BAD BOY 3 || CAMERON DALLAS

di DarkkkAngellll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 121. CAMERON' S POV ***
Capitolo 3: *** 122. ***
Capitolo 4: *** 123. Incontri. ***
Capitolo 5: *** 124. Emozioni. ***
Capitolo 6: *** 125. Ricominciare. ***
Capitolo 7: *** 126. Gelosia ***
Capitolo 8: *** 127. Sentimenti ***
Capitolo 9: *** 128. Perdono. ***
Capitolo 10: *** 129. Ricordi. ***
Capitolo 11: *** 130. Una bambina sin troppo perspicace. ***
Capitolo 12: *** 131. Appuntamento. ***
Capitolo 13: *** 132. ***
Capitolo 14: *** 133. ***
Capitolo 15: *** 134. ***
Capitolo 16: *** 135. ***
Capitolo 17: *** 136. ***
Capitolo 18: *** 137. ***
Capitolo 19: *** 138. ***
Capitolo 20: *** 139. ***
Capitolo 21: *** 140. ***
Capitolo 22: *** 141. ***
Capitolo 23: *** 142. ***
Capitolo 24: *** 143. ***
Capitolo 25: *** 144. ***
Capitolo 26: *** 145. ***
Capitolo 27: *** 146. ***
Capitolo 28: *** 147. ***
Capitolo 29: *** 148. ***
Capitolo 30: *** 149. ***
Capitolo 31: *** 150. ***
Capitolo 32: *** 151. ***
Capitolo 33: *** 152. ***
Capitolo 34: *** 153. ***
Capitolo 35: *** 154. ***
Capitolo 36: *** 155. ***
Capitolo 37: *** 156. ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


INFO ABOUT ME

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BUONA LETTURA!♡
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Ricordo vivamente la prima volta che ci vedemmo. Ricordo quanta emozione avevo ad incontrarlo.

Non so spiegarlo, è come se il cuore prendesse decisioni autonome ed indipendenti rispetto alla mia estrema razionalità.

È come se le sinapsi dei miei neuroni perdessero i propri riferimenti neuronali e spazio-temporali. Una bussola impazzita dinanzi ad una anomalia magnetica. Una dolce anomalia in mezzo ad un mare di noiosa e banale normalità.

Il suo primo sguardo, cazzo, la prima volta che lo vidi.

Lo vidi da lontano mentre mi si avvicinava ed ebbi un' esplosione di sentimento, di gioia, ma anche di paura, come probabilmente solo poche altre volte, in tutta la mia vita intera, mi era capitato.  L'innamoramento è quella strana condizione per la quale le difese sensoriali e percettive del soggetto vengono fermate, esponendolo in tutto  alla dominazione altrui.

È il più bello, ma devastante allo stesso tempo, stato della nostra anima.

Mi capitò esattamente così con lui. Quando il mio sguardo incrociava il suo, il tempo si fermava.

Se ci trovavamo all'aperto le automobili attorno a me sembravano rallentare bruscamente, le persone che camminavano sembravano arrestarsi improvvisamente.

E poi quegli abbracci, sì, quegli abbracci.

Ciò che crea confusione all'essere umano è divino.

Io definirei divini i suoi abbracci.

Mi sentivo a casa quando ero tra le sue braccia.

Mi sentivo protetta dalla follia degenerativa delle persone.

Ogni suo abbraccio, al pari dei suoi sguardi, così intensi e così profondi, scandiva un ritmo temporale diverso.

Ogni suo abbraccio era una scarica emotiva che mi pervadeva e si propagava indistintamente, penetrando in ogni arteria, in ogni vena, in ogni parte più infima di me , per poi terminare il proprio viaggio nel cuore.

Sono passati tre anni ormai, eppure, il ricordo resta vivido nella mia mente.

Chiudo gli occhi e appoggio la testa al muro. Stringo le mani in un pugno e respiro profondamente.

Le emozioni iniziano ad affiorare una dietro l'altra, in modo incontrollato, ribellandosi e liberandosi dalle catene di indifferenza a cui le ho legate.

La verità... la verità è che non ho mai smesso di amarlo, ma sono troppo codarda per ammetterlo a qualsiasi altra persona che non sia io.

Lo amo tanto che, spesso, sento il cuore sul punto di scoppiare.

E a volte avevo paura. Avevo paura che scoppiasse davvero. Lo amo tanto che ho prosciugato tutte le lacrime che ho, e ancora, sento di non averle versate tutte.

Lo amo tanto da stare male e mai mi sarei immaginata che amarlo sarebbe stato tanto doloroso.

E avevo paura. Avevo paura di perderlo e, quando è sparito, e non si è fatto più sentire, era come se mi fossi smarrita anch'io.

Non mi sono ritrovata, perché non sono riuscita a ritrovarlo.

E dopo tanto tempo, nulla sembra essere cambiato. Lo amo ancora così tanto che mi sembra di scoppiare, però lo odio anche.

Forse l'odio è pure superiore all'amore in questo caso.

Io lo odio con tutto il cuore.

Lo odio perché vorrei che fosse qui con me ma non c'è, lo odio perché vorrei stare tra le sue braccia per ore ma non si può, lo odio perché la sua assenza mi sta uccidendo, lo odio perché so che non mi pensa più, lo odio perché non si fa sentire, lo odio perché mi viene da piangere a guardare le nostre foto che ancora posseggo, lo odio perché non riesce a sentire che ho bisogno di lui, lo odio perché ci tengo troppo, lo odio perché non riesco a fregarmene di lui anche se mi fa stare male sempre, lo odio perché è così bello ed io non posso più averlo, lo odio perché si è già sicuramente dimenticato di me, lo odio perché mi sono sentita presa in giro da lui quando ha ammesso di non amarmi più, lo odio perché vorrei baciare quelle labbra ma non posso farlo, lo odio perché mi manca da morire,  lo odio perché lui probabilmente ora si diverte e ride ed io sto sotto le coperte con le lacrime, lo odio perché mi sento come una persona che è stata importante per lui e adesso non lo è più, lo odio perché il suo viso è così stupendo, lo odio perché penso sempre a lui, lo odio perché mi ero promessa di dimenticarlo, ma niente, lo odio perché tutti lo vedono tranne me, lo odio ma in realtà non lo odio, è troppo complicato, lo odio perché non riesco a smettere di amarlo. Nonostante questo, nonostante gli anni.

E non riesco a dimenticarlo perché mi ha fatto provare dei sentimenti che non ho mai provato per nessuno, mi ha fatto dire cose che non ho mai detto a nessuno, mi ha fatto fare cose che non ho mai fatto con nessuno, perchè lui era speciale, è speciale e lo sarà per sempre.

Lo ricorderò per sempre come quel bellissimo ragazzo con gli occhi color nocciola e quel sorriso che mi faceva sciogliere, ricorderò quel ragazzo col cuore d'oro, quel ragazzo che sembrava un montato ed antipatico e invece è il ragazzo più simpatico e dolce del mondo!

Mi ricorderò di quel ragazzo tanto bello quanto irraggiungibile! Mi ricorderò di noi.

Noi, quella cosa che mi piaceva tantissimo.

Quando arrivai a Stanford ogni tanto mi capitava di aprire l'armadio e prendere una delle sue felpe, quelle che non si era mai portato via.

Sì, me le ero riportate anche qui comunque.

A volte era solo per sentire se il suo profumo c'era ancora. Giusto per sapere che c'era ancora, che non l'avevo lasciato andare via del tutto.

Il suo profumo c'era, ma ne era rimasto poco, facevo fatica a sentirlo bene.

Sembrava quasi che svanisse da un giorno all'altro, mentre ero consapevole del fatto che lui non sarebbe svanito mai.

 Io speravo di mancargli almeno un po', mi aspettavo una chiamata e invece no.

Volevo che mi scrivesse. Senza un motivo, solo perché gli andava. Ma non lo fece e anche ora so che non lo farà mai.

L'inizio senzz di lui non era affatto semplice, non che ora lo fosse, ma all'inizio era tutto ancora più complicato.

Ero alla continua ricerca di braccia che non fossero le sue, ma che sapessero tenermi allo stesso modo.

Volevo sentirmi protetta e al sicuro da ogni cosa.

Volevo mi facessero dimenticare tutto quanto per pochi secondi.

Solo lui riusciva a farmi provare quella sensazione di calma e relax mescolati all'allegria.

Circa un mese fa per la prima volta l'ho provata di nuovo.

Ho trovato qualcuno a cui sembra importare di me.

Ci siamo abbracciati per circa quattro secondi e in quei momenti mi é parso di averlo vicino.

Ho chiuso gli occhi, senza farlo apposta, mi sono lasciata andare sprofondando tra le sue braccia, ho appoggiato la testa appena sotto la sua spalla.

Lui ha appoggiato la testa sui miei capelli e mi ha stretta contro il suo petto.

Ho sentito il suo cuore battere e per un attimo, solo una frazione di secondo o forse anche meno, ho creduto davvero, di essere tra le sue braccia.

Qualche settimana dopo la mia partenza scoprì una cosa.

All'inizio ero spaventata e mi passarono per la testa tante idee, la maggior parte negative, ma non portai mai a termine nessuna di esse perché mi accorsi che era una cosa bellissima, nonostante tutto  e se avessi veramente portato a termine una di quelle azioni non me lo sarei mai perdonata.

Ma purtroppo il destino ti gioca spesso brutti scherzi e così accadde.

Tutta quella gioia, quella felicità si spense.

Avevo tremendamente bisogno di qualcuno, ero sola a Stanford e non avevo nessuno.

Volevo qualcuno che mi consolasse anche se nessuno, e ripeto, nessuno, sarebbe riuscito a tirarmi su il morale del tutto, ma avevo comunque bisogno di qualcuno.

Avevo bisogno di lui.

Avevo un disperato bisogno di lui.

E lui non c'era.

E forse la colpa era in parte mia, perché non gli dissi nulla prima, ma fatto sta che lui non c'era.

E fu proprio in quel periodo che un giorno non ci vidi più dalla rabbia. Ero diventata matta, l'avevo perso, e non solo lui, e non c'era più rimedio per tornare indietro.

Passati i mesi ancora non mi ero rassegnata, e neanche ora, e piangevo tutte le notti al pensiero di lui che dormiva affianco a un'altra che non ero io e di quando mi diceva 'non ti lascerò mai' e invece accadde l'esatto contrario.

Piangevo così tanto quando se ne andò proprio per tutti questi motivi, perché sapevo che era finita.

Era proprio finita. Così successe e fu il momento in cui me ne andai.

 Chissà dove presi poi la forza di farlo.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Come state?
Ho voluto farvi una sorpresina, perciò invece di pubblicarlo il 25 il prologo l'ho pubblicato oggi.
Se non avrete capito alcune cose, tranquilli, è normale.
Sono successe molte cose durante i tre anni che si scopriranno man mano.
Spero che per ora vi piaccia e che anche il resto della storia continui a piacervi come prima.
Dico solo che questa storia probabilmente si concluderà intorno al capitolo 200 e qualcosa e ovviamente riprenderò a contare i capitoli dall'ultimo del secondo libro, perciò il primo capitolo sarà il 121.
In totale saranno tipo 80 capitoli.
Ora scusatemi, ma sto morendo di sonno perciò vi lascio.
Cercherò comunque di farvi avere al più presto il primo capitolo.

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Capitolo 2
*** 121. CAMERON' S POV ***


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BUONA LETTURA!♡
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CAMERON' S POV

Mi manca, ma non mi manca poco.

Mi manca tanto.

Mi manca averla a fianco, mi mancano i suoi modi, mi mancano i soprannomi che le davo e che ora non do più a nessuno.

E più di tutto mi manca lei.

Cerco il sorriso suo, le risate che ci facevamo, e mi accorgo che nessuno mi fa riderere come lei.

E ignorare questa cosa quando invece vorrei cercarla e dirle un'altra volta: "Mi manchi, le giornate senza te sono vuote", non è facile resistere a questa continua tentazione.

Perchè non c'è cosa peggiore di lasciare andare chi vorresti a tutti i costi.

Dopo tre anni passati penso ancora spesso a lei, al mattino, a mezzogiorno, di sera, di notte, negli intermezzi, appena prima e appena dopo... e anche durante.

In pratica io non faccio altro che pensarla ogni fottuto giorno.

Passo le giornate a farmi domande.

Cosa starà facendo ora Allison?

Starà bene?

È andato tutto bene in questi tre anni?

Le mancherò?

O almeno, le sono mancato anche solo per qualche tempo nei primi tempi?

Mi avrà sostituito?

Penserà ancora a me?

Mi amerà ancora?

Tornerà mai qua a Manhattan?

E se mai dovessi incontrarla, una volta tornata a Manhattan, riuscirò mai a resistere alla tentazione di andare da lei e baciarla?

Ormai sono del tutto impazzito e ancora non riesco a capire ss si tratta di una cosa positiva o non.

In questi tre anni non c'è stata alcuna chiamata né alcun messaggio da parte di nessuno dei due, con alcune eccezioni però.

Il primo anno al suo compleanno, non ho resistito alla tentazione di farle gli auguri perciò le ho mandato un messaggio e lei mi ha risposto con un semplice 'Grazie'

Ma mi sono comunque accontentato della risposta, infondo poteva anche non rispondere neanche ma l'ha fatto

Poi c'è quella cosa per cui mi maledico ogni giorno.

Dopo qualche settimana dalla sua partenza ci furono due giorni in cui Allison mi chiamò ininterrottamente.

Io non risposi neanche una di quelle volte, perché in quei giorni il mio telefono era in assistenza poiché non mi funzionava più.

Quando rientrai in possesso del mio cellulare mi ritrovai con circa 10 chiamate perse da Allison, provai a richiamarla per diversi giorni ma non mi rispose mai.

E la cosa che non smetto di chiedermi è:

E se avesse avuto bisogno di me? E se fosse stata male? E se le fosse successo qualcosa di brutto?

Da quella volta non ci siamo più contattati in alcun modo.

E anche se fa male ammetterlo, forse è meglio così.

Riuscirà a dimenticarmi più facilmente mi sono detto.

Ma mi sono sbagliato perchè in fondo, non si smette mai davvero di amare una persona.

Nonostante il male che ci siamo fatti a vicenda, maggiormente per colpa mia, nonostante gli anni, nonostante tutto.

Comincio a pensare a tutti i nostri momenti insieme, tutte le nostre risate, i baci, gli abbracci, le lacrime versate insieme, i momenti in cui pensavamo di aver raggiunto il limite e invece la volta successiva ci capitava qualcosa di peggiore e pensavamo di non riuscire a superarlo e invece ce la facevamo, insieme...

La mia mente ha cominciato a vagare fino a scovare il motivo per cui voglio dimenticarla, perché fa così male sapere che la amavo...

Continuo a vedere le mie carezze sulla sua pelle, le mie labbra sul suo collo, i suoi occhi che diventavano più chiari quando era felice, le sue gote colorarsi di rosso quando le facevo i complimenti, quelle fossette che tanto amo che le si formavano ogni volta che sorrideva, le volte in cui si stringeva a me per il freddo o semplicemente perchè si sentiva più al sicuro, tutti quei momenti che non tornano più, perchè come dice la parola stessa sono vecchi tempi. I vecchi tempi non tornano più. Lo dice già il nome, sono vecchi. I nuovi tempi non possono mai essere come i vecchi, o almeno questo è ciò che ho sempre pensato io.

Mi uccide sapere che l'ho persa, probabilmente per sempre, ma non mi pentirò mai di ciò che è successo, perché, grazie a lei, io sono stato felice e sono sicuro che lo sia stata anche lei.

Soltanto forse non era destino che stessimo insieme molto a lungo, anche se, anche ora non smetto di sperarci invano.

Ricordo ancora la sua pelle chiara, non tanto, ma abbastanza per essere definita tale, che profumava ma non del profumo che si era messa, ma di un odore che sapeva di innocenza tradita, come le rose che regali alla tua prima ragazza sperando che stavolta ti conceda qualcosa di più di un bacio.

Ricordo il suo corpo caldo che tremava ad ogni mia carezza.

Ricordo, e ricorderò sempre, il trucco che le si scioglieva quando piangeva, subito nascosta dal sorriso di chi ha capito che la felicità è solo di passaggio in questa vita.

Ricordo il modo in cui si portava i capelli dietro l'orecchio, come se con quel gesto potesse riordinare non solo loro ma tutto ciò che c'era intorno a lei.

E ricordo il modo in cui la lasciai andare, come si lasciano andare tutte le cose belle, guardandola dirigersi verso il taxi che l'avrebbe portata all'aeroporto e immaginando il suo sguardo assorto mentre fissavo la sua schiena che si allontanava. La lasciai andare, sì, perché spesso le cose belle durano pochi istanti. Ma se uno ha il coraggio di viverle fino in fondo, se le porta dentro tutta la vita, questo è l'idea che ho sempre avuto.

 Passeranno i giorni, i mesi, gli anni, ma giuro, non dimenticherò mai il suo sorriso, i suoi occhi e le emozioni che ci siamo regalati.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehii <3

Questo era il primo capitolo!

Ho deciso di farvi capire la situazione dal punto di vista di Cameron.

Il prossimo capitolo sarà di nuovo dal punto di vista di Allison e sarà il momento in cui inizierà decisamente la storia, perché inizierete a conoscere i personaggi nuovi, inizieranno i dialoghi e inizierete a capire qualcosa, ma pochissimo perché ci vuole ancora moltissimo per capire tutto.

Spero vi sia piaciuto il capitolo!

Ci vediamo con il secondo capitolo, il 122!

Alessia <3

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Capitolo 3
*** 122. ***


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BUONA LETTURA!♡
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Ne approfitto prima di iniziare il capitolo per fare gli auguri ad elymeda che oggi compie gli anni.

Tanti auguri tesoro♥e

"Com'è passato in fretta il tempo eh? Mi sembra ieri che camminavo disorientato per i corridoi dell'università e invece ora l'abbiamo già finita e ci siamo già laureati. Per di più sto appena andando con te a Manhattan" esclama Isaac sorridendo.

So cosa starete pensando e vi dico di sì.

È proprio Isaac.

Quel ragazzo che ho visto il giorno della partita davanti allo spogliatoio maschile.

Ci siamo ritrovati nello stesso college e avendo molti corsi in comune, abbiamo stretto un rapporto molto intenso.

"Già, anche se un po' mi dispiace che sia già tutto finito. Dall'altra parte invece sono contenta, almeno non dovrò più sopportare la mia odiosa compagna di stanza, Abigail" sospiro sollevata alla fine dell'ultima frase.

"Ecco, questa è casa mia. Abito con mio padre e mio fratello come sai già. E poi c'è la ragazza di mio fratello anche. Tu hai già trovato dove stare?" gli chiedo.

"Sì, ho affittato un appartamento qui vicino. Possiamo andare a vederlo insieme un giorno di questi se vuoi" propone facendo comparire sul suo viso un dolce sorriso.
"Con piacere" sorrido.

"Allora, oggi vai dalla tua amica, Martina?" chiede appoggiando a terra il borsone e lasciando la presa sulla valigia.

"Proprio così. Vieni anche tu no? Mi farebbe piacere se venissi" faccio gli occhioni dolci nel tentativo di convincerlo.

"E va bene" dice scompigliandomi i capelli con una mano e per questo lo guardo male "A che ora vai?"

"Non lo so ancora. Ci passo dopo essere andata a salutare mio fratello e mio padre e a riporre le mie cose a casa. Posso mandarti un messaggio quando finisco"

"Va bene. Ci vediamo dopo Allison" mi sorride lasciandomi un bacio sulla guancia, forse troppo vicino alle labbra.

Isaac in questi tre anni è stata l'unica persona con cui ho legato, non mi sono trovata particolarmente bene al college ma ci tenevo a terminare almeno gli studi lì.

Le persone con cui sono rimasta più in contatto in questi tre anni sono state Martina, Samantha, Aaron e, indovinate un po', anche Nash.

Riguardo Martina adesso deve terminare l'ultimo anno al college, un college che si trova qui a New York ma di cui non ricordo mai il nome.

Riguardo Samantha... abbiamo scoperto da poco che è incinta. Ovviamente di Aaron.

Quando mi ha telefonato per dirmelo aveva la voce piena di emozione e gioia e non posso far a meno di essere felice per lei.

Nash invece si è messo con Maggie poco dopo la mia partenza e finora le cose stanno andando tutto bene.

Io invece no, non sono fidanzata attualmente, anche se non nego che un bacio con una persona ci è scappato.

Questa persona è proprio Isaac.

Sì, ci siamo baciati per la prima volta la scorsa settimana, ad una festa organizzata da alcune ragazze, anch'esse dell'ultimo anno come noi.

Nessuno dei due era ubriaco, eravamo perfettamente coscienti di tutto.

Chi ha fatto il primo passo? Beh, è stato lui.

Durante quel bacio, dopo tanto tempo, mi sono sentita di nuovo carica di emozioni.

Nonostante questo però non ci siamo messi insieme.

Quando ci siamo staccati dal bacio, ci siamo prima guardati negli occhi sorridendo e dopo un po' a malincuore gli ho detto se potevo prendermi del tempo per decidere cosa fare.

Isaac sa di Cameron, sa tutto di noi due, e quando glielo chiesto ha accettato senza obiettare dicendomi che mi avrebbe aspettato.

****

Appena suono il campanello di casa mia aspetto impaziente che qualcuno mi venga ad aprire.

Nessuno sa che oggi sarei arrivata tranne Martina e Samantha, perchè a mio fratello avevo detto che sarei arrivata domani ma ho voluto fargli una sorpresa.

"Arrivo" sento dire dall'interno da una voce maschile.

Jorge.

Appena vedo la porta aprirsi del tutto, non esito due secondi a saltargli addosso per abbracciarlo.

Lui all'inizio non ricambia la stretta alquanto sorpreso ma appena realizza il tutto mi poggia le mani sui fianchi ricambiando la presa mentre mi lascia un bacio tra i capelli.

Quando mi stacco gli sorrido subito.

"Allison..." sorride incredulo "Dovevi arrivare domani" continua.

"Lo so, ho voluto farti una sorpresa" dico mentre riprendo in mano il borsone e le due valigie per portarle in camera mia.

Sorride per un'ultima volta per poi avvicinarsi a me.
"Ti aiuto" dice prendendo le due valigie lasciandomi solo con il borsone.

Mi era decisamente mancata casa mia.

****

"È questa la casa della tua amica?" chiede Isaac fermandosi con la moto dinanzi ad essa.

Annuisco e solo dopo mi rendo conto della mia stupidità dato che tanto non può vedermi essendo seduta dietro di lui.

"Sì"

"Wow... è davvero grande" dice togliendosi il casco.

"Già, lo è" rispondo togliendo anch'io il mio casco.

Qualche settimana dopo la mia partenza, Cameron e Martina, decisero di trasferirsi dal padre come quest'ultimo chiese.

Perciò ora vivono assieme ad Hayes, Emma ed Emily.

La casa è talmente grande da essere in grado di ospitarli tutti.

"Sei ancora sicura di volere che io venga?" chiede dopo che entrambi siamo scesi dalla moto.

"Certo" gli sorrido "Ora andiamo" dico prendendolo involontariamente per mano.

Ho paura di incontrare Cameron perchè so già che rincontrarci mi farà male: o sarà diverso da come ricordo oppure sarà così perfetto da rendere impossibile fingere di averlo dimenticato, di nuovo.

Appena suono, la porta mi viene aperta in meno di due secondi e per poco non cado a terra quando sia Martina che Samantha mi abbracciano talmente forte da farmi quasi mancare il respiro.

Appena mi stacco da loro vedo tutti i miei amici nel salotto, ma non c'è lui.

Un sorriso da ebete mi spunta sul viso, non perchè non c'è Cameron ma perchè sono tutti qui.

"Bentornata Allison" mi dicono tutti in coro non facendo che far ingrandire il mio sorriso sempre se possibile.

Ci sono tutti. Josh, Aaron, Zac, Alan, Trevor, Nash, Maggie e anche Hayes, Emma e la piccola Emily che è molto cresciuta dall'ultima volta.

Se non sbaglio ora ha 6 anni e quest'anno dovrebbe iniziare la prima elementare.

Potrei avere degli amici migliori di loro?

"Potrei sapere che cavolo sta succedendo?"chiede qualcuno alle mie spalle.

Il mio cuore perde un battito non appena sento la sua voce.

Soltanto quando mi volto, lui si accorge di me.

"Allison..." mormora a bassa voce alquanto sorpreso di vedermi a distanza di tre anni.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Questo era il capitolo 122.
Qua già viene introdotto un 'nuovo' personaggio.
Isaac.
Per il momento cosa ne pensate di lui?

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Capitolo 4
*** 123. Incontri. ***


Quando incontri nuovamente gli occhi di una persona passata, di un ex fidanzato, di una ex amica, di un vecchio conoscente.

Una persona con cui hai condiviso tanto, con cui hai provato miriadi di emozioni e con la quale non parli più da tempo, con la quale sei diventato uno sconosciuto.

Quando ti capita di incrociare nuovamente il suo sguardo, dopo settimane, mesi, anni, e sentire improvvisamente una morsa al petto, quando in un attimo rivivi un'eternità di momenti felici e ti senti soffocare.

Non sai se è più la mancanza o l'odio toglierti il fiato.

Sto per andargli incontro e appena se ne accorge lo fa anche lui ma ad un certo mi blocco.

O meglio, è qualcuno a bloccarmi.

Isaac.

Mi volto verso di lui.

"Io devo tornare a casa, scusami Allison. Ma devo andare a salutare i miei. Me n'ero completamente scordato" si giustifica.

Ma cosa stavo facendo?

Sono forse impazzita?

"Certo, Isaac. Non preoccuparti. Mi fa piacere comunque che tu sia venuto e ti ringrazio ancora per avermici accompagnata" gli sorrido.

"Ci vediamo..." si interrompe aspettando una mia risposta.

"Domani. Ci vediamo domani pomeriggio" rispondo.

"Perfetto. Allora a domani bellissima" dice avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio all'angolo delle labbra proprio davanti a Cameron.

Cameron resta a fissare il tutto ancora per qualche secondo e dopodichè va verso Zac e Trevor.

"Va bene, a domani Isaac" rispondo.

Sono ormai le nove di sera, se ne sono andati quasi tutti da poco ed è rimasta solo Samantha insieme a, ovviamente, Martina.

Cameron so che è andato da Josh invece.

"Cosa pensi di fare con Cameron? Ora che vi siete rivisti?" chiede Martina.

"Assolutamente nulla" rispondo "Io l'ho dimenticato, ormai non provo più nulla per lui"

Non è vero.

Non è vero, lo amo più di quanto si possa immaginare.

Non riuscirei mai a dimenticarlo, neppure a distanza di dieci anni.

" Le persone che ti fanno il classico effetto "farfalle nello stomaco", te lo faranno sempre, per sempre e comunque, Allison. Anche a distanza di tempo, basta sfiorarsi con lo sguardo, e ti ritrovi con i brividi. Fidati, siamo le tue migliori amiche, non puoi mentire a noi perchè capiamo subito quando lo fai e ora lo stai facendo"

"Non è vero" rispondo balbettando.

"Invece sì, se una persona ti è piaciuta sin dal primo istante in cui l'hai vista non smetterà mai di piacerti, nonostante tutto"

Sospiro sempre più confusa.

Che succede quando la persona che ti ha spezzato il cuore é anche l'unica che può aggiustarlo?

CAMERON' S POV

"Sai se stanno insieme, per caso?" chiedo al mio migliore amico.

"No, non stanno insieme. Ma dovresti chiedere ad Aaron comunque, non a me, lui è rimasto molto più in contatto con Allison rispetto a me. Si sentivano quasi tutti giorni" spiega.

È incredibile.

Non la vedevo da tre anni.

Non vedevo i suoi occhi da tre anni.

E oggi, la rivedo proprio a casa mia.

All'inizio avevo pensato addirittura al fatto che probabilmente non ci saremmo mai più rivisti.

Appena appoggio la testa sul cuscino del divano, la prima cosa che penso è che la vorrei un sacco qui adesso.

La vorrei qui con me,

raccontarle un sacco di cose,

scherzare con lei,

vederla ridere e sorridere.

Vorrei abbracciarla,

sfiorarla senza un motivo preciso,

farle appoggiare la testa sul mio petto come faceva sempre,

riassaporare le sue labbra.

Vorrei intrecciare la mia mano con la sua, tanto per sentire di nuovo come ci si sente ad avere un contatto con lei.

Vorrei sentire il suo respiro cambiare quando la tocco e vedere quanto è bella quando è impegnata nell'ascoltarmi o nello stringermi o nel prendermi la mano.

Vorrei sentire di nuovo tutto quel casino che si crea nel mio stomaco quando mi baciava o mi guardava o mi sorrideva o semplicemente mi sfiorava.

Sarei sicuramente la persona più felice del mondo ma non credo che dormirei molto se fosse qua.

Sarei troppo occupato a guardarla o parlarle o baciarla che scorderei anche come si fa a dormire.

Oggi quando i miei occhi hanno rivisto i suoi dopo tantissimo tempo, ho subito capito che qualcosa in lei è cambiato.

La maggior parte sarà a causa mia.

Non riesco ancora a credere di essere stato io a ridurla così.

A ridurre quegli occhi azzurri, sempre vivaci e sprizzanti di gioia, ora in dei semplici occhi... non dico spenti, ma quasi.

Anche se resta bellissima ugualmente.

Cosa succederebbe se scoprissi che sei la causa del dolore della persona che più ami?

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Scusate il capitolo abbastanza cortino, mi dispiace ma volevo farvi avere il capitolo entro stanotte e ora sto decisamente morendo di sonno e non ce la faccio più a scrivere.
Mi dispiace, mi farò perdonare con il prossimo♥

Alessia♥

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Capitolo 5
*** 124. Emozioni. ***


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BUONA LETTURA!♡
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"Hai preso una decisione Allison?" mi chiede Isaac seduto sulla panchina accanto a me.

Stesso parco di sempre.

Quello vicino a casa mia.

"Isaac..." lo interrompo prima che possa continuare la frase.

"Allison, mi hai chiesto un po' di tempo e io te l'ho dato, però non possiamo andare avanti così per mesi. Vorrei vedere te nei miei panni"

"Per favore, sarà solo questione di giorni, massimo due settimane ma poi basta. Prenderò una decisione, te lo prometto"

"Spero sia positiva" mormora più a sè stesso che a me.

Gli rivolgo un timido sorriso.

"Posso almeno abbracciarti, dato che non posso baciarti?" chiede fissando per qualche secondo qualcosa alle mie spalle per poi terminare nei miei occhi.

Annuisco "Quello ti è concesso" ridacchio leggermente.

Lui non attende più di due secondi e mi stringe fra le sue braccia.

Trattengo il fiato per qualche secondo essendomi irrigidita all'istante ma dopo qualche secondo riprendo a respirare normalmente.

È successa una cosa strana quando mi ha abbracciata.

Qualcosa che non provavo da tantissimo tempo.

Da quando non sto più con lui per la precisione.

Mi sono completamente dimenticata per qualche istante dove fossi, sapevo solo di sentirmi bene tra le sue braccia e al sicuro da qualsiasi cosa esterna, da tutto ciò che in realtà ci circondava.

È una bellissima sensazione, certo, ma mi sono un po' stupita del fatto che dopo molto sia ricapitato con lui proprio.

****

CAMERON' S POV

Mi blocco all'immagine che mi si pone davanti.

Allison e Isaac si stanno abbracciando.

E pensare che una volta ero io a tenerla tra le braccia in quel modo...

Ritornando a quello stronzo di Isaac... perchè mi ha chiamato pee venire al parco se alla fine si trova con Allison?

Prima di abbracciarla mi ha fissato per svariati secondi, non so se fosse per farmi ingelosire, ma penso sia così.

Purtroppo non posso fare nulla perchè Allison non è più mia (neanche sua, che sia chiaro), perciò sarei ridicolo se andassi da loro a lamentarmi per il fatto che si stanno abbracciando.

Pochi minuti dopo, proprio quando sto per andarmene, Allison si alza dalla panchina salutando Isaac con un bacio sulla guancia e si dirige verso casa sua senza accorgersi di me.

Isaac continua a fissarla da dietro mentre si allontana e dopo un po' si gira verso di me.

"Perchè mi hai fatto venire qui?" chiedo serio avvicinandomi a lui.

"Così" alza le spalle "perchè mi andava. E anche per parlarti" dice mostrandomi un sorrisetto strafottente.

"Senti non ho tempo da perdere con te" lo avverto "Perciò dimmi che cazzo vuoi e ti conviene farlo anche in fretta"

"Tranquillo, sarò veloce nel dirti ciò per cui ti ho fatto venire" dice avvicinandosi a sua volta.

"Il fatto che tu ed Allison vi siate rivisti, non vuol dire che ora lei tornerà da te, perchè ti ha dimenticato ormai. Del tutto. Non ti pensa neanche più ormai"

"Allora prima cosa: ciò che faccio io con Allison non ti riguarda. Seconda cosa: cosa ne sai tu se Allison mi ha dimenticato o no?!"

"Me l'ha confessato lei e fidati che si vedeva lontano un miglio che era sincera mentre lo diceva" afferma mentre si mette a braccia conserte.

In realtà non so se credergli o meno.

Potrebbe essere vero.

Anzi, molto probabilmente è vero.

Infondo è tre anni che non ci vediamo nè sentiamo perciò è alquanto possibile.

Dopotutto non posso pretendere che una volta tornata, ritorni da me come se nulla fosse successo.

Sapevo che non sarebbe andata così e infatti non andrà così.

Quale ragazza sana di mente tornerebbe tra le braccia di una persona che l'ha lasciata come se nulla fosse e non si è fatta più sentire in tre anni
Una ragazza che ti ama ancora... si intromette la mia coscienza.

Nessuna ragazza lo farebbe.

E per quanto faccia male, è giusto così.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Scusate il super ritardo.
Non aggiorno da quasi 4 giorni e mi dispiace.
Mi dispiace anche per il fatto che il capitolo sia corto, ma purtroppo la scuola mi prende molto tempo, a maggior ragione ora che sono al liceo, perciò il tempo per scrivere diminuisce.
Ci hanno già stracaricato di verifiche e interrogazioni per tutto il mese di ottobre, per cui se riuscirò ad aggiornare per più di una volta a settimana sarà un vero miracolo.
Perchè o vi faccio avere un capitolo lungo però ci metto una settimana oppure un capitolo corto ma in compenso ve ne do due a settimana
Io personalmente preferisco la seconda, non so voi.
Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto!♥

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Capitolo 6
*** 125. Ricominciare. ***


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BUONA LETTURA!♡
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"Resti per cena?" chiede Martina praticamente supplicandomi.

Mi piacerebbe ma a dire il vero l'idea di restare a cena con Cameron non mi alletta molto.

Non ci sarà solo lui eh mi dice la coscienza.

So benissimo che non ci sarà solo lui, ma lui è quello a preoccuparmi maggiormente.

Più che altro non è lui che mi preoccupa, ma di più il fatto che magari a cena mi dovrei sedere accanto a lui e se non potrei certamente fare mutismo e non parlargli per tutta la serata.

Il problema è che non saprei come cominciare la conversazione.

Di certo non posso dirgli "Ehi Cam, come stai? È tanto che non ci sentiamo eh? Sai che mi sei mancato da morire in questi tre anni? Non facevo che pensare a te notte e giorno. E tu mi hai pensata qualche volta? Ti sono mancata?"

No, certo che no.

