Voglia di vivere 2

di Tilly e Nica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno speciale anniversario ***
Capitolo 2: *** Un annuncio alquanto faticoso ***
Capitolo 3: *** Festa in casa Saotome-Tendo ***
Capitolo 4: *** Doppia felicità e forse...guai in arrivo? ***
Capitolo 5: *** Uno spiacevole incontro ***
Capitolo 6: *** Ryoga e il mistero...svelato? ***
Capitolo 7: *** Piume, battibecchi, regali e...tanto amore! ***
Capitolo 8: *** Vi prego, ditemi che è solo un brutto scherzo...! ***
Capitolo 9: *** Oscurità e Neve...l'inizio ***
Capitolo 10: *** Oscurità e neve...incontri inaspettati ***
Capitolo 11: *** Oscurità e Neve...arrivano i rinforzi! ***
Capitolo 12: *** "...solo un altro giorno..." ***
Capitolo 13: *** La resa dei conti ***
Capitolo 14: *** Extra. "Insieme, verso il futuro" ***



Capitolo 1
*** Uno speciale anniversario ***


Svegliandomi e dopo aver fatto un grande sbadiglio, apro gli occhi di colpo pensando che oggi è il nostro primo anniversario di matrimonio. 
Voltandomi verso Ranma, noto che il suo posto è vuoto, probabilmente sarà già andato nel Dojo per preparare tutto quanto.
Alzandomi, faccio una veloce colazione per poi dedicarmi subito alle faccende domestiche ed infine indossando il mio kimono da combattimento, lo raggiungo...
 
- buongiorno - saluto tutti i presenti compreso Ranma che guardandomi mi sorride....
 
- buongiorno a te Akane, allora, siamo pronti per iniziare?- chiede a me e ai nostri allievi, portando le mani sui fianchi, assumendo tutta l'aria di un artista marziale...
 
In coro, sia io che i nostri allievi rispondiamo di si.
Così facendo, comincia la nostra lezione mattutina.
Abbiamo deciso di suddividere il Dojo in due parti, Ranma allena i ragazzi mentre io alleno i bambini, in questo modo entrambi possiamo dedicarci alla nostra passione e in più abbiamo la possibilità di poter lavorare insieme.
Ogni tanto sia io che Ranma ci scambiamo qualche sguardo seguito anche da un sorriso. Inutile dire che anche adesso da sposati, ogni volta che lo osservo con quella canottiera bianca, quei suoi muscoli così ben definiti tutti in mostra, e le gocce di sudore causate da tutte le mosse spiegate ai suoi allievi che gli bagnano quei piccoli ciuffi sulla fronte, riescono sempre a farmi mancare un battito.
È bello, attraente, riesce a farmi battere il cuore all'impazzata ogni volta che mi bacia, credo che non riuscirò mai ad abituarmi alle sensazioni meravigliose che mi provoca e cosa che più mi rende fiera e orgogliosa è che adesso questo ragazzo è mio marito.
 
Dopo aver terminato le ore di lezione, ci rechiamo in casa di mio padre giusto per pranzare e poi cominciare la lezione pomeridiana. Per fortuna gli affari vanno bene, siamo riusciti a far incrementare la nostra palestra e devo dire che il merito è per di più grazie al talento di Ranma. 
Sedendoci insieme a tutti gli altri cominciamo il pranzo, per fortuna Kasumi prepara da mangiare sempre per tutti e devo dire che la cosa non mi dispiace.
 
- Akane, ma non starai mangiando troppo? Non vorrei che ti sentissi male- Kasumi con una mano sul viso mi chiede preoccupata..
 
- beh! Dopo gli allenamenti penso sia normale avere fame, no?- rispondo ancora con la bocca piena....
 
- Kasumi ha ragione, da un paio di giorni, mangi quasi quanto me- mi dice Ranma emettendo un ghigno divertito....
 
- ma piantala di dire assurdità! - rispondo irritata....
 
- ma è vero! Saresti capace di mangiare tutto quello che c'è sul tavolo!- Ranma mi risponde osservandomi mentre mi inghozzo....
 
- Ranma?!- lo richiamo fermandomi dall'ingurgitare più cose possibili ed ecco che gli do un pugno in testa....
 
- ma sei scema? Oltre a mangiare, sei diventata anche più violenta del solito senza motivo- dice massaggiandosi la parte colpita....
 
- sei tu! Mi dai su i nervi- rispondo decisamente arrabbiata incrociando le braccia al seno....
 
- e sei anche più nervosa del solito, non ti si può dire niente che diventi un’ isterica- mi risponde mettendo il broncio....
 
- se non vuoi che i tuoi allievi restino senza istruttore, faresti meglio a piantarla Ranma!- ecco che adesso mi preparo per colpirlo nuovamente. ...
 
- avanti, non c'è bisogno di fare così, cerchiamo di stare calmi- mio padre cerca di intervenire, ricevendo una brutta occhiataccia da parte di entrambi. ...
 
- tra moglie e marito non mettere il dito- dice Nabiki mentre guarda questo teatrino....
 
- e pensare che oggi è il nostro primo anniversario - Ranma borbottando dice fra sé e sé, mentre ancora si massaggia la testa....
 
- te...te lo sei ricordato...- rimango decisamente a bocca aperta, non pensavo lo ricordasse....
 
- ovvio che lo ricordo, come potrei dimenticare il giorno in cui ho deciso di sposare una tipa violenta come te!- ecco che sempre imbronciato e a bassa voce mi guarda e oserei dire che sembra anche abbastanza offeso....
 
Ci penso un attimo prima di rispondere, in fondo, l'unica cosa che veramente conta è che si sia ricordato che giorno è oggi, quindi eliminando la rabbia, gli faccio un sorriso per poi avvicinarmi a lui....
 
- scusa, ma ti prometto che mi farò perdonare...- gli sussurro all'orecchio, vedendo il suo viso arrossire di colpo....
 
- si, si, cercate di andare a fare la pace a casa vostra....però volendoci pensare. ...potrei scattarvi delle foto, già immagino quanti soldi ci potrei ricavare..- Nabiki si picchietta un dito sul mento intenta a riflettere seriamente sulle frasi che ha appena detto....
 
- Nabiki! - in coro e con gli occhi fuori dalla orbite io e Ranma la richiamiamo. ...
 
- avanti, stavo solo scherzando....Non potrei mai assistere alle vostre scarse capacità.-
Ed ecco che le scappa una risatina. ...
 
Ancora senza parole, io e Ranma decidiamo che è ora di smetterla con queste assurdità e che dobbiamo rientrare nel Dojo per ricevere i nostri allievi.
 
Ricominciamo la lezione, spiegando entrambi le tecniche e le mosse da attuare, quando io all'improvviso comincio ad avvertire un dolore allo stomaco..
Mi fermo un attimo, mentre comincia anche un forte senso di nausea...
 
- Ra...Ranma, credo di non sentirmi bene - a stento riesco a dire, prima di scappare dentro casa e chiudermi in bagno....
 
Dopo essermi rinfrescata il viso, mi siedo sul bordo della vasca, sentendomi ancora sconcertata ed ecco che la porta si apre di colpo, svelando un Ranma preoccupato che avvicinandosi si piega verso di me..
 
- Akane che è successo?- mi chiede preoccupato....
 
- beh...a parte gettare il pranzo dentro il water, non è successo più nulla - gli rispondo mentre tengo una mano ferma nello stomaco....
 
- adesso come ti senti? Vuoi che chiami il dottor Tofu?- mi parla ad un soffio dal viso mentre mi accarezza i capelli...
 
- no, non credo che ce ne sia bisogno, forse ho davvero mangiato troppo e qualcosa di sicuro mi avrà fatto male...- dico per poi fargli un sorriso....
 
- sei sicura?- mi chiede serio ....
 
- si, stai tranquillo, adesso sto molto meglio, dai, ritorniamo dai nostri allievi- gli dico mentre mi alzo....
 
- li ho mandati a casa, per oggi abbiamo finito con la lezione- mi dice poggiandosi la schiena sul lavabo del bagno....
 
- ma non ce n'era bisogno- rispondo amareggiata....
 
- se sei sicura di sentirti meglio, allora preparati- mi dice sorridendo. ...
 
- per andare dove? - gli chiedo spalancando gli occhi....
 
- oggi è il nostro anniversario no? Mi sembra ovvio che dobbiamo festeggiare - sempre sorridendo si avvicina per prendermi dolcemente dai fianchi....
 
- d'accordo - rispondo avvertendo quel magnifico contatto delle sue labbra premere contro le mie....
 
 
Dopo aver fatto una lunga ed intensa doccia insieme, ci prepariamo per uscire.
Camminiamo per le vie di Nerima, arrivando finalmente davanti un piccolo ristorantino aperto da poco.
Entrando, un cameriere ci fa accomodare in un tavolo per due, per poi portare i menu e servirci del vino bianco...
 
Dopo aver scelto cosa prendere, nell'attesa che arrivino i nostri piatti, vedo Ranma far uscire dalla tasca del suoi pantaloni, un piccolo cofanetto.
 
- A..Akane,  ecco tieni, questo è per te-  mi porge questo piccolo cofanetto davanti, mentre arrossisce leggermente. ...
 
- Ra...Ranma io...- lo guardo stupita...
 
- forza aprilo!!- mi dice sorridendo e portando una mano dietro la testa....
 
Aprendolo, sento diventare improvvisamente gli occhi lucidi...
Rimango ad ammirare questa magnifica collana in oro, con un ciondolo a forma di cuore ed incastonato ad esso, un piccolo brillante...
 
- ti piace?- mi chiede aspettando impaziente una mia risposta...
 
- Ranma...è...è stupenda- rispondo per poi piegarmi verso di lui e baciarlo....
 
Anche se sono cosciente di quanto lui odi le effusioni in pubblico, per questa volta non sembra sia stato contrario al mio bacio...
Alzandosi, la prende tra le mani per poi legarla al mio collo e dopo riprendere posto al tavolo.
Mi osserva poggiando il viso sulla mano e facendo un sorrisetto...
 
- già...era come pensavo...ti sta davvero bene Akane - dice guardandomi con dolcezza...
 
- Ranma, però....però io...Non ti ho fatto nessun regalo...mi sento una vera stupida- improvvisamente il mio umore cambia, sentendomi in colpa...
 
- sta tranquilla Akane- risponde mentre poggia la mano sulla mia....
 
Mentre sto per rispondere, ecco che arriva la nostra cena.
Sentendomi una vera stupida ed avendo il senso di colpa a logorarmi, mangio quasi forzata.
Ha voluto festeggiare il nostro anniversario, mi ha comprato anche un regalo, come è possibile che io invece non ci ho proprio pensato a comprargli qualcosa?
Finiamo la cena in tutta tranquillità, cercando di non mostrargli troppo l'essere delusa da me stessa.
Ranma, alzandosi, va a pagare il conto per poi prendermi la mano ed invitarmi ad uscire fuori dal ristorante...
 
- ti va un gelato?- mi chiede camminando con le mani dietro la nuca, com'è sempre solito fare...
 
- a dire la verità Ranma....io...non...non mi sento bene...- gli dico mentre ricomincia improvvisamente il dolore allo stomaco...
 
- ti porto dal dottore!- dice preoccupato...
 
- no! Prima voglio andare a casa- gli dico piegandomi leggermente per colpa degli spasmi...
 
Caricandomi sulle spalle, comincia a saltare di tetto in tetto il più velocemente possibile e credo che questo suo metodo "alla Ranma" sia il modo più veloce per raggiungere casa.
Di corsa mi reco in bagno per andare a gettare anche la cena dentro il water.
Poco dopo, rientra per vedere come mi sento...
 
- Akane, oggi è la seconda volta che stai male, non sarebbe meglio andare dal dottore e farti visitare?- mi chiede seriamente preoccupato...
 
- è evidente che ancora non avevo smaltito la brutta indigestione di oggi-  gli rispondo guardandolo...
 
- per favore puoi prendermi una pillola per il mal di testa, sono nel pensile alle tue spalle- gli chiedo portando una mano in fronte...
 
Ed ecco che appena apre il pensile, non solo guardo la scatola contenente le pillole, ma gli occhi mi cadono su qualcosa che adesso mi rendo conto di non usare da più di un mese....
Mi blocco letteralmente a quella visione, rimanendo con lo sguardo assente....
 
- ecco tieni, ma...ma che ti succede?- mi chiede piegandosi verso di me e poggiando le mani sulle mie spalle....
 
Come faccio a dirglielo?? 
Chiudo per un istante gli occhi, pensando che....non può essere vero...
 
- Akane! Mi stai facendo preoccupare- dice alzando la voce. ..
 
- io...io...ho un...ritardo- riesco a dire a stento...
 
- che vuoi dire? Ritardo di che?- mi chiede più confuso che mai....
 
- Ranma,  ho un ritardo di circa venti giorni- gli dico guardandolo fisso negli occhi.
 
- A...aspetta non dirmi che...- mi guarda spalancando quei suoi due occhi colore dell'oceano e più spaventato che mai....
 
Prendendomi in braccio, esce fuori di casa e comincia a correre....
 
- ma dove mi stai portando?- gli chiedo mentre mi tengo stretta a lui....
 
- dal dottor Tofu, forse hai preso qualche malattia e magari è per questo che hai un ritardo-risponde netto...
 
Arrivati nel suo ambulatorio, appena il dottore apre la porta sembra essere felice di vederci ma guardandoci e notando le nostre espressioni più sconvolte che mai, ci fa segno di entrare per poi farmi accomodare sulla lettiga.
 
Ranma esce e aspetta in sala d'attesa più nervoso che mai...
 
Dopo circa mezz'ora e aver raccontato tutto al dottor Tofu, che nel frattempo mi ha visitata, il dottore decide di far entrare Ranma...
Lo osservo, non riesce a stare fermo, gocce di sudore gli bagnano la fronte e mi guarda preoccupato....
 
- Ranma, Akane sta bene, non devi preoccuparti- Tofu facendogli un sorriso prova a rassicurarlo....
 
- e allora perché è stata male già per ben due volte oggi?- Ranma gli chiede decisamente agitato. ...
 
- forse è meglio che ti siedi Ranma - Tofu gli porge la sedia...
 
- e perché mai dovrei sedermi?- gli chiede stranito....
 
Il dottore gira l'apparecchio munito di monitor verso Ranma. ...
 
- ecco vedi?- gli chiede Tofu, segnando col dito un piccolo puntino...
 
- sì e allora??-  gli chiede, continuando ad osservare il monitor ed io credo che anche se lo sta guardando non penso che abbia capito di cosa si tratta...
 
- Ranma, ti presento tuo figlio-  dice Tofu sorridendo...
 
Improvvisamente il volto di Ranma diventa più bianco di un cadavere, gli sudano le mani, perché non fa altro che asciugarsele sui suoi pantaloni, rimane immobilizzato mentre io invece, tiro un sospiro di frustrazione avendo paura di una sua brutta reazione...
 
- congratulazioni ragazzi, tra qualche mese diventerete genitori, adesso vi lascio soli io vado a farmi il thè - Tofu sorridendo ci guarda per poi avvicinarsi a Ranma, dargli una pacca sulla spalla ed uscire dalla stanza...
 
Gli occhi di Ranma diventano improvvisamente lucidi, ha ripreso colore, segno evidente che sta tornando in sé..
 
Si avvicina a me, trovandomi il suo viso a pochi centimetri dal mio....
 
- Ra...Ranma - a stento riesco a pronunciare il suo nome prima che compaiano le lacrime...
 
- grazie- mi sussurra...
 
- questo è il più bel regalo che potevi farmi- dice trattenendo le lacrime anche lui...
 
- Akane, anche se la cosa mi spaventa, avrò l'onore di diventare padre, grazie alla donna che amo e che ho sempre amato- mentre mi sussurra queste splendide parole, io inevitabilmente scoppiò a piangere...
 
- ti amo Ranma - Gli dico piangendo mentre lo stringo forte a me...
 
- ti amo anch'io Akane - dice sussurrandomi all'orecchio per poi regalarmi un bacio sulle labbra...
 
 
 
Salve a tutti siamo Nica e Tillyci, avete visto che siamo tornate???
E anche in fretta, ahahah.
Non volevamo far passare troppo tempo dall'ultima storia che abbiamo finito di pubblicare insieme.
Speriamo che questo primo capitolo, sia decisamente interessante e che seguirete la nostra storia.
Un saluto a tutti e vi raccomandiamo di farci sapere cosa ne pensate.
Un bacio ciao ciao

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Capitolo 2
*** Un annuncio alquanto faticoso ***


Dopo aver costatato che tutto va bene, salutiamo il dottor Tofu per poi ritornare a casa.
Ormai si è fatto tardi e la nostra famiglia già dorme da un pezzo, decidiamo di non svegliarli e dare loro la notizia domani.
Finalmente indossato i pigiami, ci stendiamo sul letto, Ranma voltandosi verso di me, mi guarda quasi compiaciuto e credo proprio che non veda l'ora che sia domani per dare la notizia a tutti quanti....
 
- che faremo adesso Ranma?- gli chiedo sussurrando mentre osservo un punto indefinito del soffitto....
 
- affronteremo anche questa Akane, non devi preoccuparti e poi con noi c'è anche la nostra famiglia a darci una mano no? - mi risponde stendendosi su un fianco mentre osserva il mio ventre...
 
- ma ci pensi?! Avremo un bambino, non mi sembra ancora vero...- gli dico mentre accarezzo delicatamente la pancia....
 
- già, un bambino...il nostro bambino- sussurra dolcemente per poi poggiare la mano sulla mia...
 
Credo proprio che non riusciremo a dormire granché, ma non m'importa, voglio solo godermi questo momento fra le braccia del ragazzo che amo, con la consapevolezza che da adesso, non saremo più soli. 
 
 
Il mattino seguente, dopo essermi preparata raggiungo come ogni giorno Ranma, che a quanto vedo ha già cominciato la lezione anche per i miei allievi....
 
- salve a tutti quanti-  dico sorridendo e ricevendo un inchino...
 
- Akane che fai qui?- Ranma si avvicina guardandomi stranito...
 
- Ranma sto bene, il dottore ha detto che posso condurre la mia vita in tutta tranquillità, non c'è bisogno di preoccuparsi-gli rispondo osservando la sua faccia poco convinta....
 
- si però...-
 
- forza, cominciamo!- dico alzando un pugno per aria e sentendo un "si!" netto dai miei piccoli allievi...
 
Ho come l'impressione che Ranma non riesca a concentrarsi più di tanto, non fa altro che guardarmi e controllare che non faccia dei movimenti bruschi...
Ma ha capito che l'essere incinta non significa avere una qualche malattia rara?
Lanciandogli un’ occhiataccia proprio per fargli capire di smetterla, per fortuna, forse, capisce di essere un tantino esagerato con questo comportamento e così finalmente riprendo la mia lezione e lui la sua senza più sentirmi il suo sguardo incollato addosso.
 
 
Si è fatta ora di pranzo e finalmente raggiungiamo il resto della famiglia...
Decisamente nervosi e agitati, ci sediamo con tutti gli altri, Ranma mi tiene stretta la mano mentre aspetta il momento giusto...
Mentre mangiamo, mi sento decisamente osservata, così alzando lo sguardo noto Nabiki che tiene gli occhi fissi su di me, il che mi fa arrossire di colpo....
 
-che succede sorellina? - mi chiede con fare investigatorio....
 
- ni...niente perché? - rispondo cercando di nascondere il viso in fiamme....
 
- perché ho come la sensazione che dovete dirci qualcosa, mi sbaglio?- ed ecco che scrutandomi con gli occhi ridotti a due fessure si avvicina pericolosamente....
 
Di colpo guardo Ranma, che per tutto il tempo non ha fatto altro che non stare fermo, essere nervoso e agitato...
A parte pensare che ormai più vado avanti e più penso che mia sorella sia una sorta di investigatrice in incognito, Ranma...perché cavolo è così nervoso? Abbiamo passato tutta la notte a parlarne di come dovevamo dare la notizia e adesso sembra essere più spaventato che mai....
Così, tirandogli un calcio da sotto il tavolo, lo faccio subito ritornare in sé e non ci vuole molto affinché finalmente capisse che è arrivato il momento di dirglielo....
 
- beh...in effetti hai ragione Nabiki - le rispondo per poi far cenno a Ranma....
 
Schiarendosi la voce, poggia la ciotola del riso sul tavolo per osservare l'intera famiglia che nel frattempo ci guarda con mille punti interrogativi sulle teste....
 
- ecco...beh...vedete...io e Akane dobbiamo dirvi una cosa...-mentre parla non fa altro che girarsi i pollici...
 
- che è successo, parla figliolo!- Genma, sistemandosi gli occhiali assume un’aria abbastanza seria, seguito anche da mio padre che ci guarda più attento che mai....
 
- allora, da..da..dove comincio...- sembra essere nel panico più totale, così decido di intervenire....
 
- ieri sono stata poco bene, così Ranma mi ha portata dal dottor Tofu- 
 
- che hai figlia mia? Non dirmi che ti sei presa qualche malattia? È ...è curabile vero? -mio padre interviene già con le lacrime agli occhi, ed io porto una mano in fronte....
 
- no papà, non ho nessuna malattia, stai tranquillo - rispondo sbuffando...
 
- allora è qualcosa di molto peggio! Si! Di sicuro è qualcosa di incurabile- ecco che arriva il padre di Ranma a darmi già per spacciata...
 
- ma che assurdità! Akane non ha nessuna malattia né tanto meno qualcosa di incurabile- sbotta Ranma che finalmente sembra essere ritornato quello di sempre...
 
- e allora di che si tratta? Non...Non vorrete mica lasciarvi! Forse è per questo che siete andati dal dottore, solo per farvi dare dei consigli su come dirlo a noi!- mio padre alle volte sembra proprio essere un imbecille...
 
- se ci fate parlare forse...- rispondo irritata…
 
- Soun, amico mio, se è come dici, dobbiamo fare di tutto per fargli fare la pace, ne va del futuro della palestra...- ed ecco che interrompendomi di nuovo, questa volta Genma sembra un paladino della giustizia, tiene un piede sul tavolo mentre guarda glorioso per aria....
 
Sbuffo esageratamente per cercare di mantenere la calma....
 
- forse se fate finire il discorso ad Akane, capirete di cosa si tratta, no?- la voce dolce di Kasumi mi porta a sorridere....
 
- volete sapere cosa sta succedendo? Bene allora state un pò zitti!- Ranma alzandosi e invitandomi a fare lo stesso, assume un’aria seria....
 
- aspettiamo un bambino!!!- diciamo di colpo per poi fare un grande respiro....
 
Niente! La nostra famiglia sembra all'improvviso immobilizzata, Ranma passa una mano davanti gli occhi del padre che sembra essere sotto shock...
Mio padre con il bicchiere ancora in mano non dice una parola, Kasumi è rimasta ferma con il mestolo fra le mani, mentre l'unica ad essere rimasta in pieno delle sue facoltà mentali sembra essere Nabiki che ci guarda con un sorrisetto compiaciuto....
 
- ma che gli è successo a tutti quanti?- chiedo a Ranma guardandolo con gli occhi spalancati...
 
- non saprei, non immaginavo che avrebbero reagito così- mi risponde scrollando le spalle...
 
Ed ecco che sussulto di colpo, sentendo le urla dei nostri padri che abbracciandosi, ridono, saltano, piangono, cantano proprio come due folli....
 
- perché ci avete messo tutto questo tempo per darci questa notizia?- mio padre chiede ad entrambi ed io sento pulsare una vena violentemente....
 
- ma se non avete fatto altro che interromperci- risponde Ranma infastidito...
 
- dovevate dirlo subito!- dice Genma....
 
- era quello che volevamo fare se solo voi ci aveste fatto finire- rispondo facendo esercizi di respirazione....
 
- Genma amico mio, diventeremo nonni!!- i nostri padri si abbracciano per poi prendere Ranma sotto braccio....
 
- ben fatto figlio mio! Sono fiero di te!- Genma si congratula con suo figlio mentre mio padre trattiene le lacrime...
 
- Akane, figlia mia...come sono felice!- ed ecco che mio padre per poco non allaga la casa....
 
 
- auguri Akane, ora capisco perché mangi così tanto...- dice kasumi quasi sorpresa...
 
- è ovvio no? Porta in grembo il figlio di Ranma! È naturale che mangi così tanto- interviene Nabiki sorridendo per poi avvicinarsi ed abbracciarmi....
 
- ben fatto sorellina!- mi sussurra mentre mi tiene stretta...
 
- grazie Nabiki - le rispondo sorridendo...
 
- dobbiamo festeggiare! Devono saperlo tutti dell'arrivo del nostro erede- mio padre dice ad alta voce....
 
- si! Hai ragione amico mio, comincio ad appendere dei cartelli- risponde Genma...
 
- ma smettila di dire idiozie papà! - ed ecco che Ranma scaglia un piede in faccia a suo padre...
 
- perché non organizziamo una festa qui in giardino?- propone Kasumi....
 
- penso sia un ottima idea- rispondo entusiasta...
 
- va bene, allora diremo a tutti che domani sono invitati in casa nostra- mio padre mentre parla sta già preparando gli inviti...
 
- ma sapete già se è un maschio o una femmina?- improvvisamente Genma facendo questa domanda fa regnare il silenzio in tutta la stanza....
 
- a dire il vero ancora no, è troppo presto per saperlo...- risponde Ranma....
 
- sicuramente sarà un maschio!- dice Genma...
 
- può anche essere una femmina! - risponde mio padre...
 
- no! Di sicuro è un maschio!- dice di nuovo Genma....
 
- no! Femmina!- risponde mio padre e noi tutti guardiamo prima uno e poi l'altro, fino a quando Ranma è sul punto di esplodere....
 
- no!  Ho detto che....- 
 
- basta! Piantatela voi due! Che sia maschio o femmina non fa alcuna differenza, smettetela di fare gli idioti una buona volta! -ed ecco che è esploso come immaginavo....
 
- scusaci Ranma, hai pienamente ragione- mio padre ed il suo sembrano realmente mortificati.....
 
- dovreste pensare a che nome dargli, che sia un maschio o una femmina non credete? - interviene Kasumi...
 
- se fosse un maschio potreste chiamarlo...- Genma sta per terminare la frase ma si blocca guardando l'espressione imbronciata di suo figlio....
 
- credo che questa sia una scelta mia e di Akane- risponde Ranma serio e deciso...
 
- già lo penso anch'io e sono convinta che non avremo problemi nel scegliere un nome che piaccia ad entrambi - questa volta intervengo io, spalleggiando mio marito....
 
- ben detto Akane - Ranma mi guarda con aria compiaciuta ed io gli regalo uno splendido sorriso....
 
- d'accordo, siete voi i genitori ed è giusto che siate voi a decidere, detto questo, non ci resta che cominciare i preparativi per la festa di domani - finalmente mio padre sembra aver capito....
 
Così facendo, io e Ranma ritorniamo nel Dojo per iniziare la seconda lezione di oggi, lasciando tutti gli altri alle prese con i preparativi.
Uscendo fuori in giardino io e Ranma tiriamo in sospiro di sollievo per poi scambiarci un sorriso...
 
- È stato come affrontare un esercito di pazzi- dico passando una mano sulla fronte...
 
- già! Ma del resto dovevamo aspettarcelo- risponde Ranma dopo aver sbuffato e poi sorridere…
 
- vedi in quale famiglia di pazzi dovrà crescere…- ed ecco che mi scappa una risata…
 
- sono più che sicuro che si troverà bene Akane, sono la nostra famiglia e lo ameranno come se fosse figlio loro- dice arrivato davanti la porta del Dojo…
 
-già! Hai ragione Ranma- rispondo guardando i miei piccoli allievi e allo stesso tempo sorridendo pensando che un giorno vedremo anche nostro figlio in tenuta da combattimento…
 
Entrando salutiamo i nostri allievi, pronti per insegnare la nostra più grande passione e lasciando tutti gli altri più felici che mai, alle prese con l'organizzazione e con i preparativi per la festa che terremo domani...
 
Per tutta la durata della lezione, a gira mano non hanno fatto altro che portarmi dolci di ogni genere, bevande fresche e calde...
Guardo Ranma non sapendo cosa fare, mentre lui invece ride divertito....
 
- Ranma per favore potresti dirgli di smetterla?- gli chiedo sussurrando...
 
- avanti Akane, non vedi quanto sono entusiasti?- mi risponde più divertito che mai...
 
- si ma! Non posso mica mangiare e bere tutte queste cose, capisco che sono su di giri...però a me non vanno tutte queste cose...- gli rispondo sbuffando....
 
- d'accordo li mangio io per te! Non ti dispiace vero?- mi chiede con il suo solito sorrisetto innocente...
 
- sei sempre il solito Ranma, mangia pure quanto vuoi...- gli rispondo portando una mano in fronte esasperata per poi accennare un sorriso....
 
Tiro un sospiro continuando a sorridere, pensando a come sarà, appena avremo con noi il nostro bambino e soprattutto se sarà come il suo papà....
 
Un'altra lunga ed intensa giornata giunge al termine, così facendo dopo aver cenato e discusso della festa che si terrà domani, salutiamo tutti per chiuderci in casa nostra e finalmente poter assaporare un meritato riposo...
 
 
Stendendomi sul letto tiro un sospiro, mentre vedo anche Ranma stendersi e mettersi su un fianco...
 
- hey, sei stanca vero?- mi chiede mentre mi osserva accennando un sorriso....
 
- no...è solo che tutte queste attenzioni mi mettono a disagio e poi non trovi anche che siano decisamente esagerati nel fare così? - gli chiedo guardandolo, aspettando una sua risposta....
 
- che vuoi farci Akane, ormai sappiamo quanto sono strani i nostri genitori- mi risponde tirando un sospiro anche lui....
 
-  e qui invece come va? Tutto bene piccolino?- ed ecco che lo vedo poggiare una mano sul mio ventre intento a far la domanda alla mia pancia, ed io sorrido, facendogli una carezza nei capelli....
 
- non ti ho mai visto così - gli dico mentre lui alza lo sguardo per guardarmi...
 
- così come?- mi chiede guardandomi con gli occhioni tondi....
 
- beh...così...così sicuro di te! Il Ranma timido e impacciato adesso sta per diventare papà - gli dico facendogli un gran sorriso....
 
- e l'Akane rozza e violenta sta per diventare mamma- mi risponde con una risatina...
 
Più lo osservo, più non mi sembra ancora vero che tutto questo sia reale...
 
- ti amo Ranma - gli sussurro guardandolo con gli occhi dolci...
 
- anch'io ti amo Akane - mi risponde per poi avvicinarsi ancora di più e prendermi fra le sue braccia....
 
Istintivamente intrecciamo le gambe per poi cominciare a baciarci. 
Il calore e la pressione del suo corpo sul mio, ogni volta riescono a farmi  mancare un battito, i suoi baci, le sue carezze, il suo essere gentile e delicato mi fanno letteralmente impazzire, facendomi capire quanto sono importante per lui...
La passione sta prendendo il sopravvento, orami ci stiamo lasciando andare tanta è la voglia che abbiamo l'uno dell’ altra, quando invece, si ferma di colpo. 
 
- A...Akane, io...io non ci capisco niente, però...non...non vorrei che facessimo male al bambino- mi chiede mentre ancora è sopra di me, che mi guarda più preoccupato che mai....
 
Gli faccio una carezza sul viso, tanta è la tenerezza che mi fa in questo momento...
 
- Ranma. ...stai tranquillo, il dottore mi ha spiegato ogni cosa e non devi preoccuparti, al nostro bambino non succederà niente- gli rispondo sorridendo...
 
Vedendo il suo viso rilassarsi dopo aver ricevuto la mia risposta, riprendiamo da dove eravamo rimasti, ritrovandoci poco dopo a fare l'amore.
Ci lasciamo travolgere dalla passione e dal legame che ci lega fino a quando ormai stanchi e dopo aver raggiunto l'apice del piacere, rimaniamo abbracciati.
Faccio delle piccole carezze al mio ventre, il rapporto che unisce me e Ranma è unico e speciale e adesso che porto in grembo il frutto del nostro amore, sono sicura che diventerà ancora più saldo e forte.
Niente e nessuno potrà mai dividerci, e tu piccolo mio, stai tranquillo, il tuo papà ci proteggerà sempre.
 
 
 
Eccoci qua, e anche il secondo capitolo è andato! Io e Nica siamo davvero orgogliose di continuare a presentarvi questa nostra - come dire - ipotetica idea sulla vita matrimoniale dei nostri amati baka!! Speriamo che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto come il precedente e che abbia incrementato il vostro interesse. A tal proposito vogliamo ringraziare non solo chi ha lasciato una recensione ma anche chi ha solo letto o inserito la nostra storia tra le seguite.
Continuate a farci sapere la vostra opinione ;D
Un saluto e un bacione a tutti, ciao ciao

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Capitolo 3
*** Festa in casa Saotome-Tendo ***


Il giorno dopo, l'intera famiglia è alle prese con gli ultimi preparativi.
Questa sera daremo questa magnifica festa per far sapere a tutti la splendida notizia.
Seduta fuori, osservo Ranma intento a sistemare i tavoli, mentre Nabiki si sta occupando insieme a mio padre di appendere le lanterne.
Sembra quasi di rivivere i preparativi del nostro matrimonio.
All'improvviso un pensiero pervade la mia mente facendomi sbuffare di colpo...
Non vorrei che quei folli rovinassero tutto come hanno provato a fare il giorno delle nozze. 
Di Ukyo non sono per niente preoccupata, anzi, dopo il matrimonio lei e Ryoga sono venuti spesso a trovarci e non vorrei sbagliarmi ma credo che tra loro ci sia del tenero.
Kuno e Kodachi non li ho più visti se non di rado, quindi non so come prenderanno la notizia...
E poi...poi c'è lei...la peggiore delle mie rivali che avendo anche la sua bisnonna a spalleggiarla, ritengo sia quella più pericolosa in assoluto.
So, che non ho niente da temere, che Ranma sarà sempre pronto a proteggermi, però qualcosa mi dice che devo stare alle larga da loro il più possibile, soprattutto da Obaba che con le sue arti magiche può essere un grande rischio per me e per il bambino...
L'avvicinarsi di Ranma mi distoglie da questi pensieri, così facendo, alzo lo sguardo beandomi di questa figura in boxer e canottiera venire verso di me...

- tutto bene Akane?- mi chiede chinandosi leggermente....

- si perché? - gli chiedo sfoderando un sorriso...

- mi sei sembrata pensierosa- mi dice mentre prende un asciugamano per togliere il sudore dalla fronte...

- non è niente - gli rispondo osservandolo...

- allora? Che te ne pare?- mi chiede guardando tutto il giardino adibito per stasera...

- è molto bello - gli rispondo osservando anch'io tutto quanto...

- e quando nascerà, daremo una festa ancora più grande - dice sorridendo, fiero di se mentre fa delle leggere carezze al mio ventre...

- sei un tesoro- mi viene naturale rispondergli così visto che lo sta facendo per il nostro bambino...

- beh...ecco...io...mi...mi viene spontaneo mettere la mano sulla tua pancia sapendo che li dentro c'è il nostro bambino...

- e non voglio mai che smetti di farlo- gli rispondo in un sussurro, per poi vederlo arrossire leggermente...

- qui è tutto pronto, gli invitati saranno qui tra circa due ore- la voce di Nabiki ci porta a darle attenzione....

- Ranma, sarebbe meglio che andassi a fare una doccia, non vorrai farti trovare in boxer da tutti gli invitati dico bene?- gli dico mentre osservo quel suo fisico statuario...

- a patto che tu venga con me- mi risponde prendendomi le mani e facendomi alzare...

- sei sempre il solito- gli dico facendo una risatina....

- ti sbagli, prima non avrei mai avuto il coraggio di chiederti una cosa simile- mi dice diventando rosso in volto....

- ah!  Quindi era solo perché non trovavi il coraggio! Questo significa che comunque pensavi a noi due in una determinata situazione, non è così Ranma? - gli domando con gli occhi ridotti a due fessure e incrociando le braccia sotto al seno...

- e....ecco...io....- più rosso che mai si porta una mano dietro la testa....

- allora e vero! È come ti ho appena detto!- rimango a guardarlo con gli occhi spalancati...

- vedi A…Akane...comunque ero...ero... il tuo fidanzato e...e...quando ti mostravi più gentile o ti avvicinavi a me, penso che mi venisse naturale fare certi pensieri. Però non ti ho mai mancato di rispetto e tu lo sai- mi parla rosso come un pomodoro mentre cerca di giustificarsi...

Gli faccio cenno col dito di avvicinarsi di più mentre lo vedo guardarmi come se fosse il suo ultimo giorno di vita...
Ad un centimetro che ci separa...

- anche a me è capitato qualche volta sai?- gli sussurro all'orecchio, lasciando lui di stucco...

- dici sul serio?- mi guarda con gli occhi spalancati...

- già!  Ma di sicuro non pensavo quello che invece la tua mente pervertita pensava su di me- 

- su noi, veramente...- tende a precisare il che mi provoca per poco il cedimento della mascella....

- Ranma! - lo richiamo scioccata, mentre lui sembra essere divertito dalla mia espressione...

- e dimmi Akane, quali erano questi pensieri che facevi su di me?- mi dice incrociando le braccia al petto e con un sorrisetto malizioso...

- beh...ecco....e...- mi ha colto alla sprovvista, non posso mica dirgli cosa pensavo sul serio?...

- tu! Adesso vieni con me- dice prendendomi per mano...

- Ranma smettila! - gli dico ridendo...

- sono proprio curioso- dice sussurrando...

- ma lo sai già cosa penso no?- gli dico non riuscendo a smettere di ridere...

- voglio sentirtelo dire- ed ecco che sto per andare in iperventilazione....

- a...abbiamo dimenticato una cosa, torniamo subito- dico al resto della famiglia...

- si, si, fate pure con comodo- risponde Nabiki...

- che imbarazzo- dico portando una mano in fronte....

Entrati in casa, Ranma chiude la porta per poi prendermi dai fianchi e portarmi con le spalle al muro...

- allora Akane...- mi sussurra dolcemente facendomi mancare un battito...

- Ra. ...Ranma ma ti sembra il caso di parlare di queste cose?- gli dico cercando di sviare il discorso...

- avanti...su...- dice picchiettando un dito sulla mia guancia....

- ma la vuoi piantare?! E poi questa era una domanda che dovevi farmi tanto tempo fa e non ora da sposati- gli dico provando a non ridere...

- si come no! Così avrei smesso di vivere- dice alzando un sopracciglio....

- esagerato!!- gli rispondo trattenendo a stento una risata...

- ti ricordo che sei sempre stata piuttosto violenta con me e mai dico mai gentile, anche quando ci trovavamo più vicino del solito -

- e tu allora? Non sei mai riuscito a farmi neanche un misero complimento anche quando cercavo di vestirmi più carina...-

- ma ti ho sempre protetto in qualsiasi circostanza e per me, questo, vale molto più di un complimento- rimango a guardarlo negli occhi...

- ha...hai ragione- gli rispondo cercando di non sprofondare dentro quel blu profondo...

- d'accordo Akane, visto che non vuoi dirmi cosa pensavi, puoi farmi una dimostrazione che ne pensi? - ed ecco che si mette di nuovo quel sorrisetto irritante....

- non se ne parla!- gli dico voltandomi di scatto....

- dai...- 

- no!-

- ti prometto che faccio tutto quello che vuoi- 

- sul serio?- gli chiedo alzando un sopracciglio. ...

- si! Promesso!-

- e va bene...- gli dico cominciando a guardarlo con gli occhi dolci, mentre le mie mani cominciano una lunga e lenta discesa, dai suoi capelli fino a raggiungere le spalle, il petto, gli addominali, per poi arrivare fino all'elastico dei suoi boxer dove soffermandomi, continuo a guardare il suo viso arrossire fino al punto che sembra stia per andare a fuoco...

- vuoi che continuo?- gli sussurro con voce suadente...

- A...Akane...tu...tu pensavi sul serio queste cose?- mi guarda letteralmente scioccato...

Mentre io inevitabilmente non riesco più a trattenermi e gli scoppiò a ridere in faccia...

- mi hai preso in giro!- dice mettendo il broncio....

- stavo solo scherzando- gli dico guardandolo divertita...

- non è stato divertente!- 

- sì che lo è stato- 

- no! invece!-

- non sei cambiato, sei sempre il solito Ranma - dico guardandolo con dolcezza...

- e tu non sei mai carina! Vado a farmi una doccia- ed ecco che più arrabbiato che mai, si chiude in bagno...

Rimango incredula, possibile che se la sia presa sul serio?
Mi avvicino aprendo la porta del bagno, entrando lentamente per poi sussultare di colpo, quando sento una stretta alla mia spalle...

- ti ho presa! Sapevo che se mi avessi visto arrabbiato ti saresti preoccupata - dice con tono vittorioso...

- ma sei scemo?!- ed ecco che istintivamente lo colpisco alle parti basse, sentendo la sua presa lasciarmi lentamente per poi vedere lui piegarsi in due...
Porto le mani sul viso...

- Ranma scusami! Non...Non volevo colpirti proprio...- più imbarazzata e mortificata che mai mi piego anch'io per capire come sta...

- non c'è proprio niente da fare, sei sempre la solita violenta- dice borbottando con voce strozzata e dolorante...

- mi...mi dispiace...- dico rossa in volto e mentre provo a poggiare la mano sulla sua spalla....

- te l'ho fatta! Ahahah! Pensavi sul serio che un artista marziale ai miei livelli poteva farsi male con così poco?- dice sorridendo

- sei un imbecille Ranma!  Mi hai fatto preoccupare!- lo rimprovero furiosa...

- dovevo pur vendicarmi per lo scherzetto che mi hai fatto poco fa- dice alzando un sopracciglio soddisfatto...

- si, ma io non ti ho mica fatto preoccupare?- gli dico risentita...

- hai fatto molto peggio a dire il vero!- mi dice per poi arrossire di colpo e fare arrossire anche me quando realizzo cosa intendeva dirmi...

- sei un pervertito!- gli urlo...

- ti conviene scappare Akane, sai quanto odio essere chiamato così - ed ecco che trattenendo una risata comincio a correre per casa, ma ovviamente mi rendo conto che è tutto inutile visto che dopo dieci secondi e già riuscito a prendermi....

- adesso me la pagherai molto cara per avermi chiamato così - mi dice sussurrando… 

- che....che vuoi dire?- lo guardo preoccupata....

Prendendomi in braccio mi porta in camera da letto per poi poggiarmi delicatamente sul materasso, ritrovando il suo corpo sopra il mio.
Sposta un ciuffo di capelli della mia fronte per guardarmi meglio, mentre mi regala uno dei suoi magnifici sorrisi....
Possibile che anche un gesto così semplice possa farmi schizzare il cuore in gola?

- la mia Akane - sussurra dolcemente...

Rimango ad osservare ogni singolo particolare del suo viso.
Lo amo più di ogni cosa al mondo e anche se spesso glielo dico mi sembra che non sia mai abbastanza. 
Siamo cresciuti insieme, conosciamo tutto l'uno dall'altra, ne abbiamo passate di tutti i colori rischiando anche la vita e non abbiamo mai dichiarato i nostri sentimenti neanche sotto tortura e ora invece...eccoci qui, consapevoli del nostro amore, del rapporto che ci lega e che mai nessuno potrà distruggere...

Mi sollevo leggermente per dargli un bacio carico dell'amore che provo per lui...

- allora menti quando mi dici che sono un pervertito- dice sussurrando mentre io gli rispondo con un sorriso....

- ti amo- gli dico guardandolo dritto negli occhi...

- lo so- mi risponde soddisfatto ed io lo guardo spalancando gli occhi....

- anch'io ti amo Akane - dice per poi cominciare a baciarmi...

Ogni volta che sento il calore del suo corpo schiacciare contro il mio, brividi di piacere  percorrono tutto il mio corpo...
Ranma sa fare l'amore in un modo tale che per tutto il tempo riesce a farmi mancare il respiro ed io ogni volta mi lascio completamente andare all'emozioni e alle splendide sensazioni che riesce a farmi provare...
Sembra sempre essere scontroso e irritante ma quando ci troviamo da soli assume una tale dolcezza che alle volte mi lascia senza parole...
Decidiamo di restare un altro po’ a letto prima di capire che è ora di alzarci e andare a ricevere gli invitati.
Io indosso un bel vestitino bianco corto fin sopra il ginocchio, con scollo a cuore, stretto in vita e largo sotto mentre Ranma ha deciso di indossare la sua casacca celeste smanicata con un pantalone nero.
Uscendo di casa raggiungiamo il resto della famiglia, che vediamo messi tutti in tiro per l'occasione.
Mi guardo intorno, il nostro giardino è proprio bello, le lanterne accese, i tavoli apparecchiati, le piccole candele che delimitano il percorso dal portone fino a dentro casa...è...è...tutto magnifico. 
Il primo ad arrivare è Happosai che avvicinandosi guarda Ranma compiaciuto per poi sussurrargli all'orecchio qualcosa per me incomprensibile ma che non mi ci vuole molto a capire dal momento che vedo il viso di Ranma andare improvvisamente a fuoco. La risposta arriva come sempre immediata e infatti vedo mio marito scagliare un pugno in piena testa al piccolo vecchietto...

- Akanuccia! Che bello vederti - Happosai si avvicina a me ma con Ranma pronto ad affiancarlo...

- sta attento a come ti rivolgi ad Akane! - gli rimprovera Ranma guardandolo torvo....

- sono un gentiluomo quando voglio!- risponde il vecchio irritato...

- non mi è mai sembrato sai?- gli risponde incrociando le braccia al petto e chinandosi leggermente verso di lui...

- sei crudele Ranma! Mostra più rispetto per il tuo maestro! - Happosai sembra essere davvero arrabbiato...

Ed ecco che appena stanno per cominciare a litigare, vediamo entrare insieme Ukyo e Ryoga. Adesso che li vedo l'uno affianco all'altra sono sempre più convinta di quello che penso...

- salve a tutti- dice Ukyo sventolando una mano....

- ciao a te Ukyo! È un piacere avere te e Ryoga qui, stasera- le rispondo facendole un sorriso...

- Ryoga! È tanto che non ti fai vedere!- gli dice Ranma dandogli una pacca sulla spalla...

- beh...in…in effetti ho avuto da fare- risponde Ryoga arrossendo leggermente...

- Ukyo? C’è niente che dovete dirci??- le chiedo incrociando le braccia sotto al seno, più curiosa che mai...

La vedo gesticolare con le mani freneticamente e decisamente imbarazzata...

- ma...ma che dici Akane, noi...non abbiamo niente da....da dirvi- ed ecco che si è capito tutto, soprattutto dopo che noto Ryoga andare per poco a fuoco...

- hai capito questi due Akane?! - mi dice Ranma con tono sarcastico, avendo anche lui percepito qualcosa...

- piantala Ranma! - lo richiama Ryoga rosso più di un pomodoro...

E mentre siamo tutti intenti a sorridere, vediamo anche Kuno e Kodachi che sembrano a dir poco rimbecilliti...
Ma che gli succede?
Come risposta alla nostra domanda vediamo sbucare fuori anche Sasuke che, facendoci l'occhiolino, ci fa chiaramente capire di aver usato qualche filtro della padrona per tenerli a bada..
Arriva anche Mousse, e ammetto che sembra essere cambiato anche lui, era molto tempo che non lo vedevamo.
E poi...poi ecco che arriva lei…accompagnata da quella vecchiaccia di sua nonna. Quella che in assoluto considero la peggiore delle mie rivali. La guardo con odio, non posso certo dimenticare tutto quello che ha fatto a me ma soprattutto a Ranma.
Ancheggia verso di noi, mentre io sento già una vena pulsare violenta...

- ciao maschiaccio!!- dice con quel suo tono irritante...

- ciao a te Shan-pu- le rispondo e se potessi la incendierei solo con lo sguardo...

- Ranma non ha tutti i torti a chiamarti vita larga…- ed ecco che dicendomi così, fa scappare una risatina alla vecchia Obaba. 

- smettila Shan-pu!- interviene alle mie spalle Ranma per poi affiancarmi...

- Ranma! - il tono in cui pronuncia il suo nome sembra essere patetico, specialmente perché incrocia le mani al petto come se avesse davanti un divinità religiosa...

- ti trovo in forma futuro marito- Obaba scruta Ranma attentamente...

- non chiamarmi così!- dice infastidito...

- non hai mai avuto il diritto di definirmi in questo modo…e adesso più che mai!!!- rimarca con forza…

- sei cresciuto ragazzo, adesso sembri essere un vero uomo- la vecchia lo guarda dalla testa ai piedi e forse mi sbaglio ma, nonostante quello che ha appena detto, credo di percepire una nota di disappunto...

- il merito va tutto ad Akane, se ci tieni a saperlo!- le risponde irritato e fiero della risposta appena data...

- ma davvero?!- chiede Shan-pu con tono sarcastico alzando un sopracciglio, mentre Obaba adesso sta scrutando me attentamente come se volesse leggermi nella mente e forse non solo...

- ora scusateci, dobbiamo ricevere anche gli altri invitati, godetevi la festa- ed ecco che Ranma prendendomi per il braccio mi porta via con sé....

Finalmente siamo tutti.
La nostra famiglia ha invitato tutto il vicinato, vedo persone avvicinarsi per salutarmi che non ricordo di aver mai visto.
Seduti al tavolo, Ranma mi fa cenno di alzarmi e prendendo il bicchiere tra le mani contenente lo spumante, invita tutti gli altri a fare lo stesso.
Abbiamo gli occhi di tutti i presenti puntati addosso e la cosa mi imbarazza parecchio.
Quindi schiarendosi la voce...

- grazie a tutti i presenti per essere venuti…io e Akane abbiamo un annuncio da fare- Ranma ad alta voce coinvolge tutti i presenti per poi guardarmi e sorridere sentendosi più fiero che mai...

- tra qualche mese, diventeremo genitori!- dice tutto d’un fiato ed ecco che alzando il calice invita tutti a fare lo stesso...

- facciamo un augurio ai futuri genitori!- interviene Nabiki entusiasta....

- auguri!!- dicono tutti in coro sorridendo...

E la cosa che più mi stupisce è che Ranma, davanti tutti i presenti, si volta verso di me per darmi un bacio.
Rimango un attimo sorpresa, non mi aspettavo che facesse una cosa del genere dato che odia mostrarsi dolce davanti gli occhi degli altri...

