La canzone del Sole

di lilly0806
(/viewuser.php?uid=189183)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nicole Evelyn Brooks ***
Capitolo 2: *** Schemini e Co. ***
Capitolo 3: *** I figli di Ade [*] ***
Capitolo 4: *** I figli di Afrodite [*] ***
Capitolo 5: *** I figli di Apollo ***
Capitolo 6: *** I figli di Ares [*] ***
Capitolo 7: *** I figli di Atena ***
Capitolo 8: *** I figli di Demetra ***
Capitolo 9: *** Special di San Valentino + Annuncio ***
Capitolo 10: *** Avviso importante. Leggete, vi prego. ***
Capitolo 11: *** Ultimo Avviso ***



Capitolo 1
*** Nicole Evelyn Brooks ***


Capitolo 1: Nicole

10 Anni

"Mamma! Sei tornata!" corro ad abbracciarla e la stringo forte perchè mi è mancata molto. Stare dal nonno mi piace ma la mia mamma è stata lontano tanto, troppo.

"Sono tornata, principessa, come stai?" la mamma mi sorride e mi prende per mano e poi si volta dirigendosi verso l'enorme casa del nonno mentre io le saltello accanto, felicissima.

Una volta in salotto le racconto come mi trovo con gli insegnanti, cosa ho imparato di nuovo e tutto quello che mi passa per la testa e lei mi sorride accarezzandomi i capelli biondi.

"Miss Melanie, è arrivato l'insegnante per la lezione di pianoforte. L'ho fatto accomodare nella Stanza della Musica. " il maggiordomo ci avvisa dell'arrivo e io salto in piedi felice: è il mio preferito, dopotutto!

"Bene, così mi farai sentire quanto sei migliorata." afferma subito mia mamma avviandosi verso la stanza indicatale.

"Il Professor Solaris è il mio insegnante di musica da meno di un mese ma io mi ci sono già affezionata perchè mi fa ridere e ne sa un sacco di musica, sembra quasi che l'abbia inventata lui! E poi è... luminoso, sembra un raggio di sole! Vedrai che piacerà anche a te, mamma! Non può non piacerti!" le racconto saltellando per il corridoio precedendola.

"Solaris?" mi chiede lei ma non mi volto a guardarla preferendo invece aprire la porta davanti a me. Finalmente siamo arrivate!


***


"Perchè devi andartene? Io non capisco!" le lacrime mi offuscano la vista, mentre cerco di capire il motivo del litigio a cui ho appena assistito. Mia madre è andata su tutte le furie appena lo ha visto, senza un apparente motivo, e hanno iniziato a gridarsi contro e la mamma lo ha accusato di volermi portare via ed io... io non so cosa pensare e mamma ha cercato di bloccarmi poco fa ma io l'ho scansata e ho rincorso l'uomo che lei aveva appena scacciato.

"Tua madre ha deciso che è meglio per te non avermi come istruttore." afferma abbassandosi alla mia altezza e guardandomi dritto negli occhi, continuando poi a parlare: "Non piangere, piccola, presto ci rivedremo." asciugandomi le lacrime. Infila una mano nella tasca dei suoi pantaloni e ne tira fuori un oggetto luccicante legato ad una catenina: "Questo carillon è un mio personale regalo per te. Ti servirà fin troppo presto, bambina mia." lo lascia nelle mie mani e io mi perdo qualche secondo ad osservare il decoro sulla superficie. Quando alzo lo sguardo il mio professore non c'è più e il sole si è fatto più luminoso... sembra quasi che mi stia baciando il viso come farebbe un padre con un figlio.


***


13 Anni

"Non capisco perchè non posso andare a scuola come tutti gli altri! Perfino Nathan va all'asilo e io non posso andare al liceo? Questo è profondamente ingiusto!" grido contro mia madre che non vuole ascoltarmi, come al solito, per lei sono solo una bambinna, dopotutto. Ha scelto lei di trasferirsi qui per formare una famiglia con me, il mio patrigno e il mio fratellastro ma non è cambiato assolutamente niente rispetto a quando abitavo con mio nonno e dovevo sempre stare all'interno dei confini della casa.

A sua detta l'ha fatto per iniziare una nuova vita, per provare a vedere come andrà d'ora in poi ma io non ci credo, non ha senso! So che c'è qualcosa che non vuole dirmi, qualcosa che l'ha spaventata. Non c'è un motivo logico percui lei dovrebbe vietarmi di andare a scuola con i miei coetanei o di uscire di casa per alcun motivo...

"Non voglio discutere ancora di questo con te, Nicole, il discorso è chiuso." mi osserva adirata e io non posso fare a meno di ricambiare lo sguardo rispondendole: "Non capisco perchè mi hai sempre costretta a vivere come... come una prigioniera! Voglio solo essere una ragazza normale, per una volta. Non voglio più vivere in questa città, e neanche in questa casa, voglio tornare dal nonno." concludo abbassando lo sguardo quasi arresa giocandomi l'ultima carta, quella dei capricci.

"Adesso basta, comportati da adulta e smettila di lamentarti. Vai a fare i tuoi esercizi al pianoforte." mi congeda iniziando a prestare attenzione alla pubblicità che stanno mandando in televisione: l'ennesima con lei protagonista.

Mi dirigo verso la mia stanza e dopo essermi chiusa dentro, sbattendo il più forte possibile la porta, mi siedo sul letto pensando a quanto fa schifo la mia vita: mia mamma mi ha avuta a 18 anni da un uomo che l'ha sedotta e poi abbandonata senza riconoscermi, lei ha continuato la sua cariera seguendo le orme di mio nonno e lasciandomi alle sue cure amorevoli, fra insegnanti privati e giocattoli firmati, venendomi a trovare una volta ogni tanto quando si ricordava di me.

Ho vissuto così finchè, sempre lei, non ha deciso di iniziare a giocare a fare la madre: mi ha trascinata in California dove si è sposata con il suo manager, da cui ha poi avuto Nathan, il mio fratellastro.

A questo punto prendo finalmente una decisione. Mi alzo, tiro fuori un borsone dall'armadio e, senza guardarmi indietro, inizio a riempirlo con dei vestiti presi a caso dai cassetti. Mi cambio indossando dei jeans e una maglia a maniche lunghe e inizio a dirigermi verso la portafinestra.

"Vorrei davvero essere una ragazza normale." mormoro, guardando una foto sul mio comodino, passando vicino al mio letto. La foto risale a quando avevo circa 10 anni e mi ritrae seduta ad un pianoforte con affianco Elia Solaris, il mio insegnante di musica dell'epoca. Lui si intravede solo di profilo ma l'ho voluta incorniciare perchè è stato uno dei pochi a trattarmi in modo... normale, non come se fossi una ragazzina ricca da istruire ma che non va fatta arrabbiare perchè potrebbe farti licenziare. Lui mi faceva ridere e nonostante io non riesca a ricordare la sua voce o il suo volto mi ricordo del calore che mi infondevano ogni volta che ascolto la melodia contenuta nel carillon.

"Tu non sei una ragazza normale, tu sei speciale, oserei dire quasi unica." sento queste parole e mi volto per guardarmi intorno, per capire chi è che mi ha parlato.

"Chi sei?" non c'è nessuno nella mia stanza... cosa diavolo sta succedendo?

"Non ha importanza, come non ha importanza dove sono visto che non sono lì." continua la voce ridendo e io inizio seriamente a preoccuparmi. Sto forse diventando matta? Sembra che mi legga nel pensiero, comunque.

"Sto impazzendo, questa è la verità." sussurro riprendendo la borsa che avevo lasciato scivolare a terra per la sorpresa e affrettandomi verso il balcone, mi fermo solo alla scrivania per prendere il mio amato carillon.

Me lo infilo al collo e apro la porta uscendo poi sull'enorme balcone che da sul giardino della villa in cui vivevo.


***


"Sentiamo il profumo del tuo sangue, semidea. Non puoi scapparci ancora per molto!" lo scoppio della risata di uno di quei mostri con un occhio solo mi fa tremare ancora più forte. Sono passate circa tre settimane da quando sono scappata e fino ad oggi mi sono accadute cose sempre più strane: prima ho iniziato a vedere persone strane nei parchi, con la pelle verde o le gambe deformi, poi ho iniziato a vedere animali feroci in gattini o un occhio solo e poi subito dopo due su dei ragazzini.

"Devi scappare, Nicole! Ti mangeranno!" ed ecco la stranezzza peggiore di tutte: la voce dell'uomo non se n'è più andata e continua a cercare di dirigermi verso est, è colpa sua se sono finita a Detroit, nonostante sia rimasta infreddolita e senza soldi.

"Zitto, stai zitto!" sussurro sperando che il mio nascondiglio non venga scoperto. Sono finita vicino al molo, dentro un capannone, e sto rischiando di essere mangiata da una famiglia di mostri, sempre con un occhio solo, maledizione.

"Stanno arrivando altri semidei, distrarranno i mostri e tu dovrai scappare. Devi cogliere l'attimo giusto, aspetta che te lo dica io." la voce sembra preoccupata. Non ho il tempo per interrogarmi sul motivo, un rumore assordante interrompe tutto e dei pezzi di metallo cadono dal soffitto.

"Sono già arrivati, preparatevi ad accoglierli." l'unica femmina del gruppo ordina agli altri di smettere di cercarmi.

"Ma e la semidea? Ha un profumo così buono..." cerca di convincerla uno dei maschi ma lei è categorica: "Iniziate il piano, loro sono più importanti. Poi potremmo occuparci della piccola semidea." dopo questo non sento altro se non i passi sulla passerella sopra la mia testa.

"Adesso! Finchè sono distratti!" la voce mi ordina e io per la prima volta le obbedisco senza pensarci, dopotutto voglio arrivare a compiere 14 anni!


***


14 Anni

"Corri! Sei quasi arrivata, Nicole, non fermarti!" la voce che mi ha seguita in quest'anno passato a correre e scappare per il paese mi incita sempre di più ad andare avanti, a non mollare. Ma come potrei non sentirmi stanca? Da quando sono scappata da San Francisco ad oggi è passato esattamente un anno e in questo lasso di tempo non hanno mai smesso di cercare di mangiarmi. Ho incontrato mostri di ogni tipo e ora sono inseguita da due uomini giganteschi e ho paura perchè sto correndo su una spiaggia deserta e sono così esausta! Cado a terra e sento alle mie spalle dei passi pesanti che si avvicinano seguiti da delle risate sguaiate.

"Ancora qualche metro, sei quasi arrivata al confine! Tieni duro e non mollare ora." la voce continua a parlarmi ed io, anche se non riesco a capire cosa intenda per 'confine' mi fido e uso le ultime energie residue per continuare a trascinarmi nella direzione che mi ha indicato più di una volta. Ormai ho imparato a fidarmi di lui: mi ha salvato più di una volta da quando ho lasciato la California e mi ricorda sempre di più qualcuno, anche se non riesco a capire chi sia, qualcuno di cui mi fido inconsciamente.

"Ti prenderemo, piccola semidea, e ti mangeremo in un sol boccone. Muaha..." la risata di uno di quei bestioni si blocca all'improvviso, proprio quando credevo che mi avrebbero presa. Riesco a voltarmi e i mostri non ci sono più e a quel punto il sollievo mi assale e mi lascio andare sulla sabbia... sono salva?

"Sei salva, ora, bambina mia. Loro si prenderanno cura di te." Elias Solaris, ecco di chi è la voce dell'uomo misterioso.

"Ehi! Chiamate i ragazzi della cabina di Apollo! Stai bene? Ragazzina, mi senti?" sento delle braccia che mi tirano sù dalla sabbia e la voce di un ragazzo che mi parla ma io non riesco a rispondergli... sono così stanca...

Ciau :)

Sono qui questa notte per presentarvi la mia nuova interattiva.

Alcuni mi conosceranno già per quella su Harry Potter mentre altri non avranno avuto questa (s)fortuna ancora perciò mi sembra d'obbligo avvertirvi che sono una pazza XD

Detto questo, spero vi piaccia come scrivo, che partecipiate in molti e che siate creativi!!!!!!!!!!!

Leggete bene le regole e divertitevi!

Un bacione, buona notte,

Lilly :*

Ps. mi sono sicuramente scordata qualcosa ma vabbè XP

Ciau :)

Sono qui questa notte per presentarvi la mia nuova interattiva.

Alcuni mi conosceranno già per quella su Harry Potter mentre altri non avranno avuto questa (s)fortuna ancora perciò mi sembra d'obbligo avvertirvi che sono una pazza XD

Detto questo, spero vi piaccia come scrivo, che partecipiate in molti e che siate creativi!!!!!!!!!!!

Leggete bene le regole e divertitevi!

Un bacione, buona notte,

Lilly :*

Ps. mi sono sicuramente scordata qualcosa ma vabbè, per ora è tutto XP

Regole

  • Due personaggi per autore (i satiri e le ninfe non valgono nel conteggio ma non createne duemila: non li accetterò tutti, a quel punto, e sceglierò quelli che mi piacciono di più.); #

  • Due personaggi per cabina (per Zeus, Poseidone e Ade solo uno, non sconvolgiamo troppe le cose! Nicole non conta nel conteggio ma gli altri sì perché sono di altre persone); #

  • Per le relazioni amorose e d'amicizia avete tre possibilità:

    • Vi accordate fra di voi;

    • Chiedete a me pareri, mediazioni o aiuto e io farò da cupido (per restare in tema XD);

    • Aspettate di leggere i capitoli sui vari personaggi e poi tornate al punto 1 o 2.

  • La storia è ambientata 3 anni dopo l'ultimo libro della saga, Blood of Olympus, però saranno possibili da scegliere personaggi originali come amicizie/relazioni ma non ho intenzione di distruggere coppie, al momento perciò non provateci neanche! (questa volta non ci casco!);

  • Per il momento esisterà solo il Campo Mezzosangue, forse in seguito creerò un'altra storia sul Campo Giove ma non chiedetemela e non scegliete dei o dee romane;

  • Scrivete bene la storia: deve essere chiara perché da lì creerò il biglietto da visita del personaggio, come per Nicole;


#= possibile modifica futura


Scheda Personaggio

Nome:

Secondo nome: *non obbligatorio*

Cognome:

Soprannome: *non obbligatorio*

Età:

Data di nascita:

Stato di sangue: (semidio/ea, satiro, ninfa, ecc...)

Gruppo speciale di appartenenza: (Cacciatrici di Artemide, Sacerdotesse di Era, ecc...) *non obbligatorio*

Caratteristiche fisiche:

Prestavolto:

Caratteristiche psicologiche:

Genitore divino:

Altri componenti del nucleo familiare:

Storia personale: (come ha scoperto di essere un/a semidio/ea, come è arrivato/a al campo, a che età, ecc...) non siate brevi, mi serve per il primo capitolo con il vostro personaggio!

Poteri particolari:

Armi predilette:

Attività predilette al campo:

Oggetto magico: *non obbligatorio*

Amicizie: *non obbligatorio*

Amori: *non obbligatorio*

Altro: (interessi, animale da compagnia, cibo preferito, quello che volete!)

Cabine

Cabina di Ade:

Cabina di Afrodite:

Cabina di Apollo: Nicole Evelyn Brooks (17 Anni),

Cabina di Ares:

Cabina di Atena:

Cabina di Demetra: Amber Queen (7 Anni-Bambi Loo),

Cabina di Dioniso: Dexter Ralph Ruth (19 Anni-Tommy),

Cabina di Ecate:

Cabina di Efesto:

Cabina di Ermes:

Cabina di Hebe:

Cabina di Ipno:

Cabina di Iris:

Cabina di Nemesi:

Cabina di Nice:

Cabina di Poseidone:

Cabina di Tiche:

Cabina di Zeus:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Schemini e Co. ***


[modificato il 27/02 alle 16:30, le comunicazioni nuove saranno in rosso]
Ciao :)

Sono tornata per pubblicare gli schemi che ho faticosamente creato.
Qui di seguito c'è l'elenco dei semidei finora pervenuti, le varie relazioni e le attività, sperando di non essermi scordata niente.
Per qualunque appunto potete contattarmi come più vi è congeniale perchè sono a vostra disposizione.
Comunicazioni:

-Aggiunti i responsabili per la revisione delle cabine (quella che serve a deciere i turni per le doccie ecc...), 1 per cabina, sono aperte le candidature! (Se ce ne saranno più di una sceglierò io quello che mi sembra più adatto.)

-Aggiunte alcune attività, potete modificare la partecipazione a tutte in qualunque momento ma ricordate che le principali sono obbligatorie perciò anche se non sono fra le predilette i personaggi potrebbero comparirvi.
-Se volete aggiungere personaggi alle amicizie o alle relazioni avvisatemi via messaggio che ci mettiamo d'accordo!
-Aggiunti i Capo Cabina!
-Le persone scritte fra parentesi [] sono persone che si sono ritirate per problemi personali ma che, nonostante non contino nel conteggio normale dei personaggi, potranno tornare quando vorranno.
-Non accetto più prenotazioni, gli oc dovranno essere inviati direttamente. Nessuno vi vieta di chiedermi la disponibilità dei vari posti e io vi informerò se ci sono già richieste oppure se è già occupato.
-Siamo a 36 femmine e 35 maschi, chi non mi ha ancora inviato le schede ed è indeciso mi contatti così proviamo a riequilibrare le cose!

Regole

  • Eliminato il limite dei personaggi. Fra poco chiuderò le iscrizioni quindi voglio finire i posti il prima possibile (se non avrò personaggi li creerò io) #

  • Quattro personaggi per cabina (per Zeus, Poseidone e Ade solo Tre, non sconvolgiamo troppe le cose!); #

  • Per le relazioni amorose e d'amicizia avete tre possibilità:

    1. Vi accordate fra di voi;

    2. Chiedete a me pareri, mediazioni o aiuto e io farò da cupido (per restare in tema XD);

    3. Aspettate di leggere i capitoli sui vari personaggi e poi tornate al punto 1 o 2.

  • La storia è ambientata 3 anni dopo l'ultimo libro della saga, Blood of Olympus, però saranno possibili da scegliere personaggi originali come amicizie/relazioni ma non ho intenzione di distruggere coppie, al momento, perciò non provateci neanche! (questa volta non ci casco!);

  • Per il momento esisterà solo il Campo Mezzosangue, forse in seguito creerò un'altra storia sul Campo Giove ma non chiedetemela e non scegliete dei o dee romane;

  • Scrivete bene la storia: deve essere chiara perché da lì creerò il biglietto da visita del personaggio, come per Nicole;


#= possibile modifica futura




Scheda Personaggio
Nome:
Secondo nome: *non obbligatorio*
Cognome:
Soprannome: *non obbligatorio*
Età:
Data di nascita:
Stato di sangue: (semidio/ea, satiro, ninfa, ecc...)
Gruppo speciale di appartenenza: (Cacciatrici di Artemide, Sacerdotesse di Era, ecc...) *non obbligatorio*
Caratteristiche fisiche:
Prestavolto:
Caratteristiche psicologiche:
Genitore divino:
Altri componenti del nucleo familiare:
Storia personale: (come ha scoperto di essere un/a semidio/ea, come è arrivato/a al campo, a che età, ecc...) non siate brevi, mi serve per il primo capitolo con il vostro personaggio!
Poteri particolari:
Armi predilette:
Attività predilette al campo:
Oggetto magico: *non obbligatorio*
Amicizie: *non obbligatorio*
Amori: *non obbligatorio*
Altro: (interessi, animale da compagnia, cibo preferito, quello che volete!)

***********************************************************


Semidei

Cabina di Ade:

  • Yuu Allen (16 anni- _Macchan_);

  • Amice Claire Lannister (17 anni-Pendragon);

  • Sasha Levine (19 anni-_Alyss_).

Cabina di Afrodite:

  • Lust Shame Covet (18 anni-Scarlett Blue Sakura)

  • John Greenwood (16 anni-Luthien Felagund);

  • Michelangelo David Hamato (14 anni-Zoey Charlotte Baston);

  • Ashley Nieve Ivashkov (18 anni-Fiamma Erin Gaunt).

Cabina di Apollo:

  • Nicole Evelyn Brooks (17 anni);

  • Kevin Foster (19 anni-_Alyss_);

  • Neal Tyler Hoodmoon (16 anni-_little_sweet_things_);

  • Eric Sylvester Sunspear (19 anni-Eris Greengrass in Wilkes).

Cabina di Ares:

  • Silvia Del Lupo (16 anni-AngelDeath);

  • Jonathan Byron Foster (17 anni-Luthien Felagund);

  • Birch Jordan (16 anni-Sabaku No Konan Inuzuka);

  • Gabriel Cynric War (19 anni-Fiamma Erin Gaunt).

Cabina di Atena:

  • Axel Delilah (22 anni-Winter78);

  • Isabel Julia Herranez (14 anni-Alice_Jackson);

  • Rachel Holland Watson (16 anni-addictedbooks).

