Una vecchia, ma nuova conoscenza

di Debby_Small93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi presento ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1-La rimpatriata ***
Capitolo 3: *** Completamente diversi ***
Capitolo 4: *** Una bella giornata ***
Capitolo 5: *** La prima uscita ***
Capitolo 6: *** Alessandro e I Tokio Hotel ***
Capitolo 7: *** Uno strano comportamento ***
Capitolo 8: *** Il racconto ***
Capitolo 9: *** Il racconto Part2 ***
Capitolo 10: *** Il compleanno di Alex parte 1 ***
Capitolo 11: *** Il compleanno di Alex parte 2 ***
Capitolo 12: *** La notizia ***
Capitolo 13: *** La cena ***
Capitolo 14: *** La nottata ***
Capitolo 15: *** Il pranzo con tom ***
Capitolo 16: *** Il flashback ***
Capitolo 17: *** Cambio di programma ***
Capitolo 18: *** Shoccata ***
Capitolo 19: *** La sera prima ***
Capitolo 20: *** La gara ***
Capitolo 21: *** Qualcosa di inaspettato ***
Capitolo 22: *** L'esito ***
Capitolo 23: *** Andrà tutto bene ***



Capitolo 1
*** Mi presento ***


"Quando ero piccola pensavo che l'amore fosse qualcosa di meraviglioso. Che infondo se ci credi veramente, forse, tutto ciò che hai sempre sognato, poteva realizzarsi. Invece tutto ciò non è andato come speravo eppure non ho mai smesso di crederci" Avevo 15 anni quando io credevo nell'amore e voi pensereste: "Come può una ragazza, soli 15 anni, credere in un sentimento così profondo come l'amore? Eppure ci credevo. Ci credevo per davvero. Infondo nell'amore si crede quando si è piccoli, quando si è adolescenti, quando si è fidanzati o sposati e quando oramai sai che un giorno non ci sarai più. L'amore come lo si vuol avere, cosi lo dobbiamo donare, in qualsiasi modo o metodo che chiunque può o vuole fare. A 15 anni mi innamorai di un personaggio famoso che, ora a pensarci, mi scappa un sorriso. Per lo più questo personaggio faceva parte di una band, che a quell'epoca era famosa, come tutt'ora, in ogni parte del mondo. Ero persa per lui. Dai suoi modi di essere fino alla treccina più corta che aveva. Dal suo modo di comporsarsi con una ragazza, all'essere dolce con suo fratello, cantante solista della stessa band di cui lui faceva parte. Erano due gemelli, con una carriera sulle spalle già dall'età in cui io li conobbi, solo che con la differenza che quando io mi accorsi di loro, erano già nel fiore della maggiore età quindi perdermi per uno di loro era palese no? Oltre a loro due, c'erano anche altri due ragazzi, ed uno di loro due, ora è anche diventato padre e non potrei essere felice. Però tornando a lui, a quei tempi, sapevo ogni minima cosa. Ogni cosa con la C maiuscola. Lui è il chitarrista dei Tokio Hotel, ovvero Tom Kaulitz. Per lui ero arrivata al punto di impararmi bene il tedesco pur di capire, in un intervista, ciò che diceva. Lo so, sembra una cosa malata da sentire, però se ci pensate bene, l'amore ti fa fare cose anche che tu non avresti mai immaginato. Io lo reputo amore, ciò che provavo per lui, voi potete reputarlo come volete. Adesso però, all'età di 24 anni, mi ritrovo ancora a pensarlo ogni tanto e ad ascoltare qualche loro canzone solo per avere il gusto di ritornare ad un tempo dove tutto ciò che sto affrontando ora, non esisteva. Ho avuto delle amiche meravigliose durante questo lungo periodo in cui seguivo i Tokio Hotel, ed tutt'ora, pure se non le sento come un tempo, le vedo sui social network e noto che in tutti questi anni, anche per loro quella passione che ho io, è ricambiata da parte loro. Mi ricordo quando pensavamo a come sarebbe stata la nostra vita se li avremmo incontrati e molte volte finiva col farsi un famiglia. Cose assurde, credetemi, ma proprio qualche giorno fa, mentre finivo di far mangiare il mio bel bambino di 4 anni (specifico col dire che la storia del figlio è un invenzione), mi sono sentita con una di queste ragazze, l'unica che ho sempre voluto bene, nonostante la distanza e che continuerò ad avere sempre anche se un giorno lei si dimenticherà di me. Lei si chiama Giulia, è più piccola di me di 2 anni, ma le voglio un bene che non si può spiegare. Mi è stata accanto in ogni occassione e mi meraviglio che c'è tutt'ora, anzi sopratutto quando ho avuto il mio bambino, non poteva essere più che felice ed mi è stata accanto quando ha saputo che, nonostante il bambino, tra me e il padre di mio figlio non poteva esserci nulla, apparte l'essere genitori. Il padre di mio figlio, Alessandro, è un ragazzo che ho conosciuto a Milano 5 anni fa. (Alessandro è un personaggio inventato da me) Mi ero trasferita per un breve periodo a Milano e lo dissi a Giulia. Lei, subito, mi accolse e mi fece conoscere la città per quanto sia magnifica in tutto ciò che presenta. Mi fece conoscere due sue amiche, che ora stanno insieme, nel vero senso della parola, Roberta e Stefania, di cui la prima legai subito, mentre con Stefania fu più difficile, ovviamente perchè lei pensava che io ci provassi con la sua Roberta, ma dopo svariate discussioni e litigate, capì che io non ero un'omosessuale, ma etero al 100%, infatti ora Stefania è una delle persone, come Giulia e Roberta, che tengo moltissimo. Tramite, Roberta e Stefania, conobbi Daniele, il fratello più piccolo di Alessandro, e Stefano il fratello più grande. Entrambi due bellissimi ragazzi, ma con caratteri diversi. Daniele è più dolce, disponibile, lavoratore e da un cuore grande. Stefano è da un carattere diffidente a primo impatto ma basta sorridergli un pò e dargli fiducia che la sua diffidenza si trasforma in tutt'altra cosa. Ovviamente dopo aver conosciuto tutte queste persone, non potevo far altro che conoscere Alessandro che, credetemi è stato l'unico che odiavo. Apparte, l'essersi presentato a me in modo arrogante e volgare, ma aveva, e credo abbia tutt'ora, una convinzione di se inarrestabile, tanto da volergli mettere una corda intorno alla gola e impiccarlo. Eppure, ora è il padre di mio figlio e vi starete chiedendo come sia successo. Beh è lunga da spiegare ora, più tardi lo capirete come sia successo. Comunque ritornando al discorso in cui vi dicevo che mi ero sentita con Giulia, parlando del più e del meno siamo uscite a parlare dei vecchi tempi, dei nostri Tokio Hotel ed entrambe ci facemmo una scavata nei ricordi. Nello stesso tempo lei mi chiese di andarla a trovare a Milano ed io ho accettato, anche perchè Alessandro è di li e molte volte, anzi sempre viene lui per un breve periodo qui da me, a Foggia, per stare un po con suo figlio. Io ovviamente con lui non ho più niente a che fare, visto che ha avuto un comportamento sbagliatissimo verso di me, ma non gli nego di vedere e stare con suo figlio. Ora però mi tocca fare la valigia sia per me, che per Alex, dato che tra meno di due giorni rivedrò Giulia, Roberta, Stefania, Daniele, Stefano e Alessandro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1-La rimpatriata ***


Mi trovo qui ora a preparare le valigie per me e Alex, che nel sentire la notizia di rivedere Giulia, Stefania, Roberta, Daniele e Stefano, non poteva essere più che entusiasta. Quando invece ha saputo che oltre a loro, doveva rivedere suo padre, era al settimo cielo. Adora suo padre. Lo ama. Forse più di me, credo, però ne sono felice perché nonostante gli screzi tra me e Alessandro, non ho mai dato modo ad Alex di odiarlo e ciò mi fa capire che sto svolgendo bene il mio lavoro. Mentre sto finendo di mettere le ultime cose in valigia, Alex mi chiede: -Mamma, ma io potrò stare tanto tempo con papà? - -Certo, lo sai, quanto tempo vorrai stare con papà, a me rende felice- Lui mi sorride, ricciando quel nasino piccolo piccolo ed io non posso fare a meno di ricambiare. Ogni volta che lo guardo, gli somiglia sempre di più. Certo ha anche qualcosa di mio, ma la maggior parte l'ha presa da suo padre,sopratutto gli occhi. Ah.. Quelli occhi che un tempo mi stregarono completamente. Finisco di fare le valigie e preparo Alex per metterlo a letto. Vado in cucina a preparargli il suo bel bicchiere di latte caldo, glielo porto e lui, come ogni sera, lo beve ben volentieri, dopodiché l'ho porto in bagno per fargli il bagnetto e mettergli il pigiama. Dopo aver fatto tutto lo porto in camera, insieme a me, ci mettiamo insieme nel grande lettone ed inizio ad accarezzargli i capelli bruni e lisci lisci come la seta. Noto che lui, durante questo processo mi guarda ed io ovviamente incuriosita dal suo sguardo, gli chiedo: -Cosa c'è? A che pensi? - Lui mi guarda fisso per qualche minuto e poi mi dice : -Penso a te e papà. So che ho fatto tante volte questa domanda, ma perché tu e papà non state insieme come le altre mamme e papà? Lo guardo. So che lui vorrebbe che io e suo padre fossimo una vera coppia ma tra me ed Alessandro non potrà mai esserci nulla. Non solo per le cose che ha fatto, ma anche perché sono io stessa a non voler stare con lui. Un tempo ci speravo anche io, ma invana e ho dovuto accettare la cruda realtà. Alessandro non è cattivo, ma quando vuole sa ferirti per bene e con me l'ha fatto. Gli accarezzo i capelli e gli dico : -Io e papà non ci amiamo, però ci vogliamo bene ed è la stessa cosa. Quando due persone stanno insieme, si amano. Io e papà ci vogliamo bene e ne vogliamo tanto anche a te, è questo ciò che conta più di tutto.- -Ma tu lo amavi a papa o l'hai sempre voluto bene? - Ecco una domanda che non so rispondere nemmeno io, perché pensavo si amarlo, quando ci fu un periodo tra me e lui a dir poco stupendo, ma vedendo tante altre cose mi sono resa conto che non poteva essere amore ciò che provavo per Ale. Poi quando seppi della gravidanza, avevo paura della sua reazione, ed infatti lui mi lasciò da sola per un po', poi si rese conto di ciò che aveva fatto, di ciò che avevamo fatto e del dono che avremmo avuto dopo solo una semplice frase che mi disse e da lì capi che ciò che c'era tra noi, non era amore ma qualcosa di così speciale e così forte da legarci tantissimo. -Gli ho sempre voluto bene a papà e gliele vorrò sempre, questo è sicuro - Mi sorride e, con la sua manina, prende la mia e la stringe forte forte. Dopo pochi minuti si addormenta ed io gli do il solito bacio della buona notte. Accendo la TV, mettendo il volume il più basso possibile ed inizio a guardare un film su infinity. Stranamente non ho molto sonno però per provare almeno a dormire, cerco di concentrarmi su un qualsiasi film o fiction da darmi modo di chiudere gli occhi e dormire del tutto, visto che domani mi spetta una giornata. Sento la sveglia suonare. Sono le 8:00 del mattino. La televisione è ancora accesa ed io mi sono addormentata senza rendermene conto. Mi giro verso Alex e vedo che lui dorme sogni beato. Mi alzo piano piano dal letto e vado in cucina a preparare il latte a lui ed il caffè a me. Mente aspetto che il caffè esce, il mio schermo si illumina. Un messaggio di WhatsApp da parte di Giulia. Una foto per dirla tutta. Apro il messaggio e mi ritrovo una foto vecchia di Tom e Bill, quando uno aveva ancora i dread e l'altro le striature bionde, con su scritto sopra un enorme buongiorno. Me ne arriva un altro con scritto : "Vi aspettiamo tutti, non vediamo l'ora di vederti, ma sopratutto non vedo l'ora di vederti. Spero che la foto ti abbia fatto piacere😉😉" Sorrido e gli rispondo dicendo: "Tu sei ancora fissata secondo me con loro ahahahaha comunque non vedo l'ora anche io di vedervi. Alle 10 ho il treno quindi mi conviene sbrigarmi altrimenti nel giro di un ora e mezza non combino nulla. Ci sentiamo appena prendo il treno, a dopo un bacio" Invio il messaggio e Poggio il telefono sul tavolo. Spengo il caffè, me ne verso un po' nella tazza con un goccio di latte e due cucchiaini di zucchero e lo bevo. Dopo essermi ripresa, prendo la tazza di Alex, gli verso il latte e glielo porto in camera. Appena entro, me lo ritrovo seduto a letto, che guarda i cartoni. -Ah sei sveglio, che bravo! - Lui mi guarda, mi sorride e mi risponde con un felicissimo: -Buongiorno mamma- Ricambio il sorriso e gli porgo la tazza e lui, senza farselo ripetere due volte, prende la tazza e beve. Nel frattempo, io inizio col vestirmi e truccarmi, per poi passare a farlo a lui dopo che termina del tutto il latte. Nel giro di un ora, quasi siamo pronti. Prendo le valigie, chiamo di corsa mio padre per venirci a prendere e ci accompagna in stazione. Prima di partire, ovviamente mio padre deve farmi le solite raccomandazioni nonostante io sia già una donna di 24 anni e una mamma. Gli raccomando tutto, dandogli un grande bacio sulla guancia e dicendogli di salutarmi tutti. Lui mi accarezza il viso e mi lascia andare nel treno freccia rossa. Entriamo ed io e Alex ci dirigiamo ai posti prenotati. Lui si mette vicino al vetro ed io difronte a lui. Dopo pochi minuti il treno parte ed io e Alex, salutiamo dal vetro mio padre per poi non vederlo più. Mente Alex gioca beato al Tablet, io prendo il telefono e chiamo Giulia: -Ehi giu.. - -Ehi debby, hai preso il treno ora? - -Si, tra cinque ore dovrei arrivare, per le 5 del pomeriggio sarò lì- -Benissimo, ci saremo tutti per accoglierti- -Apposto- -Sai che ci sarà anche Alessandro si? - -Sinceramente ci avrei messo la mano sul fuoco ed infatti mi sono bruciata, ma va bene- -Lo so che per te va bene, tu lo fai solo per Alex- -Infatti, solo per lui e niente altro- -Va bene, mi raccomando aspettami vicino al treno in tal caso non dovresti vederci tutti- -Mi stai facendo da mamma ora? - Le dissi ridendo e lei sarcastica risposte: -Ah ah ah...vabbè io lo dico per te e Alex sappilo- Mi misi a ridere leggermente e poi risposi: -Va bene, allora ci vediamo tra qualche ora. A tra poco, un bacio- Mi ricambia il saluto e chiudo la chiamata. Guardo Alex e vedo che si è completamente perso nel guardare i video su YouTube. Io mi metto ad osservare fuori dal finestrino e aspetto l'arrivo a Milano. Per tutto il viaggio continuo a pensare a come reagirò nel rivedere Alessandro. Ogni volta è sempre la stessa storia perché, quasi sempre finisce col litigare ed io sinceramente non ne ho voglia. L'ultima volta che ci siamo visti, mi sono così arrabbiata con lui che gli diedi un pugno in piena faccia, difronte ad Alex ed il bambino rimase traumatizzato per un po' di tempo, poiché pensava che lo facessi anche a lui, ma non mi sono mai permessa di toccarlo in tutto questo tempo e non lo farò mai. Arrivano le cinque ed io e Alex, prendiamo le valigie e scendiamo dal treno. Mi guardo attorno e vedo che non c'è ancora nessuno. Aspetto ancora un po' e poco dopo vedo Giulia e gli altri arrivarmi incontro. Lei ovviamente mi salta addosso, come sempre, e il resto della comitiva saluta tra baci e abbracci Alex. Di spalle a tutti, lo vedo li che aspetta di prendere in braccio suo figlio. Il bambino come lo vede si butta su di lui dandogli una marea di baci e lui ricambia. Io saluto tutti e quando arrivo a lui, lo saluto solo con un semplice ciao e lui guardandomi, come sempre in modo superbo, mi risponde, facendomi un occhiolino: -Ciao piccola! -

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Capitolo 3
*** Completamente diversi ***


Dopo la risposta data, come al suo solito, gli rispondo: -Piccola? Hai 24 anni come me e usi ancora questi nomignoli?- Gli rispondo nel suo stesso modo. Ovviamente, lui, si sente provocato quando una persona si comporta esattamente nella sua stessa maniera ed è sempre pronto a rispondere, infatti mi dice: -Devo chiamarti milf allora, tanto anche se non sei una poco di buono, hai comunque un fisico da sballo!- Roteo gli occhi al contrario e faccio finta di non sentirlo. Giro la testa e torno a guardare gli altri che, hanno sentito quella breve conversazione fatta da me e Alessandro. Mi viene Stefano incontro e mi dice: -E' bello rivederti, ma non iniziate già da ora a litigare o lanciarvi frecciatine, vivrete in casa con noi perciò non fate nulla di cui potreste pentirvene dopo!- Mi dice lui in modo calmo e tranquillo. In tutto questo tempo ne lui e ne Daniele sono cambiati caratterialmente è questo mi fa più che piacere. Sull'aspetto fisico però non posso dire lo stesso perchè quando li conobbi avevo quasi 20 anni, e loro erano totalmente diversi. Ora Stefano aveva quella barbetta scura che gli ricopriva poco il viso, i capelli perfetti, tirati indietro, come se fosse appena uscito dal parrucchiere, un fisico allenato, ma non molto, visto che ha sempre esercitato la box, un modo di vestire adatto ai suoi 27 anni appena compiuti, il che lo rende molto più affascinante, ho notato che ha aggiunto altri due tatuaggi ai 9 che aveva prima e beh...i suoi occhi celesti, come il cielo, posso dire che sono rimasti gli stessi. Daniele, invece, anche lui ben allenato, ha sempre avuto cura di se stesso, proprio come alessandro, con la differenza che lui è leggermente più chiaro di capelli, ovvero castano chiaro, con due enormi occhi verdi e quel poco di barbetta, che però non lo fa sembrare uno molto più grande, avendo solo 21 anni e senza alcun tatuaggio. Alessandro è sempre lo stesso. Stessa modo di essere, capelli perfetti, fisico allenato come i fratelli, con la differenza che lui pratica L'MMA anzichè della box e danza hip hop, da quando è piccolo, occhi nocciola, come i miei, capelli scuri, un pò più alto di me, come gli altri fratelli d'altronde e anche lui, come stefano, con i tatuaggi indosso, 5 per l'esattezza, uno in più dei miei. Giulia con gli anni è sempre più bella, occhi celesti, bassina, come Roberta, ma magre entrambe, stile dark e capelli tinti sul rossiccio, ma con quel riccio naturale che spicca all'occhio. Roberta è invece sul castano chiaro, con occhi marrone scuro, bassina, ma magra come ho già detto in precedenza, stile semplice, dolce, comprensiva, generosa, romantica, tutte cose di cui anche Giulia ne fa parte, liscia e con un viso delicato, senza alcun pearcing o tatuaggio indosso. Ed infine Stefania. Oh questa ragazza io l'adoro nel vero senso della parola, perchè, oltre a non aver alcun problema nel farsi vedere in giro insieme a Roberta, è davvero spensierata, diretta, onesta, menefreghista e, se fosse stata uomo, avrebbe avuto due p***e da far invidia a chiunque si fosse spacciato per vero uomo. Capelli scuri, come i miei, occhi neri, in carne, con un pearcing all'ombelico, come me, uno alla lingua e 4 tatuaggi sul corpo come me. Sono cambiati tanto, ma anche se ne passassero 10 di anni, li vedrò come li ho conosciuti 4 anni fa. Arriviamo a casa di Stefano, una villetta a 3 piani, dove vivono anche Daniele, Alessandro, Stefania e Roberta. Vivono tutti insieme, tranne Giulia, per pagarsi le spese con i lavori o lavoretti che fanno. Io, non vivrò insieme a loro, ma con Giulia durante la mia permanenza a Milano, però siccome Alex voleva stare con suo padre l'ho accontentato ed io per quello che mi ha detto Stefano in stazione ho preferito vivere con Giulia e non con loro come aveva detto lui. Entriamo in casa, poggiamo le valigie vicino allo stipite della porta e ci accomodiamo in salone. Daniele e Roberta, vanno in cucina a preparare qualcosa da mangiare, mentre noi rimaniamo in salone. Vedo Alessandro giocare insieme a suo figlio, ed io ne sono contenta perchè hanno un bellissimo rapporto entrambi, anche se, ripeto, lui ha anche quel carattere di merda. Di tutte queste cose che noto, forse sono io quella nell'essere cambiata più di tutti. I miei capelli castano, si sono allungati quasi oltre la metà schiena, il mio fisico, anche dopo la gravidanza, è sempre stato magro, con qualche chilo in più per fortuna, almeno non sembro anoressica, il mio modo di essere, leggermente migliorato, visto che prima ero molto più menefreghista di ora, ingenua e strafottente. Passiamo il pomeriggio insomma a parlare un pò di tutto e verso le 20:00, Giulia mi dice che dobbiamo andare da lei per disfare le valigie. Io, prima di avviarmi, chiedo ad Alex se questa sera preferisce stare con me o con Alessandro e, il bambino, sceglie suo padre. Prendo la mia valigia, ma prima di andarmene Stefano mi dice: -Stasera usciamo un pò. Andiamo in un bel locale qui vicino ed Alex lo portiamo a casa della mamma di Giulia, almeno per una sera sei tranquilla.- Gli sorrido, ma subito gli dico: -No ste, semmai un altra sera, oggi preferisco stare a casa a riposare. Andate voi, Alex lo date a me e poi lo venite a riprendere cosi rimane con Alessandro- Noto subito che mi vuole convincere ad uscire, ma non è ho affatto voglia e preferisco rimanere in casa. Si autoconvince come tutti e, salutando, esco da li a vado a casa di Giulia che tra l'altro non è molto lontana da casa di Stefano. Entriamo in casa e lei subito mi porta nella sua camera, dove ci sono due lettini già preparati e un angolo, del suo armadio vuoto. Mi aiuta a sistemare tutto, dopodichè, mi metto in pigiama e vado in salone a vedere un pò di tv. Aspetto che lei finisce di prepararsi è quando mi raggiunge, noto subito che ha sempre quello stile dark ma anche semplice. Per me è stupenda in ogni modo in cui si presenta a me. E' come una sorella per me. Alle 23:00 arrivano anche gli altri, ed Alex mi corre incontro abbracciandomi e dandomi tanti baci. Mi si avvicina Alessandro e mi dice: -Non faremo tardi e anche se vi trovo dormire, ti avviso lo stesso.- -Si lo so, non ti preoccupare. Buon Divertimento- Detto questo, mi salutano e vanno via. Io rimango con Alex a guardare la televisione e a mangiare schifezze, ma noto che durante il giro di canali esce, in una pubblicità che, i Tokio Hotel, a giorni si troveranno a Milano.

