Il re unno e il generale della montagna di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Arrivano gli Unni ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 Mulan va a combattere ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 Ping ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 Sotto addestramento ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 Generale Hua ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Il giorno prima della battaglia decisiva ***
Capitolo 7: *** Cap.7 La sconfitta di Shan-yu ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 Proposta di matrimonio ***
Capitolo 9: *** Cap.9 Il segreto del generale Hua ***
Capitolo 10: *** Cap.10 Matrimonio combinato ***
Capitolo 11: *** Cap.11 Preparazione al matrimonio ***
Capitolo 12: *** Cap.12 Preparazione al matrimonio di 'lui' ***
Capitolo 13: *** Cap.13 Le nozze ***
Capitolo 14: *** Cap.14 Le nozze II° parte ***
Capitolo 15: *** Cap.15 Prima notte insieme ***
Capitolo 16: *** Cap.16 Durante la festa ***
Capitolo 17: *** Cap. 17 Avvicinamento ***
Capitolo 18: *** Cap.18 Sacrificio ***
Capitolo 19: *** Cap.19 Un’unione completa ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Arrivano gli Unni ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: Arroganza
Cap. 1 Arrivano gli Unni
Mulan si piegò
sulla madre e le mise una coperta, i capelli
disordinati della donna le ricadevano davanti al viso. Alzò
il capo e socchiuse
gli occhi, erano arrossati. Il padre si avvicinò alla
candela e la accese, il
riverbero rossastro ricoprì il separé di stoffa
alle sue spalle.
“Onorevole Hu,
padre mio, non siete più nel fiore degli anni”
sussurrò. L’uomo si appoggiò al bastone
e avanzò, appoggiando la pergamena con
il sigillo reale sul padre.
“Non parlare, tu
che hai disonorato la famiglia Hua
facendoti scacciare dalla mezzana educatrice”
sibilò. Raggiunse l’armatura
appoggiata su un rialzo di legno contro la parete. Impugnò
la spada conficcata
dentro di essa e la sollevò. Scivolò
all’indietro e cadde. La figlia corse
verso di lui e lo prese al volo, la spada cadde a terra con un
tintinnio.
“Mi duole di
avervi offeso onorevole padre, ma dovete
ascoltarmi” lo implorò. L’uomo si
staccò da lei rimettendosi in piedi, si voltò
guardò la moglie addormentata.
“La tua arroganza
non ha limiti, figlia” sibilò. Mulan si mise in
ginocchio ai suoi piedi e chinò
il capo.
“Sarò
anche arrogante, ma come figlia non vi sono utile. Vi
prego, ascoltate la mia idea” supplicò il
genitore. Arcuò la schiena e appoggiò
la fronte sul pavimento.
“Gli unni
avanzano, Shan-yu alle porte, vi prego di
ascoltarmi” implorò nuovamente.
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Capitolo 2 *** Cap. 2 Mulan va a combattere ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Non è un errore che la chiami Hua Mulan, invece che Fa
Mulan. Sto usando il cognome originario.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: Scambio di ruolo.
Cap. 2 Mulan va a combattere
“Mulan,
ho
riflettuto molto a lungo sulla tua proposta di
scambiarci di ruolo” sussurrò Hu. Si
portò il bicchiere di ceramica alle labbra
e soffiò, allontanando le volute di fumo.
Mulan
abbassò il capo, congiunse le
mani nascoste nelle lunghe maniche di seta.
“Mi
sembrava di
aver capito il vostro fosse stato un secco
rifiuto” sussurrò.
S’inginocchiò, una ciocca nera le finì
sulla guancia dipinta
di bianco. Il padre sorseggiò un po’ di
tè, corrugando la fronte.
“La
tua
sarà un’offesa agli dei, ragazzina sfrontata.
Pensi
di poterli sfidare?” domandò.
Mulan
abbassò di più il capo.
“Voglio
salvaguardarvi, padre” rispose.
Hu
sorseggiò un altro po’ di te, chiudendo gli
occhi.
“Mi
hanno fatto
visita gli antenati in sogno. Non porterai
mai onore a questa famiglia come donna, quindi, con la morte nel cuore,
ti concedo
il mio benestare per la follia dello scambio di ruolo. Spero che come
guerriero
tu possa essere migliore” spiegò.
Le iridi di
Mulan divennero liquide e la giovane rialzò
il capo.
“Non
vi
deluderò, padre” rispose.
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Capitolo 3 *** Cap. 3 Ping ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: Casa
Cap. 3 Ping
“Vai a
combattere gli unni?” domandò il fratellino. Mulan
annuì, il bambino socchiuse gli occhi a mandorla e sporse il
labbro inferiore.
Sbuffò, tirandole una ciocca di capelli.
“Mi raccomando,
è un segreto. Nessuno lo deve sapere” lo
ragguardì
la maggiore.
“Sono
brutti, grossi
come tronchi e puzzano” borbottò il bambino. La
più grande gli baciò la fronte
e socchiuse gli occhi. Il petto fasciato le doleva. Tolse la ciocca
dalle mani
del minore e si rifece il codino.
“Userò
il tuo nome, piccolo Ping. Ti dispiace?” domandò.
Il
piccolo negò con la testa e le tirò uno dei lembi
della fascia che portava al
collo.
“Non farti
scoprire” sussurrò. Mulan sorrise, si sporse e gli
baciò la fronte.
“Ti prometto che
non succederà e tornerò qui, a casa
con te” promise.
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Capitolo 4 *** Cap. 4 Sotto addestramento ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: Soldati
Cap. 4 Sotto addestramento
“Maledetti soldati”
sibilò Mulan. Conficcò la pala nel terreno,
lanciò una palata di polvere dietro
di sé. Proseguì, le braccia gli dolevano, il
sudore gli colava lungo il corpo
arrossato e i capelli neri le aderivano al viso.
“Hua Ping porta
i razzi. Hua Ping conduci il carro. Hua Ping
cambia la ruota. Hua Ping devi imparare a mirare con le
frecce”. Fece il verso
con voce stridula. Sospirò, sentendo le costole dolerle
premendo contro la
pelle.
-Non so se sia peggio
dover nascondere che sono una donna o
pensare che siamo qui mentre gli Unni distruggono villaggi-
pensò. Le spalle le
dolevano, la schiena le dava delle fitte, i tagli sul suo corpo
pulsavano e gli
ematomi le bruciavano.
“Muoviti Hua,
quella latrina ci serve!” gridò un ufficiale.
“Agli ordini
signore” rispose.
-Sono due mesi che vi
obbedisco, sporchi schifosi- rifletté.
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Capitolo 5 *** Cap. 5 Generale Hua ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt:
Abbandono
Cap. 5 Generale Hua
“Sono dodici anni che ti fingi uomo.
Perché continui a combattere?” domandò
Ping. Guardò Mulan stringere il codino dietro la sua testa e
sedersi. La faretra che portava sulle spalle le sbatté
contro l’armatura di metallo.
