The Count Mickey Dragul

di disneylover03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Premessa: la storia e i personaggi non sono di mia invenzione ma appartengono ad una bravissima artista che ha pubblicato questa versione alternativa del conte Dracula (diversa sia da quella di Bram Stoker, sia dalla parodia uscita sul fumetto di Topolino "Dracula di Bram Topker") sotto forma di fumetto e con protagonisti i personaggi Disney.
Nonostante questa ragazza sia italiana, pubblica i suoi fumetti su un sito straniero, quindi in inglese. Così ho deciso di contattarla e chiederle se potevo tradurre la sua storia in italiano e postarla qui in versione fanfiction, e lei ha accettato!!

Quindi ecco a voi la meravigliosa storia del conte Mickey Dragul!!


Capitolo 1
Era una fredda notte d'inverno. Da poche aveva cessato di nevicare e tutto era ricoperto da un manto bianco. Tutto era immobile.
Almeno fino a quando quel silenzio non fu interrotto da uno scalpitare di zoccoli.
Una topolina a cavallo del suo destriero bianco fuggiva da tre banditi. Si facevano chiamare "Banda Bassotti" ed erano i criminali più temuti di quel tempo.
All'improvviso un lampo illuminò uno spaventoso castello in lontananza, seguito dal potente rombo di un tuono che fece impennare i cavalli dei tre banditi per lo spavento.
"Fermi!!" gridò uno di loro, spaventato dalla vista di quel posto spaventoso. Sapevano benissimo tutti e tre a chi appartenesse quel castello.
"Il conte ci ucciderà! Andiamo via di qui!" esclamò il secondo.
"Via via via!!" urlò il terzo, e tutti insieme fuggirono lontano da quelle terre.
Intanto la topolina continuava a cavalcare, ma non sentendo più il fiato dei tre cavalli che le stavano alle calcagna, si voltò.
"Ma che...?" si chiese non vedendo più nessuno.
Ci fu un altro lampo improvviso e un altro rombo di tuono. Questa volta fu il suo cavallo a impennarsi facendole perdere l'equilibrio.
La povera topolina cadde nella neve, mentre il cavallo fuggì.
Lei si rialzò e si ripulì, ma un secondo dopo ricadde a terra spaventata.
Davanti a lei, in groppa ad un purosangue nero, c'era un essere interamente vestito di nero, con sopra un mantello rosso, un cappello piumato in testa e sul viso una spaventosa maschera di ferro.
La poverina era letteralmente bloccata dalla paura.
"Ti prego, non avere paura." disse improvvisamente l'essere. Si tolse la maschera e mostrò un viso dolce e un tenero sorriso. Anch'egli era un topo.
"Non voglio farti del male."
Lo sconosciuto scese da cavallo e si avvicinò alla topolina tendendole la mano.
"Io sono il conte Mickey. Qual è il vostro nome?" chiese.
Lei esitò un attimo, ma poi, rassicurata da quel sorriso , prese la mano del conte.
"Il mio nome è Mina. Mina Murray."

"Mia nipote Mina è scomparsa! E voi dovete trovarla!"
Il signor Mc Duck osservava i suoi interlocutori con espressione dura.
Dinanzi a lui c'erano Oswald VanHelsing e sua moglie Ortensia.
Il primo era un coniglio dall'aria furba. Indossava una camicia bianca con sopra una giacca marrone, dei pantaloni beige e silla testa un cilindro dello stesso colore della giacca e un paio di occhiali tondi simili a quelli degli aviatori. Era famoso per essere un abilissimo cacciatore di vampiri.
Ortensia invece, era una bella e delicata gattina dall'aria aristocratica. Portava un lungo abito stretto in vita color verde scuro e sulla testa un cappellino dello stesso colore.
Scrooge Mc Duck era invece un vecchio e nobile papero. Vestiva sempre in modo impeccabile ed era famoso per essere ricchissimo, tirchio e scorbutico.
"Perchè vi siete rivolto a mio marito, signor Scrooge Mc Duck?" chiese Ortensia.
"Perchè sono sicuro che Mina è stata rapita dal conte Dragul!"
"Cosa!? Quel conte Dragul?" esclamò spaventata la gattina.
"Ehi! Aspetti un attimo! Lei ha permesso che sua nipote viaggiasse da sola nel territorio del conte senza una scorta!?" urlò Oswald.
"Era troppo costoso!" esclamò Mc Duck.
"Quindi quello che si dice su di voi è vero! Siete così tirchio!" gridò Ortensia.
"Lui vuole che noi liberiamo sua nipote dalle grinfie del conte!" disse Oswald.
Improvvisamente si sentirono dei rumori provenire dall,esterno dello studio.
"Scusate un attimo."
Oswald si avviscinò alla porta e aprendola fece cadere all'interno della stanza colui che era stato la causa dei rumori. Era un topo alto, elegantemente vestito.
"Se eravate così interessato alla nostra conversazione potvate bussare!" esclamò sarcasticamente Oswald.
Il topo si alzò e si ripulì i vestiti.
"E lui chi è?" chiese Ortensia.
"Ha-cha-cha! Ciao bellezza!!" esclamò il nuovo arrivato vedendo la gattina.
"Ehi! Lei è mia moglie!" esclamò Oswald afferrando il topo per il naso.
"Oswald VanHelsing! Lasciate andare il duca Mortimer immediatamente! Lui è lo sposo che ho scelto per Mina!" urlò il signor Mc Duck sbattendo un pugno sul ripiano della scrivania.
"E adesso andate e trovate mia nipote! Ogni minuto è prezioso! Mina potrebbe diventare un vampiro!"

