Choices ~

di Melaa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mi sveglio di soprassalto, come tutti i giorni, al suono stridulo della sveglia.
Sono le 7,15 di lunedì. Ho sempre odiato i lunedì, un po' come tutti ovviamente. Mi alzo e vado a prepararmi per la mia giornata di lavoro, nell'ufficio Stato civile. UFFICIO STATO CIVILE! Non ci credo nemmeno io. 
Mi chiamo Alexandra, ho 25 anni e oggi mi sento che sarà una giornata strana...

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Sono le 9:30 ed è un' ora che sono qui seduta su questa poltrona, dietro questa maledetta scrivania e ancora non è arrivato nessuno. Dico maledetta perché mi sto annoiando, non ho nulla da fare apparte che guardare l'orologio o le pareti bianche. Bellissime ovviamente, il bianco si che è un colore allegro. L'unica persona che ho visto in quest' ora è un collega di un altro ufficio, gentilissimo ma dai modi un po' snervanti (magari solo per me, dato il mio essere un po' strana) che ogni mezz'ora veniva a chiedermi come andava. Beh benissimo direi, non si è visto nessuno.
Chissà come starà la mia micina Puzza, sì Puzza, avete capito bene, a casa tutta sola dopo tanto tempo passato insieme. Vengo distratta dai miei (stupidi) pensieri da dei passi che si avvicinano verso di me (finalmente!).

-Salve!

Buongiorno- dice il ragazzo- siamo...
Ma da lì in poi non ascolto cosa mi dice, sono rimasta come folgorata. Appena l'ho visto in faccia mi sono bloccata. Chissà che faccia da pirla che ho!
È un ragazzo che quando ero ragazzina, credo sui 16 anni, ho conosciuto su facebook. Uno dei due aveva chiesto l'amicizia all'altro, abbiamo chattato per mesi, ci eravamo piaciuti, ma non ci siamo mai visti, nonostante tutto. Io ero ancora un po' "stupida" (non pensate male, solo che diciamo non era così fondamentale per me uscire con un ragazzo) e lui era, diciamo, un po' così, avete capito.

-Ehm, scusi?

-Sì!- mi riprendo - avrei bisogno dei vostri documenti, per piacere.
Grazie a dio non ho bisogno di farmi ripetere cos'ha detto, dato che il mio ufficio è specifico. Almeno quello! Se no sarebbe stata un'altra figura del ca...volo da aggiungere al mio curriculum. Se si potesse fare un curriculum con su scritto  stupidaggini del genere, sarei al top!


Il mio orario di ufficio è quasi finito, per fortuna tra poco andrò a casa a strafogarmi di gelato con la mia Puzza. 
Devo solo attendere che questo dannato computer della preistoria si spenga e sono llliiiibera!
È tutto il giorno che penso a quanto accaduto stamattina. Vedere quel ragazzo mi ha fatto avere una reazione strana e inaspettata. Boh, sono proprio strana. Vederlo è come se mi avesse fatto tornare ragazzina, forse è nostalgia? No, non credo. O forse sì in un certo senso.
Arrivo a casa e, dopo cena mi butto sul divano a guardare la tv, con la mia miciotta che subito mi si appollaia sul petto. Prendo il telefono e giro un po' su facebook, finché non mi viene in mente di cercare il ragazzo di stamattina, e così per curiosità giro un po' sul suo profilo. Vedo foto con la sua ragazza, con un amico, con la sua ragazza, con sua mamma, con la sua ragazza... finché non mi imbatto nelle foto di quasi 10 anni fa, ai tempi in cui chattavamo. Mamma mia! È proprio un bel ragazzo,non è cambiato quasi di una virgola nonostante sia passato tanto tempo.
Io invece si, evidentemente, dato che non mi ha riconosciuto, a quanto sembra. Ma si, d'altronde che importanza ha? Che diavolo di pensieri sto facendo? Sono proprio pazza.


Salve a tutti! Scusate se i dialoghi rimangono attaccati al testo, ma sto pubblicando dal telefono perché mi si è rotto il pc. Appena potrò modificherò il tutto! Se avete suggerimenti riguardo alla storia scrivetemi pure senza problemi! Ciao a tutti, e grazie per aver letto!  :** Melaa.