Anche se vorrei davvero sapere queste cose non oserei mai chiederglielo.

E sopratutto, non ammetterei mai quanto sono stata male senza di lui.

No.

Ci farei soltanto la figura della scema.

Però mi dispiace per Martina, non voglio deluderla.

Mi ha aiutata moltissimo in questi tre anni nonostante la distanza.

Non so se sarei riuscita ad andare avanti senza lei, Samantha e Aaron.

Proprio per questo non potrei desiderare amici migliori.

Poi si vede che ci tiene parecchio al fatto che io rimanga a cena, perciò non posso mancare.

Vuol dire che rimarrò a cena e cercherò di non badare molto al fatto che ad essa è presente anche il mio ex.

Si può fare tutto ciò per un'amica.

****

"Come ti sei trovata in California?" mi chiede il padre della mia migliore amica.

"Bene" dico cercando di forzare un sorriso. "Mi sono trovata bene lì"

Cerco di non voltarmi alla mia destra per evitare di incontrare lo sguardo di Cameron che già da troppo tempo sento su di me.

E questa cosa mi mette parecchio a disagio.

"Ti sei fatta degli amici?" chiede.

È incredibile il fatto che si interessa più lui a me, che mio padre.

"A dire il vero no. La mia compagna di stanza era semplicemente odiosa" ridacchio "Con gli altri parlavo soltanto, ma diciamo che chiamarlo amici è una parola grossa" continuo urtando per sbaglio il braccio di Cameron.

Per qualche secondo i nostri sguardi si incatenano, ma quando sento Hayes dirmi qualcosa mi volto interrompendo il nostro contatto visivo.

Per quanto possa essere stata forte l'emozione che ho provato quando ho abbracciato Isaac, quella che provo ancora quando il mio sguardo si incrocia con quello di Cameron non ha prezzo.

****

CAMERON' S POV

"Ti si sono schiariti molto i capelli" dico cercando di iniziare una conversazione ora che siamo soli in salotto.

Ah... bel modo...

E taci tu!

"Neanche tanto" risponde.

"Sì, ce li avevi più scuri quando stavi con me"

Mi volge un lieve sorriso.

"Stai bene, comunque'

"Grazie" sorride.

"Sei proprio bella" mi lascio sfuggire involontariamente.

Ammettilo che lo pensi sul serio.
Infatti lo ammetto, ma non volevo dirglielo.
Tu sei tutto scemo.
Ti ricordo che sei la mia coscienza.
Sì... per mia sfiga...

Perfetto, pure le discussioni con la coscienza faccio.

"Non dovresti dirmelo. Sono la tua ex" risponde sospirandolo.

"Posso dirtelo. Ti ho amato"

Non so perchè sto dicendo queste cose, ma mi stanno uscendo tutte spontanee.

Sul suo viso comparve una smorfia:

"Mi hai amato solo perché sono bella?" ridacchia leggermente.

Quanto amo vederla ridere solo Dio lo sa.

"No, affatto. Ti ho amato perché... eri fantastica. Avevi quel modo tutto tuo di vedere le cose e io amavo quel tuo modo di vedere le cose. Eri adorabile quando mi sorridevi dall'altra parte della strada e quando arrossivi ogni volta che ti facevo dei complimenti. Eri adorabile quando ti mettevi tra le mie braccia perchè avevi freddo o anche solo bisogno di un abbraccio. Insomma...eri tutto ciò che volevo" dico trattenendo il fiato per tutto il discorso.

Assume uno sguardo come per dire "Quindi ora non sono più ciò che vuoi?" ma probabilmente è solo una mia impressione.

Si ferma per un istante a riflettere su qualcosa con sguardo nostalgico.
Fa un respiro profondo e poi viene accanto a me sorprendendomi con un abbraccio.

Anche se un po' colto di sorpresa, ricambio la stretta.

È bellissimo averla nuovamente tra le mie braccia, anche se solo per poco tempo.

Dopo un po' si stacca.

"Scusa. Non avrei dovuto farlo. Sono la tua ex" ripete di nuovo quell'ultima frase.

"Non fa niente. Non hai fatto nulla di male"

"Sì invece. Non stiamo più insieme. Non avrei dovuto abbracciarti. Ormai non siamo più quelli di una volta" sospira.

-Hai ragione. Hai i capelli più chiari" dico cercando di smorzare un po' la situazione e fortunatamente ci riesco.

Finalmente ride. "La tua capacità di farmi sorridere è sempre la stessa, però" ammette continuando a ridere.

E per quanto mi sforzo, non riesco a non dirle questa frase. "Anche il tuo sorriso è sempre lo stesso"

"Vuoi sapere la verità? Anche il mio amore per te è rimasto lo stesso" vorrei dirle, ma meglio evitare.

"Che ne dici di ricominciare in un certo senso?' chiede.

"Ricominciare?" sto sognando o lo sta chiedendo sul serio?

"Sì, come amici intendo" sorride vedendomi così colto di sorpresa.

Ecco.

Troppo bello per essere reale.

"Per me va bene"

Anche se so già che mi sarà impossibile riuscire a considerarla soltanto un'amica ma è l'unico modo per restare ancora in contatto con lei.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiiii♥
Scusate per l'immenso ritardo e per il capitolo corto, ma come ho già detto sono piena di verifiche, interrogazioni e test d'ingresso.
Spero di aggiornare al più presto con il capitolo 126! Baci <3

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Capitolo 7
*** 126. Gelosia ***


Dopo la mia risposta lei sta per ricominciare a parlare ma viene interrotta dal trillare del suo cellulare.

Sul suo cellulare spunta il nome di Isaac.

Sospiro sperando che non se ne accorga ma invece lo fa.

"Qualcosa non va, Cam?" chiede insospettita.

Tutto non va. Non posso vedere Isaac da quando ho scoperto che c'è la possibilità che vi mettiate insieme.

"Nulla, va tutto a meraviglia" rispondo mostrando il sorriso più falso di sempre.

Geloso di cose non più mie... cazzo se fa male.

E allora vattela a riconquistare, coglione!

Come se fosse facile...

Oddio, ora ricomincia a fare il drammatico!

Senti, vaffanculo!

Perfetto, mi sto rinconglionendo sempre di più!

"Scusa, devo rispondere" dice mostrandomi un sorriso in segno di scuse.

E per quanto odi il fatto che lei debba rispondergli, non riesco a non ammettere che mi erano mancati i suoi sorrisi.

MAGGIE' S POV

Tre anni.

Sì.

Proprio così.

Ormai sono tre anni che io e Nash siamo fidanzati.

Tralasciando qualche litigio, che ovviamente ci sta in una coppia, è sempee filato tutto abbastanza liscio tra noi due.

Anche se più tramite cellulare, ho stretto un bel rapporto con Allison.

È molto simpatica e ci siamo sentite spesso in questi anni.

E per questo mi dispiace molto per quello che le è accaduto e ciò che ha passato, sopratutto nel primo anno che a parer mio è il più terribile.

Io, per esempio, non sarei mai riuscita a superare un momento simile.

È una cosa veramente orrenda e il fatto che la persona che più dovrebbe essere con te, non è presente in quel momento, rende tutto ancor peggiore.

In compenso so che Isaac le è stato molto accanto.

Sembra apparentemente un bravo ragazzo, nonostante io non lo conosca abbastanza da poter giudicarlo.

Per poter scoprire qualcosa in più sul suo conto non mi resta che aspettare e vedere come andrà.

"Pronta Maggie?" chiede Nash giungendo nel salotto di casa mia con uno smoking nero che gli dona un casino.

"Certo" sorrido spontentaneamente pronta a passare una serata con il mio ragazzo, che partirà da una cena in un ristorante qua vicino.

****

ALLISON' S POV

Non posso crederci.

Esattamente tre anni fa ero arrivata qui a Manhattan.

Proprio oggi.

Il 10 di settembre.

Non avevo nessuno, nè amici nè nulla.

Dopotutto ero appena arrivata.

Ora invece sono circondata da persone senza le quali non potrei vivere.

Martina, Samantha, Josh, Aaron, Zac, Alan, Maggie, Nash, Hayes, Emma, Trevor e Ca-... cioè volevo dire Isaac.

Esatto, Isaac.

Comunque sia sento che mi sto legando sempre di più ad Isaac, giorno dopo giorno, secondo dopo secondo.

Sono sicura del fatto che quella che nutro per lui è sicuramente più di una semplice amicizia.

In realtà quando l'altra settimana al parco mi ha chiesto se avessi preso una decisione, ho mentito.

La mia decisione l'avevo presa, il problema è che ancora non so se sto facendo la cosa giusta.

L'altra sera, quando ero a casa della famiglia Dallas, sono stata molto felice quando mi ha chiamata dicendomi che l'aveva fatto solo perchè voleva sentirmi e parlare un po' con me.

Sono anche sicura del fatto che provo ancora qualcosa di molto forte per Cameron, ma senza dubbio Isaac in questo momento non è da meno.

Mi fa sentire bene, è un ragazzo semplice, simpatico, gentile, leale ed è sempre stato sincero con me.

Insomma tutto quello che mi piaceva di Cameron... quasi.

"Questa è la casa dei miei" dice Isaac indicandomi l'enorme villa a tre piani davanti ai miei occhi.

Isaac ha deciso di portarmi a casa sua, così da farmi conoscere i suoi genitori dato che lui la mia famiglia già la conosce.

A mio padre piace e dice che lo preferisce a Cameron, mentre a mio fratello non penso abbia fatto una buona impressione...

"Wow... è-è bellissima!" dico meravigliata.

"Lo so, diciamo che alla mia famiglia i soldi non mancano proprio per niente" ridacchia avvicinandosi al portone.

Insomma... tutti poveracci ti scegli te...

Ma cosa vuoi te?!

Quanto scommetti che suo padre è un imprenditore?

Taci ti ho detto!

Appena apre la porta di casa sua si sposta ad un lato in modo da farmi entrare per prima.

Sarà anche un gentiluomo ma continuo a sostenere che non sarà mai ai livelli di Cameron.

La smetti?!

Gli rivolgo un timido sorriso prima di entrare ritrovandomi di fronte ad un enorme salotto, tipo il doppio del mio.

Appena Isaac entra nella stanza, giunge contemporaneamente nel salotto un uomo sulla cinquantina circa con numerosi fogli in mano.

Appena si accorge della presenza di qualcun'altro alza subito lo sguardo.

"Allison, lui è mio padre. Papà lei è-" non riesce a finire la frase perchè viene interrotto da quest'ultimo.

"Allison?!" esclama sorpreso.

Non ci credo!

È veramente figlio di Adam Schwartz?!

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiiii♥
Scusate per il ritardo♥
Per il prossimo capitolo vi farò attendere un pò probabilemnte perchè ho diverse storie da aggiornare, alcune non le aggiorno da agosto quindi devo decisamente darmi una mossa.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto♥

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Capitolo 8
*** 127. Sentimenti ***


Devo dire la verità, non ho mai fatto caso al fatto che avessero lo stesso cognome.

O meglio, una volta ci avevo pensato, ma ho pensato che fosse soltanto un caso.

In fondo quante persone con il mio stesso cognome ci saranno in questo mondo? Eppure la maggior parte non avrà alcun tipp di parentela con me.

Ritornando ad Isaac, non pensavo di certo che fosse proprio il figlio di Adam Schwartz.

Adam Schwartz è un grandissimo amico di mio padre e ricordo che quando ero piccola veniva molto spesso a casa nostra poichè doveva sempre discutere di cose riguardanti il lavoro con mio padre.

La situazione andò avanti così fino ai miei 13 anni.

Perciò, in poche parole, mi ha vista crescere.

Non avevo idea del fatto che avesse un figlio però, perchè nonostante tutto lo conoscevo davvero poco.

"Ehm... vi conoscete già?" chiede Isaac inarcando un sopracciglio.

"Certo, è la figlia di un mio caro amico, nonchè collega di lavoro"

"Ah, capisco" risponde ancora un po' stranito.

"Vorrei poter rimanere ancora un po', ma purtroppo devo andarmene. Sono felice di averti rivista Allison dopo tanto tempo, sei cresciuta molto" dice accennando un sorriso e dirigendosi verso la porta.

Ricambio il sorriso e dopo mi volto verso Isaac nuovamente.

"Vieni, ti faccio conoscere mio fratello, poi possiamo fare quello che vuoi" risponde sorridendo.

"Va bene. E... tua madre?" chiedo curiosa.

Lui distoglie lo sguardo cominciando a camminare verso le scale, perciò lo seguo e nel frattempo risponde alla mia domanda.

"I miei sono separati. Mia madre vive a Brooklyn ora" dice con amarezza nonostante non ne comprenda il motivo.

"Ah... non lo sapevo. Scusami" rispondo subito.

"Non fa niente Allison, vieni" dice cambiando subito espressione e tornando a sorridere.

****

Appena raggiungiamo l'ultimo piano, Isaac apre la porta della stanza del fratello senza neppure bussare ed entra.

"Isaac potresti anche bussare qualche volta eh?!" dice il fratello che sembra avere circa 2/3 anni in più di me.

"Mhm... non penso proprio" dice mentre si volta verso di me e mi fa cenno di entrare.

Appena entro sento un fischio all'interno della stanza.

"Wow" ridacchia "E lei chi è?" chiede sorridendo mentre mi guarda più volte dall'alto al basso.

"Smettila!" lo ammonisce serio.

"Allison lui è Kaleb, mio fratello. Kaleb lei è Allison, la mia- una mia amica"

Kaleb si alza dal suo letto e viene verso di me.

"Piacere mio bellissima" dice facendomi l'occhiolino.

Isaac parte subito in quarta e lo allontana bruscamente da me.

"Ha un nome deficiente!"

Kaleb scoppia a ridere.

"Calmati! Stavo scherzando" dice dando una pacca sulla spalla al fratello.

Isaac nonostante tutto non apprezza per niente l'ironia del fratello e mi poggia una mano sulla schiena per condurmi fuori dalla stanza.

Sussulto al suo tocco, ma fortunatamente non se ne accorge.

****

"Questa è la mia stanza invece, ma non penso la userò più di tanto d'ora in poi considerando il fatto che ho affittato una casa per me. Diciamo che preferisco vivere da solo" risponde.

Diciamo che a noi non ce ne frega un cazzo.
A me sì, taci!

Anche la sua stanza, come tutto il resto, non poteva di certo essere piccola.

Ha le pareti bianche, ma nonostante la semplicità di esse la stanza è molto bella.

Per il resto è molto simile alla mia, tranne per il fatto che è quasi il doppio.

È presente una scrivania, un letto (ovviamente), un comodino, un armadio mediamente grande, una libreria che comprende anche alcuni libri del college e poi un televisore appoggiato su un mobile nero.

"Ti piace?" chiede.

"Sì, è molto bella e anche molto grande" rispondo guardandolo negli occhi.

"Tu sei molto più bella" mormora facendomi rimanere abbastanza sorpresa dalla sua affermazione.

Alla fine di questa frase inizia ad avvicinarsi a me, facendomi automaticamente indietreggiare finchè la mia schiena non tocca la parete della sua stanza.

Nonostante ciò Isaac non demorde e continua ad avvicinarsi fino a quando non mi ritrovo bloccata.

Siamo talmente vicini che riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra.

Lui mi fissa per qualche secondo negli occhi e poi sposta il suo sguardo sulle mie labbra.

Il mio respiro nel frattempo accelera e si fa più pesante.

Si avvicina ancora di più al mio viso fino a quando le nostre labbra non si sfiorano e proprio quando mi appoggia una mano sul viso ci stacchiamo di scatto sentendo il suo cellulare di scatto.

Tiro un sospiro di sollievo appena prende il telefono per rispondere e mi siedo sul suo letto cominciando a riflettere su ciò che stava per succedere.

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Capitolo 9
*** 128. Perdono. ***


CAMERON' S POV

"Come amici certo, come se io riuscissi a starle accanto soltanto da amico" dico facendo uscire una risatina amara "È praticamente impossibile dopo tutto quello che abbiamo passato insieme da fidanzati" continuo.

"Ehi, Cameron calmati. È già un passo. Preferivi che lei non ti considerasse neanche quello?" afferma Aaron facendomi riflettere sulla cosa.

No, certo che no.

Altrimenti sarei... cosa sarei? Un conoscente? No, è pure peggio questo.

"Assolutamente no" rispondo con fermezza.

"E allora?! Fidati che è difficile trovare una persona come lei che ti perdoni così in fretta per averla fatta soffrire per tre anni e dopo che questa persona non si fa sentire neanche una volta, mentre magari per lei era tutto ciò che desiderava. Okay, so che la scelta non è dipesa da te e che sei stato obbligato, ma lei questo non lo sa, perciò è come se tutto ciò tu l'avessi fatto perchè sul serio non l'amavi più, lo capisci questo?"

"E chi ti dice che mi abbia perdonato?"

È vero, non può avermi già perdonato per tutto ciò che le ho fatto"

"Quasi sicuramente non ti ha perdonato. Ma il fatto che voglia esserti amica vuol dire che in parte lo ha già fatto. E fidati che non tutti sarebbero disposti a farlo"

"Sì, lo so" rispondo sospirando.

"Perciò per il momento accontentati di essere soltanto un suo amico. Almeno hai la possibilità di starle accanto e di parlarle ogni qualvolta lo desideri"

"Sì questo è vero. Ma diciamo che dire 'ogni qualvolta lo desideri' è esagerato dato che c'è quel coglione di Schwartz che le sta sempre appiccicato"

"Lo sai anche te che sono solo amici"

"Ancora per poco" rispondo con disprezzo.

"Allison non è innamorata di lui"

"È quello che credi" rispondo semplicemente sospirando.

Fanculo Isaac Schwartz.

ALLISON' S POV

"Cosa?!" strilla Martina alzando la testa di scatto dalla sua tazzina di caffè "Vi siete baciati?" chiede ancora.

Non riesco a capire se sia felice o meno.

Martina ed io, stamattina, abbiamo deciso di andare a fare colazione in un bar vicino a casa sua per passare un po' di tempo insieme e per parlare un po'.

Scuoto la testa ridacchiando.

"No, stavamo per farlo"

Dopo questa mia frase strabuzza gli occhi.

"Tu e Isaac stavate per... per fare sesso?!" chiede sorpresa.

"Oddio Martina! No, certo che no! Intendevo che stavamo per baciarci ma non l'abbiamo fatto, non che stavamo per fare sesso" mi porto una mano sulla fronte ridendo.

"Ammetti che la tua frase era facilmente fraintendibile" continua sorseggiando il suo caffè.

Ridacchio "Non stiamo neppure insieme, ti pare?"

"Ho perso 5 anni di vita" dice ridendo "Comunque parlando del vostro quasi-bacio... perchè alla fine non è successo nulla?" chiede.

"Lo squillo del cellulare di Isaac" rispondo distogliendo lo sguardo dalla mia amica e facendolo ricadere su un punto qualsiasi "Fortunatamente" continuo a bassa voce.

"Perchè?" chiede.

Perchè Allison è destinata a Cameron e basta.

Sta' zitta!

"Non lo so, non sarei stata pronta"

"Allison, se ti avesse baciata" si ferma perciò le faccio cenno di continuare "Ti saresti staccata o avresti lasciato che continuasse?"

"Penso che lo avrei lasciato continuare" dico mentre le mie guancie arrossiscono involontariamente un po'.

RISPOSTA ERRATA.

Finiscila, cazzo!

Uh la verità brucia eh!

Oddio... lascio perdere.

"Perfetto. E... avresti anche ricambiato?" continua a chiedere.

"Martina...-"

"No, Allison voglio saperlo"

Sospiro.

"Avrei ricambiato" rispondo sincera.

Ed è vero.

Se Isaac mi avesse baciata non mi sarei scostata e avrei ricambiato sicuramente.

"Allora eri pronta. Magari non te n'eri accorta, ma lo eri. Più di quanto pensassi Allison" risponde finendo la sua tazzina di caffè.

Io l'ho finita molto prima rispetto a lei.

"Dici?" chiedo mordendomi il labbro inferiore.

Annuisce "Certo, perciò se ti dovesse ricapitare una situazione simile ti consiglio di fare ciò che mi hai appena detto" sorride "Forza, andiamo a pagare!" dice alzandosi dalla sedia in contemporanea con me.

Fare ciò che ho appena detto... perciò non scostarmi e ricambiare il bacio... okay... perfetto.

E Cameron? Provo ancora qualcosa per lui che superi quello che provo per Isaac?
Nonostante sia già a conoscenza della risposta continuo a riflettere su questa domanda per ancora una ventina di minuti.

Alessia♥

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Capitolo 10
*** 129. Ricordi. ***


MAGARI TROVERETE NOIOSO IL DISCORSO NEL TRAVIS' POV O PERCHÉ È TROPPO LUNGO OPPURE PERCHÉ TROPPO SDOLCINATO IN ALCUNI PUNTI MA VI CONSIGLIO DI LEGGERLO SE VOLETE SAPERE UN PO' DI PIÙ SU COM'ERA LA RELAZIONE TRA TRAVIS E EMMA E COME ENTRAMBI SI COMPORTAVANO ❤🤗

TRAVIS' POV

"Dopo di me non sarà più la stessa cosa, fidati Trav. Non ho nessuna pretesa. Non ho nessuna particolarità. Magari non avrò mai la risposta giusta al momento giusto, sarò diversa da tutte quelle che sei solito frequentare, non sarò nulla di che ma dopo di me, però, non sarà più la stessa cosa per te. E sai come faccio ad esserne certa? Ti sei guardato in giro? Di persone che ti amano come me ce ne sono poche, se non addirittura nessuno e di questo sono sicura.

Non mi innamoro allo scoccare di ogni mezzanotte di sabati sera alcolici. Non mi sono mai innamorata di nessuno, tranne una volta. Di te. Ti parlo, ti parlo tanto. Ti ascolto sempre. Ho pensato spesso a una serata tutta per noi e mi pervade sempre quel senso di felicità che non mi apparteneva da quasi tre anni, da quando morì mia madre precisamente. Mi sforzo di capirti, in qualsiasi situazione. Ti faccio impazzire. Forse non mi ami più di tanto ma io so di averti fatto impazzire almeno un po'. Con tutti i miei capricci, i miei sensi di colpa, le mie voglie. Adesso puoi anche andartene, e lo farai, eccome se lo farai, perché lo so che quelle come te fanno così. Vattene, ma sta' certo che tra qualche anno mi ripenserai e ripenserai a questo discorso che ti sto facendo ora. Per te non sarà più la stessa cosa, dopo di me. Magari non mi ami come io amo te, o forse non mi ami neanche un po', ma questo non vuol dire niente. Trovami una che ti guarda negli occhi come ti ci guardo io. Trovami una che sorride ad ogni tuo singolo gesto come faccio io. Trovane una che ti prende la mano e non te la lascia più. Trovane una che, come me, si alza la mattina con l'unico desiderio di un tuo bacio. Trovane una la cui giornata non ha un senso senza il tuo abbraccio quotidiano, come per me. Trovane una che viaggerebbe per tutto il mondo con te, come farei io. Trovane una che ti ama da impazzire come me, e se penserai di trovarla mandala via, perché non sarò io, e nessuno ti amerà mai come faccio io. Io mi sono innamorata del tuo meglio senza conoscere il peggio e ora che l'ho conosciuto ti ho amo ancora purtroppo. Perché si cerca la perfezione ma alla fine ci si innamora sempre anche dei difetti.
Trovane una che pur di vedere un tuo sorriso farebbe qualsiasi cosa. È triste da dire, ma una così non la troverai mai. E sai perché? Perché tu non sei quello che le ragazze vorrebbero. Anzi, ti dico di più, sei quello che nessuna vorrebbe senza offesa. Sei spesso antipatico, ti dimentichi tutto, sei egoista e anche un po' stronzo, ti diverti a fare del male alla gente, come a me e ad Allison e a chissà quante altre prima di noi. Non sei passionale, fai sudare anche un singolo bacio, e una parola dolce da parte tua è più rara di una bestemmia del papa. Pensi sempre di avere ragione anche quando hai torto e ti inventi di tutto pur di dimostrare che l'hai comunque. Sei anaffettivo e staresti anche una settimana senza sentire il bisogno di parlare. Metti i tuoi interessi davanti a tutto.
Quando camminiamo insieme te ne vai avanti e ti dimentichi di me che sto dietro, magari con i tacchi. Ti ripeto diecimila volte le cose che mi danno fastidio e tu le rifai altre ventimila.
Quando siamo lontani non chiami quasi mai, non racconti niente, tieni sempre tutto per te. Non ami fare le foto. . Spreco giornate intere a pensare a regali da farti e tu puntualmente non apprezzi niente, i regali chissà che fine fanno ogni volta. Nessuna ti amerebbe così tanto con tutti questi difetti. Nessuna. Tranne me. Io vivo per te, e so che il tuo cuore è avvolto da un involucro di ghiaccio.

Il tuo viso è coperto da centomila maschere che non sorridono, che sono serie e sempre impettite. Alcune sono cattive, altre impassibili, e in nessuna c'è un'ombra di dolcezza; o meglio, nessuno sa coglierla. Nessuno, tranne me. Io ho capito che anche il ghiaccio si può sciogliere, e anche centomila maschere si possono togliere, se si ha la voglia di scoprire cosa si trova dietro. Io che comunque non sono perfetta. Sono gelosa, iperprotettiva, ipersensibile, curiosa e ficcanaso, pretendo che mi racconti tutto ciò che fai, che dici e che pensi, e se scopro che non mi hai detto qualcosa è come se mi crollasse il mondo addosso. Pretendo rispetto e odio che mi vengano rivolte brutte parole, ma tu puntualmente lo fai. Quando mi arrabbio sono capace di dirti quanto fai schifo in mille modi diversi senza finire più, ma non so restare arrabbiata con te più di una giornata senza cadere di nuovo tra le tue braccia.

Te la do sempre vinta, sempre, anche quando avevo giurato a me stessa di non farlo. Mi sono chiesta più volte se ne valeva la pena davvero di lottare per questa relazione che sembravo volere solo io. Quando altre persone durante la nostra storia si sono innamorate di me e sembravano perfette, ed erano tutto quello che tu non eri e che avevo sempre desiderato da te ho seriamente pensato di lasciar perdere e andare da loro che sembravano desiderarmi e amarmi molto di più, e mi sapevano trattare come io meritavo di essere trattata. Però sai qual è il problema? Che tutte queste persone erano perfette, dolci, rispettose, avrebbero fatto qualsiasi cosa per me, qualsiasi sul serio, ci sarebbero state per me in qualsiasi momento e mi avrebbero fatto sentire come una regina, invece che abbassarmi puntualmente l'autostima vanificando tutti i miei gesti dolci e tutti i miei sforzi per renderti felice come fai tu, ma avevano un singolo, unico difetto. Non erano te. E io ti odio, ti odio talmente tanto perché so che io per te sono il meglio che tu possa mai trovare, ma tu per me non lo sei, e ti odio perché tu lo sai e non ti sforzi neanche di provare ad esserlo, perché tanto sai che io ti amo così tanto che ti accetto anche così. Ti odio perché non mi ascolti mai, e odio ogni tuo singolo difetto che ho elencato, dal primo all'ultimo, e odio anche tutta la miriade di difetti che non ho citato ma ci sono comunque. Ti odio perché non fai nulla per rendermi felice, assolutamente nulla, ma lo fai comunque, e non capisco il perché. Odio tutto questo, a volte odio anche te. Te capisci? Odio noi. Odio il fatto che ho maledettamente bisogno di te, in ogni istante. Odio il fatto che mi manchi anche se ci siamo salutati da un'ora, e odio il fatto che per te non è così. Odio te che non mi dimostri mai che mi ami e nemmeno me lo fai capire. Odio il fatto che non mantieni mai le promesse. Odio il solo pensiero che a capodanno ti sei ubriacato quando ero venuta a casa tua esclusivamente per passare la notte con te e..." si fermò per asciugarsi le lacrime che stavano per cominciare ad uscire ma poi riprende la frase "E tu te ne sei fottuto e hai preferito ubriacarti con i tuoi amici. E veramente non c'è cosa che più odio di questa. Odio il fatto che ti avrei dovuto lasciare in quel momento, quando ti ho visto. Ti avrei dovuto lasciare nel locale invece di trovare un passaggio anche per te e dopodiché ti avrei dovuto lasciare per sempre. E invece non l'ho fatto. Ti ho fatto credere di avertela perdonata e mi faccio schifo per questo, e mi fai schifo anche tu. Inoltre odio il fatto che ti dedico mille frasi al minuto e tu non me ne leggi neanche una e cambi argomento dicendo cose che non c'entrano niente. E odio il fatto che non dovrei più essere dolce con te, mai più, non dovrei più dedicarti frasi, nemmeno parlarti e invece ora lo sto facendo. Dovrei semplicemente fermarmi e vedere se tu fai qualcosa. Se tu cambi, se ti manca la me di prima e quindi diventi ciò che io ti ho sempre chiesto di diventare in modo da riavermi dolce e innamoratissima come sono sempre stata.

E odio me stessa perché mi prometto sempre di fare qualcosa per cambiare le cose e infrango le mie stesse promesse. Mi odio perché mi sono sempre vantata di essere una persona forte ma quando si tratta di te divento così debole, fragile e incapace di agire, paurosa e insicura, divento tutto ciò che odio. Ma la cosa che odio più di tutto è che non ti odio, nemmeno un pochino, nemmeno per niente. Invece ti amo. Ti amo alla follia e non ne capisco neanche il perché, dal momento in cui tu non mi dai alcun motivo per farlo. Ti amo e amo anche tutti i tuoi difetti perché in fondo mi danno una motivazione per continuare a lottare, mi danno un motivo per lamentarmi e criticare, e tu sai quanto amo farlo. Li amo perché ti rendono unico e mi danno la possibilità di chiamarti "il cattivo", che è diventato il mio intercalare, la mia parola preferita. Ti amo perché non saprei fare altro. Ti amo perché so che sei tu quello giusto, anche se non hai niente di quello che cerco nelle persone. E sai perché lo so? Perché riesci a rendermi felice pur non essendo perfetto, ed è proprio per questo che ti amo alla follia. Anche un tuo singolo sorriso riesce cambiarmi la giornata, e in quel momento dimentico tutto, e non mi servono parole dolci né gesti romantici, non ho bisogno di nient'altro, soltanto di avere la possibilità di bloccare l'attimo in cui sorridi e prolungarlo per tutta la vita. Perché io non riesco a vedere nessun altro al mio fianco se non te. E non credere che non ci abbia mai pensato, che non mi sia mai immaginata con qualcun altro, che in tutti questi anni non mi sia mai chiesta: forse non starei meglio con tizio o caio? ma la risposta è sempre la stessa, unica e sola: no. Un no convinto e categorico, ma mi sa tanto che da questo esatto istante devo iniziare a cambiare questa risposta trasformandola in un sì, perché per quanto ti ami, io non riesco più a stare con te dopotutto quello che mi hai fatto. E anche se a te non fregherà nulla ti assicuro che quest'anno passato con te è stato uno dei più belli di sempre, nonostante tutto. Addio Travis" disse infine concludendo la frase e voltandosi.

In quel momento il suo discorso non mi aveva fatto nessun effetto e mi fregai altamente di ogni sua singola parola e ora, per la prima volta dopo quasi tre anni, mi è tornato in mente il suo discorso.

Con Hayes non mi sento più da molto e ha deciso di concludere la nostra amicizia dopo ciò che avevo fatto ad Emma.

Riguardo lei... beh l'ho rivista ieri dopo molto tempo.

Ho un fratello più piccolo che ha iniziato quest'anno la scuola superiore ed è venuto nel mio stesso istituto.

Mio padre mi ha rotto per tutto il giorno di andarlo a prendere visto che pioveva e non voleva farlo tornare a casa da solo sotto la pioggia e l'ho vista.

Stava uscendo dall'istituto accompagnata da una ragazza e un ragazzo.

Non sono riuscito a vederla benissimo in viso poiché era coperta dal cappuccio del suo giubbotto ma ho visto abbastanza da poter dire quanto sia cambiata.

Ed era truccata.

Nell'anno in cui siamo stati insieme non l'ho mai vista truccata, non che ne avesse bisogno d'altronde.

I miei pensieri vengono interrotti da Nancy che entra nella stanza in intimo venendo a sedersi accanto a me.

Nancy è una delle tante ragazze che mi porto a letto, non è né la mia ragazza né qualcuno di importante.

Una delle tante troie e basta.

"A che pensavi?" chiede con voce sussurrata tracciando con il dito indice la linea dei miei pettorali.

"Niente. Pensavo soltanto alla bellissima serata che passeremo insieme" dico togliendomi di dosso la sua mano e precipitandomi sulle sue labbra.

SAMANTHA' S POV

Mi porto le mani ai capelli disperata.

No cazzo, no!

Non sono pronta, non posso farcela.

Non sarei in grado di prendermene cura.
Infatti, non sei in grado di prenderti cura di te stessa figuriamoci di un'altra persona.
Zitta tu, ora non mi servi!

E Aaron... Aaron so già che non la prenderebbe per niente bene, insomma... quale ragazzo sarebbe disposto ad essere padre a soli 21 anni?!

È vero che ci sono persone che lo diventano anche prima, ma 21 anni è troppo presto per me.

Troppo.

Appena sento il campanello suonare mi affretto ad andare ad aprire e la prima cosa che vedo è Allison con uno sguardo preoccupato.

"Ehi, Sam. Cos'è successo? Mi hai fatta preoccupare... sono venuta qui il più in fretta possibile"

"Sediamoci e te lo dico" rispondo chiudendo la porta di casa mia e successivamente basandomi a sedere nel divano di fronte a quello dov'è seduta Allison.

"Allison, ti dico già che questa cosa la sa soltanto Martina perciò non devi raccontarla a nessuno a meno che io non ti dia il permesso di farlo. Perciò neanche ad Isaac o a Cameron devi dirlo"

"Ok... mi stai facendo preoccupare. Parla" dice mentre si attorciglia una ciocca di capelli intorno al dito indice.

"Allison... so che non dovrei parlarne proprio con te considerando tutto quanto, ma non so con chi altro parlarne. Sei una delle poche persone di cui mi posso fidare ciecamente"

Allison abbassa lo sguardo probabilmente iniziando a capire cosa intendo.

"Okay... parla. Non fa' niente, siamo amiche ed è giusto che ti confidi di con me per qualsiasi cosa tu voglia"

Annuisco rivolgendole un sorriso.

"Allora... circa un mese fa l'ho fatto con Aaron, ovviamente non era la prima volta tra noi due... e... quella settimana mi erano finite da poco le mie cose perciò il mese successivo mi sarebbero dovute tornare più o meno nella stessa settimana" mi prendo una pausa per rilasciare un sospiro "E-e il problema è che non mi sono venute. Ho provato ad aspettare una settimana per vedere se fosse stato solo un caso, insomma può capitare di avere dei ritardi. La settimana dopo non mi sono venute e percio mi è venuto in mente il fatto che un mese prima io e Aaron l'avevamo fatto. Ho acquistato un test di gravidanza mentre dentro me stessa speravo con tutto il cuore che il test risultasse negativo ma destino volle che andò tutto per il verso sbagliato" dico mentre nel frattempo mi si forma un groppo in gola.

"E...?" chiede lei esitante.

"Sono incinta" dico seria guardandola dritta negli occhi.

CAMERON' S POV

"Emily!" la richiamo sbruffando.

