Avventure nel mondo magico

di __Dreamer97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scappatella in biblioteca ***
Capitolo 2: *** Amore bizzarro ***
Capitolo 3: *** Pensieri inutili e scherzi di cattivo gusto ***
Capitolo 4: *** Riunioni e Quidditch ***



Capitolo 1
*** Scappatella in biblioteca ***


Fanfiction partecipante alla “Yuri & Yaoi's Week” indetta dal Fairy Piece


contest


Titolo capitolo: Scappatella in biblioteca

Coppia: ShachiXPenguin






-Ci beccano, ci beccano...- Penguin, a queste parole, sbuffò di nuovo.

-Ti ho detto di piantarla di dire così! Fidati di me: non ci scopriranno.- Penguin, alunno Corvonero del quinto anno, era riuscito a convincere Shachi, alunno Tassorosso del quarto anno, a fare una scappatella notturna in biblioteca, visto che, durante il giorno, non avevano mai il tempo per incontrarsi: tra le lezioni, le partite e gli incontri con gli amici non avevano mai trovato un momento di intimità. Quella mattina, durante la pausa pranzo, Penguin si era diretto dal Tassorosso e gli aveva comunicato la sua decisione riguardo alla notte. Quindi ora si ritrovavano a vagare per i corridoi sotto al mantello dell'invisibilità (gentilmente prestato da Trafalgar Law, alunno Corvonero del settimo anno) per cercare di rifugiarsi in biblioteca. Finalmente, dopo un'ora a girovagare senza sosta, riuscirono ad arrivare davanti alle porte dell'aula.Entrarono dentro e Penguin si occupò di silenziare l'intera bblioteca con un incantesimo silenziatore, cosa che Shachi non riusciva ancora a fare. Poi, con un sorriso malizioso, si girò verso il suo ragazzo.

-Allora, dove eravamo rimasti?





Continuarono così per settimane, fino a che non arrivarono al cosiddetto “punto di rottura di una coppia”. Shachi aveva terminato la lezione di erbologia che aveva in comune con i Serpeverde e si stava dirigendo nel suo dormitorio insieme a Trafalgar Lamy e Tony Tony Chopper, i suoi due migliori amici.

-Chopper, come sempre sei stato bravissimo! Io non sarei mai riuscita a rispondere alle domande del professor Akainu!- esclamò Lamy sorridente. Il ragazzo in questione arrossì.

-Oh beh, non era poi così difficile...- cercò di giustificarsi il piccoletto, ma fu interrotto da Shachi.

-Non dire scemenze, io non sarei riuscito a...- il Tassorosso si bloccò di colpo, puntando lo sguardo verso qualcosa. Lamy e Chopper, tentando di capire cosa fosse successo, rivolsero gli occhi verso lo stesso punto che stava guardando Shachi, rimanendo pietrificati: poco più in là, Penguin era intento a baciare Baby 5, Serpeverde del sesto anno. Non appena si separarono, come se avesse sentito la sua presenza, Penguin si girò verso il gruppo di Tassorosso, sgranando gli occhi non appena li inchiodò in quelli del suo “un tempo” fidanzato, che erano già piene di lacrime. Shachi si girò per andarsene.

-Aspetta! Shachi!- i tentativi di chiamarlo furono inutili. Ormai se ne era andato.





Erano passati due mesi dalla rottura di Penguin con Shachi. Due mesi in cui il giovane Tassorosso non aveva voluto assolutamente saperne niente del Corvonero. Una notte, non riuscendo a dormire, si alzò dal letto e, cercando di non svegliare i compagni di stanza, indossò la divisa e uscì dal dormitorio, dirigendosi verso il luogo che, per lui, era diventato sacro. Arrivato in biblioteca, cercò di rilassarsi, quando sentì dei lamenti provenire da uno degli scaffali. Intimorito, si diresse verso il reparto dedicato alle creature magiche e si sorprese nel trovare Penguin che piangeva a dirotto. Shachi si rese conto che, dall'ultima volta che lo aveva visto, il Corvonero era dimagrito molto, aveva profonde occhiaie e gli occhi, un tempo di un bel viola, ora erano spenti.

-Che ci fai tu qui?- quella domanda fece sobbalzare il moro, che solo in quel momento si accorse della presenza dell'altro.

-E'...è il mio p-posto questo. Ci vengo sempre.- Penguin alzò lo sguardo verso il rosso e Shachi si rese conto di essere ancora innamorato di quel viso. Il Corvonero si alzò e lo raggiunse, cercando di scacciare via le lacrime con la mano. In quel momento, sembrava un bimbo spaventato.

