dirty love

di bice_kaulitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** abbandonare le speranze ***
Capitolo 2: *** riaprire gli occhi ***
Capitolo 3: *** con te con voi ***
Capitolo 4: *** dolore ***



Capitolo 1
*** abbandonare le speranze ***




DIRTY LOVE...



Basta... Basta... Basta... Continuavo a ripeterlo nella mia testa ma non avevo il coraggio di dirlo ad alta voce. Le prime volte lui non aveva mai smesso. Sarebbe stato inutile dirlo in quel momento. Lui non si sarebbe fermato. La pazzia scorreva nel suo corpo e poi nel mio con violenza. Puzzava di alcol e non smetteva mai di piangere. Ricordo bene quando l'altro era ancora qui. Erano sempre felici insieme. Si completavano... Ma ora tu, mio caro fratellone, cercavi l'altra tua metà in me. Ma sai che in verità lui era molto lontano. Non poteva sentire il tuo dolore incatenato al mio corpo. Tom io ti volevo bene... Sei sempre stato il frattello che mi difendeva. Ma poi quando lui se ne è andato sei diventato il protagonista dei miei incubi. Ma tutto quello era una terribile verità. Usavi il mio corpo per svuotare la tua mente dall'essenza del fratello che avevi perso. Non riuscivo nemmeno a ricordare il suo nome. Era così puro. Quell'eco di lui mi tormentava quando incontravo gli occhi di Tom. Erano uguali ai suoi. Ricordi il primo giorno senza di lui?? In quel momento incominciarono i miei sogni infranti. Tu con le tue forti mani che, adesso erano impegnate a stringermi, avevi sbattuto la tua chitarra contro i mobili. Non avevi lasciato niente di quella stanza. Poi le tue urla mi rinchiusero nella paura. Quando i nostri occhi si incontrarono capii che ormai dovevo abbandonare le mie speranze. La mia vita era stata segnata. E li tra le macere della vostra e della mia vita mi avevi avuta. Io non potevo oppormi. Pensavo che poi ti avrei perdonato. Ma non sapevo più che cosa era la compassione. Sul mio corpo c'erano i segni di te. Mi stavi facendo male... Ma non ti importava niente di me. Solo lui era al centro dei tuoi pensieri. Potevo capirlo. Perchè io avevo dedicato anima e corpo a quel fratello che adesso non c'era più. Non una telefonata o una lettera. Era solo fuggito con il suo grande amore. Aveva portato via la tua vita e un pezzo della mia. Certo... Il resto la possedevi tu. Il mio corpo ora era stanco di tutta quella sofferenza scagliata dentro di se.
- Ciao Mary - mi sussurrò e poi se ne andò dalla mia stanza. Io sporca delle sue lacrime mi contorcevo nuda nelle lenzuola. Sentivo ancora il suo profumo sulla mia pelle. Ti odio Bill... Ecco lo avevo fatto. Il suo nome era sbocciato dentro di me. Ma quelle tre semplici parole racchiudevano tutti i frammenti di noi, di me. Io, Tom e l'altro. 

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Capitolo 2
*** riaprire gli occhi ***


Aprii lentamente gli occhi. La luce del sole ormai segnava ogni centimentro della mia stanza. Mi alzai a fatica. Le gambe mi facevano male e quella notte avevo dormito tormentata dalla mia stessa vita. Mi vestii in fretta ed andai a chiudera la porta della stanza di Tom. Lo guardai che dormiva. Il suo viso era bellissimo... Ma nascondeva tanto dolore e le sue gocce di follia. Cominciai a riordinare la casa facendo il massimo silenzio. Non volevo che si svegliasse. Di prima mattina sembrava sempre così sereno. Forse il sonno offuscava la morte della sua debole felicità. Non riusciva ad aprire gli occhi e vedere il grande burrone che si era aperto. Poi un ricordo riemerse nella mia testa. Tom e Bill  che mi tenevano per mano facendomi dondolare per aria. Eravamo ancora piccoli a quei tempi. E nessuno di noi sapeva che cosa era l'amore e l'odio. Eravamo ancora uniti e ci coccolavamo a vicenda per sentire la gioia dentro di noi. Mi sedetti sul divano guardando fuori dalla finestra. Odiavo il sole... Tutto quel senso di libertà mi disgustava. Io non lo avrei mai più riavuto. Poi qualcuno suonò alla porta. Non sapevo che quella mattina sarebbe stata l'ultimo silenzioso attimo di agonia. Aprii la porta e come quando si viene al mondo tremai per il freddo di quel senso di nuovo... Mi sentivo appena uscita dal mio scudo di orrori per ritrovarmi nell'uragano della realtà. Lui era alto più di Tom. I suoi capelli neri corvini erano ancora lunghi e il suo corpo esile emanava ancora quel senso di dolcezza. Sembrava fosse passato solo un attimo da quando ci aveva voltato le spalle. Ma il tempo era passato su di me...
- Ciao Mary - mi disse quasi con la stessa voce di Tom della sera precedente. Io degludii.
- Tom!! - urlai con tutta la mia voce. Sentii la porta di camera sua aprirsi.
- Che succede?? - disse avvicinandosi a me.
- C'è... - Poi con un gesto spalancò la porta. I suoi occhi erano ricolmi di sorpresa.
- Bill - sussurrò a denti stretti.  