Mio padre, ovviamente sempre a me eh, mi ha incaricato di occuparmi di Emily e dato che oggi fa particolarmente caldo e non avevo voglia di restare a casa, ho deciso di portarla al parco giochi così che si divertisse e io avrei evitato di restare tutto il tempo a casa.

Il problema è che è peggio di quanto pensassi.

Pensavo che essendo che c'erano le altalene, gli scivoli e tutta 'sta roba qua, sarei potuto starmene tranquillo a fare niente.

E invece no.

Perché Emily vuole farmi vedere ogni cosa che fa, persino se va sull'altalena vuole che resti a guardarla e se la osservo da lontano non le va bene perché vuole che resti a guardarla da vicino.

Oppure in alcuni momenti si mette a correre per il parco, ed essendo piccola, devo starle continuamente dietro per evitare che si allontani troppo.

Emily si volta verso di me ridacchiando e ricomincia a correre.

È incredibile questa bambina.

Sono costretto ad accelerare il passo per starle al passo e tenendo lo sguardo fisso su di lei finisco per andare addosso ad una ragazza che sarebbe accaduta se non l'avesse afferrata in tempo per la vita.

"Scusami, non stavo guardando dove mettevo i piedi" dice una voce che conosco sin troppo bene.

Quando la ragazza davanti a me alza il viso le mie ipotesi vengono confermate e mi ritrovo un'altra volta davanti a quei meravigliosi occhi azzurri.

Rimane per qualche secondo immobile a fissarmi e poi si dimena lentamente.

"Scusa" si scusa un'altra volta sorridendo timidamente.

Amo quando sorride così.

"Tranquilla, neanche io guardavo dove andavo, ero troppo occupato a guardare Em-" a quel punto è come se una lampadina si accendesse nella mia mente "Cazzo. Scusami un attimo" dico rincorrendo Emily che nel frattempo si è fermata a fissare non so cosa.

L'afferro delicatamente per il braccio facendola voltare e poi torno da Allison, che nel frattempo si è seduta sulla panchina dietro di lei, con Emily affianco che sorride subito non appena vede la mia ex.

"Allison" urla felice iniziando a correre verso di lei dopo che ho lasciato la presa sul suo braccio.

"Ehi bellissima" dice abbassandosi alla sua altezza.

"Sai cosa stavo guardando?" sorride con un sorrisino innocente.

"No, cosa stavi guardando?" chiede Allison.

"Ho visto una signora, non tanto giovane ma neanche vecchia. Questa signora assomigliava tantissimo alla mia mamma" dice sorridendo lasciando trapelare un po' di malinconia.

"Non era lei vero?" chiede poi voltandosi verso di me.

Scuoto la testa dispiaciuto, purtroppo anche se non l'ho vista so che è così.

Non c'è più oramai.

"Una persona se ti ama prima o poi ritorna. Tu l'hai fatto con Cameron. Perché tu lo ami" dice tornando a guardare Allison.

Entrambi ci guardiamo negli occhi nello stesso momento senza dire nulla e distogliamo lo sguardo soltanto quando Emily torna a parlare.

Cazzo, magari fosse quello il motivo del ritorno di Allison.

Sarebbe la cosa più bella di sempre.

"Allora perché la mamma non torna? Non amava papà? E di me non gli importava nulla?" chiede con gli occhi lucidi.

Accidenti, questa bambina è più saggia di me.

"No, certo che no. Amava nostro padre e gli importava di te, molto più di quanto pensi" rispondo cercando di farla sorridere.

"Papà ha detto che se n'era andata, ma allora quando torna?" chiede piangendo.

Guardo Allison in cerca di aiuto.

Non so veramente cosa dire.

"Emily, lo vuoi un gelato?" chiede Allison cercando di rallegrarla.

"No, me l'ha già preso prima Cameron" risponde.

"Ehm..." continua Allison guardandosi intorno "Vuoi andare sull'altalena?" chiede.

"Mi spingi tu?" chiede la bambina.

"Certo" dice Allison facendo comparire sul suo viso uno dei suoi più bei sorrisi.

"Va bene" sorride finalmente Emily.

Allison allora si alza dalla panchina mentre Emily comincia a correre verso l'altalena.

"Puoi controllarmi la borsa Cam?"

"Certo" rispondo sedendomi al posto suo e guardandola mentre si allontana per andare verso Emily che nel frattempo si è già seduta sull'altalena in attesa di Allison che la raggiunga.

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Capitolo 11
*** 130. Una bambina sin troppo perspicace. ***


ALLISON'S POV

"Possiamo tornare a casa?" chiede la piccola dopo essere scesa dall'altalena "Ho sonno"

"Certo" dico prendendola per mano "Torniamo da Cameron?"

Emily emette una risatina, una di quelle risatine infantili che ti fanno sciogliere il cuore.

"Devi amarlo davvero tanto?"

"Chi?" chiedo con fare ingenuo. Penso di sapere perfettamente a chi si riferisce ma preferisco far finta di niente.

"Cameron. Torni sempre da lui. Anche ora hai appena detto di tornare da lui, perché in fondo non vedi l'ora di tornare da lui, non è vero?" chiede sorridendo.

Preferisco non rispondere.

Cazzo questa bambina è più perspicace di quanto pensassi.

Eh certo, mica sono tutte sceme come te...

Ti ricordo che sei pur sempre la mia coscienza quindi ti stai autoinsultando.

Comunque, per quanto tutto ciò faccia male, è la sola e pura verità.

Sono tornata a Manhattan per rivedere tutti i miei amici ma in fondo in fondo sono tornata anche perché non vedevo l'ora di rivederlo.

Appena l'ho visto la prima cosa che avrei voluto fare era abbracciarlo per provare di nuovo la fantastica sensazione di rimanere tra le sue braccia per poi rimanere in attesa di un bacio da parte sua e lasciarmi trasportare da uno dei suoi meravigliosi baci.

Cazzo avrei voluto farlo così tanto, ma non potevo.

Se già non mi amava più tre anni fa, figuriamoci ora.

Di certo ora non saranno cambiati i suoi sentimenti.

Vengo risvegliata dai miei pensieri proprio dalla sua voce.

"Ehi Allison, stai bene?" chiede preoccupato poggiando una mano sulla mia spalla sinistra.

Sussulto al suo tocco.

"S-sì, sto bene" rispondo scostandomi da lui altrimenti avrebbe finito per accorgersi di tutti i brividi che mi hanno percossa in quell'istante.

"Sicura? Hai gli occhi lucidi. Se c'è qualcosa puoi dirmelo, siamo... a-amici. Il fatto che non stiamo insieme non significa che io per te abbia smesso di esserci per te, Allison. Qualsiasi cosa puoi dirmela"

Dopo questo vorrei solo catapultarmi tra le sue braccia.

E non so neanche io dove trovo la forza per resistere a questa situazione.

"Hai ragione. Non sto bene, perché vorrei soltanto abbracciati in questo momento e dirti che ti amo più di ogni altra cosa Cameron" vorrei dirgli ma non posso.

Sento gli occhi pizzicare e perciò sbatto le palpebre più volte per cacciare indietro le lacrime.

"No, mi-mi era entrato qualcosa nell'occhio" rispondo frettolosamente.

Maledetta voce! Sembrava stessi per scoppiare da un momento all'altro.

Cameron mi osserva per vari secondi e poi quando sta per ricominciare a parlare, Emily lo interrompe.

"Allison il cellulare" dice Emily porgendomi il cellulare tirato fuori dalla borsa.

"Grazie" sorrido lievemente prendendo in mano il cellulare.

Isaac💕

Ricordo che era stato lui a scegliere come essere salvato sul cellulare e mi aveva appunto preso il cellulare dalle mani per salvarsi e io gli avevo detto che avrei lasciato questo nome a patto che avrebbe lasciato a me la scelta del mio nome.

Ridacchio a questo pensiero e poi accetto la chiamata.

"Isaac?" sorrido dopo aver accettato la chiamata.

"Ehi"

Ehi sto cazzo. Cameron stava parlando coglione.

"Ciao, come mai mi hai chiamata?" chiedo.

"Così. Avevo voglia di parlare con te. Volevo sentirti"

Bene, io no. Quindi ti saluto. Anzi, no, il saluto me lo tengo per me.

A questa frase il mio cuore perde un battito.

Ma sei proprio scema te.

Ridacchio nervosamente non sapendo come rispondere.

"Ti va di uscire domani?" mi chiede.

No, è occupata con Cameron.

"Mi stai invitando ad un appuntamento per caso?" chiedo sorridendo mentre mi mordo il labbro inferiore.

"Chiamalo come vuoi, allora? Sì o no?"

È un no, caro.

"Certo. A che ora?"

Anche mai.

"Ti passo a prendere per le 14 va bene? Poi decidiamo insieme dove andare. Ci stai?"

No.

E stai zitta te.

"Certo, a domani Isaac"

"A domani Allison"

****

"Dorme?" mi chiede Cameron appena torno nel salotto.

"Sì, si è appena addormentata" rispondo cercando di incontrare il suo sguardo il meno possibile.

Emily ha insistito perché venissi anche io a casa con loro.

Ha detto che voleva passare ancora un po' di tempo con me.

E ora che si è appena addormentata, mi ritrovo in casa soltanto con Cameron e mi sento estremamente a disagio.

Ormai si è fatto anche tardi, ho passato quasi tutta la serata qui.

Ha cominciato da poco a piovere e non ho neppure un ombrello, tra l'altro casa mia dista parecchio da qui.

"Visto che è tardi se vuoi puoi restare a dormire qui. Poi domattina ti riaccompagno a casa tua" afferma Cameron come se mi avesse letto nella mente.

In fondo è sempre stato bravo a capire al volo quello che mi passava per la mente.

Proprio in quel momento vediamo Hayes entrare in casa.

Appena mi vede sorride.

"Ehi, che ci fai qui?"

"Sono rimasta per Emily" rispondo.

Vedo Cameron abbassare lo sguardo guardando un punto impreciso per terra sospirando.

Che ha?

"Ti fermi a dormire qui?" chiede.

Sto per rispondere quando ricomincia a parlare.

"Se vuoi nella mia stanza ci sono due letti. Puoi dormire in uno dei due"

In effetti non sarebbe una cattiva idea.

Sarebbe di sicuro meglio che dormire in stanza con Cameron, non chiudere i occhio se fossi con lui. Sarei troppo nervosa.

Sto per rispondere affermativamente quando Cameron alza lo sguardo di scatto.

"No" dice secco.

Ma che... ?

Entrambi ci voltiamo verso di lui.

"Cioè volevo dire che non mi sembra una grande idea. Piuttosto potrei dormirci io lì e tu" si volta verso di me "Potresti dormire nella mia stanza" dice.

"Sicuro?" chiedo.

"Certo, ti accompagno alla stanza"

"Notte Allison" esclama Hayes.

Notte anche a te Hayes" sorrido seguendo Cameron.

****

"Ecco, tutta tua" dice sorridendo lievemente.

"Grazie" mormoro sincera entrando nella stanza.

È incredibile che dopo tutti questi anni, non sia cambiato neppure un po'.

È sempre lo stesso ragazzo che all'apparenza ti può sembrare uno stronzo presuntuoso ma che in fondo è il ragazzo migliore dell'universo, anche inteso come fidanzato, anzi.

Soprattutto per quello.

"Grazie per oggi. Con Emily intendo" mi sorride "È sempre felice di vederti. Ti adora" mormora pensieroso.

Sorrido spontaneamente. "Ne sono felice. Comunque figurati, non ho fatto niente"

Mi rivolge un ultimo sorriso e poi sussurra "Buonanotte"
"Anche a te, Cam" mormoro ricambiando.

Mi rivolge un ultimo sguardo e poi socchiude piano la porta per non svegliare Emily che si trova nella stanza accanto alla sua.

AARON'S POV

"Cosa vuol dire che devi parlarmi urgentemente. Ti è successo qualcosa Sam?" chiedo allarmato.

Appena ho accettato la chiamata, la prima cosa di cui mi sono accorto era la sua voce.

È come se fosse successo qualcosa e avesse paura della mia reazione... non lo so... spero non sia nulla di grave.

"N-no. Non è successo nulla, ma anche fosse non te lo racconterei al telefono. Per favore, appena sei libero vieni a casa mia. Non ce la faccio più a tenermelo per me"

"Okay" sospiro "Due minuti e sono da te, va bene?"

"Certo, grazie. Ci vediamo dopo"

"A dopo" rispondo chiudendo la chiamata ed uscendo di casa andando a prendere la moto.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiii❤
Questo è il nuovo capitolo, è più breve rispetto al precedente ma spero sia comunque di vostro gradimento 😙
Cercherò di aggiornare al più presto🙂
💘

Alessia❤  

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Capitolo 12
*** 131. Appuntamento. ***


Non appena giungo davanti la casa della mia ragazza, scendo velocemente dalla macchina.

Per tutto il viaggio non ho fatto altro che pensare a ciò di cui mi deve parlare. Sono strapreoccupato.

Sarò anche pessimista, ma sono arrivato ad immaginare le peggio cose.

Suono al campanello per due volte portandomi una mano tra i capelli.

Appena la porta si apre, mi fiondo su Samantha esaminandola per bene in ogni singola parte per verificare che sia tutto apposto.

"Sam... che succede?" chiedo preoccupato.

"Aaron... sinceramente ho un po' paura a dirtelo, perchè temo la tua reazione, ma ti dirò comunque tutto quanto perchè è giusto così" inizia sedendosi sul divano mente la seguo.

"Sarò diretta ok?"

"Ok" rispondo deglutendo faticosamente.

"Sono incinta" dice con gli occhi lucidi.

Trasalisco.

"C-cosa?!" chiedo scettico.

"Sì, è così" risponde la mia ragazza abbassando lo sguardo.

Non posso crederci.

Avevo pensato a tutto meno che a questo.

"Samantha... io..."

Continua... 😏💘

CAMERON' S POV

Sono indeciso se svegliare Allison o lasciare che si svegli di suo.

Potrei sembrare uno stalker o un maniaco agli occhi di qualcun altro per il semplice fatto che la sto guardando dormire da quasi 20 minuti.

Non posso e non voglio pensare al fatto che oggi si dovrà vedere con Isaac.

E dire che circa tre anni fa eravamo anche abbastanza amici e andavamo piuttosto d'accordo.

La colpa magari sarà anche mia che l'ho lasciata andare come se niente fosse ma era l'unica alternativa, altrimenti posso giurare su qualsiasi cosa che me la sarei tenuta il più stretta possibile.

Ma è troppo tardi, perciò cercherò di sopportare tutto il fastidio e la gelosia che provo lasciando che sia Allison a scegliere chi desidera, ovvero Isaac.

Basta che non la faccia soffrire, altrimenti solo dio sa cosa gli farò passare io.

ALLISON' S POV.

Dopo essermi vestita, truccata ed essermi piastrata i capelli esco di casa in attesa di Isaac.

Ho un inspiegabile sorriso stampato sul viso e sono più che certa che quest'uscita andrà alla grande.

O almeno, lo spero.

Non appena sento il rumore del motore di un'auto mi volto subito in direzione di quest'ultima.

Si ferma davanti a me e poi scende dall'auto.

"Pronta?" chiede Isaac con un sorriso a 32 denti.

"Prontissima" rispondo sorridendo di rimando.

"Perfetto. Dove vuoi andare?"

"Per me va bene qualsiasi cosa. Lascio a te la scelta" rispondo seguendolo mentre si avvicina all'auto per aprirmi la portiera dell'auto.

Flashback

"Quest'auto merita di essere utilizzata. Non la uso quasi mai" dice Cam aprendomi la portiera dell'auto.

E poi questo non sarebbe un gentiluomo...

"Grazie" dico arrossendo.

"Prego principessa" risponde lasciandomi un bacio sulle labbra.

Dopodichè richiude la portiera entrando anche lui e mettendo in moto l'auto.

Fine flashback

Scuoto la testa come per scacciare via questo ricordo.

"Basta pensare a lui!" mi ripeto mentalmente.

Isaac mi guarda come per cercare di capire cosa mi stia passando per la mente.

"Tutto bene, Allison?" mi chiede preoccupato.

"Sì sì, tranquillo" sorrido lievemente.

Entro nell'auto e mi appoggio allo schienale del sedile sospirando passandomi una mano sul viso.

Devo smetterla di pensarlo. È finita ormai, già da parecchio e devo arrendermi a quest'idea.

Dovrei piuttosto pensare a godermi a pieno la giornata con Isaac e chissà, magari, anche fare un tentativo con lui.

Potrebbe essere la volta decisiva per dimenticare totalmente Cameron.

Infondo penso che Isaac non sia poi così male come fidanzato.

E ne ho avuto la prova al primo anno di college quando Isaac era ancora fidanzato.

Vedevo come si comportava con la sua fidanzata, Layla mi pare si chiamasse, e posso confermare che era un fidanzato perfetto, quasi quanto Cameron.

Insomma, penso sia abbastanza difficile trovarne uno come lui.

Era ed è tutt'ora perfetto in ogni cosa che fa.

Tornando ad Isaac, il motivo della loro rottura fu un tradimento, da parte di Layla.

Isaac ci ha sofferto parecchio ed è riuscito a dimenticarla, spero totalmente, soltanto l'anno scorso.

Io invece spero che la ami ancora così te ne torni da Cameron...😌😏
Fottiti. 😒

ISAAC' S POV

Non riesco a capire a cosa stia pensando Allison.

Fatto sta che è la terza volta che la richiamo per chiederle se le va bene il posto che ho scelto in cui andare e continua a non rispondere.

"Allison" la richiamo una quarta volta appoggiando una mano sulla sua coscia facendola sussultare.

"C-che c'è?" chiede con un filo di voce.

"A che pensi?" le chiedo.

"N-nulla. In generale"

"Pensavi a lui?"

"N-no" risponde con lo stesso tono.

"Sii sincera Allison. Perchè altrimenti non avrebbe senso uscire insieme.

"Non lo stavo pensando. Te ll assicuro, Isaac"

Annuisco poco convinto mentre tolgo la mano dalla sua coscia per poi poggiarla sul volante.

Le faccio per la quarta volta la stessa domanda ricevendo questa volta una risposta.

ALLISON' S POV

Appena giungiamo a destinazione mi meraviglio di quanto bello sia questo posto.

È quasi tutto prato e poco lontano da qui c'è un laghetto, vicino al quale, in riva, vi sono parecchie coppie di fidanzati.

Sempre lì vicino vi è una gelateria che, a detta di Isaac, è buonissima.

Scendo dall'auto continuando a guardarmi attorno fino a quando non sento una mano poggiarsi sulla mia schiena.

"Ti piace?" chiede.

"È bellissimo" sorrido voltandomi verso di lui.

"Ne sono felice. Ti va un gelato?" chiede ancora.

No.

"Certo. Ci vuole proprio un gelato in una giornata calda come oggi" rispondo ignorando la mia coscienza.

****

"Non preoccuparti, pago io" risponde fermandomi dal prendere il mio portafoglio dalla borsa.

"Oh... okay" mormoro "Grazie"

Mi rivolge un ultimo sorriso prima di pagare i gelati per entrambi.

Ricordati di tutte le volte che l'ha fatto Cameron...

Basta! Non devo pensare a lui! Taci!

"Allison?" chiede una volta che abbiamo ormai finito i nostri gelati.

"Sì?" chiedo risvegliandomi dai miei pensieri.

"Ti ho chiesto se è tutto apposto. È da quando sono venuto a prenderti che sei pensierosa" dice mettendosi le mani nelle tasche dei jeans.

"N-no, sto bene, te l'ho già detto in macchina. Tranquillo"

"Hai pensato a lui, vero? Quando ho pagato al posto tuo" dice azzeccando in pieno.

Ah pensavo fossi più stupido... 🤔
Io penso lo stesso di te.
Ti stai autoinsultando, lo sai questo vero?

"No" rispondo abbastanza decisa.

"Stai mentendo, si vede. Non l'hai ancora dimenticato vero?"

"Non sto mentendo. È la verità. È soltanto un amico ormai. Non provo più nulla per lui"

"Ah sì?" chiede inarcando un sopracciglio non credendomi minimamente.

"Sì"

"Allora dimostramelo" risponde cogliendomi di sorpresa mentre si avvicina maggiormente a me.

"Cos-cosa?!" chiedo incredula.

"Se è vero che l'hai dimenticato, dimostrami che stai dicendo la verità" mormora

Restiamo qualche secondo a pochi centimetri l'uno dall'altro fino a quando lui non si allontana bruscamente emettendo una risata amara.

"Lo sapev-" comincia ma non gli lascio finire la frase che lo avvicino nuovamente a me e lo bacio.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii❤
Scusate, sono 2 settimane che non aggiorno ma ci ho messo un po' a scegliere cosa far succedere in questo capitolo 😂
Scusate se magari l'inizio del capitolo non è dei migliori, ma spero di avervi sorpreso con il bacio 😏❤
Detto ciò, cercherò di aggiornare nel weekend se riesco❤
A prestoooo💘

 

 

 

Alessia💝
 

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Capitolo 13
*** 132. ***


CAMERON' S POV

Appena torno a casa dalla palestra, la prima cosa che faccio è accendere il mio cellulare.

Ebbene sì, ho cominciato ad andare in palestra da quando ho finito il quinto anno, giusto per tenermi in forma, dato che basket non lo facevo più.

Sulla schermata home del mio cellulare trovo subito 2 notifiche di Instagram, 1 di Facebook e un messaggio da WhatsApp.

Controllo le notifiche di tutti i social, lasciando WhatsApp per ultimo.

L'unica chat che ho da leggere è quella  di... un numero sconosciuto?!

Mi ha inviato una foto.

Clicco sulla chat per visualizzare la foto e rimango a bocca aperta non appena ne visualizzo il contenuto.

Nella foto compaiono Isaac ed Allison, in un parco, mentre si baciano.

Dire che sono geloso di questa cosa è poco, ma non posso farci nulla.

La cosa che vorrei sapere ora è, chi è il figlio di puttana che si diverte così tanto a mandarmi ste cose.

Non penso sia Isaac, perchè il suo numero ce l'ho salvato in rubrica.

A meno che non abbia un doppio numero.

Osservo meglio la foto e noto che lei ha le braccia avvolte intorno al collo di lui.

Pensa che una volta lo faceva con te...
Potresti non ricordarmelo? Grazie

No, non pensi che questa sia una buona motivazione per andartela a riprendere?
Non se ne parla, è fidanzata ora tra l'altro e vuol dire che per me non prova più nulla.

Vabbè, fai quello che vuoi. Se sei scemo è un problema tuo.

"È Isaac quello con lei?" chiede una voce femminile accanto a te.

Sobbalzo quando vedo mia sorella accanto a me.
"Ma che cazz... ? E tu da dove spunti?"

"Sono entrata ora" ridacchia.
"Sì comunque è lui" rispondo lanciando il cellulare sul materasso.

"Geloso eh?"
"No"
Lei scoppia a ridere.

"Cosa c'è?" le chiedo.
"Ammetto che con le battute fai davvero schifo, ma questa era buona dai"

"Martina" sospiro "Sono serio"
"Certo. Ci credo eh"

Sbruffo sonoramente.
"Va bene" inizio "Va bene, sono geloso ok? Mi dà fastidio vederli insieme. Contenta ora?" quasi urlo ma poi accorgendomi di come l'ho trattata dico "Scusami. Non volevo"

Scrolla le spalle.
"Non fa nulla. Comunque Cam ti capisco. Sappi che comunque siamo tutti dalla tua parte. Isaac mi sta simpatico e mi sembra un bravo ragazzo... ma secondo non è fatto per stare con Allison. Non perchè non la meriti, ma perchè secondo me Allison ti ama ancora. E secondo me Isaac non può stare con lei. Ciò non vuol dire che non possano passare del tempo insieme, ma da amici, perchè da fidanzati" scuote la testa "No. Cameron vi amate ancora ed è raro nutrire dei sentimenti così forti l'uno per l'altro a distanza di anni. E se succede vuol dire che siete destinati a stare insieme. Non arrenderti. Continua a lottare per lei e quando la riconquisterai sarai più che fiero di te stesso" sorride alzandosi dal letto ed uscendo dalla mia stanza lasciandomi solo a riflettere sulle sue parole.

Ci tento o lascio perdere?

ISAAC' S POV

Appena giungo davanti alla casa di Allison il mio telefono comincia a suonare ininterrottamente.

Allison che stava per scendere dall'auto, si volta.

"Chi è?" chiede curiosa.

"Non ne ho idea" mento ma riuscendoci abbastanza bene.

Annuisce lievemente.

"Va bene. Ci sentiamo Isaac" dice avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.

Sorrido salutandola a mia volta e osservandola allontanarsi fino ad arrivare alla porta di casa sua.

Una volta accertatomisi del fatto che sia entrata in casa metto in moto l'auto e mi dirigo verso casa mia.

****

Dopo aver cenato vado nella mia stanza accendendo il cellulare.

Rileggo il numero un paio di volte finendo per confermare la mia precedente ipotesi.

È lei.

È Layla.

È la mia ex.

Non ce l'ho salvata in rubrica ma conosco il suo numero a memoria essendoci stato insieme per bene 2 anni.

Che cazzo vuole ora?!

Mi ha tradito, se n'è andata, non si è fatta più sentire negli anni successivi.

Ora sto con Allison e non voglio più sentirla nè vederla nè averci più a che fare.

Proprio in questo momento torna a squillarmi il cellulare.

È sempre lei.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii❤
Entro la prossima settimana penso di riuscire a farvi avere un altro capitolo.
Scusate se è corto ma ho un sacco di fretta.
Byeee😚

Alessia❤

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Capitolo 14
*** 133. ***


SAMANTHA' S POV

"Samantha... io..." comincia il mio ragazzo.

Il mio respiro comincia a farsi più pesante e stringo il più forte possibile il tessuto della mia felpa bordeaux.

"Samantha non mi sarei mai aspettato tutto ciò, dico davvero. Perciò mi hai colto di sorpresa più di quanto pensassi, ma nelle prime settimane della nostra relazione ti ho promesso che ti sarei stato sempre accanto, in qualsiasi situazione e io prometto sempre le mie promesse. Perciò ti rimarrò accanto in tutti questi mesi più di quanto io non facessi già prima e quando il bambino nascerà, lo cresceremo assieme. Te lo prometto" rilascio un sospiro di sollievo al termine della sua frase.

Ho gli occhi lucidi e l'unica cosa che sono in grado di fare è andare da lui e abbracciarlo come mai prima d'ora.

"Ti ringrazio Aaron. Per tutto, sia per il fidanzato stupendo che sei sia per tutto il resto. Grazie" mormoro con le labbra nell'incavo del suo collo.

Ho davvero avuto paura della sua decisione.
Avevo paura che mi lasciasse o che, peggio ancora, mi obbligasse ad abortire.

Non sarei riuscita a sopportare una cosa del genere. Assolutamente.

ALLISON' S POV

Oggi mi sono vista di nuovo con Isaac e sono tornata a casa da poco.

Sono stata benissimo con lui, come il giorno dell'appuntamento, ma come tutte le cose belle prima o poi finiscono ed era giunto il momento di tornare a casa.

Appena arrivata il cellulare comincia a squillare.

Marty 💕

Ehii! Abbiamo organizzato una festa a casa di Josh stasera. Ci sarai?

Le rispondo con un semplice non lo so.

Marty 💕

Daii! Non mi vorrai lasciare da sola?!! Sam non viene, almeno tuuu

Ridacchio di fronte alle sue suppliche ma infine cedo.

Infondo che sarà mai una festa? Sono stata a tante altre feste...
Con Cameron

Ciò non vuol dire che io non ci possa andare anche da sola, ho 21 anni.

Marty 💕

Tanto saresti venuta lo stesso, altrimenti sarei venuta a prenderti a casa 😏

Le chiedo chi altro ci sarà.

Marty 💕

Da quel che so, ci saranno quasi tutti amici di Josh, Cameron e Aaron che non lo sa ancora.

Le rispondo con un semplice okay.

Ci sarà anche Cameron alla festa?

Non so se esserne felice o meno... siamo amici no? Perciò dovrei essere felice del fatto che sia presente un mio amico alla festa... ma c'è qualcosa che mi tormenta e non so di cosa si tratta.

Hai semplicemente paura di realizzare il fatto che stai meglio con lui che con Isaac.

Non è vero.

Dovrei far venire Isaac... ?

No, meglio di no.

Passarei l'intera serata con Martina e si sentirebbe escluso.

Preferisco andarci da sola.

Decido di cominciare a cercare già il vestito che indosserò questa sera per non arrivare all'ultimo e fare tutto di fretta.

Dopo circa un'ora mi ritrovo indecisa tra un vestito blu attillato con il corpetto e un vestito rosso che arriva fino al ginocchio con uno spacco sulla schiena anch'esso attillato ma di poco.

Decido di chiedere un consiglio a Martina.

Lei saprà di sicuro cosa è meglio indossare per stasera.

Poso entrambi i vestiti sul letto e prendo il cellulare per mandarle un messaggio.

Mi risponde dopo pochi secondi con un indossa quello rosso. Ti dona il rosso 🤗

Le rispondo e poi comincio con la scelta delle scarpe.

****

Verso sera decido di cominciare a prepararmi per la festa.

Indosso il vestito e le scarpe mettendoci circa 10 minuti. Giusto il tempo di aggiustare ogni difetto o piega del vestito che trovo.

I capelli, non volendo esagerare li piastro solamente.

Passo infine al trucco, mettendo un po' di mascara sulle ciglia, una linea di eyeliner sopra gli occhi e passando la matita nera nella parte inferiore dell'occhio. Metto un po' di fondotinta per coprire le imperfezioni e infine passo sulle labbra un rossetto rosa che quasi non si vede. Non voglio apparire troppo... truccata(?)

Guardo sul mio comodino se è il caso di indossare una collana o qualche gioiello e i miei occhi ricadono automaticamente sui bijoux regalati dal mio ex.

Non avendo voglia di cercare nessun'altra collana decido di indossare quella che mi ha regalato lui nascondendo il pendente all'interno del vestito, così che resti visibile soltanto la catenina.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio e pensando di essere pronta afferro la mia borsa e il cellulare e mi dirigo al piano di sotto pronta ad uscire di casa.

Sobbalzo quando sento una voce dietro di me.

"Non mi saluti più?" dice a mo' di scherzo.

Mi giro con il cuore a mille. Che ci fa lui qui?

"C-Cameron?" chiedo a disagio.

Il suo sguardo analizza ogni mio singolo particolare facendomi sentire quasi nuda.

"Josh mi ha consigliato di venirti a prendere dato che è tardi per andarci da sola essendo anche lontana casa sua dalla tua"

"Ah. Non dovevi disturbarti" dico avvicinandosi a lui e alla sua macchina"

Quando sto per aprire la portiera, Cameron mi precede e mi si avvicina da dietro.

"Lo sai che per me è sempre un piacere, principessa" sussurra al mio orecchio mentre mi apre la portiera facendomi rabbrividire.

Preferisco non ribattere ed entro in macchina sedendomi al posto del passeggero e appoggiandomi allo schienale sospirando.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiii ❤
Come state?
Scusate un casino per il ritardo di tre settimane ma essendo che ci stiamo avvicinando alla fine del primo quadrimestre siamo già pieni di verifiche e ho passato tutti i giorni (e le notti) a studiare. Mi dispiace tanto, comunque ho già iniziato a scrivere il cap. 134 perciò dovrei farvelo avere il più presto possibile.
Byeee 🤗❤

Alessia🌹

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Capitolo 15
*** 134. ***


"E così tu e Isaac state insieme?" chiede il ragazzo accanto a me.

"S-sì..." mormoro a bassa voce.

Annuisce lievemente non trovando ulteriore modo di rispondere.

"Ti... ti sta bene il rosso" sorride voltandosi verso di me mentre imbuca un curva.

Arrossisco ma cerco di non darlo troppo a vedere.

"Grazie" rispondo a bassa voce.

"Parlando di compleanni... organizzerai qualcosa tu il mese prossimo?" mi chiede.

"Sì... pensavo di organizzare qualcosa come tre anni fa, ma stavolta invitando soltanto chi voglio io" rispondo.

"Io sono invitato?" chiede ridacchiando anche se dal suo tono di voce sembra quasi abbia paura della mia risposta.

Annuisco sorridendo.

"Perchè non dovresti?" chiedo sottovoce.

In realtà di motivi ce ne sarebbero ma non voglio darci peso.

Scrolla le spalle rivolgendomi un piccolo sorriso.

Involontariamente mi ritrovo a ricambiare.

"Sai... mi era mancato parlare con te" mormora ad un certo punto.

"A-anche a me" rispondo facendo un grande sforzo.

Non perchè non mi sia mancato parlare con lui, ma perchè non è l'unica cosa che mi è mancata.

Mi è mancato il suo sorriso, i suoi occhi, lui.

"E io?"

"Cosa?" chiedo inconsapevole di quello che intende.

"Io ti sono mancato?"

Lo fisso negli occhi per qualche secondo e alla fine mi sento obbligata a rispondere.

Annuisco abbassando lo sguardo.

"E-e-e io?" chiedo curiosa.

Senza darmi una risposta esce dalla macchina e io faccio la stessa cosa.

Insieme giungiamo davanti alla casa di Josh, Cameron suona al campanello e il proprietario ci viene quasi subito ad aprire.

Sto per entrare quando mi sento afferrare per un braccio.

Le labbra di Cameron mi sfiorano l'orecchio.

Rabbrividisco.

"Non sai quanto mi sei mancata Allison" mi sussurra per poi sorpassarmi ed entrare.

Mi fermo qualche secondo sulla porta e quando alzo lo sguardo vedo Josh con uno sguardo interrogativo, come per capire quando mi decida ad entrare.

Gli rivolgo un breve sorriso e infine vado alla ricerca di Martina.

****

Martina è appena andata in bagno. La serata sta proseguendo per il meglio momentaneamente e ora la sto aspettando seduta su un divanetto di pelle nera.

All'improvviso mi sento toccare una spalla e mi volto in men che non si dica incontrando lo sguardo di un uomo.

CAMERON' S POV

Sto per dirigermi verso Allison quando noto in compagnia di chi si trova.

Corro verso Josh infuriato.

"Ma che cazzo fai eh?! Ma ti rendi conto che hai invitato Matt?! Mi sembra che siamo usciti da quei giri da ormai molto tempo o sbaglio?"

"Matt?! Di che parli Cameron?!"

Gli indico con il mento Allison che nel frattempo ha assunto uno sguardo sperduto (?), impaurito...

"Non so perchè si trova qui nè tantomeno chi l'abbia invitato. Non l'avrei mai fatto venire ad una festa in cui sono presenti Allison e Martina, lo sai bene Cam"

Annuisco lievemente senza rispondere poichè devo affrettarmi ad andare da Allison prima che sia troppo tardi.

Allison appena incrocia il mio sguardo mi supplica con gli occhi di aiutarla.

L'avrei fatto anche se non me lo avesse chiesto, Allison rimane comunque la mia priorità nonostante tutto.

"Matt!" gli urlo da dietro.

Lui si volta di scatto e mi rendo conto di quanto sia invecchiato dall'ultima volta che l'ho visto. Prima del mio incidente.

Le rughe sono ancora più evidenti sul sul suo viso e i suoi occhi sembrano ancora più malvagi.

"Ma che sorpresa! Cameron!" dice dandomi una pacca sulla schiena mentre tiene ancora Allison per la vita.

Lei prova a scansarsi ma lui aumenta la presa.

"Lasciala stare! Mi sembra di avertelo già detto tempo fa che non devi toccarla" dico allontanando Allison da lui.