Intanto al castello del conte, in una sala da ballo, coppie di fantasmi danzavano fluttuando nell'aria.
Al centro, Mickey e Mina volteggiavano a ritmo di musica.
Mina era un topolina dal viso dolce. Aveva i capelli lunghi sovrastati da due grandi orecchie rotonde, che per l'occasione erano stati agghindati con qualche fermaglio. Indossava un vestito di un celestino chiaro che le lasciava coperte le spalle.
Mickey invece indossava una semplice camicia nera e sopra una giacca dello stesso colore. Anche i pantaloni erano neri.
La topolina era del tutto ignara del fatto che Mickey fosse un vampiro.
"Oh Mina" pensava il conte " da quano sei entrata nella mia vita, non mi sento più solo. Sei arrivata come una luce che ha illuminato il mio cuore e ha portato nel mio petto un calore che non avevo mai provato prima..."
Mickey si avvicinò lentamente al collo di Mina.
Stava per morderla, ma fortunatamente riprese il controllo di se stesso. Appena in tempo.
"No!!" urlò portandosi una mano alla bocca. Si allontanò bruscamente da lei e cadde a terra. Tremava tutto.
"Mickey!! Mickey non preoccuparti, ci sono qua io! Sta calmo..." diceva Mina che si era chinata per aiutarlo.
"Mickey è la terza volta questa settimana che ti succede..."
"S-sto bene a-adesso... Non p-preoccuparti Mina..."
"Se c'è qualcosa puoi dirmelo... Ti prego..." disse Mina.
"Molto bene Mina, ora so che posso dirti la verità. Ti dirò tutto!" rispose Mickey.
"Si mio signore, le dica tutto così lei scapperà a gambe levate." disse una voce inquietante alle loro spalle facendoli sobbalzare.
Mina per lo spavento si strinse a Mickey.
"Ma che...Emily! Volevi far morire Mina di paura!!?"
A parlare era stata Emily, una fantasma dalle sembianze femminili. Era vestita come una sposa e portava in una mano un mazzo di fiori e nell'altra una candela. Aveva il viso continuamente rigato di lacrime e al centro del suo petto si poteva vedere un bagliore rosso. Era il suo cuore.
"Sfortunatamente no, signore. Stavo facendo un giro per il bosco che si trova atorno al castello, quando ho visto un cacciatore di vampiri...con le sembianze di un mostro e...credo voglia attaccare il castello!!" disse Emily.
"Un cacciatore di vampiri!?" urlò spaventata Mina.
"Un cacciatore di vampiri...un mostro... Oh no! Di nuovo!! Mina, prometto che ti spiegherò tutto. Ma ora tu sei in pericolo! Ti porto in un posto sicuro!!" esclamò Mickey trascinando Mina in una stanza al piano superiore.
"Qui vive Madame Leota. Lei è molto potente, sarai al sicuro. Non preoccuparti per me, starò bene." spiegò Mickey.
"Mickey ti prego non andare..."
"Devo andare... Buonanotte Mina!" sussurrò lui prendendo il viso della topolina tra le mani e baciandola, per poi correre vi


Salve popolo di EFP!!!
Come state? Io benissimo e sono felicissima di aver cominciato questa nuova fanfiction!!!
Mi sono letteralmente innamorata di questa storia e sono onorata del fatto che questa ragazza mi abbai permesso di portarla qui e farla leggere a tutti voi.
Come avrete potuto notare i personaggi sono abbastanza particolari, e oltre a Topolino e Minnie (Mickey e Mina) abbaimo un'altra coppia che io personalmente adoro: Oswald e Ortensia.
Per chi non li conoscesse sono i primi personaggi creati da Walt Disney, quindi predecessori di Topolino e Minnie, che però ne perse i diritti perchè furono comprati da un'altra società.
Tornando alla storia, in questo primo capitolo abbiamo cominciato a conoscere i nostri personaggi. Piano piano vedremo svilupparsi la trama e conosceremo più a fondo il personaggio di Emily.
Bene, credo di avervi detto anche troppo!!
Ci vediamo al prossimo aggiornamento! Baci
disneylover03





 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 
"Voi sapete, VanHelsing, che il conte Dragul ha davvero una brutta reputazione!" 
Colui che aveva appena parlato era il famoso professor Ludwing Von Drake, un vecchio ma arzillo papero esperto di qualsiasi cosa. Chiunque cercasse una soluzione a un problema o avesse bisogno di una spiegazione su qualsiasi campo scientifico, storico ecc...la chiedeva a lui. E puntualmente il professore sapeva la risposta. 
Proprio per questo Oswald si era rivolto a lui per avere più informazioni sul famoso ma altrettanto misterioso conte Dragul. 
"Come mai professore?" chiese il coniglio incuriosito. 
"Bhe, è molto semplice. Ascoltate attentamente: il conte è l'ultimo discendente di una lunga dinastia di vampiri con un passato sanguinario! Infatti fin dal Medioevo, questa famiglia è una delle più pericolose della storia..." 
"Credo che tu stia dimenticando di aggiungere un piccolo dettaglio zio! Grazie a questa reputazione il nostro paese non ha subito nè invasioni nè guerre! Grazie al conte!" 
La spiegazione del professore fu interrotta da un giovane papero sedutogli affianco dal modo di parlare un po' incomprensibile. Il suo nome era Donald Duck ed era il nipote del professore.  
"Donald! Tu e VanHelsing dovete venire con me!"  
La discussione fu interrotta da Horace Horsecollar, un giovane cavallo amico di Donald. 
"Horace! Che succede?!" domandò preoccupato il giovane papero. 
"C'è stata una fprte esplosione vicino al castello, dobbiamo andare!!" rispose Horace. 
" Cosa sarà stato!? Andiamo!!" 
 
In effetti l'esplosione c'era stata davvero, ed era stata causata dalla furiosa lotta tra Mickey e il mostruoso cacciatore di vampiri che voleva distruggere il castello. 
"Credevo che fossi soddisfatto!" urlò il topo. 
"Prima hai distrutto la mia famiglia, poi la mia vita! E adesso vuoi distruggere la sola cosa che mi resta?! Il mio unico amore! Bene... Non ti permetterò di farlo! MAI!!" gridò ancora rimettendo apposto la sua spada e scaraventandosi addosso al mostro. 
Mickey all'apparenza poteva sembrare un topo piccolo e debole, ma in realtà aveva una forza incredibile, grazie anche al fatto di essere un vampiro, soprattutto quando perdeva il controllo...
Così riuscì a scaraventare il mostro, probabilmente dieci volte più grande di lui, lontano per poi inviargli contro un esercito di pipistrelli che lo distrussero completamente. 
Solo allora si accorse di aver esagerato e ritornò in sè.
"Di nuovo... Ho perso il controllo di nuovo!!" esclamò cadendo in ginocchio e coprendosi le mani con il volto.
In quel momento qualcuno gli puntò una pistola alla testa.
Era Oswald VanHelsing.
"Tu devi essere... VanHelsing." disse freddamente Mickey intuendo chi si trovava alle sue spalle.
"Si... Ma non sono qui per te." rispose Oswald.
"Oh... Allora perchè sei qui?" chiese il topo con un sorriso sarcastico.
"Lo sai il perchè conte! Sono qui per Mina per riportarla da suo zio! Dimmi dov'è..."
Oswald non fece in tempo a finire la frase perchè Mickey si girò improvvisamente, gli bloccò il braccio con cui impugnava la pistola e lo afferrò prepotentemente per il colletto della camicia.
"Ecco perchè a volte odio voi umani!! Voi non pensate prima di agire! Scometto che non ti sei mai chiesto quale fosse l'opinione di Mina!" urlò Mickey in preda alla rabbia.
Poi si ricompose e lasciò andare il povero Oswald che si toccò il braccio dolorante.
"Ascolta." continuò il topo "Mina è una ragazza fantastica, intelligente, dolce e con un grande cuore. Ma suo zio ha sempre dato più valore ai soldi che a lei. Deve decidere da sola se tornare o no!"
Poi Mickey salì in groppa al suo purosangue e corse verso il castello.
"Ehi, aspetta!" urlò Oswald.
"Non preoccuparti VanHelsing, ci incontreremo ancora!" rispose Mickey.
"Il conte è forte... Molto forte! Mi ha quasi rotto il brac..."
"Oswald!!"
I pensieri del coniglio furono interrotti da una voce alle sue spalle.
"Ma chi..."
Non riuscì a finire la frase perchè Ortensia gli arrivò addosso e lo baciò.
"Per fortuna sei salvo tesoro mio!" gli disse poi abbracciandolo.
"Tranquilla Ortensia... Sto bene."
"Ehi Ozzie! Hai incontrato il conte?" gridò Donald scendendo dalla carrozza e correndo incontro all'amico.
"Si... Ma non tutto quello che si dice su di lui è vero..."
"Davvero!? VanHelsing il conte somiglia a un demone?"
Oswald, Ortensia e Donald lo guardarono interrogativi.
"Non fate caso a lui... A volte parla come un idiota!" disse sottovoce il giovane papero.
"Forse è la vecchiaia..." rispose Ortensia
 
