Mystery Murder: Crimson Queen

di Trismegisto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fuga ***
Capitolo 2: *** Ritorno ***
Capitolo 3: *** Rituale ***
Capitolo 4: *** Red Passion Parte 1 ***



Capitolo 1
*** Fuga ***


CAPITOLO 1
 
Scappata da New Orleans Marie Delphine Lalaurie andò in Francia a Parigi. Grazie alle sue conoscenze in campo nazionale ed Europeo, essendo stato anche in Francia, il marito scrisse una lettera di raccomandazioni che permise alla moglie un cambio di vita e identità, in modo da mettersi alle spalle la sua vita passato in America e ricominciarne una nuova. Cambia nome e divenne Florentine de Gilles Lovable, grazie alle raccomandazioni del marito trovo casa presso un suo amico un noto banchiere francese, essa si inserì subito nei grandi salotti della nobiltà Parigina, facendo nuove conoscenze e esperienze. Passarono i giorni, le settimane, i mesi e la pelle di Florentine iniziò ad invecchiare, non facendo uso del suo speciale “trattamento”, il suo corpo iniziò a deperirsi e invecchiare, divenne come le squame di un pesce.

Consultandosi con altre donne della nobiltà Parigina viene a conoscenza di un trattamento simile al suo ma studiato da una donna di origini Ungheresi, vissuta tra il 1500 ed il 1600, incuriosita da queste dicerie, iniziò a fare delle ricerche, fino a quando non trovò dei documenti di uno studioso di alchimia un certo Conte di Saint-Germain che studiando dei diari di una Contessa vissuta in Ungheria, Elizabeth Bathory, che tramite il sangue di donne vergini, la sua pelle riacquistava la giovinezza, si informò dove potesse trovare questi diari, e si seppe che il Conte di Saint-Germain essendo di origini Ungheresi, si crede fosse stato figlio illegittimo del Principe di Transilvania, Francesco II Rákóczi. Sembra li abbia letti e nascosti nel castello dove si crede sia stata murata viva la Contessa Bathory, così Florentine organizzò un viaggio verso il Castello di Cachtice dove la Contessa passò la sua vita.

Dopo aver preso con sé tutto il necessario partì verso la Transilvania, con sé porto alcuni uomini ed una giovane ragazza figlia di una donna conosciuta nei salotti Parigini, la donna è molto interessata al particolare rimedio della Contessa Bathory ma, essendo troppo vecchia e non potendo muoversi ha mandato una delle sue figlie la più giovane e la più pura delle figlie, la donna in questione Madame Boyer, incaricò la figlia Maria, di portarle la formula, così facendo la loro casata potesse salvarsi, la casata dei Boyer era incappata in una maledizione che non dava più figli maschi ma solo femmine, di queste figlie ogni una aveva qualcosa che non andava bene, chi qualche malformazione, chi qualche bruttezza, e via dicendo, ma l’ultima nata Maria sembrava non avere problemi, ma la madre voleva tornare giovane per rimediare al problema, ella stessa brama l’amore vero. Detto ciò Florentine e Maria con scorta al seguito partirono per la Transilvania. Durante il lungo viaggio passarono per molti stati Europei, fino ad arrivare al Castello di Cachtice, ci vollero quasi 2 settimane per arrivarci, il viaggio è andato bene fortunatamente. Il castello si trova su una grande montagna, in cima circondato dalla vegetazione, sembra proprio abbandonato, chissà forse non ci abiterà più nessuno dopo i fatti accaduti secoli fa. Due grandi torri facevano da guardia al castello, come due occhi enormi che guardavano su tutta la vallata ricoperta di verde, il silenzio regnava e il tempo iniziò a mutare delle grandi nuvole si raccolsero sul castello e iniziò a piovere.