“E’ forse il sangue che ti ha stregato? O non
riesci a smettere di combattere?” domandò il
fratello minore. Mulan negò con il capo,
s’inginocchiò e accese una candela.
Guardò la foto del padre circondata da veli neri e
sospirò.
“Nostro padre pensava questo di me, quando è
morto?” domandò. Il fratello accese una stecca di
incenso e sospirò.
“Dimmi la verità. Ora che sei generale, merito di
saperlo” spiegò. Si sentì provenire dei
colpi di tosse dalla stanza accanto.
“Voglio essere a conoscenza del motivo che ti porta
all’abbandono di nostra madre mentre la malattia la uccide
lentamente”. Aggiunse Ping. Mulan corrugò la
fronte e abbassò il capo.
“Gli unni non si arrendono. Ed ho compreso quanto sia
importante che io combatta per la mia famiglia e la mia patria. Ho
visto ovunque morte e sangue. Villaggi interi bruciare”
spiegò. Ping scosse il capo, sospirò e si
massaggiò il collo.
“Il giorno in cui scopriranno che sei una donna, ti
uccideranno. Anche se sei tu a guidare l’armata
settentrionale” le ricordò. Mulan unì
le mani e chinò il capo.
“Spero che gli antenati proteggano gli spiriti dei nostri
genitori” sussurrò.
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Capitolo 6 *** Cap.6 Il giorno prima della battaglia decisiva ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt:
Sudore
Cap. 6 Il giorno prima della battaglia decisiva
Shan-yu saltò
sul suo cavallo, strinse con le gambe i suoi
fianchi e gli strattonò la testa stringendogli il collo con
le mani, facendogli
cambiare direzione. Spronò l’animale con un colpo
dei talloni e la bestia partì
al galoppo. L’unno allungò l’altro
braccio, un rapace lanciò un verso stridulo
e vi atterrò. Conficcò le unghie nel cuoio del
copribraccio che il padrone
indossava. Shan gli strappò una parte del brandello di carne
sanguinolenta che
teneva nel becco. Se lo mise in bocca e masticò
rumorosamente.
“Ho ucciso tutti
gli esploratori nei dintorni” disse uno dei
suoi uomini dietro di lui. Le sue parole erano coperte per
metà da gridi, il
rumore del galoppo di altri cavalli e nitriti. I baffi sbattevano
contro il
mento sporgente del mongolo.
“Domani il
nostro sangue, il nostro sudore,
saranno ripagati!” gridò. Il falco sul suo fianco
lanciò
dei versi striduli.
“Domani
distruggeremo il loro esercito sulla montagna!”
urlò
ancora Shan.
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Capitolo 7 *** Cap.7 La sconfitta di Shan-yu ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt:
La mia storia
Cap. 7 La sconfitta di Shan-yu
“Tutti vorranno
sapere la tua storia una volta tornato. Hai
portato la Cina alla vittoria!” gridò un soldato.
“La mia storia?”
domandò Mulan. Strinse più forte le redini
del cavallo, l’osso sacro le aderiva al bordo della sella.
L’ufficiale accanto
a lei annuì e sorrise.
“Certo. Le sorti
della battaglia sarebbero volte al peggio
se non aveste fatto franare la montagna” rispose. Mulan
sospirò e corrugò la
fronte.
“Sono morti
moltissimi dei nostri per questa mia scelta. Ed
è stato anche un rischio, visto che abbiamo usato tutti i
nostri razzi” ribatté
secca. Si sentivano scoppi di risa, mischiati a gemiti e tonfi.
“Fate avanzare i
carri, quello che è successo oggi va
riportato solo all’imperatore” ringhiò
la donna con voce roca.
“Generale Hua
lei ha portato la Cina alla vittoria!” gridò
l’ex-generale.
“Le sue parole
mi fanno onore, ma dobbiamo al più presto
rinchiudere i prigionieri. E dobbiamo metterci in marcia prima che la
montagna
ci sorprenda” dichiarò. Si voltò e vide
il proprio riflesso nelle iridi dorate
di Shan-yu. Spronò il cavallo e andò verso
l’uomo seduto su un carro, legato
con delle catene di ferro e sporco di sangue nella ferita spessa cinque
dita
nel suo addome.
“Avete
combattuto bene Shan-yu, ma non si potranno perdonare
le tue colpe solo per il tuo valore in battaglia. Gli dei hanno avuto
pietà
della tua vita ed è solo per questo che sarà
l’imperatore a decidere se
risparmiarla” dichiarò Mulan.
“Shan-yu non
è il mio vero nome. In unno significa re”
ringhiò l’uomo.
Chiuse gli occhi e si dimenò.
“Ed un re non
abbandona il suo popolo, mai!” gridò. Mulan
strinse con foga le redini e indietreggiò con il
cavallo.
“Generale della
montagna, voi vi siete battuto al posto del
vostro re. Per me l’unico a cui posso piegarmi siete voi, non
certo quel
codardo dell’imperatore!” tuonò
l’unno.
“Portatelo
via” ordinò Mulan.
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Capitolo 8 *** Cap. 8 Proposta di matrimonio ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: frustrazione
Cap. 8 Proposta di matrimonio
“Ex-generale Hu,
siamo felici della sua visita” disse Ping. Unì
le mani e si piegò in avanti, chinando il capo.
L’uomo si tolse l’elmo e lo
appoggiò sul tavolo.
“Mio cugino Ping
arriverà a breve” spiegò Ping,
rizzandosi.
L’altro uomo incrociò le braccia e
allungò le gambe sotto il basso tavolino, la
cotta di metallo che gli stringeva l’addome premeva contro la
coperta che
copriva il tavolinetto.
“E’
insolito che due cugini maschi vivano da soli sotto lo
stesso tetto” borbottò. Ping avvampò e
congiunse le dita.
“Ed è
ancora più insolito abbiano lo stesso nome”
borbottò l’ex-generale.
“Quando sono
morti figlia e marito, la padrona di casa si è
ammalata. Presto è dipartita anche lei e perciò
mio cugino mi ha invitato a
venire a vivere con lui” mentì. Il
separé di stoffa con raffigurati degli
aironi si spostò ed entrò il generale.
L’ospite si voltò, sorrise, strisciò
fuori da sotto il tavolo e si alzò in piedi.
“Generale Hua,
finalmente” lo salutò. Gli fece un cenno del
capo. Mulan si tolse l’elmo e lo fece a sua volta.
< Spero che il
continuare a rasarmi il viso abbia dato
gli effetti sperati e mi stia iniziando a crescere la peluria che
desidero >
pensò.
“Mi
attendevate?” domandò. L’ex-generale
annuì e sorrise.
“Sono qui per
chiederle di prendere in sposa una delle mie
figlie. Avete ignorato le mie lettere, ma non abbiamo molto tempo. Tre
su
cinque sono già in età da marito da un
anno” spiegò. Mulan deglutì a vuoto e
Ping avvertì le mani ricoprirsi di sudore.