La vedo sospirare un po' alleggerita ma i suoi occhi esprimono ancora paura.

Cerco di tranquilizzarla con lo sguardo ma sfortunatamente non ci riesco.

Torno a guardare Matt.
"Io ti avverto. Non me ne importa nulla delle tue minacce, tu ad Allison, devi lasciarla stare. È chiaro!?"

"State ancora insieme?" chiede ridendo.

Senza pensarci troppo rispondo "Sì stiamo ancora insieme ed è per questo che la devi lasciare stare"

Mi volto verso Allison spingendola delicatamente dalla vita il più lontana possibile da questo maniaco pervertito.

"Grazie" mormora a bassa voce incrociando le braccia.

"Non sapevo si trovasse qui. Non ti avrei lasciata sola altrimenti"

"Beh anche ora che lo sai, non puoi farmi da guardia del corpo tutto il tempo. Hai diritto anche tu a divertirti"

"Tranquilla. Mi sono divertito abbastanza"

Vedo Josh passare dietro ad Allison e farmi l'occhiolino.

Improvvisamente la musica si trasforma da una classica canzone da discoteca ad una canzone più... romantica(?)

Sorrido mentalmente pensando a tutto ciò che sta facendo sto ragazzo per me ed Allison.

"Ti va di ballare?" le chiedo.

All'inizio sembra quasi voglia dire di no poichè fidanzata ma alla fine mi volge un sorriso.

"Perchè no"

Le sorrido anch'io e le poso una mano sul fianco e l'altra dietro la schiena mentre lei mi avvolge il collo con le sue esili braccia.

I miei occhi vengono automaticamente attratti dalla sua scollatura e la prima cosa che noto è la collana che indossa.

Indossa la collana che le ho regalato?

La ha ancora?

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiii❤
Come promesso il capitolo ve l'ho fatto avere il più presto possibile.
Cercherò di scrivere presto il capitolo 135. Non mi dilungo troppo perchè devo andare a studiare latino.
Byeeeeee 💘

Alessia🌹

 

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Capitolo 16
*** 135. ***


Sto per chiederle il motivo quando mi dico che forse non è il caso.

Continuiamo a chiacchierare ballando per diverse decine di minuti fino a quando il suo cellulare non squilla.

Si stacca dalla mia presa per prendere il cellulare e controllare di chi si tratta.

Maledico mentalmente la persona non appena appare il suo nome sul led dello schermo.

Isaac.

ALLISON' S POV

Sorrido involontariamente quando leggo il suo nome sul cellulare.

Ehiii😉 Come va?

"Ti da fastidio se rispondo?" chiedo mordendomi il labbro inferiore.

"No" sospira "Fa' pure" dice andando a sedersi sul divanetto di pelle dov' ero seduta io prima che arrivasse Matt.

Non so se ci sia rimasto male anche se la cosa è abbastanza evidente.

Mi dispiace ma da una parte è meglio che Isaac mi abbia scritto.

Stavano tornando a galla troppe emozioni tra le sue braccia e ci sarebbe mancato veramente poco ad un bacio.

Però mi dispiace che ci sia rimasto male, perciò il tempo di rispondere ad Isaac e torno da lui.

Ehii! Bene, sono alla festa di un mio amico, tu?

Rispondo solamente.

Non è Cameron questo amico vero? Comunque bene, sono a casa mia.

Stiamo insieme da due giorni ed è già così geloso?

Penso ridacchiando.

Nono tranquillo. Ci sentiamo domani

Rispondo chiudendo la conversazione.

Rimetto il cellulare nella borsetta che mi sono portata dietro e cerco Cameron con lo sguardo.

Non è più seduto lì.

Continuando a vagare con lo sguardo lo trovo in compagnia di Matt.

Sussulto.

Cos'avranno ancora da dirsi?

Sono preoccupata per lui.

Di certo non ci metterebbe molto a far tornare Cameron in quei giri. Basterebbe minacciarlo.

Mi avvicino a loro per origliare la conversazione ma riesco a sentire quasi nulla.

Decido di avvicinarmi ancora un po' e appena riesco finalmente a sentire la voce di Matt, mi sento afferrare per un braccio.

"Ehi ragazzina. Non ti hanno mai detto che non bisogna origliare le conversazione altrui?" mi dice un uomo sull'età di Matt.

Mi libero dalla sua presa ma subito mi sento afferrare da qualcun'altro.

"Mi dispiace, hai fatto una cosa che non andava fatta e non la passerai liscia" dice trascinandomi con la forza verso Matt.

Appena Cameron mi nota comincia a ordinare loro di lasciarmi stare.

"Questa ragazzina stava origliando la sua conversazione. Che facciamo?"

Matt mi sorride malizioso ma poi dice "Lasciatela stare. Conosco questa bambolina" dice passandomi un dito sulla guancia.

Cameron non se lo fa ripetere due volte e mi tira dietro a sè come per farmi da scudo.

"Bene direi che io ho finito. Posso andarmene ora?" chiede innervosito.

"Va' pure. Tanto ci vedremo presto"

Perchè si rivedranno presto?! Non sarà tornato in quei giri vero?

Provo a girarmi verso di lui per fargli una domanda a riguardo ma lui mi fulmina con lo sguardo, spingendomi, non troppo forte, per farmi andare avanti.

"Vai avanti Allison" mi ordina.

"Tu non mi dai ordini" ribatto infastidita.

"Allison per una volta stai zitta e vai avanti" continua scocciato.

Mi da fastidio questo suo comportamento ma preferisco non ribattere un'altra volta.

Mi divincolo dalla sua 'presa' sul mio fianco e vado avanti da sola accelerando il passo.

Lo sento sbruffare e accelera il passo anche lui per raggiungermi.

CAMERON' S POV

"Allison fermati per favore. Ti ho detto di andare avanti non di correre" dico arrivando da lei.

Solo lei è in grado di camminare così velocemente su dei tacchi alti come i suoi.

La afferro per il polso facendola voltare.

"Mi spieghi che cazzo ti è saltato in mente?!" le chiedo.

"Assolutamente nulla. Avevo finito di parlare con Isaac e volevo soltanto tornare da te, ma ti ho visto che parlavi con Matt e quindi non ho avuto altra scelta"

Cerco di non pensare al significato che potrebbe avere la frase 《 tornare da te 》 se soltanto lei mi...- niente, meglio non pensarci.

"Un'altra scelta l'avevi Allison. Per esempio non venire ad origliare. Che ne pensi? Lo sai che non sono persone per bene e basta anche solo un cazzo di errore insignificante per metterteli contro. Lo dico per te Allison. Già-" mi interrompe.

"Già cosa?"

"Nulla" scuoto la testa rendendomi conto di ciò che stavo per dire "Comunque sul serio Allison. Lo dico soltanto per te, non voglio che tu ce li abbia contro, perchè sono consapevole di ciò che farebbero in questo caso. Okay?"

Lei annuisce abbassando lo sguardo.

"Sì. È solo che ero preoccupata per il fatto che sarebbe riuscito a convincerti, magari minacciandoti, a rientrare in quei giri lì. Non torni a correre vero?"

La fisso in quegli occhi azzurri che ora sembrano più spaventati che mai.

So che sta ripensando al mio incidente.

"N-no" rispondo solamente e non resistendo alla tentazione, le poggio una mano sulla guancia.

"E allora di che parlavate?" chiede ancora.

Percepisco la preoccupazione nei suoi occhi ma non posso dirle nulla.

"Allison lo stavo soltanto mettendo in guardia su di te. So di averglielo detto già prima ma ho approfittato della tua assenza per chiarire meglio le cose"

"Mhm... okay" risponde solamente.

"Hai voglia di prendere qualcosa da bere?" mi chiede.

"Andata" dico rivolgendole un breve sorriso.

Lei mi supera facendosi largo tra la folla di gente radunata nella casa del mio amico e io non posso fare altro che seguirla.

Quando arriviamo al tavolo dove vengono distribuiti i cocktail e gli alcolici vediamo subito Zac e Trevor.
(VORREI FARE UNA PICCOLA PRECISAZIONE. ALLORA NON CONFONDETEMI UN'ALTRA VOLTA TREVOR CON TRAVIS. TREVOR È UN MEMBRO DEL GRUPPO DI AMICI DI CAMERON. TRAVIS È IL RAGAZZO CHE RICATTÒ ALLISON, NONCHÈ EX ALLEATO DI MEREDITH ED EX RAGAZZO DI EMMA)

Entrambi sono abbastanza sorpresi di vederci insieme ma non fanno domande a riguardo, fortunatamente.

"Cosa prendi?" chiedo ad Allison.

"Una vodka" risponde lei senza pensarci troppo.

Mi chiedo se le piacciano anche altri tipi di alcolici, perchè prende sempre quello.

"Ci sono diversi tipi di vodka Allison. Specifica"

"Mhm... non so. Che mi consigliate?"

"Prendi questa" dice Zac porgendole un bicchiere di Spirytus.

Lo guardo male.

Ma è scemo?!

Già non regge l'alcool. Le va pure a proporre una tra le vodka più forti che ci siano.

"È la volta buona che tornate insieme" mi mima con le labbra.

Gli rivolgo un dito medio, facendo in modo che lo veda soltanto lui.

"Tu Cameron?"

"Solo una birra" dico sospirando.

Non posso prendere qualcosa di troppo forte se voglio tenere sott'occhio Allison.

Me la porge e infine propongo di tornare a sedersi sul famoso divanetto di pelle.

Lei accetta e non appena ci troviamo seduti lì, comincia a sorseggiare la sua vodka.

"Ti piace?" le chiedo.

Annuisce.
"Sì... è un po' forte ma è buona" risponde mandando giù un altro sorso.

Accidenti a Zac.

Sta già cominciando a farle effetto l'alcool.

Vedo delle piccole goccioline di sudore sulla sua fronte.

Dopo pochi minuti io ho già finito la mia birra e lei ha già finito la sua vodka.

La vedo alzarsi dal divanetto.

"Dove vai?" le chiedo.

"A prenderne un altro po' "

"Allison non dovresti. È troppo forte. Un bicchiere basta e avanza"

Lei mi fissa quasi supplicandomi di lasciarla andare.

Sospiro.
"Lascia a me la borsa. Te la guardo io" dico passandomi una mano tra i capelli.

"Ne vuoi anche tu?" mi chiede.
"No grazie" rispondo.

La seguo con lo sguardo fino a quando non giunge al tavolo.

Non appena prende in mano il bicchiere la vedo tornare verso di me.

È bellissima. Veramente.

Non che di solito non lo sia, ma questo vestito le dona un casino.

Sarà il semplice fatto che non passavo così tanto tempo con lei da troppo, ma per tutta la sera non sono riuscito a levarle gli occhi di dosso.

Si siede accanto a me e appena lo fa, appoggia la testa sulla mia spalla.
Strabuzzo gli occhi.

Che sta facendo?!

"Non ti do fastidio vero?" chiede ridacchiando. Colpa dell'alcool.

"No tranquilla" rispondo osservandola mentre accavalla le gambe.

Scorro lo sguardo partendo da esse fino ad arrivare più in alto, soffermandomi sulla sua- no, basta! Non ci devo pensare!

Perchè mi è così difficile resistere a questo sorriso?

PS. VI INFORMO SOLTANTO CHE (MI SCUSO SE VI STO ANNOIANDO CON QUESTA FESTA) NEL PROSSIMO CAPITOLO DESCRIVERÒ UN'ULTIMA PARTE RIGUARDANTE LA SERATA E POI CI SARÀ UN POV DI EMMA E UNO DI AARON 🤗😏❤

Alessia🌹

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Capitolo 17
*** 136. ***


ALLORA PREMETTO CHE QUESTO CAPITOLO NON È ASSOLUTAMENTE IL MASSIMO MA PERDONATEMI. CERCHERÒ DI RIMEDIARE CON IL PROSSIMO. 🤗

In poco tempo il bicchiere che fino a poco tempo prima conteneva la vodka diventa  vuoto.

È abbastanza strano che Allison abbia ancora un briciolo di lucidità, dato che mi aspettavo di ritrovarmela talmente ubriaca da non reggersi più in piedi, ma fortunatamente non è andata così.

Beh, più o meno.

Senza offesa ma sta sparando un mucchio di cazzate che se le chiedessi il significato di tutto ciò non saprebbe dirmelo neanche lei.

Accendo il mio cellulare per  vedere che ore sono e mi sorprendo del fatto che siano già quasi le 3.

Allison non sembra avere neanche un po' di sonno mentre io comincio ad averne un po'.

"Mi sono divertita con te questa sera" dice Allison sorridendomi.

Non posso fare a meno di ricambiare.

Non so se lo pensa sul serio, dato che è ubriaca ma spero proprio di sbagliarmi.

Infondo anche a me ha fatto piacere passare la serata con lei, dopo che non passavamo così tanto tempo da tre anni.

Mi sono dovuto trattenere dal baciarla mentre ballavamo.

Comunque sia, oggi pomeriggio sono rimasto a casa insieme ad Hayes. Emma era andata ad accompagnare Emily a casa di una sua compagna d'asilo mentre mio padre era al lavoro.

Non so cosa mi abbia spinto a farlo, ma, un discorso tira l'altro e siamo finiti a parlare di Allison e mi ha detto delle cose su di lei che mai avrei pensato potessero uscire dalla bocca del mio fratellastro.

E non so perchè ma le sue parole sono riuscite a convincermi a darmi da fare a riconquistare Allison.

"Che ore sono?" chiede sollevando la testa dalla mia spalla.

Rispondo alla sua domanda e lei annuisce.

"I-io penso che andrò a casa" mormora "Ci vediamo Cam"

La afferro per un polso.

"Ehi, dove vai?! Tu sei pazza se pensi che ti lascerò tornare a casa da sola. Ti accompagno" dico alzandomi anch'io dal divano.

"Cameron so la strada di casa. E poi non sei  il mio ragazzo, non devi accompagnarmi per forza" dice dimenandosi dalla mia presa.

Cerco di non far caso alle sue parole, cosa che risulta alquanto difficile e la seguo fino all'uscita della casa di Josh.

Le corro dietro e la afferro nuovamente per il polso.

"Allison sai anche tu che la notte non è esattamente il momento migliore per girare da sola. Soprattutto vestita così perciò tu torni con me e non discutere perché non cambierò idea"

Lei ridacchia un'altra volta.

"Tieni a me così tanto da andare via da una festa solo per riaccompagnarmi a casa?" chiede mentre apro la portiera dell'auto e la faccio entrare.

"Tengo a te Allison? Io ti amo" vorrei dirle ma mi limito a stare zitto.

Okay che sono deciso a riconquistarla ma non mentre è ubriaca. Non servirebbe a nulla. Il giorno dopo potrebbe scordarsi tutto.

****

Giungo a casa sua e appena lei scende si dirige verso l'entrata di casa sua.

Dopo un minuto circa torna verso di me ridacchiando mentre si risiede accanto a me sotto il mio sguardo curioso e confuso allo stesso tempo.

"Che fai Allison?" le chiedo.

"Ho dimenticato le chiavi a casa quindi non posso entrare perchè mio fratello non c'è e mio padre neppure"

Non posso evitare di ridere ma lei subito dopo interrompe la mia risata.

"Posso dormire da te?" chiede arricciando le labbra.

Si vede che è ubriaca.

Da sobria non me lo avrebbe mai chiesto.

Ma non posso rifiutare se lei mi fissa con questo sguardo. Più che altro non ci riesco.

"E va bene"

Lei sorride contenta e scende dalla macchina.

Ma... dove va?

La vedo dirigersi verso il portone della mia vecchia casa.

Non mi resta che seguirla.

"Almeno ti risparmi tutto il tragitto verso la tua nuova casa no? Le chiavi le hai di questa?"

Annuisco.

A dire il vero non avevo minimamente pensato al fatto di restare qui a dormire.

Tiro fuori le chiavi e apro la porta di casa facendola entrare per prima.

"Wow... è da tanto che non ci mettevo piedi ma devo dire che è rimasta abbastanza uguale" dice ridendo senza un motivo.

Non riesco però a rimanere a fissarle come uno stupido ogni dannato sorriso che fa.

Anche se è ubriaca rimane comunque bellissima.

"Allora? Hai visto un fantasma per caso?" mi richiama Allison mentre io mi ero incantato a guardarla.

"N-no, dicevi?" le chiedo passandomi una mano tra i capelli.

"Vieni anche tu a dormire?" chiede rimanendo appoggiata sulla porta della mia ex stanza.

"Sì ma non lì. Dormirò nella camera di Martina" rispondo.

"E perchè? Che male c'è se dormiamo nello stesso letto? Non facciamo nulla no?" chiede con fare innocente.

Tanto domani non ricorderà più nulla quindi perchè non mettere tutto da parte e dormire con lei?

La raggiungo.

"Va bene" rispondo e la vedo sorridere.

Sta sorridendo troppo questa sera.

Non che non debba farlo ma è davvero difficile resisterle. Cazzo.

Lei subito si getta a peso morto sul letto.

"Ho un sonno terribile" sentenzia sistemandosi meglio sulla parte destra del letto.

Senza rispondere mi avvicino a lei e mi sdraio anch'io sul letto.

Riuscirò a resistere una notte intera senza baciarla?

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii❤
Sono riusciti a sistemarmi il cellulare prima del previsto quindi ho aggiornato.
Spero che questo capitolo anche se un po' noioso e corto vi sia piaciuto.
Ci vediamo al prossimo capitolo con il pov di Samantha🤗❤

Alessia🌹

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Capitolo 18
*** 137. ***


EMMA' S POV

"Non vieni Emma?" mi chiede Colton.

"S-sì arrivo subito. Lasciami soltanto un minuto"

Lui annuisce.

"Io ti aspetto in macchina. Quando sei pronta decidiamo dove andare"

"Certo, va benissimo"

Ieri sera io e Colton l'abbiamo fatto per la prima volta.

Colton è il mio attuale ragazzo.

Stiamo insieme da quasi un anno e ci siamo conosciuti al liceo.

Nella mia scuola ha fatto soltanto l'ultimo anno, un po' come Allison ed è lì che l'ho conosciuto.

A differenza di Cameron ed Allison, io e Colton abbiamo deciso di frequentare la stessa università e ora siamo entrambi al primo anno.

Per certi aspetti Colton mi ricorda molto Travis.
Alcuni suoi modi di fare per esempio...

Con la differenza però che lui non sembra nascondermi le cose.

Non dico che quando stavo con Travis me ne fossi accorta subito che mi tradiva con chissà quante ragazze ma a volte mi assalivano le paranoie e mi mettevo a pensare al fatto che c'era qualcosa che mi nascondeva.

Colton invece per il momento non sembra come lui.

Mi tratta anche meglio.

Perchè, diciamocelo, Travis non è che mi trattasse proprio benissimo. Ma nonostante tutto lo amavo e non riuscivo a lasciarlo.

Purtroppo l'amore ti fa compiere un sacco di cazzate e Travis fu uno di quelle.

Mentirei se dicessi di aver dimenticato del tutto Travis.

E me ne accorgo in momenti come quelli di ieri sera.

Ho passato una serata magnifica con Colton eppure, per certi versi, non riuscivo a non pensare alla mia prima volta con Travis.

Detto in poche parole, sono una fottuta cogliona.

Travis me ne ha fatte di tutti i colori alle spalle e io non riesco comunque a dimenticarlo mentre lui neanche si ricorderà più di me se in questo momento gli passassi davanti.

Nonostante abbia detto che per certi aspetti Colton mi sembra Travis, c'è anche da dire che ci sono anche alcune sue caratteristiche completamente opposte a quelle di Travis.

Per esempio Colton non è il classico ragazzo che si può definire 'bad boy'.

È un bravissimo ragazzo, anche con le altre persone.

Certo, se c'è da difendere qualcuno a cui tiene non si tira indietro.

Ma non è il tipo che fa a botte per ogni minima cazzata.

A scuola ha sempre preso ottimi voti, persino migliori di me.

Cosa che non si poteva certo dire di Travis dato che raggiungeva a malapena la sufficienza in determinate materie.

Io e Travis non ci siamo mai più visti dopo il giorno in cui ci siamo lasciati.

Se tralasciamo le volte in cui i nostri sguardi si sono incontrati nei corridoi scolastici e poi un'altra volta.

Ero appena arrivata a scuola, mi aveva accompagnato Hayes con la sua macchina.

Stavo per raggiungere la mia classe quando Travis mi è venuto addosso, non so se volontariamente o no.

Mio fratello ha deciso di prendere al volo l'occasione e si è subito scagliato su di lui dicendogli di fare più attenzione.

Poi si sa come finiscono certe discussioni la maggior parte delle volte.

Una cosa tira l'altra e  hanno cominciato a fare a botte.

Il tutto è andato avanti per qualche decina di minuti.

Provai a fermarli più volte ma Travis non mi ascoltava e Hayes continuava a dirmi che meritava di molto peggio per quello che mi aveva fatto e che ciò che stava facendo in quel momento non era nulla in confronto a ciò che avrebbe dovuto fare.

Nel frattempo intorno a noi si riunirono parecchi alunni ma nessuno si decideva a cercare di fermarli. Al contrario tutti quanti erano interessatissimi ad ammirare mio fratello e Travis che si picchiavano.

Insomma... tutta la scuola sapeva conosceva Travis e tutti sapevano che mio fratello e lui erano sempre stati migliori amici perciò questa rissa aveva sorpreso un po' tutti poichè nessuno era a conoscenza del motivo del loro litigio.

Ad un certo punto dovettero intervenire alcuni professori accompagnati dal preside che era più che deciso a chiamare le forze dell'ordine per come era ridotto Travis in quel momento.

Insomma era una scena orribile.

Il suo viso era quasi interamente sanguinante e preferisco non entrare nei dettagli.

Travis decise per chissà quale motivo di dire che era stato lui a provocare Hayes e allora il preside decise di non chiamare più le forze dell'ordine per mio fratello, dandogli però una settimana di sospensione.

Travis venne portato al pronto soccorso poichè aveva il braccio e il naso, entrambi rotti.

Anche a lui però venne data una settimana di sospensione.

Hayes riuscì a cavarsela con qualche graffio sul viso e il labbro sanguinante ma nulla di più fortunatamente.

Nonostante provai più volte a darmi la colpa per la sospensione di mio fratello e per ciò che era successo, lui continuava a rassicurarmi dicendo che aveva fatto soltanto ciò che andava fatto.

Da quella volta non vidi mai più Travis.

Neanche una volta.

Non saprei neanche che aspetto abbia ora, se non fosse per il fatto che a volte mi viene voglia di andare a vedere le ultime foto che carica su Facebook.

A volte è più forte di me.

Non riesco ad evitarlo.

Colton invece non sa nulla di lui.

Non sa neppure che esiste.

Non gli ho parlato di Travis e non penso che lo farò mai.

Infondo perchè dovrei farlo. È una cosa successa tre anni fa.

Lui tre anni fa non viveva neppure qui.

Viveva a Washington e si dovette trasferire qui con i suoi nonni.

I genitori da quel che so, non sono mai stati molto presenti nella sua vita a causa del mestiere che svolgono.

Mi pare che la madre sia una hostess e il padre un pilota.

La vita di Colton è completamente differente dalle mie.

Non possiede tutti i soldi che posseggo io.

Affatto.

I suoi nonni riescono a malapena a mantenerlo qui al college perciò va avanti a borse di studio.

Mi sono offerta più volte di aiutarlo a pagarsi gli studi dato che a me sicuramente i soldi non mancano, ma non vuole saperne.

Ha anche una macchina che è riuscito a permettersi con i pochi soldi che riesce a raccimulare lavorando come cameriere in un ristorante vicino a casa sua e lavorando di notte come barista in una discoteca non tanto distante dal ristorante.

Diciamo che questa è un'altra cosa che lo differenzia un casino da Travis.

Lui, le cose, per permettersele lavora sodo, mentre con Travis era come se tutto ciò che desiderava gli era dovuto e suo padre lo accontentava in ogni suo desiderio.

A volte pure troppo.

Insomma, possedeva due auto e tre moto... direi che non è da tutti.

A me i soldi non mancano di certo ma diciamo che se voglio una cosa devo comunque meritarmela.

Mio padre non mi comprerebbe tutto ciò che voglio se mi comportassi male con lui o se andassi male a scuola.

E per quanto a volte mi lamenti, è giusto così.

Nella vita non si può avere sempre tutto ed è giusto che i nostri genitori ce lo insegnino sin da piccoli.

SAMANTHA' S POV

"Aaron davvero. Non puoi rinunciare a tutte le feste soltanto per me. Io non ci vado soltanto perchè non sono nella condizione di potermi permettere di bere alcool ma se non fosse per questo alla festa ci andrei. Va bene stasera, ma non puoi rinunciare a tutte quante d'ora in poi" cerco di farlo ragionare.

Mi fa piacere che resti a casa con me a farmi compagnia ma non può rinunciare al divertimento e a tutto quanto soltanto per me o mi sentirò in colpa in eterno.

Già ora mi ci sento.

"Samantha guarda che per me è un piacere restare a casa con te. Preferisco rimanere assieme a te che passare una serata ad ubriacarmi o ballare in mezzo a un sacco di gente mezza drogata o ubriaca marcia. So che non te l'aspetti da me una frase simile ma è la verità"

"Sì... ma così mi fai sentire in colpa" mormoro a bassa voce.

Lui mi sposta una ciocca dal viso e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Non devi sentirti in colpa, Sam. Fidati che per me passare la serata con te è una delle cose più belle. Come devo farti capire che io ti amo e che ho intenzione di passare il maggior tempo possibile con te? Sopratutto dopo la notizia di ieri mattina"

Arrossisco lievemente ma lui non se ne accorge, o almeno non penso, perciò decido di abbracciarlo.

Mi catapulto tra le sue braccia abbandonando la testa nell'incavo del suo collo.

È incredibile come tutto sia cambiato.

Io che non avrei neppure mai pensato di mettermi con Aaron, ora ci sto assieme da tre anni, quasi quattro e ci aspetto pure un figlio.

È incredibile come la vita ti sorprenda sempre.
In ogni occasione.

Cerchi di organizzare tutto quanto alla perfezione ma alla fine c'è sempre un qualcosa o un qualcuno che ti fa capire che la vita non va programmata.

La vita devi prenderla così. Ti riserverà sempre un sacco di sorprese, che siano buone o cattive, e questo nessuno può evitarlo.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiiii ❤
Finalmente avete avuto anche un pov di Emma che vi facesse capire in qualche modo come lei se la stia passando.
Il pov di Samantha non ero molto sicura nell'introdurlo nel capitolo perchè non riuscivo a capire se fosse stato inutile o no, ma ho deciso di metterlo comunque. Ci sarebbe anche un pov di Allison di circa 3000 parole se oggi Wattpad non me lo avesse cancellato😞
Perciò lo leggerete nel capitolo successivo assieme al pov di qualche altro personaggio.
A prestooo❤

Alessia🌹

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Capitolo 19
*** 138. ***


Quando mi sveglio fatico un po' a capire in che posto mi trovo.

La stanza mi risulta familiare ma non comprendo subito a chi appartenga.

Solo dopo mi ricordo che questa è la ex stanza di Cameron e non ho la più pallida idea del perchè io mi ritrovi in intimo nel suo letto.

Con lui accanto in soli pantaloncini.

E se ci fossimo baciati questa notte?

O se peggio, fossimo andati oltre il bacio?

Ciò spiegherebbe il motivo dei miei vestiti buttati a terra.

Ho un sussulto quando mi accorgo di essere praticamente abbracciata a Cameron, con il mio petto contro la sua schiena.

Insomma... in altre circostanze non mi sarebbe dispiaciuto ma ora... no.

Perchè cavolo sono abbracciata a lui ed entrambi siamo mezzi nudi?!

Mi stacco immediatamente da lui e cerco di ricordare qualcosa ma mi viene veramente impossibile.

L'ultima cosa che ricordo è quando ero seduta accanto a Cameron su un divanetto mentre bevevo un bicchiere di vodka.

Poi più nulla.

Mi volto verso il ragazzo accanto a me dopo averlo sentito borbottare qualcosa di incomprensibile.

"Allison?" chiede come se non ricordasse il fatto che mi trovavo in casa sua.

Il suo sguardo scende dal mio viso più in basso e appena nota che sono in intimo strabuzza gli occhi e si volta dalla parte opposta.

"Mi spieghi che cavolo ci faccio mezza nuda nel tuo letto Cam?!" chiedo in modo non molto cortese.

Okay, forse dovrei calmarmi.

Infondo non ricordo nulla di ieri sera e me la sto prendendo con lui inutilmente.

Si stropiccia gli occhi e sorrido tra me e me alla visione di quella scena.

È così carino.

Dopodichè si mette seduto e raccoglie i vestiti che si trovano per terra.

"Prima rivestiti e poi parliamo" risponde porgendomi il vestito che indossavo ieri sera.

Mi sembra di sentire un "Non riesco a parlarti in queste condizioni" ma non ne sono totalmente certa.

****

"Ora che mi sono vestita possiamo parlare?" chiedo avvicinandomi a lui che si sta preparando un caffè nella cucina.

Annuisce.
"Sì, un attimo solo. Vuoi?" chiede riferendosì al caffè.

"Sì grazie" dico mentre rimango ad osservarlo.

Mi sembra quasi di tornare ad uno di quei momenti, risalenti a tre anni fa, in cui ci svegliavamo insieme, nello stesso letto.
Con la differenza che in quei momenti la maggior parte del tempo la passavamo a baciarci e non a fare quasi mutismo come in questo momento.

È quasi impossibile non notare la tensione che c'è tra noi due in questo momento.

È bellissimo anche al mattino con tutti i capelli spettinati.

"Perchè sorridi?" mi chiede curioso porgendomi il caffè.

Stavo sorridendo? Stavo veramente sorridendo e non me ne sono accorta?

Oddio che figura di merda!

Esiste un modo per autoeliminarsi dalla faccia della terra in meno di cinque secondi?!

"N-nulla. Stavo pensando ad una cosa" dico sorseggiando la mia tazzina.

"Comunque di cos'è che volevi parlare?" chiede.

"Beh innanzitutto vorrei sapere perchè mi trovavo mezza nuda nel tuo letto, perdipiù abbracciata a te"

"Inizio con il dirti che non abbiamo fatto assolutamente nulla di tutto ciò che sta immaginando la tua testolina perversa, Allison" ridacchia.

"Vuoi dire che non abbiamo fatto nulla noi due?" chiedo.

"No Allison" risponde solamente.

"E non ci siamo neppure baciati?"

"No, non abbiamo fatto nulla Allison. Se mi lasciassi spiegare..."

"Giusto, scusami" rispondo portando lo sguardo sulle mie mani sentendomi a disagio.

"Questa notte, quando ti ho portata qui, all'inizio stava andando tutto in modo tranquillo e ti sei subito addormentata. Ad un certo punto io sono andato in bagno e quando sono tornato in stanza ti ho ritrovata in intimo con il tuo vestito a terra dall'altra parte della camera. Ho provato a cercare di convincerti a rivestirti ma non c'è stato verso. Insomma, quando sei ubriaca sei più testarda del solito, ma questo si sapeva già" si ferma per riprendere fiato e poi ricomincia con la sua spiegazione.

"Ho deciso di lasciar perdere e mi sono rimesso nel letto a dormire, mentre tu ti eri già addormentata da qualche minuto. Ho dormito per qualche quarto d'ora fino a quando tu non ti sei svegliata un'altra volta con gli occhi lucidi. Non so che cosa tu abbia sognato perchè eri talmente ubriaca che dicevi cose di cui nessuno riuscirebbe a capirne il significato"

Mi viene da ridere a questa sua affermazione. Non voglio nemmeno immaginare come sono da ubriaca.

"Comunque dopo vari minuti sono riuscito a calmarti e, anche se potrà sembrarti scorretto, dato che non eri cosciente di nulla, ho lasciato che tu ti addormentassi abbracciata a me. Insomma, non riuscivo a calmarti in nessun modo e quello è l'unico con cui sono riuscito a farti smettere. Questo è tutto, Allison"

"E perchè pure tu eri mezzo nudo?" chiedo ancora.

"Allison dormo sempre così. Te lo sei scordata?" chiede ridendo mentre si passa una mano tra i capelli.

È così tremendamente sexy quando lo fa.

"Giusto. Scusami, sono un po' con la testa da un'altra parte stamattina. Comunque mi dispiace per averti trattato un po' male stamattina e mi dispiace per stanotte. Sono stata patetica, insomma ho pianto per una cosa che magari non aveva neppure un senso e ti ho fatto stare sveglio per nulla" dico evitando il contatto visivo con lui.

"Ehi Allison, tranquilla. Non è successo nulla. Eri ubriaca e non hai fatto nulla di male. Poi, diciamocelo, non è la prima volta che ti vedo piangere quindi non è successo assolutamente nulla. Puoi starne certa"

Annuisco ancora poco convinta ma gli rivolgo comunque un sorriso.

Sono felice che nonostante tutto, riusciamo ancora ad avere un rapporto noi due, se così si può chiamare, di amicizia.

Non avrei sopportato il fatto di non parlare più con lui dopo esserci rincontrati.

ISAAC' POV

Dove cavolo è finita?

È da ieri notte che la chiamo e che le mando messaggi e non risponde. Stamattina arrivo a casa sua e suo fratello mi viene a dire che non si trova a casa.

Sono preoccupato per lei.

Ceh, magari mi sto facendo tante paranoie inutili mentre poi magari non sta succedendo nulla.

Però continua a non rispondere al cellulare.

Sto per tornare verso la mia auto quando vedo il portone della casa di fronte a quella di Allison aprirsi.

Allison compare accompagnata da Cameron e mi blocco sul posto.

Stanno ridendo e appena lei mi vede si immobilizza.

"Isaac... c-che ci fai qui?" chiede.

Cameron mi fissa come se non vedesse l'ora che sparissi.

Amico qua l'unico che dovrebbe sparire sei tu. Fino a prova contraria sei tu quello in compagnia della mia ragazza, non io con la tua.

Giusto per fargli un dispetto, mi avvicino ad Allison posandole una mano sulla schiena e la bacio.

Lei con mia sorpresa ricambia il bacio sorridendo.

Quando ci stacchiamo la prima cosa che vedo è lo sguardo geloso di Cameron.

Cameron mi sta simpatico e continuerei ad essegli amico come tre anni fa se solo non fosse innamorato della mia ragazza e se solo non provasse a portarmela via.

Sono gli unici motivi per i quali non riesco più a mantenere un rapporto di amicizia con lui, perciò non mi resta che trattarlo come un vero e proprio 'rivale'.

"Ehi" mi saluta Allison sorridendo "Non pensavo di trovarti qui"

"Neanche io pensavo di trovarti con lui Allison" vorrei dirle ma preferisco farlo in un momento in cui ci troviamo da soli.

"Volevo farti una sorpresa" mi limito a dire scrollando le spalle.

Cameron continua a fissarmi per svariati secondi e percepisco quanto Allison si senta a disagio dato che continua ad alternare lo sguardo tra me e il suo ex.

"Io dovrei andare. Ci vediamo Allison" dice lui rivolgendomi un sorrisetto e baciandola sulla guancia.

Lei arrossisce in men che non si dica e spero che ciò sia dovuto al fatto che non se lo aspettava e non a qualcos'altro...

"S-sì. C-ciao Cameron" dice sorridendo.

Cameron mi passa accanto con un sorrisetto e poi mi supera con una spallata.