  • +1 libero

Cabina di Demetra:

  • Celia Dana Hayes (15 anni-Alice_Jackson);

  • Amber Queen (7 anni-Bambi Loo);

  • Mary Janette Wilkinson (67 anni-_En_);

  • Clav Zlaki (12 anni-_Maryes_LilyLunaP).

Cabina di Dioniso:

  • Dominic Bastien Girard (18 anni-Madness of Sky);

  • Parker Roderick Hurricane (15 anni-Pendragon);

  • Dexter Ralph Ruth (19 anni-Tommy);

  • Ecstasy Ivy Vintage (18 anni-Scarlett Blue Sakura).

Cabina di Ebe:

  • Gae Celebrian Arendell (16 anni-DarkDemon);

  • Neos Andrew Handmaid (19 anni-Scarlett Blue Sakura);

  • Eddie Jacobs (16 anni-_En_).

  • Quinn Peter Richards (18 anni-Sabaku No Konan Inuzuka).

Cabina di Ecate:

  • Aiden Caleb Curtis (16 anni-Sabaku No Konan Inuzuka);

  • Walt Andrew Evans (17 anni-__Ginger__ );

  • Axel Miura (18 anni- _Macchan_);

  • Chloe May Wiggin (17 anni-Clara Oswin Stark).

  • [1 (_Littles_)]

Cabina di Efesto:

  • Nina Melanie O'Hara (15 anni-Bambi Loo);

  • Francisco Suarez (17 anni-ChicaCate94);

  • Gabriela Suarez (17 anni-ChicaCate94).

  • +1 libero

Cabina di Ermes:

  • Rikke Madsen (16 anni-Madness of Sky);

  • Luke Price (18 anni-Oceano2_0);

  • Hunter Riley Scamp (18 anni-Alysanne Nott)

  • Maya Dryope Waterlily (17 anni-Scarlett Blue Sakura).

  • [1 (Winter78)]

Cabina di Ipno:

  • Lowell Aleksander Grimm (17 anni-Pendragon);

  • Tayna Kiros (23 anni-Paffina);

  • Nyx Mc Stence (16 anni-__Ginger__ );

  • Selene Sauvelle (17 anni-summer_time).

Cabina di Iris:

  • Jamie Cloud (15 anni- _Macchan_);

  • Shane Cloud (15 anni- _Macchan_);

  • Carrie Hopkins (14 anni-viola_scarecrow).

  • +1 libero

  • [1 (_Littles_)]

Cabina di Nemesi:

  • Ames Sophie Blackson (22 anni-Aster_Mezzelfo)

  • Revan Fair (17 anni- _Macchan_);

  • Evangeline Williams (16 anni-_little_sweet_things_).

  • +1 libero

Cabina di Nike:

  • Avril Allen (17 anni-Oceano2_0);

  • Josef Bark (19 anni-summer_time);

  • Zara Alanis Reeyes (19 anni-_endlessy);

  • Jade Iris West (15 anni-Inazumiana01).

Cabina di Poseidone:

  • Alexander Ulysse Baston (14 anni-Zoey Charlotte Baston);

  • Zoey Charlotte Baston (14 anni-Zoey Charlotte Baston);

  • Scarlett Ocean Stark (17 anni-Eris Greengrass in Wilkes).

Cabina di Tiche:

  • Cyan Devine (18 anni-_Macchan_);

  • Oscar Gennarini (15 anni-viola_scarecrow);

  • Aleksey Pyotr Schastilivyy (18 anni-Gold Nightmare).

  • +1 libero

Cabina di Zeus:

  • Marya Elisaveta Kotova (11 anni-_Maryes_LilyLunaP);

  • Helene Ygritte Nilsen (19 anni-Madness of Sky);

  • Jackson Alexander Strongold (19 anni-Fiamma Erin Gaunt).

Cabina degli Dei minori:

  • Kyle Akaril (23 anni-Persefone-Paffina);

  • Syria Akaril (21 anni-Persefone-Paffina);

  • Cerys Nives Blackwinter (15 anni-Chione-Helen_TheDarkLady);

  • Ismael Ruiz Bose (18 anni-Thanatos-summer_time);

  • Newt Eden Hill (17 anni-Apate-DarkDemon);

  • Hiro Inoue (15 anni-Eos-__Ginger__ );

  • Meredith Mary Johnson (17 anni-Asclepio-TakeMeToWonderland);

  • Beatris Clara McCoule (15 anni-Eos-TakeMeToWonderland);

  • Gilbert William Nightray (18 anni-Thanatos-Helen_TheDarkLady).



***********************************************************

Responsabili della revisione delle cabine (1 per cabina)
  • Shane Cloud [Iris]

  • Lust Shame Covet [Afrodite]

  • Axel Delilah [Atena]

  • Helene Ygritte Nilsen [Zeus]

  • Amber Queen [Demetra]

  • Ecstasy Ivy Vintage [Dioniso]

  • Maya Dryope Waterlily [Ermes]



***********************************************************

Capi delle Cabine
  • Ismael Ruiz Bose [Thanatos]

  • Butch Walker [Iris]

  • Annabeth Chase [Atena]

  • Nico di Angelo [Ade]

  • Lou Ellen [Ecate]

  • Revan Fair [Nemesi]

  • Katie (estate) e Miranda (primavera, autunno e inverno) Gardner [Demetra]

  • Jason Grace [Zeus]

  • Thalia Grace [Artemide]

  • Neos Andrew Handmaid [Ebe]

  • Percy Jackson [Poseidone]

  • Clarisse La Rue [Ares]

  • Piper McLean [Afrodite]

  • Polluce [Dioniso]

  • Zara Alanis Reeyes [Nike]

  • Quinn Peter Richards [Tiche]

  • Selene Sauvelle [Ipno]

  • Will Solace [Apollo]

  • Connor e Travis Stoll [Ermes]

  • Leo Valdez [Efesto]

***********************************************************

Attività

  1. Allenamento e Addestramento in Combattimento (Arena): Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Axel Delilah, Silvia Del Lupo, Cyan Devine, Revan Fair, Jonathan Byron Foster, Michelangelo David Hamato, Celia Dana Hayes, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Meredith Mary Johnson, Birch Jordan, Rikke Madsen, Gilbert William Nightray, Helene Ygritte Nilsen, Nina Melanie O'Hara, Zara Alanis Reeyes, Hunter Riley Scamp, Jackson Alexander Strongold, Gabriela Suarez, Ecstasy Ivy Vintage, Gabriel Cynric War, Rachel Holland Watson.

  2. Addestramento di Sopravvivenza (Bosco): Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Axel Delilah, Dominic Bastien Girard, Michelangelo David Hamato, Celia Dana Hayes, Newt Eden Hill, Marya Elisaveta Kotova, Axel Miura, Gilbert William Nightray, Selene Sauvelle, Hunter Riley Scamp, Mary Janette Wilkinson.

  3. Arrampicata: Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Cyan Devine, Revan Fair, Oscar Gennarini, Michelangelo David Hamato, Newt Eden Hill, Neal Tyler Hoodmoon, Amice Claire Lannister, Gilbert William Nightray, Amber Queen, Hunter Riley Scamp, Ecstasy Ivy Vintage, Rachel Holland Watson, Mary Janette Wilkinson, Evangeline Williams.

  4. Astronomia: Gae Celebrian Arendell, Zoey Charlotte Baston, Jamie Cloud, Walt Andrew Evans, Kevin Foster, Michelangelo David Hamato, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Axel Miura, Gilbert William Nightray, Hunter Riley Scamp.

  5. Basket/Pallacanestro: Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Cyan Devine, Revan Fair, Kevin Foster, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Meredith Mary Johnson, Axel Miura, Luke Price, Eric Sylvester Sunspear.

  6. Caccia alla Bandiera: Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Ismael Ruiz Bose, Cerys Nives Blackwinter, Nicole Evelyn Brooks, Axel Delilah, Revan Fair, Jonathan Byron Foster, Michelangelo David Hamato, Celia Dana Hayes, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Eddie Jacobs, Meredith Mary Johnson, Birch Jordan, Rikke Madsen, Gilbert William Nightray, Helene Ygritte Nilsen, Nina Melanie O'Hara, Luke Price, Aleksey Pyotr Schastilivyy, Rachel Holland Watson, Jade Iris West, Mary Janette Wilkinson.

  7. Canoa (Lago): Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Newt Eden Hill, Neal Tyler Hoodmoon, Gilbert William Nightray, Luke Price, Rachel Holland Watson, Evangeline Williams.

  8. Combattimento con i Mostri (Bosco o Arena): Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Silvia Del Lupo, Revan Fair, Jonathan Byron Foster, Michelangelo David Hamato, Celia Dana Hayes, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Ashley Nieve Ivashkov, Birch Jordan, Rikke Madsen, Gilbert William Nightray, Helene Ygritte Nilsen, Nina Melanie O'Hara, Zara Alanis Reeyes, Jackson Alexander Strongold, Gabriela Suarez, Gabriel Cynric War, Mary Janette Wilkinson.

  9. Corsa con le Bighe: Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Josef Bark, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Michelangelo David Hamato, Newt Eden Hill, Birch Jordan, Gilbert William Nightray.

  10. Disegno: Yuu Allen, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Walt Andrew Evans, Jonathan Byron Foster, Michelangelo David Hamato, Carrie Hopkins, Hiro Inoue, Marya Elisaveta Kotova, Axel Miura, Gilbert William Nightray, Nina Melanie O'Hara (progettazione), Amber Queen.

  11. Equitazione: Avril Allen, Gae Celebrian Arendell, Josef Bark, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Nicole Evelyn Brooks, Jamie Cloud, Shane Cloud, Dominic Bastien Girard, Newt Eden Hill, Gilbert William Nightray, Amber Queen, Zara Alanis Reeyes, Hunter Riley Scamp.

  12. Giardinaggio: Syria Akaril, Lust Shame Covet, Parker Roderick Hurricane, Amber Queen, Clav Zlaki.

  13. Giochi da Tavolo (Casa Grande): Nicole Evelyn Brooks, Dominic Bastien Girard, Carrie Hopkins, Francisco Suarez.

  14. Interpretazione dei Sogni (solo i figli di Ipno): Lowell Aleksander Grimm, Nyx Mc Stence.

  15. Lancio del Giavellotto: Gae Celebrian Arendell, Newt Eden Hill, Eddie Jacobs, Birch Jordan, Amber Queen.

  16. Lancio e Combattimento con i Pugnali: Avril Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Cyan Devine, Walt Andrew Evans, Revan Fair, Dominic Bastien Girard, John Greenwood, Michelangelo David Hamato, Celia Dana Hayes, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Ashley Nieve Ivashkov, Meredith Mary Johnson, Birch Jordan, Gilbert William Nightray, Nina Melanie O'Hara, Amber Queen, Hunter Riley Scamp, Aleksey Pyotr Schastilivyy, Gabriel Cynric War, Jade Iris West, Chloe May Wiggin, Mary Janette Wilkinson.

  17. Lettura: Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Zoey Charlotte Baston, Nicole Evelyn Brooks, Jamie Cloud, Shane Cloud, Axel Delilah, Walt Andrew Evans, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Carrie Hopkins, Hiro Inoue, Eddie Jacobs, Marya Elisaveta Kotova, Amice Claire Lannister, Sasha Levine, Beatris Clara McCoule, Amber Queen, Aleksey Pyotr Schastilivyy, Scarlett Ocean Stark, Francisco Suarez, Chloe May Wiggin, Mary Janette Wilkinson.

  18. Lavoro in Infermeria (principalmente i figli di Apollo): Nicole Evelyn Brooks, Eddie Jacobs, Meredith Mary Johnson, Amice Claire Lannister, Clav Zlaki (crea intrugli curativi con le erbe).

  19. Lavoro nei Campi di Fragole: Syria Akaril, Celia Dana Hayes, Beatris Clara McCoule, Amber Queen, Ecstasy Ivy Vintage, Mary Janette Wilkinson, Clav Zlaki.

  20. Lavoro nelle Fucine (principalmente i figli di Efesto): Axel Delilah, Eddie Jacobs, Nina Melanie O'Hara.

  21. Meditazione (Bosco): Axel Delilah, Axel Miura, Amber Queen.

  22. Musica e Canto (Anfiteatro): Avril Allen (chitarra), Yuu Allen (canto e chitarra), Alexander Ulysse Baston (basso), Zoey Charlotte Baston (canto e chitarra), Cerys Nives Blackwinter (canto, pianoforte e chitarra), Nicole Evelyn Brooks (canto, pianoforte e violino), Shane Cloud (canto), Cyan Devine (basso e compositore), Michelangelo David Hamato (canto e chitarra), Meredith Mary Johnson (canto), Nyx Mc Stence (violino), Gilbert William Nightray (pianoforte), Amber Queen (canto), Francisco Suarez (compositore e pianola), Gabriela Suarez (compositrice e chitarra), Eric Sylvester Sunspear (chitarra), Rachel Holland Watson (chitarra).

  23. Nuoto: Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Nicole Evelyn Brooks, Cyan Devine, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Axel Miura, Scarlett Ocean Stark, Ecstasy Ivy Vintage.

  24. Pallavolo: Gae Celebrian Arendell, Avril Allen, Nicole Evelyn Brooks, Newt Eden Hill, Amber Queen, Zara Alanis Reeyes.

  25. Ping Pong (Casa Grande): Oscar Gennarini.

  26. Punto d'Ascolto (non riconosciuta ufficialmente): Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Lust Shame Covet (consigli amorosi), Neos Andrew Handmaid, Ashley Nieve Ivashkov (consigli amorosi).

  27. Scherma (Arena): Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Ismael Ruiz Bose, Jamie Cloud, Shane Cloud, Axel Delilah, Silvia Del Lupo, Walt Andrew Evans, Revan Fair, Jonathan Byron Foster, Kevin Foster, John Greenwood, Lowell Aleksander Grimm, Celia Dana Hayes, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Ashley Nieve Ivashkov, Eddie Jacobs, Meredith Mary Johnson, Birch Jordan, Rikke Madsen, Beatris Clara McCoule, Gilbert William Nightray, Helene Ygritte Nilsen, Nina Melanie O'Hara, Luke Price, Amber Queen, Zara Alanis Reeyes, Selene Sauvelle, Jackson Alexander Strongold, Francisco Suarez, Gabriela Suarez, Scarlett Ocean Stark, Aleksey Pyotr Schastilivyy, Gabriela Suarez, Gabriel Cynric War, Rachel Holland Watson, Jade Iris West.

  28. Scultura: Michelangelo David Hamato.

  29. Sperimentare: Maya Dryope Waterlily.

  30. Studio (Greco Antico, Strategia, Mitologia, Magia, ecc...): Gae Celebrian Arendell, Zoey Charlotte Baston, Jamie Cloud, Axel Delilah, Walt Andrew Evans, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Carrie Hopkins, Eddie Jacobs, Axel Miura, Gilbert William Nightray, Francisco Suarez, Gabriela Suarez, Chloe May Wiggin.

  31. Tiro con Arco e Balestra: Kyle Akaril, Gae Celebrian Arendell, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Nicole Evelyn Brooks, Aiden Caleb Curtis, Oscar Gennarini (anche se Chirone glielo ha vietato), Michelangelo David Hamato, Neos Andrew Handmaid, Celia Dana Hayes, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Neal Tyler Hoodmoon, Carrie Hopkins, Parker Roderick Hurricane, Amice Claire Lannister, Sasha Levine, Beatris Clara McCoule, Nyx Mc Stence, Axel Miura, Gilbert William Nightray, Amber Queen, Aleksey Pyotr Schastilivyy, Eric Sylvester Sunspear, Rachel Holland Watson, Chloe May Wiggin, Evangeline Williams, Mary Janette Wilkinson.

  32. Volo con i Pegasi: Yuu Allen, Gae Celebrian Arendell, Alexander Ulysse Baston, Zoey Charlotte Baston, Cerys Nives Blackwinter, Nicole Evelyn Brooks, Jamie Cloud, Shane Cloud, Kevin Foster, Michelangelo David Hamato, Isabel Julia Herranez, Newt Eden Hill, Hiro Inoue, Ashley Nieve Ivashkov, Gilbert William Nightray, Helene Ygritte Nilsen, Amber Queen, Zara Alanis Reeyes, Aleksey Pyotr Schastilivyy.


***********************************************************

Relazioni-Amicizia

  1. Kyle Akaril --> chi voglio

  2. Syria Akaril --> chi voglio

  3. Avril Allen --> Piper McLean, Drew Tanaka, le ragazze di Afrodite e i ragazzi di Apollo

  4. Yuu Allen --> Nico di Angelo, Revan Fair, Shane Cloud, Cyan Devine, Jamie Cloud e chi voglio.

  5. Gae Celebrian Arendell --> Amice Claire Lannister e chi voglio

  6. Josef Bark --> Selene Sauvelle, sopporta poco i figli di Tyche

  7. Alexander Ulysse Baston --> chi voglio

  8. Zoey Charlotte Baston --> chi voglio

  9. Ames Sophie Blackson --> Dakota e Gwen

  10. Cerys Nives Blackwinter --> Percy Jackson, Gilbert William Nightray e gli oc di Zoe, non ha buoni rapporti con le persone

  11. Ismael Ruiz Bose --> Figli di Ares

  12. Nicole Evelyn Brooks --> chi voglio

  13. Jamie Cloud --> Revan Fair, Shane Cloud, Axel Miura e Yuu Allen, un po' tutti tranne i figli di afrodite

  14. Shane Cloud --> Cyan Devine, Jamie Cloud, Axel Miura e Yuu Allen, un po' tutti tranne i figli di afrodite

  15. Lust Shame Covet --> mal sopporta chi pensa esclusivamente al denaro o si cura solo di sé stesso, le persone troppo sciatte e con la tendenza a rovinare il proprio aspetto. Difficilmente si affeziona.

  16. Aiden Caleb Curtis --> carta bianca.

  17. Axel Delilah --> pochi ma buoni

  18. Silvia Del Lupo --> chi voglio

  19. Cyan Devine --> Revan Fair, Shane Cloud, Axel Miura e Yuu Allen, un po' tutti tranne i figli di afrodite

  20. Walt Andrew Evans --> chi voglio

  21. Revan Fair --> Shane Cloud, Cyan Devine, Jamie Cloud, Axel Miura e Yuu Allen

  22. Jonathan Byron Foster --> chi voglio

  23. Kevin Foster --> Will Solace e Annabeth Chase

  24. Dominic Bastien Girard --> figli di Dioniso e i "nullafacenti"

  25. Oscar Gennarini --> pochi amici perchè la maggior parte dei ragazzi lo trova fastidioso

  26. John Greenwood --> chi voglio

  27. Lowell Aleksander Grimm --> Quinn Peter Richards e Birch Jordan

  28. Michelangelo David Hamato --> Zoey Charlotte Baston

  29. Neos Andrew Handmaid --> molto apprezzato dai più giovani ma non molto amato dai più grandi

  30. Celia Dana Hayes --> Isabel Julia Herranez e chiunque perchè è molto brava a fare amicizia con le persone, anche le più difficili, ma se si impunta su una persona perchè non le piace saranno guai

  31. Isabel Julia Herranez --> Celia Dana Hayes e quasi tutti gli altri grazie al suo carattere

  32. Newt Eden Hill --> Quinn Peter Richards

  33. Neal Tyler Hoodmoon --> chi voglio

  34. Carrie Hopkins --> pochi amici ma molto stretti

  35. Parker Roderick Hurricane --> chi voglio, odia chi è troppo serio, chi non ha senso dell'umorismo ed è troppo permaloso. Non sopporta gli arroganti e le persone superficiali.