Ukyo esulta di gioia e quando vede Ryoga strozzarsi con lo spumante subito comincia a prenderlo a colpi di spatola per farlo riprendere.
Scoppiamo decisamente tutti a ridere davanti questa scena.

- mi auguro che sarai un padre decente Ranma, Akane sarà una madre fantastica ma per quanto riguarda te, ho dei seri dubbi a riguardo- Ryoga incrociando le braccia al petto, osserva il suo amico con un sorrisetto...

- sta tranquillo Ryoga, Ranma se la caverà benissimo - rispondo poggiando una mano sul futuro papà....

- in tutti casi, se avrete bisogno, potete contare su di noi- risponde Ukyo facendo l'occhiolino…

- non preoccuparti U-chan, abbiamo sempre l’appoggio della nostra famiglia!!- la rassicura un Ranma molto fiero…

- lo puoi ben dire, cognatino!!!- esordisce Nabiki affiancata dai nostri euforici padri che con Happosai hanno chiaramente dato fondo alle scorte di sakè mentre Kasumi più tranquilla che mai annuisce sorridente.

La giornata finisce così, all’insegna della gioia e della spensieratezza e mentre salutiamo il resto degli invitati che man mano si sono avvicinati a me e a Ranma per congratularsi della lieta notizia, io non posso fare a meno di pensare che solo due persone non si sono degnate di farci gli auguri ma, anzi, sembrano essere svanite nel nulla. 

-Ranma...- chiamo mio marito con tono, non so neanche io…turbato?!

- che c’è Akane??- lo vedo girarsi verso di me preoccupato e guardarmi intensamente con quegli occhi blu mare, che in un’altra situazione mi avrebbero fatto perdere un battito…

- ni…niente…è che…non ti sei accorto che Shan-pu e Obaba se ne sono andate senza salutare e per di più senza farci gli auguri??- gli dico con voce tremante mista a un certo tono irritato e di ansia…

- non preoccuparti…c’era da aspettarselo- mi risponde per niente turbato mentre con la mano accarezza il mio viso…

- sarà…ma non mi sento tranquilla quando ci sono loro di mezzo!- dico per niente convinta…

Terminata la festa, finalmente tiro un sospiro di sollievo. Adesso posso decisamente rilassarmi un po’ anche se il pensiero resta comunque a quelle due, che senza nessun ritegno se ne sono andate e devo dire che questo loro atteggiamento non mi piace per niente. 
Cerco di non mostrare ulteriormente la mia frustrazione a Ranma perché non voglio sembrare patetica e così finisco con l’addormentarmi poggiata sul suo petto mentre tengo una mano sul mio ventre dando la buonanotte anche al nostro bambino.



Salve a tutti! 
Sia io che Nica ci tenevamo a ringraziare tutti coloro che stanno seguendo la nostra storia. Speriamo al più presto di pubblicare il prossimo capitolo!
Un bacione, ciao ciao

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Capitolo 4
*** Doppia felicità e forse...guai in arrivo? ***


Sono trascorsi già quattro mesi da quando abbiamo dato la festa qui in casa nostra per annunciare la mia gravidanza.
Per fortuna tutto procede bene, il senso di nausea pian piano se ne sta andando e il mio pancino sembra un palloncino tondo.
Distesa sul letto abbraccio il mio cuscino per poi mettere quello di Ranma in mezzo alla gambe, è così comoda questa posizione che non vorrei proprio alzarmi e continuare a godermi questo relax ma purtroppo anche se non voglio, devo...
Guardo Ranma che ancora dorme tutto spaparacchiato, in diagonale, con le braccia penzolanti, sorrido nel guardarlo così beato e anch'io posso dire, ormai, di sentirmi tranquilla da quella sera. Shan-pu e la sua bisnonna non si sono fatte più vedere, forse si sono rassegnate al fatto che io e Ranma siamo felici e quindi hanno abbandonato l'idea di renderci la vita un inferno.
Sbuffo al solo pensiero di dovermi alzare da questo letto così comodo, forse è al bambino che piace starsene così, d'altronde se ha preso da Ranma non c’è da stupirsi poi così tanto. Ma devo fare le faccende e Ranma tra non molto deve cominciare la lezione e cosa più importante oggi pomeriggio ho la visita di controllo dal dottor Tofu. Sono entrata nel quinto mese ed entrambi speriamo finalmente di riuscire a vedere se il bambino che porto in grembo è un maschietto oppure una femminuccia, io sono così emozionata che sento mancarmi il respiro...
Ora, forza Akane alziamoci e svegliamo questo dormiglione...

- Ranma, su alzati è già mattina- gli dico carezzandogli un braccio...

- mmhh...- mormora nel sonno...

- Ranma, avanti o farai tardi- gli dico strattonandolo piano...

- no...non voglio...- sussurra girandosi su un fianco...

- ti vuoi svegliare?!- ecco che comincio già a perdere la pazienza...

- ancora un pochino- e va bene...se non vuole alzarsi con le buone, allora proverò alla vecchia maniera...

Ed ecco che riempio un secchio pieno d'acqua fredda e gliela lancio addosso...

- ma sei impazzita o cosa?- sbraita balzando in aria e guardandomi truce...

- buongiorno anche a te- gli dico mentre sventolo una mano in aria mentre mi dirigo in cucina sentendo lui imprecare qualcosa per me incomprensibile...

Dopo avermi raggiunto anche lui in cucina per fare colazione, lo guardo che tiene il broncio...

- certo che potevi essere più delicata nel svegliarmi- dice borbottando...

- se forse non l'hai ancora capito, ho provato ad essere gentile ma proprio non ne volevi sapere di svegliarti, così ho pensato che ricorrendo alle vecchie maniere di sicuro non avrei fallito e infatti eccoti qui- gli rispondo accennando un sorrisetto...

- e va bene, ma la prossima volta giuro che mi arrabbio!- dice ancora con la bocca piena...

- d'accordo - gli rispondo sbuffando...

Mentre lui si dirige nel Dojo per iniziare la lezione con i nostri allievi, io mi dedico alle faccende di casa e dopo aver finito, faccio una doccia e comincio a prepararmi per la visita di oggi.
Entrando in camera da letto apro l'armadio e comincio a guardare i miei vestiti, in alcuni ormai non ci entro più, ma per fortuna qualche giorno fa ho comprato dei vestitini davvero molto carini, così decido di indossarne uno giallo con scollo a barca, abbastanza morbido in modo che non mi stringa il mio bel pancino.
Guardandomi allo specchio, noto come il mio fisico non sia cambiato affatto e devo dire che questa è una grande fortuna, mentre la pancia...beh!...ammetto che tutto sommato non mi dispiace, è così carina, piccola e tonda. E poi sono sicura che una volta partorito il bambino non mi ci vorrà molto perché la riporti di nuovo asciutta e tonica.
È arrivata già ora di pranzo così recandomi in casa di mio padre mi siedo insieme a tutti gli altri aspettando che arrivi Ranma. 
Anche lui prima di pranzare ha fatto la doccia e si è cambiato i vestiti, così da non perdere tempo.
La scorsa sera abbiamo deciso di non dire niente della visita di oggi alla nostra famiglia, ma solo e soltanto perché se venisse anche Kasumi dovrei preoccuparmi per gli strani atteggiamenti che assume il dottor Tofu ogni qual volta la vede. Per questo motivo preferiamo dare la notizia al nostro rientro. 
Finito il pranzo, vado in bagno per rinfrescarmi e subito dopo raggiungo Ranma e gli altri in soggiorno. 

- allora andiamo?- gli domando cercando di farmi vedere calma e tranquilla dagli altri...

- certo!- mi risponde per poi affiancarmi
- dove andate di bello? - mi chiede Nabiki con gli occhi ridotti a due fessure 

- a fare una passeggiata - gli risponde Ranma sembrando leggermente a disagio...

- non staremo via molto - rispondo anche io per poi sventolare una mano a mo’ di saluto mentre con l'altra tiro Ranma...

Passeggiando tranquillamente mi rendo conto che certe abitudini non sono per niente cambiate...
Io cammino sull'asfalto mentre lui, invece, come sempre cammina su quella misera ringhiera a braccia incrociate dietro la testa.
Sorrido, sembra essere tutto come ai vecchi tempi ma con qualcosina di diverso. 
Arrivati davanti all'ambulatorio, il dottore come sempre ci accoglie con uno splendido sorriso incoraggiante. 
Così stendendomi sul lettino, scopro la pancia per permettergli di poggiare l'apparecchio e subito i miei occhi vanno dritti su quel monitor.

- bene, vediamo come va- Tofu sembra essere concentrato nell’ osservare il bambino 

- allora??- gli chiede un Ranma impaziente...

- ma…ma cosa?!- ed ecco che Tofu si sofferma più del dovuto facendomi preoccupare

- che succede?! Qualcosa non va?- gli chiedo allarmata

- questa poi...e chi se lo aspettava!!- ed ecco che facendo un gran sorriso Tofu tira un sospiro...

- dottore vuole spiegare anche a noi cosa sta succedendo??? - Ranma sembra essere un tantino infastidito

- oh! Scusatemi avete ragione…allora fino ad un mese fa avrei detto che molto probabilmente il bambino sarebbe stato un maschio ma adesso...- ed ecco che si sofferma sistemandosi gli occhiali 

- la prego continui- gli dico impaziente 

- beh! Adesso ho la conferma che si tratta di un bel maschietto, ma non solo...

- che vuol dire non solo? Vuole essere più chiaro per favore!- Ranma per poco non esce fuori di testa dal nervosismo 

- Akane, Ranma, voi…diventerete genitori…-

- questo lo sappiamo già!! - gli rispondo confusa...

- ma...di un maschietto e di una femminuccia - Tofu fa un gran sorriso mentre a me per poco non mi casca la mascella per terra...

- che...che…vu. ..vuol dire?- Ranma chiede titubante 

- che Akane aspetta due bambini, diventerete genitori due volte - Tofu si avvicina a Ranma per dargli una pacca sulla spalla...

- ma...ma è possibile?? Cioè può succedere una cosa del genere?- Ranma sembra totalmente nel pallone, incapace di ragionare...

- ma certo che è possibile!- Tofu inevitabilmente scoppia a ridere, mentre ancora io devo riprendermi da questa sorpresa...

- Akane ora più che mai devi stare attenta! Portare in grembo due bambini richiede maggiori attenzioni soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione, devi mangiare cibi sani, ricchi di vitamine così che i bambini possano crescere e non farti restare senza forze. - Tofu avvicinandosi mi fa le sue raccomandazioni 

- in effetti è un paio di giorni che mi sento più stanca del solito, ora capisco il perché! - rimango intenta a riflettere 

- cerca di stare a riposo e portare la gravidanza nel più lungo termine possibile. Purtroppo quando si tratta di parti gemellari non è difficile avere un parto anticipato ma noi dobbiamo fare tutto il possibile, in modo che tu possa partorire alla scadenza dei nove mesi.- mi guarda serio cercando di farmi capire il concetto...

- non si preoccupi dottore Akane starà in assoluto riposo, ci penserò io ad occuparmi di lei- Ranma si mostra più serio e deciso che mai...

- si ma non esagerare, ho detto che deve stare a riposo non che deve stare a letto per i restanti quattro mesi- Tofu accenna una risatina ironica...

- stia tranquillo dottore ho capito cosa devo fare- gli rispondo accennando un sorriso. 

Usciti finalmente dall'ambulatorio, facciamo prima una passeggiata tanto per assimilare del tutto la notizia.
Arrivati al parco Ranma mi fa sedere sulla panchina mentre lui prende due gelati in un chiosco davanti a noi...

- Akane ma ci pensi?? - dice entusiasta 

- già, non mi sembra ancora vero che sono due...- gli dico assaporando il mio gelato gusto fragola e vaniglia

- beh! Di certo avremo un bel da fare non credi? - mi chiede sorridendo

- immagino proprio di si!- gli rispondo anch’io altrettanto sorridente...

Dopo aver trascorso questa oretta al parco a parlare di come cambierà la nostra vita, ci dirigiamo verso casa trovando i nostri genitori ad aspettarci davanti il portone con le mani incrociate al petto e i soliti lacrimoni...

- allora che vi ha detto, è un maschio??- chiede Genma 

- è una femmina??- chiede mio padre

- aspettate! Ma voi come fate a sapere che....- 

- e tu pensavi davvero che questi due impiccioni non sapevano che stavate andando da Tofu? Andiamo Ranma! Non ti facevo così ingenuo- Ranma viene interrotto dalla frase appena espressa da Nabiki 

- forse sarebbe meglio entrare in casa, ho preparato giusto il thè - Kasumi sorridendo invita tutti ad entrare, così decidiamo di seguirla per parlare in un posto decisamente più consono alla situazione

Mentre stiamo per sederci vediamo sbucare dal giardino Ryoga e Ukyo....

- salve a tutti quanti- Ukyo dice sorridendo

- Ryoga, Ukyo, come mai qui?- gli chiede Ranma sorpreso

- siamo passati a fare visita ad Akane - risponde Ryoga, che però sembra essere turbato

- allora accomodatevi, siete arrivati giusto in tempo per il thè - Kasumi gli fa cenno con la mano di prendere posto al tavolo

- beh Akane! Visto che ci sono anche loro, che ne dici se glielo diciamo?! - mi chiede un Ranma sempre più felice e allo stesso tempo impaziente di comunicare la notizia...

- signori, oggi abbiamo scoperto una cosa molto importante- comincio il discorso guardando tutti...

- papà, sig. Genma, crediamo di aver accontentato entrambi - dico quasi ridendo mentre loro mi guardando con gli occhi spalancati...

- spiegati meglio Akane - il sig. Genma mi chiede confuso...

- aspetto due bambini, io e Ranma avremo un maschietto e una femminuccia- dico entusiasta, osservando lo sguardo incredulo della famiglia...

- ma che notizia!! Congratulazioni Akane - Ukyo saltellando mi abbraccia

- non me lo sarei mai aspettato da te, Ranma!- Ryoga con un sorrisetto dà un colpo a Ranma mentre quest'ultimo lo guarda torvo....

- figlio mio, si vede che hai preso tutto da tuo padre!- Genma si vanta prendendo Ranma sotto braccio...

- ma se sono figlio unico!- gli rimprovera dandogli un colpo in testa 

- Akane, figlia mia! Come sono felice- ed ecco che mio padre questa volta ha seriamente intenzione di allagare tutta Nerima 

- dai papà, non piangere- Kasumi cerca di consolarlo...

- beh! Devo dire che allora Ranma non è poi così rammollito come pensavo, ci hai dato sotto a quanto pare!- Nabiki non se le evita mai le sue sparate che ci fanno mettere decisamente in imbarazzo...

- Nabiki! - ed ecco che Ranma sembrando una fiamma umana la fulmina con lo sguardo...

Mentre io inevitabilmente faccio scappare una piccola risata, osservo tutta la mia famiglia e decisamente credo che avere questi due bambini con noi sarà un vero spasso, di sicuro non si annoieranno ad avere due nonni così, una zia che gli preparerà tante cose buone da mangiare e un’altra che chissà quanti regali gli comprerà. 
Già di sicuro sarà tutto magnifico.
Nel frattempo che sto sognando ad occhi aperti questo futuro, poi non così molto lontano, ecco che la mia attenzione viene catturata dal viso di Ryoga…ha tutta l’aria di essere impaziente di dirci qualcosa ma sta cercando di trattenersi...

- Ryoga tutto bene?- gli chiedo scrutandolo attentamente...

- s...si…perché? - mi chiede sussultando

- a guardarti non si direbbe- mi avvicino a lui con gli occhi a fessura

- in...in effetti siamo venuti per dirvi una cosa ma credo che non sia il momento giusto- dice portandosi una mano dietro la testa...

- forse ora a maggior ragione sarebbe opportuno dirglielo, secondo me!- afferma Ukyo che, diventata improvvisamente seria, sta guardando Ryoga dritto negli occhi, proprio come una coppia di innamorati è solita fare...

- hai ragione, non ha senso aspettare - risponde sbuffando ma con la stessa serietà della ragazza al suo fianco...

- ma è una cosa che riguarda noi? O voi? chiedo leggermente confusa 

- ci sono! Vi sposate non è così, p-chan?! - Ranma batte un pugno sulla mano guardandoli con un gran sorriso...

- Avresti anche potuto dirmelo prima!!- ed ecco che sfregando lo stesso pugno sulla testa dell’amico, io non faccio altro che domandarmi…cosa c'entra adesso p-chan??

- smettila idiota! - Ryoga sembra essere infastidito, mentre il viso di Ukyo ormai ha raggiunto una tonalità di rosso indefinita...

- allora?? Non vi state sposando...- Ranma sembra esserci rimasto male...

- ma no stupido! Come potremmo, stiamo insieme da solo un anno...- ed ecco che Ryoga dopo aver raggiunto la stessa tonalità di colore di Ukyo si tappa la bocca per poi ricevere in piena testa una spatolata da parte della cuoca esperta in Okonomiyaki...

- e allora di che si tratta? - gli chiedo picchiettando un piede per terra...

- dovete stare in guardia, sono giunte delle strane voci riguardo Shan-pu e quella vecchiaccia- Ukyo parla sottovoce...

- che genere di voci?- chiede Ranma serio e incuriosito...

- a quanto pare stanno architettando qualcosa, ancora non ne siamo certi, però io e Ukyo domani volevamo andare a spiarle e cercare di capire cosa hanno intenzione di combinare quelle due squinternate - Ryoga parla con Ranma mentre io continuo a guardarlo…

- Ryoga devi farmi sapere ogni cosa!- gli dice Ranma 

- lo so già imbecille, perché credi che sia venuto altrimenti, eh?- Ryoga incrociando le braccia al petto si volta dall'altra parte...

- ascolta Ryoga e anche tu Ukyo, ho deciso che domani verrò con voi- Ranma questa volta sembra essere davvero preoccupato 

- è meglio di no! Resta qui con Akane, non si può mai sapere cos'hanno intenzione di fare quelle due. Ci penseremo noi a portarti delle notizie- Ryoga facendo un cenno col capo a Ranma seguito anche da un sorrisetto lo rassicura facendogli intendere che non deve preoccuparsi altro che di me e dei nostri bambini...

- d'accordo! - Ranma accetta, scambiandosi uno sguardo complice con l'amico

- bene ragazzi noi adesso andiamo, grazie per l'ospitalità - dice Ukyo salutando tutti con la mano per poi uscire di casa insieme a Ryoga...

Ecco, mi sembrava troppo bello per essere vero...
Quelle due hanno di sicuro in mente qualcosa e sono più che certa che il loro obbiettivo siamo io e Ranma.
La tranquillità e la serenità avuta fino ad un attimo prima sta piano piano scomparendo, lasciando posto alla preoccupazione e ai tanti dubbi....

- Akane non essere pensierosa, ci sono io con te, non devi preoccuparti di niente, qualunque cosa accada io sono qui per proteggere te e i nostri bambini- Ranma poggiandomi le mani sulle spalle mi guarda intensamente con quegli occhi che vorrebbero rassicurarmi al massimo....

- ci proverò Ranma…- gli rispondo sentendo già riemergere quelle brutte sensazioni che avevo represso da tempo. 


Ormai un altro giorno è passato, dopo cena, seduta fuori in giardino insieme a Ranma a guardare le stelle, tengo lo sguardo rivolto in alto osservandone una in particolare…tiro un sospiro di frustrazione, mi auguro solo che non abbiano in mente di mettersi contro di noi perché se fosse così, giuro che questa volta non la passeranno liscia. Se prima mi consideravano un maschiaccio violento, adesso non hanno neanche la benché minima idea di cosa significa avere a che fare con una madre inferocita...



Ciao a tutti da Tilly e Nica! 😊
Avevamo promesso di aggiornare al più presto ed eccoci qua con il quarto capitolo…carico di emozioni - a nostro dire - nella prima parte, sempre divertente e più misterioso e, perché no, intrigante sul finale. Almeno questo è quello che ci auguriamo per la vostra lettura!
Come sempre ci teniamo moltissimo a ringraziare tutti, ma proprio tutti quelli che dedicano parte del loro tempo per leggere la nostra storia e soprattutto per continuare a seguirla. Vedrete che da adesso in poi la situazione si farà, come dire…un po’ più movimentata!! Ma non vi dico altro…
A prestissimo speriamo, un bacione da parte mia e di Nica 😘

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Capitolo 5
*** Uno spiacevole incontro ***


Sono passati già diversi giorni da quando i nostri amici sono venuti qui a casa nostra per riferirci delle loro indagini. Io, da allora, confesso di aver smesso di vivere serenamente e in quella piacevole tranquillità che aveva regnato i mesi precedenti. Perché anche se a me non hanno voluto dire quasi niente, so per certo che Ryoga ha scoperto qualcosa…l’ho capito dalla faccia tesa di Ranma, dopo che i nostri amici se ne sono andati.
Nonostante questo, tutti i giorni continuo a ripetermi di essere forte, più rilassata possibile, se non per me almeno per i miei bambini e soprattutto per Ranma. Mio marito, infatti, ultimamente sembra vivere in uno stato perenne di nervosismo e agitazione, tanto che alle volte sembra proprio fuori controllo.
Vane sono state le parole rassicuranti ma anche ammonitrici del dott. Tofu, riguardo la mia “speciale” gravidanza, durante la visita di controllo che ha cambiato inevitabilmente e positivamente la nostra vita…anzi, sembra proprio essersene dimenticato. Da quando abbiamo appreso delle poco chiare intenzioni di Shan-pu e Obaba, Ranma non solo non mi lascia un attimo da sola ma vuole sempre sapere cosa faccio - sempre che mi sia permesso di fare qualcosa - e dove sto andando. Da un paio di giorni, addirittura, pur di tenermi costantemente sotto controllo e non dover chiudere il Dojo, è arrivato al punto di costringermi ad assistere agli allenamenti dei suoi allievi. Non che ciò mi dispiaccia, è sempre un piacere vedere il corpo statuario del mio Ranma mentre tende tutti i suoi muscoli, per non parlare dell’espressione soddisfatta che ha sul viso quando esegue alla perfezione ogni singolo kata, ma c’è un limite a tutto. So che la sola idea che possa succedere qualcosa a me e ai nostri figli, lo manda in bestia e so anche che per questo farebbe di tutto pur di proteggere le persone a cui tiene di più…che ama…ma a me questa situazione comincia a soffocarmi letteralmente.
All’ansia e alla preoccupazione adesso, prendono il posto la frustrazione di non essere libera di fare ciò che voglio e soprattutto la rabbia, sì la rabbia contro la gatta morta e quella mummia calcolatrice della bisnonna. A causa loro la mia gravidanza, che dovrebbe essere il periodo più bello nella vita di una donna, si sta trasformando in un vero e proprio inferno. E tra tutto quello che loro ci hanno fatto passare, credo proprio che questa non gliela perdonerò mai.

- A…Akane?! Stai bene??- la voce di Ranma sembra destarmi dai miei mille pensieri 

- eh??...ah, si sì…tutto bene!!- gli rispondo io, ritornando alla realtà

- sei sicura?? Vuoi che chiami il dott. Tofu??- mi chiede agitato e io non posso fare a meno di alzare gli occhi in su e sbuffare…

- si Ranma…e NO Ranma…non chiamerai il dottore, ti ho detto che sto bene…ero solamente sovrappensiero…- cerco di rassicurarlo ma il mio tono di voce mi tradisce

Ecco che, con il solito broncio, lo vedo avvicinarsi per posare una mano sul mio pancione e sussurrare qualcosa, per me incomprensibile, ai nostri bambini…
Un po’ commossa da questa sua iniziativa e un po’ presa dal rimorso, per avergli risposto a tono, alzo una mano verso la sua testa e comincio ad accarezzargli i capelli corvini con fare dolce. 

- Baka!!! Non devi preoccuparti per ogni singola cosa…ci sono momenti, e ti assicuro che in questo periodo non mi sta riuscendo molto bene, in cui desidero starmene per conto mio, estraniarmi da tutto e tutti- lo dico senza neanche accorgermene, l’ho fatto di nuovo e lo capisco dal fatto che, se prima si era rilassato a quel mio tocco dolce e rassicurante, adesso lo sento irrigidirsi di colpo e con uno scatto me lo ritrovo davanti al viso a guardarmi con quei profondi occhi blu.

- ah!!! Ma davvero?? Vorresti forse intendere che ti sto infastidendo, Akane??- la sua voce denuncia il suo stato, misto tra l’infuriato e forse deluso

- ma che dici? Non è questo…io capisco la tua preoccupazione, lo sono anch’io ma da quando siamo a conoscenza di quello che sappiamo, io mi sento in gabbia! E non ce la faccio più…- provo a dirgli il più tranquillamente possibile mentre con una mano gli accarezzo il viso

- forse hai ragione…ma capiscimi bene Akane…- si interrompe, per poi abbassare il viso e nascondere quei suoi magnifici occhi dietro la frangetta

- se solo…se…ti…vi succedesse qualcosa, qualsiasi cosa, io non me lo perdonerei mai!- dice con voce strozzata e io a queste parole credo proprio di aver perso un battito

- Ra…Ranma…- sento le lacrime pungermi gli occhi

- sorellinaaa? Sei qui?? – la voce squillante di Nabiki, seguita dal fragoroso rumore della porta scorrevole del Dojo, interrompe i miei propositi di rassicurare quel baka di mio marito

- si sono qui!- dico senza allontanare la mano dal viso di Ranma

- ah, eccoti! Allora…andiamo??- mi chiede mettendo le mani sui fianchi e picchiettando il pavimento con un piede

- andiamo?? Andare dove?- Ranma con gli occhi ridotti a due fessure, ha visibilmente cambiato espressione

- beh, vedi…Nabiki stamattina mi ha chiesto se volevo fare un giro per negozi…così giusto per cambiare aria- provo a dirgli, ma so già quale sarà la sua reazione

- non se ne parla neanche…tu senza di me non vai proprio da nessuna parte!- sbraita e io sento già una vena pulsare sulla mia fronte
 
- ma…non è possibile e tu lo sai! Dal momento che ti sei fatto carico anche delle mie lezioni, hai tutto il pomeriggio impegnato con gli allievi della palestra…- provo a ribattere ma senza nessun risultato a quanto pare

- vorrà dire…sì…vorrà dire che annullerò tutti gli appuntamenti del pomeriggio!- fa un grande sorriso mentre lo dice e il ghigno divertito che ne consegue mi fa capire che si ritiene più che soddisfatto della sua risposta, ma questo è quello che crede lui, infatti io non mollo

- Baka! Baka! Baka! Non mi sembra il momento giusto per annullare i corsi della palestra…per di più per una ragione così ridicola! Tra poco è Natale, ci saranno le vacanze e noi dobbiamo approfittare di tutti i giorni a disposizione per tenere la palestra aperta…abbiamo bisogno di più entrate possibili visto che tra poco avremo molte spese e poi…visto anche che io in questo, ormai, non posso più dare il mio contributo…- lascio la cosa in sospeso, guardandolo dritto in faccia con quel broncio che so che fa sempre colpo su di lui e, infatti, la sua reazione non tarda ad arrivare

- beh…sì…hai ragione Akane, ma…- non è del tutto convinto ma lo so, sta per cedere e il mio sguardo supplichevole allora si accentua

- ti prego Ranma…ti prego, ti prego! E poi ci sarà Nabiki con me…e non dimenticare che sono pur sempre un’artista marziale!- rincaro la dose

- sì, cognatino…non devi preoccuparti, la terrò d’occhio per tutto il tempo! - s’intromette Nabiki e mentre io non faccio in tempo a fare sì col capo, ecco che quella succhia soldi di mia sorella continua la frase appena espressa e spero vivamente che non dica quello che penso…

- ma, ovviamente questo…comporterà un sovrapprezzo sulla tariffa che ho chiesto ad Akane..- il tono di mia sorella si fa improvvisamente più furbo e altrettanto rapidamente il mio viso perde colore…non volevo che Ranma sapesse che, per uscire, ho dovuto convincere anche lei

- Nabiki!!!!- con sguardo assassino e contemporaneamente cercando di essere più calma possibile provo a farle capire che non doveva rivelare questo “piccolo” particolare al baka 

- oh su, andiamo Akane…non si può neanche scherzare un po’!- esclama con la sua solita freddezza anche se mentre lo dice mi fa l’occhiolino 

Tutto ciò non mi rincuora neanche un po’, c’ero quasi riuscita, ne sono certa! Adesso, invece, sono più che sicura che dopo questo scherzetto di Nabiki, Ranma non vorrà proprio saperne di accontentarmi, potrei usare con lui tutti i miei preziosi trucchetti ma non mi lascerà mai uscire…e pensare che volevo approfittare di questa passeggiata per trovare qualcosa di carino da regalargli il giorno di Natale! Che peccato…è un baka ma in fondo se lo merita proprio un bel regalo! 
All’improvviso, quando ormai davo per chiusa la questione, sento la voce di Ranma in sottofondo…è solo un debole sussurro ma l’ho percepito chiaramente…e probabilmente non solo io…

- e va bene…se proprio ci tieni tanto ad uscire…ma…ma se…- cosa?? Ho sentito bene??

- si, si…lo sappiamo già, Ranma! Se le dovesse succedere qualcosa, la farai pagare a tutti…me compresa!- Nabiki non si è scomposta neanche di un millimetro, se non per sventolare una mano in aria con fare annoiato

- Grazie!!! Grazie…Grazie!!!- quando lo dico sono già tra le sue braccia mentre le mie sono aggrappate al suo collo muscoloso e le labbra premono sulle sue con fare impetuoso ma allo stesso tempo dolce

- beh, se questo è il ringraziamento per averti fatto questa concessione, forse dovrò assecondarti più spesso…- lo dice accennando un ghigno malizioso e alzando un sopracciglio, ritornando, poi, a torturare le mie labbra

- ehm…scusate non vorrei interrompervi piccioncini…ma se adesso non la smettete con queste smancerie da innamorati, rischieremo di fare tardi! Penserete più tardi a queste cose…- davvero lo ha detto?! 

Non faccio in tempo ad arrossire che sento la presa ben salda di Nabiki sul mio braccio che tenta di trascinarmi via…mi chiedo da dove mia sorella prenda tutta questa forza, che sia anche lei, in gran segreto, un’artista marziale?? Ma no, probabilmente è solo di famiglia, lei non ha mai mostrato interesse per questo genere di cose, il suo scopo nella vita è sempre stato quello di ricavare il più possibile dalle situazioni…ogni tipo di situazione! 
A malincuore sono costretta a lasciarla fare. Odio dovermi allontanare da lui in questo modo, soprattutto quando siamo così vicini ma dal momento che ha accettato a fatica di lasciarmi andare, ne devo approfittare prima che succeda qualcosa di irreparabile e cambi improvvisamente idea!


Così in un batter d’occhio ci ritroviamo a passeggiare per le fredde strade di Nerima. Nabiki non fa altro che parlare, di dove dobbiamo andare, quali negozi vedere e su cosa dobbiamo fare. Io, invece, non faccio altro che ripensare a Ranma e alla sua espressione quando alla fine ha accettato la mia uscita di casa. E mentre lo faccio sul mio volto compare un sorriso, appena pronunciato ma divertito. Lo amo anche per questo, perché so che dentro di lui il suo spirito protettivo nei miei confronti ribolle, è sempre li presente al massimo dell’intensità, ma ha anche piena fiducia in me e, nonostante la situazione, mi lascia libera di godermi un po’ di sana libertà! 
Ad un tratto, sento in lontananza uno scampanellio di bicicletta che manda letteralmente in frantumi i miei pensieri idilliaci. So già di chi si tratta, potrei riconoscere quella bicicletta e quel dannato campanello fra mille. Per anni ci ha tormentato lungo la strada che io e Ranma facevamo tutte le sante mattine per andare a scuola, soprattutto lui, dal momento che ogni volta atterrava con la ruota sulla sua testa o si lanciava tra le sue braccia dimenticandosi completamente del suo “prezioso” mezzo di locomozione. Al solo ricordo, il mio corpo si irrigidisce di colpo e stringendo i pugni lungo i fianchi sento già la rabbia venire a galla.

- sorellina? Tutto bene??- Nabiki sembra preoccupata, forse lei non ha sentito quel dannato rumore

- qualcosa non va??- continua, appoggiandomi una mano sulla spalla per richiamare la mia attenzione ma io apparentemente sembro essere su un altro pianeta

Niente. Sono completamente bloccata, dalla rabbia di saperla davanti da un momento all’altro, dal terrore forse…perché per la prima volta non devo preoccuparmi solo per me stessa ma anche per qualcun altro e quel qualcuno adesso è, anzi, sono dentro di me. 
Mentre Nabiki cerca di scuotermi dal mio stato catatonico e farmi riprendere, lei è già arrivata davanti a noi, sempre con quell’aria spavalda che la contraddistingue.

- ciao maschiaccio violento!!- la sua voce è quasi stridula

- oh…ehm…ciao Shan-pu!- Nabiki è sorpresa ma mantiene comunque la calma, non si può dire lo stesso di me che sto piano piano andando a fuoco e credo che da un momento all’altro mi uscirà il fumo dalle orecchie

- vedo che sei ingrassata…Ranma ha proprio ragione a chiamarti vita larga!!!- lo dice come se niente fosse incrociando le braccia sotto il seno e guardandomi di sbieco per vedere la mia reazione

Io rimango immobile, ancora un altro po’ e giuro che la faccio volare in cielo come un tempo facevo con Kuno!

- non ho ancora capito come abbia fatto il mio Ranma a sposarti…- con gli occhi apparentemente chiusi e il naso all’insù, io so che mi sta ancora guardando per captare ogni mia singola reazione
 
- certo lo deve aver fatto perché costretto o perché…ma si, prova pena per te…- adesso non resisto più, mi ha davvero fatto infuriare

- adesso basta Shan-pu!!! Non ti permetto di andare oltre…non osare rivolgerti mai più a mia sorella così! Qui nessuno ha costretto nessun’altro a fare niente e tantomeno provare pena, prima lo capirai e meglio sarà per tutti, soprattutto per te!- Nabiki mi anticipa, è su tutte le furie, la calma che sempre l’accompagna ha lasciato il posto ad una vera e propria esplosione di rabbia

- come no…vedremo! Non si può mai sapere…magari un giorno Ranma si accorgerà dello sbaglio fatto e tornerà da me!- lo dice come se ci credesse davvero e allora io ritrovo il senno e con sguardo combattivo mi avvicino al suo viso per dirle poche parole

- non ci credi neanche tu a quello che hai detto…semplicemente perché Ranma non è mai stato tuo!- sputo fuori tutto d’un fiato…

Lo vedo, il suo sguardo fiero incrinarsi e io dentro di me gongolo dalla felicità. Mi ci è voluto un po’ per riprendermi ma alla fine ho saputo ritrovare me stessa e risponderle a tono. 
Con la stessa velocità con cui è arrivata la vedo allontanarsi con quella sua odiosa bicicletta, non prima di aver sibilato un “me la pagherai” fra i denti. Li per li non me ne curo più di tanto, tante volte mi ha rivolto parole simili o affini. Ma una volta ripreso il cammino, il mio cervello si accende come le luminarie di Natale presenti in strada e il primo pensiero vola dritto a quei due esserini dentro la mia pancia, che adesso sto accarezzando amorevolmente.

- non pensarci…vedrai, non oserà fare niente, se non vuole scatenare su di sé l’ira di Ranma- Nabiki ha capito il mio pensiero e prova a tirarmi su il morale
 
- e poi così rischierebbe di ottenere l’effetto contrario a quello sperato, non trovi??- sembra lo dica più per convincere se stessa che la sottoscritta

- hai ragione…- io, però, non sono convinta per niente e anche se le rispondo così, il mio volto sempre più basso tradisce preoccupazione, forse aveva ragione Ranma, non sarei dovuta uscire…

Come rialzo lo sguardo, qualcosa attira la mia attenzione. I miei tratti si distendono e le preoccupazioni sembrano volare via così rapidamente che anche Nabiki ne rimane meravigliata e confusa. I miei occhi luccicano, hanno appena visto qualcosa nella vetrina del negozio davanti al quale ci siamo fermate e presa dall’entusiasmo mi avvicino rapidamente appoggiando i palmi sul vetro.

- Aka…- mia sorella non fa in tempo a pronunciare il mio nome che io la interrompo quasi subito

- dai Nabiki…entriamo!- con rapidità mi volto verso di lei e prendendole la mano la trascino dentro il negozio

Appena varcata la soglia, segnalata da un leggero tintinnare di sonagli, mi rendo conto di essere nel posto giusto, inconsciamente ci siamo fermate proprio davanti al negozio che fa per me. Anche se in quel momento stavo pensando a tutto, tranne che al motivo per cui ero voluta uscire con tutte le mie forze. Mi guardo intorno, con fare curioso e devo dire eccitato. È come…essere a casa, sì a casa perché ovunque mi giri si parano davanti a me ogni sorta di accessorio e attrezzatura per la palestra. Dentro di me si sta svolgendo una battaglia di emozioni. Sono felice di essere riuscita a trovare un posto come questo proprio oggi, sono emozionata perché come ho detto è il mio mondo ma sono anche triste…tutto questo mi ricorda inevitabilmente che da quando ho scoperto di essere incinta, soprattutto dopo aver saputo dei gemelli, la mia presenza in palestra si è notevolmente ridotta. Da assidua e attiva frequentatrice sono passata a semplice spettatrice. Ma è solo un pensiero momentaneo perché, sebbene provi una forte nostalgia per le attività del Dojo, non cambierei la mia attuale situazione per nessuna ragione al mondo! Così, dopo essermi girata su me stessa un paio di volte per vedere tutto, dico tutto, quello che c’è intorno a me, raggiungo la commessa con passo veloce che, al momento, è impegnata a sistemare alcuni attrezzi in uno scaffale.

- ehm…salve!- dal principio timida, la mia voce risulta, poi, quasi squillante
- Oh! Salve a lei! Posso esserle utile?- a rispondermi è una ragazza sulla ventina, molto professionale nonostante la giovane età

- beh si…ho visto che in vetrina avete uno splendido Karategi e…vorrei poterlo vedere meglio, se non è di troppo disturbo!- sto farfugliando troppo e mi sudano le mani, ma che ci posso fare sono emozionata forse ho trovato il regalo giusto per il mio Ranma.

- ah sì, ma certo! Ha decisamente buon gusto, è davvero un pezzo magnifico…pensi che è l’unico esemplare realizzato con quella particolare fattura- è ufficiale, se prima ero entusiasta, adesso lo sono di più e non vedo l’ora di poterlo osservare più da vicino

- mi aspetti pure qui, vado a prenderglielo subito!- la ragazza si allontana mentre io le rivolgo un sorriso scintillante come una bambina a cui è stato promesso un bel gelato
 
- sorellina!! Eccoti…appena siamo entrate ti sei girata su te stessa un paio di volte come una trottola e poi sei corsa via alla velocità della luce…si può sapere cosa stai combinando?- Nabiki sembra più confusa che mai, possibile che non abbia capito dove siamo e cosa stia frullando nella mia testa? Ah giusto…dimenticavo…non le ho dato neanche il tempo di osservare quello che, non solo i miei occhi ma anche il mio cuore hanno visto in vetrina. Sto per spiegargli tutto quando vedo rientrare la commessa con l’oggetto dei miei desideri tra le mani.

Appena lo appoggia sul bancone davanti a me, capisco subito che la mia prima impressione non mi aveva ingannato. Al tatto è morbido ma anche robusto come tutti i comuni Karategi ma, a differenza degli altri questo, ha una particolare decorazione ricamata sulla giacca, che risalta benissimo sul colore nero della stoffa. Dal braccio sinistro, infatti, parte la coda di un ben fatto dragone verde e oro che, concentrandosi nell’intera parte posteriore - relativa alla schiena - raggiunge il davanti, oltrepassando buona parte di quella che dovrebbe corrispondere alla parte sinistra dell’addome, per poi terminare alla fine del tessuto. Il tutto, ovviamente, completato da rifiniture oro come nello stesso dragone. Sto ancora ammirando questa meraviglia, fino a quando sento alle mie spalle lo sporgersi dello sguardo curioso di Nabiki. 

- Akane??- Nabiki, impaziente, attende ancora delle spiegazioni

- è lui…sì! L’ho trovato!!!- lo dico come se anche gli altri conoscessero i miei pensieri

- si può sapere di cosa stai parlando? È molto bello, questo sì, ma è una semplice divisa da combattimento come le altre…- lo dice così, come se fossimo al mercato e io in questo momento vorrei solo incenerirla con lo sguardo

- Nabiki, questo non è una semplice divisa da combattimento…è un bellissimo Karategi e mi ricorda tanto…- mi blocco, l’emozione sta prendendo il sopravvento e sento le lacrime pungermi gli occhi

- beh, allora??- proprio non ce la fa a capire…

- questo ricamo…- cerco di non scoppiare a piangere, certo gli ormoni a volte fanno davvero brutti scherzi
 
- sì è simile a quello che aveva Ranma nel suo abito nuziale!- Nabiki pensa di aver fatto centro ma in realtà si sbaglia di grosso

- no…questo…questo è praticamente uguale alla divisa che aveva Ranma, durante la sfida di pattinaggio sul ghiaccio contro Azusa e Senzenin…- il ricordo di un Ranma inferocito che esclama davanti a tutti che io sono la sua fidanzata mi travolge e il cuore inizia a correre così veloce che temo voglia uscirmi fuori dal petto!

- ah…sì, è vero! Ricordo qualcosa del genere…- Nabiki e il suo solito poco tatto

- Sono contenta che le piaccia così tanto…- a questo punto è la commessa ad intromettersi

- sì! Ed è anche della taglia giusta…- do uno sguardo veloce al prezzo sul cartellino e con un cenno del capo faccio capire alla commessa di prepararmi un bel pacchetto, mentre con una mano accarezzo delicatamente il ventre, come a cercare il consenso dei bambini dentro di me.

- chissà se…- mi lascio sfuggire

- sa, in negozio abbiamo anche karategi per bambini…sono questi…- come se mi avesse letto nel pensiero, la ragazza davanti a me tira fuori da sotto il bancone delle piccole divise bianche

- Nabiki…guarda!!!! Non sono un amore??- lo so adesso sono gli ormoni a parlare, ma devo ammettere che vederli così piccoli mi fa un certo effetto

- ovviamente sono semplici, senza alcun decoro ma se vuole si possono sempre far impreziosire…proprio come questo che ha appena scelto!- la commessa sa decisamente fare il suo lavoro, almeno con me, che sono del tutto impazzita all’idea
 
- Akane...non starai esagerando?? Già ti costerà una fortuna il regalo per Ranma, adesso vorresti prenderne altri due per i bambini?!- quella linguaccia lunga non molla

- due?? Ohh, congratulazioni davvero…non pensavo aspettasse due gemelli- la commessa anche se sorpresa, sembra sprizzare gioia da tutti i pori, sicuramente più di quell’essere che mi ritrovo per sorella 

- da…davvero posso far coordinare questi piccoli karategi con quello che ho preso a mio marito??!!- la mia è una domanda che ammette una sola risposta e questo la commessa l’ha ben capito, lo percepisco dall’aria intimorita che ha velocemente assunto

- ma…ma ce…certo! Però dovrà aspettare un po’…sa, i ricami sono fatti a mano e con molta cura, quindi considerando la mole di lavoro in questo periodo di feste…sì, direi almeno un paio di mesi!!!- dosa bene ogni parola detta nel tentativo di non deludermi ed io mi vergogno un po’, non volevo metterla a disagio

- non è un problema…darò questo a mio marito per Natale e…questi in seguito, magari per S. Valentino- lo dico mentre indico due dei karategi da bambino

La commessa, sollevata, finisce di impacchettare il regalo di Natale, per poi mettere da parte gli altri due con una piccola annotazione, con i dettagli del decoro e i dati del committente. Io più felice che mai, mi accingo a pagare entrambi i conti, mentre Nabiki non fa altro che guardarmi storto, sicuramente la sua indole da contabile non approva questa mia ingente spesa e non posso darle torto. Ma non ho saputo resistere…e poi non vedo l’ora di scoprire che faccia farà Ranma alla vista di quelle due piccole divise uguali alla sua! Così camminando ad un metro da terra mi accingo a salutare cortesemente la ragazza che mi ha servito con tanta cura e con molta serietà, rinnovando gli auguri per le imminenti feste e soprattutto con la promessa di un futuro incontro per il ritiro della restante parte di regalo.



Buona sera a tutti!!!🤗
No, non siamo impazzite…siamo tornate prestissimo - ma io vi avevo avvertito! 😂- perché in realtà questo capitolo faceva parte del precedente. Poi, come dire…la situazione ci è sfuggita un po’ di mano e…per questioni di lunghezza abbiamo deciso di dividere il tutto in capitoli separati! Speriamo, comunque, che sia di vostro gradimento!!! 
Non smetteremo mai di ringraziare tutti, anche quelli che si soffermano solo per leggere questa storia!!!
Un bacione, a presto 😘

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Capitolo 6
*** Ryoga e il mistero...svelato? ***


Aprendo lentamente gli occhi, immagino che fuori sia ancora buio. Provo ad alzarmi notando un qualcosa che copre la mia visuale…ma…ma che…che sono queste? Ed ecco che con il viso in fiamme, mi ritrovo a tenere fra le mani un paio di mutandine rosa confetto. Le osservo bene per poi sbattermi una mano in faccia dalla vergogna, improvvisamente mi ritorna in mente quello che è successo la notte scorsa. 
Guardo fuori dalla finestra passandomi una mano fra i capelli, me ne sto seduto sul futon mentre lentamente sposto lo sguardo verso la figura femminile che dorme beata a fianco a me…ieri sera sono rimasto a dormire da lei per la prima volta, non voleva che andassi via per paura che l'indomani non avrei più trovato il suo ristorante...
Accenno un sorriso per poi decidere che è giunta l'ora di alzarmi.
Cerco di fare meno rumore possibile per non svegliarla, almeno fino a quando non sarò uscito dal bagno.
Entrato nella doccia, un getto d'acqua calda colpisce in pieno il mio viso per poi scivolare in tutto il corpo. Ogni volta è una sensazione piacevole avvertire il calore dell'acqua che scorre lenta, almeno per me, visto che sono sempre in viaggio e che quindi devo arrangiarmi come meglio posso.
Dopo aver preso l'asciugamano e averlo legato appena sotto l'ombelico esco dal bagno ritrovandomi Ukyo davanti e da come mi sta osservando oserei dire che sembra essere piacevolmente sorpresa, mentre lei...beh...indossa solo una maglia che le lascia scoperta una spalla e facendo scendere lo sguardo noto che a parte quella, non ha più niente addosso. Sento improvvisamente un calore colpire in pieno il mio viso, così distogliendo subito lo sguardo e portando una mano dietro la testa, cerco di trovare qualcosa di intelligente da dire, mentre anche lei rossa in volto incrocia le gambe. Chinando leggermente il capo il suo sguardo scende dritto sul mio asciugamano ed ecco che alzando le braccia si porta le mani in viso più imbarazzata che mai, il che mi porta ad accennare un sorriso, notando quelle piccole mutandine rosa...
Non che la situazione mi dispiaccia, anzi, oserei dire che sono piacevolmente soddisfatto della sua reazione però adesso dobbiamo prepararci.
Non posso permettere che quelle due pazze compromettano la vita di Akane e dei suoi bambini, non me lo perdonerei mai.
Anche se ho deciso di voltare pagina, Akane  rimarrà sempre una persona importante, che merita tutto  il rispetto possibile e soprattutto merita di essere protetta, anche se con Ranma al suo fianco so che posso stare tranquillo.
Ma per essere sicuro che non succeda nulla devo indagare su quelle due, così da stare in guardia semmai avessero intenzione di fare qualcosa contro la mia amica...
Riportando l'attenzione alla ragazza che ho difronte, la vedo intenta a tenere la sua enorme spatola, e da come adesso mi sta guardando mi sa proprio che ha tutte le intenzioni di colpirmi, quando è arrabbiata o terribilmente in imbarazzo l'unica cosa che le riesce meglio è puntare quel suo aggeggio a chiunque, compreso me in questo caso...
Stiamo insieme da appena un anno ma a parte baci, carezze e abbracci non ci siamo mai spinti oltre. Questo però, fino alla notte scorsa....
Mi ha sempre ripetuto che voleva sentirsi pronta ed io non le ho mai fatto premura.
Ma la scorsa sera non so bene cosa sia successo, forse perché troppa la voglia che avevo di lei e lei di me, ma ci siamo ritrovati distesi sul futon a fare l'amore per la prima volta e devo ammettere che è stato magnifico…non pensavo che Ukyo potesse essere così sensuale e femminile, ovviamente quando vuole sia chiaro!
Perché altre volte sembra avere tutte le sembianze di un ragazzo, soprattutto quando armeggia quel suo aggeggio infernale tra le mani.

- Ryoga se non ti decidi ad indossare degli abiti decenti giuro che ti ammazzo!- mi guarda rossa in volto e mi parla con tono minaccioso...

- ci...ciao Ukyo, se mi lasci passare vado a vestirmi, a patto che metti da parte quell'affare- le dico indicando col dito quello strumento mentre mi avvicino a lei lentamente...

- che...che stai facendo?- mi chiede con voce tremante quando mi ritrovo ad un passo da lei...

- sto cercando di ritornare in camera per prendere i miei vestiti se tu me lo permetti- le rispondo quasi accennando un sorriso notando le sue guance rosse vermiglio...

- ah...si...scusa....è solo...solo...che…- gesticola sembrando nel panico più totale...

- Ukyo calmati- provo a dirle ma lei mi fulmina con lo sguardo...

- che ti succede?- le chiedo mentre lentamente poggio una mano sulla sua guancia vedendo lei chiudere gli occhi per un attimo...

- niente...è solo che non avevo mai avuto un ragazzo in casa mia e vederti così, con solo un asciugamano addosso mi ha imbarazzata da morire anche se è contraddittoria come cosa visto che ieri notte...beh....- ed ecco che arrossisce nuovamente mentre è presa nel girarsi i pollici...

- per me è stato stupendo- le dico avvicinandomi ad un centimetro dal suo viso...

- a...anche per...me- risponde guardandomi con quei suoi occhi che emanano tanta dolcezza...