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Capitolo 4
*** Una bella giornata ***


Rimango incredula nel vedere e sentire questa notizia. "Strano, vengono nello stesso periodo in cui sono arrivata io" penso tra me e me, ma sicuramente sarà una coincidenza. Noto che Alex mi guarda fisso, per poi posare lo sguardo su di loro e mi dice: -Mamma, ma loro non sono i Tokio Hotel?- Gli sorrido. Anche se non è più come prima, ho parlato di loro ad Alex, facendogli sentire qualche canzone. Gli accarezzo i capelli e faccio si con la testa. Lui mi dice: -Sono belli- Sorrido più di prima e gli rispondo: -Eh si amore, hai sentito? Devono venire qui a Milano in questi giorni?- Lui, felice, saltella da seduto, battendo le mani e mi dice: -Che bello! Andiamo a vederli?- Sentirmi dire da mio figlio che vuole vedere dal vivo una delle band musicali che hanno accompagnato la mia adolescenza mi rende felice, ma gli rispondo: -Semmai vai tu con zia Giulia, che sicuramente saprà della notizia e io ti aspetto qui- Lui, stupito dalla mia risposta, mi dice: -Perchè non vieni anche tu? Non ti piacciono più?- Sorrido ancora e, continuando ad accarezzargli i capelli, gli dico: -Non è questo, solo che non li sento più come prima e non ho questo entusiasmo di vederli come tanto tempo fa, ma tu se vuoi andarci con zia, non ci sono problemi, basta che fai il bravo- Si mette la mano sul cuore e mi dice: -Ti prometto che farò il bravo- Gli do un bacio e continuiamo a guardare la tv. Sensa rendermene conto, cado in un lungo sonno. Sento la sveglia, del mio telefono suonare. Sono le 8:30. Apro gli occhi e mi rendo conto di trovarmi accanto a Giulia, che dorme beata, ma senza la presenza di Alex. A primo impatto penso cose orribili, dopo di che trovo un biglietto sul comodino vicino al lato del mio letto con scritto: "Vi ho trovati dormendo. Ti ha portata a letto Stefano, mentre Alessandro ha preso Alex e l'ha portato a casa di Stefano come aveva detto. P.S. Sei tenera quando dormi xD" Sorrido e mi giro verso il lato di Giulia. Gli accarezzo i capelli, poggio il biglietto sul comodino e, piano piano, esco dalla mia stanza per poi andare in cucina e fare colazione. Preparo il caffè e una bella tazza di latte, con i biscotti e mi gusto la mia colazione. Dal corridoio sento che Giulia si è svegliata ed infatti, tutta sconvolta, mi raggiunge in cucina e si prepara qualcosa da mangiare anche per lei. Si siede difronte a me e mi accenna un buongiorno, sbadigliando. Gli passo i biscotti e ricambio. Poi lei mi dice: -Ieri abbiamo fatto un pò tardi- Ingoio l'ultimo sorso di latte e gli dico: -Immaginavo. Io mi sono addormentata quasi all'una, credo, non lo so perche è stato improvviso- Lei mi risponde: -Si, infatti come hai visto ti ho lasciato il biglietto- Ed io rispondo: -Si ho visto e grazie per il complimento, sulla mia tenerezza- Sorride e mi alza un pollice in su e mi manda un bacio. Dopo un po mi ricordo della notizia che ho sentito la sera precedente e gli dico: -Giulia...- Lei alza il capo e dice: -Dimmi ciccina- Rido, per come mi ha chiamata e gli dico poco dopo: -Ieri in girovagavo per i canali della tv e all'improvviso, su un programma musicale, non ricordo quale, la conduttrice diceva che in questi giorni, ci saranno i Tokio Hotel a Milano, tu ne sapevi qualcosa?- Gli domando. Lei finisce di bere il suo latte e dice: -Si si, perchè? Nostalgia?- Sorrido e gli dico: -No, più che altro curiosità e anche perchè ho detto ad Alex che, se tu sapevi qualcosa e ci saresti andata, sarebbe venuto con te- Lei mi risponde: -Certo che vado e me lo porto sicuro. Sono orgogliosa di quel bambino, ama anche lui i Tokio- Rido per come elogia e si atteggia su mio figlio. E davvero buffa ed io l'adoro. Poi mi domanda: -Perchè non vieni anche tu?- Mi asciugo le lacrime, provocate dalla risata, e dico: -No Giulia, l'ho detto anche ad Alex. Non ne ho proprio voglia, non è come tanti anni fa, non mi va però in compenso avrai mio figlio- Lei fa una faccia, tipo dispiaciuta, ma sa benissimo che per me non è più come prima. Oramai quei tempi sono terminati per me ed ho troppe responsabilità per continuare a seguire una band che non ascolto quasi più. Non conosco nemmeno le loro canzoni. Semmai qualcuna dell'album Humanoid, ma del resto niente. Mi si avvicina con la sedia e mi dice: -Peccato...ma va bene, porterò Alex- Sorrido e la ringrazio. Dopo mi dice: -Ti va di farci un giro solo io e te? Come tanto tempo fa?- Sconsolata, gli rispondo di no e lei, sapendo che gli avevo detto di no perchè giustamente dovevo andare da Stefano per prendere Alex, lei mi dice: -Non ti preoccupare per Alex. Ieri, prima che se ne andassero, ho detto a Stefano che oggi avresti avuto la giornata libera. Senza Alex, che l'avresti passata con me e che saremmo passati da loro questo pomeriggio.- Rimango incredula e continua, dicendo: -Ne hai bisogno. Fai la mamma a tempo pieno e quando non fai la mamma, fai la casalinga o vai a lavorare al pub, a foggia, per mantenerti, ma siccome ora, per un bel pò, starai qui da noi, un giorno di pausa da tutto ti serve e non obbiettare nulla, anzi vai a prepararti che andiamo di corsa al centro commerciale.- Non dico nulla. Sorrido per il bel gesto. Gli do un grosso bacio sulla guancia e insieme andiamo a prepararci. Ci vestiamo molto semplici entrambe. Legghins nero, scarpette, maglioncino e zainetto. Giulia prende le chiavi della sua auto e, chiudendo casa, usciamo. Entriamo in auto e ci avviamo verso il centro commerciale, canticchiando le ultime canzoni di quest'anno. Poi lei mette, monsoon, dei Tokio e la canto insieme a lei a squarcia gola. Arriviamo, scendiamo ed entriamo nel centro commerciale. Ci giriamo quasi tutti i negozi per tutta la mattina, fino all'ora di pranzo. Ovviamente, Giulia, non poteva evitare di fare Shopping nel negozio dark ed io ho fatto shopping un pò d'apertutto. Ho comprato anche un bel completino sportivo, dell'adidas ad Alex, compreso di capello e scarpe. Per me invece mi sono solo rifornita di trucchi, due paia di scarpe, uno sportivo e le altre col tacco, ed un vestito, non molto aderente, lungo fino a sopra il ginocchio. Ci fermiamo a mangiare al mec donnald's e, durante il pasto, ringrazio Giulia della bella giornata. Lei mi sorride e dopo aver finito, ci prendiamo un gelato ed un caffè per concludere il tutto. Si fanno le 18:00 e ci avviamo per casa di Stefano. Arriviamo e quando entriamo, Alex, mi corre incontro e mi abbraccia. Lo prendo in braccio e gli do un bacio. Saluto anche gli altri, compreso Alessandro, ma noto che non sono soli. Con loro, oltre a Stefania e Roberta, c'è un altra figura femminile, di cui le mie amiche, stranamente guardano male. Mi avvicino e allungo il braccio per presentarmi. -Ciao, piacere, io sono Debora- Lei ricambia il saluto, squadrandomi da testa a piedi e mi dice: -Ah sei tu? Piacere Victoria, la nuova fidanzata del padre di tuo figlio-

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Capitolo 5
*** La prima uscita ***


Mi guarda in un modo malissimo, come se fossi una minaccia per lei, ma sinceramente non mi tocca affatto ciò che pensa. Mi siedo accanto a Giuly e, victoria mi chiede: -Allora, quindi tu saresti un ex di Alessandro giusto?- Mi guarda, sempre in modo minaccioso, e rispondo: -No!- Gli dico in modo secco e coinciso, quindi mi fa nuovamente una seconda domanda: -Beh, in questo caso penso che sia ovvio- Mi risponde e io, non capendo, gli chiedo: -Cosa? Vorrei capire- Sospira, incrocia le gambe, unendo le mani sul ginocchio e, guardandomi mi dice: -Diciamo che saresti stata tipo una specie di sfogo, diciamo così visto che c'è Alex avanti a noi, per Alessandro- Sbarro gli occhi stupita. "Ma veramente questa ci fa o ci pensa?" Penso in quell'esatto istante. Guardo lui che, a dirla tutta, non sa che dire ma dopo quella risposta accenna un sorriso compiaciuto. "Non ci posso credere, anche lui pensa questo? Ma che sta succedendo?" Continuo a domandarmi, incredula di ciò che avevano appena sentito le mie orecchie. Ovviamente, anche gli altri erano stupiti come me, da quella risposta, non sapendo cosa rispondere o forse, anzi una sola ha deciso di risponderle, da farla tacere, ovvero Stefania: -Ehi bella vacci piano nel dire certe cose, fine e prova contraria, lei di ciò che pensi non se ne frega niente, ma non ti permettere a giudicare come entrambi siano diventati genitori perchè la loro storia non la sai e non sei nessuno per parlarne, tranne noi e loro- Lei sbarra la bocca e, Stefania mi guarda facendo l'occhiolino. Le sorrido e poi continua dicendo: -Mi meraviglio di te Alessandro. Nessuno deve giudicarti, ma possono giudicare debora. Eppure sul giudizio, almeno io avrei da dire molto su di te, ma mi sto zitta per rispetto della mia amica, ti tuo figlio e dei tuoi fratelli, perchè sulla nostra amicizia, rispetto, non esiste più quindi leva dalla tua faccia quel sorriso compiaciuto dopo una risposta fatta da una persona a noi sconosciuta e fatti un esame di coscienza- Rimaniamo per la seconda volta stupiti, ma questa volta dalla risposta di Stefania, compreso lui. Si alza, facendo alzare anche Victoria, e prima di uscire dice: -Stefania, non ti rispondo perchè non posso visto le circostanze, ma sappi che non avrò problemi nel darti una risposta su ciò che hai appena detto- Lei sorride e sfidandolo dice: -Oh amore, ti aspetterò qui con tutto il cuore- Gli manda un bacio volante, con la mano, e lui se ne va salutando Alex. Io rimango a fissare la porta, dopo di che, Stefano, si avvicina dicendomi: -Tutto bene? Non ti sarai mica offesa per quello che ha detto quella?- Lo guardo e, sorridendogli, dico: -No tranquillo, sinceramente avrei sperato che Ale, avrebbe detto almeno qualcosa dopo quella risposta, ma vedendo quel sorriso compiaciuto, mi fa ancora più schifo di quanto non mi faceva già- Lui sospira e, abbassando la testa, mi dice: -Mi dispiace che mio fratello sia così, lo sai che da quando la mamma è morta, lui è cambiato, pensavamo che con te, 4 anni fa, si stesse riprendendo ma non è stato così e ora è peggio- Gli alzo il capo e gli dico: -Lo so, c'è anche da dire che lui è cosi anche perchè tuo padre, essendo un militare non ancora andato in pensione, sta affrontando l'ennesima missione e, non stando presente, non può fare più di tanto. Però sa che ci sei tu e sai come gestire i tuoi fratelli- Mi sorride, dandomi un bacio sulla guancia e mi sussura: -Ti adoro e se non fosse arrivato prima Alessandro, ti avrei chiesto di uscire al posto suo, anni fa- Sorrido. Sa mettermi sempre il buon umore, nonostante il carattere. Rimaniamo un altro pò, fino a cena e dopo torniamo, io e Alex, insieme a Giulia a casa. Passano i giorni e finalmente arriva l'atteso giorno che Giulia deve portare Alex per la prima volta dai Tokio Hotel. Io per tutto il tempo che sono fuori resto a casa a godermi un sano relax. Qualche ora dopo, tornano e, mio figlio, si avvicina a me con una foto di loro in mano e con un autografo loro. Me lo porge, dicendomi: -Aaah mamma, quanto erano belli dal vivo- Sorrido e rispondo: -Immagino amore, vedi ti hanno anche fatto l'autorafo- Lui, saltellando, mi risponde un felice si e io rido guardandolo. Giulia, con gli occhi a cuoricino, si avvicina a me e mi dice: -Ah Debby, erano stupendi. Alex poi ha fatto una cosa bellissima- Guardo mio figlio interrogativa e lei continua dicendo: -Praticamente non ha solo un autografo ma due- Sorrido e gli dico ad Alex: -Caspita due? Ne hai fatto uno di riserva?- Lui mi da un foglio, al contrario e mi dice: -Vedi- Giro il foglio e ciò che vedo scritto, ne rimango stupita: "Alla mamma di questo bel bambino che ci ha colpito il cuore. Alla nostra vecchia fan, un bacio da tutti noi, Bill, Tom, Gustav e Georg" Rimango a bocca aperta e entrambi attendono una mia risposta e, dando un bacio ad entrambi, dico: -Grazie, davvero. Non me lo sarei mai aspettata- Giulia mi accarezza e dice: -Ringrazia Alex che, facendo modi e maniere, ha parlato magicamente con loro facendosi fare quell'autografo. Ti dirò, mi ha ricordato te- Rido, soddisfatta e do un bacio a mio figlio. Guardo la foto. Sono davvero contenta. Dopo Giulia mi chiede: -Debby ascolta io ho parlato con mia mamma e gli ho chiesto di badare ad Alex questa sera perchè tu oggi esci insieme a me e agli altri.- La guardo dicendo: -Ma Giulia non voglio dare fastidio e poi mi sarei portata Alex con me- Lei mi sorride e mi dice: -Tranquilla anche Alex ha detto che gli piacerebbe stare con mamma, quindi niente scuse. Vai a preparati più tardi che usciamo- Le sorrido e la ringrazio. Verso le 21:30 ci prepariamo entrambe. Giulia indossa un legghins di pelle, con le zeppe, una maglietta semplice, verde, capelli ricci ricci e, come sempre, un trucco che faccia risaltare i suoi occhi azzurri. Io invece indosso un patalone nero stretto, una maglia rossa, scollata dietro e le zeppe. Un trucco semplice, mascara, matita nera e matita rossa per le labbra, capelli lisci. Alex quando ci vede, ci riempie di complimenti. Gli diamo un bacio, lo prendo in braccio e insieme a Giulia, lo portiamo a casa di Tiziana, la mamma di Giulia. Scendiamo, bussiamo e lei, quando vede alex e me, ci abbraccia forte. Ricambio il saluto e lei mi raccomanda di stare tranquilla. Saluto Alex, riempiendolo di baci e vado via. Raggiungiamo gli altri in un pub, con musica tecno. Giulia parcheggia, scendiamo e entriamo nel locale. Ci sono tutti e vedendomi, mi urlano tutti un grande: FINALMENTEEEEE! Io rido e mi siedo accanto a Roberta e Stefania. Senza rendermene conto, mentre parlavo con loro, si siede affianco a me qualcuno che, avvicinandosi al mio orecchio, mi sussura: -L'ho scelta bene la madre di mio figlio- Mi giro di scatto e mi trovo affianco a me Alessandro che, ignorando Victoria, mi guarda da capo a piedi. Io gli rispondo dicendogli: -Grazie, ma io penso di aver scelto male il padre di mio figlio-

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Capitolo 6
*** Alessandro e I Tokio Hotel ***


Lui a quella risposta ci rimane spiazzato. Ma cosa si sarebbe aspettato? Che l'avrei ricambiato, facendogli un bel complimento? Non credo. A quel punto mi guarda e mi dice: -E guarda, mi avrai scelto male però sappi che non avresti mai avuto un figlio bellissimo- Gli sorrido beffarda e rispondo: -Oh Ale, quanto sei superficiale, credimi, ogni bambino è bello a modo suo, non solo fisicamente- Lui. mi guarda da capo a piedi e mi dice: -Certo non lo metto in dubbio, ma il mio bambino è stupendo- Gli metto un dito sulla bocca, facendo in modo che si ammutoliva, e gli rispondo: -Il nostro, non il tuo o il mio, ma il NOSTRO bambino, perciò smettila di appropriarti di qualcosa che non è solo tua- Lui rimane zitto e in quel momento si avvicina victoria dicendo: -Oh amore che fai con lei? Dai vieni a sederti di la con me.- Ale ovviamente si alza, ubbidendo come un cagnolino, e lei continua dicendo: -Gli scarti fanno male!- Dice avanti a tutti. Stefania stava per risponderla, ma in quello stesso istante, mi alzo io, avvicinandomi a quell'oca giuliva. Gli sposto Alessandro, mettendomi avanti a lei, faccia a faccia: -Allora, chiudi quella fogna che hai al posto della bocca e ascolta..- Stefania, Roberta e Giulia, si mettono alle mie spalle. Alessandro al suo fianco e i ragazzi ai nostri lati. -Quando c'è mio figlio non rispondo in modo offensivo, ma sappi che mi stai leggermente rompendo i c******i e non ti conviene. 1 perchè io veramente ti mando all'ospedale, se voglio, e Alessandro lo sa- guardo lui che ovviamente già sapeva a cosa mi riferivo- 2 se ti permetti a giudicare me o come sono, non ne hai ne il diritto e ne la padronanza di farlo perchè, so che tipo di persona e FEMMINA sono. Le tue parole non mi toccano. Non mi sento offesa da te che hai visto più c***i, di un cesso della stazione.- Lei, con tutto lui, rimane a bocca aperta e finisco col dire: -Ora, prenditi Alessandro, e vattene altrimenti qua finisce male- La guardo con aria di sfida. Lei mi vuole rispondere, ma vedo Alessandro di fargli segno di tacere. Prende la sua borsetta e va via senza proferire parola. Io torno al mio posto e le ragazze mi ringraziano una a una, ma di più Stefania, dicendomi: -Hai visto la faccia? Ti ho adorato dal primo momento che hai alzato il tuo bel sedere dalla poltrona e ti sei avvicinata. Sei un mito- Mi fa il segno del 5 e io glielo batto. Mi sento soddisfatta e non mi interessa di cosa affronterò con Alessandro, perchè di sicuro mi ci metterò a litigare, però alla fine non mi importa. Lei non è nessuno nel giudicare me o la mia vita passata. Avrò fatto i miei errori, non lo metto in dubbio, ma dagli errori si impara ed Alessandro è stato uno degli errori che non farei mai. Stefano viene vicino a me e mi abbraccia dicendomi: -Sei stata grande. Finalmente l'hai risposta- Mi levo dall'abbraccio e dico: -Grazie, io sopporto fino a un certo punto ma poi esplodo anch'io- Lui mi sorride e io ricambio. Rimango tutta la serata a ridere e scherzare con i miei amici. Gli unici che mi fanno stare bene. Sono le 02:00 e dico a Giulia, di andare via, per prendere Alex. Salutiamo tutti, usciamo dal locale, entriamo in auto e ci avviamo verso casa di Teresa. Arriviamo e, dopo aver bussato, si presenta avanti alla porta Teresa con Alex in braccio che dorme. Lo prendo in braccio, scusandomi e ringraziando allo stesso tempo, e andiamo via. Arriviamo e vado a mettere subito a letto Alex, togliendogli le scarpe e il pantalone. Lo copro e gli do il bacio della buona notte. Passano i giorni e Alessandro non si è mai più fatto vedere da me, dopo quella sera. Viene a prendere Alex, avvisandomi e dicendomi che, Giulia, lo deve accompagnare alla macchina perchè lui ha da fare con degli amici. Di cosa fa, sinceramente, non mi interessa. Questa mattina, dopo che Alex è già andato via da un bel pò, vado da Giulia in soggiorno e mi metto difronte a lei. Lei mi guarda interrogativa e mi chiede: -Che c'è? E come mai sei vestita e truccata? Dove vai?- La correggo dicendo: -Forse vuoi dire, dove andiamo?- Lei risponde: -Andiamo?- Rispondo: -Si, vatti a vestire veloce, andiamo con Stefania e Roberta farci un aperitivo e poi al parco- Lei sorride e corre subito a vestirsi e truccarsi. In quarto d'ora, da record, è gia pronta. Prende le chiavi di casa e dell'auto e gli indico il bar dove ci sarebbe stato l'aperitivo. Arriviamo e raggiungiamo le altre, dopo essere scese dall'auto. Ci sediamo e ordiniamo un aperitivo analcolico. Mentre ci gustiamo pizzette e panzerottini, Roberta mi dice: -Alessandro ieri ha parlato di te ai suoi amici!- Roteo gli occhi e dico: -Sai che bello!- Rispondo sarcastica, ma lei mi dice: -No dè. ha parlato bene di te. Vero ste?- Finisce guardando Stefania, che vede il mio sguardo su di lei e risponde: -Si, stranamente quella meba ha parlato bene di te!- Rido per il bel complimento e dico: -Mah..vabbè non mi interessa- Ci penso un pò e poi penso "Chissà chi sono questi suoi amici...Mah!" Continuiamo il nostro aperitivo, parlando di altro e dopo esserci gustante una sigaretta, ci alziamo e andiamo al parco. Arriviamo e ci mettiamo sedute su una panchina. Respiro profondamente e dico: -E bello qui- Giulia risponde: -Si. Se ti ricordi 4 anni fa ci siamo venute, tutte insieme- Le rispondo dicendo: -Si, è stato prima di conoscere quell'essere di Alessandro- Stefania, ride e risponde: -Ahahahahha appunto, ma grazie a lui hai un bel bambino che per fortuna, ha preso più da te che da lui- Sorrido e dico: -Si, per fortuna!- Continuiamo a parlare, ma ad un certo punto, guardandomi attorno, vedo nel parco giochi, un bambino che gioca insieme ad un altro bambino più piccolo. Riconoscerei quel bambino ovunque. Riconosco mio figlio ovunque. Le ragazze notano questa cosa e non dico nulla. Ad un certo punto Alex cade, ed io, d'impulso corro da lui. Lo prendo in braccio e lui quando mi vede mi sbbraccia, piangendo. Lo guardo e vedo se ha qualche ferita. Il bambino più piccolo mi guarda ed io, faccio scendere Alex e gli chiedo: -Chi è il tuo amichetto?- Alex mi guarda e dice: -E un amico mio mamma, è tedesco- Gli rispondo dicendo: -Ah bello, me allora vi lascio giocare insieme prima che viene papà- Come finisco di dire questa frase, Alessandro si trova già avanti a me con un ragazzo magro, moro e che riconosco anche se gli anni passano. Io rimango senza parole e Alessandro mi dice: -Ciao Debora, ti presenti Bill Kaulitz!- Io gli porgo la mano e Bill mi dice: -Ciao, piacere, Alessandro mi ha parlato molto bene di te!- Io ritorno sul pianeta Terra e dico: -Ma quindi voi siete gli amici con cui Alessandro si trova insieme in questo periodo?- Lui mi sorride e annuisce col capo. Le ragazze,raggiungendomi, tranne Roberta e Stefania, non dicono nulla ma Giulia, specialmente, rimane senza parole, ma dopo essersi ripreses, si presenta anche lei al ragazzo. Dopo pochi secondi, vengono anche loro raggiunti dal resto della band. Scopro che il bambino con cui gioca Alex è il figlio di Gustav. Mi presento a tutti, insieme alle altre e l'ultimo che mi porge la mano è proprio Tom che dice sia a me che ad Alessandro: -Piacere Tom, complimenti per il bel bambino che avete e Alessandro avevi ragione, la mamma di tuo figlio è davvero carina- Mi fa rimanere senza parole e nel frattempo mi sorride. Sotto sotto sento Roberta che bisbiglia a Stefania: -Mmmmh come la guarda!-