Al castello intanto, Mina guardava fuori dalla finestra della stanza di Madame Leota in attesa del ritorno del suo Mickey. La preoccupazione l'assaliva.
"Oh non preoccuparti per il conte mia cara... In questo momento sta già tornando al castello." 
"Ehi ma... Chi ha parlato?" chiese Mina spaventata.
"Ho parlato io."
La voce proveniva dalla sfera di cristallo che si trovava sul tavolo e dentro la quale si poteva vedere il volto di una donna.
"Io sono Madame Leota, e tu devi essere Mina, il solo ed unico amore del conte!" 
"T-tu mi conosci? Come..." chiese la topolina.
"Si mia cara... Il conte non fa altro che parlare di te. Lui ti ama da impazzire Mina! Ma... Il conte probabilmente ti nasconde un segreto. Ha paura di rivelartelo, perchè non vuole perderti. Forse lui non vuole, ma... Io perso che tu debba sapere qual,è questo segreto!" disse Leota.
Mina cominciava a spaventarsi. Quale terribile segreto gli aveva nascosto Mickey?
"Forse tu conosci la leggenda del conte Dragul, il sanguinario..." continuò la donna "Lui è quel conte!"
"Cosa?!" urlò Mina sconvolta "N-non ci posso credere... Il mio amore... Il mio Mickey... Lui è il terribile Conte Dragul... Non può essere vero!!"
"Mina il conte è nel cortile..." disse Madame Leota.
 
"Grazie Zamfir..." disse Mickey scendendo dal suo cavallo e accarezzandolo.
Appena mise piede a terra cadde in ginocchio.
"S-sono così stanco..."
Improvvisamente però si ritrovò una spada puntata alla gola.
Davanti a lui c'era una Mina a dir poco sconvolta e delusa, con le lacrime agli occhi.
"Non credo ai miei occhi..." disse.
"Mina..."
"Tu, il dolce e gentile Mickey che io amo... sei il mostro che ho sempre odiato! Il sanguinario conte Dragul!" 
Le lacrime cominciarono a scorrerle sulle guance.
"N-non so... Se ucciderti o... Dimenticarti..." disse la topolina con voce rotta dal pianto.
Mickey abbassò il capo e le lacrime gli rigarono il volto.
"Uccidimi Mina... Tu sai che in tutta la mia vita mi sono comportato come un mostro... L'ho fatto per proteggere il mio territorio... Mi dispiace Mina... Io ti amo più della mia stessa vita... Se tu hai sofferto per me, hai ragione di odiarmi. Perciò uccidimi Mina! Me lo merito..."
Aveva appena finito di parlare quando un raggio di sole entrò dalla finestra colpendo la schiena del povero topo che urlò per il dolore.
"No Mickey!!!" gridò Mina cercando di proteggerlo.
"Leota! Apri la porta!!"
Mina aiutò Mickey a salire in camera sua.
"Mina... Cosa..."
"Dimentica quello che ti ho detto Mickey... Io ti amo..."
"Allora è vero che l'amore può qualsiasi cosa..." disse Madame Leota che aveva visto tutto.
 
"Mina... Mi dimenticherai per il mio passato?"
Mickey era steso sul letto di pancia in giù. Sulla schiena aveva numerose bruciature. Mina era seduta accanto a lui.
"Sono pronta per accettarlo Mickey... Perchè ti sei pentito... Perciò resto... Amore mio." disse lei baciandolo in fronte.
Mickey allora si alzò e la baciò e poi le sorrise.
"Ehm... Signore..."
I due sobbalzarono.
"Emily?!? Vuoi smetterla di apparire in questo modo!?!" urlò il conte.
Emily rise.
"Siete così carino quando vi spaventate... Ad ogni modo, il dottore è qui e.... Mina, Madame Leota vuole vederti." rispose il fantasma.
"Salve a tutti!" 
"Buon giorno Goof!"
Il personaggio entrato nella stanza era il dottore personale del conte. Il suo nome era Goofy. Era un tipo un po' strano, ma anche un eccellente dottore.
"Cosa ti è siccesso Mick!? Hai la schiena completamente bruciata!" disse.
"Conte, forse è meglio che io accompagni Mina nella stanza di Leota..." disse Emily.
"Si forse è meglio... Mina, ci vediamo più tardi..." disse Mickey.
"Seguimi!"
Mina seguì il fantasma per i corridoi del castello. Mentre fluttuava, Emily canticchiava un malinconico motivetto.
"Emily... Hai una bellissima voce!" esclamò Mina.
"Oh… Grazie Mina! Nessuno mi aveva mai fatto un complimento del genere!”
"Bene!! Vedo che state diventando amiche!" esclamò Madame Leota vedendo le due entrare nella sua stanza.
"Devo ringraziarti Mina." continuò "Hai perdonato il conte nonostante il suo passato. Vedi, mia cara, il conte Mickey appartiene ad una famiglia conosciuta per la sua malvagità sanguinosa e potente. A differenza degli altri vampiri di questa famiglia, Mickey è di natura dolce e gentile. Suo padre, però,  voleva che fosse spietato, crudele e assetato di sangue come lui! Ma una notte, un feroce cacciatore di vampiri distrusse l'intera famiglia di Mickey! Spaventato, il giovane Mickey, si rifugiò nella mia stanza, ma il cacciatore fu più veloce... Mickey era in trappola!! Io sapevo che aveva paura, ma non mi sarei mai aspettata la sua reazione! Scatenò un potere più grande di quello dei suoi genitori! Da allora nacque la leggenda del sanguinoso conte. Per tutta la vita, Mickey ha imparato ad essere crudele e spietato come il padre. un vero demonio... Ma viveva una vita infernale... Finchè non sei arrivata tu, Mina."
"Leota? Madame Leota?"
La commovente storia del conte fu interrotta da una voce proveniente da un altoparlante. Era uno dei fantasmi di guardia del castello.
"E adesso che c'è!?" esclamò Madame Leota.
"Io e i miei fratelli abbiamo visto degli intrusi nel corridoio!"
"Intrusi?!? Spero stiate scherzando!!"
"Ci piacerebbe tanto, ma oggi no!"
"Oh no! Se trovano il conte sarà la fine!" gridò Emily.
"Emily! Sei un genio! Seguimi!" esclamò improvvisamente Mina precipitandosi giù per le scale.
"Grazie ma... Che cos'hai in mente?" chiese seguendola.


