Miss you.

di DD_Diddi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi manchi. ***
Capitolo 2: *** Il più bel giorno della mia vita ***
Capitolo 3: *** Voglio provarci ***



Capitolo 1
*** Mi manchi. ***


Miss You

Mi manchi

 

"Amore mio,

ti penso sempre, ti penso ancora. Come non potrei? Io e George abbiamo continuato a gestire il negozio insieme, ci ricorda te e non vogliamo dimenticarti nè possiamo. Amore mio, sono passati 5 anni e fa male come quando dopo averti visto a terra ti ho sentito ridere per l'ultima volta, come quando ti ho stretto e baciato senza che tu potessi ricambiare, come quando tutta la tua famiglia piangeva intorno al tuo vuoto corpo. Georgie era disperato come me, ci abbracciavamo tutti. All'inizio ci vedavamo e piangevamo insieme alla Tana, tua madre era ferita ma continuava ad amarci e sostenerci, tutti cercavamo di imitarla fra le lacrime. La tua famiglia sta un po' meglio, non che ti abbiano dimenticato; ti portano sempre nel cuore ma vivono la loro vita, ridono, lavorano, Ron ed Hermione si sono sposati e il matrimonio di Harry e Ginny arriverà a breve. Ho già comprato l'abito, George dice che sono bellissima e che ti farei innamorare di nuovo se mi vedessi così. E' lui l'unico, apparte me, a non andare avanti. Spesso lo vedo fisso su un oggetto in negozio, con occhi spenti e so che sta pensando a te, a quanto gli manchi. All'inizio ci guardavamo scoppiando a piangere, ci consolavamo e con i volti bagnati, segnati da una grande malinconia ricordavamo gli scherzi e le risate di quando frequentavamo Hogwarts. Cerco di non piangere più davanti a lui, tesoro, gli voglio bene quasi quanto ne ho voluto a te; eppure credo che mi senta di notte, fra le coperte a sfogare il mio dolore. Come lo so? Abitiamo sopra al negozio, è tutto uguale ma il nostro letto è diventato il mio, George è solo nella camera accanto, ma si sente ogni rumore. A volte uno dei due va nella camera dell'altro e ci addormentiamo abbracciati, senza dire nulla. Dio come mi ricorda te, quel profumo.. Non essere geloso amore, non so ancora perchè ma sono innamorata di te e non di lui, non riesco ancora a spiegarmelo. Anzi, ti darò una bella notizia: si è fidanzato con Angelina Johnson ed è l'unica cosa che lo faccia un po' sorridere. Ha intenzione di sposarla, sono molto felice per loro anche se rimarrò sola.

Amore, ho provato a uscire con qualche ragazzo, ma mi è impossibile.. Ho provato ad allontarmi da qui, dove ogni angolo e ogni persona mi ricorda di te: sono tornata per 6 mesi a Fairy Oak, ma quel vuoto e dolore al petto era ancora più forte. Mi piace stare con i tuoi, dicono che anche se non ci siamo potuti sposare sono parte della famiglia. Non riesco più ad essere felice Freddie,

Ti amo,

sinceramente tua, Vì"

Rileggo la lettera con gli occhi pieni di dolore e con un groppo in gola, seduta sul mio letto. Non sento i passi di George che si avvicina trovandomi in queste condizioni, odio mi veda così il mio migliore amico e mancato cognato.

"Violet.." sussurra arrivando a stringermi "Cos'è?" chiede indicando la lettera

"Una lettera.. quello che vorrei dirgli.. Scusa Georgie, vorrei essere più forte e non ricordartelo pure io, vorrei essere morta io quel giorno e ora stareste bene" gli rispondo singhiozzando

"Ssh, non dire così.. sono sicuro gli saresti mancata allo stesso modo" mi rassicura poggiando la sua guancia umida sulla mia

"Ma sareste insieme, l'avreste superata" replico stringendomi a lui

"Non credo lo sapremo mai, Vì.. Voglio tirarti su il morale: Angelina ha accettato, sarà mia moglie!" mi comunica mentre un leggero sorriso gli compare in volto. Smetto di piangere, anche se qualche lacrima continua a scendere.