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Capitolo 7
*** Uno strano comportamento ***


Sono ancora incredula da quello che mi è appena accaduto. Cioè ho difronte i ragazzi per cui 9 anni fa, facevo delle pazzie ma sopratutto ho avanti a me lui che continua a sorridermi ed io ricambiare perché non saprei cosa fare. Si avvicina Alessandro, dicendo: - Allora contenta? - Mi giro verso di lui e dico: -Dici a me?- Gli domando e lui, impassibil, risponde: -Si!! Erano i tuoi idoli se non ricordo male giusto?- Continuo a guardarlo e dico: -Si ma...come ti trovi con loro?- Inizia col atteggiarsi e ora mi viene quel fastidio allo stomaco. Si vanta dicendo: -Questo ultimo periodo sono stato occupato tra gli allenamenti di MMA e danza e loro saranno i giudici dellesibizione di ballo che si terrà tra tre settimane- Lo guardo basita e continua dicendo: - Ovviamente, la scuola di mio padre, ha il privilegio di pagargli vitto e alloggio nell'hotel e io, compresi Daniele e Stefano, lo faremo da guida e li prepareremo durante questo lungo percorso...Ah e Stefania e Roberta sapevano che mi vedevo con loro solo che ho voluto fare una sorpresa a te ma più che altro a Giulia visto che è una loro grande fan- Sono spiazzata dalle sue parole. Sono anche stupefatta di ciò che ha fatto e sta facendo. Gli rispondo, dicendo: -Wow certo che non me l'aspettavo da te. Ma non fare per me questa cosa perché io non li ascolto più come prima a confronto a Giulia che non ha mai smesso- Lui mi sorride e dice: -Beh almeno ringraziami sul fatto che abbia parlato bene di te- Gli faccio un sorriso beffardo e dico : -Oh quanto sei dolce - Lui mi guarda torvo e entrambi cerchiamo di parlare con loro, per evitare discussioni visto che è presente anche Alex. Giulia, oramai persa completamente a parlarci, ringrazia di continuo Alessandro che si vanta del gesto e continua a guardarmi. Stefania e Roberta che continuano col bisbigliare ancora qualcosa che riesco a comprendere poco e niente quindi lascio perdere e ascolto Giulia che, chiede improvvisamente ai tokio hotel di venire a casa sua per un caffè, insieme a tutti gli altri. Loro accettano e io, continuando a stare zitta mi avviò con lei versol'auto e di corsa arriviamo a casa. Gli facciamo accomodare e io vado subito a preparare il caffè e qualche stuzzichino per accompagnamento. Vengo raggiunta da Roberta che, senza farsi sentire dagli altri mi dice: -Allora..sai che tom ha detto che Alex è un incrocio stupendo tra te e Alessandro e che assomiglia molto a te?- Me lo dice sognante e io non posso fare a meno di ridacchiare per l'espressione sul suo volto. Gli dico: -Ne sono contenta ma se pensi che mi faccia effetto non è così- Lei si avvicina con gli occhi a cuoricino e mi dice: -Per adesso non ti fa effetto ma chi sa fooorse...più in la- Mi fa occhiolino e mi da dei colpetti col gomito sul fianco. Io continuo a ridere e nel fra tempo mi rendo conto che il caffè sta uscendo. Preparo il vassoio con la roba da stuzzicare, lo zucchero, le tazzine e i cucchiaini e verso nelle tazze il caffè caldo. Prendo il vassoio e mi dirigo in cucina, accompagnata sempe da Roberta. L'unico posto libero è quello tra Alessandro e Tom ed io mi ci metto senza alcun problema. Prendiamo il caffè e parliamo di loro e del fatto che abbiano ancora vecchie fan che continuano a seguirli. La fama ricevuta in America. Gustav che è diventato Papà. Georg che cerca l'amore vero come bill. Tom che ha divorziato da ria ma che comunque va avanti. Li guardo uno a uno e sono così cambiati. Bill non ha più il crestone e ha aggiunto altri piercing e tatuaggi. Georg che ha abbandonato definitivamente la sua chioma. Gustav che è diventato più maturo di prima. Tom che ha i capelli fino alle spalle, con qualche chilo in più e comunque un bel ragazzo. Vengo distratta da bill che mi dice: -Stai ascoltando tutti noi ma ora credo che dovremmo sentire te no?- Mi domanda e io dico: -Non ho nulla da dire sinceramente apparte la questione che sono ancora incredula nel vedervi qui avanti a me- Sorride. Bill ha sempre avuto un bellissimo sorriso. Poi mi dice: -Beh perché allora non ci dici perché non ci seguì più come prima?- Lo guardo fissa e dico: -Sono tanti i motivi. Sono cresciuta, ho dovuto mettermi sotto col lavoro, ho avuto a che fare tantissime cose e cosa più importante ho un figlio insieme a lui da crescere- Indico Alessandro e lui continua a sorridere. Mi dice: -Immagino. Sai tutti, avendo visto Victoria pensavano che fosse stata lei la mamma- Faccio un sorriso sarcastico e lui continua dicendo: -Vedendola con Alessandro è stata la prima cosa che tutti hanno pensato, tranne me. Sapevo che non era figlio suo e infatti Alex e Alessandro mi hanno confermato ciò che io pensavo. Poi sei arrivata tu e non appena ti ho vista, ho notato subito la somiglianza con Alex- Sorrido e lo ringrazio ancora. Lui finisce dicendo: -Alessandro ha detto una cosa, quando ci ha parlato di te che mi ha fatto capire che comunque nonostante i vostri problemi, che so poco e niente, sei una buona e brava mamma- Lo guardo interrogativa. Mi giro verso ale che nel fra tempo parla con Tom, non scontando la conversazione io chiedo a bill: -E cosa ti ha detto scusami?- Lui guarda Alessandro e poi guarda me dicendo: -Che nonostante tutto non ti avrebbe mai cambiata con nessuna- Rimango di nuovo senza parole e resto in silenzio, ma ricambio con un finto sorriso. Per tutto il giorno siamo rimasti a parlare e tutto. Noto che è ora di pranzo e dico ad Alessandro che deve tornare per far mangiare Alex. Lui annuisce e prima che lui e gli altri andassero via Tom mi chiede: -Non ho avuto modo di parlare con te, se vi va potete venire al nostro hotel cosj passeremo una bella serata tutti insieme.- Gli sorrido e annuisco. Giulia di questo è contenta. Salutiamo tutti e io prima di chiudere la porta di casa, saluto Alex che mj da un bacio e da la mano al padre, che prima di andare via mi dice: -Comunque sappi che ti avrei sempre scelta- Lo guardo stupita, rendendomi conto che faceva solo finta di ascoltare Tom mentre io parlavo con bill. Lo saluto, senza rispondere e chiudo la porta

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Capitolo 8
*** Il racconto ***


Per tutto il pranzo le ragazze hanno solo parlato della mattinata ed io comunque ho contribuito aggiungendo però quello che Alessandro mi aveva detto prima di andare via. Ovviamente tutte commentarono, tranne Stefania. Lei era proprio come me. Non sì fidava del comportamento strano che aveva Alessandro, visto che per 4 anni ci siamo sempre tenuti distanza nei rapporti. Passiamo il pomeriggio nel capire cosa Giulia deve mettersi per farsi notare da bill. Dopo tante ore di discorsi sul trucco, parrucco e altro ci prepariamo. Io indosso sempre i miei soliti legghins Neri, una maglia a maniche lunghe corta bianca, le convers a stivaletto bianche e il giubbotto di pelle nero. Stefania indossa dei jeans stretti scuri ad alta vita, una maglia nera, le Adidas San Smith bianche e un giubbotto di pelle bianco. Roberta ha un vestito lungo e stretto nero, con le convers a stivaletto bianche brillantinate e un giacca bianca. Giulia ha deciso di indossare un legghins di pelle nero, con un maglioncino rosso, le Superga nere e giubbotto di pelle rosso con le borchie. Insomma quelle, diciamo, più comode siamo io e Stefania. Sono le 21:00 ed Alessandro mi chiama dicendo che dobbiamo andare all' hotel, mi spiega la via e chiudo. Dico subito tutto alle ragazze e, uscendo di casa, andiamo alle macchine e ci avviamo verso l'hotel. Arriviamo, scendiamo ed entriamo. L'hotel è enorme e bellissimo. La hall è una di quelle che solo persone con tanti soldi possono permettersi e i tokio hotel sono tra queste. Li vediamo seduti ai divanetti e li raggiungiamo. Con loro c'è anche Alex che come mi vede, mi salta in braccio e mi da un bacio. Io ricambio il bacio e mi tengo Alex in braccio, iniziando a salutare tutti educatamente con un bacio sulle guance, tranne Alessandro. Ci sediamo sui divanetti, posti difronte a loro ed io mi siedo con Alex sempe tra le mie braccia. Noto che Alessandro mi guarda e ciò mi infastidisce perché l'unica volta che mi guardava così tanto è stato tanto tempo fa prima che mi mettesse incinta. Mi viene in mente quello che mi aveva detto la mattina, prima di andare a pranzo. Non riuscivo a smettere di pernsarci. Si avvicina a me, sedendosi sul poggia braccio del divanetto, e mi dice: -Sei pensierosa? - Lo guardo e annuisco senza rispondere e lui mi dice: -E a cosa pensi?- Lo guardo ancora e dico: -Niente di importante, più tosto come mai la tua girl non ce? - Lui mi risponde dicendo: -È uscita con le sue amiche; mi raggiunge dopo- Gli rispondo: -Perfetto!!- Dico fredda e girando la testa dall'altra parte. Prima che potessi ascoltare le altre parlare con i tokio hotel, vengo interrotta da Alex che guardando verso la hall grida i nomi dei suoi zii, ovvero Stefano e Daniele, che nel vederci con dei ragazzi per cui, io e Giulia andavamo pazze, non potevano crederci. Ovviamente li salutano, visto che li conoscevano già e salutano noi e il fratello. In quel momento Tom si avvicina a me e chiede ad Alex: -Ti dispiacerebbe se mi metto vicino alla tua mamma?- Il bambino felice lo fa accomodare e chiede a me e Alessandro : -Allora...voi due siete mai stati insieme? - Io e Alessandro ci guardiamo ed entrambi rispondiamo no. Poi mi chiede: -Volevo sapere una cosa...- Io curiosa gli dico : -Dimmi - Mi risponde dicendo: -Se non ti dispiace vorrei parlarti in privato, solo io e te, quindi se ti va possiamo andare in piscina- Rimango basita dalla sua proposta ma accetto. Dico ad Alex che torno subito, mi alzo e vado in piscina con Tom. La piscina si trova fuori dalla parte opposta dell'hotel e mentre passeggiamo, Tom mi dice: -So che sembra strano che senza conoscermi, anzi no specifico, tu mi conosci si, ma conosci solo una parte di me, ovvero quella del sex gott- Gli sorrido e lui continua: -Quando Alex ti ha chiamata mamma questa mattina sono rimasto senza parole perché pensavo che fosse Victoria sua mamma, visto che quando abbiamo conosciuto Alessandro, lui si trovava con Alex e lei- Gli rispondo dicendo: -Non è la prima volta che mi capita questa cosa quindi non mi stupisce detto anche da te- Lui mi dice: -Capisco ma quello che mi chiedo, visto che Alex non è presente, come hai avuto un figlio da una persona che non sei nemmeno stata insieme?- Arriviamo a bordo piscina e ci sediamo su due sedie sdraio poste li vicino. Gli rispondo dicendo: -E una lunga storia, credimi Tom, raccontarla ora sprecherebbe questa serata e io poi non vorrei rovinarla se ti dico tutto. L'unica cosa che ti posso dire è che non siamo mai stati insieme- Lui mi risponde dicendo: -Allora se domani ti invito a venire nella mia Camera, me la racconteresti?- Mi guarda in un modo che odio. Lo stesso modo di come mi guarda Alessandro e li mi alzo e mi avviò senza nemmno rispondere. Lui mi ferma per il polso e mi dice : -Dove vai?- Sciolgo subito quella stretta e dico: -Torno a casa, se hai bisogno di sfogo, vai da chi può offrirtelo- E cosi dicendo; raggiungo gli altri nella hall dicendo che non mi sentivo ben, saluto Alex dicendo che se voleva stare con il padre poteva farlo. Mi scuso con i tokio hotel, mi faccio dare le chiavi di casa da Giulia e esco dall'hotel. Mentre cammino, mi rendo conto che non sono sola quindi accelerò il passo ma sento che anche questa figura alle mie spalle lo fa. Prendo coraggio e mi giro. Mi ci trovo dietro Tom. Lui mi dice : -Scusami per ciò che ho detto- Io gli rispondo freddamente : -Non ti preoccupare, ora vai che io devo tornare a casa- Lui mi dice: -Posso accompagnarti?- Gli rispondo: - Si cosi poi vuoi venire a letto con me? Ma per piacere Tom, vai da chi pensieri in testa non ne ha; come Victoria e le sue amiche- Lui mi guarda fisso e dice : -Non preoccuparti, ti accompagnò e basta- Lo Guardo da capo a piedi e dico: -Ok va bene- Ci avviamo insieme verso casa di Giulia e gli chiedo: -Dopo riesci a tornare?- Lui mi sorride e dice: -Si tranquilla, conosco bene Milano- Gli rispondo : -Va bene - Poi mi dice: -Puoi dirmi almeno una parte del racconto che ti ho chiesto? - Gli rispondo: -Non ce molto da dire, 5 anni fa mi sono trasferita qui per un breve periodo. Visto che conoscevo Giulia da tempo, ho iniziato a uscire con lei che mi ha fatta conoscere tutti e l'ultimo a presentarsi è stato Alessandro. In quel periodo c'era ancora suo padre che tra l'esercito e la scuola di danza che ha non sapevo come faceva nel gestire tutto. Il padre lo conosciuto grazie agli altri e non ad Alessandro e credimi io adoro il padre. Mi manca tanto perché lui è davvero un uomo forte e generoso. Comunque io e Alessandro non ci potevamo vedere per alcun motivo al mondo quindi ci tenevamo distanti l'uno dall'altra, come ora. E...- Mentre sto per continuare, mi fermo accorgemdomi di essere appena arrivata e dico a Tom che devo entrare. Lui mi dice : -Beh allora, se vuoi, me lo puoi raccontare domani a pranzo, ora sono curioso di sapere- Mi sorride e io gli dico : -Certo, ma non fare mosse sbagliate altrimenti avrai peggio di stasera- Lui mi sorride e dice : -Tranquilla, Alessandro mi ha detto che tipo sei quindi domani dopo che avrà finito col raccontarmi ciò che tu mi dici, io ti racconto ciò che mi ha detto lui su di te- Gli rispondodicendo : -Immagino cosa ti avrà già detto su di me...tutto negativo- Lui mi risponde dicendo : -Si, ma ha anche parlato positivo e poi detto sinceramente a me piacciono le donne con il tuo carattere.- Sorrido e lui dopo mi saluta con un bacio sulla guancia e mi raccomanda di vederci il giorno dopo. Ricambio il saluto ed entro in casa

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Capitolo 9
*** Il racconto Part2 ***