-Per favore Shachi, torna da me... Quel giorno è stata Baby a baciarmi, io non me l'aspettavo! Mi stavo dirigendo da te per darti una cosa!- a quelle parole, estrasse dalle tasche una scatola e la consegnò al Tassorosso che, titubante, la aprì: all'interno c'era un bellissimo braccialetto in pelle, con un pinguino come ciondolo. Alzò lo sguardo verso Penguin...

-Ma...perché?-

-Era un modo per dimostrarti quanto ti amassi. Vedi, io ho lo stesso braccialetto, ma ho un'orca. Così mi sarei per sempre ricordato di te...- Penguin non riuscì a finire la frase: Shachi gli era completamente saltato addosso, facendolo cadere, unendo le loro labbra, regalandosi quel bacio tanto agognato. Si staccarono per mancanza di fiato.

-Tu sei un imbecille...Il mio.- disse Shachi e il Corvonero rise.

-Ti amo, Orchetta.-

-Anche io, Pinguino.-


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Capitolo 2
*** Amore bizzarro ***


Fanfiction partecipante alla “Yuri & Yaoi's Week” indetta dal Fairy Piece



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Titolo: Amore bizzarro

Coppia: LawXDoflamingo





Ogni volta che qualcuno gli rivolgeva la domanda “Come fai a stare con uno come lui?”, lui rispondeva sempre la stessa cosa: “Perché lo amo.”



Certo, all'inizio era stato strano anche per Law, alunno Corvonero del settimo anno e mancato Serpeverde ma, dopo qualche settimana ci si era abituato, anche se ancora faticava a sopportare l'abbigliamento del suo “eccentrico” fidanzato: Donquijote Doflamingo, Serpeverde del settimo anno, nei giorni in cui non doveva indossare la divisa, amava andare in giro nei suoi pantaloni rosa pastello e la pelliccia del medesimo colore che lo faceva sembrare un fenicottero- non escludendo il fatto che indossasse sempre quegli stupidi occhiali rosa. Ma, nonostante questo, Law amava alla follia Doflamingo. Amava il suo coraggio, la sua testardaggine il suo modo di tenergli testa e, soprattutto, i suoi occhi, perennemente nascosti al mondo e che aveva avuto l'onore di vedere.


Era successo tutto durante le vacanze invernali del loro quarto anno: prima di allora, erano sempre stati nemici, continuando a prendersi in giro e a farsi scherzi. Il giorno di natale, Doflamingo aveva proposto a Law d deporre l'ascia di guerra e di passare un po' di tempo insieme, giustificandosi con “A Natale siamo tuti più buoni, no? Ddai: oggi amici e domani di nuovo nemici.” Fu così che il Fenicottero convinse il giovane Corvonero a passare quella giornata insieme: alla fine, tra pasticcini rubati i cucina e scherzi a Gazza, i due si erano divertiti. Arrivati in prossimità della casa di Hagrid, però Law era scivolato sul ghiaccio e, nel tentativo di rimanere in piedi, si era aggrappato a Doflamingo, facendo cadere anche lui. Si era ritrovato completamente sdraiato sul Serpeverde, con il viso a un centimetro di distanza e, solo in quel momento, si era reso conto di quanto fosse bello il compagno e di quanto fossero invitanti le sue labbra. Si scambiarono un'occhiata veloce poi, come se qualcosa li avesse attratti, si erano baciati con foga. Da quel momento era partita la loro relazione, anche se all'inizio avevano faticato per trovare il loro equilibrio di coppia.


Tutta Hogwarts era rimasta sorpresa da quella relazione che, ormai, andava avanti da quasi tre anni. Alcuni avevano scommesso che si sarebbero lasciati dopo qualche mese, alcuni dopo anni, altri ancora addirittura giorni, ma loro andavano avanti senza sosta, continuando ad amarsi in ogni modo possibile.



Quel giorno, Doflamingo aveva chiesto a Law di raggiungerlo nei pressi del Lago Nero, senza dirgli ovviamente il motivo. Dopo essersi coperto per bene, uscì dal castello e, affrontando l'aria fredda dell'inverno, si diresse verso il luogo dell'incontro, dove vide il suo fidanzato.

-Ciao. Volevi parlarmi?- chiese Law con il suo solito tono atono. Il Serpeverde sorrise e gli porse una scatola.

-Buon anniversario!-esclamò sorridente. Law per un attimo rimase di sasso, poi si riprese e si decise a scartare il regallo: al suo interno, stava un bellissimo cappello bianco a macchie nere.

-Visto che ti lamenti sempre del freddo, quest'anno volevo farti qualcosa di utile!- Doflamingo sorrise ancora alla vista del suo fidanzato che indossava il cappello. All'improvviso, quest'ultimo lo tirò a sè e cominciò a riempirlo di baci. Come ad ogni anniversario.