  36. Hiro Inoue --> chi voglio

  37. Ashley Nieve Ivashkov --> Drew Tanaka, Jackson Alexander Strongold, Scarlett Ocean Stark, Eric Sylvester Sunspear e i figli di Afrodite ma non sopporta i figli di Ermes

  38. Eddie Jacobs --> Annabeth Chase, Nico Di Angelo, Hazel Levesque, Jason Grace e chi voglio

  39. Meredith Mary Johnson --> chi voglio ma no falsi e ipocriti

  40. Birch Jordan --> Lowell Aleksander Grimm

  41. Marya Elisaveta Kotova --> solo Clav Zlaki

  42. Amice Claire Lannister --> Lowell Aleksander Grimm e oc _Littles_

  43. Sasha Levine --> Travis Stoll, Connor Stoll, Will Solace e Nico di Angelo

  44. Rikke Madsen --> Leo Valdez

  45. Beatris Clara McCoule --> le altre Cacciatrici di Artemide e chi voglio

  46. Nyx Mc Stence --> Nico Di Angelo, chi voglio

  47. Axel Miura --> Lou Ellen, Revan Fair, Shane Cloud, Cyan Devine, Jamie Cloud e chi voglio

  48. Gilbert William Nightray --> Cerys Nives Blackwinter

  49. Helene Ygritte Nilsen --> i figli di Zeus e Rikke Madsen

  50. Nina Melanie O'Hara --> chi voglio

  51. Luke Price --> Percy Jackson

  52. Amber Queen --> chiunque sia disposto ad esserlo, ama le sue sorelle e i suoi fratelli

  53. Zara Alanis Reeyes --> Annabeth Chase e quasi tutti tranne i figli di Afrodite

  54. Quinn Peter Richards --> Lowell Grimm

  55. Dexter Ralph Ruth --> chi voglio

  56. Selene Sauvelle --> quante più persone possibile

  57. Hunter Riley Scamp --> Travis e Connor Stoll, i figli di Zeus e i figli di Apollo, non sopporta i figli di Ade

  58. Aleksey Pyotr Schastilivyy --> chi voglio

  59. Scarlett Ocean Stark --> Annabeth Chase, Leo Valdez, Ashley Nieve Ivashkov, Eric Sylvester Sunspear e Jackson Alexander Strongold ma non spporta Percy Jackson

  60. Jackson Alexander Strongold --> Ashley Nieve Ivashkov, Scarlett Ocean Stark e Eric Sylvester Sunspear ma non sopporta Jason Grace

  61. Francisco Suarez --> tutti tranne i figli di Ade

  62. Gabriela Suarez --> tutti tranne chi si crede chissà chi

  63. Eric Sylvester Sunspear --> Ashley Nieve Ivashkov, Scarlett Ocean Stark, Jackson Alexander Strongold e Will Solace

  64. Ecstasy Ivy Vintage --> va 'accordo con tutti ma pochi la frequentano

  65. Gabriel Cynric War --> Ashley Nieve Ivashkov e Jackson Alexander Strongold

  66. Maya Dryope Waterlily --> Adora le persone intelligenti e argute

  67. Rachel Holland Watson --> chi voglio, va d'accordo con tutti

  68. Jade Iris West --> Jason Grace e Hazel Levesque

  69. Chloe May Wiggin --> fa amicizia con tutti ma è molto permalosa

  70. Evangeline Williams --> chi voglio

  71. Mary Janette Wilkinson --> Talia Grace, Annabeth Chase, Percy Jackson, Leo Valdez, Piper McLean e chi voglio

  72. Clav Zlaki --> solo Marya Elisaveta Kotova



Relazioni-Amore

Coppie
  1. Yuu Allen <--> Axel Miura

  2. Josef Bark <--> segretamente con una ragazza mortale

  3. Ismael Ruiz Bose <--> Selene Sauvelle

  4. Shane Cloud <--> Revan Fair

  5. Axel Delilah <--> Helene Ygritte Nilsen

  6. Cyan Devine <--> Jamie Cloud

  7. Kevin Foster <--> Sasha Levine

  8. Dominic Bastien Girard <--> Nicole Evelyn Brooks

  9. Michelangelo David Hamato <--> Zoey Charlotte Baston

  10. Newt Eden Hill <--> Amice Claire Lannister

  11. Beatris Clara McCoule --> Meredith Mary Johnson

  12. Gilbert William Nightray <--> Cerys Nives Blackwinter

  13. Pollux <--> Hunter Riley Scamp

  14. Luke Price <--> Avril Allen

  15. Quinn Peter Richards <--> Gae Celebrian Arendell

  16. Aleksey Pyotr Shastilivyy <--> Rikke Madsen

  17. Connor Stoll <--> Birch Jordan

  18. Jackson Alexander Strongold <--> Drew Tanaka

  19. Gabriel Cynric War <--> Ashley Nieve Ivashkov

  20. Clav Zlaki <--> Marya Elisaveta Kotova


Infatuazioni/Rotture/Lutti
  1. Oscar Gennarini --> Carrie Hopkins

  2. Ashley Nieve Ivashkov <-x-> Lee Fletcher

  3. Scarlett Ocean Stark -x-> Leo Valdez

Legenda:
<--> = relazione
--> = cotta non corrisposta
-x-> = cotta non corrisposta passata


Da Accoppiare
  1. Syria Akaril (21, Etero)

  2. Alexander Ulysse Baston (14, Etero)

  3. Lust Shame Covet (18, Bisex)

  4. Aiden Caleb Curtis (16, Etero)

  5. Silvia Del Lupo (16, Etero)

  6. Walt Andrew Evans (17, Bisex)

  7. Oscar Gennarini (15, Etero)

  8. John Greenwood (16, Bisex)

  9. Lowell Aleksander Grimm (17, Bisex)

  10. Neos Andrew Handmaid (19, Gay)

  11. Celia Dana Hayes (15, Etero)

  12. Isabel Julia Herranez (14, Etero)

  13. Neal Tyler Hoodmoon (16, Gay)

  14. Carrie Hopkins (14, Etero)

  15. Parker Roderick Hurricane (15, Etero)

  16. Hiro Inoue (15, Bisex)

  17. Eddie Jacobs (16, Etero)

  18. Meredith Mary Johnson (17, Etero)

  19. Nina Melanie O'Hara (15, Etero anche se di vedute ampie)

  20. Nyx Mc Stence (16, Etero)

  21. Zara Alanis Reyes (19, Etero)

  22. Dexter Ralph Ruth (19, Etero)

  23. Scarlett Ocean Stark (17, Etero)

  24. Francisco Suarez (17, Etero)

  25. Gabriela Suarez (17, Etero)

  26. Eric Sylvester Sunspear (19, Gay)

  27. Ecstasy Ivy Vintage (18, Etero)

  28. Maya Dryope Waterlily (17, Etero)

  29. Jade Iris West (15, Etero)

  30. Chloe May Wiggin (17, Etero)

  31. Evangeline Williams (16, Etero)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I figli di Ade [*] ***


Capitolo 2.1: Yuu (_Macchan_)

6 Anni

"Mamma, basta! Fermati, ti prego!" grido, sfuggendo dalla sua presa e correndo a nascondermi nello stanzino sotto le scale mentre cerco di essere il più silenzioso possibile.

Yuu! Torna subito qui! Mi hai sentito?” la sento urlare e a malapena reprimo i singhiozzi. Non riesco a capire perché mi tratta così: tutto è iniziato l'anno scorso e nonostante mi sia impegnato il più possibile per renderla felice e orgogliosa non riesco mai a raggiungere le sue aspettative.

Yuu! Dove diavolo ti sei nascosto?” sento la sua voce in lontananza e tiro un sospiro di sollievo, strofinandomi la guancia dolorante. Esco dal sottoscala e corro verso la porta, senza fermarmi neanche quando la sento correre giù per le scale chiamando il mio nome. Corro sempre più forte e mi fermo solo quando raggiungo la libreria, dove ho iniziato a rifugiarmi da un anno a questa parte. Ho imparato a leggere l'anno scorso a scuola e da allora non mi sono più fermato: James, il proprietario della 'Epic Book Shop' un luogo un po' oscuro e inquietante, dice che non ha mai visto un ragazzino come me così interessato e quindi mi permette di leggere i libri seduto dietro il bancone fino alla chiusura e mi porta anche il thè con i pasticcini all'ora della merenda. È un ragazzo con i capelli molto ricci e castani, il naso un po' a patata e il pizzetto incolto.

Yuu, sei arrivato in anticipo rispetto al solito!” mi saluta sorridendo… almeno finché non nota la mia guancia.

Cosa ti è successo?” si precipita verso di me e mi sposta le mani dal viso per potermi controllare meglio. Si preoccupa sempre per me, nonostante io non sia niente per lui e mi chiedo se mi merito veramente tutto questo.


***


11 Anni

Dove sei stato? Ancora in quella libreria, vero? Ti ho già detto che non voglio che ci torni!” grida mia mamma afferrandomi per un polso e strattonandomi.

Non sono affari che ti riguardano dove vado o cosa faccio!” affermo rispondendole forse per la prima volta da quando è iniziata tutta questa storia quasi 7 anni fa.

Come osi rivolgerti a me in questo modo? Tu piccolo irrispettoso mostro!” mi spinge a terra e sta per colpirmi ma accade qualcosa di incredibile. Una… bolla oscura? Non so esattamente cosa sia ma mi sta circondando come se volesse proteggermi da lei e dalle sue violenze.

Oh mio Dio!” attraverso un velo scuro vedo mia madre guardarmi terrorizzata e iniziare ad indietreggiare per poi voltarsi e scappare velocemente. La osservo un momento e quando sento la portiera della sua macchina inizio a rilassarmi e ad alzarmi. La bolla scompare pian piano e io inizio a chiedermi da dove provenga e di cosa fosse fatta.

Non riesco ancora a credere a ciò che è successo, l'unica cosa che riesco a pensare e che devo andarmene da qui, devo allontanarmi prima che mia madre torni.



***


Yuu, ti ho trovato finalmente!” sento qualcuno che mi parla da dietro le mie spalle e mi volto giusto in tempo per incontrare lo sguardo preoccupato di James.

James? Cosa diavolo ci fai qui?” gli domando guardandolo sorpreso: è tardissimo e con il suo completo di tweed è abbastanza fuori posto in questa stazione degli autobus.

Potrei farti la stessa domanda, non credi? Perché sei qui e non a casa tua? È molto tardi e un ragazzino della tua età...” inizia a sgridarmi ma io mi volto e stringo al petto il mio zaino aspettando che arrivi quel maledetto autobus.

Sei scappato, vero? E così il momento è arrivato, speravo di poter mandare avanti questa storia ancora a lungo ma credo che alla fine sia il momento che io ti dica tutto e torni nel luogo a cui appartengo.” dice incrociando le braccia e sorridendomi in modo un po' inquietante.

Tutto?” chiedo guardandolo sempre più stupito. Il suo sorriso si allarga e si avvicina a me senza aggiungere altro per poi sedersi al mio fianco.

Sai, si può dire che la mia presenza qui dimostri che almeno uno dei tuoi genitori ti vuole bene.” afferma, ma non riesco a decifrare la sua espressione, per poi riprendere a parlare: “Altrimenti non avrebbe mandato uno zombie a tenerti d'occhio per tutti questi anni, no?”


***


15 Anni

Sei stato un incosciente, lo sai vero?” Axel mi è addosso prima ancora che Chirone abbia il tempo di aprire bocca.

Saresti potuto rimanere ucciso o mutilato o peggio!” continua a sgridarmi guardandomi con la sua peggiore espressione irritata.

E per cosa poi? Per proteggermi? Come se ne avessi bisogno!” ogni volta che sembra aver concluso il discorso lo riprende interrompendo sul nascere il centauro che inizia ad osservarlo un po' stranito. Io d'altro canto non riesco ancora a connettere perché sono troppo confuso dalla botta in testa che mi ha fatto ricoverare qui in infermeria. L'ultima cosa che ricordo è che il figlio di Ecate stava per essere colpito dallo scorpione gigante, mi sono mosso praticamente senza pensare.

Io…” provo a dire qualcosa ma mi interrompo quando sento due braccia che mi stringono molto forte, come se volessero stritolarmi.

Non farlo mai più, mi hai capito? Ero preoccupato da morire.” la voce del ragazzo moro è così distrutta che non riesco a pensare a niente da dirgli, mi limito solo ad abbracciarlo forte anch'io e a sospirare appoggiandogli la testa sulla spalla.

Mi sono così perso nell'abbraccio che non mi sono neanche reso conto del momento esatto in cui il Direttore delle attività è uscito dalla camerata ma non mi importa poi così tanto.


***



Capitolo 2.2: Amice (Pendragon)

5 Anni

"Cosa ci fai qui? Non sei il benvenuto!" riesco a sentire forte e chiara la voce di mio nonno dalla mia posizione. Sono seduta sui gradini delle scale di casa nostra e guardo in basso, nell'ingresso, i miei nonni che sbarrano la strada ad un uomo pallido, con i capelli scuri e gli occhi un po'... strani.

"Non sono affari che ti riguardano, Louis. Voglio vedere la bambina." la voce dell'uomo stranamente ha un effetto calmante su di me e mi spinge ad avvicinarmi.

"Non hai diritti su di lei! Le hai abbandonate come se niente fosse quando mia figlia era incinta e ora torni qui cos..." la nonna inizia ad alzare la voce mentre conclude la frase ma l'uomo non le presta attenzione perché si concentra invece su di me. Si avvicina e mi accarezza i capelli dicendo: "Ciao Amice. Volevo solo vedere come stavi."


***


8 Anni

Sento delle lacrime, un pianto a dirotto, e poi vedo una donna seduta in un angolo con le mani sul viso. Scendo dal mio letto e mi avvicino piano piano a lei.

"Non volevo farlo! Giuro che non volevo farlo! I miei bambini..." mormora la donna continuando a piangere. Io le appoggio una mano sulla spalla e le chiedo: "Cosa è successo? Perché piangi?" cercando di trovare un modo per aiutarla, per farla smettere di piangere.

"Li ho uccisi, li ho uccisi io e ora sono sola. Sola." mi prende per le spalle e mi scuote leggermente dicendo l'ultima parola. Io la osservo ancora per un momento, leggermente spaventata dallo sguardo folle con cui mi guarda, per poi dirle: "Lasciami! Non sei sola! Ci sono io qui e..."

"Amice! Con chi stai parlando? Torna a letto, è tardi." la mamma mi afferra per una spalla e mi costringe a voltarmi verso di lei guardandomi un po' assonnata.

"Io... stavo parlando con..." inizio a risponderle, voltandomi di nuovo, ma la donna è sparita perciò osservo ancora per un momento l'angolo della stanza prima di voltarmi nuovamente verso mia mamma. Mi avvicino e, mettendomi sulle punte, le schiocco un bacio sulla guancia tornando a letto.


***


12 Anni

"Ciao, piccolina." una donna molto bella, sulla quarantina, si avvicina a me e si siede sulla panchina dove sto leggendo un libro sui fantasmi che ho preso in prestito dalla biblioteca di Portland.

"Non posso parlare con gli sconosciuti, mi dispiace." la blocco subito senza staccare gli occhi dal mio libro.

"Ma io volevo solo chiederti un favore. Uno piccolo piccolo, davvero! Ho sentito delle voci su di te, voci molto interessanti." mentre parla si avvicina a me sulla panchina e io cerco di allontanarmi. Dall'anno scorso, quando ci siamo trasferite qui da Canterbury, vengo additata come una pazza visionaria perché mi hanno visto parlare con dei fantasmi. Io so che non sono frutto della mia mente ma tutti gli altri pensano il contrario perciò tendono a isolarmi e per questo motivo non mi piace la direzione che sta prendendo la conversazione. Questa donna, poi... ha qualcosa di strano che mi mette in agitazione.

"Avanti, non vuoi aiutarmi? Io... ho perso mio marito due anni fa e... mi manca così tanto! Se solo tu potessi venirgli a parlare... mi manca, capisci?" la osservo seriamente per la prima volta da quando mi ha avvicinata e vedo delle lacrime scendere dai suoi occhi mentre mi parla... che male può farmi aiutarla?


***


"Io... non vedo nessuno qui, mi dispiace." mormoro continuando a guardarmi intorno, sperando di trovare lo spettro del marito della donna. Mi ha portata nella parte più scura del parco, dicendo che è qui che è morto, ma io non riesco a vederlo. Mi volto verso la mia accompagnatrice, che tiene la testa chinata, e noto per la prima volta le sue gambe... una è asinina e ricoperta da una peluria grigiastra e l'altra è... sembra fatta di metallo!

"Ma chi... cosa sei?!" cerco di allontanarmi ma mi ritrovo bloccata contro un albero da quella... cosa che si è avvicinata a velocità disumana.

"Tranquilla, piccola, l'agonia durerà pochi minuti." mi dice quest'essere, conservando la voce mielosa che aveva usato per avvicinarmi. Sento un dolore fortissimo al collo ma riesco comunque a sottrarmi alle sue grinfie, il mio essere così minuta mi avvantaggia finalmente. Corro verso il centro del parco, dove so esserci della gente, qualcuno che possa aiutarmi ma mi sento tirare forte per i capelli e, ancora una volta, mi ritrovo con quella strega addosso, solo che ora sono a terra.

"Il tuo sangue è così dolce, sarà un piac..." sento i suoi artigli sul collo ma poi scompare tutto: la sua voce, le sue mani e il sangue che cola dalla ferita sul mio collo... è tutto sparito. Sento solo un tocco leggero sulla fronte e una voce che mi è leggermente familiare che sussurra in un mio orecchio: "Proteggiti al campo, Amice. Lì sarai al sicuro, figlia mia." e poi il buio mi avvolge.


***


Capitolo 2.3: Sasha (_Alyss_)

4 Anni

Quell'uomo... è ancora qui. Sento la mamma che piange... devo andare a vedere cosa succede, io devo aiutarla... non posso lasciarla sola.

Esco dalla mia camera e scendo le scale mentre i rumori diventano più forti, sento le grida e dei suoni molto brutti provenire dalla cucina ma, quando mi avvio lungo il corridoio per avvicinarmi, la porta si apre ed esce lui: quell'uomo che vuole che lo chiami papà ma che passa il suo tempo a fare male a me e alla mamma.

"Eccola qui, pensavo fossi andata a rintanarti da qualche parte, pulce." dicendolo mi afferra per un polso e mi strattona verso di lui.

Mia mamma nel frattempo si avvicina e grida: "Lasciala stare! Lei non c'entra niente con questo, ha solo quattro anni!" e l'uomo mi scaraventa a terra e facendomi sbattere la testa.

Esce dalla porta poco dopo e la mia mamma si avvicina, mi prende in braccio e mi culla piangendo e sussurrando: "Andrà tutto bene, vedrai che andrà tutto bene."


***


8 Anni

"Ulisse era il re di Itaca e aveva uno degli archi migliori del mondo." affermo osservando il satiro, sperando in un suo cenno affermativo.

"Sì, esatto, e poi?" mi chiede lui, cercando di spronarmi a continuare da dove osserva me e Kevin, il mio miglior amico. Siamo entrambi semidei, anche se non ci hanno mai saputo dire chi fossero i nostri padri divini. Studiamo in un bosco vicino a casa con il nostro satiro durante l'inverno, mentre d'estate andiamo ad abitare al 'Campo Mezzosangue'.

"Fu un grande comandante greco e..." cerco di concludere la risposta, ricordando cosa abbiamo studiato ieri, quando un ruggito si spande nei boschi.

"Cos'era?" Kevin di fianco a me osserva Garreth spaventato, sono certa di aver un'identica espressione stampata in faccia.

"Non lo so ma dobbiamo tornare subito a casa vostra e da lì decideremo cosa fare." il satiro osserva il bosco intorno a noi e, dopo averci fatto raccogliere le nostre cose, ci dirigiamo tutti di corsa verso il nostro quartiere di periferia.


***


"Oh miei Dei!" lo spettacolo che si mostra davanti a noi è a dir poco spaventoso e Garreth lo esprime alla perfezione. Quasi tutte le case del vicinato sono distrutte, comprese le nostre, ed esce del fumo dalle finestre di quelle che non lo sono.

"Ragazzi, andatevene immediatamente! Prendete solo lo stretto indispensabile da quello che abbiamo qui e dirigetevi al campo!" si riprende subito e, dopo aver consegnato un arco con una faretra a me e una spada a Kevin, ci spinge verso la strada.

"Ma... e le nostre mamme? Non possiamo..." un altro ruggito interrompe la frase che stavo pronunciando e vediamo uscire un mostro enorme da casa del mio amico.

"Andate, io cercherò di prendere tempo!" dicendo così il satiro si butta verso il mostro e io rimango un momento impalata a osservare la scena.

"Cosa facciamo?" Kevin sussurra e io mi volto verso di lui. Ci basta un momento per capirci e decidere cosa fare: non scapperemo, non così.


***


15 Anni

"Kevin!" non posso non gridare osservando l'esplosione che avvolge il ponte su cui, un momento prima, lo avevo visto. Mi precipito in quella direzione ma appena provo ad avvicinarmi vengo fermata da due braccia che mi bloccano e mi impediscono di andare ulteriormente avanti.

"Lasciami! Devo andare da lui!" grido iniziano a dibattermi nell'abbraccio forzato in cui sono tenuta.

"Sarebbe un suicidio! Il ponte è instabile!" la voce di Will mi colpisce per quanto è disperata... quasi quanto la mia.

"Kayla! Austin! Cercate i dispersi e controllate chi manca all'appello! Organizzate delle squadre di ricerca ma fate attenzione: non voglio che nessuno di voi rischi la vita per niente!" continua a impedirmi di andare verso il ponte e intanto organizza le ricerche dei semidei coinvolti, come farebbe un vero capo. Io mi volto e nascondo la testa contro la sua spalla, pensando già al peggior scenario possibile.

