Il vento soffiava debole ma portava con sé l’odore dell’arrivederci accompagnando i due ragazzi verso la porta d’entrata del villaggio. I due si tenevano per mano ma gli sguardi non si incrociavano. Lei con la testa bassa. Lui con gli occhi puntati verso il cielo. Ogni passo che faceva lei era uno sguardo di lui rivolto verso terra, invece ogni passo di lui era una lacrima per lei. Il ragazzo non poteva esprimere il proprio dispiacere con le parole, avrebbe tanto voluto abbracciarla,rincorarla,baciarla ma desiderava che tutto fosse come tutti i giorni passati insieme a lei, decise di stringerli la mano più forte che poteva per fargli capire che lui era li con lei. Cosi fece. La ragazza si asciugò il viso quando i due arrivarono alla porta. Il vento si era fermato con loro. Lui posò lo zaino per terra per poi prendere le mani di lei. Le strinse e disse “Arrivederci amore mio” lei continuò a guardare per terra, ma poi gli rivolse lo sguardo abbracciandolo. Le lacrime ormai cadevano senza fermarsi come la pioggia d’inverno. I due rimasero abbracciati per molti minuti. Quando si staccarono i due si baciarono. Un bacio prolungato a stampo. Le lacrime di lei non davano cenno di finire, anzi aumentavano di quantità. Ormai il suo viso era colmo di acqua luccicante che percorreva tutta il viso fino ad arrivare al terreno. Il vento ritornò ma i due non si decidevano a staccarsi. Il ragazzo decise di mettere fine al bacio dopo vari minuti, lei li mise una mano sul viso per accarezzarlo. Lui gli sorrise. Prese il suo zaino che aveva appoggiato a terra prima e se ne andò lasciando un sorriso alla Naruto Uzumaki insieme a una frase “Ti amo dal primo giorno che ti ho conosciuta, ricordatelo”. Lei aveva le mani riunite come in segno di preghiera mentre i suoi occhi erano diventati rossi per il continuo toccarli per asciugarseli, poi disse “Baka muoviti a ritornare che poi madamigella Tsunade ci deve assegnare nuove missioni” Lei lo salutò alla sua solita maniera di Sakura Haruno. Lui si rigirò e incominciò a ridere. Ogni passo che faceva sembrava sempre più corto come se non volesse lasciarla da sola, infatti si fermò lasciando cadere la sacca per poi correre verso di lei abbracciandola più forte di prima,le sue mani strinzero la maglietta di Sakura,il secondo abbraccio più lungo, ormai le lacrime scendevano per tutti e due. Lei chiuse gli occhi. Lui la baciò per poi sussurrandoli “Ti amo” poi la ribaciò. Lei era immobile. Naruto riprese il cammino correndo prendendo la sua borsa al primo tentativo. Sakura immaginò che Naruto stesse ancora piangendo così si voltò a guardare il cielo. Le nuvole avevano la forma di un cuore. Chiuse gli occhi e sorrise. Il vento si era rifermato e aveva portato l’acqua. Incominciò a piovere ma Sakura non si decise a muoversi. Rimase sotto l’acqua a piangere. Ormai non si riconoscevano più le sue lacrime perché era insieme a tutta l’acqua scesa addosso a lei. Dopo poco non si sentì più le goccie della pioggia poggiarsi su di lei ma bensì un corpo che si era avvicinato a le abbracciandola e una voce che diceva “Non tenerti dentro le tue emozioni, sfogati” Lei non perse tempo, si gettò sul corpo di lui e pianse urlando. Lui con la mano sinistra l’abbracciò mentre con la mano destra teneva l’ombrello per non farle prendere l’acqua. Lacrime che non volevano smettere di cadere.

Il tempo stava cambiando. Ma le lacrime non cessavano. Il ragazzo fissava Sakura che piangeva. Lui non versava lacrime ma faceva strani suoni con la bocca. Sakura si accorse che stava recando disturbo cosi si staccò e mentre che si asciugava gli occhi disse “Grazie”. Lui non rispose ma bensì fece un piccolo suono che aspirava a una parola “tsk..” la solita frase usata da Sasuke Uchiha. Lei le sorrise ma le lacrime ricominciarono. Sasuke non riuscì a trattenersi e li dette un pugno sullo stomaco facendola svenire. Dopo di che la prese in braccio e la guardò. Un viso dolce rovinato dalle lacrime. Gli occhi erano rossi. L’espressione di lei era triste. Cosa che lui odiava. Ormai la pioggia era svanita lasciando posto alla luce del sole. Sasuke si diresse a casa di Sakura. Durante il viaggio li disse “ Non ti farò soffrire, l’ho promesso a Naruto” Lei era ancora svenuta quando lui pronunciò quelle parole. Il villaggio era vuoto. Forse era per via dell’orario. Erano le sei e trenta del mattino. I negozi stavano per aprire eppure nessuno chiedeva a Sasuke il perché avesse in braccio Sakura e per di più svenuta. La gente se lo immaginava di suo il perché. Tutti sapevano che Naruto doveva partire. Nessuno sapeva quando sarebbe ritornato nemmeno lui stesso lo sapeva. Sperava solo al più presto. Sakura aveva ricevuto questa notizia solo cinque giorni prima che partisse. Si erano decisi di stare cinque giorni insieme soli. Naruto due giorni prima che partisse li aveva detto “Meglio che ci lasciamo…non ci parleremo e ne ci vedremo per molto, moltissimo tempo ma ricorda che io ti amo qualunque cosa decidi” lei non dava cenno di rinuncia o di tristezza anzi li fece un sorriso rispondendoli “Tu non ti liberi di me cosi facilmente ricorda, ti ho nel mio cuoricino”.Frasi toccanti che nessuno dei due potrà scordarle. Sakura usava molto il termine cuoricino. Il suo cuore aveva assistito a molte perdite,ma da quando aveva rincontrato Naruto e Sasuke il cuore aveva ricominciato a battere come un cane quando corre felice per i prati in cerca di coccole. Sasuke salì le scale aprendo la porta. La posò gentilmente sul letto. Il suo sguardo fu colpito da un album fotografico posto sul tavolo della camera. Lo prese e incominciò a sfogliarlo. Era diviso in due parti. La prima era composto dalle foto del team da piccoli. Quando si vide in foto sorrise. Tutte le foto di lui erano quasi uguali, la stessa espressione. Ma quando arrivò alla tredicesima pagina si vide in foto, ma più che altro era una un disegno creato da Sakura dove vedere lei che regalava un pacchetto a Sasuke. Sotto c’era scritto “Auguri sas’ke” Ora si che rideva. Si ricordò delle parole dette “..ora ci credo..” e della felicità che si era creata fra di loro. Girando ancora l’album, arrivò alla seconda parte. Notò che c’erano solo foto di lei con Naruto con sotto scritto dei numeri. Era arrivata fino a ottanta. Mentre girava le pagine sentì che Sakura si stava per svegliare così chiuse l’album e uscì di casa chiudendo la porta a chiave.