Prendendo con il pollice e l'indice il suo mento, le poso un leggero bacio sulle labbra, per poi sentire lei schiudere lentamente la bocca e lasciarmi libero accesso, approfondendo decisamente il nostro bacio.

- adesso è meglio sbrigarci- le sussurro...

- già...hai ragione!- mi risponde sentendo improvvisamente la sua stretta intorno al collo per poi un attimo dopo distaccarsi e vederla entrare in bagno...

Mentre raccolgo i miei vestiti e sorrido pensando al momento di imbarazzo avuto poco prima, la vedo uscire già vestita per poi guardarmi, farmi un sorriso e vederla scendere giù in cucina...

Dopo aver messo lo zaino sulle spalle la raggiungo e le mie narici si riempiono di un odore delizioso e invitante....

- ho preparato la colazione, forza siediti e mangia- accomodandomi sullo sgabello mi porge davanti un okonomiyaki ai gamberetti...

- e tu?- le chiedo mentre prendo in mano le bacchette....

- eccomi- mi risponde per poi sedersi al mio fianco...

- buon appetito!- dice sorridendo mentre addenta una porzione di okonomiyaki alle seppie...

- posso?- le chiedo gesticolando con le mie bacchette verso il suo piatto...

- certo! Ed io assaggio il tuo…- mi sorride ed io avverto un leggero calore sulle guance...

Dopo aver terminato la colazione, ci assicuriamo di aver chiuso tutto e cominciamo ad incamminarci verso il ristorante “il Gatto”.
Arrivando nel vicolo che porta nel retro del ristorante, come due ladri non facciamo altro che guardarci intorno stando attenti che non ci veda nessuno...
Nascosti dietro un mucchio di spazzatura, osserviamo da una finestra l'interno della cucina dove Shan-pu insieme alla vecchiaccia sta preparando i vari condimenti...

- ma riesci a capire cosa dicono?- Ukyo mi sussurra all'orecchio tenendo lo sguardo fisso su quelle due...

- in effetti da qui non si capisce molto- le rispondo aggrottando la fronte...

- beh! Allora che ne dici se passiamo al piano b?- mi chiede accennando un sorriso...

- quale piano b? di che parli??- le domando spalancando gli occhi mentre sul suo volto compare un grande sorrisone...

La guardo con gli occhi ridotti a due fessure e prima che possa dirle qualcosa ecco che mi getta dell'acqua fredda addosso!

- gggrrr- grugnisco di rabbia...

- dai Ryoga non arrabbiarti questo è l'unico modo per poter capire cosa stanno dicendo. Dai adesso puoi tranquillamente intrufolarti e spiarle, avanti datti una mossa! E non guardarmi così male...-

Anche sotto forma di porcellino, posso comunque capire che diamine si stanno dicendo quelle due, ma giuro che questa Ranma me la pagherà molto cara! La prossima volta manderò lui sotto forma di ragazza a fare cose del genere!
Avvicinandomi più che posso, riesco ad entrare nascondendomi sotto un bancone...

- nonnina io proprio non capisco come Ranma abbia potuto scegliere quel maschiaccio violento e rinunciare a me!- Shan-pu sembra essere su tutte le furie...

- non me lo spiego neanch'io a dire il vero- le risponde la vecchia mentre armeggia davanti ai fornelli...

- e per di più adesso aspettano anche un bambino! Giuro che gliela farei pagare a quella li!- dice battendo un pugno sul bancone...

- cerca di stare calma nipote, ho già in mente qualcosa per farti riconquistare il futuro marito- la vecchia si ferma, facendo un sorriso malefico...

- dici sul serio? Ma come faremo a convincere Ranma a lasciare Akane adesso che è incinta?- Shan-pu sembra al quanto sorpresa...

- fidati di me! Sono sicura che troverò una soluzione e presto il futuro marito, si renderà conto dell'errore che ha commesso- ed ecco che la vecchia scoppia in una risata alquanto soddisfatta...

- d'accordo nonnina, mi fido di te!- risponde entusiasta dedicandosi di nuovo alla preparazione dei condimenti...

Senza farmi sentire esco lentamente mentre gocce di sudore bagnano la mia pelliccia...
Uscendo, corro verso Ukyo che portando il mio zaino sulle spalle e prendendomi in braccio, con un salto raggiunge il tetto di una casa vicina per poi dirigersi di nuovo verso il suo ristorante.
Arrivati, mi porta in bagno per poi accomodarmi all'interno della vasca e aprire l'acqua calda.
Finalmente ritorno nella mia forma normale, notando lei arrossire di colpo e voltarsi di scatto. 
Li per li non capisco questa reazione ma poi mi rendo conto che sono completamente nudo, preso anch'io dall'imbarazzo con uno scatto fulmineo riesco ad afferrare l'asciugamano che nel frattempo Ukyo tiene tra le mani...

- allora? Cosa si sono dette? - mi chiede dandomi le spalle...

- se vuoi puoi voltarti- le dico avvertendo un leggero calore invadermi le guance...

Lentamente si gira, ritrovandomi quegli occhioni puntanti addosso con non poco imbarazzo...

- non si sono dette granché, ma la vecchia dice che ha trovato una soluzione per far sì che Ranma lasci Akane e prendersi Shan-pu- le spiego brevemente mentre mi siedo al suo fianco, poggiando le spalle sul bordo della vasca...

- mmmhh....chissà cos'hanno in mente- Ukyo con un dito sul mento è intenta a riflettere...

- non ne ho la più pallida idea...- le dico sbuffando e portando una mano in fronte...

- di sicuro non sarà niente di buono- dice guardandomi...

- forza, andiamo dai Tendo così da riferire cosa si sono dette- le dico alzandomi per poi porgerle una mano ed aiutarla...

Accennando un sorriso accetta il mio aiuto stringendo la presa ed io l'avvicino verso di me...

- non pensavo che mi facessi questo effetto sai?! - le sussurro ad un soffio dal viso....

- se è per questo non lo pensavo neanche io!- mi risponde decisamente imbarazzata...

- allora siamo in due! Devo ammettere che più ti ho vicino più riesci....come dire...a suscitarmi certe sensazioni ecco…- le dico mentre faccio una carezza ai suoi capelli...

- lo stesso vale per me Ryoga e devo ammettere che averti qui mi fa sentire....bene- mi risponde cogliendomi di sorpresa quando sento le sue labbra premere sulle mie...

Inutile dire quanta sia la voglia che ho di lei in questo momento, ma purtroppo sono perfettamente cosciente che non è il momento adatto per pensare a certe cose. Così a malincuore mi stacco dal suo bacio e vedendomi prendere di nuovo in mano i miei vestiti anche lei esce dal bagno, dicendomi che mi aspetta di sotto. 
Ammetto che ora più che mai avrei bisogno di una doccia ghiacciata per calmare i miei bollenti spiriti, ma poi avrei decisamente difficoltà a ritornare normale, così tirando un gran sospiro, mi vesto per poi raggiungerla.
Camminiamo per le vie di Nerima fino a quando arrivati davanti il portone, entriamo dirigendoci verso l'abitazione di Ranma.

- è permesso??- Ukyo chiede prima di varcare la soglia notando la porta già aperta...

- eccomi, arrivo!- ed ecco che vediamo Akane con il suo bel pancione, sfoderare un gran sorriso....

- buongiorno ragazzi- dice per poi farci cenno di accomodarci...

- wow! Ogni giorno la tua pancia diventa sempre più grande!- le dice Ukyo facendole delle carezze sul suo ventre ormai ingrossato...

- già! Crescono abbastanza bene da quello che afferma il dottore- risponde osservandosi anche lei...

- ciao piccolini- Ukyo sussurra dolcemente ed io sento mancarmi un battito notando il suo volto così bello e oserei dire desideroso di diventare mamma...

- Ryoga! Allora hai delle novità?- Ranma sbuca dal giardino indossando il suo karategi, probabilmente ha dato una pausa ai suoi allievi perché ci avrà visti arrivare...

- ciao Ranma! Stamattina abbiamo fatto quello che avevamo deciso qualche giorno fa e ti dirò di più! Non te la faccio pagare solo perché…si tratta di Akane! - gli dico incrociando le braccia al petto e guardandolo torvo...

- ma di che parli? Perché mai dovresti farmela pagare? E di cosa poi? - Ranma continua a guardarmi stranito e confuso portando una mano dietro la testa...

- sai Ranma, dalla nostra posizione era difficile capire cosa si stavano dicendo quelle due così io...- ed ecco che tappo la bocca a Ukyo emettendo una risatina nervosa mentre osservo la faccia stranita di Akane...

- Ukyo stava dicendo che poi mi sono avvicinato rischiando di essere visto e se questo fosse accaduto di sicuro te l'avrei fatta pagare, tutto qui!- cerco di rimediare al disastro che per poco non stava succedendo...

- si ma le voci che girano sono vere?- Akane mi chiede assumendo un’aria preoccupata...

- Akane, tu devi stare tranquilla non devi preoccuparti di nulla - provo a rassicurarla mentre i miei occhi si spostano su Ranma...

- Ukyo fai compagnia ad Akane io devo far vedere a Ryoga una nuova tecnica che voglio insegnare ai miei allievi...- Ranma mi fa cenno di seguirlo...

- Akane perché intanto non mi racconti cosa ti ha detto il dottor Tofu di preciso mentre loro vanno dai vostri allievi, eh?- le chiede Ukyo facendomi l'occhiolino...

Uscendo fuori in giardino porto una mano in fronte spostando leggermente i capelli dalla fronte...

- Ryoga dimmi chiaramente cosa hai sentito- Ranma sembra essere preoccupato e parla con un tono di voce serio è deciso...

- Ranma ad essere sincero non hanno detto granché, Shan-pu si lamentava del fatto che tu hai preferito Akane a lei, e Obaba le ha soltanto detto che ha trovato una soluzione per farti lasciare tua moglie e prendere sua nipote, non hanno detto nient'altro ne tanto meno parlare di chissà quale piano, quindi non so cosa pensare, di certo non possiamo abbassare la guardia.- in breve gli riassumo quello che ho sentito osservando il suo volto rabbuiarsi...

- sono proprio due folli!  Come fanno a pensare di convincermi a lasciare Akane e i miei bambini! Adesso mi hanno stancato! Devono capire una buona volta che io ho sempre amato Akane e delle altre non mi è mai importato nulla!- mi risponde tenendo i pugni stretti e il volto basso nascondendo i suoi occhi sotto la frangia....

- Ranma, non far percepire il tuo nervosismo ad Akane, non le farebbe bene per lo stato in cui è!  E cerca di stare più tranquillo, ormai lo sappiamo tutti quanti che per loro sei un chiodo fisso, l'importante è tenerle lontane dalla tua famiglia e poi non credo proprio che rischierebbero così tanto mettendosi contro di te!- gli dico poggiando una mano sulla sua spalla cercando di confortarlo e facendolo ragionare...

- già! Immagino tu abbia ragione- mi risponde tirando un sospiro...

- forza! Adesso vai da tua moglie e non pensare a niente, vedrai che Obaba magari le ha solo detto così perché è stanca anche lei di sorbirsi tutte queste lamentele da parte della nipote- gli dico dandogli una pacca sulla spalla con una forza maggiore da farlo saltellare in avanti...

- speriamo sia come dici, altrimenti non la passeranno liscia, questo è sicuro!- mi risponde per poi copiare il mio gesto...

Rientrati in casa, faccio cenno ad Ukyo di andare ma Akane a tutti i costi vuole che rimaniamo a pranzo, sinceramente non vorrei dirle di no ma non voglio neanche morire avvelenato proprio adesso, capisco la sua euforia e la voglia di mettersi davanti ai fornelli ma non credo sia il caso e lo capisco benissimo dallo sguardo spaventato di Ranma che nel frattempo mi gesticola in segno di negazione sventolando le braccia in aria...

- Akane magari facciamo un'altra volta, oggi vogliamo controllare quelle due pazze in modo tale da carpire qualche altra informazione- facendole un sorriso mi avvicino alla porta, seguito da Ukyo...

- che peccato…ma va bene, la prossima volta rimarrete qui a pranzo - per fortuna non sembra se la sia presa, infatti accompagnandoci fino all'uscita, ci saluta sventolando una mano fuori dal portone...

- direi che ce la siamo scampata per un pelo- Ukyo tira un sospiro di sollievo...

- già! - le rispondo sorridendo...

Molte volte ho guardato Akane alle prese con i fornelli quando ero p-chan e ogni volta era un vero disastro, persino io che non ne capisco granché la vedevo mischiare ingredienti di ogni genere rimanendo a dir poco sconvolto e nauseato da tutti quegli odori nauseabondi...

Tornati al ristorante e ormai fatta ora di pranzo, Ukyo prepara da mangiare mentre io salendo su per le scale poggio lo zaino sul pavimento per poi sbuffare...
Non so che fare, forse sarebbe meglio andare via, non voglio approfittare dell'ospitalità di Ukyo ma i miei pensieri vengono interrotti proprio dalla sua presenza...

- che succede?- mi chiede poggiata sullo stipite della porta...

- niente, perché? - le chiedo continuando a guardarla...

- sembri pensieroso- ed ecco che si avvicina avvertendo già un calore invadere il mio corpo...

- beh...in realtà ho pensato di andarmene, non mi sembra giusto approfittare della tua ospitalità- le dico portando una mano dietro la testa leggermente in imbarazzo...

- ma che diavolo dici? A me non...Non dispiace la tua compagnia, anzi mi farebbe piacere se tu...beh...se tu....decidessi di rimanere qui con...me- dice per poi vedere le sue guance colorirsi di un rosso scarlatto mentre si tortura le mani dal nervoso...

- ne sei sicura? Vuoi davvero che rimanga qui con te?- le chiedo avvicinandomi di più a lei...

- certo!- mi risponde ed ecco che elimino del tutto la distanza che ci divide…


Salve a tutti!! 😊
Come promesso, siamo ritornate il più velocemente possibile e…come dire…con qualche novità. Ma badate, questo è solo un anticipo, il bello (o brutto chissà…) deve ancora arrivare!😂😂😂
Grazie infinite a tutti coloro che ci sostengono, continuando a seguire questa nostra idea.
Come ringraziamento, vi annunciamo che il prossimo capitolo sarà pubblicato molto...molto presto!
A presto, un bacione 😘 ciao ciao

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Capitolo 7
*** Piume, battibecchi, regali e...tanto amore! ***


Ciao a tutti!!! 🤗
Siamo tornate più in fretta che potevamo…e con un capitolo molto, molto ricco e altrettanto lungo! 😅
Siamo pienamente consapevoli del rischio che ciò comporta, perciò ci scusiamo infinitamente se la lettura vi potrà sembrare pesante o faticosa. Ma non potevamo fare altrimenti, ogni scena ha un filo conduttore con l’altra per cui non ce la siamo sentite di dividere la narrazione in due parti.
Con questo avvertimento vi auguriamo, comunque, una buona e piacevole lettura.
Ci ritroviamo a fine capitolo.



Ormai  è una settimana che in pratica faccio dimora fissa in casa/ristorante di Ukyo.
Ovviamente non sono il tipo di persona che se ne approfitta, così in cambio della sua ospitalità io le do una mano con il ristorante.
Grazie a lei il mio senso d'orientamento è molto migliorato, esco quasi sempre in sua compagnia per fare compere e in più abbiamo ricavato nel retro del ristorante un piccolo spazio dove potermi allenare così che sia sicura di non perdermi mai di vista e, soprattutto, sicura che non mi perda per davvero finendo in chissà quale altra città.
Ammetto che stare con lei è come vivere un’esperienza sempre nuova, riesce a suscitarmi emozioni, sensazioni che mai prima d'ora avevo provato...
È vero, quando pensavo ad Akane sentivo un misto di emozioni, spesso mi ritrovavo a sognare ad occhi aperti e credevo che mai nessun'altra avrebbe preso il suo posto, invece...ho dovuto ricredermi.
Ukyo è una ragazza fantastica, gentile, amorevole, a parte quando tiene quel suo aggeggio infernale tra le mani, è ovvio!
E proprio mentre accenno un sorriso, osservando i primi fiocchi di neve attecchirsi al suolo, i miei pensieri vengono interrotti proprio dalla sua voce che, pronunciando il mio nome, mi porta a voltarmi per poi posare lo sguardo su quella figura che aspetta una mia reazione, mentre se ne sta in piedi davanti la porta della camera da letto ad osservarmi interdetta...

- allora? Pensi che vestita così possa andare bene?- mi chiede, mentre io inevitabilmente osservo la scollatura della sua maglia che lascia ben poco all'immaginazione, per poi scendere lentamente lo sguardo, ammirando quella piccola gonna che le copre solo fin sopra il ginocchio quelle sue splendide gambe statuarie...

Arrossisco leggermente passandomi una mano tra i capelli e tirando un sospiro...
Perché mai la vita mi ha dato una maledizione simile? Ora più che mai avrei bisogno di una doccia ghiacciata ma purtroppo devo cercare di controllare i miei istinti e senza acqua fredda per giunta!

- Ryoga? Ma, mi stai ascoltando?- ed ecco che comincia ad osservarmi turbata e con le braccia incrociate sotto al seno...

- ehm?! Si! Scusa....È...è solo che non ti avevo mai vista vestita...come dire....così! - rispondo con non poco imbarazzo, celando quali siano le mie intenzioni....

- ok,  ma non hai ancora risposto alla mia domanda, ti piaccio si o no?- mi chiede picchiettando un piede sul pavimento...

Alzandomi dal futon, mi avvicino lentamente a lei.
A pochi centimetri dal suo corpo, faccio scendere lo sguardo dall'alto in basso per poi guardarla di nuovo negli occhi e ammiccare un sorrisetto malizioso.

- beh...in effetti devo ammettere che sei molto carina...e non solo...- mi lascio sfuggire per poi tapparmi la bocca di colpo...

- dici sul serio?!- mi chiede saltellando come una bambina entusiasta di ricevere la sua caramella preferita, il che mi porta a sorridere...

- certo che dico sul serio!- le rispondo continuando ad ammirarla per poi vederla fermarsi di colpo...

- aspetta! Cosa intendevi dire con...non solo?- mi chiede ad un soffio dal viso guardandomi con gli occhi ridotti a due fessure...

- beh...e...ecco...io, io intendevo dire che...che...oltre ad essere carina...beh...sei anche mo...molto...attraente- ecco che finisco la frase avvertendo il fumo uscire dalle orecchie dall'imbarazzo e il mio viso completamente in fiamme...

Rimane a guardarmi alzando un sopracciglio, facendomi mancare un battito, forse l'ho offesa? Forse ho sbagliato a dirle che la trovo sexy ed ecco che mi assale il panico...

- Ukyo scusami, non...non era mia intenzione offender...- ed ecco che non faccio in tempo a terminare la frase che me la ritrovo con le braccia al collo, e le sue labbra che baciano le mie…

La stringo dai fianchi ricambiando il suo bacio, poi con le mani passo ad accarezzarle l’intero profilo del corpo, fino ad arrivare alle spalle e senza pensarci troppo, con molta delicatezza ma anche con una certa fretta, incomincio ad abbassarle le spalline di quel misero pezzo di stoffa che si ritrova come maglia. Ed è allora che le mie mani, in cerca delle sue bellissime curve, sentono qualcosa di…piumato?! Abbasso lo sguardo ed è allora che lo vedo…un bellissimo, quanto originale, reggiseno rosso corredato di piume bianche! Dire che sono sorpreso, è dire poco, ma devo dire che le sta molto bene e anche se non vedo l’ora di toglierglielo mi soffermo, forse un po’ troppo, ad osservarlo…

-…questo era per il dopo festa…- mi sussurra imbarazzata, avendo notato l’espressione sul mio viso

Io ritorno a baciarla con più passione di prima e senza accorgermene la sollevo leggermente da terra stringendola più forte. Come conseguenza del mio gesto, lei comincia ad accarezzarmi i capelli con movimenti dall'alto in basso, il che mi porta inevitabilmente ad un improvviso alzamento della pressione.
In teoria dovremmo andare dai Tendo per festeggiare la notte di Natale, ma al momento sono così preso da lei che staccarmi dal suo corpo mi riuscirebbe alquanto difficile e lei con i suoi baci e le sue carezze, che nel frattempo si sono spostate sul mio petto, non mi aiuta di certo.
Tenendola stretta, avverto il respiro diventare ogni secondo che passa più affannato e lei non è da meno, si muove sinuosa sotto il mio abbraccio e, questo, non fa che peggiorare le mie condizioni...
In un secondo, la prendo in braccio per poi vedere lei tenere la stretta ben salda sul mio collo mentre continua a baciarmi...

- Ry...Ryoga...forse dovremmo andare...- riesce a sussurrare a fatica...

Quasi sul punto di stenderla sul futon, rimango in piedi con lei in braccio, mi fermo dal compiere il gesto che stavo per fare per poi farle un sorriso...

- credo tu abbia ragione- le rispondo costatando quanta fatica stia facendo dal trattenere i miei impulsi e subito notare il suo sguardo dispiaciuto...

- è...è solo che non voglio fare tardi…- dice chinando il capo...

- tranquilla, anzi scusami se mi sono fatto prendere dal momento...- le dico arrossendo leggermente...

- ma che scusa! Se non fosse che dobbiamo andare da Ranma e Akane io non ti avrei mai fermato!- ed ecco che arrossisce di colpo...

Meno male che  la tengo ancora in braccio altrimenti a quest'ora mi sarei preso una sua spatolata in piena testa, ribadisco che quando è imbarazzata o arrabbiata, l'unica cosa che sa fare è prendere a colpi qualcuno con quell'arma infernale...
Non nego che dicendomi così ha fatto arrossire anche me, questo, vuol dire che prova la stessa voglia che ho io di lei.

- credo sia meglio andare ora-  le dico poggiandola di nuovo per terra...

- non te la sei presa vero?- mi chiede assumendo un’aria triste...

- non dire assurdità - le rispondo per poi darle un bacio a fior di labbra...


Dopo esserci sistemati, Ukyo voleva che per questa sera indossassi qualcosa di diverso, così qualche giorno fa, uscendo per fare delle compere, mi ha fatto comprare un pantalone nero con una casacca verde, in pieno stile cinese proprio come sia io sia Ranma siamo soliti vestire...
Mi guardo allo specchio mentre Ukyo mi osserva compiaciuta...

- stai davvero bene vestito così - dice mentre le sue gote si tingono di un bel rosa acceso...

- tu dici?- le chiedo poco convinto...

- la maglia si abbina al colore dei tuoi occhi, e poi mette in risalto il tuo fisico che...beh...non ha un singolo difetto...- dice mentre adesso le sue guance stanno andando a fuoco, il che mi porta a sorridere....

- se lo dici tu, allora ti credo- rispondo leggermente in imbarazzo...

- perché?! Hai dei dubbi riguardo al tuo fisico?- mi chiede spalancando gli occhi...

- si...cioè no...a dire il vero non sono mai stato un tipo che fa peso a questo genere di cose, l'unica cosa che mi è sempre importata è stato allenarmi per migliorare sempre di più le mie doti di artista marziale - le rispondo portando una mano dietro la testa...

- beh! Se la metti così allora posso assicurarti che il tuo fisico farebbe invidia a chiunque, i tuoi muscoli sono in forma e ben definiti, e devo dire che...ha...hai tutto al posto giusto- ed ecco che si sbatte una mano in faccia dall'imbarazzo...

- Ryoga!  Ti rendi conto cosa mi fai dire!?- mi guarda male e mi urla contro mentre io rimango quasi paralizzato dell'allusione che ha appena fatto...

- io...io...- non riesco a dirle nemmeno una parola dall'imbarazzo che sto provando adesso...

- d'accordo adesso basta! Muoviamoci!- dice con le mani sul viso mentre io rimango ancora a bocca aperta...

Riacquistando la serietà perduta poco prima, spegniamo tutte le luci dell'abitazione per poi cominciare a passeggiare verso la casa dei Tendo.
Durante il tragitto Ukyo sembra ancora essere imbarazzata ma vederla in questo stato mi riempie di gioia, portandomi a sorridere sotto i baffi....
I fiocchi di neve che scendono leggiadri sembrano essere aumentati notevolmente, per fortuna non siamo poi così distanti e i pali della luce che illuminano le strade rendono la via da percorrere più semplice.
La guardo mentre porta le mani alla bocca cercando di scaldarsi, così decido che è ora di farla finita con questa distanza che ci divide a causa dell'imbarazzo e avvicinandomi a lei le poggio sulle spalle il mio giubbotto.
Si volta guardandomi quasi sorpresa mentre io le faccio un sorriso...

- Ry..Ryoga ma non sentirai freddo? - mi chiede con gli occhi spalancati...

- sono abituato al freddo e poi tu, hai bisogno di scaldarti- le dico portando una mano dietro la testa arrossendo leggermente...

- grazie- mi sussurra dolcemente per poi avvicinarsi e stringermi in un abbraccio...

Ed ecco che mi metto a gongolare per la felicità facendola sorridere...

- voglio vederti sempre così! - le sussurro ad un soffio dal viso...

- così come?!- mi chiede stranita...

- sempre sorridente- le dico prima di darle un piccolo bacio...

- sto bene con te- sussurra debolmente...

- anch'io - le sussurro all'orecchio...

Riprendendo il cammino, dopo circa dieci minuti finalmente arriviamo a destinazione.
Da fuori notiamo l'intera abitazione sovrastata da tantissime lucine colorate.

- wow!  Si sono fatti prendere proprio dallo spirito natalizio a quanto vedo- Ukyo sembra quasi imbambolata e sbalordita allo stesso tempo...

- sarà stata opera di Akane - le rispondo ridendo...

- allora...entriamo?- mi chiede sorridendo...

- si- le rispondo per poi prenderle la mano vedendola arrossire e fermarsi di colpo...

- non...Non vuoi? - le chiedo titubante...

- io...non...non mi aspettavo che volessi rendere pubblica la nostra relazione- rimane a guardarmi fissa negli occhi...

- beh! Se ti sembra ancora troppo presto vorrà dire che...- ed ecco che provo a lasciarle la mano ma invece lei me la stringe ancora di più facendo incrociare le nostre dita...

- a dire la verità non vedevo l'ora che accadesse- ed ecco che dentro il giardino dei Tendo si alza sulle punte per darmi un bacio sulle labbra, rendendoci conto poco dopo che nel ramo dell'albero sopra di noi c'è del vischio legato con un fiocco rosso....

- sai cosa significa vero?- mi chiede accennando un sorriso...

- a...a dire il vero no- le rispondo leggermente confuso...

- che non ti libererai più di me- ed eccola che accenna un sorrisetto...

- beh! Se significa questo, non posso che esserne felice - le sussurro facendole una carezza...

- Ryoga io...- sembra volermi dire qualcosa ma la trovo a tentennare mentre abbassa lo sguardo incrociando le gambe...

- che succede?- le chiedo alzandole il viso vedendo i suoi occhi lucidi come se stesse per piangere...

Non so bene cosa mi sia scattato dentro vedendola così però l’unica cosa che riesco a dirle è...

- ti amo!- dalle mie labbra escono fuori queste due parole che lasciano quasi sorpreso anche me, per poi stringerla immediatamente in un abbraccio...

Avverto il suo corpo irrigidirsi all'istante il che mi porta a pensare che forse ho sbagliato a dirglielo, così facendo, allento la presa per distaccarmi leggermente notando delle lacrime scendere dal suo viso...

- U...Ukyo non...non era mia intenzione farti piangere, sei libera ti prendermi a colpi di spatola quanto vuoi- le dico continuando a guardarla preoccupato e dispiaciuto...

- ma che dici scemo!  Piango perché mai nessuno mi ha mai detto ti...- non riesce a terminare la frase che questa volta è lei ad aggrapparsi al mio collo...

- Ryoga?!- mi sussurra all'orecchio con voce tremante...

- si?- domando preoccupato...

- ti amo anch'io- le sue parole rimbombano dentro la mia mente facendomi mancare un battito, allora è questo l'amore? 

Amare una persona significa sentire il battito del cuore battere velocemente ogni qualvolta te la ritrovi davanti, ogni qualvolta sussurra qualcosa di dolce, ogni qualvolta riesce a farti mancare un battito sentendo le farfalle allo stomaco quando le sue labbra incontrano le tue...
Si! Credo proprio che l'amore sia questo...
Ed io dicendole quelle due parole le ho appena espresso tutte queste cose...
Prendo il suo viso tra le mani per darle un bacio.
Un bacio carico dell'amore che finalmente ho capito di provare per lei...

*****

- Ranmaaaa!!!!- lo chiamo a gran voce per farmi sentire, ma di lui nessuna traccia

- Ranmaaaa, dove sei?? Kasumi ha bisogno di te per delle commissioni…- riprovo ma quel baka non risponde, ma dove diavolo sarà finito??
 
Cammino avanti e indietro per tutta casa senza trovarlo, mi affaccio fuori in cortile ma anche lì, di lui, nessuna traccia, adesso sono stanca…aveva promesso di dare una mano con i preparativi della festa di Natale e invece è sparito chissà dove. Dopo la pausa che ci siamo presi per pranzare mi ha stretta forte a sé, stando attento a non gravare sul mio pancione e mi ha donato uno dei suoi dolci e “quasi” casti baci…ma è stato un momento maledettamente breve, dal momento che si è staccato quasi subito per chiedermi di andare in cucina da mia sorella mentre lui finiva di sistemare alcune cose. È davvero strano che di sua iniziativa mi abbia proposto di dare una mano a Kasumi, di solito cerca di farmi stare lontano da quel posto il più possibile, ma oggi…mi sta di sicuro nascondendo qualcosa! 
Adesso, però, si sta davvero facendo tardi e se non vogliamo che i nostri amici arrivino con ancora la casa e il Dojo da addobbare, dobbiamo sbrigarci. 

- figliola, io e Saotome abbiamo portato giù la scatola degli addobbi per il giardino…- è la voce di mio padre a riscuotermi dalle mie congetture

- grazie papà! Appena riesco a trovare quel baka di Ranma…- gli rispondo ma vengo subito interrotta

- Sorellina, se stai cercando il tuo caro maritino…lo puoi trovare nel Dojo!- ecco Nabiki, appoggiata allo stipite della porta con la solita aria furba di chi la sa lunga, che svela in un attimo il mistero

- nel Dojo?? Grrrrr…giuro che, se è andato li per allenarsi, quando noi siamo qui alle prese con i preparativi…- mentre allungo le braccia lungo i fianchi e stringo con forza i pugni, mi sto dando mentalmente della stupida per non aver pensato all’unico posto importante per lui…

- dai sorellina, non ti fa bene arrabbiarti e poi è Natale…devi essere più comprensiva! - lo dice facendomi l’occhiolino mentre io, non capendo l’allusione, vorrei solo prendere a urla sia lei che Ranma

Con passo veloce e pesante attraverso il corridoio semi-coperto che da casa di mio padre porta alla palestra, decisa più che mai a rimproverare quello scansafatiche che mi ritrovo come marito, quando avvicinandomi alla porta d’ingresso sento alcune voci venire dall’interno…

- perfetto…sì…così va bene…state facendo davvero un ottimo lavoro ragazzi!- la voce di Ranma è tranquilla, con chi sta parlando? È possibile che si sia dimenticato che ha una festa da preparare??

- Sensei è sicuro che vada bene così??- quella che sento è la voce graziosa di un bambino

Non ci credo, quello stupido ha programmato delle lezioni anche oggi…il giorno di Natale! Se prima avevo solo una vena a pulsare sulla mia fronte, adesso sento la rabbia salirmi per tutto il corpo. Capisco che abbiamo bisogno di maggiori entrate e che per lui questo non sia un sacrificio, anzi, non farebbe altro tutto il giorno ininterrottamente ma aveva fatto una promessa…MI aveva fatto una promessa! Più arrabbiata che mai mi avvicino alla soglia della palestra e con un movimento rapido e decisamente rumoroso faccio scorrere la porta del Dojo così violentemente da farla sbattere sull’altro lato. 

- ma co…A…Akane??- voltandosi di scatto verso l’ingresso, Ranma sembra spaventato, o meglio come qualcuno che è stato preso con le mani nel sacco

- si può sapere cosa stai combinando??- e mentre lo dico ho gli occhi infiammati e la voce rotta tra i denti

- A…Akane…posso spiegarti tutto…- il baka cerca di avvicinarsi a me sorridendo come uno stupido e sventolando in aria i palmi delle mani ed è allora che la vedo…la palestra…è completamente addobbata a festa. Un grande tavolo circolare e basso si staglia al centro della grande sala, corredato da cuscini di colore rosso - ovviamente - mentre in alto ogni genere di festone colorato e non decora il soffitto. E poi…eccolo lì, in un angolo dalla stanza, un magnifico albero di natale, perfettamente addobbato da palline e luci colorate che risaltano sul verde intenso dei rami.
Sono letteralmente senza parole. Adesso sono io a sentirmi una stupida, ero talmente accecata dalla rabbia che non ho minimamente pensato che Ranma, in realtà, stesse pensando a questa sera.

- io…s…sì insomma…- non riesco a dire niente, sto ancora ammirando la location e, soprattutto, l’albero

- Sensei Akane…- tirando un lembo della mia ampia gonna con la mano, è la voce di una bambina a svegliarmi

- Ra…Ranma, ma tu…hai fatto tutto questo…e voi…- la mia voce è quasi rotta dall’emozione, non solo Ranma ma anche molti dei miei piccoli allievi hanno creato tutto questo

Ancora immobile per la sorpresa e la commozione ma anche e, soprattutto, per l’imbarazzo di aver pensato male di lui poco prima non lo sento arrivare a un passo da me. Ad un tratto sento un suo braccio intorno alla vita mentre con la mano dell’altro accarezza dolcemente il mio viso. Io, sopraffatta, rispondo al suo tocco, abbandonandomi con la guancia sul suo palmo e chiudendo gli occhi per godermi il momento. 

- Akane…i tuoi allievi volevano farti una sorpresa!- lo dice in un sussurro, appoggiando la fronte sulla mia e a pochi centimetri dalle mie labbra

- l’albero, invece, l’ho scelto io…per te! So quanto ci tieni alla festa di Natale…- il suo sguardo tradisce emozione e io non posso fare a meno di ricambiare, sfoderando uno dei miei più dolci sorrisi prima di avvicinarmi alle sue labbra

- ma bravo cognatino! Vedo che hai fatto un ottimo lavoro…però non vi sembra di esagerare?? Siete in presenza di bambini…- ecco che Nabiki appena arrivata è pronta ad interromperci, con il suo solito sguardo malizioso

- ma no…cosa dici?? Non stavamo facendo nulla di male…- Ranma sorride come un ebete mentre si porta una mano ad accarezzare la nuca

- si, sì, come no…- esclama con tutta calma con gli occhi ridotti a due piccole fessure

Non facendo caso alle allusioni di mia sorella, sono io ad interrompere questo teatrino e liberandomi dalla stretta di Ranma mi avvicino ai miei straordinari allievi.

- ragazzi io…non so davvero che dire…grazie, è un regalo bellissimo!- cerco di manifestare tutto il mio entusiasmo mentre allargando le braccia li invito ad avvicinarsi per abbracciarmi 

- beh, sei stato astuto Ranma…lo sappiamo tutti che è bene lasciare Akane lontana dalle decorazioni…- eccola, lo sapevo…alla fine la frecciatina è arrivata

- Nabiki!!! Akane…non è come pensi…- Ranma la richiama mentre il suo viso sta perdendo piano piano sempre più colore

- non preoccuparti…lo so benissimo che non sono brava negli addobbi! Che ne dici, però, se adesso andiamo a fare delle commissioni per Kasumi…ero venuta a cercarti per questo!!! E…sorellina pensa tu ai nostri allievi…- con una calma che di solito non mi appartiene, gli prendo teneramente la mano e mi avvio verso l’uscita, lasciando lì Nabiki con aria, oserei dire, stupita.

- Akane, aspetta…i nostri allievi…Nabiki…- Ranma prova a dire, ma io non lo ascolto e continuo a trascinarlo dietro a me…odio fare tardi e l’ora della festa si avvicina sempre di più

- Ranma, tranquillo…i nostri allievi se la caveranno benissimo e Nabiki…beh è quello che si merita! Noi abbiamo ancora tante cose da sistemare, le decorazioni in giardino, la spesa per Kasumi…- ad un tratto vengo bloccata da qualcosa, Ranma si è fermato e sta opponendo resistenza guardandomi confuso

- ma cosa dici?? Non lo vedi che il giardino è già sistemato…- sul suo volto sembra pendere un grande punto interrogativo

Alzo lo sguardo e, in effetti, il giardino è completamente invaso di lucine colorate. Questa deve essere opera di mio padre e del signor Saotome che, non vedendomi ritornare, avranno pensato di dare a modo loro un contributo, invece di limitarsi a svuotare completamente l’intera scorta di sakè.
Mentre sto ammirando il nostro giardino addobbato fare da palco alla danza di piccoli fiocchi di neve, la mia attenzione si posa su due figure ferme all’ingresso.

- Ra..Ranma, guarda…- mentre gli faccio cenno di guardare verso il portone d’ingresso, cerco di trascinarlo via dietro ad una delle colonne del porticato che collega la casa al Dojo.

- eh?? Ooohhhh…hai capito il nostro P-chan, quel birichino!!- inizialmente sorpreso con la bocca a formare una “o” perfetta, Ranma osserva la scena con fare malizioso 

- e adesso che centra P-chan?? Non lo vedi che quelli sono Ryoga e Ukyo e…si… si stanno baciando!!!!- anch’io sono più che mai sorpresa, mentre quel baka accanto a me adesso ha una mano spiaccicata in fronte come se avessi detto qualcosa di strano, chissà perché…

- dai avviciniamoci…fuori fa freddo e, anche se loro sembrano stare bene dove stanno, dobbiamo farli entrare- ecco che ogni tanto anche lui sembra possedere del buon senso

Usciamo quindi dal nostro nascondiglio e con molta tranquillità attraversiamo il giardino per raggiungere i nostri amici. Non prima, però, di aver ricevuto da Ranma la sua casacca cinese che adesso mi copre le spalle e parte del busto. Mentre lo fa mi sorride con tutta la dolcezza che sa darmi e i suoi occhi, sì posso vederli, sono pieni d’amore per me e per i nostri bambini…infondo lui ci proteggerà sempre…anche dal freddo se necessario!
Arrivati vicino ai due ragazzi che, nonostante siano entrambi artisti marziali, a quanto pare non si sono ancora accorti della nostra presenza, Ranma prova a richiamare la loro attenzione. 

- koff koff…bene, siete arrivati!!!- con qualche finto colpo di tosse li richiama ed ecco che loro visibilmente nel panico si staccano l’uno dall’altra così velocemente da farmi scappare una piccola risatina

- ehm…Ra…Ranma…- Ukyo è imbarazzatissima e la sua tonalità di viso fa decisamente concorrenza al vestito di Babbo Natale
 
- ehm…eh! eh! eh!…non è come pensate…- è il turno di Ryoga che, con un braccio dietro la testa e i suoi immancabili canini sporgenti, sorride come un ebete non sapendo da che parte guardare

- sì, come no…è esattamente come pensiamo, non è vero P-chan??- Ranma, sporgendosi verso l’amico, ha le braccia piegate sul busto e gli occhi semi chiusi come è solita fare Nabiki… alle volte sono così simili…ma soprattutto cosa diavolo c’entra P-chan, di nuovo?? 

Ancora confusa, guardo divertita le espressioni dei tre che ho difronte e mentre lo faccio istintivamente le mie mani si posano sulla mia pancia ingrossata. Accarezzare i miei bambini, anche se attraverso l’addome, è una cosa che mi ritrovo a fare spesso, soprattutto, in questo periodo di feste. È cosi bello passare il Natale con le persone che ami e con gli amici e io in questo mi ritengo molto fortunata perché sono circondata da persone stupende, sempre pronte a starmi vicino, la mia “originale” famiglia, gli amici e…lui, Ranma. La persona senza la quale non saprei vivere.

- ma su dai…entriamo dentro, che qui fuori si gela!!!- dico improvvisamente 

- Akane…ma…non dovevamo andare a prendere delle cose per Kasumi??- eh sì, è proprio Natale se Ranma mi ha ricordato la nostra incombenza senza lamentarsi

- si infatti…ti accompagnerà Ryoga, mentre io e Ukyo rimarremo qui a…parlare un po’!- ho decisamente bisogno di sapere tutti i retroscena su di loro…la curiosità mi sta uccidendo! Ukyo, invece, irrigidita di colpo si sta mordendo il labbro inferiore decisamente imbarazzata

- come vuoi…anzi meglio, così non prenderai freddo!- ed ecco che mi sfiora la guancia con il dorso della mano per poi chiudere le mie labbra con le sue…

Io ad occhi chiusi penso che, fino a poco tempo fa, non avrebbe mai tenuto un atteggiamento simile davanti agli altri ma, ormai, siamo sposati da più di un anno e anche lui, sebbene non sia cambiato poi molto, comincia ad essere un po’ meno timido quando si tratta di queste cose.

- allora andiamo!- eccolo che si avvia fuori dal portone seguito dal suo storico amico

- sì, pure noi…hai un sacco di cose da raccontarmi, non è vero Ukyo?!- 

La vedo è ancora imbarazzata ma a me non importa, infondo era ora che quei due scoprissero l’interesse l’uno per l’altra. Già ai tempi della visita al tunnel del perduto amore, sia io che Ranma, ci eravamo accorti che tra loro c’era qualcosa di…come dire…”speciale”. 
Prendendola sotto braccio le faccio segno di seguirmi all’interno mentre rassicurandola le chiedo se non ha per caso voglia di darmi una mano a vestirmi per la festa.

- ah sorellina, sei ancora qui? Non dovevi andare con Ranma al market??- a quella volpe di Nabiki non sfugge mai niente…

- si ma…sono arrivati Ukyo e Ryoga così ne ho approfittato per mandare i ragazzi, mentre noi… dobbiamo parlare- spiego a Nabiki mentre ammicco alla ragazza a fianco a me

- ah sì?? E di cosa…si può sapere?- eccola che ha acceso il radar cattura informazioni ma ripensandoci che c’è di male, siamo tra donne e anche se di Nabiki non c’è da fidarsi è sempre bello fare questo genere di discorsi tra donne e più siamo meglio è!

- Akane…io non credo che…- da quando è arrivata è la seconda frase che le sento dire

Non la lascio finire, che la trascino verso casa mia e di Ranma facendo cenno a Nabiki di seguirci. Arrivate, le faccio accomodare nella nostra camera e mentre si siedono sul letto matrimoniale le osservo attentamente, hanno l’una l’espressione opposta all’altra. Nabiki con la sua classica posa a gambe accavallate sembra impaziente di sapere l’argomento in discussione, mentre Ukyo…beh, lei è decisamente a disagio, sguardo basso, con le gambe strette l’una all’altra e i pugni delle mani sulle ginocchia, come a volersi chiudere in un bozzolo.

- si può sapere che cosa sta succedendo??- ma insomma, Nabiki non ha proprio tatto…anche se ancora non le ho detto niente, non vede che Ukyo è a disagio?

Allora con molta calma, tenendo fisso lo sguardo verso la ragazza accucciata davanti a me, provo a spiegare tutto senza intimidire ulteriormente la mia amica

- vedi Nabiki…Ukyo mi deve raccontare…sì mi doveva dire come lei e Ryoga…come dire…si sono avvicinati- balbetto forse un po’ troppo, ma non voglio essere più invadente di così

- ah…parli del fatto che si sono messi insieme??- con il solito distaccamento mia sorella non sembra per niente sorpresa

Io, invece, non nascondo la mia e a quanto pare neanche Ukyo, dal momento che, come ritrovata la lucidità perduta, alza la testa voltandosi per guardare Nabiki con molto stupore.

- beh, che c’è? Perché mi guardate così…un giorno sono passata all’Ucchan e non c’era nessuno, ho sentito solo delle voci…fatemi pensare a quale termine sia più esatto…ah sì, delle voci allegre e “giocose”…- alle parole di Nabiki io arrossisco violentemente, mentre Ukyo sbianca di colpo. Adesso si potrebbe dire che fa concorrenza ai fiocchi di neve che nel frattempo non smettono di scendere. 

- su…su…è del tutto normale, no?! Quando si sta insieme…- le intenzioni di Nabiki forse sono quelle di sdrammatizzare ma non so se Ukyo è dello stesso parere…

- beh, vedete…nell’ultimo periodo Ryoga passava molto tempo al ristorante…mi ha anche aiutato nel lavoro e io in cambio gli ho dato un posto dove dormire e allenarsi- con mia sorpresa ha iniziato a raccontare di lei e Ryoga, non senza ancora un po’ di imbarazzo

- e da cosa…nasce cosa…giusto??- la interrompe Nabiki

- amica mia, sono davvero felice per voi, io lo dicevo che tra voi due c’era qualcosa!!!- con i palmi delle mani uniti e un sorriso compiaciuto non nascondo tutto il mio entusiasmo e avvicinandomi a lei l’abbraccio più forte che posso.

- ma dimmi Akane…e tu e Ranma?- improvvisamente l’attenzione è su di me

Io sentendomi allora al centro dell’attenzione provo a nascondermi agli sguardi delle due rovistando nell’armadio in cerca dei vestiti da mettermi. Per la serata ho scelto qualcosa di comodo, che non mi sia di impaccio data la mia situazione. Così, mentre tiro fuori dei leggins neri e un lungo maglione giallo a collo alto, rispondo alla ragazza dalla lunga coda castana.

- io e Ranma…bene! Siamo impazienti di conoscere questi due esserini- ed ecco che di nuovo li accarezzo attraverso il pancione…

- ne sono più che sicura…- Ukyo mi sorride dolcemente

- pensa che per questo Natale non ha badato a spese…non solo ha speso una fortuna per il regalo di Ranma ma è completamente impazzita prendendo un regalo extra per i gemelli. E non credo sia tutta colpa degli ormoni…- e mentre lo dice mia sorella mi guarda con aria di sfida

- eh! eh! eh! beh…che ci posso fare non ho potuto resistere a due piccoli Karategi coordinati a quello che ho preso per Ranma. A proposito Nabiki, ieri mi hanno chiamato dal negozio…volevano propormi come ricamo per la bambina un bellissimo fiore di loto, invece del dragone…e io trovando l’idea adorabile ho detto di sì!- mentre la informo sulla novità ho lo sguardo sognante ed emozionato

- contenta tu…- non faccio minimamente caso a Nabiki mentre Ukyo con una mano sulla spalla mi porge i vestiti che, in preda all’euforia, ho lasciato cadere a terra

Ritornando alla realtà mi rendo conto che ormai l’ora di cena è quasi arrivata ed io non ho proprio tempo da perdere. Ranma e Ryoga staranno sicuramente per tornare a casa...chissà se anche loro hanno parlato e chissà cosa si saranno detti!!! Con questo pensiero, cerco di vestirmi più velocemente che la mia condizione mi permette e mi avvio con le altre verso la palestra. Prima però sarà meglio sentire se Kasumi ha bisogno di una mano in cucina.

*****

Uscendo dal portone dei Tendo,  Ranma non fa che scrutarmi di continuo, ovviamente non sta facendo altro che mettermi in imbarazzo sempre di più e questo suo atteggiamento sta cominciando a darmi su i nervi.

- allora p-chan?! Hai niente da raccontarmi? Eh?- mi chiede dandomi delle leggere gomitate sul braccio, con tono malizioso e con gli occhi ridotti a due fessure....

- non ho niente da dirti!- rispondo arrossendo vistosamente...

- avanti...siamo amici da un pezzo, che male c'è se mi racconti come tu e Ukyo...- ed ecco che continua con questo suo atteggiamento...

- anche se siamo amici non significa che debba raccontarti i fatti miei!- rispondo sembrando arrabbiato ma più che altro sentendomi a disagio...

- come la fai lunga, eppure io ti ho reso partecipe di tutto, dai preparativi del matrimonio, alla notizia che aspettiamo due bambini...Non capisco proprio cosa ci trovi di male nel confidarti con me!- con le braccia incrociate dietro la nuca sembra essersela presa, così mi ritrovo a tirare un sospiro annoiato per poi guardare quel suo viso risentito e alla fine convincermi a raccontargli della mia relazione con Ukyo.

- e va bene...da dove vuoi che cominci?- gli chiedo sbuffando e notando il suo viso rallegrarsi all'istante...

- dall'inizio è ovvio! - mi risponde spalancando gli occhi e agitando le braccia.

Tiro un altro sospiro prima di cominciare a parlare vedendo lui impaziente di sapere...

- tutto è cominciato dopo che tu e Akane vi siete sposati. Spesso andavo da Ukyo facendomi preparare i suoi okonomiyaki e giorno dopo giorno siamo entranti sempre più...come dire...in sintonia ma a parte qualche battuta di scherzo non c'era altro. Poi invece pian piano...- 

- scusa se ti interrompo, ma io credo che voi due avevate, già come dire...un certa sintonia da quando una volta ci siamo ritrovati nel tunnel del perduto amore- lo fulmino con lo sguardo perché ha interrotto il mio discorso...ma volendoci pensare credo che non abbia tutti i torti, quel giorno io e lei eravamo davvero in piena sintonia, quando ci siamo ritrovati a combattere con quei fantasmi o anime perdute o qualsiasi cosa erano...

Gli lancio uno sguardo truce...

- scusa, scusa non ti interromperò più- dice agitando le mani e ridendo come un ebete...

- stavo dicendo...che dopo qualche mese, mi trovavo al suo ristorante, era giunta l'ora di chiudere e vedendola da sola e alle prese con le pulizie, mi sono offerto di aiutarla così facendo rendendoci conto dell'ora solo quando avevamo terminato di pulire e sistemare, ci siamo accorti che era già notte fonda. Allora mi ha proposto di rimanere a dormire ma io non volendo sembrare uno che se ne approfitta, ho rifiutato…ovviamente sai anche tu che quando Ukyo si mette in testa una cosa non c'è niente e nessuno che le faccia cambiare idea, soprattutto, quando ti punta quel suo aggeggio infernale e in pratica ti costringe a fare ciò che dice.
Così ho accettato. Entusiasta, è andata a preparare tutto quanto e quando sono giunto di sopra, la prima cosa che ho notato è stata che aveva preparato un futon oltre al suo all'interno della sua stanza...
Non puoi immaginare la mia faccia, ma lei non ci trovava niente di male così dopo avermi dato anche un cambio d'abiti,  ci siamo ritrovati a dormire, si fa per dire ovviamente... poco distanti l'uno dall' altra.
E poi...

