Così Cambiò Il Mondo

di Kemil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Era questo il nostro mondo? ***
Capitolo 2: *** L'immatricolazione ***
Capitolo 3: *** Scelte Importanti ***
Capitolo 4: *** Tragedia ***
Capitolo 5: *** Prima Lezione ***



Capitolo 1
*** Era questo il nostro mondo? ***


Sapevate che fino a qualche secolo fa, in questo mondo regnava la magia? Sembra pazzesco, ma se è così, allora, dov'è finita? Ve lo racconto io.
Molti secoli fa, o possiamo dire anche un paio di millenni fa, il più potente dei maghi che sia mai esistito profetizò che il mondo sarebbe stato distrutto quando la terra avrebbe girato attorno al sole per 1000 volte, a quei tempi solo i più grandi eruditi divenivano maghi, e grazie alla magia avevano già scoperto che era la terra a girare attorno al sole, e non il contrario. Fu così che si decise di realizzare un calendario e di dare un nome al giro che la terra compie attorno al sole, chiamando quest'ultimo: Anno.
Da quel giorno i maghi di tutto il mondo si riunivano per trovare una soluzione al problema, la profezia purtroppo era poco chiara, non si sapeva cosa avrebbe distrutto il mondo, ma la fama del profeta convinse tutti che, in qualche modo, si sarebbe realizzata, e così, 800 anni dopo, all'inizio del IX Secolo, sapendo che la fine ormai era prossima, i maghi decisero di rivelare al mondo la profezia, al fine di unire tutte le menti di ogni villaggio e di ogni città, alla ricerca di una soluzione, o almeno, alla ricerca della possibile causa.
Ed è qui che ha inizio la nostra storia, in un piccolo villaggio ai confini di un regno qualunque, viveva un ragazzo dall'intelletto straordinario, era in grado di imparare qualunque mansione 4 volte più velocemente di chiunque altro, ma ciò spesso lo portava ad essere arrogante nei confronti di chi era meno abile, e tendeva quindi ad isolarsi.
Una mattina, i cavalieri del Re passarono per il villaggio in cerca di reclute, c'erano solo due possibili candidati, il ragazzo dotato, ed un'altra ragazza, avevano da poco compiuto 18 anni e quindi potevano essere ammessi alla scuola militare di magia, e diversamente da come potreste immaginare, essere strappati dalle loro famiglie e portati via dagli uomini del Re, non era un evento drammatico, ma ricopriva d'orgoglio i ragazzi che potevano finalmente dedicarsi alla ricerca di un modo per salvare il mondo, e così, felici più che mai, i ragazzi si incamminarono assieme ai cavalieri alla volta dell'accademia militare di magia.

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Capitolo 2
*** L'immatricolazione ***