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Pov Federico

Sto facendo un giro al centro commerciale quando improvvisamente mi si para davanti una farmacia e decido di entrare, visto che dovevo comprare delle cose. Mi metto in coda e noto che di fianco a me c'è la ragazza del comune... che deve aver notato che la stavo guardando, perché si gira verso di me e mi fa un piccolo sorriso. Però, che occhi stupendi. E hanno un qualcosa di famigliare... come se li avessi già visti da qualche parte.

-Ciao...

-Oh, ciao. Come va?

-Bene... Grazie. Tu?

-Bene. Comunque io sono Federico, piacere.

-Oh beh -mi fa un sorrisino timido - in effetti, so già come ti chiami, ahah. Io sono Alexandra- mi porge la mano.

-È un piacere rivederti- le stringo la piccola e soffice manina (ma che sto pensando?)

-Già, è come se ci fossimo conosciuti per una seconda volta- ridacchia.

-Eh sì - mi do una grattatina in testa. Wow, che discorsone. Non faccio in tempo a dire altro perché la nostra attenzione viene attirata dalle farmaciste pronte a servirci.

Usciamo quasi nello stesso momento e lei sta per salutarmi quando le chiedo se la va di prendere un caffè insieme. Lei accetta e ci dirigiamo verso un bar. Non so perché ma mi ispira simpatia questa ragazza. Mi sento un po' come se stessi sbagliando, ma alla fine non sto facendo niente di male... voglio solo sapere qualcosa su di lei, in amicizia. 
Ci sediamo e vedo che lei è un po' intimidita, allora prendo la parola.

-Dunque... dove abiti?

-Mirabello. Praticamente da sempre - sorride e si guarda intorno, che carina che è- Grazie.
Dice al cameriere che ci ha portato le nostre bevande, noto che lui la guarda un po' troppo e mi sento un po' strano.

-Ahum... latte caldo e biscotto alle 19 del pomeriggio?

-Beh, che male c'e?- Mi risponde mentre inzuppa il suo biscotto nel latte -Non ho voglia di preparar cena stasera. Appena finito andrò a casa mi butterò sul divano a guardare più film possibili di Harry Potter.

Harry Potter eh? Uhm, che ragazza buffa...

-E tu invece di dove sei?

-Mistero. Alexandra, eh? Uhm, un nome esotico. 

-Mia madre è rumena. Da lì il nome Alexandra. Ehi, ma come mistero? 

-Mistero.- Le faccio un sorriso sghembo. La conversazione viene interrotta dallo squillare del mio cellulare. Tiro fuori il telefono e vedo che è Martina, la mia ragazza.

-Ehi amore.
-Ciao patatino!- Che odio quando mi chiama così, ho 29 anni per l'amor di dio, e inoltre odio questi nomignoli così stupidi- Che stai facendo di bello?
-Uhm, sono al centro commerciale a fare un po' di compere.
-Oh, capito! Stasera ci vediamo? Cenetta e cinemino?
-No scusa, stasera sono a cena dei miei -butto lì una scusa, oggi non ho proprio voglia di vederla- Facciamo domani.
Vedo Alexandra che è a disagio, allora cerco di tagliare la chiamata.

- Scusa ma sto per entrare in macchina, ci sentiamo dopo.
-Ma...
-A dopo, ciao cara!

Metto il cellulare in tasca e non so cosa dire, è Alexandra a prendere la parola.

-Forse dovrei andare. È stato un piacere, grazie per avermi fatto passare un po' del tempo. Oggi è una giornata un po' così.-
Alza gli occhi al cielo

-Perché, che succede?

-Nulla- taglia subito il discorso- è stato un piacere.
Mi porge la mano e mi alzo per stringerla, mentre la tiro leggermente verso di me e le do due baci sulle guance.
Non vorrei farla andare così, ma mi rendo conto di averla messa a disagio, maledizione. Se solo avessi messo il silenzioso... poi mi viene un' idea.