"Abbiamo trovato qualcuno!" grida Austin e subito dopo continua: "Respira ancora, anche se a fatica, aiutatemi a tirarlo fuori... è Kevin!" sentito questo Will mi lascia e insieme corriamo in quella direzione.




Eccomi!
Come promesso sto pubblicano, non sono brava? Non abituatevi troppo però: io sono molto dipendente dall'ispirazione perciò finchè c'è non ci sono problemi ma dovrete aver pazienza in futuro.
Sto andando in ordine alfabetico, di cabina in cabina, perciò ci saranno dei capitoli più o meno lunghi finchè non le finirò e inizierà la storia :)
Spero tanto che vi piaccia il secondo capitolo e che alle autrici piaccia come ho introdotto i loro personaggi, che nonostante siano sorellastre hanno una storia molto diversa. Come avrete notato ho deciso di concludere le introduzioni con l'arrivo al campo ma, in caso di eccezioni come per Sasha, non esiterò a scrivere anche di dopo.
A presto, vado a rispondere alle recensioni,
un bacione :*


Aggiornamento!
Ho aggiunto l'ultimo figlio di Ade.
D'ora in poi pian piano aggiungerò tutti quelli che ho indietro percio tenete d'occhio i capitoli: quelli aggiornati avranno questo simbolo di fianco al titolo  [*] e scriverò l'avviso sulla pagina di Facebook.
iccola precisazione sul capitolo, Axel è il figlio di Ecate, non quello di Atena!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I figli di Afrodite [*] ***



Capitolo 3.1: Lust (Scarlett Blue Sakura)

10 Anni

Ieri sera mio padre mi ha presentato la sua nuova fidanzata, un'altra di quelle oche con in mente solo i suoi soldi e la sua posizione sociale. Ogni volta che torno a casa per le vacanze è sempre la stessa storia: una nuova fidanzata che mi viene presentata, lei che cerca in ogni modo di entrare nelle mie grazie comportandosi spesso come un'idiota o che mi ignora sperando che me ne vada in fretta per avere campo libero e mio padre che la scarica dopo un paio di mesi… quella che è durata per più tempo è stata Brianna, che razza di nome, che è rimasta per ben sei mesi.

Ma che bella catena che usi come cintura, è proprio luccicante!” afferma Jane, guardandomi dall'altro lato del tavolo, per poi continuare imperterrita: “Te l'ha regalata tuo padre? È un gioiello magnifico.” conclude sorridendo a mio padre, ignorando la gaffe che ha appena commesso.

Me l'ha regalata mia madre mentre ero in collegio.” le rispondo cercando di non far trasparire troppo il mio disgusto per il cibo che ho nel piatto: papà deve aver cambiato cuoco perché non ho mai visto un dessert presentato peggio. Nonostante io ami i dolci questo non mi fa per niente venir voglia di mangiarlo.

Ti piace la torta che ho preparato? Tuo padre mi ha detto che vivi in Francia durante l'anno perciò ho provato a prepararti un dessert, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere...” continua a riversarmi addosso moine varie ed è così piena di sé che non riesce neanche ad interpretare gli sguardi che le lancio.

Je peux me lever de la table?*” domando a mio padre, passando al francese, facendo cadere rumorosamente la forchetta nel piatto per interrompere l'oca durante i suoi vaneggiamenti.


*Posso alzarmi da tavola?


***


13 Anni

Ehi, tu, ragazzo!” un uomo mi ferma davanti al negozio da cui sono appena uscito con Charlotte e Amelie, due mie compagne di scuola che fanno parte della mia cerchia di amici. Mi hanno chiesto di unirmi a loro perché a quanto pare hanno bisogno di un parere maschile per prepararsi al ballo, a cui sono state invitate dai ragazzi più grandi, e io sono uno dei loro migliori confidenti.

È da un po' che giro qui intorno e non è la prima volta che ti vedo...” afferma, avvicinandosi, mentre tira fuori un biglietto da visita dal taschino per poi porgermelo insieme alla sua mano: “Sono Francois Bernard, un reclutatore dell'agenzia 'Belle Epoque' e stiamo cercando ragazzi della tua età per...” continua a parlare per un po' e io lo ascolto solo con metà del mio cervello perché l'altra metà è impegnata ad analizzare ciò che mi propone.

In realtà non li stiamo cercando per la filiale parigina ma per una di quelle americana ma credo che tu potresti esssere esattamente ciò che vogliamo.” conclude guardandomi con la speranza negli occhi, sembra tenerci veramente tanto al suo lavoro.

Oh, ma che coincidenza! Lust è americano di origine e ci torna tutte le vacanze!” dice Charlotte, tutta eccitata, mentre stringe il braccio di Amelie e mi sorride.


***


17 Anni

Non capisco ancora perché mi sono dovuto dirigere qui, mamma.” affermo, senza neanche guardare la dea al mio fianco. Un mese fa avrebbe dovuto rifornirmi del suo profumo, che mi permette da anni di nascondermi all'olfatto dei mostri che altrimenti mi avrebbero trovato già da tempo, ordinandomi di dirigermi prima a New York e poi indicandomi la strada per questo posto.

È ora che anche tu ti ricongiunga ai tuoi fratelli e alle tue sorelle e poi ti assicuro che qui ti divertirai molto, potrai ampliare i tuoi orizzonti.” mi risponde enigmatica e, senza attendere oltre, mi lascia qui ad osservare il campo ancora addormentato. Dopotutto è ancora l'alba non posso certo aspettarmi altro.

Non sono già abbastanza ampi così come sono, i miei orizzonti?” domando e mi sembra di sentire la sua risata in lontananza.

Sospiro e mi avvio con il borsone giù per la collina. Penso a tutti gli appuntamenti e i servizi fotografici che ho dovuto cancellare per l'ennesimo capriccio di mia madre. Spero almeno che mi porti qualche beneficio, questa storia, e non solo delle rotture di scatole.

***


E credi che il tuo comportamento sia giusto? Metti sempre 'alla prova' l'amore degli altri ma chi ti da questo diritto?” grida la ragazza arrossendo leggermente per la rabbia. Devo aver toccato un tasto dolente poco fa.

Ti porti dietro i ragazzi come se fossero i tuoi cagnolini da compagnia e li usi come i tuoi schiavetti. Io almeno rispetto la gente con cui ci provo.” le rispondo mantenendo sempre il sorrisetto perché so che in questo modo la mando in bestia.

Sei solo un… un idiota!” afferma voltandosi e andandosene con i capelli rossi che le svolazzano intorno al viso. Non credo cambierà il suo modo di porsi nei confronti dell'amore o degli altri ma almeno abbiamo chiarito il fatto che non la sopporto. Tayna è troppo piena di sé e detto da me, che sono come sono, è grave! In più usa l'amore come se fosse un modo per amplificare il suo ego ed è una cosa che non posso accettare.

Sospiro e mi guardo intorno, giusto in tempo per vedere il piccoletto che ha attirato la mia attenzione nell'ultimo periodo: Shane Cloud. So che sta uscendo con Revan ma mi è sembrato che ci fosse dell'attrito fra di loro e voglio proprio vedere se si amano davvero… dopotutto sarà divertente vedere il figlio di Nemesi geloso per una volta.

Capitolo 3.2: John (Luthien Felagund)

8 Anni

"Sono a casa! Papà?" chiamo subito dopo essere entrato in casa. Sono appena tornato da scuola, dove ho passato la maggior parte del mio tempo da solo come al solito, per trovare la casa vuota. Questo è molto strano: solitamente mio papà c'è a quest'ora... è l'unico momento che passiamo insieme da soli visto che per il resto della giornata c'è la strega nei paraggi.

"Papà?" riprovo a chiamarlo lasciando lo zaino e la giacca appesi all'ingresso e dirigendomi verso il salotto. Schiaccio il tasto per ascoltare la segreteria che segna la presenza di due messaggi.

Parte il primo: "Johnny? Oggi non riesco a tornare per la pausa pranzo, scusami. Ci vediamo presto, fai il bravo con Selene finchè non torno. Ti voglio bene. " certo, mi raccomanda di fare il bravo con la strega, come al solito... è lui che se l'è sposata, mica io!

Ed ecco il secondo: "George? Perché non rispondi al cellulare? Tornerò tardi oggi perché mi hanno chiesto... ah, lasciamo stare. A dopo." e questo lo cancello di sicuro, magari è la volta buona che si lasciano. Sospiro e mi dirigo verso la mia stanza: devo dare da mangiare a Mich, la mia cocorita, e iniziare i compiti dopo pranzo.


***


"Dov'è tuo padre?" la mia matrigna, che mi guarda storcendo la bocca e mi parla come se fossi un insetto schifoso, se ne sta appoggiata allo stipite della porta della cucina con le braccia incrociate.

"Non lo so." le rispondo riservandole niente più di un'occhiata sprezzante. Non siamo mai andati d'accordo ma siamo costretti a convivere perciò... diciamo che cerchiamo di mantenere i rapporti al minimo.

"Non risponde al cellulare." dice, entrando e versandosi una tazza di caffè sedendosi poi di fronte a me al tavolo della cucina per fare colazione.

"Non lo vedo da ieri mattina. Se sei così preoccupata chiama la polizzia, è tuo marito, non il mio. Devo andare a scuola." concludo il mio monologo e, dopo aver lasciato la tazza nel lavello, mi dirigo verso l'ingresso. Un altro 'emozionante' giorno di scuola sta per iniziare e mio padre è sparito... se mi lascia da solo con la strega per troppo tempo giuro su tutto ciò che ho di più caro che gli toglierò il saluto.


***


10 Anni

Driiiiiiin-Driiiiiiiin

Sento il campanello suonare perciò mi avvicino sospirando alla porta: dubito che la strega muova il sedere dal salotto per aprire. Appena vedo chi ha suonato penso di aver davanti a me un fantasma: mio padre, il mio caro irresponsabile genitore, quel mio carissimo papà che mi ha abbandonato con quella vipera di sua moglie per due anni, ora ha il coraggio di ripresentarsi qui e sorridermi come se non fosse mai sparito.

"Johnny..." Gli sbatto la porta in faccia, senza neanche bisogno di pensarci, e salgo le scale fino alla mia camera dove entro e sbatto la porta. Chiudo a chiave e mi lascio scivolare fino a sedermi a terra. Al piano di sotto sento la mia matrigna che mi chiama arrabbiata, altri "Driiiiiiin-Driiiiiiiin" e la voce di quella donna che esclama qualcosa con voce sorpresa.

Passano minuti su minuti, forse ore, e dopo un po' qualcuno bussa alla mia porta. Come se non avessi già capito chi è, mi chiama dicendo di essere mio padre e che devo aprire la porta. Mi sdraio sul letto, prendo un cuscino e me lo spingo contro le orecchie. Dopo due anni non voglio neanche sentire la sua voce.


***


14 Anni

Guardo fuori dal finestrino senza riuscire a concentrarmi sul paesaggio che scorre. Ho chiesto a Chirone di mandare Argo a prendermi subito dopo il funerale perché non potevo rimanere lì, in quella casa. Mentre facevo le valige mio padre continuava a chiedermi di restare ma non aveva alcuna possibilità.

L'unico motivo per cui tornavo dal campo ogni inverno era Michael: il mio migliore amico, anzi, il mio unico amico. In poco più di due anni abbiamo condiviso così tanto che io... non posso credere che non ci sia più. Non posso credere che mi abbia lasciato per quella stupida malattia... per quel maledetto tumore.

Quando arriviamo al campo non me ne rendo conto subito, come non mi sono reso conto di aver iniziato a piangere. Asciugandomi le lacrime mi dirigo verso la Casa Grande dove Chirone mi aspetta sulla sua sedia, con al suo fianco il Direttore del Campo.

"Signor Greenhood ci deve delle spiegazioni: un mese fa aveva chiaramente detto che sarebbe tornato a casa per l'inverno." afferma Dioniso, guardandomi da sopra i gradini del portico. Ha storpiato il mio nome ma non provo neanche a correggerlo, perché sto per riprendere a piangere. Chirone capisce subito che in questo momento non riuscirei neanche a spiccicar parola e mi invita dentro proponendo una cioccolata calda. Dubito che riuscirebbe a scaldarmi ma apprezzo lo sforzo.


Capitolo 3.3: Michelangelo (Zoey Charlotte Baston)

6 Anni

"Leo! Aspettami!" grido, rincorrendo il mio fratellone, e lui si ferma ad aspettarmi. Quando sono a pochi passi da lui sento una voce che mi chiama dalla casa: "Michelangelo! Vieni qui, per favore!" dice mio padre dalla porta d'ingresso e io lo guardo un momento per poi correre da lui ridendo. Lui mi prende in braccio sorridendo e mi porta in salotto per poi lasciarmi sul divano.

"Devo parlarti di qualcosa di un po' serio, Mikey, un discorso che non posso più rimandare. Ti sei mai accorto che le persone fanno quello che tu gli chiedi molto volentieri? E magari con fin troppa... serietà?" chiede, guardandomi dal suo posto al mio fianco sul divano.

"Io... sì, forse, perché me lo chiedi? Non è normale?" rispondo un po' confuso... cosa significa?

"Ne avevamo parlato, del fatto che tua mamma non... non è la stessa mamma dei tuoi fratelli maggiori, no?" mentre parla mi guarda, come se non fosse convinto di quello che sta dicendo, ma continua lo stesso: "La tua mamma era davvero... speciale e anche tu lo sei. Tutti non possono dirti di no perché hai ereditato questa cosa, questo potere, da tua mamma." conclude.

Io lo guardo un attimo e corrugo la fronte, non capisco proprio cosa intenda e così gli chiedo: "Cosa intendi dire, papà?" e lui, sospirando, si dirige verso la finestra facendo avvicinare anche me: "Guarda." ordina facendomi corrugare ancora di più la fronte: mio fratello Leo è ancora nel punto dove lo abbiamo lasciato e guarda verso la porta.

"Ti sta aspettando, come gli hai ordinato poco fa." ed è vero: sembra che mi stia aspettando.


***


8 Anni

"Mikey, non si legge così, questa parola si pronuncia 'leggiadria'. Riprova, puoi farcela!" mi corregge e sprona per l'ennesima volta Donatello, uno dei miei fratelli maggiori.

"Leggia... leggiadira?" riprovo ma so già che non è corretto, me lo sento. Le lettere sono così difficili! Si mescolano e io... ho molte meno difficoltà con il giapponese rispetto all'inglese.

"Sbagliato ancora, concentrati!" mi ripete ancora e io ci sto provando ma non ci riesco! Inizio ad agitarmi, il mio respiro diventa sempre più corto e... non riesco a respirare!

"Michelangelo! Respira con calma! Mikey!" mio fratello mi prende per le spalle e mi scuote leggermente mentre mi guarda. Lo vedo sempre più preoccupato e mi preoccupo di più anch'io e...

"Non... non riesco a..." cerco di parlare ma il respiro mi manca sempre di più e le parole non escono.

"Leo! Leo! Chiama papà! Oh Dio, Mikey respira!" mio fratello è sempre più preoccupato ma inizio a non vederlo più...


***


Respiro. La prima cosa che sento è che riesco a respirare di nuovo, finalmente. Cerco di aprire gli occhie e, facendo un po' di fatica, ci riesco. La prima cosa che vedo è che non sono nella mia camera: questa stanza è tutta bianca e puzza di disinfettante e... c'è un ago infilato nel mio braccio! Oh mio Dio!

Ricomincio a respirare male, a malapena mi accorgo che il "Bip... Bip..." che prima era costante diventa più veloce.

"Mikey! Calmati, sono qui!" mio fratello Raphael si avvicina al mio letto e mi prende per mano, provo a parlare ma c'è una mascherina sulla mia bocca e...

"Devi calmarti! Non sei solo, io sono qui e papà è andato via solo un momento. Hai avuto un attacco d'asma ma starai bene, promesso." mi accarezza leggermente la fronte e io, pian piano, inizio a respirare con calma, a rilassarmi. Solo adesso mi accorgo dell'infermiera, che ha inserito una siringa nel tubo della mia flebo, ma ora non mi importa perché sono molto stanco. Troppo stanco perfino per pensare.


***


10 Anni

"Quindi questo è il campo?" domando osservando mio padre un po' scettico: davanti a me vedo solo dei campi e una collina... non sembra un campo per semidei...

"No, il campo è oltre la collina con il pino." mi risponde, guardando in quella direzione con sguardo un po' triste.

"Allora perché ci siamo fermati qui?" chiedo, tornano a guardare la collina davanti a noi cinque.

"Noi non possiamo accompagnarti fino al campo, non siamo ammessi oltre i confini." risponde subito, avvicinandosi a me. Ricomincia a parlare e io riporto l'attenzione su di lui, visto che mi ero distratto per guardarmi intorno: "Ascoltami, Mikey, noi saremo sempre la tua famiglia, ok? Sempre. Non ci scordetemo mai di te e quando tornerai saremo sempre lì ad aspettarti." concludendo mi abbraccia forte per poi permettere anche ai miei fratelli di farlo. Finiti i saluti m'incammino su per la collina e solo una volta in cima mi volto per guardarli un'ultima volta. Tornerò a casa una volta finita l'estate, lo farò.


Capitolo 3.4: Ashley (Fiamma Erin Gaunt)

5 Anni

"Voglio studiare danza." dico a mio padre, informandolo della mia decisione.

"Danza?" lui sembra a dir poco sorpreso mentre mi guarda. Siamo seduti al ristorante, dove stiamo cenando qui a Chicago. Siamo venuti per partecipare alla prima di uno dei suoi nuovi film e ad alcune interviste, in cui hanno richiesto anche la mia presenza.

"Sì, e anche recitazione, dizione e portamento." affermo, mangiando un boccone della mia cena. Lui mi guarda, un po' interdetto, per qualche secondo ma non replica perché sa che una volta che ho deciso qualcosa niente e nessuno può farmi cambiare idea. Ho deciso di studire proprio queste cose perché voglio continuare a stare con mio papà e per farlo devo essere in grado di viaggiare con lui e magari di iniziare una mia carriera.

"Va bene, chiederò a Margareth di trovarti un insegnante privato adatto. Come ti è venuta questa idea?" mi domanda guardandomi di sottecchi. Proprio quando sto per rispondergli il suo cellulare inizia a squillare e si alza dal tavolo per rispondere. Rimanderemo il discorso a dopo, probabilmente.


***


8 Anni

"Tu sei una dei più promettenti astri nascenti che mi è capitato di vedere. Insieme io e te faremo grandi cose, bambolina." dice, cercando di essere simpatico, uno dei candidati ad essere il mio manager. Mio padre è convinto che, ora che la mia carriera sta decollando, Margareth non possa più occuparsi anche dei mie impegni perciò... eccomi qui a osservare i colloqui interminabili di questi tizi. Sempre seduta composta e sorridente come mi è stato insegnato.

"Le faremo sapere, signor Gotr. Il prossimo." lo congeda l'assistente di mio padre, sa anche lei che non mi piace per niente chi mi chiama così e perciò che quel tipo non verrà mai accettato ma decide lo stesso di dargli una speranza.

"Ashley, dobbiamo riprendere con le riprese, tuo padre mi ha chiesto di venirti a chiamare." mi informa uno dei collaboratori del regista, che poi è sempre mio padre Adrian. Questo è il primo film che dirige e mi ha chiesto di parteciparvi come co-protagonista perciò non posso permettermi di fargli fare brutta figura ne sul set ne con i suoi collaboratori sia per quanto riguarda la recitazione che per le buone maniere.

"Arrivo." dico alzandomi dalla sedia su cui ero seduta per i colloqui. Sono pronta per iniziare a lavorare, finalmente. Non vedevo l'ora!


***


13 Anni

"Ehi, tu, ragazzina! Sì, proprio tu!" mi indica un ragazzo dai capelli castano scuro, sorridendo in modo molto sicuro, e poi continua a parlare: "So cosa sei. Una semidea, no? Ad occhio direi di Afrodite..."

"Cosa sarei, scusa? Stai scherzando, vero?" chiedo guardandolo sorpresa. Deve essere pazzo, non c'è dubbio.

"Non mi credi? Oh, non ci... non sai niente? Non ti accorgi dell'effetto che fai alle persone? A me è bastato osservarti per mezza giornata!" affrma lui, avvicinandosi a me sulla spiaggia. Siamo a Long Island, per effettuare un servizio fotografico, da una settimana ma non ho mai incontrato questo ragazzo prima d'ora anche se a quanto pare lui mi stava spiando.

"Senti, non so chi tu sia o cosa vuoi da me ma..." parlando mi alzo dal tronco su cui sono seduta. Inizio a dirigermi verso la tenda allestita poco più in là per i fotografi e la troupe e finisco la frase: "Lasciami i pace io... ho del lavoro da fare ora."

