Il mondo oltre la finestra

di Yugi95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I - Venti di tempesta ***
Capitolo 2: *** Capitolo II - L’inizio della fine ***
Capitolo 3: *** Capitolo III – Il ritratto ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV - Il messaggio nascosto ***
Capitolo 5: *** Capitolo V – La scomparsa di un amico ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI – Uno sguardo al passato ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII – La morte di un fiore ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII – La spilla ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX – La svolta ***
Capitolo 10: *** Capitolo X – Golden Auditorium ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI – I sotterranei ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII – Euterpe ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII – Il pianeta Hoggar ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV – Arrivo su Linphea ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV – La freccia di alabastro ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI – Artemis ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII – Il pianeta della tecnologia ***



Capitolo 1
*** Capitolo I - Venti di tempesta ***


Capitolo I – Venti di tempesta
 

Andros, 9/07/2013

Caro diario, è ormai trascorso un mese dalla riunione del “Consiglio dei Quattro”. Non potrò mai dimenticare quel giorno… il giorno in cui tutto cambiò. Quel mattino, com’è mia solita abitudine, mi svegliai presto e, dopo essermi preparato, mi diressi al tempio per meditare. Con mia grande sorpresa lo trovai però chiuso. Due novizi, intuendo il mio stupore, ebbero la gentilezza d’informarmi su ciò che stava accadendo. Il tempio era chiuso, perché al suo interno i “Quattro Venerabili”, i membri più anziani e saggi del nostro Ordine, si erano riuniti per discutere su una questione urgente. Incuriosito dall’entità di quel consiglio, mi recai dal mio “Maestro Spirituale”: il saggio Azekel. Questi, nonostante dopo lunghi anni di reciproca conoscenza avesse fatto sue le mie abitudini, rimase stranamente stupito nel vedermi. Tuttavia non diedi peso a quel suo piccolo momento di confusione e, come un bambino ansioso di scoprire chissà quale segreto, mi affrettai a chiedergli il motivo di quell’incontro. Azekel, facendosi cupo in volto, mi prese sottobraccio e, dopo esserci allontanati da orecchie indiscrete, con voce tremolante mi raccontò la verità: l’equilibrio della Dimensione Magica si stava deteriorando sempre più. Dopo ciò che era accaduto tre mesi prima all’Albero del Bene e del Male, il rischio che le ultime due scintille della Fiamma della Fenice presenti nella nostra dimensione potessero estinguersi per sempre era davvero elevato. Per questo motivo il “Consiglio dei Quattro” aveva deciso di riunirsi e deliberare una soluzione: se non si fosse intervenuto al più presto, le conseguenze per il nostro universo sarebbero state disastrose. Non riuscii a credere alle parole del mio maestro, per un attimo pensai, o quantomeno sperai con tutto il cuore, che, da buon mattacchione qual è, mi stesse prendendo in giro. La mia speranza fu però vana: Azekel non era mai stato così serio. Nel pomeriggio di quella stessa giorno, infatti, come un fulmine a ciel sereno, fu annunciato a tutti noi il verdetto dei “Quattro Venerabili”. Con nostro grande rammarico apprendemmo che tutte le preoccupazioni erano fondate. La minaccia, che ciascun membro dell’Ordine s’impegna a prevenire e qualora fosse necessario combattere, era diventata realtà: Ksendras sarebbe potuto tornare a nuova vita. Adesso eccomi qui, chiuso nella mia piccola ma confortevole stanza a cercare di mettere ordine tra le mille preoccupazioni, che mi attanagliano l’animo. Azekel mi è sempre molto vicino e, allo stesso modo, lo sono anche i miei più stretti amici. Tuttavia percepisco ormai da tempo l’insufficienza e, sebbene possa sembrare ingrato da parte mia, l’inutilità della loro presenza. Ci troviamo dinanzi ad una crisi senza precedenti, mai come in questo periodo ho visto la nostra amata cittadella in preda ad una tale agitazione. I “Quattro Venerabili”, insieme al “Collegio del Tempio”, hanno iniziato a dare le prime direttive per far fronte a quest’emergenza. Numerosi membri dell’Ordine, che fino a pochi giorni fa risiedevano in questi luoghi, sono stati inviati ai quattro angoli della Dimensione Magica. Il loro compito è semplice: osservare e riportare. Dopotutto il nostro non è un ordine di guerrieri, siamo semplici maghi dediti alla meditazione e alla silente salvaguardia dell’universo. Sono sempre state queste le regole basilari del nostro stile di vita… regole volute dal fondatore dell’Ordine: il potente mago Agador. Questi, quasi settecento anni fa non fidandosi delle scellerate decisioni del “Consiglio degli Anziani”, decise di dar vita in gran segreto ad una piccola “organizzazione”. Questa, durante il corso degli anni, si sarebbe impegnata a vigilare sull’operato del Consiglio e sulla stabilità della Dimensione Magica. Quando ero appena un novizio, però, mi fu spiegato anche un terzo compito, che i membri dell’Ordine s’impegnavano a svolgere: riportare “il doppio nell’uno”. Tuttavia, data l’arcano significato di questa massima, nessun membro della confraternita si è mai interessato alla cosa. L’unico membro “dell’Ordine di Agador”, che tentò di trovare una risposta all’ultimo insegnamento, fu il Saggio Azekel. Egli dedicò gran parte della sua vita alla ricerca di una soluzione, ma diversi anni fa, a causa della sua elezione a membro del “Collegio del Tempio”, fu costretto a rinunciare. Non potrò mai dimenticare i suoi goffi e alquanto bizzarri tentativi messi in atto per spingermi a raccogliere la sua eredità. Io, però, poco convinto delle sue idee, feci sempre “orecchio da mercante” rifiutando più volte qualsiasi proposta. Sebbene molto spesso fui preso dal rimorso per questi continui rifiuti, con il senno di poi mi sono reso conto di aver preso la decisione giusta. Ciò che ciascuno di noi deve fare consiste nel proteggere e custodire la vita dei milioni di abitanti del nostro universo. Giorno dopo giorno la presenza malvagia di Ksendras si fa sempre più concreta, nell’indifferenza generale un numero sempre più cospicuo di persone sparisce improvvisamente. L’Oscurità sta muovendo i primi passi verso la propria libertà, il Padrone delle Tenebre sta formando nuovamente il proprio esercito. In questa guerra siamo soli, nessuno è a conoscenza della gravità della situazione e… nessuno dovrà mai esserlo.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Salve a tutti!!! Si sono proprio io… Yugi95. Nel capitolo 15 del “Rinascita della Fenice” vi avevo avvisato di avere in serbo una “chicca” per voi, beh… ecco svelato il mistero XD. Prima di entrare nel dettaglio, permettetemi due precisazioni: è la prima volta che uso il discorso in “prima persona” o “focalizzazione interna”, di conseguenza, poiché non sono un esperto, se notate errori e/o altro fatemelo sapere; poiché so che può dar fastidio un testo scritto in questo modo (senza spaziature) vi informo che i capitoli non saranno mai più lunghi di una pagina Word così risulteranno più fruibili alla lettura. Adesso veniamo alle cose serie. Sicuramente vi starete chiedendo a cosa possa mai servire una pubblicazione del genere. La risposta è semplice: introdurre nella storia principale un nuovo ed importante “blocco narrativo”. Mi spiego meglio! Tutto ciò che troverete scritto nelle pagine del diario di Aenuashiba avrà un legame diretto con la serie originale e soprattutto con la “Rinascita della Fenice”. Come avrete notato, infatti, già si è creato un primo parallelismo tra il capitolo 16 della storia principale e questa prima pagina di diario. In seguito, non vi dico quando altrimenti mi auto spoilero :D, le trame delle due storie s’intrecceranno e a quel punto si ritornerà ad un’unica fanfiction. So che può sembrare strano o se volete inutile, ma, poiché non approvo fatti, eventi e situazioni che cadono dall’alto senza un motivo valido che li spieghi, ho preferito creare questo excursus. Un’ultima cosa e poi vi saluto: i capitoli di questa mini-storia usciranno sempre insieme a quelli della storia principale: ogni lunedì ;). A questo punto vi saluto e, sperando che la mia piccola idea vi piaccia, vi ringrazio per l’attenzione che avete dedicato a questa storia.
Yugi95

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Capitolo 2
*** Capitolo II - L’inizio della fine ***


Capitolo II - L’inizio della fine
 
Andros 24/05/2014

Caro diario, la situazione è ormai tragica. Un’altra scintilla della Fiamma della Fenice, presente nella Dimensione Magica, è andata perduta. Il tutto è successo non più di un mese fa, quando il figlio rinnegato di Re Nettuno, Tritannus, ha attivato il Trono dell’Imperatore. I membri del Collegio del Tempio sono letteralmente in preda al panico e, per quanto si sforzino, non riescono a trovare il benché minimo “spiraglio” di salvezza. Di conseguenza si limitano ad inviare membri della confraternita in giro per i pianeti del nostro universo, al fine di continuare a monitorarne la ormai fragile integrità. Proprio ieri Malik, mio amico di lunga data, è partito alla volta di Solaria con il compito di assicurarsi che il Primo Sole del pianeta sia perfettamente “funzionante”. Quanto vorrei essere lì con lui o con qualsiasi altro componente dell’Ordine. Vorrei poter rendermi utile, vorrei… vorrei soltanto fare la mia parte.  Purtroppo, sebbene nel corso di quest’anno mi sia più volte offerto volontario per partire insieme ai miei fratelli, il Collegio mi ha sempre negato questa possibilità, sostenendo che il mio attuale compito custode dell’imponente “Biblioteca dell’Ordine di Agador”, affidatomi anni or sono, non possa essere svolto da nessun altro. D’altro canto se il Collegio del Tempio desidera che io rimanga al mio posto, non disobbedirò. Dopotutto le regole sono fatte per essere rispettate e, poiché il nostro “codice di comportamento” è molto chiaro su questo punto, chi sono io per poterlo mettere in discussione? Comunque se i membri del Collegio del Tempio sembrano brancolare nel buio, il Consiglio dei Quattro ha al contrario idee molto chiare. I Quattro Venerabili, infatti, non appena sono venuti a conoscenza della distruzione della scintilla presente nell’Oceano Infinito, hanno intensificato la mole di lavoro della loro rete di sorveglianza segreta: l’Occhio della Verità. Questa “guardia scelta”, composta dai membri più potenti e fidati dell’Ordine e posta sotto il diretto controllo del Consiglio dei Quattro, ha da sempre avuto il compito d’intervenire nelle situazioni più importanti e, soprattutto, pericolose. I Venerabili, sebbene alcuni componenti del Collegio, tra cui il Saggio Azekel, fossero contrari, hanno disposto un’ulteriore stretta sorveglianza intorno a coloro che considerano essere le responsabili di tutti questi tragici eventi: le Winx. Le sei Fate Guardiane, tra le quali va anche annoverata la Principessa Ereditaria di questo pianeta, agli occhi dei nostri “superiori” non sono state in grado di evitare la sottrazione dei sigilli del Pilastro della Luce e del Pilastro dell’Equilibrio. Gli anziani, inoltre, le accusano di aver agito con estrema leggerezza e non curanza nel prendere la decisione di distruggere il sigillo del Pilastro del Controllo, al fine di evitare che Tritannus se ne appropriasse. Tra i membri dell’Ordine di Agador, a causa di questa drastica presa di posizione, serpeggia un velato malcontento nei confronti di queste ragazze, ormai da tutte considerate la “rovina” della Dimensione Magica. Su tale “giudizio” però io, come il mio Maestro Azekel, non sono d’accordo! Le Winx hanno rappresentato fin dalla loro “nascita” un baluardo, che con coraggio e purezza d’animo si è eretto a difesa del nostro universo. È altresì vero che in più di un’occasione hanno dimostrato avventatezza e arroganza, causando gravi danni a questa dimensione. Tuttavia non possiamo dare a queste ragazze tutta la colpa, dopotutto nessuna di esse è a conoscenza dell’incombente minaccia, che le loro stesse azioni hanno in parte contribuito a scatenare. Il Consiglio dei Quattro e il Collegio del Tempio avrebbero dovuto fidarsi della Principessa di Andros e delle sue amiche e rivelare loro tutta la verità. Questi, al contrario, preferirono agire nell’ombra, limitandosi a “spiare” le loro decisioni e azioni. Diversi mesi fa inoltre appresi da un restio Azekel che, poco tempo dopo gli eventi avvenuti su Avram, i Venerabili si spinsero ben oltre la nostra regola dell’osservare e riportare. Stabilirono, infatti, che un membro dell’Occhio s’infiltrasse nella ristretta cerchia di amici delle Winx. Il prescelto fu un giovane ragazzo, originario di Andros e studente presso la Scuola di Fonterossa. Questi, grazie all’influenza di alcuni membri del Collegio del Tempio e del Consiglio, riuscì ad entrare a corte e in brevissimo tempo a diventare uno dei favoriti di Re Teredor. A quel punto i sovrani affidarono al ragazzo il ruolo di responsabile dello yacht reale: l’Odissea Explorer. In questo modo fu davvero facile per il nostro infiltrato conoscere le Winx e in seguito diventarne loro amico. Il Consiglio dei Quattro, infine, impose al ragazzo di entrare in “intimità” con la Principessa Ereditaria di Andros, l’unica del gruppo a non avere nessuno al suo fianco, affinché potesse avere un forte ascendente su di lei e in generale sul gruppo. Nonostante tutto questo elaborato piano però, il nostro confratello non è riuscito ad evitare il peggio. Di conseguenza eccomi qui, seduto su questa gelida panchina posta nel chiostro del Tempio. Solo e sfiduciato, volgo di tanto in tanto i miei stanchi occhi al cielo, al fine di trovare tra le stelle una speranza di salvezza… una speranza, che per l’Ordine, è al momento un ragazzo di nome Roy.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti!!! Il secondo capitolo, come avrete ben capito, è ambientato subito dopo la fine della quinta serie. Tritannus viene sconfitto e grazie alle Winx la pace torna a regnare nella Dimensione Magica. Tuttavia chi ha letto il terzo capitolo della “Rinascita della Fenice sa bene che la distruzione dei sigilli, contenuti all’interno dei tre Pilastri, e l’attivazione del Trono dell’Imperatore hanno comportato la distruzione della terza scintilla della Fiamma della Fenice, presente nell’universo di Magix. Di conseguenza questa pagina di diario è interamente incentrata sulle conseguenze di questo avvenimento. Attraverso le parole di Aenuashiba apprendiamo che il panico si è scatenato all’interno dell’Ordine di Agador. Il Collegio del Tempio, infatti, non riesce a trovare un modo per far fronte alla crisi; il Consiglio dei Quattro, invece, si esprime negativamente nei confronti delle Winx, istillando negli animi membri della confraternita un notevole risentimento nei confronti delle ragazze. In tutto questo trambusto s’inseriscono le riflessioni del protagonista. Questi inizia a mostrare i primi segni di un dilemma interiore, che vede contrapporre il suo rispetto per le regole e il suo desiderio di “darsi da fare”. L’ultima parte del capitolo, infine, è incentrata su un’importante rivelazione: Roy, il secondo fidanzato di Aisha, è un membro dell’Ordine di Agador. Il ragazzo, infatti, ha il compito di “spiare” le Winx e di tenerle sotto controllo, affinché non arrechino altri danni alla Dimensione Magica. Sarò sincero, all’inizio il personaggio di Roy non sarebbe dovuto proprio comparire né in questa storia né nella principale. Tuttavia, rivedendo un po’ di tempo fa gli episodi della quinta e sesta serie, questo personaggio mi ha fatto un po’ pena. Il modo in cui è stato trattato, la sua scarsa presenza all’interno della serie e soprattutto la fine della sua storia d’amore con la Principessa di Andros, non gli hanno reso per niente giustizia. Per questo e altri conseguenti motivi ai fini della trama XD, ho deciso d’inserirlo. Più in là, infatti, Roy avrà un ruolo fondamentale ;). Un ultimo appunto e poi concludo. Come avrete notato, ogni pagina di diario porta una data ben precisa. Mi è quindi doveroso spiegarvi la “timeline” della serie. Dalle scritte di Brendon, poste dietro la fotografia, capiamo che la Rinascita della Fenice è ambientata nel 2016, precisamente la storia inizia ad ottobre cioè quando ho iniziato la pubblicazione. Le Winx, in questa fanfiction, si trovano al loro ottavo anno di scuola; di conseguenza, secondo questa cronologia degli eventi, Bloom scopre di essere una fata nel 2009. Purtroppo non ho potuto inserire la timeline originale, perché le serie non uscivano precisamente ogni anno, quindi si sarebbe sfalsato tutto. Basti pensare che Bloom incontra ufficialmente Stella nel 28 gennaio 2004 (data di messa in onda dell’episodio), mentre l’inizio del suo settimo anno ad Alfea avviene il 21 settembre 2015 (data di messa in onda dell’episodio). Spero possiate “sopportare” questa mia piccola licenza poetica :D :D :D. Adesso ho ufficialmente concluso. Grazie ancora per l’attenzione, vi aspetto per il prossimo capitolo XD.

Yugi95.