Florentine non si perse d’animo e si in cammino verso le mura, quelle che ne restavano del castello portò con sé anche Maria, e le guardie la seguirono a ruota. Prese delle annotazioni che aveva portato con sé, e cercò di capire dove potevano essere i diari della Contessa Bathory, così entrò all’interno delle mura del castello le poche che restarono, il castello venne bombardato anni prima le uniche parti intatte, rimasero le due torri e la parte centrale del castello, il cortile è pieno di Erba alta e alberi altri più di 2 metri. Comunque Florentine e Maria arrivarono in una delle torri dove si presume fosse stata murata la Contessa, Florentine ordinò alle guardie di cercare per tutte le rovine traccia dei diari o della presunta salma della Contessa. Mentre loro le guardie cercavano i diari una di esse entro nella biblioteca, o almeno quello che ne rimane, una stanza molto grande, grandi scaffali pieni di libri, alcuni ancora interi altri distrutti dalle intemperie, il tetto della grande sala era stato distrutto in seguito ad attacchi nemici, quindi più che una biblioteca sembrava un giardino all’aperto, ma detto ciò la guardia iniziò a buttare giù tutti i libri e vedere se trovava traccia dei diario in mezzo ad essi, si accorse però che due libri non venivano giù così facendo più forza attivò un meccanismo che fece muovere una parte della grande biblioteca, si sentì un rumore di ingranaggi e la guardia chiamo Fiorentine, lei scese e insieme alle guardie entrarono in questa misteriosa porta che si aprì dinnanzi a loro.
Delle scale li condussero sempre più in profondità, scendendo dinnanzi a loro c’è un’altra porta, Florentine spinse un uomo delle guardie ad aprirla, la porta si aprì lentamente, producendo un fastidioso cigolio. Lo spettacolo che videro non fu uno dei più belli, videro la stanza delle torture che utilizzava la Contessa per i suoi riti, ancora cerano scheletri umani avvolte dalle ragnatele, e si avvertiva una puzza di muffa e di morte nell’aria nonostante siano passati secoli. La stanza non era molto grande ma cera ogni tipo di macchina di tortura, dalla Vergine di Ferro, una gabbia di ferro, delle gogne, Supplizio della Ruota, Il Rastrello, tavoli da tortura e altri strumenti mortali disposti qua e là, su un ripiano, ricoperti di polvere e ragnatele c’erano dei libri, così, incuriosita Fiorentine prese il suo fazzoletto pulì la pila di libri e li controllò, erano i diari di Elizabeth, dove erano annotati tutti i nomi delle donne che offrì in sacrificio. Ma sfogliandoli non trovò quello che gli interessava di più, cioè, quello dove stava scritto il rituale utilizzato dalla Contessa, così comandò ai suoi uomini di cercare ancora. Li uomini si sparsero qua e là, in cerca di ciò che Florentine cercava, analizzarono per bene le mura delle due torri e i una delle due, trovarono un muro cavo all’interno, con l’elsa di un pugnale controllarono il muro, per trovare la parte debole dove poter fare un buco e guardare cose c’è dietro, ad altezza collo, una guardia trovò un piccolo buco, incuriosito ci guardò dentro e vide un corpo umano in stato di decomposizione, grigio in faccia, tendente al viola, prese una foto della Contessa la guardò e vide che il corpo e la donna della foto sono la stessa cosa.

Così, con il pugnale iniziò a buttare giù i mattoni, chiamò il resto delle guardie che lo aiutarono, di fronte a loro lo spettacolo non fu molto bello da vedere, il corpo della Contessa era in perfetta condizione tranne che il colore della belle era grigiastro tendente sul viola, ed i vestiti ridotti a stracci, nella mano destra teneva stretto qualcosa, Florentine ordinò ad una delle guardie di prendere quel qualcosa, una di esse fece attenzione nel prendere questo qualcosa, in modo da non danneggiare la salma, erano dei fogli di carta, con scritte e disegni impressi, Florentine lo strappò dalle mani della guardia, anche Maria incuriosita, diede un'occhiata, le scritte erano il latino, ma fortunatamente Florentine lo capì, nei mesi trascorsi a Parigi, imparò sia il Francese che il Latino. Ma leggendolo non e che ci abbia capito qualcosa ma l’unica cosa che capì era “…sanguine virginis sacrifice…”, una delle guardie mentre stava controllando la faccia della Contessa ma nel controllarla si punse con gli orecchini che teneva la Contessa, il sangue iniziò a gocciolare sul volto di Elizabeth, e la guardia notò che la pelle iniziò a cambiare tonalità, da grigio iniziò a diventare bianca-rosea, tutti i presenti rimasero sconvolti da quello che stava accadendo, sono passati secoli ma qualcosa di soprannaturale sta accadendo, Florentine prese il coltello della guardia e gli tagliò la gola, il sangue iniziò a schizzare su tutto il corpo della Contessa, i presenti rimasero in silenzio dopo l’azione di Florentine. Mentre il sangue sgorgava dalla gola a fiotti, il cadavere del povero sfortunato cadde attera esanime, il corpo di Elizabeth iniziò a prendere colore, divenne bianca e pallida, ma ancora non dava segni di vita, ma del sangue iniziò a versarsi sulla bocca di Elizabeth, le labbra nere e avvizzite, divennero rosse e luccicanti, le vene iniziarono a pompare il sangue lungo tutto il corpo. Le palpebre si aprirono, e gli occhi da bianchi si colorirono di blu come il mare, i presenti rimasero di sasso, increduli su quello che stava accadendo, la Contessa iniziò a guardarsi a destra e sinistra, iniziò a muovere le braccia e le gambe, stava per cadere prima di fare il primo passo, Florentine la aiutò,  le disse: “ Contessa Bathory, sono Florentine de Gilles Lovable vengo a salvarla dalla sua morte apparente, perché, anche io ho usato il suo metodo di ringiovanimento, solo che nella mia vita precedente torturavo i miei schiavi, facevo esperimenti con essi e con il loro sangue facevo strani trattamenti. Dunque volevo chiederle, a lei, Contessa Bathory, se può darmi il suo Elisir di lunga vita.” Elizabeth scossa dalla richiesta di Florentine non seppe come risponderle, perché non sapeva come abbia fatto a sopravvivere per tutti questi anni, ma un ricordo gli percorse in mente, una delle sue servitrici Lucilla, la più buona delle tante, le diede una bevanda, a un sapore aspro e cattivo, Lucilla le disse: “ Una strega del villaggio mi ha dato questa bevanda che le darà la vita eterna, ma verrà legata al sangue, il suo corpo andrà in decomposizione, ma basterà del sangue per risvegliarla, gli lascio in questo foglietto le indicazioni sui pro e i contro di questa sua trasformazione. Buonanotte Contessa.”