Mi sveglio e mi rendo conto di dormire sul divano. Mi alzo, con la coperta indosso. Sentivo freddo. Arrivò in cucina e mi preparo il caffè. Prendo il latte e lo riscaldo. Mentre aspetto, sento bussare alla porta. Vado di corsa e quando apro, mi salta addosso Alex. Ricambio l'abbraccio e lo faccio entrare in casa, accompagnata dal padre che saluto a stento visto il sonno che ho. Ritorno in cucina e spengo latte e caffè. Li verso nella tazza e chiedo: -Hai preso il latte?- Chiedo ad Alex e lui risponde : -Si mamma- Guardo Alessandro e chiedo se vuole un po di caffè. Annuisce col capo e glielo verso in una tazzina. Glielo porgo e lui si siede a tavolo con me e Alex. Noto che è stato particolarmente in silenzio per tutto il tempo quindi gli dico : -Stai bene?- Lui; dopo aver bevuto il caffè, mi dice: -Si, tu più tosto che hai avuto ieri? Mi hai fatto fare una figura..- Alzo il sopracciglio, ma prima di risponderlo, dico ad Alex di andare a svegliare Giulia, visto che erano le 10:00 e che evitassi a mio figlio di sentire una litigata tra me e suo padre. Il bambino mi ascolta e va via. Guardo Alessandro e dico: -Prima di tutto non ti ho fatto fare nessuna figura e secondo non mi è successo niente.- Lui mi guarda e dice: -Sei andata via subito dopo che tu e quello siete andati in piscina quindi mi pare impossibile che non sia successo niente, non credi?- Lo guardo anche io fissa, proprio come sta facendo lui ora e dico: -Mi dispiace ma non è successo niente e poi che te ne frega; pure che fosse successo qualcosa scusa? Non fare il gentile con me Alessandro. Finiscila che mi stai dando sui nervi- Lui si alza dalla sedia, si avvicina a me e dice: -Ti conosco come le mie tasche Debora e ti posso garantire che qualcosa è successa visto che è successo anche che Tom pare che ti abbia accompagnata qui ieri no?- Mi alzo difronte a lui, trovandomi faccia a faccia. Mi guardava con aria di sfida ed io non lo sopportavo. Non gli voglio dire ciò che è successo con Tom quindi gli dico tranquillamente : -Mi ha solo accompagnata. Sono andata via perché non mi sentivo bene e se non mi credi, non posso farti nulla. Ah e se tanto vuoi sapere un qualcosa, mi ha invitata a pranzo quindi..- Gli passo avanti e lui non rispinde. Metto la mia tazza e la sua nel lavandino e le sciacquo. Mi giro verso di lui e vedo che sta fumando. Lui non fuma quasi mai, visto che balla e si allena, ma quando lo fa è per nervoso. Sorrido compiaciuta e poi vedo sbucare dalla porta Giulia ed Alex. Lei saluta Alessandro e me e mi chiede il perché me ne fossi andata. Le dico le stesse cose di Alessandro e quando sente l'invito che Tom mi ha fatto, sorride felice. Io rido per quanto è buffa. Poi sento Alessandro che dice: -Non posso tenermi Alex anche oggi. Mi vedo con Victoria! - Lo guardo e dico: -Non preoccuparti rimarrà con Giulia e dopo pranzo torno e lo portò al parco giochi- Lui guarda Giulia che nel frattempo appoggiava con gioia ciò che avevo detto. Si alza, salutando Alex e la mia amica ed evitando me. Va via senza salutarmi, ma ciò non mi importa. Passo la mattinata a giocare con Alex che mi racconta ciò che ha fatto ieri insieme al padre e ai tokio hotel. Lui è contento che vada a pranzo con Tom. Mi dice: -Lo trovo simpatico mamma. Però a me piace sempre il mio papà - Gli rispindo: -Lo so amore. Nessuno potrà mai prendere il posto si tuo padre- Mi sorride. Infondo lui sa benissimo che, nonostàte la distanza e il resto, nessun ragazzo o uomo potrà mai sostituire suo padre. Non gli ho mai insegnato ad odiarlo anzi ho sempre voluto che lo amasse nonostante tutto e lui l'ha capito. Si fanno le 12:00 ed io corro a lavarmi e prepararmi. Dopo mezz'ora sono pronta. Indosso un jeans stretto alta vita, una maglia nera a body con le maniche lunghe e le convers nere basse. Giulia ed Alex mi dicono che sono bellissima. È l'una precisa e bussano alla porta. Vado ad aprire e ce Tom. Saluta Alex e Giulia, dopo di che mi chiede di andare. Saluto anche io e andiamo alla macchina. Ci avviamj verso il ristorante e quando arriviamo, parcheggia e scendiamo. Entriamo e ci sediamo. Mentre aspettiamo ad ordinare lui mi versa un bicchiere di vino. Non sono amante dell'alcool o cose varie ma comunque mi piace. Brindo e lui mi dice: -Sei carina- Sorrido e lo ringrazio, facendo un complimento anche io. Se mi trovavo 9 anni fa così con lui, sicuramente ero nervosa, invece ora sto particolarmente tranquilla. Alla fine è una persona comune come me. Solo la fama lo rende importante. Ordiniamo da mangiare e lui prende spaghetti al sugo e cotoletta con contorno di insalata. Io prendo solo un po di insalata, con patatine e una bistecca di carne. Aspettiamo l'ordine e lui mi chiede: -Allora dove eri rimasta ieri alla fine del racconto?..mmm...Ah Si, che praticamente con lui non andavi d'accordo come ora è poi- Lo guardo e dico: -Ok allora...Siccome suo padre ha una scuola di ballo, quell'anno Alessandro si stava preparando insieme a Stefania e al resto del suo gruppo una coreografia, dove lui infatti ballava non solo in gruppo ma anche a coppia con una ragazza. Io e Roberta andavamo a vedere Stefania, ogni tanto capitava che anche io e Roberta ballavamo insieme a lei, ma nulla di che. Successe che la ragazza con cui ballava Alessandro, qualche settimana prima dell'esibizione, diede forfè e Alessandro si trovo col culo per terra. Stefania non poteva sostituire la ragazza perché lei aveva un ruolo già nel gruppo e chiesero a Roberta. Lei anche sìrifiutò e indovina a chi chiesero?- Domandai a Tom. E lui disse: -A te per forza..e Poi?- Mi chiese curioso e io dissi: -Esatto ed io rifiutai. Lui anche non voleva quindi non avevamo avuto nessun problema ma nonostante tutto lui col passare dei giorni non trovava nessuna. Un pomeriggio lo vidi allenarsi e rimasi incantata e lui accorgendosi di me, si pompò tantissimo. Poi mi sfidò a ballare ma io rifoutavo e lui mi provocava. Insomma alla fine ci sfidammo e da li diventai la sua compagna. Mi allenarono lui e suo padre e alla gara vincemmo. Durante il periodo di allenamento ci legammo molto io e lui e dopo la gara festeggiammo tutti quanti. La sera che festeggiammo, eravamo alla scuola e li ce una stanza dove Alessandro si allenava solo. Durante la festa non lo trovai e decisi di andarlo a cercare. Lo trovai li e gli feci compagnia. Eravamo così felici..- Gli dissi abbassando gli occhi. Lui con la mano mi alza la testa e dice: -Tu lo amavi - Lo guardo fissa negli occhi e continuo: -Beh insomma credo di si. Comunque quella sera facemmo sesso e succede e così. Rimasi incinta da quella sera. Io comunque mi dichiarai ad ale ma li mi feri. Mi prese in giro. Per un periodo mi ha abbandonato, facendomi passare la gravidanza da sola. Io non gli ho mai negato suo figlio visto il carattere del cazzo che ha e aveva ma il giorno che ebbi Alex, lui mi disse che gli regalai la cosa più bella che esisteva al mondo e cambiò. Siamo andati d'accordo per un breve periodo ma si è rovinato tutto per un incidente causato in quel periodo e lui mi offese come madre e persona. Da lì si rovinò tutto è ora siamo così. Andiamo d'accordo solo avanti ad Alex anche se mio figlio sa che tra me e suo padre non potrà mai esserci niente.- Lui mi guardava detto questo. Sorrise e disse: -Però da tanto odio avete dato frutto a un amore che voi non vi siete mai dati, ovvero Alex - Annuisco col capo. Finiamo di pranzare e usciamo dal ristorante. Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso il parco. Arriviamo, scendiamo e ci dirigiamo su una panchina. Sono le 15:00. Tom mi dice: -Alessandro mi ha raccontato più o meno le stesse cose che hai detto tu però mj ha anche detto che prima che si rovinasse tutto tra te e lui, nel momento in cui ti allenava insieme a suo padre, gli piaceva stare con te. Mi ha detto che tu sei stata e sei tutt'ora l'unica che gli da testa e che comunque vuole bene sotto sotto.- Lo guardo e dico: -Dici sul serio? Non me l'aspettavo. - Mi guarda e dice: -Davvero e ha aggiunto che con te si sentiva a suo agio. Nessuna gli ha mai dato l'effetto e l'affetto che gli davi tu. Insomma ha fatto capire che anche lui provava qualcosa per te e che tra tante, avrebbe scelto sempre te come mamma dei suoi figli- Sono rimasta spiazzata. Sopratutto sull'ultima parte. Guardo l'orario e noto che è tardi. Dico a Tom che devo tornare a casa e andiamo via. Lui mi accompagna e prima che scendo dice: -Mi piace parlare con te. Ti va se ci vediamo anche questa sera se ti va, insieme agli altri- Sorrido e annuisco. Lui mi saluta con un bacio sulla guancia e scendo dall'auto. Entro in casa e ci trovo Giulia e le altre che attendono il reso conto. Gli dico tutto è Roberta e Giulia sono al settimo cielo. Stefania anche lei è felice solo che lo dimostra meno delle altre. Poi Roberta mi dice: -Alessandro ti ha portato questa busta, non sappiamo cos'è - Mi porge la busta chiusa ed io non capisco del perché abbia questo comportamento.

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Capitolo 10
*** Il compleanno di Alex parte 1 ***


Prendo la busta e sento gli occhi delle mie amicje e di mio figlio addosso. La apro e ci trovo dentro due pacchi. Uno grande e uno piccolo. Poi noto anche che ce un biglietto al suo interno. Alzo lo sguardo e mi trovo tutti gli occhi puntati su di me. Prendo il biglietto, lo apro e leggo: "Come hai notato ci sono due pacchi nella busta. Il grande è il regalo per il compleanno di Alex che non so se sai ma si terrà a casa mia quest'anno, finalmente. Il secondo pacco è per te. Ti ho fatto un regalo che mostamene solo io potevo farti e che sono più che convinto che ti faccia piacere, ciao Alessandro" Appena finisco di leggere, rimango incredula leggendo l'ultima parte. "Mi ha fatto un regalo?" Penso tra me e me. Poi sento Giulia che mi dice: -Allora?- Torno nella realtà e alzando lo sguardo dico: -Niente di che, sono due pacchi che ho ordinato via Internet. Poi vi dico- Le mie amiche mi guardano e capiscono che riguardava anche Alex è che non ne potevo parlare. Gli dico che andavo in camera a lasciare tutto e così facendo vado nella stanza. Entro e prendo il mio pacco, poggiandolo sul letto, mentre quello di Alex vado a nascondere in uno dei miei zaini. So che Alex non controllerebbe mai li quindi le metto in un posto sicuro. Mi siedo sul letto e prendo il pacco tra le mie mani. Sono incerta su cosa mi abbia potuto regalare. Infondo stiamo parlando di Alessandro quindi potrei aspettarmi qualunque cosa da lui. Mi bussano alla porta e, non appena di apre, vedo Stefania che mi trova così. Si viene a sedere affianco a me e dice: -Sai cosa può essere?- Le rispondo dicendo: -No. So solo che uno dei due pacchi è un suo regalo che ovviamente dovrò mantenere io fino al compleanno di alex- Vedo Stefania che si mette una mano sulla fronte, come per dirmi che se ne era dimenticata di dirmi della festa. Prima che dicesse qualcosa, la fermò subito dicendogli che Alessandro mi aveva già avvertita scrivendo tutto nel biglietto e che non doveva preoccuparsi. Poi mi dice: -Beh allora vedi cosa c'è nel pacco..- La guardo e, facendo un sospiro apro. Trovo al suo interno un cofanetto. Apro anche quello e vedo qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Qualcosa che io desideravo da più di tre mesi ma che per le spese di casa e Alex non potevo comprare. Sto mettendo i soldi da parte per comprarla ma Alessandro mi ha preceduta. La collana con le iniziali mie e di Alex in oro bianco. Prendo in mano la catenina e dico: -Questa è la catenina che avevo parlato a te e le ragazze - Stefania sbarra gli occhi e fissa l'oggetto avanti a lei. Le mie amiche erano informate su questo mio desiderio. Dico a Stefania : -Non capisco perché me l'abbia regalato! - Lei mi guarda, mettendosi un dito sotto al mento per pensare. Dopo di che mi dice: -Non so perché l'abbia fatto anchese avrei un sospetto- La rispondo dicendo : -E cioè? - Lei mi dice: -Probabilmente è geloso..- La guardo interrogativa e gli domando: -Geloso? E di che? - Lei mi risponde: -Anche se tu e lui non avete grandi rapporti, vederti con un altra persona vicina, in questo caso Tom, non credo che lo sopporta. Per lui sei sempre stata una cosa sua- Appena sento la parola "cosa" prendo la collanina e la getto a terra con rabbia Non mi ha mai reputata come una persona ma una cosa ed io non sono un oggetto o il suo oggetto. Mi alzo dal letto, prendendo la collanina e mettendola dentro al cofanetto. L'appoggio sulla scrivania e dico : -Io non sono il suo oggetto. Non sono una cosa ma una persona e della sua elemosina non so che farmene. Se la può riprendere anzi no gliela darò io stessa al compleanno insieme al regalo di Alex. - La mia amica mi guarda e sorride, dicendo: -Sono orgogliosa di te. Della donna che sei diventata e di quanta forza hai. 5 anni fa ti saresti fatta incantare da un suo gesto e invece ora hai capito- Ricambio il sorriso e l'abbraccio dicendo: -Grazie...sai che faremo? Diciamo alle altre che andiamo a fare una commissione ma invece andremo al centro commerciale a fare shopping per il compleanno del mio bambino- Ci stracchiamo e come ho detto andiamo subito dalle altre e diciamo quello che io avevo detto poco prima a Stefania. Usciamo e ci dirigiamo verso il centro commerciale. Passano i giorni ed è arrivato il compleanno di Alex. La mattina facciamo passare ad Alex una giornata tra tutto ciò che vuole fare ovvero cartoni, giochi e cibo a suo piacimento. Arriva sera e manca mezz'ora prima che dobbiamo andare alla festa. Siamo tutti pronti. Le mie amiche si sono vestite, tranne Stefania con i pantaloni, con dei vestiti a dir poco magnifici. Giulia ha un bellissimo vestito blu, lungo fino a sopra le ginocchia e le zeppe nere accompagnate da una pochette blu e il giubbotto di pelle nero. Roberta ha un vestito rosso, corto, con i tacchi a punta bianchi, una giacca bianca e la borsa rossa. Stefania invece ha i pantaloni neri, con un top lungo sul beige, le Superga beige e anche lei il giubbotto di pelle beige. Alex ha un paio di jeans blu scuro, con le Adidas bianche, una camicia bianca e la giacca di jeans. Io sono ancora in stanza a mettermi scarpe e orecchini. Insoddo una gonna stretta, bianca, a vita alta, un top di pizzo nero corto e i tacchi neri, accompagnati dal mio amatissimo giubbotto di pelle bianco. Mentre mi metto gli orecchini, entra Alex in camera e mi dice : -Sei bellissima mammina- Lo guardo e sorrido. Lui mi fa il segno di voler venire in braccio e lo prendo. Gli dico : -Grazie amore mio. Sei bellissimo anche tu e poi mi sono fatta bella perché ci saranno tante amichette li e tu ti fidanzerai con una di loro, dimenticandoti della tua mamma- Lui mi fa il labbruccio e dice: -No mamma...Sei tu la mia fidanzata- E mi prende le guance dandomi un bacio sulle labbra. Sorrido e raggiungo le altre. Sono le 20:30 e siamo appena scese dalle auto. Bussiamo a casa di Alessandro e ci viene ad aprire Daniele. Lui ci saluta tutte e fa gli auguri al suo nipotino. Ci sono anche i Tokio hotel alla festa. Li saluto. Saluto anche Stefano e chiedo di Alessandro. Lui mi dice che si trova vicino al buffett e infatti lo raggiungo e gli porgo il regalo di Alex che lui mi aveva fatto mantenere Mi dice: -Sei stupenda così - E mi guarda da capo e piedi con aria maliziosa. Prima che si inizia a montare gli cacciò dalla borsa l'altro pacco e glielo porgo. A quel gesti, lui ci rimane e dico : -Grazie del regalo ma io non voglio la tua elemosina e tanto meno essere una cosa tua, specifico. Questo è un mio desiderio e voglio realizzarlo con i miei sforzi se non ti dispiace. Riprenditelo perché io non lo voglio da te- Lui mi guarda stupito e mi dice: -Te lo voluto regalare perché mi andava di farlo e non per elemosina e tu non sei una cosa per me- Sorrido beffarda e dico : -Non usare questa tattica con me Alessandro. Non sono Victoria. Non sono la Debora di 5 anni fa. Riprenditi il tuo regalo e raggiungi la tua fidanzata- Lui non dice niente e va via col regalo. Ritorno dagli altri e si avvicina Tom. Mi dice: -Ehi tutto ok?- Gli sorrido dicendo : -Si tranquillo- Lui mi guarda fissa e dice: -Wow....Sei sexy così vestita- Lo inizio a guardare male e lui continua dicendo: -Non fraintendermi ma voglio dire che sei meravigliosa- Mi sorride e io ricambio. Poi si avvicina e prendendomi per la vita mi da un bacio sulle guance. Noto che le mie amiche, i Tokio hotel e i ragazzi ci guardano sorridendo. Sopratutto bill e Stefano, ma noto che ad osservare la scena di tutto ciò è anche Alessandro

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Capitolo 11
*** Il compleanno di Alex parte 2 ***


Non credo di aver mai visto Alessandro con un espressione fastidiosa in volto. Mentre Alex gioca insieme agli altri bambini, il dj ingaggiato da Alessandro ringrazia me e suo padre per il meraviglioso bambino che abbiamo. Tutti applaudiscono. Arriva il momento della torta e ci mettiamo a cantare la canzoncina al bambino dopo di che passiamo alle foto e ai regali. Mio figlio sa farsi amare quindi non mi stupisce che molti, compresi i tokio hotel, gli hanno fatto ognuno un regalo. Roberta e Stefania, gli hanno regalato una tuta dell'Adidas bianca e nera. Giulia, gli ha regalato una macchinina telecomandata. Stefano e Daniele, gli hanno regalato le scarpe della Puma. Gustav e Georg, gli hanno regalato un pallone da calcio. Bill, gli ha regalato un microfono giocattolo, visto che a mio figlio piace cantare le loro canzoni. Tom, gli ha regalato una chitarra giocattolo, così da potersi scatenare quando canta con il microfono. E ora e il momento di Alessandro. Lui prende il suo enorme pacco e glielo porge a suo figlio dicendo : -Questo è per te piccolo mio e non è solo questo che riceverai da parte mia ...- "Ce un altro regalo?" Penso tra me e me. Alex prende il pacco e lo scarta. Ne esce fuori un porta foto con le foto sue e di Alessandro, insieme anche alle mie amiche e gli zii e un poster insieme a me, appena nato. Sono stupefatta dal gesto. "Che sia il poster il secondo regalo" Penso di nuovo tra me e me. In quel momento le luci si offuscano e uno schermo bianco sul muro appare avanti a noi. Parte il video con la canzone in sotto fondo di Tiziano ferro intitolata il regalo mio più grande. Escono le foto di lui appena nato, con me, con suo padre, gli zii, le mie amiche, i Tokio hotel e...suo nonno, il padre di Alessandro. Appena vede quelle foto mio figlio dice nonno e si incanta. Lui ama suo nonno Carlo ed anch'io. È stato quello che non mi ha mai fatto mollare. Che ha saputo insegnarmi che essere forte è il segreto per affrontare qualunque difficoltà e che ha fatto ragionare suo figlio quando seppi che ero incinta. È un secondo padre sia per mio figlio che per me. Mi escono le lacrime e Tom se ne accorge. Mi dice: -Quello è il padre di Alessandro? - Annuisco col capo, asciugandomi le lacrime. Mi dice: -Si vede che gli vuoi bene- Gli rispondo : -Si..tanto - Mi guarda e chiede : -Lui so che è un militare e che per il lavoro non è potuto venire oggi- Gli rispondo : -Si ma sa sempre rimediare anche se non serve, lui e..- Prima di finire di parlare vedo Alex correre verso una figura alta. Col buio non vedo bene, ma come si accende la luce resto immobile e felice. Mentre questa figura tiene mio figlio in braccio, si avvicina e tutti salutando e loro a ricambiano felici. Si presenta ai tokio hotel. Loro, felici di conoscerlo, ricambiano e quando arriva a me, io sto ferma. Lui lascia mio figlio a terra e mi sorride. Mi mette una mano sul viso accarezzandola e dice: -Quanto sei bella piccolina mia- Si fanno gli occhi lucidi e dice: -Sarai anche cresciuta, ma sei sempre la mia piccolina - Gli toccò la mano e lui dice: -Che ce? Hai perso la lingua? - Mi sorride e io dico: -Voglio rendermi conto se...se Sei davvero tu e non un allucinazione - Mi sorride e finalmente mi abbraccia. Io ovviamente ho gli occhi pieni di lacrime e dico: -Quanto mi sei mancato Carlo - Lui mi stringe e dice : -Anche tu e complimenti...- Mi stacco e dico: -Per cosa?- Si avvicina al mio orecchio e dice: -Per il chitarrista - Sorrido ma gli faccio capire che non so insieme a Tom. Passo il resto de la serata insieme a tutti quando poi mi rendo conto che si è fatta mezzanotte e devo portare Alex a casa per dormire. Tom ovviamente si offre di accompagnarci ed io accetto. Saluto tutti e raccomando a Carlo che ci saremmo visti il giorno dopo. Giulia mi dice invece che si sarebbe fatta una passeggiata con bill e sarebbe tornata a casa. Entro un macchina con Tom e Alex in braccio a me. Arriviamo a casa e lo faccio entrare in casa. Lui mi aiuta con Alex, mettendolo a letto e lo accompagno alla porta. Prima di farlo uscire dico: -Grazie per l'aiuto Tom..Non pensavo fossi così anche di carattere visto la tua fama da sex gott- Lui mi sorride e dice: -Grazie ma stranamente tu mi stai al quanto simpatica e poi adoro tuo figlio - Sorrido e dico: -Grazie...beh Allora ci vediamo domani? Da come ho capito, tuo fratello e Giulia, stanno parecchio insieme - Mi guarda e dice: -Si, credo proprio che a bill piaccia lei- Gli rispondo: -Sarà al settimo cielo la mia amica - E ridacchio pensando a Giulia con gli occhi sognanti verso bill. All'improvviso Tom mi chiede : -E tu?- Lo guardo perplessa e dico: -Io cosa?- Mi dice: -Dico...sei anche tu al settimo cielo quando sei con me?- Lo guardo fissa. Lui fa lo stesso e dico: -Sono contenta ma Tom non è come 9 anni fa che sto euforica e saltello come fa Giulia anche ora- Lui si avvicina e dice: -Hai imparato a contenerti?- Mi sorride e io annuisco, ricambiando il sorriso. Poi mi dice : -Mi piace assai quando sorridi- Gli dico: -Non ho un bel sorriso anzi per come sono leggermente sporgenti i miei denti penso proprio che non sia questa bellezza ma grazie- Si avvicina ancora di più e dice: -Che bel sorriso che hai- Sento il suo respiro. Mi mette la mano sul collo e mi bacia. Con l'altra mano mi stringe la vita e io gliele metto nello stesso punto.