“Vi sono molto
grato, ma la guerra è finita da poco, non mi
sento ancora pronto” declinò. L’altro
uomo s’irrigidì, espirò e
chinò il capo.
“Attenderò
ancora solo perché vi rispetto” ringhiò.
< Mia sorella
rischia la morte, non può assecondare i desideri di Hu, ma
la frustrazione
dell'ex-generale rischia di spazzare via la nostra attuale vita
>
pensò Ping.
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Capitolo 9 *** Cap.9 Il segreto del generale Hua ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt: Macchia.
Cap.9 Il segreto del generale Hua
L’ex-generale
accavallò
le gambe e si sedette contro la parete.
Il
fumo dell’incenso
riempiva la stanza facendogli pizzicare gli occhi e le narici. Si
passò la mano
sopra il pizzetto e socchiuse gli occhi.
La
luce del tramonto
illuminava le stampe delle montagne appese alle pareti.
La
spia inginocchiata ai
suoi piedi si abbassò, fino a sdraiarsi a faccia in
giù. Le fasce della
maschera nera che indossava strisciarono sul pavimento di legno.
“Signore,
porto notizie”
sussurrò. Le iridi dell’altro uomo brillarono e
socchiuse le labbra, mostrando
i denti ricoperti di saliva.
“Parla.
Hai finalmente
scoperto che segreto nasconde il generale? È forse
eunuco?” domandò.
La
spia si rialzò seduta
e negò con il capo, mantenendo le mani per terra.
“No
signore, ma dubito
che acconsentirà a sposare una delle sue figlie”
rispose.
L’ex-generale
assottigliò gli occhi.
“Dimmi”
sibilò.
“Ogni
mese, spesse
volte, ho riscontrato minuscole macchie di sangue sui suoi pantaloni.
Non si
taglia o altro, quindi quella macchia di
sangue…” spiegò la
spia.
L’anziano
gli trapassò
la gola con la katana, il sangue schizzò da tutte le parti,
la vittima fece un
mugolio strozzato.
L’ex-generale
uscì la
lama e guardò il cadavere accasciarsi in terra.
“Disonore
sulla Cina!
Disonore e sventura ci poterà! Sciagurata!”
tuonò.
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Capitolo 10 *** Cap.10 Matrimonio combinato ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Mi sto distaccando parecchio dalla versione ufficiale ^_^, è
pur sempre un AU con l'intenzione di creare una coppia quasi crack.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Mulan/Shan-Yu
Prompt:
Onorabilità perduta
Cap.10 Matrimonio combinato
Mulan mise il pennello
dentro il contenitore d’inchiostro e
socchiuse gli occhi. Guardò due guardie avanzare, spingevano
Shan-yu tenendo le
estremità delle catene che lo legavano. Un plotone di
guardia circondò il giardino
appoggiandosi alle mura. Intravide le figure rapide dei ninja correre,
risalire
gli alberi e nascondersi tra le fronde dei peschi.
“L’ex-generale
ha convinto l’imperatore a farvi dono del
prigioniero!” gridò un messaggero. Il generale Hua
si alzò e annuì.
“Dono?”
domandò. Le iridi dorate di Shan-yu brillarono ed
avanzò. Fu raggiunto da dei colpi di lance alle gambe che lo
fecero finire a
terra con un tonfo. Mulan gli si avvicinò, lo vide indicare
con il capo ad
avvicinarglisi e lo fece.
“Generale della
montagna, non sono stato portato qui dal generale
solo come vostro prigioniero, come sapete in quel caso sarei dovuto
essere
morto” sussurrò l’unno. Hua
digrignò i denti e aggrottò la fronte.
“Come sarebbe
stato giusto, da un assassino spietato come
te. Persino il sangue dei bambini macchia le tue mani”
ringhiò. Shan ghignò,
mostrando i denti aguzzi e giallastri.
“Voi non siete
stati diversi. Avete ucciso le nostre donne
ed i nostri figli, rendendo enunchi noi guerrieri prigionieri. Voi che
servite
un imperatore che si circonda di schiave e concubine”
sibilò.
< La sua voce era
insolitamente acuta > pensò il
generale, rabbrividendo.
“La tua gente
sfregia i neonati per vedere se sopravvivono”
ringhiò. Il suo battito cardiaco era accelerato.
“E voi
sottomettete le donne. Ed è di questo che vi voglio
parlare” sussurrò Shan. Mulan conficcò
le unghie nel palmo, coperto da una
sottile stoffa nera.
“Allora
parla” ordinò.
“Il generale sa
che anch’io conosco il vostro segreto. E
vuole che il mio popolo si mischi al vostro. Saremo schiavi,
socialmente
inferiori, ma non pericolosi visto che saremo integrati”
spiegò Yu. Mulan
squadrò il viso rettangolare dell’unno e un rivolo
di sudore le solcò la
guancia.
“Vuole proporvi
un matrimonio?” domandò. Shan-yu
accentuò il
ghigno e gli avvicinò le labbra all’orecchio.
“Con voi,
generale. O questo, o per il vostro segreto
disonorevole, dovreste essere uccisa. Così ha sancito anche
il vostro
imperatore” sibilò. Mulan impallidì, il
petto sotto la protezione di legno e
ferro iniziò ad alzarsi e abbassarsi in modo irregolare.
“Io …
sposare voi?!” urlò. Un paio di ninja
ridacchiarono e
molti soldati sgranarono gli occhi, altri chinarono il capo.
“Piace meno a me
che a voi, generale della montagna.
Significherà condannare il mio popolo a una
minorità mentale. Io dovrò
accettare questo piuttosto della morte. Voi dovrete considerarlo come
un modo
per recuperare l’onorabilità
perduta della vostra famiglia senza il vostro
decesso” rispose Shan-yu, rialzandosi seduto. Le sue catene
tintinnarono e un
paio di guardie lo colpirono con dei calci alla schiena.
“Praticamente
entrambi combattiamo contro la morte?” domandò
Mulan. Il messaggero fece un inchino.
“Mi
congedo” sussurrò. Si rizzò,
allontanandosi.
“Esattamente.
Avreste dovuto sposare una delle figlie del
precedente generale e ucciderla nella notte” rispose
l’unno.
“Io non sono un'assassina, perché dovrei far avere un tale
sangue alla progenie Hua?” chiese a bassa voce Mulan. Il
colosso chinò la
schiena e si sporse in avanti, mettendo il suo viso davanti a quello di
lei.
“Strano da colei
che ha fatto franare un’intera montagna sul
mio esercito” le ricordò.
“Lo
farò solo perché lo ha chiesto
l’imperatore, ma
ricordati che rimani un prigioniero. Se io non posso sfuggire a questo
fato non
lo farete neanche voi” ringhiò il generale Hua.
Shan-yu si leccò le labbra.
“Per me
sarà un onore, generale della montagna” rispose
ironico.
