Final Fantasy Oblitus

di AlekHiwatari14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Prologo.


*Stella*

Oblitus, questo è il luogo in cui mi trovo. 
Sono stata scartata, o meglio archiviata dalla square nella sezione final fantasy.
Il mio nome probabilmente già lo conoscete, ma mi presento ugualmente. Mi chiamo Stella Nox Fleuret.



Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, non l'unica ad essere stata archiviata in questo posto.
Il mio volto, così come il mio nome, lo conoscete per una valida ragione.
Per più di nove anni mi hanno progettato come rivale di Noctis, ma anche come la sua ragazza. 
La nostra doveva essere basata su una storia reale, una storia d'amore come quella di Romeo e Giulietta. Dovevamo essere rivali e amanti nello stesso tempo.
Tutto andava bene finchè non è arrivato lui, Ardyn.
Inizialmente era stato progettato per essere il mio patrigno o tutore dove mi avrebbe portato allo scontro con Noctis. Hanno ipotizzato molti modi e proprio in uno di quei modi è nata mia sorella Lunafreya. Doveva essere la mia gemella e il mezzo della gelosia che mi avrebbe portato ad uccidere Noctis e al suicidio sapendo la realtà dell'inganno.
Era tutto perfetto e completo, ma poi un giorno accadde l'impensabile. Ardyn era così astuto e carismatico da riuscir ad ammaliare i nostri creatori e rendere lui il nemico principale, ma con quel gesto qualcuno tra me e Lunafreya doveva scomparire poichè eravamo una di troppo.
Scelsero me, poichè stavo da più tempo ed ero più imperfetta rispetto a mia sorella.
Ancora non mi spiego come sia possibile e come quel bastardo sia riuscito nel suo intento. 
Volevamo mettermi con Noctis in Dissidia e per un Final Fantasy entrare nella sezione Dissidia equivale ad essere viva e conosciuta. Ero parte della storia a pieno titolo, ma Ardyn ha preso il mio posto. Ha fatto qualcosa lui.
Non so cosa, ma ne sono sicura. Ha annebbiato i cuori dei creatori facendomi archiviare. 
Avrei voluto esistere e non essere dimenticata dai miei creatori.
Avrei voluto essere conosciuta da più persone per le mie gesta che invece non potranno mai conoscere.
"Ehi! Ancora qui a guardare il panorama?" Fa notare un ragazzo venendo verso di me.
Ha i capelli rossi con un ciuffo alto e bandana legata intorno alla testa, gli occhi azzurri e volto giovanile. Ha fisico snello e slanciato. Indossa una divisa stile albhed pur non essendolo.
Quel tipo lo conosco ormai da un anno se non di più.
"Chappu..." Sussulto vedendolo.
In fondo ha ragione. Me ne sto sempre qui a guardare la vecchia Lucis come doveva essere. Come posso non farlo? Questa è pur sempre la mia città.


"Ancora a pensare a ciò che è successo?"
"Scusa, ma... lo sai che non riesco a farne almeno." Dopotutto è vero. Come posso non pensare di essere stata archiviata dopo tutto ciò che è successo?
"Beh... almeno qualcuno si è fatta un'idea di te nei trailer. Di me sanno solamente che sono morto e non sanno che mi hanno messo lì per il progetto che c'era inizialmente." Spiega sedendosi sulla fontana di fronte a me per poi guardarmi e continuare:"Dovresti essere fiera. Avrai avuto anche dei fan. Non credi?"
"Tsk... quante lagne." Interrompe una voce femminile dietro di me.
Mi volto e vedo lei. Una ragazza, o per meglio dire una donna sui trentasei anni, bruna, con una coda alta e capelli lunghi. Ha gli occhi grigi e sul destro ha una cicatrice che prende alla tempia fino al mento.
Ha addosso un body nero da guerra, probabilmente un'armatura personalizzata, stivali alti neri e una tunica rossa che copre il tutto legata da una cintura verde. Sulle spalle porta una katana lunga e pesante, probabilmente riesce a tenerla per anni e anni di addestramento.


"State sempre a lamentarvi voi. Almeno la gente vi conosce, chi per un motivo e chi per un altro." Continua scortesemente la tipa seccata dai nostri discorsi che a lei sembrano infantili.
"Avanti, Aria. Non essere così drammatica." Cerca di tirare su Chappu facendola alterare ancora di più.
"Drammatica? Io? Ma hai visto in che razza di posto ci troviamo? Siamo nella desolazione totale! Tutto rovinato e abbandonato, completamente distrutto. E pensare che io dovevo insegnare a mio figlio come battersi contro Sin e che tutto doveva svolgersi sulla bella Zanarkand che hanno rimodernato dandole il nome di Cocoon per la sezione tredici. Ti rendi conto della disgrazia? Hanno mandato tutto a quel paese perchè era troppo smielato e pieno di sentimenti e hanno scartato me perchè ero donna e doveva essere un uomo ad aiutare il mio Tidus!" Inizia ad urlare sfogando tutto il dolore che ha dentro.
Come darle torto? Le hanno tolto il figlio e la casa. Già normalmente è dura da mandare giù essere in un posto come questo, ma sapere di esserci finita ed essersi separata da qualcuno tanto caro come suo figlio è una cosa orribile.
"Aria, mi spiace...io non..." 
Tento di confortarla allungando la mano verso di lei per appoggiargliela sulla spalla, ma si sposta e mi guarda impietosita dal mio comportamento dicendomi:"Tranquilla. Dimenticati ciò che ho detto. Dovrebbe essere facile visto che siamo sulla terra dei dimenticati. Inoltre, non avete il mio problema. Voi, chi per uno stupido trailer, chi per essere stato spacciato morto, è riuscito ad uscirne, non come me che sono stata gettata qui insieme ai miei ricordi."
Improvvisamente scende un silenzio imbarazzante. Non so che dire e sembra essere senza parole anche Chappu che abbassa lo sguardo dispiaciuto.
Quel silenzio viene rotto qualche secondo dopo da una ragazza che se ne sta appoggiata al muro di un edificio della vecchi Lucis.
"La bruna ha ragione. Si sarebbe svolto tutto su Zanarkand. Quella vecchia che poi hanno preso spunto per Cocoon. Ero una di loro. Ero la migliore amica di Tidus e gareggiavo con lui negli Zanarkand Abes." Dice la tipa bionda guardando il pallone di blizball che ha tra le mani.
Ha capelli lunghi fino alle spalle, lisci, occhi tra il verde e l'azzurro con spirali all'interno che la rendono assai curiosa e particolare. Indossa una divisa degli Zanarkand Abes con una lunga scollatura al petto e l'ombellico scoperto, il tutto legato alla vita con una cintura che segna lo stemma della squadra.
"Mi ricordo, Elle. Ricordo che ti prendevo anche in giro per le sciocchezze che facevate da bambini." Ricorda Aria guardandola con sguardo dispiaciuto.
Questa sensazione non mi piace per niente. Ricordare ciò che fa male in eterno e sostenerci a vicenda, è questo quello che facciamo.
"Ah... che nervi! Avrei voluto essere nella squadra di Wol. Si dice che nessuno è stato buttato al vento." Si introduce un ragazzo nel discorso attirando la nostra attenzione.
Egli è seduto in cima ad un edificio, sulla ringhiera che ci guarda dall'alto al basso.
Ha capelli lunghi fino alle spalle scombinati e di un color corvino splendenti che fanno risaltare gli occhi azzurri che ha. Viso giovanile e maturo, mentre il fisico è esile, ma tonico. 
Indossa una divisa da selvaggio che lascia uscire il torace fuori, ma coperto da una canotta nera.
Con un balzo scende giù avvicinandosi a noi. Sinceramente è la prima volta che lo vedo, ma ha qualcosa di familiare.

"Mahru, che diamine vuoi?" Domanda prepotentemente Elle lanciandogli la palla diritta nello stomaco.
"Avanti, dolcezza. Non sei felice di vedermi?"
"Neanche per sogno." Gli sbatte in faccia la tipa riprendendosi la palla e allontanandosi da lui.
"E tu chi sei?" Chiedo vedendolo per la prima volta.
Ha tra le mani una lancia con cui si aiuta per appoggiarsi. China il capo e pronuncia:"Il mio nome è Mahru. Vengo anch'io dalla sezione dieci."
"Come mai sei qui? Ti hanno rimpiazzato con qualcuno o semplicemente eliminato?" 
"Veramente...."
"E' stato sostituito da un ronso il che ti fa comprendere che devi stargli alla larga. Anche i creatori hanno preferito una bestia a lui. Il che la dice tutta." Spiega Elle facendo innervosire il corvino che si volta verso di lei.
"Guarda che è stato tutto un malinteso. Dovevo esserci io invece del ronso e hanno archiviato la persona sbagliata."
"Si, certo. Dicono tutti così." Mormora Aria conoscendo la verità e facendoci sorridere un po' tutti.
Non so molto su di loro, anche perchè la mia testa sta dov'è il mio cuore, ovvero da Noctis e non mi va di intromettermi nelle questioni degli altri, anche se Chappu e Aria mi parlano spesso della loro storia e di come doveva essere.
Praticamente splendida come la mia con Noctis. 
Ormai vivo di ricordi e spesso mi ritrovo con le lacrime agli occhi pensando che quell'uomo ormai è di un'altra ed io non posso farci nulla. E' come essere morta e osservare dall'alto ciò che accade a Noctis con Lunafreya.
I miei creatori hanno cercato fino all'ultimo di mettermi nella storia, ma non ci sono riusciti. Lo so perchè ero presente. Ero lì mentre creavano la storia. Mi hanno archiviato solo dopo che hanno compreso che di me non potevano farne nulla, ovvero dopo la morte di Noctis e il ricongiungimento con Lunafreya. 
Purtroppo, essere consapevole di ciò che è accaduto e sapere che l'altra parte non ricorderà mai ciò che è successo, è una lama che trafigge inesorabilmente il petto e ti distrugge da dentro.
Non posso far altro che accettare la sconfitta e questo destino immane che mi ha preservato l'arrivo di Ardyn.
Cala la notte e mi ritrovo a guardare la luna seduta sulla bellissima spiaggia di Zanarkand, luogo gettato anch'esso su Oblitus a causa del cambio di sceneggiatura. 
Osservo l'immensità del mare e come la luna si rispecchia in essa, mentre Chappu si siede accanto a me porgendomi il valssoio del cibo che ha preso.
Mi volto e l'afferro con un sorriso, mentre il falò dietro di noi ci riscalda e fa un po' di luce su quel abbondante pranzetto.
"Pensi ancora a lui, non è vero? A Noctis, intendo..." Incomincia a chiedere, probabilmente notando l'accenno di tristezza che ho addosso.
"Come posso non pensarlo? Io ero destinata a lui e lui a me, ma poi hanno scelto un'altra e hanno gettato me..." Rispondo amareggiata abbassando lo sguardo sul cibo.
Avrei davvero voluto stare con lui su Insomnia a Lucis. Anche sapendo che ci sarebbero state lacrime amare, ma volevo vivere davvero quell'avventura con lui e che lui non mi avrebbe dimenticata, cosa che invece è successo.
Purtroppo quando il destino del filo rosso si spezza, nessuno può ripararlo. Conduce alla morte eterna vedendo che il tuo amato è costretto ad amare e sposare un'altra che non sei tu.
Distrugge l'anima ed è un peso che difficilmente si può sopportare oppure non sentire.
"Stella..." Mi chiama Chappu accorgendosi delle mie lacrime.
Sto piangendo di nuovo e non me ne sono nemmeno accorta.
Mi volto verso lui che inizia a guardarmi intenerito. 
Quell'attimo di conforto e di pace, però viene spezzato da qualcosa.
Un tonfo improvviso. Qualcosa è caduta dal cielo diritto nel mare con una prepotenza assurda.
"Cos'è stato?" Incomincio ad allarmarmi alzandomi all'in piedi, seguita da Chappu che si mette dinanzi a me.
Tutto troppo calmo. Il cielo è diventato rosso sangue, mentre il rosso incomincia ad avvicinarsi all'acqua. 
D'un tratto qualcosa riemerge dall'acqua strepitando un grido come d'aiuto.
Cos'è? Un ragazzo o sbaglio? Inizio a chiedermi mentalmente notando la figura che tenta di risalire.
Senza esitare il ragazzo si fionda nell'acqua per aiutare quel tipo che sta annegando. Lo vedo scendere sott'acqua e non riemergere più, mentre le persone incominciano ad accorrere per il rumore che ha provocato quel tizio con la sua caduta.
"Cos'è successo?" Chiede uno e un'altra risponde:"E' caduto un ragazzo dal cielo."
"Cosa? Ma è impossibile!"
Dopo una manciata di minuti, inizio a preoccuparmi. Ne Chappu ne il tipo sono riemersi. Evoco la spada pensando al peggio decisa a soccorrerli, quando eccoli risalire.
Abbasso l'arma vedendoli sulla spiaggia che cadono a terra stremati. Appena li vedo comprendo ciò che è successo. 
Ha una catena sulla caviglia destra che probabilmente aveva un peso sotto che gli impediva di nuotare, rotto dal suo salvatore.
"Tutto bene fratello?" Gli domanda mettendogli una mano sulla spalla mentre egli tossisce.
"Si, credo di si." Dice continuando a tossire.
La questione è alquanto strana.
Qualcuno l'aveva trascinato qui e quel qualcuno non potevano essere i nostri creatori, poichè ricordo vivamente il treno che mi ha condotto qui su Oblitus. Anche se dimenticati siamo sempre riposti con cura in questo luogo e mai con prepotenza così com'è successo a lui.
"Dove mi trovo?" Incomincia a chiedere perplesso guardandosi intorno.
"Sei su Oblitus." Ribatte Chappu dandogli ancora più domande.
"Obli...che?"
"Oblitus è il mondo dei dimenticati." Spiego sinteticamente facendogli alzare il volto verso di me incredulo.
"Cosa? No. Non può essere! Io non dovrei essere qui!" Esclama il tipo andando completamente in panico per la questione.
"Come ti chiami?" Chiedo accovacciandomi per guardarlo negli occhi, ma prima che potesse rispondere, qualcuno lì lo riconobbe.
"Firion?"
Ci voltammo e vedemmo un ragazzino vestito da mago nero. Ha capelli castani corti che escono attorno al cappello da mago e occhi azzurri, ma solamente uno è ben visibile poichè l'altro è nascosto da una benda.



"Ci conosciamo?" Domanda il tizio incredulo e sorpreso. Probabilmente non lo conosce.
"Tu no, ma io si. Dovevamo essere insieme nell'avventura e invece mi hanno mandato qui." Sintetizza il piccolo mago suscitando curiosità verso Firion che si alza e chiede:"Qual'è il tuo nome?"
"Sorrow. Piuttosto, come ci sei finito qui? Non sei l'eroe del secondo settore?"
Quella domanda mi fa spalancare gli occhi. 
Un eroe su Oblitus? Com'è possibile che sia stato gettato qui? Nessun eroe è stato buttato prima il che mi rende ancora più curiosa e perplessa, ma non posso aspettarmi di certo ciò che egli dice.
"Ero alla ricerca della mia amata quando ho incontrato un uomo che diceva di volermi aiutare. Non so come, ma mi sono ritrovato in catene e ad essere spinto in un portale da dei soldati." Dice toccandosi la collana che ha alla gola. 
Si vede lontano un miglio che sta pensando alla ragazza ed è preoccupato per lei.
"Ma quella è di Lightning, o sbaglio?" Nota Mahru avanzando tra la folla avvicinandosi di più al ragazzo.
"La conosci?"
"No, solo di vista a causa di un progetto." Rivela il bruno guardando da vicino il ciondolo di Firion.
"Di che progetto parli?" Chiede incuriosito Chappu e la risposta non è delle migliori direi...
"Hanno utilizzato la mia versione al femminile per una tipa della sezione tredici e l'ho notata mentre mi tenevano lì a crearla. Devo dire che di meglio non potevi trovare."
"Che...?" Sbraita sorpreso l'eroe del secondo settore guardandolo incredulo.
"Scusate, qui ci sto capendo ben poco." Dico prendendo l'attenzione su di me e ponendo la questione:"Cos'è successo?"
"Il nostro amico è nel settore effettivo di final fantasy due, inoltre è anche protagonista di Dissidia. Dovresti saperlo che tutti gli eroi stanno andando in quella sezione."
"Si, questo lo so."
"Bene, non so come, ma probabilmente ha conosciuto la tipaccia nella sezione Dissidia e si sono innamorati. Dico bene?"
"Senti, queste sono cose personali. Adesso ho bisogno di trovare Lightning." Incomincia ad alterarsi e ad allontanarsi imbarazzato della cosa.
"Beh... allora buona fortuna perchè una volta entrati, da qui è difficile uscire. Dovresti sperare che i creatori si accorgono dell'errore commesso."
"I creatori?" Chiede perplesso Firion non sapendo della verità di Oblitus.
"Oblitus è il mondo creato da noi dimenticati. Tutti i progetti della square che hanno accantonato o dimenticato finiscono qui. Devi solo sperare che si accorgano di te." Spiego, ma sembra non comprendere.
"Aspettate! Come diamine ci sono finito qui se solo i creatori possono buttarci? La cosa non si spiega perchè io non sono stato buttato da loro. Anzi, io non sapevo nemmeno che ci fossero dei creatori. E poi cos'è questa square? Una persona?" Rivela lasciandoci a bocca aperta.
Lui non davvero non è stato buttato. Avrebbe dovuto ricordarsi tutto se lo fosse stato. Anche i suoi vecchi ricordi di quando è stato creato, ma lui invece ha dimenticato tutto.
"Allora chi è stato?" Chiede Mahru incuriosito, ma la risposta probabilmente la sento e pronuncio il nome di quel bastardo.
"Ardyn..."
"Cosa hai detto?" Domanda Firion voltandosi verso di me.
"E' stato Ardyn, non è vero?"
"Su via, Stella! Non essere ridicola. Come può Ardyn arrivare a..." Cerca di farmi ragionare Chappu, ma la verità è quella. Infatti viene interrotto dall'eroe del settore due che si avvicina a me prendendomi per le spalle.
"Cosa? Tu lo conosci?"
Quel comportamento del ragazzo lascia sorpresi tutti quando invece non c'è nulla da rimanere sorpresi. 
Ardyn è il peggiore tra i nemici. E' in grado di annebbiare la mente dei creatori e la tecnologia utilizzata su di lui, lo rende davvero temibile.
I creatori stessi non posso fare niente per batterlo.
"Ti aiuterò a trovare Lightning." Pronuncio semplicemente.
Devo aiutarlo. Non posso lasciarmi scappare un occasione del genere. Avrei potuto visitare i mondi creati dalla square e rivedere i miei vecchi amici. 
So che Prompto, così come anche Glaudio e Ignis non si sarebbero ricordati di me. So che se avessi incontrato Noctis, non avrei potuto dire chi sono, ma poco importa.
Almeno per una volta posso intraprendere un viaggio senza starmene qui, su questo mondo di dimenticati.
Il problema adesso ne è uno solo: Come andiamo a Somniland?
Il dubbio mi attanaglia l'anima, ma la soluzione ce l'ho sotto i miei stessi occhi, o meglio nella testa di qualcuno di mia conoscenza.
"Sei impazzita?! Di qui non si può scappare! Lo sai!" Mi urla Mahru venendomi vicino per comprendere le mie intenzioni, ma la risata di Elle lascia tutti sorpresi.
"Cos'hai da ridere?"
"Finalmente qualcuno che dice una cosa sensata."
"Ecco Elle, diglielo anche tu!" Incita il corvino, ma la bionda intende altro. Infatti lo sorpassa venendo diritta da me e appoggiando il braccio destro sulla mia spalla dice:"Abbiamo un eroe da portare in salvo. Dico bene, Stella?"
"Cosa? Ma ti è dato di volta il cervello? Da qui non si esce!" Ricorda nuovamente Mahru alterato dallo spirito della ragazza, ma quello stesso spirito è alimentato dalla speranza.
"Davvero? Ti ricordo che Cor è uscito da questa topaglia. Lo stesso vale per Crow. Secondo te come hanno fatto ad uscire?"
"Sono stati aiutati dai creatori."
"Certo, ma solo perchè sono riusciti ad uscire di qui e la sottoscritta ha creato un aereonave proprio per questo."
"Cosa? Hai un aereonave?"
"Beh... l'hanno buttata qui e non avendo nulla da fare l'ho aggiustata."
"Che diamine centra l'aereonave adesso?"
"Centra perchè ci sono dei punti in cui ci sono dei portali. Secondo te come fanno tutti i settori final fantasy ad incontrarsi su Somniland o nel settore dissidia? Inoltre ti ricordo che ultimamente si è parlato di alcuni che addirittura hanno avuto accesso alla Disney della Kingdom Hearts." Rivela la bionda staccando il braccio dal mio collo e portandoselo sulla vita continuando:"Sono tutti collegati dalla square e ci sono le aereonavi che riescono ad andare in quei mondi. L'unica pecca è che abbiamo bisogno di qualcuno con la Keyblade."
Quelle parole suscitano speranza nei nostri cuori. 
Una Keyblade c'è nel nostro mondo, ma nessuno ha avuto il coraggio di prenderla.
Almeno è quello che pensavamo fino a quell'istante.
"Per caso parli di questo?" Si intromette Sorrow mostrando una Keyblade e facendoci esultare.
Adesso non basta che metterci in viaggio alla ricerca di Lightning.

***Intanto, a nostra insaputa...***

"Distruggerò gli eroi di Final Fantasy e voi mi aiuterete. Dico bene?" Dice Ardyn voltandosi dietro e lui e guardando i malvagi che ha riunito dopo il contatto con Dissidia.
"Che domande? Caos ha perso su Dissidia a causa dei creatori, ma questo non ci fa di certo scomporre dall'idea di essere migliori degli eroi."  Pronuncia Artemisia avvicinandosi al tipo, mentre dietro di lei aggiunge Jecht: "Anzi... ti dirò di più. Avremo voluti incontrarti prima. Magari... i creatori si sarebbero accorti di quanto fossero temibili i malvagi come noi."
"Ben detto. Però, alla fine di tutto, ognuno di noi regnerà su un settore di Final Fantasy. Dico bene? Perchè non vorrei sporcarmi le mani se non c'è certezza." Mormora Kuja standosene sdraiato sul divano della dimora di Ardyn.
"Tranquillo. Ognuno avrà ciò che merita e che vuole. Ne usciremo tutti vincitori. La nostra fortuna è che fino al settore sei nessuno ricorda nulla. Il che sarà abbastanza facile manipolare i creatori a gettarli." Rassicura Ardyn, ma Kuja non sembra pensarla come lui.
"Certo. Dobbiamo solo sperare che non vengano ricordati dai fans. Ricorda che sono loro ad ucciderci il più delle volte." 
"Non temere. Farò scrivere di me e ammalierò i fans a concentrarsi solo ed esclusivamente su di me, così che voi potrete ammazzare i vostri eroi."
"E chi ci da la certezza di ciò che dici?" Chiede Artemisia, ma a rispondere non è di certo Ardyn.
"Tranquilla. Se Ardyn dice una cosa, puoi star sicura che la fa." Risponde qualcuno nell'ombra, mentre si avvicina sempre di più mostrando il suo aspetto.
"E tu chi sei?"
"Ravus! Amico mio!" Chiama Ardyn avvicinandosi a lui e sorpassando Artemisia che sembra allarmata dal nuovo arrivato.
"Ardyn mi ha dato un posto in cui stare. Se non fosse stato per lui adesso non sarei qui."
"Ci possiamo fidare di lui?" Domanda incerto Jecht guardandolo sospettoso. 
"Che domande? Certo che si. Nessuno meglio di lui può ingannere con quel suo faccino buono. Inoltre è il fratello della regina Lunafreya il che ci avvantaggia le cose."
"Voglio solo diventare il re di Insomnia. Il resto fate ciò che volete. Non me ne può fregare di meno." Dice sorridendo.



"Benvenuto nel club allora, fratello." Sorride Caius attirando l'attenzione degli altri. Ormai sono tutti riuniti per un unico obiettivo. Distruggere gli eroi.
Riuscirà Ardyn nel suo piano malvagio?
E Firion riuscirà ad uscire da Oblitus insieme ai nuovi compagni?

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***



Capitolo 1


*Firion*

"Siamo sicuri che funzionerà? Sai, un aereonave costruita da una femmina non mi rassicura affatto." Dice Mahru avanzando insieme a noi verso l'aereonave di Elle.
"Guarda che nessuno ti obbliga a venire. Puoi anche rimanere qui per me." Risponde a tono la ragazza facendo sospirare il corvino.
Quella conversazione mi fa sorridere. Sembra che quei due siano fatti davvero l'uno per l'altro.
Mi guardo intorno mentre cammino. Oblitus ha qualcosa di fantastico, pur essendo il settore dei dimenticati.
Eppur non comprendo. Perchè un posto stupendo come questo deve essere proprio il settore dei dimenticati e perchè?
Mentre la mia mente pensa a questo, arriviamo vicino all'aereonave. Molte persone che sono accorse in mio aiuto sulla spiaggia si sono ritrovate lì, incuriosite dalla novità dell'oggetto. Probabilmente è la prima volta che ne vedono uno.
Saliamo a bordo, pronti al decollo, ma qualcosa non va. L'aereonave non riesce a partire.
"Che strano. Eppure sembra tutto nella norma." Pronuncia Elle incominciando a toccare i tasti dell'aggeggio, mentre Mahru, sedendosi sul pavimento della sala di comando dove siamo, continua a torturarla:"Arrenditi! Tutti lo sanno che le ragazze non sono in grado nemmeno di costruire un semplice modellino. Figuriamoci sistemare un'aereonave."
"Piantala di starmi dietro!"
"Che succede?" Domando vedendo la tensione tra i due.
"Succede che non parte. Devo aver dimenticato di mettere il carburante o qualcosa del genere, ma nulla di serio. Tranquillo. Vado a controllare." Rassicura la ragazza, ma il bruno non sembra pensarla così.
"Tranquillo, come minimo ci verrà una settimana."
"Non fare l'uccello del maleaugurio. Sono cose che capitano." Richiama Chappu entrando nella sala comandi e comprendendo che Elle sta per perdere la pazienza.
In quell'istante sentiamo dei passi, come dei tacchi.
Qualcuno è salito sull'aereonave. Pensavo fosse Aria o Stella, ma con grande sorpresa invece vediamo un'altra ragazza.
Quella tipa è tremendamente somigliante a Squall. Com'è possibile che ci sia qualcuno praticamente uguale a Squall sia come portamento, sia come vestiario che come aspetto?
La cosa incomincia veramente a confondermi. Se non fosse per i capelli lunghi fino a metà schiena e l'assenza della cicatrice in volto oltre alle forme femminili, l'avrei sicuramente confuso con lui.



"Uh... che figurino." Dice Mahru appena vede la ragazza, alzandosi e andando verso di lei che intanto tocca le pareti dell'aereonave, probabilmente per capirne la resistenza.
Sentendosi gli occhi puntati addosso, si volta nella direzione del bruno e allarmata dal comportamento del ragazzo chiede:"Che diamine vuoi?"
"Luce dei miei occh..." Tenta di ammaliarla, ma da dietro gli arriva una pallonata che lo fa tacere.
A lanciare la palla, infatti è proprio Elle.
"Ehi! Non ci provare nemmeno!"
"Cos'è? Una reazione di gelosia?" Ribatte Mahru toccandosi la testa, mentre la ragazza riprende la palla alterata:"Tsk, ma figurati!" Gli risponde con tono freddo per poi avvicinarsi alla tipa:"Che ci fai qui?"
A quella domanda comprendiamo tutti che le due si conoscono.
"Allora è vero che vuoi partire."
"Certo. Che domande. Non ho aspettato altro per tutta la vita." Rivela la bionda continuando a chiacchierare con la castana.
Eppure, più la guardo e più comprendo che la somiglianza tra lei e Squall è impressionante, tanto che mi sfugge:"Certo che non ho mai visto una somiglianza simile..."
Lo dico a bassa voce, ma sembra essere ad un volume abbastanza alto che le due si voltano verso di me.
Che imbarazzo! Chissà cosa avranno pensato... incomincio a meditare, ma inaspettatamente Elle avvolge il braccio attorno al collo della ragazza misteriosa dicendo:"Vero, eh? Assomiglia maledettamente a Squall. Non a caso è la sua gemella."
"Cosa?" Ribatto sorpreso dalla questione.
"Piacere di conoscervi. Io sono Moguri."
"Io non sapevo che Squall avesse una sorella." Rivelo, ma le cose sono più complicate di quanto penso.
"La verità è più dura di quanto si possa immaginare." Mormora Moguri seguita da Elle che incomincia a spiegare la sua storia:"Era la ragazza di Seifer e la gemella di Squall. Sarebbe dovuta morire in un incidente e aiutare Squall nella sua avventura durante il coma subito dall'attacco di Edea."
"Già. Il conflitto tra Seifer e Squall, ma anche il vuoto dentro mio fratello doveva essere per causa mia e la nostra avventura doveva essere ai limiti del sovrannaturale. Sarei dovuta diventare il suo angelo custode, ma i creatori hanno deciso di eliminarmi dalla storia per non avere più di una persona che sapeva destreggiare una spada. E quindi eccomi qui. Assurdo, vero?" Continua la spiegazione la castana lasciandomi a bocca aperta.
Non ho parole. Quel posto è davvero un mondo per i dimenticati e la cosa più brutta è che tutti loro devono ricordare qualcosa che gli altri non ricordano. Anzi... non è mai esistito.
"Vieni a darmi una mano. Dobbiamo far partire questo coso." Dice Elle trascinando l'amica con se.
Mi affaccio da quell'aereonave e guardo quante persone sono state gettate ingiustamente in questo posto.
"Non è giusto." Mormoro abbassando la testa.
"Cosa?" Mi chiede Chappu venendomi vicino.
"E' un ingiustizia che tutte queste persone ricordano qualcosa che gli altri non possono ricordare. Insomma... Quella è la sorella di Squall e lui non sa nemmeno della sua esistenza. E' terribile."
"Finchè si hanno i ricordi, tutto è terribile." Rivela Chappu seguito da Sorrow che si avvicina a noi: "Sappi che Squall, così come anche altri di noi, sono stati ripescati dalla square per altri settori. Infatti, lui doveva essere nel settimo settore, così come anche Edea, ma hanno deciso di archiviarli fino a quando non hanno progettato l'ottavo settore." 
"Se è per questo anche Paine e Arenea sono stati ripresi."Si intromette Stella per poi continuare:"Ho sentito dire che mentre Paine ha trovato la sua strada subito, di certo per Arenea non è stato così. Infatti i creatori erano indecisi tra lei e un'altra di noi."
"Già. Sinceramente, non vorrei trovarmi nei panni di quella tipa. Insomma, essere scartata una volta è duro, ma esserlo per due volte di fila è una vera tragedia." Confessa Aria facendoci sprofondare in un silenzio incredibile.
E pensare che credevo che dissidia fosse il settore più duro da reggere, ma confronto a questo è una passeggiata.
Ah... quel bastardo di Ardyn. Se mi trovo in questa situazione adesso è solo per colpa sua. Tutto è incominciato il giorno dopo il mio ritorno da Dissidia, ma per raccontare la mia storia e di quanto è accaduto dobbiamo andare ancora più indietro.

*Dissidia - un anno prima...*



Ero nel luogo in cui io e Lightning siamo riusciti a parlare per la prima volta senza paure. Il luogo in cui lei mi restituì quella benedetta rosa. Non avevo ancora i miei ricordi, ma quelli che avevo preso in quegli anni lì erano diventati preziosi.
Giorno dopo giorno mi innamorai di lei, della sua dolcezza e dei suoi modi di fare, ma il primo vero istante che compresi che l'amavo fu quando conservò quella rosa che mi ritrovai a tenere tra le mani in quel giorno.
Avrebbe potuto buttarla. Era solo uno stupido fiore e invece... l'aveva tenuta con se e con cura.
Era stata l'unica a non deridere di me. Tutti gli altri miei compagni pensavano fossi un rammolito senza dignità solo perchè avevo a cuore una rosa, cosa che a loro dire è femminile.
Mi sarei aspettato di essere preso in giro anche da lei. Di essere chiamato Rosie come faceva Tidus, o che mi avrebbe incominciato a torturare chiamandomi femminuccia, ma lei non lo fece.
Lei... mi rispettò e mi comprese. 
Per quanto potesse sembrare mascolina, aveva un cuore così bello e un animo così puro che non poteva essere paragonato ad altre donne.
Così, come ogni volta da quel giorno, mi ritrovavo lì quando volevo chiacchierare con lei.
Era diventato il nostro luogo segreto.
Avevo deciso che quel giorno avrei confessato i miei sentimenti, ma ero terribilmente emozionato. Volevo dirle che l'amavo e che volevo stare al suo fianco non come un semplice compagno o amico, ma come il suo ragazzo.
Peccato che solo il pensiero mi mandava in tilt, ma ero deciso così, vedendomi ancora solo e che lei non era ancora venuta, incominciai a preparami il discorso e a dirlo ad alta voce per acquistare sicurezza.
"Lightning, io... io provo qualcosa di forte per te. Per me sei come questa rosa. Può sembrare stupida e inutile agli occhi degli altri, ma dentro di me sei davvero speciale e unica. Sei... sei semplicemente perfetta. Vorrei essere il tuo scudo e stare al tuo fianco per sempre. Quindi... ti vorrei chiedere... vuoi essere la  mia rosa speciale? Vuoi stare con...." Mi bloccai. Ero tremendamente insicuro mentre dicevo quelle parole e guardavo quella rosa tra le mie mani.
"No, così non va. Forse dovrei essere più diretto e dirle che mi piace e che adesso la rosa è un stupido fiore rispetto a lei, ma....Diamine! Non so nemmeno da dove iniziare." Continuai abbattuto, ma di certo la mia fortuna non era delle migliori.
Lightning aveva sentito qualcosa, ma cosa non potevo saperlo.
"Cosa c'è? Hai qualcosa da dirmi?" Mi disse avanzando verso di me, per poi sedersi proprio accanto mandandomi ancora più in tilt.
"Dai, non tenermi sulle spine. Cos'è che vuoi dirmi?" Domanda ancora voltandosi verso di me.
"Io... volevo... cioè... volevo dire che...sei stupida come una rosa! No... cioè..che sei una rosa stupida...."
"Che?"
"No, scusa.. lascia perdere ciò che ho appena detto. Non è nulla di importante." Risposi alzandomi velocemente, vergognato dalla figuraccia che avevo appena fatto.
Qualcosa, però, andò diversamente da come pensavo.
Lightning incominciò a ridere.
Quella risata mi fermò e mi attirò facendomi voltare verso di lei. Era la prima volta da quando la conoscevo che la vedevo ridere.
Aveva un sorriso unico ed era così bella che mi incantai a guardarla.
Alzò lo sguardo verso di me sorridendomi:"Dove credi di andare? Non mi hai nemmeno lasciato dire una parola. Siediti e parliamone."
Feci come disse, ma non posso negare che avevo il cuore che tremava di paura. La vidi che incominciò a scrutarmi in modo dubbioso. L'avevo fatta grossa e se mi avesse dato un ceffone o avesse tentato di uccidermi, l'avrei accettato. In fondo aveva ragione. Ero un completo idiota e l'avevo anche insultata senza volerlo. 
Abbassai la testa. Non riuscivo a guardarla in faccia quando sentii la sua mano posarsi sulla mia.
Mi voltai e non potevo far almeno di alzare lo sguardo verso di lei che continuava a guardare l'orizzonte per poi dire:"Sinceramente preferivo le parole che avevi usato prima che entrassi in scena."
Quelle parole mi lasciarono sorpreso. Aveva sentito tutto e mi sentivo un emerito idiota.
"Cosa..? Tu... hai sentito tutto? Cioè..." Balbettai e lei annuì. 
Poi, voltandosi dall'altra parte, aggiunsse:"Lo stesso vale per me."
In quell'istante mi accorsi che non ero l'unico ad essere imbarazzato per quel momento.
Era proprio vero. Entrambi eravamo collegati e allo stesso tempo simili.
Intravidi sulle sue guance il rossore per i sentimenti che aveva appena esposto. Sorrisi instintivamente abbassando lo sguardo.
Entrambi timidi e impacciati, con gli stessi sentimenti che odiamo tanto mostrare o che semplicemente non sappiamo come farli uscire fuori.
"Light..." Sussurrai alzando la mano che ella mi aveva appoggiato sulla mia e mettendole l'altra mentre si voltava. 
"Quindi... è un si...?" Balbettai per comprendere se avevo capito bene. 
Avevo il cuore e le mani che mi tremavano dall'emozione, mentre sentivo sul mio volto il calore dell'imbarazzo che, probabilmente, aveva colorato le mie guance inconsapevolmente.
Lei annuì e abbassò lo sguardo.
Non avevo mai provato una sensazione del genere, tanto che il mio cuore mi guidò a fare qualcosa che non era assolutamente da me.
A quello sguardo basso, avvicinai il mio volto al suo sfiorandole le labbra con le mie per poi baciarla. 
Sentivo vivamente quei sentimenti crescere dentro me. Ogni attimo... ogni secondo... ogni singolo momento era semplicemente perfetto.
Anche il semplice stare in quel settore e non ricordare nulla del nostro passato... era stupendo perchè potevamo costruire il nostro futuro insieme raccimolando quei sogni chiusi nel cassetto e rifarci una vita.
Si... rifarci una vita insieme... in una bella casa... con un giardino pieno di rose selvatiche... e pieno dei nostri sogni...
Per un attimo dimenticai che combattevo per ricordare il mio passato. Dimenticai che se ero lì era per la chiamata di Cosmos e che una volta sconfitto Caos saremo tutti ritornati a casa nostra, a Somniland.
Perchè si. Inutile ignorarlo. Noi di Dissidia eravamo tutti morti e l'unico a non esserlo era il settore quindici, quello da dove proveniva Noctis, ma già il fatto di trovarsi con noi, comprendevamo che anche lui sarebbe finito lì.
In fondo, tutti i Final Fantasy che si concludono diventano fantasia e di conseguenza sogni di chi li vive e li costudisce nel proprio cuore.
Per questo era nata Somniland. Era nata perchè i fans ci avevano a cuore e facendo parte di una grande fantasia della Square, saremo ritornati a casa dai nostri cari, nel nostro settore predefinito.
Peccato che Somniland è grande e racchiude appunto tutti i settori di Final Fantasy e Kingdom Hearts. Io sarei tornato a casa, nel secondo settore, mentre Lightning sarebbe tornata nel tredicesimo settore.
Questo non ci faceva così male perchè sapevamo che pur ritornando a casa ci saremo incontrati. L'avevamo promesso, ma... quella stessa promessa poteva essere dimenticata.
Tornando nei nostri settori avremo dimenticato tutta la faccenda di Dissidia e di conseguenza io avrei dimenticato Lightning, proprio come lei avrebbe dimenticato me.
Era la condizione per entrare in Dissidia...
Era la condizione per ritornare alle nostre vite... ed io... non volevo. 
Non lo sopportavo e quando finalmente Wol annunciò la notizia, sentii spezzarmi il cuore.
Volevo ricordarmi di lei e così le diedi la rosa, proprio come lei mi diede la collana. Dovevamo ricordarci l'uno dell'altra. Non potevamo dimenticarci.
Lei ormai era troppo importante per me.
Mi ripromisi che l'avrei cercata in ogni angolo del cosmo pur di starle accanto e quando ritornai a casa, dimenticai tutto ciò che era successo.
Mi ritrovai sull'erba in un bosco di Palamecia, luogo da cui provenivo.
Pioveva e vedere la pioggia che scendeva su di me mi consolava. Le lacrime venivano asciugate da quella stessa pioggia.
Sembrava che anche il cielo piangesse con me.
Allungai una mano verso l'alto. Ero senza forze. Esausto dal viaggio attraverso il portale, riuscii a pronunciare solamente il suo nome:"Light...ning..."
La mano cedette e prima di chiudere gli occhi un lampo, seguito da un tuono, accompagnava la mia tristezza.
Al mio risveglio mi ritrovai nel letto della mia sorella adottiva, Maria. 
Mi era stata vicino tutta la notte ed io ancora sentivo un vuoto dentro. Non riuscivo a ricordare.
Non avevo mai provato tanta frustrazione in vita mia.
"Cos'è... successo?" Domandai alzando la schiena e toccandomi la fronte.
Mi sentivo terribilmente debole.
"Resta giù! Devi riposare Firion." Rispose mettendomi a letto per poi chiedere:" Dove sei stato per tutto questo tempo? Sei scomparso dopo che mi hai detto che eri stato scelto per Dissidia."
Era vero. L'ultima cosa che ricordavo era quello, ma lo stupore della ragazza mi fece incominciare a ricordare qualcosa:" Dove l'hai presa questa?" 
Quelle parole accompagnate dal gesto di toccare il ciondolo mi fecero scattare in un attimo.
"Non toccarlo!" Ordinai proteggendolo con le mani. 
Non comprendevo il motivo, ma sentivo che era qualcosa di importante.
"Che?"
"Sento che ho dimenticato qualcosa, ma cosa?"
"Firion....?" Mi chiamò, ma io stavo tremendamente male.
Mi alzai dal letto velocemente uscendo fuori di casa. Avevo così tanta voglia di piangere, ma la cosa che mi faceva stare ancora più male era che non comprendevo il motivo. Incominciai a correre, ma ero debole così non riuscii ad andare più lontano di fuori al villaggio.
Caddi inciampando in un sasso e mi ritrovai a rotolare lungo una discesa della collina dove poi mi fermai.
Ero finito in mezzo a delle rose selvatiche.
Incredulo, tentai di alzarmi e afferrai uno di quei fiori con quel po' di forze che avevo.
"Lightning..." Mormorai vedendo delle immagini dinanzi a me. Avevo ricordato tutto.
Avevo ricordato la mia storia con Lightning, della promessa e del fatto che ci saremo rincontrati.
Peccato che ero ancora debole e mi addormentai tra quelle rose per riprendere le forze.
Al mio risveglio sentii il calore delle fiamme avvolgermi. Alzai il busto e vidi che il villaggio era stato attaccato. Accorsi subito verso quel luogo trovando solo fuoco e devastazione.
"Maria! Guy! Leon!" Incominciai a chiamare i miei amici, ma di loro non c'era traccia così ritentai ad urlare quei nomi quando qualcuno mi colpi da dietro la nuca facendomi perdere i sensi. 
In lontananza sentii urlare il mio nome.
Aprii gli occhi e mi ritrovai sospeso e legato dalle catene gelide.
Davanti a me c'erano i miei compagni rinchiusi in una cella, mentre qualcuno notò che ero sveglio.
"Ah... finalmente ti sei svegliato. Quasi non ci giuravo più." 
Mi voltai e vidi Ardyn, il nemico di Noctis. Se lo conoscevo era solamente perchè era anche lui su Dissidia.
Tentai di liberarmi, ma era inutile.
"Che diamine stai facendo ai miei amici? Lasciali!"
"Bene, bene. Mettiamoci comodi e parliamo un po' di te. Di questo giovane così coraggioso da intraprendere un viaggio su Dissidia, ma che poi al ritorno non è altro che cenere per la perdita avuta."
"Cosa? Tu... Come diamine hai fatto a ricordare? Chiunque va su Dissidia, dimentica tutto ciò che è successo."
"Oh... Dissidia. Davvero un posto adorabile per perdere la memoria. Peccato che io abbia i miei metodi, mentre tu hai i tuoi. Vogliamo parlarne?"
"Lascia andare i miei amici. E' me che vuoi o sbaglio?"
"Sappi che non sono io ad attaccare Palamecia. Sto solo dando una mano al mio amico. Presto i tuoi amici diventeranno dei Blank, completamente vuoti e archiviati dal destino. Sai... non c'è posto per coloro che non possono essere ricordati, ma credo che semplicemente gli cancelleremo la memoria e tu non sarai altro che dimenticato da tutto e da tutti." Rivelò Ardyn avanzando verso di me.
Era tutto così confuso e assurdo quello che diceva. Non aveva senso.
Volevo sapere che aveva in mente e sembrava che lui fosse intenzionato a dirmelo.
"Ma che dici? Che diamine stai dicendo? Non ti capisco!"
"Mai sentito parlare di Oblitus? Nessuno è riuscito ad uscire di lì." Rivelò avvicinandosi poco a poco a me, mentre rimanevo stupito e ancora confuso delle sue intenzioni.
"Cosa?"
"Li potrai incontrare la tua Lightning. Sai, spedire tutti gli eroi lì ci farebbe davvero comodo, ma non credo che faremo così."
"Non puoi spedirci. Tu non hai il potere di farlo."
"Hai ragione. Non sono Cosmos che fa dimenticare le cose, ma posso sempre far dimenticare te e la tua esistenza a chi ti circonda e poi, abbiamo la chiave per chiuderti in quel mondo."
"La chiave?" Chiesi. Era ancora tutto confuso e insensato fino a quel momento.
D'un tratto sentii uno starnazzare di un papero. Mi voltai e vidi Paperino e Pippo che cercavano di tenere un arma a forma di chiave nelle loro mani, mentre Caius e l'armata di soldati magitek di Ardyn la portavano proprio a lui.
"Mai sentito parlare della Keyblade?" Mi domandò quel tipo mentre quell'oggetto veniva strappato dalle mani di quei due che vennero presi a calci e a fucilate in faccia facendoli perdere i sensi.
"Sei un essere spregievole."
"Oh... ti ringrazio, ma questo è poco a quello che abbiamo intenzione di fare."
Tentai di liberarmi, ma quelle catene erano troppo strette.
Ardyn aprì il portale creando come un varco magico. Non credevo ai miei occhi. Non sapevo che esistesse un oggetto simile.
Pensavo fossero solo leggende.
"Sappi che subito dopo di te provvederemo all'assalto dei primi sei settori. Sono tutti così ridicoli e facilmente dimenticabili dalla gente che spariranno da Somniland e da ogni parte del cosmo. Se fossi in te, mi sbrigherei perchè dopo di loro ho intenzione di conquistare gli altri settori e mentre i primi sei se la caveranno venendo sbattuti lì, gli altri, ripensandoci , non faranno di certo la stessa fine. Lightning compresa."
"No! Cosa volete farle?!"
"La morte è sicuramente il mezzo migliore per distruggere qualcuno. Almeno, io la penso così." 
"No! Non ve lo permetterò!" Urlai cercando di liberarmi, ma non ci riuscii.
Quell'uomo mi prese per la gola liberandomi e lasciando solamente il peso sulla mia caviglia.
Soffoccavo. Volevo liberarmi, ma non ci riuscivo.
"Salutami i dimenticati..." Mormorò per poi gettarmi nel portale.

*Oblitus - Oggi...*

Ed ora eccomi qui. Quel portale mi ha condotto in questo luogo così strano e dimenticato.
Molti di loro ricordano il loro passato e sono cosapevoli di essere gli unici a ricordarlo.
E' una vera tortura. Il solo pensiero che Lightning dovesse rimanere senza ricordi di noi, ma solo io dovrei averne mi distrugge il cuore. Ancor peggio è esserne certi, proprio come loro hanno le proprie certezze.
Non posso rinunciare a Lightning. Sopratutto adesso che so che è in pericolo. 
Devo aiutarla e per farlo devo andare via di qui. 
Purtroppo nessuno di noi sa l'uscita di questo posto, ma essendo venuto da un punto preciso e avendo una Keyblade in pugno, credo che l'uscita sia in un punto del cielo lassù.
"Credo che così dovrebbe andare." Dice Moguri uscendo dalla sala motore e avvicinandosi a noi con Elle che inizia a domandere:"Pronti per decollare?" 
Annuisco ed ecco che la bionda si precipita in sala comandi accendendo i motori.
Quest'aereonave è davvero rumorosa, ma poco importa. Sempre meglio di rimanere qui a non far nulla.
"Moguri? Dove vai? Non vuoi venire con noi?" Chiede Stella vedendola allontanarsi dall'aereonave.
"Grazie dell'invito, ma nn ho alcuna intenzione di incontrare mio fratello. Sopratutto Seifer. Cosa potrei mai dirgli? Mi prenderebbero per pazza che parlassi di ciò che è successo. Non credi?"
"Moguri..." Chiama dispiaciuta l'amica.
"Tranquilla. Preferisco rimanere qui. Divertiti li fuori e quando torni mi parlerai di ciò che hai visto, ok?" Rassicura la castana smorzando un falso sorriso per poi scendere dall'aereonave. 
Si vede lontano un miglio che sta male.
Mi affaccio comprendendo il dolore già profondo e che non vuole altri problemi. La cosa mi dispiace per lei, ma quei sentimenti vengono distratti dall'euforia di Mahru che mi avvolge il suo braccio attorno al collo.
"Ehi, fratello! Reggiti! Lo sai come si dice? Donna al volante, pericolo costante."
"Se hai proprio così tanta paura potresti anche scendere." Sbraita Elle innervosita dal comportamento del corvino.
Non so ancora cosa mi aspetta, ma credo che con questi tipi sicuramente ci sarà da divertirsi.
Peccato che non so che in quel momento c'è anche qualcun altro che scopre la realtà, ovvero la mia Lightning.



***Intanto, a nostra insaputa...***

I motori sono accesi, l'aereonave sta per decollare e proprio mentre Moguri scende e tutti noi ci ritroviamo a salutarla, qualcuno si introduce a bordo.
"Via libera." Dice una ragazza facendo entrare l'amico all'interno della sala motori dove si siedono e lasciano uscire i loro volti.
"Ah... finalmente lasciamo questa topaglia." Sospira il maschio, togliendosi la tunica nera per la mimetizzazione, mostrando essere un miqo'te dal color albino, muscoloso, alto dagli occhi rossi.



"Ho fatto bene a seguirti, capo." Pronuncia il miqo' te guardando la ragazza che invece sembra pensarla diversamente di così.
"Piantala Viera! Vuoi che ci sentano?" Rimprovera quest'ultima mostrando di avere capelli castani e occhi azzurri. Ha un fisico da militare e sotto la tunica nera ha armi ovunque oltre al mitra che ha tra le mani.



"Ti sei attrezzata bene, vero Rika?"
"Piantala! Non sappiamo neanche dove siamo diretti. E' ovvio che debba essere così attrezzata." Continua a rimproverare la ragazza, mentre noi ci mettiamo in volo verso Somniland.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2.


*Lightning*




Mi ritrovo distesa sulla sabbia fredda e bagnata dalla pioggia. 
Come ci sono arrivata qui? Questo mi chiedo mentalmente mentre guardo il fiore che ho tra le mani.
L'ho stretto così forte che le spine hanno inciso la mia carne.
Sento di aver dimenticato qualcosa di importante. Qualcosa che nonostante la memoria di Cocoon e di mia sorella, vale molto di più.
Questa rosa mi fa male, ma non sono le spine.
E' il male che mi fa al cuore e la cosa mi confonde.
Cos'è che ho dimenticato?
"Lightning!" Sento una voce urlare in lontananza.
E' una voce familiare, ma i miei pensieri sono concentrati su quel fiore che è così collegato al cuore che non riesco a comprendere.
Non riesco ad alzarmi, ne tantomeno voltarmi per vedere chi è che chiama il mio nome.
Rimango immobile dinanzi alla bellezza della rosa.
La pioggia asciuga ogni mia lacrima, mentre mi sento così piccola e confusa poichè non riesco a comprendere il motivo del mio pianto e del mio vuoto nel cuore.
Tutto per una stupida rosa. Perchè? 
Perchè uno stupido fiore riesce a farmi piangere? 
Perchè sento le sue spine nel cuore? 
Mi fa così  tanto male che la vista si offusca mentre vedo delle gambe avvicinarsi a me.
Non so perchè, ma dalle mie labbra esce fuori un misterioso nome: "Firion..."
Perdo i sensi inconsapevole che quel nome l'ho inciso nel mio cuore durante il viaggio a Dissidia.
Al mio risveglio mi ritrovo a casa, nel mio letto.
Sposto lo sguardo sul comodino dove rivedo quella rosa in un vaso che prende la mia attenzione.
"C-cosa?" Mormoro sorpresa alzando il busto per guardare più da vicino.
E' tutto così confuso e strano.
Mi sento intrappolata in un vortice senza fine.
"Chi è Firion?" Sento domandare Serah che in quel momento entra in camera per vedere come sto.
"Firion...?" Quel nome non mi è nuovo, ma non ricordo dove l'ho già sentito.
Stranamente, sento il mio cuore alleggerirsi a quel nome.
"L'hai chiamato prima di perdere i sensi. Chi è? Qualcuno che hai conosciuto su Dissidia?"
Quelle domande mi confondono, così come mi confonde la mancanza del mio ciondolo al collo.
Non ricordo nulla a parte la chiamata di Cosmos.
Possibile che fossi andata li e non ricordassi nulla di ciò che è successo?
Tento di alzarmi dal letto per schiarirmi le idee con una passeggiata, ma sono ancora debole. Non riesco a tenermi sulle gambe e mi ritrovo a terra.
"Lightning!" Chiama mia sorella venendomi vicino e spaventata dalla mia strana debolezza.
"Sto bene. Tranquilla." Dico facendomi rimettere a letto, mentre lei esce di camera e va a prendermi da bere.
Rimango lì a guardare quella rosa che poi prendo tra le mie mani.
Qualsiasi cosa sia successa, ho intenzione di scoprirlo.
Firion... la rosa rossa... le energie che mi mancano...il ciondolo scomparso... la memoria persa...
Cos'è successo in quel posto da essermi ridotta così?


*Dissidia - Il giorno prima...*



"Abbiamo sconfitto Caos e i suoi uomini, abbiamo nuovamente i nostri ricordi. Guerrieri di luce, protettori di Cosmos, è arrivato il momento! Torneremo finalmente a casa!!!" Annunciò con orgoglio Wol inalzando la sua spada, mentre gli altri guerrieri iniziarono a strepitare per la felicità.
I miei ricordi di Serah... la battaglia contro il fal'Cie... la mia missione come salvatrice... era tutto tornato nella mia mente. Ero tornata a ricordare, ma questo invece di farmi gioire mi uccideva.
Sapevo che finalmente, a distanza di anni, io e Serah ci saremo ricongiunte, ma così facendo avrei perso Firion. 
Entrambi eravamo destinati a Somniland, la città dei sogni e dei ricordi, ma... lui sarebbe stato nel secondo settore ed io nel tredicesimo. 
Come se non bastasse c'era anche un'altra cosa che mi feriva. Anche se avessi voluto intraprendere un viaggio per ritrovarlo, non avrei potuto farlo.
Come da prassi, così come ero arrivata in quel settore, ritornando a casa avrei dovuto avere lo stesso processo, ovvero dimenticare tutto ciò che era stato fino a quel momento su Dissidia.
Avrei perso i miei ricordi con Firion... delle nostre chiacchierate... del nostro amore...
Era un peso così grande che non riuscivo a sopportare.
Quelle risate... quegli abbracci l'uno all'altro... la felicità che spizzava dai miei compagni, non faceva altro che ferirmi ancora di più.
Abbassai il volto presa dalla tristezza e dalla tensione. Sapevo di non essere l'unica a sentirmi così.
Alzai il volto verso Firion che si voltò verso di me preoccupato.
I nostri sguardi facevano male. 
Avrei voluto scomparire... 
Era un dolore peggiore di quello che provai quando persi i miei genitori...
Era peggio di rimanere soli a vita...
La consapevolezza di avere accanto chi ami, l'uomo perfetto... l'altra parte di te che avevi sempre atteso per anni e comprendere che dopo quella notte tutto sarebbe finito faceva male. Faceva male perchè non eravamo noi a deciderlo, ma la stessa Cosmos.
Purtroppo anche lei non aveva colpa. Sapevo che avrei dimenticato Dissidia e i miei compagni. 
Non volevo amarlo, ma il mio cuore non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Lui era importante per me... io lo ero per lui, ma... sapere che sarebbe tutto finito, distruggeva la mia anima.
Senza ricordi, come avrei potuto ritrovarlo?
"Light..." Mi chiamò notando il dolore dentro di me.
Non riuscii a reggere la tensione e scappai via.
Mi sentivo così debole e fragile di fronte a quell'emozione.
Correvo con tutto il fiato che avevo dentro...
Correvo per fuggire via dalle lacrime che il mio cuore portava diritto negli occhi.
Odiavo mostrare le mie emozioni, eppure... quel ragazzo era riuscito a tirarle fuori da me con tanta facilità.
"Lightning! Fermati!" Sentii dietro di me, ma non volevo farmi vedere in quelle condizioni.
Il dolore insieme all'orgoglio mi impedivano di voltarmi.
"Aspetta!" Esclamò afferrandomi il polso fermandomi. Era Firion.
Mi aveva inseguita per tutto il tempo. Aveva il fiatone per la corsa, proprio come me. 
Vedendomi in lacrime, mi tirò a se abbracciandomi.
"Light..."
"Lasciami!" Protestai con quel filo di voce che avevo, ma i miei gesti sembravano dire tutt'altro.
"Troveremo una soluzione."
"E se non dovessimo ritrovarci?" Domandai stringendomi più forte a lui.
"Light..." Mi chiamò staccandomi da lui e prendendomi le spalle facendomi alzare il volto verso di lui che continuò:"Non importa. Ti cercherò ovunque se fosse necessario..."
"Firion..." Sussurrai smorzando un sorriso per poi appoggiarmi al suo petto e continuare ad abbracciarlo.
Avrei dovuto saperlo che era tutta una magnifica utopia creata dalle nostre menti e dal nostro cuore per non farci soffrire.
Gli diedi la mia collana per fargli ricordare di me, mentre lui mi diede la rosa rossa che portava sempre con se.
"In fondo... te lo avevo promesso... " Balbettò facendomi sorridere, mentre prendevo quel fiore tra le mani.
Era vero. Mi aveva promesso che quella rosa sarebbe stata mia una volta che i suoi ricordi fossero ritornati, ma non credevo che andasse a finire così.
Credevo che al mio ritorno, vedendo la rosa avrei riacquistato i ricordi e invece mi ritrovai nel bel mezzo di una tempesta, senza forze, senza ricordi e, sopratutto, senza Firion...

*Cocoon di Somniland - Oggi...*

Passa un'intera giornata prima che riesco a riprendere le forze. A stento riesco a reggermi all'in piedi, ma poco importa. Almeno ho abbastanza energie da camminare.
Esco fuori di casa, per la prima volta, per ammirare il panorama del mare.
Somniland è strana. Uguale a Cocoon, ma anche estremamente diversa.
Tra le nuvole, in alto nel cielo, ci sono delle isole che fluttuano nell'aria.
Sono ancora così confusa. 
"Oh... ti sei alzata." Nota Serah uscendo fuori di casa per avvicinarsi a me.
"Dove siamo?"
"Siamo a Cocoon. A casa nostra."
"Questa non è Cocoon."
"Invece si. Questa è la nostra Cocoon di Somniland." Mi spiega, ma ancora non ci capisco nulla.
"Somniland?" Chiedo incredula. La confusione è abissale. L'ultima cosa che ricordo prima della chiamata di Cosmos è la conclusione della missione come salvatrice.
Possibile che sia morta e questo è il luogo dove finiscono i defunti?
"Lightning!!" Sento urlare da lontano. 
Alzo lo sguardo e sorpresa chiamo la persona che mi viene incontro:"Hope?"
Si ferma dinanzi a me, iniziando a prendere fiato. Si vede che ha corso per chilometri prima di arrivare qui.
"Che ci fai qui?" Domando ricordando che anche lui è stato la mia spalla durante la missione come salvatrice.
"Che ci faccio? Sono venuto per ordine del re. Vuole vederti. Sinceramente... non sapevo nemmeno fossi tornata da Dissidia, ma lui parlava di te come se ti conoscesse da tempo e saprebbe i tuoi movimenti." Sintenizza lasciandomi ancora più perplessa.
"Il re?" 
"Si, re Noctis. Il re del quindicesimo settore di Somniland."
"Cosa?"
Noctis... quel nome l'ho già sentito da un'altra parte, ma proprio non riesco a ricordare.
"Adesso è nella città di Lucis. Non è lontano da qui. Basta seguire la direzione di quell'isola inalto a destro e poi sempre diritto fino al muro imperiale."
A quelle indicazioni sorrido cercando di trattenere la risata. Mi sembra tanto l'indicazione per l'isola che non c'è, ma cerco di non farlo notare. 
Entro dentro casa prendendo le mie cose e diriggendomi successivamente a Lucis.
Assurdo, ma quelle indicazioni sono molto più che giuste.
In poco più di un'ora di viaggio, mi ritrovo davanti al muro imperiale.
"Il re Noctis mi attende." Dico ad una guardia che non vuole farmi passare.
"Nome."
"Lightning." La guardia sentendo il nome si sposta dando il cambio ad un'altra guardia e accompagnarmi fino al cospetto del re.
E' tutto fin troppo strano e calcolato fin dai minimi dettagli. 
"Re Noctis..." Si inchina la guardia per poi informare:"Lightning è qui."
"Fatela entrare!" Ordina il re facendomi entrare.
Quell'uomo sulla trentina l'ho già visto. 
La guardia esce fuori lasciandomi solo con lui che sorride e pronuncia:" Ci rivediamo finalmente, cara Lightning."
"Re Noctis..." Semplifico chinando la testa e il busto, mettendo la mano al cuore.
"Non c'è bisogno di tutta questa formalità. Siamo amici e alleati dopotutto." Risponde alzandosi dal trono e facendomi alzare il volto verso di lui sentendo i suoi passi.
"Andando subito al dunque, ti ho chiamato per una questione urgente. So che senti ancora la stanchezza per il viaggio, ma è una cosa necessaria a finchè possiamo vivere una vita tranquilla e senza guerre."
Quell'uomo parla proprio come un re che vuole difendere la sua gente, ma non comprendo perchè ha scelto proprio me.
"Ho sentito che Ardyn ha alcuni progetti di distruzione verso Somniland e i suoi abitanti. Voglio che tu esca fuori di qui e scopri i piani di quel folle. Già che ci sei... vorrei che tu andassi anche su Insomnia e parli con i miei ex compagni. Potrebbero aiutarti a sapere altri dettagli della missione." Continua lasciandomi perplessa.
"Cosa? Perchè proprio io...?"
"Perchè tu sei la salvatrice. Colei che ha la vita eterna. Purtroppo, io non posso uscire al di fuori di qui e di Dissidia, cosa che invece tu puoi fare tranquillamente. Inoltre, non credo che ti ostacoli nella tua ricerca su Firion."
Ancora quel nome e quel re può aiutarmi a comprendere chi è, così domando:"E voi che ne sapete di Firion?"
"Come ho appena detto eravamo compagni e alleati a Dissidia. E se ricordo qualcosa di quel luogo è per i consigli di Prompto ed il diario di mia moglie Luna." Mi rivela lanciandomi un diario che ha tra le mani.
Incomincio a sfogliarlo curiosa. Con grande sorpresa noto la grande vastità di foto e di scritte che vi sono li sopra.
"Avevo compreso che Cosmos ci avrebbe fatto dimenticare così, una volta ritrovato il diario di Lunafreya, ho deciso di scriverci su la mia avventura con voi, mettendo i momenti più salienti così da poter ricostruire quell'organizzazione qui su Somniland."
"Perchè?"
"Perchè io non dimentico i miei compagni ed è lo stesso motivo per cui voglio e ti chiedo di ritrovare Gladio, Ignis e Prompto su Insomnia del settore attuale. Inoltre, metteremo su l'organizzazione Dissidia così che tu potrai ritrovare Firion." Mi dice deciso.
Quella proposta mi alletta così tanto che accetto senza esitazione. 
Il diario di Noctis contiene qualcosa di prezioso e se riesco a riprendere qualche ricordo è solamente per le foto mie e di Firion attaccate a quel diario.
Fortunatamente non sono la sola ad andare su Insomnia, ma verranno con me anche Cloud e Squall. L'unica pecca è che per incontrarli dovrò andare fino a Kingdom Hearts, nella città di mezzo precisamente, e mostrargli il diario che Noctis mi ha conferito.
"Serve un passaggio?" Chiede un tipo uscendo fuori da un automobile, mentre me ne sto con quel diario tra le mani fuori dal palazzo reale.
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Nyx, sono al vostro servizio." Si inchina e mi apre la portiera dell'auto.
"A che devo tutto questo?"
"Sono all'ordine del re.  Mi ha ordinato di accompagnarvi fino alle porte di Kingdom Hearts." Mi spiega rassicurandomi. 
Fortuna che ho portato tutto con me.
Entro in macchina e ci mettiamo in viaggio. Arriviamo quasi vicino al muro imperiale dove noto un'aereonave.
Nyx mi apre la portiera facendomi scendere per poi avviarsi verso quel mezzo volante.
"Questo coso quindi dovrebbe portarci lì? Ma è sicuro?"
"Beh... se gliel'hanno dato al re, non può non essere sicuro. Non vi pare?" Rassicura nuovamente entrando su quella nave volante.
Peccato che non so che c'è qualcosa di più complicato sotto di quanto ha spiegato Noctis.

*Stella*

Ci ritroviamo a volare lungo il confine di Oblitus. Siamo vicini al portale, ma non lo vediamo. E' tutto fin troppo tranquillo.
Ci troviamo ad attraversare una lantra oscura composta da nuvole cariche di saette, ma non ci spaventa. Anche se la nebbia non mostra nulla e c'è la possibilità di non farcela, poco importa.
Siamo tutti fin troppo motivati ad andarcene di qui.
Firion è così deciso da essere estremamente calmo anche in quella situazione così disastrosa.
Lo ammiro. Per amore quel ragazzo è capace di fare questo ed altro, mentre io vedo solo tenebre dinanzi a me.
Fin da subito ho compreso la cavolata fatta.
Avrei voluto tornare indietro, ma ormai è troppo tardi.
L'agitazione mi prende, ma cerco di non mostrarne iniziando a passeggiare all'interno dell'aereonave.
Camminando mi imbatto in una scena che ha dell'incredibile.
Firion e Sorrow sono seduti a terra, in un angolo del corridoio dell'aereonave a discutere di qualcosa.
L'eroe del secondo settore vuole comprendere meglio Sorrow e la sua storia, ma il piccolo mago sembra non volerne parlare.
"Fa così male la tua storia?" Gli chiede, ma il piccolo gira il discorso in un'altra direzione.
"Come sta Leila?"
Gli occhi sorpresi del ragazzo, mi fanno intuire che è qualcuno di sua conoscenza.
"Cosa? Tu conosci Leila? Leila la piratessa? Tsk... quindi sei stato tu a salvarla dal leviatano."
"Come lo sai?"
"Beh... lei non ha mai detto nulla, ma è assurdo che qualcuno riesca ad uscirne vivo da quel mostro." Spiega Firion intristendo il ragazzino.
"Lei non dice perchè non ricorda."
"Cos'è che non ricorda?"
"E' vero, l'ho salvata dal leviatano, ma solo perchè c'ero anch'io su quella nave. Io ero nell'avventura con voi perchè volevo trovare i miei genitori e mio fratello, ma... solo dopo l'incontro con Garland scoprii la verità."
"Garland? Allora vieni dal primo settore, non dal secondo."
"No, non hai capito. I creatori volevano creare una connessione tra i settori di final fantasy e scelsero inizialmente lui. Solo dopo decisero di cambiare tutto e mettere altri elementi che collegavano i nostri settori. Così è nato Mateus l'imperatore. Doveva essere più perfido del precedente e avere un'altra storia con se. Così, l'idea di me venne scartata ed io sono finito ad Oblitus senza poter mai dire a mio fratello chi fossi." Spiega il piccolo con un briciolo di malinconia, ma Firion sembra deciso a ritrovare il fratello del ragazzo.
"Ehi! Non preoccuparti! Possiamo sempre dirgli la verità, no? Chi è tuo fratello? Leon? Guy? Richard? Oppure sei proprio il figlio di Richard e quindi fratello di Cain?" 
Tutto quel discorso non fa altro che intristire ancor più Sorrow che balbettando rivela:"No... Firion. Mio.... mio fratello.... insomma... sei tu."
In quel momento noto l'espressione di confusione e delusione sul volto di Firion. 
Come può non esserlo? Insomma... ha trovato il suo fratello di sangue e confuso e al tempo stesso sorpreso della cosa.
Avrei voluto avvicinarmi, ma sento che non è il momento.
Così decido di avviarmi nella sala comandi dove sono Elle e gli altri.
E' strano, ma incomincio a sentire la mancanza di Oblitus. Probabilmente perchè adesso è casa mia e mi sto allontanando, ma prima che potessi pensarci ancora, sento uno scossore che mi fa cadere a terra.
L'allarme incomincia a suonare ed io mi precipito nella sala comandi che è a pochi passi da me.
"Che succede?!"
"Maledizione! Qualcuno mi aiuti!" Urla Chappu tenendo fermo il volante che sembra dargli problemi. 
Accorro ad aiutarlo, ma sembra tutto inutile.
"I motori sono guasti! Elle!" Avverte Mahru facendo avvicinare la bionda.
"Com'è possibile?"
"Ragazzi! Non sono i motori!" Sbraita il rosso guardando fuori dall'aereonave.
Improvvisamente un altro scossore. I motori sono in fiamme e mi ritrovo a cadere a terra.
Sorpresa guardo nella direzione che guarda Chappu notando la mostruosa creatura che sorca i cieli e sbatte l'aereonave a destra e a sinistra per abbatterla.



"Dobbiamo distruggerlo!" Esclama Aria prendendo la katana, ma l'ultimo colpo di quella bestia ci mette K.O. 
Non riusciamo a prendere le nostre armi che la nave incomincia a girarsi per poi farci schiantare al suolo.
Ho la testa dolorante e non so come sono volata fuori insieme agli altri da quell'aggeggio. 
"Stella, stai bene?" Mi chiede Mahru venendo da me, vedendo la mia ferita alla testa e aiutandomi ad alzare.
"Cos'era quel mostro?" Domanda Elle tenendosi la ferita che ha sul braccio.
"Un leviatano..." Rispondo preoccupata. Quel mostro non dovrebbe essere qui. Non è di Oblitus.
"State tutti bene, ragazzi?" Ridomanda Firion uscendo dall'aereonave insieme a Sorrow.
"Si, stiamo bene." Ribatte la bionda seguita dalla bruna:"Piuttosto... dov'è che siamo finiti?" 
Mi guardo attorno e la cosa mi spaventa. Conosco bene questo posto. E' Lucis. Possibile che siamo finiti nel quindicesimo settore?
"Mani in alto!" Sento seguito dal rumore dei fucili in carica.
Mi guardo attorno e vedo i Kingsglaive che ci puntano le armi addosso. Siamo in trappola.
"Che si fa ragazzi?" Domanda Aria pronta all'azione, ma non ho alcuna intenzione di discutere con questi soldati. Così rispondo semplicemente con:"Fate come dicono."
Alzo le mani e le metto dietro alla nuca. Molti di loro abbassano la guardia, mentre altri ci prendono con prepotenza per metterci le manette.
Quell'atteggiamento arrogante non mi piace affatto, ma non sono l'unica a pensarla così.
"Ehi! Ehi! Ehi! Giù le zampe maniaco!" Incomincia a sbraitare Elle sentendosi palpare nei punti più intimi da una delle guardie e reaggendo di conseguenza assestandogli un pugno.
L'azione della bionda riesce a far scatenare l'inferno e a farci ribellare.
"Elle!!" Urla Mahru assestando con un calcio l'aggressore che vuole attaccare da dietro la ragazza per poi puntargli la lancia contro e difenderla.
Utilizzo l'evocazione per la spada e liberarmi dalle manette. Ormai è inutile stare a guardare. Non posso abbandonare i miei amici.
Fortunatamente, prima che possono esserci dei veri e proprio massacri, compare lui... Noctis.
"Abbassate le armi!" Gli ordina e loro si chinano verso di lui: "Re Noctis!"
"Ho detto riponete le armi! State combattendo contro un mio amico e non voglio." Dice nuovamente guardando Firion per poi continuare:"Non ti aspettavo così presto. A che devo la tua visita?"
"Porto notizie di Ardyn. Vuole distruggere i nostri settori di Somniland e trasformare tutti in Blank." Afferma Firion senza perdere tempo.
"Chi sono questi? Sono del tuo settore?" 
"No. Vengono da Oblitus." Sintetizza l'eroe del secondo settore facendo rimanere perplesso il re.
"Oblitus. E' la prima volta che sento un posto del genere." Poi si volta verso di noi e incomincia a presentarsi:" Sono Noctis, il re di Lucis del mondo di Somniland, luogo dei quindici settori. Voi chi siete?"
In quel momento il cuore mi trema e la voglia di riabbracciarlo è immensa, ma non posso. Lui non si ricorda di me e non sa chi sono.
Abbasso il volto. Non posso dire che sono una dimenticata. Che penserebbe di me?
Moguri ha proprio ragione. Ritrovarsi con l'uomo che ami davanti e non poter far nulla per dirgli la verità perchè ciò che ricordi è solo ciò che doveva essere, fa male. 
Fa terribilmente male, ma voglio essere forte. 
Così prima che i miei amici possano aprir bocca, mi presento:"Sono Stella, regina di Oblitus e questi sono i miei uomini." 
Mento con fermezza cercando di non far trasparire neanche un emozione, ma è dura.
Non è facile. Fortuna che noi di Oblitus siamo uniti e comprendono la mia decisione di dire quel che ho detto.
"Si, siamo i guerrieri di Oblitus"
"Consiglieri e difensori della regina." Iniziano ad appoggiarmi prima Aria e poi Chappu guardandomi successivamente con un sorriso.
L'espressione sul volto di Noctis cambia e incomincia a fissarmi per poi chiedere:"Stella?"
Lo dice con un tono strano, quasi come se ricordasse qualcosa.
Possibile che si ricordi di me?




***Intanto, a nostra insaputa...***

Cordelia è sotto attacco. Wol si ritrova a fuggire alle grinfie dei soldati mano nella mano con la principessa Sarah.
Ciò che ha appena visto ha dell'incredibile. 
"Maledizione!" Sbraita una volta nascosto in una grotta con la principessa.
"Com'è potuto succedere?" Si chiede comprimendo la ferita d'arma da fuoco che ha sul braccio.
Perde sangue, ma a confronto il dolore che ha dentro è superiore rispetto a quello nel braccio.
Ha le lacrime agli occhi, mentre esausto si accascia a terra per cercare di riprendersi sopratutto mentalmente da quella scena così atroce.
Tol, il ladro di luce, White, la maga bianca e Black, il mago nero si sono trasformati in esseri senza ricordi e senza anima a causa di Ardyn.
Non comprende ancora come abbia fatto a trasformarli, ma vederli poi gettare con così tanta facilità, come fantocci senza vita ne anima, nel portale verso Oblitus, gli distrugge l'anima.
Ormai per loro non c'è scampo. Sono andati dimenticati, mentre gli unici sopravvissuti sono lui e Sarah. Anche Echo è scomparsa, ma non l'ha vista cadere in quel varco aperto da Ardyn ne tantomeno nelle grinfie dei soldati e questo lo fa sperare che sia ancora viva.
Purtroppo da solo non può salvare la principessa.
L'esercito di soldati Magitek è più di duecentomila truppe, senza contare le mille di soldati PSICOM e la presenza di Ardyn e Caius in azione, alleati con Garland.
"Mi spiace, principessa. Non credo di riuscirvi a proteggere. Ne sono troppi." Nota guardando fuori dalla grotta per poi alzarsi e continuare:"Siamo in trappola!"
Wol si appoggia al muro e guarda per l'ultima volta Sarah. Ha una sola opzione e anche se sa che fallirà, vuole tentare a tutti i costi di salvare la principessa.
"Cercherò di farvi da scudo e di raggirarli. Non terrò per molto. Voi fuggite e non pensate a me."
"No. Io non posso lasciarvi qui!" Protesta la ragazza avvicinandosi a Wol e continuare:"Non posso lasciarti! Sopratutto in queste condizioni!"
Wol si avvicina a lei prendendola per le spalle dicendo:"Sta tranquilla. Me la caverò e ci ritroveremo."
Le lacrime incominciano ad uscire ad entrambi, consapevoli che quella è probabilmente una bugia o una splendida fantasia.
La principessa afferra il volto del guerriero di luce baciandolo per l'ultima volta sulle labbra, simbolo del loro amore eterno.
"Adesso vai..." Continua il guerriero staccandosi da lei e uscendo dalla caverna con il piano in mente da attuare.
Spiana la spada, pronto a combattere e si precipita lì fuori attaccando i soldati, mentre Sarah corre più veloce che può, ma qualcosa va storto.
Non solo Wol viene ferito ripetutamente, ma anche la principessa viene presa in ostaggio da Garland.
Non appena la vede nelle grinfie di quell'uomo, cerca di liberarla, ma non ci riesce.



Il guerriero cade a terra smorzando le sue ultime parole prima di chiudere gli occhi:"Lasciala..."
Sviene. Un po' per la fatica... un po' per la miriade di soldati, ma anche per il colpo dato dietro alla nuca da Ardyn, così violento da fargli perdere i sensi.
I due villani se la ridono e l'uomo guardando Garland annuncia:"Adesso il settore è tutto tuo."
Ma di certo un patto deve essere rispettato così, Garland gli cede la principessa Sarah lanciandola a terra.
Senza decoro ne un briciolo di umanità, Ardyn l'afferra per i capelli trascinando lei e Wol nel laboratorio di Versteil, luogo di ritrovo con gli altri e di detenzione degli ostaggi che ha in pugno.
Cos'ha in mente di fare con Wol e Sarah?

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3.

*Firion*

Lo sguardo sorpreso e insistente di Noctis su di Stella mi confonde. Sembra che quei due si conoscono, ma non comprendo come sia possibile.
Oblitus non è il mondo dei dimenticati? Il mondo dove gli abitanti non sono mai esistiti? 
Se è così perchè la guarda così insistentemente e con quell'espressione incredula?
"Ehm... scusa se sono venuto così senza preavviso, ma non credevo che mi sarei ritrovato qui." Lo informo, mentre lui stacca gli occhi di dosso a Stella per poi puntarli su di me sorridendo.
"Devo dire che hai un tempismo perfetto. Se cerchi Lightning sappi che era qui un attimo fa. L'ho mandata in missione per conto mio."
"Cosa? Davvero?"
"Si, anzi... se ti sbrighi forse riesci a raggiungerla. E' hai margini della città se non è già partita." Rivela lasciandomi sorpreso e sollevato allo stesso tempo. 
Senza perdermi in ulteriori chiacchiere mi precipito lì dove mi ha indicato, mentre le sue guardie fanno una scoperta abbastanza strana.
"Ehi! Lasciami!" Sbraita una ragazza dai capelli castani vedendosi presa di prepotenza da dentro l'aereonave.
"Sono altri vostri uomini?" Chiede Noctis avvicinandosi a Stella per poi guardare i due che le guardie tengono fermi.
"Tsk... il ladro e l'assassina. Che accoppiata vincente." Mormora Aria facendosi sentire da Stella.
"Li conosci?"
"Sono ricercati su Oblitus. Sembra che lei abbia un odio profondo verso le donne. Almeno è quel che si dice."
"Ha il distintivo da ufficiale di guardia." Dice Elle notando il distintivo sulla cintura nera che la ragazza porta in vita.
"Ti prego, non abbassare la guardia con quei due. Non sappiamo il perchè ci abbiano seguito." Raccomanda Chappu non conoscendo le intenzioni dei due.
"Allora? Sono i vostri uomini?" Ridomanda Noctis voltandosi verso Stella che è indecisa su cosa fare dei due.
Sa che non può lasciarli liberi, ma sa anche che se dicesse di no, probabilmente li rinchiuderebbe in cella e lei non potrà mai sapere il motivo della loro intrusione, così dice semplicemente:"Certo. Vengono da Oblitus anche loro."
Sento solamente quella conversazione prima di allontanarmi del tutto e non udire niente più.
Arrivo ad un bivio, quando a sinistra di esso vedo un aereonave targata Disney. Somiglia molto ad un dirigibile. 
Mi avvicino e al suo interno intravedo Lightning parlare con qualcuno.




Rivederla mi mette una gioia immensa che non riesco a far almeno di correre verso di lei.
"Lightning!" Urlo per poi salire verso il portellone dell'aereonave e tentare di aprire quella porta, ma è inutile.
Non si apre.
"Lightning!" Richiamo sbattendo le mani sul vetro e agitandomi per farmi sentire, ma nessuno mi sente li dentro. 
Quell'oggetto probabilmente è insonorizzato.
Sento i motori che si accendono, mentre continuo a sbattere le mani sul portellone, ignaro che quell'aggeggio si sta mettendo in volo.
Quel rumore è assordante e decido di scendere, ma qualcosa mi blocca. 
Sono rimasto intrappolato in quel minimo spazio che c'è poco prima del portellone. Come se non bastasse, questa nave si è alzata di più di cento metri da terra e se cadessi, di me non ci sarebbe più nulla.
"Light!" Continuo ad urlare vedendo in pericolo la mia stessa vita, ma nello sbattere le mani contro la porta e agitarmi, scivolo da quell'unico gradino che tiene insieme la mia vita.
Fortunatamente riesco ad aggrapparmi ad esso proprio all'ultimo istante.
Ho le mani sudate. Non posso tenere a lungo.
"L-Light..." Tento per l'ultima volta, ma è inutile.
Perdo la presa ritrovandomi a cadere nel vuoto.
Ormai per me non c'è scampo. 
Possibile che debba finire tutto così?
In quell'istante, in mio soccorso, arriva qualcuno.
Cado su di un chocobo e a guidare del pennuto è un miqo'te.
Lo riconosco per le orecchie e la coda da felino che ha.
Probabilmente ci schianteremo al suolo, ma i miei pensieri svaniscono nel vedere che quel tipo ha un oggetto tra le mani.
E' lo stesso che usa spesso Lightning quando deve volare o atterrare da lunghe distanze, per non farsi male.
"Ehi, mettimi giù!" Protesto vedendomi tra le braccia di quel tipo e dopo essermi reso conto di essere sulla terra ferma.
Mi lascia andare facendomi cadere con il sedere sull'asfalto, mentre alzo il volto e vedo l'aereonave andare. 
Lightning ormai è partita senza di me e so che per raggiungerla ci avrei messo del tempo.
L'aereonave è distrutta e mettere insieme i pezzi non sarà per nulla facile.
"Dov'è diretta quell'aereonave?" Chiede Stella voltandosi verso Noctis che non tarda a rispondere:"A Kingdom Hearts, ma un'altra diretta lì non ci sarà prima della settimana prossima. Lightning doveva incontrare Squall e Cloud per una missione per conto mio."
"Oh... bene! Perfetto! Qualche idea su come arrivare lì adesso?" Domando alzandomi da terra. 
"Elle? Puoi ripararla?"
"Si, certo. Ma ho bisogno di pezzi di ricambio."Discute la ragazza con Mahru, mentre Stella inizia a guardare la nave ormai distrutta.
"E adesso?"
"Prendete tutto ciò che avete bisogno da Cindy. Se volete farvela aggiustare da lei, provvederò io a tutto il pagamento." Pronuncia stranamente Noctis.
Perchè si sta mettendo così a disposizione per me e per Stella?
"Vi ringrazio infinitamente, Re Noctis." China il capo la ragazza per ringraziarlo.
"Se volete, potete usufuire della mia residenza finchè non sarà riparata."
"Ci vorranno come minimo due settimane per ripararla al meglio." Informa Elle vedendo i guasti dell'aereonave.
"Grazie infinite per l'invito, ma se dobbiamo trovare Lightning dobbiamo metterci subito in viaggio per un'altra aereonave diretta lì." Si intromette Chappu facendo riflettere la bionda. 
Infondo, ha ragione. Se dobbiamo raggiungere Lightning in fretta dobbiamo metterci subito in marcia.
"Si, hai ragione. Mi rincresce molto, re Noctis, ma dobbiamo metterci subito in viaggio."
"Non voglio insistere, ma a stomaco vuoto e in serata non si va da nessuna parte. Almeno permettetemi di ospitarvi solo stanotte così che possa informarmi sull'aereonave diretta lì tra quanto parte." A quelle parole, Stella non riesce a dare un altro rifiuto.
"Ok, faremo così. Partiremo domani all'alba. Grazie ancora per l'invito, re Noctis."
"Non usiamo tante formalità, regina Stella. Chiamatemi semplicemente Noctis."
"Beh.. anche voi allora dovreste chiamarmi semplicemente Stella..." Dice voltandosi verso di noi.
Avrei voluto partire subito, ma se per lei dobbiamo aspettare, sinceramente non voglio starmene seduto ad una parte così mi incammino per trovare un po' di pace.

*Rika*

"Scusatemi tanto, mia regina. Ma sinceramente io me ne vado per la mia strada. Grazie ancora per il passaggio." Ironizzo vedendola avvicinarsi.
"Ehi, aspetta! Perchè sei salita sull'aereonave?!"
"Per lo stesso motivo vostro. Volevo uscire da quella topaglia e poi non credo di dovervi dire i fatti miei!" Rispondo evasivamente vedendo Chappu intromettersi nelle mie questioni.
Detesto le persone intromettenti come lui.
Inoltre, non ho alcuna intenzione di cercare Lightning.
Non perchè mi stia antipatica, ma per l'esatto contrario. 
Quei bastardi dei miei creatori mi hanno creata per il solo pensiero di una storia a sfondo lesbico tra me e lei. Storia che non c'è mai stata per fortuna. 
Cioè... mi vedete con Lightning? Io sinceramente no. Fortuna che l'idea è morta sul nascere. Il solo pensare una cosa del genere mi da il volta stomaco. 
Fortuna che non ho ricordi di me e di lei. Avrei dovuto essere l'ufficiale superiore e alla fine sono stata rimpiazzata con Cid Raines che sarebbe dovuta essere una semplice guardia del corpo.
Ringrazio il cielo di essermi tirata fuori da quell'assurda situazione.
L'unica cosa che mi fa rabbia è quella di essere stata ripresa e poi scartata come se nulla fosse. 
Hanno scritto una storia su di me, ho dei ricordi che non posso annullare e sentimenti che non posso cancellare e, alla fine, mi hanno buttata nuovamente su Oblitus come se nulla fosse.
Dovevo essere nel DLC con Prompto e invece hanno preferito Arenea a me.
Mi hanno ridisegnato con gli stessi abiti, ma con qualcosa aggiunto come la giacca nera e lunga aperta avanti dei Kingsglaive che ho addosso.
Queste maniche lunghe nascondono una realtà odiosa ed un segreto che ho nel mio cuore.
Alzo la manica del braccio sinistro per riguardarlo. Questo polsino bianco e verde è la cosa più cara che ho. Mi è stato regalato da Prompto stesso alle superiori. 
Sarei stata la figlia adottiva di Titus Drautos, generale dei Kingsglaive. Avrei dovuto seguire le orme di mio padre entrando a far parte in quell'organizzazione subito dopo le superiori e mi avrebbe manovrato per diventare un eccellente assassina e tiratore di prima scelta.
Infatti, proprio grazie al mio aiuto Prompto avrebbe dovuto imparare a sparare.
In quel dannato DLC dove dovevo esserci, ci sarebbe dovuto essere la scoperta del bracciale scomparso e il codice a barre di Prompto che veniva fuori,  bracciale che tra l'altro gli avrei regalato io prima di abbandonare Lucis, ci sarebbe dovuta essere sopratutto la storia su di me e dei miei sentimenti per lui e di ciò che ero realmente.
Infondo ero una kingsglaive e dovevo aiutarlo, ma lì Ardyn e Verstael avrebbero dovuto impiantarmi del liquido che poco a poco mi avrebbe trasformato in un soldato magitek.
Infatti, sotto questo stesso polsino, c'è una realtà scomoda. 
Quella realtà che mi lega a Niflheim... 
Quella realtà che mi lega a Verstael... e a lui... Prompto.
Questo codice a barre che indica la mia appartenenza e la mia impossibilità di quell'amore che provo profondamente per lui. Dopo aver ucciso nostro padre, Prompto avrebbe dovuto uccidere me sotto la mia insistenza poichè infetta e trasformata in soldato magitek per essere programmata ad ucciderlo. Lì avrei dovuto confessare di averlo sempre seguito fin da bambina e di averlo sempre amato per poi mostrargli ciò che era giusto in un sogno con Pryna. 




Peccato che l'idea per i creatori si considerò abbastanza lunga per un DLC e presero solamente alcuni spunti rimpiazzandomi completamente con la storia scritta di Arenea.
Sinceramente, non mi fa male l'essere stata rimpiazzata, ma l'essere stata presa in giro.
Finchè non avrei avuto ricordi, probabilmente non mi sarei impuntata sul fatto di ritrovarlo. 
Quello che mi brucia è che mi hanno fatto prima innamorare di lui, mi hanno dato un passato e dei ricordi e poi mi hanno gettata lì, nuovamente su Oblitus.
Non ho mai raccontato a nessuno la mia storia e credo che mai lo farò.
Solo il pensiero di essere stata allontanata da lui, mi fa rabbia, per questo essendo fuori da Oblitus, ho intenzione di ritrovarlo.
Anche se questo amore non può essere ricambiato, almeno sarà a conoscenza di avere una sorella.
Voglio dirgli che sono al suo fianco.
Anche se i ricordi che ho, lui non li conosce minimamente, ma già il fatto che io ricordo di me e di lui, mi da speranza di andare avanti e fare questa pazzia.
Ammetto che è una situazione strana e difficile da gestire, anche perchè mi è venuto letteralmente dietro quell'idiota di Viera. Neanche fosse un cane da guardia. 
Tsk! Vorrei sapere solamente perchè mi segue in ogni mio passo, proprio come adesso.
"Ehi, Rika! Aspettami!" Mi dice avvicinandosi a me.
"Sta con loro. Il patto l'ho mantenuto."
"Che?"
"Avevamo detto che una volta fuori ci saremo divisi, no? Beh... buona fortuna." Ricordo abbassando la manica della giacca e allontanarmi di lì.
"Ehi! Non puoi scaricarmi così, sorella! Dove diamine vado adesso?! Ehi! Ehi! EHi!" Inizia a sclerare correndomi nuovamente dietro.

*Firion*

Quella scena tra i due mi fa ridere e mentre Stella e gli altri se ne stanno a parlare, io mi allontano per dare un'occhiata attorno. Arrivo su di una spiaggia. E' così bella che mi ricorda il posto che mi raccontò Lightning l'ultimo giorno che eravamo su Dissidia.
Mi siedo in riva al mare e guardo l'orizzonte.
Avrei voluto vederlo con lei. Se solo fossi arrivato qualche istante prima, probabilmente non ci saremo divisi nuovamente.
"Hope, hai visto Lightning?" Sento una voce femminile alle mie spalle. Mi volto e vedo una ragazza con i capelli rosee proprio come Lightning. Ipotizzo subito che si tratta di Serah, sua sorella e così mi alzo da terra andandole incontro, mentre i ragazzo che gli sta accanto le risponde:"No, credo che sia ancora dal re Noctis."
"Veramente è partita." Mi intrometto facendoli voltare verso di me.
"Cosa? E' partita? E per dove?"
"E'... andata in missione per Noctis. Almeno lui così ha detto." Spiego brevemente facendo sospirare perplessa la ragazza.
"Oh... grazie di avercelo detto." Replica con tono dispiaciuto. Probabilmente non ha avuto neanche il tempo di avvertire la sorella. Chissà.
"Firion!" Sento chiamarmi alle spalle. 
Sono Sorrow e Mahru che sono venuti a cercarmi.
"Tsk! Ma tu guarda! Invece di perdere tempo con le ragazze, vieni a darci una mano, fiorellino!" Prende in giro Mahru. 
A quelle parole la ragazza è sorpresa, tanto che inizia a chiedere:"Tu sei Firion?"
"S-si... perchè...?" Domando balbettando e un sorriso si accende sul suo volto.
"Mia sorella quando è tornata da Dissidia non faceva altro che ripetere il tuo nome. Inoltre, non si è staccata un'attimo da una rosa. Gliel'hai regalata tu, non è così?"
"Beh...ecco..."
"Comunque credo che se l'abbia portata dietro."
"Dunque... tu sei...Serah. Dico bene? Sei sua sorella." 
Annuisce e la cosa mi fa sorridere.
Lightning si ricorda di me. 
Allora... se è in viaggio... possibile che sia andata anche per cercare me? 
Infondo è una promessa che ci siamo fatti su Dissidia. Il primo a ricordarsi l'uno dell'altra doveva raggiungerlo.
"Oh... Lightning..."Mormoro pensieroso e toccando il ciondolo che ho al collo di lei, con la speranza che presto l'avrei rincontrata.

*Moguri*

I piani oscuri di Ardyn proseguono e davanti agli occhi di Wol trasforma i suoi amici in Blank, essere vuoti senza ricordi ne sentimenti per poi gettarli nel varco verso Oblitus con l'aiuto della Keyblade sottratta a Sora ormai rinchiuso nelle celle con Pippo e Paperino. Se solo quel ragazzo fosse riuscito a tener testa ad Ardyn e a quei soldati forse non si ritroverebbe in prigione con i suoi due compagni d'avventura, la principessa Sarah e i due amici di Firion, ovvero Maria e Guy.
"Bene, bene. Adesso tocca a te, mio caro Wol." Dice Ardyn tenendolo in catene e passare la chiave a Garland:"A te l'onore."
Ovviamente, il cattivo di turno non se lo fa dire due volte e inizia a colpire ripetutamente il povero Wol ormai al limite delle sue forze facendogli perdere i sensi e gettarlo nel varco appena creato.
Fortuna che io sono rimasta qui su Oblitus se no difficilmente Wol se la sarebbe cavata. Infatti, temendo altre ripercussioni di Ardyn, ho deciso di starmene in spiaggia, luogo d'apertura del portale di Oblitus. 
Vedendolo precipitare in mare, mi alzo da terra e mi precipito in acqua per salvarlo. Ancora catene. 
Sembra la stessa e identica procedura che hanno utilizzato con Firion, ma stavolta Wol è senza sensi. 
Lo trascino a riva e cerco di svegliarlo.
"Ehi, sveglia!" Comprendo che ha bevuto l'acqua del mare e incomincio a rianimarlo quando qualcosa mi blocca.
Respira e non solo questo. Un'ombra dietro ci copre.
Comprendo subito che non è niente di rassicurante. Deve essere un mostro. 
Afferro la spada e mi volto, ma è qualcosa di molto più preoccupante per me.
"Merda! E'...un leviatano!!" Urlo incredula.
Cerco di assestargli qualche colpo inutilmente.
E' più forte di me. La mia paura mi blocca e non mi fa muovere come dovrei. Fortunatamente ho delle bombe fumogene con me. Le lancio una e prendo Wol sulle spalle trascinandolo al riparo nella grotta vicino alla spiaggia.
E' tutto così strano. Perchè c'è un Leviatano proprio su Oblitus? Non è stato scartato. Qui ci sono solo mostri imperfetti o incompleti. Possibile che durante l'apertura del portale sia arrivato qui?
La situazione incomincia a puzzarmi e non poco.
"S-Squall..." Sento mormorare Wol vedendomi da dietro.
Mi ha scambiato per mio fratello. Assurdo!
Comunque sia, ho intenzione di capirne di più su questa storia. Forse... Elle è in pericolo o semplicemente come ho già ipotizzato c'è stata una distorsione spazio-temporale tra Oblitus e qualche altro mondo. Con questi dubbi mi allontano da lui che è ancora debole.
Non voglio far comprendere la realtà su di me, così vado via, ma Wol ha abbastanza forze da rialzarsi e seguirmi.
"Squall!" Mi chiama nuovamente avvicinandosi a me e afferrandomi il braccio.
Mi volto e lo stupore nei suoi occhi nel vedermi è praticamente inspiegabile.
"Ma... tu..."
"Non abbiamo tempo per discutere. Dobbiamo trovare un riparo al più presto. Se non vuoi essere ucciso da quel coso lì." Faccio notare il mostro che torna verso di noi per poi fargli lasciare la presa e proseguire.
"Tu... chi sei?"
"Mi chiamo Moguri."
"Sei una parente di Squall?" 
"In un certo senso..." Mormoro avanzando il passo.
Comprendo che i dubbi nella mente di Wol ne sono tanti, forse troppi e così lo aiuto a comprendere la situazione rispondendo semplicemente ai quesiti che mi pone.
"Per caso sai cosa sono i Blank?" Mi chiede mentre avanziamo verso il bosco di Zanarkand.
"Perchè me lo chiedi?"
"Ho sentito Ardyn dire che voleva trasformare tutti in blank."
"Di certo non è nulla di buono. I Blank sono come i mostri e i nessuno, vengono dominati dagli istinti. Sono esseri senza ricordi ne sentimenti e i loro volti sono spenti. Devi starci attento. All'ultimo stadio diventano creature umanoidi senza volto e vere e proprie ombre. Possono infettarti anche con un semplice graffio. Sono molto simili agli Heartless. Se il tuo cuore si oscura diventi un blank nel giro di quindici giorni, al massimo venti. Dipende dalla purezza del tuo cuore."
"E come fate voi? Cioè... avete qualche cura? Se qualcuno è stato trasformato da uno di questi, non può tornare normale?"
"Non ci sono cure. Semplicemente smette di esistere se diventa un blank. Qui su Oblitus esistono tre tipi di abitanti che sono appunto i blank, mostri senza cuore che infettano chiunque. Poi ci sono i nessuno che uccido i blank ancor prima che perdano il volto per diventare completi e avvicinarsi a quelli come me, i dimenticati, ovvero quelli che dovevano esistere e sono stati abbandonati, ma hanno il vantaggio di essere ripresi rispetto ai nessuno. Quindi, il rimedio migliore è quello che facciamo sempre. Cerchiamo semplicemente di evitare ogni contatto con questi esseri che siano Blank o Nessuno." Spiego sinteticamente lasciandogli l'amarezza nel cuore.
Un'amarezza così forte che mi afferra nuovamente, ma stavolta per la giacca che ho addosso.
"Cioè, vuoi dirmi che i miei amici hanno rischiato la vita per nulla? Vuoi dirmi che di loro non c'è più nulla?"
"Si, mi spiace per loro, ma non possiamo farci nulla. La fortuna però è dalla tua parte. Non hanno fatto di te un Blank e questa è una cosa positiva."
"E perchè mai?"
"Perchè di te ancora ricordano e sei importante per loro."
"Importante? Per chi?"
"Per la square e per i creatori."Continuo a spiegare rendendolo ancora più confuso.
Infondo come posso dargli torto? Non conosce la nostra storia, proprio come per noi è ancora un mistero la prossima mossa di Ardyn. 
Cosa avrà mai in mente quel tipo? 
Beh... per ora poco importa. L'importante adesso è tenere Wol lontano dai Blank. Se dovesse trasformarsi in uno di loro, tutto il genere di Final Fantasy compresi noi di Oblitus verranno dimenticati e non posso permettere che questo accade.




***Intanto, a nostra insaputa...***

Edea si ritrova in casa sua ad ordinare quando qualcuno irrompe in quella dimora.
"Ciao, Edea." Saluta ironicamente Artemisia comparendo alle sue spalle.
"Cosa? Ancora tu? Che vuoi ancora da me?" Domanda allarmata la bruna voltandosi velocemente verso di lei.
"Che domande? Ci serve il tuo aiuto."
"Scordatelo! Non ti darò mai il mio appoggio a rovinare altre vite." Si rifiuta Edea scaraventando la sua magia sull'intrusa. Sfortunatamente, riesce a fermare l'attacco.
"Forse non l'hai capito. Mi serve il tuo potere e il tuo corpo e tu devi obedirmi. Sei la mia schiava dopotutto."
"Non sono schiava di nessuno adesso. Anche se mi costringi, non farò mai del male ai miei ragazzi!"
"Solo perchè hai la magia di protezione, non vuol dire che sei fuori dai miei poteri." Ricorda Artemisia facendo sbraitare la donna nuovamente:"Non mi avrai mai!"
"Beh... forse non ci siamo spiegati." Interrompe Ardyn prendendo l'attenzione e facendosi scoprire dietro di lei, prendendola per la gola con violenza, quasi a soffocarla e non darle nemmeno il tempo di parlare.
"Forse la mia collega non si è spiegata bene. Tu verrai con noi e ci aiuterai a distruggere quei bastardi eroi, perchè se non lo farai non solo faremo fuori gli eroi da soli, ma distruggeremo anche tutto il settore otto compresi i bambini orfani che tieni tanto e tutte le altre persone che conosci e che hai a cuore proprio sotto i tuoi occhi e ti uccideremo soltanto dopo averti fatto comprendere l'errore di non averci aiutato. Dunque, ti conviene accettare se non vuoi altre vittime al di fuori degli eroi." Minaccia Ardyn mettendo in chiaro le sue intenzioni verso di lei. Il fiato inizia a mancare e per Edea non ce altra scelta che accettare. Con un sospiro affannoso e un minimo cenno di si con la testa, riesce a far mollare la presa a quell'uomo intento ad ucciderla. Cerca di riprendere fiato a fatica. Deve proteggere i bambini dell'orfanotrofio che ella gestisce e le altre persone a cui tiene. E' senza forte quando Artemisia le prende il braccio e con un movimento quasi fulmineo le innietta qualcosa nelle vene con una siringa.
"Che diamine...?" Dice staccando il braccio, ma è troppo tardi. Sotto la cute sente qualcosa:"Cosa mi hai fatto?"
"Una piccola precauzione da parte di Versteil."Rivela Ardyn lasciandola perplessa.
"Una precauzione...?"
"Ci aiuterà a sapere dove vai e se ci tradirai, quindi mi raccomando. Se non vuoi vedere tutto in cenere basterà starmi a sentire."
Per Edea ormai non c'è più scampo. Dovrà stare dalla parte dei malvagi per non far distruggere il settore otto, ma di certo non ha alcuna intenzione di obedire agli ordini di Ardyn.
Infatti, una volta entrata nel covo, mostra subito di non voler collaborare, mostrando un comportamento scontroso e nervoso.
"Ma tu guarda! Ardyn è riuscito a prenderne un altro. Di che settore sei, bellezza?" Inizia domandare Jeckt appoggiandosi al muro e cercando di ammaliare Edea.
"Sei ridicolo. Piantala di prendermi in giro! Se sono qui è solo perchè mi hanno costretto." Mormora la bruna alterata da quel comportamento infantile.
Peccato che il suo nervosismo i nostri cattivi non lo comprendono.
"Eh eh... che tipetta arrogante." Replica Jeckt seguito da Caius che nota qualcosa di particolare.
"Devo ammettere che assomigli molto ad una persona di mia conoscenza." Dice voltandosi verso Sephiroth che se ne sta appoggiato al muro di fronte a lui.
"Tsk... non prenderti tutte queste confidenze. Se sono qui è solo perchè Ardyn mi ha promesso che il controllo del settimo settore sarebbe stato mio, insieme all'onore di vedere sbriciolato Cloud." Rivela spostandosi dal muro e avanzando verso l'uscita guardando Edea.
Si ferma poco dopo averla sorpassata e consiglia:"Ti conviene adattarti a questa realtà. Ardyn è peggio di noi. Fa come dice e non ti accadrà nulla di male."
La donna si volta verso di lui che riprende a camminare. Non sa come, ma Sephiroth ha compreso le intenzioni di Edea confondendola ulteriormente.
Peccato che quelle parole dell'uomo vengono prese diversamente dai compagni.
"Oh... ma tu guarda! Anche tra di noi adesso sbocciano rose rosse. Che dolcezza disgustosa!" Prende in giro Kuja accorgendosi che tra i due c'è qualcosa di strano. 
Infondo, non è da Sephiroth consigliare un nuovo arrivato.
"Tsk... non pensarci nemmeno. Gliel'ho detto perchè ci serve."
"Serve a te o a noi?"
Quella domanda di Caius è un po' scomoda per il soldier, tanto che decide di non rispondere e avanzare fuori. Anche perchè, proprio sull'entrata c'è Ardyn. Sa che egli non vuole conflitti, anche perchè se ci fossero stati non ci avrebbe pensato più di una volta a gettarli su Oblitus e sciogliere l'accordo già fatto.
La voglia di distruggere Cloud è troppo forte dentro Sephiroth da dare ascolto a dei mocciosi impertinenti, ma qualcosa di certo non è chiaro.
Perchè ha sentito il bisogno di consigliare a quella sconosciuta di nome Edea? Possibile che ci sia un legame con quella donna?

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4.

*Noctis*

Ho insistito affinchè Stella rimanesse a dormire nella mia residenza.  Quella ragazza è strana. Ha qualcosa che non comprendo. 
Quel volto, quella voce, quel nome... tutto di lei mi suona familiare.
Più penso a lei e più sembra che sto dimenticando qualcosa di importante. Quasi come se ci fosse un tassello incompleto in me che non riesco a ricordare a pieno.
Mi incammino lungo i corridoi della mia residenza per schiarirmi le idee. 
Ormai è notte fonda, eppure sembra che morfeo non vuole abbracciarmi e permettermi di riposare.
Durante il tragitto, mi ritrovo a passare una stanza, ma mi fermo poco dopo tornando indietro. E' la stanza dove è esposto un quadro molto importante per la mia famiglia, ma a fermarmi non è quello.
Stella è lì a fissarlo. Sembra guardarlo come se fosse qualcosa di familiare ed è talmente immersa nei pensieri che non si accorge minimamente della mia presenza. 
Mi avvicino a lei e le chiedo:"Ti piace l'arte, non è vero?"
Quelle parole la fanno sobalzare e voltare verso di me che sono alle sue spalle.
"Oh... sei tu." Mi dice semplicemente tornando a fissare il quadro.
"Questa, se non sbaglio, dovrebbe essere Etros. Mio padre ci tiene particolarmente ad esso, anche se non ne so ancora per quale motivo."
A quelle parole, si volta verso di me sorpresa:"Tuo padre è ancora vivo?"
"Si, è in questo settore di Somniland. Adesso è in pensione e ha lasciato il comando a me." Spiego voltandomi verso di lei.
"Credevo che si lasciasse il comando di un regno solo a morte avvenuta."
"Infatti è così. Il settore quindici è al momento spaccato a metà tra quelli come me e gli altri ancora viventi. Finchè non ci sarà un altro settore a prendere il nostro posto, i miei amici ed io dovremo rimanere divisi. Loro nel settore attuale di Final Fantasy del mondo di Oggi ed io a Somniland, ma una volta che ci sarà un nuovo settore ci riuniremo e diventeremo un settore unico." Le spiego lasciandola sorpresa.
"E' la prima volta che sento un mondo chiamarsi Oggi."
"Non ne so molto. Me ne ha parlato una volta Cosmos su Dissidia e ricordo a malapena questo, che è un mondo abitato da pochi poichè è stretto." Aggiungo cercando di essere sintetico, mentre lei sposta lo sguardo su qualche altra cosa.
Inizia a fissarmi incuriosita. Come se ci fosse qualcosa che prima non ha notato.
"Cos'hai? Perchè mi guardi in quel modo?"
"No. Scusa... è che...li ricordavo diversamente." Comincia a farfugliare qualcosa voltandosi dall'altra parte e giungendo le mani, quasi come se qualcosa la preoccupasse.
"Cos'è che ricordavi diversamente?"
"I tuoi occhi. Avevo sentito che erano rossi oppure lo diventavano ogni qualvolta sognavi o avevi le visioni di qualcosa." Mi dice voltandosi nuovamente verso me.
Quelle dicerie mi fanno sorridere. 
Chi mai penserebbe che il re di Lucis ha una capacità così assurda e irreale?
"Tsk... questa poi è bella." Le rispondo trasformando il mio sorriso in una risata contaggiosa.
La curiosità nei suoi occhi non si placa e si avvicina a me.
"Posso?" Domanda sfiorando con le dita il ciuffo che ricade negli occhi.
Quello strano scambio di sguardi mi fa sentire piccolo. 
Non so perchè, ma sento come un deja vu e quel tocco di quella ragazza fa affiorire delle strani immagini nella mia mente.
Lei non è vestita di nero, ma ha un vestito bianco simile a quello di Lunafreya. E' davanti al quadro proprio come prima, ma... nella mia mente non ci conosciamo prima di quel momento. Questo è ciò che vedo, ma è molto confuso. Come se avessi ricordato qualcosa da tempo sepolto in me.



La testa incomincia a girarmi e abbasso il volto facendo staccare la mano dal viso alla ragazza che inizia a preoccuparsi.
"Noctis? Ti senti bene?" Dice accorgendosi della mia spossatezza, mentre mi siedo sul divano nero di pelle che è li vicino.
"Si, scusa. Devo essere ancora stanco per il viaggio di ritorno da Dissidia." Ipotizzo non dando peso alla cosa.
"Se vuoi posso andarti a prendere dell'acqua. Non hai una bella cera."
"Tranquilla. Non ce n'è bisogno che ti preoccupi. Vado a riposare." Rispondo alzandomi e avviandomi verso la porta per poi fermarmi poco prima e dire:"Domani vi accompagno al nono settore. Ho sentito che la prossima aereonave diretta a Kingdom Hearts si trova li."
"D'accordo. Allora... a domani e buon riposo."
"Buonanotte anche a te, Stella..." Mormoro uscendo dalla stanza e allontanarmi da lei.
I pensieri sono sempre gli stessi. 
Dov'è che l'ho già vista? E' proprio per questo pensiero che ho deciso di seguirla e saperne di più su di lei.
Inoltre...quel tocco... quella voce... quello sguardo... più sto a contatto con lei e più mi rendo conto che c'è qualcosa che non quadra. E' tutto fin troppo familiare.
Inconsapevolmente, pensando fosse la stanchezza, mi reco le mie stanze passando davanti ad uno specchio posizionato in uno dei corridoi.
Mi blocco poco dopo averlo sorpassato.
L'immagine che ho visto con la coda dell'occhio, mi preoccupa e così faccio un passo indietro per guardarla meglio.
Lo stupore sul mio volto non può non esserci.
Ho trent'anni ben visibili su questo corpo, ma quello specchio ne riflette solamente venti. Ma il dettaglio più macabro è il fatto che gli occhi sono tinti di rosso. Com'è possibile? 



Poco prima Stella ha detto che ricorda i miei occhi rossi e adesso li ho per davvero. Com'è possibile? 
Chi diamine è allora quella ragazza? Possibile che Stella prima parlasse di questa immagine?
Tocco lo specchio incredulo quando una voce mi riporta con i piedi a terra.
"Oh.. allora eri qui." Mi volto e vedo mia moglie Lunafreya venirmi incontro.
"Cos'è che guardi? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma."
"Può darsi..." Dico avanzando e allontanandomi dallo specchio per avvicinarmi a lei e chiedere:"Luna, posso farti una domanda?"
"Certo. Chiedi pure."
"Ma tu... come mi vedi?"
A quel quesito inizia a ridere. "Che domande? Come sempre, no? Perchè? E' successo qualcosa?"
"No, nulla di importante." Rassicuro abbracciandola e baciandole la fronte.
Non voglio che si preoccupi per me. Infondo...è pur sempre mia moglie.
Mi sorride dolcemente e insieme ci ritiriamo nelle nostre stanze, ma non posso negare che la notte la passo insonne. Perchè Stella è nella mia mente così viva? Perchè non riesco a scacciarla dai miei pensieri?

*Wol*

Sono arrivato qui su Oblitus e il tempo qui sembra scorrere così lentamente che ne percepisco ogni singolo attimo.
Questo mondo mi confonde. Non so nulla di questo posto.
E' un luogo meraviglioso, pieno di altopiani e paesaggi mozzafiato, ma sembra che qui manchi sempre qualcosa. 
Fortunatamente ho incontrato Moguri sulla mia via che ha tolto qualche punto interrogativo nella mia mente.
E' andato tutto a rotoli. Il mio settore è sotto il dominio di Garland e di Ardyn. Come se non bastasse sembra che non potrò tornare nel mio mondo. 
Sembra che ci vuole una keyblade o un qualcosa del genere insieme ad un'aereonave per attraversare il confine di Oblitus e varcare il portale.
Io, sinceramente, non ci vedo nulla di buono, ma questa ragazza è così positiva che vede anche la mia venuta in questo mondo qualcosa di positivo.
Ha parlato di creatori che non mi hanno dimenticato. Di una square che non mi ha abbandonato. 
Tutto questo concetto è qualcosa che non riesco a comprendere a pieno. Cos'è la square? E per creatori cos'è che intende? 
Ad un certo punto ho pensato anche che si trattasse di qualche religione, ma parlandoci ho compreso che non crede a nulla. 
Inoltre, come se non bastasse, i miei amici sono stati tramutati in blank, esseri vuoti che, secondo Moguri, non possono essere curati, ma solo distrutti.
Come faccio ad uccidere i miei amici? Ho passato anni insieme a loro. Non posso abbandonarli proprio ora.
"Ehi! Cos'è quel muso?" Mi domanda Moguri vedendomi pensieroso, mentre la seguo lungo quel bosco così fitto.
"Niente. E' solo che stiamo camminando da ore."
"Hai ragione. Meglio fermarsi, ma non qui. Seguimi!" Replica voltandosi verso di me per poi girare alla sua destra. 
Camminiamo ancora un po' e ci fermiamo su di un ruscello dove la ragazza posa l'arma e si inginocchia per prendere con le mani quell'acqua così limpida da mostrare anche i pesci che ha al suo interno.
"Sembri a tuo agio."
"Questo posto è casa mia. Non posso non esserlo." Mi risponde mentre mi siedo accanto a lei.
Mi accorgo subito che qualcosa non quadra. Quella ragazza, pur essendo a suo agio, sembra avere qualcosa dentro che la perseguita. Qualcosa che deve farle davvero molto male.
"Anche i tuoi compagni sono stati tramutati in blank?"
"No. In realtà a loro è andata meglio di me."
"Davvero?"
"Si, sono tutti su altri mondi e settori in questo momento." Mi confida lasciandomi sorpreso e confuso allo stesso tempo.
"Beh... dovresti essere felice, però... non sembri esserlo."
"Infatti non lo sono. Avrei voluto essere nel ottavo settore di Somniland, ma alla fine mi hanno sbatutto qui. Mi hanno dimenticato."
"Mi spiace." Dico abbassando lo sguardo sull'erba.
Sembra davvero molto frustrata.
Essere dimenticati deve essere qualcosa di davvero terribile, anche se non comprendo come possa esserlo stando in un luogo così meraviglioso.
"Sai, alle volte, quando mi sento triste, mi aggrappo a ciò che ricordo e sembra riviverlo sulla mia pelle. Quei momenti che non vorresti mai che finissero e invece sei consapevole che non sono mai esistiti realmente."
Quelle parole mi fanno riflettere. E' davvero quella la condizione che si trova? Ciò che ricorda non esiste? Dunque anche lei e Oblitus non esistono?
"Deve essere una tortura."
"In realtà, quando fa così male, cerco di pensare in positivo. E l'unica cosa positiva che so è che lui non è stato dimenticato, ma ricordato."
"Lui chi?" Chiedo voltandomi verso di lei dove noto una lacrima scendere sul suo volto.
Ha un aria così nostalgica da non accorgersi minimamente delle sue lacrime.
"Moguri, cos'hai?" Le domando facendola voltare verso di me e accorgere delle lacrime che asciuga subito con le mani.
"Scusa. Deve essermi andato un moscerino nell'occhio." Risponde alzandosi velocemente e prendere la spada per poi continuare:"Hai fame? Vado a prendere qualcosa da mangiare!"
"Ma..." Tento di dire, ma lei è già andata. 
Probabilmente è stata una scusa per riprendersi e schiarirsi le idee. Vorrei tanto sapere a chi si riferiva, ma poco importa. 
Tanto se sto in questo luogo non può nasconderlo per sempre. 
Mi alzo da terra e mi avvicino a degli alberi poco distanti dal ruscello. 
Voglio rendermi utile e di conseguenza colgo uno dei frutti di quell'albero guardandolo.
Sembra una mela, ma il colore non è lo stesso del mio mondo. E' così stranamente imperfetta.
"Anche i frutti sembrano strani come questo mondo." Mi dico quando sento dei passi e una voce chiamarmi.
"Wol..."
Mi volto, ma non c'è nessuno. Sembra provenire in lontananza.
Preparo la spada e mi avvicino li dove proviene quella voce.
Passo dopo passo mi sembra divenire sempre più familiare finchè non mi trovo dinanzi a coloro che invocano il mio nome.
"Tol... White...Black..." Mormoro i loro nomi facendoli voltare, ma comprendo subito che non è stata una buona idea.
I loro occhi sono assenti, hanno i vestiti strappati e la pelle si sta schiarendo insieme alle loro sembianze che sembrano mutare attimo per attimo.
"Wol!!!" Urlano in coro come uno stridulio a cui non posso fare almeno di tapparmi le orecchie.
Non posso battermi. Non ci riesco.
Inizio a correre, ma oltre i miei vecchi compagni ci sono altri blank a seguirmi.
Non sono pratico di questo mondo e sono ancora distrutto fisicamente da quanto è già successo.
Inciampo in un ramo cadendo a terra. La spada mi scivola dalle mani e quelle creature si avvicinano a me. Tol mi prende per il braccio ed io resisto scaraventandolo, ma ho troppi blank addosso. Fortuna che Moguri arriva in tempo tagliando le teste dal corpo di Tol e Black e lasciandomi via libera.
"Wol! Corri!" Sbraita facendomi alzare e riprendere la spada per poi correre a più non posso.
"Lucis!!!" Continua a sbraitare la ragazza. Non comprendo ciò che sta accadendo.
Chi è Lucis?
Inconsapevolmente quel grido viene alle orecchie di qualcuno che si trova nelle vicinanze. E' un ragazzo di circa ventidue anni. Alza lo sguardo dal fuoco che ha acceso per riscaldarsi, mostrando il suo volto. Ha occhi azzurri e capelli rosee corti dall'aspetto incredibilmente uguale a quello di Lightning. E' seduto su delle roccie e sentendo quelle urla si è alzato.



"Moguri..." Riconosce allontanandosi da lì, ma torna indietro poichè ha dimenticato la spada a terra.
Gli scivola dalle mani dopo due passi e ritorna indietro a riprenderla. E' totalmente impacciato con quell'arma e sembra che astento la sappia impugnare, ma ciò nonostante non ci pensa due volte ad intervenire in nostro aiuto.
White mi afferra ed io tento di liberarmi colpendola, ma riesce a deviare la spada e respingere il mio attacco quando quel tipo la colpisce al cuore salvandomi la vita.
"Tutto bene, amico?" Mi domanda sorridendo.
"Si, grazie."
"Ehi, femminuccia. Invece di stare lì a dialogare, potresti anche venirmi a dare una mano." Fa notare Moguri trovandosi in svantaggio numerico con i blank.
"Guarda che non sono una femminuccia." Protesta il ragazzo avvicinandosi alla castana.
Uno alla volta, riusciamo a distruggere tutti i blank. 
Sul mio braccio destro sento il bruciore prendermi. Lo guardo e noto dei graffi. Probabilmente me li hanno fatti mentre ero a terra o quando sono stato preso da White.
Copro la ferita con la mano sinistra, mentre mi siedo a terra stremato dalla battaglia.
"Moguri, ma il tuo amico è...."Balbetta il tipo iniziando a fissarmi.
Ha notato la ferita penso, ma la realtà è diversa.
"E' cosa?"
Alzo il volto verso i due e la cosa mi confonde. 
Moguri è identica a Squall, mentre questo tipo misterioso lo è a Lightning.
"Oh... bene. Chi è il prossimo? La mia copia al femminile?"
I due cominciano a ridere comprendendo la mia confusione.
"Oh... ma davvero? Non ti facevo così simpatico, lo sai?" Ironizza il roseo per poi presentarsi:"Io sono Lucis. Benvenuto su Oblitus, caro Wol. Sai, ho sentito molte storie su di te e devo ammettere che mi hanno molto incuriosito..." Mi dice, ma in quel momento non ho il tempo di rispondere. Mi sento male. 
Ho le orecchie che mi fischiano e la vista incomincia ad offuscarsi.
"Ehm... Moguri, mi sa che Wol non sta bene." Nota Lucis vedendomi sudare e avere i brividi nello stesso istante.
"Cos'hai?" Mi chiede accovacciandosi vicino a me. Quella domanda mi irrita.
Insomma, mi chiedi che cos'ho? Come posso spiegartelo Moguri? 
Tutto questo posto non ha senso. Sto viaggiando verso non so dove insieme alle fotocopie inverse di due miei compagni di Dissidia, i miei amici del settore d'appartenenza sono diventati blank e sono stati uccisi da noi... sono stati uccisi da me...
Sono tremendo... sono una persona disgustosa.
Ho ucciso i miei compagni... 
Questo è quello che penso, ma non trovo la forza di parlare. Mi sento così debole e cupo.
"Mi sa che non posso proseguire. Io... sento il bisogno di confessarmi con qualcuno. Devo... dire qualcosa che ho dentro."
E' una sensazione strana. Sento come un peso enorme nel cuore. Come se qualcosa stesse penetrando lentamente nelle mie viscere prendendo la mia forze e bloccandomi il battito rendendolo più debole, ma loro sembrano non accorgersene.
"Ehi. Non sono una sacerdotessa." Ride la ragazza, ma io non mi rendo neanche conto che scherza che confesso tutto ciò che ho nascosto anche a me stesso.
"Ho tradito Sarah...ho tradito la principessa... L'ho fatto quand'ero su Dissidia... io... sono una brutta persona..."
"Che?"
"L'ho tradita con Cosmos. Avevo dimenticato di lei... io... avevo dimenticato anche Cosmos adesso... Sono davvero una brutta persona."
Abbasso lo sguardo sentendo i miei occhi umidirsi. E' un dolore immenso che non riesco a spiegare.
Il braccio fa male, ma non è nulla confronto alla guerra che ho dentro.
In quell'istante la castana sembra accorgersi del braccio e della gravità della cosa.
"Cos'hai fatto al braccio? Fammi vedere!"
"E' solo un graffio..." Dico tentando di alzarmi, ma non ci riesco. Casco a terra. Mi sento tremendamente debole.
La castana, con violenza, mi toglie la mano dal braccio notando il graffio sanguinante che ho.
"Merda! Sei stato marchiato!" Esclama la ragazza lasciandomi perplesso.
"Marchiato?"
"Si. Dobbiamo tirarti fuori di qui e alla svelta! Lucis! Mettiti immediatamente in cerca di un'aereonave." Ordina Moguri alzandosi in piedi e confondendo l'amico:"Cosa?"
"Hai sentito che ho detto? Non può diventare un vuoto. Se diventasse un blank, noi tutti saremo spacciati!"
"E' stato infettato allora?"
"Si. Ha al massimo due settimane di tempo prima che diventi un blank di primo livello."Afferma Moguri per poi voltarsi verso l'amico e appoggiargli le mani sulle spalle e continuare:"Lucis. Promettimi che lo proteggerai e che andrai con lui."
"Cosa? Ma io non posso lasciare Oblitus. Lo sai. Sono stato creato solo per scherzo. Non so neanche battermi. Se non fosse per te, sicuramente sarei morto in questo posto." Confessa quel tipo.
La ragazza ride per poi ritornare ad essere seria:"Piantala di fare il sentimentalista. Dobbiamo trovare un modo per tirarlo fuori di qui!"
"Si, ma dimentichi un particolare. Tu... non hai la keyblade. Anche se trovassimo un'aereonave dovremo sperare anche di trovare la chiave per uscire di qui."
"La troveremo. Settacceremo tutta Oblitus e se è necessario, chiameremo anche i Nessuno per farci aiutare."
"I Nessuno? Ma sei impazzita? Lo sai che quei bastardi vogliono essere completi. Se gli dici di trovarti la keyblade, potrebbero usarla a tuo svantaggio."
"Dobbiamo rischiare." Dice voltandosi verso di me e prendendomi ad un lato per poi aggiungere:"Dammi una mano. Dobbiamo portarlo a casa mia. Non possiamo tenerlo qui. Meno si muove, più tempo abbiamo per trovare quella benedetta keyblade."
Così Lucis viene dall'altro lato e mi aiutano ad alzarmi.
Tutto sta diventando più confuso. Da quand'è che sono qui? E perchè sono in questo posto?

*Lightning*

Per un attimo, mentre siamo partiti, ho avuto l'impressione che qualcuno mi chiamasse, ma poi non ho visto nessuno. Il viaggio è durato un bel po' di tempo, fino a quando non ho raggiunto la soglia di Kingdom Hearts.
E' sospeso nell'oscurità profonda e ai nostri piedi c'è un mosaico che raffigura un personaggio disney molto noto, ovvero Biancaneve.


"Incredibile."Sussurro meravigliata dallo stupore di quel mosaico.
"Tranquilla, lo vedrai da vicino. Anche perchè io oltre non posso proseguire. Dovrai arrivare fino al terzo mosaico. Lì si trova la porta per il mondo di Kingdom Hearts." Mi informa Nyx suscitando in me un po' di curiosità.
"Ci sei mai stato?"
"Io no, ma ho sentito dire delle storie su quel mondo. Lì ci vanno spesso i grandi del settore sette, otto e dieci se non erro."
"Perchè tu non ci vai?"
"Non lo so, ma ho sentito dire che bisogna essere stati creati con bontà d'animo e saggezza di cuore. Almeno è quello che si dice poi non ne ho la più ben che minima idea." Mi risponde mentre mi avvicino alle scale per scendere dall'aereonave.
"Piuttosto fai attenzione. Su questo mondo e quelli della Disney sembra si aggirano strani mostri chiamati Heartless con la capacità di oscurarti il cuore e tramutarti in uno di loro."
"Tranquillo. Non serve che ti preoccupi. Infondo.. sono pur sempre la salvatrice." Replico scendendo dall'aereonave azionando il gravitone e farmi scendere a mio stile senza farmi male.
Inizio a camminare verso l'altro mosaico. Qui sembra tutto pulito. Non c'è nemmeno l'ombra di un mostro.
Arrivo sul ponte che collega il mosaico di biancaneve a quello di cenerentola e lì trovo degli esserini simili a formiche giganti.
"Tsk... dunque è questo un heartless, eh?" Ipotizzo essendo l'unico mostro nei paraggi.
Sferro il colpo e si dissolve nel nulla. Sfortunatamente per me non è l'unico presente. Sull'altro mosaico è pieno di Heartless, ma i miei allenamenti costanti sono riusciti a farli uccidere uno dietro l'altro come se niente fosse.
Arrivo all'ultimo mosaico, quello di Aurora e lì accade qualcosa di preoccupante. 
Poco distante dalla porta, un heartless si impossessa della mia ombra e mi vedo costretta a battermi contro me stessa.
E' dura, tanto che non riesco nemmeno a prevedere le sue mosse, mentre lui riesce a prevedere le mie.
Cado a terra e l'arma mi sfugge dalle mani. E' la fine per me. 
Chiudo gli occhi e rivedo le immagini  di quand'ero su Dissidia. Mi danno forza.
Non posso abbandonare Firion. Non ora.
Poco prima che sferra il suo attacco, afferro la mia spada allungandomi e voltandomi velocemente verso l'ombra tagliandola in due.
"Ah... è finita..."Sospiro esausta.
Mi alzo e mi volto verso la porta per Kingdom Hearts. E' aperta così mi diriggo all'interno di quel mondo.
Arrivo nella città di mezzo, luogo di cui mi ha parlato Noctis. Gironzolo un po' consapevole che li avrei trovato Cloud e Squall, infatti poco distante, vicino ad una fontana, vedo entrambi chiacchierare.
Sentendosi osservati i due si voltano verso me ed io li chiamo per nome.
"Cloud...Squall..." 
"Ci conosciamo?"Domanda dubbioso Cloud, mentre Squall mi risponde in modo scontroso:"Guarda che non esiste più Squall. Almeno non mi faccio chiamare con quel nome."
"Beh...che vi piaccia o no sono stata una guerriera di Cosmos su Dissidia. Lavoravamo insieme. Mi chiamo Lightning e sono del tredicesimo settore di Somniland." Mi presento, ma i due sembrano non capire il punto.
"E noi che dovremo farci?"
"Scusalo, è di pessimo umore ogni qualvolta viene chiamato con quel nome. Gli ricorda ciò che è successo nel suo mondo."
"Gli heartless hanno distrutto tutto e il mio mondo è sottosopra ora."
"Per questo si fa chiamare Leon. Per lui Squall è morto con il suo mondo." Spiega Cloud mettendomi tanti punti interrogativi nella mente.
"Non dovresti dire il mio nome ad una sconosciuta." Protesta il castano.
"Ma piantala! Era su dissidia no?"
"Non hai le prove di ciò che sta dicendo."
"Ma di che state parlando? E' tutto completamente assurdo ciò che state dicendo! L'ottavo settore è su Somniland e non è stato attaccato dagli heartless."
"Cosa?" Dicono i due in coro cominciando a fissarmi.
"Somniland è priva di heartless. E' vero. Ci sono i mostri, ma gli heartless non sono presenti." Rivelo lasciando sorpreso Squall.
"Anche se fosse, tu non hai prove che sei del tredicesimo settore, ne tantomeno che eri con noi su Dissidia."
"A tal proposito, Noctis mi ha dato questo. Può schiarirvi le idee." Rispondo all'insolenza del tipo prendendo il diario e porgendolo.
I due l'afferrano e lo sfogliano. E' tutto molto più confuso per loro. Ricordano ben poco rispetto a me e Noctis di quel posto.
"Allora è questo quello che abbiamo fatto tutto il tempo."
"Di certo in quel posto non ti facevi chiamare Leon come fai adesso." Informo lasciandoli sfogliare pagina dopo pagina.
"Probabilmente avrò dimenticato tutto."
"Era la prassi per entrare nel dissidia. Sarebbe molto più che ovvio se avessimo dimenticato tutto di li."
"C'erano Wol, Firion, Cecil anche se non sbaglio." Tenta di ricordare Cloud.
"C'erano anche Gidan e Tidus, credo."
"Maledizione. Ricordo appena di chi c'era."
"Comunque sia, abbiamo una missione adesso." Interrompo il dialogo dei due facendoli voltare verso me.
"Una missione?"
"Noctis vuole che troviamo i suoi compagni nel settore attuale e scopriamo i piani di Ardyn. Inoltre...ho anche una piccola faccenda personale che riguarda il secondo settore."
I due si guardano in faccia per poi voltarsi verso di me nuovamente:"Davvero hai tutta questa forza?"
"Già. Io sono ancora debole. Devo riprendere ancora le forze. Non possiamo partire sentendoci deboli."
"Inoltre sembri anche tu esausta. Direi di riposarci e  partire appena abbiamo recuperato tutte le forze."
I due hanno ragione. Non possiamo partire così.
Siamo ancora stanchi per il viaggio di ritorno. Inoltre, non lo nego. La lotta con gli heartless mi ha tolto più energia di quello che pensassi.
Dunque annuisco decidendo di rimanere in quel posto finchè le nostre forze non sarebbero tornate.



***Intanto, a nostra insaputa...***

Caius si trova a correre nei corridoi del laboratorio di Verstael. Finalmente è riuscito a togliere Ardyn dai piedi e può essere libero dalla schiavitù di quell'uomo così dannatamente bastardo.
Egli, infatti, ha preso qualcosa di molto importante per Caius e lui non intende fargliela rimanere ancora per molto.
Supera il corridoio e le guardie magitek stendendole in un colpo. Arriva nell'ultima stanza, quella che l'uomo tiene ciò che gli fa manovrare a suo piacimento il povero Caius.
La porta automatica si apre e, in una capsula di vetro, c'è ciò che egli ritiene di più caro, intrappolata li dentro.
"Yeul!" La chiama facendola alzare il volto.
"Caius!"
Il guardiano della ragazza è infatti manovrato da Ardyn a causa sua. Ha rapito Yeul e lui, come suo guardiano, non può permettere che gli venga fatto del male.
"Tranquilla. Ti libero immediatamente." Le dice prendendo l'arma e sferrandola contro il vetro.
Purtroppo è resistente. Non si rompe nonostante i ripetuti attacchi.
"Così non va." 
Cerca di trovare un altro modo, ma una volta vicino i monitor accade qualcosa.
Una scarica elettrica nel braccio gli fa perdere le energie e lo china a terra.
"Ma...che....?"
Un'altra scossa proveniente dal braccio lo fa urlare. 
E' confuso. E' come se qualcosa lo sta deprivando da dentro.
"Pensavi davvero di cavartela così?" Interrompe Ardyn entrando nella stanza e vedendolo a terra.
"Cosa diamine mi hai fatto, brutto bastardo?!"
"Nulla. Vi sto solo dando i vostri settori come volevate. Infondo ci guadagnamo tutti, sopratutto se sono sotto il mio controllo."
"E' il chip, non è vero? E' quel chip che ci hai impiantato."
"Sei più sveglio di quanto pensassi. Peccato che quella sostanza del chip si attacca alle cellule e anche se ti taglieresti il braccio, saresti sempre sotto il mio controllo."
"Figlio di..." Tenta di attaccarlo, ma Ardyn lo blocca dandogli un'altra scarica e facendolo cadere a terra.
"Ah... non dovresti essere così insolente con il tuo capo." Gli dice Ardyn mettendogli il piede sulla testa e incominciando a schiacciarlo sul pavimento per poi continuare:"Io l'ho sempre detto che i sentimenti sono solamente di ostacolo e lei è la tua più grande debolezza."
"Non puoi farlo!"
"Invece si che posso. Sappi che non sei l'unico. Tutti i tuoi compagni hanno lo stesso e medesimo chip così posso anche decidere di uccidervi tutti una volta salito in tutti i settore. Inoltre Oblitus mi sarà molto utile per controllare il settore sette e Sephiroth."
"C-cosa?"
"Dunque, se non vuoi che la tua amica faccia una brutta fine insieme a te, ti consiglio vivamente di  starmi a sentire." Gli consiglia per poi dargli un calcio nello stomaco e continuare:"E poi ho solamente io la chiave per aprire la capsula. Se vuoi salvarla è un motivo in più per stare con me."
Con questo va via lasciando Caius a terra che tenta di alzarsi impotente nelle mani di quel villano che ha preso il controllo di se e di Yeul.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5.

*Cloud*



La situazione con Lightning mi è confusa. Non capisco. Tutto ciò che ella ha detto mi sembra assurdo, ma per qualche strana ragione sento dentro di me di potermi fidare di lei. Ci sono troppe prove che confermano la sua versione, eppure ancora ricordo appena e questi ricordi confusi mi fanno sentire indeciso. 
Voglio sapere la verità prima di potermi fidare di lei. Ecco perchè mi sono preso qualche giorno. Non voglio solo riprendermi dal viaggio di ritorno da Dissidia, ma anche per sapere le sue vere intenzioni.
La osservo tutto il tempo e la sensazione che non è un nemico non va via, ma ciò nonostante avverto qualcosa che non quadra.
Anche Squall sembra percepirlo e di Lightning ha seri dubbi.
"Credi davvero a ciò che ha detto quella ragazza? Cioè... io sinceramente non ricordo nulla di Dissidia." Mi dice standosene appoggiato al muro della città di mezzo situato vicino alla fontana.
"... ci sono le foto..." Mormoro riflettendo sulla situazione. 
"Potrebbero essere state ritoccate."
"Si, ma questo non spiega il motivo della sua venuta qui... a Kingdom Hearts..."
Cala il silenzio tra di noi e Squall si avvicina a me appoggiando la mano sulle spalle.
"Cloud, qualsiasi cosa vuoi fare, sappi che ti seguo, ma solo perchè siamo amici e non voglio che ti trovi in qualche pasticcio a causa di quella....Lightning, se questo è davvero il suo nome." Detto questo, avanza allontanandosi da me e lasciandomi li con i miei dubbi.
Sono seriamente confuso. Non so che sta succedendo, ma Lightning non sembra minacciosa come la vede Squall.
Certo, la sua presenza qui è un mistero. Non nego che sento che c'è qualcosa in atto, ma non comprendo cosa sia.
Alcuni ricordi di Dissidia sono tornati, ma della presenza di Lightning nella mia memoria non c'è così come non c'è nemmeno questo Noctis. Ho ricordi vaghi, come se fossero stati rimossi con prepotenza da una forza maggiore.
Forse... davvero Cosmos ci ha usati. Davvero ha cancellato i nostri ricordi con la speranza di battere Caos.
Ora che ci penso... lì, su Dissidia, combattevamo proprio per questo. Per ricordare il nostro passato e cosa eravamo. Siamo stati manovrati come manichini e non ce ne rendevamo neanche conto.
Anche perchè c'è un particolare che solo adesso ricordo. I guerrieri di Caos hanno sempre saputo chi erano e ci hanno sempre ostacolato per portarci a combattere per l'oscurità. Ci hanno sempre presi in giro. Cosmos ci ha usati. Poteva darci i nostri ricordi in qualsiasi momento e invece ci ha spinto a batterci con Caos per riaverli.
Forse... è davvero questo ciò che è successo lì. 
Non saprei spiegare diversamente i nostri ricordi mancanti e gli anni che sono passati.
Forse... mentre combattevo per Cosmos, ho incontrato Lightning e gli altri eroi dei settori con cui abbiamo stretto nuove amicizie e nuovi legami.
Questa Lightning dice che Noctis ha intenzione di unire i settori e portare pace in essi con l'organizzazione Dissidia, ovvero dei guerrieri di Cosmos in grado di portare pace e risolvere i piccoli problemi di mostri che abbiamo e rendere tutta Somniland un'unica fortezza.
E' un pensiero nobile che solo un vero re può ambire.
Insomma... i cavalieri di Dissidia che combattono sotto lo stesso re in nome della pace per un mondo migliore. Sarebbe meraviglioso. Altro che Soldier. Questa sarebbe davvero una splendida locazione per me che ambisco al combattere le missioni più difficili.
Peccato che Noctis non ha calcolato i villani che sono sempre nei paraggi.
"A che pensi?" Mi chiede Lightning avvicinandosi a me e sedendosi sulla fontana vedendomi pensieroso.
"Niente di che..."
"Tsk... ti conosco troppo bene. C'è qualcosa che ti turba." Mi dice lasciandomi sorpreso.
Davvero mi conosce così bene? Eppure io non ricordo ancora di lei.
"E'... che i miei ricordi sono ancora confusi."
"Ti capisco. Anche i miei sono confusi, ma almeno ho ricordato le cose più importanti per me." Replica tirando fuori una rosa rossa. Quella stessa rosa mi fa ricordare di qualcuno:"E' di Firion..."
Annuisce:"Era il suo sogno. Il ricordo per cui combatteva. Me la diede il giorno prima di separarci nella speranza che avessimo ricordato l'uno dell'altra. Io gli diedi la mia collana così, appena avremo ricordato ciò che eravamo diventati su Dissidia, ci saremo rincontrati."Spiega lasciandomi sorpreso.
"Tu... eri innamorata di lui?"
"Inizialmente no. Lo vedevo sfuggente e distante, ma poi siamo riusciti a legare e giorno dopo giorno è cresciuto quel sentimento nei nostri cuori."
A quel punto mi avvicino a mi siedo accanto a lei sulla fontana ipotizzando:"Dunque... la tua missione personale riguarda lui."
Annuisce nuovamente:"Mettendo su l'organizzazione Dissidia, saremo di nuovo uniti per combattere in nome della luce. Non vedo l'ora di rivedere i miei compagni."
Quelle parole mi lasciano ancora più perplesso.
Davvero su Dissidia eravamo così uniti?
Improvvisamente un tonfo, come un esplosione, proviene dietro di noi che ci fa sobalzare.
Ci alziamo velocemente dalla fontana e vediamo del fumo provenire dall'altro lato della città.
"Cos'è stato?"
"Proveniva da questa parte." Dico iniziando a correre, ma mentre corro vengo afferrato per il braccio e trascinato dentro una bottega di prepotenza. Qualcuno mi tiene e mi tappa la bocca.
"Sta zitto." Quella voce mi fa comprendere chi è.
"Leon!" Squall mi lascia e mi volto verso di lui.
"Che diamine sta succedendo?" Ci interrompe Lightning entrando anche lei nella bottega con l'arma spianata pronta per combattere.
"Qualunque cosa accada dobbiamo rimanere cauti."
"Perchè?" Domando, ma a rispondermi è una voce femminile provenire nell'ombra alla mia destra.
"Perchè Ardyn vuole prendersi Kingdom Hearts adesso."
Sposto lo sguardo verso quella direzione e vedo una donna avvicinarsi.
"Chi sei?" Chiede Lightning puntandole l'arma contro.
"Lightning, abbassa l'arma. Lei è Edea, la conosco." Rimprovera il castano facendo abbassare l'arma alla ragazza.
"Ardyn ha portato di Sephiroth nella speranza di prendervi di sorpresa." Spiega la donna facendomi voltare verso Lightning.
"Beh... la sorpresa potremo fagliela noi." Dico iniziando ad elaborare un piano. 
"Qualunque cosa hai in mente, io sono con te." Replica Squall preparando l'arma.
"Lo prenderemo di sorpresa. Loro non sanno che Lightning è qui." Rivela Edea facendomi sorridere.
"Avevo pensato la stessa cosa."
"Tsk... contate pure su di me." Sorride la rosa preparandosi all'assalto verso il nemico.
L'intervento di Edea ci è molto utile per cogliere Sephiroth di sorpresa. Ardyn ha pensato a tutto. 
Infatti, appena arriviamo sul posto, non a caso con lui c'è anche un altro tizio. Ha un aspetto simile a Reno, ma si vede lontano un miglio che non è lui. Ha una tunica nera e nel vederci incomincia ad attaccarci, quando viene bloccato dalla katana di Sephiroth.
"Axel, Cloud è mio. Tu occupati dell'altro."
"Beh... non c'è alcuna differenza tra i due. L'importante è prenderli entrambi. Solo così avrò quel benedetto cuore da Ardyn." Ride il rosso per poi avventarsi su Squall. 
Sephiroth fa altrettanto su di me, quando Lightning li attacca di spalle scendendo dai tetti delle abitazioni ferendoli gravemente e facendogli abbassare la guardia.


Io e Squall, grazie al supporto di Lightning, gliele diamo di santa ragione, ma qualcosa non quadra.
Quel Axel sembra immune agli attacchi poichè, nonostante i ripetuti attacchi, le ferite subite si rimarginano in poco più di una manciata di secondi.
"Ma...cosa...?" Mormora incredulo il castano.
"Ragazzi, provvedete a Sephiroth, al rosso ci penso io!" Avverte iniziando ad attaccarlo ripetutamente allontanandolo da noi per poi infliggergli un tuono shock e prenderlo in pieno.
Peccato che egli si irrita ancora di più e si accanisce su Lightning riuscendo a privarle dell'arma e sbatterla a terra.
Per lei non c'è più via di fuga. Sta per infliggerle il colpo di grazia, quando qualcosa lo prende alla gola e lo alza per aria.
"La-scia-mi..." Balbetta sentendosi mancare il fiato. 
Dietro della ragazza dai capelli rosati appare Edea, infatti è proprio lei a tenere Axel tra le mani.
"Lasciali stare! Non posso permettere che tu faccia del male agli amici di Squall. Lui è del mio settore, l'ho cresciuto e non voglio che stia male per un idiota come te." Detto questo lo getta per aria facendolo sbattere al muro sorpassando Sephiroth e prendendo la sua attenzione.
Il rosso, irritato, inizia a gridare:"Brutta strega! Come hai osato intrometterti?"



E' furioso a tal punto da bruciare tutto ciò che è attorno a lui. Quelle urla del ragazzo fanno distrarre l'argenteo. In quell'istante, riesco ad infliggergli un colpo sulla spalla che incomincia a coprirsela per poi voltarsi verso Edea.
Ha uno sguardo d'odio nei confronti della donna, ma ciò nonostante blocca Axel prendendolo per il braccio prima che potesse attaccarla.
"Ma che diamine combini?"
"Andiamocene!"Dice buttando un qualcosa a terra che crea una nuvola temporanea sparendo insieme al rosso.
Gli occhi di Edea sembrano confusi e per un attimo mi sembra di aver sentito dei sentimenti dentro Sephiroth. Sentimenti distorti che sinceramente non so comprendere ne tantomeno dare una spiegazione logica. 
Rimango lì a pensare, quando Lightning si avvicina alla donna chiedendo:"Cos'era quello?"
"Era un nessuno. Ardyn vuole impadronirsi di tutto ed ha promesso dei cuori al quel tipo, anche se non ne so molto, ma sembra starci all'accordo."
"Madre, posso sapere come fate a sapere di lui?"Gli domanda Squall avvicinandosi, ma la risposta sembra preoccuparlo.
"Ardyn mi ha voluto nei villani per i miei poteri. Mi ha costretto, ma io non voglio. Non potevo rischiare che uno dei miei ragazzi fosse fatto a pezzi."
Quella verità fa male nel cuore del castano. Me ne rendo conto dallo sguardo che egli fa.
Si avvicina alla donna mettendole le mani sulle spalle:"Madre, ascoltatemi. Qualsiasi cosa accade, dovete rimanere lì. E' troppo pericoloso. Questo Ardyn è malvagio. Potrebbe farvi del male."
"Se è per questo neanche Sephiroth sembra avere nulla di buono verso di lei." Ipotizzo cercando di interpretare lo sguardo e le sensazioni che ho sentito provenire da lui.
"Sephiroth capirà. Non so perchè, ma sento che sarà così."
"Non capirà un bel niente. I cattivi sono cattivi, madre."
"Squall, ha ragione. Dovrete rimanere all'ombra. E' troppo pericoloso venire ad avvisarci. Ormai vi hanno detto che siete una villana, non potete stare con noi." Cerca di far ragionare Lightning.
"Ma...io..."
"Ce la caveremo, madre. Qualsiasi cosa abbiano in mente, noi ce la caveremo. Te lo prometto." La rassicura Squall facendola ritornare dai cattivi.
Una volta rimasti solo noi tre, lo guardo:"Qualunque cosa, eh?"
"Che c'è? Cos'ho detto di male?"
"..." Avanzo senza dare risposta, consapevole che adesso non possiamo più aspettare.
"Cos'hai?"
"Dobbiamo metterci in marcia."
"Ma..."
"Niente, ma. Quei bastardi hanno dispositivi per teletrasportarsi, noi non ne abbiamo. Dobbiamo fare il percorso più lungo." Nota Lightning facendo sospirare Squall.
In fondo ha ragione. Non abbiamo altra scelta. 
Anche con i ricordi frammentati, dobbiamo partire. Inoltre...se Sephiroth attaccherà nuovamente, lo percepisco sicuramente, proprio come l'ho percepito qualche istante prima.

*Stella*

Il sole è già alto e i ragazzi sono già svegli e pronti  per mettersi in viaggio. 
Per la prima volta sono riuscita a dormire in un vero letto, proprio nel luogo che per me è casa mia.
Non è paragonabile a Tenebrae, ma ci può stare. 
"Stella, avanti. Sbrighiamoci. Se no perderemo l'aereonave." Mi incita Elle ad uscire.
Annuisco."Si, ti raggiungo tra un attimo."
La bionda esce fuori ed io mi ritrovo a fissare quelle foto sui comodini.
Ne prendo una e inizio a fissarla.
E' una foto di Regis e Noctis. Quella foto mi irrita e non posso far almeno di abbassarla per non guardarla.
Il volto di quell'uomo mi fa uno strano effetto, ancora tutt'oggi. So che non è mai successo e quindi dovrei evitare di pensarci, ma non ci riesco.
Respiro profondamente per cercare di rimanere concentrata su di me ed esco fuori.
Arrivo nell'entrata principale, quando mi fermo di colpo.
Sento una voce:"Ehi, dove stai andando?" 
E' la voce di Lunafreya.
Mi volto e la vedo venire da questa parte con Noctis.
Mi nascondo dietro al muro per sentire ciò che dicono. Non so perchè, ma percepisco che quella tipa sta tramando qualcosa. 
"Noctis. Ti ho fatto una domanda." Continua a lamentarsi la regina facendo fermare il re che si volta verso di lei.
"Te l'ho detto. Vado a cercare un mezzo per portare i miei ospiti al nono settore."
"Perchè devi andarci proprio tu? Non puoi mandare Nyx in missione per te?"
"Certo che potrei, ma Nyx non è ancora tornato da Kingdom Hearts e poi preferisco accompagnarli di persona." Dice Noctis facendo preoccupare sua moglie.
"Ma tu non puoi. Tu sei il re del quindicesimo settore di Somniland. Senza di te come faranno? Non a caso hai mandato Lightning per conto tuo. Tu non puoi muoverti da qui. Il nostro regno ha bisogno di una guida. "
"Non avranno un re, ma avranno pur sempre una regina, no?"
"Noctis, non scherzare."
"Non sto scherzando. Lascio il comando a te mentre non ci sono. Non voglio scomodare mio padre o gli altri re passati. E poi... avevo bisogno di una missione per uscire di qui e adesso ho la mia missione personale."
"Che...?" Chiede la bionda vedendo Noctis avanzare. 
Sentendo i passi, mi accingo ad uscire da lì.
Sinceramente sono confusa, ma il comportamento di quel re mi confonde ancora di più.
"Buongiorno, Stella."
"Buongiorno, Noctis." Saluto voltandomi verso di lui che si avvicina a noi e annuncia:"Vi ho procurato un aereonave. Ci condurrà fino al decimo settore. Poi da lì dovremo farcela un po' a piedi fino al nono settore. Prenderemo lì un'altra aereonave diretta a Kingdom Hearts."
"Cosa? Quindi arriveremo al decimo settore?" Domanda Chappu rimanendo incredulo. 
Il re annuisce e l'espressione sul volto del ragazzo cambia diventando triste.
"Cos'hai Chappu?" Chiede Aria vedendo il rosso intristirsi.
"Era il settore che dovevamo stare..."
"Lo so, ma non possiamo starcene con le mani in mano. Dobbiamo aiutare Firion." Faccio riflettere.
"Lo so, ma... se dovessi incontrarli? Cioè...io..."
"Tranquillo. Non accadrà." Lo rassicura Mahru poggiandogli una mano sulla spalla e seguito da Elle  che fa altrettanto.
"Già, inoltre il settore dieci è enorme. Non credo ci sia la possibilità di trovare qualcuno che si conosce." 
"E poi chi dovresti mai incontrare?" Chiede la bruna avvicinandosi a Chappu.
"Bella domanda..." Mormora avanzando verso l'aereonave che intanto atterra per farci salire.
Guardo per l'ultima volta Lucis, consapevole che forse è l'ultima occasione per vederla, quando da lontano qualcuno prende la mia attenzione. E' Lunafreya. 
Mi squadra dalla testa ai piedi.
Cos'ha in mente?
"Luna, che ci fai qui?" Domanda Noctis sorpassandomi e andando verso di lei.
"Che ti prende, Noctis? Non puoi metterti a girare il mondo adesso. Hai delle mansioni, così come le ho anch'io. Non puoi dirmi che il regno ha ancora una regina. E'... è assurdo."
"Tranquilla. Tornerò presto. Lo sai che non posso lasciarli soli."
"E' per lei, non è così?" Continua a chiedergli spostando lo sguardo verso di me.
"No, lei non centra nulla. E' una cosa mia, Luna. Perchè ti stai comportando così?"
"Non lo so, ma avverto qualcosa di perfido in lei. Sta attento." Raccomanda al suo marito che la rassicura.
"Tranquilla. Andrà tutto bene." Le dice mettendole le mani sulle spalle e baciandole la fronte per poi allontanarsi ed entrare nell'aereonave. 
Mi volto e poco prima che Noctis entra nella nave mi fermo abbassando la testa. 
Sento ancora lo sguardo di quella vipera sulla mia pelle e non posso non voltarmi verso di lei.
Non so perchè, ma credo che anche lei percepisce che ciò che ci lega è la stessa cosa che ci fa scontrare indissolubilmente.
Alzo la testa e le sorrido andandole incontro, per poi abbracciarla per confonderle le idee.
"Ma...che...?"
"Divertiti! Ora che Noctis non c'è hai campo libero con Nyx, sorella." Affermo sentendo che tra le mie braccia inizia a tremare.
Non so ancora cosa ho fatto, perchè inconsapevolmente gli ho impiantato i ricordi che dovevano essere e che non sono stati.
Stacco le mie braccia e mi volto verso l'aereonave, quando sento la sua voce tremolante dirmi:"Che ne sai di Nyx...?"
"Io... so tutto, mia cara Lunafreya." Continuo a dirle per poi avanzare all'interno dell'aereonave.
Noctis non immagina neanche lontanamente che quell'incontro con Lunafreya mi ha scombussolato le idee insieme ai buoni propositi.
E' come se un ordigno nucleare dentro me, da tempo seppellito, fosse stato manomesso e riportato alla luce pronto ad esplodere.
Ho passato anni a vivere di ricordi lì su Oblitus ricordandomi che sono una villana e non un eroe ed ora intendo vendicarmi.
Si, voglio vendicarmi di Lunafreya, che mi ha preso il ragazzo, di Regis che ha distrutto la mia famiglia, ma sopratutto di lui. Di Ardyn che mi ha reso una dimenticata conducendomi su Oblitus. Me la pagheranno tutti, anche se quei pensieri sembrano distolti dai sorrisi che Noctis mi fa.
Egli, per non so quale motivo, riesce a disinnescare la bomba che è in me. 
Sono un antagonista, ma sono anche buona poichè non riesco a distaccarmi da lui. Possibile che mi abbiano creata così meschina?



*Sephiroth*

L'attacco nel mondo di Kingdom Hearts per la cattura degli eroi del settimo e dell'ottavo è andata male. Edea ci ha bloccato i passi.
Quella stupida strega. Ma cosa diamine gli è passato per la testa?
Mi domando mentalmente, mentre mi avvicino verso il laboratorio di Verstael e covo dei cattivi.
"Uh... ma tu guarda! Cos'è successo? Hai una faccia." Dice incuriosito Kuja notando l'espressione urtata di Caius.
"Piantala di rompere. Non sono dell'umore." Si lamenta staccandosi dal muro e aprendo la porta della stanza per uscire, proprio in quel momento sto entrando io.
"Qualcuno ne ha avute di santa ragione." Nota Caius vedendomi zoppicare, mentre entro nella stanza.
"Il biondino non si è fatto prendere, eh?"
"Quel ragazzino ti ha proprio massacrato oggi."
"Arrenditi, Sephiroth. Arrenditi all'idea che sei invecchiato e non sei più all'altezza di lui."
"Altro che invecchiato. Si è proprio rimbambito!" Iniziano a prendermi in giro Jecht e Kuja facendo comunella e facendomi alterare.
"Piantatela di scherzare se non volete la masamune conficcata tra le gambe."
"Come siamo volgari." Mormora Kuja alzandosi dal divano su cui è seduto e avvicinarsi a Jecht.
Il bruno nota che non riesco nemmeno a stare alzato dalle ferite, tanto che mi siedo a terra tentando di togliere i vestiti per medicarmi le ferite.
"Qualcuno è di malumore qui. Avete avuto una brutta giornata, vero?" Domanda il bruno voltandosi verso Axel che mi segue nella stanza.
"Altro che brutta giornata. Sarebbe andato tutto liscio se non fosse stato per quella strega."Rivela il rosso innervosito dalla situazione, ma i due fraintendono.
"Artemisia, che hai combinato?"
"Ah... non guardate me, idioti. Io sono stata qui tutto il tempo."
"Parlo di Edea, imbecilli! Ardyn deve farla fuori! Non possiamo tenerla qui! Ci farà ritrovare nei guai." Continua a riferire irritandomi inspiegabilmente.
"Non è colpa sua."
"Che?" Si voltano verso di me.
"Ho detto che non è colpa sua. Sono stato io ad abbassare la guardia."
"Oh... ma guarda. Adesso la difende pure. Come fai a pensarla così se è per causa sua che hai quelle ferite?" Chiede irritato Axel seguito da un Kuja che sembra disgustato dal mio comportamento.
"Mi fai venire il voltastomaco. Difendere qualcuno che ti ha portato alla morte è davvero nauseante." 
"Gia, Kuja ha ragione. Sei disgustosamente fuso. Ha anche tentato di soffocarmi pur di aiutare il nemico. L'hai dimenticato?"
Quelle parole del rosso sorprendono tutti.
"Cosa? Ha cercato di soffocarti?" Domanda Artemisia avvicinandosi al nessuno. 
Quel comportamento di tutti mi fa davvero schifo.
Sembra che si occupano di lui come se fosse un moccioso e la cosa mi fa ridere.
"Cos'hai da ridere?" Mi chiede Jecht facendomi voltare verso di loro.
"E' ovvio che quella bastarda si comporti così. Voi l'avete costretta a stare in un posto che non vuole." Dico strappandomi i vestiti e facendo uscire le ferite che ho sul mio corpo.
Sono più profonde del previsto. 
Rimango lì a dorso nudo cercando di trovare un modo per bloccare il sangue, ma bruciano talmente che non riesco nemmeno a toccarle.
"Vado a riferirlo ad Ardyn. Provvederà lui a toglierla di mezzo." Afferma deciso il rosso allontanandosi dalla stanza.
"Dovremo aiutarlo." Sento dire da Jecht a bassa voce.
"Curarlo? Ma per favore! E' lui che si è voluto mettere in questa situazione." Si rifiuta Kuja voltandosi dall'altro lato, mentre Nebula Oscura viene vicino a me e mi guarda con disprezzo:"La difende pure. Che vergogna." 
"E' questo ciò che merita. Di morire!" Esclama Artemisia avvicinandosi a me e calciando sulla ferita che già ho sul fianco facendomi urlare dal dolore.
Le due si allontanano. A causa di quella strega mi sono messo contro tutti. Vorrei capire il perchè ce l'hanno così tanto con me.
Io... non ho fatto nulla di sbagliato. Anche se non ci fosse stata Edea, comunque le avrei prese. Non ci hanno avvertiti della presenza di Lightning. Non ci hanno avvertito dell'attacco a sorpresa.
Noi non sapevamo nulla, ma dirlo a questi idioti è inutile. Non capiranno mai.
"Certo che è davvero da idioti farsi raggirare così."
"Dovrebbe avere gli occhi aperti invece di dormire." Discutono nuovamente Jecht e Artemisia, quando una voce incomincia a  rimproverarli.
"Ma che state facendo? Siete impazziti? Non vedete che sta male." 
Sposto lo sguardo. E' Edea. Le risate di tutti sembrano placarsi insieme alle discussioni.
Hanno tutti gli occhi pieni di odio puntati su di lei.
Tento di alzarmi da terra, ma le ferite fanno troppo male che non posso non lamentarmi.
Quei lamenti sembrano avvicinarla a me.
"Che diamine vuoi, strega?! Che vuoi farmi ancora?" Sbraito con tutte le forze che ho ancora dentro,mentre ella si avvicina a me accovacciandosi e togliendomi la mano dalla ferita.
"Tranquillo. Voglio solamente guarirla." Rassicura poggiando la sua mano vicino alla ferita incominciando a guarirla poco a poco arrestando l'emorragia da essa.
Comincio a fissarla. Non so perchè, ma sembra come se questo gesto e questa donna già fosse successo.
E' strano. Non riesco a ricordare, ma sembra come un deja vu. Quand'è accaduto una cosa del genere?
"Ecco. Così dovrebbe andare." Mi dice alzando lo sguardo verso di me.
Non so perchè, ma anche se quella stanza è piena di persone, mi sembra di esserci solo io e lei.
E' qualcosa che non so spiegare. E' quasi come se mi perdessi nei suoi occhi e mi sento talmente perso che non ho neanche la forza di ringraziarla per ciò che ha fatto.
Improvvisamente, con prepotenza e violenza,la porta si spalanca e da lì entra Ardyn. E' solo. Non c'è Axel con lui, ma sembra sapere tutto.
"Bene, bene. Cos'abbiamo qui? La bastarda che ha mandato tutto per aria." Dice prendendola per la gola e scaraventandola al muro.
"Credevi davvero di farla franca? Miserabile!" Continua a chiamarla cominciando a darle calci e a menarla sotto i miei occhi.
Mi volto e vedo gli sguardi compiaciuti di tutti. Non capisco. Perchè ce l'hanno tanto con lei?
Poi la goccia che fa traboccare il vaso. Ardyn la prende per la gola stritolandola. 
Non posso più stare a guardare. L'istinto mi dice di agire.
"Lasciala andare!" Esclamo alzandomi e puntandogli la masamune alla gola.


"Cos'è? Adesso ti diverti a fare l'eroe?"
"Dobbiamo rimanere uniti se vogliamo sconfiggerli." Gli ricordo e lui la lascia andare. 
Edea cerca di riprendere fiato ed io abbasso l'arma mentre lui si avvicina a me.
"Rimanere uniti. Giusto..." Mormora allontanandosi stranamente senza nessuna reazione. 
La donna alza lo sguardo e comincia a ringraziarmi. 
Mi volto e prendo la giacca da terra per poi dirle:"Inutile che mi ringrazi. Non l'ho fatto per te."
"Cosa?"
"Tu ci servi e poi... ho solamente ricambiato il favore." Continuo a dirle andandomene via da quella stanza. 
Tutto sta diventando troppo strano. 
Le parole di Ardyn stesse sono strane.
Dove diamine sono capitato? Perchè mi sento in balia degli eventi? Cos'è che mi sta sfuggendo?

*Lucis*

Che stupido che sono. Ero talmente emozionato di incontrare Wol da non accorgermi che era messo male. Davvero male.
Se non fosse stato per Moguri, adesso non saprei come comportarmi.
Più passano i minuti e più sembra peggiorare. La situazione è critica. 
Sembra che non sono l'unico preoccupato qui.
Non a caso lo portiamo nella dimora di Moguri per farlo riposare. Quella dimora che doveva essere sua e di Squall. 
Appena entrati girammo a destra. Lì dov'è un piccolo letto e lo facciamo sdraiare. 
Sta sudando ed ha la febbre alta, per non parlare del colorito che pian piano diventa sempre più pallido e bianco.
"Che facciamo?" Le chiedo, ma ella non mi da nemmeno il tempo che esce dalla stanza dicendo:"Tu resta qui e avvertimi come procede."
"Dove vai?" Domando uscendo dalla stanza e vedendola aprire la porta.
"Vado a cercare un aereonave. Dobbiamo portarlo fuori di qui." Avverte poco prima di uscire e chiudere la porta dietro di se.
"Che senso ha prendere un aereonave quando non abbiamo nemmeno la keyblade per uscire di qui?" 
Questo avrei voluto dirglielo in faccia, ma lei non mi ha nemmeno dato il tempo di parlare.
Avanzo dentro dove sento Wol lamentarsi.
Purtroppo non posso fare nulla. Mi sento così impotente difronte a quell'idiolo ridotto a brandelli.
Rimango lì, sul ciglio della porta.
Non posso permettere che accada. Sono sempre stato una frana e i miei creatori non mi hanno nemmeno dato un ruolo. Sono nato per un puro scherzo e archiviato per un futuro che non so quando arriverà.
Non posso aspettare che mi facciano eroe, perchè qui su Oblitus non esistono ne eroi ne villani. Esistono sono gruppi di persone, gruppi che sono dimenticati, nessuno o blank. Tutti combattono per sopravvivere. Tutti combattono per avere qualcosa, noi per essere ricordati, i nessuno per essere completi e i blank per gli istinti che prendono il sopravvento su di loro.
Afferro la spada consapevole che se non mi metto all'opera, qualcosa di peggiore avverrà.
"Aspettami qui, Wol. Ti tirerò fuori di qui." Gli dico uscendo dall'abitazione.
So che ho detto a Moguri che sarei stato accanto a lui, ma non posso starmene a guardare.
Lui rappresenta tutti noi e se viene dimenticato Wol, dimenticheranno tutti noi e per i dimenticati non ci sarà mai la possibilità di essere ricordati.
Cerco in lungo e in largo, ma non ho idea di dove posso trovare una keyblade, quando mi ritrovo di fronte ad una persona. Una ragazzina dai capelli neri corti e la tunica nera.



Non c'è alcun dubbio. E' un nessuno.
Dovrei girare alla larga da loro, ma in questa situazione non ho altra scelta.
"Scusa, signorina nessuno?" Chiamo prendendo l'attenzione su di me.
"Ma tu guarda. Un dimenticato. Che ci fai qui? Lo sai che questo è il territorio dei nessuno."
"Se non fosse urgente non sarei qui. Tu sei Xion, dico bene?" Chiedo ricordandola vagamente.
"Si, sono io. Cos'è che cerchi?"
"Cerco una keyblade. Non è che sai dove posso trovarla?"
Forse sono stato un po' avventato a chiederglielo. Non a caso incomincia a rifletterci su. Ha lo sguardo di qualcuno che vuole approfittarne della situazione.
"Potrei ricordarmelo, certo. Ma ho bisogno di essere completa."
"Cosa?"Domando pensando di non aver capito bene.
"Hai capito bene. Devo essere completa per ricordarlo. Procurami un cuore pulsante ed io ti cercherò qualsiasi cosa vorrai." Mi dice lasciandomi perplesso.
Annuisco per chissà quale motivo e ritorno indietro in cerca di qualcosa da poterle portare, ma nulla. Non ho nessuna idea. L'unica è quella di sacrificarmi per il bene di Wol, ma poi non potrò ottenere un bel nulla perchè Xion non saprà mai dov'è Moguri.
"Tsk...che guaio! E adesso dove diamine lo trovo un cuore? Non posso mica sperare che cadda dal cielo?" Comincio a lamentarmi, quando davanti a me arriva un soldato PSICOM che mi punta l'arma addosso.
"Eh? E tu da dove diamine spunti fuori?" Chiedo confuso e incredulo della sua presenza qui.
Qualche istante dopo, mi rendo conto che anche lui è impreparato alla situazione. Talmente impreparato che, con poche mosse, riesco a stenderlo.
"Problema risolto, adesso pensiamo a portarlo a Xion. Sarà sicuramente felice di aiutarmi!" Dico con il sorriso sul volto caricandomi quel soldato sulle spalle e trascinandolo verso quella ragazzina con la speranza nel mio cuore di riuscire a salvare Wol.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Echo, grazie alla sua statura e al suo essere invisibile, è riuscita a sfuggire alle grinfie di Ardyn poco prima che Wol e Sarah venissero catturati ed ora ha intenzione di liberarli. 
Arriva vicino alla finestra del laboratorio dove sono situate le celle che detengono i nostri eroi.
"Perchè questo coso non si apre?" Inizia a lamentarsi Maria strattonando le sbarre della cella dov'è insieme a Sarah e Guy.
"E' tutto inutile. Senza la keyblade non possiamo nemmeno tentare di forzarle." Dice deluso Sora sedendosi a terra seguito da Paperino che guarda fuori dalle sbarre la guardia PSICOM addormentata lì vicino:"Ah... se solo ci fosse un modo per prendere quella chiave." 
Inconsapevolmente, la chiave che sta sul tavolo, sorvegliato da quella guardia, si alza e incomincia a camminare per poi volare verso di loro.
"Che cosa?" Domanda il papero stropicciandosi gli occhi per poi tornare a guardare quella chiave diretta verso di loro.
"Yuk! Paperino! Non sapevo sapessi far levitare gli oggetti." Dice Pippo convinto che fosse stato lui, ma anche sorpreso dalla cosa.
"Sinceramente, nemmeno io lo sapevo." Replica il pennuto anch'egli sorpreso, ma la realtà è ben diversa.
Infatti, ad alzare quella chiave e a condurla da loro è proprio Echo consapevole che con il loro aiuto anche Wol sarebbe potuto uscire da Oblitus.
Peccato che nessuno la vede e tantomeno la sente e quindi sarebbe stato un bel po' difficile farsi capire dagli altri.
"Ma tu guarda. Sapevo che c'era qualcosa che mancava all'appello." Afferma Ardyn sorridendo mentre li osserva dalla telecamera di sorveglianza che ha in una stanza segreta all'interno del laboratorio stesso. Intuisce fin da subito che lo spiritello li sta aiutando, così decide di mettersi in gioco e ostacolare la loro fuga.
I ragazzi, intanto, escono dalla cella e si diriggono di soppiatto nei corridoi di quel laboratorio così immenso.
"Secondo voi dove avranno messo la mia keyblade?" Domanda Sora guardando una ad una le stanze che si ritrovano in quel posto.
Improvvisamente, mentre sta aprendo un'altra porta, si sente tirare i capelli.
"Ahi! Ma che...?" Si volta ed Echo gli indica la strada, ma lui non la vede.
"Che strano. Eppure mi sono sentito tirare i capelli."
"Questo posto ci farà uscire pazzi." Incomincia a lamentarsi Paperino facendo alterare Echo.
"Oh... e va bene! Se non mi sentite dovrò utilizzare altri mezzi per farlo!" Esclama la piccola per poi avvicinarsi al papero stesso tirando il bastone magico che ha appena trovato.
Così inizia una divertente lotta per il possesso del bastone. Uno lo tira a destra, l'altra a sinistra e in questa lotta ne esce vincitrice Echo poichè il pennuto, per tirare, gli scivola il bastone dalle mani cadendo a terra.
"Adesso ci divertiamo un po'." Dice divertita e colpendolo in testa con il bastone facendosi notare da Paperino che deglutisce cambiando colore.
"Un fantasma!!" Sbraita alzandosi di tutta fretta terrorizzato e facendo spaventare anche gli altri che corrono nella direzione dove lo spiritello li spinge.
Si ritrovano in una stanza dove Sora nota la sua keyblade sul tavolo ed un varco aperto sul muro accanto, poco distante da li.
"La mia keyblade!" Afferma avvicinandosi e raccogliendo la sua arma a forma di chiave.
Una volta riavuto l'oggetto tra le mani viene letteralmente aggredito insieme agli altri.
"Bene bene. Pensavate davvero di cavarvela così?" 
Dei passi avanzano diritti verso di loro spostando uno ad uno i soldati magitek che sono in quella stanza mostrando che a parlare è proprio Ardyn.
"Dov'è Wol e cosa ne hai fatto di lui?" Domanda Sarah preoccupata.
"Che domande? L'ho mandato verso Oblitus. Lì i blank si occuperanno di lui. Tutti dimenticheranno gli altri settori, compreso Wol, e dimenticando il mio settore sarà l'unico a regnare insieme a me." Rivela lasciando tutti perplessi in quella stanza.
I piani di Ardyn sono terribili. Sta utilizzando tutti, cattivi compresi. Peccato che loro non se ne sono ancora minimamente accorti della cosa.
"Me la pagherai!" Sbraita Sora avventandosi su di lui, ma i soldati lo bloccato.
Lì inizia una dura battaglia. Pippo, Paperino e Sora non vogliono cedere nonostante il varco si inspessisce sempre di più.
"Dovrete muovervi se non volete finire lì dentro." Consiglia ironicamente il cattivo, facendo notare che hanno poco tempo.
Le fiamme scatenate da Paperino per sterminare i soldati magitek si propagano per tutta la stanza del laboratorio. L'inferno creato è davvero devastante.
Il calore di quel fuoco fa sudare ancora di più i nostri eroi. Sono spacciati. Maria, Guy e Sarah vengono presi dal vento del portale e trascinati all'interno di esso, ma riescono a salvarsi poco prima di cadere al suo interno.
"Sora! Aiutaci!" Incita Maria aggrappata al muro e tenendo stretto Guy e Sarah.
"Non possiamo stare così in eterno." 
"Non ce la faccio." Si lamenta la principessa sentendosi scivolare la mano.
"Resistete! Arrivo subito!" 
Sora si avventa sul portale con la keyblade. Alza quella chiave pronto per chiudere il varco, ma Ardyn lo spinge facendolo cadere a terra e allontanarlo dall'arma che ha perso nella caduta.
Edea, allarmata per l'allarme antincendio, nel vedere tutti fuggire dalle fiamme, decide di rendersi utile andando in quell'ala del laboratorio e spegnendole.
Una volta lì comprende ciò che è realmente successo. Pippo e Paperino sono svenuti a terra a causa dei soldati e Sora è nelle grinfie di Ardyn.
Lo solleva da terra prendendolo per il collo.
E' solo un ragazzino. Non può farlo. Incomincia a pensare la donna utilizzando i suoi poteri per aiutarlo.
"Che diamine combini?" Urla Ardyn vedendola sferrare una magia su di lui. Peccato che il villano ha pensato a tutti. Infatti, ha una protezione antimagia intorno a se.
"Lascialo stare!" Grida Edea correndo verso di lui tentando il tutto e per tutto.
Quelle gesta non sono per niente gradite dall'uomo.
Senza pensarci due volte attiva il chip che ha impiantato ad Edea dandole ripetute scariche elettriche privandole della forza necessaria per attaccare sia fisicamente sia con la magia.
Lancia contro il muro il ragazzino, per poi focalizzarsi su di lei.
La prende per il braccio, cominciando a menarla malamente per poi afferrarla per il collo e dirle:"Che persona inutile. Non meriti nemmeno di esistere!" 
Con questo la pugnala diritta all'addome per poi scaraventarla tra le fiamme dov'è Sora.
Con un sorriso quasi compiaciuto della cosa, avanza verso l'uscita, raccogliendo la keyblade da terra e lasciando tutto così com'è nell'intento di far inghiottire tutto dallo stesso portale da lui creato.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6.

*Lucis*

Sono di ritorno, stremato dal peso di quel soldato che ho portato sulle spalle a quella pazza di Xion. Spero solamente di non aver fatto una scemenza e che quel nessuno mantenga la promessa di aiutarmi a trovare la keyblade.
Ancora non comprendo il motivo per cui mi ha cercato un cuore.
I nessuno non erano alla ricerca dei propri cuori? Se è così perchè ne ha voluto uno qualunque?
Sono tormentato dai pensieri e dai dubbi. La speranza di aiutare Wol è enorme mentre mi addentro nel bosco per raggiungere l'abitazione di Moguri che è poco distante.
D'un tratto mi sento chiamare:"Lucis!"
E' una voce femminile e familiare che mi fa voltare.
Occhi azzurri e capelli neri lunghi dall'aspetto molto simile a Gentiana ed è completamente diversa da lei. Infatti, io la conosco fin troppo bene. E' Meia.