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Capitolo 3
*** Capitolo III – Il ritratto ***


Capitolo III – Il ritratto
 
Andros 06/08/2015

Caro diario, l’ultima speranza di salvezza è stata infranta per sempre. Roy, sebbene nell’arco di un anno avesse stretto un forte legame con la Fata Guardiana di Andros, ha purtroppo fallito la propria missione. Il nostro confratello, a causa dell’improvvisa comparsa di una coppia di Paladini, studenti del Collegio di Linphea, è stato fortemente ostacolato nello svolgimento del compito affidatogli dal Consiglio dei Quattro. Uno dei “nuovi arrivati”, il cui nome mi è ahimè ignoto, infatti ha fatto di tutto per entrare nelle grazie della Principessa di Andros e, sebbene Roy avesse tentato più volte di evitarlo, è riuscito a conquistarne l’affetto. Di conseguenza la ragazza ha deciso d’interrompere il rapporto, che aveva stretto con il nostro confratello, e, lasciandosi guidare dal proprio cuore, si è fidanzata con questo sconosciuto. A quel punto, sentendosi messo da parte e impossibilitato a proseguire serenamente il proprio compito, Roy si è rassegnato al volere del destino. Così, dopo aver scritto di suo pugno una lettera, indirizzata ai Quattro Venerabili e al Collegio del Tempio, all’interno della quale spiegava le motivazioni del suo gesto, ha preso la sofferta decisione di allontanarsi dal Winx Club e, a causa della vergogna, di abbandonare l’Ordine di Agador. Ormai è da più di un mese che non si hanno sue notizie: Roy si è completamente volatilizzato nel nulla. I Quattro Venerabili, rimasti profondamente delusi dal suo comportamento, nonostante gli accorati appelli del Saggio Azekel volti ad approfondire una così poco chiara faccenda, non hanno voluto sentire ragioni e, compiendo un gesto estremo, al quale da ciò che mi è stato riferito si era già ricorsi alcuni anni fa, lo hanno bollato come traditore. Sinceramente non so cosa pensare… per quanto mi sforzi non riesco ad immedesimarmi in una situazione del genere. Indubbiamente Roy ha commesso una grave insubordinazione, abbandonando senza che nessuno glielo ordinasse la missione. Tuttavia non me la sento di condannare questo mio confratello. Nonostante la sua missiva, non sapremo mai che cosa lo abbia spinto ad agire in questo modo. Forse, sebbene le nostre regole lo vietino, Roy si era davvero innamorato della Principessa di Andros e, capendo che quel suo amore non sarebbe stato contraccambiato, ha preferito farsi da parte. Tuttavia le mie sono delle semplici congetture, dettate dalla mia necessità di voler dare un senso logico a tutta questa faccenda. I nostri superiori, al contrario di me, non hanno il tempo di concedersi a questi “sofismi”. In questi giorni, infatti, l’Ordine ha dovuto far fronte ad un nuovo problema. Lo stregone Acheron, dopo secoli di prigionia all’interno del Legendarium, ha trovato il modo di liberarsi portando il caos nella Dimensione Magica. Sfruttando le enormi capacità del libro, ha incamerato le energie magiche di tutti i pianeti al suo interno. Fortunatamente ancora una volta grazie alle Winx la minaccia è stata debellata e, con nostra grande gioia, la magia, precedentemente sottratta, è tornata a fluire nel nostro universo. In questo modo l’Ordine, libero da ulteriori preoccupazioni, è potuto tornare ad occuparsi del monitoraggio della Dimensione Magica e di Ksendras. Ciononostante, a dispetto di ogni singolo membro del nostro Ordine, temo che la faccenda sia tutt’altro che giunta ad una conclusione. Questa mattina infatti, dopo essermi recato nella Biblioteca dell’Ordine di Agador, ho fatto una scoperta sconcertante. Per un motivo a me ignoto l’imponente ritratto, inchiodato sulla parete opposta all’ingresso della sala di lettura, raffigurate il fondatore della nostra confraternita intento a dettare i tre principi fondamentali dell’Ordine ai suoi primi discepoli, aveva subito un evidente e misterioso cambiamento. Al posto di quell’austera rappresentazione, infatti, ne è comparsa una nuova, mai vista prima, che mostrava una ventina di persone sorridenti distribuite su due diverse file. Tra i “personaggi” del ritratto vi era anche Agador affiancato alla sua destra da un altro uomo, che portava al collo un bellissimo medaglione d’argento; invece alla sua sinistra da una fata dai lunghissimi capelli castano scuro e dalla carnagione olivastra, che con il braccio destro gli si cingeva teneramente al fianco, mentre con la mano sinistra stringeva una sorta di bacchetta nera lunga non più di quaranta centimetri. All’estrema destra della composizione, infine, con mia grande sorpresa ho avuto modo di riconoscere lo stregone Acheron. Questi con le braccia incrociate e un sorriso compiaciuto, al contrario degli altri, non guardava dritto avanti a sé, ma, con la testa leggermente inclinata verso sinistra era intento ad osservare l’uomo con il medaglione e una donna dai capelli rossi, posta davanti a quest’ultimo e avente nella mano destra un’altra bacchetta azzurra sormontata da un cuore rosa. Incuriosito e, allo stesso tempo fortemente impaurito, ho deciso, sebbene non ne avessi l’autorità, di sostituire il quadro della Biblioteca con una copia e di nascondere l’originale nella mia stanza al fine di studiarlo meglio. Ho la forte sensazione che dietro la distruzione di Cassiopea e l’Origine dell’Ordine di Agador si nasconda una storia molto più complessa e… questo ritratto ne è la prova.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buon salve a tutti!!! La terza pagina di diario, come era successo nel capitolo precedente, s’inserisce dopo il finale di un’altra stagione del cartone animato: la sesta. Acheron, dopo essersi liberato dal Legendarium grazie all’aiuto di Selina, sottrae la magia alla Dimensione Magica. Le Winx, però, unendo le forze riescono a sconfiggere lo Stregone e a sigillarlo nella Scatola dell’Infinito. Di conseguenza L’Ordine di Agador, come apprendiamo dalle parole di Aenuashiba, arginata quest’ennesima minaccia, concentra nuovamente tutte le proprie energie e mezzi sul “problema Ksendras”. In questo frangente, però, s’inserisce anche il fallimento della missione, che il Consiglio dei Quattro aveva affidato a Roy. Purtroppo per l’Ordine, infatti, Aisha, dopo un lungo e travagliato periodo d’indecisione, apre il proprio cuore a Nex, impendendo in questo modo al ragazzo di Andros qualsiasi possibilità di continuare ad avere una certa influenza nelle scelte del gruppo. Roy, a questo punto, abbandona di propria iniziativa il Winx Club e cosa più grave l’Ordine stesso. Aenuashiba, profondamente colpito da tale decisione, non riesce a spiegarsi il reale motivo che ha spinto il suo confratello a commettere un gesto così estremo e irresponsabile. Di conseguenza, com’era accaduto nel secondo capitolo della fanfict, il giovane mago vive per una seconda volta quel dilemma interiore, che gl’impedisce di prendere una posizione certa e definitiva su questo argomento. Aenuashiba, infatti, sebbene ne sottolinei la gravità, non se la sente di condannare l’operato di Roy, poiché è consapevole quanto un cuore ferito possa spingere le persone a commettere delle impudenze. La pagina di diario, infine, si conclude con un’ultima rivelazione da parte di Aenuashiba. A seguito della comparsa di Acheron, il ritratto, presente nella Biblioteca dell’Ordine, che raffigurava il solo Agador, ha all’improvviso cambiato “soggetto”. L’accaduto ha destato non poco sconcerto e preoccupazione nell’animo del ragazzo. Quest’ultimo, a questo punto, inizia a sospettare l’esistenza di una sorta di profondo ed oscuro legame, che, a dispetto della storia conosciuta dai membri della confraternita, sembra unire in modo profondo Agador, Ksendras, la distruzione di Cassiopea e, sebbene non se ne sia ancora capacitato, lo stesso Acheron. Un ultimo appunto e poi vi saluto XD. Nelle pagine di diario che seguiranno verranno rivelati (attenzione spoiler!) ulteriori indizi su questo argomento. Tuttavia, poiché riguardano un qualche cosa prettamente legato a questa storia, in fin dei conti sarà Aenuashiba a studiare il ritratto, questi elementi non avranno un corrispettivo chiaro e diretto anche nella fanfict principale. Mi spiego meglio, tutte le future scoperte, che il giovane mago descriverà nel suo diario, non saranno approfondite anche ne “La rinascita della Fenice”. È indubbio che costituiranno un apporto fondamentale alla trama principale, ma il tutto non sarà discusso in maniera dettagliata come in questo spin-off. Di conseguenza vi consiglio di prestare molta attenzione a questa e alle future pagine scritte da Aenuashiba, altrimenti, ad un certo punto vi ritroverete “cose” nella storia principale che sembrano cadute dal cielo ;D. Con questo ho concluso, perdonatemi (se potete) la mia eccessiva voglia di sottolineare determinati concetti XD. Adesso vi saluto e vi do appuntamento con il prossimo capitolo :D :D :D.
Yugi95

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Capitolo 4
*** Capitolo IV - Il messaggio nascosto ***


Capitolo IV - Il messaggio nascosto
 
Andros 03/04/2016

Caro diario, dopo otto mesi di attenta e scrupolosa analisi, sono riuscito a svelare il mistero che si nascondeva dietro il ritratto della Biblioteca. Non è stato affatto semplice, più di una volta ho pensato di rinunciare. Fortunatamente il Saggio Azekel, l’unico a sapere oltre me della sostanziale modifica subita dal quadro, mi ha spinto a perseverare nella mia ricerca incoraggiandomi a scoprire la verità. Ancora non riesco a crederci, l’euforia e la gioia, che mi pervadono, non accennano a diminuire. Tuttavia è opportuno che mi calmi, non posso permettere che, a causa del mio stato d’animo, qualcuno possa venire a conoscenza delle mie scoperte. Da quando sono nato, ho considerato la confraternita un punto di riferimento, rappresenta per me la famiglia che non ho mai avuto… la vita che non ho mai vissuto. Eppure, nonostante ciò, ho la sensazione di non potermi fidare di nessuno, neanche dei miei più stretti amici come Malik. D’altronde lo stesso Agador non confidava ciecamente nell’Ordine, dal momento che ha preferito ricorrere ad un artificio così complesso per nascondere… beh per nascondere il suo “lascito”. La finta rappresentazione, che ricopriva il quadro originale, era soltanto il primo enigma… il primo passo che mi avrebbe condotto alla soluzione del problema. Il vero rompicapo era, infatti, rappresentato dal ritratto di tutte quelle persone che, sfoggiando radiosi sorrisi, posavano come se qualcuno stesse scattando loro una fotografia.  Oltre ad Agador sono raffigurate altri ventidue soggetti: per un totale di undici uomini, undici donne, compresa una sirena, e, sebbene mi sia sembrato alquanto strano e curioso, una sorta di spirito avvolto in un candido lenzuolo. Mi accorsi quasi subito che ogni personaggio aveva impresso su una parte del corpo un minuscolo numeretto dal significato apparentemente ignoto. I numeri, alcuni dei quali si ripetevano senza motivo o presentavano un piccolo trattino al loro fianco, erano compresi tra 1 e 26, ma non sembravano essere parte di una sequenza né tanto meno di una serie. Basandomi su alcune delle mie esperienze pregresse e sulle nozioni apprese durante il mio percorso di formazione, pensai ingenuamente che ad ogni numero corrispondesse una lettera dell’alfabeto. In passato, infatti, quando i membri della confraternita dovevano redigere messaggi segreti e della massima importanza, era pratica comune sostituire una lettera con il numero che ne determina la posizione all’interno dell’alfabeto. Ad esempio alla lettera A corrisponde il numero 1, alla B il numero 2 e così via… fino alla Z che va convertita nel numero 26. Purtroppo, quando applicai questa “tecnica” ai numeri presenti nel ritratto, il risultato fu un insieme di lettere senza il minimo senso. Trascorsi interi pomeriggi a scervellarmi sul possibile significato di quelle cifre, finché una mattina, mentre mi trovavo nella Biblioteca dell’Ordine, mi capitò tra le mani un antico manoscritto. Il testo narrava le gesta di un antico condottiero terrestre e generale di un imponente esercito vissuto ai tempi di Cassiopea. Questi aveva sviluppato un codice segreto, o meglio un cifrario a sostituzione monoalfabetica, che prevedeva la sostituzione di ogni lettera del testo in chiaro con una lettera che si trova un certo numero di posizioni dopo nell'alfabeto*. Ebbi come un’illuminazione, forse anche Agador aveva sfruttato un sistema de genere. Tutto ciò che dovevo fare era individuare una “chiave di lettura”, cioè un segno che mi permettesse di capire di quante posizioni constasse lo spostamento delle lettere. Tornai di corsa nella mia camera e, esaminando con scrupolosità il ritratto, trovai ciò che stavo cercando. Nel medaglione dell’uomo, infatti, era impresso con caratteri quasi microscopici il seguente indizio: AN. Capii subito: l’alfabeto andava traslato di tredici posizioni. In questo modo alla N sarebbe corrisposto il numero 1, alla O il 2 e via dicendo. Sostituii nuovamente le lettere alle cifre, presenti nel quadro, ma, sebbene fosse più chiaro, il testo risultante mancava ancora di senso logico. Non mi diedi per vinto, sapevo di aver intrapreso la strada giusta. Così giorni dopo mi resi conto che il problema risiedeva nei numeri, incisi sulle figure femminili e sullo spirito posto in alto. A quel punto scandagliai, anche con l’uso della magia, tutte le donne raffigurate nel dipinto. In questo modo mi resi conto che sulla bacchetta della fata dai capelli rossi era segnata una seconda chiave di lettura: AZ. Era la risposta a tutte le mie domande: ai numeri, presenti sulle figure maschili, corrispondevano lettere traslate di tredici posizioni, mentre le cifre, segnate sulle figure femminili, andavano sostituite con lettere traslate di ben ventisei posizioni. Lo spirito volante, infine, avendo una natura diversa da quella dell’uomo e della donna, non presentava conversione. Alla fine, attribuendo ai numeri un ordine da sinistra a destra, ho ottenuto la sequenza: 7 5 12 9 26 – 15 14 – 15 6 16 18 – 13 22 15 25 – 2 8 16 6 5 18 7 14. Questa, applicando il “metodo di decriptazione” da me elaborato e considerando i trattini come spaziatura tra le diverse parti, è diventata la seguente frase: “Trova la luce nell’oscurità”.  Adesso non mi resta che scoprire il significato profondo e mistico di queste parole.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buondì a tutti. Lo so… lo so. Leggendo questo e il capitolo de “La rinascita della Fenice”, avrete pensato che qualche rotella mi sia ormai saltata XS. A dirvi la verità, le rotelle le ho perse da prima che iniziassi a scrivere queste storie ahahahahahaha. Venendo al capitolo, come avrete sicuramente notato, non si colloca a differenza degli altri alla fine di una della serie delle Winx. Non temete, per la vostra grande gioia il prossimo rispetterà i canoni precedenti XD. Tuttavia sarà l’ultimo a posizionarsi al di fuori della cronologia della fanfiction principale. Dal sesto capitolo in poi, infatti, (attenzione spoiler :D) le vicende di Aenuashiba si svilupperanno in un arco di tempo posteriore alla partenza di Bloom per la Dimensione della Fiamma della Fenice. Terminata questa breve parentesi, torniamo a questa pagina di diario. Aenuashiba, dopo un lungo periodo di studi, riesce a scoprire un messaggio criptato all’interno del ritratto. Purtroppo per lui e, conseguentemente, per noi la frase è alquanto mistica e non fornisce una risposta alle domande che il giovane mago si era posto. Vi do un altro piccolo spoiler, anzi per chi ha una buona memoria madornale ;D: il vero significato di questa frase lo si scoprirà ne “La rinascita della Fenice” perché… beh… perché solo lì può essere svelato il mistero XD. Concedetemi gli ultimi due appunti e poi concludo. Allora la frase segnata con il simbolo * è stata presa da Wikipedia, in modo tale da potervi fornire una spiegazione chiara e precisa su che cosa sia un cifrario a sostituzione monoalfabetica. I cifrari, che ho usato per criptare in messaggio, sono il ROT 13 (A→N) e l’Atbash (A→Z). L’ispirazione di sostituire il numero con la lettera, infine, non saprei proprio dirvi da dove l’ho presa, ma, poiché sono sicuro di non essere un genio XD, posso sicuramente affermare che non è una mia invenzione. In secondo luogo ho deciso d’inserire nel testo tutto il ragionamento sull’uso del cifrario e non la semplice frase finale, perché, come ho già detto in passato, non mi piacciono le cose calate dall’alto. Purtroppo devo sempre, concedetemi l’espressione :D, toccare con mano la veridicità e la concretezza di ciò che scrivo. È un mio difetto ahahahahahaha. Tuttavia alcuni di voi potrebbero avere da ridire sul fortuito ritrovamento del libro, che ha suggerito ad Aenuashiba il possibile uso di un cifrario da parte di Agador. Sappiate solo questo… nella storia nulla succede per caso… a buon intenditore poche parole ;D. Adesso ho definitivamente concluso. Scusatemi per avervi annoiato un’ennesima volta, ci sentiamo per i prossimi capitoli :D :D :D.
Yugi95
 

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Capitolo 5
*** Capitolo V – La scomparsa di un amico ***