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Capitolo 11 *** Cap.11 Preparazione al matrimonio ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggi: Mulan/Shan-yu
Prompt: Fratello
Cap.11 Preparandosi al matrimonio
Mulan chiuse l'ombrello di seta rossa e lo appoggiò sul
tavolo di legno. Dalla finestra vedeva i petali di ciliegio staccarsi
dai rami e volare tutt'intorno, mossi dal vento. Il fratello le
appuntò la spilla sullo chignon che le teneva legati i
lunghi capelli neri. Il riflesso del volto dai tratti volitivi di lei
lo fissava da uno specchio di rame circolare appoggiato su un ripiano,
accanto a un ampolla da cui usciva un fil di fumo d'incenso.
"Nonostante il matrimonio, lo scandalo potrebbe lo stesso far decidere
per la tua morte. Sarà meglio che tu non esca
finché non sarà passato il rischio di essere
giustiziata" sussurrò Ping.
Mulan strinse la cintura del kimono che indossava.
"Dovrò rimanere bloccata con lui?" domandò. Il
rossetto che le formava un cuore sulle labbra, per il resto dipinte di
bianco, faceva contrasto con la peluria sul suo viso.
"È tempo che io affronti la folla. Non sarà una
guerra, ma devo affrontare il mio destino di essere nato uomo" le disse
il fratello. Mulan prese un pennellino e si tinse di nero ai lati degli
occhi.
"Così sia fratello, che ognuno affronti la sua battaglia"
rispose.
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Capitolo 12 *** Cap.12 Preparazione al matrimonio di 'lui' ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=jekQMQwmHN8
Scritta per la Fanfiction challenge II.
Prompt: Pittura
Cap.12 Preparazione al matrimonio di 'lui'
“Non ho nessuna intenzione
di piegarmi alle vostre
tradizioni. Sono insipide e sciocche come il vostro
imperatore” ringhiò Shan
Yu. Tirò un calcio a uno dei separé in legno e lo
mandò in frantumi, alcune
serve strillarono e altre si nascosero dietro la porta scorrevole. Shan
Yu
ringhiò, aprì la finestra e fece entrare il vento
gelido, che gli scompigliò i
lunghi capelli e la barba. Alcuni petali di ciliegio rosa caddero
davanti a un
drago di pietra che adornava il giardino. Un falcò gli
passò davanti solcando
il cielo, entrò nella stanza dalla finestra aperta e
atterrò sul braccio dell’unno.
“Ho accettato di prestarmi
a questa pagliacciata, solo
perché non permetterò a nessun lurido cinese di
mettere le sue luride mani sul
generale della montagna” ruggì. Le serve si
inchinarono più volte e strisciarono
via. Shan guardò la vasca di legno colma d’acqua,
la annusò ed espirò
rumorosamente.
“Puzzolenti oli”
ruggì. Accarezzò la testa di Hayabusa, il
falco chiuse ripetutamente gli occhi e strofinò il capo
sulle dita callose del
suo padrone. Il falco spiccò nuovamente il letto, si
tuffò sotto il letto e ne
trasse un pezzo di carne sporco di peli di cavallo. Shan
ghignò, guardò il
falco farglielo cadere in mano e lo addentò.
“Se non fosse per te, sarei
già morto di fame. E non voglio
perdermi il mio matrimonio”
sibilò.
Staccò un pezzo di carne e lo lanciò al falco,
che lo afferrò nel becco e gli
atterrò sulla spalla. Shan Yu guardò i dipinti
sul legno delle pareti della
stanza.
“Pusillanimi. Invece di
addestrarsi o affinare le loro armi
evolute, perdono tempo nella pittura
di fiorellini” sibilò.
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Capitolo 13 *** Cap.13 Le nozze ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Ho cercato di documentarmi il più possibile, chiedo scusa
per eventuale sviste. In caso abbiate link che riportino a dati certi
discordanti, o siate cinesi, correggetemi pure.
Xiapei: una sontuosa mantella. Fengguan: copricapo ornato da frange,
gioielli e pietre preziose. Qipao a fiori: abito tradizionale cinese.
Cap.13 Le nozze
I
due sposi
entrarono nel ristorante da una porta laterale e salirono sul palco
allestito. Davanti
a loro c’erano decine
di tavole, dove gl’invitati parlottavano tra loro.
<
Sono
almeno un centinaio > pensò l’unno. Il
brusio di voci e rumori si
confondeva, ma veniva coperto dalla voce
“Vi
guiderò
io” disse l’assistente di nozze, avvicinandosi ai
due per superare le voci dei
commensali.
Mulan
alzò
lo sguardo, osservando le pareti rosse della sala, leggermente
più violacee
della stoffa delle tovaglie.
<
Come
potrebbe il rosso portarci prosperità e felicità,
quando questa unione nasce
sotto una cattiva stella? Dei, è questa la punizione che mio
padre mi aveva
predetto? > si domandò.
La
luce
delle lampade e delle candele si rifletteva sulle decorazioni in oro.
Mulan
rabbrividì, guardando il muso del drago, la statua
d’oro alle spalle del suo
futuro sposo e si voltò, intravedendo la statua
rappresentante una fenice dalle
ali spalancate.
Shan-Yu
osservò la sua futura sposa, osservò il vestito
vermiglio che la fasciava.
“Il
colore
del sangue è ovunque, non mi dispiace”
bisbigliò.
“Non
riesco a credere che siamo riusciti a non
tardare. Eppure la cerimonia era partita un’ora
dopo” sussurrò Mulan,
stringendosi nella sua xiapei.
“Per
quanto io stia apprezzando questo colore, odio
queste vesti” si lamentò Shan-Yu.
Mulan
si raddrizzò il fengguan,
facendo ondeggiare le frange.
“Ti
ricordo che per aver rifiutato di metterti subito
la veste ufficiale, ti hanno torturato” disse.
L’assistente
di nozze impallidì e fece sistemare i due
in ginocchio.
“La
fenice rappresenta la sposa, il drago rappresenta
lo sposo”. Iniziò a spiegare.
Shan-Yu
si sporse.
“E
ti dispiace perché abbiamo fatto tardi?”
domandò,
parlando di sopra all’altro.
“No,
perché non sei morto durante le torture. Dovresti
comprendere l’onore che l’imperatore ci ha
permesso, ti hanno vestito come i
migliori di noi, invece che come schiavo” sibilò
Mulan.
“Siamo
entrambi prigionieri vestiti da idioti. Non ho
nessun rispetto per la vostra tradizione. Non rispetto nemmeno la mia
nelle
cose che a mio parere sono sciocche” rispose
l’altro, abbassando a sua volta il
tono di voce.
“Eppure
mi sembri stranamente divertito, per uno che
odia tutto questo” bisbigliò Mulan.
<
Si lamentava tanto per una sola veste, ma io
dovrò cambiare due qipao e
alla sera
indossare un abito rosso lungo > pensò.
Shan-Yu
osservò delle statuette appoggiate alle loro
spalle.
“Perché
sposerò il loro miglior guerriero e avremo
un’ottima prole” mormorò a sua volta.
