrabbiato l’uomo.

« Anche noi lo abbiamo distrutto, Carl! Ogni giorno, per 19 anni, rinnegandolo e disprezzandolo per non essere un vero stregone! Io ho conosciuto il vero Malakai e lo amo, è mio figlio e non posso non dargli una seconda chance » Disse la donna con le lacrime agli occhi.

« Mi dispiace ma io non posso » Disse Liv scappando via, seguita da Tyler.

Luke guardò negli occhi quello che doveva essere suo fratello, Kai, e uscì anche lui dalla location mentre Harriet sospirò e si rivolse verso l’uscita per andare via.

« Grazie per tutto, ci sentiremo ancora, a presto BonBon» Disse Kai sorridendole uscendo dalla location accanto sua madre.

Damon guardò di scatto la strega Bennett, che si sentì una vera merda in quel preciso istante.

« Tu.. Lo sapevi.. » Osservò Damon arrabbiato e deluso.

Bonnie lo guardò e sospirò, guardando tutti i suoi amici che, invece, sembravano sconvolti.

« Ho solo pensato che avesse bisogno di una seconda possibilità, tutti la meritiamo! » Spiegò Bonnie.

« No, non lui, non un assassino che ha ucciso quasi tutta la mia famiglia e tentato di uccidere i miei genitori e i miei fratelli! »
Esclamò Jo mentre piangeva, lanciando il velo per terra e correndo via.

Ric guardò deluso Bonnie e andò a confortare la moglie.

« Damon, anche tu hai ucciso molte persone e a te è stata data una seconda possibilità! » Disse Bonnie guardandolo.

« Non dovevi mentirmi, non dopo quel bacio, non dopo tutto quello che abbiamo passato » Disse Damon guardandola male, per poi andare via, come tutti gli altri.

Alla parola bacio Elena aveva sussultato e anche lei aveva lasciato la sala assieme Caroline e Stefan, la festa era praticamente finita a causa sua, si sentiva uno schifo per questo. Infatti, la strega passò tutta la restante serata nel giardino della location a guardare le stelle, sperando che esse potessero darle sollievo ma con scarso risultato.

« Eccoti »

Bonnie alzò il capo e vide Elena che le sorrideva leggermente , così la strega la guardò e sospirò.

« Non dovresti essere qui, tu dovresti odiarmi più di tutti » Disse abbassando il capo.

Elena rise leggermente e si sedette accanto a lei.

« Ammetto che non sei in cima alla lista delle mie persone preferite al momento ma tu, Bonnie Bennett, mi sei stata vicina così tante volte, sacrificando anche te stessa, ed io non posso non essere qui, nonostante tutto » Affermò guardandola.

« Ti giuro davvero che tra me e Damon non c’è stato nulla » Disse velocemente Bonnie.

«  Tranne un bacio » Disse Elena abbassando il capo.

Bonnie sospirò.

« Non so nemmeno io come sia successo, è stato tutto così veloce che.. Elena, mi dispiace così tanto, io non volevo innamorarmi di lui ma è successo, è entrato dentro me così lentamente e profondamente ed ora non so più come farlo andare via, ci ho provato tanto ma non ci riesco, non ce la faccio » Disse Bonnie mentre una lacrima amara le cominciava a segnare il viso.

Elena guardò la strega e una lacrima segnò anche il suo viso.

« Allora dovresti andare a dirglielo, perché io l’ho guardato negli occhi, Bonnie, e posso dirti con estrema sincerità che anche lui è innamorato di te, lo so, lo conosco bene »

Bonnie guardò quella donna così forte e coraggiosa, che le stava dicendo di correre dall’uomo che invece lei amava e in quel momento l’ammirò, voleva abbracciarla ma sapeva che non sarebbe stato il caso; così le fece un mezzo sorriso e cominciò a correre più veloce che poteva verso l’uomo che aveva capito di amare. Ad un tratto però sentì di inciampare in qualcosa, e quando alzò gli occhi in alto vide che non era inciampata su qualcosa bensì su qualcuno. Poi non ricordò più niente.










Spazio Autrice:

Purtroppo non posso dilungarmi nello spazio autrice, spero che la lettura sia stata di vostro gradimento. Un bacio grande, Free.
 

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Capitolo 21
*** Beyond darkness ***


21.



 
Quando Bonnie aprì gli occhi si rese conto di essere totalmente legata e quindi di non potersi muovere, nonostante questo provò ad utilizzare la magia per liberarsi, ma niente ancora.

« Non sprecare le energie, cara, ti serviranno »

« Tu.. Tu sei la madre di Kai » Osservò la strega « Perché mi stai facendo questo? » Chiese cercando di liberarsi.

« Ho bisogno della magia di una Bennett e tu sei l’unica che è rimasta » Spiegò la donna.

« Perché? Cosa devi fare? » Chiese Bonnie guardandola male.

Quel momento venne interrotto dall’arrivo di Kai, che raggiunse immediatamente sua madre.

« Mamma? Cosa stai facendo? » Chiese guardando sconvolto una Bonnie legata.

« Sto facendo ciò che avremmo dovuto fare molto tempo prima » Disse la donna guardando il figlio « La vendetta »

« Cosa? No! Io volevo solo una seconda possibilità, io volevo solo tornare da te e non fare del male più a nessuno »  Disse Kai con le lacrime agli occhi guardando Harriet, sua madre.

« Noi non dobbiamo far del male a nessuno, tesoro, solo a chi ti ha portato via a me » Disse la donna  « Allora, Malakai, sei con me o contro di me? » Chiese Harriet.

Kai guardò sua Bonnie legata stravolto e poi si voltò verso sua madre scuotendo la testa.

« No, non è giusto, non così  » Rispose abbassando lo sguardo.

La donna guardò Kai, suo figlio, e sospirò.

« Mi dispiace figlio mio ma devo farlo »

Harriet scagliò un incantesimo verso il figlio che lo fece stordire e cadere a terra, poi lo legò proprio accanto la strega Bennett, avrebbe attuato la sua vendetta da sola.




 
***



 
 
Qualcuno bussò alla porta di casa Salvatore troppe volte così anche se Damon aveva cercato di ignorare, alla fine aveva ceduto ed era andato ad aprire alla porta.

« Elena? Cosa ci fai qui? » Chiese Damon stranito.

« Sono in pensiero per Bonnie, nessuno l’ha sentita dal matrimonio di Alaric e Jo, così volevo sapere se fosse qui da te» Rispose guardandolo.

« Mi dispiace deluderti, Sherlock, ma Bonnie non è qui, adesso addio » Disse beffardo mentre richiudeva la porta di casa.

Prima che potesse chiuderla definitivamente, Elena mise il braccio così da fermarlo e lo guardò determinata.

« Senti, non so bene cosa sia successo tra voi, ma l’ultima volta che ho visto Bonnie mi ha detto che ti amava ed io l’ho esortata a correre da te per venirtelo a dire, mentre adesso è sparita, quindi so per certo che c’è qualcosa che non va! » Esclamò preoccupata la donna.

Damon rimase a fissarla, non poteva credere a ciò che aveva appena sentito. Lei lo amava. E stava correndo da lui per dirglielo. Mentre adesso lei era scomparsa e lui se ne stava con le mani in mano, doveva assolutamente fare qualcosa.

Così, entrambi si diressero verso il campus del Whitmore College e bussarono alla porta della stanza di Bonnie, sperando di trovare invece la sua compagna, Liv.

« Spero per voi che sia molto urgente, perché stavo studiando! » Esclamò infastidita.

« Ci serve un incantesimo di locazione per trovare Bonnie, ora! » Esclamò di contro un Damon piuttosto infastidito.

Liv guardò i due ragazzi e sospirò, per poi farli entrare nella sua stanza e preparare tutto per fare l’incantesimo di locazione e trovare Bonnie. Dopo aver afferrato in mano un oggetto di proprietà di Bonnie e dopo aver pronunciato l’incantesimo con concentrazione finalmente aprì gli occhi  e guardò i due che sembravano piuttosto in apprensione.

« Bonnie si trova a Portland » Affermò Liv preoccupata.

Elena e Damon si guardarono di scatto e capirono subito che la congrega Gemini c’entrava qualcosa, così il vampiro perse le staffe e prese per il collo la giovane strega, che quasi soffocava.

« Damon! » Urlò Elena spaventata mentre Liv quasi soffocava.

« Dimmi dove cazzo avete portato Bonnie! » Esclamò Damon fuori di sé.

Prima che potesse togliere la vita alla ragazza, Elena ferì il vampiro che cadde di colpo a terra dolorante e sanguinante.

« E ringrazia che non ti abbia staccato il collo! » Disse Elena guardandolo male mentre aiutava Liv a riprendersi da quel trauma.

Damon ricambiò lo sguardo ad Elena ed uscì velocemente fuori, ma venne ben presto raggiunto dalla Gilbert, intenta a non lasciarlo andare.

« Io vengo con te » Disse Elena con determinazione.

« Cosa? Non voglio un altro problema a cui pensare, Elena! »

« Io non sono più un tuo problema! E poi ascolta: se non fosse stato per me lei non sarebbe andata via e non l’avrebbero rapita per farle chissà cosa! Ci sono dentro come ci sei dentro tu »

Damon guardò Elena e l’ammirò in tutta la sua forza, così sospirò.

« Tu.. Dovresti odiarci » Disse il vampiro guardandola negli occhi.

« Lo so ma non posso! Io ho vissuto esattamente la stessa situazione, quando.. »

« Quando? » Chiese Damon.

« Quando ho capito di essere innamorata di te » Affermò Elena guardandolo negli occhi.

Damon ricambiò quello sguardo e fu come se il tempo si fosse bloccato, poi ritornarono alla realtà quando il vampiro ricevette una chiamata da suo fratello, Stefan.

« Stefan ti sta venendo a prendere, voi starete qui assieme Jo e Ric per capire cosa sta tramando la congrega mentre io andrò a Portland a riprendere Bonnie » Le spiegò non appena chiuse la chiamata col fratello.

« Damon non ti lascerò andare da solo! »

« E invece si! E’ troppo pericoloso per te! » Disse Damon.

« Lo è anche per te! Ascolta, una volta mi amavi perché dicevi sempre che ero esattamente pazza come te, adesso le cose sono cambiate ma io non lo sono! Sono sempre la stessa Elena che si schianterebbe altre mille volte con la tua auto! Lasciami venire con te, ti prego » Disse con determinazione.

Così Damon sospirò e la guardò.

« Fai le valige, andiamo a Portland a salvare Bonnie » 

Dopo ore ed ore di viaggio, Damon ed Elena decisero di fare sosta nello stesso Motel in cui avevano dormito l’ultima volta che erano diretti a Portland. Si era creato abbastanza imbarazzo quando la receptionist disse loro che vi era solo una camera doppia disponibile, così avevano accettato.

« Tu riposa tranquilla, io dormo per terra o sulla sedia » Disse Damon.

Elena lo guardò divertita.

« Oh andiamo, Salvatore, da quando ti vergogni di condividere un letto con me? » Chiese scettica « Non ho mica intenzione di saltarti addosso »

Damon la guardò e non disse nulla. Così, Elena decise di allentare la tensione andando a farsi una doccia calda, quando uscì indossava già la vestaglia da notte ed i suoi capelli erano già asciutti, ma non vide Damon, così provò a vedere se fosse nel terrazzino di fuori e fu proprio così.

« Spero davvero che stia bene » Disse.

Elena sospirò leggermente e si sedette accanto a lui ed insieme guardarono il cielo pieno di stelle.

« Lei è Bonnie Bennett, ha affrontato così tanti ostacoli, sono certa che se la stia cavando alla grande » Rispose Elena per dargli speranza.

Damon si voltò verso la donna e solo allora si accorse che erano forse troppo vicini del dovuto, ma questo per lui non era un problema, anzi. I suoi occhi color del mare si scontrarono con quelli neri pece della ragazza.

« Hai ragione » Disse semplicemente.

Elena si lasciò trasportare da quel momento e avvicinò pian piano le sue labbra a quelle del vampiro, ma nel momento in cui queste erano davvero troppo vicine, entrambi rinsavirono e si allontanarono.

« Credo sia meglio che io entri » Disse Elena imbarazzata.

« Elena, io.. »

« No, Damon, ti prego non dire altro, fa già male così, io voglio solo trovare Bonnie e tornare alla mia vita » Disse Elena per poi sgattaiolare velocemente dentro
Damon sospirò e continuò a contemplare il cielo, in cerca di una risposta.




 
***



 
 
La mattina seguente, Bonnie aprì lentamente gli occhi, si sentiva molto debole a causa degli incantesimi inflitti da Harriet, cercò di guardarsi attorno ma non ci riuscì.

« Mi.. Mi dispiace, io non immaginavo che lei.. » Cominciò a dire Kai, legato accanto a lei, anche lui molto debole.

« Non è colpa tua, tu volevi solamente quello che vogliono tutti, una seconda possibilità » Disse Bonnie guardandolo.

« Non io. Non la meritavo, ho cercato di uccidere i miei fratelli, ho ucciso metà congrega Gemini, io non merito una seconda possibilità » Disse con le lacrime agli occhi.

« Avevi bisogno di quello che hanno bisogno tutti, un po’ d’amore » Disse Bonnie per confortarlo ma Kai sospirò.

« Io nemmeno ti piaccio. Sei venuta a letto con me solo per far ripicca al tuo fidanzato, o amico, o non so cosa sia » Disse.

Bonnie sospirò e abbassò lo sguardo.

« Ho ammesso così tante volte a me stessa di amarlo, l’ho detto anche a Caroline, persino ad Elena, ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo a lui, e ora probabilmente morirò e non lo saprà mai » Disse Bonnie con lo sguardo basso.

 « Lui lo sa, Bonnie, ne sono sicuro » Disse Kai con un mezzo sorriso.

Quella conversazione venne interrotta dall’arrivo di una Harriet eccitata ed entusiasta.

« E’ tutto pronto, possiamo finalmente avere vendetta » Disse felice.

« Madre, ti prego pensaci! Se farai l’incantesimo tutti i Gemini verranno rinchiusi nel mondo prigione, persino Liv, Luke e Jo che si è appena sposata! Io non volevo questo, io volevo ricominciare » Disse Kai con le lacrime agli occhi.

« Mi dispiace, tesoro, ma devo farlo » Disse Harriet avvicinandosi a Bonnie « Mi dispiace, tu morirai, ma prima dobbiamo eliminare gli intrusi »

La strega si voltò e con un incantesimo immobilizzò Damon ed Elena che si erano nascosti prima di attaccare, dopo che avevano finalmente trovato il posto individuato da Liv.

« Damon, Elena! » Urlò una Bonnie piangente scatenando una forte energia, dettata dalla sua preoccupazione e dalla sua rabbia.

Harriet si voltò piacevolmente sorpresa verso la strega Bennett.

« Tu.. I tuoi sentimenti.. Sono così potenti, anche più potenti della mia magia » Osservò la strega con dispiacere, poi si voltò verso il vampiro, bloccato dal suo incantesimo « L’amore che provi per quest’uomo è più forte di qualsiasi incantesimo, ma si può dire lo stesso per lui? »

La strega Gemini lasciò andare Damon dall’incantesimo e cominciò a colpire Bonnie al suo posto, così da lasciare Damon dinnanzi ad un bivio.

« Lui chi sceglierà, invece? Te, Bonnie Bennett, o Elena Gilbert, l’amore della sua vita? » Chiese la strega sorridendo malignamente, come se sapesse tutto di Bonnie, della sua vita, e quindi anche di Damon.

Damon la guardò male, mentre sia Bonnie che Elena cominciavano lentamente a soffocare, così Damon si trovò davvero dinnanzi ad un bivio: chi voleva salvare?.

« Lasciale andare! » Urlò Damon arrabbiato.

« Se non scegli, moriranno entrambe » Lo informò la strega.

Damon guardò sia Elena che Bonnie, così poi si decise. Si scagliò contro la donna, mordendole il collo e provocandole un grande dolore; con un incantesimo riuscì a scaraventarlo lontano da lei e cominciò a torturarlo, fino a quando la stanza venne invasa da Caroline, Stefan, Alaric, Jo e tutti i membri della congrega. Stefan corse ad aiutare suo fratello, mentre Caroline andò a liberare le sue due migliori amiche.

« Harriet, tu hai davvero fatto tutto questo?! » Chiese Carl, il capo della congrega e padre di Jo,Liv,Luke e Kai,sconvolto « Perché? »

« Tu hai portato via il mio bambino, sapevi che ero disposta ad andare via insieme a lui, potevamo dargli una vita migliore ma tu lo hai sempre denigrato, solo perché non era come volevi tu! » Esclamò piangendo.

« Lui era pericoloso! » Esclamò di contro l'uomo.

« Solo per colpa tua! Non gli hai mai voluto dare una seconda possibilità ed io adesso ti farò capire cosa significa! » Urlò la donna furiosa.

Harriet si fiondò sui gemelli, Liv e Luke, intenta a far provare a suo marito ciò che lei ha provato quando ha perso il suo Malakai.

« No, mamma, ti prego! » Esclamò Jo spaventata per i suoi fratelli.

Tyler stava già per colpire la strega, in soccorso della sua ragazza, ma Alaric lo fermò.

« Cosa? Che fai?! Io devo salvare Liv! » Esclamò arrabbiato Tyler.

« Sta a guardare » Disse Alaric, piuttosto tranquillo.

Carl guardò sua moglie con le lacrime agli occhi colme di disperazione.

« Mi dispiace davvero tanto, Harriet  »

Tutta la congrega cominciò a pronunciare l’incantesimo per rinchiudere la donna all’interno del mondo prigione del 1994, mentre Kai urlava per il dolore di perdere sua madre ancora.

« No, mamma!! » Urlò piangendo.

Harriet si voltò verso il suo bambino mentre una lacrima scendeva amara sul suo volto.

« Addio, Malakai, ti voglio bene »

Dopo comparve quel bagliore che fece sparire sua madre e fece scoppiare Kai dal dolore per averla persa, così Carl si avvicinò a suo figlio, che disprezzava profondamente.

« Adesso tocca a te » Disse Carl.

« No! » Esclamò Bonnie « Lui è buono, vuole solo una seconda possibilità, vuole solo una famiglia! »

« Lui è un mostro! » Esclamò di contro Carl.

Bonnie si voltò verso Jo, Liv e Luke e li guardò negli occhi.

« Kai è vostro fratello, non abbandonatelo » Disse mentre una lacrima scendeva sul suo volto.

Jo guardò i suoi fratelli con le lacrime agli occhi e poi si diresse verso Kai, per poi liberarlo e abbracciarlo.

« Io ti posso perdonare, tutti meritiamo una seconda possibilità »

Liv e Luke si guardarono e andarono anche loro ad abbracciare loro fratello, mentre invece tutta la congrega Gemini- incluso il padre- lasciava l’edificio. Nonostante questo Kai si strinse ai suoi fratelli, la sua famiglia, che aveva ritrovato. Dopo la fine di quella storia, Caroline, Bonnie ed Elena si guardarono e nonostante tutto quello che era successo si corsero incontro e si abbracciarono.

« Sono così felice che voi stiate bene  » Disse Caroline sollevata.

Bonnie ed Elena si guardarono e risero leggermente, stringendosi a quell’abbraccio.




 
***



 
 
Dopo una notte intera di viaggio, finalmente ritornarono a Mystic Falls, lasciandosi alle spalle tutto quello che era successo a Portland. Dopo una doccia, Damon scese di sotto e lì ritrovò una Bonnie che probabilmente lo stava aspettando, entrambi si guardarono negli occhi e non dissero niente, così l’uno corse verso l’altra e si abbracciarono, stringendosi forte, felici di rivedersi.

« Stai bene » Continuava a ripetere Damon sollevato.

« Si, sto bene, e sono qui perché devo dirti una cosa importante » Disse Bonnie guardandolo negli occhi.

« Anche io, Bon » Disse guardandola.

Prima che Bonnie potesse iniziare a  parlare, casa Salvatore venne invasa da tutti gli altri: Stefan, Caroline, Elena, Matt, Tyler, Jo, Alaric che interruppero i due ragazzi, i quali si staccarono velocemente.

« Siamo venuti a dare una bella notizia » Disse Alaric commosso.

Damon e Bonnie si guardarono straniti, per poi volgere nuovamente lo sguardo verso una Jo che sembrava piuttosto emozionata.

« Sono incinta » Disse, poi, felice.










Spazio autrice____: Eccomi ritornata col ventunesimo capitolo della storia: Harriet, mamma Gemini, rapisce Bonnie per sacrificarla al fine di attuare la sua vendetta contro tutti i Gemini, ma Kai non ci sta assolutamente e viene quindi legato accanto a Bonnie, mentre la donna avrebbe preparato tutto il necessario per la vendetta. Nel frattempo, Elena va da Damon in quanto preoccupata per Bonnie che non si trova da nessuna parte; così entrambi decidono di andarla a cercare, si trova a Portland, e capiscono subito che qualcosa non va. Passano la notte nella stessa camera e da questo episodio si può capire che ancora Elena non ha dimenticato Damon, giustamente. Il mattino seguente, riescono a salvare Bonnie, raggiunti dalla congrega Gemini e da tutti gli altri amici. La sera stessa, Damon e Bonnie si ritrovano insieme da soli, finalmente, ma vengono subito interrotti dall'arrivo degli altri e da una bellissima notizia: Jo e Alaric aspettano un bambino. 

Grazie a chi legge e recensisce, un grande abbraccio. Free.

 

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Capitolo 22
*** I love you ***


22.



 
Caroline aveva deciso che avrebbe organizzato festa in onore del bambino di Jo e Alaric, così Stefan e Damon le diedero il via libera per organizzare il tutto in casa loro, quando Bonnie entrò in casa si guardò attorno spalancando la bocca dallo stupore, vista la bellezza degli addobbi con cui era stato adornato il salone.

« Presumo che questa espressione sia positiva? » Chiese Caroline sorridendo.

Bonnie guardò la vampira bionda e rise leggermente.

« Decisamente si! Caroline, non ti smentisci mai » Disse Bonnie divertita.

In quell’istante entrò Elena in casa Salvatore che venne accolta subito da un caloroso abbraccio di Alaric e da un dolce sorriso da parte di Jo, lei sarebbe stata la madrina del bambino o bambina, quindi era molto importante per Ric e Jo.

« Guardate chi vi ho portato? » Chiese Elena sorridendo leggermente.

Jeremy entrò in casa e tutto lo guardarono piacevolmente stupiti e corsero a riabbracciare il loro Jeremy.

« Non potevo mancare a questo avvenimento, congratulazioni Ric  » Disse Jeremy sorridendo.

Mentre tutti accoglievano Jeremy, la strega Bennett decise di svignarsela e andare verso la zona bar per prendere qualcosa da bere, del bourbon, per essere precisi.

« Anche a te imbarazza stare tra la gente? »

Bonnie si voltò e vide Kai che teneva anche lui un drink in mano.

« Oh, ciao Kai, in realtà sto scappando da un mio ex » Spiegò divertita « Sono contenta di vederti »

Kai le sorrise ma appena la strega vide Damon scendere dal piano di  sopra, andò velocemente verso la sua direzione visto che doveva dirgli una cosa molto importante, ma prima che potesse avvicinarsi a lui, incappò dinnanzi a Jeremy e allora le fu  obbligatorio fermarsi.

« Jeremy, sono felice che tu sia qui » Disse imbarazzata.

« Davvero? Non sembra. Me ne sono andato e mi aspettavo anche un tuo messaggio, qualsiasi cosa, eppure niente, mi hai lasciato andare come se non significasse nulla per te » Disse Jeremy arrabbiato.

« E’ davvero tanto complicato  » Rispose Bonnie con sincero dispiacere, anche se i suoi occhi continuavano a seguire i movimenti di Damon, e di questo Jeremy se n’era accorto, così guardò prima in direzione di Damon poi verso Bonnie.

« Quindi è vero ciò che si dice in giro, eh? »

Bonnie lo guardò negli occhi, ancor più dispiaciuta di prima, non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che Jeremy si allontanò da lei scuotendo la testa in segno di disapprovazione. Così la strega Bennett aveva abbassato il capo, sentendosi un completo fallimento.

« Problemi con gli ex? » Chiese Damon guardando il piccolo Gilbert allontanarsi.

Bonnie alzò lo sguardo e questo si illuminò di un sorriso radioso quando vide Damon Salvatore che le rivolgeva il suo solito sorriso beffardo.

« Qualcosa del genere, in realtà ti stavo cercando  » Disse Bonnie guardandolo.

In quel momento, Tyler e Matt misero musica e tutti cominciarono a ballare per festeggiare l’arrivo del bambino di Jo e Alaric, così Damon guardò divertito la strega Bennett.

« Che ne dici di ballare? » Chiese Damon sorridendo divertito.

Bonnie lo guardò per qualche secondo e poi annuì, anche se avrebbe sicuramente preferito parlargli, prima. Ad ogni modo, entrambi si fiondarono sulla pista mano nella mano e cominciarono a ballare al ritmo di quel ritmo festaiolo e allo stesso tempo assordante, divertendosi come non lo facevano da tanto tempo. Poi, Tyler cambiò tono alla musica e mise un dolce lento, così da consentire a Jo e Ric un ballo intimo e romantico, così come a tutte le altre coppie. Infatti, il licantropo andò dalla sua dolce metà, Liv, e la portò a ballare il lento mentre Elena si guardava attorno imbarazzata; il suo cuore si spezzò quando vide Damon e Bonnie che cominciarono a ballare l’uno stretto all’altro, come due perfetti innamorati.

« Mi concedi questo ballo? »

Elena si voltò e sorrise leggermente quando vide Stefan, galante come sempre.

« Oh, Stefan, sei così dolce ma io sto bene, posso superarlo » Disse Elena sorridendo leggermente.

« Lo so ma.. » Disse Stefan dolcemente.

« Dovresti invitare Caroline » Suggerì Elena divertita.

« Cosa? » Chiese Stefan sconvolto.

« State bene insieme, da quando siete amici sembrate molto più felici e questo è perché è evidente che non siete soltanto amici, voi vi piacete ma siete stupidi e avete paura di ammetterlo, quindi se non vai e le chiedi di ballare ti stacco l’osso del collo! » Disse divertita ma con fare autoritario.

Stefan rise leggermente e annuì, le diede un dolce bacio sulla guancia e andò ad invitare Caroline a ballare quel lento, la quale accettò di buon grado. Elena sorrise intenerita da quei due, tutti sembravano molto felici, persino Bonnie e Damon, così capì che ormai quello non era più il suo posto e uscì fuori da quella casa. Damon e Bonnie si guardarono intensamente negli occhi e si sorrisero dolcemente, adesso non c’era più niente che li potesse ostacolare o interrompere, tutto era come doveva essere.

« Damon, devo dirti una cosa » Cominciò a dire Bonnie con un nodo alla gola.

« Anche io devo dirti una cosa » Disse il vampiro guardandola negli occhi.

La mano fredda di Damon si poggiò sul volto caldo di Bonnie, accarezzandolo dolcemente mentre la strega Bennett gli sorrideva felice. Adesso non avevano più paura.

« Ti amo, Damon Salvatore »

« Ti amo anch’io, BonBon » 










Spazio Autrice_____: Credo che non ci sia bisogno di dire altro, se non che finalmente siamo giunti al momento in cui Bonnie e Damon definiscono i loro sentimenti l'uno per l'altro, mentre Elena si arrende definitivamente e se ne va. Da adesso in poi vedremo i Bamon come una vera e propria coppia, anche se i problemi non mancheranno! Grazie per tutto, alla prossima, Free <3

 

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Capitolo 23
*** A new beginning ***


23. 



 
Era passato un anno dall’ultima volta che tutti si erano riuniti per festeggiare la gravidanza di Jo e l’imminente paternità di Alaric, e le cose erano cambiate per tutti, ancora.

Stefan e Caroline avevano finalmente ammesso i sentimenti che l’uno provava per l’altro e avevano deciso di fare un lungo viaggio che avrebbe toccato l’Europa, l’Africa e la Russia; lo sceriffo Forbes non era molto contenta dell’anno sabatico preso dalla figlia, ma considerando che Caroline aveva dinnanzi a sé l’eternità, un anno non sarebbe stato nulla, era decisamente felice perché sapeva che anche la sua Caroline finalmente lo era, con accanto un bravo ragazzo, nonostante fosse un vampiro.

Matt era diventato il vice sceriffo della città, grazie alla dedizione con cui aveva svolto il suo lavoro a fianco di Liz, la quale lo aveva visto crescere e per questo era molto fiera di lui. Adesso, aveva anche l’intenzione di candidarsi a sindaco di Mystic Falls, viste le imminenti elezioni.

Tyler era partito a Portland per seguire il suo nuovo grande amore- Liv- assieme suo fratello Luke e suo padre Carl che gli aveva affidato la direzione della congrega Gemini, terminando così lo straziante rituale che portava i due gemelli a fondersi al compimento del 22esimo anno di età.  Sia Tyler che Liv si trovavano piuttosto indaffarati alla preparazione del loro imminente matrimonio, che si sarebbe celebrato a giorni; quella notizia aveva destato la felicità e l’entusiasmo di tutti.

Jo e Alaric da pochi mesi avevano accolto nella loro casa il loro dolce bambino-  un maschietto- di nome Keegan Cooper Saltzman e nonostante le loro vite fossero state stravolte da quella piccola creatura, erano tornati alla normalità: Ric lavorava sempre come insegnante nel liceo di Mystic Falls mentre Jo era in maternità dal suo lavoro di medico dall’ospedale dove sarebbe ritornata ben presto.

Elena aveva continuato i suoi studi in Medicina a Denver, decidendo di prendere una piccola casa e vivere assieme suo fratello Jeremy, che si sarebbe diplomato quello stesso anno, vivendo così una nuova vita lontano da tutti e soprattutto da Mystic Falls.

Damon e Bonnie  avevano trascorso il loro primo anno insieme, felici come mai: Bonnie aveva proseguito i suoi studi in scienze occulte mentre Damon era stato impegnato a realizzare il suo progetto di vita, che fungeva anche da grande sorpresa per la sua ragazza, Bonnie. 









 
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Damon aveva appena parcheggiato la sua Camaro nel grande spiazzale adibito proprio al parcheggio e da essa scesero un elegante vampiro in smoking e una bellissima strega in abito da sera color magenta. Così si diressero verso l’ingresso e proprio qui vennero accolti da uno Stefan e una Caroline altrettanto eleganti.

« Bonnie! » La chiamò Caroline sorridendo.

Le due donne corsero ad abbracciarsi, era ormai da un anno che non si vedevano  nonostante si fossero sentite tramite chiamate e messaggi.

« Devi assolutamente raccontarmi tutto del viaggio! » Esclamò Bonnie entusiasta.

Mentre le due donne cominciarono a raccontarsi tutte le loro vicende, Damon e Stefan si diedero un abbraccio per salutarsi dopo quell’anno di separazione.

« Quindi, stai con la biondina insopportabile » Osservò Damon.

« E tu con la strega che non sopportavi » Concluse Stefan divertito.

Damon guardò suo fratello altrettanto divertito e sospirò.

« Se ti rende felice, io sono felice per te  » Disse il maggiore dei Salvatore.

« Lo sono, molto, grazie Damon » Rispose Stefan sorridendo.

Finalmente prima che cominciasse la cerimonia del matrimonio di Tyler e Liv, arrivarono Alaric e Jo, la quale teneva in braccio il piccolo Keeg, ma tutti notarono che non erano da soli: Jeremy ed Elena ed un altro uomo misterioso erano arrivati assieme a loro: Jeremy indossava un abito elegante, con giacca e cravatta,  mentre Elena indossava un abito lungo in chiffon di un color rosa molto delicato, che risaltava perfettamente la sua carnagione.  Così, sia Caroline che Stefan sorrisero e corsero a salutarli, mentre invece Bonnie e Damon si guardarono.

« Sono così felice di vederti, sei radiosa, Care » Disse Elena felice.

« Mi sei mancata così tanto! » Esclamò Caroline quasi commossa.

« Lo so ma avevo bisogno di stare sola, per ricominciare.. » Lo sguardo della donna si poggiò sulla figura maschile possente che le stava al fianco e che le cingeva le spalle   « Caroline, lui è Eric, il mio ragazzo » Disse Elena felice.

Damon aveva sentito quella presentazione nonostante fosse molti metri distante grazie all’udito da vampiro, e per qualche strana ragione quella situazione non gli piaceva affatto.

« Cosa si sono detti? Chi è quel ragazzo? » Chiese curiosa Bonnie.

« Mh? Oh, non ascoltavo, dai andiamo » Disse scortando Bonnie all’interno, dove si sarebbe svolta la cerimonia

Tutti presero il proprio posto e cominciarono ad assistere alla cerimonia: Liv, bellissima in bianco, sfilò verso Tyler, accompagnata da suo padre Carl con uno sguardo piuttosto commosso.  Quando la sposa raggiunse il suo sposo, si sorrisero con le lacrime agli occhi, felici come mai, e così cominciò la cerimonia che si concluse quando il ministrante li dichiarò marito e moglie, e tutti esultarono. Bonnie andò da Tyler e Liv per congratularsi con loro mentre Damon preferì uscire fuori e godersi in tranquillità un buon sigaro, mentre tutti invece stavano accerchiando gli sposi.

« Damon Salvatore, quanto tempo »

Il vampiro si voltò e guardò una Elena sorridente come se avesse ricevuto uno schiaffo in pieno volto: era lì, bella come sempre, se non di più, che gli sorrideva come se non fosse successo nulla.