"Aspetta! Ascolta, facciamo un patto, prova ad ordinare a qualcuno di fare qualcosa che non farebbe mai, qualcosa che sei certa non gli passerebbe mai per la testa, e vedi se lo fa. Domattina torna qui e ti porterò da qualcuno che può spiegarti tutto con calma e poi starà a te crederci o no."finito di parlare mi sorride, si volta e corre via senza lasciarmi modo di ribattere.


***


"Quindi? Avevo ragione?" mi domanda lo stesso ragazzo di ieri pomeriggio, sorridenomi in modo ancora più sfrontato rispetto a ieri.

"Sai già la risposta, no? Adesso spiegami tutto." affermo, incrociando le braccia e cercando di non mostrare quanto sono confusa e preoccupata: quando ho chiesto a Leon, il fotografo, di iniziare a comportarsi come un pollo non mi aspettavo che lo facesse davvero e invece... ancora non ci credo.

"Lascerò l'onore delle spiegazioni a Chirone, il Direttore delle Attività del Campo. Seguimi, il campo è a circa venti minuti da qui." risponde, iniziando a camminare nella direzione da cui è venuto.

"Ma... ehi! Io non ho accettato di venire da nessuna parte." cerco di darmi un 'tono', per così dire, mentre cerco di protestare seguendolo.

"Tanto so che vuoi venire con me, principessa! Vieni, andiamo a scoprire di chi sei figlia." afferma, come se io non avessi parlato... forse potrei iniziare a trovarlo simpatico anche se è un po' pieno di sè.

"Io... non chiamarmi principessa! Io sono Ashley, Ashley e basta!" gli rispondo, mostrandomi a dir poco indignata, ma lui scoppia semplicemente a ridere e si presenta: "Io invece sono Jackson, ma tu puoi chiamarmi Jax." concludendo con un occhiolino. Mi rimangio tutto, è solo un montato.




Buondì!
Oggi pubblico ad un orario decente! Questo è veramente un miracolo u.u
Questo capitolo l'ho un po' sofferto perchè sono presenti temi che per me sono un po' delicati e devo ammettere che in un punto mi sono praticamente messa a piangere scrivendolo (spero capirete qual è perchè vuol dire che ho fatto un buon lavoro) perchè è un tema che mi colpisce molto.
Spero che vi piaccia perchè ho cercato di immedesimarmi il più possibile con i personaggi, come sempre, e di rendere al meglio le loro storie anche se con qualche piccola modifica.
Cooomunque, prima che mi scordi di dire qualcosa (ma so che succederà comunque) inizio con il ringraziare tutti/e quelli/e che hanno inserito la mia storia fra seguite-ricordate-preferite, che hanno deciso di partecipare e che recensiscono puntualmente.
Poi continuo chiedendovi alcune cose:
1) Vi farebbe piacere se creassi una pagina Facebook della storia? Con spoiler, miniconcorsi, ecc... (chi segue l'altra mia storia ha sicuramente capito)?
2)Volete che vada avanti con questo tipo di capitoli finche non li finisco (sono circa una ventina totali) o che li intervalli con dei capitoli di storia "vera"?
3) Vi piacciono le immagini prima dei pov? Le metto anche negli altri capitoli?
Vabbè, vado ad aggiornare il capitolo con gli schemi, un bacione :*
Ps. è "betato" da me se così si può dire quindi sicuramente ci saranno errori, scusate in anticipo!
Pps. Mandatemi le schede!
*Aggiornato l'ultimo figlio di Afrodite! Spero vi piaccia :D

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I figli di Apollo ***


Capitolo 4.1: Kevin (_Alyss_)
7 Anni
"Kevin, ricordi quando dicevo che tu sei speciale? Quando ti raccontavo di tuo padre?" mamma parla continuando a guardare la strada, che ci porterà alla nostra nuova casa. Da che mi ricordi questo è il quinto trasloco e stiamo uscendo sempre di più dal centro città.
"Mi hai sempre detto che non dovevo chiederti niente su quella storia, che mi avresti spiegato tutto quando sarebbe stato il momento giusto..." cerco di ricorare il resto ma è un po' sfocato... sono passati anni dal giorno in cui la mamma ha affrontato il discorso l'ultima volta e da allora io non ho mai provato a chiederle qualcosa in proposito.
"Proprio quel discorso. Sai, tuo padre era davvero incredibile: suonava così bene che sembrava aver creato lui la musica e... mi faceva provare sensazioni incredibili. Quando eravamo insieme sentivo un calore nel cuore inimmaginabile, come se fossi invasa dal sole. Qualche mese dopo la sua scomparsa scoprii di essere incinta di te e, nonostante fossi spaventata, ero molto contenta perchè sentivo di aspettare il mio piccolo raggio di sole personale. Quando ti ho visto la prima volta, poi, ne ho avuto la certezza. Ho sempre saputo che eri speciale e poi, quando Garreth mi ha contattato il mese scorso, ne ho avuto la conferma definitiva." è la prima volta che sento mia madre parlare di tutte queste cose.
"Chi è Garreth? Perchè mi stai dicendo tutte queste cose ora, mamma?" le chiedo, cercando di capire.
"Garreth è un satiro e tu... tu sei un semidio." afferma, tutto d'un fiato guarandomi con la coda dell'occhio... cosa significa tutto questo?

***

10 Anni

"Smettetela di guardarci così, lei non è un mostro!" grido agli altri ragazzini che, da quando hanno scoperto chi è il padre di Sasha, la additano e la deridono cercando di isolarla in ogni modo... sono proprio un branco di idioti.
"Kevin, lascia perdere. Non ho bisogno di essere protetta, posso farlo benissimo da sola, e counque non smetteranno così facilmente. Se continui a starmi vicino cominceranno a guardarti in modo strano, come fanno con me, è meglio se inizi ad evitarmi anche tu." lo sento dal suo tono che non pensa quello che dice, che ci resta male per le parole che le vengono gridate addosso. Io non la lascerò, la proteggerò da tutto e da tutti, costi quel che costi.
Uno dei miei fratelli si avvicina a noi sorridendo, io mi tendo già pronto ad intervenire in caso di guai, e si ferma di fronte a noi tendendo la mano verso Sasha.
"Ciao, io sono Will Solace. Non ho ancora avuto l'occasione di presentarmi, purtroppo." mentre parla il suo sorriso si affievolisce leggermente ma subito si rianima: "Non sono il tipo che accetta le opinioni altrui facilmente così vi ho osservati e non sembrate cattivi. Perchè non venite a giocare con me a Basket? Sarà divertente!" conclude, indicando il campo e gli altri ragazzi che stanno già iniziando a dividersi in squadre.
Ci guardiamo un momento, indecisi, ma lui non ci lascia il tempo di rifiutare: ci afferra per un braccio e inizia a dirigersi verso la nostra probabile condanna a morte.

***

15 Anni

"Kevin!"
Sento un grido.
Qualcuno mi tira fuori di peso dalle macerie e tante, troppe voci, chiamano il mio nome. Le orecchie mi ronzano e sento che non riesco quasi più a distinguere le parti del mio corpo, da quanto mi fanno male.
Provo ad aprire gli occhi, ma non riesco a trovare la forza di farlo per più di qualche millimetro, in modo da osservare il mondo sfocato per pochi secondi.
Sento ancora delle voci, persone che si affaccendano intorno a me e che poi iniziano a trasportarmi su qualcosa.
C'è qualcuno che piange, da qualche parte, qualcuno che chiama il mio nome e che mi tiene ancorato qui solo con la sua voce. Il suo pianto è veramente l'unica cosa che mi trattiene dal lasciarmi andare.
Mi poggiano su un piano, la schiena mi fa male come se fossi posato su un letto di vetri rotti. Sono seriamente a pezzi, vero?
Cercano di farmi mangiare e bere qualcosa, Ambrosia e Nettare? Riesco a malapena ad avvertirne il sapore, ma non posso deglutire o aiutarli in alcun modo.
Devono esserci riusciti: le idee mi si schiariscono leggermente e inizio a sentire meglio i rumori che mi circonano ma il dolore si intensifica...
"Andrà tutto bene, vero? Non mi lasciare così, ti prego. Me lo avevi promesso, no? Mi proteggerai per sempre. Non mollarmi ora." ancora la voce ma... fa male, fa tutto troppo male.

***

Inizio a riprendere conoscenza dalle dita delle mani. O meglio, è la prima cosa che sento di poter muovere...
Apro gli occhi leggermente e mi guardo intorno, cercando di capire dove sono, ma non trovo indizi a sufficienza. Sembra un hotel ma mi gira la testa e mi sento così confuso... provo ad alzarmi almeno seduto ma ricado subito sdraiato.
"Kevin? Si è svegliato! Kayla, avvisa Will e gli altri!" la voce, quella che sentivo prima, è ancora qui. Non è una voce qualsiasi, è di... Sasha? Sì, è qui davanti a me e mi guarda con gli occhi lucidi.
"Come ti senti? Ero così preoccupata!" sento le sue braccia che mi stringono e delle lacrime che mi bagnano il collo. Ricambio l'abbraccio, anche se mi costa uno sforzo sovraumano.
"Sto bene, credevi bastasse così poco per farmi tirare le cuoia?" le chiedo, accarezzandole la schiena piano e cercando di ridacchiare, anche se invece di una risata inizio a tossire.
"Sicuro di star bene? Non hai una bella cera." mi risponde lei guardandomi negli occhi.
"Effettivamente potresti far qualcosa per farmi stare meglio." affermo sorridendole e lei, capendo cosa intendo, si avvicina per darmi un bacio...
"Ma guarda un po', appena tornato dal mondo dei morti e già impegnato con la sua ragazza? Forse non stavi poi così male!" in questo momento vorrei proprio stendere colui che ci ha interrotto e che ora ci guarda arrossire ridendo: Will Solace, quello che è sempre stato il mio miglior amico e il mio fratello preferito.

Capitolo 4.2: Neal (_little_sweet_things_)
12 Anni
Il maggiore dei miei fratelli tiene mia madre fra le braccia, mentre lei piange a dirotto. Gli altri tre osservano la cerimonia al mio fianco, piangendo in silenzio mentre io non riesco a piangere.
Posso solo osservare il celebrante che, concluso il funerale, fa un cenno agli uomini del cimitero per far abbassare la bara nella buca. Continuo a guardare davanti a me, senza riuscire a staccare gli occhi dalla scena, mentre iniziano a riempire la buca con la terra.
Gli invitati cominciano a mettersi in fila per porgere le loro condoglianze a mia madre e a noi poveri orfani, io mi limito ad osservarli sfilare senza rispondergli: non ho voglia di parlare con nessuno di loro.
Il cielo si scurisce e inizia a sentirsi il rumore dei tuoni. Non dovrebbe piovere in questa stagione: non piove mai d'estate, qui.
Gli ospiti e i membri della mia famiglia che, mentre inizia a scendere una leggera pioggerella, si affrettano verso un luogo più riparato ma io non mi muovo. Continuo a guardare il punto dove la terra è ancora smossa e ripenso a mio padre. Mi ritornano in mente le risate, i giochi e tutti i momenti passati insieme e... sento un singhiozzo che finalmente si fa strada attraverso la mia gola e le lacrime che iniziano a scentermi lungo le guance, confondendosi con la pioggia che si intensifica sempre di più.
Abbasso la testa e sono a malapena consapevole dei capelli e dei vestiti bagnati, della voce che mi chiama attraverso la pioggia.

***

14 Anni

"Neal! Torna qui, impiastro! Se ti prendo sei morto." mio fratello mi rincorre per il giardino, gridando, mentre io scappo, ridendo. Lascio il secchio, con cui l'ho sommerso d'acqua, vicino alla porta d'ingresso ed entro in casa iniziando già ad avere il fiatone. Mamma è a lavoro e, essendo estate, siamo tutti e cinque a casa da scuola perciò è naturale che ci scappi qualche scherzetto, no? Corro per il corridoio con mio fratello alle calcagna e salgo le scale velocemente per poi rinchiudermi in soffitta.
"Apri la porta! Non puoi rimanere lì dentro per sempre, prima o poi te la farò pagare, fratellino." afferma lui, ridendo leggermente e anch'io a questo punto scoppio a ridere.
Nonostante non sembra più così tanto arrabbiato, non voglio rischiare di farmi un tuffo in piscina da vestito, sarebbe un sacrilegio, perciò mi preparo ad aspettare un po' fino all'arrivo di mia mamma... a quel punto sarò salvo!
Mi siedo fra gli scatoloni ma nel farlo faccio maldestramente cadere una scatola piena di documenti, che mi si sparpagliano intorno sollevando una nuvola di polvere.
Mi lascio sfuggire un verso a metà fra lo scocciato e lo schifato e inizio a raccogliere tutto ma, improvvisamente, qualcosa attuira la mia attenzione: c'è il mio nome su questo documento!
"Certificato di... adozione?!" osservo questo pezzo di carta a lungo e non riesco a capacitarmi di cosa sto leggendo: a quanto pare sono stato adottato da mio padre!

***

"Mamma, possiamo parlare un momento?" parlando la guardo mentre si alza dal divano per guardarmi curiosa, forse il mio tono è stato troppo serio.
"Dimmi, amore, che problema c'è?" mi si avvicina ma io faccio un passo indietro per mantenere le distanze. Ho bisogno di risposte oggi e non posso lasciarmi influenzare.
"Cosa significa?" le domando mostrandole il certificato trovato in soffitta. Lei lo osserva un momento e, dopo averlo letto, sospira leggermente sedendosi nuovamente, facendo segno anche a me di farlo al suo fianco.
"Hai ragione, dobbiamo parlare di molte cose." mentre parla io la guardo ancora attentamente, pensando a quanto sia bella nonostante le occhiaie e lo sguardo stanco. Dopo la morte di mio padre anzi, dell'uomo che credevo fosse mio padre, lei si è fatta in quattro per noi. Ha fatto l'impossibile per non farci mancare niente.
"Sai, speravo di non arrivare mai a questo momento perchè, una volta che avrò finito di parlare, sarò costretta a lasciarti andare." il suo sguardo si intristisce sempre di più ad ogni parola che dice e io a questo punto mi chiedo se voglio veramente sapere la verità.

***

16 Anni

"Gay." affermo convinto osservando il ragazzo che si allena, senza maglietta, nell'arena.
"Etero." mi risponde Eric, uno dei miei fratelli, osservando la scena da sopra uno dei suoi libri sulla medicina.
"Bisex!" ci contraddice subito dopo Nicole, che se ne sta comodamente sdraiata sugli spalti con la testa sul mio grembo, giocando con il suo carillon.
"Perchè pensi che sia Bi, scusa?" le chiedo, guardandola con la coda dell'occhio.
"Perchè Lowell è troppo bello per essere l'uno o l'altro, fidatevi di me." dice, convinta, fissandosi un momento ad osservarlo.
"Oh-oh! Non è che hai qualcosa da confessare, Cola?" le domando, guardandola con il mio peggior sguardo indagatore.
"Cosa?! No! Cosa ti viene in mente?" dicendolo, si mette a sedere velocemente e mi guarda male.
"Non so, potresti aver sviluppato una forma di 'colpo di fulmine da salvataggio' o qualcosa del genere..." sorrido, osservandola arrossire, e continuo: "Lui è quello che ti ha salvato quella notte sulla spiaggia, no? Non sarebbe poi tanto strano." e il mio sorriso si allarga ancora di più sentendo la risata di mio fratello.
"Adesso basta, non prendetemi in giro! Non ho nessun colpo di fulmine nei suoi confronti!" grida, forse un po' troppo forte visto che i due ragazzi sotto di noi si fermano per guardarci. Lei si volta verso di loro poi guarda me e, in contemporanea, scoppiamo a ridere tutti e tre notando le facce sempre più confuse di Lowell e Quinn.

Capitolo 4.3: Eric (Eris Greengrass in Wilkes)
13 Anni
Il silenzio e l'oscurità sono così pressanti! C'è qualcos'altro di pesante intorno a me, ma non riesco a capire cos'è.
Riesco, finalmente, ad aprire gli occhi ma la luce è troppo forte e sono costretto a socchiuderli per qualche momento, prima di essere in grado di distinguere l'ambiente che mi circonda. Credo di essere in... un'infermeria? Ci sono altri letti vuoti, intorno a me, scaffali e finestre con tende lunghe.
Ho una coperta molto pesante addosso e, quando provo a mettermi a sedere, sento una mano sulla spalla che mi blocca.
"Stai giù, sei ancora troppo debole per alzarti." un ragazzino biondo mi porge un calice pieno di una sostanza strana.
"Bevi tutto, mi raccomando. Sei il primo che mi è stato affidato e non sono ancora molto pratico ma sto imparando in fretta, giuro." il ragazzino mi sorride, parlando, e mi fa segno di iniziare a bere dal bicchiere.
"Io sono Will e tu ti chiami Eric, no? Abbiamo letto i tuoi documenti nell'attesa che ti svegliassi." afferma riprendendosi il bicchiere. Spero che lo riempia nuovamente, visto che quella sostanza è buonissima, ma lo appoggia invece su un tavolino e si siede su una sedia vicino al letto su cui sono sdraiato io. Ma dove diavolo sono finito?

***

"Non ricorda niente? Sei sicuro, Will?" una voce maschile interrompe i miei incubi su mostri a più teste che cercano di mangiarmi.
"Non ricordava neanche il suo nome o la sua età... Ha battuto la testa durante il combattimento con l'idra?" questa sembra la voce di Will, il ragazzo che ho conosciuto poco fa.
"Purtroppo non lo sappiamo, questo è comunque un bel problema... dovremmo forse cercare di scoprirne di più sulla sua famiglia? Dovremmo pur avvertirli, no?" la voce di prima si fa sempre più preoccupata con l'andare avanti della conversazione.
"Avvertire i mortali? Perchè mai? Loro non hanno più diritti su di lui, è senza dubbio un semidio, no?" una voce più aspra e noncurante si fa spazio nella conversazione e, con prepotenza, continua: "Bill, continua a curarlo. Domani dimettilo e spediscilo alla cabina 11 come 'indeterminato'. La questione è chiusa."
"Ma SignorD, siamo sicuri che stia già bene? Insomma, lo hanno trovato in una situazione molto..." Will, o si chiama Bill?, prova ad opporsi alla decisione della seconda voce maschile ma non riesco a rimanere sveglio abbastanza da avvertire la risposta.

***

16 Anni

"Sappiamo come si chiama?" chiedo a Eddie che, al mio fianco, si affaccenda fra Nettare e Ambrosia.
"No, è stata salvata sulla spiaggia da alcuni Lestrigoni ma non sappiamo niente su di lei." lui, mentre parla, continua a lavorare per curare le ferite della ragazzina bionda.
"Chissà da dove viene..." non posso fare a meno di chiedermelo, guardandola, e di immedesimarmi con lei. Anch'io sono arrivato al campo così, dopotutto.
"Mmmh, credo che lo scopriremo fra poco... non aveva neanche dei documenti addosso perciò presumo che dovremo aspettare che si svegli e sperare che si ricordi qualcosa." finito di parlare si blocca e si siede su una sedia di fianco al letto, forse perchè si è accorto della gaffe.
"Secondo te di chi è figlia? I capelli biondi potrebbero far pensare a molti dei e dee, non sapendo se il genitore divino è maschio o femmina sarà difficile capirlo... io punto su Apollo o Afrodite." afferma continuando a guardare il viso della ragazza, cercando di cambiare argomento.
"Perchè solo quei due? Non potrebbe essere anche Ermes o Atena?" gli domando io, ormai incuriosito dal ragionamento del ragazzino.
"Tiene troppo al suo aspetto per essere una figlia di quei due: guarda le unghie curate e le mani lisce e morbide, nonostante tutto. Deve essere per forza figlia di qualcuno un po' narcisista... senza offesa." risponde, sorridendomi, sembrando ancora più giovane dei suoi tredici anni.

***

18 Anni

"Mi raccomando, Eric, non colpirmi! O se lo fai fallo in un punto non mortale!" grida il mio miglior amico da dove si è posizionato per questa sfida. La mela rossa sulla sua testa sembra solo un puntino, da dove sono io, e lui è costretto ad alzare la voce per farsi sentire.
"Non riuscirai mai a farlo, lascia perdere." Ashley cerca, per l'ennesima volta, di farci ragionare. Da quando ho accettato la sfida di Jax lei tenta in ogni modo di convincerci a fermare questo 'suicidio assistito'.
"Tranquilla, andrà tutto bene. Jackson ha la testa troppo dura, la freccia non riuscirà neanche a trapassarlo." le risponde Scarlett al posto mio per poi continuare, dopo aver pensato per un momento: "Le probebilità che le cose vadano male, tenendo conto del talento di Eric, sono circa del 50 percento... forse di più se contiamo i cambiamenti del vento ma spero che quelli li tenga a bada Jax..."
"Ma quanta fiducia che mi dai, Scar." affermo, incoccando la freccia e preparandomi a lanciare, dopo aver detto a Jax di rimanere immobile.
Tre,
Due,
Uno...