"Non avevo dubbi, come avrebbe potuto rifiutare?" rispondo carezzandogli il volto

"Ho pensato di aspettare dopo il matrimonio di Ginny, non voglio rubarle il suo giorno, nonostante non veda l'ora!"

Ridacchio mentre gli rispondo "Hai la stessa faccia di quando stai per vedere uno scherzo che si compie! Congratulazioni Georgie, davvero"

Lo abbraccio con gioia dopo tanto, troppo tempo

"Solo che manca Fred questa volta.." risponde un po' meno malinconico del solito mentre mi stringe

"Ricorda cosa dice tua madre: lui è sempre nel nostro cuore"

E' sempre così: soffriamo, ma cerchiamo di consolarci a vicenda. Ci proviamo almeno.

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Capitolo 2
*** Il più bel giorno della mia vita ***


Quando mi sveglio il giorno dopo sento il letto vuoto, per l'ennesima volta. L'ho sognato: eravamo felici, ho sognato che ci saremmo sposati con George e Angelina. Si erano scambiati per prendere in giro noi e gli invitati, scordandosi che li riconosco quasi sempre. Ad esempio, quando ad Hogwarts venivano letteralmente a prendermi dal letto per sgusciare nelle cucine o a 'decorare la classe per il giorno dopo' o a fare un giretto nei dintorni, mi era difficile riconoscerli nel buio. Mi tornano in mente tanti ricordi ma uno prevale, mi guardo l'anello all'anulare sinistro e penso a quel giorno, un po' prima del giorno peggiore della mia vita:

Eravamo seduti su un albero, un po' per stare soli e un po' per evadere dal clima pesante che ora so essere di pre-guerra. Spesso ci ritagliavamo un angolino tutto nostro, amavo passare il tempo con i gemelli, ridevo tanto e mi distraevo dallo studio, ma, da quando avevo scoperto che i miei sentimenti erano ricambiati, adoravo anche stare sola con Fred. Quel giorno eravamo in silenzio, lui mi cingeva la vita con il braccio e sorrideva agitato, mi era nuova quell'espressione.

"Allora, mi vuoi dire che hai?" gli domandai sorridendo, come sempre quando c'era lui

"Oh beh nulla, stavo solo riflettendo se fra un po' di anni sarai ancora così bella, pensa che brutto se ti guarderò pensando 'Oh mio dio e questa è mia moglie? E' orrenda, dovrei tornare indietro in quel 30 maggio ed impedirmelo!" rispose giocondo

"Ah-ah come sei simpatico Fred Weasley! Saresti fortunato ad avere una moglie come me!" lo informai assumendo una faccia da finta offesa, dopo tutto ero abituata al suo modo di scherzare. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato, come se stesse aspettando qualcosa

"Aspetta un attimo, oggi è il 30 maggio.. Cosa significa Fred?!" mi agitai cominciando a realizzare le sue parole, sperando non fosse uno scherzo. Se così fosse stato l'avrei buttato giù e gli avrei fatto davvero male, parola d'onore

"Significa solo una cosa mia dolce Vì" rispose lui sempre più divertito dalla mia reazione, mentre estraeva dalla tasca una scatolina.

Dentro c'era un anello, era ricamato con un motivo a squame e al centro c'era una vera scaglia di drago con riflessi arcobaleno. Mi colpì molto, era semplice ma bello, specie considerato il mio fascino per quelle creature. Semplice e bello come il mio Fred.

"Violet De Rose, siamo giovani e innamorati, potremmo morire domani o forse fra pochi minuti. Potrebbe essere avventato, ma ti amo e voglio sposarti. Voglio avere un motivo in più per vivere, voglio combattere sapendo di avere qualcosa da costruire e tu sei la persona con cui voglio condividere tutto questo. Vuoi sposarmi?" sputasti fuori di botto, non so se te lo fossi imparato così bene a memoria o se arrivò al momento, ma so che solo una risposta mi balenò in mente, mentre tu mi guardavi con gli occhi sgranati

"Sì, mille volte sì Fred!" esclamai per poi baciarti nel bacio più profondo che abbiamo mai avuto, mentre ripetevo di amarti e tu facevi lo stesso.