Odio averla tra i piedi, ma non perchè lei mi da fastidio, il problema ne è un altro.
Siamo su Oblitus e i creatori potrebbero dividerci da un momento all'altro.
"Ehm... potresti evitare di seguirmi?" Domando avanzando il passo per allontanarmi da lei.
"Ah... perchè continui a comportarti così?"
"A comportarmi come?"
"Mi stai evitando come se fossi una peste." Fa notare, mentre incomincia ad aumentare anche lei il passo per raggiungermi.
"Che domande? Mi pare di avertelo già detto! Non ti voglio tra i piedi."
"Ma perchè?" Continua a chiedermi facendomi fermare e voltare verso di lei esausto.
"Perchè? Che razza di domande fai? Siamo su Oblitus. Qualcuno di noi potrebbe essere ripreso da un momento all'altro e cambiare carattere, atteggiamento e ricordi in meno di un attimo. Lo sai bene. Quindi, anche se mi piacessi, e devo ammettere che non sei male ne di carattere ne d'aspetto, non ho alcuna intenzione di impegnarmi in una storia. Non avrebbe senso. Insomma! Guardami! Sono stato fatto per scherzo e non ho nemmeno un vero e proprio carattere se non quello opposto a Lightning essendo la fotocopia inversa di lei." Cerco di metterle in chiaro la cosa per poi voltarmi e continuare a camminare.
Abbassa il volto pensieroso, per poi avanzare verso di me per dire la sua:"Fotocopia o no, tu sei l'unico qui su Oblitus che mi piace veramente. Mi sei stato vicino nei momenti più difficili e quindi credo che se siamo qui e il destino ci ha fatti incontrare, un motivo deve esserci, no?"
"Certo. Il motivo è che siamo incompleti o semplicemente archiviati, Meia. Insomma! Non si è mai sentito nella storia di Final Fantasy l'esistenza di una strega blu o maga blu che tu sia, quindi accettalo! Eri semplicemente un'idea!" Le dico voltandomi verso di lei. E' la verità infondo.
So che dovrei avere un po' più di tatto, ma in queste situazioni non so proprio come comportarmi e incomincio a parlare molto... fin troppo quando dovresti stare semplicemente zitto.
Me ne rendo conto. Sono una vera frana.
"Ecco. E' questo che mi piace di te."
"Che?"
"Dici le cose in faccia, che facciano male o meno. Dunque, dimmi, cos'è che non ti va di me? Forse è proprio il fatto che ho la magia? Sappi che posso sempre rinunciare a..."
La cosa si sta mettendo realmente male. Quando Meia fa così vado completamente in tilt e, come ho già detto, inizio a parlare a raffica.
"Oh... insomma! Piantala una buona volta! Non è per questo! Te l'ho già detto e poi adesso ho da fare. Non posso mettermi a perdere tempo con te! Moguri mi ammazzerà se non mi trova a casa sua e scopre che ho lasciato da solo Wol..."
"Cosa? Wol è qui?"
Ok, ho parlato troppo. Perchè ho questa stupida abitudine?
"Wol? Ehm... no. Io volevo dire che... ehm.... Wolverine. Hai presente? Il film... cioè..." Cerco di giustificare inutilmente la cosa.
"Non arrampicarti sugli specchi. Non sai mentire e poi hai detto proprio Wol."
"Ehm..." 
E si. Mentire non è il mio forte. Cosa mi invento ora? E questo quello che mi chiedo mentalmente, mentre Meia si avvicina a me che mi sono bloccato letteralmente nel pensare.
"Lucis, dimmi cosa sta succedendo. Lo sai che ti puoi confidare con me."
Quella voce dolce, i suoi occhioni da cerbiatta.... ah! Questa ragazza mi sta uccidendo psicologicamente ed emozionalmente.
"E va bene!  Sta succedendo che il mio idolo è qui. E' stato spinto da un certo Ardyn o come diamine si chiami lui, proprio com'è successo qualche giorno fa a Firion. Stella ha deciso di aiutarlo con altri ragazzi di cui non ne so nulla apparte Elle che è l'amica di Moguri, ma... cioè... oltre tutto questo casino, è successa una cosa catastrofe catastrofica! Wol è stato infettato dai Blank e adesso è a casa di Moguri, mentre lei sta cercando l'aereonave. Vedendolo messo male, ho deciso di mettermi alla ricerca della keyblade, ma...non sapevo dove trovarla e stiamo cercando un modo per riportarlo nel settore così verrà arrestata l'infezione o almeno è quello che crede Moguri." Sfogo senza sosta lasciando Meia sorpresa.
"Cosa? Wol è ferito?"Chiede iniziando a correre.
"Ehi, dove vai?"
"Non abbiamo tempo. Dobbiamo aiutare Wol ad uscire di qui."
"Oh... ma grazie. Guarda che non l'avevo notato per niente. Se non me lo avresti detto tu non ci sarei mai arrivato." Dico ironizzando la cosa correndo dietro di lei. 
Arriviamo da Moguri, ma una volta lì mi rendo conto che la situazione è peggio del previsto.
Infatti, la castana è letteralmente infuriata per la mia assenza.
"Lucis!" Mi sbraita appena sente la porta aprirsi per poi aggiungere:"Ti avevo detto di rimanere con Wol!" 
Esce fuori dalla stanza e vedendomi con Meia diventa anche peggio.
"Oh... bene. Quindi te ne eri andato a passeggio con lei."
"Moguri, non è come pensi. Posso spiegarti!"
"Lascia perdere... davvero. Non voglio neanche ascoltarti."
"Dov'è Wol?" Domanda Meia avvicinandosi alla castana che incrocia le braccia urtata per poi guardarmi in modo minaccioso.
"Non credo sia una buona idea vederlo. E' peggiorato e non di poco."
Quelle parole mi feriscono il cuore e mi fanno sentire realmente in colpa per essermene andato e averlo lasciato da solo. Entrano in camera ed io mi avvicino alla porta di quella stanza.
Non ho il coraggio di guardare. Ho il volto basso, ma la curiosità mi spinge a sbirciare lì dentro. Ciò che vedo mi sconvolge completamente.
Wol sta cambiando fisicamente. I capelli si stanno accorciando e l'armatura degradando.
"Di questo passo non resisterà nemmeno una settimana."Ci informa Moguri ferendomi ulteriormente l'anima.
"Dobbiamo fare in fretta." Dice Meia vedendo la situazione drastica.
"Portiamolo sull'aereonave. Così ci avvantaggiamo e ci mettiamo in viaggio non appena troveremo una keyblade." Ordina la castana facendosi aiutare dalla bruna a trasportare Wol.
"A tal proposito, io..." Tento di dire, ma Moguri è talmente infuriata con me che non mi lascia nemmeno dire della soluzione che ho trovato.
"Non adesso, Lucis. Già hai fatto troppi danni!"
"Ma io..."
"Lascia perdere e stanne fuori!" Mi ordina sorpassando con Wol sulle spalle aiutata dalla ragazza.
Sono stato praticamente escluso e lasciato lì. Mi sento davvero un verme.
Abbasso il volto e una lacrima scende sul mio viso. Mi sento così piccolo e incompreso. Ho fatto qualcosa davvero sconsiderata.
Ma come mi è saltato in mente di lasciarlo solo e mettermi alla ricerca di qualcosa che nemmeno so dove si trova?

*Sephiroth*

Sora e i suoi compagni riescono a fuggire e l'allarme antincendio inizia a suonare a causa delle fiamme create da Paperino, ma anche per l'apertura del portale verso Oblitus.
Nessuno di noi vuole stare a contatto con quel mondo comprendo che solo all'interno di esso saremo stati dimenticati e completamente distrutti.
Ci ritroviamo a fuggire per la devastazione che porta con se quel varco. Ogni secondo si ingrandisce sempre più, portando tutto ciò che ha intorno dentro di se, inghiottendolo.
Fuori dal laboratorio mi accorgo dell'assenza di Edea.
"Jecht! Dov'è Edea?"
"Sarà rimasta dentro." A quelle parole mi fermo e mi volto indietro.
Il laboratorio di Verstael, il covo dei cattivi, brucia e di Edea non c'è traccia.
L'indecisione immotivata mi prende. Non so perchè, ma torno indietro e Jecht tenta di fermarmi.
"Ehi, dove stai andando? Sephiroth!"
"Lascialo perdere, Jecht! Dobbiamo andare!" Lo ferma Ravus seguito da Artemisia:"Questa storia non piacerà per niente ad Ardyn."
Ciononostante me ne frego di ciò che dicono e arrivo nelle ultime stanze, quella dove sono gli ostaggi.
Edea deve essere lì. 
Apro la porta e vedo il portale per Oblitus aperto ed Edea a terra, mentre Sora si avvicina a lei.
E' ferita all'addome e non può muoversi. Ormai è spacciata, penso voltandomi verso la porta per lasciarla lì quando qualcosa mi prende.
Tutta quella situazione è così familiare e la testa inizia a pesarmi. C'è qualcosa che non comprendo.
Tutto questo mi irrequieta. Non ce la faccio a tornare indietro.
Chiudo gli occhi per aprire la porta e lasciare tutti li a perire verso Oblitus, ma delle immagini appaiono davanti ai miei occhi una volta chiusi.
Come ricordi che ho seppellito, ma il mio inconscio li riporta a galla.

*Ricordi di Sephiroth*

Il fumo e le fiamme mi ricordarono qualcosa che avevo dimenticato. Qualcosa di atroce che mi avrebbe portato ad essere ciò che sono ora, ma che i creatori avevano cancellato perchè era troppo devastante per me.
Quel ricordo era sempre più vivo dentro di me. Quelle immagini, quelle voci si ingrandivano sempre di più divenendo sempre più limpide. 
Avevo una famiglia una volta. Avevo una moglie e una figlia quand'ero un Soldier.
Era una giornata come tante quando impazzii difronte a ciò che vidi.
Stavo rincasando dopo una lunga e dura giornata di lavoro.
Volevo promesso a mia figlia di insegnarle a combattere e tornai con un regalo per lei, ma una volta sulla soglia di casa compresi che era successo qualcosa di terribile.
La mia dimora era in fiamme. Dallo shock mi cadde di mano il pacco che avevo portato alla mia bambina.
Corsi al suo interno più veloce possibile e ciò che trovai era solo dolore.
Mia moglie era Edea, era a terra, nell'entrata di casa. L'addome era perforato ed era morta dissanguata.
"No..." Mormorai vedendo il sangue sul pavimento e lei senza vita.
Mi accovacciai e le sfiorai il volto.
"Chi ti ha fatto questo?" Continuai a borbottare incredulo, mentre il sangue bagnava delle carte.
Le presi e tutto ciò che c'era non aveva senso.
Ero stato creato in laboratorio, avevo delle cellule Jenova dentro di me, ma nonostante tutto avevo una vita normale. 
Ritrovare quelle pagine mi fecero intuire che il mostro che aveva ucciso mia moglie era stato il mio creatore, il professor Hojo.
Cio nonostante non ebbi subito l'impulso di trovarlo e ucciderlo, ma mi fiondai ancora più all'interno della casa.
C'era ancora l'altra parte della mia vita da salvare.
Parte che non era stata neanche lei risparmiata.
Corsi al piano di sopra dove la vidi lì a terra.
Mia figlia era morta anche lei. L'unica speranza che avevo di poter andare avanti, l'unica persona che poteva rendermi felice anche senza mia moglie era morta.
L'abbracciai e urlai dal dolore enorme che avevo nel cuore. 
Mi avevano portato via tutto ed io volevo portare via tutto ciò che mi avevano strappato.
"Non hanno risparmiato nemmeno te..." Dissi accarezzando il volto della mia bambina. 
Aveva solo tre anni. Come si fa ad uccidere una bambina così piccola? 
Le lacrime uscirono spontanee e l'impulso di uccidere chiunque avesse amici e sentimenti per qualcuno o una famiglia diventava sempre più forte in me, ma sopratutto volevo distruggere tutti gli esperimenti di quel bastardo del mio creatore.
Dentro di me sapevo che era stato lui e di lui non volevo nemmeno i suoi ricordi.

*Laboratorio di Verstael in Somniland - Oggi...*

Quel ricordo mi fa aprire velocemente gli occhi.
Ho le mani che tremano. Mi volto verso i due.
Sora è troppo vicino ad Edea.
L'istinto e la paura di perderla prendono il sopravvento e mi ritrovo a correre verso di lei spingendo Sora e i suoi compagni all'interno di Oblitus.
"Sephiroth..."La sento mormorare. Mi volto e mi accovaccio verso di lei notando che è troppo debole per usare la magia e curarsi da sola.
"Tranquilla. Adesso ci sono io." La rassicuro prendendola in braccio e aggiungere:"Andiamo via di qui."
"Sapevo che c'era del buono in te..." Conclude la donna appoggiandosi al mio petto e perdere i sensi.
La stringo più forte e inizio a correre portandola via da quella situazione.
Purtroppo, oltre la dimora di Ardyn, non so quale altro posto ci sia su questo settore così mi accingo ad andare lì.
Presto mi rendo conto che non è stata una buona idea. Lì non ci sono solo i villani degli altri settori, ma anche Ardyn che, vedendomi entrare con Edea tra le braccia, incomincia ad applaudere mentre se ne sta sdraiato sul divano.
"Bene, bene... la vecchia anima del nobile soldier è stata riaccesa." Mi dice alzandosi e venendo verso di me.
Non ha senso.
"Di che parli?" Domando, quando Artemisia, con la sua magia, mi strappa letteralmente Edea dalle mani.
"Ehi! Fa più piano! Lei ci serve!"
"Artemisia. Il nostro soldier ha ragione." Difende stranamente Ardyn iniziando a sorridere e continuare:"Ci serve per manovrare lui."
"Cosa? Ma di che diamine stai parlando?"
"Hai visto nulla in quella stanza, mio caro Sephiroth? Sai... si dice che Oblitus non è solo il mondo dei dimenticati, ma anche di ciò che doveva essere e tu sei stato molto vicino al portale e quindi i ricordi dovrebbero esserti arrivati." Continua a farfugliare risedendosi sul divano.
"Ma di che parli?"
"Parlo del fatto che hai salvato Edea."
"E allora?"
"Allora, un villano così temibile come te, che non ha pietà di nessuno, perchè mai avrebbe dovuto salvare qualcuno così inutile come lei? Forse hai visto qualcosa che ti ha fatto ricordare di lei, perchè è importante per te, dico bene?" 
"Cosa...?" Mormoro confuso. Allora quelli sono davvero ricordi? Edea è davvero mia moglie?
"Infondo era stata creata per essere tua moglie e i creatori volevano farti mandare in bestia con la sua morte. Era tutto scritto, ma sembrava troppo assurdo per loro e hanno deciso archiviare lei e tua figlia per altri settori." Mi dice sorprendendomi.
"E tu che diamine ne sai?"
"Lo so perchè sono ancora a stretto contatto con loro. Secondo te, perchè mai non hanno ancora completato il quindicesimo settore?"
"No, è assurdo."
"Invece è proprio così. Sono stato io a dare l'idea dei DLC a quei bastardi, così stando sempre in revisione continua e far aggiungere dettagli, anche inutili, mi rende eterno. Se non completano il quindicesimo settore e hanno sempre nuove idee, non ci sarà mai il sedicesimo e di conseguenza potrò regnare in eterno. E le idee che escludono finiscono proprio su Oblitus. Volevano dare anche a me una moglie, utilizzare la tua storia, ma poi hanno compreso che ero troppo perfetto così com'ero e hanno archiviato nuovamente l'idea." Mi rivela lasciandomi l'amaro in bocca.
"No, non è vero. Non può essere mia moglie. Lei non può..." Sussurro abbassando il volto.
"Invece è proprio così. Una volta curata la metterò da parte proprio come ho fatto con la debolezza di Caius."
"Dove l'hai portata? Rispondimi! Dov'è...?" Incomincia a sbraitare Caius, quando viene interrotto da qualcosa che lo fa urlare e cadere a terra.
Ha avuto una scossa, ma come?
"Ma che idiota! Credi davvero che te lo dico? Che senso avrebbe avere in ostaggio le vostre debolezze se voi sapete dove si trovano." 
Con una risata perfida e subdola, si alza calciando Caius per poi guardarlo con disprezzo e allontanarsi dalla stanza.
Che bastardo! E' sempre stato a conoscenza del mio DNA, probabilmente è per questo che ha utilizzato Edea. 
Non potendomi manovrare fisicamente, lo sta facendo emozionalmente.
Mi sento così indifeso e confuso. Se lei è davvero mia moglie, allora deve esserci anche mia figlia.
"Tutta questa storia non ha senso." Mi accascio a terra incominciando a riflettere sulla situazione.
Ardyn l'ha portata qui solo per controllarmi, ma la cosa più meschina è che ci sta riuscendo. 
Non posso perdere qualcuno così importante. Inoltre, voglio ritrovarla. Adesso che so, voglio ritrovare anche mia figlia.

*Viera*

Ed eccomi qui ad inseguire questa ragazza testarda senza un apparente motivo.
Avrei potuto andarmene per la mia strada e lasciarla da sola, ma sinceramente non me la sento.
L'ho sentita piangere troppe volte su Oblitus e urlare nel sonno quel nome che per me è ancora un mistero. Prompto. Chi sarà mai costui? E perchè lei gli ordina di ucciderla? 
Beh... è per questo che le sto dietro. 
Lei mi ha fatto uscire da quel posto, mi ha aiutato a uccidere blank e a rubare per sopravvivere e adesso voglio ricambiare il favore. 
So che sono una scocciatura per lei. 
Non a caso ha scelto la strada più lunga proprio per evitarmi. Peccato che non ho alcuna intenzione di lasciarla andare così.
"Rika! Aspettami!" Sbraito facendo avanzare il chocobo su cui sto.
Beh... non ho potuto lasciarlo nel tredicesimo settore. L'ho preso in prestito. Insomma... per arrivare nel nono settore e prendere l'aereonave per il settore attuale non è una passeggiata a piedi.
"Ti avevo detto di non seguirmi."
"Lo so, ma non potevo non farlo." 
"Cosa c'è? Non sai cavartela da solo?" Mi domanda facendomi sentire un annullità, ma sdrammatizzo ridendo:"Beh... se lo sai che me lo chiedi a fare?"
"Ma tu guarda un po'. Devo fare da balia ad un gattino."
"Non sono un gattino, ma un miqo'te. Approposito, già sai dove stiamo andando?" Le chiedo affiancandomi al suo chocobo.
La vedo tenere una cartina tra le mani. Probabilmente non sa nemmeno lei dove siamo diretti.
"Adesso siamo su Gran Pulse. Oltre quelle praterie dovrebbe esserci il confine con il quartordicesimo settore, ma non sono sicura il posto quale sia." Afferma continuando a guardare la cartina.
"Sulla cartina non c'è scritto?"
"No, ci sono solamente segnati i settori. Dal quartordicesimo dobbiamo scendere. Lì c'è il confine con l'undicesimo e dopo l'undicesimo c'è il nono." Replica con tono deluso, ma fortuna che non sono un tipo che si deprime facilmente.
"Bene! Allora una volta lì chiederemo informazioni." 
"In che senso chiederemo informazioni?"
"Se sono tutti collegati, vuol dire che le praterie sono collegate e quindi non possono non dirci dove andare."Ipotizzo. In fondo, Gran Pulse mi sembra un luogo pieno di praterie e alto piani e da quel che ricordo anche il settore dove dovevo essere è così.
"Sei schifosamente ottimista."
"Schifosamente?" Domando ridendo.
"Si. Odio le persone come te." Mi informa con un sorriso. E' un sorriso strano. Quasi sincero che parla da sè. 
Comprendo che è sarcastica come cosa e non so perchè, ma lo prendo per un complimento e incomincio a far correre il chocobo.
"Ehi!" Urla vedendomi correre.
"Muoviti, lumaca! Di questo passo ci toglieranno l'aereonave da sotto al naso."
Così la nostra corsa prosegue e arriviamo nel quartordicesimo settore dove faccio rallentare il passo al chocobo per ammirare il luogo con stupore.
Limsa lominsa di Eorzea. Che luogo fantastico. 


La mia vita l'avrei dovuta trascorrere qui, come un eroe miqo'te. 
"Rika? Hai visto questo posto? Non credi sia fantastico?"
"Ci sono un bel po' di miqo'te. Questo doveva essere il tuo settore. Vero?" Fa notare la castana mentre avvicina il suo chocobo al mio.
"Si. Avrei dovuto allevare chocobo ed essere un eroe un po' particolare per le mie capacità dialettiche animalesche. Dovevano essere in pericolo quelli della mia razza, ma poi hanno deciso di sbattermi fuori e creare una trama nuova, qualcosa senza eroi." Rivelo lasciandola sorpresa. Infondo, si vede che mi manca questo posto. Ho nostalgia di casa, di quella casa che non ho mai potuto avere.
"Andiamo! Se ci mettiamo a guardare i paesaggi, non ce la faremo mai." Mi rimprovera sorpassandomi.
"Certo che sei proprio ostinata, eh? Perchè poi tra tanti settori che ci sono qui su Somniland, hai deciso di andare proprio in quello attuale?" Quella domanda la fa riflettere. 
Sembra che non vuole rispondere, ma dopo averci pensato replica:"Ho lasciato una cosa importante lì."
"Una cosa importante? Posso sapere di che si tratta?"
"Si tratta del mio chocobo." Afferma continuando a far avanzare il pennuto su cui è a cavallo.
Perchè mai deve andare a prendere un chocobo, quando già ne ha uno qui?
Tutto è molto confuso e sono del tutto ignaro che in quel momento Rika si riferisce a qualcos'altro.
Stranamente, quel pensiero della castana riesce a raggiungere il chocobo che ha nella sua mente.
"Etchù!" Starnutisce Prompto perdendo la mira.
"Cos'è? Ti sei preso un raffreddore?" Domanda Ignis preoccupato e vedendo che ha mancato il bersaglio su cui si sta allenando.
"Ma quale raffreddore?! Secondo me qualche quella pollastrella lo sta pensando." Ipotizza Glaudio prendendolo con il braccio il collo del ragazzo.
"Avanti, ragazzi! Devo allenarmi! Lo sapete! E poi chi mai penserebbe ad uno come me?" 
A quel quesito Glaudio lascia la presa e si guarda in faccia con Ignis per poi dire in coro:"Cindy." 
Quel nome fa arrossire il biondo che si volta dall'altra parte.
"Ma figurati!"Risponde riprendendo la mira per allenarsi a colpire il bersaglio pensieroso.



*Sora*

Sephiroth ci ha spinto nel portale pensando che potessimo far del male ad Edea. Così  ci siamo ritrovati a cadere verso Oblitus, ma l'atterraggio non è dei più morbidi. Nonostante tutto, siamo sani e salvi. 
"Ragazzi, state tutti bene?" Chiedo alzandomi e guardandomi intorno. E' una nave, almeno così sembra.
"Dove siamo finiti?" Domanda Pippo alzandosi anche lui e aiutando Paperino che replica:"Non ne ho idea."
"Che male. Un atterraggio più morbido non poteva esserci, vero?" Comincia a lamentarsi Maria vedendosi bloccata, mentre Sarah la aiuta ad alzarsi e a liberarsi del barile di legno dov'è finita la ragazza.
"Moguri, avevi ragione! Il portale è proprio qui!" Sbraita una voce femminile facendoci voltare verso di lei.
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Meia e quella la giù è Moguri." Si presenta per poi indicare una ragazza sulla riva della spiaggia che cerca qualcosa.
Vedendosi chiamare, la castana non ci pensa due volte a raggiungerci nuotando in quelle gelide acque del mare e salire a bordo della nave.
"Oh.. bene. Almeno un colpo di fortuna. Tu sei Sora, dico bene? Devi essere il custode della keyblade." Nota la ragazza mentre sale sulla nave. 
La cosa mi insospettisce e mi preparo ad uno scontro con lei:"Cosa vuoi da me?"
"Ci serve la keyblade al più presto possibile." Dice la bruna facendomi voltare verso di lei.
"E perchè mai?"
"Wol... non sta bene." Informa la castana lasciandoci perplessi.
Ci porta sottocoperta e ci mostra il guerriero in un letto. Ha un colorito pallido e i capelli si sono accorciati. Sta sudando e trema contemporaneamente.
"Wol..." Chiama Sarah avvicinandosi a lui.
"Che gli è successo?" Domanda Maria preoccupata, ma le risposte non sono delle migliori.
"E' stato infettato da un blank e per salvarlo dobbiamo portarlo fuori da Oblitus. Purtroppo per farlo ci serve un aereonave e una keyblade, ma adesso ci siete voi e quindi possiamo portarlo fuori, no?" Ipotizza Moguri ignara di ciò che è successo.
Comincia a guardarmi. Quella ragazza, quei suoi occhi, il suo atteggiamento sono simili a Leon. La cosa inizia a confondermi.
"Veramente, non abbiamo la keyblade."
"Ardyn ce l'ha presa di mano e ci ha trascinati qui dentro." Dicono prima Pippo e poi Paperino deludendo la tipa.
"Maledizione. Questa non ci voleva."
"Scusa, ma non c'è qualcosa di simile qui?" Chiedo pensando che potesse esserci una chiave o qualcosa del genere, ma nuovamente le risposte sono pessime.
"No, l'abbiamo già utilizzata per portare fuori di qui Firion."
"Cosa?" 
"Firion non è qui?" Chiedono Guy e Maria sorpresi e allo stesso tempo sollevati della cosa.
"No,  si è messo in viaggio per cercare una certa Lightning e sapere cos'ha in mente Ardyn."
La situazione è tragica. Non abbiamo una keyblade ne tantomeno sappiamo dove trovarla, Wol è praticamente in fin di vita da quel che ho capito, e siamo bloccati in un mondo di dimenticati di cui non sappiamo praticamente nulla. Potrebbe essere come il castello dell'oblio. Potremo dimenticare cose importanti e la cosa mi secca terribilmente.
"Bene, quindi per uscire di qui ci serve un miracolo." Dico sedendomi deluso. Possibile che debba andare davvero così?
Dobbiamo stare davvero in un posto come questo?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Xion ha tra le mani il cuore del soldato PSICOM  donato da Lucis, nel tentativo di trovare una keyblade. E' ancora pulsante nelle sue mani, mentre si dirige in una stanza. Lì c'è qualcuno che può aiutarla.
Un ex-nessuno molto speciale il cui nome è Naminè.
"Ho il cuore. Adesso spiegami come faccio a farlo diventare il mio." Dice la bruna seccata, non appena entrata nella stanza, facendo voltare la bionda che lo incomincia ad osservare.
"Tranquilla. Ci metterò solo un'attimo." Replica scarabocchiando sul suo quaderno dei disegni.
La nessuno è scettica nei confronti di Naminè. Non sa se quel che sta facendo funziona davvero oppure no.
In quell'istante, il cuore nelle mani di Xion incomincia a brillare e a trasformarsi poco a poco di luce pura.
"Ecco il tuo cuore." Annuncia la bionda vedendo la luce bianca sparire e ritornare ad essere un cuore.
Xion lo riconosce. E' proprio il suo cuore, ma è incerta.
"Siamo sicure che funzionerà?"
"Certo, ha funzionato con me e sicuramente funzionerà anche con te." Rassicura mentre si tocca il petto pensierosa.
A quel punto, non c'è altro da fare. Si impianta il cuore nel petto.
L'energia emanata dal cuore la pervade e si propaga lungo tutto il corpo.
Il dolore è atroce nel suo petto. Sente di bruciare viva, ma quella luce e quel cuore non stanno facendo altro che eliminare il male che c'è in lei.
Quel male di essere un nessuno e la trasforma poco a poco in luce bianca. Le vesti nere vengono bruciate da quella luce.
Il suo corpo è luminoso mentre quell'energia misteriosa la inalza da terra trasformandola completamente e rendendola completa.
Cade a terra stremata sul pavimento. Respira a fatica, ma sente dentro di se che è completa. Sente il cuore battere nel suo petto, cosa che non sentiva da tempo. Xion alza il busto e nota i vestiti bianchi che ha addosso.
L'emozione è forte. E' diventata finalmente qualcuno, qualcuno come un dimenticato.
Quelle emozioni così devastanti la fanno piangere e ridere al tempo stesso. Sente cose contrastanti, ma sopratutto una sensazione di vuoto. Le manca qualcosa.
"Cos'è? Cos'è questa sensazione? Perchè mi sento vuota?" Domanda alla ragazza mentre si tocca il petto.
"E' normale sentirla. Anch'io ce l'ho. E' la sensazione che ha un figlio quando perde sua madre o viene abbandonato da essa."Le rivela Naminè facendole spalancare gli occhi.
"Cos'hai detto?"
"Essere completi non vuol dire essere felici, Xion. Pare di avertelo detto tante volte. Abbiamo le nostre emozioni e il nostro cuore, ma essendo completi ci mancherà sempre qualcosa."
"Cosa? Dimmi cos'è!!"
La disperazione della bruna e la sua confusione fanno alzare la bionda che si avvicina a lei confortandola con un abbraccio e informarla di una scomoda realtà.
"E' la persona che ci ha procurato il cuore. Quella che ci ha condotto a questa forma."
"No. Non può essere... cioè...io..."
"Tu hai una madre ora e sei figlia di quella dimenticata." Continua facendo abbassare il volto a Xion che annuncia:"Io...non ho una madre. Io ho un padre."

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***




Capitolo 7.

*Edea*

Nel caos totale, le fiamme che si inalzano, la ferita che non smette di scorrere, il volto di Sephiroth che mi prende tra le sue braccia e le sue parole confortanti, mi lasciano andare a quel che sembra un sonno, ma che in realtà non lo è.
Ricordi sopressi dal tempo e da quei creatori che non voglio che ricordo ciò che è stato o meglio, ciò che avrebbe dovuto esserci.
Vedo una bambina dai capelli neri, legati da una coda alta. Avrà all'incirca tre anni. E' sulle spalle di Sephiroth, proprio davanti a me. Giriamo nei corridoi di uno strano posto. E' quasi come un flashback. Me ne rendo conto fin da subito. 
Li osservo da lontano giocare, quasi come una spettatrice, come una madre che vede padre e figlia giocare insieme. Sorrido, quando tutto si incomincia ad annebbiare ed ecco un'altra immagine. 
E' sempre quella bambina. E' qualcosa di importante per me. Lo sento nelle viscere.
Sta piangendo ed urla perchè le ho proibito di utilizzare la magia dentro casa. 
Ha qualcosa che non va. La pelle diventa oro e non posso far almeno di chiamare il professor Hojo, stimabile ricercatore, per comprendere cos'ha.
E' l'unica persona che conosco che può aiutarmi a capire cos'è successo.
Incomincia a parlare di malfunzionamento delle cellule e del sangue di Jenova, tramandate dal padre. Sembra che non siano in grado di interagire correttamente con le cellule magiche negli stati di tensione profonda.  Tutto questo è assurdo. Perchè Sephiroth non mi ha detto nulla delle sue cellule e che lui fosse figlio di un alieno chiamato Jenova?
Ad un tratto, quel ricercatore si avvicina a lei dicendo che gli esperimenti mal riusciti devono essere distrutti. Prende il coltello che sta in cucina, pronto per ucciderla. Le faccio da scudo permettendole di fuggire.
"Scappa..." Sbraito, mentre vengo accoltellata da quell'uomo sotto i suoi occhi.
"Mamma!!" La sento gridare.
Quelle grida mi riportano alla realtà. 
Il nome di quella creatura mi pervade la mente. E' un nome di mia figlia, quel nome  che ho dimenticato per tutti questi anni.
"Agni..." Pronuncio  aprendo gli occhi ignara del fatto che Ardyn ha altri progetti per me.
La ferita fa ancora male, ma la cosa che mi sorprende di più è il fatto che a curarmela c'è Artemisia.
"Perchè mi stai aiutando?"
"Che domande? Ardyn vuole così. Piuttosto, sei stata vicino al portale. Cos'è successo? Insomma... è come dice quel bastardo? Ti ha fatto del male?" Inizia a domandarmi incuriosita confondendomi le idee.
"No, ho solo visto delle immagini..."
"Che tipo di immagini?"
"Ho visto una bambina e... Sephiroth... ma è tutto molto confuso."Rivelo toccandomi la testa ancora addolorata dal caos che ho visto.
In quell'istante, la porta si apre. E' Caius:"E' sveglia."
"Sta zitto! Voglio sapere se davvero questo Ardyn è temibile come sembra. Voglio saperne di più del portale. Inoltre, non può essere così letale se è ancora viva." Fa notare la donna, mentre il guardiano chiude la porta dietro di se chiedendomi:"Chi è stato a ferirti?"
"Ardyn. Mi ha menato e pugnalata, ma... prima ha fatto qualcosa che non comprendo. Ho avuto delle scosse elettriche..."
"Probabilmente, saranno state le scariche del portale impazzito." Ipotizza Artemisia, ma la realtà è completamente diversa e Caius non ci pensa due volte ad esporcela.
"Non è stato il portale, ma il bastardo. Sono i chip che ci ha impiantato."
"Cosa? Ma non servivano solamente per localizzarci e spedirci ad un posto ad un altro?" Domanda incredula la strega.
"Ci ha mentito, Artemisia. Ci sta utilizzando per prendere gli altri settori e governare su di loro. Ci sta usando come manichini. Se continua così, ce la farà sicuramente e anche in poco tempo."
"Se lo sapevi, perchè non l'hai detto prima?"
"Come potevo? Lui ha qualcosa di mio. Qualcosa di molto prezioso, lo scopo della mia vita e della mia intera esistenza. Lui ha Yeul in ostaggio e come guardiano non posso permetterle che le capiti qualcosa."
"Tsk... sentimentalista! E' questo il tuo difetto peggiore. L'amore per quella ragazzina." Gli dice Artemisia con un tono quasi di disprezzo, ma Caius è pronto a mettersi in gioco per distruggere Ardyn.



"Ho promesso di proteggerla a costo della mia stessa vita ed è quello che farò Artemisia. Quindi dobbiamo trovare una soluzione. Siamo tutti coinvolti." Fa ragionare Caius. 
La situazione è disperata. Dobbiamo fare qualcosa, ma non ho neanche il tempo di parlare che ho nuovamente una di quelle scariche. Perdo i sensi, mentre Ardyn entra nella stanza.
Non sono l'unica ad aver avuto la scarica. Anche gli altri sono a terra. Non hanno forze, mentre quel bastardo mi prende di peso sulle spalle e si volta verso Caius:"Grazie, per averne preso cura, ma da adesso la utilizzerò proprio come Yeul."
E con questo esce dalla stanza portandomi in un luogo segreto. 
Riapro gli occhi stordita da quanto accaduto. Mi ritrovo in una cella di vetro.
"Ma...che...?" Balbetto alzando il busto.
Vedendomi li dentro, mi alzo all'in piedi andando vicino al vetro.
"E' inutile. Non si può fuggire di qui. Ci ho già provato." Dice la ragazzina che è dietro di me.
Non mi sono accorta prima della sua presenza. E' seduta in un angolo pensierosa.
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Yeul. Ardyn mi tiene prigioniera per manovrare Caius. E tu? Perchè sei qui, Edea?"
Quella strana ragazzina sa il mio nome, ma non mi soffermo molto sulla cosa, ma incomincio a ragionare su quanto avvenuto poco prima di perdere i sensi, comprendendo che lì è stata buttata da Ardyn.
"Perchè Ardyn mi tiene rinchiusa qui? Forse è per quello che è successo in laboratorio?" Penso ad alta voce per poi guardare la ragazzina confusa e dire:"Non lo so. Ero in laboratorio, credevo di morire quando poi... Sephiroth..."
"Allora servi per manovrare lui." Mi interrompe quasi come se sapesse ciò che ha in mente quel villano.
La confusione  è sempre più viva e non riesco a comprendere come sia possibile una cosa del genere, quando sento dei passi avanzare verso di me. E' Ardyn.
"Bene, bene... così una persona totalmente inutile come te è diventata inspiegabilmente utile per me. Complimenti, mia cara."
"Di che stai parlando?"
"Sei la debolezza di Sephiroth, ma tranquilla. Non ti lascerò distante dal tuo dolce marito se decidi di collaborare."
"Mio marito?"
"Si, non ti terrò qui dentro come la tua amichetta se mi presti la tua magia per i miei piani."
"Neanche per sogno!" Nego. Non voglio che mi sfutti per i suoi loschi piani, ma Ardyn è astuto e grazie alla disperazione di Sephiroth ha compreso un particolare interessante che mette subito in gioco senza pensarci due volte.
"Dunque, non vuoi che le capiti niente a tua figlia, vero?"Domanda sorprendendomi.
"Cosa? E tu che ne sai di mia figlia?" Sbraito confusa sempre di più, incominciando a picchiare vicino al vetro.
"Aiutami ed io la risparmierò."
"Dove l'hai messa?"
"In un posto segreto, naturalmente." Mi risponde Ardyn con quel suo sorriso malefico.
Ormai non posso far più nulla. Devo collaborare. Devo farlo per mia figlia.
Così decido di accettare, ignara che la verità ne è un'altra.
Mia figlia non è lì e Ardyn nemmeno sa chi è ne tantomeno dov'è... o forse si?

*Lucis*

Wol è peggiorato per colpa mia e odio quando Moguri mi tiene in disparte, così mi incammino nella foresta per schiarirmi le idee.
Almeno è quello che voglio fare, ma mi imbatto in una ragazza dai capelli neri legati da una coda alta e occhi verdi, completamente vestita di rosso ed è straordinariamente somigliante ad Edea.


"Che hai fatto? Hai litigato di nuovo con Moguri?" Mi domanda vedendo che la sorpasso.
Ormai ci conosciamo bene e da tempo ormai. Lei è Agni ed è la prima persona che ho incontrato su Oblitus insieme a Moguri.
Pare che presto verrà ripresa dalla square. Almeno è una teoria che circola già da un po' chiamata Agni's Philosophy se non sbaglio. Non so cosa abbiano in mente, ma spero che si tratti del sedicesimo settore, così ho qualche possibilità di esserci anch'io.
"Lucis?" 
"Che vuoi?"
"Ho saputo che Wol è stato sbattuto qui, è vero?"
Quella domanda mi fa fermare e abbassare lo sguardo.
Sto seriamente male per quanto accaduto e lei sembra comprenderlo.
"Hai litigato con Moguri, non è così?"
"Stavolta l'ho fatta grossa. Ho lasciato solo Wol nel tentativo di trovare una keyblade per portarlo a casa, ma... al mio ritorno è peggiorato..."
Mi poggia la mano sulla spalla facendomi alzare lo sguardo verso di lei che sorride e conforta:"Tranquillo. Ci parlo io con lei."
Spinto da quelle parole e da quell'incoraggiamento, ci avviamo verso la spiaggia, luogo in cui Moguri ha lasciato l'aereonave. Arriviamo lì dove noto faccie nuove di cui non sono a conoscenza. Mi blocco di colpo sorpreso. 
"Chi sono e da dove sbucano fuori?" Domando sorpreso, ma alla mia confusione non c'è nessuno a schiarirmi le idee. Anzi...
Agni avanza decisa verso Moguri, mentre me ne sto bloccato a cercare di riconoscere quelle faccie nuove senza riuscirci. Mi volto verso le due. Le vedo discutere un po' e poi dividersi. La castana viene verso di me, mentre Agni sale sull'aereonave che sta in riva.
"Ancora qui?"
"Beh...io..."
"Lascia perdere e dammi una mano, su! Dobbiamo trovare una keyblade. Non ci rimane molto tempo." Afferma sorridendomi per poi aggiungere:"Per la prima volta nella tua vita hai fatto qualcosa di sensato."
"Che?"
Tutto questo non ha senso. Che centro io? Cos'ho combinato di così intelligente da far riavvicinare Moguri a me? 
La confusione nella mia mente diventa sempre di più, ma presto l'enigma viene risolto.
"Hai cercato Agni, giusto? Forse... lei ha qualche rimedio per rallentare l'infezione di Wol. Dopotutto è la maga rossa più potente qui su Oblitus oltre ad essere la figlia della strega Edea." Continua ad informare Moguri più ottimista che mai. Peccato che io non ne so nulla e incontrarla è stata solo una coincidenza, ma... sono ancora troppo scottato dal fatto di aver messo in pericolo la vita di Wol che le parole non mi escono. Resto in silenzio seguendola nella ricerca.

*Stella*

Cammino sull'aereonave che tra qualche istante atterrerà nel decimo settore. Non sto più nella pelle. Con Noctis c'è quel rapporto di amicizia ristabilito, anche se il suo senso del dormire sembra insuperabile.
A qualche ora dall'atterraggio, si è ritirato in una cabina per riposare. Davvero un re dorme così tanto?
La nave atterra e mi ritrovo a scendere, ma una volta lì mi rendo conto che Noctis non è ancora tra noi.
"Stella, dov'è Noctis?"
"Sarà rimasto dentro."
"Vado a chiamarlo. Nel frattempo, perchè non ne approfittate per fare un giro? Insomma... è il vostro settore questo. Non siete curiosi di vederlo?" Propongo facendo entusiasmare Elle e Mahru.
Chappu, invece, a differenza di loro, sembra quasi infastidito dalla cosa, ma la bionda lo prende per il braccio insieme a Mahru.
"Su, via! Andiamo! Tanto siamo a Luka! La città del blitzball! Non possiamo perderci la partita."
"Che? Ma io..."
"Niente ma! Non si discute! Si va allo stadio!"
"Ma no! Aspettate!" Incomincia ad urlare Chappu vedendosi letteralmente trascinato dai due.
La cosa mi fa ridere, mentre mi volto verso Aria e chiedo:"Tu non vai?"
"No, preferisco stare qui. Tu, va a svegliare quel dormiglione del re." 
Annuisco e salgo sull'aereonave per sapere perchè non è successo, ma già so che probabilmente è come ha detto Aria. Si è addormentato.
Arrivo fuori la cabina e busso chiamandolo:"Noctis?"
Nessuna risposta. Tocco la maniglia e noto che la porta è aperta. Mi accingo ad entrare e a dare un'occhiata attorno.
La tenerezza di quell'uomo mi prende. 
E' sulla poltrona seduto davanti ad uno specchio fissato ad una parete. 
"Probabilmente si è addormentato durante il viaggio."Suppongo prendendo una coperta che è sul letto per poi avvicinarmi a lui.
Gliela metto addosso, osservandolo amorevolmente. Gli sposto i capelli dagli occhi per guardare meglio il suo volto.
"Sei così bello quando dormi." Gli dico baciandolo sulla fronte, quando il riflesso di quello specchio, che sta alla mia destra, prende la mia attenzione.
Stacco le labbra dalla fronte di Noctis guardando incredula l'immagine che c'è in quello specchio.
"Ma... che...?" Balbetto allontanandomi da lui e avvicinarmi a quel riflesso.
Sto tremando. Lui non è quello che c'è li dentro.
"Noctis! Sveglia!" Inizio a gridare e ad agitarmi appoggiandogli le mani sulle spalle.
Apre gli occhi e vedo quegli occhi illuminarsi di rosso, mentre lo scuoto per svegliarlo. Stacco le mani da lui e quegli occhi ritornano normali.
Mi volto verso lo specchio, ma tutto ciò che riflette è completamente diverso. Ha ancora quegli occhi rossi quell'immagine, insieme all'aria perfida e meschina dello shinigami che doveva essere all'origine dei tempi.
Possibile che si sia risvegliato quel lato di lui?
Ignaro di quello che ho appena visto, si volta verso di me:"Stella? Va tutto bene? Sembra che hai appena visto un fantasma."
E' vero. Non riesco a parlare. Continuo a guardare lo specchio dove lui è riflesso. 
Si volta verso quell'immagine e, vedendo ciò che fisso, prende la coperta che ha addosso e velocemente copre quello specchio dinanzi a se.
"Cosa sta succedendo, Noctis? Perchè la tua immagine è...?" Domando confusa, ma lui sembra avere le idee più offuscate delle mie.
"Non lo so. So solo che sono molto confuso. Io..."
Si volta verso di me avanzando lentamente e continuare:"...mi spiace, Stella. Io... non so che mi sta succedendo. E' la verità. Da quando ti ho incontrato, stanno succedendo cose strane. Per esempio, mi sembra di conoscerti da sempre quando non è così, poi parli degli occhi rossi ed eccoli. Non ci sto capendo nulla."
La questione mi spaventa. Mordo il labbro e abbasso la testa mettendo le mani giunte al petto.
C'è una sola soluzione. Quando l'ho toccato inconsciamente gli ho trasmesso i ricordi e non solo. Venendo da Oblitus, ho innescato un processo strano. E' quasi come se fossi un contenitore di ricordi vivente e ad ogni mio tocco o parola lui diventa ciò che doveva essere. Possibile che sia proprio così?
Non riesco a sopportare la tensione. Infondo è colpa mia. 
"Mi spiace..." Mormoro allontanandomi da lui a passo svelto.
"Stella, fermati! Dove vai?" Mi sbraita correndomi dietro, non appena esco fuori dalla sua cabina.
Mi prende per il polso fermandomi e notando che tremo. Tremo perchè preferisco la seconda versione di lui, quella dove sono la principessa di Tenebrea e lui il principe di Lucis, quella in cui ci ammazziamo per amore e non la prima. Non voglio quella versione macabra dove la luce e l'oscurità combattono in modo inverso.
Non voglio quel Noctis dagli occhi perennemente rossi che lo distingue dagli umani poichè è uno shinigami.
Non voglio la lotta tra lo shinigami della morte e la dea della vita. 
So che la conclusione è la stessa. So che la dea della vita alla fine regala le anime allo shinigami e lui fa altrettanto con lei, comprendo quell'amore platonico che ci sarebbe stato tra di noi.  So che è questo ciò che dovevamo essere, ma preferisco la storia alla Romeo e Giulietta, tormentato per giuste motivazioni e non quello in cui si innamorano dandosele di santa ragione.
"Stella..." Mi chiama facendomi alzare il volto verso di lui.
Mi poggia le mani sulle spalle e, con voce dolce e confortante, mi dice:"Va tutto bene."



In quell'istante comprendo che sente ciò che penso, o probabilmente come ha già detto, mi conosce da troppo.
I creatori hanno ragione su di me. Sono debole.
Noctis è la mia debolezza. Non potevano farci nulla con me.
Pensando a questo, con le lacrime agli occhi, mi poggio sul suo petto stringendomi a lui.
Perchè diamine mi comporto così quando Noctis è qui? Perchè mi sento debole e forte nello stesso tempo? Perchè deve succedere proprio a me?

*Squall*

Tutto questo è completamente assurdo.
Come può una tipa come questa dirmi cose così insensate? 
Il settore otto è andato. Altrimenti per quale assurdo motivo sarei qui su Kingdom Hearts? 
Non mi fido. Anche se i ricordi stanno ritornando poco a poco, non voglio crederci.
E' quasi come se Dio si fosse preso gioco di me.
Ho quella strana sensazione che la mia vita sia stata interamente riscritta, come un fumetto o un film. 
Non ha senso. Questa Lightning mi farà impazzire seriamente se non trovo una valida ragione a tutti gli eventi che mi sono capitati.
"..." 
Improvvisamente, mi sento degli occhi puntati addosso.
E' Cloud.
"Che vuoi?" Gli domando vedendolo con quello sguardo assente e confuso peggio del mio.
"Dove stiamo andando?"
"Perchè? Non sai tu la strada?"
"In realtà non so nemmeno cosa diamine dobbiamo fare..." Mi rivela lasciandomi perplesso e allo stesso tempo riesce a far innervosire Lightning.
"Tsk... sto lavorando con due rincitrulliti, allora." Dice avanzando e sorpassandoci per poi continuare:"Dobbiamo andare nel settore attuale del mondo di Oggi e dobbiamo muoverci. Se quel Sephiroth è arrivato a noi tanto facilmente, non escludo che abbia già attaccato i primi settori."
Le parole di quella ragazza non fanno una piega.
La vedo avanzare davanti a noi per farci strada e Cloud non smette di togliermi gli occhi di dosso:"Ma la pianti? Qualsiasi cosa ti frulla nella testa, smettila di guardarmi con quegli occhi da cucciolo smarrito e muoviamoci." Gli dico continuando a camminare.



Comprendo che è confuso anche lui, ma certe volte sembra davvero un ebete.
Arriviamo alla porta che conduce verso la fine del mondo, quella che ha i mosaici al suo interno.
Gli heartless sono ovunque, ma fortunatamente siamo carichi di energia e riusciamo a spazzarli via come se niente fosse.
Ci dirigiamo sul ponte che porta all'aereonave dove saliamo. Stranamente non c'è nessuno a bordo.
La cosa incomincia a puzzarmi.
"Ragazzi, preparate le armi. Qualsiasi cosa sia successa, non mi convince. Deve essere ancora qui."
Giriamo un po', ma non c'è nessuno. Almeno così sembra.
Abbassiamo le spade e decidiamo di partire ugualmente inserendo il pilota automatico verso quel mondo.
L'aereonave si alza in volo, ma sembra faticare molto.
Qualcosa l'ha presa da sotto. 
"Merda! Non ci voleva!" Esclama Lightning accorgendosi della rete di heartless che blocca l'aereonave a quel  mondo.
"Tu rimani qui e vedi di farla partire!" Mi ordina la tipa per poi voltarsi verso Cloud e dire:"Aiutami a distruggere questi cosi."
Senza dire nulla, il biondo si lancia insieme alla ragazza e, con un paio di colpi, riescono a togliere la rete.
Peccato che così facendo l'aereonave si alza in volo.
"...Light..." Non ha neanche il tempo di dire il ragazzo che la rosa lo prende per il braccio attivando qualcosa. E' un gravitone del settore tredici. Ne ho sentito molto parlare.
Pare che sia un oggetto militare che aiuta a proteggere da altezze smisurate e a levitare quando si ha bisogno.
Li vedo atterrare a bordo dell'aereonave e il povero Cloud sembra sempre più confuso.
"...come hai...?" Non gli da il tempo di parlare che gli getta l'oggetto a terra facendolo ammutolire.
Passa un po' di tempo. Ormai siamo quasi vicini al mondo di Oggi, quando qualcosa prende la mia attenzione. I motori sembrano guasti.
"Oh..no!"
"Che succede?" Chiede Lightning accorgendosi che qualcosa non va.
"I motori!" Dico tentando di prendere quei comandi, ma bruciano e finisco per bruciarmi le mani.
"Maledizione!" 
Non ho neanche il tempo di finire la frase che compare lui, Axel con tre soldati magitek.
"Di nuovo tu?"
"Cosa vuoi ancora?" Urliamo io e Lightning preparando le armi per un probabile scontro.
"Pensate davvero di passarla liscia dopo l'umiliazione che mi avete dato?"
"Perchè collabori con Sephiroth...?" Gli chiede Cloud, ma la realtà è diversa da come si può immaginare.
"In realtà io non collaboro con lui, ma con Ardyn. Lui vuole tutti i settori e ci sta aiutando ad ottenere qualcosa. Per esempio, io ho bisogno di un cuore, così diventerò completo."
"Completo..?" Domanda Cloud confuso, ma io so bene come funziona con i nessuno. Me lo ha detto una volta Sora o l'ho letto da qualche parte, dunque gli dico:"Ma è assurdo! Tutti sanno che i nessuno sono completi con i loro cuori!"
"Infatti. Sembra che un nessuno sia divenuta una dimenticata con l'aiuto di un semplice cuore e di un altro dimenticato. Dunque, proverò anch'io se è necessario. Ardyn deve avere il controllo dei settori e una volta avuti tutti e quindici i settori, mi darà ciò che cerco. Fortunatamente, sembra non mancare molto. I primi settori sono già sotto attacco e due eroi già distrutti." Rivela il nessuno facendo preoccupare Lightning.
"Firion..." Mormora il nome del suo amato, ignara su ciò che sta succedendo davvero. Abbassa la guardia, quasi come se sentisse che quel ragazzo è andato perduto.
"Lui è stato il primo a finire su Oblitus. Ormai sarà diventato un blank e morto dall'intervento dei dimenticati."
Il dolore nel cuore della ragazza si fa sentire e quasi come accecata, inizia a scontrarsi con lui.
I soldati magitek aprono il fuoco e così ci buttiamo anche io e Cloud allo scontro, ma le intenzioni di quel nessuno sono ben chiare. 
Si svincola da Lightning dirigendosi sui comandi già in tilt. Li colpisce creando scariche elettriche lungo quei comandi e fuoco a volontà.
"Maledizione!"
"Addio, miei cari." Pronuncia il rosso scomparendo nel nulla proprio mentre la tipa lo sta per attaccare.
I comandi esplodono e ci ritroviamo a cadere nel vuoto. Ormai è la fine.
Possibile che debba finire tutto così?



*Agni*

Arrivo sul ponte di quell'aereonave e mi dirigo nella cabina interna. Moguri mi ha spiegato la situazione e fortunatamente conosco un rimedio per rallentare il processo di trasformazione di Wol.
Entro dentro quella stanza e lo vedo lì sul letto. Sta sudando e tremando al tempo stesso.
Fortunatamente ho sempre con me dell'acqua rigenerante e dell'alcool. Mi servono per guarirmi dalle ferite e creare delle pozioni d'energia. So che non serve a molto su di lui.
E' come se fosse stato inniettato un veleno nelle sue vene, ma almeno togliendogli i sintomi si decellera il processo.
Me lo ha insegnato mia madre quando è rimasta bloccata qui, in questo mondo. Prendo quegli ingredienti mischiandolo in alcune bottiglie di vetro per poi riscaldarne una con la mia magia del fuoco portandola ad ebollizione. 
"So che farà male, ma è per il tuo bene." Gli dico prendendo uno straccio e imprignandolo di quel liquido bollente per poi fargli bere l'altra metà rimasta nella bottiglia. Incomincia a urlare dal dolore e a contorcersi. 
So molto bene quella sensazione di bruciore interno che da questa pozione.
"Mi spiace. Vedrai che passerà presto." Aggiungo  rassicurandolo e prendendo lo straccio umidito da quel liquido, mentre le sue urla continuano a propagarsi. 
Glielo passo sulla pelle pallida e incomincia a scurirsi e riprendere il suo colore. Noto sul braccio la ferita che lo ha ridotto così.
Sembra guarire, ma è infetta e purulenta. Anche rimarginandosi del tutto, non sarà mai salvo dal destino che Oblitus gli ha riservato.
Quel panno, ancora bagnato, lo appoggio su quel graffio, legandolo da alcune bende. 
Le urla di quel guerriero sembrano arrestarsi e perde i sensi. Gli poggio la mano sulla fronte. La febbre e scesa, ma non ho molti ingredienti per rallentare ancora il processo. 
"Bene, almeno abbiamo rallentato la cosa di qualche giorno." Sospiro allontanandomi da lui e lasciandolo riposare. 
Arrivo sul ponte dell'aereonave e vedo Lucis lamentarsi.
"Moguri! Dammi tregua! Non ce la faccio a correre avanti e indietro."
"Guarda che si stanno dando tutti da fare!"
"Non sono un soldato. Lo sai. Non ho la tua resistenza." Gli dice il rosa standosene seduto sulla sabbia in riva al mare, mentre la castana va via.
Così, decido di unirmi a lui e chiacchierare un po', ma lui non sembra dell'umore giusto.
"Ancora tu?"
"Che c'è? Ti do fastidio?"
"No, anzi. E' solo che... perchè mi hai aiutato? Insomma... io sono un annullità."
"Mpf... ma che domande? Sei un mio amico e non potevo lasciarti nei guai. Infondo, noi siamo qui su Oblitus per sostenerci. Dico bene?" Gli chiedo facendolo sorridere, mentre mi siedo accanto a lui.
"Posso chiedere come lo sapevi? Cioè...intendo di Wol. E' per causa dei tuoi poteri, giusto? Da quand'è che...?"
"Li ho da quando sono nata e qui su Oblitus ho imparato a destreggiarli. Poi... ho ereditato entrambe le forze dai miei genitori. Da mio padre l'agilità e l'astuzia, da mia madre i poteri." Spiego lasciandolo sorpreso.
"So che tua madre era una strega potente."
"Si. E' rimasta per qualche anno con me, poi è stata presa nell'ottavo settore. Io, invece, sono rimasta qui, ma non posso lamentarmi. Insomma... almeno i creatori mi hanno permesso di crescere e credo che presto mi trasferirano in qualche altro settore."
"Mi spiace per tua madre. Insomma. Sei stata separata da lei quand'eri piccola se ho capito bene."
Annuisco:"Si. Poco prima che potesse dissolversi ed entrare definitivamente nell'ottavo settore, ha dato a Moguri il compito di allevarmi e lei non ci ha pensato due volte a sostenermi."
"Ah... adesso capisco perchè ogni volta che entri tu in gioco lei ti sta a sentire."
"Cerca di imparare dalla tua maestra Moguri. Lei conosce questo posto forse anche più di me." Gli consiglio facendolo sorridere. 
Peccato che quello scambio di chiacchiere sembra non andare a qualcuno che ci osserva da lontano.
"Lucis!" Sento sbraitare Meia venendo dietro di Lucis e trascinandolo via da me di peso.
Non so perchè, ma la cosa mi fa ridere. 
Possibile che si sia ingelosita?
"Ok, allora è per lei che mi rifiuti." Sento urlare la bruna e confondere il poveretto ignaro di ciò che sta succedendo:"Ma di che stai parlando?"
"Guarda che dietro un bel faccino come lei può nascondersi una vipera."
"Ma che stai dicendo? Aspetta! Cos'è questa? Una reazione di gelosia, per caso?" Ipotizza il rosa iniziandola a fissare e a farla arrossire di botto.
"Chi? Io? Ma che vai a pensare?"
Lucis, vedendo il rossore e la ragazza voltarsi dall'altra parte per non incrociare il suo sguardo, incomincia a ridere:"Ok, a me sembra proprio che sei gelosa."
"Piantala, Lucis!" Esclama dandogli le spalle.
Il ragazzo si avvicina a lei pensieroso e le chiarisce le idee.
"Sappi che comunque puoi star tranquilla. Lei è solo un'amica, tesoro. E poi, se non mi piacevi, te lo dicevo in faccia." Gli dice allontanandosi da lei, sorpassandola e ritornando alla ricerca della keyblade.
Quella scena mi fa ridere. Sono davvero buffi.
Chissà se anche la mamma e il papà quando si sono conosciuti si comportavano così...



***Intanto, a nostra insaputa...***

Rika si dirige con Viera nel settore nove, consapevole di un'aereonave che l'avrebbe potuta condurre al settore attuale. 
"Ecco, lì deve esserci il confine con l'undicesimo settore." Nota la ragazza avanzando insieme al chocobo ignari che quel confine è protetto da una barriera magica.
Fortunatamente, riesce a passarla facilmente e neanche si accorge di quella barriera, cosa che invece il miqo'te se ne rende conto nel modo peggiore che si conosca.
Ovvero, sbattendoci con la testa dentro e cadendo dal chocobo con cui avanza.
"Rika!" Chiama vedendosi a terra e con la fronte arrossata.
La castana non si è accorta del muro energetico e incomincia a rimproverarlo.
"Che diamine combini? Avanti, alzati! Non possiamo perdere tempo a..."
"Mi sa che non posso proseguire." La interrompe il tipo cercando di alzarsi da terra.
"Che?" Domanda confusa la ragazza scendendo dal chocobo e riprendendo l'altro che è accanto al suo.
Il miqo'te avanza verso di lei, mettendo le mani su quella parete che si illumina di diversi colori, quasi come un aurora boreale che li divide.
"E' uno scherzo?"
"Rika, il quartordicesimo settore... era casa mia e adesso sembra volermi..." Balbetta confuso lasciando perplessa la ragazza, ma anche meravigliata della cosa.
Il tipo stacca le mani dal muro voltandosi verso quel settore e dire:"Non ha senso. Perchè questo settore mi vuole?"
Rika avanza al suo interno incredula per la facilità che ha nel superare quella barriera.
"Viera..." 
"Mi spiace. Avevo promesso di seguirti e invece..." Si volta verso la ragazza che non gli da il tempo di finire la frase che lo abbraccia.
"Rika..." La chiama notando le lacrime sul volto della ragazza, mentre lo stringe a se.
"Hai trovato il tuo posto e questo mi da speranza. Se sei riuscito a rimanere qui, probabilmente questo settore vuole un eroe." Gli dice staccandosi da lui sorridendo per poi andare oltre la barriera e riprendere i chocobo portandoli all'interno del settore e darli a Viera, continuando:"Fai ciò per cui sei nato."
Quelle parole accompagnati dai gesti soprendono e commuovono al tempo stesso il miqo'te. Non ha mai pensato che quella ragazza potesse fare un gesto del genere.
"Oh...Rika... giuro che non ti dimenticherò mai... capo..." Singhiozza con le lacrime agli occhi, mentre la tipa sorpassa la barriera e gli dice:"Ne dubito. Infondo...io sono ancora una dimenticata."
Si allontana, mentre Viera gli urla:"Ehi! E il chocobo?"
"Consideralo un regalo per la tua nuova attività." 
"Ma a piedi non ce la farai mai!"
"Tranquillo! Troverò un altro modo." Lo rassicura continuando il cammino con la speranza più viva che mai, di poter essere accettata da quel settore che lei ambisce, proprio com'è successo per il miqo'te.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8.

*Cloud*



Ci siamo schiantati nel vuoto. Le fiamme dell'aereonave ci avvolgono. Inconsciamente, siamo sbarcati nel terzo settore di Somniland. Apro gli occhi sentendo il calore delle fiamme che continuano a bruciare. Il fumo è devastante.
Tossisco. La caduta è stata più brusca del previsto e a stento riesco ad alzarmi.
Zoppico. Ho una caviglia sinistra slogata a causa di una delle sedie davanti ai comandi che si è staccata e mi è finita addosso, mentre la gamba destra è colma di bruciature e tagli. 
Mi guardo intorno. Dove sono Squall e Lightning?
Non li vedo. Forse... si sono salvati e sono già usciti. Almeno è quel che penso poco prima di uscire dalla stanza e notare i corpi dei miei due compagni. Respirano a fatica.
Squall è poco distante da me, ma ha addosso una parete intera dell'aereonave, parete che divideva la sala dei comandi con la cabina, mentre Lightning ha addosso i comandi che si sono staccati. Entrambi sono quasi presi dalle fiamme e non posso lasciarli lì.
Mi avvicino a Squall e lo prendo sotto la spalla, ma cado. La caviglia e la gamba non mi fanno reggere il peso. Prendo lo spadone che c'è a terra, quella stessa arma data dal mio amico Zack, facendomi forza e usandola come bastone per trascinarlo fuori.
Non possono morire.
Perchè tutte le persone a cui mi affeziono devono fare questa fine? 
Perchè succede sempre così?
Arrivo fuori esausto inciampando e cadendo insieme a Squall. C'è ancora Lightning li dentro. 
Tento di alzarmi e di riprendere quel po' di forze. Il fuoco e le fiamme stanno allargandosi a macchia d'olio. Se non mi sbrigo, salteremo tutti in aria. 
E mentre comprendo questa dura realtà, il soffitto cede facendomi cadere a terra. Incomincio ad urlare dal dolore. 
Uno di quei pilastri mi è finito prima sulla schiena e poi sul braccio che incomincia a sanguinare. Probabilmente mi sono rotto la spalla destra.
Non posso farcela. Non posso salvare nessuno ridotto così. Non posso aiutare nemmeno me stesso e questo fumo mi impedisce di vedere. 
Che devo fare? 
"Cloud..." Sento sussurrare una voce femminile. E' quella di Lightning. La riconosco.
Non posso lasciarla morire. Non voglio vedere qualcun altro perire per causa mia com'è successo a Zack e a Aerith.
Con questo pensiero mi aggrappo a quel po' di forze che ho togliendomi quei massi e quelle sbarre d'acciaio dalla schiena tentando di alzarmi, ma cado subito dopo. La caduta del soffitto ha peggiorate le condizioni della caviglia e della gamba, ma non posso mollare.
Prendo lo spadone e mi appoggio tremolante cercando il tutto e per tutto di salvare la vita di Lightning.
Eccola lì, sotto i comandi. A stento riesco ad intravederla nel fumo. Mi inginocchio cercando di toglierla da lì sotto, ma nell'accovacciarmi sento il dolore nelle gambe prendermi ancor di più. Cerco di spostarla di lì, ma è messa davvero male. Ha ferite ovunque e le gambe che sembrano paralizzate. Mi sa che si è spaccata la spina dorsale a causa di quei comandi così pesanti su di lei. La prendo tentando di trascinarla fuori.
E' più faticoso del previsto. Non riesce a mettere i piedi a terra ed io sono sempre più debole.
Quasi miracolosamente, riusciamo ad uscire di lì, strisciando. 
La porto vicino a Squall per poi sprofondare a terra con le lacrime agli occhi.



Li guardo e noto che il castano deve essersi slogato una spalla, ha lividi e bruciature ovunque, un po' come me, ma non sembra riprendere i sensi. 
"Leon..." Chiamo con quel filo di voce, ma niente. 
Mi volto dall'altro lato notando Lightning che non riesce a muovere neanche un dito ed io mi sento morire. 
Mi si offusca la vista e mi affloscio a terra perdendo i sensi. 
Inconsciamente, quel fumo e quell'aereonave ha attratto qualcuno che ci trascina via di lì prima che possa esplodere.
Non so chi sia stato, ma al mio risveglio mi trovo in una baita di legno.
Sono adagiato su un letto. Alzo il busto e noto le bende quasi ovunque sul mio corpo. 
Comprendo fin da subito che qualcuno ci ha aiutati, anche perchè accanto a me c'è Squall, mentre di fronte Lightning, entrambi nel letto ancora addormentati.
L'aereonave ormai è andata. Andare nel settore attuale come volevamo sarà un impresa visto che dobbiamo ritornare prima al nono settore che ci condurrà a Kingdom Hearts e da lì proseguire come stavamo facendo prima dell'attacco del nessuno.
Forse... è meglio così. Magari abbiamo il tempo di ritrovare i nostri compagni di Dissidia.
"Ma che vado pensando...? Loro non si ricorderanno neanche di me..." Mormoro a bassa voce deluso dalla situazione.
Non so che fare. Possibile che dobbiamo rifare tutto il percorso a retroso?
Mi tocco la testa ancora dolorante e sempre più confusa quando vedo Squall aprire gli occhi.
"Leon..." 
Non mi risponde. Sembra confuso e guardarsi attorno.
La botta sembra essere stata bella forte.
Spero solo che riusciamo a metterci in sesto il più presto possibile.

*Caius*


Ardyn sta superando il limite. Non posso permettere che riesca nei suoi piani.
Edea è scomparsa ed io e Artemisia ci siamo beccati delle torture atroci per aver assecondato la strega e aver espresso la volontà di ribellarci.
Pensa di manovrarci a suo piacimento, ma a me questa storia non piace affatto.
La cosa che mi preoccupa di più è che dopo poche ore ha lasciato libera Edea.
Cos'ha in mente? Perchè lasciare libero lo strumento di manipolazione di Sephiroth? 
Ha qualcosa sicuramente in atto.
La vedo avvicinarsi a Sephiroth e discutere. 
A quanto pare, sembra aver trovato un altro mezzo come ho presupposto.
"Dunque è vero. Abbiamo una figlia." Dice meravigliato il villano. E' ovvio che sia così confuso.
I creatori gli hanno tolto moglie e figlia e quel bastardo di Ardyn lo sta utilizzando a suo piacimento per manovrarlo tramite sentimenti, proprio come sta facendo con me. 
Che meschinità!
"Dobbiamo fare qualcosa. Quel bastardo ci sta manovrando tutti." Afferma il soldier convinto, ma non è l'unico. Mi aggrego anch'io alla rivolta.
"Sono d'accordo. Dobbiamo fermare Ardyn."
"E come? Hai un piano?" Mi chiede Artemisia avvicinandosi.
"No, al momento no, ma dobbiamo fare qualcosa prima che continui così."
"Ah... come vorrei essere al posto di Garland. Lui si che è stato fortunato." Fa notare Kuja, ignaro della realtà dei fatti.
"Veramente Garland è nella merda peggio di noi."
"Che intendi dire?" Mi domanda l'imperatore vedendosi nella stessa situazione di Garland.
"Intendo dire che Ardyn si sta servendo dei chip per manovrarci e sorvegliarci. Siamo come pedine per lui e ognuno di noi è simbolo di dominanza in un settore scelto da lui."
"Quindi ci stai dicendo che se qualcun altro di noi prendesse un settore, tipo io il terzo, non sarei altro che una conquista di quel bastardo?" Cerca di comprendere Nube Oscura.
Annuisco e continuo:"Quel bastardo ti ha promesso il settore, ma non ti ha detto che ci starai in eterno. Infatti, una volta avuto i quindici settori, la storia cambierà." 
A quel punto prendo dei fascicoli che ho trovato nella ricerca disperata di Yeul. Sono documenti bruciati, trovati nel laboratorio di Verstael. Li ho presi pensando che ci fosse il meccanismo per sbloccare la capsula che tiene prigioniera Yeul, ma una volta letto ho compreso che non sono altro che i piani di quel bastardo.
Mi avvicino al tavolo e li poso lì lasciandoli ben in vista, così che anche gli altri potessero vederli.
A quel punto aggiungo:"Li ho trovati nel laboratorio di Verstael. Sono documenti riguardanti i chip. Oltre ad avere la capacità di darci scosse pesanti e farci perdere le forze, sono dotati di un sistema di autodistruzione combinato."
"Cosa? C'è un meccanismo di autodistruzione?" Domanda Jecht avvicinandosi e vedendo quei fogli uno ad uno.
"Si. Secondo me lo ha impostato di proposito. Vuole distruggerci tutti una volta avuto i settori così lui sarà l'unico cattivo a regnare su Somniland."
"Ma certo. Senza cattivi, ne buoni, i settori periranno e l'unico a regnare sarà il quindicesimo." Ragiona Artemisia preoccupata.
"Si, ma perchè?" Chiede Edea confusa della questione.
"Perchè non vuole nessuno di torno. E' anche per questo che ci ha fatto unire. Sa che il settore più temibile è il settimo. Una volta distrutto me e smarrito Cloud, il settore sarà vuoto e facilmente distruggibile." Comprende Sephiroth incominciando a riflettere.
"Dobbiamo fare qualcosa e alla svelta." Incita Golbez preoccupato.
"Per la prima volta sono d'accordo con te. Ardyn non può passarla liscia." Dice Jecht irritato dal fatto di essere stato preso in giro. A pensarla così sono un po' tutti. Anche Kuja sembra innervosito di quanto saputo:"Certo che è stato un bel po' astuto, quel bastardo. Non può passarla liscia." 
"Hai per caso qualcosa in mente?" Mi domanda Nube Oscura vedendomi riflettere ed esporre l'unica soluzione logica.
"Purtroppo, noi siamo sotto il suo comando. Per sfuggirgli, dobbiamo allearci con il nemico." 
A quelle parole tutto il dibattito sembra spegnersi.
Cala il silenzio e incominciano tutti a guardarsi in faccia proprio come se avessi detto qualcosa fuori posto.
"Allearci con il nemico?" Vuole chiarire Artemisia avvicinandosi a me e rompendo il silenzio creato.
"Senti, questa storia non piace neanche a me, ma non vedo altre soluzioni."
La situazione sembra non piacere a nessuno.
Abbassano il capo iniziando a riflettere indecisi.
E' una posizione delicata. Da una parte essere controllati dal subdolo Ardyn ci rode, ma nell'altra allearci con il nemico potrebbe essere anche peggio.
Me ne rendo conto, ma pur di salvare Yeul devo tentare di tutto.
Le faccie di questi villani sembrano chiare. Nessuno di loro si unirà a me. 
Metto la mano sulla fronte incominciando a pensare quando qualcuno distrugge nuovamente il silenzio ricreato nella stanza.
"Caius ha ragione. Noi siamo sorvegliati e, già se sapessero di un dialogo del genere, Ardyn ci fa esplodere senza pensarci due volte." Ragiona Jecht incrociando le braccia.
"Fortunatamente possiamo parlare. Quel chip non è dotato di audio, ma non escludo che in questa residenza non ci siano."
"Quello che voglio dire è che l'unico a non essere sotto il  controllo di Ardyn è proprio Sephiroth. Lui potrebbe aiutarci e fare da messaggero con gli eroi."
Sentendo quelle parole di Jecht, l'imperatore sembra molto irritato dalla questione:"Ehi, guerriero di caos! Io non mi unirò mai a quel moccioso di Firion se è questo quello che intendi."
"Già, nemmeno io. Preferisco restare nella merda." Dice Nube Oscura urtata anche lei dal piano.
"Ma come diamine parlate? Insomma, se questa pazzia si deve fare, allora che si faccia. Non voglio farmi esplodere il mio bel faccino." Afferma Kuja venendo verso me e Jecht.
"Io ho troppo da rischiare, dunque non posso tirarmi indietro. Lo faccio." Accetta Sephiroth avvicinandosi anche lui seguito da Edea.
Pian piano anche Golbez si unisce alla nostra piccola rivolta e, inaspettatamente, arriva Garland. Ha sentito tutto e sapere di essere controllato da Ardyn lo manda in bestia. Vuole fargliela pagare anche lui.
"Io ci sto. Se le cose stanno così e vuole farmi esplodere che lo faccia pure, ma voglio distruggerlo io per primo. E se serve aiutare Wol per farlo, che vada a farsi fottere perchè stare in quel settore senza mettere il bastone tra le ruote a qualcuno è davvero noioso." Ci rivela facendoci ridere e avvicinarsi a noi.
"Bene, la maggioranza ha deciso. Voi, se non siete d'accordo con noi, siete liberi di farvi sfracellare, ragazzi." Dice Jecht notando che la maggior parte dei guerrieri del caos si è unito a noi.
"Fate come volete. Noi non vi ostacoleremo, ma non ci uniremo neanche a questa sciocca e assurda commedia."Ci disprezza Nube Oscura, ma poco importa. 
Ormai è deciso. Peccato che siamo del tutto ignari del fatto che Ravus ha sentito tutto. 
Artemisia esce dalla stanza e lo vede.
"Ravus..."
"Fate come volete. Io non mi unirò a voi e non ne farò parola con Ardyn, ma se solo i vostri piani mi sfiorano giuro che lo rimpiangerete a vita." La informa allontanandosi dalla porta e avanzando nel corridoio.
Ora, per prima cosa, dobbiamo trovare un'altra keyblade, così da far uscire Wol da Oblitus e a quanto pare Garland e Sephiroth si sono già messi all'opera.
"Per prima cosa, dobbiamo rimanere uniti." Ordina il soldier prendendo i fogli dei chip e cercare di trovare un piano insieme a Garland, quando Jecht propone:"Visto che tu sarai il messaggero tra l'unione eroi e villani, voto te come capo squadra."
"Cosa?"
"Già. Anch'io. Infondo sei anche un soldier e hai molta più esperienza di noi come gioco di squadra, ma sei anche l'unico che può mettere facilmente il bastone tra le ruote ad Ardyn." Gli dico avvicinandomi e sorridendogli.
"Hai già qualcosa in mente, capo?" Gli domanda Golbez avvicinandosi anche lui.
"Si. Per prima cosa, dobbiamo tirare Wol e Firion da Oblitus, ma senza destare sospetti ad Ardyn."
"E come?"
"Ho sentito che una keyblade si trova nel palazzo disney del mondo di Kingdom Hearts. Siccome io sono l'unico a non essere controllato, andrò personalmente a prenderla. Caius, tu occupati della keyblade in possesso da Ardyn."
"Perchè prendere due keyblade? Non ci basta una?" Domanda Garland ignaro di ciò che ha in mente il soldier.
"Si, ci serve una, ma una volta messo la keyblade nel portale dobbiamo chiuderlo e ci servirà allora quella di Ardyn. Così potremo chiuderla e riportarla al suo posto prima che se ne accorga."
"Ok, solo una domanda. Dove lo apriamo il portale? Qui di certo non possiamo farlo." Faccio notare, ma Sephiroth sembra avere le idee fin troppo chiare.
"Lo apriremo nel primo settore. Garland deve rimanere lì finchè non gli porto la keyblade. E' ancora sotto costante controllo di Ardyn. Quindi dobbiamo fargli credere che siamo ai suoi ordini."
"Dunque, noi allora che facciamo?" Chiede Jecht vedendosi messo da parte.
"Tu e Kuja girovagate un po'. Dovete trovare più informazioni possibili. Vedete di trovare anche gli eroi del vostro settore se potete. Golbez, tu rimani qui con Edea e informami su probabili mosse di Ardyn."
"Sarà fatto." Risponde il villano mettendosi agli ordini.
Fortunatamente i piani sembrano non dare nell'occhio di Ardyn. Forse perchè Sephiroth è davvero un buon capo o semplicemente perchè ha qualcos'altro a cui pensare.
Comunque sia, riusciamo a gettare la keyblade nel portale e ritornare nel covo prima che potesse accorgersene.
Peccato però che mi becca prima che potessi posare la keyblade.
"Che stai facendo con quella chiave?" Mi chiede mentre lo vedo avanzare verso di me nel corridoio. Quel bastardo sembra avere mille occhi. 
Possibile che si sia reso conto del piano?
"E' davvero così potente come sembra?" Gli domando stringendo quell'arma tra le mani quando mi arriva una scossa che mi piega a terra.
"Lasciala! E' troppo potente per un miserabile come te." Mi dice calciandomi la testa e facendomi cadere di schiena per poi riprendersi la keyblade.
"Ti consiglio di stare ai miei piani. Ricordati che ho sempre Yeul con me." Continua per poi andarsene.
Lo vedo allontanarsi e a quel punto scoppio a ridere.
Il piano è andato meglio del previsto.
"Wol... sbrigati a tornare su Somniland..." Sussurro con quel poco di forze che mi sono rimaste.

*Chappu*

Siamo arrivati nel settore dieci. La cosa non mi è mai piaciuta. 
So che dobbiamo proseguire fino al settore nove, ma la cosa che non mi quadra è questo Noctis che ci scorta e che ci accompagna in un'avventura che non gli riguarda.
La cosa mi irrita. Mi innervosisce che lui scherza con Stella.
Ah...quanto sono patetico. Dopo tutto questo tempo passato con lei mi sono davvero affezionato.
"Chappu!" Chiama Firion accorgendosi della mia rabbia immotivata.
"Che c'è?"
"Cos'hai? Hai quel muso da quando siamo partiti dal quindicesimo settore." Fa notare Sorrow facendomi urtare ancora di più.
Lo so che è così, ma... non voglio ammetterlo.
"Non badate a me. E' solamente stanchezza." Mento, ma Elle e Mahru sembrano prendermi alla lettere.
"Beh, allora non preoccuparti. Vedrai che dopo una bella partita di blitzball ti sentirai meglio." Dice Mahru seguito da Elle:"Sono d'accordo."
"No, non mi va di giocare."
"Ma Luka è la città del blitzball."
"E poi chi ha detto di giocare?"
Quei due quando si tratta di blitzball sembrano andare molto più che d'accordo. 
Non so come, ma mi vedo letteralmente trascinato e portato via da loro.
Così, mentre Firion e Sorrow rimangono a visitare la città, io mi ritrovo allo stadio. 
"Qui ci sono dei posti!" Afferma Mahru facendoci avvicinare verso di lui, mentre improvvisamente mi fermo.
Che strana sensazione. Mi sento completamente fuori luogo. Inoltre... Aria e Stella sono rimasti con Noctis. Perchè non sono qui? Perchè ho accettato di venire con questi due imbecilli?
Li vedo litigare per un semplice posto e la cosa mi fa ridere.
Per un attimo dimentico dove sono e decido di godermi la partita, ma qualcosa si aggrappa alla mia gamba.
Abbasso il volto. 
E' un bambino di solo un anno. Ha i capelli ricci e rossi. E' davvero adorabile.
"Ehi, e tu da dove sbuchi fuori?" Domando accovacciandomi verso il piccoletto.
"Papà..." Mormora con le lacrime agli occhi.
"Cosa c'è? Ti sei perso?"
"Papà...? Voio papi..." Continua a borbottare. A stento riesce a dire qualche parola, così lo prendo in braccio.
"Beh, se tu sei qui, il tuo papà deve essere nei paraggi. Ti aiuto a cercarlo." Lo rassicuro, mentre lui sembra aggrapparsi a me.
"Vidina!" Sento urlare una voce maschile molto familiare.
"Che strano. Questa voce..." Mi volto e vedo quell'uomo fermarsi di colpo. E' sorpreso quasi quanto me.
"Wakka..." Balbetto il suo nome mentre lui continua a fissarmi quasi come se avesse visto un fantasma. 
Non gli do torto. In questo settore sono morto e potrei anche essere un fantasma, ma la cosa che mi sorprende è che riesco a tenere in braccio questo piccolo. Dunque...sono davvero morto?
"Chappu..." Mi chiama avanzando verso di me lentamente e prendermi le spalle.
Ha gli occhi unti di lacrime. Le sue mani non sorpassano il mio corpo. Sono vivo.
"Com'è possibile?" Chiede passando quelle mani dalle spalle al volto e continuare:"Chappu...tu... tu sei vivo... tu..." E senza dire altro mi abbraccia commosso dalla cosa.
"Wakka..."
"Dove sei stato per tutto questo tempo?" Continua a domandarmi, ma non ho parole. Non so cosa rispondere. Inoltre... non capirebbe mai.
Che strano destino. Nel decimo settore sono vivo e Wakka si ricorda di me. Proprio ora che non mi interessa più nulla di stare qui. Proprio ora io... sono accettato. Sono voluto sia su Oblitus che qui. La cosa mi fa piangere di gioia.
Alzo il volto e vedo poco distante da lui Lulu.
Sorrido e comprendo che il figlio che stringo tra le braccia e il suo e di mio fratello. Non so perchè, ma non c'è dolore ne invidia. C'è solo gioia. Eppure, lei era la mia ragazza prima che morissi. Forse... davvero Oblitus cambia e c'è qualcosa di diverso in me.
Possibile che io non l'amassi più? Forse quel mondo ha cancellato quel sentimento o sono stato io a dimenticarmelo?



*Agni*

Vedendo Sora seduto vicino all'aereonave e Lucis che litiga con Meia, decido di avvicinarmi a lui e agli altri due che sembrano avere la stessa faccia disperata.
"Non dovresti essere triste." Consiglio avvicinandomi e accovacciandomi a terra davanti a loro.
"Come fai a dire una cosa simile? Sono finito su Oblitus dove non c'è via di uscita, senza una keyblade e, come se non bastasse, Wol è malato. Ci vorrebbe solo un miracolo per uscire di qui." Fa ragionare il ragazzino. 
"Già. Mica le keyblade scendono dal cielo?" Ironizza Paperino quasi innervosito dal mio comportamento, quando accade proprio questo.
Una keyblade cade dal cielo finendo in mare.
Paperino inizia a strofinarsi gli occhi insieme a Pippo e a Sora per poi urlare:"Ma è una keyblade!"
"Moguri!" Sento urlare Lucis mentre corre verso il mare con la ragazza per recuperare l'oggetto.
Appena lo inalzano tutti sembrano gioire.
Finalmente Wol è salvo, ma qualcosa non mi quadra.
Perchè gettare una keyblade proprio qui?
Con quel pensiero di preoccupazione, salgo a bordo di quell'aereonave a forma di nave pirata quando, una volta sulle scale,  Moguri si ferma.
"Ragazzi. Io non vengo."
"Cosa? Perchè no?" Le chiede Lucis tornando indietro e avvicinandosi a lei.
"Lucis. Non posso venire. Se dovessi vederlo? Cioè... non voglio che lui soffra. Preferisco essere l'unica qui a soffrire." Confessa abbassando il volto.
E' una ragazza forte. Lo è sempre stata. Forse fin troppo. Tutto per non incontrare Seifer e non farlo soffrire. 
Sinceramente, io non avrei mai avuto una forza del genere.
"Moguri..." Sospiro comprendendo il suo dolore. 
La vedo voltarsi verso di me e dirmi:"Starò bene. E poi avranno te, no Agni?"
A quella domanda non so che rispondere. Non ho voglia di partire, ma se Moguri me lo chiede così non posso far altro che annuire e salire anch'io sull'aereonave.
Chissà per quale ragione, Meia sembra non apprezzare la mia presenza.
Peccato che neanche io sia così felice di lasciare questo posto e Moguri da sola. Purtroppo devo farlo non solo perchè lei me l'ha chiesto, ma ho intenzione anche di ritrovare i miei genitori.
Non ho bisogno di molto. Anche solo abbracciarli, dirgli che sto bene e andarmene basterà. E poi... presto li dimenticherò.
O forse è solo un'illusione? Forse la mia mente lo farà, ma non il mio cuore. 
Dopo tutto questo tempo, ancora ricordo le giornate passate con mio padre, i rimproveri continui di mia madre che non voleva che utilizzassi la magia, mentre mio padre mi spronava a farlo. Sembrava quasi orgoglioso dei miei progressi. Ero felice, prima che ci dividessero. Sono rimasta qui, in questo posto per un anno insieme a lei quando poi si è dissolta nel nulla emanando migliaia di colori.
Ricordo che ero solo una bambina e rimasi a piangere per giorni. Odiavo l'idea di stare senza di lei e con Moguri tra i piedi.
Fortunatamente è riuscita a proteggermi e a darmi quella sicurezza di cui avevo bisogno. 
Non mi disse che era stata scartata e che soffriva per aver lasciato l'ottavo settore. Me ne accorsi con il tempo. I suoi sguardi pensierosi e persi nel vuoto aumentano sempre di più giorno dopo giorno, così come le lacrime. Qualche tempo dopo è entrato Lucis, proprio quando io sono cresciuta. Hanno pensato anche di mettermi nel settore quindici, ma mi hanno subito archiviato per il settore sedici credo. 
Probabilmente sviluppando questa agni's philosophy che ancora non comprendo del tutto, mi hanno ricordato. Chissà.
"A che pensi?" Chiede Lucis avvicinandosi a me che me ne sto sul ponte affacciata verso la riva dov'è Moguri.
"Niente di che..."
"Tra te e Meia non sembra scorrere buon sangue."
"Sinceramente credo che tu abbia fatto qualcosa. Forse, pensa che siamo una coppia." Confesso facendolo ridere.
"Una coppia? Noi? Ma dai! Chi vorrebbe mai un pazzo buonannulla come me?"
"Meia, per esempio."
"Te ne sei accorta anche tu, eh?"
"Anche te piace, no?" 
Quella domanda sembra essere un po' scomoda. Lo vedo voltarsi e guardare Meia pensieroso per poi dire: "Si, ma poi finirà che uno di noi soffre. L'hai visto anche tu quell'episodio tra quel tipo e quella Rem. Ricordi?"
"Parli di Mahru?"
"Non so come si chiamasse, ma lui ci rimase malissimo quando venne presa nel settore Type-0."
"Beh... questo perchè lui era il promesso sposo nel decimo settore."
"Sarà, ma io non voglio finire come lui. E sopratutto non voglio vedere Meia finire così."
Quelle parole mi fanno ridere e affermare:"Allora del tenero tra di voi c'è."
Lo vedo arrossire e allontanarsi da me.
"Ehi, dove vai?"
"Me ne vado in un posto bellissimo chiamato fanculo. Dovresti provarlo."
"Ok, qualche volta andremo assieme." Gli dico ridendo. 
Quel tipo è davvero strano. Non lo capirò mai, proprio come non capirò mai la scelta di Moguri di rimanere qui e farmi partire con Lucis.
L'aereonave è già verso la rotta per il portale quando improvvisamente appare un eone proprio all'apertura di quel varco. E' Shiva.

"Shiva?" Chiamo incredula vedendo che atterra sull'aereonave. Incomincia ad attaccarci e il caos si propaga velocemente.
Non riesco a riflettere con lucidità. E' tutto troppo rapido.
La vedo attaccare Meia che cerca di difendersi con una protezione magica, ma Sarah si mette di mezzo tentando di aiutarla. La vedo congelare diventando un cristallo di ghiaccio.
"Maledizione, Agni! Fa qualcosa!" Sento urlare Lucis.
A quel punto non posso più esitare. Evoco il mio drago che scende dal sole, scaraventando via Shiva dalla nave con prepotenza.
L'impatto è così devastante che scivolo anch'io, ma riesco ad aggrapparmi ad una fune, mentre Lucis inciampa su quelle stesse funi finendo fuori dall'aereonave e cadendo nel vuoto.
"Lucis!" Sento sbraitare Meia.
Mi volto e la vedo aggrappata alla ringhiera di quella nave allungando la mano verso di lui per aiutarlo, ma ormai è troppo tardi. Non si può tornare indietro. 
Mi affaccio e noto che è sano e salvo.
Per fortuna il portale è situato sopra al mare e si ritrova in acqua.
Sta andando verso la riva, ma sembra addolorato.
"Stai bene?" Gli chiede Moguri vedendolo affaticato.
"Fammi riprendere fiato." Dice toccandosi la spalla dolorante.
"Fa vedere." Ordina la castana andandogli vicino e scoprendogli quella zona, notando che al tocco urla dal dolore. 
Non c'è dubbio. Se l'è slogata.
"L'impatto è stato violento."
"Ma davvero? Guarda che non me ne ero accorto." Ironizza il rosa cercando di resistere al dolore che gli imprime la castana.
"Hai la resistenza minore di una femminuccia."
"Mi stai dando del poppante per caso?"
"Lascia perdere, tanto non capiresti comunque. Ti vado a prendere delle erbe curative. Rimani qui."
E con questo la vedo allontanarsi da lui, mentre noi ci dirigiamo verso un vortice impazzito. 
La keyblade di Sora si illumina e veniamo risucchiati in quel portale. Non so cosa ci aspetta, ma spero che ne usciremo tutti vivi.

***Intanto, a nostra insaputa...***



Questa è Zanarkand del decimo settore. Il confine tra la Zanarkand in rovine e quella vecchia ricoperta di macchine e robot. Per la prima volta, Aria è riuscita a vederla. Quel confine situato nel naos interno dove ormai l'intercessore non c'è più e che la Zanarkand vecchia confina con Cocoon del tredicesimo settore.
Le sembra così strano, sopratutto vedere le rovine. Si siede su quel grande ripiano dove Tidus va sempre, inconsapevole di ciò che sta accadendo. Pensierosa, come ogni dimenticata, si ritrova a rivivere quei momenti archiviati quando qualcuno la chiama.
"Aria..." La voce viene da dietro di lei. 
Si volta e sorpresa vede Auron.
"Auron?"
"Ne è passato di tempo." Le dice avvicinandosi.
A guardarlo, sembra completamente diverso da come se lo ricorda. Ha i capelli più lunghi e forse è più giovane. Incomincia a squadrarlo da capo a piede.
Qualcosa non le torna.



"Non dovresti ricordarti di me." Gli fa notare preparando l'arma e credendo che fosse un trucco.
"Sinceramente non so neanche io perchè ti ricordo. Probabilmente perchè ci hanno lasciato così. Incompleti." Le rivela l'uomo facendo abbassare la guardia alla donna.
"Di che parli?"
"Il settore dieci doveva avere un continuo. Una terza parte, ma hanno archiviato tutto."
"Se l'hanno archiviata, perchè tu sei qui e sei a conoscenza di tutto?" Domanda Aria cercando di capirne di più.
"Perchè è stata archiviata l'idea, ma è stato ufficializzato qualcosa di tremendo. Hanno utilizzato quel progetto come riconoscimenti invece di buttarlo solamente."
"Ma è assurdo. Perchè lasciarla incompleta?"
"La cosa assurda non è questa. E' il fatto che il quindicesimo settore ha preso il sopravvento su tutti gli altri. Non a caso il quartordicesimo non ha eroe, ma solo un rappresentante costringendo i creatori a farlo diventare online. Era incompleto." Gli rivela Auron perplesso da ciò che sta accadendo.
"Stella mi ha parlato molto del quindicesimo settore. Pare che Ardyn voglia il controllo assoluto."
"Si, ci sta distruggendo. Come se non bastasse, la storia doveva riprendere te e Marphie." La informa lasciandola ancora più sorpresa.
"Marphie? Dunque è vero."
"Già, ma non essendo continuata hanno archiviato la cosa e, come se non bastasse, è tornato Sin sotto volontà di qualcuno, ma non si sa chi. Tidus e Yuna si sono divisi e non riescono a beccarsi. Siamo entrati in una spirale catastrofica che non puoi immaginare."
La situazione è tragica e Aria se ne rende conto fin da subito così domanda:"Non sai chi possa essere stato a far tornare Sin?"
"Penso lo stesso Ardyn. Anche perchè nel periodo di progettazione, lui è stato creato da quanto ne so."
Tutto torna più chiaro nella mente della donna. Il settore incompleto significa spirale di morte eterno e la pace a cui ambivano ormai è distrutta dal ritorno di Sin.
Auron si avvicina a lei ancora di più.
"Ti prego, so che non sono affari tuoi, ma devi aiutarci. Il decimo settore non può rimanere così. Dobbiamo liberarci da Sin e riunire Tidus e Yuna che si sono divisi per un incomprensione."  Gli dice l'uomo. Aria sa che lui non può uscire fuori dal decimo settore, ma lei può ed è l'unica a poter troncare definitivamente Ardyn.
"Se volete uccidere Sin, fate pure. Tanto stavolta non sono io." Interrompe Jecht avvicinandosi ai due e facendosi notare.
"Cosa? Tu non sei Sin?" Domanda Auron ancora più confuso.
"No. Purtroppo non si sa chi possa essere. E poi, anche uccidendolo rimarrà qui comunque se non troviamo l'artefice."
"E tu che ne sai?" Continua a chiedere Aria, ma la risposta è delle più deludenti.
"Ci ho già provato qualche anno fa, ma è riapparso nel nulla."
Cala il silenzio, quando Auron incomincia a fissare l'amico.
"Sei cambiato, Jecht."
"Ardyn ti cambia. Adesso sto cercando Tidus. Ho bisogno del suo aiuto."
"Perchè?"
"Perchè siamo tutti nella merda. Ardyn vuole distruggere i settori e lasciare solo il quindicesimo in piedi. Come se non bastasse ho un microchip impiantato nel braccio che potrebbe farmi esplodere da un momento all'altro." Rivela il villano facendo comprendere ai due il caos che sta per generare Ardyn.
"E' ovvio. Se i villani e gli eroi sono tutti fuori gioco, i settori precedenti non esistono più e di conseguenza..." A quel punto Aria si blocca e guarda Auron che continua:"...lui regnerà in eterno."
Tutto è troppo assurdo per essere vero, eppure tutti i tasselli combaciano. L'arrivo di Stella, quello di Firion, lo strano comportamento di Noctis. Tutto. Se non fosse per causa di Ardyn, sicuramente adesso il decimo settore sarebbe completo.
"Come già ho detto ad Auron, non sono affari miei, ma se ha fatto davvero una cosa del genere al mio settore, sta tranquillo che non la passerà liscia." Con questo, la donna si allontana da li.
"Dove vai?" Domanda Auron incuriosito.
"Vado a riprendermi il mio posto. Contate su di me."
"Aria..." Chiama Jecht andando verso di lei che si ferma per poi continuare:"...grazie."
La donna sorride ed entra nella piattaforma di teletrasporto, mezzo con cui si può muovere più facilmente di città in città ritrovandosi a Luka in poco tempo.
"Devo trovare gli altri e avvertirli della cosa." Dice mettendosi in cerca dei suoi compagni.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***



Capitolo 9.

*Wol*

I dolori sembrano passare, ma mi sento senza forze.
Tento di aprire gli occhi, ma sono debole e la luce incomincia a darmi fastidio.
Sto iniziando a tremare di nuovo. 
Deglutisco. Ho la gola secca e sento di aver dimenticato molte cose della mia vita.
Come ci sono finito in questo letto? Come mi sono ridotto così? Chi sono veramente?
L'unica cosa che mi rimane nella mente è il mio nome. Il resto sembra tutto cancellato, perso nel vuoto senza una ragione concreta. Forse è tardi. Sono già un blank...credo.
Dicono che i blank sono esseri con l'anima e il cuore oscurati, senza ricordi e per questo agiscono d'istinto come i mostri. Almeno è ciò che ho sentito dire da qualche parte.
Improvvisamente sento il letto muoversi sotto di me. Sembra un terremoto che non si placa, ma non mi importa. Sto troppo male per alzarmi e vedere cosa sta succedendo.
Chiudo i miei occhi, ormai pesanti, ignaro del fatto che quel vortice, diretto su Somniland, ci ha inghiottiti.
L'impatto è devastante. L'aereonave su cui siamo già è usurata dal tempo e dallo scontro con Shiva e all'entrata del portale si sfrantuma in mille pezzi.
Mi ritrovo così sospeso nel vortice quando sento qualcosa di caldo avvolgermi.
"Wol..." 
Sento chiamare una voce maschile che continua:"Wol...svegliati..."
E' una voce calma e tranquilla. Non so perchè, ma mi ispira sicurezza. Apro gli occhi e ciò che vedo è solo una luce in fondo al tunnel.


"Chi sei?" Domando ignaro di ciò che mi sta accadendo.
"Mi chiamo Vox. Sono la voce che guida i blank da sempre."
"Cosa...?"
"Tranquillo, Wol. Tu non sei come gli altri blank. Tu sei speciale. Il tuo cuore è illuminato da una luce sorprendente. Sei nato per compiere grandi imprese."
"Di cosa stai parlando?" Chiedo ancora più confuso, ma quella voce sembra saperne più di me.
"Ormai hai dimenticato tutto, ma non importa. I ricordi possono essere ripresi. Sei l'origine della stirpe di Final Fantasy e senza te, guerriero di luce, sarà tutto perso."
"Come fai ad esserne sicuro?"
"So che ti senti perso e solo. E' ciò che sentono tutti i blank. Hanno paura e per questo agiscono d'istinto. Hanno paura dell'oscurità, ma tu sembri non averne. Questo fa di te un blank speciale."
"Non posso aver paura di qualcosa che non ricordo."
"E' questo il punto. Gli altri blank hanno paura di ciò che non ricordano, ma tu sei diverso. Tu mi ascolterai. Ne sono certo."
"Che vuoi da me?"
"Voglio solo guidarti nei tuoi ricordi. Ora chiudi gli occhi. Ti proteggerò durante il viaggio nel tuo mondo."
A quelle parole, chiudo gli occhi sentendoli nuovamente pesanti. Mi addormento credo.
Improvvisamente, sento un freddo prendermi il volto e il corpo. Quel caldo amorevole e rassicurante è andato via.
"Wol! Ehi! Sveglia!" Sento urlare nelle mie orecchie.



Lentamente apro gli occhi e vedo scheletri e roccie intorno a me.
"Ma...cosa? Dove mi trovo?" Inizio a domandarmi toccandomi le testa dolorata.
"Siamo a Palamecia!" Sento nuovamente quella voce femminile e squillante nelle orecchie.
Mi volto e vedo un esserino alato, simile ad una fatina.
"E tu chi sei?"
"Come chi sono? L'hai dimenticato, Wol? Sono il tuo spirito guida. Ti sono stata vicino anche su Oblitus." Mi rivela lasciandomi perplesso.
"Oblitus...?" Non ricordo nulla. 
Cos'è Oblitus? Quand'è che ci sono stato?
E' tutto troppo assurdo.
Mi tocco la testa sento la confusione assalirmi, ma l'esserino sembra comprendermi.
"Ok, allora ricominciamo con le presentazioni. Io sono Echo." Si presenta lo spiritello facendomi sorridere.
"Io sono Wol." Le dico guardandola.
"Bene, mettiamoci in viaggio. Non puoi stare lì a poltrire per sempre. Non vorrai fare la fine dei tipi accanto a te?" 
Scuoto la testa vedendo gli scheletri che stanno intorno a me. Mi alzo da terra e mi incammino per scoprire dove sono finito.
Inconsapevolmente sono nel secondo settore, ma non posso saperlo. Pur conoscendo il posto, non mi ricordo di nulla, ma quella sensazione di familiarità mi mette i brividi e mi confonde ancora di più.
Quand'è che ci sono già stato?

*Seifer*

Da quanto Squall è partito per Dissidia non si è capito più nulla qui.
Sono passati anni. Aveva detto che dopo Dissidia si sarebbe fermato a Kingdom Hearts e poi sarebbe ritornato, cosa che non ha mai fatto.
Ha dato il comando a me del settore perchè sono l'unico che può proteggerlo. Almeno è quel che ha detto prima di andare via.
Così eccomi qui a proteggere nuovamente il Garden di Balamb ed essere nel comitato disciplinare ancora una volta. 
Avrei voluto che i conflitti e le guerre non finissero mai. Non so perchè, ma mi fanno sentire più vicino alla realizzazione del mio sogno.
Purtroppo, questa pace adesso ha rovinato tutto. 
L'unico modo per combattere è attaccare mostri e vincerli. Assurdo, vero?
Quanto vorrei tornare all'azione. Battermi nuovamente con Squall, ma lui sembra quasi essersi dimenticato di noi. 
Con questi pensieri nella testa, mi incammino nel corridoio del Garden per verificare come sempre che non ci siano mostri in giro, quando mi ritrovo di fronte ad un uomo alto, dai capelli rossi e l'aria strana.



"Ehi, tu! Chi sei? L'accesso è vietato per quelli che non sono del Garden." Lo informo avvicinandomi a lui, ignaro che si tratta del subdolo Ardyn.
"Davvero non posso visitare questo posto?"
"Sono le regole, zio. Se vuoi discutere con qualcuno, fallo con qualcun altro. Ho dei mostri da ammazzare e sicuramente è più entusiasmante di stare qui a parlare con te." Gli dico allontanandomi da lui quando inizia stranamente ad applaudire facendomi fermare.
"Bene, bene. Quanta prepotenza, arroganza e insolenza. Devi essere uno degli allievi di Edea."
"Non sono il suo allievo. E' la madre del Garden. Se la cerchi non è qui, ma all'orfanotrofio." Continuo a dire tentando di allontanarmi, quando egli afferma:"Veramente io cercavo proprio te, Seifer." 
"Che?" 
Mi volto, ma non faccio in tempo. Mi afferrano dei soldati buttandomi a terra e facendomi inginocchiare difronte a lui.
"Credo che Edea sarà contenta di vederti." Afferma, mentre continuo a ribellarmi alle guardie.
Purtroppo è tardi. Mi inniettano una sostanza nel braccio che mi offusca la vista e mi fa perdere i sensi.
Non sono di certo a conoscenza di essere un oggetto per lui. Oggetto che avrebbe fatto abbassare la testa ad Edea e farla riflettere prima di commettere un'altra mossa contro di lui.
Al mio risveglio mi ritrovo in una stanza fredda e gelida. Sono legato da catene e nonostante tento di liberarmi, non ci riesco.
Davanti a me c'è un varco aperto e la cosa incomincia a preoccuparmi.
D'un tratto sento aprirsi la porta e vedo Edea accanto a quel bastardo.
"Madre!" La chiamo cercando di farmi aiutare, ma le cose stanno diversamente da come credo.
"C-cosa?" 
"Guarda cosa succede quando ti scontri con me! Sappi che se ti vedo andare di nuovo contro i miei piani, la stessa fine la farà tua figlia."
"Ardyn, lascialo!" Ordina la donna tentando avvicinarsi a me.
"Oh... dunque, la vita di questo miserabile vale più di quella di tua figlia. Dico bene?" 
A quelle parole di quell'uomo vedo Edea fermarsi di colpo e abbassare lo sguardo. Sono parole dolorose e struggenti e me ne rendo conto che è difficile la scelta.
Da una parte ci sono io, il bambino che ha cresciuto, dall'altra, una figlia che non so nemmeno da dove è uscita fuori.
La vedo deglutire e voltarsi per non guardare quando afferma:"No. Puoi anche spedirlo su Oblitus."
"Madre!" Gli urlo sentendo quelle parole e tentando di forzare le catene.
"Mi spiace..." Mormora delusa guardandomi con le lacrime agli occhi, mentre Ardyn mi prende per i capelli e mi getta in quel portale.
Cado in mare aperto, ma le catene di impediscono di muovermi e tornare in superficie quando un ragazzo dai capelli rosei mi salva la vita portandomi in riva.
"Qui si gela! Dove diamine sono finito?" Gli chiedo mentre questo mi toglie le catene.
"Sei su Oblitus, il mondo dei dimenticati."
"Oh... bene! Perfetto! Non potrebbe andare peggio di così." Inizio a lamentarmi, quando uno stridulio simile ad un ruggito proviene dalla mia destra.
"Maledizione!" Sbraita il tipo vedendo il Bahamuth venendogli incontro.
Purtroppo al primo colpo la spada gli sfugge di mano ed io non ho ancora recuperato la mia arma. Disarmato come sono, non posso far altro che correre e tentare di prendere quella del ragazzo che è lontana da noi.
Ci sono quasi vicino, quando accade qualcosa.
Il bahamuth è troppo vicino e sta per prendermi.
Scivolo sotto di lui, notando la mia luccicante arma in riva.
Con un salto mi sorpassa, mentre mi abbasso per prendere l'arma.
Mi volto velocemente, vedendo qualcosa che va oltre le mie aspettative.
Un ombra femminile, con un balzo quasi felino, arriva alle spalle della creatura. Con agilità lo colpisce e quella lama sembra arrivargli al cuore.  La vedo volteggiare nell'aria e ritrovarsi davanti alla bestia dandomi le spalle.
Rimango estasiato da tanta abilità che pur recuperando la mia arma vicino alla riva, non riesco a dire una parola.



Il Bahamuth stramazza a terra, mentre quella strana tipa dai capelli castani si avvicina ad esso per accertarsi della sua morte.
"Moguri! Meno male che eri nei paraggi. Sei venuta in tempo per..." Gli dice il tipo avvicinandosi a lei che lo interrompe:"Brucialo."
"Che?"
"Lucis, ho detto di bruciarlo. Potrebbe risvegliarsi." Gli raccomanda alzandosi da terra per poi voltarsi verso di me.
Il mio sguardo non può non essere sorpreso.
Quegli occhi... quel volto... non è possibile.
Perchè è così tremendamente somigliante a Squall?
La situazione incomincia a confondermi, ma la cosa che mi lascia più incredulo è vedere il suo sguardo così uguale al mio.
Non so per quanto tempo rimaniamo a fissarci. Che siano secondi o minuti a me sembrano eterni.
Poi, improvvisamente, sembra cambiare espressione. La vedo diventare brusca e acida.
"Tsk...un altro che si è fatto buttare qui. Che perdente!" Mi dice facendomi sentire un annullità.
"Ehi! Guarda che non ci sono finito di mia spontanea volontà. Mi ci hanno gettato. E' stato un certo Ardyn che..."
"Non dare la colpa agli altri. La realtà è che sei troppo patetico e debole." Mi interrompe con insolenza facendomi alterare.
"Ehi! Come osi parlarmi in questo modo? Tu neanche mi conosci!" Affermo innervosito incominciandola a seguire vedendo che si allontana da me. 
Sono del tutto ignaro che quel Lucis incomincia a porsi mille domande sul nostro strano comportamento iniziando a seguirci.
"Veramente è il contrario, mio caro." Replica la tipa vedendo che la seguo, quando il rosa mi chiede:"Tu sei Seifer Almesy. Non è vero?"
"E tu come sai il mio nome?" Gli domando confuso e sorpreso fermandomi a parlare con lui che subito sembra mostrarsi disponibile con me.
"Oh... beh... la mia maestra Moguri mi ha raccontato molte cose. Non fa altro che parlare di te."
"Piantala di scherzare, Lucis! Non ha senso parlare con lui!" Gli sbraita addosso la ragazza facendolo voltare verso di lei.
"Beh... magari potrebbe ricordare, no?"
"No che non può. Anzi, non deve. La sua presenza qui mi infastidisce e mi ricorda qualcosa che non vorrei, quindi sbrighiamoci a portarlo fuori di qui." 
Lo dice con un tono agitato. Quasi come se avesse paura di qualcosa, ma cosa?
La questione inizia davvero ad essere poco chiara.
"Ehi, potrei sapere di cosa state parlando?"
"Niente di cui dovrebbe interessarti, babbeo." Mi risponde con arroganza alterandomi ulteriormente.
"Tsk... nessuno te l'ha detto che sei un'antipatica e arrogante presuntuosa?"
"A me no, ma sicuramente te lo sarai sentito milioni di volte tu, dico bene?" Mi dice voltandosi e guardandomi diritto negli occhi.
Non so che rispondere, non perchè non ho parole, ma perchè incomincio a sentirmi strano. E' una sensazione che non ho mai sentito prima.
E' come se avessi trovato qualcosa che cercavo da tempo... è qualcosa che non so neanche come spiegarlo.
La vedo abbassare lo sguardo e sospirare:"Senti, se vuoi essere aiutato ad uscire di qui, lo farò volentieri a patto che tu stia lontano da me e fai ciò che ti dico."
"Cosa? Ma neanche per sogno." Rispondo innervosito da quelle sensazioni e quel comportamento. Insomma... io rispettare le regole? Ma davvero mi ha preso per un cretino? 
Per quanto sia nel comitato disciplinare, odio attenermi a quelle stupide regole, figuriamoci ad ascoltare una tipa come questa.
La vedo sorridere e dirmi:"Ok, allora buona fortuna. Oblitus è grande e senza determinati oggetti, tornare a casa è praticamente impossibile. Ah...già. Fa attenzione ai blank. Se ti feriscono, sei morto nel giro di pochi giorno..."
Si allontana da me ed una strana sensazione di inquietudine mi prende. Non ho scelta.
"E va bene. Sto ai tuoi ordini, miss presuntuosa." 
Così la seguo. Infondo ha ragione. Senza di lei non sarei mai potuto uscire da Oblitus. 
Però è strano. Nonostante fa l'acida, sembra non esserlo davvero.
Inoltre, questa strana sensazione di familiarità mi incuriosisce così come non trovo una spiegazione a quella distanza che questa Moguri vuole avere.
La cosa che mi lascia maggiormente perplesso è quel suo essere amorevole con me. E' premurosa. 
Non a caso i primi frutti che raccoglie li da a me, invece di pensare a lei e quel Lucis.
Sembra quasi che vuole proteggermi da qualcosa. Che vuole proteggermi da lei.
Ci fermiamo vicino ad un ruscello per mangiare e riprenderci.
La vedo allontanarsi da me e da Lucis sedendosi lì vicino poco distante da noi.
"Che tipa strana."
"Lasciala stare. E' normale che sia così." Mi dice il rosa guardandola da lontano mentre addenta una mela blu.
"La conosci da molto?"
"Abbastanza. Ha avuto un passato difficile. Il padre, che riteneva un eroe, l'ha abbandonata in un orfanotrofio insieme al fratello dopo la morte della madre, nonostante tutto ha trovato la forza di andare avanti e di innamorarsi di un tipo che il fratello non voleva. Il ragazzo che amava, a causa di eventi, è stato allontanato da lei. Inoltre, sembra che lei doveva guidare il fratello a rimanere unito e togliere quel dolore dentro all'uomo che amava. Purtroppo, però... è solo nei suoi ricordi perchè la square l'ha archiviata qui." Mi spiega parlando a bocca piena e lasciandomi perplesso, non solo per la storia, ma anche per i modi disgustosi che ha lui.
"Non lo sapevo. Comunque ben le sta. Ha davvero un pessimo carattere e penso che quel tipo si sia salvato stando lontano da lei." Affermo vedendola messa da parte.
Non so ancora che ha uno sguardo spento perchè sta ricordando qualcosa, ma Lucis lo sa bene e mi rimprovera:"Non è cattiva. Chiunque si comporterebbe così per proteggere chi ama."
Proteggere chi ama? Come proteggere? E chi amerebbe? Me? 
Ma è assurdo! 
E mentre penso a questo, lo vedo alzarsi e darmi la mela sgranocchiata tra le mani, per poi andare vicino a Moguri abbracciandola da dietro.
"Lucis..." Lo chiama a bassa voce, ma riesco ugualmente a sentirli nonostante bisbigliano.
"Va tutto bene. Smettila di pensare. Abbiamo delle cose da fare."
"Io... non voglio che..."
"Tranquilla. Lo proteggeremo dai blank."
"Non capisci, Lucis. Devo proteggerlo da me e dai miei ricordi. Non voglio vederlo in quello stato di nuovo..."
"Tranquilla. Ti aiuterò io. Adesso smettila di piangere che se si accorge che parli di lui potrebbe incominciare a fare domande." Gli dice staccandosi da lei.
E' vero. Sta piangendo. 
La vedo asciugarsi le lacrime e voltarsi dall'altra parte per non farsi vedere da me.
Questa storia mi confonde, ma non riesco nemmeno a chiedere.
Perchè mai dovrebbe proteggermi da lei? Cosa diamine è lei per me?

*Kuja*

Eccomi qui, in giro nell'undicesimo settore per dirigermi nel nono. Ho i soldati magitek alle calcagna. Sephiroth ha detto di controllare i settori e rimanere cauti. Infatti, mi trovo qui proprio per questo. Devo attaccare briga con qualcuno per metterli K.O. così da andare facilmente nel nono settore e parlare con Gidan. 
La cosa mi rode e non poco. E' difficile parlare con il nemico, ma sinceramente non voglio neanche farmi esplodere il cervello da quell'idiota di Ardyn.
Improvvisamente, intravedo una ragazza vicino ad un lago. E' di spalle ed è la vittima perfetta.
"Ma tu guarda. Cos'abbiamo qui?" Le chiedo avvicinandomi a lei. 
Ha la pistola a terra, ma la vedo alzarsi velocemente prendendola e voltarsi verso di me, puntandomi l'arma diritta sulla fronte.
Ha degli scatti pazzeschi, quasi come se fosse un soldato o fosse stata programmata per uccidere.
La vedo sorpresa appena vede chi sono, ma non abbassa la guardia.
"E tu da dove spunti? Cosa vuoi da me?"
"Sembri abbastanza agile. Non ti ho mai visto da queste parti."
"Rispondi alle mie domande se non vuoi che ti faccia saltare quell'unico neurone che ti è rimasto."
"Stupida arrogante! Come osi mancarmi di rispetto?!" Urlo vedendo l'insolenza di quella ragazza.
I soldati magitek saltano fuori avventandosi verso di lei che sembra quasi compiaciuta della cosa.
Sorride e con un balzo all'indietro mi colpisce in pieno facendomi cadere. Allo stesso tempo spara ai soldati. E' velocissima. Sembra una macchina da guerra. La vedo sferrare calci devastanti e cambiare armi una dietro l'altra con grande facilità. Dopodichè, vedendomi nuovamente alzato, avendo avuto solo il tempo di fare quello, mi colpisce con un calcio mettendosi su di me e puntandomi la pistola contro.
"Volevi farmela, eh? Peccato che non hai valutato l'opzione Kingsglaive."
"Aspetta! Non è come pensi. Non vorrai sparare davvero?"
"E perchè no? Dammi una sola ragione per non farlo e pondera bene le tue parole perchè potrebbero essere le ultime." Dice con supremazia. Rido. Non penso che lo farebbe. Infondo è una ragazza. 
E' vero che ha steso tutti quei soldati, ma non sparerebbe ad uno come me.
Beh... ne sono convinto finchè non la vedo premere il grilletto. Fortunatamente è scarica.
"Maledizione! Considerati fortunato per stavolta." Afferma irritata spingendomi a terra e togliendosi di dosso.
"Davvero niente male. Cosa sei? Una cattiva di questo settore?"
"Da dove vengo non ci sono ne cattivi ne eroi. E poi, che importanza ha? Io sono nessuno in questo mondo." Chiede allontanandosi da me.
La guardo. Non può essere ciò che dice di essere.
"Non puoi essere nessuno. Insomma, fino ad ora oltre mio fratello, nessuno ha osato sfidarmi. E poi, avresti potuto uccidermi. Perchè non l'hai fatto?" Comincio a domandare correndole dietro.
"Non mi va di sprecare munizioni per un idiota come te. Non ne vale la pena."
"Mi stai mancando nuovamente di rispetto."
"Lo so e me ne frego di te."
"Cosa?" 
Si volta verso di me fermandosi di colpo e dicendomi:"Prendi i tuoi fantocci e togliti dai piedi."
"Veramente non sono miei, ma di Ardyn. Anzi, a dirla tutta, mi hai fatto un favore a toglierli di mezzo."
"Tsk...se credi di farmela con il tuo bel faccino, hai sbagliato persona. E poi ho visto che erano con te." Mi rivela allontanandosi da me.
"Perspicace e pungente, vero Cactussina?"
Quel nomignolo. Non so per quale motivo la blocca di colpo. Si rigira verso di me incuriosita per poi chiedere:"Qual è il tuo nome?"
"Mi presento, sono Kuja del nono settore. E tu? Chi sei, cactussina?"
"Piantala di chiamarmi cactussina. Il mio nome è Rika. Chiamami così se vuoi vivere." 
Riprende a camminare. 
Rika eh? Che nome assurdo.
E' la prima volta che la vedo, ma penso che questa tipa possa tornarmi utile così decido di camminare con lei e trascinarla nel nono settore con me.



*Agni*

"Meia, muoviti! Dobbiamo sbrigarci!" Gli urlo mentre prendo quante più pozioni possibili in quel piccolo villaggio del terzo settore.
L'aereonave si è disintegrata all'entrata dell'atmosfera. Probabilmente perchè era vecchia e logora. Fortunatamente ho portato abbastanza pozioni dietro da poterci curare e adesso ne sto prendendo altri per un motivo ben preciso.
"Sbrigarci? E per cosa, scusa? Io voglio tornare su Oblitus. Povero Lucis. Si sarà fatto sicuramente male con quella caduta." Inizia a lamentarsi la strega blu che è totalmente contraria alle mie iniziative.
"Senti, lo so che sei preoccupata per Lucis, ma sicuramente sta meglio di quei ragazzi lì. Dobbiamo sbrigarci prima che accadda l'irreparabile." Cerco di farla ragionare mettendole alcune pozioni tra le mani e prendendone altre per poi incamminarmi, mentre lei incomincia a seguirmi innervosita.
"Perchè diamine vuoi aiutarli? Cioè...non sono affari nostri. E poi sono sanno neanche chi siamo. Ci metteremo sicuramente nei guai se..."
"Meia, forse non l'hai ancora capito. A me non importa essere ricordata o che sappiano che sono. L'importante è che noi sappiamo chi sono loro. Il resto non ha senso. Insomma... se Lucis si dimenticasse di te, che faresti? Lo abbandoneresti?" Le chiedo fermandomi e facendo bloccare anche lei.
"Che centra? Quello è un altro discorso."
"No, è esattamente lo stesso. Non importa che loro non sanno chi sei, tu saprai sempre chi sono, quindi non possiamo lasciarli così." Le dico facendole abbassare lo sguardo e ricominciando a camminare.
"E perchè quel tipo assomiglia a Moguri, non è vero?"
Mi fermo nuovamente sentendo le parole della ragazza. Sospiro. 
Ho come l'impressione che non ha ancora compreso la gravità della situazione.
"Dobbiamo sbrigarci così possiamo trovare velocemente gli altri e ritornare su Oblitus. Non sei l'unica che vuole tornare a casa, ma se non facciamo qualcosa, Squall e gli altri moriranno e se Moguri lo venisse a sapere, di noi non ci sarà un continuo. La conosci bene. Non ci penserà due volte ad ammazzarci e non potrò neanche darle torto."
A quelle parole, la strega sembra convincersi e si incammina anche lei. 
Abbiamo preso tutto il necessario per preparare degli elisir di ripristino, così che gradatamente possano riprendere le loro funzioni.
Arriviamo nella baita abbandonata e nascosta in quel settore. Apro la porta e noto che il letto in cui c'è Cloud è vuoto.
Mi avvicino vedendolo a terra. Probabilmente vuole fuggire non sapendo chi si trova davanti, ma ha ancora le gambe pesanti e doloranti. 
Lo sorpasso andando vicino al tavolo che è accanto al suo letto, mentre Meia lo aiuta ad alzare mettendolo a sedere.
"Devi riposare."
"..." Il biondo incomincia a guardarci confuso, mentre gli informo:"Avete avuto un bell'incidente. Fortuna che io e Meia eravamo lì."
Sposta lo sguardo verso l'amico iniziando a chiedere:"...come sta?... perchè....perchè Leon non parla?"
Squall è ancora sotto shock, così come lo è ancora Cloud.
La cosa mi fa sorridere. Leon... perchè lo ha chiamato così? Tutti sanno che il suo nome è Squall, perchè cambiargli nome?
Nonostante ciò, non dico nulla, ma ho già pronta l'elisir.
"Tranquillo. Ha avuto una botta pesante dietro la nuca che gli ha provocato seri danni cerebrali. Per questo è assente e non parla, ma so come curarlo." Lo rassicuro prendendo la boccetta tra le mani, mentre il biondo sembra ancora più confuso.
"..."
"Lui è qui con il corpo, ma non con la mente. Per questo ho preso le pozioni e gli ho preparato questo elisir. Così vi riprenderete tutti al meglio."
Preparo altri elisir, prima che possano prenderli, per avvantaggiarmi nel caso servissero altri, quando sento Meia che inizia a preoccuparsi.
"Agni, mi sa che questa tipa non sta bene." Mi rivela facendomi voltare verso Lightning che ha appena ripreso i sensi.
E' sotto shock ed ha le lacrime agi occhi. Ha tutta l'aria di aver perso qualcuno di importante, così mi avvicino e domando:"Cos'ha?"
"Non lo so. Non vuole parlare."
"Light..."Chiama Cloud facendola voltare verso di lui per poi chiedere:"E' per Firion....?"
Annuisce incominciando a singhiozzare:"Perchè proprio lui? Perchè gettarlo proprio su Oblitus?"
"... so come ti senti. Ma devi essere forte. Ormai è andato..." Cerca di farle comprendere ignaro della realtà dei fatti.
"Parlate dell'eroe del secondo settore, non è così? Perchè mi sa che vi hanno informato in modo non adeguato." Le dico avvicinandomi con una boccetta di quell'intrugio tra le mani. 
Mi siedo sul letto, prendendola tra le braccia e informarla:"Bevi. Ti aiuterà a metterti in sesto. E poi... Firion ti sta cercando."
"E tu che ne sai?" Mi chiede sorpresa prendendo la boccetta tra le mani.
"Perchè io vengo da li." 
A quelle parole, il volto della rosa diventa ancora più meravigliato. Mi allontano da lei, mentre Meia pensa a Cloud. 
Mi avvicino a Squall aiutandolo a bere e accarezzandogli il volto, noto:"Certo che le assomigli davvero tanto."
L'eroe dell'ottavo settore sembra prendere poco a poco conoscenza e guardando il mio volto mormore:"Edea... gran...madre...."
E' ancora confuso. Me ne rendo conto, ma il fatto che mi abbia preso per lei mi commuove.
"Riposati. Non sforzarti." Sussurro, rimettendolo a letto e rassicurandolo poco a poco, mentre richiude gli occhi.
Davvero assomiglio così tanto a mia madre?


*Chappu*

Ho rivisto mio fratello Wakka e Lulu. Vederli insieme e con un bambino, mi ha reso più felice che mai.
Purtroppo quella felicità viene subito rotta appena vedo Aria.
"Dunque eravate qui." Dice avvicinandosi a noi.
"Aria?"
"Non sapevo ti piacesse il blitzball." Afferma Elle avanzando verso di lei con Mahru.
"Non sono qui per il blitzball. Dobbiamo metterci subito in marcia." Si oppone la bruna cercando di mettere in riga tutti, ma il corvino non è dello stesso parere.
"Su, via! Un po' di divertimento dobbiamo averlo."
"Non se ne parla. Dobbiamo partire e alla svelta."
"Perchè tutta questa fretta?" Le chiede la bionda vedendola preoccupata e agitata.
"Perchè mentre voi eravate qui a prendere i biglietti, trovare posti e divertirvi con il blitzball, io sono andata a Zanarkand per cercare mio figlio. Il fato ha voluto che comprendessi la pericolosità di Ardyn."
"Cosa? Hai incontrato Ardyn?" Incomincio a domandarle avvicinandomi a loro.
"No, ma ho incontrato Auron e... Jecht. Mi hanno spiegato come stanno le cose in questo settore e di certo non vanno un granchè bene. Pare che lui si ricordi di me e... di una certa Marphie." Informa guardando la bionda che sembra cambiare colore.
"Cosa? Ne... ne sei sicura?"
"Si. Sembra che oltre a questo sia anche tornato Sin, ma stavolta non è Jecht. I creatori non hanno avuto tempo di completare a causa di Ardyn e del settore quindici così la pace eterna si è andata a farsi benedire." 
Quelle informazioni mi lasciano sorpreso. 
Non immaginavo lontanamente che il mio settore fosse così malridotto.
"E' vero ciò che dice? Sin è tornato?" Chiedo a mio fratello e dal volto sembra proprio che sia come dice Aria.
"Purtroppo qualcuno lo ha rievocato. Ho portato mio figlio qui per rendere il distacco più semplice, ma... per un motivo o un altro non riesco a staccarmi." 
Quelle parole mi lasciano un tuffo al cuore. Ritrovare Lulu e Wakka insieme, con me vivo per chissà quale ragione, quasi come se i creatori mi avessero dato una seconda possibilità. 
Peccato che non voglio sfruttarla e me ne rendo conto appena usciamo dallo stadio. Stella e Noctis ci stanno aspettando fuori e sembrano chiacchierare tranquillamente. Quel loro parlare mi da fastidio.
Possibile che stare a contatto con lei, per tutto questo tempo su Oblitus, mi sia affezionato?
Potrei facilmente rimanere qui. Ho una famiglia. Ho mio fratello e un nipote adesso, ma... mi sono legato particolarmente a questi sfigati e non ho voglia di lasciarli.
E dire che, in realtà, io sono sempre stato su Somniland. Se quel giorno non mi fossi sentito così solo... se quel giorno avessi ascoltato il mio istinto invece di quel Seymour, probabilmente adesso starei con loro.
Fu lui a parlarmi di Oblitus. Lui e un certo Roxas. Non ricordo il suo volto.
In realtà, non si fece vedere da me. Era tutto incappucciato e vestito di nero, quasi come se non avesse volto.
Lui mi diede quella keyblade che mi condusse lì dove incontrai Mahru ed Elle. 
Loro... non hanno mai saputo la verità. Hanno sempre pensato che fossi il Chappu incosciente e avventuriero creato per quel settore con loro, ma non è stato così. Non gliel'ho mai detto.
Se sapessero... penso che mi getterebbero in pasto ai lupi.
Forse...Oblitus mi ha condotto qui per una ragione, per farmi comprendere qualcosa che adesso nego.
Non avrei mai pensato di mettermi in viaggio e ritornare a casa proprio grazie a quell'oggetto che mi ha portato via.
Ritroviamo Firion e Sorrow vicino alle navi a parlare di chissà cosa.
Dentro quell'eroe del secondo settore vedo una luce brillare. Una luce di speranza accesa sul suo viso.
Speranza ormai andata in me.



Ci mettiamo in marcia e grazie ai teletrasportatori riusciamo a stare in poco tempo a Fluvinio, il confine con il nono settore. 
Wakka mi ha seguito e comincia a chiamarmi:"Chappu!"
Mi volto allontanandomi dai miei compagni di viaggio per avvicinarmi a lui. 
"Ti prego. Non andartene! Puoi restare benissimo con noi."
"No, Wakka. Questo... non è il mio posto." Gli dico abbassando lo sguardo e seguendo gli altri.
Lo ammetto. Abbandonare il mio settore così, lasciare mio fratello e la mia vecchia casa, fa davvero male.
Somniland, questo settore... io non ho mai pensato di voler venire qui. Se non fosse stato per loro... per la loro euforia... per la forza di quei ragazzi...adesso non avrei mai incontrato mio fratello.
Con questi pensieri nella testa, le lacrime cominciano a scendere inconsapevolmente, quando la barriera energetica che divide i settori mi spinge via facendomi cadere a terra.
"Chappu! Tutto bene?" Chiede Stella fermandosi di colpo e vedendomi a terra.
Possibile che questa stupida barriera non voglia farmi uscire? 
La vedo avvicinarsi a me con faciltà.
E' proprio come penso. Questa barriera non vuole farmi allontanare da qui.
"Stella. Devo chiederti scusa. Io... ah..."Sospiro per poi alzare il volto verso di lei e continuare:"Mi sa che non posso venire. Il settore mi vuole qui."
"Che?" Domanda sorpreso Mahru avvicinandosi alla barriera per analizzarla insieme ad Elle.
"Stella. Dobbiamo andare." Dice Noctis avanzando verso la barriera e sorpassandola.
"Non capisco. Perchè non può..."
"Ha concluso la sua missione personale. Per questo non passa."Gli rivela facendomi guardare.
"Missione personale?" 
"Come? Non lo sapevi? Chiunque può uscire da qui. Basta avere una missione personale, ma una volta conclusa, non hai motivi per andartene." 
Quelle parole di quel re sembrano dare tutto un senso. Li vedo andar via, mentre Aria mi poggia la mano sulla spalla appena mi alzo da terra.
"Mi raccomando. Proteggili da Sin e aiuta Jecht. Hanno bisogno di te." Mi sussurra andandosene via e sorpassando il settore. Non posso non ascoltare le sue richieste.
Inconsapevolmente, mentre torno da mio fratello, la corvina parla di ciò che ha scoperto con Mahru ed Elle.
"Ormai Chappu è andato. Dobbiamo contare sulle nostre forze se vogliamo distruggere Ardyn. Non possiamo permettere che distrugga anche il decimo settore. Dobbiamo trovare un modo per far concludere quel settore. Almeno far scrivere su come sarà ucciso Sin."
"Dunque... si ricordano..." Pensa a voce alta Elle facendosi guardare.
"Si, pare che Yuna abbia litigato con Tidus per Marphie e a causa di ciò si sono divisi anche perchè Sin è riapparso. Non essendosi conclusa la storia, Tidus cerca lei e lei non trova Sin. Praticamente siamo entrati in un circolo vizioso. Ogni attimo si ripete."
"Ma è terribile!" Dice Mahru per poi voltarsi verso Elle e chiedere:"Dunque, cosa pensi di fare... Marphie?"
La ragazza comincia a pensare. Sa che quello è il suo nome originale, ma non vuole essere chiamata così.
"Non chiamarmi così. Voglio essere la solita Elle."
"Lo sai che non cambieranno le cose se continui a farti chiamare così."
"Ho giurato che Marphie è morta. Io sono morta e sono una nuova persona. Sono sempre io, si. Ma non voglio ricordarmi di quel nome. Ho troppi ricordi legati ad esso." Rammenta abbassando lo sguardo pensierosa.
Mahru si avvicina a lei, mettendole le mani sulle spalle e dicendole:"Beh...guarda il lato positivo. Almeno sappiamo che una speranza c'è."
Si voltano, proprio mentre io sono tornato con mio fratello e mi allontano con loro portando nel cuore la missione affidata da Aria. Proteggere il settore dieci.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ardyn, ignaro della rivolta dei villani, decide di organizzare la prossima mossa ed attaccare contemporaneamente il settore tre e quattro.
"Dunque, avete capito? Il terzo settore e il quarto devono diventare nostri. Prendete quanti più soldati volete,ma al vostro ritorno voglio vedervi vincitori."
Nube Oscura e Golbez annuiscono ed escono fuori da quel posto.
"Nube, non attaccare il terzo settore." Dice il villano alla donna.
"Perchè mai non dovrei?"
"Dobbiamo distoglierlo da noi ed evitare che i suoi piani vadano a gonfie vele."
"Lo so, ma non mi va di allearmi con gli eroi."
"Ti chiedo solo di prendere tempo. Penserò io a chiamare Cecil. Una volta lì gli spiegherò ciò che è successo. Sono sicuro che ci aiuterà." 
Nube oscura incomincia a fissare e sospira:"Ok, ma se non ci aiuterà, dobbiamo parlarne con Sephiroth. Lui saprà sicuramente cosa fare."
Con questo i due si allontanano da lì. Inconsapevolmente, qualcuno trama alle loro spalle.
"Lo sai, vero? I tuoi villani vogliono allearsi con gli eroi." Gli rivela Ravus vedendo l'atteggiamento troppo sicuro del cattivo.
"Prevedibile. E poi, chi eroe si unirebbe ad uno di loro? Insomma! Sopratutto se i soldati PSICOM e magitek li attaccano. Tutta Somniland sa della nostra unione. Ci vorrà ben poco per riprendere i miei piani." Lo rassicura Ardyn troppo sicuro dei suoi piani.
"E poi basterà sbatterli nel decimo settore per farli riflettere." 
"Decimo? Perchè? Oblitus non ti piace?" Incominciano a discutere due persone alle spalle del villano.
"Gabranth ha ragione, Seymour. Basterà fargli vedere il portale di Oblitus. E' vero che nel decimo settore hai preso il possesso di Sin, ma non vogliamo ucciderli. Adesso ci servono." Dice Ardyn voltandosi verso i due che sono alle sue spalle mostrandosi essere due villani del dodicesimo e del decimo settore.



"Sono ai tuoi ordini, Ardyn. Chiedi e sarà tuo." Dice Gabranth togliendosi l'elmo per farsi vedere dal suo capo.
"Bene. Scopri i piani di quei bastardi e fammi sapere ciò che si dicono. E' di vitale importanza."
"Certo. Contate su di me. Infondo, sono anch'io un guerriero di caos. Non possono tenermi all'oscuro di tutto." Afferma il biondo andandosene dalla stanza.


Peccato che Ardyn non sa che Gabranth non ci penserebbe due volte a schiararsi dalla parte del nemico se necessario.
Infatti, l'uomo è all'oscuro di tutto. Il villano biondo è solo un'altra delle amicizie di Sephiroth che si è alleato a lui.
Non a caso, il soldier, comprendendo la situazione tragica, ha avuto un piano geniale nella mente.
Quel piano di far riunire tutti i villani secondari e che Ardyn ha scartato, insieme agli eroi degli altri settori, ed attaccarlo di sorpresa.
Infatti ha intenzione di iniziare dal settore a lui più facile, il settimo.
Eccolo che cammina nel settimo settore andando da due dei suoi più cari amici, Angeal e Genesis.
"Salve, ragazzi." Saluta facendo un sorriso quasi compiaciuto nel rivedere i due lì al solito posto d'incontro.
"Perchè diamine ci hai chiamato?" Domanda Angeal quasi infastidito dall'invito del villano.
"Ardyn vuole radere al suolo il nostro settore. Pensavo che due soldier capaci come voi, potessero aiutarmi." Propone Sephiroth facendo sorridere i due. 
A quanto pare, Ardyn non sta simpatico a nessuno e Genesis si avvicina al soldier deciso dicendogli:"Tranquillo. Quel bastardo non ha via di scampo." 
Viene così seguito dal bruno che alza l'arma ed esclama:"Facciamogli vedere chi siamo!" 
I tre uniscono le armi. Finalmente il trio soldier più temibile è stato riunito. Per Ardyn non c'è mezzo d'uscita.
O forse si...?

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10.

*Lucis*

Moguri è sempre più strana. Ha trovato Seifer, eppure ha paura di imprimergli i ricordi che porta da sempre qui su Oblitus. 
Sembra avere paura di una ritorsione o che possa farsi del male, ma guardandolo non mi sembra un rincitrullito senza cervello. Anzi, al contrario.
Sembra quasi sospettare di noi.
Lo vedo guardarci.
Tiene lo sguardo fisso su di me, neanche volesse trucidarmi.
"Moguri, sei sicura che finchè non lo tocchi non ricordi nulla?"
"Ma certo. E' una delle nostre caratteristiche se non erro. Perchè me lo chiedi?"
"Mi sta fissando da ore. Mi da i brividi." Le dico sentendo quello sguardo quasi troppo persistente su di me. 
La vedo ridere e rassicura:"Sta solo cercando di capire le nostre menti. Approposito, prenditi del tempo per stare con lui."
"Perchè?"
"Perchè devo andare a cercare una keyblade e credo che sia nelle terre dei nessuno e dei blank, quindi tieniti lontano da loro, mentre io vado alla ricerca." Avverte cercando un piano per tenere Seifer fuori dai guai.
"Proposito di nessuno e keyblade, io avrei..." Tento di dire, ma lei mi blocca ancor prima di finire la frase.
"Non ti sarai mica rivolto a loro, spero."
"Che?"
"Lo sai che sono subdoli. Per arrivare al loro scopo potrebbero utilizzare mille mezzi e poi farti fuori in qualsiasi momento."
"Ehm...io... " Ci penso su e capendo l'enorme scemenza fatta, cerco di sdeviare il discorso:"Ma no! Che vai pensando? Ti sembro il tipo di persona che chiede aiuto ai nessuno alla prima difficoltà? Ma dai!"
Incomincio a ridere istericamente.
"Lucis? Che hai combinato?"
"Nulla. Ehm..." Mi fermo e mi volto verso il ragazzo alzando la voce:"Seifer. Di qua! Dobbiamo trovare delle provviste." 
Faccio cenno di girare a sinistra.
"Spero che tu non stia combinando un'altra delle tue." Comprende la castana, ma cerco di non darlo a vedere.
"Tsk...Ma ti pare?"  
Moguri rimane lì ferma per poi allontanarsi dopo un po' da noi. 
Nello stesso istante, Seifer sembra quasi accorgersene della lontananza della ragazza che va nella direzione in cui è diretta.
"Seifer! Dove vai?" Gli chiedo vedendolo allontanarsi lentamente. Si ferma e poi si volta verso di me per poi aumentare il passo quasi in una corsa dicendo:"Che domande? Vado a vedere dove va quell'incapace." 
Incomincio a seguirlo. Se Moguri incontra Seifer, mi ammazzerà. Ne sono sicuro.
"Ehi! Aspetta! Seifer non puoi...!" Mi blocco ritrovandomi davanti a qualcuno che non pensavo proprio più di incontrare. Xion.
"Cosa? Che vuoi da me?" Domando pensando che abbia qualcosa in mente.
I suoi occhi mi fissano e incominciano a brillare di una strana luce mentre sorridendo dice:"Finalmente ti ho trovato!"
Non è possibile! Perchè mi fissa? 
Ha un'aria che non mi piace per niente. Mi sa che andare dai nessuno è stata la cavolata più grande che potessi fare. 
Dico io perchè? Perchè ci sono andato? Eppure Moguri mi ha sempre detto di stare alla larga da loro. Perchè non l'ho ascoltata?
La vedo avanzare pian piano verso di me, quasi come uno zombie.
Un senso di terrore mi pervade, ma tento di domare la paura prendendo l'arma e facendomi forza.
Moguri dice sempre che devo affrontare le mie paura, ma... Xion è davvero spaventosa e non so se riuscirò a resistere.
"Papà!" Mi urla buttandosi su di me e aggrappandosi neanche avesse le vontose invece delle mani.
Un urlo mi esce spontaneo nel vederla su di me e che non si sposta.
E poi... papà? Come sarebbe papà?
In quell'attimo tutto diventa più chiaro. 
Vuole divorarmi per prendere la mia essenza e l'energia vitale. Lo sento. Vuole impadronirsi della mia anima ed è tutto uno stratagemma per prendermi di sorpresa.
"Via! Va via da me!" Sbraito tentando di staccarle le braccia intorno ai miei fianchi, ma sembra non voler mollare. 
Si aggrappa ai piedi. 
"Ma... papà...!" 
"Via! Esci da questo corpo immondo!" Continuo a gridare calciandolo e riuscendo a farle mollare la presa per poi scappare.
"Ma papà! Ho una cosa importante da..."
"Non sono tuo padre! Va al diavolo, nessuno dei miei stivali! Non prenderai mai la mia anima!"
"Ma dai. Non trattarmi così. Deve esserci un malinteso. Io..." Cerca di utilizzare un tono dolce. 
Probabilmente è un'altra tattica per farmi abbassere la guardia.
"Ehi, ma per chi diamine mi hai preso? Tutti su Oblitus sanno quanto siete spietati e subdoli. Ne ho sentito di tutti i colori su di voi. Rispetta i piani e sta dalla tua parte del territorio. Questo è il mio territorio, quello dei dimenticati e tu non ne fai parte!" Affermo continuando a camminare.
"Ma... io...." La vedo fermarsi.
"Stammi lontano! Non ti voglio tra i piedi, misera manipolatrice!" Gli urlo. Forse sarò stato un po' duro con lei.
Non lo so, ma nel scappare non la vedo più dietro di me e inconsciamente mi sono addentrato nella foresta oscura.
Ignaro di tutto, Xion si è fermata, delusa e amareggiata dalle mie parole.
Guarda a destra e a sinistra, per poi prendere la keyblade che ha nascosto per portarla a me.
"Mpf... è dire che volevo dargli la mia di keyblade..." Mormora tra se e se per poi sedersi e continuare a chiedersi:"Perchè mi sta evitando? Cosa gli ho fatto di male?" 
Quei sentimenti di delusione escono fuori fin troppo facilmente per essere una normale nessuno.
Infatti, non può essere più considerata tale essendo stata riprogrammata inconsapevolmente da me ad essere una dimenticata. Ha un cuore e nuovi ricordi ormai, ma io non posso di certo saperlo. Infondo, di questo mondo, ci sono ancora tante cose che mi sfuggono, così come il senso dell'orientamente che ogni tanto va a farsi benedire.



*Seifer*

La storia con Moguri e Lucis mi puzza. 
Continuano a starmi lontano ed oltre questo sanno entrambe troppo su di me, mentre io sono completamente all'oscuro su di loro. 
Li vedo chiacchierare, ma non riesco a sentirli con chiarezza.
Stanno tramando qualcosa. Lo sento.
"Seifer. Di qua! Dobbiamo trovare delle provviste." Mi riferisce prendendo la strada a sinistra. 
Lo seguo. Stranamente, Moguri rimane ferma e mi lascia passare.
Dopo qualche passo mi volto e la vedo allontanarsi. 
"Seifer! Dove vai?" Mi chiede Lucis non togliendomi gli occhi di dosso.
"Che domande? Vado a vedere dove va quell'incapace." Rispondo sinteticamente avanzando il passo verso la direzione in cui è andata Moguri.
"Ehi! Aspetta! Seifer non puoi...!" Sento i suoi passi seguirmi, ma ad un certo punto scompaiono. 
"L'ho seminato." Presumo continuando a camminare.
Eccola lì, vicino ad una scogliera. Ha di nuovo quello sguardo perso nel vuoto. Che diamine le sta prendendo?
"Quindi... eri qui." Affermo facendola voltare verso di me e toglierle i pensieri che ha nella testa.
"Che vuoi? Va da Lucis." Dice semplicemente iniziando ad avanzare.
"Io non prendo ordini da te. Non torno indietro. Voglio sapere cosa sta succedendo. Perchè continui a tenermi alla larga? Come fai a sapere tutte queste cose su di me?" Comincio a chiedere seguendola.
"Non ti avvicinare!" Mi urla voltandosi velocemente e fermandosi.
Continuo a  camminare verso di lei che sembra non avere alcuna intenzione di avermi vicino. Prende l'arma e noto subito qualcosa. Non è una semplice spada. E' una gunblade ed ha un leone con una croce vicino. 
Sembra l'arma di Squall, ma la mantiene in modo diverso. Riesce a mantenerla tranquillamente con la sinistra senza alcuno sforzo. Com'è possibile?
Non è che... magari... è la sorella di Squall?
Tsk... ma che vado pensando? Tutti sanno che Squall non ha altre sorelle oltre Ellione. 
"Te lo ripeto per l'ultima volta. Non costringermi ad usare le maniere forti!"
Mi fermo a quelle parole. Voglio constatare se davvero è ciò che penso, oppure mi sto sbagliando.
Prendo la mia gunblade.
"Ti ho detto di dirmi cosa sta succedendo." Le urlo in faccia mentre corro verso di lei con l'arma tra le mani sferrandole un colpo.
Riesce a pararlo. Colpo dopo colpo mi rendo conto delle sue abilità quasi superiori a quelle di Squall. 
Me ne accorgo dalla destrezza e dall'agilità che ha nel manovrare quella spada. Riesce a tenerla con entrambe le mani, ma non vuole realmente attaccarmi. Si sta solo difendendo.
"Va via! Allontanati da me!"
"Perchè? Hai paura che ti uccida?!" 
"Me ne frego altamente di essere uccisa da te! Se lo dico è per te!" Mi sbraita abbassando lo guardia.
L'arma va in aria a causa del mio colpo finendo nel terreno poco distante da noi. Riesco stranamente a disarmarla.
La vedo deglutire e avanzare all'indietro continuando a ripetere:"Non avvicinarti! Mantieni le distanze!"
"Perchè diamine dovrei farlo, eh? Voglio saperlo!" 
Mi avvicino a lei, mentre continua a indietreggiare inconsapevole del dirupo dietro di lei.
Il tacco della ragazza scivola sui massi sottostanti e cade all'indietro. Sta per precipitare.
"Moguri!" Urlo il suo nome andando verso di lei cercando di afferrare quella mano per non farla cadere, ma è inutile. Mi affaccio e la vedo in acqua. Non riesce a risalire. 
Perchè  questa scena mi è così maledettamente familiare? Che sta succedendo?
Ha qualcosa che non va, ma anch'io sono più strano del solito.
Getto l'arma a terra e senza pensarci due volte mi tuffo tentando di aiutarla a stare a galla.
"Aggrappati a me!" Esclamo prendendole la mano.
Qualcosa non quadra.
In quell'istante in cui afferro quella mano c'è qualcosa che mi lascia incredulo. Non comprendo.
Cosa sono? Ricordi?

*Nella mente di Seifer*


Questi ricordi, come se fossero stati sempre lì ed io li ho ignorati per così tanto tempo, mi rendono tutto più chiaro. Tutto successe quel giorno in cui Rinoa mi diede appuntamento fuori dal Garden. Ci vedevamo spesso.
Sinceramente... a me piaceva e quel giorno decise di vederci all'allevamento di chocobo. 
Posto strano per un incontro romantico, ma mi resi conto che non era affatto ciò che pensavo.
Prima di uscire, le chiesi come mai proprio lì e lei mi rispose semplicemente con:"Devo farti conoscere una persona."
Non diede spiegazioni e la curiosità incominciò a farsi sentire, mentre mi dirigevo lì.
Una volta arrivato, la vidi insieme ad una ragazza che chiacchieravano tranquillamente. Sembravano essere amiche da sempre.
Quella ragazza era Moguri. La cosa che mi sorprese era l'estrema somiglianza a Squall che era nella classe dopo la mia, ma...  era anche diversa... molto diversa. Forse... era l'esatto opposto di quel tipo. Me ne resi conto dal modo in cui scherzava e dal sorriso impresso sul suo volto. Squall, invece, da quando lo conosco, non ha mai riso o sorriso.
"Oh...eccolo! Seifer!" Mi chiamò Rinoa agitando la mano accorgendosi di me.
La sorella di Squall era lì. Si voltò verso di me con naturalezza, mentre accarezzava un chocobo e mi sorrise. Quel sorriso emanava una dolcezza immensa che non avevo mai visto.
Da quel giorno Moguri incominciò ad uscire con noi e giorno dopo giorno mi legai a lei. Mi trovai innamorato di quella ragazza senza nemmeno accorgermene. Capitava molto spesso che ci vedevamo anche all'interno del Garden e gli occhi di Squall quasi mi linciavano nel vedermi parlare con lei, quindi cercavamo di evitare. Poi, accadde l'impensabile.
Un giorno, la ragazza mi chiese di accompagnarla sulla grande scogliera. Disse che Rinoa ci era già stata e che non voleva andarci, così decisi di andare con lei. Quel posto era stupendo e si vedeva il mare sotto di noi.
"Ma è stupendo!" Esclamò correndo verso il ciglio per osservarlo meglio.
Rimanemmo lì a guardare il paesaggio, quando il sole incominciò a tramontare.
"Si è fatto tardi." Affermò alzandosi all'inpiedi per poi continuare:"Dobbiamo tornare al Garden. Domani abbiamo lezione."
"Hai ragione. Però... potremo rimanere ancora un po'."
"Piacerebbe anche a me, ma... poi... Squall... lui si preoccuperebbe." 
Pensava sempre prima agli altri invece di se stessa. Sorrisi.
"Ok, andiamo." Dissi mentre mi alzavo per andarcene, quando mise un piede su qualcosa di scivoloso cadendo all'indietro e finendo in acqua.
"Moguri!" Urlai lanciandomi dietro di lei. 
Non so ancora perchè, ma fu qualcosa di istintivo. Tanto che anch'io incominciai a farmi delle domande mentre cadevo in acqua.
Moguri stentava a stare a galla. Le faceva male la caviglia. Probabilmente aveva preso qualche storta nel cadere. Fortunatamente, c'ero io a trascinarla e ad aiutarla a stare a galla.
"Aggrappati a me!" Ordinai e lei fece come le avevo detto.
Avvolse le sue braccia lungo il collo abbracciandomi. Quel contatto così ravvicinato mi lasciò sorpreso perchè compresi cos'era che provavo per quella ragazza e che probabilmente ero corrisposto.
Lei mi guardò negli occhi e, a quel contatto visivo, la vidi arrossire di colpo abbassando lo sguardo.
La cosa mi fece ridere:"Cos'hai?"
"Nulla."
"Ma se sei diventata tutta rossa."
"Non è vero e anche se fosse probabilmente mi starà venendo la febbre a causa dell'acqua e..."
"Ti stai arrampicando sugli specchi." Intuii ricevendo uno schiaffo dietro al collo.
"Ahi! Ma sei impazzita? Mi hai fatto male!"
Si aggrappò nuovamente a me sospirando un:"...grazie..."
Quella vicinanza tra noi, l'essere soli e in sintonia fece scoppiare qualcosa tra noi. Qualcosa di irreparabile. Sentivo nelle viscere che era quella giusta, sentivo che senza di lei mi sarei perso nell'oscurità più profonda. 
Era strano. Lei mi completava e lasciava uscire la parte migliore di me.
La baciai lì, mentre il sole tramontava.
In quel momento ci dimenticammo di tutto e tutti. Peccato che il nostro amore non era ben visto da Squall.
"Cosa? Ti sei messa con Seifer?"
"Si. Che c'è di strano?"
"C'è tutto Moguri. Tutto! Adesso ti sei solamente messa insieme e ti sei ritirata a casa con la caviglia slogata. Che succederà più avanti?" Gli domando il ragazzo irritato dalla questione.
"E' solo un assurda e sfortunata coincidenza."
"Sarà... ma quel tipo non mi piace." Disse sedendosi sul letto preoccupato per la sorella.
La ragazza si avvicinò a lui abbracciandolo da dietro:"Su, via! Quest'anno voglio vederti felice e dare il massimo. Anche perchè l'anno prossimo ci sarà anche la cerimonia per diventare Seed e ho intenzione di ballare con te."
"Non hai nulla che ti passa per la testa, vero?" Le chiese conoscendola bene.
"Dai. Può darsi che troverai anche tu la tua dolce metà. Così potremo uscire insieme."
"Moguri, non è questo il punto. Il problema è già Seifer di per se."
Squall non mi accettava e sentire tutta quella discussione dei due fuori dalla porta mi feriva. 
Io amavo realmente Moguri e anche se lui si fosse opposto, avevo serie intenzioni. Mi promisi che appena avrei concluso l'anno e sarei diventato Seed le avrei chiesto di sposarmi, ma... ciò non avvenne mai.
Squall stava poco a poco accettando l'idea di me, quando accade proprio quel motivo per cui Moguri mi tiene alla larga. 
Il giorno che la morte me la portò via.
Eravamo insieme. Era il giorno prima dell'esame per diventare Seed e lei volle andare all'allevamento di chocobo. Sembrava tutto perfetto. Avevo intenzione di anticiparle qualcosa, ma non ci riuscii.
Quando arrivammo arrivati lì... vedemmo solo chocobo morti.
Un leviatano li aveva uccisi e si sferrò contro di noi. 
Non so ancora come successe, ma fui colpito dal mostro che mi fece volare via la gunblade dalle mani. Nel volteggiare e ritornare a terra mi tagliò il volto provocandomi la cicatrice che adesso ho.
Il dolore fu enorme e per un momento persi la vista vedendo solo sangue davanti agli occhi. Non volevo demordere, ma ero in difficoltà. 
Moguri balzò sul leviatano alle spalle, perforandogli il cuore con l'arma che aveva tra le mani. 
Vederla uccidere quel mostro, mi fece sorridere. Mi aveva salvato, ma non finì qui. 
Quella creatura si ribellò prima di morire e scuotendosi a destra e a sinistra... Moguri perse la presa andando a sbattere a terra, sulle roccie dure create dallo stesso leviatano che aveva raso a suolo l'allevamento. Quel colpo le fu fatale. Rotolò verso la discesa senza sensi e si fermò. 
Il sangue scivolava via dal collo, mentre rimanevo lì incredulo a guardarla.
"Moguri..." Mormorai intuendo la cosa più dolorosa che c'era da sapere.
Mi avvicinai a lei prendendola tra le mie braccia. 
Per salvarmi e uccidere il leviatano era morta. Andata per sempre.
Mi sentivo terribilmente piccolo. 
Incominciai a piangere, mentre la stringevo a me.
La rivolevo indietro. Non importava come. 
Incominciai a non dare ascolto a nessuno e Squall, sapendo l'accaduto, diede tutta la colpa a me.
Scoppiavano spesso rissa tra di noi proprio per questo. Non potevo degli torto. L'unica persona rimasta nella sua vita se n'era andata per causa mia.
Vedere il volto di quel ragazzo, mi ricordava terribilmente lei, così gli feci quella cicatrice perchè era insopportabile da guardare.
Rinoa mi stette vicino, ma non riuscivo a togliermi l'idea di quella scena che avevo visto, così come non riuscii mai a passare l'esame di Seed.
L'idea di diventare Seed senza mantenere quella promessa interna, mi distruggeva il cuore.
Da lì provai tutti i modi per ritrovarla. Motivo per cui mi allenavo spesso e feci della guerra la mia ragione di vita. Quando incontrai Edea e successivamente Artemisia, decisi di allearmi solo perchè volevo ritrovare Moguri. Poi accadde l'impensabile.
Ebbi un incontro ravvicinato con lei, mentre ero fuggito via dalla battaglia di Squall e Artemisia.
Era lì. Davanti a me. 
Era tutto buio intorno a noi ed io riuscivo a vedere solo lei.
"Moguri..." Chiamai con le lacrime agli occhi avvicinandomi a lei e abbracciandola. 
Era viva ed era davanti a me.
"Seifer..." Sussurrò spostandosi e togliendosi dall'abbraccio.
"Ti ho trovata... finalmente..."
"Seifer, ascoltami bene. Io non starò per molto qui."Mi disse facendomi squotere la testa e domandare:"No! Cosa?"
"Artemisia ha alterato il nostro spazio. Siamo tutti in un'altra dimensione."
"Di che stai parlando?"
"Io non sono realmente viva. Sono viva qui, ma... solo perchè ho la missione di proteggere Squall e... te."
"Moguri... non scherzare..." Mormorai conoscendola bene e sapendo che era solito di lei, ma dall'espressione seria, compresi subito che non era così. 
"Non sto scherzando. Io ti sono sempre stata vicino, sia a te che a Squall. Deponi le tue armi con lui. Ha bisogno di qualcuno che gli sia amico e gli stia accanto, proprio come ne hai bisogno anche tu."
"Moguri..." 
Avevo le lacrime agli occhi quando aggiunsi:"...questo.... è un addio?"
"No. E' un arrivederci, perchè ci rincontreremo, ma... voglio che tu faccia tutto ciò che non ho fatto io. Cioè vivere."
"Cosa?"
"Ridi, sorridi, goditi ogni momento che poi... quando tutto finirà... potremo raccontarci di tutto, ma non devi temere la mia assenza. Io... ti sono vicina così come ti sono sempre stata accanto." Mi rivelò dandomi una piuma bianca tra le mani.
"Mog...." Tentai di chiamare quanto ella mi toccò il petto sussurrando:"Sancta!"
Non so cosa accadde, ma mi ritrovai nel letto. Pensai che era un sogno, ma al mio risveglio avevo ancora quella piuma tra le mani.
Però era strano. Era quasi come se tutti quei ricordi erano sovrapposti ad altri, ma allo stesso tempo anche se non avevano logica, coprivano il vuoto e i mille perchè che c'erano nella mia mente. 

*Oblitus - Oggi...*

Proprio mentre quei ricordi riappaiono nella mia mente a contatto con quella mano, vengo allontanato da Moguri che tenta di nuotare da sola fino a riva.
La seguo confuso da ciò che ho appena visto nella mia mente. Arrivo sul bagnoasciuga esausto, sedendomi a terra e volgendo lo sguardo verso lei.
Si alza da terra. Ha qualcosa che non va. Zoppica. Probabilmente le fa male la caviglia.
E' colpa mia. Sembra quasi che gli eventi si stanno ripetendo.
"Non dovresti camminarci sopra."
"Sto bene. E poi...se ci fermiamo adesso, senza armi sarà un po' difficile difendersi."
A quelle parole mi alzo e mi allontano sorpassandola:"Ehi! Dove vai?"
"Vado a prendere della legna e le armi. Tu rimani qui." Replico andandomene.
Voglio schiarirmi le idee e prendendo le gunblade riguardo il simbolo che ha su di essa.
E' davvero la sorella di Squall, ma... perchè è finita qui? Perchè ho dimenticato tutto?
Con questi pensieri ritorno da lei, prendendo della legna per strada. Lì, mi rendo conto che ciò che ho visto è la realtà.
Mi fermo poco distante da lei, la vedo lì. E' di spalle e non si accorge di me. Si è tolta il giubbino e ha le spalle scoperte tentando di togliere l'acqua dai capelli e da quel indumento.



Spostando i capelli, noto che sulle spalle ha due ali tatuate di bianco e dietro la nuca una cicatrice profonda e rossa. 
Lei... quel taglio... è per causa mia. E' successo per salvare me.
Dallo shock mi cade la legna dalle mani. Il rumore la fa solbalzare e voltare verso di me.
"Ehi, che combini?" Domanda mettendosi il giubbino per coprirsi la schiena.
Probabilmente non vuole far vedere quei segni.
"Che dovrei combinare? Ho preso della legna, no?"
"Potresti anche lasciar perdere...."
"Tsk...ho i vestiti bagnati e di certo non mi metto in viaggio così. E poi sta venendo sera. Ci prenderemo sicuramente un raffreddore."Mi oppongo riprendendo la legna e accendendo il fuoco.
Continua a tenermi distante, ma è tutto molto chiaro adesso. Vuole proteggermi dai ricordi di lei, quelli che ho appena visto.
Perchè? Perchè vuole portarsi questo enorme peso sulle spalle e non condividerlo con me?

*Stella*

Devo ammettere che lasciare Chappu nel decimo settore mi dispiace un po', ma ne sono anche sollevata al tempo stesso.
Ha trovato una famiglia, una casa e, cosa più importante di tutte, non è stato dimenticato.
Eppure qualcosa non mi torna.
Pur essendo morto, qui a Somniland sembra più vivo che mai.
Possibile che il passaggio dal settore attuale a Somniland l'ha reso vivo? Dunque, su Somniland, la morte è impossibile davvero?
Eppure i conti continuano a non tornare. 
Mentre camminiamo per Alexandria del nono settore, vedo carcasse di mostri ovunque. 
Possibile che allora dia una seconda possibilità a chi non ne ha avute?
"A che pensi?" Mi domanda Sorrow vedendomi immersa nei pensieri.
"Niente di che. Tranquillo."
"Firion non sembra stare nella pelle." Mi dice facendomi notare il ragazzo che sembra avere più fretta di tutti nel ritrovare Lightning.
"E' comprensibile. Tra poco ritroveremo la sua ragazza o sbaglio?"
"Stella? Posso farti una domanda?" Mi chiede fermandosi di colpo e facendo fermare anche a me per poi aggiungere:"Secondo te accadrà anche a noi? Cioè... secondo te... ciò che è successo a Chappu. Potrei tornare nel secondo settore con Firion?"
Quella domanda mi lascia perplessa e rispondo:"Non ne ho idea. Eppure ancora mi sfugge il motivo per cui è rimasto intrappolato lì."
"Ha completato la sua missione personale. Pensavo di avertelo detto." Interrompe Noctis avvicinandosi a noi.
"Missione personale? In che consiste?"
"E' una missione che porti nel cuore ed è tua che lo voglia o no. Sembra che i settori ti facciano avanzare pur di completarla. Una volta conclusa e ritornato nel tuo settore, compare un muro energetico che ti impedisce di uscirne." Spiega il re lasciandomi sorpresa.
"Dunque...anche tu hai una missione personale. Dico bene?"
Lo vedo fermarsi e voltarsi verso di me.
Vorrebbe dire qualcosa, ma non lo fa. 
Cambia semplicemente discorso.
"L'aereonave è la giù. Dovremo sbrigarci."
Riprende a camminare verso l'oggetto indicato. 
Non so perchè, ma tutta questa storia mi puzza.
Perchè si sta comportando così? Possibile che nasconda qualcosa?
Con questi pensieri nella testa, mi dirigo sull'aereonave diretta a Kingdom Hearts.


Chissà per quale motivo, quell'aereonave sembra avere un guasto. 
Qualcosa non va, ma me ne rendo conto fin da subito. Dopo qualche ora di viaggio è tutto fin troppo tranquillo, quando uno scossone ci riporta alla realtà.
"Elle! Che succede?!"
"I motori! Non capisco! Sembrano essere guasti, ma è tutto nella norma." Avverte la bionda incominciando a muovere i pulsanti lì.
Quell'aereonave a forma di dirigibile è stato preso di mira da qualcuno, ma non uno chiunque.
"Scusami, regina, ma quest'aereonave serve a me!" Sento dire una voce femminile provenire dietro di me.
Mi volto e vedo la ragazza che ho incontrato nel quindicesimo settore, Rika.
"Tu?" Chiedo con tono sorpreso. 
Sinceramente non me l'aspettavo da lei, cosa che invece Mahru e Elle non li lascia per niente sorpresi.
"Che diamine vuoi da noi?" Ribatte Elle preparando il pallone per un eventuale guerra.
La castana se ne sta lì, seduta sulla ringhiera di quell'aereonave, quasi come se fosse a proprio agio e non se ne cura per niente di noi.
Sorride come un villano pur non essendolo. Ha qualcosa in mente.
"Da voi nulla. Ho solo intenzione di prendere in prestito quest'aereonave." Rivela scendendo a bordo del mezzo. 
Un altro scossone. E' il peso di quest'ultima a darli. 
Sembra quasi che non regge.
"Hai truccato tu i motori, non è così?" Intuisce Mahru preparando la lancia pronto a combattere.
"E' un dirigibile. Se gli fai un foro sul pallone e c'è più di un certo peso a bordo, l'aereonave perde quota. E' scientificamente provato. Pensavo che l'avreste capito." Spiega sinteticamente la ragazza lasciandomi perplessa. 
"Subdola bastarda!" 
"Perchè ci fai questo?"Interrompo la furia di Mahru pronto a darle addosso. 
Voglio vederci chiaro, anche perchè non sembra così cattiva come vuole sembrare.
"Devo arrivare nel settore attuale. Vi conviene scendere e prendere il prossimo se non volete schiantarvi." Consiglia, ma noi non vogliamo rinunciare.
Siamo in viaggio da troppo tempo per farlo.
Evoco la mia spada e mi posiziono per la lotta.
"Noi non scendiamo senza combattere."
"Mi spiace sentirtelo dire, mia regina, ma non posso perdere altro tempo." Dice iniziando ad attaccare con pugnali e pistola.
E' velocissima e se non fosse per il supporto di Elle e Mahru sarei morta in pochi istanti.
Quegli spari fanno venire in mio soccorso anche Noctis che, vedendomi combattere, si unisce alla lotta anche lui, ma una volta arrivato sul ponte, non ha neanche il tempo di sferrare un attacco.
Un mostro comincia ad attaccarci e Rika cambia direzione dei suoi attacchi.
"Ma tu guarda che mi tocca passare per quell'idiota..." Mormora tra se e se mentre ricarica quell'arma.
E' ovvio. Lei vuole l'aereonave perchè deve cercare qualcuno in quel settore.
Eppure è strano. Nel settore attuale del mondo di Oggi, da quel che so, c'è solamente un pezzo del quindicesimo settore. 
Possibile che sia rimasto qualcuno di così importante per lei?
Non ho nemmeno il tempo di concludere il pensiero che quella creatura spacca l'aereonave in due. 
Il vagone in cui siamo io, Noctis, Elle e Mahru cade, mentre Rika riesce a rimanere su quell'aereonave aggrappandosi alla ringhiera e salvandosi per un pelo dalla stessa nostra sorte. 
Le nostre urla disperate si fanno sentire.
Ormai è la fine. Ci schianteremo.
"Stella!" Sbraita Noctis tentando di afferrarmi la mano.
Ci riesce e fa forza verso di se per poi avvolgermi in un abbraccio. Dopodiche utilizza una magia, simile al teletrasporto, ritrovandoci appesi a delle roccie.
Alzo lo sguardo e noto la spada che ha evocato conficcata tra quelle roccie.
Ha utilizzato i suoi poteri per salvermi, ma...perchè?
Inconsciamente, si volta verso di me chiedendomi:"Stai bene?"
I nostri sguardi si incrociano. Siamo così vicini che, dall'imbarazzo, perde il controllo  di quell'arma che ci regge.
Fortuna che la caduta non è troppo dolorosa essendo solo a pochi metri da terra.
"Noctis...?"
"Sto bene." Risponde vedendomi a terra vicino a lui.
Mi alzo e comincio a guardarmi intorno.
"Dove siamo finiti?"
Lo vedo alzarsi e guardare in giro per poi replicare:"Non lo so. Questo posto non lo conosco. Probabilmente deve essere sull'isola dei settori minori di Somniland."
"Settori minori?"
"Si, una delle tre isole che vedi da Somniland. C'è questo dei settori minori, World of Final Fantasy e Kingdom Hearts che è la più distante di tutte, ma anche quello più vicino al mondo di Oggi e al settore attuale." Comincia a spiegare lasciandomi dei dubbi.


"Dunque, quel mondo di Oggi è vicino a Kingdom Hearts..."
"Non esattamente. Kingdom Hearts è come una porta che conduce ad altri mondi. Da lì si può andare ovunque."
"Ovunque la square vuole, giusto?" Domando mentre lo vedo avanzare verso degli alberi.
"La square?" Chiede incuriosito voltandosi verso di me.
"Sono tutti mondi creati da loro, no?"
Incomincia a guardarmi in modo strano e lì comprendo. Lui non sa la verità della square. Somniland non sa nulla della square e degli archiviati, altrimenti saprebbe anche di me.
D'un tratto sentiamo un urlo.
"Ma questa è Elle!" Riconosco iniziando a correre verso la direzione da cui proviene quel grido disperato.
Noctis mi è dietro, ma sembra ancora confuso dalle mie parole.
Arriviamo nei pressi di un bosco fitto e tetro. Gli alberi sono alti e sotto di essi vediamo Mahru a terra. Si tiene il braccio sanguinante, mentre Elle cerca di curarsi con la sua magia bianca, il ginocchio fuori posto.
Hanno graffi ovunque. Se la sono vista davvero brutta.
"Mahru, stai bene?"
"Che domande? Certo che no! Non riesco nemmeno ad alzarmi!" Risponde invasivamente alla mia domanda.
"Maledizione! La magia sembra non fare effetto!" Rivela Elle delusa staccando le mani dal ginocchio.
"Beh... almeno non sei messa male come lui." Cerco di confortarla, ma non serve un granchè.
"Veramente... Mahru ha attutito la caduta. Per questo ho solo la gamba in questo stato."
"Potresti evitare di dire i miei gesti eroici? Mi fai sembrare un rammollito." Mormora Mahru urtato dalle parole della ragazza.
"Beh... comunque grazie."
"Di nulla. Tanto qualcuno di noi doveva finire così."
"Pessimista!" Urla Elle iniziando a litigare con Mahru facendomi ridere.
Sono messi male e hanno ancora la forza di litigare. Mi volto e noto Noctis che continua a cercare qualcosa in giro.
"Va tutto bene?" Domando vedendolo pensieroso.
"Dov'è Firion?"
"Fortunatamente è ancora sull'aereonave con Aria e Sorrow. Durante l'attacco non sono usciti dalle cabine. Non so perchè. Probabilmente stavano riposando." Replica Elle facendoci sospirare.
"Spero che siano riusciti ad arrivare a Kingdom Hearts senza problemi." 
"Piuttosto, perchè Rika sta andando nel settore attuale? Cos'è che cerca?" Comincio a chiedere pensando alle parole che ho sentito mormorare sull'aereonave.
Il silenzio cala e Noctis si avvicina a noi svelando il mistero:"Prompto."
"Che?"
"Sta cercando Prompto, probabilmente. La sua faccia non mi è nuova, ma non mi è nemmeno vecchia. E poi, ho avuto come la sensazione di averla già conosciuta alle superiori. Forse mi sarò sbagliato. Non ne sono poi così sicuro."
Ormai per Noctis è tutto fin troppo confuso. Me ne rendo conto.
Adesso, però dobbiamo uscire di qui e aiutare Mahru ed Elle in qualche modo.
Non importa come, ma ce la faremo.
Inoltre... dobbiamo sapere anche dove siamo finiti. Non possiamo starcene così a pensare. 

***Intanto, a nostra insaputa...***

"Ravus, il prossimo ad agire sarai tu." Informa Ardyn vedendo tardare Nube Oscura e Golbez dall'incarico affidato di prendere il possesso del terzo e quarto settore.
"Perchè proprio io?" Gli domanda avvicinandosi all'uomo che se ne sta a guardare fuori dalla finestra della sua stanza.
"Perchè sei più affidabile di loro. E poi, ho sentito dire che Noctis è sulle nostre traccie."
"Lascia che ci trovi. Tra tutti quei soldati e i villani non credo avrà scampo." Gli dice il biondo-argenteo quasi sicuro che il tipo volesse difendersi da lui.
Peccato che la realtà è un'altra.
Ardyn non vuole difendersi da Noctis, ma bensì colpirlo.
"Ho sentito che è stato visto nel decimo settore con una bionda. Non si è riuscito a capire se si tratti di tua sorella o di un'altra persona."
"Fammi indovinare. Vuoi che vada a vedere di persona se Luna è al palazzo?" Ipotizza cogliendo in pieno i piani di quell'uomo.
"Esattamente. Va al palazzo e, se fosse lì, prendila e portala da me. Senza protezione, il quindicesimo settore sarà mio in un istante."
"E se davvero fosse andata con Noctis?" Domanda Ravus vedendolo voltarsi verso di lui. 
Il tipo inizia a sorridere a quella domanda, avvicinandosi a lui e dicendogli:"Che domande? Andrai a prenderla."
"Vuoi che la rapisco?"
"Se la vedi così è qualcosa di tremendo. Diciamo che voglio solo riunire la tua famiglia e distruggere Regis come ti avevo promesso. Tutto qui."
Quel modo di guardare di Ardyn non promette nulla di buono. 
Ha qualcosa in mente, ma per Ravus è l'unica occasione che ha per riprendersi sua sorella e schiararla contro Noctis.
E' ancora ignaro che a stare con lui nel decimo settore non è Lunafreya, ma bensì Stella.
Inoltre, non è l'unica cosa che gli sfugge. 
Infatti, nella residenza di Ardyn, ci sono dei sotterranei scavati dai nessuno. 
E' il loro luogo, la loro casa, ma anche quello in cui tengono coloro che hanno fatto prigionieri. 
"Roxas! Non fartelo sfuggire!" Sbraita Axel correndo nei corridoi scuri e tetri della prigione. 
Un loro ostaggio è evaso. 
I soldati magitek e i PSICOM lo seguono. 
Non c'è via d'uscita. Vanno a destra e a sinistra, ma del prigioniero non c'è traccia. Sembra essersi dissolto nel nulla.
"Axel! L'hai trovato?"
"No! Se Ardyn scopre che ce lo siamo fatto sfuggire, non ci darà quei benedetti cuori."
"Dobbiamo trovare Nyx il più presto possibile." Discutono i due per poi separarsi alla ricerca del glaive.
Non sanno che Nyx è nei canali più profondi di quella residenza, condotti che portano verso l'esterno, ad un passo da loro.
Da quelle condotte è riuscito a sentire il piano di Ardyn e non riesce a starsene con le mani in mano.
Riesce a fuggire, prendendo un camion che è all'interno di esso e buttando giù il cancello che lo tiene bloccato lì.
I soldati aprono il fuoco nel vederlo, colpendolo in pieno. 
Arriva ad Insomnia dove a fatica, scendendo dal camion, si trascina fino al palazzo per poi cadere a terra esausto. 
Ha perso troppo sangue e nonostante ha resistito per tutto il viaggio, non può sforzarsi ancora. Sviene, proprio mentre uno dei suoi compagni lo ritrova.
"Nyx!" Urla Crowe correndo da lui. 
"Qualcuno mi aiuti! Chiamate la regina! Fate qualcosa glaive!" Continua a sbraitare, mentre le truppe si uniscono e avverto la regina che non perde tempo ad intervenire.
"Nyx!" Chiama correndo fuori dalla residenza vedendolo su una barrella.
"Regina, dobbiamo portarlo in ospedale. Potrebbe non farcela."
"No, il percorso è troppo lungo fino all'ospedale. Portatelo dentro. C'è l'infermeria. Provvederanno i miei medici a curarlo." Dice facendolo portare dentro e curare.
Al suo risveglio, Nyx si ritrova nelle stanze di Lunafreya. E' nel letto di quella regina e volgendo lo sguardo la vede lì, accanto a lui su di una sedia a tenergli la mano.
Si è appisolata nel tentativo di attendere il suo risveglio.
"Luna..."Sussurra facendole aprire gli occhi e alzare la testa verso di lui.
"Nyx. Per fortuna stai bene."
"Dov'è Noctis? Devo urgentemente parlare con lui."
"E' in missione adesso."
"Bene. Allora toccherà a me adesso." Afferma alzandosi dal letto e aprendo l'armadio della regina.
"Ehi, che stai...?"
"Ravus lavora con Ardyn. Hanno intenzione di rapirvi. Se non vi trovano, non possono farvi nulla." Rivela prendendo la valigia e mettendo tutto ciò che può al suo interno.
"Ma il settore così rimarrà scoperto. Noctis ha detto che dovevo..."
"Lo so, ma siccome adesso regnate voi, se vi trovano è la fine." Continua chiudendo la valigia e prendendola per mano trascinandola fuori di lì. 
Arriva all'auto del re, dove fa salire la regina e aprendo il portello davanti per salire anche lui, incontra Crowe.
"Ehi, eroe. Dove stai andando?"
"Non c'è tempo per le spiegazioni. Raduna tutti gli uomini e proteggete il palazzo. Ardyn è diretto qui. Se prende la regina, il nostro settore è nelle sue mani, quindi devo impedirglielo!" Informa salendo nell'auto, quando la ragazza si avvicina all'auto dicendogli:"Ma così il settore rimarrà scoperto!"