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Capitolo 12
*** La notizia ***


Ci stacchiamo ed io sento ancora il sapore delle sue labbra sulle mie. Mi sembra surreale tutto ciò. Non avrei mai creduto di poter conoscere, parlare, frequentare e sppratutto baciare Tom kaulitz. Lui mi sorride e io ricambio. Poi mi fice: -E da tanto che cercavo l'occasione per poterlo fare- Lo guardo e dico: -Mi sembra di fantasticare come quando avevo 15 anni. Non puoi nemmenp capire quanto desiderassi un tuo bacio tanto tempo fa- Lui mi dice: -Beh penso che questo tuo desiderio si sia avverato- Sorrido e annuisco come sempre. Poi lui mi dice: -Come ti ho già detto, volevo baciarti da tanto ma non ero sicuro che tu avresti accettato perché alla fine mi hai sempre detto che non era più come tempo fa, vedevo che comunque stai sempre sulle tue e che non ti piacessi affatto- Gli sorrido. Non riesco a non farlo. Sono le stesse parole che gli avrei detto io, con aggiunta di qualcos'altro, tanti anni fa. Gli dico: -Mi fa piacere che comunque hai avuto questo desiderio nei miei confronti, solo che hai ragione col dire che sto sulle mie. Non lo faccio per te o per Alessandro, chiariamoci, ma più per me. Ho avuto troppe delusioni durante la mia adolescenza e dopo, infatti sono una mamma giovane che, si ha l'aiuto del padre, però lui è stata la mia ultima delusione e mi sono chiusa tanto in me stessa da dedicare tutto l'amore che ho, solo per mio figlio- Mi guarda negli occhi e dice: -Caspita. Beh ti posso capire. Dopo Ria, non ce stata nessun altra con cui ho fatto coppia fissa. Ho divorziato e sono tornato come sempre, ovvero farmi qualche ragazza che ci sta. Però con te è diverso. Mi piace parlare con te, stare in tua compagnia, ridere, passare del tempo insieme noi due o con gli altri o meglio con Alex. Sono sincero non sono il massimo con i bambini, ma adoro tuo figlio da impazzire e mi piace il legame che hai con lui. Se ti va possiamo provare a frequentarci..- Ok non pensavo che si aprisse tanto con me. Non avrei mai creduto di riceve questa proposta. Mi sembra davvero di vivere in un altra dimensione. Lui mi guarda e aspetta una mia risposta. Io lo fisso, senza dire nulla. Sto seriamente pensando a lungo, cosa che non mi succedeva da una vita Lui non vedendo risposta, mi dice: -Vabbe scusami, non volevo farti sentire a disagio e capisco il perché non rispondi. Vado via, ci vediamo domani..Buonanotte!- Mette la mano sulla maniglia della porta e la apre. Come sta per uscire, mi metto dinuovo difronte a lui e questa volta lo prendo io per il collo e lo bacio. "Dammi almeno il tempo di rispondere, cretino" Penso tra me e me. Mi staccò e lui mi guarda dicendo: -Questo è un si?- Sorrido e gli confermo ciò che mi aveva domandato. Mi da l'ennesimo bacio, promettendo di venire il giorno dopo, da Alessandro visto che io avevo detto alla festa che sarei andata a casa sua, per stare un po con Carlo e per far stare Alex con suo nonno. Si mette in auto e se ne va. Chiudo la porta alle mie spalle, ma prima di poter andare anche io a dormire, la porta si riapre e mi ritrovo le mie amiche che urlano e mi saltano addosso. Io gli spiego tutto è loro sono felici. Roberta dice: -Te l'avevo detto io che sarebbe successo qualcosa tra te e lui, già dal primo giorno- E alza le mani al cielo facendo un balletto buffo. Giulia mi dice: -Sai anche io mi sto frequentando con bill quindi quando volete, facciamo una bella uscita a 4- Gli rispindo di si è insoeme a Roberta, balla buffa. Poi viene Stefania e mi dice: -Beh non posso negare che sono felice ma stai attenta. Non voglio più vederti soffrire- Gli sorrido e l'abbraccio. Quella sera anzi quella notte, Roberta e Stefania, passarono la notte in casa con me e Giulia. Il giorno dopo arriva presto. Alex mi sveglia auforico e noto che le mie amiche mi hanno lasciata dormire. Vedo l'orario e sono le 9:00. Mi alzo dal letto e preparò la colazione per me e Alex. Dopo aver finito ci prepariamo e prima delle dieci, usciamo e ci dirigiamo a casa di Alessandro. Appena arriviamo, bussiamo e Carlo ci viene ad aprire. Alex salta addosso a suo nonno e io lo saluto con un bacio sulla guancia, entrando in casa. Le mie amiche si trovano li ed io le raggiungo, sedendomi affianco a Giulia. Alessandro, Daniele e Stefano non ci sono. Ovviamente Carlo li ha mandati alla scuola di ballo, insieme ai tokio hotel, per organizzare la gara di cui Alessandro deve far parte. Gli raccontiamo tutto a Carlo. Per ora di pranzo mangiamo li è verso le 16:00 tornano i ragazzi. Ci sono anche i tokio hotel e non appena vedo Tom, gli sorrido e lui ricambia. Ci salutano e Tom, avanti a tutti, tranne Alessandro che in questo momento si trova in cucina a mangiare, mi bacia. Alex fa la faccia sorpresa, come tutti i maschi e poi mi dice: -Stai con Tom mamma?- Io annuisco e lui felice saltella. Anche gli altri sono contenti e Carlo dice a tom: -Trattamela bene - Tom sorride e dice : -Non preoccuparti Carlo, me ne prenderò cura- Lui risponde: -Certo lo so, sono contento per voi ragazzi- In quel momento entra Alessandro che sente l'ultima frase. Alex gli va incontro e lo fa sedere affianco a suo nonno. Poi mettendosi il figlio in braccio dice: -Di chi sei contento papà? - Carlo sta per rispondere ma viene preceduto da suo nipote che dice: -Per mamma e Tom- Lui guarda il bambino e poi me e dice: -E perché? - Alex risponde: -Stanno insieme- Per dieci secondi, mi accorgo che Alessandro guarda fisso suo figlio con una strana espressione in volto. Poi risponde subito dicendo e guardando Tom: -Wow...hai il coraggio di provarci? Te lo sconsiglio amico- E sorride beffardo. Io lo guardo male, ma Tom risponde: -Tranquillo so a cosa vado incontro e voglio rischiare- Alessandro guarda fisso Tom e dice: -Buona fortuna e comunque..- Mi guarda e dice: -Auguri- Io lo fisso e dico: -Grazie- Faccio un finto sorriso e passiamo il pomeriggio a parlare. Verso le 20:00 ci raggiunge anche Victoria e Carlo decide di fare una cena tutti insieme.

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Capitolo 13
*** La cena ***


Stiamo decidendo su cosa mangiare, noi ragazze con Carlo e Daniele, in cucina. I tokio hotel invece sono ad apparecchiare la sala da pranzo con Alessandro è Stefano. Alex è in camera sua a giocare. Mentre decidiamo su cosa mangiare, dove ce la scena tra Daniele e Stefania sulla questione "pizza o sushi", Carlo si avvicina a me, Roberta e goulia e ci fa accomodare al tavolino fuori il balcone della cucina. Si accede una sigaretta e dice: -Mi mancava stare qui..- Roberta dice: -Ci sei mancato anche tu- Risponde: -Lo so...pensavo a tutti voi quando ero li e pregavo sempe di poter tornare e rivedervi tutti quanti- Roberta dice: -Immagino ma l'importante e che ora sei qui e sei con noi- Caccia l'ultimo respiro di fumo dalla sua bocca e annuisce. Poi dice: -Siete cambiate tanto- Ci guarda una a una mentre noi gli sorridiamo e continua dicendo: -Sono fiero delle donne che siete- Continuiamo a sorridere e Giulia dice: -Tu invece non cambiare mai. Sei il nostro mentore e non so come saremmo se non ci fossi stato tu- Lui ci sorride e dice: -Grazie...ma Non è solo merito mio sappiatelo- E tutte e tre insieme diciamo: -Si si- Ci mettiamo a ridere e viene Stefania ad avvisarci che alla fine la battaglia tra lei e Daniele, è stata vinta da lui perché aveva iniziato ad implorarla ed a parlare come una bambini. Due cose che a Stefania danno fastidio perché dopo un po, cede. Stiamo per entrare ma viene Alessandro. Chiede a suo padre di fargli compagnia e lo superiamo entrando in casa. Aspettiamo che arriva il ragazzo delle consegne e perdiamo tempo a giocare a poker con i ragazzi, dove vincono Stefano, Tom e Georg, imbrogliando nel gioco. Ovviamente chi dovrà cacciare più soldi è bill. Poverino non gli daranno mai tregua. Arriva il sushi e ci sediamo a tavola. Ci raggiunge anche Alex che si mette in mezzo tra me e suo padre. Iniziamo la cena e mentre ognuno ha il proprio piatto ben condito, iniziamo a parlare di Carlo e le sue missioni. I tokio hotel gli chiedono tante cose, fino a quando bill non gli fa la fatidica domanda: -Scusami Carlo, non voglio essere invadente ma vorrei domandarti qualcosa che se vuoi mi dici altrimenti accetterò il tuo no- Lui, prima di fare l'ennesimo boccone, risponde: -Dimmi bill..- E mentre lui mette quel boccone in bocca, bill gli dice : -Ho visto che hai la fede al dito ma...Non abbiamo mai avuto modo di conoscere tua moglie, dove?- Io li mi bloccai, come anche le ragazze. Alex rimase zitto a guardare suo nonno. Stefano smise di mangiare. Daniele per poco non si strozzava. Alessandro diventò serio. Victoria si mise la mano avanti alla bocca. Il resto della band, compreso bill, non capivano del perché di quelle reazioni da parte nostra. Carlo si guardò la fede e poi disse: -Beh bill...mia moglie purtroppo è venuta a mancare 10 anni fa- Li, il cantante, rimase impietrito e disse: -Oh scusami tanto. Non dovevo farti questa domanda. Sono proprio maleducato- Abbassò il capo, imbarazzato, e chiese scusa anche ad Alessandro e i fratelli. Stefano e Daniele, gli dissero di non preoccuparsi, mentre Alessandro risposte freddamente un tranquillo. Suo padre, a questa risposta lo guarda immediatamente e dice a bill: -Ehi bill non ti preoccupare. Voi non lo sapevate. So che i miei figli non raccontano o non parlano spesso della madre. Li capisco, ma tu non ti scusare perché non hai detto niente di male- Il cantante alza il capo e dice: -Sicuro? Mi sento in colpa, credimi- Lui sorride e dice: -Stai tranquillo, davvero. Anzi voglio parlarti di Milena, così si chiamava.- Bill annuisce e tutti quanti ascoltiamo il racconto: -Ho conosciuto Milena quando avevo 18 anni. Ai miei tempi era difficile che potevi stare fino a tardi con la tua fidanzata, quindi cercavi di stare con lei il più a lungo possibile. A 22 anni ci siamo sposati. Avevamo la stessa età. Lei era bruna, con gli occhi marroni, magra ma con le sue forme però mi sono innamorato di lei perché aveva quel carattere tanto forte da farti rendere conto che nonostante cadeva tante volte, sapeva riazzarsi, una dolcezza nascosta al mondo, ma solo con me o i suoi fogli mostrava, era menefreghista quando voleva. Io prima ero molto più montato, me la credevo, ero buffone, un convinto, ma grazie a lei ho scoperto cose del mio carattere che non sapevo di avere o forse sapevo ma le nascondevo o le ignoravo. A 23 anni ho avuto Stefano. Lei è morta di leucemia. Ha provato a combattere quel male, però era così esteso che prima di morire mi fece promettere che anche senza di lei, avrei avuto la forza di andare avanti e di continuare ad insegnare ai nostri figli cosa è l'amore. Io penso di aver aderito ad uno dei due compiti e quando Dio vorrà, finirò anche il compito di voler andare avanti senza lei- Tiene gli occhi lucidi. Anche Daniele, Roberta, Giulia, Stefania, bill, tim, Georg, Gustav e Alex stanno alla stessa maniera di Carlo. Poi Gustav dice : -Immagino che sia difficile stare senza lei- Lui sospira e dice: -Tanto. Non sapete quanto mi manca. Nei periodi bui la penso e so che è con me. Devo credere che ce ancora perché così ho forza di andare avanti e non ho voluto nessun altra perché lei era e sarà sempre l'amore della mia vita- A quel punto vediamo Alessandro alzarsi di colpo e andare fuori al balcone della cucina. Carlo sospira e dice: -Lui non ha mai accettato la morte di sua madre e da quando è morta non riesce più di 10 minuti a sentire o parlare di lei che si innervosisce e va a fumare- Gustav risponde: -Posso immaginare...mi dispiace tanto e ciò che hai detto prima è la dimostrazione che la ami tutt'ora, anche se sono passati 10 anni- Lui risponde dicendo: -Ripeto, lei era ed è l'amore della mia vita. La amo sempre- Sorridiamo e Stefano raggiunge Alessandro fuori, insieme a Victoria. Passiamo gli ultimi attimi a parlare e Carlo chiede a noi ragazze di voler fornire li tutte insieme. Noi accettiamo e prima che i ragazzi vanno via, esco fuori casa con Tom per salutarlo. Lui mi abbraccia e mi dice : -Ora capisco perché lo vedi in un determinato modo a Carlo. È davvero una persona forte- Sorrido e annuisco. Lui continua dicendo: -Come si fa a vivere senza l'amore della tua vita per 10 anni e chissà quanti altri ancora- Io rispondo: -Beh non lo so, solo lui sa come andare avanti- Tom mi guarda e mi bacia. Un bacio passionale. Un bacio intenso. Si stacca e dice: -Spero di stare con te domani, da soli- Sorrido e dico: -Certo- Mi da un altro bacio e dice: -Dai su vai dentro. Ti aspettano. Buonanotte piccola- Mi da ancora un bacio e dico: -Buonanotte kaulitz. A domani- Gli do l'ultimo bacio e lui va via insieme agli altri che, poverini, aspettavano solo lui. Entro in casa e vedo che nel soggiorno ci sono i sacchi a pelo. Ovviamente anche quelli per i ragazzi ma mi rendo conto che Alex e Alessandro, non ci sono. Chiedo di loro e mi dicono che Alessandro sta cercando di far addormentare Alex nella sua camera altrimenti se dorme insieme a noi, non si addormenta mai. Lo vado a raggiungere e trovo Alex tra veglia e sonno. Alessandro al suo fianco che gli accarezza i capelli e lo guarda. Si accorge di me, Alex è mi fa entrare. Mi fa segno di mettermi distesa affianco a lui, dal lato opposto di quello di suo padre e mi da la mano. Prima di addormentarsi dice: -Anche se non state insieme, vi voglio bene. Sono tanto felice per te mamma e per te papà- Ci da un bacio per uno a dopo 10 minuti si addormenta. Ci alziamo dal letto, ma prima che Alessandro esce dalla stanza dico: -Ehi stai bene?- Lui si gira e dice: -Si perché?- Gli rispondo dicendo: -No e che quando è uscito l'argomento su tua madre, sei andato via e ti sei innervosito- Lui mi guarda e dice: -Non volevo più ascoltare tutto qua. Stai tranquilla non ti devi preoccupare per me. So controllare le mie emozioni e delle tue preoccupazioni non ne ho bisogno, però digli a tuo cognato che se vuole sapere altro su mia madre, lo chiedesse quando io non ci sono grazie- Lo guardo e dico: -Non sono preoccupazioni. Volevo vedere se stavi bene visto che io so come reagisci ma dopo questa risposta, non ti preoccupare che non ti chiederò più niente. E da mio cognato ci vai a parlare tu se tanto ci tieni, grazie- Gli do una spallata ma lui mi prende per il polso e dice: -Scusa...- Io sbarro gli occhi e dico: -Eh?- Lui risponde: -Hai capito bene. Scusami e che non voglio pensarci dinuovo. Stefano mi ha calmato prima e non ci pensavo già più pero apprezzo che tu me l'abbia domandato perché sai come sono e ti chiedo scusa per il modo che ti ho risposto- Io lo guardo incredula e dico: -Tranquillo, so quanto ci tenevi a lei e quanto sei stato male più di altri quindi mi è uscito spontaneo chiederlo- Improvvisamente mi trovo abbracciata a lui. Cosa mai successa in tanto tempo. Da tanto tempo. Mi dice: -Io non so cosa farei io senza di te come mio padre fa con mia madre.- Si stacca e va via lasciandomi così, senza parole per quello che mi aveva appena detto.

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Capitolo 14
*** La nottata ***


Mi riprendo dopo quello che mi era stato appena detto e raggiungo anche io gli altri. Vedo Alessandro seduto vicino il padre. Stefano e Daniele che preparavano avanti a noi patatine, pop corn, caramelle e cioccolato. Stefania, Roberta e Giulia che finivano di sistemare i sacchi a pelo. Mi siedo accanto a Giulia e chiedo: -Ma dobbiamo fare un pigiama party?- Lei felice, batte le mani e annuisce col capo. Io rido e lei mi porge il pigiama di pail grigio. Ne hanno uno anche lei e le altre e insieme andiamo in bagno a cambiarci. Appena metto il pigiama, mi rendo conto che è lo stesso di quanto ero incinta di Alex al terzo mese. Sorrido e esco insieme alle altre tornando in salone dove anche i ragazzi e Carlo si erano cambiati rimanendo in pantalone e canotta. Ci mettiamo a terra e Carlo dice : -Allora, che film vediamo per cominciare la nottata?- Daniele dice: -Qualsiasi papà basta che ci muoviamo visto che è quasi l'una - Carlo sbarra gli occhi e inizia a frugare tra i cd per prendere qualche film. Alla fine decide di vedere Billy Eliot, la storia di un bambino che ha perso sua madre quando era piccolo. Vive col padre, il fratello maggiore e la nonna in una situazione economica grave. Scopre, grazie ad una insegnante di danza classica, di amare la danza ed è disposto a fare tutto per diventare alla fine un grande ballerino professionista, internazionale. In un certo senso questa storia mi ricorda un po Carlo, Alessandro, Stefano e Daniele, con la differenza che non hanno una brutta situazione economica e che Alessandro non è un ballerino professionista famoso ma solo professionista. Iniziamo a guardare il film. Mi piace questo film anche perché fa capire che non mollando mai, raggiungi i tuoi obbiettivi. Mentre stiamo quasi alla fine mi rendo conto che le mie amiche mi hanno abbandonata cadendo in un sonno profondo. Ovviamente anche Stefano e Daniele ci hanno abbandonati perciò gli unici svegli siamo io, Carlo e Alessandro. Appena finisce il film io mi alzo per stiracchiarmi un po e chiedo a entrambi se gli andava qualcosa da bere. Carlo mi chiede un bicchiere d'acqua quindi velocemente vado in cucina per versargli l'acqua e portargliela ma non appena ritorno vedo che anche lui è crollato. Ritorno in cucina e mi preparo una bella tazza di latte caldo. Entra anche Alessandro e si siede al tavolo. Gli chiedo se vuole anche lui il latte e mi dice di no, ma che preferiva il caffè freddo. Apro il frigo, prendendo la bottiglia piccola con il caffè dentro, prendo la tazza dalla dispensa e gli verso il caffè. Glielo porgo ed io ritorno al mio latte caldo. Verso anche questo nella tazza grande, aggiungendo zucchero e cioccolato in polvere. Prendo i biscotti e mi siedo difronte ad Alessandro, iniziando ad inzuppare i biscotti nel latte. Lui si accede una sigaretta e dice: -Hai ancora questo vizio?- Ingoio i biscotti e dico: -Si, lo sai che ce lo da bambina- Lui fa un verso che non concepisco e, appena finito il latte, mi accendo una sigaretta anche io. Rimango in piedi e li mi viene da dire spontaneamente: -Perché hai detto che non sai come faresti senza di me come lo fa tuo padre senza tua madre?- Alessandro si gira e dice: -Eh?- Io roteo gli occhi e dico: -Quello che mi hai detto, prima di andare in salone dopo che Alex si è addormentato- Lui butta l'ultimo tiro di sigaretta e la spegne nel posacenere. Si alza e si avvicina a me, non stando vicino ma difronte. Mi dice : -Perché lo vuoi sapere?- Rispondo : -Perché non è normale ciò che hai detto.- Lui mi guarda e dice: -Io non saprei come gestire Alex senza te. Sei essenziale per lui- Rimango sbalordita e dico: -Ok non capisco il perché mi dici queste cose, ma grazie- Finisco la sigaretta. Sto per uscire dalla cucina, ma lui mi prende per l'ennesima volta per il polso, avvicinandomi a lui. Mi dice: -Sei essenziale anche per me.- Mi guarda da capo a piedi e i nostri visi sono vicinissimi. Continua dicendo: -Sei l'unica che nonostante non possa vedere, allo stesso tempo non riesco a tenere lontano- Io non riesco a dire niente. Lui continua: -Mi fa rabbia che alla fine stai uscendo con il tuo ex idolo e che possa toccarti, ma non ti biasimo perché io esco con Victoria. Sei libera anche tu. Non metto bastoni fra le ruote però ci tenevo a dirti che quello che provo per te, nessuna me lo fa provare. - Sta per avvicinarsi alle mie labbra. Lo respingo, allontanandomi e dico: -Non puoi fare così ora. Tu Lo sai che io per te ho provato un sentimento anni fa, te ne sei approfittato e senza renderci conto siamo finiti a letto. Ovviamente mi hai mandato a fanculo, mi hai ferita in ogni genere di modo e in più sono rimasta incinta perché giustamente non bastava il dolore, ma ho avuto un figlio che amo da impazzire ma che mi ricorda te. Hai avuto lo stesso comportamento anni fa, ma prima ti volevo, ora non più. Vado a dormire, domani ho da fare con tom. Buonanotte - Così dicendo vado via, uscendo dalla cucina e vado a stendermi affianco a Giulia cercando di addormentarmi. Alessandro mi raggiunge poco dopo , non dicendo nulla