Capitolo V – La scomparsa di un amico
 
Andros 23/08/2016

Caro diario, ho momentaneamente sospeso le mie ricerche sul possibile significato da attribuire alla frase, nascosta all’interno del ritratto della Biblioteca. Nei mesi scorsi, infatti, ho spulciato più di un centinaio tra libri, manoscritti e antiche pergamene con la speranza di ritrovare quelle parole così misteriose. Tuttavia i miei sforzi si sono rivelati del tutto vani: non esiste alcun riferimento o precedente letterario, che contempli quella “dicitura”. Ciononostante non mi arrendo… non posso farlo, non adesso che sono così vicino alla soluzione di tutto questo mistero. Di conseguenza questa breve interruzione, che mi sono dovuto concedere per cause di forza maggiore, non vuole essere un principio di rinuncia allo scopo che mi sono prefissato. In questi giorni, però, sono venuto a conoscenza di una tragica notizia, che mi ha lacerato nel profondo dell’animo. Malik è… morto. È stato assassinato mentre si trovava in missione su Magix. Azekel mi ha informato personalmente dell’accaduto all’inizio di questa settimana. Il mio maestro sapeva bene quanto io e Malik fossimo legati, così ha preferito che lo sapessi da lui e non dai necrologi del nostro Ordine. Quando me lo ha detto non ho voluto credergli. Malik era il più forte di tutti quanti noi, non esisteva mago più abile e preparato di lui. Le sue eccezionali doti magiche gli valsero l’ammissione nei ranghi dell’Occhio della Verità a soli sedici anni. Ben presto sarebbe diventato il comandante in capo di tutto il corpo e, con il passare degli anni, avrebbe sicuramente ottenuto un posto all’interno del Collegio del Tempio. Chissà… forse un giorno avrebbe potuto anche guidare l’Ordine di Agador in qualità di Venerabile. Eppure sono convinto che, nonostante la gloria e la responsabilità dettate da questi ruoli, il mio amico non avrebbe perso l’umiltà e la purezza d’animo, che lo hanno da sempre contraddistinto. Malik era il mio punto fisso… la roccia sulla quale potevo fare costantemente affidamento. Quando eravamo bambini, era in qualsiasi momento pronto a proteggermi…. dai mali di queste mondo. Lui c’è, anzi c’era sempre per me… Io, al contrario, non sono stato capace di aiutarlo, di difenderlo dai mostri che hanno spezzato la sua vita. Il Saggio Azekel cerca sempre di rincuorarmi, di alleggerire il peso dei miei sensi di colpa. A suo dire nessun membro dell’Ordine poteva prevedere una tale disgrazia. Dopotutto, sebbene nell’arco di questi ultimi anni diversi miei confratelli siano stati vittima di attacchi più o meno premeditati da parte delle forze di Ksendras, il numero di vittime si è mantenuto estremamente basso. Malik, inoltre, da quanto sono riuscito a sapere, aveva il semplice compito di perlustrare i sotterranei di Magix alla ricerca di una sorgente di Magia Selvaggia, scoperta poco tempo fa dalle Trix. I Quattro Venerabili speravano che l’energia della fonte, essendo molto simile alla magia negativa, potesse in qualche modo ravvivare la scintilla di Fiamma della Fenice presente nel Regno Dorato, e, cosa assai più difficile, crearne di nuove. Di conseguenza Malik avrebbe dovuto studiare la sorgente e prelevare un piccolo campione da analizzare. Purtroppo per lui, però, nel sottosuolo si trovava un nutrito gruppo di sostenitori di Ksendras con i quali si è scontrato. Ad oggi né il Collegio del Tempio né il Consiglio dei Quattro hanno capito per quale motivo il nostro “nemico” si trovasse in quel luogo; sono solo certi che non fossero interessati alla fonte di Magia Animale. I corpi di Malik e di alcuni dei suoi avversari, infatti, sono stati trovati lontano dalla sorgente. Evidentemente erano alla ricerca di qualche altra cosa… a noi sconosciuta. Ho l’impressione che, al tal proposito, Azekel abbia già da tempo sviluppato una propria idea… idea che, stranamente, non ha voluto condividere con me. Per questo motivo, sebbene mi vergogni ad ammetterlo, ho iniziato a spiare i suoi movimenti, al fine di far luce su quest’ennesimo mistero. Anche in questo caso, però, nulla di utile è venuto a galla: è davvero bravo a dissimulare le proprie azioni e i propri comportamenti. L’unica stranezza che sono riuscito ad imputargli, riguarda un nuovo e morboso interesse per le Winx. Da quello che ho potuto capire, Azekel sembra aver intrapreso una propria “campagna di monitoraggio” incentrata sul gruppo delle Fate Guardiane. Proprio ieri, ad esempio, ho trovato dei ritagli di giornale nella sua camera: alcuni, risalenti al mese di aprile, descrivevano lo scontro avvenuto tra le Winx e le Trix nei pressi, neanche a farlo apposta, della sorgente di Magia Selvaggia; altri, più recenti, parlavano di una sorta di missione segreta sulla Terra, intrapresa dalle ragazze al termine del loro settimo anno di studi*. Sinceramente trovo tutta la faccenda molto strana, ma, non potendo parlarne con il diretto interessato, sono costretto a vedermela da solo. Tuttavia questo mio impegno parallelo, non deve distogliermi dal mio obiettivo primario: il dare un senso alla frase del quadro. Questo è e sarà sempre il mio pensiero fisso, fino a quando non sarò in grado di capire il vero significato di quelle parole, il ruolo dei personaggi raffigurati e il perché il ritratto si sia modificato. Ormai è una questione di principio: a tutti i costi riuscirò nel mio proposito… lo devo a me stesso e a Malik.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti. Innanzitutto vi chiedo scusa per la mia prolungata assenza. Vi giuro che questa mia piccola pausa non era programmata, altrimenti nelle note al capitolo IV ve ne avrei parlato. Purtroppo, però, sono stato “fisiologicamente e mentalmente” costretto a prendermela, perché avevo il cervello in fumo ahahahahahaha. Sia chiaro nessuna “crisi dello scrittore”, sono lontano anni luce dall’essere definito tale ;D; ma, avendo scritto ininterrottamente dal quattro di ottobre, data in cui è iniziata la pubblicazione, ho dovuto fermarmi un attimo XD. Di conseguenza soltanto pochi di voi erano a conoscenza che lunedì 12/12/2016 il capitolo non sarebbe uscito. Vi prego ancora di perdonarmi e vi prometto che, qualora dovessi aver bisogno di altre pause, ve lo farò sapere per tempo. Veniamo finalmente alla pubblicazione di oggi. Come vi accennai già la volta scorsa, il capitolo di oggi si colloca nuovamente alla fine di una delle serie “regolari” di Winx Club: la settima. Aenuashiba, infatti, menziona lo scontro tra le Trix e le Winx, avvenuto nel sottosuolo di Magix, e la sorgente di Magia Selvaggia. A tal proposito vorrei farvi notare il riferimento al capitolo IV de la “Rinascita della Fenice”, nel quale viene detto da Arcadia che l’uso della Magia Selvaggia si era rivelato del tutto inutile al fine di ravvivare le scintille. Questo e altri “collegamenti” tra le due storie sono necessari per creare una sorta di continuità; più avanti, infatti, il numero di connessioni s’intensificherà fino a quando le fanfiction si uniranno :D. Attraverso la pagina di diario, inoltre, Aenuashiba racconta della morte del suo amico di lunga data Malik. Anche qui vi chiedo un piccolo sforzo mnemonico e di ricordarvi di quest’evento, che avrà notevoli ripercussioni sulla fanfict principale. Un’altra cosa che vi esorto a tenere ben presente, è la datazione delle pagine di diario. Alcuni di voi, infatti, potrebbero giustamente pensare che la morte di Malik vada ad inserirsi dopo il capitolo XVI de la Rinascita… non è così, avviene mesi prima. Di conseguenza… beh poi vedrete, non posso spoilerare XD. La frase segnata con il simbolo * è un riferimento al nuovo spin-off delle Winx coprodotto da Netflix: World of Winx. All’inizio ero restio ad inserire nella storia rimandi a questa serie, dopotutto gli stessi autori hanno affermato che World of Winx è del tutto “slegata” dalle vicende della serie originale. Tuttavia ho deciso di aggiungere dei piccolissimi e, per la maggior parte scherzosi, accenni alla serie giusto per un mio desiderio (o se volete capriccio ;D) di non lasciarla fine a sé stessa. È ovvio che, poiché non è ancora uscita in Italia, i riferimenti non includeranno il benché minimo spoiler: non sia mai vi rovini le sorprese che World of Winx ha in serbo ahahahahahaha. Beh penso di avervi detto tutto. Un grazie di cuore per tutti voi che con pazienza ed interesse seguite questa fanfiction. Un saluto e a tutti un felice augurio di buon Natale :D :D :D.
 Yugi95

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Capitolo 6
*** Capitolo VI – Uno sguardo al passato ***


Capitolo VI – Uno sguardo al passato
 
Andros 1/09/2016

Caro diario, in queste ultime settimane, dopo aver metabolizzato il dolore causato dalla scomparsa di Malik, ho nuovamente concentrato tutte le mie energie sul mistero del quadro. Sebbene il significato della frase continui ad essermi ignoto, ho fatto importanti scoperte sull’identità dei personaggi raffigurati nel dipinto. Diverso tempo fa scrissi in queste stesse pagine di aver riconosciuto, all’interno della rappresentazione, Agador fondatore di questo Ordine e Acheron il creatore del Legendarium. Il nome e la storia di tutti gli altri soggetti, però, erano rimasti a me sconosciuti; così, spinto da un’irrefrenabile curiosità, mi sono barricato nella Biblioteca e ho condotto le mie indagini. Di conseguenza sfogliando antichi tomi e leggendo pergamene risalenti all’epoca in cui Cassiopea era ancora unita, ho avuto le risposte che stavo cercando. Queste, però, mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta, facendomi finalmente comprendere il perché Agador avesse deciso di occultare quel ritratto apparentemente innocuo. Troppe persone, infatti, nel corso dei secoli sarebbero state ben liete di mettere le loro sporche mani sul dipinto, in primis alcuni dei soggetti presenti al suo interno. Tuttavia, per quanto possa sembrare strano innanzitutto a me stesso, Acheron non figura tra di essi. A volte la malvagità si nasconde nei “posti” più impensabili, anche nel cuore di coloro che si ergono a strenui difensori della pace e dell’integrità del nostro universo. Esempio lampante di ciò è costituito dal Consiglio degli Anziani. Tre membri su quattro dell’assemblea più importante e autorevole della Dimensione Magica, infatti, sono raffigurati nel dipinto. Zephir, lo spirito volante posto al centro della rappresentazione, Chiron, potente centauro alato situato verso la destra del quadro, e Sayblee, ex-regina delle sirene di Melody, nonostante non riesca ancora a crederci, erano un tempo fedeli compagni del fondatore di quest’Ordine. Credo che, qualora un qualsiasi membro della nostra confraternita venisse a conoscenza di tale “legame”, a prescindere se si tratti dell’ultimo dei novizi o del Primo Venerabile, si scatenerebbe il panico. Tra l’Ordine di Agador e il Consiglio degli Anziani, infatti, non è mai corso buon sangue. Fin dagli albori della confraternita Agador e i suoi primi “adepti” furono oggetto di continue vessazioni e, nella maggior parte dei casi, violenze da parte del Consiglio e del suo “braccio armato”: i Templari di Roccaluce. In particolare questi ultimi hanno costituito una costante minaccia per l’Ordine, che per diversi anni ha dovuto combattere una vera e propria “guerra silenziosa” al fine di salvaguardare la propria integrità. Tuttavia resistere ai continui attacchi, messi in atto dal Consiglio degli Anziani, non fu affatto facile; rappresaglie, vandalismi e massacri divennero purtroppo il “pane quotidiano” della nostra confraternita. I membri dell’Ordine, guidati da Agador, opposero una strenua resistenza a questi soprusi. Molti furono imprigionati a vita nelle oscure e gelide celle del Monastero di Roccaluce, altri, invece, pagarono con la vita il prezzo della loro “ribellione”. Le persecuzioni durarono per circa cinque anni… i primi cinque anni di vita della neo-nata Dimensione Magica, poi all’improvviso tutto cessò. A ciascun novizio della nostra confraternita è sempre stato narrato che quei continui supplizi ebbero fine grazie al valore e alla forza dei tanti adepti, che si opposero con coraggio al Consiglio degli Anziani. Dopotutto i diversi Collegi del Tempio e numerosi Venerabili, che nel corso dei secoli si sono avvicendati al comando, preferivano questa versione dei fatti in modo tale da instillare nelle menti dei giovani un forte sentimento di appartenenza e lealtà nei confronti della confraternita. Tuttavia, per quanto possa essere romantica ed eroica questa credenza, non rispecchia per nulla la realtà dei fatti. Colui che mi fece aprire gli occhi su questo spinoso argomento, sebbene in cuor mio nutrissi già dei dubbi, fu il Saggio Azekel. Da quando ne ho memoria, infatti, il mio maestro ha per anni sostenuto che il raggiungimento di una sorta di tregua con il Consiglio fu possibile esclusivamente dopo la prematura scomparsa di Agador. Quest’ultimo, infatti, rappresentava una vera e propria minaccia per i guardiani del Regno Dorato. In fin dei conti Agador era un mago di gran lunga più potente di tutti loro e il suo netto rifiuto alle decisioni prese subito dopo la divisione di Cassiopea non poteva assolutamente essere tollerato. Se, infine, si aggiunge l’eventualità che il fondatore dell’Ordine potesse essere a conoscenza di determinati fatti e oscuri segreti, che avrebbero potuto danneggiare la reputazione dei membri del Consiglio degli Anziani, la teoria di Azekel risulterebbe pienamente confermata. Purtroppo al momento sono riuscito a scoprire esclusivamente le identità di queste tre persone. Ciononostante con il prosieguo delle ricerche sono sicuro che ben presto anche gli altri personaggi del dipinto, ad esclusione di Agador e Acheron, non avranno più segreti per me. Niente e nessuno riuscirà a farmi desistere dai miei propositi e, qualora fosse necessario, sono pronto a rischiare la mia stessa vita pur di giungere alla ad una conclusione.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti quanti voi!!! Finalmente con questo capitolo “Il mondo oltre la finestra” s’inserisce nella continuity tracciata dalla fanfiction principale. La pagina del diario, infatti, è datata primo settembre, quindi, come ho già detto più volte in altre note in calce ai capitoli, Alfea sta per aprire le proprie porte alle sue studentesse. In quest’occasione apprendiamo da Aenuashiba alcune importanti informazioni sull’identità di alcuni dei personaggi presenti nel quadro. Tra di essi, anche se penso che alcuni di voi l’avessero già capito nel capitolo IV, troviamo ben tre membri del Consiglio degli Anziani. Questi sono lo spirito volante, il centauro alato e la sirena dai capelli verdi. I nomi, che ho dato loro dopo averli inglesizzati, ad eccezione della donna, derivano dalla mitologia greca e rispecchiano in pieno le caratteristiche peculiari di questi figuranti. Zefiro, infatti, è la personificazione del vento che soffia da ponente, mentre Chirone è il più famoso e ripreso (Percy Jackson vi dice niente?) dei centauri. Capisco che questa mia scelta possa sembrare banale e poco fantasiosa, ma, per quanto mi sia sforzato, non mi sono venuti nomi decenti XD. Di conseguenza, qualora possa avervi fatto storcere il naso, vi chiedo di perdonarmi. Tornando al diario, scopriamo quanto l’Ordine di Agador sia stato perseguitato dal Consiglio degli Anziani e dai Templari di Roccaluce. A tal proposito su quest’ultimi vorrei spendere due paroline. Nella serie Winx Club siamo stati abituati a vedere i Templari del Monastero di Roccaluce come coraggiosi e indomiti guerrieri, adibiti alla difesa e alla tutela della Dimensione Magica. Tuttavia mi sono sempre chiesto per quale motivo questi “signori” non intervenissero mai in prima persona contro i numerosi nemici che le Winx hanno affrontato nel corso degli anni. Un esempio su tutti è la semi-conquista di Magix da parte delle Trix nella prima serie. Perché i Templari non le hanno affrontate direttamente? Perché, quando si combatteva ad Alfea, questi guerrieri hanno abbandonato studenti alle prime armi al loro destino? Perché non hanno difeso Magix City dall’esercito delle streghe? So che questi interrogati possono sembrare inutili e che alcuni di voi potrebbero rispondermi: “perché la serie si chiama Winx Club e non “Templari di Roccaluce Club”; ma seriamente parlando sforzarsi un po’ di più li avrebbe stancati?! Chiudo questo piccolo momento polemico dandovi un piccolo indizio su questo argomento: i Templari, soprattutto ne “La rinascita della Fenice”, giocheranno in futuro un ruolo di primissimo piano ;D. Aenuashiba, infine, chiude la pagina di diario dandoci un ultimo indizio: Agador scompare prematuramente poco dopo la fondazione dell’Ordine (5 anni). Tuttavia (attenzione spoiler!!!) questo “scompare” non è sinonimo di “muore”… a buon intenditore poche parole XD. Con questo ho definitivamente concluso. Vi auguro un buon Santo Stefano e vi do appuntamento per i prossimi capitoli :D :D :D.

Yugi95

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Capitolo 7
*** Capitolo VII – La morte di un fiore ***