"Lo so, ma è meglio scoperto e con qualche disagio che perso per sempre." Gli dice mettendo in moto e lasciando lì la glaive a correre all'interno del palazzo ed eseguire gli ordini dell'amico.
"Nyx! Perchè lo stai facendo? Non c'è bisogno di..."
"Luna, ho promesso a me stesso di proteggervi ed è quello che farò. L'ho fatto sul settore attuale dando la mia stessa vita per voi e Libertus. Quindi se servirà, farò lo stesso anche adesso."
"Che senso ha comportarsi così? Non puoi sempre rischiare..."
"Ho perso già una persona cara in passato e non voglio perderne altre." Confessa lasciandola perplessa e senza parole. 
La regina si tocca il cuore abbassando lo sguardo e ripensando a quel tocco di quella ragazza di nome Stella che gli ha dato alcuni ricordi che lei non ha compreso fino ad ora.
"Sorella... che diamine stai combinando adesso?" Mormora tra se e se alzando gli occhi al cielo e guardandolo dal finestrino di quell'auto ignara a ciò che sta succedendo ai ragazzi.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11.

*Lightning*


Eccomi qui, finalmente in piedi e con le energie recuperate. 
Se non fosse stato per Agni, non credo mi sarei ripresa così velocemente. 
Cloud sembra essere sempre più confuso su di lei, ma Squall è anche peggio di lui.
"Dunque... siamo nel terzo settore..." Mormora il biondo standosene seduto a riflettere su quanto accaduto.
"Piuttosto, come mai tre di voi e, per giunta, di settori diversi vi trovate qui? Cioè... non dovreste essere nel vostro settore a godervi la pace di questo mondo?" Domanda la strega rossa voltandosi verso di noi.
"Tsk... pensi davvero che qui sia così facile vivere? Firion è scomparso, Noctis vuole che andiamo nel settore attuale e che scopriamo cosa ha in mente Ardyn, i nostri ricordi intaccati che pian piano ritornano. E' tutto così assurdo e complicato." Cerco di spiegare, ma lei sembra non comprendere qualcosa di cui non sono neanche io a conoscenza.
"Capisco, ma ciò che non comprendo è perchè andare proprio in quello attuale? Cioè... non è pericoloso?"
Effettivamente è vero. Andare nel settore attuale è rischioso. Coloro che non sono del settore attuale e sono stati mandati qui, ritornandoci potrebbero scomparire per sempre.
Dunque... perchè Noctis ha scelto proprio noi tre?
"Si, hai ragione. E' pericoloso, ma noi siamo gli unici a poterlo fare." Interrompe stranamente Cloud alzandosi dal letto su cui è seduto per poi continuare:"Pensateci! Kingdom Hearts, in parte, è ancora sul mondo di Oggi, quindi per me e Leon non è un problema stare lì."
"Se è per questo, anche una parte di World of Final Fantasy è li." Aggiunge Squall incominciando a ricordare qualcosa.
"Si, effettivamente è vero. Ci siamo incontrati anche lì oltre a Dissidia, se non erro."
"Vi prego, piantatela di parlare di quel posto." Irrompe il biondo quasi infastidito dal discorso.
"Perchè? A te non piaceva quel posto?" Domando vedendolo agitato al solo sentirne parlare.
"Certo che no. Credetemi, è l'ultimo posto in cui vorrei andare. Non voglio neanche sentirlo."
"Brutta esperienza?" Chiede Meia avvicinandosi a noi per saperne di più.
"Brutta esperienza? E me lo chiedi anche?"
"Sembravano delle Funko Pop viventi." Rivelo facendo ridere le due, ma sinceramente non c'è nulla di divertente e la cosa fa alterare Cloud.
"Dobbiamo muoverci e ritornare a Kingdom Hearts."
Lo vedo uscire dalla baita e Squall si alza anche lui prendendo la sua arma e andando verso la porta.
"Squall! Aspetta!" Chiama Agni prendendo delle boccette e facendo voltare il castano che incomincia a lamentarsi:"Ti ho detto di chiamarmi Leon."
La ragazza si avvicina a lui dandogli quelle boccette tra le mani e avvertendolo:"Hai ancora bisogno di altre due di questi elisir. Non puoi metterti in viaggio ora."
"Mi spiace, ma devo andare."
"Però potremo fare qualche altra cosa nel frattempo..." Mormoro tra me e me pensando alle parole di Noctis e del suo piano di riunire gli eroi per fondare l'organizzazione dissidia.
Usciamo fuori a parlarne anche con Cloud di ciò che ho in mente.
"Tanto, comunque dovremo ritornare al settore nove per andare a Kingdom Hearts. Tanto vale che durante il viaggio avvertiamo anche gli altri della situazione." Propongo e i due sembrano non battere ciglio.
Ci avviamo così, insieme a Agni e Meia, presso un palazzo indicato da alcuni abitanti del settore.
"Stiamo cercando il cavalier cipolla."Dice Squall ad un ragazzino alle porte di quel palazzo.
A quelle parole incomincia a guardarlo stranamente per poi domandare:"Il cavalier cipolla? Quale dei tanti?"
"Che?"
"La nostra è un'associazione. Io sono Luneth, poi c'è Refia, Arc e Ingus. Chi è che cerchi precisamente?" Richiede il tipo presentandosi anche, ma la realtà è che il nome di quel cavaliere ci sfugge.
Non l'abbiamo mai saputo.
"Veramente... il suo nome... non ce l'ha mai detto." Rivela Cloud abbassando il volto deluso.
"Possiamo vederli?" Chiedo decisa.
A quel punto, Luneth annuisce e ci conduce in una sala dove ci sono altri tre ragazzi.


"Allora il biondo è Ingus, la ragazza è Refia, mentre il castano è Arc." Ci presenta andando accanto ai ragazzi, per poi voltarsi verso di noi. Li guardo uno ad uno, ma... è palese.
Il cavaliere che cerchiamo non è lì.
"Lightning... lui non..."
"Si, lo so." Interrompo il biondo delusa.
"Non c'è nessun altro qui?" Si intromette Meia capendo che chi cerchiamo non è in quella stanza.
"No, mi spiace. Siamo solo noi." Informa Ingus avvicinandosi e aggiungendo:"Per caso cercavate qualcuno in particolare?"
"Si, cercavamo chi ha rappresentato il terzo settore su dissidia." Gli dico, ma i quattro si guardano in faccia per poi affermare delusi:"Mi spiace, ma su dissidia nessuno di noi c'è stato."
"Cosa? Ma è assurdo!" Esclamo sorpresa. Anche perchè ricordo perfettamente che c'era un cavalier cipolla.
I quattro ci fanno accomodare per poi parlare di come sono andate le cose.
"Lo so che è assurdo, ma è così. Hanno portato la comunicazione all'interno dell'associazione dei cavalieri cipolla, ma essendo eternamente indecisi su chi doveva andare, alla fine ci siamo presentati tutti nella speranza che Cosmos scegliesse. Peccato che non ha preso nessuno di noi." Spiega Refia lasciandoci sorpresi.
"Ma è impossibile!"
"Già, se non sbaglio era biondo il cavaliere, un po' bassino...ma non ne sono sicuro del tutto." Afferma Cloud ricordandosi vagamente di lui.
Ad un tratto spunta dietro ai ragazzi un tipo che porta del thè ai quattro.
"Ecco il vostro thè." Dice avvicinando le tazze ai quattro cavalieri.
"Grazie mille, Onion." Ringrazia Refia, mentre il tipo, rivoltandosi si blocca nel vederci.



"E' lui!" Esclama Cloud alzandosi all'in piedi.
"Cavalier cipolla!" Chiama Squall riconoscendolo.
"Ma che dite? Lui non è un cavaliere. E' solo un domestico del palazzo." Informa Arc quasi ridendo della cosa.
"Ma era lui su Dissidia." Riconosco, ma per i quattro è troppo assurdo.
"Penso di aver già detto che dissidia non ha preso nessuno di noi. E poi, Onion è un domestico. Cosmos non avrebbe mai preso qualcuno senza esperienza come lui." Cerca di far ragionare Luneth, ma le cose stanno diversamente da come pensa.
"Vi sbagliate." Batte Onion voltandosi verso i quattro per poi continuare:"Vi siete sempre sbagliati su di me e vi state ancora sbagliando anche nei confronti di Cosmos, perchè su dissidia... ci sono andato io."
"Che cosa?" 
"Ma... perchè Onion? Perchè ci sei andato tu?" Cominciano a chiedere Refia e Ingus increduli.
"Perchè doveva esserci un rappresentate. Voi litigavate spesso per questo e non volevo che vedervi in quello stato, così ho preso l'armatura di Ingus e mi sono precipitato li."
"Onion!"
"Insomma... volevo farmi conoscere. Ecco tutto. Non volevo rimanere invisibile agli occhi degli altri e Cosmos ha esaudito i miei desideri."
"Ma tu non sai nemmeno combattere..."Mormora Arc perplesso.
"Veramente, gliel'ho insegnato io." Rivela Ingus guardandolo meglio, per poi avvicinarsi a lui e dirgli:"Onion, non so tu come abbia fatto a farti strada, ma è stato perchè volevi essere ricordato, non è così?"
"Ricordato? Allora... vieni anche tu da Oblitus." Afferma Meia facendo voltare Onion verso di lei.
"Cosa? Anche voi venite da lì?"
"Come hai fatto a finire qui? Sempre se posso saperlo." Incomincia a domandare Agni incuriosita dalla questione.
"E' stato portato da un nessuno da quanto ne so." Risponde Refia lasciando sorpresa la ragazza.
"Da un nessuno?"
"Mi hanno fatto attraversare dei passaggi all'interno del castello dell'Oblio. Non so come, ma sono finito nel settimo settore e quando sono arrivato qui, qualcosa mi ha bloccato. Poi è arrivata quella lettere di Cosmos qualche anno dopo e ho deciso di mettermi in gioco." Informa il ragazzo lasciando sorprese sia Agni che Meia.
"Dunque... è così che fanno i nessuno per venire in questo mondo e in Kingdom Hearts." Riflette Meia guardando Agni incredula, ma la questione nostra è sicuramente più urgente della loro e Cloud non perde tempo ad esporre la cosa.
"Lightning pensava di riunire tutti coloro che erano su Dissidia."
"Guarda che l'idea non è mia, ma di Noctis."
"Comunque, per farla breve, sei con noi?" Domanda Squall facendo sorridere il ragazzo che annuisce.
"Certo. Contate pure su di me. Cos'è che dobbiamo fare?" 
"..." 
L'eroe del settimo settore non ha il tempo di parlare che la porta della sala si spalanca.
"Dobbiamo aiutare i villani!" Sentiamo dire dall'eroe del quarto settore che avanza verso di noi deciso.
"Cecil?"
"Che ci fai qui?" Incominciamo a chiedere io e il biondo vedendolo preoccupato.
"Non immaginerete mai ciò che è successo. Mio fratello è venuto da me e a quanto pare siamo tutti intrappolati nei piani di Ardyn." 
"Che intendi dire?" 
"Intendo dire quello che ho detto prima. Dobbiamo aiutare i villani." Continua a ripetere facendo tacere Luneth e lasciandomi incredula ad esporre i miei pareri
"Tsk... abbiamo fatto così tanto per..." Mi interrompe prima che possa finire la frase. 
"Distruggerli? Sconfiggerli? Mandarli all'inferno? Si, è vero, ma ho fatto delle ricerche e pare che Somniland funzioni diversamente." 
"In che senso?" Domanda Squall introducendosi nel discorso.
"Nel senso che bisogna mantenere l'equilibrio tra bene e male e per farlo c'è bisogno di un eroe e di un villano contemporaneamente e se solo uno di noi che sia eroe o villano, verrà ucciso prima di passare la rappresentanza del bene o del male a qualcun altro, il settore verrebbe eliminato."
"Adesso stai esagerando." Batto, ma lui ne è pienamente convinto di ciò che dice.
"Invece no. Wol è tornato ed è sano e salvo, ma pare che sia atterrato nel secondo settore perchè il primo è stato esteso fino al terzo e del secondo settore rimane ormai davvero poco."
"Ma è assurdo! Firion è tornato qui, a Somniland."
"Si, ma non è nel secondo settore. Lo stesso vale per l'imperatore, altrimenti non si sarebbe ridotto così quel posto."
"Un attimo! Hai detto che Wol è nel secondo settore?" Si introduce Meia incredula, insieme ad Agni:"Già. Pensavo che fosse nel primo."
"Purtroppo le cose stanno così. Sono riuscito a vedere tutto a bordo dell'aereonave, perchè sinceramente non credevo alle parole di Golbez, ma era anche abbastanza strano che mi chiedesse aiuto se non fosse stato qualcosa di terribile." Aggiunge Cecil facendomi abbassare il volto e dire: "Dobbiamo portare Firion nel suo settore."
"Come se non bastasse, Ardyn ha comandato a Golbez  e Nube Oscura di attaccarci. Quindi saranno qui a breve."
Quelle parole di quell'eroe, però, sembrano non preoccupare le due di Oblitus che subito si mettono in gioco.
"Bene, noi penseremo al terzo settore. Cecil, Onion, voi andate a cercare gli altri rappresentanti di Dissidia."
"Agni, che hai intenzione di fare?" Domanda Meia vedendola troppo decisa.
"Che domande? Difendere questo settore e trovare Wol come abbiamo già detto."
"Ma..." Borbotta la strega blu, ma la tipa non si fa intimidire e subito impartisce gli ordini.
"Cecil, verifica fino al sesto settore. Quelli dovrebbero esseri i settori a rischio eliminazione. La tua aereonave ha abbastanza carburante per arrivare al nono?"
"No, signora. Al massimo fino all'ottavo."
"L'ottavo settore?" Chiede sorpreso Squall intuendo chissà cosa.
"Ottimo, Lightning, Cloud, Squall, voi andrete lì e troverete Firion. E' tutto nelle vostre mani."
"Già che si trovano lì possono parlare con i villani e gli altri eroi competenti in quel settore." Propone Onion.
"Giusto. Avvertite pure Gidan nel caso lo incontrate. Se non ho notizie, andrò io personalmente."
"D'accordo, ma come faremo per contattarci?" 
"A questo proposito, ho degli auricolari che mi ha dato Noctis. Cerchiamo in ogni angolo. Dobbiamo portare Firion a casa." Rispondo alla domanda di Cloud prendendo gli auricolari dalla tasca e dandoli a Cecil e Meia.
Arriviamo sull'aereonave dove vedo Agni fermare Squall e dire:"So che conosci Edea. Siccome andate nel settore otto, se la incontri digli che Agni sta bene. Lei sicuramente capirà."
"Mi spiace dirtelo, ma Edea non si trova lì adesso." Rivela il castano lasciandola sorpresa.
"Cosa?"
"L'hanno presa i villani e non sappiamo neanche dove sia."
"Già, ma Sephiroth è spietato. Di sicuro non si farà mettere i piedi in testa da Ardyn come Edea." Riflette Cloud, ma quelle parole non sembrano arrivare alla ragazza che incomincia a preoccuparsi.
"Meia, dobbiamo sbrigarci! Se Ardyn ha preso mia madre può avere in pugno anche mio padre e dobbiamo liberarli." Dice iniziando a correre e lasciando Squall pensieroso. 
Si volta verso di noi, per poi salire, ma sembra avere tanti dubbi nella mente. 
Lo comprendo bene. E' ancora confuso, ma non possiamo metterci a perdere tempo. Salpiamo così a bordo dell'aereonave di Cecil con uno scopo ben preciso. Ritrovare Firion.


*Mahru*

Eccomi qui, a terra in un settore che nemmeno conosco.
Stella e Noctis sono andati alla ricerca di erbe mediche e di provviste. 
Sinceramente, non sto molto bene. Mi fa male ovunque. 
Mi volto alla mia sinistra e vedo Elle che si è addormentata. Almeno lei riesce a dormire.
Sorrido, quando sento alla mia destra un rumore di foglie.
Qualcuno si sta avvicinando.
"Noctis... Stella...?" Comincio a chiamare, quando il rumore dei passi è sempre più vicino.
Afferro la mia lancia appoggiandomi e cercando di alzarmi intuendo che qualcuno si sta avvicinando a noi.
Con quel po' di forze, tento di puntare la lancia verso il nemico, quando mi ritrovo difronte a qualcuno.
Una ragazza, ma non è una qualunque.



"Rem..." Mormoro il suo nome vedendo che mi punta i pugnali contro. 
Abbasso l'arma incredulo e lei, sentendo che la chiamo per nome, sembra quasi sorpresa.
"Chi sei?" 
"Rem... sono...sono io...Mahru..." Continuo a borbottare non avendo nemmeno la forza per parlare.
Mi avvicino a lei, ma dopo due passi la debolezza mi prende e cado a terra.
La vedo avvicinarsi a me, abbassando le armi.
"Sei messo proprio male...." Nota per poi alzare lo sguardo verso Elle.
La vedo allontanarsi e la cosa mi fa imbestialire.
"Rem....Rem...." La chiamo allungando il braccio verso di lei che incomincia a correre via.
Quelle mie urla svegliano la bionda, proprio mentre io riprendo la lancia cercando di alzarmi e correre verso di Rem.
"Mahru...cos'hai?"
"Elle! Ho visto lei, ho visto Rem." La informo con tono agitato.
"Calmati, Mahru. Sarà stata solo una visione."
"No, era lei. Era proprio qui, davanti a me. Mi ha parlato e..."
"Forse era solo un ricordo."
"Non era un ricordo! Era in carne ed ossa ti dico!" Sbraito facendo accorrere verso di me Stella e Noctis.
"Mahru, che sta succedendo?"
"Devo andare lì, devo andare da Rem."
"Elle, cos'è successo? Perchè Mahru...?" Incomincia a chiedere la bionda nonostante lo stia dicendo da quando l'ho vista.
"Dice di aver visto Rem, ma... credo sia solamente il ricordo fantasma di lei."
"Non era un ricordo! E' andata da quella parte!"
"Mahru... lo sai che è impossibile. Rem è stata cancellata da Oblitus e dai settori di Final Fantasy. Non può essere qui." Cerca di farmi ragionare Stella, peggiorando solamente le cose.
"Se non mi credete, andate al diavolo. Io sono sicuro di quello che ho visto." Dico alzandomi aiutato dalla lancia e camminando con quell'arma come se fosse un bastone nella direzione in cui ho visto andare Rem.
"Mahru! Fermati!" Sento dire da Noctis e la cosa mi urta terribilmente.
"Tu non sei come noi, Noct! Quindi posso accettarlo da tutti, ma non da te! Va all'inferno!" 
"Noctis, non pensarlo. E' solamente nervoso." Lo rassicura Stella prendendo Elle sotto al braccio per seguirmi.
Arrivo alla fine di quella foresta fitta e dopo qualche chilometro, mi ritrovo in un posto strano. Sembra quasi una scuola.



Avanzo lentamente, mentre vengo raggiunto da Noctis che mi da una mano a camminare.
"Che strano posto."
"Dove siamo finiti?" Domando iniziando a guardarmi intorno.
"E' una scuola." Replica ovviamente Elle.
"Questo si era capito, ma..." Vengo interrotto da dei passi diritti verso di noi. 
E' un ragazzo, estraneo a me, ma sembra non esserlo per chi mi aiuta a camminare.
"Ma tu guarda chi è venuto a farmi visita. Il re Noctis del quindicesimo settore."
"Non credevo fossi di qui, Ace." Riconosce il re, mentre quest'ultimo viene verso di noi.


"Voi due vi conoscete?" Chiede Stella avvicinandosi a noi con la bionda.
"Già. Ci siamo conosciuti su Dissidia. Pare che siamo stati introdotti insieme su quel posto." Ci rivela lasciandoci sorpresi.
"A che devo la tua visita?"
"Ci siamo schiantati qui e, come puoi notare, alcuni dei nostri compagni sono feriti."
"Entrate pure. All'interno troverete l'infermeria. Provvederanno loro a curarvi." Informa il biondo accompagnandoci all'interno di quel posto. 
E' proprio come immagino. Questo posto non è altro che una scuola e tutti hanno la stessa uniforme con cui ho visto Rem.
Ci conducono nell'infermeria dove in poco tempo riescono a curarci le ferite con la magia.
"Dunque... è stata la vostra aereonave ad esplodere."
"Veramente ci ha attaccati un mostro e ha spezzato l'aereonave in due."
"Dove eravate diretti? Sempre se posso saperlo, ovviamente."
"Dobbiamo andare a Kingdom Hearts. Non c'è per caso un aereonave che passa di li?"
"No, purtroppo no. Abbiamo solo una che arriva nel settore tredici, a Gran Pulse, ma è piccola, perchè nessuno di noi abbandona i nostri settori. E' praticamente raro da vedere." Continua a rivelare il biondo lasciandoci l'amaro in bocca.
"Diamine, dovremo rifare tutta la strada allora!" Ipotizza Elle vedendola dura.
"Tranquilli. Vi farò accompagnare da due dei miei compagni. Venite con me." 
A quelle parole, seguiamo Ace che ci conduce al luogo di partenza.
Lì, fuori quel cortile, la rivedo.
Rem sta parlando con qualcuno. Non è sola e la cosa mi da un senso di angoscia tremendo.
"Mahru...allora ci avevi visto giusto. Rem è..." Mormora Elle venendomi vicino.
"Sembrava che te lo avessi detto che non era un ricordo."
"Ma... com'è possibile che sia finita qui?"
"Non lo so..." Dico indeciso, mentre vedo quella ragazza agitarsi.
"Vi dico che ci sono dei tipi feriti nella foresta."
"Rem, chi andrebbe mai nella foresta? Lo sai che è il confine con il settore Tactics. Non ci è concesso andare lì." Sento dire dal tipo bruno che è accanto a lei, quando Ace si intromette nel loro discorso.
"Infatti non è nessuno di noi che è atterrato lì, ma solo alcuni visitatori."
"Visitatori?" Domandano voltandosi verso di noi.



"Machina, Rem, avete un nuovo incarico. Dovete condurre i nostri ospiti all'aereonave per il settore tredici." Li informa lasciando Rem sorpresa.
"Machina, è lui! Sono loro quelli di cui ti parlavo!" Avverte agitata al tipo che incomincia a scrutarmi da capo a piede.
"Avete sentito cos'ho detto?"Chiede il biondo accorgendosi della tensione strana che si è creata.
"Si,signore. Provvediamo subito." Risponde Machina semplicemente avvicinandosi a noi.
Tutta questa storia non mi piace.
Cosa c'è tra Rem e quel...Machina?

*Moguri*

Questa non ci voleva. Sono mezza fradicia e Lucis è scomparso. Sono rimasta da sola con Seifer e sta anche calando la notte.
La caviglia mi fa male. Sembra quasi che gli eventi stiano ritornando a galla e quello che dovrebbe essere passato, sta diventando presente ora che Seifer è qui.
Mi guardo la mano che mi ha toccato mentre ero in acqua.
"Spero solo che non gli siano stati trasmessi..." Mormoro tra me e me.
Non posso stargli accanto. Non posso ferirlo ancora.
Ho paura. Paura di rivederlo piangere a causa mia. 
Tolgo il giubbino cercando di eliminare ogni traccia d'acqua in esso ora che egli si è allontanato da me.
La preoccupazione non può non esserci. Ho così tanti dubbi mentre stringo i capelli tra le mie mani per togliere l'acqua assorbita da essi.
Se solo sapesse chi sono...
Se solo percepisse ciò che provo...
Tutto andrebbe a rotoli. 
Devo trovare un modo per riprendermi il prima possibile e riportarlo nell'ottavo settore.
Tutto ciò che ho fatto nella speranza di non rincontrare il mio passato, è stato vano.
Non sono partita con Elle proprio per non trovarmi in questa assurda situazione, ma il destino sembra essere contro di me. 
Improvvisamente sento un rumore alle mie spalle e voltandomi mi accorgo che Seifer è tornato.
"Ehi, che combini?" Gli urlo contro coprendomi le spalle con il giubbino per nascondere le ali che mi sono comparse alla mia morte.
"Che dovrei combinare? Ho preso della legna, no?"
"Potresti anche lasciar perdere...."
"Tsk...ho i vestiti bagnati e di certo non mi metto in viaggio così. E poi sta venendo sera. Ci prenderemo sicuramente un raffreddore."Si oppone prendendo la legna da terra e venendo da me per accendere il fuoco.
Cerco di tenermi da parte. Non so se quel tocco sia bastato per dargli memoria, ma devo essere cauta.
"Che fai? Dovresti asciugarti anche tu." Mi dice vedendomi in disparte che tento di domare il freddo con le mie stesse braccia avvolte su di me.
"Non ne ho bisogno."
"Non essere scontrosa. Avanti! E poi stai tremando."
"Non è vero."
"Ti verrà un raffreddore se non ti scaldi."
"Fancu... Etchù!" Starnutisco.
"Ecco. Vedi? Sei davvero una testona ignorante. Vieni vicino al fuoco."
"Solo se mantieni le distanze."
"Perchè? Posso saperlo almeno?" Quella domanda mi fa intuire che è ancora all'oscuro di tutto.
In un certo senso, ne sono sollevata. 
Quel contatto non ha provocato danni. Forse perchè ho tirato subito la mano. Chissà...
Mi alzo e mi avvicino lentamente mormorando:"Non mi piace vedere le persone piangere."
Lo vedo abbassare lo sguardo verso il fuoco, mentre mi siedo accanto a lui.
E' stranamente silenzioso e pensieroso.
La stanchezza mi prende e decido di segnare una linea di limite con la mia gunblade.
"Sta dalla tua parte. Ok?" Gli dico, mentre annuisce stranamente.
Mi sdraio addormentandomi dalla stanchezza e dal dolore alla caviglia per riprendere le forze.
Inconsapevolmente, si avvicina a me superando quei limiti che gli ho imposto. Infondo... è da lui non rispettare le regole, anche se queste sono imposte da me.
"Perchè è tutto così assurdo?" Pensa a voce alta sedendosi accanto a me.
In quel momento sto ricordando attraverso i sogni. Ricordando di quell'evento, di quel suo pianto disperato, di quando mi sono staccata dal mio corpo.
Lo vedo lì. E' di spalle, mentre piange tendendo il mio corpo tra le braccia.
"Seifer... sono qui... perchè? Perchè non mi vedi?" Mi domando avvicinandomi a lui in quel ricordo vedendo il mio sangue che lo bagna e il mio corpo proprio lì tra le sue braccia.
Quel ricordo però si estende anche al di fuori del sogno. 
Anche dormendo, le mie lacrime, inesorabilmente, scendono dai miei stessi occhi e la cicatrice che ho sul collo incomincia a sanguinare.
In quell'istante, vedendo quei miei segni e quelle parole sussurrate al di fuori dei miei sogni, Seifer mi guarda perplesso.
Comprende la mia reale condizione. Sono una dimenticata che è costretta a ricordare il suo passato in eterno e vive attraverso quei ricordi che riappaiono costantemente sulla mia pelle. Che siano sogni o semplici pensieri, ritornano qui su di me logorandomi eternamente.
Si sdraia proprio vicino a me accarezzandomi il volto comprendendo ciò che sto sognando.
"Tranquilla. Non ti lascerò qui e non accadrà ciò che è successo. Te lo prometto." Giura di difendermi, ma quelle parole non posso sentirle essendo addormentata.
Al mio risveglio, mi trovo la sua faccia davanti che dorme.
Proprio come sospettavo. Non ha mai seguito le regole e vederlo accanto a me mi fa sorridere, ma spero solo che non mi abbia toccato mentre dormivo.
Mi alzo prendendo la gunblade.
La caviglia sembra stare meglio. 
Ad un tratto sento un urlo. E' Lucis.
"Ehi! Eccovi qui!" Sbraita venendomi incontro.
Ha i vestiti strappati e lividi ovunque. 
E' messo proprio male. Sicuramente si sarà cacciato in qualche altro guaio stando da solo.
"Che hai combinato, adesso?"
"Non immagineresti mai cosa mi è successo."
"Cosa sono tutti quei graffi e..."
"Ehi, che hai combinato? Perchè hai i vestiti tutti strappati?"Mi interrompe Seifer svegliandosi e vedendo Lucis com'è ridotto.
"Ah... lo so. Lo so. Questa è una bella storia. Sono stato attaccato da un nessuno, fortunatamente, non so come, sono riuscito a fuggire da lui, ma mi sono ritrovato nella foresta oscura. Mi sono imbattuto in un orso e correndo per sfuggirgli, sono finito in un cespuglio di spine e attaccato da altri mostri. Ho incontrato anche dei blank, ma per fortuna mi hanno lasciato andare, o meglio mi hanno seguito ed io ne sono uscito illeso. Anche se sono inciampato in un tronco d'albero e sono rotolato fino al dirupo dove vi ho intravisti ed eccomi qui." Ci spiega brevemente facendomi ridere e dire:"Praticamente, come al solito, femminuccia."
"Non sono una femminuccia."Inizia a lamentarsi mentre me la rido.

*Ravus*

La supremazia di Ardyn non mi è mai piaciuta. 
Se sono stato fino a questo momento nel suo esercito è solo per vendicarmi di Regis e della sua stirpe.
Mi hanno abbandonato al mio destino e a quell'impero di cui adesso sono ancora schiavo.
Non posso perdonare Lucis. Non dopo quello che ha fatto.
Anche se ad uccidere mia madre è stato l'esercito di Niflheim e ne sono pienamente consapevole, quel re di Insomnia mi ha abbandonato nonostante fossi a terra con il corpo di mia madre morente tra le braccia.
Non chiedevo molto. Volevo solo essere aiutato da lui a prendere quel corpo tra le fiamme e portarci in salvo, ma lui... Regis... l'unica cosa che fece fu quello di afferrare la mano di mia sorella e portarla con se.
Tutto solo perchè Luna era amica di suo figlio. Io potevo anche perire per lui.
Fortunatamente, mia sorella non mi abbandonò, ma comunque crescendo ci furono molti contrasti tra noi.
Io ho sempre dentro di me quel desiderio di distruggere quella stirpe che ha portato via prima mia madre e poi mia sorella. So che adesso è inutile visto che siamo su Somniland e lei è viva e vegeta, ma... ciò non toglie che ciò che ha fatto Regis è inammissibile.
Ecco perchè quando quella canaglia di Ardyn mi ha mostrato il piano, ho accettato.
Si... ho accettato di farne parte perchè anch'io ho una vendetta personale con Regis. Inoltre... lui ha strappato ogni rapporto con mia sorella facendola sposare con Noctis.
Per l'ennesima volta mi hanno messo da parte. Mi hanno abbandonato al mio destino.
Non voglio altro che riavere la mia famiglia...
Mosso da quest'obiettivo, mi ritrovo a varcare i cancelli di Insomnia per trovarmi davanti al palazzo reale.
Ci sono glaive ovunque a sorvegliare la residenza. Mi avvicino e noto che non fanno nulla. Mi lasciano passare facilmente. Cosa strana da vedere.
Arrivo all'interno di quel posto e dove entro nella sala reale, ma lì non c'è nessuno.
So già che Noctis non c'è, ma non trovare Lunafreya, mi lascia perplesso.
"Signore, non può stare qui." Rimprovera una guardia avvicinandosi a me.
"Dove sono il re e la regina?"
"Il re è in missione."
"E la regina? Dov'è Lunafreya?"
"Non è qui. Ha abbandonato il settore momentaneamente. La farò ricevere al suo ritorno, signore. Voi siete?"
"Ravus, Ravus Nox Fleuret, principe di Tenebrea." Mi presento vedendo che non ha ancora percepito chi sono.
Alle sue spalle una glaive si avvicina pian piano, mentre la guarda mi risponde:"Oh... Dunque siete voi il fratello della regina..."
"Siamo spiacenti, ma come già ha detto il mio collega, la regina non è qui. Potete anche sostare nelle sue stanze se volete." Si introduce la glaive.
"Non sapete tra quando tornerà?"
"Non ha detto nulla, purtroppo. Dovrete attendere."
Quelle parole mi lasciano perplesso. Scuoto la testa ed esco di li. Lunafreya sarà andata sicuramente con Noctis e questa non ci voleva.
Non possiamo impadronirci del settore senza uno scontro così ritorno da Ardyn dicendogli cos'ho scoperto e di certo non sembra esserne felice.
"Noctis è andato in missione, dunque presumo che mia sorella abbia avuto il comando, ma... non c'era. Il trono era scoperto e neanche le sue stesse guardie erano all'oscuro di dove fosse andata."
"Cosa? Lunafreya ha abbandonato il settore?"
"Purtroppo mia sorella è più astuta di quanto pensassi."
"Bene, allora dovremo cercarla. Raduna tutti i soldati e falli setacciare ogni settore esistente. Dobbiamo trovarla!" Ordina Ardyn iniziando un'assurda caccia.
Purtroppo, nessuno di noi è a conoscenza che Lunafreya è ancora in quel settore, nella dimora di Nyx. Essendo responsabile e consapevole dei danni che avrebbe creato al settore andandosene, ha deciso di nascondersi e rimanere lì finchè non sarebbe tutto finito.
 


***Intanto, a nostra insaputa...***

Delle fitte scie di fumo scorrazzano sui cieli di Oblitus andando di angolo in angolo. Assumono sembianze quasi umane con occhi infuocati e di enormi proporzioni.
Sono terribili e, il solo guardarli, mettono i brividi. 
Come nuvole spesse e nere, lampi e tuoni li avvolgono rendendoli ancora più macabri e tenebrosi.
Una di queste ombre di fumo si abbassa all'interno degli alberi provocando un vasto incendio, ma sembra che quell'azione non è voluta da quella creatura che, infatti, vedendo gli alberi in fiamme si allontana. 


Arriva poco distante e ripete quella stessa azione di abbassarsi sull'erba di quella distesa pianura. Quella nube si trasforma pian piano assorbendo tutta quella scia nera che ha attorno dentro di se, aspirandola dalla bocca, dal naso e dagli occhi, cadendo a terra a cercare di riprendere fiato.
Ha capelli biondi, occhi azzurri. E' un tipo alto e giovane che alzandosi all'in piedi è facilmente distinguibile.
Ha una t-shirt bianca e pantalone e gilè grigio scuro. Afferra il fucile che gli è caduto durante l'atterraggio.
"Cavolo! Devo ancora imparare come si atterra." Mormora tra se e se mettendosi quell'arma in spalla e voltarsi dietro di se per poi alzare il viso al cielo.
E' Prompto, ma no quello del settore quindici.
E' il Prompto che era destinato al settore versus tredici. Quello che è stato archiviato e per mezzo del suo se nel quindicesimo settore così diverso da lui, sia per la storia che per le caratteristiche fisiche e psichiche, ne è diventato la sua ombra.



A quanto pare, le vecchie idee di Prompto sono ancora in circolo e per questo è costretto a vagare su Oblitus tramite quella forma. Fortunatamente per lui non è il solo ad essere lì.
Ecco un'altra ombra che scende leggiadra verso terra. 
Ha occhi rossi e si avvicina pian piano a lui.
"Oh, Noct!" Chiama voltandosi verso quella creatura fatta di tempesta e nuvole nere.
Quella stessa creatura, sentendosi chiamare, illumina i propri occhi di rosso sangue e si tramuta in una scia di fumo atterrando agiatamente a terra.
Quel tocco con l'erba, brucia ogni singola superficie. Ad ogni passo, il prato sottostante scompare lasciando solo fumo e un terreno orribilmente arido e secco. Dopo qualche passo ritorna ad essere il vecchio Noctis, quello destinato a versus tredici, quello shinigami.
Vedendo Prompto si avvicina per poi fermarsi una volta averlo sorpassato.
"Dobbiamo trovarla. La sua ora è vicina." Gli rivela lo shinigami manifestando la sua voce metallica e oscura. 
A chiunque verrebbero i brividi solo a sentirlo parlare, ma a quel biondo, quell'amico che ha davanti, non gli fa per niente quell'effetto.
Anzi, gli sorride e gli mette un braccio intorno al collo dicendogli:"Dunque... sai già quale anima prendere. Non è così?"
"E' il mio lavoro. Chiama Ignis e unisciti con lui nelle ricerche." Gli ordina facendolo spostare da lui, ma il biondo si blocca.
Noctis, sentendo i passi del ragazzo che si fermano, si volta notando cane dietro di lui.
Anch'egli è un'ombra oscura. Ha denti sporgenti e canini affilati. Gli occhi sono tinti di rosso e la pelliccia produce del fumo nero. E' come fuoco. Brucia ad ogni passo e ringhia contro Prompto.
"Cerberus! Sta buono..." Mormora Noctis con un tono di disapprovazione. 
Quella voce metallica di quel ragazzo fa abbassare la criniera al cane che si rimpicciolisce sempre di più avvicinandosi al suo padrone che si accovaccia dinanzi a lui accarezzandolo.
"Cerberus... trovala!" Continua a ordinare mentre i suoi occhi si illuminano e sembrano quasi ipnotizzare il cane. Contemporaneamente gli occhi dei due si ritrovano a brillare della stessa luce e colore. 
Senza perdere tempo, l'animale ritorna ad ingrandirsi per poi incominciare a correre per cercare ciò che il suo padrone gli ha chiesto.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12.

*Cloud*

Ci ritroviamo ad attraversare il settore sette a bordo di quest'aereonave.
E' strano. Sento un senso di angoscia e di nostalgia prendermi improvvisamente.
Mi affaccio per guardare dall'alto quel settore che sembra davvero piccolo visto da qui su.
La voglia di ritornarci è forte, ma cerco di tenerla per me sedendomi a terra per non guardare.
Peccato che a rafforzare quel pensiero e nostalgia è il mio stesso cellulare che incomincia a squillare senza sosta.
"Cloud? E' il tuo telefono?" Fa notare Squall. 
Quella suoneria è così strana che mi lascia perplesso. Non è quella delle chiamate, ma dei messaggi.
Forse... si saranno invertite... penso mentalmente. Infondo, è più di un anno che non ho chiamate o messaggi. 
Prendo il cellulare, notando sul display qualcosa che mi fa spalancare gli occhi dallo stupore.
Quella suoneria è sempre la stessa. Non si è invertita. La cosa più inquietante a darmi conferma sono quei cento messaggi nella segreteria vocale.
Sono tutti datati e il più vecchio risale a quasi due anni fa, quando io partii per Dissidia e per poi arrivare successivamente a Kingdom Hearts.
Incomincio ad ascoltarli uno ad uno e il primo mi lascia senza parole. E' quello di Tifa.
"Cloud! Dove diamine ti sei cacciato? Torna al bar! C'è una persona che vuole parlare con te. Non immaginerai mai chi..."Sento dire da lei quando poi viene interrotta da una sottospecie di litigata di sottofondo, quasi incomprensibile, seguita da una voce maschile che mi parla:"Ehi! Amico! Ma che fine hai fatto?"
"Zack..."Mormoro riconoscendolo e rimanendo incredulo, mentre quella voce viene sostituita a quella di un'altra persona che è sempre nel mio cuore.
"Sarà impegnato come sempre, no? Cloud, non andartene troppo in giro. Qui abbiamo tutti voglia di rivederti."
"Aerith..." Sussurro riconoscendo anche a lei sentendo le lacrime che scendono dai miei occhi sul viso, un po' per lo stupore e un po' per la commozione.


"Già, appena torni dobbiamo fare le cose in grande, eh? Mi raccomando non farti uccidere prima del tempo!" Continua a raccomandare Zack per poi chiudere il messaggio.
Tutto questo mi lascia senza parole. Aerith è qui ed è viva, così come lo è anche Zack.
Sapevo che la Aerith di Kingdom Hearts non poteva essere lei. E' così diversa dalla vera Aerith. Eppure... Squall sembra non essersene mai accorto. Forse perchè l'ha incontrata proprio lì. Chissà. 
Io.... invece... l'ho sempre percepito che non era lei. 
Comunque sia, mi rimangono ancora novantanove messaggi da ascoltare e durante il viaggio non faccio altro, ma più vado avanti e più la tristezza mi assale.
Per tutto questo tempo sono stato lontano di casa e per giunta Aerith e Zack sono ritornati qui e sono vivi. Sinceramente... questa cosa, anche dandomi enorme felicità, mi confonde.
Quand'è che sono ritornati in vita? E soprattutto... come?
So che per saperne di più dovrò andare nel mio settore, ma sono insicuro se andarci subito oppure riprendere prima Firion e poi andare.
Solo che a farmi decidere è l'ultimo messaggio, sempre di lei, di Tifa.
"Cloud, non so nemmeno perchè continuo a mandarti messaggi. Ho come l'impressione che tu sia scomparso per sempre. Anche perchè i compiti che ti hanno affidato Barret e Vincent non li hai svolti, così come non hai letto i vecchi messaggi. Cloud... ti ho cercato ovunque, sono andata alla chiesa di Aerith, in città e anche alla città dimenticata, ma non ci sei, non ho trovato nulla di te. Come se fossi scomparso nel nulla. Qui siamo tutti preoccupati e... sto incominciando a pensare alle cose più brutte che potrebbero accadere.Non so nemmeno se ascolterai questo messaggio, ma... se sei vivo, ti prego, rispondimi almeno. Così capirò che vuoi stare da solo..." Conclude il messaggio con una voce quasi singhiozzante, come se stesse piangendo. 
Guardo il display del cellulare e segna che l'ultimo messaggio, questo che ho appena ascoltato, risale a più di cinque mesi fa.
"Tifa..." Mormoro intuendo qualcosa di doloroso.
Tutti, per tutto questo tempo, mi hanno creduto morto, quando invece sono sempre stato su Kingdom Hearts e Dissidia.
Quei due mondi sembrano avermi compromesso la memoria e i ricordi.
Non posso, anzi non voglio proseguire il mio viaggio. Almeno... devo tornare prima da loro, dai miei compagni, così potrò verificare anche le condizioni del settore.
"Cloud, alzati. Siamo arrivati. Dobbiamo scendere." Avverte Squall vedendomi seduto a guardare il telefono.
"Non vengo."
"Che?"
"Hai capito cos'ho detto. Io non vengo con voi. Ritorno nel mio settore." Informo alzandomi da terra e posando il telefono in tasca.
"Sei impazzito? Dobbiamo trovare Firion!"
"Si, certo. Andate voi da Firion. Io torno nel mio settore. La mia gente ha bisogno di me."
Detto questo lo sorpasso per scendere dall'aereonave. Il castano mi segue prendendomi per il braccio e fermarmi:" Tu sei pazzo!" 
Mi sbraita contro per poi prendermi le spalle e farmi voltare verso di lui continuando:"Se non troviamo Firion, noi..."
"Non sto dicendo di non trovarlo. Dico solo di andare senza di me."Continuo a spiegare tranquillamente per poi spostarmi da lui e togliere le sue mani di dosso.
"Ma che razza di persona sei, eh?"  Mi dice con tono alterato per poi aggiungere ironicamente:"Ah... giusto. Nelle tue vene scorrono le stesse cellule di Sephiroth che a quanto pare hanno infettato anche quell'unico neurone rimasto nel tuo cervello e ti hanno rincitrullito!"
Quelle parole mi urtano e non poco. 
"Mi stai dando dell'imbecille, per caso?" Gli domando voltandomi e guardandolo diritto negli occhi. Quasi tra la presunzione e l'essere scontroso, mi replica:"Anche se fosse di certo non sto mentendo!"
Mi sento quasi umiliato dalle sue parole, talmente che non riesco a trattenere il cambiamento nei miei occhi che si illuminano di verde diventando serpenteschi. Prendo la spada, perdendo quasi il controllo di me, sferrandogliela contro.
Lui riesce a difendersi grazie alla sua gunblade. Ho come l'impressione che gli piaccia provocarmi.


"Come osi insultarmi? Tu non sai nulla di me. Non sai cos'ho passato e, se dico che torno nel mio settore, devi farti da parte, hai capito?!"
"Ma tu guarda, non ti facevo così permaloso."
"Ragazzi, piantatela!" Sbraita Lightning mettendosi di mezzo e bloccando le armi di entrambi con la sua.
"Togliti di mezzo!"
"Già, questa è una questione tra me e Cloud."
"Non è il momento di litigare. Dobbiamo trovare Firion." Cerca di far ragionare facendoci allontanare l'uno dall'altro.
"Certo, perchè altrimente il tuo ragazzo finisce in cenere, vero?" Chiedo irritato dalla questione e la cosa innervosisce anche Lightning.
"Rimangiati quello che hai detto e modera i modi." 
"Sapete che vi dico? Andate al diavolo!" Dico semplicemente voltandomi e allontanandomi da loro.
"Cloud, vieni qui e parliamone." Cerca di trattenermi la rosea.
"Taci! Che è l'unica cosa che sapete fare voi due." Replico andandomene e lasciandoli lì.
"E adesso? Che si fa?" Domanda Squall a Lightning che sembra non voler mollare la presa sulla missione.
"Lascialo andare. Noi proseguiamo per la nostra strada. Se ci vuole sa dove trovarci."Gli risponde andando dalla parte opposta alla mia.

*Mahru*

Vedere Rem lì con quel Machina, mi fa impazzire. 
Non riesco a guardarli.
Lei... che una volta sarebbe stata la mia promessa sposa dei Monti Gagazet. 
Perchè mi sta capitando tutto questo?
"Ehi, cos'hai? Non ti vedo con quel muso lungo da anni." Nota Elle venendomi vicino.
"Rem... ha un altro. Si è dimenticata di me e..."
"Lo sai che le cose vanno così." Tenta di rassicurarmi dandomi un piatto tra le mani e continuare:"Dovresti mangiare. Non hai toccato cibo da quando siamo venuti."
"Avrei dovuto conoscerla a Gagazet. Mi sarei innamorato di lei lì, in quel piccolo villaggio dei ronso e sarebbe dovuta essere la mia futura sposa e... e hanno cambiato tutta la sceneggiatura e... adesso..." Mormoro ricordando tutti quei piccoli eventi che sarebbero dovuti esserci. 
Fa male. Davvero male vederla e non poter ricordare con lei.
Tutto era diverso su Oblitus quando c'era lei. 
Rivederla qui e con quel... tipo... mi fa male.
"La ami ancora, non è vero?" Domanda Elle facendomi ridere.
"Ma figurati." Tento di nascondere invano le mie emozioni. Quella ragazza mi conosce troppo bene.
"Ti rode. Si vede lontano un miglio."
"Ah... non mi va di ammetterlo, ma... quando è scomparsa da Oblitus, non pensavo fosse stata ripresa. Insomma... non si sentiva di nessuna Rem nei settori principali. Ho pensato alle peggiori cose come quella che fosse stata cestinata, ma non era così. Lo sapevo. Non c'era nel cimitero delle anime cestinate. Ho incominciato a pensare anche che fosse stata presa dai blank. Che stupido! Andai anche nei loro territori per vedere se fosse diventata come loro, ma misi a repentaglio solo la mia vita. Non trovandola, mi venne il dubbio che i nessuno l'avessero presa con loro e mi ritrovai pestato a sangue da Demyx. Mi rassegnai. Non la trovavo. Non sapevo nulla di lei e incominciai a fare lo scemo con tutti perchè non volevo pensarci, ma è sempre stata qui. Nel mio cuore. Tsk... troppo romantico e sdolcinato come pensiero, vero?" Rivelo guardando Elle che si siede accanto a me.
"Non dovresti reprimere i tuoi sentimenti per lei."
"Ormai è troppo tardi. Lei ha un altro. Io non posso più nulla. Non ricorda di me e per giunta è anche più figo di me."
"Se può farti star bene, non sembrano stare insieme." Cerca di rallegrarmi Elle, ma io sento che tra quei due c'è un legame forte.
Inoltre, non ho neanche la forza di reagire. E' da quando ci siamo messi in viaggio che mi sento strano. 
"Invece... a me sembra proprio di si." Continuo a mormorare posando il piatto sulla panchina su cui sono seduto e alzandomi.
Forse... ho un calo di pressione. Mi gira tutto attorno.
Barcollo, ma riesco a rimanere all'in piedi appoggiandomi all'albero poco distante dalla panchina.
"Mahru... ti senti bene?" Chiede Elle vedendomi non solo giù di corda, ma che anche fisicamente non sto bene.
Abbasso lo sguardo e silenziosamente me ne vado.
Non so cosa mi stia capitando, ma... sento qualcosa di strano in me che pian piano si sta tramutando.
Spero solo che non mi abbiano preso proprio ora. 
Stando fuori da Oblitus, i miei ricordi potrebbero essere cancellati per sempre insieme a ciò che sono adesso. 
Cerco di non pensarci e mi allontano incominciando a immaginare che probabilmente è stessa la sensazione provata nel vedere Rem con Machina. Forse... è la gelosia di vederli insieme.
Se solo lei ricordasse.
"Che gli è preso?" Domanda Rem avvicinandosi ad Elle.
"Non ne ho la più pallida idea, però... non è da lui comportarsi in questo modo. Forse... non si sente bene."
"Intanto, se volete, vi mostro la strada per l'aereonave." Si propone Machina facendo annuire Stella, Noctis ed Elle che hanno appena finito di rifocillarsi e si allontanano da me, che mi sono seduto nel frattempo su di un'altra panchina a riflettere, mentre Rem rimane lì a guardarmi da lontano.
Sto sudando e mi tremano le mani. 
Non sto bene. C'è qualcosa che non va in me.
"Ehi, che ci fai qui? Non vieni con noi?" 
Non le rispondo. Mi sento così tremendamente confuso. Qualcosa sta cambiando in me. Riesco a percepirlo, ma... come faccio ad andare su Oblitus?
"Non ti senti bene?" Continua a chiedere Rem, ma non so che rispondere.
"...." 
Mi alzo senza proferire parola e mi metto in cammino verso la parte opposta a quella in cui sono andati gli altri.
Voglio fuggire. Mi sento tremendamente vulnerabile.
"Ehi, vai dalla parte sbagliata!" La sento urlare mentre mi viene incontro e mi prende per mano per bloccarmi.
Mi volto e vedo lo stupore nei suoi occhi. Sta ricordando qualcosa, ma in questo momento mi sento così nervoso e silenzioso che non riesco nemmeno a dire una singola parola. Abbasso lo sguardo nuovamente. Mi tremano le mani. Non ci riesco... non riesco a guardarla dalle emozioni contrastanti che ho dentro.
Non è da me. Di solito riesco a tener test'alta a chiunque e se mi rode qualcosa non ho problemi a dirlo, ma adesso... 
Adesso sembra tutto diverso. Il mio carattere sembra stato alterato e la cosa mi spaventa tremendamente. Mi svincolo da lei scappando via. Non voglio sparire davanti ai suoi occhi.
"Mahru! Aspetta!" Esclama incominciando a seguirmi.
Improvvisamente la sento urlare dietro di me.
Inconsapevolmente mi sono addentrato nella foresta e delle creature la stanno attaccando.
Mi volto e torno indietro. Non posso lasciare che venga ferita.
Stranamente, le mie capacità combattive sono migliorate notevolmente, anche se sembra che il mio stile sia leggermente diverso. Riesco a stendere quelle bestiaccie e a toglierla dai guai anche grazie al suo aiuto.
"Rem... stai bene?" Le chiedo stando di spalle a lei.
"Si, sto bene. Piuttosto... tu... perchè...?"
Mi volto e lei probabilmente intuisce cosa sta succedendo. 
I miei vestiti stanno mutando e dei piccoli lobi di luce mi circondano. Manca poco ormai, ma non posso andarmene senza dirle ciò che provo per lei. Mi avvicino e le metto le mani sulle spalle.
"Rem...io... cioè... ricordi di noi?"
Annuisce ed io sorrido.
"Lo immaginavo, ma... credo che da adesso in poi io... non potrò più ricordare di te."
"Di che stai parlando?"
"Io... vengo da Oblitus, Rem. Se mi prendono ora che non sono lì, i miei ricordi di noi spariranno per sempre."
"No, non è vero. Non può essere. Deve esserci un modo." Incomincia ad urlare, ma entrambi sappiamo che un modo non c'è.
"Mi spiace che debba finire così, ma... qualsiasi cosa farai con Machina, voglio che tu sia felice."
"Ma io e Machina siamo amici d'infanzia."
"Sii felice con lui. Probabilmente è l'unica persona che può farti felice adesso, ma non posso negarlo."
"Negare cosa?"
"Rem... io...ti ho sempre amata...."
"Cosa...?"
"Dimenticati di me..." Mormoro, mentre una lacrima scende sul mio volto e scompaio tra quelle piccole luci che si trascinano in cielo ed esplodono come fuochi d'artificio creando un aurora boreale diretta verso Nord.
Quello spettacolo mozzafiato in cielo è visto da tutti, tanto che qualcuno annuncia:"E' stato creato."
Noctis si volta verso colui che ha parlato domandando insieme a Stella:"E' stato creato?"
"Che intendi, Machina?" 
"Un nuovo settore è stato creato. Succede sempre così qui."
"Davvero?"
"Già, si sono creati due settori in poco tempo qui. Questo è diretto verso nord. Basta vedere la direzione dell'aurora per capirlo." Rivela il bruno lasciando Noctis sorpreso.
"Allora è così che si creano i settori."
In quell'istante Rem corre verso di loro preoccupata e scioccata da ciò che è successo, ignara dal fatto che io sia stato rimpiazzato in uno dei settori minori, ovvero Brave Exvius.
"Ah... ecco dov'eri finito!" Esclama un tipo venendo da me. Sorrido.
Nella mia mente lo conosco è Rain. Ora siamo amici d'infanzia. 
Entrambi abbiamo nuovi ricordi e nuove vite. Era l'ombra di Ace una volta e lo si può evincere facilmente nel guardare il suo aspetto così simile a quello del ragazzo.
Purtroppo, io... non ricordo nulla di ciò che è successo qualche istante fa. 
Come ho già detto, ho nuovi ricordi, così come li ha anche lui.
Mi volto e lo guardo per poi domandare:"Ancora a cacciarti nei guai?"
"Su, via! Andiamo, Lasswell! Ci stanno aspettando! Non vorrai rimanere qui a guardare l'orizzonte per sempre?" Mi rimprovera il tipo pieno di energie prendendomi sotto al braccio e trascinandomi con lui.
Come potrete ben comprendere, adesso il mio nome non è più Mahru, ma Lasswell e da questo momento in poi ho una nuova vita e una nuova avventura che mi attende.



*Rika*

Sono riuscita a svincolarmi miracolosamente da Kuja e ad infiltrarmi di nascosto su quest'aereonave.
Quel tipo mi dava i nervi. Non ha fatto altro che vantarsi di essere il re assoluto del nono settore.
Neanche se non l'avessi capito che è il villano rivale di Gidan. Tutti lo conoscono su Oblitus per il suo fascino, ma anche per ciò che doveva essere, ovvero il cattivo secondario che agiva tramite il suo unico vero amore, la regina di Alexandria, Paine. 
Strano vero? 
La Paine del decimo settore doveva essere una villana. 
Nessuno pensa che sia cattiva, ma su Oblitus sembra aver dato non pochi problemi.
Fortunatamente io sono venuta solamente dopo, quando è stata messa nel secondo capitolo del decimo settore.
So che probabilmente ho sbagliato a comportarmi così con Stella e gli altri, ma... non posso rischiare.
Solo il pensiero di poter incontrare Lightning mi rabbrividisce. Non mi va di vederla, anche perchè non saprei come reagire. Inoltre... se sapessero che sono diretta nel settore attuale per restarci, me lo impedirebbero.
Ho sentito da Kuja che è una pazzia andare lì.  Sopratutto se non si fa parte di qualche settore attuale all'interno del mondo di Oggi.
Si potrebbe anche morire, ma... a me non interessa nulla della mia vita.
Ho voglia di vederlo e di passare altre giornate con lui, con Prompto. 
Per questo me ne sto qui, su questa ringhiera dell'aereonave, unica cosa rimasta sul ponte.
Non voglio rischiare di cadere andando in cabina o in sala comandi. Inoltre... ci vorrà ancora un po' di tempo prima di arrivare a Kingdom Hearts e cambiare aereonave per il mondo di Oggi e arrivare finalmente nel settore attuale.
Così, annoiata dalla cosa, prendo il cellulare collegando gli auricolari per ascoltare un po' di musica.
Sono del tutto ignare che, all'interno di quell'aereonave su cui viaggio, ci sono altre persone che mi sono sfuggite e che mi vogliono attaccare alle spalle.
"Dobbiamo attaccarla adesso, altrimenti finirà male!" Incita Aria preparando la katana seguita da Sorrow:"Sono d'accordo."
Si avvicinano pian piano, quando Firion li blocca.
"Ragazzi, aspettate un attimo."
"Cosa c'è?"
"Qualcosa non mi quadra." Informa incominciando ad osservarmi meglio e aggiungere:"E' quasi come se avesse un buon motivo per starsene lì. Se l'intenzione era quella di ucciderci, perchè non è venuta a controllare nelle altre parti dell'aereonave?"
La domanda di Firion lascia perplessi tutti che, abbassano le armi incominciando a riflettere, mentre io me ne sto immersa nei miei pensieri e dalla voglia di rivedere Prompto. Quella voglia è talmente forte che mi lascio andare a quella canzone che ascolto di Utada Hikaru, incominciando a cantare sulle note di First Love:"Come into my life again, oh...don't say no...."
Inconsapevolmente do a quei tre la spiegazione del mio comportamento.
"Ma è una canzone d'amore...?"
"Probabilmente è per questo."
"Cosa?"
"E' innamorata di qualcuno e non vuole farlo sapere, probabilmente." Ipotizza il ragazzo facendosi guardare da Aria che afferma:"Effettivamente... non sono mai riuscita a capire cosa avesse nella testa."
"Allora...che facciamo?" Chiede Sorrow voltandosi verso il ragazzo.
"Lasciamola credere che è da sola. Tanto dobbiamo andare tutti a Kingdom Hearts e sarebbe inutile attaccarla. Rischiamo solamente di ammazzarci tutti stando sul ponte." Decide saggiamente Firion allontanandosi da me insieme agli altri.

*Wol*



Mi ritrovo a camminare per Palamecia che, detto da Echo, è nel secondo settore ed io non ne faccio parte, ma stramente questo posto mi è in qualche modo familiare pur avendo la sensazione che è la prima volta che lo vedo.
Nell'avanzare, Echo si blocca di colpo venendo sulla mia spalla e dicendomi:"Wol, andiamocene di qui."
"Perchè? Che succede?" Domando ignaro del fatto che qualcuno che mi conosce mi viene vicino.
"Chi non muore si rivede." Dice uno strano tipo venendomi vicino. Ha un nonsoche di familiare, ma proprio non ricordo chi sia.
"Ci conosciamo?"
"Dunque è vero che su Oblitus si perdono i ricordi."
"Obli...che?" Continuo a chiedere non capendo di cosa sta parlando e lui incomincia a comprendere le mie condizioni.
"Diamine. E' peggio di quanto pensassi."
"Puoi spiegarti meglio? Perchè sinceramente non ci sto capendo nulla."
"Sei stato catapultato su Oblitus, un mondo che, come ho sentito dire, fa perdere i ricordi. Un certo Ardyn è stato. Vuole impadronirsi dei settori e per farlo villani ed eroi devono essere rasi al suolo così che tutti i settori diventino parte del quindicesimo. Vedendomi in difficoltà, ho deciso di unirmi agli altri e toglierti dai guai aiutandoti ad uscire di lì." Mi rivela, ma la cosa è ancora confusa.
"Cosa? Allora è stato lui a gettare la keyblade." Mormora Echo sapendone più di me.
"Qual è il tuo nome?"
"Garland."
"Ok, Garland. Non so tutto questo a cosa centro anch'io, ma voglio aiutarti. Non so perchè, ma ho l'impressione che siamo tutti nei guai."
"Ed è così. Dobbiamo andare nel terzo settore. Golbez e Nube Oscura hanno avuto l'incarico di raderlo al suolo e dobbiamo bloccarli."
"Non puoi farlo da solo?"
"Purtroppo no. Ardyn ci ha impiantato dei chip che rivela dove siamo e se non facciamo ciò che dice per noi è la fine. Lui ha il totale controllo su di me e se il primo settore è ancora in piedi, è solo perchè me ne sono stato qui a differenza dell'imperatore che si è dato alla bella vita nella residenza di colui che lo tiene in pugno." Continua a spiegarmi e comprendo che la situazione è davvero critica.
Non so chi sia questo imperatore, ne tanto meno questo Golbez e Nube Oscura. La mia mente è ancora confusa e tutti quei ricordi cancellati mi rendono vulnerabile e indeciso, Echo mi spinge facendomi voltare verso di lei. Annuisce, come se fosse la cosa giusta da fare.
Tutta questa situazione è assurda, ma ciò nonostante mi metto in viaggio insieme a lui che però rimane sul confine del primo settore.
"Vai avanti, quando avrai terminato, ho bisogno di sapere cos'è successo così che posso lasciare il primo settore e andare da Ardyn in modo da non destare sospetti." Mi avverte facendomi annuire.
Avanzo verso il terzo settore dove vedo un tipo e una donna combattere contro dei ragazzini.
"Wol! Sono loro! Golbez e Nube Oscura! Dobbiamo fermarli!" Continua a urlare lo spiritello spingendomi a combattere contro di loro. Afferro l'arma e mi diriggo nello scontro.
I loro volti nel vedermi diventano sorpresi, quasi come se non si aspettassero il mio ritorno, ma non sono gli unici.
"Wol!" Urla una ragazza scendendo dal cielo in groppa ad un drago con un'altra tizia. 
Il fuoco e le fiamme emanate dalla creatura, mettono in fuga i due villani. Le due mi vengono incontro ed una di loro mi abbraccia.
"Meno male che stai bene! Non ti trovavamo più."
"Ci conosciamo?" Domando non ricordandomi di loro. Le due sorridono e quella che mi ha abbracciato si stacca presentandosi.
"Io sono Meia e lei è Agni." 
Poi, con un movimento strano delle mani, mi tocca la testa facendo scendere come della polvere. 
Cos'è? Magia?
"Meia!" La richiama Agni comprendendo ciò che ha fatto.
"Che c'è? Adesso non si dimenticherà più di noi."
"Sei sempre la solita. Non ti piace essere dimenticata, vero?"
"Ehm... può darsi." Replica la tipa facendo sorridere l'altra. 
La cosa mi confonde, ma ancora di più lo è il fatto che quei ragazzini, vedendomi, mi corrono incontro.
"Wol! Ma sei proprio tu?" Chiede un ragazzino dai capelli argentei venendomi vicino e seguito da uno dai capelli castani che esclama:"Diamine! Sei cambiato tanto!"
"Avevo sentito che aveva tinto i capelli di rosso." Dice indecisa la ragazzina per poi discutere con il biondo che ipotizza:"Saranno ritornati nel colore originale."
"Mi spiace, ma... non so di cosa state parlando." Mormoro abbassando il volto. Infondo è vero. Non ricordo nulla e ciò che dicono mi sembra quasi che parlano di un'altra persona.
"L'amnesia è un classico di Oblitus. Per fortuna l'infezione dei blank si è arrestata." Annuncia Agni venendomi vicino e toccandomi la fronte per guardare meglio la mia salute.
"Hai bisogno solo di un siero rigene per la memoria. Vedrai che acquisterai i tuoi ricordi in un lampo." Continua a dire dandomi una boccetta di vetro tra le mani e rassicurandomi.
Quelle persone sono così amichevoli e gentili. Possibile che mi sia davvero dimenticato di tutti loro stando su Oblitus?




*Stella*

Tutto ciò che sta succedendo è assurdo. Aria, Firion e Sorrow sono in viaggio verso Kingdom Hearts, io, Noctis ed Elle abbiamo perso di vista Mahru che, da come parla Rem, sembra essere stato reindirizzato verso un altro settore. 
Tutto questo mi preoccupa, ma non sembro essere l'unica. 
Elle, preoccupata per il nostro compagno, ha deciso di rimanere su quell'isola per cercarlo. Infondo, l'unica cosa che sappiamo è che sta lì, su un settore al nord di quell'isola.
Così, ci siamo separati da lei. Noctis ed io ci siamo rimessi in viaggio per raggiungere gli altri a Kingdom Hearts.
So che è assurdo, ma... sinceramente tutta questa storia non mi convince. Noctis è più silenzioso del solito ed io quasi non lo capisco. 
Siamo in viaggio da qualche settimana ormai, ma lui sembra essere sempre più freddo. Non proferisce parola. E' da quando ho visto quell'immagine del Noctis shinigami che è così. 
Non lo so. A volte ho come l'impressione che siano due persone. Quasi come una l'ombra dell'altra, ma so con certezza che non è così. Altrimenti avrei dovuto vedere altri comportamenti di quel Noctis che in lui non vedo.
"A che pensi?" Mi domanda vedendomi pensierosa.
"A nulla. Tranquillo."
"Credo che ci conviene accamparci qui stanotte." 
"Come? In che senso accamparci?"
"Tranquilla. Ho portato anche la tenda. Un re deve saper vivere in tutti i modi." 
"No...non è questo il punto. Cioè... siamo appena arrivati nel quartordicesimo settore. Dobbiamo arrivare almeno all'undicesimo. Forse troveremo altri modi, cioè..."
"Ok, ho capito. Vuoi proseguire. D'accordo, ma appena arrivati nell'undicesimo settore, dobbiamo accamparci per la notte. Altrimenti rischieremo di crollare."
"Come desidera, maestà." Gli dico sorridendo.
Ci incamminiamo così verso l'undicesimo settore, ma poco prima di oltrepassare il confine, mi imbatto in Viera, il miqo'te che ho incontrato nel quindicesimo settore, compagno di Rika.
"Noctis? Stella? Che ci fate qui?" Domanda avvicinandosi a noi.
"Siamo diretti su Kingdom Hearts per cercare gli altri." Replica Noctis facendosi guardare in modo strano da Viera.
"Noctis? Qual buon vento ti porta qui?" Lo riconosce introducendosi tra noi una miqo'te femmina.
"Ciao, Y'shtola. Da quanto tempo."
"Puoi dirlo forte. Non ci vediamo da quando siamo tornati da dissidia."
Vedendo parlare i due, Viera si avvicina verso di me sussurrandomi all'orecchio:"Ehm...Stella? Posso parlarti un momento?" 
Annuisco vedendo la sua espressione quasi preoccupata per qualcosa. 
Mi allontano da Noctis seguendo il miqo'te un po' più in la.
"C'è qualche problema?" Chiedo vedendo quello strano comportamento. 
Si volta verso di me incominciando a parlare delle sue preoccupazioni.
"Si, vedi... sono preoccupato per Rika. Non è che potresti starle vicino?"
"Perchè proprio io? E' un assassina, non ha voluto stare con noi e per giunta ci ha anche attaccati sull'aereonave."
"Beh... so che non è molto socievole, ma... è solo perchè ha paura. Infondo è buona e non farebbe mai del male a nessuno se non ci fosse un motivo sensato sotto. Purtroppo sono rimasto bloccato qui e non sono riuscito a seguirla..."
"Perchè mai ti preoccupi così tanto per lei?"
"Perchè è stata l'unica ad aiutarmi a sopravvivere su Oblitus. Lei...cioè... anche quando eravamo lì e ricordava la sua vita, stava davvero male. Io... sono preoccupato per questo. Perchè lei ha davvero bisogno d'aiuto. Non so con precisione cosa doveva succederle, ma... la notte non fa altro che urlare nel sonno."
"Urla?"
"Si. Come se fosse un incubo continuo. Urla:'uccidimi, uccidimi Prompto' o qualcosa del genere.... spesso la vedo anche piangere mentre lo dice, ma ogni volta che gliel'ho chiesto... che gli ho chiesto cosa doveva succederle...non ha mai risposto."
"Prompto? Allora... Noctis aveva ragione." Mormoro ricordando l'ipotesi fatta da lui.
"E' diretta nel settore attuale proprio per incontrarlo."
Eppure non riesco a capire. Quand'è che è stata creata per il settore quindici?
A quella domanda posta da me stessa, non so rispondere. Abbasso lo sguardo. So che l'unico modo per saperlo è andare direttamente lì.
"Tranquillo. Provvederò."
"Ti ringrazio. Non dimenticherò mai il tuo gesto, regina Stella."
"Non sono una regina, ma solo la principessa di Tenebrea."
"Molte volte, essere regina, significa essere ricchi interiormente e per me lo sei." Mi dice con occhi pieni di gratitudine.
"Ehi, Viera! Andiamo?" Lo chiama la miqo'te facendolo annuire e correre da lei.
Noctis si avvicina a me e domanda:"Cosa voleva?"
"Niente di importante..." Rispondo continuando a camminare verso l'undicesimo settore.



***Intanto, a nostra insaputa...***

Ravus ha inviato dei soldati PSICOM e delle sue guardie per trovare Lunafreya, ma quei stessi soldati hanno preso Stella per la regina e ritornando nelle stanze del principe di Tenebrea, uno di essi annuncia:"Ravus, li ho trovati!"
Peccato che entrando si rende conto che colui che ha davanti non è Ravus, ma bensì Ardyn.
"Bene, bene. Allora è questo quello che ha in mente." Ipotizza il villano avvicinandosi alla guardia.
"Signore...io..." Prima di poter spiegare, viene preso per la gola dall'uomo e sollevato da terra.
"Dimmi dove si trova! Dimmi dov'è Lunafreya!" Gli sbraita contro e la guardia, con quel po' di voce che gli rimane, replica:"E' diretta verso il nono settore. E' stata avvistata nel quartordicesimo e..."
"E cosa?" Continua a domandare Ardyn tenendolo sempre più stretto e soffocandolo quasi, quando uno dei soldati rivela al posto della guardia:"Non è sola. E' con Noctis!"
Quelle parole vengono udite da Ravus che, in quell'istante, si trova ad entrare in camera sua trovando le guardie e i soldati con Ardyn.
"Quindi è così? Luna è con Noctis..." Mormora facendo lasciare la presa al villano e facendo cadere la guardia che tenta di riprendere fiato.
"Sei stato tu ad ingaggiarli?"
"Si, ma solo per colpire il bersaglio e riprendere Luna. Degli altri villani non mi fido." Risponde Ravus, mentre Ardyn si dirige verso di lui con fare calmo.
Il principe di Tenebrea sa che non promette nulla di buono quella calma, infatti cambia i suoi piani.
"Sappi che non so se volevi davvero trovare Luna e portarmela come hai detto, oppure volevi farmela sotto al naso come pensano tanti di loro. Avevo dato l'incarico a te, ma non mi fido più. Potresti scappare in qualsiasi momento. Dunque... manderò qualcun altro al posto tuo."
"Cosa?"Domanda Ravus sorpreso vedendolo avanzare poi verso i corridoi dove ad attenderlo c'è il generale Glauca che ha sentito tutta la discussione.
"Lascio il compito a te. Prendi Lunafreya e portala da me. In fondo dovrebbe essere una passeggiata per uno come te." 
"Non si preoccupi signore. Rapire una regina sarà un gioco da ragazzi."
"Me lo auguro." Replica Ardyn continuando ad avanzare e mettendo ai suoi ordini quel villano.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***



Capitolo 13.

*Squall*

Cloud ci ha abbandonati e si è diretto nel settimo settore nonostante la priorità fosse quella di trovare Firion e riportarlo nel suo settore.
Sinceramente... meglio così. Cloud è troppo strano e non riesco a capirlo. Inoltre, le medicine date da Agni mi hanno dato alcuni ricordi, ma... la mia mente è ancora confusa.
Non ricordo quando ho lasciato il settore, ne tantomeno quando ho raggiunto Kingdom Hearts. Non so perchè, ma questo settore è completamente diverso da quello che ricordavo. E' quasi come se più ricordi si sovrappongono nella mia mente. Alle volte è come se avessi un'altra persona dentro di me che guida il mio corpo ed è assurdo perchè non può esistere una cosa del genere.
Almeno è ciò che penso.
Io e Lightning ci incamminiamo verso il nono settore verificando anche le condizioni dell'ottavo settore.
Sembrano buone, ma... c'è uno strano trambusto.
Tutti che urlano un nome. Seifer.
Che diamine avrà combinato adesso quell'arrogante presuntuoso?
"Seifer!"
"Seifer, dove sei?" Sento nuovamente urlare dietro di me. 
Mi fermo e mi volto vedendo Zell e Selphie alle mie spalle.
Tutto è troppo strano, così decido di andare a controllare.
"Selphie? Zell?" Chiamo avanzando verso di loro. 
La loro reazione è strana. Quasi... meravigliata direi.
"Squall...?" Mormora incredula Selphie, mentre Zell mi salta letteralmente addosso. Odio terribilmente quando mi chiamano per nome, ma il comportamento di Zell è anche più fastidioso di sentirsi chiamare Squall.
"Zell! Ma che...? Scendimi da dosso!" 
"Amico mio, dov'eri finito?!"Incomincia a domandare scendendo dalle spalle e lasciando l'abbraccio lasciandomi perplesso:"Che?"
"Squall, ti abbiamo cercato ovunque. Perchè ci hai messo così tanto tempo a tornare?" Continua a chiedere Selphie seguita nuovamente dal biondo che continua ancora a dire:"Già, pensavamo saresti stato poco su Dissidia. Sono passati quasi due anni da allora."
Tutta questa storia non ha senso. Su Dissidia mi è sembrato passare più tempo, così come su Kingdom Hearts, ma... sono solo due anni. Aspetta un attimo... quand'è che sono partito per Dissidia? Come ci sono arrivato a Kingdom Hearts?
Incomincio a riflettere, ma a quelle domande non riesco a trovare risposta. Sembra quasi che nella mia mente qualcuno me lo impedisce.
Alzo il volto e dietro loro due vedo lei, la mia Rinoa.
Silenziosamente avanzo verso di lei.
Non ho bisogno di parlare. I suoi occhi dicono tutto. 
E' meravigliata che io sia qui, così come l'emozione dentro di lei è grande. Talmente enorme che la vedo correre verso di me per abbracciarmi con le lacrime agli occhi.
Quel senso di vuoto sembra per un attimo sparire. Lasciamo l'abbraccio per guardarci in volto.



"Squall... sei proprio tu. Sei... così diverso." Mi dice prendendomi il volto.
Incomincio a guardarmi attorno. E' tutto molto strano. Sembra tutto sottosopra. Manca qualcosa, ma cosa?
"Dov'è Seifer?"
"E' scomparso."Informa Selphie seguita da Rinoa che conclude:"Era di guardia come al solito. Doveva provvedere ai mostri, quando improvvisamente è scomparso."
Tutto è molto strano. Non è da lui andarsene così e a confermarlo cono proprio Fujin e Raijin.
Li vedo avvicinarsi a noi quasi stremati. Hanno lividi e ferite ovunque, quasi come se avessero combattuto qualche battaglia.
"Ehi, voi due! Che vi è successo?" Incomincia a chiedere Zell avvicinandosi ai due.
"Ci hanno attaccati."
"Dei soldati ci hanno preso alle spalle e un tipo che era con loro hanno rapito Seifer."
"Ho sentito dire che lo getteranno su Oblitus." Continua ancora Fujin lasciandomi sorpreso.
"Oblitus? Dov'è che l'ho già sentito?" Mi chiedo riflettendo, quando a rispondermi e rinfrescarmi la mente è proprio la taciturna Lightning.
"Oblitus, l'hai dimenticato? E' il mondo dove hanno gettato Firion."
"Giusto. E' quello di cui parlava anche Agni. Lei e Meia venivano da lì."
"Pare che se ci finisci dentro, puoi perdere i ricordi e svanire per sempre se fai parte di un settore."
Quelle parole di quella ragazza mi lasciano perplesso. Non posso abbandonare Seifer. 
E' antipatico, ma... fa pur sempre parte del mio settore.
"Light... tu continua per la tua strada. Devi trovare Firion. Io andrò su Oblitus a prendere Seifer."
"Sei impazzito? Non hai nulla per aprire il portale. Inoltre potresti perderti. Non sappiamo nemmeno com'è fatto Oblitus."
"Non è del tutto vero."Le dico prendendo un portachiavi a forma di keyblade dalla tasca.
"Che cos'è?"
"Un regalo di Sora. Ha detto che può aprire la strada per il mondo che voglio. Me lo regalò al mio compleanno e sembra avere le stesse funzioni della keyblade, ma... è solo per un apertura a quanto pare."Rivelo lasciandola perplessa.
"Guarda che Oblitus non è uno scherzo. Una volta entrato come farai ad uscirne?"
"Sei Firion è riuscito ad uscire, riuscirò ad uscirne anch'io. Seifer fa parte del mio settore. Non posso abbandonarlo al suo destino. Finirà come ha detto Cecil se lo faccio. Il settore morirà senza Seifer." La informo per poi avvicinarmi a lei e metterle le mani sulle spalle:"Non voglio trascinarti in questa storia. Tu tieni a Firion e se venissi con me, lui non avrebbe più un settore dove andare."
La vedo sorridere e dirmi:"Non sei mai stato così intraprendente prima d'ora. Quasi non ti riconosco."
"Che?"
"Tranquillo. Io andrò da Firion, tu vai pure da Seifer. Ci incontreremo nel nono settore o su Kingdom Hearts. Purtroppo non ho molti auricolari, altrimenti te ne davo qualcuno."
"Non ne ho bisogno. Ci ritroveremo sicuramente." Le dico per poi allontanarmi da tutti e creare quel varco per poi entrarci.
Mi ritrovo a cadere nell'acqua gelida del mare e nuotare fino a riva.
Quel posto è davvero strano. Mi da i brividi e la cosa più allucinante è il tizio che vedo all'entrata della foresta lì vicino. E' così somigliante a Lightning. Sembra quasi la sua fotocopia al maschile.
"Ma...cosa...?" Balbetto incredulo, ma in quel momento non sono l'unico sorpreso.
Anche quel tipo sembra esserlo e gli cade dalle mani la spada dallo stupore.
"Oh... merda!" Farfuglia per poi incominciare a correre.
"Ehi, aspetta!" Prendo la spada da terra per poi fargli notare:"La tua spada!" 
Gli corro dietro nel tentativo di riportargliela, ma sembra nel panico totale.
"A Moguri non piacerà per niente tutto questo." Continuo a sentirlo dire. 
Tutto questo mi confonde terribilmente.
Mi blocco nel vederlo entrare in un abitazione. Quel senso di familiarità mi angoscia.
Mi avvicino a quella casa bussando la porta, ma è aperta e la sento cigolare.
"Ma...cosa...?" Continuo a balbettare incredulo, mentre quella sensazione di familiarità si fa sempre più viva dentro me.
Quand'è che ci sono venuto qui?
Sull'entrata vedo delle foto che mi incuriosiscono. Ne prendo una che mi colpisce profondamente. Sono io ed una ragazza. E' molto simile a me e vicino a quelle strane immagini che non so dare spiegazione c'è un moguri di peluche.
Ha qualcosa che mi strugge il cuore, ma non so cos'è. Ho un orribile sensazione di vuoto.
Come se avessi perso qualcuno di importante, qualcuno che completava la mia vita. Prendo quel peluche tra le mani. Inconsapevolmente tremo, come se fosse qualcosa di importante che la mia mente non riesce a ricordare, ma il mio cuore si.


"Un moguri? Perchè... mi fa questa strana sensazione?"Mi domando sentendo quasi come un pugno dello stomaco e il cuore a pezzi. Questo senso di tristezza e di angoscia mi terrizza.
Abbraccio quel peluche per poi voltarmi verso la stanza lì vicino. Qualcosa mi spinge ad aprire quella porta socchiusa. E' una camera da letto. 
C'è un piccolo letto davanti a me, con una scrivania accanto. Mi avvicino e vedo altre immagini mie e di quella ragazza. Sono finito nella sua casa, nella sua stanza, ma la cosa che mi terrorizza di più è una cosa alle mie spalle.
Mi volto e vedo un armadio con un vestito appeso vicino. E' lo stesso che Rinoa indossò il giorno della cerimonia Seed. Metto la spada del tipo che ho tra le mani su quel letto e sposto il moguri sull'altro braccio avvicinandomi a quell'abito.
C'è qualcosa di strano. Delle immagini appaiono nitide non appena lo tocco.

*Nella mente di Squall*

Era strano, quasi come se ci fossi già stato. Come se i miei ricordi prendessero vita.
Ero proprio in questa stanza. C'era una musica di sottofondo molto dolce, mentre quella strana ragazza dall'aspetto simile a me, tentava di insegnarmi a ballare.
"Devi imparare a ballare. Se no alla cerimonia mi toccherà ballare con qualcun altro." Si lamentava mentre io mi rifiutavo di ballare con lei.
"Piantala. Lo sai che ballare non è il mio forte." 
Mi sedetti sul letto, mentre ella incominciava a sospirare pensierosa.
"Cos'hai adesso?"
"Niente... Lascia perdere... è solo che è un peccato. Avevo preso anche un vestito per l'occasione." Mi risponde lasciandomi dubbioso:"Un vestito?"
La vedo sorridere e avvicinarsi all'armadio per poi farmelo vedere ed esclamare un:"Tadà! Ti piace? L'ho comprato insieme ad un'amica. Che dici? Secondo te a Seifer piacerà?"
Era quel vestito che ho toccato poco prima di vedere tutto questo.
Quelle parole mi lasciavano perplesso. Abbassai il volto mormorando:"Pensi sempre a lui, non è vero? Quand'è che ti entrerà nella testa che non è la persona giusta per te? Ti porterà solo dolore."
Sembravo turbato dal fatto che Seifer e quella tipa si frequentassero. La vidi posare l'abito vicino all'armadio per poi venirmi vicino.
"Tranquillo, fratellone. Non essere geloso. Ho promesso che ballerò con te ed è quello che farò. Inoltre... non sarà di certo lui a dividermi da te." Mi disse mettendomi le mani sulle spalle e sorridendo.
Quel sorriso assomigliava così tanto a quello di mia madre...Raine.
"E poi, non ho alcuna intenzione di fare come quel codardo di nostro padre. Io e te siamo una cosa sola e non ti abbandonerò. Te l'ho promesso ed è quello che farò." Continuò a dirmi con quel sorriso rassicurante.
"Sorellina..." Mormorai commosso dalle sue parole quando mi prese per il braccio incominciandomi a tirare facendomi alzare dal letto.
"Ehi!"
"Avanti, alzati! Dobbiamo imparare a ballare! L'anno prossimo diventeremo Seed e io non voglio diplomarmi senza nemmeno aver ballato con il mio fratellone!" 
Ridevo. Quella ragazza aveva energie da vendere e riusciva a trasmettermi la sua felicità.
Quand'è successo che l'ho dimenticata?
Quand'è che ho dimenticato... mia sorella?

*Oblitus - Oggi...*

E' tutto così strano e confuso. Stacco la mano da quell'abito e mi allontano incredulo da esso camminando all'indietro, ma il rumore della porta, che cigola dietro di me, mi fa voltare. 
E' la ragazza della foto e dei miei ricordi. Ho i brividi che mi attraversano per tutto il corpo.
E' quasi come se vedessi un fantasma davanti a me. 
Abbasso lo sguardo e mi allontano da li il più velocemente possibile, ma una volta arrivato vicino alla porta dell'entrata, quella ragazza pronuncia il mio nome.
"Squall."
Il moguri che stringo ancora tra le braccia, mi scivola via dallo shock. Quella voce... quegli occhi... quella ragazza... perchè? 
Improvvisamente sento le lacrime bagnare il mio volto. Perchè sto piangendo? Che mi sta succedendo?
Mi sento così piccolo e insignificante. Quella continua sensazione di familiarità non svanisce e quel dolore nel cuore mi confonde ancora di più. Cosa diamine mi sta succedendo?
"Moguri! Squall è..." Dice il tipo dai capelli rosee uscendo dall'altra stanza per poi bloccarsi non appena mi vede.
"M-Moguri...?" Mormoro ricordando qualche altra cosa.

*Nella mente di Squall*

Ero bambino. Avevo all'incirca otto anni quando mio padre mi lasciò nell'orfanotrofio. Ero solo e non trovavo mia sorella. Edea mi accompagnò a cercarla e la vidi lì, a strappare tutte le foto di nostro padre.
"Moguri, che stai facendo?" Le domandò Edea accovacciandosi a terra dove lei stava strappando tutto.
"Non voglio ricordarmi il volto dell'uomo che ci ha abbandonato."
"Moguri..."Mormorai abbracciandola.
"Squall... promettimi che tu non farai come lui."
"Cosa?"
"Lui è cattivo. Non è nostro padre. Nessun genitore lascerebbe così i propri figli."
"Moguri..." Continuai a chiamarla. 
Aveva le lacrime agli occhi. Aveva sempre considerato nostro padre come un eroe, ma nel vederlo andare via lo incominciò ad odiare e non potei fare almeno di promettergli di rimanere con lei. 
Qualche giorno dopo, ci fu il nostro compleanno. Sapevo che amava i peluche di moguri e gliene comprai uno con i miei risparmi.
"Buon compleanno, Moguri."
"Che bello! " Esclamò abbracciando quel peluche per poi prendere un sacchetto con qualcosa dentro e darmelo dicendo:"Buon compleanno anche a te, fratellone."
Lo presi e guardando al suo interno vidi una collana a forma di leone con una croce sotto. E' la collana che in questo momento indosso. Me la regalò in quell'occasione.
"Oh...Moguri. Come diamine hai fatto a...?"
"Ho rubato qualcosa dalla sorellona." Mi rivelò facendomi spalancare gli occhi e voltare verso di lei ad urlare un:"Cosa?"
"A te piaceva, o sbaglio?"
"Si, ma rubare è sbagliato. Se Elly lo scopre ci ammazza..."
"Lo so, ma se lo merita. Insomma... ci ha abbandonato anche lei adesso o sbaglio."
"Si, ma... cioè..." Incominciai a balbettare cercando di farla ragionare, ma Moguri era davvero testarda. Quando si metteva una cosa in testa, nessuno gliela toglieva.
"Oh... quante storie! E' il tuo compleanno, anzi il nostro e non voglio sentirti dire ma. Ok? Quindi mettitela e goditela." Mi rimproverò prendendo la collana e mettendomela al collo.
"Sei sempre la solita." Le mormorai vedendo la sua testardaggine.
"Quante storie... e poi non hai notato una cosa. Guarda!" Disse facendomi voltare e notare che la stessa collana ce l'aveva anche lei.
"Perchè hai comprato una collana del genere? E' per maschi, non per femmine."
"Lo so, ma almeno possiamo fondare il nostro cognome nuovo."
"Che?"
"Da adesso in poi non saremo più Squall e Moguri Loire, ma Squall e Moguri Leonheart. Non so perchè, ma mi sembra molto più scenico e adatto per due eroi come noi."
Risi. Infondo era solo una bambina come me. Era stata delusa da tutti e non voleva essere quella che era stata fino ad allora.
"Vuoi proprio chiudere con il passato, eh?"
"Il passato è passato, Squall. Dobbiamo lasciarlo perdere altrimenti non ci godiamo il presente. Quindi, ti chiedo, vuoi essere Squall Leonheart e mettere da parte il tuo passato?"
"Si, ma solo se ci sei anche tu, sorellina."
"Allora, da adesso in poi noi saremo i Leonheart e questo ciondolo sarà il nostro simbolo. D'accordo?" Continuò a chiedermi abbracciandomi e facendomi ridere. 

*Oblitus - Oggi...*

Di nuovo quelle immagini, di nuovo confusione e solo perchè ho sentito quel nome. Moguri. 
Questo posto è un inferno. Non voglio starci un minuto di più. Quest'angoscia e questo dolore mi pervade ogni secondo che passa.
Spaventato dalla cosa, mi allontano da lì il più velocemente possibile.
Incomincio a correre. 
Che diamine mi sta succedendo? Perchè tutte queste immagini sono nella mia mente?
E mentre mi chiedo mentalmente questo, vado a sbattere su qualcuno. E' Seifer.
"Squall...? Che ci fai qui?"
"S-Seifer..." Chiamo riconoscendolo per poi prenderlo per mano e trascinarlo con me.
"Ehi! Lasciami! Che ti succede?"
"Dobbiamo andarcene di qui! Questo posto mi farà impazzire."
"Ehi! Aspetta! Non posso andarmene così!" Tenta di dirmi, ma non lo ascolto. Sono troppo scioccato dalla cosa.
"Squall..." Mormora il mio nome e i miei nervi saltano completamente.
"Il mio nome è Leon!  Non mi chiamo più Squall, va bene?!" Gli sbraito irritato dalla situazione che si è creata.
"Ok... Leon." Dice quasi con tono di caricatura, per poi continuare:"Ma lasciami spiegare..."
"Spiegare cosa? Dobbiamo andarcene il prima possibile prima che uno di noi impazzisca!"
Inaspettatamente, Seifer si ferma tirandosi la mano e sbraitando un:"NO!"
"No?"
"Hai capito bene. Io da qui non mi muovo."
"Tsk...che diamine ti prende adesso?"
"Mi prende che questo posto mi ha ricordato una cosa importante e non voglio andarmene senza portarla con me."
"Di che stai parlando?"
"Parlo del fatto che quella ragazza che hai visto lì dentro è tua sorella Moguri ed è anche la mia ragazza."
"No, non è vero. E' uno scherzo di cattivo gusto."
"Squall, devi credermi."
"Mi chiamo Leon, sono orfano e non ho ne fratelli ne sorelle."
"Ma è la verità. Riflettici! Perchè diamine litigavamo sempre noi due? Ti sei mai chiesto perchè ti abbia fatto quella cicatrice, Squall?"
"Mi chiamo Leon, non Squall...."
"Io te l'ho fatta perchè eri uguale a lei ed io ero innamorato di tua sorella e lei è morta per colpa mia e tu non sei riuscito mai a perdonarmelo."
"Cosa?"
"Lei è morta per salvare me. Ed io volevo darmi alla guerra per diventare sempre più forte e se mi avessero ucciso tanto meglio perchè poi l'avrei raggiunta."
"Tutto questo non ha senso... è una bugia. Avrei dunque vissuto per tutto questo tempo nella menzogna? Come fai ad esserne sicuro?"
"Io l'ho visto.L'ho ricordato e lei cerca di proteggermi da quei ricordi. Non sa che adesso so tutto. Squall... io voglio rimanere qui con lei finchè non troverò un modo per portarla con me, nel settore otto."
Tutto questo non ha senso. Non voglio credergli, non posso pensarci, ma quei ricordi che ho visto riempiono di poco i miei vuoti pur non dando una valida spiegazione ai miei perchè. 
Ad un tratto la vedo lì, poco distante da noi. 
"Squall, va tutto bene?" Continua a chiamarmi Seifer mandandomi nuovamente in bestia.
"Ti ho detto che mi chiamo Leon, non Squall."
Quelle parole arrivano all'orecchio di Moguri che, inspiegabilmente, mi colpisce facendomi cadere a terra.
"Ehi! Moguri! Che fai? E' tuo fratello!" Cerca di far ragionare il tipo dai capelli rosa, ma la ragazza ha notato qualcosa che nessuno ha mai immaginato prima d'ora.
"Sancta!" Lancia la sua magia su di me. 
Sento il mio corpo staccarsi da qualcosa.
Cos'è? Un ombra?
Vedo del fumo uscire dal mio corpo e materializzarsi poco distante. Cos'è? Chi è? Cosa ci faceva dentro di me? Ma sopratutto... quand'è che è entrato nel mio corpo?

*Ombra di Noctis*

La mia scia di fumo mi avvolge proteggendomi e spostandomi dove voglio. Ogni mio passo riduce in cenere il sottosuolo.
Entro nella foresta oscura alla ricerca della mia vittima. Cerberus sembra essere passato di qui.
Mi incammino tranquillamente. Ho così tanti pensieri nella testa. Qualche giorno fa ho incontrato l'altro me attraverso la dimensione dei sogni. Sembra che Stella sia arrivato a lui e mi abbia facilitato il lavoro di mettermi in contatto con lui, ma sembra non voler collaborare ne lui ne quella stupida mocciosa. 
Con questi pensieri mi fermo lì, proprio al centro di quella foresta. La terra arida sotto ai miei piedi sembra quasi prendere fuoco.
Alzo lo sguardo e davanti a me ci sono dei blank. Ne saranno circa trecento. Un bel gruppetto...direi.
Non voglio rogne e così evoco la spada e li stendo uno ad uno. Cambio arma di volta in volta, ma poi mi incomincio ad annoiare. Sono troppo scarsi per uno shinigami come me. Non mi diverto con loro.
Evoco le centotredici spade che girano attorno a me e mi difendono dagli attacchi, per poi sferrarli contro di loro. Non è l'unica cosa che posso plasmare a mio piacimento.
A differenza del me di Somniland, io riesco ad evocare e maneggiare lancie, spade, pugnali, armi da fuoco... diciamo che in me scorre la forza dei miei compagni anche perchè siamo un unica realtà.
Sono nato come shinigami e volevano farmi compiere il mio fato. Volevano unirmi alla dea della vita, Stella e far comprendere che vita e morte sono un unica cosa, ma poi hanno scartato tutto.
Però... quell'idea di distruzione che io dovevo emanare è rimasta nei cuori dei creatori.
Volevano rendermi il principe di Insomnia e futuro re di morte.... se solo non fosse stato per Regis, adesso tutto questo sarebbe successo.

*Nella mente dell'ombra di Noctis*

Ricordo ancora ciò che doveva succedere e che è rimasta semplicemente un idea emanata così. Come se nulla fosse.
Lunafreya era scomparsa, così come anche i miei compagni. L'unica cosa che ricordavo era la battaglia a Lucis con il Leviatano. Niflheim ci aveva attaccati con la scusa dell'unione e del trattato di pace che si sarebbe concluso con il matrimonio mio e di Luna.
Regis, mio padre... era scomparso misteriosamente e incominciai a cercarlo insieme ai miei compagni prima di essere attaccato dal Leviatano.
Non ricordavo ne come ne quando mi fossi messo in viaggio, ma mi ritrovai a guidare da solo fuori Insomnia alla ricerca di Lunafreya e di mio padre. Improvvisamente, mentre guidavo, mi sembrò di vederla lì e decisi di prendere un'altra strada per girare e vedere se fosse davvero lei.
Con grande stupore, però... vidi Pryna, la sua cagnolina.
Nello sterzare il volante per tornare indietro e frenare, mi ritrovo a volare fuori dall'auto che si schianta al suolo.
"Pryna..." Chiamai allungando il braccio verso di lei. Ero ferito, ma ebbi la forza di alzarmi e avvicinarmi. Un varco si era aperto nel tronco di un albero. Era l'inizio del mio viaggio per ritrovare Lunafreya e mio padre.
Ero solo contro l'esercito dell'impero di Niflheim e riuscivo a muovermi facilmente grazie a quell'anello che indossavo di Lucii.
Non ricordavo ne come ne quando l'avessi messo, ma mi dava la forza di andare avanti e distruggere i miei ostacoli. Questo... era l'unica cosa che mi importava realmente.
Alla fine del lungo viaggio, sarebbe uscito il vero me e la realtà che avevo dimenticato. 
Avevo ucciso io Lunafreya, ma non solo.
Prima di uccidere lei, avevo visto mio padre morire tra le mie braccia. Avevo mancato il bersaglio. Invece di sparare al generale Glauca dietro di lui, avevo sparato a lui.
Il dolore era devastante. Ignis... mi diede quell'anello che rifiutai di mettere, ma per salvarlo dagli attacchi di Glauca, lo misi con il pensiero di essere invincibile e temuto da tutti.
Quell'anello mi fece uscire fuori di senno.
Non solo uccisi il generale, ma anche Ignis, Gladio e Prompto dopo di lui. E solo perchè... volevano farmi ragionare.
La mia mente era oscurata dal pensiero che Lunafreya era alleata con l'impero, ma non era così. Sapevo che lei non centrava nulla, ma quella parte oscura di me ne era convinta e la uccise radendo al suolo tutta Insomnia.


*Oblitus - Oggi...*

Questo è ciò che sarei dovuto essere, ma Regis ebbe la brillante idea di riscrivere la storia. Non voleva che il suo Noctis, il principino, fosse un assassino. Così, nella notte, andò nelle menti e nei sogni del suo creatore, dando l'idea di far scappare Noctis, invece di renderlo ciò che sono. Così facendo, però ha ucciso per sempre lo shinigami che doveva esserci nel quindicesimo settore.
Questo mi fa davvero rabbia.
L'ultima possibiltà che avevo di andare via di qui, è stata mandata in frantumi dallo stesso Regis.
Darmi così tante speranze e storie diverse, mi hanno intrappolato qui, su Oblitus.
La cosa peggiore è che sono un'ombra e non un dimenticato.
Io non merito di stare qui. Voglio fondermi con il mio me di Somniland. 
L'idea che io possa scomparire mi divora giorno dopo giorno e solo il pensiero di vedere i dimenticati felici, mi distrugge il cuore.
Non voglio essere l'unico a scomparire, ecco perchè faccio il mio lavoro e uccido chiunque mi ostacola. Dopotutto... sono pur sempre uno shinigami.
Riprendo a camminare, quando vedo Prompto con Ignis. Gli sta vicino e sembra star male. Ha un aspetto strano e non ha per niente una bella cera.
"Ignis? Che ti è successo?" Domando vedendolo appoggiarsi ad un albero quasi distrutto.
"Sono stato modificato... di nuovo." Rivela voltandosi e facendo vedere il suo volto. Ha un aspetto completamente differente dal vecchio Ignis.



"Sembri quasi cenere..." Mormoro facendoglielo notare.
"Probabilmente è per causa del DLC. Mi stanno massacrando. Mi bruciano gli occhi."
"Sta tranquillo e riposati. Penseremo io e Prompto a cercare la vittima." Cerco di rassicurarlo, ma i pensieri di quel tipo sono verso qualcun altro:"Avete visto Glaudio? E' da giorni che non lo vedo."
"Ha una faccenda personale da brigare. Prompto... muoviti. Dobbiamo andare." Gli dico voltando le spalle e incamminandomi, quando Prompto si rifiuta di lasciare Ignis da solo.
"Noct... non possiamo lasciarlo da solo. I creatori lo stanno torturando, non vedi?"
"Certo che lo vedo. Probabilmente vogliono concludere la sua idea e ridurlo in cenere."
"Potrebbe essere l'ultima volta che lo vediamo." Mi dice torturandomi l'anima.
So che potrebbe essere l'ultima volta, ma non voglio sentirmelo dire. Non così...
Non sopporto quest'idea. 
"Tsk... stupida square! Stupidi creatori... Avanti, Ignis. Alzati!" Gli urlo voltandomi e avvicinandomi a lui.
"C-cosa?"
"Ti ho detto di alzarti e darti una mossa." Ordino nuovamente ad alta voce tirandolo su.
Prompto si mette di mezzo, prendendomi le spalle:"Noct! Calmati!"
"Calmarmi? Ma non vedi come diamine ci hanno ridotti? Tutto solo per quel quindicesimo settore di cui noi non facciamo parte!"
"Non è colpa nostra."
"Lo so. E' colpa della square. Noi siamo le ombre di quei bastardi che hanno preso il nostro posto e finchè quel settore sarà nel mondo di Oggi, noi siamo vulnerabili. Lo capite? Non siamo nemmeno dimenticati, ma ombre di quei dimenticati. Potremo sparire in qualsiasi momento." Gli sbraito contro allontanandomi da lui e dandogli le spalle.
"Perchè devi pensare a questo? Magari... i creatori hanno progetti migliori per noi." Continua a dire ingenuamente e la cosa mi fa imbestialire ancora di più. 


Mi volto verso di lui urlandogli in faccia tutta la verità che lui cerca di negare:"Prompto... scendi dalle nuvole. I creatori pensano che noi siamo solo pezzi di carta e loro creazioni inutili. Non sanno che ciò che creano si riversa in un'altra dimensione e noi nasciamo. Loro non lo sanno e si prendono continuamente gioco di noi. Lo capisci?"
"Però... ci sono così tante ombre andate su Kingdom Hearts. Perchè proprio noi dovremo scomparire, eh Noct?!"
"Questo non devi chiederlo a me, ma alla square." Dico voltando le spalle e andandomene diventando una scia di fumo.
Non voglio parlarne ancora con lui. La questione già fa male di per se.

*Stella*

Eccoci nell'undicesimo settore. La notte sta per calare e Noctis propone:"Fermiamoci qui per un po'. Riprendiamo le forze e preseguiamo. Che ne dici?"
Annuisco, per poi guardare l'orizzonte. 
Lo vedo montare una tenda e lo aiuto andando vicino. Ci sediamo sull'erba bagnata e umida, mentre il fuoco, appena acceso, ci riscalda.
"Certo... che questo posto è davvero bello." Dico guardando le radure alte e i prati verdi vicino al ruscello.
"Peccato che solo pochi conoscono questo settore. Così come pochi conoscono il quartordicesimo. Non so fin quanto sia vero, ma si dice che in qualche modo siano collegati." Mi rivela mentre guardiamo l'orizzonte.
"Noctis... posso farti una domanda?"
"Certo. Dimmi pure."
"Perchè sei partito con noi? Cioè... non è una cosa che ti riguarda. Hai detto di avere una missione personale, ma non mi hai detto perchè sei voluto partire proprio con noi."
"Sinceramente... è lo stesso motivo della mia missione personale."
"Cioè...?"
"Sono partito per capire di più su di te."
"Su di me?"
"Non voglio girarci intorno, ma non voglio neanche dire qualcosa che possa farti fraintendere, però...quando ci siamo incontrati la prima volta, mi è sembrato di conoscerti da sempre."
"Davvero?"
"Si, poi...stranamente... dicevi una cosa e quella mi veniva in mente, o succedeva qualcosa e non riuscivo a trovare una spiegazione. Sinceramente... non riesco a trovarla neanche adesso."Spiega lasciandomi perplessa.
Possibile che lui si ricordi di me?
"E... cos'è che ti sarebbe tornato in mente?"
"Ah... solamente strane immagini. Come tu... vicino ad un quadro...vestita di bianco. Oppure una sottospecie di lotta. L'altro giorno ho avuto per tutto il tempo una frase nelle orecchie che diceva...."
"Tu puoi vedere la luce, giusto? Anch'io posso farlo." Diciamo in coro per poi voltarci l'uno verso l'altra.
"Come fai a saperlo?"
"E' un ricordo."
"E'... davvero successo?"
"E' successo per me, ma... per te doveva succedere e i creatori hanno avuto la brillante idea di cancellarla. Volevano il meglio per il loro Noctis e è nata così Lunafreya."
"Ma tu... chi sei? Cosa sei per me? Cosa saresti dovuta essere?"
"Se ricordi... dovresti saperlo. Infondo i ricordi stanno riemergendo dal cuore."
Quelle mie parole, quello sguardo basso, fanno palpitare inconsapevolmente il cuore di Noctis.
Sente qualcosa per me che non riesce a comprendere ne esprimere a parole.
Appoggia la mano sulla mia e alzo lo sguardo guardando i suoi occhi così splendenti.
Quel contatto, inconsciamente, gli ha dato ulteriori ricordi di quel nostro amore seppellito dal tempo. 
Siamo così vicini, ma sembra non bastare.
Sento che sta per succedere qualcosa... mi sta per baciare davvero.
Lui... lui ricorda.
La felicità nel mio cuore è enorme. Peccato che però degli spari interrompono quel momento romantico tra di noi.
"Che succede?"
"Stella, sta indietro." Dice mettendosi davanti a me facendomi da scudo nel vedere quei soldati magitek dinanzi a noi.
Incomincia a batterli ed io non voglio stare lì con le mani in mano. Voglio aiutarlo. Evoco la mia spada, ma qualcosa va storto.
Vengo attaccata da dietro da qualcuno.
Perdo i sensi e l'unica cosa che vedo è Noctis che tenta di correre da me, ma i soldati lo ostacolano. Qualcuno mi sta trascinando con se. Al mio risveglio, mi ritrovo in una cassa di legno. Incomincio a picchiare per farmi lasciare.
"Ehi! Lasciatemi immediatamente!" Urlo, ma nessuno mi ascolta.
Sento che la cassa si muove, ma non riesco a vedere fuori.
Continuo ad insistere quando mi vedo rovesciare, letteralmente, da lì dentro verso il pavimento.
"Ecco la regina Lunafreya. Come aveva richiesto." Sento dire da qualcuno dietro di me. Mi volto e vedo il generale Glauca.
E' stato lui a rapirmi. Crede che sono Luna. Possibile che le assomiglio così tanto?
"Bene, bene..." 
Questa voce mi è familiare. Sento dei passi provenire dalla direzione di quella voce che mi spingono a voltarmi verso di lui.
E' Ardyn.
Si accovaccia a terra. Non ho il coraggio di guardare.
Capirà che non sono Lunafreya.
Abbasso il volto tentando invano di non farmi vedere quando mi prende con violenza il volto domandando:"Cos'abbiamo qui?"
Nel vedermi cambia espressione. Dal compiaciuto alla delusione totale.
"Qualcosa non va?" Chiede il generale Glauca accorgendosi che quel villano è realmente incavolato.
"IDIOTI!" Sbraita buttandomi a terra e alzandosi velocemente all'in piedi continuando:"Misero ammasso di rincitrulliti! E' questo quel che siete! E tu!"
Lo vedo evocare un pugnale e puntarglielo alla gola del generale.
"Tu mi hai deluso profondamente. Pensavo avessi già rapito una volta Lunafreya, ma sembra che non sia così. Non so che farmene di te."
"Ma lei è quella che hai richiesto. Era con Noctis. Avevate detto che Lunafreya era con lui." Cerca di giustificarsi, quando Ardyn si avvicina nuovamente a me prendendomi per i capelli.
"Secondo te, questa ti sembra Lunafreya?!"
Il silenzio cala in quella stanza e Ardyn chiede nuovamente:"Ravus, secondo te è Luna questa? O sono io che sto impazzendo?"
Dall'ombra di quella stanza vedo dei passi avvicinarsi a me proprio mentre quel villano mi getta con prepotenza nuovamente a terra.
Mi squadra da capo a piede per poi dire:"Non è lei. Non è mia sorella."
Lo dice con un tono di disprezzo che mi ferisce profondamente. Lo vedo abbassare il volto e girare le spalle per andarsene. So che se va via, non ci sarà alcuna via d'uscita per me.
Devo tentare. Devo fargli ricordare chi sono.
"Ravus!"Urlo il suo nome facendolo voltare verso di me. Ha un aria incuriosita. 
"Non lasciarmi tra le mani di deficienti! Vieni qui e guardami bene! E' mai possibile che ti sia davvero dimenticato di me?"
"Ravus? La conosci?" Incomincia a chiedere Ardyn, ma lui scuote la testa.
"Questi giochetti non funzionano con me."
Mi da nuovamente le spalle e allora non ho altra scelta che dire tutto ciò che so.
"Re Regis ha ucciso tua madre. Tu vuoi sterminarli. Vuoi sterminare la sua stirpe perchè lui ci ha abbandonato. Non dire che non è così. Vuoi diventare il Re di Insomnia perchè vuoi togliere l'unica cosa che loro tengono di più."
Quelle parole sembrano arrivare diritto nel cuore di Ravus che si volta verso di me chiedendomi tra lo stupore e l'incerto:"Chi sei? Come fai a sapere tutte queste cose?"
Lo vedo avvicinarsi a me.
Possibile che sia riuscita a fargli venire qualche ricordo in mente?



***Intanto, a nostra insaputa...***

Sephiroth ha perlustrato tutta la dimora di Ardyn e ciò che ha scoperto, in qualche modo, sembra preoccuparlo.
Entra nella stanza in cui Caius e gli altri villani attendono il suo ritorno.
"Sephiroth? Come procede?" Domanda preoccupata Edea avvicinandosi a lui insieme a Caius che continua a chiedere:"Hai scoperto qualcosa?"
"Ho cercato ovunque, ma di lei nemmeno l'ombra."
"Hai trovato Yeul?"
"Si, è come hai detto tu. Imprigionata in una capsula di vetro, ma per sbloccarla ci vogliono le impronte di Ardyn e di Versteal. Ho provato a scassinarla, ma niente." Gli rivela lasciandolo perplesso.
"Maledizione." 
"E adesso che si fa?" Domanda Jecht avvicinandosi al gruppo.
"Dobbiamo agire. Cercate nei vostri settori i villani minori. Ardyn non ha preso il loro controllo perchè li considera deboli rispetto a noi. Gli unici villani minori che ha preso sono del suo settore, evitate dunque di prendere quelli del quindicesimo."
"Dovrete evitare anche Seymour. Ardyn ha preso anche lui per qualche strana ragione." Avverte Gabranth aggiungendosi al gruppo.
"Molto bene. Dividiamoci e cerchiamo altri membri." Da ordine facendo sparpagliare quei villani e avvicinare preoccupata Edea.
"Sephiroth... che facciamo? Se... se Agni fosse davvero nelle mani di...? Come...?"
"Non preoccuparti, Edea. La troveremo prima che le possa fare del male. In fondo... è come hai detto tu. Sono pur sempre l'eroe SOLDIER. Inoltre... non credo che Ardyn l'abbia con se. Ho girato ovunque e parlato anche con i nessuno. Qui non c'è nessuna Agni. E poi... lei è mia figlia. Saprà sicuramente difendersi." Pronuncia il villano rassicurando la strega per poi ritornare nel settimo settore. Ardyn non può passarla liscia.
Anche se non lo espone, Sephiroth non sopporta di essere diventato così malleabile nelle mani di quel bastardo. Vuole tornare come prima a qualsiasi prezzo, ma per farlo c'è bisogno di un prezzo abbastanza alto che lui ne è ancora ignaro.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14.

*Moguri*

Eccomi qui, nella cucina a riflettere come posso salvare Seifer. E' qui già da qualche giorno e abbiamo ancora lo stesso problema.
L'aereonave c'è, ma deve essere aggiustata così come devo risolvere anche il problema keyblade.
Mi siedo sulla sedia. Ormai non so che fare.
Andare nella terra dei nessuno o dei blank con Seifer tra le scatole mi è impossibile. Non posso mettere in pericolo la sua esistenza.
"Cosa devo fare?" Incomincio a chiedermi, quando un urlo mi riporta alla realtà. E' Lucis.
"Moguri! Moguri!" 
"Che diamine succede? Che hai da urlare?"
"Squall è su Oblitus!" Mi sbraita contro quell'imbranato entrando in cucina e buttandomi quasi per aria dall'agitazione.
"Cosa? Dov'è?"
"Non l'ho fatto apposta. Volevo fuggire, ma mi ha seguito per chissà quale ragione."
"Sei un incapace, Lucis! Lascia perdere! Me lo vedo io!" Gli urlo contro uscendo dalla cucina e andando verso la mia camera per prendere la mia gunblade, ma lo vedo lì che indietreggia.
Sta ricordando qualcosa. Ne sono sicura, ma ha qualcosa di strano. 
Il suo volto... il suo aspetto... è completamente diverso dallo Squall dell'ottavo settore.
Possibile che quello non sia Squall?
"Moguri! Squall è..." Dice Lucis bloccandosi e accorgendosi che è proprio di fronte a noi.
"M-Moguri...?" Mormora quel tipo voltandosi verso di me e ricordando qualcosa. 
Oblitus gli sta dando i ricordi. Lo vedo tremare spaventato e si allontana velocemente da noi.
"Moguri...perchè Squall...?"
"Lui...sta ricordando." 
"Cosa? Ne sei sicura?" Mi domanda il rosa, mentre mi chino a terra e prendo il moguri di peluche per poi voltarmi e rispondere con certezza:"Si, lui sta ricordando."
Senza esitare, prendo l'arma ed esco fuori seguendo Lucis e gli altri per capire meglio la faccenda. Arrivo poco lontano e vedo Seifer prendere Squall per le spalle e chiedergli:"Squall, va tutto bene?" 
Quelle parole lo mandano in bestia.
"Ti ho detto che mi chiamo Leon, non Squall."
Quelle parole arrivano alle mie orecchie. E' come pensavo. Squall è stato fagocitato dalla sua ombra il cui nome è Leon. Ho tentato più volte di tenerlo lontano da lui e adesso non posso permettere che gli faccia del male. Avanzo velocemente verso di lui, dandogli un pugno in faccia e facendolo cadere a terra.
"Ehi! Moguri! Che fai? E' tuo fratello!" Cerca di farmi ragionare Lucis, ignaro di ciò che si cela lì dentro.
"Sancta!" Lancio la mia magia su di Squall e dal suo corpo esce quella scia di fumo nero che si deposita accanto a lui. Ha forma umana e allunga la mano verso di lui. 
Mi volto verso Squall. Eccolo! Adesso è ritornato  Squall dell'ottavo settore. E' proprio come pensavo. Mi avvicino verso quell'ombra per impedirgli di toccare mio fratello e riprendere il possesso di lui. Gli do un calcio e mi metto su quell'ombra prendendolo poi per la maglia sbraitando:"Lascialo stare, Leon!"
"Togliti di mezzo, stupida dimenticata! Lui mi serve!"
"E per cosa? Sentiamo!"
"Per essere importante e considerato su Kingdom Hearts."
"Sei patetico! Non puoi stare nel suo corpo senza il suo consenso. Avrai anche la sua forza unita alla tua, ma Squall è Squall e gli stai facendo solo del male standogli dentro."
"Non mi pare che Cloud stia così male con la sua ombra in corpo. Anche Sephiroth sembra essersi abituato."
"Cloud è un caso a parte proprio come Sephiroth, idiota!" Gli urlo sbattendolo a terra e togliendomi di dosso per poi prendere la mia gunblade e puntargliela contro.
"Un caso a parte? E perchè mai?"
"Perchè l'ombra di Cloud può essere gestita da Cloud stesso per lo stesso motivo per cui l'ombra di Sephiroth può essere gestito da Sephiroth, ovvero le sue cellule Jenova."
"Sei sempre stata una guastafeste! Per tutti questi anni mi sei venuta dietro per evitare che prendessi contatti con lui e adesso che i creatori mi hanno immesso su Kingdom Hearts, tu mi separi da lui?" Mi domanda alzandosi da terra e afferrando la sua arma puntandomela contro.
"Ovvio! Kingdom Hearts è un mondo di ombre. Si sa. E poi lo faccio per te. Insomma... non vorrai farmi credere che l'ombra di Seifer che ha dieci anni in meno a te sia più capace di te?"
"Infatti, non lo è. E' solo un moccioso e posso stare su Kingdom Hearts anche così, ma la sua essenza mi serve. Devo essere più forte e con Squall dentro di me sono molto più agile, lo sai."
"Abituati all'idea che tu e Squall siete due mondi completamente differenti. Inoltre...se ti vedo di nuovo entrare nel suo corpo, sarà la tua fine. Te lo prometto." Incomincio a minacciarlo mettendomi la gunblade sulla spalla.
"Non puoi uccidermi."
"Invece si. Sai...non ci vuole molto a cancellare qualcosa dal settore attuale. Basta attaccare briga con uno dei creatori e cancellare le loro memorie."
"Tu non lo farai."
"Non lo farò se stai lontano da Squall."
Lo vedo guardarmi minacciosamente per poi urlare:"Fanculo, vecchia rincretinita! Tanto rimarrai così a vita. Tutti lo sanno che ti hanno dimenticata! Sei imperfetta e stupida. Eri inutile anche per i creatori. Per questo ancora devono indirizzarti. Sei esattamente come quell'imbecille accanto a te. Una copia uguale e contraria a quella di Squall. Loro non sanno che farsene di te!"
"Meglio rimanere dimenticata che essere ricordata per l'ombra che non sono." Replico vedendolo andare via.
Abbasso il volto, quasi ferita da quella realtà, ma so che non è così. Se i creatori si fossero dimenticati di me, non starei ancora qui, così come Leon non sarebbe stato indirizzato verso Kingdom Hearts.
Mi volto e noto Squall che tenta di alzarsi.
"Moguri? Chi era quello?" Incomincia a chiedere Seifer preoccupato facendo alzare Squall da terra.
"Leon. La reincarnazione dell'ombra mia e di Squall. I creatori non sapevano come chiamarmi e così è nato lui. Non è neanche uomo al cento per cento se vai vedendo." 
"A me sembra un uomo in realtà." Dice Lucis dubbioso, ma la verità è più complessa di quanto si pensa.
"Non ha sesso. E' un ombra ibrida di me e di Squall. I creatori si sono divertiti molto a crearlo. Forse... per questo l'hanno aggiunto su Kingdom Hearts."
In quel momento, il rosa sembra realizzare diversamente le parole che ho detto, ma in un certo senso, centra il bersaglio a modo suo.
"Ah... ho capito. Vuoi dire che di sotto non ha il pistolino?"
Rido e lo spingo per poi dire:"Oh...beh...se la metti così, Lucis. Penso proprio di no. Non credo che abbia qualcosa lì sotto. Non è come te, una copia al maschile perfetta."
Lo vedo sorride entusiasto e chiedermi:"Davvero? Secondo te sono perfetto?"
"Certo. Volgarità, scarso senso dell'orientamento, capacità combattive quasi nulle, bocca larga, capacità di mettersi nei guai altissime e intuito quasi pari a zero.... Si! Sei perfettamente l'opposto uguale e contrario di Lightning, direi."
L'espressione di Lucis cambia e dall'entusiasto sembra quasi cadergli il mondo addosso.
Incomincia a balbettare per poi rispondere:"Ok...no... davvero... non so se prenderla come una presa in giro o come un complimento."
Mi avvicino a Squall vedendolo all'in piedi e domando:"Va tutto bene? Ti senti meglio?"
"Si... sembra che la confusione, in parte, sia passata."
"Dovresti riposare e prendere energie. Le ombre ne assorbono parecchie. Piuttosto... quand'è successo che è entrato dentro di te? Lo ricordi?" Gli chiedo. 
Si tocca la testa confuso per poi sembrare ricordare qualcosa. 
Alza il volto verso di me.
"Certo. Adesso ricordo! Ero di ritorno da Dissidia. Cloud voleva visitare Kingdom Hearts prima di ritornare nel settore, visto che comunque passavamo di lì, ma... le ombre ci hanno attaccato insieme agli heartless. Sembravano volessero difenderci da quegli heartless e per farlo, mi sono visto praticamente inghiottito da quell'ombra. In quel momento...forse...hanno cancellato i nostri ricordi immettendocene altri e inchiodandoci in quel luogo." Mi spiega sinteticamente.
Poi lo vedo pensare e incomincia a mormorare:"Probabilmente...Cloud aveva capito tutto. Forse... è per questo che è tornato nel suo settore. Che stupido che sono stato. Quell'ombra mi ha accecato. Avrei dovuto chiedergli perchè insisteva a ritornare nel suo settore, invece di provocarlo."
"Non ci pensare. Hai tutto il tempo per farti perdonare. Nel frattempo, perchè non aiuti Seifer ad aggiustare l'aereonave?"
"L'aereonave?" Incomincia a chiedere Seifer facendomi annuire e continuare incominciando ad allontanarmi da loro:"Si, abbiamo bisogno di quella più una keyblade. Lucis starà con voi. Non fategli fare lavori troppo pesanti che questo è capace di farsi male anche con della semplice carta."
"Ehi! Guarda che non sono così gracile." Si lamenta il rosa facendomi ridere e rispondere:"Si, certo."
"Tu? Dove vai?" Domanda Squall facendomi fermare e voltare verso di lui.
"Ho un po' di cose da fare. Tornerò stasera. Tranquilli." Rassicuro per poi allontanarmi per andare verso le terre dei nessuno. Devo trovare la keyblade il prima possibile. 
Adesso non ho solo una persona a cui badare, ma ben tre... forse di più perchè Lucis non è neanche una persona vera e propria. Con lui è come badare ad un cucciolo. Sempre irrequieto e combinaguai.
Spero solo che da adesso in poi, Leon stia lontano da Squall.
Mentre cammino lo vedo lì, poco lontano a pensare.
Se ne sta seduto vicino al ruscello, poco distante dal bosco. Sembra davvero abbattuto.
"Un ombra come te non dovrebbe essere così abbattuta."
"Un ombra è sempre un ombra." Mi risponde voltandosi verso di me.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui.
"Perchè l'hai fagocitato? Ti conosco e so che avevi messo da parte quel pensiero. Quindi... perchè l'hai fatto?"
"Lui è famoso. E' importante. Tutti lo chiamano l'eroe dell'ottavo settore. E' stato chiamato da Cosmos per la guerra divina su Dissidia. Devo aggiungere altro?"
"Ti hanno messo questo in testa, allora."
Lo vedo sospirare per poi toccarsi dietro la nuca e rivolgere lo sguardo verso di me e confessare:"L'ombra di Cloud voleva essere ricordata e vivere le stesse esperienze di Cloud. Voleva sapere cosa si provava ad essere lui. Quando seppe che andò su Dissidia, impazzì e mi trascinò con lui. A me... bastava anche stare su Kingdom Hearts, ma a quanto pare... non bastava per essere ricordati."
Poi sposta lo sguardo verso il ruscello e conclude:"Insomma... sono pur sempre Leon e non Squall."
Non voglio vederlo così malinconico. E' pur sempre l'ombra mia e di Squall.
"Ascolta. Sto cercando una keyblade. Sai dove posso trovarla?"
"Qui non vengo da anni, Moguri. Lo sai... non si può ricordare questo posto se si sta per troppo tempo fuori. Ne diventa solo un ricordo vago." Mi risponde facendomi abbassare il volto. Poi, decisa, mi alzo e gli tendo la mano.
Lo vedo alzare lo sguardo verso di me ed io, sorridendo, gli dico:"Visto che siamo nella stessa condizione, ci conviene collaborare."
In fondo... Leon e Squall... sono la stessa persona e anche se sono separate, sono una la copia uguale dell'altra e non può rifiutarsi di farlo.
Sorride e afferra la mia mano alzandosi e chiedendo:"Dove devo cercare?"
"Ovunque, fratello." Replico per poi allontanarmi da lui e iniziare le ricerche.




*Cloud*

Dopo qualche ora di cammino, mi ritrovo nel settimo settore... il mio settore.
E' tutto così strano, quasi troppo tranquillo.
Non ho mai visto la mia terra così quieta.
Arrivo alle porte di Midgar quando incomincio a sentirmi osservato.
Mi fermo e mi volto vedendo che dall'alto scende Sephiroth.
Ha la masamune tra le mani e non perdo tempo a prendere la mia spada.
Non so perchè, ma ha qualcosa di diverso.
Abbassa l'arma una volta a terra e mi dice:"Dobbiamo parlare."
"Non credo ci sia qualcosa da dire..."
"Abbassa l'arma. Sono qui solamente per parlare, non per combattere."
"Tsk... non farmi ridere. Se vuoi prenderti gioco di me, hai sbagliato tattica."
"Non voglio prendermi gioco di te. Voglio davvero solo parlare."
"E sentiamo! Cosa avresti da dire? Che scemenze hai da raccontare e perchè dovrei ascoltarti? Ti ricordo che hai tentato di uccidere Zack e hai ucciso la mia Aerith."
Lo vedo stranamente ridere per poi dirmi:"La tua Aerith? Mpf....Guarda che con lei ti ho fatto un favore."
"Mi hai fatto un favore? L'hai uccisa e sotto i miei occhi. Mi sono ritrovato da solo senza lei e senza Zack. Ed è tutta colpa tua!"
"Era necessario. Poi... lo capirai andando nel settore."
"Era necessario? Ma come diamine parli? Hai ucciso tutte le persone a cui tenevo, le hai fatto del male. Io volevo solo diventare un Soldier e seguire il tuo esempio di eroe che eri e che in realtà non sei."
"Sappi che qui su Somniland sono tutti vivi."
"Tsk...almeno ti sei degnato di stargli alla larga." Mormoro guardandolo con disprezzo.
I miei occhi si illuminano inconsapevolmente diventanto serpenteschi. Il solo pensare ciò che mi è successo, mi manda in bestia e vederlo davanti a me, mi fa ancora più rabbia.
"Abbassa l'arma e parliamone con calma."
"Io non parlo con te."
"Cosa vuoi? Le mie scuse? Ok, d'accordo. Perdonami. Mi spiace, ma non ero in me. Sai com'è? Sapere di essere normale e scoprire di botto di essere figlio di un alieno e di conseguenza essere etichettato come mostro...non è il massimo."
Continuo a fissarlo, quando noto nuovamente quello sguardo preoccupato. Lo vedo mettere l'arma a terra per poi continuare a dire:"Abbassa l'arma. Voglio parlare."
Possibile che sia davvero pentito di ciò che ha fatto?
No, non può essere. Non posso abbassare la guardia con lui.
"Risparmia questi giochetti per qualcun altro. Io... me ne vado." Dico abbassando l'arma e dandogli le spalle allontanandomi da lui.
"Mpf... ma tu guarda che mi tocca fare per avere il tuo aiuto. Sei davvero un moccioso insolente!" Mi urla.
Alzo la guardia voltandomi velocemente e alzando la spada verso di lui convinto che mi stesse attaccando, ma ciò che trovo mi lascia meravigliato. Non posso credere ai miei occhi.
Sephiroth... si è inginocchiato... si è prostrato a me? 


Com'è possibile? Perchè? Perchè un tipo così crudele dovrebbe fare una cosa del genere?
"Ma... che fai? Perchè ti...?" Incomincio a balbettare incredulo.
"Ti prego. Ho bisogno di te. Non puoi abbandonarmi proprio ora."
"E' uno scherzo?"
Scuote la testa rimanendo prostrato a me e dicendo:"Tu sei l'unico che può aiutarmi. Ti prego. E' già una cosa umiliante di per sè allearmi con te, ma farmi fare questo è anche peggio. Lo sai bene che non lo farei mai se non ci fosse una ragione valida."
Ha ragione. Sephiroth è sempre stato orgoglioso e vederlo così ridotto davanti a me, quasi mi agita.
Abbasso l'arma confuso.
Avverto che le sue parole sono disperate proprio come la sua situazione. Ha davvero bisogno di me.
"Alzati."
"Che?"
"Ti ho detto di alzarti. Non riesco a guardarti così."
"Mi lascerai parlare?"
"T-tutto quello che vuoi, ma alzati." Dico perplesso, per poi vederlo alzare e continuo:"Sei patetico."
"Lo so... mi sono rammollito..."
"Chi è stato a conciarti così?"
"Sappi che non sono l'unico disperato. Ardyn aveva promesso il controllo dei settori a tutti i guerrieri di caos. Aveva detto che ci avrebbe aiutato a sterminare gli eroi."
"Tsk...sai che novità..."
"Ma alla fine ci ha soggiocati tutti. Era solo un piano per mettere in ginocchio gli altri settori."
"In che senso?"
"Vuole distruggere tutti i settori. Dal primo al quartordicesimo, così che il quindicesimo settore sarà eterno. Non so come, ma è riuscito ad entrare in contatto con i creatori e li sta impegnando nel suo settore."
"...i...creatori....?"
"Senti, è assurdo anche per me, ma sono stati questi creatori a darmi la storia e rendermi cattivo. Ci hanno creato così come siamo, con la nostra anima, ma hanno anche distrutto ciò che dovevamo essere."
"Di che stai parlando? Cos'è che dovevamo essere? E' tutto così assurdo."
"Già. Ed è assurdo come Ardyn sia riuscito a rendermi così vulnerabile solo tramite un portale chiamato Oblitus." Mi rivela mettendosi le mani sui fianchi pensieroso.
"Oblitus?" Domando sentendo familiare quel nome, poi mi viene in mente e mormoro:"Oh...certo. Il portale di cui parlava Agni."
Il suo volto sembra cambiare espressione. Si avvicina rapidamente a me mettendomi le mani sulle spalle, incominciando a chiedermi:"Agni? Tu conosci Agni?"
"Si... prima di partire dal terzo settore, ha detto a Squall di salutare Edea e dirgli che Agni sta bene, ma..."
A quelle parole sembra quasi sollevato. Si sposta da me, prendendo la masamune da terra per poi dire con disprezzo:"Quel bastardo non la passerà liscia. Prendersi gioco di me e rammollirmi così quando in realtà non sa neanche dov'è Agni. Me la pagherà." 
Poi si volta verso di me e mi punta il dito continuando:"E tu dovrai aiutarmi. I nostri settori sono in pericolo e dobbiamo unire le forze per fargliela pagare."
"Tu... conosci Agni?"
"E' una lunga storia. Quel bastardo mi aveva fatto credere che l'avesse con se. Devo trovarla. Devo mobilitare i villani e metterla al sicuro. Dov'è che l'hai vista l'ultima volta?"
"Nel terzo settore... ehi!" Esclamo vedendolo volare via per poi urlare:"Dove diamine vai adesso? Non ci sto capendo più nulla! Che intendevi prima dicendo che mi avevi fatto un piacere con Aerith?"
"Lo capirai." Mi risponde semplicemente mettendomi ulteriori punti interrogativi nella mente.
La situazione è più strana e grave del previsto.
Non so chi siano questi creatori di cui ha parlato Sephiroth, ma voglio aiutarlo. 
Sta in gioco l'intero settore sette, quello più popolare e amato. Inoltre, non posso permettere che Ardyn lo distrugga, non dopo aver risentito la voce di Aerith e Zack. 
Sono tutti qui e devo proteggerli, ma prima devo accertarmi che siano davvero loro. Voglio saperne di più. Inoltre...sembra davvero essersi rammollito e non è da lui. Mi fa in qualche modo pena.
Infondo... battermi con lui è la mia specialità da tempo ormai e se continua così penso proprio che dovrò trovarmi un altro avversario. 
Farò bene a fidarmi di lui?


*Ravus*

Sono stato convocato da Ardyn. A quanto pare hanno portato Lunafreya qui.
Finalmente la nostra piccola famiglia può riunirsi, ma qualcosa mi fa pensare che non sarà così.
L'urlo di Ardyn si propaga per tutta la residenza e non posso non udire quella voce:"IDIOTI!" 
Entro in quella stanza nei sotterranei dove tiene prigioniera la mia presunta sorella Luna quando vedo Ardyn letteralmente imbestialito. 
Ha un pugnale puntato verso la gola del generale Glauca e sembra fuori di se.
"Secondo te, questa ti sembra Lunafreya?!" Sbraita il villano prendendo la ragazza per i capelli.
Il silenzio cala e Ardyn, intravedendomi nel buio, mi chiede:"Ravus, secondo te è Luna questa? O sono io che sto impazzendo?"
Avanzo verso quella tipa proprio mentre il villano me la getta ai miei piedi. 
Guardo ogni centimetro di lei, ma anche assomigliandole, non è Lunafreya. Ne sono certo.
"Non è lei. Non è mia sorella." Affermo disprezzando anche quell'assurda somiglianza. Abbasso il volto e giro le spalle per andarmene quando la sento urlare:"Ravus!"
Sa il mio nome. Com'è possibile? 
Incuriosito mi volto e la sento lamentarsi:"Non lasciarmi tra le mani di deficienti! Vieni qui e guardami bene! E' mai possibile che ti sia davvero dimenticato di me?"
"Ravus? La conosci?" Incomincia a chiedere Ardyn, ma sono sicuro di non conoscerla. Probabilmente avrà sentito il mio nome quando il capo mi ha chiamato.
Scuoto la testa e le rispondo:"Questi giochetti non funzionano con me."
Do nuovamente le spalle per andarmene, ma le parole di quella ragazza mi bloccano improvvisamente.
"Re Regis ha ucciso tua madre. Tu vuoi sterminarli. Vuoi sterminare la sua stirpe perchè lui ci ha abbandonato. Non dire che non è così. Vuoi diventare il Re di Insomnia perchè vuoi togliere l'unica cosa che loro tengono di più."
Sentire quelle parole da bocca ad una sconosciuta, mi confonde. Mi volto e la guardo con stupore, avvicinandomi a lei, chiedo incerto:"Chi sei? Come fai a sapere tutte queste cose?"
"Bene, cosa sei? Una veggente?" Domanda Ardyn prendendole il volto per guardarla più da vicino.
"Togliemi le tue manacce di dosso!" Gli sbraita la bionda, ma il villano la colpisce con violenza rompendole il labbro.
"Che diamine vuoi da me?" Incomincia a chiedere quasi tremando, mentre il sangue inizia ad uscirle dalla bocca a causa del colpo.
"Dimmi che ci facevi con Noctis. Tu non sei Lunafreya e di conseguenza non dovresti nemmeno stare con lui ne tantomeno qui, adesso."
"Io..." Mormora abbassando lo sguardo. Ha qualcosa che non vuole dire, ma poi alza il volto verso di lui, con aria decisa, replica:"Io...voglio distruggere Lucis. Voglio disintegrare Re Regis e la sua stirpe per ciò che mi hanno fatto. Lui... non sa chi sono. Non ricorda di me e posso facilmente ingannarlo e distruggerlo." 
Quelle parole fanno storcere il naso ad Ardyn.
"Quindi... hai una vendetta personale. Eppure... nel quindicesimo settore non ti ho mai vista, anche se non so perchè hai qualcosa di familiare."
"Il settore è grande. Forse mi avrai intravisto."
"Beh... se hai una vendetta personale con la stirpe di Noctis e Regis, credo che andremo molto d'accordo." Le dico avvicinandomi e tendendole la mano chiedendole:"Qual'è il tuo nome?"
"Mi chiamo Stella." 
Afferra la mano e si tira su.
In quell'attimo accade qualcosa.
Nella mia mente sento la sua voce dirmi:"Stella...Nox...Fleuret..."

*Ricordi di Ravus*

Appaiono davanti ai miei occhi delle immagini.
Era strano, ma ricordavo diversamente da quello che stavo vedendo.
Noctis aveva un braccio ingessato e per farlo distrarre il re di Insomnia, ovvero Regis, e la regina di Tenebrea, mia madre, decisero di riunirsi. 
Era la prima volta che vedevo Noctis e Regis.
Sembravano molto unita la mamma e quel re. 
Mia sorella conobbe Noctis in quell'istante, ma era diversa. Li vedevo parlare e allontanarsi per esplorare il bosco di Tenebrea, ma un attacco improvviso dell'impero di Niflheim scatenò il caos.
Noctis venne preso da Regis e lo trascinò via.
"Mamma!!!" Sbraitai vedendo mia madre colpita davanti ai miei occhi.


Mi voltai e urlai aiuto a quel re. Non avrei voluto nulla, solo essere avere una spalla a cui appoggiarmi, ma lui se ne andò.
Piangevo tra le fiamme a guardare immobile il corpo inerme di mia madre che, per difendermi, aveva dato la sua stessa vita.
Mi sentivo terribilmente piccolo. Avevo solo sedici anni e mi sentivo abbandonato da tutto e da tutti.
La forza per andare avanti non l'avevo, ma qualcuno venne da me prendendomi per il braccio.
"Ravus!" Urlò. 
Era una ragazzina di circa dodici anni. Mi tirava per alzarmi da terra.
"La mamma..."
"Dobbiamo andare."
"No! Non voglio lasciare la mamma qui..."
"Ravus! Guardami! Se non ce ne andiamo subito, sarà la fine anche per noi!" Mi disse decisa tirandomi da terra e incominciando a correre.
"Ehi! Stanno scappando!"
"Prendeteli!" 
Sentii mentre incominciammo a correre. Mi voltai e vidi l'organizzatore di tutto. Era Ardyn.
Aveva fatto tutto questo casino perchè mia madre si era accorta dei suoi piani. Voleva ucciderla e uccidere anche noi. Mia madre, la regina di Tenebrea, non voleva solamente incontrare Regis per far giocare sua figlia con il figlio, ma voleva la protezione e l'unione di Insomnia e Tenebrea perchè temeva per noi. Temeva per il futuro del principe di Tenebrea, erede al trono a sua morte, ma non aveva avuto il tempo di parlarne che ci avevano attaccati.
I soldati ci seguivano ed io non avevo quasi più la forza di correre.
Nonostante fossimo in vantaggio e conoscessimo quei boschi da cima a fondo, la stanchezza mi prese.
"Non posso resistere allungo."
"Tieni duro! Troveremo un nascondiglio." Mi rispose cercando di rassicurarmi.



La realtà era che non sapevamo dove andare. Eravamo soli e smarriti.
Uno dei soldati aprì il fuoco colpendendo ad una gamba e facendomi cadere a terra. Non riuscivo ad alzarmi.
"Ravus! Alzati!" Urlò la ragazzina.
"Non ci riesco." Rivelai mentre tentava di farmi alzare.
I soldati erano vicini ed io non riuscii a non sbraitare:"Stella, va via di qui!"
"Io non ti lascio qui, fratellone."
"Devi andartene. Per me non ce scampo. Va via!"
Purtroppo fu tutto inutile. Eravamo circondati e Stella cercò di ribellarsi ad Ardyn, ma non fu una scelta saggia.
Quell'uomo ci prese e ci portò con se. Ci rinchiuse in una stanza e la violentò sotto i miei occhi.
Le urla... il sangue... la violenza... volevo vendicarmi.
Avevo visto troppo anzi... avevamo visto troppo.
Ci alleammo così a quell'esercito, imparando l'arte della scherma e insieme diventammo abili spadaccini con un solo obiettivo nella mente. Distruggere la famiglia di Regis. Perchè...per noi...dopotutto... era stato lui l'arteficie che ci aveva fatto trovare in quella situazione.

*Quindicesimo settore di Somniland - Oggi...*

"Bene. Ravus... ti occuperai tu di lei visto che andrete così d'accordo." Sento dire da Ardyn appena stacco la mano da quella Stella.
"Che?" Domando confuso.
"Ho detto che baderai tu a lei visto che andrete d'accordo." 
"Ehm...si. D'accordo." Continuo a dire suscitando curiosità nei confronti di Ardyn.
"Tsk... cosa c'è? Ti sei rimbambito per caso?"
"No, signore. Provvedo io a lei. Alla... nuova... alleata."
"Spero che tu non stia tramando alle mie spalle, perchè se mi accorgo di qualcosa, giuro che non te la farò passare liscia." Mi minaccia il villano per poi andarsene.
Mi volto e vedo Stella uscire con Artemisia dalla stanza.
Quanto tempo è passato? Cos'è successo? Cos'erano quelle immagini?
Inizio a domandarmi sempre più confuso, ma so che l'unico modo per scoprirlo è parlare con lei.
Con Stella.

*Squall*

Questo posto è strano. Oblitus mi da quasi i brividi, ma, in un certo senso, mi ha anche curato. Ho i ricordi come nuovi e non sono più sovrapposti ad altri. L'unica cosa che mi angoscia è il fatto sto scoprendo cose che prima non potevo neanche immaginare che fossero reali.
Ho una sorella gemella. Moguri è mia sorella.
Tutto quello che ho visto, mi è stato confermato anche da Seifer. Dunque... non è una menzogna.
Allora perchè l'abbiamo dimenticato?
"Senti, Squall. Non dire a tua sorella che ho ricordato." Mi dice Seifer mentre prende delle tavole di legno e le mette a terra per fissarle sull'aereonave.
"Perchè non dovrei?" 
"Se sapesse che so dell'incidente del Leviatano, incomincierà a impazzire."
L'incidente del Leviatano? 
Ok, anche se tutto ha senso e ho incominciato a riprendere i miei ricordi, questo mi manca.
"Dell'incidente ancora non ricordo. Potresti dirmelo?"
Quella domanda sembra un po' scomoda. Lo vedo sospirare e voltarsi verso di me sintetizzando la cosa.
"Ti dico solo che è morta proteggendomi dal Leviatano e che tu non me l'hai mai perdonato."
"Ora capisco perchè ci detestiamo. Hai fatto morire mia sorella."
Quelle parole lo fanno alterare e sbatte il martello a terra per poi alzarsi e puntarmi il dito contro informandomi:"Avrei dovuto farlo, ma non l'ho fatto perchè è stato cancellato dai creatori."
"Questa storia è strana eppure sembra avere una logica. Non ci capisco più nulla."
"Ah.. non dirmelo a me. Da quando sono arrivato qui, non faccio altro che litigare con lei. Tua sorella è davvero una spina nel fianco quando ha qualcosa per la testa."
"Lo so. E' testarda e caparbia."
"Per questo mi piace. In un certo senso... mi assomiglia."
"Fanculo, Seifer. Non ho alcuna intenzione di parlarne. Qualunque cosa vuoi fare, parlane con Lucis, non con me."
"Sei ancora arrabbiato perchè l'ho messa in pericolo?"
"No, sono arrabbiato perchè non ricordavo nulla di lei. Ecco perchè."
Seifer alza lo sguardo sentendosi osservato e vede Lucis affacciato dal ponte che ci guarda dall'alto.
"Ehi, mezza cartuccia! Cos'hai da guardare?"
"Ah... nulla. Proprio nulla." Risponde togliendosi dalla ringhiera quando il biondo incomincia a domandargli:"Approposito, volevo sempre chiedertelo, ma in che rapporti stai con Moguri? Ti ho visto molto affiatato con lei."
Lo vedo sorridere e appoggiarsi nuovamente alla ringhiera per poi incominciare ad istigarlo:"Cos'è? La gelosia ti sta prendendo? Le donne mi amano, sono bello e popolare qui su Oblitus."
Si vede lontano un miglio che sta mentendo, infatti Seifer se la ride. Mette le mani ai fianchi e replica:"Ma se l'unica donna con cui ti ho visto tutto il tempo è proprio Moguri."


Lucis inarca il sopracciglio e maliziosamente batte:"Chissà come mai... e poi... l'hai sentita. Sono una copia maschile perfetta io."
L'espressione sul volto di Seifer cambia. Toglie le mani dai fianchi e quella risata di Lucis lo fa imbestialire ulteriormente:"Tu! Brutto...." 
"Seifer, calmati!" Gli dico mantenendolo e vedendo che sta perdendo la calma.
"Io ti spacco la faccia! Scendi di lì!"
"E mica sono scemo io?"
"Ma tu guarda quel bastardo. Ma chi si crede di essere?"
"Che succede qui?" Interrompe una voce femminile facendoci voltare. E' lei. E' Moguri.
"Oh... ciao Moguri. Come proseguono le ricerche?"Domanda il rosa facendo alzare la testa alla ragazza verso di lui.
"Abbastanza male. Non abbiamo trovato nulla."
"Abbiamo? Perchè? C'è qualcun altro con te?" Gli chiede Seifer andando da lei.
"Leon ha deciso di aiutarci, ma non ha trovato ancora nulla. Come proseguono le riparazioni?"
"Male! I comandi sono guasti e non so come aggiustarli." Gli risponde Lucis facendola sospirare e alzare le maniche della giacca.
Sorridendo, sale a bordo andando verso di lui e incomincia a prenderlo in giro:"Togliti di lì e fa dare un'occhiata a me, dopotutto una femminuccia come te l'unica cosa che può fare è andare a fare compre."
"Ho capito. Vado a cercare qualcosa da mangiare."
"Fa attenzione."
"Tranquilla."
"Non dimentichi nulla?" Gli domanda vedendo la sua spada sui comandi. 
Il rosa si volta ed esclama un:"Ops... la stavo dimenticando."
"Chissà quale giorno di questi dimenticherai anche dove tieni la testa." Gli dice mia sorella incominciandosela a ridere nel vederlo sbadato com'è.
E' strano. Più la guardo e più sembra assomigliare a nostra madre Raine.
Seifer sembra davvero infastidito dalle attenzioni che ella da a Lucis. Possibile che sia davvero geloso e innamorato di mia sorella?

***Intanto, a nostra insaputa...***

Sephiroth è davvero imbestialito dopo aver sentito da Cloud, suo acerrimo nemico, che Ardyn non ha con se sua figlia, ma lo sta ingannando ulteriormente.


"Ma chi diamine si crede di essere per prendermi per i fondelli, eh?" Incomincia a sbraitare buttando tutto per aria in quella stanza della residenza di Ardyn dove Edea cerca di calmarlo insieme a Caius:"Sephiroth, calmati."
"Calmarmi? Quel bastardo mi manipola facendomi credere che mia figlia è nelle sue mani ed io devo starmene a guardare?"
"Ed io che devo dire che lui ha realmente in ostaggio Yeul? Eh?"
"Sephiroth, quello che sta cercando di dirti Caius è che dobbiamo ragionare sulla cosa." Tenta di dirgli, ma il soldier è davvero incavolato nero.
"Cioè dovrei fargliela passare franca dopo che mi ha preso in giro per tutto questo tempo?"
"Non dico questo. Dico solamente che lui non sa che noi lo sappiamo."
In quel momento, proprio mentre appoggia le mani sulla scrivania, quelle parole di quella strega gli fanno venire in mente un piano.
In fondo ha ragione. Ardyn non sa che lui lo ha scoperto.
"Edea... hai ragione. Lui non sa dov'è Agni. Potrei metterla in salvo e attaccarlo fin da subito."
"Oppure, stare al suo gioco e pugnalarlo poi alle spalle." Consiglia la donna avvicinandosi a lui.
Sorride e si volta verso la moglie dicendole:"Potremo fare entrambe le cose. Perchè no? Si è messo contro la persona sbagliata e non ho alcuna intenzione di fargliela passare liscia."
"E non lo faremo."
Il soldier sorride e si allontana da loro.
"Ehi, dove stai andando?"
"A cercare mia figlia. Se è in quel settore, la troverò sicuramente." Avverte prima di spiccare il volo per il terzo settore.
Peccato però che Agni non sia lì, ma si sia separata qualche istante prima da Meia per raggiungere l'unico settore che non ha ordinato di controllare, ovvero il settimo.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***



Capitolo 15.

*Lucis*

Eccomi in città. Ho appena comprato la frutta e del buon cibo in un negozietto lì.
"Finalmente si mangia carne." Dico entusiasto della carne di Garula appena acquistata quando, da lontano, un tipo biondo, dagli occhi verdi, fisico scolpito e dall'aria stranamente somigliante a Cindy, si volta verso di me alzando la mano.


Lo conosco. Lui è Cid. E' stato creato proprio come me, per puro caso, ma non so per quale motivo i creatori gli hanno dato lo stesso hobby e lavoro della Cindy del settore quindici.
Io e lui siamo ottimi amici. Ci consideriamo quasi fratelli in un certo senso.
"Ehi, amico! Sei venuto a fare compre?"
"Ah...Moguri. Lo sai, com'è. Abbiamo degli ospiti e vuole variare un po'."Rivelo avvicinandomi a lui, mentre chiude l'auto riparata e si appoggia vicino per guardare la piazza della città perplesso.
"Non ci sono molte persone in giro oggi."
"Già, l'ho notato anch'io."
"Probabilmente è per causa di Noct." Informa incrociando le braccia e facendomi chiedere:"Noct?"
Lo vedo voltarsi verso di me perplesso e dirmi:"Come? Non lo sai? Pare che l'ombra di Noctis sia alla ricerca di una lei per prenderle l'anima. Le ragazze non stanno uscendo da sopra e non posso neanche andare a divertirmi come vorrei. Hanno tutti paura."
Mi guardo attorno e noto che la maggior parte delle persone in piazza è di sesso maschile.
Volgo lo sguardo verso di Cid e domando:"Da quand'è che va avanti questa cosa?"
"Ah...non lo so. Io l'ho sentito qualche giorno fa. Pare che qualcosa si sia mosso dall'arrivo dell'eroe del secondo settore. Quella notizia a fatto scalpore non solo tra i dimenticati, ma anche tra le ombre. Sembrano essersi risvegliati, sopratutto Noct. E, sinceramente, la cosa mi terrorizza. Anche perchè, oltre agli attrezzi, non so come diamine potrei difendermi da lui. Insomma..è pur sempre un ombra, un blank all'ultimo stadio. E' disgustoso!" Mi confida, per poi voltarsi verso la macchina e prendere gli stracci per lavarla.
"Quindi è una donna che cerca..."
"Una ragazza dai capelli castani e dagli occhi blu o azzurri, ma non ne sono sicuro. L'unica cosa certa è che una lei. Stai in guardia, amico. Non vorrei che fosse proprio Moguri a rimetterci le penne." Mi consiglia preoccupato. Annuisco e perplesso dalla notizia ritorno da Moguri con quella frutta fresca e la carne di garula già cotta in una busta. 
Sinceramente, ho i brividi, ma non voglio darlo a vedere.
Quelle parole mi terrorizzano e, una volta arrivato nel garage nel bosco dove Moguri sta lavorando alla riparazione dell'aereonave, le vado vicino.
Non c'è nessuno così decido di parlarle e dirle ciò che ho scoperto su Seifer, posando il cibo sul tavolo lì vicino. 
In fondo, non può non saperlo.
Si sta tenendo lontano da lui proprio per non fargli ricordare, ma ormai... è inutile.
Sospira. Non crede alle mie parole.
"Moguri, ti dico che Seifer sa tutto." Ripeto nuovamente alla castana avvicinandomi a lei che se ne sta lì a controllare i comandi dell'aereonave.
"Cos'è che te lo fa pensare?"
"Il fatto che cerca di assecondarti. E poi... ho visto come ti guarda e come guarda me."
"Lucis, lui non ricorda niente. Più che altro dobbiamo preoccuparci della memoria di mio fratello." Si lamenta per poi abbassarsi e aggiustare dei cavi sotto ai comandi continuando a dire:" Lui sembra che stia incominciando a ricordare ed io, sinceramente, non voglio."
Mi appoggio vicino ai comandi ed esprimo nuovamente la mia opinione.
"Moguri, sinceramente parlando, sono stupido è vero, ma non sono cieco ne tantomeno sordo. L'ho sentito parlare con Squall e dirgli chi sei. Ha cercato di farlo ragionare e poi, quando abbiamo incominciato a scherzare su Leon, i suoi occhi erano quasi omicidi verso di me."
"Lo hai sentito parlare? Forse.. te lo sarai immaginato."
"Non me lo sono immaginato."Le dico vedendola aggiustare quei motori. Vedendo che non mi ascolta, mi tocco la nuca per poi incrociare le braccia e continuare:"Sei davvero cieca ed io non capisco perchè non vuoi far ricordare Seifer."
La vedo uscire da sotto i motori e guardarmi, mentre se ne sta seduta a terra sotto ai comandi e rivelare:"Non voglio che abbia il peso della mia morte sulle sue spalle. E poi... prima o poi accadrà anche qui se non lo tiriamo fuori. E non parlo di ricordi."
Quelle parole mi mandano in tilt.
"Moguri, ehi! Non pensarci neanche! Perchè mai dovrebbe succederti una cosa del genere?" Incomincio ad urlare mettendo le mani sui fianchi e voltandomi verso di lei, mentre si alza all'in piedi rispondendomi:"Perchè già è successo, Lucis. Mi sono slogata una caviglia proprio come nei miei ricordi. E... Seifer è pericoloso qui. Inoltre... c'è anche il Leviatano che gira di tanto in tanto."
"Stai scherzando?"
"No. Con l'apertura del portale, si è creato un varco invisibile che permette ai mostri di entrare e uscire. Non so come sia successo, ma la cosa non mi piace."
La vedo andare verso la cassetta degli attrezzi e rovistare lì. 
Sapere tutto ciò, mi fa cadere il mondo addosso. Pensare che Moguri dovrebbe andarsene così mi fa male.
Abbasso lo sguardo insieme alle braccia. Scuoto la testa per poi mettermi una mano dietro al collo e dire:"Moguri... so che io sono l'ultimo che dovrebbe dirtelo, sia perchè sono scarso, sia per il mio modo di fare, ma... non voglio che ti succeda quello che ricordi spesso. Se mai dovremo trovarci difronte al Leviatano, farò di tutto per proteggerti."
Prende la chiave inglese e si volta verso di me incominciando a ridere.
"Non essere stupido. Con te gli basterebbe un colpo di coda per metterti a tappeto."
"Guarda che dico sul serio. Non voglio vederti morire. Sopratutto se è per causa di Seifer. Non starò a guardare." Le urlo in faccia quasi innervosito da quel pensiero e da ciò che ho sentito poco prima di incontrarla.
"Ehi, ma che ti prende? Guarda che stavo scherzando."
Ho le lacrime agli occhi e non riesco a trattenermi. Incomincio a piangere. Sono davvero un patetico idiota.
"Lucis... è per caso successo qualcosa?"
Mordo il labbro per trattenere le lacrime, ma non ci riesco.
La castana viene verso di me, abbracciandomi e facendo sfogare il mio pianto.
"Lucis... ti prego... cos'è successo?"
"Non fanno altro che parlare e parlare..."
"Ma chi?" Mi chiede staccandosi dall'abbraccio per guardarmi in faccia.
"Ho sentito dire che Noct... è sulle tracce di qualcuno. Non si sa chi è. Si sa solo che è una lei e...sentirti parlare così... sentire che Seifer è qui e può farti del male... mi fa pensare che quella che cerca Noct sei tu e io...io non voglio che sia tu."
"Dov'è che hai sentito questa voce?"
"In città non parlano d'altro. I dimenticati sono tutti spaventati e... si sono anche chiusi nelle loro case. Hanno tutti paura. Non si sa chi sia. Solo che è una lei e la cosa mi spaventa. Non voglio che prenda te. Come farò senza il tuo supporto? Come farò senza le risate che ci facciamo?"
"Lucis... le voci sono solo voci. Devi ignorarle. E poi... non è detto che sono io. Smettila di fare il bambino."
"E se fossi tu? E se Noct verrà da te? Che farai?"
"Lo uccido con le mie stesse mani. Le ombre sono facili da distruggere per noi dimenticati."
"Ma lui è uno shinigami. Non puoi ucciderlo. E' immortale! Inoltre è ancora sotto stretta sorveglianza dei creatori. Verrebbe nuovamente ricreato se gli accadesse qualcosa."
"Qualcosa mi inventerò." Mi dice appoggiando le mani sui comandi e riflettendo.
Inconsapevolmente, tutto quel discorso è arrivato alle orecchie di Seifer.
"Devo trovarlo..." Sento mormorare.
Mi affaccio e lo vedo lì.
"Devo....devo trovarlo e ucciderlo prima che quel mostro uccida Moguri." Lo sento dire mentre si allontana dall'aereonave.
"NO!"Gli sbraito dietro tentando di correre, ma inciampo in dei cavi e cado.
"Moguri! Seifer..."Le urlo facendola voltare e venire verso di me.
"Dove sta andando?"
"Sta andando dal Leviatano!"
"No...SEIFER!" Incomincia a sbraitare anche lei prendendo la gunblade e correndogli dietro.
Mi alzo, ma non so che fare.
Sono patetico e inutile. Come farò a difenderla? Che mi invento ora?
E se....magari....

*Moguri*

Mi ritrovo davanti a quella stessa scena dei miei ricordi. Il Leviatano che distrugge tutto. E' dinanzi alla spiaggia e divora letteralmente un chocobo di passaggio.
"Fatti sotto! Non perderò contro di te." Sento urlare Seifer. 
In questo momento la voglia di fuggire via è tanta.
Sapere da Lucis della presenza dell'ombra di Noctis alla ricerca di una lei da cui prendere l'anima, mi terrorizza, ma non posso...
Non posso lasciare Seifer morire al posto mio.
Alzo la gunblade verso il volto appoggiando il viso su di essa. 
Ho le lacrime agli occhi, ma preferisco morire così, salvando l'uomo che amo, piuttosto che fuggire via. Infondo...è il mio destino. E' già stato scritto.
Tremando, ma pronta a morire, mi precipito verso il Leviatano.
"Moguri! Non farlo! E' una pazzia!" Mi sbraita dietro Lucis, ma ho già deciso.
Non si torna indietro.
"M-Moguri?!" Si chiese Seifer perdendo la concentrazione e venendo colpito dal Leviatano che lo spinge via da se facendo volare quella gunblade che gli taglia nuovamente il volto nello stesso punto in cui ha già quella orrenda cicatrice.
"AH!!!" Urla dal dolore mettendosi le mani in faccia accecato dal suo stesso sangue.
"Moguri, non farlo!" Mi continua a dire, ma non posso permettere che il Leviatano lo ferisca ancora.
Balzo, proprio come nei miei ricordi, alle spalle di quel mostro perforandogli il cuore con quell'unica arma che ho tra le mani.
Tutto si sta ripetendo nuovamente. Sono pronta a morire. Sorrido, prima di abbandonarmi alla mia fine.
"SQUALL!" Grida nuovamente cercando di correre verso di me per dare l'allarme a mio fratello che è poco distante da noi.
Lo vedo correre, ma quella creatura inizia ad agitarsi. E' ormai la fine.
"Moguri!" Sbraita il mio nome Squall correndo verso di me.
Le lacrime mi escono spontanee. Non voglio morire così. 
Avrei voluto fare tante altre cose...
Avrei voluto... almeno per una volta... vedere il mio settore...
Con questi pensieri nella testa, perdo la presa.
Sto precipitando.
Seifer si ribella a quel destino, ma i massi e le roccie sotto di lui lo fanno cadere.
Purtroppo... il mio fato è quello di morire così.
Nonostante Squall sia vicino, non riesce a prendermi la mano per evitare il contatto con le roccie, ma qualcosa di strano accade.
Una scia di fumo sottile si posa dietro di me poco prima dell'impatto. Qualcuno mi ha afferrato ed ha urtato la nuca al posto mio contro quelle roccie.
Sono ancora viva. Apro gli occhi e vedo arrivare verso di me Squall e Seifer. Allora... chi è che mi ha salvato?
"Ahi! Che botta!"
"Leon?!" Chiedo riconoscendo la voce, staccandomi da lui e allontanandomi per voltarmi e controllare come sta.
"Yu-uh! Bella presa amico!" Grida euforico Lucis venendo verso di noi.
"Leon? Va tutto bene?" 
"Si, tranquilla. E' solo una piccola botta." Mi risponde toccandosi la nuca e alzando il busto.
"Come facevi a sapere che...?"
"Ho sentito parlare Noct e poi... Lucis mi ha cercato."
"Cosa?"Domando sorpresa voltandomi verso il rosa.
"Ho pensato che essendo l'ombra tua e di Squall magari poteva servirti in un momento del genere." Mi ribatte venendo verso di me con uno strano sorriso.
Ok, lo ammetto. Per la prima volta, Lucis ha superato se stesso. Non me l'aspettavo.
Sono... scioccata.
"Moguri..." Mi chiama Seifer abbracciandomi.
Ho le lacrime agli occhi a pensare che sono ancora viva solo perchè a parare il colpo è stata la mia stessa ombra.
Da Leon non me lo aspettavo. 
"Perchè?" Mormoro staccandomi da lui per poi rimproverarlo:"Perchè l'hai fatto?"
"Cosa?"
"Ti rendi conto di quello che abbiamo rischiato?"
"Oh, ma grazie tante miss simpatia. Neanche un grazie per aver tentato di distruggere quel mostro."
"Ringraziarti? E per cosa? Avrebbe potuto ucciderti!"
"Beh, sai quanto me ne frega? E' quello che ho cercato di fare quando ti ho perso, dopotutto." Mi rivela lasciandomi perplessa.
Lucis ha detto la verità. Seifer ricorda.
"Che?"
"Ehi, lo sai che non è nelle miei principi rispettare le regole. Che siano essi della società o del destino non ho alcuna intenzione di seguirle... soprattutto se si tratta di perdere te." Mi dice lasciandomi ancora più sorpresa. 
Ho le lacrime agli occhi.
"Mpf... che fai, adesso? Ti commuovi?" 
A quelle parole incomincio a menarlo di brutto.
"Ehi! Ferma! Mi fai male..."
"E' il minimo per avermi mentito. In tutto questo tempo non hai fatto altro che fingere e prendermi per i fondelli, mi hai messo anche nei guai e per poco non venivo uccisa dal Leviatano. Adesso pensi di uscirtene così? Senza neanche pagare le conseguenze?" Gli urlo mentre lo meno e lo stendo a terra, poi mi fermo con le lacrime agli occhi gli dico:"Sei un bastardo! Mi hai fatto prendere un colpo."
In quel momento, per mio fratello, tutto diventa più chiaro. Il rapporto di rivalità tra lui e Seifer è per causa della mia morte, ma non riesce a comprendere come Leon sia riuscito a salvarmi.
Gli va vicino e domanda:"Come hai fatto?"
"A fare cosa?" Mormora l'ombra alzandosi da terra.
"A salvarla."
"Io... non sono altro che l'ombra tua e sua. A qualcuno doveva succedere e... essendo solamente un ombra ricollocata, tutto ciò che accade qui non mi sfiora. Il discorso sarebbe stato diverso se fossi stato ancora qui. E poi... io vivo solo attraverso te e lei. Se muore uno di voi... scompaio anch'io." Incomincia a spiegargli, mentre Lucis, come al solito, non si fa gli affari suoi.
Vedendomi abbracciare Seifer incomincia a cantare, dondolando a destra e a sinistra, Only you dei The Platters:"Only You... can make all this world...seem right...."
"Lucis!" Rimprovero arrossendo nel vedere lì a guardarci.
"Che c'è? Volevo creare l'atmosfera. Questa gente non si accontenta mai di nulla. Mpf!" Si lamenta allontanandosi da noi.
Un urlo improvviso mi fa voltare. Lo vedo a terra e terribilmente spaventato che incomincia a sbraitare:"E tu dove diamine spunti?!"
Allarmati, andiamo verso di lui e ciò che vediamo ci lascia senza parole. 
Xion è aggrappata alle gambe di Lucis e sembra non volerlo lasciare.
"Ti ho detto di lasciarmi!"
"Ma padre... io ho trovato quello che cercavi."
"Ehi, aspetta un'attimo. Cos'è che cercavi, Lucis?" Domando, ma lui sembra ignaro di tutto.
"Non lo so di cosa si tratta. Non mi ricordo. Giuro che io non centro nulla."
Vedo la nessuno lasciare la presa.
Lucis si nasconde dietro di me, mentre ella prende una keyblade nascosta sotto ai suoi abiti.
"Dunque...non ti serve più?"
"Una keyblade?!" Esclama sorpreso Leon prendendola tra le mani per poi continuare:"Dove l'hai presa?"
"E' la mia. Siccome papà voleva una keyblade, ho deciso di dargli la mia visto che comunque non so che farmene adesso."
In quel momento per Lucis diventa tutto chiaro.
Mi sposta e lo vedo avanzare incredulo per poi rivelare:"Ah...giusto. L'avevo dimenticato, Moguri. Quand'è venuto Wol, non riuscivo a vederlo in quello stato. Sentendoti dire che ti saresti data anche ai nessuno per non farlo diventare un blank, ti ho preso in parola e, quando mi sono ritrovato davanti a lei, ho chiesto aiuto."
"Ma sei impazzito?" Gli urla Leon comprendendo il pericolo che ha corso.
"Lo so. Ho sbagliato. Ho fatto una pazzia. Il contratto prevedeva un cuore. Fortunatamente un soldato magitek è caduto dal cielo e, invece di ucciderlo, ho deciso di portarlo a lei che ha preso il suo cuore e per una qualche strana ragione ha iniziato a chiamarmi padre o papà, ma... è ancora un mistero questo."
Sentendo quella storia, incomincio a ridere. 
Cioè...Lucis...per aiutare Wol si è rivolto hai nessuno. E la cosa che mi fa ridere di più è che non ha dato il suo cuore, ma è riuscito a cavarsela così facilmente che ha reso completa la nessuno.
"Cos'hai da ridere?"
"So perchè ti chiama papà. Tu l'hai completata. Dunque adesso...tecnicamente è tua figlia e devi badare a lei."
"COSA?! CHE? MIA FIGLIA?!" Sbraita Lucis comprendendo la situazione.
"Beh...è diventata un ex-nessuno e gli ex-nessuno diventano dei dimenticati. Pensavo lo sapessi. Comunque puoi star tranquillo. Oltre a badare a lei, puoi anche scegliere di tenerla come serva."
"Ma non può sottomettersi a me. Io sono un imbranato totale. Non riuscerei nemmeno a proteggere me stesso da solo."
"Beh...imbranato o no, hai trovato la keyblade!" Esclamo mettendogli il braccio attorno al collo e continuare:"Possiamo mandarli a casa ora."
Inaspettatamente, Seifer protesta:"No, io non torno senza di te."
"Già, Seifer ha ragione. Tu fai parte del settore otto. Verrai con noi."
Quelle parole, mi fanno commuovere. Loro...vogliono portarmi nell'ottavo settore.
Davvero...posso vedere...il mio settore d'origine?

*Rika*

Eccomi arrivata a Kingdom Hearts. Sono sana e salva. Nessuno mi ha seguito.
Arrivo all'aereonave per il settore attuale. In meno di un'ora mi ritrovo in quel settore, ma è tutto sottosopra.

I soldati magitek sono ancora lì ed io mi trovo ad impugnare l'arma per addentrarmi meglio in quel settore e trovare Prompto.
Tutto questo caos e questa situazione non mi piace.
C'è qualcosa che non va. Non dovrebbe essere così disordinato e confusionario questo settore.
Incomincio a correre con quel mitra tra le mani colpendo i bersagli a vista d'occhio.
La base dei Kingsglaive è stata colpita ed io corro subito al suo interno per distruggere quei maledetti soldati.
A quanto pare Ardyn vuole impadronirsi anche di questa parte. Non so perchè, ma è questo quel che penso mentre cammino all'interno di quei corridoi.
Sono vigile quando qualcosa attira la mia attenzione.
Una voce.
Sento mormorare qualcosa, ma non riesco a capire cosa. Però... di una cosa sono certa....
"Prompto..."Sussurro tra me e me dirigendomi in quella direzione.
Ad un tratto mi fermo.
Mi guardo intorno.
Non è la base dei kingsglaive, ma sono in un palazzo a Niflheim.
Com'è possibile? Perchè mi sento così confusa?
Quei corridoi mi confondono. Perchè? 
Incomincio a correre, ma sono sempre vigile nonostante la confusione. 
Sentendo dei passi provenire verso di me, punto il mitra svoltando l'angolo, ma mi ritrovo davanti a lui. Prompto.
Stare lì, dinanzi a lui... è qualcosa di inspiegabile.
Abbasso l'arma nonostante lui l'abbia ancora puntata su di me.
"Prompto..." Mormoro con quell'unico filo di voce che mi rimane dalla commozione.
"Ci conosciamo?" Domanda dubbioso abbassando la guardia.
Mi scruta da capo a piedi per poi ripuntarmi la pistola contro e richiedere:"Chi sei?"
Non so che rispondere.
Che dovrei mai dirgli? 
Neanche io so chi sono. So solo che dovevo essere la sua partner nel episode Prompto, che sono una dimenticata, un ufficiale di guardia, ma anche una kingsglaive e sua sorella.
Sinceramente... io... sono confusa. Come posso spiegare tutto questo?
Fortunatamente, viene verso di noi Gladio che prende l'arma del ragazzo facendogliela abbassare.
"Che fai?"
"E' una di noi." Gli fa notare lo stemma sul giubbino.
Si avvicina e mi chiede:"Che ci fai qui? Qual'è il tuo nome?"
"Mi chiamo Rika. Rika Drautos. E... sono qui per... per..." 
Abbasso il volto. Non ho la forza di dirlo.
E' stata una pazzia. Non sarei dovuta venire.
Cosa penseranno di me se dicessi che sono venuta per mio fratello? Per Prompto...?
Devo pensare una motivazione valida e velocemente, ma non ho tempo.
I soldati magitek ci hanno trovato.
"Attenta!"Urla il biondo prendendomi per la spalla destra e spostandomi per colpire il soldato dietro di me.
Davanti a me, dietro di Ignis, Prompto e Gladio ci sono dei mostri e non posso non guardargli le spalle. Metto la mano sulla spalla che il biondo ha portato verso di me, dandomi lo slancio per ritrovarmi a testa in giù con una mano su quella spalla e l'altra con il mitra, così da superare le teste di Ignis e Gladio sparando diritto a quelle creature e centrandole in pieno.
Io e Prompto siamo la combinazione perfetta di cecchino e se ne rende conto anche Gladio che, estasiato mi fissa mentre torno a terra davanti al biondo.
"Wow... davvero impressionante." Mi dice venendomi vicino.
L'espressione dubbiosa di Prompto diventa preoccupata. 
Improvvisamente comprendo.
Il mio tocco. Lui sta ricordando per causa del mio tocco. Come ho fatto a non pensarci prima?
"Va...tutto bene?" Domando perplessa vedendo le lacrime comparire nei suoi occhi.
Mi guarda e mi chiama:"Rika!" 
Mi abbraccia confuso. Sta tremando.
"Adesso ricordo. Tu sei Rika. Quella della mia classe...come ho fatto a dimenticarmi di te?"
"Prompto, non vorrei rovinare il bellissimo momento di riappacificazione, ma dobbiamo tornare alla base. Avrete tutto il tempo per parlare lì." Lo rimprovera Ignis facendolo staccare da me.
Sembra essersi indebolito. Per un istante ho l'impressione che barcolli.
Forse... i miei ricordi gli stanno facendo del male.
Che stupida che sono stata. Devo andarmene da qui.
"Ehi, dolcezza! Tu non vieni?" Mi urla Gladio vedendomi ferma lì a pensare. 
Scuoto la testa e mi volto per tornare a Kingdom Hearts, quando Prompto mi afferra il polso.
"Dove credi di andare?"
"Prompto..."
"Devi tornare con noi. Io non ti lascio qui."
"Non posso restare. Io..." Mi blocco. Vedo altri soldati venire verso di noi. Stanno sparando.
"Prompto!" Sbraito facendogli da scudo e puntando l'arma contro il nemico.
Poco prima che la mia pallottola raggiungesse il nemico, uno di quei colpi nemici colpisce il tetto facendolo crollare su di noi.
Perdo i sensi e al mio risveglio mi ritrovo in una stanza. La testa fa male.
Mi sento così debole. Mi guardo le mani e noto che il mio petto sanguina.
Alzo il busto guardandomi intorno. Non vedendo nessuno, prendo dallo stivale una siringa. E' l'unica cura che ho. Su Oblitus si utilizza spesso per sdeviare la mente. 
Pare che sia l'unico modo per non farci ricordare e stranamente... non ricordando... spariscono i segni sul nostro corpo.
Mi innietto quella siringa nel braccio incominciando a sentire un po' di sollievo e vedere quel foro nel petto sparire.
"Ehi, come sta?" E' la voce di Prompto. Sta parlando con qualcuno.
Forse con gli infermieri.
Estraggo subito la siringa buttandola sotto al letto. Metto i piedi giù dal letto, ma rimango un po' seduta. La testa mi gira ancora e mi sento mancare. E' l'effetto stesso della medicina.
Alzo la testa e lo vedo lì, davanti a me.
"Ehi. Mi hai fatto prendere un bel colpo." Mi dice venendomi vicino.
Rimango lì a fissarlo.
E' diverso...
E' cambiato....
E' diventato un uomo. Non è un semplice ragazzo. 
Cavolo. Quel sorriso... quegli occhi...
Sono nella merda più totale. Mi sto riinnamorando di lui.
E' davvero possibile una cosa del genere per una come me?


*Zack*

Sono passati anni da quando Cloud è scomparso.
Non so che fine ha fatto, ma Tifa è sempre preoccupata. Pensa che si sia perso o ferito, ma io non sono dello stesso parere.
Non lo nego. Ho cercato in ogni angolo del settore e chiesto a chiunque mi trovassi davanti. Di lui non c'è traccia. Sembra essersi volatilizzato nel nulla.
Avrei voluto dirgli tante cose. 
Avrei voluto dirgli cos'è successo quando non era qui a Somniland come, per esempio, che ho ripreso la mia storia con Aerith, che sono stato sempre qui, che ho aperto un'attività tutta mia, ma...lui non c'è.
Sto seriamente pensando che non se la sia cavata.
So che è un tipo ingamba, ma... è più di due anni che non si vede.
Forse... qualche mostro... lo avrà ucciso...
Tifa sembra non avere neanche la voglia di sentirmelo dire. Per questo motivo me ne sto qui, in questo suo bar. Ormai i giorni sono sempre uguali e la monotonia della pace si fa sentire. La gente sembra più felice, ma è anche molto più annoiata di prima.
"Credi che tornerà?" Mi domanda la bruna mentre asciuga un bicchiere pensierosa.
"Lo sai come la penso. Se non ha neanche letto i messaggi...forse..."
"Non pensarci nemmeno!" Mi sbraita contro sbattendo quei bicchieri sul tavolo lesionandoli e spaccandoli per poi continuare:"Lui è vivo. Ne sono certa. Non si farebbe mai uccidere da un mostro."
"E si è dimenticato di noi?"
"Forse si sarà bloccato a qualche parte. Avrà perso il cellulare..." Cerca di trovare scorciatoie prendendo quei pezzi di vetro e buttandoli nel cestino.
Abbassa il volto e si gira dandomi le spalle. Si avvicina ai bicchieri e si ferma. Sta piangendo di nuovo. E' una ragazza forte, ma anche terribilmente innamorata di Cloud. E' normale che non vuole sentir dire certe cose.
Abbasso il volto e mormoro:"Ehi... mi spiace. Non volevo..."
In quel momento la porta del bar si apre e il campanellino vicino alla porta suona annunciando che un nuovo cliente è entrato.
La vedo asciugarsi le lacrime e prendere uno di quei bicchieri tra le mani per asciugarlo.
Con un sorriso si volta verso il cliente dandogli il benvenuto.
"Benven..." Si blocca. 
Quel sorriso si spegne.
Sembra incredula e lo shock è tale da farle cadere il bicchiere dalle mani.
Incomincia a tremare portandosi le mani alla bocca per lo stupore, per poi balbettare:"C-Cloud?"
"Sono tornato." Sento rispondere.
E' la voce di Cloud. Non è possibile! E' ancora vivo.
Tifa corre da lui buttandosi letteralmente tra le sue braccia in lacrime.
"Pensavo fossi morto. Perchè non sei venuto prima? Perchè non mi hai risposto?"
"Avevo da fare." Le dice semplicemente avvicinandosi al bancone dove sono io. 
Si ferma e mi guarda mentre lo fisso incredulo.