"Mi spiace, meriti un vero anello ma date le condizioni attuali e il fatto che abbiamo appena aperto il negozio è tutto ciò che potevo darti. Me l'ha fatto Charlie, sperando ti piacesse comunque" mi confidasti un po' imbarazzato

"Non mi importa, è stupendo Freddie. E' il tuo dono per me, questo basta.. e per favore smetti di essere così serio, quasi non ti riconosco" dissi scoppiando a ridere e tu ti aggiunsi a quella risata.

 

Il più bel giorno della mia vita.

Comincio a pensare a qualcosa che non dovrei: deve esistere un modo per riaverlo, per quanto sia sbagliato e chissà a quale prezzo deve esserci. Non vorrei nemmeno pensarci, ma mi manca da troppo tempo.

Oggi è domenica, il negozio è chiuso quindi io e George dovremmo andare alla Tana per stare con gli altri. Non ci andrò, non voglio dare false speranze al mio più caro amico e quindi cercherò una soluzione per il bene di tutti noi in silenzio.

"Ehi Vì, andiamo?" mi chiede George bussando alla mia camera

"Non mi sento molto bene, nulla di grave ma preferisco stare a letto ed evitare di contagiare la tua famiglia. Tu va pure, ci vediamo dopo."

"Sicura? Non hai bisogno di nulla, posso restare se vuoi"

"No, grazie. A dopo Georgie"

"Come preferisci, ciao Vì"

Aspetto di sentire la porta chiudersi, per poi spiare dalla finestra che esca. Quando vedo il rosso sparire mi alzo e mi vesto, nulla di particolare: devo solo andare in biblioteca. Mentre cammino per strada osservo le persone che parlano e ridono, le invidio.. sono così.. serene..

In biblioteca mi dirigo nel reparto Arti Oscure, mi scorre un brivido lungo la schiena ricordando le orribili cose che ci troverò. Non mi aspetto di trovare un libro che dica in grande e grosso 'RESURREZIONE', non so nemmeno se sia possibile, ma da qualche parte devo pur cominciare. Setaccio ogni scaffale, ogni copertina, apro qualche tomo ma non trovo nulla che mi interessi. Mi tornano in mente la pietra filosofale e i doni della morte: la pietra fallì con il fratello che la usò, inoltre non ho idea di dove sia.. ma ora so cosa fare, chi cercare: la Morte.

Guardo un attimo l'ora e mi rendo conto che George non dovrebbe essere ancora tornato, ma lo sarà a breve e quindi devo sbrigarmi. Riperlustro gli scaffali e non trovo nulla. Avrei dovuto immaginarlo: come può essere un essere fisico? Era un puro concetto. Sospiro abbattuta, poi ritorno a casa. Come se non bastasse sento George cercarmi in giro.

"Sono da basso, stavo curiosando qui attorno per svagarmi un po'" gli urlo informandolo

"Ah eccoti" dice entrando nel negozio sorridendo "Mi stavo preoccupando. Mamma mi ha fatto portare un po' di cibo e dolcetti e mi ha detto di dirti di riprenderti, ne vuoi?"

Ricambio il sorriso, entrambi sono spenti, ma è qualcosa

"No tranquillo, è davvero dolce comunque" lo abbraccio, a volte mi pento di non dirgli mai che gli voglio bene. E' solo che non sono fatta così, anzi lui e Fred hanno sempre tirato fuori quella piccola parte emotiva di me.

"Come siamo affettuosi, hai bisogno di qualcosa?" ridacchia piano, un piccolo momento di scherno perché in realtà sa cosa provo.

"Idiota.." ribatto sciogliendo l'abbraccio. "Sei già a casa?"

"Sono passato a vedere come stavi, se non è un problema volevo uscire con Angelina e rimango da lei stanotte" mi informa

"No va benissimo, era un malessere passeggero" non sono sicura mi creda, ma almeno fa finta.