Mulan
strinse i pugni, conficcando le unghie nella
carne.
“Vuoi
approfittarti di me la prima notte di nozze?”
domandò Mulan, cercando di mantenere la voce bassa.
“Non
che non mi piacerebbe. Me lo lascerebbero fare e
nella mia gente è comune” ribatté
Shan-Yu.
Mulan
si passò le mani sulla stoffa del suo abito
all’altezza delle ginocchia, passando le dita sopra alcune
decorazioni a fiori.
“Allora?”
chiese.
“La
casa adibita alla vostra futura insieme verrà
considerata la casa dello sposo. La sposa vi verrà condotta
alla fine della
cerimonia su una portantina. Dovrà rimanere a digiuno e in
religioso silenzio
per l’intero giorno”. Proseguì ad alta
voce l’assistente di nozze.
“Preferisco
averti dalla mia, così non rischierò di
morire nella notte, o di vederti morta suicida prima
d’insegnare le tecniche di
battaglia ai nostri figli” mormorò Shan-Yu.
“Dovreste
stare distanziati!” intimò l’assistente
di
nozze.
“Inoltre
ti preferisco quando sei sudata, pelosa e
barbuta”. Aggiunse Shan-Yu, rimanendo con la schiena piegata
in avanti.
“Tu
hai dei gusti davvero insoliti” ammise Mulan.
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Capitolo 14 *** Cap.14 Le nozze II° parte ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Ho cercato di documentarmi il più possibile, chiedo scusa
per eventuale sviste. In caso abbiate link che riportino a dati certi
discordanti, o siate cinesi, correggetemi pure.
Cap.14 Le nozze II° parte
“Il
padre mancante verrà rappresentato
dall’imperatore,
padre di tutti noi. La primogenita delle sue figlie
rappresenterà la madre,
perché un giorno, come sposa del prossimo imperatore,
proteggerà l’intera Cina
come fosse figlia sua” spiegò
l’assistente di nozze.
Condusse
i due futuri sposi al tavolo
dell’imperatore. Mulan s’inchinò tre
volte all’imperatore e alla figlia.
Shan-Yu
ringhiò, dilatando le narici.
“Non
m’inchinerò per dimostrare la mia
inferiorità davanti a quel vecchio”
sibilò.
“Non
è un atto che vi disonorerà come
guerriero. Sono inchini di preghiera. Il primo è per pregare
cielo e terra, il
secondo è per i genitori e il terzo per il
matrimonio” spiegò l’assistente di
nozze.
“Se
è per sciocche divinità inesistenti,
allora non sarà un problema” ruggì
Shan-Yu, facendo gl’inchini, ma mantenendo
la testa alta, guardandoli negli occhi.
Il
brusio di voci degli ospiti si fece più
forte.
Shan-Yu
captava solo frammenti delle
parole cinesi.
<
Sono quasi sicuro che mi abbiano
chiamato ‘barbaro’ > pensò.
“Risalite
sul palco” disse l’assistente
di nozze. Mulan obbedì e Shan-Yu la seguì.
Gl’invitati
sorseggiavano il tè caldo, alcuni
di loro si misero dei semi di nascosto in bocca.
La
luce del sole che filtrava dalle
finestre si faceva sempre più intensa, facendo risaltare il
rosso delle pareti.
Alcuni
degl’invitati vennero abbagliati
dallo splendore delle decorazioni dorate, un paio di essi volsero lo
sguardo.
I
due sposi si scambiarono le promesse
d’amore eterno.
<
Odio questa lingua, ma l’importante
è che sia mia > rifletté l’Unno.
Mulan
avvertì una fitta al petto, i suoi
occhi erano liquidi.
“Che
il banchetto cominci” disse l’assistente
di nozze.
“Finalmente.
Non vedo l’ora di addentare
carne fresca!” gridò Shan-Yu.
“Animale,
pensi davvero che potremo
mangiare anche noi?” domandò Mulan. Shan-Yu
impallidì, sgranando gli occhi.
“Cosa?!”
sbraitò.
“Voi
dovete prepararvi per la cerimonia
del tè. Dovrete servirlo senza sbagliare i vari passaggi
all’imperatore e alla
figlia” disse l’assistente di nozze.
“Non
dirmi che questo non è sintomo di
schiavitù. Dovrei servirgli quella brodaglia. Inizio
seriamente a irritarmi”
ruggì.
Mulan
piegò di lato il capo, una ciocca
mora le sfiorò la guancia truccata.
“Me
ne occuperò da sola. Questa è una
cerimonia che già non asseconda le nostre antiche
tradizioni, offenderla ancora
oltraggerebbe gli dei.
Altrimenti
verrebbe obbligato ancora
attraverso le frustate. Preferisco prenda visione dei regali di
nozze” propose.
Shan-Yu
ghignò, mostrando i denti
leggermente aguzzi.
“Questa
è una proposta più allettante.
Sarà, in un certo senso, come saccheggiarvi” disse
con voce possente.
Mulan
inspirò rumorosamente, l’odore
prodotto dalle rose e dai gigli dei numerosi bouquet le punse le narici.
I
camerieri invasero la sala, scostarono
i tovaglioli rossi, decorati da ideogrammi dorati, iniziando a servirli.
L’assistente
di nozze scortò l’unno fino
a una tavolata colma di buste rosse.
“Questi
contenevano gl’inviti e ora
hanno i soldi che vi hanno donato” spiegò.
Shan-Yu
incassò il capo tra le spalle e
sputò per terra. Un paio di soldati gli si avvicinarono,
armati di lance e
fruste.
“Si
sposa in vostro onore il generale
della montagna, è donate denaro che finirà
sicuramente all’imperatore e non a
me o lei. Nemmeno le regalate oro, gioielli, o almeno valide armi. La
vostra
cultura mi dà il voltastomaco” ringhiò
Shan-Yu.
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Capitolo 15 *** Cap.15 Prima notte insieme ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.15 Prima notte insieme
“Sapevo
che alla fine saresti rimasta sempre
la stessa, generale. Hai bevuto più vino, birra e grappa di
chiunque altro. A
parte me, ovviamente” disse Shan – Yu. Si sedette
sul letto accanto alla
neo-sposa.
“Certo,
per mangiare abbiamo dovuto davvero
aspettare molto, ma almeno l’alcool scorreva a fiumi.
La
vostra carne non è all’altezza della
nostra, ma quella zuppa di pinne di quel vostro strano
pesce… si chiamava
pescecane, vero? Beh, quella era decente! La prossima volta che mi
rifilano del
maiale arrostito così piccolo li ammazzo e poi condisco loro
con quella frutta
e quei stramaledetti dolci”. Proseguì osservando
la giovane stretta dal lungo
vestito rosso che indossava.
Mulan
intrecciò le dita, flettendo le braccia
muscolose.