Sono tornataaaaaaa! Ecco qui il nuovo capitolo di questa fantastica storia! Abbiamo finalmente conosciuto il passato di passato di Mickey... Ed è davvero un storia commovente. Non so voi, ma la scena che preferisco di questo capitolo è il dialogo tra Mina e Mickey. Fatemi sapere nelle recensioni qual è la vostra preferita e anche quale personaggio vi piace di più!
Prima di andare vi spiego alcune cose:
-Ozzie è il diminutivo di Oswald
-Donald, come avrete capito, è Paperino
-il dottor Goofy è Pippo
-il professor Ludwing von Drake è Pico de Paperis
Bene adesso vi lascio. Ci vediamo al prossimo aggiornamente. Baci
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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
"AAAAAAAAAH!"
"Shh! Zitto idiota!" esclamò Donald rimproverando il povero duca Mortimer che si spaventava di qualsiasi cosa si ritrovasse davanti.
"Se qualche fantasma lo trova sarà meglio, Donald!" disse Oswald.
Era ormai da un po' che vagavano per i corridoi dell'oscuro castello del conte Dragul, alla ricerca di Mina e del padrone di casa.
Ma non sapevano di essere stati scoperti.
"Prendete questi parassiti e portateli nella sala del trono..." disse Madame Leota ai fantasmi guardiani.
"Con molto piacere, Leota!" rispose uno di loro.
Improvvisamente nel corridoio si sentì il battito di un cuore...sempre più vicino.
Oswald si fermò di colpo.
"Oswald! Cosa...?" chiese Ortensia vedendo il marito preoccupato.
"Ortensia...g-guarda là!"
In fondo al corridoio si intravedeva una figura bianca che portava una candela tra le mani. Si stava avvicinando...
Quando si accorsero che si trattava di un fantasma urlarono di terrore. E in quel momento furono catturati.
 
"Fantastico! Abbiamo urlato come delle ragazze!" esclamò Oswald irritato scatenando le risate di Emily e degli altri tre fantasmi.
"E adesso cosa ci succederà?" chiese Ortensia preoccupata.
"N-noi m-moriremo..." balbettò Mortimer.
"Ahahahahahah! Quel topo mi fa morire dal ridere!" disse uno dei fantasmi divertito.
"Ma tu sei già morto!!!" incalzò il fratello.
I quattro prigionieri furono condotti in una sala enorme, in fondo alla quale spiccava un maestoso trono sovrastato da una statua gigantesca raffigurante un drago.
"Wow... è terrificante e maestoso... in tutta la mia vita non ho mai visto una cosa simile!" disse meravigliato il coniglio.
"Arriva il conte..." disse Emily.
Da un lato della sala entrò un topo che indossava una maschera di ferro.
"Come osate entrare nel mio palazzo senza permesso!!! Sarete puniti severamente!" urlò.
Oswald però, avendo conosciuto il conte di persona, non era convinto del fatto che fosse proprio lui il topo che gli stava davanti. Così si scaraventò su di esso e gli tolse la maschera.
"Finalmente ti ho trovata...Mina!" esclamò soddisfatto.
La topolina, scoperta, lo guardò con rabbia.
"Molto bene, VanHelsing, mi hai trovata! Ma se pensi che tornerò da mio zio..."
"Minaaa! Aiutooo!"
"Emily!?!"
"Ma dove...?" chiese confuso Oswald.
"Viene dalla stanza del conte! Non c'è tempo per spiegare, vieni con me! Leota non fare uscire gli altri!" urlò Mina trascinandosi dietro il povero Oswald.
"Ehi! Aspetta, aspetta!" urlò il coniglio sempre più disorientato.
"Oswald! No!" esclamò Ortensia correndogli dietro, ma rischiò di essere afferata dal drago che sormontava il trono.
"Ortensia!!!" urlò Donald fermandola appena in tempo.
 
 Mina e Oswald correvano per i corridoi.
"Promettimi una cosa, VanHelsing...non fare del male al conte, capito!?" disse Mina.
"Cosa?"
"Prometti!!!!! Ti prego..."
"Io...io non posso...scusa..." disse Oswald.
"Sbrigati Minaaa!" urlò ancora Emily.
"Arrivo Emily!"
Appena i due entrarono nella stanza del conte, si trovarono davanti una scena spaventosa.
Emily lottava contro un'altra ragazza fantasma vestita esattamente come lei, ma con un'ascia in mano! Il suo nome era Constance.
"Mina devi portare Mickey via da qui!!" gridò Emily.
"Un'altra sposa!?" esclamò confusa Mina.
"Per di qua, signorina!!" fece il dottor Goofy a Mina. Lui e Mickey erano nascosti dietro una nicchia nel muro.
"Sto arrivando Mickey!"
Intanto le due spose fantasma continuavano a lottare fra loro.
"Fuori dai piedi!" urlò Constance colpendo Emily violentemente.
Si avvicinò lentamente a Mickey.
Mina si scaraventò sul conte per proteggerlo.
"No Mina!" urlò lui.
"Ora puoi baciare la sposa!" esclamò Constance alzando l'ascia.
Stava quasi per colpirlo quando...
"Fermati strega!!"
Dal cuore di Emily scaturì una potentissima energia che scaraventò dall,altra parte della stanza Constance e il povero Oswald.
"Che? VanHelsing?!" esclamò Goofy.
"Ah... Le mie povere orecchie..." disse il coniglio mezzo stordito.
"Non puoi sconfiggermi Emily! Ho già provato a mandarti via dalla Gracey Mansion... e posso farlo ancora!!" urlò Constance.
"No Emily! Non la ascoltare! Non sei sola ora, io credo in te... perche siamo amiche!!" esclamò Mina.
"A-amiche?"
Grazie alle parole di Mina, Emily si fece coraggio e tolse lìascia dalle mani della nemica.
"Va all'Inferno!!!" urlò colpendola.
Ci fu un bagliore fortissimo, poi l'urlo agghiacciante di Constance e infine il silenzio.
Emily cadde in ginocchio e cominciò a singhiozzare.
"Emily..." fece il conte.
"L'ho fatto... Finalmente ho sconfitto Contsance..." disse la fantasmina con voce rotta dal pianto.
"Su non piangere Emily... Io e Mickey ti dobbiamo la vita..." disse Mina posandole una mano sulla spalla.
"Grazie Mina."
"Che ci fai qui?" chiese Mickey a Oswald.
"Sono venuto per proporti una sfida, conte... Una piccola lotta fra me, il più grande cacciatore di vampiri di tutta l'Olanda, e te, il più grande e potente vampiro della Tranilvania! Che ne dici? Accetti la sfida?"
"Aspetta un attimo VanHelsing, il conte non può combattere in queste condizioni... Non ora!" disse Goofy.
"Tranquillo, non ho detto ora. Ci incontreremo domani, a mezzanotte nella foresta. Vedremo chi è il migliore!" rispose il coniglio.
"VanHelsing, una domanda... Come hai fatto a riconoscermi... nonostante avessi la maschera?" chiese Mina.
"Mia cara, sei una brava attrice, ma la maschera non poteva cammuffare la tua voce femminile! Ah, per quanto riguarda tuo zio... Mi paga per trovarti, non per portarti da lui." disse Oswald per poi andare via.
"Mina?" chiese Mickey che non sapeva nulla della storia del travestimento.
Mina arrossì violentemente.
"Bhe... io, ecco... Mi dispiace, volevo soltanto..." balbettò.
Mickey sorrise dolcemente.
"Tranquilla Mina. Va tutto bene." le disse baciandola.

