DIRTY
LOVE...
Basta... Basta... Basta... Continuavo a ripeterlo nella mia testa ma
non avevo il coraggio di dirlo ad alta voce. Le prime volte lui non
aveva mai smesso. Sarebbe stato inutile dirlo in quel momento. Lui non
si sarebbe fermato. La pazzia scorreva nel suo corpo e poi nel mio con
violenza. Puzzava di alcol e non smetteva mai di piangere. Ricordo bene
quando l'altro era ancora qui. Erano sempre felici insieme. Si
completavano... Ma ora tu, mio caro fratellone, cercavi l'altra tua
metà in me. Ma sai che in verità lui era molto
lontano. Non poteva sentire il tuo dolore incatenato al mio corpo. Tom
io ti volevo bene... Sei sempre stato il frattello che mi difendeva. Ma
poi quando lui se ne è andato sei diventato il protagonista
dei miei incubi. Ma tutto quello era una terribile verità.
Usavi il mio corpo per svuotare la tua mente dall'essenza del fratello
che avevi perso. Non riuscivo nemmeno a ricordare il suo nome. Era
così puro. Quell'eco di lui mi tormentava quando incontravo
gli occhi di Tom. Erano uguali ai suoi. Ricordi il primo giorno senza
di lui?? In quel momento incominciarono i miei sogni infranti. Tu con
le tue forti mani che, adesso erano impegnate a stringermi, avevi
sbattuto la tua chitarra contro i mobili. Non avevi lasciato niente di
quella stanza. Poi le tue urla mi rinchiusero nella paura. Quando i
nostri occhi si incontrarono capii che ormai dovevo abbandonare le mie
speranze. La mia vita era stata segnata. E li tra le macere della
vostra e della mia vita mi avevi avuta. Io non potevo oppormi.
Pensavo che poi ti avrei perdonato. Ma non
sapevo più che cosa era la compassione. Sul mio corpo
c'erano i segni di te. Mi stavi facendo male... Ma non ti importava
niente di me. Solo lui era al centro dei tuoi pensieri. Potevo capirlo.
Perchè io avevo dedicato anima e corpo a quel fratello che
adesso non c'era più. Non una telefonata o una lettera. Era
solo fuggito con il suo grande amore. Aveva portato via la tua vita e
un pezzo della mia. Certo... Il resto la possedevi tu. Il mio corpo ora
era stanco di tutta quella sofferenza scagliata dentro di se.
- Ciao Mary - mi sussurrò e poi se ne andò dalla
mia stanza. Io sporca delle sue lacrime mi contorcevo nuda nelle
lenzuola. Sentivo ancora il suo profumo sulla mia pelle. Ti odio
Bill... Ecco lo avevo fatto. Il suo nome era sbocciato dentro di me. Ma
quelle tre semplici parole racchiudevano tutti i frammenti di noi, di
me. Io, Tom e l'altro.
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