Giunti ai pressi delle porte della capitale del regno, i due, che non l'avevano mai visitata, rimasero a bocca aperta dalla vastità delle mura, erano alte così tanti metri che non riuscivano a stimarne una cifra precisa, le torri erano circondate di cristalli magici fluttuanti che ereggevano una barriera attorno al perimetro delle mura per proteggere la città da qualsiasi attacco di natura magica; senza dubbio, si trattava della città più importante al mondo per quanto concerne la magia.
Non ebbero il tempo di far passare lo stupore generale per la vista della capitale, che i ragazzi giunsero all'accademia, i soldati li fecero scendere per potarli alla sala d'ingresso, e mentre venivano scortati, i due ragazzi si guardavano attorno increduli, venivano da un umile villaggio e tanta meraviglia architettonica non se la potevano nemmeno sognare, senza contare il vasto numero di cadetti che giravano attorno ai giardini dell'accademia e si divertivano con incantesimi di basso livello come il far levitare gli oggetti o creare piccole sfere di luce.
Entrati finalmente nell'edificio principale, i due vengono fatti unire al resto delle matricole che attendevano in fila, fortunatamente erano gli ultimi della lista quindi appena arrivati diedero inizio alla cerimonia d'immatricolazione, la cerimonia consisteva nel dare il proprio nome ed inserire la mano destra sopra un cerchio alchemico che avrebbe valutato il potenziale magico dei cadetti ed avrebbe consigliato i ragazzi su quale corso seguire, anche se più che un consiglio si sarebbe trattato di un ordine diretto da parte di un loro superiore.
Finalmente giunge il momento per i due ragazzi di presentarsi davanti agli addetti per l'immatricolazione, il ragazzo, che è un galantuomo, concede alla ragazza di immatricolarsi per prima, lei imbarazzata dal gesto, in quanto molto timida, sussurra agli addetti il proprio nome, con un tono così basso che solo loro riescono a sentirla, poi procede a passare la mano sopra il cerchio alchemico, e finalmente riesce a vedere com'è composto, c'erano 3 centri concentrici di colore diverso, uno rosso e luminoso, uno blu ed uno verde, appena ha passato la mano sul cerchio quello rosso diventò leggermente più brillante e quello blu iniziò a girare in modo estremamente veloce, i due addetti erano molto sorpresi, e consigliarono alla ragazza di iscriversi ad un corso di magia bianca, e di specializzarsi sulla guarigione.
Arriva quindi il turno del ragazzo prodigio, il quale rivela di chiamarsi Heric. Subito dopo aver rivelato il suo nome, gli addetti gli fanno segno di passare la mano sul cerchio alchemico, e dopo averlo fatto, il cerchio azzurro inizia a girare velocemente, anche se nulla di straordinario, gli addetti non sembrano essere sorpresi, ma subito dopo, quello rosso inizia a brillare talmente tanto da risultare quasi accecante, al punto che tutti i presenti hanno dovuto distogliere lo sguardo, spaventato dalla reazione del cerchio, Heric tolse la mano, e poco dopo la situazione si calmò.
Gli addetti, con un sorriso colmo di sollievo, consigliano ad Heric di iscriversi a qualsiasi corso lui desideri, escluso quello di magia bianca.
La ragazza sembrava quasi triste al sentire la notizia, anche se non capendo nemmeno la situazione, cercava di nascondere la propria reazione con un falso sorriso. Heric si avvicinò a lei per parlarle, le disse che provenendo dallo stesso villaggio e non conoscendo altri, forse avrebbero dovuto fare amicizia e restare uniti, e poi chiese il nome della ragazza, non essendo riuscito a sentire prima il suo nome; la ragazza annuì, e con voce timida e quasi balbettante disse:
-M-mi chiamo Miriam-.

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Capitolo 3
*** Scelte Importanti ***


Heric si presentò, e dopo una breve chiaccherata, si resero conto di non sapere cosa fare in quel momento. Gli era stato consigliato a quale corso iscriversi, ma dove avrebbero potuto farlo? Decisero quindi, di tornare dagli addetti all'immatricolazione per chiedere informazioni, ma quando si girarono, essi non erano più lì. Miriam ebbe un'idea, una semplice idea, chiedere al primo che capitava, e così fecero, Heric chiese ad una persona che passava di lì per caso dove avrebbero dovuto andare per iscriversi ai rispettivi corsi, ed il passante diede loro le informazioni dettagliate per raggiungere la Reception.
Mentre si incamminavano alla volta della Reception, seguendo le indicazioni, Miriam sembrava sovrapensiero, alché Heric le chiese se qualcosa la faceva preoccupare. Lei disse che i corsi che erano stati consigliati loro erano totalmente incompatibili, ma Heric la rassicurò dicendole che erano solo consigli, e che erano liberi di scegliere ciò che volevano. Evidentemente non aveva capito che erano quasi degli ordini.
Per fortuna le indicazioni del passante erano perfette, raggiunsero la reception in pochi minuti, e chiesero dove avrebbero potuto iscriversi ai rispettivi corsi. La reception disse loro che avrebbero potuto iscriversi direttamente lì, e così fecero. Heric disse che secondo lui il modo migliore di diventare potenti è imparando incantesimi potenti, e così si iscrisse al corso di magia distruttiva, Miriam però non era d'accordo, secondo lei, per poter proteggere i propri cari, gli incantesimi di protezione e guarigione sarebbero stati i migliori. Miriam guardò Heric con occhi quasi lucidi, ma prese la sua decisione saldamente, e si iscrisse al corso di magia bianca.
Dopo essersi iscritti ai rispettivi corsi, i ragazzi vennero accompagnati nei rispettivi dormitori e nelle rispettive camere. Le camere erano praticamente in direzioni opposte, il dormitorio maschile era nell'ala Ovest, mentre quello femminile era nell'ala Est.
Heric chiese al suo accompagnatore come mai la sua camera si trovava così vicino all'entrata del dormitorio, e l'accompagnatore gli disse che per tradizione, le camere dei cadetti sono più vicine all'entrata, e di anno in anno si sarebbero spostate più in profondità, fino a raggiungere il lato opposto del dormitorio, la cosa non sembrò turbare in alcun modo Heric, anzi, era solo curioso.
Heric entrò nella stanza e si girò per ringraziare e salutare il suo accompagnatore, il quale prima di andare, lo avvisò che la prossima lezione avrebbe avuto inizio un'ora dopo, e che tutti i suoi bagagli erano già in camera. Heric girò lo sguardo e con sua grande sorpresa li trovo davvero lì, la sorpresa era resa ancora maggiore dal fatto che entrando aveva visto la stanza vuota, e quando girò ancora lo sguardo per salutare e ringraziare ancora una volta il suo accompagnatore, questo era sparito.
Nel frattempo, anche Miriam era giunta in camera, e notò che sulla sua scrivania era presente un libro di testo chiamato "White Magic 101", sembrava trattarsi di un manuale di magia bianca per principianti, ed avendo un ora di tempo, decise di mettersi subito a studiarne almeno l'inizio.
Heric invece non aprì nemmeno il libro, anzi se la prese molto comoda, prima si mise sul letto a rilassarsi pensando a che magnifica giornata è stata e quali splendidi giorni avrebbe passato, poi guardò fuori dalla finestra e vide i suoi compagni allenarsi e giocare insieme con degli incantesimi che sembravano basilari, ed istintivamente, decise di uscire dalla camera ed andare nel cortile dove gli altri studenti giocavano, poi però si rese conto di non conoscere nessuno, e così, decise di limitarsi a sedersi sul prato con la schiena appoggiata ad un albero, ed aspettare che iniziassero i corsi. La giornata era magnifica, il sole splendeva, c'era una piacevole brezza primaverile, ed infatti, senza nemmeno rendersene conto, Heric si addormentò.