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Capitolo 15
*** Il pranzo con tom ***


E mattina. Sono stanca ma devo alzarmi. Sento delle voci provenire alla cucina e come apro gli occhi, mi rendo conto che tutti sono svegli tranne me e Alessandro. Mi siedo e lo osservò. Penso e ripenso alla sera precedente e a quello che mi aveva detto "Tanto so che fai tutto questo perché quando una cosa è tua, deve essere tua, ma stavolta non è cosi" Penso tra me e me, guardandolo dormire nel sacco appello. Mi alzo e mi dirigo verso la cucina. -Buongiorno a tutti- Dico, salutando tutti che ricambiano a loro volta. Prendo la tazza per prepararmi il latte, ma Carlo mi ferma e dice che ha preparato tutto lui, con aggiunta di cornetti al cioccolato. Vado a sedermi vicino le mie amiche, non dicendo nulla, e inzuppando il cornetto, nella tazza del latte caldo. Per tutto il tempo non proferisco parola, ma mio figlio si siede in braccio a me e, prendendo il mio viso, con le sue minuscole manine, dice : -Tutto bene mamma?- Mi guarda preoccupato. Gli sorrido e annuisco col capo per rassicirarlo. Effettivamente stavo bene, ma avevo così tanti pensieri nella mente, tra cui Tom e Alessandro, che cercavo in ogni modo di nascondere agli occhi degli altri. Certo mi farebbe piacere confidarmi con qualcuno, come le mie amiche o i ragazzi o Carlo, però non lo vedo ancora necessario. Finisco il latte e ritorno in salone con Alex che va a svegliare il padre. Non ce voluto molto per svegliarlo, visto che il bambino usa modi dolci per farlo. Alessandro lo saluta e subito mi guarda. Io ovviamente non mi faccio intimidire dal suo sguardo o da quello che ha detto la sera precedente, quindi lo saluto con un buongiorno. Lui ci rimane ma ricambia. Vado in camera a cambiarmi e chiamo Alex per vestirlo ma lui mi urla dal salone che vuole rimanere con suo padre ed io, salutando tutti vado a casa di Giulia. Mentre cammino, penso a tutto ciò che mi sta capitando. Mi sembra troppo surreale il fatto che abbia conosciuto i Tokio hotel, che esco con tom e che Alessandro mi abbia confessato che io sia essenziale per lui e che ciò che prova per me, non lo prova con nessuna. Da un lato mi fa piacere, perché mi fa capire che forse io sia unica per come sono, ma da un lato mi da troppa rabbia perché questa tecnica l'ha usata tante volte sia prima e sia dopo aver avuto Alex quindi per me è tutta una scena. Appena arrivo avanti casa di Giulia, ci trovo Tom avanti la porta. Vado da lui e dico: -Che ci fai qua?- Lui mi bacia e dice: -Volevo venire a casa di Carlo ma sembravo troppo invadente quindi ho preferito venir qui e aspettarti- Mi sorride e io dico: -Ma..Da quando sei qua?- Mi risponde dicendo : -Non preoccuparti, più tosto che sei venuta a fare qua? Se non sbaglio hai un appuntamento giusto? - Mi chiede in modo sarcastico. Sorrido e dico: -Mmmm....Mi sa di si sai ma dovrei cambiarmi almeno- Così dicendo, non gli do tempo di rispondere che lo faccio entrare in casa cn me e corro in camera per cambiarmi. Mi metto un paio di jeans, un maglioncino, le converse e il giubbotto di pelle. Faccio un trucco veloce e ritorno da Tom che rimane allibito per il poco tempo che ho avuto nel fare tutto. Prendo lo zaino e ci dirigiamo verso la sua auto. Non rendendomi conto, vedo che mi porta nel suo hotel. Scendiamo e dirigendoci verso la hall, lui chiede le chiavi della sua stanza. Io non parlo e lo seguo. Entriamo nell'ascensore mano nella mano e arrivati al piano, ci avviamo avanti la sua stanza. Apre la porta e mi fa segno di entrare. Entro e lui mi segue, chiudendo la porta alle sue spalle. La sua camera è enorme. Composta non solo da una stanza da letto, ma anche da un balcone, una sala pranzo e ovviamente il bagno. -Wow...è una mini casa - Dico affascinata e lui mi sorride. Mi fa sedere e avanti a me ce un vassoio di acciaio col coperchio e mi dice : -Avevo intenzione di portarti fuori ma qui penso che saremo più tranquilli, in più ho fatto portare questo così puoi darlo ad Alex quindi appena vuoi alza il vassoio e vedi cosa ce- Non me lo faccio ripetere due volte, che subito alzo il vassoio e ci trovo dentro una foto di Alex è lui insieme. La prendo e sorrido. Lui dice: -Spero ti piaccia...voglio dirti che non sono quel tipo che facendo queste cose voglia prendere il posto del padre o che voglia incantarti per arrivare ad uno scopo, ma perché io adoro tuo figlio, tantissimo e adoro sua madre- Mi alzo e lo bacio. Lui mi abbraccia e io ricambio. Appena ci stacchiamo dico: -Tranquillo- Mi bacia dinuovo e dopo poco tempo arriva il servizio in camera con il pranzo. Da la mancia al cameriere e ci sediamo a tavola iniziando a mangiare. Passiamo il pranzo a parlare di lui e del rapporto che ha con Alex è ciò mi affascina perché si vede che quando parla di lui, ne è entusiasta. Dopo pranzo, andiamo fuori al balcone a fumare una sigaretta e li lui mi chiede qualcosa che seriamente mi ha messa in imbarazzo... -Non pensare male ma da quando tu....Non hai rapporto con una persona?- Mi vede imbarazzata e dice : -Scusami e che...sai io..oddio come faccio a non sembrare un pervertito...- Lo fermo, mettendogli una mano in bocca e dico: -Stai zitto. Allora è difficile per me dirlo. Non è che io non voglia dirlo ma più che altro mi imbarazza, perché dopo aver avuto Alex, non ce stato nessun altro apparte Alessandro. Anche dopo aver avuto il bambino, mi vedevo con Alessandro, anche quando lui si frequentava con qualcuna ma dopo ho capito che non ne valeva la pena. Che io ero uno sfogo per lui quindi credo che siano due anni e mezzo che non ho rapporto con una persona- Rimane a bocca aperta e dice: -Due anni e mezzo?- Io annuisco e lui rimane spiazzato. Non posso trattenermi e rido per la faccia che ha. Lui capisce e per dispetto mi prende in braccio, come un sacco di patate, e rientra in camera. Arriva nella zona letto e mi mette stesa con lui da sopra. Mi dice: -Premetto che non voglio fare sesso, anche se non mi dispiacerebbe, però appena sei pronta lo faremo. Nel fra tempo ho solo voglia di stare qua con te e baciarti- Gli rispondo dicendo: -Quando mi sentirò pronta, lo dirò e comunque va bene, ho voglia di baciarti anche io- Così dicendo, mi bacia. Lo bacio e rimaniamo a fare solo quello. Tom è l'unico a non riuscire a farmi sentire una nullità

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Capitolo 16
*** Il flashback ***


Oramai sono giorni che mi frequento con Tom e sto davvero bene con Pensavo che fosse il solito sexgot ma forse crescendo è diventato un altra persona. Mi piace stare con lui e sopratutto adoro il fatto che anche Alex l'accetta. Sono giorni che non vedo Alessandro e molto probabilmente sarà occupato con gli allenamenti di danza, visto che tra meno di una settimana dovrà gareggiare, e Victoria. Non vedo più nemmeno lei ed è meglio così. Sento Alex chiamarmi dal bagno. Lo raggiungo e lo trovo ancora in vasca a fare il bagno. -Ale dai...tra poco viene nonno a prenderti e tu stai qua?- Mi guarda con due occhioni e il labbruccio. Mi dice : -Scusa mami- Gli sorrido e dico: -Tranquillo amore...ora prendi il tuo accappatoio e andiamo a vestirti- Si alza in piedi ed io lo prendo in braccio, appoggiandolo velocemente sull'asciugamano posta a terra e gli metto l'accappatoio. Lo prendo dinuovo in braccio e lo porto in camera per vestirlo. Gli metto un jeans, le converse nere, un maglioncino pesante nero. Ritorno in bagno per asciugargli i capelli e andiamo in soggiorno a vedere la tv, mentre aspettiamo Carlo. Stiamo guardando il suo cartone preferito, ovvero i super pigiamini. Mentre lo osservò mi viene in mente il giorno che seppi ti lui... (FLASHBACK) "Erano giorni che non mi sentivo bene. Pensavo di aver preso l'influenza e mi trovavo nella vecchia casa di Roberta e Stefania. Loro erano con me da quando stessi male, ma credo che sapevano già che potevo essere incinta. Il fatto sta che loro non credevano che poteva essere Alessandro colui che mi aveva ingravidata. Stavo seduta sul divano con la solita coperta e la tazza di thè caldo visto che non riuscivo a mangiare molto e vomitato la maggior parte del cibo che ingerivo. Stefania e Roberta mi raggiunsero e sedendosi affianco a me, Roberta, disse: -Debby senti...so che per te è difficile ma abbiamo pensato io e Stefania che questa non è una semplice influenza- La guardai stranita e continuò dicendo: -Credo che tu debba fare un test di gravidanza- Spalancai gli occhi e dissi: -Un test? Pensate che io sia incinta?- Stefania mi disse: -Si..da quando non hai il ciclo? - Pensai in quel momento e mi resi conto che il mio ciclo era in ritardo da quasi un mese. Di solito anzi spesso mi capitava che il ciclo mi arrivasse in ritardo. Essendo magra, è normale che ad una ragazza veniva in ritardo ma quel giorno mi resi conto che fecero ritardo per 20 giorni. A quel punto pensai alla sera che Alessandro vinse la gara con me e li mi venne il dubbio. Mi misi una mano in fronte e ovviamente le mie amiche capirono che probabilmente ciò che intuivano era vero. Li Roberta mi domando: -Oddio Debby...ma se lo fossi almeno potremmo sapere chi è il padre?- Avevo lo sguardo basso verso il ventre. Mi sembrava così tutto surreale e davvero inimmaginabile. Alzai lo sguardo e dissi: -Ricordate la gara che vincemmo io e Alessandro?- Loro annuirono e dissi: -Ecco credo proprio che sia Alessandro- E in quel momento Roberta si mise una mano sulle labbra e Stefania non disse nulla. Il giorno dopo andai al consultorio e vennero anche Alessandro e Stefano. Roberta raccontò loro ciò che era successo, ma Alessandro era certo che non fosse così. Attendevamo la visita e quando mi chiamarono, entrammo io, Alessandro e Stefania. L'infermiera mi fece spogliare, facendomi solo togliere i pantaloni e l'intimo. Mi distesi sul lettino e il medico si sedette affianco a me iniziando ad indossare i guanti. Prese ecografo, mi alzò la maglia del camice, mentre il sotto era coperto da un lenzuolo e inizio l'ecografia. Non durò molto che lui ci indicò il piccolo chicco d'uva. Io spalncai gli occhi, mentre Alessandro disde: -Ma è sicuro? - Il dottore disse: -Certo...Non ho bisogno nemmeno di visitarla del tutto, anzi può rivestirsi signorina- disse guardandomi - e congratulazioni- Fini col dire ad Alessandro. Lui mi guardò e se ne andò. Stefania mi strinse la mano per rassicurarmi, ma io ero già nel panico. Quando uscimmo, ovviamente dicemmo tutto a Roberta e Stefano, i quali all'inizio erano felici ma accettarono la notizia. Capirono anche il perché Alessandro andò via. Tornammo a casa e corsi nella camera degli ospiti per stendermi e riflettere. Ero incinta e il padre della creatura che portavo in grembo era scappato. Dovevo trovare il modo per dirlo ai miei. Ero spaventata e agitata per tutte le conseguenze ma guardando quella pancia piatta dissi solamente: -Non preoccuparti, farò tutto per te - (FINE FLASHBACK ) Ritorno alla realtà dove Alex mi chiama in continuamente. Lo guardo e lui dice: -Mamma ha chiamato Papa e ha detto che sta fuori- Lo guardo perplessa e dico: -Ma non sapeva bussare?- Lui fece spallucce e io vado ad aprire. Mi trovo un Alessandro, insieme a Carlo e Victoria, bianco pallido. -Stai bene? - Lui mi guarda e dice: -Si tranquilla sono solo stanco- La sua faccia non mi convince. È pallido ed inoltre è anche molto affannato. Chiama Alex è il bambino corre a prendere il giubbotto, per poi venire alla porta. -Pensavo che veniva solo tuo padre- Lui mi dice: -Volevo venire io? Ti da fastidio?- Mi domanda. Io faccio no con la testa e Alex, prima di dare la mano al padre, mi da un bacio. Saluto anche Carlo e Victoria e vanno via. Prima di chiudere la porta, vedo che Alex stringe tanto la mano di suo padre e lo guarda fisso.

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Capitolo 17
*** Cambio di programma ***


Non riesco a togliermi dalla testa mio figlio che guarda intensamente suo padre. Di certo non posso presentarmi a casa di Stefano in poco tempo che sono andati via. Mi siedo sul divano e Roberta mi raggiunge. Mi guarda e dice: -Ciccia, cos'hai? - Mi gratto la testa, guardando da tutt'altra parte e dico: -Niente...soliti pensieri!- Sento un mmmh e li mi giro per guardarla. Lei ha una faccia buffa. Scoppiò a ridere e lei mi segue a sua ruota. Mi dice : -Sei bella quando ridi lo sai?- Mi prende la mano e me la stringe. Gli dico: -Anche tu lo sei. Non puoi nemmeno immaginare quanto bene vi voglio a te, Stefania e Giulia...approposito dov'è? - Mi dice: -Beeeh, oggi usciva con bill perciò...- Continua col fare le facce buffe e sognanti. E una ragazza romantica e ama il lieto fine in una coppia. Gli dico, sorridendo: -Sono contenta per lei. Spero che sia felice - Lei mi risponde: -Certo che lo è e credo che lo sia anche tu con Tom eeeeh- Rido e annuisco. Lei batte le mani come una bambina. Poi gli chiedo: -Ma Stefania invece che fine ha fatto?- Lei mi dice: - È in bagno a lavarsi.- Non rispondo ma gli sorrido. Passo la giornata con loro, fino a tardo pomeriggio. Verso le 20:00 mi vado a lavare e vestire. Appena pronta, bussano alla porta e, appena apro, ci trovo Tom che mi prende e mi bacia, senza dire nemmeno ciao. Mi stringe a se è appena ci stracchiamo dico: -Ciao anche a te- Dico sarcastica. Lui mi sorride e dice: -Ciao- mi bacia e continua dicendo- oggi ti ho pensata tanto e se non mi sono fatto sentire è perché stiamo occupati con questa gara. Carlo e David ci hanno fatto provare senza sosta- Gli dico: -Tranquillo non preoccuparti, capisco. Dobbiamo andare?- Lui mi risponde: -Sinceramente dovremmo aspettare qui che Alessandro ti porta Alex - Lo guardo e dico: -Perché? - Gli domando e lui dice: -Perché mi ha detto, prima di terminare gli allenamenti, che ti avrebbe portato Alex. Si sente stanco e vuole riposare- Dico ok e lo faccio entrare. Ovviamente Roberta e Stefania lo accolgono con tanta gioia e gli offrono qualcosa da mangiare e da bere. Bussano dinuovo alla porta e questa volta è Roberta ad andare ad aprire. Si presentano bill e Giulia che sono stati insieme tutta la giornata. Non so come abbiano avuto il tempo di stare insieme visto che lui è stato occupato con le prove, ma sono contenta che lei è felice. Ci salutano e si siedono insieme a noi. Ci raccontano che tra una pausa e l'altra hanno avuto almeno qualche minuto per stare insieme e Roberta li guarda con gli occhi sognanti. Dopo un ora passata, bussano dinuovo alla porta e vado io ad aprire. Avanti a me trovo un Alessandro ancora più strano del mattino. Entra e Alex corre a salutare tutti. Io non dico niente e lo guardo. Mi siedo affianco a Tom. Roberta offre da bere ad Alessandro e dice: -Però stai messo male- Lui annuisce e sospira. Non lo mai visto così e sinceramente non credo sia stanchezza. Parlano per un bel Po tutti insieme mentre io rimango in silenzio per tutta la serata. Alla fine non siamo usciti più io e Tom ed è meglio così visto che Alex è tornato a casa. Vedo che Alessandro vuole andare via e io li trovo l'occasione di chiedergli cos'ha. L'accompagno alla porta e prima che va via mi dice : -Potresti tenere tu Alex in questi giorni? Almeno fino alla gara?- Gli dico: -Si certo...ma ale davvero stai bene?- Lui mi guarda e dice: -Si..te lo detto sono stanco- Gli rispondo: -A me non sembra...scusa ma sei pallido, hai le borse sotto gli occhi e affanno. Non mi pare che questi sintomi siano per la stanchezza- Mi fissa. Quando fissa niente di buono ce dietro. Mi dice: -Mi alleno troppo e questi sono i risultati. Ecco perché ti ho chiesto di tenere Alex, almeno cerco di regolarmi e riprendere un po di forza- Gli rispondo: -Va bene. Buonanotte e riposati- Prima di andare via, si avvicina e mi accarezza dicendomi: -Quante volte ti ho trattata male o detto cose ingiuste su di te, ma non hai smesso di essere così. Hai sempre un buon cuore ed è per questo che sono fiero che Alex abbia una madre come te. Sa amare proprio come lo fai tu...Buonanotte dè- Sono stupita e spiazzata dalle sue parole e, così dicendo, va via. Chiudo la porta. Gli altri mi chiedono se era tutto apposto e io rispondo di si, ma senza dire cio che mi ha detto Alessandro prima di andare via. A fine serata, i ragazzi vanno via e Tom mi promette che sarebbe stato con me tutto il pomeriggio. Io li rassicuro dicendogli che lo avrei aspettato a qualsiasi orario. Lo saluto con un casto bacio che lui ricambia e insieme a bill va via. Torno in salone e con Alex vado in camera per metterlo a letto. Gli metto il pigiama e lo metto sotto alle coperte. Mi stendo al suo fianco e inizio a fargli le carezze quando mio figlio mi dice: -Mamma posso chiederti una cosa? - Gli rispondo : -Si amore...dimmi- Lui mi domanda una cosa che mi fa riflettere non appena finisce: -Ma se a papà gli serve aiuto, tu lo faresti?- Lo rispondo dicendo: -Certo, ma perché questa domanda? Ce qualcosa che non va a papà? - Il bambino mi guarda e dice: -No...- Così si gira e cerca di dormire. Quel no non mi convince

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Capitolo 18
*** Shoccata ***