« Elena » Rispose Damon piuttosto sorpreso.

« Perché mi guardi così? Sono un vampiro, non un fantasma » Disse divertita.

Damon rise leggermente e scosse la testa.

« E’ che non ci vediamo da così tanto, non ho nemmeno potuto salutarti quando sei partita » Disse avvicinandosi a lei.

« Lo so, hai ragione.. Ma per me è stato meglio così, e poi ci eravamo già lasciati » Rispose Elena sorridendo imbarazzata.

Damon la guardò negli occhi e proprio lì lesse la malinconia che animava quella donna che era stata sempre così forte, ma che in realtà era fragile come un vetro di cristallo.

« No, dovevo cercarti, sarei dovuto venire fino a Denver per chiederti scusa » Disse Damon stringendo la mano in un pugno « Tu hai perso me e la tua migliore amica, dovevamo essere più presenti, dovevamo farti capire che non ci siamo dimenticati di te, Elena »

Elena sorrise leggermente e gli prese la mano.

« Ho superato tante difficoltà in questi anni, posso superare anche questa » Disse sorridendo « In effetti già l’ho superata.. Grazie ad Eric » Continuò sempre con un grande sorriso sul volto.

Damon la guardò e sospirò.

« Tu sei sempre importante per me, non volevo farti del male »

« Ho capito solo adesso che la vita non è come nelle serie tv, ti innamori, credi che sarà per sempre ma nella realtà non è così » Disse guardandolo « So che ti senti in colpa, ma in realtà sono venuta a salutarti per dirti grazie »

Damon la guardò perplesso.

« Per cosa? »

« Per avermi dato tutto ciò che ho sempre desiderato: un amore che mi consuma, passione, avventura e anche un po’ di pericolo. Tu mi hai fatta sentire più viva nella morte di quanto non lo sia mai stata prima, e ti devo molto nonostante tutto. Spero che tu sia felice e, mi raccomando, trattala bene.. Lei è migliore di tutti. » Concluse una Elena commossa.

Damon la guardò sorridendo intenerito e non si potè trattenere dall’abbracciarla, così Elena si lasciò andare a quelle possenti braccia e si strinse a lui, che le era mancato molto.

« Anche io ti devo molto, Elena Gilbert, sei stata l’unica a credere che ci fosse qualcosa di buono in me »

Elena lo guardò e sorrise leggermente.

« E non mi sono sbagliata » Disse per poi lasciargli la mano e tornare dal suo nuovo ragazzo.

Damon si voltò e vide da lontano Bonnie che sembrava piuttosto interessata all’incontro tra il vampiro e la sua ex ragazza .Infatti, Bonnie non aveva potuto fare a meno di osservarli durante quella loro lunga conversazione: lei gli aveva preso la mano, i loro sguardi, poi quell’abbraccio e aveva capito che tra loro ci sarebbe sempre stato qualcosa, ma non sapeva se riusciva a sopportarlo.

« Ehi, BonBon »

La strega si voltò ma non vide il suo fidanzato che le  sorrideva, bensì qualcuno che era entrato a far parte del gruppo solamente da un anno a questa parte.

« Kai, non mi aspettavo di vederti qui » Disse Bonnie guardandolo.

« Beh, Liv è mia sorella » Rispose divertito.

« Oh, si, giusto » Disse Bonnie ridendo leggermente.

« Come mai qui tutta sola? Stai aspettando il tuo cavaliere? »

« Ahm, si.. Dovrebbe arrivare a momenti » Disse Bonnie abbassando leggermente lo sguardo.

« Credi che se la prenderà se nel frattempo ti invito a ballare? » Chiese Kai divertito.

Bonnie lo guardò e stette qualche secondo a riflettere, poi scosse la testa e gli sorrise, decidendo di accettare il suo invito e andare assieme a lui sulla pista da ballo e ballare assieme agli sposi e a tutti gli altri invitati.

« Ti ho già detto che sei bellissima? » Chiese Kai sorridendo mentre la stringeva a se’ durante un dolce ballo.

Bonnie lo guardò e sorrise leggermente, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo e scontrare i suoi occhi con quelli del ragazzo.

« In realtà no, ma grazie » Rispose Bonnie sorridendo imbarazzata « Non sapevo che fossi un bravo ballerino » Osservò divertita.

« Ci sono molte cose che non sai di me, se solo lo vorrai potrai scoprire molte cose di me » Disse Kai guardandola con un sorriso malizioso.

Bonnie lo guardò e sorrise ancor più imbarazzata, non gli rispose e continuò a ballare gustandosi quel dolce ballo, non capiva il perche’ ma Kai le faceva un certo effetto. In un piccolo punto della sala, col suo bicchiere di bourbon in mano, Damon guardava accigliato la scena della sua ragazza che ballava stretta a quel sociopatico convertito, non poteva giurarlo ma credeva proprio di essere geloso. Nessuno poteva toccare in quel modo la sua Bonnie. Al termine della serata, Damon aiutò Bonnie ad indossare il suo cappotto- visto il freddo- e si diressero verso la Camaro, dopo aver salutato tutti; mentre stavano entrando in macchina, Damon incrociò lo sguardo del nuovo fidanzato di Elena, i quali stavano anche tornando a casa.

« Non è carino fissarlo » Sussurrò Bonnie infastidita.

« Mi sembra un volto familiare » Rispose Damon perplesso.

Bonnie roteò gli occhi, così Damon sospirò e partì con l’auto, in direzione di Mystic Falls, a casa Salvatore.

« Mi spieghi cosa hai? Non stai mai in silenzio per più di 50 secondi » Disse Damon scherzando appena varcata la soglia di casa Salvatore.

« Mi hai lasciata da sola per gran parte del matrimonio e appena mi volto vedo che sei avvinghiato ad Elena! » Esclamò sbuffando.

« Beh, se per questo anche tu ti sei messa a ballare con quel sociopatico con cui sei anche andata a letto! Tu sai bene cosa significa Elena per me, per noi. » Rispose Damon.

Bonnie lo guardò con le lacrime agli occhi e sospirò.

« Non credi che per me questa situazione sia stata devastante? Mi sono innamorata in maniera così profonda di te che non sono riuscita a farne a meno, ho perso la mia migliore amica per questo, ho cambiato tutta la mia vita! Eppure sento che tu e lei vi apparterrete sempre e che io sono solamente una crisi di mezza età vampiresca, o come vuoi chiamarla la chiami! » Esclamò la donna.

Damon la guardò e le fece un mezzo sorriso, per poi avvicinarsi a lei e prenderle dolcemente le mani.

« E’ vero, Elena significa davvero molto per me, lei è stata la prima persona che ha creduto che io meritassi di essere salvato, lei mi ha dato una seconda possibilità e per questo saremo sempre legati l’uno all’altra. Ma tu, Bonnie Bennett, hai dimostrato chi sono in realtà, grazie a te so di valere qualcosa, so di essere qualcosa di buono senza Elena Gilbert, ed è per questo che mi sono perdutamente innamorato di te » Disse Damon accarezzandole il volto.

Bonnie guardò quel vampiro che aveva totalmente scosso tutta la sua vita e che le aveva rubato il cuore e lo baciò così intensamente e appassionatamente che quasi la consumava; Damon rispose alla stessa maniera, mentre con la mano abbassava lentamente la zip del suo abito elegante, fino a farlo cadere ai piedi della donna. Il vampiro  la prese per i glutei mentre la strega Bennett incrociò le gambe sui suoi fianchi, lasciando che il vampiro la poggiasse contro il muro e cominciasse a baciarle avidamente il collo, fino a scendere sul suo seno, portando la donna a inarcare il collo indietro in segno di godimento.

« Fammi tua » Sussurrò Bonnie eccitata all’orecchio del vampiro.

Damon non se lo fece ripetere due volte, così la denudò completamente mentre anche Bonnie era impegnata a spogliarlo del tutto per poi finalmente godersi quell’attimo breve ma intenso, pieno di una passione sfrenata: ogni passo di lui dentro lei era un gemito di piacere, ed ogni passo era sempre più intenso e pieno di desiderio e passione, fino a che entrambi raggiunsero il culmine del piacere e si lasciarono andare sul pavimento di casa Salvatore.

« Ti amo » Disse Bonnie alzando lo sguardo verso il vampiro, mentre era stesa a terra stretta a lui.

« Anche io ti amo » Rispose baciandole la fronte con dolcezza.

Ed entrambi stettero così stretti per tutta la notte. 










Spazio Autrice____: Ciao a tutti <3 sono veramente emozionata per questo capitolo, visto che da come si evince dal titolo e' un nuovo inizio!
E' passato un anno dalla dichiarazione d'amore tra Bonnie e Damon e tutto e' cambiato non solo per loro due ma anche per tutti i nostri personaggi preferiti. Ad ogni modo la storia riprende un anno dopo, nel giorno del matrimonio di Tyler e Liv, dove tutti si incontrano nuovamente. Tra questi incontri c'e' anche quello di Elena, la quale però non e' sola ma ha trovato qualcuno (Eric), quindi una gioia anche per lei! :) Nel capitolo ho inserito anche un dolce dialogo tra Elena e Damon (scusate, ho dovuto inserire il famoso ringraziamento di Elena a Damon perche' e' bellissimo!) che non ha fatto molto piacere alla nostra Bonnie; così, per correttezza mi e' sembrato giusto scrivere un momento Bonkai che facesse ingelosire Damon, considerando come alcune di voi amino il personaggio di Kai nella storia ahah. Beh, il capitolo si conclude con Bonnie e Damon che vanno a letto insieme e questa e' la prima volta che viene scritta nella storia, quindi molto importante, seppure io non sia bravissima nella scrittura di questo tipo di scene! Il capitolo finisce qui ma se vi e' sembrato tranquillo non temete.. E' la quiete prima della tempesta ;)

P.S= Ho inserito la copertina della storia nel primo capitolo, se siete interessati andate a vederla :D

Un buon weekend, Free.

 

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Capitolo 24
*** Unexpected surprises ***


24.



 
Damon esordì in casa Salvatore dopo aver lasciato Bonnie al campus, visto che aveva trascorso la notte da lui, e vi trovò Stefan che si stava bevendo del bourbon.

« Stefan e alcol nel mattino? Cosa si festeggia? » Chiese Damon divertito, andando anche lui a prendersi del bourbon.

« Ha chiamato Alaric, ha detto che finalmente l’insegna è pronta » Disse Stefan sorridendo.

Damon lo guardò e sorrise felice.

« Quindi è fatta » Concluse Damon.

« Esatto »

Stefan sorrise ampiamente al fratello maggiore, che finalmente stava realizzando il suo progetto di vita, e andò ad abbracciarlo, così Damon lo strinse e gli diede una pacca sulla spalla.

« Allora le cose stanno davvero cambiando a Mystic Falls » Disse Damon divertito.

Stefan guardò il fratello e sorrise leggermente, prese dalla tasca un cofanetto in velluto blu e lo aprì, mostrando al fratello maggiore l’anello di diamanti che vi era all’interno, così Damon lo guardò.

« Scusa, Stefan, non sei il mio tipo » Disse Damon scherzando.

« Sei sempre il solito stronzo » Disse Stefan ridendo.

Damon si ricompose e guardò suo fratello piuttosto serio.

« Quindi vuoi chiedere alla biondina di sposarti, è una cosa seria » Osservò.

« Io la amo, Damon.  Lei mi ha riportato alla vita, è la mia migliore amica, la mia forza, la donna che amo.. E’ lei, Damon, è lei quella giusta, lo sento » Disse Stefan commosso.

Damon guardò suo fratello e gli sorrise dolcemente.

« Allora, congratulazioni fratellino »

« Grazie, e anche a te, Bonnie sarà felicissima della tua sorpresa » Disse Stefan sorridendo.

Damon sorrise e andò subito da Alaric, il quale gli fece vedere l’insegna che avevano fatto costruire appositamente per l'istituto per persone sovrannaturali, entrambi erano stati d’accordo con il nome: The Bennett School of Supernatural and Magical Beings, in onore delle streghe Bennett ed in particolare di Bonnie e di sua nonna, Sheila.

« Se Elena sapesse sarebbe molto orgogliosa di te » Disse Alaric guardandolo.

Damon sospirò e guardò il suo migliore amico.

« Lo so che sei contrariato dal mio comportamento con Elena, e so che non ci crederai mai ma io tengo davvero molto a lei » Rispose Damon.

« Amico, le storie d’amore finiscono, l’importante è che entrambi siete felici adesso » Disse Alaric.

Damon guardò il suo vecchio amico incuriosito.

« Quindi, tu conosci il nuovo fidanzato di Elena? » Chiese.

« Si, Eric, è un gran bravo ragazzo » Disse Alaric « E sarà invitato anche alla festa per il bentornato di Tyler e Liv, quindi comportati bene » Lo avvertì.

Damon  roteò gli occhi e sbuffò.

« Farò il bravo, non c’è bisogno di ricordarmelo! »

Alaric annuì mentre Damon guardò per l’ultima volta l’insegna della sua nuova attività, era molto orgoglioso di ciò che stava per costruire ma una strana sensazione aleggiava su di lui, non sapeva se era per colpa di tutte le sventure che aveva dovuto subire in quel secolo e mezzo da vampiro, oppuse se perché c’era davvero qualcosa che sarebbe andata storta. Così scosse la testa e tornò a casa Salvatore per sistemare le ultime cose per la sorpresa di Bonnie. 




 
***


 
« Sai, ancora faccio fatica a pensare a te e Bonnie insieme » Disse Stefan mentre aiutava Damon ad appendere l’insegna della nuova attività, per fare la sorpresa a Bonnie.

« Lo so, tutti non fate altro che dirmelo » Disse Damon divertito « Con Bonnie è diverso, lei mi fa sentire.. »

« Migliore? Umano? » Chiese Stefan divertito.

Damon guardò suo fratello con aria piuttosto seria.

« Me stesso. Con Elena era come se dovessi cercare di essere sempre migliore di come ero, invece con Bonnie mi riesce quasi naturale, perché lei mi accetta per quello che sono » Spiegò.

I due vampiri si voltarono e rimasero di sasso quando videro all’ingresso Caroline e Elena che tenevano in mano i sacchi della spesa, probabilmente per cucinare la cena di benvenuto per  Liv e Tyler.

« Elena.. » Cominciò a dire Damon mortificato.

Elena, però, non gli rispose e si diresse verso la cucina, seguita immediatamente da una Caroline che prima di raggiungerla guardò male il maggiore dei fratelli Salvatore.  Dopo che Stefan e Damon avevano sistemato l’insegna e nascosta per mezzo di un telo, Stefan aveva fatto in modo di allontanare Caroline mentre Damon aveva raggiunto Elena in cucina.

« Serve una mano? » Chiese Damon mentre guardava Elena districarsi tra i fornelli.

« Ho tutto sotto controllo » Rispose Elena mentre continuava a provare a cucinare.

Damon rise leggermente e si mise dietro di lei, cominciando a farle vedere come si cucinava, così lei si lasciò guidare e guardò stranita il vampiro.

« Volevo chiederti scusa, non meritavi di sentirti dire quelle cose » Disse Damon dolcemente.

« Dici sempre così, che non me lo merito, ma non è così, io merito tutto questo! Sto esattamente passando ciò che ha passato Stefan per colpa mia, ed è giusto che incassi il colpo. » Disse Elena allontanandosi dalla presa del vampiro.

« Non puoi pensare davvero questo, Elena »

« Perché no? Insomma, guardati attorno: Stefan ha ritrovato la felicità grazie a Caroline, Ric è sposato e ha un bambino bellissimo, anche Tyler è sposato con Liv mentre Matt sta raggiungendo tutti i suoi sogni, e tu e Bonnie.. Siete innamorati, tutti siete dove volete stare mentre io sono maledettamente sola, e mi merito tutto questo » Disse Elena piangendo.

Damon la guardò affranto, stava soffrendo così tanto e non lo meritava a dispetto di ciò che diceva lei.

« Non sei sola, io ci sono sempre per te, e adesso hai anche una persona al tuo fianco » Disse il vampiro.

« Eric non è come te, nessuno sarà mai come te per me  » Disse Elena singhiozzando.

Damon la guardò negli occhi e l’abbracciò, stringendola dolcemente tra le  sue braccia, mentre Elena si lasciò andare ad un pianto che si faceva sempre più disperato ma che allo stesso tempo riuscì a sfogare tutta la rabbia e la frustrazione.

« Io ci sarò sempre per te » Sussurrò dolcemente.

Quel tenero momento venne interrotto da Bonnie che esordì sorridente in cucina per salutare il suo ragazzo, ma quando vide quella scena il suo sorriso pian piano scomparì.

« Elena, cosa succede? » Chiese preoccupata guardandola in quello stato.

Elena guardò imbarazzata sia Bonnie che Damon, così si sciolse da quell’abbraccio e andò velocemente via dalla stanza, così il vampiro sospirò e si avvicinò alla sua ragazza.

« Sta passando un momento difficile » Disse.

« Quello che mi chiedo è perché non viene da me? Io sono la sua migliore amica, o almeno lo ero »  Rispose Bonnie affranta.

Damon sospirò e l’abbracciò, dandole un dolce bacio sulla fronte per consolarla.
 




 
***



 
Di sera la cena iniziò dopo che tutti si riunirono in casa Salvatore per dare il benvenuto a Tyler e Liv dal ritorno del viaggio di nozze, l’ultimo ad arrivare fu proprio il nuovo compagno di Elena, che sembrava essersela fatta quasi di corsa.

« Scusate il ritardo, mi hanno fatto fare turno extra al tirocinio » Disse cercando di giustificarsi.

Elena gli sorrise leggermente e si strinse a lui mentre tutti gli altri lo accolsero calorosamente, invece Damon lo guardava con sospetto perché era sicuro di averlo visto da qualche altra parte ma non sapeva dove, quindi doveva scoprirlo.

« Quindi, da dove vieni Eric? » Chiese Damon mentre tutti stavano cenando in compagnia.

« Ho sempre abitato a Denver ma sono originario di New Orleans » Rispose sorridendo leggermente.

Quando tutti sentirono New Orleans subito si guardarono, pensando subito a Klaus e agli Originali, specialmente Caroline che abbassò lo sguardo imbarazzata.

« Noi abbiamo frequentato per qualche tempo New Orleans, vero Stefan? » Disse Damon divertito guardando Stefan, che lo guardò male di contro.

« Già » Rispose semplicemente Stefan.

Il fatto che Eric provenisse da New Orleans insospettiva ancora di più Damon, c’era qualcosa che non andava. Al termine della cena, tutti si alzarono per bere qualcosa e gustarsi un drink nel dopo cena, Damon aveva intenzione di parlare con Eric per indagare meglio su di lui, ma venne presto intrattenuto proprio da Elena. Nel frattempo Bonnie stava sorseggiando il suo drink, quando venne raggiunta dal ragazzo di Elena, Eric, che conosceva ancora troppo poco.

« Bella serata, vero? » Chiese il ragazzo, così Bonnie lo guardò e annuì leggermente imbarazzata « Tu sei Bonnie Bennett, ho sentito molto parlare di te »

« Immagino che Elena non ti abbia detto cose molto carine » Disse Bonnie divertita.

« In realtà lei non mi ha mai parlato di te, ma ho sentito parlare della potente strega Bennett » Le sussurrò divertito.

Bonnie guardò quel ragazzo stranito, come faceva a conoscere l’esistenza delle streghe?.

« Cosa? Io.. »

« Non sprecare fiato, dolcezza, non è ancora arrivato il momento delle spiegazioni, ma arriverà presto » Disse Eric guardando negli occhi Bonnie, che lo fissava immobile «Tutto ciò che ricorderai di questa conversazione è che sono un ragazzo perfetto per Elena, simpatico e dolce, e che sarà un piacere vedermi di nuovo  » Disse come se stesse utilizzando la compulsione.

In quel momento, intervenne Damon che mise un braccio attorno la spalla della strega Bennett.

« Allora, come va qui? » Chiese guardando Eric con uno sguardo di sfida.

« Alla grande, Eric è davvero molto simpatico, non vedo l’ora di incontrarlo di nuovo! Anzi, dovremmo organizzare una cena tutti e quattro! » Esclamò entusiasta Bonnie, mentre Damon la guardava stranita.

« Sarà un piacere per me, ma adesso vado da Elena » Disse sorridendo anche lui con tono di sfida verso Damon e raggiungendo Elena.

Damon guardò stranito Bonnie.

« Tutto questo entusiasmo non è da te, la negativa e cinica BonBon che saltella entusiasta per una chiacchierata con il ragazzo di una sua amica, o quasi amica » Disse Damon guardandola divertito.

« Sei per caso geloso? » Chiese Bonnie ridendo leggermente.

Damon rise a sua volta e poi guardò Stefan, che fece al fratello maggiore il segno, così il vampiro si voltò verso Bonnie e le sorrise.

« Vieni con me, abbiamo una bella notizia da ricevere » Disse Damon.

Bonnie lo guardò incuriosita e si lasciò guidare nel salone dei Salvatore, dove tutti erano riuniti. Qui Stefan si avvicinò verso Caroline che stava chiacchierando con Elena, e guardò stranita ma divertita il suo ragazzo, che le porse dolcemente una rosa e si inginocchiò davanti a lei mentre Caroline lo fissava sconvolta.

« Ci ho messo così tanto tempo per capire che tutto ciò che più volevo era proprio di fronte a me, sei sempre stata un’amica meravigliosa per me, mi hai fatto ridere, scherzare, sorridere, ballare e mi hai riportato alla vita quando credevo di non poterne uscire più. Quest’anno insieme è stato il più bello di tutta la mia vita, ed io ho vissuto molto e tu lo sai, e voglio essere così felice sempre, da oggi in poi, e non voglio vivere nemmeno un secondo in più della mia vita senza te al mio fianco. Caroline Forbes, vuoi sposarmi? » Chiese in ginocchio mostrandole l’anello.

Caroline lo guardò con le lacrime agli occhi mentre tutti attorno a loro sorridevano commossi, soprattutto lo sceriffo Forbes.

« Io.. Si, si, lo voglio Stefan Salvatore! » Disse Caroline cominciando a piangere.

Così Stefan sorrise ed entrambi si diedero un dolce bacio, poi il vampiro le mise al dito quel meraviglioso anello mentre tutti cominciarono ad applaudire ed esultare e Bonnie si voltò sconvolta verso Damon, sorridendo felice.

« Tu lo sapevi? » Chiese Bonnie sorridendo a Damon.

« Certamente, sarò il testimone! » Disse divertito.

Bonnie gli sorrise e assieme ad Elena corse ad abbracciare la sua migliore amica, non importava i problemi che aveva avuto con lei, quello era il momento di Caroline e dovevano metterci una pietra sopra in quell’occasione.

Quando tutti se ne andarono, Stefan e Caroline andarono a festeggiare il lieto evento nella camera da letto mentre Damon si preparò per andare a lasciare Bonnie al campus della Whitmore.

« Oggi è stata una giornata davvero splendida » Disse Bonnie sorridendo, indossando la sua giacca pronta per andarsene.

Damon la guardò e le sorrise dolcemente.

« Che ne dici di renderla ancora migliore? »

Bonnie lo guardò stranita ma divertita, così prese la mano che Damon le stava porgendo e si lasciò guidare fino al salone di casa Salvatore; il vampiro la strinse da dietro e si avvicinò dolcemente al suo orecchio.

« Chiudi gli occhi, BonBon » Sussurrò.

Bonnie sorrise felice e chiuse gli occhi e si lasciò guidare da Damon,  il quale tolse all’insegna il telo che la copriva, mostrandola in tutta la sua bellezza.

« Puoi aprirli » Disse dolcemente.

Bonnie aprì gli occhi e guardò quella bellissima insegna dinnanzi a sé e lesse ciò che c’era scritto sopra, guardando il suo ragazzo piuttosto stranita.

« Tempo fa ho cominciato a riflettere ad un progetto futuro, tutti voi avevate un percorso da seguire ed io volevo il mio » Cominciò a dire « Un giorno, parlando con Alaric, ho pensato che con tutto quello che abbiamo passato che far diventare questa casa una vera e propria scuola per gente magica e soprannaturale possa essere la cosa giusta per me, si insomma.. Può essere questo il mio futuro. Quando ne ho parlato con Ric ne era entusiasta ed entrambi abbiamo pensato che dovesse portare il nome tuo e quello di tua nonna, che per Mystic Falls siete state indispensabili » Spiegò Damon.

Bonnie lo guardò con le lacrime agli occhi, per poi voltarsi verso l’insegna della futura scuola.

« Tu hai fatto tutto questo.. Per me? » Chiese guardandolo.

« Beh, si, per noi » Rispose « Non è una proposta di matrimonio, lo so, ma.. »

Bonnie non lo fece nemmeno finire di parlare che lo baciò, così Damon rispose sorridendo.

« E’ perfetto » Sussurrò dolcemente.

Damon sorrise e la baciò, così continuarono a baciarsi e a baciarsi per poi festeggiare anche loro quella bellissima notizia.




 
***



 
 
Elena era appena tornata dopo un lungo viaggio in auto nel suo piccolo appartamento a Denver, accompagnata  dal suo ragazzo Eric, mentre Jeremy era già nel suo letto, visto che l’indomani doveva andare a scuola.

« La tua amica deve essere molto felice della proposta » Osservò Eric.

« Lo è, in realtà lo siamo tutti, non mi sarei mai aspettata che Stefan  le facesse la proposta, sono così emozionata ed eccitata! » Esclamò Elena sorridendo.

Eric la guardò e le sorrise dolcemente.

« Peccato che non potrai esserci » Disse.

Elena lo guardò stranita,  poi spalancò gli occhi ma non ebbe il tempo di urlare e svegliare Jeremy che venne colpita alla testa e perse totalmente conoscenza.

 








Spazio Autrice_____:  Bentornati, amici, a questo nuovo capitolo dove succedono molte cose, soprattutto belle <3 Da dove iniziare? Stefan decide di fare la proposta di matrimonio a Caroline, che accetta felice, mentre anche Damon cerca di costruirsi un futuro assieme a Bonnie, dando vita ad un istituto per ragazzi sovrannaturali o comunque con poteri magici proprio nella famosa casa Salvatore, beh è inutile dire che Bonnie è entusiasta di questa notizia nonostante ancora ci sia il problema "Elena". Qui infatti la ragazza si sfoga con Damon sulla sua condizione di solitudine, nonostante la presenza del suo nuovo ragazzo, Eric, che sembra destare i sospetti di Damon, il quale crede di averlo visto già da qualche parte, ma non ricorda dove. Scopriremo lungo il capitolo che Eric ha dei poteri e che rapisce Elena. Curiosi? Scoprirete di più al prossimo episodio.

Un grande abbraccio, Free. 

 
 

 

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Capitolo 25
*** Dangerous silence ***


25.


 
« Elena, ma dove caspita sei finita? Ti sei dimenticata che mi sposo? Abbiamo un matrimonio da organizzare, chiamami! »

Caroline lasciò l’ennesimo messaggio euforico per il matrimonio in segreteria e sospirò per poi guardare Bonnie, che sembrava piuttosto preoccupata.

« Ancora niente? »

« No, non è da Elena fare così, non in queste occasioni! Le è sicuramente successo qualcosa  » Osservò Caroline sospirando.

Bonnie guardò la sua migliore amica con determinazione.

« Dobbiamo andare a Denver, adesso » Disse la strega.

« Quindi, ci lanciamo in una nuova avventura al femminile? Niente fratelli Salvatore? » Chiese la vampira entusiasta, così Bonnie rise leggermente.

« Esatto, niente fratelli Salvatore » Rispose.

Così le due ragazze si misero in macchina e iniziarono il loro viaggio verso Denver, mentre Stefan e Damon erano convinti che erano impegnate nei preparativi del matrimonio.

« Credi che lei voglia vedermi? Magari ha semplicemente il telefono staccato » Disse Bonnie mentre Caroline invece guidava.

« Lei non ti odia, Bonnie, è solo molto difficile per lei.. Ha perso le persone più importanti della sua vita, sta cercando di rimettere insieme i pezzi, ma non ti odia, non potrebbe mai  » Disse dolcemente Caroline.

Bonnie sospirò e guardò l’amica.

« Hai ragione, lei è Elena, non potrebbe mai odiare qualcuno, meno che mai me.. La conosco da troppo tempo  » Disse Bonnie sospirando.

« Forse un giorno tutto tornerà  come prima » Disse Caroline.

« Forse » Disse tra sé e sé Bonnie.

Caroline guardò la sua cara amica troppo pensierosa e accigliata, così cercò di tirarle su il morale.

« Ho saputo del progetto di Damon e Alaric, è davvero grandioso, e lui è stato molto dolce, è come se fosse una promessa di un futuro insieme » Disse Caroline sorridendo leggermente.

Bonnie a quel pensiero sorrise e guardò l’amica.

« Non ho dimenticato tutte le cose orribili che ha fatto, so che entrambe lo odiavamo così tanto ma lui è più di quel mostro, io l’ho visto, l’ho conosciuto e non ne ho potuto fare a meno. In questo momento, trascorrere il resto della mia vita con lui è tutto ciò che più desidero al mondo, e mi sento uno schifo per questo nonostante sia il mio ragazzo » Disse abbassando lo sguardo.

« Non devi sentirti così, Bonnie, anche lui ti ama nella stessa maniera in cui lo ami tu! So che è difficile per Elena, tu le vuoi così bene e ti fa male averla ferita così, ma lei è forte, lo supererà, lo supereremo insieme » Disse Caroline dolcemente.

Bonnie sorrise alla sua migliore amica per poi fermarsi finalmente dopo essere arrivate a Denver. Caroline parcheggiò l’auto proprio di fronte il residence in cui viveva Elena assieme a Jeremy, così scesero dall’auto e andarono a suonare il campanello, sperando di trovare Elena; a rispondere, però, non fu Elena bensì Jeremy.

« Jeremy! Scusa se piombiamo qui all’improvviso ma Elena non risponde e ci siamo preoccupate, sai per caso dove si trova? » Chiese Caroline.

Jeremy guardò le due donne, Bonnie sembrava piuttosto imbarazzata dinnanzi al suo ex ragazzo con cui non aveva avuto nemmeno una vera rottura, e così le fece entrare. Sia Bonnie che Caroline notarono l’appartamento piuttosto in disordine ed una valigia all’ingresso, come se dovesse partire da qualche parte.

« Stavi andando da qualche parte? » Chiese ancora Caroline.

Jeremy le guardò e sospirò.

« Immagino che Damon e Stefan non vi abbiano detto nulla »

Caroline e Bonnie si guardarono stranite

« Nulla cosa? » Chiese Bonnie.



 
***




Damon aveva appena parcheggiato la sua Camaro al centro di New Orleans mentre Stefan aveva appena chiuso la chiamata con Alaric, che voleva essere informato passo per passo ma che purtroppo non era potuto venire con loro.

« Sei sicuro che lui ci possa e voglia aiutare? » Chiese un Damon poco convinto.

« So che può sembrare assurdo, ma Klaus è un mio vecchio amico, non mi volterà le spalle » Disse Stefan.

« Anche adesso che sposi la donna che ha sempre desiderato? » Chiese Damon ridendo leggermente.

Stefan lo guardò male e Damon rise ancora di più, così insieme si diressero verso la dimora degli Originali, sperando di non  incappare in qualche guaio. Quando giunsero proprio lì davanti, vennero “accolti” da un gruppo di vampiri che li guardavano in maniera piuttosto minacciosa, ma presto vennero raggiunti da quello che era considerato il Re della città.

« I fratelli Salvatore, quale onore, a cosa devo questa inaspettata visita? » Chiese Klaus sorridendo divertito.

Stefan e Damon si guardarono e sospirarono.

« Credo che abbiamo un problema e che tu ci possa aiutare » Disse Stefan guardandolo.

Klaus guardò i due fratelli che non vedeva ormai da un bel po’ di tempo e decise di farli entrare nella sua dimora, sicuro di cominciare così una nuova avventura.




 
***


 
« Fatemi capire: siete preoccupati per Elena che non si trova e sospettate del suo fidanzato umano di Denver, originario di New Orleans? » Chiese Klaus scettico.

Damon e Stefan sospirarono, detto in quel modo non sembrava poi così convincente.

« Io credo di aver già visto quel ragazzo, e credo anche che non sia umano » Affermò Damon guardando Klaus.

« Se quello che dici è vero, anche la mia città è in pericolo ed io non posso permetterlo » Disse Klaus piuttosto accigliato « Ci serve una strega »

Damon e Stefan si guardarono.
 



 
***
 




« Non posso credere che Stefan sia andato a New Orleans senza dirmi niente! » Esclamò una Caroline infastidita mentre scendeva dall’auto di Jeremy, dopo essere appena arrivati a New Orleans.

« Sbaglio o voi siete venute fino a Denver senza dire niente ai vostri ragazzi? » Chiese Jeremy divertito.

Caroline lo guardò male e cominciò a camminare spedita verso l’indirizzo che Stefan e Damon avevano dato a Jeremy, mentre quest’ultimo e Bonnie camminavano fianco a fianco piuttosto imbarazzato.

« Jeremy io ti devo le mie scuse » Disse Bonnie prendendosi di coraggio, così Jeremy si voltò a guardarla.

« Non devi dire niente, Bonnie, ormai è passato molto tempo »

Bonnie lo prese per mano e lo guardò negli occhi.

« Non dire così. Io ti ho amato tantissimo, sei stato il mio primo amore, e la nostra storia meritava una conclusione migliore di questa » Disse Bonnie.