"Allora è vero.." Mi dice squadrandomi da capo a piede.
"Sei pronto per la festa?"
"Dov'è Aerith?"
"Nella chiesa dei bassi fondi. Come sempre." Rispondo, mentre egli annuisce e mi sorride per poi sedersi accanto a me.
"Cos'hai avuto di così tanto impegnativo?"
"Sono stato su Dissidia e Kingdom Hearts. Pare che lì le cose siano diverse."
"Diverse?"
"Sono l'eroe del settimo settore per Cosmos su Dissidia."
Sentendo quelle parole incomincio a ridere e gli dò un ceffone dietro alla nuca:"Sapevo che ci saresti riuscito. Tifa! Porta da bere! Qui dobbiamo festeggiare il ritorno del nostro eroe!"
La vedo ridere e prendere dei bicchieri per versare da bere, mentre lui incomincia a chiedermi:"E tu? Cos'hai combinato in tutto questo tempo?"
"Ho aperto un'attività tutta mia. Sono un mercenario tuttofare e, nel tempo libero, aiuto Aerith a vendere fiori."
"Capisco. Siete stati qui... per tutto questo tempo..." Mormora mentre Tifa gli mette da bere davanti. Incomincia a sorridere sollevato, mentre mette sulla bocca quel bicchiere per bere il contenuto.
"Esatto. Siamo stati qui e non ci crederai mai, ma... io e Aerith... stiamo insieme." Gli rivelo prendendo il bicchiere in mano per poi incominciare a sorseggiare. 
Lo sento tossire e allontanare il bicchiere dalla bocca.
La sua espressione cambia per poi voltarsi verso di me e chiedere incredulo:"C-cosa?"
"Io e Aerith stiamo insieme. Pensavo ti facesse piacere saperlo."
"No...è che...non me l'aspettavo."
"Sorpreso, eh? Finalmente sembra tornato tutto come prima."
"Aspetta! Tu e Aerith...stavate già insieme prima?"
"Sinceramente, se ritornavo a Midgar era per rivedere lei. Era uno dei motivi principali per cui..."
"Cloud, ti senti bene?" Vengo interrotto da Tifa che incomincia a osservare il biondo preoccupata.
Cloud è strano.
Non lo capisco. Lo vedo alzarsi e dire:"Tranquilla...e solo che..."
E' sempre più strano. Quasi preoccupato. Come se avesse compreso qualcosa che mi sfugge.
Lo vedo fare due passi per poi voltarsi verso di noi e dire a sguardo basso:"Ho incontrato Sephiroth prima."
"Cosa? Lui è ancora vivo?"
Annuisce:"Era strano. Voleva il mio aiuto."
"Il tuo aiuto?"
"Ha detto che già ha unito un po' di persone e vuole che ci uniamo anche noi contro Ardyn. Il settore... sembra essere in pericolo."
"Non crederai davvero alle sue parole, spero." Rimprovera Tifa allarmata.
"Non era Sephiroth, ma l'eroe Soldier che ho conosciuto."
"Stai scherzando spero."
"No e poi... i suoi...sentimenti. Sono cambiati. Li percepisco. Sento la paura di un padre di perdere la figlia e... e di un uomo innamorato di perdere colei che ama."
"Cloud. Sephiroth...non ha figli." Cerco di farlo ragionare, ma è più strano del solito.
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi per poi voltare lo sguardo su ogni persona lì presente. Ha compreso qualcosa che a noi siamo ancora all'oscuro.
"Cloud! Cloud, fermati!" Urlo vedendo allontanarsi di tutta fretta e uscire fuori dal bar. Inciampo nella sedia, mentre Tifa riesce a raggiungerlo fuori. Mi alzo e prendo la spada andando anch'io fuori, ma Cloud è già andato.
"Spero che non si metta nei guai."
"Tranquilla. Lo raggiungo io."La rassicuro per poi andare a piedi nella direzione in cui l'ho visto andare.
Non so ancora cosa gli stia passando per la mente, ma sento che da adesso in poi la noia finirà.




***Intanto, a nostra insaputa...***

L'ombra di Prompto varca i cieli di Oblitus quando si ritrova a diventare una scia di fumo e cadere nella vasta radura.
L'atterraggio non è dei migliori e si ritrova a rotolare per poi alzarsi velocemente per incominciare a correre. Sembra preoccupato. 
Forse quasi impaurito per qualcosa che ha compreso.
Improvvisamente si ferma e si tocca le tempie, quasi come se qualcosa nella sua mente si fosse modificato.
I suoi occhi si spalancano e riprende a correre più velocemente possibile.
Si addentra nella foresta oscura, dove gli alberi prendono vita e lo prendono per la giacca per imprigionarlo dentro di loro. 
Con un colpo di fucile riesce a liberarsi e a schivarli continuando a correre.
"Rika!!!" Sbraita durante la sua corsa quasi con le lacrime agli occhi.
Dinanzi a se ha un gruppo di blank, ma non vuole perdere tempo con loro e, quasi come se volasse, si ritrova su di loro schivandoli e continuando il percorso.
In quella foresta, infatti, vi è un sentiero nascosto che l'ombra di Prompto conosce molto bene. 
Arriva vicino ad un muro dove i cespugli di spine e lunghi rami intrecciati e pungenti lo ricoprono.
Gira a sinistra di quel muro riconoscendo il sentiero nascosto dalle foglie e seguendolo.
Arriva così davanti ad una casa, o meglio una baita, dove gli alberi secchi e tetri la circondano.
Senza esitare, Prompto spalanca impazzito quella porta.
"Rika!" Urla nuovamente per poi accasciarsi a terra sul ciglio della porta, mettersi le mani in testa e incominciando a piangere.
"Perchè...? Perchè stanno svanendo....?"
"Lei non è qui." Risponde una voce metallica dietro di lui. Il biondo sa chi è e sa anche che probabilmente c'è di mezzo lui.
"Noct... che le è successo? Perchè i ricordi di lei stanno svanendo?"
"Li sta passando all'altro Prompto, probabilmente."Gli rivela facendo alzare il ragazzo da terra, mentre lui entra in quella dimora per guardarsi attorno.
"Ma... l'altro Prompto è nel settore attuale e lei non è di li. Morirà."
"E secondo te perchè io ero in cerca?" 
Quella domanda fa spalancare gli occhi del ragazzo. L'ombra di Noctis è a conoscenza di tutto e la cosa lo fa rabbrividire.
"Noct... tu...tu lo sapevi? Tu... l'hai sempre saputo che lei...?"
"E' davvero un peccato non riuscire ad informarla."
"Noct!"Sbraita l'ombra di Prompto prendendo per la gola e con le lacrime agli occhi aggiunge:"Non prenderti la sua anima! Ti prego!"
"Non sono io che l'ho deciso. E' lei che si è messa in una brutta situazione." Gli rivela facendosi lasciare.
Quell'ombra devastata, si affloscia sul pavimento iniziando così a piangere incessantemente.
"Non voglio che Rika diventi un avatar e sia cancellata per sempre."
"Lo so, ma come ho già detto non sono stato io a metterla in quella situazione. Si è messa con le sue stesse mani. Probabilmente se mi avresti dato ascolto adesso non sarebbe andata così."
"E che avrei dovuto fare, eh? Io sono solo un'ombra. Non avrei mai potuto... lei...insomma... non mi avrebbe mai accettato. Lo sai."
L'ombra di Noctis, vedendo l'amico piangere e lamentarsi, respira affannosamente per poi mettersi le mani ai fianchi e dirgli:"Riprenditi! Dobbiamo cercare l'altra vittima. Ha un mese di tempo prima di crepare anche lui."

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16.

*Cloud*

Questo posto è cambiato parecchio. La richiesta di aiuto di Sephiroth mi lascia perplesso, così come le parole che ha detto.
Cosa intendeva quando ha detto che mi ha fatto un favore? Perchè mai uccidere la donna che amo e allontanarla da me è un piacere? E in che senso lo capirò?
Non ci sto capendo più nulla, ma ciò nonostante voglio aiutarlo. Sembra che questo Ardyn sia pericoloso. Ha reso vulnerabile Sephiroth e questo mi preoccupa. Lui...non è mai stato così neanche quando era l'eroe soldier.
Cosa gli sarà mai successo? Possibile che Ardyn sia così potente da buttar giù l'intera Somniland?
Con questo dubbio nella mente, mi ritrovo in città, davanti al bar di Tifa.
La mia moto è parcheggiata lì, come se non me ne fossi mai andato.
La cosa mi confonde, ma allo stesso tempo mi fa intuire le preoccupazioni di Tifa. Oltre a non trovarmi, le mie cose sono ancora tutte qui, quasi come se fossi sparito nel nulla. Non ricordo quando sia successo, ma... sono sicuro di essere stato prima su Dissidia e poi a Kingdom Hearts e lì, per chissà quale ragione, il tempo passava ed io mi ero dimenticato di tornare a casa. 
Forse... perchè Sephiroth era sempre lì a mettermi i bastoni tra le ruote.
Forse... perchè tra heartless e mostri, la mia vita era piena.
Forse... tutta questa pace che si respira qui... in qualche modo mi spaventa. 
Certo. E' stato questo a spingermi a rimanere a Kingdom Hearts. Avevo paura.
Paura che con tutta questa pace non avrei avuto un lavoro. Non mi sarei potuto battere e rischiare la vita.
Avevo paura di una vita noiosa, perchè annoiandosi si pensa a tutto ciò che si è fatto e nel pensare mi sarei trovato nuovamente con i sensi di colpa verso Aerith. Quei sensi di colpa di non essere riuscito a proteggerla, così come è successo con Zack.
Ma adesso tutto è diverso. Loro sono qui...o almeno è quel che ho capito ascoltando quei messaggi.
Voglio vederlo con i miei occhi.
Deglutisco e allungo la mano sulla maniglia della porta spingendola e facendo suonare la campanella del bar che avverte la mia presenza. 
Con un sorriso vedo Tifa voltarsi verso di me.
"Benven..." Si blocca. Quel sorriso si spegne.
Sembra incredula e lo shock è tale da farle cadere il bicchiere dalle mani.
Non sapevo di poter fare questo effetto.
Incomincia a tremare portandosi le mani alla bocca per lo stupore, per poi balbettare:"C-Cloud?"
Sorrido e rispondo:"Sono tornato." 



Tifa corre verso di me, buttandosi tra le mie braccia in lacrime.
"Pensavo fossi morto. Perchè non sei venuto prima? Perchè non mi hai risposto?"
"Avevo da fare." Le dico staccando l'abbraccio e notando qualcuno che conosco vicino al bancone.
Avanzo lentamente verso colui che è lì per poi fermarmi e guardarlo mentre mi fissa incredulo.
"Allora è vero.." Mormoro iniziandolo a guardare da capo a piede. E' proprio lui. E' Zack.
"Sei pronto per la festa?"
Tutto questo mi confonde. Alzo lo sguardo guardandomi intorno. Non la vedo.
"Dov'è Aerith?" Domando e lui risponde prontamente:"Nella chiesa dei bassi fondi. Come sempre." 
Annuisco sorridendo. E' proprio da Aerith starsene in quella chiesa. Finalmente sono tornato a casa e alla normalità.
Mi siedo accanto a lui incominciandolo a fissare. Non posso credere ai miei occhi. E' proprio Zack.
Ha nuovamente quella spada in spalla e ciò mi fa comprendere che è come sempre. 
Abbasso lo sguardo verso il tavolo del bancone.
Mi sento come un bambino a natale. Non ci credo.
Davvero è possibile tutto questo?
Improvvisamente lo sento chiedermi:"Cos'hai avuto di così tanto impegnativo?"
Ha sentito ciò che ho detto a Tifa. E' proprio da lui non farsi gli affari suoi.
"Sono stato su Dissidia e Kingdom Hearts. Pare che lì le cose siano diverse."
"Diverse?"
"Sono l'eroe del settimo settore per Cosmos su Dissidia." Rivelo lasciandolo incredulo. 
Lo vedo stupito, per poi incominciare a ridere e darmi un ceffone dietro alla nuca pieno di euforia:"Sapevo che ci saresti riuscito. Tifa! Porta da bere! Qui dobbiamo festeggiare il ritorno del nostro eroe!"
La vedo ridere e prendere dei bicchieri per versare da bere.
Incuriosito, gli chiedo:"E tu? Cos'hai combinato in tutto questo tempo?"
"Ho aperto un'attività tutta mia. Sono un mercenario tuttofare e, nel tempo libero, aiuto Aerith a vendere fiori."
"Capisco. Siete stati qui... per tutto questo tempo..." Mormoro mentre Tifa mi porta da bere. 
Sorrido. E' proprio come pensavo. Loro sono sempre stati qui. In qualche modo ne sono sollevato.
Metto il bicchiere vicino alla bocca per bere il mio cocktail, quando lo sento dire:"Esatto. Siamo stati qui e non ci crederai mai, ma... io e Aerith... stiamo insieme." 
Cosa? Ho sentito bene? Aerith e Zack...stanno insieme?
Dallo stupore, l'alcool mi va quasi di traverso e incomincio a tossire allontanando il bicchiere dalla bocca.
Mi volto verso di lui scioccato e domando:"C-cosa?"
"Io e Aerith stiamo insieme. Pensavo ti facesse piacere saperlo."
"No...è che...non me l'aspettavo." Dico abbassando il volto.
Che sciocco che sono stato. Come mi è passato per la testa che Aerith potesse essere ancora libera? Mi sono andato ad innamorare della tipa sbagliata, mi sa.
E a confermare tutto questo è proprio lui, Zack.
Sorridendo ed euforico continua ad informarmi:"Sorpreso, eh? Finalmente sembra tornato tutto come prima."
Come prima? Che significa come prima?
Un momento! Il piacere di cui parlava Sephiroth... non può essere! Lui si riferiva a questo.
E' impossibile!
Devo vederci chiaro, così incomincio a chiedere:"Aspetta! Tu e Aerith...stavate già insieme prima?"
"Sinceramente, se ritornavo a Midgar era per rivedere lei. Era uno dei motivi principali per cui..."
Rivedere lei... 
Lui e Aerith stavano insieme ed io non lo sapevo. Sephiroth ha detto la verità...allora? 
Il settore è davvero in pericolo?
Lui mi ha staccato per distruggere il mio cuore, ma...in un certo senso...è come ha detto lui. Mi ha fatto un favore perchè... perchè lei era già di Zack.
Che stupido che sono stato!
"Cloud, ti senti bene?" Mi domanda preoccupata Tifa vedendomi pensieroso e irrequieto.
Mi alzo e cerco di rassicurare:"Tranquilla...e solo che..."
Mi blocco. Come faccio a dirglielo? 
Voglio andarmene, così faccio due passi, ma mi fermo e mi volto verso di loro. 
Non importa cosa penseranno. Devo dirglielo. Devo avvertirli.
Abbasso il volto e informo:"Ho incontrato Sephiroth prima."
"Cosa? Lui è ancora vivo?" Si allarma Zack incominciando a guardarmi in modo strano.
Annuisco:"Era strano. Voleva il mio aiuto."
"Il tuo aiuto?"
"Ha detto che già ha unito un po' di persone e vuole che ci uniamo anche noi contro Ardyn. Il settore... sembra essere in pericolo."
"Non crederai davvero alle sue parole, spero." Rimprovera Tifa, ma sono sicuro di ciò che ho sentito e visto. 
"Non era Sephiroth, ma l'eroe Soldier che ho conosciuto."
"Stai scherzando spero." Continua Zack.
Alzo il volto verso di loro.
Comprendo che non accetteranno mai la mia idea di aiutarlo, ma poco importa. 
Abbasso il volto e continuo a rivelare:"No e poi... i suoi...sentimenti. Sono cambiati. Li percepisco. Sento la paura di un padre di perdere la figlia e... e di un uomo innamorato di perdere colei che ama."
"Cloud. Sephiroth...non ha figli." Mi urla il Soldier, mio compagno.
Vuole farmi ragionare, ma non capiranno mai il punto. Somniland è in pericolo. Il settimo settore è in pericolo. 
Loro non lo comprendono. E' tutto per causa di questa pace improvvisa. Nessuno di loro vuole farla cessare, neanche io. Lo guardo da capo a piedi. So che Sephiroth non ha figli ed è anche per questo che sono confuso. Sento quelle emozioni davvero vive dentro di me e so che loro non potranno mai comprendere quello che percepisco.
Mi guardo attorno. Ci sono così tante persone felici che non vogliono neanche sentire la parola Sephiroth per paura che la pace cessi di esistere.
Non posso contare su di loro. La pace deve continuare a regnare, anche se dovesse finire male, devo aiutare quel villano a tenere in piedi il nostro settore. Devo farlo per tutti loro. Anche per Vincent che sembra aver ritrovato la sua Lucrecia. Anche per il più piccolo e insignificante di noi. 
Devo farlo.
Deluso dal loro scetticismo, mi allontano a passo svelto e deciso dal bar. Devo trovare Lightning e Squall per avvertirli della cosa. Non possono essere all'oscuro dei piani di Ardyn.
"Cloud! Cloud, fermati!" Sento sbraitare Zack mentre esco dal bar.
Tifa mi segue e cerca di fermarmi.
"Perchè continui a comportarti così? Cloud! Fermati! Sei appena tornato. E' mai possibile che non ti importi nulla di noi?" Mi blocco non appena prendo le chiavi della moto tra le mani.
Dovrebbe saperlo che se me ne vado è solo per proteggere il settore. Abbasso lo sguardo e dico:"Non è così. Ho solo... altre cose a cui pensare."
"Hai detto di aver incontrato Sephiroth. Se è ancora vivo probabilmente avrà qualcosa in serbo per noi, non credi?"
"Non lo so, ma a me sembrava stranamente umano."
"Cloud, non vorrai farmi pensare che davvero credi a quello lì?"
"Non so più a cosa credere, Tifa. Questa è la verità." Le dico togliendo il cavalletto alla moto e sedendomi sopra. 
Sono preoccupato e non poco. Ho ancora quei flash back con Aerith nella testa. Si sono innescati nuovamente nel vedere Zack. E poi... quei sentimenti di Sephiroth erano così profondi. Neanche io ho mai provato emozioni del genere.
Inoltre si è prostrato a me, cioè sono il suo rivale. Per quale motivo avrebbe dovuto farlo se non fosse stato per una valida ragione? E' una cosa umiliante per un villano. 
Probabilmente ha già qualcosa nella mente. Sembrava terribilmente irritato da come l'ha conciato Ardyn.
Infilo la chiave nella serratura per mettere in moto i motori e Tifa si piazza davanti alla moto.
"Dove credi di andare ora?"
"Devo trovare Lightning e Squall. Devo avvertirli."
"Non se ne parla! Scordatelo! Sta con noi. Devi riposarti."
Abbasso lo sguardo mettendomi gli occhiali, sussurrando un:"Mi spiace, Tifa."
Vado in retromarcia, vedendo che non si sposta da lì e proseguo per la direzione opposta.
"Cloud!" Mi urla dietro, ma già sono lontano ormai. Non può fermarmi. Non ora. Devo scoprire cosa sta succedendo. Devo avere la certezza. Non posso permettere che il settore venga distrutto. Non proprio ora che sta regnando pace e gioia.


*Lucis*

Moguri è partita per l'ottavo settore insieme a Seifer, Leon e Squall. So che sarei potuto andare anch'io, ma... non me la sono sentita.
Non sono di Somniland e già su Oblitus da solo non so cavarmela. Inoltre... mi sarei sentito fuori posto. Leon è come se fosse fratello di Moguri e Squall. Sembra che siano scesi a compromessi. 
Mi sento terribilmente solo qui, seduto su questa spiaggia ad osservare il cielo.
Ho promesso a Moguri che sarei rimasto qui a sorvegliare il portale, ma... non sono il tipo che riesce a starsene fermo.
Inoltre odio la solitudine. Non è che sia solo, spieghiamoci. Ci sono molti dimenticati su Oblitus, ma...non conosco nessuno. Sono andato anche in città prima e Cid, come al solito, l'ho visto circondato da ragazze e non me la sono sentita di disturbarlo. E poi...sembra... che da quando hanno scoperto che ho reso Xion un ex-nessuno... mi tengono tutti alla larga, quasi come se mi temessero e non capisco il motivo, ma non importa nemmeno. Anche perchè non me la sento di vedere nessuno in questo momento.
Me ne sto seduto sulla spiaggia qui a guardare ciò che trovato. Una filmosfera...
Noi di Oblitus solitamente le utilizziamo per filmare eventi speciali o arrivi nuovi.
Qui dentro, infatti, c'è il mio primo incontro con lei, con Meia.


"Si, mi ricordo." Mi dico osservando quella scena in cui lei balla con quel tipo.
Si chiamava Swordsman se non sbaglio.
Non è che poi mi sono informato granchè su di lui. L'unica cosa che so è che era innamorato di lei e sembrava essere anche ricambiato.
Brutta fine però. E' stato infettato dai blank e ha quasi ucciso Meia.
Se non fosse stato per la mia arte nella fuga, nessuno dei due ne sarebbe uscito vivo.
Credo che sia stato allora che ha incominciato a venirmi dietro.
Sinceramente... non mi è mai dispiaciuto di lei.
Quando arrivò qui, posai subito gli occhi su di lei, ma ho sempre saputo che prima o poi i creatori potrebbero riprenderci e separarci.
Io... non voglio essere dimenticato. Non dalle persone che ho a cuore.
Ecco perchè cerco di starle lontano.
Non voglio innamorarmi di lei, ma...adesso... Meia inizia a mancarmi.
Sento l'angoscia prendermi ogni istante che passa. Mi alzo da terra e mi incammino per cercare qualcuno con cui parlare. Finirà che impazzisco se non trovo qualcuno a cui appoggiarmi o con cui parlare. Non so come, mi ritrovo nella parte della foresta oscura a me sconosciuta.
Volevo andare verso l'abitazione di Moguri e...invece... mi sono trovato qui.
Il mio senso dell'orientamento fa sempre capricci.
"Maledizione. Mi sono perso. Forse... dovrei tornare indietro." Incomincio a riflettere ad alta voce facendo cenno di tornare indietro, quando una scia di fumo mi passa davanti. Gira intorno a me e mi indica la parte opposta.
"Ma che diamine...?" Incuriosito, mi accingo ad andare in quella direzione.
Qualcuno mi sta trascinando lì. Me ne rendo conto fin da subito, ma... invece di aver paura... mi sento rassicurato in qualche modo.
Non sono solo.
Improvvisamente, vedo quella nube piccola e spessa andare verso la terra e formare un esserino che incomincia a fissarmi.
"Cosa? Un carbunicle? Da dove diamine spunta fuori adesso?" Mi domando perplesso, quando lo vedo correre.
"Ehi! Aspettami!" Ordino correndogli dietro.
Il luogo in cui mi conduce mi da i brividi, ma c'è una baita più avanti. Mi fermo ad osservarla.
Ci sono così tanti nuvoloni neri e tempestosi su di essa, per non parlare dei cani neri che sembrano bruciare.


Non ho mai visto nulla del genere. Sono spaventosi, ma... nonostante la paura, vedo quell'esserino entrare in quella casetta di legno e quei cani che, invece di assalirmi e divorarmi, mi fanno spazio per entrare.
Faccio un passo indietro ed uno di loro si mette dietro di me ringhiandomi contro. 
Mi sta spingendo all'interno della casa, ma perchè?
Apro la porta tremando e il cigolio mi terrorizza così come l'oscurità che regna lì dentro.Preparo la spada avvertendo che qualcosa non quadra e mi addentro nell'abitazione.
Sulla porta, vicino ad un tavolo, vedo alcune foto che non posso non notare.
"Rika?" Riconosco prendendone una con cui sta con qualcuno. Ha capelli biondi e sembrano liceali.
Mi guardo intorno e comprendo. Questa è casa sua.
Abbasso la foto per poi chiamarla:"Rika?! Ci sei?!"
Nessuna risposta.
Sto incominciando seriamente a preoccuparmi nel non vederla.
"Rika! Rispondi! Dove sei?!" Continuo ad urlare, ignaro che lei non è su Oblitus.
Mi accingo ad entrare nella stanza accanto quando il cigolio, insieme ad un tuono ed un lampo mi fanno sobalzare e urlare.
"Ma che diamine?"
Già odio i tuoni di per se, ma stare lì dentro mi mette ancora più i brividi.
Sembra tutto sottosopra. Voglio uscire, ma l'irrequietezza mi prende.
Mi sento in trappola. Stringo la spada sentendo che alcuni passi vengono diritti verso di me.
Mi volto verso la porta chiamando:"Rika...s-sei tu?!"
Purtroppo, però, non è lei.
Mi ritrovo davanti ad una nube dalle sembianze umane. Ha occhi rossi luminescenti che pian piano si reincarna. Metà umano, metà ombra, allunga la mano indicando me. 
Quelle nuvole che lo avvolgono scompaiono diventando scie di fumo che mi colpiscono il petto.
Cado a terra e incomincio ad urlare.
Il dolore è atroce e non posso non toccare il petto. Cerco di alzarmi, ma non ci riesco. Rimango inginocchio davanti a quell'essere. Vedo le nuvole attorno a me creare una barriera, mentre qualcosa si sta imprimendo dentro me. Tolgo la mano e noto un numero di fuoco segnato sul petto. Cerco di spegnerlo con le mani, ma non viene via. Il panico è dentro me.
"Ma...cosa...? Che diamine sta succedendo?"
"Sono i giorni che ti rimangono, mio caro Lucis." Quella voce metallica, quasi come uno stridulio, emette terrore puro. Non posso sbagliarmi.
Alzo lo sguardo e lo vedo con i miei stessi occhi. E' lo shinigami, Noctis.
"I....miei...giorni...?!"
"E' il tempo che ti è rimasto. Sfruttalo come meglio credi, ma una volta scaduto, verrò a prenderti ovunque sarai."
"Perchè proprio io, Noct...?"
"Sei fortunato. Sai quanto ti rimane. Altre persone muoiono senza nemmeno saperlo che è il loro ultimo giorno."Mi risponde andando verso la porta per poi fermarsi e continuare:"Lo stesso vale per la tua amica. Anche il suo tempo è quasi finito, ma non sono riuscito ad avvertirla. Dovrò andare direttamente a prenderla, mi sa."
Delle nuvole prendono le sue scarpe fino ad arrivare alla testa. Totalmente ricoperto d'oscurità, si incammina nel buio totale scomparendo nel nulla.
Venti. Solo venti giorni mi rimangono.
Non sono stato capace di fare nulla, ne per me, ne per gli altri.
Non posso starmene qui. Devo reagire, ma...come?
Mi alzo all'in piedi. So che l'unica cosa che devo fare è fuggire. Ho le gambe tremolanti per lo shock, ma tento ugualmente di scappare.
I cani di fumo mi ringhiano contro, mentre corro via.
Mi stanno seguendo.
Arrivo ai margini della foresta dove inciampo su una radice dell'albero. Incomincio a piangere. Non ho speranze. E' finita.
Il petto mi brucia. Ho paura.
E' una sensazione orrenda. Sembra quasi che sta prendendo fuoco. Mi sento terribilmente inutile e la condanna inflitta mi lascia un angoscia tremenda addosso. Ho sempre saputo che da solo non ce l'avrei mai fatta. Perchè allora mi sono ostinato a rimanere qui? Sarei dovuto andare da Moguri.
"Papà... va tutto bene?" Sento dire da una vocina dinanzi a me che si avvicina. Alzo lo sguardo. E' Xion.
"Perchè piangi?" 


Quel volto triste e preoccupato di quella ex-nessuno mi lascia perplesso. Non voglio che si preoccupi per me. Dovrei fargli da padre e badare a lei, ma qua...sembra praticamente l'inverso.
Inizio a ridere cercando di non sembrare una femminuccia piagnucolona. Mi alzo e dico:"Piangere? Io? Ma quanto sei spiritosa!"
Mi allontano asciugandomi le lacrime con le mani, ma lei mi ferma:"Dove vai?"
"A cercare un aereonave e una keyblade. Non voglio starmene qui rinchiuso. Devo andare su Somniland da Moguri."
"Cosa? Ma se avevi detto che non volevi andarci?"
"Tsk... fammi capire. Tutti possono andarci tranne io? Insomma... voglio visitare i mondi. Non voglio starmene qui." Rivelo continuando a camminare, quando la vedo afferrarmi in un abbraccio di dietro e dirmi:"Beh...allora invece di perdere tempo a cercare, perchè non vieni con me?"
"Con te?"
"Si, i nessuno hanno una scorciatoia nel castello dell'oblio che porta alla città dimenticata del settimo settore di Somniland." Mi rivela lasciandomi sorpreso.
Ok. Adesso essendo corto di memoria, non ricordo il settore in cui è andata Moguri, ma mi sembra che è proprio il settimo settore.
"Ottimo! Devo andare proprio lì!" Esclamo sorridente voltandomi verso di lei.
"Ok, l'unico problema è che per entrarci devi procurarti un uniforme di nessuno. Altrimenti lo scontro con loro è assicurato."
"E dove la procuro un uniforme?"
"Posso fartela creare da Naminè." 
Ok, non avrei potuto scegliere di meglio. Xion è un genio. Adoro questa ragazza. E' praticamente la figlia perfetta per me.
Mi procura di tutto e mi aiuta nell'infiltrazione nel castello.
"Vai, prosegui tutto il corridoio. Quando trovi lo svincolo, gira a sinistra, perchè a destra c'è la sala dell'organizzazione. Se ti vedono è la fine." Mi dice rimanendo ferma a metà corridoio.
"E tu? Non vieni?"
"Starò di guardia per evitare che se ne accorgono."
Annuisco e faccio come dice lei. 
Proseguo il lungo corridoio, solo che arrivato allo svincolo, qualcosa va storto. Non ricordo se andare a destra o a sinistra.
"Diamine. Cos'è che ha detto Xion? Dopo il lungo corridoio.... ah già! Gira a destra perchè a sinistra c'è la sala dell'organizzazione. Quindi....per di qua!" Esclamo prendo la strada a destra.
Mi ritrovo davanti una porta. La apro deciso e sollevato di essere riuscito a trovarla, ma è la porta sbagliata.Scateno il putiferio.
L'allarme inizia a suonare e tutti i nessuno vengono a raccolta per accuffarmi. Finalmente prendo la strada giusta e trovo la porta che cerco, peccato che però non è una porta normale.
Prendo il pomello sentendo un:"Ahi! Mi fai male!"
"Chi ha parlato?"Domando voltadomi a destra e a sinistra togliendo le mani di lì e mettendole sui fianchi e mormorare:"Che strano. Eppure pensavo di aver sentito parlare qualcuno."
Mi accingo a mettere la mano sul pomello, quando quella stessa porta incomincia a parlare:"La porta non si apre a dei maleducati come te!"


"Che?!" Sbraito incredulo per poi continuare:"Forse non ve ne siete reso conto, signor porta, ma ho dei nessuno alle calcagna!"
"Dunque, non sei un nessuno. Perchè dovrei farti entrare?"
"Che razza di domanda è questa? Devo andare su Somniland!"
"Ho bisogno di una ragione valida. Solo così potrò lasciarti passare."
Una ragione valida, eh? 
La cosa mi fa incavolare e incomincio ad alterarmi:"Ma che razza di idiozie vai blaterando?!"
Mi sento toccare la spalla come se qualcuno volesse attenzioni, ma sono troppo impegnato a parlare con la porta e non mi rendo conto di chi ho dietro di me.
"Oh! Avanti, per favore!" Mi volto e rimprovero colui che è alle mie spalle:"Non vedi che sto avendo un dialogo serio, signor nessuno? Sto cercando di risolvere una questione con la porta se non ti dispiace. E che diamine!" Sbraito rivoltandomi verso la porta e riprendendo il discorso:"Ho avuto una giornata di merda oggi! Moguri se n'è andata e sono rimasto da solo a controllare il portale, ma essendo che non riesco a stare fermo sono andato in giro, ho incontrato l'ombra di Noct, ho soltanto venti stupidissimi giorni di vita per la sentenza dello shinigami e mi ritrovo il petto che mi brucia neanche avessi il fuoco eterno stampato addosso, ho i nessuno alle calcagna solo perchè voglio che questi stupidissimi venti giorni che ho li possa scorrere come non ho fatto per tanto tempo, ovvero dandomi all'avventura e tu, bastardo di una porta, non vuoi farmi entrare? Ma che razza di porta sei, eh?"
"Hai incontrato la morte?"Sento dire dalla persona dietro di me.
"Si e allora...?" 
Mi volto e solo in quel momento mi rendo conto che a parlarmi è Xemnas e con lui ci sono tutti i nessuno, Xion compresa.


Hanno ascoltato il mio discorso. Come al solito, non sono riuscito a stare zitto. Sono troppo logorroico. Ma quando imparerò a tacere?
Xion sembra avere le lacrime agli occhi. Avanza verso di me e domanda con quel po' di voce:"E' vero? E' vero che ti restano venti giorni?"
Abbasso lo sguardo borbottando un:"Mi spiace."
L'ho cacciata in questa brutta situazione senza volerlo. Sono davvero pessimo.
"Xion, non parlare con il nemico." Rimprovera Xemnas, quando la ragazzina si volta verso di lui urlandogli in faccia:"Lui non è un nemico! Lui mi ha procurato un cuore e mi ha resa ciò che sono ora. Può farlo con tutti voi! E' questo quello che voleva fare. Voleva andare su Somniland e prendere un cuore per ognuno di noi."
"Ma non è vero..." Mormoro, ma Xion si volta verso di me rimproverandomi:"Papà!"
Solo allora capisco ciò che ha in mente. 
Mi sta proteggendo. Sta ingannando i suoi simili per farmene andare da lì.
Davvero è disposta a tanto per me?
Sono davvero patetico e inutile.
"Niente scherzi, dimenticato!" 
"Già, portaci i cuori!" Dicono Xemnas e Demyx.
Vedo Xion avvicinarsi alla porta e ordinare:"Porta, aprigli la strada."
La porta fa come ella gli dice aprendomi il varco verso la città dimenticata. Mi abbraccia forte a se. Probabilmente sente che sarà l'ultima volta che ci vediamo.
Le metto le mani sulle spalle e la rassicuro semplicemente dicendo:"Tranquilla. Me la caverò."
Le scompiglio i capelli e poi mi diriggo all'interno del portale, ma non sono riuscito a confortarla. Lei... già sa come finirà.
"Addio...papà..."Farfuglia con le lacrime agli occhi vedendomi varcare quella soglia che conduce alla città dimenticata del settimo settore di Somniland.


*Stella*

Adesso sono davvero nei guai. Ardyn non ricorda chi sono, ma potrebbe essere anche tutta una finta.
D'un tratto sento dei passi. Qualcuno si sta avvicinando a me. Mi volto e vedo Ravus.
"Stella..."
"Ravus." Chiamo vedendolo avanzare verso di me per poi fermarsi a qualche passo.
"Posso parlarti?"
"Di che vorresti parlarmi?" Chiedo dandogli le spalle in quell'immenso corridoio dei sotterranei, ma di certo non mi aspetto ciò che egli mi domanda.
"Dimmi...per caso tu sei Stella Nox Fleuret? Sei mia sorella?" 
Mi lascia sorpresa. Spalanco gli occhi dallo stupore e mi volto verso di lui. Lo vedo avvicinarsi e guardarmi da capo a piedi per poi prendermi le spalle e continuare:"Ho bisogno di saperlo. Tu sei mia sorella?"
"E tu... come diamine lo sai?"
Lo vedo meravigliarsi e spostarsi da me incredulo.
"Non posso crederci. L'ho visto quando ti ho toccato la mano per alzarti. Ho visto l'attacco a Tenebrea, nostra madre a terra, tu che mi prendevi per mano...era tutto vero?"
"Ci sono cose che non possono essere spiegate facilmente. I creatori lo hanno reso vero per me, ma non per te." Replico vedendo il suo sguardo confuso, però non comprendo.
Com'è possibile che lui ricordi qualcosa del genere? 
Possibile che il mio tocco faccia ricordare le persone che ho attorno?
Improvvisamente sento una voce familiare:"Ma tu guarda! Quella è proprio Stella! Ehi! Ciao dimenticata!"
Alzo la testa e vedo lui, un nessuno proprio seduto su dei tubi sul soffitto.
"Axel." Riconosco evocando la spada per un probabile scontro.
"Che ci fai fuori da Oblitus? Lo sai che l'unico posto in cui puoi andare per essere ripresa è proprio il castello dell'oblio."
"Taci!" Sbraito, mentre Ravus comprende chi sono.
"Cosa? Allora tu vieni da Oblitus."
"Si, dovevo essere al posto di Luna, ma i creatori mi hanno archiviato."
"Ti hanno dimenticato, tesoro. Eri troppo debole e remissiva per loro."Si intromette Axel facendomi perdere la calma.
"Chiudi il becco!"Sbraito lanciandogli una magia di luce, ma riesce a spostarsi poco prima dell'impatto e scendere agiatamente a terra.
"Piuttosto, non dovresti essere al castello dell'oblio?"Domando avvicinandomi a lui.
"Si, ma sai com'è. Ardyn mi ha promesso cuori e prede. L'organizzazione ne ha bisogno."
"Qual'è il patto?"
"Succhiare via i ricordi dagli eroi del settore e impossessarci dei loro cuori. Al momento il primo settore è nostro. Ci è sfuggito Wol, ma pare che sia stato infettato da un blank. Lo sai che succede se muore il primo settore?"
"Lo so. Muore tutta la stirpe Final Fantasy."
"Esatto. Dopo la sua morte, sarà molto più facile per Ardyn distruggere gli altri settori."
"Peccato che però Wol è vivo." Interrompe Golbez venendo verso di noi e mandando in tilt Axel.
"Cosa?"
"Pare che sia stato portato qui da alcuni dimenticati. Una certa Meia gli sta vicino e ha deciso di seguirlo finchè non avrà tutti i ricordi come prima."
"Meia, eh?" Dico capendo cos'è successo.
Probabilmente molti dimenticati avranno preso il nostro esempio di aiutare gli eroi, magari è stata proprio Moguri a guidarli.
Che genio! 
Devo ricordarmi di ringraziarla e di complimentarmi con lei appena la vedrò.
Appagata da ciò che sta succedendo, sorrido per poi avanzare fuori da quei sotterranei.
Comprendo fin da subito l'aria che si respira.
I villani di cui si fida Ardyn sono solo quelli del suo settore. Gli altri remano tutti contro di lui. 
Devo fare in modo che anche Ravus si ribelli a questa schiavitù.
Non posso permettere che quel villano la passi liscia.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Elle si mette in viaggio alla ricerca di Mahru.
Fortunatamente non è sola, ma con qualcuno.
"Sono felice che qualcuno si sia aggregata a me. Sai, Rem sembrava distrutta, Machina non voleva lasciarla ed io credevo che sarei andata alla ricerca di quell'idiota da sola visto che Noctis e Stella sono partiti. Piuttosto, siamo in viaggio già da un po', stiamo parlando da qualche ora e non ti sei ancora presentata." Fa notare la bionda voltandosi verso la tipa.
"Mi chiamo Cinque." Si presenta e lasciando lo stupore negli occhi di Elle.
"Hai detto Cinque?"
"Si, perchè?"
"No, nulla. E'... solo che su Oblitus c'era una certa Cinque. Si diceva che era figlia dell'eroe di Crisis Core e della sua amata, ma non sono mai riuscita a incontrarla. Povera cucciola. Ha perso i genitori ancor prima di poterli conoscere." Afferma la bionda lasciando sorpresa la ragazza.
"Che strano. Io sono orfana di padre e di madre."
A quelle parole la bionda si ferma e blocca Cinque incominciandola a fissare incredula.
"Davvero? Ora che ti guardo meglio assomigli molto ad Aerith, ma hai anche un certo non so cosa di Zack."
"Lo pensi davvero?"
Elle annuisce e la ragazza sorride per poi domandare:"Ellie? Secondo te è da quella parte che è andato Mahru?"
"Non lo so, ma lo scopriremo presto. Dai, continuiamo a camminare!" Incita con entusiasmo la dimenticata, ma le parole sembrano arrivate diritte nel cuore di Cinque che inizia a riflettere su tutta la sua vita.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17.

*Ombra di Noctis*

Sono nella foresta oscura con Prompto. 
Sembra che ancora debba riprendersi dal fatto che Rika è la prossima ad andarsene.
"Ehi, cerca di riprenderti. Le ombre non devono avere quel broncio."
"Tsk...parla per te. Io sono stato seriamente ferito da quello che hai fatto."
"Non è colpa mia. E' lei che si è messa in quella situazione." Ribadisco, ma sembra non volerne sapere.
Se ne sta seduto a terra, vicino ad un tronco d'albero e non riesce a darsi pace.
"I miei ricordi stanno svanendo Noct... Finirò per dimenticare tutto."
In quell'istante, una scia di fumo sorca i cieli ed io lo riconosco.
"E' Gladio. E' tornato."
Prompto alza il volto vedendo quella scia avvicinarsi a noi. Si alza e incomincia a domandare:"Gladio, dove sei stato?" 
Quell'ombra scende dal cielo più rapitamente possibile e si precipita da noi. 
Qualcosa non va. Me lo sento. Non è da Gladio essere così agitato. 
"Ho scoperto perchè Ignis sta così male. I creatori stanno creando altri DLC. Comraders e Episode Ignis."Avverte facendomi storcere il naso.
"Merda! Se andranno di questo passo lo faranno perire di dolore."
"Tsk... tranquillo a quello ci stanno pensando molto probabilmente."
"Dobbiamo fare qualcosa, Noct."Mormora Prompto, ma non sa la realtà. 
Non posso impedire ai creatori di fare ciò che stanno facendo. Sono solo un'ombra dopotutto. A stento mi percepiscono.
"Ho cercato di mettermi in contatto con il mio me, ma sembra non volerne sapere."
"Credo che dovresti contattare un'altra persona. Non il tuo te, ma lei."Consiglia Gladio facendomi alterare.
"Stella? No. Non ho alcuna intenzione di chiedere aiuto ad una stupida dimenticata."
"Però intanto è stata lei a farti avere il contatto con Noctis, o sbaglio?"
"Si, ma io non..." Cerco di dire contrariato, quando mi afferra per la spalla e mi dice:"Penso che dovreste venire a vedere. Probabilmente cambierete idea sul dafarsi." 
Annuisco e ci accompagna al confine di Oblitus, luogo chiamato dimensione specchio dov'è possibile osservare i creatori e il loro lavoro.
"Questa storia non mi piace." Borbotta Prompto voltandosi verso di me che me ne sto a guardare impassibile ciò che fanno i creatori.


"Ardyn sembra avere il controllo su di loro." Rivela Gladio facendomi notare che più di un gruppo di creatori sta lavorando ancora sul settore quindici.
"Di questo passo... di noi non rimarrà nulla."Ipotizza il biondo preoccupato.
Me ne sto lì a fissare il tutto quando qualcosa salta all'occhio incuriosendomi.
"Cos'è quello?"
"Monster on the deep. Un altro assurdo DLC." Spiega Gladio, ma la curiosità cresce sempre di più dentro me così decido di fare una mossa azzardata. 
"Ehi, dove vai?"Chiede l'ombra bionda.
Sorrido e mi volto rispondendo:"A controllare di persona. Voglio vederci chiaro in questa storia." 
Mi avvio verso quella sottospecie di vetro e poggiando la mano su di esso mi trasformo in fumo entrando così nella dimensione dei creatori e materializzandomi lì, sottoforma di spirito invisibile.
Nessuno può vedermi, ma posso essere percepito.
Mi incammino verso di loro e vedo il DLC completo e salvato.
"Maledizione." Mormoro comprendendo che non posso bloccare o sabotare il progetto assurdo.
Mi avvicino all'orecchio di uno dei lavoratori e domando:"Quali altri programmi abbiamo per il quindici?"
Il creatore, impegnato a creare l'episode Ignis, non comprendendo che quella mia voce è nella sua testa, incomincia a rispondere.
"Metteremo Monster on the deep, Comraders, poi abbiamo questo episode Ignis. Dobbiamo lavorare anche su episode Ardyn e aggiungere altri DLC alternativi per completare il gioco. Abbiamo le altre versioni da fare e vorrei creare anche un edizione del gioco con tutti i DLC.  Sembra quasi una missione impossibile. Non so neanche se sviluppare o meno l'episode Luna."
"Ehi, Nomura che fai? Stai parlando da solo?" Chiede uno dei suoi dipendenti facendolo voltare a destra e a sinistra.
"Che strano. Pensavo ci fosse qualcuno qui vicino a me."
"Il lavoro ti sta dando alla testa. Che dici di prenderti una pausa?"
"Niente pause. Dobbiamo finire il DLC nel tempo prestabilito. Altrimenti non possiamo mettere in mercato gli altri giochi. Lo sai com'è. Dobbiamo rispettare le scadenze." Incomincia a lamentarsi rimettendosi al lavoro.
Mi avvicino a dei fogli e noto tutti i programmi per quel settore. Respiro affannosamente mettendosi la mano dietro alla nuca.
"Maledizione. E adesso? Che si fa?"
E' così assurdo. Il progetto del sedicesimo settore non è stato ancora messo in piedi, il diciasettesimo ipotizzato, Dissidia completato e modificato su basi già esistenti cambiando solo gli Dei di riferimento. Tutto questo non ha senso. Ma la cosa più strana è ciò che mi trovo davanti.
C'è ancora il progetto di versus sulla lavagna. Possibile che stiano prendendo spunto da esso?
Prendo il telefono e fotografo quegli schemi di progetto che hanno ancora lì. E' incredibile che ancora non l'hanno gettato.
Possibile che allora stiamo male per questo? 
Perchè loro ancora pensano a noi?
"Noct! Non stare lì dentro! E' pericoloso." Avverte Gladio facendomi annuire. 
Avanzo verso l'armadietto dove ci sono gli archivi e i progetti vecchi. Tocco quell'armadietto di ferro e divento come fumo ritrovandomi dall'altra parte, davanti ai miei compagni.
"Allora, com'è andata?" Domanda Prompto vedendomi giù di corda.
"Così non va. Ardyn li ha riempiti di lavoro. Sembrano tutti focalizzati sul nostro settore. Dovevano creare anche Dissidia, ma sembra completato da un pezzo. Devono solo immetterlo sul mercato e farlo conoscere."
"E del settore sedici?"Chiede il biondo ignaro della realtà dei fatti.
"Prompto? Non si parla del settore sedici. Ci sono solo idee, ma non è stato ancora creato nulla. Solo idee. Sembrano esserci idee anche del diciasettesimo, ma non è stato fatto ancora nulla."
"Di questo passo non troveremo mai pace."Mormora Gladio preoccupato.
Non posso starmene con le mani in mano.
"Gladio, occupati di Ignis e Prompto. Io... vado a contattare Stella."
"Sapevo che avrebbe cambiato idea."
"Non lo faccio per voi, ma per me. Non voglio che quel bastardo mi soffi tutto il lavoro. Inoltre la sua ombra è scomparsa e presumo che sia dentro di lui."Rispondo irritato trasformandomi in fumo e mettendomi in viaggio per trovare Stella o quanto meno un modo per contattarla.


*Rika*

Sospiro affannosamente. Tutti quei kingsglaive sono qui ed io mi sento un pesce fuor d'acqua. 
Sarei dovuta tornare indietro e non venire mai in questo posto.
Sento ogni secondo la confusione prendermi e non riesco quasi più a razionalizzare.
Possibile che questo settore sia così tremendo?
"Dunque...conosci Noctis, eh?" Domanda Gladio venendo vicino a me incuriosito, mentre me ne sto seduta a sorseggiare del caffè.
"Si, perchè me lo chiedi?"
"Beh...io sono stato al suo servizio per molti anni. Sai... ero lo scudo del re." Mi rivela facendomi ridere. Vuole mettersi a fare il fighetto con me, ma la cosa non attacca.
"Tesoro, ci stai provando con la persona sbagliata."
"Lo sai, credo che le tipe toste e testarde siano le migliori."
"Risparmia questi discorsi per qualcun'altra."Consiglio, ma sembra non voler mollare la presa.
"Quella cosa che hai fatto prima... intendo uccidere quei mostri con quell'agilità... non l'ho mai visto prima d'ora."
"Marchio di fabbrica glaive."
"Se tutte le glaive fossero come te, allora sarei in paradiso."
Si. Decisamente ci sta provando con me. Respiro e sospiro cercando di tenere la calma. Alzo lo sguardo guardandolo diritto negli occhi. 
Non volevo dirglielo chiaramente, ma.... arrivati a questo punto non so più come farglielo capire:"Smamma! Forse non l'hai capito, ma non sopporto i tipi come te. Inutile provarci.Non mi ci metterei mai."
"Cosa?"
"Ecco il primo rifiuto di Gladio. Sinceramente... non pensavo che questo giorno sarebbe mai venuto." Dice Ignis sentendo la discussione.
"Su, via! Davvero vuoi perderti un tipo come me? Guardami bene. Sono alto, forte e..."
"E un gran testone, per non dire un'altra cosa."
"Avanti! Perchè non mi vuoi?"
"Perchè non sei il mio tipo.  A me piace tutto un altro genere di ragazzi. Sai, quelli impacciati, con un passato oscuro, che si mettono in gioco e fanno di tutto pur di esaudire il volere di un amico. Quei ragazzi un po' speciali che dietro ai suoi sorrisi cela un'anima debole e frustrata. Quei ragazzi che come pochi mi conoscono a pieno pur non ricordandosi di me." Rivelo guardando Prompto che è dietro di lui, poi mi rendo conto che gli occhi di Gladio sono puntati su di me.
Ho parlato troppo, abbasso lo sguardo e concludo:"Tsk... ma tanto non esiste nessuno così, non è vero?"
"Gladio, lasciala stare. Si vede lontano un miglio che si è presa una cotta per Prompto." Se ne accorge Ignis mandandomi in tilt.
Il rossore mi prende le guancie e divento scontrosa come al solito:"Tsk...io? Una cotta? Ma figurati!" 
Me ne vado lasciando i due lì a pensare. Mi siedo ad un tavolo da sola a riflettere.
La luna è davvero stupenda vista da qui.
"Rika..."Sento chiamarmi. Mi volto e vedo Prompto dietro di me che prende la sedia e si siede accanto a me.
"Cos'hai?"
"Volevo dirti che mi spiace per Gladio. E' stato un po' troppo insistente, ma sembra che gli piaci sul serio."
"Sarà, ma per me è un buffone."
"Comunque...non so come dirtelo, ma...Noctis... non so se già lo sai. Lui è... insomma... con il regno di Lucis..." Incomincia a balbettare, ma comprendo ciò che vuole dire e interrompo:"Intendi dire che è morto?"
"Lo sapevi già?"
"No, ma mi sa che la tua idea di morte è un po' sbagliata."
"Che vuoi dire?"
"Lui sta bene. L'ho incontrato mentre ero in viaggio. E' a Somniland. Ha sposato Lunafreya e regnano nel regno di Lucis..."
"Cosa?! Noctis...è vivo?"Chiede Prompto alzandosi meravigliato.
Annuisco:"Si, finchè il settore è diviso, in questo mondo sarà morto, ma in realtà non lo è."
"Che vuoi dire?"
"La square lo ha diviso. Appena ci sarà il sedicesimo settore, tutto tornerà normale e vi riunirete." Spiego brevemente facendolo sorridere confuso.
"Beh...allora spero che riescano a farlo...e infretta anche."
C'è un attimo di silenzio, interrotto dallo stesso Prompto.
"Sai, è strano. Qualche attimo prima non ricordavo granchè, invece adesso sembra che stia tornando tutto in mente."
"E' passato molto tempo. E' normale essere confusi."
"So che è una domanda scomoda, ma...giusto per sapere... quand'eravamo al liceo ti piaceva Noctis?"
Quella domanda mi incuriosisce. Mi volto verso di lui che si torna a sedere accanto a me e replico:"Cosa? No, in realtà è sempre stato come ho detto a Gladio."
"Sai, a scuola Noctis non faceva altro che prendermi in giro quando passavo il tempo con te. Diceva che sembravamo una coppia."
A quell'affermazione, abbasso il volto e, quasi intimidita, mormoro una domanda:"Io... ti sono mai piaciuta?"
Quella domanda sembra mandarlo in tilt.
"Che? Ehi! Che domande fai adesso? Perchè me lo chiedi proprio ora?"
"E' solo per curiosità."Rassicuro. 
"Mi è sempre piaciuto il tuo modo di fare...credo."
"Tsk.... la verità è che ti sono sempre piaciute le ragazze che se ne vanno a spasso mezze nude che io." Dico facendolo arrossire e ridere.
"Ma che? No! Cioè...come ti viene in mente?" Si ferma e incomincio a ridere avendo uno spintone.
"Ehi!"
"Ti piace punzecchiarmi, vero?"
"Vedo che te lo ricordi bene, chocobino."
"Certo che lo ricordo, cactussina. Anche se a flash, ma... si. E' impossibile non ricordarsi di te." Mi rivela facendomi sorridere.
Tutto è troppo bello per essere vero.
Sinceramente... c'è qualcosa di strano.
Perchè lui mi sta ricordando? E perchè improvvisamente mi sento sempre più debole e confusa?
Tutto questo sembra non avere un senso.


*Lightning*


Eccomi nel nono settore. E' così bello e pacifico. Mi avvio verso Alexandria dove si trova l'aereonave che mi porterà a Kingdom Hearts, ma per strada incontro Kuja.
"Ma tu guarda, c'è una guerriera di Cosmos, eh?" Riconosce facendomi fermare e voltare verso di lui.
"Tu sei un guerriero di caos. Kuja, dico bene?"
"Guerriero di caos e imperatore villano del nono settore."
"Nessuno ti ha dato il titolo di imperatore." Interrompe Gidan facendosi notare seduto su di una ringhiera di un abitazione.
"Era proprio te che stavo cercando. Hai saputo la notizia?"
"Si, Kuja mi ha avvertito. Sinceramente non ci credevo, ma mi sembrava strano che un villano potesse unirsi a me. Anche perchè ricordo che ha preferito la morte all'unione una volta."
"Preferisco essere ucciso da un mio rivale che da un bastardo più bastardo di me." Rivela Kuja sentendosi offeso dalle parole del ragazzo.
Gidan scende e si ritrova dinanzi a noi.
"Come hai fatto a saperlo? Hai incontrato Caius?"
"No, me l'ha riferito Cecil mentre ero con Squall e Cloud nel terzo settore. Adesso ci siamo divisi. Devo trovare Firion prima che sia troppo tardi."
"Firion?" Domanda l'eroe incominciandomi a guardare perplesso per poi dire:"Se non sbaglio qualche giorno fa ha preso l'aereonave per andare a Kingdom Hearts."
"Cosa? Tu hai visto Firion?"
"Di sfuggita. Non sono sicuro che fosse lui."
"Era lui." Conferma Kuja per poi rivelare:"L'ho visto anch'io quando sono entrato nel settore. Era insieme a Noctis e altra gente che non conosco."
"Si, ma perchè andare proprio a Kingdom Hearts?"
"Sapeva della tua missione e voleva raggiungerti lì... almeno credo."
"Bleach! Troppo sdolcinato! Che razza di persona può fare una cosa del genere?" Chiede disgustato il villano incrociando le braccia.
"Comunque sia, tu che farai? Ti alleerai ai villani?"
"Se ce di mezzo il mio settore, non posso tirarmi indietro."
"Ok, Kuja ha detto che il suo capo è Sephiroth. Sta movimentando l'organizzazione villani ed eroi per sopraffare Ardyn."
"Se vuoi saperne di più, mettiti in contatto con un qualsiasi villano. Sephiroth sta prendendo tutti. Sia quelli primari che quelli minori. Vuole mettere in ginocchio il bastardo. Infatti, adesso, sono qui proprio per questo."
"Tranquillo, Kuja. Ti aiuterò io." Dice Gidan sorridendogli.
Il villano sospira contrariato dandogli le spalle e andandosene. 
"Sembra non apprezzare l'idea."
"E' ovvio. E' costretto ad allearsi con noi. A chiunque non piacerebbe allearsi con il nemico." Mi fa riflettere. Poi incrocia le braccia e dice:"Vado insieme a lui. Devi trovare Firion, giusto?"
"Si, ma non so se sta ancora a Kingdom Hearts oppure no."
"Vieni con me. Ti aiuto io." 
A quelle parole lo seguo indecisa. Mi ritrovo ad attraversare la città dove rivedo Kuja davanti ad un banco di ticket al centro di quella piazza.


"Questo, oltre ad essere l'ufficio ticket, è anche un ponte di comunicazione tra Kingdom Hearts e il nostro settore. E' un servizio che ha preso da qualche anno, ma sembra giovare molto perchè non ci sono disguidi e qualcuno può chiamare tranquillamente, anche se il costo è un po' alto."Mi informa il ragazzino facendomi sorridere per poi avvicinarsi al bancone.
"Scusi, può chiamare Kingdom Hearts? Ci servono delle informazioni su un certo Firion. E' ancora lì?"Chiedo avvicinandomi anch'io.
L'uomo controlla le carte per poi voltarsi verso di noi.
"E' diretto al settore attuale da quanto ne so. Il costo della chiamata è di cinquecentomila guil se vuole sapere se è ancora lì."
"Si, per favore." Dico prendendo i soldi e dandoglieli per poi continuare:"Se è a Kingdom Hearts, può dirgli di scendere al nono?"
"Provvederò subito." Afferma l'uomo prendendo i soldi e andando nel retrobottega.
"Tsk... mi sa che non è stata una bella idea dargli tutti quei soldi." Mormora Kuja notando l'avidità del tipo.
"Piantala, non si è mai tirato indietro."
"Se gli dai i soldi prima della chiamata, se li prende e dice che non è arrivata o è irraggiungibile senza nemmeno farla. Con questi tipi devi usare le maniere forti. E poi... è una lei e le ragazze vengono considerate futili."Informa il villano lasciandomi perplessa. Gidan mi consiglia di non ascoltarlo, ma sembra aver ragione. L'uomo ritorna dopo un po' e si dispiace che la chiamata non è riuscita ad arrivare.
"Che ti dicevo?" Borbotta il guerriero di caos guardandomi. 
Sinceramente, non ho voglia di giocare. Ho speso cinquecentomila guil e voglio sapere con esattezza se Firion è li oppure no.
Prendo il venditore per la camicia incominciandolo a minacciare:"Sentimi bene, idiota! Io vengo dal tredicesimo settore e non vado a Kingdom Hearts per fare una passeggiata. Ho bisogno di trovare Firion e siccome avete preso i miei soldi, pretendo che la chiamata sia fatta!"
"Light, calmati!"
"Calmarmi?"
"Tesoro, stai dando una scortesia all'eroe del tredicesimo settore. Sai che reputazione avrà questo posto?" Si lamenta Kuja facendomi guardare dal venditore.
"Oh... dunque voi siete.... oh...cielo! Sono desolato, signora. Non sapevo foste l'eroina del tredicesimo settore. Avevano detto che era una giovane fanciulla e bella, ma non pensavo di ritrovarvi qui."
"Adulatore inutile!Fa così con tutti gli eroi e villani che passano di qui."Rivela il villano essendo più consapevole di Gidan di come funzioni quel settore.
"Prego, entrate! Fate voi personalmente la chiamata. Rieccovi i vostri soldi e mi dispiace per l'inconveniente."
"Tsk...che gente!" Borbotto contrariata andando all'interno e prendere il telefono. Sembra di vecchia generazione ed è attaccato alla parete.
L'uomo, insieme ai soldi, mi ha dato anche un foglietto con un numero che non perdo tempo a digitare dopo aver inserito i soldi.
"Qui risponde l'ufficio della stazione di Kingdom Hearts, chi parla?"
"Salve, vorrei avere un informazione. Per caso c'è un certo Firion lì?"
"In realtà non ne sappiamo nulla. Potremo provvedere a controllare, anche perchè è arrivata un'aereonave distrutta l'altro giorno. Volete riferire il messaggio?"
"Ditegli che Lightning sta venendo lì."Decido all'ultimo minuto sentendo dell'aereonave e incominciando a preoccuparmi.
"D'accordo. Arrivederci."
"Arrivederci." Saluto staccando la chiamata e vedendo che mi sono rimasti più della metà dei soldi che ho dato al tipo precedentemente, cominciando a lamentarmi uscendo di lì:"Tsk... sporco ladro." 
"Ehi, dove stai andando?" Domanda Gidan vedendomi allonandomi da loro.
"Vado a Kingdom Hearts. Sono preoccupata per Firion. Hanno detto che è arrivata un'aereonave distrutta l'altro giorno e voglio vederci chiaro."
"Mpf... allora la cactussina è li che si era cacciata." Farfuglia Kuja prendendo la mia attenzione.
"Cactussina?"
"Kuja, tu ne sai qualcosa?" Chiede l'eroe del nono settore e il villano annuisce per poi informare:"E' una tipa che ho incontrato. Mi ha aiutato a liberarmi dei soldati di Ardyn. Pare sia andata nel settore attuale o che fosse diretta lì. Probabilmente avrà preso l'aereonave e ci sarà stato qualche scontro."
"E' una villana?"
Incomincio a domandare, ma lo sguardo dubbioso del cattivo mi confonde.
"Non lo so. Non l'ho mai vista prima, ma aveva una divisa di kingsglaive e ironeamente un distintivo di ufficiale della sicurezza alla cintura. Una tipa abbastanza strana e spigolosa. Si chiamava Rika."
"Rika?" Mormoro incerta.
Questo nome ha un nonsochè di familiare, ma proprio non ricordo dove l'ho già sentito. 
Ciò nonostante mi decido a partire sperando che Firion sia ancora lì.

*Stella*

Eccomi nei corridoi della residenza di Ardyn.
Artemisia mi ha spiegato i piani di quel villano e il motivo per cui si stanno ribellando silenziosamente.
Ho intenzione di aiutarli, ma Ravus non mi lascia un attimo libera.
Inoltre, Axel è sempre tra i piedi e la cosa incomincia a stancarmi.
"Non dovresti stare qui. Dovresti aiutarmi a cercarla. A cercare Lunafreya." Mi rimprovera mio fratello vedendomi entrare in una delle stanze, mettendomi tranquilla a guardarmi allo specchio.
"Perchè dovrei farlo? Sappiamo entrambi che se Ardyn la trova, il settore quindici sarà in pericolo."
"Voglio riunire la mia famiglia."
"Mpf...sappi che questo è il modo peggiore di farlo. Non collaborerò nella tua ricerca. Preferisco tirarmi indietro."Rivelo lasciandolo deluso.
"Bene, allora tu rimarrai qui chiusa. Non posso permettere che faccia qualcosa di sconsiderato."
"Fa come vuoi." Mormoro vedendolo uscire.
La porta si chiude dietro di lui e sento la chiave girare.
Certo che quando si mette è proprio un imbecille.
Devo trovare un modo per contattare Noctis. Dirgli che sto bene nonostante il rapimento, ma...come? Come faccio?
Appoggio perplessa le mani sul tavolo che ho davanti, alzando lo sguardo allo specchio.
Il mio riflesso... non sono io. E'... Noctis...lo shinigami?
Com'è possibile? Allora...non ho svegliato lo shinigami dentro Noctis. 
Dunque....allora...perchè egli è qui di fronte a me?
"Dormi..." Lo sento sussurrare con quella voce metallica.
Vedo quegli occhi illuminarsi di rosso sangue e trasmettere lo stesso colore ai miei occhi. 
Svengo inconsapevolmente accasciandomi a terra.
Mi ritrovo in un luogo oscuro e buio. 
Dove sono finita?


"Stella! Devo parlarti."Sento nuovamente quella voce  provenire dietro di me. 
Mi volto e vedo colui che mi ha condotta qui. L'ombra di Noctis, lo shinigami...
"Che diamine vuoi? Dove mi hai trascinata?"Incomincio a chiedere perplessa e lui non tarda a rispondere:"Nella mia dimensione."
"Ah...giusto. Nella dimensione dei sogni. Fammi uscire."Gli dico mettendomi le mani sui fianchi, ma lui si oppone.
"Mi spiace, ma c'è una cosa importante di cui devo parlarti."
"Cosa c'è di tanto urgente da portarmi qui?"
"Ardyn collabora con la sua ombra." Mi rivela lasciandomi angosciata.
"Cos'hai detto?"
"Hai capito bene. Entrambi si sono fusi e per chissà quale ragione non ricordano nulla di Oblitus. Ha messo sotto torchio i creatori e Nomura non riesce  più a comprendere le sue esigenze. Sente sempre che nel quindicesimo settore manca qualcosa, ma non c'è nulla che manchi e questo lo sai bene anche tu."
"Che vuoi che faccia?" Vado diritto al nocciolo del discorso comprendendo che la situazione è più complicata del previsto.
"Qualsiasi cosa, ma falli smettere. Ardyn li sta ammazzando di lavoro e loro ammazzano noi. Ignis non riesce neanche più ad alzarsi. E' passata una settimana e non riesce a fare nulla. Non posso permettere che gli accada qualcosa solo perchè Ardyn ha ordinato di prolungare il nostro settore. Inoltre sembra che abbiano anche altri progetti. Trova un modo per farli smettere. Tu sei arrivata a loro o sbaglio?" 
Abbasso il volto. Quelle parole non sono per niente rassicuranti. Quel villano sta creando non pochi problemi.
Vedo lo shinigami avvicinarsi a me e poggiarmi le mani sulle spalle facendomi alzare il volto.
"Stella, ti prego. Devi aiutarmi."
A quella richiesta non so dire di no.
"Ho già una mezza idea. Però ho bisogno di un dimenticato che non sia stato ancora visto come Agni, ma il solo nome e la somiglianza la lasciano trasparire e sembra che Ardyn la stia cercando, quindi devo trovare qualcun altro come lei."
Inaspettatamente, egli pronuncia un nome:"Lucis."
"Che?"
"Lucis è su Somniland. Sta cercando l'avventura per sfuggire da me."Mi informa lasciandomi incredibilmente perplessa.
"Che cosa gli hai fatto?"
"Io ancora nulla, ma verrà ucciso da un nessuno. Non importa dove sarà, ma se il suo destino è morire tra le braccia dei dimenticati e dalle mani di un nessuno è quello che accadrà. Puoi usare lui nel frattempo."Consiglia, ma sinceramente non so se devo farlo o meno.
In quell'istante, mi prende le mani e continua:"Tieni, questo ti servirà."
Tra le mani mi ritrovo un Iphone nero e maneggievole. Meravigliata domando:"Perchè? Perchè mi dai il tuo telefono?"
"Tu ne hai più bisogno di me. E poi... al suo interno troverai qualcosa che devi assolutamente vedere, ma adesso...vai!"Mi dice toccandomi la fronte e facendomi crollare il pavimento sottostante, ma mi ritrovo sospesa nel vuoto e lanciata verso una luce accecante.
Apro gli occhi. Sono tornata nella stanza dov'ero prima di svenire.
Tra le mani ho il cellulare dello shinigami e, curiosa, lo apro sbirciando al suo interno, ma ciò che vedo mi lascia senza parole.
"Cosa? No! Non può essere!" Esclamo sorpresa e guardando quell'immagine incredula.


E' impossibile. I creatori stanno utilizzando ancora questo?
Le idee di me sono ancora in circolo e la cosa mi confonde.
Perchè? Perchè i creatori la stanno utilizzando?
Possibile che Ardyn non abbia dato idee, ma sono loro stessi a crearle per renderlo infinito?
Questa storia incomincia a puzzarmi e sinceramente non ho intenzione di starmene con le mani in mano, ma devo trovare un modo per raggirare Ardyn e per farlo devo riflettere e con calma.

*Lucis*

Ho attraversato il castello dell'oblio per ritrovarmi qui, nella città dimenticata del settimo settore. Sinceramente non credevo che esistesse un posto del genere. Sembra quasi una foresta, ma non fa paura, anzi.
Quasi mi lascia stupore nell'osservarla.
"Diamine, che bei colori. Sembra fatta di neve."Noto vedendo il colore bianco in predominanza.


Poco a poco mi addentro sempre più. Non so se sono solo oppure ci siano altre persone, ma improvvisamente sento dei mormorii. 
Mi volto e avanzo verso quelle voci che man mano diventano sempre più chiare.
Provengono dal lago centrale dove gli alberi si allargano sempre più mostrando una sottospecie di entrata verso una qualche città o molto più probabilmente sono solo tronchi d'albero di una strana disposizione che fanno fraintendere.
Poco distante da lì intravedo tre uomini dalle sembianze e uniformi molto simili ai nessuno. Hanno capelli bianchi e sembrano somigliare l'uno all'altro, ma non credo siano nessuno.
I nessuno non hanno sentimenti, o sbaglio?
Mi fermo lì, dietro ad un albero per origliarli e comprendere se le mie supposizioni siano esatte.
"Kadaj, che hai intenzione di fare?"Domanda il tipo dai capelli lunghi, mentre uno di loro entra in acqua.
Lo strano ragazzo dai capelli medi, sentendosi chiamare in causa, si volta verso l'amico.
"Secondo te che posso mai fare? Ci hanno tolto la madre e hanno sconfitto Sephiroth. Avrei voluto incontrarlo almeno una volta."
"Non possiamo starcene sempre qui." Riflette quello con i capelli corti. Sembrano soffrire di solitudine e delusione. Non possono essere nessuno.
Il ragazzo in acqua da le spalle ai due e incomincia a dire con un tono di nostalgia:"La madre ci ha condotti in questo posto meraviglioso. E' la sua volontà. Non possiamo uscire di qui. Ci ha affidato questa città, ci ha teso la sua mano, abbiamo varcato i cieli con lei e siamo stati condotti qui. Noi, come suoi figli, non possiamo fare altro che rispettare la sua volontà e prostrarci a lei nel bene e nel male attendendo il suo ritorno."
 

Quelle parole mi fanno intuire qualcosa, ma non so che mi sto sbagliando terribilmente.
"Ah...bene! Sono dei sacerdoti. Magari posso confessare le mia colpe prima di partire. Chissà... forse qualche benedizione mi farà comodo per cancellare questo."Presumo guardandomi il petto, per poi farmi coraggio e uscire allo scoperto e dire:"Padre! Non so di quale religione siete, ma ho peccato!"
I due alle sue spalle, sentendo le mie parole, incominciando stranamente a ridere e la cosa fa alterare il ragazzo che incomincia ad urlare:"Yazoo, Loz, piantatela di ridere!"
Poi, si avvicina a me:"Tu! Come osi prendermi in giro? Ma soprattutto, dov'è che sbuchi fuori?"
"Oh...certo! Questa è davvero una bella storia. Sono entrato nel castello dell'oblio aiutato da Xion, conosci Xion? E' una brava ragazza dopotutto. Come dicevo sono entrato lì dentro per uscire di qui, ma prima ho incontrato i nessuno e sono riuscito a fare un accordo, ma prima ancora ho incontrato Noct che ha detto e allora mi sono messo in viaggio e.... aspetta! Qual'era la domanda?"
"Come osi prendermi in giro? Brutto figlio di..."Sbraita il tipo scaraventandomi una spada contro. Non so come, ma riesco a scansarmi e, temendo il peggio, inizio a correre.
"Guarda! Posso spiegarti! E' tutto vero."Cerco di far ragionare, ma non sembra intenzionato a farlo.
"Loz, Yazoo, divertiamoci un po'." Li sento dire per poi vederli seguirmi. 
Esco fuori di lì e mi ritrovo davanti a qualcuno che non immaginavo di incontrare. 
"Cloud?" Mormoro vedendolo scendere dalla moto.
Confuso dal mio aspetto così simile a qualcuno di sua conoscenza, mi guarda e mi chiama:"Lightning...?"
In quel momento non comprendo subito che mi ha preso per la ragazza così mi giro a destra e a sinistra chiamando anch'io l'eroina del tredicesimo settore.
"Lightning? Dove sei?" 
Non vedendola, mi avvicino a lui e le dico dispiaciuto:"Mi spiace, ma Lightning non sembra essere qui."
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi scioccato per poi domandare:"E tu chi sei?"
"Oh...certo! Io sono Lucis, direttamente da Oblitus e sono qui per servirla, Cloud Strife, eroe del settimo settore."Mi presento chinandomi davanti a lui e confondendolo.
"Che?"
Incomincio a ridere alzandomi e dandogli una pacca sulla spalla rassicurandolo:"Ah, ah! Sto scherzando! Rilassati amico. Sei troppo teso."
"Ci conosciamo?"
"Tu no, ma io si. Sei l'eroe del settimo settore. Tutti parlano degli eroi dei settori su Oblitus. Sai, si dice che Sephiroth ti abbia dato filo da torcere, è vero?"
E mentre comincio a fare domande al mio idolo, alle mie spalle arrivano i tre che mi inseguono.
"Ma tu guarda! Fratello! Non sapevo fossi in queste parti." Dice il tizio dai capelli medi non appena lo vede.
"Fratello? Ehi, non sapevo fossi religioso."
"Non si tratta di religione."Mi rivela Cloud prendendo la spada dalla moto e preparandosi ad un eventuale scontro.
"Aspetta! Mi stai dicendo che quello non è un prete? Eppure professava la parola della madre. Credevo fosse un sacerdote o un qualcosa del genere."Realizzo, ma quei tipi non comprendono la mia confusione. Anzi, sembra che le mie parole lo alterano ancora di più.
"Togliti di mezzo, fratello. Voglio solamente spellare il tipo."
"Non credevo fossi in questa foresta. Ti credevo morto."Gli risponde il biondo, quando il tizio gli annuncia:"La madre ci ha parlato e noi l'abbiamo ascoltata. Per questo ce ne stiamo buoni qui. Attendiamo il ritorno di Sephiroth."
"Aspettate! Sephiroth? Ma....è il padre di..." Mormoro ricordandomi di Agni, ma vengo interrotto da quella sottospecie di prete dai capelli medi che conclude:"Di tutti noi."
"Oh... bene. Non sapevo si fosse dato da fare."
"Tu conosci Sephiroth?!"Mi chiede Cloud vedendomi particolarmente informato sull'argomento.
"Io no, ma ne ho sentito parlare."Poi quella parola, quel fratello mi sconvolge e mi volto verso di lui continuando a chiedere:"Aspetta un momento, Cloud, non sarai anche tu suo figlio? No, perchè se è così mi cade il mondo addosso."
"No. Abbiamo le stesse cellule Jenova in comune."Spiega, ma la cosa è più complicata di quanto possa comprendere.
"Oh, bene. Aspetta! Non ci sto capendo nulla! Perchè diamine ti chiamano fratello allora?" Sbraito andando in panico vedendomi in tilt cerebrale, quando una voce dall'alto mi dice:"Sei sempre il solito idiota, Lucis."
Questa voce. Si, la riconosco.
Alzo la testa e vedo lei. E' Agni.
Ma...che ci fa qui? Non doveva essere con Wol?
La vedo scendere dall'alto a bordo del suo drago alato. Con agilità atterra dinanzi a noi per poi far rientrare l'evocazione.
"Agni? Che diamine ci fai qui?"
"Cosa? Voi due vi conoscete?" Mi domanda Cloud confuso. Mi volto verso di lui e incomincio a raccontare:"Oh, si. Questa è una bella storia. Vedi..." 
"Non voglio ascoltarla."Mi interrompe il biondo, ma io non voglio demordere:"Ma io te la dico lo stesso. Tutto è incominciato quando..." 
In quell'istante mi blocco.
Lo sguardo felino dell'eroe mi mette i brividi e mi fa comprendere che da lì a poco ci sarebbe scappato il morto se non mi fossi stato zitto.


Agni si avvicina ai tre guardandoli incredula e quasi con disinvoltura. Possibile che li conosca?
"Chi sei?"
"Non è possibile che ti sia dimenticato di me, Lost Name."
"Mi chiamo Kadaj, non Lost Name."
"Certo. Il tuo nome nuovo... sappi che quando ti ho conosciuto su Oblitus eri un nessuno di nome Lost Name." Rivela la ragazza facendosi guardare male dal tipo e facendomi riflettere.
"Cosa? Allora avevo ragione che quelle uniformi..."
Sentendomi parlare, Agni si volta verso l'eroe del settimo settore:"Cloud, porta via Lucis. Qui ci penso io."
"Ma...."
"Niente ma. Ho una questione in sospeso con questi tre." Informa facendo allontanare il biondo che mi prende per il braccio.
"Ehi!"
"Vieni! Sbrighiamoci!" Mi dice facendomi salire sulla moto e allontanandomi da lì.
Perchè Agni conosce quei tre? Chi diamine sono?
Dove mi sta portando l'eroe del settimo settore?
Sono così confuso e questo diamine di stigma sul petto brucia ogni secondo sempre di più.
Spero solo che tutto questo finisca il più presto possibile.

***Intanto, a nostra insaputa...***

Arrivati a Kingdom Hearts, Firion decide di cercare Lightning, ma sembra non essere lì.
Girovaga per la città di mezzo, ma con chiunque abitante parla, nessuno sa dargli risposta.
"Di questo passo non la troveremo mai."
"Forse sarà andata nel settore attuale."Ipotizza Sorrow vedendo l'eroe abbattuto, quando una ragazzina si avvicina a loro.
"Ehi, siete nuovi di qui?"Domanda vedendo i tre preoccupati.



"Si, stiamo cercando Lightning. Tu sai dove possiamo trovarla?"Chiede Aria vedendo la disponibilità della ragazzina.
"Lightning? Ah...già. Questo nome l'ho già sentito. Se non sbaglio è un'amica di Cloud e Leon. Ha i capelli rosee e doveva andare in missione con loro...."
"Si, è così. Lei conosce Cloud e doveva andare in missione per Noctis. L'hai vista?"
"Si, è passata di qui, ma hanno preso l'aereonave qualche giorno fa per andare nel settore attuale."
"Che sfortuna. Questa non ci voleva." Mormora deluso Firion, quando la ragazzina si presenta:"Io sono Yuffie. E voi? Chi siete?"
"Io sono Firion e loro sono Sorrow e Aria."
"Firion?! Sei tu Firion?!" Urla una ragazza dai capelli castani andando verso i tre.
"Cos'hai da urlare, Aeris?"Domanda la ragazzina riconoscendola.


"Perdonatemi, ma la stazione del nono settore ha mandato un messaggio a Firion. Sembra che Lightning sia diretta nuovamente qui."
"Cosa? Lightning sta venendo?" Chiede incredulo Sorrow.
"Beh...allora non ho alcun motivo per andarmene. Sosterò qui finchè non la incontrerò." Decide l'eroe del secondo settore attendendo la sua amata Lightning lì, in quella città di mezzo.

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18.

*Agni*


Mi ritrovo davanti a loro. A quei ex-nessuno diventati dimenticati e ripresi dalla square per chissà quale ragione.
Li conosco molto bene. Infondo... li ho trasformati io in dimenticati. Non è stata una cosa voluta, ma dovuta. 
Avevo tutti contro e dovevo trovarmi degli alleati per farmi temere.
Essere la figlia di un villano, non è visto molto bene da nessuna parte, neanche su Oblitus.


"Bene, bene. Cos'abbiamo qui?" Domanda Kadaj venendo verso di me.
"Abbassa la cresta, Lost Name."
"Lost Name? Chi è Lost Name?" Chiede Loz confuso facendo rispondere Yazoo che si rivolge a colui che ho di fronte:"Mi sa che ti ha scambiato per qualcun altro."
Sorrido e li osservo per poi incominciare a raccontare:"Un tempo esisteva un organizzazione molto temuta chiamata organizzazione nessuno. Erano numerosi e ognuno di loro aveva un numero prestabilito. Erano riconosciuti proprio per quello e non avevano nome, ma lo decidevano da se aggiungendo una X all'interno di esso. Avevano regole semplici e assurde allo stesso tempo. Quella inutile X serviva per rappresentare l'appartenenza al rango della loro razza di nessuno e chi la vietava veniva escluso e/o ricercato. Tre di loro andarono contro le loro regole. Il numero 0, ovvero Lost Name. Aveva deciso di non aggiungere una X al suo nome e fu bandito dall'organizzazione nonostante le sue altissime capacità combattive. Da qui nacque proprio il nome, Lost Name. Numero 13, Yazoox. Il più bello e il più carismatico dei nessuno. Tutti lo invidiavano. Era capace di manipolare qualcuno anche solo guardandolo. Era amico, o meglio aveva un buon rapporto con il numero 16, Loxz. Egli era stranamente molto emotivo e per questo veniva spesso considerato debole pur non essendolo. Sentendosi preso in giro e non considerato decise di aggregarsi a Lost Name. Volevano farla pagare perchè piazzarono una taglia sulla loro testa solo ed esclusivamente perchè erano diversi. Loro due avevano una cosa in come con il numero 13. Avevano ricordi di sentimenti impiantati dentro e questo era davvero strano per i nessuno.  Il loro cuore era dentro al loro corpo, ma completamente oscurato da materia nera e oscura. Non erano in grado di provare emozioni se non minimamente attraverso i ricordi. L'allontanamento dei due lasciò il numero 13 neutro. Non si unì ne tantomeno tradì l'organizzazione. Era doppiogiochista e, sentendosi minacciato vedendosi come i suoi due compagni traditori, divise l'organizzazione in tredici gruppi di tredici nessuno. Quelli minori furono scartati e li rivalutarono per mansioni minori. Lui divenne il capo supremo avendo quel numero e fece del castello dell'oblio la sua casa. Era venerato e temuto, ma commise un errore imperdonabile. Ammaliò una dimenticata solo perchè si sentiva terribilmente vicino e invidiava il fatto che potessero provare emozioni che lui poteva solo ricordare. A quei tempi, girava voce che un cuore semplice di qualsiasi persona poteva sostenere il corpo del nessuno. Praticamente, lo fece solo per un motivo. Voleva il cuore della ragazza e farlo diventare suo, ma la tipa uccise un blank e gli portò quel cuore marcio e bruciato. Non bastò. Diventò cenere davanti ai suoi occhi, mentre ella glielo porgeva. Era un cuore corroso dall'odio e dalla violenza. Proprio in quell'attimo fu scoperto e accusato di alto tradimento alla propria condizione di nessuno. Volevano ucciderlo, ma la dimenticata lo salvò nonostante sapesse che non aveva sentimenti per lei. Lo portò da Loxz e Lost Name, uniche persone che davvero tenevano a lui. La riconoscenza verso quella dimenticata fece scattare qualcosa nei loro cuori. Loxz piangeva, Lost Name era preoccupato e Yazoox tremava di paura. Erano i segni. I loro cuori sopiti e pieni di oscurità si stavano risvegliando. Essendo una strega rossa potente, la dimenticata decise di fargli un dono in cambio della loro protezione. Creò un elisir curativo, abbastanza potente da risvegliare e rigenerare quel briciolo di cuore che stava riemergendo dentro di loro. Divennero dimenticati e parti di quella ragazza chiamandola ironicamente madre. La leggenda di quei tre nessuno si propagò per tutta Oblitus e i nessuno incominciarono ad avere sete di cuori abolendo la legge di tradimento del proprio status di nessuno solo per ambire a diventare qualcuno. Cercarono in ogni parte quei tre per sapere il loro segreto, ma loro furono ricollocati e Lost Name, così come Loxz e Yazoox ebbero altri nomi portandoli ad essere ciò che sono."
Quel racconto li lascia perplessi e sorpresi.
Kadaj incomincia a ridere:"Davvero una bella storia. Devo ammetterlo."
"Peccato che sia solo una menzogna." Ribatte Loz ridendosela anche lui.
"Non è una storia, ne una menzogna. Siete i resti di Sephiroth, no? Vi siete mai chiesti come mai? E poi...il vostro abbigliamento la dice lunga. Siete così simili tra voi."
"Yazoox non era innamorato della dimenticata, vero?" Domanda Yazoo incominciandomi ad osservare. 
Mi volto e replico:"Si innamorò successivamente, ma la amava come un figlio ama la propria madre."
"Yazoo...non crederai a tutta questa storia, vero?" Chiede Loz voltandosi verso di lui, ma Yazoo ha compreso qualcosa che agli altri sfugge.
"No, ma ha qualcosa di strano. Loz, Kadaj, guardate i suoi occhi. Lei è come noi." Fa notare vedendo i miei occhi cambiare forma ed accendersi di verde intenso.


"Chi sei?" Mi chiede Kadaj venendomi vicino.
"Fatti toccare il volto e lo vedrai con i tuoi stessi occhi."
"Kadaj, sta attento. Potrebbe essere una trappola."
"Voglio solo vederli da vicino. Se scorre anche in lei il sangue di Jenova, sarà sicuramente una di noi."Riflette avvicinandosi a me.
Con uno scatto quasi felino lo afferro il volto avvicinandolo al mio. Mente contro mente, occhi che guardano gli occhi, con questo trasmetto i miei ricordi dentro di lui. Nel ricordare, Kadaj incomincia ad urlare trascinandosi verso terra e rimanendo inginocchiato dinanzi a me mandando in allarme agli altri due.
Afferrano le loro armi e avanzano veloci verso di me, quando si bloccano improvvisamente vedendo Kadaj aggrapparsi alla mia gonna e chiamarmi:"Madre...come ho fatto? Come ho fatto a dimenticarmi di te?"
"Kadaj, stai bene?" Domanda preoccupato Yazoo, quando egli risponde:"Non permettetevi di toccarla. Non dovete farle del male!"
"Perchè non dovremo?"
Lo vedo alzarsi da terra e prendermi il volto per poi dire:"Figlia di Sephiroth, nipote di Jenova, madre mia e dei miei compagni. Dove sei stata per tutto questo tempo?"


"F-figlia di Sephiroth?"
"Nipote di Jenova?" Incominciano a chiedere prima Yazoo e poi Loz confusi.
"Lei è nostra madre, ragazzi. E' lei che ci ha resi i resti di Sephiroth perchè lei ha nelle sue vene lo suo stesso sangue."
"Ma che diamine stai dicendo?"
"Già, tutti sanno che Sephiroth non ha figli."
"Toccatela e guardate con i vostri occhi." Supplica, ma i due sono scettici. Rimangono lì, impassibili.
Allora avanzo verso di loro abbracciandoli e trasmettendo in loro quei ricordi.
"M-madre..." Mormora Yazoo inginocchiandosi dinanzi a me, mentre Loz mi stringe più forte incominciando a piangere.
In quell'istante, percepisco la presenza di qualcuno dall'alto. Vedo un'ala bianca spuntare dagli alberi. So chi è, ma Kadaj non lo conosce e si allarma:"Loz, Yazoo, piantatela e proteggete la madre."
Prende l'arma e si piazza davanti a me, ma rassicuro:"Non c'è bisogno."
"Va via, Agni." Rimprovera, ma quel mio nome sembra arrivare alle orecchie di quella persona.
"Dunque sei tu la famosa Agni che cerca."
"Angeal..." Mormoro riconoscendolo.
"Chi è in cerca di nostra madre?"
"Sephiroth. Ha ordinato a me e ad altri di trovarla. Voi siete altri villani minori o sbaglio?"
"Che ti interessa?"
"Sephiroth ha convocato anche tutti i villani minori. Venite con me."
"Sephiroth mi sta cercando? Perchè?" Domando incuriosita. Infondo non dovrebbe neanche ricordarsi di me.
"E' nel terzo settore adesso. Andiamo nel nostro covo. Vi spiego tutto strada facendo."
"Madre..." Chiama Yazoo prendendomi per mano.
"Potrebbe essere una trappola." Ipotizza Kadaj rimandendo allerta.
"Andiamo. Non facciamo aspettare Sephiroth..." Ordino mettendomi in marcia con Angeal e i tre resti.

*Rika*

"Ehi, Prompto!" Sento chiamare Noctis facendomi voltare nel corridoio della scuola.


"Ehi! Chi è quel ragazzo?"
"Conosce il principe?"
"Certo che è davvero carino."
"Lui è impegnato." Dico voltandomi verso le tre che sono alle mie spalle.
"Cosa? Ne sei sicura?"
"Come fai ad esserne certa?"
"Perchè è il mio ragazzo." Mento lasciandole a bocca aperto.
Prompto mi piace da anni ormai. E' fin dai tempi delle elementari, ma non sono mai riuscita a trovare un modo per avvicinarmi. E poi... ho così tante cose da fare.
Mio padre mi costringe ogni giorno ad allenarmi e, tra studio e allenamento, ho pochissimo tempo da spendere.
Questa è una delle cause per cui non ho amici.
Devo abituarmi a questa condizione perchè diventare un kingsglaive significa girare il mondo e non stare mai in un solo posto. 
Le restinzioni di papà sono drastiche così come le sue regole.
Niente amici, niente emozioni, niente relazioni. Solo allenamento. 
In realtà... non è che lo vedo così spesso e fingermi in quelle condizioni di menefreghismo assoluto è facile quand'è con me. Inoltre... ho un pessimo modo di fare e questo allontana spesso le persone.
Mi vedono quasi come un maschiaccio in gonnella. A nessuno delle mie compagne piacciono i videogames, a nessuno di loro piace sparare, a nessuno sembra piacergli le schifezze e i cartoni animati, praticamente a nessuno piacciono le cose che faccio io, ma non mi importa. Anche perchè i miei occhi sono puntati su di lui e preferisco rimanere così... se solo lui mi notasse.
Fortuna vuole che capito nella stessa sezione di Prompto, proprio ad un banco di distanza da lui. 
Lo vedo a suo agio mentre chicchiera con Noctis, ma lui sembra essere capitato in una sezione diversa e al suonare della campanella si allontana.
Ho intenzione di dirglielo. Si. Oggi gli dirò ciò che provo.
Mi alzo dal banco per andare da lui, ma mi blocco. 
Le ragazze e i ragazzi della classe sono intorno a lui.
"Da quand'è che siete amici tu e il principe?"
"Wow, è vero che nella residenza ha una stanza dei giochi tutta per lui."
"Veramente...io...non saprei." Mormora indeciso il ragazzo.
Come al solito, anche oggi non sono riuscita a rivolgergli la parola. 
Sono giù di corda, ma tento di non darlo a vedere. Passo davanti ad una sala giochi e non posso non entrarci dentro. E' uscito il nuovo sparatutto arcade e non posso perdermelo. 
Mi avvicino a quel videogame e prendo la pistola pronta per giocare battendo il nuovo record.
"Wow... guarda tu che mira!" Sento dire da qualcuno, ma sono troppo concentrata sul bersaglio per rendermi conto che a parlare è proprio Prompto.
"Prima ci ho provato anch'io, ma non sembrava essere così facile come lo fa sembrare lei." Fa notare Noctis all'amico.


Rimango lì per una mezz'ora circa, credo. Non so per quanto tempo, ma non riesco più ad impegnarmi. Mantenere la mira per così tanto tempo è quasi impossibile e finisco per perdere per la stanchezza agli occhi.
"1.890.988.450 punti...? Incredibile!" Esclama Prompto facendomi voltare.
"Che...?"
"Dove hai imparato a sparare così?"Chiede Noctis sorpreso. 
Vedendo il biondo fissarmi, incomincio ad andare in tilt e a balbettare sembrando quasi una rincitrullita:"Veramente... io... cioè... da mio padre..." 
"Aspetta! Tu sei Rika Drautos? Se non sbaglio siamo in classe insieme." Mi dice inaspettatamente Prompto ricordandosi di me e facendomi spalancare gli occhi dallo stupore.
"Cosa? Ti ricordi di me? Cioè...si...sono io..."
"Ah... mi piacerebbe sparare come te. Non sono mai riuscito a prendere un bersaglio."
"Se vuoi... posso insegnarti io." Propongo arrossendo e cercando di prendere l'occasione al volo, ma mi tappo la bocca non appena lo dico.
So che probabilmente non accetterà mai una come me, ma le mie aspettative cambiano quando lo vedo sorridere.
"Davvero lo faresti?"
Annuisco facendo si che da quel giorno il nostro rapporto cambia drasticamente. Anche più delle prospettive mentali che mi ero fatta in tutti quegli anni. La mattina facciamo jogging prima di andare a scuola, poi dopo le lezioni, tre volte a settimana, gli insegno a sparare. 
La vita sembra diventare di un altro colore, quasi più rosea. Con lui sono a mio agio e sembra essere lo stesso anche per lui.
Andiamo spesso al cinema o ci ritroviamo a giocare alla sala giochi oppure altre volte al bowling dopo scuola. Per un'attimo ho completamente dimenticato mio padre e le sue regole così ristrette. 
Purtroppo, quell'euforia salta all'occhio e inizia a osservarmi da lontano a mia insaputa.
Non a caso, sento spesso degli sguardi addosso e mi volto alle spalle per vedere.
"Ehi, va tutto bene?" Chiede Prompto accorgendosi del mio strano atteggiamento.
"Si, scusa. E' solo che per un attimo ho sentito come se qualcuno mi inseguisse." Replico perplessa quando lo vedo avvicinarsi a me e mettermi una mano sulla spalla dicendomi:"Tranquilla. Non penso che qualcuno possa inseguirti."
"Perchè no?"
"Perchè sei una cactussina testarda e se qualcuno ti inseguisse, credo che si farebbe seriamente male."
Quelle parole mi fanno sorridere e lo spingo per aria contaggiandolo con una risata.
Peccato che però le mie sensazioni non sbagliano mai.
Al mio ritorno a casa vedo mio padre seduto sul divano. Non sente neanche chiudersi la porta che pronuncia:"Dobbiamo parlare."
"Che?"
"Rika, vieni immediatamente qui." 
Lo dice con voce calma e la cosa mi terrorizza. Lo vedo sospirare mentre mi avvicino a lui domandando:"Di cosa vuoi parlarmi?"
"Ci ho pensato allungo e ho preso una decisione. Ormai hai diciasette anni. E' l'età giusta per arruolarti."
"Non mi va."Rispondo decisa, mentre lui si volta verso di me con un:"Che?"
"Voglio finire la scuola."
"Non puoi. Tu non sei come gli altri."
"E' vero. Non sono di Lucis, ma di Niflheim. Per quanto tempo ancora vorrai ripetermelo?"Domando, quando lo vedo alzarsi e rivelare:"Finchè non capirai che fai parte di quell'esercito."
"Cosa?"
"Domani ti porterò lì e farai come fanno tutti i soldati magitek, ti riunirai a loro e combatterai contro il nemico."
"No." Urlo cercando di allontanarmi, ma mi afferra il braccio scoprendomi il codice a barre che ho sopra.
"Vedi questo? Questo è il tuo numero di identificazione. 05953243 è il tuo vero nome. Tu sei stata creata per combattere e non per fare la bella vita! Tu sei un soldato magitek creato da Versteal e andrai lì domani che tu lo voglia o no!" Mi confessa facendomi cadere il mondo addosso.
Se quel codice è davvero l'origine di dove sono venuta, allora anche Prompto viene da li. 
Anche lui ha il mio stesso codice a barre, ma il suo ha le ultime cifre invertite. Invece di quarantatre è trentaquattro. Ho sempre pensato che fosse qualcosa di comune, ma credevo fosse perchè eravamo entrambi di Niflheim e non perchè siamo stati creati per combattere. Possibile che lui è...lui è... mio fratello?
Urlo incessantemente dalla disperazione, mentre mi sbatte a terra, ma tutto il male che mi fa quell'uomo non lo percepisco minimamente, perchè il dolore che ho dentro è più forte di qualsiasi cosa al mondo. Il ragazzo che ho seguito per tutti questi anni, la persona che amo così follemente è mio fratello. 
Tutto avrei voluto al di fuori di questo.
La notte non riesco a chiudere occhio. Sapere che l'indomani sarei andata a Niflheim per combattere poi contro Lucis, mi fa sentire terribilmente distante da Prompto. Non posso farlo.
Lui ha fiducia in me, così come io ne ho di lui. Prendo le mie cose, insieme al peluche a forma di cactus regalatomi da lui in uno dei nostri incontri alla sala giochi e lo metto nello zaino per poi fuggire via. 
Per tre lunghi anni rimango distante da lui, fino ad arrivare nella valle innevata, posto in cui c'è nostro padre biologico. Volevo saperne di più. Volevo sapere fino a che punto Verstael avesse distrutto le nostre vite, ma non posso più saperlo.
Non voglio più saperlo perchè mi imbatto in lui nei corridoi e la questione cambia.
"Rika?" Mi chiama abbassando l'arma che ha puntato verso di me pensando che fossi un nemico.
"Prompto..." Sussurro correndo verso di lui con le lacrime agli occhi e abbracciandolo.
"Dove sei stata per tutto questo tempo?" 
"Ti spiegherò tutto strada facendo, ma adesso dobbiamo andarcene da qui." Gli dico facendolo sorridere. 
Avanziamo per quei corridoi guardandoci le spalle a vicenda, finchè non incontriamo lui, Verstael.
"Ma tu guarda! C'è la bug cromosomica. Quella che mi ha lasciato senza uno dei miei uomini. Il codice 05953243." Mi riconosce avvicinandosi a noi per poi guardare Prompto.
"Hai trovato anche il codice 05953234. Ma che brava! L'hai riportato da me!" Pensa ad alta voce avvicinandosi a Prompto.
"Lascialo andare!" Cerco di difenderlo, ma vengo presa da Ardyn che mi innietta qualcosa nel braccio stordendomi. Lo vedo scappare, mentre Prompto è da solo e sull'orlo della pazzia spara a Verstael togliendolo di mezzo.
Poi, poco a poco, sembra riprendersi volgendo lo sguardo su di me che mi riprendo dall'iniezione e gli vado vicino.
"Tu... tu lo sapevi? Sapevi che eravamo fratello e sorella? Perchè non me l'hai detto?"
"Prompto io... io sapevo che i codici ci legavano, ma... non credevo fino a questo punto. L'ho scoperto quando sono fuggita di casa. Mio padre... lui era d'accordo con Ardyn e voleva riportarmi qui. Lui me l'ha detto, ma io... non volevo crederci. Volevo vederlo con i miei occhi. Ecco perchè non te l'ho detto. Volevo sapere la verità su di noi..." Dico abbassando lo sguardo e con le lacrime agli occhi.
Lui mi viene vicino e mi abbraccia inaspettatamente.
"Ho... una sorella. Almeno... stai bene e ci siamo rincontrati."
"Prompto..." Sussurro per poi sentire un dolore atroce al braccio.
Me lo guardo e noto che sto diventando poco a poco come un soldato.
Quel siero inniettato da Ardyn non è altro che il virus della piaga delle stelle. Presto sarò completamente infetta.
Lo aiuto ad uscire di lì, nonostante il dolore e il braccio che sembra ormai non rispondere ai miei comandi.
Passiamo la notte lì a parlare del più e del meno quando mi rendo conto di essermi quasi trasformata del tutto.
Lo lascio riposare, mentre mi alzo e mi allontano sapendo il mio destino.
Prendo la pistola cercando di suicidarmi, ma niente. Quelle mani non rispondono ai miei comandi.
"Rika! Che stai..?" Mi domanda vedendomi di spalle.
Mi volto e mi faccio vedere. Sul suo volto c'è lo stupore. Non posso non comprenderlo.
Sorrido.
"Beh...credo che per me sia la fine."
"Che stai dicendo?"
"Prompto... è arrivato il mio momento. Uccidimi prima che possa perdere il controllo del tutto."
"No, Rika! Non puoi chiedermi una cosa del genere."
"Non voglio... non voglio ucciderti. Ti prego. Uccidimi prima che possa farti del male." Supplico.
Lo vedo prendere l'arma.
"Non posso farlo."
"Prompto... grazie per tutto."
"Così non mi aiuti!"
"Spara, bastardo! Sparami! Fa vedere che hai le palle di farlo!" Provoco con le lacrime agli occhi.
Parte il colpo finendo diritto nel mio petto, mentre le lacrime scendolo anche sul suo volto.


"Rika!!!" Sbraita il mio nome, mentre cado a terra morendo.
Peccato che come sempre questo è solo un ricordo e riprendo conoscenza mentre sto nella vasca da bagno.
"Rika, va tutto bene?" Sento la voce di Prompto provenire fuori dalla stanza.
E' quella stessa voce a riprendermi e a farmi tornare alla realtà, tirandomi fuori da quel ricordo doloroso.
"Si, sto bene." Dico riprendendo fiato e toccandomi il petto.
Tossisco. Quel ricordo. Perchè nessuno mi ferma prima di arrivare a quella parte? 
Respiro piano riprendendo fiato. Una goccia di sangue cola nell'acqua in cui mi sto lavando.
Mi alzo velocemente dalla vasca andando al WC sentendomi male e incominciando a rigettare sangue dalla bocca. Tolgo la mano dal petto, la ferita è profonda e si riesce a vedere il foro enorme del colpo.
Ecco perchè odio tanto essere stata archiviata. Ogni santa volta, anche su Oblitus è così. Essere un dimenticato significa ricordare ogni attimo e riviverlo ogni singolo istante volontariamente e involontariamente sulla tua pelle. Rivivere ogni momento dimenticato, sentirlo vivo sulla propria pelle è la condanna peggiore che uno di noi possa avere. 
Allungo la mano verso lo zaino incominciando a scavare dentro.
Prendo la medicina, ma sembra esserci solo quest'ultima siringa.
"Maledizione!" Esclamo innettandomela. Devo trovare un modo.
Devo procurarmi altra morfina ed eroina. Altrimenti, questa sofferenza, non si arresterà al prossimo attacco. So che è sbagliato, ma è l'unico modo che ho per arrestare questa dannata crisi.
Perchè questo doveva capitare proprio a me?

*Moguri*

Eccomi qui, a bordo dell'aereonave che mi sta conducendo nell'ottavo settore.
Sinceramente sono emozionata e nervosa al tempo stesso. Che farò una volta arrivata lì?
"Certo che però qualche moguri potevi anche lasciarlo su Oblitus." Mormora Squall vedendo più di centocinquanta moguri di peluche sull'aereonave.
"Non potevo."
"Perchè?" Mi chiede venendo accanto a me che me ne sto appoggiata con le braccia sulla ringhiera.
"I moguri sono stati cancellati insieme alle parti in cui dovevi vedere lei, perchè vedendoli dovevi ricordarti di lei." Spiega Leon introducendosi nel discorso.
"Già, hanno modificato quelle parti, ma in altre si può comprendere l'incompletezza della cosa." Aggiungo voltandomi verso di lui.
"Allora... le piume..."Incomincia a mormorare per poi cercare nel giubbino e guardare il suo ricordo di Dissidia.


"Dove l'hai presa?" Domanda Leon perplesso.
"Cosmos... è il mio ricordo di Dissidia. E' grazie a questa se ho riacquistato i miei ricordi lì." Rivela mio fratello lasciandomi sorpresa.
"Allora...non si sono dimenticati di me... in qualche modo...hanno cercato di aggiungermi successivamente, ma non sapevano come. Forse...tramite ricordi."Ipotizzo, ma la cosa mi lascia estremamente perplessa.
Perchè dare solo segni di me quando avrebbero potuto aggiungermi tranquillamente alla trama?
Tutto questo non ha senso.
L'aereonave si trova ad atterrare ed io riconosco subito.
Siamo arrivato nel Balamb Garden. E' anche più bello di come me lo ricordavo.


"Ragazzi, siamo arrivati." Annuncia Seifer una volta arrivati a terra. 
Ad aspettarci ci sono tutti. 
"Seifer! Finalmente! Dove ti eri cacciato?"
"Ho avuto un po' da fare." Inizia a chiacchierare con Fujin e Raijin.
Non ho il coraggio di scendere. L'incertezza mi prende.
"Ehi, che fai? Non vai?" Mi chiede Leon vedendomi indecisa.
"E se non mi accettassero? E se sono solamente di impiccio?"
"Hai portato tutti questi moguri e non credo che tu debba farti delle incertezze proprio adesso." Consiglia facendomi ridere, quando sento Squall chiamarmi.
"Moguri, che fai? Non scendi?"
"Moguri?" Domanda curiosa Selphie, seguita da Zell:"Chi è Moguri?"
"E' la sorella di Squall."Risponde Seifer lasciandoli sorpresi.
"Davvero? Tu hai una sorella?"Continua a domandare Rinoa seguita da Selphie:"Ma non era Ellione?"
"Beh, veramente ho anche una sorella gemella. Su, forza! Non essere timida."
"Secondo me è una racchia, per questo non scende."Scherza Zell facendo ridere tutti, quando prendo coraggio e arrivo sulle scale bloccandomi e puntandogli il dito avendo sentito tutto.
"Ehi, guarda che ti ho sentito! So di non essere miss bellezza, ma non sono neanche un buffone insolente come te."


Vedendomi, tutti hanno una strana reazione. Soprattutto Zell.
"Wow! E' tua sorella, Squall? E' davvero uno schianto."Esclama il biondo venendomi vicino e guardandomi meglio una volta scesa dall'aereonave.
"Va via." Mormoro infastidita dai suoi sguardi e incrociando le braccia.
"Dai, non scacciarmi, dolcezza! Se vuoi ti faccio fare un giro per il Garden."
"Tsk...posso andarci benissimo da sola."
"Ehi, dacci un taglio."Riprende Seifer.
"Perchè? Guarda che è la verità! Non sapevo esistessero ragazze così carine."
"Molla l'osso! E' la mia ragazza!"Mi difende facendo voltare Zell meravigliato:"Che?"
"Da quanto in qua sei fidanzato, Seifer?"Chiede sorpresa Rinoa.
"Non è che debba dirtelo a te della mia situazione sentimentale."
"La verità è che lei doveva essere il motivo del conflitto tra Squall e di Seifer. Purtroppo i creatori l'hanno archiviata,ma fa pur sempre parte del settore." Rivela Leon scendendo anche lui dall'aereonave.
"Squall?"
"Cosa? Ci sono due Squall? Non è possibile!" Incomincia a confondersi Zell guardando prima l'uno e poi l'altro.
"Tranquilli, è un'ombra. E' solo di passaggio."Tranquillizza mio fratello, mentre mi avvicino a Leon.
"Mi raccomando. Fa attenzione per la strada."
"Tranquilla. Non ci vorrà molto ad arrivare a Kingdom Hearts. Tanto devo solamente arrivare al settore nove. Sarà una passeggiata."
"Lo so, ma devi stare comunque allerta e non prendertela per il fatto di mio fratello. Riuscirai ad essere forte anche senza il suo aiuto."
"Grazie, sorella."Mi ringrazia abbracciandomi per poi staccarsi da noi e andarsene.
Tutto questo è un po' strano. Essere nel mio settore è quello che ho sempre voluto, ma...allora... perchè mi sento così irrequieta?
Possibile che ci sia qualcosa che mi sfugge?

***Intanto, a nostra insaputa...***

Sephiroth è nel terzo settore in cerca di Agni.
Non sa che lei è già stata trovata da Angeal che non ha perso tempo ad informare Nube Oscura della cosa.
"Maledizione. Qui non c'è." Sospira il villano tornando indietro verso il quarto o il quinto settore.
D'un tratto sente una voce. E' Nube Oscura.
"Sephiroth, l'abbiamo trovata!" Gli dice facendo scendere di tutta fretta il villano verso di lei.
"Dov'è? Dimmi dov'è?!" Urla prendendo per le spalle la cattiva del terzo settore.
"Angeal ha detto che l'ha portata nei sotterranei di Genesis." Informa e Sephiroth non perde tempo a mettersi in viaggio per andare da Agni.
In quello stesso momento, Bartz viene a conoscenza della situazione da Cecil che lo raggiunge nel quinto settore, mentre Onion è nel sesto settore con Terra ad informarla dell'accaduto. 
Comprendendo la situazione tragica, Bartz cerca di mobilitarsi e andare nel decimo settore a cercare Tidus, mentre Terra decide di andare da Vaan, nel dodicesimo.
Entrambi sono a conoscenza che probabilmente gli unici settori in pericolo sono tutti quelli che vanno dal primo al quartordicesimo.
Non sono solo quelli che arrivano fino al sesto. Infondo, Ardyn vuole radere al suolo tutta Somniland e lasciare solo il quindicesimo in suo possesso.
Così, Terra prende l'aereonave per andare da Vaan. Riesce ad arrivare nel dodicesimo settore in poco tempo e ciò che vede la lascia perplessa.
Quel settore, precisamente Rabanestre di Dalmasca, è davvero incredibile.


La lascia senza fiato, ma quello che la meraviglia di più è che le campane della città stanno suonando.
"Oggi è il grande giorno! Il giorno in cui la regina Ashelia e il re Rasler si sono riuniti nuovamente qui, su Somniland. Daranno un ricevimento! Siamo tutti invitati!" Urla un mendicante per strada facendo sbraitare la folla.
"Wow...certo che questo settore ama molto le ricorrenze, eh? Mi sa che i regnati sono davvero amati da questa gente." Ipotizza Terra avanzando per le strada della città indecisa.
Non sa cosa le aspetta, ma non può far altro che camminare e scoprirlo cercando per l'intera città Vaan.
"Scusa, posso chiederle un informazione? Sto cercando un certo Vaan. E' un ragazzo alto e magro dai capelli biondi ed è molto esuberante. Lo conosce?"
"Mi spiace, signorina. Non conosco nessun tipo con quel nome."
"Oh...d'accordo." Risponde delusa vedendo il mercante andarsene senza voler collaborare.
Va più avanti e chiede ad altre persone, ma sembra che nessuno sappia nulla.
Ad un tratto sente delle urla di una ragazza provenire dietro di lei:"Vaan, presto! Altrimenti faremo tardi al ricevimento!"
Terra si volta e vede una tipa dai capelli biondi che corre e intravede Vaan che la ferma.
"Aspetta, Penelo!"
"Che c'è adesso?" Domanda voltandosi verso di lui vedendolo indeciso.

"Pensi davvero che dovremo andarci? Insomma... adesso siamo aviopirati. Chi mai vorrebbe avere dei ladri seriali ad un ricevimento?"
"Lo so, ma è stato chiaro l'annuncio. Tutti possono andarci. E poi conosciamo la regina o sbaglio?"
"Si, ma...." Mormora indeciso quando improvvisamente si sente chiamare:"Vaan!"
Il biondo si volta e rimane sorpreso nel vedere Terra andare verso di lui.
"T-Terra?! Che ci fai qui?"Le chiede andandole incontro per poi prenderla per le spalle:"E' pericoloso questo settore. Mica ti hanno fatto qualcosa?"
"No, sta tranquillo."
"Vieni, ti riporto nel tuo settore." Dice prendendole la mano, ma la ragazza lo ferma.
"No, aspetta. Ho fatto un lungo viaggio per venire fin qui e non voglio andarmene ora. E poi... mi avevi detto che il tuo settore era pieno di guerre e orribili mostri, ma... a me sembra così pacifico rispetto al mio." Nota voltandosi e guardando quella città.
"Comunque sia, non puoi stare! E' pericoloso."Continua a dire riprendendo la mano della ragazza.
Quello strano atteggiamento salta all'occhio di Penelo.
"Ma tu guarda. Non ti ho mai visto così preoccupato per qualcuno."
"Che? No, cioè..."Balbetta stranamente per poi lasciare la mano di Terra.
"Chi è? La tua ragazza?" Domanda incuriosita la bionda mandando in tilt l'amico che arrossisce negando.
"No, non è la mia ragazza. Come ti vengono cose del genere?!"
"Ma se sei diventato tutto rosso."
"Scusate, forse avrei dovuto presentarmi prima. Sono la rappresentante del sesto settore, Terra Branford. Io e Vaan ci siamo conosciuti lì, su Dissidia." Spiega sinteticamente e presentandosi.
Penelo la osserva e in quell'istante comprende.
"Rappresentante? Ah...allora tu sei l'eroe del sesto settore..."
"Si, diciamo di si. Nel mio settore non c'è molto da fare e quindi adesso mi sto occupando degli orfani di un villaggio."
"Eh...beata te! Io e Vaan invece siamo sempre impegnati. Sai, la vita da aviopirata non è semplice." Incominciano a discutere le due quando Terra chiede perplessa:"Aviopirata?!"
"Sh! Sta zitta Penelo!"Inzittisce Vaan sentendosi messo alle strette.
"Perchè? Lei non lo sapeva?"
"Dunque sei un ladro, eh?" Comprende Terra ignara fino a quel punto della vita del ragazzo.
"Ecco...io...mi spiace. Avrei voluto dirtelo su Dissidia, ma..."
"Perchè ti dispiaci? Ci sono molte persone che sono dei ladruncoli nel mio settore." Rivela lasciandolo incredulo.
"Davvero? Quindi... non ti sorprende? Cioè...non è un problema?"
"No, anzi. E poi credo che se si ruba per una giusta causa è sempre giustificato." 
Quelle parole di Terra fanno sorridere Vaan.
La complicità che ce tra i due è ben visibile agli occhi di tutti e Penelo chiede nuovamente:"Posso sapere in che rapporti siete voi due?"
"Beh...ecco...lei..."
"Diciamo che ci siamo fidanzati su Dissidia, ma abbiamo deciso di rompere perchè la vedevamo dura ritrovarci e ricordarci dopo il viaggio di ritorno."
"Già... la prassi dell'assenza di ricordi è davvero schifosa." Mormora Vaan mettendosi una mano dietro la nuca.
"Comunque, non sono venuta qui solo per vedere la città." Riprende Terra incominciando a dire ciò che ha scoperto:"A quanto pare Cecil ha scoperto tramite Golbez i piani di Ardyn. Sembra che voglia radere al suolo tutta Somniland."
"Cosa? Ne sei sicura?"
Annuisce e continua:"Inoltre, Noctis ha deciso di mettere insieme l'organizzazione Dissidia formata dai guerrieri di Cosmos. Quindi...dovresti venire anche tu."
Il ladruncolo incrocia le braccia e incomincia a pensare:"Questa non ci voleva." 
Poi si volta verso Penelo e dice:"Penelo, dobbiamo andare da Ashe. Dobbiamo informarla della cosa."
"Ashe?" Chiede ignara Terra delle condizioni del settore.
"Ashe è la regina di Dalmasca e del settore. Deve sapere cosa si sta preparando così da informare gli altri regni e mettere al sicuro i cittadini. Inoltre dovremo parlare anche con Fran e Balthier. Saranno una protezione in più per il settore."
"D'accordo. Allora io andrò da Ashe, voi andate ad avvisare Fran e Balthier." Decide l'amica del biondo allontanandosi dai due.
Vaan prende la mano di Terra:"Vieni, andiamo!" Dice trascinandola con lui fuori da Dalmasca, nel deserto ad ovest dov'è parcheggiata l'aereonave dei due.


I mostri sono sempre in agguato e Vaan fa di tutto per proteggere Terra nonostante non ce ne fosse bisogno.
I due continuano a correre, mano nella mano e da lontano si intravede il veicolo.
"Eccolo lì. Sta vicino ai cristalli. Sta attenta. In queste zone i mostri sono molto più forti." La informa facendole intuire che non sarà semplice arrivare lì.
Infatti, poco dopo, i mostri aumentano a dismisura diventando sempre più forti, ma in loro aiuto, inaspettatamente, arriva Reks, il fratello di Vaan.


"Reks, fortuna che eri qui." Dice il biondo avvicinandosi al fratello.
"E' ovvio che ero qui. Mi hai lasciato a guardare l'aereonave neanche fossi un guardiano d'aereonavi." Fa notare e ridere il fratello, quando lo sguardo del ragazzo si posa su Terra.
Vaan se ne accorge e decide di presentargliela.
"Reks, ti presento Terra..."
"Ah...allora è lei la famosa Terra di cui mi hai parlato."
"Cosa? Tu hai parlato di me?"
"Certo che se non la vedessi con i miei occhi, avrei immaginato che era tutta una fantasia nella tua testa. E' davvero carina. Forse più di quanto me l'hai descritta."
"Ehi! Non mettermi in ridicolo. Per quello già ci ha pensato Penelo." Rimprovera Vaan per poi rivelare la situazione scoperta da Terra.
Intanto, al palazzo, Ashe esce fuori, sulla terrazza e incomincia a fissare suo marito che se ne sta affacciato a guardare i suoi sudditi accorsi solo per lui.
Sentendo quegli sguardi insistenti, Rasler si volta e sorridendo domanda:"Cos'hai da fissare?"
"Scusa...ancora non riesco a credere ai miei occhi che tu sia di nuovo qui al mio fianco."Mormora Ashe avvicinandosi a lui e guardandolo affacciato sulla piazza dove si terrà il ricevimento.


"Guarda quanta gente. Non avrei mai pensato che, anche a distanza di anni, questa cerimonia del nostro ritrovo sia ancora ben apprezzata."
"Se non la facessimo, credo che i nostri sudditi se la prenderebbero."Ride la regina contaggiando il suo re.
"Lo penso anch'io."
"Regina Ashe! Re Rasler! C'è una certa Penelo che chiede di voi." Interrompe uno dei servitori allarmando i due che entrano dentro e raggiungono la sala dove la bionda sta attendendo.
"Ashe!"
"Penelo. Che ci fai qui?!"
"Io e Vaan stavamo venendo al ricevimento, quando una ragazza del sesto settore ci ha fermati. Adesso Vaan sta andando con lei. Sembra che il settore sia in pericolo."
"Cosa? L'intero settore? Ma è impossibile."
"Dicono che un certo Ardyn vuole radere al suolo tutto."
"Maledizione. Questa non ci voleva." Farfuglia devastato il re, quando la sua regina appoggia la mano sulla spalla e dice saggiamente:"Rasler. I sudditi non devono saperlo. Si allarmeranno per nulla."
"Lo so, ma se vogliono attaccare il settore dobbiamo comunque difenderci. Radunate quanti più uomini ci sono. Dobbiamo proteggere Dalmasca."
"No! Non è solo Dalmasca in pericolo. E' l'intero settore dodici ad esserlo." Ribadisce Penelo preoccupando ulteriormente Rasler.
"Mobilitiamoci allora. Dobbiamo trovare una connessione con gli altri imperi. Solo così saremo indistruttibili."
"Vaan ha pensato agli aviopirati."Rivela Penelo.
"Certo. Fran e Balthier potrebbero fare al caso nostro."Pronuncia Ashe facendo alterare Rasler:"Sono ladri, Ashe! Non possiamo..."
"Invece si che possiamo. Il settore è in pericolo. Faranno da messaggeri e sentinelle. So che sono ladri, ma sono anche miei compagni. Mi hanno aiutata e possono ancora aiutare il settore." Ricorda la regina, facendo riflettere Rasler che annuisce sulla sua decisione:"D'accordo. Appena il ricevimento sarà concluso, metteremo in allerta l'intero settore. Non possiamo starcene così."
Poi si volta verso Penelo e ringrazia:"Grazie dell'informazione, Penelo. Provvederemo subito."
La bionda esce ed Ashe, devastata dalla notizia, si avvicina a Rasler abbracciandolo.
"Cos'hai?"
"Non voglio perderti dinuovo."
"Tranquilla. Non accadrà." Rassicura ricambiando l'abbraccio e stringendola a lui per poi continuare:"Non deve accadere. Anche perchè voglio vedere il volto di colui che porti in grembo."
Ashe sorride e appoggia la testa sul petto del marito.
Il loro amore è forte e nulla può dividerli. Non ora che stanno per avere anche un bambino tutto loro.

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19.

*Lucis*

Agni mi ha fatto salire sulla moto con Cloud e mi sta portando chissà dove.
Sinceramente sono così eccitato che non posso far almeno di guardarmi attorno meravigliato da quel settore, ma probabilmente mi muovo troppo e lo vedo urlare:"Ehi! Ehi! Che combini?!"
"Pardon! Non sono capace di stare fermo."
"L'ho notato."
"Dov'è che andiamo? Mi fai conoscere la tua ragazza? Approposito, com'è finita poi con Tifa? E Sephiroth? L'hai visto più a quel marpione? Ah...certo che è davvero figo. Sinceramente sapere che era un eroe SOLDIER prima di diventare un villano mi ha molto affascinato."
"Potresti chiudere per un secondo quella bocca?"
"E perchè mai? Ci sono molte cose che non so e che voglio sapere. Per esempio, hai avuto già qualche rapporto sessuale con qualche ragazza?"
"Ma che te ne frega? E poi ti sembrano domande da fare?"
"Hai ragione, probabilmente tra mille avventure non avrai neanche avuto il tempo. Oppure magari hai dovuto fare qualcosa veloce sotto al tavolo di un qualche salone." Ipotizzo ignaro che sto dando sui nervi al biondo, quando lo vedo rallentare.
"Ehi, che succede?!"
Da lontano vedo un ragazzo e Cloud si ferma davanti a lui.
"Zack?!"Chiama il biondo, mentre quel tipo bruno gli dice:"Eccoti qui. Dov'eri finito? Chi è il tuo amico?"
Lo guardo bene e allora comprendo. E' Zack Fair!!!


"Non ci credo!"Esclamo scendendo dalla moto per poi avvicinarmi a lui e fissarlo chiedendogli:"Posso stringerti la mano?"
"C-certo...ma..." Balbetta incredulo dalla mia reazione che non perdo tempo a stringergliela guardandolo entusiasto.
"Oddio! Se lo dico alle ragazze, nessuno mi crederà mai. Ho stretto la mano all'eroe di Crisis Core! Sappi che sei un mito. Ho pianto quando ho saputo della tua storia da Cinque e non me ne vergogno. Pensare fino all'ultimo istante della tua vita alla tua amata e passare tutto al tuo lascito vivente, Cloud. Cioè...davvero, ma le lacrime maggiori sono state quand'ho saputo che Aerith ti ha raggiunto e vi siete chiariti. Cioè... il vero amore trionfa sopra ogni cosa!" 
Il bruno e il biondo iniziano a fissarmi come se avessi detto qualcosa di strano. 
Mi sento quasi un alieno tra loro, ma non do peso alla cosa. Penso che probabilmente ho parlato un bel po' e non sono abituati ad avere un logorroico fanboy tra di loro.
Zack lascia la mano e chiede:"Come sai tutte queste cose?"
"Me le ha raccontate Cinque. Sai, i creatori volevano aggiungerla come finale alternativo dove tu e Aerith avreste vissuto una vita felice se gli eventi del settimo non si sarebbero presentati. Avreste avuto una figlia e vissuto insieme nella chiesa dei bassi fondi, ma poi hanno dovuto troncare per mancanza di tempo. Comunque sta tranquillo. Non è rimasta mica su Oblitus come me. E' su Type-0 se non sbaglio." Rifletto e lo vedo guardarmi perplesso per poi iniziare a chiedermi:"Quindi... io... sarei un eroe?"
"Certo. L'eroe di Crisis Core, il cucciolo irrequieto. Approposito, hai già incontrato Angeal? Sai, essendo un mondo dove sei ancora vivo, credo che anche lui lo sia qui, o sbaglio?"
Continua a fissarmi. Ho detto qualche altra cosa che non va. Mi volto verso Cloud e lui sembra avere una faccia anche peggio.
Diamine! Ho parlato più del previsto. Qua mi ammazzano. Ne sono sicuro.
"Hai ragione."Pronuncia Zack lasciandomi sorpreso a dire:"Che?"
"Non ci avevo pensato. Se sono vivo anche Angeal lo è. Qual'è il tuo nome?"
"L-Lucis..."
"Beh, allora lasciatelo dire. Lucis, tu sei un genio."Afferma dandomi una pacca sulla spalla sorridendo e voltandosi verso Cloud che è piuttosto pensieroso. Il biondo volge lo sguardo verso di me e domanda:"Hai detto che questa Cinque è la figlia di Zack e di Aerith. Come fai ad esserne sicuro?"
"Su Oblitus si sanno molte cose, anche prima che accadono e poi non lo dico solo perchè lo ha detto lei. Cioè... si sa. Inoltre è identica caratterialmente a Zack ed esteticamente ad Aerith."
"Davvero? Sono proprio curioso di sapere com'è questa mia presunta figlia." Ride il bruno. Forse starà scherzando o forse no. Probabilmente starà pensando che mi sto prendendo gioco di lui e fa finta di stare al gioco. Chissà.
Comunque sia io non mento e voglio mostrare la verità dei fatti.
Così non perdo tempo e prendo delle foto che ho sempre con me.
"Sei fortunato. Purtroppo ho la pessima abitudine di fotografare le persone prima che vengono riprese per i settori così posso vantarmi di essere stato un loro amico."Rivelo scavando tra le foto, mentre lui continua a ridere.
Probabilmente non mi crede, ma poco importa, ho le prove di quel che dico.
"Eccola qui. E' insieme a Deuche. Sono state riprese insieme."Continuo a dire trovando la foto e mostrandogliela per poi aggiungere:"Cinque è quella sulla sinistra."



Il sorriso sul volto di Zack si spegne. Lo vedo deglutire inspiegabilmente per poi guardarmi perplesso:"E' identica ad Aerith."
"Cosa?"Domanda Cloud scendendo dalla moto per avvicinarsi e vederla anche lui strappandola dalle mani al compagno.
"Perchè ti meravigli? Te l'avevo detto che avevi una figlia, no?" Ribadisco guardando le altre dimenticate che ho conosciuto e che successivamente sono state ricordate, mentre Zack sembra essere ancora scosso.
"Non può essere. Perchè l'ho dimenticato allora?"
"Lo sguardo sembra simile al tuo. Ha la tua stessa fronte e... anche gli occhi sembrano simili." Rivela il biondo guardando quell'immagine perplesso per poi aggiungere:"Ma la cosa impressionante è la somiglianza con Aerith. Sembrano due goccie d'acqua."
Sembra dirlo con un tono un po' deluso, mentre il bruno continua a dire:"Non c'è dubbio. E' figlia mia e di Aerith."
Il volto di Cloud sembra essersi incupito.
Possibile che non gli faccia piacere che il suo compagno abbia avuto una figlia da questa Aerith?

*Agni*

Eccomi qui, nel covo dei compagni di mio padre.
A quanto pare siamo nei sotterranei di Banora.
Non appena entro vedo un tipo che se ne sta a leggere.


E' la prima volta che lo vedo...almeno è quel che credo.
"Angeal, hai portato degli ospiti?"
"Lei è Agni. Già ho informato Sephiroth che è qui."
"Agni, eh?" Domanda incominciandomi a squadrare da capo a piedi per poi continuare a chiedere:"Perchè mai Sephiroth ha richiesto di prenderla con noi?"
"Non lo so, ma tra breve lo scopriremo. Sta venendo qui."
"Non mi sembra una persona così utile, anzi... secondo me è solo d'intralcio."
"Ehi, modera i termini." Scatta Kadaj andandogli vicino, seguito da Loz:"Già, la madre non si tocca!"
Yazoo mi sta vicino tenendomi per mano, mentre io richiamo i due:"Kadaj, Loz, statevene buoni. Sephiroth sarà qui. Non voglio che veda tutto tinto di rosso, anche se è il mio colore preferito."
"Abbiamo una sadica amante del sangue, eh?"
"Sono amante del rosso, non del sangue. Ma... se mi fanno del male o solamente arrabbiare... so come vendicarmi." Replico vedendo il tipo che incomincia a darmi sui nervi.
In quel momento sento qualcuno scendere verso di noi. Dei passi, simili ad una corsa.
Mi volto e vedo entrare dalla porta lui, mio padre.


"Sephiroth..."
"E' davvero lui!" Esclamano Kadaj e Yazoo increduli.
"Agni?" Mi chiama guardandomi da capo a piedi. 
Lui si ricorda di me e mi riconosce. Non posso crederci. Vorrei tanto chiamarlo. Dirgli papà, ma non ho la forza. Le parole rimangono bloccate alla gola.
Lo vedo avvicinarsi deciso a me, mentre i tre resti si staccano per fargli spazio. Mi mette le mani sulle spalle e, guardandomi diritto negli occhi, mi dice:"Come sei... cresciuta." 
"I creatori... mi hanno...fatto crescere..." Balbetto cercando di trattenere le emozioni, ma a quelle parole che pronuncia non ci riesco.
"Assomigli molto a tua madre."
Con occhi lucidi non posso non dirgli:"Peccato che abbia lo stesso carattere di mio padre." 
Mi abbraccia.
"Dove sei stata per tutto questo tempo? Eri lì? Su Oblitus?"
"Si, sono stata lì. Non so quando, ma... probabilmente... verrò presa in un altro settore. E' deciso. Il problema è che non si sa dove ne quando."
Si stacca da me incominciando a fissarmi. Mi scompiglia i capelli come sempre per poi voltarsi verso Angeal.
"Dove l'hai trovata?"
"Era nella città dimenticata."
"Che ci facevi lì?"
A quella domanda faccio un passo indietro per poi rispondere:"Ho portato i tuoi resti con me." 
Lo sguardo si sposta verso i tre a cui mi sono avvicinata per mostrarglieli. 
Lo vedo accennare un sorriso e ipotizzare:"Allora è tua l'idea dei resti."
"E' dei creatori. Io... ho solo dato loro modo di pensarlo."
"Sephiroth, comunque abbiamo un problema!" Interrompe Angeal vedendo la situazione in superficie.
"Che sta succedendo?"
"I turk. Si stanno movimentando per noi, o meglio... per lei."
"Cosa?"
"Non so il motivo, ma Hojo la vuole."Lo informa mandandoci in tilt.
"Dove hai sentito queste idiozie?"
"Mentre volavo per cercarla ho sentito nel quartier generale della Shinra che cercano una ragazza di nome Agni. L'hanno chiamata strega di Jenova." A quel dibattito tra i due non posso non intuire chi fosse.
"Knife." Mormoro sapendo chi è stata e prendendo l'attenzione di mio padre che si volta verso di me e ripete:"Knife?"
"Mi chiamava strega di Jenova quand'ero su Oblitus, ma... non capisco."
"Cosa sai di questa Knife?"Incomincia a chiedere Sephiroth venendomi vicino e allora dico ciò che so.
"Fa parte dei turk. E' stata su Oblitus per un breve periodo insieme ad un gruppo enorme di turk che erano stati esclusi dal settore sette primario. Successivamente, crearono un qualcosa con tutti i turk esclusi e la indirizzarono lì per il settore sette, ma non sono certa."
"Come fa a ricordarsi di te?"
"E' quello che mi chiedo anch'io." Sospiro confusa, quando mio padre incomincia seriamente a preoccuparsi impartendo ordini.
"Genesis, tu baderai a lei." Ordina Sephiroth vedendolo nuovamente con quel poema tra le mani.
"Cosa? Perchè proprio io?"
"Fa come ti dico. Angeal, perlustra la zona e controlla se ci sono altri villani in giro per il settore. Quanto riguarda voi tre, venite con me. Dobbiamo andare negli altri settori e prendere quanti più villani possibili sotto il nostro controllo." Continua a informare l'uomo, ma i tre sembrano non volermi lasciare.
"Madre..."Mi chiama Kadaj preoccupato.
"Tranquilli. Seguite le sue istruzioni."
"Starai bene con...quello?" Inizia a chiedermi Yazoo guardando in mal modo Genesis.
Annuisco e rassicuro:"Andate. Sapete quanto posso essere temibile io. Non dovete preoccuparvi di me."
"Allora?" Richiama nuovamente Sephiroth i tre che non perdono tempo ad andare con lui. 
Genesis, rimasto solo con me, inizia a guardarmi da capo a piedi nuovamente, quasi come se fossi un pericolo per lui.
Lo vedo tornare a sedersi e riprendere quel libro tra le mani.
"Tsk... assurdo. Devo badare ad una mocciosa che tra l'altro non so nemmeno cosa devo farci."
"Non sei l'unico snervato dalla situazione. Avrai voluto andare anch'io con loro." Rispondo a quei mormorii incrociando le braccia contrariata da quell'atteggiamento troppo protettivo di Sephiroth. So che sono sua figlia e vuole tenermi lontana da Ardyn, ma... starmene con Genesis qui dentro... non cambierà nulla.
"L'infinito del mistero è il dono della dea. Perciò lo cerchiamo e andiamo verso il cielo..."
Conosco quelle parole. Sta pronunciando quel poema che ha nel cuore. Abbasso lo sguardo e lo interrompo continuando quella prosa del primo atto:"La superficie dell'acqua si increspa. L'anima vagante non conosce requie."
Lo vedo voltarsi sorpreso verso di me.
"Conosci LOVELESS?"
"E' il mio poema preferito. Un amico di mio padre non faceva altro che leggermela quando ero bambina."
"Un uomo colto."
"Già. Ricordo che quando mio padre andava in missione. Mi lasciava sempre a lui perchè io ne ero affascinata. Era... molto dolce. Ricordo ancora il succo di accimele che mi dava."
"Era anche lui di Banora, dunque."
"Non lo so. Le cose sono cambiate. Quand'ero piccola era tutto diverso." 
"Diverso? In che senso?"
"Io e i miei vivevamo a Nibelheim, ma spesso ci ritrovavamo a Migdar per le missioni di mio padre. Mia madre è una strega potentissima e per continuare la sua vita indisturbata, mio padre prese una casa a Banora. I turk erano spesso sulle sue traccie, ma tutt'ora non so il motivo preciso. Lì, a Banora, mio padre conobbe questo suo amico. Si chiamava G. Era alto, bello, misterioso. Aveva i capelli del tuo stesso colore, ma erano lunghi e ribelli, legati da un codino per tenerli sistemati durante le missioni. Era forte quasi quanto mio padre e lo stimava terribilmente. Lo incontravo spesso sulle colline di Banora a mangiare accimele e leggere quel poema sotto al tronco del suo albero. Ne ero veramente affascinata da lui. Aveva un modo di fare unico nel suo genere." Racconto ricordando il volto di quel tipo, ignara del fatto che è proprio sotto i miei occhi. 


"G, eh? Che strano." Mi dice incominciando a riflettere.
"Cos'è strano?"
"Forse mi sto sbagliando, ma... io sono nato proprio da un progetto scientifico, chiamato Progetto G."
Mi volto e lo fisso meglio. 
Incredula, mi avvicino a lui togliendogli i capelli dagli occhi e guardare il suo volto da vicino.
"Ehi, che combini?"
"G... Oh... mio... non ci credo." Incomincio a realizzare guardando ogni singolo lineamento per poi chiedere meravigliata:"G... sei...tu...?"
"G?"
"I creatori... ti hanno cambiato. Sei... sei diverso."
"Di che stai parlando?" Mi domanda, ma non posso rispondere. E' tutto troppo complicato.
La square modifica anche nomi e lineamenti oltre ai caratteri. Ecco perchè Kadaj non riusciva a comprendere perchè lo chiamassi Lost Name. 
Mi allontano da lui abbassando il volto e dandogli le spalle, delusa e scioccata allo stesso tempo.
Non so che dire. Se gli dicessi le cose come stanno, non capirebbe mai.
L'unica cosa che mi viene da fare e dire quelle strofe del IV Atto di LOVELESS, sperando che non chieda altro.
"Amico mio, le parche sono crudeli. Non ci sono sogni, non c'è più onore. La freccia ha lasciato l'arco della dea..."
"La mia anima, corrotta dalla vendetta, ha sopportato il tormento per trovare la fine del viaggio, nella mia salvezza e nel tuo sonno eterno..." Lo sento continuare, mentre si alza all'in piedi per venirmi vicino, alzo lo sguardo voltandomi verso di lui e aggiungere:"La leggenda racconterà di sacrificio alla fine del mondo..."
"Il vento viaggia sulla superficie dell'acqua..."
"In silenzio, ma inarrestabile." Recitiamo contemporaneamente ritrovandoci a fissare. 
Incomincio a ridere e lui fa lo stesso.
"Questo... è il penultimo atto."
"Già... è un peccato che l'ultimo nessuno lo sappia." Mi dice abbassando il volto.
Quell'ultimo atto non gli è ancora arrivato. Per tutta la vita lo sta aspettando. Eppure, su Oblitus, si trova facilmente.
Sorrido e gli do le spalle nuovamente incominciando a pronunciare quell'ultimo atto tanto ambito e cancellato dalla sua mente.
"Anche se il domani è arido di promesse, nulla impedirà il mio ritorno. Per diventare la rugiada che disseta la terra. Per risparmiare le sabbie, i mari, i cieli. Ti offro questo sacrificio silenzioso."
Genesis incomincia a fissarmi incredulo mentre mi volto verso di lui.
"Cos'era? Non dirmi che è...."
"L'ultimo atto."
"Da dove l'hai presa?"
"Su Oblitus ce ne sono molti e di tante versioni. Hanno anche fatto un opera teatrale su di esso."
"Oblitus? Dunque... tu vieni da li? Pensavo fosse il mondo dei dimenticati."
Abbasso il volto dispiaciuta.
"Mio padre odiava vedermi leggere LOVELESS. Riteneva che essendo figlia sua e di una strega, avrei dovuto imparare a combattere. Aveva anche dei progetti per me.... come farmi diventare come lui, un eroe di SOLDIER..."
In quell'istante, Genesis comprende tutto:"Tu... sei sua figlia. Tu... sei la figlia di Sephiroth, non è vero?"
La mia risposta è solo un amaro silenzio. Cosa dovrei mai dirgli?
"Ma certo! Ecco perchè mi ha detto di badare a te. Sei sua figlia. Probabilmente, Ardyn ti starà cercando e vuole proteggerti."
"Non so più a cosa pensare. Tutto questo mi lascia perplessa."
"Beh... Sephiroth mi ha ordinato di badare a te e anche se la cosa mi secca... è quello che farò."
"Lo farai davvero?"
"La tua compagnia non è tanto male. Insomma... conosci anche LOVELESS."
Rido per poi avvicinarmi a lui e dargli qualcosa a cui tiene molto.
"Tieni. Penso che questa debba essere tua." Gli dico dandogli un foglio tra le mani. 
Lo guarda e spalanca sorpreso gli occhi.
"E'... è... davvero... l'ultimo atto." 
Alza il volto verso di me chinando il capo per poi continuare:"Grazie... non lo dimenticherò mai."


*Prompto*

Che strano. Riaverla qui, nella mia vita, mi fa uno strano effetto. Lei mi è sempre piaciuta fin dai tempi del liceo, ma la vedevo sempre in disparte.
Sembrava sempre con la testa tra le nuvole e, anche quando prima che incominciavamo a chiacchierare, lei mi ricordava terribilmente me ai tempi delle elementari.
Inconsapevolmente, ho conservato quel sentimento di tenerezza dentro di me facendola diventare una parte importante della mia vita.
Rika...è quell'amore che ho sempre negato di amare.
Più la guardo e più mi rendo conto che è completamente diversa da me, ma allo stesso tempo uguale. E' un po' difficile da spiegare, ma anche questi sentimenti... questo cuore che palpita ancora nel vederla, mi confonde. 
Ricordo la prima volta che parlammo in quella sala giochi... da allora il mio sguardo è sempre stato posato su di lei.
Aveva sempre quello sguardo da dura, ma bastava parlarci per capire che era sincera, maliziosa e arrogantemente perfetta.
Non so perchè, ma per qualche strana ragione incominciai a fotografarla...
Erano le mie foto migliori, ma le distrussi quando lei fuggì di casa e perdemmo i contatti.
Mi accorsi allora di provare qualcosa di forte.
Noctis mi prendeva spesso in giro quando mi vedeva con lei. Mi diceva che assomigliavamo ad una coppia ed io avevo completamente perso la testa per lei.
In parte...era vero. Lei mi piaceva, proprio come mi piace ancora adesso.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che ci legava, ma non so come spiegarlo.
Ho la memoria ancora confusa e ricordo vagamente, ma lei mi prende ancora e non so come spiegare tutto questo.
La guardo da lontano. Il suo sorriso riesce a sciogliermi il cuore. Alzo gli occhi al cielo seduto su di una panchina poco distante da lei. Rifletto sulle parole di Gladio. Ha detto che Rika stravede per me, ma...sarà vero?
In quell'istante mi sento avvolgere da delle braccia che mi prendono da dietro.
"A che pensi?"Mi chiede quella persona facendomi comprendere che non è altro che lei, Rika.
"Nulla di importante."Rispondo appoggiando la mano destra sulle sue braccia con cui mi avvolge le spalle e il collo.
"Eppure sembri così pensieroso."
"Penso solo a come ho fatto a dimenticarmi di te. Insomma...dopo tutto quello che abbiamo passato..."
"Non devi preoccuparti di nulla. Sai com'è! Tra tanti impegni e lo stress è ovvio che ti sia dimenticato di me."Mi dice lasciando la presa e sedendosi accanto a me.
Torno ad alzare la testa al cielo e faccio notare:"La luna sembra davvero bella stasera."
Inconsapevolente, lei si volta verso di me mormorando:"Non c'è nulla di più meraviglioso..."
Ma si riferisce a me e non alla luna. 
Alza la testa anche lei, quando d'un tratto mi volto sentendola tirare su con il naso e pensare che fosse raffreddata, ma non è così.
Lei sta piangendo. 
"Ehi, cos'hai? Perchè stai...?" 
"Non è niente. E' solo che..."La sento dire per poi abbassare lo sguardo e concludere con:"Non importa."
La vedo asciugarsi quelle lacrime con le maniche della giacca che ha addosso, ma non sembrano arrestarsi.
L'abbraccio istintivamente. Non sono bravo a parole in situazioni del genere.
La vedo ridere per sdrammatizzare su se stessa e dire:"Scusa, sono solo una stupida sentimentalista."
"Che?" Chiedo non capendo, mentre si stacca da me e mi sorride proponendo:"Invece di starcene qui, perchè non facciamo una di quelle serate che facevamo quand'eravamo al liceo?"
"Quelle di schifezze e videogames?"
"Proprio quelle."
Rido e le scompiglio i capelli annuendo. In fondo, non c'è niente di meglio che potremo fare, no?




*Stella*

Pensierosa dalle parole dette dallo shinigami, guardo lo smartphone sospirando.
So che dovrei trovare un modo per agevolare i villani con gli eroi, ma non so proprio come fare e poi... perchè? 
Perchè l'ombra di Noct mi ha dato il telefono? Perchè mi ha fatto vedere il concept ancora in circolazione? Io...io non dovrei nemmeno più esistere...
Seduta su quel letto, mi guardo allo specchio che ho davanti a me.
Non voglio mettere in pericolo Lucis, ma sembra essere l'unico modo per sdeviare il villano.
Apro il telefono e vedo il numero di Noctis sul display. Ricordo quel numero a memoria. Spero che sia quello giusto, anche perchè lui è l'unico che può aiutarmi a far sì che tutto questo si concludi nel migliore dei modi. Faccio partire la chiamata e sento qualcuno rispondere dall'altro lato.
"Noctis?" Sorpreso mi chiama:"Stella!? Sei tu?!"
"Si, sono io."
"Fortuna che stai bene. Dove ti trovi? Come hai fatto ad avere il mio numero?"


"L'ho sempre saputo, ma purtroppo non sapevo come chiamarti. Fortunatamente un amico mi ha prestato il cellulare."
"In che settore ti trovi? Dove ti hanno portata?"
"Sto nel quindicesimo settore, ma non voglio che mi vieni a prendere. E' troppo pericoloso. Inoltre pare che ci siano dei problemi con i piani di Ardyn. I suoi uomini vogliono voltargli le spalle e si fida solo di quelli del suo settore. Piuttosto ho bisogno che tu faccia una cosa per me."
"Cosa?"
"Devi trovare un certo Lucis. Non sarà difficile da riconoscerlo. Basta conoscere Lightning e immaginartela al maschile. Lui è esattamente l'opposto in tutti i sensi. Devi trovarlo e fargli fare qualcosa che possa saltare all'occhio di Ardyn. Deve essere un gesto eroico, ma non troppo pesante. D'accordo?"
"Perchè?"
"Perchè Ardyn è vulnerabile. Sa che un nuovo eroe implica un nuovo villano ed è quello che lo spaventa. Dobbiamo fargli credere che Lucis è un eroe. Poi, appena potrò, ti spiegherò tutto da vicino."
"Comunque ho trovato Lightning nel settore nove. Sta andando da Firion adesso."
"Sei nel nono settore?"
"Si, sto aspettando Cecil. Sembra che lui abbia scoperto altre novità. Già ha mobilitato Terra e Bartz per andare nel decimo e nel dodicesimo settore." Mi informa facendomi sospirare.
"Ringrazio il cielo solo che quei due, Lightning e Firion, si stanno ritrovando. Ne hanno passate di tutti i colori."
"Si, ma c'è un problema. Firion deve assolutamente tornare nel suo settore. Da come ha parlato Gidan, Lightning era agitata non solo perchè il secondo settore sta svanendo. Pare che un aereonave distrutta è arrivata a Kingdom Hearts, ma la cosa non mi preoccupa perchè dovrebbe essere quella da cui siamo caduti. Il problema è che un'altra aereonave è scomparsa dal nulla. Hanno girato per i settori e le isole, ma sembra non esserci traccia. Qui incominciano a temere che qualcuno sia andato nel settore attuale."
"Ma il settore attuale...non è pericoloso?"Domando perplessa.
"Si, infatti è questo il problema. Nessuno è autorizzato se non è di Kingdom Hearts o del quindicesimo settore attuale. Già io non posso andarci perchè morirei all'istante."
"Penso di poter scoprire chi è. Ti farò sapere. Tu trova Lucis e tienimi aggiornata. Se non riesci a contattarmi entro un'ora, ti chiamerò io appena potrò."
"D'accordo. Ci sentiamo dopo allora."
Annuisco e spengo la chiamata quando dietro di me sento dei passi. 
E' Axel. Ha aperto la porta della stanza mentre parlavo ed ha ascoltato tutto.
"Ma tu guarda. Davvero il fifone ha trovato il coraggio di esplorare questo posto?"
Respiro affannosamente alzandomi dal letto e mi volto verso di lui dicendogli:"Ascoltami, devi aiutarmi."
"E perchè mai?"
"Devi reggermi il gioco. Ardyn non può sapere di Lucis. Deve pensare che sia un nuovo eroe progettato per il sedicesimo settore."
"Perchè?"
"Perchè così sarà concentrato su di lui e i villani potranno unirsi agli eroi per cercare un modo di...."
"Non sarà mai concentrato su Lucis. E' troppo imbranato per essere un potenziale eroe."Fa riflettere il rosso ricordandosi com'è fatto il rosa.
"Lo so, ma esteticamente sembra un eroe e un nuovo eroe implica un nuovo cattivo. E' quello che spaventa Ardyn. Avere un villano che lo sussegue perchè sa che sarà molto, ma molto più forte di lui. E' questo che lo terrorizza. Per questo sta riempendo di lavoro i creatori e così facendo il sedicesimo settore non verrà mai alla luce e tutto sarà bloccato eternamente su di lui. Quindi devi reggermi il gioco o tacere semplicemente se vogliamo togliercelo di torno."
"Ed io che ci guadagno?" Mi domanda vedendo che mi allontano da lui. Mi fermo poco dopo averlo sorpassato.
So cosa vuole. Vuole ciò che tutti i nessuno vogliono, così propongo:"Un cuore."
"Cosa?"
"Vuoi essere completo, no? Ti darò un cuore. Sarò io stessa a procurartelo." Mi offro volontaria voltandomi verso di lui che incomincia a ridersela.
"Davvero sei in grado di farlo?"
"Ho già aiutato Naminé, aiuterò anche te se mi fai questo favore."
Sentendo quelle parole, la risata del nessuno si stoppa e mi guarda perplesso per poi accettare:"D'accordo. Consideralo fatto."
Lo vedo allontanarsi. Avrò fatto bene a coinvolgerlo?


*Rika*

"E' orribile. Te l'avevo detto che non so cucinare." Dice Prompto sputando quella brodaglia cucinata da lui.
Ok, forse proporre di cucinare noi, non è stata una buona idea. 
L'odore è terribile così come l'aspetto, ma non me la sento di dirgli che fa schifo e di deluderlo.
Ci ha messo troppo amore nel cucinarlo e poi ha quell'aria da chocobo bastonato che non so resistere.


"Ma che dici? Sono sicura che è buono." Dico sicura di me.
Assaggio, ma è terribile. Forse è anche peggio di quello che mi aspettavo.
Mi da il voltastomaco e deglutendo mi viene quasi da vomitare mentre faccio mille faccie a causa del saporaccio.
Lo vedo ridere e rimproverare:"Te l'ho detto che fa schifo."
"Non è vero. Guarda che se gli togli l'odore di piedi e il retrogusto di cacca di chocobo mischiato con carcassa di pantegana, il resto è buono."
Ride.
"Anzi, lo sai che facciamo? Proprio perchè è così buono è un peccato mangiarlo. Lasciamolo a Ignis e Gladio. Saranno contenti di trovare questa gustosa brodaglia." Continuo a dire prendendo i piatti e mettendoli da parte.
"Ma dai! Già adesso fa schifo così che è caldo, figurati quando tornano come sarà. Non vorrai mica ucciderli, spero?"
"Tranquillo. Non credo arriveranno a mangiarlo. Già se tolgono il coperchio e sentono l'odorino, due domande se le porranno." 
Lui continua a ridere e sorrido anch'io mentre prendo il telefono e propongo:"Pizza?"
"E vada per le pizze."Replica, mentre si alza e prende i videogames per la serata.
Tutto trascorre così bene.
Quasi non mi sembra vero essere qui con lui, anche se sinceramente non è che mi sento tanto bene.
Incomincio a sentirmi confusa e giorno dopo giorno la sensazione di confusione mentale cresce sempre più, ma confronto alle sensazioni che provo, non è nulla.
"Avanti, fai giocare anche a me!" Dico cercando di prendere il joystick da mano al biondo, quando non so come, nella lotta per l'oggetto, ci ritroviamo a cadere dal divano uno sopra l'altra.
Le nostre labbra sono così vicine che potrebbero addirittura toccarsi.
La sintonia, quegli sguardi, i fiati sincronizzati al palpitare dei nostri cuori, il rossore sui nostri volti.
Non deve succedere... non può succedere...
Non è stato scritto questo.
Inconsapevolmente, le sue labbra toccano le mie.
Lo stupore sul mio volto non può non esserci.
Ho aspettato tanto questo momento, ma... non doveva succedere.
Lo spingo staccandolo da me scioccata.
"Non era scritto questo."
"Ehm...Rika...io..." Cerca di dire qualcosa, ma non voglio nemmeno ascoltarlo.
E' mio fratello. Non doveva succedere.
Mi alzo di scatto e me ne vado via di lì lasciandolo perplesso a terra.
Mi sento vittima di questo sporco destino. Perchè i creatori mi hanno fatto questo? Perchè noi ci amiamo così tanto, ma non possiamo averci?
Inoltre...questa confusione mentale. Perchè non si toglie? Mi sento come se fossi entrata in un oblio senza uscita. Possibile che debba accadermi proprio questo?

***Intanto, a nostra insaputa...***

Cinque ed Elle sono finalmente giunte nel settore Brave Exvius. La castana non ha aperto bocca per tutto il viaggio e la bionda rimane perplessa siccome sembrava abbastanza chiacchierona all'inizio.
"Qualcosa non va?" Le domanda vedendola giù di corda.
La castana si ferma e abbassa lo sguardo facendo bloccare anche la bionda.
"Scusa...è... solo che pensavo."
"A cosa?"
"Quando avremo trovato Mahru, tu ritornerai su Somniland a cercare i tuoi compagni hai detto."
"Si, e allora?"
"Allora stavo pensando...per te... sarebbe un problema se venissi anch'io? Cioè...mi piacerebbe conoscere questo Zack e questa Aerith di cui hai parlato."Confessa lasciando incredula la bionda che sorride e annuisce:"Tranquilla. Se vuoi seguirmi, per me non ci sono problemi."
In quell'istante, qualcuno le sta osservando.
"Lasswell, cos'hai? Qualcosa non va?"Gli chiede Rain avvicinandosi all'amico preoccupato.
"Non so. Ho la sensazione che c'è qualcosa che mi sfugge."Rivela guardando Elle che chiacchiera con Cinque.
Ignaro di cosa si riferisce, Rain gli da una pacca sulla spalla dopo aver dato un'occhiata a ciò che sta guardando:"Su, via!Qui non c'è niente di strano!"
"Lo so, ma... quella ragazza.... perchè ha un'aria così familiare?"
"L'avrai vista nel settore, probabilmente. Lo sai che la zona è piccola."Rassicura il biondo per poi andare verso le due adocchiate da Lasswell.


"Ehi, guarda qui che meraviglia." Cerca di attaccare avvicinarsi ad Elle.
"Che?!" Frastornata si volta vedendo il biondo davanti a lei.
"Diamine! Sei anche più bella da vicino."
"Piantala di fare l'idiota, Rain! Sei sempre il solito." Lo rimprovera l'amico avanzando contrariato per poi incrociare le braccia.
"Ah!! Sei sempre il solito guastafeste!"
In quell'istante, la bionda incomincia a scrutarlo comprendendo chi ha difronte.
"Mahru?"Chiama avanzando verso il bruno che la fissa perplesso.
"Mahru? Chi è Mahru?"Chiede Rain vedendola sorpresa che cammina verso Lasswell.
"Wow.... a momenti neanche ti riconoscevo. Sei...così...diverso." Mormora continuandolo a guardare da capo a piedi.
"Di che parli? Ci conosciamo?" Domanda confuso il bruno, mentre lei cerca di fargli ricordare.
"Certo che si. Non scherzare, Mahru! Sono io, Elle! Dovevamo stare insieme nel decimo settore, ricordi?"
Rain, vedendo l'amico in difficoltà, gli va vicino cercando di risolvere l'apparente equivoco.
"Mi sa che hai sbagliato persona." Dice avvolgendo il braccio attorno al collo del compagno e continuare:"Lui è Lasswell, no Mahru."
"Toglimi questa mano dal collo!" Si ribella spingendo Rain e liberandosi dalla sua presa.
"Allora...è così.Ti hanno cambiato anche il nome..."
"Veramente è sempre stato quello da quand'è nato. Siamo amici d'infanzia, sai!" Continua il biondo mettendogli una mano sulla spalla all'amico che la toglie nuovamente infastidito.
"Oh, avanti! Sii più amichevole. Basta acidità. Prenditela leggera."
"Non l'ho mai fatto e non credo che debba farlo ora."
Mahru è realmente cambiato ed Elle lo comprende dal suo comportamento. 
Così realizza:"Ecco perchè ti mettevi in disparte. Avevano cambiato il tuo carattere..."
"Di che stai parlando?"
Presa dal panico, la ragazza afferra la mano di Lasswell urlandogli:"Mahru, devi venire con me! Non puoi rimanere qui in eterno."
"Tsk..certo che posso. E' il mio settore."
"Lo so, ma...io..."La si vede abbassare il volto e mormorare depressa:"Io...non ho nessuno adesso. Voglio almeno raggiungere i miei compagni su Oblitus..."
Il bruno la guarda. E' disperata, ma sembra non importargli nulla di lei:"Non sono affari che mi riguardano." 
Lo si vede staccare il braccio dalla presa della ragazza e allontanarsi, quando Rain lo afferra per la spalla:"Ehi, amico! Su via! Non essere così duro."
"Che diamine vuoi?"
"Insomma, guardala. E' solo una fanciulla indifesa e confusa, Lasswell."
"E allora?"
"Allora...cerchiamo il suo gruppo e torniamo. Non c'è nulla di strano. E poi, c'è anche l'altra che sembra carina." Fa notare guardando Cinque che cerca di confortare Elle.
Lasswell ride:"Possibile che tu sia così imbecille?"
"Possibile che tu sia sempre così distante dal genere femminile?"
"Non sono distante."
"Oh...no. Certo. Infatti qui nessuno sa che tu non sai neanche cos'è l'amore. Magari quella tipa potrebbe piacerti." Cerca di convincere, ma il bruno è convinto delle sue decisioni.
"Quella giusta per me non esiste." Afferma togliendosi la mano dalla spalla che gli ha poggiato l'amico per poi allontanarsi, ma dopo due passi il dubbio lo prende.
Lo si vede voltarsi verso il biondo che sembra rimasto male dall'atteggiamento del compagno, quando mettendosi le mani ai fianchi e continuando a dargli le spalle dice:"Se vuoi accompagnarle, ti seguo."
"Che?" Sorpreso il biondo si volta verso di lui che fa altrettanto e continua a dirgli:"Ti seguo, ma non ho alcuna intenzione di stare ai tuoi giochetti del 'trovati una ragazza'. Ok?"
L'euforia di Rain è alle stelle e annuisce per poi andare verso la bionda e chinandosi annuncia:"Il team brave exvius è al vostro servizio, signore."
"Che?" Chiede sorpresa Cinque, mentre Lasswell da un calcio a Rain facendolo cadere a terra.
"Ehi!"
"Va al diavolo, Rain." 
"Su, via! Un po' di scena doveva esserci."
"Parla per te." Iniziano a litigare i due compagni quando Cinque fa notare ad Elle l'estrema somiglianza tra Ace e quel Rain.
Fisicamente sono identici, ma caratterialmente opposti.
Possibile che Rain sia la creazione iniziale e quindi l'ombra di Ace e sia stata rimpiazzata in un settore alternativo?
Inoltre, più guarda il nuovo Mahru e più la bionda si rende conto di una cosa dolorosa. Lui è stato ripreso al di fuori di Oblitus e dunque, anche toccandolo o riportandolo lì, i ricordi sono svaniti del tutto e difficilmente ricorderà dei suoi compagni e delle avventure che dovevano avere insieme.
Pertanto, si può dire che Mahru è ufficialmente morto e la cosa sembra davvero pesare molto alla bionda anche se finge di nulla.

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***



Capitolo 20.

*Prompto*

Ho baciato Rika. Mi sono lasciato prendere dalla situazione e l'ho vista scappare via.
Probabilmente non accetta i miei sentimenti.
Eppure è strano. Fino ad un attimo fa, la mia mente era concentrata su Cindy e non su di lei.
Mi chiedo come ho fatto a dimenticarla.
Era la mia compagna di banco e Noctis non faceva altro che prendermi in giro quando mi vedeva con lei. 
Mi tocco dietro la nuca. So che l'indomani dovrò scusarmi e la cosa mi secca. 
Perchè è scappata? Eppure...Gladio ha detto che stravede per me, possibile che si sia sbagliato?
E poi... non è da me fare una cosa del genere.
Con le ragazze non ci so fare, perchè sono così preso da lei? 
Mi sembra quasi di essere un'altra persona, ma so che è assurdo. Chi altro potrei essere?
Mi sdraio ripensando a ciò che ho fatto e non me ne pento. Lei mi piace realmente e non a caso l'ultimo pensiero della notte è rivolto verso di lei.
Inconsapevolmente, mi addormento, ma ciò che sogno sono soltanto dei ricordi albergati per tanto tempo dentro me e che quel bacio ha tirato fuori trasformandoli in ricordi facendoli ritornare nella mente.

*Ricordi di Prompto*

Ero a scuola quando lei mi invitò da lei a sparare. L'avevo incontrata alla sala giochi e le avevo chiesto lezioni. Presto sarebbe stata presa nei glaive ed io, come amico di Noctis, volevo riuscire ad utilizzare un'arma e difendere chi avevo a cuore.
"Sono una frana!" Esclamai vedendo che mancai il bersaglio più e più volte.
La vidi osservarmi, mentre comprendeva il mio difetto:"Questo perchè non hai la posizione corretta."
Si avvicinò venendomi dietro e posizionandomi le mani e le braccia.
Il rossore comparse sul mio volto nel sentire le sue forme sfiorarmi involontariamente il corpo, ma cercai di evitare di mostrarmi imbarazzato, anche se era molto più che visibile.
"Questo è il modo corretto."Mi disse allontanandosi da me e indicando il cursore di mira che c'era sulla pistola per poi continuare:"Devi guardare qui per prendere la mira."
"Ehm...ok..."Mormorai puntando il bersaglio e sparando.
"Ecco, vedi? Va già meglio. Ti serve solo un po' di pratica."Rassicurò vedendo che avevo beccato il bersaglio, ma non nel punto che volevo.
Passavano i giorni e il nostro rapporto cresceva a dismisura, tanto che il polsino bianco e verde che portavo sempre per nascondere le mie origini, un giorno, si scucì durante l'ora di educazione fisica.
Rimasi lì a fissarlo, mentre ero in cortile per cercare un modo per ripararlo, ma non sapevo come fare.
La vidi avvicinarsi a me:"Cos'hai?"
"Ah...nulla. E' solo che si è rotto il polsino." Borbottai, notandola sedersi accanto a me.
"Fa vedere."
Allungai la mano verso di lei e che subito intuì:"E' solo un po' scucito. Toglitelo che te lo rammendo."
"No, non ce ne bisogno." Dissi nascondendo il polso con la mano.
"Su, via! Non essere testardo!"
"Rika! No, aspetta...!" Tentai di dire, ma non riuscii a fermarla.
Non volevo mostrare il mio codice a barre. Avevo paura. Sapevo che mi ricordava che appartenevo all'impero di Niflheim, pur non sapendone il significato vero e proprio.
Mi sfilò il polsino dal polso facendo uscire allo scoperto chi ero. Immediatamente mi coprii il codice con l'altra mano dicendo:"Non guardare!"
Ma era tardi. L'aveva visto. Aveva visto il mio codice a barre. Probabilmente stavo per perdere un'amica che avevo a cuore.
La sentii sussurrare:"Sei di Niflheim?"
"Ti prego, non dire a nessuno che io..."Cercai di dire, ma non ce n'era bisogno.
La vidi sbottonare la manica del braccio destro, mostrandomi un bracciale di cuoio, dove togliendolo mi rassicurò:"Siamo uguali, non trovi?"
Il mio sguardo non poteva non essere sorpreso. Anche lei aveva quel codice. Era di Niflheim anche lei.
"Cosa? Anche tu...?"
La vidi annuire e rivelare:"Ce l'ho dalla nascita. Mio padre non vuole che lo faccio vedere in giro. Dice che è una cosa che fa parte di me e non posso cancellarlo, quindi...mi limito a nasconderlo."
Sorrisi per poi domandare:"Allora... non lo dirai?"
"Certo che no! In fondo io sono come te."Rispose prendendomi il braccio e mettendomi il suo bracciale per nascondermi il codice.
La vidi rammendare il polsino. Quel gesto mi colpì terribilmente che, quando lo vidi aggiustato che me lo ridava, presi il suo braccio mettendoglielo al polso e dirgli:"Il tuo segreto è al sicuro con me."
Sorrise.
"Non togliertelo mai, ok?"Mi ricordò toccandomi il bracciale suo che avevo al polso.
"Tranquilla. Lo custodirò a vita." 
Quelle immagini erano così confuse e strane che mi svegliai di colpo.

*Settore Attuale - Oggi...*

Mi fanno sobalzare nel sonno. Queste immagini cosa sono? Ricordi? Eppur sento che son vere. 
Perchè diamine me lo sto ricordando proprio ora?
Poi, comprendo.
Lei è fuggita per questo.
E' scappata dallo shock perchè noi siamo stati creati nello stesso modo.
Lei è....
"Oh...merda! Ho baciato...mia sorella?" Realizzo mettendomi la mano alla fronte.
Com'è potuto succedere?
Non doveva succedere!
Che idiota che sono! Possibile che non ne combino una giusta?



*Unknow*

Che razza di posto! 
Oblitus, il mondo in cui vivo adesso. 
E' un luogo grande e la città centrale è immensa.
Ci sono così tanti dimenticati... 
A volte quasi dimentico che non è il mio posto questo. Molti probabilmente non mi conoscono, ma non importa. Avranno modo di farlo se vogliono, anche se a me non importa minimamente essere riconosciuto.
Questo con i capelli biondo scuro, lunghi fino al collo e mossi, con gli occhi verdi tendenti al blu chiaro, vestito di nero, molto simile all'abbigliamento di Cloud Strife, con lo spadone in spalla, sono io.



Sono stato concepito dai creatori prendendo esempio dai migliori eroi come Cloud, Squall e Zack. Sarei dovuto essere in Versus XIII, insieme a Stella ed essere il suo guarda spalla. Purtroppo non mi hanno dato alcun nome. Volevano chiamarmi Snake credo, perchè ho un serpente tatuato sulla manica sinistra, ma non avendo alcun nome, mi faccio chiamare come tale. Unknow. Sconosciuto.
E' da più di un mese che non vedo la principessa Stella e sinceramente sto incominciando a preoccuparmi.
Ho sentito dire che Noctis, lo shinigami, è sulle traccie di vittime perfette per lui. Non vorrei che abbia preso proprio lei.
Da lontano intravedo una ragazza dai capelli blu a caschetto che le incornicia il viso, ha tratti delicati e occhi color cioccolata. Ha in dosso una tuta aderente e grigia, mentre se ne sta su un veicolo che sembra originario degli Albhed. 
Probabilmente lo sta riparando.
Mi avvicino e noto che è una delle mie conoscenze, così non perdo tempo a domandare notizie della principessa di Tenebrea.


"Eden? Hai visto Stella?"
"No. Non è qui." Risponde sinteticamente, continuando a riparare quell'oggetto.
E' sempre così acida e menefreghista.
Le PSICOM l'Cie sono davvero una razza strana. Unica nella sua specie...per fortuna, ma sfortunatamente l'ho dovuta conoscere proprio io.
Bah! Guarda un po' tu che roba!
Sembra che io neanche ci sia.
"Sai dove posso trovarla?"
Non ho risposta apparte uno sguardo seccato ed omicida. La sto disturbando e me ne rendo conto.
"Tsk! D'accordo. Ho capito. La cercherò da sola. Grazie tante per l'aiuto!" Affermo allontanandomi da lei. 
La cerco in lungo e in largo, ma sembra che di lei non ci sia nulla, quando, d'un tratto, vedo una nube di fumo vicino alla spiaggia. Sta bruciando la sabbia sotto di lui. Lo vedo trasformarsi in metà umano e metà nuvola.
Preparo l'arma comprendendo che mi trovo davanti ad un ombra, ma rimango perplesso quando noto i suoi occhi inceneriti così come il volto.
"Aiutami...."Mormora toccandosi gli occhi.
"Che?"
"Fa male. Aiutami..."
Lo vedo accasciarsi a terra e togliere le nubi che ha attorno, diventando completamente umano.



Sta seriamente male. Poso l'arma e mi avvicino chiedendo:"Cosa ti è accaduto?"
"Mi stanno modificando. Ancora....e ancora..."
Lo vedo piangere. Comprendo che il dolore che sente è atroce, soprattutto quando lo sento sussurrare:"Cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo?"
"Non preoccuparti, amico. Resisti! Ti porto in un luogo sicuro." Cerco di rassicurare prendendolo sulle spalle e trascinandolo nella mia piccola abitazione in città.
Lo appoggio sul letto mettendogli delle bende sugli occhi, ma so bene che è inutile. Ha bruciature ovunque.
"Qual è il tuo nome?"
"Io...mi chiamo...Ignis. E tu? Chi sei?"
"Non ha importanza. In fondo sono solo un dimenticato del settore versus XIII."
"Anche tu vieni da li, eh?"
"Come hai fatto a diventare un'ombra? Se non sbaglio sei stato ripreso per il quindicesimo settore. Non dovresti essere stato infettato dai blank...cioè..."Ricordo vagamente, ma la risposta non è delle migliori.
"Si, ma i creatori continuano a modificarmi. Noctis vuole farla pagare a tutti, nonostante sa che i dimenticati non centrano nulla."
"Perchè lo sta facando?"
"E' arrabbiato con tutti. E' arrabbiato con i creatori e con il suo se di Somniland. So che è riuscito a contattare Stella, ma non si sa nulla ne se ha fatto ciò che gli ha detto, ne se sta remando contro di lui."
"Hai detto Stella? Tu sai dov'è?" Incomincio a chiedere comprendendo che ne sa più di me. 
Lo vedo alzare il busto e togliersi le bende dagli occhi rivelando:"E'... su Somniland. L'hanno presa i villani."
"Maledizione! Ardyn le farà sicuramente del male se..."
"Ardyn non ricorda di lei. Almeno è quel che so..."
"Devo chiamare Eden. Dobbiamo trovare un modo per salvarla e tirarla fuori di li." Dico innervosito dalla questione.
Devo agire in fretta. Come suo guarda spalla non posso permettere che le venga fatto del male, ma Ignis mi afferra il polso.
"Non andare. I miei compagni stanno cercando di tutto per salvarmi. Se vai da Stella...potrebbe saltare tutto." Cerca di farmi riflettere, ma è debole.
Lo faccio stendere e lo rassicuro.
"Tranquillo, non ti accadrà nulla, ne tantomeno lascerò sola Stella. Vorrei...solamente mettermi in contatto con lei."
"Noct..."
"Che?"
"Devi proteggere Noct... il suo cuore... si sta... indebolendo."
"Di che parli?"
"Se continuano a modificare la storia, il suo cuore brucerà e diventerà un nessuno o peggio ancora, un blank. Devi proteggere lui, non Stella." 
"Perchè mai? Ci toglieremo uno shinigami di mezzo se i creatori continuano a modificarlo. Meglio per noi e peggio per lui, no?"
"Si, ma Noct... lui... resiste. Resiste perchè ama la dea della vita e la teme al tempo stesso. Sta resistendo per lei e se lui dovesse morire... non sappiamo cosa possa succedere. Sai bene il legame che c'è tra vita e morte." Fa riflettere l'ombra di Ignis.
La questione è più grave del previsto. 
Se l'ombra di Noctis dovesse cedere, potrebbe morire anche Stella stessa. 
"Noct... lui... deve unirsi... tutti dobbiamo unirci...con i nostri noi. Altrimenti... è la fine..." Continua a dire quell'ombra.
Che potrò mai fare per aiutare quei due? Che posso fare io per far tacere questa sofferenza inflitta dai creatori?
Con questi pensieri mi allontano da lì. Devo trovare una soluzione, ma sembra quasi impossibile.
"Ma guarda chi si rivede." Sento dire da una voce femminile una volta uscito da casa.
Una ragazza dai capelli corti, con ciuffo lungo e rosso, si avvicina a me. Ha gli occhi azzurri e la divisa da Soldier. La conosco è Natalie.


So che doveva essere nel settore con Zack e formare un gruppo con lui, ma... alla fine... è stata scartata perchè non avevano altre idee di Soldier da farlo unire e hanno creato una storia incentrata solo su Zack.
"Natalie. Non credevo fossi in città."
"Infatti sono solo di passaggio. Ci sono novità? Ho saputo che l'ombra di Noctis sta cercando delle anime e sta perseguitando i dimenticati. Sembrano tutti molto spaventati."
"L'ho notato anch'io. Sai dove posso trovare Agni? Ho bisogno di un filtro curativo."
"Agni non c'è. Ho sentito dire in giro che è andata a cercare il padre."
"Tsk...ti pareva." Dico vedendomi più sfortunato del solito. 
"Se vuoi posso aiutarti io a trovarlo. Qual è il problema? Perchè ti serviva questo filtro? Hai qualche ferita di nessuno?"
"No. Non era per me. Entra." Invito ad entrare aprendo la porta di casa e facendole vedere il problema.
"E'...un ombra..."Mormora terrorizzata rimanendo sul ciglio della porta.
"Si. Lo so che le ombre e i dimenticati sono in contrasto, ma stanno male. Noctis sta cercando vittime perchè è debole." Rivelo, mentre ella si avvicina all'ombra.
Nota che è davvero debole e mal ridotto comprendendo la gravità della situazione in cui si trovano.
Dispiaciuta, gli accarezza il volto.
"Povero caro. Queste bruciature devono fargli davvero male." 
La vedo allontanarsi da lui e voltarsi verso di me per poi continuare:"Vado a cercare aiuto. Qualcuno in città dovrà pur avere qualche filtro curativo."
"Lo faresti davvero?"
"Ovvio. E' in difficoltà e noi siamo dimenticati. Non siamo ne buoni ne cattivi e quindi non possiamo fare distinzioni. Inoltre... le ombre sono solo dimenticati che sono stati ricordati, ma per qualche ragione le vecchie idee di loro sono state scartate. Almeno...è questa l'impressione che ho avuto. Quindi... questo... fanno di loro semplici dimenticati. O sbaglio?"
Sorrido, mentre la vedo sorride, d'un tratto, sentendo quel discorso, l'ombra di Ignis si volta verso la ragazza e sussurra:"Grazie..."
La vedo allontanarsi. Almeno c'è qualcuno che si rende utile in questo posto...


*Noctis*

La telefonata di Stella mi ha lasciato perplesso. Devo trovare un modo per rintracciare questo Lucis e fargli fare qualcosa di eroico, ma... cosa potrebbe mai fare?
E poi, questa notizia dell'aereonave distrutta, mi preoccupa. Sembra che ci sia anche una scomparsa e tutti si chiedono chi pazzo sia stato ad andare nel settore attuale.
Se non vedo tornare nessuno, sarò costretto ad andare direttamente io lì e la cosa mi secca.
Purtroppo non ci sono alternative. Il settore attuale è dominato da quelli del quindicesimo settore ed io, essendo a capo di quel settore, non posso non andarci.
Da lontano intravedo venire verso di me Cecil con quell'aria turbata. 
E' insieme al cavalier cipolla. 
Cosa sta succedendo? Possibile che ci sia dell'altro che mi sfugge?
"Cecil..."Chiamo vedendolo avvicinarsi.
"Noctis, per fortuna eri qui."
"Già, ero di passaggio. Dovevo andare a Kingdom Hearts con Firion, ma una serie di eventi mi ha diviso da lui e dal gruppo. C'è stato anche un rapimento." Confesso ricordandomi di come sono stato separato da Stella.
"Le cose vanno di male in peggio, allora."
"Perchè? Ci sono novità?"
"Ho incontrato Golbez. I piani di Ardyn si estendono fino al limite dell'inimmaginabile. Ha ingannato i guerrieri di caos promettendogli il controllo dei settori e il potere assoluto su di esso."
"Non è una novità." Replico, quando il cavalier cipolla continua lui a spiegare la situazione:"Si, ma era solo un trucco. Ha fatto credere di voler trasformare in blank gli abitanti e gettarli su Oblitus, ma le sue vere intenzioni erano altre."
"Pare che voglia l'intero controllo di Somniland e ridurre i settori in cenere per rendere eterno il quindicesimo." 
"Ma così....i miei compagni... loro rimarranno in eterno nel settore attuale." Comprendo, mentre Cecil continua ad informare:"C'è dell'altro. Se un eroe o un villano manca in un settore, si hanno dei danni perchè non c'è equilibrio tra bene e male. Se mancano entrambi, il settore scompare. Sta accadendo questo al secondo settore."
"Cosa? Ma è terribile!" Affermo vedendo la situazione tragica.
"Inoltre, i villani hanno cercato di ribellarsi, ma... Ardyn gli ha impiantato dei chip che si attaccano alle cellule. Hanno tentato di estrarli, ma senza successo. Oltre a controllare i loro movimenti, quel chip è in grado di dare scosse ed ha anche un congegno di autodistruzione. Ardyn, dopo aver dato il possesso di tutti i settori ai villani, li avrebbe distrutti così che Somniland sarebbe stata solo sua."
"Ne abbiamo parlato anche con Lightning, Cloud e Squall e loro si sono mobilitati per cercare Firion e riportarlo nel suo settore."Conclude il cavalier cipolla lasciandomi perplesso.
"In realtà ho trovato solo Lightning."
"Probabilmente, gli altri erano in pensiero per i loro settori."Ipotizza Cecil, ma c'è una cosa che non capisco proprio.
"A tal proposito... Sephiroth. Lui è immune a corpi estranei così come lo è anche Cloud o sbaglio?"
Nessuno di noi sa la verità, ma a raccontarcela è qualcuno che ci sta dentro.
"Ardyn ha pensato anche a lui. Non ha potuto controllarlo fisicamente, ma lo sta facendo emozionalmente e lui non lo sopporta. Infatti, è stato proprio Sephiroth a dare il via alla ribellione."Informa Kuja, il villano del settore, avvicinandosi a noi.
La situazione è davvero tragica. Dobbiamo fare qualcosa e all'istante.
"Oh, ma tu guarda chi abbiamo qui."Si introduce anche Gidan per poi aggiungere:"A che devo la vostra visita?"
"Lo stesso motivo per cui lui è da te, credo." Comprende Cecil facendo sorridere il villano.
"Sei abbastanza acuto a quanto pare. E' una cosa buona che ci serve adesso. Sephiroth ci ha chiesto di farci aiutare dagli eroi, ma la cosa non è che mi garba così tanto. Se lo faccio è solo per salvare il mio faccino. Non voglio morire tra le mani di uno più bastardo di me."
D'un tratto sentiamo i passi, come una corsa.
Qualcuno si getta alle spalle di Kuja abbracciandolo e urlando:"Fratellone!"
"Mikoto! Lascialo! Non gliel'ho ancora detto!" Mormora Gidan preoccupato.
"Detto cosa?! Chi è questa insolente che osa toccarmi?!"Incomincia ad alterarsi il villano vedendo la ragazzina spostarsi da lui a causa dei rimproveri di Gidan.
"Ecco, vedi... è una genoma anche lei."
"Lo vedo." Replica incrociando le braccia urtato.
"Garland, sai... il nostro creatore... insomma...lui...ecco..." Cerca di trovare le parole, ma non sembra facile da dire.
"Garland voleva rimpazzarvi entrambi con me."Gli rivela la ragazzina interrompendo Gidan e facendo andare in tilt il cattivo.
"Cosa?"
"Kuja, calmati. Guarda che abbiamo cose più importanti a cui pensare." Tenta di calmare Gidan.
Lo si vede storcere il naso e incrociare le braccia.
"Sappi che sono profondamente deluso. Appena tutta questa storia si sarà risolta, ricordami di ammazzarlo con le mie stesse mani. Creare una femmina, per giunta! Tsk... esseri inferiori e senza un briciolo di cervello. Ma che razza di idee sono? Volevano rimpiazzarmi con...con...ah!"
"Non prendertela. Almeno adesso sai di avere una sorella."
"Sorella? Eh, no! Io non ho sorelle, non ho fratelli, non ho nessuno perchè io sono perfetto. Non posso avere ridicoli fratelli e sorelle come voi due."Discute Kuja innervosito, ma Gidan se la ride.
"Tranquilla, Mikoto. Mi sa che l'idea di avere una sorella in famiglia, gli sia piaciuta."
"Parla per te!" Risponde per poi osservarla meglio e dire:"Anzi, forse hai ragione. Probabilmente, mi sa che quel bastardo, per una volta, mi ha fatto un favore."
"Che?"
"Finalmente ho una serva che può badare al mio aspetto esteriore. Ho bisogno proprio di un paio di massaggi, manicure, pedicure e quant'altro. Già ti sto adorando, sorellina!"Esclama avvicinandosi alla ragazzina e abbracciandola per continuare:"Iniziamo il percorso di bellezza. Inizierai facendomi le unghie."
"Ma...io..."
"Niente ma! Forza. Prendi gli smalti e procedi!" Ordina sedendosi ad un tavolo e attendendo Mikoto per la sua manicure.
  

