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di MaraWP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Illusion ***
Capitolo 2: *** Reunion ***
Capitolo 3: *** Something to accept ***
Capitolo 4: *** Trapped ***
Capitolo 5: *** Disappeared ***
Capitolo 6: *** Gon wor ***
Capitolo 7: *** Something you know ***
Capitolo 8: *** Dinner invitation ***
Capitolo 9: *** Ghost ***
Capitolo 10: *** Three are better then one ***
Capitolo 11: *** Coincidences ***
Capitolo 12: *** Liar ***
Capitolo 13: *** Treason ***
Capitolo 14: *** Suspects ***
Capitolo 15: *** Whispers ***
Capitolo 16: *** Never hide again ***
Capitolo 17: *** Team change ***
Capitolo 18: *** Attraction ***
Capitolo 19: *** Hidden detail ***
Capitolo 20: *** Red Steam ***
Capitolo 21: *** Vengeance ***
Capitolo 22: *** Fireworks ***
Capitolo 23: *** Same taste ***
Capitolo 24: *** Not a good plan ***
Capitolo 25: *** Appearances are deceiving ***
Capitolo 26: *** Now, we fight! ***
Capitolo 27: *** Home ***



Capitolo 1
*** Illusion ***


Sono trascorsi cinque anni da quando, per l'ultima volta, ho potuto specchiare i miei occhi nei tuoi. L'immagine di te sdraiata su quel letto è ancora così nitida che a stento riesco a capacitarmi di tutto ciò che è accaduto dopo. In una frazione di secondo ti ho persa, così velocemente e così d'improvviso proprio come la prima volta che ci siamo incontrate. Mi è stata data una seconda possibilità dopo che il tuo cuore ha smesso di battere allo stesso ritmo del mio ma, anche stavolta, non sono riuscita a valorizzare ciò che mi era stato concesso. Ho lasciato che la tua testardaggine e la tua superiorità salvasse nuovamente la mia vita e quella di tutti gli altri quando, in realtà, avrei dovuto sacrificare me stessa per permettere a te di vivere. Ho sprecato così tanto tempo, mi sono fatta trascinare dagli eventi, dai problemi che tormentavano la nostra gente, dall'ennesima " missione" per tentare di evitare un ulteriore guerra e, stupidamente, ho lasciato che i secondi scorressero veloci, impedendoci di amare. Non sai quanto vorrei poter tornare indietro, dirti tutto ciò che provo e che è ho sempre tenuto per me, guardarti dormire serena e aspettare il tuo risveglio lì, accanto a te, per essere la prima a perdersi in quei bellissimi occhi che sin dal primo momento mi hanno stregato. Vorrei poter sentire ancora la tua voce che sussurra il mio nome, vorrei sentire le tue mani che mi sfiorano il volto con delicatezza ma più di ogni altra cosa vorrei poter provare ancora quei brividi lungo la schiena nel percepire le tue labbra sulle mie. Ma ora tutti ciò è impossibile e l'unica cosa che posso fare è aggrapparmi ai ricordi che, per ora, sembrano essere l'unica cosa che mi tiene in vita. 
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" Clarke?" 
Una voce mi distoglie dai miei pensieri, riportandomi alla realtà. 
" Maddie, sono qui" 
" Forse col tempo riuscirò a essere mattiniera come te" dice con un sorriso " Che cosa osservi? C'è qualche animale da cacciare?
" chiede, guardandosi attorno. 
" No, stavo solo...pensando" 
" Pensi ai tuoi amici?" 
" In un certo senso, si"
rispondo sorridendo, accarezzando con le dita il tuo nome inciso sul calcio del fucile. 
" Posso farti una domanda?" 
" Certamente " 
" Mi hai parlato di quasi tutti i nomi che hai scritto su quel fucile ma, di quello...mai"

" Non è esattamente così. Ricordi la storia che ti raccontai? C'è una parte in cui parlo di alleanze " 
" Si lo ricordo, ma non fai il suo nome" 
" Be ecco...Lexa è stato l'ultimo vero comandante dell'esercito dei Terrestri, l'ultima nightblida a salire sul trono con il rito di passaggio. L'unica che ha messo da parte la tradizione per tentare di unire i clan" 
" Da come ne parli, sembra che la conoscessi bene. Dimmi di più" 

Osservai lo sguardo curioso della ragazzina, così simile al mio quando, alla sua età, ascoltavo mio padre parlare della bellezza della Terra e dei misteri celati in essa. Vedo in lei la stessa voglia di conoscenza che avevo io un tempo, lo stesso spirito curioso e affamato che caratterizzava la mia persona. 
" Be lei..." 
Mi interruppi improvvisamente, spostando il mio sguardo alle sue spalle, rimanendo impietrita per qualche istante. 
" Clarke? Hey ci sei?" 
" Sono qui...Bellamy è qui!" 

Mi alzai in piedi, iniziando a sbracciarmi verso quella che sembrava essere la navicella costruita da Becca, sperando che Raven e gli altri riuscissero a vedermi. Con l'avvicinarsi, cominciai a chiedermi se fosse davvero ciò che da anni stavo sperando di vedere o se fosse solamente un brutto scherzo giocatomi dalla mia mente. Il rumore dei propulsori in avvicinamento fece vibrare persino la terra sotto i miei piedi, costringendomi ad arretrare per evitare di cadere nel burrone davanti a me. La navicella era ormai di fronte a me e in quello stesso istante anche la più piccola delle speranze morì assieme alla gioia che avevo provato poco prima nel vedere un segno di civiltà. 
Non era la navicella con cui Bellamy, Raven, Monty e gli altri avevano usato per tornare nello spazio, bensì un'altra astronave totalmente diversa. Era più grande, dall'aspetto minaccioso e con un'aria del tutto rassicurante. Scrutai attentamente ogni particolare che i miei occhi riuscirono a catturare e subito notai una scritta, piccola rispetto al velivolo, ma forse più significativa di qualsiasi altra cosa. 
" Trasporto prigionieri" 
" Non l'avevi descritta così la loro navicella. E poi di quali prigionieri si tratta?" 
" Vai nel Rover e prendi tutte le armi" 
" Tutte...?" 
" Si, corri" 

Mandai la ragazza all'interno del Rover a recuperare l'attrezzatura che speravo di non dover utilizzare più quando, all'improvviso movimento di Maddie, la navicella rispose con un suono stridulo e acuto, simile ad un lamento soffocato. Ne seguì un gioco di luci, quasi ipnotico da vedersi, ma che, inaspettatamente, non avrebbe portato a nulla di buono. Una raffica di proiettili smosse il terreno provocando profondi solchi a causa dell'elevata potenza di fuoco, obbligandomi a cercare riparo. Corsi veloce verso il Rover, portandomi immediatamente al posto di guida, tentando di allontanarmi il più possibile da qualsiasi " nemico" ci stesse sparando. La via più breve sarebbe stata quella priva di ostacoli, ma così scoperta e sotto il fuoco di quei proiettili non saremmo andate lontane, così optai per la boscaglia dove, per lo meno, godevo della protezione degli alberi. Nella fuga, il mio sguardo si alternava tra la strada e lo specchietto retrovisore , in cerca della navicella che fino a poco prima ci stava seguendo. Riuscimmo ad arrivare al Bunker di Becca, ormai diventata la nostra casa dopo il Praimfaya, richiudendo dietro di noi le pesanti porti in titanio, spostandoci subito nella sala controllo.
" Maddie dimmi cosa vedi "
" A nord niente. Il bosco sembra tranquillo e le colline anche, sembra sparita "
disse, scrutando con il binocolo dalla postazione di vedetta.
" Non può essere sparita, era dietro di noi poco fa"
" Forse è atterrata"
" Se lo fosse, il radar me lo segnerebbe. Non può essersi volatilizzata"

Iniziai a premere nervosamente i tasti sullo schermo nella speranza che qualcosa saltasse fuori.
" Dannazione! " urlai in preda alla rabbia.
" Clarke... magari se ne sono andati "
" No, non ora che sanno che ci sono dei sopravvissuti"
" Quindi che pensi di fare?"
" Lasciamo passare qualche ora, forse riappariranno sul radar. In caso contrario, uscirò a cercarla "
" Uscirai? Sappi che verrò con te "
" No, è troppo pericoloso e non sappiamo nemmeno contro chi combattiamo. Andrò da sola a dare un'occhiata, poi valuterò se potrai seguirmi "
" Non è giusto...mi avevi promesso che con l'arrivo dei tuoi amici mi avresti permesso di allenarmi e combattere con il clan di Indra "
" Lo so cosa ti ho promesso, ma quelli non sono miei amici e non voglio che tu rischi la vita inutilmente"
risposi avvicinandomi a lei " ricordi cosa ti dissi quando iniziammo gli allenamenti?"
" La forza di un guerriero si misura con la saggezza....si"
" Esatto. Lo sai anche tu che non sei ancora pronta, perciò è meglio se resti qui. Mi darai una mano comunque, sarai i miei occhi. Comunicheremo con il Wolky Talkie e mi guiderai tra la boscaglia , d'accordo?"
dissi, accarezzando il viso della ragazzina.
" E va bene"
Avrei voluto poterla portare con me, non c'è modo migliore di imparare se non andando sul campo ma qualcosa mi dice che quella navicella non mi riserverà nulla di buono e, se devo morire, preferisco farlo da sola.

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Capitolo 2
*** Reunion ***


Sento gli occhi bruciare sotto questo constante monitor inanimato. Nulla si muove, non c'è il benché minimo segno di quella navicella o di qualsiasi altra cosa che possa ricollegarsi ad essa. Niente. La pazienza è sempre stato uno dei miei pregi migliori ma in questo momento non riesco ad aspettare un secondo di più, ho bisogno di sapere chi c'è su quella navicella e se, in qualche modo, può aiutarmi a contattare Bellamy e gli altri.

Maddie...Hey “ chiamo la ragazza dolcemente, destandola dal suo riposo.
“ Ci sono novità?”
“ No, perciò uscirò a cercare la navicella di persona”

“ Devi proprio?”
Si. Porterò con me una radio, l'altra l'avrai tu, così potremo tenerci in contatto. Dovrai seguire i miei spostamenti sul radar e avvertirmi se dovesse apparire qualcosa va bene?”
“ D'accordo, puoi fidarti “
“ Lo so “
sorrido dolcemente.

Non porterò molto con me, sarà un'ispezione piuttosto veloce che, però, spero porti i suoi frutti. Nel Rover ho già tutto quello che mi occorre, armi, munizioni, kit medico e la ricetrasmittente, l'unica cosa che mi manca è un pizzico di fortuna. Salgo sull'auto salutando Maddie che mi osserva dalla sala controllo, prendo un profondo respiro e stringo forte le mani sul volante, aspettando che il portellone del bunker si apra. Ingrano la marcia ed esco velocemente, osservando dallo specchietto retrovisore che Maddie abbia richiuso il portellone. Non sapendo in quale direzione possa trovarsi la navicella, mi affido alla fortuna, provando ad andare verso nord , al confine con la Foresta Rossa.

“ Clarke, mi ricevi?”
“ Forte e chiaro. Vedi qualcosa?”
“ No nulla, il solito deserto di sempre “
“ Proverò a tornare sull'altura dov'eravamo stamani, se non troverò nulla mi dirigerò ad est, verso il fiume. E' meglio limitare i contatti radio, non sappiamo se hanno la tecnologia per intercettarci, perciò contattami solo se dovesse comparire qualcosa sul monitor, io farò lo stesso“
“ D'accordo, sta attenta”
“ Come sempre”

Pochi minuti dopo aver interrotto la comunicazione con Maddie raggiunsi la Foresta Rossa, iniziando a perlustrarla palmo a palmo. Il Praimfaya ha distrutto la maggior parte della vegetazione ma nonostante questo, molti alberi sono sopravvissuti e hanno ridato vita a quello che, un tempo, era stato il bosco che ci aveva accolto. Non serve un occhio esperto per capire che qui attorno non c'è quello che sto cercando, quella navicella ha una grandezza notevole e di certo non riuscirebbe a nascondersi qui attorno. Inverto la marcia del Rover e decido di dirigermi ad est verso il fiume, uno dei pochi luoghi che ha risentito meno dell'esplosione, dove infatti la concentrazione di animali e piante è molto più elevata. Se fossi un forestiero sceglierei senza dubbio quel posto per accamparmi e cercare viveri o, meglio ancora, per conquistare un buon punto strategico. Da lì si controllano le riserve idriche di tutta la pianura e la piccola collina su cui si eleva offre un punto di osservazione niente male. Non appena arrivo scendo dall'auto per dare un'occhiata con il binocolo e al di là del corso d'acqua, nascosto nella boscaglia, noto un forte bagliore ad intermittenza visibile a km di distanza. Se andassi con il rover potrebbero scoprirmi più facilmente,ma se vado a piedi ho la possibilità di nascondermi e passare inosservata quel tanto che mi serve per capire con chi abbiamo a che fare. La camminata in mezzo al bosco non dura molto e dopo pochi minuti raggiungo una piccola altura nascosta dal folto degli alberi da cui riesco a scorgere la navicella. Le luci che poco fa vedevo da lontano ora sono vicinissime e provengono dai bordi dell'astronave, quasi come se fossero i fanali di un auto. E' appoggiata a terra su grossi sostegni metallici che la tengono sospesa dal suolo di almeno un paio di metri, forse per evitare di venire a contatto con alberi e cespugli che possano danneggiarla. Per un secondo mi perdo ad osservare anche il minimo dei dettagli, abbozzando uno schizzo della navicella sul mio taccuino, casomai dovesse servirmi. Mentre finisco gli ultimi dettagli, un rumore simile allo sfiato di una bottiglia, mi fa trasalire e quando sposto gli occhi verso l'astronave, mi accorgo di una nube di fumo bianco che precede l'apertura del portellone di uscita.

CRRRRR

“ Clarke, mi ricevi?”
“ Forte e chiaro"
“ E' tutto ok? E' piu di dieci minuti che sei ferma dello stesso punto,che succede?”
“ Ho trovato la navicella”
“ Come? E dov'è? Sul radar non appare”

Non c'è? Ne sei sicura? E' proprio davanti a me, ad una ventina di metri “
“ Non risulta nulla, vedo solo il tuo puntino lampeggiante immobile”

Forse hanno qualche aggeggio per non essere rintracciati, non ne ho idea”
“ Be cosa vedi? Ci sono uomini armati?”

“ Si è appena aperto il portellone ma ancora non è sceso nessuno...aspetta...vedo qualcuno”
“ Descrivilo”
E' un uomo sulla trentina, barba curata , vestito di tutto punto come se dovesse andare ad una festa. Ha un'aria molto sicura di sé e mi sembra quasi compiaciuto “
“ Compiaciuto da cosa?”
Non saprei, ma credo sia soddisfatto e anche molto. Si sta guardando intorno mentre continua a scendere la rampa del portellone, tra poco toccherà terra”
“ Non riesco a vedere nemmeno lui nel radar, non capisco”
“ Lo hanno raggiunto quattro uomini armati, tutti con la stessa uniforme e con dei fucili molto simili ai nostri”
C'è scritto qualcosa sulla divisa? Non so magari i loro nomi “
C'è uno stemma, una specie di triangolo con all'interno due X rosse” dico, osservando con il binocolo.
Ti è familiare come simbolo?”
No,mai visto” rispondo senza pensarci, spostando la visuale sul primo uomo che ho visto scendere “ sta parlando con qualcuno che è all'interno della navicella ma non riesco a vedere chi sia”
Clarke abbiamo un problema “
“ Che succede?”
C'è un gruppo di sei individui che si sta avvicinando alle tue spalle, hanno quasi raggiunto il rover”
Dannazione”

Ritorno sui miei passi il più velocemente possibile, tenendo stretta tra le mani lamia pistola,pronta a qualsiasi evenienza. Sento l'adrenalina crescere come non mai e questo un po' mi spaventa perché dopo così tanto tempo non so come potrei reagire aduno scontro diretto.

Clarke ti stanno circondando”
“ Non ho copertura, non posso sorprenderli in nessun modo”
“ Nasconditi!”

Mi guardai un attimo in giro e trovai riparo sotto un vecchio tronco caduto. Spensi la radio per evitare che potessero sentirmi e, con la pistola pronta a far fuoco, aspettai. L'attesa sembrava uccidermi secondo dopo secondo, il mio respiro divenne pesante e irregolare e le mie mani iniziarono a perdere il calore che fino a poco fa le aveva avvolte. Iniziai a sentire il fruscio delle foglie calpestate sotto i piedi, il rumore di rami spezzati e, in lontananza, il bisbiglio di quelle sei persone che si stavano avvicinando a me. Il vociare si fece sempre più vicino, finchè riuscì perfettamente a distinguere le loro parole.

Non può essere distante”

Quella voce. Io la conosco, è così famigliare.

Potrebbe essere andata dalla parte opposta, sempre se si tratta di lei, Abby”

Per un secondo il mio cuore smise di battere. Tutto attorno a me sembrava essersi fermato e la paura e l'ansia che provavo poco fa furono sostituite da stupore ed emozione. Non ci pensai due volte, mi alzai in piedi uscendo dal nascondiglio, guardando nella direzione in cui avevo sentito provenire le voci.

Mamma”

Al mio richiamo, si voltò immediatamente, rimanendo qualche secondo in silenzio a guardarmi, forse per accertarsi di non stare sognando.

Cl...Clarke? O mio dio”

Mi corse incontro e io feci lo stesso, gettandomi letteralmente tra le sue braccia. Riconobbi immediatamente il suo profumo, il suo tocco delicato sui miei capelli, il suo calore mentre mi stringeva a sé.

“ Credevo non ce l'avessi fatta...ero così preoccupata per te “ disse quasi tra i singhiozzi.
“ Anche io pensavo di non farcela, e invece...”
le sorrisi, spostando lo sguardo dietro di lei.
Come sei sopravvissuta?”

Feci per rispondere alla sua domanda, quando alle mie spalle sentì il rumore dei propulsori della navicella farsi sempre più vicini.

Parleremo dopo, ora dobbiamo correre”

 

 

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Capitolo 3
*** Something to accept ***


Dopo più di quattro anni, ho avuto la possibilità di  riabbracciare mia madre e sentire nuovamente il suo calore avvolgermi e trasportarmi nel piccolo mondo sicuro e sereno in cui mi rifugiavo da piccola quando, a notte fonda, mi svegliavo di soprassalto a causa di un incubo. Il peso di tutte le scelte che ho fatto, le responsabilità che mi sono state assegnate senza che io lo chiedessi, i ricordi, sembrano svaniti nel nulla, scomparsi nello stesso istante in cui le sue braccia mi hanno avvolto. In seguito alla morte di mio padre, è sempre stata lei il mio punto di riferimento, la figura familiare con cui relazionarmi, quella a cui affidarmi nei momenti bui, nonostante i nostri caratteri e le nostre convinzioni si siano scontrate duramente nell'arco di tutta la nostra permanenza qui sulla Terra. Le ho detto addio troppe volte, alcune perchè era necessario farlo, altre perchè sentivo di dover fuggire da qualcosa che mi avrebbe fermato nel compiere le mie scelte, mi avrebbe impedito di sbagliare e, di conseguenza, di capire i miei errori. Ma la morsa al cuore che ho provato poco prima del Praimfaya, quando non ho potuto salutarla o dirle quanto le volessi bene, mi ha accompagnato per tutto questo tempo, facendo crescere un senso di colpa sempre più grande e profondo che, in alcuni istanti, pensavo mi portasse alla pazzia. Ma ora mi è stata concessa l'ennesima possibilità di poter riaverla con me e questa volta, a costo della vita, non permetterò a nessuno di separarci nuovamente.
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Che diavolo è quella cosa?” chiede mia madre staccandosi lentamente da me.
Ve lo spiegherò più tardi ,dobbiamo raggiungere il rover immediatamente”

Finisco appena in tempo la frase prima che una raffica di mitra solchi il terreno in mezzo a noi, colpendo due dei terrestri che avevano accompagnato mia madre e gli altri. La corsa verso l'auto dura quasi una frazione di secondi a causa dell'adrenalina e della velocità con cui riusciamo a raggiungerla e a metterla in moto per fuggire. Non serve che io guardi lo specchietto retrovisore per sapere se la navicella ci sta ancora seguendo visto il rumore quasi assordante dei proiettili che stanno colpendo le lamiere antiproiettile del Rover. Scelgo nuovamente la via del bosco per nasconderci il più possibile dal nostro inseguitore, mentre accendo la radio per comunicare con Maddie.

<< Clarke ma che fine hai fatto?! E' da più di venti minuti che provo a contattarti, va tutto bene? >>
<< Si Maddie, è tutto apposto. Devi aprire la porta del bunker, ho bisogno di entrare velocemnte con il Rover >>
<< Cos'è tutto questo caos? >>

<< La navicella ci sta scaricando un po' del suo arsenale addosso >>
<< Ci? Tu e chi altro scusa? ahah >>
<< Ne parleremo quando arrivo. Apri il garage >>
<< D'accordo d'accordo. E' aperto >>

Sfreccio tra gli alberi il più velocemente possibile, mentre sento il rumore dei propulsori della navicella farsi più lontani.

“ Chi è Maddie?” chiede mia madre.
Tra poco la vedrai mamma “ rispondo sorridendo.

Raggiungiamo il bunker pochi minuti dopo, accorgendoci dell'assenza della navicella alle nostre spalle. La porta del garage si chiude dietro di noi e la figura di Maddie compare da sopra le scale.

Ho sentito gli spari perfino da....” si blocca non appena vede le persone che sono con me.
“ Maddie, loro sono miei amici, erano nel bunker sotto terra di cui ti ho parlato”
“ L'esercito dei terrestri? ”
“ Si loro. Lei è mia madre”
dissi, indicandola “ mentre loro sono Kane, Miller e Bryan “
“ Io sono Maddie, piacere “
“ Il piacere è nostro
“ sorrise mia madre, spostando poi lo sguardo su di me “ dobbiamo avvisare Octavia e gli altri di non uscire dal bunker “
Lo farei, ma non sono mai riuscita a mettermi in contatto con voi da quando ci siamo separate”
“ Questo perchè la frequenza della radio è stata cambiata...Sono successe molte cose mentre non c'eri, a mano a mano ti informerò. Dove trovo la ricetrasmittente?”
“ Va con Maddie, ti accompagnerà lei. Io sistemo due cose qui e vi raggiungo

Mia madre e la ragazza si allontanarono verso la sala controllo, mentre io rimasi con Kane e gli altri a rimettere in ordine il rover e le munizioni lasciate a bordo. Ne approfittai ovviamente per chiaccherare con loro e aggiornarmi su alcune novità.

Con il favore della notte andremo a recuperare i corpi dei due guerrieri, penso che ad Indra e gli altri farà piacere poterli salutare come da tradizione “
“ Vedi Clarke...Indra non c'è più” dice con tono triste Kane.
“ No...cos'è successo??”
Si è ammalata , lei come tanti altri. Purtroppo il bunker aveva delle perdite e alcune radiazioni hanno colpito il settore in cui si trovava Indra “
“ Mi dispiace molto...Maddie non la prenderà bene “
Chi è quella ragazzina? “ chiede Miller.
Appena qualche tempo dopo il Praimfaya, sono uscita dal bunker per delle provviste e durante la ricerca l'ho vista che si nascondeva tra la boscaglia per non farsi vedere. Si è fidata di me quasi subito e quando ho scoperto che era sola, l'ho portata qui al bunker con me”
“ Ma com'è sopravvissuta là fuori ??”
Grazie al sangue nero di Becca. E' una Naitblida, rimasta fuori dal reclutamento dei novizi per diventare Heda. I genitori volevano che vivesse lontano da Polis e dalla sua crudeltà, perciò non hanno mai parlato a nessuno del suo segreto”
Caspita. Sarebbe potuta succedere lei a Le....” Kane si bloccò prima di pronunciare quel nome.
“Va tutto bene, puoi dire il suo nome tranquillamente “

Marcus si avvicinò a me, posando una mano sulla mia spalla, guardandomi dolcemente.

Sei diventata ancora più bella e forte dall'ultima volta che ti ho visto. Assomigli molto a tua madre “
“ Ti ringrazio “

Dalla cima delle scale, sentì la voce di mia madre chiamarmi, seguita da quella di Maddie. Le raggiunsi immediatamente, trovandole entrambe davanti alla radio con fare preoccupato.

E' Octavia...vuole parlare con te “
<< Clarke?>>
<< E' bello risentire la tua voce>>
<< Lo è anche per me. Abby mi ha detto della navicella, sai chi siano?>>
<< No, sono arrivati qui ieri e l'unica cosa che ho scoperto è che non hanno buone intenzioni. Sparano a vista >>

<< Quanti uomini?>>
<< Non ne ho idea, io ne ho visti solo quattro. Non scendono spesso dal quell'astronave, attaccano con quella. Sarebbe impossibile abbatterla con le armi a nostra disposizione >>
<< Dannazione. Manderò alcuni uomini per scortarvi fino qui >
>
<< Pessima idea,ancora non sanno dove sia il vostro bunker ed è meglio che continuino a non saperlo. Vi raggiungerò io stanotte non appena la situazione si calma >><< D'accordo. Sai nulla di Bellamy?>>
<< No mi dispiace, non hanno mai risposto alla radio >>
<< ….risponderà, ne sono certa >>
<< E' meglio limitare i contatti radio finchè non sappiamo se possono intercettarci. Ci vediamo stanotte >>
<< D'accordo >>


Chiuse la chiamata subito dopo, andando in silenzio radio. Mia madre mi guarda con aria preoccupata per ciò che farò stanotte, ma non c'è altro modo di raggiungere Octavia se non con il favore della notte.

“ Starò attenta, non temere”
“ Non sappiamo chi ci sia su quella navicella, è troppo pericoloso per te uscire da sola “

Mamma, sono sopravvissuta con Maddie per anni qui, senza nessuno, in balia degli eventi. Non sarà un ammasso di ferraglia a fermarmi dal rivedere i miei amici” rispondo allontanandomi da loro.
Quando fa così è meglio lasciarla fare sai “ dice la ragazzina.
“ Ho solo paura di perderla ora che l'ho ritrovata “
“ Capisco... Be io credo in Clarke, vedrai che tornerà sana e salva. Visto che stanotte alloggerete qui, vi faccio vedere le stanze. Immagino che l'ha sotto non fosse molto...spazioso

“ No infatti ahah una bella doccia non sarebbe male “
“ Seguimi, ti accompagno “

Maddie scortò mia madre al piano di sopra verso le stanze da letto, mentre io e Marcus iniziammo a pianificare il percorso per raggiungere il bunker.

“ Ti consiglio di passare da questa parte, abbiamo creato un tunnel che collega il bosco direttamente alla porta d'entrata”
“ Avete aggirato l'ostacolo vedo. In effetti spostare quelle macerie da lì è impossibile, ci ho provato per mesi “
“ Già...be devi solo seguire questa linea che ti ho tracciato sulla mappa e arriverai al bunker in meno di un'ora “
“ Perfetto. Devo sapere altro ?”
“ Be sappi che è tutto cambiato là, non cercare di capire, accettalo e basta”
“ Non è molto incoraggiante ma ci proverò”

Le ore passarono veloci e con esse il sole calò all'orizzonte, lasciando il posto alla luna, piena e brillante come poche se n'erano viste ultimamente. Uscì dal bunker sotto lo sguardo vigile di mia madre e degli altri, dirigendomi verso il tunnel indicatomi da Kane. Camminai per più di quaranta minuti nel fitto della boscaglia, raggiungendo finalmente la porta principale. Bussai pesantemente con la paura che le spesse lamiere non potessero permettere di sentire il mio tocco all'interno, attendendo una risposta dall'altra parte che non tardò ad arrivare. Due uomini, chiaramente della Nazione del Ghiaccio, mi accompagnarono lungo gli stretti corridoi del bunker, portandomi nella grande sala che avevo visto tempo prima, ora ghermita di persone intente a chiacchierare e a scambiarsi oggetti di ogni tipo. Sembrava di essere a Polis, dove la vita era trascorsa tranquilla e pacifica fino all'arrivo di Ontari e di tutto quello che ne è conseguito. Salimmo una scala a chiocciola parallela alle pareti della struttura, fino ad arrivare davanti ad una porta in legno, tenuta sotto stretta sorveglianza da altre due guadie, questa volta dello stesso clan di Indra. La porta si aprì cigolando, permettendomi di entrare e di sostare dinanzi a un grande trono che mi dava le spalle, simile a quello su cui sedeva Lexa.

“ Bentornata Clarke “ disse una voce.

Mi guardai attorno per capire chi avesse parlato, quando improvvisamente il trono ruotò, mostrandomi chi vi si sedeva sopra. Rimasi per qualche secondo immobile davanti a quella vista, un turbinio di emozioni si fecero largo dentro di me, compromettendo quella corazza che da anni avevo eretto per far fronte alle mie sofferenze e ai miei ricordi. Era Octavia ad avermi salutato, ma notevolmente cambiata sotto ogni aspetto. Il suo abbigliamento non era che l'uniforme di Lexa, avrei riconosciuto il mantello di raso rosso tra mille, senza contare il suo guanto e tutto ciò che portava addosso durante i nostri incontri. Per di più, aveva applicato in fronte il suo simbolo, il simbolo del Comandante, che non sapevo fosse stato preservato dopo la tua morte.

“ Octavia...tu..”
“ Spero non ti crei problemi tutto questo, ormai lo hanno accettato tutti “
“ Ecco che cosa dovevo accettare e non capire
“ pensai tra me e me, riferendomi alla frase di Kane. “ Cercherò di non farci caso...quindi sei il nuovo comandante?” chiesi.
“ Si, subito dopo la chiusura delle porte ho ricoperto questo ruolo. Indra mi ha aiutato in tutto questo”
“ Ho saputo cosa è successo, mi dispiace molto”
“ Non dispiacerti, mia madre ha concluso la sua battaglia con onore “
disse Gaya, entrando dalla porta posta alle spalle.
“ Gaya, sei cambiata molto dall'ultima volta “ dissi sopresa, notando il cambio di capigliaura più simile a quello di Indra.
“ Anche tu sei cambiata molto, almeno esteriormente. Allora, quale notizie ci porti?”
“ Una navicella è arrivata qui ieri, so che trasportano prigionieri o almeno così c'è scritto sulla base dell'astronave. Hanno tentato di uccidermi e uccidere mia madre e gli altri...due dei tuoi uomini non ce l'hanno fatta”
“ Sono già stata informata di tutto ciò, ho provveduto a mandare degli uomini per recuperare i loro corpi”
rispose fredda Octavia “ che altro sai?”
Sono armati, hanno dei fucili simili ai nostri e delle uniformi con un simbolo che non ho mai visto. In tutto ho visto quattro uomini, di cui uno sprovvisto di armi e uniforme, potrebbe essere lui al comando “
Non mi sembrano così minacciosi come me li avevi descritti, comunque ho già dato ordine di perlustrare le zone qui attorno”
“ Cosa? No, richiama i tuoi uomini! Non avrebbero nessuna speranza se dovessero imbattersi nella navicella”
“ Clarke, il tempo in cui potevi dare ordini è finito, ci sono io al comando ora”
disse duramente, spostando il suo guardo da me a Gaya “ Ste kamp raun hir ( tu rimani qui)”

Gaya chinò il capo in segno di assenso, mentre Octavia si diresse verso di me.

“ Verrò con te al bunker, ho bisogno di dare un'occhiata là fuori. Gaya farà le mie veci mentre non ci sono”

Annuì, scortandola fuori dal bunker per condurla da Maddie e gli altri, sperando di avere la stessa fortuna nel non incontrare la navicella sulla strada del ritorno.

 

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Capitolo 4
*** Trapped ***


Tieni il passo, non possiamo permetterci di rallentare con quell'affare che si aggira qui attorno “
Vuoi convincermi che ora sei una terrestre a tutti gli effetti Clarke?”
Siamo tutti terrestri, da parecchi anni. Non ci sono più distinzioni”
Ancora per poco. Appena ci saremo sbarazzati di quella navicella, Polis verrà rimessa a nuovo e, con essa, le sue regole”

Mi fermai, voltandomi ad osservarla, quasi disgustata per l'immagine che appariva, contrastante con il pensiero che si celava dietro quel viso tanto familiare quanto sconosciuto. Vedere come il tuo ruolo si stia sgretolando nelle sue mani mi fa così tanta rabbia che a stento riesco a trattenermi dal fare qualcosa di cui, sicuramente, mi pentirei. La mia attenzione però viene catturata da un rumore alle spalle di Octavia che,immediatamente, mi mette in allarme.

Shh, ferma” dico a bassa voce, invitandola ad accovacciarsi nell'erba alta assieme a me, indicando la direzione da cui proviene il rumore.

Sentì delle voci mescolarsi in lontananza ,ma non riuscì a distinguere da quante persone provenivano e soprattutto da chi. Non vedevo luci, non vedevo ombre, l'unica cosa che accompagnava le loro voci era il fruscio dei rami spostati al loro passaggio che sembrava proprio dirigersi verso di noi.

Dobbiamo andarcene prima che ci vedano “ sussurro.
<< Crr...Clarke, mi senti?>>

Nel silenzio di quel momento, la ricetrasmittente si attiva. Tentai di spegnerla il più velocemente possibile, ma le luci di alcune torce puntarono nella nostra direzione, accompagnate da voci sempre più vicine.

Spero tu sappia ancora correre “ dico, rivolgendomi ad Octavia.

Ci alzammo da terra nello stesso istante, iniziando a correre velocemente nella direzione opposta in cui vedevamo le luci.

Due bersagli a ore dodici comandante!” urlò una voce maschile.

I proiettili non tardarono ad arrivare. In quella folle corsa, sentivo il sibilo veloce delle pallottole che ci sfioravano il viso mentre tentavamo di uscire dalla loro zona di tiro. Inutile dire che, con la paura ed il buio, entrambe avevamo perso di vista la direzione giusta per raggiungere il bunker e, di conseguenza, la salvezza.

Dobbiamo dividerci! Vai in quella direzione” dico indicando verso destra “ troverai il fiume, seguilo e arriverai al bunker. Ti raggiungerò la

Così, ci dividemmo, nella speranza che almeno una delle due riuscisse a seminare gli inseguitore e a tornare al bunker. Andai verso ovest, nella direzione dove un tempo sorgeva Polis e dove, quasi sicuramente, sarei riuscita a nascondermi tra le numerose macerie rimaste dopo il Praimfaya.. Con la coda dell'occhio osservai l'ombra di Octavia allontanarsi nel buio della notte, mentre gli spari e le torce continuavano a seguire me, avvicinandosi sempre di più. Nel tentativo di distanziarli, optai per il percorso più impervio attraverso il folto della foresta, dove anche solo camminando era difficile accorgersi dei numerosi ostacoli lungo il terreno. Erano mesi che non usavo quella scorciatoia per arrivare alle rovine e mai mi sarei immaginata che le forti piogge acide avessero eroso così tanto i pendi di questa valle, provocando profondissime voragini di cui nemmeno riuscivo a vedere il fondo. Riuscì a scansarne due, ma quando la terza voragine mi si parò davanti senza preavviso, proprio al confine con un enorme cespuglio, vi scivolai dentro, riuscendo ad aggrapparmi ad una radice che sporgeva dal terreno lungo il bordo.