Mancano due giorni alla gara e Tom lo vedo raramente. Alex è sempre con me da quando Alessandro me l'ha voluto affidare. Alessandro non lo vedo più da quel giorno e stranamente neanche i suoi fratelli o Carlo si fanno vedere da me. Inizio a sospettare che davvero ce qualcosa che non va. Mi trovo al parco con Alex. Lui sta giocando beatamente con altri bambini mentre io sto qui con goulia che mi parla di quanto gli manca bill, visto che anche lei non lo vede sempre in questi giorni. -Spero arrivi subito questa gara. Mi manca tanto- Mi dice intristita. Gli do la mano e l'assicuro. Noto che mi guarda intensamente e so per certa che dovrà chiedermi qualcosa...infatti: -Debby sei strana...ce qualcosa che ti turba?- La guardo. Quello sguardo innocente e puro. Sa come prendermi anche solo guardandomi. -Ho tanti pensieri che mi frullano per la testa- Le dico senza dare tante spiegazioni. Ma lei non si arrende e continua: -Allora sfogati e dimmi - Continua col guardarmi in quel modo. Cerco di resistere ma alla fine cedo e dico: -Stavo pensando che alla fine io dovrò tornare a casa mia. Non posso stare qui tanto tempo. Lo sai che non posso. Ho un lavoro e Alex deve tornare all'asilo. Anzi credo di non averlo più un lavoro visto che non ho risposto nemmeno a tutte le chiamate ricevute dal mio capo. Poi se torno a casa mi domando anche come andrà a finire con tom...- Lei è in silenzio. Si sarebbe aspettata questo da me. Respira profondamente poi dice: -Potresti trovare lavoro qui. Alex farebbe asilo qui, troverai anche un appartamento e con tom ne potresti parlare.- Ora sono io che sono in silenzio ma lei continua e dice: -Debby sai quante volte abbiamo fantasticsto su loro e sul fatto di conoscerli? Ora è tutto vero. Mi sembra una cosa surreale anche per me. Sembra un sogno ma non è così. È la realtà e sono felice sia per me ma anche per te. Ho visto come Tom ti guarda e si vede che ci tiene a te. Tu stai ancora sulle tue ma ce quel poco di dimostrazione che ricambi il suo affetto quindi se ne parli con lui, vedrai che una soluzione la troverete- Mi accarezza la mano e io dico: -Si potrei parlargli e dire che ne pensa se io mi trasferisco qui definitivamente- Gli sorrido. Quello che provavo per tom non è mai andato via. L'ho solo rinchiuso in una scatola per dare spazio a tutte le responsabilità che ho incontrato durante il mio percorso. Poi mi viene in mente la situazione di Alessandro e dico: -Mi preoccupa anche un altra cosa- Lei mi guarda e dice: -Cosa? - In quel momento guardo Alex che gioca con i bambini ed è felice. Ma sono convinta che dentro si porta un peso che è troppo grande per lui. Ritorno a guardare Giulia e dico: -Alex mi ha detto una cosa qualche giorno fa. Dopo che bill e tom erano andati via. Mi ha chiesto se io avrei mai aiutato Alessandro se gli sarebbe servito aiuto ed io ho risposto di si. Gli ho chiesto del perché di questa domanda. Se Alessandro avesse qualcosa ma lui mi ha detto di no- Lei mi risponde: -Strano...- Continuo dicendo: -Si...il fatto e che quando abbiamo visto Alessandro la stessa sera, avrai sicuramente notato che aveva un aspetto orribile- Anniusce col capo. -Ecco...Ma era davvero strano. Capisco che ti alleni e sei stanco ma non così e poi quel giorno, prima di andare via mi ha detto che è fiero che Alex abbia una madre come me perché sa amare ed ha un buon cuore proprio come me- Vedo la bocca della mia amica spalancarsi. Immaginavo questa sua reazione. Mi dice: -Dici sul serio?- Annuisco col capo. Lei mi dice: -Ok ora non credo che faccia così per uno scopo suo anzi credo che non stia affatto bene- Sospirò senza dire nulla. Lei mi assicura che non sarà nulla di che. Viene Alex verso di noi e, avvicinandosi a me, dice: -Mamma ma oggi viene papà?- Io gli rispondo di no e lui dice: -Allora andiamo a casa di zio Stefano. Voglio vedere papà - Gli rispondo dicendo: -Ma sicuramente non ci sono a casa. Staranno a scuola di danza- Il bambino si incapriccia e dice: -Andiamo da papà. Ti prego mamma- Ha gli occhi lucidi. Io non riesco a vederlo così e senza dire nulla, mi alzo insieme a Giulia e mi avviò alla scuola. Con la macchina di Giulia, la scuola non è molto distante quindi in meno di 10 minuti, arriviamo. Scendiamo ed entriamo. Alex sa già dove andare quindi lo seguiamo ed arriviamo nella sala prove. Come entriamo, tutti si girano. Tutti, cioè i Tokio hotel, David, saki, Carlo, Victoria, Stefano, Daniele e Alessandro. Lui ha una brutta cera e me ne accorgo subito. Il bambino corre ad abbracciare il padre, non fregandosi di aver interrotto qualcoa. Alessandro accoglie sui figlio e David a quel punto chiede una pausa sia per lui che per il resto. Si avvicinano bill e Tom. Io e Giulia ovviamente li salutiamo e chiediamo scusa a loro e agli altri per aver interrotto tutto. Ci rassicurano di non preoccuparsi. Tom mi abbraccia forte ed io ricambio. Mi mancava tanto non vederlo sempre in questi giorni e ammetto che ciò che mi aveva detto Giulia, è vero. Io tengo a lui tantissimo perché viverlo per davvero è tutt'altra storia. Mentre lo abbraccio dico: -Mi sei mancato tanto- Sento che lui mi stringe forte e dice: -Anche tu piccola- Mi guarda e mi bacia. Possiamo restare poco tempo insieme quindi ne approfittiamo sia io, che Giulia per stare con loro. Dopo 20 minuti David e Carlo tornano e ci chiedono gentilmente di andare via. Non vedo Alex è Alessandro, quindi vado a cercagli. Sento la voce di Alex provenire dal bagno. Non appena mi avvicino sento qualcosa e li mi nascondo per ascoltare. Alessandro dice: -Ti avevo detto che ci saremmo visti dopo la gara- Alex rispinde: -Si lo so papi ma mi mancavi tanto- Alessandro dice: -Anche tu mi sei mancato piccolo mio. Ma mamma mica sa qualcosa?- Alex dice: -No papi.- Alessandro dice: -Bravo piccolo- Prima che potessero uscire Alex continua e dice: -Papà ma perché mamma non può sapere che tu hai un tumore alla gamba?- Non riesco a credere a quello che ho appena sentito. Sono pietrificata. Mi sento un nodo allo stomaco. Sento Alessandro che dice: -Perché mamma non mi può aiutare.- Alex dice: -Ma tu guarirai vero? - Alessandro risponde: -Si piccolo mio. Te lo promesso- Dopo queste parole vado via. Cerco di allontanarmi il più possibile da non fargli capire che mi trovavo li nascosta. Ho un dolore assurdo allo stomaco e mi sento mancare. Arrivò avanti alla sala prove e cerco di non far notare a nessuno il mio stato. Dopo pochi minuti vengono Alex è suo padre. Il bambino saluta suo padre. Io saluto Tom, sperando che un suo abbraccio mi faccia sentire meglio. Saluto anche il resto del gruppo e guardo Alessandro senza che lui potesse capire qualcosa. Torniamo a casa ed io non dico nulla. Appena arriviamo, Giulia corre in cucina con Alex a preparare qualcosa da mangiare. Io invece vado in camera e mi stendo sul letto, guardando fissa il vuoto. Alessandro ha un tumore

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Capitolo 19
*** La sera prima ***


nca un giorno e ci sarà questa benedetta gara. Il fatto è che non riesco a smettere di pensare ciò che ho sentito ieri sera. Non riesco a credere che mio figlio, di soli 4 anni, sa che suo padre ha un tumore. Non può portare un peso del genere. Non credo che lui lo sa e Alessandro non l'abbia detto a me. "Ma almeno si rende conto che Alex è un bambino?" Penso tra me e me. "Perché cazzo non me la detto?" Sono furiosa. Ma lo sono perché anche se io e lui non abbiamo rapporto, poteva dirmelo. Avrei evitato di far portare questo peso a mio figlio e avrei trovato un modo per gestire questa situazione, anche se non centro nulla con lui. È il padre di mio figlio si, ma questo non vuol dire che non abbia un cuore per almeno consolarlo. Queste cose mi danno sui nervi. Lui di me alla fine sa ogni minima cosa, ed anche se non si mette in mezzo, nella mia vita, comunque le sa. Sono distesa su qiesto letto. Oggi non ho fatto nemmeno colazione. Giulia è venuta più volte a chiamarmi ma non riesco proprio ad alzarmi. Sono scioccata. Sento bussare alla porta e subito dico: -Giulia dai. Non mi sento bene- Si apre la porta, ignorando completamente le mie parole, e vedo una capigliatura famigliare. Entra e non appena vedo la figura dico: -Ehi...che ci fai qui? E cosa fai con quel vassoio pieno di roba da mangiare?- La figura dice: -Ieri non ci siamo visti. Ti ho chiamato ma non hai risposto. Ho chiamato Giulia che mi ha detto che stai qui dentro da ieri sera. Mi ha detto che non stavi bene allora, la scusa che bill doveva venire qua, sono venuto con lui- Si siede affianco a me e mi tocca la fronte. -Mmm febbre non ne hai...' Mi bacia e dice: -No non ne hai...lo sento dalle labbra- Sorrido e dico: -Vedi che mi dovresti baciare sulla fronte e no sulle labbra- Ricambia il sorriso e dice: -Ho controllato meglio. Hai fame?- Guardo il vassoio e mi ha portato due Big Mac, le patatine, il frullato e la coca Cola. Annuisco col capo e mi porge il vassoio. Si distante al mio fianco e mentre mangio, dice: -Cos'hai?- Sgranocchiando le patatine, dico: -Ho avuto un forte mal di testa. Terribile e ho voluto dormire per un bel Po.- Mi fa i versi ma io gli confermo che era così, anche se non lo è. Più che altro è una mezza verità perché davvero sono stata male ma di rabbia e nervoso. Ho preferito evitare di parlare con qualcuno solo perché sono convinta chenon tutti sanno ciò che ha Alessandro. Per non saperlo io, credo che nemmeno i Tokio o Giulia o Roberta o Stefania sanno. Lui si auto convince e alla fine, dopo aver mangiato mi dice: -Oggi abbiamo fatto le ultime prove e se stai bene devo proporre un invito.- Rispondo dicendo: -Dimmi- Lui dice: -Siccome oggi sono state le ultime prove, domani ce la gara, Carlo ci ha detto che siamo invitati da lui, stasera alle 21;00 per una cena, pre-gara' Rispondo dicendo: -Certo...- Lo dico poco convinta ma non se ne rende conto. Sono brava a camuffare le mie emozioni. Mi bacia. Ricambio. Mi accarezza delicatamente e io mi faccio fare. Lo coccolo anche io, ma quando sento che lui vuole andare oltre lo fermo. So che non dovrei, ma anche se ho una voglia pazzesca, devo stare ancora sulle mie e aspettare. Lui capisce e passiamo il pomeriggio insieme tra risate e film. Prima delle 19:00 va via e Giulia e Alec vengono in camera per accertarsi che io stessi bene. Appena gli confermo che ho avuto il mal di testa, immaginario, si trnquillizzano e alle 20:00 ci iniziamo col prepararci. Alle 20:45 siamo pronti. Giulia indossa un pantalone nero, con gli anfibi neri, una maglia bianca e il giubbotto di pelle bianco. Io indosso un vestito nero, a maniche lunghe, nero. Gli stivaletti e il mio goibotto pesante. Alex si è voluto mettere un pantalone di Jens scuro, che gli ha comprato Alessandro un po di tempo fa, un maglioncino a collo alto blu e le Adidas che gli ha regalato sempre Alessandro. Arrivano bill e Tom a prenderci e ci dirigiamo a casa di Carlo per la cena. Arriviamo e all'entrata ce già Carlo che ci attente. Entriamo e salutiamo tutti. Appena vedo Alessandro, cerco di non fargli capire nulla. Mi saluta e lui ricambia. Io, Giulia, Roberta e stefania, aiutiamo Carlo con la roba da mangiare e ci sediamo a tavola. Tutti parlano, anche io, ma quando mi sfugge lo sguardo su Alessandro, ripenso alla sera precedente. A quello che ho sentito. A fine cena, esco fuori alla veranda per fumare una sigaretta. Mi raggiunge, combinazione, Alessandro. Mi fa accendere e dico: -Stai nervoso per la gara?- Mi guarda. Fa quel sorriso convinto di se. Nonostante stia male, il suo ego non andrà mai via del tutto. Dice: -Un Po ma so di aver fatto una bella coreografia e so che andrò bene - Lo guardo da capo a piedi e mi faccio il tiro alla sigaretta. -Sai...-Continua dicendo- ho capito una cosa Comunque in questo periodo..- Dico: -È cioè? - Mi dice: -Che alla fine, abbiamo fatto un bambino meraviglioso io e te. Chi lo pensava che da una dentona come te, facesse un bambino del genere con me- Appena sento dentona, mi altero. Mi giro di spalle a lui. Ovviamente non smetterà mai di offendermi. I denti, come il fisico, sono i miei punti più deboli e infatti sento i miei occhi farsi lucidi. Sento il suo sguardo addosso. Faccio l'ultimo tiro alla sigaretta e dico: -Anche io ho da dirti una cosa- Mi guarda e dice: -Dimmi- Gli dico: -Io non so che hai in quel cervello. Prima mi dici una cosa talmente dolce, Che mi meraviglia. Poi ritorni così. Ma ti diverti? Io spero che quel cazzo di tumore che hai, non ti dia più la possibilità di ballare così avrò anche io qualcosa su cui farti male, nel profondo- Come finisco, lui sbarra gli occhi. Io lo spingo e torno dentro. Non faccio notare a nesduno il mio stato d'animo. A fine serata, Alex mi dice che dorme da suo nonno, per stare con suo padre. Giulia rimane li ancora un po. Io decido di tornare a casa e tom mi accompagna. Arriviamo e lo faccio entrare con me, per farmi compagnia. Lui accetta. Gli preparo un po di thè caldo e appena pronto, Lo raggiungo in salone. Non so perché. Non so come mi sia venuto . D'impulso lascio le tazze e lo bacio con molta foga. Lo prendo per maglietta, trascinandolo con me, in camera e non apoena mi distrndo sul letto dico: -Sono pronta- Lo tiro a me e lui passa la notte qui

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Capitolo 20
*** La gara ***


Mi sveglio. Sono completamente nuda sotto alle coperte e sento un braccio attorno la vita. Mi giro piano piano e mi rendo conto che al mio fianco ce tom. Di prima mattina non connetto bene la situazione, ma ricordo che lui ieri ha passato la notte con me e, senza far alcun rumore, scendo dal letto, mi vesto velocemente e esco dalla stanza. Arrivò in cucina e ci trovo bill e Giulia, che non appena mi vedono mi danno il buongiorno e mi porgono già la tazza di latte e caffè. Mi siedo a tavola e bill dice: -Dopo devo svegliare tom. Alle 12:00 dobbiamo presentarci alla scuola di Carlo per prepararci.- Giulia risponde: -Non vedo l'ora di vedervi e di vedere come va Alessandro. Sicuro andrà tra i primi 3- Io faccio una smorfia che loro fanno caso e, bill, mi dice: -Non credi che arriverà tra i primi tre?- Alzo lo sguardo e dico: -Sono certa che arriverà tra i primi tre- Lui mi domanda: -È allora perché quella smorfia?- Io rispondo: -Perché sarà così sicuro di vincere perché ci starete anche voi- Bill mi guarda seria e dice: -Mi dispiace, ma io non mi faccio condizionare dalla conoscenza che ho con una persona o altro. Se lui andrà bene e se la merita la vittoria, in tal caso lo premio- Io rispondo: -Spero che sia così per lui.- Faccio un finto sorriso e bill ricambia, credendo che il mio sorriso sia vero. Dopo aver fumato la sigaretta, ci avvisa che deve svegliare tom e mi lascia sola con Giulia, che non perde occasione di chiedermi della sera precedente: -Allora...- Muove le sopracciglia e continu dicendo: -Cosa è successo?- Io rido per le sue espressioni e poi dico: -Non ce bisogno che te lo dica. Penso lo sai già cosa sia success no?- Lei sorride e dice: -Alloa quindi sei andata a letto con tom?- Annuisco col capo e lei mi abbraccia felice. Io ricambio e lei contenta batte le mani come una bambina felice. Smette subito perché sente tom e bill arrivare. Tom come mi vede, mi saluta con un bacio sulle labbra e prende il caffè. Ci stiamo tutti insieme e prima che loro vanno via, ci raccomandano che dobbiamo andare alla gara per l'esibizione loro. Li salutiamo e vanno via. Io e Giulia andiamo in camera e perdiamo la giornata nel decidere cosa mettere o no per la gara. Alla fine ci vestiamo entrambe comode ovvero jeans, maglioncino, convers o Superga e giubbotto pesante. La gara è alle 20:00, quindi ci prepariamo con molta calma. Arrivata sera, pronte e tutto, ci dirigiamo per la scuola di danza. Arriviamo e scendiamo dall'auto. Entriamo e andiamo dietro le quinte. Ci sono tante persone. Anche le fan di bill e tom. Salutiamo tutti. Anche David e saki e non disturbiamo più di tanto i ragazzi. Raggiungiamo, Stefania e Roberta. Loro sono quasi sempre emozionate. Più Roberta che Stefania. Alex mi vede e mi saluta. Noto però che mio figlio ha un strana espressione. Gli chiedo: -Amore tutto bene?- Il bambino mi guarda e fa segno di venire in braccio. Lo prendo e lui mi dice: -Si mamma...sono nervoso per papà - Lo accarezzo e dico: -Lo sai che papà è bravo. Ce la farà.- Lui abbassa gli occhi e dice: -Si ma ho paura- Gli dico: -Tranquillo...Ma sta ancora provando?- Annuisce. Lo scendo e vado nella sala prove. Lui sta provando gli ultimi passi. Mi rendo conto che ce la mette tutta e quando mi vede dallo specchio si ferma e su gira verso di me. -Cosa vuoi?- Mi dice con tono freddo. Glj rispondo : -Sono venuta a vedere a che punto stavi.- Mi dice: -Devo rifarlo un ultima volta e poi sono pronto- Lo guardo fisso. Lui fa lo stesso. Mi avvicino a lui e dico: -Non ti devi sforzare assai- Mi sorride beffardo e dice: -Non preoccuparti per me. Ieri sei stata chiara.- Lo guardo e dico: -Ti chiedo scusa per quello che ho detto- Mi guarda fisso. Continuo dicendo: -L'ho scoperto quando Alex era con te in bagno. Stavo cercando te e lui. Senza volerlo ho sentito la conversazione e appena ho sentito che avevi il tumore, ci sono rimasta male perché potevi dirmelo- Lui beve l'acqua e dice: -Non riuscivo a dirtelo. È troppo difficile anche per me accettare che ce lo, ma se lo detto ad Alex, anche se ha solo 4 anni, è perché lui mi ha visto star male. Proprio come mi hai visto tu quando ti sei accorta di come sto ultimamente. Non ho trovato altri modi per dirglielo. Lui sa che questo tumore è una specie di mostro che poi andrà via con le medicine- Sorrido. Sa come non far capire tante cose ad Alex è questo lo apprezzo. Dico: -Bella idea..chi lo sa oltre a lui?- Mi risponde: -Tutti tranne Roberta, Stefania, Giulia e i Tokio hotel.- Abbasso lo sguardo. Sento da fuori che il pubblico, nella sala principale è pronto. Anche gli altri. Lo guardo e lo abbraccio d'impulso. Dico: -Non sforzarti assai. Non esagerare come al tuo solito. Ti prego. Fallo per nostro figlio- Sento che lui mi abbraccia a sua volta. Mi stringe a se. Dice: -Lo farò- Ci stacchiamo e esco. Raggiungo le altre e gli altri tra il pubblico. Prendo Alex in braccio e inizia l'esibizione dei tokio hotel. Cantano tre canzoni del nuovo album, che ovviamente io non conosco, non avendoli più seguiti. L'ultima canzone che cantano è monsoon. Appena la sento tanti ricordi della mia adolescenza mi passano avanti e tra questi proprio Tom. Lo guardo muoversi sul palco con bill e gli altri. Lui mi guarda e sorride. Alex urla felice. Insieme a mio figlio e Giulia finisco di cantare la canzone. Dopo inizia la gara e nelle prime selezioni, Alessandro le passa con successo. Noto che si sta impegnando ma lo deve fare con attenzione perché la sua forma fisica inizia col cedere. Arriva in finale. È bianco pallido in faccia. Durante la pausa tutti si congratulano con lui. Anche io. Cerca di prendere un po di forze bevendo molta acqua e stando fermo. Tom mi fa tanti complimenti ed è felice della notte passata con me. Sentiamo che devono tornare alle postazioni. La finale è davvero difficile. Lesibione di Alessandro è pazzesca, infatti la termina con un passo così difficile che non credevo riuscisse a fare. Ce un po di suspance prima del verdetto e alla fine Alessandro vince. Alex corre incontro al padre per abbracciarlo ma mentre sta quasi vicino a lui, cade a terra perdendo i sensi. I tokio hotel e Carlo si precipitano da Alessandro. Stefano e Daniele sono piombati al suo fianco. Alex piange ed io lo prendo in braccio. Cerco di carmarlo ma so che sta davvero preoccupato. Lo porgo alle mie amiche e mi avvicino per vedere. Nel fra tempo, Giulia ha già chiamato i soccorsi. Tutti continuano a chiamarlo, ma lui non risponde. Mi metto seduta affianco a lui e lo provo a chiamare anche io. Gli do i colpì, leggeri, in volto. Gli butto l'acqua direttamente sul viso e inizia col muoversi. Piano piano apre gli occhi. Arrivano i soccorsi che, lo mettono in barella e se lo portano. Tutti, di corsa, andiamo al pronto soccorso. Ci fanno stare in sala d'attesa per un bel Po. Io ho Alex in braccio, che ha appena finito di piangere perché è crollato al sonno. Tom è al mio fianco, preoccupato come gli altri. Io non nego che sono preoccupata ma spero dj non sentire brutte notizie. Dopo un ora e mezza, Carlo viene chiamato dal medico che ovviamente gli spiega in che stato sta. Appena finisce, so che non ci dirà nulla di buono. Ci raggiunge e alla fine confessa a tutti, ovvero le ragazze e i Tokio hotel, che Alessandro ha un tumore e che deve iniziare immediatamente la chemioterapia ed essere operato dopo il trattamento per far in modo che il tumore si leva del tutto. Ci dice che possiamo entrare tutti in camera ed io, con Alex che dorme, mi avvio con gli altri. Appena entro, tutti sono al suo fianco. E sveglio. Mi guarda. Guarda Alex che dorme. Io sveglio il bambino, che come vede suo padre, vuole andare affianco a lui. Mi avvicino al letto per passarlo. Il bambino si distende affianco e lo abbraccia forte. -Papà ho avuto paura- Lui lo accarezza e dice: -Lo so piccolo. Non devi avere paura, papà è forte- Il bambino lo abbraccia. Poi Alessandro dice: -Ascoltate, potreste lasciarmi solo con Debora? Devo parlarle.- Tutti confermano e poi dice: -Te la faccio tornare subito da te Tom - Sorride e risponde : -Tranquillo ale..- Ricambia il sorriso e, Tom, prende Alex in braccio. Mi da un bacio ed esce insieme agli altri. Mi siedo affianco a lui. Lo guardo. Mi dice: -Devi farmi una promessa- Gli rispindo dicendo: -Cioè?- Lui dice: -Papà vi ha spiegato che devo fare la chemio e che dopo devo subire un operazione giusto?- Gli rispindo di si e dice: -L'operazione è difficile. Potrei rimanerci secco, perciò promettimi che qualunque cosa accada, tu sarai forte per nostro figlio- Ha le lacrime agli occhi. Continua : -Che comunque deve sapere che ho lottato con quel mostro e sopratutto che tu mi perdoni. Devi perdonarmi per tutto quello che ti ho fatto. Tu sei l'unica donna della mia vita che mi ha tenuto testa. Che nonostante tutto hai fatto modo che mio figlio non mi odiasse. Mi hai sempre tenuto presente nella sua vita. Mi hai sempre aiutato quando ne avevo bisogno. Appena ti ho conosciuta, sapevo già che eri diversa e lo sei davvero. Mi completi.- Ho i brividi. Mi accarezza la mano. E finisce col dire: -Promettimi che non mi dimenticherai mai nemmeno tu perché io non potrei mai dimenticarmi di te. Sei l'unica che ho amato per tutti ciò che sei e non ti cambierei con nessuna.- Ha le lacrime che scorrono verso il viso. Gliele asciugo e dico: -Te lo prometto. Ti prometto tutto è ti perdono- Mi bacia la mano. Dico: -Fammi anche tu una promessa- Lui mi guarda perplesso e dice: -Cosa?- Rispondo: -Che devi lottare. Ci devi lottare per vivere perché nonostante tutto, sei una parte della mia vita e non voglio crescere Alex senza te. Lui ha bisogno di te e questo abbraccio, per ringraziarti su tutto ciò che mi hai detto, non deve essere l'ultimo- Mi guarda. Dice: -Ma se...- Gli tappo la bocca e dico: -Prometti come ho fatto io. Lo sto gia facendo. Sono qui, avanti a te, con una paura che non immagini ma sono forte da non fartelo notare. Prometti- Mi guarda ancora. Mi tira a se è mi avvolge tra le sue braccia. Ricambio e dice: -Te lo prometto