- e poi? - ecco che mi interrompe di nuovo assumendo quel sorrisetto irritante...

- e poi niente, non so come, ma...ci...ci siamo ritrovati più vicini del dovuto...e...e...così...Ooooh! Ranma hai capito no? Adesso in pratica faccio dimora fissa da lei ma in cambio le do una mano con il ristorante...- finisco il mio racconto più imbarazzato che mai...

- hai capito p-chan?! E chi lo avrebbe mai detto! - facendomi l'occhiolino se la ride di gusto...

- la pianti una buona volta di chiamarmi così imbecille che non sei altro?!- gli urlo furioso...

- d'accordo, d'accordo la pianto. Ma ho un'altra domanda da farti- dice tornando col suo aspetto normale e parlare normalmente...

- che vuoi sapere ancora, sentiamo!- gli dico guardandolo rassegnato...

- tu...tu la ami? - il suo tono di voce è basso e mi guarda serio facendomi mancare un battito...

- ma che razza di domanda è?!- gli urlo notando come il calore del mio corpo stia sciogliendo la neve sotto ai nostri piedi...

- Ucchan è la mia amica d'infanzia e voglio essere sicuro che tu non la faccia soffrire, quindi rispondi alla mia domanda!- mi urla contro arricciando il naso, il che mi fa capire che ci tiene davvero alla sua amica...

Aspetto un momento prima di rispondere con un..."si!" E  subito dopo abbassare lo sguardo...
In un attimo sento la stretta del suo braccio sul collo che per poco rischia di strozzarmi mentre lo vedo ridere...

- lo sapevo!- urla di gioia mentre io reagisco dandogli una gomitata allo stomaco costringendolo ad allentare la presa...

- vuoi piantarla di fare lo stupido?!- urlo come un folle avvertendo un improvviso alzamento della pressione dall'imbarazzo che mi sta facendo provare in questo momento...

- sono contento che anche tu hai trovato la ragazza giusta per te e che ti accetti per quello che sei, sei stato fortunato, Ucchan è una ragazza speciale e merita una persona che la protegga e che ricambi i suoi sentimenti e sapendo te al suo fianco mi sento sollevato...- all'improvviso assumendo un’aria soddisfatta, mi poggia una mano sulla spalla per poi entrare al supermarket, prendere il necessario, uscire dal negozio e avviarci di nuovo verso casa...

- Ranma...- lo chiamo in un sussurro...

- mmhh?- risponde con un mugugno mentre tiene i sacchetti della spesa, guardandomi di sbieco...

- puoi stare tranquillo- gli dico per poi ricevere un suo sorriso accompagnato da un..

- lo so!- ed ecco che scambiandoci un sorriso da veri amici, facciamo rientro a casa.

*****

È già passata più di mezz’ora da quando i ragazzi sono usciti per andare al market. Io e le ragazze stiamo dando una mano a Kasumi che, anche senza gli ingredienti mancanti che quei due baka sono andati a prendere, ha quasi finito di preparare la cena per la festa. Più che altro sono Nabiki e Ukyo a fare tutto, la prima sistemando il tavolo e portando le pietanze già pronte, la seconda aiutando materialmente mia sorella a cucinare. Mentre io…beh, sono in qualche modo messa da parte…voglio pensare che sia perché non fisicamente in grado di fare granché e non perché in cucina non me la cavo bene come loro. So che nel campo ho molte lacune, ma mi sento un po’ inutile in questo momento, devo dire che per questo Natale non ho contribuito a fare quasi niente e ciò mi addolora non poco. Se penso, però, che se la famiglia crescerà e tra un anno due nuovi componenti allieteranno il natale, sarà anche per merito mio! Al pensiero mi sento già più sollevata e nonostante il rammarico attuale mi consolo pensando al futuro.

- siamo rientrati!!!!- è la voce di Ranma quella che sento ad un tratto provenire da fuori 

- finalmente, era ora…- il mio sembra un rimprovero ma in realtà è solo voglia di iniziare i festeggiamenti quanto prima

- ehm…abbiamo trovato molta gente al market, perciò abbiamo fatto un po’ tardi, non è vero Ryoga?- quel baka di Ranma pensa di essere furbo ma io l’ho visto mentre si scambiava sguardi d’intesa con l’amico picchiettandolo con il gomito…sicuramente avranno parlato di Ukyo…

- ma dimmi piuttosto…tu Akane, che ci fai in cucina?- come resosi conto troppo tardi del pensiero appena espresso cerca di riprendersi balbettando frasi sconnesse

- cioè…voglio dire…sì dai…hai capito…- sì che ho capito, eccome se ho capito

- non ti fa bene strapazzarti così, nelle tue condizioni! Ah Kasumi ecco la tua spesa…- dice a voce ferma facendo il serio e cercando di cambiare discorso 

- sì ho capito Ranma…cosa volevi dire…ma non preoccuparti sono solo stata a guardare, io non ho fatto proprio niente! E poi solo qualche ora fa non sei stato forse tu a propormi di aiutarla?!- ormai ho imparato a riconoscere il panico nei suoi occhi quando pensa che io stia trafficando ai fornelli, ma non ci faccio più molto caso come prima, infondo è uno dei motivi per il quale mangiamo sempre da mio padre invece di starcene a casa nostra.

- forza su, andate pure in palestra…la cena è quasi pronta!- con la solita dolcezza è Kasumi a interromperci, mandandoci tutti via dal suo regno

Come un branco di ragazzini indisciplinati ci avviamo tutti, tranne Kasumi, verso il Dojo. In testa ci siamo io e Ranma…quel baka sta ancora cercando di arrampicarsi sugli specchi e convincermi che non stava minimamente pensando a quello che tutti in realtà hanno capito della scenetta avvenuta poco prima. Ci seguono, Ryoga e Ukyo, più vicini che mai e impegnati in un gioco di sguardi che la dice lunga, soprattutto, le risatine quasi stridule della ragazza che sembra arrossire ogni qualvolta Ryoga si avvicina per sussurrarle nell’orecchio. E poi loro…gli elementi decisamente più chiassosi della famiglia. Inutile dire quanto, sia mio padre che il signor Genma, siano già ubriachi ancor prima di iniziare con i festeggiamenti. Tenendo in mano ciascuno una bottiglia di sakè, ci seguono abbracciati, barcollando e cantando canzoni natalizie, alcune delle quali mai sentite prima d’ora. Tutto corredato da una Nabiki in veste di fotoreporter che, con la sua immancabile macchina fotografica, cattura ogni momento imbarazzante offerto dai due. 
Attraversando così, il corridoio porticato che porta alla palestra, si respira già l’aria di festa e la neve bianca che scende dal cielo semi coperto non fa che aumentare quella magica atmosfera che solo il Natale può donare. Una volta entrati, la bellezza dei festoni e delle lucine colorate ci avvolge; in più Nabiki ha reso tutto più bello, e dobbiamo ringraziare anche il suo magnifico stereo per questo, mettendo una compilation di canzoni di Natale in sottofondo.
Ognuno di noi prende posto al tavolo già ricolmo di ogni sorta di cibo, aspettando Kasumi che non tarda molto ad arrivare con le ultime cose da lei preparate. È tutto magnifico, quando la mia sorellona ci si mette è capace di preparare cose squisite e anche in gran quantità…praticamente l’opposto di me! 
Finalmente possiamo dare inizio alla cena. Come c’era da aspettarsi, Ranma, Ryoga e il signor Saotome fanno a gara a chi prende più cibo possibile e io, che di solito avrei sbattuto forte i pugni sul tavolo, tirando magari qualche colpo del mio grosso martello in testa a quei baka, soprattutto, al mio baka, rido divertita alla scena. E quando sposto lo sguardo su mio padre, faccio altrettanto ma con un po’ di imbarazzo…ma che diavolo sta facendo?? Con un piede sul tavolo sta facendo roteare due piatti su delle bacchette mentre è ancora attaccato all bottiglia di sakè. Quando inizia a bere ha davvero dei comportamenti molto strani…ma stanno ridendo tutti e questo è l’importante. Ukyo e Nabiki sono le uniche, a parte me e Kasumi che batte le mani incoraggiando nostro padre, a mangiare composte ma sempre in preda alle risate che lo spettacolo degli altri commensali sta regalando.
La festa procede così quasi per tutta la serata fino a quando, ormai con il tavolo ridotto in un campo di battaglia culinario, chi è sdraiato per terra a fare un pisolino e chi è letteralmente ko dal troppo mangiare e bere abbracciato al tavolo stesso. Quando improvvisamente, un rumore sordo sovrasta la musica natalizia, che ininterrottamente sta andando da ore, accompagnato da quello di piccoli passi veloci e saltellanti.

- pesca grossaaaaa…pesca grossaaaaa!!!!- già alla prima ho capito di chi si tratta

Come risvegliati da un incubo, tutti i presenti balzano in aria arrivando alla mia stessa conclusione. Ed eccolo che vestito come Babbo Natale e con il suo immancabile sacco verde vediamo arrivare Happosai più in forma che mai che, con un abile salto dal soffitto del Dojo, atterra proprio davanti a tutti noi, sul tavolo vuoto.

- mia dolcissima Akane…lascia che ti faccia dono del mio regalo di Natale!- e mentre lo dice lo vedo tirare fuori dal sacco un completino intimo davvero, dico davvero, molto poco casto, di colore rosso

Io, di certo, mi aspettavo una cosa del genere da lui, appena l’ho visto arrivare, ma non ho il tempo di dirgli niente perché è Ranma ad anticiparmi.

- brutto maniaco pervertito…cosa credi di fare…a mia moglie!- sventolandogli un pugno sul naso Ranma è decisamente furioso ma l’altro non sembra curarsene

- mio caro Ranma…non preoccuparti…ne ho uno anche per te, sai?!- con un completo uguale ma di colore nero tra le dita, Happosai guarda Ranma davanti a sé con occhi languidi

Mentre vedo quel baka cercare di prendere il vecchio senza riuscirci neanche una volta, io mi ritrovo a pensare che adesso siamo davvero tutti, adesso è davvero Natale. Sorrido, quando ad un tratto mi accorgo che quei deficienti stanno per investire in pieno l’albero addobbato, così, in preda al panico, chiudo gli occhi per non dover assistere all’ennesimo disastro. Ma niente. Nessun rumore di cose rotte, niente urla arrivano alle mie orecchie, così decido di riaprire gli occhi e allora li vedo, come due bambini stanno rovistando tra i pacchetti colorati posizionati alla base del tronco.

- Ranma si può sapere cosa stai facendo??- sono sorpresa, ma non stavano rincorrendosi l’un l’altro?? E poi, gli sembra il modo di fare…è peggio di un bambino alle volte

- A…Akane…ho visto il mio nome su questo e mi sono incuriosito- mi dice con l’aria proprio di un bambino appena sgridato e indicandomi il pacco che io stessa ho posizionato sotto l’albero

- si è una splendida idea…è arrivato il momento di aprire i regali gente!!- interviene mio padre e allora ci ritroviamo accerchiati da tutti, ognuno intento a scartare il proprio regalo

- dai su apri…tanto te lo avrei dato io a momenti- come fa una mamma con il proprio bimbo gli do il permesso di aprire il mio regalo

Non aspetta neanche che finisca la frase che già ha fatto volare la carta dall’altra parte della stanza, per poi essere alle prese con la scatola, l’ultimo ostacolo tra lui e quello che nasconde al suo interno. Una volta tirato via il coperchio e il velo di carta posto a protezione, il suo sguardo si posa sulla stoffa nera impreziosita dal ricamo. Con una delicatezza, che raramente gli ho visto riservare, se non a me, prende la giacca del Karategi in corrispondenza delle spalle e lo alza in aria davanti al suo viso. Io rimango in attesa, sempre più ansiosa ed emozionata, ma lui non parla, non dice una parola e a questo punto i dubbi mi assalgono…forse ho sbagliato tutto, non gli piace! Poi con rinnovato coraggio, mi sporgo oltre l’indumento e cerco di dirgli qualcosa, ma cosa?

- Ra…- non faccio neanche in tempo a pronunciare il suo nome che vengo interrotta

- Akane…è bellissimo!- il suo sguardo è fisso come a contemplare quello che ha tra le mani e un attimo dopo lo vedo appoggiarlo sulle proprie gambe per accarezzare con calma il dragone ricamato.

- questo…Karategi è…è simile a quello…- la voce è rotta dall’emozione e io tiro un sospiro di sollievo…lo ha riconosciuto!

- si Ranma…è uguale a quello…- non finisco la mia frase perché sorpresa dalla sua reazione, ha gli occhi lucidi e di un blu, oserei dire, ancora più profondo del solito, così non resisto ed elimino la distanza che ci separa baciandolo

All’inizio appena sfiorato e delicato, il bacio si trasforma piano piano in qualcosa di più…voglio dimostrargli quanto lo amo e questo, a parte il fatto di aver ricordato con un semplice regalo uno dei tanti episodi della nostra vita, è uno dei miei modi per farglielo capire. Il tempo sembra fermarsi di colpo, esistiamo solo io e lui adesso in questa stanza, perciò continuiamo così fino a quando sentiamo improvvisamente la voce squillante di Kasumi che richiama tutti ad uscire fuori ad ammirare il meraviglioso spettacolo della neve che, ormai alta, ricopre l’intero giardino. 
Ranma non sembra averla sentita perché continua a torturare con passione le mie labbra e quando finalmente si stacca per bisogno d’aria, io lo guardo intensamente e con entrambe le mani gli prendo il viso…

- non vuoi andare fuori anche tu…a vedere??- gli dico ancora con l’affanno dei baci appena dati

- no…io lo spettacolo più bello del mondo ce l’ho qui, proprio davanti a me!- lo ha detto sussurrandolo 

Mentre si riappropria delle mie labbra lo sento muoversi...alzandosi e mettendomi una mano sotto le gambe e l’altra sulla schiena, mi prende in braccio incamminandosi verso la porta. Ma invece di andare fuori dagli altri, si dirige verso quella che è la nostra casa.

- Ranma! Dove stai andando con Akane??- Ryoga ci osserva alzando un sopracciglio…

- ehm…eh! eh! eh!- Ranma arrossendo vistosamente non sa che dire, il che mi porta ad un imbarazzo tale da chinare il capo cercando di nascondere il rossore apparso anche sulle mie guance

- non…dirmi che vorresti andare a fare il maniaco proprio adesso?!- Ryoga lo guarda malissimo

- ma che maniaco! Idiota! A parte il fatto che cosa faccio con mia moglie non ti riguarda affatto e poi…poi…volevo solo dare il mio regalo ad Akane in privato, tutto qui!- gli risponde ed io alzo automaticamente lo sguardo verso di lui più innamorata che mai…

Arrivati davanti alla nostra abitazione, Ranma varca la porta con ancora me in braccio. Non ha proprio intenzione di farmi scendere e io ne sono felice…questo gesto mi fa tornare alla mente quando poco più di anno fa, fece lo stesso al rientro dal viaggio di nozze. 
Una volta salite le scale, che portano al piano superiore, si dirige verso la nostra camera, dove finalmente, ma anche con un po’ di rammarico da parte mia, mi lascia, appoggiandomi delicatamente al letto. Mi piaceva così tanto stare accoccolata tra le sue forti braccia e inspirare il suo buonissimo profumo. Ma non mi fa aspettare a lungo perché un attimo dopo lo vedo sedersi vicino a me…guardandomi con lo sguardo più dolce che può fare, ma anche con quel velo di passione, che non lo ha abbandonato da prima, poggia il palmo della mano sulla mia guancia e con il pollice ripercorre il profilo delle mie labbra per poi sfiorarle con le sue. Io non resisto più e, con una foga che non mi riconosco, lo sorprendo approfondendo il bacio, allacciandogli le braccia al collo. Inizio anch’io ad accarezzarlo, prima sul viso, poi sul collo dove lascio anche una scia di baci appena sfiorati e poi umidi. Kami quanto è buono il suo odore!! Scendo con le mani fino al suo torace e mi faccio strada nella sua maglia, per arrivare a toccare il suo meraviglioso petto, reso tonico da anni di allenamenti. Con lentezza, mentre lo sto ancora torturando con le mie labbra, inizio a slacciare il resto dell’indumento per poi farlo scivolare via a terra, per potermi concentrare anche in quella zona. 
Lo sento rilassarsi al mio tocco delicato e il suo respiro affannoso mi dice che gli piace quello che sto facendo…quando poi, però, lo sento pronunciare il mio nome e contemporaneamente alzare il mio viso, prendendomi il mento con pollice e indice per potermi guardare negli occhi. 

- Ranma…scusa…forse tu non vuoi…- lo dico con un po’ di tristezza negli occhi

- non è questo…stupida! Io…forse non è il caso…tu…i bambini…- non riesce a mettere insieme una frase, forse ha paura…

- non essere tu uno stupido!!! I bambini stanno bene e se facciamo con cautela non faremo loro del male…e poi lo ha detto anche il dottore che…- come succede spesso non mi fa finire la frase che con un movimento rapido, degno del suo essere un grande artista marziale, mi fa appoggiare con la schiena sul materasso per sovrastarmi con il suo corpo senza gravare sul mio addome.

- sei…sicura Akane?!- lo sussurra ad un soffio dalle mie labbra e io in preda ai brividi di piacere, che il solo gesto mi ha procurato, capisco che forse anche lui ha la stessa voglia di me, quanta ne ho io di lui e con un dolce sorriso abbatto ogni suo dubbio.

E così ci ritroviamo a fare l’amore, mentre fuori ha ripreso a nevicare. Ma quasi non ce ne accorgiamo, troppo presi ad appartenere l’uno all’altra da essere completamente estranei al mondo e a tutto ciò che ci circonda. Ranma è sempre passionale nei movimenti ma con un certo riguardo ed io, oltre ad apprezzarlo molto, lo amo per questo, perché nonostante i suoi dubbi, alla fine mi ha accontentata anche questa volta. Ho pregato tutti i Kami che questo fosse un Natale straordinario e devo proprio dire che lo è stato. Ho passato momenti meravigliosi insieme alla mia famiglia, ai miei amici e, soprattutto, a lui che mi fa sentire ogni giorno più felice e amata. 
Adesso, distesa su un fianco con la mano sinistra su quella di Ranma che è poggiata sulla mia pancia, guardo fuori dalla finestra e me ne accorgo…fiocchi bianchi stanno danzando nel cielo in maniera ordinata e talvolta ribelle, come noi poco fa.
Poi, improvvisamente sento qualcosa sul mio petto nudo…devo essermi appisolata, anche se di poco, perché non mi sono accorta che la mano di Ranma non c’è più. Ancor prima di aprire gli occhi, porto la mia verso il collo dove ho avvertito la sensazione e mi ritrovo qualcosa di…di metallico. Apro gli occhi e voltandomi verso l’altro lato, mi ritrovo ad osservare un medaglione d’oro legato ad una catenina dello stesso materiale. Sorpresa, questa è la mia reazione…sorpresa anche di vedere lui davanti a me, disteso su un fianco e con una mano a sorreggere la testa che mi guarda intensamente, in attesa che dica qualcosa. Ma io, sono senza parole.

- Buon Natale, Akane! Dai su…aprilo!- è troppo impaziente per aspettare una mia parola

Lo guardo meglio, rigirandolo tra le dita, ed è allora che noto l’incisione sulla parte frontale, uno splendido dragone…possibile che anche lui…abbia avuto la mia stessa idea?! Pensando a ciò, lo apro e il mio stupore raddoppia quando capisco cos’è…un medaglione porta foto, con la sua foto!

- così mi potrai portare sempre con te! Anche quando non siamo insieme…non che ciò debba accadere, sia chiaro…farò in modo di limitare tali momenti il più possibile!!- adesso sta straparlando, mentre io sento le lacrime pungermi gli occhi e lui di questo se ne è accorto

- che c’è?? Non ti piace??- ecco che non ha capito niente…baka che non è altro

- certo che mi piace…è un regalo bellissimo! Ti Amo, stupido!- finalmente ritrovo l’uso della parola, sarà stata la stupidaggine che ha detto…

- ah e poi…guarda…io ne ho uno uguale!- portando la mano al proprio collo mi fa notare che anche lui ne porta uno identico, l’unica differenza è che il suo ha inciso un bellissimo fiore di loto…

Non ci credo…anche il fiore di loto…mi ritrovo a sorridere per quanto siano simili le idee che entrambi abbiamo avuto nel fare i regali, ma lui ovviamente, questo, non può ancora saperlo. Così pensando che voglia prenderlo in giro, mette su il broncio.

- non guardarmi così…lo so che di solito sono restio a queste cose, ma…anche io voglio portarti sempre vicino al mio cuore! Anche io…ti amo!!- sì, non ha proprio capito nulla e come potrebbe…

- baka, non era mia intenzione…sono piacevolmente sorpresa, tutto qui!- e come cerco di rassicurarlo, all’improvviso, nella mia testa è balenata un’idea…chissà se gli piacerà

- Ranma ascolta…ho appena avuto un’illuminazione riguardo ai nomi dei bambini…però non so se ti piacerà…- lo dico abbassando lo sguardo verso il mio medaglione…

- davvero?? Cosa vuoi dire??- ha lo sguardo un po’ confuso ma è davvero tenerissimo

- pensavo…che potremmo chiamare il maschietto…Ryuu, “spirito del dragone”- adesso sto guardando lui, in attesa del suo parere

- ma…è…perfetto!!! E che ne dici, allora, se la femminuccia la chiamassimo…Hasuna! Dall’unione dei termini Hasu no Hana, “fiore di loto”???- spalanco gli occhi colpita ed emozionata all’idea di aver appena dato un nome agli esserini che stanno crescendo dentro di me!

Non dico niente. Mi avvicino al suo viso per baciarlo e fargli capire quanto la sua idea mi sia piaciuta. Poi, quando il bisogno d’aria si fa sentire, porto sia la mia che la sua mano verso il mio ventre nudo, sussurrando i nomi dei piccoli con voce quasi rotta dall’emozione. Ryuu, Hasuna i vostri genitori vi amano già tantissimo e non vedono l’ora di conoscervi!



Eccoci qua…
Vi avevamo avvisati!!!! 😂
Speriamo davvero che, nonostante tutto, vi sia piaciuto come è piaciuto a noi scriverlo e che la vostra lettura non ne abbia risentito. 
Qualcuno di voi si domanderà che fine hanno fatto le preoccupazioni dei capitoli precedenti e non possiamo che darvi ragione…ma non temete, qualcosa accadrà molto presto, prima di quanto voi immaginiate!
Questo, come si dice, lo si può considerare un passaggio…la quiete prima della tempesta! 
Non smetteremo mai di ringraziare tutti coloro che seguono la nostra storia anche solo leggendola!
Come sempre, cercheremo di non farvi aspettare molto per il prossimo aggiornamento!
Un bacione a tutti 😘 ciao ciao 

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Capitolo 8
*** Vi prego, ditemi che è solo un brutto scherzo...! ***


Finalmente il giorno da me tanto atteso è arrivato. Aspettavo questo momento da quando, insieme a Nabiki, abbiamo lasciato il negozio nel quale ho comprato il regalo di Natale a Ranma.
Adesso, dopo circa due mesi, mi ritrovo a fare la stessa strada ma da sola. Ovviamente non ho detto niente a nessuno, né a Kasumi né a mio padre e tantomeno a lui…se Ranma sapesse che sono uscita da sola sono sicura che si arrabbierebbe così tanto da mettermi su il muso per giorni. 
L’unica a sapere della mia uscita clandestina è Nabiki, lei, alla quale non sfugge mai niente, sempre pronta a captare ogni piccolo movimento o avvenimento presente tra le due case e il Dojo. D’altronde come potrei anche solo minimamente pensare di passare inosservata ai suoi occhi furbi e attenti con questo pancione che mi ritrovo. Sì, perché in questi due mesi i piccoli sono cresciuti moltissimo, così tanto che mi risulta difficile anche solo allacciarmi le scarpe da sola. Il baka continua a ripetermi che sono bellissima e che non devo preoccuparmi perché, dopo la nascita di Ryuu e Hasuna, con i miei soliti allenamenti potrò ritornare in forma come prima, ma non è questo il punto. Il fatto è che, come ci aveva avvertiti il dottor Tofu, le mie condizioni fisiche ne risentono e molto devo dire! Mi sento sempre stanca e ammetto che oltre a non potermi più allacciare le scarpe ci sono molte altre cose che non posso più fare da sola e ciò a volte mi mette un po’ a disagio. Per questo sono voluta uscire da sola, per godere ancora di quella libertà che alla fine della gravidanza, bene o male, mi sarà negata e anche un po’ per non allarmare e mettere in agitazione chiunque della mia famiglia, in particolar modo lui.
Con questi pensieri continuo a passeggiare a passo lento lungo la strada che, ancora per poco, mi separa dalla mia ambita destinazione. Circa una settimana fa, la ragazza del negozio ha telefonato a casa per informarmi che proprio oggi avrei potuto ritirare il mio ordine e per fortuna lo ha fatto mentre Ranma era impegnato in palestra con alcuni allievi, altrimenti addio sorpresa! Ci tengo che sia tutto perfetto, infatti, se lo avesse saputo avrebbe insistito per accompagnarmi e, anche se adoro stare in sua compagnia e godere delle sue attenzioni, preferisco pensare da sola almeno a questa cosa. 
Chissà come sono venuti quei due piccoli Karategi, non vedo l’ora di vederli…se solo vagamente assomigliano un po’ a quello che ho regalato a Ranma, saranno sicuramente stupendi! 
Abbandono in fretta lo sguardo sognante per ritornare di nuovo con gli occhi sulla strada, ma non faccio in tempo perché inevitabilmente vado a sbattere contro qualcosa…o meglio contro qualcuno!

- mi…mi scusi!- toccandomi la spalla colpita e accennando un piccolo inchino cerco di scusarmi, pensando anche quanto sono stata fortunata, nelle mie condizioni poteva andarmi peggio!

- A…Akane…sei tu?- questa voce mi sembra familiare, alzo lo sguardo tornando in posizione eretta e non posso fare a meno di spalancare gli occhi…

- Shi…Shinnosuke??- oddio è passato davvero tanto, tantissimo tempo dall’ultima volta che ci siamo visti e non nego che rivederlo, adesso, mi agita non poco…

- si…proprio io!- mi sorride ma il suo sguardo dice altro

- che ci fai da queste parti??- provo a fare conversazione come se niente fosse per nascondere la mia agitazione

- vedi…è per mio nonno. È ricoverato all’ospedale qui vicino e stavo andando a trovarlo- sembra tranquillo, forse mi preoccupo per niente, dopotutto è passato un po’ di tempo da…

- devo dire che ti trovo in ottima forma!- interrompe i miei pensieri e non mi da il modo di dirgli quanto mi dispiaccia , in effetti non capisco neanche il tono con cui lo ha detto, ma cerco di far finta di niente

- beh…vedi…- no, non posso permettermi di balbettare difronte a lui

- e così avete già messo su famiglia! Vedo che Saotome non ha perso tempo e ha accontentato tuo padre con la faccenda dell’ erede…- adesso l’avverto quella punta di astio nel suo tono di voce 

Con lo sguardo fisso su di me, sembra essere sicuro di quello che dice, mentre io non posso fare a meno di pensare che le uniche due volte che ho fatto questa strada ho avuto degli spiacevoli incontri. Mi dispiace definire così anche quello con Shin ma da quello che posso vedere e, soprattutto, sentire non potrei definirlo in altro modo.

- In realtà si tratta di eredi…aspetto due gemelli…e mio padre non c’entra niente a parte il fatto che non vede l’ora di diventare nonno! Loro, sono la cosa più bella che ci poteva capitare…sono il simbolo del nostro amore…- come una ragazzina ingenua rispondo a tono alla provocazione mentre tengo una mano sul ventre e l’altra a stringere il medaglione con la foto di Ranma che porto sempre al collo.

- oh andiamo…non arrabbiarti così, piccola Akane…non si addice al tuo dolce faccino …- fa per accarezzarmi ma io mi scosto indietro, da quando è diventato così…

- non chiamarmi così…io…adesso…devo andare, scusa!- tornando a balbettare cerco di passargli oltre ma vengo trattenuta al braccio dalla sua presa

- …io potevo renderti molto felice…- lo sussurra a pochi centimetri dal mio orecchio

Sentendomi, poi, libera dalla presa, riprendo a camminare lasciandolo lì, senza girarmi per guardarlo. Voglio allontanarmi, più in fretta che posso. Voglio lasciarmi alle spalle questo breve incontro e dimenticarmene con la stessa velocità. Cerco di non pensare troppo a lui, di non farmi domande sul suo strano comportamento, visto che, ormai, è passato molto tempo perciò tirando un sospiro profondo, più per riprendere fiato che altro, continuo per la mia strada. Ma il pensiero non mi abbandona e mentre continuo a ripetermi di non pensarci mi chiedo se è il caso di raccontare tutto a Ranma una volta rientrata a casa. Scuotendo la testa, mi rispondo da sola…meglio non farlo preoccupare, si innervosirebbe inutilmente. Sì, è meglio che non sappia di questo incontro e, soprattutto, di quello che ci siamo detti…che lui mi ha detto.
Ed ecco che senza rendermene conto sono arrivata davanti alla porta del negozio in questione. Scaccio in fretta ogni ricordo dello spiacevole episodio avvenuto poco prima e mi accingo a varcarla. Lo scampanellio dei sonagli appesi al di sopra di essa segnala la mia presenza alla commessa, che prontamente mi raggiunge con un sorriso allegro e compiaciuto.

- salve!! Bene, è arrivata…- sembra felice di vedermi e forse anche impaziente, chissà perché…

- Salve! Mi scusi se sono venuta così tardi ma non potevo allontanarmi da casa prima…- cerco di giustificarmi anche se, pensandoci, non avevamo stabilito un vero e proprio orario

- non si preoccupi…non fa niente! Ma…vedo che i gemellini crescono…- sorride alludendo certamente alle dimensioni della mia pancia

- beh sì, sono ormai entrata nel settimo mese e…stanno entrambi crescendo molto bene!- le rispondo mentre con una mano li accarezzo amorevolmente

- bene, bene…diventeranno sicuramente dei grandi artisti marziali! E a tal proposito…venga le faccio vedere…- con sempre più entusiasmo mi fa cenno di seguirla e io contagiata dal suo sorriso la seguo altrettanto euforica

Arrivate al bancone, la vedo tirar fuori due scatole riposte all’interno di una busta e metterle davanti a me. Sono uguali a quella che ho dato a Ranma, solo un po’ più piccole. Con un certo nervosismo, dovuto un po’ all'eccitazione e alla voglia sfrenata di scoprirne il contenuto, guardo supplichevole negli occhi della commessa, come a cercare in qualche modo il suo consenso.

- su avanti…che aspetta?! Apra!- mi sprona lei, come ad aver capito la mia impazienza

E non me lo faccio ripetere due volte, prima una e poi l’altra, apro entrambe le scatole e scosto la carta velata che ne ripara il tessuto ed è allora che il mio sguardo si accende. Me li ero immaginati in mille modi diversi, in tutto questo tempo, ma mai in nessun caso, questi si avvicinavano alla realtà…sono talmente belli che, prendendoli entrambi, non smetto neanche un secondo di ammirarli e rigirarmeli tra le mani.
Il Karategi di Ryuu, anche se bianco, è uguale a quello del padre, stesso dragone verde e stessi dettagli color oro mentre quello di Hasuna è dello stesso colore ma ha un fiore di loto così bello nella parte della schiena da lasciarmi del tutto senza fiato. 

- allora? Che ne pensa…sono come li desiderava??- prova a chiedermi la ragazza di fronte a me, anche se dall’espressione del mio viso ha capito molto più di qualsiasi risposta io possa darle

- s…sì! No, anzi…di più!- continuando a guardare e accarezzare la stoffa e i ricami dei Karategi, alcune lacrime silenziose cominciano a rigare il mio viso

- tutto bene??- adesso la sento preoccupata, forse non ha capito che la mia è solo commozione

- mi scusi, non era mia intenzione…sono solo emozionata!- tiro su col naso per ricacciare indietro altre lacrime, quando vedo la ragazza porgermi un fazzoletto 

- grazie! Per il fazzoletto e questi…- la mia voce trema ancora, mentre la commessa mi regala un sorriso dolce e rassicurante

Con gli occhi ancora bagnati, mi ritrovo a sorriderle di rimando, forse contagiata dalla sua espressione serena o forse per farle capire che è tutto ok, che mi sono ripresa e un attimo dopo la vedo ammiccare con gli occhi gli indumenti, ancora tra le mie mani. Ho capito, è arrivato il momento di riporli nelle scatole, così anch’io con un solo cenno del capo, tacitamente le faccio capire che può preparare i pacchetti, con fiocchi e nastri, come aveva fatto l’altra volta.
È anche arrivato il momento di rientrare a casa, si sta facendo tardi e non voglio che quel baka si accorga della mi assenza e si preoccupi inutilmente. Afferro, quindi, la busta che la commessa mi sta gentilmente porgendo e ringraziandola e salutandola calorosamente mi avvio verso l’uscita.
Fuori il sole è alto ma rispetto a prima l’aria sembra più fresca, così stringendomi nel cappotto mi accingo a rifare il percorso inverso per tornare a casa. Camminando stringo la busta che ho tra le mani e istintivamente il mio pensiero vola al momento in cui gli consegnerò il regalo. Tra due giorni è San Valentino e io ho deciso che gli consegnerò i pacchetti proprio quel giorno, come segno dell’amore che ho e avrò per sempre per lui.
Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando li vedrà! Sono sicura che rimarrà sorpreso e anche compiaciuto alla sola idea dei nostri bambini vestiti come lui, immaginandoli ad eseguire i kata alla perfezione che lui stesso sicuramente gli insegnerà. 
Un piccolo sorriso divertito compare sul mio viso, immaginandomi la scena di loro tre nel Dojo ad allenarsi. So già che sarà uno splendido padre e che li amerà e li proteggerà da tutto e tutti. A volte di notte, quando pensa che io stia già dormendo, lo sento accarezzare dolcemente la mia pancia facendo, secondo lui, attenzione a non svegliarmi e sussurrare parole dolci ai gemelli. È molto tenero, soprattutto, quando dice loro che li allenerà e li farà diventare forti come lui in modo tale da proteggere se stessi ma più di ogni altro, me, la loro madre. È proprio da Ranma…essere così baka!
Continuo a sorridere, fregandomene degli sguardi sospettosi della gente intorno a me, quando all’improvviso sento qualcuno chiamare il mio nome, portandomi ad alzare lo sguardo. Mi guardo intorno ma a parte le persone che mi passano a fianco ignorandomi non vedo nessuno. Faccio per riprendere il cammino quando la sento di nuovo, questa volta più chiara, è la voce di una ragazzina che mi chiama, una bambina che adesso vedo a pochi passi da me. Incuriosita mi avvicino per chiederle come fa a conoscere il mio nome ma lei all’inizio sembra non rispondermi, continuando a fissarmi con lo sguardo da angioletto, è così carina!

- signorina Akane, mi segua, una sua amica mi ha chiesto se potevo portarla da lei, ha urgentemente bisogno del suo aiuto!- evidentemente la bambina ignora che io sia sposata, lo capisco dal fatto che mi abbia chiamata con l’appellativo “signorina”

- ma tu chi sei??- chiedo confusa

- la prego…è urgente- insiste con espressione preoccupata e allora, seppur con qualche dubbio, decido di seguirla

Chissà chi è questa bambina e chi è che ha bisogno di me…parlava di un’amica ma chi può essere?! Il fatto che conosca il mio nome, però, indica che è davvero qualcuno che mi conosce. Tirandomi per la mano, facciamo qualche passo fino a quando si ferma all’altezza di un vicolo, che non ho assolutamente idea di dove porti.

- è per di qua…- mi fa cenno la ragazzina lasciando la mia mano

La guardo e lei continua a puntare verso il punto indicatomi. Faccio qualche passo in quella direzione fin quando arrivo a metà vicolo, ma non vedo nessuno.

- c’è qualcuno??- domando, senza avere risposta

- ma insomma, si può sapere che scherzo è mai questo??- adesso comincio ad innervosirmi

All’improvviso avverto un rumore così forte alle mie spalle da farmi girare di scatto e far cadere a terra la busta che portavo con tanta cura. Con la stessa rapidità avverto ogni singola fibra del mio corpo irrigidirsi e, nonostante il freddo, piccole stille di sudore imperlare la mia fronte. 

- no…non…non può…essere…- balbetto paralizzata dalla paura mentre i miei occhi sono fissi, incatenati su quell’intenso color lavanda…

Ferma, immobile in mezzo a quel vicolo, non riesco a pensare a niente…su cosa dire o fare, sono semplicemente bloccata e l’unica cosa che mi riesce di fare è stringermi con le braccia il pancione e sussurrare piano un “Vi prego, ditemi che è solo un brutto scherzo!”.
 
*****

Guardo con ansia l’orologio che porto al polso. Dove diavolo sei finita Akane?? Mi avevi detto, anzi, mi avevi promesso che non ti saresti attardata e che una volta ritirato il regalo saresti tornata immediatamente a casa. E io ti ho lasciata andare…sono una stupida! Se Ranma…se Ranma…venisse a sapere che sei uscita da sola, che ti ho lasciato andare da sola, beh…diventerebbe una furia e diciamolo non avrebbe tutti i torti. Sono preoccupata, sì io la donna di ghiaccio, quella che pensa sempre agli affari e a come guadagnare dalle disgrazie altrui, sono terribilmente preoccupata! Cosa mi è passato per la testa…mia sorella in quelle condizioni da sola…mi sono pentita un attimo dopo averla lasciata andare ma il suo sguardo implorante, questa volta, ha colpito anche me e per di più tutto ciò è avvenuto senza bisogno di estorcerle dei soldi.
Sono passate, ormai, due ore da quando hai varcato la porta di casa…dove sei finita Akane?? 
Continuo a ripetermelo nella mia testa mentre passeggio nervosamente in su e in giù lungo il corridoio porticato che porta al Dojo, indecisa se dire tutto a Ranma ma…qualcosa mi frena…
E se avesse incontrato qualcuno e si fosse messa a chiacchierare magari non facendo caso all’orario?! Rischierei di spifferare tutto e far preoccupare quel baka di mio cognato per niente! Per non contare il dovermi sorbire le urla di mia sorella per aver fatto la spia. È strano, di solito sarei corsa immediatamente da lui con la mia solita proposta di informazioni in cambio di qualche yen, ma questa volta proprio non me la sono sentita, a dire il vero lì per lì non ho neanche minimamente pensato a tale eventualità.
E se, invece, avesse avuto un malore o peggio…no, non voglio pensarci!
Forse dovrei…sì, forse…

- bene ragazzi!!! Ci vediamo domani, alla stessa ora…saluto- sento Ranma ad un passo dal Dojo

Deve appena aver finito la sua ultima lezione della mattinata…e adesso che faccio?? Sicuramente chiederà di Akane…sono nel panico, per la prima volta ho paura delle conseguenze

- Ah! Nabiki sei tu…- tutto sudato e con l’asciugamano attorno al collo me lo ritrovo davanti dopo che, con la solita grazia, ha aperto la porta scorrevole della palestra

- beh sì, io…vedi…- balbetto, ma cosa mi prende?!

- uhm? Scusa ma non vedo l’ora di fare una bella doccia…Akane? È ancora a casa nostra o è già da tuo padre?- ecco lo sapevo…pensa Nabiki, sei sempre tu, in fondo qualcosa di sensato ti inventerai di sicuro…

- ehm…no…cioè non lo so…prova a casa vostra, io non l’ho vista, sono rimasta in camera mia a contare i profitti della settimana tutta la mattina!!- non va bene, non va bene per niente…potevo essere più convincente…

Il baka mi guarda storto alzando un sopracciglio, sicuramente ha notato incertezza nella mia risposta ma probabilmente mi ha in parte creduta, almeno al fatto che stessi contando i soldi, perché un attimo dopo lo vedo dirigersi verso casa sua.
Bene…e ora? Arriverà a casa e non trovandola non ci metterà molto a fare due più due…aspetta è Ranma! Ma che dico quando si tratta di mia sorella minore i neuroni del suo cervello sembrano funzionare anche fin troppo bene!
Guardando di nuovo l’orologio, mi dirigo verso la cucina, dove Kasumi sta preparando il pranzo. Scosto le tendine all’ingresso e affacciandomi la vedo intenta come sempre a cucinare uno dei suoi prelibati manicaretti.

- ah! Nabiki, puoi avvisare tua sorella Akane che il pranzo è quasi pronto? Non l’ho ancora vista, forse è nel Dojo con Ranma…- seppur con molta dolcezza anche Kasumi mi fa notare l’evidenza

- beh…ho appena visto Ranma uscire dalla palestra per andare a fare la doccia…Akane lo starà aspettando a casa…- faccio finta di niente anche con lei, sperando che quella combina guai rientri da un momento all’altro

- va bene…allora tra quindici minuti è pronto- mi sorride ma purtroppo io non trovo nessun conforto

Non so che fare, se mettermi in fretta il cappotto e correre lungo la strada che porta al negozio o rimanere qui, continuando come se niente fosse, ad aspettare il suo ritorno.
Guardo per l’ennesima volta l’orario, seduta sulle scale davanti la porta indecisa sul da farsi, quando vedo questa aprirsi e la speranza si riaccende in me. Mi alzo di scatto, veloce come un felino, pronta a rimproverare quella stupida di mia sorella per avermi fatta preoccupare ma nel momento in cui la porta si spalanca il mio corpo si blocca di colpo e il mio viso assume una tonalità di bianco tale da far invidia ad un fantasma. E adesso che gli dico??

- Nabiki…ma che…?- ha fatto in fretta a fare la doccia o semplicemente io ho perso la cognizione del tempo…

- Ra...Ranma…- mentre pronuncio il suo nome abbasso lo sguardo, non riesco a guardarlo negli occhi

- dimmi Nabiki, che ci fai qui davanti all’ingresso? E perché hai quella faccia preoccupata?- lo sento avvicinarsi a me

- Nabiki???- mi chiama ma io continuo a tenere giù lo sguardo

- Nabiki…cosa sta succedendo?? E dov’è Akane?? A casa non c’è…- devo dirglielo…

- io…non…non lo so…-  a giudicare dalla stretta sulle spalle, che sento subito dopo la mia risposta, non deve avermi creduta…

- Nabiki! Se sai dov’è Akane, è bene che tu me lo dica…- alzando lo sguardo la prima cosa che vedo sono i suoi occhi, fermi ma anche molto preoccupati…

- beh…vedi…Akane è…- provo a dirgli

- insomma Nabiki…ti decidi una volta per tutte a dirmi dov’è?- la stretta sulle mie spalle si fa più forte da sentire quasi dolore, tanto che sul mio viso compare una smorfia

Probabilmente si è accorto di avermi fatto male, perché sento la sua presa allentarsi e, vedendolo fare un passo indietro, tirare un sospiro sconsolato mentre con la mano portata alla testa si massaggia prima le tempie e poi gli occhi. Sta sicuramente cercando di ritrovare la calma.

- ascolta Ranma…io…ehm…Akane è uscita per...per fare una commissione e…- la frase si perde nell’aria perché la sua reazione è praticamente immediata…

- che…cosaaaa????- lo urla, probabilmente con tutto il fiato che ha in corpo

- si vedi…mi ha detto che non ci voleva molto, che sarebbe rientrata subito ma…- non voglio svelare altri dettagli…e se stesse per tornare?!

- ma…cosa Nabiki?- si è riavvicinato di nuovo e il suo sguardo è infuocato

- …non è ancora tornata!- se mi dovesse chiedere da quanto manca probabilmente sarà la mia fine

- e da quanto è uscita??- ecco, ci siamo…

- …circa tre ore fa…- chiudo gli occhi strizzandoli, aspettando qualsiasi sua reazione ma inaspettatamente quello che succede non è tra quelle che avevo preventivato

Sento la sua mano afferrare la mia con decisione e tirarmi così velocemente che per un attimo ho un capogiro. Quando riapro gli occhi siamo già fuori e io…ma…io non sto camminando, ma sento ugualmente il vento gelido in faccia come se stessi correndo ma…io non sto correndo! Mi accorgo, solo allora, di essere tra le braccia del mio avventato cognatino, il quale come al solito sta corredo all’impazzata sui tetti di tutta Nerima. Ma possibile che sia così stupido?! Mi devo ricredere…talvolta quando si tratta della sua Akane, non capisce davvero più niente.

- Ranma, ti prego fammi scendere!!! Non sai nemmeno la strada…- dico la cosa più ovvia che mi viene in mente

Si blocca di colpo e ritornati finalmente in strada mi fa scendere, oserei dire con molta poca gentilezza…deve essere molto arrabbiato.

- tu sai esattamente dove si è diretta, non è vero?- mi chiede senza tanti giri di parole 

Gli faccio sì col capo ed allora, invitandolo a seguirmi, lo vedo correre al mio fianco più in ansia che mai. Siamo usciti così velocemente, cioè è uscito così velocemente che non si è neanche preoccupato di prendere il cappotto ma infondo, data la situazione e la corsa, l’aria fresca di febbraio sembra non farsi sentire.
La nostra meta non è lontana ed è bene stare attenti, magari la incontriamo per strada…ma aspetta…

- che fai Nabiki?? Perché ti sei fermata…- mi urla sorpassandomi di qualche passo non essendo preparato alla mia brusca fermata

- aspetta…mi sembra di aver visto qualcosa…- sembro aver visto un fantasma o, almeno, dev’essere questa l’impressione che do in questo momento

- do…dove…stai andando?? Perché ti stai dirigendo da quella parte??-

- presto!! Se è quello che penso…dobbiamo far presto…- sono consapevole di non essere chiara con lui, ma quello che ho visto nel vicolo, che costeggia la strada su cui stavamo correndo, non mi rassicura neanche un po’, ho un brutto presentimento…

- insomma…cosa ci facciamo in questo vicolo?? Non hai detto che Akane si era diretta a fare una commissione??- come se non ci fosse, afferro quasi con timore quello che i miei occhi attenti avevano notato dalla strada

- ma…cosa fai con quella busta? Ti sembra il momento di…- non lo lascio finire e lo interrompo appena ho capito cosa è successo

- Ranma…Akane forse è stata rapita!- lo dico decisa ma senza guardarlo in faccia

- co…come…che stai dicendo? Forse ha avuto un malore e noi siamo qui a perdere tempo con una busta lasciata da chi sa chi!! Mentre ha bisogno del nostro aiuto…ha bisogno di me!!!- ha il fiatone ma non per la corsa di prima 

- no, Ranma!! Sono quasi sicura che Akane sia stata rapita!!!- gli ripeto con forza

- e come fai a dirlo?? Potrebbe essere successo qualsiasi cosa…- sembra proprio non voler considerare tale ipotesi che, però, per me è ormai certezza

- perché vedi…questa…era la commissione di Akane…- mi guarda fisso negli occhi ma non capisco se ha capito cosa gli sto dicendo, quindi ci riprovo

- Ranma, sono sicura di quello che dico, perché questo lo doveva ritirare oggi…è un regalo per te!!!- lo dico nel modo più semplice che c’è, mostrandogli il contenuto per fargli intendere che non avrebbe mai lasciato volontariamente una cosa così importante in mezzo ad un vicolo

Forse ho sottolineato un po’ troppo l’ultima parte della frase, ma questa volta penso di avergli fatto capire la situazione. 
Lui rimane lì fermo a guardarmi, sbattendo ogni tanto le palpebre…sembra aver assimilato le mie parole ma non capisco a cosa stia pensando. Io nel frattempo come a sentire più vicina la presenza della mia sorellina, stringo più forte che posso la busta che sicuramente ha tenuto con tanto amore, fino a quando le è caduta nel momento del presunto rapimento.
Mi giro per guardare Ranma e magari dirgli qualcosa, anche se non so bene cosa, ma i miei occhi non lo vedono, così inizio a correre per uscire dal vicolo e ritornare in strada. Giro lo sguardo prima a destra e poi a sinistra, ma niente…dove si è cacciato?? Poi come un flash, capisco tutto. 
Dandomi mentalmente della stupida, alzo gli occhi al cielo, ed è lì che, infatti, lo vedo…saltellando, come al solito, di tetto in tetto ha di nuovo preso la strada verso casa ed allora anche io lo seguo in quella direzione.
 
*****


Spalanco la porta scorrevole del Dojo sperando di trovarla lì e invece niente...
Come una furia corro attraverso il corridoio porticato per poi entrare in soggiorno e costatare se Akane si trova insieme agli altri ma non la vedo.
Scuoto la testa a destra e a sinistra notando come gli altri mi guardano straniti...

- che succede figliolo?- mio padre mentre gioca a majong con Soun sembra guardarmi come se davanti avesse chissà cosa...

- ditemi che è uno scherzo! Vi prego, ditemi che è solo un brutto scherzo che mi state giocando!- urlo furioso portando le mani in fronte...

- ma dì che parli?- Soun mi chiede mentre tiene ancora una delle sue pedine tra le mani...

- Ak...Akane è stata rapita...- interviene Nabiki mentre tiene la busta ed io a parte strappargliela dalle mani gli lancio uno sguardo che se potessi avere le capacità di incenerirla solo guardandola l'avrei già fatto...

- Tu! È tutta colpa tua! Perché non mi hai avvisato prima?!- gli urlo in faccia davanti tutti i presenti...

- voleva farti una sorpresa e mi ha detto di mantenere il segreto fino a quando non sarebbe tornata!- urla anche lei mentre le diventano gli occhi lucidi...

- dannazione Nabiki! Nella condizioni in cui è Akane non può andarsene in giro da sola!- alzo ancora  più la voce…

- Akane è…?! Papà che facciamo adesso?- Kasumi porta una mano alla bocca per poi scoppiare a piangere...

- Nabiki! Cos'è successo? Parla!- Soun alzandosi furioso si rivolge alla figlia...