Jeremy la guardò negli occhi ma poi scosse la testa.

« Non importa più, ormai  » Disse per poi proseguire a camminare.

Bonnie sospirò e seguì Jeremy e Caroline sino ad arrivare dinnanzi una dimora, fuori dalla quale Stefan e Damon li aspettavano, affiancati da Klaus. Quando la bionda vide l’ibrido rimase per un secondo immobile, senza sapere cosa dire  o fare.

« Ciao, tesoro » Disse Klaus sorridendo beffardo.

Caroline guardò Stefan e Damon stranita, ancora non riusciva a capire cosa intendessero fare per salvare Elena- qualsiasi cosa le fosse successo- così come anche Bonnie, la quale si avvicinò a Damon.

« Perché siamo qui? » Chiese guardando con  la coda dell’occhio Klaus, piuttosto contrariata.

Una volta entrati dentro la dimora, Klaus presentò a tutti i presenti sua sorella Freya, una potentissima strega che avrebbe aiutato nel rintracciare Elena.

« Io ce la posso fare da sola » Disse Bonnie infastidita

« Bonnie Bennett, sempre determinata eh? Già Freya ha provato a localizzare Elena ma è ricoperta di una magia potentissima, c’è bisogno di più potere e energia » Spiegò Klaus.

Bonnie guardò quella donna e sospirò così annuì e acconsentì a compiere l’incantesimo; entrambe le donne si presero per mano e si concentrarono, cominciando così a pronunciare l’incantesimo di localizzazione. Si creò una strana energia che creò delle scintille tra le mani delle due streghe, che si staccarono a causa del bruciore.

« Anche tu l’hai visto? » Chiese Freya sconvolta a Bonnie.

Bonnie la guardò stranita.

« No, io non sono riuscita a vedere nulla » Rispose la strega.

« Perché la tua mente è stata offuscata » Disse Freya per poi guardare suo fratello preoccupata « Ci troviamo dinnanzi un nemico molto potente che New Orleans conosce bene »

Klaus ci pensò un secondo, per poi sbiancare sul volto.

« Ma certo, perché non ci abbiamo pensato prima? » Disse Klaus alzandosi di scatto « Non si tratta di un nemico qualsiasi, ma di uno veramente potente, qualcosa che nessuno di noi ha mai affrontato, un demone  »

Tutti si guardarono straniti.

« Cosa? Sono in questo mondo da molto tempo ma non ho mai sentito dire di nessun demone » Affermò Damon.

Klaus lo guardò e sospirò.

« Si tratta di uno spirito maligno molto potente, presente su questa terra sin dalle sue origini, ha seminato per molto tempo terrore a New Orleans, così la strega Bennett, la doppelgangher Tatia e il capo della famosa congrega Gemini hanno ideato un modo per rinchiudere questo spirito malvagio in una forma umana, dalla quale non poteva fare più del male. Così, lo attirarono a Mystic Falls e ci riuscirono: lo rinchiusero in una forma umana e poi lo consegnarono ad una organizzazione segreta che si occupa del soprannaturale. Da allora non si ebbe più nessuna notizia, e la storia del demone Thamiel divenne una semplice leggenda » Raccontò Klaus.

Tutti rimasero sconvolti da quella rivelazione.

« E cosa vuole allora da mia sorella? » Chiese Jeremy perplesso.

« E’ stato rinchiuso in questa forma da una doppelgangher, una strega Bennett ed il capo della congrega dei Gemini, quindi gli ingredienti per spezzare l’incantesimo sono gli stessi: gli serve il potere di una strega Bennett e del capo della congrega e il sangue della doppelgangher » Disse.

« Cosa intendi per il sangue? » Chiese Damon preoccupato.

« Che la doppelgangher deve morire » Rispose Klaus sospirando « Spero di esservi stato d’aiuto, io non posso lasciare la mia città ma sappiate che sono con voi » Disse.

Così, tutti cominciarono a prepararsi per rimettersi in viaggio e tornare velocemente a Mystic Falls, prima che Caroline si rimettesse in auto con Stefan venne raggiunta da Klaus, che le sorrise dolcemente.

« Quindi ti sposi e non mi dici niente? » Chiese l’ibrido.

« Ahm, in realtà ci siamo persi di vista in questi anni e.. Congratulazioni anche a te per tua figlia » Disse Caroline.

« Stefan è un bravo ragazzo, sei in buone mani » Disse Klaus « Sii felice »

« Anche tu » Disse Caroline sorridendo leggermente per poi salire in auto e abbandonare New Orleans.

Tutti si misero nelle varie auto e si diressero verso Mystic Falls, in particolare nell’auto di Damon e Bonnie vi era uno straziante silenzio, che venne interrotto poi da Damon.

« Quando andremo ad affrontare il demone, non voglio che tu sia presente » Disse Damon categorico.

« Cosa? Hai sentito quello che ha detto Klaus? Io sono uno degli elementi mancanti! E’ stata una strega Bennett a sconfiggerlo una volta e sarò io adesso a sconfiggerlo ancora! » Esclamò Bonnie contrariata.

« Gli servi tu per uscire da questa forma umana, senza te non ha i suoi poteri e quindi è innocuo e quindi posso staccargli il collo » Controbattè Damon.

« Io non lascerò che tutti andiate ad affrontarlo mentre io starò comoda a casa! Non posso permetterlo! »

« Bonnie, tu non verrai! »

« Ma perché, Damon?! »

« Perché non voglio che tu mi guardi negli occhi nel momento in cui salverò Elena! Non voglio che tu veda la mia reazione o come strapperò il cuore a quel codardo! » Sbottò Damon.

« Cosa vuoi dire che non vuoi che ti guardo negli occhi nel momento in cui salverai Elena? Perché altrimenti leggerei nei tuoi occhi il tuo amore per lei?! » Chiese Bonnie arrabbiata.

Damon, però, non rispose così continuarono il viaggio con un silenzio assordante che faceva da sottofondo. 










Spazio Autrice____: Ciao a tutti, lettori <3
In questo capitolo crossover finalmente scopriamo chi è Eric: un demone che è stato rinchiuso molto tempo prima in una forma umana che non gli consente di manifestare appieno i suoi poteri. Per questa ragione rapisce Elena, cui sangue è di fondamentale importanza per ritornare alle sue origini sembianze e al suo vero potere. Questo però fa preoccupare Damon che ha addirittura un terribile scontro con Bonnie. Adesso, però, la cosa più importante è salvare Elena.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero anche che abbiate apprezzato il crossover con The Originals, seppur breve. Un grande abbraccio, Free.

 

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Capitolo 26
*** Rewind- First Part ***


26.



 
Tutti si erano riuniti in casa Salvatore dopo essere tornati da New Orleans, ai presenti si aggiunsero anche Alaric che aveva lasciato sua moglie e il suo piccolo a casa per sicurezza, Tyler e Liv, Luke e Matt, i quali erano piuttosto preoccupati.

« Cosa è questa storia del demone?!» Chiese Ric allarmato.

« Abbiamo tutto sotto controllo, Alaric, volevamo solo avvertirti che il demone cerca anche il capo della congrega Gemini, quindi è meglio se Jo, Luke e Liv si riparano a casa nostra, per il momento»  Disse Damon.

Alaric annuì.

« Io vengo con voi » Disse Alaric con determinazione.

« Tu non andrai in una missione suicida, lasciando mia sorella vedova con un bambino! » Esclamò Liv con le lacrime agli occhi, così Alaric sospirò e guardò Damon.

« Ha ragione, amico,  dovresti rimanere qui » Disse Damon.

Alaric annuì e aiutò semplicemente tutti gli altri ad armarsi con paletti, bombe alla verbena e altre cose che potevano servire; prima di andare, Caroline si avvicinò a Bonnie.

« Damon ha espressamente vietato la tua presenza in questa missione » Disse Caroline guardandola sorridendo leggermente.

Bonnie la guardò ma non sembrava entusiasta della notizia , così Caroline la strinse leggermente confusa.

« Credo che ci siamo lasciati » Disse Bonnie sospirando.

« Cosa? Perché? » Chiese ancora confusa.

« Lui vuole salvare Elena, perché nel profondo rimarrà sempre l’amore della sua vita, e non mi vuole quando accadrà » Disse la strega Bennett rassegnata.

« Ma no, Bonnie, lui ti ama! »

« Lo ha confessato lui stesso, Caroline! »

« Ascoltami bene, Bonnie Bennett, lui ha scelto te nonostante tutti pensassimo che Elena fosse l’amore della sua vita, lui contro le aspettative di tutti ha scelto te, sicuramente non ti vuole in questa occasione per proteggerti e perché sa che gli verrebbe difficile salvare Elena se deve pensare anche a te, ma tieni sempre a mente queste parole: lui ha scelto te. » Disse dolcemente Caroline.

Bonnie sospirò e raggiunse Alaric e tutti gli altri assieme Caroline, in attesa del loro ritorno. I fratelli Salvatore giunsero al cimitero di Mystic Falls, in particolare dinnanzi la cappella di famiglia e proprio lì videro Elena legata e fin troppo debole,  a stento poteva essere considerata lucida.

« Finalmente siete arrivati, vi stavo aspettando » Disse Eric sorridendo ai due fratelli Salvatore.

« Sappiamo chi sei » Disse Stefan « Lascia andare Elena »

« Mi dispiace deluderti, Stefan, ma voi non sapete chi sono e soprattutto.. Non lascerò andare Elena, la sua morte è necessaria affinchè possa riacquisire la mia forma originaria » Disse soddisfatto.

« Se noi non lo sappiamo allora dicci tu chi sei veramente » Disse Damon guardandolo male.

Eric lo guardò e sorrise leggermente, così si avvicinò ai due fratelli.

« Nel nostro ultimo incontro ho offuscato le vostri menti, in attesa di ritrovarvi in questo giorno, adesso è giunto il momento di farvi ricordare »

E così con un gesto della mano, consentì sia a Stefan che a Damon di ricordare perché credevano- più Damon che Stefan- di conoscere Eric o almeno di averlo visto da qualche altra parte.




 
***
 

 
Mystic Falls, 1864.
 




Katherine Pierce era la nuova arrivata a Mystic Falls e aveva rubato i cuori di tutti i giovani del luogo ma in particolare lei era interessata solo a due di questi: quelli dei fratelli Salvatore.

« Katherine non dovresti giocare col fuoco, potrebbero farti scoprire quei due giovani » Le suggerì Emily Bennett, in quanto sua amica e consigliera.

« Non essere sciocca, Emily, non incontro delle anime così pure e accattivanti da secoli, non posso lasciarli andare proprio adesso che mi sto divertendo » Disse Katherine ridendo leggermente.

Un uomo si avvicinò alle due donne, impegnate nella loro passeggiata pomeridiana nei campi.

« Katherine Pierce, la vostra fama vi precede, ed è tutto vero: siete la donna più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita »

Sia Katherine che Emily guardarono incuriosite quell’uomo che non avevano mai visto prima ad ora a Mystic Falls.

« Siete un adulatore, posso sapere il vostro nome? » Chiese una Katherine sfrontata mentre Emily aveva già avvertito che qualcosa non andava.

« Sono il Conte Eric da New Orleans » Spiegò.

Quando Katherine sentì New Orleans ebbe subito paura che fosse uno scagnozzo di Klaus, eppure quando le si avvicinò, capì che con Klaus quell’uomo non c’entrava nulla.

« Non dovresti giocare in questa maniera così sfrontata con i fratelli Salvatore, in città potrebbero capire che sei un vampiro » Disse guardandola negli occhi.

« Cosa? Ma che state dicendo? Siete impazzito?  » Chiese Katherine sconvolta, cercando di fingere per bene di non sapere di cosa stesse parlando mentre Emily lo guardava male.

« Oh, non c’è bisogno che fingi, cara. Io so benissimo chi sei, così come so che la tua amica è una strega Bennett, ed è quasi perfetto.. Perché voi mi servite » Disse l’uomo.

« Ti serviamo? » Chiese Emily stranita.

« Beh, per farla breve, sono un demone rinchiuso nel corpo di un lurido umano grazie alla doppelgangher Tatia, ad una strega Bennett e al capo della congrega Gemini ed io ho intenzione di ritornare alla mia forma normale proprio per mezzo di ognuno di voi, ma manca un’altra cosa all’appello » Disse Eric sorridendo malvagio.

Katherine e Emily fecero qualche passo indietro, guardando quell’uomo male.

« Che cosa? » Chiese Emily a denti stretti.

Eric si voltò e indicò con lo sguardo i due fratelli Salvatore- umani e felici- che giocavano in maniera spensierata nel loro giardino di casa, praticando il loro sport preferito.

« Il sacrificio di una persona che ama, sapete sono un demone cattivo, mi devo pur nutrire dell’amore delle persone » Spiegò il demone ironico « Infatti, se loro ti vengono dietro è solo per merito mio » Disse ridendo.

Katherine lo guardò male.

« Stai lontano da loro! » Esclamò arrabbiata Katherine.

Ma prima che potesse compiere qualche sciocchezza, Emily Bennett la portò velocemente via.

« Dobbiamo andarcene, sta diventando troppo pericoloso! Se ti scoprissero, sarebbe davvero una tragedia » L’avvertì Emily.

Katherine sospirò e abbassò lo sguardo, la strega Bennett quasi non riconosceva più la spietata e senza cuore Katherine, in altri tempi non ci avrebbe pensato due volte a scappare, mentre questa volta stava rischiando tutto.

« Io.. Non posso lasciarli, Emily » Disse Katherine guardandola con occhi lucidi.

In quel momento, Emily Bennett capì che per lei non erano solo un gioco, che Katherine era davvero innamorata dei fratelli Salvatore.

« Contatterò il capo della congrega Gemini, ne ho sentito parlare, così rinchiudiamo nuovamente quel mostro » Disse Emily rassicurando la vampira.

Invece, il Signor Eric si avvicinò alla tenuta dei fratelli Salvatore e vi fece ingresso, così i due ragazzi smisero di giocare e guardarono quel ragazzo ben vestito.

« Possiamo esservi d’aiuto? » Chiese Damon, da perfetto padrone di casa, in assenza del padre.

« Volevo solo conoscere i famosi spasimanti della deliziosa e famigerata Katherine Pierce » Rispose sorridendo con un sorriso beffardo sul volto.

Stefan e Damon si guardarono piuttosto accigliati.

« Lei è un suo corteggiatore? » Chiese un ingenuo Stefan.

« Diciamo, ma il vostro amore per lei è sicuramente molto più forte, ed è per questo che mi serve » Disse Eric sorridendo, rendendo più confusi i due fratelli.

« A cosa potrebbe mai servirle? » Chiese Damon.

« Oh, non vi è dato saperlo per il momento, ma ben presto lo scoprirete » Disse Eric guardandoli negli occhi per poi fargli dimenticare ogni cosa, grazie ai poteri che gli erano rimasti.

Damon e Stefan guardarono quell’uomo, sembravano confusi.

« Salve Signore, possiamo esserle d’aiuto? » Chiese Damon non ricordandosi della conversazione precedente.

« Non al momento, grazie » Disse sorridendo per poi uscire dalla tenuta Salvatore.










Spazio Autrice____: Ciao ragazzi <3 ben arrivati al ventiseiesimo capitolo di Maybe!
In questa storia torniamo indietro nel tempo, infatti Damon più volte aveva detto di aver visto da qualche parte Eric ed in effetti è stato così: nel 1864, anno che noi fans di tvd conosciamo bene, Eric aveva raggiunto Katherine Pierce, intento ad utilizzare lei per ritornare alla sua forma umana. Qui, il demone ci dice un altro ingrediente fondamentale per la riuscita del suo incantesimo, ossia l'atto di una persona mossa dal vero amore, in questo caso si vuole servire dell'amore dei Fratelli Salvatore per Katherine. Questo capitolo è un pò un ritorno alle origini, mi faceva piacere narrare una storia che fosse un pò diversa rispetto quella che conosciamo. Spero che abbiate apprezzato! Ovviamente questa è solo la prima parte, la seconda parte la posterò nel prossimo capitolo <3
In tutto questo, Bonnie è preoccupata della fine della sua storia con Damon, dunque attende il suo ritorno per un confronto. 

Grazie a chi legge e a chi recensisce, un abbraccio, Free. 

 

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Capitolo 27
*** Rewind- Second Part ***


27.


 
Mystic Falls, 1864.




 
Eric aveva deciso che quella sarebbe stata la notte perfetta per ritornare alla sua forma originaria e riprendere il controllo del mondo: aveva la doppelgangher, aveva la strega Bennett che aveva contattato il capo della congrega Gemini, quindi aveva anche lui. Tutto era esattamente come doveva essere, quella notte sarebbe cambiato tutto.
I padri fondatori erano stati informati della presenza dei vampiri e finalmente quella notte li avrebbero tutti catturati e bruciati nella chiesa della città. Così, Eric non avrebbe nemmeno dovuto sporcarsi le mani per l’uccisione della doppelgangher.

« Katherine, sei sicura che sia la cosa giusta da fare? » Chiese incerta Emily.

« Assolutamente, ho dato il mio sangue a Stefan e a Damon se dovesse succedergli qualcosa, in quel caso prenditi cura di loro, ti prego » Chiese Katherine.

« Stà attenta, mi raccomando »

Katherine guardò la strega e si abbracciarono, sapevano bene che dopo quella notte non si sarebbero riviste mai più; per Katherine era così strana quella situazione, non aveva mai veramente tenuto a nessuno da quando si era trasformata, eppure con Emily Bennett non era così.

« Addio » Disse Katherine andandosene.

Quella notte, come da programma, i fondatori avevano preso tutti i vampiri e li avevano rinchiusi, intenti a trasportarli nella cripta e bruciarli vivi. Eric era proprio lì, che si stava godendo la scena di una Katherine intrappolata e ben presto morta tra le fiamme del fuoco.

« Dobbiamo far uscire Katherine » Disse Damon determinato.

Stefan e Damon si diressero verso il carro in cui era rinchiusa Katherine, con l’intenzione di farla uscire da lì e quando la vampira li vide quasi si sentì mancare l’aria, era troppo preoccupata per loro ma allo stesso tempo dovevano credere che lei fosse stata portata via e, quindi, morta. Mentre i due fratelli stavano cercando di aprire quel carro, rigidamente chiuso da un catenaccio in ferro, si sentì uno sparo di pistola, poi un altro. Katherine sgranò gli occhi e uscì velocemente da quel carro, con una forza che solo le Petrova avevano.

« Stefan, Damon » Disse Katherine accarezzando i volti dei due ragazzi che aveva amato e, adesso, perduto.

« L’amore.. Troppo sopravvalutato, ed è strano che per ritornare ad essere il demone del male abbia bisogno della morte di chi è mosso dal vero amore » Disse Eric divertito, raggiungendola.

Katherine guardò quel demonio, e in volto cambiò: cominciò a mostrare i suoi canini, intento a morderlo e ad ucciderlo ma prima che potesse farlo, venne bloccata da due uomini che la sbatterono nuovamente dentro la carrozza fatta apposta per rinchiudere dentro vampiri.

« Mi dispiace Katherine, ho imposto loro con quei pochi poteri che ho di portarti nella cripta e bruciarti viva e lo faranno senza se e senza ma, immagina cosa sarò in grado di fare quando tornerò ad essere il demone del male su questa terra » Disse entusiasta.

Katherine lo guardò furiosa, anche se sapeva che non sarebbe morta, non quella sera almeno, ma venne comunque portata via per far credere a tutti di esserlo davvero.

« Adesso tocca a voi » Disse Eric voltandosi verso Emily Bennett ed il capo della congrega.

Però, quando si voltò notò che vi era solo la strega Bennett a fissare il demonio con aria piuttosto minacciosa, mentre si avvicinava a lui.

« Immaginavo che tu avevi previsto tutto, d’altronde il male è sempre molto furbo: se avessi chiamato il capo della congrega Gemini fin qui per distruggerti tu ti saresti sicuramente approfittato della presenza di entrambi per raggiungere il tuo scopo, così mi è venuta un’idea formidabile: se il capo della congrega mi trasferisse tutti i suoi poteri, io potrei distruggerti senza che tu possa fare nulla » Spiegò la Bennett.

« Mi dispiace deluderti, Emily, ma ciò che a me serve è solo la magia del capo della congrega Gemini, se essa scorre dentro di te, mi va bene lo stesso » Rispose il demone
così Emily lo guardò con sguardo di sfida.

« Allora, che vinca il più forte. »

Così entrambi scatenarono tutta la magia che avevano in corpo, facendo scontrare la potenza dell’uno con quella dell’altra, in una battaglia fino all’ultimo incantesimo, che si concluse con la vittoria di Emily, visto il poco potere che la forma umana conferiva al demone. Grazie a quell’incantesimo, Eric venne rinchiuso in una cripta che poteva essere riaperta solamente da chi aveva lo aveva sigillato in quel posto, quindi o una Bennett o un membro della congrega Gemini. Il mattino dopo, Stefan aprì pian piano gli occhi e si guardò attorno, si trovava in un piccolo casale, vicino il fiume che scorreva a Mystic Falls.

« Lui è già sveglio »

Il ragazzo si voltò e vide Emily Bennett che gli indicava suo fratello, Damon, seduto su un masso di fronte il ruscello, così sospirò e gli si avvicinò.

« Damon »

« Lei è morta » Disse Damon guardando il vuoto.

« Anche noi lo siamo » Disse Stefan con le lacrime agli occhi « Avevo il suo sangue in corpo quando è successo, e anche tu » Disse guardando Damon.

« Siamo diventati ciò che era lei, un mostro » Disse Damon abbassando lo sguardo.

« Noi possiamo farlo, Damon, solo se stiamo insieme » Affermò Stefan.

« Cosa? Io non voglio essere questo, io non voglio uccidere le persone! » Esclamò Damon contrariato.

In quel momento, Emily si avvicinò a loro con in mano due ciotole contenenti del sangue caldo di due contadine che erano state uccise.

« Lei mi ha chiesto di vegliare su di voi » Disse Emily guardandoli negli occhi.

Damon e Stefan si guardarono con le lacrime agli occhi e presero in mano la ciotola contenente il sangue, per poi berne il contenuto lentamente, quasi disgustati all’inizio, per poi berselo tutto d’un sorso, volendone sempre di più.

« Riuscirete a placare la vostra sete di sangue » Disse « Tenete questi, vi proteggeranno dal sole » Disse porgendogli gli anelli solare che Katherine aveva chiesto di fare per loro.

Damon e Stefan li presero e se li infilarono al dito per poi guardarsi, quello sarebbe stato l’inizio della loro storia.










Spazio Autrice_____:  Ciao a tutti, spero che questa seconda parte vi sia piaciuta <3 partiamo col riassunto:
Il capitolo riprende dalla sera in cui Damon e Stefan sono morti e poi diventati vampiri, anche se la storia presenta dinamiche totalmente differenti, infatti se non fosse stato per il demone Eric i due Salvatore non sarebbero mai diventati vampiri, in quanto Katherine non avrebbe dato loro il sangue per proteggerli. Una novità che ho voluto aggiungere in questo ritorno al passato è Katherine, nella mia versione della storia infatti non è solo la classica egoista che conosciamo, anzi ho voluto rivelare quanto la doppelgagher tenesse ai due Salvatore, così tanto da proteggerli e rischiare la sua vita per questo. Spero che questa versione di quella notte rivisitata da me vi sia piaciuta, grazie sempre a chi legge e a chi recensisce, un abbraccio. Free. 

 

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Capitolo 28
*** Fight for love ***


28.


 
Damon e Stefan guardarono Eric, il demone, ricordando finalmente dove lo avevano già visto e scoprendo la verità su cosa è successo quella notte in cui è iniziata la loro storia.

« Sei stato tu, è colpa tua se noi siamo diventati vampiri » Disse Damon sconvolto dopo che aveva rivissuto ciò che veramente era successo quella notte ma dimenticato a causa del demone Thamiel.

« In realtà è colpa di Katherine, è lei che vi ha dato sangue di vampiro per proteggervi, sapeva che uno di voi due sarebbe morto  per lei, ma chi? » Chiese divertito guardandoli.

Damon e Stefan guardarono male il mostro, cercando di mantenere la calma in quel momento prima di colpire.

« Sei umano, non hai alcuna possibilità contro noi, lascia andare Elena  » Disse Stefan con ragionevolezza.

« E’ vero, sono umano, e quei pochi poteri che avevo sono stati portati via grazie all’incantesimo di Emily Bennett, fortunatamente però ho qualcuno dalla mia parte »

I fratelli Salvatore si guardarono perplessi, ma capirono di cosa stava parlando quando in quel momento li raggiunse Kai Parker che si mise al fianco del demone, sorridendo divertito.

« Sorpresi di vedermi? » Chiese.

« Kai Parker, io ti uccido » Disse Damon stringendo i pugni per la rabbia.

« Non prendetevela con me, io ho cercato di fare il bravo ma quando un vaso si rompe è difficile da riaggiustare, e un pomeriggio mentre ero alla Congrega ho letto di questo terribile demonio del male, rinchiuso da una strega Bennett e da un Gemini, solo uno di questi due lo poteva liberare, così ho pensato che avessi bisogno di una mano per la mia vendetta e per riportare qui mia madre, senza il vostro aiuto » Spiegò il sociopatico.

« Adesso sono davvero curioso di sapere chi si sacrificherà per salvare Elena.. Beh, considerando gli avvenimenti degli ultimi anni che Kai mi ha raccontato, direi che la scelta è quasi ovvia » Disse divertito Eric.
 



 
***



 
 
Caroline non faceva altro che fare avanti e indietro per il salone dei Salvatore, mentre tutti si innervosivano sempre più nel guardarla.

« Care, che ne dici di calmarti un po’? » Chiese Bonnie infastidita.

« Come faccio a calmarmi?! La nostra migliore amica è in ostaggio e i nostri fidanzati sono andati a combattere una specie di demone di cui non sappiamo assolutamente nulla! » Esclamò Caroline esaurita.

Dopo aver  messo a letto il piccolo Keegan, Jo entrò nel salone dei Salvatore dove erano tutti riuniti con uno sguardo piuttosto incuriosito.

« Sono andati a combattere una specie di demone? » Chiese la donna che aveva ascoltato la conversazione di Bonnie e Caroline.

« Si, lo so, abbiamo conosciuto vampiri, licantropi, ibridi, originali, streghe ma non abbiamo mai sentito parlare della presenza di demoni! Pensavo fossero solo un oggetto interessante per i film sugli esorcismi! » Esclamò la vampira esasperata.

« In realtà, quando ero piccola mio padre mi raccontava sempre di queste forze del male che sono sempre state presenti sulla terra e che hanno la forma di mostri orribili e spaventosi, proprio come nei film che dici tu. Ricordo che mi raccontava di un demone nello specifico, non ricordo bene il nome, e di come è stato sconfitto grazie ad una stirpe di streghe potentissime e alla nostra congrega, rinchiudendolo in una forma umana, così da non poter far più del male a nessuno, e cacciandolo dentro una cripta che poteva essere aperta solamente da queste streghe oppure da un membro della congrega. Ma da allora non si seppe più nulla di questo demone. Credevo fosse una leggenda della mia congrega » Disse Jo guardandole.

Caroline e Bonnie si guardarono e si avvicinarono a Jo.

« Tuo padre ti ha mai raccontato come lo hanno sconfitto? » Chiese Bonnie incuriosita dal racconto.

« Perché me lo chiedi, Bonnie? » Chiese stranita Jo.

« Perché la stirpe di streghe che ha rinchiuso già  una volta il demone è la mia.. Io posso sconfiggerlo » Affermò la strega con determinazione.

« Cosa?! » Esclamò sconvolta Jo, guardando i suoi fratelli, Luke e Liv.

« Noi dobbiamo fare qualcosa, io sono una strega Bennett mentre tu sei il capo della Congrega » Disse Bonnie guardandola.

« Io non posso, io non ho magia da molto tempo ormai »

« Anche io lo credevo ma il mondo prigione mi ha dimostrato che la magia non se ne va mai da persone come noi, ce l’abbiamo dentro, non può scomparire » Disse Bonnie.

Jo scosse la testa, sembrava piuttosto spaventata.

« Non posso, io ho un figlio, non posso rischiare la mia vita! » Esclamò Jo piuttosto scossa

« Non posso lasciar morire la mia migliore amica » Disse Bonnie quasi supplicandola.

Jo guardò quella donna così forte, ed in quel momento si sentì davvero una codarda.

« Ti proteggeremo noi, Jo  » Disse Luke guardando sua sorella mentre anche Liv si metteva a fianco di suo fratello, guardandola con dolcezza.

« Non permetteremo che ti accada niente, tu sei la nostra famiglia » Disse Liv determinata, così Luke la guardò e le sorrise orgoglioso.

Jo sospirò e annuì, così  tutti si prepararono all’incantesimo.






 
***





 
Elena pian piano aprì gli occhi, guardandosi attorno, cercando di capire dove fosse finita e quando vide Damon e Stefan davanti a lei si sentì più sicura.

« Finalmente la nostro ospite si è svegliata, forza è ora di rimettersi in forze » Disse il demone avvicinandosi a lei.

Damon lo guardò male, avvicinandosi a lui minacciosamente.

« Stai lontano da lei! » Esclamò il vampiro.

« Perché? Lo spettacolo è appena iniziato, che direbbe la tua Bonnie vedendoti così coinvolto verso questa donna che fino a qualche tempo fa definivi l’amore della tua vita ?» Chiese con malignità, come se gli potesse leggere nella mente.

« Tu non sai niente! » Esclamò il maggiore dei fratelli Salvatore a denti stretti.

« Beh, qualcosa so.. Vediamo allora se quello che so corrisponde alla verità. Addio, Elena Gilbert » Disse Eric estraendo puntando le mani contro la donna, con l'intento di ucciderla con la magia nera.

Si avvicinò a lei, che ormai era in forze ma purtroppo era legata e non si poteva muovere, e puntò il pugnale proprio al centro del suo petto, ma prima che potesse infliggerlo nel suo cuore, Damon si fiondò sulle sue spalle e lo scaraventò a terra.

« Stefan porta Elena in salvo! » Urlò Damon mentre si avvicinava in maniera minacciosa verso Eric, il demone, che era steso a terra.

Stefan corse verso Elena e la slegò dalle corde che la tenevano legata, la prese in braccio, intento a portarla velocemente a casa ma un incantesimo gli impedì di varcare  il confine di Mystic Falls.

« Credevi davvero che vi avrei lasciati andare? » Chiese Kai divertito.

Stefan fece scendere Elena dalle sue braccia e la guardò piuttosto serio.

« Mettiti in salvo, ci penso io a lui » Disse con convinzione.

« No, Stefan, io.. » Cominciò a dire Elena senza forze.

« Vai via! » Urlò Stefan  mentre si fiondava verso Kai, intento a sbranarlo.

Elena si voltò e vide Damon faccia a faccia con quel demone, così corse verso lui per aiutarlo, non voleva lasciarlo solo in quel momento, ma quando Eric la vide si fiondò verso lei, prendendola per il collo.

« E’ arrivato il momento per me di rinascere » Disse il demone stringendo sempre più il collo a Elena.

Damon era lì, inerme, che guardava Elena soffocare e soffrire lentamente. Per la prima volta nella sua vita non sapeva cosa fare, non sapeva come uscire da quella situazione, il demone era comunque troppo forte per lui, nonostante la sua forma umana.

« Uccidi me » Disse poi guardandolo.

Eric lo guardò e allentò la presa, lasciando andare Elena che corse tossendo tra le braccia del vampiro, il quale la strinse.

« Cosa hai detto? » Chiese il demone Thamiel.

« Ho visto com’è andata quella sera, ho visto anche cosa hai detto a Katherine: non ti basta una doppelgangher e la magia di una Bennett e di un Gemini, hai bisogno del sacrificio di una persona che è mossa dal vero amore, quindi uccidi prima me » Affermò Damon con gli occhi lucidi.

Eric lo guardò e cominciò a ridere.

« E’ proprio quello che volevo, solo che questa volta non sbaglierò » Disse Eric avvicinandosi a lui.

« Cosa?! No! Damon, non te lo permetterò! » Urlò Elena tra le lacrime.

Damon la guardò con le lacrime agli occhi, le accarezzò dolcemente il volto bagnato dalle lacrime e la strinsè forte tra le braccia, assaporando il suo profumo, assaporando ogni centimetro del suo corpo, visto che non l'avrebbe mai più stretta.

« Mi dispiace per tutto il dolore che ti ho causato, sarai per sempre nel mio cuore Elena Gilbert, ora e per sempre, addio » Disse Damon guardandola con gli occhi lucidi.


« Damon, ti prego, non mi lasciare, non farlo, pensa a Bonnie » Disse Elena piangendo, stringendosi ancora a lui.

Damon abbassò lo sguardo verso Elena, la quale lo guardò negli occhi come non faceva da tanto e come se il tempo si fosse fermato si diedero un bacio intenso, pieno di passione e sentimento, che quasi li consumò esattamente come avveniva tanto tempo fa. Dopo quell'acceso bacio, i due si staccarono leggermente e Damon la guardò per l'ultima volta negli occhi per poi dirigersi verso il demone e andare incontro al suo destino. Elena urlò dal dolore e tutto in quell’istante si fermò. Damon chiuse gli occhi, in attesa della morte, ma prima che potesse accadere Eric si accasciò a terra così come anche Kai. Il vampiro alzò lo sguardo e vide Bonnie e Jo impegnate nella pronuncia di un incantesimo.