Ciau!
Sono tornata, senza il capitolo doppio che vi avevo promesso, con un ritardo assurdo -.-''
Scusateeeeeeeeeeee
Ma per farmi perdonare ho deciso che finchè non avrò finito con i capitoli di presentazione ridurrò i capitoli dell'altra interattiva in modo da andare più velocemente con questa ma per farlo ho bisogno della vostra collaborazione e che chi non mi ha mandato ancora le schede lo faccia il prima possibile!
Sono paziente ma non tirate troppo la corda u.u
Cooooomunque, come al solito se qualcosa non vi è chiaro chiedete senza problemi: a me fa piacere spiegare le mie scelte e sono pur sempre umana perciò sbaglio fin troppo spesso!
Fatemi sapere cosa ne pensate e continuate a mandarmi tante bellissime recensioni, mi fanno sempre un piacere immenso e dopo averle lette sorrido per un po' come una scema :)
E passate anche dalla pagina FB!
Un bacioooooone :*
Ps. controllate il capitolo degli schemi che è stato aggiornato ieri! Se mi sono scordata qualcosa o volete che venga aggiunta/tolta, ditemelo e provvedrò!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I figli di Ares [*] ***


[Modificato grazie alle segnalazioni di DarkDemon. Continuate a mandarmi questo tipo di segnalazioni visto che posso sbagliarmi o avere sviste e voglio correggermi]



Ares
Capitolo 5.1: Silvia (AngelDeath)
12 Anni
Quella donna! Ha due serpenti al posto delle gambe! Anche quell'altra! Quel ragazzino, quello che sta frugando nei cassonetti, ha un occhio solo e... O mio dio, ma cosa sta succedendo?
Guardo mia nonna, al mio fianco, che osserva le vetrine dei negozi senza fare caso a niente di tutto questo. La tiro per una manica e indico nella direzione del ragazzo nel vicolo e lei lo guarda mentre, prendendomi per mano, ricomincia a camminare dicendo: "Avanti, tesoro, non fermarti a guardare quella povera anima persa."
Io continuo ad osservarlo finchè non superiamo il vicolo e mi sembra, anche se solo per un momento, che lui mi abbia visto e che si sia allontanato spaventato...
"Nonna, ma cos'era quel ragazzo?" le chiedo, seguendola all'interno del negozio di vestiti.
"In che senso cos'era? Un senzatetto, cos'altro poteva essere? Non fare domande stupide, Silvia." mi risponde sbrigativa, passandomi un paio di camicette e alcuni jeans da provare, spingendomi verso il camerino. Eppure... mi era sembrato davvero che avesse un occhio solo...

***

13 Anni
"Ehi! C'è una ragazza laggiù!" grida un ragazzo indicandomi ad un altro al suo fianco. Mi avvicino sempre di più a loro e alla porta che stanno sorvegliando.
"Chi diavolo sei, ragazzina?" mi chiede uno dei due ragazzi a guardia della porta, mettendosi una mano sul fianco, vicino alla sua spada. Sono vestiti in modo abbastanza strano: hanno un'armatura completata con elmo e scudo.
"Tranquillo Chris, deve essere una nuova recluta. Non avrebbe potuto trovarci, altrimenti." l'altro ragazzo mi sorride, mentre parla, e io lo ricambio un po' incerta. Mi porge la mano e si presenta:"Io sono Jack, piacere. Lui è Chris, e tu sei...?" lascia la frase in sospeso, osservandomi con i suoi occhi azzurri.
"Silvia." concludo io per lui, parlando per la prima volta.
"Benissimo, ora che le presentazioni sono finite, ti accompagno al campo. Ora sei al sicuro." mi dice, aprendo la porta e facendomi segno di passare. Mi appoggia una mano sulla schiena e mi guida dentro un tunnel che passa attraverso la collina.
"Non preoccuparti, tanto presto saremo fuori all'aria aperta. Questo tunnel mi dà sempre i brividi ogni volta che lo attraverso." afferma, stringendo la mano sulla sua spada.
"A me non da fastidio... mi piace come posto, è molto tranquillo e silenzioso." rispondo, facendo scivolare una mano lungo la parete.
"Ti hanno attaccata molti mostri venendo qui?" mi domanda, probabilmente cercando di evitare di pensare a dov'è. Chissà perché gli dà così fastidio stare sottoterra...
" Credo di averne incontrati alcuni ma nessuno di loro mi ha attaccata." gli rispondo e tutto quello che ottengo come risposta è un'alzata di spalle.

***

15 Anni
"Vuoi cambiare aria?" Reyna mi guarda come se fossi impazzita, e ammetto che ogni momento che passa mi viene voglia di voltarmi e tornare indietro.
"Sì, ho bisogno di allontanarmi un po' da qui." rispondo, provando a sembrare il più sicura possibile davanti ai miei pretori. Frank mi osserva cercando di trovare segni di una possibile indecisione.
"Posso chiedere a Jason di accompagnarti al Campo Mezzosangue ma devi esserne assolutamente certa. Devi anche tenere presente che lì le cose sono molto diverse... pensaci bene." afferma il ragazzo, guardandomi negli occhi.
"Ci ho già pensato bene. Voglio però precisare che non me ne sto andando per colpa vostra, io... voglio solo allontanarmi per un po'." rispondo ancora, cercando di chiudere il discorso: non c'è bisogno che indaghino sulle mie reali motivazioni.
"Va bene, non abbiamo intenzione di discutere con te su questa tua decisione. I rapporti con l'altro campo sono senza dubbio migliorati ma fai comunque molta attenzione, anche se sono passati quasi due anni dalla nostra tregua." dice sospirando la ragazza castana, guardando per un momento Frank negli occhi.
"Vado a parlarne con Percy e Jason in modo che discuta con Chirone della cosa." si congeda il moro, uscendo dalla stanza senza aggiungere altro. Spero che non abbiano preso troppo male la mia scelta.

***

"Bene, siamo quasi arrivati." dice, sorridendomi, Jason. Stiamo risalendo una collina su cui domina un enorme albero, un pino credo. Arrivati sulla cima mi volto un momento, per guardarmi alle spalle, prima di girarmi verso il mio futuro.
"Eccovi, vi stavo aspettando e siete in ritardo." una ragazza con i capelli castani, molto ricci e abbastanza corti, con uno sguardo un po' duro ci sgrida saltando giù dall'albero. Viene subito seguita dal muso di un drago che mi osserva incuriosito, dalle dimensione della testa e del collo deve essere enorme ma non ne sono sicura perché è attorcigliato intorno all'albero.
"Jordan, non esagerare, avrai tutto il tempo che vorrai per mostrarle il lato migliore del tuo carattere da scaricatore di porto più tardi." la riprende, ridendo, un ragazzo con lo sguardo da furbo e i capelli castani. Se ne sta appoggiato al tronco dell'albero, incurante del drago che srotola le spire sopra la sua testa.
"Connor, non immischiarti. Non capisco neanche perché sei qui, non hai qualche inutile scherzo da pianificare? Sparisci." gli risponde la ragazza, Jordan?, guardandolo male.
"N'ah, ci sta pensando Travis, non preoccuparti..." il sorriso del ragazzo si allarga, mentre parla, e mi fa venire i brividi al pensiero di cosa possa passare per la sua mente. Per non parlare della ragazza che sta... ringhiando? In che guaio mi sono cacciata venendo qui?

Capitolo 5.2: Jonathan (Luthien Felagund)
11 Anni
"Fuori da casa mia!" la mamma sta cacciando di casa anche Peter. Ho perso il conto di tutti gli uomini con cui mia madre ha intrapreso una relazione, nel corso degli anni, ma questo è forse il peggiore: da quando è entrato nella nostra vita, ormai due anni fa, non ha fatto altro che rendermi la vita un'inferno... almeno gli altri si limitavano ad ignorarmi.
"Sei fortunato che non ti faccio arrestare, bastardo!" grida ancora, prima di sbattere la porta e tornare nel nostro piccolo salotto, dove ci aveva trovato. Mi si avvicina e toglie la mia mano dalla guancia dolorante. Va in cucina e torna, subito dopo, porgendomi del ghiaccio per la guancia sospirando. Se non fosse tornata in anticipo dal lavoro non so come sarebbe finita...
"Fammi vedere, Jo. Ti ha colpito molto forte, vero? Mi dispiace tanto, non sapevo che ti trattasse così male, non me n'ero resa assolutamente conto." parlando mi accarezza la testa e io l'abbraccio senza pensarci due volte.
"Adesso se n'è andato e non tornerà, te lo prometto." mi rassicura, accarezzandomi la schiena. Neanche questo riesce a farmi rilassare: non è la prima volta che lo allontana e lui tutte le volte riesce a farsi perdonare, a convincerla che migliorerà e che la ama. Sono tutte bugie ma lei ci casca sempre.

***

13 Anni
Costringo i miei piedi a muoversi, ad andare avanti nonostante il dolore lancinante che mi attanaglia le viscere. Ancora non mi spiego come ho fatto a scappare da quei tipi ma... devo sbrigarmi, prima che gli altri tornino e trovino Peter dove l'ho lasciato svenuto. Non riesco a capacitarmi di cosa è successo, non solo di quello che mi hanno fatto nel periodo in cui mi hanno tenuto prigioniero, ma anche di quello che è avvenuto durante la mia fuga. Il mio corpo si è mosso in automatico e prima che me ne rendessi veramente conto il mio aguzzino era accasciato a terra. A quel punto mi sono vestito e sono fuggito rubando il cellulare e dei soldi a quel maiale.
Non so quanto tempo è passato, da quando quei mostri mi hanno portato via da casa, so solo che è giorno e che devo allontanarmi da quel posto il più possibile. Sono in un'area industriale, su questo non c'è dubbio, ma non riesco ad identificare la zona, ho la mente troppo annebbiata dal dolore lancinante e dalla fame: quant'è che non mangio qualcosa?
Mi appoggio leggermente ad un muro e subito me ne pento per via della ferita che mi ha fatto sulla schiena: mi ha letteralmente marchiato a fuoco!
Riesco ad arrivare su una strada e mi appoggio un momento al guard rail, cercando di respirare profondamente per costringere il mio corpo a muoversi e, proprio quando sto per ripartire, sento una macchina che si ferma proprio dietro di me. Ti prego, fai che non siano ancora loro!

***

"Jo! Jonathan! Dov'è? Voglio vedere mio figlio!" dalla stanza in cui mi hanno fatto stendere sento chiaramente le grida di mia mamma ma, non riesco a risponderle, sono troppo stordito dai farmaci. Dei passi si avvicinano alla porta, che si apre subito dopo, e mia madre mi chiama ancora mentre si avvicina al mio letto. Io le sto dando le spalle e non faccio neanche un movimento per voltarmi ma, anzi, chiudo gli occhi e stringo di più la presa sul cuscino a cui sono abbracciato.
"Jo, per fortuna stai bene! Amore mio ero così preoccupata!" mi accarezza la testa, parlando, e io strizzo ancora di più gli occhi per non guardarla: è anche colpa sua se lui mi ha preso, se mi ha fatto quello che ha fatto.
"Jo, ti prego, guardami! Saremo solo noi due, d'ora in poi, ti giuro che nessun'altro si avvicinerà a te!" continua a parlare, cercando di attirare la mia attenzione, ma non riesco davvero a fidarmi delle sue parole.
"Signora, dovrebbe lasciarlo riposare ora. Le sue ferite sono abbastanza gravi e..." il dottore che mi segue si fa avanti, per farla allontanare da me, ma lei subito si altera: "Lei non può dirmi come comportarmi con mio figlio."
"Io sono il suo medico curante e le ordino di uscire da qui immediatamente. Jonathan ha bisogno di riposo, potrete parlargli prossimamente." George, è così che si chiama il dottore, costringe mia madre ad uscire per poi avvicinarsi al mio letto in silenzio.
"So che non vuoi parlare con nessuno, l'ho capito la prima volta che me l'hai detto ma, se hai bisogno di qualcosa o di qualcuno con cui sfogarti, puoi fidarti di me." inizia a parlare prima che lo possa cacciare e conclude sorridendomi. Non so perché ma qualcosa mi spinge a fidarmi di lui ma non sono ancora pronto a confidarmi con nessuno.

***

15 Anni
Cerco di riprendere fiato velocemente, asciugandomi la fronte con una mano. Sto per riprendere in mano la spada quando mi sento colpire la testa da qualcosa di morbido.
"Invece di asciugarti con la pelle dovresti imparare a portarti un'asciugamano." afferma Birch, la mia 'sorellina' preferita. Diciamo che con lei mi sento molto più a mio agio che con gli altri perché non ho bisogno di maschere, lei non vuole niente da me che io non voglia darle.
"Perché dovrei? Ho già la mia sorellina che ci pensa per me, no?" le sorrido, prendendola un po' in giro, tanto con me non se la prende mai.
"Certo, come no! Sei solo fortunato che me ne porto sempre uno in più qui all'arena." mi risponde lei, abbassandosi per prendere una bottiglietta. Sto per andarmene dalle gradinate, per riprendere ad allenarmi, quando sento qualcuno che mi afferra per un braccio.
"Jo, io non sono la persona più sensibile del mondo o la miglior confidente che puoi trovare ma... se hai bisogno di sfogarti dopo quello che è successo a tua madre, dopo la sua morte, io ci sarò sempre. Tu non sei solo." bisbiglia, appoggiando la fronte alla mia spalla. Una volta conclusa la frase mi lascia un bacio sulla scapola, uno solo e fugace, e si allontana come se non fosse successo niente. Lei di certo sa come mantenere intatto l'orgoglio di qualcuno.

Capitolo 5.3: Birch (Sabaku No Konan Inuzuka)
4 Anni
"Mamma, ho fame!" ho davvero tanta fame. La mamma mi accarezza la testa un momento, per poi tentare di sorridere.
"Adesso ci penso io, amore. Risolverò le cose, te lo prometto." mentre parla si alza, appallottola il giornale che stava guardando e lo butta per terra. Io lo prendo e inizio a giocarci un po', guardandola mentre prende il telefono della cucina e digita un numero.
"Jeff? Sì, sono io, Mary." la sua voce sembra molto sicura, ma parla arrotolando il filo del telefono.
"Sì, lo so, ma ho bisogno urgentemente di soldi." si ferma un momento, ascoltando qualcuno che parla nel telefono.
"Ascolta, lo so, ho lasciato quasi cinque anni fa ma..."si interrompe ancora e io mi avvicino per abbracciarla, anche se arrivo solo ai suoi fianchi. Lei mi guarda e, mentre ascolta, sospira.
"Sì, lo so. Questa volta non ti pianterò in asso. Non lo farò." mi guarda ancora, mentre sospira l'ultima frase.
"A stasera." chiude la chiamata, stringendo poi con forza la cornetta. Si appoggia contro il muro e scivola fino a sedersi di fianco a me, per poi parlarmi: "Andrà tutto bene, possiamo farcela, Birch."

***

8 Anni
"Mamma? Sei tu?" chiedo, avvicinandomi alla figura nell'ingresso, mentre cerco di svegliarmi un po'. Il mio sonno è stato disturbato da dei rumori provenienti dall'ingresso e mi sono alzata per controllare. Effettivamente è mia madre quella che mi ha svegliata, alle quattro e mezza del mattino, rompendo il vaso presente all'ingresso. Se ne sta appoggiata alla porta, come se non riuscisse a stare in piedi e non dubito che sia così: è sempre ubriaca.
"Ti porto a letto, andiamo." le dico, afferrandole un braccio. Non posso impedirle di andare ad ubriacarsi ogni volta che finisce il turno al night club, ma almeno posso cercare di prendermi un po' cura di lei...
"Non voglio andare a letto, non sono stanca!" si lamenta, cercando di opporre resistenza. Per sua sfortuna ha messo al mondo una figlia più forte di lei: nonostante io sia bassa, non sono magra quanto lei, sono più robusta e quindi più in forze di lei quando è ubriaca.
"Forza, sei stanca e devi riposare. Fidati di me." cerco di rassicurarla per convincerla a seguirmi. Per fortuna è abbastanza malleabile e si lascia mettere a letto senza discutere più di tanto. Ora posso tornare in camera e dormire ancora per un paio d'ore prima di dovermi svegliare per andare a scuola.

***

"Mary." dice, l'uomo strano con gli occhiali da sole che mi ha fermato davanti a casa, appena vede mia madre che si precipita giù dagli scalini d'ingresso del palazzo. Ha avuto solo il tempo di chiamarmi per nome prima che la mamma lo interrompesse... come sa i nostri nomi? Non l'ho mai visto, ne sono sicura.
"Cosa ci fai qui? Avevi promesso che non me l'avresti portata via!" afferma lei, afferrandomi per un braccio e mettendosi fra noi.
"Sì, lo avevo fatto, ma tu non sei più in grado di proteggerla. Ha bisogno di..." l'uomo cerca di parlarle in tono quasi... dolce, come se ci tenesse a lei, a me.
"Io ho bisogno di lei e lei ha bisogno di me. Stai alla larga da noi, non la porterai in quel posto!" mia mamma continua a gridargli contro, per poi dirigersi verso il portone con me al seguito. Riesco a voltarmi un secondo, solo quando il portone sta per chiudersi, ma dell'uomo non c'è traccia. Mia mamma reclama la mia attenzione obbligandomi a guardarla negli occhi e iniziando a parlare: "Tu non devi più avvicinarti a quell'uomo, se lo vedi, mi hai capito? Mai più. Non riusciranno a portarti via da me." non riesco a capire cosa stia succedendo ma, per la prima volta da secoli, sembra seriamente preoccupata per me.

***
16 Anni
Sto cadendo nel vuoto.
Un secondo. La caduta starà durando, probabilmente, solo un secondo ma a me sembra un'eternità.
Poi arriva il tuffo. Ero sicura di finire in acqua perché quando sono caduta dal pegaso ero sopra il lago.
Provo a lottare per tornare a galla ma, per ogni secondo che passo sott'acqua, il panico aumenta e per me è sempre più difficile anche solo vedere la luce che si infiltra dalla superficie.
Le Naiadi mi attorniano ma a malapena riesco a vederle.
Voglio uscire...
Voglio uscire...
Non voglio morire...
Fatemi uscire...
Qualcuno mi...
L'aria! L'aria mi riempie i polmoni, finalmente! Boccheggio, cercano di incamerare più aria possibile, e inizio a tossire mentre due braccia mi tengono faticosamente a galla. Non riesco a vedere chi mi ha salvata, ma chiunque sia... le sue braccia sono così calde e confortevoli che io...
"Connor! Qui, portala qui!" mi sento gelare sentendo il nome della persona che mi ha salvata. Non può essere lui, non può!
"Adesso sei in debito con me, Birch, e saprò come sfruttarlo al massimo." mi sussurra nell'orecchio, prima di iniziare a trascinarmi a riva.
Sono finita.


Capitolo 5.4: Gabriel (Fiamma Erin Gaunt)
13 Anni
Il Preside White mi osserva da dietro la sua scrivania con la sua solita aria severa. Questa volta sono stato mandato qui dalla mia professoressa di matematica perché mi ha beccato a creare l'aereoplanino per la battaglia che abbiamo organizzato per la ricreazione.
Signor War, come penso ormai abbia capito, questa scuola non è uno zoo ne un campo di 'battaglia' e non è ammesso un comportamento così poco rispettoso nei confronti...” smetto di ascoltarlo perché ormai conosco questo discorso a memoria: sono un irrispettoso, maleducato, che non si impegna e non sta attento, se andrò avanti su questa strada finirò a fare il delinquente in qualche gang di strada.
Oggi pomeriggio rimarrà in punizione per due ore e in questo tempo dovrà scrivere un tema sul suo comportamento e sul perché non è ammissibile in un contesto scolastico come il nostro. Leggerà poi questo suo tema durante la sua prossima lezione di matematica facendo le sue scuse alla Professoressa Jonas” afferma lapidario, congedandomi prima che possa anche solo tentare di farmi alleggerire la pena. Non mi aveva mai dato una punizione così severa!
Mi allontano dalla scrivania arrabbiato come non mai e torno in classe dove mi aspetta un''interessantissima' lezione di storia.