Dov'è andata? “
E' scappata dannazione. Dividiamoci, tu con me!”

Ascoltai i passi dei soldati allontanarsi nella boscaglia, mentre tentai in ogni maniera di raggiungere un altro appiglio che mi avrebbe permesso di risalire, visto che la radice a cui mi stavo reggendo era ricoperta di fango viscido che, lentamente, mi stava facendo scivolare sempre di più verso il basso.

Ve la siete fatta scappare. Idioti “

Quella voce mi fece trasalire.

Dovete trovarla, è di fondamentale importanza per il progetto. Mi sono spiegata?”

Una figura incappucciata si fermò sull'orlo della voragine, mentre le luci di alcune torce la illuminavano da dietro le spalle. Mi schiacciai contro la parete per non essere vista, mentre lanciai ripetute occhiate a quell'ombra misteriosa che mi sembrava davvero di conoscere. La voce era senza dubbio quella di una donna, ma aveva qualcosa di così familiare che per un momento mi sentii sollevata nell'udirla, quasi...felice.

Torniamo indietro, riprenderemo la caccia con il levar del sole”

La figura incappucciata sparì tra i cespugli e, con essa, anche le luci delle torce. Aspettai qualche minuto per accertarmi della reale ritirata prima di raggiungere il bordo della voragine, poi, a passo svelto, ripresi la strada verso il bunker con la voce di quella donna che risuonava senza sosta nella mia testa.

Intanto...

Spiegati bene, in quanti erano a spararvi?”
Io ne contati quattro, ma potevano essere molti di più. Era molto buio, se non fosse stato per le loro torce non avrei visto nemmeno la terra che stavo calpestando”
“ Dobbiamo uscire a cercare Clarke, potrebbe essere ferita “

“ Non è una buona idea Abby. Non abbiamo munizioni sufficienti per affrontare tutti quei soldati, rischieremmo solo di peggiorare le cose “ spiega Kane.
Mia figlia è là fuori da sola, braccata da uomini di cui non conosciamo la provenienza!”
“ E' stata là fuori da sola per parecchi anni, forse dovresti avere più fiducia
“ ribatte Octavia.
Potete anche smettere di preoccuparvi, Clarke è qui fuori “ annuncia Maddie da dietro un monitor.

Il portellone del garage si apre e si richiude non appena varco la soglia. Mia madre mi corre subito incontro, abbracciandomi energeticamente mentre i suoi occhi squadrano ogni centimetro del mio viso alla ricerca di risposte.

“ Stai bene? Sei ferita?”
No mamma, sto bene tranquilla. Octavia?”
“ Sono arrivata prima di te”
dice sorridendo “ forse eri tu quella che non si ricordava come si corre”
“ Spiritosa... comunque ho scoperto qualcosa sui nostri nuovi vicini “

Che ci vogliono morti?”
“ Non proprio. Volevano catturarmi viva, ho sentito che parlava di un progetto

Parlava? Chi?” chiede Kane.
Il comandante è una donna. L'ho sentita dire ad una delle guardie che dovevano catturarmi viva perché sono parte di un progetto “
“ Non so perchè ma mi ricorda molto Mounth Whether questa cosa
“ afferma Octavia.
Già...Be comunque non sono sicura vogliano me in particolare, perciò dobbiamo stare molto attenti “
Forse è ora che qualcuno gli faccia vedere chi comanda “
“ No, se iniziamo ad attaccarli peggioriamo solo le cose. Dobbiamo prima capire che cosa stanno cercando”
“ E nel mentre ci facciamo cacciare come animali? Non penso proprio”
risponde dura Octavia, voltandosi a cercare Maddie “ Mettimi in contatto con il bunker “

La ragazza cercò il permesso nel mio sguardo prima di raggiungere la ricetrasmittente. Sapevo che Octavia non avrebbe optato per una soluzione pacifica, ma in quel momento pensare di fermare i suoi capricci mi risultava davvero difficile data la sua posizione.

<< Qualcuno mi riceve?>>
<< Heda. Ci sono sviluppi?
>> risponde Gaya.
<< Parleremo di questo domani al mio arrivo. Dà ordine ai guerrieri di tenersi pronti >> dice, alzando lo sguardo verso di me << Oso souda lok em veida tro ( Dobbiamo trovare la pattuglia nemica) >>
<< Si comandante >>

La conversazione terminò subito dopo l'ultima frase di Gaya, lasciando un'espressione soddisfatta sul viso di Octavia.

“ Nella tua storia non sembrava così” sussurra Maddie avvicinandosi a me.
Non era così infatti” dico sconsolata “ te la senti di fare il primo turno di guardia? Ho davvero bisogno di una doccia “
Certo nessun problema”
“ Rimango io con Maddie, Clarke. Vai pure a riposarti “
dice mia madre con voce calma e dolce.

Sorrisi ringraziandola, mentre mi avviai verso la mia stanza per potermi rilassare qualche istante prima di riprendere questa nuova “ battaglia” che si prospettava più impegnativa di quel che mi aspettassi. Mi liberai dei vestiti impregnati quasi totalmente di fango ed entrai nella doccia, lasciando che l'acqua tiepida scorresse sul mio corpo, lavando via ogni accenno di stanchezza. Mi sdraiai sul letto subito dopo, ripensando alla voce di quella donna che per tutto il tragitto di ritorno mi era risuonata nelle orecchie. Una voce calda, quasi rassicurante, che in un primo momento sembrava davvero fosse la tua. Mi manca così tanto. Vorrei tanto poterti sentire ancora parlare, ascoltare la tua voce che pronuncia il mio nome e perdermi nel verde brillante dei tuoi occhi.

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Capitolo 5
*** Disappeared ***


Clarke....Clarke”
Lexa?? O mio dio sei tu?”
Non c'è molto tempo,devi sbrigarti”
Come? Non capisco, di cosa parli?”
Non fermarti al primo ostacolo, va avanti “
Io non...che cosa stai cercando di dirmi? Lexa! Ti prego aspetta! Lexa!”

Mi svegliai di soprassalto ritornando alla realtà, abbandonando ancora una volta la tua immagine radicata nei miei sogni. Il cuore batteva veloce nel petto mentre le mie mani continuavano a stringere la coperta sotto di me, ancora in tensione per il sogno appena fatto. Mi fermai a riflettere qualche secondo sul significato delle tue parole, qualcosa che potesse spiegarmi il perchè di quelle affermazioni ma abbandonai subito ogni teoria, scrollandomi dalla testa quello che avevo appena visto e sentito. Scesi dal letto, un po' frastornata, dirigendomi al piano inferiore dove trovai Maddie e mia madre intente a chiacchierare come se niente fosse.

Clarke, ti senti bene? Sei un po' pallida “
Sto bene mamma, ho solo...non sono riuscita a dormire molto, tutto qui. Ci sono novità?”
" No nulla, il radar non ha rilevato nessun movimento”
Se sono nella navicella difficilmente appariranno sul radar. Gli altri dove sono?”
Kane e i ragazzi sono nel garage a sistemare il rover e le munizioni, Octavia era qui poco prima che arrivassi tu. Non so dove sia andata “

Se fosse mancato Kane o Bryan non mi sarei preoccupata più di tanto, ma visto gli ultimi sviluppi, andai a cercare Octavia senza pensarci troppo, per evitare di rimanere impotente dinanzi ad una sua stupida decisione. Guardai in quasi tutte le stanze, lasciando come ultima la camera di osservazione posta in cima alle scale. Varcai la soglia e trovai Octavia seduta in terra, con gli occhi chiusi, intenta in qualche strana meditazione che doveva aver sicuramente imparato durante la permanenza nel bunker.

Puoi entrare, non c'è bisogno che tu rimanga sulla soglia “
Non ti volevo disturbare “
O forse volevi accertarti che non stessi facendo nulla che tu non voglia?”
Octavia ascolta, quello che vuoi fare è una follia, ci porterà solo verso un'altra guerra e verso altro sangue”
Jus drein, jus daun , ricordi?” dice, alzandosi in piedi.
No. Quel ciclo è stato interrotto molto tempo fa, Lexa era riuscita a far comprendere che quella non era la soluzione giusta”
Lexa si sbagliava e ne ha pagato il prezzo”

In quel momento un impeto d'ira invase il mio corpo. Sentir pronunciare il tuo nome con tale disprezzo, vedere come i tuoi sacrifici nel creare un sistema migliore venivano distrutti da lei mi annebbiò la mente, quel tanto che bastò per spingermi oltre le mie capacità. Scattai in avanti verso di lei, nel tentativo di afferrarla e spingerla contro il muro, ma la sua preparazione nei combattimenti prese il sopravvento su di me, ribaltando la situazione a suo favore.

Non ti conviene Clarke. Sarai anche rimasta qui da sola per parecchio tempo, ma le tue abilità in combattimento non sono per niente migliorate “
Smettila di comportarti così, se vuoi essere un comandante che il popolo sarà fiero di seguire allora devi cambiare le tue idee, i tuoi metodi”
Non influenzerai il mio pensiero come hai fatto con Lexa o come Pike ha fatto con Bellamy. Quindi lascia perdere “
Non ti permetterò di rovinare ciò che lei ha costruito “
Non temere, a questo ci penserai tu “
Clarke, va tutto bene?” chiede Maddie entrando nella stanza.
Certo, io e lei ci stavamo allenando” afferma, lanciandomi uno sguardo freddo.
Oh davvero? Puoi insegnare anche a me? Vorrei tanto poter diventare come Indra “
Indra...è stata la mia maestra, devo tutto a lei. Quanto sei disposta a soffrire per diventare come lei?”
Quello che sarà necessario”
Maddie forse non è il caso, sono sicura che...” vengo interrotta da Octavia.
Ti allenerò personalmente non appena torneremo al bunker. Diventerai il mio secondo se ne sarai all'altezza” dice, guardandomi con aria di sfida.
Grazie! “ sorride ad Octavia “ Comunque dovreste scendere, c'è una cosa che devo mostrarvi “

Seguimmo Maddie al piano inferiore fino al monitor del radar, dove mi accorsi subito di due segnali rossi che avanzano verso il nostro bunker a passo svelto.

Pensi che siano dei soldati della navicella?”
Mmm mi sembra strano che ne abbiano mandati solo due”
Sono due guerrieri del clan, sono venuti a prendere me”
Cosa?? C'è il rischio che i nemici li vedano ! Potrebbero morire”
Sanno il rischio che corrono, come io conosco il mio. Devo tornare al bunker e riferire ciò che so ai clan per iniziare lo spostamento verso Polis”
Per l'ennesima volta, capisci che non c'è nulla a Polis? Solo macerie, come pensi di rimetterla in piedi prima che quella navicella non vi scagli addosso tutti i proiettili che ha??”
Dalle ceneri risorgeremo. Polis tornerà a governare come un tempo “
Octavia sei sicura fossero qui per te? Perché sono spariti dal radar “
Come spariti?” mi appresto a osservare il monitor.
Sono arrivati in questo punto” indica Maddie sullo schermo”e poi i loro segnali sono spariti nel nulla”
Non è possibile...il radar rileva il calore corporeo, se fossero morti il loro segnale si sarebbe affievolito fino a spegnersi, ma non sarebbe scomparso di colpo “
Magari questo aggeggio si è rotto” suggerisce Kane.
Ora lo scopriremo. Maddie guidaci via radio nel punto esatto in cui sono comparse le luci, così verificheremo se il radar funziona e se troviamo delle tracce di chiunque ci fosse lì”

Io, Kane, Octavia e i ragazzi salimmo sul rover, lasciando Maddie e mia madre davanti allo schermo per monitorare i nostri spostamenti. Usando la ricetrasmittente ci guidarono fino al luogo in cui erano scomparse le luci segnaletiche dei due corpi in movimento, di cui però non vi era traccia.

<< Clarke, riusciamo a vedermi tutti sul monitor, il radar funziona >> avverte mia madre dalla radio.
<< Perfetto, allora cercheremo qui delle tracce che spieghino l'accaduto>>
Clarke, guarda qui” disse Octavia, accovacciandosi a terra.
Impronte...arrivano fino a qui, poi si fermano”
L'erba qui attorno è rivolta verso il basso. Sono caduti a terra, forse sono stati colpiti “
Non vedo sangue però. Se fossero stati feriti o uccisi ci sarebbero dei segni di un eventuale conflitto a fuoco, invece l'unica cosa che noto è il colore scuro dell'erba, quasi come se fosse venuta a contatto con qualcosa di molto caldo “
Hey guardate qua” chiamo Bryan.
Cosa potrebbe essere?”
Ho già visto dei segni simili sul terreno... La navicella si posa a terra su quattro bracci meccanici, se così fosse dovrebbero esserci altri tre segni identici qui attorno “
Qui ce n'è uno “ urlò Kane.
Qui un altro “ seguì Miller.

Osservai le loro posizioni e andai nella direzione in cui avrei dovuto trovare il quarto segno, sorridendo soddisfatta per il giusto ritrovamento.

Ecco perchè i loro segni sono scomparsi all'improvviso. Non appena il campo magnetico della navicella ha toccato terra, i due uomini che erano in questo punto sono stati avvolti dal segnale della astronave e il nostro radar ne ha perso il contatto
Quindi sono invisibili?” chiede Octavia.
Finchè rimangono sulla navicella si”
E noi come li rintracciamo? Non possiamo permettere che portino via chiunque esca dal bunker per poi sparire nel nulla”
Un modo lo troveremo, ora dobbiamo andarcene prima che si accorgano di noi “
Voi andate, io tornerò a piedi verso il bunker “

Avrei dovuto dissuaderla da quella decisione pericolosa, ma non lo feci. La rabbia per ciò che stava facendo e dicendo riguardo te e i tuoi metodi non riusciva più a farmi ragionare lucidamente riguardo la sua incolumità.

D'accordo. Contattaci via radio al tuo arrivo”

Salimmo sul rover per ritornare al bunker, mentre Octavia sparì nel folto della vegetazione diretta da quella che ormai era diventata la sua gente, che l'aveva riconosciuta come nuova Heda di tutti i clan, passando sopra le vecchie tradizioni di ascensione rispettate fino all''arrivo di Ali.

Intanto, poco lontano...

Quanti, comandante?”
Due per ora”
Sono quelli che stiamo cercando?”
I tecnici stanno verificando, ma non credo riceveremo esito positivo “
Continuate a cercare, prima o poi la troveremo. Nel frattempo, da ordine di portare qui la ragazza”
Certo”

Due guardie uscirono dalla stanza, ritornando poco dopo con una prigioniera incappucciata .

Allora, hai riflettuto sulla mia offerta?”
Si”
E la tua risposta è?”
La mia risposta è...va al diavolo “

L'uomo fece cenno con una mano ad una delle guardie che, in risposta, colpì violentemente la ragazza ad una gamba, facendola inginocchiare dal dolore.

Se non vuoi perdere l'uso anche di quella gamba, ti consiglio di riflettere attentamente su quello che ci siamo detti “

La ragazza, ancora incappucciata, non rispose all'affermazione dell'uomo e scortata dai due soldati, uscì nuovamente dalla stanza, zoppicante.  

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Capitolo 6
*** Gon wor ***


Sono passati alcuni giorni da quando Octavia ha fatto ritorno al bunker e da allora tutto sembra tacere. Non abbiamo ricevuto nessun tipo di notizia riguardo le sue intenzioni di tornare alla vecchia capitale, tanto meno dei due uomini da lei mandati per prelevarla che sembrano poi essere scomparsi nel nulla. Tutte le prove suggeriscono che siano entrambi sulla navicella, ma delle loro condizioni e del perché siano stati rapiti non sappiamo nulla, non c'è stato più un attacco da quest'ultimo e della navicella nemmeno l'ombra. Mi sono presa del tempo per pensare a tutto quello che sta succedendo ultimamente, ai motivi per cui quella gente dovrebbe ucciderci o rapirci ma soprattutto, il mio pensiero va a quella donna, così familiare che mi sembra di conoscerla da una vita. Continuo a sentire la sua voce nella mia mente e ogni volta sembro avvicinarmi a una risposta, fino a quando la razionalità non prende il sopravvento e mi fa abbandonare ognuna delle teorie che avevo ipotizzato. Restare nel bunker non servirà a nulla, soprattutto ora che Octavia sembra decisa a scatenare un'altra guerra che sembra già persa in partenza, visto le armi e le condizioni in cui versa, per ora, il suo esercito.

 

<< Clarke >>

La radio si attiva, distogliendomi dai miei pensieri.

<< Niylah?>>
<< E' bello risentire la tua voce >>
<< Anche per me >>

<< Ascolta ho poco tempo. Domani mattina alle prime luci dell'alba l'esercito di tutti i clan si sposterà verso Polis, devi impedirlo >>
<< Ci ho già provato ma Octavia non vuol sentir ragioni, al momento sono a corto di idee >>
<< Un modo c'è ma è rischioso >>
<< Ti ascolto >>

Il mattino dopo...

“ E' una follia Clarke, non ce la farai mai!”
“ Devo tentare mamma, altrimenti porterà al massacro tutta quella gente”
“ Non spetta a te farlo “
“ Invece si. Non siamo sopravvissuti al secondo Praimfaya per poi morire a causa di una decisione sbagliata”

Mi ricordi tanto tuo padre “ dice attirandomi a sé in un abbraccio.
“ Andrà tutto bene mamma, è pur sempre Octavia “

Mi allontanai dal suo caldo abbraccio per spostarmi al centro del sentiero. Per arrivare a Polis, l'esercito dovrà passare per forza da questa parte e io sarò qui pronta a impedirlo, sperando che l'idea di Niylah si dimostri efficace. Passano pochi minuti quando finalmente vedo gli stendardi della Trikru costeggiare gli alberi e dirigersi verso di noi, avvicinandosi velocemente, finché l'avanzata di Octavia si arresta a pochi metri da me.

“ Immaginavo che ti avrei trovata qui Clarke”
“ Allora non serve che io ti ripeta che quello che vuoi fare è sbagliato”
“ Proprio tu mi parli di decisioni sbagliate mh? Dovo ricordarti di quando hai ucciso trecento persone a Mounth Weather irradiando il livello in cui si erano rifugiate? O di quando hai ritenuto sacrificabile tutta questa gente, me e persino tua madre, scappando assieme a Lexa quando il missile ha colpito il Summit? Avanti Clarke, dimmi chi ha ha sbagliato adesso”
“ Quello che ho fatto l'ho fatto solo per proteggere le persone che amavo. Non passa giorno in cui io non pensi alle decisioni che ho dovuto prendere per provare a salvare più persone possibili, i sensi di colpa non mi abbandoneranno mai. Ma ora voglio far ragionare te, stai per portare tutte queste persone a morte certa, se non oggi, sarà domani! Sei pronta a tutto questo?”

L'esercito dietro di lei iniziò a mormorare e a guardarsi l'un l'altro in cerca di spiegazioni.

“ Non gliel'hai detto vero?” chiedo, accorgendomi dei volti confusi della gente. “ Il vostro ritorno a Polis potrebbe non arrivare mai! Un nuovo nemico minaccia la nostra sopravvivenza sulla terra e senza un piano e delle armi adeguate non riusciremo mai a difenderci. Non appena arriverete a ciò che resta della capitale, sarete esposti ai loro attacchi e nessuno si salverà!”

Un vociare confuso si levò alle spalle di Octavia.

Nou mou! ( E' abbastanza!)” urlò, voltandosi verso l'esercito.
“ Per anni siamo rimasti in quel bunker, privati del piacere di respirare aria fresca, di mangiare ciò che la natura ha da offrire, di crescere i nostri figli allo stesso modo in cui siamo cresciuti noi. Siamo sopravvissuti a due Praimfaya, sappiamo cosa sia la sofferenza e la morte, ma non per questo ci faremo spaventare dall'ultimo invasore arrivato qui per rubarci tutto questo! Il ritorno a Polis, alla nuova Polis, sancisce il nostro ritorno in queste terre. Volete morire in quel bunker per il resto della vostra vita o volete tentare, per i vostri figli, di riportare la capitale al suo antico potere?”

Urla di approvazione si scatenarono tra la gente, mentre il sorriso vittorioso di Octavia mi sfidava a destarmi dalla mia posizione.

“ Sono consapevoli di tutto ciò adesso, il tuo piano è fallito “
“ C'è sempre il piano B. “
dissi, cercando lo sguardo rassicurante di Niylah.” Ai, Clarke kom Skaikru , sfido a duello te, Octavia kom Skaikru, come da antica tradizione “
“ Heda, non siete obbligata ad accettare” sussurra a bassa voce Gaya.
Em don sad klin. Teik yu throudon in Clarke“( Ha fatto la sua scelta. Accetto la tua sfida Clarke )”

Cori di incitamento si levarono tra la gente, mentre Gaya dava disposizione ai soldati di creare un grande cerchio che sarebbe servito come luogo dello scontro. Gli antichi tamburi da battaglia iniziarono a risuonare in tutto il bosco mentre si stava per dare inizio al primo combattimento tra clan dopo l'ultimo Praimfaya.

“ Come da regola, entrambe potete scegliere un guerriero che vi rappresenti e combatta al vostro posto. Tu chi schieri Clarke?” chiede Gaya.
Nessuno, combatterò io stessa “
Comandante?”
Ai laik Heda. Ain gonplei ( Sono io il comandante. E' la mia battaglia )“
Bene. Il vincitore tra voi due diventerà, o rimarrà, comandante dell'esercito dei tredici clan e avrà diritto a ricevere la Fiamma contenente lo spirito dei precedenti comandanti “
“ Avresti ottenuto di più con le parole Clarke “
“ Forse questa volta non sarebbero servite “

Entrambe ci sistemammo all'interno del cerchio umano creato dai guerrieri del clan, con un'unica spada come arma. L'esito positivo di quella battaglia avrebbe potuto salvare molte persone, ma sapevo già di non poter vincere contro di lei in combattimento, o almeno, non in quell'occasione. Avrei solo dovuto resistere il tempo necessario perchè l'idea di Niylah funzionasse.

Teik em laud tunom-de ( Suona il corno )” pronunciò la custode della Fiamma.

Il combattimento iniziò. Cominciammo a camminare lentamente in senso orario tenendoci costantemente sott'occhio, cercando di prevedere la prima mossa dell'altra. Attaccare per prima mi avrebbe esposto di certo ad una contromossa che mi sarebbe stata impossibile evitare, perciò aspettai che fosse lei ad attaccare.

“ Aspetti sia io a venire da te? Pensi di battermi così?”
“ Se vuoi saperlo devi solo provare “

La provocai. E lei abboccò. Mi si scagliò contro con una ferocia inaudita, sferrando numerosi colpi di spada che fortunatamente riuscì a respingere, allontanandola da me. Ritornò all'attacco immediatamente e nel tentativo di bloccare la sua spada, abbassai la guardia quel tanto che bastò per farmi colpire al fianco con un calcio. Caddi in ginocchio, mentre un secondo colpo al volto mi fece cadere in terra, sanguinante.

“ Tutto qui Clarke? E' così che speravi di battermi?”

In un impeto d'ira, raccolsi le forze rimaste calciando violentemente la sua caviglia, facendola cadere in terra. Mi portai sopra di lei bloccando con le mani i suoi polsi, cercando in tutti i modi di tenerla ferma mentre tentavo di parlarle.

“ Ritorna sui tuoi passi, sei ancora in tempo prima che venga versato del sangue!”
“ Cos'è? Un modo per evitare di uccidermi se dovessi vincere l'incontro?”
“ Bellamy si vergognerebbe di te se ora potesse vederti “

Innescai la sua rabbia e con forza, mi spinse via da sopra di lei, ribaltando la situazione a suo favore. Iniziò a colpirmi sul viso ripetutamente, con cattiveria sempre più crescente, fermandosi solo quando il sangue nero sul mio viso fece scivolare i suoi pugni, rendendoli quasi vani. Si alzò traballante, allontanandosi da me per poter raggiungere la spada distante solo pochi metri. L'afferrò decisa e con sguardo colmo d'ira, si avvicinò al mio viso, puntando la lama contro il mio mento.

Octavia ti prego fermati!!” urlò mia madre, trattenuta a stento da Kane.
Mi dispiace debba andare così. Yu gonplei ste odon ( la tua battaglia è conclusa)”

Nello stesso istante in cui stava per sferrare il colpo finale, due corpi esanime caddero dal cielo, schiantandosi al suolo con un tonfo sordo. Alcuni degli uomini di Octavia accorsero immediatamente verso di loro, riconoscendo i due uomini scomparsi giorni prima mentre si recavano al bunker. Non passò nemmeno un minuto dalla caduta dei due corpi che subito comparve la navicella, proprio sopra le nostre teste, pronta a fare fuoco. Osservai Octavia fissare spaventata quell'astronave, incapace di prevedere una sua mossa o di poterla contrastare con le armi a sua disposizione, ma quello sguardo perso e vacillante scomparve nel giro di pochi secondi, lasciando che la rabbia e la brama di potere prendessero il sopravvento su di lei.

“ GON WOR! ( In guerra!)” urlò, sollevando in aria la spada.

L'esercito la seguì, inconsapevole della crudeltà e della forza con qui quella navicella poteva uccidere. Alcuni di loro usarono archi, frecce infuocate, altri erano muniti di alcuni fucili sottratti da Arkadia prima che venisse distrutta, ma nessuna di quelle armi riusciva a scalfire la dura corazza di metallo di quell'astronave. I proiettili sembravano rimbalzare come palle non appena venivano in contatto con la lamiera e le frecce incendiarie ricadevano al suolo, bruciando il prato su qui si erano conficcate. Ma il peggio doveva ancora arrivare. La navicella iniziò a far fuoco sull'esercito, solcando strisce di terreno con grandi proiettili, eliminando chiunque fosse nel suo raggio di tiro. Nel frastuono dei colpi e delle grida, vidi Niylah corrermi incontro, aiutandomi ad alzarmi e facendomi allontanare dal centro di quel campo, portandomi verso il Rover su cui mia madre e gli altri ci stavano aspettando.

Teik oso rownes laud! ( suona la ritirata )” gridò Octavia.

Sentì il suono del corno annunciare la fine della battaglia, mentre l'esercito dei clan scappare verso il bunker che li avrebbe tratti in salvo. Uno sguardo di disprezzo si dipinse sul volto del nuovo comandante mentre ci osservava andar via, dalla parte opposta, dirette al bunker da Maddie. L'adrenalina in circolo nel mio corpo iniziò ad esaurirsi e con essa le poche forze che mi erano rimaste per raggiungere in Rover.

“ Clarke è tutto apposto, ti riprenderai presto “

Sentì solo la voce di mia madre sussurrarmi quelle parole e poi, il buio.

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Capitolo 7
*** Something you know ***


Come sta?”
Si riprenderà in fretta, non ci sono danni permanenti, solo qualche livido “
Pensi che l'avrebbe uccisa?”
Prima dell'incontro avrei risposto no a questa domanda, ma ora... Non la riconosco più “
Mi sembrava la pensassi così non appena è diventata comandante nel bunker, cosa credevi che succedesse? Pensavi che rivedere Clarke l'avrebbe cambiata?”
No, ma se ci fosse stato suo fratello forse avrebbe reagito diversamente “
Bellamy...Non si sa nulla di lui?”
No, Maddie mi ha detto che hanno tentato di contattarli più volte alla radio ma non ha mai ricevuto risposta”
Be magari la loro radio è rotta?”
Se così fosse, Raven o Monty l'avrebbero riparata. Non so cosa sia successo mentre noi eravamo nel bunker...spero solo stiano bene. Ti dispiace finire tu? Devo andare in sala controllo per dare il cambio ai ragazzi “
Certo “

Sentii un tocco delicato sul mio viso, come fossero carezze, ma non ne riconobbi la mano. Avrei voluto aprire gli occhi e trovarti lì, davanti a me, mentre mi osservi con quel tuo sguardo preoccupato, fino a quando i nostri occhi non si incrociano più intensamente cambiando la tua espressione in un dolce e sincero sorriso che solo a me riesci a regalare. Mi sforzai di aprire gli occhi, cercando di mettere a fuoco le immagini e la figura che stava seduta accanto a me, mentre continuava ad accarezzarmi il volto delicatamente. Riconobbi una figura femminile e il primo nome che pronunciai fu il tuo.

Lexa “
Vorrei poter essere lei Clarke “

L'immagine diventò nitida e tutto riacquistò un senso. Lo scontro, la navicella, la fuga da quel bosco e...Niylah. Mi ha portato di peso sul rover prima che uno dei proiettili dell'astronave potesse colpirmi e ora è qui seduta accanto a me, a medicarmi le ferite che mi sono procurata durante la lotta contro Octavia.

Niylah...scusa, non era mia intenzione “
Va tutto bene, non preoccuparti. Come ti senti?”
La testa mi scoppia e mi sento un po' intontita “
Be diciamo che la navicella ha avuto un tempismo perfetto. Il piano ha funzionato “
Già. Non avrei voluto sfruttare la navicella per impedire ad Octavia di ritornare a Polis ma sopratutto non avrei voluto vittime su quel campo “
Non lo volevo nemmeno io, ma forse era il prezzo per la riuscita del piano “
Gli altri dove sono?”
Tua madre è alla sala controllo assieme alla ragazzina, Kane e gli altri stanno riposando”
E' meglio che le raggiunga, magari ci sono novità “
D'accordo, appoggiati a me, ti aiuto “

Il suo braccio mi cinse la vita, aiutandomi ad alzarmi dal letto per raggiungere il piano inferiore dove mia madre e Maddie stavano sicuramente armeggiando davanti al computer. I nostri sguardi si incrociarono un paio di volte e i ricordi del nostro passato iniziarono a scorrere davanti ai miei occhi come immagini di un film, ricordandomi di come la sua presenza e i suoi modi abbiano conquistato una parte del mio cuore che, da tempo, pensavo di aver sepolto. Distolsi quei pensieri e il mio sguardo da lei, mentre raggiungemmo la sala controllo dove il silenzio regnava sovrano.

Clarke, non avresti dovuto alzarti!”
Sto bene mamma,tranquilla” dissi sorridendo “ qui come va?”
Da quando siamo tornati non ci sono state comunicazioni, credo che al bunker, per il momento, regni il caos”
Comprensibile...e riguardo la navicella?”
Essendo invisibile agli occhi del radar non so dove sia al momento, ma abbiamo avuto un contatto con un paio di uomini circa due ore fa “
Dove?”
Sul luogo dello scontro, ma è stato molto breve, I due puntini sono comparsi, si sono spostati entrambi in un angolo della radura e sono ritornati indietro, sparendo subito dopo”
Devono aver caricato a bordo i guerrieri che hanno ucciso. Stanno cercando qualcosa ma non so cosa “
Non so se possa centrare qualcosa ma ho trovato questo “ dice, mostrandomi delle immagini sul monitor.
Xenox...Dovrebbe risultarmi familiare questo nome?”
Ti ricordi lo stemma che hai visto stampato sulle uniformi dei soldati?”
Si, un triangolo con all'interno due x”
Credo che questo nome sia collegato a loro”
Se così fosse, perchè è nel computer di Becca? “
Non ne ho idea, forse ha avuto qualcosa a che fare con loro prima della distruzione del pianeta “
Be di certo non possiamo chiederglielo”
Suppongo di no “
Maddie dov'è?”
Sta riposando, è rimasta qui con me da quando siamo tornati, era esausta. E arrabbiata “
Arrabbiata? Per quale ragione?”
Quando ti ha vista ferita ha chiesto di chi fosse la colpa e la risposta non l'è piaciuta. Penso avesse stima per Octavia “
Molta, le avevo raccontato di lei come una guerriera senza paura e di animo buono. Sarebbe diventata la sua seconda non appena Octavia avesse fatto ritorno a Polis, è stata lei stessa a dirglielo”
Non credo che accetterà ancora quell'offerta”
Spero di no “

Intanto....

L'esito è negativo signore “
Come mai la cosa non mi sorprende?”
Non sono le persone che stiamo cercando. Abbiamo molti test da fare ancora “
Procedete allora “ dice, dileguando una delle guardie.

Prima che la porta si richiuda dietro l'uscita del soldato, un'altra figura entra nella sala, accompagnata da due persone a volte coperto.
I prigionieri, come da lei richiesto “
Grazie Comandante, può uscire “
Ma signore...”
Per favore”
Si signore “

La porta si richiude dietro la donna in divisa, lasciando l'uomo solo con i due prigionieri, ammanettati a una griglia di metallo e incappucciati. Si avvicinò a loro, togliendo le bende che gli impedivano di vedere.

Immagino siate leggermente confusi, ma ci sarà tempo per le spiegazioni. Dunque ho già chiacchierato amabilmente con la vostra amica ma non è stata molto di aiuto, perciò mi rivolgo a voi due” dice, voltando le spalle ai due ragazzi,aspettando una risposta
Non so come possiamo aiutarti dato che non sappiamo che cosa cerchi “
Giusto, errore mio. Credo di dover cominciare col dirvi che quello che sto cercando ha molti anni, risale addirittura alla prima esplosione nucleare di cui voi sicuramente non vi ricorderete, come non lo ricordo io. Ma andiamo al dunque. Voi sapete cos'è un puzzle?”
Si certo, un gioco per bambini composto da molti pezzi”
Esatto, ma il puzzle che sto cercando io è un po' diverso. Ci sono solamente tre pezzi e io ho gli ultimi due, perciò mi manca il primo, quello più importante “
Non conosciamo nessun pezzo di questo...puzzle”
Non è esatto. So con esattezza che si trova qui, nei paraggi e dubito che nessuno di voi non l'abbia mai visto “
Be mostracelo così avrai la conferma che ciò che stai cercando non si trova qui “

L'uomo sorrise soddisfatto, raggiungendo una scrivania posta alle sue spalle. Ne aprì un cassetto, estraendo da esso una piccola scatola di un metallo luccicante che, avidamente, rigirò tra le mani. Si avvicinò ai due ragazzi, ancora ammanettati, mostrando loro l'interno della scatola. I loro sguardi si impietrirono dinanzi al contenuto di quel piccolo pezzo di latta, lanciandosi occhiate preoccupate e interrogative allo stesso tempo.