« Phasmatos autem insidiaris animæ daemonium » Dicevano in coro mentre sia Eric che Kai urlavano per il dolore  « Phasmatos animæ spiritus malus »

Le due donne continuavano a pronunciare quell’incantesimo incessantemente, indebolendo sempre più i due demoni, fino a quando Eric cominciò a bruciare, ritornando nella sua forma originaria: era un demonio dai occhi rossi e il viso deforme, ormai vulnerabile al cospetto di Bonnie Bennett e di Jo, il capo della Congrega. Thamiel non disse nulla, era uno dei signori del male e non voleva supplicare delle serve della natura, però dagli occhi Bonnie riuscì a leggere la sua disperazione, per poi lanciare un ultimo incantesimo che lo incenerì definitivamente. Poi, la strega Bennett, Jo e gli altri membri della Congrega- tra cui Luke e Liv- che avevano accompagnato le due donne per proteggerle si voltarono verso Kai, rannicchiato a terra, troppo debole per reagire e lo guardarono con disprezzo e odio. 


« Vi prego, abbiate pietà di me » Disse Kai supplicandoli.

« Abbiamo avuto fin troppa pietà con te, papà aveva dannatamente ragione, dovevi morire tanto tempo fa! » Ruggì con rabbia Luke.

« Non avremo più pietà per te, mai più, ti abbiamo perdonato troppe volte » Disse Jo con gli occhi lucidi, stringendo a sè Liv che piangeva a dirotto per quella orribile situazione.

« Ho sbagliato, vi prego, perdonatemi, i-io volevo solo mia madre » Disse Kai scoppiando a piangere, sfogandosi di tutto il dolore e il peso che portava dentro di sè.

Bonnie guardò quella scena con le lacrime agli occhi, non sapeva il perchè ma sentiva di essere connessa a quel tale, nonostante tutto il male, nonostante tutta l'oscurità che faceva parte di lui.

« Non possiamo più perdonarti, mi dispiace » Disse Jo col cuore a pezzi, tendendo la mano verso di lui, pronta a togliergli la cita.

« Aspetta  » Disse Liv fermando la sorella, ancora con le lacrime agli occhi « E' vero, ci ha traditi, ma per tutto questo tempo è stato comunque nostro fratello e abbiamo imparato a volergli bene, non possiamo ucciderlo »

Jo guardò la sorella minore e sospirò, sapeva che aveva ragione, così poi si voltò verso Bonnie.

« Tu sai cosa è giusto fare » Disse Jo per poi guardare nuovamente Kai per l'ultima volta nella sua vita e tornare a casa assieme ai suoi fratelli e a suo marito.

Bonnie guardò con le lacrime agli occhi Kai e tese la mano verso di lui, che la guardava con terrore, per poi farlo alzare in piedi.

« Tu hai sempre creduto in me ed io ti ho deluso, mi dispiace  » Disse Kai piangendo.

« E' vero, mi hai deluso, ma non so perchè sento che in te c'è qualcosa di più di questo.. E so che è così, nel profondo. Però non è questo il tuo posto, non in questo momento, almeno. Quindi ti riporterò alle origini, dove dovevi stare sin dall'inizio » Spiegò Bonnie con gli occhi lucidi.

Kai la guardò negli occhi e capì subito a cosa si riferiva la strega Bennett.

« Il mondo prigione » Disse tra sè e sè col cuore a pezzi.

« Con tua madre  
» Sottolineò Bonnie guardandolo.

Kai ricambiò lo sguardo ed in quel momento capì che quella che Bonnie gli stava dando non era una punizione ma ciò che in realtà Kai aveva sempre desiderato, ossia ricongiungersi con sua madre. Così la strega Bennett col solito incantesimo rinchiuse Kai nel mondo prigione, scambiandosi l'ultimo sguardo di addio. Dopo di ciò 
piombò tra tutti il silenzio, Bonnie si voltò verso Damon, Stefan ed Elena e perse i sensi, cadendo per terra, senza più alcuna forza. Così, Damon prese in braccio Bonnie ed insieme tornarono a casa Salvatore.









Spazio Autrice_____: Ciao a tutti lettori <3
In questo capitolo, come promesso, ritorniamo nel presente e alla minaccia del demone Thamiel e sono successe davvero molte cose:  Damon che cerca in tutti i modi di salvare Elena, offrendo anche la sua vita, per poi darle il suo addio con uno struggente bacio; Bonnie che cerca di trovare un modo per intervenire e salvare Elena e, come sempre, ci riesce grazie l'aiuto di Jo. In questo capitolo una nota dolente per alcuni sicuramente sarà il personaggio di Kai, che molti di voi mi avevano detto di amare, beh.. Ammetto che tenevo molto a questo personaggio, ho sempre pensato che in lui ci fosse molto di più ed infatti con questo mio pensiero ho costruito un Kai nuovo, diciamo, però sono arrivata ad un punto della storia in cui non riesco più a trovare il giusto spazio a questo personaggio, uno spazio che invece credo merita, dunque ho preferito far volgere la sua storia in questa direzione. Il capitolo si conclude con la sconfitta del demone Thamiel, con la scomparsa di Kai nel mondo prigione e con Stefan, Elena, Damon e una Bonnie senza sensi che ritornano a casa, a Mystic Falls.

Un grande abbraccio a tutti, Free.

 

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Capitolo 29
*** Wherever i go ***


29.


 
Caroline stava entrando in iperventilazione mentre sia Jo che Liv si sentivano piuttosto nel panico, visto che non sapevano come placare la crisi nervosa di una quasi sposa.

« Insomma, Jo, fai qualcosa! Anche tu hai passato questo giorno! » Esclamò Liv nel panico.

« E’ vero, ma se per questo anche tu! » Esclamò di contro Jo.

« Ma tu sei più vecchia! »

« Hey! » Disse Jo guardando male- ma divertita- sua sorella, la quale scoppiò a ridere.

Bonnie ed Elena, con indosso lo stesso abito in quanto damigelle, entrarono nella stanza con una grande bottiglia di champagne tra le mani.

« Pronto soccorso per aiuto sposa, arrivato! » Esordì Elena porgendo un flute di champagne a Caroline.

« Avete controllato che i fiori siano esattamente come li volevo disposti? E il catering? Ha fatto tutto ciò che gli ho ordinato? Solitamente a queste cose ci penso io, ma sono la sposa quindi non posso farlo! » Esclamò esaurita.

Bonnie e Elena si guardarono divertite.

« Ascoltami bene: dall’altra parte della casa c’è un uomo meraviglioso che sta solo aspettando di dire quel maledettissimo si lo voglio , oggi per te niente deve essere più importante di questo. Quindi fai un bel sospiro e fanculo i fiori! Oggi ti sposi, Care » Disse Bonnie con le lacrime agli occhi.

Caroline guardò tutte le donne presenti in quella stanza e sorrise commossa. Dopo ciò che era successo col demone Thamiel non aveva voluto aspettare un secondo di più per sposare l'amore della sua vita, così aveva organizzato il matrimonio in pochi giorni, voleva essere felice e voleva esserlo adesso.

« Oggi mi sposo » Disse la vampira sorridendo.

Quel momento venne interrotto dall’ingresso dello sceriffo Forbes, che in quella giornata poteva essere considerata semplicemente la madre della sposa, anche lei molto elegante.

« Sono tutti pronti ad aspettarti, è tutto così meraviglioso bambina mia » Disse Liz commossa.

« Oh, mamma » Disse Caroline mentre una lacrima scendeva sul viso.

Ed entrambe le donne si abbracciarono, stringendosi forte per quella giornata che sarebbe stata colma di emozioni.
 




 
***
 




Damon bussò qualche volta alla porta e poi entrò nella camera di Stefan, dove lo trovò già pronto per il grande evento mentre si guardava allo specchio.

« Credi che a Caroline piacerà? Se trova qualche difetto mi ammazza » Disse divertito guardando suo fratello.

« Direi che sei perfetto, puoi stare tranquillo » Rispose ridendo leggermente, aggiustandogli la cravatta.

Stefan guardò suo fratello maggiore e sorrise.

« Qualche consiglio? »

« Io sono la persona meno consigliata per dare opinioni sulla vita sentimentale delle persone, ancora peggio su quella matrimoniale ma l’unica cosa che mi sento di dirti oggi è di essere dannatamente felice, fino a far schifo. Ti conosco da molto tempo, Stefan, ci siamo odiati e ci siamo amati come solo due fratelli possono fare ed oggi io ti dico che meriti tutto questo, quindi scendi quelle dannate scale e prenditi la tua felicità, io sarò dietro di te a sostenerti » Disse Damon facendo al fratello un mezzo sorriso.

Stefan guardò commosso Damon e si abbracciarono per poi scendere di sotto, era arrivato il momento di sposarsi. Quando Stefan e Caroline si trovarono all’altare, tutti i loro più cari amici e familiari sorrisero commossi, da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato, tutto sarebbe stato migliore.

« Io, Stefan Salvatore, prendo te, Caroline Forbes, perché sei la donna più fantastica che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita, sei la mia migliore amica, la mia forza, il mio punto di riferimento, sei tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice e ti prometto che da oggi in poi ti dimostrerò che sei tutto questo per me ogni giorno, per l’eternità  »

Caroline sorrise mentre una lacrima di gioia rigava il suo viso.

« Io, Caroline Forbes, prendo te, Stefan Salvatore, perché sei stato il primo a credere in me, tu mi hai insegnato ad essere tutto ciò che sono adesso,  sei entrato dentro di me lentamente e profondamente ed io non riuscirei ad immaginare l’eternità senza di te, ti amo » Disse Caroline quasi piangendo.

Appena Matt, in quanto vice sceriffo, li dichiarò marito e moglie, scattò un fragoroso applauso mentre invece i due sposi si diedero il loro primo bacio da coniugati. Bonnie si avvicinò ad Elena che guardava sorridendo Stefan e Caroline, impegnati nel loro primo ballo da marito e moglie, e la guardò sorridendo leggermente.

« Chi lo avrebbe detto che Caroline si sarebbe sposata? Con Stefan Salvatore, poi  » Disse Bonnie divertita.

« Beh, se per questo non avrei scommesso nemmeno due dollari su te e Damon » Rispose Elena ridendo leggermente.

A quella battuta, Bonnie si incupì notevolmente, e guardò sospirando l’amica.

« Noi non abbiamo mai avuto modo di parlare davvero di ciò che è successo tra me e Damon » Osservò la strega Bennett.

« Bonnie, davvero, non serve, io lo capisco, anche a me è capitato quando ho lasciato Stefan per Damon e non posso fartene una colpa.. Anche se fa male » Disse Elena guardandola.

Bonnie ricambiò lo sguardo dell’amica e fece un sorriso amareggiato.

« La cosa che più mi fa male è aver perso te, la mia migliore amica, essere trattata da te, Elena Gilbert, come un’estranea mi ha quasi uccisa » Disse la donna guardandola negli occhi.

Elena guardò la strega Bennett con le lacrime agli occhi, cercando di fermare le lacrime che di lì a poco avrebbero segnato il suo volto.

« Anche a me ha fatto tanto male, Bonnie, non immagini quanto » Rispose Elena piangendo.

« Tu puoi averlo, lui ama nel profondo del suo cuore te e solo te.. Scusa se ho messo troppo tempo per capirlo, non mi dovevo mettere tra voi due » Disse Bonnie sospirando, cercando di non far notare il suo dolore, come faceva sempre, del resto.

Elena sospirò e abbassò lo sguardo.

« Damon ti ha detto del bacio…»

« Bacio? Quale bacio? » Chiese Bonnie confusa.

« Oh, pensavo che Damon te l’avesse detto.. Quando Eric, si insomma il demone, stava per uccidermi lui mi ha baciata, come se fosse un bacio d’addio, nulla di più, te lo giuro »

Bonnie quasi si sentì mancare l'aria, aveva perso molte persone nella sua vita ma il solo pensiero di perdere Damon la uccideva, anche se lo sapeva in cuor suo che lui sarebbe stato legato ad Elena per sempre, così cercò di non sembrare ferita più di quanto non lo fosse nel suo cuore, e guardò la sua migliore amica sorridendo leggermente.

« Io voglio solo che tutto ritorni alla normalità, ti voglio bene Elena »

« Anche io te ne voglio, Bonnie, e mi sei mancata da morire »

Entrambe le donne si sorrisero e si abbracciarono, stringendosi forte, e assaporando quel momento come se fosse la prima volta, perché era da troppo tempo che stavano lontane, e da quel momento in poi non l’avrebbero permesso mai più. Alaric si avvicinò al suo migliore amico, Damon, che beveva in disparte un buon bicchiere di bourbon mentre tutti gli altri erano impegnati a festeggiare e a ballare per il matrimonio  di Caroline e Stefan.

« Non ti sono mai piaciute le feste, specialmente i matrimoni » Disse Alaric guardandolo divertito.

« Nah, non è vero, adoro l’alcol che offrono » Disse Damon scherzando, facendo ridere Ric, per poi ritornare serio « Le ho ferite, Ric, e adesso non so cosa fare »

Alaric lo guardò e sospirò.

« Perché non dai alle ragazze un po’ di tempo per sé? Non le vedevo insieme e felici da molto tempo » Disse Alaric guardando Elena e Bonnie ballare insieme.

Damon sospirò e guardò allo stesso modo le due ragazze.

« Hai ragione, devo sparire dalle loro vite »

« Oh, andiamo, non fare il melodrammatico, dovresti lasciare solo che la situazione del demone e di tutto il resto venga dimenticata, così poi potrai fare la tua scelta » Disse Alaric

Damon lo guardò e fece al suo amico un mezzo sorriso.

« Grazie, Ric, adesso mi faccio vedere alla festa altrimenti mi daranno per disperso » Disse per poi dirigersi col suo bicchiere di bourbon verso suo fratello e sua cognata.

Al termine della festa, Bonnie si avvicinò ad Alaric già pronto per tornare a casa sua assieme Jo ed il piccolo Keegan.

« Ric, hai per caso visto Damon? Ho bisogno di parlargli » Disse Bonnie.

« Stava salutando Stefan, se non sbaglio » Rispose Ric facendole un mezzo sorriso.

Bonnie annuì e si guardò attorno, ma di Damon nemmeno l’ombra. Così decise di tornare al campus della Whitmore, visto che era l’unica casa che le rimaneva, quando vi entrò accese la luce e sospirò, aveva bisogno di un bagno caldo e di liberarsi da quei tacchi così scomodi ma la sua attenzione si rivolse verso una lettera, posta proprio sul comodino su cui era solita studiare, così la prese in mano e la lesse.
 
Bonnie Bennett.

Ho pensato a mille modi da utilizzare per dirti che sarei andato via, ma questo avrebbe significato dirti addio e so che ti farebbe troppo male, così ho deciso di comportarmi come ho sempre fatto, da egoista quale sono. Rimanere rinchiusi in quel modo prigione assieme a te, la più fastidiosa tra le streghe al mondo, è stata la migliore cosa che mi sia mai potuta accadere, perché mi ha fatto capire di non avere bisogno di qualcuno per essere l’uomo giusto e non so come potrei esserti più grato. Mi hai fatto conoscere un lato dell’amore che non sapevo di poter provare, per la prima volta grazie a te ho pensato di essere meritevole di un futuro vero, con una persona che amo.
Purtroppo, la tua luce non è riuscita ad illuminare la mia ombra. Ti ho fatto del male e mi odio così tanto che non ho il coraggio di guardarti negli occhi per dirtelo, ma da oggi in poi prometto che non starai più male a causa mia. Andrò via una volta per tutte e finalmente sia tu che Elena potrete essere felici. Siete le due donne più importanti della mia vita e voglio che sia così, deve essere così. Quindi siate felici più che potete. Grazie per l’uomo che mi avete fatto diventare.
 
Con amore e rispetto. Damon Salvatore.
 
Bonnie lesse quelle parole mentre le lacrime straripavano sul suo volto come se fossero un fiume in piena, poi se le asciugò velocemente e strappò in mille pezzi la lettera, con rabbia e tristezza. La donna sussultò quando la porta della sua camera al campus venne spalancata da una imponente figura maschile, sperava fosse Damon e che fosse ritornato da lei ma non era così. Non era Damon.










Spazio Autrice_____: Ciao a tutti <3 Festeggiamo col 29esimo capitolo i 1004 visitatori :D Grazie mille per il supporto, davvero, col cuore ( mi sento un pò Barbara D'Urso ahah). Passiamo adesso al capitolo:
In primis, ho voluto introdurre il matrimonio Stereoline, cosa che molto probabilmente desterà la delusione di molti, visto che non è una ship molto amata e non riesco a capire il perchè, visto che secondo me sono perfetti! De gustibus! Ho approfittato di questo evento per infilare anche il meraviglioso personaggio dello sceriffo Forbes, che nella mia storia - vi avverto - non è colpita da nessun cancro! E' viva e vegeta, non sarà uno dei protagonisti principali ma mi piace qualche volta introdurla nei capitoli!
Poi, finalmente in questo capitolo abbiamo il rincongiungimento tra Elena e Bonnie: nonostante tutto, la loro amicizia è più forte di ogni cosa, anche se la notizia del bacio di Damon ed Elena ha sicuramente fatto soffrire Bonnie che vuole giustamente dei chiarimenti da Damon!
E dulcis in fundo, Damon Salvatore decide di andare via per evitare di far ancora del male a Elena e Bonnie, lasciando a quest'ultima una lettera per dirle addio. 
Il capitolo si conclude con l'arrivo di un nuovo personaggio che scuoterà gli equilibri della storia! 

Grazie sempre per il vostro meraviglioso supporto, un grande abbraccio, Free. 


 

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Capitolo 30
*** Far away from pain ***


30.


 
 
Bonnie si avvicinò pian piano a quella figura, con aria sicura, infatti sia lei che la sua magia erano pronte ad affrontare qualsiasi nemico. Si trattava di un uomo scuro, dallo sguardo gelido, che Bonnie non aveva mai visto prima ad ora.

« Chi diavolo sei? » Chiese la strega con aria di sfida.

« Non volevo spaventarti, perdonami. Il mio nome è Lorenzo St. John, ma puoi chiamarmi semplicemente Enzo » Disse presentandosi  « Lavoro per la Armory, un’organizzazione che cerca di controllare le creature sovrannaturali più pericolose, so che da poco tempo tu, strega Bennett, hai sconfitto il demone Thamiel, cercavamo di distruggerlo da tempo » Spiegò l’uomo.

« D’accordo, Lorenzo St. Jones e precisamente cosa vuoi da me? » Chiese Bonnie inarcando il sopracciglio.

« Vorrei che tu lavorassi per la Armory » Disse l’uomo « Sono un cacciatore di demoni, e per quanto Thamiel fosse pericoloso purtroppo non è l’unico demone su questa terra e tu, Bonnie Bennett, sei l’arma perfetta per sconfiggerli» Affermò guardandola.

« Cosa? Perché proprio io? » Chiese stranita.

« Le streghe Bennett sono le uniche che hanno il potere di distruggere il male su questa terra, il loro potere non è come quello di tutte le altre streghe, voi siete speciali, e tu ormai sei l’unica Bennett in circolazione » Spiegò.

Bonnie lo guardò ancora un  po’ intimorita, non sapevo con certezza chi diavolo fosse quell'uomo e nemmeno se poteva fidarsi di lui ma nonostante ciò pensò che quella potesse essere un’ottima occasione per scappare da tutti i suoi problemi e da quel maledetto dolore che sentiva dentro.

« D’accordo, sono con te » Disse con determinazione.

Quando Enzo le aveva detto che avrebbe dovuto lasciare immediatamente il campus e far perdere le sue tracce, aveva sentito un colpo al cuore, sapeva bene che tutti si sarebbero preoccupati, ma avrebbe trovato il modo per fargli capire che stava bene. Così, la strega si affidò a questo uomo così tenebroso ed entrò nella sua auto alla volta di una destinazione ancora sconosciuta; solamente dopo qualche ora si ritrovò dinnanzi una struttura piuttosto antica ma allo stesso tempo ancora intatta, così Bonnie la ammirò in tutto il suo splendore.

« Benvenuta alla Armory, Bonnie Bennett » Disse Enzo facendole un mezzo sorriso e scortandola all’ingresso.

« Chi ci lavora qui? » Chiese Bonnie guardandosi attorno.

Enzo sospirò e guardò la strega.

« In realtà, solo io » Disse.

« Cosa?! E tu mi hai portata qui , senza poter salutare nemmeno i miei amici, per lavorare in un posto che è praticamente dimenticato da tutti e dal mondo? » Chiese Bonnie sconvolta.

« E’ più complicato di così, fino a qualche anno fa la Armory era operativa ed io assieme la mia famiglia ci lavoravamo ma poi è successo.. Si, insomma, tutto è finito. Io ho perso la mia famiglia e sono andato via, ma adesso sento che devo tornare al mio lavoro e tu sei la chiave di tutto, tu puoi aiutarmi a riavviare la Armory » Spiegò Enzo.

Bonnie guardò quell’uomo così tenebroso e si incuriosì.

« Cosa è successo alla tua famiglia? » Chiese.

« Non importa più. Allora, vuoi aiutarmi? »

Bonnie lo guardò e annuì, sapeva che dietro quel ragazzo c’era molto di più e doveva assolutamente scoprirlo. Enzo mostrò la camera dove avrebbe alloggiato Bonnie, per poi lasciarla da sola per riposare un po’, la strega sospirò e prese il suo cellulare, andò alla voce Rubrica e si fermò al numero di Damon. Lo fissò per un po’ di tempo, aveva voglia di sentirlo, di sapere che lui stava bene, ma poi scosse la testa e decise di chiamare ad un numero diverso.

« Bonnie, tutto bene? Come mai mi chiami a quest’ora del mattino? »

« Ciao Elena, scusa non volevo farti disturbarti. Ti sto chiamando solo per dirti che Damon è andato via, mi ha lasciato una lettera e non ha avuto nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmi addio. Probabilmente anche tu avrai ricevuto una lettera che ti spezzerà il cuore. Dannazione, non dovrei parlare con te! Sono davvero un disastro. Perdonami. Ti sto chiamando per dirti che ho deciso di staccare un po’ la spina da Mystic Falls, dalla Whitmore e da tutto, io sto bene e mi farò sentire presto, te lo prometto » Disse Bonnie trattenendo con tutte le sue forze le lacrime, cercando di essere forte, come sempre.

« Bonnie.. » Cominciò a dire Elena dispiaciuta.

« Ti prego, Elena, ho solo bisogno di sentirmi dire che mi vuoi bene e che tutto andrà alla grande » Continuò a dire con le lacrime agli occhi, cercando di nascondere il suo dolore e di essere forte,  ancora una volta.

Elena sospirò dolcemente, intenerita dalle parole dell’amica.

« Ti voglio bene, Bonnie, e ti prometto che andrà tutto alla grande » Disse Elena.

« Grazie, ciao Elena »

« Ciao, Bonnie » Disse per poi chiudere la chiamata.

Bonnie sospirò e decise di andare a farsi una doccia calda per poi riposare qualche oretta, sarebbe stato difficile rimettere ancora una volta insieme i pezzi, ma lei era una Bennett, lei ce la poteva fare, lo poteva superare.

Elena chiuse la chiamata con Bonnie e sospirò, così si voltò verso il vampiro che era anche la causa di tutti i suoi guai.

« Era davvero distrutta, perché sei qui Damon? » Chiese Elena guardandolo.

« Non potevo fare il bastardo anche con te, non dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme, devo dirti addio » Rispose Damon sospirando.

« Invece con Bonnie sei autorizzato a fare il bastardo? Andiamo, Damon, non dovresti scappare dai tuoi problemi, anzi dovresti cercare di fare più chiarezza! » Esclamò Elena.

« E’ quello che sto cercando di fare, Elena! »

« Io ti conosco, Damon, e quello che stai facendo è scappare perché sei confuso! Hai passato l’ultimo anno ad amare Bonnie e poi qualche giorno fa hai baciato me, è quello che fai sempre.. Scappi quando le cose si fanno difficili » Disse Elena guardandolo male.

Damon sospirò e abbassò lo sguardo.

« Io sono il male, Elena, lo sono stato per te e lo sono adesso anche per Bonnie, la cosa migliore che vi possa capitare è che io sparisca »

« E non pensi a tuo fratello? Stefan  ha bisogno di te! » Esclamò Elena con le lacrime agli occhi.

« Stefan è felice, adesso, e la mia partenza non potrà far altro che bene anche nei suoi confronti » Spiegò Damon.

« Ma non posso dirti di nuovo addio, Damon, io non ce la faccio » Disse Elena cominciando a piangere, così Damon la strinse in un dolce abbraccio.

« Quando avrete ritrovato la felicità, io ritornerò, te lo prometto » Disse dolcemente così Elena annuì leggermente.

Quando la ragazza alzò lo sguardo per guardare negli occhi Damon, si rese conto che lui se n’era già andato, probabilmente per non rendere quell’addio ancora più straziante di quanto non fosse già stato.
Damon mise in moto la sua Camaro e sfrecciò in autostrada verso una destinazione indefinita, qualsiasi cosa che potesse essere abbastanza lontana da Mystic Falls, cosicché quel dolore potesse scomparire.









Spazio Autrice______: Ciao a tutti, in questo capitolo finalmente scopriamo chi è il giovane misterioso che raggiunge Bonnie: Lorenzo St. John. 
A tal proposito, voglio fare una precisazione: nella mia storia Enzo non è il personaggio della serie, non è un vampiro, bensì è umano e, come detto nel capitolo, lavora per la Armory e la sua storia è ben diversa. Insomma, immaginate la fisicità di Enzo ma con un altro carattere. Quando l'uomo sconosciuto propone una nuova avventura alla nostra strega preferita, lei non può rifiutare, da un lato perchè sappiamo che ama le sfide, dall'altro perchè ha bisogno di distrazione dal dolore che sta provando a causa di Damon. E' un dolore così grande che addirittura sente l'esigenza di chiamare Elena e di sfogarsi con lei, anche se non del tutto vista la situazione. In realtà, Damon si trova con Elena e le ha detto addio di presenza e non con una semplice lettera. Poi decide di andare via definitivamente da Mystic Falls. 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a presto, Free <3


 

 

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Capitolo 31
*** Under the stars ***


31.


 
Bonnie scese di sotto dopo aver riposato qualche ora e vide quel ragazzo, Enzo, intento a chiudere uno zaino, probabilmente doveva andare da qualche parte.

« Dove vai? » Chiese Bonnie guardandolo.

Enzo si voltò e guardò la strega Bennett.

« In effetti si, volevo lasciarti riposare ma posso aspettarti, se ti va » Disse.

Bonnie annuì leggermente e andò velocemente di sopra a prepararsi per uscire tutta la giornata, tra le altre cose preparò anche uno zaino in cui mise tutto il necessario per trascorrere la giornata fuori e raggiunse Enzo.

« Allora, dove andiamo? » Chiese Bonnie.

« Ti faccio conoscere la storia della Armory » Rispose Enzo facendole un mezzo sorriso.

Bonnie lo guardò perplessa ma si fidò ed entrò nell’auto con lui, il quale mise in moto e cominciò a sfrecciare verso una destinazione a Bonnie sconosciuta; solo quando l’auto si fermò capì di essere finita in un luogo che invece conosceva molto bene.

« Mi hai portato in un cimitero? » Chiese scrutando ogni angolo del cimitero di Mystic Falls.

« Lo so, lo so, è un po’ macabro » Rispose divertito « Forza, seguimi »

Bonnie si lasciò guidare da Enzo fino a quando giunsero presso una cappella molto bella ma scarna di fiori, anzi sembrava proprio triste, come se nessuno ci andasse da molto tempo. La strega Bennett guardò bene la targa e lesse la famiglia a cui era destinata quella cappella, e si voltò immediatamente verso Enzo.

« Tu.. La tua famiglia.. E’ la Fell.. Fai parte di una delle famiglie fondatrici di Mystic Falls » Disse Bonnie guardandolo sorpresa.

« In realtà mia madre era una Fell, a mio padre non andava molto a genio Mystic Falls, diceva sempre che era una città maledetta. Così, ha preso mia madre, me e mia sorella e ci ha portati via da qui, educandoci a combattere il male » Rispose Enzo guardando quasi commosso le tombe dei suoi cari.

« Sarà stato difficile per tua madre abbandonare tutta la sua famiglia » Disse Bonnie guardandolo.

« Si, lo è stato, ma abbiamo costruito una grande organizzazione, abbiamo combattuto il male per tanto tempo » Spiegò Enzo alla strega.

« E poi cosa è successo? » Chiese Bonnie guardandolo.

« Quello che succede quando combatti il male, ti sovrasta e ti distrugge.. Eravamo sulle tracce del demone più potente di tutti, solamente distruggendo lui possiamo estirpare questi spiriti maligni sulla terra, e quando lo abbiamo trovato lui  ha distrutto tutta la mia famiglia, ha risparmiato solo me.. E non so perché » Disse Enzo, quasi commosso.

Bonnie lo guardò e finalmente capì il senso della sua presenza.

« Tu ti stai servendo di me per vendicarti?! » Chiese la strega guardandolo male.

« No, cioè, non solo! Quando i miei cari sono morti, sono scappato dalla Armory e ho chiuso i ponti con la caccia dei demoni e con qualsiasi cosa di soprannaturale, ma poi tu hai ucciso Thamiel ed è come se qualcosa si fosse acceso in me.. Credo che fosse la speranza. » Disse Enzo guardandola negli occhi.

« Come hai fatto a sapere che abbiamo ucciso il demone? » Chiese Bonnie confusa.

« Te l’ho detto, Bonnie, io sono un cacciatore di demoni e tu una strega con dei poteri davvero speciali, siamo connessi dallo stesso potere, quindi quando avete ucciso Thamiel ho sentito qualcosa che mi ha portato a te » Spiegò Enzo.

« Quindi, vuoi riprendere l’attività dei tuoi familiari? » Chiese Bonnie.

« Non se non ci sei tu al mio fianco » Disse Enzo guardandola negli occhi « Non venivo a trovarli da non so quanto tempo, la loro perdita mi ha fatto così male, ma adesso sono pronto a ricominciare ciò che non ho portato a termine molto tempo fa »

Bonnie sospirò e guardò quell’uomo.

« Sarò al tuo fianco, Lorenzo » Rispose Bonnie sorridendo leggermente.

« Andiamo, chiamami Enzo  » Disse divertito.

« D’accordo, Enzo » Rispose Bonnie sorridendo leggermente.

L’uomo rise e prese il suo zaino pronto a continuare il viaggio durante quella giornata, ma prima che Bonnie potesse rientrare in auto, si fermò dinnanzi ad una lapide e sorrise leggermente commossa guardandola.

« Sheila Bennett.. Anche tu hai perso qualcuno, allora » Osservò Enzo leggendo l’incisione sulla lapide.

« E’ mia nonna. Lei era il mio punto di riferimento, ed è morta. Credo che se oggi sia qui con te è soprattutto per lei, spero di renderla orgogliosa di me » Disse Bonnie con gli occhi lucidi.

« Li renderemo fieri di noi, Bonnie, te lo prometto  » Rispose Enzo.

Bonnie si voltò e lo guardò negli occhi, anche Enzo si perse tra gli occhi color nocciola di lei e così si fecero travolgere da quel momento così intenso: si baciarono profondamente ed intensamente, per poi lasciarsi trascinare dalla passione che venne consumata nella macchina di quel tenebroso ed eccitante cacciatore. La strega non poteva credere di aver fatto sesso con un totale o quasi sconosciuto, all’interno della sua auto, questo l’aveva totalmente destabilizzata, dentro di sé sentiva una confusione immensa che non sapeva come gestire. Quando scese di sotto, vide Enzo in canottiera che beveva del caffè nella cucina della Armory, che poteva essere considerata come una vera e propria casa. Bonnie guardò i muscoli che la canottiera bianca evidenziava e sentì l’eccitazione pervadere tutto il suo corpo, così scosse velocemente la testa e ritornò in sé.

« Sono innamorata di un altro uomo » Disse Bonnie guardandolo imbarazzata.

Enzo deglutì il suo sorso di caffè e guardò stranito ma divertito la strega Bennett, che sembrava davvero a disagio in quella situazione.

« E tu mi stai dicendo questo perché.. » Cominciò a dire Enzo prendendola in giro.

« Non fare finta di niente! L’altro giorno abbiamo fatto sesso, nella tua macchina, ed è stato davvero grandioso ma io sono innamorata di un altro uomo.. Di un vampiro, per la precisione »

Enzo la guardò e scoppiò a ridere.

« Sei innamorata di un vampiro? Davvero? » Disse ridendo.

« Non stai migliorando la situazione » Rispose Bonnie guardandolo male.

« Dai, non te la prendere. Anche io volevo parlartene, per quanto sia stato veramente wow credo che in questo momento il nostro debba essere un rapporto di lavoro e magari, si, di amicizia ma nulla di più » Propose Enzo, offrendole la sua mano per fare un patto.

« Si, ci sto » Disse Bonnie sorridendo stringendogli la mano.

Ed ecco che di nuovo si guardarono negli occhi. Enzo l’attrasse con forza a sé e la baciò con desiderio e passione, ma Bonnie non si ritirò indietro e rispose a quel bacio così intenso ed eccitante. Il cacciatore la prese per i glutei e la sollevò con forza per poi poggiarla sul bancone della cucina, dove solitamente facevano colazione. Qui cominciò a baciarle il collo, mentre le toglieva velocemente la vestaglia, lasciandola solamente in timo, Bonnie per tutta risposta inarcò il collo indietro, in segno di puro piacere.