***

Appoggio la testa sul banco senza preoccuparmi di stropicciare il mio tema, se di tema si può parlare visto che ho scritto tre righe in un'ora, e sospiro pesantemente guardando la ragazza che si è seduta al mio fianco. È carina, ha i capelli biondi e gli occhi chiari e mi sorride sempre ogni volta che si accorge che la sto guardando.
Signor War! Le sembra il caso di distrarsi? Non crede di avere già un bel po' di lavoro da fare? Signorina Joy, la sua ora è conclusa, vada a casa.” afferma la professoressa Harris, non so cosa abbia fatto per essere assegnata all'aula punizioni ma non deve aver preso molto bene il suo incarico pomeridiano. La biondina raccoglie le sue cose in silenzio e se ne va, dopo avermi sorriso un'ultima volta, lasciandomi solo con la professoressa di scienze.
La donna chiude la porta dietro la ragazza e rimane per un momento appoggiata contro di essa, l'unico rumore che sento è quello della serratura che si chiude. La guardo e, passando oltre il suo bell'aspetto, inizio a notare un paio di comportamenti un po' inquietanti.
Sai, ho fatto molta fatica a trovarti da solo, sei sempre circondato da insegnanti che ti sorvegliano come segugi infernali e insopportabili ragazzini mortali.” si avvicina a me zoppicando leggermente e io mi alzo in piedi cercando di allontanarmi da lei il più possibile: il suo sorriso diventa più inquietante di minuto in minuto.
Sei proprio tale e quale a tuo padre, figlio di Ares” le sento dire con una voce a dir poco inumana mentre i suoi tratti si trasformano insieme al suo corpo e la rendono un ibrido fra animale umano e metallo. Ma cosa diavolo sta succedendo?

***

16 Anni
Avanti Jax, spero questo non sia il meglio che tu puoi fare! Impegnati di più o mi verra sonno!” affermo respingendo l'ennesimo tentativo del mio amico di colpirmi con la sua spada.
Come se non avessi il fiatone anche tu!” mi risponde iniziando a ridere ma smette subito non apena lo disarmo con una mossa decisa del polso e gli punto la spada al collo. Alza le mani in segno di resa e, dopo che ha raccolto la sua spada, ci dirigiamo insieme verso le gradinate che costeggiano l'arena.
Hai sentito della ragazzina che hanno trovato sulla spiaggia due sere fa? Sembra che non si sia ancora svegliata, Eric è molto preoccupato perché non capisce cos'ha.” mi domanda sedendosi e afferrando una bottiglietta d'acqua per iniziare a bere in lunghi sorsi.
Sì, ne ha parlato anche a me. È per questo che non è venuto ad allenarsi oggi.” rispondo bevendo a mia volta. Eric di solito ci accompagna negli allenamenti se non è di turno in infermeria o impegnato con i suoi fratelli ma da qualche giorno passa tutto il suo tempo a cercare di capirne qualcosa di più su di lei.
Non gli fa bene tutto questo.” dice il moro al mio fianco, guardando verso l'uscita, sperando di veder arrivare il nostro amico.
Ricominciamo ad allenarci, dopo penseremo a come scollarlo da lì!” esclamo lasciando bottiglietta e asciugamano per prendere la spada e mettermi in posizione davanti a lui… non c'è niente che un po' di sano allenamento non possa farti scordare.

***

18 Anni
Quella ragazza è una stronza.” mmormora la ragazza bionda, nell'esatto istante in cui metto piede nell'enorme radura dove mi insegna a tirare con l'arco. Lancia la freccia dalla maggiore distanza possibile che si conficca nel centro esatto del bersaglio anche se lei non stava prestando attenzione.
Quale delle ragazze del campo? Ce n'è più di una, sai?” esclamo, avvicinandomi subito dopo che ha ricaricato e scoccato ancora centrando la freccia lanciata poco fa e lasciandomi a bocca aperta: “Questo non me lo avevi ancora fatto vedere! Come si fa a far entrare una freccia in un'altra?” le domando eccitato all'idea che mi insegni qualcosa di nuovo, sono stanco di rifare sempre i suoi soliti, stupidi esercizietti. “Perché avete litigato? E vuoi dirmi chi è?” continuo ancora, prendendo l'arco dalle sue mani quando me lo porge e seguendola al centro della radura visto che riesco a malapena a centrare il bersaglio da qui. La vedo arrossire leggermente, senza rispondere, perciò mi distraggo mentre lascio la corda e la freccia si conficca mezzo metro sopra il bersaglio. Quasi mi metto a gridare l'imprecazione che riesco a sopprimere all'ultimo. Io, l'arco e le frecce non andiamo decisamente d'accordo.
Ti sei distratto!” mi sgrida Nicole, ridacchiando, spingendomi giocosamente e dicendomi di riprovare ancora. Sembra che la rabbia sia passata in secondo piano ora che è riuscita a pensare ad altro e ne son felice. Dopotutto è molto più carina quando ride.


Ciao :)
Come va?
Lo so, non ditemelo, vi ho fatto aspettare un po' ma questo capitolo è stato stranamente difficile da scrivere per me, non so il motivo ma soprattutto i primi pezzi sono stati un vero e proprio parto per me!
Comunque tornando al capitolo ho una precisazione: Birch si chiama Jordan di cognome e tutti la chiamano così perciò la "Jordan" che incontra Silvia è proprio lei.
Detto questo... fatemi sapere cosa ne pensate!
Ringrazio ancora tutte le persone che seguono questa storia sia qui che su Facebook e che non mancano mai di farmi sapere la loro opinione via recensione: siete importanti per me e mi fate felicissima :D
Ho già iniziato il prossimo capitolo e in realtà ho anche inizzicchiato (so che non esiste come termine) quello sulle figlie di Demetra perciò, influenza permettendo, dovrei essere più rapida.
Colgo anche l'occasione per ringraziare Sabaku che ha accettato di farmi da beta anche per questa storia nonostante scrivo i perché con la (è) sbagliata perché sono pigra XD
Un bacioneeeeee :*
Ps. Le schedeeeeeeeeeeeeeee!
Pps. Finalmente arriva Sin!!!! yeeeee

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** I figli di Atena ***


[Corretto il 24/10 alle ore 15:26 sotto suggerimenti di _Macchan_]

Capitolo 6.1: Axel (Winter78)
9 Anni
"Papà, posso chiederti una..." provo a porre a mio padre alcune domande, che mi sono sorte leggendo uno dei libri che mi ha regalato per Natale, ma lui non mi guarda neanche preferendo invece concentrarsi nell'osservare all'interno del microscopio. Sospiro e ritorno nella mia stanza, senza neanche riprovare a stabilire un nuovo contatto con lui: quando è impegnato nelle sue ricerche mediche non dà mai retta a nessuno, nemmeno a me.
Mi siedo alla scrivania e riprendo a studiare i miei libri, per cercare di capirne ancora di più sulle mie origini. Ho sempre saputo di essere un semidio, di essere speciale, perché mio padre ha voluto che io fossi consapevole di ciò che sono e di cosa rappresento.
Lui dice sempre che la conoscenza è potere e che sta a noi decidere come usarla, la sua scelta ad esempio è stata di dedicarsi alla ricerca sulla cura delle malattie rare. Ogni volta che penso a cosa abbia attirato mia madre verso mio padre mi viene da ragionare su questa sua frase, su quanto sia in linea con Atena e tutto ciò che la dea rappresenta.
 Dopo alcune ore sento la voce di mio padre che mi chiama dal piano di sotto: "Axel! Hai preparato le valige come ti avevo chiesto?" e quindi mi affretto a infilare gli ultimi libri nello zaino e prendo la valigia... non so dove voglia portarmi, ma so che non sarà una vacanza breve.

***

La casa è vuota, non c'è niente che rappresenti la mia vita. Osservo le stanze senza riuscire veramente a vederle, ripensando a tutte le volte che ho cercato di contattare mio padre con i messaggi Iride e lui non mi ha risposto.
La cosa che mi preoccupa di più è lo sguardo che aveva quando mi ha lasciato al Campo, quando ha evitato di dirmi quanto sarei dovuto rimanere lì. L'unica cosa che mi ha detto prima di ripartire è stata di non andarmene da quel posto e di non cercarlo... ma cosa dovrebbe significare? Lui è mio padre, dopotutto! Adesso però non so veramente cosa fare.
Dovrei contattare Chirone? Ma così mi costringerebbe a tornare al Campo Mezzosangue!
Forse dovrei restare e informarmi coi vicini, con qualcuno che mi possa aiutare a scoprire dov'è finito mio padre. Ma a chi potrei chiedere?
Qual è la scelta più saggia? Cosa farebbe mia madre?
In realtà credo di sapere cosa farebbe lei, ma non sono sicuro di voler intraprendere quella strada perché vorrebbe dire abbandonare mio padre al suo destino. Però sarebbe la scelta più saggia, quella che mi ha detto di seguire anche lui, il mio modello.
Forse in realtà è stato lui a voler sparire, a volermi abbandonare in quel posto per ricominciare a vivere senza di me.

***

15 Anni
"Voglio solo avere l'accesso illimitato alle fucine!" sbotto, iniziando ad alterarmi e ad alzare la voce. Chirone mi guarda massaggiandosi la barba, probabilmente pensando alla mia richiesta per la prima volta.
"Se hai bisogno di qualcosa puoi chiedere ai figli di Efesto." ripete ancora, nonostante tutto, girando la sua sedia a rotelle e uscendo sul portico.
"Ma Chirone! Loro non riusciranno mai ad ottenere quello che voglio! Non ne sono in grado, ne sono sicuro." ribatto per l'ennesima volta al centauro che, per tutta risposta, esce dalla sedia e inizia ad avviarsi per il sentiero che porta alla zona per il tiro con l'arco. Io lo seguo, correndogli dietro, per cercare di convincerlo.
"Chirone, ti prego! Sono convinto di poter riuscite nel mio progetto! Posso creare quella spada!" continuo a parlargli e, alla fine, cede sospirando: "E va bene! Puoi accedere alle fucine..."
"Davvero? Grazie! Ti assicuro che non ti pentirai della tua scelta, io..." inizio già a ringraziarlo ma lui mi blocca, riprendendo la frase da dove l'avevo interrotto: "...ma se dovessi sentire una sola lamentela, di qualunque genere o tipo, da parte degli altri ragazzi, ti toglierò questo privilegio. Fai attenzione a come ti comporti con loro." e, detto ciò, riprende a dirigersi verso la sua meta senza darmi la possibilità di lamentarmi o dire alcunchè.

***

19 Anni
"Non capisco perché ti ostini a continuare con questa idea malsana. Loro non ti sopportano più e tu non sopporti loro altrettanto. Se anche questa spada non funzionerà lascia perdere una volta per tutte." afferma il ragazzo moro, fra un colpo di spada e l'altro. Io paro tutti i colpi con il mio nuovo prototipo e sembra funzionare... questa è la prima che resiste alla spada nera di Ismael.
"Tu non puoi capire cosa significa perchè ne hai uno tutto tuo. Se lei non vuole darmi un oggetto magico tutto mio allora me lo farò da solo." rispondo, iniziando a utilizzare più forza nei miei affondi. Voglio testare veramente la resistenza e la durezza di questa spada.
"Axel, rallenta! Rischiamo di farci male se la spada si..." non fa in tempo a finire la frase che il metallo si spezza e la lama viene scagliata a due metri da noi. Mi ha sfiorato la guancia e posso sentire una goccia di sangue che scivola fino al mio collo. Ci guardiamo per un momento, quasi terrorizzati oltre che sorpresi, e poi scoppiamo a ridere. Ridiamo così tanto che sento la pancia che fa male e, nel frattempo, lancio l'elsa a forma di civetta sul terreno vicino al resto di quello stupido pezzo di metallo.
"E anche questa è andata... dovrò ricominciare da capo." riesco finalmente a dire, dopo aver ripreso fiato, osservando il mio ennesimo fallimento.
"Avanti, puoi farcela... so di averti detto di lasciar perdere ma se ci tieni posso provare a... darti una mano." cerca di consolarmi Ismael e io non posso far altro che sorridere ascoltando le sue parole e immaginandolo quindi nella fucina.
"Non credo sia una buona idea... rischi di far saltare in aria qualcosa." inizio a prenderlo in giro, guardandolo di sottecchi e sorridendo ancora di più mentre lui mi guarda con aria offesa. Cosa potrei fare senza il mio migliore amico?

Capitolo 6.2: Isabel (Alice_Jackson)
9 Anni
"Dislessia?" chiede mio padre, osservando il signor Munez, il loga... logo... logopede... logopedista, si chiama così.
"Sì, signor Herranez, le maestre di sua figlia hanno fatto bene a farla venire qui. Possiamo aiutare isabel, ci sono dei semplici esercizi  che le renderanno l'apprendimento più facile." continua a spiegare il signore, da dietro la scrivania, guardando dritto negli occhi mio padre.
"Ma cosa... può guarire?" domanda lui e, osservandolo, vedo un'espressione preoccupata sul suo viso.
"No, non è come pensa. Non è una vera e propria malattia, è un disturbo dell'apprendimento. Isabel fatica a decodificare le parole e quindi tende a cercare di indovinarle." inizia a spiegare l'uomo davanti a noi, con sguardo rassicurante. Smetto di ascoltarlo quasi supito e inizio a guardarmi intorno per la prima volta, nonostante sia venuta qui per dei test già due volte non mi sono mai soffermata ad osservare lo studio.
"A presto, allora." si congeda mio papà, prendendomi una mano. Dopo aver salutato, ci avviamo verso l'automobile situata nel parcheggio della struttura. Finalmente torniamo a casa, non ne potevo più di quel posto!

***

11 Anni
"New York!" grido, guardando la città che si vede in lontananza dai vetri delle finestrone dell'aereoporto. La mia sorellina si mette al mio fianco per guardare, anche lei, meravigliata la città.
"Mamma! Mamma! Guarda! La città è piena di lucciole!" dice, appunto, Beatris indicandola alla sua mamma. Lei in realtà non è proprio mia sorella visto che sua madre non è la mia mamma ma che però sta con mio papà da quando io ero molto piccola, perciò la considero anche un po' mia, e lei è figlia di mio padre.
"Quelle non sono lucciole, tesoro, sono le luci delle case e dei palazzi." le spiega pazientemente, accarezzandole la schiena, per poi prenderci per mano entrambe dicendo: "Dovete stare attente a non allontanarvi! C'è molta gente ed è buio, perciò state vicino a me e a vostro padre." iniziando a dirigersi al bar dove mio papà era andato a prendersi un caffè dieci minuti fa.
"Mamma! Ci compri un gelato? Ti prego!" chiede Bea, stringendo la mano che la tiene e sorridendo entusiasta.
"No, è mattina presto, aspetta di arrivare in albergo che facciamo colazione." le risponde subito lei, lasciandoci per permetterci di prendere il nostro trolley.
"Andiamo? In albergo ci aspettano fra mezz'ora. Il taxi è già arrivato e ci aspetta fuori." dice mio papà, appena ci vede, mentre afferra anche il suo bagaglio e inizia a dirigersi verso l'uscita. Sento che sarà una bellissima vacanza.

***

"...e quello davanti a voi è l'Empire State Building, conosciuto da tutti..." la guida continua a parlare, in spagnolo, ma io non posso fare a meno di perdermi a guardare quel palazzo. Ha qualcosa che mi attira, che calamita il mio sguardo verso la cima dove mi sembra di notare uno strano luccichio che...
"Ehi! Stai attento, per favore!" affermo quando qualcuno mi spinge da dietro, facendomi quasi cadere la macchiana fotografica. Mi volto e mi accorgo che quello che pensavo fosse un ragazzo è in realtà un incrocio fra un toro e... un uomo? Ma cosa...?
Non faccio in tempo a spaventarmi che, quell'essere mostruoso, scompare davanti hai miei occhi sostituito da una strana polvere. Superato lo shok, mi accorgo finalmente di un ragazzo con in mano una spada dall'aria molto pericolosa. Mi schiaccio contro la balaustra e lui, guardandomi in faccia,
si avvicina mettendo via la spada.
"Tu sei riuscita a vedere tutto?" mi chiede, avvicinandosi ancora, per poi domandarmi: "Hai entrambi i genitori? Dove sono?" ma io non riesco a capire tutto perfettamente perché parla in inglese molto velocemente, io lo conosco solo a livello scolastico essendo spagnola.
"Isabel!" grida mio padre, avvicinandosi a grandi passi a noi, forse ora potrò capire cosa sta succedendo.

***

13 Anni
"Cel! Hai finito di preparare i bagagli?" chiedo, entrando all'interno della cabina di Demetra, alla mia migliore amica che sta riponendo le ultime cose in valigia.
"Arrivo, vuoi andare a tirare un po' con l'arco prima di tornare a casa?" mi domanda lei a sua volta, chiuendo la zip e avvicinandosi a me. Mi prende sotto braccio e iniziamo a dirigerci in direzione dei bersagli.
"Come fai ad organizzare le valige in modo da averle pronte due giorni prima? Io non ci riesco mai e mi riduco sempre all'ultimo momento!" afferma, guardandomi facendo un finto broncio, e io scoppio a ridere rispondendole: "Questo perché tu sei senza speranza!". Lei mi segue a ruota e inizia a spintonarmi, facendo tintillare la miriade di braccialetti che ha ai polsi.
"Ciao, ragazze!" ci saluta Simon, il fratello minore di Celia, avvicinandosi a noi. Lo saluto a mia volta sorridendogli felice: mi è sempre piaciuto e abbiamo la stessa età visto che è più piccolo di Celia solo di un anno perciò la sua compagnia mi fa piacere.
"Cosa fate di divertente? Mi unisco a voi." aggiuge, iniziando a camminare al mio fianco. Mi dispiace quasi tornare a casa, in Spagna, e anche se allo stesso tempo non vedo l’ora di tornare, di rivedere tutti i miei amici... sento già la loro mancanza.

Capitolo 6.3: Rachel (addictedbooks)
11 Anni
"No, è troppo pericoloso!" mio padre è categorico nel proibirci di andare nel posto a cui apparteniamo.
"Ma papà! Ti prego! Il satiro ha detto..." mia sorella Emily cerca di convincerlo, ma so che fallirà e lo sa anche lei: lui non ci lascerà andare di sua spontanea volontà.
"Non voglio parlarne più. Andate nella vostra camera. Ognuna nella propria, non voglio che vi inventiate qualcosa insieme." afferma, indicandoci le scale e, quando mi vede aprire bocca per protestare, mi fulmina con lo sguardo senza lasciarmi modo di dire altro. Ci dirigiamo su per le scale tenendo il muso e sapendo che la serata finirà in un solo modo: noi andremo al Campo Mezzosangue, costi quel che costi.
"Mezzanotte, finestra, garage e edera." sono le uniche cose che sussurro a mia sorella, prima di chiudermi nella mia stanza sbattendo la porta. Lei fa lo stesso e so che ha capito il messaggio, il mio piano per essere precise. A mezzanotte usciremo dalla finestra lasciandoci cadere sul tetto del garage, da lì useremo il cespuglio d'edera per scendere a terra. Una volta fuori ci dirigeremo al campo di cui ci ha parlato quel satiro, prendendo l'autobus... i dettagli del viaggio li conosce meglio Emily, ma non c'è da preoccuparsi, staremo insieme perciò niente può succederci.

***

12 Anni
"Emily!" vedo mia sorella che viene afferrata da una delle mani del gigante. Lei sembra così minuscola e io non posso far altro che guardare con orrore la scena davanti a me. La sento gridarmi di scappare, correre alla stazione degli autobus senza fermarmi ma io non riesco a muovermi, sono letteralmente paralizzata.
"Scappa, Rachel! Va.. Aaaaaah!" mia sorella conclude la frase con un grido, subito preceduto da uno schiocco inquietante, afflosciandosi subito dopo.
Con le lacrime che mi offuscano gli occhi mi alzo, senza riuscire ad effettuare un pensiero coerente. Mi ritrovo a correre senza neanche sapere dove sto andando o se il mostro mi sta ancora seguendo. Corro, corro e basta senza guardarmi indietro ma neanche avanti, mi impongo di andare via senza riuscire a togliermi dalla testa lo sguardo vacuo di mia sorella, della mia amata Emily. Il suo grido mi rimbomba nelle orecchie ancora e ancora e ancora.
Riesco ad uscire dalla zona disabitata e a buttarmi fra la folla, non mi fermo comunque, neanche per respirare, continuo solo a correre, a scappare via da tutto.