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Capitolo 3
*** Pensieri inutili e scherzi di cattivo gusto ***


Fanfiction partecipante alla “Yuri & Yaoi's Week” indetta dal Fairy Piece


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Titolo capitolo: Pensieri inutili e scherzi di cattivo gusto

Coppia: SanjiXLaw







Era una bellissima giornata di Marzo: la primavera aveva finalmente sciolto ogni traccia dell'nverno, permettendo così agli studenti di stare all'aria aperta senza preoccuparsi di indossare sciarpa e guanti. Erano tutti fuori a godersi l'aria primaverile. Eccetto uno. Un giovane Corvonero si era rifugiato nelle cucine del castello offrendosi come sempre di aiutare gli elfi a cucinare. Ovviamente, solo i suoi amici più cari sapevano che le prelibate pietanze fossero preparate anche da uno studente del quarto anno. All'improvviso, sentì due mani prendergli i fianchi, mentre un paio di labbra andava ad appoggiarsi sul suo collo, con l'intento di lasciargli dei piccoli baci. Sanji sorrise, riconoscendo subito la persona dietro di lui. Si girò e incollò le sue labbra con quelle di Law, suo fidanzato Corvonero del sesto anno.

-Ancora a cucinre, Sanji-ya?- chiese il moro sorridendo. Sanji sbuffò divertito.

-In realtà dovrest ringraziarmi visto che, da quando sono io a cucinare, tu hai cominciato a mangiare di più.- Law alzò gli occhi al cielo, sapendo quanto il ragazzo avesse ragione: ogni persona, da un suo amico a un suo professore, aveva sepre cercato di farlo mangiare, vista la sua abitudine di assare le giornate senza toccare cibo, portandolo ovviamente ad avere un fisico esile e molto fragile. Erano rimasti tutti sorpresi, però, quando un giorno aveva mangiato qualcosina, cominciando con un boccone fino ad arrivare ad un pasto completo. E Sanji ne era orgoglioso.

-Allora,- riprese il maggiore -domenica vieni a Hogsmeade con me? Solo noi due.- vide Sanji sorridere annuendo, ma in quel suo modo di fare vide che c'era qualcosa che non andava.

-Qualcosa non va?- il biondo sobbalzò a quella domanda.

-No, va tutto bene....-

-Ma non ne sei convinto. Forza, sputa il rospo.- Law vide Sanji sospirare e si preoccupò.

-Ho sentito alcuni Serpeverde del tuo anno dire che mi stai solo usando come un giocattolo per divertirti e che mi lascerai...- il maggiore sgranò gli occhi: Sanji aveva seriamente paura di questo? Gli venne d'istinto, ormai, abbracciarlo.

-Non devi credergli. Tu sei la cosa iù bella che mi sia capitata in questi anni ad Hogwarts. I Serpeverde sono solo degli idioti. Io... Io ti amo.- questa volta fu il turno del più piccolo di sgranare gli occhi: sapeva che Law era una persona molto schiva e fredda, faticava a dire solamente un “ti voglio bene” ai suoi migliori amici. Sanji sorrise.

-Ti amo anche io. Forza, devo tornare al lavoro.- Law diede un bacio veloce al suo fidanzato, accompagnato da un buffetto sulla guancia, poi fece per uscire, quando la voce del più piccolo lo fermò.

-Law, ti aveva preparato dei biscotti al cioccolato. Li vuoi?- il biondo vede gli occhi dell'altro allargarsi e rise:certe volte, Law era proprio un bambino.




Sanji girovagava per il castello insieme a Law, quando gli saltò all'orecchio una conversazione di due Tassorosso del quinto anno.

-Ehy, hai sentito di Kidd?-

-Eustass Kidd? No, che è successo?-

-Pare che qualcuno gli abbia fatto uno scherzo e gli abbia reso la pelle viola. Dovevi vederlo, era incazzatissimo!-


A queste parole, Sanji si voltò verso Law.

-Law, sai qualcosa della situazione di Kidd?- vide l'altro irrigidirsi un pochino.

-No... Io non gli farei mai del male...- rispose semplicemente e Sanji giurò di non aver mai riso così tanto in tutta la sua vita come in quel momento.