« Oh, Enzo » Continuava a dire sospirando di piacere.

Lasciandosi prendere dall’eccitazione, Enzo le accarezzò la schiena per poi slacciarle il reggiseno che finì velocemente sul pavimento, cominciando a baciarle con voglia e desiderio i suoi seni così vulnerabili, portando a Bonnie a gemere sempre più dal piacere.

« Ti voglio, Bonnie Bennett, adesso, su questo bancone della cucina » Sussurrò Enzo eccitato.

« E allora, stà zitto e prendimi, ora » Disse Bonnie tra i sospiri di piacere.

Enzo non se lo fece ripetere due volte, così si tolsero definitivamente l’intimo per poi unirsi come se fossero una cosa sola, sempre più forte e con passione, fino a raggiungere entrambi il culmine del piacere.

« Mi piace il nostro rapporto di lavoro » Disse Enzo divertito mentre si rivestiva.

« Stai zitto! » Esclamò Bonnie infastidita.

Il cacciatore rise leggermente e lasciò che la donna uscisse velocemente dalla cucina, cosicché lui potesse tornare al suo lavoro e tornare quindi in azione come ai vecchi tempi. Quella sera, Enzo aveva voluto festeggiare il riavvio della Armory con una buona birra, seduto all’esterno dell’edificio ad ammirare le stelle. Ben presto venne raggiunto da Bonnie, che si sedette accanto a lui e diede un sorso della sua birra, per poi ammirare anche lei le stelle.

« Ho accettato questo lavoro non per onorare mia nonna, o almeno non ci avevo pensato fino a quando non ho visto la sua lapide. Ho accettato di venire con te alla Armory perché quest’uomo- questo vampiro – che amo mi ha lasciata, mi ha detto addio con una misera lettera dopo un anno bellissimo insieme, dopo un progetto di vita insieme, perché mi ha ferita enormemente, ha baciato la sua ex ragazza che per inciso è la mia migliore amica e ha preferito andarsene via piuttosto che affrontare la situazione. E’ tipico di Damon. » Disse sfogandosi abbassando lo sguardo.

Enzo ascoltò quella storia e la guardò dolcemente.

« E’ tipico di tutti gli uomini, forse ha pensato che andarsene via fosse la cosa migliore per te » Disse.

« Si sbagliava, non doveva lasciarmi, io avevo bisogno di lui, in realtà ho bisogno anche adesso di lui  » Affermò Bonnie con le lacrime agli occhi, così
Enzo le sorrise leggermente e la strinse, per confortarla.

« Mi sembri una tosta, Bonnie Bennett, riuscirai a superarla, ne sono sicuro e se avrai bisogno di una spalla su cui piangere, puoi contare sulla mia  » Disse Enzo sorridendo leggermente, Bonnie lo guardò e sorrise a sua volta.

« Grazie, Enzo  »

« E niente più sesso d’affari, promesso? » Chiese divertito.

« Promesso » Rispose ridendo.

Entrambi si sorrisero e continuarono a dividersi quella bottiglia di birra sotto le stelle mentre ognuno parlava della propria vita, creando un nuovo forte legame che sarebbe stato fondamentale per quella nuova avventura. 










Spazio Autrice______________: Finalmente dopo un pò di tempo riesco ad aggiornare :D
Che dire, è iniziata una nuova fase di questa storia: Enzo e Bonnie si fanno sempre più vicini, facendo ben due volte sesso insieme, poi però Bonnie si apre con l'uomo (sottolineo che nella mia storia Enzo è umano, precisamente un cacciatore di demoni) e gli confessa che è innamorata di un altro uomo, di un vampiro. Sarà l'inizio di una bella amicizia. 

Grazie a chi mi segue, come sempre <3 un abbraccio, Free.

 

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Capitolo 32
*** Next to me ***


32.

 
Enzo aveva comunicato a Bonnie dove e come trovare il demone più forte e maligno di tutti, Dahaki, così la strega si era esercitata molto con l’incantesimo con cui doveva invocarlo e poi portarlo in forma umana, così da ucciderlo.

« Sei molto attrezzato » Osservò Bonnie guardando tutte le armi che Enzo aveva messo nel suo zaino per affrontare il demone.

« Non mi piace lasciare niente al caso, tu continua ad esercitarti con gli incantesimi, io vado a prendere il nostro asso nella manica » Disse Enzo soddisfatto.

« E quale sarebbe? » Chiese Bonnie perplessa.

« Ti spiegherò tutto al mio ritorno » Disse Enzo per poi uscire dalla Armory.

Bonnie sospirò e si guardò attorno, era da settimane che si trovava in quell’edificio e che si esercitava con nuovi incantesimi  eppure era per la prima volta che rimaneva completamente da sola nella struttura; così chiuse gli occhi e si concentrò profondamente, ascoltando semplicemente la magia che scorreva dentro lei e ciò che desiderava il suo cuore. Quando riaprì gli occhi non sapeva dove si trovasse, sapeva solo che era in un bar piuttosto mal ridotto, così si guardò attorno stranita quando finalmente lo vide seduto sul bancone che, in completa solitudine, beveva un bicchiere di bourbon.

« Damon » Sussurrò dolcemente la strega, consapevole che il vampiro non poteva sentirla

Una cameriera piuttosto provocante, visto che indossava degli abiti succinti, si avvicinò al vampiro, mostrandogli la sua ampia scollatura sorridendo maliziosa.

« Mr. Salvatore, sono pronta per lei »

Quasi le venne un colpo quando lo vide assieme ad un’altra donna, ma poi si calmò quando capì che la ragazza era evidentemente soggiogata e che Damon stava bevendo del sangue dalla sua vena. Era tornato il Damon di sempre. Anche lui come quel bar sembrava piuttosto malconcio, anzi non sembrava nemmeno Damon Salvatore.
Quando uscì da quel bar, Bonnie vide che un gruppo di uomini si avvicinarono al vampiro in maniera piuttosto minacciosa, la strega non riuscì a capire perché lui non reagisse, se solo avesse voluto, li avrebbe uccisi in un colpo solo eppure lasciò che quel gruppo di teppisti lo picchiasse a sangue, anche se i loro pugni non potevano fargli niente, se non del male.
Bonnie guardò quella scena allarmata, con gli occhi lucidi, e non potè fare a meno di intervenire e salvare Damon, seppur non capiva perché stava subendo tutto questo.

 « Phasmatos ipse malum » Cominciò a dire Bonnie, per proteggere Damon  « Phasmatos defendat a malo est, ad auxilium dare mihi fortitudinem »

Nel momento in cui Bonnie pronunciò quell’incantesimo di protezione, tutti si accasciarono a terra doloranti mentre Damon ebbe il tempo di alzarsi pian piano, ancora senza forze. Eppure sgranò gli occhi e guardò Bonnie dinnanzi a lui, anche se non avrebbe dovuto vederla.

« BonBon » Sussurrò per poi cadere a terra, senza sensi.

Bonnie sospirò e si concentrò ancora di più di come già stava facendo: riuscì a sistemarlo in un dignitoso motel e a metterlo un po’ in forze con qualche sacca di sangue, prima di lasciarlo dormire sul suo letto, gli accarezzò il volto che dormiva beato, sapeva che non avrebbe dovuto farlo, perché si stava facendo solo del male, eppure era più forte di lei.

« Prenditi cura di te, Damon » Disse piano per poi scomparire una volta per tutte.

Quando Bonnie ritornò in sé, quasi si sentì mancare l’ossigeno, notò che del sangue le stava fuoriuscendo dal naso a causa dell’eccessivo sforzo che aveva fatto per quell’incantesimo; andò a bere un po’ d’acqua fresca in cucina e al suo ritorno guardò stranita Enzo che teneva legata e incappucciata una persona.

« Enzo? Cosa sta succedendo? » Chiese Bonnie stranita.

« Non ti allarmare, non so nemmeno chi sia, so solo che è questa persona che ci serve per sconfiggere Dahaki » Affermò Enzo soddisfatto.

« E tu come fai a saperlo? » Chiese confusa Bonnie.

Enzo sorrise e tolse il cappuccio che copriva il volto della persona.

« Perché è una doppelgangher » Affermò Enzo determinato.

Bonnie guardò il volto di quella persona e sgranò gli occhi, così come anche la persona che si trovava legata dinnanzi a lei, non poteva credere a ciò a cui stava assistendo.

« Elena » Disse una sorpresa Bonnie.

« Bonnie, che sta succedendo? » Chiese guardandosi attorno  smarrita.

Bonnie guardò il suo amico Enzo con aria interrogativa mentre lui, invece, sembrava piuttosto soddisfatto. Quale era il suo piano?. La strega Bennett slegò velocemente la sua migliore amica e una volta  liberata si abbracciarono stringendosi forte, poi la strega si voltò verso Enzo guardandolo male.

« Cosa diamine hai intenzione di fare? » Chiese Bonnie sconvolta.

« Io.. Non pensavo tu conoscessi la doppelgangher! » Esclamò Enzo sorpreso.

Lo sguardo del cacciatore si poggiò poi su Elena, e sembrò come se fosse rapito da quella donna, cominciò a fissarla come se non avesse visto nient’altro di più bello in tutta la sua vita mentre Elena era troppo confusa, invece.

« Enzo? » Chiese Bonnie guardando l’amico stranita.

Enzo scosse la testa e guardò Bonnie.

« La doppelgangher è un elemento di fondamentale importanza per il nostro lavoro » Spiegò Enzo.

« Io non ti permetterò di uccidere la mia migliore amica! » Esclamò Bonnie guardandolo male.

« Cosa? Io non voglio ucciderla, lei ci serve viva » Disse Enzo.

Sia Bonnie che Elena si guardarono stranite.

« Per far ritornare alla forma originaria un demone bisognava uccidere la doppelgangher, cioè me » Disse Elena, così Enzo la guardò.

« Appunto. Forza, seguitemi. » Disse Enzo.

Così, Bonnie ed Elena seguirono Enzo in una parte di edificio che personalmente Bonnie non aveva mai visitato, in realtà non sapeva nemmeno che esistesse.

« Non credi sia arrivato il momento di essere sincero con me, Enzo? » Chiese Bonnie infastidita.

Così Enzo la guardò e sorrise leggermente, portando le due donne entro una stanza piena di informazioni circa ogni creatura soprannaturale: vampiri, licantropi, ibridi, originali, demoni.

« C’è una verità che non vi è mai stata raccontata sulla storia dei doppelgangher » Disse Enzo « La storia tradizionale riguarda una potente viaggiatrice che crea una pozione per l’immortalità per sé e il suo amato, ma quest’ultimo conferisce questa pozione ad un’altra donna. Così, per ripristinare l’equilibrio in natura sono state create dalle streghe dei doppelgangher, ossia le loro ombre umane sulla terra che sarebbero comparse nei vari secoli » Spiegò.

« Sappiamo bene la storia di Silas e Amara, che altro c’è? » Chiese Elena stranita.

Enzo guardò la doppelgangher e sospirò.

« Il motivo per cui sono stati creati i doppelgangher è più profondo. Il mondo è sempre stato abitato da spiriti maligni, demoni, che hanno portato solo morte e distruzione al mondo, così le streghe per ripristinare l’equilibrio che era stato sconvolto sia dalla pozione dell’immortalità che dalla presenza di questi esseri maligni, hanno portato nel mondo queste ombre, con cui i demoni hanno una vera e propria connessione, sono gli unici essere sovrannaturali in grado di fronteggiare questi esseri » Spiegò Enzo guardando le due donne.

Elena guardò la sua amica Bonnie un po’ spossata, non poteva credere alle sue parole.

« E’ per questo che per rinchiuderli in forma umana serve una doppelgangher? » Chiese Elena, così Enzo annuì

« Il potere delle Bennett è fondamentale per la riuscita dell’incantesimo ma tu.. Sei essenziale, sei l’unica che può sconfiggere qualsiasi demone al mondo, anche il più potente » Disse il cacciatore.

Bonnie guardò Enzo e scosse la testa.

« No, questa è una cosa che riguarda noi due, non ti permetto di mettere in pericolo la mia migliore amica! »  Esclamò arrabbiata Bonnie.

« La tua amica non può esimersi da ciò che realmente è! » Esclamò di contro Enzo.

« No! » Urlò Bonnie scatenando il suo potere.

Enzo la guardò sbigottito per il suo grande potere ma allo stesso tempo impaurito.

« Io voglio sapere » Affermò Elena « Voglio sapere la verità su chi sono »

« Non sai quello che dici, Elena, è davvero pericoloso » Disse Bonnie.

« Parli come se non conoscessi il pericolo! » Disse Elena guardandola « Abbiamo superato così tante cose, ma in questo ultimo anno ho perso me stessa e adesso se ho la possibilità di ritrovarmi, voglio farlo! » Disse con convinzione.

Bonnie guardò l’amica e sospirò, abbassando lo sguardo.

« Allora sei pronta? Io sono Enzo, ad ogni modo » Disse Enzo facendole un mezzo sorriso, offrendole la sua mano per presentarsi, guardandola incantato.

« Elena, piacere, ma adesso iniziamo, sono pronta » Disse con determinazione.

Elena e Bonnie guardavano Enzo mentre prendeva grandi libri e manuali antichi dagli archivi della Armory, per poi guardare le due donne negli occhi.

« Come ti ho già detto, i demoni hanno una connessione con te, sei l’unica persona che li riesce a fronteggiare, è come se in un certo senso dipendessero da voi doppelgangher » Disse Enzo.

« Per questo probabilmente Eric, cioe' il demone Thamiel,  è riuscito ad avvicinarsi così facilmente a me » Rifletté Elena.

« Esattamente. Ma non è solo questo. Le ombre sono state create dalle streghe per sconfiggere i demoni sulla terra, ma essendo estremamente connessi a loro non hanno considerato che questo potrebbe portarvi al lato oscuro, e divenire voi stessi dei demoni » Spiegò Enzo.

« Cosa?! » Esclamò Bonnie.

« Per questo cercano ad avvicinarsi più possibile a voi: o per uccidervi, nel caso di Thamiel, o per farvi passare al lato oscuro e avere più servi dalla propria parte » Continuò a dire Enzo.

« Ma non si può fare niente? » Chiese Elena.

« Assolutamente. Puoi decidere di combatterli, passando quindi dalla parte del bene, e diventare così un angelo »

Bonnie e Elena lo guardarono stranite, avevano sentito dire molte cose assurde in quegli anni ma non avevano mai sentito parlare di demoni né tanto meno di angeli.

« Cosa? Stai dicendo che.. »

« Si, Elena, come esiste il male, esiste anche il bene e tu ne puoi fare parte, se solo lo vuoi » Disse dolcemente Enzo.

« Certo che lo voglio. Cosa devo fare?. » Chiese determinata.

Quella sera, Bonnie aveva deciso di prendere una pausa, dopo quella giornata così ricca di sorprese e piena di emozioni, così come di consuetudine si sedette fuori l’edificio e sorseggiò una buona birra mentre guardava il cielo stellato. Ben presto venne raggiunta da Elena, la quale teneva anche lei la sua bottiglia di birra.

« Mi hanno detto che questa è una tradizione della Armory, ormai » Disse Elena divertita, sedendosi accanto Bonnie, e sorseggiando la sua birra.

Bonnie la guardò e rise leggermente.

« Vedo che Enzo ti ha messo a tuo agio » Osservò Bonnie.

« Mh, si, è un bravo ragazzo » Disse Elena.

Bonnie le sorrise e abbassò lo sguardo, così Elena la guardò e le sorrise dolcemente.

« Prima di andare via,  lui è venuto da me per dirmi addio » Disse Elena, così Bonnie la guardò perplessa ma la lasciò parlare  « Non aveva il coraggio di dirti addio, ma è venuto da me perché non voleva comportarsi totalmente da codardo» Spiegò Elena.

Bonnie sospirò.

« Io l’ho rivisto. Enzo era andato a prendere una cosa che serviva per il lavoro, che poi ho scoperto che eri tu, e ne ho approfittato per connettermi psichicamente a lui e l’ho visto: era in un bar mal ridotto, anche lui mi sembrava stesse male, ha lasciato che un gruppo di teppisti lo picchiasse quando poteva reagire senza problemi, così sono intervenuta e l’ho aiutato, credo che abbia sentito la mia presenza ad un certo punto, ma non importa. » Disse Bonnie abbassando lo sguardo.

« Non avrei mai potuto immaginare che ci saremmo contese lo stesso uomo, soprattutto se questo uomo è Damon Salvatore » Disse Elena divertita.

« Già, è assolutamente pazzesco » Disse Bonnie ridendo leggermente.

E nonostante tutto, continuarono a ridere come se non fosse cambiato nulla tra di loro, tra un sorso di birra e l’altro, sotto un cielo pieno di stelle.

 








Spazio Autrice_______:   Ciao a tutti <3 Dopo un piccolo periodo di assenza, eccomi qui! Non mi soffermo troppo, passo direttamente al capitolo:
Enzo ha un asso nella manica per sconfiggere il demone più potente di tutti, Dahaki, e si viene a scoprire che questo asso e' proprio la doppelgangher, cioe' la nostra cara Elena. Qui, Enzo spiega la vera origine dei doppelgangher ed il loro importante ruolo nella lotta contro i demoni. Che dire, spero che questa versione vi piaccia, ho cercato di dare alla storia un tono un pò diverso e ovviamente le sorprese non finiranno qui.
Inoltre, nel capitolo ricompare il nostro Damon, anche se quasi e' irriconoscibile. Bonnie, grazie alla magia, riesce ad aiutarlo per poi sparire e separarsi da lui ancora una volta. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima! Un abbraccio, Free.
 

 

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Capitolo 33
*** Complicated ***


33.


 
Elena aveva appena aperto gli occhi ma a dispetto di tutte le mattine questa volta era vispa e molto eccitata, perché quella era la mattina che più preferiva durante tutto l'anno, era Natale.  Così scese velocemente al piano di sotto della Armory, dove ormai abitava da un paio di settimane assieme Bonnie ed Enzo, e vide che quest'ultimo stava preparando la colazione tradizionale del Natale: pancakes al cioccolato, zabaione e biscotti di marzapane. Lei amava tutto questo.

« Buon Natale, signorina Gilbert » Disse divertito Enzo.

« Buon Natale anche a lei, Mr. St. John  » Rispose Elena scherzando « Non sapevo sapessi cucinare »

« Oh, ci sono tante cose che non sai di me » Disse guardandola sorridendo malizioso.

Elena rise leggermente e addentò un pancake che gustò come se non avesse mai assaggiato una prelibatezza simile.

« Sembrano quasi quelli che faceva mia madre, li adoravo » Disse Elena sorridendo.

« Faceva? » Chiese Enzo guardandola.

« Oh.. I miei genitori sono morti a causa di un incidente d’auto, io sono l’unica sopravvissuta » Spiegò Elena abbassando leggermente lo sguardo.

Enzo posò immediatamente il mestolo e si avvicinò alla ragazza, prendendole dolcemente le mani.

« Io non lo sapevo.. Mi dispiace, Elena »

« Non fa niente, è passato così tanto tempo » Rispose Elena facendo un finto sorriso.

« No, non è vero, certi dolori non passano mai » Disse dolcemente, accarezzandolo involontariamente il volto.

Elena non si sentì infastidita dal suo tocco, anzi lo reputò quasi piacevole, così lo lasciò fare, sperando che non si fermasse così presto. Enzo non poté fare a meno di guardarle le labbra che erano come una calamita per lui, infatti si avvicinò pian piano ad esse mentre Elena non glielo impedì, anzi glielo lasciò fare, ma prima che potesse avvenire qualsiasi cosa, Bonnie entrò in cucina e si immobilizzò quando capì cosa stava per succedere così i due ragazzi si distaccarono velocemente.

« Ho interrotto qualcosa? » Chiese Bonnie guardandoli.

Enzo e Elena si guardarono imbarazzati.

« Solo la colazione, forza vieni a mangiare » Rispose prontamente Enzo.

Bonnie sorrise leggermente guardando Elena e approfittò della colazione preparata da Enzo, che le fece inevitabilmente pensare a quando Damon preparava le colazioni durante il loro soggiorno nel mondo prigione.

« Avete mezz’ora per farti una doccia e prepararti » Comunicò Elena.

« Cosa?! » Esclamarono all’unisono.

« Non staremo anche la giornata di Natale chiusi a cercare di sconfiggere terribili demoni, oggi staremo con la nostra famiglia.. E quindi andremo al pranzo organizzato da Caroline » Spiegò Elena sorridendo.

« Io non posso » Disse Bonnie velocemente.

« Io non ho più una famiglia.. E non so nemmeno chi sia questa Caroline  » Disse invece Enzo.

Elena lo guardò e gli sorrise leggermente.

« Adesso siamo noi la tua famiglia, quindi andate a prepararvi, tra mezz’ora vi voglio pronti e senza discutere » Ordinò Elena con autorità.

Bonnie e Enzo si guardarono e risero leggermente per poi correre a prepararsi per il pranzo di Natale. Quando giunsero a Mystic Falls, vennero accolti da una Caroline entusiasta che aveva preparato un ottimo pranzo di Natale, con l’aiuto di Jo e di Liv.

« Mi siete così mancate! » Esclamò la bionda abbracciando le sue amiche « E sono davvero felice di rivedervi insieme, finalmente avete fatto pace » Disse dolcemente.

Bonnie ed Elena si guardarono e risero leggermente.

« Caroline, se continui a stringerci così ci strozzi! » Esclamò ridendo leggermente Elena.

Caroline si scostò immediatamente e sorrise imbarazzata, per poi notare il bel tenebroso che aveva assistito a tutta la scena.

« E tu sei..? » Chiese Caroline stranita.

« Lorenzo St. John, piacere » Disse accennando ad un vampiro.

Caroline sorrise calorosamente e poi li fece accomodare dentro casa, così Elena e Bonnie salutarono tutti i loro amici e coccolarono il piccolo Keegan che si faceva sempre più grande.

« Enzo, cosa ci fai qui? » Chiese Alaric sorpreso.

« Alaric! Che piacere vederti! » Disse Enzo sorridendogli e abbracciandolo come se fosse un vecchio amico.

Elena, che li aveva presentati, li guardò sorridendo divertita ma stranita.

« Voi vi conoscete? » Chiese Elena.

« Ero molto amico del padre di Enzo, molto tempo fa collaboravo con la Armory, poi purtroppo è scomparso, lui e tua madre erano dei miei cari amici. Mi hanno aiutato molto con la storia di Isobel » Spiegò Alaric.

« Già, la loro scomparsa è stata una perdita per tutti » Disse un Enzo piuttosto cupo.

Elena guardò l’uomo incuriosita, sapeva così poco del suo passato ma ne era attratta come se lui per lei fosse una calamita, era più forte di lei, non riusciva a spiegarlo. Quei suoi pensieri vennero interrotti dall’arrivo in casa di una persona speciale ma inaspettata, che fece sobbalzare sia Elena che Bonnie.

« Buon Natale a tutti! Ho portato lo zabaione.. Tranquilli, è corretto col bourbon » Disse Damon sorridendo beffardo.

Stefan sorrise sorpreso e corse ad abbracciare il fratello, che non vedeva ormai da molto tempo, così Damon ricambiò l’abbraccio, anche lui felice di vederlo.

« Sei tornato » Osservò Stefan felice.

« Esattamente, sono tornato  » Disse Damon sorridendo, per poi notare tra tutti un volto nuovo, al fianco di Elena « Tu devi essere un nuovo arrivato » Osservò Damon.

« Enzo St. John, piacere, diciamo che sono un infiltrato » Spiegò.

Damon gli fece un mezzo sorriso ma non era ancora convinto, come sempre il vampiro si dimostrava diffidente. Dopo questa breve presentazione, il pranzo di Natale ebbe inizio: era da molto che non stavano tutti insieme , specialmente in quelle occasioni di festa ma l’atmosfera era carica di tensione, soprattutto per Bonnie che non riusciva nemmeno a parlare. Al termine di quel meraviglioso pranzo, tutti decisero di gustarsi un bel drink after lunch, ma Bonnie non ci riusciva, così decise di uscire fuori per prendere una boccata d’aria.

« Che le prende a Bonnie? » Chiese Enzo sussurrando a Elena.

La donna sospirò e guardò Enzo.

« L’uomo che è arrivato a pranzo è Damon.. » Disse sperando che capisse il volo.

E così fu. Enzo capì subito che si trattava dell’uomo- anzi, vampiro- che le due ragazze si stavano contendendo e questo fece imbarazzare Elena, anche se non riusciva a capire il perché il giudizio di quel quasi sconosciuto fosse così importante.  Ma Enzo non si soffermò molto con lei, e uscì fuori per raggiungere Bonnie.

« Tutto bene? Sei praticamente scomparsa » Osservò Enzo avvicinandosi alla donna, la quale sospirò.

« Mi sentivo soffocare lì dentro » Ammise la donna guardando l'amico.

Enzo le sorrise dolcemente e le accarezzò il volto.

« In questi mesi ho  imparato a conoscerti, Bonnie Bennett, e so per certo che hai una forza interiore invidiabile, tu riesci a superare ogni cosa  » Disse Enzo per sollevarle il morale.

La porta di casa Salvatore si aprì e da lì uscì Damon che guardò i due in maniera piuttosto seria.

« Ho interrotto qualcosa? » Chiese sarcastico.

 « Esatto, forse dovresti rientrare » Rispose Enzo guardandolo male.

Damon avvertì la conflittualità di quell’uomo, e non gli piacque molto; così si avvicinò a lui con fare minaccioso.

« Tu non dici a casa mia cosa dovrei o non dovrei fare  » Rispose Damon piuttosto furioso.

« Non ti conviene fare così con me, ho ucciso creature di gran lunga molto più forti e spaventose di te » Rispose a tono Enzo.

Bonnie si frappose tra i due uomini, per evitare che quei toni accessi potessero sfociare in qualcosa di più grave.

« Enzo, va tutto bene, puoi tornare dentro » Disse dolcemente Bonnie.

« Sei sicura? » Chiese Enzo con fare protettivo.

Bonnie annuì così Enzo, dopo aver guardato male Damon, rientrò in casa lasciando i due da soli.

« Quindi già ti sei fatta un fidanzato » Osservò Damon infastidito.

« Oh, non permetterti di fare così, Damon. Sei scomparso, sei andato via lasciandomi da sola dopo un anno insieme senza spiegazioni plausibili, solo con una maledetta lettera e ora ti biasimi se sono andata avanti?! Mi hai lasciata e sono morta dentro, in effetti lo sono ancora ma sto cercando di mettere insieme i pezzi e Enzo mi sta aiutando in questo. E’ un mio caro amico, tra me e lui non c’è niente, anche se non dovrei darti alcuna spiegazione perché non la meriti! Non puoi piombare qui dopo mesi di assenza e dirmi come vivere la mia vita! » Esclamò Bonnie arrabbiata.

« Quando abbiamo distrutto quel demone, l’ho baciata, Bonnie. Ho baciato Elena e questo mi ha totalmente confuso, perché amo te ma.. C’è anche lei, è così importante nella mia vita che non posso farne a meno. E con quel bacio vi ho ferite entrambe, vi ho distrutte, ho distrutto la vostra amicizia! Sono il male, Bonnie, non potevo rimanere e distruggere ancora le vostre vite » Spiegò Damon.

Bonnie lo guardò, arrabbiata e con le lacrime agli occhi.

« Però hai avuto il coraggio di dire a Elena addio di presenza, a me solo una stupida lettera » Disse la donna mentre una lacrima rigava il suo volto.

« Con Elena è più facile, BonBon » Disse accarezzandole dolcemente il volto, asciugandole col dito la lacrima.

Entrambi si guardarono, nonostante quella situazione di rabbia mista alla tristezza, l’uno era una calamita per l’altra. Così, entrambi si avvicinarono pian piano, con esitazione, ma non potettero resistere: si baciarono, prima piano, come per capire se fosse giusto, ma anche quando capirono che non lo era, non riuscirono a fermarsi e continuarono a baciarsi, in maniera più intensa e passionale, che quasi li travolse.

« No.. Non posso » Disse una Bonnie esitante, distaccandosi dalle labbra deliziose del vampiro.

Lui non ascoltò le parole della strega e riprese a baciarla quasi con prepotenza, ma questo non infastidì la donna anzi aprì il suo cuore al vampiro, e anche le sue labbra, lasciando penetrare nella sua bocca la sua lingua, lasciandosi eccitare da un bacio intenso e pieno di desiderio.

« Ti desidero da mesi, Bonnie Bennett, devi essere mia, adesso » Affermò Damon, quasi con tono di comando, mentre ricopriva la strega Bennett di sensuali baci sulle labbra e sul collo che- doveva ammetterlo- la fecero eccitare moltissimo.

« No, no, aspetta, non così, non adesso » Disse respingendolo con forza.

Il vampiro la guardò, con i capelli scompigliati e qualche bottone della camicia sbottonato, ma ciò che attirò l’attenzione della donna era sicuramente la sua evidente erezione tra i pantaloni.

« Che ti prende? » Chiese Damon confuso.

« Non così, Damon. Non sono un giocattolo che puoi sfruttare a tuo piacimento. Se adesso vengo a letto con te e poi tu scompari un’altra volta, mi uccidi ed io non voglio più provare questo per te. Mi dispiace, ma non posso. » Disse Bonnie entrando velocemente in casa.

Quando fu il momento di salutarsi, a causa della fine della giornata, Caroline strinse nuovamente le sue migliori amiche, pregandole di farsi vedere più spesso, visto che erano impegnate in questo progetto segreto, come lo chiamava lei. Così, tutti se ne andarono e Caroline dopo aver sistemato casa, andò a letto. Damon, però, ancora non se n’era andato. In effetti, ora che i due sposini abitavano a casa sua non sapeva più quale fosse la sua vera casa.

« Pensavo fossi andato chissà dove »

Il vampiro si voltò e vide il suo fratellino che si avvicinò a lui, porgendogli un bicchiere di bourbon.

« Lo pensavo anche io, ma non so dove andare. Ho fatto un casino con Bonnie, prima era tutto perfetto, avevamo un progetto di vita insieme, eravamo felici ed innamorati.. Poi ho baciato Elena e adesso le ho perse entrambe » Disse Damon sospirando.

« Sono due donne importanti nella tua vita, devi solo capire chi vuoi al tuo fianco » Disse Stefan, per poi guardare suo fratello « Non dovevamo appropriarci di questa casa, avevamo stabilito che sarebbe divenuta la scuola di magia che tu e Alaric volevate fondare, e adesso non hai né una casa né un progetto di lavoro »

« Cosa? Stefan, io me ne sono andato, avevi tutto il diritto di rimanere nella nostra, nella tua casa »

Stefan sospirò, guardando il fratello negli occhi.

« Credo sia arrivato il momento di fare un cambiamento, davvero. Voglio comprare  casa, magari in periferia, sai.. Dove i bambini possano crescere meglio» Disse Stefan.

Damon si voltò a guardarlo, tra lo stranito ed il divertito.

« E’ vero che sono mancato qualche mese, ma sono abbastanza sicuro che due vampiri non possono figliare » Disse ridendo leggermente.

Stefan lo guardò e rise leggermente assieme al fratello.

« Avevamo in mente di pagare una madre surrogata, so che è un rischio avere un figlio, considerando ciò che io e Caroline siamo, ma noi vogliamo farlo con tutto il cuore »

« Sarete degli ottimi genitori, fratellino » Disse Damon sorridendogli.

Stefan e Damon si sorrisero e si diedero un abbraccio fraterno, poi il minore dei fratelli Salvatore tornò da sua moglie mentre Damon rimase lì a contemplare il cielo. In quel momento capì che anche lui doveva riprendere a costruire qualcosa, doveva riprendere in mano la sua vita e per farlo sarebbe rimasto a Mystic Falls.
 









Spazio Autrice______:  Eccoci al 33esimo capitolo della storia, il capitolo del Natale! <3 (anche se siamo praticamente in estate ahah)
Qui, Elena convince i suoi "coinquilini" ad andare al pranzo di Natale organizzato da Caroline, dove finalmente fa la sua comparsa a MF il nostro Damon che non appena mette piede in casa Salvatore ha già il primo scontro con Enzo, per il quale non nutre molta simpatia, e sopratutto quello con Bonnie, la quale dopo un attimo di debolezza lo respinge duramente. Nel capitolo c'è anche un momento Defan in cui Stefan confessa a Damon di volere una vita nuova con sua moglie Caroline e questo spinge il maggiore dei fratelli Salvatore a desiderare lo stesso. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un abbraccio, Free.

 

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Capitolo 34
*** Fall on the ground ***


 
34.

 
Damon entrò pian piano dentro l’edificio che secondo quanto gli aveva detto Alaric era la sede della Armory dove sapeva di poter trovare sia Bonnie che Elena, doveva assolutamente parlarle; si guardò attorno, era un edificio fuori vecchio ma all'interno moderno, probabilmente era stato ristrutturato.

« Damon? Cosa ci fai qui? »  Chiese Bonnie guardandolo stranita mentre il vampiro gironzolava nella hall della Armory.

Il vampiro si voltò verso la donna e le fece un mezzo sorriso.

 « Alaric mi ha detto che vi avrei trovate qui, quindi state lavorando in questa stramba organizzazione? » Chiese Damon beffardo.

« In realtà ciò che noi facciamo qui è una cosa privata » Rispose Bonnie piuttosto seria.