-Ti andrebbe di scambiarci i numeri?

-Sì... ok. Dammi il telefono.
Glielo porgo e lei scrive qualcosa.

-Ecco qua.- mi sorride e mi porge il telefono e noto che ha scritto il numero e pure il nome- Grazie ancora per la compagnia. Arrivederci.

-Arrivederci allora. Quando mi capiterà di trovarmi nelle tue zone ti farò un fischio.

-Perché, tu dove abiti?

-Mistero. Le faccio un sorriso furbo.
Alza gli occhi al cielo e si gira per andare alla cassa, allora la fermo mettendole una mano sulla spalla.

-Dove vai? Ovviamente pago io.

-Non ce n'è bisogno.

-Insisto.
Pago nonostante le sue proteste e ci dirigiamo fuori dal centro commerciale in silenzio. Chissà cosa sta pensando. L' accompagno alla macchina e poi mi dirigo alla mia. Che ragazza buffa. Ma anche strana, interessante e soprattutto affascinante.
 
 
Pov Alexandra
 
Oh mio dio. Oh mio dio! Possibile che in 10 anni non l'ho mai incontrato e ora invece lo ritrovo a distanza di giorni? Mah, il karma!
Che imbarazzo è stato oggi. Un vero impiastro. Parlo di me, ovviamente. Possibile che a 25 anni io sia ancora così imbranata? Devo darmi una svegliata. È stato bello incontrarlo, è quasi uguale a 10 anni fa, solo un po' più maturo. Ah, che bello che è... ma che dici Ale, non dovresti pensare a queste cose su un ragazzo fidanzato. Già... fidanzato. Devo cercare di dimenticarmi presto di questa storia prima che diventi più grande di me. Devo prenderla alla leggera. Sì, alla leggera.
 
-Miao!- Puzza, che era accoccolata sulla mia pancia, si tira sulle zampe e mi guarda negli occhi, come se sapesse cosa sto pensando. 
 
-Che dici Puzza, ho ragione, vero? Mi sto ficcando inconsapevolmente in affari più grandi di me. Mannaggia a me, sono solo un impiastro!
Inclina la testa, chissà cosa penserà. Anche lei che sono una stupida? Mah, probabile. Il nostro intenso contatto viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare, segno che mi è arrivato un messaggio. Improvvisamente il cuore inizia a battermi all'impazzata mentre penso a chi possa essere, ma spero che sia una persona. Ma ahimè, è "solo" il mio amico Nicolò.
 
"Ehi, stasera posso venire da te? Pizza, gelato e film a gogò"
"No mi spiace, non sto molto bene Niki. Facciamo la prossima." Invio e butto il telefono da qualche parte ai miei piedi sul divano, e cerco di concentrarmi sul film.

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


Finalmente è venerdìì! Libertààà! Penso mentre esco dal lavoro. Uhm, cosa potrei fare stasera? Ci starebbe un film al cinema. È appena uscito un film che mi piacerebbe vedere, horror, sperando che i miei amici acconsentano a vederlo. Estraggo il cellulare dalla tasca,digito il nome della mia amica Ally e la chiamo.
Al secondo squillo risponde.
 