Elizabeth riprese coscienza e tornò alla realtà, cercò subito il foglietto che teneva in mano, lo vide nelle mani di Florentine e glielo strappò dalle mani, ed iniziò a leggerlo. Il foglietto diceva tali parole:

<<Alla mia Contessa Elizabeth Bathory, spero si sia svegliata e che ci sia qualcuno al suo fianco ad aiutarla e supportarla. Di seguito le scrivo cosa può e cosa non può fare dopo aver bevuto questo Elisir.
Per rimanere giovane e forte ha bisogno del sangue, può assumerne come faceva in passato prima di morire, ma non c’è bisogno del sangue di donne vergini anche quello normale va bene.
Dopo questo incantesimo la luce del sole le farà male, rischia di bruciare, quindi, le consiglio di uscire durante la notte.
La strega del villaggio mi ha detto che ci avrà anche altri poteri fuori dal normale, ma non sa di preciso quali siano.
Con tanto amore e devozione, Lucilla.  >>

Dopo la lettura della lettera lasciata da Lucilla tutti i ricordi gli vennero in mente, tutti i maltrattamenti subiti dal marito e dagli uomini frequentati durate gli incontri con la zia Karla, e tutta la sua vita le passo davanti agli occhi. Ripresa coscienza, vedendo i tre uomini, gli tagliò la gola ad entrambi ed il sangue schizzo sulle tre donne Elizabeth, Florentine e Maria, quest’ultima rimase in silenzio fin da quando è arrivata al castello, ma vedendo il sangue schizzare sul suo vestito se ne uscì con un sorriso malizioso. Elizabeth leccandosi le labbra disse: “Brindiamo con il sangue dei nostri Tiranni, e alla nascita di una nuova razza di sole Donne”. 

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Capitolo 2
*** Ritorno ***


Capitolo 2

Per fare in modo che Elizabeth tornasse in Francia con Fiorentine e Maria esse trovarono una vecchia cassa, dove, la Contessa potesse riposare il giorno, così da evitare i raggi del sole. Ma durante il viaggio di ritorno la Contessa aveva bisogno di saziare la fame di sangue, così si lasciò alle spalle centinaia di cadaveri, ma fortunatamente grazie all’aiuto di Fiorentine e Maria non verranno mai trovati, perché occultati o sotterrati. Ci volle una settimana per tornare a Parigi, arrivate al castello dove alloggiava Fiorentine, chiamò dei servitori che la aiutassero a portare la grande cassa in casa, i servitori si chiesero cosa mai ci fosse all’interno, ma non ebbero nessuna risposta. Posata la cassa nella cripta, comandò hai servitori di andare e non disturbarla. Con lei venne anche Maria, entrarono attraverso la  grande porta di legno, Maria la chiuse, e Florentine si apprestò ad aprire la cassa, videro il corpo di Elizabeth riposare beatamente, ad un certo punto la quiete passò, e la faccia della Contessa divenne scura e cattiva, si alzò di scatto e disse: “Datemi del sangue, il sangue è vita.”, alla richiesta della Contessa Florentine e Maria si guardarono in faccia e non seppero cosa fare, Florentine le disse: “Contessa prenda il mio sangue…”, “ Non voglio il sangue delle mie sorelle..”, disse Elizabeth.

Con grande orgoglio Florentine ritirò il polso e si abbasso di nuovo la manica del vestito, Florentine le chiese: “Contessa Bathory si ricorda del nostro accordo? l’elisir che ci permetterà di essere come lei? E poi avevo promesso alla madre di questa fanciulla che l’avrei curata...”, indicando Maria.

La Contessa allora mostrò i canini prese una spilla che utilizzava per fermare i lunghi capelli neri, e si punse l’indice destro, il sangue iniziò a gocciolare, presa la ragazza Maria, le fece cenno di leccare il sangue, ma la ragazza imbarazzata si rifiutò, allora Elizabeth la guardò dritta negli occhi e le disse: “Bevi questo sangue!”, Maria allora come fosse in trance prese il dito della contessa e lo succhiò, imbarazzata Florentine si girò dall’altra parte, la ragazza intanto continuò a succhiarle il sangue, arrossendo per l’imbarazzo. Dopo ciò, Elizabeth ritirò  denti e poggiò le sue labbra rosse sulle piccole labbra di Maria, chiudendo il tutto con un bacio, la ragazza si fece scappare un grido di piacere, Elizabeth compiaciuta del suo operato, prese la testa dolcemente e la contorse, rompendole l’osso del collo, il volto della ragazza rimase roseo e con un sorriso stampato in faccia, Elizabeth vide la faccia spaventata di Florentine e le disse: “ Non temete Madame Florentine, la sua vita avrà inizio da stanotte, quando dovrà saziare la sua sete con il primo bagno di sangue, con questo rituale è diventata una creatura della notte completa, bisogna morire per rinascere come nuova creatura”. Florentine gli disse: “Contessa, a me toccherà la stessa cosa...?”. Elizabeth rispose: “No, per voi basta solo del sangue, anche voi in passato avete utilizzato questo metodo, ma voi sarete i miei occhi e le mie orecchie durante il giorno, ma vi donerò ugualmente il mio sangue, e un po' lo darete anche alla madre della piccola Maria”.