Quella risposta non piacque a Damon, così utilizzò l’udito piuttosto spiccato da vampiro per poi spostarsi velocemente nella stanza dove aveva sentito la voce di Elena e di quel tale; così vide Elena legata ad una sedia con diversi fili attaccati sulle sue tempie, mentre Enzo la esortava e concentrarsi per evocare Dahaka , come aveva detto lui.

« Damon non puoi stare qui! » Esclamò Bonnie arrabbiata, dopo che lo aveva raggiunto.

« Cosa diamine sta facendo quel mostro ad Elena?! Chi è Dahaka? Come puoi permettere tutto questo? » Chiese un Damon sconvolto, alzando il tono della voce.

« Lei vuole fare tutto questo » Spiegò Bonnie.

« Io la riporto a casa » Disse Damon dirigendosi verso Elena.

Bonnie non glielo poteva permettere, così gli saltò sulle spalle, da dietro, cogliendolo piuttosto di sorpresa.

« Cosa stai facendo, Bennett? » Chiese Damon stranito, visto che lui era comunque più forte di lei.

« Sto cercando di fermarti! » Rispose mentre si aggrappava alle sue spalle.

Damon scoppiò a ridere e con un solo gesto la fece scendere nuovamente a terra, mentre invece la strega Bennett sembrava piuttosto contrariata.

« Sei una strega potente e l’unico modo che hai di fermarmi è saltarmi da dietro le spalle? »  Chiese divertito.

 « Tu non puoi sedurmi fuori casa tua e poi venire qui e cercare di salvare la tua ex ragazza, lo sai vero? » Chiese Bonnie guardandolo male, cambiando discorso.

« In realtà sono venuto qui per dirti che sono tornato a Mystic Falls, ho già parlato con Ric e stiamo cominciando a lavorare per far diventare la famosa casa Salvatore una scuola di magia e di esseri sovrannaturali » Disse.

In quel momento gli occhi di Bonnie cominciarono a brillare, inconsapevolmente.

« Davvero? E Stefan e Caroline? » Chiese la strega.

« Hanno deciso di comprare casa... Ma il punto è che volevo venirti a dire questo, poi però ho visto che fate strani esperimenti su Elena! Cosa è questa storia? » Chiese Damon perplesso.

Bonnie si voltò e vide sia Elena che Enzo piuttosto concentrati a far emergere il potenziale di Elena per sconfiggere il demone e sospirò, lei doveva molto a quel ragazzo, non poteva abbandonare il lavoro con lui su due piedi.

« Enzo è un cacciatore di demoni, ha bisogno di me per sconfiggere il più potente demone sulla terra ma soprattutto... Ha bisogno di Elena, lei è una doppelgangher, è un’ombra, ed è l’unica creatura sovrannaturale ad avere una connessione con i demoni e allo stesso tempo è l’unica che può davvero sconfiggerli. » Spiegò.

« Cosa? E perché noi non abbiamo mai saputo niente di questa storia? » Chiese Damon.

« Se per questo, noi non sapevamo nemmeno dell’esistenza di demoni! » Rispose Bonnie facendo spallucce.

Damon si voltò ancora verso Elena che si stava esercitando grazie ad Enzo e scosse la testa, per poi voltarsi verso Bonnie con uno sguardo corrucciato, piuttosto contrariato.

« Quel tale non mi piace per niente, non so che piani avete ma non deve stare vicino ad Elena! » Esclamò Damon.

« Elena non è una bambina e sinceramente questo tuo comportamento da fidanzato geloso e ossessivo è assolutamente patetico, Damon! » Esclamò di contro Bonnie.

La conversazione venne interrotta da Elena ed Enzo che raggiunsero i due, visto che avevano concluso l’addestramento per quella, guardandoli piuttosto straniti.

« Damon? Cosa ci fai qui? » Chiese Elena stranita.

« Ahm, sono venuto per invitarvi all’inaugurazione della scuola di magia mia e di Ric » Disse Damon improvvisando, mentre Bonnie lo guardava stranita.

Elena sorrise e abbracciò il vampiro.

« Sono così felice per voi! » Esclamò Elena felice « Fammi sapere la data e l’orario, dobbiamo assolutamente esserci! » Disse entusiasta guardando Bonnie, che invece le fece un mezzo sorriso.

Damon così salutò velocemente tutti e andò al liceo di Mystic Falls, approfittando dell’ora di pranzo, e una volta arrivato andò da Alaric, sedendosi accanto a lui alla mensa mentre pranzava con altri suoi colleghi.

« Alzate il culo da queste sedie e andate a rovinare la vita a qualche strambo studente » Disse Damon utilizzando la compulsione sui colleghi di Ric per rimanere solo con lui
Ric guardò Damon e rise leggermente.

« Che piacere vederti, Damon, cosa posso fare per te? »

« Ecco... Dobbiamo organizzare un’inaugurazione per la scuola, questa settimana  » Disse Damon.

Alaric quasi cadeva dalla sedia per quell’affermazione, così guardò Damon sconvolto.

« I lavori richiedono tempo, ancora niente è pronto! » Esclamò Alaric.

« Lo so, ma quel Lorenzo non mi piace per niente... Oggi sono andato a quella strana organizzazione per dare la bella notizia a Bonnie della nostra scuola di magia ma poi ho visto che quel tale faceva strani esperimenti con Elena, stanno cacciando dei demoni e vogliono utilizzare la magia di Bonnie e Elena perché è una doppelgangher. Devo scoprire cosa diamine ha in mente, non mi convince per nulla questa storia dei demoni e spero che tu possa aiutarmi » Spiegò Damon.

Alaric sospirò e guardò il suo amico vampiro.

« D’accordo. Mettiamoci al lavoro. »

 
***



Elena era pronta e molto emozionata per l’inaugurazione della nuova scuola di magia di Ric e Damon, sapeva che quella serata avrebbe ufficialmente sancito l’inizio di qualcosa di nuovo. Così, scese al piano di sotto, dove trovò Bonnie con un delizioso abito piuttosto elegante che probabilmente attendeva che gli altri fossero pronti per andare.

« Sei davvero bellissima, Bonnie, questa è una serata così grandiosa » Disse Elena sorridendo.

Bonnie si limitò a farle un mezzo sorriso e abbassare lo sguardo, ma nei suoi gesti non vi era nemmeno un minimo di entusiasmo.

« Non sei emozionata? D’altronde la scuola porterà il tuo nome, quello di tua nonna, si insomma, della tua famiglia » Osservò Elena guardandola.

« Quella scuola era il progetto di vita mio e di Damon, adesso invece è solo una scuola che porta il mio nome, nulla di più. Probabilmente non dovrei dire queste cose a te, l’argomento Damon per noi è off  limits ma non riesco ad essere emozionata, solo tanto triste » Rispose la strega con le lacrime agli occhi.

Elena non ebbe tempo di rispondere che Enzo scese di sotto, così le due ragazze si voltarono ed Elena lo guardò stupita per l’eleganza e la bellezza di quell’uomo in abito elegante.

« Allora, belle ragazze, pronte per la serata? » Chiese sorridendo divertito.

Elena scosse la testa mentre Bonnie la guardava divertita, ed entrambe annuirono, così vennero scortate dal bel cacciatore si diressero verso la dimora dei Salvatore che ormai era una scuola di magia. Appena arrivarono, notarono come la serata fosse molto elegante, così come tutti i suoi partecipanti.

« Benvenute, ragazze, che ne pensate? Ho organizzato tutto io » Disse Caroline euforica.

Elena e Bonnie risero leggermente.

« Non avevamo dubbi » Disse Bonnie divertita.

« E’ tutto meraviglioso, Caroline » Rispose Elena sorridendo.

La vampira bionda sorrise e offrì ai nuovi arrivati un calice di champagne per inaugurare l’inizio di una bella e raffinata serata, accompagnata da una buona musica.

« Adoro questa canzone, è così romantica... Elena, vorresti farmi l’onore? » Chiese Enzo sorridendole, così Elena rise leggermente divertita.

« Con molto piacere » Rispose lasciandosi trascinare al centro della stanza, dove tutti ballavano un dolce lento.

Damon si avvicinò da dietro a Bonnie, accarezzandole dolcemente il fianco destro e avvicinando le sue labbra al suo orecchio, sussurrandole dolcemente.

« Sei davvero bellissima »

Bonnie chiuse gli occhi,  godendosi appieno quel momento con il vampiro, poi ritornò in sé e scosse la testa per poi voltarsi verso Damon, guardandolo male.

« Complimenti per la scuola, ma sappiamo entrambi che non doveva aprire adesso, quindi qual è il tuo piano? » Chiese una Bonnie scettica.

« Il mio unico piano per adesso è portarti a ballare » Rispose Damon beffardo.

Bonnie lo guardò e scosse la testa.

« Io ti amo, Damon, ma non puoi fare così con me, non puoi trattarmi in questa maniera, non puoi dirmi addio e poi tornare come se nulla fosse, mi fa male e non voglio più stare male, non per te almeno. Quindi, il tuo piano te lo puoi ficcare su per il culo » Rispose arrabbiata per poi lasciarlo lì da solo.

Damon sospirò e alzò lo sguardo, vide Elena che ballava stretta con quel cacciatore dai loschi piani, ed entrambi sorridevano felici e si guardavano intensamente, come se non avessero visto niente di più bello al mondo. Così il vampiro strinse la sua mano in un pugno, cercando di placare la sua rabbia nel vedere Elena tra le braccia di un altro e uscì fuori per prendere una boccata d’aria.

« E’ una bellissima serata, devo farti i miei complimenti »

Dopo aver contemplato il silenzio per qualche momento, Damon venne raggiunto dallo stesso uomo di cui sospettava qualcosa che non andava, così lo guardò.

« Vorrei ringraziarti cordialmente, ma non mi stai molto simpatico » Rispose Damon.

« Lo capisco, anche io non mi starei simpatico fossi in te. Ma se può esserti di aiuto, tra me e Bonnie non c’è assolutamente niente, siamo solo amici » Disse Damon.

« Ah si? » Chiese Damon guardandolo.

« Quello che c’è stato tra di noi è stato solo un colpo di testa, lei è stata chiara sin da subito dopo quello che è successo tra noi, è innamorata di te »

Damon lo guardò confuso e stranito, non capiva cosa stesse dicendo.

 « Cosa sarebbe successo tra voi? » Chiese perplesso.

Enzo venne preso alla sprovvista, in quel momento si rese conto che la sua antipatia non era dettata dal fatto che lui fosse andato a letto con la sua donna, e in quel momento capì di essere nei guai.

« N-non lo sai? » Chiese sospirando  « Io e Bonnie siamo andati a letto insieme quando ancora il nostro rapporto era confuso, ma dopo abbiamo capito di essere solo amici »

Damon lo guardò e in quel momento si tramutò in viso: il vampiro, il mostro, senza cuore era tornato. E si era fiondato sul cacciatore intento ad ucciderlo, ma Enzo non si lasciò sopraffare da Damon e così cominciò una vera e propria lotta che fece allarmare tutti gli invitati.

« Damon, smettila! » Esclamò Bonnie sconvolta.

Alaric e Stefan intervennero immediatamente e separarono i due uomini animati da rabbia e istinto omicida.

« Ma cosa diamine ti è preso?! » Urlò Elena contro Damon mentre cercava di sorreggere Enzo, ormai senza forze dopo la colluttazione.

« Immagino che il tuo nuovo fidanzatino e la tua migliore amica non ti abbiano detto niente, eh? » Chiese arrabbiato mentre Elena lo guardava perplesso.

« Di cosa stai parlando? » Chiese Elena.

« Loro sono stati a letto insieme, Elena, dietro le nostre spalle » Affermò Damon arrabbiato e deluso.

Elena si discostò da Enzo, pian piano, disgustata, mentre lui cercava di trattenerla per spiegarle ma ogni tentativo fu vano per Elena, che si diresse verso l’uscita; ancora, venne fermata dalla strega Bennett ma  per tutta risposta si scagliò contro di lei e le diede un ceffone in pieno volto.

« Mi fai schifo. Non ti voglio vedere mai più. » Disse poi scappando via.

Bonnie sospirò mentre tutti pian piano venivano mandati via. La festa era decisamente finita. Quella sera era stata terribile per il maggiore dei fratelli Salvatore, così decise di rifugiarsi nell’unico luogo che gli dava un po’ di pace e serenità ma quando salì sulla torre dell’orologio di Mystic Falls si rese conto di non essere solo.

« Elena » Affermò sedendosi accanto a lei.

« Sono andata alla Armory e ho fatto le valige, sono pronta a tornare a Denver da mio fratello ma prima di farlo volevo salutare Mystic Falls »

« Non devi andartene,  Mystic Falls è casa tua » Disse Damon confortandola.

« Lavorare per la Armory e allenarmi per diventare un angelo e combattere i demoni mi ha fatto sentire finalmente parte di qualcosa dopo che tu mi avevi lasciata, non c’è stato niente tra me ed Enzo ma... » Cominciò a spiegare Elena.

« ... Ti sei innamorata di lui » Continuò Damon guardandola.

Elena ricambiò lo sguardo e sospirò.

« Ho capito tutto, sai? Intendo, del giorno in cui sei venuto a dirmi addio » Disse Elena.

« Cosa? » Chiese Damon confuso.

« Sei venuto a dirmi addio semplicemente perché non sei più innamorato di me, quindi guardarmi negli occhi e dirmi che saresti andato via è stato più facile per te. Invece, non è lo stesso con Bonnie, le hai detto addio con una lettera perché sapevi che avresti fatto del male alla donna che ami... Tu sei innamorato di lei, Damon, e credo che il nostro bacio sia stato più un bacio amichevole, ne abbiamo passate tante, ci siamo amati molto ed è finita e quel bacio doveva essere il sigillo di un amore che ormai è semplicemente... Finito. Per entrambi. » Spiegò Elena guardandolo.

Damon abbassò lo sguardo e sospirò.

« Con le parole sei sempre stata più brava di me » Osservò, facendo ridere Elena.

« Dovresti parlarle » Disse Elena.

« Non voglio, non adesso. Chissà quando è successo, chissà da quanto va avanti questa storia! » Esclamò arrabbiato Damon.

Elena lo guardò e fece spallucce.

« Se la ami, non lasciarla andare, te ne pentiresti, lo sai » Affermò Elena alzandosi  « Adesso ti saluto, è ora di andare »

Damon si alzò subito dopo la vampira e si diedero un dolce e amichevole abbraccio.

« Sarai per sempre in me, Elena Gilbert » Disse Damon sorridendole dolcemente.

« E tu sarai per sempre in me, Damon Salvatore » Rispose Elena sorridendo, mentre una lacrime segnava il suo volto.

Prima che potesse scendere dalla torre dell’orologio, Elena si accasciò a terra, tossendo a più non posso mentre le usciva dalla bocca del sangue. Damon si avvicinò a lei e cercò di sostenerla, ma la donna sembrava essere in fin di vita mentre il cielo si oscurava e dei lampi cominciavano a fare da sfondo a quella che sarebbe stata una delle notti più difficili della loro vita.










Spazio Autrice______: Eccoci in questo nuovo capitolo. 
Che dire, le situazioni sentimentali dei nostri protagonisti si fanno sempre più complicate ed intrecciate: Damon ed Elena scoprono del rapporto che c'è stato tra Bonnie ed Enzo e questo non fa piacere a nessuno dei due. Ho trovato giusto descrivere un incontro tra Damon ed Elena, nel loro posto, ossia nella torre dell'orologio di MF proprio per mettere un punto al triangolo Damon-Bonnie-Elena. Infatti, entrambi arrivano ad una conclusione: quello che lega loro, ormai, è solo una splendida amicizia e un vecchio amore che non dimenticheranno mai (perchè il Delena non può essere dimenticato, eh). Poi succede l'imprevedibile: Elena si sente male. 
Ci saranno tante, tantissime sorprese! Un grande abbraccio, Free.

 


 

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Capitolo 35
*** Life project ***


35.


 
Damon esordì alla Armory Organization con una Elena svenuta tra le sue braccia e quando Enzo e Bonnie videro il vampiro e la donna senza sensi corsero immediatamente ad aiutarlo.

« Cosa diamine è successo? » Chiese Bonnie preoccupata, cercando di aiutare l’amica.

« Volevo chiederlo a voi! Stavamo parlando e ad un tratto ha iniziato a sputare sangue senza alcuna ragione! » Esclamò un Damon preoccupato.

Bonnie guardò Enzo, anche lei confusa, visto che non sapeva cosa stesse succedendo all’amica.

« E’ pronta, tutto sta andando come deve andare » Disse Enzo quasi soddisfatto.

« Di cosa stai parlando? » Chiese Damon confuso.

« Elena ha stabilito la connessione con Dahaki, il demone più potente sulla terra, adesso sta a lei se diventare sua alleata, e quindi essere un demone, o combatterlo e diventare un angelo » Spiegò Enzo.

« Cosa? Sta a lei? Questo è il tuo brillante piano? Io sono una strega Bennett, posso aiutarla in qualche modo! » Esclamò Bonnie sconvolta.

« No! Tu al momento non puoi fare niente, questo è il momento di Elena di scoprire chi realmente lei è! » Esclamò Enzo insistentemente.

Bonnie e Damon si guardarono perplessi e contrariati mentre Elena sembrava come morta , mentre invece stava vivendo una guerra interiore. Enzo aveva detto che ci avrebbe messo del tempo, così Bonnie chiamò tutti gli altri amici alla Armory in attesa e nella speranza che la loro cara Elena si potesse svegliare al più presto possibile.
Passavano i giorni ed Elena rimaneva ancora stesa sul suo letto, immobile, mentre tra Bonnie e Damon era calata la freddezza più assoluta, visto che il vampiro attribuiva la colpa di tutto ciò che stava capitando ad Elena alla strega Bennett e al suo amico; quela sera, l'ennesimo silenzio venne interrotto dalla voce di Stefan che cominciò ad urlare si è svegliata! , così tutti accorsero alla stanza di Elena.  Lei era lì, con gli occhi aperti, sembrava piuttosto lucida ma allo stesso tempo stordita, probabilmente a causa del grande mal di testa.

« Elena,  dimmi cosa è successo » Chiese velocemente Enzo.

« Ma soprattutto tu come stai » Chiese invece Caroline preoccupata.

Elena sospirò, cercando di farsi forza.

« Io... L’ho combattuto, è stato così difficile ed è stata una vera e propria tortura ma poi finalmente ho deciso di combattere contro di lui e non so come ma ho usato una forza che non avevo mai avuto e che non ho mai provato da quando sono diventata un vampiro » Spiegò Elena.

Enzo la guardò e sorrise, accarezzandole dolcemente il volto.

« Ce l’hai fatta, Elena, sei un angelo » Disse Enzo orgoglioso.

Elena gli sorrise teneramente e si lasciò stringere tra le braccia dell’uomo mentre tutti erano rimasti alquanto perplessi da ciò che era successo ad Elena, ma comunque decisero di lasciarla riposare mentre Jo -  in quanto medico -  decise di visitarla.

« Quello che ti è successo ha destato la preoccupazione ma soprattutto l’interesse di tutti » Disse Jo divertita mentre Elena rise leggermente.

« Ho sempre pensato che essere doppelgangher potesse significare qualcosa di più ed Enzo me lo ha dimostrato, sono riuscita a combattere contro il demone più potente della terra... Ma so che non è ancora finita » Disse guardandola.

« Che vuoi dire? » Chiese Jo stranita.

Elena sospirò e guardò la donna.

« La leggenda narra che il demone può essere sconfitto solamente da due creature magiche: una strega Bennett e un doppelgangher. Io e Dahaki abbiamo una connessione, è entrato in me solamente per svegliare la mia parte latente, quella oscura, ma invece ho risvegliato la parte buona e sono diventata uno dei suoi più grandi nemici, un angelo, o almeno questo è quello che mi ha spiegato Enzo » Rispose.

« Mh, capisco » Disse Jo mentre si concentrava sugli esami del sangue di Elena, che le aveva fatto subito dopo essersi svegliata.

« Ma ancora la battaglia finale deve avvenire, in questa sarà fondamentale Bonnie, dobbiamo allenarci molto » Spiegò Elena determinata.

« Elena, credo che in questi  mesi dovrai stare a riposo, in questi giorni ne ho approfittato per fare degli esami del sangue e controllare la tua salute e ne è risultato che... Tu sei incinta » Disse Jo guardandola dopo aver letto i risultati degli esami.

Elena guardò il suo dottore, nonché amica, sconvolta.

« Cosa?! »








 
***




 
Tutti si ritrovarono nell’ampio salone della Armory che cercavano di ragionare su quella situazione così assurda, soprattutto Elena.

« Com’è possibile? Jo dice che sono incinta di un bambino apparentemente sano... Ma io sono un vampiro! Non posso avere figli! » Esclamò Elena sconvolta.

« Credo che il motivo sia proprio questo... Essendo un vampiro, un essere oscuro, non puoi essere un angelo, ossia un signore del bene, seppure la tua anima sia pura... Così le streghe anziane ne hanno creato una, nel tuo utero » Affermò Enzo.

Tutti guardarono Enzo, quella soluzione seppur assurda sembrava la più plausibile.

« Questo cosa significa? Che il bambino o bambina dovrà combattere contro il demonio più potente sulla terra?! » Chiese sconvolta Bonnie.

« Questo bambino o bambina sarà dotato di poteri enormi, sarà un angelo! Niente e nessuno potrà fermarlo, è geniale! » Esclamò Enzo euforico.

« Quindi... Il mio utero funge semplicemente da contenitore di un angelo in vista della battaglia finale? » Chiese Elena stranita.

« Esattamente. Dovrai portare nel tuo grembo questo bambino e poi lasciare che il male venga sconfitto da lui e dalla strega Bennett » Le comunicò.

Elena lo guardò e annuì leggermente, mentre tutti tornavano alle loro case dopo aver salutato una Elena piuttosto perplessa. Così, per cercare un po’ di pace e serenità uscì fuori ad ammirare il cielo e le stelle di quella notte mentre Bonnie la guardava piuttosto preoccupata dall'interno della Armory.

« Che situazione folle » Esordì Damon guardando Bonnie.

« Già, vorrei tanto starle vicina... L’ultima volta che ho cercato di parlarle mi ha dato uno schiaffo in faccia, ed anche motivato » Osservò la strega, così Damon la guardò.

« Lei ti vorrebbe al suo fianco in questo momento, ne sono sicuro » Disse Damon sorridendole leggermente per poi andare via dalla Armory.

Bonnie così sospirò e si avvicinò alla sua amica.

« Che giornata assurda, non trovi? » Chiese Bonnie sedendosi accanto a lei.

« Se per assurda intenti che nel mio utero c’è un piccolo essere che cresce... Beh, si, davvero assurda » Disse Elena sospirando.

Bonnie la guardò intenerita.

« Non sapevo che tutti quegli esperimenti con Enzo avrebbero portato a questo, mi dispiace così tanto, avrai vissuto un vero e proprio incubo » Disse Bonnie sospirando.

« E’ stato come essere all’inferno, non ha nulla a che fare con Klaus o con Silas... Lui conosce tutte le nostre paure, tutti i nostri segreti e peccati purulenti... Ti sfida, ti mette alla prova infliggendoti dolore e ci sono stati tanti momenti in cui ho pensato di lasciarmi andare a lui » Ammise Elena sospirando.

« Cosa ti ha spinta a non farlo? » Chiese Bonnie curiosa, così Elena la guardò.

« Ho pensato a quello che avresti fatto tu » Rispose Elena con gli occhi lucidi.

Così anche Bonnie si commosse, voleva tanto abbracciarla ma sapeva che non sarebbe stato il caso, visto il loro ultimo incontro-scontro.

« E’ vero, sono andata a letto con Enzo, due volte ,  ma prima di portarti qui e soprattutto prima che capissi che tra te e lui ci fosse qualcosa » Spiegò la strega subito dopo.

« Lo immaginavo, sono stata davvero troppo precipitosa , mi dispiace così tanto » Disse Elena dispiaciuta.

« A me dispiace così tanto! » Esclamò Bonnie per poi abbracciarsi con la sua migliore amica.

 Elena sospirò e guardò Bonnie.

« Prima che mi accadesse tutto questo, ero alla torre dell’orologio di Mystic Falls a parlare con  Damon, ed entrambi abbiamo ammesso di non essere più innamorati l’uno dell’altro e di essere andati avanti » Disse Elena guardandola.

Bonnie la guardò ma non disse nulla, come se stesse facendo finta di non aver sentito.

« Bonnie Bennett, voi vi amate, non sprecate altro tempo, per favore! » Continuò a dire Elena con tono di rimprovero.

« Ho paura che tutto sia rovinato tra me e Damon, è sempre stata una storia così... Caotica, non so nemmeno io cosa pensare » Disse Bonnie abbassando lo sguardo.

« Stiamo parlando di Damon Salvatore... Con lui tutto è caotico! » Esclamò Elena divertita « Grazie a me Damon ha cominciato a credere di poter essere migliore... Ma è con te che è diventato l’uomo giusto, corri da lui »

Bonnie guardò la sua migliore amica e dopo averle dato un dolce abbraccio, cominciò a correre più forte che poteva per arrivare il prima possibile nella dimora dei Salvatore che, ormai, era una scuola di magia che portava anche il cognome dei Bennett.

« Bonnie? Che stai facendo? »

La strega Bennett si guardò e vide un Damon Salvatore che la fissava stranito.

« Adesso devi stare qui e ascoltarmi. Io ti amo, Damon Salvatore, e tu ami me e di questo ne sono assolutamente sicura. Quando ho cominciato a capire di amarti mi sono sentita uno schifo per Elena e triste, smarrita, preoccupata... Ma allo stesso tempo è stata la cosa più vera che abbia mai sentito, la cosa più bella, la più giusta e allo stesso tempo la più sbagliata. Abbiamo passato più tempo a lasciarci andare che a tenerci stretti ma qualsiasi cosa succedeva, qualsiasi ostacolo dovessimo affrontare poi eravamo lì, l’uno per l’altro, pronti a tornare a casa. Insieme abbiamo passato l’anno più bello della nostra vita, siamo stati così felici e spensierati come non lo eravamo da tempo e soprattutto... Innamorati, eravamo innamorati. E nonostante tu te ne sia andato, lasciandomi da sola, sono convinta che abbiamo un’altra possibilità per ritrovarci, per stare insieme ed essere felici, quindi eccomi qui. Hai persino creato una scuola che porta il mio nome per stare con me. Ed io sono pronta più che mai, quindi chiedimelo » Disse Bonnie tutto d’un fiato.

Damon la guardò con gli occhi lucidi, divertito.

« Cosa dovrei chiederti? »

« Di fare parte del tuo progetto di vita, stupido! » Esclamò Bonnie infastidita mentre Damon rise leggermente e si avvicinò alla strega Bennett.

« Bonnie Bennett, sei la donna che ha cambiato la mia vita, sei la colonna portante della mia esistenza e la mia migliore amica, non posso fare a meno di te e prometto di non scappare mai più… Allora, vuoi far parte di un progetto di vita tutto nostro? » Chiese Damon sorridendo.

Bonnie lo guardò e gli sorrise per poi fiondarsi tra le sue braccia e scambiarsi un dolce bacio, che divenne sempre più passionale e pieno di desiderio, per poi entrare nella nuova scuola Bennett e inaugurare l’istituzione che da quel momento in poi sarebbe stato il loro progetto di vita.










Spazio Autrice_______:  Rieccomi qui con un 35esimo capitolo ricco, anzi ricchissimo, di colpi di scena :D
Damon porta Elena alla Armory, ancora senza sensi, e Enzo spiega che adesso deve vivere questa sorte di "lotta interiore" che porterà alla vittoria, e dunque diventerà un angelo, oppure alla sconfitta e quindi Elena potrebbe diventare proprio un demone. Ovviamente conosciamo Elena e la sua parte buona e pura ha il sopravvento e vince contro Dahaki. C'è un però. Essendo un vampiro, dunque un essere immondo e innaturale, non può essere un angelo che è simbolo del bene, dunque le streghe anziane ( tra cui anche Sheila Bennett, così per aggiungere questa chicca ) decidono di far crescere un essere dentro Elena. Si, insomma. Elena è incinta. Siete sconvolti? ahah. 
Inoltre, in questo capitolo vediamo un riappacificamento tra Bonnie ed Elena e oserei dire finalmente il ritorno di Bamon, che si giurano amore!.

Che ne pensate? Vi è piaciuto questo capitolo? Spero davvero di si. Un abbraccio. Free.

 

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Capitolo 36
*** Sacrifice for love ***


36.


 
I mesi passavano inesorabili e la pancia di Elena continuava ad ampliarsi sempre più a causa del bambino, il cui sesso era ancora sconosciuto, che cresceva sempre di più. 

« Il feto oggi ha scalciato troppe volte, credo sia un po’ irrequieto » Osservò Elena, che si distese nel divano della Armory, visti i piedi gonfi.

Bonnie e Caroline si guardarono stranite e preoccupate.

« Feto? Elena, sei al settimo mese di gravidanza.. Ormai è un bambino » La riprese Caroline.

« Lo so, lo so, è che questo non è mio figlio... E’ solamente un mezzo con cui le streghe anziane vogliono uccidere il demone, visto che io non posso farlo, non ha niente a che fare con me » Spiegò la donna sospirando.

« Elena, tra tre mesi partorirai questo bambino, ha esattamente a che fare con te » Disse Bonnie guardandola.

Elena sospirò e provò ad accarezzarsi la pancia, ma con scarso risultato poiché appena poggiata la scostò subito come se rifiutasse anche solo l’idea.

« Metterò al mondo un angelo che distruggerà quel demone, non mio figlio.. Io sono un vampiro, non posso avere bambini, vi ricordo » Disse Elena.

Bonnie e Caroline si guardarono ancora preoccupate e lasciarono che la loro amica si riposasse; la vampira bionda approfittò della pace di quel pomeriggio per organizzare la cena di compleanno del loro amico Matt , mentre Bonnie andò a trovare Enzo nel suo studio.

« Bonnie Bennett, quale onore » Disse sarcastico « Da quando lavori in quella scuola di magia non sei venuta più a trovarmi » Affermò divertito.

Bonnie rise leggermente e ripensò al momento in cui comunicò al suo grande amico che avrebbe lavorato al fianco del suo grande amore, Damon, alla scuola di magia che portava il suo nome. Lui era stato davvero felice per la migliore amica, seppur quest’ultima non poteva esimersi dalla battaglia finale contro il demone. Inoltre, Bonnie era sinceramente felice per i suoi due migliori amici, proprio Enzo ed Elena, che da qualche mese a questa parte erano diventati una coppia felice e innamorata, nonostante la situazione difficile della gravidanza.

« Sono venuta a trovare Elena quindi eccomi qui » Disse ridendo leggermente « In realtà, sono venuta qui per parlarti »

« Dimmi tutto » Rispose Enzo.

« Elena sta reagendo alla gravidanza in un modo che non è completamente da lei... E’ fredda, distaccata, come se non stesse portando in grembo il suo bambino ma una macchina  stermina- demoni. Tu hai notato qualcosa? » Chiese la strega Bennett.

Enzo sospirò e si avvicinò alla sua amica.

« Io ed Elena stiamo insieme davvero da poco, eppure credo di averla capita come se la conoscessi da sempre... Ha paura di soffrire ancora per la perdita di qualcuno che ama, sa che questo bambino così piccolo dovrà affrontare un demone potentissimo ed è possibile che il bene perda, lei ha solo paura di perdere qualcuno di importante, per questo preferisce distaccarsi. E credo che questo sia migliore per lei » Spiegò Enzo.

Bonnie ascoltò ogni parola. Avevano senso. Ma comunque scosse la testa contrariata.

« Non accadrà niente al bambino di Elena, non lo permetterò » Affermò determinata.

« Bonnie non puoi saperlo! La tua magia è fondamentale ma è il bambino che dovrà affrontare il demone! » Esclamò Enzo.

« Elena ha sempre desiderato una famiglia, un marito e tanti bambini... L’essere vampiro l’ha portata a rinunciare ad una grande parte di se stessa ma Dio, il destino, la fata turchina o non so, le ha dato una grande possibilità e lei non la può sprecare solo perché ha paura di soffrire. Lei ti ama, lei si fida di te... Non dovresti permetterle questo » Disse Bonnie.

Enzo sospirò e abbassò lo sguardo.

« Hai ragione, io l’ho messa in questo casino ed io devo aiutarla » Affermò Enzo sospirando.

Bonnie annuì e assieme al suo amico escogitò un piano fantastico, sollecitando la partecipazione di persone molto speciali, una cosa era sicura: quella sera non si sarebbe festeggiato solo il compleanno di Matt.
 





 
***
 






Elena si era diretta piuttosto allarmata al cimitero di Mystic Falls, dopo che l’aveva chiamata Bonnie che sembrava piuttosto preoccupata; non aveva detto niente ad Enzo,  lui era eccessivamente protettivo nei suoi riguardi, non voleva che capitasse niente all’unico modo per distruggere il suo più grande nemico. Quando giunse al cimitero si guardò attorno, era davvero strano per lei essere lì, poi notò una strana luce nella cappella dei Salvatore, così vi entrò credendo vi fosse Bonnie ad aspettarla.

« Sorpresa! » Urlarono tutti in coro, lasciando sbigottita Elena.

« Ma... sbaglio o oggi è il compleanno di Matt e non il mio? » Chiese divertita.

Dinnanzi a lei vi erano i suoi più grandi amici: Bonnie, Caroline, Tyler, Matt, perfino suo fratello Jeremy che la guardavano sorridendo.

« Beh, ci siamo accorti solo adesso che non abbiamo mai veramente festeggiato la tua gravidanza » Affermò Matt sorridendole leggermente.