"Donald dov'è il duca? L'ho visto cn te prima..." domandò Goofy al papero.
"Quell'idiota ha lasciato il castello non appena il drago si è mosso!"
"Il drago nella sala del trono?"
"Si!"
"A che pensi Ozzie?" chiese Ortensia abbracciando da dietro il marito.
"Sto pensando a quella sposa fantasma... Mina l'ha chiamata Emily, e il suo viso... mi è familiare... Donald! Devo chiederti un favore! Chiedi al professore Von Drake se può darmi tutte le informazioni sulla Gracey Mansion!" disse Oswald.
"Sicuro Ozzie, ma perchè?" chiese Donald.
"Quel fantasma ha salvato la mia vita e quella di Mina... Voglio aiutare quella povera anima... a ritrovare la pace."

"Oz...Ozzie..."
 Ortensia cercava di svegliare il marito che russava ancora.
"Ancora cinque minuti mamma..." farfugliò il coniglio con la voce impastata da sonno.
"Mi dispiace, bell'addormentato, ma devi alzarti..." continuò dolcemente la gattina. Si avvicinò alle sue labbra e lo baciò.
"Donald ha portato tutto quello che hai chiesto." disse poi.
"Molto bene!" esclamò il coniglio.
" Io sto uscendo..." disse Ortensia indossando il suo cappello più elegante e dando un bacio sulla guancia di Oswald.
Il coniglio afferrò alcuni fogli che aveva portato Donald e comincìò a leggere.
"Oh mio..." disse improvvisamente "O-Ortensia, ora ricordo!!" esclamò.
"Che succede?" chiese lei.
Sul foglio c'era la fotografia di una ragazza che assomigliava incredibilmente a Emily.
"La conoscevi... Ecco perchè ti era famigliare..." continuò la gattina.
"Un tempo eravamo amici... proprio come fratello e sorella. Inizialmente come tutti i bambini che rubano, vivevo per strada... Ma Emily mi prese sotto la sua ala... Mi ha insegnato a leggere e scrivere, e dato che era ricca mi dava i soldi per andare a scuola.... Io la proteggevo dai bulli e da chiunque la infastidisse... Non so perchè mi amasse così tanto... Oh, non sapevo fosse morta... Come posso dimenticarla?"
"Ascoltami bene Oswald VanHelsing! Tu non l'hi mai dimenticata! Stasera chiederai al conte se puoi parlarle..."
"Hai ragione Ortensia! Lo farò!"


Terzo capitolo della nostra storia completatoo! Finalmente stiamo riuscendo a capire chi è la misteriosa Emily...
Sono contenta di essere riuscita a rispettare i tempi della pubblicazione nonostante gli impegni... Mi piace tantissimo scrivere per voi!!! In più adoro questa storia (Ormai l'avrete capito)!!!! Bhe, che dirvi di più, spero vi stiate appassionando a leggerla, noi ci vediamo al prossimo aggiornamento!
Baci
disneylover03

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4 
A mezzanotte in punto, Oswald VanHelsing si trovava nel bosco. 
"Bei vestiti, hai cambiato sarto?" chiese improvvisamente una voce alle sue spalle. 
Il coniglio si voltò. Dietro di lui c'era Mickey in sella al suo purosangue. 
"Faresti meglio a non scherzare con me conte, questa volta non avrò pietà! Ma prima voglio chiederti se posso vedere la sposa fantasma...Emily." disse Oswald. 
"Oh... Va bene..." fece il conte alquanto sorpreso da quella strana richiesta. 
"Emily! Vieni qui per favore!" urlò poi il topo. 
Le orecchie di Oswald sentirono nuovamente il rumore di un cuore che batte farsi sempre più vicino, finchè dalla fitta nebbia non apparve Emily. 
Il coniglio deglutì, ma nonostante la paura restò fermo. 
"Perchè non scappa? Perchè Emily non lo spaventa?" chiese uno dei fantasmi guardiani a Mina che dal castello osservava la scena attraverso una delle sfere di cristallo di Leota. 
"Io penso che Oswald sia già spaventato...ma sta cercando di mantenere il controllo..." rispose la topolina. 
"E-Emily...mi riconosci?" balbettò il coniglio. 
La sposa lo osservò per qualche minuto, poi si voltò. 
"No! Emily ti prego non lasciarmi di nuovo!" esclamò Oswald afferrandola per un braccio. 
"D-di nuovo?" disse lei voltandosi di scatto. Lo guardò meglio e finalmente ricordò. 
"Oswald... Tu sei il mio Oswlad...." 
"Si Emily! Sono Osw..." 
Il coniglio fu interrotto da un potente schiaffo da parte di Emily. Mickey era rimasto impietrito. 
"Perchè l'hai fatto??" urlò il Oswald.
"Perchè non mi hai mai spedito una lettera!!" esclamò Emily. 
"Oh Oswy...quanto sei cresciuto!" disse poi con gli occhi pieni di lacrime abbracciando il coniglio.
"Emily...chi ti ha fatto questo? Ti assicuro che quando troverò quel bastardo gliela farò pagare cara!" disse Oswald. Anche il suo volto era rigato da lacrime.
"Vorrei dirtelo...ma è troppo doloroso da ricordare..." disse la sposa.
"Prenditi il tempo che ti serve Emily..." disse il conte che fino a quel momento aveva osservato la scena in silenzio.
"E tu, signor VanHelsing..." continuò levandosi il mantello di dosso "Preparati a lottare!!"
"Non penserai di spaventarmi... Ho sconfitto vampiri molto più pericolosi di te!"
"Rimpiangerai di aver detto questo, coniglio!"
Mickey si gettò addosso al povero Oswald facendolo cadere a terra.
"Mossa sbagliata!" esclamò Oswald che tirandogli un calcio lo fece volare dalla parte opposta.
Mickey si alzò a fatica dando le spalle all'avversario.
"Avanti...vieni VanHelsing... Voglio il tuo sangue!!" urlò il topo voltandosi e mostrando un'espressione tutt'altro che rassicurante.
"Che..?!" Oswald lo guardò sconvolto da quella reazione, ma non fece in tempo a reagire che il conte lo ributtò a terra e gli bloccò la testa.
"Lasciami!!" urlò il povero coniglio.
"Lo farò... Dopo aver succhiato ogni goccia del tuo sangue!" esclamò Mickey.
"Succhia questo!"
Oswald colpì il conte in pieno volto.
"Mickey!" esclamò Mina che aveva visto tutto dalla sfera di cristallo.
Il topo si alzò toccandosi la guancia dolorante. Oswald gli si avvicinò e gli puntò la pistola.
"Credi davvero che sia così stupido? So che non combatti sul serio!"
Mickey provocato da quell'affermazione usò il suo potere per scaraventare Oswald in aria.
"Cosa credi VanHelsing? Questo è il mio vero potere! Il potere che ho usato per proteggere la mia terra e con il quale ho distrutto interi eserciti!  Ma per te ho usato solo una minima parte di questo potere..." pensò il topo avvicinandosi al coniglio steso per terra.
"C-cosa...?" balbettò il povero Oswald. Si alzò a fatica tossendo e sputando sangue.
"Il m-mio s-stomaco..." balbettò ancora.
"In tutti i miei 443 anni ho visto quest scena molte volte." disse il conte pentito di ciò che aveva appena fatto.
"C-che cosa a-aspetti... Vieni! N-non ho p-paura!" esclamò VanHelsing, ma purtroppo era troppo debole e rischiò di ricadere. Fortunatamente Mickey aiutò a restare in piedi.
"Guardati... Sei debole e ferito! Non puoi combattere adesso, e io non ti farò del male!" disse il topo.
Ma improvvisamente Oswald, allarmato da un rumore, si parò davanti al conte.
"Sta giù!" urlò. 
Una raffica di proiettili li investì. Uno colpì il braccio del coniglio.
"Il mio braccio! Dannato bastardo il mio braccio!" 
"Helsing!" esclamò Mickey. Poi si voltò nella direzione da cui erano partiti i colpi.
"Chiunque tu sia... Preparati a moriree!!!" urlò lasciando un incantesimo.