- papà, Akane doveva andare a ritirare parte del regalo di natale che ha fatto a Ranma e...e mi ha detto che non sarebbe mancata molto, chiedendomi inoltre di non dire a nessuno dov'era diretta. Invece, Ranma non trovandola da nessuna parte mi ha chiesto molte volte se sapevo dov'era e guardando l'orario ho capito che stava ritardando parecchio così preoccupandomi l'ho messo al corrente della situazione e abbiamo deciso di raggiungerla....ma...abbiamo trovato la sua busta abbandonata in un vicolo poco distante dal negozio...io...io ho solo fatto quello che mi ha chiesto, non pensavo che...che...non sarebbe più tornata...mi...mi dispiace-  mentre Nabiki spiega a suo padre l'accaduto, io non faccio altro che tenere tra le mani la busta contenente i due karategi per i nostri bambini.

All'improvviso una stretta sulle spalle mi porta ad alzare lo sguardo e così vedo Soun guardarmi più serio che mai...

- Ranma! Ti ho affidato mia figlia sin da quando hai messo piede in questa casa, l'hai sempre protetta a costo della tua stessa vita, ora ti chiedo...trovala e riportala a casa sana e salva- ed ecco che sento improvvisamente pungermi gli occhi, non voglio piangere, no! Non davanti a loro.

- la troverò! - gli rispondo per poi scappare via...


Entro in quella che, ormai, è casa mia e di Akane da quando siamo sposati per poggiare la busta sul letto. Sedendomi un attimo per cercare di tenere i nervi ben saldi, prendo tra le mani questi due piccoli indumenti.

Uno ha un dragone decorato proprio come il mio, mentre l'altro ha un fiore di loto...
Inevitabilmente scoppio in un pianto disperato abbracciando queste due piccole vesti...
Perché! Perché non hai voluto che nessuno ti accompagnasse!?  Sei sempre la solita stupida! Urlo dentro casa, per poi fermarmi a fissare il nulla...
Mi serve aiuto! Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a cercarla, non posso perdere altro tempo! Lasciando la busta sul letto con i due piccoli indumenti al suo interno, preparo di corsa il mio zaino per poi dirigermi verso l'uscita ma Nabiki mi si para davanti...

- stai andando a cercarla? - mi chiede tenendo il volto basso...

- si!- le rispondo netto...

- Ranma io....- ed ecco che porta le mani sul viso per coprire le lacrime...

Ammetto che rare volte l'ho vista sentirsi in colpa, in fondo ha soltanto ubbidito alla richiesta di sua sorella, come poteva immaginare una cosa simile...

- senti Nabiki, scusa, tu non c'entri con questa storia....sono stato troppo impulsivo a prendermela con te- gli dico sentendomi in colpa...

- spero che non le succeda niente Ranma...Ti prego riporta a casa mia sorella - mi dice con voce rotta dal pianto...

- è quello che farò! Adesso devo andare! Rientra in casa e cerca di far mantenere la calma a tutti- ed ecco che lasciandola lì, mi avvio verso quelli che saranno in grado di darmi una mano.

Mentre salto di tetto in tetto più veloce che posso, mi fermo di colpo, notando il ristorante il "gatto" chiuso...
Scendo, per andare a leggere il cartello che hanno appeso...
 
"CHIUSO MOMENTANEAMENTE
PER PROBLEMI FAMILIARI"

Problemi familiari? Ripeto ad alta voce alzando un sopracciglio...maledizione! Non...Non ci credo!
Improvvisamente nella mia mente cominciano a scorrere immagini di quello che le è potuto accadere così rabbia, odio e rancore cominciano a prendere il sopravvento. 
Avverto dei rumori provenire dall'interno e addentrandomi nel vicolo che porta nel retro del ristorante vedo Mousse che spazza la cucina. Senza farmi scrupoli, rompo con un calcio la finestra facendo sussultare il diretto interessato che nel frattempo mi ha puntato la scopa contro.
Senza dargli il tempo di parlare lo afferro per la maglia per poi sbatterlo al muro.

- dov'è Akane?!- gli urlo ad un soffio dal viso...

- non...non so di che parli- mi risponde sembrando disinteressato...

- sarà meglio per te dirmi la verità! Avanti rispondi!  Dov'è mia moglie!?- gli urlo ancora sbattendolo al muro...

- ti ho detto che...-

- lo so cosa hai detto, ma non è la risposta che voglio sentire! Ti avverto Mousse, faresti meglio a dirmi la verità se non vuoi fare una brutta fine! E ti assicuro che non mi limiterò a romperti solo qualche osso!- gli sussurro a denti stretti mentre avverto il suo corpo cominciare a tremare...

- io...io....- dice con voce tremante...

- rispondi maledizione!- urlo un altra volta facendogli sbattere le spalle e la testa di nuovo a quel maledetto muro...

- non so dove sia di preciso, l'unica cosa che so è che Shan-pu e Obaba avevano architettato qualcosa...ma non so di preciso cosa....devi...devi credermi io...so soltanto questo!- dice più spaventato che mai...

- mi auguro per te che sia la verità e che non mi stai nascondendo nient'altro! - gli sussurro guardandolo con sguardo omicida...

- ti...ti darò una mano a trovarla, credo anch'io che nelle condizioni in cui è Akane non avrebbero dovuto arrivare a tanto- dice chinando il capo sembrando realmente convinto di quello che sta dicendo...

- Mousse ti avverto! Se è una trappola, solo per adescare anche me in questo assurdo piano di quelle due pazze, io, ti cercherò fino in capo al mondo e non ti darò pace, ti ridurrò a pezzi finché non ti vedrò supplicarmi di lasciarti andare...- 

- vo...voglio davvero aiutarti- dice tremando come una foglia...

Rimango un attimo a guardarlo per poi allentare la presa e lasciarlo andare, vedendo lui tirare un sospiro di sollievo...

- prendi tutte le armi che possiedi- gli dico continuando a guardarlo torvo...

- perché? - mi chiede stranito...

- perché se sei dalla mia parte...avrò bisogno del tuo aiuto. Si pentiranno amaramente di essersi messe contro di me! Da adesso....non avrò più pietà per nessuno!- dandogli le spalle esco fuori dalla finestra per dirigermi al ristorante di Ukyo e lui mi segue, anche se ancora non sembra essersi ripreso del tutto...


Arrivati, entriamo  mentre Ryoga e Ukyo sono intenti a sistemare il locale.
Appena notano il mio volto e Mousse al mio fianco, si guardano negli occhi per poi spostare lo sguardo di nuovo su di me più sconvolti che mai...

- Ranma! Che succede?! E perché c'è Mousse con te?! - Ryoga si avvicina preoccupato...

- dov'è Akane??- mi chiede Ukyo guardandomi spaventata...

- Akane....Akane è scomparsa…pensiamo sia stata rapita e Mousse me ne ha dato conferma. Dietro tutto questo ci sono Shan-pu e Obaba - dico abbassando un attimo lo sguardo, stringendo con così tanta foga i pugni da farli quasi sanguinare…poi vedo Ukyo portarsi una mano a coprirsi le labbra e Ryoga poggiarmi una mano sulla spalla...

- Quelle due pazze squilibrate! Racconta tutti i dettagli- mi chiede il mio amico, l'unico di cui possa fidarmi veramente...

Dopo aver raccontato quello che so, Ukyo e Ryoga salgono su per le scale per poi vederli scendere circa cinque minuti dopo con i loro rispettivi zaini in spalla e affiancarmi senza un minimo di esitazione...

- tu! Maledetto di un papero, perché mai hai permesso che succedesse una cosa simile?! Spero per te che ritroveremo Akane sana e salva altrimenti te la vedrai anche con me!- Ryoga con sguardo omicida lo minaccia, facendolo sussultare...

- Adesso andiamo! Non possiamo perdere altro tempo!- dice Ukyo con sguardo pieno di rabbia e preoccupazione...

- Ranma la troveremo!- interviene Ryoga, cercando di farmi un sorriso d'incoraggiamento mentre io mi limito solo ad annuire col capo…

- scusate se m'intrometto ma da dove dovremmo cominciare a cercarla?- chiede Mousse...

- di certo, non possono essere andate lontane- interviene Ryoga...

- non credo siano in città, non sono così stupide da far sentire le urla di Akane - Ukyo riflette attentamente dopo aver espresso la sua opinione...

Guardo loro per poi alzare lo sguardo verso le montagne che circondano la città...
Il mio istinto mi dice che Akane si trova lì, da qualche parte in mezzo a quelle montagne.
Sposto lo sguardo su Ryoga che sembra aver già capito cosa voglio dirgli...
E con un cenno del capo, concorda con la mia idea...

Cominciamo il cammino quando d'un tratto mi ritrovo davanti i fratelli Kuno.
Alzo gli occhi al cielo esasperato sentendo la stridula risata di Kodachi ma fortunatamente, forse per la faccia che ho in questo momento o perché si è resa conto di essere ridicola, smette all'istante di ridere per guardarci come se avesse tanti punti interrogativi sopra la testa...

- hey voi! Come osate passare davanti la nostra abitazione senza chiedere il permesso!- alle volte mi chiedo se Kuno in realtà abbia dei seri problemi o semplicemente è solo un modo per infastidire la gente mostrandosi agli occhi degli altri un vero e proprio idiota...

Massaggiandomi le tempie, al momento, mi rendo conto che non sono nelle condizioni mentali di poter sopportare le idiozie di questo imbecille, ma provo a dargli ugualmente una risposta...

- senti, fatti da parte e abbassa questa cosa che mi hai puntato contro!- gli dico quasi come se fosse una minaccia...anzi lo è a tutti gli effetti ad essere sincero...

- oh! Il grande Ranma Saotome osa sfidarmi?- si pavoneggia dandosi tutte le arie possibili...

- Kuno togliti di mezzo abbiamo cose più importanti a cui pensare- Ukyo lo minaccia con la sua spatola...

- in effetti è strano vedervi tutti insieme, soprattutto in compagnia di quel papero- asserisce alzando un sopracciglio...

- Ranma caro, anche se mi duole chiederlo....come mai la tua amata Akane non è con te?- Kodachi mi chiede con voce sarcastica e anche se può sembrare una stupida alle volte riesce a farmi ricredere...

- È per questo che...ci siamo riuniti...Akane è scomparsa…è stata rapita e loro sono qui per aiutarmi- rispondo stringendo forte i pugni lungo i fianchi...

- Cosa??? La mia dolce Akane è scomparsa, rapita?? E tu…! Hai permesso che accadesse una cosa simile?- Kuno con questa frase si è appena beccato un pugno in testa dal sottoscritto...

- Akane non è tua! Ti ricordo che è mia moglie idiota che non sei altro! E poi è successo solo perché mi hanno tenuto nascosto la sua uscita, adesso non ho altro tempo da perdere quindi fatti da parte e lasciaci passare- cerco di mantenere la calma anche se mi risulta più complicato del previsto...

- veniamo con voi!- afferma Kuno mentre sento un " cosa??" pronunciato da Kodachi...

- aiuteremo questo qui a ritrovare Akane, quindi non fare storie Kodachi e va di corsa a preparare gli zaini- ammetto che Kuno mi ha sorpreso nel dare questa risposta a sua sorella e a voler venire con noi.

- non pensare che lo stia facendo per te Ranma! La mia intenzione è solo quella di ritrovare Akane!- dice guardandomi male...

- lo so- gli rispondo...

Dopo aver aspettato Kodachi, al gruppo di ricerche si uniscono anche loro.
Io e Ryoga camminando un passo avanti rispetto agli altri, ogni tanto ci lanciamo qualche sguardo per poi guardare loro venirci dietro.
Adesso ho tutto l'aiuto che mi serve, non sono più solo a dover affrontare questa situazione, adesso posso fare affidamento su quelli che un tempo erano miei rivali, adesso è giunto il momento di fargliela pagare, adesso, è giunto il momento di farla finita una volta per tutte.



Salve a tutti!!! 🤗
Ebbene sì, finalmente il capitolo tanto atteso…o forse no?! 😅
Comunque siamo arrivate al dunque della storia. Come qualcuno aveva già preannunciato il clima di serenità “apparente” si è dissolto come neve al sole. E adesso…Che fine ha fatto Akane?? Riusciranno i nostri eroi a trovarla?? E Ranma??
Bene, speriamo di avervi incuriosito almeno un po’, almeno abbastanza da farvi continuare a leggere il seguito!
Intanto, come sempre, vogliamo ringraziare tutti quelli che si soffermano a leggere la nostra storia, che la seguono e, in particolare, un caloroso grazie a Kelumini, Notteinfinita e mari83 che ci supportano sempre con le loro belle recensioni. 
Un bacione 😘 a presto

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Capitolo 9
*** Oscurità e Neve...l'inizio ***


Buio. Completamente buio…”Plink”
Cerco di aprire gli occhi ma li sento così pesanti…”Plink”
Le palpebre proprio non ne vogliono sapere di aprirsi…”Plink”… ”Plink”
E cos’è questo rumore che sento…”Plink”… ”Plink”… ”Plink”…sembra…
Sono avvolta dall’oscurità, perché non riesco ad aprire gli occhi??!! Cosa succede? ”Plink”
Ho paura…”Plink”, ”Plink”
Ho freddo…”Plink”
Solo…questo rumore a farmi compagnia, sembra…”Plink”…una…goccia d’acqua??!
Dove sono?! Ma cosa…?! Uno spiraglio di luce…adesso credo di vedere qualcosa, anche se ancora è tutto molto sfuocato e gli occhi sono ancora pesanti e a stento riesco ad aprirli completamente…”Plink”…
Quando la mia messa a fuoco, finalmente, mi permette di vedere cosa mi circonda mi sento confusa, oltre che impaurita sempre più. Solo uno raggio di luce lacera l’oscurità intorno a me, permettendomi di intravedere il luogo in cui mi trovo… sembra l’interno di una…grotta??! Ma com’è possibile?? Mi guardo intorno ma l’aria umida e fresca che sento…credo…sì, credo proprio di essere in una grotta! ”Plink”…”Plink”…e questo rumore credo sia quello di una goccia di acqua…ma…”Plink”…cosa succede??!!
Stringo forte gli occhi e cerco di coprirmi le orecchie con le mani ma qualcosa non me lo permette…sono…sono legate! Anche se sono sdraiata su un fianco su qualcosa che sembra essere un materasso, sobbalzo leggermente quando capisco che oltre alle mani anche le gambe sono legate. Perché?! Non capisco…sento le lacrime pungermi gli occhi…ho decisamente paura e a parte il fatto di essere quasi certa di essere all’interno di una grotta, non so dove sono! Sono sola…Ranma…che succede…dove sei?? ”Plink”
Forse è un incubo e tra qualche minuto sicuramente mi sveglierò nel mio letto, nella mia casa, con il mio Ranma vicino…
Ma…

- bene! Vedo che il maschiaccio violento si è svegliato?!- questa voce…

Questa voce…io la riconosco…ma…

- ce ne hai messo di tempo per riprenderti…non vorrai mandare all’aria i miei piani, vero??- sì, è proprio lei, anche se ancora non la vedo il suo tono acido e altezzoso lo riconoscerei tra mille

La sento avvicinarsi e quando riesco a vederla illuminata da quel raggio di luce che arriva dal soffitto, o meglio dalla volta della grotta, nella mia mente si accende un flash…adesso credo di ricordare tutto…io nel vicolo…lei alle mie spalle che mi guarda con aria di sfida e con un ghigno che non promette niente di buono. Poi il buio. Forse sono svenuta o forse mi hanno fatto perdere i sensi perché da quell’immagine di lei davanti a me non ricordo più nulla.

- che c’è? Perché mi guardi così?? Cos’è hai perso anche l’uso della parola??- mi domanda con estrema tranquillità, mentre io sento le lacrime, poco prima trattenute, rigarmi le guance

- pe…perché??- riesco a dire, ma con molta difficoltà mentre cerco di mettermi seduta

- oohh andiamo…te lo avevo detto che te l’avrei fatta pagare, no?!- afferma distogliendo lo sguardo da me e sventolando una mano nell’aria umida mentre l’altra è poggiata sul fianco

- Ra…Ranma mi starà sicuramente cercando…Ranma te la farà pagare molto cara questa volta!- gli urlo in faccia mentre le lacrime cadono copiose sopra la mia gonna

- beh non saprei…nessuno sa dove siamo, neanche quel papero ceco di Mousse…non saprà da che parte iniziare…sempre che voglia cercarti!!- con le braccia conserte sotto il generoso seno e lo sguardo fermo sembra essere sicura di sé 

- ma cosa…dici?? Certo che mi starà cercando…sarà preoccupato per me…per loro…- abbasso lo sguardo verso il pancione, vorrei poterli accarezzare come è mia abitudine fare ma con le mani legate proprio non riesco

- loro?? Quindi sono due…il mio Ranma…- adesso è sorpresa, forse non lo sapeva, ma d'altronde come poteva…

- nipote…si è svegliata vedo!- all’improvviso la vecchia Obaba affianca Shan-pu, sempre aggrappata al suo immancabile bastone

- Obaba…anche tu…?- sgrano gli occhi, anche lei è immischiata in questa faccenda…

- che c’è bambina?! Pensavi davvero che non avrei aiutato Shan-pu a riprendersi il futuro marito?!- mi guarda con quei grandi occhi tondi come se fosse davvero tutto ovvio…

- siete davvero così…così meschine…- abbasso la testa e altre lacrime bagnano il mio viso

- le leggi del nostro vill…- Obaba cerca di spiegarsi ma la mia furia la precede

- me ne infischio delle vostre assurde leggi! Ranma ha scelto me…ama me…ci siamo sposati e adesso aspettiamo due bambini…-  gli urlo in faccia tutto quanto prima che i singhiozzi del pianto mi assalgano

- …due…tsk!! E bravo futuro marito…- nonostante la situazione assurda sembra compiaciuta 

- non chiamarlo così!!- riesco a dire nonostante l’affanno del pianto a dirotto…sto per perdere la pazienza

- beh…non fa differenza…quando sentirà la proposta che ho in serbo per lui, tutto sarà risolto e forse tu potrai tornare a casa…sempre che ti stia davvero cercando, sia chiaro…- un attimo prima ha vacillato ma Shan-pu ha davvero fatto in fretta a riacquistare quella sua odiosa sicurezza

- proposta?? Che genere di proposta?? Cosa significa??- la sommergo letteralmente di domande, sono confusa…cosa credono di poter fare…

- adesso mi hai stufato…ti consiglio, viste le tue condizioni, di riposarti! E poi è bene che ti abitui all’idea…dovrai rimanere qui per un bel po’!- in principio con aria seccata, finisce la frase con un sorrisetto perfido e facendomi l’occhiolino si gira di spalle e così la vedo allontanarsi.

- domani mattina torneremo a portarti la colazione…e se sarai collaborativa, forse, ti libereremo dalle funi. Tranquilla ti tratteremo bene, in fondo tu ci servi viva!- così dicendo anche Obaba fa per voltarmi le spalle quando…

- aspetta! Do…dove andate??- non amo l’idea di stare con loro ma anche stare tutta sola qui dentro mi terrorizza alquanto

- bambina, non aver paura…non saremo lontane e se stai pensando ad un modo per scappare, ti conviene rinunciare! Faremo la guardia a turno…in più nelle tue condizioni…oh beh non avresti scampo comunque! Ahahahahaha…- con una risata acuta e saltellando sul suo bastone questa volta la vedo andar via

Sola. ”Plink”
Di nuovo sola. ”Plink”… ”Plink”…O almeno qui dentro, perché come mi ha detto Obaba, credo proprio che si siano in qualche modo accampate all’ingresso o appena fuori da questa grotta. 
Tiro un sospiro di pura disperazione prima di decidere di stendermi di nuovo sul letto arrangiato che mi hanno messo a disposizione. Ormai i miei occhi si sono abituati alla quasi completa oscurità e adesso posso notare cose che prima mi erano sfuggite. L’antro in cui mi trovo deve essere abbastanza ampio ma non dev’essere l’unico, infatti, mi sembra di intravedere altre aperture e poi da qualche parte c’è quella fastidiosa quanto consolante goccia d’acqua che, da quando ho aperto gli occhi, non mi sta dando tregua. Allo stesso tempo, però, riesce a rompere questo assordante silenzio. Alzo gli occhi verso l’apertura sul soffitto da cui penetra quella poca luce ed allora la vedo, la luna…è la luna con il suo chiarore a illuminare un po’ queste tenebre.
Come a volerle rivolgere una preghiera tengo fisso lo sguardo su quel luminoso astro mentre cerco di rannicchiarmi su me stessa, avvolgendomi nel cappotto, per infondermi coraggio e, non potendolo fare con le mani, far sentire al sicuro anche Ryuu e Hasuna. Devo pensare a loro…devo cercare di mantenere la calma e non farmi prendere dallo sconforto perché, se davvero quelle due hanno intenzione di tenermi qui dentro, io dovrò fare di tutto per non mettere a repentaglio la salute dei miei bambini…dei nostri bambini. ”Plink”

-Ranma…- sospiro di nuovo, questa volta di malinconia ”Plink”

Con entrambe le mani legate dalla fune, cerco disperatamente il medaglione che porto al collo per poi stringerlo più forte che posso. Da quando me lo hai regalato, il giorno di Natale, non l’ho mai tolto. I miei occhi tornano ad inumidirsi pensando che in fondo aveva proprio ragione…”- così mi potrai portare sempre con te! Anche quando non siamo insieme…” dicesti. 
E alla fine è davvero servito…perché anche si tratta solo di una foto, posso sentirti vicino e ricordando il resto della frase “…non che ciò debba accadere, sia chiaro…farò in modo di limitare tali momenti il più possibile!!” il mio animo si rincuora perché, nonostante le parole di Shan-pu, so che mi verrai a cercare, so che farai di tutto e non ti fermai davanti a niente e davanti a nessuno pur di trovarmi…pur di trovarci! ”Plink”… ”Plink”
Con questi pensieri lentamente riesco a prendere sonno…non prima di volgere un ultimo pensiero a lui…”Ranma, ti prego fa presto…Ranma…dove sei??”.
”Plink”

 
*****


Ormai sta arrivando la sera. Ci troviamo ai piedi del monte Fuji sperando davvero che Akane si trovi qui...
Mentre cammino sospiro, mi guardo attorno e le uniche cose che vedo a parte i miei compagni di ricerche a pochi passi dietro di me, sono neve, neve e nient'altro che neve. Ad ogni passo i piedi affondano in questo soffice manto. Alzando lo sguardo noto i tronchi degli alberi...grandi, maestosi, sembra quasi che abbiano perso colore e con i loro rami ad intrecciarsi gli uni con gli altri. Inutile dire quanto questo renda l'atmosfera...non proprio delle migliori...
Inoltre, il freddo di febbraio e la neve a ricoprire le montagne non rendono la nostra scalata in questo maestoso monte alquanto semplice. 
Il sole sta calando e questo significa che dovremmo accamparci per la notte. Siamo arrivati in una zona pianeggiante e dobbiamo cercare di accendere un fuoco al più presto se non vogliamo rischiare di morire assiderati. 
Anche se vorrei continuare le ricerche, mi rendo conto che al buio e in mezzo alla foresta, non concluderei granché, in più abbiamo anche due ragazze nel gruppo e non vorrei che gli succedesse qualcosa.
Da quando ci siamo messi in cammino, cioè oggi pomeriggio, per tutto il tempo non abbiamo fatto altro che guardare a destra e a sinistra, cercando di captare ogni singolo e minimo rumore che potesse condurci a lei...ma di Akane neanche l'ombra.
Mentre sono completamente immerso nei miei pensieri, continuo sbadatamente ad aiutare Ryoga nel montaggio delle tende, mentre voltandomi lentamente vedo Mousse che ha appena acceso il fuoco e Ukyo e Kodachi  che a parte riscaldarsi, stanno tirando fuori dai loro zaini qualcosa da cucinare...
Come al solito Kuno non sembra minimamente interessato a darci una mano, anzi, se ne sta seduto su di un tronco affiancato dalla sua katana, a gambe incrociate e sembra stia meditando...

- senti un po’ tu! Hai intenzione di startene così per tutta la durata delle ricerche?!- Ryoga lo richiama sporgendo il suo canino con fare imbronciato...

- mostra rispetto al grande Tatewaki Aristocrat Kuno detto anche...-

- piantala imbecille! Non vedi che stiamo lavorando tutti? Alzati e dai una mano anche tu! A che serve meditare in una situazione simile?! Piuttosto aiutami a raccogliere la legna se non vuoi rischiare di morire assiderato!- Mousse lo zittisce e gli fa cenno di seguirlo...

- io non prendo ordini da te, sciocco di un papero!- ed ecco che siamo alle solite...

- come mi hai chiamato?!- Mousse si avvicina a lui...

Porto una mano in fronte giusto per massaggiarmi le mie povere tempie, non ho nessuna intenzione di sorbirmi questi inutili battibecchi. Piuttosto lo rimando a casa!

- Kuno! Se non vuoi dare una mano, sei libero di andartene, così ci sei solo di intralcio! Quindi...decidi! io e gli altri non abbiamo tempo da perdere, ne tanto meno voglia di stare qui a farti da servitù!- alzando la voce, lo guardo minaccioso...

- e va bene! Farò qualcosa anch'io, ma solo perché non prendo ordini da nessuno!- in piedi con la sua katana putatami contro, continua a guardarmi ed io tirando un sospiro, lo lascio perdere a quella che adesso so per certo che è solo pura cretineria...

- Ranma, le tende sono apposto- Ryoga, dopo aver sbuffato a causa di quell'idiota che ha deciso di unirsi a noi, le ricontrolla un ultima volta prima di andarsi a sedere su uno dei trochi che abbiamo posizionato intorno al fuoco poco prima...

- d'accordo - rispondo sbuffando leggermente anch'io e portando una mano dietro la testa...con Kuno sarà una vera e propria impresa mantenere i nervi ben saldi...

- ragazzi la cena è pronta!- Ukyo richiama la nostra attenzione facendoci segno di prendere posto.

Forse per la prima volta in vita mia non ho voglia di mangiare. 
Mi trovo davanti un okonomiyaki alle seppie e una ciotola di Yakisoba con verdure e gamberi.
Altre volte avrei già divorato tutto quanto in meno di un secondo, ma adesso ho lo stomaco completamente chiuso...non so neanche se Akane stia mangiando, se stia sentendo freddo e cosa che odio più di tutte...se stia piangendo...Di sicuro si mostrerà forte davanti agli occhi di quelle due, probabilmente gli lancerà anche qualcosa contro, ma io...la conosco bene e so quanto stia soffrendo...in questo momento vorrei solo stringerla fra le mie braccia.
Guardo il piatto...giro e rigiro le bacchette nella ciotola ma proprio non riesco a portarli in bocca. Mi sento come se mi avessero preso lo stomaco a pugni.

- Ranma, devi mangiare altrimenti ti verranno a mancare le forze- Ukyo seduta accanto a Ryoga, mi regala uno dei suoi sorrisi ma il suo sguardo la tradisce, in realtà è più preoccupata che mai...ed io mi limito solo a ricambiare con un mezzo sorriso forzato...

- avanti! Non è da te! Manda giù tutto e poi cerca di riposare. Domani ci aspetta una lunga giornata e non ho nessuna intenzione di trascinarti sulle spalle! Quindi muoviti a mangiare!- Ryoga ovviamente dice anche la sua sembrando imbronciato...ma non sono stupido...lo so che lo sta facendo solo per tirarmi su...

- va bene- rispondo tenendo il volto basso e portando in bocca il primo boccone...

- Ranma caro ti piace? L'ho cucinato io- Kodachi più entusiasta che mai, mi osserva attentamente mentre attende una mia risposta...

- È...è buono- mi limito a rispondere...

- sono felice che ti piaccia- risponde facendo un grande sorriso, ma non me ne curo più di tanto visto che in pratica sto mangiando solo perché costretto...

- sai Ranma caro....beh...se non riuscissimo a trovare Akane...sappi che io sarò sempre qui ad aspettarti- con questa frase appena espressa da Kodachi, stavo rischiando di strozzarmi col cibo...

Tossisco più volte cercando di riprendermi per poi alzarmi e tirarle la ciotola contenente la pietanza che aveva preparato.

- azzardati a dire un altra volta una cosa simile e giuro che...-  e mentre le punto il dito contro più furioso che mai, Ryoga mi afferra dalla spalle cercando di non farmi commettere una stupidaggine...

- hey tu! Non osare parlare così a mia sorella!- Kuno alzandosi in piedi come ogni volta mi punta quel suo aggeggio contro...

- e tu cerca di non farle dire idiozie altrimenti me la prendo anche con te!- gli urlo a pochi centimetri di distanza avendo sempre Ryoga alle spalle...

- Ranma calmati! Non è così che risolviamo la situazione! Dobbiamo mantenere la calma! Sia chiaro a tutti! Altrimenti non concluderemo un bel niente!- ed ecco che il mio amico più fidato allentando la presa, parla a tutti quanti più serio che mai...

- hai...hai ragione Ryoga. Ma il solo pensiero di non rivedere più lei, i nostri bambini...mi...mi fa stare male e sia chiaro...non potrei mai sostituirla con nessun'altra...- parlo ad alta voce senza curarmi dei presenti per poi dedicare l'ultima frase a quell'altra squilibrata che adesso mi guarda triste ma poco m'importa. 

- Ranma ha fatto la sua scelta...e tu Kodachi...dovresti essere felice per lui e soprattutto...cerca di voltare pagina. Prova a guardarti intorno...alle volte il vero amore non è quello che pensi di volere a tutti i costi. Proprio quando meno te l'ho aspetti ti si presenta davanti senza nemmeno darti preavviso, facendoti davvero perdere completamente la testa...- Ukyo interviene affiancando Ryoga che nel frattempo la guarda proprio da innamorato...

Dopo aver calmato gli animi, ognuno finisce la propria cena, mentre io invece mi allontano dal resto del gruppo.
Poco distante dall'accampamento, lontano da occhi indiscreti, trovo una grande roccia e sedendomi su di essa porto fuori il mio ciondolo, gelosamente nascosto sotto i vari strati di indumenti. 
Aprendolo, guardo la foto di Akane e inevitabilmente sorrido, mentre un attimo dopo avverto un senso di vuoto...
Alzo lo sguardo guardando la luna alta in cielo. Questa sera è così lucente da riuscire ad illuminare tutto quanto...

" Akane dove sei..." sussurro a bassa voce continuando ad osservare quella splendida sfera luminosa per poi riabbassare lo sguardo verso la sua fotografia...
Rimango seduto, non so nemmeno io quanto, su quella roccia ad ammirare il viso di mia moglie, fino a quando decido che è meglio tornare...

Ognuno ha già preso posto nella propria tenda, mentre io rimango ancora un po’ davanti al fuoco...

-Ranma?- la voce di Mousse mi porta a distogliere lo sguardo dalle fiamme per dargli attenzione...

- volevo...volevo dirti che mi dispiace, ma sai che non mi tengono al corrente di quello che fanno. Sono riuscito a capire che stavano architettando qualcosa solo perché non si preoccupavano di parlare davanti a me, ma non hanno mai detto quali erano le loro intenzioni...- Mousse sedendosi accanto me e tendendo il volto basso sembra essere per davvero dispiaciuto...

Tiro un altro sospiro frustato...

-lo so...e so come ti trattano....infatti non capisco come fai a sopportare questo loro atteggiamento nei tuoi confronti...per non parlare del fatto che sei innamorato di Shan-pu- parlando a bassa voce, sono intento ad osservarlo...

- non lo so neanch'io cosa mi tiene da mandarle al diavolo...forse ormai ci sono abituato...- dice intento ad osservare il fuoco...

- Sarà! Però io non sopporterei di essere trattato così...faresti meglio a riflettere bene sul tuo futuro...- gli dico prima di alzarmi e andare a rifugiarmi all'interno della mia tenda, lasciandolo lì intento a riflettere...

Inutile dire che non riesco a dormire ma Ukyo e Ryoga hanno ragione.
Non devono mancarmi le forze! Ora più che mai dovrò essere forte, per ritrovare Akane....la mia Akane e con lei i nostri bambini.
Portando una mano in fronte a coprirmi gli occhi, provo ad addormentarmi sapendo già che non sarà così semplice.





Ciao a tutti 🤗
siamo, finalmente, tornate con un nuovo aggiornamento! Questa volta vi abbiamo fatto attendere un po’ e di questo ci dispiace…anche se a dire la verità la colpa è solo mia (Tilly) e dei miei impegni di lavoro che non ci hanno permesso di far prima.Perciò perdonateci, anzi, perdonatemi!!
Bene, detto questo speriamo di avervi, comunque, regalato un capitolo emozionante e di aver solleticato ancora di più la vostra curiosità. 😁😁😁
Ormai i piani di quelle due arpie sono svelati…o quasi🤔…mentre per Ranma è appena iniziato il tormento…Riuscirà questa volta a portare in salvo la sua Akane…e i gemelli??
Come sempre ringraziamo calorosamente, non solo coloro che ci fanno sapere la loro lasciandoci una recensione, ma tutti quelli che si soffermano anche solo a leggere la nostra storia!!
Ci auguriamo di aggiornare quanto prima con il decimo capitolo!
Un bacione😘 da Tilly e Nica

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Capitolo 10
*** Oscurità e neve...incontri inaspettati ***


“Ranma…Ranmaaaaa…noooooo!!!”.
Spalanco gli occhi e mi sollevo a sedere così velocemente che neanche io mi rendo conto di cosa sta succedendo. Ho la fronte imperlata di sudore e il braccio destro è proteso in avanti con la mano aperta nel vuoto, come a voler afferrare qualcosa…come a voler trattenere qualcuno.
Ho l’affanno, il cuore batte così forte da farmi male e solo quando le sento, quelle piccole gocce salate rigare silenziosamente le mie guance, capisco…capisco che è successo di nuovo. Abbasso il capo, presto raggiunto da quella mano rimasta sospesa aspettando un contatto evanescente, mentre con la mano libera accarezzo il mio ventre. Piano piano i singhiozzi si fanno sempre più forti, ricordando quello che è appena avvenuto…la situazione in cui mi trovo e quello che sto vivendo!
Un incubo…l’ennesimo incubo, da quando sono prigioniera di Shan-pu e Obaba.
Sono passati sette giorni ormai…sette giorni, da quando mi sono risvegliata in questa grotta sperduta chissà dove tra le montagne…sette giorni lontana da casa…sette giorni lontana da lui!
“Ranma…”
Tra un singhiozzo e l’altro pronuncio il suo nome come se, ripetendolo più e più volte, stringendo il medaglione con la sua foto appeso al mio collo, potesse sentirmi.
E pensare che, durante questi giorni, dovrebbe essere passato anche il giorno di San Valentino…una festa a cui tengo particolarmente…soprattutto quest’anno, dal momento che avevo in serbo per lui una bella sorpresa. Sussulto all’improvviso, riflettendo sul pensiero appena fatto e ricordandomi improvvisamente del mio regalo, di quella busta tanto preziosa, perduta nel vicolo dove sono stata aggredita. Una calda lacrima va ad aggiungersi alle altre ormai asciutte…dopo tutta la fatica fatta e dopo tutte le aspettative, Ranma non vedrà mai quei bellissimi Karategi che ho fatto preparare per Ryuu e Hasuna.
Maledicendo prima il fato e poi coloro che sono responsabili di tutto ciò, mi lascio andare di nuovo alla disperazione.
Dopo qualche attimo, ritrovando il controllo, cerco di calmarmi respirando a fondo…se continuo così, la mia salute potrebbe risentirne e, soprattutto, quella dei nostri bambini. E poi ci sono quegli incubi terribili che ogni notte tormentano i miei sogni. Beh, in realtà è sempre lo stesso, con scenari diversi sì, ma tutte le volte sortisce lo stesso risultato, ovvero quello di farmi agitare tutta la notte finché non mi sveglio improvvisamente in preda all'angoscia e ad una crisi di pianto. All’inizio sono solo degli spezzoni di immagini degli ultimi mesi…di quando abbiamo scoperto della mia gravidanza il giorno del nostro anniversario, con Ranma ad occhi lucidi che mi ringrazia per avergli fatto il più bel regalo del mondo…quando abbiamo dato la notizia alla nostra famiglia oppure di quando, seduti su una panchina del parco, riflettevamo sul fatto di avere due gemelli…ricordo ancora le sue parole “…Akane ma ci pensi?? … beh! Di certo avremo un bel da fare non credi?” …sorrido…
Seguono scene e momenti di serenità passati insieme alla mia famiglia, in particolare quelle dello splendido Natale passato a casa. E, vedo lui, di nuovo il mio Ranma che mi stringe con le sue forti braccia…riesco persino a sentire il suo odore, fresco ma virile…direi leggermente muschiato…mentre con tutta la timidezza e la dolcezza di cui è capace mi sussurra quelle splendide parole “…no…io lo spettacolo più bello del mondo ce l’ho qui, proprio davanti a me!”…e di nuovo lui a letto, dopo aver fatto l’amore e avermi donato il ciondolo “…non guardarmi così…lo so che di solito sono restio a queste cose, ma…anche io voglio portarti sempre vicino al mio cuore! Anche io…ti amo!!”…
Sospiro…
Poi…poi inizia il tormento…quello che fino ad allora era un bel sogno si trasforma in un vero e proprio incubo. Le bellissime scene vengono spazzate via come foglie al vento, lasciando un vuoto, sì un vuoto dello stesso colore di una notte senza stelle, fino a quando riesco a vedere nuovamente l’immagine di Ranma ma, questa volta, la sua aura è annebbiata, il suo viso è spento, segnato dalla stanchezza e forse dalla sofferenza di chi si è ormai arreso, rassegnato. Lo vedo allontanarsi sempre più da me, come risucchiato da quell’oscurità mentre con flebile voce mi chiede scusa, dicendomi che non può più raggiungermi, che questa volta non è abbastanza forte da portarmi…da portarci in salvo.
Scuoto la testa, per scacciare queste immagini dalla mia testa mentre rinforzo la presa sul medaglione sopra il mio petto, all’altezza del cuore ancora affaticato. Calmati Akane, è solo un incubo, non è la realtà! Ti stai facendo solo suggestionare dalla tua “particolare” prigione e dalle parole di quelle meschine che hai come aguzzine. E mentre comincio a pensare seriamente che sia proprio l’essenza di questo posto a farmi avere questi sogni agitati tutte le notti, cerco di alzarmi da quello che ormai è diventato il mio letto. Ma non è più lo stesso del primo giorno, o almeno lo è, ma non si trova più in quell’antro buio e umido. Adesso sono in una vera e propria stanza…all’interno di un vecchio e abbandonato tempio shintoista che si trova all’esterno della grotta.
Mi avvicino verso un piccolo cassettone, molto vecchio e rovinato, per prendere qualche indumento da mettere mentre penso alla settimana appena trascorsa.
Il trasferimento è avvenuto già il giorno successivo il rapimento. Obaba me lo aveva detto che mi avrebbero trattato “bene”…anche se tenere in ostaggio una donna incinta non è proprio il massimo…ma non avrei mai pensato una tale cortesia da parte loro. Al mio risveglio, in quella grotta umida e fredda, lei e Shan-pu erano già lì ad aspettarmi, pronte a illustrarmi alla luce del sole la mia prigione.
Liberate mani e piedi dalle funi mi hanno portato fuori dalla grotta e con mia grande sorpresa non ci siamo ritrovate all’esterno bensì, attraversando un grande portone di legno quasi del tutto marcito ma ancora imponente, ci siamo ritrovate all’interno di una grande stanza spoglia, se non di qualche statua e immagine divina abbandonata con non curanza qua e là. Il mio essere sorpresa e confusa non deve essere passato inosservato perché prontamente e con molta calma, prima Obaba e poi Shan-pu, hanno cominciato a spiegarmi tutto quanto e se non fosse per la situazione in cui mi trovo avrei potuto pensare di ritrovarmi nel bel mezzo di una visita guidata. Ed è allora che mi hanno detto del tempio…un santuario ormai abbandonato e non più in uso situato nel bel mezzo di una foresta tra le montagne e solo quando, attraversando diverse stanze, siamo arrivate finalmente all’esterno, mi sono resa veramente conto di cosa stavano parlando.
Ricordo ancora quanto fosse fresca e pungente l’aria, così tanto da farmi stringere il più possibile all’interno del caldo cappotto che, anche adesso, ringrazio tutti i Kami di avere qui con me.
Mentre loro continuavano a descrivere quel posto io potevo osservare il panorama davanti a me. Era tutto bianco…completamente ricoperto dal manto di neve! Qualche raffigurazione divina cadente e pietra informe del tempio faceva capolino ogni tanto ma in generale tutto era assoggettato a quell’ammasso bianco candido. Persino gli alberi spogli, che circondano il piazzale davanti all’ingresso principale, avevano i rami appesantiti dalla neve che probabilmente era caduta senza sosta durante la notte.
L’unico elemento che sembrava stagliarsi, almeno in parte, da quel mare bianco era il torii, non tanto grande, posto proprio all’entrata di quella che doveva essere l’area sacra.
Beh, devo dire che come luogo di prigionia, a parte il tempo e le temperature invernali, non è proprio male ma come mi ha da subito fatto notare Obaba, durante quell’atipico giro turistico, le vie di fuga sono ridotte a zero, soprattutto, per me…soprattutto considerando le mie condizioni.
Stringo le mani sul cassetto semi aperto, facendolo scricchiolare…
Odio questa situazione…odio sentirmi impotente, ma cosa posso fare…non posso certo mettermi a correre in una foresta piena di neve, col rischio di perdermi e morire assiderata! E loro questo lo sanno…lo sanno bene, perciò, penso, che si siano decise fin da subito a tenermi slegata e a mettermi in alloggiamenti più comodi.
Sospiro ancora…
Prendo quello che mi occorre dal cassetto e comincio a vestirmi, come faccio tutte le mattine da sette giorni a questa parte. Ovviamente non sono miei i vestiti…loro hanno pensato anche a questo! Chissà da quanto tempo stavano architettando questa cosa…probabilmente da quando avevamo avuto i primi sospetti molti mesi fa. Non c’è dubbio…lo indica il fatto di essere così organizzate, di aver in qualche modo risistemato questo posto, per renderlo quantomeno vivibile, nei limiti del possibile.
Con queste certezze mi dirigo nella stanza di fronte alla mia. Apro la porta e trovo loro ad aspettarmi attorno ad un tavolino giapponese tradizionale, pronte a servirmi la colazione. Come è ormai abitudine, il pasto comprende una ciotola di riso accompagnata da qualche verdura in salamoia e un po’ di pesce.
Accomodandomi anch’io al tavolo, sospiro ancora una volta…
 
- ben alzata maschiaccio! Dormito bene??- porgendomi la ciotola col riso, Shan-pu ghigna divertita
 
- tsk…!- fulminandola con gli occhi e con un gesto stizzito prendo dalle sue mani la ciotola con tutta la forza che ho
 
- ohhh andiamo…eppure non ti stai trovando male, no?! Ti stiamo trattando bene in fondo…- distoglie lo sguardo mentre prepara un’altra ciotola di riso per se e per sua nonna
 
- beh, se per te essere prigioniera in un posto sperduto e freddo come questo, lontano da casa e dalle persone che amo, per di più incinta, significa stare bene allora sì…non mi sto trovando tanto male e sì, mi state trattando davvero con i guanti!- rinnovo con vigore lo sguardo verso di lei
 
Potranno avermi in pugno, perché sanno che non posso scappare, ma non mi lascerò sottomettere e, soprattutto, non lascerò che si prendano gioco di me…
Tutte le volte la stessa storia, gli stessi nomignoli e dopo giorni di convivenza forzata comincio ad essere stanca. Mentre Obaba sembra comportarsi in maniera seppur civile, Shan-pu non perde occasione per stuzzicarmi e devo dire che ci sta proprio riuscendo…a farmi saltare i nervi!
 
- bene…se la pensi così, allora che ne dici se da stanotte ti faccio ritornare nella grotta, senza alcun tipo di riscaldamento e ti impedisco di uscire all’aperto anche solo per prendere aria??- adesso è lei che ha gli occhi puntati nei miei e posso sentirla l'ostilità pungente delle sue parole mentre le pronuncia quasi divertita
 
- Shan-pu!!!- Obaba la richiama con vigore
 
- bisnonna…eh eh eh…stavo solo giocando, d’altronde anche io devo pur svagarmi in qualche modo…- si giustifica con fare “quasi” dolce verso la vecchietta di fianco a lei mentre io sono disgustata da quello che ho appena sentito
 
- svago?? Svago, tu lo chiami…? Rendermi la vita impossibile per te è fonte di svago??-  sbatto un pugno sul tavolo talmente forte da far traballare tutto quanto compreso le tazze di thè che, ormai, è sparso ovunque.
 
- bambina, lo sai com’è fatta mia nipote! Comunque non hai da temere…ti ho già detto che ti tratteremo bene per…-
 
- sì, lo so! Io vi servo in salute...!! Ma non capisco perché…cosa ne guadagnate?? Se non l’ira di Ranma…- sbotto di nuovo alzando la voce anche con lei
 
- ohhh vedrai…ho una proposta davvero allettante per il mio Ranma, che non può rifiutare!- la ragazza dalla chioma color lavanda non si è scomposta di una virgola e con una calma irritante cerca di asciugare il liquido sparso sul tavolo mentre mi rivolge queste parole
 
Ciò non fa altro che accentuare il mio nervosismo. Rimanere all’oscuro dei loro piani mi fa stare in ansia, non che sapendoli possa risolvere qualcosa ma non sapere mi fa sentire ancora più in gabbia, ancora più indifesa. E poi non sopporto quando lo chiama così…
 
- grr…- digrigno i denti mentre tengo il capo basso per non doverla più guardare
 
- che c’è adesso?? Hai qualche altra lamen…-
 
- …ti…ti ho detto…di non chiamarlo così! Ranma…Ranma non è tuo!!!- a fatica trattengo la mia rabbia, celando sempre il mio sguardo infuocato
 
- …ma lo sarà molto presto!-
 
Mi congelo all’istante. Come se le ultime parole di Shan-pu avessero innescato quella bomba ancora inesplosa dentro di me e senza rendermene conto scatto in piedi talmente veloce che anche loro ne rimangono sorprese, lo vedo dalle loro espressioni sbigottite, soprattutto perché con entrambe le mani tengo stretto il tavolo sopra la mia testa pronta a scagliarglielo addosso.
Col respiro affannato, non so nemmeno io se dallo sforzo o dalla rabbia ceca che ormai mi invade e il petto dolorante dalla continua ricerca di aria, sono pronta a fare quello che per me in passato era quasi abitudine, ma con un soggetto ben diverso, quando ad un tratto sento le gambe farsi molli e le forze svanire così rapidamente, tanto quanto sono apparse.
Un “…mai…” appena sussurrato è quello che riesco a dire prima di sentire un gran boato e qualcuno spintonarmi via facendomi cadere sul fianco, a terra. Fortunatamente il tatami ha attutito la caduta ma per Shan-pu, la persona responsabile di ciò, questo non sembra rappresentare un problema. Cercando di rialzarmi, mi volto per vedere cosa è successo e attraverso la figura della ragazza rivolta di spalle davanti a me, con le braccia incrociate davanti al viso, noto che il tavolo non esiste più, o meglio, è ridotto in briciole. Obaba deve aver usato la tecnica esplosiva del Bakusai Tenketsu di Ryoga per evitare che il tavolo mi finisse addosso quando stavo perdendo le forze mentre l’altra mi ha allontanato, parandosi davanti, per evitare che qualche scheggia mi colpisse in pieno.
 
- …ecco! Hai visto cos’hai combinato?? Adesso dobbiamo procurarci un altro tavolo! Sei sempre il solito maschiaccio violento!!- mi urla in faccia la cinesina mentre io con le lacrime agli occhi mi sento affranta
 
- Shan-pu…aiutala ad alzarsi e portala di nuovo in camera sua…dobbiamo evitare che si agiti così, altrimenti sarà dannoso per lei e per i bambini!- dice Obaba molto seriamente
 
- …per quel che me ne importa!!- risponde con le braccia incrociate sotto il seno e lo sguardo torvo
 
- sì, ma sono i figli del futuro marito…e in quanto tali serviranno al nostro scopo, se rimangono in salute!- ribatte l’altra
 
Non so se mi fa più male il modo in cui l’anziana cinese continua a chiamare mio marito o quello che velatamente ha voluto intendere con quelle parole.
Shan-pu contro voglia fa per aiutarmi, porgendomi la mano, ma io gliela scaccio via stizzita e rialzandomi da sola, sorreggendomi la pancia con una mano, inizio, seppur con qualche tentennamento, a correre via da quella stanza.
Ormai, dopo una settimana passata senza nient’altro da fare, se non passeggiare dentro e fuori il tempio, conosco quelle mura alla perfezione. Così non mi ci vuole molto per raggiungere l’esterno e raggiungere il piazzale ancora coperto da un piccolo strato di neve.
Mi fermo per riprendere fiato prima di scendere i gradini e quando del fumo bianco esce dalla mia bocca, segno evidente della bassa temperatura, mi accorgo di essere uscita senza il cappotto. Ma poco m’importa…voglio andarmene, voglio scappare lontano da quelle due arroganti, non importa come…ci devo riuscire.
Così riprendo a correre, con la mano sempre aggrappata al mio ventre e quando sto per raggiungere il torii sento la voce di Shan-pu chiamarmi…
 
- dove credi di andare, Akane??- è la prima volta, almeno ultimamente, che la sento chiamarmi per nome invece che con un vezzeggiativo e questo mi dà da pensare, non so se sia un buon segno…
 
Mi blocco all’istante, guardando l’uscita davanti a me attraverso il sacro portale, non sapendo che fare.
Alla fine, dopo qualche istante di riflessione, rendendomi davvero conto di non avere minimamente qualche chance, mi volto di scatto mettendomi in posizione di attacco.
Non cederò senza combattere, lotterò se necessario…in fondo sono pur sempre un artista marziale!
 