Capitolo VII – La morte di un fiore
 
Andros 05/09/2016

Caro diario, ormai non vi sono più dubbi, ciò che più temevamo si è mostrato ai nostri occhi. Dopo quattro anni di guerra silenziosa e pericolose macchinazioni, Ksendras e i suoi seguaci hanno deciso di “rivelarsi al mondo”. Dopotutto avremmo dovuto aspettarcelo, era soltanto una questione di tempo. Forse se avessimo anticipato le mosse del nemico, quanto è successo si sarebbe potuto evitare. L’Ordine ha commesso il gravissimo errore di sottovalutare Ksendras. Fino all’ultimo ha creduto, anzi sperato che il Signore dell’Oscurità e i suoi “figli” se ne stessero rintanati in chissà quale anfratto, lasciando il lavoro sporco agli altri. Quanto siamo stati ingenui… la nostra arroganza… la nostra superbia sono state la vera condanna a morte per quelle povere persone. Da un paio di giorni, sebbene il Collegio del Tempio e il Consiglio dei Quattro avessero preferito tenere la faccenda nascosta, non si parla di altro. Fortunatamente la notizia non è diventata di dominio pubblico e di ciò, sebbene ci costi molto ammetterlo, dobbiamo ringraziare i Templari di Roccaluce. Quest’ultimi, ancora mi chiedo come abbiano fatto, sono immediatamente venuti a conoscenza del piccolo incidente e, grazie alle loro risorse illimitate, sono riusciti ad “insabbiare” l’accaduto. Nonostante non condivida pienamente questo comportamento, adottato molto spesso anche dalla confraternita, questa volta non posso essere che d’accordo. Qualora si fosse diffusa la notizia di un attacco del genere nella Dimensione Magica, si sarebbe scatenato il panico e tutti gli abitanti del nostro universo sarebbero stati ulteriormente in pericolo. In alcuni casi raccontare come stiano realmente i fatti… dire a chiunque la verità su un argomento spinoso e controverso, può portare a pericolose e imprevedibili conseguenze. Molti dei nostri novizi, ad esempio, non appena sono venuti a conoscenza dei macabri dettagli di questa vicenda, hanno preferito abbandonare l’Ordine prima che fosse troppo tardi. Allo stesso modo, alcuni dei confratelli più anziani, ormai sfiduciati dalle continue promesse di vittoria, hanno preferito disertare per ricongiungersi alle loro famiglie e trascorrere con esse quel po’ di tempo di pace, che a loro dire resterebbe alla Dimensione Magica prima della sua distruzione. In fin dei conti non posso dare loro torto: la guerra è quasi del tutto persa. Le file dell’esercito dell’Oscurità non sono mai state così numerose, demoni e altre creature portano caos e distruzione su ciascuno pianeta e, come se non bastasse, le perdite umane, soprattutto all’interno della confraternita, aumentano di giorno in giorno. I diversi Sovrani della Dimensione Magica, sebbene da quanto riferiscano le nostre spie inizino a sospettare qualche cosa, sono ancora all’oscuro di tutto, mentre il Consiglio degli Anziani e i Templari di Roccaluce si ostinano a ritenere che un imminente ritorno dell’Oscurità sia impossibile. Nonostante i Venerabili, mettendo da parte gli antichi dissapori, abbiano cercato di convincerli della cosa e di avvisarli del pericolo, le massime autorità del nostro universo non hanno voluto sentire ragioni. Per loro Ksendras è un capitolo ormai chiuso. A nulla sono valse le richieste di aiuto da parte dell’Ordine; a nulla sono valsi gli accorati appelli del Saggio Azekel, l’unico membro della nostra confraternita ad avere un rapporto quasi “civile” con il Consiglio degli Anziani; a nulla è valso l’ultimo dei tanti attacchi messi in atto dai demoni… lo sterminio di un’intera famiglia di Linphea. Se soltanto Malik non fosse morto in quella spedizione nei sotterranei di Magix… tutto questo non sarebbe successo. La sua missione successiva, infatti, sarebbe dovuta consistere in una prolungata e attenta sorveglianza del pianeta della natura. A suo dire questa si era resa necessaria, dal momento che vi erano stati, negli ultimi tempi, numerosi avvistamenti di persone sospette in alcune zone di Linphea. Malik… aveva capito tutto… avrebbe potuto impedire quel massacro e salvarli. Quei mostri non hanno mostrato pietà per quelle persone, le hanno massacrate senza alcun ritegno. Da quanto mi ha potuto riferire Azekel, giunto sul posto poco prima dei Templari, le vittime sono state tre: padre, madre e figlia. Sono stati attaccati all’interno della loro casa… anzi per la precisione i due adulti sono stati ritrovati con la gola sgozzata nella serra adiacente. La figlia… una giovane ragazzina di quindici anni, invece, è stata rinvenuta ormai priva di vita in una delle stanze al piano superiore dell’abitazione. Aveva cercato di combattere… di difendere i propri genitori. Quelle bestie hanno infierito sul suo povero corpo, prima di ucciderla l’hanno torturata… le hanno strappato via le ali. Il mio maestro non ha voluto aggiungere altro, quando mi ha raccontato dell’accaduto la sua voce tremava e gli occhi erano lucidi. È rimasto particolarmente colpito da questa vicenda e, sebbene abbia più volte insistito, non ha voluto rivelarmi né l’identità di quelle persone né il motivo per cui siano state attaccate. Tutto ciò che si è limitato a rispondermi, per chiudere definitivamente questo argomento, è stata la seguente frase: “Questo giorno così triste rappresenta semplicemente la morte di un fiore”.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti!!! Come avrete notato la pagina di diario segna la data del 05/09/2016 e di conseguenza, a differenza degli scorsi capitoli, il “salto temporale” con la pagina precedente è abbastanza ridotto. Questo cambiamento diventerà una costante della fanfiction, infatti con il prosieguo della storia il gap tra le pagine si ridurrà sempre più… fino a quando si avrà una sorta di “diario giornaliero”. Allora venendo alla trama di questo capitolo, apprendiamo che per la prima volta in quattro anni (data in cui è iniziata la fanfict) i demoni di Ksendras sono “usciti allo scoperto” e hanno compiuto uno spregevole delitto. Non voglio scendere troppo nel dettaglio della faccenda, anche perché risposte molto più esaustive di queste vi verranno date nella fanfiction principale. Tant’è vero che lo stesso Aenuashiba non dà una spiegazione dettagliata di quanto è successo a questa famiglia di Linphea, ma si limita a riportare dei semplici “fatti” che gli sono stati riferiti. Per questo e altri motivi, preferisco focalizzarmi, in queste brevi righe, sulla figura del giovane mago e, per quanto possa essere limitata, su una piccola analisi del suo comportamento. Aenuashiba, è bene ribadirlo, non si è mai allontanato dalla cittadella dell’Ordine… almeno per il momento. Di conseguenza tutto quello che sa su questa tragica vicenda o deriva dalle “voci di corridoio” presenti all’interno della confraternita, oppure dalla testimonianza di Azekel. Questo è un aspetto fondamentale per capire la psicologia del personaggio e della storia in generale. Il giovane mago non vive queste esperienze in prima persona… non è mai presente sul “campo”. Tutto ciò, sebbene lo protegga dai pericoli esterni, lo porta ad alienarsi dal mondo reale e dalle interazioni interpersonali che esso prevede. Aenuashiba, dopo la morte di Malik, è rimasto solo… ha perso l’ultimo contatto con l’esterno. Questa situazione, molto presto, lo porterà a compiere una svolta nella sua vita e, da quel momento… beh ne vedrete delle belle ;D. A questo proposito vorrei darvi un piccolo spoiler… tra non molto questa fanfict cambierà leggermente dinamica… dando più spazio a ciò che si trova al di fuori dell’Ordine… a buon intenditore poche parole ;D. Tornando alla famiglia di Linphea, vi chiedo di focalizzarvi non sull’accaduto in sé ma sulle motivazioni che hanno portato ad esso. So bene di non averle menzionate in questa pagina di diario, ma è questo il luogo dove verranno rivelate :D. Ripeto, nella storia generale (quella che comprende le due fanfict) nulla accade per un mio semplice capriccio e/o “sentimento artistico” XD. Purtroppo sono una persona fissata con i dettagli, quindi lo sterminio di queste persone (attenzione spoiler!!!) nasconde altro… nasconde un qualche cosa, che come al solito sarà rilevante ai fini della trama. Alcuni di voi potranno obbiettare: “ma era proprio necessario farli morire?”, la risposta, per quanto dispiaccia prima a me, è “si”: lo prevede la psicologia di questi “cattivi”. Un ultimo appunto e poi concludo ;D. Anche in questo capitolo tornano a far sentire la loro voce i Templari di Roccaluce. Questi in entrambe le storie assumeranno un ruolo sempre più di primo piano e, come dissi la volta scorsa, molto presto scopriremo di cosa sono capaci. Penso di avervi detto tutto… un saluto a tutti voi e, dato il giorno, auguri di un felice e sereno 2017 :D :D :D.

Yugi95

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII – La spilla ***


Capitolo VIII – La spilla
 
Andros 15/09/2016

Caro diario, dopo settimane concitate e notizie angoscianti, la calma è finalmente tornata a regnare all’interno della cittadella. I miei confratelli, infatti, messa da parte la paura per quanto accaduto su Linphea e nei sotterranei di Magix, hanno ricominciato a svolgere nuovamente le loro mansioni quotidiane. Il Collegio del Tempio e il Consiglio degli Anziani, invece, sono ormai da tre giorni chiusi all’interno del Tempio in assemblea straordinaria permanente. Ufficialmente nessun membro dell’Ordine, al di fuori di quelli di rango più elevato, conosce il motivo di tale riunione. Tuttavia, nonostante il massimo riserbo, più di un’informazione è trapelata dalle mura dell’edificio sacro. Stando alle “voci di corridoio”, confermatemi con riluttanza da Azekel, i nostri superiori starebbero tentando una sorta di mediazione con il Consiglio degli Anziani. Quest’ultimi, però, sebbene siano preoccupati quanto noi dalla scomparsa di così tante parti di Fiamma della Fenice, non ritengo possibile che Ksendras stia giocando un ruolo attivo e di primo piano nella sua liberazione. Arcadia e i suoi consiglieri sono convinti che l’unico modo, per poterlo riportare “in vita”, consista nella distruzione dell’ultima scintilla. Se venisse a mancare anche quest’ultima, infatti, la Fiamma del Drago, poiché non più bilanciata, smetterebbe per sempre di esistere… determinando una sorta di “malfunzionamento” della prigione in cui è rinchiuso Ksendras: la Dimensione Omega. Di conseguenza gli Anziani di Magix hanno rifiutato tutte le offerte di collaborazione mosse dall’Ordine e ci hanno “gentilmente” chiesto di farci da parte. Si sarebbero fatti carico dell’itera faccenda, assicurando, nessuno di noi sa in che modo, che le scintille della Fiamma della Fenice sarebbero tornate ad ardere come prima. Il Consiglio dei Quattro, però, sempre da quanto mi ha potuto riferire il mio maestro, non crede alle parole rassicuranti di Arcadia e non è disposto a concederle un’incondizionata fiducia. Così, di comune accordo con il Collegio del Tempio, ha preso la sofferta decisione d’infrangere il segreto. Domani quattro diverse ambascerie, ciascuna guidata da un Venerabile e da due membri del Collegio, si recheranno presso le corti più importanti di tutta la Dimensione Magica: Domino, Solaria, Andros e Eraklyon. Una volta che si troveranno al cospetto dei rispettivi Sovrani di questi pianeti, racconteranno loro tutta la verità… romperanno un silenzio lungo settecento anni. I nostri superiori sono ormai disperati e, assodata l’impossibilità di ricevere un valido aiuto da parte del Consiglio degli Anziani, sono pronti a scavalcarne l’autorità. La speranza è quella di spingere Re Oritel e gli altri a convocare la Grande Assemblea di Magix, l’organo consultivo che riunisce tutti i regnanti del nostro universo, e, una volta raggiunta un’intesa, far fronte comune contro il Signore dell’Oscurità e il suo esercito. Non sarà facile… l’impresa è davvero ardua… per non dire titanica. I Venerabili dovranno convincere tutti questi Sovrani dell’esistenza di Ksendras e di Cassiopea; dovranno spiegare il dualismo tra la Fiamma del Drago e quella della Fenice; dovranno ulteriormente inimicarsi Arcadia e i suoi consiglieri. Penso di non aver mai avuto così tanta paura in vita mia… la vita di ogni singolo abitante del nostro universo è appesa ad un filo… filo che si sta lentamente spezzando. Soltanto il mio maestro e un altro membro del Collegio del Tempio, suo amico di lunghissima data, non partiranno domani mattina alla volta di quei quattro regni. I Venerabili, infatti, gli hanno chiesto di vegliare sull’Ordine in assenza loro e di buona parte degli altri “Collegiali”. Sinceramente non riesco a spiegarmi il motivo di una tale decisione… dopotutto Azekel era il solo che potesse tentare un’ultima e disperata mediazione con gli Anziani; mentre l’altro è intimo amico della Famiglia Reale di Andros: sono sicuro che avrebbe convinto Re Teredor in pochissimo tempo. Comunque… se è stata presa questa determinata decisione, un motivo dovrà pur esserci. Dopotutto i Quattro Venerabili sono i membri più saggi dell’Ordine di Agador: sanno bene quello che fanno. In fine dei conti, sapere che il mio maestro si trovi qui, nella nostra cittadella al sicuro dai pericoli che una tale presa di posizione comporta, mi rasserena l’animo. Non posso perdere anche lui… ho estremamente bisogno della sua presenza, del suo conforto… del suo aiuto. Ormai sono settimane che la mia ricerca, volta a scoprire le identità degli altri personaggi del quadro, si è “arenata”. Per quanto mi si impegnato nel trovare indizi, ritratti, documenti all’interno degli scritti conservati nella Biblioteca dell’Ordine, non ho concluso nulla. Mi sono reso conto che è impossibile continuare in queste condizioni… non posso limitare i “confini” della mia indagine alla sola Cittadella. Sono sicuro che le risposte a tutte le mie domande… si trovino “sparse” per la Dimensione Magica. Io speravo di non arrivare a questa conclusione... ma è il quadro stesso a suggerirmi ciò… a dirmi di non mollare. Una delle figure femminili infatti, porta al fianco sinistro una bellissima spilla, sulla quale si trova un leggera incisione… “Golden Auditorium”. Il problema, a questo punto, è: come convinco la confraternita a mandarmi su Melody?

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti!!! Allora, nonostante ve lo abbia accennato nelle note al capitolo precedente, Aenuashiba non si è ancora allontanato dalla cittadella dell’Ordine XS. State sereni… non è un mio ripensamento… semplicemente vi ho dato uno spoiler ben due capitoli prima XD. Il giovane mago, infatti, nella prossima pubblicazione compirà il tanto agognato e sudato “primo passo” verso il mondo esterno. Tuttavia ci tengo a precisare, come ho fatto in alcune risposte alle recensioni, che Aenuashiba non diserterà l’Ordine, ma… diciamo che avrà una sorta di permesso, che prima, se vi ricordate, non gli era stato concesso. Come riuscirà ad avere questo “visto” … beh lo scoprirete nel prossimo capitolo ahahahahahaha. Dalla pagina di diario, inoltre, apprendiamo che i Venerabili e il Collegio del Tempio, data l’impossibilità di una sorta di mediazione con il Consiglio degli Anziani, sono pronti a rivelare ai Sovrani di Magix il segreto di Cassiopea. Adesso vi chiedo, tenendo conto della data segnata sulla pagina: secondo voi Oritel, alla festa per il compleanno di Bloom del 10 dicembre vista ne “La rinascita della Fenice”, aveva l’aria di uno che ha appreso il più grande e oscuro segreto dell’universo magico?! Vi ho fatto un super spoiler questa volta… sto diventando troppo buono… che ci volete fare XD. Secondo quanto ci dice Aenuashiba di tutti i membri più importanti dell’Ordine… solo due non partono in questa missione diplomatica. Uno è Azekel, l’altro, invece, è un suo vecchio amico di cui non si conosce il nome. La vera identità di quest’uomo sarà rivelata nel prossimo capitolo, tuttavia nella pagina del diario è nascosto un indizio, che vi permetterà di capire a chi mi stessi riferendo. Questo signore, infatti, non è un personaggio di mia invenzione, ma è già comparso nella serie… una sola volta, ma è comparso ;D. Come dico sempre io… a buon intenditore poche parole. A questo punto, però, vi chiedo di fare un piccolo sforzo di memoria, cioè per il futuro ricordatevi di questi due membri del Collegio del Tempio: non è un caso che siano rimasti proprio loro a vegliare sull’Ordine di Agador… nella fanfict, non mi stancherò mai di dirvelo, nulla accade per nulla XD. La pagina, infine, si chiude con la frustrazione del protagonista, causata dall’impossibilità di poter portare a compimento la sua ricerca. Diciamo che è questa che lo spingerà a varcare i confini della cittadella e, da quanto dice lo stesso protagonista, la prima tappa del suo viaggio sarà Melody. Anche qui vi chiedo, lo so sono stressante XS, di fare molta attenzione… la storia da questo momento in poi si concentrerà sempre più sui personaggi del quadro e sul “percorso di crescita” di Aenuashiba. Diciamo che ne vedremo davvero delle belle e le connessioni con la fanfict principale saranno molte di più. Beh… penso di avervi detto tutto… scusate se vi ho assillato. Tuttavia permettetemi un ringraziamento a Tressa e a faymorgana, che hanno aggiunto la storia alle preferite, e un ringraziamento a MartiAntares e Anto62, che l’hanno aggiunta alle seguite. Ovviamente un ringraziamento speciale va a tutti voi, recensori e lettori silenziosi, che con pazienza continuate a seguire la storia e soprattutto a sopportarmi. Un saluto generale e… niente arrivederci al prossimo capitolo :D :D :D.
Yugi95

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Capitolo 9
*** Capitolo IX – La svolta ***