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Capitolo 3
*** con te con voi ***


Nessuno ebbe il coraggio di dire una parola. Tom stava tremando dalla rabbia e l'altro... Lui era fermo li dall'altra parte della porta ad aspettare. I suoi occhi prima sfioravano quelli del fratello e poi i miei. Erano profondi ma marcati da qualcosa che non riuscivo a vedere con chiarezza.
- Non mi invitate ad entrare?? - disse sorridendo. Io ingoiai la dolcezza della sua voce.
- C... certo - dissi spostandomi di lato. Ma Tom si mise di fronte a me spingendomi dietro le sue spalle.
- No!! - Io per poco non caddi per terra.
- Non trattare così nostra sorella - disse con tono freddo Bill.
- La tratto come cazzo mi pare!! Ed è mia sorella!! - Mi prese per un braccio e li davanti a quello che era l'altra parte di lui mi baciò come mai aveva fatto.
- Tom lasciami! - dissi allontanandomi. I suoi occhi erano puntati in quelli di Bill. Lessi disgusto con una voglia di pietà.
- Chi sei tu?? - chiese Tom tenendomi ancora stretto il braccio.
- Sono il fratello che chiede di essere perdonato - disse abbassando il viso.
- Non so di cosa tu stia parlando! -
- TOM!!! - gridai staccandomi da lui.
- Non ti intromettere Mary!! -
- Non dire cazzate!! Sono vostra sorella!! Sono anche affari miei!! -
I suoi occhi vagavano in cerca di una risposta che non arrivava. Diede un pugno alla porta e si voltò. Si dirisse verso camera sua. Prima di entrare si voltò verso di noi. Guardò Bill... Era tornato.
- Entra - dissi a bassa voce. Dopo che ebbi chiuso la porta mi girai verso di lui. Ci guardammo negli occhi. Lui mi abbracciò. E io come una stupida bambina cominciai a piangere.
- Calma piccola! Ora sono qui con te, con voi -
- Stupido!! Perché sei tornato?? Perché?? - continuavo a ripetere sempre la stessa cosa tirando pugni sul suo petto e piangendo... Forse ero avvelenata dalla sua dolce presenza. E la felicità faceva male.

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Capitolo 4
*** dolore ***


- Perché ti fai trattare così da Tom?? - chiese quando ancora eravamo abbracciati.
- Lui è sempre mio fratello e... Farei di tutto per renderlo felice -
- Anche se questo implica uccidere te stessa?? -
Alzai gli occhi verso di lui. Il suo sguardo mi esaminava senza escludere l'affetto che da sempre avevo sognato di ricevere.
- Si - dissi quasi tremando. Ci accomodammo  sul divano. Lui continuava a tenere le braccia intorno alle mie spalle. Ci mettemmo l'uno di fronte all'altro. Sospirò...
- Lui è cattivo con te?? - chiese. Io abbassai lo sguardo.
- No - mi alzò il viso con le mani.
- Non mentirmi -
- Bill io... Ha sofferto tanto per te. Sono l'unica persona che gli è rimasta. Cerco di prendermi cura di lui -
- Tutto questo è sbagliato. Mary, lo sai -
Le lacrime continuavano a bagnare il mio viso.
- Non mi importa. Io voglio vederlo sorridere -
Lui mi sollevò e mi fece sedere tra le sue gambe. Mi accarezzava i capelli. Sentivo il suo respiro sul collo. Tremai un poco.
- Lui ecco... ha... - non terminò la frase. Non ci riusciva. Non si poteva dare un nome a tutto quell'odio che soffiava su di me.
- Mi ha usata - dissi.
Per qualche istante non disse nulla. Amavo stare con lui... Il suo profumo dolce era devastante e le sue carezze...
- Non devi permetterglielo - disse baciandomi la guancia.
- Bill io non sono forte come te e lui. Non posso negargli niente. Morirebbe -
- Sei nostra sorella. Devi farcela. Io non so come lui ti possa aver fatto questo - sentivo il suo dispiacere.
- Non fa niente. Non è colpa tua -
- Forse non avrei dovuto lasciarvi -
Mi girai verso di lui.
- Ora sei tornato. Mi sei mancato tanto -
- Anche voi mi siete mancati. Metterò fine a tutto il tuo dolore -
- La tua presenza mi basta -
Lui sembra confuso. Le sue speranze non sarebbero appassite.
- Forse dovrei andare a parlare con Tom - si alzò. Sentii una fitta al cuore. Gli afferrai il polso.
- Ti prego stai attento -
- Piccola Mary. Sei cresciuta senza che io me ne accorgessi. Voglio vederti sorridere ancora come facevi un tempo -
- Potrei provarci. Ora la mia famiglia è di nuovo qui -
Mi diede un ennesimo bacio sulla fronte. Poi andò alla porta di Tom e bussò. Non aspettò ed entrò subito.
Pregai che tutto si sarebbe risolto. Perché il mio cuore aveva evocato un sentimento sepolto da tempo.
Con il tempo avevo pensato che sarei riuscita a tagliare le radici delle mia " malattia". Ma ero consapevole che amavo ancora Bill...

 

 

 

 

 

 

 

Volevo ringraziare sammyLP e niky94. Spero che continuerete a seguire la mia storia. E spero che anche altri commenteranno ^^

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