Continuo a mantenere lo sguardo fisso sulla mia ragazza che in questo momento ha un'espressione che non sarei in grado di decifrare.

"Ti... ti sei arrabbiato?" chiede timorosa riavvicinandosi a me.

"No" gemo "Solo... non mi aspettavo di trovarti con lui. Ecco tutto. Ti ho chiamata un sacco di volte e ti ho mandato miliardi di messaggi da ieri sera e pensavo fosse successo qualcosa quindi sono venuto a casa tua dove tuo fratello mi ha detto che non c'eri... e lì ti ho visto uscire con Cameron dalla sua vecchia casa. Non sono arrabbiato ma vorrei sapere che ci facevate insieme"

"Sono felice che tu non ti sia arrabbiato e che non sia arrivato subito a conclusioni affrettate" dice rivolgendomi un sorrisino "Comunque come ti avevo scritto, ieri sera ero a una festa a casa di un mio amico e a questa festa era presente anche Cameron. Ti giuro che ho scoperto all'ultimo della sua presenza,  anche perchè è stata una mia amica ad obbligarmi a venire alla festa e non sapevo chi fosse presente ad essa. Diciamo che dopo aver smesso di scrivere a te, mi sono lasciata un po' andare con qualche bicchiere di vodka e fortunatamente c'era Cameron a controllarmi. Ad un certo punto lui ha deciso che era meglio tornare a casa dato che si era fatto tardi e mi ha riaccompagnata qui fino in macchina. Poi siccome avevo dimenticato le chiavi a casa, abbiamo deciso di restare a dormire a casa sua, visto che mio fratello non era neppure a casa e nessuno avrebbe potuto aprirmi. Questo è tutto" risponde.

"Avete dormito insieme?" chiedo ad un certo punto.

"No" risponde subito "No certo che no. Io ho dormito nella vecchia stanza di Martina e lui nella sua. E ti assicuro che non c'è stato nulla tra noi due, neppure un bacio" dice avvolgendomi il collo con le braccia e lasciandomi un bacio sulle labbra.

Io non perdo l'occasione e approfondisco il bacio posando una mano dietro la sua schiena e una dietro la sua nuca.

MARTINA' S POV

Ho appena finito di truccarmi perciò esco dalla mia stanza e scendendo le scale raggiungo il salotto dove Josh mi sta aspettando per uscire.

Quando arrivo però non lo trovo, perciò comincio a guardarmi intorno alla sua ricerca trovandolo in cucina a parlare con mio fratello.

Stanno visibilmente discutendo vedendo l'espressione corrucciata e di rimprovero del mio ragazzo.

Cameron si tiene le mani tra i capelli mentre continua ad ascoltare il migliore amico.

Mi avvicino per sentire meglio dato che parlano davvero a bassa voce e fortunatamente riesco a trovare un punto in cui loro non possano vedermi e dove io posso origliare la loro conversazione.

"Sul serio Cam? Dopo tutto quello che è successo?" chiede Josh infuriato.

"Josh devo" risponde mio fratello con determinazione.

"E ad Allison non ci pensi? Dici tanto di amarla e che per lei faresti di tutto, ma hai pensato a lei prima di prendere questa decisione?! Cazzo Cam, ti facevo più intelligente. Ti devo ricordare quanto l'avevi fatta soffrire tre anni fa dopo l'accaduto. Vuoi che riaccada? Vuoi farla star male un'altra volta?! Anche tua sorella cazzo"

Allison?
Che c'entra Allison?
E io?!

"Non soffrirà per forza. Non è detto che mi debba accadere per forza qualcosa. Cavolo Josh, sembra quasi tu voglia portarmi sfiga. E comunque non è vero che non ho pensato a lei prima di prendere questa decisione. Ci ho riflettuto e mi sono detto che va bene così. La mia decisione l'ho presa. Sono abbastanza grande da poter scegliere da solo cosa fare no? E poi... in questo modo Allison non sarà più il mio unico pensiero da mattina a sera ed è un bene questo, dato che ogni dannato secondo mi viene voglia di rompere la faccia a quel coglione di Isaac" dice sbattendo una mano sul tavolo dal nervoso.

"Ma ti rendi conto di quanto tu ti stia comportando da egoista in questo momento? Oltre ad Allison, pensa anche a Martina, al resto della tua famiglia, ai tuoi amici... cazzo Cameron, per una volta evita di prendere decisioni affrettate. Prendi sempre tutto così alla leggera"

Cameron sta per ribattere quando Josh sposta lo sguardo nella mia direzione e nella fretta di nascondermi meglio, urto un vaso che per poco non cade a terra.

Entrambi vengono verso di me avendo sentito il rumore da me provocato.

"Martina..." inizia Cameron sorpreso.

"Da quanto tempo sei qui?" chiede.

"Sono appena arrivata e stavo cercando Josh" rispondo frettolosamente.

Josh e Cameron si scambiano un' occhiata a vicenda e il mio ragazzo mi prende per mano.

"Andiamo?" chiede sorridendo.

Annuisco ancora un po' confusa a causa di ciò che stavano dicendo nella cucina.

Che cavolo sta combinando mio fratello?!

 

 

Alessia 🌹

 

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Capitolo 20
*** 139. ***


JOSH' POV

"Marty... è la terza volta che te lo chiedo. C'è qualcosa che non va?" le chiedo preoccupato.

"Non ho nulla Josh" cerca di rassicurarmi invano.

"Ti conosco. Non stiamo insieme da una settimana e so che quando sei così è perchè c'è qualcosa che ti preoccupa. Dimmi cosa c'è che non va"

Lei sospira mentre arresta la sua camminata e si volta verso di me.

"Io... vi ho sentiti" dice solo.

"Di che parli?" chiedo facendo finta di nulla.

"Josh ho sentito che dicevi a Cameron di non comportarsi da egoista e di pensare anche ad Allison, a me e a tutti gli altri che gli stanno intorno. Che cazzo sta combinando mio fratello?" chiede spostandosi dietro l'orecchio una ciocca di capelli.

"Martina... non ora" le dico cercando di tranquilizzarla.

"Martina niente, Josh. Vi odio quando vi comportate così. Mi fate sempre restare all'oscuro di tutto utilizzando la scusa che lo fate solo per proteggermi. Non ho due anni Josh, sono più piccola di voi soltanto di un anno e mi da fastidio venire a sapere le cose sempre in questi modi. Per una  volta dimmi cosa cavolo sta succedendo. È mio fratello. Ho il diritto di essere preoccupata per lui" esclama facendo voltare alcune persone intorno a noi.

Mi verrebbe da chiedere cosa cazzo gliene frega di origliare la nostra conversazione ma preferisco evitare e perciò afferro Martina per un polso per portarla in un luogo un po' meno affollato.

"Martina... lo so che sei preoccupata per lui. Ti capisco"

Provo a continuare a parlare ma lei mi interrompe.

"Almeno tu sai cosa sta combinando"

"Fammi finire. Dicevo che ti capisco se sei preoccupata per lui. Ma non sono io che devo dire cosa gli passa per la testa in questo momento. È lui che deve farlo, perciò chiedilo a lui. Mi dispiace Martina, ma non ti dirò nulla io. L'unica cosa che posso dirti è che Cameron si sta soltanto cacciando in un gran bel casino. Il resto è lui che deve dirtelo, mi dispiace"

"Grazie. Mi hai proprio rassicurata dicendomi che si è cacciato in un mare di guai" dice prendendola sul ridere ma lo vedo dai suoi  occhi che è spaventata.

"Senti... possiamo lasciare tutti questi problemi da parte per una volta e goderci il nostro appuntamento? Ne riparliamo quando torniamo a casa"

Lei annuisce.
"Sì. Hai ragione, scusami. Allora, dove mi porti di bello?" chiede cambiando subito espressione.

Le sorrido porgendole il secondo casco per la moto mentre io infilo il mio.

ALLISON' S POV

Sono seduta sul divano di casa mia a parlare con Cherilyn.

Cherilyn è mia cugina e non la vedo da quando ho praticamente 10 anni.

Mi è mancata un sacco e oggi quando si è presentata davanti alla porta di casa mia per poco non scoppiavo a piangere per la gioia di rivederla.

La mia famiglia e la sua, nonostante siano imparentate, non sono mai andate molto d'accordo e c'è sempre stata parecchia rivalità tra esse.

Per questo motivo ora che mi ha annunciato di essersi appena trasferita qui, da sola, senza la sua famiglia, non posso che essere felicissima all'idea di poter recuperare tutto il tempo perso.

"Allora? Come si chiama il tuo ragazzo?" mi chiede.

"Isaac" rispondo sorridendo timidamente.

Sta per farmi un'altra domanda quando viene interrotta dal campanello.

"Scusami. Vado ad aprire" dico balzando dal divano e raggiungendo la porta per aprirla.

Rimango sorpresa quando mi si presenta davanti Cameron.

"E-ehi" lo saluto.

Sono ancora un po' scossa per il bacio di stamattina.

Insomma, nonostante tutto, provo ancora qualcosa per lui e quel bacio mi ha lasciata tutt'altro che indifferente. Spero solo che Isaac non l'abbia notato.

"Ehi" mi sorride.

E che cavolo! Ma non ti puoi presentare alla porta di casa mia senza preavviso e poi sorridermi in quel modo. Potrei dare di matto.

"Ti serve qualcosa?" chiedo appoggiandomi allo stipite della porta.

"Ero venuto per riportarti questo. Lo hai dimenticato a casa mia stanotte" dice porgendomi la collana.

La sua collana.

Quella che mi ha regalato al compleanno.

Cazzo.

Ero talmente andata fuori di testa che mi sono tolta anche la collana questa notte e ho avuto la fantastica idea di lasciarla pure a casa sua.

Fantastico Allison! Sul serio, complimenti!

Lo vedo sorridere in modo imbarazzato.

Prendo la collana tra le mie mani non sapendo che altro dire.

"Io... grazie" rispondo cercando di evitare il contatto visivo.

Dopo questo non gli parlerò più.

È sicuro.

"È stato un piacere" ridacchia vedendomi imbarazzata e con la coda dell'occhio riesco a vedere che fortunatamente mia cugina si sta avvicinando.

Che Dio la benedica per avermi salvata da questa imbarazzante situazione!

"Ehi! Ciao! Io sono Cherilyn. La cugina di Allison" si presenta sorridendo e  porgendo la mano a Cam.

Lui la osserva per qualche secondo e poi gli porge la mano ricambiando la stretta.

"Cameron, piacere mio" risponde sorridendo a sua volta.

"Beh finalmente ti conosco!" ridacchia lei "Allison mi ha parlato un sacco di te" dice e in questo momento le tirerei un pugno sui denti.

Mi rimangio ciò che ho detto sul fatto di benedirla.

Cameron mi rivolge una breve occhiata compiaciuta per ciò che ha detto Cher mentre io arrossisco.

"Io, invece, mi dispiace ma non ho mai sentito parlare di te" dice Cameron passandosi una mano tra i capelli ridacchiando.

Dovrebbe smetterla di essere così sexy.

Soprattutto davanti a mia cugina che è praticamente una mangiatrice di uomini. Questo non posso negarlo.

E tutti i ragazzi cedono inevitabilmente al suo fascino, perchè sarebbe praticamente impossibile resisterle.

È perfetta cavolo.

Ha tutte le curve al posto giusto, dei lunghi capelli biondo chiaro, occhi color mandorla e un viso privo di imperfezioni.

Andiamo, perfino Cameron ogni tanto ne approfitta per osservarla meglio.

Per quanto mi dia leggermente fastidio lo capisco.

Fossi come lei...
Stai zitta che un sacco di ragazze pagherebbero qualunque cifra per avere Cameron o Isaac che le sbavi dietro...
Ma sta' zitta te! Cameron non mi sbava dietro.
Certo certo... quando ti sveglierai dimmelo eh 🤦🏼‍♀️

Ignoro la conversazione con la mia coscienza e torno a seguire quella tra Cameron e Cherilyn.

Stanno ridendo per qualcosa che hanno detto mentre io ero impegnata a discutere con la coscienza.

Fantastico.

Indietreggio di poco essendo troppo vicina a Cam e indovinate un po'?

Inciampo sul gradino davanti alla porta della mia casa.

Oddio.

Mi voglio solo andare a nascondere da qualche parte ora come ora.

Una figura di merda dietro l'altra.

Cameron se ne accorge appena in tempo e mi afferra per la mano prima che il mio sedere colpisca il pavimento.

Per tirarmi su, però, lo fa con un'eccessiva forza nelle braccia e mi ritrovo con le labbra a pochi centimetri dalle sue.

Mi allontano in fretta questa volta senza inciampare e mi affetto a dire qualcosa di sensato.

"Grazie... e-e scusami"

Poteva andare peggio vedendo la mia fortuna di oggi.

Le sue labbra sono chiuse in una linea retta ma riesco a capire che sta facendo di tutto per non scoppiare a ridere.

"Comunque sei ancora più simpatico di quanto credevo" interrompe Cherilyn ridacchiando mentre si arrotola le sue ciocche bionde tra le dita.

"Ti andrebbe di rivederci un giorno? Così... tanto per conoscerci meglio" continua perfettamente sicura di sè.

Non so come faccia.

Io per chiedere un appuntamento ad un ragazzo ci metto mezz'ora.

Anzi! Aspetta, non sta chiedendo un appuntamento a Cameron vero?

È solo per conoscerci giusto?

I miei occhi si spostano in fretta su Cameron che sembra un po' indeciso sulla risposta da dare.

Alla fine la sua risposta arriva e avrei preferito fosse diversa sinceramente.

"Va bene. Quando vuoi" risponde sorridendo a sua volta.

Cherilyn assume uno sguardo soddisfatto.
"Perfetto! Allora ci vediamo al più presto!" dice rientrando in casa senza dare a Cameron il tempo di rispondere.

Ma che cavolo! Tra tanti bei ragazzi, proprio Cameron?!
Fino a prova contraria non dovrebbe fregarti dato che sostieni di non provare nulla per lui. La prossima volta ti dai una mossa 😉

"A che pensi?" chiede Cameron ridendo.

"A n-nulla" rispondo.

"Farò finta di crederci, piccola"

Piccola?! Sul serio?!
Da quanto tempo non mi chiamava più così? Fino a prova contraria non stiamo più insieme, non dovrebbe chiamarmi in questo modo.
Mamma mia che paranoica che sei!

"Guarda che è vero" rispondo restando seria ma l'unica cosa che sembro è una bambina di quattro anni.

Anzi, forse una persona di quell'età sarebbe in grado di dare una risposta migliore.

"Io devo andare" inizia riattirando la mia attenzione "Ci vediamo Allison" dice avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.

Deve davvero smetterla di salutarmi in questo modo.

Mi fa l'occhiolino appena vede il leggero rossore sulle mie guance e si gira per andare via.

Devo ammettere però che mi erano mancate tutte queste attenzioni da parte sua...

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiiii ❤
Come va???
Vi è piaciuto il capitolo? Cosa ne pensate di Cherilyn? Vi piace il suo personaggio? 😏
Volevo soltanto avvertirvi del fatto che probabilmente non aggiornerò per un po' dato che ora ricomincia la scuola e sono strapiena di compiti e interrogazioni😥
Ce la metterò tutta per farvi avere il capitolo però 😘

Alessia🌹

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Capitolo 21
*** 140. ***


CHERILYN' S POV

"Ma che fortunata sei?!" chiedo a mia cugina mentre mi siedo sul letto accanto a lei.

"Perchè?" chiede lei con sguardo confuso.

"Ti ha baciata sulla guancia cavolo!" dico gettando la testa sul cuscino.

Cavolo, è anche più carino di quello che sembrava dal suo profilo Facebook.

Anche perchè la maggior parte appartenenti agli ultimi quattro anni sono tutte insieme ad Allison perciò le uniche foto che potevo vedere solo ed esclusivamente sue sono abbastanza vecchie.

Dall'ultima foto con Allison in cui si baciavano, ha caricato veramente pochissime foto sul suo profilo, saranno state una o due, non di più.

Perciò oggi ero abbastanza sorpresa di vederlo finalmente.

"Secondo te gli piaccio?" chiedo ad Allison che improvvisamente si volta verso di me con gli occhi sbarrati.

"C-cosa?!" chiede.

"Ti ho chiesto se secondo te gli piaccio" ripeto.

"I-io... non lo so. Perchè me lo chiedi? Pensi di piacergli?"

Scrollo le spalle.

"Di sicuro non gli sono del tutto indifferente" ridacchio "Da quando mi ha vista, ha fatto come se praticamente tu non esistessi più" dico fissandomi le  unghie appena smaltate.

La vedo rabbuiarsi di colpo.

"Scusa Allison, non volevo dirlo con cattiveria" sospiro "Lo sai... sono fatta così. A volte non rifletto molto sul modo in cui dico le cose. Volevo solo dire ciò che ho visto oggi pomeriggio, anche se avrei dovuto dirlo in modo più gentile forse"

Non la sento più fiatare per qualche secondo fino a che non se ne arriva con una domanda riguardante il suo ex.

"Ti piace Cameron, Cher?" mi chiede mordendosi il labbro inferiore.

"È carino" rispondo solamente.

"Quello lo sappiamo. Ti ho chiesto se ti piace"

"Mhm... abbastanza" sorrido.

Lei annuisce alzandosi dal letto.

"Io vado a chiedere a mio fratello se va bene anche lui prendere delle pizze d'asporto"

"Va bene" rispondo osservandola uscire dalla sua stanza andando in quella del fratello.

Nel frattempo prendo il cellulare per chiedere a Cameron se gli va di vederci domani, nel tardo pomeriggio.

ALLISON' S POV

"Fermati pure qui Jorge. Grazie del passaggio" dico sorridendo prima di scendere dalla macchina e dirigermi verso l'entrata della palestra.

Fino all'anno scorso ho continuato a far parte di una squadra di cheerleader al college.

Ora che non ne faccio più parte ho bisogno di mantenermi in forma facendo qualcosa e avevo in mente da ormai qualche settimana di andare in palestra.

Proprio quella vicino al liceo che frequentavo.

Entro nella palestra e dopo aver compilato tutti i documenti per l'iscrizione e aver pagato mi dirigo verso gli spogliatoi.

Mi cambio abbastanza in fretta così da poter uscire da questo posto il più in fretta possibile dato che accanto a me si sta cambiando una ragazza che puzza di sudore in un modo assurdo.

Ma una doccia, no?

Ripongo tutta la mia roba in un armadietto che chiudo con un lucchetto a cui ho messo come combinazione la mia data di nascita ed esco dallo spogliatoio.

Non faccio in tempo a spostarmi che mi arriva una gomitata sul naso,al che cado a terra perdendo l'equilibrio.

Il ragazzo si volta di scatto verso di me.

"Oh cazzo scusami. Non ti avevo vista"

"Cosa fai, Cole? Parli pure da solo ora?" sento dire da una voce familiare.

Troppo familiare.

Non può essere pure qui.

"No Cam! Non sono messo ancora così male. Stranamente oggi c'è una ragazza che è arrivata alla nostra stessa ora. Strano, non arriva mai nessuno così presto" dice il ragazzo abbassandosi alla mia altezza.

Ed è vero! Non c'era nessuno in spogliatoio tranne quella ragazza che però se ne stava andando.

Vedo Cameron sbucare fuori dallo spogliatoio maschile e il mio cuore perde un battito quando lo vedo indossare una canotta nera che aderisce perfettamente al suo petto scolpito.

"Stai bene?" mi chiede il ragazzo davanti a me ma sono troppo occupata a mantenere il contatto visivo con Cameron per rispondere.

"Allison" esclama sorpreso.

"Vi conoscete?" chiede il presunto Cole.

Cameron annuisce.

"Siamo amici" risponde solamente venendo verso di me.

"Che cazzo le hai fatto?" chiede Cameron abbassandosi anche lui alla mia altezza.

"Non l'ho vista arrivare e inavvertitamente le ho tirato una gomitata sul naso"

"Ti porto del ghiaccio" esordisce Cam.

"No Cam. Sto bene. È tutto apposto tranquillo"

"Stai sanguinando, come puoi dirmi che va tutto bene?!" chiede ignorando la mia frase e dirigendosi non so dove per prendermi il ghiaccio.

Beh in effetti la botta è stata piuttosto forte, ma non volevo che si scomodasse.

CAMERON' S POV

Dopo aver preso il ghiaccio per Allison torno nella palestra dove la trovo seduta su una panchina a parlare con Cole che nel frattempo sta facendo un po' di pesi.

Involontariamente il mio sguardo ricade sul suo abbigliamento.

Indossa dei leggins neri che giungono a metà gamba, delle scarpe bianche da ginnastica, un crop top anch'esso nero e una felpa del medesimo colore.

Beh, una cosa è certa.

È dimagrita ancora di più dall'ultima volta che l'ho vista, tre anno fa.

E l'unica cosa che vorrei sapere in questo momento è se, oltre a me, in questi anni è successo qualcosa che l'ha ridotta in questo modo.

Mi avvicino a lei e le porgo il ghiaccio.

"Grazie mille" dice posandolo sul ponte nasale in modo da fermare il sanguinamento.

"Allora, ti sei iscritta a palestra?" chiedo avvicinandomi a Cole e cominciando a fare anche io un po' di pesi.

La palestra ha cominciato a riempirsi e ora le persone sono decisamente molte più rispetto a prima.

"Sì. Ho continuato fino all'anno scorso come cheerleader ma ora ho bisogno di fare qualcosa per mantenermi in forma"

Cerco di scacciare via il pensiero di lei che indossa una di quelle tutine aderenti da cheerleader e tutti i ragazzi che le sbavano dietro e di qualche ragazzo che comincia a provarci con lei.

Scuoto la testa come per eliminare questo pensiero.

"Mi sembra una buona idea. Io ormai sono qui da tre anni e devo dire che mi ci trovo bene"

"Come vi siete conosciuti se posso saperlo?" chiede Allison guardando prima me e poi Cole.

"Al college. Il primo anno" rispondo io.

Annuisce sovrappensiero.

Chissà a che pensa... starà pensando al suo primo anno del college?

****

Dopo esserci cambiati ci dirigiamo tutti all'uscita dalla palestra.

Allison è rimasta circa 5 minuti con il ghiaccio e appena il sangue ha smesso di uscire, ha cominciato ad allenarsi anche lei e dopo circa un'ora eccoci qua.

"Allison" la richiamo "Vuoi un passaggio?" le chiedo.

"No, tranquillo. Casa mia è dalla parte opposto della città rispetto a casa tua. Non scomodarti. Prenderò un taxi"

"Passo davanti a casa tua tanto" rispondo.

"Ah... e perchè?" chiede inarcando un sopracciglio.

"Devo passare a prendere Cherilyn, esco con lei" le rispondo scrollando le spalle.

Allison strabuzza gli occhi.

"C-cosa?!" chiede.

Ridacchio per la sua reazione.

"Sì. Me lo ha chiesto lei, ieri sera. Dice che vuole conoscermi meglio e dato che sono libero le ho detto che andava bene"

"Ah..."

"Gelosa piccola?" chiedo con un sorrisetto.

Non so perchè la chiamo ancora in questo modo, ma mi viene automatico ogni volta che parlo con lei.

"Certo che no. Sono fidanzata, Cameron ricordi?" chiede cambiando subito espressione.

Certo che me lo ricordo, ma se non me lo ricordassi sarebbe meglio.

"Soltanto che mi ha colto un po' di sorpresa la notizia" risponde.

Tra noi regna il silenzio per qualche secondo fino a quando lei non lo interrompe.

"In questo caso, un passaggio mi farebbe comodo" sorride in modo innocente.

È inutile, non mi stancherò mai dei suoi sorrisi.

"Perfetto, vieni. La macchina è da quella parte" le dico ricambiando il sorriso.

****

"È vero che hai preso la patente?" le chiedo quando ci troviamo davanti ad un semaforo rosso.

"Sì. L'ho presa una settimana prima di tornare qui a Manhattan" risponde.

"E la macchina? Quanto ti deciderai a prenderla?" dico ridacchiando.

"Mio padre ha detto che non mi aiuterà con i soldi. Perciò devo arrangiarmi da sola. Per il momento non ho abbastanza soldi per permettermi un'auto e non ci penso neanche a chiedere a mio fratello. Tra poco andrà a vivere con Becky e i soldi gli servono per la casa quindi mi sa che dovrò aspettare ancora tanto per prenderla" ridacchia.

"Hai già trovato un lavoro?" chiedo.

Scuote la testa.

"No. Per ora mi sto accontentando di lavorare come cameriera in un ristorante e poi una volta a settimana come barista in una discoteca di notte. Non è il massimo ma resterò lì finchè non trovo un lavoro"

"Come barista in una discoteca?! Che discoteca?!" chiedo con un sussulto.

Insomma... una bella ragazza come lei lavorare in una discoteca?!
Con tutti i maniaci che ci sono?!

Mi dice il nome e subito sbianco.

"Ma sul serio?! È la discoteca peggio nominata della città. Non dovresti lavorarci" rispondo rimettendo in moto l'auto.

"Lo so... ma per ora mi accontento di quello. Se mio padre non mi vuole aiutare, in qualche modo devo pur fare"

"Allison... se hai bisogno di soldi posso chiedere a mio padr-"

"Cameron tranquillo. Non sono povera" ridacchia "I soldi mi servono per la macchina ma può benissimo aspettare. Mio padre non mi vuole aiutare per quello, per il resto i soldi non mi mancano affatto. Tranquillo, non devi chiedere nulla a tuo padre"

"Lo so,  intendevo con la macchina infatti. Se vuoi posso aiutarti a comprarla"

La vedo sorridere timidamente mentre fissa qualcosa davanti a sè.

"No, Cameron. Tranquillo, davvero" dice una volta arrivati davanti casa sua "Me la caverò con i miei soldi e forse entro i 25 anni prenderò finalmente un'auto"  dice ridendo e contagiando anche me.

"Beh... io ti lascio al tuo appuntamento con mia cugina. Ci vediamo Cam" mi sorride.

"Certo. Ciao Allison" le sorrido e lei sta per uscire dall'auto quando all'improvviso si ferma e si volta verso di me.

Mi fissa per qualche secondo e poi mi abbraccia cogliendomi totalmente di sorpresa.

Anche se non capisco il motivo di questo suo gesto, ricambio l'abbraccio fino a quando lei non si stacca e salutandomi un'ultima volta se ne torna a casa sua.

Fino a quando arrivo a casa di sua cugina, non faccio altro che pensare all'idea che mi è appena venuta in mente.

 

 

Alessia🌹

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Capitolo 22
*** 141. ***


CHERILYN' S POV

"Sai... stasera danno una festa a casa mia. Ti va di venire?" gli chiedo sperando in una risposta affermativa.

"Mi piacerebbe, ma non posso. Mi dispiace. Esco con dei miei amici"

Metto il broncio sperando che cambi idea ma quando vedo che non lo fa roteo gli occhi scocciata.

"Non puoi proprio venire?" gli chiedo ancora.

"C'è anche Allison" esclamo e lo vedo rivolgermi subito lo sguardo.

In realtà non è vero, ma se viene posso sempre inventarmi all'ultimo che ha avuto un contrattempo.

"Io... mi dispiace Cher, sul serio. Ma non posso, sono impegnato stasera"

Vedendo come mi risponde, mi arrendo all'idea di provare a convincerlo inutilmente e gli faccio un'altra domanda.

"Ti piace ancora mia cugina?" chiedo cogliendolo alla sprovvista tanto che per poco non sputa il suo milkshake.

"Allison?"

"E chi altro sennò?!"

Ci riflette qualche secondo e poi scuote la testa.

"Nahh. Non mi piace più Allison, siamo solo amici noi due" risponde.

Solo amici, certo... solo amici.

Sorrido mentalmente mentre rifletto sul piano che ho in mente di applicare durante il compleanno di Allison.

Ovvero tra tre settimane.

Me le farò bastare...

ALLISON' S POV

Dopo aver finito il mio turno come cameriera al ristorante, torno subito a casa e mi preparo per il turno notturno che ho invece in discoteca come barista.

Il sabato è il giorno più stancante.

Ho il turno al ristorante e subito dopo in discoteca.

In pratica torno a casa distrutta.

Mi getto sul letto stanca morta e nel frattempo prendo il cellulare per controllare l'eventuale arrivo di nuovi messaggi.

Ce n'è solo uno di mia cugina.

Cher 🌹
Ehi Ally! Oggi rimango da te. Mi sento troppo sola a casa mia ☹😂💕

Troppo stanca per pensare ad una risposta da darle, le rispondo con un semplice Okay

È normale che io pensi ancora a tutto quello che ho provato nel momento in cui ho abbracciato Cameron?

Non so neanche perchè l'ho fatto, me lo sono sentita e basta.

Nonostante non stessimo più insieme, veramente sarebbe disposto ad aiutarmi a comprarmi una macchina?

Per quanto io sia totalmente in disaccordo con lui poichè non voglio che spenda soldi per me, è bellissimo sapere quanto una persona sia disposta a fare per te.

E forse è proprio per questo che non riesco a dimenticarlo, ogni giorno mi dà un motivo in più per continuare ad amarlo.

Riguardo Isaac invece non lo vedo sa quasi una settimana, ci sentiamo soltanto tramite telefono.

Ci siamo accordati per vederci domani pomeriggio dato che la domenica è l'unico giorno in cui non lavoro.

****

Odio profondamente lavorare in questo posto.

È uno schifo totale, c'è sempre una puzza di sudore incredibile e odio dover passare tutto il tempo a osservare questa gente che al posto di ballare si strusciano.

Insomma... anche io quando ero fidanzata con Cameron venivo in discoteca delle volte, ma abbiamo sempre e solo ballato.

Non abbiamo mai fatto nulla di simile.

Insomma... che motivo c'è di venire in discoteca per poi 'ballare' in questo modo? Cioè fatele a casa queste cose.

Sono qui da circa tre ore e non ce la faccio più.

Stasera c'è più gente del solito e mi è davvero difficile riuscire a stare al passo con tutti i clienti considerando che stanotte non ho chiuso occhio.

Mi volto quando sento una voce richiamarmi.

"Scusi non avevo sentito. Cosa desidera?" chiedo.

"Il suo numero di telefono per piacere" mormora sorridendo malizioso.

"Sicuro che non vuoi un bel pugno in faccia?" chiede qualcun'altro sbucando dietro di lui.

Rimango a bocca spalancata vedendo chi si trova dietro il signore.

"Isaac!" esclamo felice.

Lo vedo sorridermi prontamente mentre l'uomo se ne va sbruffando.

"Che ci fai qui?" chiedo.

"Sono uscito con degli amici e dato che passavo qui vicino, ne ho approfittato per venire a farti una sorpresa, se così si può dire. A che ora finisci di lavorare?"

"Tra mezz'ora" rispondo.

"Ti aspetto" risponde facendomi sorridere.

"Non preoccuparti, tranquillo. Se vuoi andare a casa vai pure" rispondo mentre mi allontano da lui per servire una ragazza che si sta avvicinando al bancone.

"Nah, mi piace restare a guardarti. Ti accompagno a casa in macchina, va bene?"

Annuisco.

"Sì grazie"

"Com'è andata oggi a lavoro?" mi chiede.

Scrollo le spalle.

"È andata. Di sicuro meglio lì che qui" rispondo ridendo.

"Vedrai che troverai presto un lavoro che sarà in grado di pagarti meglio e molto più piacevole di lavorare in questi posti"

"Lo spero" rispondo pensierosa mentre appoggio i gomiti sul bancone e il viso sui palmi delle mani.

All'improvviso vedo entrare una figura familiare accompagnata da un uomo anch'esso familiare.

Cosa ci fa Cameron ancora con quell'uomo?

"Tutto bene?" chiede il mio ragazzo.

"S-sì" rispondo senza cambiare la traiettoria del mio sguardo.

"Andiamo a prendere qualcosa da bere e intanto parliamo" esclama Matt dirigendosi verso il bancone.

"I-io non bevo nulla" dice Cameron come se si fosse appena ricordato di qualcosa.

"Prendo io da bere allora" risponde Matt e alla fine Cameron cede.

Appena Matt si avvicina al bancone alza lo sguardo e ci mette pochissimi secondi a riconoscermi.

"Ma guarda chi si rivede" sorride con sguardo malizioso.

"Cosa prende?" chiedo facendo finta di nulla.

"Non far finta di nulla. So che mi hai riconosciuto" sorride appoggiando una mano sulla mia.

Tolgo di scatto la mia mano e vedo Isaac alzarsi in piedi.

"Senti. Non so chi cazzo tu sia, ma vedi di muoverti ad ordinare e a lasciarla stare" dice con voce autoritaria.

"Isaac..." lo richiamo in modo da tranquilizzarlo.

Lui mi fissa per qualche secondo e poi si risiede al suo posto.

Matt si decide finalmente ad ordinare e appena gli consegno i due bicchieri mi fa l'occhiolino ringraziandomi.

Vedo Isaac irritarsi ma non si alza.

E menomale aggiungerei.

Meglio non mettersi contro di lui.

L'unica cosa che vorrei sapere è perchè Cameron è venuto qui insieme a lui.

Alessia 🌹

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Capitolo 23
*** 142. ***


Scusami, vado un attimo al bagno" bisbiglio ad Isaac mentre me ne vado.

Invece di andare in bagno esco, utilizzando la porta sul retro e dopo aver fatto tutto il giro della discoteca, utilizzo l'altra porta per rientrare.

Con lo sguardo vado alla ricerca di Cameron e appena lo vedo mi avvicino a lui sperando che Isaac non mi veda.

Proprio quando mi ritrovo dietro di lui, lui si gira di scatto rovesciando il bicchiere che aveva in mano.

Lo vedo palesemente sorpreso quando mi riconosce ma subito si scusa.

"Cazzo scusami! Non ti avevo vista" si scusa passandosi una mano tra i capelli.

"Non fa niente. Che ci fai qui con Matt?!" chiedo roteando gli occhi.

"Nulla" risponde.

Scoppio a ridere "E tu aspetti che ti creda? Cameron so riconoscere quando menti. Dimmi cosa ci fai qui con lui ora, devo tornare a lavorare" rispondo guardando Isaac per vedere se è ancora lì.

"Perfetto. Allora tornaci" risponde brusco rigirandosi verso Matt.

Un colpo al cuore.

"C-Cameron..." inizio ma lui mi blocca un'altra volta.

"Allison" sospira "Non sei mia madre, nè mia sorella e neanche la mia ragazza, quindi non sono affari tuoi cosa faccio io nella mia vita, okay?!"

Un altro colpo al cuore.

Senza dire nulla, mi volto e mi dirigo verso l'uscita rifacendo lo stesso giro di prima per tornare da Isaac.

****

"Fatto" rispondo mostrando un sorriso forzato al mio ragazzo.

"Tutto bene?" chiede infilandosi il giubbotto.

Annuisco. "Sì perchè?"

"Non lo so. Sei strana" scrolla le spalle mentre aspetta che io mi infili il giubbotto e mi metta la sciarpa.

"Dovresti conoscermi, Isaac. Io sono sempre strana" la butto sul ridere mentre rivolgo un'altra occhiata a Cameron notando con sorpresa che mi stava fissando anche lui.

Distolgo in fretta lo sguardo prendendo la borsa e dico ad Isaac che sono pronta per andare.

"Perfetto. La macchina l'ho parcheggiata proprio accanto all'entrata"

Annuisco sorridendo.

Per uscire dalla discoteca passiamo accanto a Matt e a Cameron e ne approfitto per cercare di sentire qualcosa della loro conversazione.