Capitolo IX – La svolta
 
Andros 17/09/2016

Caro diario, la “missione diplomatica”, che i Quattro Venerabili e molti membri del Consiglio del Tempio avevano intrapreso, è miseramente fallita. La causa di tale insuccesso, però, non deve essere imputata ad una presunta incapacità degli inviati dell’Ordine, né tanto meno alla più che probabile reticenza dei Sovrani dei quattro pianeti coinvolti. La colpa è esclusivamente del Consiglio degli Anziani. I suoi componenti hanno impedito che i nostri delegati rivelassero il segreto di Cassiopea e l’hanno fatto… nel modo peggiore. Le quattro ambascerie, infatti, non sono mai giunte a destinazione. Le navette dirette a Domino, Solaria e Eraklyon sono state attaccate in spazio aperto da un’astronave priva di qualsiasi insegna o contrassegno. Secondo i computer di bordo, che hanno trasmesso dati alla nostra centrale operativa fino a pochi secondi prima della loro distruzione, non sarebbe stato inviato alcun messaggio di avvertimento. I nostri confratelli sono stati presi alla sprovvista… non hanno potuto fare nulla per difendersi. Il gruppo diretto da Re Teredor, invece, è stato intercettato nella foresta, che circonda la nostra cittadella, e… completamente decimato. Quando alcuni Ricognitori, membri dell’Occhio della Verità addetti alla sicurezza interna, hanno ispezionato la zona, hanno rinvenuto i loro cadaveri. Sul corpo del Secondo Venerabile, inoltre, è stato rinvenuto un rotolo di pergamena, sul quale con caratteri in oro vi era scritta la seguente frase: “Noi vi avevamo avvertito”. Il messaggio non lascia spazio all’immaginazione: è stato un atto di ritorsione, perpetrato da Arcadia e i suoi consiglieri. Azekel, inoltre, è convinto che gli Anziani abbiano agito, per la prima volta da secoli, senza l’aiuto dei Templari; i quali, secondo lui, sarebbero all’oscuro di tutta la faccenda. Anch’io la penso allo stesso modo… nonostante il “turbolento passato” che ci unisce. I guerrieri di Roccaluce non sono barbari, hanno un codice d’onore e sono rispettosi nei confronti del nemico. Azekel, inoltre, conosce personalmente il loro comandante ed è sempre pronto a spendere per quest’ultimo parole di stima e di apprezzamento. I Templari non avrebbero mai commesso questo scempio e il Consiglio degli Anziani ne era consapevole, per questo ha deciso di tenerli da parte. Come se non bastasse la morte della maggior parte dei nostri superiori ha lasciato l’Ordine di Agador allo sbando. Negli ultimi due giorni quasi cinquecento confratelli hanno disertato, mentre più della metà dei novizi si sono ritirati. La paura è tornata a far sentire il suo opprimente peso. Il saggio Azekel e il suo amico, il cui nome ho scoperto essere Teboc, sono gli unici in grado di guidare ciò che resta della confraternita. La guerra contro Ksendras è ancora “aperta” e, non avendo l’aiuto di nessuno, ciascun membro dell’Ordine dovrà dare il meglio di sé in questa impresa. Nonostante questi tragici eventi mi abbiano scosso nel profondo dell’animo, non riesco a nascondere una certa eccitazione e agitazione per ciò che mi attende. Il maestro e Teboc, infatti, mi hanno concesso la possibilità di allontanarmi dalla cittadella… hanno esplicitamente richiesto il mio aiuto. Finalmente… dopo lunghi anni di attesa e inascoltate richieste, avrò anch’io l’occasione di rendermi utile… anch’io potrò combattere contro il Signore dell’Oscurità. È un mio dovere, un mio specifico obbligo morale… devo farlo per Malik, per i Venerabili e i Collegiali, per Roy, per quella povera famiglia di Linphea… devo farlo per me stesso. Ufficialmente il mio compito consisterà nel recarmi sui diversi pianeti e nel limitarmi ad osservare le mosse dei nostri nemici. In realtà la missione è molto diversa e stranamente collegata con la mia personale ricerca. Azekel e Teboc, quest’ultimo informato a mia insaputa della faccenda dal suo amico tempo addietro, sono fermamente convinti che il ritratto di Agador e dei suoi amici nasconda l’unico modo per sconfiggere Ksendras. Di conseguenza mi hanno chiesto d’indagare sul vero significato del dipinto e di trovare una possibile soluzione al suo enigma. Sinceramente non capisco da dove derivi tutta questa loro sicurezza: la tela apparentemente non contiene nulla che faccia pensare ad una cosa del genere. Comunque se entrambi desiderano ciò, non sarò certo io a deluderli. Partirò domani all’alba e mi dirigerò su Melody, al fine di capire quale sia il legame tra la donna con la spilla e il Golden Auditorium. Al momento non ho altri indizi, ma ho la sensazione che in quel luogo avrò modo di compiere un importante passo avanti. Anche il mio maestro la pensa così… tuttavia non posso fare a meno di sospettare che lui sappia molto più di quanto vuole farmi credere. Poche ore fa, infatti, è venuto a trovarmi nella mia stanza e, senza scendere nei dettagli mi ha consegnato tre piccole fiale, contenenti uno strano liquido trasparente. Su ciascuna di esse vi sono delle etichette: una reca il nome Azekel, l’altra il nome Teboc, mentre sulla terza campeggiava un punto interrogativo. Quando gli ho chiesto a cosa servissero, lui, prima di andarsene, mi ha semplicemente risposto che lo avrei scoperto al momento opportuno. A volte penso che il maestro si diverta a mettermi in difficoltà.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti! Allora come vi avevo promesso la volta scorsa e quella prima, Aenuashiba è pronto ad avventurarsi per il mondo esterno. Il giovane mago, a questo punto, potrà finalmente andare alla scoperta della Dimensione Magica, visto che su sua stessa ammissione non è mai uscito dalla cittadella dell’Ordine, e contemporaneamente risolvere il mistero del quadro. Tuttavia è doveroso fare un piccolo passo indietro e cercare di capire come mai sia stata possibile questa cosa. Se ben ricordate, Aenuashiba chiese invano, ancor prima di ritrovare il ritratto, di poter essere inviato come Malik nei diversi mondi conosciuti al fine di monitorare le mosse dell’Oscurità. I Venerabili e il Collegio, però, gli negarono questo permesso sostenendo che lui avesse già un compito: quello di custode della Biblioteca dell’Ordine di Agador. Lo stesso Azekel, che era ed è un Collegiale, non sembrò “spendersi” molto per aiutare il suo allievo… Aenuashiba, anche secondo lui, doveva rimanere al suo posto.  In un secondo momento, però, dopo la decimazione dei superiori della confraternita, il giovane mago ottiene la possibilità di prendere parte attiva allo scontro. Ad affidargli una missione è proprio il suo maestro, che con un vecchio amico da questo momento in poi guiderà la confraternita. Strano come comportamento, non trovate? Azekel sembra essere una persona abbastanza posata e decisa… se ha cambiato idea sul coinvolgimento di Aenuashiba… un motivo dovrà pur esserci. Dopotutto… lo sapete: nella storia nulla accade per caso. Di conseguenza io vi chiedo: qual è stato, secondo voi, il motivo di questa decisione? Sono curioso di sapere cosa ne pensiate XD. Nella pagina di diario viene anche scritto che il Consiglio degli Anziani ha compiuto un vero e proprio attentato ai danni dell’Ordine. Nelle note al capitolo precedente già vi accennai (facendo riferimento ad Oritel) che le missioni diplomatiche fossero in qualche modo fallite. Il motivo di tale disfatta è questo… un attacco premeditato e improvviso alle quattro ambascerie. A tal proposito vi chiedo di prestare attenzione all’osservazione di Aenuashiba, secondo la quale i Templari non avrebbero nulla a che fare con la faccenda. Fin da adesso, memore delle note al capitolo 24 de “La rinascita della Fenice”, vi dico che questa è la “verità assoluta”… almeno su questo argomento ;D. Rowarir, per il quale vi sono anche parole di stima, e i suoi uomini non sanno neanche di questa cosa. Viene da chiedersi, allora, chi possa aver aiutato Arcadia e i suoi consiglieri, anche perché… non sono persone a cui piace “sporcarsi le mani” XS. Quindi, se fino ad adesso sapevamo che il “braccio armato” degli Anziani fossero i Templari di Roccaluce… dobbiamo un attimo fermarci e tirare le somme. C’è dell’altro… un qualche cosa di nascosto… un qualche cosa che non si ferma davanti a niente e nessuno… un qualche cosa che lo stesso Rowarir deve temere. Vi ho leggermente incasinato la testa, lo so ahahahahahaha. Non posso fare altro che scusarmi… capitolo dopo capitolo i misteri invece di diminuire aumentano :D. Come sempre vi chiedo di pazientare… tutto sarà risolto e penso che alla fine vi piacerà :D. Tornando all’attacco subito dall’Ordine… cos’altro possiamo dire? Beh.. è semplice: si scatena il finimondo XD. I Quattro Venerabili e otto (ricordate? 2 collegiali per squadra), infatti, rimangono uccisi, facendo piombare la confraternita nel caos. Da quanto possiamo capire, pochi sono i membri ad essere rimasti fedeli alla causa, mentre gli altri, com’era già successo in passato, abbandonano l’Ordine. Tra i pochi rimasti, oltre alla quasi totalità dei componenti dell’Occhio della Verità (caso a parte… se ne riparlerà in futuro), figurano: Aenuashiba, Azekel e Teboc. Su quest’ultimo ci sarebbe davvero tanto da dire, ma… ma sono cattivo e quindi dovrete aspettare ahahahahahaha. Sappiate solo che, da questo momento fino alla fine della fanfict, i due non solo diventeranno i mentori del giovane mago, ma gli daranno un valido aiuto nella sua ricerca… il come… beh lo scoprirete strada facendo ;D. Con questo ho definitivamente concluso, io vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo :D :D :D.

Yugi95

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Capitolo 10
*** Capitolo X – Golden Auditorium ***


Capitolo X – Golden Auditorium
 
Melody 18/09/2016 – ore 12.30

Caro diario, questa mattina all’alba sono giunto su Melody. Ad accogliermi al mio arrivo vi era Rashid un uomo sulla quarantina originario del pianeta, membro esperto dell’Occhio della Verità. Azekel e Teboc con una missiva l’avevano informato della mia segretissima missione e gli avevano chiesto di farmi da guida. Rashid si è subito dimostrato amichevole nei miei confronti e, nonostante i suoi numerosi impegni legati all’Ordine, era ben lieto di accompagnarmi nelle ricerche. Di conseguenza, dopo aver consumato una rapida colazione in un piccolo bar di Synphony, la capitale del regno, ci siamo diretti al collegio musicale del pianeta: il Golden Auditorium. Devo essere sincero… sono rimasto piacevolmente colpito dall’aspetto della scuola. Le aule sono ariose e ben illuminate, mentre l’ingresso dell’edifico è immenso e abbellito da candide statue marmoree. Tuttavia ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la Sala della Musica… al suo interno vi è un organo a canne a dir poco maestoso. Mi sarebbe tanto piaciuto poterlo suonare, ma purtroppo sono una vera frana con gli strumenti musicali. La scuola è attualmente chiusa per le vacanze estive, quindi, eccetto pochi professori e alcuni funzionari, non vi è nessuno al suo interno. La struttura riaprirà agli studenti soltanto tra due giorni in contemporanea con tutti gli altri istituti scolastici della Dimensione Magica, ad eccezione di Fonterossa. Quest’ultima, a causa del suo status di accademia militare, è operativa tutto l’anno. Fortunatamente, nonostante il periodo di chiusura, ho avuto la possibilità di parlare con la preside del Golden Auditorium, Diletta. Di tale opportunità devo essere immensamente grato a Rashid, il quale è un vecchio amico della donna. I due, infatti, mi hanno raccontato che, insieme alla Principessa Ereditaria di Domino, più di vent’anni fa frequentarono un corso di studi avanzato ad Alfea. Diletta, dopo essermi presentato come un giornalista freelance intenzionato a realizzare un servizio sul collegio, si è offerta di farmi da guida in un’improvvisata “visita turistica” della scuola. Grazie a lei, oltre a ispezionare le numerose stanze dell’edificio, sono venuto a conoscenza della particolare leggenda che si cela dietro il Golden Auditorium. Sembrerebbe, infatti, che l’istituto sia stato edificato su un intricato sistema di gallerie, all’interno delle quali furono imprigionati gli Spiritelli Pandemonium. Diletta mi ha inoltre raccontato che questi esseri, all’incirca due anni fa, causarono non pochi problemi a lei e ai suoi studenti. Soltanto l’intervento delle Winx, le quali erano in visita alla scuola, scongiurò il peggio. Sono rimasto particolarmente affascinato da questa leggenda, così, desideroso di saperne di più, ho tempestato la preside con un’infinità di domande. Diletta, allora, mi ha spiegato che a confinare gli Spiritelli nelle grotte fu la prima preside del Golden Auditorium, nonché sua fondatrice. Di conseguenza il collegio musicale di Melody nacque con lo specifico scopo di tenere sotto controllo ed in trappola queste terribili creature. Purtroppo, quando ho chiesto maggiori informazioni su questa donna, l’attuale direttrice non è stata in grado di rispondermi. Gli antichi registri dell’accademia, infatti, si fermano all’anno 1353, mentre, secondo la targa commemorativa posta all’ingresso, la scuola fu edificata nel 1343. Di conseguenza vi è una discrepanza di circa dieci anni… dieci anni di vuoto assoluto. Diletta ha confessato a me e a Rashid che, quando fu nominata preside, svolse lei stessa delle accurate indagini per venire a capo della faccenda. Secondo le sue ricerche nel maggio del 1353, quasi trenta giorni prima dalla data segnata sul registro più antico, il Golden Auditorium fu quasi distrutto da un incendio improvviso. Evidentemente tutti i documenti antecedenti a quella data andarono distrutti. Diletta, inoltre, ritiene che la stessa sorte toccò anche alla prima preside dell’istituto, la quale molto probabilmente perse la vita tra le fiamme. Sempre nel registro risalente al giugno 1353, infatti, dal nome il rettore risulta essere un maschio. La scritta presente sulla targa, invece, si riferisce al fondatore del collegio con il suffisso femminile. Risulta chiaro che i due non siano affatto la stessa persona. Tuttavia, poiché sulle prime sono rimasto estremamente deluso dalla scarsità delle informazioni, per risollevarmi il morale, Diletta mi ha chiesto se mi andasse di esaminare un antico oggetto, che molto probabilmente era appartenuto alla prima preside. Questo sarebbe stato rinvenuto nel lontano 1358, durante i lavori di ristrutturazione di un’ala dell’edificio. Si pensa che fosse appartenuto all’istitutrice del Golden Auditorium, perché fu ritrovato nella zona della scuola adibita ai suoi alloggi. Pieno di curiosità, ho acconsentito con entusiasmo alla sua richiesta. Così, raggiunta una piccola saletta contenente antichi manufatti, la nostra guida ci ha indicato una graziosa campana di cristallo, al di sotto della quale si trovava l’antico manufatto. Non appena l’ho visto, ho quasi urlato per la gioia e l’eccitazione. All’interno della teca non si trovava un semplice oggetto, ma… la spilla della donna raffigurata nel quadro della biblioteca.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti!!! Finalmente la fanfiction, come vi dissi tempo fa, è entrata in una nuova fase :D. Da questo momento in poi le dinamiche della narrazione cambieranno leggermente. Ovviamente continuerò ad usare la focalizzazione interna e il discorso indiretto, ma la funzione del diario non sarà più la stessa. Se all’inizio, infatti, rappresentava una sorta d’immaginario confidente per il giovane Aenuashiba, al quale il giovane mago affidava i suoi pensieri, dubbi, paure e speranze; adesso si trasformerà in un vero e proprio diario di viaggio, nel quale il protagonista appunterà tutto ciò che scoprirà ;D. La parte introspettiva non scomparirà del tutto, anzi continuerà a “farla da padrona”, ma ad affiancarla vi sarà una buona dose di avventura e di mistero. Voi sapete bene che questo spin-off serve ad introdurre un importante “blocco narrativo” nella fanfict principale. Beh… con questo capitolo iniziamo sul serio ad affrontare questa particolare dinamica: tutto ciò che apprenderemo insieme ad Aenuashiba, sarà fondamentale ne “La rinascita della Fenice”. Con fondamentale intendo dire (attenzione big spoiler XD) che… senza le scoperte del giovane mago, Bloom e gli altri sarebbero spacciati. Il motivo… lo capirete parecchio più in là, ma sono sicuro (se sbaglio vi autorizzo a mandarmici) che vi lascerà soddisfatti ahahahahahaha. Detto questo… analizziamo più in dettaglio questo capitolo. Aenuashiba scopre, grazie al racconto di Diletta, la vera storia del Golden Auditorium e apprende che a fondarlo fu la stessa donna che imprigionò gli Spiritelli Pandemonium. A tal proposito vi chiedo di fare molta attenzione alle date… non sono sparate a caso, ma hanno un significato XD. Il protagonista, poi, cerca di scoprire maggiori informazioni sulla prima preside della scuola, ma non riesce a trovare nulla. La stessa Diletta, infatti, non sa cosa rispondergli XS. A tal proposito vi chiedo di riflettere sulla dinamica dell’incendio: è un evento molto importante ai fini della storia ;D. Nonostante la precarietà delle notizie, la direttrice del Golden Auditorium, per rimediare allo sconforto di Aenuashiba, mostra a quest’ultimo un oggetto appartenuto alla fondatrice della scuola: la spilla. A questo punto la pagina di diario s’interrompe… la narrazione riprenderà da questo punto nel prossimo capitolo… lo so sono cattivo ahahahahahaha. Un ultimo appunto e poi concludo. Prestate particolare attenzione al personaggio di Rashid… non tanto per il suo ruolo nella storia, ma per ciò che racconterà (attenzione altro big spoiler) al protagonista. Nel suo viaggio Aenuashiba incontrerà altri membri dell’Occhio della Verità, gli unici oltre a Azekel e Teboc a sapere della sua missione, che gli racconteranno le vicende di un particolare personaggio. L’identità di questa persona si scoprirà molto più in là ma durante il cammino… vi saranno dati dei piccoli indizi. Questo ennesimo mistero (lo so, lo so rompo XS) incasinerà un po’ la trama di entrambe le fanfiction e, quando sarà svelato… beh… niente sarà più come prima ;D. Ho finito… scusate se vi ho annoiato con le mie solite note chilometriche ahahahahahaha. Un saluto generale e arrivederci ai prossimi capitoli :D :D :D.

Yugi95

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Capitolo 11
*** Capitolo XI – I sotterranei ***


Capitolo XI – I sotterranei
 
Melody 18/09/2016 – ore: 14.00

Caro diario, non appena ho visto la spilla, un fremito di eccitazione misto a stupore mi è corso lungo la schiena. Finalmente, dopo mesi trascorsi a chiedermi chi fossero le persone raffigurate nel dipinto, ho iniziato ad avere le prime risposte alle mille domande che mi attanagliano l'animo. In quel preciso momento il mio più grande desiderio è stato quello di poter studiare più da vicino l'oggetto, di poterlo toccare con le mie stesse mani e carpirne i segreti. Sebbene in cuor mio sapessi di avere ben poche speranze, ero pronto a chiedere alla preside del Golden Auditorium di poter esaminare con maggiore attenzione la spilla. Tutto ciò, però, non è stato necessario. Diletta, infatti, notando il mio grande stupore, senza dire nulla ha aperto la teca di cristallo e, presa la reliquia dal suo supporto, me l’ha consegnata. Le mie mani, nonostante tremassero per l’mozione, hanno accolto con estrema cura e attenzione la spilla. Le mie dita hanno apprezzato la liscia superficie della gemma, i raffinati fronzoli e, particolare che mi ha letteralmente lasciato sbigottito, i minuscoli cardini posti sul lato sinistro della montatura. La spilla, infatti, ha una sorta di piccolo bottoncino che le permette di aprirsi. Tuttavia, quando ho tentato di farlo “scattare” in modo tale da separare le due metà, ho preso una forte scossa, come se un piccolo fulmine mi avesse colpito le dita. Diletta, allora, si è messa a ridere e lo stesso ha fatto Rashid, mentre io, ancora dolorante, cercavo di capirne il motivo. Subito dopo ho scoperto che entrambi erano a conoscenza di questa particolare “proprietà”, che caratterizza l’oggetto. La preside mi ha poi spiegato che la spilla è incantata e che la scarica elettrica, alla quale mio malgrado sono stato sottoposto, altri non è che un incantesimo di protezione. Evidentemente la fondatrice del Golden Auditorium non voleva che altri, oltre lei, esaminassero il contenuto della reliquia. Tale rivelazione, però, mi ha profondamente amareggiato: ero estremamente incuriosito dalla spilla e il non poterla aprire mi causava non pochi nervosismi. Fortunatamente non ero il solo: anche Diletta, fin dal suo insediamento, aveva inutilmente cercato di “rompere” la protezione magica. Nonostante ciò, però, ho preferito non arrendermi e, deciso più che mai ad arrivare fino in fondo a questa faccenda, ho chiesto alla nostra guida di raccontarmi una seconda volta la storia della prima preside. La mia speranza era quella di trovare un indizio, precedentemente sfuggitomi, che mi permettesse di capire come aprire la spilla. Nel profondo del mio animo ero sicuro che qualsiasi cosa fosse contenuta al suo interno, mi avrebbe permesso di avere ulteriori informazioni sui personaggi del quadro. La preside, allora, desiderosa anche lei di scoprire finalmente la verità, ha ripetuto a me e a Rashid tutta la leggenda finché, arrivata ad un certo punto, con un vero e proprio urlo di gioia non l’ho interrotta. Diletta, spaventatasi per l’accaduto, leggermente accigliata mi ha chiesto per quale motivo mi fossi comportato a quel modo. Io, però, senza darle minimamente ascolto, sono uscito dalla sala e con l’antica reliquia ben stretta tra le mani mi sono rapidamente diretto verso l’ingresso dei sotterranei della scuola. La preside e Rashid, estremamente preoccupati per la mia salute mentale e soprattutto per l’integrità della spilla, mi hanno rincorso e, nonostante ansimassero per lo sforzo, mi hanno domandato a più riprese di spiegargli cosa stesse accadendo. Io, però, ho continuato ad ignorarli fino a quando non sono giunto a destinazione: l’antica ala ormai abbandonata e in decadimento del collegio. Secondo la storia, infatti, la spilla fu ritrovata proprio in quel luogo, a poche centinaia di metri di distanza dagli alloggi dell’istitutrice della scuola. Quando gli altri due mi hanno raggiunto, ho cercato di spiegare loro che, poiché l’oggetto era stato ritrovato proprio nelle vicinanze, forse avremmo avuto la possibilità di scoprire qualche cosa in più su di esso. Purtroppo le mie aspettative erano state deluse anche questa volta. Diletta, infatti, mi ha spiegato che, a causa dell’intricata rete di gallerie e cunicoli, trovare la camera della donna era pressoché impossibile. Molti dei suoi predecessori avevano tentato quest’impressa senza riuscirci e alcuni di essi si erano addirittura persi nei sotterranei. A quel punto mi sono arreso all’evidenza e, nonostante avessi preferito addentrarmi in quelle grotte così impervie e spaventose, ho seguito i miei due amici verso l’uscita. Tuttavia, mentre camminavo, ho notato che la rosea gemma posta sulla spilla aveva iniziato ad emettere una flebile luce ad intermittenza. Spaventato ma allo stesso tempo stupito da quell’avvenimento, ho chiamato a gran voce Diletta e Rashid. Questi, non appena si sono resi conto della situazione, hanno iniziato a ragionare tra di loro, al fine di capire cosa stesse realmente accadendo. Nel frattempo, desideroso di verificare una mia assurda teoria, con l’oggetto tra le mani ho mosso un paio di passi verso una delle tante gallerie, notando che il bagliore della reliquia aumentasse lentamente. In quel preciso momento tutto mi è stato chiaro: la spilla mi avrebbe condotto alla verità… mi avrebbe condotto al  modo per aprirla.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti!!! Come vi accennai un paio di capitoli fa, l’intervallo tra una pagina di diario e l’altra si sta riducendo di molto. Se infatti all’inizio due capitoli erano separati da diversi mesi, adesso abbiamo un salto di poche ore XD. Detto questo passiamo al “succo” della pagina di diario. Aenuashiba riconosce nell’oggetto magico, custodito al Golden Auditorium, la spilla appartenuta alla donna raffigurata nel quadro. Per questo motivo il ragazzo, in preda all’euforia per aver fatto una tale scoperta, è intenzionato a chiedere a Diletta di poter toccare la reliquia con mano. La preside, però, avendo capito le intenzioni del giovane, gliela consegna ancora prima. La spilla, come lo stesso Aenuashiba ci descrive, è una sorta di porta-oggetti. Infatti presenta dei cardini e un piccolo bottoncino che serve a farla aprire. A tal proposito mi sono ispirato alle vecchie collane del novecento, che si aprivano e mostravano al loro interno delle fotografie ;D. Tuttavia la spilla è protetta da un particolare incantesimo che non ne consente l’apertura. Di conseguenza Aenuashiba, sebbene sia profondamente amareggiato per la scoperta, chiede a Diletta di farsi raccontare nuovamente la storia del Golden Auditorium e della sua fondatrice, sperando di poter trovare nuovi indizi. Subito dopo il giovane mago, a seguito di un’intuizione, corre verso i sotterranei seguito dagli altri due. Aenuashiba, infatti, spera di poter trovare gli antichi appartamenti della prima preside. L’impresa, però, si rivelerà presto impossibile a causa dell’intricato sistema di gallerie. Tuttavia la spilla, una volta che il ragazzo giunge in quel luogo, inizia a lampeggiare quasi volesse indicare una direzione da seguire. Voglio essere sincero… questo è più che altro un “capitolo di collegamento”. Forse è il primo di questo genere che scrivo per la fanfict. In passato, infatti, siamo stati abituati a trovare un nuovo mistero o un nuovo indizio per pagina. Questa volta, invece, dovremo accontentarci di una risposta parziale XD. Vi prometto che nel prossimo capitolo tutto vi sarà chiaro ;D. Per il momento è tutto, spero di non avervi annoiato troppo. Un saluto e arrivederci al prossimo capitolo :D :D :D.
Yugi95