"Ci vediamo più tardi Vì, se vuoi raggiungerci ne siamo felici" conclude con un occhiolino

"Va pure a pensare i dettagli sulla cerimonia, ciao George. Passate una bella nottata" insinuo salendo e andando in camera

Mi stendo a letto, sono affranta nonostante non avessi grandi aspettative. Involontariamente, ad occhi chiusi, ripenso alla storia dei tre fratelli. Non riesco proprio a vedere la Morte come un concetto astratto, cozza con la storia: qualcuno deve pur avere dato loro i doni. Ma come?

Credo di essere una ragazza abbastanza sveglia, se sono stata smistata nei Corvonero ci deve essere un motivo, ma non riesco a risolvere questo enigma: la Morte c'è o non c'è? Rifletto a lungo e poi capisco di essere un' idiota! Non la vedi, ma c'è: il mantello la copre! Perfetto, presumendo sia vero come vederla? Dove trovarla? Sicuramente dove qualcuno muore, ma non voglio uccidere per salvare un'altra persona.. in un ospedale invece dovrebbe apparire, alcuni muoiono lì. Ora il problema più grande: come vederla? Gli incantesimi non funzionano. Sono troppo ottusa, forse non sono io che devo andare da lei, ma il contrario. I fratelli sfiorarono la morte e Lei si presentò davanti a loro. E' folle, ma forse ho un piano: un giorno, a casa Weasley, Hermione ricordò di quella volta in cui Harry la superò a lezione di Pozioni, certo ci riuscì grazie al libro corretto del 'Principe Mezzosangue', il punto è che il Distillato della Morte Vivente può essere ciò di cui ho bisogno. Fortuna vuole che sia brava a creare pozioni, non so se così brava. Inoltre la pignoleria di quella ragazza ha ribadito e marcato gli errori, quindi dovrei riuscirci. Spero.

Prendo gli oggetti che mi servono e gli ingredienti, seguo la ricetta cercando di ricordare bene le correzioni. Ci vuole un po' e quando ho finito è rosa acceso, non pallido. Sospiro e rifaccio tutto. Questa volta il colore è giusto, ma non posso berla qui: che succede se George torna e mi trova a terra mezza morta? Fallisco, ecco cosa succede.

Penso intensamente a una piccola cascina abbandonata dove andavo a volte con Fred e mi materializzo dentro.

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Capitolo 3
*** Voglio provarci ***


 

E' cupa, buia, desolata. Non la ricordavo così, era magica quando ero qui con il mio Fred; era un posto fuori dal mondo, nostro. Lo sarà di nuovo, dico a me stessa per poi avvicinare la pozione alle mie labbra. Esito per un attimo, ho aumentato alcune dosi per essere più vicina alla morte ed ho paura di ritrovarmi fin troppo vicina. Penso al mio amore perduto e la bevo, è amara e brucia nella gola e nello stomaco. Vedo tutto nero e sento molto freddo. Mi guardo in giro fino a vedere del grigio intorno a me, mi alzo dal mio corpo che rimane a terra. Cerco qualcosa intorno a me: nulla. Allora sento una folata gelida dietro di me e la vedo: alta, nera, imponente e spaventosa. E' questo quello che hai visto, Fred?

"Tu sei la morte, vero?" domando con un filo di voce. Lei non risponde.

"Sono morta?" ancora nulla

"Perchè non mi prendi con te?" riprovo

"Voi umani con le vostre solite stupide domande.." commenta cupa e profonda

"Rispondimi, per favore"

"Non sei morta, mi stai facendo perdere tempo"

"Non era mia intenzione trattenerla, mi scuso. Io avrei bisogno di una cosa. Vorrei una persona indietro, è possibile?"

"Sciocca umana!" tuona Lei "Io trascendo tempo e spazio, solo perché tu mi veda non significa che non sia anche da altre persone. Hai idea di quanta gente muoia nello stesso momento?"

"Chiedo scusa" rispondo tremando "Che mi dice sulla mia domanda?"

"Può darsi. Mi vedete come un ingiusto mostro che toglie, io mantengo solo l'equilibrio."