“Questo
simbolo c’era anche nei pezzi di carta
rossa disseminati tutt’intorno. Era un qualche
maleficio?” domandò Shan-Yu,
osservando l’ideogramma inciso sopra il letto della loro
camera nuziale. Si
alzò in piedi e sporse il capo, guardandolo più
attentamente. “Era anche all’entrata
di questa casa”. Aggiunse.
Mulan
volse lo sguardo e chinò il capo.
<
La mia futura prigione. Sempre che non
decidano all’improvviso di ucciderci. Le acque si calmeranno
davvero? Soprattutto
per lui. Ora potrei anche venire uccisa come sua sposa e non per le mie
colpe
> rifletté.
“Diamine!
Non vorrai dirmi che vuoi rispettare
quella sciocca tradizione del silenzio!” sbraitò
Shan-Yu. La afferrò per un
braccio e la strattonò, facendola alzare in piedi.
Mulan
si divincolò.
“Io
non rispetterò la tradizione di farti mia
qui e ora, visto che posso averti, ma tu
‘parla’!” ordinò.
Mulan
si liberò dalla presa e digrignò i
denti.
“Significa
‘doppia felicità’. È per
portare
fortuna e onore alla nostra famiglia… forse in questo caso
all’unione dei
nostri popoli” spiegò.
Shan-Yu
si mise entrambe le mani sui fianchi.
“A
non farmi per niente felice è stato il fatto che
dopo il matrimonio ci hanno separati per farti stare in
quell’orribile cubicolo”
si lamentò.
Mulan
sospirò e si sedette nuovamente.
“È
una portantina” ribatté. Si sfilò le
scarpe ed
iniziò a togliersi le bende che le stringevano i piedi.
“Tu
che tanto odi le ingiustizie. Come puoi accettare
di farti portare in spalla da altre persone del tuo popolo?”
chiese Shan-Yu.
“Mi
conosci bene, ma io rispetto le tradizioni della
mia gente” rispose. Piegò le bende e si
alzò in piedi.
“Avrei
voluto vederti cavalcare al mio fianco nelle
steppe. Questo posto non è alla tua altezza”
borbottò Shan-Yu, ringhiando.
Mulan
adagiò le bende su una bassa poltroncina di
legno.
“Non
credo che se avessi vinto mi avresti portato con
te. Mi avresti ucciso” ribatté.
Shan-Yu
piegò di lato il capo, facendo ondeggiare i
suoi lunghi capelli neri.
“Già,
uno schiavo come te sarebbe stato molto
pericoloso. Se solo fossi nata tra la mia gente, saresti stata
riconosciuta
come grande guerriera” rispose, flettendo i muscoli del suo
petto possente.
Mulan
roteò gli occhi.
“Non
penso rispettiate sempre le vostre donne”
ribatté.
“Rispetto
quelle come te, generale della montagna”
disse serio Shan-Yu.
Mulan
posò le scarpe in uno stipetto di legno e al
loro posto prese dei sandali in legno.
“Ammetto
che anche io avrei voluto godere a pieno
delle dodici portate del banchetto” mormorò.
Shan-Yu
fece una risata roca.
“Hai
fame, vero?” domandò.
“Il tuo falco non può portarti qui un po’ di carne di
nascosto, vero?” chiese Mulan, voltandosi verso di lui.
“Oh
sì. Condividerai con me… mia sposa”
rispose
Shan-Yu, le sue iridi dorate brillarono.
“Condividerò
con te da guerriero a guerriero. Dovremo
rimanere in questo palazzo per settimane. Tanto vale che impariamo a
convivere”
disse Mulan secca.
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Capitolo 16 *** Cap.16 Durante la festa ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo:https://www.youtube.com/watch?v=TbdArWwdNlU.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa alla challenge “Notte di
Tanabata” a cura di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 569.
★
Prompt:
- A
perde B nella folla.
- Bonus:Cerotto
Cap.16
Durante la festa
Ping
si guardò intorno, si passò
la mano tra i capelli mori scompigliati e sospirò.
“Non
è possibile che io sia
riuscito a perdere mia sorella in un semplice giardino”
gemette. Si mise a
correre, passò di fianco a un gruppetto di uomini, fu
raggiunto dalla gomitata
di un soldato e un altro gli fece uno sgambetto, facendolo cadere a
faccia in
giù.
“Guardate.
C’è quel codardo che
si è fatto sostituire in guerra dalla sorella” lo
derise il soldato più armato.
Un paio di ragazzini lo indicarono ridendo e le giovani serve, nascoste
dietro
le colonne, ridacchiavano con il viso coperto dalla mano.
Il
soldato che lo aveva fatto
cadere lo afferrò per i capelli e lo sollevò,
facendogli sfuggire un gemito.
“Pensi
di essere degno di goderti
la festa insieme a noi?” ringhiò.
Quello
che lo aveva raggiunto con
una gomitata, utilizzò il proprio arco per colpirlo alla
schiena, Ping ingoiò
un grido di dolore.
“Poverino,
ha perso la sorellina
nella folla. Ora non c’è nessuno a
difenderti” lo derise un terzo soldato.
Il
ragazzino digrignò i denti e
raggiunse quello che lo teneva fermo con un calcio a piedi uniti,
questo lo
lasciò andare indietreggiando. Il giovane evitò
un altro colpo dato con l’arco,
schivò il pugno di un quarto soldato. Il terzo lo
afferrò da dietro,
immobilizzandolo. Il soldato più massiccio raggiunse il
fratello di Mulan con
un pugno al viso, facendogli un occhio nero e facendogli sputare il
sangue.
“Tu
sei un disonore. Non sei
degno di festeggiare gli dei e, in questo giorno dedicato alle sacre
unioni,
infangato dallo sposalizio di due mostri, morirai”
ringhiò.
Shan-Yu
balzò in mezzo ai soldati
e mulinò la spada.
“Voi
non toccherete il fratello
della mia sposa” ringhiò.
“Non
puoi ucciderci!” gridò il
soldato.
Shan-Yu
ghignò, le sue iridi
dorate brillarono e il suo falco gli atterrò sulla spalla
massiccia.
“Sì,
se dico all’imperatore che
avete quasi andato a monte l’unione su cui tanto conta per
salvare la sua
preziosa Cina. Quel vecchio parla tanto, ma sa rivelarsi sanguinario
quanto me.
Solo che non ha il fegato di scendere in guerra”.
Alzò la spada al cielo e
questa brillò illuminata dalla luce della luna.
Ping
si pulì il sangue al lato
della bocca, che gli colava dal labbro spaccato. Alzò il
capo e guardò il cielo,
nello sfondo blu-notte brillavano i fuochi d’artificio. Nelle
sue iridi more si
rifletté la via lattea.
Il
resto della folla si disperse,
urlando e correndo via. Le loro urla rimbombavano nelle orecchie del
ragazzino,
il suo viso era arrossato e il suo battito cardiaco era accelerato.
“Andiamo
via” disse il soldato,
si voltò e si allontanò. Gli altri annuirono e lo
seguirono.
Shan-Yu
si voltò verso Ping, che
rabbrividì e indietreggiò.