- ah ah ah…stai scherzando vero?? Seriamente pensi di combattere in quelle condizioni?!- portandosi una mano alla bocca ride in maniera così sguaiata da ricordarmi per un attimo kodachi nei suoi momenti peggiori…
 
- fatti avanti!! Non ho paura…di te!- più seria che mai mi muovo leggermente assumendo, questa volta, una posizione di difesa
 
Sono pronta a scattare se la situazione lo richiede ma…ma qualcosa non va…
Come la vedo avanzare, scendendo quei maledetti gradini dell’ingresso del tempio, il panico prende il sopravvento. Così, invece di mantenere la posizione, comincio lentamente a fare qualche passo indietro fino a quando la mia schiena finisce per scontrarsi contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno.
È sicuramente un uomo, l’ho capito dall’impatto per niente dolce e dalla durezza del suo petto…
Prima di potermi girare e rendermi conto di chi mi trovo alle spalle, mi sento avvolgere da braccia forti. Non sono quelle familiari di Ranma e neanche quelle muscolose di Ryoga ma…ho la sensazione di conoscerle…
Cerco di sciogliermi da quell’abbraccio, almeno per me, involontario quando sento la sua voce chiamarmi…
 
- Akane??!! Stai bene??- questa voce…
 
La riconosco…inizio a singhiozzare come una bambina, pensando di essere finalmente al sicuro, di essere fuori da quell’incubo che da molti giorni mi tiene stretta in una morsa e quando già molte lacrime hanno bagnato il mio viso, sento il suo appoggiarsi sulla mia spalla destra, mentre rafforza il contatto stringendomi ancora più intensamente.
Ed io, felice, prima di girarmi verso di lui, abbasso il capo per poi aggrapparmi a mia volta ai suoi avambracci.
 
- grazie al cielo…sono salva- lo sussurro piano piano mentre con le poche forze rimaste riesco a voltarmi verso il mio salvatore
 
- stai bene?? Ti hanno fatto del male??- con sguardo preoccupato, stringe le mani sulle mie spalle
 
- Shin…!!! Sei tu??- sto ancora piangendo tuttavia sul mio volto compare un sorriso
 
- …sì…Akane…!!- mi risponde anche lui sorridendomi
 
- meno male…come hai fatto a trovarmi…e Ranma è con te??- lo tempesto letteralmente di domande mentre con impazienza mi volto da una parte all’altra ma, ahimè, non vedo nessun altro
 
- vedi…io…- tentenna, ma perché??
 
Sono confusa, ma non ha importanza…sono salva questo è quello che conta!
 
- Ahhh!! Sei tu…- sento la voce di Shan-pu e allora comincio a tremare…per un attimo mi ero completamente dimenticata di lei
 
- Shin, ti prego, andiamocene in fretta!- lo guardo implorante ma non sembra muoversi neanche di un passo…
 
Abbassa il capo di lato e con una lentezza per me disarmante apre la bocca come per dirmi qualcosa ma sembra non riuscirci. C’è qualcosa che non va…non capisco, qual è il problema? Forse non ha ben chiara la situazione…rafforza la stretta sulle mie spalle come a prendere coraggio…
 
- vedi…Akane…io…-
 
- su, cosa stai aspettando?? Ti decidi a riportarla dentro…oppure preferisci che lo faccia io?!- è sempre più vicina…aspetta…cos’ha detto?!
 
- No!!! Lo faccio io…dammi solo un attimo…- adesso i suoi occhi sono puntati verso la ragazza alle mie spalle e io sono sempre più confusa
 
- cos…cosa succede? Shin…cosa significa?!- non mi piace questa situazione, nella mia mente si sta prospettando uno scenario al quale non voglio assolutamente credere…
 
- io…-
 
- tu?? Non dirmi che ci sei dentro anche tu?? Ti prego…dimmi che non è vero…- gli sto urlando praticamente in faccia mentre mi allontano repentinamente da lui
 
- chi credi che ci abbia aiutato il giorno del rapimento?? È stato lui a dirci dove trovarti…- incalza Shan-pu ormai alle mie spalle
 
Non ci credo…non può essere…eppure, quel giorno, in effetti, ci siamo incontrati prima che raggiungessi il negozio. Allora mi stava seguendo…
 
- non ci credo! Dimmi che sta mentendo!!! Dimmelo…!!!- sono senza fiato e adesso sento freddo ma non è dovuto all’aria pungente di febbraio, il freddo viene da dentro…
 
- sì…è tutto vero! Il giorno che ci siamo incontrati per strada, non stavo andando in ospedale da mio nonno…stavo seguendo te!-
 
- pe…perché?!- mi sento debole e incredula, a stento riesco a parlare
 
- non sopporto l’idea di starti lontano…non sopporto l’idea di saperti al suo fianco…non sopporto l’idea che tu…non sia mia!- adesso è lui ad urlare
 
- adesso basta!! Sono stufa delle vostre chiacchere…e poi mi sembrava di avere capito che, secondo i nostri piani, tu ti dovessi occupare di qualcun altro, o mi sbaglio?-
 
- sì, non sbagli! Sono solo venuto a vedere come stava…-
 
Li sento discutere animatamente ma con una certa complicità mentre io non posso fare a meno di pensare a quanto sia folle la situazione in cui mi trovo.
Sconsolata mi chiudo gli occhi con entrambe le mani…e pensare che credevo di essere fuori dall’incubo ed invece mi ritrovo ancor di più immischiata nelle ridicole ossessioni delle persone che un tempo consideravo, per lo meno, amiche.
 
- Ra…Ranma…-
 
Pronuncio il suo nome prima di svenire, sopraffatta dalle forti emozioni e dalla stanchezza che non solo il mio fisico ma anche il mio animo sta sopportando. Il mio corpo però non arriva a toccare il manto soffice e bianco, perché le braccia forti del mio presunto salvatore mi hanno di nuovo avvolta arrestando la caduta. Sono di nuovo stretta nella morsa del nemico.
 
*****
 
Giorno dopo giorno, ora dopo ora, non facciamo altro che perlustrare ogni singolo metro quadro di questo monte...
Sono trascorsi sette maledetti giorni e ancora non sono riuscito a trovarla. Ogni giorno che passa mi sento sempre peggio!
Maledizione!
Impreco passandomi nervosamente una mano fra i capelli. In questo momento vorrei solo avere la certezza che stia bene.
Sto seriamente cominciando a perdere la pazienza, l'unica cosa che voglio è portare Akane a casa...con...me! Tenerla al sicuro, stringerla fra le mie braccia, farla sentire protetta. E quando penso che porta in grembo i nostri due bambini, mi assale una tale rabbia verso quelle due odiose pazze da riuscire a stento a controllarmi, costatando che l'odio che provo è ormai così grande da desiderare di vederle sparire dalla faccia della terra!
Dannazione! 
Non potrò mai perdonarle! Non si meritano nulla, tanto meno la mia compassione!
Un'altra cosa a rendermi particolarmente nervoso è che qui, tutto sembra maledettamente uguale.
Non facciamo altro che andare segnando il percorso scorticando la corteccia degli alberi per essere sicuri di non percorrere sempre lo stesso tragitto, ma con tutto ciò, non mi sento convinto, sembra che stiamo girando in tondo, senza trovare una via d'uscita...
Stiamo camminando da questa mattina e fermandoci giusto per fare un boccone veloce, ci siamo rimessi in marcia, ma il tempo è nostro nemico...
Ininterrottamente fiocchi di neve scendono dal cielo poggiandosi dovunque e ricoprendo sempre più la fitta foresta in cui ci troviamo. Le giornate sono corte....troppo per i miei gusti. La luce del sole filtra a malapena tra i fitti rami di questi enormi e immensi alberi...
E quando arriva la sera tutto intorno a noi scompare. L'oscurità è l'unica cosa che ci circonda...
Inutile dire che la stanchezza, ormai, si legge a miglia di distanza sui volti dei miei amici.
Si! Perché se prima li consideravo dei veri e propri rompi scatole, adesso invece li reputo degli  amici....più o meno.
Continuando senza sosta la nostra scalata su questo monte e stando attenti a dove mettiamo i piedi, d'improvviso avverto la presenza di qualcosa, per meglio dire, di qualcuno.
Un uomo...
Sembra nascondersi tra gli alberi.
Mi fermo di colpo e con la mano faccio cenno agli altri di fare lo stesso...
 
- che succede Ranma?!- Ryoga mi domanda in un sussurro mentre comincia a scrutare attentamente il paesaggio di fronte a se...
 
- avverto una presenza- gli rispondo mettendomi in posizione d'attacco...
 
- si! La sento anch'io! - dice per poi affiancarmi e voltarsi verso gli altri facendogli cenno di stare in guardia...
 
Ukyo sfodera la sua enorme spatola guardandosi attorno, Mousse impugna strane armi metalliche mai viste prima, Kuno punta la sua katana e Kodachi...beh...lei con quel suo nastro...sarà pur in grado di fare qualcosa...
Ma poi...riconosco il suo "chi".
Ed è allora che sento ribollirmi il sangue nelle vene...
Un ultimo sguardo a Ryoga prima di...
 
- hey! Esci fuori e fatti vedere!- Ryoga con voce intimidatoria urla davanti a se...
 
- penso di sapere di chi si tratta- sussurro...
 
-  e chi pensi possa essere?!- Ryoga mi chiede guardandomi con fare interrogativo...
 
- dannazione! Che cavolo ci fai tu qui!?- sbotto di colpo...
 
- ma che ti prende?! A chi stai parlando cosi? - mi chiede strabuzzando gli occhi...
 
- al tizio che ho sempre odiato ovvio, no?!- gli sussurro corrugando la fronte...mentre Ryoga mi guarda perplesso...
 
- meglio per te se esci da lì dietro se non vuoi che ti venga a prendere io con la forza!- a denti stretti lo minaccio! Il tipo che non avrei mai pensato di incontrare in questa circostanza...o meglio...pensavo che fosse uscito definitivamente dalla mia vita e da quella di Akane...ma evidentemente mi sbagliavo...
 
- finalmente...vi ho trovati! Sono giorni che vi cerco...- sbucato fuori da dietro un albero poco distante e piegatosi con le mani sulle ginocchia, sembra stia riprendendo fiato. 
 
- ora ho capito...- dice Ryoga portando una mano in fronte e scuotendo il capo 
 
- cosa vuoi?!- chiedo mantenendo il tono alterato...
 
- sono qui per darvi una mano, ho saputo cosa è successo e...voglio aiutarti- 
 
- non ho bisogno del tuo aiuto e adesso vattene!- 
 
- Non fare lo stupido! Sai che posso darvi una mano nelle ricerche!- 
 
- senti....non ti voglio fra i piedi, sono stato chiaro Shinnosuke?!  gli urlo in faccia, in preda ad un attacco di pura isteria e per poco non gli tiro un pugno in piena faccia!
 
- Ranma...forse però...- prova ad intervenire Ryoga ma lo guardo così male da farlo zittire all'istante...
 
- hai già dimenticato cos'è successo con questo bamboccio?!- domando a Ryoga mentre punto il dito a quello che è stata la causa della rottura del mio fidanzamento con Akane...
 
- ti chiedo scusa per quello che è successo...Ma io non porto rancore e se Akane adesso è felice di stare con te, io...sono felice per lei. Adesso però dammi la possibilità di aiutarti. Conosco bene le foreste, so come muovermi, come procurare del cibo e poi...poi...non sopporterei se le succedesse qualcosa. Mettiamo una pietra sopra a quanto è successo in passato e permettimi di aiutarti- guardandomi fisso negli occhi sicuro di sé, sembra essere sincero, ma il mio istinto mi dice di non fidarmi e solitamente...non si sbaglia mai.
 
- Ranma, forse con lui nel gruppo avremo più probabilità di trovarla, visto che conosce alla perfezione le montagne-  Ukyo sembra voler cercare di convincermi, mi guarda facendomi intendere che il bamboccio possa essere la nostra salvezza...ma io non mi fido.
 
Più lo guardo, più mi convinco che qualcosa non va...
Lo fisso...continuo a guardarlo fisso negli occhi e lui fa lo stesso...
Come ha saputo di Akane? Come ha fatto a sapere che ci trovavamo qui...su questo monte?
 
- dimmi Shinnosuke...come hai saputo di Akane? - gli chiedo incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio...
 
- mio nonno è ricoverato in ospedale e giorni fa sono passato dall'abitazione dei Tendo per farvi visita, così Nabiki, Kasumi, tuo padre e il sig. Tendo mi hanno raccontato tutto quanto...- chinando il capo sembra essere addirittura dispiaciuto...
 
- capisco....e chi ti ha detto che abbiamo concentrato le ricerche proprio qui?- gli chiedo curioso mantenendo la stessa posizione...
 
- Ranma...ho seguito il tuo "chi" e mi ha condotto fino a questo punto. In effetti non è stato poi così difficile individuare te e gli altri - risponde senza esitare, guardandomi sempre fisso negli occhi...
 
- forse dovremmo fidarci...- interviene Ryoga con tono incerto...
 
- forza che aspettiamo! Saotome, datti una mossa! Non vorrai stare qui tutto il giorno a decidere?- Kuno spazientito...sbotta di colpo...
 
- hey! Chi è questo bel fusto?- chiede Kodachi assumendo un’aria seducente, avvicinandosi al bamboccio per poi avvolgergli il suo nastro intorno al corpo...
 
Sbattiamo le ciglia mille volte al secondo, rimanendo scioccati...
È uno scherzo vero?
Mentre il demente è così rosso in viso che sembra stia andando a fuoco, Kodachi se ne esce con la sua solita risata isterica causando una valanga e per poco rischiamo di essere travolti...
Dopo aver scansato la morte e alzandoci in piedi, tiriamo tutti un sospiro di sollievo.
C’è mancato poco... davvero molto poco e diventavamo tutti delle frittate!
 
- ma dico! sei impazzita a ridere in questo modo?!- Kuno sembrando un isterico urla a sua sorella, rischiando di provocare un’altra valanga, ma lei non sembra minimamente far caso a lui talmente è presa dallo strusciarsi sopra quell'idiota...
 
- meglio lasciarla perdere...- interviene Ukyo con fare rassegnato, passandosi una mano in fronte....
 
- forse ha trovato il suo vero amore...- dice Ryoga con tanto di nonchalance spostandosi il ciuffo dalla fronte, facendoci spalancare così tanto gli occhi che per poco non cascano fuori dalla orbite...
 
Dopo questo piccolo incidente di percorso mi rendo conto che devo ancora prendere la mia decisione...
Ritornando seri, mi volto verso di loro...
Osservo i loro volti...stanchi...amareggiati...
Riporto lo sguardo su di lui...
Forse...forse può davvero darci una mano...
Sospiro, prima di annunciare la mia decisione....
 
- d'accordo, puoi far parte del gruppo. Più siamo meglio è! - dico osservando il suo volto accennare un mezzo sorriso compiaciuto...
 
-grazie! grazie per la fiducia!- risponde sembrando davvero riconoscente...
 
- devi sapere che continuo a non fidarmi! Perciò non farti illusioni!- gli sussurro a denti stretti...
 
- vedrai Ranma...hai fatto la scelta giusta!- dice accennando un sorriso mentre io continuo a combattere contro il mio istinto...
 
Allontanandomi da lui sposto lo sguardo sui miei compagni...
 
-  adesso...riprendiamo il cammino!- ad alta voce e con un cenno della mano, invito gli altri a seguirmi...
 
Sono intento ad osservare dove metto i piedi visto che la neve, ad ogni passo, arriva quasi fino alle ginocchia.
Con lui...magari avremo davvero più probabilità di trovarla...
Forse per la prima volta sto andando contro il mio istinto, mi auguro solo che non stia sbagliando...
Al mio fianco come sempre ho Ryoga che osservandolo, non sembra così tanto convinto.
Credo stia pensando quello che sto pensando anch'io, lo capisco dal suo sguardo accigliato, intento a riflettere...
Comunque  una cosa è certa...non può permettersi di giocarci brutti scherzi. Gli finirebbe male...molto male...anche se...notando come Kodachi gli si è appiccicata addosso, credo che non abbiamo nulla di cui preoccuparci...
Penserà lei a tenerlo d'occhio...
 
- Ryoga?- sussurro...
 
- Mmhh?- risponde con un mugugno...
 
- pensi che possiamo fidarci?- chiedo accigliato...
 
- non lo so...ma credo se ne pentirà amaramente lui stesso di essersi proposto a darci una mano...- dicendomi così, mi fa cenno di guardare dietro...
 
- ihihihih....- inevitabilmente mi scappa una piccola risatina...Kodachi quando vuole...sa rendersi utile...
 
Mentre quell'imbecille si agita sotto le grinfie della ginnasta, io e tutto il resto del gruppo ci scambiamo degli sguardi divertiti seguiti da dei sorrisetti sarcastici...un attimo dopo però...
Infilo la mano all'interno della casacca toccando e stringendo forte il ciondolo che ho al collo. Il pensiero è sempre rivolto a lei...non c'è attimo, secondo, che non pensi ad Akane...
Per quanto i miei compagni vogliano cercare di tirarmi su il morale, io non posso far altro che pensare alla ragazza che amo, che ho sempre amato. Sin dal primo giorno che mi sono imbattuto in quegli occhi color cioccolato, ho sentito il cuore battere all'impazzata...
E pensare che ho scelto proprio questi ciondoli dicendole che quando fossimo stati lontani avremmo avuto sempre una parte di entrambi, ribadendo però che non sarebbe mai accaduto, che sarei stato sempre al suo fianco...e invece adesso...
Chinando il capo sospiro frustrato...
È buio, il freddo è pungente, siamo stanchi, riusciamo a muoverci a stento, i muscoli ormai sono così tanto irrigiditi dal freddo che riesce difficile anche compiere un minimo movimento...
Accampati per la notte, ognuno di noi a fatica esercita il proprio compito...
Io e Ryoga montiamo le tende, Ukyo e Kodachi pensano al cibo, Mousse e Kuno si occupano del fuoco e lui?! Lui se ne sta seduto ad osservarci mentre ci diamo tutti da fare per cercare di sopravvivere...
 
- se vuoi restare nel gruppo ti conviene alzarti da quel tronco e trovarti qualcosa da fare! - Ryoga con tono altezzoso si rivolge al bamboccio mentre io continuo a guardarlo con fare sospettoso...
 
- certo! Hai ragione! Cosa posso fare? Come posso dare una mano?- Shinnosuke in piedi e dritto come se avesse ingoiato un bastone ci osserva in attesa di un nostro comando...
 
Ryoga ed io ci guardiamo con una complicità tale da capirci al volo senza bisogno di esprimere alcuna parola...
E con un sorrisetto alquanto sarcastico...
 
- in effetti abbiamo proprio un compito da affidarti...- comincio la frase guardando attentamente il suo viso...
 
- vedi....dentro quella enorme sacca ci sono i nostri indumenti sporchi e sarebbe il caso di dargli una pulita- Ryoga termina la frase facendo un sorrisetto malefico e sporgendo il suo immancabile canino...
 
- certo! Contate su di me! Penserò io ai vostri indumenti- il bamboccio senza aggiungere altro, si carica sulle spalle l'enorme sacca di abiti sporchi per poi prendere una grande pentola e riempirla di neve mettendola sul fuoco, procurandosi così l'acqua per lavarli.
 
Indifferenti, continuiamo il montaggio delle tende ma i nostri sguardi sono sempre puntati su di lui...
 
Attorno al fuoco consumiamo il nostro pasto notando come Kodachi prova ad imboccare quell'idiota e per poco non ci casca a tutti la mascella da quanto siamo scioccati...
Wow! Se bastava solo farle conoscere questo insulso bamboccio per dimenticarsi dell' ossessione che aveva nei miei confronti, non avrei perso tempo a farglielo conoscere anni fa...
Finita la cena, ognuno prende posto nella propria tenda.
Disteso, porto un braccio sulla fronte, non so davvero come affrontare la notte.
Da notti ormai, non riesco minimamente a prendere sonno.
Anche se la stanchezza è tanta, chiudere gli occhi sembra un impresa quasi impossibile.
Ogni notte un sogno ricorrente si presenta nella mente facendomi svegliare di soprassalto e sudato fradicio.
È per questo che non voglio dormire...
Il solo pensiero di ritrovarmi a correre nel buio più totale per poi trovarmi Akane di fronte, cercare di raggiungerla e vederla sprofondare in una pozza oscura...mi...mi mette i brividi.
Ogni artista marziale sa, quanto è importante il sonno, ma come faccio? 
Non voglio assolutamente provare di nuovo una sensazione così terribile.
Sospiro... cominciando poi a pensare al nostro passato...
Mi chiedo come potevo essere così stupido da scappare a gambe levate ogni volta che me la ritrovavo più vicina del dovuto...
O quando mi sorrideva ed io avvertivo il viso andare in fiamme...
Beh...c'è da dire che lei non era proprio il massimo della gentilezza a quei tempi...
Non faceva altro che mettere a repentaglio la mia vita scaraventandomi qualsiasi cosa si trovasse a portata di mano...
Eppure quando abbiamo festeggiato un Natale, scambiandoci i nostri regali nella soffitta, ero in procinto di dichiararmi, ma come ogni volta, quando riuscivo a trovare quel minimo di coraggio...qualcosa andava storto.
Ma quella sera però, ammirando il cielo cosparso di stelle cadenti non ho avuto nessuna esitazione nel poggiarle una mano sulla spalla e stringerla a me, per poi vedere lei poggiare la testa sul mio petto, con il viso leggermente arrossato e con un sorriso, mentre continuava guardava le stelle. Ricordo ancora la sensazione di benessere che ho provato, desideravo con tutto me stesso che quel momento non avesse mai fine e credo che lei desiderasse lo stesso...
Si! In quella notte di Natale credo che entrambi abbiamo preso coscienza dei nostri sentimenti...un profondo legame che ormai ci univa da tempo ma che per colpa della timidezza e del poco coraggio, era sempre stato celato e negato...
Forse perché ancora troppo piccoli o forse perché avevamo paura di affrontare la realtà. 
Una realtà a cui adesso non potrei rinunciare.
Con il braccio a coprirmi gli occhi e ricordando il nostro passato, sorrido...
Ma subito dopo un altro pensiero si fa spazio nella mente facendomelo scomparire all'istante...
Da qualche giorno è passato San Valentino.
Non ho mai badato a questo genere di cose, ma con il tempo ho capito, invece, quanto per lei sia importante questo determinato giorno...
Del resto, è pur sempre la festa degli innamorati.
Tiro un sospiro frustrato sbattendo leggermente e ripetutamente l'altra mano chiusa a pugno sul sacco a pelo sul quale sono disteso.
E pensare che volevo organizzarle qualcosa di carino. Avevo già detto al fioraio di mettermi da parte le rose più belle, avevo già visto la scatola di cioccolatini da regalarle. E a casa, conservato in un cassetto, c'è un piccolo pacchetto per lei...
Di certo se mi fossi presentato senza niente in mano, mi sarei beccato un occhiataccia, di quelle che fanno venire i brividi...per non parlare del fatto che mi avrebbe scaraventato qualcosa addosso e tenuto il muso per una giornata intera.
Ormai, penso, che nessun altro la conosce come la conosco io, per questo ogni anno, una settimana prima della festa immagino come poter trascorrere questo giorno con lei. Perché so quanto ci tiene, e quanto a me, piace vederla felice...
In fondo... è per questo che la...la amo.
Akane...la mia Akane.
Lei è la mia forza, la ragione per la quale la mia vita ha un senso...
Il mio unico scopo è quello di vederla sempre felice, di vederla sorridere, arrabbiarsi mettendo il broncio per poi invece fare pace...in un modo che solo entrambi conosciamo...
Vederla...vederla con in braccio i nostri due bambini...
Io...Ranma Saotome, diventerò padre...
Ma chi l'avrebbe mai detto! Ed ecco che sul mio viso compare un altro sorriso...
Si! Tutte queste cose mi danno la forza di andare avanti, di non perdermi d'animo.
Rivoglio la mia famiglia.
Voglio lei e i nostri figli.
Rivoglio quella che adesso è la mia vita.
 
 
 
Ecco qua 🤗
Anche il decimo capitolo è andato…speriamo sia di vostro gradimento.
Da parte nostra possiamo solo dire che ci abbiamo messo tutto il nostro impegno per cercare di renderlo al meglio possibile. Il nostro obbiettivo, oltre a quello di mostrarvi chiaramente la situazione così come si prospettava nei nostri cervellini, era quello di farvi cogliere la disperazione ma anche la determinazione di entrambe le parti. E speriamo di esserci riuscite…
Rinnoviamo come sempre i ringraziamenti a tutti coloro che leggono la nostra storia…siete davvero tanti😇…e come sempre un grazie speciale va a coloro che spendono del tempo per dirci cosa ne pensano!
Vi salutiamo, dandovi qualche anticipazione…anche se non sappiamo precisamente quanti capitoli ancora rimangono, ci stiamo piano piano avviando verso la conclusione perciò i prossimi capitoli saranno cruciali.
Un bacione😘 a presto
 

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Capitolo 11
*** Oscurità e Neve...arrivano i rinforzi! ***


Penso e ripenso a quello che è successo due settimane fa…sì, perché sono trascorsi quattordici giorni, ormai, da quando ho scoperto che in questa faccenda è invischiato anche Shinnosuke. E nonostante sia passato tutto questo tempo, io ancora non riesco a crederci…ancora non riesco a farmene una ragione. Come ha fatto lo smemorato ragazzo che ho conosciuto da bambina a farsi coinvolgere da quelle due pazze?! È vero che ultimamente le cose tra noi erano cambiate, rispetto ad una volta…rispetto a quella volta in cui dopo tanti anni ci siamo rincontrati nella foresta di Ryugenzawa, quando quel baka di Ranma aveva creduto che volessi lasciarlo per stare con lui…allora ci eravamo salutati come buoni amici, nonostante sapessi benissimo quello che provava per me, nonostante sapessi che per lui, io, non ero una semplice amica. Poi tutto l’affetto che provavamo l’uno per l’altra è cominciato a cambiare, quando mio padre decise di rompere il mio fidanzamento con Ranma per combinarne un altro proprio con lui, il mio amico d’infanzia. Dal giorno le cose tra noi sono peggiorate…e quando finalmente io e Ranma siamo riusciti a chiarire i nostri reciproci sentimenti per Shin non c’è stato più niente da fare. Non solo l’ha presa veramente male, e per ciò me ne dispiace moltissimo, ma da allora il suo animo si è incupito e il tormento che si porta dentro lo ha trasformato in una persona completamente diversa da quella che avevo conosciuto.
Ancora non me ne capacito…
Pensando al nostro ultimo incontro qui nel tempio, picchietto distrattamente le dita sul tavolo davanti al quale sono seduta mentre con una mano mi sorreggo il viso…
 
Inizio flash-back
 
- co…cosa…è successo?- sono ancora debole a stento riesco a parlare
 
- va tutto bene, Akane…sei solo svenuta-
 
Una voce maschile, tranquilla e pacata, è quello che sentono le mie orecchie ancora ovattate dallo stordimento…
 
- dove sono?- cerco di aprire completamente gli occhi mentre sto cercando ancora risposte, sono ancora confusa…
 
- sei nella tua stanza…ti ho portata qui dopo che sei svenuta fuori dal tempio. Sei stata davvero un incosciente ad uscire, o forse sarebbe meglio dire, scappare così…al freddo e senza neanche il cappotto!- il suo sembra quasi un rimprovero, cosa pensava che perdessi tempo a coprirmi mentre cercavo una via di fuga?!
 
- ah già…adesso ricordo…- delusa mi metto seduta sul morbido letto senza guardare in faccia il mio interlocutore
 
Sì, ricordo benissimo…sono tenuta in ostaggio da Shan-pu e Obaba e, a quanto pare, anche da Shinnosuke che adesso è proprio qui al mio fianco. Stringo il lenzuolo con entrambe le mani ripensando a quello che è successo solo un attimo fa…cioè non so bene quanto tempo di preciso, dal momento che non so quanto sono rimasta svenuta, ma comunque la ferita nel mio cuore è ancora fresca…io ancora stento a credere che questa sia la realtà.
 
- …perché?- il mio è un sussurro appena percepibile ma, a considerare dal suo lungo sospiro, credo proprio che abbia capito…
 
-…te l’ho detto…voglio stare con te…non sopporto il fatto di non poterti avere nella mia vita…- la sua voce è tranquilla e ferma ma non è lo stesso per me…

- …e pensi che…QUESTO…possa risolvere le cose??- mi giro violentemente verso di lui, quasi urlandogli in faccia la domanda mentre rafforzo la presa sul lenzuolo…
 
- io…-
 
- …pensi davvero che, qualsiasi sia il vostro piano, possa bastare a farmi dimenticare Ranma…mio marito?? La persona che amo…e, soprattutto, che lui si sottometta ai vostri ridicoli ricatti?? So che mi sta cercando…lo ha sempre fatto…SEMPRE…non rinuncerà a me senza lottare…e poi adesso ha una ragione in più per combattere, anzi due!- li accarezzo attraverso il mio ventre
 
Le mie parole lo hanno scosso, lo vedo dal suo viso tirato e dai pugni serrati sulle sue ginocchia. Nonostante il mio incubo, ormai, ricorrente nel quale Ranma affranto continua a dirmi in lacrime che non può salvarmi, che non riesce a raggiungermi, io sono convinta che alla fine mi troverà. Se c’è una cosa che sa fare bene, oltre le arti marziali, è proprio quella di salvarmi dalle situazioni più improbabili che, a quanto pare, non riesco proprio ad evitare. Ne sono talmente convinta da aver usato un tono fermo e risoluto, così sicuro che penso sia stato proprio questo ad averlo irritato tanto.
 
- non voglio che tu lo dimentichi…a me basta stare con te- fa per allungare una mano sulla mia spalla ma mi scanso prima che riesca a farlo…
 
- e a quello che voglio io non pensi? Ti accontenteresti di una persona infelice perché in realtà sta pensando continuamente ad un altro?-
 
Voglio sapere…è davvero così cambiato da non rispettare più i sentimenti degli altri? I miei…della persona a cui dice di tenere molto…
 
- credo che col tempo…-
 
- e credi male!!!- lo blocco prima che abbia il tempo di finire la frase…ho capito subito cosa stava cercando di dirmi e ciò non mi piace affatto…
 
- Akane…-
 
Mi volto dall’altra parte, distogliendo il mio sguardo amareggiato da lui, aspettandomi una sua reazione che però non arriva. Ed è allora che capisco che la nostra conversazione è finita qui…
 
- credo che tu possa andare…se non ricordo male Shan-pu ha detto che ti dovevi occupare di qualcun altro…o mi sbaglio?- distaccata e decisa lo esorto ad andarsene ma…
 
Solo allora, una volta finito di parlare, mi rendo conto del senso della frase che ho appena detto…un brivido mi corre lungo la schiena e i miei sensi sono in allarme come se avessero captato qualcosa, non proprio un pericolo, ma sicuramente qualcosa che non mi piacerà.
Quando lo sento sospirare sconsolato e raggiungere la porta della stanza, lo richiamo…
 
- Aspetta!-
 
Si blocca improvvisamente con una mano a mezz’aria già pronta a far scorrere la porta, per poi voltarsi a guardarmi con occhi speranzosi, forse pensando ad un mio ripensamento…
 
-…esattamente di chi è che ti devi occupare??- con voce leggermente tremante gli pongo la domanda e spero proprio che la risposta non sia quella che si è fatta strada dentro di me

- tsk!- la speranza prima mutata in delusione è stata poi rimpiazzata da una buona dose di irritazione
 
Nel frattempo continuo a guardarlo intensamente, aspettando una sua risposta…devo sapere, devo assolutamente sapere se i miei sospetti sono fondati!
 
- beh, come hai puntualmente sottolineato tu, Ranma ti starà sicuramente cercando…perciò…il mio compito è quello di tenerlo alla larga da questo posto il più possibile, almeno per un po’…- alzando entrambe le sopracciglia chiude gli occhi come chi crede di avere la situazione in pugno
 
- e come…pensi…- riesco a dire confusa, per poi aprire e richiudere la bocca senza emettere suoni
 
I miei timori erano pienamente fondati…maledizione!!!
 
- non ci arrivi da sola? Oh andiamo Akane, ti facevo più sveglia…- mi provoca quasi divertito e adesso sono io quella ad essere irritata
 
- offrendogli il mio aiuto, non è ovvio?!-
 
- conoscendolo…da te non lo accetterà mai!- dico decisa
 
- ne sei sicura?? In fondo vagare alla cieca in mezzo alla neve e al freddo non sarà facile e presto se ne accorgerà! Sarà costretto, anche andando contro al suo istinto, ad accettare un aiuto, qualsiasi tipo di aiuto gli si presenti…ed è allora che io entrerò in gioco!-
 
- non puoi…non puoi farlo davvero!- sono agitata, non solo i miei timori sono più che fondati ma sono addirittura peggio di quello che credevo
 
- oh sì che posso, invece! Ma…- e adesso rivedo quel barlume di speranza illuminare i suoi occhi
 
- ma…- lo imito, esortandolo a continuare
 
- posso fare in modo che non vaghi per la foresta a lungo, rischiando il congelamento e la fame…ma questo dipende da te!-
 
- da me??-
 
- …se rinuncerai a lui per stare con me ti prometto che lo aiuterò!-
 
Aggrottando le sopracciglia, stento a credere a quello che ha appena detto…
 
- preferisci continuare così e mettere a rischio la sua salute, per non dire la sua vita…oppure arrenderti a me ma saperlo vivo? Sta a te decidere…-
 
Sbianco improvvisamente, gli occhi spalancati e la bocca aperta fanno trapelare tutto il mio stupore per quello che alle mie orecchie è sembrato un vero e proprio ultimatum! Davvero pensa di poter giocare così con le vite delle persone?! Le nostre vite…
Non faccio in tempo a formulare altri pensieri che ritorna alla carica…
 
- ovviamente avrò cura di te e dei bambini…li crescerò come se fossero i miei e magari un giorno potremmo…- continua a blaterare cose che per me non hanno alcun senso
 
- no! Adesso basta!! Se non ti dispiace vorrei rimanere sola, ho bisogno di riposarmi…- taglio corto volendo allontanare al più presto il pensiero da questa sua assurda ipotesi
 
Ne ho abbastanza di questa conversazione. Faccio per sdraiarmi e intenzionalmente mi metto su un fianco rivolta verso il lato opposto al suo per fargli capire chiaramente di andarsene. Mentre mi raggomitolo nelle coperte e prima di sentire la porta aprirsi e poi richiudersi dietro di me lo sento pronunciare le ultime parole…
 
- pensaci!-
 
Fine flash-back
 
Sono due settimane che nella mia testa rimbombano le ultime parole di Shinnosuke. “Pensaci!”. E, anche se io in realtà non ho mai avuto intenzione di farlo, o meglio di prendere in considerazione la sua proposta, non ho fatto altro tutto il tempo. In fondo qui, non è che abbia molto da fare…perciò tenere lontani questi pensieri mi risulta alquanto difficile.
E quando non sono impegnata a rimuginare su questo i miei pensieri vanno tutti a lui, al mio Ranma. Cosa starà facendo adesso? Avrà freddo…fame?? Spero tanto che almeno abbia avuto il buon senso di non intraprendere questa “missione” da solo e che abbia chiesto ai nostri amici di aiutarlo. Non per me, per avere più speranze di essere trovata, ma per lui stesso…per non dover affrontare tutto questo da solo. Sono terrorizzata dal fatto di saperlo disperso chissà dove e in solitudine…
Sospiro, pensando a quel baka…vabbè non posso proprio contare sul suo buon senso ma sono sicura di una cosa…posso contare su Ryoga e Ukyo!!! Sono certa che loro non lo lascerebbero mai da solo in una situazione di questo tipo…farebbero di tutto per aiutare il loro più caro amico! Almeno di questo posso considerarmi sollevata…
Assorta totalmente nei miei pensieri, non mi rendo conto che sto ancora picchiettando le dita sul tavolo. Ma ci pensa Shan-pu a farmelo notare, facendomi sussultare con la sua voce fastidiosa dal tono, oserei dire, acido.
 
- la vuoi piantare?? È da un po’, ormai, che non fai altro che battere e ribattere quelle dita tozze sul tavolo!- come sempre non perde mai occasione per sminuirmi…
 
- eh…! Uhm…cos’è non hai di meglio da fare che darmi addosso??- come riscossa dopo un lungo sonno, non perdo tempo a risponderle a tono
 
Dopo tre settimane di convivenza forzata, ho imparato a fregarmene del suo comportamento sprezzante e, limitandomi a risponderle per le rime, cerco di ignorarla il più possibile. Invece lei, sembra farlo apposta, ogni scusa è buona per stuzzicarmi…ma, ormai, ho smesso anche di sorprendermi. Delle volte sa essere davvero irritante, mettendo a dura prova la mia pazienza, ma mi sono ripromessa di far finta di niente per non darle soddisfazione, almeno in questo non voglio stare al suo gioco!
 
- tsk!! Ricordati che c’è sempre quella grotta umida e fredda pronta ad accoglierti…- assottiglia gli occhi sperando in una mia reazione ma tutto ciò che ottiene è solo il mio sguardo annoiato
 
- si, si certo…- roteando gli occhi in su con fare scocciato, mi alzo dal cuscino sul quale sono seduta, aggrappandomi al tavolo per aiutarmi e mi avvio verso l’uscita.
 
- ho bisogno di aria…Obaba puoi accompagnarmi fuori per favore?- ignorando la più giovane mi rivolgo alla vecchia seduta vicino a lei, che nel frattempo si stava gustando una tazza di thè bollente
- ma certo…arrivo subito!-
 
Mentre l’anziana donna dà gli ultimi sorsi alla calda bevanda, io recupero il mio inseparabile cappotto e, iniziando a vestirmi, raggiungo l’ingresso porticato che da verso il cortile.
Presto raggiunta da Obaba, inizio la mia passeggiata, inspirando piano l’aria pungente e stringendomi in un abbraccio solitario.
Lei rimane in silenzio, balzando qua e la sul suo buffo bastone. A volte mi chiedo come faccia a spostarsi sulla neve in quel modo…sicuramente una persona normale sprofonderebbe al primo balzo…ma, dopotutto, non stiamo parlando di una persona qualsiasi. Stiamo parlando di una amazzone centenaria con alle spalle anni di esperienza nelle arti marziali. Perciò, perché dovrei stupirmi?!
Per un attimo accenno un sorriso, pensando all’assurdità del mio pensiero, quando improvvisamente sento un dolore acuto al basso ventre che mi blocca sul posto.
 
- che c’è bambina…va tutto bene??- dal tono di voce, Obaba sembra preoccupata
 
- io…credo…di sì!- balbetto sorpresa
 
Nessuna smorfia di dolore compare sul mio viso arrossato dal freddo, anzi, ancora incredula per ciò che è appena accaduto accentuo ancora di più il sorriso precedente.
Possibile che…
 
- Akane??-
 
- io credo…di…aver sentito i gemelli muoversi! Sì, credo proprio che abbiano entrambi scalciato!!- mi giro verso di lei con un sorriso così luminoso da essere più abbagliante della candida neve
 
È passato così tanto tempo dall’ultima volta che l’ho fatto…
 
- di cosa ti sorprendi?! Stiamo parlando dei figli di un grande artista marziale…non scordarlo!- compiaciuta distoglie il suo sguardo dal mio e abbracciando il suo bastone con entrambe le mani infilate nelle larghe maniche della sua veste, mi sorpassa continuando a camminare
 
Non posso crederci…i miei…i nostri bambini…Ranma…
Quanto vorrei che fosse qui con me per assaporare questo momento, per condividere questa gioia che adesso mi pervade!
Con entrambe le mani disegno cerchi immaginari sul pancione, pensando divertita a cosa direbbe quel baka se fosse qui con me…sicuramente sarebbe eccitato e non perderebbe neanche un secondo a elogiare se stesso per aver creato già due piccoli lottatori.
Smossa da un rinnovato coraggio e in preda all’euforia mi rivolgo a loro con parole più che sussurrate…
 
- Hasuna…Ryuu…combattiamo insieme e ricordate il vostro papà arriverà presto a salvarci!-
 
 
*****
 
Tenendo gli occhi chiusi, sbatto un pugno per terra e nello stesso istante in cui lo faccio, sento mancarmi un battito...
So, che non devo arrendermi, non l'ho mai fatto.
Ma in questo momento, vorrei solo uscire fuori da questa tenda e ritrovarmi Akane davanti, dicendomi che è tutto finito...ma purtroppo... non sarà così.
Non succederà un bel niente. Vedrò solo tutti gli altri, come ormai succede da tre settimane...
Forse sono io...forse non sono in grado di riuscire a trovare il loro nascondiglio in questa dannata foresta. Non faccio altro che ripetermi di non mollare, che Akane ha bisogno del mio aiuto, che ha...ha bisogno di me. Che i nostri bambini hanno bisogno di me!
Ma andare avanti è difficile.
Non avere nessuna notizia da così tanto tempo mi sta letteralmente distruggendo.
Guardo l'orologio che ho al polso...
Manca poco...
Tre. 
Due.
Uno.
 
- Ranma! Se non ti decidi ad alzarti giuro che ti lancio con tutta la tenda da questo precipizio!- accenno un mezzo sorriso...

Ogni mattina Ryoga si preoccupa di venirmi a svegliare. 
Lui  e gli altri non sanno che sono già sveglio dalle prime luci dell'alba. È solo che, ogni mattina voglio restarmene un po’ per conto mio...riflettere su quale altro sentiero percorrere con la speranza che sia quello giusto. Ma ovviamente a Ryoga saltano i nervi e così non fa altro che sbraitare, minacciando di mettere a repentaglio la mia vita pur di vedermi uscire da questa dannata tenda.
Dopo essermi vestito, esco fuori.
L'aria gelida colpisce a pieno i miei polmoni, respiro piano per non rischiare un assideramento e far abituare il corpo a questo freddo pungente...Anche perché, con le temperature ben al di sotto dello zero, rischierei di farmi venire un arresto cardiaco all'istante...
Sono già tutti seduti intorno al fuoco ad aspettarmi per fare colazione. Ukyo mi porge una ciotola con all'interno una calda e profumata zuppa di miso.
 
- grazie- rispondo per poi cominciare a sorseggiare questo caldo brodo fumante...
 
Mentre ognuno gusta la propria colazione, di sottecchi osservo lo scenario che mi si para davanti...
Lo scopettone cerca in tutti i modi di evitare le avance di Kodachi. Lei non contenta, lo ha incatenato col suo nastro e non fa altro che imboccarlo...
Osservo Ryoga che tiene il cucchiaio sospeso all'altezza della bocca mentre guarda sbigottito. Ukyo, non sembra farci caso più di tanto...
Mousse sorride divertito e Kuno...beh! Kuno sembra debba esplodere da un momento all'altro...
 
- avanti... mio caro dolce Shin...apri la bocca e fai aahhh....- Kodachi non si cura minimamente di mettere a disagio il bamboccio e far imbestialire suo fratello...
 
- io...posso anche mangiare da solo, non…non c'è bisogno di...di...- Shinnosuke sta provando  a scrollarsela di dosso ma con non poca difficoltà.
 
- non essere imbarazzato...so che ti piace che sia io a darti da mangiare...- Kodachi lo dice con un tono così malizioso che mi porta a pensare che...
 
- hey...Kuno? -  in un sussurro richiamo l'attenzione del mio amico seduto al mio fianco...
 
- che vuoi?!- risponde senza guardarmi...
 
- per caso...mi sono perso qualcosa??- gli chiedo avvicinandomi al suo viso con gli occhi ridotti a due fessure e portando poi una mano a coprirmi le labbra in modo che gli altri non capiscano cosa gli ho appena chiesto...
 
Lo vedo sussultare per poi cominciare a tossire ripetutamente. Tutti gli altri si fermano di colpo, osservandolo con gli occhi spalancati...
Sembra si stia strozzando col brodo appena ingoiato.
Così, comincio a dargli delle pacche sulle spalle, forse con  troppa forza, per cercare di farlo riprendere tanto che quando sembra essersi ripreso, mi lancia uno sguardo oserei dire omicida...
 
- ma...ma che idiozie vai dicendo! E poi c'era bisogno di colpirmi così forte? Idiota!- sbotta di colpo guardandomi truce...
 
- che altro avrei dovuto fare? Stavi morendo strozzato, no?!- gli rispondo facendo un sorrisetto mentre lui se potesse mi incenerirebbe solo guardandomi...
 
- e tu! La vuoi smettere di fare la deficiente con questo imbecille?!- si rivolge a sua sorella che nel frattempo lo guarda con aria di sfida...
 
-  di che ti impicci tu?! Fatti gli affari tuoi!- risponde netta...
 
- hey! Imbecille a chi?!- risponde l'altro che sembra essersela presa...
 
- hai anche il coraggio di rivolgermi la parola? Che diavolo hai fatto con mia sorella?- 
 
- nie....niente...- risponde titubante mentre Kuno lo guarda minaccioso...
 
- se devo essere sincera la notte scorsa mi sono intrufolata nella sua tenda...- Kodachi con tanto di sorrisetto, a parte farci spalancare gli occhi, rischia di farci cascare la mascella per terra beccandosi un...
 
- Eeehhh???- da parte nostra...
 
- che....cosa???- Kuno urla furioso...
 
- non saltare a conclusioni affrettate! Non ho fatto un bel niente con tua sorella!- Shinnosuke sembra volersi difendere...
 
- è vero....ma presto...sarai mio! Ah ah ah ah- la risata di Kodachi è così stridula da farci tappare le orecchie...
 
- voi mi farete uscire fuori di testa...- sussurra il kendoka massaggiandosi nervosamente le tempie...
 
- avanti Kuno! In fondo dovresti essere contento che tua sorella finalmente abbia trovato....- intervengo, beccandomi un occhiataccia...
 
- tu...sta zitto! Se non vuoi assaporare la potenza della mia spada ti conviene non fiatare....- in questo momento sembra essere per davvero su tutte le furie, ma vederlo così...è troppo divertente...
 
- ma che vuoi che sia...avanti...- e dandogli un altro colpo sulla spalla, lo faccio saltellare in avanti...
 
- io...io ti uccido!- urla emettendo una voce stridula pari a quella della sorella...
 
- ma smettila! - rispondo bloccando la sua katana con sole due dita...
 
- allora...avete finito??- interviene Ryoga sbuffando...
 
- a proposito...e voi due cosa stavate facendo la notte scorsa? - Kodachi gli chiede con uno sguardo malizioso...
 
Ed ecco che tutti puntiamo lo sguardo sui diretti interessati...
 
- no...noi? Ni...niente perché? - chiede Ryoga mentre il suo viso ha assunto una tonalità di rosso indefinita...
 
- hai capito questi due?- ed ecco che Mousse con tanto di sorriso, incrocia le braccia al petto guardandoli con fare malizioso...
 
- volete piantarla! Non sono affari che vi riguardano!- Ukyo con in mano il suo aggeggio infernale, all'improvviso sbotta di colpo, assumendo lo stesso colorito di Ryoga...
 
- adesso finiamola, non sono affari che ci riguardano e poi...stiamo perdendo tempo. Basta scherzare e rimettiamoci in marcia!- alzandomi, invito gli altri a fare lo stesso e per fortuna, hanno tutti ubbidito senza fare storie...
 
Dopo aver spento il fuoco e chiuso le tende, riprendiamo il cammino.
Sono passate circa tre, quattro ore…credo.
Siamo giunti ad un bivio e adesso per l'ennesima volta, devo decidere quale direzione prendere...
Sbuffo leggermente, non so da che parte andare anche se, guardando entrambi i sentieri, l'unico percorribile sembra essere quello a sinistra...
 
- Ranma! Prendiamo  quel sentiero a destra, sono sicuro che sia quello giusto...- mi volto verso Shin che nel frattempo mi sta indicando quel sentiero accidentato, quasi impercorribile...
 
Ci fermiamo un istante per osservare quale strada sia meglio intraprendere...
 
- non credo sia il caso di addentrarci lì, sembra essere troppo pericoloso- dico costatando attentamente quella strada che a fatica si riesce a vedere perché coperta dalla fitta vegetazione...
 
- ascolta il mio consiglio, sono sicuro che sia quello giusto!- afferma quasi stesse cercando di convincermi a qualsiasi costo...
 
- e cosa te lo fa pensare che sia quella la strada giusta? Non vedi che è praticamente impossibile da percorrere?- dico alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto...
 
- devi fidarti di me!- sussurra continuando a guardarmi fisso...
 
- è questo il problema. Io, non mi fido!- gli rispondo netto, guardandolo anch'io fisso negli occhi come a voler capire le sue intenzioni...
 
- fa come vuoi! Sono convinto che così, non la troveremo mai...- dice voltandosi di colpo per guardare tutti gli altri...
 
- chi vuole seguirmi alzi la mano!- dice aspettando una reazione dal gruppo...
 
Ovviamente Kodachi è la prima ad alzare la mano, saltellando di gioia, mentre gli altri sembrano titubanti...
 
- non vorrete davvero prendere in considerazione la sua proposta?- domando, guardandoli male...
 
- è entrato a far parte del gruppo proprio perché conosce bene le montagne, almeno per una volta diamogli ascolto- Ukyo risponde più seria che mai, il che mi porta a pensare che forse...sono stanchi di stare alle mie direttive...
 
- e va bene- rispondo chinando il capo più nervoso che mai e dando una spallata al bamboccio, superandolo per poi addentrarmi in questo assurdo sentiero...
 
Dopo mezz'ora a lottare contro la fitta vegetazione mi ritrovo ad essere più furioso che mai...
Ma chi diavolo me l'ha fatto fare di ascoltare questo idiota! Vedi dove ci siamo andati a cacciare...
Mi volto verso di lui che sembra essere più tranquillo che mai e questo...mi da su i nervi! Ma con tutto ciò, non voglio arrendermi, sforzo la mente, nel tentativo di convincermi ad andare avanti...
Sono passate altre quattro ore, il sole sta già calando, ci troviamo nel bel mezzo del nulla.
A fatica riesco a scansare i rami che mi si parano davanti e quando sembra che finalmente questa odissea sia finita, arrivo davanti un precipizio.
Solo un altro passo e sarei finito di sotto..
Non posso crederci, tutta questa strada e questa fatica per arrivare a niente!
Lentamente mi volto verso di lui...
 
- maledetto! L'hai fatto apposta!- gli urlo in faccia per poi afferrarlo dalla maglia...
 
- non...non è come pensi, io ricordavo che questo sentiero portava ad un punto più alto del monte- parla con voce quasi strozzata, mentre io sono ad un punto tale che mi verrebbe voglia solo di...gettarlo da quest’ altezza...
 
