Ostacoli, difficoltà e avventure.

di Mary Alm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto ebbe inizio. ***
Capitolo 2: *** Sorpresa sconvolgente. ***
Capitolo 3: *** Realtà immaginaria. ***
Capitolo 4: *** Grande momento ***
Capitolo 5: *** Ultimi pensieri ***
Capitolo 6: *** Aiuto. ***



Capitolo 1
*** Quando tutto ebbe inizio. ***


Il mio nome è Mary e sono di origine asiatica. Però sono cresciuta in Italia fino a 4 anni fa almeno. A giugno 2013 ero tornata in Svezia non avevo potuto rimanere in Italia. 
Perchè la mia famiglia si doveva trasferire, per il lavoro di mio padre.
Io non fui molto entusiasta della cosa. 
Ci ero già andata in Svezia per una visita turistica.
 Non mi era piaciuta e infatti dopo un po' insistevo per tornare a casa. 
Avevo appena preso la pagella e stavo tornando a casa.
 Quando mia madre mentre tornavamo a casa, mi disse che voleva informarmi di una cosa.

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Capitolo 2
*** Sorpresa sconvolgente. ***


"Che bello ho finito la quinta così posso cominciare le medie. Questa giornata non poteva andare meglio. Però perché vedo mamma pensierosa? Mah che strano dovrebbe essere molto contenta invece. Vabbé adesso le domando che ha" Io: Mamma posso sapere che cosa hai? Mi hai detto che vuoi informarmi di una cosa importante, ma non hai continuato. Mamma: Ah cosa hai ragione allora torniamo prima a casa e poi ti racconto tutto. "Che strano pazienza aspetto tanto a casa avrò la risposta". E continuaiamo a stare in silenzio per tutto il tragitto, lei con i suoi pensieri e io che penso a cosa vuole dirmi. " Adesso basta se rimango a pensarci non arriverò da nessuna parte. Eccoci finalmente arrivati" Io: Mamma vado a cambiarmi dopo parliamo. Mamma: Va bene ti aspetto vai. Vado verso le scale e salgo al terzo piano. Casa mia è composta da 3 piani in ogni piano ci sono 3 camere da letto. E la mia camera si trova in cima. "Mi sa che mi trasferisco al primo piano per colpa di queste scale" Arrivo alla porta in fondo e la apro come al solito è tutta disordinata, vestiti dovunque, libri, fogli, il pc lanciato sul letto e il mio armadio è un mercato. "Devo decidermi una buona volta a metterla a posto questa camera, più che una camera, mi sembra il mercato di ogni sabato ci penso dopo sarà meglio tornare da mamma" Sceldo di gran velocità le scale (quasi mi rompevo qualche osso). Io: Mamma eccomi qua. Cosa mi volevi informare? Mamma: Siediti un attimo per favore. Io mi sedio come mi ha chiesto lei. Io: Allora mamma? Mamma: Ascoltami noi non possiamo rimanere in italia. Dobbiamo trasferirici in Svezia. Io: Cosaaaaaaaa e perché mai che storia è questa? Proprio adesso che ho finito la quinta mi dici una cosa del genere? Mamma: Mary calmati io e tuo padre aspettavamo solo che tu finissi l'anno. Lo avevamo già deciso da mesi oramai. E adesso che hai finito niente ci trattiene qui. Accetta l'idea di dover continuare in Svezia per favore. Adesso devo uscire ci vediamo stasera. Io rimassi stupefatta cioè lei e papà sanno benissimo che io non ci trovo in Svezia. E adesso mi dice che ci dobbiamo trasferire. Volevo tanto continuare qui con i miei amici ma purtroppo non posso. Sarà meglio uscire e prendere una boccata d'aria mi serve adesso.