Ma a quelle parole, Elena si incupì notevolmente, e tutti lo notarono.

« Vorrei tanto che questo fosse il mio bambino ma non lo è, sono incinta solo perché io non sono abbastanza pura da essere considerata un angelo! E poi perché mi avete portata qui?! » Chiese Elena infastidita.

« Era il mio 18esimo compleanno, non volevo festeggiare perché tra le tante altre cose.. Ero morta, non avevo nulla per cui festeggiare. Però voi mi avete portata qui , per dare inizio alla mia nuova vita e nonostante tutto la sto vivendo davvero appieno. Quando tu sei diventata un vampiro, in un modo o nell’altro, hai smesso di vivere perché hai rinunciato a tutto ciò che hai sempre desiderato.. L’umanità. Adesso, questo bambino o bambina ti sta dando la possibilità di ritornare a vivere, non perdere questa possibilità solo perché hai paura » Disse dolcemente Caroline.

Elena abbassò lo sguardo, la sua migliore amica aveva centrato in pieno il problema.

« Ha ragione Caroline, tesoro »

Quando Elena rialzò lo sguardo, vide Enzo che le venne incontro e le accarezzò dolcemente il volto mentre tutti gli altri guardarono la scena inteneriti.

« Se mi lascio prendere dalle emozioni non so se riuscirò a separarmi dal bambino una volta nato... Capisci? » Chiese Elena con le lacrime agli occhi.

« Lo affronteremo insieme, se tu lo vorrai, io ti starò vicino e ti terrò la mano quando il bambino verrà al mondo e per il resto della sua vita.. Tu sei sua madre, Elena, questo non può cambiare » Disse Enzo dolcemente.

Elena lo guardò negli occhi.

« Sei entrato così all’improvviso nella mia vita e l’hai stravolta... Dopo Damon non credevo di potermi innamorare di un altro uomo e invece eccoti, hai cambiato la mia vita Lorenzo St. John »

« E tu  la mia, Elena Gilbert, ti amo » Rispose sorridendo.

« Anch’io ti amo »

Ed entrambi si diedero un dolce bacio mentre tutti cominciarono ad applaudire felici per quella scena, quando ad un tratto Elena si accasciò a terra cominciando ad urlare per il dolore, così tutti spaventati chiamarono Jo. Qualcosa non andava. Così, Enzo e tutti gli altri portarono velocemente Elena alla Armory dove l’aspettavano già Jo, Alaric, Damon e Stefan, che sembravano piuttosto preoccupati. Il cacciatore adagiò la donna che amava sul letto cosicché Jo potesse visitarla per capire cosa avesse; solamente dopo qualche minuto uscì dalla stanza e guardò sospirando tutti gli altri che ricambiavano lo sguardo impauriti.

« Il bambino vuole uscire » Affermò Jo mentre tutti sussultarono.

« Cosa? E’ al settimo mese, è ancora troppo presto! » Esclamò Bonnie allarmata.

« Lo so ma le si sono rotte le acque ed è abbastanza dilatata, il bambino vuole uscire » Disse nuovamente per poi voltarsi verso Damon « Vuole te accanto»

Damon la guardò stranita.

« Me? Sei sicura? » Chiese.

« Si! Allora, andiamo? » Chiese Jo guardando il vampiro, il quale annuì deciso ed entrò in camera per stringere la mano ad Elena in quel momento così cruciale della sua vita.

Dall’esterno tutti non facevano altro che sentire Elena urlare di dolore e Jo che cercava di motivarla a spingere sempre più, sperando che tutto andasse per il meglio. Tutti gettarono un sospiro di sollievo quando si sentì il pianto di un bambino, ciò significava che era nato e che tutto era andato bene. Dopo poco Damon uscì dalla stanza sorridendo emozionato mentre tutti si avvicinarono a lui.

« Elena sta bene, è stata fantastica, ed è una bambina » Disse Damon commosso.

Tutti sorrisero e diedero un grande sospiro di sollievo, per poi avvicinarsi a Jo una volta che uscì dalla camera in cui era avvenuto il parto di Elena.

« Allora? Come sta? » Chiese Stefan.

Jo guardò tutti e sorrise dolcemente.

« Nonostante la bambina sia nata prematura gode di ottima salute, in effetti entrambe stanno benissimo, tra qualche minuto potrete entrare e salutarle » Rispose Jo sorridendo, per poi rientrare.

Dopo qualche minuto, Elena chiese specificatamente di far entrare Bonnie, la quale così entrò pian piano in camera e sorrise alla sua migliore amica, nonché neomamma. Si avvicinò a lei e si sedette ai piedi del letto, sorridendo ancora di più a quella piccola creatura che Elena stringeva tra le sue braccia.

« Congratulazioni, mammina » Disse Bonnie sorridendo commossa.

Elena guardò l’amica e rise leggermente, stringendo ancor di più tra le sue braccia la sua piccola bambina.

« Avevate ragione su tutto... Ho evitato in tutti i modi di amare questa piccola creatura perché avevo paura, dopo tutte le persone che ho perso in questi  anni non ce l’avrei fatta a perdere nuovamente qualcuno. Poi dopo tutto il dolore e gli sforzi del parto, mi è bastato un solo secondo in cui l’ho guardata dritta nei suoi occhietti per capire che m’apparteneva, non potevo farci nulla, l’ho amata dal primo momento. » Disse Elena dolcemente mentre piangeva commossa.

« E’ normale, Elena, tu sei così... Ami incondizionatamente, chiunque esso sia » Affermò Bonnie sorridendo.

Elena sorrise e annuì per poi abbassare il capo.

« Ho fatto entrare Damon ad assistere al parto nonostante ci fossero mille persone che avrebbero dovuto essere al mio fianco in quel momento... Tu, Caroline, Alaric, Jeremy, Stefan... Ma nel mio cuore sentivo che lui doveva stringermi la mano in quel momento, ma non c’è nulla di più » Disse rassicurandola.

« Lo so, Elena, lo so »  Le ripeté ancora per farla stare meglio.

« Bonnie.. Ti ho fatta entrare qui per una ragione. Tu e la tua magia siete indispensabili per la guerra contro Dahaki e anche mia figlia deve combattere contro questo demonio.. » Cominciò a dire Elena.

« Cosa stai cercando di dirmi, Elena? » Chiese perplessa.

« E’ mia figlia, Bonnie, non posso lasciarla combattere contro un demone, anche se le streghe le hanno dato tutta la forza di questo mondo, non posso davvero... Capisci? » Chiese Elena con le lacrime agli occhi.

« Io... Non capisco » Rispose Bonnie.

« Non lascerò che mia figlia combatta contro un mostro, mi sacrificherò io al suo posto, ma dovete promettermi che la porterete lontana dalla battaglia  » Chiese Elena con convinzione.

« Elena, io non posso lasciartelo fare! Sei la mia migliore amica e non hai abbastanza forze per affrontare un demone, visto che le streghe hanno incanalato il tuo potere in un essere puro! » Esclamò Bonnie sconvolta.

« Quell’essere puro è mia figlia, Bonnie! » Esclamò di contro Elena tra le lacrime.

« Noi troveremo un altro modo, come facciamo sempre! » Rispose Bonnie.

« Non c’è un altro modo e tu lo sai bene, Enzo ce l’ha spiegato molte volte: per affrontare il demone serve il potere di una strega Bennett e una doppelgangher che abbia i poteri di un angelo. E’ così che la sua famiglia è morta e tu lo sai! » Esclamò Elena guardando la sua migliore amica ma
Bonnie scosse la testa.

« No, io non te lo lascerò fare, io non posso perdere la mia migliore amica! » Disse con le lacrime agli occhi.

« Quando diventerai madre potrai capirmi, Bonnie, faremmo di tutto per proteggere i nostri bambini » Disse Elena sorridendole leggermente.

« Se capire questa decisione implica diventare madre allora non lo diventerò mai! » Esclamò Bonnie.

Elena sorrise e guardò la sua piccola che invece dormiva beata tra le sue braccia, e due lacrime scesero prepotenti sul suo volto, così poi guardò la sua amica con il volto rigato dalle lacrime.

« Invece lo diventerai presto, Bonnie, e sarai una madre grandiosa » Disse Elena.

« Cosa?! Ma sei impazzita?! » Chiese sconvolta la strega Bennett.

Ma Elena le sorrise e scosse leggermente la testa, per poi guardare la sua piccola.

« Se affronto il demone, sai bene che non sopravvivrò, ma questo vi darà il tempo di scappare e mettervi tutti in salvo, compresa la mia bambina. Ecco, voglio che mia figlia cresca dentro una famiglia fatta di amore vero, di sacrifici, sorrisi, risate, anche incomprensioni.. Ma con la voglia di superare sempre tutto. Per questo voglio affidare mia figlia a te e a Damon. » Affermò Elena.

« Cosa?! Elena, io.... » Cominciò a dire Bonnie, sconvolta dalle parole dell’amica.

« Hai detto che so amare incondizionatamente, ed è vero... Ma l’ho imparato da te, Bonnie Bennett, e voglio che tu sia la mamma della mia bambina quando non ci sarò più » Disse Elena.

Bonnie guardò sconvolta la sua amica, la quale sembrava invece piuttosto convinta di ciò che stava dicendo.

« Quindi, è così che deve finire? » Chiese Bonnie guardandola con le lacrime agli occhi.

Elena le sorrise e le accarezzò dolcemente la mano, stringendola poi facendola divenire un tutt’uno con la sua.

« E’ così che deve iniziare » Affermò invece Elena sorridendo.

Bonnie guardò Elena e non si riuscì a trattenere, così scoppiò a piangere ed inevitabilmente abbracciò la sua migliore amica, la quale la strinse dolcemente mentre tra le braccia teneva la sua piccola. Quel momento venne interrotto da Jo che entrò in camera, sorridendo gioiosa alle due donne e tenendo in mano una serie di documenti che probabilmente dovevano essere compilati.

« Allora, come la chiamiamo questa piccola principessa? » Chiese Jo sorridendo.

Elena guardò Bonnie e sorrise leggermente.

« Ho cercato a lungo un nome che potesse trasmettere un significato chiaro di ciò che io voglio per mia figlia… Colei che deve essere amata… E’ questo ciò che voglio per lei. Il suo nome è Amanda. » Disse Elena.

Jo sorrise e trascrisse il nome mentre Elena e Bonnie si guardarono sorridendo, godendosi quel momento così felice, nonostante tutto. Poi, Bonnie guardò negli occhi la piccola Amanda e finalmente capì cosa provava Elena, capì perché voleva salvarla a tutti i costi. Fu proprio in quel preciso momento che Amanda divenne sua figlia.









Spazio Autrice______: Beh, che dire, questo è uno dei miei capitoli preferiti e spero che anche a voi piaccia <3
Lo considero tra i miei preferiti perchè credo che il gesto di Elena sia un gesto che solo un genitore che ama incondizionatamente può fare e, allo stesso tempo, anche Bonnie che non è la madre biologica comincia a sentire quell'amore che solo una madre può sentire nei confronti di un figlio. Questo per dimostrare che l'amore va oltre qualsiasi legame socialmente stabilito. Non dico altro, lascio recensire a voi, concludo lo spazio autrice esclamando: benvenuta Amanda! 
Un abbraccio <3.


 

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Capitolo 37
*** Parents ***


37.



 
Era passato già un mese dalla nascita della piccola Amanda e tutti ne erano pienamente innamorati, anche se solo Bonnie sapeva del piano escogitato da Elena, aveva deciso di non darsi per vinta e continuava a cercare disperatamente qualche soluzione alternativa. La strega Bennett, infatti, era impegnata ad allenarsi per la battaglia che sarebbe avvenuta a breve, supportata costantemente dal suo Damon, anche se ammetteva di essere molto preoccupato da quella situazione.

« Hei, Sabrina Spellman, che ne dici di fare una pausa?  » Chiese Damon ironico interrompendo Bonnie che si esercitava con l’incantesimo di evocazione 

La strega Bennett rise leggermente alla battuta del suo uomo e decise di fare una breve pausa.

« Sei andato a trovare la piccola? » Chiese Bonnie sorridendo.

« Già, è davvero bellissima, non avevo mai visto Elena così felice. Eppure Enzo continua a dire che la bambina  può affrontare un demone così potente, ma mi sembra assurdo sai? Amanda è così piccola. » Confessò Damon sospirando.

Bonnie sorrise leggermente imbarazzata e abbassò lo sguardo.

 « Damon... Credo che arrivati a questo punto tu debba sapere una cosa importantissima » Disse Bonnie guardandolo negli occhi.

« Cioè? »

« Elena non ha intenzione di sacrificare la sua bambina, ma se stessa. Desidera che quando io evocherò il  mostro voi vi mettiate in salvo e che portate la piccola Amanda il più lontano possibile. » Spiegò Bonnie con gli occhi lucidi al solo pensiero.

« Cosa?! Ma è un suicidio! » Esclamò un Damon contrariato.

« E’ proprio per questo che mi alleno così tanto e che studio quei grossi manuali di magia, per trovare una soluzione! Ma nessuno deve sapere niente, nemmeno Enzo, ma le sorprese non sono finite qui » Disse Bonnie guardandolo.

« Cosa c’è ancora? » Chiese il vampiro esasperato

« Elena vuole che noi facciamo da genitori ad Amanda » Disse.




 
***
 






Damon si era diretto nuovamente alla Armory, dove trovò Elena giocare con la piccola Amanda, di una bellezza spropositata, proprio come la madre.

« Damon, come mai di nuovo qui? » Chiese Elena divertita ma stranita.

E invece lui era esageratamente serio, e questa la spaventava non poco.

« Dobbiamo parlare, Elena » Disse il vampiro.

« Dimmi pure » Rispose.

« Vuoi darti in pasto ad un demone... Sei per caso impazzita?! E poi cosa è questa storia che vuoi che sia il padre della tua bambina? » Chiese sconvolto così Elena guardò il vampiro e sospirò.

« Noto che Bonnie ti ha detto tutto »

« Certo che me lo ha detto! Quando doveva farlo? Quando tu saresti  morta ed io mi sarei trovato a fare il padre della tua bambina? » Chiese Damon arrabbiato.

« Senti, avrei potuto chiedere a Caroline e Stefan di fare da genitori ad Amanda, e magari sarebbero anche più bravi di voi, ma siete voi i suoi genitori, lo sento, è giusto così » Affermò Elena.

« Hai pensato a Enzo? Hai pensato a Jeremy o ad Alaric? Tutti soffriranno quando scopriranno cosa hai intenzione di fare, senza nemmeno dire addio! » Disse Damon arrabbiato.

« Se dicessi cosa voglio fare, tutti cerchereste un modo per evitarlo! E non voglio! Tutti hanno sempre sacrificato ogni cosa per proteggermi, adesso è arrivato il momento che sia io a proteggere voi! Deve essere così, Damon, per mia figlia darei la vita e così andrà » Disse la donna.

« E non pensi a me? Cosa farò senza di te? » Chiese il vampiro con le lacrime agli occhi, cercando di essere forte.

Elena gli sorrise e gli accarezzò dolcemente il volto.

« Entrambi ci siamo amati alla follia e questo ci ha cambiati, ha cambiato la nostra vita per sempre... Ma le nostre strade si sono separate e adesso il nostro destino è diverso. Tu devi vivere con la donna che ami ed essere padre, sono davvero convinta che sarai meraviglioso, Damon. » Disse Elena cominciando a piangere.

« E il tuo destino, invece? » Chiese Damon affranto.

« Il mio destino è combattere per la persona che più amo al mondo, fino a qualche anno fa avrei pensato che quella persona fossi tu... Ma adesso tutto è diverso » Disse Elena sorridendo leggermente tra le lacrime.

« Noi sconfiggeremo il demone senza che tu muoia, ci deve essere una soluzione » Disse Damon contrariato con determinazione.

« No, Damon! Enzo è stato chiaro sin da subito in questo... Sapevo a cosa andavo  incontro quando ho accettato, ma avevo perso te e avevo bisogno di ritrovare me stessa e ci sono riuscita, avevo un obiettivo tutto mio... Ma quando è nata Amanda ho capito che il mio obiettivo è cambiato ed è diventato proteggerla ad ogni costo, anche se questo significa sacrificare la mia vita » Spiegò determinata Elena « Ti prenderai cura di lei, vero? » Chiese
Damon guardò la donna e sospirò.

« I nostri destini sono cambiati... Ma tu rimani la stessa pazza di cui mi sono innamorato, si, mi prenderò cura di Amanda e sarò un gran padre per lei » Disse il vampiro guardandola.

« Grazie, Damon » Disse Elena sorridendo.

« Ma devi dirlo ad Enzo, lui ti ama e merita di sapere che perderà la donna della sua vita » Affermò il vampiro.

Elena lo guardò e sospirò, per poi annuire.

« Al battesimo della piccola lo dirò a tutti, è giusto che dica addio alle persone che amo » Disse la donna sospirando.

Damon annuì e prima di lasciarsi per la seconda volta quella giornata, si abbracciarono, poi il vampiro diede un dolce bacio sulla fronte della bambina e tornò a casa sua. Quando rientrò nella scuola di magia gestita da lui, Bonnie e Ric, guardò la donna che amava indaffarata con delle scartoffie, la quale si bloccò quando vide il vampiro all’ingresso.

« Damon » Disse Bonnie avvicinandosi a lui, guardandola preoccupata.

Damon le accarezzò dolcemente il volto e le sorrise con un filo di malinconia.


« Oggi ho parlato con Elena ed è stato terribile » Ammise Damon afflitto « Abbiamo superato così tante difficoltà e ne siamo usciti sempre vivi, non riesco a pensare che adesso possa finire in questo modo » 

« Non finirà così, Damon. Sto cercando ogni soluzione possibile per evitare che Elena... » Disse la strega per poi bloccarsi immediatamente al solo pensiero.

« Elena è sempre stata determinata a proteggere le persone che ama, l'ho amata per questo, però adesso sento che è diverso... L'amore che prova per Amanda è tutto ciò che ha sempre desiderato e farà di tutto per lei, di tutto » Osservò il vampiro.

« Quando troverò una soluzione sarà determinata a vivere per lei, invece » Affermò Bonnie determinata.

« Sei sicura che esista una soluzione? Insomma, se ci fosse, non credi che Enzo avrebbe proposto un'alternativa? » Chiese Damon perplesso.

Bonnie guardò l'amore della sua vita e sospirò, per poi perdersi nei suoi occhi color ghiaccio.

« Non ci siamo mai fermati davanti tutte queste perplessità, abbiamo sempre lottato, e ne siamo usciti vincitori ogni volta » Affermò Bonnie determinata

« Amore mio, io adoro la tua determinazione e farò di tutto per aiutarti a risolvere questa situazione, ma non dobbiamo dimenticare una cosa importante » Disse Damon.

« Cosa? » Chiese Bonnie perplessa.

« Se dovesse andare storto qualcosa... Saremo i genitori di Amanda » Rispose Damon guardandola.

Bonnie sospirò, non aveva ancora riflettuto a fondo su quella situazione, nonostante già provasse un immenso amore nei confronti di quella creatura così piccola ma allo stesso tempo tanto forte.

« Non ci ho mai pensato davvero, cioè... Quando Elena me lo ha detto ed io ho stretto tra le mie braccia Amanda è stato quasi automatico sentirla mia, non ho mai pensato veramente ad avere dei figli, lo consideravo forse scontato. Ma tu... Io ti conosco e so che la paternità non è mai stata una tua prerogativa... » Disse Bonnie sospirando.

« Non potrei essere più felice, BonBon » Disse Damon guardandola sorridendo «  E' vero, non sono mai stato un tipo paterno. Però, pensare a te, a me e ad un bambino non mi fa paura... Mi rende felice, è un buon segno non credi? » Chiese il vampiro sarcastico, così Bonnie rise leggermente.

« Decisamente »


« Quindi, saremo genitori » Affermò il maggiore dei fratelli Salvatore sorridendo alla donna che amava.

Bonnie lo guardò commossa e annuì.

« Si, saremo genitori » Affermò Bonnie.

Entrambi si sorrisero dolcemente per poi trovare riparo l’uno tra le braccia dell’altro. Non si erano sentiti più a casa prima ad ora.










Spazio Autrice______: Ciao amici miei, vi anticipo che siamo alle battute finali, per questo ho deciso che negli spazi autrici eviterò i miei soliti riassunti, così vi lascio al semplice piacere di leggere il capitolo senza annoiarvi troppo. E' un capitolo abbastanza tranquillo e molto importante per i Bamon, che cominciano a capire che vogliono essere davvero una famiglia.
Tengo a fare una precisazione: la conversazione finale di Damon e Bonnie non riguarda nello specifico Amanda, non sono così insensibili nei confronti di Elena ahah xD Semplicemente cominciano a pensare a loro come una famiglia e anche alla possibilità di avere un figlio, ovviamente non in maniera naturale considerando che Damon è un vampiro :p

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un abbraccio <3 Free.

 

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Capitolo 38
*** Stay with me ***


38.

 
 
Bonnie Bennett aveva riso di gusto quando il suo ragazzo le aveva fatto trovare l’abito color verde smeraldo che aveva indossato per il suo 21esimo compleanno sul suo letto, quella mattina. In allegato ad esso vi era anche  un bigliettino con su scritto semplicemente indossalo stasera. Così la strega Bennett si era ritrovata ad indossare lo stesso abito di due anni prima e di trascorrere il suo 23esimo compleanno con la stessa persona di due anni fa.

Quando era scesa al piano di sotto della dimora Salvatore, che ormai era divenuto il loro posto di lavoro, Bonnie aveva riso commossa nel notare come Damon fosse stato in grado di ricreare la stessa atmosfera di due anni prima: tutto era come per il suo 21esimo compleanno, ricordava ogni particolare, non avrebbe potuto dimenticarlo per nulla al mondo.

« Sorpresa, Bonnie Bennett! » Esclamò Damon sorridendo « Buon compleanno » Disse, poi, andando ad abbracciarla.

Bonnie rise leggermente e si strinse tra le braccia dell’uomo che amava.

« Ho un dejà vu » Affermò Bonnie divertita « Abbiamo già vissuto questa scena, per caso? »

« Mh, può darsi, mentre ci pensiamo che ne dici se la festeggiata mi concede un ballo? » Chiese Damon sorridendo.

Bonnie si guardò attorno sorridendo leggermente, per poi guardare il suo Damon.

« Ma non c’è musica » Osservò la Bennett.

Damon rise leggermente e si avvicinò all’orecchio della donna che amava per sussurrarle dolcemente.

« Da quando questo è un problema per noi? »

Bonnie sorrise ed insieme cominciarono a ballare, stretti l’uno all’altro, un dolce lento senza musica, perché così come due anni prima, loro non ne avevano bisogno. L’uno aveva l’altro, questo era l’essenziale.

« Sei felice, Bonnie? » Chiese dolcemente Damon.

Bonnie lo guardò e sorrise leggermente.

« Quando sono accanto a te certe cose fanno meno male, e tu sei felice? » Chiese la strega Bennett.
.
« Si, sono felice. E so che questo non è uno dei momenti più belli e felici della nostra storia, ma credo che nonostante tutto sia il momento giusto. » Cominciò a dire Damon « Inconsapevolmente, due anni fa, in questa stessa sala, con questi stessi abiti, in un mondo prigione del 1994 iniziava la nostra storia d’amore, seppur abbiamo impiegato molto tempo per ammetterlo a noi stessi. Dopo mille ostacoli oggi siamo qui, felici, con un lavoro che amiamo e con una bambina di cui occuparci, saremo genitori e questo mi fa estremamente paura ma so che accanto a te ogni cosa, anche la più impossibile, anche quella che più mi terrorizza può diventare la cosa più semplice al mondo, la cosa che più mi rende felice. Per questo, oggi, che considero il nostro anniversario ti voglio chiedere di rimanere accanto a me e rendere tutto migliore fino alla fine dei nostri giorni. Bonnie Bennett, vuoi sposarmi? » Chiese Damon per poi inginocchiarsi davanti a lei e mostrarle un bellissimo anello in diamanti

Bonnie guardò il vampiro con le lacrime agli occhi che scesero lentamente sul suo viso per l’emozione e annuì dolcemente commossa.

« Si, Damon, voglio diventare tua moglie » Disse piangendo euforica.

Così Damon sorrise e si alzò per poi darle un dolce bacio pieno di amore e felicità, quando si sciolsero dal bacio, Damon le mise l’anello di fidanzamento all’anulare ed entrambi sorrisero felici, come mai lo erano stati nella loro vita.









 
***





 
Elena era immobile che ammirava sorridendo dolcemente la sua piccola bambina, così bella con quell’abitino in tulle e quel fiocchetto bianco tra i capelli, per il giorno del suo battesimo. Sapeva di dover scendere di sotto e accogliere tutti i suoi amici che erano appena arrivati alla Armory, ma se lo avesse fatto avrebbe significato avvicinare sempre più il momento in cui doveva separarsene, e lei non voleva, non voleva lasciare la sua Amanda e i suoi amici per nulla al mondo.

« Il padrino e la madrina si chiedono quando potranno abbracciare lo loro figlioccia » Disse Damon esordendo dentro la sua camera.

Elena si voltò e vide un Damon abbastanza elegante che le faceva un mezzo sorriso.

« Non ce la faccio, Damon » Disse Elena sospirando, stringendo a sè la sua piccola.

« Lo so che è difficile, ma tu sei Elena Gilbert, sei la donna più forte al mondo » Affermò il vampiro.

« Vorrei tanto che fosse vero » Rispose la donna abbassando il capo.

Damon le sorrise leggermente e prese in braccio la piccola, che sembrava essere beata  tra le calde braccia di Damon.

« Devi dirlo agli altri, loro meritano di salutarti, di dirti addio »

« Lo so, hai ragione, ma è così difficile dire addio » Rispose Elena con le lacrime agli occhi accarezzando dolcemente il volto della sua piccola.


« Tu non ci dirai addio, intesi? Bonnie sta cercando una soluzione e sono sicuro che la troverà » Disse Damon con determinazione, così Elena lo squadrò sorridendo.

« Ho saputo che vi sposate... Finalmente ci siete riusciti, eh? » Chiese Elena divertita « Se non ci dovessi essere per il matrimonio, voglio che tu sappia... » Cominciò a dire Elena, ma Damon la interruppe immediatamente.

« Non finire la frase, tu ci sarai al nostro matrimonio, è una certezza » Affermò il vampiro, dandole
un dolce bacio sulla fronte, in segno d’amicizia, e accompagnandola di sotto con in braccio la sua piccola

Appena arrivarono al piano inferiore della Armory, tutti guardarono Elena e soprattutto Amanda sorridendo commossi per quel lieto evento.

« Vieni dalla madrina » Disse Caroline sorridendo dolcemente, alla quale Elena aveva chiesto di fare da madrina ad Amanda, al fianco di Stefan che invece avrebbe fatto da padrino.

Elena aveva scelto come padrino e madrina per sua figlia Caroline e Stefan perché voleva che anche loro, accanto Damon e Bonnie, fossero dei pilastri per la sua piccola Amanda. Lei doveva essere amata.  Dopo aver salutato tutti, finalmente iniziò quella intima e speciale cerimonia, con cui Amanda veniva battezzata da Caroline e Stefan, che avevano promesso di essere la sua guida per il resto della vita.

Enzo aveva preparato un piccolo rinfresco, così  appena la cerimonia si concluse iniziò la vera e propria festa, durante la quale tutti si divertirono molto, sembravano piuttosto spensierati. Così Elena approfittò di quel momento di leggerezza per avvicinarsi all’uomo che amava e sorridergli dolcemente.

« E’ una bella festa, grazie per aver organizzato tutto » Disse Elena sorridendo.

« Per me è stato un piacere, tesoro, in questi mesi sono successe così tante cose e ci meritiamo un po’ di felicità e divertimento, soprattutto tu » Disse dandole un bacio sulle labbra.

« Enzo.. Io devo dirti una cosa » Disse Elena molto seria.

« Tutto bene? Qualcosa non va? » Chiese preoccupato.

Elena sospirò e guardò l’uomo di cui era innamorata.

« Noi ci siamo conosciuti perché volevi distruggere il demone che ha ucciso la tua famiglia, quello era l’unico obiettivo ed anche il mio, finalmente avevo trovato qualcosa che mi permettesse di andare avanti dopo aver perso Damon. Poi è nata Amanda, ed io pensavo di poter essere distaccata ma non è così, io la amo, lei è mia figlia e non posso lasciarla combattere contro un demone maligno » Spiegò Elena.

« C-cosa? » Chiese Enzo sconvolto « Cosa stai dicendo? »

« Sto dicendo che combatterò io contro il mostro, Enzo » Affermò la donna.

« Cosa?! Tu non puoi farcela! E’ per questo che le streghe hanno permesso ad Amanda di vivere! Se tu combatterai col demone morirai » Affermò Enzo fuori di sé.

Elena lo guardò e sospirò ma prima che potesse dire qualche altra cosa, il cacciatore di demoni perse totalmente i sensi e cadde a terra, così Elena ma anche tutti gli altri cercarono di soccorrerlo. Quando Enzo riaprì gli occhi, Stefan e Alaric lo aiutarono ad alzarsi ma sembrava ancora troppo scosso.

« Elena, c’è qualcosa che non va, scappate! » Esclamò per poi riaccasciarsi nuovamente a terra.

Tutti si guardarono confusi mentre Elena cercava di assistere Enzo e di farlo riprendere, quando però riaprì gli occhi la donna capì subito che c’era qualcosa che non andava: erano rossi come il fuoco ed il suo sguardo era diverso, sapeva che quello non era davvero Enzo.

« Enzo? Che ti succede? » Chiese Elena preoccupato.

« Enzo non  più qui » Disse ma con una voce maligna, quello di sicuro non era Enzo, così Elena lo guardò e si allontanò velocemente, assieme a tutti gli altri.

« Dahaki » Disse Elena guardandolo male.

« E’ arrivata l’ora dei conti » Affermò il demone mettendosi in piedi, pieno di forze.

Elena e Bonnie si guardarono e con un solo sguardo si intesero perfettamente, così avanzarono verso il demone mentre tutti le guardavano sconvolte.

« Andate via, portate Amanda in salvo  » Disse Elena con convinzione.

« Cosa?! Elena, ma cosa dici? » Chiese sconvolta Caroline.

Elena si avvicinò all’amica e le diede un grande abbraccio, stringendola forte mentre invece la vampira bionda non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

« Mi devi promettere che amerai Amanda tanto e che non la lascerai mai sola » Disse Elena con le lacrime agli occhi.

« Elena, tu non puoi.. » Cominciò a dire Stefan, che sembrava aver capito.

« E’ mia figlia, Stefan, non posso lasciarla morire così, so che starà bene se ci sarete voi al suo fianco » Disse « Grazie per essermi venuto incontro in quel corridoio di scuola, tanti anni fa, ti voglio bene » Affermò piangendo.

Stefan la guardò con le lacrime agli occhi e l’abbracciò, sapeva che non poteva fermarla, avrebbe fatto di tutto per sua figlia ed in fondo la capiva.  Anche Caroline si intromise in quell’abbraccio e la strinse forte mentre cominciò a piangere senza controllo, dopo essersi detti addio Stefan accompagnò una Caroline piangente fuori dalla Armory. Elena abbracciò forte suo fratello, Jeremy, e Alaric che per tanto tempo erano stati la sua unica famiglia.

« Non ti permetto di sacrificarti, io starò al tuo fianco » Affermò Jeremy.

« Tu devi uscire da questo posto e vivere la vita che meriti, ti voglio così bene, Jeremy, prenditi cura di te » Disse Elena dolcemente tra le lacrime « E grazie Ric, per tutto quello che hai fatto per noi »

Alaric le fece un mezzo sorriso e poi trascinò con la forza Jeremy fuori, dove li aspettavano tutti gli altri, meno Damon che sembrava non voler lasciare l’edificio.

« Non lascerò la mia futura moglie ad affrontare un demonio » Affermò il vampiro.

« Andrà tutto bene, devi andare e devi tenere Amanda al sicuro, lei ha bisogno di te adesso, la dobbiamo proteggere, l’abbiamo promesso a Elena » Disse Bonnie con le lacrime agli occhi.

Damon le accarezzò dolcemente la mano dove la strega Bennett aveva indossato l’anello di fidanzamento e annuì.

« Torna presto, io ti aspetto » Disse con gli occhi lucidi.

« Tornerò da te, è quello che faccio sempre » Disse dolcemente Bonnie.

Così entrambi si sorrisero e si diedero un dolce bacio, ma prima che Damon potesse andare si guardò con Elena e l’uno corse verso l’altro e si scambiarono un dolce abbraccio, stringendosi forte, quello sarebbe stato il loro addio. Poi Damon corse via a mettere in salvo sua figlia.

« Veniamo a noi » Disse Dahaki con il corpo di Enzo, avvicinandosi alle due donne.

« Lascia stare Bonnie, tu vuoi me » Disse Elena con tono di sfida.

Il demone rise di gusto, ma questo non toglieva il fatto che faceva davvero paura.

« E’ vero, lo ammetto, la tua anima  è così pura nonostante tu sia un volgare succhia sangue » Disse il demone.

« Allora, lascia andare lei e prendi me, io non ho alcuna possibilità contro te, quindi morirò e sarò tua, in questa storia tu vinci! » Esclamò Elena mentre Bonnie la guardava sconvolta.

« Non se ne parla, Elena! » Esclamò Bonnie arrabbiata.

Elena la guardò e sorrise con gli occhi lucidi.