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Capitolo 12
*** Capitolo XII – Euterpe ***


Capitolo XII – Euterpe
 
Melody 18/09/2016 – ore: 20.00

Caro diario, come pensavo la spilla è una specie di bussola, che ci ha permesso di orientarci nei sotterranei della scuola. Insieme a Rashid e a Diletta, i quali hanno deciso di buon grado di unirsi alla mia ricerca, mi sono lasciato guidare dalla reliquia attraverso le intricate gallerie del Golden Auditorium. Basandomi sulla luminosità della pietra, ci siamo avvicinati sempre più al nostro obbiettivo. Finché, dopo circa mezz’ora di cammino, ci siamo ritrovati in un luogo che, senza l’ausilio dell’oggetto appartenuto alla fondatrice del collegio, sarebbe stato impossibile raggiungere. Era uno stretto cunicolo a fondo cieco, sulle cui irte pareti erano appese delle antiche fiaccole di legno ormai inutilizzabili. Nonostante fossimo all’apparenza giunti a destinazione, la spilla non ha smesso di brillare. In fin dei conti in quella minuscola rientranza non vi era nulla di utile ai fini del nostro intento: doveva esserci dell’altro. Di conseguenza, camminando avanti e indietro, mi sono reso conto che, quasi in maniera impercettibile, l’intensità della reliquia aumentava o diminuiva quando mi avvicinavo o allontanavo da una delle pareti laterali. Incuriosito e più che mai deciso a scoprire il motivo di quel fenomeno, mi sono letteralmente appiccicato alle rocce e le ho ispezionate con cura. I miei due accompagnatori, allo stesso modo, hanno cercato di darmi una mano. Tuttavia, dopo circa dieci minuti di attenta analisi, ci siamo rassegnati all’idea che non vi fosse nulla di strano in quelle pietre e, privi di qualsiasi speranza, ci siamo lasciati cadere sul gelido pavimento di quell’anfratto. Dopo pochi minuti di assoluto silenzio, durante i quali ciascuno di noi tre chiuso in sé stesso ha rimuginato su tutta quella faccenda, però, Diletta, sul cui volto si era dipinto un meraviglioso sorriso, si è alzata di scatto e, strappandomi di mano la spilla, si è diretta nuovamente alla parete. Una volta che si è trovata faccia a faccia con le rocce, la preside, incrociando le proprie dita, ha posto la reliquia a contatto con esse. In quello stesso istante si è verificato un leggero smottamento e subito dopo le pietre, che delimitavano il lato sinistro del cunicolo, si sono sbriciolate sotto i nostri occhi. Si è aperto un passaggio… un passaggio che ci ha condotti in un ampio salone. Il luogo, abbandonato da diversi secoli, aveva ormai perso tutta la sua originaria bellezza. Le pareti, infatti, erano ricoperte di crepe e rampicanti; i marmi decorativi, le statue e gli stucchi si erano ingialliti; le maioliche, che costituivano il pavimento della sala, infine, erano irrimediabilmente danneggiate oppure del tutto assenti mostrando la terra sottostante. Difronte l’ingresso del luogo si trovava una magnifica vetrata raffigurante una ventina di musicisti, intenti a suonare i loro strumenti. Al centro di essi, inoltre, troneggiava una bellissima donna dai capelli biondi raccolti in una bizzarra acconciatura, vestita con una lunga tonaca arancione scuro e intenta a suonare un argenteo flauto traverso. Sul suo fianco sinistro, infine, era appuntata la stessa spilla che ci aveva condotto in quel luogo. Non appena ho realizzato che quella figura femminile fosse la stessa presente nel quadro della biblioteca, mi sono lasciato cadere sulle ginocchia e, preso dalla felicità del momento, ho iniziato a piangere. Rashid, consapevole quanto me dell’importanza di quella scoperta, si è avvicinato a me e, dopo avermi aiutato a rimettermi in piedi, con un sorriso mi ha accompagnato insieme a Diletta ad esaminare più da vicino quella rappresentazione. Una volta che ci siamo ritrovati a pochi centimetri di distanza dalla vetrata, mi sono reso conto che la spilla lì raffigurata presentava delle scanalature come se permettesse l’incastro di un qualchecosa della medesima forma. Di conseguenza mi sono fatto consegnare la reliquia dalla preside e, facendo molta attenzione a non danneggiarla, l’ho inserita in quell’alloggiamento. Subito dopo la gemma ha smesso di lampeggiare e, illuminandosi come mai aveva fatto, con un sonoro “tac” si è aperta. Allo stesso tempo al di sotto della donna con il flauto è comparsa una scritta, per la precisione un nome: “Euterpe”. Diletta non è riuscita a trattenere un urlo di gioia, finalmente dopo secoli di ricerche la fondatrice del Golden Auditorium aveva un nome. Io, però, sebbene fossi contento di aver scoperto l’identità di un altro dei personaggi del dipinto, ero estremamente curioso di scoprire quali segreti celasse la reliquia. Così, con le mani che mi tremavano per l’emozione, ho aperto delicatamente la spilla al fine di esaminarne il contenuto. Al suo interno vi erano un oggetto in oro lungo non più di cinque centimetri, la cui sommità era sormontato da una chiave di violino, e una frase scritta in lettere argentate: “Alla mia musa ispiratrice… Euterpe. Sinfonia melodiosa che riempie il mio cuore di gioia. Ora e per sempre con infinito amore A.”. In calce al testo, infine, vi era una data: “Linphea 23/8/1345”. Quando ho chiesto a Diletta e a Rashid cosa potessero mai significare quelle parole, entrambi non mi hanno saputo rispondere. Tuttavia la preside mi ha consigliato, qualora avessi voluto avere maggiori informazioni sulla manifattura dell’oggetto, di recarmi alla Scuola dei Forgiatori sul pianeta Hoggar. A questo punto credo che seguirò il suo suggerimento.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti!!! Finalmente Aenuashiba, Diletta e Rashid scoprono la verità celata dietro il mistero della spilla appartenuta alla fondatrice del Golden Auditorium. L’oggetto, infatti, dopo averli condotti in uno stretto e dimenticato cunicolo dei sotterranei, gli permette di accedere ad una sala segreta di cui nessuno era a conoscenza. In quel luogo i tre scoprono il nome della Prima Preside e, grazie ad una sorta di meccanismo magico, riescono ad aprire la spilla. La parte finale della pagina è leggermente enigmatica XD: Aenuashiba trova una frase d’amore e un oggetto d’oro la cui forma non dovrebbe esservi ignota (big spoilerone :D). Di conseguenza il ragazzo chiede aiuto ai suoi due accompagnatori, ma entrambi non sanno cosa rispondergli. Tuttavia Diletta gli consiglia di recarsi sul pianeta di Hoggar al fine di trovare maggiori indizi sulla manifattura della reliquia. Nel prossimo capitolo, quindi, (attenzione spoiler :D) Aenuashiba si dirigerà alla Scuola per Forgiatori di Hagen e continuerà ad indagare sui personaggi del quadro. Adesso, infatti, abbiamo un nuovo indizio… una lettera: chi mai sarà questo “A”? Quale legame intercorre tra questo nuovo personaggio, Euterpe e gli altri? Per le risposte a queste domande dovremo aspettare un po’, ma sono sicuro che saranno di vostro gradimento ;D. Un paio di precisazioni e ho concluso XD. Innanzitutto lo stratagemma di appoggiare la spilla alla parete, la quale a contatto con l’oggetto si è sbriciolata, è tratto dal libro/film Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Silente, infatti, una il suo sangue per far spostare le rocce che gl’impedivano l’accesso nella caverna, dove si trovava il medaglione di Salazar Serpeverde ;D. Prestate sempre attenzione alle date… sono importantissime per capire “l’incastro” di avvenimenti antecedenti alla timeline originale. Il nome della fondatrice del Golden Auditorium richiama quello della Musa Euterpe della mitologia greca. Non ho fatto questa scelta a caso: Euterpe, infatti, è la musa della musica e, essendo l’istitutrice di un conservatorio, credo che non esista nome più adatto :D. Tuttavia questo non è l’unico motivo… ma l’altro lo scoprirete più in là ;D (risata malvagia XD). Sulla cartella del Drive, infine, ho caricato l’immagine della prima preside: è una fanart (credo… non ne sono tanto sicuro XS) di “arcadia-art”, come al solito lo trovate su Deviantart. Ho concluso, perdonatemi per avervi annoiato anche questa volta XD. Un saluto generale e arrivederci al prossimo aggiornamento :D :D :D.
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Capitolo 13
*** Capitolo XIII – Il pianeta Hoggar ***


Capitolo XIII – Il pianeta Hoggar
 
Hoggar 20/09/2016

Caro diario, questa mattina sono giunto sul pianeta Hoggar. Purtroppo Rashid, sebbene avesse tanto voluto accompagnarmi in quest’impresa, è dovuto rimanere su Melody a causa dei suoi numerosi impegni. Tuttavia poco prima di salutarci mi ha assicurato che ci saremmo sicuramente rivisti e che, una volta portato a termine il mio viaggio, gli sarebbe piaciuto addestrarmi. Secondo lui, infatti, avrei tutte le qualità per diventare un grande mago e un valido membro dell’Occhio della Verità. Io, però, non gli ho ancora dato una conferma: non so se sarei in grado di assumermi tale responsabilità. Ritengo che tra le fila dell’Ordine vi siano persone molto più preparate ed esperte di me per assolvere un compito così delicato. Ciononostante l’invito della mia guida su Melody mi ha spinto a riflettere sulle mie reali capacità e sulla possibilità di diventare un giorno forte come il mio vecchio amico… forte come Malik. Rashid lo conosceva, ha speso delle bellissime parole su di lui al fine di elogiarne le gesta. A suo dire non esisteva un mago più potente di lui, forse… forse soltanto uno. Un ragazzo originario proprio di Andros, il più abile e preparato mago che l’Occhio della Verità avesse mai reclutato. Rashid non ha saputo darmi molti dettagli su questa persona, perché non l’ha mai conosciuta direttamente. In realtà mi ha spiegato che quasi nessun membro della confraternita ha mai sentito parlare di questo giovane mago. Era una specie di fantasma, un confratello la cui identità era nota solo ai più importanti membri dell’Ordine di Agador. Forse Malik avrebbe potuto darmi maggiori informazioni su questo individuo avvolto dal mistero, ma adesso è troppo tardi. È un vero peccato: una persona esperta come lui mi sarebbe stata di grandissimo aiuto in questa delicata missione. Ciononostante non devo assolutamente demoralizzarmi… non adesso che sto ottenendo così tante informazioni in merito ai personaggi del ritratto. Su Hoggar, infatti, grazie all’intercessione di Diletta, sono stato ricevuto da Hagen il preside della Scuola per Forgiatori. L’uomo con fare esperto e certosino ha esaminato una copia della spilla appartenuta ad Euterpe. Con mia grande gioia ha confermato i sospetti della direttrice del Golden Auditorium: l’oggetto è stato sicuramente forgiato sul pianeta. Hagen, inoltre, mi ha spiegato che, se avessi voluto saperlo, vi era addirittura un modo per risalire a colui che aveva commissionato la costruzione della reliquia. Nella sua scuola, infatti, sono conservati i “libri mastri”: registri contenenti dettagliate informazioni su ogni singolo lavoro di forgiatura eseguito sul pianeta fin dalla sua creazione. Di conseguenza, senza farmelo ripetere due volte, ho accettato la sua proposta e l’ho seguito nella sala dell’edifico dedicata a questi volumi. Basandoci sulle informazioni presenti all’interno della scritta, io, Hagen e tre studenti addetti alla cura dell’archivio abbiamo cercato di scoprire l’identità della persona, che si era firmata come “A”. Purtroppo dopo aver trascorso ore a sfogliare gli antichi registri delle commissioni, io e il preside della Scuola dei Forgiatori ci siamo arresi all’eventualità che la fabbricazione di quel determinato oggetto non fosse stata riportata. Dopotutto erano passati quasi settecento anni e vi era la più che probabile possibilità che il tomo, sul quale era stata segnata la costruzione della spilla, fosse andato ormai perso. Anche i ragazzi, che si erano offerti di aiutarci, poco dopo ci hanno comunicato di non aver trovato nulla di utile. A loro dire in quel determinato intervallo temporale nessun uomo, che avesse una A come iniziale del proprio nome e un qualche legame con il pianeta Linphea, aveva richiesto la costruzione di un monile rassomigliante alla spilla di Euterpe. Tuttavia, non appena mi è stato comunicato anche il fallimento della loro ricerca, mi è sorto un atroce dubbio. In quel preciso istante ho pensato che avessimo commesso un terribile errore. Avevamo dato per scontato che A… fosse un uomo. Appena ho realizzato questa cosa mi sono fiondato sui registi e, sotto gli occhi attoniti di Hagen e dei suoi studenti, li ho riletti tutti da capo con maniacale frenesia, soffermandomi sulle richieste avanzate da donne e ragazze. Per quasi quindici minuti sono saltato da un tomo all’altro, finché non sono riuscito a trovarla… finché non ho trovato Artemis. Era stata lei, lei aveva commissionato la costruzione della spilla nel lontano 1345 per la sua amata Euterpe. Quando ho mostrato il registro ad Hagen, quest’ultimo mi ha confermato che la descrizione dell’oggetto combaciava con quella della reliquia. Tuttavia, non ha appena letto il nome del richiedente, sul suo volto burbero è comparso un’espressione alquanto stupita. Resomi conto della cosa, gli ho chiesto immediatamente il perché di quella sua reazione. L’anziano preside, allora, facendo comparire dal nulla un libro di storia della magia, mi ha mostrato la foto di una giovane donna dai lunghi capelli bianchi intenta a scoccare una freccia con il suo arco nero. Hagen mi ha spiegato che la persona raffigurata era Artemis… la più potente Fata Guardiana che il pianeta della natura abbia mai avuto. A questo punto una visita su Linphea è d’obbligo.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buondì a tutti!!! Innanzitutto perdonatemi per la mancata pubblicazione di lunedì scorso XS. Lo so che vi promisi di avvisarvi, qualora avessi deciso di fare una pausa. Il problema è che non sempre riesco a prevedere in quale settimana sarò stanco XD. Comunque non vi ho lasciati proprio a “bocca asciutta”, anzi spero che l’idea della raccolta di one-shot vi sia piaciuta :D. Detto ciò veniamo al capitolo. In realtà non ho molto da dirvi, anche perché questo è più che altro un capitolo di collegamento XD. Di conseguenza mi limiterò a darvi due piccoli consigli :D. Cercate di ricordavi per il prosieguo di questo misterioso mago, che un tempo faceva parte dell’Occhio della Verità. Come vi dissi un paio di capitoli fa… il mistero che cela la sua identità è importantissimo, forse anche più importante di quello del quadro ;D. In secondo luogo prestate molta attenzione alle parole di Hagen su Artemis. Al momento, infatti, sappiamo che Euterpe era la fondatrice del Golden Auditorium, mentre la sua “fidanzata” era la Fata Guardina di Linphea. I parallelismi con voi sapete chi non sono messi a caso. Infine permettetemi di spendere due paroline sull’improvvisa tematica LGBT. Allora… … …voglio essere sincero, fin da quando ho scritto il prologo della Rinascita della Fenice avevo pensato di inserire una relazione omosessuale nella fanfict. Tuttavia, poiché non adoro stravolgere i personaggi, ho preferito evitare di cambiare l’orientamento delle ragazze/ragazzi del Winx Club. Con tutto il rispetto per la ship BloomXFlora, non mi piace rendere bianco ciò che è nero :D. Di conseguenza ho preferito aspettare… aspettare di avere l’opportunità per inserire personaggi “nuovi” che potessero assolvere questo compito. So bene che nel 1345 una relazione tra due donne, sebbene vi fossero, non era neanche lontanamente pensabile. In molti paesi occidentali vi era il reato di sodomia e numerose istituzioni si divertivano a perseguitare chiunque fosse coinvolto in questo genere di relazioni. Tuttavia ho pensato che Cassiopea fosse un tantino più evoluta rispetto all’Europa medioevale e che un amore omosessuale potesse essere vissuto tranquillamente alla luce del sole. Dopotutto lo stesso Aenuashiba si meraviglia di sé stesso per il non aver pensato prima che quella “A” potesse essere l’iniziale di un nome da donna. Infine ci tengo a precisare che questa scelta non è dettata da nessun interesse propagandistico o polemico… non sono proprio il tipo e penso lo abbiate capito :D. Semplicemente sono una persona che tra l’amore, provato da un uomo verso una donna, e quello, provato da un uomo verso un uomo o una donna verso una donna, non vede alcuna differenza XD. Per questo motivo inserire nella fanfiction una relazione omosessuale mi è sembrata la cosa più naturale di questo mondo ;D. Un ultimissimo appunto: sul Drive ho caricato una foto di Artemis (presa da internet). Come dico sempre, quando non riesco a trovare l’autore della fan art, se qualcuno lo conoscesse… vi prego di farmelo sapere :D. Ho concluso… perdonatemi se vi ho annoiato anche questa volta XS. Un ringraziamento ai recensori, ai lettori silenziosi e a MartiAntares, che pur non sapendo di chi si trattasse (viva i mezzi spoiler XD), mi ha aiutato nella “scelta grafica” del personaggio di Artemis ;D. Un saluto generale e arrivederci ai prossimi capitoli :D :D :D.
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Capitolo 14
*** Capitolo XIV – Arrivo su Linphea ***