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Capitolo 21
*** Qualcosa di inaspettato ***


Passano i giorni e Alessandro ha iniziato la chemio. Ogni giorno Alex mi supplica a venire ogni giorno per vedere suo padre ed o non posso negarlo anche se vorrei visto che le condizioni di Alessandro sono spiacevoli. La chemio gli ha fatto perdere quasi tutti i capelli. Ha le chiazze e vederlo così mi fa stare male. Nonostante le nostre divergenze, tengo molto a lui. Vederlo così e terribile. Come ogni giorno, stiamo aspettando che Alessandro finisse la chemio. Io ed Alex indossiamo un camice, le cuffie, le maschere e il copri scarpa visto che la stanza dove si trova è sterile e non può contaminarsi. Dopo pochi minuti un infermiera entra con Alessandro. Lo porta a letto e va via. Ha un viso esausto e pallido. La chemio lo sta distruggendo, ma nei suoi occhi vedo la promessa che gli ho chiesto di mantenere. Alex si mette al suo fianco e inizia a chiedergli come è andata e come stava. Lui, come sempre, gli dice che va tutto bene e che ce la sta mettendo tutta. Le loro conversazioni sono sempre più intense e questo mi fa piacere. Poi Alex dice: -Lo sai che mamma ha trovato lavoro?- Alessandro mi guarda e dice: -Davvero? E come mai?'- Io gli rispondo dicendo: -Beh alla fine sono stata licenziata dal pub a Foggia e Giulia mi ha dato l'idea di trovarmi lavoro. Alla fine ho trovato lavoro in un altro pub qui, come cameriera, e infatti non possiamo stare qui tanto tempo. Alle sei inizio il turno quindi per l'una dovremmo andare via.- Mi sorride. Quel sorriso davvero fiero di me, non lo vedevo da tanto tempo. Mi fa più che piacere e lo ricambio. Poi mi chiede: -È con tom come va?- Alza il sopracciglio. So cosa vuol dire. Io continuo a sorridere e dico: -Bene...molto bene. Il fatto è che non staranno qui ancora per molto visto che la gara è stata fatta e vedremo come andrà.- Lui mi dice: -Secondo me bene. Vedo come ti guarda e ti sta vicino. Ti vuole e gli piaci tanto. Siete fatti l'uno per laltra- Gli rispondo: -Si ma lui e sempre una persona famosa quindi penso che potrebbe stancarsi di me o trovarne una meglio. Anche famosa, tipo Arianna grande - Lui ride. Ride leggero. Poi mi dice: -Arianna grande? Dai Debora non dire cazzate- Gli rispondo: -Perché scusa? È una bella ragazza, sa cantare, ha una carriera, piena di soldi e...e...- Mi ferma lui dicendo: -È però non ha ciò che può amare di più al mondo. Ovvero un bambino che sa far uscire fuori il meglio di lei- Mi stupisco ma sorrido. Dico: -Già.. Prendo il telefono, dalla tasca del jeans, e vedo che sono già le 11:30. Tra poco Alessandro dovrebbe mangiare quindi mi conviene andar via. Glielo dico ad Alex, che prima Non vuole andar via ma il padre lo tranquillizza dicendo che sarebbe tornato nel pomeriggio insieme ai suoi zii e sui nonno. Lo saluta e andiamo via. Arriviamo a casa di Giulia e la mia amica si trovava in soggiorno in compagnia di bill. Alex va a salutarli, io anche e corro a preparare il pranzo ad Alex. Mi rendo conto che è già tutto pronto, anche per Alex. Chiedo a Giulia se è stata lei a preparare tutto è mi conferma di si. Faccio un sospiro di sollievo almeno così non faccio tutto di fretta visto che nel pomeriggio dovrei riposare per poi svegliarmi e andare a lavoro. Quando arriva l'ora di pranzo, mangiamo tutti e chiedo a bill: -Ehi bill...ma tom dov'è? - Ci mancava poco che si strozzasse. "Cosa ho detto di male?" Chiedo tra me e me. Lui mi risponde : -Scusami e che stavo ingoiando. Comunque tom è con Gustav e Georg all'hotel e non è venuto perché lo hanno costretto a stare con loro per intonare delle nuove canzoni che io sto iniziando a scrivere, ma ha detto che se stasera riesce, viene a prenderti lui a lavoro- Dico un va bene, diciamo dispiaciuta. Dopo aver finito di mangiare, portò Alex con me a riposare. Mi sveglio alle 17:00. Alex riposa ancora. Mi alzo e vado a farmi la doccia. Esco e mi preparo per il lavoro. Mi metto il legghins, la maglia del lavoro con l'insegna del pub, un goubotto, le scarpe e la coda alta. Arrivo in soggiorno ed Alex è sveglio in compagnia di Giulia e bill. Saluto tutti, ma prima di andare via Alex mi chiede, come ogni sera, di andare a trovare Alessandro il giorno dopo ed io lo accontento con un si. Non appena arrivo a lavoro, inizio col preparare la sala e tutto il resto. Verso le 21:00 inizia il sevizio. Sono le 2:30. Sono stanchissima. Chiamo bill, per farmi venire a prendere ma non mi risponde. Ad un certo punto, davanti all'entrata del locale, vedo la cameriera snob e papera che parla con una persona fuori. Non appena mi avvicino, la faccia di quella diventa gelosa dalla rabbia mentre l'altra persona mi dice: -Stavo dicendo a lei se non eri ancora andata via e per fortuna ci sei ancora- Gli sorrido. Saluto e vado via con tom a casa. Entro in macchina e lui subito mi da un bacio. Poi mi inizia a baciare ovunque e dice: -Mi sei mancata e mi manchi sempre..ho detto a bill che venivo io- Sorrido e dico: -Mi sei mancato anche tu- Lo bacio e dopo ci avviamo per casa. Arriviamo e gli chiedo se vuole dormire li. Lui accetta, pur sapendo che ci fosse Alex. Infatti sa già che non si fa nulla. Vado a mettere il pigiama e si mette nel letto con me ed Alex. Mi inizia ad accarezzare i capelli e poi dice: -Oggi sono stato un po da Alessandro. Sta messo male e purtroppo ci sono delle complicanze. - Alzo il capo e dico: -Cioè? - Lui mi risponde: -Il dottore ha detto che dopo l'operazione, dovrà fare una bellatrasfusione di sangue ma nessuno, oltre a sua madre, è compatibile quindi dovrebbero trovare un donatore di sangue al più presto- Ci sto male. Le brutte notizie non vanno mai via dalla mia vita. Rispondo: -Spero si trovi al più presto.- Mi accarezza il viso e mi tranquillizza dicendo che andrà tutto bene. Spero che sia come dice lui. Si addormenta e prima di farlo anche io, mi viene una cosa in mente da fare. Il giorno dopo, sono dinuovo in ospedale, ma questa volta anche in compagnia di bill, Giulia, Stefania, Roberta e Alex. Tom è con georg e Gustav in hotel. Tutti parlano tra loro ed io esco un attimo fuori dalla stanza con la scusa di andare a fumare ma invece cerco il medico di Alessandro. Non appena mi dicono, le infermiere, che si trova nel suo ufficio, corro e busso alla porta. Entro e il medico mi fa accomodare chiedomi cosa facessi li. Io gli rispondo dicendo: -Vorrei che mi facesse le analisi del sangue. Forse sarei compatibile con Alessandro. So che le probabilità che sia così, potrebbero essere poche ma vorrei almeno tentare. Voglio aiutarlo ma sopratutto, mi prometta che Alessandro non dovrà mai sapere che sarò io a donargli il sangue, se le analisi confermano il tutto-

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Capitolo 22
*** L'esito ***


Il dottore mi promette di non dire nulla anche perché comunque ha fatto un giuramento e sono diventata automaticamente una sua paziente. Mi dice che tra due giorni devo tornare per fare il the hospital e fare tutte le analisi necessarie. Accetto e torno nella stanza di Alessandro. Guardo l'ora e mi rendo conto di dover tornare a casa. Nel pomeriggio devo riposare abbastanza per poter avere le forze di lavorare la sera. Alex saluta suo padre; permettendogli di tornare . Alessandro gli da un bacio e il bambino torna a casa insieme a me, bill e Giulia. Arriviamo e corro a preparare da mangiare per tutti insieme a Giulia. Mentre apparecchiamo e cuciniamo, dico: -Devo dirti una cosa..- Giulia, mentre metteva i tovaglioli in tavola, mi guarda e dice: -Che e successo?- Sto girando il sughetto con i peperoni. Mi fermo. Controllo se bull non ascolta nulla di ciò che gli sto per dire e, facendo un lungo respiro, dico: -Ehm..allora..premetto che per me bill può sapere ma mi devi giurare che ne alessandro, Alex, Carlo, Stefano e Daniele, non devono sapere NIENTE di ciò che sto per dirti- Lei si ferma, dopo aver messo le posate. Mi guarda e dice: -Sei incinta?- Sgrano gli occhi e poi sorrido. Gli dico: -No ma giura- Si mette la mano sul cuore e mi giura. Respiro di nuovo e dico: -Quando voi eravate in camera con Alessandro e gli altri, io sono andata da tutt'altra parte. Ovvero dal medico di Alessandro e gli ho chiesto se poteva provare a fare a me le analisi così se per caso sia compatibile, potrei donare io il sangue ad ale dopo l'operazione. So che mi dirai che comunque sarebbe 1 speranza su un 100000 che possa accadere ma lui e il padre di mio figlio. E una parte della mia vita anche. So come mi tratta avvolte ma tu giuro ce qualcosa che mi lega a lui, oltre al bambino. Io amo Tom, questo è sicuro al 1000 per 1000, ma Alessandro è una persona importante per me. Gli voglio bene infondo è vederlo così male, non ci riesco- Lei mi guarda con gli occhi lucidi. Su siede un momento per poi rialzarsi e prendermi per mano e dire: -Scusami de reagisco così. Capisco ciò che vuoi dire. Quello che provi tu, lo provo anche io per Daniele. La nostra fortuna e che tra me e Daniele ce solo un bene fraterno, mentre a te ed ale è un bene che vale anche per un bambino meraviglioso, che amate entrambi e che sapete crescere non stando insieme. So il male che ti ha fatto e continuato a fare. Ti reputo stupida da un lato ma dall'altro molto intelligente e con un grande cuore. Quel cuore che mostri a pochi. Mi rendo conto di come sei maturata e della donna che sei. Sono fiera di te. Spero che sarai compatibile - Le stringo le mani e sorrido. Mi abbraccia. Arrivata l'ora di pranzo, tutti quanti mangiamo. La sera arriva così in fretta ed io come sempre arrivate le 18:00 vado a lavoro. I due giorni passano velocemente. Come ogni mattina, ci troviamo qui all'ospedale e Alessandro sta sempre peggio. Alle 10:00 ho l'appuntamento con il medico. Mi invento che ho un urgenza e che ad Alex lo sarebbero venuti a prendere bill e Giulia. Ovviamente della mia decisione lo sanno bill, Tom, Georg, Gustav, Roberta e Stefania. Saluto Alex e Alessandro. Faccio finta di allontanarmi e corro nel reparto. Arrivo, faccio la ricetta di ricovero e la porto al medico. Immediatamente mi portano in un altro reparto, lontano da quello di Alessandro. Di questo sono tranquilla. Faccio le analisi del sangue per primi e a dire la verità, fa male. Poi arrivo alla visita ortopedica e muscolare. La tac, le urine, ecc...fino a non rendermi conto che resto a digiuno e fino alle 16:00 del pomeriggio. È tardissimo e tra due ore devo lavorare. Il non aver mangiato non mi aiuta ma comunque devo andare per forza. Il dottore mi dice di tornare il giorno dopo. Lo ringrazio e spero a me stessa di poter arrivare al giorno successivo. Arrivo a casa e tranquillizzi Giulia e gli altri che è andato tutto bene. Ce anche Tom e ne sono contenta. Alex come sempre sta riposando. Esco dalla camera e Tom è avanti a me. Mi dice di tornare indietro per riposare ma non appena sto per rispondere mi inizia col girare la testa. Mi appoggio a lui e mi rendo conto di dover riposare. Mi prende in braccio e mi appoggia sul letto di Giulia, mettendosi al mio fianco. Mi prende il telefono e compone un numero. Ho gli occhi chiusi ma sento tutto ciò che fa o almeno lo cerco di capire. Ad un certo punto sento che parla con il direttore del ristorante informandolo che non sarei andata la sera per un maloree che sarei tornata non appena sarò guarita. Apro gli occhi immediatamente e cerco di prendere il telefono, girandomi di scatto verso di lui. Lui fa finta di niente e saluta il direttore. Mi ferma e dice: -Capisco il sacrificarsi e il darsi da fare ma credo che andare a lavorare con nemmeno un ora di sonno senza aver mangiato e tutto, penso sia troppo per qualsiasi essere vivente- Gli rispondo dicendo: -Di certo nessuno ti ha dato il diritto di chiamare il mio capo e dire che non sarei andata. Dovevo farlo io. Adesso potrei non lavorare più.- Lui sorride e dice: -Male se ho detto chi ero e mi hanno visto andar via con te, pensi che potrebbero licenziarti sapendo di fare pubblicità?- Mi da un colpetto sul naso e mi da un leggero bacio. -Non voglio vederti uccisa di lavoro e faccende giornaliere. Sei la mia donna e sono contento di ciò che hai fatto per Alessandro. Ti serve però di riposare un po dopo questa giornata e quella di domani quindi se non vai a lavoro per tre giorni non succede nulla- Lo guardo e gli sorrido. Ha ragione. -Ti riposi con me?- Gli chiedo e lui non se lo fa ripetere due volte. Si mette affianco a me e mi abbraccia. -Sei una donna forte ed è ciò che mi piace di te.- Lo abbraccio forte e mi addormento avvolta tra le sue braccia. Il giorno dopo arriva in fretta. Ieri sera sono stata tutta la serata in casa insieme a Tom. Alex è rimasto da suo padre nel pomeriggio e la sera a dormire dal nonno. Sono nella stanza del medico da sola. Tom è con gli altri. Sto aspettando il medico con la mia cartella clinica e dopo 10 minuti si presenta nella stanza. Si siede e dice: -Allora Debora, non faccio giri di parole perché spiegartelo nel mio modo, non ci capiresti nulla ma posso dirti per certo che ho ricontrollato più di 10 volte le analisi per esserne certo e a quanto pare tu sei compatibile con Alessandro-

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Capitolo 23
*** Andrà tutto bene ***


Rimango un po sulle mie sapendo quell' esito ma allo stesso tempo sono particolarmente soddisfatta e felice. Il dottore mi spiega la procedura da seguire e, stringendomi la mano, mi dice che ci saremmo visti due giorni prima che Alessandro si sarebbe operato. Mi ha anche avvertito che dopo aver fatto la procedura, dovevo stare a riposo per qualche giorno. Esco dalla stanza e vado in camera da Alessandro. Entro e faccio finta di nulla. Alex sta parlando con suo padre. Stefania, Roberta, tom, bill e Giulia sono vicini al letto a sentire il discorso che Alessandro sta facendo a suo figlio o per meglio dire un racconto di fiaba che io raccontai a lui prima di rimanere incinta. Ovvero la fiaba di Hansel e Gretel. Ad un certo punto bussano alla porta e da lì entra il dottore che ci comunica a tutti che aveva trovato un "donatore compatibile" con Alessandro. Da lì Tom, bill, giulia, stefania e roberta capiscono che quel donatore sono io. Mi guardano, sorridendo appena appena e tutti ringraziamo il dottore per la bella notizia. Ovviamente il più felice è Alex e dice: -Hai visto papà? Finalmente- Lui gli sorride e annuisce col capo. Vedo l'ora e mi rendo conto che dobbiamo tornare a casa per pranzare. Alex è gli altri salutano Alessandro e torniamo a casa di Giulia. Vengono con noi anche Roberta e Stefania a pranzare quindi non potremmo parlare di ciò che il dottore mi ha detto poco prima che io entrassi nella camera di Alessandro. Entriamo in casa e Alex corre sul divano a vedere la tv. All'improvviso, senza far capire nulla al bambino, Stefania mi prende per polso e, avanti agli altri, mi trascina in cucina. Gli altri vengono dietro a noi due. Mi lascia il polso e dice: -Quindi sei tu alla fine quella che donerà il sangue ad Alessandro?- La guardo e dico di si. Lei continua e dice: -Renditi conto di ciò che fai dè..- Dè? Quel nomignolo del mio nome che lei non diceva quasi mai o diceva quando era rabbiosa. Non capisco la reazione visto che, insieme agli altri, mi ha sorriso. Gli dico: -Stefania ma che..- Non finisco di parlare che lei va via lasciandoci tutti perplessi. Guardo Roberta e lei non ha idea di ciò che ha appena avuto. Chiedo ai ragazzi e alle ragazze se possono preparare il pranzo e vado fuori casa. Esco e la trovo che fa sotto e sopra con una sigaretta. Mi avvicino ma lei dice: - Non ti avvicinare. Non voglio starti vicina- Gli rispondo: -Perché?- Lei mi dice: -Perché non sono davvero felice che lo aiuti. Non se lo merita da parte tua Debora. No. Lo conosco e molto più di te. Posso garantirti che anche se non lo saprà mai, lui tornerà a fare il bastardo con te e trattarti come ha sempre fatto.- Si gira e, guardandomi, continua dicendo: -Ti voglio bene ma quando fai così no. Davvero speravo che non fossi stata compatibile con lui. Te ne ha fatte passare tante e te ne ha dette di tutti i colori. Solo io e gli altri, apparte i Tokio hotel, sappiamo come sei stata tu. Quante cazzo di lacrime hai versato e quanta rabbia hai avuto per colpa sua- Ha la voce tremante. I suoi occhi sono lucidi. La guardo e dico: -So quello che mi ha fatto e cosa ho passato ma è il padre di Alex. Alex è anche mio figlio e mi uccide vedere mio figlio straziato a quella maniera. Io ho voluto solo provare ma se il risultato è stato positivo nei suoi confronti, che posso farci? Non ho la bacchetta magica per far sì che ciò non succedesse, ma è successo e oramai è fatta. Potrà tornare anche quello di prima, a me non frega niente. Io voglio solo la felicità di mio figlio che a soli 4 anni sta portando un peso che poteva evitare- Lei mi fissa. Io faccio lo stesso. Poi dice: -E cosa dovresti fare scusa?- -Dovrebbero farmi un bel prelievo di sangue da far in modo che Alessandro ne abbia abbastanza. Ovviamente dopo ciò dovrò stare a riposo per qualche giorno e prendere vitamine e ferro ma non credo che lo farò. Almeno non starò a riposo perché già ieri e oggi non sono andata a lavoro. Domani anche non ci andrò e non potrò stare dinuovo a casa.- Lei mi dice: -E se poi stai male?- Sorrido e dico: -Ma dai...sono stata con la febbre e lavoravo lo stesso. Vedrai che starò bene anche solo prendendo ferro e vitamine. Mo vieni a mangiare e finiscila di fare la body guard che non ho bisogno dello scudo protettivo- Le dico facendole un sorriso e girandomi verso la porta. Lei mi segue e prima che entrassimo dice: -Punto primo, ti odio e punto secondo ti odio perché so che non ti odio davvero- Faccio una mini risata ed entriamo. Pranziamo tutti. Vado a mettere ad Alex nel letto per il riposo pomeridiano e prima che il bambino si addormentasse mi dice: -Sono così felice per papi...mamma?- Mi guarda con gli occhi da cucciolo e dice: -Andrà tutto bene vero?- Gli sorrido e dico: -Si amore...Andrà tutto bene- Lo metto sotto alle coperte e dopo pochi minuti si addormenta. Ritorno dagli altri per spiegargli tutto ma Stefania mi ha preceduta. Anche gli altri sono preoccupati ma non mi importa. Vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua e sento sui miei fianchi due mani cingermi la vita. È Tom. Mi abbraccia senza dire nulla. Mi stringe ed io mi lascio fare. Sembra impossibile ciò che sta succedendo ma è tutto vero.

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