"Mina non puoi andare è troppo pericoloso!!" urlò Leota.
"Non mi preoccupo Leota!" disse lei precipitandosi fuori dal castello. Mentre correva fu afferrata da qualcosa.
"Vi aiuterò io milady!"
"Il cavaliere senza testa!?" esclamò Mina incredula.
Il fantasma l'aveva afferrata e messa ingroppa al suo cavallo.
"Non preoccupatevi dolce fanciulla, vi porterò dal vostro conte!"
Improvvisamente si udì un'esplosione in lontananza.
"Oh mio Dio! Vi prego andate più veloce!!" esclamò Mina.

"Ho distrutto ogni pezzo di quel dannato cyborg!" disse Mickey.
"Ottimo lavoro conte Dragul... Ma probabilmente quel mostro era solo un burattino! Quindi il burattinaio deve essere vicino!" disse Oswald che appoggiato ad un albero stringeva il suo braccio dolorante.
In effetti il coniglio aveva ragione. Una losca figura incappucciata li osservava nascosta dietro un albero.
"Questa è l'ultima volta che rovini i miei piani, conte!" disse puntando la pistola verso Mickey.
In quel momento arrivò Mina.
"Grazie cavaliere!" disse scendendo dal cavallo fantasma.
La topolina si nascose dietro ad un cespuglio e si accorse dell'uomo incappucciato.
"Oh no..." sussurrò capendo le sue intenzioni.
"Tirati su dobbiamo andare via di qui!" disse Mickey aiutando Oswald ad alzarsi.
Uno sparo inaspettato li fece sussultare.
Mickey si voltò per vedere cosa fosse successo e ne rimase sconvolto. Mina era stata colpita da un proiettile nel tentativo di proteggerlo.
"Minaaaa!" urlò.
"Ehi!" esclamò Oswald che si era accorto dell'uomo misterioso. Sparò un colpo e lo disarmò.
"Sei morto!" disse inseguendolo.
"Mina.." sussurrò Mickey tenendo la sua amata tra le braccia.
"M-Mickey...sei salvo... N-non piangere...ti prego... Mickey io...io..." disse lei prima di chiudere gli occhi.
"Mina? Mina? No! No ti prego! Minaaaaaa non morireeee!" urlò lui piangendo disperato per poi avventarsi sul collo di Mina e morderla.
Si staccò poco dopo ansimante. La topolina socchiuse leggermente gli occhi.
"M-Mick..."
"Ssh... Sei debole ora, devi riposare..." sussurrò lui abbracciandola ancora più forte.
Mickey alzò la testa e guardò con rabbia nella direzione da cui era partito il colpo.
Chiunque fosse quell'uomo, aveva ucciso Mina e avrebbe subito tutta l'ira del conte Mickey Dragul!


Salve a tutti popolo di EFP!
Anche il quarto capitolo di questa storia è finalmente completo.
Prima di parlarne però devo fare un appunto sul capitolo scorso. Mi sono accorta di non aver dato le dovute spiegazioni sull'identita dell'altra sposa fantasma, Costance.
In vita era una donna malvagia accecata dalla richezza. Aveva ucciso tutti i suoi mariti per impossessarsi dei loro beni e, dopo la sua morte, aveva continuato ad infestare castelli e ad uccidere i loro abitanti con la sua ascia finchè non è stata sconfitta dalla nostra Emily che aveva un conto in sospeso con lei (cosa che approfondiremo nei prossimi capitoli).
Detto questo passiamo a questo capitolo. Per prima cosa io lo adoro perchè è pieno di azione e colpi di scena.
Quando c'è il combattimento tra Oswald e Mickey, nel momento in cui il conte dice "Voglio il tuo sangue!" non vi nascondo di essermi spaventata quasi quanto il nostro coniglio. Fortunatamente Mickey, prima o poi, riesce sempre a riprendere il controllo di se stesso e aiuta Oswald. La rivalità tra loro due ci sarà sempre, ma adoro il fatto che a differenza del romanzo originale, in cui Dracula e VanHelsing sono nemici giurati, riescano anche ad aiutarsi, a modo loro.
Per quanto rigurda la morte di Mina, vi assicuro che mi sono venute le lacrime agli occhi nello scrivere perchè percepivo ancora di più la sofferenza del povero conte.
In ogni caso spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ci vediamo al prossimo aggiornamento! Baci.
disneylover03
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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5  
BANG! BANG! BANG!  
Gli spari provenenti dalla pistola di Oswald VanHelsing riecheggiarono per tutto il bosco.  
Il coniglio era ancora all'inseguimento dell'uomo misterioso che aveva colpito la povera Mina.  
"Dannazione il mio braccio! Che male! Il dolore mi rallenta! Non lo prenderò più! Devo assolutamente colpirlo con questo proiettile!" esclamò puntando la pistola.  
"Salta su Ozzie!"  
Improvvisamente qualcuno lo afferrò. Era Ortensia in sella al suo cavallo.  
"Grazie Ortensia! Ora dobbiamo avvicinarci a quell'uomo!"  
"Cosa è successo?"  
"Ha quasi ucciso Mina...e lo spedirò all'Inferno!!"  
 Ma prima che Oswald potesse sparare il colpo di grazia, l'inseguimento fu interrotto dal conte che dal cielo piombò dinanzi a loro provocando un rumore fortissimo. Poi il silenzio calò attorno a loro.  
"Perchè?" cominciò il topo "Perchè le hai fatto del male?! Giuro sul sangue di mio padre che ti farò soffrire le peggiori pene dell'Inferno!" urlò afferrando l'uomo incappucciato per la gola. 
La reazione che ebbe lo sconosciuto fu del tutto inaspettata. Scoppiò a ridere. Una risata folle, tanto da fargli cadere il cappuccio e scoprendogli il volto. Il conte era sconvolto. Si trovava davanti allo scienziato pazzo che aveva creato tutti i mostri che avevano distrutto la sua famiglia. 
"Ahahahah! Non farmi ridere. Non ne saresti capace!" esclamò l'uomo. 
"Tu... Tu!" urlò ancora Mickey tirandogli un pugno in pieno volto. 
"Mickey!" Oswald lo raggiunse e cercò di calmarlo. 
"Tu hai distrutto la mia vita, sterminato la mia famiglia e hai quasi ucciso Mina! Credevo che mio padre ti avesse impalato!" urlava il conte tra la rabbia e la disperazione e con le lacrime che scendevano copiose lungo le sue guance. 
"Calmati Mickey!" 
Oswald lo manteneva per le braccia. 
"Lasciami Oswald!"  
"Ah si? E cosa farai? Ti abbasserai ai suoi livelli? Non ne vale la pena credimi. Mina è ancora viva no?" disse il coniglio. 
Piano piano Mickey cominciò a calmarsi. 
"Ok Oswald... Ora so cosa fare." disse. 
Si avvicinò lentamente allo scienziato. 
"Va via dal mio territorio prima che cambi idea!" 
L'uomo si alzò, rimise il cappuccio sulla testa ed eseguì l'ordine. 
"Povero pazzo..." sussurrò mentre si allontanava.  
Mickey però sentì tutto. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Il conte con un incantesimo fece apparire dal sottosuolo una spina grossa e appuntita che infilzò lo scienziato. 
"Ma che... L'hai impalato!!!" esclamò uno sconvolto Oswald. 
"Ehm... conte Dragul, dov'è Mina?" chiese Ortensia. 
"L'ho fatta portare al castello dal cavaliere senza testa. Veniteci a trovare..." disse Mickey andandosene. 
 