"Sì Cameron. Domani sera" risponde Matt.

Sento il mio ex sbruffare "Okay... okay va bene. Ci sarò" risponde dopo qualche secondo.

Mi volto di scatto verso Cam e lui come se si fosse in grado di sentire il mio sguardo su di lui si volta verso di me.

Non riesco a capire cosa gli passi per la testa in questo momento e decido perciò di voltarmi e seguire Isaac fuori dalla discoteca.

Per come mi ha trattata prima, non si meriterebbe neanche che io gli rivolga la parola ma so benissimo che non riuscirò a resistere per più di un giorno senza parlargli.

****

Dopo essermi fatta la doccia torno nella mia stanza e noto che Isaac dorme ancora.

Sì, è rimasto a dormire da me.

Stanotte quando mi ha riaccompagnata a casa pioveva da matti perciò gli ho proposto di rimanere a dormire da me.

Lui ha accettato ed è così che ora siamo in questa situazione.

Sto per uscire dalla mia stanza quando qualcosa mi arriva addosso dritto dritto sul sedere.

Mi volto di scatto vedendo un cuscino per terra e Isaac che si sta sbellicando dalle risate.

"E tu da quand'è che sei sveglio?" chiedo rilanciandogli il cuscino che lui prontamente prende al volo.

"Mhm... da qualche minuto" risponde ridendo.

"Stupido" dico voltandomi verso la porta ma lui prontamente mi afferra il polso e mi tira all'indietro facendomi atterrare a peso morto sul letto. Sotto di lui.

Le sue labbra finiscono subito sulle mie e nonostante tutto ricambio il bacio e gli avvolgo il collo con le mie braccia per attirarlo di più a me.

Le sue mani si posizionano sui miei fianchi sotto la maglietta e subito rabbrividisco.

"Isaac fermati" sussurro.

Non sono ancora pronta a farlo con lui. È troppo presto.

"Allison... non ero intenzionato a fare nulla. Non avrei allungato le mani più di quello" risponde serio togliendo subito le mani dai miei fianchi e rimettendosi seduto.

"Oh... io... scusami. Non lo sapevo. È solo che non sono ancora pronta e volevo fermarti prima che fosse troppo tardi"

"Tranquilla. So anch'io che è troppo presto. Non voglio assolutamente metterti fretta"

Gli rivolgo un timido sorriso prima di venire interrotta dallo squillare del suo cellulare.

Sullo schermo appare il nome di una certa Layla.

Aspetta. Ma Layla non era la sua ex?

"Isaac. Layla è la tua ex giusto?" chiedo inarcando un sopracciglio.

Il mio ragazzo rilascia un sospiro gettando un'occhiata al suo cellulare.

"Sì. L'altro giorno quando siamo usciti insieme mi ha mandato un messaggio dopo tanto tempo dicendomi che era tornata a Manhattana e che voleva vedermi. Io ovviamente ho rifiutato e lei da quel giorno non fa altro che chiamarmi ogni fottuto giorno"

"Ah..." rispondo con un pizzico di gelosia nella voce.

"Tranquilla. Non conta più nulla per me" mi rassicura poggiando una mano sulla mia.

Annuisco mentre porto lo sguardo sul suo cellulare che ha appena ricominciato a squillare.

CAMERON' S POV

Sono stato un coglione!
Un fottuto coglione!

Non volevo risponderle così cazzo!
È solo che in quel momento non trovando nessuna scusa ho detto la prima cosa che mi è passata per la mente perchè lei smettesse di farmi domande.

Non posso rivelarle la verità.

Assolutamente non posso.

Il problema è che quando le ho risposto in quel modo, l'ho visto dai suoi occhi che ci è rimasta malissimo e infatti in pochi secondi era già scappata.

Non l'ho seguita soltanto perchè Matt me lo aveva impedito e so cosa succede se non seguo alla lettera tutto ciò  che mi ordina di fare.

Tra l'altro Matt mi ha chiesto chi era il ragazzo che si trovava in quel momento con Allison e mi ha chiesto perchè l'aveva difesa in quel modo.

Neanche tre sere prima avevo detto che io e Allison stavamo ancora insieme, come potevo dirgli che Isaac era il fidanzato di Allison?

Non potevo e infatti non gliel'ho detto.

Mi sono inventato la scusa del 'sono solo amici'.

Mi ha chiesto perchè non fossi geloso di lui e allora ho inventato la prima cosa che mi è passata per la mente dicendo che lo conosco da tanto tempo e per Isaac, Allison è come una sorella perciò non ci proverebbe mai con lei.

L'unica cosa è che spero che Matt non li veda mai insieme mentre si baciano o qualcosa del genere...

Ah che casino!

Alessia🌹

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Capitolo 24
*** 143. ***


ALLISON' S POV

Sono appena tornata dall'uscita con Isaac e mi ha appena riaccompagnata a casa.

L'unica cosa che voglio fare in questo momento è dormire e basta.

Appena mi sdraio sul letto, il mio cellulare comincia a squillare.

È Cameron.

Nonostante sia ancora un po' sorpresa rispondo comunque.

"Ehy" rispondo.

"Ciao" risponde Cameron "Ti disturbo?" chiede.

"No, tranquillo. È successo qualcosa?" chiedo e nel frattempo mi infilo sotto le coperte.

"No, non è successo nulla. Volevo solo... volevo soltanto scusarmi"

"Per cosa?" chiedo facendo finta di non capire ma in realtà ho capito perfettamente, ma voglio che sia lui a dirmelo.

"Per ieri sera Allison. Cazzo mi dispiace tantissimo, ti ho trattata di merda e non mi sono neanche scusato subito. Mi dispiace Allison" dice e nel mentre riesco quasi a vederlo mentre si passa una mano tra i capelli, gesto che compie sempre quando è arrabbiato o nervoso.

"Già, l'hai fatto" rispondo "Ma sta' tranquillo. È tutto apposto" rispondo a voce bassa.

"Non è tutto apposto. Non pensavo davvero quelle cose Allison"

"Cameron davvero va tutto bene" rispondo sospirando.

"Smettila di dire che va tutto bene, Allison. Come puoi dire che va tutto bene?!"

"Cosa vuoi che ti dica Cameron?! Okay, va bene, accetto le tue scuse. Cos'altro vuoi che ti dica?!" chiedo mettendomi seduta mentre mi porto le ginocchia al petto.

"Sì. Hai ragione. Scusami. Comunque ti ho chiamata solo per questo, quindi ora ti lascio stare. Ciao Allison" risponde lui e prima che possa chiudere la chiamata lo fermo.

"No!" quasi urlo.

"Cosa c'è?" chiede.

"Non chiudere la chiamata! Voglio prima chiederti una cosa. Ti va di restare a parlare ancora un po'? Qualsiasi cosa"

"Oh... okay. Perchè?"

"Così. Ho voglia di parlare con qualcuno" rispondo solamente "E questo qualcuno sei tu" vorrei rispondere ma mi fermo in tempo.

"Va bene. Allora di che vuoi parlare?" chiede.

Resto sveglia tipo fino all'una di notte a parlare con lui fino a quando non sono ormai del tutto esausta ed entrambi decidiamo di chiudere la chiamata.

Abbiamo parlato un po' di tutto.
Persino del college, delle amicizie che ci siamo fatti lì, come ci siamo trovati e tutto, fino a quando non siamo arrivati a cambiare discorso e da lì per circa una mezz'oretta siamo andati avanti solo a risate continue.

Insomma, mi ha fatto piacere restare a parlare con Cameron fino a tarda notte.

Una settimana dopo... (compleanno di Allison)

CAMERON' S POV

"Io continuo a sostenere che come regalo è esagerato. Insomma, manco fosse la tua ragazza" continua Cherilyn da una buona mezz'oretta.

"Cher non c'entra nulla. Almeno sono sicuro che le sarà utile come regalo e poi non ho smesso neanche tutta sta quantità di soldi dato che i soldi li ho divisi con suo fratello"

"Bah. Ho capito che tieni a lei, anche io ci tengo ma è esagerato"

"Cher. Sono io che devo decidere cosa regalarle non tu" rispondo atono.

Mi dispiace risponderle così ma a volte diventa insopportabile.

Allison è ancora nella sua stanza, a detta del fratello sta finendo di truccarsi.

Appena sono arrivato, ho visto subito Isaac guardarmi storto.

Pensava fosse che non mi avesse invitato?
Sta' zitto che anche tu pensavi che non l'avrebbe fatto.

Shh. Sono dettagli.

Non appena la vedo scendere le scale rimango meravigliata da quanto sembri ancora più bella del solito.

Cazzo.

Indossa un vestitino lungo fino alle ginocchia color panna ed è inutile dire che le dona un casino.

Ha i capelli legati in uno chignon lasciando qualche ciuffo fuori e sulle labbra si è messa un rossetto rosso ma non troppo scuro.

È meravigliosa.

Isaac subito le va incontro sussurrandole qualcosa all'orecchio che la fa sorridere.

Suo fratello sta fissando Isaac male, non so per quale motivo.

Sua cugina continua a mantenere lo sguardo fisso su di lei con espressione seria.

E io sto facendo di tutto per non fissarli mentre si baciano.

****

La festa procede per il meglio se tralasciamo tutte le occhiate che ci siamo lanciati io e Isaac durante la festa.

Ora è arrivato il momento dei regali e Isaac le sta consegnando il suo perchè <>.

Roteo gli occhi al ricordo delle sue parole.

Appena Isaac le consegna il suo regalo e dopo esserselo rigirato qualche volta tra le mani, getta le braccia al collo di Isaac sorridendo.

"Oddio. Grazie. Dei biglietti per il concerto di Ed Sheeran. Ma io ti adoro" esclama lei sorridendo felicissima per il regalo.

Nonostante tutto non nego che mi piace vederla così felice, anche se a causa sua.

Quando finalmente tutti le consegnano il proprio regalo mi avvicino ad Allison.

"Per il mio regalo ho bisogno che tu venga un attimo fuori"

"Puoi darglielo anche qui" scatta subito Isaac.

"No che non posso altrimenti lo avrei fatto"

Allison si morde il labbro inferiore ma accetta lo stesso.

"Uhm... va bene" risponde seguendomi.

Prima di uscire dalla porta le poso una mano sugli occhi e le poggio una mano su un fianco in modo da guidarla senza che vada a sbattere da qualche parte.

"Cameron giuro che se hai speso troppo per il mio regalo ti stacco la testa"

Ridacchio perchè non ha la minima idea di cosa l'aspetta.

"Chi ti dice che ho speso tanto?" chiedo ovviamente ironico.

Ho speso soltanto $45. Assolutamente nulla... spero capiate che sono ironico.

Sarebbero stati $90 se non fosse che ho diviso il prezzo con suo fratello.

"Sarà meglio per te-" comincia a dire ma appena le levo la mano dal viso si blocca di colpo.

Spalanca la bocca sorpresa.

"Ma tu sei scemo Cam! Non accetterò mai un regalo del genere. Te lo puoi scordare! È troppo!" dice continuando ad osservare la BMW Z4 bianca che le ho preso.

"Allison è il tuo regalo. Voglio che lo accetti. Devi accettarlo, fallo per me" rispondo totalmente serio.

"Ma Cam..." continua a lamentarsi.

"Ma Cam niente. Accetta il regalo senza lamentarti"

"Va bene..." mormora a bassa voce continuando a fissare la macchina nuova.

Si avvicina alla macchina sfiorando con le dita il cofano come se potesse rompersi da un momento all'altro.

Dopodichè si volta verso di me con gli occhi lucidi.

Vedo con la coda dell'occhio Isaac uscire da casa sua e arrivare nel parcheggio proprio davanti ad essa.

"Dio mio Cam" dice correndo verso di me "Io ti am-adoro" dice saltandomi praticamente al collo.

"Anche se non è giusto, perché hai speso troppo. Ti ringrazio tantissimo Cam. Grazie" dice sorridendo come una bambina davanti alla vetrina di un negozio di caramelle.

Non riesco a non voltarmi verso Isaac che nel frattempo mi sta osservando nel peggiore dei modi.

"Grazie" continua a dire per tipo 10 volte con il viso nell'incavo del mio collo.

"Non l'ho pagata da solo però. Mi ha aiutato tuo fratello"

La vedo sorridere quando nomino suo fratello.

"Allora mi sa che è meglio se vado a ringraziarlo" mormora staccandosi da me.

"Grazie ancora" sorride baciandomi sulla guancia.

Okay questo non me lo aspettavo.

ALLISON' S POV

"Jorge" lo richiamo mentre è girato di schiena.

Lui si volta di scatti verso di me.

"Hai già visto il regalo?" chiede sorridendo.

"Sì. Grazie mille... sul serio non so come ringraziarvi" rispondo abbracciando anche lui.

"Questo e altro per la mia sorellina" sorride ricambiando la stretta.

"A proposito... è avanzata un po' di torta e un po' di pasticcini. Ti va di chiedere agli altri se ne vogliono un po' anche loro?" mi chiede.

Annuisco uscendo nel cortile.

Mi dirigo dalla parte in cui c'è la piscina dato che molti sono andati a farsi un bagno e spalanco gli occhi quando vedo una scena che mi lascia letteralmente senza parole.

Cameron si trova contro il muro e Cherilyn è davanti a lui con le mani sul suo petto mentre si baciano.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii❤
Ve lo aspettavate?😏❤

Alessia💓

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Capitolo 25
*** 144. ***


Perchè sto piangendo?!

Ma soprattutto, perchè sono scappata in camera mia chiudendo la porta?!

Perchè?!

Infondo si stavano soltanto baciando Cameron e mia cugina, no? E io non provo più nulla per lui.

E allora perchè cazzo fa così male?!

Quando li ho visti, è come se il mio cuore fosse finito in mille pezzi.

E Cherilyn mi ha vista quando sono scappata ma non ha fatto nè detto nulla per fermarmi.

Sento bussare alla porta.

"Allison... sono io, Martina. C'è anche Sam con me" sento dire dall'esterno della mia stanza.

Non ho voglia di parlare con nessuno in questo momento ma sono le mie migliori amiche e non posso mandarle via.

"Entrate pure" rispondo e subito vedo una chioma bionda fare capolino nella mia stanza.

Samantha che entra per ultima si occupa di chiudere la porta mentre Martina si viene a sedere accanto a me.

"Allison, che è successo? Isaac ti ha fatto qualcosa?" chiede.

"COSA?! Se Isaac ti ha fatta soffrire giuro che lo uccideró con le mie stesse mani" urla Samantha.

"No!" esclamo immediatamente "Isaac non c'entra niente. Anzi. Con lui... con lui va tutto a meraviglia" mormoro sorridendo lievemente.

"E allora chi è il problema?" chiede Samantha.

"È Cameron" rispondo abbassando lo sguardo.

"Che?! Cosa ti ha fatto mio fratello?"

"Non mi ha fatto nulla. Solo che... non so neanche io perchè ho reagito in quel modo ma... quando sono uscita di casa ho visto lui e mia cugina baciarsi"

Tutte due spalancano la bocca sorprese come se non se lo aspettassero e in effetti hanno ragione.

Nemmeno io mi sarei mai aspettata di vedere Cherilyn con il mio ex ragazzo.

"Hai reagito così perchè lo ami ancora Allison e non negarlo. E anche lui ti ama ancora. Allison siete fatti per stare insieme, mi sembra ovvio che tu soffra a vederlo con un'altra come sicuramente anche lui soffre vedendoti con Isaac"

"Martina, non hai assolutamente ragione. Primo: Cameron non mi ama, non è geloso di me e mi considera soltanto un'amica. Secondo: per me vale lo stesso. Siamo soltanto amici" rispondo con tono fermo ed entrambe le mie amiche scoppiano a ridere.

Grazie tante. Davvero molto di aiuto.

"Tu e Cameron amici?! Allison per favore" esclama Samantha continuando a ridere.

"Tu e mio fratello non sarete mai amici, Ally. Non possono essere amici due che si guardano in quel modo, che si perdono di continuo e poi si ritrovano. Non possono essere amici due come voi che non fanno altro che cercarsi con gli occhi, con le mani... voi due non siete amici per quanto vogliate credere a questa cazzata pur di non soffrire più. Mia cara, ti conosco da quattro anni e lui è mio fratello. E vi vedo, vi vedo quando siete insieme come vi desiderate, come vorreste passare tutto il tempo assieme come facevate una volta. Anche mio fratello... non vedi come ti guarda, come è geloso di ogni singolo essere umano di sesso maschile che ti si avvicina? Di come passi tutto il tempo a cercare di proteggerti, a cercare di non farti soffrire? E non dirmi che tu sei da meno, perchè dal tuo sguardo si vede lontano un miglio che lo ami" dice Martina tutto d'un fiato.

Dopo questo discorso rimango circa 10 minuti a riflettere su di esso e a cercare di autoconvincermi che ciò che mi ha appena detto sia solo una cosa sua e che io non provo più nulla per Cameron, ma sta diventando difficile persino per me ammetterlo.

****

CAMERON' S POV

"Cherilyn non mi sembra il caso" dico allontanandola quando si avvicina troppo al mio viso.

"Andiamo Cam... solo perchè è il compleanno di Allison?! E quindi?! Tu per lei sei solo un amico, devi cominciare a lasciarla perdere. Io sono disposta ad aiutarti in questo" risponde riavvicinandosi a me.

Nel frattempo con la coda dell'occhio vedo arrivare Allison con la testa bassa e appena i suoi occhi incontrano i miei, sono costretto ad interrompere il contatto visivo poichè Cherilyn si pianta sulle mie labbra.

Le sue mani scendono dal mio collo fino ai bottoni della mia camicia.

Quando finalmente si allontana, mi volto nel posto in cui prima c'era Allison e non la vedo più.

L'ha fatto apposta.

Però... perchè dovrebbe averlo fatto apposta se per Allison io non conto più nulla.

Decido di allontanare Cherilyn da me e corro verso l'interno della casa.

Cazzo, è andata nella sua stanza.

Forse, alla fine, neanche lei mi ha scordato del tutto se questa è stata la sua reazione...

Alessia ❤

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Capitolo 26
*** 145. ***


ALLISON' S POV

"Comunque... è veramente bellissima. Grazie. Non avrei mai pensato di prendere una macchina del genere dato che con i soldi che guadagno avevo persino pensato di prendere qualcosa di usato... perciò grazie mille. Sei il miglior fratello di sempre" gli sorrido.

"Allison è il minimo. Comunque l'idea è stata di Cameron e la maggior parte dei soldi li ha versati lui" risponde mettendosi le mani in tasca.

Annuisco.

Per il momento preferisco non parlare nè con lui nè con mia cugina perciò appena vedo il telefono cominciare a squillare a causa di una sua chiamata, non rispondo e lo lascio suonare fino a che Cameron non riattacca.

Mi dispiace perchè con tutto quello che ha fatto per me e per il regalo che mi ha preso il compleanno, non si merita un comportamento simile da parte mia.

Il problema è che se gli rispondessi rischierei di scoppiare e non riuscirei a parlargli con calma.

Mio fratello è appena rientrato in casa e io sto per andare a casa di Isaac, ma sto ancora decidendo se chiamare Cameron o no.

Infondo però non mi frega nulla di come potrei reagire, ha speso un sacco di soldi per me ed è il minimo.

Risponde al primo squillo.

"Ehy" risponde.

"C-ciao" rispondo io.

"Come stai?" mi chiede con un po' di preoccupazione nella voce.

L'altro giorno non ci siamo più visti dopo che sono fuggita nella mia stanza.

"Bene. E tu?" chiedo cercando di mantenere una voce ferma mentre stringo il volante della mia auto fino a che non mi diventano le nocche bianche.

"Bene. Te l'ho chiesto perchè al tuo compleanno ti ho vista correre nella tua stanza e da lì non ho più avuto tue notizie, perciò volevo sapere come stai"

"Tranquillo. Io sto bene Cameron" rispondo rilasciando un sospiro.

"Posso farti una domanda?" chiedo.

"Chiedimi tutto quello che vuoi"

"Tu... e mia cugina state insieme?" chiedo.

"Cos...? No! Non stiamo insieme Allison... mi ha baciato lei l'altro giorno, io... io non avevo intenzione di farlo. Certo, è una bella ragazza ma per il momento sono troppo occupato a pensare ad un'altra per rivolgere le mie attenzioni a lei" dice sbuffando una risatina.

"Un'altra?" chiedo con un sussulto.

"Esatto. Per il momento le mie attenzioni sono solo ed esclusivamente riservate a lei... e penso che sarà così ancora per diverso tempo" risponde.

Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva anche se non so perchè. Infondo poteva riferirsi a qualsiasi altra ragazza.

Con tutte quelle che gli ronzano intorno.
Gelosa eh?
Altrochè. Cioè! No, certo che no!

"Cameron io ora devo andare. Ci sentiamo" rispondo con un sorriso.

"Già usato la macchina?"

"Sto per usarla in questo momento. Grazie ancora"

"Basta ringraziarmi" ride "Non devi. L'hai già fatto abbastanza" dice "Ora ti lascio fare ciò che devi fare. Ci sentiamo Allison" risponde.

Lo saluto un ultima volta prima di chiudere la chiamata.

****

Appena arrivo a casa di Isaac, suono al campanello e rimango sorpresa quando vedo il fratello al posto suo.

"Ehi bellissima. Che ci fai qui?" chiede con un sorrisetto.

Non sopporto questo ragazzo, sono la ragazza di suo fratello e l'unica cosa che fa ogni volta che vengo a casa loro è fare il cascamorto con me davanti al fratello.

"I-in realtà sono venuta per Isaac. Gli avevo chiesto se gli andava di passare del tempo insieme e mi ha detto di venire a quest'ora a casa sua"

"Beh, mio fratello non è a casa ora. È uscito poco fa, è stato chiamato da qualcuno e dopodichè è uscito di casa di fretta senza dirmi nè chi l'aveva chiamato nè perchè era uscito così di fretta"

"A-ah" rispondo alquanto sorpresa.

"E ti ha detto quando tornerà?" chiedo ancora portandomi una ciocca dietro l'orecchio.

"No" dice schioccando la lingua sul palato "Se vuoi passare del tempo con qualcuno, io sono disponibile" ridacchia.

"Mhm... no grazie. Lo aspetterò qua" rispondo ignorando del tutto la sua risposta.

"Almeno accomodati in salotto" esclama spostandosi dalla porta per farmi entrare.

Questa volta decido di seguire il suo consiglio ed entro in casa.

"Posso... sedermi?"

"Certo che puoi" sorride chiudendo la porta.

Lo ringrazio e mi vado a sedere su uno dei divani in pelle.

Kaleb sta per dirmi qualcosa quando la porta di casa si spalanca.

Vedo entrare Isaac accompagnato da una ragazza dai lunghi capelli rossi.

Layla.

Alessia 🌹

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Capitolo 27
*** 146. ***


"Allison..." esclama strabuzzando gli occhi.

Mi alzo dal divano come una furia e mi avvicino a lui furiosa.

"Isaac mi hai detto di venire a casa tua per passare un po' di tempo insieme e quando arrivo non ti trovo a casa e scopro che sei con la tua ex?! Complimenti davvero!"

"Allison forse in questo contesto non sei la più adatta a fare prediche dato che passi più tempo con Cameron che con me"

"Sì ma non ti ho mai dato buca per lui. Tu stavi per farlo!" esclamo.

"Allison... mi dispiace. I-io me n'ero dimenticato. Possiamo vederci domani? Devo parlare con lei urgentemente. Per favore"

Lo fisso per qualche secondo fino a quando non distolgo lo sguardo a causa delle lacrime che stanno per fuoriuscire.

Senza degnarlo di una risposta, mi avvio verso l'uscita di casa sua.

Sento i passi di Isaac dietro di me,ma faccio finta di nulla ed entro in macchina mettendo subito in moto.

****

Sono venuta in spiaggia soltanto perchè sono stufa di andare sempre al solito parco e poi perchè almeno in spiaggia potrò avere un po' di tranquillità.

Non ci credo.

Ieri Cameron, oggi Isaac.

Ma no, che si aggiunga pure qualcun'altro eh...

Cameron è libero di fare ciò che vuole però a differenza di Isaac.

Sta con me cazzo e mi dà buca per parlare con la sua ex.

Non me ne frega nulla di quello che dovevano dirsi, potevano benissimo farlo in un altro momento.

Continuo a camminare con lo sguardo basso fino a quando non mi scontro con qualcuno.

"I-io... scusami" dico con voce strozzata dal pianto senza guardare in faccia la persona di fronte a me.

Mi sento mettere due dita sotto al mento per farmi alzare lo sguardo e subito incontro dei bellissimi occhi castani che potrebbero appartenere ad una sola persona.

Cameron.

"Cos'è successo? Perchè piangi?" chiede con voce preoccupata.

Senza rispondere nè riflettere, faccio la prima cosa che mi passa per la mente e gli getto le braccia al collo mentre infilo il viso nell'incavo del suo collo.

Lui mi mette una mano dietro la nuca e una dietro la schiena, sulla quale fa su e giù un po' di volte per cercare di calmarmi.

Mi schiocca un bacio tra i capelli e io aumento la presa delle mie braccia stringendolo di più a me.

Socchiudo gli occhi mentre sposto il viso sul suo petto e lascio che qualche altra lacrima scorra sulle mie gote.

Lui continua ad accarezzarmi i capelli e dopo un po' di tempo mi allontana da lui delicatamente.

"Che è successo, Allison?" mi chiede.

"Niente" rispondo.

"Sì Allison. Ci credo. Dopo che ti sei letteralmente buttata in lacrime tra le mie braccia e sembrava non volessi piì staccarti, ti credo" dice ironico.

Mi siedo sulla sabbia ignorando il fatto che mi sporcherò tutti i pantaloni.

Lui fa la stessa cosa e mi osserva in attesa della mia risposta.

"Sono andata a casa di Isaac perchè dovevamo passare del tempo insieme, ma lui mi ha dato buca per parlare con la sua ex" rispondo brevemente mentre mi fissi le mani che di colpo sono diventate parecchio interessanti.

"Dici sul serio?!" chiede spalancando la bocca.

"Più seria di così..." rispondo.

"I-io... Allison non so che dirti. Vorrei strangolarlo con le mie stesse mani ma poi ti ferirei perciò forse è meglio cambiare idea" risponde lasciandomi sfuggire una risatina "Mi dispiace. Spero per lui che debbano solo parlare o potrei ripensare alla mia vecchia idea" continua e mi viene di nuovo da ridere.

Di certo in questi 3 anni non ha perso il suo 'talento' nel farmi ridere anche nei momenti meno allegri delle mie giornate.

"Grazie" rispondo appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Di cosa?" chiede irrigedendosi non appena compio quel gesto.

"Per essermi sempre accanto, per esserci sempre. Non so cosa farei senza di te" confesso.

È tutto vero.
È una delle poche persone che c'è sempre stata per me nei momenti difficili.
Mi ha sempre aiutata a superare le difficoltà.
Mi ha sempre spronata ad andare avanti nonostante tutto.
Mi ha sempre fatta sentire come nessuno prima aveva fatto mai.

"Te l'ho già detto Allison. Io ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada"

Non posso fare a meno di sorridere.

"Lo stesso vale per me, sappilo" rispondo sbattendo più volte le palpebre.

Ho talmente sonno che corro il rischio che Cameron mi ritrovi addormentata sulla sua spalla tra qualche minuto, se non secondo.

"Ti ha chiesto almeno scusa?"

"Isaac?"

"Sì... lui" risponde senza rivolgermi lo sguardo.

Scuoto la testa.

"È quello che non capisco. Non ha neppure cercato di trovare una scusa. Quando mi sono arrabbiata con lui mi ha detto che gli dispiace, questo sì, ma ha continuato dicendo di rimandare tutto a domani" rispondo.

"Però ora non ho più voglia di parlare di lui. Piuttosto parliamo di te" dico sollevandomi dalla sua spalla.

"Di me?" chiede puntandosi un dito contro.

"Sì. Di te... che ci facevi qui?" chiedo confusa.

"Avevo bisogno di riflettere su un paio di cose" risponde scrollando le spalle.

"E una di queste cose sei tu, Allison" mi confessa.

Mi volto di scatto verso di lui.

"Io? Che c'entro io?!" chiedo.

"Allison... tu... tu... cioè... io..."

È troppo carino quando è così impacciato ma non glielo dirò mai perchè so che odia sentirselo dire.

"Io cosa Cameron? Sai non sto capendo molto" ridacchio lievemente ma mi blocco quando lui si volta verso di me con le mani tra i capelli.

"I-io... ti amo ancora Allison" risponde.

Rimango a bocca spalancata mentre il mio cuore aumenta la velocità dei battiti tutto d'un colpo.

Vedendo che non rispondo si alza in piedi.

"Lascia perdere. Non dovevo dirtelo, soprattutto ora che tu sei fidanzata"

Lo afferro in tempo per un polso prima che possa iniziare a camminare facendolo risedere accanto a me.

"Stai scherzando?"

Che domanda stupida... solo tu puoi...

Mi rimprovera la mia coscienza e questa volta devo darle ragione.

"Allison non scherzo mai su queste cose..." risponde solamente.

"In questi tre anni non ho fatto altro che pensare a te ogni fottuto giorno. Non sono mai riuscito a dimenticarti e penso che non ci riuscirò mai. Allison io ti amo"

"I-io... non capisco. Quattro anni fa mi hai lasciata dicendo che non mi amavi più... e ora mi dici che non mi hai mai dimenticata"

"Cazzo Allison, io ti ho lasciato per tuo padre! Ti aveva detto che se non ci fossimo lasciati, non ti avrebbe pagato gli studi. Cosa avrei dovuto fare?! Avrei dovuto lasciare che ti riducessi a quello pur di stare con me?! Non lo avrei mai permesso. Ti ho lasciata per quello cazzo" risponde tutto d'un fiato tant'è che alla fine del discorso ha il fiatone come se avesse appena corso.

Non so che dire.

Mi viene da piangere al pensiero di aver passato tutti questi anni lontana da lui mentre avremmo potuto passarli insieme.

"Potevamo restare comunque insieme mantenendo una relazione tipo segreta. Nessuno sarebbe venuto a conoscenza del fatto che stavamo ancora insieme Cam"

"Ci avevo pensato, ma non l'avresti mai accettato e poi odi nascondere le cose agli altri e mentire"

"Lo avrei fatto pur di stare con te" rispondo lasciando che una lacrima solchi la mia guancia.

"Mi dispiace. Avrei dovuto parlarne con te prima di farti soffrire in quel modo. Mi dispiace Allison" risponde poggiando una mano sulla mia guancia facendomi voltare verso di lui.

Ci fissiamo per qualche secondo senza dire nè fare nulla fino a quando lui non comincia ad avvicinarsi...

Alessia🌹

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Capitolo 28
*** 147. ***


Il mio respiro comincia a farsi più pesante quando le sue labbra sono talmente vicine alle mie che si sfiorano.

Involontariamente chiudo gli occhi e dopo neanche un secondo le sue labbra sono sulle mie.

Il mio cuore perde un battito e subito dopo ricomincia a battere più veloce che mai.

Cameron mi sta baciando.

Mi sta veramente baciando.

Mi stacco all'istante quando sento una voce alle mie spalle.

"Allison..."

Cazzo.

Isaac.

"Isaac" rispondo guardandolo negli occhi e vedo il suo sguardo ferito e allo stesso tempo furioso.

Mi alzo in piedi per avvicinarmi a lui ma lui mi fissa con uno sguardo tipo 'Da te non me lo aspettavo'.

Ditemi che è un incubo questo.

Dopodichè mi supera e si getta su Cameron sferrandogli un pugno.

Cameron appena realizza ciò  che ha fatto il mio ragazzo, non ci mette molto a reagire tirandogli un pugno a sua volta.

Proprio quando Isaac sta per reagire un'altra volta mi metto davanti a lui per impedirgli di colpire ancora Cam.

Isaac si ferma in tempo quando il suo pugno si trova a pochi millimetri dal mio naso strabuzzando gli occhi.

"Ma sei scema?! Stavo per colpirti" risponde abbassando la mano.

"Isaac fermati" rispondo a bassa voce.

"Allison... davvero. Da te non me lo aspettavo. Io non sono uscito con Layla per risolvere tutto e tornare con lei. Io sono uscito con lei perchè volevo mettere in chiaro alcune cose. Per esempio che devi lasciarmi stare e che deve lasciare stare pure te. Voleva andare da te e fare qualcosa che ti avrebbe convinta a lasciarmi. Non potevo permetterglielo e sono dovuto uscire con lei solo per quello. Ma non l'ho toccata" risponde e riesco a vedere che è sincero mentre lo dice.

"Allison... lasciami stare. A quanto pare non dovevi metterti con me se pensi ancora a lui, quindi forse è meglio se ci lasciamo"

Spalanco gli occhi "No!" esclamo mentre alcune lacrime cominciano a scendere sulle mie guance "Isaac non farlo per favore!" continuo fissandolo negli occhi.

Sento un sospiro dietro di me.

"Non prendertela con lei. Sono stato io a baciarla, penso che mi avrebbe anche fermato se non fosse per il fatto che sei arrivato tu e ci hai interrotti"

Vedo Isaac cominciare ad irritarsi e mi allontana leggermente per andare verso Cameron ma io glielo impedisco.

"Isaac... non lasciarmi per favore. Mi dispiace per come ho reagito prima. Però non lasciarmi" rispondo ficcando la testa nell'incavo del suo collo.

Sento i suoi muscoli rilassarsi mentre mi poggia una mano dietro la nuca.

"Parliamone a casa mia" mi sussurra mentre mi allontana delicatamente da lui.

Annuisco lievemente mentre mi volto verso Cameron.

Ha lo sguardo rivolto verso il basso ma riesco comunque a notare che non è per niente felice di questa situazione.

"Io prendo la mia macchina, tu prendi la tua e ci troviamo a casa mia, ok?" mi chiede.

Annuisco ancora una volta mentre lo vedo allontanarsi da me.

"Mi dispiace" sento dire dietro di me.

"Cameron... stai tranquillo" rispondo.

È già abbastanza distrutto, non voglio dire qualcosa che potrebbe farlo stare peggio.

"Non dovevo baciarti. Sono stato un coglione, mi è venuto spontaneo. Scusami. Ora vai pure da Isaac" risponde voltandosi.

"Sei a piedi?" chiedo.

"Sì" risponde solamente senza guardarmi.

"Ti do un passaggio"

"Non preoccuparti. Non voglio peggiorare la situazione" risponde guardandomi finalmente negli occhi.

"È solo un passaggio" rispondo "Avanti vieni" continuo rivolgendogli un piccolo sorriso rassicurante.

Alla fine cede e mi segue fino alla mia macchina.

****

"Ti ringrazio Allison. Scusami ancora per prima"

"Cameron... se mi fossi trovata al tuo posto avrei fatto lo stesso. Non scusarti"

Lo vedo sospirare mentre appoggia la testa alla parte superiore del sedile.

"Ti piace la macchina?" chiede cercando di cambiare argomento.

Si vede proprio che ha detto la prima cosa che gli è passata per la mente.

"Me lo stai veramente chiedendo? È il regalo migliore che potessi ricevere" rispondo sorridendo.

"Ne sono felice. Ci vediamo Allison" dice sorridendo a sua volta prima di uscire dalla macchina.

Bene, ora non mi resta che andare da Isaac e affrontarlo.

****

"Vuoi qualcosa da mangiare?" mi chiede dato che è quasi ora di cena.

"Mhm no grazie. Magari dopo" rispondo mentre mi appoggio al muro della sua stanza.