« Ti sei sacrificata sempre per me, adesso  è arrivato il mio turno. Goditi la vita come meriti e sii felice assieme a Damon e alla mia bambina, ti prego dille che l’ho amata e che ho fatto tutto questo per lei. E per favore, di ad Enzo che lo amo e che mi dispiace immensamente » Disse Elena piangendo.

« No, Elena » Disse Bonnie anche lei piangendo.

Elena non rispose e grazie alla forza da vampiro riuscì a scaraventarla fuori, ma prima che questo potesse accadere Bonnie prese la mano della sua migliore amica e la strinse forte, sentendo così un energia potentissima tra le mani, guardandosi negli occhi per l’ultima volta e dicendosi in quel modo addio. Poi Elena serrò l’ingresso della Armory cosicché nessuno potesse entrarvi per salvarla.

« Promettimi che ad Enzo non accadrà niente » Affermò.

Dahaki rise leggermente e guardò la donna.

« Ammetto che inizialmente ero allettato dalla sua anima, poi ho conosciuto la tua e ho capito che doveva essere mia, non importa se le  streghe hanno creato la mocciosa per distruggermi, come vedi vinco sempre » Disse compiaciuto.

« Sono pronta, Dahaki » Disse Elena per poi chiudere gli occhi.

Il demone sorrise e ritornò alla sua forma originaria per poi fiondarsi verso la doppelgangher e colpirla con tutta la forza maligna che aveva in corpo. Ma da quel colpo esplose una luce abbaiante che quasi li accecò, poi solo il vuoto.










Spazio Autrice_________: Eccoci al 38esimo capitolo!
Finalmente, dopo tante e bellissime dichiarazioni da parte di Bonnie, questa volta è Damon che si dichiara e chiede alla donna di sposarlo <3
Per quanto riguarda Elena, i due non si vogliono arrendere nel trovare una soluzione per salvare l'amica, ma Dahaki li batte sul tempo e si manifesta, così Elena non può fare altro che sacrificarsi per sua figlia e per le persone che ama. 

Un abbraccio a tutti e grazie sempre, un abbraccio <3

 

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Capitolo 39
*** Start of something new ***


39.



 
Quando Enzo riaprì gli occhi, si rese conto di non essere più alla Armory  ma a Mystic Falls, precisamente nella scuola di magia di Bonnie e Damon; si guardò attorno un po’ stordito, accanto a lui c’era Caroline che appena lo vide vigile gli sorrise dolcemente, anche se sembrava avere gli occhi piuttosto rossi e gonfi.

« Dove mi trovo? Cosa è successo? » Chiese ancora stordito.

« Non ricordi niente? » Chiese la vampira bionda, a sua volta.

« Stavo parlando con Elena alla festa di Amanda e poi non ricordo più nulla » Rispose.

Caroline sospirò e prima che potesse dire qualsiasi altra cosa, entrarono in camera i fratelli Salvatore accompagnati da Bonnie, tutti sembravano piuttosto stravolti.

« Enzo, sei sveglio » Osservò Bonnie sollevata.

« Bonnie, cosa diamine è successo? » Chiese l’uomo preoccupato.

Bonnie lo guardò e abbassò la testa.

« La Armory... è andata distrutta. Dahaki si è impossessato di te ed Elena... Beh, lei ci ha salvati tutti. » Disse poi guardandolo negli occhi.

« Cosa?! Ma come?! » Chiese sconvolto.

Bonnie e Caroline si guardarono e scoppiarono a piangere, così i rispettivi fidanzati andarono ad abbracciarle e a consolarle, anche se pure loro erano distrutti.

« Enzo, stiamo cercando di dirti che Elena... » Cominciò a dire Stefan con le lacrime agli occhi.

« No, non finire quella dannata  frase! » Esclamò mentre le lacrime cominciavano a farsi strada sul suo volto.

« Alaric e Jeremy sono tornati alla Armory, in cerca del suo corpo » Disse Damon con gli occhi lucidi.

« No, Elena, no » Disse Enzo scoppiando a piangere disperato.

Bonnie si sciolse dall’abbraccio del suo fidanzato e si diresse verso Enzo per darsi conforto, così entrambi si abbracciarono ed insieme piansero disperatamente per  la perdita di Elena.

« Prima di morire, mi ha detto che ti ama e che le dispiace » Gli sussurrò Bonnie all’orecchio, facendolo piangere ancora di più.

Ad un tratto, Bonnie sentì una strana presenza e qualcosa che le sfiorò dolcemente la spalla, così si voltò e rimase sconvolta.

« Ciao, bambina mia »

« Nonna » Sussurrò Bonnie incredula.

Sheila Bennett era proprio davanti a lei, illuminata di una candida luce bianca, sembrava piuttosto diversa rispetto come se la ricordava. Era bellissima.

« Tua nonna è qui? » Chiese stranita Caroline.

Bonnie annuì, ma evidentemente solo lei poteva vederla.

« E’ successo qualcosa di grandioso, tesoro » Disse Sheila sorridendole.

« Cosa? » Chiese Bonnie confusa.

« Per distruggere un demone occorre la magia di una Bennett, la doppelgangher che è anche un angelo e una persona che agisca mossa dal vero amore. Quando hai toccato Elena prima che lei ti portasse via dalla Armory le hai dato la tua magia, e anche se lei non è un angelo a tutti gli effetti perché è un vampiro, il suo gesto di vero amore è stato così immenso che è riuscito a prevalere sul male. » Spiegò sorridendole.

« Questo significa che Dahaki è morto? Elena ce l’ha fatta? » Chiese Bonnie con le lacrime agli occhi.

« Si, tesoro, Elena ce l’ha fatta  » Rispose felice.

« E lei è viva? » Chiese Bonnie, ancora.

Il sorriso sul volto di Sheila scomparve improvvisamente, sapeva che stava per dare una notizia troppo dolorosa alla persona che più amava al mondo.

« Quel demone era il più potente in terra, la sua forza maligna era inarrestabile e anche se Elena con il suo gesto d’amore è riuscita ad ucciderlo, lei non è sopravvissuta. Mi dispiace, bambina » Disse Sheila addolorata.

Bonnie, che aveva iniziato a sperare, ricadde nello sconforto e riprese a piangere.

« Ma le streghe anziane hanno ammirato la purezza di Elena nonostante la sua natura oscura, lei era un vampiro eppure il suo cuore era pura luce, e dopo questo sacrificio hanno deciso di far diventare Elena una di noi, un angelo » Continuò a dire Sheila sorridendole.

« Questo significa che... »

« Non potrete vederla, a meno che lei non voglia, come sto facendo io adesso, anche se non viene concesso sempre dalle streghe, ma lei veglierà sempre su di voi. Sarà il bene e combatterà il male, ed io starò accanto a lei, te lo prometto bambina mia » Disse la nonna Bennett.

« E Amanda? Come farà senza lei? » Chiese con le lacrime agli occhi.

« Sono sicura che tu sarai una grande madre, bambina mia. Sai cosa penso sui vampiri, soprattutto del tuo attuale fidanzato, ma ho visto quanto ti ama ed io voglio che tu sia felice. Anche lui sarà un  bravo padre. Lo vedo nel vostro futuro. » Rispose Sheila sorridendole.

Bonnie guardò la nonna e scosse la testa, impaurita e fortemente contrariata.


« No, nonna. Io non sono una madre, è Elena la sua mamma! Io sono solo una impostora, non ce la posso fare, non ce la posso fare senza Elena! » Esclamò Bonnie piangendo disperata per la perdita della sua migliore amica.

« Amore mio, so bene quanto è difficile, ma tu sei Bonnie Bennett, la donna più forte che io abbia mai conosciuto, saprai essere una madre meravigliosa ed Elena questo lo sapeva perfettamente » Disse dolcemente Sheila guardando sua nipote con le lacrime agli occhi, così Bonnie annuì e si asciugò le lacrime.


« Quindi, anche tu sei un angelo? Anche tu stai bene? » Chiese Bonnie sollevata.

« Quando è caduta l’Altra Parte le streghe mi hanno fatta diventare un angelo, è da quel momento che io veglio su di te e devo dire che te la sei cavata piuttosto bene » Le disse sorridendo, guardandola commossa per quanto era cresciuta.

Bonnie le sorrise, anche lei emozionata, e l’abbracciò dolcemente per poi lasciarla andare; quando si voltò tutti la guardavano straniti e confusi, ma la strega Bennett sospirò e gli sorrise leggermente. Aveva ragione Elena su una cosa che le disse qualche tempo fa, quello sarebbe stato un nuovo inizio.

Era calata la notte e tutti erano andati a riposare, soprattutto Enzo, dopo quella giornata così distruttiva e stancante  ma Bonnie non riusciva a dormire, così passò il suo tempo ad accarezzare il volto della piccola Amanda che dormiva beata nella sua culla.

« Non riesci a dormire, eh? » Chiese Damon abbracciandola di spalle.

« Sto aspettando il momento in cui Elena si faccia viva, mia nonna mi ha detto che può accadere se ottiene il consenso delle streghe, vorrei solo sapere che sta bene » Disse Bonnie sospirando.

« A chi lo dici, tutta questa storia è così assurda, BonBon » Disse Damon sospirando.

Bonnie si voltò verso il vampiro e gli sorrise leggermente.

« Non mi chiamavi così da tempo » Osservò divertita per poi guardare la piccola che dormiva beata « La amo, Damon, come se fosse mia, e questo mi fa così paura » Disse.

Damon guardò la piccola Amanda e sorrise.

« Anche io sento esattamente lo stesso e penso sia per questo che Elena ci ha scelti come suoi genitori, sapeva che l’avremmo amata come se fosse nostra» Disse il vampiro.

« Credo che Elena ci abbia dato questa possibilità anche per permetterci di stare insieme e di costruirci finalmente una famiglia, si insomma... Lo ha fatto anche per noi » Disse guardandolo.

« Si, lo credo anch’io. Ed è per questo che non possiamo più perdere tempo. » Affermò Damon sorridendole.

Bonnie lo guardò stranita ma divertita.

« Cosa significa? » Chiese.

« Sposiamoci, questa settimana stessa. Non aspettiamo il momento giusto, il posto giusto o la data giusta. E’ giusto perché ci siamo noi due, e Amanda. Adesso siamo una famiglia ed io voglio sposarti, Bonnie Bennett, quindi che ne pensi? » Chiese Damon sorridendole beffardo.

« Penso che domani chiamo Caroline e mi faccio aiutare nell’organizzazione, ci sposiamo! » Esclamò Bonnie sorridente.

Damon le sorrise e l’abbracciò, facendola girare su se stesso, per poi darle un intenso e passionale bacio dal quale lei non si poté tirare indietro. Entrambi si gettarono sul loro letto, intenti a consumare il loro desiderio e a festeggiare il loro imminente matrimonio e a farlo per tutta la notte, ancora e ancora.









Spazio Autrice__________: Carissimi lettori, in questo capitolo comprendiamo cosa succede ad Elena, grazie Sheila Bennett che parla dopo molto tempo con sua nipote, Bonnie. Dopo gli ultimi avvenimenti sembra davvero tutto cambiato, sembra l'inizio di qualcosa di nuovo.
Non voglio spoilerarvi di più nello spazio autrice, sono curiosa di scoprire cosa ne pensate! Un abbraccio, Free <3

 

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Capitolo 40
*** Yes, i do ***


40.

 
Caroline aveva aiutato Bonnie ad indossare il lungo velo da sposa che insieme avevano scelto assieme l’abito per quel giorno così speciale.

« Sei così bella, Bonnie » Disse Caroline commossa mentre guardava la sua migliore amica vestita da sposa.

« Non avrei mai creduto che un giorno avrei davvero indossato un abito da sposa, è tutto così strano » Disse una Bonnie felice e commossa mentre si guardava allo specchio.

 « Beh, è più strano credere che tu stia sposando Damon Salvatore » Affermò Caroline ridendo leggermente.

« Già » Disse Bonnie ridendo per poi farsi seria e guardare Caroline  « Vorrei tanto che Elena fosse qui » Disse rattristita.

« Sono sicura che lei è qui con noi, in questo momento, solo che non possiamo vederla » Rispose Caroline dolcemente.

« Spero davvero che sia così » Disse Bonnie sospirando.

La conversazione venne interrotta da qualcuno che bussò alla porta e poi entrò in camera: era Enzo, vestito elegante, che teneva in braccio una dolce Amanda, anche lei vestita piuttosto elegante con un abitino rosa in tulle ed un fiocchetto abbinato in testa.

« Disturbiamo? » Chiese divertito Enzo.

« Ma certo che no » Rispose Bonnie sorridendo andando a prendere in braccia la sua bambina.

« Sei bellissima, Bonnie » Disse dolcemente Enzo.

Bonnie lo era davvero.  Indossava un abito da sposa stretto ai fianchi  ed interamente in pizzo, i capelli erano raccolti con una spilla scintillante che illuminava l’abito e lo rendeva ancora più bello e il trucco semplice ma marcato delineava perfettamente la bellezza della strega Bennett.

« E troppo emozionata, aggiungerei » Disse Caroline divertita « E’ arrivato il momento di andare » Disse prendendo in braccio la piccola Amanda.

« Aspetta, manca una cosa importante: il mio regalo per te, Bonnie » Disse uscendo dalla giacca un cofanetto in velluto.

« Non può aspettare? » Chiese impaziente la vampira bionda.

« Aprilo » Disse Enzo sorridendo.

Bonnie lo guardò stranita per poi aprire lentamente il cofanetto, cominciando a piangere quando ne vide il contenuto.

« La collana di Elena » Osservò Bonnie guardandolo commossa.

« Lei mi ha detto quanto teneva a questa collana, la custodiva come se fosse il suo ricordo più prezioso e quando se n’è andata è rimasta a me, così ho pensato che non potevo farti regalo migliore oggi, ovviamente dopo aver chiesto il permesso a Stefan e a Damon.. Erano anche loro assolutamente convinti che dovessi averla tu » Disse dolcemente mettendogliela al collo.

« Non so che dire... » Disse Bonnie con le lacrime agli occhi.

« Forse non si abbina perfettamente al tuo abito » Disse Enzo, ma Bonnie scosse velocemente la testa.

« E’ perfetta, adesso possiamo andare » Affermò la strega Bennett con convinzione.

Così dopo essersi abbracciati dolcemente, finalmente scesero al piano di sotto dove Caroline aveva allestito l’altare in cui sarebbe avvenuta la cerimonia, celebrata dallo sceriffo Forbes. Bonnie si fece accompagnare all’altare da Enzo, ormai divenuto suo migliore amico e punto di riferimento, fino ad arrivare al suo quasi sposo, che era affiancato dal suo testimone e più fedele amico, Alaric.

« Bene, siamo riuniti qui per celebrare l’unione di due persone eccezionali a cui voglio sinceramente bene: Bonnie Bennett e Damon Salvatore » Cominciò a dire lo sceriffo Forbes commossa.

La cerimonia proseguì fino a quando giunse il momento delle promesse, allora Caroline si avvicinò all’altare con in braccio la piccola Amanda che teneva in un pacchettino le fedi dei suoi genitori. Così, Damon e Bonnie risero inteneriti e le presero, per poi guardarsi negli occhi.

« Oggi è il giorno in cui diventiamo ufficialmente una famiglia. Ho commesso così tanti errori nei secoli, ho ferito così tante persone e tutto si riduce a questo, un semplice momento in cui sposo la donna che amo e tutto ciò che è stato prima mi sembra come se non avesse senso, è come se prima di te non avessi vissuto davvero. Ho sempre creduto che potessi essere una persona migliore con accanto qualcuno che mi dicesse cosa fare e come, poi sono stato rinchiuso in quel mondo prigione con te e mi bastava guardarti per capire che ero migliore, perchè tu non sei solo la donna della mia vita, sei la mia forza, la mia salvezza, la mia migliore amica. Amore, prometto di essere migliore per te e per nostra figlia per l’eternità. Ti amo, Bonnie Bennett, in salute ed in malattia, in ricchezza ed in povertà, finchè morte non ci separi. » Disse Damon emozionato mentre le sue parole avevano già fatto scendere qualche lacrima a Bonnie.

Il vampiro inserì la fede nell’anulare di sua, ormai, moglie e poi fu il turno della donna, che guardò negli occhi Damon e fece un bel sospiro.

« Era il mio compleanno quando ho capito di provare qualcosa per te, tu mi stringevi mentre ballavamo anche se non c’era musica e tra le tue braccia stavo cercando di capire quando avessi cominciato a provare qualcosa per te, Damon Salvatore. Ed in quel momento ho ripercorso tutta la nostra permanenza nel mondo prigione e ho capito che non c’è stato un preciso momento, eri tu, sei sempre stato tu, l’uomo migliore, quello giusto. Ti amo anche io, Damon Salvatore, in salute ed in malattia, in ricchezza ed in povertà, finchè morte non ci separi » Disse Bonnie commossa mentre gli metteva la fede nell’anulare.

Lo sceriffo Forbes guardò entrambi e sorrise altrettanto commossa.

« Per il potere conferitomi dallo stato della Virginia vi dichiaro marito e moglie, Damon puoi baciare la sposa » Disse Liz sorridendo divertita.

« Non me lo faccio ripetere due volte » Disse Damon con aria beffarda.

Bonnie rise leggermente e si lasciò baciare da quello che ormai poteva considerare suo marito, mentre tutti si alzarono in piedi e cominciarono ad applaudire e ad esultare felici, così Bonnie e Damon si voltarono e sorrisero ai loro amici, per poi iniziare a festeggiare col rinfresco organizzato categoricamente da Caroline.
I nuovi coniugi Salvatore stavano ballando un lento con in braccio la piccola Amanda che rideva felice, come una vera famiglia felice mentre tutti gli altri invitati ballavano attorno. Mentre ballavano, Bonnie vide da fuori una strana luce, così decise di lasciare la piccola a suo marito e andare a controllare.

« Elena? » Chiese Bonnie speranzosa.

« Ciao, bambina mia »

Bonnie alzò lo sguardo e si commosse quando vide dinnanzi a sé sua nonna, che la guardava sorridendo.

« Nonna! » Esclamò Bonnie.

« Sei la sposa più bella che abbia mai visto, le streghe mi hanno dato il permesso di venirti a salutare per questo giorno così speciale » Disse Sheila sorridendo.

« Sono così felice di vederti, nonna, se anche la mamma ti potesse vedere ne sarebbe felicissima » Disse Bonnie sorridendo.

« Lo so, tesoro, ma non abbiamo molto tempo » Affermò.

« Tempo per cosa? » Chiese Bonnie stranita.

« Per il mio regalo » Rispose dolcemente per poi farsi da parte e lasciare spazio ad un’altra luce potentissima, la più luminosa che Bonnie avesse mai visto e che si ridusse ad un volto che lei conosceva bene.

« Elena » Disse Bonnie sconvolta.

« Ciao, Bonnie, guardati.. sei una sposa bellissima » Affermò Elena guardandola commossa.

Elena era lì, proprio davanti a lei, con un bellissimo abito bianco ed una luce attorno che illuminava la sua figura e che le sorrideva così serena e felice, come non lo era mai stata prima ad ora.

« Stai bene, stai bene » Continuava a ripetersi, felice.

« Io sto bene, Bonnie, e sono sempre con voi, non devi preoccuparti. Piuttosto, ti sei sposata! Abbiamo immaginato questo giorno per tanto tempo, non potevo non chiedere il permesso per farmi vedere da voi » Disse Elena facendo un ampio sorriso.

« Voi? Che vuoi dire con voi? » Chiese Bonnie stranita.

Damon interruppe la conversazione, uscendo fuori con in braccio la piccola Amanda, ma rimase sconvolto quando dinnanzi la sua ormai moglie vide una persona a lui davvero cara, Elena.

« E-Elena? » Chiese sconvolto.

Elena guardò il vampiro vestito molto elegante e gli sorrise dolcemente.

« Ciao, Damon » Disse per poi spostare l’attenzione verso la piccola che teneva in braccio, commuovendosi nel rivederla dopo tanto tempo « Ciao, tesoro mio » Disse cominciando a piangere.

« Vuoi tenerla in braccio? » Chiese Damon sorridendole.

« Purtroppo non posso, non posso spingermi fino a tanto, ma vederla così bella e felice per me è già tanto » Disse Elena piangendo.

A quella conversazione si aggiunsero tutti gli altri: Stefan, Caroline, Ric, Jo, Matt, Tyler con sua moglie Liv che guardarono Elena piacevolmente sorpresi.

« Elena » Disse Caroline scoppiando a piangere.

« Sono venuta qui per fare i miei auguri a Damon e Bonnie per il loro matrimonio, sono così fiera di voi,  ragazzi. E sono anche qui per dirvi che sto bene e che anche se voi non mi vedete io sono lì con voi, sempre, anche se non potete vedermi. Vi prego davvero di stare sempre accanto ad Amanda e di amarla fino l’inverosimile, proprio come avrei fatto io, non lasciatela mai sola e soprattutto.. Un giorno, quando vorrete voi, raccontatele di me, di quanto l’amassi, che ho fatto di tutto per lei, per fare in modo che fosse felice, e che sono sempre accanto a lei, sempre. Non dovete dirle che sono io sua madre, non pretendo questo, però vi prego… » Disse Elena piangendo.

Bonnie scosse la testa e guardò la sua migliore amica negli occhi.

« Ascoltami bene, Elena Gilbert, tu sei la madre di questa meravigliosa bambina e ti prometto che non ci sarà giorno in cui non le racconterò di quanto bella, coraggiosa, forte, umana fosse la sua mamma.  Davvero, questa è una promessa. » Affermò con convinzione Bonnie.

Elena sorrise tra le lacrime e guardò la sua migliore amica.

« Si, ho decisamente fatto la scelta giusta » Osservò Elena.

« E’ arrivato il momento di andare, Elena » L’avvertì Sheila, così la ragazza la guardò e annuì ma prima di andarsene venne fermata da una voce a lei familiare.

« Amore »

Elena si voltò e guardò Enzo con le lacrime agli occhi, in procinto di piangere.

« Enzo... » Disse Elena piangendo, l’uomo si stava per fiondare verso lei ma lo fermò, poiché non avrebbe potuto toccarla « Sono un angelo adesso, non dovrei nemmeno essere qui, però non potevo mancare in questo giorno » Spiegò Elena.

« Mi sei mancata così tanto, Elena, è tutta colpa mia » Disse Enzo piangendo.

« Non ti azzardare a pensare questo nemmeno per un secondo, Lorenzo St. John, tu mi hai salvata quando stavo per annegare, tu eri lì, sei stato la migliore cosa che potesse capitarmi e senza te adesso non avrei Amanda quindi non pensare nemmeno per un secondo che sia colpa tua. Tu mi hai salvata, il tuo amore mi ha salvata e non saprò mai come ripagarti per tutto l’amore, Enzo. » Disse Elena anche lei piangendo.

« Ti amo così tanto » Continuò a dire piangendo Enzo.

« Anche io ti amo così tanto, Enzo, ma da oggi in poi mi devi promettere che andrai avanti, ti rifarai una vita ed una famiglia e sarai un punto di riferimento per Amanda, promettilo. » Disse Elena guardandolo seria, tra le lacrime.

« Te lo prometto, te lo prometto » Disse ripetutamente.

Elena sorrise per poi voltarsi e guardare tutti sorridendo: Alaric, Jo, Tyler, Matt e soprattutto Caroline e Bonnie, le sue migliori amiche, e Stefan e Damon, che erano stati l’amore della sua vita.

« Prendetevi cura di voi, e dite da parte mia a Jeremy che gli voglio bene e che sono sempre accanto a lui, grazie per tutto ragazzi, vi voglio bene » Disse Elena sorridendo per poi svanire in una luce bianca e candida.

Bonnie fece un grande sospiro quando capì che sia sua nonna che Elena se n’erano andate e si lasciò stringere tra le braccia del marito, che teneva anche la loro piccola, così da stringersi tutti e tre in un dolce e caldo abbraccio.

« Forza, andiamo a festeggiare, lei vorrebbe così » Disse Caroline sorridendo leggermente.

Tutti annuirono e rientrarono in sala per ballare e festeggiare il matrimonio di Damon e Bonnie, che si concluse con il taglio della torta e gli applausi di tutti gli invitati al termine di quella pazzesca giornata. Al termine della serata, Caroline e Stefan portarono a casa loro la piccola Amanda per lasciare liberi Damon e Bonnie nella loro prima notte di nozze; quando Bonnie entrò in camera pronta a consumare la sua prima notte da moglie di Damon Salvatore, si voltò verso la finestra aperta che mostrava il cielo stellato di quella notte, la strega Bennett posò la sua attenzione sulla stella più luminosa di tutte nel cielo e sorrise, era vero, Elena avrebbe vegliato sempre su di loro.

« A che pensi, BonBon? » Chiese Damon beffardo, avvicinandosi a lei e lasciandole un dolce bacio sulle labbra.

La donna alzò lo sguardo verso suo marito e sorrise felice ed  ancora incredula, non poteva credere di essere diventata la moglie di Damon Salvatore, colui che aveva più detestato nella sua vita. E che poi aveva amato.

« All’inizio, pensavo che forse , in un altro universo, saremmo stati insieme. Beh, non avrei mai creduto che l’universo  sarebbe stato proprio questo » Disse Bonnie felice e divertita.

Damon sorrise felice e cominciò a baciare sua moglie, per poi consumare il loro amore e la loro passione sul letto che avrebbero condiviso per il resto della loro vita. Ed entrambi pensarono che , in qualsiasi altro universo, sarebbero sicuramente stati destinati a stare insieme.



 



 
EPILOGUE

 
I palloncini bianchi e rosa facevano da perfetto contorno all'ampio giardino Salvatore, perfettamente allestito per una festa di compleanno; in un angolo del giardino, c'era proprio Damon Salvatore, con in braccio una piccola bambina dai capelli castani e gli occhi profondi, intento ad insegnarle a parlare.

« Andiamo, piccoletta, dimmi pa- pà »

La bambina, però, si limitava a fissarlo e a ridere, beffeggiandosi dell'uomo che invece sembrava ormai esasperato.

« Invece di torturare tua figlia prima dell'adolescenza, potresti aiutarmi a sistemare la torta? Caroline mi uccide se arriva e trova qualcosa fuori posto » Osservò Bonnie mentre adagiava accanto al tavolo dei dolci un palloncino raffigurante il numero uno, ossia gli anni che compiva Amanda quel giorno.

«  Agli ordini, BonBon » Affermò Damon beffardo, mettendo Amanda nel girello e andando ad aiutare sua moglie, cogliendo l'occasione per darle un dolce bacio sul collo mentre lei invece posizionava i palloncini.

« Enzo ha risposto all'invito? » Chiese la strega Bennett.

« Tesoro, Enzo non risponde da un anno ormai, precisamente da quando Elena è comparsa al nostro matrimonio... Perchè dovrebbe venire oggi? »

«  Beh, lui adora Amanda e ama Elena e poi... E' mio amico » Affermò Bonnie guardando suo marito.

Damon la guardò negli occhi e lesse la sua tristezza, così sospirò leggermente e strinse Bonnie tra le sue braccia, la quale si lasciò scaldare e proteggere dalle braccia forti e possenti del marito.

« Basta smancerie, soprattutto davanti la bambina! » Esordì una Caroline euforica, affiancata da Stefan e da tutti gli altri invitati « Inizia la festa! »

La feste del primo compleanno di Amanda era stata esattamente come Elena avrebbe voluto: piena di musica, amici, cibo e tanto divertimento. Era questo ciò che Elena desiderava per Amanda, e Bonnie e Damon avrebbero dato la vita per renderla felice, perchè del resto è anche loro figlia. Quando ormai tutti erano andati via e Bonnie cominciava a sistemare il giardino dopo una giornata di festa mentre Damon, con in braccio la piccola Amanda ancora piuttosto attiva, cercava di insegnarle a dire papà

Bonnie li guardava e sorrideva divertita, non aveva mai visto Damon così innamorato, nonostante lo fosse stato nei secoli di donne diverse; questo, infatti, era un amore diverso, puro, semplice, giusto. Era l'amore di un padre nei confronti della propria figlia. Ad un tratto però l'attenzione di Bonnie venne attratta da una luce abbagliante, la stessa che non vedeva da circa un anno, e rimase a bocca aperta quando davanti a lei comparve Sheila Bennett.

« Nonna » Disse Bonnie guardandola con gli occhi lucidi.

 « Ciao bambina mia, dobbiamo parlare » 

Il volto di Sheila sembrava piuttosto corrucciato e preoccupato, questo significava solo una cosa: cattive notizie.

« Che succede? » Chiese Damon stranito, mentre stringeva a se la sua Amanda.

« Quando le streghe anziane mi hanno detto cosa accadrà, Elena mi ha scongiurato di infrangere le regole e rivelarmi a te, bambina mia, quello che sto per dirti è molto importante » Affermò Sheila preoccupata.

« Cosa è successo? Perchè Elena non si è mostrata a me? Sta bene? » Chiese Bonnie preoccupata, mentre Damon raggiungeva sua moglie inveiva contro qualcuno che però non vedeva, con in braccio la piccola Amanda.

«  Elena sta bene, tesoro, ma non può mostrarsi così facilmente perchè era un vampiro, un essere impuro e innaturale... Le streghe anziane la tengono molto sott'occhio e non può infrangere le regole, ma io si quindi eccomi qui » Affermò Sheila « Adesso, ascolta tesoro: Amanda è in pericolo »

«  C-cosa? »  Chiese Bonnie sconvolta.

«  Dopo la morte di Dahaki, gli inferi sono in subbuglio e i demoni sono come impazziti » Spiegò Sheila «  Hanno paura di vostra figlia, tesoro. Amanda è l'unico angelo su questa terra capace di distruggere qualsiasi demone e quindi non si fermeranno davanti a nulla fino a che... »

« N-non finire la frase, nonna, ti prego » Disse Bonnie con le lacrime agli occhi « Cosa posso fare? Ci sarà un incantesimo, un antidoto, qualsiasi cosa che possa proteggerla! »

« Tesoro mio, non esiste antidoto al male purtroppo... Ma tu e Damon potete proteggerla. I demoni non sanno che è Amanda l'angelo che più temono e se la proteggerete non lo scopriranno mai » 

«  Come faccio a proteggerla da qualcosa che non conosco!? »  Esclamò spaventata.

« Tu sei Bonnie Bennett e Amanda è tua figlia, farai la cosa giusta, amore mio » Disse Sheila guardando sua nipote con gli occhi lucidi e col sorriso dolce in volto per poi scomparire dalla vista della strega. La sua ora era scaduta.

Bonnie abbassò lo sguardo e sospirò, cercando di trattenere le lacrime.

«  Mi spieghi cosa diamine è successo?! » Chiese Damon nervoso, così la strega sospirò e guardò negli occhi suo marito, che stringeva tra le braccia la piccola Amanda.

« Dobbiamo proteggere nostra figlia, non è ancora finita » Affermò Bonnie con le lacrime agli occhi e il cuore diviso a metà, per  poi stringersi in un dolce abbraccio, tutti e tre insieme.

« Mamma » Disse Amanda con una voce flebile, tipicamente infantile.

Bonnie e Damon si guardarono di scatto per poi esplodere in un urlo di felicità e stringere a se la piccola Amanda che, finalmente, aveva detto la sua prima parola. Mamma. Loro però non potevano vedere ciò che la piccola e speciale Amanda invece poteva: Elena, un meraviglioso angelo, proprio davanti a lei che la guardava con il suo sorriso più bello e con le lacrime agli occhi, proprio come una madre guarda sua figlia, pur sapendo che la sua piccola poteva essere in pericolo ma con la consapevolezza che l'amore dei suoi genitori, e delle persone care, l'avrebbero protetta da ogni male.











Spazio Autrice__________:  Eccoci qui, alla fine di questo viaggio incredibile. 
Quando ho pubblicato la storia avevo intenzione di sperimentare qualcosa di diverso, nuovo, che non avevo mai trattato e non avrei mai pensato che questa storia potesse riscuotere tutto questo successo tra visite e soprattutto recensioni, visto che queste ultime tendono a scarseggiare. Ma alla fine se qualcosa viene scritta con amore e dedizione, allora il lettore ti ricompenserà. E voi mi avete ricompensata alla grande.
E' stato un percorso duro, faticoso e anche lungo... Damon e Bonnie hanno impiegato molto tempo prima di capire che si amavano, ma alla fine ce l'hanno fatta, si sono sposati, hanno avuto una bambina e il loro amore ha prevalso su tutto. 
L'epilogo alla fine del capitolo è un ulteriore esperimento, infatti vi anticipo che per la prima volta sto lavorando ad un sequel, non so ancora come quando ma vorrei cimentarmi in questa avventura inaspettata, proprio come è successo nella scrittura di Maybe. Voi che ne pensate? Credete sia una buona idea scrivere un sequel di questa storia?
Spero con tutto il mio cuore che questa storia vi abbia rubato il cuore, a me ha dato molto, mi ha fatto crescere moltissimo e sarò eternamente grata a tutte le persone che con tanto amore e dedizione mi hanno seguita sin dall'inizio. Quindi, è così che vi dico arrivederci, non addio: spero che siate rimasti felici del finale e che, chissà, magari mi seguirete nei miei prossimi lavori.
Un grazie infinito per tutto l'amore e l'affetto dimostratemi. E ricordate di credere sempre nell'amore, anche quello più difficile... Se ce l'hanno fatta Damon e Bonnie, allora l'amore può trionfare davvero su tutto ahah. Un grande abbraccio, Free.



 

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