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Capitolo 4
*** Tragedia ***


Quando Heric aprì gli occhi era già sera, il suo primo timore fu quello di aver perso la sua prima giornata di lezione per aver dormito all'aperto. Una pessima figura che non poteva permettersi di fare in un luogo così importante. Ma subito dopo, Heric sentì un urlo provenire dall'interno dell'accademia, corse subito verso la sala principale e vide che tutte le luci erano spente, tranne una candela. Heric prese la candela e vide che per terra era presente una scia di sangue che conduceva verso l'ala della magia bianca, un brivido di terrore gli corse lungo la schiena, ma era troppo curioso per starsene fermo. Mille domande gli scorrevano nella testa come un torrente, dov'erano finiti tutti? Cos'è successo? Ma soprattutto, qualunque cosa sia successa, com'è possibile che abbia continuato a dormire?
Heric si incamminò verso l'ala della magia bianca seguendo la scia, e vide che essa conduceva dritto verso una delle stanze più vicine all'entrata, tentò di aprire la porta ma era bloccata, e decise quindi di sfondarla, ma non era abbastanza forte; prese la rincorsa e la sfondò. All'interno della stanza, esattamente nel centro, vi era un'enorme chiazza di sangue, Heric capì che la scia non condiceva alla stanza, ma partiva da essa, e quindi si mise a correre nella direzione opposta, temendo al peggio. Se anche nell'ala della magia bianca si rispettavano le stesse regole che nell'ala della magia nera, allora la vittima doveva essere una recluta! 
Giunto alla sala d'ingresso dell'accademia, Heric vide che la scia conduceva verso l'esterno, corse per uscire ma appena fuori dalla porta, vide uno spettacolo orribile, centinaia di cadaveri di reclute del corso per la magia bianca erano ammucchiati nel giardino dell'accademia, ed in cima ad essi c'era il cadavere di Miriam.
Heric non poteva credere ai suoi occhi, ma non ebbe nemmeno il tempo di versare una lacrima per la perdita di tutte quelle persone, poiché un uomo in vesti completamente nere, si mostrò ai piedi del mucchio di cadetti, allungò il braccio con il palmo della mano aperta verso Heric e dalle sue mani partì una sfera oscura, che colpì Heric in pieno.
Fu allora che Heric finalmente si svegliò davvero, era tutto un incubo, o forse una premonizione? Heric si guardò attorno ma non c'era nessun cadetto nel giardino, era ancora giorno, certo, ma era comunque preoccupato, corse dritto verso la sala d'ingresso dell'accademia ma appena entrato vide un insegnante che gli chiese cosa ci faceva lì, e che le lezioni di magia erano già iniziate. Heric si fece accompagnare dall'insegnante verso il luogo dove si tenevano le lezioni, una enorme aula con moltissime panche, candele fluttuanti e pile di libri disseminati sui bordi dell'aula. L'insegnante che stava tenendo la lezione non fece nemmeno caso al suo ritardo e continuò con la lezione. Finalmente Heric, poteva iniziare ad imparare ad usare la magia.