Mina era stesa sul letto e Mickey le era seduto accanto. 
"Perdonami Mina..." sussurrò tristemente. 
"Perchè? Congratulazioni anzi!" 
Una voce profonda fece sussultare il conte. La conosceva troppo bene. 
"Padre...che ci fai qui?" disse. 
Dietro Mickey c'era il fantasma di un ratto vampiro dall'aria perfida. 
"Ti vedo bene figlio mio... Sono venuto qui solo per ringraziarti! Hai eliminato lo scienziato pazzo!" 
"Di certo non l'ho fatto per te! L'ho fatto per Mina!" ribattè il conte. 
"Oh...la ragazza. Ottima scelta! E dimmi Mickey...che sapore ha il sangue di una vergine? Delizioso vero?" 
"Va via mostro! L'ho fatto per salvarla!" 
Il padre afferrò violentemente Mickey e lo bloccò al muro.
"Frena la lingua impudente! Non puoi ignorarmi, non puoi scappare! Hai desiderato il suo sangue da quando è venuta qui! Noi due non siamo così diversi dopo tutto..." 
"Bugiardo!" 
"Bugiardo eh...vedremo!" 
E così dicendo il ratto lasciò la presa e scomparve.
"Mickey..."
Mina si era finalmente risvegliata.
"Mina, ti senti meglio?" le disse Mickey avvicinandosi.
"Si ma...c'era qualcuno che ti minacciava?"
"No angelo mio...nessuno." rispose lui baciandola.
 
"Riesci a camminare caro?"
"Sono ancora un po' debole ma posso..."
Oswald e Ortensia si stavano incamminando verso il castello del conte per far visita a Mina.
"Papà!"
Una squillante vocina femminile li fece sussultare. Si voltarono e Oswald si ritrovò una piccola coniglietta tra le braccia.
"Fanny!?!" chiese confuso.
"I nostri bambini!" esclamò Ortensia.
Una marmaglia di piccoli coniglietti e conigliette correva verso di loro.
"Oh no!" esclamò Oswald prima di essere letteralmente assalito dai suoi figli che lo abrracciavano.
Passato quel momento felice tutta l'allegra famiglia si recò al castello.
"Salve a tutti mortali!" esclamò il drago che stava di guardia.
"Solo due di voi possono vedere il conte! Nessun altro!"
"Molto bene, Ortensia rimani con loro." disse Oswald.
"Ok Ozzie."
"Walter tu vieni con me!"
"D'accordo papà!"
Walter era il figlio maggiore di Oswald e Ortensia, identico in tutto e per tutto al padre. L'unica differenza era che Oswald era di colore nero, Walter grigio chiaro.
"Perchè proprio io papà? Di chi è questo castello?"
"Sei un giornalista e hai sempre voluto conoscere il conte Dragul, giusto? Bene ora lo conoscerai, faccia a faccia!"
"Mi sta dicendo che questo è il castello del conte Dragul?!" chiese sorpreso Walter.
"Hai paura?" gli chiese Oswald sorridendo.
"Chi? Io? Sciocchezze!"
"Oswald!!"
Proprio in quel momento Emily apparve davanti a loro, facendoli urlare per lo spavento.
"La prossima volta non spaventarci di nuovo!" la rimproverò Oswald.
Emily li accompagnò dal conte.
"Ci sono ospiti, signore!"
"Il conte Dragul...in persona..." disse Walter ritrovandosi davanti il vampiro più famoso dell'intera Transilvania.
"Finisci di bere il sangue medico Mina. Lui è tuo figlio Oswald?" chiese Mickey.
"Si ! Il mio nome è Walter."
"Walter permettimi di presentarti il leggendario e terrificante conte Mickey Dragul, che io ho sconfitto..." cominciò Oswald stringendo la mano al conte.
"Sconfitto?" lo interruppe Mickey stringendogli la mano ancora più forte "Chi di noi due era piegato a terra sputando sangue?"
"Aah mi stai rompendo la mano!" 
"Mickey...forse sarebbe meglio che Oswald VanHelsing sapesse...ecco..." disse Mina.
"Cosa?" chiese il coniglio.
"Aspetta un attimo...prima il conte ti ha detto di bere...sangue..." disse Walter.
"S-sangue?! Mina non dirmi che..." esclamò Oswald.
"Ecco...sono una vampira adesso..." rispose la topolina.
"Lei è una vampira!?! L'hai morsa! Dovresti sapere meglio di me a che tipo di vita hai condannato la sua anima!!" urlò Oswald afferrando il conte per il colletto della camicia.
"Credi che non ci abbia pensato? Hai visto anche tu cosa aveva fatto lo scienziato pazzo... Mina stava per morire...ero disperato! Dovevo salvarla, perchè la amo..." spiegò Mickey.
"Lo vedo... A proposito di quel vecchio pazzo, stamattina io, il dottor Goofy e il professor Von Drake siamo tornati nella foresta per esaminare il suo corpo...e abbiamo scoperto che era un animatronic!"
"Animatronic!?! Un robot!? Ecco perchè era ancora vivo!" eaclamò incredulo il conte.
"Signore! Un vecchio papero pazzo si è introdotto nel castello! Gli altri fantasmi hanno cercato di fermarlo ma..."
"Fatemi passare! Tutti quanti!"
La voce di Madame Leota proveniente dagli altoparlanti fu interrotta da un grido seguito da un forte trambusto.
"Fermatelo!" urlavano i fantasmi.
Ma inutilmente cercarono di fermare la furia del nuovo arrivato: Scrooge McDuck.