Sapevo che l'avreste riconosciuta. E' piccola ma non passa di certo inosservata no?” disse, richiudendo la scatola “ Ora contrattiamo. Voi mi dite dove posso trovarla e io vi lascio liberi, scambio equo no?”
E se non accettassimo?”
In tal caso...” ritornò verso la scrivania, premendo un pulsante al di sotto della scrivania.

Pochi secondi e il portellone della stanza si aprì, lasciando entrare il comandante delle guardie. I due ragazzi si voltarono all'unisono, rimanendo quasi basiti dalla figura che si parò davanti a loro, non riuscendo a capire a pieno se fosse reale oppure no.

Non è possibile...tu sei...sei lei”

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Capitolo 8
*** Dinner invitation ***


Senti dolore?”
No mamma, te l'ho detto, sto bene “
Non sono da sottovalutare questi lividi”
Mamma...sto bene, davvero” dico, prendendo la sua mano tra le mie “ Smettila di preoccuparti, ci sono cose molto più importanti ora a cui pensare “
Niente è più importante di te Clarke”

L'abbracciai, quasi commossa da quelle parole così dolci e sincere che da troppo tempo forse avevo bisogno di sentirmi dire. Mi scostai da lei leggermente, osservando Maddie dormire tranquilla sul divano accanto al mio letto, ripensando per un istante al giorno in cui la incontrai.

E' rimasta lì tutta la notte, non vuole proprio allontanarsi da te “ ammette mia madre con un sorriso.
Siamo molto legate, in fondo, per lei sono la sua unica famiglia “
Povera ragazza. Chissà quanto le mancano i suoi genitori “
Non ne parla mai, ma sicuramente soffre. Però ho notato una cosa da quando sei qui, ogni volta che ti sta vicino e parla con te sembra felice”
Davvero? Non ci ho fatto caso sai “
Penso che riveda in te una figura materna, ed è comprensibile, ti prendi cura di lei come fai con me “
Credo sia nella natura di noi mamme “ dice sorridendo.
Chissà, magari è così “

La nostra chiacchierata venne interrotta da Kane che, improvvisamente, entrò di corsa nella stanza cercando, col poco fiato che sembrava essergli rimasto, di chiederci di seguirlo nella sala monitor. Scendemmo assieme a lui, curiose di sapere che cosa ci fosse di così importante per fare di corsa le due rampe di scale che portavano al piano superiore.

Abbiamo avuto un contatto con la navicella. Vogliono parlare con Clarke “

Ci guardammo stupiti per qualche secondo, poi presi in mano la radio, pronta a parlare con chi sembrava cercarmi.

Sono Clarke “
Ciao Clarke. Immagino tu abbia delle domande “
Molte. Cominciando dal perchè conosci il mio nome”
Diciamo che mi hanno parlato bene di te, ma non è importante al momento”
Allora dimmi perchèda quando siete arrivati avete iniziato a spararci addosso e a rapire le persone “
Vedi Clarke, sto cercando una cosa che sembrerebbe trovarsi proprio qui nei paraggi e per farlo ho bisogno del tuo aiuto “
Non intendo aiutare te e i tuoi uomini, qualunque sia la ragione della vostra permanenza qui”
Sicura? Perchè da quel che so tu sei molto legata ai tuoi amici “
E' una minaccia?Non mi fai paura”
Non voglio farti paura, anzi. Voglio aiutarti ad evitare che altre persone si facciano male “
Dovrai fare di meglio per convincermi “
Clarke! Non dargli ascolto, non scendere a patti con lui! AH!”
Raven?? Che cosa le hai fatto? Lasciala andare!”
Ancora non le ho fatto nulla, ne a lei, ne agli altri. Se mi aiuterai verranno liberati immediatamente, altrimenti...”
Sei un bastardo “
Lo prendo come un si? In tal caso dovremo incontrarci ”

Guardai mia madre negli occhi, uno sguardo di terrore e impotenza che avevo già visto in passato. Sapeva che avrei accettato di andare a quell'incontro e avrebbe voluto impedirmelo, ma allo stesso tempo l'idea di poter salvare Raven e gli altri la spingeva ad appoggiarmi, rischiando di perdere tutto assieme a me.

D'accordo, dimmi dove e quando “

Dieci ore dopo...

<< Sono quasi arrivata al luogo dell'incontro, ma ancora non vedo nulla >>
<< Kane e i ragazzi ti stanno seguendo, pronti a intervenire se dovesse andar storto qualcosa >>
<< Andrà bene. Maddie è lì?>>
<< Sono qui Clarke, dimmi >>
<< Se salirò a bordo perderai il mio segnale, ma un modo per comunicare con voi lo troverò. Nel frattempo, ho un favore da chiederti >>
<< Ti ascolto >>
<< Prenditi cura di mia madre, mi fido di te >>
<< Tranquilla Clarke, io e Maddie ci proteggeremo a vicenda >>
<< Ora devo andare, sono arrivata e non voglio che mi vedano con la radio, non appena mi sarà possibile avrete mie notizie >>
<< Sta attenta >>

Spensi la radio, riponendola all'interno della giacca sperando di non essere perquisita a bordo della navicella. Mi guardai attorno in attesa di un segnale da parte dell'astronave, ma l'unica cosa che riuscivo a sentire o vedere era il sibilo del vento che muoveva lentamente le fronde degli alberi, mentre il bagliore della luna illuminava coi suoi raggi la prateria davanti a me, creando giochi di ombre man mano che essa saliva alta nel cielo. Passò parecchio tempo prima che finalmente le luci della navicella comparvero nella radura, illuminando con dei potenti fari il prato su cui stava per poggiare i grossi bracci metallici. Il portellone si aprì quasi davanti a me, mentre una voce metallica proveniente da un megafono mi chiedeva di riporre a terra qualsiasi arma o oggetto che portavo con me. Tentai di salire a bordo senza privarmi della radio e della pistola che tenevo all'interno della giacca, ma due uomini in divisa mi si pararono davanti prima che potessi mettere anche solo un piede sul freddo metallo della rampa.

<< Posa tutto Clarke, so che hai una radio e una pistola con te, non costringermi a farti perquisire dai miei uomini >>

Contrariata, posai in terra i due oggetti, salendo così sulla navicella. Mi voltai ad osservare il portellone chiudersi dietro di me, mentre le sagome di Kane e di Miller comparvero da dietro alcuni alberi, indecisi sul da farsi. Scossi il capo in segno negativo, sperando di convincerli a non seguirmi. Il portellone si sigillò e una lunga scia di luci illuminò un lungo corridoio, simile a quelli che c'erano sull'arca, semplicemente un po' più stretti. I due soldati mi scortarono sino ad una grande sala, simile alla sala del trono del grattacielo di Polis, ma molto più attrezzata e all'avanguardia, impreziosita da quadri e tappeti bellissimi degni di un antico re.

Benvenuta Clarke “

La poltrona posta dietro ad una grande scrivania si girò improvvisamente, mostrando l'uomo che avevo visto giorni fa scendere dalla navicella vestito di tutto punto.

Non immaginavo che una simile bellezza potesse rimanere celata in un luogo così...abbandonato diciamo” disse, riferendosi a me. “ Che te ne pare?” chiese, indicando i quadri attorno a lui.
Sono molto belli, alcuni credo di averli visti raffigurati su un vecchio libro”
Non sbagliavano quando mi hanno detto che sei molto intelligente. D'altronde, un leader deve avere delle qualità “
Non sono un leader, non più “
Si, nemmeno a me piaceva ammetterlo all'inizio. Poi ci si fa l'abitudine “
Andiamo al dunque, dove sono i miei amici “
Dritta al punto, mi piace. I tuoi amici sono in cella, stanno bene non temere, più tardi ti porterò da loro, ora parliamo di un altra cosa" 
Stai cercando altre opere d'arte come queste? Perchè se è così possiamo fare in fretta e ognuno per la sua strada”
Oh no, ho due stanze piene di queste tele, sono venuto qui per una cosa molto più importante. Dimmi, hai mai sentito parlare della Xenox Corporation?”

Ricordai mia madre pronunciare quel nome, trovato nei file di Becca, ma negai le mie conoscenze a quell'uomo, non sapendo ancora le sue intenzioni.

No,mai “
Be immagino tu non fossi nata a quel tempo. Il mio nome è Eligius, mio nonno è il fondatore di questa azienda, se così si può chiamare, che mi è stata tramandata da mio padre. Prima che la grande esplosione distruggesse la terra, l'azienda si occupava di costruire veicoli militari e navicelle, pronte a far fronte ad un eventuale guerra. La navicella su cui siamo ora è una di quelle,ovviamente rimodernata negli anni, che ha permesso a mio padre e ad altre persone di sopravvivere alle radiazioni “
Come l'arca “ pensai.
La Xenox Corporation era associata ad un altra azienda del settore che, durante il bombardamento, si trovava nella sede operativa di un satellite di nome Polaris. Le due compagnie stavano lavorando ad un progetto riguardo un'intelligenza artificiale, non so se sai di cosa si tratti”
Credo di si “
Questa I.A doveva servire per alcuni scopi ma la creatrice ha pensato bene di portarla con se sulla terra appena dopo i bombardamenti e ne sono state perse le tracce. La dottoressa Peri Gordon ci ha fornito delle sue conoscenze per tentare di arrivare a costruirne un altra, ma senza il progetto originale, la nostra è incompleta “
Quindi...voi avreste un altra I.A ?”
In realtà, più di una “ dice, porgendomi una piccola scatola di metallo contenente due chip molto simili alla Fiamma.
Se ne avete due, perchè ne state cercando un'altra?”
Diciamo che in tre lavorano meglio. Ma andiamo al dunque, tu sai dove si trova l'altra?”

Mi bloccai dinanzi a quella domanda, non sapendo cosa rispondere. Se avessi rivelato il luogo in cui si trovava la fiamma, avrei messo in pericolo il bunker in cui si trovava Octavia e di conseguenza centinaia di persone, ma se avessi negato avrei potuto condannare a morte Raven e gli altri e, sicuramente, anche me stessa. Ragionai, per quando mi fosse possibile, sulla decisione migliore da prendere e quando provai a dare una risposta, fu lui stesso a interrompermi.

Facciamo così,ora ti porto dai tuoi amici e stasera sarai mia ospite a cena, poi mi dirai se sei disposta ad aiutarmi e a salvare le persone a cui tieni”

Non replicai, avendo a disposizione la possibilità di parlare con Bellamy e gli altri e di decidere assieme a loro sulla decisione da prendere. Seguì l'uomo e le sue guardie lungo numerosi corridoi e saloni, raggiungendo, se così si può definire, il piano sottostante della navicella, dove la prima volta avevo letto “ trasporto prigionieri”. Tutte le celle erano vuote, fortunatamente, ma con chiari segni della vecchia presenza di qualcuno che aveva scontato la prigionia in quelle anguste camere strette. Arrivammo al fondo della stanza, dove una porta scura di metallo mi separava dall'ultima cella che risultava essere diversa dalle altre.

Hai pochi minuti per parlare con loro, quindi ti consiglio di essere veloce “Fece cenno ad una guardia di aprire la cella, lasciandomi entrare all'interno subito dopo.
Clarke! “

Senza nemmeno accorgermene, mi ritrovai Raven stretta tra le braccia, mentre gli altri aspettavano il loro turno per potermi salutare.

State bene? “
Per ora si, ma non sappiamo per quanto ci riserveranno questo trattamento speciale “
Per un altro po' potete restare tranquilli”
Ti ha raccontato tutta la storiella vero?” chiede Raven.
Si, ne ha parlato anche a voi?”
Sei qui perchè Bellamy ha fatto il tuo nome “ dice, con tono irritato.
Non c'era altra soluzione Raven, ci avrebbe ucciso senza pensarci!”
Calma, è tutto ok. Possiamo uscirne da questa storia “
Dandogli la Fiamma? Sai di cosa è capace quella I.A e chissà cos'altro può fare combinata alle altre due “
Non voglio dargli la Fiamma, voglio solo che lui creda che io sia disposta a collaborare mentre trovo un modo per farvi uscire da qui “ dico a bassa voce.
Non sottovalutarlo Clarke, sa essere pericoloso “
Tempo scaduto Clarke, saluta i tuoi amici”
Resistete ancora un po', troverò una soluzione”

Feci per uscire dalla cella, quando una mano mi afferrò il braccio, mi voltai indietro, incrociando lo sguardo di Bellamy.

Potrebbe essere più complicato di quel che pensi, vedi...”
Clarke,esci da quella cella “
Cosa devi dirmi Bellamy?
Lei...insomma ...”
Entrate”

Due guardie entrarono nella cella, colpendo Bellamy con scariche elettriche, staccandolo da me. Mi opposi a tutto ciò ma non servì a nulla, venni trascinata fuori dalla cella da quegli stessi uomini e scortata nuovamente al piano superiore, preceduta da Eligius.

Non era necessario colpirlo!”
Ti avevo detto di uscire, tu ti sei trattenuta e io ti ho mostrato cosa succede se disubbidire “
Allora dovevi punire me, non lui”
Ho punito anche te, indirettamente. I miei uomini ti scorteranno nella tua stanza, verranno poi a chiamarti per la cena “
Mi chiedo perchè io goda di questo trattamento mentre i miei amici sono rinchiusi in una cella “
E' così strano che io inviti una bella ragazza a cena? Sono pur sempre un uomo e non una bestia, cosa che sicuramente avrai pensato” disse, sedendosi sulla poltrona “ Guardie, scortatela nelle sue stanze “

Uscì senza dire nulla, seguendo un soldato verso quella che sarebbe stata la mia stanza nei prossimi giorni. Non badai molto all'arredamento, nonostante fosse curato e di certo molto elegante, ma iniziai a cercare in giro qualsiasi indizio che potesse tornarmi utile per un eventuale fuga o attacco. Rovistai in giro, sotto il letto, dietro i quadri, sotto il tavolino di metallo adibito a scrivania, ma non trovai assolutamente nulla che potesse servire ai miei scopi. Innervosita, mi sdraiai sul letto, osservando il soffitto sopra di me mentre ripensai alle ultime parole di Bellamy all'interno della cella. Cosa avrebbe voluto dirmi? A chi si riferiva con quel “ lei”, al comandante delle guardie forse? Valutai numerose teorie, perdendo la cognizione del tempo, raggiungendo in un baleno l'ora di cena. Una guardia bussò alla mia porta qualche minuto dopo, chiedendomi di seguirlo fino al salone principale dove ad aspettarmi seduto al fondo di un lungo tavolo da pranzo c'era Eligius, vestito per l'occasione con un elegante completo scuro. Si alzò, venendo verso di me con un calice colpo a tre quarti di un liquido scuro, dall'aroma pungente.

Spero ti piaccia il vino”
A dire il vero non so cosa sia “
Una bevanda adatta a questa occasione direi. Spero non ti senta a disagio “
Le cene di questo genere non sono state molto frequenti da quando vivo sulla terra, diciamo “
Posso immaginare,be allora brindiamo”
A cosa?”
A te, che renderai completo il progetto che mio nonno ha iniziato piu di 100 anni fa “

Bevvi quel liquido scuro, compiacendomi dell'ottimo sapore, seppur forte, che aveva. L'idea di condividere con quest'uomo una cena e un brindisi mi rivoltò lo stomaco più volte, ma per evitare di insospettirlo e di mettere in pericolo i miei amici, feci buon viso a cattivo gioco.

Signore, il comandante chiede di poter essere ricevuto “
Ora? Di cosa si tratta?”
Dice che è importante “
“ D'accordo, fatela entrare “

La grande porta si aprì, permettendo al comandante delle guardie di entrare. La luce fioca delle lampadine mi impedì di mettere a fuoco subito la sua figura, ma a poco a poco che si avvicinava incominciai a notare delle fattezze familiare, sia estetiche che nel modo di comportarsi. Ad ogni suo passo sentivo il cuore accelerare, il respiro farsi pesante e un senso di angoscia e incredulità diventare più grande secondo dopo secondo. E poi, la vidi. Smisi di respirare per un tempo indecifrabile, squadrando la sua sagoma ormai in piedi davanti a me, mentre la mia mente sembrava essersi disconnessa dalla mia persona, lasciandomi nella confusione più totale. Mi alzai di scatto, inconsciamente, rimanendo però immobile davanti a lei. I suoi occhi,quegl'occhi che tanto avevo sognato di poter rivedere ora mi guardavano spenti, privi di emozioni o sentimenti. Le mie labbra si aprirono leggermente per pronunciare il tuo nome, forse così a bassa voce che quasi mi sembrò di star sognando e poi, dal nulla, la tua immagine iniziò a vacillare, a perdere colore finchè tutto diventò buio.

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Capitolo 9
*** Ghost ***


Come può essere reale ciò che ho appena visto? Non c'è nulla di razionale, nulla che possa spiegarmi come tutto questo sia potuto accadere. Ti ho vista morire sotto i miei occhi, ho sentito il sangue caldo colare dalle mie mani mente tentavo invano di salvarti e ho baciato le tue labbra tenendo per me il tuo ultimo respiro, eppure a distanza di anni, ti ritrovo qui, davanti a me, come se quei ricordi sofferenti fossero solo frutto della mia immaginazione. Sapevo di conoscere quella voce quando quella notte del bosco l'ho sentita chiaramente sovrastare le altre, quel senso di protezione che ho provato non era un'illusione, qualcosa dentro di me aveva già capito che si trattava di te, anche se i tuoi occhi ora sembravano diversi. Ti ho guardata intensamente non appena ti sei avvicinata a me, ho cercato in essi quello che sapevo di poter trovare, ma erano come...spenti. Mi hai guardata come se fosse la prima volta che mi vedessi, fredda e distaccata come al nostro primo incontro, facendomi sentire piccola e in difetto sotto il tuo sguardo altezzoso. Cerco invano di trovare una spiegazione a questo tuo comportamento e a tutto ciò che sta succedendo, ma ogni teoria sembra sbagliata e l'idea che quella persona non possa essere tu, proprio ora che credevo di averti ritrovato, sta iniziando a distruggermi.

 

Mi risvegliai nella mia stanza distesa sul letto con ancora i vestiti indosso, completamente confusa sui pochi ricordi che la mia mente era riuscita a mettere assieme. Ricordai la navicella, il discorso con Eligius e il volto di Bellamy mentre tentava di avvertirmi su qualcosa e poi ricordai il tuo volto,il tuo sguardo e il buio improvviso. Mi misi a sedere lentamente, accorgendomi di come la testa girasse vertiginosamente ad ogni mio movimento mentre cercai di raggiungere con la mano un bicchiere di acqua posto sul comodino accanto al letto. Nello stesso istante, porta della stanza si aprì, preceduta da un suono metallico.

 

Vedo che ti sei ripresa, come ti senti?” chiede Eligius, entrando nella stanza.
Bene, ho solo la mente un po' confusa
Evidentemente il vino era un po' troppo forte per te “
Dubito sia stato il vino”

Mi guardò con aria interrogativa ma evitai di dargli spiegazioni, temendo di compromettere ulteriormente la situazione.

Mi dispiace per la cena “ mentii.
Non importa, è solo stata rimandata. Tra poco verranno due guardie per scortarti nel salone centrale, io e te abbiamo una I.A da trovare “
Non ti ho ancora detto se ti aiuterò “
Confido nel tuo buon senso e nell'affetto che nutri per i tuoi amici “

Uscì dalla stanza subito dopo, lasciandomi ancora pochi minuti per decidere sulla decisione da prendere che, ovviamente, in qualsiasi caso avrebbe avuto delle ripercussioni non del tutto indifferenti.

Intanto, al bunker dei tredici clan....

Heda, il messaggero è tornato “
Fallo entrare “

Un guerriero Trikru fece il suo ingresso nella sala principale, inginocchiandosi al cospetto del Comandante.

Che notizie mi porti Ogard?”
Wanheda si è alleata con i nemici Comandante”
Spiegati meglio”
Ha atteso la navicella in un punto preciso della radura e quando è comparsa, è salita a bordo spontaneamente “
Non c'era nessuno con lei?”
Il vecchio cancelliere Kane e un paio di guardie, ma sono stati a debita distanza, non sono intervenuti. Sono ritornati al bunker non appena la navicella è sparita “Ti ringrazio Ogard, puoi andare “

L'uomo uscì dalla stanza, seguito dalle altre due guardie a sorvegliare la porta, lasciando Octavia e Gaya sole.

Ci sarà una spiegazione a tutto questo”So già qual è Gaya. Ormai conosco Clarke, se può allearsi col nemico pur di raggiungere i suoi scopi non ci pensa due volte”
Pensi voglia attaccare il bunker con l'aiuto della navicella?”
No, penso ci sia dell'altro sotto. Sicuramente avranno trovato un accordo che giovi ad entrambi, stanno solo prendendo tempo prima di fare una qualsiasi mossa
Potremmo approfittare del momento e ritornare a Polis “
No, si aspettano proprio questo. Il bunker al momento è l'unico posto sicuro che ci permette di essere alla pari con loro “
Quindi?”
Quindi ci serve solo un piccolo vantaggio e credo di sapere cosa fare”

Le ore passarono veloci e con esse il sole tramontò, lasciando posto al chiarore della luna e alle ombre nella notte che essa creava coi suoi raggi. Una donna, ferita e ormai priva di forze si accasciò davanti alle porte del bunker dove Abby, Maddie e gli altri erano rimasti ad aspettare un eventuale contatto di Clarke dalla navicella.

Dobbiamo aiutarla Kane!”
Abby potrebbe essere una trappola, non sappiamo se ci sia qualcun'altro là fuori con lei”
E' da sola, il radar non rileva altre fonti di calore “ informò Maddie.
Apri il portello! Aiutatemi a portarla dentro “

Uscirono per recuperare il corpo ma non appena Kane e gli altri varcarono la soglia, una decina di uomini li attaccarono, legandoli e imbavagliandoli così da impedirgli di scappare. Maddie si accorse di tutto attraverso il monitor che aveva iniziato a rilevare numerose fonti di calore e senza pensarci troppo sfoderò la sua spada, pronta ad un imminente scontro.

Abbassa quella spada, non ti servirà a nulla “ disse Octavia, salendo le scale per raggiungere la sala monitor.
Non mi arrenderò solo perchè pensi che non abbia speranze contro di te”
Preferisci morire? “
Se è necessario si”
Coraggio allora, che aspetti?”

La ragazza si lanciò contro Octavia, iniziando quello che sembrava uno scontro con un unica vincitrice che, ovviamente, non sarebbe stata Maddie. Riuscì a sfoderare alcuni colpi che non impensierirono per nulla il nuovo Comandante, finchè Octavia non decise di porre fine a quella sfida, colpendola violentemente allo stomaco con un calcio, atterrandola senza problemi, evitando così di doverla uccidere.

Cosa ne facciamo di lei comandante?”
La ragazza avrà un trattamento speciale,non metterla assieme agli altri. Che a nessuno di loro venga fatto del male, altrimenti ne risponderà direttamente a me "
Si Heda “

Il vantaggio che Octavia aveva riservato per sé era proprio questo, poter avere come prigionieri o merce di scambio le persone a cui Clarke teneva di più e a cui sicuramente non avrebbe potuto rinunciare se si fosse presentata l'occasione.

Siediti pure Clarke, sarà una lunga chiacchierata “
Accetto “
Accetti?”
Si, ti aiuterò a trovare la I.A “
Oh ma è grandioso, mi hai risparmiato un lungo e noiosissimo discorso “
Ma lo farò ad una sola condizione “
Sentiamo “
Nessuno dovrà morire “
Be lo spero, dipende da te questo”
No, dipende dagli ordini che impartisci ai tuoi uomini “
I soldati rispondono al comandante delle guardie, di questo dovrai parlarne con lei Clarke, ma dubito ti ascolterà “
Lo farà, altrimenti quella I.A non arriverà mai nelle tue mani “
D'accordo, c'è altro?”
Si, per trovarla mi servirà l'aiuto dei miei amici che hai rinchiuso in cella “
Non credo ti serviranno tutti...e poi, a me serve una garanzia perciò solo due di loro potranno affiancarti, gli altri rimarranno in cella “
Va bene “
Perfetto, ti farò accompagnare da loro. Guardie!”

La porta della sala si spalancò, permettendo al comandante delle guardie di entrare.

Scorta Clarke sino alla cella dei suoi amici e assicurati che solo due di loro vi seguano “
Certo “

Presa alla sprovvista dalla tua presenza, rimasi impietrita dinanzi a te,non riuscendo più a muovermi.

Clarke? “ chiamò Eligius.
Si scusa, ero sovrappensiero”
Inizio a pensare che sia Alycia a farti questo effetto ahah”
Alycia? Chi è?”
A già, sei svenuta prima che potessi presentarvi. Clarke, lei è Alycia, il comandante delle guardie” disse, presentando la ragazza “ Ora potete andare, riportali qui quando avranno finito”

Uscimmo dalla porta fianco a fianco, dirette verso la cella in cui Raven e gli altri erano tenuti prigionieri ormai da troppo tempo. Tentai di parlare, di provare a dire anche solo poche parole ma non ci riuscì, spaventata dalla tua reazione o da quello che avresti potuto pensare ascoltando quello che avevo da dirti. Ci fermammo davanti alla porta della cella e aspettai un tuo cenno per poter entrare, ma quando il tuo corpo si avvicinò al mio per poterla aprire venni inondata dal tuo profumo, lo stesso profumo che mi era rimasto addosso anni prima dopo aver fatto l'amore con te, quel profumo che mi ricordava dei momenti passati assieme, lo stesso che avevi quando te ne sei andata per sempre. Amavo quel profumo e lo amo ancora, perchè sa di te.

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Capitolo 10
*** Three are better then one ***


Scegli due dei tuoi amici, poi esci dalla cella. Non tentare di fregarmi altrimenti ci saranno spiacevoli conseguenze “

Sentì la sua voce pronunciare quella frase ma in quel momento la mia mente sembrava ancora esser persa tra il suo profumo ricco di ricordi che, per qualche strana ragiona, sembrava trasportarmi in un altro mondo dove la ragione e la consapevolezza venivano meno.

Clarke, sto parlando con te “
Si...ho..ho capito “

Mi guardò dubbiosa per qualche secondo, poi aprì la porta. Entrai velocemente all'interno, ammonendo con lo sguardo qualunque reazione avessero in mente Bellamy e Murphy.

Va tutto bene, ho bisogno che Raven e Bellamy vengano con me”
E noi? Sono stufa di stare in questa cella a marcire!” disse Echo, quasi urlando.
Ti prego, dovete solo avere un po' di pazienza, vi farò uscire presto “ sussurrai a bassa voce.
Clarke prima che tu lo scopra devo parlarti di una cosa “ disse Bellamy a bassa voce.
L'ho vista. Ma non devono sapere che conosciamo la sua identità chiaro? Voglio scoprire il più possibile prima che sia troppo tardi. Ora andiamo, non abbiamo molto tempo”

Uscimmo dalla cella preceduti dal Comandante, diretti verso la sala principale in cui Eligius ci stava aspettando.

Potremmo scappare subito, siamo in tre contro uno “ sussurrò Raven riferendosi al Comandante.
No! Dobbiamo stare ai patti, niente rivolte fuori programma per ora”
Date retta alla vostra leader. Non vi conviene mettervi contro di me” ribattè Alycia senza neanche voltarsi.

Lanciai uno sguardo duro verso Raven che, di tutta risposta, abbassò il viso in segno di rassegnazione accettando, forse, le mie idee. Raggiungemmo la sala pochi secondi dopo, accolti da Eligius e da alcuni soldati predisposti alla nostra sorveglianza.

Bene, vedo che non è stato difficile scegliere per te Clarke”
Sapevo cosa mi sarebbe servito “
Per quanto ancora negherai di essere un leader mh? Ricopri perfettamente questo ruolo anche se sembra non piacerti”
Infatti è così”
Peccato davvero...comunque, sono in grado di aiutarti a trovare la I.A i tuoi amici?”
Non li avrei scelti altrimenti” 
Bene. Tutto ciò che vi serve è nel laboratorio in cui ora vi accompagneranno. Sarete sorvegliati a vista, una mossa sbagliata e i vostri amici nella cella ne pagheranno le conseguenze. Potete andare “

Ci scortarono lungo il corridoio, all'interno di quello che doveva essere un laboratorio simile a quello di Becca nel bunker, attrezzato di ogni tecnologia ancora esistente e di strumenti all'avanguardia mai visti prima. Trovare la Fiamma era la loro priorità e pur di raggiungere questo scopo, hanno messo a nostra disposizione un intero arsenale tecnologico senza pensarci troppo, anche se sicuramente in un modo o nell'altro qualcuno starà tenendo d'occhio ogni nostra mossa per poter intervenire qualora qualcosa andasse storto.

Wow, non ho mai visto così tanta roba in un solo posto, assomiglia molto al laboratorio di...”
No, non dirlo” la interruppi.
Vuoi metterci al corrente di tutto per favore? O dobbiamo giocare a Tabù per poter parlare liberamente ?”
Comincia col rendere le nostre voci non udibili da quelle telecamere e poi vi dirò tutto”

Si voltò verso un monitor, iniziando a digitare velocemente lettere e numeri sulla tastiera, azionando una specie di radio ad alto volume che copriva perfettamente le nostre voci.

Ecco fatto, spero gli piaccia il rock “
Coraggio, dicci tutto “ disse Bellamy.
Il nonno di Eligius era in affari con la società di Becca, stavano costruendo assieme la I.A ma avevano idee diverse su come usarla e così Becca se ne appropriò, portandola sulla terra come già sapete “
Non c'era scritto nulla di tutto questo sugli appunti di Becca”
No, ma mia madre ha trovato dei file sul computer del bunker che riguardano la Xenox Corporation, ma senza il tuo aiuto non siamo riusciti a scoprire nulla” dissi, riferendomi a Raven.
Ma perchè vogliono la Fiamma? Non mi pare che avere un comandante sia la loro priorità “
Non lo so, ma la Fiamma non è l'unica I.A esistente, ne hanno altre due, diverse tra loro, che si possono unire a quella che aveva Lexa e tutti i comandanti prima di lei “
E' vero, Eligius me le ha mostrate” afferma Bellamy.
Tre I.A che si uniscono per crearne una sola... Be ma se le ha costruite Becca, possiamo scoprire a cosa serva”
No, non è stata Becca a fabbricarle, o almeno, non tutte e tre. Quando lei e la Fiamma sono andate sulla terra, l'assistente di Becca deve essere riuscita a sfuggire all'esplosione del satellite e si è messa in affari con la Xenox, aiutandoli a fabbricare le altre due I.A”
E perchè mai noi dovremmo aiutarli a trovare la Fiamma ? Chissà che cosa hanno in mente”
Non intendo dargli la fiamma, ma ora dobbiamo stare al gioco e collaborare, perchè senza di loro non possiamo fermare Octavia “
O?? Di cosa stai parlando?”
Tua sorella è stata eletta Comandante dei 13 clan, da quando le porte del bunker si sono aperte ha tentato di ritornare dove un tempo sorgeva Polis”
E cosa c'è di male in questo?”
Nulla, se non per il fatto che avrebbe sciolto la coalizione di Lexa e avrebbe dichiarato guerra agli altri clan “
Devo parlarle “
E' per questo che sei qui. La fiamma si trova nel bunker, sicuramente sotto la custodia di Gaya l'unico modo che ho per entrare lì sei tu Bellamy “
Octavia non ti farebbe mai del male, perchè non sei andata a parlare con lei prima di salire su questa navicella?”
Ci ho provato, ma sono stata costretta a sfidarla a duello e se non fosse arrivato Eligius, mi avrebbe uccisa “
Impossibile”
Se non credi a me, puoi chiedere a lei”

Bellamy sembrò turbato dalle mie parole, non riconoscendo in quei comportamenti il modo di agire di sua sorella.

Io cosa posso fare in tutto questo?” chiese Raven, cercando di alleggerire il discorso.
Ho bisogno che ti metti in contatto con la radio del rover, la frequenza non è cambiata. Devo avvertire mia madre e Kane di quello che sappiamo “
D'accordo, ci vorrà un po' ma posso riuscirci senza che loro lo sappiano”

Al bunker dei tredici clan....

Maddie si svegliò di soprassalto, gemendo per il dolore all'addome ancora avvertibile dopo lo scontro con Octavia. Si trovava su di un letto in una stanza che non sembrava per nulla essere una cella, per di più le ferite del combattimento sembravano essere state curate e fasciate da una mano esperta come quelle di Abby. Si alzò lentamente, dirigendosi verso la porta che sperava di trovare aperta che, però, si spalancò ancora prima che potesse toccare la maniglia mostrando un uomo alto, vestito in modo alquanto strano e con una maschera terrificante davanti al viso che le si parò davanti.

Il comandante vuole vederti “

Titubante, seguì l'uomo tra i corridoi, arrivando a quella che doveva essere la sala in cui Octavia la stava aspettando.

Ti sei svegliata finalmente “
Dove sono Abby e gli altri ?”
In cella, ma non temere, stanno bene “
Allora lasciaci andare “
Non posso farlo, almeno non ancora “
Perchè io non sono con gli altri? Se speri che ti dirò dove si trova Clarke ti sbagli “
So già dove si trova, non mi serve saperlo. Sei qui perchè devo far fede alla promessa che ti avevo fatto”
Quale promessa?”
Quella che saresti diventata il mio secondo se te lo fossi meritato”
Non intendo stare al fianco di una persona che ha tradito i suoi amici “
Non si tratta di tradimento, anzi. Ho dato a Clarke la possibilità di scegliere”
Stavi per ucciderla “
Lei ha preso la decisione sbagliata”
Non ti farò mai da secondo”
Ti permetto di scegliere Maddie. Allenati con me e diventa una guerriera, oppure assisti impotente alla morte dei tuoi amici quando quella navicella tornerà con i suoi soldati. A te la scelta “

Intanto...


In questo punto c'è l'entrata del bunker, dovremmo passare di qui e...”
Clarke, vieni a vedere “ mi interrompe Raven.
Sei riuscita ad agganciarti al segnale del bunker?”
Si ma non risponde nessuno “
Sicura sia la frequenza esatta?”
Si è giusta”
Riesci ad entrare nel computer del bunker?”
Se c'è corrente all'interno si”
Fallo, ci servirà per aprire la porta del garage”
Cosa pensi sia successo?”
Non lo so, ma sono certa che centri Octavia in tutto questo”

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Capitolo 11
*** Coincidences ***


Non è questa la priorità per cui sei qui Clarke”
Forse non mi hai ascoltato con attenzione. Senza l'aiuto dei miei amici in quel bunker sarà impossibile trovare la I.A”
Se non sono nemmeno riusciti a rimanere chiusi in quel bunker dubito davvero che possano aiutarti”
Ascolta, in quel bunker ci sono delle informazioni importantissime sulla I.A ma se nessuno può fornirmele, siamo ad un punto morto”
Quindi cosa suggerisci?”
Lascia che io, Bellamy e Raven andiamo laggiù, possiamo recuperare quello che ci serve “
Certo, così magari potete svignarvela subito dopo
Hai i miei amici in ostaggio, non sono così stupida “

Eligius mi osservò dubbioso per ciò che avevo appena detto, camminando in circolo attorno alla scrivania, come se fosse indeciso sulla decisione da prendere.