Florentine chiamò una cameriera e le chiese di portarle una bottiglia vuota, appena la ebbe la contessa si tagliò un polso, e fece scorrere il suo sangue dentro la bottiglia riempendola fino al collo, Elizabeth le disse: “Questo sangue vi basterà, datene alla madre di Maria per curare la sua malattia, ogni qual volta ne avrete bisogno, basterà che me lo diciate, però non abusatene, sennò diventerà una dipendenza.” La notte arrivò e la piccola Maria si svegliò, in preda ad un forte mal di testa vide la Contessa accanto a lei che la guardava, come una madre fa con una figlia. Maria la vide diversa e dei ricordi gli attraversarono la mente, ricordi della mattina, quando bevve il sangue della Contessa, del bacio e della sua morte.

Stupita chiese spiegazioni a Elizabeth la quale le disse: “Spero non ti sia spaventata per quello che ti è successo, ma ho dovuto fare in quel modo per trasformarti in un nuovo essere, una nuova creatura come me.” Il sole è tramontato, Elizabeth e Maria uscirono dalla cripta, accompagnati da Florentine che li presentò alla servitù e al suo finto marito il conte Klaus Morgenstain, un ricco banchiere che ritiratosi dalla sua madre patria la Germania, si stabilì in Francia, comprando uno dei castelli vicini a Parigi, così da gustare a pieno la civiltà francese, egli conobbe il marito di Florentine in un viaggio. Maria ed Elizabeth si presentarono alla servitù ed al Conte Morgenstain, Florentine disse:” la Contessa Elizabeth è una mia vecchia amica che ho conosciuto durante il mio viaggio, Maria è la figlia di Madame Boyer, una rispettabile donna conosciuta nei salotti Parigini. Non fate caso ai loro movimenti notturni, hanno una strana malattia che durante il giorno non possono uscire, quindi vorrei che non le disturbasse.” Dopo un bagno rilassante Florentine prese da parte Maria, le diede una fiala con il sangue di Elizabeth, con la quale può guarire la madre. Maria la prese e le disse: “Questa sera torno da mia madre, così le darò la fiala in modo da curare la sua malattia.” Un dubbio balenò nella mente di Florentine, l’identità di Elizabeth non può essere svelata quindi dovrà cambiare identità, o almeno cambiare il cognome, così, corse verso la cripta ad informare Elizabeth, bussò prima di entrare, e con urgenza le disse: “Contessa, deve cambiare identità, o almeno cambiare cognome in modo da non destare sospetti.” Egli pensò di cambiare il suo cognome da Bathory in Karmìnovà, così da diventare Elizabeth Karmìnovà, una Contessa della Transilvania conosciuta da Florentine nel suo viaggio.

Ora che l’identità di Elizabeth è cambiata è tempo di pensare al primo bagno di sangue di Maria, la ragazza in serata dovrà consegnare la fiala con la cura alla madre. Presero una carrozza e si recarono al castello di Madame Boyer la madre di Maria, la quale appena le vide gli occhi si accesero di vita, pensò: “Avranno trovato sicuramente l’Elisir.”, così la piccola Maria da brava presentò la Contessa Karmìnovà alla madre, e le spiegò che è merito sua se ha trovato l’elisir. Elizabeth appena vide l’ambiente in cui si trovava rimase stupefatta, non pensava che in due secoli la società fosse cambiata in tale modo, prese a braccetto Florentine, la portò con sé, dicendogli di raccontargli qualcosa sul nuovo mondo al quale si sta affacciando, così Florentine iniziò a presentare la Contessa alle Dame così da farla inserire nella società. Nel frattempo Maria si era ritirata in una stanza con la madre, portando con sé la fialetta di sangue, spiegò alla madre che l’effetto avrebbe avuto effetto immediato. Maria prese un calice, verso un po' dell’Elisir e lo diede alla madre, allungando il braccio tremolante la madre prese il bicchiere, per evitare che lo buttasse a terra Maria la aiutò a bere. Con calma Madame Boyer bevve dal calice, man mano che beveva la pelle iniziò a trasformarsi da grassa e rugosa, divenne chiara ed elastica, Madame Boyer si sentì rinata, una nuova giovinezza stava nascendo dentro di lei.

Non appena ebbe finito di bere il cocktail, iniziò a ballare da solo e ridere, era contenta della sua guarigione, quando la porta della stanza si aprì all’improvviso erano Elizabeth con Florentine, le due videro Madame Boyer rinata, cambiata e ringiovanita, pur troppo però essendo che Madame abbia sulla ottantina di anni il risultato, non è andato al meno ma a lei va bene lo stesso. Elizabeth prese da parte Maria, lasciando Florentine in compagnia di Madame Boyer, le ricordò che questa notte dovrà uccidere la sua prima vittima e bere il suo sangue sennò, impazzirà per poi morire. Elizabeth le disse che doveva uccidere la propria madre, perché anche se il suo sangue ha fatto effetto, il male che c’è il lei non è scomparso del tutto ma si è soltanto assopito. Dunque, toccherà a Maria mettere fine alle sofferenze della madre, solo una può vivere delle due. Più tardi la stessa sera mentre Madame Boyer fece la sua apparizione nel grande salotto del Castello, Elizabeth spiegò a Maria come usare il potere della persuasione, questo potere permette ai Vampiri tramite lo sguardo di persuadere, soggiogare la persona che si guarda, basta fissarla negli occhi e ordinagli cosa fare, così la vittima farà tutto ciò che le si dice.