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Capitolo 5
*** Prima Lezione ***


-Come stavo dicendo, la magia nera è il tipo di magia che consiste nel mutare il Mana. Spesso questo tipo di magia viene frainteso come la magia malvagia, poiché grazie ad essa è possibile utilizzare arti arcane come la Necromanzia o la Pirmonazia; ma è anche grazie ad essa se possiamo difenderci e contrattaccare gli stregoni malvagi. La magia bianca potrà anche proteggervi e guarirvi, ma ciò non fermerà mai uno stregone che cerca di uccidervi, al massimo lo rallenterà.- Disse l'insegnante

-Per poter utilizzare la magia nera è necessario concentrare il vostro mana nella mano sinistra, poiché è dentro essa che scorre il potere di mutare il mana, sicuramente avrete visto dei maghi utilizzare entrambe le mani per lanciare magie nere, ma questo è perché la mano destra possiede il potenziale per potenziare il mana, così da potenziare i vostri incantesimi. Ma questo è troppo difficile per dei cadetti di magia nera, quindi per ora limitiamoci ad imparare come mutare il mana.-

-Per prima cosa, è necessario conoscere le formule degli incantesimi, esse non sono veramente necessarie in quanto non hanno alcuna proprietà magica, ma pronunciare la formula di un incantesimo, vi permette di materializzare al meglio l'idea di cosa state per fare, e ciò è essenziale per dare forma all'incantesimo stesso.- Continuò

-Vi voglio fare un esempio.- L'insegnante puntò il braccio sinistro verso un manichino con un bersaglio disegnato sul torace. -Utilizzando le formule Fuoco, Acceso, Dardo, Incantato e Lancio, si crea l'incantesimo base Dardo di Fuoco, che vi permette di lanciare un dardo verso la direzione che state puntando con il braccio.- Spiegò l'insegnante; il quale subito dopo proseguì con il lancio dell'incantesimo.

-Fadil!- Dopo aver pronunciato questa parola, un dardo di fuoco partì dalla mano sinistra dell'insegnante, e colpì in pieno il bersaglio, il quale però emise un'aura viola al contatto con l'incantesimo, e non subì alcun tipo di danno.

-Quando pronunciate una formula, sentirete un brivido scorrervi per tutto il corpo, esso è il mana che si sposta dentro di voi per essere lanciato dalla vostra mano, se al mondo non esistesse la magia, pronunciare una formula mentre avete il braccio teso ed il palmo della mano aperta, vi farebbe comunque provare la sensazione del mana che si muove dentro il vostro corpo, ma l'incantesimo non verrebbe lanciato; come vi ho spiegato prima, queste formule non hanno proprietà magiche, ma senza di esse non fareste smuovere il vostro mana e non riuscireste a materializzare l'incantesimo.- Concluse l'insegnante.

In contemporanea alla lezione di magia nera, Miriam stava seguendo le lezioni di magia bianca. A quanto pare la lezione fu più o meno la stessa, solo che al posto della mano sinistra, la magia bianca si concentrava più sull'uso della mano destra.

-La magia bianca consiste principalmente nel generare mana ed utilizzarlo potenziare il corpo, alcune formule permettono di potenziare le capacità rigenerative, altre permettono di potenziare le capacità difensive o offensive, sta a voi scegliere qual'è la formula più adatta alla situazione, inoltre grazie ad un perfetto utilizzo del mana, un mago è anche in grado di volare. Questa cosa a parer mio è essenziale, ma i maghi neri non lo vogliono capire...- Spiegò l'insegnante di magia bianca.

Finite le lezioni mattutine, Heric e Miriam si diressero verso la sala da pranzo, era un'enorme sala, non molto diversa dalle aule a dire il vero. Non erano presenti libri, ma era piena di panche e tavoli dove far sedere le reclute per mangiare, Heric e Miriam si sedettero vicini, e per un momento ad Heric luccicarono gli occhi nel vederla sana e salva, ancora non si era tolto di testa quell'incubo, ma almeno era sicuro che lei fosse salva.

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