D'accordo, potete andare, ma non andrete da soli”
Non possiamo attirare l'attenzione dell'altro bunker, dobbiamo ...” mi interruppe.
Il comandante verrà con voi, basta e avanza per far fronte a voi tre” disse, voltandosi verso una guardia accanto a lui “ fa venire qui Alycia immediatamente “
Si signore “

Qualche minuto dopo il Comandante fece il suo ingresso nella sala, visibilmente affannato.

Scusate per l'uniforme signore, ero nella sala ad allenarmi “
Nessun problema Comandante. Lei accompagnerà questi signori al bunker di Clarke, dovranno recuperare alcune cose, finita la perlustrazione vi farete trovare in un punto che vi indicherò personalmente e verrete riportati a bordo “
Altri ordini?”
Si” affermò, voltandosi verso di lei “ le do il permesso di uccidere”

Al bunker dei tredici clan....

Sei lenta! Devi muoverti di più!”
AH!”
Tieni su quella spada Maddie! “
Ci sto provando dannazione!”
Non voglio che ci provi, devi riuscirci!”

Con una spallata ben assestata, il guerriero dinanzi a lei la disarmò senza problemi, facendola finire a terra con la spada puntata sotto il collo.

Va bene Derry, basta così”
Si heda “ disse, spostandosi a lato della stanza.
Hai visto? E' bastata una spallata per metterti fuori gioco”
Ma l'hai visto? E' il triplo di me!”
Ragione in più per vincere. Pensi che affronterai solo guerrieri della tua stazza?”
No ma...” la interruppe.
Allora devi pensare a un modo alternativo per vincere. Non sempre la forza è la chiave della vittoria”
Che intendi?”
Sfrutta a tuo vantaggio le tue dimensioni, la velocità e l'agilità. Sei quattro volte più agile di un guerriero con la sua stazza, puoi batterlo senza problemi se solo sai sfruttare questi fattori. Derry, ancora “

Il guerriero tornò al centro della stanza, dirigendosi verso la ragazzina. Cercò di colpirla, riuscendoci un paio di volte, senza però mandare al tappeto Maddie. Tornò all'attacco, sogghignando per la scarsa preparazione della giovane, perdendo però la concentrazione nel combattimento e abbassando la guardia. Maddie scivolò a terra, sotto le gambe del guerriero, sbucando alle sue spalle puntando sulla sua schiena la sua spada.

Ce l'ho fatta “ disse, voltandosi verso Octavia.

L'uomo approfittò del momento, colpendo in pieno volto la ragazza con un semplice pugno, atterrandola senza problemi.

Mai abbassare la guardia “

Maddie cadde a terra, frastornata per quel colpo appena subito riuscendo a malapena a sentire la voce di Octavia che pronunciava quella frase, per poi perdere i sensi totalmente.

Portala nella sua stanza e metti un uomo di guardia “
Il guaritore?”
No, lascia che impari a sopportare il dolore”
Si comandante”

L'uomo prese la ragazza tra le braccia, uscendo dalla stanza accompagnato da un altro guerriero. Gaya, che aveva assistito all'addestramento, si avvicinò ad Octavia, poco fiduciosa per quanto riguardava quel combattimento.

So cosa pensi “
Perchè insistere allora?”
Può farcela, ha solo bisogno di tempo”
Quello che non abbiamo”
Voleva farsi addestrare da tua madre “
Quindi è per questo che lo fai?”
Si, anche. Indra ha fatto lo stesso con me e io non voglio deluderla “

Nel mentre...

La navicella ci fece scendere a terra poco distante dal bunker per evitare che qualche probabile spia dell'esercito di Octavia potesse vederci, incamminandoci velocemente rimanendo nell'ombra, scortati dal Comandante.

Quanto ci vuole ancora?”
Siamo arrivati, manca poco”
Potrebbero esserci dei terrestri lì dentro”
Potrebbero, ma non dobbiamo ucciderli “
Questo spetta a me deciderlo Clarke” rispose in tono duro Alycia.
Se uccidiamo i loro guerrieri sapranno che qualcosa non va e manderanno altri uomini a controllare. Dubito che allora potremo trovare la I.A senza essere scoperti”
Bene, allora andrai per prima “ disse, con tono di sfida.

Raggiunsi la porta del bunker, aspettando che Raven la aprisse hackerando i codici del computer all'interno del laboratorio. Un rumore metallico simile a un cigolio accompagnò l'aprirsi del grande portone, permettendoci di entrare. Dammo una rapida occhiata in giro per verificare l'assenza dei guerrieri di Octavia, raggiungendo subito dopo la sala monitor.

Vedi se riesci a trovare qualcosa nei file del computer, noi cerchiamo nell'archivio “ dissi a Raven.
Io vado a dare un occhiata al rover, forse potrebbe tornarci utile più tardi “
D'accordo. Comandante, voi?”
Verrò con te Clarke, se non ti dispiace “ disse sorridendo, quasi come se fosse una provocazione.

Scendemmo al piano inferiore,dove sapevo dell'esistenza di una stanza adibita a contenere alcuni documenti che Becca aveva tenuto da parte nel caso le fossero serviti. Avevo scoperto quella stanza qualche mese dopo il secondo PraimFaya, mentre io e Maddie cercavamo la sala del generatore di corrente, dando solo una rapida occhiata a tutti quei libri e documenti che erano stati ammassati su enormi scaffali.

Cosa devo cercare?”
Qualcosa che parli della I.A”

In realtà, l'unico scopo di quella visita all'archivio era di distrarre il comandante mentre Raven tentava di agganciare il suo computer a quello della navicella per poter trasferire i file che mia madre aveva trovato riguardo la Xenox Corporation, così da poterli consultare in segreto dopo il nostro ritorno sulla navicella.

Cosa sono questi simboli?” chiede Alycia, mostrando una pagina su di un libro.
Sono gli stemmi dei clan “
Sono parecchi vedo”
Già, ogni clan controllava un'area, ma erano tutti sotto il controllo di..” venni interrotta.
Polis”

Mi bloccai a quelle sue parole, rimanendo immobile a fissare i suoi occhi, nella speranza di rivedere accendersi quella fiamma che caratterizzava il suo sguardo.

Come...” tentai di chiedere.
C'è scritto qui. Polis controllava i dodici clan “

La speranza che i ricordi di quella che credevo fosse Lexa potessero tornare svanirono a quelle parole, facendomi ricadere nello sconforto.

Questo simbolo però l'ho già visto “
Quale?”
Questo qui..mi sembra familiare “

Ruotò il libro verso di me, indicandomi il simbolo dei Trikru.

Questo è...è il simbolo dei Trikru, il clan di Polis. Dove l'hai visto?”
Non ricordo, ma non è la prima volta che lo vedo, forse in qualche rovina qui attorno “

Avrei voluto farle delle domande riguardo questo, ma la paura di espormi e di farmi scoprire rischiando di rovinare il piano che mi ero prefissata mi fermò. Feci un lungo respiro, cercando di riacquistare la calma e la freddezza di poco fa, sperando che questi cambi di umore passassero del tutto inosservati agli occhi di Alycia.

Ci vorrà troppo tempo per controllare tutti questi libri da sole, dobbiamo portarli sulla navicella”
<< Clarke, raggiungimi in sala monitor >> disse Raven dall'interfono.
“ Ci penseremo più tardi, Raven ha trovato qualcosa forse “ dissi.

Uscì dalla stanza, precedendo Alycia di poco. Mi bloccai nel corridoio quando la sentì lanciare un piccolo grido, quasi soffocato, accompagnato da imprecazioni per nulla degne di un comandante. Mi avvicinai, osservandola premere la sua mano sull'avambraccio destro, quasi a coprire la ferita che sembrava essersi procurata.

Uno spigolo più affilato degli altri. Andiamo, forza “

Chiuse la porta subito dopo, precedendomi nel corridoio, diretta al piano superiore. Mi voltai, pronta a seguirla, ma il mio sguardo venne catturato da un particolare sulla maniglia della porta dell'archivio che era stata appena chiusa. Mi avvicinai, passando le dita su quella chiazza scura e liquida che macchiava per metà la maniglia, esaminando alla luce del corridoio quello strano liquido. Sapevo bene di cosa si trattasse,anche solo sentendolo tra le mani, ma quando mi avvicinai alla luce per appurare i miei sospetti, il mio cuore sembrò perdere un battito. Il respiro diventò pesante e un turbinio di emozioni contrastanti iniziò a farsi largo dentro di me, impedendomi di compiere qualsiasi mossa. Osservai ancora quel liquido denso che strofinavo tra le dita, arrivando a una sola conclusione. Non era sangue normale. Era sangue nero.

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Capitolo 12
*** Liar ***


La vista di quel sangue sulla mia mano mi trascinò indietro negli anni, riportandomi all'esatto momento in cui quel proiettile raggiunse il tuo ventre. Potevo sentire l'odore dell'angoscia e della paura che in quell'istante si stavano impossessando di me, annebbiando la mia mente in un momento così cruciale. Il tuo sangue caldo che scorreva tra le mie dita, i tuoi occhi spaventati ma allo stesso tempo rassicuranti, perchè sapevi che la morte non sarebbe stata la fine e che in un modo o nell'altro ci saremmo potute rivedere. Accadde tutto così velocemente da non riuscire a comprendere come potesse essere successo, un secondo prima ti avevo tra le braccia mentre le nostre labbra non volevano separarsi e poi, il destino ha scelto per noi, privandomi forse dell'unica persona che nella vita era riuscita a farmi sentire amata e al sicuro. I flashback si susseguirono per alcuni secondi che sembrarono ore finchè tornai padrona della mia mente mantenendo la calma, per quanto possibile, salendo successivamente al piano di sopra dove Raven mi stava aspettando.

Clarke va tutto bene? Sei un po' pallida “ chiese Bellamy.
Come?Ah no, sto bene tranquillo” sorrisi cercando di tranquillizzarlo “ Cos'hai trovato?” domandai a Raven.
Ho scoperto che il radar registra i movimenti che ci sono stati durante la giornata, poi dopo 24 ore resetta i risultati per sovrascriverci dei nuovi dati. Siamo arrivati al pelo, guarda qui “

Osservai il monitor trasmettere ciò che aveva registrato, notando un puntino rosso fermarsi davanti alla porta del bunker, raggiunto da altri puntini provenienti dal garage, che supposi fossero mia madre e Kane.

Gli hanno teso una trappola. Kane e gli altri sono usciti e non appena hanno raggiunto questo punto” dice indicando il primo puntino “ ecco che spuntano gli altri e li attaccano “
Perchè questi non sono stati rilevati dal radar?”
Non ne ho idea, probabilmente avevano con loro dei disturbatori di segnale, simili a quelli della navicella “
Impossibile, gli unici due che eravamo riusciti a costruire li ho qui nel bunker “
Dimentichi che oltre ai terrestri c'erano ingegneri e meccanici qualificati nel bunker assieme ad Octavia, probabilmente nella noia hanno creato qualche giocattolino per passare il tempo “
Non va bene così, non riusciremo a vederli se si dovessero avvicinare “
Non è detto, con un po' di fortuna potrei riuscire a trovare una soluzione “
E riguardo la I.A che hai trovato?” chiese Alycia.
Ci sto lavorando,ho bisogno di più tempo ma soprattutto di tranquillità, cosa che non ho se continui a fare domande ogni secondo “
Raven ha bisogno di tempo, non affrettiamo le cose “ dissi, cercando di mettere pace tra le due.
Il tempo non ci è favorevole. Cosa dovrei fare mh? Stendermi su quel divano e aspettare?”
Al momento non possiamo fare altro, finchè Raven non trova quello che stiamo cercando “

Osservai il braccio del Comandante notando la grossa chiazza scura che sembrava propagarsi lungo la manica nonostante tentasse di nasconderla dietro la giacca.

Perchè non mi fai dare un'occhiata a quel taglio intanto”
Non serve, sto benissimo “
Se lo scaffale fosse arrugginito c'è il rischio che quella ferita si infetti. Faremo veloce, do solo un occhiata “

Storse il naso,quasi sentendosi ridicola a farsi medicare da un estranea, per di più sua prigioniera, per una disattenzione banale. Una smorfia di dolore comparve sul suo viso quando tolse la mano da sopra la ferita per osservare se fosse davvero il caso di intervenire, poi, rassegnata, rispose con un cenno del capo, dandomi il permesso di medicarla.

Vai al piano di sopra, la prima porta a sinistra. Ti raggiungo subito, prendo l'occorrente “

Aspettai fosse salita prima di dire qualsiasi cosa, poi raggiunsi Raven,mostrandole la mia mano macchiata di nero.

Sei ferita?”
Non è mio “
E di chi...il comandante?”
Si, sai cosa vuol dire questo vero”
Clarke non è possibile, Lexa è morta più di tre anni fa “
Lo so ma l'hai vista? E' identica a lei, ha persino il sangue nero!”
Una gemella? “
Quante probabilità ci sono? Per di più Natblida”
Non lo so, dico solo che mi sembra impossibile “
Come la presenza di altre due I.A e di una navicella che sembra essere rimasta immune dopo due Praimfaya “

Non le lasciai il tempo di rispondere, mi diressi al piano di sopra dove Alycia mi stava aspettando. Entrai nella stanza, trovandola seduta a bordo del letto, mentre tentava invano di togliersi la giacca dell'uniforme.

Aspetta, di aiuto “

Mi avvicinai, sfilandole la giacca, sedendomi subito dopo accanto a lei. Sollevai la manica della maglia con delicatezza, riuscendo a scoprire totalmente il taglio sull'avambraccio.

Non spaventarti, è normale “ disse, riferendosi al colore del suo sangue.
Si? Io sapevo che il sangue fosse rosso “ risposi, mentendo.
Già, ma non nelle persone affette dalla mia malattia “
Di che si tratta? Sono un medico ma non ho mai visto nulla del genere “
E' complicato, lascia stare “

Non insistetti oltre e iniziai a ripulirle la ferita con una benda mentre sentii la pressione dei suoi occhi addosso a me.

Non mi stupisce che Eligius abbia scelto te “ disse.
A cosa ti riferisci?”
Be sei capace di prendere decisioni, sei una sopravvissuta di un disastro nucleare e per di più medico. Non è da tutti”
Non sapeva nulla di tutto ciò quando sono salita a bordo “
Be i tuoi amici hanno fatto il tuo nome, un motivo ci sarà”

Sorrisi e approfittai del momento per saperne di più su di lei.

Tu invece? Come sei finita a fare il Comandante ?”
Fortuna credo. Eligius mi ha trovata anni fa in fin di vita, mi ha portata sulla navicella ed eccomi qua”
E prima di salire su quella navicella?”
Non lo ricordo, ho perso la memoria ”
Non ricordi proprio nulla?”

La guardai negli occhi aspettando la risposta e solo in quel momento la vidi. Sapevo quando Lexa mentiva, lo potevo leggere nel suo sguardo, quell'espressione colpevole e sfuggente che il suo viso assumeva in quei momenti era inconfondibile e non poteva di certo passare inosservato.

No nulla” rispose schiva, tirandosi giù la manica dopo che ebbi finito di medicarla.

Al bunker dei tredici clan....

Continui a tenere il viso troppo scoperto. Di questo passo verrai decapitata al primo duello”
Non ci tengo “
Allora ascolta i consigli che ti sto dando. Tieni alta quella spada e muoviti velocemente “

Maddie migliorava a vista d'occhio, nonostante fossero passate solo poche ore dall'inizio dell'addestramento. L'idea che fosse Octavia ad allenarla non le andava a genio ma sentiva di doversi preparare al meglio per un eventuale scontro in cui, forse, quello che stava imparando poteva tornarle utile. Mentre l'allenamento procedeva senza sosta, un guerriero fece il suo ingresso nella sala del comandante, chiedendo udienza urgentemente.

Parla “
Wanheda ha raggiunto il bunker come ci aspettavamo “
Da sola?”
No, con lei ci sono altre tre persone”
Chi?”
Vostro fratello Heda “
Bellamy?? Ne sei certo?”
Si Heda

Il silenzio calò nella sala.

Uscite tutti” disse, alzando lo sguardo “ che la Fleimkepa venga qui subito “

L'uomo obbedì, scortando Maddie fuori dalla sala, lasciando che solo Gaya potesse essere ricevuta dal Comandante. La custode della Fiamma fece il suo ingresso pochi minuti dopo, ansiosa di scoprire il motivo di così tanto trambusto.

Mio fratello è con Clarke”
Questo significa che la sua navicella è tornata sulla terra”
Non è importante questo, ma se è assieme a lei vuol dire che in qualche modo è coinvolto nel piano di Clarke”
Cosa pensi di fare?”

Non rispose alla sua domanda, ma andò verso la radio roteando il pomello della frequenza per sintonizzarsi su quella del bunker.

<< Bellamy, rispondi >>

Crrrrr. Crrrrr.

<< O?>>
<< Ciao fratellone >>
<< Che diamine sta succedendo O? >>
<< Parliamone a quattr'occhi, io e te. Non mi fido di nessun altro >>
<< D'accordo. Quando e dove >>
<< Stanotte, qui al bunker. Vieni solo >>

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Capitolo 13
*** Treason ***


E' fuori discussione, non se ne parla “
Ascolta, se non vado a quell'incontro mia sorella non si fiderà mai di me “
Non è un mio problema “
Lo sarà se vuoi quella I.A “
Cosa centra questo? La I.A si trova in quel bunker?” chiese il comandante, spostando lo sguardo da Bellamy a Clarke.
Abbiamo il sospetto che si trovi lì “ ammisi colpevole.
Allora andremo in quel bunker, ora “
No non possiamo andare con lui, ci catturerebbero e addio piano “
Non sarà qualche soldato a fermarmi
Qualche soldato? Stiamo parlando di una centinaia di uomini, dubito che la tua bravura in combattimento possa bastare “
Quindi cosa dovremmo fare?”
Lasciate andare me, parlerò con mia sorella e cercherò di convincerla “
Non posso lasciarti andare da solo”
Lo seguiremo e lo aspetteremo appena fuori dal bunker, verrò io con te “ dissi.
E lei?” chiede, riferendosi a Raven.
Io me ne starò qui e vi controllerò dal monitor, vi avvertirò su eventuali spostamenti “

Il Comandante guardò la ragazza dubbiosa, spostando poi il suo sguardo verso di me, avvicinandosi al mio viso per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

Non provare a fregarmi o i tuoi amici avranno vita breve “
Puoi fidarti di me “
Lo vedremo “ rispose, lanciando un sorriso di sfida.

Si allontanò poco dopo per raggiungere la radio,impostando la frequenza esatta per comunicare con la navicella stando ben attenta a tenerla nascosta ai tre ragazzi.

Non mi fido a lasciarti solo con lei Clarke “ ammise il ragazzo.
Non accadrà nulla, puoi stare tranquillo “
So che pensi che quella ragazza sia Lexa, ma se così fosse ora non saremmo suoi prigionieri “
Ha perso la memoria, non può ricordarsi di noi “
Te lo ha detto lei?” chiese Raven.
Si, mentre le medicavo il braccio le ho fatto qualche domanda. Ma non credo che abbia dimenticato tutto, quando mi ha risposto ho capito che non stava dicendo tutta la verità “
So che sembra brutto da dire ma...Se fosse realmente Lexa, potresti approfittarne “
Che vorresti dire?”
Dico che se fosse lei allora sicuramente sarebbe attratta da te”
Vorresti che usassi questa cosa per arrivare a lei??”
Potrebbe funzionare “
Non esiste, non giocherò con i suoi sentimenti. Se lì dentro c'è Lexa allora non dovrò fare nulla se non essere me stessa” ammisi, scocciata da quell'idea malsana “ tra poco dovremo uscire, prepara quello che ci serve “.

Qualche ora più tardi...

Non appena il sole tramontò lasciando che le tenebre e la luna prendessero possesso delle terre ormai inabitate da anni, uscimmo dal bunker di Becca per dirigerci verso l'incontro che Octavia aveva programmato con Bellamy, nella speranza che il loro legame di sangue potesse impedire un ulteriore guerra e a far tornare la situazione alla normalità. Camminammo a lungo tra i cespugli e la folta vegetazione del bosco, raggiungendo una piccola altura da cui era possibile osservare l'entrata del bunker, illuminata da due torce e sorvegliata da alcuni guerrieri armati.

Ci siamo, quello è il posto “
Entrerò dentro e parlerò con O, voi aspettatemi qui,farò presto “
Ti do massimo un'ora, se non uscirai nel tempo stabilito farò irruzione con i miei soldati “

Scambiai un paio di sguardi rassegnati con Bellamy, lasciandolo incamminarsi verso il bunker e osservandolo entrare scortato dagli stessi uomini che poco prima erano di guardia.

Ci saranno delle sentinelle qui nei paraggi, dobbiamo spostarci “
Aspetta,dove pensi di andare biondina ? Dobbiamo tenere d'occhio quell'entrata “ disse, afferrandomi per braccio.
Se uno dei guerrieri ci scopre non saremo di nessun aiuto per Bellamy. C'è una grotta appena poco più in là, staremo lì finchè non torna “
E se non dovesse tornare?”
Non lo conosci, è pieno di risorse. Seguimi e fa silenzio...Comandante”

Scesi silenziosamente lungo un sentiero scosceso, assicurandomi di tanto in tanto che Alycia non rimanesse indietro. Nonostante vivesse su una navicella da chissà quanti anni, sembrava trovarsi perfettamente a suo agio in mezzo alla natura, convincendomi sempre di più che in realtà la sua identità non fosse quella che dava a vedere. Raggiungemmo la piccola grotta scavata dall'acqua durante le piogge acide del secondo Praimfaya, sistemandoci all'interno in attesa che Bellamy facesse ritorno.

Vado a prendere della legna, accenderemo un fuoco per scaldarci “
Il fumo ci renderà visibili Clarke, non credo sia una buona idea”
E' troppo buio lì fuori per accorgersi del fumo. Inoltre la grotta è posta dal versante opposto al bunker, nemmeno la luce del fuoco sarà visibile “
Devo ammetterlo, sai il fatto tuo “ disse, distogliendo lo sguardo dal mio.
Era un complimento questo?” chiesi, ridendo.
No affatto. Resta qui, andrò io a prendere della legna, ne approfitterò per dare un' occhiata qui attorno “

Non la fermai e la guardai allontanarsi nel fitto della boscaglia mentre la sua figura diventata via via sempre più scura e sfocata tra le numerose ombre della notte.

Al bunker...

Mi sei mancata così tanto “ ammise Bellamy stringendo a sé sua sorella.
Anche tu! Credevo non ce l'avessi fatta a tornare “
Si è stato...complicato” rispose, distogliendo lo sguardo “ tu piuttosto, sei il Comandante ora “
Qualcuno doveva guidare questa gente “
Guidarla verso la morte? “
Immaginavo ti avesse fatto il lavaggio del cervello prima di mandarti qui “
Che stai dicendo? Clarke è sempre stata dalla nostra parte, perchè hai tentato di ucciderla?”
La scelta di sfidarmi è stata sua Bellamy, io l'ho solo accontentata. Per colpa sua decine di persone sono morte sotto il fuoco di quella navicella”
Voleva impedire che tutta questa gente morisse nel vano tentativo di tornare a Polis, possibile che tu non lo capisca?”
No, voleva solo impedire che le regole di Lexa venissero infrante, tutto qui. Ma dimmi, come sei arrivato sulla terra? Dove sono Raven e gli altri?”
Prigionieri, sulla navicella. Hanno attraccato sull'Arca qualche mese fa, ci hanno rinchiuso in una cella finchè non siamo arrivati sulla terra e Clarke ha permesso a me e a Raven di uscire “
A che scopo vi avrebbero lasciati liberi su richiesta di Clarke?”
E' difficile...”
Bellamy “ disse, prendendo la mano del fratello “puoi fidarti di me, sono tua sorella

Il ragazzo tentennò qualche istante. Prese un lungo respiro e poi decise di confidarsi.

Ho bisogno della Fiamma per liberare Murphy e tutti gli altri “
La Fiamma? Non crederai che impiantandola dentro Clarke risolverai qualcosa vero?”
Non devo darla a Clarke. Il capo di quella navicella la sta cercando e se non gliela consegniamo farà uccidere i nostri amici, ti prego

L'espressione di Octavia, subito rassicurante e dolce nei confronti di Bellamy, tramutò in un secondo diventando fredda e dura.

Guardie “ chiamò Octavia, attendendo il loro ingresso nella sala “ scortate mio fratello fuori di qui “
Cosa?? Octavia aspetta, no!”

Poco più lontano...

Dopo aver acceso il fuoco, ci eravamo sedute l'una di fronte all'altra cadendo nel più profondo dei silenzi, senza che nessuna delle due lo interrompesse. I suoi occhi scrutavamo l'oscurità della notte al di fuori di quella grotta mentre i miei, ormai da parecchio, non riuscivano a staccarsi da lei. L'osservai a lungo, cercando di delineare con lo sguardo ogni suo lineamento per confrontarlo al ricordo di te quando ancora eri mia, perdendomi tra fantasia e ricordi al bagliore di quel fuoco.

Come hai perso la memoria?” chiesi, interrompendo il silenzio.
Credo di aver sbattuto la testa prima che Eligius mi trovasse “ rispose, senza spostare lo sguardo su di me.
Non ti ha mai detto dove ti ha trovata e il perchè fossi ferita?”
Mi ha trovata accanto a un edificio in rovina, non so altro. Perchè ti interessa tanto?” chiese, voltandosi a osservarmi.
Forse la domanda è...Perchè a te non interessa? Non vuoi sapere chi sei?”
So chi sono. Se in tutti questi anni nessuno è venuto a cercarmi un motivo ci sarà “
Forse qualcuno ti ha cercata e tu non lo sai. Magari c'è una persona là fuori che sta aspettando il tuo ritorno “

Quell'ultima frase uscì dalle mie labbra con un tono quasi supplichevole, un lamento soffocato, complice dell'emozioni contrastanti che da tempo ormai stavamo combattendo dentro di me. Dal modo in cui mi guardò capì subito di come si fosse accorta del mio stato d'animo e qualcosa nei suoi occhi cambiò improvvisamente.

C'è qualcosa che devi dirmi Clarke? “

 

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Capitolo 14
*** Suspects ***


Devi dirmi qualcosa Clarke?”

Il panico prese possesso del mio corpo. Sentì il cuore battere sempre più forte e un senso di preoccupazione crescere secondo dopo secondo rendendomi vulnerabile di fronte a qualsiasi altro tipo di domanda. Quella grotta pareva rimpicciolirsi ad ogni mio battito e l'aria che prima respiravo con facilità ora sembrava essere veleno per i miei polmoni, impedendomi di ragionare con la stessa lucidità di poco fa. Avanzai mille ipotesi sulla risposta che avrei dovuto dare ma nessuna sembrava essere quella giusta e soprattutto quella che mi avrebbe fatto guadagnare altro tempo per capire se quella ragazza fossi davvero tu. Avrei potuto dire la verità, esternare i miei dubbi ad Alycia, parlarle di te ed eventualmente provare a farle recuperare la memoria ma se fosse stato tutto inutile? Se poi non si comportasse come sta facendo ora? Se decidesse di uccidermi per quelle sciocchezze che le avevo messo in testa?

Allora?” rincalzò, non ricevendo una risposta.
“ No io...perchè mai pensi debba dirti qualcosa? “
Perchè mi fai domande mirate, perchè mi guardi credendo che io non me ne accorga ma soprattutto perchè cerchi di rimanere sola con me quando ne hai l'occasione “
Ti sbagli, io non..."
Stai pensando di tendermi un agguato? Di uccidermi mentre dormo magari? Credimi che non sarà così facile “ disse, avvicinandosi a me quel tanto che bastava per sentire il suo respiro sul mio viso.
Ucciderti? E per cosa? Non appena Eligius saprà di te ucciderà i miei amici sulla navicella, sarei una stupida anche solo a pensarlo “
Be potresti prendermi come ostaggio, fare un accordo col nemico per guadagnarci il doppio tu che dici?”
Già, come hai fatto a Mounth Wheater!”

Pensai quella frase con così tanta rabbia che non mi accorsi di averla urlata a pieni polmoni. La mia voce rimbombò in quella piccola caverna ripetendo le mie parole svariate volte, con suono sempre più lieve. Sgranai gli occhi dopo essermi accorta di quello che avevo appena fatto e mi si gelò il sangue quando, negli occhi di Alycia, riconobbi i tuoi, colmi di rabbia e risentimento verso quelle parole taglienti come lame.

Mounth cosa?”

Riuscì a dire solo quelle due parole. Iniziò a lamentarsi dal dolore stringendosi le tempie con le mani, cercando un appiglio nella caverna per potersi appoggiare e non cadere a terra. Avrebbe voluto urlare, ma non lo fece. Strinse i denti mentre si contorceva su se stessa nella vaga speranza che quel dolore così acuto passasse o per lo meno si attenuasse. L'aiutai a sdraiarsi a terra cercando di tenerle il capo sollevato appoggiandolo sulle mie ginocchia, ma i suoi continui movimenti mi impedivano di poter esaminare i suoi occhi per cercare di capire cosa le stesse accadendo.

Portami sulla navicella Clarke” disse, stringendo i denti “ portami...là”

I suoi movimenti si bloccarono del tutto non appena perse conoscenza tra le mie braccia, stremata dal dolore e dall'eccessivo sforzo fisico di contrastarlo. In quello stesso istante comparve Bellamy all'ingresso della grotta, affannato e con aria preoccupata, precipitandosi verso di me con sguardo colmo di rammarico.

Che le è successo??”
Non lo so, sembrava avesse una crisi, vuole che la portiamo sulla navicella subito. Chiama Raven “
<< Raven mi ricevi?>>
<< Si Bellamy, dimmi >>
<< Devi contattare subito la navicella, abbiamo un problema >>

La mattina seguente...

Quindi ora sa tutto? “
Si...pensavo mi avrebbe aiutato!”
Sei un idiota Bellamy, se prima avevamo un vantaggio su di lei ora siamo punto e a capo!” ammise arrabbiata Raven.
Calmatevi, non è ancora finita, troveremo un altro modo “ dissi, massaggiandomi le tempie per tranquillizzarmi.
Ora che sa che ci serve la Fiamma la farà mettere sotto chiave con tutto l'esercito a guardia di essa. Non la prenderemo mai “
Invece si, mi serve solo un po' di tempo

Raven e Bellamy si guardarono dubbiosi, volgendo lo sguardo verso di me.

Che cos'hai in mente?”

Feci per rispondere, ma la porta del laboratorio si aprì improvvisamente, lasciando che Eligius facesse il suo ingresso.

Scusate l'interruzione, ma avrei bisogno di parlare in privato con Clarke, sempre che lei non abbia qualcosa in contrario “

Tranquillizzai i miei amici con un cenno del capo, seguendo l'uomo fuori dalla porta.

Ti vedo scossa Clarke, qualcosa non va?”
No, è tutto apposto. Il comandante come sta?”
E' proprio di questo che vorrei parlarti. Potresti dirmi cosa è successo?”
Stavamo parlando, poi ha iniziato a sentirsi male finchè non è svenuta”
Tutto qui? Non ha detto altro?”
Mi ha solo chiesto di portarla sulla navicella, niente di più “
Capisco. E di cosa stavate parlando? Se posso chiedere”
Del piano per arrivare alla I.A”

Il suo sguardo sembrava poco convinto, quasi si aspettasse che dicessi tutta la verità smettendola di mentire.

D'accordo, ti ringrazio. Puoi tornare dai tuoi amici “

Avrei voluto chiedere di più sulle condizioni del Comandante ma mi limitai a non attirare troppo l'attenzione, così tornai in laboratorio, volgendo le spalle ad Eligius. Stavo per varcare la soglia della porta quando lo sentì sussurrare qualcosa alla guardia accanto a lui, prima che scomparisse dietro l'angolo del corridoio.

Tienila d'occhio. Sia lei che il Comandante, massima discrezione”

Al bunker...

E' chiaro quello che vuole fare. Userà la fiamma su di lei per poter prendere il mio posto a capo dei clan “
Clarke non lo farebbe mai “ ammise Maddie.
L'ha già fatto una volta ma tua madre l'ha fermata prima che le venisse impiantata la fiamma”
A maggior ragione non lo rifarà, non è stupida. Sa benissimo che il suo sangue nero non è ereditato, nessun clan la eleggerà Heda “ disse Gaya.
E allora perchè mandare Bellamy per avere il chip? A che scopo? “
E se avessero un altro Nitblida?”
Ce l'hanno, ed è lei” disse, volgendo il suo sguardo verso la ragazzina “ Ma ora è qui e se fosse questo il piano allora avrebbero da sottrarci due cose”
Anche se fosse così, servirebbe pur sempre uno scontro diretto per reclamare la Fiamma e per ora, nessuno ne è in grado “
Be allora c'è qualcos'altro a cui non abbiamo pensato o di cui non siamo a conoscenza. Da ordinare di portare qui Abby, forse lei saprà illuminarmi “

La custode della Fiamma chinò il capo in segno di assenso e, preceduta da un guerriero, uscì dalla stanza principale, lasciando Octavia e Maddie da sole.

Una volta che avrò imparato a difendermi ti prenderò a calci “
Vedremo, ma prima dovrai finire l'allenamento e dubito che ci riuscirai se parli a vanvera invece di impugnare quella spada “

Sulla navicella...