"Siediti qua" risponde spostandosi un po' per lasciarmi dello spazio sul suo letto.

Annuisco e mi vado a sedere accanto a lui tenendomi a una certa distanza.

Non so so neppure se mi ha perdonata o no, quindi meglio evitare di stargli troppo appiccicata.

"Allison... ho capito che è stato lui a baciarti. Ma tu sai come ci sono rimasto quando ho visto che lo baciavi?! Ci sono rimasto di merda Allison. Non è bello sapere che l'unica ragazza che è riuscita ad entrarti nel cuore dopo tanto, pensa ancora al suo ex. Mettiti tu nei miei panni. Come ci rimarresti se io adesso baciassi Layla, eh?"

Ha ragione.

Ha fottutamente ragione.

"Lo so Isaac. Lo so, perdonami. Sono stata una stupida. Lo so. Però ti prego non lasciarmi. Tu... tu mi piaci davvero Isaac e-e voglio stare con te" rispondo con voce spezzata.

"E io come faccio a sapere se mi stai dicendo la verità dopo oggi?!" chiede scuotendo la testa mentre mi costringe a guardarlo.

"Fidati di me, ti chiedo solo questo Isaac" rispondo abbassando lo sguardo ma lui prontamente mi afferra per il mento facendomi tornare con lo sguardo nei suoi occhi e mi cattura le labbra.

Ricambio il bacio anche se un po' sorpresa da tutto ciò.

Ci stacchiamo dopo alcuni secondi entrambi affannati e lui mi fissa negli occhi.

"Rimani a dormire da me stasera?" mi chiede.

Annuisco sorrisendo.
"Certo. Ma ora ho fame, quindi andiamo a mangiare qualcosa. Sai cucinare?" chiedo.

Spero non faccia affidamento su di me per la cucina perchè io davvero non so fare nulla.

"Me la cavo" risponde mentre si alza dal letto con un sorrisetto.

CAMERON' S POV

Sono stato un coglione.

Un emerito coglione.

Non dovevo baciarla.

E soprattutto non dovevo confessarle i miei sentimenti.

Perchè l'ho fatto?! Cosa cambierà ora?!

Assolutamente nulla.

Lei ora si sarà riappacificata con il suo ragazzo senza pensare nemmeno a ciò che le ho detto o al nostro bacio, mentre io non faccio altro che pensarci da quando sono tornato a casa.

Pensavo che raccontandole tutto sarebbe cambiato qualcosa, ma mi sbagliavo.

Mi sbagliavo di grosso e posso confermarlo vedendo l'immagine appena pubblicata da Isaac come stato su WhatsApp in cui appaiono lui ed Allison entrambi sporchi di farina che se la ridono alla grande.

Nonostante mi faccia star male vedere questa foto, non posso far a meno di notare il sorriso di Allison.

Della mia Allison.

Sì, perchè nonostante tutto sono ancora deciso a riprendermela e ci riuscirò. Eccome se ci riuscirò.

Alessia 🌹

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Capitolo 29
*** 148. ***


ALLISON' S POV

"Cosa?! O mio dio! Ma è fantastico!" quasi urla Samantha tutta felice.

"Samantha. Sono seria. Non mi aspettavo una cosa del genere, tantomeno che mi baciasse. Cosa dovrei fare io ora?!" dico totalmente seria al contrario delle mia amiche.

"Molla Isaac e torna con mio fratello"

"Ragazze, grazie sul serio del sostegno" rispondo alzando gli occhi.

"Alison sono seria. Per quanto mi dispiaccia per Isaac, tu sei fatta per stare con Cameron e per di più lo ami ancora. Non puoi stare con Isaac, è ingiusto anche per lui. Mettiti nei suoi panni, sta con una ragazza che non è minimamente interessata a lui, se non come amico"

"A me piace Isaac e di questo ne sono sicura. Ma in tutto ciò amo ancora Cameron. Però... io ci voglio provare davvero con Isaac. Cioè... voglio sapere cosa provo veramente per lui e cosa posso fare se non provarci?"

"Va bene. Allora fai un tentativo con Isaac ma sai benissimo anche tu che alla fine capirai che lui per te è solo un amico. Nulla di più. Ti è stato accanto per molto tempo, soprattutto in quel periodo due anni fa, ma questo fa di lui soltanto un amico, non il tuo ragazzo"

Rabbrividisco al ricordo di due anni fa. Non riesco neppure a pensarci.

Annuisco.

Farò un tentativo con Isaac. Se non andrà a buon fine, pace. Almeno non vivrò con il rimorso di non averci provato.

****

Non appena esco dalla stanza di Martina sento una voce maschile provenire dalla cucina.

"Sì... ci sarò, sto uscendo proprio ora di casa... sì lo so... no no non l'ho detto a nessuno, lo sa solo Josh ma mi ha promesso che non lo dirà a nessuno... sì, va bene... a tra poco Matt"

Stasera?! Matt?!

Ha ricominciato a correre?!

So che non dovrei farlo, ma ho intenzione di seguirlo.

Perciò appena lo vedo uscire dalla porta, conto fino a 5 e faccio la stessa cosa seguendolo fino al luogo delle corse, che rispetto alla sua vecchia casa, è molto più vicino tant'è che ci mette 5 minuti ad arrivare.

Appena arriva lo vedo subito avvicinarsi a Matt che lo accoglie con un sorrisetto.

"Quando comincia?"

"Manca una persona. Appena arriva, cominciamo. Intanto comincia a salire in macchina"

Nello stesso istante in cui lo dice, lo vedo voltarsi nella mia direzione.

Provo a nascondermi ma ormai è troppo tardi.

Mi rivolge un sorrisetto che costringe anche Cameron a voltarsi e non appena lo fa mi fissa sorpreso ed arrabbiato allo stesso tempo.

"Avevi detto che nessuno era a conoscenza di nulla" si rivolge serio a Cameron mentre si avvicina a me.

"Non avevo idea del fatto che fosse qui"
"Non ci credo. Come avrebbe scoperto tutto altrimenti?"

"N-no ha ragione Cameron" intervengo in sua difesa "Lui non mi ha detto nulla. Sono io che l'ho seguito" rispondo e vedo Cameron rivolgermi uno sguardo di rimprovero.

Abbasso lo sguardo non sapendo che dire e sento i passi di Matt farsi sempre più vicini.

Mi afferra per il polso e dice:

"Azzardati a farne parola con qualcuno e farai una brutta fine ragazzina, okay?" chiede stringendo la presa.

Annuisco immediatamente per far sì che mi lasci.

"Non ne parlerò con nessuno. Lo giuro" rispondo alzando le mani in segno di difesa.

"Sarà meglio" dice rivolgendomi un sorrisetto maligno.

"È arrivato Jackson. Devo parlargli un attimo e dopodichè cominciamo, va bene?"

Cameron annuisce e appena Matt si allontana da noi, si avvicina a me.

"Allison... perché mi hai seguito?" chiede con rimprovero.

"C-cam... ho sentito la telefonata e ho deciso di seguirti per confermare le mie ipotesi. Perchè sei tornato a correre?! Perchè Cameron?"

"Allison... è una lunga storia e non mi va di parlarne ora" dice sviando l'argomento.

"Io invece voglio parlarne. Cavolo Cameron... ricordi com'è andata a finire l'ultima volta che hai corso? Sei quasi... s-sei quasi-" mi blocco in lacrime non riuscendo a continuare.

È un ricordo orribile e non riesco neppure a ripensare alle condizioni in cui era in quel periodo.

Lui mi attira tra le sue braccia e mi stringe forte, riuscendo a darmi un po' di conforto.

"Cameron... ti prego non correre" continuo contro il suo collo.

"Allison... devo farlo"

"Perchè devi Cameron?! Non sei obbligato!" continuo staccandomi da lui per guardarlo negli occhi.

"Cazzo Allison, quanto sei insistente" si lamenta "Mi ha detto che se non torno a correre per lui, ti farà del male. Cos'avrei dovuto fare Allison? Non avrei mai permesso che facesse del male a una delle persone a cui più tengo" mormora a bassa voce per non farsi sentire da nessuno al di fuori di me.

Non ci posso credere.

"C-cosa?!" chiedo indietreggiando di un passo.

"Sì mi ha detto questo. Perciò appena me l'ha proposto, non ci ho pensato due secondi e ho subito accettato"

"I-io... Cameron non mi interessa se mi farà qualcosa. Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto per colpa mia. Solo perchè hai cercato di proteggermi. Lascia stare le gare e lascialo fare ciò che vuole. Non può ricattarti in questo modo. Non mi interessa ciò che farà" rispondo seria incrociando le braccia.

"A te non interessa Allison! A te! A me interessa eccome. Cazzo Allison ti amo, come credi che potrei anche solo minimamente pensare di poter prendere in considerazione l'altra opzione. Non ci penso proprio. Preferisco rischiare a costo di proteggerti"

Rimango immobile.

Mi ha detto di nuovo che mi ama.

Non sono pronta a tutte queste dichiarazioni in soli due giorni.

"Anche io ti amo Cameron! E non voglio che ti faccia del male per proteggermi" vorrei tanto dirgli ma è troppo tardi quando mi accorgo che Cameron se n'è già andato e la gara sta per cominciare.

****

Cameron è arrivato primo.

Come sempre.

Lo vedo uscire dall'auto e dirigersi verso Matt, non dopo essersi assicurato del fatto che mi trovi ancora dove mi trovavo prima.

Dopo avergli consegnato i soldi, Matt si volta verso di me e mi si avvicina.

Che vuole ancora?!

"Stavo pensando ad una cosa durante la gara... due giorni fa ti ho vista a Central Park con un ragazzo e vi stavate baciando?! Stai ancora con Cameron?" chiede.

Ma cosa gliene frega a lui?!

Ricordando però che Cameron alla festa si era inventato la scusa che stavamo ancora insieme, annuisco.

"Sì. Era soltanto un mio amico quello. È stato lui a baciarmi, ma io no  ne avevo intenzione" rispondo cercando di risultare convincente.

"Non mi pigliare per il culo, Harvey. Si vede lontano un miglio che stai mentendo"

"Non sto mentendo" rispondo seria senza balbettare.

Strano.

"Allora dimostralo" risponde senza alcuna traccia di scherzo o qualcosa del genere.

Sta facendo sul serio.

Rivolgo lo sguardo a Cameron e, sapendo di tutto ciò che è capace decido di dargli ciò che vuole e mi avvicino a lui per baciarlo.

Cameron rimane un po' sorpreso ma subito ricambia il mio bacio sorridendo.

Quando ci stacchiamo sento degli applausi.

"Brava Allison! E io che mi sono fidato di te ancora una volta!"

Mi allontano di scatto da Cameron e mi volto incontrando gli occhi del... mio ragazzo.

O mio dio!

E lui che ci fa qui?!

Alessia💕

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Capitolo 30
*** 149. ***


"Isaac... che ci fai qui?" chiedo spaventata da ciò che potrebbe accadere tra pochi istanti.

"È questo quello che sai dire dopo che ti vedo baciare il tuo ex per la seconda volta in meno di un giorno?! Comunque dato che soni una persona educata risponderò alla tua domanda. Lui" allude con il mento a Matt "È mio zio. Mi ha chiesto di venire stasera a dargli una mano per alcune cose"

"C-cosa? Come?! Quella volta al bar stavi quasi per picchiarlo quando mi si è avvicinato" rispondo confusa.

"Oh Allison, era solo una messa in scena quella. Mi aveva detto già da un po' che secondo lui nascondevo qualcosa, ma non ho voluto crederci. E ho dovuto semplicemente fingere per arrivare a scoprire la verità" risponde ovvio.

"Oh andiamo. Già che ci sei dille pure il resto no?"

Come il resto?!
C'è dell'altro?!

"Avanti. Diglielo che corri anche te" risponde Matt al posto suo con un sorrisetto.

Vedo Isaac fulminarlo e poi guardare nella mia direzione.

La testa comincia a girarmi.

"Allison stai bene?" chiede Cameron comparendo al mio fianco.

"Sei... pallida"

"No, tranquillo sto bene" rispondo forzando un sorriso.

"Allison non possiamo continuare così. Mi dispiace, ma temo che dobbiamo lasciarci. Non puoi stare con me se lo ami ancora" risponde semplicemente ed è l'ultima frase che sento prima che il buio mi inghiotti.

****

Mi sveglio in una stanza già vista troppe volte per non essere in grado di riconoscerla.

Cameron è al mio fianco e sta parlando con Isaac.

Appena il primo nota che mi sono svegliata mi sussurra qualcosa.

"Ehy. Come stai?" mi chiede.

"Penso bene" rispondo a bassa voce e nel frattempo vedo Isaac ai piedi del letto.

Che ci fa anche lui qui?!

E soprattutto trovo strano che siano ancora del tutto interi...

Insomma... pensavo si fossero già ammazzati a vicenda considerando che si trovavano in stanza assieme.

"Beh... io dovrei andare" interviene Isaac.

Gli rivolgo uno sguardo interrogativo.

"Ero venuto solo per vedere come stai e quando ti saresti ripresa, perchè al contrario tuo, io ci tengo veramente a te. Ciao, Allison" risponde e non mi lascia neanche il tempo di dire qualcosa che esce dalla stanza.

Una lacrima scende sul mio viso, seguita dopo da tante altre.

Forse è meglio che mi abbia lasciata, avrò il tempo di riflettere meglio sui miei sentimenti per entrambi.

Il problema non è quello.

Il problema è che ho paura di averlo perso anche come amico.

In questi anni mi è sempre stato accanto, qualunque cosa succedesse.

È stata l'unica persona più vicina a me su cui potevo contare  e l'idea di averlo perso mi distrugge.

Devo parlare con lui il prima possibile, ho bisogno di lui anche solo come amico.

Cameron si avvicina di più a me e si siede sul letto al mio fianco.

"Allison..." mormora a bassa voce asciugandomi le lacrime.

"Cameron tu non capisci! È troppo importante per me. Non posso perderlo anche come amico" rispondo.

"Allison sta' tranquilla. Presto chiarirete tutto e se non tornerete insieme, fidati che tornerete sicuramente amici. Lo conosco e non è così stupido da lasciarti andare in questo modo sopratutto se ci tiene veramente a te come afferma"

Non so perchè ma le sue parole mi rassicurano abbastanza e non posso evitare di dire che non so proprio cosa farei senza di lui.

Vengo risvegliata dal suono di una notifica.

Domani festa a casa mia! 😜🤗

"Ci andrai?" chiede Cameron al mio fianco.

"Penso di sì. Non ho nulla da fare. Tu?"

Annuisce.

"Sì. Me lo aveva già chiesto oggi pomeriggio" risponde lui.

Oh... allora si sentono ancora...

The Next Day...

"Cosa?! Veramente?!" chiede Martina.

"Ragazze non ne voglio parlare ora, per favore. Tra l'altro Isaac non mi ha ancora detto se gli va bene vederci sabato soltanto per parlare. Quindi evitiamo di parlare di lui per il momento per favore"

"Sì hai ragione, scusaci. E con mio fratello come va?"

Scrollo le spalle.
"Con Cameron... va tutto bene. Non è lui il problema, sono io piuttosto che ancora non sono in grado di capire se la cosa più giusta da fare è tornarci insieme o meno"

"Provaci. Secondo me siete consapevolissimi entrambi del fatto che non sapete stare l'uno senza l'altro. Ti ha detto che ti ama. Tu lo ami. Farebbe di tutto per te, non pensi che meriti almeno un tentativo? Allison pensaci bene perchè faresti mio fratello più che felice. E lo saresti anche tu" continua Martina.

Annuisco.

"Ora vai da lui. Ti stava cercando prima" risponde Samantha con un sorrisetto mentre si porta alla bocca un bicchiere contenente qualche strano liquido.

Faccio come mi dicono le mie amiche e vado alla ricerca di Cameron.

Dopo venti minuti circa, l'ho cercato già ovunque ma non l'ho trovato da nessuna parte.

"Aaron" lo richiamo facendolo voltare "Sai per caso dov'è finito Cameron?" chiedo.

Lo vedo sorridere malizioso.

Basta con tutte 'ste allusioni. Lo sto solo cercando per parlarci diamine!

"Comunque no, non ne ho idea. Prima era con Zac e Trevor, poi ho visto Cherilyn unirsi a loro tre e dopo circa dieci minuti non erano più lì ed erano rimasti solo Zac e Trevor. Vuoi che ti aiuti a cercarlo?"

Annuisco.

"Se per te non è un problema sì" rispondo.

"Figurati" risponde sorridendo.

"Dove cazzo può essersi cacciato?!" mormora Aaron dopo averlo cercato insieme a me per tutti i posti della casa.

"Non fa' niente Aaron. Lo chiamerò più tardi. Torniamo alla festa" scrollo le spalle.

Lo vedo annuire e poi posare la mano sulla maniglia di una porta.

"Aaron il salotto è di là, qui c'è la stanza di Cherilyn" rispondo per fermarlo ma ormai è troppo tardi e ha già aperto la porta.

Lo vedo strabuzzare gli occhi e poi voltarsi verso di me scioccato cercando di  chiudere la porta in fretta.

"Cos'hai visto?!" chiedo.

"Allison nulla, davvero" risponde balbettando.

"Aaron fammi vedere" dico passandogli davanti e vorrei tanto non averlo mai fatto.

Cameron e Cherilyn sono sul letto di quest'ultima, entrambi nudi e Cherilyn si trova sotto di lui mentre Cam le bacia il collo.

Alessia🌹

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Capitolo 31
*** 150. ***


Non ci posso credere.

Davvero?!

Vedo Cherilyn voltarsi nella nostra direzione e subito dopo lo fa anche Cameron.

"Ehm... ragazzi conoscete il significato della parola privacy? Non vorrei sembrarvi sgarbata ma..." finisce la frase alludendo a ciò che stanno facendo.

Osservo Cameron per vedere quale espressione aleggi sul suo viso ma ha uno sguardo misto tra l'irritato e tra il preoccupato.

Senza dire nulla, esco dalla stanza di corsa e quando scendo giù vedo le mie amiche venirmi incontro ma io le supero ed esco velocemente dalla casa.

Non ci posso credere.

Mi ama.

Mi ha detto che mi ama.

E poi lo trovo che si scopa mia cugina.

Non posso e non voglio crederci.

Lo odio.

E odio pure lei.

****

Sono passati circa venti minuti da quando sono uscita dalla festa e in questo momento mi ritrovo rannicchiata sull'erba del suo giardino appoggiata al muro.

E sto ancora piangendo.

Vaffanculo.

E io che avevo preso anche in considerazione l'idea di tornarci insieme.

Guardando l'ora sul cellulare mi accorgo che forse è arrivato il momento di tornare a casa.

Mi alzo perciò dal posto in cui ero seduta e vado verso la mia macchina.

Appena entro dentro vedo subito uscire Cameron di casa.

Si guarda attorno come per cercare qualcosa e quando si accorge che non c'è nulla, tira un pugno contro il muro appoggiandoci subito dopo la fronte.

Nonostante sia di spalle riesco a vedere da come si alzano e si abbassano le sue spalle, che è sul punto di esplodere.

Come se si fosse accorto del mio sguardo puntato su di lui, lo vedo voltarsi verso di me.

Mi affretto a mettere in moto l'auto ma lo vedo correre nella mia direzione e infine decido di bloccare il mio gesto.

Purtroppo non riesco a vederlo così.

Decido di uscire dalla macchina.

Sarà una cosa svelta e me ne tornerò in auto in men che non si dica.

"Allison..." mi richiama con voce distrutta.

"Cosa vuoi?" rispondi fredda.

Lo vedo sorpreso dal mio tono di voce usato.

Cosa si aspettava?

"Stai... stai piangendo?" chiede avvicinandosi a me ma io prontamente indietreggio.

"Ma no! Ma va! Ma ti pare?! Non vedi che stavo giocando con le bambole fino a pochi secondi fa?"

"È per quello che hai visto? È colpa mia?" chiede ignorando il mio sarcasmo.

"No, di Josh" rispondo continuando sarcastica.

"Allison cazzo, sono serio"

"Cameron sai già la mia risposta. Penso sia abbastanza evidente, non credi?" rispondo decidendo di smetterla.

"Allison... io... mi dispiace... non ero in me in quel momento"

"Non sei proprio bravo a mentire eh Cam?" inarco un sopracciglio cercando di bloccare le lacrime.
"Beh... salvo qualche eccezione, giusto? Perchè dire che mi ami ancora  quando poi neanche due giorni dopo ti ritrovo a letto con mia cugina eh?! Volevi che mi lasciassi con Isaac? Era questo che volevi? Beh devo farti i miei complimenti. Come al solito riesci sempre ad ottenere ciò che vuoi" rispondo ridacchiando amaramente.

"No. Stai fraintendendo tutto. I-io ti amo veramente Allison. Non ti ho mentito. Non ti mentirei mai su una cosa simile. E cazzo. Ero ubriaco quando mi hai trovato a letto con Cherilyn. E probabilmente, da ciò che dice Josh, non c'era soltanto alcool in quei drink"

"Mi correggo. Sei piuttosto bravo a mentire, peccato che io sia altrettanto brava a capire che stai cercando in tutti i modi di farmi credere ad una cosa non vera" rispondo.

"Allison... ti ho mai mentito?"

"Sì. Lo hai fatto. Lo hai fatto esattamente quattro anni fa quando mi hai lasciata facendomi credere che era semplicemente per il fatto che non mi amavi più. Se è vero che non mi hai mai dimenticata, allora sì, mi hai mentito. In caso contrario mi hai mentito ugualmente facendomi credere tutte ste stronzate"

"Allison... l'ho fatto per il tuo bene quello. Possibile che non lo capisci?!" urla scompigliandosi i capelli con una mano.

"Per il mio bene Cam?! Mi hai fatta soffrire come non mai in questi tre anni e non ti dico neanche tutte le cose che mi sono successe il primo anno"

"C-cos'è successo il primo anno?" chiede preoccupato.

"Lascia perdere" rispondo voltandomi per tornare alla macchina.

È durata sin troppo questa conversazione.

Mi blocco sul posto quando mi sento afferrare per il polso.

Le lacrime ricominciano a scendere al ricordo dell'accaduto.

"Lasciami" provo a dimenarmi.

Cameron mi fa voltare verso di lui mettendo le mani sulle mie spalle.

"Dimmi cos'è successo. Ti prego"

"Non ho voglia di parlarne" rispondo solamente senza incrociare il suo sguardo.

"Per favore"

"Lasciami andare" sentenzio ad occhi chiusi.

"Allison..."

"Lasciami. Andare. Te lo ripeto un'ultima volta, se non mi lasci giuro che mi metto ad urlare"

"Allison ti lascio andare, ma prima dimmi cos-"

"Mi sembra ti abbia detto di lasciarla andare. O sbaglio?" chiede con voce minacciosa un ragazzo piuttosto ben messo.

Non ho idea di chi sia.

"Fatti i cazzi tuoi" risponde Cameron.

"Ti ha fatto o ti sta facendo del male? In questo caso, gliela faccio pagare, tranquilla"

Sì, mi sta facendo del male. Ma so bene che lui intende 'male fisico' e per quanto vorrei rispondere affermativamente solo per far sì che Cameron mi lasci, non lo farei mai e poi mai.

So benissimo che non mi sfiorerebbe neanche morto e non potrei mai incolparlo di un gesto simile.

"No. Stavamo solo parlando" rispondo e vedo Cameron tirare un sospiro di sollievo.

Pensava davvero che avrei risposto con un 'sì'?

"A me non sembra. Stai piangendo"

"A-abbiamo solo avuto una piccola discussione. Non mi ha fatto nulla, so che non lo farebbe mai" dico nella speranza che questo tizio se ne vada al più presto prima che Cameron finisca per picchiarlo in malo modo.

"Okay... sicura che posso andarmene?"

"Ti ha detto di sì, svegliati" risponde Cameron.

Il ragazzo ignora Cameron continuando ad aspettare una mia risposta e finisco per annuire.

"Allora?" chiede Cameron.

Ancora?!

"Allora niente Cameron. Ti ho detto che non voglio parlarne. Sopratutto non dopo quello che è successo"

"Perchè stai così male per questo fatto? Non eri tu quella che stava con Isaac e che mi aveva ormai dimenticato da un lasso di tempo indefinito?"

"Cameron ti ero venuta a cercare perchè mi ero decisa finalmente a rivelarti tutto ciò che provavo per te" quasi urlo infastidita dal suo comportamento.

"Quali sentimenti?"

Ha capito.

Ha capito benissimo.

"Volevo semplicemente dirti che ti amo anch'io Cameron e che, se tu eri d'accordo, volevo ricominciare con te. Ma a quanto pare eri troppo impegnato" rispondo voltandomi ma lui di nuovo mi afferra per il polso facendomi voltare e mi bacia.

Alessia 🌹

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Capitolo 32
*** 151. ***


Per qualche secondo perdo la cognizione del tempo e decido di lasciarmi andare in questo meraviglioso bacio, ma appena torno alla realtà mi stacco di scatto.

Lo vedo abbassare lo sguardo come se si sentisse in colpa.

"I-io devo andare" rispondo frettolosamente.

"Ti ho persa ormai vero?" chiede senza incrociare il mio sguardo.

"Cosa?" chiedo.

"Ho perso ogni chance con stasera vero?"

"No, Cameron" rispondo solamente "Ma devi darmi del tempo"

"Tutto il tempo del mondo, se ciò può servire in qualche modo a farti tornare da me" lo vedo accennare un sorriso.

****

Controllo l'ora sul mio cellulare e sono ormai le 4 del mattino inoltrate.

Ho passato tutta la notte, da quando sono tornata a casa, a finire di leggere Divergent per cercare di spostare i miei pensieri su qualcosa che non sia Cameron.

Ora però, forse, è meglio che mi metta a dormire o domani in palestra non combinerò un bel nulla e al ristorante peggil ancora.

Sto per spegnere il cellulare quando comincia a vibrare.

È un messaggio da parte di Cameron.

Cameron
Mi dispiace...

Continuo a fissare lo schermo con sguardo confuso.

Scusa per cosa? E perchè mi scrive a quest'ora?!

Per? E cosa ci fai ancora sveglio a quest'ora?

Cameron
Potrei farti la stessa domanda

Stavo leggendo un libro io. Tu?

Cameron
Ti pensavo

Il mio cuore ha un sussulto.

Cameron
Comunque ti ho chiesto scusa per quello che è successo stasera. Per il bacio... per quello che è successo con tua cugina... ma soprattutto per averti fatta soffrire... spero che prima o poi potrò riavere un'ultima chance

Cameron... non preoccuparti davvero. Mi ha raccontato tutto Josh. Ti aveva messo della droga nel drink. Non l'avrei mai creduta così... così stronza. Non hai perso nessuna chance Cam. Ti ho chiesto solo un po' di tempo che può essere anche solo di uno o due giorni.

Cameron
Ah... grazie Allison. Ci vediamo domani pomeriggio in palestra?

Certo! A domani

Cameron
A domani! 😉❤

Sorrido per le emoji usate nel suo messaggio e dopodichè spengo il mio cellulare abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.

****

"Allison!" sento urlare da mio fratello mentre mi smuove.

Apro gli occhi di malavoglia incontrando i suoi occhi color ghiaccio.

"Che vuoi?" chiedo imbronciata.

Odio essere svegliata quando dormo.

"Hai solo mezz'ora per prepararti per andare in palestra. Lo sai questo, vero?"

"Cazzo" mi alzo di scatto "Perchè non mi sono svegliata prima?!" chiedo mettendomi le mani tra i capelli alla disperata ricerca dei vestiti da indossare.

"Ti ho preparato io la borsa" lo sento ridacchiare mentre si appoggia al muro della mia stanza.

Mi volto verso di lui "Grazie. Ti adoro" sorrido dato che almeno ho una cosa in meno da fare.

****

Sarei giunta in palestra già da parecchi minuti, se solo oggi non ci fosse tutto sto traffico maledetto.

Cazzo! Proprio oggi che sono già in ritardo di mio!

Mentre aspetto che scatti il verde, accendo il cellulare per leggere i nuovi messaggi che mi sono arrivati.

Cameron
Ehy! Non vieni più? È successo qualcosa?

No no tranquillo! È soltanto colpa del traffico! E anche colpa mia che sono andata a dormire tardi

Lui risponde con un va bene seguito da alcune risate.

Involontariamente mi sfugge un sorriso mentre spengo il cellulare e rimetto in moto l'auto, essendo che il verde è finalmente scattato.

****

Dopo aver finito l'allenamento, torno nello spogliatoio e mi dirigo verso il mio armadietto.

La lezione è proseguita per il meglio. Ho parlato molto con Cole e ho avuto modo di conoscerlo ancora meglio.

E con Cameron è andato tutto bene anche se la tensione che c'era tra noi quando ci parlavamo era palpabile.

Tiro fuori i miei vestiti, insieme alle scarpe e una busta cade ai miei piedi.

Non c'è scritto nulla oltre ad una frase sul retro.

Perchè ti amo *ೃ♡༄

Non riesco a non sorridere mentre mi siedo su una panchina con gli sguardi di tutte le ragazze addosso e apro la busta.

Ci sono foto. Solamente foto. Solamente un mucchio di foto.

Ma non sono semplici foto. Sono le nostre foto.

Non ci credo.

Le ha fatte stampare tutte quante in stile 'polaroid'.

Sento dei mormorii nello spogliatoio ma non ci faccio troppo caso.

Sono troppo felice.

Dopo essermi cambiata, esco di fretta dallo spogliatoio per andare alla ricerca di Cameron ma non è più qui.

Dallo spogliatoio sono usciti già tutti e in palestra non è rimasto più nessuno.

Arriccio le labbra sbruffando.

Vorrei telefonargli per ringraziarlo ma in questo momento forse mi conviene muovermi ad andare a lavoro.

Gli telefonerò quando arriverò lì.

****

Non appena il mio turno di lavoro finisce, sono esausta.

Ho talmente sonno che non mi reggo in piedi.

Le mie palpebre per poco non si chiudono da sole.

Prendo la mia borsa e mi dirigo all'uscita del ristorante con la testa bassa.

Appena esco vengo invasa da un'ondata di aria fresca che mi costringe a chiudere meglio la cerniera del mio giubbotto.

Arrivo alla mia macchina sollevata di poter tornare finalmente a casa e mi porto una mano al petto quando noto che c'è qualcuno appoggiato ad essa.

"Sono così brutto?" chiede ridendo per la mia reazione.

"N-n-no. È solo che mi hai colto alla sprovvista. Non mi aspettavi di trovarti qui. Non rispondevi ai messaggi e alle chiamate" rispondo cercando di non sorridere troppo per la sorpresa.

"Ti sono piaciute?" chiede avvicinandosi a me.

"Le foto?"

Annuisce.

"Sì. S-sono bellissime e le adoro. Grazie. Ma non dovevi" rispondo sorridendo.

"Beh... stavo cercando di farmi perdonare" risponde "E poi è una cosa che avevo in mente già da un po' di tempo" risponde e lo vedo stranamente a disagio.

"Non ce n'era bisogno" rispondo ridendo.

"E perchè?" chiede confuso.

"Perchè ti ho già perdonato" rispondo mettendogli una mano dietro al collo e unendo le nostre labbra.

Il capitolo fa schifo ma shh😂❤
Alessia❤

 

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Capitolo 33
*** 152. ***


CAMERON' S POV

Me lo sto sognando vero? Non mi sta baciando sul serio... o sì?!

Senza rifletterci troppo su, ricambio il bacio fino a quando lei non si stacca con un sorriso sulle labbra.

È fin troppo bella per essere soltanto un sogno.

"Cameron... io voglio tornare con te" la sento dire con le sue labbra che ancora sfiorano le mie.

"I-io ti amo" continua appoggiando la sua fronte alla mia mentre socchiude gli occhi.

"Scusami se ci ho messo così tanto tempo a capirlo e scusami se anche dopo averlo capito ho continuato a negare tutto ma-" dice tutto d'un fiato senza fermarsi neanche una volta perciò le poggio un dito sulle labbra per zittirla.

"Allison... non devi scusarti di nulla" sussurro a pochi centimetri dal suo viso.

"E comunque non aspettavo altro che sentirmi dire che mi amavi e che volevi tornare con me"

La vedo accennare un sorriso.

"Quindi... tu... cioè... s-sei-" mi trattengo dal ridere a vederla così imbarazzata mentre lei continua ad arrossire.

"Sì. Voglio tornare con te Allison" rispondo serio mentre le accarezzo una guancia con le nocche delle dita.

Lei sorride e mi getta le braccia al collo abbracciandomi.

"Mi sei mancato" sussurra con il viso nell'incavo del mio collo.

"Mi sei mancata anche tu piccola"

ALLISON' S POV

"Da quanto tempo eri qui fuori?" chiedo mentre continuo a guidare.

"Mhm... da quasi mezz'ora" risponde tranquillo scrollando le spalle.

"Cosa?! Tu sei scemo! Ma sarai congelato ora" rispondo toccandogli una mano.

"Dio mio ma è freddissima" sussulto "Potevi perlomeno venire in macchina, almeno aspettavi al caldo no?"

"Nah e poi ne è valsa la pena" lo vedo sorridere mentre appoggia un gomito contro il finestrino.

"Sei terribile" rispondo e solo ora mi accorgo che mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi.

Dal suo sorrisetto, capisco che sta pensando la stessa cosa.

"E tu sei sempre più bella" risponde poggiandomi una mano sulla coscia.

"S-smettila... mi deconcentri" rispondo sussultando.

"É bellissimo vedere ancora che effetto ti faccio... a distanza di tutti questi anni... ma soprattutto è bellissimo poter stare di nuovo con te"

Arrossisco mentre parcheggio l'auto davanti casa mia.

Scendo dalla macchina per evitare che veda quanto sono rossa in questo momento e mi affretto ad aprire la porta di casa.

Quando riesco finalmente ad entrare, aspetto sulla soglia della porta che mi raggiunga.

"Fai silenzio" gli sussurro quando vedo che sta per aprire bocca "C'è mio padre"

Lo vedo sbiancare di colpo.

"Non sapevo fosse qui. L'ho visto ora dalla luce accesa del suo ufficio" rispondo.

"Saremmo potuti andare da me, se solo Hayes non avesse deciso di dare una festa a casa proprio stasera"

"Tranquillo. Se parliamo piano, non ci sentirà" rispondo a bassa voce.

"Questo vuol dire che possiamo fare anche altro, se lo facciamo in silenzio?" chiede con un sorrisetto malizioso.

"Cameron!" digrigno i denti per non urlare.

Lo vedo ridacchiare mentre mi porta una ciocca dietro l'orecchio

"Andiamo di sopra" dico diventando ancora più rossa.

****

"Beh... è bello sapere che hai ancora l'anello, il bracciale e anche la collana. E che hai ancora tutte le nostre foto..." lo vedo sorridere mentre sfiora l'anello che mi regalò a San Valentino, in questo momento su un mobile della mia stanza in un cofanetto dove tengo le cose a cui tengo di più.

"Come avrei potuto buttarli?"

"Qualcun'altro lo avrebbe fatto. Insomma, sono passati tre anni, c'era una vaga possibilità che non ci saremmo mai più visti"

"Beh forse perchè in cuor mio non ho mai smesso di sperare di tornare ad essere un 'noi' e quanto pare è servito a qualcosa. E poi hanno rappresentato alcuni dei momenti più felici della mia vita. Non li avrei mai e poi mai buttati" rispondo avvicinandomi a lui e prendendogli l'anello dalle mani.