La serata è giunta al termine, tutti i partecipanti chiamarono le carrozze per rientrare nelle loro case, ma, una figura vestita di bianco, dai lunghi capelli biondi, prese in ostaggio Madame Boyer, la prese per la gola e con una forza sovraumana, la alzò in aria, delle grandi ali nere spuntarono alle spalle della figura vestita di bianco, si alzò in volo, con la luna piena alle spalle tagliò la gola a Madame Boyer, colorando di rosso il vestito bianco, con una sonora risata, scappò, intanto esanime, Madame Boyer pronunciò le ultime parole: “Maria, perché lo hai fato.. sono tua madre.”, queste parole non giunsero in tempo, perché la testa di Madame Boyer venne staccata e buttata ai presenti nel grande giardino, la figura in bianco spari portandosi con sé il corpo. 

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Capitolo 3
*** Rituale ***


Passarono giorni dopo l’accaduto al castello di Madame Boyer, la piccola Maria rimase sola, il padre non può prendersi cura della piccola, così, Florentine si offre di ospitarla e prendersene cura come fosse sua figlia, la ragazza accetta con molta felicità e si trasferisce nella residenza di Florentine. Con questa occasione ha la possibilità di stare con Elizabeth, la quale può insegnarli nuove cose sulla nuova creatura che è diventata. Solo Elizabeth e Florentine sanno l’identità della creatura che ha ucciso madame Boyer, fu la stessa Maria che uccise suo madre, con le lacrime sul volto, Maria raccontò quello che successe quella notte.
Quella notte, Maria passeggiava con la madre nel grande giardino dietro il castello, sul lungo viale di ciottoli, circondato da rose rosse e bianche, l’attenzione di Madame Boyer venne catturata da una Rosa da un colare particolare, il rosso sembrava sangue, una folata di vento fece volare dei petali che finirono sul volto di Madame Boyer, lasciando un alone rosso sulla cute bianca, Madame Boyer allungo la mano e prese la rosa la avvicinandola al volto, per sentirne l’odore, esso gli ricordò la giovinezza passata, così la staccò e se la mise sopra l’orecchio destro come segno ornamentale, ma nello staccarla si punse e del sangue uscì dal dito, Maria vedendo il sangue venne pervasa dal desiderio di berlo. Il bel volto di Maria cambiò, gli occhi divennero rossi e insanguinati, i lunghi canini fecero la loro comparsa e il volto divenne colmo di vene, cambiando il volto da brava ragazza in quello di un mostro assetato di sangue. Prese il dito della madre ed iniziò a succhiarlo, la madre sconvolta dall’atto di Maria gli chiese di smetterla, perché gli stava facendo male, ma questo non la fermò. Il sangue che usciva dal dito non gli bastò, la prese per il collo e la alzò in aria, come poteva una ragazzina sollevare un adulto con tanta facilità, sarà la forza data dal sangue della Contessa, fatto sta, che Maria ripeté: “Sangue, voglio del sangue. Sangue, sangue, sangue!!!!”, la pazzia gli arrivò al cervello, delle grandi ali nere, sbucarono fuori dalle piccole spalle di Maria, Madame Boyr cercò di gridare e cercare aiuto ma fu impossibile, Maria tappò la bocca della madre, si vibrò in volo e raggiunse l’entrata del castello, davanti a tutti i presenti tagliò la gola alla madre e ne bevve il sangue che ne usciva a fiotti, inondando il piccolo corpo vestito di bianco, dalla foga, tagliò la testa alla madre, e la buttò ai presenti portandosi con se il resto del corpo, per poi ridurlo a brandelli. Dopo l’accaduto Florentine ed Elizabeth chiamarono la carrozza, Elizabeth sapeva già dove trovare la ragazza, essendo collegate dallo stesso sangue, lei sa dove e cosa pensa Maria, così andarono non molto lontano da dove erano, la ragazza si trovava sulle sponde della Loira, immersa in acqua ricoperta di sangue, con il corpo nella madre tra le braccia. Aperta la carrozza Elizabeth scese di corsa dalla carrozza, corse verso Maria e la abbracciò, il volto di Maria era pallido e sconvolto, Elizabeth la abbraccio e la strinse al petto dicendogli: “Non ti preoccupare, ci sarò io al tuo fianco da ora in poi.” Passarono i giorni e Maria iniziò ad abituarsi a stare nella nuova residenza, solo che era infastidita che non poteva uscire di giorno e godersi la giovinezza. Doveva stare tutto il giorno nella cripta con Elizabeth, essa gli insegnò ogni giorno tutto quello che c’è da sapere su cosa è diventata, ma essa era stanca di stare seduta ad ascoltare Elizabeth, così un giorno scappò dalla cripta, era giorno ed il sole ancora era decisamente alto quando Maria uscì dalla cripta, sbattendo con grande forza Elizabeth contro il muro, la ragazza era sotto uno scatto di ira, aprì la porta e corse verso il giardino in fiore, ma la felicità non durò tanto, la pelle iniziò a bruciare, ed evaporare, oltre a questa le grida di Maria arrivarono fino alla stanza di Florentine, si affacciò al grande balcone che guardava il giardino e vide Maria in mezzo ai fiori bruciare e gridare dal dolore. Sconvolta strappò la grande tenda rossa della stanza, uscì correndo, verso le scale e le grida non accennavano a