Sicura di aver sentito bene? Perchè mai mettere sotto sorveglianza il Comandante?” chiese Bellamy.
Non ne ho idea...Magari sanno qualcosa e cercano di tenerci fuori “
" E se sapessero qualcosa riguardo Lexa?” si intromise Raven.
Allora ci credi anche tu ora “ ammisi soddisfatta.
Dico solo che se sapessero chi è in realtà starebbero molto attenti alle persone che la frequentano “
Se fosse lei, come si spiega tutto questo? Come può essere viva, perchè non ricorda?”
Più che altro la domanda principale è come hanno fatto ad avere il suo corpo. Non è stato bruciato con il rito di passaggio come tutti gli altri comandanti?”
Ora che ci penso no...”
No? E allora che fine ha fatto il corpo?”
Io ho visto la sua sagoma distesa sull'altare nella sala assieme ai novizi, ma dopo l'ascesa al trono di Ontari non ho saputo più nulla”
Un altra domanda senza risposta. Ma forse posso avere delle conferme “
“ Di che tipo?”
Mi serve che tu riprenda il tuo ruolo da medico e faccia un piccolo prelievo per me “

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Capitolo 15
*** Whispers ***


“ Non so cosa tu voglia sapere ma io non sono a conoscenza di nulla “
“ Non ci credo Abby e ti spiego anche il perchè. Ricordi l'attacco da parte degli uomini della montagna durante l'assemblea dei dodici clan? “
“ Certo”
“ Allora ricorderai anche che tua figlia e Lexa se ne sono andata pur sapendo che il campo stava per essere bombardato e tu le hai coperte”
“ Se avessi detto una cosa del genere la tregua che avevamo stipulato con gli altri clan sarebbe saltata! Non avremmo mai salvato i prigionieri di Mounth Weather e forse ora non saremmo nemmeno qui a discutere “
“ Questo è un altro discorso. Tu hai mentito e a me interessa questo, quindi per favore, dimmi cosa sai “
“ Per la decima volta, non so nulla, ho perso i contatti con Clarke non appena è salita su quella navicella!”
“ Sono sicura che una volta lassù avrebbe trovato il modo di mettersi in contatto con te, sbaglio?”

Abby non rispose, tenendo lo sguardo fisso su Octavia.

“ Perchè vuoi rendere tutto così difficile?”
“ Tu rendi tutto difficile, il ruolo che stai ricoprendo ti ha dato alla testa te ne rendi conto?”
“ Sono perfettamente in grado di gestire il tutto”
“ Si? Be allora devo ricredermi su molte cose. Da quando Lincoln è...
” la interruppe.
“ Non dirlo”
“ Anche quel ragazzo che ha combattuto nell'ultimo conclave...”
“ Ora basta!
“ urlò, voltandosi a guardare la donna “ Portatela via immediatamente”

Due uomini posti ai lati della porta scattarono in avanti, prendendo la donna per le braccia, pronti a scortarla fuori verso la stanza in cui lei e gli altri erano stati momentaneamente rinchiusi.

“ Non deve morire più nessuno per queste stupide guerre Octavia, rifletti su ciò che ho detto!”

Riuscì a pronunciare solo quest'ultima frase prima di essere scortata all'esterno della sala, mentre Octavia rimase immobile, al centro della stanza osservando un punto indefinito davanti a lei. Compì pochi passo verso la scrivania, appoggiandosi nervosamente con le mani tentando di trattenere la rabbia che però non tardò a scoppiare, provocando nella ragazza una reazione violenta e istintiva. Rovesciò con un sol colpo tutto ciò che si trovava al di sopra della scrivania, non prestando la minima attenzione nemmeno per gli oggetti più fragili e delicati, prendendo ripetutamente a pugni il duro legno del tavolo finchè l'adrenalina venne meno, lasciando che il corpo di Octavia scivolasse goffamente a terra, con la schiena poggiata al bordo della scrivania e le mani a coprire il volto stanco e ora, più che mai, provato da quelle parole così vere da essere dolorose quasi quanto la morte.

Intanto...

Dopo essere rientrata sulla navicella a causa del malore del comandante mi era quasi impossibile spostarmi senza essere seguita da qualche soldato in uniforme a causa dell'ordine restrittivo che Eligius aveva emanato per me e per Alycia. Dal suo ricovero in infermeria non ero più riuscita a vederla ma soprattutto non sapevo come stesse dopo quella strana crisi avuta in quella grotta. Per attuare il piano di Raven avrei dovuto eludere la sorveglianza per raggiungere la sua stanza ma in pieno giorno era quasi impossibile, così aspettai la notte dove il numero di soldati di guardia si dimezzava e le possibilità di essere vista si riducevano notevolemnte.

“ Dammi ancora qualche secondo per entrare nel sistema delle telecamere”
“ Sicura che non se ne accorgeranno?”
“ Sicurissima, loro continueranno a vedere i corridoi e le stanze come le hanno osservate durante la giornata, solo non vedranno quello che succede in tempo reale, diciamo che rivedranno in replica le riprese di qualche ora fa “
“ Però ho ancora le due guardie qui fuori che non mi lasceranno mai andare in giro indisturbata “
“ Ho pensato anche a quello. Ho sintonizzato questa radiolina sulla frequenza delle loro così da poter impartir loro degli ordini senza che sospettino nulla
“ disse, prendendo la radio tra le mani “ Tocca a te Bellamy, fai la voce da soldato autoritario “

Il ragazzo lanciò un'occhiataccia a Raven, prendendo il piccolo oggetto tra le mani << Fate rapporto >>

<< Tutto tranquillo qui Signore >>
<< Allora raggiungete gli altri in sala macchine, hanno bisogno di aiuto con dei fusibili rotti >>
<< E i prigionieri ?>>
<< Stanno arrivando due uomini a darvi il cambio, potete andare >>

<< Si signore >>

I due uomini si allontanarono dalla porta, camminando lungo il corridoio per raggiungere il piano inferiore verso la sala macchine.

“ Perfetto, se ne stanno andando “
“ Non appena gireranno l'angolo li seguirò fino alla sala dei motori, poi sarà un attimo metterli k.o “
“ Non farti vedere o domani scopriranno che abbiamo combinato qualcosa “
“ Lo sapranno comunque visto che qualcuno troverà due uomini a terra “
“ Ti sei perso il passaggio dove tu nascondi i corpi e nessuno scopre nulla?”
“ Credo di si. Sta attenta Clarke, soprattutto a lei “
“ Farò in fretta “
“ Potete andare, le telecamere sono sotto il mio controllo. Evitate i corridoi che vi ho detto e arriverete nelle rispettive stanze senza essere visti. Avete 15 minuti al massimo, poi dovrò ripristinare il segnale”

“ Ci metteremo anche meno “

Uscimmo dalla stanza nel silenzio più completo, dividendoci al primo bivio del corridoio da dove entrambi avremmo continuato da soli. Avevo in testa il percorso esatto per arrivare all'infermeria evitando quei corridoi dove alcune delle poche guardie rimaste facevano la ronda notturna, così da poterla raggiungere senza essere vista. Quell'ala della navicella mi era sconosciuta, ma non sembrava essere molto articolata al contrario di quello che avevo immaginato. C'erano circa sei stanze in tutto, di cui una adibita a sala operatoria mentre le altre erano semplici stanze da letto, tutte vuote, a parte una. Vi guardai all'interno attraverso il piccolo vetro posto sulla porta, assicurandomi che il comandante non fosse sveglio prima di aprire la porta ed entrare nella stanza. Raggiunsi silenziosamente il letto dove la ragazza dormiva tranquilla, non riuscendo però a non soffermarmi qualche secondo sul quel viso tranquillo e calmo che da anni potevo vedere solo nei miei sogni. Con le mani leggermente tremolanti, presi una siringa dall'armadietto accanto al letto, stando attenta ad inserirla correttamente nella farfallina attaccata alla mano di Alycia. Il sangue scuro iniziò a scorrere all'interno della siringa riempendola quel tanto che bastava per avere un campione da portare a Raven. Staccai dolcemente la siringa dalla sua mano, riponendola in un piccolo sacchetto all'interno della giacca, voltandomi poi verso la porta per uscire.

“ Clarke”

La sua voce arrivò flebile, quasi fosse un sussurro, ma la sentì chiaramente rompere il silenzio di quella stanza, facendomi rabbrividire nella frazione di un secondo. Mi voltai lentamente, impaurita dalla reazione che avrebbe potuto avere vedendomi lì,in piena notte, in un'ala della navicella in cui non mi era permesso andare. Pensai immediatamente ad una scusa da raccontare, a qualcosa che potesse scagionarmi dal motivo per cui mi trovavo lì, ma non servì. Osservai il suo volto, ancora addormentato come pochi secondi prima l'avevo lasciato, ma certa di aver udito la sua voce chiamare il mio nome. Mi avvicinai a lei, con la voglia incontrollabile di stringere la sua mano nella mia, di sentire ancora una volta il calore della sua pelle, di poter accarezzare il suo viso così tranquillo e sereno mentre dorme e poter sentire il suo profumo, dolce e inebriante allo tempo stesso, così inconfondibile da poterlo distinguere tra migliaia d'altri.

“ Perdonami Clarke “ sussurrò.

Le sue labbra si mossero, ma i suoi occhi continuarono a rimanere chiusi.

“ Perdonarti...per cosa?” chiesi, nella speranza che rispondesse senza svegliarsi.
" Alla montagna “

Subito non capì, ma poi ricollegai quelle informazioni. Qualunque cosa stesse sognando, quei ricordi appartenevano a Lexa e la montagna a cui si riferiva non era altri che Mounth Weather. Avrei voluto svegliarla, raccontarle tutto, confidarle la verità che che per anni le era stata nascosta ma non ne ebbi il tempo. Un rumore fuori dalla stanza catturò la mia attenzione mettendomi in allarme, impedendomi di prolungare ulteriormente la mia permanenza all'interno di quella stanza.

Pochi minuti dopo...

“ Allora? Tutto apposto?”
“ Si, non credo che troveranno quei soldati tanto presto “
“ Non voglio sapere altro Bellamy, mi fido della tua parola”
disse, dando una pacca amichevole sulla spalla del ragazzo “ sei riuscita a prendere quel campione?” disse, rivolgendosi a me.
“....”
“ Pronto? Terra chiama Clarke”
“ Si, è qui. Ma a questo punto non serve più “
“ Non ti seguo “
“ Stavo per uscire dalla sua stanza quando mi ha chiamata “
“ Ti ha vista?!”
“ No calmati, stava solo parlando nel sonno. Mi ha chiesto di perdonarla”
“ Perdonarla per che cosa?”
“ Mi ha chiesto di perdonarla per avermi tradito a Mounth Weather “
“ Quindi...si ricorda?”
“ Così pare,o almeno ha dei ricordi ma forse le arrivano solo durante il sonno “
“ E' strano. Avevo letto un libro sui sogni una volta, l'avevo trovato nell'archivio segreto sull'arca, dicevano che quello che sogniamo in un certo senso ci appartiene, magari perchè l'abbiamo vissuto in prima persona oppure perchè sono avvenimenti o sensazioni che desideriamo provare. Però se fosse così dovrebbe ricordare i sogni che fa non appena si sveglia “
“ Non credo li ricordi, altrimenti mi avrebbe riconosciuta non credi?”
“ Forse fino ad ora non ti aveva mai sognato “
“ Non lo so...credo di doverle dire tutto”
“ Aspetta ancora un po', fammi esaminare il suo sangue e poi deciderai il da farsi”
“ D'accordo”
dissi, sedendomi sul divanetto accanto ai computer “ quanto vorrei che si ricordasse di me “  

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Capitolo 16
*** Never hide again ***


Mi addormentai su di un divanetto scuro in fondo al laboratorio mentre Raven e Bellamy stavano continuando le loro ricerche sui server della navicella nella speranza di ricollegarsi alle informazioni trovate da mia madre nel computer di Becca. Avevo chiuso gli occhi solo per qualche minuto ma non mi accorsi di essermi addormentata così profondamente da non percepire nemmeno più i rumori metallici e fastidiosi che produceva la navicella, riuscendo forse dopo tanto tempo a recuperare preziose energie per il mio corpo. L'unica cosa che percepì fu il caldo di una coperta poggiata sopra di me, forse da Bellamy, per evitare che l'aria che usciva dalle bocchette di ventilazioni potesse farmi ammalare. Non so per quanto tempo rimasi lì, ma al mio risveglio non mi trovavo più nella stanza dei computer assieme ai miei due amici, bensì nella camera in cui avevo soggiornato i primi giorni che salì a bordo.

Mi avrà portato qui Bellamy” pensai, strizzando gli occhi per abituarli al buio.

Cercai con la mano l'interruttore della piccola luce posta al lato del letto, rimanendo per qualche secondo abbagliata dell'improvviso cambio di luminosità. Mi stropicciai gli occhi prima di aprirli, accorgendomi di non essere del tutto sola in quella stanza.

Hai dormito parecchio, pensavo non ti saresti più svegliata “ ammise Alycia, seduta su di una sedia al fondo del letto.

Trasalì alla sua voce, presa alla sprovvista. La guardai attentamente senza dire nulla, osservando le mani tremolanti che rigiravano tra loro un piccolo coltello da taschino dal manico in legno, molto simile al vecchio pugnale di Lexa.

Che ci fai nella mia stanza?” chiesi.
Avevo bisogno di fare due chiacchiere con te, lontano da occhi indiscreti”
Di cosa vuoi parlare?”
Intanto potresti cominciare col dirmi perchè la scorsa notte ti sei intrufolata nella stanza dell'infermeria “
Tu..mi...”
“ Se ti ho vista? Certo, ma eri già con un piede fuori dalla porta quando mi sono accorta di te”
Non volevo farti del male se è quello che stai pensando, stavo solo cercando di...”

Non feci in tempo a terminare la frase che mi ritrovai il suo corpo sopra il mio, con il coltello puntato alla gola mentre i suoi occhi si specchiavano nei miei, pieni di rabbia e frustrazione.

Non mi piacciono i giri di parole e soprattutto le bugie. Te lo richiedo, cosa facevi nella mia stanza?”
Io...non posso dirtelo, non ancora “
Non puoi...dirmelo? Forse non hai notato la situazione in cui ti trovi”
Pensi che se fosse una cosa da nulla starei qui a farmi uccidere?”
No, quindi dimmi quello che sai. Eligius non sarà così paziente con te come lo sono io”
L'uomo che ti sta facendo pedinare? Sono sicura che non riserverà un trattamento d'onore nemmeno a te “
Pedinare? Ma di che parli?”
Dimmi, da quando sei uscita dall'infermeria sei mai stata sola?”
Si...o meglio, lo credevo. I miei uomini erano sempre nei paraggi “
Be obbediscono agli ordini di Eligius ormai, scordati di avere degli alleati qui dentro. A parte me”
Tu? Ahah dopo averti fatta prigioniera e minacciata vorresti dirmi che stai dalla mia parte? Ti facevo più furba Clarke “ disse, allentando la presa su di me.
Puoi anche non credermi, ma ti accorgerai presto che Eligius non si fida di te “
Non ne vedo il motivo”
Il motivo è...” mi bloccai.
Qual è? So che mi stai nascondendo qualcosa, non costringermi a farti parlare”

Rimasi in silenzio osservando il suo sguardo interrogativo, pensando alla decisione giusta da prendere in un momento così difficile. Probabilmente non mi avrebbe mai creduto, come biasimarla, ma se ci fosse anche una piccola speranza di poterla convincere della veridicità delle mie parole allora quello era il momento giusto per dirle tutto.

Penso di conoscere la tua identità “
Come scusa? E' impossibile, noi non....”

Non finì la frase, abbassando lo sguardo come nel tentativo di ricordare qualche particolare che sembrava esserle sfuggito.

Tu sei la ragazza dei miei sogni,quella che da anni mi tormenta con le sue storielle impossibili !”
Io non so che cosa tu abbia sognato ma posso darti delle risposte se mi lascerai spiegare “
Da quando Eligius mi ha trovata non ho fatto altro che fare questi incubi, tutte le notti. C'è sempre questa ragazza di cui non vedo il volto che continua a chiedermi di tornare, mi chiama con un nome che non riconosco. Qualcosa tipo ...“
Lexa” dicemmo nello stesso istante.
Hai sognato anche la scorsa notte vero?”
Si...come lo sai?”
Parlavi nel sonno quando sono entrata nella tua stanza”
Allora saprai che ciò che mi tormenta non esiste, è tutta colpa della mia malattia”

Mi alzai dal letto, raggiungendola ai piedi della sedia su cui si era seduta, mettendomi in ginocchio di fronte a lei.

Dammi il coltello”
“ Che cosa vuoi fare?”
Mostrarti una cosa “

Allungò lentamente la mano porgendomi il coltello, rimanendo in attesa di una mia mossa. Feci un piccolo taglio nel palmo della mia mano, aspettando che il sangue fuori uscisse dalla ferita.

Che significa? Anche tu...anche tu hai il sangue nero?”
Si, ma non siamo malate, anzi. Questo sangue è l'unica cosa che ci ha permesso di sopravvivere alle radiazioni, lo possiedono solo i discendenti di Becca “
Becca...conosco questo nome. Credo di averlo sentito in uno dei miei sogni “
Ascoltami, so che ti sembrerà ancora più assurdo, ma non sei la persona che Eligius ti ha fatto credere, io conosco la verità “
Tu menti. Non sai nulla su di me “ disse, alzandosi di scatto dalla sedia.
Ti sbagli e posso dimostrartelo “
Come?”
Vieni con me al bunker stanotte e vedrai che quello che dico non è una bugia “

A notte fonda...

Alycia ed io avevamo aspettato il calar del sole prima di poterci muovere più liberamente all'interno della navicella. Passammo dalla sala macchine dell'astronave per poter uscire all'esterno senza attraversare il portellone principale, riuscendo a passare da una botola secondaria del vano motore. Camminammo in silenzio fino al bunker di Becca dove Raven, con un comando a distanza, era riuscita ad aprici la porta del garage, permettendoci così di entrare. Salì in fretta le scale per raggiungere il piano superiore, ma mi bloccai quando non sentì i suoi passi seguirei miei.

Dove stiamo andando?” chiese.
Nella mia stanza, è lì che c'è quello che voglio mostrarti. Non avrai paura ?” dissi, in tono di scherno.

Mi lanciò un'occhiataccia di ammonimento prima di tornare a seguirmi in cima alle scale. Entrammo nella camera, esattamente come l'avevo lasciata dall'ultima volta, avvicinandomi al piccolo mobiletto posto accanto al letto, rovistando all'interno del cassetto, trovando quello che stavo cercando.

Ecco” dissi, porgendole un foglio di carta.

Guardò quel foglio con sufficienza per qualche secondo, poi la vidi cambiare espressione. I suoi occhi ora sembravano credere a quello che stava osservando, ancora incapaci però di comprendere come tutto ciò potesse essere possibile.

Questa...sono io” disse, guardandomi.
Si”
Potresti avermelo fatto l'altra notte, come posso sapere se non stai mentendo”
Osservalo bene. Alcuni particolari sono differenti

Tornò ad osservare la foto, passando delicatamente il dito su quello che doveva essere, secondo lei, il particolare differente dalla realtà.

Questo punto sulla fronte...e anche quel vestito. Non li riconosco”
Perchè non li ricordi e perchè non sono gli indumenti che indossi ora”
Non sarà un disegno a farmi credere a tutto questo. Ammetti che quello che stai cercando di dirmi è alquanto inverosimile”
Vuoi altre prove? “ dissi scocciata “ allora posso dirti che hai tre tatuaggi, uno sulla spalla destra, uno sulla schiena e uno dietro al collo”

Mi guardò stupita, togliendosi subito dopo la giacca della divisa. Guardai il suo braccio, ora privo di copertura, senza però vedere il tatuaggio.

Non è possibile, avevi quel tatuaggio, non so cosa fosse di preciso ma lo ricordo benissimo. Una specie di clessidra divisa a metà, con ornamenti tribali”

Aspettò che finissi di parlare, poi si avvicinò alla porta del bagno all'interno della mia stanza, prendendo uno straccio bagnato d'acqua. Lo strofinò sul suo braccio un paio di volte, finché non riconobbi l'inchiostro nero impresso sulla sua pelle.

Come sai dei tatuaggi? Nessuno ne è a conoscenza a parte Eligius”
E' lui che ti ha detto di coprirli ?”
“ Si, non sono visti di buon occhio tra i soldati “
Il motivo era un altro. Non voleva che qualcuno li riconoscesse “
Pensi siano così importanti?”
Magari quello no, ma quello che hai dietro alla schiena e sul collo si “

Si tolse anche la maglietta che le ricopriva il busto, rimanendo con un semplice top scuro a coprire le sue forme. Si voltò subito dopo, dandomi le spalle, porgendomi lo straccio umido.

Ti prego, mostrami chi sono veramente”

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Capitolo 17
*** Team change ***


Quindi, se ho capito bene, io sarei il comandante di tutta quella gente dentro al bunker?”
Si è così, o almeno lo eri prima di...”
Prima di?”
Morire”
Ho anche il dono della vita eterna per caso?” disse, sogghignando, tornando subito seria non vedendomi sorridere alla sua battuta “ aspetta, non stavi scherzando?”
No, sei morta sotto i miei occhi. Ho tentato di salvarti ma la ferita era troppo grave e il sangue era ovunque “ dissi, cercando di trattenere le lacrime a quel ricordo.
Forse non potevi fare nulla Clarke” rispose, avvicinandosi a me.
Forse...
Quindi questa cicatrice ora ha un perchè” disse indicandosi il ventre proprio dove il proiettile l'aveva colpita anni fa.

Guardai quella cicatrice per qualche secondo, non accorgendomi della mia mano protesa verso di lei per accarezzare lentamente i contorni di quella vecchia ferita. Sentì la sua pelle liscia sotto le mie dita e un brivido scorrermi lungo il corpo, facendomi riprovare sensazioni che pensavo di aver cancellato dalla mente dopo la sua scomparsa.

Eravamo molto amiche?”

Raggelai a quella domanda, mentre il suo sguardo dolce e comprensivo mi scrutò da vicino, cerando di captare quante più informazioni riusciva.

Amiche? Si...molto amiche “ risposi, accorgendomi della mia mano ancora sul suo ventre.
Mi dispiace di non ricordare il nostro rapporto”
Non fa nulla, magari col tempo i ricordi ritorneranno”
Già...ora che ci penso però, se sono morta, come faccio ad essere qui?”
Dalla prima volta che ti ho visto sulla navicella mi sono fatta la stessa domanda, assieme a quella di come tu sia potuta arrivare fino ad Eligius “
Io mi sono risvegliata sulla navicella, di ciò che è successo prima non so nulla”
L'unico che lo sa è lui, perciò andremo a chiederglielo direttamente ma prima abbiamo una cosa molto più importante da fare e mi servirà il tuo aiuto “
Di cosa si tratta?”

Intanto, al bunker...

Nessuna notizia?”
No Heda”
Mmm strano. Sono giorni che non abbiamo visite da parte di Clarke e dei suoi nuovi amici”
Forse hanno capito che non possono vincere “ ammise Gaya.
No, conosco Clarke. Starà architettando qualcosa per prendere quello che le serve. Abby ha detto qualcosa?”
Continua a dire di non sapere nulla e inizio a credere che sia la verità. Nemmeno Kane e gli altri vogliono parlare “
In tal caso aspetterò che sia Clarke a fare la prima mossa. Piuttosto, dov'è la ragazzina?”
Nella sala degli allenamenti, è li da questa mattina “
Ha preso sul serio questa cosa vedo”
Spera di poterti battere in uno scontro diretto”
Si lo so, la sto preparando anche per quello “
Vuoi lasciare il trono?”
No, ma se sarà necessario serve qualcuno che possa prendere il mio posto e trovo che Maddie sia la persona adatta. E' furba, ha degli ideali solidi e non dimenticare che è una Natblida”
Su questo non c'è dubbio però non sa nulla del nostro popolo e inoltre sta dalla parte di Clarke “
Per ora, ma tutto può cambiare se sai usare le carte giuste “

Sulla navicella...

Dopo aver raccontato ad Alycia quello che era il suo passato, tornammo sulla navicella nello stesso silenzio con cui eravamo fuggite pronte a mettere in atto il piano che avevo in mente. Il fatto che ora lei sapesse la metteva in pericolo,dati i numerosi sospetti che Eligius già aveva su entrambe, ma confidai nel suo sangue freddo e nella sua bravura a gestire queste situazioni, nella speranza di poter risolvere il problema in brevissimo tempo. Raggiunto il corridoio principale ci separammo, stando attente a non farci vedere mentre entrambe tornavamo nelle rispettive stanze.

Allora?” chiese Raven non appena entrai nel laboratorio.
Le ho detto tutto”
Tutto tutto? Possiamo ritenerla una di noi?”
Non proprio tutto...” dissi, distogliendo lo sguardo.
Clarke...perchè non gliel'hai detto?”
Non è il momento per i sentimenti...”
Non mentire a te stessa. Sappiamo entrambe cosa vuol dire perdere una persona cara, tu hai l'opportunità di riavere indietro un amore, perchè rinunciare?”
Non sto rinunciando, solo questo non è il momento adatto. E poi non so come la prenderebbe, magari non vorrebbe più avere nulla a che fare con me dopo aver saputo come stanno le cose”
Che sciocchezza. Ti amava prima e ti amerà anche adesso, ha perso la memoria ma i sentimenti restano. Deve solo capire cosa significavi tu per lei prima di ...”
Ci penserò ma ora abbiamo un'altra priorità. Dov'è Bellamy?”
Sta riposando, perchè?”
Ho un piano per prendere la fiamma senza che nessuno sospetti nulla e mi servirà l'aiuto, se così posso definirlo, di Bellamy ”

Qualche ora più tardi...

Dimmi pure Clarke, come procede questa ricerca? “
So dovesi trova la fiamma e so come prenderla”
Grandioso, cosa ti occorre?”
Mi avevi detto che avrei avuto a disposizione solo l'aiuto di due dei miei amici”
Esattamente”
Be allora ti chiedo di fare un cambio momentaneo, riavrai Bellamy e Raven ma mi occorrono Echo ed Emori”
Non vedo dove sia il problema” disse, premendo un pulsante sopra la scrivania “ fate venire qui il Comandante” disse, rivolgendosi ad un microfono.

Pochi istanti dopo, Alycia fece il suo ingresso nella sala, accompagnata da due guardie.

Alycia, scorta cortesemente la nostra ospite nella cella dei suoi amici, dovrà cambiare squadra quindi assicurati che tutto venga svolto nelle regole stabilite “
Certamente” rispose, chinando leggermente il capo in segno di assenso “ voi due andate a prendere i ragazzi in sala monitor, io e Clarke vi aspetteremo di sotto “ ordinò ai suoi uomini.

Uscimmo dalla sala principale, dirigendoci verso il piano inferiore scortate per un breve tratto di strada da due uomini, rimanendo sole solo dopo l'ultima rampa di scale.

Come ti senti?” chiesi.
Shh” disse, indicando con lo sguardo un angolo nascosto del muro da dove sporgeva una telecamera.

Guardai in quella direzione, con discrezione, accorgendomi della telecamera puntata su di noi. Mi voltai verso di lei, scusandomi con lo sguardo mentre osservai le sue labbra sorridermi di rimando, provocando in me una serie di brividi freddi lungo la schiena.

Sto bene, grazie a te” capì, leggendo il suo labiale.

Ci scambiammo un paio di sorrisi, finchè Bellamy e Raven non ci raggiunsero scortati e ammanettati dalle due guardie.

Portate i due prigionieri dentro la cella e lasciate che le due ragazze prendano il loro posto “ ordinò il comandante.

Salutai momentaneamente Raven e Bel, chiedendo ad Echo e ad Emori di seguirmi senza opporre resistenza alle manette. Raggiungemmo nuovamente la sala monitor, scortate dal Comandante, rimanendo sole subito dopo per poter parlare del piano da attuare.

Ora ti serviamo Clarke?” chiese Echo.
Ho dovuto scegliere, al momento solo Bellamy e Raven potevano aiutarmi, ma ora ho bisogno di voi”
Bisogno per cosa? Mi pare tu abbia già un comandante che possa aiutarti. Come fa a essere viva?”
Non l'ho ancora scoperto ma nessuno a parte noi deve saperlo, sono stata abbastanza chiara?” dissi, cercando l'assenso da entrambe “ Ora vi spiego in breve la situazione. Octavia ha preso il controllo dei 13 clan, diventando il nuovo comandante. Vuole riportare i clan nel luogo in cui sorgeva Polis e vuole cancellare le regole che aveva imposto Lexa”
Be cosa c'è di male? Finalmente ci saranno delle leggi eque” disse Emori.
“ Dubito, visto che proclamerà il suo clan come principale e credimi Echo, gli Azgeda saranno i primi a subire le sue ire “
Quindi? Cosa dovremmo fare? Ucciderla?”
No niente di tutto questo. Ho bisogno che vi introduciate nel buker in cui si sono rifugiati in questi anni e rubiate la Fiamma “
A cosa ti serve? Non ci sono più Natblida “ chiede Echo.
In reltà si “
Non starai pensando di...perchè se così fosse non ti aiuterò”
No. Il comandante di questa navicella ha altre due fiamme, elaborate dalla principale e per qualche motivo le vuole tutte e tre al completo. Se è così importante averle, forse sarà utile anche per contrastare Octavia “
E come entriamo nel bunker senza essere viste?” chiede Emori.
A questo ci penso io “ rispose Echo.

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Capitolo 18
*** Attraction ***


“ Pensi funzionerà?” chiese Alycia.
“ Si, Echo era una di loro, non avrà problemi ad entrare”
“ Ma quei guerrieri sono due armadi, lei non mi sembra molto..
” non finì la frase a parole, ma gesticolò per farmi capire il resto.
“ Le apparenze ingannano sai “ dissi, ricordando di averla sottovalutata nell'incontro avuto con Roan anni prima “ stai a vedere “

Nascoste dietro un folto cespuglio di felce, io e Alycia osservammo le due ragazze dirigersi verso l'entrata del bunker per attuare il piano pensato da Echo. A guardia dell'ingresso c'erano due uomini, probabilmente del clan dei Trikru, alti e armati di lancia, pronti ad ogni scontro che li vedesse coinvolti. Rimasero nascoste per qualche secondo studiando i due individui poi, con un cenno del capo, balzarono fuori all'unisono cogliendo entrambe le guardie di sorpresa, addormentandole momentaneamente con un colpo ben assestato dietro la nuca. Si voltarono verso di noi per farci il segnale di ok, spogliando i due uomini dei loro vestiti e copricapi, così da poter passare inosservate all'interno del bunker.

“ Non ci vanno leggere “ ammise il comandante.
“ Avresti fatto di peggio credimi”
“ Ero crudele con il mio popolo?”
“ Un tempo si, poi sei cambiata”
“ E come mai? Cosa mi ha fatto cambiare idea?”
“ Ti ho dato una mano
“ dissi sorridendole “ Jus nou drein jus daun , ricordi?”

Mi guardò con aria interrogativa per qualche secondo, poi il suo sguardo cambiò improvvisamente. La stessa smorfia di dolore che giorni prima le avevo visto dipinta in volto ritornò a procurarle sofferenza, rendendola incapace di fare qualsiasi cosa a causa dei fortissimi dolori alla nuca.

“ Alycia cosa succede?? “
“ La testa” disse quasi urlando “ AH”

Si accasciò a terra rotolando quasi su se stessa per contrastare il dolore mentre mi apprestai a raggiungerla per tentare di aiutarla. Le posai la testa sulle mie gambe e presi con forza i suoi polsi cercando in qualche modo di tenerla ferma, chiamando il suo nome più e più volte. Quando finalmente i suoi occhi si fissarono nei miei, riconobbi il tuo sguardo, coraggioso e spaventato al tempo stesso, implorare aiuto verso l'unica persona che forse poteva aiutarti.

“ Alycia non distogliere gli occhi dai miei, concentrati su di me”
“ Non...non ce la faccio! Fa troppo male!”
“ Guardami!
“ quasi urlai, prendendo il suo viso tra le mani “ Andrà tutto bene, resisti a questo dolore e riuscirai a combatterlo”
“ Non ci riesco...E' troppo forte!”
“ Puoi farcela! Non lasciarmi di nuovo ti prego”

I miei occhi diventarono improvvisamente lucidi pronunciando quella frase a bassa voce, obbligandomi a chiudere gli occhi per impedire alle lacrime di rigarmi il volto. Sentì una mano calda sfiorare la mia guancia, un tocco così delicato e dolce che quasi pensai fosse frutto della mia immaginazione, ma che in realtà era più vero che mai. Aprì gli occhi e in quello stesso istante, le sue labbra si unirono alle mie, un incastro perfetto che nonostante gli anni non avevo dimenticato, ritrovando in quel gesto anche la più piccola sensazione che solo tu riuscivi a trasmettermi attraverso un semplice bacio. Sembrò eterno quel momento, non volevo più staccarmi da te, ma quando sentì la tua mano scivolare dalla mia guancia e le tue labbra allontanarsi lentamente, aprì gli occhi e li rispecchiai nei tuoi, poco prima di vederli chiudersi. Le tue forze vennero meno e, come in precedenza, svenni tra le mie braccia, come caduta in sonno profondo dal quale so che ti saresti risvegliata.

Nel bunker...

“ Come troviamo la Fiamma in questo posto immenso?” chiese Emori sotto voce.
“ Clarke ha detto che ce l'ha Gaya, troviamo lei e troveremo la Fiamma” disse, fermandosi in un angolo del corridoio “ se ci dividiamo avremo più possibilità. Tu controlla l'ala est, io andrò ad ovest. Ci ritroviamo qui tra quindici minuti”

Le due ragazze si separarono per ispezionare più velocemente l'intero bunker alla ricerca della custode della Fiamma che, ovviamente era ignara di tutto quello che sarebbe successo di lì a breve. Delle due, quella fortunata fu Echo che intercettò la figlia di Indra uscire dalla porta della sala principale, seguendola senza farsi notare fino ad una stanza nel piano inferiore del bunker. La lasciò entrare, facendo passare qualche secondo prima di seguirla all'interno, guardandosi attorno per assicurarsi di non essere seguita a sua volta. Aprì piano la porta, riducendo al minimo ogni tipo di rumore, puntando tutto sull'effetto sorpresa che caratterizzava gli Azgeda entrando all'interno della stanza che, a notare dall'arredamento, doveva essere la nuova sede per la custodia della Fiamma. In piedi, al fondo della camera, Gaya dava le spalle alla porta, sistemando qualcosa sul tavolo di fronte a lei non accorgendosi di Echo dietro di lei.

“ Penso tu abbia qualcosa che mi appartiene”

La custode della Fiamma si voltò improvvisamente, spaventata da quella voce.

“ Io ti conosco” disse, squadrando il suo viso.
“ O si, ma rimanderemo i convenevoli un altra volta. Mi serve la Fiamma” ordinò.
“ Non l'avrai mai, dovrai uccidermi per averla”
“ Se è questo che vuoi ti accontento immediatamente”

Echo si avventò su Gaya senza pensarci due volte, colpendola violentemente prima allo stomaco e poi al volto, strappando dalle mani della ragazza la piccola scatola di metallo contenente la Fiamma. Mentre la figlia di Indra stramazzava a terra per i colpi subiti, Echo aprì la scatolina, assicurandosi fosse piena, sistemandola successivamente nell'interno della propria giacca.

“ Non riuscirai ad uscire da qui con quella “
“ E' come se fossi già fuori. Ci vediamo
” disse, in tono ironico.