- non ti credo! Non ti ho mai creduto! - continuo a tenerlo stretto, sollevandolo da terra mentre lui afferra le mie mani che nel frattempo gli stanno facendo mancare il respiro...
 
- Ranma lascialo! - afferrandomi dalle spalle Ryoga prova a farmi allentare la presa...
 
- non immischiarti!- 
 
- smettila! Ha solo sbagliato strada, anche tu hai sbagliato finora...- mi urla all'orecchio....
 
- vedi? Anche i tuoi amici stanno perdendo fiducia in te!- mi sussurra accennando un sorriso compiaciuto...
 
- se fossimo stati soli...a quest'ora avresti smesso di vivere- gli sussurro a denti stretti prima di mollare la presa e tirarlo giù facendolo sbattere al suolo...
 
Respiro affannato.
Ma il mio affanno non è dovuto alla stanchezza bensì alla rabbia che provo in questo istante...
Tutti gli altri, seduti, chinano il capo come se non ci fosse più niente da fare, affranti, sospirano come se ormai Akane fosse stata inghiottita da questo maledetto monte...
Mentre io, accasciandomi al suolo...comincio con così tanta forza a dare dei pugni su una roccia che mi ritrovo a sanguinare...
Perché?! Perché?! Sussurro...
 
- non pensavo che ti saresti arreso così facilmente- 
 
Una voce...una voce mi ferma di colpo...
 
- non sei degno di essere un mio allievo!- 
 
Questa voce...la riconoscerei fra mille...
Prendendo una grossa pietra, la lancio verso un alto ramo di un albero vicino...
 
- che ci fai qui vecchiaccio! - urlo minaccioso...
 
- sono qui per aiutarti- ed ecco che parandosi davanti a me, il vecchio Happosai mi guarda quasi con disprezzo...
 
- vattene! Non ho chiesto il tuo aiuto!- digrigno a denti stretti...
 
- non la troverai mai se continui a fare così! Ti stai facendo sopraffare dalla rabbia e dall'odio e ciò non ti permette di concentrarti sull'obbiettivo principale!- Happosai, davanti a me è più serio che mai…poche volte l'ho visto così...
 
- non dire assurdità! Il mio unico obbiettivo è trovare Akane!- rispondo ad alta voce fronteggiandolo...
 
- ti sbagli! se fosse stato solo questo...l'avresti già trovata. Per questo sono venuto, per mettere fine a questa assurdità e adesso alzati. Non abbiamo tempo da perdere!- il vecchio mi rimprovera davanti a tutti senza alcuna esitazione...
 
Le sue parole rimbombano nella mia mente. Ho provato così tanta rabbia e odio nel rivedere il peggiore dei miei rivali che forse...forse ho perso quella concentrazione che avevo all'inizio...
Ammetto che ha ragione, non dovevo farmi condizionare dalla presenza di quell'idiota...
 
- che devo fare...- sussurro chinando il capo sconfitto
 
- devi solo ascoltare i consigli di un vecchio. La troveremo...presto...la troveremo- Happosai poggiandomi una mano sulla spalla, mi porta ad alzare lo sguardo così da notare il suo volto sicuro di sé...
 
- da adesso, deciderò io la strada da percorrere, sono stato chiaro?- 
 
- aspettate chi è questo qui?- Shinnosuke con tanto di braccia incrociate al petto, domanda più infastidito che mai...
 
- che c'è! Per caso ti da fastidio la mia presenza?- il vecchio Happosai gli chiede guardandolo minaccioso...
 
- come può un vecchio rinsecchito dirci dove andare...andiamo ragazzi...non vorrete seguire questo qui?! Probabilmente domani non ricorderà più niente data la sua età- ed ecco che finendo la frase emette un ghigno divertito, il che mi porta ad alzarmi di scatto e afferrarlo nuovamente...
 
- no, Ranma! Lascialo perdere...non sa con chi ha a che fare...- Happosai con tanto di indifferenza non tiene conto delle parole appena espresse dal bamboccio...
 
- vedi? Non sa neanche reagire, come potrebbe mai darci una mano?! - afferma Shinnosuke...
 
Happosai mi fa cenno di lasciare la presa per poi avvicinarsi al demente...
 
- tu, sei troppo inesperto- ed ecco che con un solo colpo di pipa, riesce a scaraventarlo al suolo...
 
Inutile dire che sorrido compiaciuto...
Anche se non ho mai sopportato Happosai, ammetto che pochi, anzi forse nessuno, possiedono la forza che ha lui...
 
- adesso andiamo- dice a tutti noi, cominciando ad oltrepassare questo sentiero accidentato...
 
Non lo dirò mai, neanche sotto tortura...
Ma adesso, mi sento più sicuro...
Con lui, forse...abbiamo davvero una speranza...
 
 
 
 
Buon pomeriggio a tutti 😄
Avete visto? Questa volta abbiamo fatte le brave 😂Siamo riuscite a pubblicare in tempi record 😂
Diciamo che l'ispirazione ha preso il sopravvento, per non parlare dei personaggi...😅
Se ne stavano arrampicati sulle nostre teste, tenendosi stretti alle orecchie a sussurrarci cosa scrivere…inizialmente la nostra intenzione era quella di cacciarli via come fossero mosche...ma poi abbiamo capito che era giunto il momento di ascoltarli e farci guidare da loro, così ci siamo date da fare!!! 😂😂😂
Siamo ai capitoli decisivi della storia, speriamo davvero che continuerete a seguirci fino alla fine, perché ci stiamo impegnando molto perché tutto risulti perfetto...
Ringraziamo sempre chi legge e chi lascia un commento...
Speriamo di pubblicare il prossimo capitolo a breve...
Un grande abbraccio da Nica e Tilly 🤗
 

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Capitolo 12
*** "...solo un altro giorno..." ***


Da quando ho sentito per la prima volta i gemelli scalciare, qualche giorno fa, qualcosa si è smosso dentro di me. Il mio animo è stato riscosso da una rinnovata forza che poco alla volta credevo di aver perduto durante queste settimane di prigionia.
Ormai, da quel giorno, i loro calci sono sempre più frequenti come se fosse un loro modo per ricordarmi che non sto affrontando tutto questo da sola, che devo essere forte, non solo per me stessa ma anche per loro. Sono così piccoli, non sono ancora venuti al mondo ma, nonostante ciò, sono già dei coraggiosi combattenti. Proprio come il padre.
Sono loro che ogni giorno mi danno la forza per sopportare tutto questo e andare avanti…perché io lo so, e anche loro lo sento, Ranma è qui vicino da qualche parte e presto ci raggiungerà per riportarci a casa, lontano da questa antica prigione circondata da alberi e neve.
Purtroppo, nonostante questa nuova consapevolezza e questa mia rinnovata forza interiore, alcune cose non sono per niente cambiate.
Shan-pu non ha mai smesso di tormentarmi…probabilmente, il fatto di ignorare completamente ogni suo tentativo di farmi perdere il controllo, non le è andato giù e questo, invece di scoraggiarla, le ha dato motivo di provarci sempre di più, come se fosse una sfida a chi cede per prima. Non considerando affatto che con me questo trucchetto, ormai, non funziona. Forse un tempo sarei stata al suo gioco ma adesso ho altro a cui pensare!
Questo non vuol dire che dentro di me non ribollisca di rabbia, soprattutto, quando tenta di ricordarmi della “famosa” quanto assurda proposta di Shinnosuke di arrendermi a lui per tenere salva la vita di Ranma, che da quello che posso immaginare è disperso chissà dove tra queste montagne, al freddo. Sembra ci provi gusto a sottolineare questo dettaglio, per me non tanto piacevole…dice di amarlo e voler stare con lui ad ogni costo ma non mi sembra che il suo comportamento sia coerente con ciò che afferma. Lo stesso vale per Shinnosuke…anche lui dice di amarmi…eppure questo non gli ha impedito di complottare con quella gatta morta e farmi passare settimane d’inferno.
Ad ogni modo, anche se non capirò mai i meccanismi delle loro follie, non cederò mai a questi subdoli ricatti e ogni volta che l’amazzone entra nell’argomento la mia reazione è sempre la stessa, ossia mi allontano al più presto da lei dopo aver pronunciato un “no” secco e deciso.
Proprio come in questo momento…
 
- Allora maschiaccio violento…hai cambiato idea sulla proposta del ragazzo smemorato??- piegandosi verso di me con le mani sui fianchi, Shan-pu attende impaziente una mia risposta a pochi centimetri dal mio viso
 
- NO!- faccio per alzarmi e allontanarmi come al solito ma la sua mano sulla spalla mi blocca ed io sono costretta a rimanere li, tra lei e il tavolino sul quale è poggiata la tazza di tè che stavo sorseggiando
 
- non così in fretta…oggi non ti lascerò scappare!- ghigna sicura di sé
 
- fa pure! Ma non cambierò idea comunque!!- con molta calma, consapevole di non potermene andare, torno a gustare la mia calda bevanda e ad ignorarla come prima che iniziasse a parlare
 
Anche se volontariamente non la sto guardando, posso immaginare la sua faccia, quasi blu, accigliata per la mia reazione. Ormai ho imparato a conoscerla bene, soprattutto, in queste ultime due settimane di continui battibecchi a senso unico, visto che io lascio perdere quasi subito ancor prima di iniziare.
Quando sento la sua mano ancorarsi alla mia spalla, prima di lasciarla completamente, capisco che le sue intenzioni sono diverse dalle mie e infatti pochi istanti dopo…
 
- povero il mio Ranma…chissà come sarà affamato…e infreddolito…sono sicura che il suo unico pensiero adesso è poter mettere le mani su una bella scodella di Ramen fumante! Ovviamente solo quello che solo io so cucinagli…- prova a dirmi fintamente preoccupata
 
Ma da me ottiene solo silenzio…
 
- certo che sei proprio un egoista, Ak…ragazza violenta!- si corregge subito, cercando di rincarare la dose
 
Al suo ultimo commento le mie labbra accennano un piccolo sorriso. Forse lei lo ha notato o forse no ma, nonostante abbia parlato a sproposito visto che qui l’unica egoista è lei dal momento che ci troviamo in questa situazione per un suo capriccio, io mi sento molto soddisfatta. Sì, perché il suo giochino si sta ritorcendo contro di lei…sta perdendo la pazienza e non importa girarsi a guardarla per poterlo capire. Mi è bastato notare quell’incertezza, piccola ma significativa, nel suo rivolgersi a me.
Do un ultimo sorso di tè, prima di alzarmi e rivolgermi a lei…
 
- se non ti dispiace adesso vorrei riposare un po’…o devi dirmi altro??- so che vorrebbe continuare questo tira e molla verbale ma la mia aria serena la disturba, forse troppo per poter andare avanti
 
Così, alla fine, è lei a fare il mio gioco…
Sbuffando, con un cenno della mano mi da il permesso di allontanarmi e io ne approfitto subito per raggiungere la mia stanza. Una volta dentro, chiudo la porta e mi sdraio sul letto accoccolandomi su me stessa.
Nonostante la piccola vittoria appena ottenuta, dall’ennesimo scontro con Shan-pu, i pensieri su ciò che ha detto non tardano ad arrivare. Anche se non l’ho dato a vedere, le sue parole mi hanno lacerato il cuore come lame taglienti.
Solo su una cosa ha pienamente ragione…”chissà come sarà affamato…e come sarà infreddolito!” Scuoto la testa per scacciare l’immagine di lui in preda alla fame e al freddo pensando, invece, che per il resto la gatta morta si sbaglia di grosso. Sono sicura che il suo unico pensiero è rivolto a noi tre…e di trovarci il prima possibile!
Con la sua immagine nella mente e nel cuore, riesco pian piano ad addormentarmi, stringendo con una mano il medaglione con la sua foto mentre l’altra è poggiata sul pancione.
 
*****
 
Seduto su di un tronco, sbuffo, passandomi una mano tra i capelli. È buio e ci siamo accampati per la notte...l'ennesima volta, purtroppo...
È stata una dura giornata, per non parlare che stavo quasi per lanciare da quel dannato precipizio questo insulso bamboccio che ora se ne sta seduto a non far un bel niente, a parte continuare a guardarmi truce con un aria a dir poco turbata...giuro che se non la smette, io, lo ammazzo sul serio. Quanto è antipatico!
Mi guardo attorno notando i miei compagni a dir poco stanchi.
L'unico ad essere nel pieno delle sue forze, in tutto ciò, sembra essere quel vecchiaccio maniaco.
A proposito...ma dov'è finito???
Mi volto da un lato e poi dall'altro ma non lo vedo...
Mi chiedo dove si sia andato a cacciare. All'improvviso, un rumore dietro alcuni cespugli attira la nostra attenzione.
Basta un solo sguardo per capirci al volo, ed ecco che siamo tutti in posizione, pronti ad attaccare.
Rimaniamo per qualche secondo fermi ad attendere e poi...
 
- pesca grossa ragazzi, pesca grossaaaa!!!- Happosai con una sacca dietro le spalle, saltella felice e contento facendoci spalancare così tanto gli occhi da lasciarci anche a bocca aperta...
 
Mi chiedo dove abbia trovato...ma certo! Che stupido che sono…Ukyo e Kodachi!!!
Macché gli va di scherzare?!
 
- sei sempre il solito maniaco pervertito! Possibile che anche in questa circostanza la tua mente pensi solo e soltanto ad una cosa?!- sbraito come un folle, ma lui se ne frega altamente...
 
Ryoga chinando il capo, viene avvolto da un aura rosso fuoco il che mi fa decisamente preoccupare...
 
- come hai osato…- sussurra stringendo forte i pugni lungo i fianchi
 
- Ry...Ryoga non...non è il caso di...- provo a dissuaderlo agitando freneticamente le mani di fronte a lui, ma ormai sembra non essere più cosciente…e un certo timore mi assale…
 
- Ryoga! - lo richiamo un’altra volta strattonandolo, ancora pervaso da quella brutta sensazione.
 
Dalla postura che ha assunto, non vorrà mica usare...lo Shishi Hōkōdan?! 
Se lo facesse, verremmo travolti tutti! No! Non posso permettere che usi questa tecnica!
E mentre mi avvicino a lui...
 
- come ti sei permesso lurido vecchio maniaco pervertito!- Ukyo prende in piena faccia Happosai con un colpo micidiale di spatola…
 
- te ne pentirai amaramente, vecchio maniaco!- Kodachi ne approfitta per legarlo col suo nastro facendolo penzolare come una salsiccia da un ramo di un albero...
 
Rimango a guardare la scena sbalordito ed anche Ryoga, che poi, come risvegliato da un incubo e ritornato in sé, si dirige verso quel povero vecchio prendendolo a pugni come fosse un sacco da box.
Inevitabilmente scoppiano tutti a ridere, me compreso. Osservando questa scena così divertente non posso che pensare nostalgicamente a quanto mi manca la mia casa e tutte le sue baraonde giornaliere...
 
- adesso basta! Credo che abbia capito la lezione…- avvicinandomi ad Happosai, lo slego per poi osservare il suo volto pieno di bernoccoli...
 
- mi avete fatto male! Tanto male!- piagnucolando, si massaggia le parti colpite mentre gli altri non se ne curano minimamente...
 
- faresti meglio a startene tranquillo per un po’!- gli consiglio emettendo un ghigno divertito...
 
- Ranma...- mi chiama in un sussurro
 
- che vuoi?- ed ecco che mi coglie in pieno con un secchio d'acqua ghiacciata 
 
- ma che accidenti fai?!- gli urlo guardandolo con sguardo omicida...
 
- almeno per stanotte posso dormire insieme a te? Sono sicuro che ci scalderemo abbastanza dormendo vicini, vicini…- con due enormi occhi languidi mi guarda...mentre io....io...chinando il capo, digrignando i denti e stringendo forte i pugni....
 
- non provarci mai più! - gli urlo mentre con un pugno netto, lo spedisco sulla luna...
 
Il mio respiro è affannato, che diamine gli è saltato in mente?! E mentre cerco di scacciare la rabbia, Ryoga mi versa l'acqua calda addosso...
 
- quello lì, ci causerà troppi problemi…- dice scuotendo la testa leggermente...
 
- questa volta è riuscito ad ingannarmi, ma la prossima volta se ci riprova, giuro che lo faccio a fettine! - rispondo a Ryoga per poi ringraziarlo con un cenno del capo...
 
Finalmente chiudendoci ognuno nelle proprie tende, il nostro unico pensiero è dormire per affrontare il domani.
Del vecchio possiamo stare tranquilli, legato dentro un sacco a pelo con il nastro di Kodachi e le catene di Mousse, penso che non causerà più grossi problemi.
Ed ecco che emettendo un sospiro, chiudo gli occhi, dando la buonanotte alla mia Akane e ai nostri bambini...
 
L'indomani, dopo aver smontato tutto e fatto colazione, riprendiamo il cammino...
All'improvviso sentiamo un colpo che fa sussultare tutti. È un....fucile?!
 
- ragazzi state attenti! C'è qualcuno armato!- urlo ai mie amici cominciando a guardare da ogni lato, a destra, a sinistra, di fronte e dietro per capire dove sia nascosto questo individuo...
 
Poco dopo ecco che sbuca fuori.  Un uomo, vestito con un grande cappotto che credo sia fatto di una qualche pelliccia di chissà quale animale, lunga barba e grandi stivali, tiene stretto nelle mani un enorme fucile...
 
- che diavolo ci fate qui nel bosco?! - chiede guardandomi imbronciato
 
- noi?? E lei invece?! Che se ne va in giro con quel fucile! Ha una vaga idea che poteva colpire uno di noi?- gli dico avvicinandomi, assumendo un area di sfida...
 
- bada a come parli ragazzino!- mi dice facendo un passo avanti...
 
- hey! hey! Non ce bisogno di alterarsi...- Ryoga mi affianca seguito anche da Mousse...
 
- deve scusare questi ragazzi, sono miei allievi, devo ancora insegnargli le buone maniere…- Happosai messo di fronte a noi, prova a dissuaderlo! 
 
- vede…siamo alla ricerca di alcune persone…che si sono per così dire “perse” nella foresta- dice al cacciatore con molta tranquillità mentre fuma la sua pipa
 
- capisco...se posso darvi un consiglio, vi consiglierei di andare al vecchio tempio! Si trova ad un giorno di cammino, su quella cima lassù, con questa neve e questo freddo, di sicuro si saranno rifugiati lì, sempre se non sono...
 
- non deve neanche pensare una cosa simile! - sbotto di colpo...
 
- grazie per l'informazione, prenderemo senz'altro in considerazione il suo consiglio...- Happosai mantenendo il sangue freddo, si inchina di fronte all'uomo in segno di ringraziamento...
 
- bene, vi auguro buona fortuna e...lei, insegni le buone maniere ai suoi allievi!- il cacciatore dicendo queste ultime parole, si allontana fino a quando scompare dalla nostra visuale...
 
- sei un imbecille Ranma! - Happosai mi sgrida davanti a tutti...
 
- ma l'hai visto? Solo perché aveva un arma in mano si sentiva il padrone del mondo!- dico arrabbiato...
 
- non hai afferrato cosa ha detto? O il freddo ti ha congelato il cervello?!- dice guardandomi serio...mentre io continuo a guardarlo sbattendo le palpebre diecimila volte al minuto...
 
- ha parlato di un tempio idiota! Probabilmente Akane si trova lì!- ed ecco che mi da un colpo della sua pipa in piena testa mentre io trasalisco di colpo, riflettendo attentamente alle sue parole...
 
- hai ragione!! Di sicuro Akane si trova lì! Forza che aspettiamo, non abbiamo un minuto da perdere! Ragazzi vi chiedo un ultimo sforzo- di fronte a tutti quanti li sto quasi implorando...
 
- non credo si trovino lì, meglio cercare altrove- la voce di Shinnosuke mi porta a puntare lo sguardo su di lui...
 
- non ti ha interpellato nessuno!- dico a denti stretti...
 
- andiamo...non vorrete mica ascoltare le parole di un vecchio cacciatore senza cervello?! Può anche darsi che abbia voluto prenderci in giro, visto anche come lo hai trattato, e di questo tempio non esista neanche l'ombra...
 
- ti sbagli! C'è davvero un vecchio tempio shintoista in queste montagne, in effetti ci sono già stato tempo fa ma ormai è abbandonato da tantissimi anni. Credo proprio che sia la nostra unica chance...
 
- bene oltre al cacciatore senza cervello, si ci mette anche il vecchio maniaco…- dice con fare strafottente...
 
- Tu! Fa come vuoi, io andrò a quel tempio che ti piaccia o no! Ritroverò mia moglie e metterò le cose a posto una volta per tutte!- alzando la voce lo guardo truce...
 
- noi siamo con te Ranma! - ed ecco che i miei compagni mi affiancano, lasciando quel bamboccio a bocca aperta...
 
- è deciso! Andiamo al tempio! - Happosai con tono autoritario fa cenno con la mano di riprendere il cammino...
 
- è uno sbaglio! Non sapete quale errore state commettendo!- Shinnosuke alzando la voce si para davanti a noi...
 
Non capisco…ma che problemi ha???
 
- non immischiarti! E vattene! - ed ecco che lo spintono via con violenza...
 
- Kodachi, almeno tu mi credi vero?- in ginocchio e con aria supplichevole sembra voler abbindolare la ragazza che nel frattempo sembra essere indecisa sul da farsi...
 
- Kodachi! Non puoi dare ascolto a lui! Non vedi che sta mentendo?- Ukyo prova a farla ragionare anche se non sembra un impresa semplice...
 
Sta mentendo....sta mentendo... a queste parole di Ukyo ho avvertito una fitta al cuore...e se...
No, lui non ha niente a che fare con quelle due...probabilmente è solo il suo cervello smemorato a parlare...
 
- Kodachi! Sei libera di fare ciò che vuoi, ma ricordati che se sceglierai lui, non metterai più piede in casa nostra!- Tatewaki con tono serio e deciso parla alla sorella...
 
- io...io non so che fare- dice chinando il capo...
 
- darò in beneficienza tutti i tuoi averi!- 
 
- che cosa??? Scordatelo! Non potrei mai rinunciare alle mie cose- dice urlando per poi chinarsi davanti il bamboccio...
 
- vieni con noi, lascia perdere tutti, fallo per me- gli sussurra con gli occhi colmi di lacrime...
 
Shinnosuke sembra arrendersi di fronte a quelle lacrime, così, senza dire una parola, si alza e guardandomi negli occhi...
 
- va bene, verrò con voi...in fondo anch’io voglio ritrovare Akane ma sono ancora convinto che sia una perdita di tempo avventurarsi lassù!- 
 
Le sue parole sono ferme e decise mentre lo sguardo è così tirato da farmi pensare…è davvero convinto di ciò che dice?? O vuole solo confonderci?!
Riprendendo il cammino, mille dubbi assalgono la mia mente, ma al momento l’unica cosa che mi importa è solo ritrovare Akane.
Akane sto arrivando resisti! Presto sarò da te! Akane....Akane! Solo un altro giorno, ti prego resisti solo un altro giorno!
 


 
Cari lettori, finalmente siamo ritornate!!! 🤗
Anche se vi avevamo avvisato, chiediamo lo stesso umilmente perdono per questa lunga assenza! Purtroppo, oltre ai soliti e numerosi impegni di questo periodo per una, si sono aggiunti dei gravi problemi personali per l’altra.
Adesso però siamo di nuovo in pista…non abbiamo abbandonato la storia, anzi, manca davvero poco alla sua conclusione!!
Questo capitolo non è molto lungo e ci scusiamo sia per la scrittura così così, sia se può risultare meno ricco rispetto ai precedenti ma, considerando che lo abbiamo fatto al volo per non farvi attendere oltre, è il massimo che possiamo fare! Gomen 😔
Sperando che sia comunque di vostro gradimento, salutiamo e ringraziamo chi ancora ci segue o chi soltanto si sofferma a leggere la nostra storia.
Un bacione 😘 da Tilly e Nica

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Capitolo 13
*** La resa dei conti ***


Maledetto di un cacciatore!
Mi chiedo se non avrà voluto prendersi gioco di noi…
Dannazione! Ma dove diavolo siamo finiti?
Se prima mi sentivo disperso in mezzo ai boschi, ora, mi sento disperso in mezzo al nulla...
Neve e solo neve, è l'unica cosa che ci circonda, a parte qualche albero solitario e spoglio.
Impreco nervosamente passandomi una mano tra i capelli e mentre affondo i piedi in questa dannata neve, urto qualcosa di così duro che mi porta a saltellare freneticamente dal dolore che in questo momento sto provando al mio povero piede destro...
 
- accidenti! che diavolo c'è qui sotto?!- sbotto di colpo arrabbiato e dolorante mentre tutti gli altri ridono divertiti...
 
- maledizione! Che diavolo avete da ridere eh?- domando accigliato
 
- ma ti sei visto? Sei proprio un pappamolle- risponde Ryoga, manco fosse l'uomo più forte al mondo...
 
- faresti meglio a stare zitto P-Chan se non vuoi che ti trasformi in un prosciutto in miniatura- gli dico con gli occhi ridotti a due fessure per poi cominciare a scavare nella neve col tentativo di capire che diamine ho colpito...per quanto mi sforzi, stuzzicarlo mi diverte un sacco, a parte ovviamente riuscirmi piuttosto bene...
 
- ah si?! Bene! Allora io, ancora ad oggi, non mi spiego come Akane abbia potuto scegliere una femminuccia come te per mettere su famiglia!- ed ecco che mi fa una linguaccia
 
- giuro che questa me la paghi P-Chan!- termino la frase calcando maggiormente e con tono sarcastico il suo soprannome mentre riesco a far uscire l'oggetto incriminato.
Sembra...sembra essere una roccia, no, forse è...ma che cavolo è?? Non ho mai visto una roccia gialla con degli intarsi così perfetti...
 
- avanti! Fatti sotto...Ranko!- dice quel nome con un tono cosi fastidioso e irritante per poi emettere un ghigno divertito che obbligatoriamente mi porta ad alzare lo sguardo su di lui…giuro che questa, non gliela faccio passare liscia!
 
- piantatela voi due imbecilli e state fermi! Non muovete un solo muscolo!- Happosai facendoci cenno con la mano, scruta attentamente il paesaggio attorno a noi...
 
Alle parole del vecchio, ci fermiamo di colpo.
Mi auguro che non ci sia qualcun'altro nascosto chissà dove.
 
- che succede?- provo a sussurrargli...
 
- zitto! Non vedi che mi sto concentrando?!- risponde sembrando infastidito, anzi, a dirla tutta lo è per davvero...
 
- senti un po’!- gli dico sentendo il sangue bollirmi nelle vene
 
- trovata!!!- dice netto, serio, deciso...
 
- che...che...cosa?!- riesco a dire a stento e con voce tremante, avvertendo il corpo irrigidirsi all'istante, restando a bocca aperta come se avessi avvertito quasi...paura…mentre il cuore mi è schizzato in gola alla velocità della luce.
 
Alza quel suo sguardo accigliato.
Rimane fermo, immobile. I suoi occhi d'improvviso si spostano su un punto preciso del monte...
 
- non puoi più sfuggirmi...- sussurra a denti stretti...
 
- ci siamo!- Ryoga e Kuno in coro e con un cenno del capo si mettono in posizione d'attacco...
 
- dobbiamo coglierle di sorpresa!- interviene Mousse
 
- troppo tardi! Cologne avrà già avvertito la nostra presenza- risponde Happosai decisamente serio
 
- allora che facciamo?- chiede Ukyo preoccupata
 
- ti stai sbagliando vecchio! Di sicuro avrai avvertito la presenza di qualche altra persona- ci voltiamo istintivamente tutti verso Shinnosuke
 
- sai ragazzo...tu…non mi sei mai piaciuto! E adesso ho capito il motivo...sei troppo ottuso e questo, fa si che gli altri non ti sopportino e poi...come osi mettere in dubbio la mia parola? Non sai con chi hai a che fare- a queste parole, il vecchio ci lascia tutti a bocca aperta...
 
- Happosai non abbiamo un minuto da perdere! Me ne frego se già sanno che siamo qui! Devo subito andare da Akane! - dico ad alta voce più nervoso che mai
 
- sarà un duro scontro, preparatevi al peggio!- dice osservando ognuno di noi dritto negli occhi...
 
- siamo pronti! - rispondiamo in coro
 
- bene...allora, andiamo!- e con un cenno della mano, cominciamo una corsa verso il nostro solo e unico obbiettivo.
 
Mentre corro il mio unico pensiero è quello di vedere Akane sana e salva.
Il sangue bolle nelle vene, l'adrenalina cresce ogni secondo di più, la mia forza sembra crescere a dismisura…darei tutto, anche la mia vita pur di portare in salvo mia moglie.
 
*****
 
Sono stanca…stanca di questa situazione assurda! E anche letteralmente stufa di vivere le mie giornate tra queste quattro mura muffite!!
Sdraiata sul letto, con lo sguardo fisso sull’ anonimo soffitto della mia stanza, non faccio altro che ripetere questo mantra ormai da un bel po’. Non che ci sia nient’altro di meglio da fare, sia chiaro…e piuttosto che sorbirmi un’altra volta la solita cantilena di Shan-pu preferisco starmene sola con i miei pensieri. E poi, di uscire fuori neanche se ne parla…le mie condizioni si fanno di giorno in giorno sempre più, come dire, difficili! Guardandomi adesso, Ranma avrebbe pienamente ragione a chiamarmi “vita larga”!! E non solo…
Sorrido…ricordando il baka e i suoi, per così dire, “apprezzamenti” quotidiani e le mie conseguenti reazioni, quando ancora facevamo fatica ad ammettere i nostri reali sentimenti.
Ma appena il suo viso si fa strada nella mia mente quel sorrido, spegnendosi come il lume di una candela dopo una folata di vento, muore sulle mie labbra adesso tremanti, lasciandomi in preda all’ansia e alla preoccupazione. Se da un lato sono sicura che Ranma arriverà presto a salvarci, dall’altro sono terribilmente preoccupata…preoccupata per lui e le sue condizioni. Starà vagando da giorni, per non dire da settimane, là fuori al freddo e, conoscendolo, in preda all’agitazione…lui così orgoglioso da non sopportare il fatto di non riuscire a far niente, di non essere in grado di trovarci. Spero che, testa calda qual è, non commetta qualche sciocchezza…il dubbio mi si insinua nella mente ricordando che Shin probabilmente adesso è con loro, ignari del fatto che lui, in realtà, è uno degli artefici di tutto questo.
Scuoto la testa, provando a scacciare simili pensieri concentrandomi su un nuovo mantra, diverso dal precedente. Questa volta ripeto a me stessa che non importa quello che accadrà, lui alla fine ci riuscirà…sì, riuscirà a portarci in salvo come ha sempre fatto! Questa è la sua vera forza, salvare le persone che più ama…
 
-…si arriverà presto, ne sono sicura…- sussurro piano portando una mano sul ventre per infondere un po’ del mio coraggio anche ai bambini dentro di me
 
- si può sapere cosa stai farfugliando da sola??!!!- accompagnata dal rumore assordante della porta aperta in maniera poco elegante, la voce di Shan-pu scioglie quel poco di calma che ero riuscita a stabilire all’interno del mio cuore
 
- ti sembrano queste le maniere per entrare nelle stanze altrui??? E poi…non credo siano affari tuoi cosa dico o non dico…- oh cielo!! Forse, questa volta, ho parlato prima di attivare il cervello, mi ero ripromessa di non rispondere alle sue provocazioni e invece è bastato un attimo di distrazione che ci sono cascata in pieno…di nuovo!
 
Forse sono arrivata al limite della sopportazione…
 
- ahhhh vedo che ti è ritornata la tua vecchia parlantina…bene, bene! Allora sei sempre con noi, maschiaccio violento…-
 
Non fa in tempo a crogiolarsi del suo risultato, che la mia risposta arriva immediata e più tagliente che mai…al diavolo lei e i suoi stupidi giochetti!!!
 
- adesso mi hai letteralmente STUFATO! Ne ho abbastanza delle tue continue provocazioni…pensavo di essere io quella tenuta prigioniera e in ostaggio, ma a quanto vedo mi sbagliavo di grosso…adesso l’ho capito, qui l’unica schiava di questo posto sei TU! Sei talmente annoiata che non trovi di meglio da fare che tormentare me dalla mattina alla sera. Forse lo fai per distrarti, perché se davvero ti concentrassi di più su quello che ti succede intorno, invece che focalizzarti solo ed esclusivamente su te stessa, capiresti un sacco di cose…e non staresti qui a perdere tempo con me! Certo…capisco bene che tali rivelazioni potrebbero non piacerti, ma chissà…magari potrebbero illuminarti, arrivando addirittura a mostrarti come andare avanti e vivere una vita tua, invece di cercare di distruggere quella degli altri!- ecco…l’ho detto…tutto d’un fiato!
 
Ho ancora il fiatone per l’impetuosità, forse esagerata, delle mie parole.
Non sono per niente pentita di quello che le ho detto, mi ha talmente esasperato che alla fine proprio non ce l’ho fatta a resistere, ho davvero dovuto dirle quello che penso! E poi…quando ci vuole, ci vuole!
Mi ritrovo ancora a pugni stretti in aria e chissà come in piedi davanti al letto, quando guardandola attentamente negli occhi noto qualcosa di strano…
Innanzi tutto l’insolito silenzio, ma non è questo…c’è qualcos’altro che…aspetta, no! Non può essere…
 
- Sha…-
 
- taci!- si affretta a dire con la voce rotta, mentre abbassando il capo tenta di asciugarsi quelle lacrime che, birichine, hanno fatto capolino nei suoi grandi occhi, adesso privi di quella fierezza che sempre la contraddistinguono...
 
Mentre, ancora scioccata da quella visione, penso che forse è la prima volta che la vedo così, triste e quasi inerme, la vedo voltarsi di spalle pronta a correre via…ed, infatti, è quello che fa un attimo dopo, lasciandomi ancora immobile e sconcertata al centro della mia stanza.
Possibile che le mie parole abbiano avuto un tale effetto su di lei? Beh, da una parte speravo di smuoverla un po’ ma addirittura a questo punto, no, non l’avrei mai e poi mai immaginato.
Forse dovrei…
 
- aspetta…Shan-pu! Aspetta…-
 
Mi incammino fuori dalla stanza cercando di scorgerla per chiarire e forse esagero nell’affrettare il passo, perché non riesco ad andare avanti verso la stanza da pranzo, dove credo sia andata, che una scarica elettrica mi attraversa tutto il corpo, bloccandomi per un attimo.
Non curandomene, riprendo la marcia a passo più moderato, fino ad arrivare a destinazione…
 
- Shan-pu!- dico quasi gridando, cercando di riprendere fiato
 
- se cerchi Shan-pu…è uscita un attimo fuori! Ma dimmi…stai bene bambina?- mi ritrovo a parlare con la vecchia Obaba, che con estrema calma sta sorseggiando il suo solito tè pomeridiano.
 
- beh…ecco…io…- balbetto, ma non per il fiato ancora corto ma perché seriamente non so se dirle quello che è successo…
 
- siediti dai…mi sembri alquanto sconvolta! E non solo tu…- punta gli occhi verso l’esterno ed allora io capisco che deve aver intuito qualcosa
 
A questo punto non mi rimane che dirle della conversazione di poco fa…
Bevendo a piccoli sorsi la stessa bevanda calda, offertami dall’anziana donna, le racconto tutto compresa la mia “piccola” sfuriata contro la nipote e mentre le sto raccontando, con non poco imbarazzo, l’accaduto la vedo sgranare gli occhi, come se fosse incredula alle mie parole.
Poi, la sua fragorosa risata riempie la stanza…
 
- ahahahahaha…beh, non c’è male cara la mia ragazza! Sembra proprio che questa volta abbia vinto tu…anche se non in un combattimento, s’intende!-
 
- co…cosa??- adesso sono io quella ad occhi completamente spalancati…
 
- vedi, Akane…forse e dico, “forse”, hai punto nel più profondo la mia cara nipote! Ma non preoccuparti, è forte…si riprenderà subito, dopotutto lei è un amazzone del villaggio di Joketsuzoku! E, soprattutto, non pensare che ciò la fermi dal suo obbiettivo principale, cioè conquistare il futur…-
 
Bloccata. Non ho fatto in tempo a guardarla storta, per quel soprannome che ancora si ostina ad usare per riferirsi a mio marito, che la vedo bloccarsi completamente. Gli occhi esageratamente grandi letteralmente spalancati, fissi nel vuoto e una goccia di sudore solcarle la tempia che se non fosse per quella sua apparente serenità avrei osato dire per…panico??
Provo a scuoterla leggermente allungando una mano ma tutto ciò che ottengo è un misero sussurro…
 
-…sono già qui…-
 
Con uno scatto felino, salta sul suo vecchio bastone mentre a gran voce richiama la nipote che, sicuramente preoccupata dal tono usato, non tarda ad arrivare. Mentre io, mi ritrovo a bocca aperta, ancora ignara di cosa stia succedendo. Cosa le sarà preso così all’improvviso??!!
 
- Shan-pu presto, porta Akane nella grotta….stanno arrivando, presto saranno qui!- la voce ferma tradisce, però, un po’ di agitazione
 
- ma bisnonna…-
 
-niente ma, nipote! Fa come ti ho detto e soprattutto assicurati di chiuderla bene…noi saremo “impegnate” perciò lei deve starsene buona!- la ammonisce rimarcando quell’”impegnate” un po’ troppo per i miei gusti
 
Guardo prima l’una e poi l’altra non capendo ancora di cosa stanno parlando e quando metto bene a fuoco la situazione una vena comincia a pulsare sulla mia fronte…che stiano parlando di Ranma?? Ero talmente ansiosa del suo arrivo che adesso che è arrivato il momento non ho capito niente…ma soprattutto, perché devono rinchiudermi di nuovo in quel postaccio umido e buio?!
 
- nooo!! Aspettate…non potete!!!- cerco di allontanarmi da loro indietreggiando ma Shan-pu, ovviamente, è più veloce di me…
 
- su, forza…andiamo! E senza far storie!!- prendendomi per un braccio, e non facendo minimamente attenzione, fa per incamminarsi verso le stanze interne dove si trova l’accesso alla grotta
 
- aspetta…Ranma…Ranma sta arrivando non è vero?? Non voglio andare lì…ti prego non portarmi lì…- cerco di divincolarmi ma senza nessun risultato
 
Vane sono le mie parole, così come i tentativi di liberarmi da quella presa ferrea che non mi lascia scampo e senza rendermene conto sono già di fronte a quella maledetta porta che mi separa dal vero inferno.
Con un rapido strattone, l’amazzone mi spinge al suo interno mentre io, stanca e accasciata al suolo, non posso far altro che osservare la porta chiudersi davanti a me…e la luce scomparire per lasciare il posto all’oscurità trafitta solo da un raggio di sole, penetrato da quel foro sul soffitto da cui avevo visto la luna settimane fa.
Non so se essere più felice, perché Ranma è finalmente vicino e prossimo a salvarmi o spaventata perché, forse, rinchiusa qui dentro non mi troverà mai…noooo, devo assolutamente farmi forza, sì non posso arrendermi proprio adesso che lui è qui vicino!
Porto una mano al pancione per infondere coraggio anche ad Hasuna e Ryuu ma all’improvviso un’altra scossa, questa volta più potente, attraversa tutto il mio corpo come se mi volesse tagliare in due.
 
- cosa..- sussurro in preda al panico
 
Mi sdraio meglio, appoggiando la schiena su una roccia non lontana dall’ingresso ma invece di calmarmi mi ritrovo ad ansimare. Che sia…no vi prego, bambini non è ancora il momento e, soprattutto, il posto giusto! Ma ecco che arriva il dolore…quello vero e lancinante…niente di simile al solito dolce dolore dei calcetti dei gemelli!
Ed eccola che arriva…
 
-ahhhhhhhhh…-
 
L’urlo disumano fa eco in tutta la grotta. Adesso sono davvero spaventata…in fondo al mio cuore, tra tutte le cose successe, speravo almeno questa non accadesse qui!
 
La prima contrazione…
 
*****
 
Ancora con il fiatone alziamo tutti quanti gli occhi di fronte a noi per osservare questo grande tempio abbandonato forse da secoli.
Rimango a guardare l'intero scenario sbalordito per poi concentrarmi il più possibile, provando ad individuare la presenza di Akane.
 
- vi stavo aspettando!- quella voce la riconoscerei fra mille. Ed ecco che saltellando col suo bastone si para di fronte a noi...
 
- non ti facevo in grado di fare una cosa simile, sai Cologne?- Happosai la guarda fissa negli occhi decisamente irritato...
 
- maledetta vecchiaccia! Dov'è Akane??- sputo velenoso a denti stretti e serrando forte i pugni...
 
- ciao futuro marito- sembra che le mie parole l'abbiano sentite tutti tranne che lei
 
- non devi chiamarmi così!- gli dico ringhiando come una belva...
 
- oh...io invece penso che questo nome ti si addica molto e presto mi darai ragione- dice emettendo una risata isterica...
 
- che cosa?! Ma che diavolo stai dicendo? Sai che sono sposato con Akane!- gli dico sentendo una vena pulsare violenta sulla fronte...
 
- si...ma non per molto!- mi guarda fissa negli occhi convinta di ciò che sta dicendo
 
- tu sei fuori di testa! E adesso devi dirmi dov'è Akane!- urlo con tutto il fiato che possiedo...
 
- non avete alcuna speranza di battermi!- Obaba risponde con aria di sfida
 
- loro forse no, ma io...si!- ed ecco che Happosai parte all'attacco
 
I due si scontrano violentemente. Entrambi sono due maestri indiscussi di arti marziali, non so davvero chi dei due avrà la meglio.
E mentre cerco di passare oltre loro due ed entrare nel tempio, mi si para davanti la ragazza che un tempo reputavo almeno mia amica...
 
- non così in fretta Lanma!- con le mani sui fianchi mi osserva con quel suo sorrisetto irritante...
 
- non potrò mai perdonarti per quello che hai fatto ad Akane! - gli sussurro guardandola minaccioso...
 
- oh..Lanma, Lanma...non dire così, ascolta prima la mia proposta- dice avvicinandosi fin troppo per i miei gusti...
 
- fermiamoci un momento!- Obaba ferma il combattimento lasciando tutti alquanto straniti e sorpresi...
 
- cos'è?! Sei già stanca? Vecchia Cologne?-
 
Happosai la stuzzica mentre lei lo guarda di sbieco per poi affiancare sua nipote...
 
- futuro marito! Mia nipote ha una proposta da farti e solo un pazzo potrebbe rifiutare-
 
- che volete! Che volete da me!- urlo ad entrambe...
 
- se vorrai rivedere Akane sana e salva, vederla trascorrere la sua vita insieme a quella dei vostri figli senza problemi, dovrai scendere ad un compromesso...- Shan-pu sembra parlare seriamente...
 
- sono stanco di questi giochetti! Dimmi cosa vuoi che faccia! L'importante è che lasciate libera Akane!-
 
- Infatti, è proprio quello che vogliamo, devi lasciare Akane, rinunciare a lei e ai vostri figli per sposare me! Solo così Akane potrà salvarsi. Se non accetti…non la rivedrai mai più!- seria e decisa Shan-pu termina la sua proposta lasciandomi sconcertato e disgustato da tanto egoismo...
 
- tuuuu...sei solo una pazza senza un briciolo di cervello- le sussurro sorridendo
 
- co...cosa?- mi domanda spalancando gli occhi...
 
- pensi sul serio che io possa rinunciare ad Akane e ai miei figli, solo per un tuo stupido ricatto? E per cosa poi? Per sposare una come te? Che segue soltanto le assurde leggi che vengono imposte da un altrettanto assurdo villaggio? Dimmi Shan-pu, vorrei sapere realmente perché mi ami, cosa ti piace di me e perché vuoi sposarmi...- con le braccia incrociate al petto e alzando un sopracciglio aspetto una sua risposta che a quanto vedo non è per niente immediata.
Anzi, di fronte alle mie parole, si trova a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua.
 
- vedi? Tu, non mi ami! È solo una tua convinzione, una stupida regola che ti sei fissata in quel dannato cervello che ti ritrovi- rispondo serio e minaccioso
 
- non è vero! Io ti amo Lanma, ti ho sempre amato!- mi urla contro arrabbiata, scacciando via le lacrime con la mano...
 
- e allora se è così, dovresti volere solo il meglio per me-
 
- infatti! Io, sono il meglio per te!- 
 
- No! Akane...è il meglio per me! Lo è sempre stata e continuerà ad esserlo! Per...sempre!- sicuro di me e di quello che voglio, finisco la frase guardandola così fissa negli occhi che la porto a distogliere lo sguardo.
 
- quindi...se ho ben capito non hai nessuna intenzione di accettare la proposta di mia nipote??-
 
- mai!- rispondo spostando lo sguardo su Obaba mentre alle sue spalle vedo entrare nel tempio Ukyo e Kodachi...
 
Perfetto! Troveranno Akane, ciò significa che da adesso dovrò mettere fine a tutto questo.
 
- pensaci bene futuro marito- Obaba prova ancora una volta a dissuadermi...
 
- sai che c'è vecchia? Che adesso...mi sono davvero stancato, ne ho piene le scatole dei vostri assurdi giochetti e ricatti.- dico per poi chinare il capo...
 
- adesso...rivoglio mia moglie!- ed ecco che urlando quest'ultima frase, mi lancio contro la causa dei miei problemi seguito da Happosai che, come una furia, si scaglia di fronte ad Obaba riprendendo il loro combattimento.
 
*****
 
- pres..o…rag..ze...dob…mo salvare la dolce Akane!-
 
Ma cosa…succede? Sono stremata e i suoni intorno a me sembrano ovattati…ma quella voce che ho sentito sembra proprio essere quella di…Kunooo?!
Spalanco gli occhi e cercando di riprendere fiato provo a dire qualcosa per farmi sentire al di là della porta. Ma sono troppo debole ormai, non ho neanche la forza di chiamare aiuto.
Poi la sento di nuovo…
 
- Io, Tatewaki Aristocrat Kuno, detto il tuono blu del liceo Furinkan…salverò la dolce Akane Tendo!!!- alla smorfia di dolore si contrappone un accennato sorriso…
 
Sì è proprio lui…quell’imbecille di Kuno!
 
- smettila di fare l’idiota e trova un modo per aprire questa dannata porta! Akane deve essere sicuramente qui dentro, dal momento che nel resto del tempio non c’è traccia di lei!- Ukyo lo rimbecca seriamente preoccupata
 
Aspetta…anche Ukyo è qui?? Con una lacrima pronta a solcare il mio viso, allungo una mano in direzione della porta ma le parole mi muoiono in gola.
Perché…perché non riesco a comunicare con loro?! Anche se hanno capito che sono qui dentro, non sono tranquilla! Voglio uscire da qui…non voglio partorire in questo posto e soprattutto…da sola!
 
- ci penso io! Userò la mia spada per tagliare in due il legno…Ahhhhhh…-
 
Silenzio. Cos...cosa?! Ancora silenzio.
E la porta è ancora lì, imponente di fronte a me.
 
- non così in fretta fratello!-
 
Kodachi??? Stento a credere a quello che sento, visto che non posso realmente vedere chi si trova dietro quella dannata porta. Ukyo me l’aspettavo, ultimamente siamo diventate molto amiche soprattutto da quando lei e Ryoga…Kuno, invece, è davvero una sorpresa ma Kodachi…proprio su di lei non ci avrei mai scommesso!
 
- si può sapere cosa ti prende…stupida di una sorella?? Togli immediatamente quel tuo ridicolo nastro dal mio Bokken!! Altrimenti dovrai vedertela con il sottoscritto!-
 
- non se parla nemmeno, fratello caro! Sarò io a portare in salvo Akane Tendo e a ricevere i ringraziamenti del mio adorato amico Ranma!-
 
Ecco appunto!! Ti pareva che non ci fosse qualcosa dietro…aspetta, ma…ho capito bene?! Kodachi sta parlando di ringraziamenti e di…amicooo??? Mi devo essere persa tante cose mentre ero prigioniera quassù e spero tanto che Ranma, una volta finito tutto questo, mi racconterà per filo e per segno cosa diamine è successo durante i giorni passati alla mia ricerca.
 
- la volete piantare voi due?! Vi sembra il momento di litigare?? In una situazione come questa poi…- Ukyo tenta ancora di farli rinsavire e spero per me che ci riesca, perché non ce la faccio più…
 
Stringo i pugni di fianco a me, mi concentro al massimo canalizzando tutte le energie rimaste in un unico punto e provo a farmi sentire, questa volta riuscendoci…
 
- ra…ragazzi, aiu…AIUTATEMI!!!- ce l’ho fatta, sono riuscita a dire qualcosa, speriamo solo mi abbiano sentito…
 
Sciolgo i pugni e mi abbandono completamente, tornando ad ansimare per lo sforzo e perché so che tra non molto sarò investita da una nuova contrazione. Maledizione!! Fate presto!!
 
- Akane!! Akane!! Come stai?? Siamo qui, tranquilla…resisti!-
 
- mia dolce Akane Tendo, il tuono blu del Furinkan è qui per salvarti…-
 
- Ah aha ah aha ah aha…-
 
Le loro voci si mischiano…le sento di nuovo ovattate, come se fossero lontane. No, noooo, devo assolutamente resistere. Poi, sento dei forti rumori ma, come le voci, sono attutiti nella mia testa. Forse stanno provando ad aprire il portone…
Sento la voce di Kuno gridare qualcosa per poi sentire il tonfo sordo della sua spada che a quanto pare non può nulla contro questo secolare portone. E poi, subito a ruota, lei! Con quella sua tipica risata, mi sembra quasi di vederla saltellare leggiadra di qua e di là sventolando il suo nastro, che probabilmente ha arpionato la maniglia della porta senza, però, alcun risultato. Contemporaneamente dei colpi più forti e pesanti…sicuramente è Ukyo con la sua micidiale spatola gigante!
Ma niente…siamo ancora divisi da questo muro di legno antico.
Se solo Ranma fosse qui…
Sicuramente sarà impegnato con le due pazze, anzi sono fortunata ad avere almeno loro tre a farmi compagnia, anche se attraverso una porta. E a giudicare dal continuo rumore dei colpi, ce la stanno davvero mettendo tutta.
Ad un tratto il frastuono cessa. L’unico rumore che sento è il mio respiro affannoso e il battito del mio cuore accelerato…che si siano arresi?? No, non è da loro e poi…
 
- AHHHHH…- il mio grido squarcia il silenzio appena creatosi…
 
Un’altra contrazione! Sto ancora mugolando, aggrappandomi con una mano al pancione, quando sento di nuovo le loro voci prima rivolte a me e poi parlottare tra loro.
 