Glielo porgo nuovamente.

Mi guarda confuso.

"Ti andrebbe di mettermelo?" chiedo sorridendo imbarazzata.

"Oh... certo" lo vedo sorridere di rimando altrettanto sorpreso e felice allo stesso tempo.

Mi prende una mano nella sua mentre mi solleva di poco l'anulare per infilarmi l'anello.

Quando mi riguarda negli occhi, gli circondo il collo con le braccia e gli lascio un bacio a stampo.

"Ti amo"

"Ti amo anch'io Allison" dice come se non riuscisse ancora a credere che tutto ciò sia reale.

"A proposito. Devo farti vedere una cosa. Scommetto che non crederai al fatto che le ho ancora tutte" dico ridendo mentre mi avvicino al mio armadio.

Comincio a tirare fuori la prima felpa di Cameron che mi aveva prestato l'ultima notte che è rimasto da me a dormire.

Successivamente tiro fuori una maglietta sempre sua, poi una felpa, poi un'altra maglietta e così via per circa altre 3 felpe e 7 magliette.

Lo vedo fissare tutta la sua roba con gli occhi spalancati per poi scoppiare a ridere.

"Non ci credo" continua a ridere "Hai pure queste"

"Sei terribile Allison..." lo sento ridere mentre osserva tutte le sue felpe.

"Posso farti una domanda?" chiedo.

"Dimmi" risponde sedendosi sul letto e sdraiandosi su di esso.

"Come hai fatto ad entrare nello spogliatoio e a mettere la busta dentro il mio armadietto?" chiedo curiosa.

"Quando ti ho detto che sarei andato a comprare una bottiglietta d'acqua, sono passato prima per gli spogliatoi, per quello ci ho messo così tanto"

"Ah... ma avevo chiuso l'armadietto con il lucchetto" rifletto "Come cavolo facevi a sapere la combinazione?!"

"Ti conosco. Hai la tua data di nascita ovunque. Anche sul cellulare come pin hai 2111" lo vedo ridacchiare.

"Sai anche il pin del mio cellulare?!" chiedo stupita.

"Io so tutto di te" continua con il suo solito sorrisetto.

"Detto così è inquietante" rispondo serrando le labbra.

"Non è giusto. Io non so la password del tuo cellulare e neanche la combinazione del tuo armadietto"

Lo vedo che scoppia a ridere.

"Non hai bisogno di sapere la password del mio cellulare. Non ti nascondo nulla tranquilla"

"Beh se per questo neppure io" scrollo le spalle.

"Mi è servita nel periodo di Nick e in quello di Travis. Essendo che tu non ne volevi sapere di dirmi le cose, presi la decisione di controllare io il tuo cellulare per vedere se ti scrivevano qualcosa. Mi dispiace per aver agito alle tua spalle, ma non avevo alternative"

"Oh... tranquillo. Ti capisco, perciò non ce l'ho con te. Eri preoccupato per me... come lo sono io ora per te"

Lo vedo distogliere lo sguardo da me improvvisamente.

"Cameron... lascia perdere le corse" affermo seria più che mai.

"Allison ti ho già detto ch-"

"Cameron non me ne frega un cazzo! Che mi faccia cosa cavolo vuole. Non mi importa. Almeno non correrai un'altra volta il rischio di ammazzarti"

"Diamine quanto sei cocciuta. Allison cosa dovrei fare forse? Vederlo mentre si scopa la mia ragazza? O forse riassistere a una scena come quella con Travis e aspettare che tu finisca in ospedale un'altra volta? Magari anche in condizioni peggiori. Eh?! Perchè queste sono le uniche due alternative. O ti porta a letto o ti fa qualcosa. Posso metterci tutto me stesso per proteggerti e fidati che già lo sto facendo, ma Matt non è qualcuno come i ragazzi da cui ti difendevo al liceo. Matt è mille, se non un milione, di volte peggio. Sarebbe in grado di distruggere qualsiasi persona con uno semplice schiocco di dita. E non posso permettere che lo faccia con te"

Resto in silenzio.

Ha ragione.

Ha perfettamente ragione.

Farei la stessa cosa se mi trovassi nei suoi panni.

Ma non voglio che rischi la vita per me.

Mi viene da piangere.

Perchè è tutto così complicato?!

Alessia🌹

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Capitolo 34
*** 153. ***


SAMANTHA' S POV

"Allora?" chiede Martina entusiasta al telefono.

"È una femmina" rispondo felice.

"Cosa?! Oddio! È fantastico! Te l'avevo detto io!"

Sorrido mordendomi il labbro inferiore mentre Aaron fa retromarcia per uscire dal parcheggio dell'ospedale.

"Ancora 2 mesi e finalmente nascerà. Oh oddio, non vedo l'ora!"

"Sono felice quanto te Martina ma mi stai distruggendo il timpano" ridacchio mentre allontano un po' il cellulare dal mio povero orecchio.

"Avete già scelto il nome?" chiede ignorando la mia richiesta.

"Non ancora" ridacchio.

"Quando lo sceglierete voglio essere la prima a saperlo sappilo! Oddio sono troppo felice per te!" continua ad urlare tant'è che Aaron scuote la testa con una mano sulla fronte.

Ridacchio a questa visione mentre continuo ad assistere agli scleri della mia amica.

Ancora non posso credere a tutto ciò.

Tra due mesi diventerò mamma.

CAMERON' S POV

Non posso ancora credere al fatto che sia davvero tornata con me.

Non posso credere che ora è tornata ad essere la mia ragazza.

Che io sono tornato ad essere il suo ragazzo.

Che è tornata ad essere mia.

Sorrido alla visione di Allison che dorme tra le mie braccia mentre la luce della Luna (non mi viene il nome, se lo sapete ditemelooo) proveniente dalla finestra lasciata semiaperta le illumina il viso.

Da quando siamo nel letto, non sono ancora riuscito a chiudere occhio.

Non faccio altro che pensare ad un modo per uscire da tutti quei giri senza che Matt faccia qualcosa ad Allison.

So bene che non si fermerebbe davanti a nulla e sarebbe capace di tutto anche solo per avergli disobeddito o per avergli fatto un torto, grande o piccolo che sia.

La polizia non servirebbe a nulla.

Ha un sacco di conoscenze per tutta l'America e se si trovasse in carcere, non esiterebbe qualcuno dei suoi amici a farla pagare a chi ha l'ha fatto finire in galera.

Maledetto il giorno in cui decisi di cominciare a correre.

Voglio assolutamente abbandonare tutta questa merda, soprattutto perchè sono consapevolissimo di quanto sia pericoloso tutto ciò e non vorrei far soffrire Allison per alcuna ragione al mondo.

Tre anni fa avrei preso la decisione di lasciarla per non farla soffrire, ma ora no.

Non commetterò un'altra volta un errore simile.

Questi tre anni passati lontani da lei mi sono bastati e ora non voglio più passare un secondo senza di lei.

Sono passati tre anni eppure i nostri sentimenti sono rimasti gli stessi quindi lasciarla non servirà a nulla.

Devo trovare un altro modo per risolvere le cose.

The next day...

ALLISON' S POV

Mi volto dalla parte opposta per evitare la luce del sole e il mio naso si scontra contro il petto di qualcuno.

Alzo lo sguardo e noto gli occhi castani del mio ragazzo intenti ad osservarmi con un sorrisetto.

"Cosa c'è?" chiedo strofinandomi gli occhi.

"Nulla. Ti stavo solo osservando" risponde con tono innocuo.

"Ah... con quale coraggio?! Quando mi guardo allo specchio di prima mattina mi faccio spavento da sola talmente sono orribile appena sveglia"

"Sono incinta" sento dire e scoppio a ridere.

"Che cavolo stai dicendo?" dico continuando a ridere.

"Beh pensavo stessimo dicendo entrambi cose impossibili" risponde inarcando un sopracciglio.

La mia risata si blocca e i miei occhi rimangono incatenati ai suoi per qualche secondo.

Quanto può essere dolce?

Sta volta è lui a scoppiare a ridere.

Gli tiro uno schiaffetto sul braccio mentre neanche io riesco a trattenere un risolino

"Sei veramente..." sussurro digrignando i denti alla ricerca di qualcosa da dirgli.

"Bellissimo? Il ragazzo più bello che tu abbia mai visto? Perfetto? Simpaticissimo? Divertente? Lo so, grazie" risponde facendomi un occhiolino.

Non posso negare che ha perfettamente ragione ma non glielo ammetterò mai. Soprattutto non ora.

"No... sei veramente irritante" rispondo arricciando le labbra.

"Come?! Io ti faccio i complimenti e tu mi dici che sono irritante?" chiede alzando le sopracciglia.

"Sì. Perchè ti diverti a mettermi in imbarazzo così poi puoi ridere di me" dico incrociando le braccia mentre mi volto.

Sto scherzando ovviamente.

"Forse perchè mi piace vederti arrossire. Sei ancora più bella"

Non riesco a trattenere un sorrisino.

"Smettila" sbruffo guardandolo negli occhi.

Sta per parlare ma viene interrotto dalla suoneria del suo cellulare.

"Perchè Matt ti sta chiamando?" chiedo.

"Penso che sia-... nulla" risponde frettolosamente alzandosi dal letto.

"Che sia?" chiedo inarcando un sopracciglio.

Si passa una mano sul viso.

"Per la gara di stasera. Non gli ho ancora dato una risposta e penso voglia sapere che decisione ho preso"

"Ah" rispondo solamente "Ci andrai"

"Devo andarci"

Non mi metto a ribattere perchè so che finirebbe con l'averla vinta lui.

"Vengo anche io" rispondo.

"Cosa?! No! Non scherzare. Tu non vieni" ribatte subito.

"Cameron... dai. Se non mi ci porti tu, ci verrò da sola" rispondo.

Non è per qualcosa, non voglio fare la bambina, ma voglio parlare con Matt e lo farò nel momento in cui Cameron sarà a gareggiare.

So che non cambierà nulla, ma tentar non nuoce no?

"È troppo lontano il posto in cui si svolge stasera, non ci si può andare a piedi. E non ci puoi andare neanche in macchina perchè non ti dirò mai dov'è ed è impossibile che tu lo scopra"

"Chiederò ad uno dei tuoi amici allora" insisto sperando che ceda.

"Non accetteranno mai" risponde.

"E cosa ne sai tu? Sono abbastanza brava a convincere le persone" rispondo.

"Non funzionerà con loro" risponde senza fissarmi.

"Vuoi vedere?" rispondo inarcando un sopracciglio.

"Allison... sono serio. E anche il motivo per cui non accetteranno neanche sotto tortuta lo è" risponde mentre si risiede accanto a me con tono triste.

"Cos-cosa è successo? Di che stai parlando?" chiedo.

"Allison... non dovrei dirtelo, ma lo farò. Ma promettimi di non farne parola con nessuno"

"Te lo prometto" rispondo sincera.

"L-l-la ragazza... cioè l'ex ragazza di Aaron è-è morta proprio durante una gara" dice socchiudendo gli occhi.

"Cosa?!"

"Sì... si chiamava Helena. Era figlia di un poliziotto e stava con Aaron da quasi un anno ormai. L'amava molto e lei amava lui. In quel periodo Aaron correva ancora e proprio un giorno, una serata, durante il quale si sarebbe dovuta svolgere una gara, Helena chiese ad Aaron se sarebbe potuta venire anche lei. Non accettò convinto del fatto che era sin troppo pericoloso, allora lei si rivolse a me e agli altri. Dopo vari rifiuti, alla fine decidemmo di accettare assicurandoci del fatto che l'avremmo tenuta d'occhio per tutta la serata e così facemmo. Quando la gara finì, Aaron venne da noi e Matt lo seguì. Helena non riuscì a resistere a lungo all'impulso di insultarlo per il fatto che non voleva che Aaron lasciasse le gare e proprio per questo lo minacciava di prendersela con la sua ragazza. Esattamente come noi due ora. Matt era tranquillo, fin troppo tranquillo per i miei gusti. E infatti la sua tranquillità durò poco quando Helena disse che lo avrebbe fatto arrestare, fosse anche l'ultima cosa che avrebbe fatto, e accadde tutto nel giro di pochi secondi. Mise la mano in tasca estraendone una pistola e la puntò addosso ad Helena fino a quandò non premme il grilletto. Purtroppo il corpo fu letale e ci lasciò appena fu portata in ospedale. Questo è il vero motivo per cui Aaron ha lasciato perdere le corse, non semplicemente per una mancanza di voglia. Il padre di Helena non lo arrestò mai perchè Matt lo aveva minacciato di uccidere anche la figlia più piccola se soltanto si sarebbe azzardato e Aaron entrò quasi in depressione in quel periodo. Non parlava neppure più con noi. So che la colpa è stata solo nostra per averla portata nonostante lui non volesse, ma questo è per farti capire che Matt non si ferma di fronte a nulla. È capace di qualunque cosa pur di raggiungere i suoi scopi. Per questo puoi star certa che non accetteranno mai. Ne abbiamo già pagato le conseguenze una volta, direi che può bastare. Poi se uccidesse te... i-io..." gli trema la voce dalla rabbia "Non so cosa cazzo gli farei. Lo ucciderei, questo è sicuro. E io non so se riuscirei a sopportarlo Allison. Sarebbe troppo... sarebbe la cosa peggiore che mi potrebbe succedere. Per questo, non venire stasera per favore. Resta a casa, fai quello che vuoi ma non venire. Almeno so che sei al sicuro e non rimarrò tutta la sera con l'ansia di sapere se ti è successo qualcosa o meno a causa di quel bastardo. Risolveremo tutto, te lo prometto" finisce la frase alzandomi il mento con due dita.

Lo guardo negli occhi ancora scossa da ciò che mi ha appena raccontato.

"Nessuno deve permettersi di toccarti" risponde prima di lasciarmi un bacio a stampo.

Allison andrà comunque o no alla gara?😏❤

Alessia🌹

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Capitolo 35
*** 154. ***


Scorro per qualche minuto il feed di Instagram, fino a quando non esco dall'app annoiata.

Cameron se n'é andato da ormai un'ora e ancora non mi ha mandato un messaggio.

Ditemi qualsiasi cosa ma io a parlare con Matt voglio ancora andarci.

E anche se Cameron non vuole dirmi dove si trova so perfettamente a chi chiedere.

Spero solo mi risponda dopo tutto quello che è successo tra noi due.

Compongo il suo numero e aspetto che mi accetti la chiamata.

"Allison?" chiede.

Wow. Mi ha veramente risposto?

"Isaac... ciao. Sì sono io. Ascolta... potresti farmi un favore?" chiedo mordendomi il labbro.

"Spara"

"Potresti dirmi in che luogo si trova la corsa di stasera? Se lo sai"

"Perchè lo chiedi a me?"

"Perchè Cameron non me lo vuole dire. Non vuole che venga"

"Beh allora penso ci sia un motivo..."

"Isaac... per favore. È importante" lo supplico.

Lo sento sospirare.

"Va bene. Ti invio la posizione tra un minuto"

"Grazie mille" rispondo sorridendo mentre lui chiude la chiamata.

Come promesso, in poco tempo mi invia la sua posizione su WhatsApp e subito comincio frettolosamente a prepararmi.

Ho un po' paura per ciò che potrebbe succedere ma non voglio tirarmi indietro.

Cerco di pensare solamente al fatto che lo sto facendo per Cameron.

Mi sento in colpa per il fatto che gli sto disobbedendo. Mi ha supplicato di restare a casa e io sto uscendo.

Sono una stupida.

Menomale che lo sai

Voglio almeno provare ad aggiustare le cose. Per una volta vorrei essere io quella che lo '''salva'''.

O almeno vorrei provarci.

Non so come reagirà vedendomi lì, ma momentaneamente non è quello a preoccuparmi maggiormente. Ciò che mi preoccupa di più è vedere e parlare con Matt, dopo ciò che mi ha raccontato Cameron...

Appena arrivo nel luogo indicatomisi da Isaac, mi arriva un messaggio dal mio ragazzo.

Ehy, tutto bene?

Mi chiede solamente.

Certo. Perchè?

Volevo saperlo. Sei a casa?

Mi chiede.

Oh cazzo.

E cosa gli rispondo ora?

Meglio che gli dica di sì. Ha bisogno di rimanere concentrato almeno durante la gara.

Sì. Anche perchè non saprei dove andare.

Perfetto ;) ora devo andare. Ci sentiamo dopo piccola

A dopo ❤

Rispondo prima di spegnere il cellulare e scendere dall'auto.

Matt sta parlando con un signore sulla sua stessa età.

Cameron sta entrando nell'auto e stessa cosa sta facendo anche Isaac.

Siccome Matt è lo zio di Isaac e mio padre e quello del mio ex sono molto amici e sono entrambi degli uomini abbastanza 'potenti', questa cosa potrebbe essermi d'aiuto.

O almeno spero.

I nostri genitori insieme potrebbero fare invidia a qualunque potente criminale di New York, quindi perché non provare?

****

"Mi spieghi perchè non gli hai dato ascolto?!" chiede Aaron.

Ho parlato con Matt ed è andato meglio di come avevo previsto. Stranamente...

Mi ha detto che avrebbe lasciato in pace sia me che Cameron anche se è meglio non cominciare già ad esultare.

Non mi fido di lui e non so se sia stato sincero in quel momento.

Quando ho finito di parlargli, essendo ancora presto, ho pensato che sarebbe stato meglio tornare a casa e fingere che non fossi mai venuta in questo posto ma purtroppo Aaron mi aveva adocchiata già da qualche minuto e ora ci ritroviamo qui mentre la gara è appena terminata.

"Aaro-" inizio "Allison?" finisce Cameron al post mio.

Mi volto di scatto.

"Che cazzo ci fai qui?" chiede serio.

"Cameron... io..."

Non so che dire.

È come se improvvisamente non fossi più in grado di parlare.

"Perchè sei venuta?!" chiede.

"V-volevo provare a sistemare le cose" rispondo mordendomi il labbro inferiore.

"Cazzo Allison, ti avevo anche supplicato di non venire e direi che la ragione era più che valida, non credi?" chiede con le mani tra i capelli.

"Gliel'hai detto?" chiede Aaron.

"Sì. Mi dispiace Aaron, cercavo un modo per convincerla a non venire..." risponde dispiaciuto "Ma a quanto pare non è servito a granchè" continua rivolgendomi uno sguardo di rimprovero e voltandosi mentre si incammina non so dove.

Decido di seguirlo e quando lo raggiungo lo afferro per un braccio.

"Cam"

Lui si volta sospirando.

"Cosa c'è Allison?" chiede freddo.

"Mi dispiace. So che avrei dovuto ascoltarti ma allo stesso tempo volevo provare a fare qualcosa per far sì che Matt ci lasci stare"

"Sei seriamente andata a parlare con lui?"

"Sì"

"Cosa volevi fare? Volevi essere uccisa?! Che cazzo Allison! Se per una volta mi avessi ascoltato, sarebbe stato anche meglio" risponde e cerco di ignorare il fatto che mi stia praticamente urlando in faccia e odio quando le persone lo fanno.

"Ti ha tirato uno schiaffo?" chiede sfiorando la mia guancia.

Scrollo le spalle "Non è nulla, tranquillo"

A dire il vero la conversazione tra me e Matt non è iniziata nel migliore dei modi tant'è che mi sono beccata un bellissimo schiaffo da parte sua, ma non mi sono tirata indietro e ho continuato a parlargli.

Lo vedo sospirare mentre rivolge uno sguardo a Matt che sta parlando con Isaac e poi mi attira tra le sue braccia.

"Non ti ci ha portata Aaron vero?"

"No, certo che no. Ho chiesto ad Isaac e sono venuta da sola"

"Ok" risponde solamente mentre si stacca da me.

"Mi dispiace Cameron. Sul serio"

"Tranquilla" dice lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Andiamo a casa ora però" continua.

Annuisco sospirando.

Fantastico. Sono riuscita a farci litigare un giorno dopo essere tornati insieme.

Spero solo che almeno sia servito a qualcosa...

MARTINA' S POV

"Allison, non gliel'hai ancora detto? Quando ti deciderai a farlo?"

"Non ora. E forse mai. Non voglio che lo sappia. Cioè, so che questa cosa riguarda anche lui però so anche che si arrabbierebbe un casino e probabilmente mi lascerebbe un'altra volta" rispondo.

"Lo so questo Allison. Ma non è detto, penso che sarebbe in grado di comprendere il motivo per cui gliel'hai tenuto nascosto in tutti questi anni. Deve sapere la verità Allison, glielo devi. Ha fatto un sacco per te, non pensi si meriti almeno di saperlo? Non mi sto mettendo contro di te, ma capisci che è mio fratello e so che ti ama e che, magari sì, si arrabbierebbe, ma fidati che non è così stupido da lasciarti un'altra volta, perciò digli la verità"

"Di quale verità parlate?" chiede Cameron conparendo sulla soglia della porta.

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Capitolo 36
*** 155. ***


"Allora? Cos'è che devo sapere?" chiede alzando un sopracciglio.

"Martina ci lasci soli?" chiede alla sorella.

"Cameron, non è-" prova a dire ma il fratello lo interrompe "Ti ho chiesto se puoi lasciarci soli" esclama serio.

Martina mi guarda interrogativa e le rivolgo un breve cenno della testa per farle capire che può andare.

Appena Martina esce dalla stanza, Cameron si viene a sedere accanto a me.

"Ti vuoi rilassare? Sembra stia per avere un attacco di panico da un momento all'altro" dice dividendo le mie mani con cui stavo giocherellando dal nervosismo e ne prende una tra le sue.

Questo gesto questa volta non mi rilassa, anzi.

Non sono pronta.

Forse non lo sarò mai, ma in questo momento non ci riesco a dirglielo.

"S-sì scusami. S-sono solo un po'... non lo so... nervosa forse" rispondo rilasciando un sospiro per cercare di calmarmi.

Lui fissa per qualche secondo un punto impreciso della stanza di sua sorella e dopo mi attira tra le sue braccia.

Affondo il viso nel suo petto e lascio che lui mi passi le mani tra i capelli.

"Cos'è che devo sapere?" chiede a bassa voce.

Mi stacco lentamente da lui per guardarlo negli occhi.

"Cameron..." inizio.

"Allison, niente segreti tra noi, ricordi?"

"E infatti non ce ne sono. Solo questo, m-ma ora non me la sento di dirtelo"

"Non puoi rimandare sempre cazzo. Sai anche tu come finiscono la maggior parte dei segreti. Al 99,99% mi toccherà scoprire la verità da qualcuno che non sei tu. Io non ti ho mai mentito su nessuna cosa, Allison. Perchè devi continuare a tenerti questa cosa per te? Non vedi l'ora di toglierti un peso di dosso? So che magari per te è difficile raccontarlo, ma dopo ti sentirai più libera" cerca di convincermi.

"Mi lascerai, ne sono certa" rispondo solamente.

Lo vedo sussultare.

"È così terribile questa cosa?" chiede preoccupato.

"Abbastanza" rispondo mordendomi il labbro inferiore.

"Di cosa si tratta?" chiede passandosi una mano tra i capelli nervoso "Ti piace un'altro? Oppure mi hai tradito? Non mi ami? Oppure... non lo so. Ti ho delusa in qualche modo? Ho fatto qualcosa di male? Vuoi lasciarmi?"

"No! Certo che no! Assolutamente no! Tu sei perfetto Cameron, anzi. Non sei tu il problema qui. Sono io, ti sto nascondendo una cosa simile. Ma per quanto lo desideri, in questo momento non riesco a parlartene. Lo farò il prima possibile ma non ora. Ti prego" chiedo mentre una lacrima solca la mia guancia.

Lo vedo sospirare mentre si passa una mano sul viso.

"Va bene" mormora distogliendo lo sguardo dal mio.

The next week...

Appena esco dalla discoteca, vedo Cameron aspettarmi davanti ad essa appoggiato alla sua moto.

Sorrido istintivamente.

È passata una settimana da quel pomeriggio e ancora non ho trovato il momento giusto per dirgli tutto, ma mi sono ripromessa di farlo al più presto.

E lo farò.

Per il resto, tra noi due sta procedendo tutto alla grande.

E sono contenta di essere tornata con lui. Non ho desiderato altro in questi tre anni.

"Ehy" sorrido mentre mi avvicino a lui.

"Ehy" dice avvicinandosi al mio viso per baciarmi.

Mi metto in punta di piedi per avvolgerli le braccia al collo dato che è troppo alto per me e ricambio il mio bacio.

Quando si stacca ricambia il mio sorriso.

"Non ti aspettavo" poi rendendomi conto di come potrebbe suonare la mia frase, mi correggo subito.

"Cioè intendevo che non mi aspettavo che mi venissi a prendere. In quel senso..."

"Tranquilla, avevo capito" lo vedo ridacchiare "Volevo farti una sorpresa comunque"

"Beh direi che la sorpresa è stata parecchio gradita dalla sottoscritta" inarco un sopracciglio.

"Ne sono felice" mi rivolge un occhiolino.

"Andiamo? Fa troppo freddo qui" dico cambiando discorso.

Lui si toglie il suo giubbotto di pelle poggiandolo sulle mie spalle e poi mi fa cenno di salire sulla moto.

Gli sorrido per ringraziarlo e monto in sella.

Subito dopo sale anche lui e dopo esserci messi il casco entrambi, mette in moto la moto.

****

"Cameron..." gemo mentre lui mi bacia il collo "C'è tuo padre e i tuoi fratelli al piano sotto"

"Ho chiuso la porta a chiave. Rilassati"

"Non mi posso rilassare. Si sentirà tutto" mormoro mentre lui comincia a succhiare sulla mia pelle.

"Tranquilla. Non sentiranno nulla se saremo silenziosi"

"Ma..." comincio ma vengo interrotta dalle sue labbra sulle mie.

"Aspetto questo momento da troppo. Non mi posso fermare" risponde infilando le sue mani sotto la mia felpa mentre mi accarezza il ventre.

Non riuscirei mai a resistergli quindi decido di lasciarmi andare e lascio che lui mi levi la felpa.

"Quanto cazzo mi sei mancata" geme mentre prende a baciarmi al centro dei miei seni.

"Mi sei mancato anche tu" mormoro mentre mi mordo il labbro inferiore socchiudendo gli occhi mentre porta le mani sui miei leggins e me li abbassa.

Lo aiuto a compiere questo gesto e lo vedo ridacchiare.

"Quanta fretta piccola"

Accenno un sorrisino e arrossisco mentre i miei leggins scivolano da qualche parte della sua stanza.

"Ti amo" sussurra lasciandomi un bacio sulla punta del naso mentre porta le mani sul mio seno.

"Ti amo anch'io" sussurro in un gemito.

Porto le mani sulla sua maglietta nera tastando i suoi prominenti addominali attraverso il tessuto della t-shirt che li ricopre.

Con la palestra si sono fatti ancora più pronunciati, stessa cosa con i suoi bicipiti.

Con le mani salgo fino alle sue spalle larghe, arrivo fino a toccare i suoi capelli tirandone leggermente le punte e lo sento gemere nella mia bocca.

Qualche secondo dopo scendo con le mani arrivando ai suoi bicipiti fino ad arrivare poi alle sue mani, ora sul mio seno.

Mi sto sentendo così fottutamente bene, come non sentivo da tanto. Forse da troppo.

Se ripenso a tutto ciò che abbiamo passato per tornare ad essere quello che eravamo una volta, mi viene quasi da piangere ma al tempo stesso sono felice di essere tornata con lui e mi sento fortunatissima per averlo conosciuto.

Lui si stacca dalla mia bocca e sposta la sua sulla mia pancia mentre le sue dita finiscono sul gancetto del mio reggiseno.

Lo aiuto inarcando la schiena e facilitandogli decisamente il lavoro, mentre le spalline del mio reggiseno nero in pizzo scendono giù per le mie braccia.

"Sei veramente... stupenda" sussurra mentre porta le mani a coppa sul mio seno e gli da una strizzata.

Mi mordo il labbro inferiore cercando di trattenere i gemiti.

Porto istintivamente le mani sui bordi della sua maglietta e piano piano gliela sollevo fino a togliergliela.

Riporto le mani sul suo torace decisa a palparne ogni singolo millimetro mentre porta la sua bocca sul mio collo.

Dopo qualche secondo solleva il viso per guardarmi negli occhi e si china sul mio petto iniziando a baciarmi.

Ad un certo punto sento scivolarmi qualcosa dalle gambe e mi accorgo che le sue mani sono sul pezzo di sotto della mia roba intima.

Quando sono libera di tutti i tessuti che mi ricoprivano fino a pochi secondi fa, anche lui si libera del suo contegno.

Poi un ginocchio fra le mie gambe per farmele divaricare e lo accontento subito.

Senza perdere altro tempo, appoggia il suo bacino fra la mia nudità e mi bacia un’altra volta, ripoggiando il suo bacino e spingendo lentamente.

Un forte senso di piacere si sovrappose al dolore, che questa volta era quasi inesistente.

Lui continua a spingere e io istintivamente gli stringo le braccia e mi mordo il labbro inferiore per non far rumore.

Aumenta il movimento e nel farlo un cocktail di forti emozioni invade il mio e il suo corpo.

Quando penso di non resistere più, sento il bisogno di far uscire questo piacere attraverso la mia voce, ma lui me lo impedisce subito, tappandomi la bocca con uno dei suoi ardenti baci.

Ci fermiamo dopo vari minuti sfiniti e tutti sudati.

Lui riappoggia la testa al cuscino ansimando e io lo imito.

Quando il respiro torna ad essere regolare, lo vedo voltarsi verso di me rivolgendomi un sorrisino e mi fa cenno di andargli più vicino.

Lo accontento e mi avvicino appoggiando la testa sul suo petto mentre mi circonda la vita con un braccio.

Non potrei essere più felice in questo momento.

Alessia💖

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Capitolo 37
*** 156. ***


"Credo di non aver capito bene. Mark mi stai dicendo che sono licenziata?" chiedo ad occhi spalancati.

"Esatto. Anzi no. Sei stata tu a volere che ti licenziassimo"

"Cosa?! Ma quando mai?! Non è assolutamente vero" ribatto imbestialita.

"Infatti non sei venuta tu. È venuto tuo padre mi pare a dirmi che nom volevi assolutamente più lavorare qui da noi. Non so se questa sia la verità o meno, ma se tuo padre mi viene a minacciare qui di farti lasciare il lavoro e di lasciarti in pace nonostante io non ti abbia mai fatto nulla, io non posso fare altro che fare come mi ha detto. Non voglio avere problemi con lui e con nessun'altro. Non so se si trovi in qualche giro strano tuo padre, fatto sta che non mi interessa. Ti è andata bene che non l'ho denunciato, ma l'ho fatto soltanto perchè eri mia amica"

No no no no! Mio padre cosa...?!

"Sei sicuro si trattasse di mio padre?! Non farebbe mai una cosa simile, lo conosco"

Ed è vero. Farebbe di tutto ma non andrebbe mai a minacciare qualcuno per farmi lasciare il lavoro.

"Era tuo padre. Me l'ha detto appena gli ho chiesto di chi si trattasse. Ora gentilmente esci Allison, non voglio ricevere ulteriori minacce da tuo padre"

"Ok... ciao" rispondo sovrappensiero mentre esco dal ristorante.

Sussulto quando sento una voce, l'ultima che vorrei sentire.

"Allora?! Vedi cosa comporta venire a ricattarmi?"

Mi volto di scatto incrociando lo sguardo di Matt a pochi centimetri dal mio.

"Ti sei finto mio padre?! Come hai osato?!" chiedo praticamente urlando.

"Allora... per prima cosa, tu non mi urli contro, va bene?! E modera il tuo linguaggio. Secondo, ricordati che io non faccio mai niente per niente. Ho scelto di lasciare in pace Cameron ma a pagarne le conseguenze sarai tu e fidati che non è l'unica cosa che farò. Sei ancora in tempo per cambiare idea, ti avverto"

Cambiare idea?! Lasciare che Cameron torni a rischiare la vita per me?! No. Non se ne parla.

"Non cambierò idea" rispondo con tono deciso.

"Beh, l'hai voluto tu" mi fa una risatina amara per poi voltarsi e andare via, lasciandomi immobile sul posto.

Cosa potrebbe fare ancora?!

Se ci rifletto bene, farmi licenziare non è poi così grave.

Infondo sono figlia di un miliardario con molte eredità alle spalle e non avrei neppure bisogno di un lavoro per mantenermi.

Il problema è che io non voglio passare per la classica ragazzina viziata che non è neppure in grado di trovarsi un lavoro e deve tutto soltanto ed unicamente al padre.

Le cose vorrei essere in grado di comprarmele per conto mio, vorrei essere... come dire? Più indipendente, più autoritaria... ecco.

Per il momento mi resta ancora il lavoro notturno alla discoteca nonostante non mi paghino granchè ma spero di trovare presto un lavoro come si deve.

"Che ti ha detto?" sento alle mie spalle perciò sobbalzo voltandomi di scatto.

Mi preparo a vedere Cameron, ma invece di lui mi trovo Isaac davanti.

"Isaac..." esclamo.

"Che ci fai qui?" chiedo.

"Sapevo che stava venendo da te o che perlomeno ti stesse cercando, perciò volevo soltanto assicurarmi che oltre a parlarti non avrebbe fatto nulla" risponde semplicemente.

Si è davvero preoccupato per me? È venuto qui soltanto per assicurarsi che suo zio non mi avesse fatto nulla?!

Non ci posso credere.

Mi sento una stronza al pensiero di averlo fatto soffrire.

Però credo di aver fatto la cosa giusta, non sarebbe stato giusto continuare a stare con lui nonostante amassi Cameron... però mi sento comunque una stronza.

Voglio almeno riacquisire il rapporto che avevamo all'università.

Ci tengo a lui, forse troppo, e non voglio perderlo.

"Ah... grazie" dico imbarazzata non sapendo cosa dire "Tranquillo comunque. Sto bene. Non mi ha fatto nulla"

"Quello l'ho visto. Che ti ha detto?" continua serio.

"M-mi ha soltanto detto che quello che ha fatto, lo ha fatto perchè non fa mai niente per niente e se vuole che lasci in pace Cameron, pagherò io le conseguenze" rispondo sincera.

"Non farà nulla" risponde serio come non l'ho mai visto.

"Non puoi saperlo"

"Sì invece. Sono suo nipote e non mi farebbe nulla. Neanche se lo minacciassi di raccontare tutto a mio padre. Allison nonostante tutto... io ci tengo a te e non lascerei mai e poi mai che qualcuno ti facesse del male, tantomeno lui, perciò puoi stare tranquilla. Non lo vedrai più" risponse sospirando mentre infila le mani in tasca e guarda verso il basso.

Non so cosa dire.

"Guarda che ti capisco se sei arrabbiato con me, non sei obbligato a fare nulla" rispondo portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Infatti non sono obbligato, ma voglio farlo Allison. So quante cose potrebbe farti e se prova a farne anche solo una, lo riduco in pezzettini"

Penso per qualche secondo alla risposta da dargli ma non venendomi in mente nulla, decido di abbracciarlo.

Un abbraccio che vale come ringraziamento, come gesto amichevole. Nulla di più.

Quel più riesco a provarlo soltanto con Cameron.

Lui rimane un po' sorpreso ma quando finalmente realizza tutto quanto ricambia la stretta.

Dopo circa qualche secondo si sente il rombo di una moto e volgo lo sguardo verso essa e subito vedo una moto sportiva nera con a bordo un ragazzo.

Domani o sabato aggiorno🌝

Alessia❤

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