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Capitolo 4
*** Riunioni e Quidditch ***


Fanfiction partecipante alla “Yuri & Yaoi's Week” indetta dal Fairy Piece


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Titolo capitolo: Riunioni e Quidditch








A Hogwarts era finalmente comiciata la stagione del Quidditch. Molti studenti erano in fermento per i provini che si sarebbero tenuti nel giro di qualche settimana. Nel mentre, i quattro capitani avevano deciso di trovarsi per decidere i turni per il campo in modo civile. O almeno così si pensava, visto che di solito le riunioni erano formate dai litigi di Trafalgar Law e Eustass Kidd, rispettivamente capitani di Corvonero e Serpeverde, Portgas D. Ace, capitano Grifondoro, con i suoi attacchi narcolettici e il capitano Tassorosso e fratello di Ace, Monkey D, Rufy, che esigeva del cibo. Quella riunione non era da meno e Law stava letteralmente impazzendo.

-Ragazzi, sul serio, ameno oggi cerchiamo di decidere i turni! Ace, svegliati!- Kidd, vedendo il Grifondoro addormentato, ne approfittò per lanciargli un libro in testa e Ace si svegliò all'istante. Law proseguì il discorso.

-Allora, come stavo dicendo...- non riuscì nemmeno a terminare la frase che qualcuno entrò come un razzo nell'aula, andando verso Ace e saltandogli addosso.

-Sabo, ci siamo visti cinque minuti fa!- disse il Grifondoro ridendo. Anche Sabo sorrise.

-LO so, infatti non sono qui per te. Sono qui per aiutare Law a fare i turni!- esclamò il Corvonero. Kidd alzò gli occhi al cielo.

-Sentiamo, come vorresti aiutarci?- Sabo squadrò il Serpeverde.

-Facile: i Tassorosso, che sono quelli più veloci, faranno lunedì e martedì; i Corvonero mercoledì e giovedì,i Serpeverde il venerdì e il sabato e i Grifondoro, che sono quelli più lenti, faranno la domenica e lunedì, così se ci impiegano troppo potranno usare anche il martedì.- i quattro capitani si guardarono per un secondo.

-Sabo, sei un genio! Lo sapevo che eri il migliore!- disse Rufy e Sabo si sentì orgoglioso di tali parole.

-Anche a me potrebbe andare bene...- Kidd, ovviamente, era d'accordo con ciò che il Corvonero aveva stabilito e non voleva farlo vedere. Lo stesso valeva per Law.

-Perfetto, visto che siete tutti d'accordo porto via il mio ragazzo.- Kidd, Law e Rufy non ebbero neanche il tempo di dire qualcosa che Sabo era già corso via, con Ace che per poco non rischava un altro attacco narcolettico.





-Benvenuti alla prima partita della stagione di Quidditch!- alle parole di Usopp, Tassorosso che faceva la cronaca, tutto lo stadio esplose in grida e urla, chi tifando per una squadra e chi per un'altra. Quel giorno si sarebbero sfidati i Serpeverde e i Grifondoro quindi, vista la rivalità storica, le due case erano pronte a fare il più casino possibile, anche a costo di finire in punizione. Sabo si trovava sulla gradinata della sua casa insieme a Koala e a Robin, due sue compagne di casata.

-Secondo voi chi vince?- chiese Koala guardando il campo. A risponderle fu Nico Robin.

-I Grifondoro oggi sono molto motivati, il che è un buon segno, ma Kidd e Killer li vedo molto più sincronizzati del solito. Questa sarà una bella partita.- la bionda annuì alle parole della mora e, finalmente, la partita cominciò. Aveva ragione Nico Robin: Kidd e Killer, battitori di Serpeverde, stavano dando il loro meglio, mentre i Grifondoro avevano molta più grinta del solito. I cercatori delle due squadre, Ace e Bellamy, avevano già trovato il boccino e ora stavano tentando di acciuffarlo.

-Odio quel Bellamy, cerca sempre di barare!- esclamò Koala e Sabo rise.

-Non ti preoccupare, Ace se la sa cavare.- nonostante le sue parole, anche il biondo era preoccupato: prima di ogni partita, il Grifondoro prendeva una pozione per combattere i suoi attacchi narcolettici ma non sempre funzionavano, come quella volta che, durante una partita con i Corvonero, si era addormentato e aveva rischiato la vita andando a sbattere contro le porte. Ovviamente, nessuno era riuscito a convincerlo a smettere di giocare, nemmeno Sabo. Ad un certo punto, un gran baccano riportò Sabo alla realtà e, con stupore, scoprì che Ace era riuscito ad acchiappare il boccino, facendo vincere la sua casa.

-Bravo Ace!- il biondo cominciò ad urlare con un matto. Notò che Ace, invece di dirigersi dalli suoi compagni, stava andando da lui. Non ebbe neanche il tempo di chiedere che si ritrovò le labbra di Ace incollate alle sue, scatenando urla per tutto lo stadio.

-Questo era per te.-

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