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Capitolo 3
*** Realtà immaginaria. ***


"Ma che cosa ha detto mamma trasferirci in Svezia, sarebbe il colmo cavolo. Ma papà non può rimanere li da solo? Ma che dico sono un egoista se penso di tenerlo separato da noi per un mio capriccio. Però non posso nemmeno accettare l'idea di trasferirci, ma tu guarda tra i sogni di una ragazza e la realtà che la circonda. Ma cosa posso fare? Forse l'unica via e accettare la loro decisione. Già mica è facile, aspetta un attimo ma dove sto andando? Sono uscita di casa senza nemmeno pensare a dove andare. Mi sa che vado sulla collina, li riesco sempre e rilassarmi. Come sono belle le stelle stasera, questo posto è il migliore di sempre. Qui riesco a vedere tutto più chiaro, qui posso lasciarmi andare perdendo quello sguardo duro, quella freddezza e quella indifferenza che mi ha sempre distinto. Aspetta ma che ore sono? Afferro il cell dalla mia tasca obs sono già le 8 di sera, sarà meglio tornare a casa. Devo dire a mamma che ho accettato di trasferirci. Eccomi sono arrivata." Mamma mamma ti devo dire una cosa. Mamma: sto qui non urlare Mary dimmi comunque ti ascolto. Io: Mamma accetto di trasferirci in Svezia a una condizione solo. Mamma: E sarebbe? Io: Permettermi di tornare in Italia il prima possibile o continuare pure i studi li. Mamma: Mi sembra un po' troppo presto parlare di questo adesso, ne parleremo al momento giusto. Partiamo il 21 quindi tra una settimana. E grazie per aver compreso Mary. Ah prima che vada a letto, mi ha chiamato tuo padre. Mi ha detto che ti ha già iscritto in una scuola li è britannica. "Una scuola britannica grandioso papà deve sempre strafare" Io: Va bene mamma io vado a letto buonanotte. "Di nuovo queste maledette scale vabbé, fortuna che non le devo sopportare ancora per molto" Apro la porta di camera mia. "Uff ancora disordine va bene mi arrendo, la metto a posto adesso se lo faccio una volta tanto non mi farà certamente male." 10 minuti dopo. "Ecco ho finito. Sono stata davvero veloce meglio per me, adesso mi sdraio e forse mi faccio una bella dormita. Chissà come sarà la mia vita in Svezia, bella, brutta, odiosa bo non ne ho proprio idea. Basta pensarci e ora devo decidere tutto daccapo. Pensavo di frequentare la scuola media, poi il liceo scientifico e poi specializzarmi in medicina. Ma adesso devo imparare la lingua svedese e con esso pure l'inglese alla perfezione. Quei svedesi non si muovono di un millimetro senza l'inglese. Pazienza sarà meglio dormire ora è tardì. Mi sa che parto senza informare i miei amici non vorrei dirgli addio. Non ci riuscirei mai."

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Capitolo 4
*** Grande momento ***


Ecco qua ormai sono passati 10 giorni, da quando mi è stata data la fatidica notizia da mamma. È il 26 giugno sono le 10 del mattino sto preparando la valigia devo dire la verità? Non sono per niente entusiasta dalla partenza come ho deciso non ho avvertito nessuno. È stato meglio così in fondo per me è solo un arrivederci mica un addio. Se adesso qualcuno mi chiede che tipo di sensazione provo direi, confusione totale. Andare in un nuovo paese e ricominciare tutto daccapo, non rende felice nessuno. Adesso basta pensare è meglio che faccio un elenco di ciò che ho preparato non voglio dimenticare niente. Al contrario di quando sono venuta in Italia cioè ero felicissima adesso provo solo malinconia. Non so proprio che razza di paese è la Svezia e ad essere sincera avrei voluto non scoprirlo mai. Forse perché non mi ha mai interessato boh. Mamma: Mary daiiii scendi che arriveremo tardì per colpa tua, il bus parte fra poco. Uff che palle è mamma che mi sta chiamando avrei voglia di dirle: Vai pure tu in Svezia da sola io non tengo affatto. Che frustrazione. Calmati dai che non è un bene contraddirla (se ci tieni alla tua vita). Do un'ultima occhiata alla mia stanza una stanza sempre disordinata, ma che adesso è tutta ordinata perché parto. Non avrei mai immaginato che l'avrei sistemata solo quando sarei partita. In qualunque caso mi mancherà tanto tanto. Quanto ci mette a chiudere la porta? Un secolo uff. Eccola finalmente ha finito di fare chissà che e adesso fatti forza che sta per iniziare una nuova vita. Già come no come se ci tengo a questa nuova vita, preferisco di gran lunga la mia vecchia vita.