 
"Scusatelo, ragazzi. Purtroppo è così narcisista che alle volte sembra più una ragazza che un ragazzo."
"Alle volte?" Domando facendo ridere i miei compagni per poi parlare di ciò che mi ha detto Stella.

*Zack*

Tutto questo non ha senso.
L'arrivo di Lucis, il suo sapere su di me e Cloud, poi questa foto di questa ragazza... 
Dice che è figlia mia e Aerith.
Sospiro. Non voglio credergli, ma ci sono così tanti particolari che mi portano su quella via.
Parlando ha detto che probabilmente Angeal è anche lui vivo e sinceramente voglio credergli.
Infondo, anch'io lo sono e l'unico posto che mi viene in mente di andare è proprio a Banora, nei sotterranei di Genesis.
Forse si è nascosto lì per tutto il tempo.
Ad accompagnarmi lì ci sono anche Cloud e questo Lucis.
Una volta entrati, mi accorgo che qualcuno sta citando dei versi del poema LOVELESS:"Non c'è odio, solo gioia perchè la dea ti ama. Eroe dell'alba, Guaritore dei mondi. L'anima spezzata aveva sogni nel domani."
E' una voce dolce e femminile. Non so perchè, ma sembra essermi familiare. 
Inaspettatamente, il rosa sembra essere a conoscenza di quei versi, ma non solo. Sa anche chi li sta pronunciando. Con sicurezza, mette le mani ai fianchi e sospira:"Oh...Agni è qui allora."
"Così è lei a citarli." Dice Cloud sorpreso. 
Possibile che conosca anche lui questa Agni?
"Si, lei adora molto questo poema. A volte mi assillava continuamente con quei versi." Rivela camminando verso l'interno e interrompere la ragazza domandando:"Secondo atto?"
Lo seguiamo e vediamo che non è da sola. Genesis è con lei.
Vedendolo, afferra la spada, ma Agni si volta verso il rosa riconoscendolo:"E tu come hai fatto a trovarmi?"
"Vi conoscete?" Chiede perplesso Genesis.
"Ah! Non ha fatto altro che rompermi le scatole lei e LOVELESS tutto il tempo quando eravamo su Oblitus." Informa facendo abbassare la guarda al tipo per poi continuare:"Ho portato anche loro qui. Spero non sia un problema."
"Zack..." Mormora riconoscendomi e anch'io pronuncio il suo nome sorpreso:"Genesis."
"Avevo sentito che eri vivo, ma non ti avevo visto in giro nel settore."
"Angeal è qui?"
"Lo era, ma è andato con Sephiroth. Sembra che i turks siano sulle tracce di Agni proprio come Ardyn."
"Uh, wow! Allora sei diventata famosa, eh?!" Prende in giro il rosa sedendosi accanto alla ragazza.
"Piantala, Lucis. Piuttosto...perchè sei venuto a Somniland?"
A quella domanda il ragazzo sembra cambiare espressione e la strega rossa incomincia a fissarlo perplessa:"E' successo qualcosa?"
"N-nulla di che..."
Agni gli accarezza il volto e cerca di rassicurarlo."Avanti, parla. Lo sai che a me puoi dire tutto."
Gli occhi del rosa si umidiscono e abbraccia la ragazza sussurrandogli:"Grazie...."
Quello stato d'animo del ragazzo mi confonde e sembra non essere neanche un abitudine visto che la tipa incomincia a preoccuparsi anche lei.
"Ti prego, parla. Lucis, cos'è successo? Cloud, ne sai qualcosa?"
"Non ne so nulla." Risponde brevemente, mentre io concludo:"Neanche io. Era tutto euforico fino ad un attimo fa."
Non comprendo perchè ma la ragazza sembra seriamente preoccupata e vuole sapere a tutti i costi il motivo di quel muso lungo del ragazzo.
"No, intendo, sai per caso perchè è venuto qui?"
"Non ha parlato proprio di questo."
"Già, ha parlato di Cinque, che era mia figlia e di Aerith, ha parlato che ero l'eroe Crisis Core e cose così, ma non sembrava neanche giù di corda."Spiego nuovamente facendo voltare Agni verso il rosa che sembra trattenersi le lacrime.
"Lucis. Parlami! Dimmi cos'è successo."
Lo rassicura prendendogli il viso tra le mani, ma sembra che non riesce a dirlo:"Ho....io....ho...."
"Tu hai cosa?"
"Agni... ho un problema. Io... Ah! Forse è meglio che ti faccio vedere." Dice alzandosi e slacciandosi i pantaloni facendo pensare a male tutti i presenti in quella stanza tanto che ci ritroviamo ad urlare un:"NO!" 
In realtà Lucis vuole solo slacciare l'armatura nera che copre il petto.
La faccia di Agni cambia non appena scopre i pettorali. Si avvicina a lui, toccandoglieli.
"Com'è successo?"
"E' ... è stato Noct..."Balbetta il ragazzo.
A quelle parole, la vedo tremare e incominciare a piangere mentre lo avvolge stringendolo a se. Lucis non resiste e scoppia in lacrime.
Cos'ha fatto Noctis per ridurli entrambi così? Non capisco.
Li vedo spostarsi l'uno dall'altra e la maga cerca di razionalizzare:"Ok. Mancano solo venti giorni, no? Ne bastano solo sette per fare un filtro anti....anti-sentenza. Basta inniettarlo prima che scada il tempo. L'unico problema sono gli ingredienti. Mi metterò personalmente a cercarli. Tu...cerca...di stare...lontano dai guai."
La vedo allontanarsi e Genesis la prende per il braccio fermandola.
"Dove vai?"
"Devo aiutarlo. Mi servono gli ingredienti."
"Dobbiamo aspettare Sephiroth."
"No. Non posso aspetterlo. Lucis ne ha bisogno."
"Tsk...non starà mica morendo?" Ironizzo ignaro che è proprio così. 
La vedo abbassare il volto e dire:"Non posso lasciarlo morire."
"Agni..."Mormora Genesis cercando di farla ragionare.
"Mi spiace, Genesis. Dì a mio padre che sto bene e che non c'è bisogno che si preoccupi per me."
Vedendo quei battibecchi, decido di aiutarli.
"Se volete, posso andare anche io a prendere gli ingredienti." 
"Zack! Che vuoi fare?"Domanda Cloud vedendomi disponibile ad aiutare il rosa.
"Mi annoio a stare qui e poi fare da mercenario tutto fare è il mio lavoro."
Agni scuote la testa e incomincia ad elencare:"Ci vogliono ingredienti specifici. Come cento panacea del settore dodici, cinquanta fluido energetico del decimo settore, trenta coda di chocobo, cento code di fenice del settore sette, quaranta fluido rigenerante del decimo e cinquanta, no... erano cento. Si, cento fiori della chiesa del settimo settore."
Nel frattempo che elenca gli ingredienti, io prendo appunti sul mio quaderno degli appuntamenti per il lavoro che ho.
"Beh, almeno due o più ingredienti li abbiamo a portata di mano." Concludo chiudendolo e vedendo se ho scritto  tutti gli ingredienti necessari.


"Zack, non farai sul serio?"
"Ovvio che si. Anzi, vieni con me. Anche tu Lucis. Più siamo prima finiamo." Rispondo facendo scattere sugli attenti il rosa che si avvicina dopo essersi aggiustato l'armatura.
"Io cerco gli ingredienti qui, tu occupati di trovare con Lucis le cento panacea del settore dodici, i cinquanta fluido energetico i quaranta fluido rigenerante nel decimo settore." Affido a Cloud dandogli un foglio con scritto il resto delle cose.
Lo vedo prendere la moto e far salire il rosa, per poi mettersi in viaggio.
Per andare nel decimo settore. So che è un viaggio lungo e dovrà passare prima per l'ottavo, ma almeno ci avvantaggiamo. E poi... se ho voluto farlo è anche perchè voglio consegnare personalmente la spada ad Angeal. Starmene lì non farà altro che rallentare i tempi. Magari...chissà. Finirò prima di Cloud e incontrerò Angeal per dirgli ciò che ho fatto, quello che ho saputo e magari potremo riprendere il nostro rapporto di prima.  
Sinceramente, mi mancano molto i vecchi tempi e ho così tanta voglia di riportarli qui che non posso farmi sfuggire quest'occasione. Prendo la spada dell'onore di Angeal e premo la mia mente contro di essa come è solito mio e di Angeal fare. Devo restituire i sogni e l'onore al suo legittimo proprietario.
Con questi pensieri, metto in spalla la spada e parto alla ricerca degli ingredienti sperando che tutto vada bene.

*Lightning*

Finalmente sono arrivata a Kingdom Hearts.
Come al solito, passo i mosaici ed entro nella porta dopo aver battuto gli heartless che ci sono per la strada.
Chissà perchè non sembrano così difficili da battere come la prima volta. Forse perchè ho recuperato tutte le energie, ma probabilmente è anche per l'euforia di rivederlo...di rivedere Firion.
Arrivo all'interno dov'è situata la piazza della città di mezzo e incomincio a guardarmi intorno, quando lo vedo lì, proprio davanti ai miei occhi.
"L-Light...." Sento chiamarmi.
"Firion..." Mormoro il suo nome, per poi corrergli incontro e abbracciarlo.
"Ti ho cercata ovunque."Mi sussurra lasciandomi incredula.
"Che?"Domando guardandolo per poi continuare:"Tu mi hai cercata?"
"Si. Sono arrivato nel settore quindici e ti ho vista sull'aereonave. Ho cercato di fermarla, ma...non ci sono riuscito. Così ho deciso di seguirti e sapere che eri diretta verso il settore attuale sono venuto qui, ma..."
"Fammi indovinare, nessuno ti ha saputo dare spiegazioni o hanno detto che ero partita."
Lo vedo annuire, per poi abbracciarmi di nuovo.
"Oh...Lightning. Sono così contento di rivederti."
"Anch'io lo sono." Rispondo per poi staccarmi da lui e ridargli la rosa tra le mani.


"Che significa?"
"Avevamo detto che quando ci saremo rivisti, te l'avrei ridata, no?"
Lo vedo guardare quel fiore con un'aria un po' delusa. Alza lo sguardo verso di me e mormora:"Proprio non capisci."
"Cosa?"
"Questa appartiene a te.  Ho voluto darla a te perchè ti ricordassi di me e non per ridarmela." Mi dice rimettendomi quella rosa tra le mani e poi aggiungere:"E poi...il fiore più bello...insomma...ce l'ho davanti."
Lo vedo arrossire nel balbettare quelle parole ed io non posso non sorridere, quando due strane persone si avvicinano a noi.
"Finalmente vi siete ritrovati."Sospira la donna facendo voltare Firion.
"Ah...già. Lightning, ti presento Aria e Sorrow. Vengono da Oblitus. Senza di loro non ce l'avrei mai fatta."
"Vi ringrazio per esservi presi cura di lui." Chino la testa per poi ricordarmi:"Approposito. Devi tornare immediatamente nel tuo settore."
"Nel mio settore? Perchè?" Incomincia a chiedere perplesso, mentre iniziamo ad avanzare verso l'aereonave.
"Ti spiegherò strada facendo. Ti dico solo che la tua assenza ha danneggiato quel settore."
"Cosa? Ne sei sicura?"
"Molto più che sicura. Forza, muoviamoci." Incito avviandoci verso la nave volante per ritornare nel secondo settore di Somniland.

***Intanto, a nostra insaputa...***

Bartz, sapendo della tragica situazione, ha deciso di andare a cercare Tidus nel settore dieci, ma non appena si ritrova ad entrare, dei mostri lo attaccano.
Senza pensarci due volte, il ragazzo si butta all'azione, ma la musica cambia quando si ritrova circondato da cinque malboro giganti.
"Eh? Cosa? Ma stiamo scherzando?" Incomincia a chiedersi vedendosi in trappola.


Fortunatamente, in quell'istante, da un'aereonave di passaggio, Lasswell e Rain atterrano proprio dinanzi a lui.
"Serve una mano, amico?" Domanda Rain preparando la spada insieme al bruno.
"Ne avevo proprio bisogno."Risponde il castano andando all'attacco insieme ai due, mentre quell'aereonave atterra.
Lo scontro finisce con la vittoria dei tre ed Elle e Cinque si avvicinano a loro.
"Ehi, ehi! Che ci fa l'eroe del quinto settore nel decimo?!" Si entusiasma la bionda avvicinandosi al ragazzo e guardarlo più da vicino.
"Potrei farvi la stessa domanda. Voi... non siete di queste parti, giusto?"
"Io sono Rain e lui è Lasswell. Veniamo entrambi da Brave Exvius, mentre loro sono Cinque e Elle." Presenta il biondo in vena di fare conoscenza.
"Eppure sei molto più carino da vicino, rispetto a come me ne hanno parlato." Inizia ad osservare la bionda interessata all'eroe, cominciando a girare intorno a lui.
"Ehi! E' davvero strana la vostra amica."
"Non è nostra amica. E' solamente nostra ospite." Batte Lasswell seguito da Cinque che spiega:"Lei viene da Oblitus, il mondo dei dimenticati. Sembra che li siano molto più informati di noi."
"Davvero? Allora sarai a conoscenza dei piani di Ardyn."
Elle si ferma e guardandolo negli occhi gli rivela:"Lo so da molto prima di te. Infatti stanno gettando parecchi eroi lì. Se non fosse per me, Firion non sarebbe nei paraggi."
"Allora sei stata tu a riportarlo a Somniland."
"Veramente non sono l'unica. Ci sono anche altri compagni con me che devo ancora trovare."
"Perchè non mi aiutate a trovare Tidus? Devo informarlo su quanto sta accadendo."
"Veramente non posso. Io dovrei..." Cerca di dire, ma Rain non sta nella pelle e accetta senza neanche ascoltare Elle.
"Certo. Perchè no? Tanto ci troviamo qui. Dobbiamo comunque trovare gli amici di Elle. Giusto, Elle?"
"Oh...si...certo...ma...."
"Bene, allora in marcia!" Esclama il biondo prendendosi l'eroe del quinto settore sotto al braccio e incominciare la ricerca, mentre Elle abbattuta lo guarda da lontano.
"Elle? Va tutto bene?"Inizia a domandare Cinque seguita da Lasswell che comprende:"Non volevi andare con lui, vero?"
"Se Tidus mi vedesse, mi sa che andrà tutto a farsi benedire."
"Perchè?"
"Perchè ero la sua compagna di blitzball e pare che si ricordi ancora di me." Spiega la bionda al bruno lasciandolo perplesso.
"Dimmi... perchè mi chiamavi Mahru?"
"Perchè era il tuo nome. Dovevamo essere compagni d'avventura ed eri un donnaiolo incallito."
"Chi? Io? Tsk... ma se con le ragazze non ci so neanche fare." Informa Lasswell avanzando e seguendo i due che sono davanti, mentre Cinque si avvicina ad Elle e richiede:"Stai bene?"
"Si, ma preferirei non vedere Tidus."
"Se vuoi possiamo andarcene via e lasciarli cercare." Consiglia la castana, ma la bionda non può.
Non ha alcuna intenzione di lasciare Lasswell, il vecchio Mahru, suo compagno di viaggio, da solo.
Inoltre, è curiosa di vedere fino a che punto l'hanno cambiato poichè ne è praticamente affascinata dai suoi modi di fare.
Il bruno si ferma e si volta verso le due incitando:"Che fate? Non venite?"
Le due si incamminano e la bionda, più guarda il compagno e più è convinta che è stato migliorato alla perfezione.
In quell'istante, si ritrovano a passare per la città di Bevelle, luogo che dovrebbe stare Tidus, ma di lui neanche l'ombra finchè non si sentono tirare dei calci ad un pallone.
"Piantala, così finirai per romperlo." Rimprovera Wakka vedendolo lì a calciare quella palla arrabbiato.
"Non importa. Yuna è scomparsa. Ho litigato con lei e un certo Kurgum o come diamine si chiama lui, l'ha seguita. Questa storia non mi piace. Davvero."
"Ehi, guarda che siamo tutti preoccupati. Neanche Lulu è riuscita a trovarla."
"Lo so, ma non doveva finire così. E'....è quasi come se i creatori volessero dividerci nuovamente e lasciarci divisi in eterno. Perchè diamine mi avete richiamato dall'oltretomba allora?" Sbraita arrabbiato Tidus ricalciando il pallone.
Involontariamente, la palla rimbalza andando per il lungo corridoio in cui i ragazzi stanno camminando.
Lasswell e Rain preparano le armi per tagliarla in due, ma Elle salta su di loro calciandola e riportarla al mittente.
Tidus sorride, mentre Bartz fa cenno di saluto con la mano avvicinandosi a lui.
"Wow, amico. Sei cambiato parecchio. Hai lo stesso abbigliamento di Jecht, o sbaglio?" Nota il castano facendo annuire il biondo.


Poi, inaspettatamente, il suo sguardo si posa su di Elle che alza la mano per salutarlo.
"Dunque eri con loro, eh?"
"Non credo che siano cose di cui dobbiamo parlare."
"Per colpa tua e dei nostri allenamenti, Yuna se l'è presa con me."
"Per colpa mia? Ma come osi darmi la colpa se io nemmeno c'ero. Io...io sono stata tutto il tempo su Oblitus..."
"Ma di che stai parlando, Marphie? Ti senti bene?"Le domanda il biondo incominciandosi a preoccupare per la bionda e mettendo non pochi punti interrogativi sui due di Brave Exvius.
"Marphie?"
"Scusa, ma non ti chiamavi Elle?"Domandano prima Lasswell e poi Rain.
"Si. Diciamo che è un po' complicato da spiegare."
"Comunque, dobbiamo parlare di un problema enorme, Tidus."Riprende Bartz intenzionato a dirgli dell'attacco di Ardyn, quando il biondo si lamenta:"Ancora problemi? Qui ne abbiamo da tutte le parti. Yuna non si trova, Sin è in giro. Cos'altro ancora deve esserci di tanto problematico?"
"La caduta del settore, forse?"
"Caduta del settore?"
"Si. Ardyn vuole distruggere tutta Somniland e lasciare solo il quindicesimo settore in piedi."
"Ci mancava solo la ciliegina sulla torta.Davvaro." Risponde seccato, per poi guardare l'amico mettendo le mani ai fianchi e aggiungere:"Allora? Che si fa?"
Bartz incomincia a spiegargli tutto per filo e per segno, intanto Vaan e Terra si sono messi in viaggio per raggiungere Onion e Cecil, ma qualcosa va storto.
I motori dell'aereonave sono guasti e i due si sono fermati, momentaneamente al confine tra il quinto e il quarto settore.
"Tranquilla, aggiusterò il guasto in un attimo."
"Potremo anche farcela a piedi da qui."
"E lasciare la mia aereonave incostudita? Mpf... te lo scordi. Ho lavorato duro per comprarmela. Non posso permettermene un'altra." Si lamenta il biondo scavando nei motori dell'aereonave.
In quell'istante, qualcuno li adocchia e si avvicina a loro accorgendosi di Terra e interrompendo quel battibecco tra i due:"Serve una mano?" 


"Locke? Che ci fai qui?"
"Ero in giro a cercare Celes. L'avete vista per caso?"
"In realtà no."
"Chi è Celes?"Si intromette Vaan e la ragazza non tarda a rispondere:"E' la sua ragazza."
"Vi serve una mano? Sembrate in difficoltà."
"No, tranquillo. Ho finito. Era solamente saltato un burlone." Informa il biondo chiudendo il portello del motore e avvicinarsi al tipo.
La bionda, vedendolo avvicinarsi, decide di presentargli l'amico.
"Vaan, lui è Locke. E' un caro amico ed è stato un mio compagno di viaggio. Anche lui lavora come te."
I due si guardano in faccia e lo stupore di entrambi e ben visibile sui loro volti.
Senza esitare, il biondo chiede sorpreso:"Cosa? Sei anche tu un ladro?"
"Naaa. Non sono un ladro. Suona male essere detto così."Nega Locke, mentre invece Vaan non si fa problemi a dire:"Io sono un aviopirata."
"Aviopirata, eh? Certo che te la cavi proprio bene. Io, invece, faccio il trovatore di tesori."
"Bel mestiere."
I due incominciano a discutere quasi come vecchi amici e Terra rimane lì a guardarli finchè non li raggiunge Celes.
"Oh, allora eri qui."
"Oh, ciao Celes. Sapevi che anche Vaan è un trovatore di tesori? Solo che è ad un livello superiore. Fa l'aviopirata."
"Invece di startene qui a parlare e a fare l'idiota, sarebbe meglio se venissi con me."
"Ehi, aspetta!"
"Ci vediamo Terra. E' stato un piacere conoscerti, Vaan." Saluta la ragazza trascinandosi Locke e facendo ridere i due.

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21.

*Prompto*

Ci siamo presi una pausa dal lavoro e, per ricordare un po' i vecchi tempi, abbiamo deciso di andare a Lestallum per l'assassin festival. Ne avevo bisogno, anche per la scoperta che ho fatto.
Ho una sorella. Rika è mia sorella.
Ok, questo è un po' scioccante, ma quello che mi lascia più perplesso è vederla da lontano parlare con Gladio. Mi sa che non vuole mollare la presa su di lei.
In qualche modo, quel suo atteggiamento, mi infastidisce.


"Ehi, amico! Invece di parlare con lei, perchè non vieni un po' qui?" Richiamo l'attenzione su di me, facendolo voltare e dire alla ragazza:"Torno subito, dolcezza."
La cosa mi disgusta e non posso non guardarlo in quel modo.
"Ok, che intenzioni hai?" Domando preoccupato incrociando le braccia.
"Che intendi?"
"Intendo che vuoi fare? Vuoi metterti a perdere tempo a correrla dietro? Non lo vedi che la stai infastidendo?"
"A me sembra il contrario." 
"Non credo proprio. Dovresti stare lontano da lei. Non gli piacciono i tipi come te che ci provano con tutte." Gli dico infastidito dalla cosa.
Lo vedo voltarsi verso di me e ridere:"Prompto, non credi di essere un po' troppo protettivo con lei?"
"Non lo sono per niente. Lei è... una carissima amica e non voglio che venga presa in giro."
"In realtà a me sembri geloso."
"Io? Geloso? Ma per favore! Ho una ragazza stupenda di nome Cindy, perchè dovrei essere geloso?"
La realtà è che lo sono davvero, ma come faccio a dirlo? Insomma! E' mia sorella. Non posso mettermi con lei!
Nel pensare, la vedo avvicinarsi a me e togliersi il cappuccio del costume dicendomi:"Ehi, non vieni a divertirti?"
Non so perchè, ma sembra avere un aspetto differente.
"Rika...hai fatto qualcosa a...?" Cerco di dire, ma pur avendo qualcosa di diverso, non riesco neanche a capire cos'è che ha cambiato.


"No. Probabilmente il costume mi ha scombinato i capelli." Si giustifica, ma ha un aria stranamente stanca e confusa.
"Ti senti bene?"
"Certo. Perchè non dovrei?"
Le sta succedendo qualcosa. Me lo sento, ma non riesco a comprendere cosa.
La vedo prendermi per il braccio e dirmi:"Avanti! Andiamo a divertirci! Non stare qui!"
Tutto sta girando in modo strano e anch'io incomincio a sentirmi diverso.
Quand'è che lei è venuta qui? Ah...già. L'avevo dimenticato. E' venuta con Libertus. Lui l'ha arruolata nei glaive. Viene da Altissia. No, aspetta. Forse da... Galahd. 
Cosa mi sta succedendo adesso? 
Perchè sto avendo questi vuoti di memoria proprio ora? 
Un attimo! Com'è che....si chiama?
Ah...giusto. Dovrebbe chiamarsi Player se non sbaglio... 
Non so nemmeno perchè diamine mi stavo preoccupando fino ad un attimo fa.
Possibile che il lavoro mi stia provocando questa amnesia?

*Stella*

Eccomi nel settimo settore di Somniland. Sono fuggita da Ardyn dopo aver saputo che Noctis sarebbe andato nel settore attuale. 
Ho sentito che da queste parti, nella città dimenticata, si può andare direttamente su Oblitus. 
Devo parlare con i miei creatori, ma...non trovo l'entrata.
"E adesso che faccio?" Mi chiedo inginocchiandomi delusa.
Se non faccio qualcosa, l'ombra di Ignis cesserà di esistere, Ravus non vuole darmi ascolto. Ardyn gli ha anche ordinato di seguire Noctis e la cosa non mi piace per nulla perchè lui, Noctis, vuole e deve andare nel settore attuale per controllare chi pazzo è stato ad andarci essendo che lì c'è solamente parte del quindicesimo settore e lui ne è il re, ma se lo facesse... morirebbe.
Mi sento così impotente in questo mondo.
Perchè mi hanno creata così debole?
Le lacrime mi escono spontanee pensando a cosa possa succedere a Noctis e Ravus se andassero come previsto in quel settore del mondo di Oggi.
Inconsapevolmente, il mio pianto richiama qualcuno.
"Dolce anima smarrita. Perchè stai piangendo?" Sento una voce femminile parlarmi.
Alzo lo sguardo verso una luce quasi accecante.
Comprendo subito chi è.
Giungo le mani verso il petto chinando il capo e domandando:"Lady Minerva. Signora del mondo, Dea degli abissi profondi e di Somniland. A che devo la vostra apparizione?"


La vedo atterrare dinanzi a me, quando ella mi sorride e risponde:"Non sapevo di essere conosciuta così su Oblitus."
"Voi...voi conoscete Oblitus?"
"Ovvio. Io sono spesso lì. Mi hanno richiamato nel quindicesimo settore, perchè sono la protettrice del mondo di Somniland e della stirpe di Final Fantasy."
"Credevo fosse Cosmos a..."
"Mia sorella? No. Lei è solamente su Dissidia insieme a Materia ed è sempre in contrasto con Caos, ma per un'unica ragione. Hanno sentimenti contrastanti. Cosmos non accetta le regole di Caos, mentre Materia è innamorata di Spiritus. Entrambi  sanno che per vedersi devono sempre stare in conflitto perchè se c'è solo bene, Caos e Spiritus cessano di esistere e lo stesso vale se c'è solo male, Cosmos e Materia moriranno."Spiega la dea lasciandomi sorpresa.
"Cosmos...è vostra sorella? Io...non credevo...non sapevo..."
"Qual è il motivo delle tue lacrime?"Incomincia a chiedermi ed io, alzandomi, rivelo:"Ravus non mi ascolta, Noctis vuole andare nel settore attuale per scoprire cos'è successo e l'ombra di Ignis sta morendo nonostante l'ombra di Noct tenta di tenerlo in vita. Non voglio che questo accada. Voglio parlare con i creatori."
"Non puoi cambiare il loro destino. Non puoi metterti tra di loro."
"Non mi importa più di essere ripresa. Mi importa della sopravvivenza di quei tre."
La Dea mi guarda e sorridendo si avvicina.
"Hai un cuore nobile e forte, anche se sei stata scartata sei sempre in pensiero per gli altri. Questo fa di te una donna d'onore che non merita di stare su Oblitus."
La vedo prendermi per mano e inspiegabilmente mi ritrovo nella stanza dei creatori.
"Parla con loro, ma fa presto." Mi dice ed io annuisco.
Mi avvicino a loro, ma non vedo Nomura, il mio creatore. Mi guardo un po' intorno e noto il concept che mi ha mostrato Noct. E' proprio come pensavo.
Non vorranno rimettermi nella storia, adesso?
Sento aprirsi la porta ed eccolo un po' brillo. Avrà bevuto tutta la notte.
"Ehi, Nomura. Cos'hai?"
"Dice di aver rivisto Ardyn e per passare la notte a non sentirsi minacciare è stato a bere." Informa uno dei suoi collaboratori.
"Questo lavoro ti sta logorando molto, perchè non ti prendi una vacanza?"
"Appena finiremo mi prenderò qualche giorno, ma adesso dobbiamo finire l'episode Ignis. Come procede?"Lo vedo domandare, mentre uno di loro risponde:"La bad ending è conclusa." 
"Però è un po' malinconico. Cioè...la morte di Ignis con l'anello al dito ha un non so che di doloroso." Informa uno dei designer mettendo le mani dietro la nuca e guardando Nomura sedersi alla sua postazione e rispondere:"Doveva esserci una bad ending se il giocatore perde."
"Maledizione. Ecco perchè l'ombra di Ignis sta morendo. Voi lo state uccidendo!" Urlo sconvolta.
Inspiegabilmente, Nomura riesce a sentirmi.
Si volta verso di me, quasi come se mi vedesse.
Lo vedo diventare bianco cadaverico.
"Ma...cosa...?"
"Nomura, sta bene?"
"Vedete anche voi quello che vedo io?"Incomincia a chiedere indicandomi.
Probabilmente l'alcool ha alterato le sue capacità cognitive e riesce a vedermi senza problemi, cosa che gli altri che stanno accanto a lui non comprendono.
"Cos'è che vede?"
"Ah...forse il concept del vecchio versus XIII."
"C'è Stella..."
"Si, sul concept c'era Stella come personaggio. L'avete dimenticato."Chiedono i suoi collaboratori non credendo che lui potesse vedermi.
"Nomura, mio creatore. Devo parlarvi. Non potete andare avanti così."
Lo vedo alzarsi e venirmi vicino.
"Sei così diversa da vicino, rispetto a come ti avevo concepito."


"Sta uscendo fuori di testa."
"Mi sa di si." Discutono due dei suoi collaboratori.
"Vi sbagliate, creatore. Sono esattamente come mi avete creata. Ma non sono qui per discutere di me. Ho poco tempo."
"Nomura, che stai guardando?"
"Sh...state zitti. Devo ascoltare Stella cos'ha da dire."Rimprovera il suo collaboratore per poi dirmi:"Dimmi tutto quello che vuoi, figlia mia."
"So che Ardyn vi sta torturando a creare più cose per il quindicesimo settore, ma dovete finirla. Dopo l'episode Ignis dovete cessare di creare cose che possono far del male ai nostri compagni. Già avete archiviato i vecchi progetti di Noctis, Prompto, Ignis e Gladio. Avete archiviato me e il mio guarda spalla, ma non importa perchè non sono in pericolo come i vecchi progetti che avevate sugli eroi del quindicesimo settore."
"Che vuoi dire? Perchè dici che sono in pericolo?"
"Noctis si sta indebolendo, Ignis sta morendo, Prompto è confuso e distrutto mentalmente, Gladio non ha neanche più la forza di poter reggere i suoi compagni. Dovete unirli. Dovete unire loro. Se Noctis è vivo ed Ignis ci vede, magari sarebbe tutto diverso."
"Ma certo. Un finale alternativo ci starebbe bene."
"Inoltre, potete mettere nel finale anche Ravus? Lui adesso è accecato dall'odio verso Noctis, magari con un finale diverso potrebbe fargli comprendere la realtà delle cose." Propongo, mentre lui mi guarda incredulo.
Lo vedo annuire per poi voltarsi verso gli altri collaboratori e dire:"Ragazzi, gettate il vecchio progetto di Ignis. E' vero che l'abbiamo appena concluso e lo stavamo riscrivendo, ma voglio mettere un finale alternativo."
"Cosa?" 
"Ma non ce la faremo mai per..."
"Ce la faremo. Abbiamo tutto il materiale che ci serve. Prendete gli archivi e i vecchi progetti. Abbiamo già l'idea di Ravus cresciuto, abbiamo già la sezione del cristallo, abbiamo già tutto. Basterà  solo modificare qualcosa e il gioco è fatto. Dovrà esserci un'altra bad ending. Creiamo prima quella e poi facciamo la good ending. Così non facciamo del male a nessuno."
"Vi ringrazio."Dico con le lacrime agli occhi, quando Minerva mi chiama:"Stella, principessa di Tenebrea e dea della vita. E' ora di andare."
Il creatore si volta verso di me, mentre scompaio insieme alla Dea Minerva. Mi ritrovo nuovamente in quella città dimenticata nei pressi del lago dove lei si stacca da me.
Allora, mi volto verso di lei per ringraziarla:"Non potrò mai ringraziarvi per questo."
"Non preoccuparti. Tra Dee, dobbiamo aiutarci." Rivela sorridendo e scomparendo in una scia di luce, quando vedo Ravus venire verso di me.
"Allora è qui che ti eri cacciata."
"Sono stata qui tutto il tempo. Credo di essermi persa." Mento, mentre lui mi guarda perplesso.
"Ardyn mi ha ordinato di trovarti. Il tuo segnale era sparito dal monitor del capo. Come hai fatto?"
"Non lo so. Probabilmente qui non prende." Continuo a mentire andando con lui verso la residenza di Ardyn.


*Noctis*

Dopo aver parlato con Cecil e Onion è stato concordato un piano. 
Devo andare nel settore attuale, ma per farlo ho bisogno di andare prima nel mio. Non posso partire nuovamente senza passare di lì.
Potrei solamente creare altri danni di cui poi me ne pentirei. Inoltre, voglio parlare con Luna prima di andare.
"Re Noctis." Si chinano le guardie vedendomi passare per entrare nel palazzo.
Entro nelle mie stanze, ma Luna non c'è.
Incuriosito chiedo informazioni alla glaive alle mie spalle:"Crowe, dov'è la regina?"
"Nyx l'ha portata con se, maestà. Sembra che Ardyn volesse rapirla."
A quelle parole tutto diventa chiaro. Probabilmente Ardyn ha scambiato Stella per Lunafreya e l'ha rapita, ma chissà per quale motivo l'ha tenuta in osteggio. La cosa inizia a puzzarmi e non poco.
"Sai dove l'ha portata?"
"Non ancora, sua altezza. Appena avremo le coordinate la riporteremo nel settore."
"Grazie per l'informazione. Adesso...puoi andare." Rispondo vedendola chinarsi nuovamente e uscire dalla stanza.
Lì, sul tavolo, c'è qualcosa che salta all'occhio.
Mi avvicino. E' una foto del mio matrimonio.
Quella foto mi distrugge.


Eravamo così felici lì e ci amavamo così tanto.

*Ricordi di Noctis*

Insomnia era uno splendore. Tutto addobbato e in festa nonostante fosse stata stravolta dalla guerra con l'impero di Niflheim e dagli attacchi di Ardyn.
"E' pazzesco che abbiano pensato a tutto questo." Mormorai vedendo il mio trono addobbato per la cerimonia.
Quel che doveva essere il mio funerale, venne trasformato da quei tre pazzi dei miei compagni in un vincolo matrimoniale con Luna. Sapevano che io volevo sposarla ed era anche la volontà di mio padre farmi unire a lei.
Avevo indosso il vestito che lui voleva mettessi al mio matrimonio con la principessa di Tenebrea. 
Ero emozionatissimo e nervoso.
Mi sedetti, prendendo la foto che quei tre mi avevano appoggiato su quel trono.


La nostalgia mi prese. Sapevo già che dopo quell'evento, mi sarei definitivamente staccato da loro.
Da lontano, vidi Lunafreya venire verso di me con quel vestito bianco addosso.
Era bellissima e leggiadra, mentre si sedeva accanto a me e mostravo quella foto incoronando il matrimonio nostro con quello scambio di sguardo e quel bacio che nessuno avrebbe mai visto.
Improvvisamente, udii una voce. Era la voce del mio defunto padre, re Regis che veniva verso di me, con quel sorriso orgoglioso e fiero.
La cosa più strana fu vederlo vivo e vegeto dinanzi a me.
"Papà..." Mormorai alzandomi dal trono.
"Sedetevi, maestà. La cerimonia non è ancora finita." Annunciò facendomi sedere. 
In quell'istante vidi entrare al palazzo Prompto, Ignis e Gladio.
"Ragazzi..."Sussurrai sapendo che di me c'era solamente il fantasma e loro neanche mi vedevano.
"Secondo voi andrà bene farlo?" Chiese il biondo guardando Ignis che si chinò verso il trono e rimproverò:"Porta rispetto, inanzitutto. E' ancora il re, Prompto."
Lo vidi chinarsi proprio come poi fece anche Gladio.
Con occhi orgogliosi, mio padre mi disse:"Figlio mio, so che il tuo viaggio non è stato facile. Da re, ti sei battuto in innumerevoli sfide, ma le hai affrontate senza mai perderti d'animo, camminando a test'alta fino all'alba. Devi esserne orgoglioso."
"Padre... vi ringrazio."Borbottai con quel po' di voce che mi rimaneva dall'emozione. Lo vidi voltarsi verso Luna e ringraziarla.
"Lunafreya, devo ringraziarti per aver vegliato su mio figlio, come sciamana, come sua promessa. Che la vostra felicità possa durare per sempre."
"La ringrazio, maestà." Rispose la mia sposa, mentre vidi mio padre voltarsi poi verso quei tre che erano ancora chinati e distrutti dalla mia morte, ma potevo vederli benissimamente.
Regis si avvicinò a loro e annunciò:"Gladio, Ignis, Prompto, siete rimasti accanto al mio testardo erede. Avete la mia eterna gratitudine. Il futuro del regno è affidato a voi."
Lo vidi appoggiare le sue mani sulla spalla destra di Gladio e quella sinistra di Ignis per dargli conforto, mentre indeciso, Prompto guardò i due e avvertì:"Allora...inizio io..."
Poi avanzò verso di me. Aveva gli occhi lucidi e cercava di trattenere le lacrime.
Sapevo che non poteva vedermi, ma le sue parole furono così commuoventi...
"Ehi, amico!"Salutò alzando la mano per dire:"Congratulazioni per il matrimonio! Immagino che significhi che il nostro viaggio insieme sia finito, huh?"
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime e asciugarli con la manica della giacca da glaive che aveva indosso per poi continuare:"E' triste dirsi addio, ma sono così felice per te...per entrambi... Le parole di Lady Lunafreya e la tua amicizia mi hanno cambiato in meglio e non posso ringraziarvi abbastanza."
"Non c'è bisogno di ringraziarmi, Prompto." Dissi, mentre lui si allontanava e andava verso gli altri, ma poi si fermò. Si voltò verso di me e mettendosi la mano dietro la nuca, aggiunse:"Oh...ehm... lascia stare il discorso 'inizia l'alba di un nuovo mondo' con me, eh! Semplicemente godetevi il vostro lieto fine."
Lo vidi allontanarsi con le lacrime agli occhi e tirare su col naso per poi uscire fuori dalla stanza, mentre io mormoravo:"Prompto..."
Sapevo che era doloroso dirsi addio. Non volevo vederlo in quello stato, ma non potevo farci nulla.
Quella promessa purtroppo non poteva andare avanti nel settore attuale. I due imperi non andavano d'accordo, ma quella voglia di mantere quella promessa era viva dentro me e speravo di poterlo fare in un altro mondo, magari nell'oltretomba.
Sentendo la porta chiudersi, Ignis avanzò verso di me."Congratulazione, Noct."
"Grazie, Ignis."
"Sono certo che tuo padre sarebbe lieto di vederti indossare il tuo vestito, e unirti alla tua bellissima sposa, nel sacro vincolo del matrimonio. Vorrei tanto poterlo vedere anch'io."
"E' un peccato che tu non l'abbia sentito. Lui, infatti, adesso è qui." Gli rivela guardandolo dietro di lui, ma Ignis, ovviamente, non poteva sentirmi ne vedermi.
"Sin da quando eri un bambino, ho percepito che eri destinato a grandi cose. Sono lieto di aver avuto ragione."
"Ignis..."
"Amico mio, mio signore, fratello mio...auguro a te e a Lady Lunafreya una felicità senza fine."Augurò chinandosi a me.
"Grazie ancora Ignis..."Mormorai con quel filo di voce cercando di non dar a vedere il dolore che potevo dentro nel lasciarli.
Ignis fece la stessa cosa di Prompto, si tolse gli occhiali asciugandosi gli occhi per poi uscire da lì, mentre si avvicinava a me Gladio con quel suo fare un po' da spaccone che è.
"Prima eri a malapena in grado di allacciarti le scarpe, è pazzesco che adesso ti stia addirittura sposando. Hai fatto molta strada, Noct, e voglio che tu sappia che sono orgoglioso di te. Adesso voi due siete finalmente insieme, farai meglio a trattarla per il meglio, afferrato?" Domandò facendomi ridere e rispondere:"Afferrato."
"Pensiamo noi a tutto il resto. Non preoccuparti:questo mondo è in buone mani."
"Sicuramente lo è..." Gli dissi vedendolo allontanarsi con un sorriso sulle labbra, ma era falso.
Lo si vedeva.
Si era voltato per non mostrare le lacrime mentre concludeva il discorso:"Congratulazioni, amico. Spero che voi due siate felici per sempre."
"Grazie, Gladio... spero che anche voi possiate essere felici." Augurai vedendolo allontanarsi e uscire dalla stanza.
Mio padre si avvicinò, mentre una luce ci inghiottiva letteralmente. Mi ritrovai nello stesso luogo. Fu come un flash accecante di una fotocamera che per un attimo ci stordì, ma eravamo sempre nello stesso posto. Almeno era quello che credevo.
Mi alzai e mio padre avanzò verso di me, salendo sulle scale per raggiungere il trono dov'ero, mettendomi una mano sulla spalla e dicendomi:"Benvenuto a Somniland."
"Somniland?" Chiesi incredulo.
In quel momento seppi che quel settore, il quindicesimo, era lì e che tutti coloro che erano morti nel settore attuale erano vivi in questo posto.
La cosa assurda è che gli antichi re continuano a regnare così come mio padre, il settore è protetto da me, l'eroe del quindicesimo, ma se devo dettare legge la cosa si complica. C'è la democrazia monarca in questo settore adesso. Tutti i re e i sudditi decidono se approvare o no qualcosa, anche per i trattati di pace c'è bisogno il consenso del popolo.
In quell'istante compresi la realtà. La nuova alba non era sul settore attuale, ma qui. Somniland era la nuova alba ed io ero uno dei quindici eroi che formava questo posto stupendo.
Avrei solo voluto avere loro al mio fianco, ma non importava.
Avevo Luna al mio fianco e quello mi bastava per andare avanti.


*Insomnia del quindicesimo settore di Somniland - Oggi...*

Avrei dovuto capirlo che non sarebbe durato. Anche se il tempo è riuscito ad attutire la mancanza dei miei compagni, sapere di Stella e di ciò che sarebbe dovuto essere, mi confonde.
Questo matrimonio con Luna, non doveva esserci. Io...io dovevo essere con Stella.
Perchè continuo a sentirmi così confuso? 
Cos'è che mi sfugge?
Possibile che mi sia realmente innamorato di lei?

*Ardyn*

Essere un capo dei villani non è facile, me ne rendo conto, ma la mia vita non è mai stata tutta rose e fiori.
Un re che rifiuta il suo erede, una Galahd attaccata da demoni, una sovrana destinata a morire a causa del sacrificio del suo amato...
La verità su di me è più scomoda e scioccante di quanto si pensi.
Io e Noctis... siamo fratellastri.
Essere il figlio illegittimo di un re, non è mai stato una cosa facile da gestire. 

*Ricordi di Ardyn*

Ero giovane e sognavo le carezze di un padre che non è mai stato presente. 
Compire diciotto anni ed essere l'unico erede al trono, nonostante fossi illegittimo, fece riflettere molto a Regis, mio padre che decise di accogliermi e presentarmi al popolo formalmente. 
Il regno di Niflheim era in pace con quello di Lucis e mi sarei dovuto unire con la principessa di Galahd. Sinceramente, non ero poi così entusiasto della cosa.
A rafforzare quell'idea furono anche le voci dei cittadini che sentivo ogni qualvolta giravo in quell'impero. Credevano che un re con un figlio illegittimo come erede, fosse una vergogna e un sacrilegio.
Nel ritrovare mio padre, dovetti lasciare a Niflheim mia madre.
Inconsapevolmente, in quella città così ricca e accogliente,conobbi quella principessa, vestita come una semplice abitante amante dei libri. I suoi occhi mi stregarono in qualche modo ed io me ne trovai innamorato al primo sguardo incominciando a fregarmene delle opinioni altrui. 
Volevo unirmi con lei come era stato deciso.


I giorni passavano, ma mio padre riteneva sempre che avevo abitudini bizzarre per poter regnare e rimandava la mia presentazione di volta in volta, ma sapevo che non ero io il problema.
Il problema era l'immagine stessa che Lucis e Insomnia avrebbero avuto con un re illegittimo.
Ero una disonorazione agli antichi Dei e me ne rendevo conto. Spesso lo sentivo dire che non ero io il prescelto, ma non sapevo a cosa si riferisse.
Quel giorno mi ritrovai a camminare in quella città quando la terra si mosse sotto i miei piedi.
I demoni la stavano attaccando ed io volevo mostrarmi degno di regnare sacrificandomi in nome del mio futuro popolo e salvare la mia futura sposa.
Quel gesto non bastò, anzi... mi portò solamente dolore.
Mio padre non mi riconobbe con suo figlio, ma come demone impuro e usurpatore, la mia amata si era intromessa mentre assorbivo il potere dei demoni per liberare il suo popolo dalla schiavitù e fu uccisa, proprio come il re di Niflheim fece con mia madre sapendo che era suo figlio. Nessuno mi voleva. Nessuno accettava l'impurità che avevo assorbito. Credevano tutti che l'avessi fatto per essere immortale ed eterno, ma non era così. Volevo solo rendermi utile e proteggere il mio futuro popolo.
Fui condannato dal cristallo stesso a tornare indietro di duemila anni dagli antenati che erano entrati nel cristallo anni prima. 


I demoni nel mio corpo mi diedero i poteri che ho e l'immortalità di vedere i successori al trono di Lucis, ma non volevo starmene con le mani in mano. Decisi che a quella vita di sacrifici avrei dato un senso e avrei rovinato tutti come avevano fatto con me.
Logorato dalle gesta di Regis e dal fatto che avesse avuto un erede dopo qualche anno dall'inizio della guerra, mi unii all'impero di Niflheim per combattere questa guerra e rivendicare ciò che ero.

*Quindicesimo settore di Somniland - Oggi...*

Non so fino a che punto sia vera questa storia, ma la mia mente non fa altro che ricordarmela. Come se qualcuno volesse ricordarmi ciò che è successo, ma non comprendo ancora fino in fondo il motivo.
Anche se questi pensieri mi distruggono psicologicamente, devo mostrarmi forte e devo cercare di gestire la situazione con gli altri villani. Di loro... non mi fido. Non mi sono mai fidato.
Decido di utilizzare l'illusione, fingendomi Caius.
So che adesso è in cerca di Lightning ed è stato lui a smuovere tutti i villani, ma non so con precisione i loro piani.


Entro nella stanza dove vedo i villani riuniti.
Lo sguado di Sephiroth sembra dirla tutta. Mi osserva. Sente che c'è qualcosa di strano.
"Che ci fai qui? Pensavo fossi andato a cercare Lightning."
"Si, ma sembra che non sia nei paraggi."
Stella entra in stanza con Ravus e sentendo quei discorsi, mi guarda incuriosita per poi voltarsi verso gli altri e dire:"Da quanto in qua Ardyn dovrebbe cercare Lightning? Non era Caius?"
Sembra quasi confusa nel dirlo. Possibile che riesca a vedere il tranello?
"Stai scherzando? Lui non è Ardyn."
"Probabilmente deve ancora imparare bene i nomi." Ipotizza Artemisia vittima del mio inganno come Edea.
In quell'istante la vedo sorridere come se avesse compreso tutto. Si avvicina affermando con decisione:"Togliti la maschera dell'illusione! Su di me non funziona. E poi, ti si vede il cappello cadere."
Sorrido, prendendolo tra le mie mani e togliendo l'illusione complimentandomi con lei.
"Molto astuta. Davvero." Poi, mostrando il mio volto, avvicinandomi a lei mettendo il mio cappello in testa ad uno dei soldati magitek entrati con lei, e le chiedo:"Nessuno riesce a vedere l'illusione mia. Come hai fatto? Hai qualche potere?"


"Sono semplicemente immune alle illusioni e alla manipolazione mentale. Lo sono tutti quelli come me."
"Dunque... ce ne sono altri come te."
"Che importa. Tu hai me, mio signore." 
Più guardo la bionda e più mi rendo conto che c'è qualcosa di strano e di diverso in lei. 
Non è come gli altri villani. Non riesco a leggerla e nemmeno a comprendere le sue mosse.
E' quasi come se non fosse stata programmata. Come se non fosse ne buona ne  cattiva.
Chi diamine è questa Stella?
Mi volto verso Sephiroth e minaccio:"Se so che Caius è andato da Lightning per allearsi, tu non rivedrai mai più tua figlia."
"E' andato per ucciderla, non per allearsi." Mi risponde mentre incomincio ad allontanarmi.
So la realtà qual'è e devo agire in fretta. Questa Stella si sta mettendo troppo di mezzo e la cosa non mi piace, sopratutto perchè la mia illusione su di lei non funziona.



***Intanto, a nostra insaputa...***

Una lacrima scende sul volto dell'ombra di Prompto.
I ricordi sono tutti ritornati nella sua mente e la cosa non gli piace per niente.
"Ehi, Prompto. Cos'hai?"
"Noct...ho...i miei ricordi... sono... aumentati. Che significa?" Domanda preoccupato all'ombra che se ne sta seduto sull'erba a guardare l'orizzonte.
"La risposta non ti piacerà."
"E'...già...?"
"No, ma le manca poco... al massimo una settimana."Gli risponde lasciandolo ancora più addolorato di prima.
"Invece di piangere, va a controllare i blank. Sembrano che litigano di nuovo." Riprende lo shinigami guardando il villaggio dei blank davanti a lui.
"Potresti andarci tu."
"Sono debole. Non voglio sforzarmi. Mi sento abbastanza stanco. Altrimenti, perchè prenderei quelle anime?" 
Il biondo si asciuga le lacrime per poi alzarsi e diventare serio.
Cerca di trattenere il dolore dentro di se e di mostrarsi duro, ma non è facile.



Diventa fumo per arrivare più facilmente dai blank.
La realtà è che i blank non sono perfidi come si pensa, ma semplicemente spaventati dall'oscurità che hanno nel cuore e dai ricordi mancanti.
Chiunque diventerebbe aggressivo se si hanno emozioni di paura, di terrore, di confusione, di sottomissione, ma sopratutto il non sapere e quindi l'ignoto, non fa altro che alimentare le loro fobie nonostante abbiano una guida come Vox che cerca di tranquillizzarli.
Le ombre, per qualche strana ragione, sembrano rassicurarli. Per questo loro li controllano e cercano di mantenere l'equilibrio. Sono così fragili e vulnerabili che possono distruggersi tra di loro anche senza volerlo realmente. Ed è proprio per questo fatto che le ombre controllano quelli che i nessuno e i dimenticati chiamano blank e considerano come mostri, ha dato vita ad una supposizione irreale. Ovvero, sia blank che nessuno, ma anche i dimenticati pensano che le ombre sono l'ultimo stadio dei blank, ma non è così. Solo pochi di loro conoscono la realtà.
Sono solo vecchi progetti che la square modifica dividendo la parte iniziale da quella finale. Quella iniziale rimane bloccata su Oblitus e controlla i blank affinchè possano mantenere l'equilibrio tra nessuno, dimenticati e blank. Non facendoli uscire dal loro territorio, regna tranquillità e pace tra le razze, ma quei pochi blank che si azzardano ad uscire e se ne vanno in giro, vengono uccisi non solo dai dimenticati e dai nessuno, ma anche dalle stesse ombre per nutrirsi di energia che a loro manca. 
Purtroppo quelle ombre sono costretti a rimanere lì a fare quella vita. Finchè ci saranno i creatori a modificarli, loro subiranno le torture, mentre coloro che sono i loro alter ego cambieranno come se niente fosse.
Il dolore lo percepiscono loro poichè ciò che sta creando la square non è altro che il passato degli eroi risedenti nel settore attuale.
"Ragazzi, ehi! Piantatela di litigare!" Urla l'ombra di Prompto trovandosi dinanzi ai blank che litigano.
"Vuole uccidere!"Sbraita uno dei blank puntando il dito verso l'altro blank che cerca di giustificarsi:"No, fuoco riscalda. Non uccide." 
"Tu brucia tutto. Uccidi blank. Uccidi tutti con fuoco."
"Ehi, calma. Guarda me!" Riprende l'ombra di Prompto sedendosi davanti al fuoco e voltandosi verso il blank spaventato:"Vieni. Caldo. Riscalda."
Il blank si rassicura e si siede accanto a lui.
"Così....fuoco no uccide?"
"Fuoco uccide, ma non così." Rassicura l'ombra alzandosi e scompigliando i capelli al blank che si siede accanto all'altro blank.
"Wol." Mormora una blank poco distante dai due, coprendosi la testa con una coperta, intristita.
Quel semplice nome attrae l'attenzione di Prompto.
"Che hai detto?"
"Wol. Questo Tol, White e Black diceva. Ricordava Wol. Amico, ma no suo volto. Voleva trovare Wol quando uomo strano con elmo di corna aveva spada in mano. Voleva uccidere. Noi aiutato loro, ma dimenticati  ucciso tutti."Ricorda tremolante la blank dell'episodio di quando Wol è stato infettato.
Il biondo si avvicina alla blank abbracciandola e dicendole:"Tu no triste. Ok? Noct guarda noi. Lui non vuole che tu triste."
Fa notare lo shinigami sulla cima che li osserva.
"Io...volere diventare ombra presto. Così proteggere compagni."
Rabbia, dolore, paura, rancore, timore, terrore, fobie, odio, noia, tristezza e quant'altro sentimento oscuro regna nei cuori di quei blank. L'ombra di Prompto sa che sta ingannando le loro menti, ma non può non farlo. Se sapessero che rimarranno così per sempre, che sono senza ricordi, potrebbero arrivare ad ammazzarsi l'un l'altro e le ombre vogliono proteggerli da questo.
Il biondo alza lo sguardo verso Noct che si alza anche lui e si allontana da lì.
Intanto, su Somniland, più precisamente nell'ottavo settore,  Squall si ritrova davanti a Cloud.
"Cloud?" Chiama vedendolo avvicinarsi a lui con la moto. Si ferma e dietro al biondo c'è anche Lucis.
"Lucis? E tu che ci fai qui? Pensavo fossi su Oblitus."Chiede sorpreso alimentando la curiosità del biondo.
"Tu...conosci questo qui?"Domanda vedendo il rosa scendere dalla moto e avvicinarsi al castano.
"Ah...questa è una bella storia. Tutto è iniziato quando è arrivato su Oblitus. Praticamente..."Incomincia a dire Lucis tentando di raccontare, ma sia Squall che Cloud non lo ascoltano neanche.
Il biondo scende dalla moto e guarda il compagno, mentre questo si avvicina iniziando a fare domande:"Che ci fai qui? Pensavo fossi arrabbiato e volessi stare nel tuo settore."
"Avevi ragione. Dobbiamo aiutare Firion. Dov'è Lightning? Devo parlare anche a lei dei piani di Ardyn."
"Hai scoperto qualcosa?"
"Pare che Ardyn voglia distruggere tutti i settori e lasciare solo il quindicesimo in circolo."
Vedendo che sta parlando da solo, Lucis incomincia a lamentarsi:"Ehi! Grazie tante! Guardate che stavo parlando."
I due, alterati, si voltano verso di lui rimproverandolo:"Non adesso Lucis."
Poi si voltano l'uno verso l'altro e il biondo, perplesso, nota:"Approposito... ti vedo diverso. Sei...più tu."
"Aveva un'ombra che l'ha fagocitato. Per questo è diverso." Spiega Moguri avvicinandosi ai due.
Vedendola, in un primo momento, Cloud rimane confuso.
"Leon...chi...?"Cerca di chiedere facendo sorridere il castano. La confusione nella mente del biondo è plausibile. In fondo, Moguri assomiglia terribilmente a suo fratello.
"Chiamami Squall. Lei è mia sorella Moguri. Era anche lei su Oblitus, ma ho insistito per portarla nel settore. Infondo è anche suo." Confessa il castano, mentre Lucis, vedendo la ragazza si butta nelle sue braccie.
"Moguri! Mi sei mancata così tanto!"
Vedendosi Lucis addosso, la ragazza incomincia a domandare incuriosita:"Sbaglio o non volevi venire qui?"
"Si, infatti era così, ma poi ci ho pensato su."
"Ci ha pensato un'ombra a quanto pare." Gli rivela Cloud preoccupando la castana.
"Un'ombra? Lucis? Che hai combinato?"
"Diamine, Cloud! Non parli mai tu, proprio ora devi parlare?!"Inizia a sbraitare contrariato, mentre Moguri vuole saperne di più.
"Lucis, dimmi cos'è successo!"
"Ehi, io non ho fatto nulla! E' stato Noct a....a...."Balbetta non sapendo come dirglielo, quando interviene nuovamente il biondo:"Gli ha dato la sentenza, ma non preoccupatevi. Abbiamo parlato con Agni e sembra avere un antidoto. Stiamo andando a prendere gli ingredienti adesso."
"Dov'è?"Grida Moguri prendendo Lucis per l'armatura che confuso chiede:"Cosa?"
"Fammi vedere dov'è!" Continua ad urlare allarmata cercando di strappargli i vestiti di dosso.
Senza pensarci due volte, Lucis la respinge.
"Moguri! Un po' di delicatezza, per favore."
Con questo, il rosa si scopre i pettorali, ignaro che in quel momento Seifer arriva sul posto.
"Ehi, ehi! Tu che ci fai qui? Che stai combinando?!"
Il volto di Moguri cambia espressione nel vedere il numero inciso sul petto del compagno.
Squall ferma il biondo ingelosito, accorgendosi che qualcosa non va.
"Moguri..." Chiama il fratello, mentre la ragazza alza lo sguardo verso l'amico mormorando perplessa:"Sono...solo... dicianove?"
"Veramente ne erano venti fino a qualche minuto fa."
"Dovete sbrigarvi. Vi darò una mano personalmente. Non posso permettere che il mio allievo si ammazzi per essere andato troppo vicino ad un ombra." Decide avvicinandosi al fratello e a Cloud.
"Guarda che non sono stato io ad andargli vicino. E' lui che mi ha condotto lì."
"Lascia perdere tutto. Squall, vieni anche tu. Avremo sicuramente bisogno di una mano. Cloud, quali sono gli ingredienti?" Incomincia a chiedere andando dal biondo e strappandogli la lista dalle mani.
"Cento di panacea del dodicesimo settore. Bene."Legge per poi alzare il volto verso Cloud e impartire ordini:"Tu e Lucis andate nel decimo. Io vado nel dodicesimo con Squall. Ci ritroviamo nel nono settore per accellerare i tempi. Prenderemo un aereonave lì e andremo da Agni."
Seifer, vedendola decisa, la segue prendendola per il braccio:"Dove credi di andare? Tu sei parte del settore adesso."
"Lo so, ma ho un amico da aiutare. Non posso lasciarlo morire."
"Perchè stai sempre dietro di lui? Potrebbe cavarsela benssimo da solo."
Quelle parole fanno imbestialire la ragazza. Respira profondamente per calmarsi e poi, mettendogli le mani sulle spalle rivela:"Seifer, quando ero su Oblitus, mi annoiavo e la noia porta pensieri, i pensieri portano ricordi e i ricordi ti distruggono psicologicamente e fisicamente. Da quando è arrivato lui tutto è cambiato. L'ho addestrato come se fosse il mio allievo e ogni giorno cercavo di fargli imparare cose nuove. Se non faccio uso di sostanze è grazie al suo appoggio."
"Sostanze? Perchè? I dimenticati..."
"Si drogano Seifer, ma non per loro volontà. Lo fanno per necessità. La droga devia la mente e così facendo anche i ricordi scompaiono. Scomparendo i ricordi, i segni sul corpo causati dai ricordi vanno via. Non è una cosa facile da comprendere, ma le cose vanno così per noi di Oblitus, per noi dimenticati." Spiega per poi togliergli le mani dalle spalle e continuare:"Inoltre, è mio amico e compagno. I dimenticati non sono buoni, ma neanche cattivi. Sono persone prima di tutto. Si aiutano a vicenda essendo pacifisti e come tale non posso far altro che adempiere al mio credo." 
Con questo, la ragazza si lascia il ragazzo alle spalle richiamando il fratello e iniziando la ricerca insieme a Cloud e Lucis, lasciando lì Seifer a riflettere su quelle parole.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22.

*Meia*

Palamecia, il luogo in cui mi trovo e sto girando con Wol.
E' strano. Non capisco. Cordelia sembra essersi allontanata di molto dal secondo settore.
"Dopo quella collina dovrebbe esserci l'inizio del nostro vecchio settore."Guida Echo, lo spiritello che accompagna Wol nelle sue missioni.
Agni mi ha lasciato sola con lui. Sinceramente, questa storia di dover parlare con i villani non mi piace. C'è qualcosa che non mi torna.
"Echo, Garland ha detto che ci aspettava a Cordelia."
"Si, lo so, ma non è una passeggiata. E' distante dal terzo settore."
"Stiamo camminando da giorni e come se non bastasse ancora non ho ricordato nulla. Questa situazione incomincia a non piacermi."Rivela il guerriero di luce preoccupato.
"Tranquillo. Vedrai che ricorderai presto." Cerco di rassicurare, quando poi alzo lo sguardo al cielo. La luna si sta inalzando e i miei pensieri vanno ad un unica persona. Lucis.
"Chissà che stai combinando adesso..."Mormoro incominciando a pensare al primo incontro con lui.
E pensare che non l'ho nemmeno considerato fino a quell'istante in cui mi salvò...

*Ricordi di Meia*

Avevo una vita tranquilla su Oblitus. Mi ero innamorata di Swordsman, un dimenticato del terzo settore. Lui era così dolce e protettivo con me. Mi innamorai dei suoi modi galanti e gentili. Sarebbe dovuto essere il capo dell'assocazione di cavalieri cipolla, ma fu scartato per altre idee che sembravano migliori, mentre la mia storia era un po' diversa. Io ero la serva e consigliera di Stella. Avrei avuto le mansioni che ha Gentiana. Avrei dovuto proteggere Stella con la magia e l'aiuto di una guardia, ma tutta l'idea del settore versus è stata cancellata riprendendo solo alcuni spunti.
Quando sono finita su Oblitus, mi sentivo persa, ma lungo il cammino trovai lui, Swordsman, e il mio amore per lui incominciava a crescere. 


Sinceramente, non mi importava più di essere ripresa.
L'unica cosa che volevo era vivere con lui, ma non fu possibile.Quel giorno accadde l'irreparabile. I blank lo infettarono ed io cercai tutti i modi di salvarlo.
All'epoca non conoscevo ancora Agni. La incontrai per puro caso grazie all'aiuto di Moguri che volle darmi una mano, ma...Agni...
Beh...lei si rifiutò.
"Forse non l'hai capito ancora. Non ci sono cure. Posso solo rallentare l'infezione."
"Beh, allora rallentala! Almeno possiamo trovare il modo di..."
"Mi rifiuto." Mi interruppe la strega rossa lasciandomi spiazzata.
"Cosa? Perchè?"
"Devi imparare a lasciar andare le persone, Meia. So che è difficile, ma... non c'è nulla da fare. Consideralo morto e lascialo nella foresta. I blank lo verranno a prendere e potrete vivere in pace entrambi."
"No, non posso fare una cosa del genere. Io lo amo!" Mi rifiutai, ma parlare con una che è figlia di un villano e di una strega, non è facile.
La vidi venirmi vicino e mettermi le mani sulle spalle:"Amore. Cos'è l'amore? Mpf...solo uno stupido sentimento che ti vincola ad una persona per tutta la vita e ti rende schiavo e succube." 
Mi tolse le mani dalle spalle per poi voltarsi e continuare:"Non fraintendermi. Non sono contro all'amore, ma... non puoi corrergli dietro. Non a queste condizioni."
"Ma è stato infettato per salvare me!"
A quelle parole, la strega rossa si allontanò accompagnata da Moguri senza proferir parola. La castana si voltò dispiaciuta verso di me e dirmi sottovoce quelle parole:"Mi spiace, Meia..." 
Chiuse quella porta lasciandomi lì a piangere. Odiai entrambe in quel momento. Non riuscivo a comprendere.
Decisi di cavarmela da sola. Come maga blu dovevo scoprire i miei poteri e aiutare il mio amato a sopravvivere. Lo trascinai con me nella foresta per cercare piante e antidoti, ma durante il cammino, inconsapevolmente, l'infezione si propagò più velocemente e lo trasformò in blank.
Mi ritrovai ad essere inseguita da lui che urlava il mio nome quasi come fosse uno zombie:"Me-i-a...."
Aveva la spada tra le mani. Voleva farmi del male. Nel correre inciampai tra delle radici. Per me era la fine.
Alzò la sua spada per colpirmi, ma non ci riuscì.
Qualcuno lanciò una spada facendogliela cadere, ma così facendo prese l'altra e mi colpì comunque.
Fortunatamente di striscio perchè qualcuno mi tirò mentre sferrava il colpo e afferrò quella spada con la mano dicendogli:"Ehi, amico! Non si prendono le cose degli altri, non lo sai?"
Il blank, il mio Swordsman, si arrabbiò e quel tipo. Intuendo le intenzioni che aveva, il rosa mi alzò da terra afferrandomi la mano e trascinandomi con lui.
Ci ritrovammo davanti al dirupo e l'urlo di battaglia di quel mio vecchio amore scatenò i blank facendoli venire a raccolta. Eravamo circondati. Era la fine.


"Ehm...spero che tu sappia nuotare."Mi disse il tipo dai capelli rosa facendomi voltare verso di lui:"Che?"
Senza aggiungere altro, mi tirò con lui facendomi saltare da quel dirupo e finire diritta in acqua. Io.... non sapevo affatto nuotare.
Stavo affogando e tutto questo solo per salvare Swordsman. Se solo avessi dato ascolto ad Agni....forse...tutto questo non sarebbe successo.
Chiusi gli occhi consapevole della mia fine. Mi sentivo precipitare in un oblio senza precedenti. Stavo per morire. Sentivo freddo e pian piano stavo perdendo i sensi. Mentre chiudevo gli occhi, l'ultima cosa che vidi era il rosa venirmi incontro nell'acqua.
Pensai che non l'avevo neanche ringraziato. 
Pensai che, probabilmente, quel tipo neanche esisteva ed io ero stata infettata da colui che amavo oppure era una sorta di illusione per distruggere il dolore di aver perso qualcuno di davvero importante per me. 
Pensai che ero impazzita....ma non era così.
Inaspettatamente ripresi conoscenza mentre ero sul bagnoasciuga della spiaggia. Lo vidi lì, accanto a me. Tossiva.
Pensai che fosse davvero un imbranato. Per salvarmi la vita stava mettendo a repentaglio la sua, ma non avevo la forza di parlare. Ero ancora distrutta ed estremamente debole sia per la ferita e sia per la strana situazione in cui mi ero trovata nell'acqua. Insomma...dovevo riprendere fiato.
Si voltò verso di me:"Ehi, va tutto bene?"
Lo vidi tossire nuovamente per poi cercare di prendermi in braccio.
"Diamine. Quanto pesi! Dovresti metterti un po' a dieta."Si lamentò riuscendo nell'intento di sollevarmi per portarmi in città.
Incominciò a rassicurarmi:"Tranquilla. Ti porto in città. Li sicuramente qualcuno saprà come curare questa maledetta ferita."
Pensai che era un tipo davvero strano. Lo vedevo bello e imbranato, ma la cosa peggiore era che durante il cammino, non riusciva a stare un attimo zitto.
"Allora, ti va di parlare? Qual è il tuo nome? Io mi chiamo Lucis, ma chi mi conosce tende a prendermi in giro chiamandomi femminuccia solo perchè sono l'opposto di Lightning. Conosci Lightning, giusto? E' la salvatrice del tredicesimo settore. Ah...quanto vorrei essere come lei. Io non sono capace nemmeno di tenere in pugno un arma. A tal proposito, ti chiedo scusa. Se non avessi lanciato l'arma probabilmente non l'avrebbe sferrata contro di te. Sono solo un dilettante logorroico e imbranato. Anche la mia maestra mi prende sempre in giro per questo. Mi ritiene davvero infantile. Secondo te sono infantile? Ah...conosci Moguri? E' lei che mi insegna. E' una ragazza tosta, ma non è per niente facile comprenderla. Un'ottima insegnante, ma... sono un po' corto di memoria e il mio orientamento ogni tanto va a farsi benedire. Approposito....dove siamo finiti?" Mi domandò perdendo il senso dell'orientamento per il troppo parlare. Sorrisi. Era davvero logorroico e quando iniziava difficilmente riusciva a fermarsi.
"Ah, già! Giusto! Che imbranato! Sempre diritto e poi a sinistra."Ricordò riprendendo a camminare e parlare contemporaneamente:"Comunque... che stavo dicendo? Ho perso il filo del discorso."
"Meia..."Mormorai con quel po' di forze che avevo, facendolo abbassare lo sguardo verso di me a chiedere:"Che?"
"E'...il mio nome...Meia..."
"Meia, eh? E' un bel nome. Si accoppia bene con Lucis, non trovi? Meia e Lucis, Lucis e Meia. Suona bene. Se posso dirtelo sei molto carina. Mi piacciono i tuoi colori. Credo che fanno risaltare i tuoi splendidi occhi."
"Che?"
"Davvero. Hai degli occhi stupendi. Non sono azzurri come gli altri, ma sono di una tinta più intensi. Mi piacciono e poi, su di te... stanno una bomba."
"Sei molto dolce." Dissi con quel po' di voce che avevo sentendo tutti quei complimenti da lui.
"Io? Dolce? Tsk...si vede che non mi conosci. Dico solo quel che penso e se dico che sei una ragazza carina, con delle belle forme e dei bei colori, lo dico solamente perchè lo penso davvero. Però, te lo devo dire, questa tinta di rosso non ti sta per niente bene."Notò il sangue sui vestiti a causa della ferita facendomi sorridere.
"Siamo arrivati."Annunciò arrivando in città.
"L-Lucis."
"Si?"
"Grazie. Avresti anche potuto evitare di salvarmi."
"E lasciare che una come te diventasse una blank? Naaa!!! Sarebbe stato uno spreco. Solo una cosa. Dovresti metterti a dieta. A portarti in braccio mi è venuto il mal di schiena. Spero solo che non sia un colpo di Agni."
"Un colpo di che...?"
"Agni. Il colpo della strega." Continuò facendomi ridere.
Quella sua spontanetà, quel suo essere divertente e dire in faccia le cose, ma anche quei complimenti, mi fecero affezionare a lui pian piano trovandomi innamorata di qualcuno che non pensavo minimamente. Lucis...era un pazzo. Ed io devo essere ancora più pazza per continuare a stargli dietro e seguirlo.

*Cordelia, primo settore di Somniland  - Oggi...*

E mentre penso a tutto quel che è successo e a quell'incontro con Lucis, da lontano vedo Garland e Artemisia andare incontro a Wol.
Questa situazione si fa sempre più strana. Possibile che vogliano davvero aiutarci?
Sono villani! Perchè dovrebbero?
Che ci sia qualcosa di ancora più grave che adesso mi sfugge?


*Lucis*

"Etchù!"Starnutisco per poi prendere un fazzoletto e soffiarmi rumorosamente il naso.
"Sei disgustoso."Si lamenta disgustato Genesis vedendomi scaccolare il naso con il fazzoletto.
Agni incomincia a ridersela ed io non compredo cosa ci sia di così disgustoso. Insomma... mi da fastidio il naso e questi sotterranei pieni di polvere non aiutano neanche.
"Lucis, manca solo un giorno. Domani sarà pronta." Avverte la strega rossa passando e ripassando quel liquido di boccetta in boccetta.
"Va a riposare. Cloud, puoi portarlo con te?"
"Perchè proprio io?"
"So che Tifa ha un bar con delle camere. Non voglio farlo stare qui. Finirà per toccare le cose e il siero sarà nullo." Confessa offendendomi.
Cioè... è vero che sono curioso, ma non sono mica un poppante che tocco ovunque?
Il biondo sospira mentre io incrocio le braccia e guardo contrariato Agni.
"Zack, tu rimani ancora qui?" Gli domanda Cloud vedendolo parlare con Angeal.
"Si. Me ne sto ancora un po' e poi ritorno da Aerith."
Il biondo annuisce per poi diventare stranamente pensieroso. Mi prende per il colletto dell'armatura e mi tira con se portandomi in moto. Direzione, bar di Tifa.
Scendiamo di lì e ci dirigiamo nel bar dove ad attenderci non c'è solo lei.
"E tu che ci fai qui?" Domanda il ragazzo entrando nel bar e vedendo Squall seduto ad un tavolo.
"Moguri è sotto esame e vuole che tengo sottocontrollo lui."Risponde guardandomi.
Sentendomi preso in giro dalle mie compagne di Oblitus, incomincio a lamentarmi:Tsk... ma dai! Non sono mica un poppante io?" 
Mi appoggio al muro lì vicino, almeno è quello che voglio fare, ma ho completamente ignorato la pianta che è dietro di me e nell'azione di appoggiarmi al muro, spingo quella pianta distruggendo il tavolino e un paio di sedie, insieme a dei quadri che erano appoggiati al muro.
"Lucis!" Mi richiama Cloud facendomi deglutire.
"Non sono stato io. Non sapevo che quella cosa fosse lì, mi spiace."
Sentendo il rumore, Tifa esce fuori dal retrobottega ridendosela.
"E' tornato l'uragano." Prende in giro facendomi alterare.
"Ehi! Non è stata colpa mia. Hai cambiato disposizione dei mobili e non sapevo fosse lì."
"In realtà è sempre stato lì."Rivela Cloud seguito da Squall:"Altro che Lucis. Dovevano chiamarti il distruttore."Inizia a prendermi in giro facendo sorridere Cloud.
Quei due stanno facendo comunella per prendermi in giro. E' assurdo che io riesca a fare questo effetto anche su di loro che sono tristi e taciti.
"Avanti, ragazzi. Smettete di prendermi in giro."Mi lamento aiutando Tifa ad alzare e mettere in ordine le cose, ma poi trovo una foto che mi salta all'occhio.
Una ragazza bionda uguale, se non identica, a Cloud insieme a Tifa e Aerith. Questa mi mancava. Chi è?
"Che ti sei? Imbambolato?" Prende in giro ancora Squall, quando si avvicina a me Tifa sorridendo.
"Wow, chi è questo schianto?"


Il biondo, alla mia domanda, si avvicina rimprovverando la bruna:"Tifa, ti avevo detto di buttarla."
"Ti piace, vero?" Domanda la ragazza vedendomi interessato.
"Chi è? La sorella di Cloud?"
La risposta non è che mi piace granchè. Anzi... mi cade letteralmente il mondo addosso.
"Veramente è Cloud."
"Che?!"
"Eravamo in missione e per entrare e parlare con Don Corneo, Cloud dovette vestirsi così."Spiega la ragazza, ma non voglio convincermi. Prendo la foto e la confronto con l'originale che ho davanti.
"Ehi, che stai combinando?" Chiede il biondo vedendo il mio strano atteggiamento.
Deglutisco e dubbioso incomincio a chiedere:"Ehm....Cloud. Posso farti una domanda un po' personale?"
"No." Risponde seccato e incrociando le braccia per poi voltarsi verso Tifa.
"Ok, io te la faccio lo stesso. Sei sicuro di avere il pistolino tra i pantaloni?"
A quella domanda Squall spalanca gli occhi insieme a Cloud per poi mettersi la mano in fronte e scuotere la testa, mentre Tifa incomincia a ridersela.
"La finisci di essere volgare?" Rimprovera il biondo innervosito dai miei dubbi.
"Dai, avanti! A me puoi dirlo. Non lo dirò a nessuno. Promesso!"
"Stai mettendo in dubbio la mia virilità di uomo, per caso?"
"Io? Nooooo!!! Ma che vai pensando?"Dico, ma la verità è che non riesco a capacitarmi che quella ragazza in foto sia davvero lui.
Volgo le spalle per poi prendere un azzardata decisione. Torno indietro e tasto con le mie mani le parti basse dell'eroe del settimo settore.
Purtroppo però è davvero un uomo.
"Mi sa che hai ragione. Eppure sei così femminile e aggraziata qui. E' un vero peccato. Credevo di aver trovato la donna perfetta e invece il mai una gioia si è impossessato di me."
Quel gesto fatto per pura confusione, fa alterare ancora di più il biondo che perde la pazienza e afferra la spada sferrandomela contro.
Gli occhi serpenteschi dicono tutto. E' incavolato nero.
Non so come, ma riesco a schivare il colpo. Stavolta l'ho fatta grossa.
"Cloud, calmati."
"Io ti ammazzo!"Sbraita correndomi dietro, mentre io tento invano di dire:"Possiamo parlarne."
Purtroppo non è molto socievole. Fortunatamente Squall e Tifa si mettono di mezzo riuscendo e tranquillizzarlo.
"Ah...mi sa che alla fine di questo viaggio dovrò scrivere un libro." Penso a voce alta incuriosendo la bruna che domanda:"Di che stai parlando?"
"Già ho il tema e il titolo. Cento e più modi per farsi ammazzare da Cloud. Avrò sicuramente successo."
Chissà per quale ragione, quella mia riflessione la fa  ridere e scuotere la testa contemporaneamente.
La sera ci prepariamo per andare a dormire e Cloud se ne sta in camera sua ad ordinare la scrivania, mentre io me ne sto in camera con Squall.
Non è molto socievole. Stranamente sembra essere più sicuro quando c'è Moguri accanto a lui.
Lo stesso vale per Cloud. Entrambi non proferiscono parola.
"Ehi, ragazzi. Smettetela di parlare. Siete troppo logorroici voi due. Mi farete venire il mal di testa." Prendo in giro attirando l'attenzione su di me, ma i due non vogliono proferir parola. 
"Su, via! Avanti. Parliamo un po'."
"Che dovremo mai dirci?" Domanda Squall volgendo lo sguardo verso me che me ne sto seduto sul letto a dondolarmi non riuscendo a starmene fermo un solo istante.
"Non so. Potremo parlare di ragazze." Propongo.
"Ragazze?"Chiede Cloud sorridendo e voltandosi verso di me con lo sguardo di qualcuno che pensa a chissà cosa mi stia passando per la mente.
I due mi guardano nello stesso modo e la cosa mi preoccupa. Possibile che nessuno dei due voglia iniziare una normale conversazione?
"Si. Ok. Ho capito. Inizio io. Non sono molto bravo con le ragazze, ma... un mio amico di nome Cid, è un meccanico figo, non fa altro che cambiare ragazze ogni santo giorno. Mi chiedo come diamine fa. Io, a stento, ho una ragazza che mi viene indietro e sinceramente non la vorrei neanche."
"Perchè?" Domanda dubbioso Squall vedendomi pensieroso.
"Essere un dimenticato è difficile. Potrebbero riprenderti e se riprendessero te, non è un problema perchè dimentichi ciò che è stato, ma chi rimane soffre perchè sa di essere dimenticato da quella persona. E'... come una sorta di separazione involontaria. Ecco perchè non la voglio."
"Però lei ti piace."Nota Cloud avvicinandosi a me e mettendosi seduto sul letto vicino a Squall per ascoltarmi.
"Ah... certo. Bruna, occhi color del mare, bella, con forme abbondanti. Dove la trovo un'altra così?"
"Ti fermi troppo sull'apparenza."Batte il castano facendomi rispondere:"Guarda che è carina anche caratterialmente. Tutte sono migliori di me."
"Su questo non posso darti torto."Replica Cloud facendo sorridere un po' tutti.
"A voi piace qualcuna?"
"Io sto con Rinoa, quindi..."
"Ah... la bruna. Quella che è amica di Moguri, dico bene?" Domando avendo come risposta un semplice cenno di si con la testa.
"E a te, Cloud? Non ti piace nessuna?"
Stranamente rimane in silenzio. Abbassa lo sguardo e il castano comprende:"Lascialo stare Lucis."
"Perchè?!"
"Lui non sa cos'è l'amore. Non l'ha ancora compreso."
"Cioè, fammi capire, come si fa a non sapere cos'è l'amore? Cioè...dico io... non ti si alza il..."
"Lucis!" Richiama Squall mettendomi sugli attenti e continuando:"Non essere volgare."
"Ma è la verità!"
"Cloud non è quel tipo che si lascia prendere a certi stimoli."Tenta di far capire, ma sinceramente non ci capisco nulla.
Inizio a riflettere:"Non è quel tipo lì? Allora...."
Comincio ad osservarlo e quegli occhi da cucciolo dovuti alla confusione dell'argomento, insieme al mio sapere del travestimento, mi fanno fraintendere tutto. Deglutisco irrigidendomi. Mi alzo e mi allontano da lui.
"Dove vai..?"Mi chiede il biondo incuriosito e indeciso.
"Vado dove mi pare e piantala di guardarmi il culo che non sono dell'altra sponda! Avrai dovuto immaginare che le voci di te e Sephiroth erano vere."
Quelle parole fanno ridere Squall e Cloud.
"Ma che hai capito? Cloud non è gay!" Afferma il castano ridendosela insieme al biondo che continua:"Che voci sono quelle di me e di Sephiroth? Sono proprio curioso adesso."
"Ehm... meglio che non lo dico. Non sei di quella sponda e quindi potrebbe venirti un infarto a sentire certe schifezze gay che si dicono su Oblitus."
Torno indietro per poi sedermi nuovamente sul letto difronte ai due.
"Se non sei gay, allora qual è il problema? Non ti è mai piaciuta nessuna forse?"
"In realtà mi piacciono due persone, ma... non so chi amo e chi invece provo solamente affetto." Spiega il biondo facendomi respirare affannosamente.
"Ah... adesso ho capito! Non sai dove inzuppare il biscotto, eh? Birbantello."
"Ma che dici?"Mi urla Squall vedendo l'imbarazzo del biondo sentendo i miei discorsi.
"Cerco di consigliarlo, no? Visto che non sai dove metterlo, mettilo ad entrembe le parti. Dove ti piace la rimani."
Quelle parole imbarazzano non poco Cloud che si alza e si allontana.
"Ehi, dove vai?"
"Vado... a dormire."Dice semplicemente andandosene.


Arriva l'indomani. Finalmente il siero è pronto ed io posso liberarmi dai problemi della sentenza che mi affligge.
Agni ha detto che devo inniettare il siero sul numero per farlo scomparire.
Peccato che per inniettare quella boccetta ho bisogno di una siringa ed io odio gli aghi.
Come al solito, nel tentativo di cercare una siringa, mi ritrovo nel nono settore dove la riesco ad acquistare, ma il coraggio non c'è.
"Non ci riesco. Forse... sarà meglio chiedere a qualcuno."Ipotizzo vedendo da lontano l'eroe del nono settore.
Mi guardo il petto. Mancano ancora dodici giorni, ma inaspettatamente arriva un aereonave e scende da lì un tipo con in braccio Rika.
Avevo dimenticato che anche lei ha la sentenza.
Con quel siero tra le mani incomincio a chiedermi che fare. 
Che posso fare per aiutarla? Perchè Noct ha scelto proprio noi due?

*Rika*

I giorni sembrano volare così in fretta, ma qualcosa non mi convince.
La confusione nella mia testa si fa sempre più viva. E' quasi come se stessi dimenticando tutto. La gente ha incominciato a chiamarmi con uno strano nomignolo e non so neanche quand'è iniziato.
L'unica cosa che mi ricorda ancora chi sono è il codice a barre sul mio polso.
The Player. Possibile che devono affibiarmi un nomignolo così assurdo?
Anche Prompto ha incominciato a chiamarmi così e sentirlo da lui mi urta.
Stanotte ho fatto anche uno strano sogno. 
E' stato così confuso. 
Prati, sole, poi improvvisamente il buio, delle scie di fumo con occhi rossi mi hanno attaccato e dietro di quelle scie c'erano cani che bruciavano tutto, ma mi sono svegliata nel cuore della notte. Poco prima che mi svegliassi, ho letto un numero. 
Non so se significhi qualcosa, ma sono tremendamente confusa.
"Ehi, Player. Come va?" Domanda il biondo avvicinandosi a me e distogliendomi dai miei pensieri.
"Che c'è? Ti sei dimenticato il mio nome anche tu?" Scherzo, ma qualcosa non quadra.
Il suo volto sembra quasi preoccupato, mentre mi domanda ancora:"Player è il tuo nome, no?"
"Avanti. Non scherzare. Lo sai bene che mi chiamo Rika Drautos, vengo da Niflheim e sono tua sorella. Lo hai dimenticato?"
Preoccupato, si avvicina a me mettendomi le mani sulle spalle:"Player, non scherzare. Ti senti bene?"
"Certo. Perchè me lo chiedi?"
"Tu non sei mia sorella. Io... non ho sorelle. Sei stata portata qui da Libertus. E' lui che ti ha arruolato. Te lo sei dimenticata?" 
Quelle parole mi trasmettono un angoscia tremenda.
Perchè mai sta dicendo questo? Non sono stata portata qui da Libertus. Me lo ricordo.
Sono venuta con l'aereonave e gliel'ho detto così tante volte che sto avendo la nausea. 
E' vero. Da qualche giorno mi vedo diversa, ma non sono cambiata. Sono sempre io, Rika.


Rido, togliendo il polsino dal polso mostrandoglielo:"Non sono tua sorella, eh? E allora questo cos'è?"
"Un numero, ma di certo non è la prova che sei mia sorella." Mi risponde inaspettatamente lasciandomi perplessa.
Mi guardo il polso e non riesco a fare almeno di spalancare gli occhi dallo stupore.
Il mio codice. E' sparito!
Perchè? Perchè al posto del codice ci sono questi numeri? Perchè sta cambiando ogni secondo che passa?
Aspetta! E'...la sentenza?
Ma come l'ho avuta? 
Forse... 
No, non può essere! 
La scia di fumo nel mio sogno....era Noctis!
"Merda!" Urlo vedendo che ho solo dodici ore di tempo prima di rimetterci le penne.
"Devo andarmene. Devo andare via di qui prima che sia troppo tardi." Comprendo allontanandomi, ma Prompto mi afferra per il braccio:"Player, aspetta!"
"Mi spiace, Prompto." Mi libero dalla presa  e corro verso Niflheim.
Le mie parole allarmano il biondo. Conoscendo Drautos come traditore e sentendo che venivo da Niflheim mi ha presa per una spia allarmando Libertus e gli altri che decidono di seguirmi.
Le ore sul mio braccio, incominciano a farsi sempre più poche.
Arrivo all'aereonave, ma non parte.
"Maledizione!"Urlo sbattendo il mitra su di esso.
Una....due... tre volte e così via, quando un improvviso dolore atroce mi prende alla testa.
Si sono immessi ricordi che non dovrei avere. 
Incomincio ad urlare dal dolore, mentre raccolgo le forze per far partire quell'aggeggio.
Le mie urla disperate, il mio pianto, il mio dolore, fanno accorrere i soldati magitek.
"Merda!" Esclamo cercando di puntare l'arma su di loro, ma un dolore atroce al braccio dov'è la sentenza mi fa perdere la mira. Mi accascio a terra sentendo la testa che incomincia a scoppiarmi e la vista che si oscura attimo per attimo.
Fortunatamente, le mie urla arrivano a coloro che mi stanno inseguendo e uccidono le guardie che stanno per attaccarmi, salvandomi la vita.
"P-Prompto..." Mormoro intravedendo la sua immagine sfogata.
Lui, Libertus, Ignis e Gladio mi hanno seguito e vedendo l'aereonave su cui sto rimangono increduli.
Sembra quasi sia la prima volta che ne vedono una.
Mi trascino ai comandi cercando di farli partire, ma il dolore atroce alla mano sembra quasi non farmela funzionare.
"Devo andarmene via di qui..."
Cado a terra, mettendomi le mani in testa, ma raccolgo le forze per arrivare ai comandi.
Mancano solo sei ore prima di andarmene per sempre.
Non so neanche se arrivare a Somniland basterà per farmi guarire da questa sofferenza, ma devo provare.
Inaspettatamente, sale sull'aereonave Prompto insieme a Libertus.
"Ragazzi, voi controllate il settore. Noi vediamo di far partire questa carcassa." Ordina il glaive, mentre il biondo si avvicina a me.
Il dolore è così forte che perdo conoscenza proprio tra le sue braccia.
E' un viaggio lungo e sofferto. 
Non avrei mai dovuto rimanere qui. Anzi...non sarei mai dovuta venire.
"Ehi, svegliati! Non dormire." Sento la sua voce dirmi queste parole mentre la debolezza continua a propagarsi nel mio corpo.
Apro gli occhi e vedo il suo volto che mi controlla accarezzandomi i capelli.
"Andrà tutto bene. Non temere."Cerca di rassicurarmi, ma so come andrà a finire.
Mi guardo il polso. Manca meno di un quarto d'ora.
E' impossibile farcela.
"Prompto..."Chiamo facendolo voltare verso di me per poi dirgli con le lacrime agli occhi:"Sono contenta."
"Che?"
"Sono...contenta di essere venuta lì. Sapevo fin dall'inizio a cosa andavo incontro, ma... che importava? Potevo rivedere mio fratello..."
"Non sforzarti. Siamo quasi a Somniland. Andrà tutto per il meglio."
"Non ce la farò mai."
"Non dire così. Tu ce la farai."
"I tuoi ricordi di me sono scomparsi. Io sto scomparendo. Non ci sarà nulla per me."
Inaspettatamente si volta verso di me e mi dice:"Non ho bisogno di ricordi per sapere che sei una glaive e quindi una compagna. Non posso lasciarti morire."
"E'.... tardi...."Mormoro per poi toccarmi la testa e sentire di nuovo quel dolore atroce che mi porta ad urlare.
Mi ritrovo nel settore nove di Somniland. Ho la testa che scoppia e le orecchie che fischiano. La vista si sta offuscando...
"Aiuto! Aiutatemi!" Inizia a gridare Prompto prendendomi in braccio.
"C'è una ragazza che sta male!Chiamate un dottore!"Urla Libertus uscendo dall'aereonave e venendomi vicino, mentre Prompto mi appoggia a terra vedendo che non riesco a riprendermi.
"Ehi! Non scherziamo!"
"Ehi! Player! Sveglia!" Iniziano ad urlare. Sento le loro voci in lontananza, ma non li vedo.
Sto....morendo?
Davvero deve tutto finire così?
Sento il battito del cuore nelle orecchie, poi quello stridulio metallico che lo sussegue:"E' il momento...tra poco prenderò la tua anima. Grazie di essere arrivata in quel settore."
Uno shinigami che ringrazia? Perchè? 
Perchè deve finire proprio così?
Avrei voluto fare di più. Avrei... avrei voluto essere diversa.
Il ruolo di villana bastarda non mi si addice e neanche quello della ribelle. Avrei voluto solamente esistere ed essere considerata da qualcuno.
L'unica cosa che mi consola è che se me ne andrò, lo farò tra le braccia della persona che amo.
Non me ne pento. Se avessi saputo che finiva veramente così l'avrei fatto ancora e ancora pur di vedere Prompto.
La gente guarda la scena impaurita. Tra quella folla c'è anche Lucis che guardando la scena, corre verso di me.
"Rika!" Urla, ma viene fermato da Gidan.
"Ehi! Che fai?"
"Non c'è niente da fare!"Gli dice dispiaciuto il ragazzino, mentre lui si ribella:"Cosa? E chi lo dice?"
"Non lo vedi? Si è trasformata in un avatar. Gli avatar non sopravvivono in questo mondo. Non a caso i settori quartordici e undici sono sprovvisti di eroi. Lei... non può sopravvivere."Gli rivela il genoma lasciandolo perplesso.
"Rika...perchè ti sei spinta fino a questo...?" Si chiede per poi guardarsi il petto e vedere i suoi dodici giorni allo scadere del tempo.
Prende il siero anti-sentenza dalla tasca che gli ha fatto Agni. E' indeciso, ma poi prende coraggio e sorpassa il ragazzino venendo verso di me.
"Rika! Rika, guardami!" Urla prendendomi il polso e vedendo il simbolo.
"Oh..no. E' come pensavo... anche tu..."Mormora per poi guardarlo bene.
Manca solo un minuto. Stringe i denti e scuote la testa.
Dice un qualcosa che non riesco a comprendere.
Prende una siringa e me la innietta nel braccio a qualche secondo dal conto alla rovescia per la mia fine.
In quell'istante, rivedo e risento tutto. Lo vedo con gli occhi chiusi mentre me la sta inniettando. 
Nonostante la sua paura per gli aghi, sembra essere riuscito a bloccare la sentenza. 
Perdo conoscenza dalla stanchezza, mentre mi toglie l'ago dal braccio e ricompare il mio codice.
Sono viva. Possibile che abbia usato la sua pozione su di me? Perchè diamine l'ha fatto e perchè aveva una cosa del genere con se?
La folla inizia a urlare, mentre Prompto si accerta dicendo:"E' viva!"
"Si risveglierà." Borbotta deluso per poi alzarsi pensieroso.
Proprio dietro di lui, avanza Kuja annunciando:"Signori e signore! Avete avuto l'onore di conoscere un eroe. L'eroe del sedicesimo settore!"
La folla lo acclama, mentre il villano lo esorta ad alzare le mani al pubblico che lo applaude. Quand'è che Lucis è diventato un eroe? Questo è ciò che penso mentre perdo i sensi.
Inconsapevolmente, qualcuno su Oblitus, spalanca di colpo i suoi occhi rossi alzandosi dal suo trono.
"Noct...." Chiama l'ombra di Gladio facendolo voltare.
"Lucis... quell'idiota si è messo a fare l'eroe."Mormora contrariato mentre apre la porta del corridoio e continuare:"Avrebbe dovuto farsi gli affari suoi. Tramite Rika potevo prendere il corpo di Noctis, maledizione!"
Quelle urla fanno voltare l'ombra di Prompto che è nella stanza accanto. Il biondo lo guarda con disprezzo.
Ancora non gli è passato il fatto che abbia dato la sentenza a Rika. Noct si ferma, mentre lo vede incrociare le braccia.
"Cosa vuoi?"Gli chiede urtato e Prompto subito sospirando gli dice:"Almeno lasciamela vedere."
"Non posso." Afferma voltandosi verso di lui che è appoggiato ad un muro in quella stanza.
Si avvicina e annuncia:"Sei fortunato. Un perdente si è messo a fare l'eroe. E' viva."
"Cosa?"
Lo shinigami sorride per poi continuare:"Peccato che gli eroi fanno sempre la stessa fine. Se non posso trarre energia da Rika, lo farò da lui."
Avanza ancora in quel corridoio calmo e sicuro. In fondo, anche se la mia anima gli è sfuggita, ha ancora in pugno quella del rosa e sembra essere certo che quell'anima sarà sua.



***Intanto, a nostra insaputa...***

Nel settore dieci, Bartz incomincia ad essere seriamente stanco di quanto sta accadendo.
"Ehi, stiamo girando a vuoto da giorni. Sei proprio sicuro che Yuna sia ancora in questo settore?"
"Ormai non ci capisco più nulla." Rivela confuso Tidus mettendosi una mano al fianco e fermarsi a riflettere. Si siedono a riposare, ma di idee confuse non ne è l'unico.
"Devo andare nel settore nove. Sono sicura che lì troverò qualcuno." Mormora Elle tra se e se facendosi sentire da Cinque che è accanto alla ragazza.
"Ellie, ne sei proprio sicura? Davvero vuoi andartene e lasciare tutti qui?"
Le parole della ragazza fanno sorridere la bionda che rassicura:"Tranquilla. Verrai con me se vuoi. Ho promesso di aiutarti a trovare i tuoi genitori ed è quello che farò. L'unica cosa che mi chiedo è se ho fatto bene a trascinare anche Mahru in questa storia. Lui è terribilmente cambiato." Inizia a riflettere volgendo lo sguardo su Lasswell.
Inaspettatamente, il bruno si alza prendendo l'attenzione dei compagni.
"Questa ricerca è assurda!"
"Lasswell, siediti." Cerca di riprendere Rain, ma il ragazzo è deciso.
"No! Devono sapere la verità di quel che penso. Stiamo girando da giorni, senza una meta, senza concludere nulla e sinceramente sono stanco di questa pagliacciata."
"Lasswell...."Chiama l'amico, mentre il bruno continua ad esporre la sua opinione:"Abbiamo problemi più importanti a cui pensare. Ardyn vuole distruggere Somniland e noi? Che stiamo facendo? Ce ne andiamo a spasso per cercare una stupida evocatrice?"
"Ehi, modera i termini!" Si altera Tidus alzandosi:"Quella stupida evocatrice di cui parli è la mia ragazza ed io sono il suo guardiano. Non posso permettere che le accadda qualcosa."
"Però Lasswell ha ragione." Prende l'attenzione Bartz per poi alzarsi e continuare a dirgli:"Mi spiace ammetterlo, ma ha ragione. So che sei preoccupato per Yuna, ma i settori di tutta Somniland sono in pericolo. E poi...credo che lei abbia degli altri guardiani, no?"


Elle si alza anche lei dicendo la sua:"Guardiani o no, il settore è in pericolo. Tu sei il suo rappresentante, l'eroe del decimo settore. So che già c'è Sin, so che sei preoccupato anche per la discussione fatta con Yuna prima di dividervi, ma... andarcene in giro così, in eterno, mi sembra una cavolata!"
"Beh, mettiamoci in marcia allora." Afferma euforica Cinque alzandosi anche lei.
"Dov'è il ritrovo con gli altri?"Domanda Rain avendo come risposta da Bartz:"Andremo nel nono. E' quello più vicino. Da quel che so lì dovrebbero incontrarsi."
Inconsapevolmente, nel settore, è arrivato anche Noctis per andare proprio nel nono settore.
Si incontrano lì, al confine. E' scortato da glaive e Bartz a sento lo riconosce.
"Noctis?"
"Bartz, Tidus..."
"Oh mio Dio! A stento ti ho riconosciuto! Certo che sei cambiato parecchio!" Afferma il castano andandogli vicino.
"Anche tu in viaggio?"
"Ho sentito che qualcuno è andato nel settore attuale, sarei dovuto partire per lì, ma... inaspettatamente, sembra che l'aereonave sia atterrata nel nono settore e, essendo che lì ci sono ancora membri del mio settore, devo andare a controllare di persona."Rivela per poi incamminarsi insieme agli altri.
Intanto, la notizia del salvataggio di Lucis arriva alle orecchie di Ardyn.
"Non è possibile. Un eroe del sedicesimo settore qui?" Incomincia a chiedersi confuso andando avanti e indietro per la stanza.
"Certo che Lucis è davvero una bella batosta." Farfuglia Axel standosene seduto sul divano e vedendo il capo agitato.
"Tu lo conosci?"Gli domanda fermandosi a fissarlo, mentre il nessuno sorridendo gli dice:"E' negli archiviati. I creatori stanno pensando di renderlo l'eroe del sedicesimo settore."
"Cosa? E' impossibile! Nel settore attuale ci sono ancora quelli del quindicesimo. Non possono fare il sedicesimo."
"Mi sa che allora non li conosci abbastanza. I creatori sono pieni di risorse e sembra esserci anche qualcun altro con lui. Lucis è solamente l'eroe, ma ho sentito che da qualche parte c'è anche un villano del sedicesimo. Non so se sono solo voci oppure sia vero, ma vedendo, mi sa che sia proprio così."Mente facendo andare in tilt Ardyn.
Il villano non ci pensa due volte ad uscire dalla stanza per andare dai creatori e scoprire ciò che sta succedendo.
Con un sorriso subdolo, Axel ritorna da Stella:"E' andato tutto secondo i piani. Adesso dammi il mio cuore."
La ragazza si avvicina al suo armadio aprendolo e facendo cadere un soldato magitek che egli stessa ha legato e imbavagliato.
"Eccoti il tuo cuore." Gli afferma facendosi guardare con sospetto dal nessuno.
"Cosa? E' uno scherzo? Credi di prendermi in giro? Questi cosi sono robot. Non hanno cuore."
"Chi te l'ha detto?"
"Ardyn."
"Dunque voleva ingannare anche te. Voleva privarti dei cuori."
"Di che stai parlando?"
"I soldati magitek non sono altro che cloni di Verstael e, come ben sai, i cloni non sono robot."
Il nessuno la guarda perplesso. Non vuole crederle, ma la ragazza glielo dimostra.
Evoca la spada e infilza il soldato per poi mettere la mano nell'apertura fatta sul torace e strappargli il cuore a mani nude.
Quel cuore pulsante tra le mani di Stella fa imbestialire Axel per la presa in giro del villano.
"Quel bastardo! Per tutto questo tempo avrei potuto prendere i loro e andarmene, invece mi ha fatto credere che fossero elettronici e che lui stesso li controllava. Questa me la pagherà!"
"Non te lo permetterò!" Gli sbraita la bionda puntandogli l'arma alla gola avvicinandosi al nessuno e continuare:"Voglio avere io l'onore di ucciderlo."
"Avevo sentito che fossi la villana minore di versus, ma se non ti avessi vista ora, ancora non ci crederei."
"Non fraintendermi. Voglio proteggere Noctis, non ucciderlo."
"Però sei spietata. Hai tolto un cuore con così tanta facilità. Non ti fa neanche ribrezzo."
La bionda abbassa l'arma mettendo il cuore tra le mani del nessuno e dirgli:"Sono di Oblitus. Su Oblitus non ci sono eroi ne tantomeno villani. Io faccio solo ciò che è giusto. Anche se dovessi ricorrere ai mezzi sporchi, poco importa. L'importante è salvare e proteggere Noctis e gli altri da Ardyn."
Axel, ritrovandosi quel cuore tra le mani, si inginocchia prendendo la mano sporca di sangue della ragazza:"Anche se il cuore non mi è stato piantato ancora, tu sei mia madre poichè mi hai donato un cuore. Farò tutto quel che vuoi e ti seguirò in ogni scelta."
"Alzati! Sei patetico."Afferma facendo alzare il nessuno per poi incominciare a pensare:"Dobbiamo trovare un modo per contrastare Ardyn. Per adesso abbiamo trovato solo un escamotage per distoglierlo da noi, ma quando ritornerà dovremo essere pronti per la battaglia."
Axel annuisce e si allontana dalla stanza insieme alla bionda lasciando il corpo del soldato a terra privo di vita.

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23.

*Rika*

Riapro gli occhi sentendo le urla della gente.
Lucis, l'eroe del sedicesimo settore? Ma di che parlano? Lui... non è nemmeno in grado di badare a se... penso alzando il busto aiutata da Prompto e Libertus.
"Stai bene?" Mi chiede il biondo guardandomi perplesso.
Annuisco, mentre tra la folla arriva Noctis andando diritto verso Lucis.
"Cos'è questo casino? Che sta succedendo?"
"Ma tu guarda! L'eroe del quindicesimo settore... siete venuto appena in tempo per celebrare il nuovo eroe."Ironizza Kuja facendosi guardare in modo strano dal re quando, un glaive si avvicina a noi per poi tornare da lui ed informarlo della cosa.
"Signore? L'aereonave trasportava delle persone." Rivela  facendolo avanzare verso di noi.
La faccia di Prompto parla da se, proprio come quella di Noctis.
Incredulo, si alza e mormora:"N-Noct...?"
"Prompto..."
"Non è possibile." Sospira Libertus vedendo il re proprio davanti a se, mentre il biondo gli corre incontro abbracciandolo in lacrime.
"Noct! Tu...tu sei vivo! Tu...."
"E' ovvio che lo sono." Sorride quel re prendendo l'amico per le spalle e guardarlo emozionato negli occhi.
"Era da così tanto tempo che non ti vedevo."
"Non pensavo fosse vero...." Mormora il biondo ancora in lacrime quando una glaive sorpassa tutti interrompendo il momento di riunione dei due compagni:"Mi perdoni, sua maestà. Ho appena ricevuto novità riguardo la regina."
Noctis sposta lo sguardo verso Crowe, la glaive che gli sta parlando, e chiede:"Che genere di novità?"
"Ho appena avuto le coordinate da Nyx. Si trova ancora nel nostro settore."
"Bene. Ordinagli di riportarla ad Insomnia."
"D'accordo, signore." Si china verso il re vedendolo andare nella direzione del quindicesimo settore con il braccio al collo del compagno.
Libertus, vedendo la glaive, rimane incredulo. Avanza verso di lei per poi chiamarla:"Crowe?"
Ella si volta e sorpresa chiama:"Libertus?"
In quel momento Libertus realizza la cosa correndole incontro urlando il suo nome:"Crowe!"
L'abbraccia con le lacrime agli occhi sentendo che è realmente viva davanti a lui.
"Credevo che fossi morta. Ti avevo visto con i miei stessi occhi in quella stanza che..."
"E' tutto passato adesso. E' vero. L'impero e Drautos mi hanno uccisa, ma adesso sono viva e anche Nyx lo è. Ora sta proteggendo la regina Lunafreya."
"Grazie al cielo state bene."
La vedo abbassare lo sguardo, mentre mi avvicino ad ascoltare quella conversazione.
"Anche se mi sa che sarà ancora per poco. Ardyn vuole distruggere i settori e tutti gli eroi che lo abitano."Dice perplessa la ragazza lasciando sorpreso il glaive che domanda:"Cosa? Anche lui è ancora vivo?"
"Purtroppo si. Non ce la stiamo cavando bene. Siamo in un numero inferiore di glaive e ci sono anche quei traditori dei nostri vecchi compagni rinchiusi in cell, ma... hanno ancora stampato il marchio di Drautos addosso. Vivono per lui che adesso è alleato di Ardyn. Non ci penseranno due volte a voltarci le spalle."
"Giusto. Drautos e Glauca sono la stessa persona..."Rifletto sottovoce mentre la tipa continua a sospirare pensierosa e delusa:"Non collaboreranno mai con noi..." 
Sorrido e mettendo la mano in vita mi faccio avanti.
"Puoi dare a me il loro comando." Mi introduco. In fondo, adoro le sfide. Sopratutto se si tratta di togliere dei glaive a mio padre.
"E perchè mai?"
Con quel sorriso stampato in faccia mi presento:"Perchè sono Rika Drautos, figlia adottiva di Drautos. Se sono veramente sotto l'ordine di mio padre, saranno più gestibili da me. E poi... so come Drautos agisce, quindi sarà semplice manovrarli."
"Non ti ho mai vista e non posso fidarmi di te." Mi risponde perplessa Crowe quando Libertus, inaspettatamente, prende le mie difese.
"Dalle il comando. Dopotutto è stata lei a portarci qui. Lei ce lo ha detto che esisteva questo posto, ma pensavamo fosse solo la fantasia di una pazza."
"Ma davvero? Grazie tante, Libertus." Ironizzo incrociando le braccia.
La glaive sospira:"D'accordo! Ma niente scherzi."
"Tranquilla. Tanto io non ci guadagno niente a vedere tutti perire. Perchè dovrei farlo?" Domando facendo ridere la castana.
"Diamine. Sei proprio tosta, sorella."
"Sono anche peggio di quel che sembro." Rispondo allontanandomi dai due per andare nel quindicesimo settore, ma prima devo scoprire un'altra cosa.
Vado da Lucis e lo prendo per il colletto dell'armatura trascinandolo con me e allontanandolo dalla folla che si è creato attorno con il titolo di 'eroe del sedicesimo settore'.
"Ehi! Ehi! Rika! Che stai combinando?!"
"Vieni con me, femminuccia!"
"Non sono una femminuccia!"Mi urla mentre lo spingo in un vicolo della città per parlargli.
"Ehi! Abbi un po' più di delicatezza!" Mi rimprovera ritrovandosi a terra mentre io vado subito al dunque.
"Lucis, dimmi perchè!"
"Perchè.....cosa?"
"Perchè avevi una pozione anti-sentenza?"
Inaspettatamente, lo vedo rispondermi:"Me l'ha fatta Agni."
Abbasso il volto e realizzo chiedendogli:"Dunque....sei stato marchiato anche tu da Noct?"
Annuisce ed io scuoto la testa dicendogli:"Fammelo vedere."
"Che?"
"Sbrigati. Spogliati e fammelo vedere." Dico avvicinandomi e strappandogli con violenza l'armatura per vedere lo stigma.
"Ehi, ehi, ehi! Sei troppo violenta. Abbi un po più di delicatezza. Perfavore."
Quella scena assurda viene fraintesa da qualcuno di mia conoscenza.
"Ma tu guarda. E' tornata la cactussina."
"Kuja, va via di qui!"Sbraito alterata, quando mi risponde:"Certo che non ti facevo così assatanata di sesso."
Afferro il mitra perdendo la pazienza e glielo punto in faccia ripetendo:"Ti ho detto di andartene."
"Come siamo violente. Saresti proprio perfetta per unirti a noi."
"Unirmi a voi?"
"Lucis, non gliel'hai ancora detto? Mi sorprendi."
Non so se è uno dei suoi trucchetti, ma ho ben altro da fare. Devo capire quanto tempo gli rimane a quest'imbecille e non posso pensare a questo villano così ribatto:"Non sono una che ama parlare. Preferisco i fatti alle parole e se non vuoi farti esplodere quell'unico neurone intrinso di merda che hai nella testa, ti consiglio vivamente di andartene, immediatamente."
"Come siamo volgari." Si intromette Lucis facendomi imbestialire.
"Senti chi parla. Il maschio con il cuore di donna."
"Fanculo, Rika."
"Sappi che Sephiroth sta prendendo villani ed eroi per combattere Ardyn. Sembra che voglia distruggere tutto."
"Beh...lasciaglielo fare." Dico togliendogli l'arma dalla fronte per poi voltarmi verso Lucis e sbraitare:"Ti vuoi dare una mossa?! Dov'è lo stigma?!"
Il rosa scopre il petto davanti al villano.
Non posso crederci. Ha solo undici giorni di vita e questo imbranato ha sprecato la pozione su di me.
"Perchè?"
"Cosa?"
"Perchè l'hai fatto? Avresti dovuta utilizzarla su di te, non su di me!" Rimprovero mentre lo vedo coprirsi il petto e abbassare il volto deluso a mormorare:"Sei una mia amica. So che sei ricercata su Oblitus, ma... non sei inutile come me."
Con le lacrime agli occhi, lo abbraccio:"Tu non sei inutile." Poi lo afferro per le spalle e lo rassicuro:"Tranquillo. Troverò gli ingredienti e farò lo stesso per te."
"No. Non importa. Anche se non ci riuscissi... ho avuto la mia piccola avventura. L'unica cosa che rimpiango è di non aver detto a Meia la verità sui miei sentimenti."
Quel ragazzo sta realmente male ed io mi sento terribilmente in colpa per averlo privato della sua vita.
Perchè? Perchè Noct ha puntato proprio noi due?

*Ravus*

Questa storia è assurda. L'incontro con Stella mi ha letteralmente scombussolato.
Quella ragazza mi angoscia e pareccho anche. Sapere di un'altra sorella che è stata gettata su Oblitus per colpa di Lunafreya e Ardyn, mi sembra surreale.
I villani si stanno mobilitando per distruggere Ardyn, ma non sanno che lui ha tutto sottocontrollo. 
Anche Stella si è unita a loro e la cosa mi preoccupa.
Perchè mettersi contro qualcuno che ha più forza di te? Perchè è così ostinata?
Eccola che mi viene incontro con un nessuno dietro.
"Oh, eccoti qui Ravus." Mi dice fermandosi davanti a me.
"Stella...." Mormora il suo nome Axel facendola voltare verso di lui a ordinargli:"Va ad informare gli altri."
Il nessuno si allontana ed io incomincio a chiederle:"Perchè? Perchè ti stai mettendo contro Ardyn?"
"E' quello che si merita e tu devi aiutarmi."
"Aiutarti?"
"Si. Dobbiamo aiutare Noctis. Ardyn distruggerà tutto se non ci uniamo ai villani e agli eroi."
"No."Rispondo con fermezza facendomi guardare sospettoso e farla battere un:"Cosa?"
"Ho detto di no. Non voglio unirmi a questa insulsa battaglia, soprattutto se devo allearmi con Noctis. Già Ardyn mi ha ordinato di andare nel settore attuale sapendo che vuole andare lì ed io non gli do ascolto. E' troppo rischioso."
"E perchè mai?" 
"Noctis è pazzo. Se andassi anch'io smetteremo di esistere."
"Non è del tutto vero." Mi risponde sorprendendomi a esclamare un:"Che?!"
"Tu, nel settore attuale, così come Noctis, adesso potete andarci senza correre pericoli."
"Di che stai blaterando? Io già ho perso Lunafreya, ho perso mia madre e il mio regno, poi scopro di te. Se sto dietro Ardyn è solo perchè lui già mi ha ucciso una volta, Stella. Lui è più forte di me e non dobbiamo rischiare."
"E qui che ti sbagli. Tu eri solo prima, adesso no. E poi ho già parlato con i creatori. Faranno rivivere te e Noctis creando un finale alternativo nel DLC di Ignis."
Tutta questa storia è assurda. Sta parlando senza senso. Cosa sono i DLC? E questi creatori? E' tutto fin troppo confuso nella mia mente, tanto che le dico:"Tu sei pazza."
"No. Sono solo una vecchia Dea della vita. Dico la verità e poi.... Lunafreya è qui...io sono qui... quindi... perchè non dovrebbe esserci anche nostra madre?"
Quelle parole mi fanno riflettere e spalancare gli occhi. E' vero. Entrambe sono qui, io sono ancora vivo. Come ho fatto a non pensarci prima?
"Se troviamo nostra madre, tu...mi aiuterai? Aiuterai Noctis? Ti metterai contro Ardyn?"
Stringo i pugni con le lacrime agli occhi annuisco.
La vedo sorridere e a quel punto domando:"Tu...sai dove si trova?"
"Noi di Oblitus sappiamo tutto. Sicuramente è dov'era in origine. A Tenebrea." Mi rivela incominciando a camminare a passo veloce.
"Ehi! Aspettami!"
"Non abbiamo tempo. Dobbiamo sbrigarci! Ardyn non deve accorgesene dei nostri piani." Mi urla mentre le corro dietro.
Davvero la mia famiglia può essere riunita?




*Unknow*

Questo è un bel guaio.
L'ombra di Ignis sta male. Ha detto che Noct è debole e questa debolezza stessa a portarlo verso di noi e raccogliere le nostre anime.
Perchè lo sta facendo?
Perchè si sta spingendo a questo?
E mentre penso a tutto ciò, dinanzi a me vedo un ragazzo di circa ventott'anni, biondo, capelli corti, occhi scuri tendenti al grigio. Lo riconosco.
E' colui che avrebbe dovuto prendere in ostaggio Stella e Ravus e tramutarli in villani tramite la sua manipolazione mentale. Colui che avrebbe dovuto manovrare Ardyn e al tempo stesso le truppe dell'esercito di Niflheim.
Lui è... il villano di Versus XIII e generale dell'esercito di Niflheim, Safay Roth.


"Ma tu guarda chi si rivede." Dice venendomi vicino, mentre mi infastidisco della sua presenza.
"Sparisci. Non abbiamo bisogno di villani come te."
"Ho sentito che Noctis sta raccogliendo anime."
"Non sono questioni che dovrebbero riguardarti." Replico allontanandomi da lui, quando lo sento dire:"Ho sentito anche che stai pensando di andare nel quindicesimo settore a cercare Stella. E' vero?"
"E anche se fosse? Che ti importa?"
"Mi interessa invece. Voglio venire anch'io. Non posso fargliela passare liscia ad un bastardo che ha preso il mio esercito e le mie navi da guerra insieme al mio titolo di villano sbattendomi qui."
"Capisco i tuoi pensieri, ma ho cose più importanti da pensare adesso. E poi...qui non ci sono ne villani ne eroi."
"E' per questo che te lo chiedo. Altrimenti avrei fatto da me, non ti pare?" Mi risponde ed io mi allontano senza proferire parola. 
Le cose stanno degenerando. Devo fare qualcosa infretta così decido di andare dallo shinigami per parlargli. Durante il cammino nella pianura per diriggermi ad Insomnia, mi blocco. 
Vedo Ardyn andare verso la dimensione specchio.
"Come diamine avrà fatto ad arrivare qui?"Mi chiedo cambiando i miei progetti e inseguendolo facendo attenzione a non farmi notare.
Lo vedo lì, dinanzi al confine dove chiunque può vedere il lavoro dei creatori.
Inaspettatamente, richiama le spade puntandole a terra e facendosi avvolgere da un aurea che solo noi di Oblitus sappiamo.


"E'....un'ombra....?" Mi domando sorpreso mentre lo vedo sparire attraversando quello specchio.
Ora capisco.
I creatori....loro...sono tutti manovrati da lui. Ecco perchè Noctis è debole. Assorbe le anime che raccoglie solo per sopravvivere, ma...se è così.... anche Ignis sta male per lo stesso motivo.
Osservo la scena e vedo letteralmente il caos in quella stanza dei creatori.
Ardyn genera scompiglio e terremoti che spaventandoli. Getta tutto il lavoro ideato del sedicesimo settore, per poi prendere un'immagine su uno di quei piani di lavoro e portarselo dietro.
Lo guardo uscire dopo poco tempo da lì, mi nascondo e vedo che l'immagine presa è quella di Agni. Che vorrà mai fare?
Una volta allontanato da quella dimensione, decido di avvicinarmi ed entrare al suo interno per controllare se tutti stessero bene.
"Nomura? Nomura!" Chiama uno dei dipendenti vedendo il creatore terrorizzato sotto al tavolo.
E' tutto sottosopra.
I progetti di Dissidia... quelli del quartordicesimo...ma anche tutti gli appunti presi ed esposti per eventuali settori sono stati scaraventati. 
La furia di Ardyn è atroce.
"Dobbiamo sbrigarci...dobbiamo...fare altri DLC. Togliete da mezzo il sedicesimo. Non pensiamo per ora a quel progetto..."Ordina abbassando il capo e uscendo di lì terrorizzato da ciò che ha visto.
Probabilmente è così che agisce quel bastardo.
Qui le cose stanno degenerando attimo per attimo, ma io...cosa posso fare per risolvere tutto questo? Io...sono soltanto un dimenticato e di me difficilmente si ricorderanno...

*Sephiroth*

Stella è riuscita a far allontanare quel bastardo di Ardyn da noi. Essendo l'unica che può smascherare i suoi inganni illusori, non possiamo fare altro che averla dietro.
Sembra essere una condizione dei dimenticati l'immunità alle illusioni e alle manipolazioni.
Me ne sto qui, seduto a riflettere su questo divano il piano da attuare per distruggere Ardyn.


Abbiamo due strade. Da una parte i villani minori che sono riuscito a riprendere da ogni settore e dall'altra gli eroi che sembrano essersi riuniti nell'alleanza Dissidia. 
Nel riflettere in questo covo di Genesis, vedo il resto dei guerrieri di Caos venire al suo interno.
"Dunque...è questo il covo che abbiamo scelto?"Domanda Ex-Death quasi infastidito del posto.
"E' una topaglia fredda e sporca." Si lamenta Artemisia seguita da Nube Oscura:"Non vorrai farci fare le riunioni qui dentro, spero." 
"Se avete qualcosa da ridire, parlatene con me. Il covo è mio." Si introduce Genesis chiudendo il libro di LOVELESS e alzandosi da terra per avvicinarsi a noi.
"E tu chi saresti?" Inizia a chiedere Golbez incuriosito.
"Lui è un mio vecchio compagno. Si chiama Genesis." Presento, quando dall'altro lato del covo escono i tre miei resti che incominciano ad osservarci.
"Chi sono quei tre?" Chiede Caius non conoscendoli.
"Alleati del settimo settore."
"Qual'è il piano? Spero che includa anche la liberazione di Yeul"
"Un passo alla volta, Caius. Dobbiamo prima confondere Ardyn."
"Hai già qualche idea?" Domanda Edea avvicinandosi a me e sedendosi sul divano, mentre espongo:"La mia idea è quella di confonderlo con un attacco dei villani minori. L'attenuante sarà quella di non averli inclusi nel progetto di conquista e noi, guerrieri di Caos, fingeremo di stare ai suoi piani."
"Ardyn è troppo astuto per voi.Non è un piano perfetto."Si introduce Agni suscitando curiosità negli altri.
"Chi è quella ragazza?" Incomincia a chiedere Artemisia incuriosita voltandosi verso Jecht che inizia a guardare Edea e notare la grande somiglianza tra le due mormorando:"Assomiglia molto a..."
"Agni?!"Chiama sorpresa Edea alzandosi e guardandola.
"E' bello che vi ricordate di me, madre."Le dice standosene appoggiata vicino alla porta insieme ai tre resti, mentre Ex-Death cerca di capire:"Cosa? Quella è tua figlia?"
"Vi spiegherò tutto dopo. Agni, torna nell'altra stanza. Abbiamo dei progetti da fare. Non possiamo badare a te." La vedo voltarsi e andare dall'altra parte ascoltando la mia richiesta, ma poi si ferma e consiglia:"Ricontrolla il progetto. Ardyn è astuto. Non si lascerà sopraffare da un piano così debole."
"Hai altre opzioni?"Chiama in causa Nube Oscura facendosi guardare in mal modo da me.
Non voglio convolgere mia figlia in questa guerra. E' troppo rischioso.
La ragazza si volta ed espone la sua idea:"Ovvio. Lui sa che vi state ribellando. Capirà che è una trappola. Dovete prima inscenare uno scontro tra eroi e villani. Fingere di essere frustrati e di assecondare con il villano nei suoi piani." Poi si volta verso di me e continua:"Solo dopo potrai utilizzare quella scena dei villani minori. Lui si sentirà protetto da voi."
Quelle parole mi lasciano riflettere e sorridere al tempo stesso.
E' proprio subdola e manipolatrice come suo padre.
La guardo e soddisfatto dico:"Giusto."
Mi alzo, fiero del piano ideato da mia figlia e annuncio:"Ok, faremo come dice Agni, ma in più dobbiamo rapire quelli del suo settore. Così, vedendo solo noi, si sentirà tradito dai suoi compagni e Ardyn non avrà altra scelta che fidarsi."
Vedo la ragazza allontanarsi e lasciarci lì ad ideare il piano.
Primo passo, chiamare e informare gli eroi del piano.
Secondo passo, rapire i suoi sottoposti.
Terzo passo, finzione di battaglia e sottomissione.
Quarto passo, villani minori attaccheranno e noi lo pugnaleremo inaspettatamente alle spalle.
Così, ci mettiamo in azione per trovare gli eroi.
Arrivo in città, nel bar dove abita Cloud.
Nel vedermi sembrano tutti spaventati che mi puntano le armi contro.
"Che diamine ci fai tu qui?" Mi urla Tifa pronta a fare a pugni.
"Sto cercando Cloud."
"Che vuoi da lui?"
"Solo parlare." Dico facendomi guardare in modo sospettoso.
"Lui non c'è." Risponde Angeal standosene seduto insieme a Zack ad un tavolo di quel bar.
"Beh, allora posso unirmi a voi nel frattempo che il signorino ritorni?" Chiedo continuando ad avere quegli sguardi addosso. 
Me ne rendo conto. Il mio comportamento sembra preoccupare tutti in questo settore. Nessuno di loro ha mai visto questo lato di me e anch'io alle volte mi sento impedito dai ricordi trasmessi di Oblitus. Sembro così vulnerabilmente amichevole...


Angeal mi fa spazio ed io mi siedo sorridente, mentre sento mormorare Tifa:"Che sta succedendo?"
In quell'istante si sente il rumore di una moto parcheggiarsi.
Non c'è alcun dubbio. E' Cloud.
A confermarlo è anche il campanello del bar che suona all'apertura della porta.
"Sono tornato..." Lo sento dire,mentre preoccupata, Tifa gli va vicino ad informarlo della cosa.
"Cloud. Dove diamine ti eri cacciato?"
"Ero..."
"Guarda lì! Ti sembra normale?!"Gli chiede indicando me che me ne sto a chiacchierare con Angeal. 
So che non sono il benvenuto. Ho tutti gli occhi puntati addosso.
"La gente sembra terrorizzata da lui! Fa qualcosa!"Continua a dire la bruna facendo sospirare l'eroe che dice:"Io... te l'avevo detto."
"Cosa?"
"Ti avevo detto che era diverso."
Mi volto a sentir dire quelle parole e alzo la mano in segno di saluto.
"Ehi, Cloud! Non crederai mai a questa! Pare che Angeal e Sephiroth si conoscono da prima di diventare Soldier!" Rivela Zack facendo avvicinare il biondo verso di noi.
Lo vedo guardarci incredulo e confuso, quando si volta verso la ragazza e ordina:"Tifa?Porta da bere ai nostri ospiti." 
"Cosa?"
"Hai sentito cos'ho detto? Porta da bere."Le dice prendendo una sedia e sedendosi accanto a Zack.
Mi fissa sospettoso per poi chiedere:"Perchè sei venuto? Lo sai che qui nessuno ti vuole."
"Lo so, ma se dobbiamo sconfiggere Ardyn dobbiamo unire le forze. Ho un piano. Già l'ho esposto con il resto del gruppo, ma prima di attuarlo ho bisogno di fare una cosa."
"Che cosa?"
"Ho saputo che Firion ti ha presentato qualcuno che possiede la keyblade ed è proveniente da Oblitus."Dico delle mie conoscenze confondendolo e ritrovandomelo a chiedermi:"Che centra questo con il piano?"
"Ho bisogno di un piano secondario per distruggere Ardyn e salvaguardare il settore. Avevo pensato di andare direttamente dai creatori e far salire il settimo settore. Facendo così noi sopravvivremo anche se tutto andasse distrutto dal bastardo."Rivelo lasciandolo sorpreso.
"Davvero pensi che parlare con i creatori sia una buona cosa?"
"Ho sentito dire che i dimenticati lo fanno spesso. Lo fa lo stesso Ardyn e non vedo perchè noi non dovremo farlo."Informo, mentre Tifa mi mette davanti da bere insieme agli altri.
"Se questa cosa serve per salvaguardare il settore, io ci sto. Che devo fare?"
"Voglio che mi porti da questi amici di Firion e parti insieme a noi. Non voglio essere l'unico ad andare in quel posto. Solo il contatto mi ha fatto ricordare cose che non sapevo e mi ha reso vulnerabile."
"Quindi...è così che Ardyn ti ha trasformato?!"Ipotizza il biondo osservandomi meglio, mentre continuo a rivelargli:"Non è stato lui a trasformarmi, ma i ricordi che dovevano esserci. Oblitus è il mondo dei dimenticati. Tutto ciò che è stato scritto dai creatori e poi non è stato aggiunto al nostro fato si è riversato lì. Almeno è quello che mi ha spiegato Agni in questi giorni." 
Lo vedo alzarsi di scatto mentre tento di bere quel liquido nel bicchiere, ma mi blocca buttandolo a terra.
"Che diamine combini?! Sei per caso impazzito?!"
"No, ma non puoi startene qui a bere se dobbiamo salvare il settore." Lo sento dire facendomi sorridere.
Mi alzo e lo seguo. 
Sapevo che avrebbe capito.
Inconsapevolmente, in quel bicchiere non c'è del semplice alcool.
Cloud mi ha salvato dal veleno che Tifa ha messo al suo interno nella speranza di togliermi di mezzo e salvare il settore dalla mia minaccia. Peccato che la minaccia vera e propria sia Ardyn e non io.






***Intanto, a nostra insaputa...***

Nella dimora di Nyx, Lunafreya se ne sta a sorseggiare quel thè offerto dal glaive, pensierosa.
"Sua maestà, gradite dell'altro thè?" Domanda Nyx entrando nella stanza.
Luna scuote la testa e preoccupata confessa:"Ho paura."
"Di cosa?"
"Ho paura per Noctis... per Ravus, ma... anche per mia sorella. Spero solo che questo basti a salvaguardare il settore."Mormora preoccupata la bionda, mentre Nyx si siede accanto a lei.
Sospira per poi informarla:"Noctis ha ritrovato Lightning e riportato nel settore Firion. Sembra che un aereonave proveniente dal settore attuale si sia schiantato nel nono."
"Spero non ci sia nessuno che si sia fatto male."
"Vostra maestà, mia regina, togliete quel broncio."Le dice, ma lei si alza dalla sedia.
E' realmente preoccupata di tutto ciò che sta succedendo.
"Non posso."Borbotta dandogli le spalle e continuare:"Sapere di quella ragazza... io... sono confusa. Quella scena del nostro incontro... mi sento come se l'avessi esclusa involontariamente dalla mia vita e dal settore."
"So che ve l'ho già detto, ma continuerò a ripetervelo fino alla noia. Non siete stata voi ad escludere Stella. E poi ha detto di essere la regina di Oblitus. Perchè mentire?"
"Perchè dire che era la principessa di Tenebrea, sorella di Ravus e avrebbe dovuto stare al mio posto... era troppo incredulo e doloroso."Comprende la regina andando verso la finestra per guardare fuori la gente che passa,
"Forse, le immagini che avete visto quando vi ha abbracciato, erano solo illusioni."Riflette, Nyx, ma Luna scuote la testa voltandosi verso di lui:"No. Il mio cuore sente che è vero. Se fossero illusioni, le mie emozioni fossero coinvolte solo dopo e il mio cuore non le riterrebbe vere. Sopratutto se sono così dolorose."
"Che intenzioni avete?"
"Penso che una volta ritornata al palazzo, chiarirò la cosa con Noctis. Anche perchè ha aggiunto particolari che non ricordavo."
"Che tipo di particolari?"Chiede ignaro il glaive alzandosi dalla sedia per andarle vicino.
"Nyx... non eri un glaive. Eri un semplice soldato del dodicesimo settore che dava la caccia a Vaan."Rivela abbassando il volto e dandogli nuovamente le spalle facendolo avvicinare così ancor di più a lei a chiederle:"E anche se fosse vero. Cosa c'è che vi fa agire in questo modo?"


"Il fatto di essere stata anch'io su Oblitus con lei. Di essere stata confrontata e che lì sia nato tutto con te. La tua promessa di non lasciarmi ha influenzato i creatori che ti hanno fatto diventare glaive ed eroe di Kingsglaive."
"Sono solo menzogne."Pronuncia Nyx facendosi guardare dalla regina.
"Se non fosse vero, perchè aveva questa?"Domanda la regina mostrando la filmosfera che ha trovato nella stanza data a Stella durante il suo soggiorno.
Su di essa c'è l'incontro che doveva esserci tra Noctis e la dimenticata. La cosa che preoccupa di più Lunafreya è il fatto che quella stessa scena è così simile al suo incontro con Nyx.
Possibile che lei e Nyx abbiano quei sentimenti per in origine si amavano? Possibile che per tutto questo tempo Stella sapesse dei loro incontri e della storia d'amore che c'era tra Luna e lui?
Con questi dubbi, Nyx l'abbraccia da dietro, rassicurandola.
"Andrà tutto bene, vostra altezza. Nessuno vi farà del male finchè ci sono io."
"Di questo ne sono certa." Dice la regina toccando il braccio di quel glaive che ha intorno a se, per poi voltarsi verso di lui.
Tutto è troppo confuso e adesso devono anche ritornare al palazzo. Come la prenderà Noctis questa storia?
Nel frattempo, nell'ottavo settore Moguri e Seifer hanno passato l'esame di Seed.
"Molto bene. Stasera si terrà la cerimonia di diploma dei Seed. Congratulazioni, ragazzi. Soprattutto a te, Seifer. Finalmente non sei andato contro le regole e sei riuscito a diplomarti."Annuncia orgogliosa la professoressa Quistis vedendolo superare l'esame a pieni voti.


In quel momento arriva Squall e sorridente dice:"Congratulazioni, Moguri. Sei stata sorprendente."
"Grazie, fratellone." Ringrazia iniziando a chiacchierare con lui, mentre Seifer la osserva da lontano.
Tutto è andato secondo i piani. Il biondo ha intenzione di fare ciò che era stato già pensato in precedenza. 
Vuole chiedere a Moguri di sposarlo, ma non qui e non ora che ci sono tutte quelle persone a guardarlo.
Ha una dignità da rispettare e ci perderebbe la faccia se lo facesse così di punto in bianco.
Cala il buio. E' sera e ormai è il momento giusto. Arriva in sala dove la trova ballare con il fratello indossando quel vestito che ha sempre sognato avere.
"Certo che è proprio carina la sorella di Squall. Non capisco come possa stare con un presuntuoso arrogante come Seifer." Sente mormare qualcuno. 
Si volta e vede Zell sparlare di lui con Selphie.
"Cosa ci troverà in lui? Io davvero non capisco. E poi ci ha messo tutti questi anni solo per diplomarsi..."
"E allora? Qualche problema?" Domanda Seifer ascoltando tutto e trovandosi dietro di Zell che si volta alzando la mano.
"Ehi, ciao Seifer. Stavamo giusto parlando di te."
"Risparmia le tue parole. Ho sentito tutto."
"Che?"
"Seifer!" Interrompe Moguri andando verso di lui e trascinandolo in pista a ballare.
"Moguri! Che combini?!"
"Visto che Squall non ha più voglia di ballare, balliamo insieme."
"Ma io non so nemmeno da dove iniziare."
"Ti insegno io. Tranquillo." Rassicura la ragazza, ma il biondo si sente messo in ridicolo ed esce fuori dalla sala.
"Moguri, sei bella e cara, ma i ragazzi li fai scappare un amore." Prende in giro Zell ricevendo come risposta solo una risata dalla ragazza.
Incuriosita dal comportamento di Seifer, lo segue trovandosi vicino al balcone.
"Bella serata, eh?"Gli domanda avvicinandosi.
"Già."Risponde il ragazzo stranamente silenzioso, aumentando la curiosità della castana.
"Come mai sei così silenzioso?"
Lo si vede guardarsi intorno per poi dirle:"Moguri...io..."
"Tu...cosa?"
"Vedi...volevo chiederti di..."Balbetta nuovamente non riuscendo a trovare le parole.
Abbassa il volto per poi darle le spalle:"Ah...non pensavo fosse così difficile. Nella mia mente sembrava tutto più semplice."
La ragazza sorride comprendendo ciò che vuole fare, ma rimane lì a guardarlo aspettando che gli esca il coraggio.
"Ok...facciamo diversamente." Sente borbottare per poi voltarsi verso di lei e prenderle le mani mettendole l'anello al dito.


Lo stupore della ragazza è enorme nonostante se lo aspettasse. Lo vede darle le spalle nuovamente per poi dirle:"Beh...non penso che debba dirtelo. L'avrai capito, no?"
Moguri inizia a ridere facendolo voltare per poi fingersi arrabbiata.
"Cioè...fammi capire! Pensi che mettendomi un anello al dito basti come proposta?" 
"Che?"
"No, davvero. Pensi davvero che ti dica di si dopo questa schifezza di proposta? Un minimo di romanticismo glielo potevi mettere. Cioè... io mi ero immaginata petali di rosa che scendevano dal cielo, rose rosse in giro, tu inginocchiato con l'anello che me lo chiedevi ed io emozionata non sapevo che risponderti e, invece, mi devo accontentare di questo? E' patetico."
Seifer è deluso. Abbassa il volto mormorando un:"Mi spiace." 
Inizia a pensare che Moguri l'ha rifiutato, ma non è così. La castana incrocia le braccia per poi allungare la mano per guardare l'anello e continuare a dire:"Non è neanche un anello di brillante. Sono delusa. Davvero. Il giorno più bello della mia vita, che aspetto da anni,è ridotto a questo."
Poi si volta verso di lui e aggiunge:"E va bene. Che vogliamo farci? Le mie aspettative erano troppo alte per arrivare nella tua mente di babbeo."
"Ehi!"Alza il volto il biondo sentendosi preso in giro per poi aggiungere:"Smettila di ridicolizzarmi. Già è umiliante di per se avere un rifiuto."
"Ecco. Vedi? Sei un testone! Mica ho detto di no?"Rivela voltandosi verso di lui e mettersi la mano sul fianco per poi guardarlo mentre il volto incredulo del ragazzo si fa sempre più evidente.
La ragazza se la ride. 
"Tsk...ma tu guardala! Mi hai fatto prendere un colpo."Risponde Seifer iniziando a ridersela anche lui per poi avvicinarsi alla castana e domandare per confermare la sua risposta:"E' un si, allora?"
Moguri annuisce e i due, sotto quel cielo stellato, si avvicinano sempre di più fino ad essere così vicino da sentire l'uno il fiato dell'altro. Dentro un abbraccio, scocca un bacio dove sigilla quella promessa d'amore che i due hanno intenzione di portare avanti. 



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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24.

*Paine*



La vita nel decimo settore non scorre facile.
Sin è tornato ed io ho continuato il mio mestiere di documentarista della Kermes per i maliziani, ma le cose non sono per niente semplici. 
Ho sentito dire in giro che esiste un posto pieno di sfere particolari che racchiudono i ricordi di ogni singolo abitante di quest'universo e chi ne verrà in possesso sarà in grado di piegare chiunque a proprio piacimento. 
Baralai e Nooj mi hanno chiesto di trovare quel posto e di portare le prove della sua esistenza, come tutte le sfere che riguardano me e loro, Gippal compreso. 
Ho provato a contattare Rikku, ma lei e Gippal sembrano avere parecchio da fare con il riordinamento degli albhed. Yuna è partita per sconfiggere Sin e non l'ho più vista.
Così, mi sono messa in viaggio da sola e ho ripreso il mio lavoro di cacciasfere nonostante mi sia sciolta dal gruppo. Insomma...per guadagnare guil devo pur fare qualcosa.
Durante il mio viaggio mi ritrovo in un posto abbastanza strano. Sinceramente, non so neppure come ci sono finita.
Probabilmente durante la perlustrazione con l'aereonave andata in tilt, ma non conosco il posto e la cosa inizia a preoccuparmi.
Dove sono finita?
Mi incammino con questa domanda nella testa verso l'interno di quella foresta così strana che mi trovo davanti.
Le bacche sono rosa, le mele violacee, le piante crescono rigogliose vicino ad un ruscello ricco di pesci.
"Mpf...questo posto non si fa mancare nulla." Penso tra me e me. E' qualcosa di stupendo, ma non comprendo ancora come ho fatto a non notarlo prima.
Forse, con l'entrata di Sin, si sarà inalzata qualche rovina e questa ne è la causa.
Mentre cammino, mi ritrovo davanti ad un ampia pianura e mi salta all'occhio una caverna.
Decido di esplorarla e vedere cosa ci fosse al suo interno, ma non è una buona idea.
Non appena mi ritrovo all'entrata, un molboro paludoso mi assale. Fortunatamente riesco a sconfiggerlo. Non è forte. Forse le mie capacità combattive sono migliorate stando a riposo.
Presa dai dubbi mi addentro all'interno della grotta e ciò che trovo mi lascia senza fiato.
Un'intera città sotterranea fatta di sole sfere. Hanno milioni e milioni di colori e brillano a contatto con quel po' di sole che entra dall'entrata rendendole luminescenti.
"Non ci credo..." Mormoro una volta dentro e guardandomi intorno a bocca aperta.
Non pensavo esistesse un posto simile. Tutto luccicante che crea immagini simili ad aurore boreali. Praticamente meraviglioso.
Mi avvicino a quelle sfere prendendone una e mi rendo conto fin da subito che non sono normali.
Sono filmosfere e al loro interno sembrano avere ricordi o eventi mai detti. Ogni sfera è di colore e sfumature diverse.
"Non dovresti essere qui."Mi interrompe una tipa facendomi voltare verso di lei.
E' abbastanza strana. Non ho mai visto nessuno manifestare così tanta diffidenza e mancanza di sentimenti come questa qui.
"Chi sei?" Chiedo vedendola con una sfera tra le mani che l'aggiunge alle altre, per poi voltarsi verso di me e rispondere:"Eden. Questo posto lo gestisco io adesso."
"Questo posto è tuo?" Domando perplessa, ma la cosa che mi mette i brividi è la sua mancanza di espressività. Possibile che non abbia sentimenti?
"No. E' dei dimenticati.Ognuno lascia la sua filmosfera durante la sua permanenza. I colori sono diversi perchè rappresentano ognuno una persona." Spiega lasciandomi sorpresa.
Incuriosita e attratta, mi avvicino ad una sfera di un colore strano che si mescola al nero con sfumature di bordò al suo interno.
"Se fossi in te, non la guarderei." Consiglia la strana tipa dai capelli blu, ma per qualche ragione non riesco a darle ascolto.
Quella sfera mi attrae troppo. Mi avvicino alla luce e la alzo per guardare al suo interno. Ciò che vedo mi scombussola l'esistenza.


*Immagini della filmosfera*

In quella sfera, quelle immagini che custodisce al suo interno...
Ci sono io, ma sono completamente diversa da ora.
Ho addosso quella looksfera della dea fortuna, ma sembro portarlo in modo quasi volgare e presuntuoso. Cosa che non è da me.



"Fatemi capire? Devo anche presentarmi? Tsk! Ma per favore. La regina di Alexandra del nono settore non ha bisogno di presentazioni." Quella tipa dice facendomi intuire l'enorme diversità tra me e lei.
Qualcuno dall'altro lato richiama:"Su, via! E' una prassi da rispettare, regina del nono settore." 
Sento una risata di sottofondo.
"Tu, come osi prenderti gioco di me, della regina di Alexandra, madre della principessa Garnet.? Tsk...madre poi. Ma senti che dico?"Ride di se stessa per poi continuare:"Matrigna è il termine giusto. Ho sposato quel rincitrullito del re solo per avere il regno nelle mie mani. Amo le cose preziose e le sfere in particolare. Sarei dovuta essere nel nono settore come villana e invece mi hanno rimpiazzato con quell'incapace di stregone che doveva essere solamente il mio amante e servo. Io sono la vera villana. Chiaro? Devo aggiungere altro?" 
Sembra essere abbastanza turbata e urtata dalle richieste.
Ha un ventaglio tra le mani che non perde tempo a metterselo nei pressi della bocca e iniziare a sventolarlo nervosamente verso di lei.
"Beh, non è colpa tua se i creatori hanno deciso di mettere Kuja come villano principale. Probabilmente l'avranno ritenuto migliore di te e poi non puoi neanche giudicarti villana. Lo sai che su Oblitus non esistono eroi..."
"...ne tantomeno villani. Ma certo. La so la favoletta. Non c'è bisogno che me la riporti ogni volta, ma sappi che non starò qui per molto."
Si alza dalla sedia sulla quale è stata seduta per tutto il tempo incominciando a minacciare:"Il nono settore non può avere quell'imbecille come villano! Io sono la vera villana del settore nove e anche se dovessi andare lì e trascinare in questa misera topaia quel bastardo che mi ha fregato il posto, non mi importa. Gliela farò pagare cara e amara. Nessuno può mettere i bastoni tra le ruote a Paine, l'unica vera villana del settore nove. Avete capito?!" Sbraita attaccando il cameraman.

*Fine immagini filmosfera*

Nel sentire quelle urla e vedere quelle immagini tutto diventa molto confuso. La sfera mi cade dalle mani per lo shock. Tremo. Non capisco.
Perchè? Perchè ero così maligna e neanche me lo ricordo?
"Te l'avevo detto di non guardare." Mi dice la tipa alle mie spalle.
Mi volto verso di lei affermando:"Quella non sono io."
"Invece si. Ti hanno rindirizzata come cacciasfere mentre eri fuori dal settore a cercare Kuja. Per questo i tuoi ricordi sono andati persi."
Tutta questa storia sta diventando sempre più assurda.
Non è vero. Non può esserlo.
Perchè? Perchè dovevo essere così....tremenda?
Possibile che queste...siano le sfere di cui parlava Baralai?


*Sephiroth*

Fortunatamente, Cloud ha deciso di schiararsi dalla mia parte. So che ciò che sto per fare è una pazzia, ma devo rischiare.
Mi ritrovo a seguirlo verso il quarto settore.
Lì trovo Vaan e Terra a parlare con Cecil.
Non appena ci vedono da lontano, si voltano verso di noi.
"Dunque, è lui l'organizzatore." Ipotizza il biondo non appena mi vede fermarmi con Cloud.
"Già ho esposto il piano con gli altri villani. Ve ne hanno parlato?"Chiedo sperando che già si siano dati la voce.
"Si, ma è stato un po' difficile riuscire a vedere Golbez. Fortunatamente abbiamo trovato modo di vederci e parlarne. A mio parere, mi sembra un ottimo piano."Mi riferisce l'eroe del quarto settore suscitando la curiosità dell'eroe del dodicesimo.
"E quale sarebbe questo piano?"
"Quello di cui ti ho parlato prima, Vaan."
"Dobbiamo attaccare Ardyn, mentre i guerrieri di caos lo difendono."Rinfresca la memoria l'eroe del sesto.
"Si, ma prima dobbiamo catturare i villani minori del suo settore. Pare che lui si fida solo di loro. Inoltre...io e Cloud abbiamo anche un'altra cosa da fare." Ribadisco incuriosendo Cecil.
"Che cosa? Posso saperlo?"
"Riguarda il nostro settore. Abbiamo bisogno di Aria e Sorrow. Li avete visti?"Risponde l'eroe del settimo avendo come risposta un cenno con la testa da Vaan.
"Certo. Aria voleva allenarsi con la katana. Sono andati da quella parte." Ci informa e senza perdere tempo andiamo nella direzione indicata da loro.
Poco distante da lì vediamo una donna con una katana che la sferra su di un ragazzino con un'arma a forma di chiave tra le mani. 
Probabilmente sono loro. Riconosco quell'arma. E' la keyblade.
La bruna si ferma e si mette la katana in spalla per poi voltarsi verso di me e dire:"Oh, ma tu guarda! L'organizzatore della rivolta silenziosa."
"Più che rivolta silenziosa a me sembra che tutti lo sappiano."
"Tutti tranne Ardyn, ovviamente."Continua la tipa mentre ci avviciniamo a lei e al ragazzino.
"Dunque, già sapete tutto?"Chiede confuso Cloud, mentre la tipa annuisce.
"Ovvio. Jecht me l'ha detto. Non posso permettere che il mio settore venga distrutto da Ardyn e da Seymour. Se dobbiamo fare qualcosa, allora lo facciamo."
"A tal proposito, ci servirebbe un passaggio per Oblitus."
"Perchè proprio per Oblitus?" Domanda il piccoletto sentendo la mia richiesta.
"Perchè dobbiamo far salire il mio settore, Sorrow." Rivela il biondo lasciandoli perplessi.
"Il tuo settore? E perchè mai?"
"Solo così cesseranno di fare il quindicesimo settore e poi... se il settimo settore va avanti, quelli che seguono e quelli precedenti, credo che verranno ricordati, o sbaglio?"Ipotizza Cloud ignaro delle mie intenzioni.
Io...voglio semplicemente salvare il mio settore e poi, penso che se Oblitus mi ha reso così vulnerabile, solo lui può darmi la forza di ritornare il villano di un tempo.
Mi volto verso i due, quando la bruna annuisce:"D'accordo. Se per salvare Somniland dobbiamo far riemergere il settimo settore lo faremo, anche se questo significa andare su Oblitus. Anzi... non mi dispiace tornare a casa e vedere gli altri come se la cavano."
"Aria, mi sembra rischioso." Mormora Sorrow preoccupato.
"Nessuna preoccupazione, Sorrow. Li guido io se tu non vuoi venire." Si offre prendendo l'arma del ragazzino tra le mani per poi allontanarsi da noi.
Iniziamo a seguirla e dopo qualche passo, la vediamo aprire il portale.
Entriamo dentro e Sorrow, preso dai dubbi, ci segue. Ciò che vedo davanti a me è qualcosa di impressionante.


Non so perchè, ma ha un qualcosa di molto simile al quartordicesimo settore.
"Impressionante." Dico guardandomi attorno. 
Per tutto questo tempo, la mia Agni è stato in questo luogo?
"Non sapevo vivessi in un posto del genere."Sento dire sorpreso il biondo. Probabilmente anche per lui è la prima volta che si trova qui.
Sorrow si avvicina alla bruna prendendo la keyblade dalle sue mani per poi voltarsi e guardare il portale prima di chiuderlo, notando:"Che strano. Si è aperto un altro varco." 
"Sorrow, non abbiamo tempo di pensare a queste cose. Adesso siamo solamente ad un lato della pianura. La dimensione specchio è dall'altro lato. Dobbiamo sbrigarci."Richiama la donna seccata per poi iniziare a camminare.
"Dimensione specchio?"Chiedo incuriosito.
Si volta verso di me fermandosi e rispondere:"E' il luogo dove controlliamo i creatori. Da lì possiamo metterci in contatto. Seguitemi. Tu, Sorrow, già che ci sei, va in città e vedi se ci sono novità."
"D'accordo."
Così ci dividiamo cominciando a camminare per quella pianura.
Improvvisamente, durante il cammino, ho la sensazione di essere osservato.
Mi fermo e mi volto. Non c'è nessuno.
Qualcosa non mi quadra. C'è troppa pace, ma a notare questa strana situazione non sono solo io.
"La senti anche tu questa sensazione?"Mi domanda Cloud facendomi comprendere che non sono l'unico a sentirla.
"Si, è davvero inquietante."
Aria si ferma e alzando la testa e riusciamo a scorgere due grandi scie di fumo. L'espressione della donna non è delle migliori.
Afferra la katana preparandosi ad un eventuale scontro, ma non comprendo.
"Cosa sono?" Mormoro inquietato prendendo la masamune. 
"Ombre..." Replica la bruna facendo prendere l'arma anche a Cloud.
Le due ombre scendono dal cielo entrando a contatto con l'erba, bruciano tutto sotto i loro piedi e trasformandosi in forma umana davanti ai nostri occhi.
"Noct...."Borbotta l'eroe del settimo settore quasi incredulo nel riconoscerlo.
"Ma tu guarda. L'eroe e il villano del settimo settore hanno unito le forze. Quale onore?" Quella voce così metallica mette i brividi solo al sentirlo.
Non so perchè, ma emette terrore puro. 
Possibile che esiste una persona del genere?
"Cloud, sta attento. Non è il Noctis del quindicesimo settore." Spiega la dimenticata facendo chiedere al biondo:"Che vuoi da noi?"
"Ho sentito che siete diretti nella dimensione specchio."
"Chi te l'ha detto?"
"Su Oblitus si sa tutto."Mi ribatte quell'ombra facendo crescere la mia curiosità:"E allora?"
"Voglio semplicemente avvertirvi. Non è un bello spettacolo lì dentro."
"Non importa. Noi vogliamo fargliela pagare ad Ardyn. Il settore sette deve ritornare a splendere. E' l'unico che può disintegrare il quindicesimo e sconfiggere Ardyn."Sintetizzo, ma ciò che ha da dire fa male.
Lo vedo sorridere.
"Peccato che tutto ha un prezzo, caro Sephiroth."
"Di che stai parlando?"
"Se il settore sale in quello attuale, tutti i ricordi che hai acquisito e che non sono su Dissidia o Kingdom Hearts, verranno distrutti. Quindi, dimenticherai tua moglie e tua figlia. Lo stesso vale per te, Cloud. Dimenticherai tutto ciò che è successo nel frattempo."Mi rivela lasciando perplesso me e l'eroe che borbotta un:"Cosa?"
"Davvero vuoi correre un rischio del genere?  Davvero, tu, Sephiroth, vuoi dimenticare le due persone a te più care?"
Stringo i pugni. L'indecisione mi assale. 
So che così facendo perderei Edea e Agni, ma... almeno... sarò temibile come una volta.
Questa debolezza... io non la voglio più. Adesso non ne ho bisogno. 
Eppure, per qualche strana ragione, il solo pensiero di riperdere la mia famiglia mi crea un nodo alla gola.
Fa male. Terribilmente male.
Se Ardyn non avesse aperto quel portale, tutto questo non sarebbe successo. Non sarei così rammollito da non saper prendere nemmeno una decisione.
Sephiroth, non si torna indietro. Devi essere l'eroe Soldier per la quale sei nato. Devi fare onore alla tua famiglia, a tua moglie, a tua madre, a tua figlia... è questo che incomincio a dirmi mentalmente per farmi coraggio.
Niente indecisioni.
"I loro ricordi non sono altro che debolezza. Devo liberarmene."Dico con un filo di voce facendomi guardare da Cloud in modo strano che mormora il mio nome:"Sephiroth."
"Già, l'ho detto. I ricordi sono solo debolezze ed io devo liberarmene se voglio sconfiggere Ardyn."Ribetto stringendo i pugni.
Anche affermando una cosa del genere, la verità è che non lo voglio realmente.... non voglio lasciare la mia famiglia, ma devo farlo.
E' una vera e propria pugnalata al cuore, ma non posso fare altro che accettarlo se voglio sconfiggere Ardyn.
"Molto bene. La strada è aperta allora, ma sappi che prima di voi, lui è stato qui."
"Lui chi?"Chiede Aria ignara di tutto e l'ombra non esita a rispondere:"Ardyn. Sa il volto di Agni. Ha preso i suoi concept."
"Che?"Farfuglio alzando il volto verso di lui scioccato, mentre quell'ombra si dissolve insieme al suo compagno biondo affermando:"Capirete meglio trovandovi lì."
Quelle parole mi fanno male. Già sapere di dover lasciare la mia famiglia è doloroso, ma sapere che Ardyn sa anche il volto di mia figlia è molto peggio. Cos'altro devo aspettarmi da quel tipo?



*Rika*

Eccomi nel quindicesimo settore. Devo addestrare e girare a nostro favore questi glaive così faccio aprire le celle per farli uscire.
I quattro traditori rimangono pronti a darsi alla fuga quando si bloccano poco distante dalle loro celle vedendomi.
Iniziano a fissarmi, mentre cito il loro motto:"Per l'onore e la patria."
Quelle parole sembrano far ridere uno di loro. Mi fermo e mi volto verso il tipo chiedendo:"Cos'hai da ridere?"
"Sai, è divertente vederti dire un motto senza alcun valore." Risponde facendo ridere i compagni.
Avanzo verso di lui realizzando che la cosa non sarà affatto semplice. Peccato che le sfide mi piacciono.
"Dunque, rinneghi la tua patria e il tuo onore." Pronuncio fermandomi ad un metro di distanza e continuare:"Qual è il tuo nome?"
"Perchè dovrei dirtelo?"
Quell'arroganza, quel volto. Certo che lo conosco. Sorrido e incomincio ad andare a destra e a sinistra mettendo le mani ai fianchi e dicendo:"Allora... vediamo un po' se indovino. Forse ho capito chi sei."
Lo vedo ridere insieme ai compagni.
"Sono contenta che ti stai divertendo. Sei il leader di quest'ammasso di perdenti rincitrulliti. Non è così?"
"Come osi...?!" Tenta di dirmi alterato il glaive quando lo blocco chiamandolo semplicemente per nome:"Luche Lazarus."


"Conosci il mio nome...?"
"Forse hai ragione. Avrei dovuto presentarmi prima di citarvi quel vostro motto e versillo di guerra. Io sono Rika Drautos, glaive d'ultimo livello, addestrata fin dalla nascita all'uccisione dal mio caro padre, Titus Drautos, comandante dei Kingsglaive." Mi presento con voce tranquilla guardando uno ad uno negli occhi per poi alzare la voce per segnare la mia supremazia su di loro e continuare:"E se questo non bastasse a farvi ragionare e proverete solo a fare il minimo accenno di tradimento, non ci penserò due volte a farvi un culo così grande e dolorante che vi pentirete di essere nati e preferireste la morte al tradimento. Sono stata chiara?! Ci sono domande?!"
Tutto tace e allora sorrido mettendoli alla scelta.
"Bene. Se non ci sono domande e qualcuno vuole tirarsi indietro e fuggire come un chocobo spennato e impaurito da questa battaglia, ritorni in cella di sua spontanea volontà, altrimenti rimanga qui e pronunci quel motto ad alta voce come simbolo di fedeltà alla propria patria e al proprio onore."
I glaive si guardano in faccia ed uno di loro fa cenno con la testa di tornare dentro.


Di quei quattro solo uno rimane fuori e i tre se ne accorgono incominciandolo a chiamare:"Luche! Che fai? Vieni dentro!"
Luche è rimasto lì, fermo. Mi fissa da capo a piede per poi domandarmi:"Sai i nomi di tutti noi?"
Lo guardo diritto negli occhi rispondendo:"Certo."
"Dimostramelo."
Senza neanche guardare chi gli sta dietro, senza neanche spostare lo sguardo dai suoi occhi, sorrido e rispondo sicura di me:"Quello che ti ha chiamato è Axis Arra, il rosso accanto è Tredd Furia, mentre quell'idiota mezzo pelato accanto a loro è Sonitus Bellum, uno più sleale di un altro, ma anche tuoi compagni uniti per combattere un singolo scopo. La ribellione al contratto con l'impero. Sappiate, voi tutti, che so ogni singola cosa su di voi e su ciò che succede. Scegliete da che parte stare. Chocobo o uomini con un briciolo di palle. Mica devo darle altre informazioni su di voi, signor Luche?"
I tre alle sue spalle, sentendo le mie parole, sembrano incominciare a tremare, mentre il glaive abbassa lo sguardo deglutendo e mettendo la mano al petto pronuncia:"Per l'onore e la patria."
Sentendosi minacciati dal mio sapere troppo, i tre ritornano in riga accanto a Luche seguendolo e pronunciando quelle parole anche loro.
"Molto bene, uomini. Da adesso in poi se qualcosa non vi garba ne parlerete con me. So che avete tradito il vecchio re perchè eravate contro al trattato, ma adesso qui non dovrà accadere. Dunque, come compagni, perchè è quello che siamo prima di essere soldati, parlerete ogni qualvolta avrete delle perplessità con la sottoscritta. Sono stata chiara?"
"Sissignora!"Urlano in coro stando sugli attenti.
"Wow. Impressionante." Interrompe il re Noctis vedendo i traditori sotto i miei ordini.
"Vostra maestà. I miei uomini non sono ancora pronti. Devono allenarsi e avere nuovi alloggi." Mi chino per poi alzarmi, mentre il re mi risponde:"Possono usufruire di quelli che già avevano prima."
Annuisco e mi volto verso i quattro che sembrano non voler portare alcun rispetto al re.
"Ehi! Voi! Avete sentito il re? Mostrate un po' di rispetto ammasso di pulci e filate ad allenarvi immediatamente!"Sbraito dando degli ordini precisi.
"Sissignora!" Urlano in coro per poi chinarsi al re e mormorare:"Sua maestà..." Per poi allontanarsi da noi.
"Non credevo avessi delle doti del genere." Mi dice sorpreso il re.
"Ero un ufficiale prima di diventare glaive. So come devono essere trattati i miei uomini per farli muovere un po'."Rivelo quando da lontano vedo Lightning e Firion.
Non voglio alcun contatto con lei. 
Abbasso il volto e mi chino per poi dire:"Mi perdoni, sua maestà. Ho degli uomini da addestrare."
"Ma certo."Risponde ed io mi allontano quando vengo chiamata da Firion.
"Ehi, Rika! Dove vai?"
"Ah....allora è lei quella di cui mi ha parlato Aria." Sospira osservandomi da lontano la rosa. Mi fermo e mi volto dicendo:"Perdonatemi. Non ho tempo da perdere. Ho degli uomini da badare adesso."
"No. Invece tu adesso vieni qui. I tuoi uomini possono aspettare." Mi riprende Lightning facendomi fermare e voltare, mentre si avvicina a chiedermi:"Perchè l'hai fatto? Perchè hai messo la vita di Firion e Noctis in pericolo?"
Abbasso lo sguardo. Non riesco a guardarla mentre le dico:"Non era mia intenzione."
"Distruggere un'aereonave solo perchè c'erano loro non mi sembra che non fosse intenzionato."
Me ne sto zitta. Non voglio rispondere. Che penserebbe se le dicessi la verità?
La vedo sospirare e poi accusare:"Ma certo. Non vuoi rispondermi perchè volevi il controllo del settore o sbaglio? Magari sei proprio una creazione di Ardyn e vuoi manipolarci tutti per aiutarlo nei suoi intenti, eh!? Non è così?"
Arrabbiata da quelle parole, stringo i pugni e le dico cercando di tenere la calma:"L'ho fatto per non vedere la tua faccia. Ti va bene come risposta?"
"La mia faccia?"
"Firion ti cercava ed io non volevo vederti."
"Perchè?" Chiede iniziando ad urtarmi e farmi perdere la pazienza.
Alzo lo sguardo verso di lei e le urlo:"Perchè vedendo la tua faccia, incomincio ad odiare me stessa, Claire."
"Claire?" Ribatte confuso Noctis. 
Le mie parole sorprendono Lightning che incomincia a domandarmi:"Come sai il mio nome?"
Rido, per poi mettermi le mani ai fianchi e rivelare:"Me l'hai detto tu, tesoro, ma la questione è delicata. Limitati a non toccarmi e a starmi alla larga, solo così non ti succederà nulla. Adesso, se vuoi scusarmi, ho degli uomini da gestire." 
Mi volto e mi allontano.
Non sono per niente dura come faccio credere, ma non posso fare altro. 
Sto male. Non ho mai trattato Claire con tanta freddezza e quel volto mi ha fatto ricordare cose che neanche ricordavo più.

*Sorrow*

Arrivo nella città centrale per sapere le ultime novità.
Mi sento felice. Firion sa chi sono e mi ha detto che, una volta finito tutta questa faccenda di Ardyn, vuole portarmi nel secondo settore con lui.
Sinceramente non sto più nella pelle. Non vedo l'ora di vedere il mio vecchio settore, ma una volta tornato in questa città la malinconia mi assale.
Ho conosciuto così tante persone in tutto questo tempo e lasciarli mi angoscia enormemente.
"Sorrow!" Sento chiamarmi alle spalle.
Mi volto e vedo una ragazzina di circa quartordici anni che mi viene incontro. Ha i capelli castani tendenti al corvino, legati fa una coda alta e lunga, gli occhi sono azzurri come il vestito quasi regale che ha indosso.


La conosco. Lei è Celest. Sarebbe dovuta essere nel finale del settore quattro con Ceodore, il figlio della regina Rosa e del re Cecil come promessa d'unione dei regni contrastanti. 
Però poi hanno cancellato sia Ceodore che lei. Eravamo un bel trio, ma poi è stato fatto un seguito per rindirizzare lei e Ceodore.
Per qualche strano motivo, però, i creatori si sono dimenticati di lei ed è costretta a rimanere qui come tutti noi, aspettando di essere ripresa.
"Celest..."Mormoro il suo nome vedendola venirmi incontro.
"Che fai? Perchè mi fissi? Ti ho cercato ovunque, ma dove ti eri cacciato?"
Oh...è vero. Ho dimenticato di avvertirla di mio fratello e sono partito senza nemmeno salutarla.
"M-mi s-spiace. Io... ho visto mio fratello."
"Cosa? Hai incontrato Firion?"
Annuisco e spiego:"E' caduto qui su Oblitus spinto da un certo Ardyn. Mi sono fatto prendere dall'emozione e sono andato con lui. Sai... si è ricordato di me."
"Dici sul serio?"
Annuisco nuovamente:"Però sembra che questo Ardyn vuole torturarli e quindi lo sto aiutando."
La vedo sospirare e scuotere la testa imbronciata.
Qualcosa non va. Ne sono certo e a confermarlo sono anche le sue parole deluse:"Non è l'unico che tortura."
"Ma di che stai parlando?"
"Vieni. Devo farti vedere una cosa." Mi dice afferrandomi la mano e trascinandomi con lei.
Arriviamo vicino alla bottega di Cid dove lo vediamo urlare innervosito con una tipa.
Ci fermiamo a sentire la discussione come tutti gli altri dimenticati.
"Natalie, è un'ombra. Le ombre devono morire. Non puoi aiutarlo!"
La ragazza dai capelli rossi scuote la testa:"No, Cid. Tu non capisci. Ci ha chiesto aiuto. Anche Unknow sta..."
"Unknow, eh? Allora lo stai facendo per lui!" La interrompe il biondo incuriosendo la ragazza:"Perchè sei così arrabbiato? Io non ho fatto nulla."
"Invece lo hai fatto! Noi abbiamo sudato per avere la pace dai Nessuno. Abbiamo lottato per avere il nostro territorio. Se quei bastardi sapessero che stiamo aiutando le ombre non ci penserebbero due volte ad ucciderci e prendersi i nostri cuori." Lo sento dire, ma non riesco a cogliere a pieno la discussione.
Che centrano le ombre e i nessuno? 
"Perchè...stanno litigando?" Domando voltandomi verso Celest che non perde tempo a spiegare:"Natalie sta aiutando un'ombra insieme a Unknow."
"Ma...le ombre.... sono blank all'ultimo stadio o sbaglio? Ci ammazzeranno..." Rifletto perplesso.
La vedo scuotere la testa e mettersi una mano dietro al collo per poi voltarsi verso di me e dirmi:"Io, sinceramente, non ci sto capendo più nulla. L'ho vista. Ho visto quel'ombra e... non sembrava un... un blank." 
Quelle parole mi lasciano sorpreso. Se le ombre non sono blank, allora...cosa sono?
Sentendo i due litigare, qualcuno si intromette nella discussione avanzando tra la folla creata li intorno:"Che succede qui?!"
Natalie si volta verso colui che ha parlato chiamandolo per nome:"Unknow..."
Alterato, Cid si avvicina a lui prendendolo per la maglia incolpandolo:"Per colpa tua, Noct ci ammazzerà tutti!"
"Per colpa mia?! Perchè mai?! Sentiamo!" Lo respinge facendosi togliere le mani di dosso dal meccanico.
"Hai un'ombra a casa tua!"
"E allora? E' casa mia. Posso portarci chi voglio."
"Non puoi portare un'ombra qui!"
"E perchè mai? Sentiamo! Mica vengo a romperti le scatole ogni volta che ti porti una donna a casa tua? Quindi credo che dovresti tacere invece di ficcare il naso nelle faccende che non ti riguardano!"Gli urla contro dandogli le spalle, mentre l'altro ribadisce:"Perchè non lo capisci? Noct ci ammazzerà tutti!"
"Mi prenderò le mie responsabilità."Risponde per poi domandare alla rossa:"Natalie, hai preso le medicine?"
La tipa annuisce e Unknow la prende per le spalle come a proteggerla per poi consigliare:"Portale dentro casa."
La tizia annuisce ancora e va nella dimora di Unknow scortata da lui.
Tutta questa storia non ha senso.
Perchè ci stiamo mettendo l'uno contro l'altro? Non è così che deve andare.
"Ardyn sta distruggendo la pace anche qui. Non lo vedi?" Mormora Celest facendosi guardare.
"Io...non...non riesco a capire, Celest."
"Vieni con me!" Mi dice prendendomi per mano e trascinandomi all'interno dell'abitazione di Unknow, ma prima di entrare si volta verso di me e aggiunge:"Qualsiasi cosa vedrai, non devi dirla agli altri dimenticati. E' una cosa che fa orrore a vederla. Unknow dice che probabilmente sono le conseguenze delle modifiche e..."
"Modifiche? Quali modifiche?"
"Oh....lascia perdere. Entra e vedilo con i tuoi occhi." Borbotta entrando all'interno di quella camera dov'è Natalie, Unknow e la presunta ombra.
"Come sta?" La sento domandare, mentre mi ritrovo a guardare quella scena sul ciglio della porta.
Ciò che vedo mi fa spalancare gli occhi e mi lascia perplesso.Un'ombra può davvero ridursi in quello stato? Può davvero diventare come cenere?
"Ha la febbre alta. Non riesce più a muoversi. E' sempre più debole. Di questo passo..."Farfuglia dispiaciuta la rossa, mentre Unknow rivela:"Ardyn li sta uccidendo. Sta uccidendo i creatori e loro fanno lo stesso con lui." 
"Non posso credere che quel bastardo stia facendo una cosa così orribile. Dobbiamo fare qualcosa." Ribatte disperata la ragazza per avere come risposta una semplice domanda vaga:"Si, ma cosa? Cosa possiamo fare noi?"
Tutto tace. Fino a quando quel silenzio non viene rotto da delle urla che terrorizzano la città.
Mi affaccio alla finestra e vedo un ombra. E' arrivata proprio qui. 


"Ignis! Ignis, dove sei?!" Chiama per poi prendere Cid e sbraitargli contro:"Dove l'avete nascosto?!"
Terrorizzato, il biondo indica la casa di Unknow facendosi poi sbattere a terra da quell'ombra. 
Avanza diritta verso di noi, per diventare fumo ed entrare dalla serratura per poi reincarnarsi dentro casa. E' l'ombra di Gladio. 
"G-Gladio...." Sento un mormorio sottile chiamarlo. 
Mi volto e vedo quell'ombra nel letto allungare la mano verso di lui.
"Ignis!"
Quell'ombra corre verso l'amico che sta nel letto, prendendolo per mano.
"E' debole.Sta morendo." Gli rivela Unknow facendosi guardare.
Non ci vuole molto a comprenderlo, ma sembra che Gladio non ha alcuna intenzione di sentire quelle parole.
Afferra l'amico prendendolo sulle spalle per trascinarlo con se. Ha le lacrime agli occhi mentre si volta verso il biondo e gli dice:"Grazie."
Poi sposta lo sguardo alla rossa e continua:"Grazie...di esservi presi cura di lui. Da adesso in poi ci penseremo io e i miei compagni."
Con questo esce dalla porta diventando fumo che si allarga ed estende sempre di più su Ignis per non trapazzarlo. Spicca così il volo e portarlo con se chissà dove. Quel comportamento, quelle parole, quei gesti, mi lasciano perplesso.
Davvero le ombre sono capaci di provare simili sentimenti? 
Se è così...allora...sono davvero blank all'ultimo stadio o per tutto questo tempo ci siamo sempre sbagliati su di loro?
I dubbi mi prendono. Devo trovare Aria e dirgli di tutta questa storia. Non può esserne all'oscuro.
Non ora...


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ardyn, andando su Oblitus, è riuscito a vedere il volto di Agni, ma non ha ancora compreso che è la figlia di Edea e di Sephiroth. Anzi, la ritiene una minaccia sapendo della Agni's Philosophy e del probabile settore sedici ipotizzato.
I dubbi lo assalgono. 
"Possibile che quel Lucis sia un altro eroe di quel settore?"Incomincia a chiedersi per poi guardare l'immagine che ha tra le mani.
Deve scoprire che sta succedendo e alla svelta. Non può permettere che altre persone, altri eroi si intromettino nei suoi piani.
Così, conoscendo il luogo dell'avvistamento di Lucis, si dirige in quel settore, ma una volta lì non trova alcun indizio. L'unica cosa strana è un'aereonave che gli abitanti del settore stanno riparando.
"Diamine. Certo che è ridotta proprio male."Nota un lavoratore chiacchierando con un suo collega.
"E' ovvio. Veniva direttamente dal settore attuale. Pare che si sia schiantata a causa del poco carburante."
"E' assurdo."
"Non è assurdo. Tutti lo sanno. Il tip-stop del cambio su Kingdom Hearts è necessario per fare rifornimento e non avere danni. Facendo un viaggio del genere hanno rischiato grosso."Sente dire da uno di quei lavoratori.
La curiosità di Ardyn è alle stelle e si intromette:"Hanno?"
"Già. Non lo sapete? Sembra che tre ragazzi siano venuti qui."
"La ragazza stava proprio male."
"Fortuna che c'era l'eroe del sedicesimo settore. Devo ammettere che è davvero figo, anche se parlandoci non mi sembra un eroe."
"L'hai notato anche tu, vero? Però ha successo con le donne. Lo vedo spesso con gironzolare con qualcuna."
"Quando lo invidio." Rispondono i due preoccupando Ardyn e facendolo presuppore che tra quei tre ci fosse anche Agni.
"Non è possibile. Non può andare tutto a rotoli proprio ora." Mormora contrariato allontanandosi da lì, ma qualcosa lo blocca.
E' la voce di Kuja in lontananza.
Non capisce cosa sta dicendo, ma la segue facendosi sempre più chiara.
Arriva ad un lato della piazza dove lo vede lì, a chiacchierare con un genoma come lui. Non ci vuole molto per scoprire che lo stregone ha fatto amicizia con il nemico.
"Sai, non pensavo di dirlo, ma per una volta il nostro creatore ha fatto una cosa buona a crearti. Adesso ho un fratello che svolge il mio lavoro e una sorella che si cura di me. Nessuno può prendersi un lusso del genere." Dice il villano del nono settore per poi sospirare e continuare:"Ah.... a saperlo mi univo prima con Gidan. Magari avrei risparmiato un po' di lavoro inutile."
Quelle parole saltono all'orecchio di Ardyn.
Kuja si ritrova ad abbracciare la sorellina.