-Ciao aleeeeeeeeeeeee! Come stai?Sei appena uscita dal lavoro?
-Sei una stalker? Ahahah- la prendo in giro- ciao tesoro, io sto bene, tu?
-Idem. Ascolta, stasera ti andrebbe di uscire? È una vita che non ci vediamoooo!
-Cerrrto, ti andrebbe un film al cinema? È appena uscito un film horror che vorrei vedere.
-Sai che adoro gli horror! Ok, ci sto! Passo a prenderti alle 20:30. Baci.
-Ciao ally- stacco la chiamata e mi dirigo alla macchina, direzione casa.
E’ passato qualche giorno da quando io e Federico ci siamo incontrati al centro commerciale, e non mi ha ancora scritto... Be, stupida me, che potevo aspettarmi? Siamo solo amici, anzi, nemmeno... conoscenti? Credo? Poi non è che perchè a me piace (sì, in questi giorni ho capito che uhm, mi piace) devo piacere per forza anch’io a lui. Sigh, triste. Poi oltretutto sta anche per sposarsi, piccolissimo particolare insomma. Non mi ha nemmeno ancora riconosciuto!Come se questo importasse, d’altronde. Ma si, chi se ne frega...
Finalmente a casa parcheggio e vado a prepararmi per questa serata 0 pensieri con la mia amica.  Sì, inizio a prepararmi così presto (sono a malapena le 19) perchè sono la classica ragazza che non sa mai cosa mettere, così perdo anni della mia vita davanti all’armadio ma alla fine metto sempre la stessa roba perchè, secondo me, non trovo mai abbinamenti adatti. Sono proprio strana, o pazza. Chissà, un giorno farò un sondaggio alla gente che mi conosce.
Mi doccio, mi vesto, mi acconcio i capelli e mi trucco un pochino, e mentre aspetto che arrivi la mia amica mi metto sul divano a parlare con la mia gatta. Almeno lei sembra capirmi! Un giorno eravamo sul balcone, io le stavo raccontando qualcosa che non ricordo e dopo un po’ guardo giù e vedo mia madre in strada che mi guarda malissimo. Ma oh, cosa ne volete capire del rapporto che ho con la mia Puzza! Lei è una delle poche che mi capisce veramente.
Dopo averle raccontato un po’ di cose decido di lasciarla stare in pace e vado su facebook a leggere un po’ di cazzate. Noto che ho una richiesta di amicizia e curiosa vado a vedere. Quando leggo il nome non ci credo. Federico. Accetto l’amicizia e, con falso menefreghismo, faccio finta di nulla,andando a leggere i post sulla home. E cosa mi appare come primo post?! Un suo link. ‘Nnamo bene! Mi sa che diventerò pazza del tutto stando dietro a questo qui.
I miei pensieri idioti vengono distratti dalla vibrazione del mio cellulare che mi segnala un messaggio. Uhmmm, il mio amico Nico che mi chiede cosa faccio stasera. Gli rispondo e lo invito a unirsi a noi. 
FINALMENTE, e dico così perché la mia amica ha quasi mezz'ora di ritardo (come sempre) arriva e ci dirigiamo verso casa di Nico. Imbocchiamo la sua via quando a un tratto davanti a noi vedo una coppietta davanti alla porta di casa che si baciano, che carini! Sì, penso che siano carini finché non noto che il ragazzo è… indovinate chi? Federico, e appena lo vedo un: “Ommioddio" mi scappa dalla bocca e la mia amica mi guarda come se fossi pazza. Beh, “fossi", insomma….non so se sono così sfigata io da non avere il controllo in certe occasioni, o è proprio qualcuno lassù che mi disprezza alla grande.
“Ale ma si può sapere che ti succede? Mi sa che ultimamente ti stai stranendo più del solito, e se già lo dico io è brutto sai!”
“Si no ehm tutto ok" farfuglio ancora folgorata dalla “visione celestiale". “Pensavo che quel tizio fosse uno che conoscevo".
“Ed evidentemente lo conoscevi” si ammazza dalle risate, buon per lei “ma chi è?”
“Mah, uno così che continuo a ritrovarmi dappertutto in tutte le situazioni".
“Come sarebbe in tutte le situazioni, è uno stalker?”
Per fortuna ci interrompe Nico che scende da casa e sale in macchina.
“Salve ragazze" ci dice “vedo che ho interrotto un discorso importante".
“Oh nono, niente di importante tranquillo” rispondo io mentre la mia amica ancora sghignazza a tutto andare.
“Certo che si, lo vedo svanire dai tuoi occhi”. Ma cosa?
“La nostra amica Alexandra è ossessionata da un tizio”.
“Non è vero!” mi imbroncio.
“Oh si che lo è” mette in moto la macchina “su andiamo, continuiamo il discorso strada facendo, che se no ci perdiamo il film!”