"Fred Weasley, morì nel 2 maggio 1998. Cosa devo darti per farlo tornare?" domando mentre sento le lacrime farsi strada in me

"Equilibrio" risponde secca

"Che significa? Che deve morire qualcun' altro al suo posto?" mi rendo conto di avere più paura di quanto pensassi

"Stupida, parli come fosse una sciocchezza. Pensi sia facile mantenerlo? Provaci, ti va?"

"Che cosa significa?" chiedo confusa

"Vuoi provarci?"

Mi mette alle strette e io sto perdendo tempo, non so per quanto resterò addormentata. Sembrerebbe uno scambio di vite, ma se mi sbagliassi? Se mi stesse facendo credere questo per raggirarmi? E soprattutto, vale la pena rischiare? Sì. Per me, per George, per la sua famiglia vale la pena.

"Voglio provarci, che devo fare?"

Non risponde, ma sento l'eco di una risata profonda e capisco che forse mi ha fregata. Vedo di nuovo nero, poi mi accorgo di essere in piedi e sento il frastuono di quella battaglia. I colori diventano nitidi e poi divengono forme: eccomi fra i due gemelli rossi a combattere l'esercito di Voldemort. Ricordo ogni attimo di questo orribile giorno, tante le volte che l'ho rivissuto negli incubi che sono seguiti.

Reprimo l'istinto di abbracciare Fred per tenere d'occhio Rookwood. Non tarda ad arrivare l' esplosione che porterebbe via una parte di me, quindi gioco d' anticipo e spingo via Fred con un incantesimo. Il muro crolla, ma non su di lui questa volta, almeno non mi sembra. Preoccupata mi precipito verso di lui

"Stai bene?" gli chiedo porgendogli la mano per rialzarsi

"Sì, non sapevo che la mia ragazza fosse un occhio di falco! Sei grande!" Mi sorride e io per un attimo rimango incantata alla sua vista, al suo sorriso, alla sua pelle. Non ho il tempo di baciarlo, poichè vedo la sua espressione diventare terrore mentre guarda dietro di me: George è a terra. Sì è distratto per vedere se il fratello fosse stato colpito e lo è stato lui. Corriamo verso di lui, ma non c'è battito. Sento Fred scoppiare a piangere e il mio cuore si spezza di nuovo mentre lo stringo a me. Non doveva andare così. Tutto si ferma, nessun rumore e Lei è davanti a me

"Prendo lui o ci riprovi?" mi chiede, non vedo il suo volto ma sono quasi sicura stia ghignando

"Ci riprovo" replico decisa e testarda

 

Ritorno allo stesso punto di prima, ora credo di sapere cosa fare.

"Fred, George, venite qui, ora!" urlo, devo portarli via

"Che c'è?" chiedono all' uninsono una volta raggiunta

"E' troppo pericoloso qui, cambiamo postazione" suggerisco e loro sono d'accordo

"Forse so dove andare" Fred ci prende entrambi e ci materializza in un altro punto del castello, è più al riparo ma abbiamo comunque abbastanza visuale per combattere.

Sento la paura dentro di me che scava e si contrasta all' adrenalina che scorre nelle vene. Non so per quanto difendiamo la scuola e i nostri compagni, sembrano secoli. Cerco di difenderli, non posso perderli. Poi tutto finisce, la voce di Voldemort si fa spazio fra le macerie, i morti e i vivi; dice che vuole solo Harry, quindi è il momento di andare nella Sala Grande a controllare le vittime. Prima di andare però Fred mi tira a sè e mi bacia, per poi stringermi poggiando la testa sulla mia e in breve si aggiunge George.