placarsi, anzi, si facevano più intense. Florentine aprì la porta che affaccia sul giardino, corse a perdifiato, vedendo Maria sciogliendosi e gridando buttò la tenda sul corpo irriconoscibile di Maria in modo da impedire ai raggi del sole di colpirla, poi la circondò abbracciandola e la portò comprendo il corpo nella cripta. Tolse la tenda ed il volto di Maria era sciolto come marchiato da un ferro ardente, il piccolo corpo caldo fumava e le lacrime scendevano dal volto deforme di Maria. Elizabeth prese conoscenza e vedendola in quello stato, si avvicino dicendole: “Stupida ragazzina cosa credi di fare, vuoi per caso morire?”, Maria pianse, Elizabeth accarezzandole la testa la consolò, si morse il dito indice e diede del sangue in modo da guarire le sue ferite. Maria stanca dell’accaduto bevve il sangue e si addormentò.
Florentine ed Elizabeth uscirono lasciandola dormire in tranquillità, chiusero la porta a chiave per sicurezza e si misero sotto l’arco della cripta e parlarono. Elizabeth chiese a Florentine di trovare un modo, un metodo una soluzione ai raggi del sole in modo da evitare eventuali problemi, Florentine si ricordò di un nome di una donna misteriosa che girava in quel periodo tra i discorsi la nobiltà Parigina, chiamata Zaennah, ma si sapeva ben poco riguardo ad essa. Sembra essere una donna misteriosa, con un lungo vestito rosso ed il volto coperto da un cappuccio, non si sa chi sia, ma ogni volta che appare la gente si sposta per farla passare, egli poi sceglie chi aiutare, uscendo dalla tasca una bacchetta tocca il capo della prescelta ed essa la segue senza fiatare, il giorno dopo un piccolo gatto nero appare dietro la porta lasciando un regalo. Incuriosita Elizabeth volle incontrare questa misteriosa donna di nome Zaennah.
Due sere dopo Maria si riprese completamente, le ferite era più gravi del solito il sangue ha impiegato molto per guarire tutte le ferite, fatto sta che entrambe Maria, Elizabeth e Florentine si prepararono per la sera ad incontrare Zaennah, si vociferava che questa notte avrebbe fatto la sua comparsa. Il luogo di incontro è alla Cattedrale di Notre Dame, l’incontro è solo per pochi fortunati e benestanti, Florentine tramite conoscenze del conte Morgenstain ha avuto la possibilità di partecipare. Arrivarono in anticipo un uomo in nero gli disse di aspettare dentro la cattedrale l’arrivo degli altri ospiti, il tempo passava e man mano alti ospiti arrivarono, fino a quando la porta della cattedrale si spalancò, ed una folata di vento spense tutte le candele ed i candelabri, l buio calò, l’unica spiraglio di luce era la luna che trapassava il grande rosone, e sulle vetrate laterali, la luce della luna illuminò l’altare e la grande croce con il Cristo in croce, all’improvviso la porta si chiuse ed una figura scese dall’altro dalla grande navata centrale illuminata dalla luce della luna, e si fermò davanti all’altare, candele e candelabri si accesero uno dopo l’altro illuminando il tutto, la figura misteriosa era Lei, Zaennah. Iniziò a camminare lungo il corridoio centrale, mentre gli ospiti la guardavano attentamente e con paura Elizabeth la guardava con superiorità, lo sguardo delle due si scontrarono e l’aria divenne pesante, comunque Zaennah continuò a camminare avanti e indietro osservando tutti i presenti. Si tolse il cappuccio e un volto giovane ne comparì, lunghi capelli rossi, ed occhi azzurri come il ghiaccio, che bastava guardarli per rimanerne ammaliati, Zaennah si fermò davanti Elizabeth lo guardò in faccia le sorrise e la scartò, come fece con tutti gli altri ospiti, guardò Florentine e la scartò, arrivata davanti a Maria, prese il volto fra le mani la guardò fissa negli occhi, Maria vergognata distolse lo sguardo e arrossì, Zaennah allora uscì dalla tasca destra una bacchetta le toccò la testa e la scelse, la prese per la mano portandola dietro l’altare, tutti gli ospiti uscirono dalla cattedrale come non fosse successo niente, rimasero solo Elizabeth e Florentine, corsero verso l’altare e videro una scala sotto l’altare, entrarono e iniziarono a correre chiamando Maria, mentre alle spalle il passaggio si chiudeva, la voce di entrambe echeggiava, chiamando disperatamente Maria. Zaennah e Maria si fermarono in una stanza ovale, con al centro un piccolo altarino con otto persone vestite di nero che lo circondavano, mormorando parole sconosciute accesero delle candele che avevano in mano e la stanza si illuminò. Finalmente Elizabeth e Florentine vedendo una luce infondo al corridoio trovarono la stanza ovale con Zaennah e Maria circondate da questi otto uomini.
Elizabeth stizzita gridò: “Come ti permetti di rapire la mi piccola Maria, cosa vuoi farci? Non ti permetterò di torcergli un capello!”, Zaennah sorrise e rispose: “Cara Elizabeth, io voglio aiutarvi, mi sono giunte voci su di voi, conosco la vostra vera identità ed i vostri punti deboli, dunque, ho una soluzione al vostro problema.”, Elizabeth incuriosita gli disse: “Allora, dimmi come puoi essermi utile e in cosa puoi essermi utile.”