Salveeeeee!!! Scusate il ritardo nell'aggiornare ma sono stata davvero impegnatissima. Finalmente sono riuscita a finire il quinto capitolo di questa storia.
Come avete potuto leggere, Mina è ancora viva grazie al conte anche se Oswald non l'ha presa tanto bene quando lo ha saputo...
Mickey si è vendicato dello scienziato pazzo (che per chi non lo sapesse è l'antagonista di un cortometraggio di Topolino chiamato appunto Lo Scienziato Pazzo),
e abbiamo fatto la conoscienza del padre del nostro conte. Colpo di scena finale, il ritorno dello zio di Mina, Scrooge McDuck. Come andrà a finire? Con questa domanda vi saluto, ci vediamo al prossimo aggiornamento. Baci
disneylover03


Ps. Il nome del figlio di Oswald è un riferimento a Walt Disney.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
"Hey cosa sta succedendo qui?" chiese il conte ritrovandosi davanti un furibondo Scrooge McDuck.
"Credevi davvero di potermi fermare con qualche fantasma, conte!?" esclamò il papero.
"Torna qui vecchio papero pazzo!" urlò Donald entrando nella stanza.
McDuck però non aveva intenzione di ascoltarlo.
"Z-zio..." balbettò Mina.
"Non c'è tempo da perdere! Vieni con me, devi sposarti al più presto!" le disse lo zio.
Improvvisamente una spada sfiorò Mickey. Era stato duca Mortimer.
"Hey! Gli avversari che colpiscono alle spalle come codardi mi fanno arrabbiare!" urlò Mickey afferrando il duca e colpendolo in volto.
"Ozzie...vieni con me. Devo parlarti..." sussurrò Emily a Oswald che la seguì senza fare domande.
"Una domanda signor McDuck... Voi amate vostra nipote più del denaro...giusto?" chiese il conte.
"Certo!" rispose il papero.
"Pfff... Davvero? Io non credo... Mina mi ha detto tutto sulla sua vita. E il duca Mortimer! Credete davvero che un codardo come lui possa amare, proteggere e far felice una ragazza come Mina? E la Transilvania è una terra inospitale e pericolosa! Perchè avete mandato vostra nipote sola senza una scorta? Fortunatamente l'ho vista nel mio territorio altrimenti la Banda Bassotti l'avrebbe uccisa!" esclamò Mickey.
"Zio... Io ho scelto Mickey, che ti piaccia o no... E adesso sono una vampira!" disse Mina.
"Cosa!?" esclamò sorpreso McDuck.
"Cosa!? Questo mostro ha morso la mia sposa!?" urlò il duca.
"Mickey non è un mostro! E io non sono la tua sposa, impostore!!" lo rimproverò Mina.
In quel momento si sentì qualcuno singhiozzare.
"Questa è...Emily..." disse Mickey.

Emily e Oswald si trovavano nel corridoio. La povera fantasmina era scoppiata in lacrime e abbracciava il coniglio.
"Va tutto bene Emily... Adesso so chi ti ha uccisa... Lo troverò e gliela farò pagare cara, te lo assicuro!" le disse.

"Mina non riesci a dormire?"
Emily aveva incontrato la topolina che stava osservando il quadro dove era ritratta la famiglia di Mickey. Era passato qualche giorno da quando lo zio di Mina era arrivato al castello.
"Oh...buongiorno Emily...non ho chiuso occhio..." rispose la topolina.
"Ti posso capire..."
"Emily posso farti una domanda?"
"Certo Mina, dimmi..."
"Vorrei sapere...c-come sei m-morta..."
Emily ebbe un attimo di esitazione.
"Beh...è una lunga storia..."
"Se non vuoi raccontarmela capirò..."
"No no, è giusto che tu voglia conoscerla... Come puoi vedere sono una sposa, e sono morta quando indossavo questo vestito per il mio sposo, il mio unico amore. Lui era fidanzato con Constance, ma era innamorato di me. Mi chiese di scappare via, insieme, in un altro paese e sposarci. Così indossai questo vestito e raggiunsi il luogo del nostro incontro... Ma quando arrivai, trovai Constance insieme ad un assassino, ci aveva scoperti! Quella donna era cattiva... Constance non lo amava, era solo interessata ai suoi soldi e alle risorse della sua famiglia... Lei ordinò al suo accompagnatore di...di..."
"No..."
"So che il mio amato sposo impazzì per il dolore e uccise Constance per poi suicidarsi... Ma non ho mai incontrato il suo fantasma."
"Oh Emily... Mi dispiace..."
In quel momento si sentì uno sparo in lontananza. Oswald aveva appena ucciso l'assassino di Emily.
"Riposa in pace...Emily..." disse.
La fantasmina fu investita da una luce fortissima.
"Emily!!" urlò Mina.
"Mina! Che sta succedendo a Emily?" chiese Mickey arrivando di corsa.
"Mickey dobbiamo fare qualcosa!"
"Libera...sono finalmente libera... Ora posso riposare in pace..." disse Emily.
"E-Emily...." sussurrò il conte.
"Emily ti prego non lasciarci!" disse Mina.
"Mina, signore...questo non è un addio... Io sarò sempre con voi, vi proteggerò sempre!"
"Emily!"
La fantasmina piano piano si dissolse. Mina e Mickey si abbracciarono tra le lacrime.

Quando Oswald tornò al castello, vedendo Mina e il conte davanti ad una lapide si avvicinò.
"Ciao..."
"Buonasera Oswald..." disse Mickey.
"Dov'è Emily?" chiese il coniglio.
"Lei... Adesso è in pace... la sua anima è libera..."
"Ah...vedo... Non l'ho neanche salutata..." disse Oswald con le lacrime agli occhi.
"Oswald...quando Emily se n'è andata, l'ha fatto con il sorriso...e ha detto che non era un addio. Se nascerà una bambina, la chiamerò Emily..." disse Mina accarezzandosi la pancia.
"Mina...sei incinta?" chiese Oswald stupito.
Mickey arrossì violentemente e Oswald non potè fare a meno di scoppiare a ridere.
"Benvenuto nel club, paparino!" disse dandogli una pacca sulla spalla.

Qualche giorno dopo Mickey e Mina finalmente si sposarono, pronti per vivere una vita insieme. Magari non sarebbe stata priva di pericoli e avventure, ma sapevano che il loro amore sarebbe sopravvissuto a qualsiasi cosa...


Ok eccoci alla fine di questa meravigliosa storia. Ora, so che è triste pensare che è finita, ma non disperatevi troppo perchè ho una novità.
*rullo di tamburiiii*
Ho pronto un sequel di questa storia e uno spin-off!!!! Fatemi sapere se volete che io li pubblichi.
Che altro dirvi? Probabimente la storia di Emily e la sua liberazione sono due dei momenti più commoventi della storia. Scusate la cortezza del capitolo. Ora vi lascio. Aspetto le vostre recensioni e ringrazio tutti quanti. A presto. Baci.
disneylover03


 

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