Uscì velocemente dalla stanza, assicurandosi di chiudere dall'esterno la porta della camera, così da impedire a Gaya di chiamare aiuto mentre lei ed Emori si trovavano ancora all'interno del bunker. Ricoprì il suo volto con la maschera rubata al guerriero di guardia e si diresse verso il corridoio dove pochi minuti prima si era allontanata dall'altra ragazza. Emori arrivò nel suo stesso istante e dopo aver appurato se fosse in possesso della Fiamma, entrambe si diressero verso l'uscita senza destare troppo l'attenzione dei presenti.

Più tardi,sulla navicella...

Con l'aiuto di Echo ed Emori, avevamo riportato Alycia sulla navicella, nascondendo ad Eligius il malore avuto durante l'attesa delle due ragazze all'esterno del bunker. Farla tornare in infermeria pensai fosse troppo rischioso, soprattutto perchè non mi sarebbe stato possibile vederla ma soprattutto starle accanto in quel momento delicato. La portai nella mia stanza senza che qualche guardia si accorgesse di nulla, lasciandola sola a riposare per una mezz'ora, mentre scortai Echo ed Emori nuovamente nella cella, chiedendo a Raven e Monty di seguirmi nel laboratorio.

“ Come sta?” chiese Raven.
“ Sembra bene, sta riposando. Secondo te perchè ha queste crisi?”
“ Non ne ho idea, non ho mai sentito di crisi a causa del ritorno della memoria”
“ Ma lei non ricorda nulla purtroppo, nonostante le abbia raccontato tutto”
“ Quasi tutto... E comunque, forse c'è qualcosa che fa scattare queste sue crisi, le hai detto qualcosa di strano poco prima?”
“ Le ho detto che il sangue non chiama sangue, era la risposta a una sua domanda sul passato “
“ Mmmm...e la prima volta?”
“ Nella grotta? Lì stavamo parlando di Mounth Weather “
“ Quindi in entrambi i casi ha avuto una crisi dopo che le hai detto dei particolari sul suo passato

“ In effetti si. Però non ne ha avute quando le ho raccontato tutto su di lei”
“ Forse perchè in quei ricordi non c'eri tu. Mentre in quest'ultimi tu eri presente e facevi parte di quei momenti “
“ Pensi dipenda da questo?”
“ Non lo so, ma posso fare dei controlli anche se prima voglio togliermi ogni dubbio sulla sua identità”
“ Ovvero?”
“ Userò il sangue che le hai prelevato dal braccio qualche notte fa per compararlo su quello che c'è sulla Fiamma. E' stata lei l'ultima ad avere il chip dentro di sé
?”
“ No l'ho avuto io per tornare nella città della luce”
“ Allora avrò bisogno anche del tuo sangue così potrò separare i due DNA e isolare solo il suo”
“ Prendilo subito, io voglio tornare da lei prima che si svegli...visto cosa è successo prima che svenisse”
“ Cos'hai omesso nel tuo riassunto precedente mh?”

Presi un lungo respiro e poi parlai “ Mi ha baciata”

“ E me lo dici così?? Allora si ricorda!”
“ Non credo... ho riconosciuto lo sguardo di Lexa dopo il bacio però “
“ E prima?”
“ Non è il suo o meglio, lo è ma come se fosse...spento”
“ E' davvero molto strano...comunque farò delle ricerche usando il suo DNA. E con Eligius come facciamo? Lui vorrà la Fiamma ora che l'abbiamo trovata”
“ Sono stata da lui prima di venire da voi, gli ho detto che dovevi risvegliarla dopo anni di inattività, perciò sfrutta questo poco tempo che hai per fare i tuoi test e scoprire quello che ci serve”
“ Tranquilla, l'aiuterò io
” disse Monty, sorridendomi “ Tu va da lei “

Ricambiai il sorriso, uscendo dal laboratorio, chiedendo a una delle guardie di riaccompagnarmi nella mia stanza, così da non attirare sospetti sui miei spostamenti. Entrai silenziosamente nella stanza illuminata da una luce fioca di una lampadina lasciata accesa per Alycia nel caso si svegliasse prima del mio ritorno. Stava ancora dormendo tranquilla quando entrai nella camera, così per non svegliarla mi sedetti accanto a lei in un angolo del letto, rimanendo ad guardarla in tutta la sua bellezza. Adoravo guardarla dormire, mi trasmetteva un senso di pace e tranquillità incredibile, non togliendo il fatto che fosse l'unico momento in cui mi era concesso di poterla osservare in tutta la sua naturalezza, senza lo sguardo da Comandante incorruttibile o la freddezza di un guerriero ma con la dolcezza di una ragazza bellissima che, in cuor mio, sapevo di amare. Non resistetti ad accarezzarle la mano, scivolando con le dita tra le sue, cercando di cogliere tutto ciò che mi era possibile da quel semplice gesto, mentre mi voltai ad osservare il suo viso che si mosse leggermente, come se stesse per svegliarsi e specchiare i suoi splendidi occhi smeraldo nei miei.

“ Hey...come ti senti?” chiesi, non appena aprì gl'occhi.
“ Clarke...ho un gran mal di testa “
“ Penso sia normale”
“ Dove siamo?"
“ Nella mia stanza, ti ho portata qui di nascosto. Non mi andava di lasciarti sola in infermeria, soprattutto ora che Eligius sospetta di noi”
“ Ti ringrazio”
disse sorridendo, posando il suo sguardo sulle nostre mani intrecciate “ Perchè tremi?”

Subito non capì, poi mi accorsi di come la mia mano tremasse a quel contatto e tentai di ritrarla, pensando a una scusa plausibile per giustificare tutto quello. La sua presa si rafforzò attorno alle mie dita, costringendomi a non interrompere quel legame ma soprattutto di fissare i miei occhi nei suoi.

“ Sento qualcosa quando stiamo vicine, succede anche a te?” chiese, accarezzando il dorso della mia mano con il pollice.
“ Cosa senti?”
“ Non lo so spiegare, come se ci fosse un legame radicato nel profondo. Quando ti sono vicina il mio corpo reagisce in modo strano. È stato così sin dall'inizio ”
“ Perchè non me l'hai mai detto?”
“ Non lo so, credevo non fosse importante...Ma ora è come se la mia mente cercasse la tua”

Disse quest'ultima frase, portandosi a sedere di fronte a me mentre strinse entrambe le mie mani tra le sue, avvicinandosi pericolosamente al mio viso. Iniziai a sentire il suo respiro caldo infrangersi contro le mie labbra mentre la visione della sua bocca così vicina alla mia iniziò a diventare insostenibile, obbligandomi per qualche secondo a chiudere gli occhi per poter riprendere il controllo di me stessa. Avrei dovuto dirle come stavano davvero le cose ma, in quel momento, volevo solo sentire il sapore delle sue labbra sulle mie e dimenticare per qualche ora quello che stava accadendo attorno a noi, concedendomi il lusso di poter provare ancora una volta la sensazione di essere totalmente sua.

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Capitolo 19
*** Hidden detail ***


“ Che cosa?? Com'è potuto accadere??”
“ Hanno eluso gli uomini di guardia Heda, si sono nascoste dietro le nostre maschere da battaglia”
“ Vi siete fatti prendere in giro da due ladre! “
“ Chiediamo perdono Comandante “
“ Il perdono è inutile adesso,ora hanno ciò che gli serve. Dannazione!”

La porta della sala si aprì di colpo, lasciando entrare la custode della Fiamma.

“ Avevo dato ordine di tenerti a riposo” disse furiosa Octavia.
“ Lo so, ma in un letto non sono utile”
“ D'accordo”
disse, sedendosi in modo poco aggraziato sul trono “ cosa sappiamo?”
“ In verità niente. L'ex braccio destro del defunto re di Azgeda non mi ha dato informazioni, ha preso la Fiamma e si è dileguata”
“ Allora non resta che scoprire a cosa possa servirgli”
lanciò un'occhiata ad un guerriero accanto alla porta che, immediatamente, uscì dalla stanza “ Ho intenzione di mandare degli uomini a rintracciare la navicella”
“ E come pensi di fare? Non riusciamo ne a vederla ne a rintracciarla sui radar”
“ Io dico che saranno loro a venire da noi. Giocano sporco, perciò inizierò a farlo anche io”
“ A cosa stai pensando?”
“ Lo vedrai. Fai portare qui Abby e gli altri nel frattempo”
“ E la ragazzina?”
“ No, lei ne starà fuori. Per ora”

Intanto, sulla navicella...

<< Il Comandante è richiesto urgentemente nella sala principale >>

Quell'annuncio forse arrivò nel momento giusto. Eravamo rimaste a fissarci per parecchi secondi senza dire nulla, sfiorandoci le mani l'un l'altra, cercando risposte in quel contatto che sembrava attrarci come una calamita. Qualche istante in più e non avrei resistito al desiderio di baciarla, di poter sentire ancora le sue labbra sfiorare le mie e forse di confessarle quello che ancora le tenevo nascosto riguardo il nostro passato. Non appena udimmo quel comunicato radio tramite gli auto parlanti della navicella, tutto cambiò improvvisamente, a cominciare dal suo sguardo e dal suo comportamento. Lessi la paura nei suoi occhi, nonostante tentasse di nasconderla con un finto sorriso dipintosi sul suo volto solo per rassicurare me riguardo quella chiamata che, in cuor mio, sapevo non essere positiva.

“ Devo andare, Eligius mi sta cercando e credo di sapere il motivo”

Si infilò velocemente la giacca della divisa, sistemandosi i capelli davanti allo specchio appeso al muro prima di dirigersi verso l'uscita della stanza. Saltai giù dal letto prima che potesse aprire la porta, afferrando con delicatezza il suo polso destro, osservandola voltarsi a guardarmi.

“ Ti prego, fa attenzione “

Mi sorrise annuendo appena con il capo, uscendo subito dopo dalla stanza. Aspettai solo qualche minuto, poi uscì velocemente dalla camera dirigendomi quasi correndo nel laboratorio dove sapevo di poter trovare Raven e Monty.

“ Sei arrivata giusto in tempo, guarda “

Non feci in tempo nemmeno a chiedere spiegazioni che il monitor principale si accese, mostrando in tempo reale quello che accadeva nelle varie sale della navicella, in primis quella in cui si era appena diretta Alycia. Se ne stava lì, in piedi nel mezzo della stanza, di fronte alla scrivania in legno di Eligius, il quale sedeva sulla sua poltrona a braccia conserte.

“ Non ti ho più visto da...mmm...quando sei andata assieme alla nostra ospite a recuperare la I.A”
“ Scusate, ero nelle mie stanze a riposare”
“ Capisco...Be come procedono gli studi sul chip? L'amica di Clarke mi sembra in gamba con i computer “
“ Stanno andando bene, credo che presto avrete i risultati”
“ Molto bene”
disse, alzandosi per raggiungere la ragazza “ ovviamente dopo che avrò tutte e tre le I.A dovremo sollevare da questo incarico le ragazze, non so se mi spiego”
“ Volete...ucciderle?”

“ Perchè no? Avremo quello che ci serve, cosa ce ne facciamo di un branco di ragazzini che giocano a fare i guerrieri? “
“ In realtà io pensavo che...”
venne interrotta.
“ Che li lasciassi vivi col rischio di avere guai? Comandante, da lei non me lo aspettavo “ rispose, avvicinandosi a lei.
“ Non sono una minaccia, quando avremo il chip andremo via e non saranno più un problema”
“ Sbaglio o state tentando di, come dire, difenderli?”
“ Difenderli? Perchè mai? Sono dei prigionieri, le loro vite non mi toccano minimamente”
“ Perfetto allora, lascerò a voi il piacere di porre fine alle loro vite” disse sorridendo soddisfatto, tornando a sedersi sulla poltrona “ potete andare, informatemi sulle ricerche quando avrete novità”

Alycia si congedò con un lieve inchino del capo, uscendo dalla sala principale subito poco. Raven seguì il suo tragitto agganciandosi alle varie telecamere, constatando che il percorso scelto dalla ragazza fosse alquanto strano, visto che riusciva a comparire nel monitor solo per brevi secondi, evitando di essere ripresa e di conseguenza di far sapere a chiunque la stesse osservando la sua destinazione.

“ Dove sta andando?” chiese Monty.
“ Non lo so, sta evitando tutte le telecamere, non riesco a starle dietro”
“ Non è importante. Avete sentito cos'ha detto Eligius no? Ci ucciderà non appena gli avremo dato il chip”
“ Però se non si fida di Alycia, perchè rivelarglielo? “
“ Credo sia una trappola, vuole che lei commetta un passo falso per smascherarla”
“ Spero che Alycia sia abbastanza furba come lo era Lexa
“ ammise Monty.
“ Era? In realtà “ disse Raven, spostandosi da un monitor all'altro “ posso dire con certezza che Alycia e Lexa siano la stessa persona “
“ Ne sei certa??”
chiesi.
“ Si, ho fatto il test del DNA e c'è una corrispondenza del 99,9 %”

In quel momento il mio cuore accelerò il battito, mentre un turbinio di emozioni contrastanti invase la mia mente, rendendomi per qualche istante incapace di pensare e ragionare come poco prima stavo facendo.

" Clarke? Hey mi ascolti?”
“ Mh? Scusa che hai detto?”
“ Ho detto che se quella è Lexa dobbiamo solo farle tornare la memoria e avremo la vittoria in tasca”
“ Se fossi così facile l'avrei già fatto non credi?”
“ Continui a omettere quel particolare “

Nello stesso istante la porta del laboratorio si aprì.

“ Quale particolare?” chiese Alycia.
“ Ehm nulla di importante...ti hanno visto arrivare qui?”
“ No, ho usato dei corridoi esterni e le guardie qui davanti sono dovute correre all'ala est per un improvviso incendio in sala macchine “
“ Improvviso incendio eh
“ dissi sorridendo a quell'affermazione.
“ Già...” ammiccò, raggiungendo il monitor principale per azionare un fastidioso rumore di sottofondo.
“ Voglio evitare che qualcuno ascolti “ disse, invitandoci ad avvicinarci a lei per sentire la sua voce “ Eligius vi vuole morti, tutti. Non appena avrà quella I.A non si farà scrupoli”
“ Lo sappiamo”
ammise Raven.

Alycia la guardò con aria interrogativa, volgendo successivamente il suo sguardo verso di me.

“ Si è collegata alle telecamere della navicella, abbiamo visto la tua conversazione con Eligius “
“ Ah. Quindi saprete che...”
“ Dovrai ucciderci tu? Si, ma non contarci troppo
” rispose Raven.
“ Non intendo uccidervi o farvi del male. Forse in passato ho commesso degli errori e mi dispiace, ma non ricordo quasi nulla della mia vita prima di arrivare su questa navicella e ora come ora voglio aiutarvi “
“ Lo sappiamo”
dissi, poggiando la mia mano sulla sua.
“ Be il tuo aiuto è indispensabile adesso. Dobbiamo scoprire a cosa servono le altre due I.A”
“ Questo non lo so, tutte le informazioni riguardanti i chip sono sotto chiave, può accedervi solo Eligius “
“ Dove le tiene?”
“ All'interno della sua scrivania, ha un codice segreto da digitare su un piccolo display “
“ Quindi è elettronico?”
“ Certo, perchè?”
“ Tutto ciò che si può hackerare, Raven lo può fare
” ammisi.
“ Da questi computer?”
“ No, mi serve che tu colleghi questa chiave in quel display, il resto lo farò io”
“ Dovrò farlo stanotte allora, è l'unico momento in cui si assenta da quella sala per andare nella sua stanza “
“ Non credi sia pericoloso?”
chiesi a Raven.
“ L'aiuteremo da qui con le telecamere, non c'è pericolo Clarke”
“ Allora è deciso, stanotte mi introdurrò nella sala per quelle informazioni”
“ Perfetto. Ora io e Monty cercheremo di accerchiare il sistema di sicurezza così da poter star tranquilli mentre Alycia si collegherà a quel display “

La mano di Alycia si strinse attorno al mio braccio, chiedendomi di seguirla in fondo alla stanza lontano da Raven e Monty intenti a digitare sui computer.

“ Clarke,ascolta. Se Eligius dovesse scoprirmi devi allontanarti da questa navicella il prima possibile “
“ Non ti scoprirà, sei molto abile in queste cose anche se non lo ricordi
“ dissi sorridendo.

Entrambe le sue mani si strinsero sulle mie spalle mentre i suoi occhi si unirono ai miei.

“ Dico sul serio, se sapesse mi obbligherebbe ad ucciderti pur di farmela pagare. Preferirei morire piuttosto di farlo “
“ Non dovrai fare nulla del genere Lex...Alycia “
“ Lexa...è questo il mio vero nome non è così?”
“ Si”
ammisi sorridendole dolcemente.
“ Credo di averlo sempre saputo dalla prima volta che l'ho sentito pronunciare in uno dei miei sogni. E' un bel nome no?”
“ Bellissimo,si”

Senza accorgerci, i nostri visi si avvicinarono lentamente, centimetro dopo centimetro fino a sentire sulle proprie labbra il respiro dell'altra.

“ Perchè mi sembra così familiare questo momento?” chiese, quasi in un sussurro.
“ Forse perchè l'abbiamo già vissuto...” risposi, chiudendo gli occhi “ c'è qualcosa che devi ancora sapere su di noi”

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Capitolo 20
*** Red Steam ***


C'è ancora qualcosa che devi sapere su di noi” sussurrai vicino al suo viso.
Qualunque cosa sia, non dirmela” rispose, stringendo la sua mano nella mia “ Preferisco scoprirlo da me, un po' alla volta “

Sentì il calore del suo respiro farsi più lieve fino a scomparire e in quel momento aprì gli occhi, specchiandomi nei suoi, rimasti fermi ad osservarmi poco lontano dal mio viso mentre le sue labbra si allargarono in un sorriso dolce e sincero, impossibile da resistere.

Fammi sapere quando vorrai agire stasera, sarò pronta “ disse, rivolgendosi a Raven.

Si congedò così, lasciando scorrere tra le sue dita la mia mano mentre il mio sguardo la osservava uscire da quella stanza, ammaliata dal profumo che lasciò dietro di sé e da quel sorriso che sembrava rendere magico ogni istante.

Uh vedo che le cose vanno bene “ ammise Raven, ammiccando.
Smettila, siamo solo amiche adesso” 
Amiche certo...da come ti guardava direi che i suoi non erano pensieri da amica, comunque"
Perchè come mi guardava?”
Come quando si desidera una cosa e si è disposti a tutto per ottenerla. Non si ricorderà del vostro rapporto ma i sentimenti e l'attrazione sono gli stessi credimi”
Lo spero davvero...”

Al bunker....

Dopo essere stata privata della Fiamma da parte di Echo ed Emori, Octavia aveva pensato subito a un piano per riavere quello che credeva le appartenesse, scavalcando i suoi vecchi principi ed ideali che, dopo la morte di Lincoln, sembravano essere davvero cambiati in modo drastico. Aveva ordinato ad alcuni dei suoi uomini di portare i prigionieri all'esterno del bunker, esclusa la giovane Maddie, e di legarli in fila a degli alberi, messi in bella vista. Non aveva mai voluto far loro del male, infondo erano pur sempre suoi vecchi amici, ma il desiderio di primeggiare su Clarke e su quegli invasori sembrava averle annebbiato quasi del tutto la mente, spingendola a compiere azioni irragionevoli.

Cosa vuoi fare ??”
Voglio che tua figlia si renda conto di come le sue decisioni siano sempre prese senza ragionare “
Le sue? E alle tue ci hai pensato?” gridò Abby.
Molto” disse, voltandosi verso la radura “ potete accendere i focolai “

Sparsi attorno agli alberi, posizionati in cerchio attorno ad Abby e gli altri, una decina di grandi calici vennero accesi in contemporanea, iniziando a far fluire verso l'alto un denso fumo rosso, molto simile a quello che, anni prima, veniva usato per annunciare l'ascesa di un nuovo comandante. Il cilindro di fumo salì al cielo velocemente, celando al suo interno Kane, Abby, Miller, Bryan e alcuni soldati, rendendo impossibile per loro vedere oltre la cortina di fumo e, di conseguenza, di essere notati dall'esterno.

Octavia! Cos'è questa messa in scena??” urlò Kane.
Una prova per vedere quando Clarke sappia farsi carico delle proprie responsabiltà”

Nella notte...

Ok, il corridoio è libero, puoi andare “

Con il calar del sole, il piano di Raven entrò nel vivo. Alycia era sgattaiolata fuori dalla sua stanza diretta nella sala principale che, da poche ore, Eligius aveva lasciato per raggiungere la sua camera in cui avrebbe passato la notte. Raven e Monty controllavano tutti i corridoi attraverso le telecamere mentre Clarke rimaneva in disparte ad osservare, pronta ad intervenire se qualcosa fosse andato storto.

Fermati. Una pattuglia sta per passare davanti a te”

Due uomini in divisa attraversarono il corridoio principale, sparendo dietro l'angolo dopo pochi secondi.

Strada libera “

Grazie a un piccolo microfono estratto da una radio di una guardia, Monty era riuscito a mettere assieme pochi pezzi per creare un auricolare che permettesse ad Alycia di rimanere in contatto con loro e di conseguenza di poter parlare con loro e rimanere aggiornata sugli spostamenti delle altre guardie.

Davanti alla stanza di Eligius ci sono due telecamere, una potete vederla assieme alle altre ma la seconda è staccata dal sistema principale
E me lo dici adesso?” sbuffò Raven “ Rimani nascosta qualche secondo, ho bisogno di dare un'occhiata a quella telecamera”

Raven e Monty si spostarono su un altro monitor digitando quasi in contemporanea numerosi codici per riuscire ad entrare nel sistema operativo dell'altra telecamera senza essere scoperti.

Come ti senti a essere una spia in incognito?” chiese Clarke in tono scherzoso.
E' strano, se penso che ho vissuto qui anni un po' mi sento in colpa “
Ti capisco...ma tutto quello che stiamo e stai facendo è per una buona causa “
Lo so” disse sorridendo, voltandosi verso la telecamera così che Clarke la vedesse.
Telecamera disattivata. Puoi andare “

Alycia tornò a muoversi, raggiungendo in pochi istanti la sala principale, entrandovi senza problemi. Raggiunse la grande scrivania in legno premendo un piccolo pulsante al di sotto del tavolo, azionando il meccanismo per far apparire il display.

Ok e ora?”
Collega quella chiavetta a quel display e lascia fare a noi “

Inserì la chiavetta accanto al display che subito iniziò a mostrare una serie di numeri e lettere ad una velocità impossibile da decifrare.

Allora...la password è formata da tre parole, tutte relativamente corte “
Dobbiamo tirare a caso o le sai?”
Ci sono quasi, un secondo...”
“ Raven non abbiamo tutto questo tempo, muoviti”
Ci sono! Digita Agua de vida “

Alycia digitò in fretta quelle tre parole, confermando la password. Il display diventò verde improvvisamente, facendo scattare la serratura del cassetto in cui Eligius nascondeva le informazioni sulle I.A.

Cosa c'è scritto?” chiese Clarke.
Qui dice che le I.A si uniscono a crearne una sola. Ognuna di quelle ha la sua funzione e se unite correttamente possono...”
Possono?” incalzò Raven.
Fermare le cellule della crescita”
Che? Cosa vuol dire?”
Vuol dire che si è creato una I.A per la vita eterna” spiegò Raven.
La password era già un indizio...”
Le I.A fermeranno l'invecchiamento del suo corpo, agendo sulle cellule che potrebbero, col tempo, farlo ammalare o invecchiare “
Ma com'è possibile??” chiese Calrke.
E' possibile “

Eligius irruppe improvvisamente nella sala, scortato da un paio di uomini.

Be avete scoperto il mio piccolo segreto vedo. Ma non importa, ormai ho quello che mi serve grazie a voi “ disse, voltandosi verso la telecamera “ prendetela “

I soldati scattarono verso di lei, puntandole contro ogni arma a loro disposizione, intimandole di mettersi in ginocchio. Alycia sembrò obbedire ma non appena i due uomini le si avvicinarono per ammanettarla, lei scattò in piedi, colpendo uno di loro in pieno viso utilizzando il suo stesso fucile, sparando alla gamba dell'altro.

Pensavo sapessi che due uomini non sarebbero bastati a contenermi “ disse, rivolgendo l'arma verso Eligius.
Infatti lo sapevo, diciamo che ho impiegato gli altri per andare dai tuoi nuovi amici “
No...Clarke!? Clarke rispondi!” urlò, aspettando che la sua voce le parlasse dall'auricolare “ Cosa le hai fatto?”
Ancora nulla, ma più mi resisti e più la sua morte sarà dolorosa “

Alycia tentennò qualche secondo, decisa a premere il grilletto contro di lui.

Se mi uccidi i miei uomini non si faranno scrupoli a piantare una pallottola in mezzo agli occhi dei tuoi amici “
Sei un bastardo “

Eligius sorrise soddisfatto, lasciando che altri soldati entrassero nella stanza, ammanettando la ragazza per portarla in una cella al piano inferiore. Prima che uscisse incrociò il suo sguardo, fermando i suoi uomini con un cenno della mano, avvicinandosi a lei per sussurrarle qualcosa.

Avevo dei progetti per te, Lexa. Mi dispiace debba finire così”

Alycia lo guardò rabbiosa, avrebbe potuto ucciderlo con lo sguardo se solo le fosse stato permesso. I soldsti la portarono via, quasi trascinandola, dirigendosi verso il piano inferiore dove avrebbero trovato la cella più adatta per rinchiuderla.

Signore, quali sono i nuovi ordini?”
Mi occuperò di loro domani”
E riguardo a quel fumo rosso?”
Oh giusto. Manda due uomini al bunker, che ascoltino ciò che abbiamo da offrirgli “
Si signore”

L'uomo rimase solo nella sua stanza, andando a sedersi alla scrivania dove poco prima Alycia era riuscita a leggere quelle informazioni così riservate. Prese tra le mani la I.A principale, iniziando a girarla e rigirarla tra le dita, studiandone i particolari.

Ci siamo quasi, a breve potrò smettere di preoccuparmi di tutto. E devo ringraziare anche te, Becca, perchè se da un lato volevi salvare tutti con questo nobile progetto, ora li hai condannati a morte”

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Capitolo 21
*** Vengeance ***


In una buia e fredda cella al piano inferiore dell'astronave, il tintinnio di alcune catene ruppe il silenzio, destando Raven e Monty da quel sonno forzato dovuto a una brusca botta alla testa, datagli dalle guardie al momento della cattura.

Ouch, che male “ si lamentò Raven massaggiandosi la nuca “ stai bene?”
Si, diaciamo. Ma appena lo avrò tra le mani rimpiangerà di avermi anche solo sfiorato”
Hey Monty, siamo diventati uomini finalmente “ schernì il ragazzo per la sua affermazione.
Molto divertente, ma Clarke dov'è??”
Non lo so, era con noi quando sono venuti a prenderci ma evidentemente ci hanno separati “
Già, spero solo stia bene”

Intanto, in qualche cella più là, anche Clarke si svegliò dal suo sonno, accorgendosi di essere legata mani e piedi con delle catene di ferro attaccate al muro talmente corte che le impedivano persino di alzarsi.

Ma che diavolo?!” disse, strattonando le catene “ Hey! Toglietemi queste cose dai polsi!”
<< Temo non sia possibile Clarke, hai già combinato troppi guai sai >>
Perchè non vieni a dirmelo di persona mh? E' facile parlare da dietro un microfono!”
<< Ogni cosa a suo tempo mia cara, verrà anche il tuo turno. Ora mi divertirò un po' con Alycia, o dovrei dire Lexa? >>
Non osare toccarla lurido verme “
<< Toccarla? Mannò, farò molto di più. E tu sarai in prima fila >>
Se le fai del male io...”
<< Tu cosa? Sei legata, chiusa in una cella insonorizzata e per di più disarmata, è un po' difficile >>
Troverò il modo di prendere a calci il tuo culo, non temere “
<< Ahahah mi piaci Clarke, anche davanti all'evidenza non vuoi arrenderti. Comunque, ora devo lasciarti, io e la tua amichetta abbiamo un giochino da fare e non vorrei farla attendere troppo >>

Non riuscì a rispondere. Un suono acuto molto simile a una scarica elettrica uscì da quell'auto parlante, subito seguito da un grido straziante di dolore. Lo riconobbi, riconobbi la sua voce colma di sofferenza urlare per contrastare quel dolore, per tentare di vincerlo ma, se fosse stata legata come me, avrebbe potuto fare ben poco.

Al Bunker...

Heda!! “
Che passino, sentiamo cos'hanno da dire “

I due soldati mandati da Eligius al bunker di Octavia arrivarono accanto all'enorme fumo rosso innalzatosi col contributo del vento, fermandosi a pochi metri di distanza in attesa che qualcuno si facesse avanti.

Abbiamo una proposta per il vostro comandante!” urlò uno di loro.
Noi non trattiamo con gli invasori” rispose un guerriero uscito dalla coltre di fumo.
Io penso che possa interessarvi invece. Il nostro capo vi cederà Clarke e i suoi amici in cambio di un piccolo favore “
Che tipo di favore?” chiese Octavia, affiancando il guerriero.
Ci è stato detto che siete in possesso di una vecchia capsula spaziale che risponde al nome di Polaris”
La capsula con cui Becca è arrivata sulla Terra...si “
Vi ridaremo i vostri amici in cambio di quella capsula “
Sapete, siamo un popolo di tradizioni e separarci da quegli oggetti ci è molto difficile perciò...rifiuto lo scambio “
Ma...uccideremo i vostri amici”
Un danno collaterale “ rispose, voltandosi per tornare all'interno della coltre di fumo “ salutate Clarke da parte mia “

I due soldati si guardarono per qualche secondo, poi ritornarono sui loro passi diretti verso la navicella.

Sicura di questa scelta?” chiese Gaya.
Sicurissima”
C'è anche Bellamy con loro”
Lo so, ma lui sarebbe stato pronto a sacrificare me e questa gente pur di aiutare Clarke perciò”
In questo caso...credo che questo fumo non serva più allora “
Servirà, ho come l'impressione che quei soldati torneranno molto presto, non credo che al loro capo piaccia sentirsi dire di no”

Qualche ora dopo, alla navicella...

Allora, com'è passare dalla parte sbagliata mh?”

Nessuno rispose. Si sentì solo un tintinnio di catene toccarsi tra loro mentre un respiro quasi sofferente accompagnò quel lieve rumore.

Non rispondi? Non ti biasimo, se fossi nella tua posizione forse farei lo stesso “
Ti...sbagli. Sei tu quello...dalla parte sbagliata “
Ah mia cara. Possibile che non capisci? Non credere che risparmierò te e la biondina, sarete le prime della lista “
Non...toccarla”
Si me l'hai già detto ma non credo prenderò in considerazione la tua opinione anzi, perchè escludere la dolce Clarke da questo nostro gioco, in tre ci si diverte di più non credi?”

Eligius chiamò ai suoi ordini una guardia, chiedendole di portare all'interno di quella cella anche me. Entrò, aprendo con una chiave tutte le catene che mi tenevano imprigionata, afferrandomi con forza il braccio per scortarmi fuori. Percorremmo pochi metri, fermandoci dinanzi ad un altra cella la cui porta era rimasta socchiusa, spingendomi in avanti per farmi entrare, incatenandomi nuovamente a terra.

Ben arrivata Clarke, ti stavamo aspettando”

Nella furia con cui quella guardia mi aveva fatto entrare e con una scarsa luminosità, non avevo fatto caso a chi si trovasse assieme a me in quella cella. Eligius mi si avvicinò, scostandomi una ciocca di capelli che ricadeva davanti ai miei occhi, sorridendomi contento per quello che avrebbe fatto in seguito.

Allora, non sei emozionata quanto lo sono io?”
Emozionata? Lo sarò quando ti vedrò strisciare implorando pietà”
Temo non succederà mai “ rispose, compiendo qualche passo indietro “ per il momento farai solo da spettatrice, ma arriverà anche il tuo momento “

Si spostò da davanti, permettendomi di vedere cosa si celava alle sue spalle laddove la luce sembrava non arrivare. Alcuni neon si accesero non appena la sua mano toccò la parete di fianco a lui, illuminando la cella come un lampo durante un temporale, accecandomi per qualche secondo. Smisi di respirare per un lasso di tempo indecifrabile mentre mi si gelò il cuore nel vederti legata a quelle catene in fondo a quella maledetta stanza. Scendevano giù dal soffitto passando per delle carrucole che, a convenienza di chi poteva maneggiarle, si flettevano e si tiravano per aumentare o ridurre la mobilità di chi era imprigionato. Tu stavi li, in piedi, forse tenuta su solo da quelle catene, mentre la tua testa piegata in avanti non mi permetteva di vedere il tuo viso e di conseguenza di accertarmi delle tue condizioni. Osservai la tua figura nei minimi dettagli, accorgendomi di quanti tagli e lividi ricoprivano il tuo corpo, lasciato semi nudo dalle spalle sino alla vita, mentre rigagnoli di sangue colavano lungo i tuoi fianchi fino ad infrangersi sul bordo di tessuto dei tuoi pantaloni. Anche il muro alle tue spalle sembrava essere stato la scenografia di un film del terrore, ricoperto da schizzi rossastri e da qualche impronta di mani in cerca di un appiglio. I miei occhi si riempirono di lacrime a quell'orribile visione, rendendomi incapace persino di parlare o provare a reagire difronte a quell'atrocità che quest'uomo si stava divertendo a compiere per soddisfare la sua più pura vendetta.

Lexa è un po' stanca, questo gioco l'appassiona molto e si sta impegnando davvero tanto per non perdere”
Sei un mostro”

Non mi rispose, ma il suo sorriso maligno bastò. Si avvicinò a te, passando la sua mano tra i tuoi capelli, stringendoli con forza per tirare indietro la tua testa affinché il tuo viso potesse guardarci.

Guarda chi ti ho portato, non sei contenta mh?”

I tuoi occhi si aprirono lentamente in una smorfia di dolore, sforzandosi di non urlare per chissà quale pena stavano provando al momento. Il tuo sguardo si posò sul mio, tristemente, quando capì che ben presto quel gioco sadico sarebbe toccato anche a me.

Cl...Clarke”
Visto? La tua ragazza assisterà al nostro gioco preferito non è stupendo? “
Lasciala stare!! “ urlai quasi piangendo “ lei non c'entra!”
No? Eppure mi sembrava che fosse stata lei a introdursi nel mio ufficio per rubare le informazioni sulle I.A”
Ma le ho chiesto io di farlo perciò prendi me, lasciala stare!”
Lei ha accettato di farlo perciò è colpevole quanto te “ rispose, prendendo un bastone metallico appoggiato al muro “ e ora ci divertiamo un altro po'”
NO!”