Zaennah da sotto l’altarino uscì un grande libro nero pieno di polvere, lasciò andare Maria che corse tra le braccia di Elizabeth e Florentine, sfogliando le pagine giallastre e strappate, ne prese una con un simbolo strano, una stella a cinque punte con simboli sconosciuti, Zaennah, attirò l’attenzione di Elizabeth alzando in aria l libro ed indicando il simbolo disse: “Questo è il marchio che vi permettere di resistere alla luce diurna, ma dovrà essere impresso sulla vostra pelle in modo da funzionare in modo perenne.” Elizabeth sconvolta ma sempre attenta gli rispose:” Se è vero ciò che dici, allora che sia, farò tutto il possibile che questo si avveri, di cosa hai bisogno?”
Zaennah prese un mortaio ed un pestello, lo mise sull’altarino prese delle erbe e le pestò, si punse il dito medio e verso il suo sangue, chiamò a sé Elizabeth e le chiese di versare anche il suo e pestò il tutto, chiese a Elizabeth e Maria dove avrebbero voluto il marchio, Elizabeth scelse il fondo schiena e Maria dietro la coscia sinistra in modo da non vedersi molto, allora entrambe si stesero a terra Elizabeth scoprì il fondo schiena, Zaennah prese il miscuglio dal mortaio disegnò il simbolo con le dita prese la bacchetta e recitando le seguenti parole: ”OJD ERD ISIREM ON SRAC, TUHLP NAMU TAEBIT LUX, SOLEN SET GRENO, LUNOM SET ERD, GUSAN SENAT PALASH. LUX SET MICU ET NOCT SET KOMP, GUSAN SET FIEL TAVIL. VEC MARC SET YO FREL FO BAN.

Il simbolo venne marchiato sulla pelle, la stessa cosa fece con Maria essa soffrì, ma Zaennah gli diede delle erbe con le quali si calmò.

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Capitolo 4
*** Red Passion Parte 1 ***