E' impossibile non comprenderlo. Il genoma si è affezionato a lei, ma il villano del quindicesimo settore non può metterle le mani addosso.
Gidan la controlla minuto per minuto e si da il cambio con Kuja.
A quel punto gli balza in testa un'idea.
Vede allontanarsi l'eroe del settore con la ragazzina, lasciando solo il villano.
Senza pensarci due volte lo afferra per la spalla trascinandolo con se nella sua residenza e sbattendolo a terra una volta trovati gli altri villani che se ne stanno ad aspettare il ritorno di Sephiroth per eventuali direttive.
Ardyn sa che remano contro di lui, ma vuole intimidirli. Vuole far comprendere che non possono andare contro di lui perchè ha qualcosa che gli altri non hanno. Una chiave per aprire il portale verso Oblitus.
Vedendosi scaraventato a terra, Kuja comincia a lamentarsi:"Ma che modi?! Non è questo il modo di prendere la gente."
"Sei un traditore, proprio come loro."
"Cosa?"
Sorpreso, il genoma si alza sentendo le parole di Ardyn. Inizia a pensare a come sia stato scoperto e la cosa lo preoccupa, ma non è il solo.
"Kuja, che hai combinato?"Chiede Artemesia facendolo voltare verso di lei e rispondere:"Io non ho fatto nulla. Ero solo nel mio settore."
"Nel tuo settore. Certo. A socializzare con il nemico."Continua Ardyn facendolo voltare verso di lui.
"Io... non socializzavo con il nemico."Nega incrociando le braccia guardandolo, quando tra i villani presenti, qualcuno fa un gesto strano.
"Traditore!" Sbraita l'imperatore Mateus scaraventandolo nuovamente a terra.
"Imperatore..."
"Come osi andare contro i piani del nostro capo? Dopo che vuole darti il settore tu lo tradisci anche?!"
Intuendo ciò che vuole fare, Nube Oscura si aggrega alla falsa.
"Già, sei una vera vergogna."Insulta andandogli vicino e incrociando le braccia contrariata.
"Ma che pagliaccio! E poi dicono che sono io quello strano." Si lamento Kefka, facendo alterare Kuja:"Ehi! Nessuno ti ha interpellato."
"Però ha ragione. Sei stato un pagliaccio per tutto questo tempo."Difende Ex death seguito da Gabranth:"Meriteresti di morire."
A quel punto, Mateus sorride e si volta verso Ardyn.
"Signore. Con il vostro permesso, vorrei gettarlo io personalmente su Oblitus. Non tollero simili comportamenti. Credevo che i genoma fossero diversi dagli umani, ma mi sbagliavo. Fanno tutti schifo. L'umanità fa schifo e merita di essere sottomessa da qualcuno che ne è veramente capace di cambiarla."
Vedendo lo strano atteggiamento dei villani, Ardyn inizia ad essere confuso.
Perchè quei villani che pensava remassero contro di lui, adesso gli stanno tendendo la mano?
Ciò nonostante non può permettersi di scoprirlo. Ha cose più importanti da fare, come quello di trovare le persone cadute dal settore attuale, dette da quei lavoratori nel nono settore.
"Prendetelo!" Ordina facendo bloccare Kuja dai villani.
"Ehi! Lasciatemi! Che state facendo!?" Urla il cattivo vedendosi afferrare dai suoi compagni e guerrieri di caos.
"Calmati, Kuja. Non possiamo andarci sotto tutti per causa tua."Gli mormora all'orecchio Artemisia, mentre l'imperatore continua:"E poi, sarà un'ottima occasione per scoprire dell'altro. Ardyn non sa dei nostri contatti con i dimenticati e gli eroi. Se Sephiroth si trovasse qui, tu potrai tranquillamente prendere il suo posto come sentinella."
"Si, ma perchè mi gettate su Oblitus?"Vuole comprendere il genoma avendo come risposta da Gabranth:"Preferisci farti esplodere il cervello? Lo sai che se attiva l'autodistruzione siamo tutti fuori."
"Kuja, mi raccomando. Siamo nelle tue mani."Raccomanda Mateus vedendo che nel frattempo Ardyn ha aperto il portale verso Oblitus.
Senza esitare, l'imperatore lo afferra per i capelli sbattendolo violentemente nel varco.
Quel gesto sembra essere molto apprezzato da Ardyn, tanto che incomincia a sorridere mettendogli una mano sulla spalla:"Non ti facevo così rude."
"Gli insetti li detesto. Sono così fastidiosi." Risponde il villano del secondo settore allontanandosi da Ardyn e dal portale insieme agli altri.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***



Capitolo 25.


*Cloud*

Mi ritrovo su Oblitus e Sephiroth è abbastanza agitato. Sapere che Ardyn conosce il volto di sua figlia lo ha sconvolto e non poco, così come sapere che dimenticherà tutto, ma sembra voler andare avanti comunque.
Possibile che voglia davvero salvare il settore e ritornare ad essere un villano temibile?
Ci ritroviamo davanti ad una sorta di specchio che riflette dei strani tipi in uno studio. 
Sembra che ci sia stato un uragano al suo interno. 
Un uomo, prendendo alcune carte, si volta verso qualcuno dicendo:"Nomura, dobbiamo concludere il capitolo quindici. Non possiamo continuare così. Se non lo completiamo, il capitolo sedici della saga non comparirà mai."
"Lo so. E' solo che....le idee mi vengono di continuo. Ardyn ha preso letteralmente possesso di me e poi, l'hai notato anche tu. Quando incominciamo a parlare di un progetto nuovo succedono cose strane, come se lui... non volesse."Rivela il creatore impaurito e scioccato dall'accaduto, mentre un dipendente gli va vicino, mettendogli la mano sulla spalla e dicendogli:"Così mi spaventi. Come può un personaggio di pura fantasia prendere possesso di te? E' stato solo un terremoto e una tormenta, credo. Non possono esistere cose del genere, no?"
Lo si vede scuotere la testa confuso.
Aria guarda all'interno di quello specchio preoccupata e incrocia le braccia:"La cosa ci sta sfuggendo dalle mani."
Più li guardo e più comprendo che quei creatori sono completamente diversi da noi, ma non so spiegare. E' come se fossero umani, ma di un'altra specie o dimensione.
Non riesco a capire. Davvero.
Mi volto verso Sephiroth che decide di appoggiare la mano su quel vetro.
"Che vuoi fare?"
"Entrare. Siamo venuti qui per questo, no?"Risponde ad Aria oltrepassando quel muro invisibile e ritrovarsi dall'altro lato.
La donna mi guarda ed io, dopo aver ricambiato lo sguardo, annuisco per poi accingermi a raggiungerlo.
In quella dimensione sembra tutto diverso.
Sono invisibile ai loro occhi e il mio corpo pare essere trasparente.
Mi volto verso l'eroe Soldier avanzando verso lui, mentre lo vedo fissare un creatore che rimette sul piano degli appunti, tutti gli schemi che sono caduti, tra cui anche un concetto chiamato Agni's Philosophy.
"Allora è per questo...è per questo che l'hanno ripresa."Lo sento dire, mentre gli appoggio la mano sulla spalla e lo esorto a fare ciò per cui siamo venuti.
"Non pensare a queste cose. Dobbiamo trovare un modo per far salire il settore."
Cominciamo a girare all'interno di quella dimensione, ma quei fogli, quei fascicoli, tutto è troppo per noi. Non riusciamo a prendere nulla. Siamo fantasmi. Li oltrepassiamo e basta, ma la cosa peggiore è che non riusciamo neanche a trovare ciò che cerchiamo.
D'un tratto sento il villano chiamarmi:"Cloud, vieni a vedere. Ho trovato qualcosa."
Vado da lui e noto dei fascoli con dei simboli, ma una scritta mi salta all'occhio:'Final Fantasy VII'.
E' più grande quel fascicolo rispetto agli altri, ma non comprendo.
Ci sono così tanti numeri di questo Final Fantasy fino al XV. Tutti completi e altri con nomi alternativi.
"Cosa? C'è anche Kingdom Hearts e Dissidia?"Mi domando notando anche quelli all'interno di quell'armadietto lasciato aperto.
"Allora...questa è la square di cui ho sentito parlare." Ipotizza l'argenteo voltandosi verso i creatori per poi rivoltarsi e cercare di prendere il fascicolo sette.
"Cloud, dammi una mano. Non riesco a tirarlo da solo. Forse in due ci riusciamo." 
Mi accingo ad aiutarlo, quando quel creatore di nome Nomura, distrutto dalle gesta di Ardyn, si alza.
Viene verso di noi sorpassando i nostri corpi. Sta davvero male e non posso far almeno di prenderlo per la spalla e rassicurarlo:"Tranquillo. Ci siamo noi."
A quel tocco e a quelle parole lo vedo fermarsi.
Un brivido lo pervade facendolo voltare verso di me. La cosa mi spaventa.
E' quasi come se mi vedesse, ma non è così.
Mi sorpassa andando verso l'armadietto e prendendo il fascicolo che Sephiroth cerca di prendere e di aprire.
Inizia a sfogliarlo, mentre il villano guarda tutto quello che c'è al suo interno.
Mi avvicino titurbante per guardarlo, ma qualcosa non mi quadra. Quegli schizzi sono diversi da me. Sono più...come dire...falsi. Io...non sono mai stato così. 


"Certo che il progetto fa più schifo di quel che pensavo." Ride Sephiroth quasi divertito dalle strane forme che abbiamo.
E' vero, non posso dargli torto.
Sorrido anch'io, mentre quasi nostalgico sento quel creatore dire:"Ci sto mettendo tanto per il quindicesimo capitolo, ma..."
Sospira per poi continuare:"Non sarà mai al livello del sette. La popolarità avuta con questo nome, con questo marchio, la storia avvincente e incredibile. L'unica cosa che mi pento è di non avergli dato abbastanza credito."
Continua a girare e a rovistare nel fascicolo, appoggiandosi su di un tavolo, per poi notare:"Gli altri lavori...gli altri Final Fantasy...le grafiche erano diverse e i filmati migliori. Questo...con questo...mi sono lasciato andare e non ho pensato altro che alla trama dando agli altri l'idea della grafica. Sono stato uno stupido."
Lo vedo colpevolizzarsi,mentre si siede su di una sedia e prende un'immagine da lì.
Ci siamo tutti, con quel simbolo come un logo sopra alle nostre teste.



"Sono...i nostri concept..."Mormora Sephiroth guardandoli quando quel tipo si sofferma su quelle immagini di me e di Sephiroth.
"Che battaglie. Cloud è un mito, mentre Sephiroth...a mio parere è il villano migliore che ho creato."
"Cosa?" Chiede meravigliato il villano iniziandolo a guardare, mentre continua:"E pensare che la storia doveva essere diversa per lui. Doveva avere una figlia e una moglie, ma poi l'abbiamo reso perfetto con la pazzia nel sapere di essere un alieno."
Mi volto verso l'argenteo che se ne sta lì a fissarlo.
E' proprio come ha ipotizzato. Sono stati loro a renderlo malvagio, così come hanno reso me l'eroe, ma...perchè? Perchè hanno scelto proprio me come eroe?
"Erano davvero amati questi due e ancora oggi hanno i fan che non fanno altro che parlare di loro." Lo sento dire confondendomi e commuovendomi.
Loro...ci hanno messo così tanto amore nel crearci. Lo percepisco dalla nostalgia che sembra emanare ogni secondo che passa.
In questo mondo loro, poi... chi l'avrebbe mai pensato? Ci sono persone che ci amano e che noi non siamo nemmeno a conoscenza della loro esistenza, solo pechè sanno la nostra storia, hanno vissuto con noi quei momenti, hanno pianto e riso con noi... e proprio noi non li conosciamo nemmeno per ringraziarli.
Sapevo che questo posto mi avrebbe stravolto l'esistenza, ma...non fino a questo punto. Lo vedo ritornare verso l'armadietto per poi prenderne altri di fascicoli.
Rimango perplesso nel vedere quella sfilata di 'Final Fantasy VII' su quel tavolo. 
C'è....tutta, ma proprio tutta la storia mia e dei miei compagni.



Mi viene quasi da piangere. E' così commuovente e scioccante, allo stesso tempo, vedere questa realtà di cui eravamo totalmente all'oscuro.
Alzo il volto verso quel tipo. Sta pensando a qualcosa.
Ha un'idea nella mente, mentre prende quel concept di Noctis del quindicesimo.
"Con la tecnologia di adesso, magari con la stessa tecnica utilizzata per il quindici, questo sarebbe davvero una bomba. Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Magari un remake del sette con tutti i suoi spin-off al suo interno interamente riadattati..." Farfuglia, ma non comprendo cosa vuole fare.
Lo vedo andare alla sua scrivania e chiudere momentaneamente il fascicolo quindici, per poi prendere quelli che ha appena preso del sette.
"Ragazzi, ho una comunicazione da fare!" Prende l'attenzione dei colleghi per poi continuare:"Abbiamo le idee del quindicesimo capitolo, abbiamo idee e anche incominciato a sviluppare qualcosa del sedicesimo. So che è una pazzia. Abbiamo appena completato Comraders e tra meno di dieci giorni dovremo concludere l'episode Ignis, ma voglio farlo. Voglio rifare interamente a nuovo il settimo capitolo."
Quelle parole fanno alzare alcuni dipendenti che incominciano a dirgli:"Sei per caso impazzito, Nomura? Non possiamo dividerci tutti a fare cose diverse. Abbiamo anche altri giochi oltre a Kingdom Hearts e Final Fantasy. Non puoi fossilizzarti su solo questo."
Inaspettatamente, lo vedo difenderci:"E' qui che ti sbagli. Se la Square è ancora in piedi dobbiamo ringraziare Final Fantasy e i suoi discendenti. La Square avrebbe chiuso se non fosse stato fatto questo gioco. Sarebbe stata la nostra ultima fantasia creata. Avete dimenticato perchè l'abbiamo chiamato così? E poi... se non avessimo creato questo gioco... ogni anno saremo in rovina e questa diamine di saga che ci salva e ci da la forza di andare avanti. Quindi...non potete dire che sto impazzendo a fossilizzarmi su di loro. So che devo pensare ad altri giochi, ma...non me la sento di lasciarli. Se non fosse stato per la creazione di quel guerriero di luce e delle storie di questa benedetta saga che scriviamo, adesso non saremo qui. Prendetemi anche per pazzo, ma... questi guerrieri di luce ci salvano dall'oscurità ogni volta che la vediamo. E' quasi come se ci tendessero la mano. So che è un concetto assurdo, ma è così. Pensateci! Io...mi metto a lavoro su questo. Le idee dei DLC li abbiamo messi appunto. Chi vuole lavorare sui DLC, lavora su quello, chi invece vuole lavorare con me, mi segua."
Quelle parole dette da quell'uomo...quel gesto di allontanarsi e rifare il nostro settore... mi fa riflettere.
"Wol...tu hai salvato la Square...?" Mormoro incredulo.
Sephiroth inizia a guardarmi, mentre mi volto verso di lui.
"Cloud, non so tu cosa hai fatto, ma ha funzionato." Mi dice incredulo, mentre io rivelo:"Io...non ho fatto nulla. Ho solo avuto tanta voglia di essere...ricordato di nuovo rivedendo quelle carte..."
Mi blocco sentendo la sua mano sulla spalla:"Ottimo lavoro." 
Toglie la mano, quasi addolorato di ciò che abbiamo fatto, ma probabilmente sente che quella è la cosa più giusta da fare. 
"Torniamo a casa." Continua a dirmi forzando un sorriso. 
Probabilmente, l'idea di lasciare la moglie e la figlia non gli garba.
Lo guardo allontanarsi e sorridendo borbotto:"Sephiroth...tu...sei davvero un eroe Soldier..."



*Rika*

Rivedere Lightning mi fa male. La mia mente, nel vedere il suo volto, sembra aver ricordato qualcosa che ho smarrito nel tempo.
Probabilmente, i continui cambiamenti di trama e le varie idee con cui mi hanno modificata hanno distrutto dei ricordi che albergano ancora dentro di me.
Pensavo che la storia con Lightning non fosse mai stata scritta poichè ricordavo solo poche idee, ma invece sembra non essere così.
Nel rivederla, ho sentito il cuore battermi nuovamente e la mente aprirsi a quei ricordi.
Fanno male. Terribilmente male, ma non ho intenzione di pensarci.
Arrivo nell'area di addestramento glaive, quando Luche sembra prendersi gioco di me:"Ecco il capo, Drautos..."Si inchina ed io cerco di riportarlo all'ordine:"Glaive! Porta rispetto!"
"Ma lo sto facendo, signora..."
Sento le risate degli altri ed intuisco. Probabilmente hanno parlato quando sono stata fermata da Lightning e hanno deciso di ribellarsi alle mie imposizioni.
"Non prendermi per il culo! Solo perchè sono una donna non vuol dire che sia meno capace di te."
"Tsk, davvero sorprendente. Perchè mai Drautos avrebbe dovuto nascondere sua figlia se è così capace?" Comincia a chiedere facendomi comprendere la cosa.
Metto le mani ai fianchi e replico sfidandolo:"Perchè ero una minaccia anche per lui, tesoro."
"C'è solo un modo per scoprire se ciò che dici è vero..."Mi dice prendendo il pugnale per battersi.
Inizio a ridere.
"Se fossi in te non lo farei."Consiglio, ma sembra non volermi dare ascolto.
Lancia il pugnale per trovarsi dietro di me. Peccato che io conosco tutti i trucchi, se non di più di quelli che conosce lui.
Afferro il mio mitra voltandomi dov'è il pugnale per poi puntaglielo alla gola mentre si materializza. Con l'altra mano prendo il pugnale del glaive per la lama, bloccandolo e spingendolo contro il muro.
La sua espressione parla da se. I miei movimenti sono troppo veloci e fulminei per le sue capacità. Sembra quasi estasiato dai miei scatti.
"Sappi che non voglio farti male, altrimenti potrei ammazzarti facilmente, tesoro."
Tredd e Axis, vedendo l'amico in difficoltà, mi attaccano alle spalle. 
Percepisco la loro presenza e le loro intenzioni facendomi sorridere e dire:"Che seccatura!"
Spingo Luche a terra, privandolo del pugnale. Lo utilizzo insieme ad un altro che ho in cintura, posando il mitra, per poi lanciare entrambi verso i due alle mie spalle. Mi ritrovo tra di loro afferrandoli e puntagli quelle armi alla gola.
"Sappiate che posso stendere mille soldati in meno di cinque minuti. Sono stata progettata per combattere. Non vi conviene mettervi contro di me." Consiglio per poi lasciarli andare e spingerli a terra.
Vado da Luche restituendogli il pugnale e dicendogli:"Allenati invece di perdere tempo a prendermi in giro." 
Il ragazzo lo afferra guardandomi perplesso, mentre da lontano sento chiamarmi.
"Rika!" 
Mi volto e vedo lei. Lightning.
Sembra aver visto tutto il mio allenamento. Le sorrido, mentre la mia mente naviga improvvisamente nel vedere il suo volto.

*Ricordi di Rika*

L'avevo dimenticato a causa della storia con Prompto, ma adesso è stato rimessa nella mia mente. 
Ora ricordo. Ricordo ciò che doveva accadere...
Prima degli eventi raccontati nel settore tredici, vi fu un'altra storia chiamata XIII Prequel che poi successivamente è stato rinominato con il nome di Promise cambiando totalmente la storia nell'archiviarmi.
Lì sarebbe iniziata la mia storia come ufficiale delle guardie del corpo e della sicurezza.
Questa sono io, Rika Drautos.


So di non essere il massimo. Ho le mie paure e le mie incertezze, ma ho sempre cercato di andare avanti mostrandomi diversamente. Una di queste paure è proprio ciò che provo per una dei miei sottoposti.
Già ho un carattere duro e mascolino, vedermi poi innamorata di una persona del mio stesso sesso, mi terrorizza. Mi ha sempre terrorizzato quest'idea, ma cerco di non darlo a vedere anche perchè ho problemi più importanti a cui pensare.
Ci sono stati altri morti in questo periodo e i Fal'Cie non fanno altro che mandare mostri a distruggere Cocoon.
La nostra gente è costantemente in pericolo.
Non posso permettere che distruggano tutto.
"Raines? Dov'è Raines?" Sbraito girando per la stazione di posizionamento che ho dato a quell'idiota.
"Raines!" Continuo a gridare, finchè non lo vedo correre verso di me. Impacciatamente, cade per le scale.
E' andato di nuovo al bar a prendersela comoda con le ragazze. Di questo passo non riusciremo mai a proteggere i civili.
"Comandi, signore!" Esclama mettendosi sugli attenti.


Come potete vedere è completamente diverso dal Cid Raines che conosciamo. E' biondo ed ha gli occhi azzurri. Anche caratterialmente è diverso. E' un ragazzo presuntuoso e arrogantemente donnaiolo, ma non è poi del tutto malvagio. Riesce a compiere facilmente il suo lavoro se viene ripreso dalle distrazioni. 
Purtroppo ha avuto il mio stesso destino. E' stato scartato dalla square perchè era ritenuto poco idoneo a questo ruolo ed è diventato un dimenticato. 
Ma a lui è andata meglio di me. E' stato rindirizzato nel quindicesimo settore e ha cambiato nome in Loqi.
Assurdo, vero? 
Comunque sia, lui rimane lì a fissarmi ed io incomincio a rimproverarlo.
"Ti avevo dato ordini precisi."
"Mi spiace signore."
"Le scuse sono vane se ci sono vite in pericolo. Ricordatelo! Ti ho dato questa postazione per essere sorvegliata e non al contrario!" Urlo nuovamente e lui abbassa il volto.
"Non accadrà più."
"Me lo auguro. Anche perchè non ci sarà più una prossima volta se ti vedo disobedire nuovamente gli ordini."Ricordo, mentre lui continua ad annuire e starsene sugli attenti.
Mi allontano e vado al centro della piazza dove vedo lei, la donna di cui mi sono innamorata.
Claire Farron. E' un ottimo agente, sempre in regola, fredda e vigile sulla folla.
Ha quei lineamenti così belli e delicati. 
E' diversa da adesso. I capelli non sono rosa, ma di un color ciliegio stupendo ed io...mi vergogno di me stessa ogni volta che la guardo. 
Mi vergogno perchè provo sentimenti forti verso di lei e non dovrebbe essere così. 
Perchè mai una ragazza come me dovrebbe essere innamorata di una come lei? Io dovrei essere rivolta verso i maschi e non verso le femmine.
Mi tocco confusa la nuca come al solito riprendendo fiato per andarle vicino e ricompormi per non dare a vedere i miei assurdi sentimenti.
Eppure, per qualche strana ragione, lei sembra ricambiarmi.
La vedo voltarsi verso di me e mettersi sugli attenti. Mi sorride ed io mi avvicino.
"Comandi, signora." Mi dice vedendomi dinanzi a lei.


"Come procede qui?"
"Sembrano non esserci mostri al momento."
"Il tuo turno è quasi finito, vero Farron?"
"Sissignora."
"Appena stacchi raggiungimi in ufficio. Ho delle faccende da sbrigare e vorrei parlarti."
"D'accordo, signora."Continua per poi abbassare gli attenti e mettersi nuovamente vigile a fare il suo lavoro, mentre me ne torno alla base.
Me ne sto lì con quelle carte e a bere il caffè quando sento bussare alla porta.
"Avanti." Dico vedendo entrare lei, Claire.
"Di cosa voleva parlarmi, signora?"
"Smettila di darmi il lei. In questa stanza non ci sono vincoli formali."Rimprovero posando la tazza e prendendo una sedia per poi continuare:"Siediti. Non voglio che stai lì all'in piedi."
Vado verso la porta per chiuderla, mentre lei si siede e mi guarda un po' perplessa.
Mi sento nervosa, ma non posso mostrare i miei sentimenti. Non devo.
"Volevo parlarti della tua posizione lavorativa. Ho visto che stai facendo enormi progressi. Che ne dici se ti promuovo a ufficiale di sicurezza?" Propongo avanzando verso di lei.
"Cosa?"Chiede sorpresa, mentre sorridendo continuo ad informarla:"Potresti aiutarmi. Sai, ci sono molte guardie smidollate che non fanno il loro lavoro e avere qualcuno in gamba come te mi farebbe proprio comodo."
"Sta scherzando?"
"No, niente vincoli formali. Ricordatelo."Ribadisco vedendola meravigliata.
"Posso chiederle...ehm... chiederti perchè? Cioè... perchè proprio io? Ci sono tante altre persone prima di me."
"Si, ma non sono esperte come te." Dico avvicinandomi a lei e mettermi appoggiata vicino alla scrivania per poi continuare:"Inoltre, non ti ho chiamato solo per questo. Ho notato il tuo modo di guardarmi. Posso chiederti la motivazione?"
La vedo abbassare lo sguardo e mormorare:"Mi affascina. La tua compostezza, il tuo modo di fare... sono davvero invidiabili."
Abbasso il volto. Non so cosa intende, ma credo sia il momento di rischiare.
Almeno potrò dire di averci provato, invece di rimurginarci sempre.
"Farron...non so come dirtelo. E' una cosa imbarazzante e indegnamente vergognosa per una come me, ma..." Mi blocco e mi sposto dalla scrivania avvicinandomi alla finestra e dandole le spalle.
Respirando affannosamente e mettermi una mano sul fianco continuando a confessare:"Tu mi affascini e adoro il tuo modo di sorridere. Non riesco a vederti come una semplice sottoposta, non ti vedo nemmeno come un'amica. In poche parole, tu mi piaci seriamente." 
"Cosa?"Chiede incredula, mentre mi volto verso di lei e aggiungo avvicinandomi:"Non è mai successo prima che una donna riuscisse a prendermi così. Non so fino a che punto accetti i miei sentimenti o li disprezzi, ma voglio comunque rimanere in buoni rapporti con te. Questo ovviamente non ha nulla a che vedere con la tua promozione. Voglio sottolinearlo perchè non voglio essere fraintesa."
La vedo abbassare lo sguardo e alzarsi per poi riprendere lo sguardo su di me.
"Non so che dire. Cioè... non mi sono mai trovata in una situazione del genere."
Mi avvicino a lei facendola dare le spalle la scrivania. Le prendo il volto guardandola diritta negli occhi.
"Se può rassicurarti, neanche io mi sono mai trovata in una situazione simile."
Quello scambio di sguardi fa scattare qualcosa.
Ci ritroviamo a baciarci e a mandare a quel paese le nostre paure. La nostra storia d'amore continua felice, nonostante i genitori di lei non mi accettano.
Credono che sia solamente un capriccio di Claire o un esperienza che vuole fare, ma so che non è così.
Poi... arriva quel maledetto giorno.
Ormai io e Claire facciamo tutto insieme e spesso ci ritroviamo a condividere lo stesso letto di casa mia per facilitarci con il lavoro.


E' un giorno come tanti, almeno sembra così. Ci alziamo, ci diamo il buongiorno accarezzandoci e baciandoci dolcemente. Ci aggiustiamo le divise l'una dell'altra sorridendo e andiamo a lavoro cercando di mettere da parte i nostri sentimenti in servizio.
Lei controlla la zona est, mentre io quella ovest, quando improvvisamente ha una chiamata. Per la prima volta la vedo abbandonare il servizio senza preavviso.
"Cos'è successo? Dov'è Farron?"Chiedo vedendola mancare sul posto.
"E' andata via."
"Cosa? Perchè così senza preavviso?" Domando a Raines vedendolo informato.
"Non lo so. Ha avuto una chiamata. L'ho vista che stava dicendo che era a lavoro e poi, improvvisamente, è scappata via."
Preoccupata, tento di chiamarla, ma non ho risposte. Non posso abbandonare il lavoro, altrimenti tutti andrebbero alla deriva e come se non bastasse dei mostri ci attaccano anche. 
Non ho altra scelta. Devo rimandare la cosa e abbattere le creature mandate dai Fal'cie.
Fortunatamente, non è così faticoso. Finisco il turno di lavoro e tento nuovamente di chiamarla. Ha il cellulare spento e così decido di andare a casa sua.
"Claire? Claire sei lì dentro?" Chiamo bussando la porta quando ad aprirmi è sua sorella, Serah.
"Serah, dov'è Claire? Sto cercando di chiamarla da ore, ma..." La vedo abbracciarmi con le lacrime agli occhi.
"Ehi, Serah. Cos'hai? Cos'è successo?"
"Nostra madre... i nostri genitori sono..." Singhiozza facendomi intuire cos'è successo.
"Oh...Claire..."Mormoro capendo che sta male, per poi continuare:"Fammi passare. Devo parlare con Claire."
Sposto la sorella di fianco e vado nella camera di Claire, ma è chiusa a chiave.
Provo a bussare.
"Claire, sei lì dentro?"
"Va via!"Sbraita con le lacrime agli occhi. Riesco a percepirlo. 
Ce l'ha con il mondo intero per la perdita dei suoi.
Ribusso cercando di prenderla dolcemente:"Claire, apri la porta e parliamone."
"Parlare di cosa? Non c'è niente da parlare!"
"Calmati, ti prego e apri la porta."
Lei tace.
"Claire, ti prego..."Borbotto appoggiando la mano vicino alla porta comprendendo che non mi vuole più nella sua vita.
Probabimente, si rimprovera della nostra storia che non è mai stata accettata dai suoi.
Possibile che non le importi più nulla di me? Possibile che non mi voglia più per causa della morte dei suoi?
Ho il cuore a pezzi solo a vederla lì dentro che non apre e non parla, ma quando sento quelle parole urlate fanno ancora più male...
"Non chiamarmi più. Esci fuori dalla mia vita. Claire è morta adesso per te, per me e per tutti!"
"Ma che stai dicendo?"
"Dico solamente la verità. Claire è morta. Anzi... non venirmi a cercare più! Mi dimetto!"
"Cosa?" Farfuglio non sapendo che dire per poi cercarla di farla ragionare:"Non puoi farlo. Claire...ti prego..."
"Non ho bisogno di alcun distintivo! Perchè dovrei essere un ufficiale della sicurezza se non sono stata neanche capace di proteggere i miei genitori?"
"Claire...non parlare così. So che sei frustrata, ma non devi abbatterti. Poteva capitare a chiunque di..."
"Ti ho detto di andartene!" Mi urla contro aprendo la porta e prendendo per la maglia continuando:"Esci immediatamente fuori da questa casa."
"Claire, calmati!" Cerco di farla calmare, ma è tutto inutile. Mi trascina con se verso la porta dell'entrata continuando a dirmi:"E' colpa tua! E' colpa tua se i miei genitori sono morti!"
"Ma che stai dicendo? Claire, tu sei fuori. Io non centro nulla." Tento di dire, mentre mi vedo letteralmente buttata fuori di casa. Mi ritrovo a terra sul ciglio della porta mentre lei mi guarda con le lacrime agli occhi e con disprezzo.
"Fanculo la sicurezza! Qui non c'è niente di sicuro in questa città e tu mi fai schifo!" Mi grida contro prendendo il distintivo e lanciandomelo addosso per poi aggiungere:"Sappi che da oggi Claire Farron è morta insieme ai suoi genitori. Mettiti questo in testa e non tornare più."
Sbatte la porta di casa lasciandomi lì, mentre la pioggia incomincia a cadere così come le lacrime dai miei occhi.
Questo è quello che sarebbe dovuto accadere. E' così che sarebbe dovuta nascere Lightning, ma... i creatori non avevano altre idee per continuare e l'hanno scartata. Hanno scartato l'idea del litigio mio e di Claire così come la nostra storia. Volevano solo che con quel dolore che mi era stato inflitto diventassi una villana, ma era solo un'idea, un racconto e non era neanche un lavoro vero e proprio. Era semplicemente una supposizione scritta su carta, ma è così assurdo come tutto questo sia venuto alla luce solo rivedendola.
Questi ricordi, però... fanno sicuramente meno male di quelli che ho con Prompto.

*Zona allenamento glaive del quindicesimo settore di Somniland - Oggi...*

Quello scambio di sguardi viene notato da tutti e una risata mi riprende dai miei pensieri facendomi voltare verso colui che ride. Luche.
"Che hai da ridere?"
Inaspettatamente dice quelle parole che ho sempre odiato sentirmi dire:"Non sapevo fossi lesbica."
Vado in tilt. 
Io non sono lesbica. Solo perchè i creatori mi hanno dato una storia con una ragazza non vuol dire che io sia tale.
Inizio a guardarlo con disgusto e disprezzo, mentre pronuncio:"Che hai detto? Come osi...?!"
"Perchè? Che c'è di strano? Non è vero che ti piace la...?"
Non riesco neanche a farlo continuare. Mi sono trattenuta fin troppo. La mia pazienza ha un limite.
Afferro il mitra e glielo sbatto in faccia intenzionata ad ucciderlo per quelle parole e quelle prese in giro.
Il glaive cade a terra, mentre mi avvicino con l'arma e continuo:"Ripetilo se ne hai il coraggio!"
"Ehi! Calma! Io non ho detto nulla!"
"Brutto figlio di...!" Sbraito cominciando a colpirlo ripetutamente in faccia con quel mitra. Sono fuori controllo. 
Non è colpa mia, ma sentirmi quelle accuse mi fanno male. Io...non volevo essere così. Non so neanche io che razza di orientamento ho e sentirmi dire determinate cose mi mandano in tilt.
I suoi tre compagni mi vengono vicino vedendo che la cosa si sta mettendo male, ma sono talmente accanita su di lui da creare una barriera per non farli interferire.
"Ripetilo se hai le palle! Com'è che mi hai chiamata?!"Gli urlo afferrandolo per i capelli e sbattendolo con la testa contro il muro.
La cosa si sta mettendo seriamente male per lui.
"Mi spiace...non volevo..."
"Rika!" Mi interrompe chiamandomi nuovamente Lightning vedendo che lo sto massacrando.
Lo sbatto a terra e faccio un passo indietro. Lo guardo rendendomi conto che ho esagerato.
Avrà qualche ossa rotta sicuramente e il sangue sta bagnando il terreno d'addestramento, ma sopravviverà.
Tolgo la barriera dicendogli:"Ritieniti fortunato. Altrimenti ti avrei spezzato tutte le osse. Non provarci mai più a chiamarmi in quel modo. Sono stata chiara?"
"S-si...si-gno...ra..."Lo sento mormorare sentendosi realmente male. Non ha la forza di alzarsi e sembra quasi che sta per perdere i sensi.
Alzo lo sguardo verso la rosa e mi tocco la nuca. Guarda un po' qua che guaio ho combinata! Tutto per causa di quella storia. Maledizione! E' questo quel che penso avvicinandomi a Luche, prendendolo sotto la spalla e aiutarlo ad andare in infermeria.
E' pur sempre uno dei miei uomini e non posso lasciarlo perire così. In fondo, lui mi serve ancora...


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ravus arriva a Tenebrea insieme a Stella, per incontrare la loro madre, Sylvia, regina del regno.
Il ragazzo entra all'interno di quel suo palazzo guardandosi attorno.
Tutto sembra essere tornato normale. 
Avanza con la sorella dimenticata verso la sala del trono dove la vede lì.



Bella e solare che parla con la figlia Lunafreya, andata lì per rivelarle della sfera trovata al palazzo.
La donna guarda incredulo il figlio domandandogli:"Ravus. Dove sei stato per tutto questo tempo?"
"Madre..." Mormora per poi voltarsi verso l'altra sorella e continuare a chiamare:"Luna..."
Ha le lacrime agli occhi. La sua famiglia, in quello strano posto, è stata riunita e lui non lo sapeva nemmeno. Sarebbe potuto tornare in qualsiasi momento e invece, Ardyn lo ha illuso dicendogli che non c'era più nulla di loro.
Stella rimane sul ciglio della porta a guardare quella regina abbracciare suo figlio, mentre Luna si volta verso di lei sentendo la sua presenza.
La regina di Insomnia, avanza diritta verso la sorella con la sfera tra le mani tendendogliela.
La ragazza la prende tra le sue mani guardandola, mentre quella regina afferma:"Non credevo di averti fatto questo."
"Che?" Farfuglia incredula Stella alzando lo sguardo verso la sorella.
"L'incontro mio e di Nyx. Doveva essere come il tuo e di Noctis..." Comprende facendole abbassare la testa, mentre aggiunge:"Non so che altro ti abbia fatto, ma... sento che c'è qualcosa di grave. Che mi abbiano paragonata a te e ti abbiano esclusa. Sento come se avessi preso il tuo posto."
"E' così. Ero stata creata io per Noctis, ma... lui ha te adesso."Le dice frustrata, quando inaspettatamente Luna le mette le mani sulle spalle.
"Tu sei mia sorella. Siamo state create insieme. So che sono destinata a stare con lui, ma... non sei l'unica a stare male. Ci avevi visto giusto. Io... provo sentimenti per qualcun altro che non posso avere essendo regina. Dovrei rinunciare alla mia corona per lui."
"Io ho rinunciato ad essere ripresa per venire qui. Ho rinunciato a stare con lui, pur di farlo ricordare. Non è di certo il lasciare una corona la tragedia di tutto."Fa riflettere la dimenticata alla sorella.
Lunafreya si volta verso Nyx che è alle sue spalle, per poi riguardare la ragazza e annuire:"Hai ragione. Sei molto saggia. Posso chiederti perchè hanno scelto me e non te? Sempre se ti va di parlarne."
"Tu...sei più forte e ostinata di me, secondo i creatori. Dicono che sono molto più vulnerabile e non andavo bene per il settore quindici." Rivela addolorata.
Sentendo quelle parole, la regina abbraccia la dimenticata dicendogli:"Andrà tutto bene adesso. Tu ed io siamo sorelle e ora che ci si siamo riunite, nulla andrà storto. Anzi... mi farebbe davvero piacere lasciare il trono ad una come te."
Le parole di Luna colpiscono ulteriormente il cuore della sorella che con le lacrime agli occhi si stringe a lei ringraziandola.
Si guardano negli occhi e si sorridono a vicenda, però di certo non è il momento migliore per pensare all'amore.
"Stella, dobbiamo andare." Richiama Ravus guardando il cellulare.
"Andare dove?"
"Ardyn è tornato. Pare abbia gettato Kuja su Oblitus. Dobbiamo muoverci." La informa, mentre la sorella continua a tenerle le mani per poi dirle:"Sappi che per qualsiasi cosa, sono con te."
"Va da Noctis e digli che sto bene. Ardyn si sta accorgendo dei nostri piani. Voleva ingannarci, ma fortunatamente sono immune alle sue illusioni." Poi guarda Nyx e raccomanda:"Mi raccomando, proteggi mia sorella durante il viaggio."
"Sarà fatto."Concorda il glaive avvicinandosi alla regina di Insomnia, mentre Stella lascia quel palazzo nella speranza di non essere scoperta da Ardyn, ma qualcosa di buono di certo c'è stato.
Il rapporto con la sorella è stato riagganciato e Ravus è adesso intenzionato più che mai a collaborare con lei e gli altri villani.
Possibile che tutto stia procedendo secondo i piani? O Ardyn saprà tutto?

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26.

*Kuja*

Ardyn si è accorto del piano di rivolta vedendomi parlare con mia sorella Mikoto e anche i buoni rapporti che ho ristabilito con Gidan.
Voleva uccidermi, ma inaspettatamente l'imperatore, che non aveva intenzione di collaborare, ha trovato un modo per sabotare Ardyn e mi hanno gettato su Oblitus con la speranza di avere qualcun altro che aiuti Sephiroth a mettersi in contatto con gli eroi.
Così mi ritrovo a cadere su quel mondo, ma non come gli eroi che gli hanno fatto visita prima.
Non ho catene. Ardyn non ha avuto il tempo di mettermele per causa della finta furia dei villani su di me.
Vedo il mare su cui sto per andarmi a schiantare ed uso la mia magia per levitare verso la spiaggia ed evitare di bagnarmi.
"Tsk...che branco di imbecilli. Gettarmi su Oblitus così di punto in bianco. Ma quel che dico io non potevano fare qualche altra cosa invece di buttarmi qui?!" Inizio a lamentarmi dei miei compagni.
Fortuna che questo posto non è così male come lo descriveva Ardyn, anzi...
In un certo senso, mi da un po' di pace. Ha colori completamente differenti da quelli del mio mondo.
Delle scie di nuvoloni scorrazzano in cielo, ma non do peso alla cosa. Mi metto in cammino per esplorare quel posto e trovare un modo per uscire da lì.
Più in addentro in quella foresta, più noto la stranezza del posto prendermi e avvolgere i miei dubbi.
Un posto del genere dimenticato solo perchè sembra estremamente incompleto. Manca qualcosa, ma non so dire precisamente cos'è che manchi.
Mi ritrovo a guardare quel paesaggio mozzafiato. Colline ed altopiani meravigliosamente rigogliosi e ricchi di colori con tanto di sfumature differenti.
Avanzo per guardare esterefatto la bellezza che avvolge quel luogo.
Perchè lasciare qui tutto questo? Cos'è che gli manca?
Con questi dubbi nella mente, continuo ad avanzare ritrovandomi davanti a qualcosa del tutto inaspettato.
Arrivo nei pressi di una caverna e vedo una tipa di spalle seduta su un masso a guardare una sfera.
Sembra delusa. 
La vedo scuotere la testa per cercare di convincersi:"Non c'è altra spiegazione. Questa...non posso essere io. Io....non farei mai nulla del genere..."
Più la guardo e più quel suo profilo mi pare familiare. Dov'è che l'ho già vista?
Mi avvicino per soffemarmi su quei suoi dettagli del viso. Occhi rossi, capelli argentei e quella bellezza androgena così perfetta.
Sento dei strani sentimenti dentro me. Nel vederla, il mio cuore inizia a palpitare come se la riconoscesse, ma non so chi possa essere. 
E' una strana attrazione verso di lei e questo mi confonde. Possibile che io sia in grado di provare realmente questo? Io...non credevo di essere dotato di simili sentimenti.
Pensavo di essere stato creato solo ed esclusivamente con emozioni impure. Allora...perchè? Perchè sento questo nodo alla gola, queste farfalle nello stomaco e questo cuore che non cessa di battere?
Non ci sto capendo più nulla.
Avvertendo la mia presenza, si volta verso di me. Ha uno sguardo inizialmente confuso, ma poi la vedo afferrare la spada e alzarsi chiedendomi:"Chi sei?!"
Nel vederla alzarsi, noto la sua completa perfezione. Chi è? Chi è questa soave fanciulla?
Sorrido e rispondo:"Questo dovrei chiedertelo io, fiorellino."
"Fiorellino? Tsk...ma sentilo! Chi ti da tutta questa confidenza?"
"Perchè? Non è vero?"
La tipa abbassa l'arma sospirando affannosamente:"Sei fuori. Io neanche ti conosco."
Mi avvicino sempre di più a lei, mentre la vedo incrociare le braccia seccata notando la mia completa estasi verso di lei.
"Cos'hai da guardare?"
Inconsapevolmente, i miei gesti sembrano guidati verso di lei da qualcosa di istintivo e primordiale. Qualcosa che non so neanche io. Non comprendo il perchè lo faccio.
Le prendo il volto guardandola diritto negli occhi ed esaltare la sua perfezione. Non è da me fare dei complimenti o degli elogi a qualcuno, soprattutto se quel qualcuno non io. 
"Occhi come fuoco, capelli luminosi come fili d'argento, pelle bianca e candida come la neve, labbra rosse come ciliegio e interiormente buia come la notte. Più ti guardo e più mi convinco di una cosa. Ci siamo già incontrati prima?"



Lo stupore nel suo sguardo è comprensibile. Mi sono avvicinato troppo a lei. Mi spinge e contrariata risponde:"Certo che no! E non osare mai più avvicinarti a me in quel modo!"
La tizia mi sembra davvero dura da gestire. La cosa mi incomincia a piacere e non poco.
"Qual è il tuo nome, fiorellino?"
"Smettila di chiamarmi fiorellino. Mi chiamo Paine."Incrocia nuovamente le braccia seccata dalla domanda.
"Paine, eh? Significa dolore o sbaglio?"
"E allora?"
"Assurdo. Non so che nomignolo darti allegato al tuo nome. Non è una cosa che succede spesso, sai?"
"Senti, già ho i nervi a fior di pelle. Non voglio nemmeno ascoltarti. Va via!" Mi dice allontanandosi, quando la fermo chiamandola:"Fiorellino."
"Non sono un fiorellino." Si volta verso di me e continuando:"Il tuo modo di agganciare fa decisamente schifo. Credimi!"
Sorrido. Decisamente mi piace.
"Pungente, eh? Adoro quelle che torturano l'anima. Mi sa che andremo molto d'accordo." Affermo per poi avvicinarmi e chinarmi a lei presentandomi:"Io sono Kuja, villano del nono settore di Somniland."
"Huh?!" La sento sussurrare pensierosa.
"Somniland? Perchè? Adesso non siamo su Somniland?"
"Anche tu vieni da Somniland, eh? Com'è che ti sei trovata qui?"
"L'aereonave è precipitata qui. Vengo dal decimo settore. Tu...per caso...conosci questo posto?" Domanda lasciandomi perplesso. Incrocio le braccia:"No. Siamo sulla stessa barca. So solo che si chiama Oblitus ed è il luogo dei dimenticati."
"Mpf...andiamo bene." Mormora allontanandosi da me.
Inizio a seguirla. Quella Paine ha qualcosa di terribilmente familiare, ma non capisco come sia possibile. Quand'è che l'ho incontrata già?
Forse...in un'altra vita?

*Lucis*

Eccomi arrivato a Palamecia.
La noia è terribile, anche perchè mi sono messo in viaggio da solo senza preavviso e mi ritrovo a canticchiare la theme chocobo del secondo settore ipotizzando che sono in quel posto.


Con la spada in spalla e quasi salterellando, mi diriggo verso il primo settore. Sono del tutto ignaro che già ci sono arrivato e si è esteso fino al secondo.
Se mi trovo qui è solo perchè voglio rivedere Meia.
"Ah...che stanchezza." Sospiro per poi scivolare su di una roccia sbattendo il sedere a terra, esclamando:"Ahi! Che botta!"
Forse...andarmene a zonzo da solo, non è stata una buona idea. Sento ancora il petto bruciare e, vedendomi ormai a terra, mi scopro per vedere quel numero diminuire ancora. Solo otto miseri giorni.
Sono davvero patetico. Spero che almeno bastino per trovare Meia e dirle addio.
Altrimenti sarebbe una vera rottura anche nell'altro mondo. Se la incontrassi, incomincerebbe a dirmene di tutti i colori. Ne sono sicuro.
Mi stendo su quel terreno guardando il cielo per poi sentire la terra sotto le mani e il sasso dietro la schiena che successivamente tolgo.
Mi chiedo se sarà comodo il terreno della mia sepoltura. Non voglio finire per addormentarmi in un posto dove mi trovo circondato di sassi. 
Finirei per dannarmi anche nell'oltretomba.
"Mi sa che non sono abituato a camminare. Moguri ha ragione. Ho la resistenza minore a quella di una femminuccia."Incomincio a dirmi sentendo il dolore nelle gambe a causa del troppo cammino, per poi iniziare a riflettere su tutto quello che ho fatto fino ad ora.
Se incontrassi Meia e morirei tra le sue braccia sarebbe una cosa bellissima. Ho avuto l'avventura più bella di quanto potessi pensare, ho incontrato persone davvero uniche. Insomma... ho conosciuto Wol, Cloud e Zack e molti altri ancora...
Ho salvato la vita di Rika  e sono contento di essere arrivato a questo punto.
Forse...mai come questa volta...ho fatto la cosa più sensata che potesse esserci.
"Meia..."Sussurro il suo nome chiudendo gli occhi quando una luce si piazza davanti infastidendoli nonostante li abbia chiusi.
"Ma che caz....!"Mi blocco dal dire la parole poichè, nell'aprire un occhio, vedo qualcuno guardarmi.  Cos'è? Un miraggio? Mi domando mentalmente, ma quell'esserino alato si mette sopra al mio petto cominciando a ridere.



Alza la mano per salutare e presentarsi:"Ehi! Io sono Echo. Piacere di conoscerti. Suppongo che debba complimentarmi con te."
"Che?!"Dico stropicciandomi gli occhi e alzando il busto per poi vederla volare.
"Complimentarti per cosa?"Domando ignaro della situazione.
"Beh...per essere ancora vivo."
In quell'istante non comprendo. 
Mi domando mentalmente come diamine abbia fatto a rendersi conto della mia sentenza.
Metto la mano a terra per darmi la spinta e alzarmi pensando che avesse notato il mio marchio, ma non è così. Sento nuovamente quel sasso che mi infastidisce sotto la mano.
Lo prendo e lo guardo, ma ciò che mi trovo tra le mani mi fa urlare a squarciagola.
E' un teschio. Sono finito in un cimitero o cosa?
Mi alzo velocemente urlando e guardando gli scheletri e i teschi che mi circondano.
Ho i brividi addosso e incomincio a lamentarmi:"Oh! Diamine fortuna! Per favore! Insomma... mancano ancora otto giorni. Abbi un po' di rispetto! E' vero che devo prepararmi psicologicamente, ma... questo mi pare un po' troppo."Sbraito avendocela con chissà quale Dio della fortuna o sfortuna mi perseguita.
Vedo l'esserino ridere, per poi allontanarsi.
"Ehi! Aspetta!" Le dico correndole dietro, ma poi mi fermo ricordandomi della spada che mi è caduta dalle mani quando sono scivolato tornando a riprenderla per poi inseguirla.
Ho ancora le gambe doloranti, ma non voglio stare in questo posto neanche un solo attimo.
Come diamine ci sono finito in quella fossa di scheletri? E' quello che vorrei sapere. Cioè...mi sembra quasi che anche il destino si stia bleffando di me.
Arrivo al confine di Palamecia, luogo in cui spunta l'ipotetico primo settore di Cordelia. Lì, vedo l'esserino posarsi sulla spalla di Wol, mentre questo se ne sta a parlare con Meia e alle loro spalle c'è Garland.
"Che ci fa Garland lì? E perchè è....?"Mi blocco venendomi solamente una cosa per la testa.
Vuole attendere un agguato ai due. Non c'è altra ragione. E' un villano e come tale deve mettersi contro l'eroe. 
Meia è in difficoltà. Devo salvarla dalle grinfie di quel maledetto.
Prendo la spada, intenzionato a sabotare i suoi piani e attaccarlo di sorpresa urlando:"Meia!"
Ma pare non sia una buona idea.
Si è accorto di me e nell'andare verso la ragazza, scivolo dall'altopiano su cui sono ritrovandomi a rotolare fino a lei.
"Che imbranato!" Sento dire il piccolo esserino, mentre Wol si mette una mano in fronte nel vedere le mie gesta poco eroiche.
La maga blu viene verso di me, mentre urlo:"E' tutto sottocontrollo!"
Ma non è così. Sono bloccato tra delle roccie e non riesco ad alzarmi.
"Lucis."
"Attenta! E' dietro di te! Vuole ammazzarti!"Indico Garland facendo voltare la bruna verso di lui.
Wol se la ride. Perchè tutti ridono tutti di me? Anche Cloud e Squall hanno riso di me. Adesso si mette anche Wol e la cosa non mi rassicura per nulla.
Mi sento come un pagliaccio tra di loro.
"E tu chi saresti?"Mi domanda il villano, mentre la mia Meia mi aiuta a liberarmi ad alzarmi da quei massi.
"Tu!! Lascia stare Meia e Wol, hai capito? Altrimenti dovrai vedertela con me!"
"Lucis, calmati."
"Tranquilla, Meia. Ti proteggo io da quello sbruffone. E' tutto sottocontrollo."Dico trovandomi libero dai sassi e mettendomi dinanzi a lei, mentre anche lei incomincia a ridersela e dire:"Non mi pare."
Mi volto verso di lei e noto ciò che guarda. 
"Merda!" Esclamo. Di certo la fortuna non è dalla mia parte.
Si è strappato il pantalone dell'armatura. E adesso che faccio? Come diamine faccio a coprire questo buco enorme che mi scopre il sedere?
Wol e Garland vedendo la scena iniziano a ridere.
"Ehi! Guarda che non sono un pagliaccio. Sono molto abile con la sp...." Non riesco a finire la frase che per pavoneggiarmi con l'arma facendola roteare come fa spesso Moguri, mi scivola dalle mani finendo diritto ad un chocobo di passaggio ammazzandolo sul colpo.
Deglutisco. Povero chocobo. Non volevo farlo...
"Lucis..."
"E' tutto sottocontrollo."
"Non mi pare."
"Lo sai che con le armi non mi trovo." Dico ricevendo un ceffone dietro alla nuca da lei.
"Ahi, ma che fai? Mi fai male! Io tento di salvarti la pelle e tu mi tratti così?"
"Ovvio che si. Garland ci sta aiutando. E' dalla nostra parte." Comincia a spiegare, ma la cosa mi confonde.
"Meia? E' un villano. I villani sono malvagi. Loro non possono aiutarvi!"
"Invece si."
Quelle parole mi spezzano il cuore. La mia Meia...aiutata da un villano? Possibile che voglia essere proprio questo? E poi....anche lui...Wol!
No, non voglio crederci. Si sono schiarati dalla parte oscura!
Mi inginocchio stringendole le gambe e iniziando a supplicarla:"No! Ti prego,  Meia! Non diventare una villana! Non fa per te! Io ti rivoglio come prima. Carina e coccolosa. Non mi piace l'idea che tu possa essere una villana."
"Ma che stai capendo? Alzati, Lucis! Mi stai mettendo in ridicolo!"
"Tsk...ma guarda un po' che tipo." Sento mormorare Garland, mentre quell'esserino alato incomincia a ridersela di me:"Certo che il tuo amico è proprio uno smidollato."
"Ehi, ehi, ehi, ehi! Vacci piano! Guarda che ti ho sentito, sai!?"Urlo alterato facendo voltare il villano verso di me non capendo che io ce l'avessi con Echo, per poi continuare ad alterarmi e dire:"Non sono uno smidollato. Sono solo un po' sfortunato e maldestro. Non permetto nessuno di chiamarmi così!"
Lo stupore sul volto di Wol, Garland e Meia la dice lunga.
Il villano non riesce a vedere Echo. Solo io, Meia e Wol possiamo vederla, ma non sono ancora capace di comprendere questa realtà.
Vedo la bruna sorridere e abbracciarmi da dietro dicendomi:"Questa davvero non me l'aspettavo."
"Che?"
"Non sono in molti a riuscire a vedere Echo." Mi spiega Wol lasciandomi perplesso.
Davvero sono così speciale?
Poi Meia si stacca e mi pone quella maledetta domanda:"Che ci fai qui? Credevo fossi su Oblitus con Moguri. E' successo qualcosa?"
Abbasso il volto. Non riesco a guardarla negli occhi. Come faccio a dirle della sentenza?
Ho già visto troppe persone piangere per colpa mia e non voglio vedere le sue lacrime. Scuoto la testa, per poi abbracciarla silenziosamente.
Non ho voglia di parlare.
Finirò per dire tutto e non voglio vederla piangere per me. Ora capisco cos'è che intendeva Moguri riguardo ai ricordi con Seifer. Davvero qualcuno si preoccupa così tanto per qualcun'altra quand'è innamorato di esso? Se è così...allora mi sono messo nei guai da solo. Tutto doveva succedere tranne questo.
Io...non dovevo innamorarmi di lei.


*Stella*

Ardyn sta oltrepassando il limite. 
L'imperatore Mateus, per salvare Kuja e il piano di rivolta, ha spedito il genoma su Oblitus dicendo che era un traditore, ma almeno siamo riusciti a non farci scoprire. Anzi...pare che Ardyn abbia apprezzato quel gesto di assoluta sottomissione di Mateus ed abbia un occhio particolare verso di lui adesso.Inoltre...sapere che Lucis è stato considerato l'eroe del sedicesimo settore, mi fa male. Ho sentito che ha salvato Rika dalla morte e questo significa che lui è ancora in pericolo.
Non volevo tirarlo in mezzo a queste cose. Nonostante volessi proteggerlo, quel suo gesto eroico ha indispettito Ardyn che si è messo in testa di distruggerlo a tutti i costi. Ha portato con se anche un immagine di Agni e questo mi terrorizza. Probabilmente vuole fare del male a lei e a Lucis, magari vuole trovare altri che non fanno parte dei settori di Somniland e ucciderci tutti.
La mia fortuna è che dalla mia parte c'è Ravus e Ardyn sembra vagamente ricordare il mio viso anche se non sa con precisione dove l'ha visto.
Questo mi rassicura in qualche modo perchè io non sono sotto il suo mirino.
Devo fare qualcosa. Non posso permettere che Lucis perda la vita. Devo fargli cancellare la sentenza. E' l'unico modo e per farlo devo andare direttamente su Oblitus.
Torno nel quindicesimo settore, sapendo che Rika è lì. Devo avere informazioni su come arrivarci visto che dalla città dimenticata non mi sembra così facile.
L'aspetto nel corridoio dove si trova l'area di addestramento glaive. Non posso farmi notare. Se qualche villano del settore mi vedesse non ci penserebbe due volte a dirlo ad Ardyn e tutta questa fatica sarà inutile.
La vedo lì che si ferma a guardarmi:"Stella..."
Alzo la mano in segno di saluto per poi spostarmi dal muro a cui sono appoggiata per parlarle dei miei piani.
"Stella, sei proprio sicura di voler tornare su Oblitus?"
"Devo vedere Noct. Ha detto che vuole parlarmi da vicino e poi questa è una guerra che riguarda anche noi dimenticati. Siamo tutti manovrati da Ardyn. Se i creatori continuano a creare DLC, nessuno di noi verrà ripreso." Faccio notare alla glaive che sospira e rivela:"Sorrow e Aria sono diretti su Oblitus. Dobbiamo andare nel quarto settore. Se non sbaglio hanno aperto il portale lì."
Annuisco e la vedo accompagnarmi in quel settore.
Inconsapevolmente, il Noctis del quindicesimo settore e Prompto ci vedono uscire dal palazzo.
"Ma quella è Stella..." Mormora facendo preoccupare il biondo.
"Dove va Rika?"
"Non lo so." 
I due fanno cenno di seguirci, ma Noctis viene bloccato da Lunafreya.
"Luna."
"Devo parlarti." Gli dice semplicemente fermandolo in quella stanza, mentre il re guarda l'amico facendo cenno di si con la testa. Prompto intuisce ed esce fuori dalla stanza lasciandolo da solo con Luna. 
Nel frattempo, io e Rika arriviamo nel quarto settore facilmente grazie all'aiuto del dispositivo che Ardyn mi ha impiantato. 
Continuiamo a piedi cercando il luogo esatto dell'apertura, quando Rika inizia a chiedere:"Sai...della sentenza di Lucis?"
"Si, sinceramente se vado lì è anche per questo. Spero che Noct lo capisca e cancelli la sentenza. Non può morire. E' un mio amico."
"Mi sento in colpa."Rivela la castana facendosi guardare:"Se non fosse stato per me, adesso Lucis..."
"Tranquilla. Vedrai che andrà tutto bene."Rassicuro mettendole una mano sulla spalla.
Mi sorride, ma quello scambio di sorrisi e di rassicurazioni viene interrotto da un rumore. Come un tonfo seguito da uno strano suono. 
"Cos'è stato?"
"Il portale. Deve essere di la." Ipotizzo continuando a camminare.
Infatti, poco distante da lì, vediamo Sephiroth, Cloud e Sorrow discutere.
"Questa storia non mi piace." Sento dire dal mago nero scuotendo la testa preoccupato dopo aver chiuso il portale.
"Inutile pensarci. Ormai l'abbiamo fatto." Risponde l'argenteo per poi notare il nostro arrivo in lontananza.
Aria non è con loro. Probabilmente sarà rimasta su Oblitus.
"Sephiroth. Le cose sono peggiorate." Gli rivelo prendendo la keyblade dalle mani di Sorrow che mi urla:"Ehi!"
"Che vuoi dire?"
"Torna da Ardyn. Ti spiegherà tutto l'imperatore. Adesso vado di fretta."
Apro il portale, quando inaspettatamente, sento una mano prendermi il polso.
E' Rika.
"Vengo con te!"Avverte, mentre mi volto verso di lei e tento di farla ragionare:"No. Tu sei ricercata, Rika. Qui sei al sicuro."
"Non mi importa. Questa storia riguarda anche me." Si oppone entrando nel portale prima di me.
"Cos'è successo?" Domanda nuovamente Cloud, ma non ho tempo di rispondere che entro nel portale per seguirla e poi chiuderlo in seguito.
Ignara del fatto che proprio all'ultimo secondo, Prompto si è gettato al suo interno per seguirci sottordine di Noctis.
Il portale è stato aperto nuovamente nello stesso punto, sul mare.
Ci ritroviamo a nuotare verso la riva quando lo vediamo precipitare e fare la medesima cosa.
"Prompto?!" Chiama Rika sorpresa vedendolo arrivare in riva.
"Atterraggio bagnato, eh?"
"Che ci fai qui? Perchè sei venuto? Tu non..."Tenta di dire la ragazza allarmata, quando lui la rassicura:"Tranquilla. Ero solamente curioso di vedere la Oblitus da cui vieni."
Lo vedo alzarsi e guardarsi intorno.
"Non puoi restare qui."Dico anch'io, ma sembra non capire. 
Inizia a seguirci lungo il viaggio ed io sono seriamente preoccupata.
Non so se l'ombra di Prompto è ancora in circolo, ma se lo fosse...beh...sarebbe un bel problema.
Rika continua nel tentativo di persuaderlo ad andare via, ma lo vedo fermarsi in quella pianura estesa e dirle:"Tranquilla. Andrà tutto bene."
Le mette le mani sulle spalle per rassicurarla, ma è completamente ignaro dei poteri delle ombre, così come poi lo siamo anche noi dimenticati.
In quella valle così estesa, quella scena amorevole è vista anche da qualcun altro.
Qualcuno che cerchiamo, ma non vogliamo assolutamente vedere in questo momento, con Prompto tra le scatole.
Le scie di fumo spesse varcano il cielo. Sono le ombre di Prompto e Noctis.
Scendono e si ritrovano davanti a noi, bruciando la terra sotto ai loro piedi.
"Stella..."Mi chiama quella voce metallica, mentre l'ombra del biondo incomincia a fissare il suo se con sguardo omicida.
"Noct...togli la sentenza a Lucis."
"Non posso. Anche se devo ringraziarti. Hai portato qualcuno di utile qui." Mi dice osservando Prompto, mentre Rika cerca di mettersi dinanzi a lui per proteggerlo.
Afferra il mitra, ma quell'ombra del biondo sembra non volergli dar pace e lo shinigami se n'è reso conto.
Sorride mentre il compagno urla al suo se:"Tu! Prompto Argentum, hai preso le labbra della mia donna." 
Ricorda qualcosa di cui sono completamente all'oscuro. Ricorda il bacio dato sul settore attuale a Rika ed essendo che lui non è stato lì non c'è altra spiegazione. E' stato il suo se a baciare la ragazza.
"Cosa?" Chiedo incredula guardando la castana e che sembra tremare, ma non vuole cedere a quelle sensazioni di terrore che trasmettono.
"Me la pagherai!"
"Vai, Prompto. Inghiottiscilo." Ordina l'ombra di Noctis vedendo l'ombra di Prompto assetato di vendetta verso il suo se.


Quell'ombra bionda guarda in modo minaccioso il ragazzo, per poi trasformarsi in una scia di fumo e volare su di lui.
"No!" Urlo tentando di mettermi inutilmente in mezzo, ma Noct mi ferma mettendosi dinanzi a me e dicendomi:"Non ti intromettere."
Incomincia così una lotta tra quei due. L'ombra vuole inghiottire il suo se e lo stende a terra, nonostante ci fosse la glaive davanti.
L'ha sorpassata e ha scaraventato Prompto lontano in una velocità che nemmeno lei è riuscita a comprendere.
Rika, vedendo la situazione tragica, cerca di prendere l'ombra trasformata in metà uomo e metà fumo per staccarla da Prompto, quando quest'ultima, involontariamente, la colpisce con violenza utilizzando il fucile. Quel colpo è talmente violento che viene letteralmente scaraventata per aria per poi ritrovarsi a metri e metri di distanza da loro.
Il mitra scivola dalle mani della ragazza durante il colpo. E' disarmata e ferita, ma non vuole demordere.
Tenta di alzarsi notando il sangue che le esce dal naso. Probabilmente gli ha rotto il setto nasale.
Il sangue che cola non solo dal naso, ma anche dalle labbra, quell'odore insistente viene percepito da quell'ombra che si blocca di scatto, neanche fosse un vampiro.
"Che stai facendo? Prendi il tuo te! Prendi possesso del suo corpo, no?!" Cerca di farlo ragionare l'ombra di Noctis, ma quell'ombra bionda volge lo sguado su qualcun altro.
Si trasforma in una scia comparendo inginocchiato davanti alla ragazza che si tiene il naso dal dolore, mentre tenta di alzarsi. 
Non ha mezzi per difendersi, ma l'ombra inspiegabilmente non vuole farle del male.
Prende il volto della castana tra le mani pulendole il sangue che scorre con le sue stesse mani.
"Prompto! Che stai combinando?! Torna indietro immediatamente."Sbraita nuovamente lo shinigami, ma quell'ombra non sembra neanche sentirlo.
Guarda la glaive dispiaciuto.
L'ombra di Noctis continua ad urlare, ma nonostante quelle urla e rimproveri, il ragazzo non lo ascolta nemmeno.
"Mi spiace, cactussina. Il chocobino non voleva farti male." Dice lasciando sorpresa Rika a dire un:"Che?"
"Ricordati che le tue labbra sono solo mie...non sue."
Confusa, la castana abbassa lo sguardo cercando di trovare una logica, ma non ci riesce.
Inaspettatamente, bacia la ragazza sulla fronte per poi alzarsi e riprendere il fucile con se ritrasformandosi in metà fumo e metà uomo per poi voltarsi verso Noctis e scomparire davanti ai nostri occhi, trasformandosi in fumo.
"Rika? Stai bene?" Domanda Prompto avvicinandosi alla ragazza.
Tutto ciò non ha senso. Contrariato dal comportamento del compagno, lo shinigami si allontana.
"Noct... Noct, aspetta! Devo parlarti!"Gli dico, ma lui sembra non volermi neanche parlare.
Si ritrasforma in fumo per poi volare nella direzione opposta a quella in cui è andata l'ombra di Prompto.
Mi volto verso Rika e noto che è ancora sottoshock.
"Ehi, stai bene?"
"Chi erano quelle?" Chiede Prompto ignaro della loro esistenza.
"Ombre." Risponde la glaive con quel po' di voce comprendendo una verità scomoda per lei, ma anche terribilmente vera.
Una realtà che neanche io ne sono a conoscenza.
Il Prompto che ha sempre amato, colui che ricordava di lei, è sempre stato su Oblitus. 
Infatti, quel volto, non è altro che quello del Prompto del liceo, quello che possiede i ricordi di entrambi.
Sinceramente, non voglio tornarmene su Somniland. Non ora.
Sono venuta qui con lo scopo preciso di togliere la sentenza a Lucis ed è quello che farò.
Costi quel che costi.
Inoltre...voglio saperne di più.
Perchè Noct è così ostile con quelli del quindicesimo settore? Cosa sta succedendo?


*Mateus*

L'idea iniziata con Caius e Sephiroth dell'unione con gli eroi non mi è mai andata giù, ma la situazione sta degenerando.
Ritornando nel mio settore dopo un lungo periodo di assenza, ho trovato tutto distrutto. 
E' colpa mia. Se solo fossi stato lì, il settore non si sarebbe esteso e diventato gran parte del primo.
Avrei dovuto fare come Garland, stare su quel trono, ma mi annoiavo.
Si. Mi annoiavo a stare lì e poi Ardyn mi voleva con se. Mi voleva nella cattura degli altri eroi, in particolare per quello del decimo, ma non ho trovato nulla. 
L'eroe del decimo settore sembra scomparso e vedendo la situazione degenerare di colpo, ho deciso di unirmi anch'io a loro.
Fortunatamente, la mano tesa da Jecht mi ha consolato e confortato.


Non pensavo che essere villani potesse essere anche una cosa buona. Non pensavo di potermi fare dei compagni stando su dissidia e combattendo per caos.
Ho sempre ritenuto che l'umanità fosse una cosa noiosamente brutta e che, finchè esistesse l'uomo, tutto sarebbe andato in rovina poichè è l'uomo stesso a volere guerre e distruzione.
Senza rendermene conto sono diventato io l'artefice distruttore del mio settore e del mondo stesso.
Volevo solo... che il mio settore fosse un posto migliore. Che imperatore tremendo che sono.
I sensi di colpa si fanno ancora sentire, mentre da lontano vedo Sephiroth venire verso di me.
"Imperatore." Chiama facendomi alzare il volto verso di lui.
"Cos'è successo? Ho saputo da Stella..."
"Kuja."Pronuncio interrompendolo per poi continuare:"Kuja è stato sbattuto su Oblitus. Ardyn voleva fargli saltare il cervello perchè lo ha scoperto nel suo settore con Gidan."
"Così non va."Mormora frustrato, ma tento di risollevarlo:"Tranquillo. Mi sono messo di mezzo io e il piano è ancora salvo. In un certo senso è stato un bene."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che facendosi trovare con un eroe e mostrandoci noi villani ostinati verso il presunto traditore, ha abbassato la guardia di Ardyn. Forse...sta pensando che siamo dalla sua parte."
"No, lui non è così soggiocabile. Sta architettando qualcosa. Ne sono sicuro." Mi risponde convinto dell'essere immondo con cui abbiamo a che fare.
"Si, ma crede che io non sia convolto nel piano."
"Beh, tu hai rinunciato al nostro piano di unione, o sbaglio?"
"Avevo è la parola giusta."Informo lasciandolo sorpreso a chiedermi:"Cos'è che ti ha fatto cambiare idea?"
"La stessa cosa che ha fatto cambiare idea ad Artemisia e Nube Oscura. Il mio settore. Per causa mia e della mia presenza qui con Ardyn, lo stavo distruggendo. Anche perchè non c'era neanche Firion lì."
"E' cambiato di molto?"Mi domanda lasciando una grande delusione dentro me. 
Abbasso il volto, per poi voltarmi dall'altro lato per non far vedere la mia assurda e ingiustificata frustrazione.
"Si è rimpicciolito e non di poco. Il primo settore ha preso quasi tutta Palamecia."Gli rivelo lasciandolo perplesso, poi continua ancora a chiedere:"Hai parlato con Firion?"
Scuoto la testa.
"Non ho intenzione di parlargli. E' troppo umiliante. Potresti farlo tu al posto mio?" 
Il soldier annuisce per poi avvicinarsi e mettermi una mano sulla spalla dicendomi:"Ottimo lavoro."
E infine si allontana lasciandomi lì a pensare. Avrò fatto la cosa giusta?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Cloud si ritrova ad andare nei bassi fondi. Si sta dirigendo verso la chiesa per vedere con i suoi occhi Aerith. Ha sentito che è viva e vive con Zack in quel luogo.
Non gli sembra vero, inoltre è ancora scottato dal fatto di aver scoperto la loro storia, ma anche di essere stato creato da qualcuno e che sia stato proprio quel qualcuno a dargli quel destino così doloroso.
Apre la porta della chiesa e la vede lì, a raccogliere fiori per venderli.
Nel vederlo, la ragazza si alza e pronuncia incredula il suo nome:"Cloud?"
"Aerith..."Mormora andando verso di lei, ma la porta si apre e il biondo si blocca.
E' Zack.
"Oh...ciao Cloud." 
Si volta e saluta anche lui:"Ciao, Zack."
"Che ci fai qui? Sei venuto a salutare Aerith?"
Annuisce a quella domanda, per poi voltarsi per andarsene.
Tutto è come gli è stato detto. Aerith e Zack vivono insieme, ma la goccia che fa traboccare il vaso è ciò che si ritrova davanti.
"E' permesso?" Sente una voce femminile aprire la porta.
E' una ragazza bionda che egli non conosce.
"Ellie, sei sicura che sia una buona idea?" Dice qualcuno quall'altra parte, mentre Elle la esorta ad entrare.
"Su, via, non essere timida proprio ora!"La incita facendola entrare.
Trovarsi difronte a quella ragazza, scatena una confusione immensa nella mente di Cloud, ma sembra non essere l'unico.
Cinque, nel vedere Zack e Aerith, sembra quasi ricordare qualcosa, ma non con la mente. E' qualcosa che viene all'interno del suo cuore.
"Cinque?" Chiama Zack ricordandosi di ciò che gli ha mostrato Lucis.
"La conosci Zack?" Domanda Aerith, mentre il soldier bruno si avvicina alla ragazza appena entrata.
La inizia a guardare negli occhi vedendoli intrinsi di una luce strana. Gli sorride e appoggia la mano sulla spalla della ragazzina, mentre qualche ricordo riaffiora alla mente. E' come diceva Lucis. E' sua figlia, ma non riesce a ricordare pienamente come dovesse finire. Inoltre...quegli occhi...la dicono lunga. Ha ereditato le cellule mako dal padre e la bellezza della madre.
"Bentornata a casa, Cinque." Gli dice spezzando il cuore del povero Cloud. 
Il biondo sa che per riconoscerla c'è davvero qualcosa sotto.
Abbassa lo sguardo e si allontana, mentre Aerith si avvicina alla ragazzina per guardarla meglio.


Anche per lei non ci sono dubbi.
Cinque è sua figlia. Non ha cognome se non quello dato dall'organizzazione. 
E' orfana di madre e di padre e loro sono morti durante gli eventi di raccontati nel settore attuale.
Quella scena amorevole di Aerith che abbraccia la figlia insieme a Zack distrugge nuovamente il cuore di Cloud.
Sembrano così felici insieme e non vuole disturbare quel momento di riappacificazione.
Fa alcuni passi per uscire di lì, quando Zack gli va vicino mettendogli una mano sulla spalla.
"Ehi, amico. Dove vai? Qui dobbiamo festeggiare!!"
"Non mi va."
"Almeno potresti rimanere per cena." Propone Aerith, ma il biondo sembra non essere dell'umore giusto.


Esce fuori per poi mettersi sulla sua moto, quando si ritrova Elle che sale dietro di lui.
"Ehi..."
La bionda lo abbraccia da dietro e gli sussurra:"So come ti senti. Anch'io mi sento come te."
"Che..?"
"Andiamo. Portami a bere qualcosa!"
"Non sono il tipo che offre agli sconosciuti."
"Sei l'eroe del settimo settore. Hai bisogno di sfogarti adesso. Comprendo il tuo dolore. Anch'io ho perso una persona cara. Una persona che...si è dimenticato di me."Gli risponde la ragazza continuandolo ad abbracciare da dietro.

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***



Capitolo 27.

*Paine*

Ed eccomi qui, finita su Oblitus. Che seccatura!
Tutto ciò che ho scoperto non ha senso.
Ho scoperto di essere una temibile villana destinata al settore nove, ma per qualche strana ragione non riesco a vedermi come tale.
Insomma... è vero che quando perdo la pazienza spacco la faccia a chiunque, ma non credo di essere capace di prendermi gioco di persone o di mettermi con qualcuno solo per soldi.
La cosa peggiore è che mi sono ritrovata davanti al villano del nono settore, quello che doveva essere il mio amante e non fa altro che starmi dietro.
"Fiorellino, perchè sei così nervosa?"
"Va al diavolo!"
"Su, via. Fermati e camminiamo insieme. Non tenermi in disparte." Propone vedendomi innervosita dalla sua sola presenza.
Mi fermo e mi volto verso di lui:"Sentimi bene. Forse non mi sono spiegata. Tu devi sparire dal mio campo visivo, devi toglierti dai piedi se non  vuoi che ti spenni vivo, d'accordo?"
"Siamo spietate, eh?"
"Guarda che non scherzo. Sparisci!" Continuo a dirgli allontanandomi e lasciandolo lì ad incrociare le braccia pensieroso e allo stesso tempo sorridente.
Non so perchè, ma ho l'impressione che più lo scaccio e più sembra legarsi a me.
Possibile che sia così malsano costui?
Nel pensare e camminare, mi ritrovo davanti ad una città. Bancarelle, case di pietra e legno, una piazza enorme dove molti ridono e scherzano tenendo i loro strani animali da compagnia.
Tutto è troppo strano. Mi guardo attorno. 
"E' così primitivo." Noto lo strano modo di vivere di quella gente quando mi avvicino per prendere qualcosa da mangiare.
Non riesco a percepire quanto tempo è passato, ma ho lo stomaco che brontola.
Avanzo verso una bancarella vedendo della splendida frutta che c'è su essa, quando uno strano ragazzo di circa sedic'anni, dai capelli rossi e lunghi, legati da treccine ed occhi dello stesso e medesimo colore, muscoloso e alto, nel vedermi sembra cambiare espressione e modo di fare con le persone che lo circondano.




"E tu che diamine ci fai qui?" Mi sbraita contro, tirandosi la frutta che ho tra le mani e spingendomi per allontanarmi dalla bancarella.
"Ehi! Che diamine combini?"
"Vai via di qui brutta serpe!"Continua ad urlarmi incuriosendomi e facendomi chiedere confusa:"Ci conosciamo?"
"Ma sentitela! Fa anche la ignara. Smamma prima che te le suoni di santa ragione."
"Ehi! Come osi parlarmi in questo modo?" Inizio ad urlare anch'io afferrando la spada e vedendolo preparare i pugni per una lotta.
"Non ho paura di picchiare una donna, sappilo! Guardati un po' in giro. Stai spaventando tutti!"
"Che?!" Mi stupisco per poi guardarmi intorno. Sembrano tutti terrorizzati da me.
Addirittura ci sono dei bambini che si nascondono dietro a delle altre persone.
Donne difese dai propri uomini che si mettono davanti per farle scudo ed è tutto per causa mia e della mia presenza in questo mondo.
"Cosa? Ma...perchè?"Mi domando confusa, quando quel tipo continua a ribadire:"Ehi! Ti ho detto di andartene! Già hai creato abbastanza problemi."
Problemi? Ma di quali problemi sta parlando?
Poi lo vedo incrociare le braccia e farmi quello sguardo omicida per poi continuare:"Mpf...credevo che ti avessero messo nel settore dieci e invece eccoti qui a strisciare e a chiedere venia. Assurdo!"
"Stai fraintendendo tutto."Comprendo ricordando la sfera che ho visto.
Probablmente mi avranno preso per quella villana così simile a me e che io non sono, ma non ho neanche il tempo di spiegare che egli continua:"Allora vuoi la guerra?!"
Mi spinge nuovamente, ma invece di cadere mi ritrovo qualcuno afferrarmi le spalle da dietro e prendere le mie difese.
"La mia signora intende dire che non vi conosce affatto, così come neanche io." 
E' Kuja che si introduce nel discorso alterandomi ulteriormente.
Mi volto e lo spingo sbraitando:"Ancora tu? Ma lo vuoi capire che devi sloggiare?!"
"Più mi rifiuti e più mi affeziono a te, bocciolo."
E nel mentre sento le risate di quel ragazzo:"Alla fine lo hai fatto, eh? Ti sei andato a prendere il villano per vendicarti."
"Ma di che parli?"Domanda il villano iniziando ad essere confuso come me che spiego:"Tsk... ma se l'ho incontrato solo un'attimo fa!"
"Un'attimo fa? Questa è bella."
Tutto il villaggio inizia ridere di me. Non capisco. Perchè fanno così?
Mi sento così umiliata, quando un tipo biondo interviene:"Su, via! Lasciala in pace."
"Cid, non intrometterti."
"Non mi sto intromettendo, ma riesco a capire quando qualcuno inizia ad esagerare."Tenta di dire il ragazzo, mettendo una mano sulla spalla al rosso che si volta e incomincia a dire la sua:"Biondino, tu non sei nato nei tempi bui di Oblitus, quindi ti conviene andare via. Non è che adesso perchè è una lei la lasciamo passare. E' una villana!"
"A me sembra solamente molto confusa."Risponde osservandomi e venendo da me.
Non sono capace di guardarlo negli occhi. Quel tipo ha davvero qualcosa di strano.
Mi prende per il mento e guardarmi negli occhi.
"Rosso fuoco, eh?"
Inaspettatamente, Kuja lo colpisce alla mano allontanandolo da me.
"Se fossi in te non ci proverei."
Il biondo ride e si avvicina al villano chiedendo:"Perchè no? E' per caso tua?"
"Tsk...ma figurati!" Ribatto incrociando le braccia e voltandomi dall'altra parte.
Il villano regge lo sguardo del tipo che poi si volta verso l'amico andandogli vicino.
"Vidina! Dicono la verità. Nessuno dei due ricorda."
"Ricordare cosa?"Domanda perplesso Kuja vedendolo andare vicino all'amico.
"Vidina?"Chiamo rendendomi conto chi è il tipo che ho davanti.
"Non può essere. Tu...sei il figlio di Wakka e Lulu?"
Quelle parole sorprendono il rosso che si avvicina a me.
"E tu che ne sai?"
"E' assurdo. Tu non puoi essere lui. Cioè... astento ha un anno. Com'è possibile che tu sia lui?"
"Perchè io sono il Vidina del futuro. I creatori vogliono far crescere in fretta i loro bambini." Mi risponde confondendomi.
"I creatori? Chi sono?"
"Non credo che tu debba saperlo. A proposito..."Mi dice prendendo un sacchetto, venendomi vicino dandomelo e continuando:"Prendi questo per il disguido. Ne avrai bisogno per affittare camere e cibarti."
Lo vedo allontanarsi e noto che in quel sacchetto ci sono dei guil. Hanno una forma strana e consumata.
Possibile che questo posto sia così incompleto?

*Moguri*

Ogni giorno, da quando sono arrivata in questo settore, mi ritrovo a prendere fiori per andare in un posto speciale.
E' il posto dove ho lasciato parte del mio cuore.
Mi dirigo verso quel luogo, mentre da lontano Seifer inizia ad insospettirsi.
"Squall. Per caso sai dov'è che va Moguri?" Domanda a mio fratello ignaro delle mie uscite.
Si affaccia alla ringhiera e mi vede incamminare verso chissà quale meta rispondendo semplicemente:"No. Perchè?"
"E' da un po' di tempo che la vedo allontanarsi e andare chissà dove."
"L'altro giorno la vidi andare verso le pianure di Winhill. Per caso c'è qualcuno che conosce lì?"Si intromette Zell, insospettendo anche Squall che decide di scoprirne di più.
Ignara di tutto, mi trovo proprio lì, a Winhill.
Mi fermo davanti ad una tomba. La guardo, per poi sedermi e incrociare le gambe appoggiando quei fiori che ho tra le mani su di essa.
Leggo quel nome con così tanta malinconia e tristezza. Raine Loire.
"Sono venuta anche oggi, mamma. Spero che i fiori ti piacciano."Le dico sperando che potesse sentirmi.  E' terribile ciò che sento dentro. Stare davanti alla tomba di questa donna... io... avrei tanto voluto abbracciarla.
Le lacrime mi escono spontanee mentre rivelo:"Sai...Seifer... lui mi ha chiesto di sposarlo. Quanto vorrei che anche tu....cioè..."
Cerco di essere forte asciugandomi le lacrime con le mani per poi riprendere:"Avrei voluto tanto averti qui e...conoscerti da vicino... ma so che non è possibile perchè...tu non ci sei. Te ne sei andata per colpa dei mostri. Sei morta per difendere me e Squall... Io....sinceramente... vorrei essere forte come te, ma mi sembra di non essere mai abbastanza."
Le lacrime, ribelli, non si arrestano e mi ritrovo ad asciugarmele nuovamente, mentre un desiderio viene pronunciato dalle mie labbra:"Vorrei... riavere tutto come prima. Vorrei rivedere te e... e papà.... vorrei giocare ancora a nascondino con Elly e fare comunella con Squall per fare gli scherzi a lei e a papà. La verità è che anche se sono una Leonheart ora, tutto ciò che abbiamo fatto in passato mi manca. Mi mancano i tuoi abbracci, i tuoi stufati caldi, le tue storie prima di andare a dormire. Mi manca quando il papà mi prendeva sulle spalle per farmi cogliere le mele degli alberi. Mi mancano tutti quei momenti insieme..."
Il suo volto è ben scolpito nella mia mente e nel mio cuore.


I ricordi di quand'ero piccola riaffioriscono e quelle lacrime non vogliono arrestarsi.
Le mie parole, colme di emozioni che non ho mai svelato, vengono sentite da Squall che rimane lì nascosto ad ascoltarle, mentre io continuo:"La notizia di me e di Seifer avrei voluto dartela diversamente. Magari, abbracciandoti e decidendo insieme quale vestito mettere."
"Oh...Moguri...."Mormora mio fratello sentendo quelle parole e commuovendosi, ma non lo posso sentire. 
Mi alzo dalla tomba sorridendo e cercando di riprendermi:"Beh...le belle notizie si danno con un sorriso, giusto? Non c'è motivo per essere tristi."
Rimango lì ancora per un po' a fissare quella lapide, quando qualcuno attrae la mia attenzione.
Dalle colline lì vicino una donna scende e fa cenno con la mano.
"Oh...allora sei tu che porti ancora i fiori."
Mi volto e vedo lei. Stupita dalla cosa borbotto:"Non è possibile..."
Raine, mia madre, è proprio diretta verso di me. E' viva. Com'è possibile?
La vedo avvicinarsi a me. Siamo distante qualche metro di distanza e abbasso il volto per nascondere le lacrime che escono senza sosta.
"Ci conosciamo?"Mi domanda incuriosita.
Che potrei mai risponderle? Che sono sua figlia? Sono la sorella di Squall? Lei...non credo capirebbe.
Continua a guardarmi cercando una risposta che non do.
"Eppure... tu hai un qualcosa di familiare. Ci siamo già viste?" Continua a chiedere, quando da lontano arrivano Laguna ed Ellione che la salutano.
Tutto questo per me non ha senso. Io...non dovrei neanche trovarmi qui.
Metto le mani in tasca prendendo un piccolo sacchetto pieno di guil. Soldi che avrei voluto restituire ad Ellione. Ogni giorno, non ho fatto altro che metterli da parte nella speranza di poterglieli dare e saldare il debito di quando presi in prestito quel denaro per comprare il regalo a Squall per il suo compleanno.
Vedendomi alle strette e notando anche mio padre, Laguna, con Ellione, decido di dare tutto nelle mani di mia madre.
La prendo per mano, mettendogli quel sacchetto di monete, dicendole:"Dai questo ad Elly."
"Cosa? Ma..." Tenta di dire, ma non le do il tempo di parlare.
Scappo.
Si...scappo via da lei.
Ho troppi sentimenti contrastanti e non sono abituata a mostrarli.
Arrivo poco distante per poi voltarmi e vederli insieme.


Avrei dovuto essere con loro, ma non solo io. Ci sarebbe dovuto essere anche Squall.
Quella scena di quei tre insieme così perfetti... io... mi sento completamente dimenticata da loro e da tutto il resto. Mi sento così piccola a vedere il volto dell'uomo che mi chiuse in orfanotrofio. 
Piccola...perchè nonostante tutti gli eventi e pur avendoli ritrovati, con quale coraggio posso dirgli chi sono? Mi prenderebbero per pazza.
Una lacrima scende nuovamente. Quanto odio questa condizione di me.
Sento una mano appoggiarsi sulla spalla destra, mentre una voce accogliente e familiare mi conforta:"Non è colpa tua."
"Squall...."Chiamo riconoscendo quella voce per poi voltarmi, mentre lui mi tira a se abbracciandomi.
"Le cose sono diverse qui da quello che ricordi. Laguna, nostro padre... lui non sapeva che la mamma aspettava noi due."Mi spiega accarezzandomi i capelli, mentre il mio stupore continua ad aumentare nel sentirlo continuare:"Lui...non ci ha chiuso lì. Ci siamo finiti perchè la mamma è morta quando lui era in guerra e gli abitanti non sapevano che farne di noi."
Mi sposto da lui per guardarlo negli occhi e domandargli:"Che? Dici...sul serio?"
Annuisce per poi informarmi:"Io...non ho mai avuto il coraggio di parlarle.."
Guarda quella scena familiare dei tre che tornano a verso casa. E' anche lui nostalgico, mentre lo prendo per mano e mi decido.
"Bene! Andiamo!"
"Che?!"
"In due dovrebbe essere più semplice. Avanti, vieni!" Lo trascino con me verso quei tre.
Stranamente, Laguna si ricorda di Squall, così come Ellione.
Tutto si trasforma. Siamo diventati una famiglia felice.
Rivedere il sorriso sul volto di mio fratello e tutte quelle persone attorno che lo abbracciano, non ha prezzo.
"Moguri, che fai?! Vieni anche tu!"Mi tira nell'abbraccio familiare.
Niente potrebbe essere migliore di così.



*Rika*

Lo strano comportamento di quell'ombra, mi ha lasciato sorpresa. E' tutto troppo strano. Io e Stella abbiamo condotto il Prompto del quindicesimo settore nelle mani di Unknow, il guarda spalla di Stella, affinchè potesse tenerlo d'occhio, mentre la bionda se n'è andata alla ricerca dello shinigami.
Io, sinceramente, voglio vederci chiaro.
L'ombra di Prompto si è comportato in modo fin troppo strano, inoltre... non sapevo nemmeno della sua esistenza.
Devo capire come mai è qui e cosa diamine sta succedendo. Pensavo che le ombre fossero l'ultimo stadio dei blank, ma sembra non essere così.
L'unico modo che ho per scoprirlo è parlare direttamente con quell'ombra bionda e per farlo mi dirigo nella pianura sapendo che è uno dei posti in cui passano spesso.
Mi siedo lì sull'erba nell'attesa che egli sopraggiunga.
Fortunatamente non attendo molto.
"Rika..."Sento sussurrare alle spalle.
Mi alzo e mi volto vedendo quella scia di fumo materializzarsi e divenire umano sotto i miei occhi. 
Corre verso di me, avvolgendomi in un abbraccio.
"Per fortuna stai bene. Credevo fossi morta. Che ti avessi persa per sempre e invece sei proprio qui."
Quelle parole mi confondo, ma mai come il gesto che fa successivamente.
Mi bacia facendomi spalancare gli occhi. Che diamine combina? Possibile che un'ombra possa provare sentimenti del genere? E per giunta verso di me?
Lo spingo sorpresa:"Questo non era scritto...perchè l'hai fatto? Tu..."Farfuglio confusa, mentre lui mi prende per il mento dicendomi:"Non confondermi per lui. Tu mi sei sempre piaciuta e non sono quel Prompto del settore attuale."
"Che vuoi dire?"Chiedo completamente frastornata dagli eventi, quando lui sorridendo mi prende per mano e continua:"Vieni! Voglio farti vedere una cosa!"
Mi trascina con se, portandomi in un luogo strano.
Siamo finiti nella città delle sfere, luogo in cui i dimenticati mettono i loro ricordi più cari, ma non solo. Ci sono anche tutti i ricordi di Somniland qui accessibili a chiunque, ma lui mi conduce negli abissi di quella città, nella parte più tetra e non consentita ai dimenticati.
Non si è mai saputo chi tenesse le chiavi di quel posto, ma mi ritrovo lì davanti a quella porta che mi viene aperta dall'ombra.
Entro al suo interno e mi guardo attorno. Le sfere qui sono diverse.
Sembra una stanza fatta apposta per queste sfere speciali, rinchiuse a destra e a sinistra, mentre al centro della stanza, ci sono circa venti sfere di un colore blu-grigiastro posizionate a formare un cerchio, ma sembra mancare qualcuna.
"Dove siamo?"Domando guardandomi intorno esterefatta dal bagliore sbrilluccicante delle sfere.
"E' la grotta di sfere. Quest'area non è molto conosciuta. L'accesso è consensito solo alle ombre. Sai che i dimenticati portano qui i loro ricordi, no?"
"Si, questo lo so."
"Però non saprai cosa sono quest'altre sfere in questa stanza. Dico bene?"
Annuisco perplessa mentre mi avvicino al cerchio di sfere.
"Ti ho portato qui per mostrarti una cosa."Prende nuovamente la mia attenzione facendomi voltare verso di lui a chiedergli:"Cosa?"
"Le mie origini e chi sono, ma non voglio che si venga a sapere. Se Noct lo sa sono morto."
"Noct? Parli dello shinigami? Che c'entra lui?"
"Lo capirai." Mi dice tenendo tra le mani una strana sfera.
Mi sposta da lì facendomi allontanare, per poi riavvicinarsi alle sfere. Lo vedo sospirare e continuare:"Ah...se non comprendi qualcosa, non preoccuparti. Posso spiegartelo io."
Annuisco nuovamente, mentre quell'ombra posiziona quella sfera all'interno del cerchio, per poi allontanarsi e mettersi dietro di me, prendendomi le spalle e allontanarmi ancora un po'.
Ciò che vedono i miei occhi è qualcosa di irreale e sorprendente.
Quelle sfere messe insieme mandano avanti un filmato lasciandomi senza fiato. 
E' il settore Versus XIII. La trama è completa ed è davanti a me. Perchè? Perchè allora è stato archiviato? Sono solo idee oppure lo è stato messo in piedi?
Davvero non capisco.

*Immagini del filmato*



Il filmato inizia con Noctis e Stella bambini che corrono in un prato.
"Stella... non riesco a resistere."
"Tranquillo. Ci siamo quasi." Rassicura la bionda ritrovandosi dinanzi ad una luce abbagliante che si scorge essere un sogno.
Un sogno di Noctis bambino che nel letto guarda accanto a se il carbunicle dato dal padre per farlo risvegliare dopo l'incidente avuto. In quell'incidente ha perso la madre e lui ne è uscito vivo per miracolo.
Da lì parte una serie di flashback di quel Noctis che gira felice nel mondo dei sogni con quel carbunicle che lo trascina avanti e indietro fino a raggiungere la luce e a farlo svegliare.
"Principe Noctis... siamo arrivati." Dice l'autista svegliando il principe ormai quindicenne facendolo entrare all'interno della sua Insomnia a bordo di quell'auto. Nel mentre, Noctis guarda fuori dal finestrino, pensieroso alle parole pronunciate dal padre poco prima di mettersi in viaggio.
Gli ha detto che non sarà re poichè Regis, tramite il suo sacrificio, sarà l'ultimo re che Insomnia avrà. 
Le immagini si spostano ancora in un palazzo dove c'è il ricevimento della firma congiunta tra l'impero di Niflheim e Insomnia. 
Quella strana scena in cui Stella si volta verso Noctis, ma lui non riesce a ricordarsela poichè nell'incidente ha avuto danni alla sua stessa memoria. E' proprio in quell'occasione che Stella gli rivela i suoi poteri. Dice di poter vedere la luce come lui, ma egli non comprende.
Il sonno che lo pervade improvvisamente riportandolo in quello strano mondo. Rivede il padre che apre le braccia per abbracciarlo, ma egli fugge. E' un altro flashback forse...E' troppo confusa l'immagine che c'è.
Arriva il giorno del contratto, ma tutto crolla. Le intenzioni di quell'impero erano chiare. Volevano distruggere Insomnia. Regis sapeva del grande potere del cristallo che aveva con se e l'impero voleva in suo possesso.
Inizia lì il viaggio di Noctis, Cor, Gladio e Ignis. Prompto si aggiunge inseguito, fingendosi amico, ma la realtà è dura. E' una spia dell'impero di Niflheim, figlio naturale di Verstael e creatore dei soldati magitek insieme a Safay Roth, il villano principale che doveva esserci nella storia.
Lì si vede la morte di Regis dinanzi agli occhi del figlio che tenta inutilmente di salvarlo dal generale Glauca. Lì, Noctis impazzisce. Vuole radere tutto al suolo e comprende il suo potere.
Un altro flashback. E' in viaggio per ritrovare quel cristallo sottratto dall'impero, ma proprio durante quel viaggio scopre il tradimento dei suoi compagni.
Un Prompto che, una volta a Niflheim, si mette contro di lui aiutando il padre. Lo stesso fanno anche Cor e Gladio mettendosi contro di lui, ma in due momenti completamente differenti. L'unica persona che continua a proteggerlo è Ignis.
E' proprio in quel momento scopre che il cristallo che l'impero cerca è il suo, il sonno che egli ha da sempre è perchè lo avverte e lo conduce in una dimensione diversa. Lui non è come tanti. E' sopravvissuto alla morte ed è la stessa morte a dargli quel potere.
L'impero vuole lui poichè il cristallo reagisce su di lui. Lo risveglia e aumenta quei poteri acquisiti con quell'esperienza pre-morte rendendolo un l'cie della morte, anche comunemente confuso con lo shinigami. Tutto questo potere, l'anello del padre al dito che gli ricorda chi è, il cristallo a forma di carbunicle dato da lui, lo fa impazzire.
Non ha autocontrollo di se. 
Ravus è dotato di grande potere magico e, assecondando Safay, vuole distruggere Noctis per impadronirsi del cristallo incolpandolo di una morte che lui non è minimamente a conoscenza. La morte di Stella.
Davanti ai suoi stessi occhi, Ravus diventa un Cie'th mosso da quei sentimenti di vendetta e lo attacca, ma quel l'cie si difende dando nuovamente conferma di ciò che è. Morte. Lui è destinato ad uccidere.
Arriva nella piazza di Insomnia, pronto a riprendersi casa e sottrarla a Safay, ma non è pronto.
Stella interviene sfidandolo a battersi. Deve battersi con il suo fantasma per renderlo ancora più forte.
Durante l'avvincente scontro con la bionda vengono fuori i ricordi sopiti di Noctis con lei. 
Il dolore è enorme, ma la vuole aiutare affinchè possa vedere la luce.
In quel momento, prima di morire, gli rivela che è stata lei a darle la vita rinunciando alla sua. Lei è la l'cie della vita.
Noctis riesce a liberarla, ma da lì sussegue una scena assai triste. Noctis ritorna ad essere bambino e si ritrova nella dimensione dei sogni. Si guarda attorno, tutto sembra acqua, mentre dinanzi a lui compare Stella dandogli un addio che lo fa crescere di colpo. Tenta il tutto e per tutto per arrivare a lei, ma scompare divenendo cristallo davanti ai suoi occhi.
Quegli occhi che iniziano a piangere. Lui tutto avrebbe voluto al di fuori di questo. Noctis, in tutta quell'avventura passata nei sogni e in quella nella realtà dove lei l'ha guidato mostrandosi a lui come un fantasma, lo ha fatto innamorare. Si è innamorato di Stella. Sa che con ciò che è accaduto purtroppo non ritornerà più a guidarlo.
Un amore platonico dove nessuno delle due parti si è mai riuscito ad avvicinare seriamente l'uno all'altra. Quel dolore che cresce e la decisione di accettare chi è veramente.
Noctis è pronto a battersi contro il nemico. E' pronto ad uccidere Safay. Così raggiuge il suo palazzo.
Successivamente un'altra immagine.
Noctis, seduto su quel trono con affianco il suo fedele Ignis, sogna la verità.
Prompto non lo ha tradito, ma ha raggirato il padre e successivamente l'ha ucciso per farlo fuggire, Gladio e Cor l'hanno trattato di mal modo per dargli campo libero e distrarre l'impero. E tutto questo Ignis lo sapeva. Ignis sapeva tutto e non gliene ha mai parlato poichè lo conosceva. Sapeva che sarebbe tornato indietro ad aiutare i suoi compagni.
Da lì i ricordi sono integri e, come uno shinigami, è deciso ha sterminare l'impero nemico che si trova fuori dal palazzo pronto a catturarlo per affidarlo a mani nemiche.
Con estrema calma, forse mentalmente scombussolato ancora della morte di Stella, si ritrova a combattere come una macchina killer, mentre il resto dei compagni si è riunito per cercare Safay Roth. Egli, durante il viaggio, li raggiunge a bordo della sua auto, ma inaspettatamente vede lei. Vede nuovamente Stella causando un incidente con l'auto che la fa ribaltare. Da lì,  accompagnato dallo spirito della ragazza sottoforma di carbunicle continua ancora ad addestrarlo fino a farlo diventare perfetto.
Le fiamme avvolgono la scena e non si capisce dove sono, ma sicuramente una cosa è certa. Alla fine di tutto, Noctis ritorna ad Insomnia sedendosi sul suo trono e chiudendo gli occhi diventa cristallo segnando la fine della sua missione.

*Fine immagini filmato*

Quella scena mi lascia perplessa. Sembra tutto completo. Perchè questo settore non è stato messo?
"Questa...è la versione originale. Ci sono state molte altre idee. Io sono quello che progetta i soldati, sono figlio di Verstael, ma..." Mi dice bloccandosi e facendo vedere il polso per poi continuare:"Non sono un clone. Non ho codice. Avrei dovuto introdurmi nel gruppo e Niflheim e Insomnia sarebbero dovute essere in una guerra mafiosa della Yakuza per il controllo del cristallo. Ho ucciso mio padre, perchè per lui ero come i miei cloni, totalmente inutile."
"Tutto questo mi confonde." Dico guardando nuovamente quelle sfere.
"Noct... non vuole che si sappia che è un l'cie. Caelum, significa appunto cielo che è acronimo di l'cie."
"Cosa?"
"Volevano migliorare il capitolo tredici aggiungendo noi di Versus, come hanno fatto poi con Agito. Era stato creato per assomigliare al settore di Lightning. Tutto doveva girare intorno ai cristalli e ai l'cie."
"Perchè lo hanno cancellato?"
"Era imperfetto. Volevano migliorarlo e non hanno fatto altro per dieci anni. Ci sono state tante, ma tante idee, ma...non so per quale motivo con la creazione di Ardyn hanno abbandonato l'idea fabula nova crystallis e l'hanno fatto divenire il quindicesimo settore. Probabilmente era anche per il tema Yakuza che non è di certo facile. L'unica cosa che non comprendo è perchè? Cioè...Ardyn doveva essere un villano minore controllato dall'impero, ma ha preso il posto di Safay. E ogni santo giorno non fanno altro che modificare il settore aggiungendo DLC. E....i DLC...ci stanno disintegrando." Mi informa lasciandomi estremamente delusa.
"Pensavo che voi ombre...foste blank."
"Noi aiutiamo i blank. I blank sono solamente infetti da confusione e sentimenti oscuri che manda il glitch ogni volta che viene richiamato nella nostra dimensione. Non so per quale motivo ci ritengono parte di loro, ma noi siamo solamente dimenticati ripresi che però le idee iniziali sono costrette a vagare finchè non ci sarà posto per noi su Kingdom Hearts, il mondo delle ombre." Mi spiega per poi dirmi ancora:"Io...ho voluto creare te."
"No, io non sono stata creata da te."
"Invece si. L'ufficiale villana non era ben vista su Oblitus, altrimenti perchè ti saresti portata il peso di ricercata?"
"Ho ucciso un nessuno nel loro territorio. Ecco perchè mi cercano. Mi aveva mentito e voleva usare la keyblade per i suoi scopi. Avevo solamente chiesto informazioni su Prompto."Rispondo, mentre lui mi viene dietro dandomi un forte senso di angoscia e terrore.
"Perchè chiedere informazioni su di me?"Mi sussurra all'orecchio facendomi voltare e dirgli:"Ricordavo il liceo e ciò che per cui ero destinata."
"Ma non ricordavi della tua vita da ufficiale. Dico bene?"
"Come fai a saperlo?"Chiedo alzando il volto verso di lui.
"Perchè anche i dimenticati possono scordare. Quando i creatori cambiano i ricordi, tutto viene messo qui dentro. Questo posto contiene tutto il lavoro archiviato, ovvero tutti i settori creati sia primari che minori. Noi ombre lo utilizziamo per informarci. E' troppo rischioso andare nella dimensione specchio. Se urtiamo un creatore scausalmente diventiamo nebbia e cessiamo di esistere. Non è come voi dimenticati che possono attraversarci tranquillamente senza correre rischi."Rivela ancora lasciandomi perplessa.
Mi avvicino a quelle sfere e noto dei simboli. Sono i loghi dei progetti terminati. Ci sono molte teche e archivi, per non parlare anche della zona al di fuori di questo posto. Voglio vederci chiaro, ma non posso con quest'ombra tra le scatole.
Il problema inoltre è che non ho neanche la chiave di questo posto.
Come faccio a procurarmela?



***Intanto, a nostra insaputa...***

Stella raggiunge l'ombra di Noctis che se ne va verso Insomnia di Oblitus.
"Noctis, Fermati!" Gli urla correndo verso quell'ombra che cammina verso la sua città. 
Si ferma e si volta chiedendo:"Cosa vuoi ancora?"
"Togli la sentenza a Lucis." Cerca di dirgli la ragazza andandogli incontro per poi fermarsi e notare lo sguardo basso dello shinigami.
Quasi con esitazione risponde:"Non posso."
"Perchè non puoi? Tu sei uno shinigami, sei stata tu a fargliela!"
"Si, ma non posso toglierla. Ho bisogno di energia vitale, non lo capisci?"Gli confessa confondendola.
"Energia vitale?"
Tutto è troppo strano per Stella e lo shinigami se ne rende conto. Sospira per poi darle le spalle e continuare con un tono quasi dispiaciuto:"Ci sono cose che una dimenticata come te non potrà mai capire, neanche volendolo pagare con tutto l'oro del mondo. Solo le ombre lo possono comprendere."
Lo si vede avanzare, mentre la dimenticata cerca risposte che lui non ha alcuna intenzione di dargli.
"Noctis..."Chiama, ma lui continua a camminare scacciandola:"Va via. Ho cose più importanti a cui pensare. Non posso badare a te."
Continua a camminare fino a trovarsi vicino al suo palazzo dove chiede all'ombra di Gladio:"Come procede?"
Quell'ombra scuote la testa e abbassa il volto, mentre lo shinigami gli appoggia una mano sulla spalla e successivemente entra all'interno della sua dimora.
Stella inizia a preoccuparsi. Quel comportamente gli sembra molto strano.
Così, presa dai dubbi, ritorna nella città centrale per saperne di più, ma una volta lì trova solo scompiglio.
Vidina sta litigando con Prompto, ma non è solo. C'è anche Kuja e Paine con lui.
"Dai, perchè non vuoi parlarcene?"Tenta di capire il biondo, ma il rosso si rifiuta:"Voi non siete dimenticati, dunque non vi riguarda."
"Mpf...la gente di questo posto è davvero strana." Si lamenta la ragazza incrociando le braccia contrariata, mentre il villano l'appoggia:"E' molto più che strana. Davvero insolente e vergognoso da parte vostra."
"Che succede?" Interrompe Stella introducendosi nel discorso.
"Ma tu guarda chi si vede. Ti ha mandato Sephiroth?" Chiede Kuja voltandosi verso la ragazza.
Quelle parole confondono Vidina che inizia a fare domande:"Che? Voi due vi conoscete?"
"E' una lunga storia Vidina, comunque no. Non mi ha mandato Sephiroth. Ci sono venuta di mia spontanea volontà."
"E non potevi fare cosa migliore."Interviene Aria  avvicinandosi  a loro continuando:"Abbiamo saputo un bel po' di cose. Unknow ha incontrato un'ombra. Sta male. Probabilmente è stata modificata. Inoltre, da come mi è stato riferito,  pare che Ardyn sia ancora in circolo qui e si è unito alla sua ombra."
"Cosa? Ma è tremendo!"Esclama la bionda intuendo la gravità della situazione.
Kuja, stanco delle strane emozioni che prova in quel mondo, inizia a lamentarsi:"Ragazze, vorrei uscire di qui se non vi dispiace. Questo posto mi farà impazzire se ci rimango ancora un minuto."
Senza esitare e volendone sapere anche di più con tutta calma, decide di portare i tre a Somniland, ma una volta nel settimo settore si rende conto di aver lasciato Rika indietro.
I tre si allontanano da lei, proseguendo per i loro settori, mentre Stella ne approfitta per riaprire il portale verso Oblitus.
Lo apre proprio lì, nella città dimenticata, quando qualcuno la ferma.
"Oh...ecco dove ti eri cacciata!" Sente dire dietro di lei.
Si volta e vede Agni venire da lontano insieme a Loz e Yazoo che la guardano le spalle.
"Agni. Che ci fai qui?"
"Sai dov'è finito Lucis? Volevo sapere se il siero avesse funzionato."Inizia a chiedere preoccupata, ma la bionda scuote la testa.
"Veramente non lo vedo da un po'." Risponde, ma lo sguardo della strega rossa si posa sul portale dietro la ragazza.
"Stai andando su Oblitus?"
"Si, perchè?"
"Vengo con te. Ho bisogno di alcuni ingredienti. Mio padre non vuole che vada in città. Ci sono in giro i turks e non so per quale motivo mi stanno cercando."
"Ma...i turks non vengono da Oblitus. Sono in questo settore, o sbaglio? Cioè... come fanno a ricordarsi di te?"
"Me lo sto chiedendo anch'io." Replica contrariata incrociando le braccia.
"Beh...allora andiamo. Ho lasciato anche Rika lì, inoltre pare ci siano non poche novità." La informa facendola avanzare verso il portale per poi fermarsi prima di oltrepassare la soglia e voltarsi verso i due per ordinare:"Yazoo, Loz, rimanete di guardia."
"Si, madre."Rispondono in coro.
Così, Stella e Agni si ritrovano ad attraversare il portale. Vanno verso la città per comprare anche le medicine, quando Rika corre verso le due di tutta fretta.
"Stella. Ho trovato qualcosa che dovresti assolutamente vedere."Dice quasi allarmata prendendola per mano e facendole chiedere sorpresa un:"Che?!"
"Anche tu, Agni. Presto! Venite con me!" Continua agitata prendendo anche l'altra per mano per poi trascinarle con lei nella grotta delle sfere.

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


Capitolo 28.


*Stella*

L'agitazione senza apparente senso di Rika mi lascia perplessa.
La vedo trascinare me e Agni all'interno di una grotta piena di sfere, chiamata da noi di Oblitus la città delle sfere poichè lì vi sono i ricordi che noi custodiamo gelosamente.
La strega rossa, incuriosita, inizia a chiedere:"Perchè sei così agitata? Non ti ho mai visto prima così."
"L'ombra di Prompto mi ha mostrato una cosa. Seguitemi."
"Rika, non dovresti dare retta a quell'ombra." Cerco di dirle.
"Io non do retta a quell'ombra, Stella! Io ho visto qualcosa di davvero indescrivibile. Probabilmente è la causa di tutti i guai nostri. Soprattutto i tuoi e di Noctis."Continua ad agitarsi lasciandomi angosciata da quella strana situazione.
Insomma... che potrà mai avere a che fare con me e Noctis tutto questo?
Ci dirige all'interno di un sotterraneo che c'è nelle profondità di quella città di sfere, posto non accessibile ai dimenticati.
"Rika, dove ci stai portando? Questo posto non è adatto a..."
"Agni, ti prego fidati di me. So che questo posto non è il nostro, ma sono riuscita ad avere l'accesso."
"Che?" Domando confusa vedendo la ragazza prendere una chiave che ha nascosto all'interno del reggiseno per aprire la porta nera e con un alone di fumo che emana dinanzi a noi.
Quella chiave corrisponde alla serratura e la porta viene aperta.
Il cigolio che emette da davvero i brividi.
Non ho il coraggio di entrare, diversamente da Agni e Rika che fanno il primo passo al suo interno.
Un po' per curiosità e un po' per paura di rimanere da sola in quel posto che dava i brividi, mi accingo ad entrare anch'io insieme a loro.
Quel posto è pieno zeppo di sfere strane, ma non solo dentro, anche fuori da quella porta sembrano esserci delle altre.
"Queste sono tutte le sfere dei settori. Sono tutti divisi. Da una parte c'è l'archiviato per settori futuri, mentre dall'altro ci sono quelli conclusi." Spiega la castana per poi prendermi per mano e portarmi dinanzi a delle sfere disposte a cerchio.
"Cosa sono?"
"Questo ti lascerà davvero perplessa." Annuncia prendendo una sfera sul tavolo.
La riconosco. E' la sfera che mi ha ridato Lunafreya del mio incontro con Noctis. Come fa a stare lì? 
La cerco nelle tasche per verificare se fosse davvero quella.
E' sparita. Probabilmente durante lo scontro con i due Prompto mi sarà caduta e l'avranno presa le ombre. La vedo andare verso quel cerchio di sfere,  mettendola al centro per farmi vedere le immagini dell'originale settore Versus XIII. 


Tutto questo mi confonde.
Noctis non è uno shinigami, ma uno l'cie?
Io non sono la dea della vita, ma una l'cie?
Tutto questo non ha senso, ma sento che è vero perchè una parte di me lo ricorda.
"Io non capisco..."
"Sinceramente non ci ho capito nulla neanche io. L'ombra bionda mi ha detto che doveva essere una guerra mafiosa per il possesso del cristallo, ma...non ne so molto."Dice delusa la castana, mentre Agni si volta verso di lei guardando anche le sfere dell'Agni's Philosophy che sono all'esterno di quel posto.
"Queste sono già state create?"Domanda avvicinandosi alla glaive che annuisce e continua:"Tutto è già stato creato. Per questo non comprendo come sia possibile che Versus XIII sia nella sezione dei completi."
In quell'istante, gli occhi della strega rossa si posano su qualcosa che la preoccupa e non poco.
"Rika, come hai fatto ad entrare qui?"
"Ho preso la chiave."
"Si, ma come?"Cerca di comprendere guardando la glaive che risponde tranquillamente:"Non è che debba dirtelo a te dei miei metodi militari villani."
"Metodo sporco?"Ipotizza la strega facendo sorridere la glaive:"Molto più sporco di quanto immagini."
Agni sospira e scuote la testa nervosa. Sembra urtata per qualcosa e non ci mette molto ad esporre il suo pensiero.
"Spero che quando te lo sei scopato non hai toccato niente di questo posto."
Quell'agitazione improvvisa della strega rossa altera la glaive che inizia a sbraitare:"Ma per chi mi hai preso? Ovvio che non ho toccato nulla."
"Allora perchè mancano le sfere del settimo settore?"Urla anche lei voltandosi verso la castana che si avvicina.
Le due sembrano davvero confuse, quando noto qualcosa che farà davvero molto male a quella ragazza, ma non posso non farlo notare anche a lei.
"Agni..."Chiamo per poi volgere lo sguardo alla teca che dovrebbe contenere il quindicesimo settore.
E' identica a quella del settimo. Vuota. Mi volto verso la teca che è alle nostre spalle. 
Quella della sezione degli archivi futuri e in programmazione per controllare. E' proprio come immaginavo. Le sfere del settimo, così come quelle del quindicesimo, sono posizionate lì insieme a qualcun'altra dell'Agni's Philosophy che non è stata scartata.
In quell'istante la strega comprende tutto, ma Rika vuole dirglielo lo stesso per confermare i suoi sospetti ipotizzando anche lei:"Il settimo settore è stato ripreso..."
Lo shock è talmente devastante che la sfera dell'Agni's Philosophy le cade dalle mani, ma fortunatamente rimbalza sul terreno senza rompersi.
Le lacrime incominciano a scendere, mentre la vedo stringere i pugni.
"NO!!!" Urla non volendo accettare la realtà.
Si trascina a terra sconvolta scuotendo la testa più volte dicendosi:"Non è vero. Non può essere. Lui non può averlo fatto...lui...."
Rika le va vicino abbracciandola e cercando di confortarla.
E' dura da ammettere, ma sembra davvero che Sephiroth abbia rinunciato a tutto per essere un villano temibile. Ha rinunciato alla felicità di avere una famiglia. Ha rinunciato a lei e a Edea per rendersi forte davanti ad Ardyn.
Nel pianto, quei sentimenti contrastanti la logorano mostrando quelle chiazze oro sul suo volto che escono ogni secondo sempre di più.
"Agni, calmati. Dobbiamo rimanere lucide."Cerco di riprenderla, ma lo sconforto in lei è enorme.
"Lucide? Mio padre... lui... lui vuole dimenticarmi. Io lo so perchè. Per lui sono solo una debolezza."
"Ma sappiamo tutti che tu non sei una debolezza."
"Rika ha ragione. Tu sei figlia di una strega potente e di un villano temibile. Ti sei fatta un nome anche qui su Oblitus. Devi essere forte e scoprire cos'è che sta realmente accadendo."Cerco di farle comprendere.
"Già, Stella ha ragione. Dobbiamo scoprire perchè hanno portato il settimo settore alla luce. Potrebbero remare anche contro noi di Oblitus così."
Quelle parole mie e di Rika sembrano in qualche modo consolare la strega che si alza, accompagnata dalla glaive, e si volta verso di me:"Avete ragione. Dobbiamo scoprire cos'è successo."
La determinazione di Agni è davvero impressionante. La vediamo uscire da quel posto.
Io e Rika ce ne stiamo lì. Sentiamo la sua aurea cambiare. Non promette nulla di buono. E' arrabbiata, ma sembra che vuole rimanere calma e concentrata sull'obiettivo e questo mi preoccupa.
Quando Agni si arrabbia è davvero difficile da gestire ed entrambe la conosciamo molto bene.
Cosa vorrà mai fare adesso?


*Lucis*

Eccomi qui, nel primo settore.
Sono venuto qui solo per vedere lei, Meia, ma ho appena compreso che non è stata una buona idea venire qui.
Da come ha parlato sembra che i settori sono tutti presi di mira da questo Adryn o Ardyn come diamine si chiama lui.
La cosa non mi piace per niente, anche perchè capisco che questo allearsi di villani ed eroi è un po' fuori natura.
Il bene e il male dovrebbero essere separati e non uniti. L'unico posto dove bene e male corrono insieme, per la stessa strada, è Oblitus. Questo equilibrio potrebbe danneggiare tutti i nostri mondi se continua così e non so cosa potrebbe accadere.
Mi avvicino allo specchio della camera che ho preso, vedendo l'immagine riflessa in esso.
Sono mezzo nudo a causa dell'armatura che ho dovuto dare a Meia per rammendarla. Questo petto con questo numero che cala ancora nel preciso istante in cui mi guardo, cambiando l'otto e trasformandosi in sette. Questa cosa mi logora letteralmente.
Si, mi fa realmente male. Non solo perchè sembra bruciare sempre di più ogni volta che diminuisce, ma... è anche perchè sono un totale imbranato.
Mi ritrovo ad appoggiare la mano allo specchio, mentre una lacrima scende sul viso.
Io... non voglio morire. Non così.
Mi sento totalmente inutile. Pensavo di aver fatto così tante cose e invece non ho fatto proprio nulla.
Mi faccio schifo. Che razza di uomo sono?
Mi tocco il petto sentendo con le dita quel numero che pare essere una cicatrice bollente. Non riesco neanche a toccarmi. 
La cosa peggiore è che se me ne andassi ora, lascerei Meia in difficoltà. 
Io...non voglio lasciarla in queste condizioni. 
Avanzo all'indietro per sedermi sul letto posizionato lì vicino.
Mi metto le mani tra i capelli guardando il pavimento.
"E adesso che faccio?" Mi chiedo perplesso e addolorato. 
Vorrei essere come Lightning, forte e pieno di iniziative. Vorrei esserlo almeno un po' per poter proteggere chi amo.
"Perchè mi hanno fatto così imbranato e maldestro?"Continuo a chiedermi alzando lo sguardo allo specchio, quando sento bussare alla porta.
"Lucis?!" Sento chiamarmi. E' la voce di Meia che mi avverte:"Ho cucito i pantaloni."
"Lasciali lì fuori."Mormoro con la voce tremolante non riuscendo a trattenere il pianto.
Quella mia voce viene compresa dalla ragazza che bussa nuovamente preoccupandosi:"Lucis?"
"Si?"
"Stai bene? Ti vedo stranamente silenzioso. Non è da te. E' successo qualcosa?"
Mordo il labbro continuando a piangere. Che dovrei dirle? Che ho avuto la sentenza dello shinigami e tra sette giorni tutto finirà?
Mi alzo prendendo una canotta nera e mettendomela addosso per non mostrare il numero che ho stampato sul mio petto. Mi asciugo le lacrime per poi guardarmi allo specchio e fingere un sorriso. Non voglio farmi vedere in queste condizioni. Devo mostrarmi forte, anche se non lo sono per niente.
Apro la porta e la vedo lì, davanti a me con i miei vestiti tra le mani.
"Grazie." Ringrazio toccandomi la nuca, per poi allungare la mano per prenderli e chiudere la porta, ma lei la blocca.
"Lucis."
"Che c'è ancora?"
"Stai piangendo?" 
Se n'è accorta. Probabilmente è per gli occhi rossi e lucidi dovuti al pianto di prima.
A quella domanda, fingo ridendo:"Chi? Io? Naaaa! Non sono una femminuccia piagnucolona."
Tento di chiudere nuovamente la porta, ma lei la blocca dinuovo.
"Lucis. Cos'è successo?"
"Che dovrebbe succedere?"
"Sei strano. Da quando ti ho incontrato non hai aperto bocca. Non è da te."
Lascio la presa della porta per lo stupore e per il non sapere che inventarmi. La vedo entrare e chiudere la porta dietro di se per poi guardarmi e continuare a chiedere:"Lucis. Cosa sta succedendo?"
Eccole che riescono. Le lacrime bastarde escono nuovamente dai miei occhi. 
"Lucis...." Continua a chiamarmi, mentre io cerco di allontanarmi da lei, ma è inutile.
Mi prende la mano e lì vado in tilt. 
Mi volto e la vedo guardarmi. Che diamine faccio? Cosa le dico?
"Cavolo! Perchè ne sono solo sette?"
"Che?"Mi domanda guardandomi con quei suoi occhioni.


Mi sento esplodere. Non riesco a trattenermi e inizio a parlare a raffica come sempre:"Io non volevo cacciarmi in questo pasticcio, ma sentivo la tua mancanza, Moguri se ne era andata, Cid se ne stava con le altre ragazze e mi sentivo terribilmente solo. Ho trovato una sfera di te alla festa del compleanno di Cid di quando ballasti con uno che non ricordo come diamine si chiamasse, ma comunque, per non portarla lunga, non sono riuscito a trattenermi. Sono andato in giro. Ho incontrato i nessuno, le ombre e sono passato per il castello dell'oblio. Ho incontrato Cloud e Zack, ho poi visto Agni e anche Moguri che nel frattempo è andata nell'ottavo settore insieme a suo fratello Squall, mi hanno proclamato eroe del sedicesimo solo perchè mi hanno visto salvare Rika, ma non ci sto capendo più nulla. Io non voglio essere un eroe. Io non voglio essere un'annullità. Io voglio essere normale e trascorrere una vita normale con te, ma sembra che sia caduto in balia degli eventi e ho pensato che non poteva finire così. Diamine! Non poteva finire senza dirti che io...."
Inaspettatamente, mi sento avvolgere dalle sue braccia che mi bloccano.
"Ho capito."Mi dice sorprendendomi e facendomi rispondere un:"Che?"
"Ho capito perchè sei triste. E' per quel discorso di Oblitus, non è così? Perchè hai paura di essere ripreso o che lo sia io. Dico bene?"
Quelle parole mi fanno seriamente male al cuore. Se fosse solo per questo, forse...non sarei così deluso.
"Meia...la questione non è questa."Tento di dire, ma la vedo alzare il volto verso di me e sorridermi per rassicurare successivamente:"Tranquillo. Se il nostro amore è forte, verremo ripresi insieme."
"Meia...." Chiamo continuando a piangere tremolante.
Lei non comprende la gravità della cosa. Lei...non può.
"Avanti, vestiti. Non puoi stare in mutande tutto il giorno." Mi rimprovera staccandosi da me e allontanandosi. 
Mi sento davvero un imbranato totale. Mi volto verso lo specchio dopo aver visto la porta chiudersi e Meia uscire.
"Lucis, basta fare il pagliaccio. Sono solo sette giorni. Se devo avere il titolo di eroe e morire, voglio averlo come si deve." Mi convinco guardando quell'immagine riflessa per poi mettermi l'armatura e prendere la spada.
Mi guardo nuovamente.
"Devo scoprire che cos'ha in testa Ardyn. Non posso permettergli di toccare Meia." Dico a me stesso mettendomi in spalle quell'arma per poi allontanarmi dalla stanza per raggiungere Meia e Wol al piano di sotto.

*Agni*

Vedere il settore sette scomparso dagli archivi come il quindicesimo mi fa pensare solo una cosa dolorosa, ma è la stessa cosa che anche Rika mi ha confermato.
Il settore sette è stato ripreso per modifica. Se succedesse davvero, se mio padre avesse parlato davvero con i creatori, allora l'avrebbe fatto per un unico scopo, essere nuovamente temibile.
Sa che io e mia madre siamo una sua debolezza. Se dimenticasse nuovamente noi, diverrebbe ancora più forte e spietato.
A lui non importa nulla di noi. Dovevo capirlo che mio padre è viscido e meschino. 
Devo contrastarlo. Non posso starmene con le mani in mano.
Afferro una delle mie medicine per iniettarmela nel braccio e far scomparire quelle scaglie oro che mi ricoprono a causa di questi sentimenti,  per poi uscire di lì.
"Agni, aspetta!" Esclama Stella correndomi dietro.
Arrivo alla città dimenticata dove lei e Rika mi afferrano per parlarmi:"Aspetta!"
"Lasciatemi!" Urlo vedendo una a destra e l'altra a sinistra che tentano di farmi ragionare.
Le mie urla fanno accorrere Loz e Yazoo verso di me, facendo lasciare la presa alle due e mettersi tra di noi.
"Non importunare la madre!"Sbraita innervosito Yazoo facendo alterare la glaive.
"Non la stiamo importunando. Vogliamo solo parlarle." Cerca di chiarire Rika, ma non voglio ascoltarla.
Sono troppo scioccata della cosa e così vado in città. So che non dovrei farlo, ma non importa.
Tanto lì nessuno mi conosce. 
Lascio Yazoo e Loz con le due mentre mi allontano.
Devo riprendermi moralmente.
Entro in un bar lì vicino intenzionata a bere e affogare il dolore nell'alcool, quando sento una voce femminile chiamarmi:"Ehi, Agni!"
Mi volto e noto Elle seduta ad un tavolo che fa cenno con la mano. E' insieme a Cloud.
"Non dovresti bere così tanto." Le dico avvicinandomi e vedendo l'intera bottiglia quasi vuota di vodka.
"Non dovrei? Tsk... la sai l'ultima? Mahru non si ricorda di noi. E' stato preso mentre era su Type-0." Mi informa lasciandomi sorpresa.
"Cosa?"
"Stai bevendo da ore. Smettila!"Cerca di riprendere il biondo, ma lei non vuole nemmeno ascoltarlo. 
Lo vede prendere la bottiglia per portarla via, ma lei l'afferra e se la tira.
"Lasciami la bottiglia di vodka. Anzi, prendimene dell'altra. C'è una mia amica qui, non vedi?!"
"Mi sa che dovrò darti un dopo sbronza." Noto facendomi guardare di mal modo da lei, mentre mi siedo sulla sedia accanto.
In quell'istante vedo entrare nel bar Moguri.
Cloud sembra conoscerla. Lo vedo alzarsi per poi andarle vicino e chiederle:"Moguri, che ci fai qui?"
"Sono venuta a vedere come sta Lucis."
"Già, infatti volevo chiedertelo anch'io. Com'è andato l'antidoto?"Domando, ma il biondo rimane perplesso e confuso.
"Non lo so. E' qualche giorno che è scomparso. Anzi, pensavo fosse da voi."
"Cosa?" 
Allarmata, mi alzo dalla sedia appoggiando le mani sul tavolo per darmi la spinta.
Vado verso i due e cerco di capirne di più.
"In che senso è scomparso? Che gli avete fatto? Per quale motivo è...?"
In quell'istante vengo interrotta dalla campanella del bar che suona avvisando l'entrata di qualcuno.
E' Stella e non è da sola. C'è anche Rika con lei.
Vedo la bionda avvicinarsi e dirmi tutta la verità:"Sono stata io."
"Cosa?" Chiedo non comprendendo inizialmente quelle parole.
"Sono stata io. Ho fatto puntare Lucis da Ardyn solo perchè me lo aveva chiesto Noctis, lo shinigami."
"Cosa? Ma sei impazzita? Sai quando ci ho messo a preparare quell'intruglio? Per non parlare della quantità di guil spesa. Come diamine ti è venuta una cosa simile in testa?!" Comincio seriamente ad arrabbiarmi andandole incontro.
"E' stato lo shinigami. E' stato lui a dirmi di Lucis. Io non c'entro nulla, anzi. Ero andata su Oblitus per toglierla, ma non mi ha ascoltato."
"Credevi davvero che uno shinigami ascoltasse una come te?"Domando alterata prendendola per le spalle quasi ad aggredirla, mentre lei continua a giustificarsi:"Io volevo solo aiutare i villani. Ho chiesto a Noctis di Somniland di fargli fare una cosa eroica, ma non credevo che avrebbe sprecato la sua pozione su qualcuno che..."
"Adesso basta!" Sbraita Rika arrabbiandosi seriamente anche lei sentendo quel battibecco tra me e la bionda per poi continuare:"Noctis non c'entra nulla con la pozione. Se dovete prendervela con qualcuno, fatelo con me!"
"Di che stai parlando?" 
Lascio la presa e mi avvicino alla glaive che rivela una verità che mai avrei immaginato.
"E' stato Lucis. E' stato di sua spontanea volontà a somministrare l'intruglio."
"E che ne sai?"Si intromette Moguri, mentre lei, quasi in lacrime, confessa:"Lo so perchè l'ha utilizzata su di me. Mancava un minuto alla mia fine. Avevo sentito anche la voce dello shinigami, ma lui ha bloccato la sentenza. Lui...mi ha salvata davvero. Non era una messa in scena!"
"Allora... lo shinigami voleva anche te." Comprende Moguri facendo annuire Rika.
La situazione è più tragica di quanto pensassi. Elle è ubriaca fradicia e Moguri, preoccupata, la prende sulle spalle portandola con me nel covo di Genesis. 
Purtroppo, tra intrugli doposbronza e altri filtri, gli ingredienti per preparare l'anti-sentenza ce sono pochi. Non ho altra scelta. Devo andarli a prendere personalmente, ma c'è anche un altro problema.
Bisogna trovare Lucis, ma Rika, fortunatamente, non ci mette molto a capire dov'è andato.
"Ragazze, ho trovato questa nella camera che Tifa aveva dato a Lucis." Avverte la glaive venendo verso di noi con una sfera tra le mani.
E' la sfera di Meia e di Swordsman. Perchè lo aveva lui? Possibile che allora lui...No! Non può essere.
"Lucis si è innamorato di Meia?"Comprende anche Moguri facendomi voltare verso di lei.
"Dobbiamo trovare gli ingredienti senza perdere tempo. Tu e Rika andate a cercarlo. Dobbiamo fare in fretta." Affermo controllando tutti gli ingredienti che servono.
Spero solo di riuscire a fare in tempo.

*Cecil*

Eccomi nel quarto settore di Somniland. La mia casa, il mio regno. Sono il re di questo settore e lo veglio insieme a mia moglie, la regina Rosa.


Purtroppo, sono costretto a rimanere qui non solo perchè il settore può essere distrutto con la mia assenza, ma anche perchè ho delle faccende familiari a cui pensare.
"Ceodore, posa subito quella spada." Sento urlare mia moglie che tenta di sottrerre l'arma al mio ribelle e testardo figlio.
Quando si mette, Ceodore è davvero un uragano e difficilmente si riesce a ragionare con lui.
"Uffa, mamma. Perchè non posso partecipare anch'io alla battaglia? Voglio proteggere il settore anch'io come lo fa papà." Discute facendomi avvicinare a lui.
Non voglio che si metta nei guai. Lo so che già è addestrato a combattere e abbia avuto già un'avventura sua, ma non voglio trascinarlo in guerra con me.
E' pur sempre mio figlio ed è solo un ragazzino di quindic'anni.


"Non se ne parla. E' troppo pericoloso. Rimarrai nel settore come ne abbiamo già parlato."Rimprovero, ma lui non ne vuole sapere.
"Non è affatto pericoloso, papà. Voglio fare di testa mia. Non ho bisogno di seguire le tue orme ed essere protetto da te."
"Testardo proprio come sua madre."Interrompe Cain, il mio amico e compagno di viaggio, sentendo la discussione.


"Cain..."Chiamo avvicinandomi a lui che è appena entrato al palazzo per poi domandare:"Ci sono novità?"
"Parliamone in privato."
"Ma certo."Dico trascinandolo con me in una delle mie stanze nel palazzo.
Chiusa la porta inizia ad essere perplesso e rivelare:"Golbez non si è fatto sentire. Sto pensando che sia tutta una trappola."
"Purtroppo non lo è. Dobbiamo pensare ad una strategia. I villani saranno sicuramente con il fiato al collo."
"Sarà, ma se fosse tutta una trovata per invadere il settore e fatti cadere dal trono?"
"Non penso. Mio fratello è orgoglioso e non si sarebbe mai piegato ne avvicinato se non fosse per un motivo valido."Spiego, ma Cain sembra ottuso.
"E' pur sempre tuo fratello. Sarà venuto per vedere te e la tua famiglia."
"Lo so che è mio fratello, ma non deve mettere piede nel palazzo per la pace del popolo e della mia famiglia. Se Ceodore l'avesse visto... io...non so cosa sarebbe potuto succedere."
"Sei ancora preoccupato per lui? Eppure sembra che ti ha dimostrato più volte che può cavarsela da solo."
"Lo so, ma non è questo il punto. Non voglio che venga ferito in una guerra che non gli appartiene."
"A me sembra che tu abbia paura di fargli conoscere lo zio."
"Il fatto è che un quarto del suo sangue è seleniano. L'oscurità può impossessarti di lui come è successo con Golbez e con me. Io sono riuscito a liberarmene, mio fratello no. E' per questo che lo tengo lontano dallo zio. Non voglio che diventi un villano e decide di seguire le sue orme invece delle mie.Io...non lo sopporterei."
"Ma è pur sempre tuo figlio."
"E' questo il punto. E' mio figlio, non di Golbez."Spiego traendo dalla conversazione un minuto di silenzio.
D'un tratto, quello stesso silenzio che si è creato, viene spezzato da Cain che informa:"Comunque ero venuto ad informarti anche di un'altra cosa. Ho parlato con Edge. Pare che tre tizi strani siano entrati nel settore."
"Tre tizi?"
"Si, ma sono strani. Due non sono umani, mentre l'altro è umano, ma ha una sottospecie di arma a forma di chiave tra le mani."
Sentendo quelle parole impallidisco.
Golbez mi ha parlato dei soldati magitek, mi ha parlato di Ardyn che possiede una keyblade e trascina ogni cosa su Oblitus.
Non voglio che i miei amici, la mia famiglia e il mio settore vengono spazzati via.
Allarmato dalla cosa esco dalla stanza. Devo saperne di più così, vedendo che Cain mi segue inizio a chiedere:"Dov'è che è stato avvistato?"
"Seguimi!" Risponde incominciando a correre e facendomi strada.
Devo stare in guardia. Potrebbe essere Ardyn intenzionato a distruggere il settore ed io non posso permetterlo.
Peccato però che non è ciò che penso.
Infatti sono entrati nel settore Pippo, Paperino e Sora, ma la cosa ancora peggiore è che io non li conosco minimamente.
Non so chi sono e ritrovandomeli davanti lo scambio per lui, Ardyn.
"Getta l'arma e non ti accadrà nulla!" Ordino prendendo la spada tra le mani pronto all'attacco, mentre Cain si accinge a prendere la lancia per andare all'attacco insieme.



*Sora*

Sono arrivato nel quarto settore di Somniland con Pippo e Paperino. Ne abbiamo passate di tutti i colori da quando è caduta l'aereonave che ci ha divisi dai nostri compagni. Questo mondo è strano. Sembra di essere in un posto completamente diverso e scollegato dalla Kingdom Hearts da cui provengo.
Non ci sono Heartless, ma solo mostri. Fortunatamente ho la keyblade del re Topolino e con quella vado avanti. Siamo atterrati nel primo settore insieme a Sarah che ormai è diventata come cristallo a causa di Shiva. L'abbiamo messa al sicuro, ma non potendola estrarre da lì abbiamo deciso di cercare qualcuno. Il problema è che non ci sono persone a cui chiedere informazioni e così ci siamo trovati nel terzo, ma sembravano che tutti andassero di fretta.
Nel camminare ci siamo ritrovati qui. Ormai ho perso le speranze di aiutare Sarah ad uscire lì dentro e, come ho sentito da Maria durante il viaggio, ho intenzione di andare nel nono settore e tornarmene a casa.
"Sono giorni che stiamo girando a vuoto. Sei sicuro che questa sia la strada giusta?"
"Non lo so, Paperino. Ma penso che prima o poi troveremo qualcuno che ci indichi la via." Ipotizzo, ma non è semplice.
Andare a piedi dal primo al quarto settore è davvero stressante, soprattutto quando non si conoscono le strade e ti ritrovi sempre nello stesso posto. Non so quante volte ci siamo persi e quanti mostri abbiamo dovuto battere per arrivare fin qui.
"Yuk, guardate! Quacuno sta venendo verso di noi."Fa notare Pippo facendomi sentire sollevato della cosa.
Finalmente qualcuno sta venendo verso di noi. Magari troveremo del cibo e dell'acqua, ma anche un bel letto dove dormire non sarebbe male. 
Non so ancora che mi trovo davanti all'eroe, re e protettore del quarto settore, Cecil Harvey e il suo compagno di viaggio, Cain, che gli ha informato del nostro arrivo.
Mi fermo, mentre lo vedo avanzare verso me. Non promette nulla di buono. Lo vedo bloccarsi a metri di distanza scrutando da capo a piedi sia me che i miei compagni.
Lo vedo afferrare la spada, mentre l'amico prende la lancia.
"Getta l'arma e non ti accadrà nulla!" Ordina  pronto all'attacco.


Sentendomi minacciato, stringo la keyblade più forte nelle mie mani per poi urlare:"Scordatelo!"
"Ripeto, getta l'arma e non ti succederà nulla."
"Ma chi si crede di essere?"Chiede alterato Paperino incrociando le braccia, mentre Pippo cerca di far ragionare:"Yuk, la keyblade è nostra. Non possiamo buttarla."
"Bene. Allora se è la guerra che cercate...è quello che avrete!" Esclama avvicinandosi a tutta velocità verso di noi.
Fortuna che riesco a parare il colpo con la keyblade, ma i suoi attacchi sono troppo fulminei così come il tizio che ha accanto.
"Ehi, aspetta!"
"Se credi di poter avere il mio settore, ti sbagli di grosso!" Mi urla contro sferrandomi un attacco dietro l'altro.
Paperino cerca di mettersi in mezzo con la sua magia, ma Cain lo spazza via con un sol colpo di lancia per poi avvicinarsi a Pippo, pronto ad attaccarlo di sorpresa, ma qualcosa accade.
Due ragazzi si introducono, l'uno alle spalle dell'altra, con le armi nelle loro mani per contrastarci e fermare lo scontro.
"Fermatevi!" Dice la ragazza venendo riconosciuta dal tipo:"Terra..."
"E' un piacere rivederti, Cain." Prende l'attenzione il ladro facendosi guardare e chiamare da Cecil:"Vaan..."
"Che ci fate voi qui? Come osate intromettervi?" Domanda alterato Cain vedendo che lo scontro è stato fermato dai due.
"Già, sbaglio o stavate controllando i danni ai settori? Perchè vi intromettete?"
"Perchè state combattendo contro le persone sbagliate."Tenta di far comprendere Terra, ma Cecil non sa la realtà e sbraita:"Ha una keyblade tra le mani. Golbez ha detto che Ardyn ne aveva una e distruggeva ogni settore in cui andava. Come fate a dire...?"
"Lui non è Ardyn!" Interrompe un tipo venendo vicino a noi.
"Sorrow, che ci fai qui?"Riconosce l'eroe del quarto settore abbassando l'arma per poi continuare:"Se lui non è Ardyn, allora chi è?"
Prima che potessi presentarmi, quel tipo lo fa al posto mio:"Lui è Sora, mentre i due che vedi vicino sono Pippo e Paperino. Anche loro sono stati gettati su Oblitus."
"Cosa? Come fai a sapere queste cose?" Inizio a chiedere curioso, mentre egli non perde tempo a rispondermi:"L'ho sentito andando nella città centrale di quel posto con Aria. Lì si sa di tutto."
Abbasso l'arma e comprendo che c'è qualcosa che non quadra.
"Perchè gettare anche lui che non è del settore?" Domanda Terra incuriosita e il piccolo mago non perde tempo a dirglielo:"Siamo tutti sulla stessa barca. Se Ardyn continua a fare ciò che ha in mente, spaventando i creatori. Andrà tutto perduto se non lo fermiamo. Kingdom Hearts è bloccato e se si sposterà tutto nel settore attuale,l'isola che permette il passaggio con gli altri mondi, cadrà."
"Cosa? Parli dell'isola di Kingdom Hearts?" Comprende Cain voltando lo sguardo verso il cielo e notando che una di quelle tre isole sta scendendo verso il basso graduatamente.
"Cecil, guarda!"Continua a dire facendo spostare lo sguardo anche all'eroe.
Incuriosito mi volto, ma non riesco a capire fino a che punto il mio mondo è coinvolto. La cosa che mi lascia perplesso, però è lo sguardo di tutti i presenti nel vedere quell'isola fluttuante essere leggermente più bassa rispetto alla solita orbita.
"Scusate, potremo sapere cosa sta succedendo?" Si intromette Paperino, facendomi aggiungere:"Già, vorremo saperlo anche noi."
"I creatori stanno bloccando i progetti di Kingdom Hearts per i DLC del settore quindici. Essendo un mondo speciale che fa da ponte con gli altri progetti della square, se rimane bloccato può entrare definitivamente nel settore attuale una volta creato e scomparire completamente da Somniland."
"E allora? Qual è il problema, yuk?" Chiede incuriosito Pippo dai discorsi di Sorrow, ma ciò che risponde non è per niente confortante.
"Il problema è che se scomparisce da Somniland, quel mondo non è come i settori. E' un mondo a parte, un'isola fluttuante che collega la stirpe Final Fantasy ad altri mondi. Dunque, finchè si tratta di settori, non ci sono problemi e neanche per quelli su Kingdom Hearts, ma il problema sorgerà per voi quando dovrà essere spostato. Non avendo collocazione, il mondo perirà nell'oblio eterno, morendo e cessando di esistere."
"Cosa? Ma è terribile!" Urlo scioccato, mentre Paperino, sentendo quella notizia, sviene tra le braccia di Pippo.
"E' una catastrofe! Paperina è lì, re Topolino anche."Dice il papero mezzo morto, mentre aggiungo allarmato della cosa:"Se è per questo anche Riku e Kairi sono in pericolo."
"Dobbiamo avvisare Golbez della cosa. Lui deve saperlo così come anche gli altri villani. Questa sembra non essere una battaglia solo nostra." Propone Cecil, mentre Vaan continua:"No, sembra proprio non esserla."
E' una situazione critica e catastrofica. Come facciamo adesso? Che devo inventarmi per difendere il mio mondo da questo Ardyn?



***Intanto, a nostra insaputa...***

Kuja, Paine e Prompto si dividono. Prompto prende l'aereonave diretta al quindicesimo settore, mentre Paine si dirige verso il decimo settore, quando viene fermata dal villano.
"Fiorellino, dove vai?"
"Piantala di chiamarmi fiorellino. E poi sei arrivato nel tuo settore o sbaglio?" Gli domanda seccata la ragazza, ma Kuja non vuole lasciarla un solo attimo.
"Si, ma preferisco venire con te."
"Ed io preferisco starti lontano."
"Posso sapere la motivazione?"
"Mi infastidisci ecco perchè." Gli risponde Paine, ma Kuja non demorde.
Vedendoselo ancora dietro, l'argentea si volta verso di lui mettendo una mano sul fianco e guardandolo minacciosamente:"Che diamine vuoi ancora?"
"Rivederti."
"Mpf...stai scherzando?"
"No, non scherzo. Fiorellino. Tu mi piaci e le cose che mi piacciono io le esigo avere in mio possesso."
"Forse non l'avrai capito, ma io sono una persona, non una cosa e poi, da quando in qua i villani possono provare simili sentimenti?" 
A quella domanda della ragazza, Kuja va in tilt. 
Inizia a pensare che è vero. Lui non ha mai provato tutto questo prima. 


La confusione incomincia a prenderlo, mentre la tipa si allontana da lui lasciandolo lì deluso da se stesso a chiedersi come mai provasse certi sentimenti.
Nel frattempo, nel settimo settore, arrivano Lasswell e Rain che si sono separati da Bartz e Tidus per trovare Elle e Cinque.
Arrivano all'interno di un bar, il bar di Tifa.
"Buongiorno. Possiamo?" Chiede Rain entrando seguito dal bruno.
"Certo. Cosa vi offro?"Comincia a domandare la bruna appoggiandosi al bancone vedendo i due avvicinarsi.
"Nulla. Cerchiamo solo informazioni."
"Informazioni?"
"Si, cerchiamo una certa Elle o Marphie. E' una tipa bionda con un pallone da blitzball sempre dietro."Dice Lasswell seguito dal biondo:"L'avete per caso vista passare di qui?"
"Una ragazza è venuta, ma...non credo sia..."
"Mahru?" Chiama Moguri entrando nel bar e riconoscendolo.
"Tsk...anche tu con quel nome adesso?!" Chiede il bruno seccato dal fatto di sentirsi chiamare con quel nome.
Nel bar, dietro la castana, arriva la glaive con Elle sulle spalle ancora appisolata.
"Elle!" Riconosce Rain avvicinandosi alla ragazza che trasporta la bionda.
Rika lo ignora completamente andando verso Tifa.
"Tifa, ti lascio Elle al piano di sopra. Prenditene cura."Le dice Moguri seguendo l'amica per aiutarla a far sdraiare la bionda sul letto.
E' messa davvero male per la perdita di Mahru e Lasswell sembra quasi dispiaciuto nel vederla in quelle condizioni.
"Tu!"Punta il dito la glaive andando verso il bruno dicendogli:"Stai vicino alla mia amica. Se vedo che ti sei allontanato un solo secondo giuro che ti strappo le palle a morsi."
"Addirittura?"Si intromette Rain facendo alterare la castana che si volta con sguardo omicida verso di lui che rabbrividisce.
"Rika, sbrighiamoci. Dobbiamo trovare Lucis." Riprende Moguri allontanandosi con l'amica e andando alla ricerca del rosa lasciando li i due perplessi da quel comportamento al quanto strano.

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


Capitolo 29.

*Yazoo*

Ricordare Agni è stato come un fulmine a ciel sereno. Loz e Kadaj non la perdono d'occhio, ma neanch'io ho intenzione di farlo.
Lei è colei che mi ha reso uno dei resti di Sephiroth. Lei è...la madre. La mia vera e amata... madre. 
La vedo lì, seduta su quella sedia a preparare intrugli nella camera che Sephiroth le ha dato in quel covo tetro e buio.
Più la guardo e più mi convinco che la sua bellezza è fuori dal comune. Mi avvicino, andandole dietro e avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo per abbracciarla e sussurrarle:"Madre..."
"Cosa c'è, Yazoo?"Mi domanda appoggiando la sua mano sul mio braccio, mentre la guardo attraverso lo specchio che abbiamo davanti.
"Mi racconti ancora quella storia? Quella di Yazoox e della dimenticata che ammaliò."
La vedo sorridere, mentre inizia a raccontare:"Un giorno Yazoox, un nessuno, aveva deciso di andare nella foresta rigogliosa per cercare qualcosa da mangiare e scoprire di più sui dimenticati. Aveva sentito dire che era stato stipulato un contratto sulla base di una reciproca convivenza, ma non comprendeva il motivo per cui un nessuno avrebbe dovuto accettare. Sentii una leggenda da un nessuno senza volto. La leggenda dei cuori e dei dimenticati. Si diceva che un cuore puro di un dimenticato senza macchia fosse in grado di tramutare un nessuno in dimenticato, ma lo stesso cuore se fosse stato dato da un dimenticato ad un nessuno, questi diventava un qualcuno. Lì, in quella foresta, la vide. Vide quella dimenticata raccogliere fiori per gli intrugli magici e allora si avvicinò. Incominciò a dirle le solite cose che si dicono a qualcuno per ammaliarle, ma la dimenticata non ci cascò. Lui se ne accorse e l'afferrò per il polso impedendole di andare. Le disse che voleva vederla ancora e ancora, ma ella non credeva nelle sue parole. Era diffidente. Sapeva della meschinità dei nessuno, ma col tempo si ricredette. Lo vedeva sempre lì, in quel posto ad aspettarla. Quel sorriso pieno di emozioni la confondeva. Lo vedeva così simile al padre con cui non era riuscita a stare. La sua bellezza era davvero ingannevole come le sue parole. Le disse che voleva diventare un dimenticato e farle da scudo. Voleva essere il suo lui e la ragazza, sentendosi terribilmente sola poichè era figlia di un villano e allontanata da molti perchè temuta, si convinse ad averlo al suo fianco. Lui voleva il suo cuore, ma la dimenticata non glielo concesse. Uccise un blank per sottrargli il cuore e portarlo al suo amato, ma il cuore cedette davanti ai loro occhi e quell'incontro causò un pericolo per Yazoox."
"Yazoox seguì la dimenticata e decise di proteggerla da allora."
"Esatto. Vedo che te la ricordi."Mi risponde sorridendo per poi riguardare il filtro che sta creando.
Incuriosito, le domando:"Lui prese anche le sue labbra?"
Quelle parole sussurrate mentre la guardo allo specchio sembrano infastidirla. So la verità molto bene. Il nessuno che ero non aveva pietà. Ero molto peggio di adesso.
"Yazoo...ho da fare adesso. Per favore." Mi dice staccando le mani dal mio braccio.
Lo stesso faccio anch'io lasciando l'abbraccio, ma prima di allontanarmi la bacio sulla guancia.
"Se mi vuoi sono qui, madre."Informo per poi allontanarmi da lei e mettermi in un angolo della stanza seduto a controllare quel che combina.
Sta creando le pozioni per iniettarsele nel caso di qualche crisi, nel frattempo che attende l'anti-sentenza destinata a Lucis.
La conosco molto bene e so che le sue crisi sono abbastanza violente. 
"Yazoo, puoi venire un momento?" Mi chiede Angeal aprendo la porta e vedendomi lì a guardare la madre, ma sono talmente concentrato che neanche lo sento.
"Yazoo...hai sentito?" Ribadisce la madre voltandosi verso di me e continuando:"Angeal vuole che vai con lui."
"Ho sentito, madre, ma non voglio lasciarti da sola."
"Stiamo all'interno del covo. Chi mai le farebbe del male?" 
"Lascialo stare. Ci penso io." Interviene Kadaj entrando nella stanza e voltandosi verso di me:"Vai di là. Guarderò io la madre."
Mi allontano diffidente, mentre sento quel mio fratello rivelare:"E' fatto così. Ha un amore morboso e possessivo verso Agni."
"Inutile dirgli tutte le cose come stanno, Kadaj. Potresti anche andare con loro."Rimprovera Agni, ma lui non vuole staccarsi da lei.
Lo vedo ridere e continuare a dire:"E fammi spennare da Yazoo? Lo sai com'è."
Beh...come dargli torto. 
E' vero. Amo terribilmente Agni. La amo in ogni modo. Sono ossessionato da lei e non sopporto quando si mette a parlare con Genesis. Quel tipo mi sta davvero antipatico. Sembra voler avere tutta l'attenzione della madre per lui. 
Peccato che non ha capito che ha trovato una brutta gatta da pelare. Non gliela lascerò così facilmente.
Eccolo lì, con quel libro tra le mani. E' così assurdo.
E' schifosamente vergognoso e lurido. 
Quel tipo mi fa veramente ribrezzo solo a guardarlo e l'antipatia che provo verso di lui, non può essere descritta in sole parole.
"Ragazzi, il piano è cambiato." Dice Sephiroth confondendomi. 
"Come 'cambiato'?" Domanda Angeal preoccupato avanzando verso di lui.
"Kuja si è fatto scoprire. Dobbiamo realizzare un nuovo piano, altrimenti Ardyn ci ammazzerà."Rivela il capo facendosi guardare da Artemisia:"Dunque...dovremo rapire i villani del quindicesimo settore. Dico bene?"
"Esattamente. Quella è l'unica parte che rimane invariata. Dobbiamo procedere con cautela e...."
"Voglio partecipare anch'io." Si intromette Agni entrando nella stanza. Sembra particolarmente turbata, ma il padre glielo nega.
"No, non si discute. Hanno i tuoi concept."
"Non importa. Mi travestirò per bene."
"Madre, ha ragione Sephiroth. E' pericoloso."Cerca di far ragionare Loz andandole vicino, ma la sua determinazione mi spaventa. 
Mi spaventa perchè so che non ha nulla di buono nella mente, soprattutto con quella calma con cui dice:"Niente è troppo tremendo per me."
Quella risposta... le è successo qualcosa. Lo sento.
Percepisco la sua rabbia e ostilità nei confronti di suo padre. Perchè? Perchè fa così?
Possibile che sia successa qualcosa che mi sfugge?


*Agni*

Mio padre continua a negarmi l'accesso al piano. Stanca delle sue parole di disapprovazione, mi allontano. Non riesco a sostenere il suo sguardo e ad evitare di mostrarmi contrariata di ciò che ha fatto.
Sono realmente scottata dalla scoperta del settimo settore in revisione. Vado nella mia stanza e prendo le mie cose. Mancano degli ingredienti per l'anti-sentenza di Lucis e devo andare in città a prenderli.
So che è pericoloso e che i turks sono in giro, ma se sono riuscita ad andare nel bar di Tifa e non essere scoperta, spero di riuscire a cavarmela anche adesso.
Peccato che la situazione non va come previsto.
"Signorina, è pericoloso stare qui."Sento una voce maschile dire alle mie spalle mentre mi trovo nel centro della Shinra a cercare un negozio di ingredienti.
Mi volto e sorpresa lo riconosco. E' Reno, un turk.
Sono spacciata! Mi hanno trovato, ma quel suo sguardo sorpreso mi confonde. Incomincio a pensare e allora ricordo che lui non è un turk normale. Lui è stato preso fin da subito e di me non può di certo ricordarsi.


Sorrido, fingendomi ingenua:"Mi spiace. Credo di essermi persa. Sa dirmi dove mi trovo? Perchè sarei dovuta essere nei bassi fondi a comprare degli ingredienti e non riesco proprio a trovare la strada."
"Se vuoi posso accompagnarti io."Si offre volontario e la cosa mi infastidisce terribilmente, ma tento di tenere i miei sentimenti da parte:"No...cioè...non ce n'è bisogno."
"Cos'è? Sei timida, eh? Avanti, vieni con me. Ti accompagno io. Ci sono così tanti mostri in giro e una fanciulla indifesa come te non può farcela da sola."
Quanto diavolo è presuntuoso e imbecille!
Lo vedo farmi strada ed io non posso tirarmi indietro. Che situazione strana e ambigua. Continua a fissarmi tutto il tempo ed io mi sento realmente inquietata dai suoi sguardi fissi su di me.
"Di dove sei?"Comincia a chiedermi ed io fingo:"Banora, ma mi sono trasferita da poco nel viale LOVELESS."
"Ah... dunque sei una studiosa del poema."
"Si, ma mi occupo anche di creare filtri curativi per chi ne ha bisogno.Sai, i soldi non bastano mai."
Lo vedo ridere e poi rivelare come già sapevo:"Io invece sono un turk."
"Ah...una spia."
"Sei informata."Afferma voltandosi verso di me,  mentre continuo a rispondere scuotendo la testa"Non molto."
Arriva il treno per i bassi fondi e mi volto verso di lui:"Spero di non averti disturbato. Mi dispiacerebbe se avessi un richiamo per causa mia."
"Ah...tranquilla. Piuttosto, non ci siamo ancora presentati. Io sono Reno."
"Piacere di conoscerti, Reno..." Abbasso lo sguardo cercando di allontanarmi per entrare nel treno, quando lui mi ferma:"Ehi, qual è il tuo nome?"
"Mi chiamo Inga."Mento per poi voltarmi verso lui.
"Inga...che ne pensi se usciamo qualche volta insieme?"
Quella domanda mi fa cadere il mondo addosso e urlare un:"Che?"
Questo è pazzo! Perchè mai dovrebbe uscire con me? Come diamine faccio a svincolarmi da lui?
"Qualcosa non va?"Chiede vedendomi temporeggiare.
Abbasso il volto per poi dire:"No..io...è solo che...sei gentile, ma...devo andare."Balbetto cercando di entrare nel treno, quando lui mi afferra la mano una volta salita e domanda:"Ci rivedremo?"
"Chissà...può darsi..."Stacco la mano dalla sua entrando all'interno del treno, mentre questo chiude le porte.
L'ho scampata per un pelo. Arrivo nel negozietto degli ingredienti nei bassi fondi prendendo tutti gli ingredienti necessari, ma una volta uscita mi sento osservata.
La cosa non mi piace per niente. Metto una mano alla fronte. Mi sa che non me lo toglierò facilmente di torno.
"Senti, non ho nulla da fare. La tua proposta di uscita è ancora valida?"Lo vedo spuntare di fretta e in furia da un vicoletto lì vicino venendo verso di me.
"Come facevi a sapere che ero io?"
"Non ci sono molti rossi in giro."Rispondo vedendolo ridere entusiasto della cosa.


Ma a me non ispira per nulla. E' una vera e propria tortura. Non so come liberarmi, ma avendo il cellulare dato da mio padre, non perdo tempo a premere nella rubrica un nome a caso.
Involontariamente la chiamata arriva a Genesis che risponde:"Pronto?"
Sentendo le voci di sottofondo mie e di Reno comprende che sono diretta al viale LOVELESS e che il turk non mi ha ancora scoperto.
"Agni..."Mormora intuendo a chiamata fatta, per poi tirare l'attenzione di Sephiroth.
"Sephiroth, ho bisogno di una di quelle tute della sicurezza, quelle con il casco."
"Perchè?"
"Agni... i turks l'hanno trovata, ma sembra non essere stata riconosciuta."
"Pensavo fosse in camera sua!"Quelle parole di Sephiroth allarmano Yazoo che mobilita subito gli altri due resti, preso dal panico nel non vedermi:"Ragazzi, controllate le stanze! Vedete dov'è la madre!" 
Fortunatamente, Genesis riesce a trovare la divisa e raggiungermi nel viale LOVELESS dove sto passando insieme al turk.
"Inga. Dov'eri finita?" Si avvicina a me fingendosi una guardia fuori servizio.


"Oh...caro. Ero andata a prendere degli ingredienti nei bassi fondi." Dico andando verso di lui e confondendo Reno che inizia a ripetere:"Caro?"
Incomincia a fissare me e Genesis per poi chiedere:"E' il tuo ragazzo?"
"Si, sono il suo ragazzo. Perchè? C'è quache problema,turk?"
Lo sguardo di Reno è fisso su di lui. Non vorrei abbia compreso la trappola, ma fortunatamente lo vedo allontanarsi dicendo:"No, nessun problema. Io...ci vediamo, Inga."
Lo vedo andarsene e non posso non sospirare un:"Grazie."
Lo vedo sorridere e rispondere:"Figurati."Per poi far comparire la sua ala nera e trascinarmi con lui nel covo.
Forse...era meglio non farlo.
Forse... sarei dovuta andare a piedi invece di farmi trascinare da lui.
In fondo...tutto ha un prezzo, no?


*Squall*

Eccomi qui, di ritorno con Seifer dalla missione di scacciare mostri fuori dal Garden. Sono stato fuori qualche giorno e il mio rapporto con Seifer si sta rinsaldando, soprattutto dopo aver saputo della proposta di matrimonio a mia sorella. Non posso non essere felici per loro, anche perchè sembrano fare sul serio. 
Anche se mi insospettisce che Moguri non me ne abbia ancora parlato. L'ho sentita dirlo sulla vecchia tomba di nostra madre, ma... non me l'ha ancora detto. Forse.... ha paura che non lo accetto.
In fondo ha ragione. Ho cercato di distoglierla da lui in passato ed è plausibile che non voglia parlarne, ma voglio essere chiaro con lei.
Ecco perchè mi ritrovo ad entrare nella mia stanza dov'è anche la sua.
"Moguri. Sono tornato." Avverto una volta dentro, per poi proseguire dove sono i letti. Mi guardo a destra e a sinistra. Di lei non c'è nemmeno l'ombra.
Che strano. Eppure ero sicuro che fosse qui. Inizio a pensare per poi avvicinarmi e dare un'occhiata in giro. Poi ricordo. Prima che andavo in missione, mi aveva avvisato che era diretta al settimo settore per vedere se Lucis stava bene, ma è passato più di un giorno e lei aveva detto che sarebbe rincasata in serata. Perchè allora non è qui?
Esco fuori dalla stanza preoccupato. Sento che le sta succedendo qualcosa. Qualcosa la turba. Lo sento nelle viscere. E' una sensazione strana, ma è così. Tra gemelli è facilmente intuibile ciò che sente l'uno e l'altro anche a distanza. Prendo la gunblade e esco fuori.
Non posso starmene ad aspettare. Sopratutto con queste emozioni contrastanti che sto provando in questo momento.
Qualcosa non va. 
Incomincio a correre per cercare un'aereonave che mi avrebbe condotto da lei.
Fortunatamente non ci vuole molto per trovarla e in poco tempo mi ritrovo nel settimo settore.
Mi dirigo nel bar di Tifa, sapendo che lì ci fosse Lucis, ma una volta entrato non la vedo.
Dov'è finita Moguri?
"Squall? Che ci fai qui?" Mi riconosce Cloud venendomi vicino.
"Moguri... lei è..."
"Se la stai cercando, mi spiace dirtelo, ma è andata a cercare Lucis." Mi interrompe la bruna facendomi avvicinare a lei e chiedere:"Sai dove posso trovarla?"
"Ah....sinceramente non saprei. Mi ha lasciato anche una ragazza dall'altro lato. Ha detto che dovevo prendermi cura di lei. Probabilmente è una sua amica ed è uscita insieme ad un'altra ragazza. Per il resto non so che dirti."
Quelle parole mi lasciano deluso. Mi volto verso l'uscita. Vorrei andare a cercarla, ma non so neanche dov'è diretta. Tutto questo è assurdo. Che devo fare? Devo aspettarla qui o chiedere in giro se l'hanno vista?
"Moguri?" Sento chiamare mentre sono di spalle.
Mi volto e vedo una ragazza dai capelli biondi uscire dal retrobottega.
Possibile che sia la ragazza di cui mi ha parlato Tifa?
Al mio voltarmi, spalanca i suoi occhi dallo stupore.
"Wow! Se non lo vedessi non ci avrei mai creduto." La sento dire mentre mi viene dietro, seguita da due ragazzi.
Si avvicina a me girandomi intorno per poi fermarsi davanti a me e aggiungere:"Tu devi essere Squall, il fratello di Moguri, dico bene? Io sono Elle."
"Elle?" Chiedo confuso da quel comportamento.
"Non ci far caso, fa così con tutti." Irrompe il ragazzo biondo sceso dal retrobottega insieme a lei.
"E tu chi sei?"
"Lui è Rain, mentre il bruno che se ne sta lì vicino al bancone è Lasswell. Mi hanno portata loro qui."Mi presenta lasciandomi ancora più titurbante di prima.
Farò bene a rimanere qui con loro e non cercare Moguri?



*Ardyn*

Tutto sta andando a quel paese. Kuja mi ha tradito mettendosi con il gruppo nemico, i villani sembrano essersi schiarati dalla mia parte, ma non posso esserne certo. L'unico di cui mi fido è Seymour e di quelli provenienti dal quindicesimo settore come me.
E poi, questa notizia di questo Lucis non mi piace, proprio come questo concept che ho tra le mani. Agni. Chi diamine è questa Agni? 
Possibile che sia una venuta dall'aereonave che mi hanno parlato nel nono settore?
Se non sbaglio hanno detto che ne erano in tre e Lucis non era al suo interno, ma ha salvato una ragazza. E se avesse salvato proprio lei?
"No, non può essere. Ha il volto di una villana più che di un eroe." Ipotizzo vedendo quel volto nervoso della ragazza su quel tabellone, quando vedo entrare uno dei miei uomini.
Glauca, di nuovo lui. Spero che mi porti nuove e buone notizie. Mi alzo dal divano sulla quale sto seduto e mi avanzo verso di lui.
"Signore!"
"Ci sono notizie?" Domando e la risposta mi entusiasma davvero tanto:"Si, signore. Abbiamo trovato due sconosciuti nel primo settore. Sembra che siano con Wol." 
"Due? Addirittura?"
"Si, un lui e una lei."
"Oh... dunque è insieme alla lei che ha salvato, eh?" Ipotizzo sorridendo soddisfatto per poi continuare:"Molto bene. Dove si trovano precisamente? Nel primo settore di Palamecia o di Cordelia?" 
"In quello di Cordelia, signore."
Un'idea mi sfiora la mente. Devo sterminare la minaccia con le mie stesse mani. Non posso permettere che arrivi anche il villano qui, su Somniland. Altrimenti tutto degenererà.
Cammino per dirigermi fuori quando quel generale mi ferma:"Signore, dove va?"
"Mpf...ma che domande? Vado ad uccidere l'eroe del sedicesimo settore, no?"
"Davvero vuole farlo?"
"Ovvio. Le minaccie vanno distrutte. Tu guarda questo ammasso di pulci e avvertimi se ci sono rivolte o cose del genere." Ordino per poi uscire dalla stanza, ignaro che lì fuori ad ascoltarci c'è Stella. 
E' riuscita a nascondersi davvero bene, tanto da non essere vista da me stesso.
Possibile che questa tipa abbia anche una dote del genere?


*Sephiroth*

Sono preoccupato per Agni, ma per fortuna Genesis mi ha avvisato che sta bene. Lascio il covo con i miei tre resti, consapevole che loro proteggono Agni insieme a Genesis che ancora non è rientrato.
Mi dirigo in un posto. 
Eccomi qui, nell'ottavo settore. Sono venuto qui per parlare con Edea. Non so quanti giorni mi rimangono prima che la memoria scompaia. Potrebbero essere mesi o anni, ma anche un istante per farli cessare. In fondo... il nostro tempo, se ho ben capito, non è lo stesso di quello dei creatori. Tutto può correre o andare più piano, ma non so precisamente come funziona.
E mi ritrovo qui, alle porte dell'orfanotrofio dove lavora la mia adorata moglie Edea.
Sto per entrare per parlarle di ciò che ho fatto su Oblitus, ovvero far salire il mio settore e spiegarle anche il motivo, ma sento la sua voce bloccarmi. 
Sta parlando con qualcuno. No... non sta parlando, ma litigando.
"Cid, devi ascoltarmi! E' la verità!" La sento dire alterata, mentre un uomo che sta con lei le risponde:"Cioè, fammi capire, vorresti farmi credere che tu sei sposata con Sephiroth, il villano del settimo settore e per giunta hai anche una figlia? Ma che razza di scemenze ti vengono in testa?"
Incuriosito, mi sposto alla finestra accanto alla porta. Mi metto a guardarli da lì. Che strano tipo.
E' basso e sembra rozzo. Chi è costui?


"Cid, ti sto dicendo la verità."Ribadisce Edea all'uomo che non vuole credergli.
Cid...? Che sia il suo nome? Comincio a chiedermi mentalmente mentre la curiosità cresce sempre di più data da quei strani discorsi.
"Secondo me la magia ti ha dato alla testa. Il troppo potere a volte offusca la vista. Dovresti saperlo."
"Allora, spiegami. Noi siamo sposati da anni, perchè mai non abbiamo dei figli, eh?!"
Sposati? Cosa? 
Edea è sposata con quell'uomo? Con quel... Cid in questo settore? 
La mia mente confusa non fa altro che domandare cose a cui non so dare risposta.
Sentendo quello strano litigio, mi riavvicino alla porta perplesso. Forse dovrei andarmene.
Se è sposata sarà sicuramente felice con lui.
Eppure dovrei essere felice anch'io. Cioè.... almeno lei avrà qualcuno che la consola quando non ci sarò e mi dimenticherò di lei.
Allora perchè mi sento tradito?
Perchè mi sento così frustrato? Possibile che ci sia qualcosa di più profondo che va al di là dei ricordi?
"Edea, te l'ho spiegato più volte. Non hai figli a causa della magia. Tu sei sterile!" Sento urlare l'uomo.
Edea....sterile?
Tsk...ma è impossibile. Agni è nostra figlia e se non lo fosse, potrei dire che non è mia.
Sarebbe realmente assurdo dire che non è figlia di Edea. Cioè... è una pazzia. Quelle due si assomigliano come due goccie d'acqua.
Sono molto simili se non identiche.
"Non è vero. Non lo sono. Io ho una figlia. Devi credermi. Anzi, se la vedessi probabilmente..."
"Probabilmente cosa? Mi ricrederei? Senti, vedi di accettarlo. E poi ti stai comportando davvero in modo strano. Hai anche lasciato l'orfanotrofio e te ne sei andata in giro chissà dove."
"Sono stata rapita da Ardyn per controllare Sephiroth."Lo informa, ma lui ancora non la crede.
"Si, certo. E adesso dovrei crederti?"
"Certo che devi credermi. Tu sei mio marito. Siamo sposati adesso. I creatori mi hanno messa con te, ma...io..."Comincia a balbettare frustrata.
Che lei non lo ami realmente? 
Possibile che lei...ami me? 
Poi, lui la interrompe nuovamente:"I creatori di qua, i creatori di la. Tsk...mi sa che devo chiamare qualche dottore.Stai andando fuori di testa."
"Ma è la verità."
"Hai lasciato gli orfani da soli e non posso accettare un comportamento simile da te. Se non fosse stato per Ellione adesso che fine avrebbero fatto?"
La incolpa così, senza sapere la verità. Perchè? Perchè la sta accusando ingiustamente? 
Io...questa cosa... proprio non la tollero.
"Tu non ti sei accorto di nulla. Tu non ti sei neanche reso conto che sono stata rapita e non vuoi neanche credermi. E' assurdo! Tu..."
Stanco di sentire quelle urla, spalanco quella porta con un calcio andando diritto verso di loro.
Nel vedermi, Edea pronuncia il mio nome:"Sephiroth..."



"Sephiroth?" Chiede perplesso l'uomo squadrandomi da capo a piede. Anch'io lo faccio una volta fermato sul ciglio della porta.
Poi, avanzo silenziosamente verso Cid per poi fermarmi a qualche passo e dirgli:"Non farlo più."
"Cosa?"Domanda incredulo mentre ribadisco:"Non contraddire mai più mia moglie, sono stato chiaro?"
"Tua...moglie...?" Lo sento mormorare perplesso mentre respiro affannosamente e mi volto verso di lei. Nervoso da quella strana situazione creata proprio da quella square e dai creatori, afferro la mano di Edea trascinandola via da lui senza proferir altre parole.
Tutta questa storia mi pesa e non poco. Il fatto che il settore sette è in revisione per entrare nuovamente nel settore attuale, mi fa male. 
Non voglio lasciare Edea e nemmeno Agni, ma devo farlo e, prima di andarmene e dimenticarmi di loro, voglio dare a loro i ricordi di ciò che sono realmente.
Non voglio che soffrono. Non finchè questo Sephiroth rammollito dall'amore esiste. Siamo una famiglia riunita e devo far di tutto per renderle felice e proteggerle. Almeno è quello che voglio fare...

*Kuja*

Quelle parole di Paine mi lasciano perplesso. Perchè sto provando questi sentimenti? Io...non capisco.
Il mio creatore, Garland, mi ha fatto senza sentimenti puri. Ho sempre avutoemozioni egoistiche e narcisistiche. Allora...perchè? Perchè sto provando questo nodo allo stomaco e quest'assurda attrazione verso quella ragazza?
Inotre, ha ragione. I villani non provano sentimenti d'amore. Perchè mi sta capitando una cosa simile?
La cosa strana è che più mi respinge e più sento il bisogno di avvicinarmi a lei.
Perchè mi sto affezionando così tanto? Cos'ha di diverso questa tipa che mi fa quest'effetto?
La vedo distante da me, diretta nel suo settore. So che non mi vuole tra i piedi, ma... non ci riesco a lasciarla andare.
E' una cosa strana. Voglio sapere di più su di lei, anche perchè questa familiarità mi sta massacrando la ente confondendomi terribilmente.