“La
mia unione con tua sorella
sarà solida come quelle divine che tanto vi divertite a
osannare. E, perciò,
preparati a vedere la mia faccia tutti i giorni. Ti allenerò
e ti renderò un
uomo degno del generale della montagna, moccioso”
ringhiò. Raggiunse Ping e
guardò il taglio che gli si era aperto sotto
l’occhio nero.
“Per
ora vieni a farti curare”
ruggì.
<
Temo che i suoi bendaggi
saranno più pericolosi di un’aggressione, ma
qualcosa mi dice che mi massacra
lui se gli propongo di lasciarmi mettere un semplice cerotto >
rifletté
Ping.
“Ho
perso mia sorella nella folla
della festa. Forse dovremmo cercarla” propose.
“Dopo”
ribatté secco l’unno.
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Capitolo 17 *** Cap. 17 Avvicinamento ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo :https://www.youtube.com/watch?v=BebmhwOQYic.
Cap. 17 Avvicinamento
Mulan si accomodò seduta
sulla stuoia, la luce dorata del
tramonto filtrava dalla finestra spalancata. Appoggiò la
testa sulla parete,
sopra il suo capo c’era il bassorilievo di un drago
d’oro, intorno a cui erano
dipinte delle nuvolette blu. Intorno alla finestra erano raffigurati
dei fiori
e le tendine candide e leggere, erano decorate da petali rosso sangue.
Shan-yu si lasciò cadere
pesantemente accanto a lei e
allungò le gambe, la mole massiccia del suo corpo era
rilassata e i suoi
muscoli erano madidi di sudore.
“In queste terra fa
veramente troppo caldo” borbottò.
“L’imperatore
oggi ci ha parlato di come vanno le trattative
tra i nostri popoli. C’è razzismo e diffidenza, ma
finora i piccoli focolai di
rivolta sono stati tutti controllati” disse Mulan.
Shan-yu le porse un lembo di carne
sanguinolenta, la donna
lo afferrò e lo strinse nella mano. Lo lanciò in
aria e con il proprio pugnale
lo tagliò a metà, riafferrandone i due lembi.
Shan-yu ghignò mostrando i
denti leggermente ingialliti e
fece una risata roca.
Mulan porse un pezzo di carne al
falco dell’unno,
appollaiato sulla spalla di quest’ultimo.
“Le ancelle stanno lottando
per farci sembrare due membri
della corte a tutti gli effetti” disse.
“Tu non hai i miei modi
rudi, pur essendo un militare. Non
vedo la difficoltà nei tuoi confronti”
ribatté Shan-yu. Con il dito calloso le
accarezzò il bocciolo di ciliegio in madreperla che le
decorava il
fermacapelli.
“I nostri aspetti rivelano
la nostra natura e, per quanto io
conosca la tradizione, i miei comportamenti sono ugualmente molto
parchi”
ribatté lei. Una ciocca di capelli mori le sfuggì
dallo chignon e le scivolò di
fianco al viso truccato.
Shan-yu le prese delicatamente la
mano e utilizzò le gocce
di sangue sulle dita di lei per lasciarle una striscia vermiglia sul
trucco
candido del viso. Era un rosso più scuro rispetto a quello
del rossetto di lei
o della polvere sulle sue gote.
“Se non vedono la tua
già perfetta bellezza, sono ciechi,
generale della montagna” disse.
Mulan allungò il braccio e
accarezzò la testa del falco. Gli
sfiorò il becco e l’animale fece un verso stridulo.
“Mio fratello mi ha detto
che lo hai salvato. Invece ha
cercato di nascondermi che lo stai allenando. Come sta
andando?” domandò.
Shan-yu ridacchiò e si
grattò il mento.
“Non ha la tua stessa
bravura, ma sta migliorando. È
abbastanza testardo, penso che riuscirò a fare di lui un
vero uomo”. Accavallò
le gambe.
“Aver aiutato tuo fratello,
ti ha reso diversa nei miei
confronti”. Aggiunse.
Mulan appoggiò le mani sul
pavimento e piegò all’indietro la
testa, guardando il soffitto.
“Sono una persona
d’onore e se gli antenati ti hanno
permesso di proteggere la mia famiglia, vuol dire che era destino tu
divenissi
mio sposo” disse.
< Quel giorno, alla festa,
quando è arrivato con mio
fratello tutto bendato in spalla, per cercarmi nella foresta, ho capito
che era
qualcosa di più di un degno rivale.
Mi dimostra una fiducia maggiore di
quella che riserva ai
suoi uomini, superiore persino a quella che i miei uomini hanno per me
>
rifletté.
“Io resto un assassino ai
tuoi occhi, vero?” domandò l’Unno.
Mulan batté un paio di
volte le palpebre.
“Stai rimanendo prigioniero
solo per rimanere al mio fianco,
lo sto tenendo da conto” sussurrò.
Shan-yu si alzò.
“Di solito a
quest’ora non alleno tuo fratello perché
cantano quei fastidiosi uccellacci che chiamate Usignoli. Sono davvero
insopportabili. Però, se allenare Ping, è il modo
per avvicinarmi a te, lo farò
con ancor più intensità”
tuonò. Si diresse verso la porta.
Mulan sorrise, guardandolo uscire.
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Capitolo 18 *** Cap.18 Sacrificio ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=wCe5hu2r4yg.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa
alla challenge “Prosthetic Kink Contest!” a cura di
Fanwriter.it!
★
Fandom:
Mulan.
★
Numero Parole: 603.
★
Prompt brevi: 14. Benda.
Capitolo
scritto per Calendula che l’aveva richiesto.
Cap.18
Sacrificio
Le
gocce di pioggia ticchettavano sulla tettoia,
Shan-yu appoggiò la mano sulla spada.
“Dopo
tutto questo tempo tu vieni a sfidarmi? Non so
nemmeno il tuo nome” ringhiò. Il vento gli
sferzava il viso abbronzato e gli
faceva ondeggiare i lunghi capelli neri dietro il capo.
La
pioggia scivolava sulle statue di legno
raffiguranti dei draghi o sulle mattonelle rosso fuoco.
“Quando
hai difeso quell’incapace di Ping hai sancito
la tua condanna. Hai umiliato i miei uomini. Ti farò pentire
di aver ucciso
così tanta brava gente, di aver sterminato interi popoli. Io
sono Shang,
generale dell’est dell’esercito imperiale
cinese!” ringhiò il soldato.
Shan-yu
strinse con foga l’elsa della propria spada e
la sfoderò, la luce prodotta da un fulmine si
rifletté sulla lama.
“Era
questione di sopravvivenza. L’unica cosa per cui
vuoi combattere è per il tuo ego. Perché sai che
non sarai mai uomo quanto me”
ringhiò.
Il
generale ghignò mostrando i denti candidi.
“Alla
fine il generale del nord è solo una donna. Sono
convinto che dopo la tua morte, dovrà cercare un nuovo
marito. Ed io sarei un
candidato adatto” sibilò.