Passarono molti mesi dal rituale svolto da Zaennah, le 4 donne Elizabeth, Fiorentine, Maria e Zaennah intrapresero una buona amicizia, visto che ora Elizabeth non ha più bisogno di rimanere rinchiusa durate il giorno ne approfitta per visitare Parigi e dintorni. Così inizia ad adescare giovani uomini e giovani donne, per sfruttarli a suo piacimento e saziare la sete di sangue, questo andò avanti per diversi anni, ma giunti al 1875, avviene un evento che tirerà fuori la cattiveria di Elizabeth, infatti negli anni passati a collezionato molte vittime, ma è sempre riuscita a cavarsela e passarla liscia, nel frattempo ha arruolato con se diverse donne facendole diventare come lei, e alcuni uomini li usava come pedine di una scacchiera per capire dove la polizia sarebbe stata al momento dei suoi “passatempi notturni”. Nel frattempo, Maria è cresciuta diventando una ragazza più matura e bella, essa ha imparato tutto quello che Elizabeth ha potuto insegnarle, perfino superandola. Comunque, sulle tracce della donna e dei suoi massacri c’è un uomo, che fingendo di essere al suo servizio, tiene traccia delle sue attività e dei propri assassini pronto a coglierla in flagrante. Il suo nome è Richard Oswald Cooper un investigatore inglese sulla cinquantina che, incuriosito dagli omicidi avvenuti a Parigi si recò sul posto ed iniziò ad indagare, già aveva qualche sospetto riguardo un vecchio caso avvenuto a Londra tempo fa simile, comunque informatosi per bene si infiltra nella congrega di Elizabeth, studiò i rimedi per non essere soggiogato e perdere la ragione così, per più un anno intero servì Elizabeth. L’intensione di Elizabeth è di creare una congrega di Vampire tutta al femminile, ma per fare ciò ha bisogno di Zaennah e della Casa di Piacere, questa attività che gestisce gli ricorda molto gli anni passati con la zia Karla, quando imparò le tecniche della magia oscura ed assaggiò il peccato della lussuria. La casa di piacere veniva vista come un’accademia delle buone maniere, dove alcune ragazze di origine nobile, imparavano i modi di fare ed i comportamenti della nobiltà. Ma questo accadde in seguito al trasferimento in Inghilterra, Florentine fece richiesta al conte Morgenstain suo “marito” di trasferirsi in Inghilterra per cambiare ambiente, così il conte Morgenstain diede in donazione una delle proprietà a Elizabeth visto il desiderio di trasferirsi, Florentine, Elizabeth, Marie e Zaennah si trasferirono in Inghilterra, per farsi un nome ebbero l’idea di aprire la “Casa di Piacere”, il posto deciso è quello di una ex fabbrica in rovina, grazie al finanziamento del conte Morgenstain ed alcuni suoi amici banchieri Inglesi nell’arco di 3 mesi hanno costruito la casa di piace. Sita nel quartiere di Whitechapel la zona peggiore di Londra, la zona è frequentata da prostitute e barboni, Elizabeth pensa di usare le persone disagiate quali: barboni e prostitute per avere tutto il sangue che le serve per sopravvivere, visto che le prostitute e i barboni sono molti, pensò che nessuno se ne sarebbe accorto.
Così avrà inizio l’era Vittoriana di Elizabeth, dopo l’avventura in Francia ora si apre un nuovo spiraglio a Londra.
Richard viene a sapere del trasferimento di Elizabeth a Londra così, ritorna nella madre patria, torna a casa e vede che il piccolo Aron è cresciuto, lo aveva lasciato appena nato per svolgere la sua indagine a Parigi per 5 anni, ma ancora niente è stato risolto, perché la Contessa si è trasferita con il suo “gruppo” a Londra a Whitechapel, dove aveva realizzato la casa di piacere. Prese Aron in braccio, lo guardò e gli disse: “Figliolo, se io non dovessi riuscire a sconfiggere questo nemico, lascerò tutto nelle tue mani, questo Diario racconta tutte le mie avventure fino ad ora, spero di vivere a lungo per vedere i tuoi successi”. Aron ha 14 anni, e già da ora è molto interessato ai racconti che il padre gli legge e delle sue avventure. Essendo sotto l’influenza di Elizabeth, Richard non può rimanere troppo lontano dal suo controllo, quindi è dovuto tornare a Whitechapel alla casa di piacere, Elizabeth usa un potere psichico per richiamare a se i suoi “schiavi”, ma su Richard non ha molto effetto perché, un suo vecchio amico conosciuto nella sua giovinezza, lo aiutò anzi, lo istruì a combattere i vampiri e tutte le bestie derivate da essere, egli era un Dampiro, ossia mezzo vampiro e mezzo umano, il suo nome era Damian Livreri Yaxass, a differenza dai vampiri, egli invecchiano se pur lentamente rispetto ad un essere umano, per il resto hanno tutte le capacità di un vampiro, solo che la luce del sole, il legno e l’argento non hanno effetto. Comunque, questo suo amico lo aiuto a catturare e giustiziare un serial killer che infestava Londra tra il 1850 e tra il 1857, quindi strinsero un accordo di amicizia. Dopo la conoscenza di Elizabeth e delle attività che essa svolgeva a Parigi andarono in Francia per indagare, e fu qui che Richard scoprì la verità sui vampiri, che sono reali e che stanno conquistando il paese, ma specialmente il pericolo più grande ha un nome ed è Elizabeth Karmìnovà, o anche conosciuta come Elizabeth Bathory. Negli anni passati a Parigi Richard venne istruito da Damian, in modo da non cedere al potere di Elizabeth, così si infiltrò tra le sue legioni di “zombie”, fingendosi tale, cercando di scoprire sempre di più su Elizabeth ed il resto della congrega, viene a conoscenza di Florentine, e della strega Zaennah, ma non può fare nient’altro che guardare e stare agli ordini. Nel frattempo, Damian lascia tutto nelle mani di Richard e torna sulle piste di un “essere” soprannaturale in Italia. Il “Red Passion” apre, questo è il nome dato da Elizabeth alla “casa di piacere”. I primi clienti iniziano a venire, attratti dalle donne che la frequentano, che non sono semplici donne ma vampire , con il loro fascino  adescano uomini e donne, per far provare nuove sensazioni e nuove esperienze, il Red Passion è una grande casa con molte stanze un grande salotto dove avvengono spettacoli per intrattenere il pubblico, ed altre stanze nei piani superiori dove vi sono altri “intrattenimenti”, com’è giusto che sia, il metodo utilizzato da Elizabeth è semplice, prima l’ospite viene intrattenuto nella sale comune, lo si va bere, un forte cocktail a base di droghe, che inducono l’ospite a confusione e sonnolenza, dopo viene portato in una delle tante stanze del palazzo, ed è qui, che si ha la vera festa, il “murder party”, il povero malcapitato viene accerchiato da 2 3 donne che lo seducono, e inconsapevole gli viene succhiato la propria linfa vitale, ma prima di morire viene appeso a piedi in aria, scuoiato ed il sangue viene conservato in appositi contenitori, in modo da fare una scorta, a non a tutti accade ciò, ci sono alcuni uomini che vengono selezionati in base alla bellezza e se convincono i gusti di Elizabeth vengono trasformati in schiavi, per l’esattezza gli schiavi sono, come dei non morti che ubbidiscono solo a Elizabeth, si nutrono di carne morta e sangue, infatti le carcasse delle vittime vengono smaltite da questi non morti, che chiameremo Ghoul

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