Mi incammino verso il decimo settore, non vedendola più dinanzi a me, ma è strano. Sembra scomparsa nel nulla.
In quel preciso istante, a mia insaputa, Ardyn si è messo alla ricerca di Lucis e si imbatte in Paine durante il cammino. Sento dei colpi di spada e corro verso quella direzione ignaro dello scontro con l'argentea.
Lo vedo poco distante. Ha fatto qualcosa, forse una magia del sonno che ha addormentato di colpo la ragazza facendola cadere a terra. I soldati magitek con lui la prendono e la portono nella direzione opposta alla sua. Vedendo Ardyn venire verso di me, mi nascondo tra gli alberi di quel bosco per poterlo evitare.
Fortunatamente ci riesco e corro verso quei soldati, quando noto la spada della ragazza e una strana sfera a terra.
Le prendo entrambe, ma quell'oggetto mi lascia perplesso per il suo colore così simile a quella Paine. La metto in tasca sentendo  che lì c'è qualcosa che può aiutare a far svanire la mia confusione.
Senza esitare corro verso quei soldati stendendoli e prendendo la ragazza nelle mie mani.
"Ma...cosa...?" Mormoro sentendo quelle emozioni e quell'imbarazzo strano essere sempre più vive dentro me.
Sento come se fossi in gabbia, ma non ci capisco nulla.
"Paine, Paine....svegliati." Dico tentandola di svegliare, ma è inutile. E' sotto l'effetto di Ardyn e del suo sonno.
Dormirà ancora per un po'.
La prendo in braccio e la porto nel mio settore per farla riposare. Quelle sensazioni mi fanno sentire sempre più strano, ma cerco di non pensarci.
Entro all'interno di una taverna dove affitto una stanza e l'appoggio sul letto in quella camera.
Siamo soli e la situazione mi pesa.
Metto quella spada vicino al letto e afferro la sfera per metterla sul comodino, ma qualcosa mi spinge a non farlo. 
Mi allontano da lei incuriosito e sfioro quella sfera.
Quel tocco fa partire un'immagine dinanzi ai miei occhi. Immagini che  mi lasciano perplesso.
Paine è...una villana?
Sento che non è vero. Non so perchè, ma percepisco che quelloche stanno vedendo i miei occhi non sono altro che il frutto della sua vita passata. Tutto diventa sempre più confuso.
Perchè?
Perchè tutto questo deve accadere a me?
Ritorno vicino a quella ragazza distesa su quel letto, per mettere la sfera sul comodino lì vicino.
Le sfioro il volto intenzionato a lasciarla lì, ma qualcosa accade.
La mia mente! Perchè? Cosa sono questi che sto vedendo? Ricordi?
Tutto passa così velocemente e confuso che non comprendo. La villana che ho appena visto è lei. E' Paine. Cosa ancora più scioccante è che io non ero destinato ad essere il villano del settore nove, ma dovevo semplicemente essere uno stregone, per non parlare che dovevo essere, insieme al mio settore, un qualcosa di secondario e quindi non dovevo essere qui, ma sull'isola dei settori minori.
Ero stregone amante della regina di Alexandria, Paine, vera e unica villana del settore nove. Tutta storia mi terrorizza.
Possibile che questo sia il potere di Oblitus? Possibile che sia così temibile quel luogo?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Stella, vedendo la situazione tragica, decide di raggiungere Moguri e Rika consapevole che si trovano nel settimo settore. Purtroppo non riesce a trovarle e decide di controllare ai margini di quel settore.
Fortunatamente, le due hanno appena deciso di dividersi e l'arrivo di Stella riesce a fermarle e farle riunire.
"Ragazze! E' successo un casino."Sbraita correndo da loro per poi avvicinarsi con il sopraffiato per la corsa sfrenata ad avvertirle.
"Cos'è successo, Stella?"Domanda Moguri vedendola fin troppo agitata, ma la risposta non è per nulla rassicurante.
"Lucis! E' nei guai!"
"Cosa?"Urla Rika, mentre la castana cerca di calmare l'amica per comprendere meglio la situazione:"Calmati e spiegati meglio!"
"Ardyn ha trovato Lucis! E' insieme a Meia! E' andato nel primo settore."
"Cosa?"Sbraitano le due sorprese, mentre la bionda continua a spiegare:"Crede che siano del sedicesimo settore e vuole ucciderli."
"Ah...lo sapevo che stava con Meia, ma adesso....?"Mormora preoccupata Moguri mettendosi la mano dietro la nuca, mentre Rika cerca di trovare una soluzione, ma non ci riesce:"Non ci voleva! Che si fa?"
"Io...non posso andare lì. Ardyn... se mi scopre salta tutto. Inoltre se ora si dirige nel primo settore, la residenza è vuota e..."Senza neanche finire la frase, la glaive intuisce la bionda continuando:"Giusto. Dobbiamo rapire i villani. E' la nostra occasione!"
"Ok, ragazze. Ho capito. Andrò nel primo settore da sola. Voi movimentatevi e andate dagli altri. Dobbiamo rapire i villani. Avvertite anche Agni. Lei lo deve sapere!"Afferma decisa, mentre le due dicono a coro:"D'accordo."
"Ci si vede." 
Con questo si separa da Stella e da Rika. 
 La situazione è critica e non si può aspettare neanche un solo attimo.
Avranno fatto bene a fare questa mossa azzardata ora che Ardyn non è nella residenza? Oppure avranno delle ritorsioni?

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***



Capitolo 30.

*Agni*


Non sarei dovuta uscire. Non avrei dovuto chiamare Genesis.
"Madre!!" Sento sbraitare Yazoo fuori dalla porta iniziando a dare pugni per sfondarla, ma non può.
Ho bloccato la porta con la mia stessa magia.
Non voglio farmi vedere in questo stato.
Non sono riuscita a difendermi. Avevo le mani bloccate per utilizzare la magia. Me le aveva bloccate quel viscido schifoso di Genesis.
Ha saputo che sarei stata ripresa secondo le teorie di Agni's Philosophy e non ci ha pensato due volte a violentarmi. 
Tutto perchè non sarò più figlia di Sephiroth e in più, sentendo dalle mie labbra la delusione avuta da mio padre che vuole inalzare nuovamente il settore e dimenticarsi di me, lo ha spinto ancora di più a farlo. Volevo solo confidarmi con qualcuno che ritenevo essermi amico e che non mi avrebbe mai voltato le spalle.
Vedere il sangue che scorre a causa di questa violenza, fa male.
Fa male non solo fisicamente, ma soprattutto moralmente. 
Lui...ha violato il mio corpo e non posso fargliela passare liscia. Non l'ho fatto con Yazoo e non lo farò nemmeno con Genesis. Non a caso quel resto è più legato rispetto agli altri. Mi ha illusa e presa in giro quando era un nessuno. Ha preso le mie labbra facendomi innamorare di lui. Mi ha ingannata con i suoi gesti e le sue parole dolci facendomi sentire speciale, ma la verità è che voleva solamente impossessarsi del cuore che ho in petto. Scoprire che era tutta una messa in scena mi fece innervosire a tal punto da cambiare l'ingrediente essenziale per il filtro rigenerante che lo ha portato ad essere un dimenticato e risvegliare il suo cuore.
La goccia del sangue puro della dimenticata tratto da una ferita da ago ad un dito. Una goccia in quei due filtri destinati a Loz e Kadaj, mentre l'altro, quello per Yazoo, fu diverso. Misi il sangue del mio ciclo mestruale. Quel sangue, misto con gli ormoni, lo legano a me realmente tramite una sorta di fattura d'amore. Per questo lui è ossessionato e possessivo, ma l'ho fatto solo per rendere veri quei sentimenti con cui mi ha ingannata. 
Non è lo stesso perchè io l'ho odiato da allora, ma non posso farci niente. So che è sbagliato legare la gente così, ma... almeno se quei due vogliono mettersi contro di me, ho chi mi protegge.
Sorrido, sentendo la mia mente contorta voltarsi nella parte più oscura di me.
Prendo quel coltello che utilizzo per fare i miei filtri. 
"Nessuno può prendersi gioco di me." Dico togliendo la magia di protezione dalla porta.
La apro e vedo lì fuori Yazoo che subito mi urla:"Madre!"
"Sto bene."Interrompo con estrema calma per poi continuare:"Anzi, non sono mai stata meglio."
I miei occhi si illuminano e lui comprende che c'è qualcosa in atto nella mia mente.
Mi vede avanzare con quel coltello tra le mani e il sorriso subdolo sulle labbra. So come punire Genesis. So cos'è che odia e cosa gli fa male.
Eccolo lì, appisolato vicino al muro con quel libro di Loveless tra le mani.
Silenziosamente, senza farmi scoprire da mio padre e gli altri villani, mi avvicino per poi cacciare quell'oggetto e penetrarlo nella spalla del bastardo.
Sentendo il dolore, Genesis si sveglia urlando e traendo l'attenzione degli altri.


"Tu, bastarda! Che hai fatto?!" Sbraita prendendo la spada e venendo verso di me, ma sono preparata.
Utilizzo la barriera magica così non può avvicinarsi a me.
Lo sento continuare a sbraitare:"Ti rendi conto di quello che hai fatto?!"
"Che succede?" Chiede mio padre entrando nella stanza in cui siamo solo io e Genesis, proprio mentre tolgo la barriera e lo colpisco diritto nel coltello che ho piantano nel suo braccio con la magia del tuono, per inginocchiarlo e fargli ancora più male.
Adoro vedere la sofferenza nei suoi occhi.
"Agni!"Richiama mio padre, mentre abbasso la mano e lo vedo mettersi davanti.
Vedendo il coltello nella spalla dell'amico rimane perplesso. Genesis sembra non gradire le mie torture, tant'è che mi urla:"Tu, misera puttana! Non ti rendi conto di quello che hai fatto!"
"Agni, perchè lo hai fatto? Lui non ha cure. Se viene ferito si deteriora e non guarisce."Cerca di spiegare Sephiroth.
"Oh...che peccato."Dico con tono sarcastico, in fondo non è una cosa che non sapevo.
Lo sapevo molto bene, per questo sorrido e godo nel vederlo soffrire, mentre continuo:"Siamo pari adesso, allora."
"Che?"
"Una ferita che non guarisce e rimane aperta fino a deteriorare l'intera persona. Quando ti ho conosciuto ti avevo avvertito che era meglio non farmi arrabbiare. Tu, invece, non mi hai ascoltato. Dunque, prenditi le conseguenze di ciò che hai fatto e taci."Affermo per poi voltarmi verso i tre resti e allontanarmi con due di loro, mentre Yazoo, preso dalla rabbia, si avvicina a Genesis calciandogli il volto e mettendogli il piede in testa per schiacciarlo, mentre mio padre glielo impedisce allontanandolo.
"Piantatela!" Urla tentando di portare ordine, quando il resto guarda con odio profondo Genesis dicendo:"Sei uno schifoso verme. Sapevo che di te non ci si poteva fidare."
"Lascialo stare! Perchè vi state comportando così? Cos'è successo?"Chiede Sephiroth ignaro della cosa, ma Yazoo gli espone tranquillamente ciò che è accaduto:"Ha violentato la madre... ha violato il corpo della mia Agni!"
"Tu...? Cos'è che hai fatto?"Sbraita alterato Sephiroth sentendo la verità.
Ovviamente, vuole sperare che non sia così, in fondo sono pur sempre la sua bambina.
"Che ti riscaldi a fare? Tanto non è più tua figlia. Presto sarà in un altro settore...e poi...di che ti preoccupi? Sei andato da loro per dimenticare e far salire il settore, o sbaglio?" Risponde Genesis scatenando la furia di mio padre.
"E' mia figlia!"
"Lo era."
"Tu sei un infame bastardo! Come hai potuto farle questo?!"Continua ad urlare mio padre prendendo l'amico per la giacca pronto a distruggerlo, ma una risata lo blocca.
"Ritieniti fortunato che c'è una guerra in corso. E poi...Agni non vuole vederti morto."Intuisce Yazoo sapendo i miei modi di fare. 
Preoccupato, Genesis domanda:"Di che stai parlando?"
"Vuole vedere il dolore e la sofferenza nei tuoi occhi. Vuole vederti strisciare da lei chiedendo venia. Lei...è pur sempre la figlia di un villano e quando perde il controllo è spietata. Sa che la morte ti libera dalle sofferenze, quindi stai tranquillo. Non morirai perchè lei te lo impedirà."Rivela il tipo per poi allontanarsi per raggiungermi, mentre me ne sto seduta nella mia camera a guardarmi allo specchio fiera di ciò che ho fatto. Non me ne pento. Genesis deve pagare. Spero solamente che tutta questa sofferenza che ha inflitto su me possa tornare a lui. Inoltre, ho ancora il filtro anti-sentenza da continuare, così aggiungo gli ingredienti mancanti.
Sento, improvvisamente, delle braccia avvolgermi in un abbraccio. Alzo lo sguardo verso lo specchio che ho di fronte, vedendo quelle braccia attorno al mio collo essere le sue, di Yazoo.
"Agni, madre mia, siete davvero radiosa quest'oggi." Mi sussurra all'orecchio per poi sfiorare con le labbra la mia guancia destra.
Sorrido:"Tu dici?"
"Sprigioni perfidia da tutti i pori e non sai quanto ti dona questo sguardo malefico."
Mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi.
Mpf...chi l'avrebbe mai pensato? Mi è riuscita davvero bene questa fattura. Questo è il mio capolavoro per eccellenza.
Legato a me, eternamente. Fedele, come un cane al suo padrone. Tra tante cose cattive che ho potuto fare sia qui che su Oblitus, non me ne pento di nulla, soprattutto di aver creato questo legame indissolubile. Nessuno potrà mai distruggere la schiavitù eterna che ho afflitto a Yazoo. Nessuno deve.

*Rika*

Mi ritrovo così ad eseguire i piani di Stella. Devo rapire mio padre. Devo prendere il generale Glauca, ma già so che non sarà semplice. Ecco perchè sto andando da Agni. Lei deve sapere del piano e non solo. I villani devono agire adesso che Ardyn non c'è. Inoltre, senza Luche non posso farcela. Ho bisogno di uomini validi come lui e con tutte quelle fratture che gli ho procurato non può di certo agire. E' anche per questo che vado da lei. Ho bisogno di uno di quei suoi fluidi curativi rigeneranti, così da poter mettere in sesto quel glaive che mi aiuterà nella mia missione.
Entro nel covo dei villani chiamandola:"Agni!"
Nell'entrare vengo fermata da Kadaj, uno dei resti di Sephiroth che la protegge.
"Che ci fai qui? Cosa vuoi da lei?"
"Spostati, devo parlare con Agni."
"Perchè mai vuoi parlare con la madre?"Comincia a chiedere Loz dandomi i nervi. 
Fortunatamente, prima che potessi rispondere, la vedo arrivare con Yazoo che la segue.
"Cos'è tutto questo baccano? Lasciatela passare."Ordina facendomi entrare all'interno del covo e arrivare a lei.
"Agni, ho bisogno di uno dei tuoi filtri curativi."
"Perchè mai?"
"Ho un glaive da curare. Inoltre sono qui anche per dirti che dobbiamo agire adesso."
"Adesso?"
"Si. Ardyn sta andando nel primo settore perchè ha avvistato Lucis, ma Moguri sta andando lì per impedirgli di fargli del male. La sua residenza è coperta solo ed esclusivamente dai villani del quindicesimo settore."
A quella rivelazione, la vedo sorridere e affermare con decisione:"Molto bene. Se Moguri è con Lucis, darà davvero filo da torcere a Ardyn. In fondo demone e sacro non vanno molto d'accordo. Dico bene?"
Poi avanza all'interno della stanza dov'è il padre che sembra ancora scosso di ciò che ha appena compreso.
"Papà, è il momento."Riprende la strega rossa facendo voltare il padre verso di lei e chiedergli:"Cosa?"
"Ardyn è fuori dalla residenza. Dobbiamo rapire adesso i villani."
Quelle parole di Agni scatenano il finimondo.
"Ragazzi, a Seymour ci penso io."Dice Jecht accompagnato da Artemisia:"Sono con te."
"Ehi, voglio distruggere anch'io quel Seymour!"Si introduce l'imperatore. 
La discussione diventa accesa e non poco.
"Penserò io e i miei uomini a Glauca. Pensate voi al resto, ma lasciate lui nelle mie mani."Interrompo, mentre la strega rossa prende uno dei suoi filtri e me lo da.
Sephiroth annuisce e ricapitola la situazione:"D'accordo. Allora, Glauca e Seymour sono già sistemati si può dire. Ci mancano ancora Verstael, Caligo, Loqi, Iedolas e Arenea."
"Ma Arenea non li aveva traditi? Non è dalla parte di Noctis?"Chiede Nube Oscura ricordandosi della posizione di quella ragazza, ma la verità è che il villano del settimo settore non vuole rischiare in un tradimento.
"Si, ma non sappiamo se sia una scenata oppure no. Non possiamo rischiare. Anzi, ad Arenea penserà proprio Noctis essendo colui che sta più a contatto."
"Sephiroth, pensi che nel piano possiamo anche...?"Cerca di domandare il villano del tredicesimo settore, ma il suo capo non gli da neanche il tempo di parlare che lo interrompe:"Non ora, Caius! Yeul può aspettare. Abbiamo cose più importanti a cui pensare e dobbiamo procedere con cautela." 
"Parteciperò anch'io." Si introduce Agni vedendo la situazione scombinata.
"Non se ne parla. Tu rimarrai qui."
"Madre..."Chiama Yazoo, ma quando Agni si mette una cosa in testa difficilmente se la toglie.
"Ho detto che parteciperò ed è quello che farò. Non hai bisogno di preoccuparti di me. Ardyn ha i miei concept, non quei villani. Inoltre sarò spalleggiata dai tuoi tre resti. Di cosa ti preoccupi?"
"Questa non è una guerra che ti appartiene."
"Se Ardyn blocca l'uscita del sedicesimo settore, vuol dire che blocca tutto il processo evolutivo della stirpe Final Fantasy ed io, facendone parte, non posso starmene a guardare, quindi è una cosa che riguarda anche me!"
Quelle parole lasciano perplesso Sephiroth. Non sa cosa dirle per farla restare al covo. In fondo è sua figlia. E' normale che teme per lei.
"Provvederemo noi a Loqi. Rika, va da Noctis. Devi andare a prendere i tuoi uomini, no? Sarà semplice per te parlare del piano al re."Continua facendomi annuire.
"Certo. Non ci sono problemi. Parlerò con Noctis." 
Con questo mi allontano, ma vengo bloccata poco distante da quella stessa strega.
"Che c'è ancora?"
"Niente, solo un piccolo piano."
"Un piano?"
"Si, devi disinstallare le telecamere di sorveglianza appena arrivi sul posto. Lasciane giusto qualcuna che pensi non sia utile. La sfrutteremo per far capire al bastardo che con noi non si scherza."Mi dice sorridendo e non posso far altro che ricambiare.
Ardyn ha puntato Lucis dopotutto e, noi dimenticati siamo una grande famiglia, vogliamo far comprendere contro chi si è messo. Insomma... non può passarla liscia.
Arrivo velocemente nel quindicesimo settore, ma il re sembra essere occupato così passo le direttive del piano a Libertus.
"Mi raccomando. Dobbiamo agire in fretta."
"D'accordo."
Ci mettiamo d'accordo per poi separarci. 
Mi dirigo in infermeria per portare il siero a Luche. Apro la porta e lo vedo disteso su quel letto, tutto ingessato, che parla con uno dei suoi compagni, Tredd.
Il sorriso sui loro volti, vedendomi, scompare.
Percepisco il terrore che provano al solo vedermi. Forse... ho esagerato.
Non avrei dovuto comportarmi così, ma... insomma...non è stata colpa mia.
Non è colpa mia se quelle parole che ha detto mi hanno fatto perdere il controllo di me stessa riducendolo in quel modo.
Io....non voglio sentirmi dire quella parola.
Provo ribrezzo al solo pensare una cosa del genere.
Tredd si alza dalla sedia chinandosi verso di me dalla paura, mentre avanzo verso di loro.
"Signora..."
"Tredd, mi lasci un secondo da sola con Luche?"Tento di dire gentilmente, ma lui sembra non capirlo.
"Cosa?"
La sua ottusità mi manda in tilt e la mia bontà si scambia con l'acidità.
"Ho detto che voglio parlare con il tuo compagno e non ti voglio tra le scatole. Intesi?"
Lo vedo chinarsi e uscire dalla stanza lasciandomi da sola con lui.
Mi tiene il broncio e non mi guarda neanche in faccia.
E' comprensibile. Gli ho rotto più di cinquanta ossa ed ha fratture in tutto il corpo.
"Che diamine vuoi ancora da me? Non ti basta come mi hai ridotto?"
"Non volevo farlo."Tento di dire, ma lui non mi ascolta.
"Ma davvero? A me non sembrava. Sai, solo perchè ti ho chiamato lesbica non significa che tu debba prendermi in questo modo. Per poco non mi hai ucciso. Ti rendi conto?"
"Non pronunciarlo più!"Sbraito nervosa sentendomi presa in giro.
"Che?"
"Non dirlo mai più una cosa del genere. Sei stato tu a farmi perdere il controllo. Quella cazzo di parola non voglio sentirla!Io non sono quel genere di donna!!!"Urlo arrabbiata più che mai e lui comprende la verità che non ho detto a nessuno.
"Aspetta! Tu... sei omofobica? Hai paura delle ragazze?"
"Io...no. Non ho paura delle ragazze. Solo di quello che dovevo essere e che non sono."Rivelo lasciandolo perplesso.
"Quello che dovevi essere e non sei? Di che parli?"
Quelle domande sono abbastanza scomode per me. Non sopporto parlare del mio passato, soprattutto di quel tipo di passato che non ho neanche intenzione di ricordare, così tento di cambiare argomento.
"Ti ho portato un siero. Ti farà star bene."
"Ti ho fatto una domanda."
"Dobbiamo rapire il generale Glauca ed ho bisogno di una mente come te per riuscire ad ingannarlo."
"Non è questo quello che ti ho chiesto."
"Lo so, ma è quello che devi sapere. Su, bevilo." Dico togliendo il tappo dalla boccetta per darglielo. 
Ancora non si fida di me. 
Probabilmente influisce anche il fatto di non voler parlare della mia vita privata passata.
"Io non bevo quella roba."
"Cosa?"
"Già mi stavi ammazzando. Vuoi anche avvelenarmi adesso?"
Ha ragione ad essere diffidente. Anch'io lo sarei se qualcuno si comportasse come me.
"D'accordo. L'hai voluto tu."Comprendo avvicinandomi per fargli bere quel liquido.
Nonostante le fratture, riesce a bloccarmi le mani e a respingere la boccetta aperta.
Purtroppo, non ha contato che sono una glaive di alto livello. Vedendo quel siero essere spinto verso me, sorrido cambiando strategia all'ultimo secondo.
Passo il liquido che sta per cadere dalle mie mani, nella mia bocca, per poi bloccargli le mani e avvicinarmi a lui baciandolo.
Gesto estremo e meschino, lo so. Ma qualche modo per fargli bere il filtro dovevo pur trovarlo e questo sembra l'unica opzione.
Lo stupore nei suoi occhi è comprensibile. Non si aspettava di certo un gesto da una come me, soprattutto ritenendomi lesbica, cosa che non sono.
E' costretto ad ingoiare il liquido curativo pur non volendolo. Stacco le mie labbra dalle sue iniziando a prenderlo in giro:"Bravo bambino."
Mi alzo e lui mi grida:"Cosa diamine sei? Perchè lo hai fatto?"
"Alzati."Ordino semplicemente lasciandolo incredulo a chiedere:"Che?"
"Mi pareva di avertelo già detto. Abbiamo un generale da rapire e mi serve il tuo aiuto. Alzati!" Spiego, ma lui non ha ancora capito che l'ho curato.
"Pensi che così ingessato possa alzarmi?"
"Certo. Quello che ti ho dato non è altro che un siero curativo. Le fratture si cancelleranno nel giro di qualche minuto, quindi alzati." Ribadisco per poi andare verso la porta e fermarmi un attimo prima di uscire e continuare:"Ti aspetto all'arena di addestramento. Vestiti e vieni lì. Dobbiamo agire in fretta. Non voglio scansafatiche."
Con questo mi allontano lasciandolo lì perplesso.
"Alzarmi? Si crede davvero che io riesca a...?"Si domanda tentando di alzarsi. 
Con grande stupore vede che riesce a stare sulle sue stesse gambe.
Gambe che erano state spezzate da me e che non reggevano il suo peso.
La cosa inizia a preoccuparlo e chiama i dottori scoprendo che è stato guarito e che le fratture che gli ho causato, con quel siero che gli ho passato tramite quel bacio, lo hanno curato di ogni male.
Spero solo che mi aiuti e non perda tempo...

*Lucis*

Nonostante la mia volontà di voler fare l'eroe e proteggere Meia da questa situazione, il mio rapporto con la spada non è di certo cambiato.
Mi sono allenato a colpire l'albero, ma finisce sempre per incepparsi dentro e non riesco a riprenderla.
"Perchè invece di prendertela con l'albero non ti alleni con Wol?" Mi chiede la maga blu lasciandomi perplesso a dire:"No, non mi va."
Mi allontano da lì e di certo il mio comportamento la sta insospettendo. Inoltre, non posso permettere che finisca tutto così. Non posso permettere a quel villano di ammazzare Meia.
Vedendo che il tempo passa, decido di mettermi ugualmente in viaggio e distruggere Ardyn. Insomma...qualcosa mi inventerò durante il viaggio.
Peccato che sono talmente imbranato che mi sono perso nel primo settore.
Sono davvero pessimo.
Wol e Meia hanno iniziato a cercarmi, ma non ho alcuna intenzione di fermarmi con loro.
Fortunatamente, a trovarmi è solamente Wol.
"Lucis, fermati!" Chiama il guerriero venendomi incontro, mentre cerco di avanzare il passo per non farmi raggiugere dicendo:"Non fermarmi. Ho preso la mia decisione. Me ne vado."
"Ma perchè?"
"Non posso lasciare Meia nei guai."Affermo continuando a camminare per la mia strada.
"Piantala di fare così e aspetta. Abbiamo bisogno di rimanere uniti e non di separarci."
"Mi spiace, ma il tempo scorre. Mi mancano tre..."Controllo il petto e aggiorno:"Anzi due giorni prima che finisca per sempre e non voglio che Meia rimanga nei guai."
"Ma di che stai parlando?"
"Parla della sua sentenza."Interrompe una voce femminile facendomi fermare e voltare verso di lei lasciandomi incredulo.
E' Moguri.
"Moguri! Che ci fai qui?!"
"Che domande? Sono venuta per te. Rika mi ha detto tutto. Agni sta preparando un nuovo filtro. Domani sarà pronto. Se ci mettiamo in viaggio riusciamo ad arrivare in tempo."Mi rivela lasciandomi entusiasto.
"Davvero? Oh...Moguri! Sei la maestra migliore di sempre!"Le dico abbracciandola, quando lei sposta lo sguardo verso Wol che perplesso chiede:"Hai un volto familiare. Ci conosciamo?"
"Tranquillo. E' normale che non ti ricordi di me." 
Si stacca dal mio abbraccio e va verso il guerriero iniziando a discutere di qualcosa.
"Dov'è Meia?"
"E' rimasta al villaggio con Garland."
"Deve venire con me anche lei. Lucis e Meia non sono al sicuro qui. Ardyn sta venendo in questo settore."
"Cosa?"
"Qualcuno ha fatto la spia. Non so chi sia stato, ma la cosa non mi piace per niente."
Quei discorsi di Moguri mi lasciano perplesso.
Da lontano vedo Echo volare verso la nostra direzione. Sembra allarmata.
"Wol! E' successa una catastrofe! Ardyn... lui è...."
Sentendo quelle parole, inizio a correre più veloce che posso.
Non so dove sia stato visto, ma se dovesse arrivare a Meia e.... 
"No, Lucis! Non pensarci nemmeno!" Urlo tra me e me continuando a correre.
"Lucis, dove vai?!" Sbraita Moguri cercando di venirmi dietro, ma la mia arte nella fuga è talmente sviluppata che non riesce a starmi dietro e perde le mie traccie.
Inconsapevolmente, la maga blu si trova da sola.
Garland si è allontanato per cercare Wol. Ardyn è stato avvistato da Echo e Meia, così preoccupati per Lucis, i tre si sono divisi, lasciando la maga blu nel villaggio nella speranza che sarebbe tornato.
Rimasta da sola, esce all'esterno del villaggio sentendo dei passi. Qualcuno la sta dietro.
Si volta e vede proprio quel villano del quindicesimo settore venirgli incontro.
Non sa se è un eroe o un villano, ma una volta davanti è impossibile non riconoscerlo.
"Ardyn...."Sussurra a se comprendendo chi è. Fortunatamente, ha la spada che ho dimenticato tra le mani e non perde tempo a puntargliela contro.
"Un altro eroe, dunque."Ipotizza avvicinandosi a Meia pensando fosse stata creata anche lei per il sedicesimo settore.
La ragazza, comprendendo la situazione tragica, inizia a battersi. Spada contro spada, aiutata dalla magia cerca un modo per contrastarlo, ma è sola. Ardyn è più forte di lei. Lo scontro è troppo violento, talmente che quel villano fa volare quella spada che la ragazza ha tra le mani. La bruna cade a terra senza forze, mentre quell'arma si conficca nel terreno poco distante da lei. Si trascina lentamente all'indietro cercando di prenderla, ma Ardyn glielo impedisce.
"Di le tue ultime parole." Sento dire, mentre prepara quell'arma per darle il colpo di grazia.
Arrivo lì proprio mentre vedo quella scena assurda.
Non posso permetterlo. 
"Meia...." Sospiro con le lacrime agli occhi mentre faccio qualcosa di azzardato.
Non so neanche io perchè lo faccio.
Possibile che l'amore sia questo? Possibile che sia anche sacrificio?
Quella lama destinata a lei non arriverà mai nel suo corpo. La spingo, buttandola a terra e facendole da scudo.



Quella spada ha attraversato il mio petto, proprio sulla sentenza, al centro del cuore.
Tanto...non mi rimaneva molto.
Avevo solo altri due giorni. Preferisco andarmene così che tramite una assurda sentenza di uno shinigami. Avrei voluto vivere di più, avrei voluto dare a Meia una vita felice e vedere il suo sorriso nell'incrociare il mio sguardo. Avrei voluto fare tante altre cose, come essere importante per qualcuno, essere conosciuto e ricordato, ma sinceramente preferisco andarmene difendendo ciò che amo piuttosto che fuggire come un chocobo impaurito. Con questi pensieri, le lacrime mi escono spontanee.
Quella scena, quel mio sangue che bagna il corpo di Meia, mentre quel villano mette più in profondità quell'arma, la traumatizza.
Un urlo sovraumano esce dalla bocca di quella dimenticata che si propaga in tutto il settore allarmando Wol e Moguri che corrono verso la direzione da cui proviene.
"Lucis!" Urla il mio nome, non appena Ardyn estrae l'arma, cado tra le braccia della mia amata.
"Lucis...perchè....?" Mi dice con le lacrime agli occhi stringendomi a se. 
Quelle lacrime bastarde...non le avrei volute vedere.
"Perchè? Bella domanda. Me lo chiedo anch'io."
"Non sforzarti." 
"Mi spiace dirtelo, ma te l'avevo detto. Stare con me....ti avrebbe solo fatto soffrire...."
"Non dire così. Presto starai bene...."Tenta di rassicurare, ma so già che non starò affatto bene. 
Sto morendo.
"Meia....promettimi una cosa."
"Cosa?"
"Dimenticati di me."
"No, non posso."
"Sono uno scherzo del destino. Sapevo che sarebbe finita così. Non ti ho mai voluto perchè....non volevo le tue lacrime, ma la verità è che ti ho sempre amata."Confesso con le lacrime agli occhi, mentre ella sussurra il mio nome:"Lucis...."
"Se mi ami anche tu, devi dimenticarti di me." 
La vedo scuotere la testa e quelle lacrime non si arrestano.
Chiudo gli occhi, per sempre, ma quella scena non è di certo gradita ad Ardyn. Pare dargli parecchio fastidio.
"Oh...ma che scena romantica. Dunque l'eroe del sedicesimo settore ha smesso di esistere, ma per esserne sicuri, credo che dovrò fare un'ultima cosa."Dice aprendo il portale verso Oblitus.
Meia stringe con tutte le sue forze il mio corpo. Sono ormai andato via per sempre. Morto, nel peggiore dei modi, ma lei non vuole lasciarmi andare. Non nelle mani di quel villano che mi prende e mi strattona con tutte le sue forze dalle mani della mia amata, iniziandola a prenderla a calci in faccia pur di avermi e assicurarsi il possesso del mio corpo.
Purtroppo ci riesce.
Mi trascina, tenendomi per i capelli, e mi getta nel portale. La ragazza tenta di alzarsi per impedirglielo, ma le ferite sul corpo e i vari calci avuti, la spingono a terra. Non può alzarsi per venire da me.
Rimane così ad assistere quella scena di me, gettato in quel portale. Non che sia orribile vedermi buttere verso casa, ma avrebbe voluto fare almeno un funerale come si deve, cosa che non potrà fare.
"Adesso, tocca a te." Informa il villano voltandosi verso Meia, ormai pronta a morire.
Il dolore che ho lasciato dentro di lei è troppo grande per continuare a vivere. Quel vuoto è indescrivibile, ma viene salvata dall'intervento di Wol.
"Lasciala in pace!"Sbraita contrastandolo con la spada, mentre Moguri gli arriva da dietro lanciandogli:"Sancta!"
Le urla del villano a quel colpo si fanno sentire.
Si volta verso la dimenticata, ignara di ciò che è successo a me, e scompare attraverso una bomba fumogena. 
"Tsk... sembra debole al potere sacro." Comprende la castana, mentre Wol va da Meia.
"Meia...va tutto bene?"
Purtroppo è troppo traumatizzata dalla mia perdita.
"Lucis.... Lucis è....." Mormora piangendo e stringendo quella mia spada, unica cosa rimasta di me.
Quelle parole e quelle lacrime lasciano Moguri sconvolta a tal punto da farle cadere la spada dalle mani.
Le lacrime escono spontanee comprendendo la mia morte mentre sussurra un:"No..."
Possibile che abbia recato così tanto dolore andandomene?

*Lasswell*

Tutta questa storia di Elle mi lascia perplesso.
Questa sua familiarità, quel suo chiamarmi Mahru e sembra che non sia l'unica a conoscermi con quel nome. 
Ci sono anche altre persone che mi hanno chiamato così, eppure io non ricordo nulla di loro.
Sento solo come se ci fossimo già conosciuti, ma... la cosa mi inquieta.
Non riuscire a ricordare qualcosa che senti sia vera è terribile. Nonostante il mio scetticismo, non posso non crederle.
In questo settimo settore di Somniland sembra regnare la pace.
Eppure....non capisco. Perchè Elle è rimasta qui? Perchè si è ìubriacata? 
Di certo non è una cosa normale farlo senza un determinato motivo.
"Ehi, Lasswell! Aspettami!" Sento chiamarmi mentre passeggio in città per schiarirmi le idee.
Mi volto e vedo lui, il mio compagno di avventure, Rain.
"Che cosa vuoi ancora?"
"Tifa mi ha chiesto di comprarle del cibo per il locale. Ti dispiace accompagnarmi?"
"Perchè dovrei accompagnarti?"
"Su, via! Almeno visitiamo il resto della città."Mi dice mettendosi sotto al mio braccio e trascinandomi con lui.
Questa situazione incomincia a starmi stretta. Non mi piace. 
Andiamo a fare le compre per quella ragazza e ritorniamo nel bar, ma qualcosa mi blocca.
Vicino ad Elle c'è una tipa strana.


Le buste mi cadono dalle mani.
Cosa mi sta succedendo?
"Sono davvero felice che tu stia bene."
"Anch'io sono felice per te, Rem."Sento dire dalla bionda lasciandomi perplesso.
Rem....questo nome.
Perchè è così familiare? E questo cuore....? Perchè batte così incessantemente?
Forse.... sarà per la corsa fatta con Rain in città.
La vedo volgere lo sguardo verso me e vado completamente in tilt, soprattutto quando corre da me e mi abbraccia pronunciando ancora quel nome:"Mahru!"
Mahru...? Ancora quel nome?
Perchè tutti quelli che mi sembrano familiari mi chiamano così?
Perchè sento il mio cuore sciogliersi dentro a quest'abbraccio?
Non ha senso. Cosa sta succedendo? 
Questa situazione non mi quadra.
"Finalmente ti ho ritrovato."
"Rem....veramente lui...."Borbotta Elle facendo voltare la ragazza verso di lei, staccando l'abbraccio da me.
"Lui cosa?" La sento chiedere.
Alzo lo sguardo e vedo quel tipo dai capelli bruni fissarmi.
Sento un antipatia verso quel ragazzo, ma comprendo come mai.
"Eppure sembra diverso."Dice guardandomi da capo a piedi.
"Ci conosciamo?"Domando fissandolo con disprezzo.
L'aria di astio e di guerra che si crea tra noi è ben visibile e lascia, involontariamente, non pochi punti interrogativi nella testa di Elle.
"Lasswell, lui è Machina, il miglior amico di Rem." Spiega la ragazza lasciando perplessa Rem che inizia a chiedere:"Lasswell? Si chiama così? Eppure....pensavo che..."
"Mi spiace, Rem. E' una lunga storia, ma sappi che lui non è più Mahru."
"Non è possibile. Io...io lo avevo visto. Aveva quest'aspetto qui quando si è dissolto."
Dissolto? Di cosa diamine sta parlando?
"Rem, lascialo perdere. Adesso abbiamo altre cose da pensare. Dobbiamo trovare Cinque e tornare nel settore." Sento dire da quel....Machina.
La ragazza si allontana da me andando verso di lui.
Sento una strana sensazione. Quasi come se fossi stato messo da parte. Perchè?
"Cavolo, Lasswell. Eppure lui ti assomiglia terribilmente."Fa notare Rain vedendo che sia nel carattere che nell'aspetto siamo molto simili.
Rem è giù di morale e quel tipo gli mette una mano sulla spalla per rincuorarla, ma quello stesso gesto mi fa impazzire così come le parole di Rain in quel preciso istante.
"Assomiglia, ma lui non è me."
Detto questo, mi avvicino preso quasi da qualcosa di istintivo  e faccio un gesto a cui non so dare una spiegazione logica.
Lo colpisco in faccia con un pugno facendolo cadere a terra per la violenza con cui glielo do.
"Ehi, ma che fai? Sei impazzito?!"
"Sta lontano da me e dalle mie cose."
"Lasswell!"Mi chiama Rain prendendomi per il busto da dietro per fermarmi.
Perchè ho detto quelle parole? Cosa mi sta succedendo?
Sento come se fossi immerso in un vuoto che la mia mente non ricorda, ma il mio cuore si.
Possibile che esista una cosa del genere?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Rika arriva nell'area di addestramento dove il resto degli uomini l'attendono per l'imboscata alla residenza di Ardyn. Con loro c'è anche Lightning e la presenza della rosa sembra infastidirla e non poco.
"Che diamine ci fai qui?"Chiede la castana vedendola appoggiata vicino al muro dell'area di addestramento e la tipa non perde tempo a risponderle:"Ho saputo del piano."
"Tu non ne fai parte e quindi dovresti starmi alla larga."Consiglia la glaive sorpassandola per andare dagli altri, ma la rosa non molla la presa. Vuole saperne di più.
"Perchè?"
"Perchè è meglio per te."
"Cos'è? Una minaccia?"
"Io non minaccio nessuno."Risponde la castana voltandosi verso di lei e continuando:"Vattene! Non ti voglio tra i piedi."
"Sei un soldato e siamo entrambe alleate per un unico fine, massacrare Ardyn. Quindi, che ti piaccia oppure no, parteciperò anch'io al piano."
Sentendo quelle parole di Lightning, Rika abbassa lo sguardo per poi scuotere la testa.
"Se vuoi partecipare allora va a rapire qualcun altro con Noctis. Io non ho bisogno di te."Continua a rifiutare quell'aiuto per poi darle le spalle andando verso i suoi compagni, quando la rosa, infastidita da quell'atteggiamento troppo misteroso, afferra la spada e gliela sbatte addosso.
Fortunatamente, i riflessi di Rika sono molto sviluppati e riesce a scansarsi afferrando i pugnali che ha in cintura per poi bloccare l'attacco successivo e urlare:"Che diamine combini?"
"Di te non mi fido!"
"Vuoi per caso ammazzarci tutti?!"
"Dimmi perchè diamine mi eviti! Perchè sai il mio nome?! Tutta questa storia non ha senso. Perchè devo starti lontana?!"Sbraita Lightning sempre più confusa, mentre la castana continua ad urlarle:"Perchè devi andartene a fanculo. Ecco perchè!"
Quella scena di caos e confusione viene vista anche da Luche.
Le osserva entrambe scontrarsi e comprende la realtà. Rika non odia le donne. Lei è omofobica verso se stessa, perchè nella sua vecchia vita era innamorata di una donna.
Lei, infatti, ha un rapporto di amore e di odio verso quella ragazza che le sta urlando le cose confusa.
In fondo chi non lo sarebbe sentendosi vulnerabilmente minacciata?
Inaspettatamente, Luche appare tra le due, grazie all'aiuto del teletrasporto del pugnale, utilizzando quelle armi a sua disposizione per bloccare gli attacchi delle due.
"Adesso basta!"Grida il glaive comparendo e bloccandole.
"Luche..."Sussurra la castana il suo nome, quasi sollevata da quell'intervento e lui non perde tempo a difenderla anche a parole.
"Non siamo qui per scherzare. Se il generale Rika ha detto che devi andare da Noctis, va da lui! Noi abbiamo altre cose da fare. Non possiamo metterci a perdere tempo a litigare."
"Generale Rika?"Chiede confusa la rosa quasi quanto la glaive, ma poi ella intuisce. 
Il fatto di aver curato Luche ed essersi spinta al limite dell'impensabile lo ha convinto della posizione che dovrebbe assumere la ragazza. Ovvero quella di generale dei kingsglaive.
"Tredd, Axis, Sonitus, abbiamo un lavoro da svolgere." Sbraita quel glaive andando verso i suoi compagni e mettersi al fianco di Rika, per poi chinarsi e dire:"Comandi, signora!"
Sorridendo, quasi commossa da quel gesto, la ragazza annuncia:"Abbiamo un generale da rapire, ragazzi. Niente scherzi. Potete farvi valere. E' la vostra occasione. Se farete esattamente ciò che vi dico, non vi accadrà nulla, ma sbagliate o traditemi e ciò che è successo a Luche si ripeterà su di voi. L'unica cosa diversa è che non avrò pietà e vi lascerò a terra senza aiutarvi ne curarvi. Sono stata chiara?"
"Sissignora!"Urlano i tre stando sugli attenti, mentre la ragazza si volta verso quel tipo che gli sta affianco, mettendogli una mano sulla spalla e sorridendo gli dice:"Vice capo glaive, Luche. Ottimo lavoro."






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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***


Capitolo 31.

*Moguri*

Lucis...tutto ciò che ho fatto fino a questo momento per salvarlo da Ardyn...è andato al vento.
Perchè? Perchè è dovuto succedere proprio a me?
Le lacrime scendono sul mio viso.
So che non sarà mai più lo stesso. Lucis era uno dei pochi che riusciva a mettere allegria a chiunque, anche al più cupo di noi. 
Ricordo ancora quando lo incontrai la prima volta. 

*Nella mente di Moguri*

Fu durante l'attacco del Glitch, il drago dai colori neri. Quella bestia genera terrore e paura ogni volta che viene richiamata. Tutta Oblitus la teme poichè provoca danni ed infezioni al nostro mondo rendendolo imperfetto tingendolo di striature nere e asimmetriche ed  è anche la fonte della creazione e infezione all'interno dei blank.  


Quella volta, quell'essere distrusse tutto. Ricordo che persi di vista Agni e la cercai ovunque, ma quel mostro me lo impedì correndomi dietro per infettarmi.
Fortunatamente, non so come, ma venne richiamato un attimo prima che fossi presa. 
Caddi a terra nella fuga per poi vederlo allontanarsi da me come richiamato da una forza maggiore.
In quell'istante sentii la sua voce:"Wow! Cos'era quello?"
Volsi lo sguardo dietro di me e vidi Lucis per la prima volta. Sembrava serio e maturo, quasi eroico, ma mi resi conto fin da subito che il suo aspetto ingannava.
"Era un Glitch."Risposi perplessa alzandomi da terra quando lo sentii dire:"Glitch? Deve essere bello volare sopra ad uno di quei cosi."
"Quei cosi ti infettano."
"Davvero? Non lo sapevo. Sai, sono nuovo di qui. Piacere mi chiamo Lucis, sono stato creato per scherzo e sono la controparte maschile di Lightning. Conosci Lightning? E' la salvatrice del tredicesimo settore. Certo che è davvero un tipo tosto quella ragazza. Almeno è quello che ho sentito dire qui in giro. Sai, si parla molto spesso degli eroi e dei settori e lei dovrebbe essere un eroe se non sbaglio. Tu chi sei? Qualche contro parte anche tu come me?"
"Veramente..."
"Sai, hai un certo non so che di Squall. Sei stata creata anche tu per scherzo, eh? Allora siamo in due. Non so se ci hai fatto caso, ma i creatori tendono a mettere strani nomi alle loro creazioni. Per esempio, io sono Lucis, significa luce. Poi hanno creato Stella, Luna, Noctis, Snow, Squall, Cloud e Lightning che significano stella, luna, notte, neve, bufera, nuvola e lampo. Ci manca solamente che inventano Rain e Sun e abbiamo messo appunto l'impresa metereologica Square enix!"
A quelle riflessioni e al suo parlare senza sosta senza darmi neanche la cosa di parlare, incominciai a ridere e a rivelare:"Ignorante! Si dice meteorologico, non metereologico. Inoltre Rain esiste al femminile, cioè Raine, manca solo Sun."
"Oh...bene. Allora abbiamo scoperto uno dei prossimi protagonisti."
"Ah... comunque non sono la controparte di Squall, ma sua sorella. Mi chiamo Moguri."
"Cosa? Sei la sorella di Squall? Oddio, dimmi che non è vero! Ho davanti a me la sorella di uno dei più importanti eroi! Non ci credo!"Sbraitò abbracciandomi.
Fu allora che rimase accanto a me, iniziando a seguirmi ed io decisi di aiutarlo a padroneggiare quell'arma che aveva tra le mani, senza mai riuscirci.

*Settimo settore di Somniland - Oggi...*

Sapere che è morto per difendere Meia da Ardyn e non tramite la sentenza di Noctis, fa male e non poco.
Quel bastardo ha distrutto ogni speranza di salvarlo. Come farò adesso? 
Io... era solo grazie a lui che ho smesso di utilizzare le droghe. Non voglio riprendere quella roba. Lui è sempre stato l'unico capace di riprendermi dai ricordi. 
Perchè deve andare tutto così?
E mentre mi chiedo questo con le lacrime agli occhi, spingo la porta del bar di Tifa tremando.
La campanella di quella bottega suona annunciando il mio ritorno, ma stavolta da perdente perchè non sono riuscita a salvare quell'amico a me caro. Sono una totale delusione.
Perchè deve andare tutto così? Perchè Ardyn gli ha tolto la vita? Questo....non doveva succedere.
"Moguri..."Mormora Squall standosene lì seduto con Cloud.
Nel vedermi sembra percepire le mie emozioni contrastanti, nonostante ho il volto basso per non mostrare le mie lacrime.



Si alza e viene verso me avvolgendomi in un abbraccio che ricambio.
In fondo... ne ho bisogno adesso. 
Quell'abbraccio scatena il dolore nel mio cuore e il pianto che cerco di trattenere inutilmente.
"Moguri. Cos'è successo?"
"Lucis....Lucis....è...."Tento di dire singhiozzando, ma non ci riesco.
Fortunatamente, il legame con mio fratello è forte e lui comprende ciò che è realmente successo.
Lo sento accarezzarmi i capelli e dirmi:"Mi spiace."
Quelle due semplici parole mi logorano.
Perdere un amico non è mai facile, soprattutto quando si dividono momenti importanti della propria vita ed è una di quelle persone che mettono sempre armonia e risate in un mondo dove esiste solo dolore e devastazione.
Adesso il problema non è solo il mio pessimo umore di questa comprensione, ma... come faccio a dirlo ad Agni?


*Caius*

Il piano di Sephiroth è partito e mi ritrovo a camminare nella residenza di Ardyn intenzionato a prendere, insieme a Gabranth e Nube Oscura, Caligo.
In quei corridoi della residenza incontro Agni insieme ai suoi sottoposti.
Pare che siano riusciti a stendere non solo Loqi, ma anche Caligo prima di noi.
"Ma tu guarda." Incrocia le braccia Gabranth vedendola venire da lontano con i tre che tengono i due per i capelli.
"Davvero un ottimo lavoro." Afferma Nube Oscura vedendo la grande abilità della ragazza.
"Caius."Mi chiama facendosi guardare da me.
"Che c'è?"
"Ho sentito di quello che avete parlato tu e mio padre."
"Parli di Yeul? Non preoccuparti. Lui....ha ragione. Dobbiamo attenerci al piano. Non posso darmi al sentimentalismo."Le rispondo sorpassandola per andare nel covo insieme agli altri, quando le sue parole mi bloccano.
"Comunque, la scena dell'acqua, quella dove tu immergi Yeul, non doveva esserci per voi..."
Mi fermo e sorpreso mi volto verso di lei chiedendo:"Cosa? E tu che ne sai di...?"
"Doveva essere mia e di Sephiroth, non tua e di Yeul. Da lì doveva comparire il suo odio e la sua pazzia. Mi spiace che abbiano dato i suoi sentimenti a te." 
Quelle parole mi lasciano sorpreso a tal punto da non sapere cosa dire.
So perfettamente a quale momento si riferisce. A quello della mia pazzia e ragione per cui sono diventato malvagio.



"Caius, di cosa sta parlando?" Inizia a domandare Nube Oscura seguita da Gabranth:"Già. Cos'è questa storia?"
"Ragazzi, andate via con i prigionieri. Ho bisogno di fare quattro chiacchiere con questa qui." Dico facendoli allontanare.
"Madre..."Chiama uno dei tre e lei batte:"Kadaj, porta con te Loz e Yazoo."
"Io rimango qui. Di lui non mi fido."Replica Yazoo con tono nervoso.
La ragazza lo guarda e annuisce, mentre gli altri due eseguono gli ordini, allontanandosi da lei.
E' davvero strana l'influenza di Agni su quel tipo.
"Tu....come fai a sapere tutte queste cosa?"Comincio a chiedere vedendo spuntare un sorriso sul volto della tipa che risponde tranquillamente:"Sono di Oblitus. Lì si sa di tutto, infondo è pieno di cose dimenticate."
Poi avanza verso di me, mettendomi le mani sulle spalle e dice:"Vieni con me. Andiamo a liberare Yeul."
"Ma...è impossibile. La capsula è bloccata. Solo  Verstael e Ardyn possono aprirla."
Inaspettatamente, la vedo prendere una boccetta con dentro del liquido.
"Di certo, non abbiamo bisogno di loro per aprire quella capsula." Sorride per poi andare verso la stanza dov'è nascosta Yeul.
"Yeul!"
"Caius!"
"Sta tranquilla. Ti libero subito di qui."
"Caius." Chiama Agni accorgendosi di una delle telecamere piazzate all'interno di quella camera per poi dirmi:"Va via di lì e aspetta al covo. Porterò Yeul con me. Altrimenti verrai fatto fuori anche tu."
"D'accordo." Dico allontanandomi di lì e facendo come ha detto.
Senza perdere tempo apre la capsula utilizzando quella boccetta dove ha mischiato il DNA di Verstael e quello di Ardyn. Non ho capito ancora come abbia fatto a procurarsi quei due campioni di DNA, ma la sua idea riesce facendo uscire Yeul da lì.
Prima di uscire dal laboratorio, brucia tutto, telecamera compresa, per poi tornare al covo con Yeul, aiutata anche del supporto di Yazoo che non la molla un attimo.
"Yeul!" Sussurro il suo nome incredulo andandole incontro e abbracciandola, mentre anch'essa pronuncia il mio:"Caius."
In quell'istante vedo entrare Sephiroth insieme a Ex-Death e Golbez. Hanno concluso il rapimento di Verstael e vedere quell'abbraccio con Yeul lo manda in tilt.
"Ma sei impazzito?! Ci farai ammazzare tutti così!"Mi sbraita contro credendo che abbia preso io la ragazza, quando Agni prende le mie difese.
"Se devi prendertela con qualcuno, fallo con me."
"Cosa?"
"Ho aperto io la capsula di Yeul e l'ho portata qui. Prenditela con me."
"Ti rendi conto di quello che hai fatto? Loro potrebbero...."
"Le telecamere hanno ripreso solo me e Yazoo. Ardyn ha i miei concept, giusto? Vedendomi incomincerà a temere per la sua posizione."
"Di che parli?"
"Pensa che sono del sedicesimo settore, ha i miei concept, no? Una che rapisce l'ostaggio di un villano e mette sottosopra la residenza di Ardyn, è una persona temibile, non credi?"Dice facendo intuire la verità che ha nella mente.
Vuole confondere il villano mostrandosi anch'essa malvagia e facendosi temere.
Mossa astuta, soprattutto se ci facciamo trovare tutti in residenza mezzi morti.
"Sephiroth, tua figlia ha ragione." Affermo facendomi guardare.
"Cosa?"
"Ardyn ha paura del sedicesimo settore, soprattutto dei suoi villani. Non sa Agni cos'è, ma se ci facciamo trovare sfiniti e sparsi ovunque in residenza, penserà in un agguato."Faccio riflettere per poi vederlo annuire e dire:"Hai ragione."
Si volta verso gli altri prendendo l'attenzione e dando nuovo ordine:"Guerrieri di caos, abbiamo un nuovo piano. Feritevi e andate alla residenza del bastardo. Sparpagliatevi. Dobbiamo farlo sembrare uno scontro violento. Diremo che quei bastardi del suo settore si sono alleati con il nemico."
Iniziano ad urlare e fanno come ha detto.
Cambiare il piano solo per salvare Yeul... tutto questo è davvero impressionante, soprattutto se ad architettarlo è stat Agni. La vedo allontanarsi da noi per andare nelle sue stanze.
Mi chiedo solamente cos'è che spinge quella strega ad andare contro Sephiroth e ai suoi ordini. 
Possibile che ci sia qualcosa che non ho compreso ancora?


*Rika*

Entrare nel covo di Ardyn è stato più semplice di rubare le caramelle ad un bambino.
Il piano di cattura di Glauca è stato idealizzato e adesso non ci resta che attuarlo.
Agni e gli altri villani sembrano essere già stati qui. Vedere un massacro del genere farà sicuramente venire la pelle d'oca a quell'idiota.
In fondo... ci sono mobili rotti e cose sparse ovunque. Probabilmente qualcuno avrà avuto dei problemi a catturare l'obiettivo. Fortunatamente ho disinnescato le telecamere prima dell'attacco dei villani, ma sono riuscita a disinserire solo quelle del corridoio. 
Avanzo all'interno della stanza dove risiede spesso Ardyn. Me ne accorgo per il concept di Agni lasciato proprio lì, su quel divano.
Lo prendo e lo attacco al muro in bella vista.
Lei vuole che si sappia che è stata lì ed io voglio assecondarla mostrando che non è la sola.
Prendo la fotocamera che ho nello zaino e mi scatto la foto all'interno di quel covo per poi attaccarla al muro e scriverci sotto una semplice parola ovvero...
"Fre-ga-to!"Pronuncio quelle stesse parole che scrivo con quel pennarello indelebile e il sorriso stampato sul viso.
Deve comprendere che si è messo contro le persone sbagliate.
Prendere di mira un nostro compagno non è di certo ben accettato da noi. Soprattutto se è una persona cara e amata come Lucis.
Conclusa l'opera, mi siedo comodamente su quel divano.
So che da un momento all'altro arriverà la mia vittima. I miei uomini sono già in posizione, mentre me ne sto con quel mitra tra le mani e i pugnali già pronti in cintura.
Sento dei passi. Deve essere lui.
Inizio a ridere pensando alla sua faccia schifosa quando mi vedrà. 
Lo vedo passare fuori dalla camera, per poi tornare indietro e guardarmi dubbioso.
"Chi sei? Cos'è successo qui?!"
"Generale Glauca. Mi sorprende che non vi ricordate di me." Dico confondendolo.
"Ci conosciamo?" Domanda comprendendo che potrebbe essere una trappola. Prende la spada e si avvicina, mentre io sorrido e mi alzo.
Tutto sta andando come previsto.
Metto il mitra in spalla e avanzo verso lui girandogli intorno per confonderlo ulteriormente:"Davvero non ti ricordi di me? Che seccatura! Eppure noi ci conosciamo così bene Glauca, oppure dovrei chiamarti con il tuo nome originale...?"
Mi avvicino a lui sussurrandogli quel nome che lui non ha mai detto a nessuno della sua vera identità:"Titus Drautos...?
Lo vedo voltarsi velocemente verso me per colpirmi con l'arma, ma mi scanso alla matrix evitando l'impatto per poi assestargli qualche colpo.
"Tu! Chi diamine sei?! Come sai la mia identità?"
"Sono solo una semplice glaive creata da Verstael, non ricordi?!"
"Non dire idiozie! Verstael crea soldati magitek maschi, non glaive di sesso femminile."
"Purtroppo, i bug di ricerca esistono. Dovresti saperlo."
"Tu menti!"
"Davvero? Allora...perchè ho questo?" Chiedo togliendo il polsino e mostrandogli il polso con il codice a barre.
Quel discorso e quel mio segno ben distinto sembra quasi ricordargli qualcosa, tanto che incomincia a domandarmi:"Chi sei?!"
"Il tuo peggiore incubo!"Rispondo scaraventandolo fuori dalla stanza utilizzando il mitra come spada anzichè come arma da fuoco dando il via definitivamente allo scontro.
Continuo ad utilizzare quell'arma in quel modo. Devo averlo vivo, non morto. La battaglia è piuttosto violenta. Tiro calci e pugni oltre a bloccare la sua spada con il mio mitra. Devo entrare in posizione.
I glaive mi stanno aspettando per coglierlo di sorpresa. Una volta vicino alla posizione, mi faccio colpire di proposito. Mi afferra e mi solleva per poi colpirmi violentemente.


Cado a terra. Ho un piano per privarlo della spada che ha tra le mani, ma devo aggiustare i miei pugnali all'interno dei stivali.
Ed è quel che faccio in quell'attimo.
Metto un pugnale nel lato davanti all'interno dello stivale destro, mentre l'altro lo metto dietro sempre nascosto nello stivale, ma quello sinistro. Devo utilizzarli come protezione per ciò che sto per fare.
Afferro il mitra cominciando a ridere e pulendo il sangue che esce dal labbro.
"Cos'hai da ridere?"
"Adoro quando i ratti schifosi cascano in pieno nella mia ragnatela."
"Che?!"Domanda vedendosi letteralmente investito da me a suon di colpi di mitra.
"Adesso!"Sbraito calciandolo con la gamba destra.
Come mi aspettavo, utilizza la spada per tagliarmela, ma i pugnali parano il colpo.
"Cosa?!" Non ha neanche il tempo di dirlo che utilizzo l'altra gamba per bloccare quella spada per poi sferrargli con violenza il mitra in faccia facendogli perdere l'equilibrio e cadere a terra dove i glaive lo afferrano bloccandolo.
Mi avvicino a lui mentre Luche e gli altri lo stordiscono facendogli perdere i sensi proprio davanti ai miei piedi.
"Ottimo lavoro, ragazzi. Portiamolo nelle celle del re Noctis." Ordino e loro urlano in coro:"Sissignora!"
Vedo prenderlo e gettarlo in quella cella fredda.
Non posso che essere soddisfatta dei miei glaive e compagni.
Finalmente posso prendermi la mia rivincita con questo bastardo che ho davanti ai miei occhi.
Come posso torturarlo oggi?

*Agni*

Me ne sto nel covo a preparare il siero anti-sentenza per Lucis.
"Finalmente pronto." Dico completando l'opera.
"Agni." Sento chiamare Moguri dietro di me.
"Appena in tempo."Affermo voltandomi verso di lei pensando che fosse con Lucis, ma non è così.
Il sorriso che ho sulle labbra sparisce e incomincio a chiedere:"Dov'è Lucis?"
La vedo abbassare il volto e mormorare quelle parole che non avrei mai voluto sentire:"Mi spiace... mi spiace Agni. Io...non sono riuscita a proteggerlo. Ardyn....lui lo ha...."
Prima che potesse finire di dirlo, la boccetta che ho tra le mani mi cade per lo shock.
Tutto quel tempo speso per preparare l'anti-sentenza è andato al vento. 
"Lucis..."Borbotto guardando nel vuoto e cercando di trattenere quelle lacrime che non riesco a non mandare giù.
Mi accascio a terra. La disperazione si propaga in me. Tutto il lavoro fatto è andato perso. 
Moguri mi viene vicino abbracciandomi, ma la cosa non conforta per nulla.
Anche perchè quei sentimenti mi stanno trasformando esteticamente rendendomi oro. E' da molto che non succedeva.
Queste emozioni così dure e forti mi stanno deteriorando letteralmente.
"Agni...calmati..."Mormora con le lacrime agli occhi anche la castana, ma non riesco a stare calma.
Non so se queste emozioni siano bene o male.
L'unica cosa che so è che l'ho scoperto quando avevo solamente tre anni. E' una mutazione genetica data dal sangue Jenova trasmesso da mio padre che si altera e reagisce non in simbiosi con le cellule magiche date da mia madre. Pare che quel sangue e quelle cellule Jenova inglobano le cellule magiche associandole come un corpo estraneo, ma essendo parte di me e percependo anche questo tratto, ha una sorta di mutamento oro che mi deteriora anche interiormente. L'unica caratteristica positiva è che se la usassi durante uno scontro, fungerebbe da giubbotto antiproiettile. Divento indistruttibile e il mio cuore si riveste interiormente d'oro rendendomi completamente una villana come mio padre.
E' proprio questa mia condizione che preoccupò Edea e fece accadere ciò che non doveva succedere.
Comunque, adesso non voglio pensare a me. Ho solo un forte desiderio di ammazzare Ardyn al più presto.
Lui deve capire contro chi si è messo. Fortunatamente già gli ho dato una bella strigliata con Rika, sperando abbia fatto ciò che le ho chiesto.
"Agni..."Sento chiamare Moguri mentre una risata malefica mi esce dalla bocca.
"Lo distruggerò. Gliela farò pagare e tu, Moguri, mi aiuterai. Non è vero?"
"Certo che ti aiuterò."Mi rassicura, ma di certo conciata così non posso andarmene in giro.
Devo calmarmi per togliere queste scaglie oro.
Se le vedesse mio padre cosa penserebbe?



*Sephiroth*

Agni incomincia ad essere strana da giorni. E' diventata fredda e non mi sta più a sentire. Sembra che qualcosa la turba. Forse...è ciò che è successo con Genesis che l'ha resa così?
Non lo so, ma in parte mi sento colpevole di ciò che le è successo.
Se non fossi andato dai creatori, probabilmente non avrebbe avuto problemi con quel tipo. Genesis ha saputo del settore che ritornerà in quello attuale e crede che non voglia saperne più di mia figlia e di mia moglie.
So che teoricamente Edea è sposata con un altro e Agni sarà ripresa per un altro settore, ma... sono pur sempre le mie due donne. Le due persone più care a me.
Sinceramente...mi sto pentendo di ciò che ho fatto, ma non c'è altra scelta. Se il settimo settore non sale, Ardyn non sarà mai sconfitto. I DLC devono finire, altrimenti Agni rimarrà bloccata su Oblitus e per lei non ci sarà mai un futuro al di fuori di lì.
Se lo faccio...se sono disposto a dimenticare loro e ritornare villano...è soprattutto per lei, per la mia bambina. Lei deve essere ricordata. Non può perire lì dentro.
Esco al di fuori di quel covo, vedendola lì, ad osservare Banora e il suo splendore, ma ha il viso coperto.
"Perchè ti sei coperta la faccia?"Domando avvicinandomi a lei, ma freddamente risponde:"Voglio stare così."
Sospiro e mi siedo accanto per guardare l'orizzonte prima di andare nella residenza di Ardyn e seguire gli altri nella finta rivolta dei villani del quindicesimo. 
Silenziosamente le tendo una rosa rossa, ma non l'afferra. Non accetta il dono. Si limita a guardarla per poi spostare lo sguardo verso l'orizzonte.


"Pensavo che le rose e il rosso ti piacessero."Ricordo guadando quel fiore.
"Ho cambiato idea."
"E da quando?"
"Da adesso."Glielo sento dire con un tono quasi arrabbiato. Come se qualcosa le fa male e non vuole dirlo ne tantomeno mostrarlo.
Come padre non posso permettere che abbia delle cose che le fanno male. Non ora.
Voglio essere quel padre che Oblitus mi ha ricordato e che in futuro non sarò.
"Sei arrabbiata per qualcosa?"Le chiedo appoggiando la mano sulla sua, ma c'è qualcosa che non quadra.
Quella mano...è come se avesse scaglie di titanio conficcate all'interno della pelle.


Inizio ad osservarla meglio e noto che quel cappuccio di quella tunica rossa che ha addosso serve per coprire quelle scaglie color oro che le ricoprono il volto e il corpo.
Preoccupato glielo strappo da testa e inizio a guardarla:"Che ti sta succedendo? Perchè sei..?"
"Deterioramento oro. E' così che si chiama. Pare che il sangue di Jenova non si sia legato bene con il sangue magico della mamma. Quando mi arrabbio o provo forti sentimenti negativi... divento così."
Sentendo quelle parole comprendo molte cose della mia vita, anche aspetti che prima non sapevo dare una ragione logica.
"Ecco perchè non prendevano mai il mio sangue." Ricordo di quella volta che Genesis ne aveva bisogno e i dottori mi dissero di no. Che non ero compatibile.
La vedo ridere e rivelare:"La cosa buffa e curiosa è che se ne avessi bisogno io potrei prendere il tuo. Fortunatamente non ne ho mai avuto bisogno."
"Mi spiace."
"Inutile dispiacerti. Tanto ti dimenticherai di me e della mamma. E' quello che vuoi no? In fondo...io e lei...siamo solo una debolezza per te."
Quelle parole feriscono e non poco. Lei non capisce. Se lo faccio è solo per lei.
"Agni io..."
"Lascia stare, papà. Avrei dovuto immaginarlo. In fondo...sei pur sempre un villano."
"Agni, tu non capisci! Io lo sto facendo per te!"
"Per me? E sentiamo? Perchè lo staresti facendo per me? Io volevo solo avere la tua presenza vicino, volevo solo sentirmi parte della famiglia e accettata da te. Cosa che non è successa perchè tu vuoi dimenticarmi!"
"Agni..."
"Tu non sai cos'è che ho passato! Tu non sai cosa succede ai dimenticati lì, su Oblitus."
"Perchè non me ne parli? Io l'ho vista. E' un bel posto. So che ci sono dei pericoli, ma... non sembra terribile."
"Tu non capisci! Tu non sei costretto sempre a ricordare. Tu non ricordi neanche..."Si blocca di colpo. Ha lo sguardo fisso nel vuoto.
"Agni. Agni! Che ti sta succedendo? Cos'è che non ricordo?" Tento di dire, ma sembra paralizzata.
Sono completamente all'oscuro di quella realtà così atroce. Lei sta ricordando. Sta ricordando di quel giorno dove fu uccisa.
"Mamma, perchè non posso utilizzare la magia? Voglio far vedere a papà cos'ho imparato." La sento dire parole senza senso.
"Agni...?" Chiamo mettendole le mani sulle spalle e scuotendola, ma sembra strana. Quasi come se non fosse qui, ma in qualche altro luogo.
Non riesce a sentirmi.
Sentendomi urlare quel nome, Kadaj, Yazoo e Loz corrono e la vedono in quello stato.
"Madre!" Sbraita Yazoo spostandomi e cercando di riprenderla, ma la sento gridare improvvisamente.
"Cercate i filtri per la crisi. Svelti! Dovrebbero essere in stanza sua!" Da ordine quello con i capelli lunghi ai due che accorrono velocemente, mentre lui preccupato quasi più di me continua a scuoterla urlando:"Madre!Madre!"
Poco dopo arrivano i due:"Le pozioni non sono in camera!"
"Cosa?!"
Agni cade a terra quasi come se fosse spinta da una forza maggiore. Improvvisamente perde sangue dal petto. Tutto sta diventando assurdo e chiaro.
Perchè sembrano i stessi segni che aveva nei miei ricordi? Mi sento paralizzato. Non so cosa fare. Sono totalmente impotente dinanzi a quella scena.
Vedo Yazoo avvicinarsi a lei alzandole la gonna. Ha compreso dove ha nascosto le pozioni, ovvero vicino al reggicalze.
"Loz! Dov'è la siringa?! Così non posso dargliela!"Sbraita ancora, mentre Kadaj gliela procura dandogliela in velocità record.
Improvvisamente la vedo prendere letteralmente fuoco e urlare di dolore.
E' questa? E' questa la sofferenza che gli hanno inflitto?
"Papà! Voglio il mio papà!"
Quelle urla di dolore e disperate della mia bambina... così piccola e già ha dovuto ricevere una sofferenza atroce.
Abbasso il volto. Non voglio guardare.


Ma quelle urla... non riesco a tollerarle.
Dinanzi ai miei occhi, quelle immagini chiare di ciò che è realmente successo.
Tutto torna. Quello che le sta succedendo è solamente il ricordo di ciò che doveva essere. Lei...sta ricordando di quel giorno. Si, sta ricordando la primissima ipotesi della mia follia. Quella follia causata dalla perdita sua e di Edea.
Yazoo inietta quel liquido nelle vene della ragazza e il fuoco si dissolve come per magia, così come scompare anche l'oro che ha in volto.
Perde i sensi e quello stesso mio resto la prende tra le braccia portandola dentro al covo, mentre Kadaj mi viene vicino chiedendo:"Cos'è successo?"
"Non lo so. Lei...perchè? Perchè ha avuto quella reazione?"
"E' una condizione dei dimenticati. Era una crisi causata dai ricordi." Mi spiega lasciandomi perplesso.
"Una crisi?"
"Si, Agni le ha abbastanza violente. Abbiamo dovuto farle due dosi invece di una."
"Che vuol dire?"
"Di che avete parlato? Perchè non è una crisi normale. E' stata indotta e non involontaria."
Abbasso il volto. 
Quella reazione....è stata per colpa mia? Sono stato io a provocargliela? Che padre bastardo che sono!
"Comunque sia, credo che dovremo starle vicino adesso, Kadaj. Inoltre il capo deve andare da Ardyn o sbaglio?" Ricorda Loz lasciandomi perplesso.
Che devo fare? Devo attenermi ai piani oppure mandare tutto a puttane e starle vicino?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ravus e Stella si trovano a Tenebrea. La bionda infatti sa che deve proteggere suo fratello da Ardyn e tenerlo lontano dal covo a causa del piano di Sephiroth.
Fortunatamente, il ragazzo ha capito ed ha deciso di restare lì, nel suo regno natale.
"Tranquilla, Stella. Io resterò qui. Tu, va da Noctis. Sephiroth e lui hanno bisogno di te." Gli dice facendola allontanare dal palazzo con un unico obiettivo, trovare Noctis.
Nel frattempo, Luna ha parlato con quello stesso re di una verità abbastanza scomoda per entrambi.
"Dunque è così....?"Mormora perplesso Noctis vedendo la sua regina avvicinarsi.
"Lo so che può sembrare strano, ma...io e Stella siamo sorelle. Inoltre...io non dovevo essere presente nella storia."
"Cos'è che ti fa pensare tutto questo? Perchè dici che...?" 
Lunafreya lo interrompe:"Perchè la scena dell'incontro tuo e suo è stata presa da me."
"Da te?"Domanda confuso non comprendendo a pieno quelle parole, quando la vede sospirare:"Si, da me e Nyx."
"Te e Nyx?"
"Si, ricordi del trattato di pace tra Insomnia e Niflheim? Quello che prevedeva il nostro matrimonio."
"Si, lo ricordo."
"Lì conobbi Nyx. Davanti al quadro di Etros."
"Non può essere..."
"So che può sembrare strano, ma è così. Io... per tutto il tempo... non ho fatto che cercarlo, ma come principessa e futura regina dovevo mantere la parola data a tuo padre e a mia madre. Dovevo adempiere ai miei compiti e sposare te per la pace del popolo." Inizia a spiegargli lasciandolo confuso per poi confessare:"Io...non ho mai provato amore per te, ma solo un forte senso di amicizia. Insomma....siamo stati amici d'infanzia ed è quell'affetto che ho sempre provato."
Il re ci pensa su. Infondo anche lui ha sempre provato lo stesso. 
Si tocca la nuca, quando quel dialogo viene interrotto da Libertus.
"Re Noctis! Abbiamo ricevuto ordini da Rika! Dobbiamo agire in fretta. Ardyn è fuori dal settore."
A quelle parole, Noctis si sposta da Lunafreya e va verso il glaive chiedendo:"Cosa?"
"Dobbiamo rapire Arenea. Non sappiamo se è un nemico o un alleato e hanno chiesto a voi badare a lei."
"D'accordo. Allora ci penserò io." Risponde il re uscendo dalle stanze pronto ad andare verso l'obiettivo indicato, mentre Libertus rimane lì a fissare la regina.
"Avevo saputo che eravate anche voi..."
Luna soride e scuote la testa intuendo ciò che vuol dire:"No, sono viva."
"Credevo di avertelo già detto. Questo posto ospita vivi e morti."Rimprovera Crowe entrando nella stanza e prendendo in giro l'amico.
"Ehi, devo ancora abituarmi a quest'idea."
"E cerca di farlo presto allora, amico."Attira l'attenzione a se Nyx facendosi guardare dal glaive incredulo.
"Nyx...sei proprio tu?"
"Certo che sono io. Chi altro se no?!" 
L'amico si butta nelle braccia del glaive che credeva morto. In fondo è qualcosa di veramente scioccante per chiunque trovarsi le due persone care morte davanti a se in così poco tempo.
"Ehi, basta con i sentimentalismi! Dobbiamo metterci al lavoro."Riprende Crowe facendoli staccare.
"Crowe ha ragione. Dobbiamo difendere la regina adesso che Noctis non c'è."Rivela Nyx facendo annuire Libertus, mentre la glaive inizia a chiedere:"Avete qualche piano per caso?"

E mentre decidono cosa fare, da qualche altra parte c'è una rivelazione scioccante.
Su Oblitus il mare ha condotto un corpo morto sulla riva. E' il corpo del defunto Lucis.
Un nessuno, vedendolo lì senza vita, gli va vicino prendendolo tra le braccia. Ha le lacrime agli occhi.
Piange non solo per la sua morte, ma anche perchè sente di essere cambiata, come ritornata ad essere la nessuno di prima.
Infatti, non sa che morendo quel ragazzo, il suo cuore ha smesso di battere poichè quel battito era dato dal collegamento al cuore del dimenticato rendendola ex-nessuno e non una completa dimenticata anche a lei. Spegnendosi per sempre, quel cuore donato a Xion diventa cenere nel suo petto e quindi nullo.
"Perchè? Perchè non riesco a sentire più nulla?....padre...cos'è successo?"Mormora ripensando al dolore provato quando ha saputo che sarebbe morto dalla sentenza dello shinigami.
Inaspettatamente, dietro di lei, una scia si posa a terra per poi trasformarsi in umano e camminare alle spalle pronunciando:"Ma tu guarda che fortuna sfacciata!"
Quella voce metallica fa sobalzare Xion comprendendo che l'ombra di Noctis è dietro di lei.
Quell'ombra prende Lucis per i capelli, trascinandolo con se nella sua dimora e lasciando la nessuno lì a tremare dal terrore che quel tipo riesce ad emanare.
Nessuno sa infatti che Lucis, facendosi uccidere prima della sentenza, ha alterato il suo destino involontariamente e lo shinigami, vedendo tale gesto ha compreso le capacità nascoste del rosa e vuole utilizzarle a suo vantaggio, ovvero lanciando una sfida. 
Una sfida assai ardua ad Ardyn, assorbendolo e andando su Somniland. Cosa avrà in mente di fare quell'ombra? Ci riuscirà?

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***


Capitolo 32.

*Ombra di Noctis*

Avanzo verso la mia residenza con Lucis tra le mani. Ho intenzione di assorbire la sua anima, ma vengo attaccato di sorpresa dal mio amico Prompto che mi scaraventa a terra per poi ritrovarmelo addosso.
"Ehi, che diamine combini?!"
"Noct, non costringermi a farlo!"Sento dire da lui mentre inizia a menarmi.
"Togliti di dosso!"Sbraito evocando la mia spada.
"Non se ne parla!"Mi urla puntandomi la sua pistola contro.


"Che diamine ti prende Prompto?"
"Non puoi ucciderlo! Non puoi prendere la sua essenza!"
"Perchè?!"
"Ha salvato Rika, non voglio che prendi la sua essenza."
"Si è comportato da eroe e come tale già sai la fine che gli spetta."
"Ha ancora due giorni. Revoca la sentenza. Se lo fai lui vivrà!"
"Perchè devo far vivere un imbranato del genere, eh? Noi siamo deboli, io sono debole! Ci stanno modificando di continuo e se non lo assorbo finirà male per me, per Stella e per tutti quelli che sono legati a me, tu compreso."
"Chi se ne frega!"Mi sbraita contro iniziando a piangere e abbassando l'arma per poi continuare:"Chi se ne frega, Noct. Eh? Noi siamo destinati a morire se continuano così. Lo faranno ancora e ancora. Non importa quante vite assorbiremo, loro ci modificheranno sempre com'è successo da più di dieci anni. Io...non ce la faccio più. Preferisco morire piuttosto che rimanere qui in eterno."
Quel suo pianto disperato su di me... 
Tutta questa storia... 
Lucis senza vita a terra...
Volevo prendere la sua essenza, quella che ho bloccato dietro a quel sigillo, ma Prompto... 
Lui ha ragione. Non posso ucciderlo. Lui non è coinvolto in tutto questo. Se siamo qui bloccati è per causa di Ardyn, ma per fargli capire dobbiamo dichiarargli guerra.
Volgo lo sguardo verso Lucis e un'idea mi pervade nella mente.
Ardyn ha paura di lui, dunque perchè privarlo della vita quando posso utilizzarlo a nostro vantaggio?
"Prompto..."Chiamo facendolo alzare il volto verso me per poi dirgli:"Hai ragione. Prendi Lucis è portalo nella sala del trono. Raduna anche gli altri. Ho un piano nella mente."
Con questo mi dirigo in quella sala dove trovo in poco tempo sia lui che Gladio.
"Noctis, cosa vuoi fare con Lucis?"
"Molto semplice, Gladio. Ho parlato con Prompto ed ha ragione."Affermo avanzando verso il mio trono e sedendomi sopra per poi continuare:"Assorbire anime ci fa solo guadagnare tempo. Dobbiamo estrerre il problema dalle radici e per radici intendo Ardyn."
"Ardyn?"Sento ripetere quell'ombra bruna che ho difronte.
"Ho intenzione di rimandare l'eroe a Somniland. Quindi, preparatevi ad uno scontro. La guerra con Ardyn sta per avere inizio."Annuncio, ma Prompto non sembra esserne convinto.
"Noct... non puoi farlo. Ci uccideranno tutti."
"Dobbiamo rischiare. Dopotutto sei stato tu a farmi aprire gli occhi. Ardyn ha in pugno i villani, ha inginocchiato Somniland e ci sta torturando giorno per giorno. Così nessuno di noi andrà avanti. Dobbiamo agire."
"Mandare Lucis nuovamente su Somniland è una pazzia! Lui sarà anche diventato l'eroe di Oblitus morendo, ma è pur sempre un incapace!"Inizia ad urlare Gladio contrariato, ma non voglio starlo a sentire. 
Ormai ho preso la mia decisione. Inoltre...Stella è venuta da me per fargli togliere la sentenza e so che con questo gesto avrò la sua riconoscenza e appoggio. Solo così, magari, il me di Somniland si unirà con il sottoscritto.
"Come ho già detto, dobbiamo rischiare. Devo fare in modo che Ardyn venga qui e si confronti con il vero villano che doveva essere in quel settore.
Safay è realmente incavolato e ci sarà molto più d'aiuto di quanto immaginiate. Lui sa come controllare i soldati magitek."
"Ma così metterai Oblitus e Somniland in pericolo."Protesta Prompto.
"Di Somniland non mi interessa. L'importante è la pace su Oblitus. Qui, vita e morte proseguono. Stanno distruggendo l'equilibrio ed io sono debole. Se non si fa qualcosa adesso, perirò insieme a tutti gli Oblitusiani, voi compresi. Non posso permettere che finisca così. Non senza combattere."
Le mie parole sembrano essere comprese da quei due. Guardo l'ora. E' il momento di cancellare la sentenza.
Mi avvicino a quel corpo sorpassando i miei due compagni. Mi accovaccio e pronuncio:"Mortem abit."
I miei occhi si illuminano di rosso intenso. Appoggio la mano al petto evocando le spade che girano intorno a me. Ho poca energia, ma può bastare per risvegliarlo e togliergli la sentenza. Scie luminose di fumo tinte di un colore blu-grigiastro invadono il suo numero trasformandolo in una cicatrice e bloccando quelle fiamme ancora accese su quel petto anche se minime. Perdo l'equilibrio nella conclusione del processo. Ha assorbito più energia di quel che pensavo.
"Noct..."
"Sto bene, Prompto. Gladio. Non pensare a me. Va a controllare Ignis."Inizio a impartire ordini alzandomi, ma le gambe non reggono il mio peso e cado.
"Noct!"Mi chiama l'ombra bruna correndo verso me. Mi prende spostandomi da lì. Mi fa sedere sul mio trono. Ho dolore ovunque e la debolezza che mi assale.
"Noct... stai bene?" Continua a domandarmi il biondo preoccupato.
"Si, sto bene. Spero solo che ci sia un modo per riprendere l'energia. Altrimenti dovremo far scappare qualche blank e assorbirlo." Rifletto mentre Gladio esce dalla stanza eseguendo i miei ordini di andare da Ignis.
Adesso non ci resta che aspettare il risveglio di questo dimenticato e attuare il piano.

*Lucis*

Il pavimento freddo e la stanza tetra mi avvolge completamente riaprendo inaspettatamente gli occhi. Mi sento confuso e la testa mi scoppia.
Mi guardo il petto e sembra che la sentenza si sia arrestata. Com'è possibile? Sono ancora vivo?
Inizio a toccarmi petto, braccie, gambe e volto per poi sbraitare euforico:"Sono ancora vivo! Non ci posso credere! Sono vivo! Gliel'ho messo a quel servizio a quel bastardo di Noct. Avrebbe dovuto saperlo che io, Lucis, sono un eroe che sa il fatto suo. L'eroe del sedicesimo settore...sperando che non sia tutta una menzogna. Insomma...non mi piacerebbe essere preso per il culo solo perchè sono un po' imbranato. Eppure non capisco. Pensavo di essere morto... Aspetta....Meia. Dov'è? Dov'è che sono finito? Cos'è questa sensazione di terrore che ho?"
"Così io sarei un bastardo."Sento dire da qualcuno ale mie spalle. Non posso non comprendere chi è.
Quella voce metallica è inconfondebile. 
Mi volto pian piano vedendolo lì, poco distante da me.
E' seduto sul suo trono, quasi annoiato dal mio modo di fare. Mi sta fissando e la cosa non preannuncia nulla di buono.



"Io....veramente...cioè...."Cerco di trovare una via di fuga, ma purtroppo non ne vedo.
Inaspettatamente mi dice:"Devo complimentarmi con te. Nessuno è mai riuscito a sfuggire alle mie sentenze con così tanta facilità."
"Che?"Mormoro non comprendendo cosa voglia dire. Poi mi guardo il petto ricordandomi della sentenza che stranamente è stata tolta pur rimanendo quella cicatrice che segna i due giorni che mancavano alla mia morte:"Che significa?"
"Significa che sei vivo e non posso toccarti. Sei morto in un altro modo e oltrepassando la data che ti ho dato, la sentenza svanisce. Dovevi morire ucciso da un nessuno come Xion, ma ti ho trovato senza vita e con la sentenza bloccata a due giorni prima dell'evento. Inoltre, il tuo gesto eroico ti rende speciale. Sei un eroe per Oblitus adesso e non voglio far del male all'unico eroe presente su questo mondo."Rivela lasciandomi sempre più confuso a chiedere:"Cosa? Io....un eroe?"
"Le tue gesta eroiche sono arrivate qui. Avevi una pozione anti-sentenza a portata di mano e l'hai sprecata per salvare Rika, avevi due giorni di tempo e un'altra pozione pronta, ma hai preferito sacrificare la tua vita per lei, per Meia. Questo fa di te un eroe."
A quelle parole mi scappa una risata che rimbomba come un eco all'interno di quel palazzo.
"Cos'hai da ridere?"
"Oh...Noct! Sei davvero spiritoso. Io un eroe? Tsk...ma mi hai guardato bene? Non  ne combino mai una giusta, faccio sempre arrabbiare tutti, sono un logorroico petulante che non sa tenere nemmeno una spada tra le mani. Inoltre ho il senso dell'orientamento e della resistenza pari a zero. Come potrebbe qualcuno come me essere un eroe?"Comincio a dire continuando a ridermela.
"Essere un eroe significa sapersi sacrificare per gli altri. Zack si è sacrificato per trovare Aerith, Nyx si è sacrificato per salvare Lunafreya e Libertus, Regis si è sacrificato per salvare suo figlio, Sylvia si è sacrificata per salvare Ravus e anche Noctis di Somniland si è sacrificato per dare agli altri l'alba del domani, ma come loro ce ne sono di altri che silenziosamente si sacrificano per qualcuno e nessuno se ne accorge. La tua morte, il tuo sacrificio ha bloccato la sentenza e ti ha reso ciò che sei ora, un eroe. La sentenza sarebbe dovuta finire circa un'ora fa e saresti morto tra le braccia di un nessuno, ma non è andata così e tu ne sei uscito illeso."Mi spiega, ma non riesco a capire.
"Aspetta un attimo. Com'è possibile che sono vivo? Non ci sto capendo nulla!"
"Sei vivo perchè hai bloccato la sentanza, ma anche se non ci saresti riuscito credo che comunque saresti vivo."
"Cosa?"
"Io...cioè... Stella voleva che ti aiutassi ed è quello che ho fatto. Ora, se vuoi continuare il tuo percorsoda eroe, fallo pure, ma trovati qualcuno durante il viaggio. Ne avrai bisogno.Inoltre, Prompto ha insistito per darti la vita nuovamente." Fa notare l'ombra bionda vicino a lui che non perde tempo a ribattere:"E' il minimo dopo che ha salvato Rika dalle tue mani."
"Ti ho  già spiegato che non è stata una cosa voluta, ma dovuta."Iniziano a discutere i due ed io, euforico sbraito:"Wow! Grazie Noct, grazie Prompto! Sai.... a vederti bene non sembri così terribile come si dice."
"Mi sono indebolito. E' anche per questo che ti ho dato vita. Mi devi aiutare. Devi aiutare me e Stella a distruggere Ardyn. Se continua con i DLC noi moriremo tutti e non possiamo permetterci una cosa del genere."
"Beh...consideralo fatto!" Accetto l'incarico, inoltre...è il minimo che posso fare dopo avermi data un'altra possibilità, o sbaglio?

*Sora*

Mi ritrovo a camminare insieme ai miei compagni verso il nono settore. Devo tornare a Kingdom Hearts e verificare la condizione dei miei compagni, ma durante il tragitto, incontro una strana ragazza vestita di rosso. 
Non è sola. Ha altri tre tipi accanto a se e sembrano essere dei nessuno, ma... stranamente possiedono sentimenti. 
Possibile che ci siano dei nessuno del genere?
"Ma tu guarda..."La sento dire mentre avanza verso di me e continua:"C'è Sora."
"Scusa, ma ci conosciamo?"Domando confuso non ricordandomi di lei.
"Tu no, ma io ti conosco. Mi chiamo Agni. So molte cose su di te, Sora."
Preoccupato, afferro la mia keyblade accompagnato dai miei compagni che prendono anche loro le armi.


"Mpf...calma, calma. Non voglio farti del male. Ci siamo già incontrati su Oblitus, ma come al solito l'avrai dimenticato. In fondo, Oblitus non è un posto per coloro che sono stati ricordati e ricollocati su Kingdom Hearts. Anzi, è una vera fortuna che tu mi abbia incontrata."
"E perchè mai?"Chiedo confuso, ma le idee vengono scombinate ancora di più da quelle parole da quella tipa che mi domanda:"Conosci Loveless?"
"Loveless? Cos'è?"
"Un poema scritto dai creatori. E' buffo come si siano ispirati a te."
"A me?"
"Si, a quelli come te, Sora. A quelli provenienti da Kingdom Hearts."
"Ma di che parli?"
"Questa deve essere fuori di testa."Ipotizza Paperino vedendola avvicinarsi.
"Mpf...certo che no. Loveless parla ha più di un elemento chiave. Parla di tre ragazzi, uno vola via, un altro è fatto prigioniero e chi rimane diventa l'eroe. Birth by sleep è stato d'ispirazione per i creatori proprio sulla base di questa idea."
"Birth by sleep?" Inizio a domandare confuso.


"Ti hanno preso sia da bambino che adesso da ragazzino e non sai quanto ti invidio per questo."La sento dire, ma non capisco i suoi discorsi. Sono troppo confusi.
"Io non riesco a capire i tuoi discorsi. Sono troppo confusi. Parla chiaro! Che stai dicendo?"
"Yuk, neanche io riesco a capirla."Batte Pippo seguito da Paperino:"Spiegati meglio. Quack!"
"Ventus, Aqua, Terra. Loro sono i tre ragazzi. Terra, un lui forte che è stato a contatto con Xehanort, lui è sprofondato nell'oscurità, ma è riuscito ad uscirne. Aqua, per salvare Terra, è diventata prigioniera dell'oscurità ed è rinchiusa chissà dove, e in fine abbiamo Ventus, anche detto Ven, è volato via tramite il sacrificio dando a te la facoltà di padroneggiare la keyblade e proseguire la sua strada. Essendo l'unico rimasto libero, Terra ne è diventato inconsapevolmente l'eroe. La cosa adesso ricade su di te, Sora."
"Su di me?"
"Hai il dono della dea, il saper padroneggiare la keyblade, ma c'è una cosa che Loveless dice. Parla di tre persone, ma letta per bene si ipotizza che ci sia una quarta se non addirittura una quinta."
La vedo prendere un libro e leggere:"Eroe dell'alba, Guaritore dei mondi. L'anima spezzata aveva sogni nel domani....Sai questa prosa a chi si riferisce?"
Mi guarda ma ancora non comprendo. Scuoto la testa e quello sguardo diventa stranamente rassicurante:"Si riferisce a tre persone di Kingdom Hearts. Tu sei il guaritore dei mondi, quello destinato a portare pace, ma gli altri? L'eroe dell'alba e colei che aveva l'anima spezzata? Secondo te chi potranno mai essere?"
Tutto tace. Non la capisco.
"Ok, provo a farti un ulteriore domanda. Dove sono Kairi e Riku? Cosa sono loro?"
"No, non è possibile."Mormoro comprendendo quelle parole. 
"Kairi aveva l'anima spezzata dal sogno di rincontrarti, Riku è l'eroe dell'alba poichè prosegue il suo viaggio nell'oscurità, diventandone la luce."
"Il tutto però finisce con il sacrificio."Continuo a dire cercando di comprendere quella tipa.
"Gli eroi sono fatti per essere sacrificati per il bene dell'umanità, caro Sora. Altrimenti Ventus non avrebbe dato a te la facoltà di brandire a Keyblade."
"No, è una menzogna. Non può essere vero!"
"Lo sai molto bene che è vero. Solo perchè sei passato per il castello dell'oblio e hai dimenticato non vuol dire che non sia vero."
La vedo allontanarsi e allora la fermo:"Dove vai?"
"Ho questioni più importanti da fare che perdere tempo con un ragazzino. Se vuoi un consiglio, andrei immediatamente a cercare Riku e Kairi. La storia di Loveless non ha fine, ma solo un inizio."
La vedo avanzare per poi fermarsi e voltarsi ricordando:"Ah..quasi dimenticavo."
Torna indietro mettendomi quel libro tra le mani per poi dire:"Non considerarmi alleata, perchè io sto solamente con la mia gente e se decido di fare una cosa che sia giusta o sbagliata, me ne frego altamente. Sappilo! Comunque sia, leggerei questo libro durante il viaggio. Buona fortuna." 
Con queste parole mi scompiglia i capelli e si allontana insieme ai tre, lasciandomi quel libro tra le mani. Sono perplesso. Non è possibile.
Perchè trarre ispirazione proprio da questo? Possibile che allora il mio mondo sia collegato a Somniland, che quell'isola, quella mia casa, è qui proprio per questo progetto?
Inconsapevolmente, nel covo di Genesis, sta succedendo l'inferno proprio per causa del libro.
"Dov'è?!" Sbraita Genesis andando avanti e indietro per il covo.
"Cos'hai perso?"
"LOVELESS! Il mio libro! Dov'è?" 
A quella domanda, Angeal inizia a ridere.
"Cos'hai da ridere?"
"Oh...credo solo che è peggio del padre."
Genesis comprende subito cos'è successo. Agni non si vuole fermare al fatto che lo sta deteriorando fisicamente, ma vuole distruggerlo anche interiormente privandolo dell'unico amore della sua vita, LOVELESS.
"Agni! Quella vipera bastarda ha preso il mio poema! Dov'è?"
"Di certo non è qui."Replica l'amico facendogli notare che non è l'unica cosa che manca in quel covo.
"Dove sono i suoi resti? Maledizione! Se n'è andata con loro quella bastarda! Rivoglio il mio libro!"
L'urlo di Genesis arriva alle orecchie mie stranamente.
"Cos'è stato?!"
"Yuk, sarà stato sicuramente un gatto." Ipotizza Pippo, seguito da Paperino che incita:"Forza, muoviamoci. Questo posto da i brividi."
Così ci allontaniamo da lì per andare a Kingdom Hearts e scoprire cosa sta succedendo.

*Agni*

Ho lasciato Sora nella città dimenticata del settimo settore con il libro di Genesis in mano.
Sicuramente quel bastardo starà dando i numeri non trovando il suo amato LOVELESS, ma non potevo non farlo.
Insomma...si è messo contro di me e non potevo fargli solamente lo scherzetto del coltello. Altrimenti non sarei figlia di mio padre.
Adesso sono diretta verso il quindicesimo per avvertire Rika su Lucis. Ho lasciato indietro anche i resti di mio padre per non dare nell'occhio, ma quanto pare non sono stata fortunata come l'ultima volta.
Sono stata avvistata.
"Reno! Non stare fermo! E' lei! Prendila!" Sbraita Knife facendo voltare il rosso verso di lei a domandare confuso:"Che?!"
"E' lei quella che cerchiamo! E' la strega di Jenova!"Continua a sbaitare mentre mi insegue e facendo correre anche l'altro turk con lei.
Sono stata scoperta. Avrei dovuto andare nel quindicesimo settore per il funerale di Lucis e avvetire Rika su quanto accaduto, ma se mi prendono, come faccio? Come faccio a dirglielo?
Corro più velocemente possibile, ma mi ritrovo in trappola. Sono finita con le spalle al muro. Non ho altra scelta che combattere, ma voglio prima cercare di sdeviarla e confonderla.
"Agni..."
"Knife..." Mormoro il suo nome sentendomi chiamare. Mi volto verso di lei vedendomi con le spalle al muro.
"Qual buon vento ti porta qui?"
"Come fai a ricordarti di me?"Arrivo subito al punto, ma sembra non volermi rispondere:"Le domande qui le faccio io."
"Sappi che non starò per molto. Sono venuta solo a salutare una persona prima di essere ripresa."Tento di rassicurare, ma il discorso sembra non avere un filo logico.
"Non so che legami hai, ma ho sentito alcune informazioni su di te. Ho saputo che eri la strega di Jenova ed eravamo in contrasto."
"Come sai queste cose?"
"Perchè ti interessa saperlo?"
"Come posso risponderti senza sapere a che devo tutta questa tua conoscenza su di me?"Domando vedendola avvicinarsi sempre più.
"Sei la figlia di Sephiroth, non è vero?"
"Anche se lo fossi, sta tranquilla. Ormai è passato. Se mi riprendono non sarò più la strega di Jenova, ma semplicemente Agni."Ribatto preoccupata per il suo avanzare con quell'arma tra le mani.
Non posso aspettare. Volgo le mani verso di lei, pronta ad utilizzare la mia magia, ma mi ferma.
"Abbassa le mani e la tua magia. Ho delle informazioni che voglio sapere su questa."Mi dice sorprendendomi e prendendo una sfera dalla tasca abbassando la guardia.
Nel vederla mi rendo conto fin da subito cos'è. E' la mia sfera di presentazione. Il suo colore rosso intenso con sfumature di acqua marina è inconfondibile.
"Come l'hai avuta tra le mani? Quella non appartiene a te."
Inaspettatamente mi risponde:"Lo so. Infatti appartiene a te, dico bene? Inutile che menti. Hai detto che sei una villana nella presentazione iniziale."
"Non l'ho detto!"
"Invece si. Hai detto che tendi all'oscurità invece della luce."
"Ero solo una bambina."
"Ed una bambina non può di certo dire cose a caso." Continua a dirmi alzando quella sfera verso la luce solare che proietta le immagini.

*Immagini della filmosfera*

Quella sfera proietta quelle immagini di me. Avevo solo dodic'anni quando mi presentai. I creatori mi stavano dando la possibilità di crescere graduatamente in quel posto e Moguri, come mio tutore, non poteva far altro che registrarmi ogni volta per evitare che i miei ricordi fossero persi o intaccati dagli eventi.
"Su, Agni. Guarda qui!"
"Moguri, dai! Non sono più una bambina." Inizio a mormorare standomene seduta su quella sedia, mentre la castana si avvicina a me riprendendo anche la sua faccia.
"Dai, piccola. Guarda quanto siamo belle! Così nessuno delle due si dimentica l'una dell'altra. Avanti, presentati."
"Ma io non voglio. Perchè devo farlo ogni anno?"
"E' per i tuoi ricordi. Non vorrai mica dimenticarti di me e di chi te?" Mi convince Moguri facendomi sospirare e dire:"E va bene! Ma sappi che mi scoccio di farlo ogni volta."
"Questa sarà l'ultima volta. Promesso."
"Hai incrociato le dita! Non vale!"Esclamo euforica sentendo la risata di Moguri di sottofondo essendo ritornata dietro la telecamera.
"Avanti. Presentati."
"Mi chiamo Agni, sono la figlia di Sephiroth e di Edea. Sfrutto la magia come mia madre ed ho la stessa astuzia di mio padre. Probabilmente mi metteranno in qualche settore a breve e quindi devo per forza fare questa stupida presentazione di volta in volta."
"Su, via. Non essere scontrosa. Parlami un po' di te. Come ti vedi?"
"Mi vedo dimenticata. Dimenticata da tutto e da tutti ed essendo tale non ho bontà, ma neanche cattiveria dentro me. Sono oscurità e luce allo stesso tempo, ma alle volte credo di essere più tendente all'oscurità che alla stessa luce. Forse...è perchè sono figlia di un villano. Chissà..."Penso ad alta voce abbassando lo sguardo. 
Ricordo molto bene quel momento. Ero turbata perchè non mi permettevano di entrare in nessun settore e ripetere la prassi di volta in volta è davvero estenuante.
"Agni..."
"Moguri, secondo te diventerò una villana come papà?"
"La strega di Jenova è come la nonna e il padre."Interrompe una voce facendo voltare la telecamera verso di lei. Knife.
"Knife, va via. Tu non sei di aiuto in questo momento. Stiamo riprendendo e poi tu non dovresti nemmeno essere qui. Sbaglio o tra qualche mese ti riprenderanno nel settore sette? Se è così perchè non vai....?" Sento dire all'interno della sfera a Moguri.
Il filmato si interrompe proprio quando lei le chiede di andarsi a preparare psicologicamente e fisicamente per il trasporto all'interno del settore.
Probabilmente è questo che vuole sapere.

*Fine immagine filmato*

La vedo abbassare la sfera e avvicinarsi a me chiedendomi:"Perchè non ho ricordi di questo posto? Cos'era?"
"Oblitus. E' il mondo dei dimenticati dalla square. Tu, piuttosto, com'è che l'hai avuta?"
"Ho fatto conoscenza con un tipo del quindicesimo settore.Si chiamava Loqi, lo conosci? Si è dimostrato molto gentile a darmela."
"Come ha fatto questo Loqi ad averla?"
"Non ne ho idea, ma ho sentito molte cose su di te. Ho sentito anche da un tipo incappucciato di nero che tu sei colei che ha trasformato degli esseri chiamati Nessuno in Dimenticati. E la cosa più buffa è che l'hai fatto solo per farti proteggere da loro perchè ti eri fatta tanti nemici. Dimmi, non è così?"
Quelle parole mi fanno abbassare la guardia. Reno mi sta per attaccare e non posso difendermi. Non ho le mani pronte all'uso della magia.Fortunatamente in mio aiuto arriva Yazoo a bordo di una moto. Sferra un colpo con la sua gunblade colpendolo in pieno sull'arma facendogliela volare e mettendosi di mezzo tra me e Knife.
"Sali!" Mi grida tendendomi la mano ed io l'afferro salendo al volo per poi allontanarmi con lui.


Mi accorgo che dietro ci sono anche Loz e Kadaj con le loro moto pronti a seguirci.
Non abbiamo tempo. Devo avvertire Rika di quanto è successo a Lucis. Abbiamo un funerale da organizzare e lo faremo a qualsiasi costo.

*Noctis*

Il discorso con Luna, quelle verità su Stella e su di lei, mi hanno lasciato abbastanza perplesso, ma non posso pensare ai miei sentimento ora. Devo badare al mio regno. Ardyn è in giro e potrebbe fare di tutto.
Ecco perchè devo agire adesso. Comprendo anche la preoccupazione del fatto che Arenea è in giro, libera. Non sappiamo se è un nemico o un alleato, ma solo incontrandola potrò saperlo. Fortunatamente, non ho molta strada da fare. La vedo fuori dal palazzo e, inaspettatamente, non è da sola. C'è Stella con lei e sembrano parlare di qualcosa.
"Stella..."Chiamo sorpreso nel vederla, ma il suo atteggiamento sembra abbastanza diverso.
"Noct, non abbiamo tempo. Devo tornare da Ardyn prima che ritorni. Ho spiegato la situazione ad Arenea. E' dei nostri!" Spiega sinteticamente per poi allontanarsi da me, mente mi avvicino a loro.
"Ehi, aspetta!"
"Noctis, non abbiamo tempo!" Mi riprende Arenea facendomi voltare verso di lei, mentre continua:"Ardyn è molto astuto e pericoloso. Dobbiamo agire in fretta. Ravus è tornato a Tenebrea per difendere sua madre da una probabile ira di quel bastardo. Dobbiamo mobilitare i tuoi glaive all'interno di Tenebrea. Altrimenti, basterà un attacco a mandar giù tutto."
"Si, certamente. Chiamerò i miei uomini e..." Tento di dire quando qualcuno dietro di me, interviene nei miei discorsi.
"I miei glaive non si muovono da qui, chiaro?"
Mi volto e vedo che a parlarmi è lei:"Rika?"
"Dobbiamo avere un buon esercito anche qui, almeno un uomo per ogni prigioniero presente."
"Cosa? Li avete catturati tutti?"Domanda sorpresa Arenea avendo come risposta un cenno con la testa dalla castana che continua:"La maggior parte è stata presa. Stiamo cercando di capire se Jecht è riuscito ad intrappolare Seymour, ma sarà un po' difficile saperlo al  momento. Inoltre, non c'è bisogno di preoccuparsi. Finchè Stella rimane a sorvegliare Ravus, lui non corre pericoli."
"Dimmi un po'. Non ti ho mai vista da queste parti. Chi saresti?"
"Generale dei glaive traditori, Rika Drautos. A tal proposito, credo che dovreste vedere una cosa, re Noctis." Mi dice lasciandomi incuriosito.
"Una cosa?"
"Si, si tratta di chi ho in ostaggio, il generale Glauca. Io già lo sapevo, ma penso che voi, mio re, non ne siete a conoscenza."
Incuriosito da quei strani discorsi della castana, inizio a seguirla dove si trovano le celle. Dinanzi ad una c'è Luche e Tredd. Vedendoci arrivare, Tredd si avvicina mettendo la mano in petto e dicendo:"Signora, si è svegliato."
"Ah...molto bene. Credevo che a furia di prenderlo a botte lo avessi ridotto ad un vegetale. Mpf....che delusione."La sento mormorare e tutto questo sembra non aver senso.
Mi avvicino alla cella e vedo lui, Titus Drautos. Avevo sentito che si è unito alla battaglia dei traditori  glaive, ma non credevo facesse parte dei piani di Ardyn.
"Dove sono le chiavi?" Incomincia a chiedere ai suoi uomini.
"Non vorrai entrare lì dentro, spero." La guarda Luche avendo come risposta un semplice sorriso subdolo.
Tutti noi ci siamo resi conto che ciò che ha in mente quella tipa non è nulla di buono, anche lo stesso Drautos che vedendola prendere le chiavi e aprire la serratura lasciandole nelle mani di Luche ha compreso il peggio.
Si è alzato guardandosi a destra e a sinistra.


Sente che c'è qualcosa sotto, ma non sembra comprenderlo a pieno. Mi avvicino a quelle sbarre guardando quella scena abbastanza strana di quei due.
La vedo sferrare un calcio diritto nello stomaco del generale facendolo cadere a terra. Non sta mostrando alcuna pietà.
"Chi diamine sei?!"
"Non sai da quanto tempo ho desiderato questo momento, tesoro." Dice Rika abbassandosi verso di lui e prendergli il mento con una mano chiedendogli:"Dimmi. Ti ricordi di me?"
Quel tocco fa ricordare a quel generale chi ha davanti a se. Quasi tra l'angoscia e lo stupore mormora quel nome:"Rika...?"
"Molto bene..."Sussurra la tipa per poi prenderlo per la gola e sbatterlo con la testa nel muro:"Hai fatto male i conti, paparino. Io sono molto più forte di te. Finalmente posso avere la mia rivincita."
"Cosa?"
"Volevi farmi un soldato, no? Guardami! Sono molto più di quello! Sono bene e male, sono uomo e donna allo stesso tempo ed è tutta colpa tua e di quei bastardi dei creatori se sono così!"Sbraita la tipa dandogli numerosi calci.
Stranamente non riesce a difendersi. Sembra confuso.
"Di che diamine stai parlando?"
"Vi siete tutti presi gioco di me! Tutti! Ed io la farò pagare ad ognuno di voi, iniziando proprio da te. Ho preso i tuoi uomini al mio comando, ho nuovi compagni al mio fianco. Sappi che se c'è da uccidere per riconquistare chi sono, lo farò senza problemi. Se osi solamente sfidarmi o pensare di farlo, giuro che non ci penserò due volte a piantarti una pallottola in petto e un pugnale nelle palle, intesi?!"
Certo che questa Rika quando si arrabbia è davvero terribile. E' questo il primo pensiero che mi sale nella mente.
Si sta comportando come una villana, ma emette terrore puro perchè non riesci a comprendere le sue decisioni ne tantomeno ciò che le passa per la testa.
Vedo quel generale alzare lo sguardo verso di lei e dirle:"Non hai nemmeno un minimo di riconoscenza per quest'uomo che ti trovi di fronte e ti ha allevata come sua figlia, non è così?"
"Riconoscenza? Tsk...non farmi ridere. Tu mi hai allevata solo perchè ero un soldato magitek. Ero una bug cromosomica, non è difficile da comprendere. Se tu mi avessi realmente allevata, sapresti che vado in tilt sentendomi chiamare in un determinato modo. Sapresti che sono una vera e propria macchina da guerra, una serial killer per intenderci. Complimenti, davvero. Questa macchina che hai creato con le tue stesse mani ti ridurrà alla rovina. Sarò il tuo peggior incubo!"Sbraita queste ultime frasi calciandolo con e facendolo piegare dal dolore.
La vedo uscire dalla cella e voltarsi verso me.
"Re Noctis, tutto ciò che avete visto, deve rimanere dietro quelle sbarre."
"Certamente."
"Non lasciatevi ingannare da lui. Vuole solo il male di tutti noi." Mi dice per poi voltarsi verso Luche che comprende e chiama agli attenti:"Avete sentito ragazzi?!"
"Sissignore! Per l'onore e la patria!"Sbraitano gli altri due glaive quel loro motto.
"Lasciate perire quel bastardo in cella e se vedo solo uno di voi provare a liberarlo o parlare della cosa, giuro che non vedrete il sole sorgere l'indomani."Continua la glaive facendo urlare ancora i tre:"Sissignora!"
Quel comando che ha su quei tre, mi lascia senza fiato. Altro che ufficiale. Secondo me questa qui dirigeva qualche esercito o cosa. Davvero non riesco a spiegare come fa a tenere in riga tutto e tutti. Inoltre è riuscita a piegare Drautos molto facilmente. Possibile che i dimenticati abbiano una determinazione così forte e dominante su ciò che vogliono realmente?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Il piano sta andando a gonfie vele. Ardyn non si aspetta di trovare ciò che lo attende.
Eccolo ritornare nel settore, all'interno della sua residenza.  Le disposizioni date da Sephiroth sembrano confonderlo, anche perchè sono coinvolti anche i Nessuno all'interno del piano.
"Ragazzi, sta venendo!" Avverte Roxas correndo all'interno delle stanze dove tutti si preparano ad inscenare l'attacco a sorpresa dei villani del settore quindici.
"Ardyn!" Lo chiama Axel fermandolo e dando il tempo agli altri di prepararsi al meglio.
"Cosa c'è?"
"E' successa una catastrofe."
"Una catastrofe?"
"Si, ci hanno traditi e attaccati. Fortunatamente sono riuscito ad uscirne solo con qualche graffio, ma gli altri..."Mormora facendo preoccupare il villano del quindicesimo settore.
Egli, infatti, si aspetta di trovare quelli del quindicesimo e non quelli che ha capito essere dei traditori.
Avanza velocemente verso le camere trovando tutto sottosopra. I villani si sono sparsi ovunque e la confusione aumenta sempre più nella mente di Ardyn.
"Cos'è successo?!"
"Ci hanno attaccati."
"Chi è stato?!"Domanda ancora il villano, ma Axel non ha tempo di rispondere.
"L'hanno presa. Non è possibile....l'hanno presa!"Fa finta di mormorare scioccato Caius facendosi trovare in un angolo della stanza, con delle ferite per il corpo e le mani tra i capelli.
"Chi hanno preso?!"Fa finta di chiedere il nessuno.
"Yeul.....lei....ha preso Yeul."
"Lei?" Domanda incredulo e preoccupato Ardyn.
Avanza velocemente verso le stanze nascoste dove ha i monitor a portata di mano per vedere cos'è successo, ma nell'andare in quelle camere si accorge di qualcosa.
C'è qualcosa vicino al passaggio per le stanze segrete. Il concept di Agni è attaccato alla parete insieme ad una foto di Rika.
Quella frase scritta con quel pennarello ad inchiostro indelebile, quel 'fregato' fa comprendere qualcosa ad Ardyn. Qualcosa che lo preoccupa e non poco.
Quelle due sono state all'interno della residenza.
Avanza diritto verso le camere nascoste trovando i filmati di Rika e Agni che mettono fuori uso le telecamera di sorveglianza.
In uno dei video si vede chiaramente la strega prendere Yeul con se e la cosa lo confonde.
L'oggetto che manovrava Caius è finito in mani nemiche. Non può permettersi una cosa del genere, soprattutto se questa è una lei del sedicesimo settore.
In uno dei filmati c'è anche Rika che, più bastarda di Agni, ha deciso di girare una cosa.
Si vede il suo volto sorridente prendere la telecamera e dire:"Ciao, Ardyn. Credevi davvero di riuscire a farcela? Sappi che noi siamo molto più forti di quel che credi e se provi solamente a toccare uno dei nostri compagni, giuro che non avrai vita lunga. Stai andando verso l'eroe sbagliato perchè lui non è altro che un nostro ripiego. Fidati, al tuo ritorno non troverai nulla. I tuoi uomini sono nelle nostre mani. Ci hanno dato una mano a mettere sottosopra tutto. Agni, ricordami di ringraziare Seymour. Sai, è lui che ci ha cercato e ci ha detto di fartela pagare. Il video finisce qui e anche gli attacchi da parte nostra, ma credimi, se hai fatto del male a Lucis, giuro che mi farò rivedere molto presto."
Quella registrazione finisce e tutto sembra essere ormai andato. 
"Maledizione!" Sbraita Ardyn gettando tutto ciò che c'è in quella stanza per aria per poi affermare:"Avrei dovuto capirlo! Qui tutti remano contro di me! Devo trovare quelle due e distruggerle con le mie stesse mani! Non posso permettere che venga tutto distrutto."
Si allontana dalla stanza, mentre i villani continuano ad inscenare l'aggressione avuta.
Artemisia cura l'imperatore tramite magia, lo stesso fa Edea con Sephiroth.
"Secondo te ha funzionato?"
"Non lo so..."Risponde a bassa voce per poi farsi richiamare dall'imperatore:"Sephiroth..."
Il villano del settimo settore alza lo sguardo e vede Ardyn più preoccupato del solito e questo gli fa sperare in bene.
"Dobbiamo trovarli!"Urla più nervoso che mai.
"Cosa?"
"Dobbiamo trovare queste due e raderle al suolo."Ordina il villano del quindicesimo settore mostrando Agni e Rika, avendo l'appoggio di Caius.
"Hanno rapito Yeul, non posso permettere che la passano liscia. Io sto con Ardyn."
"Siamo tutti distrutti, Caius. Non sei il solo."Riprende l'imperatore seguito da Nube Oscura che aggiunge:"Già, ci hanno atteso un'imboscata. Non ce lo aspettavamo."
"Secondo te possiamo mai fargliela passare liscia dopo a quello che ci hanno fatto?!"Sbraita alterato Sephiroth, mentre Golbez afferma chiaramente:"Già, Seymour deve pagarla! E' stato lui ad aprire le porte a quelle due."
"Cosa?!"Mormora perplesso Ardyn guardandosi intorno.
Si accorge che Seymour e i villani del settore quindici, Ravus compreso, sono andati via di lì ed è tutto completamente confuso per lui.
Soprattutto perchè nel video Rika glielo aveva detto che stavano dalla sua parte.
"Avevi fatto male i conti, Ardyn. Loro non c'entrano nulla. Erano i tuoi sottoposti a remare contro te. Era Seymour a farlo."Aggiunge Gabranth confondendolo ancora di più.
Ardyn si fida di lui e pensa ancora che sta dalla sua parte, ignaro che è tutta una messa in scena da parte di Sephiroth che si alza e continua a dire:"Dobbiamo trovare Seymour e quelle due. Dobbiamo fargli capire chi è il vero Re di Somniland!"
Il villano, sentendo quelle parole, si siede sul suo divano ìsorridendo, sollevato da quel discorso, continua:"Bene, allora andate a cercarli! Non devono scapparci ancora. Dobbiamo catturarli!"
Quell'ordine di Ardyn fa sorridere Sephiroth che comprende. Il piano ha funzionato alla perfezione. Ardyn si fida di loro, ma deve esserne sicuro. Sa che potrebbe essere anche una messa in scena.

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***


Capitolo 33.


*Stella*

Ardyn sembra essere confuso. Per fortuna sono arrivata in tempo ed ha fiducia in me. Non si aspetta che sono una di loro, che sono come Agni e Rika.
D'un tratto, mi ritrovo davanti a Moguri mentre vado nel settimo settore per avvertire del piano riuscito.
"Moguri?" Chiamo vedendo che non è da sola.
Sta con Squall, ma il suo volto sembra davvero distrutto e non comprendo il perchè.
Mi avvicino e mi abbraccia con le lacrime agli occhi scoppiando in un pianto.
"Ehi, cos'hai?"
"Stella...mi spiace...io....non ce l'ho fatta....."Balbetta singhiozzando.
"Come? Che significa che non ce l'hai fatta?"
"Lucis...lui è.... è andato...." Mi rivela scioccandomi.
Non voglio crederci.
"No, non è possibile! Com'è potuto succedere?!"
"Ardyn l'ha ucciso. L'ha ucciso davanti agli occhi di Meia."
"Come sta Meia?"Chiedo mettendole le mani sulle spalle e allontanarla da me per guardarla negli occhi mentre mi risponde:"E' ancora sottoshock."
"Sta tranquilla. Dov'è il suo corpo? Ancora lì? Dobbiamo fargli una sepoltura degna, almeno così potrà trovare pace."
La vedo scuotere la testa.
"Non possiamo."
"Perchè no?"
"Ardyn ha gettato il suo cadavere su Oblitus. Il mare lo avrà sicuramente inghiottito."
Quelle parole mi distruggono il cuore. Voglio essere forte, ma... non ci riesco.
Le lacrime escono spontanee. Il cuore fa troppo male. Nessuno dovrebbe avere un destino tanto crudele. Ardyn è stato troppo orribile con Lucis. Neanche il suo corpo senza vita ha risparmiato.
Non può passarla liscia. Non ora.
Moguri, comprendendo il mio dolore, mi abbraccia.
"Sta tranquilla. Comunque gli faremo un funerale degno di lui." 
Poi mi sposta e continua:"Agni sta andando nel quindicesimo settore per avvertire Rika. Faremo lì il funerale. Non avendo il suo corpo lo faremo nella città di Lucis di Insomnia. Almeno avremo qualcosa che ricorda lui."
"Intendi dire nella città dov'è il palazzo di...?"
Non finisco neanche di chiedere che la vedo annuire.
Dovrò andare da Noctis e rivedere Luna, ma non importa più. So che questo gesto farà impazzire Ardyn e non potrò tornare nella sua residenza se vengo scoperta, ma non posso non onorare la morte di un mio amico.
Abbasso il volto e affermo:"Verrò."
"Vai a prendere Meia. Spero che Wol sia riuscito a farla riprendere un po'. Intanto, io provvederò ad organizzare la cosa."
Con cuore ferito e dolorante da quella scoperta, annuisco per poi alzare il volto e dirle:"D'accordo. Ci vediamo lì."
Avanzo per la mia strada, mentre vedo Squall avvicinarsi a Moguri e metterle una mano sulla spalla. 
Quei due, pur essendo stati separati, sembrano percepire i sentimenti l'uno dell'altro come se non fosse mai accaduto. E' quasi come se l'uno fosse parte dell'altra, come un'unica persona. Avevo sentito dire che tra gemelli ci fosse questo tipo di rapporto, ma a vederlo è qualcosa di davvero inspiegabile.
Quanto vorrei avere qualcuno con me ora, in questo preciso istante, che mi consola come fa Squall con Moguri che, nonostante non parla, comprende i suoi sentimenti perchè li percepisce.
Sinceramente, un po' la invidio.
Non ho quel rapporto con mia sorella e questo fa male.
Non credo che lei riesca a percepire i miei sentimenti, ma adesso non posso stare qui a focalizzarmi su di me. Devo andare da Meia.
Così mi dirigo verso il primo settore. Una volta lì vedo che quella maga sta anche peggio di Moguri.
Stringe a se qualcosa. E' la spada di Lucis.
Wol sta cercando di consolarla, ma non ci riesce. 
Sta davvero male. Sembra non riuscire nemmeno a reggersi all'in piedi dal dolore che ha nel petto per la perdita del rosa.
Come posso fare per farla stare meglio? Come può un semplice funerale placare il vuoto nei nostri cuori?
Lucis era speciale per tutti noi. E' sempre stato quello che ci ha messo allegria e ci ha tolto i pensieri dalla testa ogni volta che ricordavamo qualcosa di doloroso.
Era il pagliaccio del gruppo, la femminuccia che tutti amavamo per la sua imbranataggine e le sue lunghe chiacchierate e monologhi assurdi.
Potremo mai riuscire a placare questo vuoto?

*Moguri*

Arrivo nel quindicesimo settore insieme a Squall. Mio fratello non mi lascia sola un attimo. Sa come mi sento. 
Mi avvio nell'area di addestramento glaive dove vedo Rika allenarsi con un suo sottoposto.
"Ottimo lavoro, Luche!" Si complimenta con il ragazzo, mentre si volta verso di me e dirgli:"Va a riposarti. Riprendiamo dopo."
"Sissignora." Replica il tipo allontanandosi da lei e andando dagli altri compagni, mentre la glaive viene verso di me.
"Moguri. A che devo la tua visita?"
"Ho brutte notizie, Rika."Mormoro abbassando il volto per poi dirle addolorata:"Non ce l'ho fatta."
"Come? Come sarebbe a dire che non ce l'hai fatta?"
"Ardyn...ha ucciso Lucis."
Quelle parole sembrano ferirla e non poco.
"E' uno scherzo, vero?"
"No. Mi spiace, Rika. Io e le altre avremo pensato di fare un funerale qui, visto che anche il suo corpo è stato gettato su Oblitus."
"Ok, parlerò con Noctis e vedrò di..."Dice abbassando il volto e non riuscendo a continuare la frase.
E' una ragazza orgogliosa e odia mostrare i suoi sentimenti e le sue lacrime. Me ne rendo conto.
"Scusa, ma adesso dovrei andare."Borbotta allontanandosi dall'area d'addestramento fermandosi nei corridoi.
Uno dei suoi glaive si avvicina a me e domanda:"Cos'è successo?"
"Lasciatela stare. Ha bisogno di stare da sola adesso."Continuo allontanandomi da lì.
Inconsapevolmente, uno di quei glaive si avvicina a quei corridoi trovando appoggiata al muro che tenta di trattenere le lacrime.
"Rika, sei un soldato! Non puoi piangere!" Si ripete dando pugni ovunque, anche a se stessa per far cessare il pianto.
So come agisce e sinceramente mi fa male vederla in quello stato. Fortunatamente ha dei compagni con se che le stanno vicino adesso.
Mi allontano da lì e vedo all'uscita del palazzo una moto che si ferma.
E' Agni e non è da sola. Si è portata anche i resti del padre con se.
"Agni."
"Avanti, abbiamo un funerale da organizzare. Non startene lì impalata." Mi rimprovera, mentre mio fratello mi prende per mano e mi dice:"Guarda che non sei da sola. Se non vuoi farlo, nessuno ti obbliga."
"Non è che non voglio farlo. Vorrei solamente che non ci sia questa cosa."
Mi abbraccia confortandomi.
Presto arriva l'ora della cerimonia funebre. Mi volto e vedo Meia distrutta che stringe tra le braccia quella spada di Lucis.
Sto davvero male e lei sembra stare anche peggio di me. Come posso darle torto? Lucis ha dato la sua vita per salvarla.
Improvvisamente, proprio all'inizio della cerimonia, sentiamo una musica a tutto volume.
"Cosa?"Mormoro riconoscendo subito quella canzone che è stata tramandata nella dimensione specchio per poi continuare:"Non può essere."
Mi affaccio alla finestra e vedo con grande stupore Lucis insieme a Cid.
Lucis...è...vivo?
"C'è un funerale in corso! Chi è così scemo da mettere una canzone del genere?" Inizia a sbraitare Agni arrabbiata.
"Penso che sia meglio uscire a controllare."
"Cosa?"
"Fidati, Agni. Ho mai dato un consiglio sbagliato?"
In quell'istante, la strega rossa comprende e annuisce:"Tutti fuori!"
E a quell'ordine usciamo tutti e lo vediamo lì alle prese con l'ananas.
Sta facendo un macello come al solito.
"Perchè si è messo a ballare?" Chiede confuso mio fratello.
"E' un usanza dei dimenticati."Risponde Stella guardandolo e sorridendo per poi continuare:"Ballano ogni qualvolta c'è un evento speciale."
"Essendo il suo funerale, vuol dire ti ho fottuto."Aggiunge Agni incrociando le braccia quando Rika inizia a ridere attirando la nostra attenzione.
"Tsk...neanche la morte vuole un rompiscatole come  Lucis. Già me lo immagino. Avrà iniziato a parlare a raffica e Noct per farlo star zitto lo ha liberato."
Quelle parole ci fanno ridere e Meia corre verso Lucis sbraitando il suo nome per poi abbracciarlo.
Davvero è tutto così semplice? Davvero lui adesso è qui?



*Lucis*

Eccomi qui, appena tornato nella città centrale. Noctis, lo shinigami, mi ha proclamato l'eroe di Oblitus ed io sinceramente non ci capisco più nulla.
Oblitus non ha eroi e nemmeno villani. Com'è possibile che allora io sia...?
"Lucis!"Sento sbraitare da Vidina distogliendomi dai miei pensieri.
Alzo lo sguardo e lo vedo correre verso me, ma non è il solo.
Alle mie spalle, senza neanche che me ne accorgessi, mi ritrovo Cid saltarmi letteralmente sulla schiena dicendomi:"Sapevo che eri forte, amico!"
"Cid! Scendimi di dosso! Mi stai facendo male! Non reggo il tuo peso!"Urlo facendolo scendere.
Vidina si avvicina, vedendomi libero dalle grinfie di Cid, e mi da una pacca sulla spalla dicendomi:"Ho sentito che hai salvato Meia."
Quelle parole mi lasciano meravigliato a domandare:"Cosa?"
"Davvero! Il tuo salvataggio eroico l'ha saputa tutta Oblitus, Lucis!"Continua il biondo per poi essere interrotto dal rosso che comincia a chiedere:"Come hai fatto? Cioè...sei qui tutto intero eppure pensavo  avessi la sentenza dello shinigami."
"Già, l'avevo sentito anch'io. Come hai fatto ad uscirne vivo?" Si intromette anche Unknow avvicinandosi e allora non posso far altro che dire tutto ciò che è successo.
"Non ci crederete mai, ma sembra che me l'abbia tolta. Vuole il mio aiuto e ha detto che solo un eroe come me può farlo."
"Fare cosa?"Ribatte Cid e allora spiego:"Andare a Somniland."
"Così ti ha risparmiato, eh? Sia lodato Yevon."Sospira Vidina facendo quello strano rito religioso di cui è devoto lui e la sua famiglia.
Blah!!! Chi lo capisce!!!
E mentre osservo il rosso, disgustato da quella sua arte religiosa, Cid mi avvolge il suo braccio intorno al collo mormorando:"Lucis, Lucis! L'imbranato che non sa neanche distinguere una chiave inglese da un chiodo è diventato un eroe. Chi l'avrebbe mai detto?"
"Piantala di prendermi in giro! Lo sai che con gli attrezzi non ci sono mai andato d'accordo. E poi non sono qui per perdere tempo. Come ho già detto devo ritornare a Somniland." Affermo spostandomi da lui, mentre Unknow domanda:"Dunque vuoi farlo sul serio? Vuoi tornare lì e ascoltare la voce dello shinigami?"
"Ho altra scelta?"
A quella mia domanda, Vidina abbassa la testa borbottando un:"Forse no."
"Comunque ho bisogno di qualcuno che mi accompagni. Noct non vuole che vada da solo. Chi vuole venire con me?" Sbraito alzando il braccio e aspettandomi la folla che volesse seguirmi, ma invece tutto tace.
Mi aspettavo le urla di gioia, gente che si tirava i capelli pur di seguirmi, ma sembra che siano tutti moralmente tristi.
"Ehm...Lucis? Qui nessuno di noi vuole andare lì."Conferma il mio amico biondo appoggiandomi nuovamente la mano sulla spalla e facendomi chiedere:"Perchè?"
"Perchè tutti hanno paura di incontrare i ricordati. Lo sai come funziona. Loro non si ricorderanno di noi e questa cosa ci farà solo male."
"Ma tu sei come me, Cid. Tu puoi venire tranquillamente."
Lo vedo sospirare per poi dire la sua:"Si, ma dimentichi un particolare. Non sono combattere. So usare solo gli attrezzi."
"E li porterai con te! Userai quelli come armi."
"Sei davvero indescrivibile, Lucis."Continua a dire incrociando le braccia e guardarmi contrariato.
Abbasso il volto. Se nessuno verrà con me... non posso andare a Somniland. E se non vado a Somniland...Noct....lui...potrebbe rinnovarmi la sentenza.
Inaspettatamente, sento dei passi venire verso me e una voce dire:"Se vuoi ti faccio compagnia io."
Alzo il volto e vedo lei.
"Aria?!"
"Dopotutto devo parlare anche con Stella delle ultime novità qui, quindi se hai un'idea, sarò lieta di seguirti."
"Ci sto anch'io." Dice Natalie aggiungendosi al gruppo.
"Ehi, ragazze. E' troppo rischioso. Non se ne parla neanche!"Si intromette Cid facendomi venire una cosa in mente.
Gli metto una mano sulla spalla e allora propongo:"Beh, visto che è così rischioso, perchè non fai l'uomo per una volta e vieni con me?"
"Cosa?"Sento dire il biondo che si volta verso di me e allora continuo:"Che c'è? Forse sei un poppante? Ti ricordo che mi chiamano femminuccia e sono riuscito a salvare Meia pur essendo imbranato come sono. Inoltre sono ancora vivo pur non avendo alcuna esperienza combattiva. E tu, figo come sei, non pensi di riuscire a venire insieme a me? Sappi che mi hai davvero deluso Cid."
"Ah...guastafeste! E d'accordo! Verrò anch'io, ma le ragazze rimangono qui. Vorrà dire che utilizzerò la chiave inglese come arma. Per sicurezza, mi porto la cassetta degli attrezzi. Non si sa mai."
"Grande Cid!"Sbraito abbracciandolo e scuotendolo a destra e a sinistra per la felicità.
"Lasciami, Lucis!"
"Porta anche lo stereo! Abbiamo un funerale da sdeviare!"Ricordo facendolo ridere e lasciando la presa.
Fortunatamente la strada l'ho imparata e con Cid come scudo e le mie grandi abilitò di fuga riusciamo ad arrivare facilmente nella città dimenticata del settimo settore per poi avviarci verso il quindicesimo.


"Oh, porca miseria!"Sbraito vedendo per la prima volta il quindicesimo settore.
E' davvero grande e luminoso. Assomiglia terribilmente alla Insomnia di Oblitus. Com'è possibile?
"Ehi, modera il linguaggio. Ti stanno fissando tutti." Fa notare Cid mentre continuo a camminare.
Infatti, essendo imbranato, non so neanche dove si svolge il mio funerale. Fortuna che il biondo ne sa qualcosa e quindi è lui a guidarmi.
Mi ritrovo così davanti al palazzo di Noctis di Somniland. Tutti ci guardano, manco fossimo fenomeni da baraccone. Forse è per il nostro aspetto simile a Cindy e a Lightning entrambe molto conosciute....
Oppure, molto probabilmente è per lo stereo che Cid ha tra le mani e posa a terra.
Insomma...il funerale è mio e quindi sono io che devo festeggiare che ho inculato la balena anche nella morte, no?
"Ti sei preparato la coreografia?"
"Certo. Pensi che sono scemo? Ho un pezzo che sono sicuro che spacco."
"Spero che tu abbia portato il CD."
"Ovvio. Ho portato anche gli accessori."
"Accessori?"
"Poi vedrai. Intanto, mantieni questo." Gli dico dandogli tra le mani una busta di plastica e un CD.
Lo vedo aprire quella busta incuriosito, mentre rivelo:"Alcune cose le ho già in tasca. Mantienimi la busta aperta quando inizia la canzone. Fanno parte della coreografia."
"Un ananas e una penna?"
"Poi vedrai. Fai partire la canzone."
"Mica è quel che penso?"
"E' l'unica coreografia che mi piace. Cioè ha fatto scalpore nella dimensione specchio. Ho visto anche il video. Non puoi non farmelo fare! E' l'unica cosa che sono riuscito a imparare."
"Ti prego, Lucis. Tutto ma non questo."
"Non devi fare niente. Vedi tenere aperta solo la busta e far partire la musica."
"Io lo faccio, ma se ci ridono addosso la colpa è tua."
"Fa come vuoi."Dico facendo partire la musica di PPAP di Pikotaro per ballarla e cantarla.
Cid sospira e scuote la testa aprendo la busta e assecondando la mia pazza scelta.
Inizio a dondolarmi a destra e a sinistra e già Cid incomincia a ridersela.
"I have a pen!"Sbraito con voce stridulante rendendomi conto che sono realmente stonato mentre tiro fuori dalla tasca dei pantaloni la penna per mostrarla, per poi prendere la mela dall'altra tasca e urlare:"I have an apple!"
Le unisco, ma la penna non si infila nella mela. Cerco di fare forza, ma mi rendo ridicolo e Cid scoppia a ridere.
"Mi sa che dovevo farci il buco prima!" Inizio a pensare ad alta voce vedendo che la penna per un po' non mi andava nell'occhio. 
Dopo svariati tentativi riesco finalmente nell'intento urlando:"Applepen!"
La gente si ferma e ci indicano. C'è anche chi inizia a fare filmati sulla cosa, mentre Cid se la ride.
"Mantieni!" Dico dandogli quella mela massacrata dalla penna tra le mani, per poi afferrare l'ananas e l'altra penna che c'è nella busta per poi ripetere tranquillamente la scena continuando a cantare a sguarciagola:"I have a pen! I have a pineapple!"
Pronto, sicuro che quella penna per entrare nell'ananas ha bisogno di più forza, la infilo subito con tutta la potenza, ma qualcosa va storto.
Riesco a farla entrare dentro, ma il buco creato dalla penna fa uscire il succo fuori dall'ananas schiazzando sull'armatura e a terra.
"Cid! Fa qualcosa! Prendi un bicchiere! Qui cola tutto!"
Ovviamente, il mio carissimo amico, invece di starmi a sentire, se la ride con le lacrime agli occhi.
Le risate della gente e quelle di Cid fanno attirare l'attenzione anche delle persone che sono all'interno del palazzo.
"Cazzo ridi! Qua mi sto facendo il bagno all'ananas!"Rimprovero, ma Cid non è di certo di aiuto.
Ad un tratto sento urlare il mio nome:"Lucis!!!"
Mi volto, ma non ho neanche il tempo di fare quel gesto che mi ritrovo Meia addosso abbracciandomi e l'impatto è così violento che cado a terra tenendola tra le mie braccia.
"Meia! Non è il momento! Devo finire l'esibizione!"
Inaspettatamente mi arriva un ceffone dalla ragazza e allora mi accorgo delle sue lacrime.
"Meia...?"
"Fanculo, Lucis! Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo di averti perso per sempre..."
"E invcece sono qui! Hai visto? E poi cos'hai da piangere? Sei davvero testarda, eh? Sbaglio o ti avevo detto di dimenticarti di me? Se è così allora perchè non l'hai fatto?"
"Perchè non ne sono capace. Non sono capace di dimenticarmi della persona che amo, soprattutto se questa ha rinunciato la sua vita per me."Mi dice con le lacrime agli occhi.
Ok, mi sento un vero idiota.
"Meia..."Mormoro non sapendo come fare per consolarla. L'unica cosa che riesco a fare è ricambiare l'abbraccio.
"Ehi, signorina! Lasciacelo un po' anche a noi." Sento dire alle spalle di Meia. Alzo lo sguardo riconoscendo la voce.
E' Agni, ma non è sola. Ci sono anche Rika, Moguri e Stella con lei.
La ragazza si sposta e allora mi alzo, proprio mentre Cid inizia a fare come il suo solito:"Ma tu guarda che paradiso."
"Hai sbagliato palazzo, Cid. Ritorna a casa." Prende in giro Stella facendolo ridere.
Da lontano, prende la mia attenzione Elle che si avvicina per chiedere:"Come hai fatto ad uscirne vivo?"
"Già. Io ti avevo visto senza vita."Ribatte Meia e allora rispondo:"E' stato lui, Stella. E' stato Noct. Ha revocato la sentenza."
"Cosa?"
"Vuole mandare in tilt Ardyn con la mia comparsa."
"Maledizione! Sapevo che c'era qualcosa sotto." Inizia a preoccuparsi Moguri, quando Cid avvolge il suo braccio intorno al collo della ragazza dicendole:"Di che ti preoccupi? Abbiamo una festa adesso."
"Cid, piantala! Adesso non è il momento di..."
"Ho saputo del tuo matrimonio."La blocca il biondo insospettendo tutti noi.
"Matrimonio?"Urliamo in coro tutti, mentre io sbraito un:"Cosa?!"
Cioè...io che sono sempre dietro a Moguri, dovrei sapere tutto su di lei e invece sono l'ultimo a sapere di una cosa del genere?
No! E' impossibile!
"Chi? Come? Quando e cos'è successo?! Voglio i dettegli!"Esclamo andandogli vicino per sapere tutto.
"Lo sai già, Lucis. Sai chi è."Mi risponde semplicemente incrociando le braccia alimentando la mia curiosità:"Quand'è successo?!"
"Dopo  il diploma. Lui gli ha dato l'anello e lei ha detto si." Mi riferisce Cid facendomi andare in tilt.
Soprattutto perchè la vedo allontanarsi insieme ad Agni.
"No!!! Voglio sapere! Moguri! Non andartene così!"
Ma purtroppo sono del tutto incompreso. 
Cioè...non è possibile. Mi assento per poco tempo da Oblitus e tutti sanno queste cose che io non so. Cioè...mi sento la sfiga prendermi.
Possibile che debba finire così?

*Vaan*

Eccomi qui, insieme a Terra. Siamo entrambi partiti per il quarto settore. Abbiamo scoperto molte cose fino a questo momento, come i settori in pericolo, la isola di Kingdom Hearts che sta cedendo, i villani in pericolo e tutto questo lo dobbiamo ad Ardyn.
Con il suo far creare DLC sta facendo cadere anche quell'isola. Se accadesse una cosa del genere...
"Oh...non voglio neanche pensarci!" Mi dico mettendomi le mani tra i capelli.
In fondo non ci sarebbe altro motivo che uno solo, ovvero che i creatori si sono dimenticati di loro.
Quell'isola così fragile cadrebbe nell'oblio e finirà chissà dove. La cosa peggiore è che nessuno si ricorderà più di Kingdom Hearts, ma quello che mi preoccupa è anche un'altra cosa.
Se il settore quindici rimane in quello attuale, la nostra stirpe non andrà avanti. Ricorderanno solo quel settore e noi periremo per sempre.
Alzo gli occhi verso il fuoco acceso in questa notte. Dall'altro lato c'è lei, Terra.
Non ho il coraggio di rivolgerle la parola. Ha mostrato più volte che non le importa di ciò che è successo su Dissidia ed è stata comprensiva con me, ma... perchè mi tiene a distanza?
La guardo mentre osserva il fuoco pensierosa.
Chissà a che pensa...

*Nella mente di Vaan*

Dissidia era un posto magico. La vita lì era monotona per me. Cioè, battaglie su battaglie per alimentare il mondo di Cosmos e Caos che poi successivamente sono diventati Materia e Spiritus.
Il bene era sempre contro il male. Lei era uno strumento, un burattino nelle mani di Kefka. Voleva servirsi di lei per servire Caos.
Ricordo ancora quella volta quando la vidi litigare con lui.


La salvai afferrandole la mano per poi tirarla fuori da quell'assurda situazione.
Se dicessi che capii fin da subito che mi piaceva, mentirei, ma sicuramente suscitò qualcosa dentro me.
Era quasi un senso di curiosità. Forse fu per com'era vestita. Non so il perchè, ma pensai che fosse ricca e avesse qualche impero da regnare come Cecil.
Non avevamo neanche i ricordi di ciò che eravamo. Stranamente, nonostante non sapessimo nulla sul nostro passato, mi affezionai a lei e finii per innamorarmene.
Tutto filava liscio. Ci amavamo e ci ritrovammo a combattere manikin e villani insieme.
Era qualcosa di meraviglioso, ma poi venne quel giorno.
Quel giorno in cui recuperammo i nostri ricordi.
Ero un aviopirata e non lo ricordavo fino a quel momento. La guardai e vidi i suoi occhi pensierosi rivolti su di me.
Stavo male.
Se fosse stata davvero la principessa di qualche regno, avrebbe mai potuto amare e accettare un ladro come me?
Inoltre... i ricordi di quel posto sarebbero stati cancellati e al ritorno nessuno di noi avrebbe ricordato l'uno dell'altro.
Faceva male. Terribilmente male.
Ecco perchè decisi di fare la cosa che ritenevo più giusta. Lasciarla.
"Cosa?"Mi domandò vedendomi esporre la mia opinione.
"Terra, tu ed io siamo perfetti insieme. Tu mi piaci e sto bene con te, ma..."
"E' tutto solo per i ricordi che ci toglieranno, non è vero?"
A quella domanda annuii:"Mi spiace, Terra. Davvero. Inoltre, se tu ritornassi nel tuo settore ed io nel mio, sarebbe difficile ritrovarsi senza ricordi."
"Hai ragione."Mi disse inaspettatamente.
Alzai lo sguardo verso di lei e aveva un volto abbastanza triste. Mi avvicinai appoggiando la mia fronte contro la sua per poi rassicurarla:"Ehi, guarda che tu non c'entri nulla in questa cosa."


"Lo so, ma...è dura. E' dura da mandare giù. So che domani dimenticheremo, ma... adesso fa male."
Instintivamente l'abbracciai per poi dirle:"Facciamo così, se mai un giorno ci rivedremo, ne riparleremo. Sembre se l'uno si ricordi dell'altra. D'accordo?"
La vidi alzare il volto verso di me e sorridermi rispondendo con un:"D'accordo."

*Quarto settore di Somniland - Oggi...*

Peccato che non ne abbiamo più parlato. Anzi, sembra essere abbastanza turbata da allora.
Che devo fare per avvicinarmi a lei? 
"Ah..." Sospiro toccandomi la nuca. 
Probabilmente non ho altra scelta che parlarne.
Mi alzo per andarle accanto. Dobbiamo aspettare Golbez che ci avverte se il piano è andato a buon fine oppure no, quindi tanto vale parlare invece di essere così distanti.
"Ehm...Terra..."Chiamo facendola voltare verso di me per poi chiederle:"Posso sedermi qui?"
Come risposta ho solo un cenno con la testa.
La vedo voltarsi nuovamente verso il fuoco, mentre mi siedo accanto a lei.
Rimaniamo in silenzio per un po'. E' imbarazzante l'atmosfera che si è creata, ma non posso starmene lì con quel peso che mi porto dentro.
"Mi spiace..." Mormoro con un filo di voce.
Inspiegabilmente, la vedo voltarsi verso di me confusa a chiedere:"Per cosa?"
"Di non essere stato abbastanza forte. Io... mi spiace averti lasciata. Pensavo che se avessi saputo di me, che ero un ladro, non mi avresti lasciato. Pensavo che non ero degno di te e che tu mi avresti abbandonato con il cuore tra le mani." Confesso continuando a guardare il fuoco.
"Vaan...è passato ormai."La sento dire.
Mi volto verso di lei e quei suoi occhi mi confondono.
Anche se dice che le è passato, la cosa sembra pesarla e non poco. E' quasi come se fosse in contrasto con se stessa.
"Pensi....che un aviopirata come me...possa avere una speranza con te?"
La vedo voltarsi verso il fuoco e diventare seria.
"Dobbiamo pensare alla battaglia adesso. Poi...chissà."
"Sei arrabbiata perchè non ti ho detto nulla su di me, non è vero?"
"Non sono arrabbiata, ma delusa. Sono stata sempre sincera con te. Sapevi che ero metà Esper e non sai quanto sia difficile nel mio mondo essere una creatura del genere. Sono stata schiavizzata e utilizzata come arma. Potevi fare lo stesso anche tu e invece mi sono fidata. Sapevo che non eri come gli altri."
"Pensavo che se avessi saputo che ero un ladro, mi avresti respinto. Insomma...chi vorrebbe mai un ladro come compagno per la vita?"
"Io per esempio."Mi dice sorprendendomi, per pi continuare:"Voi ladri siete diversi. Quando ero in catene... è stato proprio un ladro a salvarmi e a liberarmi. Lo stesso è successo su Dissidia. Quand'ero manovrata da Kefka e Caos, sei accorso tu a salvarmi e ciò che è successo lì, tutte quelle avventure passate, sono rimaste dentro me. Non posso cancellarle."
Ok, con quelle parole mi ha stroncato. Non so che dirle.
Mi sento davvero un idiota.
"Sappi che mi sono affezionata a te per la tua personalità e non per il tuo lavoro. Non credo che un sentimento scompaia da un giorno all'altro solo perchè fai qualcosa di brutto come rubare. Altrimenti non c'è mai stato nulla."Continua a dirmi lasciandomi perplesso.
Ho sbagliato con lei e non poco.
"Terra..."Chiamo appoggiando la mia mano sulla sua per poi sollevarla e stringerla tra le mie mani promettendole:"Ti prometto che da adesso in poi sarà diverso..."
La vedo sorridere e annuire:"Di questo ne sono sicura."
La sua comprensione mi rende davvero felice. Non voglio fare altri errori. Non con lei.
Terra si merita il meglio che posso offrirle e voglio essere una persona migliore proprio per lei, per questa ragazza che amo terribilmente ancora tutt'ora.

***Intanto, a nostra insaputa...***

Cid, incuriosito dalla città, decide di farsi un giro. 
Inaspettatamente si ritrova davanti al garage di Cindy. 
"Wow!"Sospira fermandosi e guardando la proprietaria, chinata ad aggiustare l'auto del re Noctis.


Gli occhi del biondo finiscono in un posto ben preciso e avanza pian piano verso lei.
La ragazza, sentendosi osservata, si volta trovandolo lì, davanti al garage, che le fissa il sedere.
Vedendosi scoperto, lo sguardo si sposta sull'auto del re. Si avvicina ancor di più elencando le caratteristiche dell'auto.
"E' un Audi, tipo Regalia, con tettuccio decapottabile nera, cinque posti, cerchi in lega e ferro..." 
Una volta vicino all'auto da un'occhiata ai motori e continua:"Motori 2.0 TFSI a iniezione diretta dalla potenza di 310 cavalli. Diesel - Benzina."
Poi si ferma e guarda meglio affermando:"No, aspetta. Che sto dicendo? E' Diesel-Metano."
"Wow...impressionante. Da dove spunti fuori?" Domanda Cindy meravigliata dal sapere tecnico di Cid.
Il biondo si appoggia con la schiena vicino all'auto presentandosi:"Io sono Cid e vengo da Oblitus. Sono un amico di Lucis."
"Ah...quindi sei un altro pazzo come lui."
"Naaaa! Io sono diverso da lui. Non sono imbranato. Sono tutto donne e motori."Rivela lasciandola perplessa a chiedere:"Donne e motori?"
"Diciamo che le donne vogliono essere soddisfatte e intrattenute ed io le accontento."
"Cosa sei? Una specie di gigolò?" Inizia a ridere la bionda vedendolo pavoneggiarsi con lei.
"Se vuoi posso intrattenere anche te."
"Tsk...tu non sei normale."Mormora scuotendo la testa e appoggiandosi all'auto per continuare le riparazioni quando le parole di Cid la fermano.
"Spiegami allora. Cos'è la normalità?"
"Che?"Domanda voltandosi verso il biondo pensierosa.
Lo vede ridere per poi spiegare:"La normalità non è altro che ciò che uno ritiene giusto e uguale a lui, o sbaglio? Dunque, se è così, cos'è normale per te?"
"Diamine."Borbotta quasi affascinata dal suo modo di parlare, ma non ha tempo di dire altro che subito lo vede continuare:"Sai, ho capito cos'è normale per te. Vorresti qualcuno  accanto che ti possa dare altre conoscenze sui motori di quelle che gà sai, vorresti qualcuno con cui condividere il garage e opinioni sui motori che ancora non sai. Qualcuno che ha più sapere di te e ti insegni altre cose così come tu vuoi insegnare a lui ciò che non sa. Dico bene?"
"Sai, adesso capisco perchè le ragazze vogliono essere intrattenute da te. Ci sai fare con le parole e sembri  quasi leggere nella mente."
"Questo ed altro per te, madame." Si inchina prendendole la mano per baciargliela quando gli arriva una scarpa diritto al centro della testa che lo fa voltare. E' di Lucis.
"Ehi, invece di perdere tempo, vieni qui! Abbiamo cose più importanti a cui pensare!"
"Ah, si. Ho capito! Arrivo!"Risponde facendo ridere Cindy che guarda la scena assurda di Lucis che continua a sbraitare:"Non dimenticarti la mia scarpa! Non posso girozolare senza! Mi prenderebbero per un barbone!"
Intanto, nella residenza di Ardyn, Sephiroth cerca di capire la situazione riguardo Seymour.
"Jecht!" Chiama vedendo il guerriero di caos passare per i corridoi facendolo fermare e raggiungendolo, mentre lui lo guarda deluso
Sephiroth intuisce che la cosa non è andata bene, ma vuole saperlo con certezza:"Dove hai nascosto Seymour? Mica l'avrai...?"
"Mi spiace, Seph."Interrompe l'uomo facendo spalancare gli occhi al Jenova per poi continuare a dire:"Mi spiace davvero, ma ci è sfuggito dalle mani. Adesso Mateus e Artemisia sono sulle sue tracce. Spero lo troveranno infretta."
"Jecht, ti rendi conto di quello che hai fatto? Se Ardyn scopre di lui, siamo finiti."
"Si, lo so. Per questo ho mandato Artemisia e l'imperatore  a cercarlo."
"Dobbiamo trovarlo prima che Ardyn se ne accorga. Altrimenti potrà spifferare tutto." Dice consapevole i soldier rammaricato dalla notizia data dal compagno e guerriero di Caos come lui.
Nel frattempo, nel secondo settore, Firion è tornato finalmente a casa.
Fortunatamente, pur essendosi ridotto in poco, il settore sembra essere diventato quasi parte del primo, ma non è una cosa così grave.
Anzi, Firion ha come l'impressione che l'unione rafforzi in qualche modo sia il primo che il secondo settore.
Arriva a Palamecia, nel suo villaggio, dove trova sia Guy che Maria.
"Firion." Chiama il ragazzo, ma la ragazza non gli da tempo di andargli vicino che corre verso l'eroe  abbracciandolo e dicendogli:"Dove sei stato per tutto questo tempo?"
"Ho avuto un po' da fare." Risponde semplicemente il ragazzo, ma la tipa vuole sapere tutto e lo trascina in casa velocemente facendolo sedere.
"Su, racconta! Sono curiosa di sapere cos'è successo."
"Beh...non c'è molto da raccontare. Ardyn mi ha rapito e mi ha gettato su Oblitus, alcune persone mi hanno aiutato e, temendo il peggio, sono corso alla ricerca di Lightning e..."
"Lightning?"Lo interrompe Maria cominciando a fissarlo perplesso per poi continuare a chiedere:"Chi è Lightning?"
"Beh...ecco...lei...è...una persona."Balbetta arrossendo e non sapendo cosa dire.
"Fino a qui c'ero arrivata anch'io."
"Scusa, è che...lei...non è come le altre. Ha un carattere forte...è bella e combattiva... Sembra conoscermi da sempre e riesce a mettermi a mio agio..." Comincia a spiegare.
Peccato che però Maria lo fraintende.
Non sapendo che Lightning è la ragazza che ha conosciuto su Dissidia, inizia a pensare che sia solo un nome detto a caso per riferirsi a lei e farsi avanti. Infondo si conoscono da sempre e lei lo ha accompagnato in numerose avventure. Inoltre, Firion è a suo agio con lei essendo stato adottato dal padre di lei dopo che ha perso la sua famiglia.
Inizia a pensare che, nonostante la ritenesse come una sorella, in realtà per Firion non è così. Pensa che magari prova qualcosa per lei ed ha utilizzato il nome Lightning per dichiararsi. 
Così, la ragazza si avvicina pian piano a lui per baciarlo, proprio mentre lui continua ad elencare le caratteristiche della rosa.
Accorgendosi del volto troppo vicino al suo, Firion si volta arrossendo vedendo che le loro labbra stanno per toccarsi.




"Maria, che diamine stai facendo?!"Sbraita diventando tutto rosso in  volto e alzandosi di scatto.
Quella scena, inconsapevolmente, è stata vista anche da qualcun altro che è fuori dalla casa ed ha frainteso la cosa.
"Pensavo che volessi..." Cerca di chiarire la ragazza, ma Firion inizia ad agitarsi:"No! Ma come vai a pensare una cosa del genere Io mi apro con te e tu vuoi...cioè..."
"Ma che bella scenetta."Mormora alterata e nervosa da ciò che ha visto qualcuno alle loro spalle.
Firion e Maria si voltano verso colei che ha parlato e l'eroe non può non pronunciare il suo nome:"Light.."
Infatti, dietro di loro, c'è proprio lei,  Lightning.
"Cosa? Lei è...?"
"Tu devi essere Maria. La sua presunta sorella..."Ipotizza la rosa incrociando le braccia.
La situazione è al quanto tesa tra le due. Cos'avranno in mente e perchè Lightning è proprio lì, nel secondo settore?

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***



Capitolo 34.

*Lightning*


Arrivo nel secondo settore sottordine di Noctis.
Firion deve lasciare la rappresentanza del settore a qualcuno per poi andare da lui. Dobbiamo concordarci per le strategie, anche perchè credo che Ardyn abbia scoperto dei dimenticati. Sembra che uno di loro sia anche stato ucciso e questo mi preoccupa. Non per i dimenticati, ma per ciò che potrebbe fare ad ognuno di noi. Non a caso ho lasciato il settore nelle mani dell'unica persona di cui ho fiducia, ovvero mia sorella Serah.
Inoltre, sono venuta qui perchè so che la rappresentanza che ho lasciato, può essere permanente. Infondo Serah appare come protagonista principale in uno dei capitoli del settore. Dunque, se voglio incoronare il mio sogno di vivere insieme a Firion, posso farlo tranquillamente trasferendomi nel secondo settore con lui.
Lui non sa che sto andando a prenderlo.
Sinceramente, voglio fargli una sorpresa, oltre a vedere anche com'è fatto questo settore in cui vive. 
Scendo dall'aereonave e subito noto la grande diversità tra il mio e il suo settore.



E' molto più primitivo rispetto al mio che ha una valenza fantascientifica.
Non ha treni o auto volanti, ma non ha neanche città sospese. Questo posto è completamente diverso. Le case sembrano raggruppate in piccoli villaggi e c'è vegetazione ovunque.
Mi piace. Credo che mi troverò bene in questo posto.
Avanzo verso un unico obiettivo, trovare il villaggio di Fynn, luogo in cui vive il mio Firion.
Una volta arrivata lì, trovo un tipo robusto e alto incominciando a chiedere informazioni sull'eroe del secondo settore.
"Scusa, posso sapere se Firion è in questo villaggio?"
"Certo. E' appena  entrato dentro casa. Ho saputo che rimarrà per un po', ma non sono neanche riuscito a parlargli che lo ha trascinato dentro casa."
"Chi lo ha trascinato?"
"Sua sorella, Maria." 
A quelle parole, ricordo. Lui mi ha parlato diquesta sorella che lo ha accompagnato in varie avventure. 
"Ah...dunque tu sei Guy." Ipotizzo sapendo che è un suo amico.
Lo vedo annuire per poi indicarmi la casa di Firion. Mi avvicino per bussare, ma qualcosa mi blocca.
Sento la sua voce parlare e dire:"Lei...non è come le altre."
"Non starà parlando mica di me?"Mi domando incuriosita dalla cosa.
Inizio ad origliare intenerita dalla sua spiegazione:"Ha un carattere forte...è bella e combattiva... Sembra conoscermi da sempre e riesce a mettermi a mio agio..." 
Improvvisamente sento solamente silenzio. Guardo dalla finestra e vedo i due troppo vicini l'uno all'altra.
Si stanno baciando o cosa?
Vorrei andare lì a dirgliene quattro, ma non ho neanche il tempo. La sua reazione la dice lunga.
"Maria, che diamine stai facendo?!"Sbraita  alzandosi di scatto.
Ha il volto rosso dall'imbarazzo. Non è una cosa voluta da lui, ma da quella tipa che gli sta davanti.
"Pensavo che volessi..." Cerca di chiarire la ragazza, ma Firion inizia ad agitarsi:"No! Ma come vai a pensare una cosa del genere Io mi apro con te e tu vuoi...cioè..."
Apro la porta mettendo una mano sul fianco seccata dalla situazione, per poi far sapere della mia presenza.
"Ma che bella scenetta."Mormoro alterata e nervosa da ciò che ho visto.
Li vedo voltarsi verso di me e l'eroe mi riconosce all'istante pronunciando il mio nome:"Light.."
"Cosa? Lei è...?"Borbotta la ragazza incredula
"Tu devi essere Maria. La sua presunta sorella..."Ipotizzo incrociando le braccia.
La situazione è al quanto tesa e insostenibile.
Firion se ne rende conto e cerca di spiegare:"Light, non è come pensi, io..."
Nervosamente, afferro la spada guardando in modo minaccioso Maria. Sentendosi minacciata dalla mia presenza, la vedo prendere l'arco.
"Pensi davvero di battermi con quel bastoncino di legno?"Domando ironicamente cercando di trattenere quelle emozioni contrastanti.
"Sei pessima e arrogante."
"Sono un soldato, non una sgualdrina in calore come te."
"Come mi hai chiamata?"
"Hai capito bene."
"Si, via. Ragazze. Calmatevi!" Si intromette Firion, ma i nostri sguardi minacciosi si rivoltano verso di lui facendogli capire che non deve intromettersi.
"Ehi, perchè ce l'avete con me adesso? Che c'entro io? Non ho fatto nulla."
Poso l'arma, vedendo che la cosa potrebbe mettersi male anche per lui, ma di certo non voglio fargliela passare liscia a quella...Maria...
"Giusto per essere chiare. Lui è roba mia. Se ti vedo girargli attorno, preparati una fossa e una bara perchè è quella la fine che farai."Minaccio per poi avvicinarmi a Firion e spingerlo fuori di lì urtata continuando:"Avanti, ruba cuori. Non abbiamo tempo da perdere!"
"Light, perchè te la prendi con me ora?"Mi chiede liberandosi da me e voltandosi una volta fuori dalla sua dimora.
"Non me la sto prendendo con te."
"A me sembra l'esatto opposto. Cosa c'è che non va?"Domanda ancora e allora abbasso lo sguardo dicendogli:"Mi irrita vedere certe cose."
A quel punto, lui comprende:"Aspetta. Era una reazione di gelosia quella?"


Sospiro. Non riesco a guardarlo in faccia dalla vergogna e dal suo sguardo insistente su di me.
Inizio ad essere stanca di questa situazione.
"C'è bisogno di chiederlo? Avanti, piantala di fissarmi!"Esclamo prendendogli la mano e trascinandolo con me per poi aggiungere:"Dobbiamo andare da Noct. Non possiamo perdere tempo. Ci sono altre novità riguardo i villani e..."
"Light..."Interrompe chiamandomi e fermandosi facendo bloccare anche me.
"Che c'è?"
"Ehm...si...insomma...è stato molto...come dire... dolce da parte tua. Non me l'aspettavo che tu fossi..."
"Ero venuta per vedere il settore e abituarmi. Dopo la battaglia, vorrei venire qui a vivere con te." Confesso lasciandolo sorpreso a dire un:"Cosa?"
"Sai, magari coltivando rose selvatiche insieme. Già ho passato la rappresentanza a mia sorella. Baderà lei al settore quando non ci sono."
Quelle parole sembrano meravigliare Firion e non poco.
Lo vedo guardarmi con una strana espressione sul volto e mi tira a se avvolgendomi in un abbraccio di cui non necessitano le parole.


*Ardyn*

Tutto sta andando male. I villani che credevo alleati si sono schiarati contro me.
Come se non bastasse, nel mio covo, nella mia residenza di cui nessuno dovrebbe conoscere l'esistenza, è entrata questa tipa, questa Agni e la sua compagna.
Hanno fatto tutto alle mie spalle. Mentre ero nel primo settore a distruggere la minaccia di Lucis, loro sono entrate qui dentro e hanno messo tutto sottosopra. La cosa peggiore è che ho ucciso quel ragazzo e loro potrebbero farmela pagare caramente.Non che io abbia paura, ma così facendo l'unica cosa che posso fare è farmi difendere e aiutare da loro, da questi villani che ho pensato fossero contro me.
"Cavolo, non pensavo avesse la pelle così dura."Sento dire da qualcuno alle mie spalle.
Mi volto e vedo Axel suo ciglio della mia stanza che sorride. Non comprendo.
"Di che parli?"
"Non lo sai? Lucis è tornato nel quindicesimo settore."
"No. Non è possibile. Io l'ho ucciso con queste stesse mani e l'ho gettato su Oblitus."
"Oblitus, eh?" Sussurra il nessuno incominciando a ridere per poi proseguire:"Credevi davvero di liberarti così di lui? Oblitus è pieno di sorprese. Io ci sono stato e ammetto che non è facile comprendere cos'hanno in mente le ombre."
"Le ombre?"Domando allora confuso da quei discorsi.
"Pare che l'ombra che regna su Oblitus abbia salvato Lucis. Non si parla d'altro lì."Una voce femminile blocca il discorso mio e di Axel.
Si presenta al mio cospetto una nessuno dai capelli neri e occhi azzurri. Non la conosco, ma il rosso al mio fianco sembra conoscerla bene, tant'è che pronuncia il suo nome:"Xion..."
Più ostinata che mai, la bruna si avvicina a me, mentre io inizio a chiedere nervoso:"Come hai fatto ad entrare qui dentro?"
"E' una replica di Roxas. E' dei nostri."La difende vedendo il mio nervosismo, intuendo anche la mia intenzione di attaccarla.
La cosa mi confonde. Lo sguardo di quel nessuno sulla tipa è davvero strano. Sembra quasi preoccupato.
Eppure pensavo che i nessuno non avessero sentimenti.
"Cioè, fammi capire. Volevi attaccarmi dopo che ti ho portato la notizia che Lucis è qui?"
Quelle parole della nessuno mi fanno comprendere la realtà dei fatti.
"Aspetta. Hai detto che Lucis è vivo?"
"Certo. Adesso è nel quindicesimo settore, ma se vuoi davvero distruggere il sedicesimo, allora devi attaccare Oblitus."
"Xion!"Richiama Axel facendosi guardare dalla ragazza. Sembra che la tipa ha detto qualcosa di troppo.
"Oblitus, eh? Ma certo. Come ho fatto a non pensarci prima?"Penso ad alta voce allontanandomi di lì, ignaro di tutto.
Una volta fuori, Axel si avvicina a Xion dicendole:"Xion, ti rendi conto di quello che hai fatto? Distruggerà il nostro territorio."
"Sappi che questa non è un'idea mia. Sto solo eseguendo gli ordini."
"Gli ordini? Di chi?"
"Noct. Non posso ritornare un ex-nessuno senza cuore. Se attaccherà Oblitus,avremo tutti i soldati che vogliamo a nostra disposizione e Noct ha promesso di darci tutti i cuori che vogliamo."
A quelle parole, Axel sorride avvicinandosi a lei dicendole:"Xion, tu sei un genio."
Le prende il volto e la bacia sulle labbra, scoprendo il loro vero rapporto. Non sono semplici amici, ma di più. Hanno stabilito un legame unico basato su qualcosa di simile all'amore. Qualcosa che solo i nessuno possono provare.



*Yazoo*

Eccomi qui, seduto su di una panchina a vedere Agni ridere e festeggiare insieme alle altre dimenticate il ritorno di Lucis.
Più la guardo e più me ne innamoro.
Possibile che possa provare qualcosa del genere uno come me?
Eppure, queste sensazioni, ancora ricordo il primo momento in cui le ho provate.

*Nella mente di Yazoo*

Ero in quella foresta a cercare di scoprire la verità sugli accordi tra dimenticati e nessuno, quando la vidi lì, in mezzo a quei prati a raccogliere fiori.
Aveva all'in circa tredic'anni, mentre io ne avevo solo sedici, ma i miei occhi si incantarono a vederla.
La fissai un po' per comprendere poi la realtà su di lei. Era una dimenticata.
Volendole sapere di più sui patti e sul potere leggendario che potevano donare, decisi di ingannarla.
"Ma che bel tipetto che abbiamo qui." Dissi avvicinandomi. 
Nel vedermi si alzò di scatto allungando le mani e creando una sottospecie di energia simile al tuono tra le sue mani. 
Compresi che si difendeva così, con gli incantesimi.
"Va via!"
"Guarda che non voglio farti del male."
"Non mi inganni."
Avanzai verso lei spostando lo sguardo ad una rosa marcia che era lì vicino. La raccolsi e annusai il suo profumo.
Quel gesto sembrò confonderla, soprattutto quando gliela tesi e le dissi:"L'unica rosa di Oblitus, non ne vale il valore che della rosa che ho davanti."
La vidi strapparla dalle mani e gettarla a terra continuando:"Questi trucchi con me non funzionano."
"Qual è il tuo nome?"
"Che?"
"Mi presento. Mi chiamo Yazoox, tredicesimo nessuno. Dirigo l'ordine all'interno del castello dell'Oblio. E tu? Chi sei?"Iniziai a chiedere sedendomi a terra tra quei fiori.
"Agni."
"Agni...che bel nome. Ti rispecchia molto. Sei simile al fuoco. Significa questo, giusto?"
"Si, me l'ha dato mio padre per rendermi più rispettabile."Mi spiegò prendendo le sue cose.
Sembrava infastidita da me.
La presi per il polso prima che potesse andarsene.
"Ehi, Agni."
"Lasciami."
"Promettimi che ci rivedremo."
"Che?"
"Io non sono come gli altri. Io...ho qualcosa dentro. Tu mi piaci."Cercai di illuderla, ma non ci riuscii.
"Questi metodi con me non attaccano." Si tirò la mano e se ne andò, mentre io urlavo:"Ti aspetterò."
I giorni passavano ed io cambiavo. Quell'inganno convinse anche me.
I nessuno non possono innamorarsi avendo un cuore mancante e il vuoto nel petto.
Già ero estremamente diverso a causa dei miei ricordi di sentimenti con cui ingannavo Agni e non solo. Riuscivo a manovrare chiunque e questo spaventava anche i miei superiori.
Non avevo fatto i conti che quell'illusione avrebbe fottuto anche me oltre a quella dimenticata.
Lei diventò la mia abitudine quotidiana. Ci incontravamo spesso e mi rendeva felice, questo tra nessuno non è molto semplice da comprendere perchè vuol dire che si è instaurato un rapporto simile all'amicizia.
Il sentimento che provavo giorno dopo giorno per lei aumentava fino ad esserne attratto che è una sensazione molto difficile in quelli della mia razza. Equivale a trovare la persona perfetta con cui stare insieme. Come l'amore per i dimenticati, così è l'attrazione tra i nessuno.



Praticamente, quello che doveva essere un semplice gioco, un passa tempo, un inganno, divenne la mia ragione di vita.
Per questo, quel giorno, quando il Glitch attaccò Oblitus, la salvai.
L'afferrai e la tirai a me, vedendo che la stava raggiungendo.
La strinsi a me per proteggerla dal mostro. Sentivo la paura invadermi ed era strano. I nessuno non provavano paura.
Qualcosa si era risvegliato in me e mi terrorizzava. Volevo un cuore e in fretta. Volevo diventare un dimenticato il prima possibile così non avrei avuto problemi con l'organizzazione XIII.
Non volevo essere bandito come era successo a Loxz e Lost Name. Volevo essere una leggenda. Volevo essere colui che era nessuno ed era diventato un dimenticato. Insomma..volevo che anche i nessuno come me, quelli che hanno ricordi di sentimenti, avessero un posto nella società.
L'attrazione era enorme verso Agni, tanto che in quella grotta, dove ci riparammo per sfuggire al Glitch, la baciai.
Fu tutto molto naturale e strano.
"Voglio proteggerti. Permettimi di essere il tuo lui."Le dissi guardandola diritto negli occhi.
Ero riuscito ad attrarre l'attenzione su di me. Ero riuscito a farmi amare da colei che non si fidava di me.
La vidi annuire per poi appoggiarsi sulla mia spalla e dirmi:"Tranquillo. Troverò il modo di trasformarti. Così....staremo insieme per sempre."
Sorrisi, prendendola per mano e ripetere:"Si...per sempre..."
La baciai sulla fronte. Ero pronto a tutto, ma quando mi trovarono con lei, proprio mentre mi dava quel cuore pensai al peggio.
"Non è come pensate."
"Tu non sei più un nessuno. Hai disonorato il tuo status. Dovrai pagare con la vita per questo."
"No, non è come pensate. Io...io volevo solamente ingannarla!"Sbraitai fuori di me, proprio davanti ad Agni.
Compresi fin da subito la scemenza fatta. Mi voltai e la vidi abbassare la testa, delusa da me.
Scappò via e lasciò nuovamente il buio e il vuoto dentro me.
Stavano preparando l'esecuzione. Mi avrebbero bruciato al rogo, quando inaspettatamente Loxz e Lost Name vennero in mio soccorso.
Lo ammetto. Non ero più lo stesso. Avevo paura. 
Paura di non essere più accettato da Agni. L'avevo ingannata. 
Inoltre...scoprii anche che era la figlia di Sephiroth ed Edea. Cioè...figlia del villano più temibile, la rendeva anche lei una cattiva nonostante non lo fosse del tutto.
Pensavo mi avesse fatto del male, che me l'avesse fatta pagare caramente per averla illusa, ma non fu così.
Inaspettatamente si presentò con delle bocchette di vetro ed un liquido dentro.
"Sono sieri che risvegliano i vostri cuori. Bevetelo e sarete come me."
Quelle parole mi lasciarono sorpreso, ma non mi fidavo. Poteva esserci di tutto lì.
Aspettai che Loxz e Lost Name avessero bevuto il liquido e quando vidi la loro trasformazione e sottomissione mi resi conto che le leggende erano vere.
Agni mi stava dando la possibilità di essere ciò che volevo. Potevo essere un dimenticato.
"Che fai? Non lo bevi?"Mi chiese facendosi guardare da me a mormorare un:"Cosa?"
"Se lo bevi, diventi come loro. Altrimenti...posso benissimamente tenermelo caro."Mi disse prendendolo nuovamente dalle mie mani per poi voltarsi e continuare:"Eppure... pensavo che volessi diventare come me e proteggermi. Erano davvero solo parole?"
In quell'istante le strappai la boccetta dalle mani bevendola in un sol colpo, ma accadde qualcosa.
Sentii il petto stringermi e farmi seriamente male fino ad inginocchiarmi, mentre urlavo dal dolore. La vist, per un attimo, si oscurò, ma ripresi velocemente possesso di me.
Probabilmente era il processo per diventare un resto di Sephiroth. Alzai il volto verso lei, ma la vedevo diversa.
Le sensazioni che avevo erano diverse. Non ero solo attratto, ma avevo anche il cuore che palpitava e le farfalle nello stomaco.
Inconsapevolmente, mi ero innamorato di lei. Quei sentimenti si erano rafforzati e trasformati da attrazione ad amore. Non volevo starle lontano. Sentivo quel sentimento davvero vivo dentro me. Lei...è tutto ciò di cui ho bisogno.

*Quindicesimo settore di Somniland  - Oggi....*

Più la guado e più mi lego a lei. 
Non so se sia una cosa normale,ma quel sorriso mi ipnotizza. Se ne rende conto anche Kadaj che mi viene vicino, sedendosi accanto a me e dirmi:"La pianti di guardarla? Sembri un rimbambito."
"Non trovi che sia semplicemente radiosa?"
"Penso che ti stai dando troppo al sentimentalismo." Continua a dirmi, facendomi chiedere poi:"Novità sul piano di Sephiroth?"
"Sembra che Seymour non è stato ancora trovato."Mi rivela il resto guardandomi e preoccupandomi.
"Cosa?"
"Jecht ha detto che non è riuscito a trovarlo, ma Artemisia e l'imperatore si sono messi sulle sue tracce."
"Speriamo lo trovino presto. Non voglio che Agni debba sporcarsi nuovamente le mani." Confesso continuando a guardarla.
Mi chiedo come andrà a finire tutta questa storia. La cosa di certo non mi piace nemmeno minimamente. Anche perchè Agni sembra ancora ostinata nei confronti del padre e non so come potrebbe agire.
Lei...è del tutto imprevedibile. Neanche io comprendo ancora le sue mosse pur conoscendola da tempo.
Già ha alterato il piano del padre per mostrare che lei può manipolare chiunque, così come ha messo alle strette Genesis. Non so cosa potrebbe fare e la cosa mi terrorizza pur meravigliandomi terribilmente.

*Yuna*

Mi ritrovo a camminare per la mia via nel mio settore d'appartenenza, spinta dall'unica cosa che mi ha riportato a fare questo pellegrinaggio assurdo. Quella di sconfiggere Sin.
Lo so, sono cambiata molto in questi due anni. Adesso ho i capelli lunghi e...non ho più i miei guardiani con me.


Sono stata divisa dal destino da Tidus e dagli altri, ritrovandomi Kurgum che mi segue. Non ho più visto i miei vecchi amici e conoscenti, come Paine, ne tantomeno sono riuscita a incrociare Rikku o Lulu. Sembra che qualcosa di superiore ci abbia diviso eternamente. La cosa non mi piace per niente.
Avrei voluto i miei vecchi compagni al mio fianco e, invece, mi sono ritrovata da sola con questo tipo accanto a me. Con questo ragazzo di nome Kurgum.


Tutto è iniziato con il ritorno di Sin e mi sembra di essere in un oblio a ripercorrere sempre le stesse tappe. Ho anche pensato di tornare indietro da Lulu e Wakka, ma... non ci sono riuscita.
Non sono riuscita a trovarli.
Questo mi scoraggia. Mi sento abbastanza sola, nonostante la compagnia.
"Kimahri..."Mormoro il nome del ronso che mi trovo davanti, mentre attraverso i monti Gagazet.
"Yuna..."Mi chiama venendo verso me.
Finalmente uno dei miei guardini. Almeno ho trovato colui che mi ha sempre protetta.
"Che bello vederti qui, Kimahri."
"Perchè Yuna essere qui? Kimahri non aspettava Yuna."
"Lo so. Sono venuta per combattere Sin. Ho cercato in lungo e in largo anche gli altri, ma non ho trovato nessuno e..." Prima che potessi finire di parlare, lo vedo prendere la lancia e annuire. 
Non c'è bisogno di aggiungere altro. Kimahri ha deciso di seguirmi.
"Ehi, lady Yuna, perchè deve venire anche lui? Non stavamo bene solo tu ed io?" Domanda quasi infastidito il ragazzo accanto a me.
Non so che rispondere così mi limito a scuotere la testa e proseguire il cammino quando qualcosa, o meglio qualcuno, attira la mia attenzione.
"Oh, lady Yuna. Quale onore rincontrarvi qui?" 
Questa voce maschile, che proviene dietro di me, mi fa gelare il sangue. La riconosco perfettamente. Mi volto e ogni dubbio diventa certezza davanti a colui che ho di fronte e che chiamo per nome ostinatamente:"Seymour."
Afferro il mio bastone magico, pronta a scontrarmi con lui. Lo stesso fanno anche Kurgum e Kimahri mentre lo vedono avvicinarsi.
"Oh, su via! E' questo il modo di accoglier...?" Si blocca prima di porter finire la frase, sentendo una presenza dietro di lui.
Qualcuno l'attacca di spalle, ma Seymour è agile e lo schiva all'ultimo minuto.
"Salve Yuna."Saluta l'imperatore Mateus che pare non essere da solo.
"Serve una mano?" 
"Chuami!" Chiama Kurgum riconoscendola.