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Capitolo 5
*** Ultimi pensieri ***


Sto camminando in strada per andare alla fermata, da li dovrei prendere il bus per andare a Roma. Ma servono tante ore di viaggio circa 4 ore mi sa. Non ce che dire mamma ha saputo organizzare tutto in meno tempo possibile, anche se io avrei preferito il contrario. Mamma: A che pensi? Perché hai una faccia così pensierosa è perché non hai salutato i tuoi compagni? Dai su col morale li rivedrai ne sono sicura. Io: No non sto pensando ai miei compagni penso che sei stata proprio brava nei preparativi confessa chi ti ha aiutato? Mamma: Ok sono stata scoperta mi ha aiutato Maria. Io: Ah ecco. Dovevo immaginare che zia Maria l'ha aiutata non avrebbe potuto fare tutto da sola, visto che mi ero rifiutata di aiutarla. Ecco il bus. 4 ore dopo. Finalmente sono scesa non ne potevo proprio più quasi soffocavo. Per fortuna che la musica mi ha fatto compagnia. Adesso dovremmo prendere un taxi per andare all'aeroporto. Visto che l'aereo parte le 15 e 30 meglio non fare tardì. Eii aspetta ma io mi sto interessando di fare tardì? Si vede che sono proprio stanca. Comunque ecco un taxi. Ma questo autista non sa stare zitto un attimo? Non ha fatto altro che parlare per tutto il tragitto. Per fortuna che manca poco e arriviamo. 15 minuti dopo. Finalmente non ne potevo più di stare in quel benedetto taxi. Mamma: Mary mi aspetti un attimo che vado in bagno per favore? Io: Ok. Mamma: Vedi di stare attenta alle valigie per favore. Io: Uff che seccatura, lo sai bene che per me tutto questo trasferimento non sta ne in cielo ne in terra. Mamma: Lo so bene e non lamentarti sempre per favore che non ti va bene mai niente. Io: Meglio che vai in bagno mamma. Mamma: Già è davvero meglio. Certo che lei non mi può capire per lei è tutto così facile, sembra quasi che non aspetta altro da una vita tsk. Comunque dove? Mi ha detto che va in bagno non in India! Ultimamente mi sto arrabbiando troppo e dovrò darmi proprio una calmata. Non immagino come sarà in Svezia. Se ce qualche divinità seriamente prego che succeda qualcosa che interrompe questo viaggio vi prego. Eccola che torna. Mi alzo prendo la mia valigia e mi dirigo verso l'uscita. Dopo i soliti controlli ci fanno entrare senza problemi. Beh di che mi sorprendo? Le mie pregature non vengono mai accolte. Forse dovrei arrendermi all'evidenza? Già credo proprio che dovrò fare così. Comunque l'aereo sta partendo.

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Capitolo 6
*** Aiuto. ***


Questo non è un capitolo ma una richiesta. Ho già scritto 5 capitoli di questa storia e vorrei capire le vostre opinioni a riguardo, vedo che ci sono persone che la leggono ma nessuno mi da la sua opinione. Quindi per capire i miei errori e riuscire a migliorare mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Altrimenti ce il rischio che questa storia verrà cancellata, perché non so se sto sbagliando o meno. Ringrazio tutti quelli che vorranno aiutarmi e hanno letto la mia storia fino ad adesso.

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