Vidi il tuo corpo sussultare dopo essere stato colpito da una scarica elettrica fuoriuscita da quel bastone, mentre un grido di dolore sembrò frantumare le pareti che ci circondavano, facendo rimbombare la tua voce per qualche secondo. Il tuo viso stremato ricadde in avanti mentre piccole gocce di sangue iniziarono a cadere sul pavimento.

E' così gratificante, non trovi?”
Slegami da queste catene e ti farò provare ogni forma di dolore esistente “
Prima devo finire con la tua amichetta “

Il panico invase il mio corpo. Volevo che smettesse di farti del male, volevo prendere io il tuo posto ma sembrava non volermi ascoltare e continuare a infierire su di te. L'unica mia arma per poterlo fermare sarebbe stata quella di tenerlo impegnato, magari parlando, affinché si dimenticasse di te almeno per un po'.

Aspetta ti prego” dissi, quasi supplicando “ ho bisogno di sapere alcune cose prima di morire “

Si voltò a osservarmi, rimanendo immobile per qualche secondo.

Sentiamo “
Ho bisogno di sapere di Lexa, come hai fatto a...”
Farla tornare in vita? “

Sembrava aver abboccato al mio piano. Annuì.

Avevo bisogno un corpo che mi facesse da cavia per i miei esperimenti e il suo sembrava perfetto “
Perchè lei? “
Sapevo che aveva convissuto con una I.A,perciò quale corpo migliore se non il suo?”
Non capisco, come sapevi tutto questo? Della I.A, di lei?”
Un informatore, lo stesso che mi ha fatto avere il suo corpo” disse quasi sorridendo.
Avevi un uomo infiltrato tra di noi? Da quando?”
Da molto. L'idea originaria era quella di prelevare Lexa viva ma le cose hanno preso una piega diversa e ho dovuto cambiare i miei piani. Comunque il mio informatore ha preso il corpo, nessuno se ne curava più visto il gran trambusto in quella torre, l'ha portato al punto di incontro stabilito ed ecco qua, Lexa sulla mia navicella “
Si ma era...morta”
Non è del tutto esatto. La morte celebrare arriva più tardi e, per mia fortuna, grazie alla I.A, sono riuscito ad arrivare prima”
Ma non aveva più la I.A dentro di lei, ero presente quando è stata rimossa “
Si, ma mi pare tu abbia anche visto il mondo virtuale creato da Becca dove Lexa ancora viveva no?”
“ La città della Luce?!”
Si quella..roba per bambini che Becca ha creato “
Non è stata Becca ma Alie”
Non importa...be il suo corpo è rimasto al fresco per un paio di settimane finchè i miei cervelloni del computer non hanno trasferito i dati di Lexa dentro una nuova I.A”
Hai...hai ripreso i codici elettronici di Lexa dalla citta della luce prima che venisse distrutta da me?”
Esattamente, come vedi c'è sempre il tuo zampino in ogni guaio” disse ironico “ Abbiamo impiantato una nuova I.A nel suo corpo ed eccola qua”
Le I.A non hanno il potere di riportare in vita i morti, stai mentendo “
Forse non quella I.A ma ti ricordo che ne ho altre due, molto differenti da quella. Se impiantate assieme in un corpo, stimolano le cellule neurali a riprendere le loro funzioni. E' un processo un po' lungo ma in nemmeno un mese tutte le cellule sono tornate a svolgerei loro compiti “
Così hai testato quelle I.A su di lei sapendo che solo un sangue nero avrebbe potuto non rigettarle”
Esatto, e poi mi serviva avere continui test sulle I.A perciò ho tenuto Lexa con me o meglio, Alycia, dato che ho rimosso i suoi ricordi per evitare guai”
L'hai usata e basta “
E ora non mi serve più perché ho tutto quello che mi occorre. Sapevo che facendoti salire a bordo avrei corso dei rischi, quei malori che lei ha avuto sono stati a causa dei ricordi in conflitto, per poco non riuscivi a mandare all'aria anni di lavoro, ma fortunatamente avete fatto il passo più lungo della gamba e siete cadute in trappola “
Non è ancora finita Eligius, c'è un esercito fuori da qui che non permetterà a te di spadroneggiare in queste terre”
L'esercito che in questo istante sta bruciando vivi il resto dei tuoi amici? Mi dispiace Clarke, ma credo che al momento tu sia sola a combattere questa guerra”

 

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Capitolo 22
*** Fireworks ***


Da un paio di giorni, dopo tutto il trambusto a causa della richiesta di Bellamy e del successivo furto della Fiamma da parte di Echo ed Emori, il nuovo comandante aveva scansato, per ovvie ragione, l'addestramento della giovane Maddie, lasciandola sola ad esercitarsi nella sua stanza. Per un po' la ragazza si era data da fare con le armi, con il combattimento corpo a corpo e anche con il miglioramento degli altri sensi simulando un attacco notturno, ma lasciata sola in quella stanza sembrava aver compreso che qualcosa non andasse nel verso giusto nel bunker e così, con un semplice inganno, aveva deciso di uscire. Finse un malore, iniziando a gridare e a supplicare che qualcuno la venisse a soccorrere, riuscendo nel suo intento dopo nemmeno due tentativi. Un guerriero era corso in suo aiuto, lasciando spalancata la porta dietro di lui, permettendo così alla ragazzina di sgattaiolare fuori non appena l'uomo raggiunse il fondo della stanza dove pensava si trovasse la giovane sofferente, che altri non era se non un cuscino coperto da delle lenzuola. Prima di fuggire aveva richiuso la porta dietro di sé per regalarsi preziosi secondi per potersi allontanare il più possibile da quel luogo. Si coprì con un cappuccio e a testa bassa si infiltrò tra la gente del bunker, raggiungendo con facilità l'uscita di quel posto, correndo a più non posso per evitare che qualcuno potesse accorgersi della sua assenza in breve tempo. In quella folle corsa, notò l'altissima coltre di fumo rossastro alzarsi su nel cielo poco distante dal luogo da cui era appena fuggita, chiedendosi se non fosse il caso di andare a controllare. Si guardò attorno per qualche istante, pensando alla decisione giusta da prendere e seppur volesse trovare Clarke a tutti i costi, la curiosità e la preoccupazione che Octavia stesse architettando qualcosa contro i suoi amici la spinse a raggiungere quel fumo, eliminando ogni dubbio a riguardo. Le ci volle poco per arrivare e seppur non fosse troppo vicina, riusciva a fatica a respirare normalmente a causa di quell'intenso fumo che sembrava bloccarsi nella sua gola impedendole anche di deglutire. Si nascose dietro alcuni folti cespugli, ricavandosi un piccolo foro in esso per poter osservare da lontano quello che stava accadendo e magari, di intervenire. Riuscì a scorgere le sagome di Abby e Kane, legati a dei pali in mezzo a dei grandi calici da cui fuoriusciva quel fumo rosso, visibilmente provati da quel veleno silenzioso che li stava avvolgendo chissà da quanto tempo. Pensò di correre là, di liberarli e fuggire con loro verso l'altro bunker ma sapeva che Octavia li avrebbe fermati ancor prima di raggiungerlo e forse uccisi per aver tentato la fuga, così decise di tornare sui suoi passi e di correre al rifugio di Becca da sola, da dove avrebbe cercato in qualche modo di contattare Clarke. All'interno era rimasto tutto come quando lo aveva lasciato, trovando con enorme gioia anche alcune armi e munizioni nel retro del Rover che di sicuro le sarebbero servite di lì a poco. Corse subito al piano superiore nella sala dei monitor, sperando di trovare qualche informazione utile magari lasciata da Clarke durante uno dei suoi sopralluoghi ma non vi trovò nulla. Si concentrò allora sul radar, scandagliando la superficie che circondava il bunker in cerca di qualche segno che potesse farle rintracciare la navicella “ fantasma”. Rimase ore a cercare, prima a nord, poi a sud e in tutte le direzioni possibili, finché qualcosa apparve. Un paio di puntini rossi comparvero sul monitor, prima muovendosi leggermente, poi fermandosi l'uno a pochi metri dall'altro, rimanendo immobili in quel punto. Si segnò le coordinate per raggiungere quella zona e senza esitare oltre, salì sul Rover, assicurandosi di avere con se tutto il necessario.

Vediamo se le lezioni di Clarke su come guidare questo arnese sono state utili”

Intanto, sulla navicella...

Stai mentendo!”
Oh no mia cara, per nulla. Quelli che reputi tuoi amici stanno affumicando i tuoi compagni di avventura. C'è un fumo rosso che si alza su nel cielo, davvero impressionante”
Fumo rosso? E' visibile anche da qui?”
Si, penso sia visibile anche molti km lontano da qui. Si sono dati da fare”
Il fumo dell'ascensione...spero non sia quello che credo” pensai.
Be il nostro comandante qui ha bisogno di una pausa a quanto vedo” disse, osservandola figura immobile e sanguinante di Lexa.
Lasciala stare, prendi me ora!”
Non ancora, devo prima finire con lei ma dovrò aspettare che si riprenda “ disse, sorridendo malignamente “ voglio che sia sveglia quando le estrarrò la I.A”
Cosa? E' in lei?!”
Certo, sennò come facevo a testarla”
Ma quando la toglierai lei...”
Morirà? Si esatto. Le sue cellule inizieranno a morire una dopo l'altra finché il suo cuoricino cesserà di battere”
Non puoi farlo!”
Posso e lo farò. Vi lascio un po' sole, che non si dica poi che non sono di cuore “

Così dicendo, uscì dalla cella, richiudendo dietro di sé la porta.

Lexa” chiamai “ Lexa ti prego rispondimi”

Le catene si mossero leggermente mentre osservai il suo ventre riprendere a respirare con più naturalezza. Sollevò lentamente il viso verso di me, cercando disperatamente di riuscire a tenere quella posizione che sembrava causarle atroci sofferenze.

Hey” dissi quasi piangendo.
Va...va tutto...bene Clarke”
No, non cercare di tranquillizzarmi. A stento riesci a parlare”
Sono solo...stanca. Andrà...bene”
Ti farò uscire da qui, devo solo togliermi queste dannate catene” dissi, tentando ti tirarle.
So chi sono...”
Cosa?”
Ora so chi sono...i ricordi...stanno tornando”
Davvero? Ricordi Polis? “
Si...vagamente...ma lo ricordo. E' tutto nella mia testa...solo un po' confuso”
Dai tempo al tempo, presto riacquisterai ogni ricordo “
Mi dispiace Clarke” disse quasi tra i singhiozzi.
Hey va tutto bene, non devi scusarti di nulla”
Non ho...non ho lottato abbastanza. Ti ho... lasciata sola “

Capì si stesse riferendo al giorno in cui quella pallottola raggiunse il suo ventre al posto del mio, quando su quel letto di quella camera la guardai morire,impotente, mentre baciai le sue labbra per l'ultima volta trattenendo per me il suo ultimo respiro.

Non dire così, tu mi hai salvata Lexa, non ricordi? Nella città della Luce, se non fosse stato per te ora saremmo tutti morti, ti sei sacrificata per tutti “
Ma io volevo restare...con te”
Ora sei qui, il resto non conta più. Usciremo da questa dannata navicella, fosse l'ultima cosa che faccio”

Mi guardai attorno in cerca di qualsiasi cosa che potesse tornarmi utile e fu in quell'istante che lo vidi. Il bastone elettrico.

Queste catene...non hanno serratura”
No, è tutto elettronico, la corrente arriva attraverso i muri”
Perfetto. Mi serve che tu riesca a passarmi quel bastone “

Lexa si voltò dolorante per cercare l'oggetto da me richiesto, tentando di allungarsi il più possibile per riuscire a raggiungerlo con la gamba.

Ci sei quasi tieni duro!”

Con uno slancio riuscì a raggiungerlo calciandolo con forza verso di me, lo afferrai tra le mani, posizionandolo contro l'attaccatura al muro delle catene, premendo il pulsante. Una scarica elettrica si propagò lungo il metallo, colpendo con la scarica anche i miei polsi per un frangente di secondo, aprendo di colpo le chiusure elettroniche che tenevano imprigionate le mie mani. Corsi subito da te, liberandoti a tua volta, sorreggendoti non appena le catene lasciarono il tuo corpo.

Molto astuta...” disse, con un sorriso.
Ho imparato qualcosa anche io sai “ risposi ricambiando il sorriso “ ora viene la parte difficile”
Non riusciremo a uscire...ci sono troppi uomini di guardia”
Ci serve un diversivo, qualcosa che distolga l'attenzione da noi”

Finì la frase in tempo quando una forte esplosione fece tremare l'intera navicella. Quel boato fu subito seguito da raffiche di proiettili pesanti che sembravano colpire e rimbalzare sulla lamiera dell'astronave, producendo sibili simili a rintocchi.

Credo che qualcuno abbia preso alla lettera le tue parole”

Aprì la porta nello stesso modo in cui mi liberai delle catene, aiutandoti a camminare passandoti una mano attorno alla vita, mentre ci dirigemmo assieme verso le altre celle. Liberammo prima Raven e Monty e successivamente tutti gli altri, uscendo da quel corridoio subito dopo. Alcune guardie corse in allarme verso le celle tentarono di fermarci ma vennero messe KO da Bellamy e Murphy che ne approfittarono per “ prendere in prestito” le loro armi. Con il loro aiuto riuscimmo a raggiungere i piani superiori, correndo verso il portellone d'uscita che, per nostra fortuna, era aperto. All'esterno una decina di soldati continuavano senza sosta a sparare verso la boscaglia mentre una coltre di fumo grigio derivante dalla navicella annebbiava il campo di battaglia. Una seconda esplosione colpì in pieno il piccolo gruppo di uomini, facendoli saltare letteralmente in aria, mentre una sagoma familiare irruppe all'interno del fumo.

Allora volete salire o no?”

Era Maddie al volante de Rover che sembrava essere riuscita a mettere fuori uso una parte della navicella e aver neutralizzato, per il momento, gli uomini di guardia di Eligius. Salimmo di corsa sulla jeep, sistemando Lexa sdraiata nel retro, mentre Bellamy ed Echo ci coprirono la fuga sparando dalla torretta del mezzo su cui ci trovavamo.

Come hai fatto a...”
Fare tutto questo casino? Ho usato un po' di quelle granate che c'erano nella cassette di metallo” disse, voltandosi verso di me “ Lei chi è? Perchè ha l'uniforme di quelle guardie?!”
Ti spiegherò tutto non appena arriveremo al Bunker, ha bisogno di cure immediate “ risposi, volgendo il mio sguardo sul suo viso, poggiato sulle mie gambe “ andrà tutto bene”

Accarezzai il suo viso delicatamente, facendo scivolare la mia mano sino a stringere la sua, posando le mie labbra sulla sua fronte.

Sulla navicella...

Il sistema sta collassando signore! Rischiamo di saltare in aria!”
Vedi di rimediare subito a questo danno e non tornare da me finché non ci sei riuscito!” urlò Eligius, prendendo per il colletto il povero soldato.
I prigionieri sono fuggiti “ affermò un secondo soldato.
Dannazione! Hanno la I.A! Senza quella non posso unire le altre!” gridò, scaraventando a terra tutto ciò che si trovava sulla sua scrivania “ rimettete a posto questa dannata navicella e quando l'avrete fatto, raduna tutti gli uomini, non rimarrà nemmeno l'ombra di quel bunker”

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Capitolo 23
*** Same taste ***


Come sta?” chiese Maddie.
Se dicessi bene, mentirei. Ha bisogno di molto riposo e dovrò medicarle sovente quelle bruciature “ risposi, chiudendo dietro di me la porta della stanza in cui Lexa stava riposando.
Si, una sorta di vendetta per averli traditi “
Allora avevo ragione, era una di loro”
Si, cioè no. E' complicato...”

La ragazzina mi guardò con aria interrogativa, aspettando che le fosse data una spiegazione.

Ricordi la storia che ti raccontai tempo fa?”
Quella sugli eventi prima delle radiazioni?”
Esatto”
Si certo, come dimenticarla”
E ricordi quando ti parlai dell'ultimo Comandante?”
Si, parli di Lexa vero?”
Proprio lei. Be vedi ti ho detto che l'ho vista morire davanti ai miei occhi, che mi ha salvato la vita nella Città della Luce ma...”
Ma?”
Quella ragazza che è in quella stanza è proprio Lexa”
Che?? Dici sul serio? Ma com'è possibile?
Lo so, ma c'è una spiegazione. Scendiamo di sotto, così aggiornerò anche gli altri su tutto”

Scendemmo al piano inferiore dove gli altri ragazzi erano intenti a riposarsi e a rifocillarsi dopo quella lunga permanenza obbligatoria sulla navicella. Bellamy ed Echo tenevano d'occhio l'esterno del bunker mentre Raven aveva ripreso il suo posto davanti ai monitor, digitando lunghe e contorte sequenze di codici per potenziare il sistema di sicurezza affinché il minimo spostamento all'esterno venisse immediatamente segnalato. Li radunai tutti, raccontando quello che ero riuscita a sapere direttamente da Eligius, spiegando del suo piano di fondere le I.A e di come Lexa potesse essere ancora in vita.

Quindi per ora Eligius non può far nulla visto che una delle I.A l'abbiamo noi” affermò Harper.
In teoria è così, ma non conosco i dettagli di come intenda fondere le tre Fiamme. L'unica cosa che so è che se venisse tolta dal corpo di Lexa, lei morirebbe “
Tenterà in tutti i modi di arrivare a lei e non credo le interessi averla viva visto come l'ha ridotta “ aggiunse Bellamy.
Si, dobbiamo aspettarci un attacco da parte sua”
Quante possibilità abbiamo di resistergli qui dentro?” chiese Maddie.
Più del 70%” rispose Raven alzandosi dalla sedia “ ho risvegliato alcuni sistemi di difesa che erano integrati nel sistema, non eravamo a conoscenza che ci fosse una rete di mine antiuomo proprio sotto i nostri piedi. Non appena metteranno piede dentro il range di azione di questo posto ci saranno dei bei fuochi d'artificio”
Cavolo, mine antiuomo?! Perché ne veniamo a conoscenza solo ora?” chiese Murphy.
Be perché l'ultima volta che siamo stati qui non eravamo sotto attacco da parte di un pazzo a bordo di un'astronave “ rispose Raven sarcastica.
Meglio così, abbiamo più tempo di pensare a un piano, non dimentichiamoci che c'è anche Octavia e il suo esercito “
A proposito di Octavia...tiene prigionieri tua madre e gli altri” disse Maddie.
Ha a che fare con il fumo rosso vero?”
Si, li ha legati a dei pali all'interno di quell'intenso fumo. Volevo liberarli ma da sola non ce l'avrei mai fatta e non volevo rischiare di peggiorare la situazione “
Hai già fatto moltissimo liberando noi, sei stata bravissima” dissi, attirando a me la ragazzina per stringerla tra le braccia.
Quindi come ci muoviamo? Se usciamo da qui per andare da mia sorella di sicuro troveremo Eligius ad aspettarci” chiese Bellamy.
Dovremo dividerci in due squadre. Qualcuno dovrà rimanere qui a proteggere Lexa e di conseguenza la I.A, mentre gli altri andranno al bunker da Octavia a liberare mia madre e gli altri “ risposi.
Io andrò da mia sorella, credo sia la scelta più logica “ intervenne Bellamy.
D'accordo,io verrò con te” affermai sicura.
Io verrò con voi, potrei riuscire a farmi seguire da qualcuno dei miei uomini, ammettendo ne siano rimasti “ rispose Echo.
Perfetto, gli altri rimarranno qui allora, avrete bisogno di parecchie mani in più per fronteggiare Eligius e i suoi uomini”
Sempre se ci riusciamo “ affermò Murphy.
Noi cercheremo di fare il più veloce possibile in modo da potervi raggiungere e dare una mano dall'esterno, dovrete solo tenere duro fino al nostro arrivo”
Sempre che Eligius attacchi, vi ricordo che con quelle granate ho distrutto mezza fiancata di quel rottame volante” disse Maddie, elogiandosi da sola.
Questo è vero, ma dubito che rimarrà con le mani in mano”
Be la decisione è presa ormai, non resta che iniziare a preparare il Rover e le munizioni che ci serviranno”

Bellamy si alzò dirigendosi al garage, seguito da Murphy ed Echo, mentre Harper, Emori e gli altri aiutarono Raven con la sistemazione di alcuni marchingegni elettronici. Rimasi ad osservarli qualche secondo, completamente assorta nei miei pensieri, felice da un lato per aver ritrovato le persone a cui tenevo di più ma impaurita per la situazione in cui li stavo trascinando, ancora una volta.

“ Clarke, va da lei “

La voce di Maddie mi riportò alla realtà.

Li aiuti tu?” chiesi, riferendomi a Bellamy e gli altri.
Certo, va di sopra. Le farà piacere averti accanto “ rispose sorridendo.

Ricambiai il sorriso accarezzandole il braccio in segno di ringraziamento, dirigendomi al piano di sopra nella stanza in cui Lexa stava riposando. Aprì piano la porta, constatando di come stesse ancora dormendo beatamente nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata, sedendomi al bordo del letto accanto a lei. La osservai per qualche minuto, soffermandomi su ogni piccolo particolare del suo viso, perdendomi in quella sua bellezza quasi da togliere il fiato di cui mi ero follemente innamorata. Allungai la mano per posarla sul suo volto, delineandone dolcemente il contorno con le dita mentre strinsi la sua mano nella mia, intrecciando le sue dita lunghe e sottili alle mie.

Non sai per quanti anni ho sognato di poterti ancora guardare dormire” dissi quasi in un sussurro accarezzandole la guancia con il pollice “ poter sentire il tuo calore sotto le mie mani, il tuo respiro lento che mi tranquillizza. Mi è mancato tutto e per un periodo ho creduto davvero di non farcela senza di te, mi svegliavo la mattina e sentivo un vuoto così grande dentro che a stento riuscivo a respirare. Vedevo continuamente quella dannata scena davanti agli occhi, ti vedevo stesa su quel letto mentre tentavo invano di tenerti con me, sospirando a ogni tuo battito per paura che fosse l'ultimo” trattenni le lacrime a quel ricordo, continuando ad accarezzarle i capelli con dolcezza “ se ora sei qui è perché ci è stata data una seconda possibilità e credimi, non sprecherò nemmeno un istante del nostro tempo”

Abbassai lo sguardo per posarlo sulle nostre dita intrecciate, sorridendo a quella vista.

Allora non dovresti perdere altro tempo”

Alzai di colpo lo sguardo sentendo la sua voce, specchiando i miei occhi nei suoi verde smeraldo.

Hey, sei sveglia finalmente “ dissi sorridendole con gioia.

Lei non rispose, ma la sua espressione mi fece capire che fosse sveglia da più tempo di quel che credevo.

Hai sentito...?”
Mh diciamo che so quanto basta” rispose ridendo, posando il suo sguardo sulle nostre mani intrecciate “ ricordo questa sensazione”
Quale?”
Quella di sentirti vicina come desideravo dopo vari tentativi...falliti diciamo “ sorrise.
Se è stato quello il prezzo per poi...” non finì la frase, facendo intendere con lo sguardo a quello che alludevo “ allora accetterei altri tentativi da parte tua”

Posai la mia mano sulla sua guancia, accarezzandola delicatamente senza staccare il mio sguardo dal suo.

Quindi ora ricordi tutto?”
In parte, ci sono ancora molti vuoti. Questa I.A li blocca, ogni volta che tento di sforzarmi la sento fare pressione nella mia testa “ rispose, appoggiando ci più la sua guancia contro la mia mano “ però potresti aiutarmi a ricordare qualche dettaglio”

Sorrise in modo tremendamente dolce e non volli resisterle ulteriormente. Avvicinai il mio volto al suo, lentamente, per non perdermi nemmeno un secondo di quel prezioso istante dopo tutto quel tempo in cui siamo state separate. Incastrai i miei occhi nei suoi, non riuscì a staccarmi da quello sguardo magnetico se non per soffermarmi sulle sue bellissime labbra, così soffici e intriganti che sembravano chiamare le mie. Accorciai ulteriormente le distanze eliminando quei pochi centimetri che ci separavano, posando le mie labbra sulle sue. In quell'istante, mi sentì rinascere. La sua bocca cercava la mia, le sue labbra si univano perfettamente alle mie e quel sapore così familiare ma allo stesso tempo nuovo mi portò su di un altro pianeta, annullando completamente la mia mente e tutti i pensieri che affollavano la mia mente. Per un attimo pensai di essere ritornata indietro nel tempo, mi sembrò di rivivere quell'intenso momento prima del fatidico addio dove i nostri corpi si erano uniti, si erano cercati e voluti. Sentì la tua mano posarsi dietro il mio collo per aumentare la presa su di me, la sentì chiedere di più, come se quel bacio fosse solo un piccolo vizio concesso da entrambe mentre in realtà il desiderio andava effettivamente oltre quel semplice contatto. L'intensità di quel bacio arrivò al livello più alto per poi affievolirsi lentamente, sfumando in piccoli baci rubati a fior di labbra, finché sentì la sua bocca fermarsi a pochi millimetri dalla mia con il suo respiro caldo ancora unito al mio.

Mi sembra di non essermene mai andata” disse, accarezzando il mio volto con la mano “ hai lo stesso sapore di allora, riconoscerei queste labbra tra migliaia d'altre”

Le sorrisi, richiudendo gli occhi per poi poggiare la mia fronte contro la sua, sospirando.

Cosa devi dirmi?” chiese distanziandosi da me “ lo sai che non puoi mentirmi”
Dobbiamo separarci momentaneamente, mia madre e i miei amici sono prigionieri di Octavia e devo liberarli e rimettere le cose a posto”
Verrò con te”
No tu rimarrai qui. Non devi affaticarti ulteriormente o queste ferite non guariranno mai” dissi, posando la mia mano sul suo ventre “ e poi Eligius ti sta cercando, vuole la I.A e allo scoperto non saresti al sicuro. Qui potrete proteggervi”
Clarke non voglio separarmi di nuovo da te, dobbiamo affrontare questa cosa assieme “
Lo faremo, ma dopo che sarò tornata, ci saranno Bellamy e Echo con me, non corro rischi. Gli altri rimarranno qui con te”
Finché non ti vedrò tornare starò in pensiero, lo sai vero? “
Non ti ricordavo così apprensiva” dissi ridendo.
Solo perché non ho avuto il tempo per esserlo. E' normale che non mi ricordi della ragazzina?”
Si non potresti ricordarla visto che non vi siete mai conosciute, ti racconterà lei la storia non appena ci sarà il tempo di parlare. Sicuramente freme dalla voglia di parlare con te “
E come mai?”
Diciamo che nella storia che le ho raccontato eri la sua preferita”
Spero tu non le abbia raccontato cose non vere o non riuscirò a superare il confronto “ sorrise.

Qualcuno busso alla porta, entrando subito dopo.

Clarke, dobbiamo andare” disse Bellamy.

Si, arrivo subito” risposi, voltandomi verso di lui, guardandolo sparire dietro la porta “ tornerò prima che tu possa accorgertene”

Baciai nuovamente le sue labbra, questa volta più velocemente, staccandomi da lei subito dopo. La sua mano mi afferrò il polso prima che potessi allontanarmi del tutto, obbligandomi a girarmi verso di lei per guardarla.

Ti prego, fa attenzione”

 

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Capitolo 24
*** Not a good plan ***


Li vedi?”
Si e no, quel fumo è davvero intenso. Ho visto tua madre di sfuggita ma Kane e gli altri no” rispose Bellamy, passandomi il binocolo.
In effetti” dissi, constatando l'intensità di quella coltre rossastra “ Se andassimo dritti verso di loro penso che ci accerchierebbero in un istante, dietro quel muro di fumo devono esserci parecchi uomini”
Sicuramente, il problema è che non possiamo aggirarli, hanno una montagna dietro di loro. Octavia non ha scelto quel posto a caso, una radura coperta alle spalle da un pendio roccioso” affermò il ragazzo.
Però hanno i lati liberi” disse Echo.
Non credo che li abbiano lasciati scoperti, ci saranno delle sentinelle nel bosco “
Be quindi come li raggiungiamo?” chiesi.
Temo che l'unica soluzione sia andare li con le buone, forse parlando con mia sorella potrei fare cambiare idea”
Come l'ultima volta?” risposi ironica “ Forse se aspettiamo il buio sarà tutto più semplice, con la scarsa luminosità possiamo agire più indisturbati “
Col buio? Lo sai meglio di me che sono Terrestri” si fermò dopo questa affermazione, voltandosi verso Echo per sincerarsi che non si fosse offesa “ Sai che intendevo dire”
Si ho capito,non c'è bisogno che ti scusi. Bellamy ha ragione, sono abituati sin da piccoli a muoversi nelle tenebre, potrei tenergli testa io ma voi due..”
E' questo il punto, forse loro non si aspettano che li attacchiamo di notte, va a nostro favore no?”

Intanto, nel bunker dei tredici clan...

Quando”
Ieri Heda, ha finto di star male e sono entrata in quella stanza per aiutarla ma è scappata rinchiudendomi all'interno”
E tu solo ora vieni a riferirmelo?”
Ho tentato di uscire da quella camera ma ha sbarrato la porta e nessuno è venuto a controllare fino a poco fa”

Octavia si portò una mano a massaggiarsi gli occhi mentre tentò di mantenere la calma.

Va bene, ora vai”

Il guerriero uscì dalla sala a testa bassa, ringraziando col capo il Comandante per la sua clemenza. Non appena la porta si richiuse dietro di lui, Gaya si affiancò al trono su cui sedeva Octavia, rimanendo in silenzio in attesa di poter parlare.

Non è un problema o almeno, non è grave “
Però ora abbiamo una merce di scambio in meno “
Ti avevo già spiegato che lei l'avrei lasciata fuori per il momento”
Almeno non aveva informazioni importanti da riferire “
Già...Però da un lato sono quasi felice che sia scappata “
Non vi seguo Comandante “
Be vuol dire che quelle ore di addestramento sono state utili. Ha usato l'astuzia sapendo che con la forza non sarebbe andata lontano”
La state elogiando per essere fuggita però”
Non è importante. Quello che ci interessa ora è sapere che cosa ha fatto dopo essere fuggita da qui, sicuramente è andata a cercare la navicella e,di conseguenza, Clarke. Manda due uomini verso il bunker per vedere se ha lasciato delle tracce, se ha trovato quell'astronave allora dobbiamo sapere anche noi dove si trova “

Al bunker...

Credo di aver capito!” urlò Raven.
Cosa??” chiesero quasi tutti in coro.
So come fa a fondere le I.A assieme. Guardate qui “ disse, raggiungendo il monitor più grande “ questa è la Fiamma, quella che da quando Becca è arrivata sulla Terra ha tramandato di comandante in comandante. Si collegava al cervello e stimolava le cellule per svolgere le funzioni per cui era programmata. Le altre due sono differenti invece, la prima, che ho chiamato I.A 2”
Che soprannome innovativo” la interruppe Murphy.
La prossima volta lo scegli tu allora signor saputello. Comunque I.A 2 è la responsabile del ripristino delle cellule del corpo, quindi quella che riabilita le cellule morte a riprendere le loro funzioni. Poi c'è la terza I.A, ed è questo il pezzo forte. É differente dalle altre due per un semplice motivo, questa funge da collegamento, ovvero, senza questa, le altre due I.A non possono funzionare assieme e, di conseguenza, non possono svolgere il ruolo per cui sono state create “
Ma Lexa ha la seconda I.A dentro di sè eppure funziona seppur non unita alle altre” affermò Monty.
Ma Lexa ha già subito il procedimento di riabilitazione, non ha più bisogno del collegamento con la Fiamma. Eligius le ha lasciato la I.A per anni al fine di poterne studiare i parametri ma senza la terza I.A lei morirebbe se quella che ora ha in corpo le venisse estratta “
Quindi, ricapitolando, se noi avessimo le prime due I.A ma non la terza, non potremmo usarle assieme giusto?”
Esatto, e inoltre servirebbe sempre qualcuno col Sangue Nero perché la prima I.A a dover essere impiantata è la Fiamma”
Hanno un ordine?”
A quel che ne so sì, il corpo che le ospiterà dovrà ricevere prima la fiamma, poi I.A 2 e infine l'altra, se si sbagliasse l'ordine tutti i meccanismi dei tre chip si invertirebbero”
Come chi la impianta su qualcuno che non è un Natblida?” chiese Emori.
Esattamente, porterebbe a morte certa “
Allora dobbiamo prendere le altre due “

Tutti si voltarono verso la scala che portava al piano di sopra.

Non devi alzarti! Se dovessi peggiorare Clarke ammezzerebbe prima te e poi noi” disse Raven.
Sto bene, ho dormito abbastanza” rispose Lexa, scendendo i gradini lentamente sotto lo sguardo attento di tutti “ qual è il piano?”
Non abbiamo ancora un piano, dobbiamo aspettare il ritorno di Clarke prima di fronteggiare Eligius”
Lui non aspetterà, mi stupisce che non sia già qui”
Diciamo che l'ho rallentato “ affermò Maddie, avvicinandosi a Lexa.
Tu sei...Maddie giusto?” chiese sorridendole.
In persona”
Avremo modo di parlare più tardi, ho delle domande da porti “
Domande? A me?” chiese quasi euforica la ragazzina.

Lexa non le rispose ma le sorrise, volgendo subito dopo il suo sguardo a Raven e gli altri.

Ci attaccherà con tutti i mezzi che possiede a costo di radere al suolo questo posto”
Siamo ben difesi per gli attacchi esterni” rispose Murphy.
Anche per quanto riguarda i missili?”
Missili??” chiese Monty.
Quella navicella è dotata di un arsenale d'armi molto evoluto, un paio di quei missili e questo bunker verrà cancellato dal pianeta”
E' sopravvissuto a due Praimfaya, un paio di colpi non lo abbatteranno “
Sono missili nucleari, dubito che resisterebbe se venisse colpito a distanza ravvicinata. Lui vuole questo chip e per averlo dovrà prendere me”
Non mi rassicura la cosa” rispose ironica Raven.
Dobbiamo dargli la I.A”
Che? Sei uscita di testa??”
Basterà dargli quella sbagliata “
Ti ricordo che ne abbiamo solo una e si trova nel tuo corpo, se la togliessi moriresti”
E chi ha detto di toglierla?”

Altrove...

Le ore si susseguirono lentamente per Clarke e i suoi compagni che, da pomeriggio inoltrato erano rimasti nascosti nella boscaglia che costeggiava la radura, osservando da lontano eventuali spostamenti da parte dei guerrieri di Octavia. Vedeva la sofferenza dipinta sul volto della madre e a stento riusciva a rimanere lì, immobile, senza intervenire, guardando con disgusto quella che, una volta, era una sua amica ma che ora si era tramutata in un mostro privo di compassione e umanità.