<
E così avrò ancor più prestigio
> pensò.
Le
iridi dorate dell’unno brillarono e l’uomo
ruggì.
“Non
ti permetterò di toccarla MAI!” sbraitò.
Un
rombo di tuonò risuonò tutt’intorno.
Il
generale gli corse incontro, Shang-yu si scostò e
quello, con una risata malvagia, diede un calcio a uno dei pilastri
della
tettoia, spezzandolo.
Shang-yu
sgranò gli occhi, mentre la tettoia gli
rovinava addosso, con un fragoroso boato. Si alzò un
polverone tutt’intorno.
Il
generale scoppiò a ridere fragorosamente. La sua
risata si spense man mano che il polverone si diradava, dal fango
prodotto dai
calcinacci e dalla pioggia, si rialzò, con diversi tonfi,
l’unno.
“Il
generale della montagna è mio!” tuonò
Shang-yu. Un
pezzo di legno gli aveva accecato un occhio e il sangue sgorgava
copioso,
ricoprendogli il viso. Si mise a correre, la sua mole di muscoli
scattò.
Il
cinese si difese dai fendenti della lama dell’unno
che lo incalzarono. Shang-yu scattava rapidamente.
“Ora
nessun esercito ti salverà!” gridò
l’unno.
Afferrò la spada del nemico con una mano, provocandosi
ferite profonde alle dita
e la spezzò. Il sangue che gocciolava si mischiava alla
pioggia.
Con
la propria arma, Shang-yu staccò la testa al
generale.
“Come
vedete, anche io ho il mio onore” ringhiò. Si
piegò e sputò sul corpo, che era rovinato a terra.
********
“Mi
hanno detto cos’è capitato, come hai perso il tuo
occhio. Alcuni soldati semplici hanno assistito allo scontro”
disse Mulan con
voce tremante.
L’unica
iride color miele dell’unno divenne liquido.
Mulan
era intenta a sfasciarlo, le dita tremanti,
teneva il capo chino. I capelli neri risaltavano sul trucco candido che
le
copriva il viso e le sue labbra rosse.
“Tutto
questo è successo per causa mia,
perciò?” domandò.
Fu scossa da un singulto.
“L’ho
fatto in nome tuo” ribatté Shang-yu.
Mulan
guardò il suo viso e impallidì, il viso
dell’altro
era solcato da una profonda cicatrice e il suo occhio era cieco.
“Quello
che non ha fatto la battaglia, ha potuto un
inganno” disse roca.
Shang-yu
infilò l’occhio di vetro e vi mise sopra una
benda e fece una risata gelida.
“Eppure
io penso che portare la benda mi doni. Fa
comprendere la forza del mio popolo” dichiarò.
Mulan
gli appoggiò entrambe le mani sulla spalla e si
sporse.
“Vi
rende onore, mio sposo” disse. Gli posò un bacio
sulle labbra e Shang-yu sgranò gli occhi. Rise roco e la
strinse a sé.
“Avrei
sacrificato entrambi gli occhi e tutti i miei
arti per molto meno, mio generale della montagna” rispose.
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Capitolo 19 *** Cap.19 Un’unione completa ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.19 Un’unione completa
Mulan accarezzò la guancia
di Shang-yu con le dita tremanti.
“Dopo quello che
è successo, pensavo che ci avrebbero
giustiziati” disse con voce roca.
“Invece
l’imperatore ha pensato che uno stupido occhio in
meno potesse rendermi mansueto come un agnellino e ora ci permette
addirittura
di lasciare il palazzo” ringhiò l’unno.
Mulan si voltò e
guardò sopra una collinetta due guardie che
aspettavano davanti a una portantina.
“Scortati,
però” mormorò roca.
< L’unica cosa che
mi dispiace è che non mi facciano più
allenare Ping. E mi hanno anche tolto la mia maledetta spada, era parte
del mio
braccio ormai! > pensò l’Unno.
Guardò Mulan e socchiuse gli occhi.
“Non m’interessa
nulla, se posso starti accanto” disse roco.
Mulan chinò il capo e un
rossore reale si confuse con quello
del trucco sulle sue gote.
Entrambi erano seduti sul letto del
fiume, sopra una sottile
sabbia grigiastra.
Mulan si leccò le labbra,
togliendo il rossetto vermiglio
che le dipingeva il centro delle labbra piene.
“L’imperatore si
aspetta che procreiamo presto un erede, per
sottolineare l’unione dei nostri popoli. Non manca molto al
momento in cui non
sarò più fertile, forse è
già passato, ma almeno devo provarci” disse roca.
Una
lacrima le rigò il viso, sciogliendole il trucco.
“No” disse roco
Shang-yu.
Mulan batté le palpebre e
alzò il capo.
“Anche la tua gente
è lieta di avere un figlio. Perché dici
no?” chiese con voce tremante.
Shang-yu le passò la mano
tra i capelli, le dita tra le
ciocche more e sussurrò una frase nella sua lingua natia. Le
posò l’indice sul
mento e le sollevò il viso. Si guardarono negli occhi.
“Dico di no se tu ne devi
soffrire. Nessuna gioia
equivarrebbe ad avere un piccolo erede del generale della montagna tra
le mie
braccia. Un combattente formidabile in cui scorra anche il mio sangue,
ma ti ho
già detto che non farò niente per
umiliarti” disse con voce calda.
Le passò le braccia sotto
le ascelle e la sollevò, facendola
sedere su una roccia di fiume liscia grande tre teste. E
s’inginocchiò davanti
a lei, con la schiena arcuata e il viso sporto in avanti.
< Ora siamo della stessa
altezza > pensò la cinese.
Mulan gli mise le mani sulle spalle e
spinse, facendolo
sedere e si accomodò su di lui, le ginocchia
all’altezza dei suoi fianchi massicci.
Si slacciò il kimono e lui glielo richiuse, le sue gote
scure arrossirono.
“No” gemette
Shang-yu.
Mulan si riaprì nuovamente
il kimono, gli appoggiò una mano
sul ventre e gli portò l’altra al basso ventre. Si
spogliò del tutto e l’uomo
si trovò le dita all’altezza del pube di lei,
ricoperto da folti peli neri.
“Sì”
disse Mulan. Premette la mano di lui contro di sé.
“V-vuoi davvero?”
chiese Shang-yu con voce poderosa.
“Non vorrei nessun altro.
Che una nuova vita possa lavare le
colpe di entrambi e spazzare via le atroci che abbiamo commesso.
Laviamo quel
sangue con un atto d’amore” disse Mulan.
“Potrei essere virulento e
schiacciarti come una valanga”
disse Shang-yu.
“Entrambi siamo
sopravvissuti alle valanghe di neve delle
montagne, sopravvivremo anche a questo” disse secca Mulan.
Shang-yu le prese il viso tra le mani
e le accarezzò le gote
con gl’indice callosi.
“Allora permettimi di
unirmi a te, da re a più grande avversario”
disse. La baciò con foga e Mulan ricambiò.
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