- Akane!! Che succede…tutto bene??- Ukyo è preoccupata, non la vedo, ma dal tono sembra aver capito cosa sta accadendo…
 
- Cosa succede?? Cosa Facciamo?? Io…il tuono…blu..Furinkaaann…- dal farfuglio sconnesso sembra che Kuno sia sotto shock
 
- diamine fratello…riprenditi!- Kodachi è l’unica apparentemente tranquilla
 
- ma non capiteee??? Akane…lei sicuramente sta avendo le doglie!!! E se non ci sbrighiamo, rischia di partorire lì dentro, da sola!- la cuoca di Okonomiyaki urla contro i compagni rimarcando se possibile le ultime parole
 
- co…co…cosa???- balbettano all’unisono i fratelli Kuno
 
- Presto tu! Corri a chiamare Ranma e Ryoga…loro sicuramente riusciranno a buttare giù questo dannato portone! Mentre tu Kodachi, rimarrai qui con me…dobbiamo tranquillizzare Akane, hai capito??- sembra che, nonostante tutto, la mia amica abbia la situazione sotto controllo e sicura di sé impartisce gli ordini a quei due ebeti che si ritrova come compagni
 
Io, invece, sempre più stanca e dolorante, non posso fare altro che sentire i loro scambi di battute con rammarico.
E mentre, ancora aggrappata al ventre, cerco di fare respiri lunghi e profondi, sento la voce di Kuno urlare in lontananza <> ma, questa volta, non perché il suono è ovattato nelle mie orecchie, bensì perché il ragazzo si sta allontanando velocemente a chiedere aiuto.
 
*****
 
Mentre Happosai è impegnato con la vecchia Obaba, io mi ritrovo a lottare contro l'amazzone più giovane.
Mi dispiace per lei, ma non posso, non riesco a perdonarla per tutto il male che ha fatto a me e alla mia famiglia.
Prova a schivare i miei colpi…so che è forte e agile, ma non potrà mai competere con me. In fondo, in una forma o nell’altra, l’ho sempre battuta…anche se, devo dire, a mie spese, perché se siamo arrivati a questo punto è proprio per la mia netta superiorità, combinata alle ridicole regole del suo villaggio!
Mentre lottiamo mi guarda con rabbia, rammarico, ma a me non importa.
E, alla fine, con un colpo basso, ecco che la colpisco facendola cadere al suolo.
Anche se la caduta è stata attutita dalla neve, osservo il suo volto dolorante. Forse l'ho colpita troppo forte, ma questo, è il prezzo da pagare per chi si mette contro di me.
 
- non startene lì impalato! Fa qualcosa, stupido!- d'improvviso Shan-pu guarda alle mie spalle e voltandomi lentamente mi ritrovo ad osservare lui...
 
No! Non posso, non voglio crederci!
Co…cosa diavolo significa??
Mi ritrovo ad osservare colui che finora è stato sempre contrario a qualsiasi nostra decisione e non contento ha recitato la parte dell'amico, fingendosi addirittura dispiaciuto per Akane ma, ora che li guardo scrutarsi, capisco che era solo per uno scopo...
Quello, di farci perdere tempo.
Il mio istinto non si sbagliava, non si è mai sbagliato. Lui era complice di tutto questo!
Serrando forte la mascella, chinando il capo e stringendo forte i pugni, con una velocità a me sconosciuta, Shinnosuke si ritrova il mio pugno conficcato nello stomaco.
 
- questo, per esserti preso gioco di me!- gli sussurro a denti stretti mentre lo vedo accasciarsi per terra...
 
- hey tu! Non provare a scappare!- Ryoga con un salto raggiunge Shan-pu, seguito anche da Mousse...
 
Combattono contro di lei e mentre provo ad accedere al tempio, qualcosa o meglio qualcuno, mi colpisce alle spalle...
 
- dove credi di andare?! Non sarai tu a riportare Akane a casa!- Shinnosuke mi guarda così male che forse ancora non ha ben capito con chi ha a che fare
 
- hai già fatto abbastanza! Togliti di mezzo!-
 
- No! Non lascerò Akane nelle tue mani, lei è mia!- mi urla impazzito facendomi trasalire di colpo 
 
- Cosa? Ma che vai blaterando! Akane non è tua! Akane...è mia moglie! Solo mia e non la lascerò a nessun altro!- ed ecco che sferro contro di lui la mia micidiale tecnica delle castagne...
 
Lo colpisco con così tanta foga e velocità ma lui con quel suo scopettone che si ritrova, para tutti i miei colpi.
Con un salto all'indietro mi allontano da lui, rimaniamo fermi per qualche secondo intenti ad aspettare che uno dei due si faccia avanti.
Nonostante il freddo pungente, gocce di sudore mi scendono dalla fronte e vedo lui respirare affannato. Anche se ha parato i miei colpi, non credo che possa resistere a lungo, ma io non ho tempo da perdere, devo al più presto portare Akane lontano da qui.
Mi volto verso Ryoga e Mousse che nel frattempo sono riusciti a bloccare Shan-pu. Ryoga la tiene stretta e Mousse con le lacrime agli occhi le getta un secchio d'acqua gelata addosso.
Almeno lei, è fuori gioco.
Mi dispiace vederla legata a quell’albero, ma non c'era altro modo.
Kuno...mi chiedo dove sia finito...forse è entrato con Kodachi e Ukyo...
Happosai continua a lottare contro quella vecchia, sembra essere uno scontro violento e non ho proprio idea di chi vincerà...mi auguro solo che...
 
- ecco, questo è per te!- Obaba lancia qualcosa ad Happosai...
 
Ma che...
 
- oh si! Sono mie, tutte mie!- con un paio di mutandine rosa confetto, il vecchio perde all'istante la concentrazione...
 
- ma che diavolo fai?!- gli urlo agitando le mani come un folle, ma sembra essere andato in tilt...
 
- ti ho fregato!- ed ecco che Obaba con un colpo del suo bastone, lo spedisce in orbita...
 
Ma che scherziamo?! Quello stupido di un vecchio maniaco pervertito si è fatto prendere in giro da quella vecchia.
Mi passo una mano in faccia esasperato...
 
- Non hai più alcuna possibilità di batterci Saotome!- Shinnosuke con tanto di sorriso compiaciuto mi porta a rivolgere di nuovo lo sguardo su di lui...
 
- ne sei proprio convinto?- gli dico stampandomi un sorriso sarcastico
 
- come pensi di fare...arrenditi all'evidenza- risponde incrociando le braccia al petto
 
- hai cantato vittoria troppo presto...- finisco la frase per poi portare una mano dietro le spalle e fare cenno a Ryoga e a Mousse di attaccare Obaba...
 
Si fiondano come due furie, cominciando ad attaccarla.
È brava, agile per la sua età ma sono sicuro che gli daranno filo da torcere giusto il tempo che mi serve per mandare k.o. questo imbecille. Resto immobile aspettando che perda la pazienza in modo da farlo cadere nella mia trappola. E infatti, eccolo che parte all'attacco ma riesco a schivare tutti i suoi colpi.
Sei proprio uno stupido! Non sai cosa ti attende...
Mentre riesco a bloccare tutte le sue mosse, inconsapevolmente non si è reso conto che sto formando una spirale al suolo...
E quando compio l'ultimo passo...
 
- sei finito! Hiryū Shōten Ha!- urlo con tutto il fiato che ho in gola per poi sferrare il colpo decisivo...
 
Le sue urla si sentono a distanza.
Inginocchiandomi un attimo, giusto per riprendere fiato, mi accorgo che quei due sono in netto svantaggio.
Anche se questo colpo ha esaurito in parte le mie energie, devo agire in fretta.
Per sconfiggere la vecchia, devo unire la mia forza con quella di Ryoga.
 
- Mousse attento- Ryoga urlando, lo mette in guardia ma troppo tardi. Obaba è riuscita a colpirlo facendogli perdere i sensi.
 
- siete dei babbei! Non riuscirete mai a sconfiggermi, ahahahah- quella vecchia se la ride di gusto non notando che io e Ryoga, guardandoci giusto un attimo fisso negli occhi, con un cenno del capo ci capiamo al volo.
 
- fai male a cantare vittoria. Hai ancora due avversari da sconfiggere!- le rispondo sicuro di me
 
Come due furie scatenate, cominciano ad attaccarla stando attenti a non farci colpire...
Inutile dire quanto questa vecchia sia forte.
Forse anche più di Happosai, ma non devo, non posso perdere. Ne vale del futuro della mia famiglia.
Colpisce in pieno petto Ryoga che accasciandosi al suolo, sembra essere ridotto male...
 
- avanti, alzati!- quasi lo imploro mentre cerco anch'io di non essere colpito
 
- non mi batterai così facilmente! - il ragazzo con la bandana si alza da terra barcollante...
 
Si mette male!
Dannazione!
Non posso farcela da solo, lei, conosce tutte le mie tecniche.
 
- hey! Non credere di avermi battuto Cologne! Ti sei presa gioco di me! E questo, non te lo perdonerò mai!- d'un tratto vediamo sbucare fuori il vecchio e questa volta sembra davvero arrabbiato.
 
- preparati al peggio! Happö Daikarin!-
 
Una nube di fumo ostacola la nostra visuale.
È il momento!
Affiancando Ryoga, portiamo al massimo le nostre energie.
Tutto intorno a noi si illumina delle nostre auree, il blu e il rosso predominano ogni cosa...
 
- porta in salvo Mousse- urlo ad Happosai
 
- per te è la fine!- diciamo quest'ultima parola prima di pronunciare in coro le nostre tecniche micidiali...
 
- Shishi Hōkōdan!- 
 
- Mōko Takabisha!- 
 
Due potentissime sfere di energia colpiscono in pieno la vecchia Obaba.
Distesi su questo gelido manto bianco, ridotti in fin di vita, sanguiniamo da tutte le parti, lentamente mi volto verso il mio amico, notando le sue ferite...
È messo piuttosto male...
Gemiti di dolore fuoriescono dalle nostre labbra.
Voltandomi alla mia sinistra, osservo Obaba accasciata al suolo. È viva, ma non credo sia in condizione di fare una sola mossa...
Adesso è tutto finito, Akane è salva.
Sono così stanco e le ferite mi fanno così male, che non riesco a tenere gli occhi aperti...
 
- gr...gra...zie, amico mio- con un filo di voce, mi rivolgo al ragazzo disteso al mio fianco...
 
- a...abbiamo vi...vinto- mi risponde con voce dolorante.
 
- Eccovi! Ragazzi, finalmente vi ho trovati!- la voce di Kuno rimbomba dentro le mie orecchie...
 
Meno male, nessuno di loro è stato coinvolto...
 
- oh per la miseria! siete ridotti piuttosto male-
 
- Ranma, devi riuscire ad alzarti, abbiamo trovato Akane ma è chiusa dentro una stanza situata nelle profondità del tempio. Ma è sigillata da un maestoso portone e noi non riusciamo ad aprirlo. Devi darci una mano...anche perché...- alle parole di Kuno, avverto il cuore battere all'impazzata.
 
- perché...cosa?- gli chiedo dolorante
 
- non ne capisco un accidenti ma credo che Akane non stia affatto bene-
 
Come colpito da una scarica elettrica, sgrano gli occhi di colpo. Quel poco di forza residua che ancora possiedo mi serve per lei, solo e soltanto per lei e i miei bambini.
Con non poca difficoltà riesco ad alzarmi per poi entrare nel tempio e dirigermi verso quella maledetta porta che ci separa.
Arrivato lì davanti, trovo ad aspettarmi Ukyo e Kodachi visibilmente preoccupate. Ma non do loro il tempo di dire niente perché il mio unico pensiero è quello di liberarla e poter di nuovo godere del suo splendido viso...
 
- Ak...Akane, mi senti? Allontanati...da...dalla porta- la voce esce strozzata a causa delle ferite che ho in tutto il corpo....
 
- Ra…Ranmaaa!!! Sei tu?? Sei davvero…tu…-
 
Quando sento la sua voce rotta dal pianto pronunciare il mio nome, quel poco di energia rimasta, la concentro in un unico colpo.
Concentrando tutti miei pensieri positivi, convoglio le poche energie rimaste ai miei arti inferiori e con un calcio sfondo la porta.
Stremato, ma voglioso di rivederla, mi lancio attraverso il polverone che ho appena provocato frantumando il portone e finalmente la vedo.
I suoi occhi incontrano i miei, sembra essere passata un eternità...
 
- Ranmaaaa…- com’è bella…anche se agitata e con gli occhi gonfi dalle lacrime rivederla dopo un mese di lontananza mi suscita una forte emozione dentro al cuore, in più il suo pancione è davvero diventato enorme! Ma è la cosa più bella che abbia mai visto…
 
Avvicinandomi tiro un sospiro di sollievo per poi avvertire due braccia stringermi all'improvviso mentre le sue lacrime bagnano il mio collo.
Respiro profondamente l'odore della sua pelle, il suo profumo è lo stesso di sempre.
Inevitabilmente sorrido, mentre calde lacrime rigano il mio viso.
Con difficoltà riesco a sollevare un braccio per stringerla.
Il solo odore di lei, riesce a farmi stare meglio, il calore del suo corpo schiacciato contro il mio, mi fa sentire vivo.
 
- lo sapevo…sapevo che saresti venuto a salvarci!!- sussurra appena mentre la sento anche lei inspirare il mio profumo
 
- Akane...scusa se ci ho messo tutto questo tempo, perdonami…- riesco a pronunciare queste parole con molta difficoltà prima di avvertire lei stringermi più forte.
 
 Ukyo, nel frattempo, si sta prendendo cura di Ryoga, Kuno e Kodachi ci osservano sorridenti, mentre Mousse è rimasto con Shan-pu ancora legata all’albero sotto forma di gatto.
 
- Ra…Ranmaaa, presto, dobb…iamo andarcene da qui, alla…svelta!- balbetta tirando su col naso, la mia piagnucolona
 
- non piangere, sono qui, adesso è tutto finito!- di nuovo fra le mie braccia, la tengo stretta a me non curandomi minimamente delle ferite che nel frattempo sanguinano senza sosta.
 
- non capisci…baka che non sei altroooooahhhhhhhhh- mi rimbecca quasi infastidita poi l’urlo agghiacciante seguito da una stretta assassina sulle mie già doloranti ferite
 
- Akane, che succede!?- continua a mugolare affannata e a me sta quasi per venire un infarto...
 
- Ranma…noi abbiamo cercato di dirtelo appena sei arrivato ma eri così concentrato a distruggere quella porta che…che noi non abbiamo avuto il coraggio di…dirti che…- è Ukyo a parlare tenendo tra le braccia il suo Ryoga
 
- Akane ha le doglie e se non ci muoviamo partorirà qui!- Kodachi finisce la frase di Ukyo rimasta in sospeso
 
- co...cosa? Adesso?- spalancando gli occhi, mi prende il panico...poi guardo lei, in preda ad una respirazione profonda e dal cenno che fa con il capo capisco che le ragazze di fronte a me hanno detto la verità
 
- dimmi che devo fare, non puoi far nascere i bambini qui, adesso!- con le mani in fronte, osservo mia moglie contorcersi dal dolore.
 
- lo sooo, bakaaaahhhhhhhh-
 
Devo fare qualcosa e in fretta anche!
 
- va bene! Riuscirò a portarti in ospedale! Fidati di me Akane, non partorirai i nostri figli qui, te lo prometto!- prendendola in braccio e seguito dal resto del gruppo, corro come un matto per cercare di raggiungere la città il prima possibile...
 
Speriamo di farcela in tempo…per fortuna da qui su si vede bene la strada da percorrere. È più semplice di quello che avremmo mai immaginato e se non fosse stato per i dirottamenti di Shinnosuke, probabilmente avremmo trovato Akane molto prima. Ma adesso basta pensare a ciò che è successo…devo correre, correre più veloce del vento!
 
- Akane fai dei lunghi respiri- Kodachi mentre corriamo urla dei strani consigli...
 
- ma da quando sei esperta in questo genere di cose?- sento dire a Kuno...
 
- i programmi in tv di medicina aiutano molto non lo sai?- risponde la sorella...
 
- interessante- risponde l'altro...
 
Ed ecco che urlando di nuovo e piegandosi tra le mie braccia, Akane stringe forte i denti in preda al dolore...
Corro, corro senza sosta, per fortuna la strada in discesa è molto più semplice da percorrere. Sto provando con tutte le mie forze ad essere più veloce possibile.
Dopo un tempo indefinito, finalmente riesco ad intravedere più distintamente la città.
 
-Ecco la città! Akane resisti, stiamo per arrivare- le dico prima di avvertire un calore scendere dal bacino in giù...
 
Ma...che cos'è questa sensazione così umida?
 
- scusa Ranma, cre…credo mi si siano rotte le acque!- 
 
- ehhhh???? Co...come ti si sono rotte le acque, che significa?- le domando terrorizzato...
 
Cosa vorrà dire? Che significa che le si sono rotte le acque? Non ci sto capendo più niente! Sono nel panico più totale!
 
- significa che i bambini stanno per nascere!!- con una rinnovata forza Akane mi avverte della imminente verità
 
- noi andiamo avanti! Cerca di sbrigarti!- Kuno preoccupato insieme alla sorella ci sorpassa avviandosi più velocemente verso l'ospedale per avvisare del nostro arrivo.
 
Arrivato in citta, salto, come d’abitudine, di tetto in tetto per fare il più velocemente possibile fino a quando ecco che ci ritroviamo davanti l'ospedale.
Ad attenderci un gruppo di medici con una barella sono pronti ad accogliere Akane.
 
-…ti prego, rimani con me! Non andartene…- visibilmente provata mi guarda implorante
 
- tranquilla Akane! Non ti lascio!- stringendole forte la mano, ci ritroviamo dentro una sala operatoria...
 
Credo di stare quasi per svenire...
 
- lei è il marito?- il medico mi domanda intanto che io divento sempre più cadaverico...Le sue urla, il suo dolore stanno mettendo a dura prova il mio coraggio...
 
- s...si!- rispondo avvertendo un malessere allo stomaco...
 
- meglio che gli prendiate una sedia, non vorrei che svenisse proprio adesso- sento le parole del medico ma guardando il volto di Akane bagnato di sudore e così dolorante, provo ad infondermi coraggio e stando al suo fianco la incoraggio a non mollare.
 
- forza Akane! Puoi farcela! - mentre le dico queste parole, mi lancia uno sguardo cosi omicida da incutermi una paura tremenda...
 
- provo a lasciarle la mano ma lei non sembra volerne sapere, anzi, per un momento mi ritrovo a gemere dal dolore anch’io.
 
Mi sta letteralmente stritolando una mano.
Quando, dopo circa un ora e dopo vari sforzi sovrumani, sentiamo all'improvviso il pianto disperato di un bambino.
 
- ecco il primo! È un bel maschietto…- dice il medico per poi rivolgersi al sottoscritto...
 
- vuoi tagliare tu il cordone ombelicale?- a queste parole, sento mancarmi ma non voglio rinunciare a questo momento.
 
Avvicinandomi, mi porgono un paio di forbici e poco dopo mi ritrovo con Ryuu tra le mani.
 
- hanf hanf hanf…non ce la faccio più…ahhhhhh-
 
- forza Akane!  Ce l'hai quasi fatta! Un ultimo sforzo!- il medico incalza ancor di più fino a quando udendo un altro urlo sovrumano da parte di mia moglie, ecco che esce fuori anche il nostro secondo bambino, Hasuna.
 
Taglio di nuovo il cordone per poi ritrovarmi con entrambi i nostri bambini fra le braccia.
Avvicinandomi a lei, i nostri occhi si riempiono di lacrime...
Guardo questi due fagottini, mi tremano le mani, è una sensazione mai provata prima d'ora.
Li guardo fiero e orgoglioso. Sono padre...
Non posso crederci! Sposto lo sguardo su Akane che mi guarda ancora stremata ma con un sorriso così dolce che mi porta ad arrossire leggermente. Poi mi avvicino a lei e...
 
- ce l'hai fatta amore mio!- le dico accennando un sorriso mentre poggio sul suo petto Ryuu e Hasuna dandole un bacio a fior di labbra sulla fronte.
 
- auguri- il medico con la sua équipe ci fa un piccolo applauso...
 
- non so cosa le sia successo, ma credo che lei abbia bisogno di medicare queste ferite. Adesso verrà un infermiere che si occuperà di lei.- il medico continua a guardarmi esterrefatto, di certo, al momento non sono proprio presentabile ridotto in questo stato...
 
- grazie, e grazie per aver aiutato mia moglie- dico facendo un inchino...
 
- forza ragazzo- poggiandomi una mano sulla spalla e facendomi un sorriso, lo lasciamo in sala operatoria, mentre noi, accompagnati dagli infermieri, ci dirigiamo verso la camera dove finalmente io, Akane e i gemelli potremmo stare tranquilli.
 
 

 
Salve a tutti ragazzi/e 😄
Finalmente siamo alla resa dei conti.
Scrivere questo capitolo per me e Tilly è stato esilarante.
Abbiamo inserito un tripudio di emozioni. Dalla rabbia, allo stupore, al rancore, alla paura, al dolore e infine cosa più importante fra tutte, la gioia...
Già! Ranma e Akane finalmente hanno fra le loro braccia questi due piccoli fagottini teneri e morbidosi..😍
Speriamo davvero di essere riuscite nel nostro intento, cioè, quello di trasmettere anche a voi, tutte queste emozioni che entrambe abbiamo provato scrivendo il capitolo.
Ma non è tutto! 
Anche se questo è stato il capitolo decisivo, la storia avrà un ulteriore capitolo “extra” 😉 quindi ci auguriamo con tutto il cuore che seguirete la storia fino alla fine.
Come sempre, ringraziamo tutti i nostri sostenitori, che dedicano un po’ del loro tempo per recensire i nostri capitoli e un "grazie" va anche a tutte quelle persone che leggono restando in silenzio.
Detto questo, auguriamo a tutti voi una splendida giornata. Kiss Kiss da Nica e Tilly 😘
 
 
 

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Capitolo 14
*** Extra. "Insieme, verso il futuro" ***


Domenica pomeriggio.
Siamo nel pieno periodo della festa dell'Hanami.
Seduto sull'erba, osservo Akane giocare insieme a Ryuu e Hasuna, impegnati a raccogliere più fiori di ciliegio possibili.
Sono trascorsi ben quattro anni dalla nascita dei gemelli. Il rapporto tra me e Akane si è rafforzato molto più di prima, anche se i battibecchi non mancano mai e, purtroppo, non mancano neanche i svariati tentati omicidi che Akane ha in serbo per me, quando è in preda a qualche sua sfuriata isterica...
Ci amiamo, questo è quello che conta, però, noi siamo e resteremo sempre Ranma e Akane, i due baka per eccellenza. Ma se esserlo ci ha condotti fin qui, allora credo proprio di potermi definire fiero e orgoglioso di esserlo e penso che anche per Akane sia lo stesso. Insieme abbiamo formato una famiglia, la nostra famiglia. Quando rientro a casa, dopo una giornata di duri allenamenti, non c'è cosa più bella al mondo nel vedere la donna che amo, giocare insieme ai miei figli. 
La nostra vita procede in tutta tranquillità, ovviamente per "tranquillità" si intende vivere in una famiglia di veri e propri  matti, è ovvio. Mio padre e Soun, tutti i giorni non fanno altro che giocare con i nostri figli. Vedere Soun versare fiumi di lacrime ancora oggi è una cosa a dir poco assurda, e per cosa poi? Perché quei due marmocchi furbi come sono, non fanno altro che chiamarlo "nonnino mio" riempiendolo di baci e facendogli gli occhioni dolci! Ma, questo, solo per ottenere quello che vogliono e lui da perfetto nonno qual’ è non se ne accorge nemmeno. E anche quell'imbecille  di mio padre non è da meno. Vedendolo sotto forma di panda si divertono come matti, con il risultato che si ritrova a trasformarsi migliaia di volte al giorno.
Credo proprio che per loro la sua trasformazione sia un gioco e così, anche lui come il suo vecchio amico, sentendosi chiamare con quelle due paroline dolci, li lascia fare senza replicare.
Se fossi stato io a fargli questo, di sicuro, non me l'avrebbe fatta passare liscia…
Non parliamo poi di Kasumi. Lei è la zia per eccellenza. Appena Ryuu e Hasuna aprono bocca chiamandola "dolce zietta", ecco che questa, si lancia davanti ai fornelli, preparandogli di tutto e di più. 
Se continua così, mi toccherà portarli dal dentista prima del previsto…
Poi c'è lei.
La "cara zietta" che, con i "suoi metodi" poco corretti, fa soldi a palate.
E, ovviamente, gran parte di questi, li spende per entrambi i bambini. Non che mi dia fastidio, però vorrei che crescessero con dei sani principi e invece da quando hanno messo piede in questa famiglia, gli altri si sono cosi tanto rincretiniti che non fanno altro che accontentarli in tutto e per tutto.
Ma d'altronde, più li osservo, più sorrido, pensando a quando io e Akane, scoprendo della gravidanza, parlavamo proprio del futuro e di come sarebbe stato vivere in questa famiglia con due componenti in più.
Dopodiché abbiamo il " vecchio nonnino" che altri non è che quel vecchiaccio maniaco pervertito di Happosai.
Ammetto che in presenza dei miei figli sa come comportarsi, anzi, a dirla tutta spesso i pomeriggi li intrattiene raccontando loro delle storie riguardo la sua infanzia e la passione per le arti marziali.
Purtroppo, però, resterà sempre il solito pervertito, non c’è proprio nulla da fare. Le sue vecchie abitudini non sono affatto cambiate e ogni santo giorno prova a farmi trasformare nella mia versione femminile gettandomi secchi d’acqua fredda addosso, facendomi andare su tutte le furie. E tutto questo proprio davanti ai miei figli…giuro che uno di questi giorni, io, lo faccio fuori!
Infine abbiamo anche gli zii “acquisiti” e cioè Ryoga e Ukyo.
Anche loro, dopo l'accaduto sulle montagne fuori Nerima hanno deciso di sposarsi e mettere su famiglia. Infatti, dopo un anno dal loro matrimonio è nata una splendida bambina di nome Yua. 
Lei e Ryuu vanno molto d'accordo, giocano e si divertono. Entrambi hanno più predisposizione verso le arti marziali, mentre Hasuna è una bimba molto più calma, di sicuro questo suo carattere così pacato l'avrà preso dalla sua "dolce zietta ".
Il Dojo, dopo varie discussioni, è stato rimodernato e gli affari vanno meglio di prima.
Akane ed io durante il giorno alleniamo i nostri allievi, lei continua ad allenare i più piccoli mentre io mi occupo dei ragazzi già adolescenti fatta eccezione, però, per quelle due piccole pesti dei miei figli e la figlia del mio migliore amico.
Anche se Hasuna ha un carattere meno aggressivo rispetto agli altri due, quando si ci mette, è davvero molto brava mentre Yua, anche se più piccola, dimostra già l’attitudine del vero artista marziale, eguagliando quasi il mio piccolo Ryuu.
Ogni fine mese organizziamo degli incontri.
Tutti, o quasi, i bambini del quartiere partecipano a queste iniziative della palestra e vedere i miei figli con indosso quei due piccoli karategi, come questa mattina, lottare con così tanta passione e vincere il più delle volte, è una soddisfazione così grande da rendermi immensamente fiero e orgoglioso di loro.
Sono sicuro che un giorno avrò la possibilità di battermi con Ryuu, come svariate volte ho fatto io con mio padre, nel frattempo, il mio unico obbiettivo è quello di insegnare loro più cose possibili.
 
*****
 
Fine Aprile.
Insieme a Ranma e ai nostri due splendidi bambini mi trovo al parco per godere a pieno della bellezza e dello spettacolo che la natura ci sta offrendo. Gli alberi dei ciliegi sono in piena fioritura e tutto intorno a noi sembra dipingersi di un tenue rosa, così rilassante, quasi…surreale.
Ma non è un sogno…e mentre sono impegnata in una gara a chi raccoglie più petali di fiori con Hasuna e Ryuu, con la coda dell’occhio noto lo sguardo “ebete” di mio marito posato su di noi.
Chissà cosa starà pensando…
Ha lo sguardo perso e annebbiato come se stesse pensando intensamente a qualcosa d’importante ma allo stesso tempo ha anche un gran bel sorriso stampato in faccia. Non so, se essere più preoccupata o divertita dalla situazione.
È proprio buffo e allo stesso tempo così dolce! E poi, non si è neanche accorto che adesso lo sto fissando con una faccia interrogativa, spero solo di non scoppiare a ridergli in faccia, altrimenti chi lo sente?!
Ritorno a concentrarmi sui piccoli di fronte a me.
Li vedo giocare, divertirsi, ridere in modo così innocente e, guardandoli, non posso fare a meno di pensare a questi ultimi quattro anni. Quattro anni in cui le nostre vite sono letteralmente cambiate. E non mi riferisco solo a me e a Ranma…
Io e lui, fondamentalmente siamo sempre gli stessi. Ci amiamo ogni giorno di più, se possibile…ma in fondo siamo rimasti quelli di sempre, i soliti due baka insomma! Lui mi prende in giro, per il mio fisico o per la mia cucina a suo dire “velenosa” e io gli do dello stupido, rincorrendolo con il mio grande martello di legno, mai archiviato e sempre pronto all’uso! In tutto ciò, Hasuna e Ryuu si divertono come pazzi, pensando, forse ingenuamente, ad un gioco tra i loro genitori…e alla fine è proprio così, perché anche se lo abbiamo sempre fatto, questa volta sappiamo entrambi che, sia io che lui, non pensiamo veramente a quello che diciamo ma è soltanto un siparietto per non dimenticarci mai chi siamo e come siamo arrivati fin qui. Almeno, questo, il più delle volte, quando quel baka di mio marito non mi fa infuriare per davvero!!
L’amore credo sia anche questo…essere pienamente coscienti l’uno dell’altra. Poi, adesso, abbiamo loro, così simili a noi da aver preso il meglio e il peggio sia dell’uno che dell’altro, ma quando li vedo rincorrersi, come facciamo noi, con Hasuna pronta a colpire un impaurito Ryuu con un martello giocattolo, non posso fare a meno di sorridere felice.
Anche la vita degli altri componenti della nostra famiglia è cambiata. Loro stessi un po’ sono cambiati.
Mio padre e mio suocero sotto sotto sono rimasti gli stessi ma da quando sono diventati nonni sono diventati, se possibile, ancora più…idioti! Ammetto che, a volte, i bambini possono sembrare delle vere e proprie pesti e stare al loro passo non è semplice ma è anche vero che i nostri padri, da persone adulte quali sono, dovrebbero cercare di dare il buon esempio e non farli scatenare ancora di più! Per non parlare dell’aumento esponenziale delle trasformazioni, che adesso non sono solo all’ordine del giorno ma addirittura continue e quasi necessarie, a volte, per calmare i piccoli. E non parlo solo del signor Genma ormai abituato, come un automa, a fare il panda da circo ma anche del mio amato maritino, continuamente bersagliato dal quel porco pervertito di Happosai.
Eh sì, perché il caro “vecchio nonnino”, oltre a fare il saggio anziano racconta storie, si diverte a torturare Ranma con le sue ridicole richieste. Ma per i bambini ciò non è un problema e, anche se molto piccoli ancora, sembrano aver capito la situazione non badandoci più di tanto, scherzando chiamandolo la “zia Ranko”.
Che dire poi delle mie care sorellone…Kasumi, ovviamente, stravede per i nipoti e se già prima vivevamo con lei in un clima di eterea dolcezza, adesso la situazione si è addirittura aggravata…probabilmente sarà perché anche lei aspetta un bambino dal dottor Tofu e gli ormoni iniziano a fare i loro scherzetti. O più semplicemente perché è innamorata dei gemelli, come tutti del resto.
Ma in assoluto, la persona che più è cambiata è, senza ombra di dubbio, quella incallita succhia soldi di mia sorella Nabiki, che non fa altro che viziare i gemelli comprandogli e promettendogli tutto quello vogliono. Beh, considerando il fatto che ha sempre dimostrato più attaccamento ai soldi e alle cose materiali a scapito dei sentimenti possiamo considerare questo atteggiamento come una grandissima dimostrazione di affetto verso i nipoti, verso i quali non bada a spese!
Per ultimi, ma non di certo per importanza, lo “zio Ryoga” e la “zia Ukyo”, come Hasuna e Ryuu amano definirli. Ed è anche giusto, dal momento che, ormai, fanno parte della famiglia e, soprattutto, perché tutti noi li consideriamo tali. Poi, da quando hanno avuto, anche loro, una bellissima bambina, Yua, il nostro rapporto si è consolidato e non solo il nostro, visto che insieme i nostri figli vanno veramente molto d’accordo.
Oltre ad essere compagni di giochi, le “tre piccole pesti”, come li definisce Ranma, sono anche compagni di allenamenti. Infatti sono tutti e tre nostri allievi e come era prevedibile già alla loro tenera età sono dei veri e propri combattenti e partecipano già alle lezioni riservate ai ragazzi un po’ più grandi. Con mio grande rammarico però, visto che ancora oggi io mi occupo dei più piccoli mentre è Ranma a poter godere le loro notevoli capacità.
Tutto ciò che conta è che sia fiera e orgogliosa di come stanno crescendo e poi, se sono così talentuosi nel campo delle arti marziali, mi piace pensare che non sia solo merito del padre ma anche grazie alla sottoscritta! E a giudicare dall’ultima dimostrazione al dojo, non posso che avere ragione.
Improvvisamente sorrido, ripensando a quello che è successo questa mattina…
 
Inizio flashback
 
- bene, possiamo cominciare! Gentilissimi spettatori, amici e parenti, vi prego di prendere posto…ehm, ehm…la scuola di arti marziali indiscriminate Saotome/Tendo vi dà il benvenuto!!! È con mio grande piacere presentarvi gli allevi che parteciperanno alla dimostrazione mensile…- Ranma sta finendo il suo discorso di apertura ma io non ci faccio molto caso…sono troppo impegnata a guardarlo estasiata, nel suo ruolo di Sensei al centro della palestra con a fianco i nostri figli…
 
- hey sorellina…ma quelli…non sono i Karategi che avevi comprato quel natale di quattro anni fa?- arrivandomi alle spalle, Nabiki interrompe i miei pensieri riportandomi alla realtà
 
- beh sì! Ranma, dopo la nascita dei gemelli, mi ha raccontato che avete trovato la busta nel vicolo quando sono stata rapita…ha conservato quelle divise con molta cura, in attesa che arrivasse il giorno in cui avrebbero potuto indossarle insieme a lui…e quel giorno finalmente è arrivato!- piena di orgoglio continuo a fissarli mentre sento Nabiki accomodarsi a fianco a me
 
-…avevi ragione sai…a volerli prendere! Sono davvero belli…- sorpresa dalle parole di Nabiki, volto di scatto la testa, chiedendomi se si riferisca solo agli indumenti o all’immagine che questi conferiscono al cognato e ai suoi due nipoti…
 
Mah! Comunque, in ogni caso, che la mia astuta sorella mi dia ragione è un evento più unico che raro!
Torno ad ammirare i miei figli a fianco del padre, mentre la nostra famiglia, con in mano delle bandierine, inizia a fare il tifo per loro…
Ranma è davvero maturato molto. Adesso la sua aria di vero artista marziale non la dimostra soltanto nel fisico e nella forza ma anche nel comportamento. Un vero e proprio insegnate…e anche se rimarrà sempre un baka fiero e orgoglioso di sé stesso - in fondo come potrebbe non esserlo, essendo sempre stato il ragazzo più forte di tutto il Giappone! - oggi, lo vedo, lo è anche dei propri figli. E io, con lui.
 
- forza Yua metticela tutta!!!- Ryoga e Ukyo in coro e con tanto di sorriso smagliante, incoraggiano la loro figlia che, seduta a gambe incrociate, aspetta solo di essere chiamata
 
Assorta nei miei pensieri, non mi sono accorta che Ranma al centro della palestra ha già presentato tutti i nostri allievi, per poi dare inizio alla dimostrazione chiamando per prime proprio la figlia dei nostri migliori amici e la nostra.
 
- Akane, non sai quanto sia felice di vedere le nostre piccole combattere insieme…mi sembra di rivedere noi due quando eravamo a scuola, non trovi?- Ukyo abbracciandomi felice indica le due sfidanti alle prese con il combattimento…
 
- …uhm…sì, beh allora non andavamo molto d’accordo!! Ehe ehe ehe…ma sono felice anch’io! – nonostante tutto, adesso siamo persone diverse da allora e ricordare certi fatti mi porta soltanto a sorridere
 
- sai Akane, è davvero molto brava…Ranma le ha davvero insegnato bene e…co…cosa??- Ryoga non riesce a finire la frase e con la bocca spalancata continua a guardare davanti a sé, portando anche me e la moglie a girarci di scatto verso le nostre bambine…
 
Poi capisco…
 
- …ehm…penso che Hasuna, abbia preso da me!- un po’ imbarazzata e con un grande gocciolone a pendermi dalla testa rido goffamente, guadagnandomi due occhiatacce confuse da parte dei miei cari amici
 
Non so se sia un male oppure no, ma Hasuna nelle arti marziali ha ereditato il mio stile di combattimento. Come il fratello, ha appreso in modo eccellente le tecniche base insegnatele dal padre, questo è certo, ma a volte dimostra quella grinta, forse eccessiva, che metto io quando mi alleno.
Come in questo caso…
 
- Ranma mi prende in giro per questo…e ammetto che ha ancora da imparare…però sono molto contenta…che in questo assomigli a me!- ammetto, continuando a guardare l’incontro che, nonostante i grandi sforzi di mia figlia, volge a favore di Yua
 
All’improvviso la palestra è invasa dagli applausi, così tanti da far tremare il pavimento. Mentre tiene alzato il braccio della vincitrice, Ranma lancia degli strani sguardi a Ryoga che, a sua volta, lo guarda con aria compiaciuta e di sfida. I soliti due imbecilli, insomma!
Tutto ciò non sembra attenuarsi con l’ingresso di Ryuu, pronto a combattere con Yua. Anzi, lo sguardo di mio marito e del suo amico si fanno ancora più intensi.
 
- fanno quasi paura…- è il commento di mio padre e del signor Genma
 
- che idioti!!!- ribatte Nabiki…e io non posso che darle ragione
 
- he he heeee…adesso sì che si fa davvero divertente! Quei due scemi, sono sempre stati in competizione e vedere i loro figli in questa veste ha riacceso in loro lo spirito combattivo- eccolo, ci mancava pure il commento di quel vecchio pervertito di Happosai…
 
- comunque sono molto carini…non trovate??- mia sorella Kasumi, versando il tè, come al solito vede il lato dolce della situazione…
 
- sarà…rimangono lo stesso due perfetti idioti!- aggiungo io esasperata
 
Mentre, ognuno di noi è impegnato con i propri commenti, i due piccoli combattenti si stanno fronteggiando e da quello che possiamo vedere non hanno di certo nulla da invidiare agli allievi più grandi. Yua sta dando, seriamente, del filo da torcere a Ryuu ma quest’ultimo, avendo ereditato il carattere tremendamente orgoglioso e cocciuto del padre, non si lascia abbattere. Non solo sta mettendo in pratica tutti gli insegnamenti che quel baka gli ha dato ma anche tecniche riservate solo agli allievi più grandi, lasciandoci tutti, compreso noi genitori, a bocca aperta.
 
- dichiaro finito l’incontro! Vincitore…Ryuu Saotome!- fiero e pieno di orgoglio, Ranma alza il braccio del figlio in segno di vittoria, per poi prenderlo in braccio e farlo sedere sulle sue spalle
 
Ancora sorpresa ma molto felice del risultato, li vedo scambiarsi un cenno d’intesa che posso solo interpretare come un tacito “ce l’ho fatta!” da parte di entrambi.
Venendo verso di me, non posso che regalare ad entrambi il mio sorriso più bello!
 
- hai visto mamma?? Ho vinto io!!- la stessa sfacciataggine del padre…
 
- sì, ho visto tesoro…ma anche Yua è stata molto brava, ti ha tenuto testa fino all’ultimo!- e mentre lo dico, la bimba ci ha raggiunto ricevendo parole di ammirazione e conforto da parte di tutti, soprattutto dei genitori
 
- …ma io sono più bravo! E una schiappa come lei non potrà mai battermi...- a queste parole, corredate da una buffa linguaccia in direzione dell’amica, ci ritroviamo tutti schiantati al pavimento...e io mi ritrovo a pensare che da lui ha preso anche quel suo caratteraccio
 
- bene…io devo tornare agli altri incontri! Ci vediamo dopo e…sono orgoglioso di te piccolo!- scompigliandogli i capelli Ranma fa i complimenti a Ryuu, prima di tornare al suo ruolo di arbitro e giudice di gara
 
 
Terminata la dimostrazione, entriamo tutti in casa per gustare una tazza di tè.
Gli incontri sono finiti ma, purtroppo, uno è ancora in atto…
 
- hai visto come Ryuu ha messo k.o. tua figlia??-
 
- non l’ha messa k.o.!!! E poi vogliamo parlare di come Yua ha sconfitto Hasuna???-
 
Non c’è niente da fare, quei due imbecilli continueranno a stuzzicarsi a vicenda fino allo sfinimento. Mi volto verso Ukyo per cercare conforto…
 
- …non cambieranno mai!!- entrambe scuotendo il capo arrese, ci ritroviamo poi a ridere divertite
 
È confortante, però, pensare che alcune cose non cambieranno mai…
 
- …certo che sono davvero molto bravi per l’età che hanno…non trovi Soun?!-
 
- …hai ragione amico mio! Ma in fondo anche i nostri ragazzi alla loro età erano già dei bravi combattenti! Chissà se…-
 
- …uhmm…- entrambi, ad occhi chiusi e capo chino, sorseggiando il tè con aria concentrata, sembrano pensare a qualcosa di cui, improvvisamente, ho timore a scoprire
 
- ...sì!!! Genma amico mio…con Ryuu e Yua, il futuro della palestra è assicurato!!- se ne esce mio padre, per poi scambiarsi con l’amico sguardi compiaciuti e sorrisi tutt’altro che innocenti
 
Co…cosa??? Ma gli va di scherzare…
Alle loro parole, per poco, io e Ukyo rischiamo di strozzarci con il tè mentre i nostri mariti, improvvisamente, si congelano sul posto interrompendo le loro schermaglie. Kasumi ride divertita continuando a ripetere “…che carini…”. L’unica a parlare è quel pezzo di ghiaccio di Nabiki…
 
- …eccoli che ricominciano! Di nuovo con questa storia…-
 
- hai ragione!! Con loro, non avremmo nulla da temere…il futuro del Dojo verrà tramandato di generazione in generazione, quindi possiamo goderci la nostra vecchiaia in tranquillità!- con un piede sopra al tavolo e un braccio alzato in segno di vittoria, il padre di Ranma esulta compiaciuto all’idea, trascinando con se anche mio padre
 
Come ridestati da un lungo letargo, Ranma e Ryoga, con i volti di un rosso sempre più intenso scattano in piedi come colpiti improvvisamente da una scarica elettrica, per poi avventarsi contro quei due idioti ficcanaso.
 
- stupido di un genitore! Non osare neanche pensare di poterti intromettere nelle vite dei nostri figli…- Ranma, furioso, grida in faccia al padre, prendendolo con entrambe le mani per il colletto
 
- …non costringerò mia figlia a sposare qualcuno…e poi…è ancora una…bambina!- Ryoga si lancia contro mio padre, che in difesa cerca di giustificarsi farfugliando qualcosa riguardo al futuro della palestra e all’opportunità di tramandare le arti marziali indiscriminate
 
- dai Ranma…in fondo a noi non è andata tanto male, no?!- cerco di rassicurarlo ma, mentre Ukyo sorride divertita, tutto quello che ottengo da mio marito e dal suo più caro amico è un’occhiataccia omicida
 
Ma non dura molto…molto presto ci ritroviamo tutti quanti a ridere pensando al futuro.
 
Fine flashback
 
Le grida spensierate dei gemelli mi riportano alla realtà…
Ancora divertita al ricordo di questa mattina, li guardo ridere e scherzare tra di loro, entrambi sommersi dai fiori di ciliegio, che avevano appena raccolto con tanta cura. Poi, mi volto verso di lui…kami quanto lo amo! E dal suo sguardo, capisco che anche per lui è lo stesso. Mantenendo i nostri occhi incatenati gli uni negli altri, mi avvicino piano, per poi prendere posizione tra le sue forti ma accoglienti braccia. È solo una frazione di secondo in cui i nostri cuori all’unisono si dichiarano reciprocamente, quando torniamo ad osservare entrambi i frutti, questa volta, del nostro amore.
Ranma, loro sono il nostro futuro e la nostra eredità e se continueranno a riempirci la vita di amore come hanno fatto in questi quattro anni, entrambi, potremmo ritenerci le persone più felici del mondo.
 
 
 
 
 
Eccoci giunti al gran finale di questa splendida storia.
Ringrazio tutti quanti per aver sostenuto la nostra idea, dedicando parte del vostro tempo, nel leggere e recensire ogni singolo capitolo.
Quando scrivevo le mie storie in completa solitudine, attendevo sempre le recensioni di Tilly, perché, sempre ricche di belle parole.
Oggi, voglio svelarvi un segreto...
Tilly, mai prima d'ora, aveva scritto una storia. Quando lavoravo in "Voglia di vivere", mi sono ritrovata ad un punto dove non sapevo come proseguire, chiedendo consiglio a lei, mi sono resa conto che le sue idee erano davvero molto belle, quindi, perché non farla collaborare?
Convincerla, è stata un impresa ardua, non nego che ha messo a dura prova la mia pazienza, perché non si sentiva all'altezza, aveva paura di combinare dei disastri, insomma non ne voleva proprio sapere...
Ed io invece, mentre leggevo i suoi suggerimenti, mi ritrovavo a tirarmi quasi i capelli da sola. Come poteva solo pensare di non essere in grado di scrivere anche lei delle storie, dal momento che lasciava delle recensioni così fantastiche e mi dava dei suggerimenti altrettanto geniali, mettendo  in mostra le sue capacità? 
Per fortuna, continuando ad insistere, sono riuscita nel mio intento. Prima, con solo la sua collaborazione, poi, convincerla a registrarsi non solo come recensore, ma anche come autrice... (è stata una dura battaglia).
Oggi, ho raggiunto il mio obbiettivo. Abbiamo scritto questa storia insieme, lavorando davvero sodo e per di più, anche a distanza. Ebbene sì, io e Tilly, abbiamo sempre elaborato ogni singolo capitolo tramite cellulare, trascorrendo ore e ore a messaggiare, pensando attentamente ad ogni singola scena, battuta, ecc....avendo anche diversi scambi di opinioni, ma poi per fortuna, trovando sempre un punto d'incontro da lasciare contente entrambe.
E voglio dirvi un'altra cosa... oltre ad essere una brava scrittrice è anche ossessionata dalla grammatica, infatti, ogni singolo capitolo viene pubblicato solo e quando, lei, è convinta che sia tutto perfetto.  Questo, per dirvi che ha tutte le carte in regola per poter scrivere delle storie tutte sue. (il fatto è che io lo sapevo già, il problema era farlo capire a lei)
Non avete idea, di quanto mi sento fiera e orgogliosa di aver così tanto insistito.
Ora, non mi resta che aspettare una sua storia per essere io a lasciarle le recensioni e spero che voi tutti, facciate lo stesso.
Infine, ringrazio di vero cuore, la persona che oggi reputo mia amica (Tilly) per avermi dato la possibilità di scrivere una storia così emozionante, senza di lei, forse, non ne sarei stata capace. 
Arrivederci a tutti da Nica
 
 
Salve a tutti, cari lettori!
Siamo finalmente giunti alla conclusione di questa, per noi, splendida storia. Devo essere sincera, un po’ mi dispiace ma prima o poi doveva finire…
Spero davvero che per voi sia stato lo stesso splendida o quantomeno piacevole da leggere! Nica ed io ci siamo impegnate tanto e abbiamo cercato di regalarvi un’immagine ipotetica della vita dei nostri amati protagonisti dopo la fine del manga. Ci sembrava giusto dargli un seguito e un giusto finale, così dopo l’idea iniziale di Nica con “Voglia di Vivere” abbiamo escogitato questo continuo di storia, se vogliamo ancora più emozionante, seguendo sempre, come spesso ho ripetuto, una regola per noi molto importante e cioè quella di mantenere quanto più possibile il carattere originale dei personaggi.
Non voglio dilungarmi oltre, rischiando di dire cose già dette...però…
Ci tenevo a ringraziare pubblicamente la mia “collega” nonché, ormai, grande amica Elisa (alias Nica). Non solo per avermi dato la possibilità di partecipare insieme a lei alla stesura di questa storia ma anche per la pazienza dimostratami e il coraggio nel volersi mettere in gioco con una “novellina” come me. Perché anche se penso di aver letto quasi tutto di Ranma in questo fandom, è la prima volta che mi ritrovo a scrivere. E se l’ho fatto è solo grazie a lei, al suo continuo spronarmi e incoraggiarmi, nonostante le mie colossali paure. Credevo di non essere minimamente in grado di mettere tre frasi insieme o abbastanza all’altezza per cimentarmi in questo mondo di autori/autrici davvero in gamba. Invece la sua determinazione mi ha coinvolto, tanto da ricredermi e farmi aprire un mondo…alla fine, non solo sono riuscita a mettere insieme quelle tre frasi ma sono andata anche oltre!
Ho ancora molto da imparare, questo lo so bene…la mia speranza è di poterlo fare ancora insieme a lei e che questa sia solo la prima di una lunga serie di storie scritte insieme.
Perciò Nica, grazie, grazie infinite per tutto! È stata un’esperienza fantastica!!!
E, soprattutto, grazie a voi lettori…numerosissimi…silenziosi e non. È stato davvero emozionante condividere tutte le emozioni di questa storia con voi!
Un bacione a tutti
A presto Tilly

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