Clarke, stai bene?” chiese Bellamy.
Si, tutto apposto”
“ Non sembra...hai uno sguardo che non mi piace”
Sono solo stanca, non ricordo l'ultima volta che ho dormito”
Sicura sia solo per questo?”
Sono anche preoccupata per Lexa e gli altri”
Non devi. Penso di non dover essere io a ricordarti che Lexa era il Comandante no?”
Non c'entra, ancora non ricorda tutto della sua vita passata”
Per difendersi non credo le serva la memoria, anche quando era Alycia si muoveva bene “
Già..”
Ascolta, c'è una cosa di cui dovremmo parlare”

Mi voltai a osservarlo, aspettando che mi esponesse l'argomento.

Cosa ne sarà di Octavia quando tutto questo sarà finito?”
Non lo so, non spetterà a me decidere. Voteremo”
Se dovesse essere condannata a morte sappi che farò di tutto per salvarla”
Lo so, ma non morirà più nessuno, è finito il tempo delle vendette”

In quell'istante, Echo si avvicinò a loro velocemente sbucando d'improvviso da un cespuglio.

Dobbiamo andarcene subito!”
Perche?!”
Diciamo che lamia influenza non è più come una volta, andiamo prima che...”

Non terminò in tempo la frase. Cadde a terra tramortita alla testa da una mazza impugnata saldamente da un guerriero vestito di pelli e con delle cicatrici indimenticabili sul volto.

Trovati”

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Capitolo 25
*** Appearances are deceiving ***


Siamo pronti?”
Si signore,la navicella è stata riparata al 95%”
E il restante 5%?”
Solo ammaccature esterne, niente di rilevante, siamo operativi”
Perfetto, rifornite le armi con tutte le munizioni che abbiamo a disposizione”
Tutte...tutte signore?”
Tutte. Metteremo fine a questo inutile giochetto una volta per tutte, recupereremo la I.A anche sotto una montagna di detriti, non mi importa, ma cancellerò dal Pianeta quel bunker “

Mentre Eligius era ormai pronto a muoversi verso il bunker per chiudere definitivamente la faccenda, poco lontano da lì Clarke e i suoi due compagni erano stati scoperti e portati, con la forza, verso il bunker dei tredici clan dove, inaspettatamente, nemmeno Octavia si aspettava di averli lì, catturati per “fortuna” dai due uomini che erano stati mandati in ricognizione sulle tracce di Maddie. I due guerrieri Azgeda, subito riconosciuti da Clarke grazie alle loro cicatrici non appena si erano palesati alle spalle di Echo, si erano imbattuti involontariamente con quest'ultima che, invano, aveva tentato di dissuaderli dagli ordini del nuovo Comandante, cercando in qualche modo di portarli dalla sua parte. Con l'esito negativo di questo piano, Echo aveva tentato di avvisare i suoi compagni del loro imminente arrivo ma i due uomini li avevano raggiunti prima che potessero fuggire, mettendo KO la ragazza e successivamente anche Bellamy e Clarke, tramortendoli con una delle loro mazze. Erano stati così portati ai piedi di Octavia che, trovandoseli lì, aveva pensato bene di legarli accanto a Abby e gli altri all'interno della coltre di fumo rossa, ancora intensa e alta nel cielo.

Clarke! Tesoro svegliati, coraggio!”

Sentì una voce familiare chiamarmi ma non ruscì a capire da dove provenisse. Cercai di aprire gli occhi più volte ma solo verso il terzo tentativo ci riuscì, accorgendomi di essere avvolta da quello stesso fumo rosso che poco fa osservavo da lontano e che ora sembrava avermi inghiottito.

Tesoro sono qui!”

Mi voltai verso quella voce, riconoscendo tra il fumo la sagoma di mia madre.

Mamma sto bene, tu come ti senti?”
Va tutto bene, ma non so quanto resisteremo ancora. Questo fumo è tossico, le cortecce bruciate su quei bracieri sono velenose”
Ce ne andremo presto, dove sono Bellamy ed Echo?” chiesi, guardandomi attorno in cerca delle loro sagome.
Non ne ho idea, non riesco a vedere nulla se non te che sei qui vicino”
Clarke! Mi senti?”

La voce di Kane arrivò forte alle mie spalle, seppur capì non si trovasse vicino a noi.

Sono qui!” risposi.
Grazie al cielo...Echo è qui accanto a me ma è ancora svenuta, dov'è Bellamy?”
Non lo so...ma di certo non è qui, Octavia non condannerebbe suo fratello”
L'ha già fatto una volta Clarke”
Non lo farà di nuovo, ne sono certa. Se non è qui lo avrà portato al Bunker così da evitare che potesse aiutarci “
Hai un piano vero?” chiese con tono speranzoso l'ex Cancelliere.
Lo avevo”

Qualche ora dopo, al Bunker di Becca...

Un'esplosione ruppe il silenzio. Il bunker che dopo anni aveva resistito a due fusioni nucleari e a tempeste radioattive ora sembrava soccombere sotto i potenti attacchi da parte della navicella di Eligius. Le pareti tremarono, gli scaffali iniziarono a cadere su se stessi a causa delle forti vibrazioni e la corrente elettrica saltò dopo il secondo scoppio, lasciando al generatore di emergenza la possibilità di accendersi e di illuminare, con una luce fioca, l'interno di quello che ora sembrava un campo di battaglia, pieno di macerie e oggetti sparsi ovunque. I missili si fermarono solo quando dall'auto parlante del bunker non uscì la voce supplichevole di Raven, affinché cessassero quei bombardamenti.

<< Fermati! Ci arrendiamo! >> urlò.
<< Voglio quella I.A. Quando l'avrò vi lascerò in pace >>

Ci fu un momento di silenzio,poi la voce di Raven tornò a parlare.

<< Se ti consegniamo la I.A, ci lascerai vivere? >>

<< Avete la mia parola >>

La porta del bunker si aprì leggermente, spinta a mano da Murphy e Monty, mentre la sagoma di Lexa uscì all'esterno, ammanettata con le mani dietro la schiena e scortata da Raven alle sue spalle. La navicella scese a terra, poggiando i lunghi bracci metallici sul terreno, mentre il portellone principale si aprì lentamente, lasciando uscire una decina di uomini armati accompagnati da Eligius.

Bene bene bene, vedo che le cose sono cambiate velocemente per te Lexa”

Lexa non rispose, divincolandosi dalla stretta di Raven per tentare di fuggire.

Vogliamo sopravvivere e se per farlo dovremo sacrificare una vita, siamo disposti a farlo” affermò la ragazza.
Saggia decisione, forse non era Clarke il leader adatto” disse, riferendosi a Raven “ ma siccome non mi fido più di tanto, sarai tu a estrarre la I.A dal suo corpo. Se menti non la lascerai morire”

Raven osservò Lexa con sguardo di scuse, sperando che la ragazza capisse il suo gesto e non portasse rancore per quella decisione tanto sofferta ma altrettanto giusta al solo scopo di poter salvare più vite possibili.

Raven non farlo, vi ucciderà ugualmente quando avrà quella I.A, devi fidarti di me!”
Mi ha dato la sua parola...perdonami “

Monty raggiunse le due ragazze, tenendo ferma Lexa mentre Raven si apprestava a prendere dal suo stivale un piccolo coltello a serramanico. Scostò i capelli della ragazza, obbligandola a piegare il collo in avanti per poter avere una buona posizione su cui incidere per estrarre la I.A. Conficcò la punta della lama nel collo della ragazza, tagliando di netto sulla stessa cicatrice fatta da Titus l'ultima volta, impregnando la lama e il collo della ragazza di sangue nero.

La sai la parolina magica per estrarla?”

Raven non rispose all'uomo ma lo guardò soltanto, mantenendo lo sguardo nel suo mentre pronunciò quella frase.

Ascende Superius”

Lexa urlò non appena Raven finì di pronunciare quella frase, cadendo subito dopo a terra priva di vita. La mano di Raven, completamente sporca del sangue nero della ragazza, reggeva tra le dita il piccolo chip, molto somigliante alla Fiamma, ma leggermente più piccolo rispetto a quest'ultima.

Complimenti” disse Eligius battendo le mani “ ora dammi la I.A”

Raven rimase ferma qualche istante, spostando il suo sguardo prima sul corpo di Lexa e poi sulla sua mano insanguinata, riuscendo infine a raggiungere Eligius per porgerli il chip.

Ti ringrazio” disse, volgendo le spalle alla ragazza per raggiungere il portellone della navicella “ Tuttavia, temo di non poter far fede alla parola data”
Come?! Io mi sono fidata! Ho ucciso un'amica per salvare tutti noi!”
Mai fidarsi, non te l'hanno mai detto?” rispose ghignando “ uccideteli tutti”

I soldati sollevarono all'unisono i loro fucili, mirando versoi bersagli.

Ora!” urlò Monty.

Il ragazzo scagliò una granata alle spalle degli uomini, lanciandola esattamente sotto la navicella. Rotolò per qualche metro, ma non ci fu nessuna esplosione.

Armi scadenti ragazzo mio!” ridacchiò Eligius.
Diciamo, armi ad effetto sorpresa”

Pochi secondi dopo la granata esplose, ma non ci fu solo quell'esplosione. Una catena di boati si susseguì a quella, innescando una reazione a catena con le mine antiuomo poste al di sotto del terreno appena dietro la navicella. Eligius corse verso di essa, riuscendo a salire e ad entrare, seguito a ruota da Raven e Murphy mentre Emori e gli altri rimasero a terra a respingere l'attacco di quei pochi soldati rimasti in vita dopo l'esplosione. L'astronave si sollevò da terra barcollando allontanandosi pochi secondi dopo da quel campo di battaglia. All'interno della navicella i due ragazzi dovettero fronteggiare il restante equipaggio di soldati, ormai decimati, eliminandoli uno alla volta a mano a mano che avanzavano lungo i corridoi, seguendo Eligius diretto al laboratorio. Tutti gli uomini rimasti a proteggere il loro comandante si erano barricati appena fuori dal laboratorio, sparando verso i due ragazzi ogni tipo di proiettile in loro possesso.

Sono in troppi! Non ce la faremo mai!” urlò Murphy nel tentativo di sovrastare il rumore dei proiettili.
Perché mi sottovaluti sempre mh?!”

Raven si sporse verso il corridoio, lanciando verso i soldati una piccola scatola di latta che, non appena toccò terra, iniziò a far fuoriuscire da essa un denso fumo grigio, impedendo sia di vedere a breve distanza ma soprattutto di respirare.

Mettiti la maglia davanti al naso e respira il meno possibile!”

Raven e Murphy rimasero accovacciati in un angolo del corridoio, mentre a mano a mano che passavano i secondi il rumore dei proiettili e delle urla venne sempre più lieve, fino a scomparire del tutto. Il fumo si dissolse dopo pochi minuti, mostrando ciò che prima le sue nubi celavano dentro di sé, ovvero i corpi svenuti di una ventina di uomini, narcotizzati da quel potente gas lanciato da Raven.

E quello dove l'hai preso?!”
Un piccolo souvenir di Mounth Weather” rispose sorridendo “ ma dobbiamo sbrigarci, non dormiranno per sempre”

Corsero verso la fine del corridoio, spalancando la porta del laboratorio in cui erano certi si fosse rifugiato Eligius. All'interno, assieme a lui, solo una donna in camice bianco, probabilmente un'addetta del laboratorio, intenta a impiantare le I.A all'interno del corpo dell'uomo.

Siete arrivati tardi, le tre I.A sono già nel mio corpo” rispose l'uomo, alzandosi dalla sedia su cui stava seduto.
Non è possibile...”
Lo è invece, grazie a te ragazzina. Hai ucciso una tua amica pur di salvare gli altri, eppure morirete tutti ugualmente”
Non puoi avere le tre I.A, solo un sangue nero le può ospitare!”
Oh ma grazie a Lexa ora posseggo anche io quel pregiato liquido scuro, è servito un po' di tempo ma il mio corpo ora è capace di riprodurlo da solo e, di conseguenza di ospitare le tre I.A”
Sei un bastardo!”
Cosa non si fa per sopravvivere “ disse, estraendo una pistola dalla giacca “ mi avete causato abbastanza guai, è il momento di chiuderla qui”
Io non direi “

All'improvviso, una figura femminile comparve da dietro le porte del laboratorio, puntando una pistola verso l'uomo.

Tu?! Com'è possibile....dovresti essere morta!”
Ultimamente è una frase che mi sento dire spesso” rispose Lexa sorridendo “ ma come vedi sono qui, davanti a te “
Come puoi? Ti ha tolto la I.A!”
Che cosa?Quel pezzo di plastica identico alla I.A che è ancora nel mio corpo? Parli di quella?”
Cosa?? Gliel'ho vista estrarre!”
Hai visto quello che volevamo che vedessi. E' bastato un piccolo sacchettino di inchiostro incollato dietro il mio collo per farti credere che mi avesse realmente inciso la pelle e la I.A che hai visto in mano a Raven subito dopo non è altri che una fedele riproduzione di quella vera, ottenuta con una piccola molecolatrice 3D lasciataci da Becca in quel laboratorio. Uno scanner ha riprodotto sul monitor la I.A impiantata nel mio collo e da li è bastato trasmettere l'immagine a quella macchina e puf, una I.A identica, semplicemente non funzionante”
Non è possibile...io”

Dal naso di Eligius iniziò a colare un liquido denso, scuro, in quantità sempre maggiori.

Sai, se le tre I.A non vengono impiantate nell'ordine giusto, il loro processo si inverte e credo sia proprio il tuo caso” affermò Raven.

L'uomo iniziò a tremare vistosamente, in preda a delle convulsioni di forte intensità. Tentò di aggrapparsi alla sedia posta accanto a lui ma le sue forse vennero meno, lasciando che il suo corpo cadesse a terra privo di vita mentre dalla bocca e della orecchie continuava a sgorgare il suo sangue nero. Lexa si avvicinò a lui, accovacciandosi accanto, scostandogli il bordino della giacca che era caduto davanti al viso.

Mi sono ripresa ciò che mi hai rubato per più di quattro anni, la vita “ si voltò poi verso Raven “ E' morto, puoi estrargli le I.A”

La ragazza si avvicinò,pronunciando la famosa frase, accogliendo nella propria mano le tre I.A, due vere e una fasulla.

Dobbiamo raggiungere la sala comandi e spodestare il pilota, torniamo al bunker dagli altri e poi raggiungiamo Clarke” disse Lexa, pronta a uscire dalla stanza.
Aspetta, una volta che saremo da Clarke avremo a che fare con l'esercito dei tredici clan”
Erano miei uomini, stavano sotto il mio Comando, dovrò solo rivendicare il mio trono”
Hai ragione, ma credo che ti servirà un piccolo aiutino “

 

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Capitolo 26
*** Now, we fight! ***


Stai commettendo un enorme sbaglio, possibile che non te ne rendi conto?”
Per la prima volta dopo tutti questi anni penso invece di star facendo la cosa giusta. Non mi sono dimenticata di quello che hai fatto per raggiungere i tuoi scopi”
Se è me che vuoi allora libera mia madre e gli altri, loro non centrano nulla!”
Infatti, li ho usati solo come esche per attirare te, verranno liberati a momenti non temere”
Se non volevi far loro del male allora perche imprigionarli in questa nube tossica??”
Questo fumo rosso? Non è altro che argilla frantumata, nessuna nube tossica, mi bastava che tu credessi fossero in pericolo”
Non ti riconosco più Octavia,una volta eravamo amiche! Siamo arrivate su questo Pianeta assieme, eravamo parte dei cento!”
Non l'ho dimenticato, ma le cose sono cambiate Clarke. Ho vinto l'ultimo Conclave, ho dovuto uccidere Luna pur di salvare questi Clan, per poter dare una speranza che ognuno di essi sopravvivesse e tu cos'hai fatto? Hai occupato il Bunker pensando solo alla nostra gente, avresti fatto morire donne e bambini pur di salvare te stessa”
Dovevo pensare al nostro popolo, se avessi avuto la possibilità di salvarli tutti lo avrei fatto!”
Certo, come a Mounth Weather? “
Loro stavano cercando di ucciderci tutti!”
Dante e suo figlio forse, ma non quella povera gente ignara di quello che stava accadendo. Ma tu hai abbassato quella leva e li hai condannati tutti”

Quelle sue parole arrivarono come lame dritte al mio cuore. I miei occhi si velarono di lacrime, incontrollabili, mentre le immagini di quei momenti iniziarono a passarmi nella mente, ferendomi ulteriormente. Sapevo che le sue parole erano vere, avevo ucciso tante persone preoccupandomi solo di salvare coloro che mi stavano più a cuore, pensando fosse la scelta più giusta da fare.

Lo senti quel rimorso vero? Ti logora dentro, sembra ucciderti secondo dopo secondo e quando provi a giustificarti con te stessa eccolo che ritorna, ancora più forte” disse, avvicinandosi al mio volto “ So bene cosa vuol dire”

Alzai lo sguardo verso di lei, cercando di capire in quelle sue parole il significato del suo dolore.

Lincoln?”

Non mi rispose, ma distolse lo sguardo da me, dandomi le spalle per volgere il suo viso verso il cielo.

Sento ancora il suono di quello sparo. Lo vedo cadere in terra, gli schizzi d'acqua di quella pozzanghera che si levano in alto mentre il suo sangue impregna il terreno “
Tu non hai colpe di quello che è successo a Lincoln”
Forse non l'avrò ucciso io, ma avrei potuto salvarlo”
No, non ci saresti riuscita”
Tu che ne sai? Non c'eri! Lincoln mi ha drogata pur di farmi andar via, quando mi sono risvegliata era troppo tardi, ho avuto solo il tempo di sentire quello sparo”
Lui voleva salvarti, ha sacrificato se stesso per te”
Ed è proprio questo che non mi perdono...abbiamo perso entrambe qualcuno a cui eravamo molto legate ma abbiamo fatto scelte diverse e ora io devo pensare al futuro che posso costruire e tu mi ostacoleresti”
Lo faccio perchè ora abbiamo un nemico comune! Quel pazzo sulla navicella vi ucciderà tutti”
Lo vedremo, ma prima devo occuparmi di te “
Vuoi uccidermi?”
Tu vedi un altro modo?”
Si! Alleiamoci contro Eligius e potremo sconfiggerlo assieme, dopo potrai tornare verso Polis, non ci sarebbe più ragione per me di fermarti, voglio quanto te che tutto torni alle origini”

Non mi rispose, ma il suo sguardo non mi sembrò propenso ad accettare la mia offerta.. Si voltò verso un guerriero, richiamandolo a se con un semplice gesto del capo.

Liberali, ma per il momento dovrete scortarli all'interno del bunker, non devono creare guai “
Si Heda”
Li lascerò liberi, hai la mia parola”
E Maddie? A lei non ci pensi? Da quando ci siamo separate non ha fatto altro che sperare di poter imparare le tradizioni terrestri da Indra, avrebbe voluto imparare a diventare una vera combattente, come te. Se mi uccidi, ucciderai anche il suo sogno e l'idea che si era fatta su tutti voi”
Quella ragazzina ha grinta da vendere, l'ho allenata durante la sua permanenza qui e non ti nascondo che avrei ceduto a lei il trono “
Allora perché rovinare tutto questo ora? Non sei stanca di queste continue guerre? Potremmo vivere in pace “
E così sarà, ma è il momento che il mio popolo si riprenda ciò che Wanheda gli ha tolto”

Il suono di un corno seguì le sue parole, mentre quella coltre rossa di fumo cessò improvvisamente di uscire dai bracieri, dissolvendosi col passare dei secondi. L'esercito dei tredici clan comparve alle spalle di Octavia, diviso per fazioni di ogni tribù, sistemandosi a semicerchio attorno a noi.

In questo giorno, tutti i clan originari dal primo cataclisma saranno testimoni della cessazione di ogni tipo di guerra o atto violento, mettendo fine alla vita di Wanheda, colei che porta con se una scia di morti sanguinose, volute solo per poter salvare il suo popolo. Se qualcuno di voi crede che Clarke debba vivere, si faccia avanti”

Ne seguì un silenzio spaventoso.

Clarke Kom Skaikru, che tu possa trovare pace in un altro mondo”

Sfilò il suo coltello da dietro la schiena, avvicinandosi a me lentamente. Posò la punta dell'arma sul mio cuore, non smettendo di guardarmi negli occhi nemmeno per un secondo, iniziando a spingere contro la mia pelle. Chiusi gli occhi, aspettando quel dolore che sapevo sarebbe arrivato da un momento all'altro ma quando sembrò farsi sempre più intenso, la sua presa diminuì. Aprì gli occhi e sentì un rumore familiare avvicinarsi alle mie spalle, mentre lo sguardo di Octavia si indurì di colpo.

Non lasciateli avvicinare!” gridò.

Gli uomini corsero verso di noi, per superarci e schierarsi a barriera per non far avvicinare il Rover ma una scarica di proiettili di grosso calibro bloccò la loro avanzata, solcando il terreno con enormi buchi. Tentai di voltarmi per osservare quello che stava accadendo, nonostante fossi legata ad un palo dando le spalle alla radura da cui sentivo provenire tutto quel frastuono. Fu allora che la vidi. La navicella stava ferma, sospesa a mezz'aria sopra il Rover mentre riconobbi Maddie e Harper scendere dal veicolo impugnando dei fucili. L'astronave si abbassò lentamente sino a toccare il suolo, aprendo immediatamente il portellone principale.

Vedo che i tuoi amici hanno scelto l'alleato sbagliato Clarke” disse Octavia, riferendosi ad Eligius.

Io non risposi, ma sorrisi a quella sua affermazione perché sapevo cosa sarebbe accaduto di lì a poco.

Ai laik Lexa kom Trikru” disse una figura scendendo lentamente dalla rampa della navicella “ e sono qui per rivendicare il mio trono”

Un sospiro di stupore si levò tra i presenti, dando vita a un bisbigliare sempre più crescente tra i guerrieri dei tredici clan. Octavia fissava attonita quella figura che si ergeva su quella rampa, chiedendosi probabilmente come tutto quello potesse essere reale.

Tu...Non può essere, Lexa è morta!”
Sono qui davanti a te, Octavia del popolo del Cielo, nessun inganno”

 

I morti non tornano in vita, non dopo anni!”
Lo pensavo anche io, eppure. Stai ricoprendo un ruolo che appartiene a me e intendo riprendermelo”
Sei solo una che le somiglia, non potrai mai diventare Heda!”
Io ti sfido Octavia kom Skaikru, riprenderò quel posto come da tradizione”
Conosce la tradizione “ sussurrò un terrestre alle mie spalle.
En ai teik yu throudon in! ( e io accetto la tua sfida)”
Bene, oso don hod op feva. Stot ( Abbiamo aspettato abbastanza. Iniziamo)”

Maddie corse verso Lexa per porgerle una spada, mentre Octavia ordinò ai suoi uomini di accerchiarsi attorno a noi tre, costruendo così il campo di battaglia. Mi ritrovai al centro del campo, legata ad un palo, mentre Lexa e Octavia stavano per scontrarsi in una lotta all'ultimo sangue.

Lo scontro è tra noi due, Clarke ne resterà fuori” affermò Lexa.
Non sei nella posizione di dettare regole. Lei rimane, spero solo che non venga colpita...involontariamente “

Octavia le si gettò addosso, iniziando a colpirla violentemente da ogni angolazione, non lasciandole nemmeno il tempo di ribattere. Lexa parò tutti i suoi colpi, indietreggiando di qualche metro per evitare di cadere sotto le forti pressioni della spada dell'avversaria. Si accorse di star per raggiungere la fine del campo delimitato da quelli che un tempo erano i suoi uomini, così con uno scatto fulmineo si tolse dalla traiettoria del prossimo colpo, evitando la lama che andò a vuoto. Con un calcio sulla schiena allontanò Octavia da sé, riportandosi al centro del campo, accanto a me. Octavia tornò all'attacco ma stavolta fu Lexa a ribattere. Non le lasciò il tempo di respirare, alternando fendenti e contatto fisico, colpendo la ragazza più volte allo stomaco e al viso con forti pugni.

Sei migliorata, Indra ha fatto un ottimo lavoro “
Zitta e combatti”

Si avventò nuovamente su di lei, cogliendola alla sprovvista in un frangente di secondo, procurandole un piccolo taglio sulla guancia destra.

Natblida!” urlarono all'unisono alcuni guerrieri, notando il sangue nero fuoriuscire dalla ferita.

Questo non dimostra nulla, anche Clarke è diventata un sangue nero grazie alla scienza”

Corse verso Lexa, tentando di farla cadere con un colpo alla caviglia ma non ci riuscì. Saltò prima che potesse colpirla, portandosi alle spalle di Octavia puntandole alla gola la spada.

Ho vinto” disse Lexa con tono fiero.

La spinse in avanti, colpendola su un fianco con una gomitata, lasciandola cadere a terra sofferente.

HEDA! HEDA!” gridarono verso la vincitrice “ Sou teik em wan op! ( lasciatela morire!)”

Em pleni!( Basta!)” gridò, raggiungendo il centro del campo accanto a me “ Sis em na gyon op ( Aiutatela ad alzarsi)”

Un paio di uomini si staccarono dal cerchio per raggiungere Octavia, aiutandola a risollevarsi da terra, tenendola ben stretta per evitare che potesse fuggire. Lexa si voltò verso di me, tagliando le corde che ancora mi tenevano imprigionata, sorridendomi e concedendomi un piccolo e veloce abbraccio prima di volgere nuovamente il suo sguardo verso Octavia.

Octavia popolo del Cielo, come da tradizione per aver perso la sfida, ti spetta la morte per mano di colui che ti ha sconfitto in duello “ disse, spostando il suo sguardo su di me “ ma questa volta sarà diverso. Il ciclo di violenze finirà oggi stesso e per questo, ti sarà concesso di vivere”

Sorrisi a quella sua frase, ringraziandola con lo sguardo per ciò che aveva appena fatto.

Hai permesso al mio popolo di sopravvivere a una seconda catastrofe nucleare e di questo i ringrazio, ma non posso ignorare il tuo comportamento nei confronti di quelli che una volta era noi tuoi amici. Perciò ti bandisco da Polis e dalle mie terre. Vivrai, ma lontano da qui “ disse ordinando con un cenno del capo di scortare Octavia oltre il confine “ Torniamo al Bunker, questa sera verrà indetta una riunione speciale a cui tutti parteciperanno, nessuno escluso”

Grida di gioia si levarono al cielo mentre l'esercito dei tredici clan iniziò a marciare verso il bunker mentre Maddie e gli altri li seguirono sul Rover, accodandosi a loro.

Come hai fatto a...”
Ricordare?”
Si, quando ci siamo lasciate a malapena sapevi chi eri e ora parli addirittura la loro lingua”
La mia lingua. Raven ha messo una pezza a quei vuoti di memoria”
Come?”
Ho di nuovo la Fiamma e con essa tutti i miei ricordi. Non è stato facile rimetterla al suo posto visto che già avevo una I.A, Raven è stata bravissima a non farmi morire di nuovo” disse sorridendo “ Tu stai bene?”
Mai stata meglio”

Mi allungai verso di lei posandole le mani sul viso, premendo le mie labbra contro le sue a cercare un bacio che, finalmente, sentivo fosse completo.

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Capitolo 27
*** Home ***


Ritornammo tutti verso il Bunker, nessuno escluso, assaporando quel momento di pace come non mai. Ogni clan sembrava far parte di uno solo, tutti sorridevano, i bambini giocavano assieme allegri e io finalmente avevo al mio fianco la donna che sentivo di amare più di ogni altra cosa al mondo. Lexa fece il suo ingresso all'interno del bunker come solo lei era capace di fare, incitata dal suo popolo sotto gli occhi increduli di chi ancora non l'aveva vista sul campo di battaglia, ascoltando con curiosità le parole che pronunciò in seguito.

So che avete delle domande, lo capisco, ma vi chiedo di aspettare questa sera per ottenere tutte le risposte che cercate. Come ho già detto in precedenza fuori da qui, questa sera si terrà un incontro con tutti voi presenti, sarà un nuovo inizio per noi e ognuno ne farà parte. Le cose cambieranno, Polis sarà diversa e con essa, anche le vecchie leggi

Ci furono grida di approvazione e applausi finchè Lexa non fu scortata nella sala principale, sparendo tra la folla che la circondava. Tra la gente, cercai mia madre e gli altri, tutti riuniti accanto al Rover in attesa del mio arrivo.

Clarke finalmente “ disse mia madre, correndo ad abbracciarmi.
Stai bene? E voi?” chiesi.
Tutti bene per fortuna “ rispose Bellamy, uscendo dal retro del Rover.
Dov'eri finito??”
Octavia mi ha portato qui per evitare che potessi aiutarvi a scappare. Lei dov'è ora?”
Penso sia in una cella, Lexa ha scelto solo di bandirla dalle sue terre, non morirà”
Ho bisogno di parlare con lei”
Dovrai chiedere a Lexa, ma sono sicura che ti concederà il permesso “ risposi sorridendo.
Ma è davvero lei?” chiese mia madre.
Si, so che sembra un po' strano...”
Un po'? “
Tanto strano, ma vi spiegherò tutto. Dov'è Maddie?”
Era qui poco fa, l'ho vista allontanarsi verso la sala principale “ rispose Raven.
Sarà meglio che vada a cercarla”
Noi torniamo al bunker di Becca per recuperare il recuperabile, saremo di ritorno per questa tanto attesa riunione

Salutai i ragazzi e seguì mia madre verso la stanza in cui aveva soggiornato per tutti gli anni in cui eravamo rimaste separate, sperando di vedere Maddie in giro da qualche parte.

Non c'è nemmeno qui, dove sarà andata?”

Cercate la ragazza?” chiese una voce alle mie spalle.

Mi voltai di scatto e trovai Niylah, in piedi davanti a me.

Niylah! “ dissi abbracciandola “ come stai??”
Bene, anche se le prigioni non sono il massimo” rispose sorridendo.
Mi dispiace per Octavia...”
E' tutto ok non temere. Ho visto Lexa”
Ehm si...ti spiegherò tutto appena avrò un secondo di tempo, devo prima trovare Maddie”
Credo si trovi proprio assieme a Lexa al momento,l'ho vista entrare nella sala principale “
Oh...strano, nemmeno si conoscono”
Scusami ma devo aiutare ad allestire il salone per questa sera, sembra che Lexa debba parlare di qualcosa di importante. Ci vediamo più tardi”

Annuì sorridendo, osservandola sparire dietro l'angolo del corridoio.

Il ritorno di Lexa non le avrà fatto molto piacere suppongo”
Lo penso anche io mamma. Vado a vedere se Maddie è con Lexa, tu vieni?”
No, ci sono pazienti che hanno bisogno di me in infermeria, vi raggiungerò più tardi, promesso”

Abbracciai mia madre e a passo svelto mi diressi verso la sala principale dov'ero sicura di trovare Lexa e la ragazza, su suggerimento di Niylah. Arrivai davanti al grande portone, rimasto identico dall'ultima volta che lo avevo visto poco prima del Praimfaya, sorvegliato ai lati da due guardi.

Vorrei parlare con...”

Non terminai la frase che subito mi venne aperto il portone, lasciandomi la possibilità di entrare all'interno senza troppi giri di parole. Compì pochi passi, ritrovandomi Lexa davanti, sorridente, mentre mi osservava.

Non ho nemmeno fatto in tempo a chiedergli di vederti che mi hanno subito lasciata entrare”
Ho dato io questo ordine Clarke “ rispose sorridente ma con aria di superiorità.
Oh ora si spiega tutto. Maddie è qui?”
Lo era fino a poco fa, perchè?”
Be volevo parlare di una cosa ma non riesco a trovarla da nessuna parte “
Ha detto che avrebbe raggiunto Raven e Bellamy al bunker, voleva dare una mano”
Non sa stare ferma” dissi ridacchiando al pensiero di quella ragazzina così giovane ma così matura.
Chissà da chi ha preso mh” rispose avvicinandosi “ ho parlato un po' con lei, sembra davvero in gamba”
Lo è in effetti”
A tal proposito pensavo di ricostruire una vecchia usanza, solo in modo diverso”
Ovvero?”
So che è una Natblida, pensavo fosse giusto ripristinare la cerchia di Novizi per un eventuale successione al trono”
Sei appena tornata e già vuoi lasciare il trono?”
Non dire sciocchezze, parlo per un futuro”
Be trovo sia un ottima idea, ma mi duole dirlo però il sangue Nero non è più visto come una volta, l'ho diciamo...reso normale”
So anche questo Clarke. Infatti, pensavo di estendere l'invito a tutti i giovani di ogni clan, senza per forza l'obbligo di essere Natblida”
Ma non potranno ricevere il chip così”
Ogni cosa a suo tempo. Dimmi, hai parlato ad Octavia?”
No...non saprei cosa dirle e non credo mi voglia nemmeno vedere. Ma ho detto a Bellamy della tua decisione “
Bene, parlerò con lui più tardi. Questo bunker non è male ma la torre era un altra cosa” affermò, spostandosi verso la scrivania.
Ti capisco, quando sono tornata a Polis la prima volta che sono uscita dal bunker di Becca mi ha fatto uno strano effetto non trovarla al suo posto “
Ricostruiremo, col tempo”

Qualcuno bussò alla porta, entrando solo dopo il permesso di Lexa.

Heda” chiamò Gaya.

Ci conosciamo?”
Lei è Gaya, la figlia di Indra, custode della Fiamma”
Indra....” ripetè a bassa voce Lexa.
So che mia madre vi serviva come capo delle vostre guardie. Non posso offrirvi i suoi stessi servigi ma se vorrete potrò adempiere al compito per cui sono stata cresciuta”
Sarà un onore poterti avere al mio fianco, Fleimkepa”
Come custode della Fiamma, dovrò celebrare il rito della vostra ascensione, un nuovo Comandante ha preso il vostro posto in questi anni “
Certo, stasera alla riunione “

Gaya chinò il capo, uscendo subito dopo dalla stanza.

Perchè quell'espressione?” chiese.
Non mi piace molto. Quando era al fianco di Octavia le suggeriva cose sbagliate “
Penso sia nella natura dei custodi della Fiamma” sorrise.
Titus si è tolto la vita pur di non far ascendere Ontari, riteneva che nessuno potesse prendere il tuo posto. Ha nominato me come Fleimkepa “
Non poteva scegliere persona migliore” rispose, accarezzando con la mano il mio viso.

Ci guardammo per qualche istante negli occhi, finchè entrambe non accorciammo la distanza, unendo le nostre labbra per un piccolo ma intenso bacio, rimanendo a pochi millimetri di distanza anche dopo l'interruzione di quel contatto.

Non mi hai ancora detto perchè vuoi riunire tutti stasera “
Lo scoprirai tra un po', sii paziente”

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