Capitolo XIV – Arrivo su Linphea
 
Linphea 22/09/2016 – ore 11.30

Caro diario, la mia ricerca mi ha condotto su Linphea. A quanto pare il pianeta sarebbe il luogo di nascita di una donna chiamata Artemis, presente anch’essa tra i diversi personaggi ritratti nel quadro trovato nella Biblioteca dell’Ordine di Agador. Durante il tragitto ho fatto alcune ricerche e con mio grande dispiacere mi sono dovuto arrendere all’evidenza che, proprio com’era successo per gli altri soggetti raffigurati, poco o nulla si sapesse sul suo conto. L’unica informazione utile mi è stata data dal Preside della Scuola per Forgiatori su Hoggar ed è stato proprio da quest’ultima che ho deciso iniziare. In genere ciascun pianeta della Dimensione Magica conserva appositi registri, sui quali sono elencati i nomi e sporadiche notizie sulle diverse fate guardiane che si sono avvicendate durante il corso dei secoli. Di norma questi tomi sono conservati presso i diversi Palazzi Reali, ma il mio attuale status non mi consente né di avere accesso alla Corte di Linphea né tanto meno di avere un colloquio con i sovrani. Per mia fortuna nell’anno 1754, a seguito di un devastante terremoto avvenuto su Oppositus, che rase al suolo il castello principale e conseguentemente la sua biblioteca, i regnanti della Dimensione Magica decisero di creare degli archivi-copia al fine di preservare il contenuto di quelli originali. Nello specifico il sapere, contenuto all’interno del Palazzo Reale del pianeta, è consultabile anche nel Collegio di Linphea. Di conseguenza questa mattina, una volta atterrato, mi sono diretto verso la scuola. A quanto pare quest’ultima, sebbene non rientri tra le tre più prestigiose, sembra essere la più antica della Dimensione Magica. Stando alle guide turistiche infatti, la sua fondazione risalirebbe migliaia di anni prima dell’Anno della Luce, ovvero l’anno in cui i calendari della Dimensione Magica hanno iniziato a contare il passare delle stagioni con i numeri ordinali. La stessa nascita di Alfea, considerata universalmente il migliore istituto, non si colloca oltre un secolo prima dall’Anno della Luce. Ad accogliermi all’ingresso dell’edifico vi era Guru il saggio preside del Collegio di Linphea, avvertito del mio arrivo da Diletta. L’uomo, sebbene non si sarebbe mai aspettato un articolo sulla sua scuola da parte di un giornalista, cosa che grazie a Rashid avevo fatto credere anche alla sua collega, si è dimostrato molto gentile e ben disposto ad accompagnarmi in un breve tour improvvisato. Nonostante il collegio non sia sfarzoso ed elegante quanto il Golden Auditorium presente su Melody, la sua bellezza è innegabile. Al suo interno si “respira” un’aura di sacralità da far tremare le ginocchia. Non vi sono statue o altri fronzoli, ma la struttura risulta ben illuminata dalle ampie vetrate. Nella sala principale infine si trova un’enorme scultura di un arciere che tende un arco. Questo è posto su un piedistallo che si trova al centro di un basamento circolare, sul quale si trovano delle placche di metallo aventi dei numeri impressi sulla loro superfice. Guru mi ha spiegato che la struttura rappresenta una meridiana che, poiché costruito prima dell’avvento della tecno-magia, richiede la luce solare per poter funzionare: l’ombra della scultura posta sul pilastro centrale indica l’ora “colpendo” le ore presenti sul basamento. La scultura, però, mi è sembrata fin da subito strana: era come se le mancasse qualcosa. Il Preside del Collegio di Linphea, intuendo immediatamente quella che sarebbe stata la mia domanda, mi ha anticipato confidandomi che la freccia del macchinario era stata persa secoli prima. Il motivo è attualmente sconosciuto, ma Guru non esclude che qualcuno possa averla rubata a causa della materiale che la costituiva: l’alabastro, un tipo di roccia abbastanza pregiato. Terminata la visita ai locali della scuola, mi sono fatto condurre dal Preside alla loro biblioteca per cercare informazioni utili su Artemis. Tuttavia camminando per i corridoi non ho potuto fare a meno di notare l’assenza del resto del personale e soprattutto degli studenti. Ad oggi gli altri istituti della Dimensione Magica hanno già ripreso il regolare svolgimento delle lezioni… lezioni che in questo luogo non sembrano mai essere cominciate. Spinto dalla mia implacabile curiosità, ho chiesto a Guru il motivo di questo ritardo e tra quanto tempo la scuola avrebbe riavviato le sue attività. Lui, assumendo un’espressione contrita e rassegnata, mi ha risposto che le lezioni al Collegio di Linphea sarebbero cominciate con una settimana di ritardo. Sette miseri giorni che sarebbero serviti agli studenti e ai loro insegnanti per metabolizzare quella scomparsa. I funerali della ragazza e della sua famiglia, morti secondo le ricostruzioni ufficiali durante una tragica rapina avvenuta nella loro casa, erano stati celebrati soltanto cinque giorni prima. Di conseguenza il dolore e lo sgomento per la perdita subita hanno spinto il direttore e il suo corpo docenti a posticipare l’inizio dell’anno scolastico. Una volta raggiunta la biblioteca della scuola, Guru si è congedato lasciandomi libero spazio per le mie ricerche. Ricerche che sono pronto ad iniziare non appena avrò finito di “buttare giù” queste ultime parole. A volte fa piacere avere qualcuno con cui parlare, qualcuno… qualcuno che, proprio come questo diario, è sempre al mio fianco.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Ben ritrovati a tutti voi!!! Finalmente dopo mesi di attesa, anche la pubblicazione dello spin-off è ripresa :D. Prima di venire al “cuore” di questo capitolo, permettetemi di fare una piccola ricapitolazione e di spiegare a chiunque avesse iniziato a leggere solo adesso cosa sia “Il mondo oltre la finestra” XD. Questa piccola fanfiction (cioè proprio tanto piccola non è visto che… che sarebbero 43 capitoli XS) rappresenta una sorta di spin-off della Rinascita della Fenice (ovviamente di tutte e tre le sue parti :D) e segue le avventure del mago/monaco Aenuashiba. Il giovane, infatti, si è prefissato di risolvere il mistero celato dietro un grande ritratto posto nella Biblioteca del suo ordine… l’Ordine di Agador. Di conseguenza Aenuashiba, a seguito di un attentato che ha portato alla caduta dei vertici della sua confraternita, riceve dal saggio Azekel e Teboc (si quello del Portale Omega visto nella terza serie del cartone ;D) l’incarico di intraprendere un viaggio finalizzato proprio alla ricerca della verità nascosta nel quadro. Come già vi dissi in passato tutti i personaggi presenti all’interno dello spin-off (siano essi semplici compare come Rashid e Diletta o le persone raffigurate nel dipinto come Euterpe) avranno un ruolo più o meno (i personaggi del ritratto decisamente più ahahahahahahahahah) importante all’interno della fanfict principale ;D. Per questo motivo vi invito (sia chiaro non è un obbligo, ma giusto un consiglio per non trovarsi all’improvviso nell’altra storia cose campate in aria XD) a leggere sempre la pagina di diario di Aenuashiba che puntualmente accompagnerà ogni capitolo della fanfict principale. Ciononostante io cercherò di fare del mio meglio per spiegare, anche se brevemente, quanto è accaduto in questa storia nel momento in cui le due trame si intrecceranno definitivamente :D. Detto questo… veniamo al contenuto della pagina di diario. Aenuashiba, dopo essersi recato sul pianeta Hoggar presso la Scuola per Forgiatori, raggiunge Linphea al fine di raccogliere informazioni su Artemis, un’antica fata guardia legata sentimentalmente ad Euterpe. Nel capitolo ritroviamo Guru, l’anziano barbuto che nella sesta stagione presenziò allo scontro/allenamento tra Specialisti e Paladini. Per chiunque di voi non se lo ricordasse, ho inserito sul Drive (il link è come sempre alla fine delle note) una sua immagine ;D. Piccola precisazione: nel cartone non viene specificato se l’uomo sia il preside o meno del Collegio di Linphea… diciamo che ho preferito affidargli questo ruolo per non creare ulteriori personaggi e conseguentemente altra confusione (no a dire la verità mi scocciavo di trovare l’ennesimo nome… ma non diciamolo a nessuno XD). Vi chiedo scusa se ho ridotto la descrizione della scuola al minimo, ma avendo a disposizione solo una pagina Word non ho saputo fare di meglio T.T. Tuttavia vi chiedo di prestare attenzione, proprio come ha fatto Aenuashiba, alla meridiana presente nel salone principale: è molto importante ;D. Dopo un rapido tour dell’edificio, il protagonista si fa accompagnare nella biblioteca in modo tale da cercare informazioni su Artemis. Prima di mettersi al lavoro però, chiede al preside del collegio come mai la scuola risulti deserta, nonostante le lezioni siano già riprese nel resto della Dimensione Magica. Qui per l’ennesima volta abbiamo un riferimento a quella tragedi familiare avvenuta proprio sul pianeta della natura, che ha coinvolto una famiglia composta da marito, moglie e la loro famiglia. A dire la verità questo è l’ultimo accenno che farò alla vicenda (e voi direte menomale… avete pienamente ragione ahahahahahahahahah); infatti con l’uscita del capitolo 03 della Rinascita della Fenice e del terzo Racconto di Cassiopea chiarirò tutto… anche qualcosa in merito a una fata di nostra conoscenza. Poi… una volta che avrò fatto ciò potrete odiarmi XD. Beh… penso di avervi detto tutto, scusatemi ancora per l’immensa attesa a cui vi ho costretto e… e niente ci si sente alla prossima :D :D :D.
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Capitolo 15
*** Capitolo XV – La freccia di alabastro ***


Capitolo XV – La freccia di alabastro
 
Linphea 22/09/2016 - ore 13.30

Caro diario, dopo aver trascorso ore a leggere gli antichi manoscritti della biblioteca del Collegio di Linphea, sono finalmente stato capace di delineare un profilo abbastanza dettagliato di Artemis. Stando alle poche informazioni contenute in un testo chiamato “Storia e Gloria delle Fate Guardiane di Linphea”, la donna nacque intorno al 1318 in un piccolo villaggio ad est della capitale. Successivamente frequentò la scuola per fate di Alfea diplomandosi nell’anno 1344 insieme ad altre sette ragazze i cui nomi non sono riportati nel libro. Nello stesso anno fu nominata dai Sovrani del tempo Fata Guardiana di Linphea. Sempre secondo la cronistoria del testo Artemis mantenne tale incarico fino al maggio del 1353, per poi essere sostituita da una certa Elbereth. I motivi di tale sostituzione non sono però riportati, né viene spiegato che cosa sia capitato alla giovane amante di Euterpe. Il manoscritto infine riporta lo stesso ritratto di Artemis mostratomi da Hagen su Hoggar e una breve descrizione delle sue capacità. Capacità che, come mi aveva anticipato il Preside della Scuola per Forgiatori, hanno dell’incredibile. Non solo Artemis fu la più potente Fata Guardia che Linphea avesse mai avuto, ma anche una delle migliori guerriere della Dimensione Magica. La sua abilità nel combattimento e le impressionanti capacità tattiche le consentivano di ricorrere alla magia solo nelle situazioni più pericolose. Come se non bastasse era anche un’eccellente arciere, capace di colpire un bersaglio in movimento fino a cento metri di distanza. Tuttavia, nonostante abbia reperito queste informazioni, non sono riuscito a trovare nulla che suggerisse un collegamento diretto tra Artemis e il resto dei personaggi del dipinto. Anche del suo stesso rapporto amoroso con Euterpe non vi era traccia da nessuna parte. Amareggiato e infastidito da quella situazione di stallo, ho messo da parte libri, appunti e scartoffie varie concedendomi alcuni minuti di riposo. La biblioteca del Collegio di Linphea è al quanto suggestiva. Soltanto passeggiando tra le sue imponenti librerie, alte fino al soffitto e stracolme di tomi antichissimi, è possibile comprendere appieno l’importanza del preservare la storia di chi ci ha preceduto. Come un bambino in un parco giochi, ho iniziato a saltellare da un punto all’altro della sala curiosando tra gli scaffali, le mensole e, sebbene sia stato alquanto maleducato da parte mia, nei cassetti delle scrivanie. Per un attimo mi sono sentito libero, per un attimo sono riuscito a mettere da parte la mia ricerca, le mie preoccupazioni per l’Ordine di Agador. Un attimo mi è bastato per accorgermi di quella piccola targhetta in ottone posta su una delle librerie. Su di esse erano incisi una serie di numeri e alcune lettere in modo tale da creare una specie di codice. In genere una piccola placca in metallo non avrebbe mai attirato la mia attenzione, ma in quel caso era diverso… molto diverso. Quei numeri, quelle lettere io… io le avevo già viste. Sono tornato di corsa alla mia scrivania e senza perdere tempo ho riaperto la pagina del testo dedicata ad Artemis. Sulla miniatura del ritratto di quest’ultima vi erano delle scritte a matita abbastanza sbiadite: 115b – 37 – 12.  All’inizio non vi avevo dato peso, ma in quel momento tutto mi era chiaro: sapevo cosa dovevo fare. Tenendo il libro tra le mani mi sono messo a girare tra le librerie della biblioteca, finché non l’ho trovata… la libreria 115b. Per la precisione sulla sua targhetta identificativa era riportato il seguente codice alfanumerico: 115b, 30 – 60. Era evidente che gli ultimi numeri indicassero i diversi scaffali che andavano a costituire la struttura in legno. Di conseguenza, dopo aver preso una scala posta nelle vicinanze, ho raggiunto il trentasettesimo ripiano, come indicato sopra il testo da me consultato. Sullo scaffale erano ordinatamente riposti quasi una cinquantina di tomi dai titoli più disparati. L’ultimo numero presente sulla pagina dedicata ad Artemis era 12. Tuttavia quelle cifre avrebbero potuto indicare qualsiasi cosa e io non avevano nient’altro che potesse suggerirmi la prossima mossa da compiere. Appollaiato sulla scala a quasi tre metri di altezza da terra, ho trascorso più o meno dieci minuti a riflettere sul significato di quel numero; finché, stanco del mio immobilismo, non ho deciso di agire. Sebbene mi sembrasse una soluzione fin troppo semplice, ho iniziato a contare, prima partendo dall’estrema sinistra dello scaffale e poi dalla sua estrema destra, i libri lì presenti cercando di capire quale di essi fosse il dodicesimo. Ovviamente il risultato cambiava a seconda del lato da me scelto. Partendo da destra infatti il conto terminava su un libro dedicato alla coltura delle piante di Domino, mentre da sinistra il volume corrispondete era dedicato alle nozioni di base per… per il tiro con l’arco. Non ho avuto più dubbi: era quello il testo che stavo cercando. Ho poggiato il mio indice destro sul libro e facendo forza ho cercato di tirarlo fuori. Non appena l’oggetto si è inclinato in avanti, ho sentito il rumore di ingranaggi arrugginiti. Subito dopo alla base della libreria si è aperto uno scomparto segreto lungo non più di quaranta centimetri. Al suo interno vi erano un piccolo rotolo di pergamena ingiallito e una freccia… una freccia di alabastro.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti!!! Eccoci con un nuovo aggiornamento di questo intrigante (almeno spero XD) spin-off. Allora grazie al testo contenuto nella biblioteca del Collegio di Linphea, il nostro Aenuashiba (vi prego di non avercela con me il suo nome T.T) riesce a scoprire maggiori dettagli sulla vita di Artemis. Mi raccomando prestate attenzione ai dettagli, soprattutto a quelli che fanno riferimento alla carriera scolastica della donna 😉. Nonostante abbia scoperto nuove cose, il protagonista della storia non riesce a trovare un collegamento diretto tra Artemis e i personaggi ritratti nel quadro da lui esaminato. Di conseguenza scoraggiato da ciò, si mette a girovagare per la biblioteca della scuola. Ad un tratto la sua attenzione viene catturata da una targhetta riportante una specie di codice. Subito dopo Aenuashiba si ricorda di aver visto un codice molto simile sul libro da lui consultato. A questo punto il mago, preso dall’entusiasmo, fa di tutto per dare un senso a quelle cifre e, dopo aver risolto un piccolo enigma (scusate meglio di questo non riesco a fare XS), trova una pergamena e una freccia… una freccia di alabastro. Penso sia inutile dirvi a cosa possa servire l’oggetto, ormai ci sarete arrivati tutti 😊. Perdonate la velocità con la quale ho trattato queste note, ma ho bisogno di prendermi alcune righe per parlavi di una cosa importante: la timeline della serie.  Come voi ben sapete le date presenti ne “Il Mondo oltre la Finestra” e nella “La Rinascita della Fenice” non sono mai messe al caso. Di conseguenza voglio cogliere l’occasione per spiegarvele meglio, cosa che avrei già dovuto fare la volta scorsa ma che ho preferito evitare per non appesantire ulteriormente le note. Allora… nel capitolo scorso Aenuashiba si riferisce all’Anno della Luce, come l’anno in cui il trascorrere delle stagioni (ovvero il passare degli anni) iniziava ad essere indicato con i numeri ordinali. In pratica l’Anno della Luce corrisponderebbe al nostro Anno 0, anzi possiamo tranquillamente dire che esso rappresenta l’Anno 0 della serie Winx Club – Cassiopea’s Chronicles 😉. Ovviamente qui sono necessarie due precisazioni: 1) L’Anno 0 delle storie non assume lo stesso significato che ha nella realtà: la distinzione avanti Cristo e dopo Cristo non c’entra nulla con questo contesto. Inserire questo concetto comporterebbe inevitabilmente un riferimento a tematiche religiose e non che non voglio assolutamente trattare XD. La realtà è una cosa seria e non può essere minimizzata o approssimata nelle fanfiction; lo stesso riferimento al Natale, presente nella prima parte della Rinascita, è puramente simbolico e si riallaccia all’aspetto puramente commerciale/folcloristico della festività 😊. Semplicemente L’Anno della Luce rappresenta un evento, un importantissimo evento che ha cambiato un qualcosa nell’universo da me raccontato. 2) L’Anno 0 della serie è valido per entrambe le dimensioni sia quella della Fiamma del Drago che quella della Fiamma della Fenice. La divisione di Cassiopea si colloca infatti un migliaio di anni dopo l’Anno della Luce XD. Ciò comporta che le due dimensioni, nate dopo l’imprigionamento di Ksendras, condividano la stessa timeline. Questa, sebbene sia una cosa abbastanza chiara nei capitoli (si vedano le date scritte da Brendon dietro la foto dei suoi genitori), è opportuno chiarirla in modo tale da non avere problemi in seguito ^-^. Ancora due cose e poi vi lascio in pace, ve lo prometto ;D. L’evento che avviene nell’Anno della Luce, ovvero quel qualcosa che ha comportato un drastico cambiamento in Cassiopea e non nella Dimensione Magica (mi raccomando è importante!!!) è ai più sconosciuto. Cioè gli abitanti di entrambe le dimensioni (anche quelli della Dimensione della Fenice… il loro Anno 0 però non ha un nome specifico XD) sanno che è successo un fatto catastrofico ma non nello specifico. Prima che veniate a cercarmi per lapidarmi, vi dico che il vero significato dell’Anno della Luce sarà rivelato nell’ultimo capitolo della terza parte della Rinascita della Fenice e costituirà la base per il suo sequel (si penso alla lunga… lo so) 😊. Sul mio Drive personale ho infine caricato la prima parte della cronistoria dell’universo magico (la trovate nella sezione approfondimenti à struttura dell’universo magico), vi invito a leggerla… la troverete molto interessante 😉. Beh… io ho finito, un affettuoso saluto ai recensori e ai lettori silenziosi: vi aspetto per il prossimo capitolo 😊 😊 😊.
Yugi95