"State tutti bene?" chiede quest' ultimo

"Sì, Georgie, tu?" risponde il fratello

"Tutto apposto, Vì?" mi domanda, mentre mi godo quel profumo, quella stretta, quell' amore che Fred solo mi trasmette

"Tutto bene, è solo il timore represso che vuole uscire" li rassicuro

"Allora andiamo"

Tengo la mano del mio ragazzo, dopo anni che non lo vedo mentre lui non lo immagina nemmeno. Una volta all' interno della Sala Grande vediamo i Weasley in cerchio intorno a qualcuno, non può essere. Guardo chi manca e mi dico che non è giusto. I gemelli corrono incontro alla famiglia, piangono tutti. Incredula guardo a terra quei lunghi capelli rossi e il bel viso freddo e vuoto di Ginny. Di nuovo tutto si ferma e Lei è di fronte a me

"Vuoi riprovarci?"

Sono testarda, non stupida quindi rispondo di no e ci ritroviamo davanti al mio corpo, in mezzo al grigio.

"Se salvo una vita ne prendi un'altra, è questa la logica?" chiedo disgustata

"Più o meno. Puoi darmi la tua e la morte del ragazzo non avverrà, come quella di nessun altro eccetto quella che mi offri, ovviamente"

"Perché non quella di un Mangiamorte, per esempio?"

"Perché faccio io le regole e tu mi hai disturbato per i tuoi comodi. Non sono uno strumento per umani"

"Hai detto che non sei ingiusta"

"Ogni scelta ha le sue conseguenze, sciocca. Giocare con me ha il costo della vita"

Mi sento completamente vuota e stupida: ho agito di impulso e ora mi ritrovo a non poter avere mai un futuro con Fred. O vivo io o vive lui, entrambe a mio svantaggio.

"Dammi solo mezz' ora e poi prendi me, se trascendi il tempo per te non è un problema, no?" piango, so cosa fare: voglio che viva con la sua famiglia, felici. Potrei essere io al suo posto, ma non lo sento giusto.

"Se mi inganni, prenderò 3 vite" conclude mentre io riprendo possesso del mio corpo.

 

 

Mi alzo, fa freddo qui ma meno di prima. Asciugo le mie lacrime mentre mi materializzo nel negozio e appena arrivo sento i fratelli trafficare su un nuovo oggetto.

"Fred?" lo chiamo avvicinandomi

"Vì!" esclama lui girandosi verso di me "Cominciavo a credere fossi scappata con uno più bello di me!"

"Ne avrebbe già trovati meglio di te, Freddie" lo canzona George

Per tutta risposta lo bacio stringendomi a lui, assaporo quel bacio. Dal sapore delle sue labbra, al suo respiro, le sue mani che mi trattengono dolcemente a lui.

"Volete che vi lasci soli?" chiede il fratello, ricordando che è proprio di fianco a noi.

"No, Georgie. Devo uscire un attimo, mi sono dimenticata di prendere una cosa" rispondo ridendo

"Puoi prenderla più tardi" replica Fred, baciando l' incavo del collo, io passo la mano fra i suoi morbidi capelli.

Se solo sapesse, penso. Se solo avessi abbastanza tempo; ma per ogni secondo in più che passo con lui, uno meno vorrei andarmene.

"Fa il bravo e ci vediamo dopo, ok?" gli mento con un sorriso e lui mi bacia di nuovo. Odio dovermi staccare da lui, ma lo faccio per poi dare un bacio sulla guancia a George.

Torno nella cascina, mentre rivolgo un pensiero di addio alle persone più care che ho.

Mi guardo nel piccolo specchio, ciò che sto per fare è un incantesimo non brevettato. Posso solo augurarmi con tutta me stessa che funzioni.

Osservo il mio riflesso e sussurro "Oblivion maximum". Per quanto abbia studiato ed ideato, dovrei scomparire dalla mente di ogni persona che mi abbia conosciuta o vista, sparirò dalle foto e dagli scritti. E' più potente del normale incantesimo di memoria, per tanto più difficile.

"Sono pronta" affermo. Mentre la Morte viene a prendermi io sparisco dalla foto dell'ultimo giorno di scuola con George e Fred, quella in cui siamo al matrimonio di Bill e Fleur, dalla vita della persona che amo. Preferisco viva senza conoscermi, senza che io esista. Lui merita la vita con suo fratello e i suoi familiari, non io. O meglio, lui la merita più di me.

Spero solo di essere completamente sparita dall' esistenza di tutto e tutti.

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