Siamo in sala che aspettiamo il film, io mangio i miei popcorn al cioccolato imbronciata mentre i miei amici mi prendono in giro.
“Insomma, la finite? Non è vero che sono ossessionata da questo ragazzo! È il destino, karma o quello che volete che ce l'ha con me e me lo fa trovare dappertutto”.
“Sisi, come no" bofonchia Nico guardandomi di storto.
Finalmente spengono le luci e il film inizia. Per tutto il tempo mi sono distratta seguendo il film, anche se nella pausa i miei amici mi tormentavano facendomi domande. 
Usciamo dal cinema e mentre discutiamo del film in macchina ci dirigiamo a un pub nel nostro paese.
Arriviamo e io decido di fumare una sigaretta, quindi i miei amici entrano e mi lasciano sola.
Cerco nella borsa ovunque, ma ste sigarette proprio non le trovo! Ma accidenti a me, dove ce l'ho il cervello?
Dato che ho una voglia di fumare pazzesca mi avvicino a un gruppetto, un ragazzo e due ragazze, e chiedo: “ciao! Scusate, avreste per caso una sigaretta?”
Mi risponde una delle ragazze: “Ciao! Certo" mi porge il pacchetto “io mi chiamo Elisa, loro sono Serena e Andrea. Tu come ti chiami?”
“Ehm… Alexandra" rispondo mentre il ragazzo, Andrea, mi accende la sigaretta “ di dove siete?”
“Ferrara, ma Serena abita qui. Quanti anni hai?” dice Elisa.
“25, voi?”
“Io 23” risponde Serena.
“Io 24! Scusami ma io entro dentro, che ho freddo. È stato un piacere conoscerti! Ti andrebbe di scambiarci i numeri di telefono?”
“Certo" e le detto il numero.
“Grazie, tra poco ti faccio uno squillo così ti memorizzi il mio. Serry tu cosa fai, entri?”
“Sì, è stato un piacere conoscerti Alexandra… ci vediamo in giro!”
“Oh si, anch’io abito qui ma non ti ho mai visto. Spero di incontrarti comunque! Ciao"
Rimango sola con Andrea e parliamo un po' del più e del meno, mi sembra che ci stia provando ma boh, magari è una mia impressione. Finisco la sigaretta e entro, Andrea va a chiedere alle sue amiche se vogliono unirsi a me e ai miei amici. Ci facciamo un drink e chiacchierando in poco si fanno le 3, ci salutiamo, ci scambiamo i numeri e andiamo a casa.
Saluto la mia Puzza, mangio un po' di frittata (appena bevo un minimo di alcolici mi viene subito una fame tremenda) e mi butto a letto (ovviamente con Puzza che mi segue).
Prendo il telefono, entro su whatsapp e vedo un messaggio di Nico, con su scritto 
-Non è finita qui, voglio delucidazioni riguardo alla storia di quel ragazzo che, secondo te, ti segue. Notte skizzy ;p
Eh si, lui mi chiama così. Gli rispondo che poi gli darò le sue tanto agognate delucidazioni, ma domani mattina.
Mi accorgo solo ora che ho anche un sms, lo apro e rimango quasi gelata. È di Federico, e dice
-So che mi hai visto.
-…E dunque?
-Nulla, come stai?
-Bene, grazie.
Cercavo di risultare il più distaccata possibile.
-Sto bene anch’io, grazie per averlo chiesto xD ti andrebbe di vederci per un caffè domani mattina? Anzi, stamattina.
Pensai un attimo alla risposta. Quanto poteva essere producente uscire con lui? Però infondo è solo un caffè, ciò non significa che è un inizio di “frequentazione”.
Dopo 5 minuti gli rispondo.
-Ok, facciamo per le 9 al bar davanti alla chiesa?
-Va bene, a più tardi allora. ;)



Autrice: chiedo scusa per il testo tutto attaccato e poco leggibile,non ho un pc al momento e purtroppo non saprei che programma usare per poter mantenere la formattazione originale. Per caso avete qualche consiglio? Vi ringrazio in caso qualcuno risponda, e ovviamente ringrazio tutte le persone che leggono e mettono la storia tra preferiti/favoriti/scelte. Grazie! :*

 

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