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Capitolo 16
*** Capitolo XVI – Artemis ***


Capitolo XVI – Artemis
 
Linphea 22/09/2016 - ore 17.30

Caro diario, dopo aver preso nota di quanto fosse accaduto all’interno della biblioteca, mi sono diretto da Guru al fine di rivelargli la mia scoperta. Purtroppo, non appena gli ho mostrato la freccia in alabastro, rinvenuta all’interno dello scomparto segreto, il Preside del Collegio di Linphea ha avuto un mancamento. L’emozione e lo stupore per quella notizia improvvisa erano stati troppo forti. Per un attimo ho temuto di avergli causato un infarto. Fortunatamente Guru si è ripreso quasi subito e, realizzato che non si trattasse di un sogno, mi ha chiesto in che modo fossi riuscito a recuperare l’oggetto. Di conseguenza, facendo attenzione a non rivelare i dettagli della mia missione, gli ho parlato delle mie recenti peripezie. Una volta terminato il mio racconto, Guru mi ha chiesto di seguirlo e insieme ci siamo diretti alla grande meridiana in pietra, posta nella sala principale della scuola. Mentre camminavo per gli austeri corridoi della struttura, non ho potuto fare a meno di ripensare alla mia ricerca e al segreto celato dietro di essa. Ormai sono sicuro che questa sorta di caccia al tesoro è stata escogitata da un’unica persona: il fondatore dell’Ordine, Agador. Deve essere stato lui a disseminare tutti questi indizi, ad architettare gli enigmi da risolvere e, soprattutto, a nascondere quell’oggetto dorato all’interno della spilla di Euterpe. L’unico problema è il capire quale sia stato il motivo che l’abbia spinto a fare tutto ciò. Perché ha preferito coprire con un falso il ritratto presente nella biblioteca? Perché ha deciso di non fidarsi dei suoi stessi discepoli? Sono settimane che mi pongo queste domande senza riuscire a trovare una risposta, senza riuscire a trovare il nesso tra Agador e queste persone. Immerso nei miei pensieri, non mi sono reso conto di essere arrivato all’ingresso del Collegio finché il mio accompagnatore non mi ha chiesto di passargli la freccia. L’improvvisa richiesta mi ha ridestato dal torpore... torpore che mi aveva quasi fatto dimenticare per quale motivo mi trovassi in questo luogo. Maneggiando con estrema cura l’oggetto, l’ho consegnato al preside della scuola. Questi si è diretto immediatamente alla meridiana in pietra e, avvicinandosi al piedistallo, ha posizionato la freccia di alabastro tra l’arco e le mani della donna scolpita nella pietra. Non appena la reliquia è tornata al suo posto, si è sentito un forte rumore di ingranaggi provenire dalla struttura. Sia io che Guru, sopresi da quell’avvenimento, abbiamo atteso con le bocche spalancate l’imminente avvenimento di un qualcosa… un qualcosa che si è verificato pochi secondi dopo. Il pilastro centrale, infatti, si è alzato di circa una ventina di centimetri dalla grande lastra in pietra. Impressionato da questo curioso avvenimento, mi sono affiancato a Guru e ho esaminato con estrema attenzione la struttura. Non ho impiegato molto ad accorgermi che il piedistallo non solo si era sollevato, ma aveva anche acquistato la capacità di ruotare su stesso. Entrambi, abbiamo trascorso la successiva mezz’ora a cercare di capire per quale arcano motivo il pilastro potesse girare. In fin dei conti in una meridiana, il cui funzionamento dipende esclusivamente dalla luce del sole, questa peculiarità non ha alcun senso. Tuttavia, mentre ero intento a scervellarmi su questo problema, Guru, esasperato quanto me dalla situazione, si è rivolto a me e con fare scherzoso si è lamentato della mancanza di un libretto di istruzioni. In quell’istante una lampadina si è accesa sulla mia testa: avevamo bisogno di istruzioni… istruzioni che ci sono state fornite insieme alla freccia. Frugando tra le tasche del mio vestito, ho cercato il piccolo papiro, rinvenuto insieme alla reliquia. Il ritrovamento di quest’ultima, infatti, mi aveva portato ad ignorare quell’insignificante pezzo di carta ingiallito. Avevo commesso una leggerezza, leggerezza alla quale avrei subito rimediato. Una volta recuperato il rotolo, l’ho aperto e, insieme al Preside del Collegio di Linphea, l’ho esaminato con cura. Su di esso erano stata scritta una serie di numeri intervallati da dei trattini: 6 – 12 -18 -24. Non ci ho messo molto a comprendere il significato di quelle cifre e lo stesso è stato per Guru. Sicuri delle nostre convinzioni, ci siamo avvicinati al piedistallo e l’abbiamo ruotato in modo tale che la freccia indicasse il 6 dell’orologio. Un “tac” è riecheggiato per la sala principale della scuola e, quasi contemporaneamente, la lastra di metallo, sulla quale è inciso il numero, si è alzata di due o tre centimetri dal basamento. Abbiamo ripetuto la stessa operazione per le altre tre cifre ottenendo lo stesso risultato. Non appena tutte e quattro le placche in ferro si sono sollevate, il piedistallo centrale si è a sua volta alzato di altri dieci centimetri, rivelando una piccola cavità scavata nella colonna. Emozionato e soddisfatto dall’idea di aver risolto l’ennesimo mistero, ho infilato la mano nello scomparto segreto. Con mia grandissima sorpresa, all’interno della cavità ho trovato lo stesso oggetto in oro, rinvenuto nella spilla di Euterpe, ma questa volta sormontato da un grande fiore. Inoltre, vi erano delle vecchie lettere indirizzate ad Artemis e recanti il Sigillo Reale di Zenith. A questo punto credo che il pianeta della tecnologia sarà la mia prossima tappa.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti!!! Eccoci al sedicesimo capitolo dello spin-off XD. Innanzitutto credo sia doveroso spiegare il significato del titolo. Com’era successo nel capitolo 12, infatti, abbiamo un nome… il nome di Artemis. A differenza del vecchio passaggio, però, questo non tratta in maniera esplicita del personaggio, non ci rivela nulla di più rispetto a ciò che già sapevamo. In realtà lo scopo del titolo di questo capitolo (così come quello del titolo del capitolo 12) non consiste nel fornirci informazioni sulla trama, ma nel simboleggiare la chiusura di un ciclo 😉. Ad Euterpe, infatti, sono stati dedicati 3 capitoli: 10 – 11 -12 (quello finale). Allo stesso modo altri tre capitoli (14 – 15 – 16) hanno trattato le vicende legate al personaggio di Artemis. Di conseguenza i nomi di questi personaggi rappresentano delle tappe per Aenuashiba. Detto questo, veniamo al succo della narrazione 😊. Il giovane mago, dopo aver trovato la freccia di alabastro all’interno dello scomparto segreto, corre dal Preside del Collegio di Linphea per comunicarglielo. Ovviamente i due, avendo immediatamente realizzato di che cosa si trattasse, si sono diretti alla meridiana al fine di mettere la reliquia al suo posto. Adesso… spero di essere stato abbastanza chiaro nello spiegarvi il funzionamento di questo orologio. Di solito cerco sempre d’immaginare la scena, di vederla con i miei stessi occhi in modo tale da poterla descrivere il più chiaramente possibile XD. Tuttavia… non riesco a rendermi conto quanto una cosa, a me estremamente chiara, possa esserlo per voi. Per questo motivo, se il giochino della meridiana con il piedistallo rotante non vi è ancora del tutto limpido e cristallino, non fatevi problemi a contattarmi per ulteriori spiegazioni. In aggiunta io vi consiglio di cercare su YouTube questo video “Tomb Raider Anniversary ITA - Residenza Croft” e di iniziarlo a vedere dal minuto 6.30. Tutto lo stratagemma della freccia, dell’arciere e del piedistallo rotante sull’orologio, infatti, derivano tutti da questo gioco (che amo alla follia <3). Per quanto riguarda il contenuto rinvenuto all’interno del pilastro, ho solo due cose da dirvi: 1) Prestate massima attenzione all’oggettino dorato simile a quello trovato nella spilla di Euterpe, ma non uguale!!! Entrambi dovrebbero ricordarvi qualcosa, un qualcosa visto nel cartone e precisamente nella sesta stagione 😉. 2) Le lettere recanti il sigillo di Zenith saranno analizzate con maggiore attenzione nel prossimo capitolo. Ciononostante vi invito a riflettere sulla portata della ricerca di Aenuashiba: Melody, Linphea, Zenith… non sono gli unici pianeti ad essere coinvolti in questo viaggio e presto capirete il perché 😊. Bene anche per oggi ho concluso, spero che lo spin-off vi stia piacendo e che mantenga alto il vostro interesse XD. Come sempre un saluto ai recensori e ai lettori silenziosi. Ci sentiamo presto 😊 😊 😊.

Yugi95

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Capitolo 17
*** Capitolo XVII – Il pianeta della tecnologia ***


Capitolo XVII – Il pianeta della tecnologia
 
Zenith 15/10/2016

Caro diario, dopo lungo tempo torno ad aggiornare queste pagine ingiallite dal susseguirsi delle stagioni e dall’usura. È ormai trascorso poco meno di un mese da quando ho lasciato Linphea per dirigermi qui, su Zenith. Il contenuto delle antiche lettere, rinvenute all’interno della meridiana, mi ha indotto a proseguire le mie ricerche sul pianeta della tecnologia. A quanto pare doveva esserci una fitta corrispondenza tra Artemis e un ignoto membro della famiglia reale zenithiana. Tutte le missive di quest’ultimo sono infatti prive di nome; ma, in calce al foglio, recano sempre uno stilizzato disegno di un volatile notturno: molto probabilmente una civetta. Di conseguenza, spinto dalla necessità di saperne di più su questo “rapporto” epistolare e dal presentimento che avrei trovato un nuovo importante tassello necessario alla risoluzione del mistero, ho deciso di “ampliare i miei orizzonti”. Orizzonti che solo un luogo in tutta la Dimensione Magica avrebbe potuto ampliare: la Culla della Conoscenza. Fondata nel 1346 a. Al. da una giovane ed intraprendente principessa di Zenith, rappresenta la più grande e completa raccolta dello scibile del nostro universo. La Culla, proprio come il Nucleo tecnomagico di Zenith, è situata nelle sue viscere. A differenza del “cuore pulsante” di questa società avanzatissima, che si trova esattamente al centro del pianeta; l’immensa struttura predisposta alla raccolta e alla preservazione della conoscenza, si estende per tutta la superficie. Un mondo posto all’interno di un altro; chilometri e chilometri di archivi computerizzati, contenenti qualsiasi informazione, nozione, sapere e segreto di questo universo. Ero sicuro che, qualora fosse esistita una connessione tra la vecchia Fata Guardiana di Linphea e quel membro della famiglia reale, avrei trovato la mia risposta all’interno della Culla della Conoscenza. Purtroppo, i miei buoni propositi hanno dovuto ben presto fare i conti con l’opprimente ed inevitabile burocrazia zenithiana. Nonostante mi trovi su un pianeta avanzatissimo dal punto di vista tecnologico e, soprattutto, votato alla logica dell’intelletto, sono rimasto intrappolato nelle strette maglie di una pubblica amministrazione totalmente allo sbando. Leggi che si contraddicono tra di loro e cavilli burocratici completamente privi di senso, sono stati la causa di un’ingiustificata perdita di tempo che ha prolungato esageratamente la mia permanenza su Zenith. Stando all’ordinamento giuridico del Regno, l’unico modo per accedere alla struttura sotterranea consistere nell’essere in possesso del Lasciapassare A38: una sorta di autorizzazione rilasciata dalla Consulta per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnomagico. Tuttavia, non potevo immaginare che per ottenere un insignificante pezzo di carta, avrei dovuto intraprendere un inter lungo settimane fatto di carte bollate, permessi vari e visite inconcludenti presso gli uffici della pubblica amministrazione. Un labirinto burocratico dal quale non riuscivo più a venirne fuori. Fortunatamente circa una settimana fa, stanco di vagare a vuoto per il pianeta, ho avuto la brillante idea di chiedere aiuto a Rashid. Quest’ultimo, infatti, mi aveva raccontato di ave trascorso per conto dell’ordine più o meno cinque anni sul pianeta della tecnologia. Per questo motivo chi meglio di lui avrebbe saputo indirizzarmi e consigliarmi? Dopotutto non avevo nulla da perdere e il chiedergli una mano non avrebbe certo messo a rischio la segretezza della mia missione. Così, contattatolo telefonicamente, sono riuscito a farmi spiegare in dettaglio l’esatta procedura per ottenere il Lasciapassare A38. Lasciapassare che lui stesso aveva dovuto richiedere per accedere alla Culla della Conoscenza al fine di svolgere delle ricerche per conto dell’Occhio della Verità. Da quanto mi ha riferito, circa diciotto anni fa i Quattro Venerabili erano stranamente interessati alla nascita della tecno-magia. Speravano che l’immenso archivio sotterraneo contenesse informazioni riguardanti le prime sperimentazioni su questo innovativo tipo di magia e, soprattutto, chi per primo avesse avuto l’intuizione di applicare il sapere magico alla tecnologia. In pratica si erano prefissati di scoprire chi avesse inventato la tecno-magia e in che modo ci fosse riuscito: quesiti che ancora oggi sono senza risposta. Anche la “spedizione” di Rashid risultò inconcludente a causa dell’impossibilità di visionare gli archivi contenenti le preziose informazioni. La Corona di Zenith li aveva infatti secretati nel 1800 a. Al., anno in cui il Nucleo Tecnomagico del pianeta entrò in funzione. Da allora la famiglia reale ed i diversi governi, che si sono susseguiti alla guida di Zenith, hanno sempre mantenuto il più stretto riservo sulla più grande scoperta della Dimensione Magica; e a nulla sono valse le pressioni esercitate dalla comunità magica internazionale o dal Consiglio degli Anziani. Sinceramente non pensavo che il rivedere questo mio confratello potesse farmi sentire così bene… così felice. Nonostante conosca Rashid relativamente da poco, credo molto nella nostra amicizia e il poter parlare con lui mia ha fatto sentire meno solo. La natura della mia missione deve rimanere segreta, ma nulla mi vieta di fare affidamento sulle poche persone a me care.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buon salve gente!!! Lo so, lo so… sono trascorsi un paio di mesi dall’ultima volta che ho aggiornato entrambe le storie XS. La verità è già da un po’ di tempo mi frullava per la testa una storiella dedicata al cartone Miraculous Ladybug e, nonostante ci abbia provato, non sono riuscito a fare a meno di scriverla. Di conseguenza, sena avvisarvi e approfittando di un momento di stasi del fandom Winx, ho approntato i primi capitoli della nuova fanfiction. Tuttavia, non mi ero certo dimenticato della Rinascita e del suo spin-off; entrambe infatti hanno proseguito il loro corso 😊. Adesso, poiché l’AU su Ladybug si trova ormai sul binario giusto, posso finalmente concentrarmi di nuovo sulla serie dedicata a Cassiopea XD. Dal momento che ci sono ben due fanfict, appartenenti a fandom diversi, da portare avanti; gli aggiornamenti saranno ogni due settimane (giuro che sarò preciso XD). In particolare, la Rinascita e il suo spin-off saranno aggiornati di domenica così da permettermi di aggiornare anche la storia su Miraculous senza fare confusione. Non sia mai che Chat Noir ci provi con Stella AHAHAHAHAHAHA. Allora non ho molto da dire su quanto è accaduto in questa pagina di diario: più che altro rappresenta un collegamento tra quello che è successo nel capitolo 16 e quello che vedremo nel 18. Precisato questo, vi consiglio comunque di prestare attenzione alla parte dedicata alla nascita della tecno-magia 😉. Per il momento è tutto (mai stato così rapido, dite la verità HAHAHAHAHAHAH). Io vi do appuntamento a domenica 25 e… e niente grazie per vostra pazienza (so bene di metterla sempre a dura prova ;D) 😊 😊 😊.
Yugi95
 

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