"Grazie mille dell'aiuto, ragazzina." Ringrazia Artemisia sorpassando la tipa e mettendosi vicino all'imperatore pronta ad attaccarlo.
"Imperatore...Artemisia..."Mormoro sorpresa i loro nomi, abbassando il bastone e, sorprendentemente, la strega risponde:"E' bello vedere che Dissidia non ti ha cancellato i ricordi."
"Artemisia, basta parole. Abbiamo un ordine ben preciso."Richiama l'imperatore facendola voltare verso di lui e ribattere a tono:"Lo so Non vedo l'ora di tramutare costui in cenere."
"Cosa?"Borbotta Seymour venendo aggredito dai due.
Lo scontro sembra avvincente ed io non voglio starmene lì a guardare. Mi intrometto anch'io nella lotta e insieme riusciamo a stenderlo facilmente.
Non so se ci sia qualcosa in atto, ma voglio scoprirlo e introdurmi anch'io. Voglio sapere cosa sta succedendo al mio settore e perchè loro sono qui.


***Intanto, a nostra insaputa...***

La festa è finita e Lucis si ritrova nella camera procurata dalla regina Lunafreya e dal re di Insomnia Noctis.
"Ah..."Sospira Lucis buttandosi sul letto che gli hanno dato per poi affermare:"Finalmente un bel letto morbido su cui dormire."
Si mette sotto le coperte, le luci sono spente, quando sente qualcuno intrufolarsi sotto le coperte, abbracciandolo da dietro.
Dallo spavento, il rosa si volta e vede lei.
"Meia!"Urla il suo nome, quando lei lo zittisce.
"Sh...stanno tutti dormendo. Lasciami dormire un po' con te."
"Non se ne parla! Uomo e donna nello stesso letto non vanno bene! Lo sai! Può succedere di tutto."
"E allora? Di cosa ti preoccupi? Sarebbe il minimo che potrebbe accadere dopo che mi hai salvato la vita."
Quelle parole ammutoliscono Lucis. Scende un silenzio imbarazzante che il ragazzo non riesce a reggere:"Meia...posso chiederti una cosa?"
"Certo. Dimmi pure."
"Perchè non hai fatto come ho detto? Perchè non ti sei dimenticata di me?"
"Si può dimenticare chi si ha impresso nel cuore?"
Il rosa comprende e si volta verso di lei fissandola negli occhi mormorando un timido:"Grazie."
La ragazza non capisce il perchè la sta ringraziando e si gira con il busto verso lui accarezzandogli il volto domandando:"Di cosa?"
"Grazie per non esserti dimenticata di me nonostante te l'abbia detto. Questo significa molto per me e..."
E prima che potesse finire di parlare, la ragazza lo bacia tappandogli la bocca con la sua.
Quel bacio spinge i due ad accarezzarsi e a fare ciò che i loro cuori hanno sempre desiderato fare.
Nel frattempo su Kingdom Hearts, Riku ha cercato in lungo e in largo, ma non ha trovato nulla. Ritorna così da Kairi che lo aspetta sulla spiaggia.
"Riku!" Alza la mano in cielo chiamandolo e facendolo avvicinare a lei, mentre quest'ultima corre verso lui domandando:"Allora? L'hai trovato?"
Deluso, il ragazzo abbassa il volto e scuote la testa rivelando:"Mi spiace, Kairi. Lui... Sora è...cioè...sembra scomparso nel nulla."


"Cosa?"
"L'ho cercato ovunque. Ho parlato anche con alcuni abitanti del monte Olimpo, ma tutti hanno dato la stessa versione. Hanno detto che un tipo losco si è avvicinato a lui e anche a Pippo e a Paperino, ma non volevano parlargli. Non sanno come, anche Ade è preoccupato perchè questo tizio ha utilizzato il cappello diventando Re Topolino in persona con un unico gesto. Probabilmente era qualche arte illusoria e... l'hanno rapito."
"Ma è impossibile! Non può esistere qualcuno del genere."
"Invece si. Ercole ha cercato di aiutarlo, ma è sparito poco prima che potesse raggiungerlo. Ha preso sia Sora che Pippo e Paperino."Continua ad informare Riku preoccupato della faccenda.
"Non hai idea di chi possa essere, vero?"
Il ragazzo scuote nuovamente la testa e aggiunge:"Purtroppo no. Non ne ho la più ben che minima idea. Anche perchè, per come l'hanno descritto, non sembra qualcuno che frequenti questo posto."
Poi inizia a pensarci su e sospira angosciato continuando ad informare l'amica su un altro evento assai strano:"Inoltre... sembra che sia stata rubata la keyblade del Re Topolino al palazzo Disney. Non so cosa stia succedendo, ma per essere presa quella chiave deve esserci davvero qualcosa di preoccupante sotto."
"Chi mai si spingerebbe ad un gesto così estremo?"
"Non lo so, ma spero solo che non ci siano i nessuno di mezzo." Mormora Riku incrociando le braccia e riflettendo su quanto saputo insieme a Kairi.
Nel frattempo, nel settimo settore, Elle esce fuori dal bar vedendo Lasswell terribilmente scosso.
Ciò che gli è successo lo preoccupa e non poco. In fondo ciò che ha fatto non è da lui.
"Lasswell."Lo chiama avvicinandosi. E' davvero di pessimo umore, tanto che non si accorge nemmeno della bionda che lo chiama.
La ragazza si siede accanto a lui, vicino a quella fontana della piazza, iniziando a domandare:"Come mai quel muso lungo?"
"Non mi va di parlarne."
"E' per quella reazione dell'altro giorno, non è vero?"Comprende Rain avvicinandosi anche lui all'amico e mettendosi dal lato opposto a quello della ragazza.
"Non so più che pensare."
"Perchè ti sei comportato così con Machina?"Comincia a domandare l'amico incuriosito, ma Lasswell è confuso. 
"Non lo so. Ho sentito solo rabbia dentro. Rabbia e un senso di fastidio che non so spiegare."
"Dunque...è così. Rem ti piace ancora."Afferma decisa Elle comprendendo ciò che sta accadendo e insospettendo il bruno che si volta verso lei.
"Ancora? Ma di che stai parlando? Io non l'ho mai vista prima di questo momento."
"Hai ragione. Lasswell non l'ha mai visto, ma Mahru si."Gli dice la bionda confondendolo ancora di più e facendogli chiedere:"Qual è il punto?"
"Il punto è che non puoi dimenticare ciò che è impresso nel tuo cuore, nonostante la mente la dimentichi. Tu avrai anche dimenticato Rem, ma lui  no. Lui è costantemente lì a farti ricordare anche se non ricordi nulla. Ti senti frastornato, ma l'amore è amore e non sai quanto sia potente. Il tuo cuore, il cuore di Mahru, ti ricorda chi ami e chi hai amato."Rivela Elle lasciando sorpresi i due che cominciano a riflettere sulle parole della bionda.
"Se fosse così...allora...sono davvero lui? Sono davvero questo Mahru di cui tutti parlano?"
"Se vuoi sapere la verità, ti conviene fare un salto nella città delle sfere ad Oblitus. Lì troverai il tuo passato. Se vuoi scoprirlo davvero, basta dirmelo e ti accompagno personalmente."Continua a confortare la ragazza mettendogli una mano sulla spalla, alzandosi e allontanandosi dai due per lasciarli da soli.
"Elle."Chiama Lasswell per fermare la ragazza, per poi continuare:"Grazie."
Con un sorriso forzato, la bionda si volta verso di lui e dice:"Figurati..."
Si allontana da loro, ma non sa se sia una cosa giusta oppure no.
Vuole andare da Sorrow e da Aria per sapere le ultime novità. Sente che qualcosa sta cambiando in Lasswell, ma non sa di cosa si tratta.
Possibile che lui ricordi?
Intanto, Ardyn, sapendo che Lucis viene da Oblitus e che in quel luogo ci sono i progetti per il sedicesimo settore, decide di attaccare quel mondo, ma una volta lì i soldati liberano i blank dalla loro prigionia facendoli scorrazzare per tutta Oblitus.
I mostri portati dal loro mondo vengono sparsi in quel posto e le ombre, insieme ai dimenticati, incominciano a trovarsi in difficoltà.
C'è chi si chiude dentro casa, chi fugge a destra, chi a sinistra, chi viene preso dai blank, ma ci sono anche i nessuno che godono del momento di terrore approfittandosene per prendere cuori.
Peccato che siano tutti infettati da blank e quindi non riescono nemmeno a trovarne uno intatto.
Nel frattempo, al palazzo reale di Insomnia in Oblitus, quella destinata al settore versus, c'è una vera e propria lotta in atto.
"Per l'amor di Dio! Noct! Stiamo sotto attacco!" Sbraita l'ombra di Prompto vedendosi in difficoltà e che le porta della loro abitazione sono state spalancate dai soldati magitek.
"Che credevi? Fosse una passeggiata?"
"No, ma ce ne sono troppi!"
"Cazzo, Prompto. E' per questo che ci serviva Lucis. Ci serviva per assorbire la sua energia."
"Merda, merda, merda! Siamo troppo deboli!"Va in panico quell'ombra bionda, nascondendosi insieme a l'ombra di Noctis.
"Lasciate fare a me!" Sposta Gladio correndo e attaccando con la sua spada i soldati, dando modo a Noctis e Prompto di nascondersi.



Prende la mira e incomincia ad aiutare l'amico da lontano.
"Noct! Fa qualcosa pure tu! Non startene lì!" Urla il biondo vedendosi in difficoltà.
"Dov'è Ignis?"
"Ignis sta male è nell'aula ovest del palazzo."
"Maledizione!" Dice Noctis andando in quella direzione e stendendo buona parte dei soldati, ma viene preso dai blank che non si sono lasciati intimidire dalla situazione.
Prompto prende la mira vedendo l'amico in difficoltà e riesce a svincolarlo sparando un paio di colpi.
Lasciata la presa, il biondo urla:"Vai, Noct! Non pensare a noi. Va da Ignis!"


L'ombra cerca di tramutarsi in fumo e volare via, ma non ci riesce. E' troppo debole per farlo così è costretto a percorrere tutto a piedi per andare dall'amico, ma la strada non è facile.
Ardyn ha pensato a tutto pur di distruggere anche i dimenticati.
Non solo ha lasciato entrare nella residenza i soldati magitek, ma ha anche liberato buona parte dei mostri e dei blank che le ombre tenevano a bada.
"Maledizione!" Esclama vedendosi attaccato e graffiato da uno dei blank. Fortunatamente, le ombre sono ombre e come tali sono immuni al loro veleno. Riusciranno a scamparla all'attacco di Ardyn?

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Capitolo 36
*** Capitolo 35 ***


Capitolo 35.

*Ombra di Noctis*

Sta andando tutto male.
Sono circondato da questi bastardi mandati da Ardyn, ma non posso mollare proprio ora. 
Devo andare da Ignis. Non posso lasciarlo lì a morire.
Con questi pensieri nella testa, riesco a svincolarmi dai soldati magitek ammazzandoli, per poi proseguire verso la parte ovest del palazzo.
Entro nella stanza data ad Ignis. E' messo proprio male. Non riesce nemmeno ad alzarsi ed io sono terribilmente debole.
"Come faccio a tirarti fuori di qui?!" Chiedo cercando di prenderlo in spalla, ma non ci riesco.
Cado. 
Sono debole anch'io. La porta si spalanca e i soldati ci sono addosso. Cerco di alzarmi, ma il peso di Ignis mi blocca. Siamo in trappola. Per noi è la fine.
Inaspettatamente, viene in nostro aiuto un tipo biondo. Sembra un dimenticato.
Senza esitare, attacca i soldati e blank, per poi venire verso di noi.
"Ignis...." Chiama. 
Com'è possibile che loro si conoscano?
Non ho neanche il tempo di chiedere che lo vedo prenderselo sulle spalle per poi dirmi:"Va via! Ci penso io a lui. Sei troppo debole. Non puoi combattere da solo questa battaglia."
"Chi sei?"
"Sono solo un dimenticato del settore versus tredici. Il resto non ha importanza."
Sorrido, dandogli una pacca sulla spalla e dirgli:"Grazie, fratello."
Per poi allontanarmi di lì a cercare il resto dei miei compagni.
Mi ritrovo davanti ad un soldato magitek. Non posso tirarmi indietro. Devo combatterlo. Evoco la spada e gliela pianto diritto al cuore per poi trasformarmi in nube per sorpassarlo e raggiungere gli altri, ma lì mi accorgo di qualcosa. I soldati magitek sono cloni e possiedono un'anima.
Inconsapevolmente, quel gesto di tramutarmi in fumo e attraversarlo come uno spettro, mi fa assorbire la sua energia.
Mi sento più forte ora.
"Dunque...è così..."Comprendo sorridendo. 
So come proseguire.



Ardyn ha fatto male i conti e Lucis è stato davvero d'aiuto. Finalmente abbiamo l'energia che ci serve.
Devo trovare Prompto e Gladio per avvertirli della cosa. Se ammazzano tutti senza assorbire la loro essenza, non avranno mai l'energia.
Di soldati ce ne sono un bel po' e la cosa mi aggrada terribilmente.
Riesco ad assorbire tutti i soldati che ci sono sulla mia via.
Finalmente l'energia di cui avevo bisogno per vivere è dentro me.
Arrivo sulla scalinata per raggiungere i miei compagni. Altri soldati, altra energia.
Evoco nuovamente la spada distruggendo tutto l'esercito lì presente in un sol colpo per poi assorbire la loro energia.


Prompto si accorge della mia presenza e si volta verso di me per poi venirmi incontro rimproverando:"Noct, dov'è Ignis? Dovevi proteggere lui."
"Tranquillo. E' in mani sicure."
"Ehi, dov'è che hai trovato tutta questa energia?!" Comprende Gladio vedendomi in forze.
Sorrido e indico i soldati dicendo:"Da loro."
Quelle parole lasciano i miei compagni realmente scossi. Avrebbero potuto avere più energia se solo l'avessero compreso prima, ma sorridono con me, soprattutto qua do l'ordine:"Facciamo vedere chi siamo. Sbattiamoli fuori dal nostro territorio!"
Le urla di Prompto e Gladio si propagano in tutto il palazzo, per poi attaccare e assorbire l'energia di quei soldati.
Esco fuori per controllare la situazione che c'è.
Tsk... altri soldati. Certo che Ardyn non ha badato a spese, eh?
Peggio per lui. Dovrà rifare almeno tre milioni di soldati. Li ha portati a morire nel posto sbagliato.
Avanzo tranquillamente, mentre loro mi sparano addosso, ma non mi colpiscono. Ho la barriera di spade attiva.
"Via da casa mia."Mormoro rievocando la spada e gettarmi all'attacco su più di un soldato alla volta.
Riesco a farli uccidere anche tra di loro utilzzando il mitra e uno di quei soldati contringendolo a sparare.


Le anime entrano nel mio corpo una ad una. Immagino già il volto di quel bastardo appena saprà della fine che hanno fatto i suoi soldati.
"Fin troppo semplice."Dico a me stesso ritornando all'interno del palazzo e lasciando quella scia di morte distesa sulla mia scalinata. 
Devo ammettere che è davvero macabro e adatto alla situazione.
Non vedo l'ora di scoprire che faccia farà Ardyn quando vedrà tutto questo.

*Riku*

La ricerca di Sora sembra essere giunta al termine. Non so che fare. Kairi ed io siamo realmente preoccupati. Oltre al fatto che non lo si trova più stanno accadendo cose strane.
Inizio a sentire nuovamente la terra tremare. Un altro terremoto?
"Kairi!" Chiamo afferrandola per mano, vedendo che il terreno sta per cedere.
La salvo appena in tempo, ma di certo il cielo oscurato non preannuncia nulla di buono.
"Dobbiamo andarcene da qui!"Comprendo cominciando a correre mano nella mano con la mia amica Kairi.
E' tutto troppo veloce. La terra non smette di tremare, i lampi e i tuoni ondeggiano nell'aria, la pioggia inizia a cadere su di noi, mentre il vento soffia e inarrestabile per farci mollare la presa e dirigerci verso morte certa. 
Che sta succedendo? Perchè questa mi sembra la fine?
L'acqua del mare di quell'isola su cui vivo felice, inonda la spiaggia su cui stiamo, fino a far scomparire completamente la sabbia.
Non lo nego. Il senso di paura mi invade e mi rabbrividisce.
E' agghiacciante tutto questo. Continuiamo a correre, barcollando a causa della terra che si muove.
Inaspettatamente, mi ritrovo un aereonave passare lì, dove siamo. Su questa piccola montagna, unico posto in cui mi sembra sicuro al momento.
E' Axel. Non mi fido, ma devo raggiungerlo. E' l'unico modo per mettermi in salvo con Kairi.
Lo vedo tendermi la mano e dirmi:"Afferra la mia mano."
Senza lasciare la mano della mia amica, porgo la mano verso la sua afferrandola.
In quel preciso istante, la terra sotto di noi crolla e ci ritroviamo sospesi nel vuoto assoluto.
"Che sta succedendo?"Chiedo allarmato, ma lui non risponde.
Cerca di raccimolare le forze per tirarmi su, ma non ce la faccio.
Il peso di Kairi mi tira verso il basso.
"Riku!"Mi chiama sentendo la sua mano che scivola dalla mia.
"Kairi, non mollare."
"Non ce la faccio più."
"Resisti!"Ma non riesco più a tenerla.
Proprio mentre arrivo a bordo di quell'aereonave, lei lascia la presa.
"No! Kairi!" Sbraito affacciandomi e vedendola cadere nel vuoto.
Axel mi afferra per evitare che cadessi.
"Torniamo indietro. Dobbiamo prenderla!"
"E' inutile. Non possiamo farlo."Tenta di spiegarmi, ma proprio non capisco.
Che significa? Perchè lui...?
Inaspettatamente, mi volto notando Xion e Roxas.
Il ragazzo sta pilotando, mentre la tipa si avvicina a noi.
"Axel, dov'è Kairi?"
"E' andata, Xion. L'importante è aver salvato lui."Lo sento dire con tranquillità, ma la bruna sembra non accettare un comportamento simile dal compagno.
"No, Axel. Forse non ti è chiaro, ma le disposizioni sono queste. Devono esserci tutti se vogliamo sopravvivere."
Si avvicina alla ringhiera, per poi affacciarsi. Vedendo il nulla, sembra quasi preoccupata, mentre fa qualcosa che non credevo di poter veder fare da un nessuno.
Si alza sulla ringhiera, allarmando Axel:"Che diamine fai?"
"Augurami buona fortuna."Gli dice con un sorriso, lanciandosi nel vuoto proprio mentre il rosso va da lei per impedirglielo.
Lo vedo sporgersi dall'aereonave, allungando inutilmente la mano verso di lei, ma è troppo tardi.
E' già sparita nel vuoto  assoluto e, insieme a lei, anche Kairi.
Di loro non ci sono traccie.
Che sta succedendo? Perchè i nessuno ci stanno aiutando?
"Ehi, Riku."Sento chiamarmi alle spalle.
E' una voce familiare e inaspettata, tant'è che mormoro:"Non può essere."
Mi volto e vedo il Re Topolino venirmi incontro.
"Topolino..."
"La situazione è tragica. Dobbiamo raggiungere il palazzo Disney in fretta. Non c'è tempo. Potrebbe essere stato alterato anche quello."
"Alterato? Da cosa?"Comincio a chiedere perplesso, quando lui comincia a rivelare ciò che è realmente successo.
"Ardyn vuole distruggere Somniland e Kingdom Hearts ne fa parte. Se riesce a dominare tutto, morirà il nostro mondo."
"Se ci riesce...se riesce ad  alterare la volontà dei creatori noi..."Mormora Axel mettendosi una mano sulla fronte fermandosi, per poi voltarsi verso me e mostrare nuovamente preoccupazione cerca di continuare, ma non fa in tempo.
Roxas conclude la frase prima di lui con brutalità e decisione:"Tutto morirà. Verrà distrutto Kingdom Hearts e tutto ciò che ne fa parte. Tutta la sua stirpe, anche noi nessuno svaniremo con esso."
Quelle parole sono davvero scioccanti.Tutto ciò non promette nulla di buono. Spero solo che Kairi e Xion si siano salvate e che Sora e gli altri stiano bene.
Come posso fare per tener saldo tutto e contrastare questo Ardyn? Come?

 *Stella*

Sono nella camera di Noctis. Ormai la copertura è saltata. Ardyn avrà capito sicuramente che faccio parte di coloro che sono provenuti da Oblitus.
Mi guardo allo specchio, preoccupata. Come faccio adesso? Come faccio a...?
Non riesco a finire il pensiero che mi ritrovo quel Noctis dagli occhi rossi davanti.
"Dormi..."Mormora facendomi chiudere gli occhi e accasciare a terra, in un sonno profondo.
Eccomi nella dimensione dei sogni. L'ombra di Noctis è davvero strana, forse più del solito.
E' come se avesse ripreso le energie di cui aveva bisogno.
Lo vedo di spalle, mentre lo chiamo:"Noct. Che vuoi?"
"Ardyn ci ha attaccati."Rivela voltandosi verso me e mostrando quel suo volto così ripreso.
"Dove hai trovato l'energia?"
"Me l'ha fornita lui, anzi. In realtà è grazie a Lucis. Lui ha fatto imbestialire Ardyn e mandare a morire milioni di soldati magitek."
"Mi hai chiamata solo per questo?"
"Volevo dirti solo di stare attenta a lui. Ha attaccato Oblitus e non penso che lascerà gli Oblitusiani liberi."
"Non devi preoccuparti di questo. So badare a me stessa." Gli dico dandogli le spalle per allontanarmi quando lo sento sorridere e mormorare:"Tu mi fai paura, Stella."
Quelle parole mi incuriosiscono. Mi volto e domando:"Cosa? Perchè?"
"Perchè tu sei l'unica persona che può domarmi e dirmi cosa fare." Rivela l'ombra di Noctis venendomi vicino.
Tutto questo non ha senso. Perchè dice una cosa del genere?
Ci rifletto su e allora comprendo. 
Gli ho chiesto di non uccidere Lucis e revocargli la sentenza e lui lo ha fatto, ma non capisco. Non riesco a capire il motivo.
Lo vedo prendermi per mano. Mi guarda diritto negli occhi facendo un gesto inaspettato.
Bacia quella mano che ha tra le sue mani mostrando stranamente quell'affetto che non pensavo avesse verso me. 
Tutto diventa chiaro. Quelle sfere mostrate da Rika... era tutto vero.
Per tutto questo tempo, il Noctis che amo, è stato qui, al mio fianco e non me ne sono mai accorta.
No...non è possibile. Non può essere. 
Perchè allora mi è stato distante per tutto questo tempo?



*Lucis*

Stella sembra essere stanca e se n'è andata a riposare, mentre Cid si è messo a fare il suo solito con Agni e Moguri.
Non ha ancora capito che con quelle due non attacca, soprattutto con Moguri. Insomma. Deve sposarsi e ancora ci prova. Assurdo.
Meia continua a fissarmi con quegli occhioni, venendomi dietro e abbracciandomi.
Non so come comportarmi con lei. Anche per ciò che è successo la sera nel letto.
I festeggiamenti stanno continuando. Tutto a causa di Cid che vuole conoscere gente e butta la scusa della mia resurrezione.
Improvvisamente sento Rika gridare:"Eh! Voi chi diamine siete?"
Mi volto e vedo un ragazzino insieme a due strani tipi che inizia a presentarsi:"Io sono Sora e loro sono..."
"Io sono Pippo, Yuk! Sono anche conosciuto come Goofy."
"Io, invece, sono Paolino Paperino, ma mi chiamano solamente Paperino."
"Paperino?"Domando intromettendomi nel discorso e avvicinandomi a loro.



"Beh, si fa chiamare così, ma molti lo conoscono anche come Donald Duck, yuk!"Spiega Pippo lasciandomi sorpreso.
Donald Duck? 
"Oh mio Dio! Ti ringrazio!" Sbraito per poi mettere le mani sulle spalle al papero e inginocchiarmi di fronte a lui.
"Ti prego. Ho bisogno del tuo aiuto!"
"Del mio aiuto?"
"Avevamo proprio bisogno di te. Ti prego. Benedicimi!"Esclamo mettendogli qualche punto interrogativo e dire:"Quack?!"
"Ne ho bisogno! Anche solo questa frase mi va bene. Anche solo se mi dici ti benedico, mi va benissimo."
Scettico e ignaro del perchè gli chiedo tutto questo, lo vedo agitare il suo bastone e dire:"Io ti benedico. Va bene così, Quack?"
Un sospiro di sollievo tiro non appena mi mena il bastone in testa per la benedizione.
"Oh, grazie al cielo! Questo viaggio stavolta può iniziare bene!"Sollevato, mi alzo da terra e Moguri, incuriosita, si avvicina a noi chiedendo:"Cos'è questa pagliacciata?"
"Moguri, ho una splendida notizia da darti. Abbiamo trovato il prete per il matrimonio. Stavolta gliel'ho fatta a Noct! Mi sono fatto anche benedire. Almeno un po' di fortuna dovrei averla."
"Ma Paperino non è un prete."Si intromette Sora mettendomi non pochi punti interrogativi.
"Come fai a dire che non è un prete? Scusa, ma tu sei un guaritore, giusto?" Domando guardando Paperino che annuisce e pronuncia un:"Quack."
"Ecco! Vedi? Come fate a dire che non è un prete? E' un prete guaritore, no? E poi l'avete detto voi che si chiama Don Ald Duck, no? Don Ald è un prete eccezionale e non lo dico perchè mi ha benedetto."
Sora e Pippo scoppiano stranamente a ridere mentre dico queste cose.
Moguri e Agni fanno lo stesso gesto di mettersi una mano in fronte mentre Cid cerca di trattenere inutilmente la sua risata.
"Moguri, che c'è? Non sei felice? Insomma... abbiamo anche trovato il prete per celebrare il tuo  matrimonio. Dovresti essere felice. Abbiamo risolto il problema prete, dobbiamo solamente scegliere la location." Comincio a far riflettere, ma tutti non fanno altro che ridere. 
Cos'ho detto di strano?
"Idiota. Donald è il suo nome." Cerca di spiegarmi Meia, ma è una cosa che già so.
"Lo so che si chiama Don Ald. E' inutile che me lo ripeti. Non sono imbecille che non lo so neanche pronunciare."
"Inutile spiegarglielo. Impiegheremo troppo tempo per farglielo capire."Si intromette Agni per poi allontanarsi da noi.
"Ehi, dove vai?"Chiede Rika, quando lei risponde:"Nel covo di Genesis. Ho ancora alcune cose da fare. Yazoo, vieni con me!"Chiama allontanandosi insieme a quel resto.
Cosa le è preso? Cos'ho detto di strano?

*Prompto*

Cammino per le strade del quindicesimo settore, quando la mia attenzione viene presa da qualcosa.
"Ma è un chocobo!"Esclamo correndo verso il pennuto che sembra essere spaventato.
Lo prendo per la testa cominciandolo a rassicurare accarezzandolo:"Stai buono, su."
Riesco a tranquillizzarlo e si struscia su di me con il suo capo. Probabilmente vuole un abbraccio che non tardo a dargli.
"Ma che carino."



"Boko!"Sento urlare da lontano.
Mi volto e vedo un ragazzo dai capelli castani avvicinarsi, per poi rimproverare il chocobo:"Boko! Come diamine hai fatto a venire qui?"
"Boko?"Domando perplesso, quando lo vedo voltarsi verso me, mettendosi una mano dietro la nuca e iniziare a scusarsi.
"Mi spiace, il chocobo è mio. Spero che non ti abbia causato danni."
"Ma no, figurati."
"L'avevo lasciato nel mio settore, ma non so come è venuto fin qui."Mi spiega lasciandomi sorpreso.
"Cosa? E' venuto da solo?"
"Certo. L'avevo lasciato lì per  evitare che potesse farsi del male, ma sembra che se le va a cercare."
"Bartz!" Interrompe un ragazzo biondo avvicinandosi a noi e al ragazzo che intanto accarezza il chocobo. Nel vederlo pronuncia il suo nome:"Tidus."
"Perchè ti sei fermato?"
"Scusa. E' solo che Boko mi ha seguito fin qui."
"Boko? E' il chocobo di cui mi parlavi su Dissidia?"Realizza Tidus facendo annuire il castano e sorgere dei dubbi nella mia mente:"Voi siete di Dissidia?"
"Veramente siamo stati convocati da Cosmos e Materia in quel mondo."
"Dunque conoscente anche Noctis, non è così?"Domando e i due si guardano in faccia come se avessi appena detto qualcosa di strano.
Poi, il biondo si mette le mani ai fianchi e risponde:"Veramente noi siamo stati convocati da lui. Abbiamo bisogno di parlargli."
"Davvero? Quindi...non siete di queste parti."
"No, io sono Bartz e vengo dal quinto settore, mentre lui è Tidus e viene dal decimo. Siamo andati da Cecil, ma ci ha spiegato che tutta la faccenda è gestita da Noctis e quindi dovevamo andare nel quindicesimo settore per potergli parlare."Sintetizza il tipo facendomi capire la questione.
"Beh....anch'io sto andando da lui. Potete tranquillamente seguirmi."
"Può....anche Boko...venire con noi?"Chiede perplesso Bartz non volendo lasciare solo l'amico pennuto.
Annuisco.
In fondo non c'è nulla di male a portarlo con noi, no?
Improvvisamente, il chocobo inizia ad agitarsi.
Sembra spaventato e il tipo del quinto settore se ne accorge.
"Boko? Che ti prende?"
"Kweh!! Kwehhh!!!"Stridula impazzito il pulcino gigante non dando tregua al padrone di tranquillizzarlo.
Punta diritto il cielo, continuando a cinguettare in quel modo assurdo e terrorizzato facendoci alzare la testa verso quella direzione.
"Ma che...?"Mormora il tipo preoccupato.
"Cos'è quello?!" Domanda Tidus indicando il cielo.
Alzo lo sguardo e allora lo vedo.
Quelle striscie di blocchi neri che invadono il nostro bellissimo cielo azzurro che si sta tingendo di rosso e pian piano di oscurità.


Forse sarà la mia impressione, ma sembra che quei blocchi neri siano vivi.
Generano una specie di scarica elettrica.E' allucinante.
Bartz, allarmato, sale in groppa all'amico pennuto e tende la mano a Tidus facendolo salire.
"Ehi, sali anche tu!"Mi dice il biondo tendendomi la mano.
"In tre su un chocobo?"Chiedo perplesso, quando Bartz nervoso urla:"Abbiamo altra scelta?"
In quel momento mi sto zitto e salgo in groppa.
"Dobbiamo andare da Noctis, muoviti Boko!"
"Kweh!"Cinguetta cominciando a correre più veloce che può.
Cosa diamine sta succedendo? Perchè sono comparse quelle cose in cielo? Sarà qualcosa di male?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ardyn ha attuato il suo piano di invadere e distruggere Oblitus.
Convinto di esserci riuscito, torna su quel mondo.
Peccato che una volta lì, si rende conto di essersi messo contro la persona sbagliata. Ogni passo, ogni luogo in cui cammina vede solamente morte. I suoi soldati, i blank liberati da essi, tutto è morto dando solamente un'unica e agghiacciante via, quella verso il palazzo di Insomnia di Oblitus.
Una volta lì, tutto diventa più strano per Ardyn.
"No. Non può essere. Com'è possibile che Insomnia è qui?" Dice sconvolto dalla cosa.
Il tappeto di sangue dato dai soldati sparpagliati lì in mezzo sembrano farlo impazzire.
"Com'è possibile che sia finita così? Com'è possibile che hanno steso con così tanta facilità i miei soldati?"Continua a chiedersi guardandosi intorno per poi sentirsi osservato.
Dall'alto di quel palazzo, affacciato ad una finestra, vede quegli occhi rossi avvolti da una nube che lo fa tremare.
E' un'ombra. Lo comprende fin da subito dal terrore che egli emana, ma sa che non è solo.


Vede Cerberus alle porte di quel palazzo con altri cani neri e unti di nubi attorno che sembrano bruciare.
E' una visione raccapricciante. Soprattutto quando inizia a sentire delle esplosioni e il fuoco che lo assale.
"Ma che diamine...?"
"Hai fatto male i conti, Ardyn." 
Quelle parole pronunciate da colui che gli sta dietro lo fanno voltare.
Incredulo vede l'ombra di Prompto avvicinarsi a lui. Comprende subito che il promotore dell'incendio è stato quella stessa ombra che sembra essersi potenziata.
Peccato che non sa che a potenziarla è stato lui stesso donando quelle anime di quei soldati magitek.
"P-Prompto? No. Non è possibile. Lui è..."
"Nel settore attuale? Certo. E' così infatti."Sente mormorare con una voce metallica dietro di lui.
Voltandosi vede quell'ombra uscire dal palazzo. L'ombra che si presenta con occhi rossi luminescenti e un tridente tra le mani. Pian piano il fumo che lo avvolge si incarna in lui mostrandosi essere l'ombra di Noctis.
E' a dorso nudo, pronto per battersi con quel villano, aiutato da Prompto e da Cerberus che è dietro di lui.
E' qualcosa di raccapricciante che fa tremare lo stesso Ardyn, ma sembra che non vuole cedere. 
Prompto lo affronta e lui si serve di tutti i suoi poteri per contrastarlo, mentre Noctis rimane lì, fermo ad osservare il tutto neanche fosse un Dio, il Dio della Morte.
Stanco nel vedersi che non riesce a contrastare i colpi di Prompto, si trasforma nella sua forma demoniaca scatenandosi su di lui.
Lo scaraventa a terra prendendolo di sorpresa e allarmando l'ombra bruna.



"Cerberus!"Urla Noctis facendo un gesto con la mano alla creatura che si ribella e attacca Ardyn per impedire di far del male all'amico.
"Stai bene?"Domanda l'ombra avvicinandosi al biondo che sorride e rivela:"Si, mi ha preso solo di sorpresa."
Lo aiuta ad alzarsi e insieme vanno verso di lui, pronti per ucciderlo definitivamente.
Sfortunatamente la sua forma è quasi impossibile da distruggere, ma riescono comunque a mandarlo in fin di vita a suon di pugni e botte.
Ardyn non riesce ancora a realizzare la sconfitta, finchè Noct non si avvicina a lui, senza un briciolo di pietà.
Gli mette un piede in testa vedendolo strisciare a terra.
"Ti sei messo contro il mondo sbagliato, amico."
"Un re che non ha pietà...chi diamine sei? Non puoi essere lui. Noctis ha pietà ed è debole rispetto a te. Chi diamine sei?"
"Solo la sua ombra." Risponde premendo il piede su quella testa intenzionato a farla finita, quando vedono da lontano Gladio.
"Noct!!!!" Sbraita quell'ombra di fumo dirigersi verso di loro.
"Gladio?"
"Che sta succedendo?"
"Corri! Si tratta di Ignis! Lui è...."Non fa neanche finire la frase che Noct comprende.
Da un calcio alla tempia del villano lasciandolo lì, insieme a Cerberus.
"Cerberus, fa la guardia. E tu!"Sbraita per poi voltarsi verso Ardyn con il tridente e dire:"Considerati fortunato. La tua morte non è ora." 
Con questo i tre lasciano l'area per andare nella città centrale, luogo dove è custodito Ignis.
Sta davvero male ed è sul punto di morire.
"Cosa facciamo, Noct?"
"Lui non deve morire." Urla mettendo la mano sul cuore all'amico per imprimergli la sua energia, insieme a Prompto e a Gladio. 
Riescono a tenerlo sveglio, ma sanno che se va così moriranno con lui e tutte quelle anime prese saranno inutili.
Nel frattempo, Ardyn riprende le forze e riesce ad usare l'illusione per ingannare gli occhi di Cerberus e allontanarsi di lì.
Ferito quasi a morte, sa che se ritornassero quei tre, non avrebbe vita lunga.
Non gli resta che utilizzare l'ultima scelta, quella di andare dai Creatori ed evocare il Glitch.
Arriva nella dimensione specchio dove nota subito l'assenza di Nomura e la comparsa di Tabata al progetto del quindicesimo settore.
Entra all'interno di quella dimensione e avanza verso i progetti futuri notando la comparsa del Remake del settore sette.
In quel momento tutto gli è chiaro. 
"Maledizione! Sephiroth! Me la pagherai!"Sbraita buttando tutto per aria. Ormai lo ha compreso. Tutto ciò che sta accadendo è opera del villano del settimo settore.Lo ha sottovalutato e non poco.
Credeva di tenerlo in pugno con la storia della figlia, ma non è così.
Non ha altra scelta. Si avvia verso uno dei computer centrali manomettendolo.
"Maledizione! Tabata! Abbiamo un problema!" Urla uno dei dipendenti battendo sulla tastiera e non riuscendo più a riprendere i comandi.
"Che succede?"Chiede Tabata avvicinandosi all'uomo intento ad aggiustare il computer che rivela:"Il PC. E' stato infettato."
"C'è un bug nel sistema. Si sta glitcherando tutto."Nota il compagno affianco alterando il creatore.
"Cosa? Ma è impossibile. Il computer non è online."
"Lo so, ma non riesco a riprenderlo."
"Prova a togliere i glitch e i bug. I progetti non possono essere infetti. Dobbiamo metterli nelle console e nei PC. Sapete che danno avremo?" Comincia a lamentarsi l'uomo facendo smuovere più e più dipendenti ad aggiustarlo, ma Ardyn non vuole che sia riparato.
Scaglia una magia di tuono spegnendo completamente il computer e facendolo saltare per aria.
Quel gesto ha risvegliato il Glitch. Lo si vede sorcare le nuvole nere in cielo comprese di tuoni e lampi, ma ad Ardyn non basta. Vuole di più.
Non gli basta mandare in caos Oblitus, vuole che anche Somniland conosce lo stesso terrore.
Apre quel portale diretto per il decimo settore di Somniland, entrando al suo interno, ma non lo chiude.
Vuole permettere l'infettazione del luogo e l'inferno pronto a scatenarsi.
Intanto, Artemisia e l'imperatore sono riusciti a catturare Seymour, ma il decimo settore sembra essere invaso da qualcosa.
"Meteus, cos'è quello?"Domanda preoccupata la strega facendo voltare l'uomo verso la direzione in cui guarda lei.
A bocca aperta, l'imperatore sembra preoccuparsi di fronte a ciò che vede.
"Dobbiamo avvertire Sephiroth. Muoviamoci!"Avverte dirigendosi diritto lì, ma una volta arrivato nel settimo settore, tutto è già sottosopra.
Il villano di quel settore sembra incredulo, mentre gli va vicino e dice:"Hai visto?"


"Si. E' terribile."
"Cosa credi che sia?"
"Non ne ho la più pallida idea."Risponde Sephiroth preoccupato. 
Non sa il perchè, ma sente che non preannuncia nulla di nuovo.
"Sephiroth, andiamo. Se Ardyn ci scopre fuori dal covo..."
"E se questa fosse opera sua, eh?"Sbraita nervoso guardando diritto negli occhi il villano del secondo settore.
"Anche se fosse opera sua, dobbiamo mostrarci remissivi. Non sappiamo se è davvero stato lui oppure è tutta una nostra impressione."
"Questo mostro sta inghiottendo tutto. Sembra quasi Shinryu che c'era su Dissidia."Nota l'argenteo continuando a guardare quei glitch in cielo.
"Dobbiamo scoprire cosa sta succedendo e se stanno tutti bene. Andiamo."Continua a incitare Mateus allontanandosi da lui. 
Sephiroth sa che non può starsene lì. Il suo compagno ha ragione. Devono scoprire cosa sta succedendo.


Così si allontana, ignaro che quel Glitch sta continuando ad espandersi per tutta Somniland fino ad arrivare nel quartordicesimo settore.
Le sorelle Hext si allenano tra loro a suon di pugni, insieme ai loro compagni, quando un tuono nel cielo le blocca.
"Che cos'è?"Domanda Lyse alla sorella che alza lo sguardo insieme a lei notando quell'essere serpentesco all'interno delle nuvoloni spessi e scuri. Quella creatura è di un color corvino e ogni nube che tocca fa scendere un tuono che lo colora d'oro.


"Ma che..?"Mormora stupita Yda rendendosi conto che il cielo si sta glitcherando dietro a quell'essere.
Cubi spessi e neri ricoprono ora il cielo.
La bionda guarda la sorella:"Che facciamo, Yda?"


"Dobbiamo trovare Y'shtola. Forse lei ne sa qualcosa."Risponde ignara che quello stesso cielo è visto proprio da quella miqo'te.
Viera si avvicina alla sua compagna alzando il volto al cielo. Sembra quasi spaventato.
"Ehi, cos'hai?"
"E' arrivato qui."Borbotta tremolante mettendo non pochi punti interrogativi sulla testa della ragazza che inizia a chiedere:"Chi?"
"Il Glitch....lui...lui distruggerà tutto."
"Cosa?"
Il miqo'te afferra la mano della compagna trascinandola dentro casa e barricandosi dentro cercando di farsi aiutare da sedie e tavoli che ha disponibile al suo interno.
"Viera, che stai combinando?"
"Y'shtola, fidati di me! Qui non siamo al sicuro per niente."
"Perchè?!"
"Se quel mostro ci sfiora solamente, veniamo infettati e diventiamo blank."
"Blank?"
"Come vuoi che te li chiami? Zombie? Esseri senza sentimenti? Esseri glitcherati che perdono ricordi e facoltà di ragionare?"
"Secondo me stai esagerando."
"No che non esagero. Ho visto quel mostro come riduce la gente. Se vieni sfiorato non torni indietro. Ho perso i miei amici a causa di quella bestia e se non fosse stato per quella ragazza di nome Rika di cui ti ho parlato, adesso non ci sarebbe niente più di me."
"Si, certo. Adesso calmati però, eh?"Cerca di tranquillizzare, quando uno stridulio mette ancora più in allarme il miqo'te.
"Attenta!"Sbraita buttandosi su di lei facendole da scudo, mentre il Glitch distrugge l'abitazione in un sol colpo.
Ciò che resta è solo la struttura della casa, ma del resto non c'è niente.
Viera continua a tremare standosene abbracciato a Y'shtola. La miqo'te comprende che la situazione è davvero grave. Anche perchè ormai è tutto infetto e glitcherato.Non possono più stare lì dentro. Che ne sarà di loro?

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Capitolo 37
*** Capitolo 36 ***



Capitolo 36.

*Agni*


Il Glitch è stato risvegliato da Ardyn nel centro di Oblitus. Come se non bastasse si sta espandendo anche qui, su Somniland. Distrugge tutto ad ogni suo tocco, come un serpente-drago, lasciando solo una scia spaventosa. Vedere quelle striscie, come cubi, formarsi in cielo  mi terrorizza.
Sicuramente Oblitus è nei guai fino al collo.
Il Glitch non è mai riuscito ad arrivare qui e per farlo è successo qualcosa di davvero terrificante.
Lo sento.
Guardo Yazoo, percependo che le cose si stanno mettendo seriamente male.
Ricordo ancora quella volta di quell'attacco di questa bestia che sorca il cielo. Se non fosse stato per lui, adesso non sarei qui.
"Yazoo..."Chiamo, facendogli alzare la testa e guadare quello scenario.
"Dobbiamo muoverci. Tieniti forte."Dice facendosi stringere la vita, mentre siamo sulla sua moto diretti verso il settimo settore.
Lì c'è mio padre e mia madre. Non vorrei che fossero stati colpiti da quel mostro.
Il resto di mio padre aumenta la velocità e ci ritroviamo velocemente nel settore.
C'è un caos infernale, ma non riusciamo ad andare al covo poichè veniamo fermati da Knife:"Agni, ferma!"
"Yazoo, fermati." Dico a bassa voce vedendo la turk disperata.
"Cosa?"Domanda pensando di non aver compreso le mie parole e allora ribadisco:"Sembrano in difficoltà. Fermati."
Con quell'ordine lo faccio fermare con la moto, dando la possibilità alla turks di avvicinarsi.
"Cosa sta succedendo? E' opera tua?"
"Io non c'entro nulla. E' stato il Glitch."Rivelo lasciandola perplessa.
"Il Glitch? E adesso come facciamo? Siamo in difficoltà."
Scendo dalla moto e mi avvicino a lei:"Mostrami i danni."
"Ha distrutto la Shinra e mezzo viale LOVELESS. Ha fatto crollare il muro e distrutto i binari che conducono ai bassi fondi."Comincia a spiegarmi per poi mostrare quel centro della Shinra letteralmente demolito.
"Dobbiamo ripararlo, ma non sappiamo come fare."Continua a dire la tipa lasciandomi angosciata.
"Ripararla? Scherzi? Quel macigno è infetto. Deve passare almeno dieci giorni prima di poter mettere le mani sopra, altrimenti vi infettate."
La vedo sospirare e la cosa non preannuncia nulla di buono:"L'abbiano notato. Ogni uomo che ha toccato quei detriti si è trasformato in un istante e ci ha attaccati. L'abbiamo dovuto abbattere, ma non possiamo demordere. Lì dentro sono rimasti dei progetti top-secret e dobbiamo tirarli fuori prima che si rompano."
"Di addio a quei progetti. Se erano persone, si saranno trasformati in blank."Dico, quando noto l'attrazione di Yazoo verso quei detriti.
"Madre..."Mormora chiamandomi per farmi avvicinare a lui.
"Cosa c'è?"
"Percepisco una strana attrazione ed energia. C'è qualcuno come noi qui sotto."
Quelle parole mi lasciano perplessa. Anch'io percepisco la sua stessa energia. E' quasi come se fosse parte di me.
Voglio vederci chiaro sulla cosa. Mi avvicino a Knife e chiedo:"Cosa c'era all'interno della Shinra?"
"Te l'ho detto. C'erano progetti top-secret ed esperimenti. Neanche noi turks ne sappiamo nulla. L'unica cosa che sappiamo è che dobbiamo tirarli fuori prima che si sgretolino."
In quell'istante comprendo. 
Progetti top-secret, eh? Allora...potrebbe esserci lei lì sotto.
I miei occhi si illuminano e guardano Yazoo che fa altrettanto. Ho un piano in mente, mentre alzo il volto verso la turks e dico:"Capisco. Andiamo, Yazoo."
Fingo di allontanarmi da lì, ma non vado molto distante. Voglio sapere la verità.
Voglio sapere su cosa sta lavorando la Shinra. Anche perchè Somniland è diversa dal settore attuale. Le cose qui difficilmente arrivano su Oblitus ed io non è che mi sono informata molto della cosa. Continuo a percepire un richiamo molto forte nella mia testa. 
"Sele zou...sele zou..."Sento queste parole ripetersi, come sospiri o mormorii. La cosa più strana è che comprendo quel linguaggio. Dice che è qui, ma non vedo nulla. Attendo la notte e, nell'oscurità assoluta, mi addentro all'interno della Shinra, spalleggiata da Yazoo, facendo attenzione a dove mettere i piedi. La polvere e i detriti che ci sono mi lasciano perplessa.
Quei sussurri diventano sempre più forti. Ho il cuore che batte all'impazzata e non capisco. E' quasi come se fosse il richiamo del sangue a condurmi. Arrivo in una stanza. E' completamente distrutta, ma la cosa che mi sorprende di più è vedere chi c'è al suo interno.
Una capsula di contenimento mi lascia senza fiato.
Tutto mi sarei aspettata al di fuori di questo.
"Porca miseria. Lei è...."Mormora incredulo Yazoo vedendo ciò che vedo io.
E' Jenova, la madre di mio padre e ce l'ho proprio davanti a me.


Mi avvicino, meravigliata da quel richiamo, metto le mani su quella capsula guardandola da vicino.
E' viva e vegeta. Per tutto questo tempo hanno continuato a fare esperimenti su di lei. Tolgo quella polvere dalla capsula che la ricopre, guardandola più attentamente, mentre nei miei occhi una lacrima compare pronunciando qualcosa che non ho mai fatto:"Nonna...?"
Una parola sussurrata, che non credevo di poter dire prima di questo momento.
"Yazoo...è mia nonna. Lei è..."
"Jenova."Continua il resto prendendo uno dei fascicoli ricoperti di polvere all'interno di quel posto, scoprendo che lei era libera nel settimo settore di Somniland, ma i turks l'hanno catturata e imprigionata per permettere alla Shinra di continuare quei esperimenti che non erano riusciti a fare nel settore attuale.
Mentre leggo quei fascicoli intrinsi di acari e polvere, Yazoo mi prende il volto sorridendo.
"Devo dire che buon sangue non mente. Siete due goccie d'acqua."
In effetti è vero. Io e Jenova ci assomigliamo parecchio. 
Poi...è mia nonna. Non voglio lasciarla qui. Il Glitch potrebbe tornare e mi serve il suo aiuto per essere più forte e rispettata. Soprattutto se voglio farmi temere da mio padre. Neanche lui è riuscito a difendere mia nonna. Devo mostrargli che sono molto peggio di quanto pensa. Solo così capirà il mio valore e la grande scemenza di essersi rivolto ai creatori per rialzare quel settore in quello attuale. Pensa che nessuno può essere un villano peggiore di lui. Peccato che non ha capito che sua figlia ha il suo stesso sangue, ma anche quello di Jenova, la più potente creatura di tutti i tempi.
"Yazoo, liberala."Ordino facendogli prendere l'arma e scaraventandola ripetutamente contro quel vetro della capsula per romperla.Gli occhi di Jenova si illuminano di un rosso acceso e la testa si volta verso di me. Inconsapevolmente anche i miei occhi si illuminano di un verde acceso. La guardo per rassicurarla, mentre Yazoo da un ultimo colpo facendo uscire quel liquido contenitivo.
Finalmente la capsula è rotta e Jenova è libera. Metto le mani all'interno della crepa creato dall'arma del mio compagno e apro quella capsula, togliendole tutti i fili che la collegano ad essa dicendo, con il sorriso sul volto:"Bentornata, nonnina."
Quel tocco involontario che c'è nel togliere i fili, le trasmette i miei ricordi facendole comprendere chi sono.
Una volta liberata da tutta quella schiavitù, le tendo la mano che afferra per uscire di lì. La sua voce aliena è davvero spaventosa. Parla come se sospirasse continuamente, emettendo versi quasi agghiaccianti e metallici.
Mi appoggia la mano sul volto, chiamandomi:"Ludevi nue."
Quella lingua aliena è scritta nel mio sangue. Riesco a comprenderla così facilmente che le rispondo:"Si, nonna. Sono io. Sono tua nipote."
Quella mano scivola, come a carezzarmi il viso, mentre sposta lo sguardo su Yazoo, quasi compiaciuta da ciò che vede.
"Me nue teqqe su i guhhuse ul vi i ul mou."Sospira, volendo dire che il sangue mio e di Yazoo è lo stesso, della stessa specie aliena.
"Sono felice che te ne sei accorta. Ma ne siamo pochi, purtroppo. Stiamo in una brutta situazione. Ci serve il tuo aiuto."
Mi appoggia una mano sulla spalla, rassicurandomi:"Gelve so bu ni, ludevi."
Quelle parole mi confortano e non poco perchè possiamo contare su di lei. E' dei nostri. Adesso non ci resta che uscire di qui e andare nel covo.
Ma come facciamo a non farci notare? I turks sono ovunque che attendono il glitcheramento che si distoglie. Come facciamo adesso?

*Cloud*

Eccomi nel mio settore. Sephiroth non si è fatto ancora sentire e me ne sto qui, nel bar di Tifa, a pensare.
Perchè non si sta facendo vivo? Che qualcosa sia andato storto?
"Novità riguardo il piano?"Domanda la proprietaria avvicinandosi con un bicchiere e del rum per poi versarmelo.
Scuoto la testa e rivelo:"No. Sephiroth non si è fatto vedere ancora."
"Com'è possibile?"Continua a domandare mettendo la bottiglia sul tavolo e prendendo una sedia per sedersi accanto a me.
La mia faccia sicuramente la sta preoccupando, soprattutto quando le dico:"Non lo so, ma ho la sensazione che qualcosa è andato storto."
"Vedrai che andrà tutto per il meglio."Mi conforta stringendosi al mio braccio.
La sensazione di protezione che emana è inspiegabile.Ora che ci penso...non ho mai considerato Tifa una potenziale partner perchè mi sono sempre concentrato solo su Aerith, anche se ho sempre avuto dei sentimenti verso di lei.
Mi lascio andare a quella tenerezza, prendendo la mano con cui mi sta abbracciando e fissarla negli occhi dicendole:"Mi sei stata sempre accanto. Sei una delle poche persone che ha creduto in me, anche quando gli altri avevano smetto di sperare nel mio ritorno."
Abbasso lo sguardo e poi continuo:"Sai, alle volte... non so come farei senza di te." 
Quelle parole sembrano entrare nel profondo del cuore di Tifa, tant'è che la sento sussurrare sospirante il mio nome:"Cloud..."
Alzo lo sguardo verso di lei e ci guardiamo teneramente negli occhi, consapevoli di ciò che proviamo l'uno per l'altra, ma quel momento viene interrotto.
C'è uno scossone. I quadri ondeggiano a destra e a sinistra, sento la sedia tremare. Cos'è? Un terremoto?
"Cos'è?!"Domanda allarmata Tifa alzandosi dalla sedia e faccio altrettanto anch'io.
Il terremoto è cessato, ma c'è qualcosa nell'aria che non mi convince. Volgo lo sguardo verso di lei dicendo:"Non ne ho idea, ma sicuramente nulla di buono."
Non finisco nemmeno la frase che il pavimento inizia nuovamente a vibrare e tutto cade a terra. Sento uno stridulio provenire da fuori.
"Usciamo di qui!"Urlo avvertendo una strana presenza. Afferro la mano della bruna correndo verso l'uscita del bar. Apro la porta uscendo in tempo.
La vedo inciampare, mentre qualcosa rade al suolo tutto, ma non capisco cosa sia successo.
"Tifa! Stai bene?!"Chiedo aiutandola ad alzare da terra. La vedo annuire e cominciamo a guardarci intorno.
Lo scenario è allucinante. Tutto è avvolto da cubi neri. Com'è possibile? Da dove escono quei cubi e come hanno fatto a piantarsi in cielo?
"Hai visto?" Attira l'attenzione Sephiroth avvicinandosi a me. 
Mi volto verso di lui. Non è solo. C'è anche l'imperatore con lui.
"Sei stato tu?"
"Magari. Io, purtroppo, non c'entro nulla e la cosa non mi piace."
"Pensi che sia opera di Ardyn?"
"Non ne ho idea, ma dobbiamo scoprire cos'è successo."
"Seph, non stare lì. Dobbiamo tornare alla base prima che Ardyn ci scopra."Lo riprende Mateus facendolo annuire e dirmi:"Ti aggiorno appena saprò qualcosa."
"D'accordo."Rispondo vedendolo allontanare. 
Tutto ciò che sto vedendo è roba da pazzi. C'è da impazzire a vedere tutto questo.
Decido di dare uno sguardo al settore per controllare ogni angolo. Tutto è distrutto, ma ad un certo punto, la cosa che mi lascia sorpreso, è ciò che vedo alla Shinra.
Tutto è ridotto in macerie e ciò che ne resta è ricoperto da cubi neri. 
"Prendetela!"Sento urlare una voce femminile, seguita da un'altra che sbraita:"Traditrice!"
Mi volto e vedo i turks che corrono verso qualcosa o qualcuno. C'è qualcosa che mi sta sfuggendo. 
"Ehi, cos'è successo?!"Domando correndo verso Reno afferrando la mia arma.
"Jenova! Hanno risvegliato Jenova!"
"Chi?!" Quella mia domanda forse era meglio lasciarla senza risposta.
Mi fermo di colpo vedendo Agni e Yazoo che passano davanti a noi. La barriera energetica e magica creata dalla strega è estremamente potente e protegge Yazoo, lei e Jenova dagli attacchi che infliggiamo, o almeno ci proviamo.
Il sorriso impresso sul volto di quella strega... 
Perchè? Perchè è così simile a quello di Sephiroth?
Aspetta! Che questi cubi in cielo siano opera di Agni? Se è così...perchè spingersi a questo? Che sia tutto uno stratagemma di Sephiroth?
Ma certo. Probabilmente Sephiroth vuole indebolirci e ci ha soggiocati, dando il comando ad Agni. Come ho fatto a non pensarci prima?
"Agni!"Urlo andando verso di lei con lo spadone in mano, ma Yazoo contrattacca con la sua gunblade cogliendomi di sorpresa con un calcio per poi sparare verso me, sbraitando:"La madre non si tocca!"


Riesco a parare i colpi con la spada, ma è tutto uno stratagemma del villano per permettere alle due di fuggire. Vedo la strega salire sulla moto di Yazoo e dietro di lei si mette Jenova. I turks le attaccano, mentre io sono legato e impegnato nello scontro con il resto di Sephiroth.
Sparano colpi a raffica, ma ciò che accade è pazzesco.
Quei colpi non arriveranno mai a loro a causa del controllo mentale dell'aliena che li ferma e protegge lei e Agni facendo invertire la rotta dei proiettili e tornare al mittente.
Non avevo mai visto nulla del genere.
Non sapevo che Jenova avesse questi poteri e sapesse usare la cinetica.
Peccato che il mio problema è Yazoo che riesce a coprirle permettendole la fuga.
"A che gioco state giocando?" Domando vedondolo compiaciuto delle gesta della sua donna.
"Agni ha scoperto la verità su Sephiroth e vuole domarlo. Vuole mostrargli chi è la migliore sul campo."
"Di che stai parlando? Che significa? Che vuole essere superiore al padre?"
"Lei sa delle vere intenzioni di Sephiroth. Lui ha ingannato tutti. Vuole far salire il settore non per salvarlo, ma per diventare nuovamente villano e  ha tutte le carte per farlo. Agni vuole mostrare che può essere lei stessa a dominare questo posto. Restane fuori e ti lasceremo vivo." Mi spiega facendomi andare in tilt.
Dovevo immaginarlo. Sephiroth non è mai stato buono. Come ho potuto pensare che fosse cambiato? Alzo lo sguardo verso Yazoo.
Non voglio arrendermi. Non ora. Questa è una guerra che riguarda anche me.
"Se c'è di mezzo Jenova e il mio settore non posso tirarmi indietro."Sbraito attaccandolo. 
Spada contro spada, la lotta diventa sempre più violenta e accanita. La cosa più strana è che sembra che si limita a parare invece di ferire.
Perchè ho questa sensazione che vuole solo farmi perdere tempo?
Improvvisamente, mi rendo conto che quella sensazione è reale. 
Loz e Kadaj mi colgono di sorpresa, aiutando il loro amico e prendendolo al volo per poi dirigersi chissà dove.
"Maledizione!"
Sono senza moto. Che faccio?
Comincio a riflettere e ho solo una soluzione nella mente. Devo andare da Noctis. Devo avvertirlo della cosa.
Corro verso la mia moto, lasciata al bar di Tifa. 
Salgo in sella e via verso il quindicesimo settore.
"Noctis, sono scappati!"Avverto entrando prepotentemente all'interno del palazzo del re. 
I festini lì fuori non mi piacciono per nulla. Non so se quei tipi sono d'accordo con Agni oppure no, ma non posso abbassare la guardia.
"Cosa?" Domanda incredulo, mentre gli sintetizzo la situazione:"Agni non è dei nostri. Dobbiamo avere gli occhi aperti. Quelli provenienti da Oblitus possono aver provocato tutto questo macello e remare contro di noi. Inoltre il settore sette sembra essere stato raso al suolo."
"Libertus, Nyx, convocate i guerrieri di Cosmos."
"Certo, maestà."Dicono in coro i due vedendosi convocati e mettendosi al lavoro.
"E tu, Crowe,  fa venire nella sala del trono Squall. Devo parlargli."
"Si, signore."Si china la glaive per poi andare a compiere quei voleri del re. 


Nel frattempo, Noctis mi conduce in quella sala del trono, dove si siede e chiede ulteriori spiegazioni che comincio a dare quando veniamo interrotti da Rika che entra prepotentemente nella sala.
"Re Noctis!"
Ha un'aria preoccupata, ma come ho già detto a Noctis, possiamo davvero fidarci di coloro che provengono da Oblitus?


*Rika*

"Re Noctis!"Chiamo entrando nella stanza del trono, poichè la situazione si sta facendo tragica e non poco.
Il Glitch si è risvegliato e non c'è nulla di buono in questo. Presto o tardi tutto verrà raso al suolo e trasformato in blank e oscurità.
"Il cielo si sta oscurando e la bestia è venuta in questo posto."Dico agitata, mentre quel re sembra non comprendere.
"Di quale bestia stai parlando?"
"Del Glitch. Dobbiamo fare qualcosa. Devo tornare su Oblitus e..."Tento di dire, quando Prompto irrompe con Bartz e Tidus.
"E' allucinante."Sbraita Tidus mettendosi le mani in testa seguito da Bartz:"Cos'era quella cosa?"
"Ehi, calmatevi. Che succede?"Continua a chiedere Noctis, alzandosi dal trono e andando verso di loro, mentre l'amico gli rivela:"Noct! C'è una specie di drago nero che vola in cielo. Sta creano strani cubi."
"E' il glitcheramento. Distruggerà tutto di questo passo."Mi intrometto, mentre il re fa la sua decisione.
"Bene. Sai come distruggere quella...creatura?"
"Certo, signore. Mi basterà andare su Oblitus."
"Allora preparati."Decide, mentre Lightning entra anche lei al palazzo seguita da Firion.
Ci mancava solo lei all'appello.
"Noctis, cos'è successo? Il settore quartordici è completamente raso al suolo."Dice allarmata, mentre Firion continua:"Già, anche il sette è messo male."
"I settori stanno cadendo a causa del glitcheramento. Devo sbrigarmi. Se permettete..."Mi inchino per poi uscire.
Ignara di tutto, Noctis e la rosa cominciano a parlare.
"Perchè ci hai convocato qui?"
"Di loro non mi fido. Sanno cos'è il Glitch e, come se non bastasse, ho sentito in giro che Agni ha riportato Jenova in vita."Rivela il re lasciando sorpreso Firion.
"Cosa? Ma è terribile."
"Io devo vegliare su Stella. Devo capire cos'ha in mente. Voglio che tu, Firion, vai insieme a Bartz e Tidus a controllare i settori. Ho bisogno di sapere la situazione. Potrebbe essere tutta una trappola dei dimenticati, ma anche di Ardyn stesso. Siamo all'oscuro di tutto ed è ora di sapere cosa sta realmente accadendo."Spiega Noctis volendo proporre una strategia che Lightning prende al volo.
"Ho capito. Vuoi che segua Rika, giusto?"
"So che tu e lei non siete in buoni rapporti, ma non sappiamo se possiamo fidarci o è solo una trovata per farsi belli ai nostri occhi. In fondo... che motivo avrebbe Agni di riportare in vita un essere mostruoso come Jenova?"Chiede perplesso il re, avendo come risposta da Firion:"Forse ha un motivo ben valido."
"No, Firion. Noi non sappiamo nulla di loro e loro sanno troppo di noi. Potrebbero essere alleati dei villani e di Ardyn stesso."Comprende la rosa.
"Inoltre, ho un ulteriore comando per te."
"Dimmi, quale comando vuoi affidarmi?"
"Devi trovare il Noctis di Oblitus. Devi capire cosa sta tramando. Non possiamo escludere che quella cosa sia una sua trovata. Anche perchè è  abbastanza strano che abbia portato in vita Lucis. Trovalo e se trovi altre informazioni su Stella esigo che mi vengano riferite."Ordina facendo chinare Lightning.
"Certo. Stai tranquillo. Avrai tutte le informazioni."
Con queste parole, si allontana venendo nell'arena dove io sto dando ordini ai miei compagni:"Mi raccomando. Vegliate su Drautos e se qualcuno di voi prova a liberarlo, finirà in cenere, intesi?"
"Sissignora!" Urlano in coro, mentre io mi allontano.
Mi blocco, vedendo Lightning dinanzi a me.
"Che vuoi?"
"Dobbiamo parlare."Mi dice spostandosi dal muro su cui è appoggiata. 
"Non ho alcuna intenzione di parlare con te e adesso avrei da fare se non ti dispiace."Informo avanzando verso l'uscita, dove vedo slegare le braccia che ha incrociato e venirmi dietro:"Noctis vuole che andiamo a cercare la fonte del problema."
Mi fermo e mi volto:"Andiamo? No. Deve esserci un malinteso. Noctis ha detto che io devo andare. Tu non puoi venire."
Le do le spalle continuando a camminare e lei mi segue rispondendo:"Noctis me l'ha ordinato."
"Noctis? Cioè ha detto che devi venire ad ammazzare il Glitch con me?"
"Certo. Qual è il problema?"Mi chiede ed io nervosa mi volto verso di lei urlando:"E' tutto un problema, Claire. Non voglio che vieni con me!"
"Arrangiati. Gli ordini sono ordini."
Sentendo quelle parole, come una furia, vado da Noctis a chiedere spiegazioni. 
"Che significa?"Sbraito spalancando la sala del trono e vedendolo lì seduto.
"Cosa?"
"Lightning non può venire con me!"
"Allora è vero."Sento dire da Cloud che sta lì vicino a Noctis e la cosa mi confonde:"E' vero, cosa?"
"Che tu e il tuo gruppo remate contro di noi."Informa il e lasciandomi sorpresa.
"No, ma che razza di discorsi fate? Siamo in guerra. Come possiamo essere contro a dei nostri alleati?"
"Agni ha trovato Jenova."Dice il biondo voltandosi verso di me e chiedermi:"Tu lo sapevi, non è così?"
"Jenova è...ancora viva?"
"Si e Agni l'ha portata con sè."
Agni! Maledizione! Sapevo che di te non ci si poteva fidare. Figlia di un villano e nipote della bestia peggiore dell'universo stesso. Come ho pensato di mettermi in una situazione del genere?
Quella ci farà ammazzare tutti.
"Dal tuo sguardo sembra che non lo sapevi." Nota Lightning vedendomi disperata.
"No, non lo sapevo e non sto con loro. D'accordo?"
"Se è così allora fammi venire con te."
"Non se ne parla. Andrò da sola."Mi impunto per poi uscire dalla sala del trono.
Lightning guarda Noctis che fa cenno di si con la testa come a confermare ciò che ha in mente.
La vedo seguirmi e urlare:"Ehi, vengo con te."
"No! Io devo andare su Oblitus. Non puoi venire con me."
"Questa faccenda riguarda anche me."
"Riguarda anche te. Certo, ma tu non sai come funziona lì."Gli dico in tono alterato voltandomi verso di lei.
"Rika, falla venire con te."Interrompe Noctis lasciandomi perplessa.
"Cosa?"
"E' un'ordine."Pronuncia facendomi quasi tremare.
Lightning su Oblitus... come posso difenderla dai ricordi di noi così?
"Lei non può venire."
"E perchè mai? Cosa c'è di tanto spaventoso lì? Oh...ma certo. Magari sei stata tu a richiamare il Glitch."Comincia ad insinuare incrociando le braccia e guardandomi contrariata.
"Piantala di accusarmi. Se vuoi venire, allora stammi dietro. La zona la conosco io e non pensare che sia una passeggiata. Se ti succede qualcosa, io non voglio saperne nulla, che sia chiaro! Io ti ho avvisato."
"Io non ho mai pensato che fosse una passeggiata, mia cara."Mi risponde a tono facendomi alterare e sbraitare un:"Bene."
"Bene!"Continua anche lei incamminandosi dinanzi a me.
Merda! Ci voleva solamente che Lightning venisse con me.Come faccio adesso? Come posso proteggerla da me?
Oblitus è terribile per chi non ricorda. Forse...dovrei accettare semplicemente questa cosa. Magari...lei neanche ricorderà alla fine di tutto e queste sono solo preoccupazioni inutili.
Almeno è quel che spero.
Arriviamo fuori dal palazzo e dinanzi a noi c'è un esserino che sembra conoscere la rosa.
"Shantotto. Qual buon vento?"
"Tutto ha distrutto, qualcosa che non sopporta tutto. E sai me ne hanno parlato i ragazzi, credo che però questi sono tutti pazzi. Parlano di un Glitch che non esiste, o almeno nella nostra realtà desiste." Dice riferendosi a discorsi che ha fatto con coloro che sono rimasti lì fuori.
La vedo incrociare le braccia:"Shantotto ha ragone. Nel nostro mondo non si è mai visto un Glitch."
"Aspetta un attimo! Da quanto tempo la piccolina è qui?"Domanda confuso Lucis. Probabilmente si è accorto della sua presenza solo ora.
"Sono abbastanza per capire, che alla fine di tutto bisogna agire."
"Ehi, un momento nanetta. Tu parli sempre in rima?"
"Come osi affibiarmi un nomignolo così spregievole, proprio tu che non hai nulla di onorevole."
"Ma ti riferisci a me?"
"Si, Lucis. Parla in rima."Conferma Moguri mettendogli una mano sulla spalla e sorprendendo il ragazzo.
"Moguri, tu la capisci? Perchè ci vorrebbe un traduttore. Non capisco in che lingua parla."
Tutti ridono, tranne io. Ho troppe preoccupazioni addosso, così mi incammino alla ricerca della keyblade e di un portale. Devo tornare su Oblitus il prima possibile e non voglio portare Lightning con me, ma me la ritrovo a seguirmi.
Possibile che le cose debbano andare così?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Squall si ritrova pieno di pensieri, mentre segue la glaive nella stanza del trono.
E' stato convocato da Noctis e la cosa gli sembra puzzare e non poco. Non è da lui chiamare in disparte le persone.
Il castano entra all'interno della stanza e il re non perde tempo a dirgli la sua:"Abbiamo scoperto qualcosa che non ti piacerà."
"Agni ha liberato Jenova."Continua Cloud prendendo l'attenzione verso di se.
"Agni? No. E' impossibile. Moguri l'ha allevata e non credo faccia cose del genere."
"Squall, io l'ho vista con questi occhi."Rivela lasciando perplesso il ragazzo a pensare per poi mormorare:"Beh...forse...è perchè è figlia di Sephiroth, no?"
"Comunque sia, non possiamo fidarci di loro. Potrebbero essere tutti nello stesso piano."Fa pensare Noctis, mentre Squall si oppone:"Tutti tranne Moguri."
Ad un tratto, la porta si apre ed entra Shantotto, anch'ella convocata per la questione Oblitusiani.
Il re Noctis si alza. La situazione è delicata e non sa come parlarne. Anche perchè non può prendere in considerazione ciò che dice Squall. Moguri è pur sempre parte di Oblitus.
"Shantotto, ho già dato ordini agli altri."Avverte, vedendo l'esserino dell'undicesimo settore entrare nella sala del trono, per poi continuare:"Ho bisogno che tu mi faccia un favore. Ho bisogno che tu porta Lucis e Moguri lontano di qui."
"Noct, stai dubitando di mia sorella?"
"Non ho altra scelta. E' amica di Agni, anzi...per come l'hai detta tu è stata lei stessa ad allevarla. Inoltre, il Glitch proviene da Oblitus stesso e non possiamo escluderla dal giro."
"Non sono d'accordo. Moguri è mia sorella e non farebbe mai del..."
"Mozza la lingua compagno, non sappiamo se sia ingegno. Dobbiamo fare attenzione, altrimenti  ci faremo prendere dall'emozione."Interrompe Shantotto dicendo la sua. In fondo è vero. Hanno molti indizi e anche il comportamento strano di Rika non ha aiutato per nulla.
Squall, contrariato, la guarda, per poi spostare lo sguardo su Cloud e Noctis che sono vicini. Prende una drastica decisione.
Sospira per poi dire:"Tiratemi fuori. Io sto dalla parte di mia sorella."
Con questo si allontana andando verso la porta, mentre Noctis e Cloud lo chiamano:"Squall..."
Per un attimo il castano si ferma, ma poi apre quella porta uscendo. 
Non può abbandonare sua sorella. Non ora che l'ha ritrovata ed è parte del suo settore e della sua vita.
"E' inutile parlare, con lui non si può fiatare."Incrocia le braccia contrariata la piccola Shantotto facendo scuotere la testa a Noctis.
"No, lui ha ragione. E' ovvio che stia così. Stiamo parlando di sua sorella."
"Che si fa, Noct?"Domanda il biondo dubbioso.
Nel frattempo, i danni del Glitch continuano ad espandersi su Oblitus e la creatura è ritornata lì. L'allarme nelle città di quel luogo sembra terrorizzare chiunque. C'è chi corre a destra e chi a sinistra nella speranza di salvarsi, ma si sa. Il terrore non salva nessuno.
"Natalie!"Urla Unknow vedendo scivolare la mano dell'amica che cade, ma non può fare nulla per salvarla.
Viene presa di striscio dal Glitch nel rialzarsi e il dimenticato continua a scappare, ma fuggire nella foresta oscura non è la soluzione migliore che c'è.
I rami di quella foresta sembrano aiutare quella creatura e mette lo sgambetto al povero Unknow facendolo inciampare e rotolare giù per una collina. Ferito dall'impatto, tenta di rialzarsi, ma l'essere è troppo vicino.
Ormai è giunta la sua fine, quando una scia di fumo gli si piazza davanti ed evoca le armi  che gli ruotano attorno facendo da scudo per lui e per il dimenticato.
E' l'ombra di Noctis che è in debito con lui per aver salvato Ignis dalle grinfie dei soldati magitek.
Quelle evocazioni feriscono il mostro e prende tutt'altra direzione, facendo poi uscire allo scoperto i due. L'ombra si volta verso il dimenticato, domandando:"Stai bene?"
"Natalie...lei è..."Mormora indicando la compagna, ma già sa come stanno le cose.
Noctis lo guarda scuotendo la testa, per poi dargli la terribile notizia:"Non c'è più nulla da fare. E' stata infettata."
Si sposta mostrando ciò che sta succedendo a quella sua compagna che urla e sbraita trasformandosi in poco a poco in un blank.
"Natalie..."Borbotta nel vedere quell'orrida scena, mentre Noctis gli posa una mano sulla spalla tranquillizzandolo:"Provvederemo noi a lei. Prompto..."
"Si, ho capito."Risponde l'ombra del biondo scendendo dagli alberi e trasformandosi in fumo per poi presentarsi davanti a Natalie per traquillizzarla e portarla dagli altri blank.
Vedendo quel gesto, Unknow rimane confuso a chiedere:"Chi sei?"
"Un alleato."Risponde quell'ombra guardandolo negli occhi.
Ora è tutto fin troppo chiaro per il dimenticato. Le ombre, pur emettendo terrore, non sono altro che vittime inconsapevoli di una square che li modifica continuamente. Unknow finalmente sa che lo shinigami, così come lui,  lottano per lo stesso scopo, fermare Ardyn e le sue voglie di dominazione.
Ma riusciranno davvero a fermarlo o sarà tutto solamente una stupenda utopia creata da loro?

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Capitolo 38
*** Capitolo 37 ***


Capitolo 37.

*Sephiroth*

La situazione continua a degenerare e di Ardyn nemmeno l'ombra. Così, preso dalla preoccupazione decido di andare nel covo di Genesis per verificare i danni lì. Fortunatamente sembra ancora in piedi. Forse...perchè è  sotto terra.
Comincio a guardarmi intorno vedendo che lì c'è solo Angeal che sembra assai preoccupato.
"Sephiroth! Qui non si mette bene."Fa notare il bruno avvicinandosi per poi mostrare Genesis dietro di lui.
Si sta deteriorando. I capelli gli stanno diventando bianchi e sembra sgretolarsi pian piano.
Alza il volto verso di me ed io gli do le spalle.
Non voglio guardarlo. Non in quelle condizioni. Inoltre...non provo alcuna pietà pur essendo un mio caro amico. Ha violentato mia figlia e quello è il minimo che può accadergli.


Non mi interessa nulla di lui. Ci sono cose più importanti.
"La città è distrutta." Rivelo incrociando le braccia, ma sembra non essere una novità.
"L'ho visto. Ho visto quella creatura volare nel cielo e creare cubi neri. Il suo stridulio è davvero assordante."Dice Genesis alzandosi da terra e tentando di granchirsi le gambe.
Mpf...il deterioramento è davvero doloroso. Me ne rendo conto dalle smorfie che fa per alzarsi, ma come ho già detto, ce l'ha voluto lui.
"E' per caso opera di Ardyn?"Comincia a chiedere Angeal. Scuoto la testa.
"Non lo so. L'unica cosa certa è che non è al covo ora."
Improvvisamente, mentre parliamo, sbuca fuori dall'interno del covo Edea. Ha uno sguardo preoccupato e non esita a dire il motivo di così tanta preoccupazione:"Dov'è Agni?"
"Cosa?"Mormoro incredulo, mentre lei continua a chiedere:"Non era con te?"
"No. Pensavo fosse qui."
"E' andata in giro."Interrompe Genesis facendosi guardare da me:"In giro? Ma sei per caso impazzito a farla uscire proprio adesso? C'è il Glitch."
"Tua figlia è testarda. E poi il Glitch non aveva ancora attaccato quand'è uscita. Era diretta al quindicesimo settore per la festa di Lucis."Informa Angeal, ma la cosa non mi rassicura per nulla.
"I settori sono fuori controllo e sono stati distrutti dal Glitch. So che mia figlia è ingamba e se la sarà cavata tranquillamente, ma non posso escludere che potrebbe essersi fatta male. E' pericoloso stare fuori ora!"
"Frena la lingua, padre."La sua voce mi interrompe facendomi prendere un sospiro di sollievo. Mi volto verso l'entrata e vedo Agni che incrocia le braccia contrariata per poi continuare:"Non sono una bambina."
"Dove sei stata?"
"Ero nel quindicesimo settore, quando il Glitch ha attaccato."
"Fortuna che stai bene."Dico avvicinandomi quando lei mi blocca:"Guarda che non sono sola."
Quel sorriso subdolo l'ho già visto. E' lo stesso sguardo di quando è in atto qualcosa. Cos'è che ha combinato adesso?
Sembra quasi leggermi nella mente mentre aggiunge:"Ho portato qualcuno che ti farà davvero piacere rivedere."
Si stacca dal muro dov'è appoggiata allontanandosi dall'entrata per poi ordinare:"Yazoo, Loz, Kadaj, portatela dentro!"
Improvvisamente sento un forte richiamo. E' quasi come se qualcosa che ho atteso in eterno stesse venendo direttamente da me.
Gli occhi di Agni si illuminano di un verde intenso, mentre l'entrata di quei tre resti fanno strada e proteggono l'ospite inatteso.
Quella creatura dall'aspetto umanoide e sospirante attraversa l'oscurità di quel covo per entrare dentro. Si trascina i piedi, quasi strisciando. Più avanza e più mi rendo conto che è una donna, ma non immagino minimamente chi è. Quando me la ritrovo davanti, i miei occhi si illuminano contemporaneamente a quelli di quella femmina che mi viene incontro.
L'attrazione è fatale e mi rendo conto che è l'unica donna che, nella realtà costruita dai creatori e mandata avanti, mi ha portato alla pazzia.
Con occhi increduli e colmi di lacrime dall'estasi, la chiamo:"Madre..."


"Sephiroth..."Sospira inquietantemente il mio nome, mentre le vado incontro. Scuoto la testa.
"Non posso crederci. Non è possibile. Tu...sei..."
Le prendo le mani e mi rendo conto che è qui in carne ed ossa.
Per tutto questo tempo ho pensato che fosse andata e invece è nuovamente qui, davanti a me.
Con occhi lucido la chiamo nuovamente:"Madre..."
Le tocco il volto più incredulo che mai. 
Lei è davvero qui, davanti a me.
Non è un sogno, è la pura realtà.
"Sephiroth..."Chiama Edea vedendomi completamente preso da Jenova.
"Edea...è mia madre." Rivelo per poi abbracciare l'aliena e chiamarla nuovamente con le lacrime agli occhi dalla felicità:"Madre..."
Appoggio la mia testa contro la sua.
Tutto è troppo bello per essere vero. Finalmente ho la mia famiglia al completo.



Peccato che ogni cosa ha un prezzo e ciò che mi dice quell'aliena mi manda in tilt:"Voe hucmue ì nemve hetvi. I miu Gfi nu fe mupiteve."
Comprendo stranamente quella lingua e mi allontano incredulo chiedendo:"Cosa? E' stata Agni a liberarti?"
La vedo annuire, mentre mia figlia riprende la nonna dicendo:"Ehi, guarda che non devi dirgli ogni cosa! Lei è qui grazie a me. Basta sapere questo. E poi...lui vuole essere malvagio, nonna. Non gli importa della famiglia."
Quelle parole in qualche modo mi feriscono riportandomi alla realtà dei fatti.
Mi volto verso di lei domandando:"Di che stai parlando, Agni?"
"Lo sai molto bene."Risponde per poi voltarsi verso Jenova e dire:"So che non è il top, ma non avevo altri posti dove portarti."
In quell'istante comprendo che in quelle parole non c'è nulla di buono. La vedo avanzare verso la sua camera e comincio a farmi una domanda importante. Afferro il polso della mia bambina e  non esito a rigirare quella domanda che pervade la mia mente:"Agni, dove l'hai trovata?"
"Era nella Shinra. La stavano esaminando.... ancora."
"Come hai fatto a liberarla?"
"Mpf...che domande? Mi sono infiltrata tra le macerie con Yazoo e l'abbiamo liberata."
Quel suo sorriso mentre lo dice mi confonde. Sembra quasi compiaciuta di ciò che è successo. Non che mi dispiaccia riavere mia madre. Anzi... non potrei desiderare di meglio, ma in una situazione del genere bisogna rimanere lucidi.
Spero che non si sia messa nei guai e che non l'abbiano vista.
"Mica ti ha vista qualcuno?"
Purtroppo non è come penso. E' stata vista e anche molto bene.
Toglie il suo polso dalle mia mano e sorridendo in modo strano rivela:"Sai, padre. Cloud è davvero fastidioso. Non so come tu sia stato sconfitto da una pulce così misera."
Quelle parole mi mandano in tilt.
"Incosciente!"Sbraito dandogli un ceffone sul volto. Yazoo non perde tempo a mettersi davanti per difenderla, mentre io continuo ad urlare:"Ti rendi conto di quello che hai fatto? Tutta la fatica che abbiamo fatto per farci accettare e aiutare dagli eroi è andata al vento grazie a te!"
Sono completamente fuori di me, a tal punto che Loz e Kadaj mi prendono per non farmi attaccare quell'ingenua di mia figlia.
"Non abbiamo bisogno di eroi. Noi siamo villani. Abbiamo anche la nonna adesso."
"No, tu non capisci. Ardyn è spietato e noi abbiamo bisogno del loro aiuto perchè lui deve essere colto di sorpresa."Tento di spiegare, ma lei sembra presa da tutt'altra cosa.
Scuote la testa ridendo per poi rivelare:"No, padre. Sei tu che non capisci. E' vero. Ardyn è spietato, ma lui non ha ancora fatto i conti con me. Sono figlia tua e della strega più potente del settore otto, senza contare che sono la nipote di Jenova, l'essere più temibile dell'intera Somniland."
"Di che diamine stai parlando?"
"Parlo che adesso mi sono rotta le scatole di fare la brava bambina e stare a sentire ciò che dice mio padre, anche perchè mio padre non vuole una famiglia. Lui preferisce essere un villano."
Quelle parole sono senza senso. Perchè dovrei preferire l'essere villano? Io ho fatto risalire il settore per far cessare la continuazione dei DLC del quindicesimo e dare la speranza a mia figlia di essere ripresa. Se questo mio rinunciare la famiglia solo per mia figlia significa preferire di essere villano, allora lo sono. Ho preferito essere villano per salvare lei. Ho preferito rinunciare alla mia sanità mentale per lei. Ho preferito non ricordare più nulla di lei e di Edea solo per farla uscire da Oblitus e farla ricordare.
Non posso accettare di essere detto una cosa del genere. Non sa minimamente la battaglia che ho nel cuore così comincio ad urlare nuovamente:"Chi ti ha detto queste scemenze?"
"Io lo so ed è inutile che mi inganni. Inoltre già ne ho parlato con nonna. Questa Somniland, questa terra, non può essere di Ardyn perchè una volta sconfitto diverrà nostra, dei Jenova e dei suoi discendenti. Il resto creperà e sarò io stessa a farlo."
"Tu sei fuori. Non ti rendi conto in che guaio ci stai cacciando."Continuo a dirle, ma lei sembra essere senza un briciolo di cuore:"Mpf...perchè? Allearsi con il nemico è la cosa migliore? Accettalo! Io distruggerò Ardyn e con lui ogni speranza del mondo umano."
"Agni..."Sospiro vedendola andare verso l'interno del covo seguita da Yazoo.
Loz e Kadaj mi spingono a terra ai piedi di mia madre.
Davvero le cose devono andare così adesso?



*Rika*

La strada è assai ardua e lunga, ma finalmente sono su Oblitus.
Una volta lì mi rendo conto, fin da subito, che la situazione è drammatica. Questi cubi neri sparsi ovunque e alberi sradicati nella foresta rigogliosa mi lasciano preplessa perchè non promette niente di buono. Come se non bastasse  sono realmente preoccupata per Lightning. Ma dico io, perchè Noctis doveva affibiarmi proprio lei?


Cerco di starle alla larga. Non voglio dargli quei ricordi impressi nella mia mente di me e di lei. Sarebbe troppo difficile da gestire. Inoltre, questi effetti scuri, come cubi neri, impressi sulle pareti, cielo e terreno mi fa intuire qualcosa di davvero terribile. Il Glitch è stato risvegliato, o meglio è stato rievocato realmente. Probabilmente Ardyn è venuto in questo posto proprio per evocarlo e distruggere sia Somniland che Oblitus nella consapevolezza di non essere riuscito a togliere di mezzo Lucis.
Improvvisamente mi sento osservata. Mi volto e vedo Lightning che mi fissa. Cerca di capire le mie intenzioni, ma non comprendo il motivo.
Forse...il mio comportamento troppo freddo e distaccato sta facendo venire immensi dubbi nella mente di Claire. La cosa mi infastidisce e non poco. Non vorrei metterla nei guai proprio ora.
"Muoviamoci!"Dico nervosa afferrando il mitra e avanzando all'interno di quella grotta per poi avvertire:"Sta attenta a dove metti i piedi. I cubi neri sono zone infette. Se le tocchi sei finita."
"D'accordo." Mi risponde afferrando anche lei la sua arma avanzando dietro di me che le faccio strada.
Quel posto mi mette i brividi.
La sensazione che si prova è davvero inspiegabile. Inoltre...avere Lightning dalla mia parte mi turba. Oblitus è pericoloso per la sua salute mentale. Cosa succederebbe se sapesse la verità? Cosa penserebbe di me se sapesse ciò che abbiamo passato?
In quel preciso istante uno stridulio mi riprende dai miei pensieri.
Questo verso lo riconosco a chilometri di distanza.
"Il Glitch..."Mormoro nascondendomi dietro ad una parete per evitare il contatto con quella creatura infetta.
Volgo lo sguardo e noto che Lightning è rimasta lì, pronta a sferrare la sua spada verso quel mostro.
Non può farcela. Infetterà l'arma e con essa anche lei.
"Vieni via da lì, incosciente!"Sbraito, ma lei sembra decisa più che mai ad affrontarlo.
"Non sarà difficile."Sussurra a se stessa padroneggiando la spada e pronta al combattimento. 
Quella creatura si avvicina sempre più e lei non si rende conto a cosa sta andando incontro. Non posso stare lì a guardare. 
Se non la tiro adesso... lei... diventerà una blank... e diventando una blank... cesserà di esistere e...
No! Non posso pensarci! 
Scuoto la testa per poi mordermi il labbro. Se la salvo i miei ricordi si propagheranno in lei e...
"Oh...fanculo!"Urlo facendo un gesto azzardato per una dimenticata come me.
Afferro quella mano e la tiro a me tra le roccie. L'avvolgo con quello stesso braccio che ho utilizzato per tirarla, abbracciandola e spostarmi verso l'esterno per farle da scudo e proteggerla, continuando a tenere nell'altra mano il mitra.
Quel gesto di protezione dall'ira del Glitch le da i ricordi che non volevo avesse. Voleva ribellarsi, ma quei ricordi l'hanno bloccata tra le mie braccia lasciandola terribilmente confusa.
E' solo un attimo, ma sembra eterno.
Quel verso sembra essere passato oltre e mi sporgo dalle roccie per vedere la situazione.
E' anche peggio di quanto pensassi. Si è glitcherato ancor di più rispetto a prima.
Sospiro, lasciando la presa e uscendo di soppiatto.
"Via libera!"Informo facendole strada per poi ricordarle ancora:"Attenta a dove metti i piedi."
Sembra un'impresa ardua.
Chissà se riusciremo ad arrivare alla dimensione specchio per verificare l'andamento dei creatori.
"Rika..."Mi chiama e allora mi volto ricordandole:"Muoviti! Dobbiamo arrivare dai creatori e far rientrare quella bestia. Solo loro possono aiutarci."
Continuo a caminare, ma mi accorgo che Claire si è fermata ed ha abbassato la guardia. Non è da lei.
"Che c'è? Perchè sei rimasta lì imbambolata? Muoviti!"
"Cos'erano? Cos'erano quelle immagini che ho visto nella mia mente?"Inizia a chiedermi facendomi comprendere la situazione.
E' successo quel che non volevo.
Sorrido ironicamente, mettendo il mitra in spalla e rispondendo semplicemente con una sola parola:"Ricordi."
"Ricordi?"Ribatte confusa.
Probabilmente la situazione non le è chiara. Vederla così confusa mi intenerisce e non posso non sorridere andandole vicino.
La vedo abbassare il volto. Sembra non sostenere il mio sguardo.
Mi avvicino ancora un po', prendendole il mento e baciandole le labbra confermando la realtà dei miei sospetti. E' seriamente confusa, soprattutto perchè non reagisce ai miei gesti. Anzi, si lascia andare con troppa facilità.


Stacco le mie labbra dalle sue per poi avvicinarmi al suo orecchio.
"Non abituarti."Le sussurro per poi staccarmi, mentre lei mormora un:"Cosa?"
"Entrambe abbiamo un uomo adesso. Consideralo solo un rinfresco dal passato." Le dico, scompigliandole i capelli per poi continuare sorridendo:"Andiamo! Abbiamo una missione da compiere."


*Ombra di Noctis*

La situazione sta degenerando fin troppo per i miei gusti. Cerco di contattare il mio me di Somniland, chiudendo gli occhi una volta seduto sul mio trono. Stacco il mio spirito dal corpo per viaggiare verso Somniland e rincarnarmi in uno specchio per ipnotizzare Noctis, ma assisto ad una scena che mi lascia perplesso.
"Firion, occupati di avvisare Cecil e gli altri del settore quattro. Dobbiamo saperne di più."Ordina quel mio se, quasi spaventato da ciò che sta accadendo.
"Andrò senz'altro. Però..."Si blocca e alza il volto verso Noctis per poi continuare:"Non sarà rischioso? Cioè...sono preoccupato per Lightning. Oblitus è un posto grande e se il Glitch proviene da lì..."
"E' con Rika." Informa lasciandolo perplesso.
"Lo so, ma se non possiamo fidarci di lei, allora anche Light  è in pericolo."
"Lightning è un soldato addestrato oltre ad essere la salvatrice. Non c'è bisogno di preoccuparsi. Dobbiamo preoccuparci di Squall e della sua caparbietà. Dobbiamo trovare il modo di separarlo da Moguri. Altrimenti andrà tutto male." Sento dire dal bruno che continua il suo cammino.
Intuendo che Rika è su Oblitus, chiudo gli occhi per poi riaprirli e ritrovarmi nel mio corpo sul mio trono.
Mi alzo andando alla ricerca dei miei compagni, vedendo Prompto seduto fuori dal palazzo.
"Prompto, ho un lavoro per te." Gli dico facendolo alzare da terra per poi continuare:"Dobbiamo trovare Rika. Lei è qui su Oblitus."
"E' su Oblitus?"
"Si, è con Lightning. Dobbiamo trovarle. Lei è l'unica che è riuscita ad arrivare nel settore attuale. Deve portarci Ignis. I due Ignis devono unirsi altrimenti..."
"Calmati, Noct. Se Rika è qui la troverò di certo."
"Si, ma sbrigati. Non so quanto tempo possa resistere ancora. Unknow lo sta tenendo d'occhio e non vorrei che gli accadesse qualcosa proprio ora."
"Tranquillo. Conta su di me." Rassicura trasformandosi in nube di fumo e volando via. 
Decido di girare un po' per verificare le altre condizioni. La pianura è completamente glitcherata e tutto per causa di quel bastardo di Ardyn. 
Non posso permettere che abbia la meglio. Non dopo tutto questo casino che ha combinato.
Devo trovare il modo di andare su Somniland e coglierlo di sorpresa, ma come?
Se mi scoprissero e mi vedesse il mio me, potrebbe scontrarsi e pensare che sono lì per lui ed io non voglio correre questi rischi.
"Noct!"Sento l'urlo di Gladio provenire da lontano per poi continuare a sbraitare:"La situazione è tragica!"
"Che succede?"
"Succede che l'hanno ucciso, Noct. Hanno ucciso un minore del settore Versus XIII. Il Glitch lo ha infettato e i dimenticati l'hanno ucciso prima che potesse trasformarsi in blank."Mi spiega quell'ombra lasciandomi perplesso a chiedere:"Ne sei sicuro?"
Lo vedo annuire e tendermi degli abiti che conosco all'istante.
"No....Nube...."Sospiro ricordandomi di quel guerriero ninja, informatore dell'impero di Insomnia, colui che sarebbe stato al servizio mio e di mio padre Regis. Non aveva alcun ruolo importante nella storia se non quello di informare e messaggero. Ciò nonostante è stato l'unico a rimanere fedele e a non dimenticarsi di me. 
Lui non si è dimenticato di me, nonostante io sia diventato un'ombra e lui fosse rimasto un dimenticato.
"Mi spiace, Noct. E' proprio lui."Conferma Gladio, mentre afferro quelle vesti tra le mani. Non posso far nulla contro il Glitch. Non posso domare la sua furia e neanche la paura dei dimenticati.
La furia di quella creatura è devastante e l'unico modo per ucciderlo oltre all'aiuto dei creatori è trovare la fonte del problema, ovvero Ardyn. Devo ucciderlo. Devo uccidere colui che ha evocato quel mostro e ha permesso tutto questo. Non possso starmene con le mani in mano.
"La tua anima non andrà perduta, Nube. Ti vendicherò, lo prometto."
Con quei vestiti tra le mani, vado verso la mia residenza intenzionato ad utilizzarli. Ardyn si è messo contro la persona sbagliata. Mi servirò di queste vesti e troverò quel bastardo andando su Somniland.
E' lui che ha permesso tutto questo.
"Noct...sei proprio sicuro di volerlo fare?"Mi domanda l'ombra di Gladio entrando e vedendomi con quegli abiti addosso.
"Non sono mai stato più sicuro in vita mia."Rispondo mettendomi il cappuccio in testa ed evocando l'arma pronto a vendicarmi del mio compagno.


"Come sto?"Chiedo facendomi guardare.
Gladio annuisce e dice:"Con il cappuccio in testa, non credo capiranno chi sei,  ma fa attenzione."
"Io faccio sempre attenzione. Ricordati che Prompto è andato da Rika. Dobbiamo far unire i due Ignis."Replico per poi uscire subito dopo averlo visto annuire.
E' così che inizia il mio viaggio, da solo, verso Somniland.

*Vaan*

Seduto in quella grotta con Terra, mi accorgo che il cielo è stato completamente sparso di cubi neri.
E' la prima volta che vedo questo scenario qui a Somniland. L'unica volta che l'ho visto è quando ero con Y'shtola e il Cavalier Cipolla su Dissidia ed era opera di Shinryu lì.
"Cosa sta succedendo?"Domanda la bionda uscendo dalla grotta e guardarsi intorno.
"Non ne ho la più pallida idea."
"E' stato il Glitch."Sento rispondere da una voce familiare. Mi volto e vedo Y'shtola avvicinarsi con Firion.
"Il Glitch?"Chiede nuovamente la ragazza facendosi rispondere dalla miqo'te:"E' una bestia simile ad un drago."
"Assomiglia molto a Shinryu, ma sembra provocare danni maggiori."Continua l'eroe del secondo settore, quando qualcuno dietro di loro aggiunge:"Ci trasformerà tutti in blank e per noi sarà la fine."
E' un miqo'te maschio. Lo comincio a fissare incuriosito domandando:"E tu da dove spunti fuori?"
"Lui è Viera. E' il mio compagno."Spiega sinteticamente facendomi sorridere e dire:"Allora ti sei sistemata."
"Non è che debba dire a te le mie cose."
"Quel mostro ci ammazzerà tutti. Come se non bastasse...c'è dell'altro che preoccupa Noct."Rivela Firion facendo suscitare curiosità dentro me:"Dell'altro?"
"Si tratta di Agni. Ha preso possesso di Jenova e non si capisce più nulla."
"Agni?"Farfuglia il miqo'te guardando preoccupato l'eroe del secondo settore per poi dire:"Lei...davvero l'ha fatto?"
"Dobbiamo avvertire gli altri. Non possiamo starcene con le mani in mano."Interrompe Y'shtola per poi proseguire con Firion e Viera il loro viaggio.
A quel punto guardo Terra e lei annuisce come a capire ciò che ho in mente. 
Cominciamo a correre verso un'unica direzione, il castello di Cecil.
"Cecil! Abbiamo delle novità da Noctis!"Urlo entrando nel castello e vedendolo in quel corridoio con Cain e Sorrow.
"Agni non è dei nostri."Sintetizza Terra lasciando perplesso il mago che afferma:"No, è impossibile. Deve esserci un errore."
"Perchè ritenete che non è dei nostri?"Domanda Cain e allora comincio a rivelare:"Ha liberato Jenova. Cloud l'ha vista chiaramente in faccia."
"Si, ma lei...lei non è malvagia. Almeno che..."
"Almeno che, cosa?"Riprende Cecil voltandosi verso Sorrow che alza la testa verso di noi e conclude:"Almeno che non è provocata. Se si infastidisce diventa irrefrenabile e fa di tutto per togliere di mezzo la causa del suo fastidio, ma non è cattiva. Lei è molto buona. Ha trovato anche la cura della crisi dei dimenticati e ce le passa di volta in volta"
"Di quale crisi parli?"
"I dimenticati soffrono di ricordi e hanno terribili crisi. Se doveva esserci una morte, loro possono realmente morire se la crisi è forte."Spiega e la cosa ci lascia amareggiati.
Perchè una ragazza che li ha aiutati adesso dovrebbe mettersi contro tutti? Non ha senso.
"Dobbiamo scoprire la verità."Prende l'attenzione Cecil facendomi dire:"Già. Non può essere come ipotizza Noct. Sorrow è stato qui tutto il tempo e poi la cosa è abbastanza strana."
Lo vedo annuire e voltarsi verso il suo compagno:"Cain, guarda questo posto.  Vado da Noctis per saperne di più sulla faccenda. Vaan, tu e Terra verrete con me."
"D'accordo."Affermo seguendolo fuori e dirigendoci verso il settore quindici.
Sarà davvero come ha detto Sorrow?
Se è così, cos'è che ha scatenato la furia di Agni?



*Ardyn*

Vedere quel progetto appeso lì, sapere del settore sette che è stato ripreso, mi irrita e non poco.
Sapevo che Sephiroth era temibile, ma non immaginavo minimamente che arrivasse a questo punto.
Non so quali piani abbia in mente, ma devo scoprirlo. Il fatto che io abbia scoperto la cosa e che lui non lo sappia mi lascia un enorme vantaggio che non posso sottovalutare. Devo fingere di non sapere nulla, altrimenti l'effetto sorpresa svanirà. Quello che non capisco è il motivo stesso che lo ha spinto a far risalire il suo settore. Che sia la voglia di ritornare villano?
Mpf...è troppo assurdo. Lui sa che ho sua figlia e non farebbe mai un passo falso contro di me sapendo che potrei farle del male. Deve aver studiato bene le conseguenze. Non vedo altre vie d'uscita. Forse...ha scoperto che non ho sua figlia e che non so neanche che aspetto abbia.
Sta diventando tutto troppo strano. Il Glitch è riuscito a darmi via libera e far prestare l'attenzione agli altri settori. Nessuno si accorge di me, mentre mi trasformo in Sephiroth mentre attraverso il settore sette e mi dirigo nel quindicesimo.
Devo vederci chiaro sul piano che ha in mente. Non posso rischiare.
Anche avendoli in pugno, non è detto che quei microchip funzionino. Non sono stati ancora testati e preferisco provvedere da me. Durante il tragitto sento tutti parlare. E' strano. Qualcosa non va.
Un turks dai capelli rossi che prende il cellulare che squilla tra le mani.


"Maledizione. Adesso che gli dico?"Domanda al tizio pelato accanto.
"Digli la verità."
"Sai quanto rompe questo. Tsk..." Lo vedo accettare la chiamata e portarsi il telefono all'orecchio per poi cominciare a parlare:"Pronto?Rufus? Mi spiace ma, non c'è traccia. Agni è scomparsa insieme a Jenova. Ci sono sfuggiti."
Ancora lei, ancora Agni e stavolta ha preso la madre di Sephiroth.
Le cose si fanno davvero interessanti. 
Quella tipa sembra avercela con quell'eroe.
Poco lontano di lì vedo Sephiroth che sorca il cielo per andare all'interno della mia residenza nel settore quindici.
Tolgo il cappello, cancellando l'illusione di essere quel villano:"Oh...che peccato. Mi sa che dovrò capirlo diversamente."
L'espressione preoccupata dell'argenteo la dice lunga. Probabilmente Agni ha qualcosa in comune con Jenova, non c'è altra soluzione.
Altrimenti perchè sono scappate insieme?
Più ci penso e più va in quell'unica via, quella dove Agni e Sephiroth sono collegati. Non so se è qualcosa di parentela oppure è un profondo odio ad accomunarli, ma di certo non è un gesto che passa inosservato.
"Dobbiamo trovare Agni."Affermo entrando in quella stanza che ho visto entrare Sephiroth poco prima di me, per poi dire:"Sta diventando una minaccia."
"Perchè mai?"Domanda l'imperatore facendomi rispondere:"Ha già distrutto tutto, preso Yeul e per giunta si è infiltrata qui. Inoltre, mentre tornavo, ho sentito delle voci."
"Voci?"Chiede Artemisia, seguita da Nube Oscura:"Quali voci?"
"Si dice che abbia liberato Jenova e l'abbia portata con se. Ne sai nulla Sephiroth?"Mi volto verso di lui che mi guarda con impassibilità e sospirando nega:"Improbabile. Jenova è stata distrutta tempo fa."
Quelle parole. Oh...erano proprio quelle che volevo sentire.
Sorrido per poi avvicinarmi a lui:"Oh, ma davvero? Io credevo che la Shinra stesse continuando a fare esperimenti su di lei dopo averla ritrovata qui, su Somniland, tutta sola."
Inaspettatamente, l'argenteo ribatte:"Se lo sapevi, perchè non hai preso quella risorsa preziosa e l'hai unita a noi?"
Mi lascia spiazzato. Possibile che davvero non lo sapesse?
Potrebbe essere tutta una tattica per confondermi. In fondo...lui è un villano proprio come me.
Sorrido e cambio discorso:"Comunque sia, dobbiamo mobilitarci. Le ombre di Oblitus sono abbastanza temibili."
"Piuttosto, cos'è quella cosa che sta infettando tutti i settori?"Irrompe Golbez facendosi seguire da Kefka:"Già, vorrei saperlo tanto anch'io."
"Ha distrutto tutto."Aggiunge Ex-Death facendomi voltare verso di loro.
"Quello...è il Glitch."
"L'hai evocato tu?"Domanda prontamente Sephiroth e allora rispondo:"Ovvio. Mi serviva un diversivo."
"Così facendo non farai altro che distruggere tutto, Ardyn."Interviene Caius.
"E allora? Qual è il problema? Voi siete sotto il mio controllo e anche la creatura stessa lo è. Dobbiamo tutelarci da viscidi esseri come gli eroi e poi c'è quella Agni da radere al suolo oppure hai cambiato idea Caius? Sai, lei ha ancora Yeul nelle sue mani e mi sorprende che tu non l'abbia fatta ancora a pezzi."
C'è un minuto di silenzio e di disagio generale prima che seguono quelle parole del villano del tredicesimo settore che dice:"Io sto semplicemente aspettando il tuo ordine."
Con i villani nuovamente nelle mie mani, adesso non mi resta che scoprire dov'è finita Agni, ma soprattutto che rapporto ha con Sephiroth e Jenova.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Kuja e Paine si sono salvati all'impatto devastante del Glitch, grazie alla barriera magica creata dal genoma.
"Oh, cielo. I miei vestiti sono tutti rovinati."Nota il ragazzo alzandosi da terra, togliendo la barriera e la polvere di dosso, mentre Paine vede la creatura in cielo e preoccupata domanda:"Cos'è quello?"
Kuja alza gli occhi al cielo e vede nitidamente il Glitch, ma comprende subito che non è il drago incontrato su dissidia, ovvero Shinryu.
"Non lo so,  ma sicuramente nulla di buono. Assomiglia tanto a Shinryu, ma è molto più grosso e nero rispetto a quell'evocazione."Pensa a voce alta portandosi la mano al mento e osservando la creatura che va e viene dalle nuvole, quasi come se creasse egli stesso un portale per attraversare Somniland e arrivare a Oblitus.
Il genoma abbasso lo sguardo sulla ragazza che si sta alzando da terra, tendendogli la mano per aiutarla ad alzarsi. Jecht, che si trova di passaggio, li vede e comincia a commentare:"Roba da matti, eh?"
"Oh, Jecht. Sai cos'era?"Domanda curioso il tipo facendo fermare il compagno che lo informa:"E' un Glitch. Non si sa ancora se è stato evocato da Ardyn, ma non è nulla di promettente."
"Quindi è stato evocato da Ardyn."Comprende Paine, mentre Jecht continua a spiegare:"Inoltre pare che Noctis abbia dei dubbi al riguardo. Crede che sia opera nostra e di Agni."
"Agni? La figlia di Sephiroth?"Chiede preoccupato e incredulo, mentre il bruno annuisce e aggiunge:"A quanto pare l'hanno beccata mentre fuggiva con Jenova. Sembra che sia riuscita a liberarla."
"Mpf...fammi indovinare. Il fatto che quella stupida mocciosa abbia liberato Jenova ha portato a pensare che fosse alleata di Ardyn e che stiamo facendo il doppio gioco, non è così?"
"Esattamente."
Il genoma incrocia le braccia scuotendo incredulo la testa:"Tsk...assurdo. E' veramente assurdo e incredibile. Ciò che non è riuscito a fare il padre l'ha fatto la figlia."
"Per quanto riguarda Seymour siamo riusciti a catturarlo e sbatterlo nella prigione che sorvegliano i Nessuno, proprio sotto la residenza del bastardo."
"Spero solo che non ci siano altre complicazioni."Dice Kuja seccato dalla situazione che si è creata.
"Torno in residenza. Tu va a controllare la situazione nel covo di Sephiroth. L'ho visto per strada e non aveva una bella faccia. Dobbiamo scoprirne di più."Avvisa l'uomo facendo annuire il genoma che cammina verso il settore sette, per poi fermarsi e voltarsi verso Paine:"Ehi, tu! Che fai? Non vieni?"
Essendo vittima degli eventi, la ragazza non può far altro che seguirlo. Vuole scoprire la situazione com'è realmente e sa che solo seguendo quel tipo strambo può saperne di più.

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Capitolo 39
*** Capitolo 38 ***



Capitolo 38.

*Squall*

La decisione di Noctis di considerare mia sorella una traditrice non mi piace per nulla. Moguri non ci ha traditi. Lo so. E' mia sorella e la conosco molto bene.
Perchè dovrebbe solamente sfiorarle un pensiero del genere?
Preso da questi dubbi, mi dirigo verso di lei. Deve sapere cosa pensa Noctis. Non può esserne all'oscuro.
Mi avvicino e noto che Shantotto è già lì.
Mpf...ci voleva solo lei. Adesso sarà tutto molto difficile. Devo trovare il modo per chiamarla in disparte e dirglielo.
Nel pensare, non mi accorgo che lei è proprio di fianco a me.
"Ehi, fratellone. Che stai pensando?"Mi riprende dai miei pensieri facendomi voltare verso di lei.


"Ehm...ecco Moguri... devo parlar..."Tento di dire quando l'esserino si intromette:"Ehi, ehi! Basta parlare! Non è tempo di indugiare. Abbiamo un Glitch da abbattere, se volete continuare a vivere."
Vedo la castana guardarla per poi volgere il suo sguardo su di me dicendo:"Shantotto ha ragione. Dobbiamo abbattere il Glitch. Mettiamoci in viaggio."
"Buona fortuna, Moguri!" Saluta Lucis ignaro di ciò che ha in mente la piccola lalafell.
"Non vorrai stare qui a poltrire, spero. Proprio tu che vali meno di zero."
"Che cosa hai detto?!"Si altera il rosa comprendendo le parole di Shantotto per poi essere ripreso da mia sorella:"Avanti, Lucis. Tu, Meia e Cid verrete con me e Squall."
"Lui non viene, perchè non farà altro che darci pene."
"Cosa? Ma è mio fratello. Lui sa combattere!"
"Non è questo il punto, Moguri. Lei non vuole che ti dica le cose come stanno."Ribatto incrociando le braccia e suscitando curiosità in lei che chiede:"Di che stai parlando?"
"Non osare aprir quella boccaccia, altrimenti ti taglio quella linguaccia."
Fisso l'esserino rendendomi conto che non sono parole comuni. Mi sta minacciando e sinceramente me ne frega ben poco. Si tratta di mia sorella, non di una sconosciuta.
La guardo con tono minaccioso anch'io ricambiando lo sguardo d'odio e creando così un'aria pesante attorno a noi, per poi fare esattamente il contrario di ciò che ha detto.
"Noctis pensa che siete traditori e che complottate con i villani la nostra resa."Rivelo facendo prendere il bastone magico nelle mani della lalafell, quando la meraviglia di Moguri la blocca.
"Ma non è vero. Perchè mai dovremo complottare contro di voi?"
"Perchè Agni ha liberato Jenova, ecco perchè."
La vedo scuotere la testa e mettersi una mano in fronte:"No, non è possibile."
"Cosa? Deve esserci un errore."Ribatte il roseo per poi essere seguito da Meia:"Agni non è cattiva. Se l'ha fatto deve essere molto stressata."
"Stressata?"Domando e mia sorella non tarda a rispondere:"Lei è molto fragile. Basta infastidirla o semplicemente stressarla che diventa fredda come il ghiaccio e cattiva da far paura, ma in condizioni normali è molto buona. Non a caso ha aiutato molti dimenticati ed è stata lei a creare le pozioni anticrisi. Deve esserci qualcosa sicuramente."
"Scusate se mi intrometto, ma conosco anch'io Agni e so che è una ragazza eccezionale. Ha sofferto molto da piccola e non so perchè, ma ho la sensazione che stia soffrendo un'altra volta. Non vorrei che sia per lo stesso motivo anche ora."Si intromette Cid facendo sbarrare gli occhi a Moguri.
"Ma certo. Potrebbe essere anche questo il motivo del suo comportamento."
"Di che state parlando?"Comincio a chiedere e come al solito non tarda a rispondere.
"Lei è stata scacciata da piccola perchè era ritenuta una minaccia essendo la figlia della strega Edea e del villano più potente del settimo settore. Oltre me non aveva nessuno e quando io ero impegnata se ne andava spesso in giro. Si sentiva molto sola, anche perchè nelle crisi che aveva rivedeva spesso il padre. Era la persona che stimava e amava di più. Arrivò anche a creare delle pozioni facendo diventare  dimenticati dei Nessuno per farsi fare compagnia. Fu allora che i dimenticati cominciarono ad accettarla. Insomma...una persona che crea filtri potenti e che cura anche uno status così evidente, non può essere altro che una strega potente e buona. Fu allora che cominciò a creare le pozioni anticrisi e altri miscugli che servivano."Mi spiega moguri lasciandomi sorpreso a porre una domanda:"Allora...pensi che sia per questo?"
"Credo che la nostra cara Agni stia soffrendo per l'assenza del padre e voglia farsi valere."Rivela Cid più convinto che mai.
"No, non è così."Replica Stella uscendo dal palazzo per poi dire tutta la verità:"Lei non soffre dell'assenza del padre, ma di ciò che il padre ha fatto."
"Di che stai parlando?"Chiede Meia avendo subito le risposte alla sua domanda.
"Quando sono andata con Rika su Oblitus, l'abbiamo incontrata per strada ed è venuta anche lei. Era con i resti del padre e lo ascoltava perchè ha detto che il padre non voleva che lei uscisse per i settori. Ero preoccupato che Ardyn la trovasse. Una volta lì, Rika ha scoperto la città delle sfere e ha avuto l'accesso alle stanze ombra, quelle da noi vietate."
"Cosa?"Farfuglia Cid, seguito da Lucis:"Come diamine ha fatto?"
"Non lo so. Secondo Agni si è scopata qualcuno, ma una volta entrate lì non abbiamo trovato le sfere del settimo e abbiamo capito che è in revisione perchè è stato ripreso."
"Perchè mai dovrebbe essere ripreso un settore del genere? Insomma...è già stato creato, no?"Domanda intelligentemente il roseo avendo subito la risposta anche lui.
"Secondo Agni, il padre non sopporta i ricordi suoi e di Edea così ha deciso di ritornare villano. Agni di certo non l'ha presa molto bene."
Quelle parole ci fanno meditare.
Davvero Agni agisce perchè è ferita nell'animo? Non pensavo che un villano potesse agire per questo. Forse... perchè lei non lo è del tutto. Lei è di Oblitus.
Improvvisamente, vedo mia sorella allontanarsi.
"Moguri, cosa vuoi fare?"Chiedo fermandola e facendola voltare.
"Che domande? Vado a cercarla! Voi rimanete qui."
"Vengo con te!"Dice Cid andando dietro di lei, ma non sembra l'unico.
"Aspetta, veniamo anche noi!"Si aggregano anche Stella, Lucis e Meia, quando la piccola Shantotto viene vicino a me.
"Alleato, sei stato salvato. Vai a dire a Noctis la scoperta, e rimani in allerta. Mettiti a lavoro, nel frattempo io vado con loro."
Annuisco comprendendo la mia mansione.
Mi volto verso mia sorella che sentendo il mio sguardo si gira per poi venire verso di me, capendo la mia preoccupazione.
"Dimenticavo una cosa!"Afferma abbracciandomi ed io non posso fare almeno di ricambiare.


"Moguri, sta attenta."Sospiro e lei non esita a rispondere staccandosi da me:"Ovvio che starò attenta. Ho un matrimonio che mi aspetta."
Comincio a sorridere nel vedere il suo ottimismo.
Una volta andati, abbasso il volto facendo un bel respiro.
Devo parlare con Noctis. Non ho altre opzioni. 
Così, ritorno all'interno del palazzo, ignaro di ciò che accadrà a mia sorella.

*Rika*

Stare con Lightning mi fa male. Ci siamo accampate per riprendere le forze. E' davvero esausta, probabilmente anche a causa dei ricordi che sono tornati in lei.
Fa male vederla dormire accanto a me. Fa male alla mia salute mentale. Se Prompto sapesse tutto questo...
E nel pensare, mi ritrovo nuovamente in quei ricordi. 
Quei ricordi di me e di Prompto. E' una crisi, lo sento.
Cerco di riprendermi, ritrovandomi nuovamente il petto forato dal colpo che doveva essermi inflitto. Comincio a scavare nella borsa e nelle tasche l'antidoto anticrisi, ma non c'è nulla. Ho finito tutto.
"Maledizione!"Sbraito innervosendomi e trovando solo una siringa vuota.
Se non faccio qualcosa ci rimetterò le penne. Non posso lasciare Claire da sola. Non qui. Non con il Glitch nei dintorni che va e viene.
Tremolante prendo la bottiglia di rum. So l'effetto che fa su noi dimenticati. E' droga pura se iniettato nelle vene, ma non posso non farlo.
Apro la bottiglia, bevendo prima un sorso, per poi infilare la siringa al suo interno. Aspiro quel liquido pronta ad iniettarmelo nelle vene. 
Non so se basterà a calmare la crisi, ma non so neanche che effetto avrà su di me. 
Oltre all'anticrisi, non ho mai provato questo metodo che mi droga. 
Volgo lo sguardo verso Lightning per l'ultima volta sussurrando:"Perdonami."
Una lacrima scende sul mio volto, mentre infilo l'ago della siringa all'interno del braccio per poi premerla per far uscire quel liquido.
Vedo tutto sfogato e la testa comincia a girarmi. Spero di non essere andata in overdose.
Tento di alzarmi, ma le forze mi abbandonano e l'unica cosa che faccio è togliere la siringa dal braccio cadendo in un sonno profondo.
Comincio a sudare e a star male. La rosa si risveglia, vedendomi senza sensi. Mi scuote chiamandomi:"Rika. Rika, svegliati!"
Non sa cos'è successo, ma fortunatamente arriva l'ombra di Prompto che sentendo la voce della ragazza si avvicina.
"Rika!" Chiama anche lui venendomi vicino e vedendo la siringa poco distante.
Sa che mi sono iniettata qualcosa. Comincia a fissarmi facendomi aprire gli occhi, ma non vedo nulla. E' tutto sfogato.
"La conosci?"Domanda incuriosita Lightning, mentre lui gli risponde:"Sono il suo ragazzo."
"P-Prompto..."Mormoro con un filo di voce e completamente fuori combattimento a causa del rum.
Lui comprende subito che qualcosa non va e cerca di capire perchè sono in quelle condizioni.
"L'anticrisi non fa quest'effetto. Cos'è che hai preso?"
Mi sforzo indicando la bottiglia e lui la prende.
Comincia a fissarmi incredulo mostrando quella bottiglia tra le mani:"Rum?Ti sei iniettata del rum nelle vene? Ma sei impazzita?"
"Non c'era altra scelta. Continuavano a venire nella mente..."Tento di spiegare per poi ridere come una matta.
Si, sono completamente fatta.
L'ombra bionda intuisce il motivo, avvicinandosi nuovamente a me e cercando di scoprire il petto per vedere se sto insanguindo.
Vede il foro. Sa che ho bloccato la crisi, ma così facendo mi sono dovuta drogare con il rum altrimenti non sarei sopravvissuta.
"Avevi finito l'anticrisi, vero?"
Sospiro affannosamente, cominciando a tremare e a sudare. Sto davvero male.
Scuote la testa per poi caricarmi sulle spalle.
La droga sta cominciando a fare un brutto effetto su di me, tant'è che me la rido e comincio a prenderlo in giro:"Oh, ma che maestria. Ti vedo molto più forte di prima..."
"Ho trovato un po' d'energia strada facendo."Risponde iniziando a camminare e farsi seguire da Claire.
"Energia, eh?"Rido pensando a tante cose sconcie nella mia mente che non perdo tempo a dirle ad alta voce:"Quando l'abbiamo fatto non eri al pieno delle tue forze. Chissà come sarai adesso..."
"Rika, così non aiuti per niente."
"Sai,stavo pensando, ora che c'è anche Claire sarebbe carino fare una cosa a tre. Non ti piacerebbe?" 
Sentendo quelle mie parole, l'ombra arrossisce dall'imbarazzo per poi affermare:"Dobbiamo trovare l'antidoto e in fretta anche. Così non aiuti per nulla!"
"Agni non c'è. Se non c'è Agni non c'è antidoto, tesoro."Continuo a dirgli stingendolo a me e baciarlo al collo.
Quei miei gesti sembrano infastidire Lightning.
"Rika, piantala di comportarti così!"
"Non è colpa sua. E' sotto l'effetto della droga."
"Droga?"
"Si, i dimenticati se si iniettano l'alcool nelle vene agisce come droga, ma la droga vera e propria sembra avere un effetto curativo su loro."Spiega l'ombra, quando uno stridulio sembra riprenderci.
E' un Behemoth. Come ha fatto ad arrivare qui?
"Tu, ce la fai a combatterlo?"
"Per chi mi hai presa? Certo che si."
"Devi provvedere da sola, perchè Rika sta davvero male. Se la lascio potrebbe fare qualunque cosa."
La rosa annuisce preparandosi allo scontro.


Prompto lascia sola Claire a combattere, mentre noi ci nascondiamo dietro un masso.
Mi appoggia a terra tentando di dirmi:"Rika, Rika ascoltami. Devi riprenderti, ok?"
L'effetto del rum è devastante. Perdo ogni senno cominciando a dire:"Prompto...ho voglia."
"Che?"
"Voglio scopare!"Esclamo cercando di togliermi la maglia, ma lui me lo impedisce.
"Riposati. Troveremo l'antidoto. Magari scoperemo dopo."
"No, voglio farlo ora.Davanti a Claire."Sospiro baciandolo, ma lui mi spinge a terra.
Mi sta rifiutando? Possibile che mi rifiuta?
Comincia a guardarmi nervoso, quasi arrabbiato dal mio comportamento urlandomi:"Non lo faccio con te in queste condizioni. Abituati."
Lightning si avvicina a noi, mentre lui mi riprende di peso in braccio.
"Che sta succedendo?"
"Le cose stanno degenerando. Andiamo alla città centrale. Là sicuramente troveremo qualche antidoto."Consiglia conducendo me e Claire in quel luogo.
Troverò l'antidoto o è tutta una stupenda fantasia?


*Ombra Noctis*

Eccomi qui, alla soglia del confine tra Oblitus e Somniland. Non è stato difficile infiltrarsi nel castello dell'oblio. E' bastata la mia forma ombra per scacciarli tutti. Adesso sono di fronte alla porta che conduce verso il settimo settore, nella città dimenticata.
"Non si può entrare. Dimmi il motivo per cui dovrei farti varcare la mia...."Sento dire dalla porta.
Sospiro e tolgo il cappuccio mostrando chi sono. I miei occhi si illuminano, mentre con la mia solita voce domando:"C'è bisogno di sapere altro, porta?"
Quella mia voce metallica fa sempre lo stesso effetto. La vedo sudare, mentre si apre da sola rispondendo:"Buon viaggio... signor ombra."
Mpf...patetico. Assolutamente patetico come si fanno mettere i piedi in testa gli abitanti di Oblitus.
Avanzo, entrando all'interno della porta e ritrovandomi su Somniland.
Per sicurezza, rimetto il capuccio di questa sottospecie di felpa che ho addosso. Non voglio che mi vedano.
Improvvisamente, sento dei rumori provenire dietro di me. Delle presenze per niente buone. Mi preparo allo scontro e vedo dei soldati magitek. Senza esitare lì abbatto uno ad uno con poche mosse.
La cosa bellissima è che il cappuccio sembra reggere e non se ne va per fatti suoi. Se qualcuno mi vedesse, non credo che capirebbe chi sono.


Continuo a camminare, sentendo uno stridulio da lontano. Sembra il verso di un Behemoth, seguito da un rumore di spade e armi lanciate. Decido di andare lì a controllare, vedendo non solo la bestia, ma anche chi lo sta combattendo.
"Stella, muoviti!"Incita Moguri continuando a colpire la creatura, mentre la bionda cerca il suo punto debole, insieme a Cid.
"Porca puttana!"Sbraita Lucis perdendo l'arma e venendo attaccato, quando Meia lo difende con la sua magia.
Se la stanno vedendo brutta, ma non è l'unica cosa preoccupante. 
Ci sono anche altri soldati magitek che li stanno attaccando. 
"Stella! Attenta!"Urla la castana vedendo quel soldato attaccarla da dietro.
Non posso stare lì a guardare. Devo fare qualcosa.
Senza esitare neanche un solo attimo, evoco l'arma, fiondandomi nella mischia e parando il colpo che doveva colpire la bionda.
Rimane sorpresa nel vedermi dinanzi a lei a salvarla, soprattutto quando comincio a dare colpi ripetitivi a quei soldati e assorbendo la loro essenza.
Loro non riescono a vederla, me ne rendo conto. Vedono solamente scintille e non comprendono che quel che sto facendo va al di là del loro sapere.


"Wow...."Sospira Stella incredula, mentre il Behemoth viene abbattuto.
"Chi è quello?!"Domanda Moguri guardandomi da lontano.
Sembrano non riconoscermi. Almeno non come ombra. Il fumo che esce dal mio corpo non è visibile su Somniland. E' quasi come stare su Kingdom Hearts. Ho sentito che anche lì le ombre sono vive e il loro alone non viene percepito.
La bionda si avvicina, quasi sapendo chi sono, ma la realtà è che mi confonde. 
"Nube? Che ci fai qui?" Chiede credendo che sia il mio compagno defunto.
"Pensavo aveste bisogno di una mano."Dico per poi sorprendermi. La mia voce non è più metallica. Assomiglia a quella di Noctis di Somniland, ma è più marcata. E' la voce che dovevo avere e che mi è stata tolta. Com'è possibile che adesso mi è ritornata?
"Oh, quindi è un tuo amico."Dice la castana avvicinandosi insieme a Lucis:"Però. Ha un non so che di familiare. Ci siamo già visti?"
Annuisco. Sono ancora sorpreso dalla mia voce ritornata. Mi viene quasi da piangere. Vorrei tanto capire perchè è tornata proprio ora, ma di certo non può far altro che compiacermi visto che,a pensarci,ne avevo bisogno.
"E' normale che tu l'abbia visto. E' di Oblitus come noi."Spiega Meia, ma il rosa continua:"Ah...allora è anche lui un dimenticato?"
"Ovvio che lo è. Era nel settore Versus XIII con me. L'ho conosciuto con Unknow appena siamo arrivati su Oblitus."Sintetizza la bionda continuandomi a fissare, mentre abbasso lo sguardo.
Non voglio che capisca chi sono.
"Su, via. Non essere timido. Sei un ninja forte, no?"Dice dolcemente e non so come comportarmi.
Per fortuna, l'esserino magico che è con loro ci interrompe:"Non vorrei infastidire, ma è tempo di agire. Andiamo prima che sia tardi, non comportiamoci da codardi."
"Shantotto ha ragione. Rimettiamoci in marcia. Dobbiamo trovare Agni e scoprire cosa le è successo."Aggiunge Moguri, rivelando anche il nome di quella piccola maga.
Ci mettiamo in viaggio e Lucis è più euforico che mai.
"Ehi, Moguri, Moguri!"
"Che c'è, Lucis?"
"L'ho finalmente capito, lo sai?"
"Capito cosa?"
"Come fa a parlare Shantotto."
"Davvero?"
Il rosa annuisce.
"Però...devo ammettere che è un tipetto tutto pepe."Noto vedendo la supremazia di Shantotto e la sua volontà di controllare tutto.
Peccato che Lucis fraintende del tutto le mie parole.
Si avvicina, mettendomi la mano sulla spalla con fare amichevole e dice:"Ti piace Shantotto? Attento a non contraddirla altrimenti resterai cotto."
Moguri e Stella cominciano a ridersela, mentre Meia e Cid scuotono la testa increduli di ciò che hanno sentito le loro orecchie.
La castana si volta verso il rosa comprendendo:"Adesso ho capito perchè hai detto di capirla."
"Non farci caso, Nube. Lui è pazzerello. Fa così con tutti."Spiega Stella, neanche non lo conoscessi.
Lucis l'ho conosciuto fin troppo bene, soprattutto quando gli ho tolto la sentenza.
Improvvisamente sento un altro stridulio. Un altro Behemoth.
"Mpf...ma qui sono pieni di mostri?" Domando evocando l'arma, mentre la bionda rivela:"Non lo so, ma prima non ne erano così tanti."
"Forse sarà opera del Glitch."Ipotizza Meia lasciandomi sorpreso.
Com'è possibile? Il Glitch è arrivato fin qui?
Possibile che il piano di Ardyn sia radere al suolo sia Somniland che Oblitus?


*Agni*

Le mani unte di sangue. Tutto è così rosso e confuso.
Mi guardo attorno, vedendo Yazoo dinanzi a me, ferito al braccio e così debole da non poter fare altro passo.
"Yazoo!"Chiamo, ma è tutto sfogato, soprattutto quando sento la sua voce in lontananza urlare:"Madre!!!"
Apro gli occhi di colpo svegliandomi nel cuore della notte. Il battito nel mio petto sembra non volersi normalizzare. Tento di riprendere fiato.
Mi guardo attorno cercando con lo sguardo Yazoo che è accanto a me. Nel farmi la guardia si è addormentato.
Sto sudando e tremo terribilmente. Metto una mano in faccia mente mormoro:"Quel sogno...no. Non poteva essere un sogno."
Quelle immagini viste sono ancora nella mia testa e vengono proiettate dinanzi a me come visioni, perchè quelle non possono essere altro che visioni.
Non sono ricordi. Non è successo e non ho avuto bisogno della mia anticrisi. Non può essere altro. 
Però...non capisco.
Che razza di visione è? Possibile che abbia visto la mia morte?
Tremo ancora di paura. Vedere Yazoo ferito e inginocchiato che mi fissa, il sangue sulle mie mani, il mio sangue...per non parlare di quelle urla.
"L'hai visto, non è vero?"Sento una voce femminile e giovanile dietro di me.
Mi volto e vedo lei, Yeul. Avevo dimenticato che era in giro per il covo ed era nascosta qua sottordine di Caius.
"Non so di cosa stai parlando."Fingo, spostando gli occhi su altro,ma lei è molto astuta.


"Non fingere con me. E' inutile. Lo so che tu sai, o meglio che l'hai visto."Mi rivela facendomi intuire che lei sa della mia visione.
Respiro profondamente, volgendo  lo sguardo nuovamente su lei, andando diritto al punto:"Sai dirmi chi mi ha attaccato? Intendo nella visione. Chi è stato a ferirmi?"
"Non penso che debba dirtelo. Lo sai molto bene chi è..."Replica ed io comincio a pensare fosse stato mio padre, ma lei continua togliendomi quel pensiero dalla testa:"...e no. Non è tuo padre. Sephiroth non sarà presente nello scontro tra te e costui."
"Mpf..."Mormoro per poi sorridere:"Chi altro può attentare alla mia misera vita se non lui? Ah...giusto. Dimenticavo quel pezzente di Ardyn."
"Sei una ragazza molto sveglia, ma sei anche estremamente fragile. Hai liberato Jenova per avere vendetta da tuo padre, ma lui non ha fatto altro che proteggerti."
"Proteggermi? Da cosa? Dall'essere ripresa? Con il settimo settore in revisione e il quindicesimo in lista, io slitto via finendo a non so tra quanti anni per essere ripresa."Ricordo facendomi valere, ma Yeul sembra non pensarla come me.
"Può sembrarti assurdo, ma inizialmente è stato come pensi. Voleva tornare ad essere forte, ma sapere di te ed Edea, gli ha fatto cambiare idea rendendo tutto un grande sacrificio d'amore."
"Amore?Tu non sai di cosa stai parlando!"
"Invece io so.Dovresti rivalutare la situazione. Quando si è arrabbiati si fanno cose insensate e tu ne hai appena fatta una."
"Davvero? E quale?"Comincio a chiedere non rendendomi conto del gesto assurdo da me compiuto e la veggente non perde tempo a chiarirmi questo punto dicendo:"Riportare in vita Jenova. L'hai liberata. Quando Ardyn sarà sconfitto, se lei è ancora in circolazione, non perderà tempo a radere al suolo tutto e fare di questo posto la sua casa. Verrai anche tu distrutta insieme a tuo padre e la sua stirpe perchè in parte siete umani."
"Mpf...sciocchezze. Non può distruggermi. Io non sarò mai un ricordo."
Quelle parole pronunciate da me, sembrano sorprenderla. Inizia a fissarmi e mi sento a disagio, soprattutto quando continua:"Sei così identica a lui... a Sephiroth. Ecco perchè ti chiedo di fare la scelta giusta prima che si compia il fato di Ardyn e che venga distrutto. Pensaci."
Con queste parole, la ragazzina si allontana. Sono amareggiata da tutto questo. So bene le cose come stanno e comincio seriamente a preoccuparmi per le mie azioni compiute. Forse....sono stata troppo avventata?
Mi alzo e vado vicino allo specchio per guardarmi, quando sento dei passi striscianti. Li riconosco. Sono quelli di mia nonna Jenova, ma non è sola. Con lei si è svegliata anche Yazoo.
"Madre..."Mormora venendomi vicino per poi chiedermi:"Cos'hai?"
"Niente. Yazoo...devi farmi un favore."
"Dimmi. Sono ai tuoi ordini, madre."
"Controlla le mosse di mio padre. Devo sapere ogni cosa."Ordino, ma lui sembra preoccupato.
"Non posso lasciarvi sola."
"Manda chiunque, ma ho bisogno di sapere come procede la situazione tra lui e Ardyn."
Stranamente, Yazoo sembra comprendermi. Lo vedo sorridere. Sente che ho cambiato i miei piani per svolgerli in maniera migliore.
Devo ancora capire chi mi ferirà e non so se sarò in grado di cambiare quel destino, ma devo tentare il tutto e per tutto. Lo vedo annuire e allontanarsi. Il sorriso sul volto di Jenova la dice lunga.
La vedo avvicinarsi a me, sciogliendo i miei capelli e cominciando a pettinarli come una nonna amorevole fa con la propria nipote. 
Sembra compiaciuta dal mio comportamento e con voce sussurrante mi dice:"Vo siu m'etecemue nue. Velve Dithubue lel m'erore rusve. Siu ol isindue be sicouvi."
Con le parole sembra ci sappia fare e anche molto.
Mi ritrovo commossa. 
"Sono davvero un esempio? Davvero sono il tuo orgoglio?"Domando alzando gli occhi verso lo specchio, mentre la vedo annuire.
In tutti questi anni, non me lo sono sentito dire da nessuno. 
Nessuno mi ha detto cose del genere. Con occhi colmi di lacrime e commozione, la ringrazio cercando di dirglielo nella sua lingua aliena, che sembra impressa nel mio DNA:"Ctequi, lelle."
Nel dire quel semplice grazie, noto i miei occhi illuminarsi allo specchio. Comincio a sentirmi più forte che mai. Nessuno può distruggermi, ne tantomeno distogliermi da questa realtà così piacevole.
Devo capire cos'è che succede e il perchè di quella visione. Non posso permettere che tutto questo mi venga tolto. Non deve essermi tolto.

***Intanto, a nostra insaputa...***

Ignis peggiora attimo per attimo, nonostante il supporto di Unknow.
"Maledizione."Mormora cercando di trovare altri panni per fargli scendere la febbre ormai alta.
"Noct..."Lo sente chiamare e il dimenticato non perde tempo a rispondere:"Noctis non è qui."
"Non posso farcela... non più."
"Devi resistere Ignis. Ce la puoi fare."
"Non posso. Ho bisogno di energia e....e...."
"E cosa?"
"Se solo potessi unirmi con Ignis, con l'altro me, sicuramente tutto questo non..."
"Stai tranquillo. Noctis ha in mente di portare Rika. Abbiamo saputo che lei è qui in giro. Se riesce ad arrivare sul settore attuale, forse..."Viene bloccato dall'urlo straziante di Prompto che ha tra le mani la ragazza.
Senza perdere tempo, Vidina la prende in braccio, portandola dentro da Unknow.
"Abbiamo bisogno di una lavanda."
"Cosa?"
"Si è inniettata il rum nelle vene. Dov'è la lavanda?"
"Prendete una siringa, maledizione! La lavanda è per lo stomaco. Ha bisogno di un inniezione di adrenalina. Solo così la debbella."Rimprovera il dimenticato, seguendo il rosso e prendendo la siringa insieme all'adrenalina per inniettarla alla compagnia in preda ad una crisi.
"Si riprenderà?"Domanda Lightning volgendo lo sguardo verso l'ombra che risponde:"Lo spero."
In quel preciso istante, una ragazza dai capelli rosei e corti fino alle spalle, occhi marroni e dallo strano abbigliamento arriva nella città centrale.
"Ehi! C'è nessuno qui?!"Comincia a chiamare attirando l'attenzione dell'ombra e degli altri che si sono rinchiusi in casa.
Prompto la guarda e la rosa si tocca la nuca per poi farsi coraggio e andare verso lui e Lightning che sono gli unici a stare in giro.


"Ehi, finalmente ho incontrato qualcuno."Afferma fermandosi dinanzi ai due e confondendo la ragazza che inizia a chiedere:"Chi sei?"
Purtroppo però sembra non essere l'unica ad essere confusa.
"Non ti ho mai visto da queste parti. Chi sei? Una nuova creazione?"Nota l'ombra bionda ignaro che la tizia non sa perfettamente nulla di se e sul come si sia trovata lì.
"Creazione? Di che stai parlando?"
Aria, vedendo la tipa, esce fuori incuriosita comprendendo la realtà della situazione:"Dunque sei una nuova arrivata, eh?"
La tipa annuisce e si volta verso la dimenticata presentandosi:"Mi chiamo Sophie."
"Sophie, cos'è che sai fare? Cioè cos'è che ti riesce meglio?"
"Sono un'avventuriera. Mi piace esplorare."Risponde energicamente facendo sorridere la donna:"Ottimo. Avevamo proprio bisogno di una come te."
"Come me?"
La bruna annuisce e indica una strada che porta verso la foresta rigogliosa per poi dirle:"Va verso la foresta rigogliosa. Abbiamo bisogno di provviste e di sapere dei danni del Glitch. Mi raccomando. Sta lontana dal mostro, altrimenti ti glitchera ed è la fine."
Quella parole sembra mettere in disagio la nuova arrivata, tant'è che abbassa lo sguardo titubante domandando:"Glitch? Per caso è quel mostro serpiforme simile ad un drago nero?"
"L'hai visto?"Riprende Lightning sorpresa, mentre la ragazza annuisce dando ulteriori risposte:"Si, l'ho visto andare dalla parte opposta a questa. Mi dava i brividi. Gli alberi sono diventati cubi neri e ho visto persone che toccando quegli alberi si sono trasformati come in zombi."
"Sono diventati Blank. Esseri vuoti e senza anima. Chiunque va a contatto con il Glitch fa quella fine. Dimentica chi è oltre a perdere ogni sorta di sentimento che non sia paura, angoscia e aggressività."Informa Aria lasciando sorpresa Lightning.
"Cosa? Allora è per questo che lei..."Realizza voltandosi verso la casa di Unknow e vedendo Rika riprendersi pian piano.
Lei ha compreso che quella ragazza l'ha salvata per evitare che venisse cancellata dall'esistenza. Sarebbe bastato un singolo tocco di quel Glitch e tutto sarebbe finito. Una lacrima sul volto della rosa comincia a scendere nella comprensione di tutto ciò mormorando:"Rika..."
Sapere che la castana ha preferito impiantarle i ricordi che non voleva darle pur di salvarla la vita, la lascia senza fiato.
Nel frattempo, mentre i dimenticati cercano di aiutare Rika e l'ombra di Ignis supportati dalla nuova arrivata Sophie, nella foresta rigogliosa tutto è stato raso al suolo.
A quanto pare sembra che Sophie non è l'unica arrivata su Oblitus in un brutto momento.
Uno stridulio agghiacciante rabbrividisce chiunque lungo la via. E' il Glitch che ha trovato una nuova preda, tra l'altro nuova anche per Oblitus stessa.
Un uomo sulla trentina corre velocemente per evitare che venga preso dalla bestia, quando un dimenticato lo aiuta a fuggire.
"Ehi, di qui! Svelto!"Sente quell'urlo rivelatosi essere di Safay Roth.
Il nuovo arrivato corre verso il dimenticato che blocca velocemente il passaggio per quella caverna, intrappolarsi all'interno per evitare che il Glitch possa entrare e infettarli.
Quel blocco di massi piazzati li su tramite un esplosivo scattato viene glitcherato all'istante poichè la bestia tenta di entrare, ma senza successo.
L'ex villano Safay si volta verso quell'uomo dai capelli castani e di media lunghezza, ha un viso giovanile con tanto di pizzetto. Più lo guarda e più ne è convinto. Deve essere una sottospecie di generale o capo armata per com'è vestito.
"Sei nuovo, non è vero?"
"Dove mi trovo?"Comincia a fare domende il novizio avendo subito le sue risposte:"Sei su Oblitus e non sei venuto nel suo giorno migliore."
"Cos'era quel mostro?"
"Un Glitch. Passano spesso di qui e ogni volta che passano sembrano portare errori di programmazione, come te."Cerca di umiliare il ex-villano fissando il misterioso arrivato che si volta verso di lui, con fare calmo come sempre e privo di ogni emozione risponde:"Io non sono un errore."
"Sei stato scartato allora? Qual è il tuo nome?"
"Mi chiamo Graff."
"Io sono Safay, qual era il tuo ruolo?"Continua a domandare per saperne di più, ma l'uomo non sembra voler rispondere:"Cos'è? Un interrogatorio?"
"Sono io che comando qui. Tu non sai come funziona questo posto e dunque ti conviene rispondere alle mie domande. Qual era il tuo ruolo?"Ripete nuovamente attendendo risposte.
Il tipo si siede su un masso, ormai è con le spalle al muro e sa che non può far almeno di dire le cose come stanno.
Fissa quel generale rivelando:"Ero un capitano soldier che ha tradito la sua patria diventando un aviopirata malvagio e avido di potere, ma sono stato scartato e mandato qui. Dovevo far parte di un settore minore. Non ricordo nemmeno più il nome."
"Sei fortunato. Anch'io ero un villano una volta."Informa il dimenticato sedendosi accanto al nuovo arrivato, continuando:"Purtroppo sono stato scartato per il mio cancelliere. Pare che Ardyn abbia avuto molto più successo di me."
"Ardyn? Intendi dire il villano del quindicesimo settore?"
"Sei informato a quanto pare."
"Si, ma non ne so molto. Ho sentito qualcosa alla città delle macchine. Una certa Eden mi ha parlato di questo casino che sta creando questo Ardyn."
"Eden, eh?"
"Si, ma non ha detto molto. Ha detto semplicemente che Ardyn ha bloccato Oblitus e i suoi abitanti riportando anche questo Glitch, quando ho chiesto cos'era il Glitch e chi fosse questo Ardyn ha cominciato a fissarmi in tono minaccioso."
"Non è una che ama parlare. Già sembra abbia detto troppo."
"Come facciamo ad uscire di qui adesso?"Chiede Graff avvicinandosi a quei massi.
"Non toccarli. E' glitcherato e quindi puoi infettarti e diventare un blank. Dobbiamo attendere ventiquattro ore, il tempo che si deglitchera tutto. Il masso verrà via da solo."Rivela Safay per poi proporre:"Intanto, perchè non ci scaldiamo un po' combattendo?"
"Non chiedo di meglio."Replica il nuovo arrivato spianando la sua spada pronto a combattere.



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Capitolo 40
*** Capitolo 39 ***



Capitolo 39.

*Sorrow*

Rimasto nel settore quattro per volere di Cecil, non posso fare almeno di andare avanti e indietro. Insomma... Agni non è cattiva. Cos'è stato a far scattare la rabbia in lei?
E mentre penso a tutto questo, vedo da lontano tre sagome provenire dal settore vicino.
Mi alzo dalla roccia sulla quale sto seduto, stropicciandomi gli occhi per guardare meglio chi fosse.
Con grande sorpresa vedo Elle insieme a due ragazzi ed uno di quelli sembra essere Mahru.
"Non è possibile..."Mormoro andandogli incontro.
La bionda, non appena si accorge di me, alza la mano agitandola in segno di saluto, com'è il suo solito fare.
"Ciao, Sorrow."
"Elle...chi sono...?"Farfuglio per poi rendermi conto che il ragazzo che somiglia a Mahru è proprio lui. Così lo chiamo:"Mahru...?"
"Anche tu con quel nome?"Domanda incrociando le braccia quasi seccato facendomi sussultare un:"Cosa?"
La ragazza mi prende per le spalle spingendomi lontano dai due per poi avvertirli:"Torniamo subito. Rimanete lì!"
Dopo pochi passi, accertata che non potessero sentirci, Elle comincia a spiegare tutta la situazione:"Sorrow, abbiamo bisogno della Keyblade. Dobbiamo tornare su Oblitus."
"Cosa? Ma è pericoloso!"
"Lo so, ma Mahru vuole ricordare. Gli sono stati impiantati nuovi ricordi, si fa chiamare Lasswell ora, ma pare che ricordi ancora qualcosa e non capisce come sia possibile."
"Cos'è che ricorda?"
"Ricorda di Rem."Rivela lasciandomi perplesso.
"Rem? Ma non era...?"
"Si, è proprio quello il punto. Non doveva ricordare di lei. E' diventato geloso di Makina e come ben sai..."
"...la gelosia è aggressiva se non si conosce nulla. Dobbiamo fargli capire chi è."Proseguo comprendendo la situazione e lei conferma:"Esattamente."
"Vi aprirò il varco, ma... l'altro? Starà bene? Ti ricordo che era un'ombra."
"Andrà tutto bene, Sorrow.Qualsiasi cosa accada, mi prenderò ogni responsabilità."Mi dice ed io non posso fare almeno di assecondarla.
So Elle come agisce e non è la persona che ne approfitta, anzi. Vuole aiutarlo.
Apro il portale senza proferir parola.
"Grazie, Sorrow."
"Verrò anch'io per aprirti il passaggio una volta conclusa la ricerca."Avverto entrando all'interno del portale. I due cominciano a camminare, mentre io prendo Elle per mano bloccandola prima che potesse allontanarsi.
Non voglio che le succeda qualcosa. Ne a lei ne agli altri così raccomando:"Il Glitch è nei paraggi. Fate attenzione."
"D'accordo e grazie ancora."Continua la bionda staccandosi e allontanandosi da me.
Avrò fatto bene a portarli qui?
Mi sento terribilmente irrequieto e non comprendo il motivo. Li vedo allontanarsi verso l'orizzonte.
I tre sono diretti alla grotta delle sfere. Spero solo di non essere stato oggetto di danni e disgrazie per quei ragazzi e che Elle sappia cosa stia facendo, ma la realtà è  ben diversa.
"Lasswell, Rain, state attenti ai cubi."Avverte la ragazza vedendo il posto pieno zeppo di quei glitcheramenti.
Poco prima della grotta, sembra avere un ripensamento.
"Ragazzi?"Chiama fermandosi.
I due si voltano verso di lei. La vedono agitata che si guarda ovunque. Scuote la testa continuando:"Non credo sia una buona idea. Torniamo da Sorrow."
"Cosa?"Chiede meravigliato il biondo, ma il corvino non vuole lasciar perdere.
"Ma sei impazzita? Siamo ad un passo dallo scoprire la realtà e mi dici di lasciar perdere?"
"I glitcheramenti... non sono mai un buon segno."Balbetta la ragazza quasi impaurita.
"Glitcheramenti?"Ribatte perplesso Rain non sapendo di cosa si stesse parlando.
D'un tratto, un ruggito fa rabbrividire Elle. Sa da dove proviene. Sa chi è che fa quel verso temibilmente spaventoso, cosa che gli altri due ne sono completamente all'oscuro.
"Cos'è stato?!"Vuole sapere Lasswell, ma l'urlo della ragazza chiarisce ogni suo dubbio:"Il Glitch! Scappiamo!"
La vedono correre verso la direzione opposta, mentre quel ruggito si fa sempre più vivo e vicino.
Il corvino ci mette un po' per realizzare, ma quando si trova una creatura simile ad un drago nero venirgli incontro, tutto diventa chiaro.
Comincia a seguire i due, comprendendo che da esso non c'è scampo.
La domanda ora è...riusciranno a sfuggire alle grinfie di quel mostro?

*Lightning*

Questo posto è davvero strano. Più tempo passo e più sembra che ricordo cose che non dovrei.
Mi guardo attorno e quel villaggio, quella città, è spaventata da questo Glitch, ma a me fa più paura perdere Rika ora.
So chi è ed ho il terrore di lasciarla morire qui. Fortunatamente sembra che l'aiuto di Sophie si è rivelato indispensabile poichè ha portato tutto ciò di cui avevano bisogno per curarla.
Vedo la castana uscire di casa come se niente fosse.
"Rika..."Chiamo con le lacrime agli occhi andandole vicino e abbracciandola.
"Ehi, ehi! Calmati!"
"Pensavo che non ti saresti ripresa."
"Dovevo. Lo sai bene."Mi dice spostandomi da lei, per poi allontanarsi e andare dall'ombra.
"Che ci fai qui?"
"Oh...nulla. Apparte salvarti il fondoschiena."
"Spiritoso. Cos'è che vuole Noct? Avanti! So che sei venuto per causa sua."Comprende la tipa incrociando le braccia, mentre il ragazzo mette una mano alla nuca rivelando:"Già sai di cosa si tratta. E' di quello che hai visto lì dentro. Noct pensa che tu sei l'unica a poter prendere Ignis e portarlo qui."
"Vuoi farlo fondere con la sua ombra?"
"Non vediamo altri modi per salvarlo. E' debole e peggiora attimo per attimo."Informa lasciando la castana perplessa.
Non riesco a capire quei discorsi. Sono davvero troppo strani per me così comincio a chiedere:"Posso sapere di cosa si tratta?"
Quella domanda sembra stranamente fuori luogo. La castana mette una mano in vita abbassando il volto e lo stesso fa il biondo.
"Light, torniamo a casa."
"Cosa?"Farfuglio incredula a quelle parole di Rika continuando:"Perchè?"
"Perchè dobbiamo andare, quanto a te, sappi che la cactussina non si tira mai indietro a niente."
"E il chocobino ne è estasiato."Sorride il biondo per poi vederla allontanarsi con me.
Sembra quasi che quei due parlano in codice. Non so cosa significano quelle parole, ma non promette nulla di buono. Ho una strana sensazione.
Rika mi prende per il braccio, quasi con prepotenza,portandomi via di lì.
Ancora non capisco il motivo. Ci ritroviamo a camminare in una pianura estesa, ma colma di cubi neri che rovinano il paesaggio. Da lontano vediamo un ragazzino fermo e seduto a terra che aspetta chissà cosa.
La castana lo conosce bene e sa chi è.
Senza esitazione, si avvicina a lui:"Tempismo perfetto, Sorrow."
"Rika? Che ci fai qui?"Domanda il piccolo mago, quasi sorpreso dalla presenza della ragazza.
"Ordine di Noctis. Perlustrazione del posto e tu?"
"Elle... ha portato Mahru qui."Sintetizza facendo scuotere la testa alla castana:"Ah..che incoscienza. Potresti aprire il portale per Somniland? Siamo leggermente in ritardo."
"Ma certo..."Dice senza neanche preoccuparsi del fatto che la ragazza mi tiene stretta.
Rika mi spinge all'interno del portale, facendomi cadere a terra per poi seguirmi.
"Ma sei impazzita?"Sbraito nervosa alzandomi da terra.
"Ascoltami!"Ordina con voce agitata, mettendomi le mani sulle spalle e continuando:"Va da Noctis e digli che la situazione è peggio del previsto. Il Glitch sta aprendo continui varchi e non sappiamo cosa accadrà."
"E tu?"Domando vedendola spostarsi per allontanarsi da me.
Mi da le spalle e sospirando afferma:"Devo fare ciò che mi è stato chiesto di fare. Vado a prendere Ignis."
"Rika, aspetta!"
"Non fermarmi, Claire. Altrimenti farò ciò che non voglio fare."Avverte, mentre io l'afferro per la mano, ma lei si volta spingendomi a terra.
"Ti ho detto di non fermarmi." Continua per poi correre via. 
Mi alzo, ma perdo le sue traccie quasi subito.
Possibile che debba lasciarla andare così? Che non debba sapere proprio nient'altro?


*Roxas*

Tutta questa situazione mi pesa e non molto. 
Xion si è lanciata nel vuoto nel tentativo di salvare Kairi e ad Axel non è piaciuto per niente quel gesto.
"E se le fosse successo qualcosa?"
"Calmati, Axel. Lei starà bene. Lo sento. Xion non è una sciagurata. Lo sai."Rassicuro, mentre tengo le mani sui comandi dell'aereonave. 
Il rosso si siede a terra, mettendosi le mani in fronte. Sembra perplesso e nervoso.
"Lo so, ma non sappiamo cosa ci sia in quell'oscurità."
"Se non te ne fossi accorto, siamo dei nessuno. Siamo immuni all'oscurità."Continuo a ribadire, ma le preoccupazioni del mio compagno diventano sempre più chiare:"Lo so, ma se fosse un'oscurità diversa? Se fosse stata inghiottita da quell'oscurità così profonda e simile ad un buco nero dove non puoi più uscirne?"
"Vorrà dire che allora dovremo rinunciare all'idea di lei e di riavere il nostro mondo. Dovremo trasferirci definitivamente su Oblitus se fosse così."Rispondo tranquillamente, ma l'idea non mi piace per niente.
Se ho deciso di salvare questi sciagurati dei miei rivali e lasciar agire Xion in quel mondo, così come il fatto che la mia presunta sorella si sia lanciata nel vuoto per salvare qualcuno che non gli interessa nemmeno, è perchè solo così potremo salvare Kingdom Hearts.
E' un discorso complicato, ma già qualche giorno fa ci siamo accorti che qualcosa non andava.

*Settimo settore di Somniland - Tre giorni prima...*

Mi trovai con Xion in quel settore sette, precisamente nella città dimenticata, per il semplice fatto che per passare da Oblitus a Somniland quella è l'unica strada. Eravamo diretti nella residenza di Ardyn per completare l'opera con gli altri villani perchè avevamo saputo che quel bastardo ci controllava tutti e voleva radere al suolo Oblitus e tutti coloro che ci vivevano. Quella...è la nostra base e non può passarla liscia. 
Non può essere distruggere il nostro covo e la nostra casa. Lì si trova il castello dell'Oblio e molti di noi sostano lì oltre a Kingdom Hearts.
D'un tratto, Xion si bloccò e fissò il cielo incredula.
"Roxas..."Mormorò il mio nome facendomi voltare.
Nel vedere quello sguardo, quasi pietrificato, volsi gli occhi verso ciò che guardava, incuriosito da ciò che le dava quell'espressione così preoccupata.
Ben presto compresi che era qualcosa di terribile.
L'isola nostra, il nostro mondo galleggiante, era sceso di qualche centimetro. Non è mai un buon segno. Quando scende così tanto potrebbe anche cadere del tutto e nel comprendere tale disastro, i miei occhi divennero simili a quelli di mia sorella.
"Che si fa?" Mi chiese perplessa, volgendo lo sguardo verso di me.
"Che domande? Torniamo su Oblitus. Parliamo con chiunque. Dobbiamo avvertirli del disastro e trovare una soluzione. Se Kingdom Hearts cade, per noi non ci sarà più alcuna possibilità di essere ricordati. Nè come nessuno, ne come persone." Rivelai facendo marcia indietro e tornando su quel mondo per trovare qualche soluzione.
Arrivammo nel castello dell'Oblio e cominciammo a cercare qualcuno che potesse indirizzarci. 
Dopo vari tentativi e vedendo che nessuno sapesse nulla, ma erano preoccupati quanto noi, andammo dall'unica persona con cui non avevamo parlato, ovvero Naminè.
"Naminè!"Chiamai spalancando la porta della stanza del castello dove lei è solita starsene.
Come al solito, se ne stava lì a disegnare o a riguardare i vari disegni fatti.
Si voltò e turbata, si alzò dalla sedia dov'era seduta, avvicinandosi a me e a Xion che era poco distante da me.
"Perchè siete qui?  E' successo qualcosa?"mi domandò la bionda vedendo tutta quell'agitazione che avevamo e subito la bruna rispose:"Non ancora, ma ben presto accadrà."
"Kingdom Hearts sta cedendo.Prima o poi cadrà. Io e Xion l'abbiamo vista con i nostri occhi. La nostra terra si è abbassata di qualche centimetro."
Quelle mie parole lasciarono la ragazza angosciata.
"Non c'è più tempo. Dobbiamo equilibrare la nostra isola."
"Lo sappiamo, ma è impossibile.Come facciamo ad equilibrare un mondo?"Cercai di capire e lei, più perplessa che mai, mise giù il suo quaderno voltandosi verso di noi e rispondendo:"Dobbiamo trovare la persona che ha equilibrato Oblitus. Solo lei può aiutarci a disinnescare il cataclisma imminente."
"Cosa?"Farfugliò la bruna avvicinandosi alla bionda per poi chiedere:"Di che stai parlando?"
"Parlo della storia di Oblitus. Non la sapete?"
Io e mia sorella ci guardammo in faccia e lei sospirò comprendendo che eravamo all'oscuro della verità del mondo in cui ci trovavamo.
"Un tempo, Oblitus era un mondo morto. Era un mondo completamente inaccessibile. Eravamo invasi da fantasmi e mostri, prima che venne quella persona a scacciarli e a salvarci dalla prigionia. I dimenticati, così come i nessuno, erano rintanati in grotte perchè se uscivano solo per trovarsi del cibo, venivano divorati e distrutti. Altro che Glitch. Quelli erano dei veri e propri incubi. Nonostante non potesse esserci vita, quella persona è riuscita a distruggere quei mostri. E' vero, ci sono stati anche dei sacrifici umani per rimettere in piedi questo posto, sacrifici che hanno il nome del più prezioso delle montagne rigogliose, luogo in cui quella persona soggiorna. Lei saprà sicuramente cosa fare, ma... non sono certa che ci aiuterà."
"Si, ma dobbiamo tentare ugualmente."Risposi facendola sorridere e Xion mi seguì dicendo:"Dove si trova questa persona?"
"Sui monti rigogliosi, zona Grey."Rivelai comprendendo il succo della storia. 
La bionda annuì confermando la mia tesi.
"Qual è il suo nome?"Continuai a chiedere e lei ribattè prontamente pronunciando quel nome inaspettato:"Dottoressa Ross. Aki Ross."
L'avevo già sentita nominare. Dovevo comprenderlo. La statua che si trova su quel monte della zona Grey è dedicata a lei e al suo amore perduto.
"Tsk....assurdo."borbottai ritenendo che l'amore di un dimenticato sia davvero qualcosa di strano che rende solamente più debole.
Comunque sia, io e mia sorella ci mettemmo in marcia e ci dirigemmo lì.
Non andavo in quel posto da una vita. E' così roccioso e si fatica a salire. I massi sono scivolosi in quella zona e spesso è nuvoloso con forti tempeste di pioggia.
Fortunatamente, trovammo il tempo solamente incerto e nuvoloso e la strada verso quella salita non fu tanto difficile.
Era faticosa, certo, ma non fu un problema come quando piove.
Una volta in cima, vidi quella statua. Era così realistica che sembravano due persone vere e proprie.


Mi fermai per un attimo a guardarla.
Quella donna che tra le braccia aveva quell'uomo e guardava quell'orizzonte impaurita. Sembra quasi come se avesse paura dell'indomani senza colui che ha tra le braccia. 
E' una scena straziante da vedere, anche per me che non ho cuore.
Comprendo perfettamente quelle emozioni. Anch'io, se perdessi mia sorella, ne soffrirei. Molto in meno a costei che è una dimenticata, ma... la sofferenza c'è per tutti. 
E' l'unica cosa che in questo universo non manca mai.
"Roxas, ti muovi?"Incitò la bruna vedendomi fermo a guardare la statua e spostando i miei pensieri su di lei.
Annuii e proseguii il mio cammino. Poco distante c'era un abitazione. Era una piccola casetta di legno, quasi una baracca.
Xion bussò, ma non vedendo risposte, aprì quella porta con prepotenza.
La sfondò e la vedemmo lì. Vedemmo colei che ha riportato in vita il nostro mondo, proprio davanti ai nostri occhi.
Se ne stava a fare esperimenti su esperimenti. Nel vederci si spostò tentando di prendere una pistola spaziale, ma glielo impedimmo.
"Non muoverti!"Ordinai avvicinandomi a lei e strappandole l'arma dalle mani.
"Andate via! Non mi servono dei nessuno a casa mia!"
"Siamo venuti perchè abbiamo bisogno del tuo aiuto."Rivelò Xion avvicinandosi a lei che cominciò a guardarci stranita.


In fondo aveva ragione. Perchè mai dei nessuno dovrebbero chiederle aiuto?
Poi, dopo qualche istante, si convinse e chiese:"Cos'è successo di tanto grave per sentirmi chiedere aiuto da dei nessuno?"
"Kingdom Hearts è in pericolo. L'isola sta cadendo."Risposi, ma lei si spostò da noi, ritornando alle sue ricerche.
Aveva un modo di fare strano, quasi come se non gli importasse nulla della questione.
"Ehi, hai sentito cos'ho detto? Kingdom Hearts sta cadendo! E' in pericolo."
"E che dovrei farci io?"Mi domandò voltandosi verso di me turbata.
"Ci stai prendendo in giro, per caso?"Si innervosì la bruna spingendola a terra per poi urlarle contro:"Adesso tu ci aiuti e non ti tiri indietro, ok?"
"Perchè dovrei aiutarvi?"
"Perchè già c'è il Glitch in giro ed è un bel problema. Non vogliamo che sia distrutta anche Kingdom Hearts! Ci sono molti di noi lì oltre al fatto di esserci persone innocenti che neanche sanno ciò che sta accadendo."Gli urlai contro anch'io, seguito da Xion che continuò:"Delle persone non ce ne frega nulla, ma della nostra casa si. Quindi farai meglio a parlare."
Quel tono minaccioso di quella nessuno, sembra smuovere un po' a quella scienziata, ma comunque il problema rimaneva sopratutto perchè lei confessò:"Non so come devo aiutarvi. Ok? Non lo so!"
"Non prendermi in giro!"Sbraitai prendendola per il colletto della tuta e continuare:"Sei stata tu a ridare vita ad Oblitus. L'hai ripulita dai phantom e fantasmi che infettavano e distruggevano i dimenticati. L'hai ripulita da quelle creature che erano destinate a tutt'altro settore che non era di Final Fantasy o Kingdm Hearts, ma di Parasite Eve ed erano prototipi di mostri della square che ha archiviato qui, su questo mondo, per riutilizzarli in futuro, cosa che non ha mai fatto. Per questo, non credo che tu non sia in grado di rialzare un'isola e riportarla alla sua forma originale."
"E' qui che ti sbagli."Mi disse lasciandomi perplesso a guardarla. Lasciai la presa, mentre si alzava e continuava:"La square ha riutilizzato quelle bestie, le ha ulitizzate per darmi una storia e così ho riportato questo posto alla vita. Io ho solo fatto quello per cui ero destinata. Se quel posto è Oblitus, è solo perchè io sono stata dimenticata volontariamente perchè ero considerata, così come la mia storia, una pagliacciata. Il sacrificio di Grey non è stato apprezzato, la mia avventura nell'aiutare gli altri dimenticati non è stata apprezzata e se non siamo apprezzati...tutti diventano dimenticati perchè sono stati realmente dimenticati, ma non dalla square. Siamo dimenticati da coloro che questa square continua a lavorare. Siamo stati dimenticati dai fans. Somniland non è altro che un mondo di ricordi e, come dice la parola stessa, di sogni rimasti in quella terra. Le isole come World of Final Fantasy, i settori minori e Kingdom Hearts sono solo i rami di quel mondo. Kingdom Hearts non cadrà del tutto, non se la square e i fans rimangono uniti e non perdono la speranza di quel posto. Purtroppo, però, Ardyn ha bloccato tutto. La square rimanda di continuo Kingdom Hearts a causa del DLC del quindicesimo settore e i fans stanno rinunciando a quel mondo. Per questo sta cadendo."
Sentendo tutta quella storia, mi resi conto che tutto ciò che avevo pensato fino a quel momento era sbagliato. La square ci creava, ma il resto della nostra esistenza stessa, passava nelle mani dei fan, persone che nemmeno sapevamo esistessero.
Quasi come una madre mette al mondo il proprio figlio, la square è questo. E' proprio la nostra madre, ma non è quello la cosa che mi meraviglia. La cosa assurda sono questi fans...persone che ci amano costantemente, nonostante i nostri difetti con cui siamo stati concepiti dalla square. Ci amano così, che siamo nessuno, eroi, villani o solo persone di passaggio e ci amano incondizionatamente, senza che noi chiediamo nulla in cambio. 
Nel comprendere questa realtà, una lacrima scese sul mio viso, sentendo realmente quelle emozioni di commozione che mi pervasero, inducendomi a chiedere:"Cosa possiamo fare?! Come facciamo per...?"
"Per prima cosa dovete far evaquare il posto. Tutti, anche quelli che odiate di più e che alloggiano in quel mondo, devono andare via di lì. Se solo uno di loro rimane e scompare, Kingdom Hearts non sarà più la stessa. Portateli su Somniland o in qualche altro posto, ma se l'avete vista più bassa sicuramente tra qualche giorno verrà una vera e propria apocalisse.Dovete muovervi e alla svelta."
Annuii e mi voltai verso Xion ordinando:"Andiamo."
"Roxas, che ti prende?"Mi chiese accorgendosi delle mie lacrime, ma mi sentivo troppo strano per dirle la verità.
Forse qualcosa in me si era risvegliato, ma non potevo saperlo di certo. L'unica cosa che ci limitammo a fare e chiamare tutti i nessuno e avvertirli del disagio e dell'evaquazione.

*Aereonave diretta verso Somniland - Oggi...*

Ecco perchè Xion si è lanciata verso Kairi. Sa che dobbiamo rimanere uniti ed è quello che ho intenzione di fare anch'io.
Abbiamo preso quanti più abitanti possibili e li stiamo conducendo verso il nono settore di Somniland.
Non so cosa mi aspetta, ma di certo spero che prima o poi rincontri Xion. Non vorrei che lei fosse persa per sempre.
E' mia sorella... è parte di me.


*Sora*

Mi ritrovo dinanzi ad una scena raccapricciante. L'isola di Kingdom Hearts sembra essere scesa e nel correre a verificare mi viene bloccata la strada.
"Ehi! Togliti dai piedi!"Urlo ignaro di chi ho davanti.
"Mi spiace, ragazzino. La tua terra sembra essere andata."Rivela voltandosi verso di me e mostrandosi essere uno dei villani, ovvero:"Kuja?"
Afferro la mia keyblade pronto a batterlo, ma una ragazza mi ferma:"Non siamo qui per combattere. Inoltre credo che tu debba vedere quelli che sono venuti dal tuo mondo."
La riconosco. Somiglia tanto a Paine del mio mondo, ma è molto più alta e...diversa direi.
Mi volto verso la direzione che sta guardando e vedo il Re Topolino insieme a Riku e a Axel. Una strana accoppiata che mi fa intuire la situazione di emergenza grave in cui ci troviamo. Insomma... i nessuno sono nostri rivali, non nostri alleati.
"Paperina!"Chiama Paperino accorgendosi di lei e correndo verso la sua metà, abbracciandola.
"Topolino! Minnie!" Si aggrega anche Pippo avvicinandosi al suo re e alla sua regina, mentre io mi sposto verso Riku.
"Riku."
"Sora. Per fortuna stai bene!" Lo sento dire mentre si avvicina a me. 
Comincio a guardarmi attorno, inconsapevole di ciò che è successo.
"Dov'è Kairi?"Domando non vedendola e facendo scoppiare un putiferio.
Axel si avvicina minacciosamente a noi con aria più nervosa che mai urlandomi in faccia:"Per colpa di Kairi, Xion si è lanciata nell'oscurità. Se le è successo qualcosa giuro..."
"Calma Axel!"Interrompe Roxas, scendendo dall'aereonave e venendo verso di noi per poi continuargli a dire:"Conosco Xion e se l'ha fatto è perchè doveva."
"Perchè doveva? Doveva cosa?"
"Salvare tutti noi. Se non te ne fossi accorto, Kingdom Hearts è ancora in piedi per quanto si sia abbassata terribilmente. La nostra fortuna è che non è precipitata del tutto e questo vuol dire che il numero di abitanti è diminuito drasticamente e ha permesso l'equilibrio del nostro mondo. Inoltre, solo rimanendo compatti riusciremo a farla risalire."Cerca di spiegargli lasciandomi perplesso.
L'equilibrio del nostro mondo? Perchè sta parlando di questo? Che centra tutto ciò con quello che sta succedendo? E come sa tutte queste cose?
"Posso sapere come fai a sapere tutto questo?"Chiedo incuriosito e lui si volta verso di me, rivelando:"Ho parlato con Aki Ross."
"Con chi?"
"La salvatrice di Oblitus, la dottoressa e scienziata che ha liberato quel mondo dai fantasmi. Ci ha indirizzati lei."Rivela lasciandomi perplesso.
Perchè mai tutto questo? Perchè stanno facendo di tutto per aiutarci?
Possibile che ci sia qualcosa che mi sfugge?



***Intanto, a nostra insaputa...***

Il buio e il vortice di oscurità ha inghiottito due persone di nostra conoscenza, ma nonostante ciò sono sopravvissute all'impatto, ritrovandosi in un luogo completamente privo di luce, dove l'oscurità più orrida continua a regnare. Quelle due persone di cui parliamo sono Xion e Kairi che, prendendosi per mano, sono riuscite a cadere insieme e salvarsi, ma ancora non sanno come sia potuto accadere. Le due sono poco distanti da tra loro, ma non possono vedersi a causa del buio totale.
"Ma..cos...?"Farfuglia la ragazzina alzandosi da terra, mentre la corvina comprende:"Stammi vicino. Questo posto non mi piace per nulla. Ha un'aurea tenebrosa e oscura. Devono esserci dei mostri nei paraggi."
"E come faremo? Non ci vedo al buio!"
"Pensi che io ci veda, per caso? Per questo ti ho detto di starmi vicino. Inoltre...conosco questo posto. E' una delle terre inesplorate dei nessuno. La chiamano la lantra perduta."
"La lantra perduta?"Domanda incuriosita e allora la bruna comincia a spiegare:"Questo posto non piace a nessuno. Puoi utilizzare tutti i sensi, tranne la vista. Per questo non ci piace. Non sai mai con chi hai a che fare."
Improvvisamente, sente una mano prenderle il braccio.
"Kairi..."Chiama la nessuno voltandosi nella direzione della ragazzina che rivela:"Scusa, è solo che non riesco ad orientarmi. E' difficile farlo in un posto del genere."
"Tranquilla."Rassicura prendendola per mano per poi continuare:"Purtroppo siamo in due e cosa peggiore non posso lasciarti indietro. Seguimi!"
Le due cominciano ad avanzare, ma quelle parole della nessuno provocano non pochi punti interrogativi nella mente della ragazza. Anche perchè non sa che loro devono uscire di lì insieme perchè solo così, stando uniti e affrontando insieme agli altri questa situazione, potranno sconfiggere la causa della caduta della loro amata isola e mondo e  riportare l'equilibrio tanto ambito e desiderato.
Nel frattempo, Rika è diretta verso il settore attuale per prendere l'aereonave e trascinare Ignis su Oblitus per salvare la sua ombra. Durante il cammino, si scontra con Cid.
"Ehi, guarda un po' chi c'è!"
"Cid?!"
"Che ci fa un angelo come te tutta da sola in un posto come questo?"
"Tsk...la domanda giusta è cosa ci fa un idiota armato di chiave inglese in questo posto che tra l'altro non è nemmeno il suo."Replica incrociando le braccia e la risposta non tarda ad arrivare.
"Questa si che è una bella storia. Vuoi che te la racconti?"Si introduce Lucis manifestando la sua presenza.
"Lucis?!"
"Chi non muore si rivede."Dice Moguri andandole incontro insieme a Stella che le chiede:"Che ci fai qui?"
"Sto andando in missione. E voi?"
"Cerchiamo Agni. Ha combinato un bel po' di problemi."Rivela la bionda facendola sorridere.
"Fammi indovinare, ha lasciato scappare qualche belva come lei?"
"Più o meno."Ride Lucis, quando la castana si accorge dell'ombra dietro i due.
"Tu...?"Chiede avvicinandosi all'ombra di Noctis squadrandolo da capo a piedi e prima che potesse dire qualcosa, Stella irrompe:"Lo conosci?"
"Che?!"
"E' un amico di Stella. Pare che sia del settore Versus XIII come lei."Cerca di informare Moguri facendo ridere la glaive che incrocia le braccia continuando:"Ma non mi dire? Davvero?"
L'ombra si rende conto di essere stato riconosciuto, ma non comprende come ha fatto a non sfuggire allo sguardo di quella ragazza.
Vuole fargli comprendere la questione, fingendo una presentazione:"Mi chiamo Nube."
"Tsk...anche la voce hai cambiato a quanto pare."Mormora sciogliendo le braccia e mettendosi una mano sul fianco continuando a fissarlo. 
L'ombra sa che ha compreso chi è, così non perde tempo a chiedere:"In che missione sei diretta? Anch'io ne ho una da svolgere e non è la stessa loro."
"Allora credo che sia quella simile alla mia. Missione Happy Ending for Ignis?"
"Già, proprio quella. Come sai è molto debole e se non si unisce a quello del settore attuale potrebbe morire."
"Mancano ancora due giorni all'uscita del DLC e stanno ultimando proprio quella ending. Farò il prima possibile. Cercherò di trovare Ignis e portarlo alla sua ombra così potranno fondersi e non avere alcun danno."Informa la castana.
L'ombra appoggia la sua mano sulla spalla della ragazza, quasi sollevato della sua impresa e decisione di aiutarlo.
"Rika, sono nelle tue mani. Purtroppo non posso abbandonare loro. Pare che stiano andando da Agni e con Jenova nei paraggi, dubito che lei si faccia trovare."
"Jenova? Aspetta! Che significa?"Comincia a chiedere non sapendo nulla di ciò che è successo e allora, quell'ombra, non perde tempo a riferirle:"Jenova è stata liberata e sinceramente non la vedo come una cosa buona. Ardyn potrebbe impossessarsi di lei e utilizzarla come arma se non viceversa."
Quelle parole fanno attraversare un brivido di terrore su tutti i presenti.
"Allora, mettiamoci in marcia!"Afferma Moguri pronta all'azione.
Rika annuisce e da lì si separano, ma non prima di mettere la mano sulla spalla all'ombra e sussurrargli all'orecchio:"Comunque la maschera funziona, traquillo. Sta attento a non togliertela."
Quel consiglio e quello sguardo amico della castana, fanno sorridere l'ombra che la vede allontanarsi verso la meta prestabilita.
Intanto Jenova gironzola tra i corridoi di quel covo di Genesis.
Non è per niente felice di stare in quel posto, nonostante ci fosse suo figlio Sephiroth e sua nipote Agni. Anzi, si sente quasi un ostaggio nelle mani della nipote, ma allo stesso tempo vuole utilizzarla per compiere quel suo scopo tanto ambito, ovvero quello di invadere quella terra chiamata Somniland. Non si accontenta del semplice settore sette, non ora.
Sa che Agni è molto astuta e nella notte ha sentito quel discorso suo e di Yeul che l'ha incuriosita e non poco.
"Ardyn..."Mormora con voce sussurrante il nome di colui che adesso ha intenzione di trovare.
Vuole stringere un accordo con lui, ma non sa se ci riuscirà.
Vuole far togliere di mezzo quella che è una minaccia sia per lei che per Ardyn, quella minaccia il cui nome è Agni.

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