***

"Questa è Rachel, potete prendervene cura voi, ragazzi? Ha passato un bruttissimo periodo." l'uomo che si è presentato come Chirone e che mi ha accolto qui al campo, che mi ha ascoltata raccontare la mia storia senza parlare per tutto il tempo, mi accompagna in un'altra stanza dove ci sono due ragazzi in piedi, due gemelli. Loro mi sorridono e, dopo che ho riposto la tazza che conteneva la cioccolata su un tavolino, mi prendono sotto braccio e mi accompagnano fuori dalla casa.
"Io sono Travis e lui è Connor, siamo a capo della Cabina 11. E siamo anche figli di Ermes, se te lo stai chiedendo. Tu sei un'indeterminata, per ora, perciò..." inizia a parlare quello alla mia destra ma io subito lo interrompo: "Cosa vuol dire 'indeterminata'? Di cui non conoscete il genitore divino, per caso? Io ho un padre perciò è mia madre ad essere una dea." affermo, cercando di condentrarmi su qualcos'altro che non siano le immagini che continuano ad affollarmi la mente.
"Non preoccuparti, scoprirai presto chi sei, ma nel frattempo rimarrai nella nostra Cabina. Ti troverai bene qui. Diventeremo la tua famiglia e riuscirai ad andare avanti. Noi tutti lo abbiamo fatto, in un modo o nell'altro." il ragazzo alla mia destra lo dice mormorando, rabbuiandosi con le ultime frasi e, per la prima volta da quando è morta mia sorella, non mi sento più troppo sola.

***

14 Anni
"Annabeth, credi che così possa andare?" chiedo alla ragazza bionda al mio fianco, mostrandole il progetto che ho provato a disegnare per il nuovo magazzino degli attrezzi. Chirone non ce lo ha chiesto espressamente ma io ho voluto provare a tutti i costi e ora voglio che lei me lo controlli... dopotutto è molto esperta in questo tipo di cose.
"Oh, mi sembra quasi perfetto! Potresti rendere il tetto più solido creando questo tipo di pendenza." mi corregge lei da sopra la spalla, tratteggiando un po' il mio progetto.
"Così?" le domando, mostrandole il nuovo tetto una volta finito, e lei mi sorride annuendo.
"Chirone non potrà dire di no a questo progetto, te lo assicuro. Vai subito a farglielo vedere!" mi spinge verso la porta e io scoppio a ridere, iniziando a correre verso la Casa Grande.
Mi sento così leggera e felice in questo periodo che l'unica cosa che mi tiene con i piedi per terra  è il pensiero di quanto sarebbe stata felice Emily qui. Ma ora ho una famiglia, fatta di tante persone che mi vogliono bene e mi appoggiano sempre. Non sono più sola.


 Ciaoooo
Ok, sto quasi rientrando nei tempi!
Ci ho messo una decina di giorni e direi che è un miglioramento rispetto a quello prima u.u
Va bene, un paio di precisazioni:
1) Nel mio immaginario i gemelli Stoll hanno avuto un'infanzia difficile (basandomi anche sul fatto che non tornano neanche d'inverno a casa) per questo Con si è rabbuiato parlando con l'ultima piccina;
2) Ho modificato un paio di date per riuscire ad inserire tutti gli avvenimenti che avevo scelto per Rachel, spero tu non me ne voglia visto che se non sbaglio è solo di un anno la differenza.
Ok, finito questo direi che posso chiudere e andare a dormire *o a leggere fanfiction* spero che vi piaccia e che mi lasciate tante recensioncine. Per qualunque dubbio o perplessità contattatemi, non ho mai mangiato nessuno e non inizierò a farlo ora.
Mandatemi le schede, chi non l'ha ancora fatto, perchè sto iniziando a perdere la pazienza e potrei decidere di prendere provvedimenti, non fatemi diventare ciò che non sono per favore.
Grazie per il sostegno a tutti/e <3

(soprattutto a te Macchan).
A presto :*
Ps. uscirà un'os su due dei personaggi della storia per una persona che ha bisogno di tirarsi sù perciò chi vuole leggerla tenga d'occhio il mio account!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** I figli di Demetra ***


Dedicato a tutti/e coloro che mi sono stati/e accanto durante la mia “crisi” anche se solo con un messaggio.


Capitolo 7.1: Celia (Alice_Jackson)

8 Anni

Il mio progetto scolastico è un disastro. La piantina di fagiolo non è cresciuta come avrebbe dovuto nelle ultime due settimane, anzi è ammuffita miseramente. Rimango seduta guardando a terra per evitare lo sguardo di biasimo negli occhi della mia insegnante.

Oh, incredibile! Venite a guardare tutti bambini!” mi preparo alle risatine degli altri bambini per il mio fallimento, ma sento solo delle esclamazioni di sorpresa e meraviglia. Alzo la testa per guardare incredula chi mi circonda e i miei occhi si fissano sul mio banco: dove stamani c'era un seme biancastro e senza vita ora c'è una piantina verde e rigogliosa con delle bellissime foglie piene.

Sei stata bravissima, Celia, complimenti! Direi che siamo tutti d'accordo nel dire che il suo progetto è il migliore, no?” smetto di guardare il mio progetto per osservare l'espressione delle persone che mi stanno intorno ancora una volta: mentre la maestra applaude felice, i bambini mi guardano con un'espressione non molto amichevole. Oggi inizia la quarta settimana di lezione e, grazie a questo ,non credo che riuscirò a farmi degli amici tanto facilmente… proprio ora che stavo iniziando ad ambientarmi!


***

9 Anni

"Ah!" grido, cercando di coprirmi la testa con le mani.

L'essere mostruoso che mi stava inseguendo, cercando probabilmente di mangiarmi, vola sopra la mia testa e finisce infilzato in una pianta di mais.

Osservo i dintorni, nel campo dove sono finita scappando, e cerco di vedere mio fratello al di sopra delle pannocchie. Trovo Simon in mezzo al campo che si guarda intorno spaesato: per fortuna che sta bene e che il mostro ha seguito me quando ci siamo divisi! Non avrei potuto sopportare che gli succedesse qualcosa...

Dopo averlo abbracciato lo lascio e controllo ancora una volta che stia bene, mentre lui protesta: "Basta Celia, ti prego! Sto bene, tranquilla!" e io gli sorrido, stringendolo ancora a me più forte che posso.

Riusciamo ad arrivare alla fermata dello scuolabus dove siamo scesi e, da qui, a ritrovare la giusta direzione che porta dalla pensilina alla nostra fattoria, ovvero la sede principale della società ambientalista di mio padre.

Siamo stanchi, entrambi, di questa situazione. Di dover scappare e nasconderci ogni volta che quei cosi ci trovano e, poi, di dover tornare a far finta che niente di tutto ciò ci stia accadendo. Il problema è che qualcosa sta succedendo. Qualcosa si sta muovendo attorno a noi e presto non potremo più far finta di niente.


***


"Simon, torna a casa!" ordino al mio fratellino, che invece si ostina a seguirmi.

Dove stai andando, Cel? Vuoi andare al Campo di cui ci ha parlato papà, vero? Quello dove non vuole che andiamo?” inizia a bombardarmi di domande, continuando a camminare.

Non sono affari tuoi, Simon. Torna a casa, sei troppo piccolo.” cerco ancora una volta di convincerlo a fare retro front e di tornare a casa.

Ho solo un anno in meno di te!” afferma, gonfiando le guance ed osservandomi con gli occhi lucidi. Nonostante sia buio posso decifrare senza problemi la sua espressione, tanto da capire che non si lascerà scoraggiare facilmente.

Ho capito, puoi venire con me, ma sappi che sarà un viaggio molto lungo.” cerco per l'ultima volta di farlo desistere, enfatizzando la parola 'molto' ma so che non funzionerà… l'ho fatto solo per papà in realtà: credo che un infarto non glielo toglierà nessuno, quando scoprirà che siamo spariti.

Ma Celia, dove andremo? Tu sai dov'è il campo?” mi chiede finalmente. Aspettavo questa domanda perché me la sono fatta per tutto il tempo che ho impiegato a preparare lo zaino.

Non esattamente, so che dobbiamo andare a New York.” rispondo semplicemente. Non so perché, ma sono sicura che quella è la direzione giusta.


***


14 Anni

Celia, Celia!” Amber, la ragazzina più giovane del campo, corre verso di me sorridendo. Tiene in mano alcuni fiorellini azzurri e me li mostra, contenta, chiedendomi a gran voce: “Come si chiamano questi? Sono così carini!”

Quelli sono 'Non ti scordar di me', quelli di cui ti avevo parlato l'altro giorno.” le rispondo, accarezzandole la testa e interrompendo, per un momento, il mio lavoro. Amo prendermi cura delle fragole ma è comunque faticoso e una pausa non mi dispiace, in più Amber è dolcissima e non le si potrebbe mai rispondere frettolosamente.

Ti va di darmi una mano?” le domando, riprendendo i guanti che ho sfilato al suo arrivo. Lei, sempre sorridendo, tira fuori dalla tasca della sua salopette i suoi guantini come se fosse quello il suo intento iniziale. In realtà non le è ancora propriamente permesso di lavorare ma, quando ci siamo solo noi due, spesso viene a darmi una mano e io la lascio fare volentieri.

Però non mangiare troppe fragole! Manca poco all'ora di cena e Katie si è lamentata spesso del fatto che ne mangi più di quante ne raccogli! Se la facciamo arrabbiare potrebbe metterci in punizione.” la avverto, cercando di sembrare seria e irremovibile.

Ok!” grida iniziando a saltellare fra le piantine, come se non avesse una preoccupazione al mondo.


Capitolo 7.2: Amber (Bambi Loo)

4 Anni

Bambi, andiamo da quella parte, ti va?” mi chiede il mio papà, con la sua voce gentile. Sono appoggiata sulle sue spalle e osservo le piante intorno a me meravigliata: ci sono così tanti fiori in giro e tutto è ancora più bello e colorato dell'ultima volta che sono venuta a lavoro con il mio papà.

Quella è una 'Rosa Canina', ti ricordi? Ne abbiamo parlato l'altro giorno...” inizia la frase e aspetta che io la continui, come al solito: “Parlando di rose selv… selvatiche! Hai detto che è una delle più antiche e delle più utilizzate.” affermo, ridendo e muovendomi leggermente.

Brava, bambina mia. E cosa abbiamo detto a proposito di questa? La 'Rosa Gallica'.” mi domanda ancora, avvicinandosi ad una rosa con pochi petali ma dal colore molto acceso, quasi fucsia.

Mmmh… non ricordo esattamente… è usata per creare molti ibridi.” rispondo, un po' incerta. Non riesco proprio a ricordare altro.

Sì, esatto, ma c'era dell'altro...” continuo ad ascoltarlo mentre parla di rose, e poi delle querce e dei gigli. Tutto il giardino sembra più vivo, ora che è arrivata la primavera, e visitarlo con il mio papà che mi spiega tutto quello che sa rende tutto ancora più bello.


***


Stai tranquilla, amore, andrà tutto bene! E se non ti piacerà il nuovo asilo ne sceglieremo un altro insieme.” cerca di rincuorarmi mio papà, accarezzandomi una gamba e guardandomi brevemente prima di voltarsi nuovamente verso la strada.

Succede tutto in un attimo: un'ombra si staglia sulla macchina e io grido, mentre mio padre cerca di sterzare senza successo.

L'impatto è assordante e non riesco neanche a capire esattamente cosa sta succedendo. La macchina si è schiantata contro un mostro enorme, di questo sono sicura: l'ho visto solo un attimo, ma riesco a figurarmelo ancora adesso attraverso gli occhi chiusi.

Sento odore di fumo e qualcosa che cola dalla mia testa.

Papà…?!” chiamo, cercando di riaprire gli occhi e guardandomi appena attorno.

Papà?” lo chiamo ancora, quando lo vedo con la testa riversa da un lato. Provo a toccarlo, ma non riesco ad arrivare a lui. Il fumo che arriva dal avanti della macchina è sempre più fitto e so che non è una buona cosa.

Piccola? Piccola, stai bene?” un ragazzo si sporge attraverso il finestrino rotto e allunga una mano verso di me. Non mi ero neanche resa conto che la macchina è posizionata su un fianco.

Avanti! Afferra la mia mano, devo portarti via di qui subito!” grida, con voce sempre più preoccupata, mentre si sporge ancora di più. Sento un ruggito impressionante, mentre mi allungo e afferro la mano del ragazzo moro.

Mi tira su come se non pesassi niente e, prendendomi in braccio, inizia a correre a gran velocità. In lontananza sento un'esplosione e a malapena mi rendo conto che non sta correndo, sta trottando.


***


5 Anni

Ecco fatto, la casetta per il tuo uccellino è pronta.” il ragazzo biondo mi mostra la casetta, che si era offerto di costruirmi insieme alla sua gemella per Spring, il passerotto con cui ho fatto amicizia qualche mese fa.

L'hai davvero creata dal mio disegno? Grazie, Francisco, sei stato molto gentile!” lo ringrazio sorridendo, mentre già penso a dove potrei posizionarla.

Non c'è problema, piccola, per te questo ed altro. Hai già pensato a dove la posizionerai? Gabriela si è offerta di aiutarci quando avrà finito la sessione di allenamento perciò, insieme, possiamo mettertela praticamente ovunque.” afferma sorridendomi e poggiando la casetta conto il muro della cabina. Appena si rialza arriva correndo sua sorella, con i capelli legati in una coda e con indosso un top rosso e dei pantaloni aderenti.

Eccomi, scusate il ritardo! Ti piace la casetta, Amber?” mi chiede, con un sorriso enorme, scompigliandomi i capelli.

Sì, è molto bella!” affermo, ricambiando il sorriso, chinandomi per accarezzare le rifiniture in ferro battuto. “Ho pensato a dove metterla e mi è venuto in mente che a Spring piace molto quell'albero.” indico uno degli alberi al limitare della foresta, non troppo lontano dalla cabina di Demetra. In questo modo potrò anche andare a trovare il mio amico ogni volta che voglio.


***


6 Anni

Fischietto, come mi ha insegnato Dominic stamattina, e Spring subito vola verso di me.

"Ciao piccolino, anch'io sono felice di vederti!" esclamo sorridendo, saltellando verso la sua casetta. Mi fermo un momento, con il sacchettino ancora in mano, per parlargli un pochino, dopotutto sarebbe scortese fare le cose di fretta come se fosse un dovere!

"Mi sono fatta dare tutte le briciole di pane che ho potuto." continuo a parlare con il mio amichetto, anche se lui purtroppo non può rispondermi. A volte mi chiedo cosa mi direbbe se potesse ma, purtroppo, temo che non saprò mai cosa passa per la sua testolina piumata.

"Il Signor D è sempre il solito pazzerello e i suoi figli sono un po' scansafatiche ma almeno sono simpatici! Dominic mi ha insegnato a fischiare, hai visto? Ci ho messo un po' per riuscire anche a fischiettare ma è stato divertente!" continuo a sorridere, facendo appoggiare il piccolino sul mio dito.

"Cavolo! Dobbiamo sbrigarci, fra poco devo essere alla parete di arrampicata!" affermo, correndo verso la sua casetta, con lui che mi svolazza intorno. Lascio cadere le briciole nella ciotolina che tengo poggiata sopra la casetta e, dopo aver accarezzato le piume del mio passerotto, mi dirigo di corsa di nuovo verso la mia cabina: devo ancora cambiarmi e poi potrò andare ad allenarmi.



Capitolo 7.3: Mary (_En_)

7 Anni

"E lei ha attraversato nonostante quello che le avevi detto!" conclude, quella piccola spia di Robert, il racconto che aveva iniziato Richard. Li odio quando fanno così, sono veramente insopportabili!

"Zitto Robert!"provo a interromperlo, ma ormai è troppo tardi: la mia matrigna mi sta già guardando malissimo con le mani sui fianchi.

"Cosa ti avevo detto, Mary? Devi sempre fare quello che ti proibisco, vero? Ma ora sono stanca!" inizia già a sgridarmi, senza neanche darmi la possibilità di ribattere.

"Ma...! Non mi sono fatta niente!"cerco inutilmente di giustificarmi ma lei non mi ascolta, come al solito. I gemelli da dietro la gonna della madre mi fanno la linguaccia, quando poi la donna mi informa gentilmente che: "Sei in punizione fino all'inizio della scuola, la tua estate è finita qui!" non ci vedo più dalla rabbia.

Non so come, non so perché, delle radici compaiono dal terreno dietro ai miei fratellastri e iniziano a picchiarli dovunque riescano ad arrivare.

"Ma cosa...? Oh mio Dio! Qualcuno mi aiuti! I miei bambini!" la donna di fronte a me non mi presta più la benché minima attenzione, ma non riesco a gioirne perché sonno troppo impegnata a osservare spaventata la scena che mi si profila davanti agli occhi.


***


12 Anni

"Come sarebbe a dire? Perché non me lo hai mai detto?" grido contro mio padre, che mi guarda terribilmente addolorato. Non posso credere che mi abbia tenuta nascosta l'identità di mia madre così a lungo, che solo ora lui si sia deciso a dirmi la verità.

"Non potevo dirtelo, non potevo proprio dirtelo. Speravo di non dovertelo dire mai, in realtà. Speravo di poterti tenere qui, di poterti dare una vita normale e un giorno di poter vedere il tuo matrimonio e... ma adesso che sai tutto io..." mio padre scoppia quasi a piangere e mi abbraccia, aggrappandosi a me.

"Cosa succederà adesso che so tutto, papà?" gli chiedo, iniziando un po' a preoccuparmi vedendo la sua reazione.

"Mi disse solo che se tu lo avessi scoperto saresti dovuta andare ad una specie di campo, che lì ti avrebbero protetto e addestrata. Mi ha lasciato una mappa e nient'altro." mi stringe di più e io mi lascio abbracciare, sento di averne bisogno anch'io. Gli voglio bene, nonostante tutto, e ascoltare la sua voce così rotta mi rende infinitamente triste.

"Perché non posso rimanere qui con voi, se non vuoi farmi andare via?" gli chiedo, allontanandomi leggermente per guardarlo in faccia.

"Devo portarti lì, per il tuo stesso bene." afferma, dandomi un bacio sulla fronte e, nonostante tutti i problemi che sono sorti fra noi, soffro all'idea di abbandonarlo.


***


"Papà! Stai bene?" chiedo a mio padre, aiutandolo a mettersi seduto. Il mostro che ci ha attaccato l'ha ferito ad una gamba ma, per il resto, sembra star bene.

"Fa male ma non devi preoccuparti per me. Dobbiamo riprendere il viaggio il prima possibile perché per te non è sicuro stare qui." afferma, cercando di far forza sulle gambe per alzarsi, ma fermandosi dopo alcuni tentativi non riusciti per riprendere fiato.

"Non possiamo andare avanti con te in queste condizioni." cerco di farlo ragionare, quando vedo che ricomincia a provarci.

"Diventeranno sempre peggio, tesoro, non posso metterti ancora più in pericolo." continua testardamente, guardandomi quasi sfidandomi a metterlo in dubbio.

"Continuerò il viaggio da sola. Questo è l'unica cosa che posso fare." dico, ostentando tutta la sicurezza che ho in me, sfidandolo con lo stesso sguardo che mi aveva rivolto lui prima.

"Non posso lasciarti andare via da sola, non posso farlo, Mary." inizia a scuotere la testa mentre parla, ma so che non è stupido: capisce anche lui che è l'unica cosa che possiamo fare. Prendo la mappa con le indicazioni che stavamo usando e il mio zaino con le provviste, che stavamo portando con noi per sicurezza. Dò un bacio sulla guancia a mio padre e mi alzo iniziando ad allontanarmi, ripromettendomi di chiamare i soccorsi appena ne avrò l'occasione. Mio padre mi chiama ma io non mi volto indietro, non posso farlo se voglio continuare il mio viaggio.


***


15 Anni

"Ripeti dopo di me." afferma la dea davanti a me, guardandomi con il suo sguardo penetrante. Chirone osserva la scena insieme al Signor D, senza dire niente, ma so che non felice della mia scelta, nonostante mi abbia appoggiata quando l'ho informato di questa decisione.

"Consacro me stessa alla dea Artemide." dice in modo chiaro e preciso, e io subito la seguo: "Consacro me stessa alla dea Artemide."

"Volgo le spalle alla compagnia degli uomini, accetto la fanciullezza eterna e mi unisco alle Cacciatrici." conclude la formula e io la ripeto subito dopo di lei: "Volgo le spalle alla compagnia degli uomini, accetto la fanciullezza eterna e mi unisco alle Cacciatrici."

Subito mi sento diversa, più sicura e più forte. Mi sento quasi più viva: adesso so cosa mi mancava, cosa è veramente giusto per me.

"Benvenuta, Mary Janette Wilkinson. D'ora in avanti sarai una di noi." dice Zoe, la luogotenente delle Cacciatrici avvicinandosi a me seguita da tutte le altre cacciatrici. Non c'è dubbio: questo è quello che sono nata per essere, il mio posto nel mondo non è mai stato al Campo Mezzosangue ma con questa dea.


Capitolo 7.4: Clav (_Maryes_LilyLunaP)

5 Anni

"Questo è il bambino?" una signora anziana mi osserva, con un cipiglio severo, per poi voltarsi verso la signora Irma. Quando mi ha chiamato nel suo ufficio ho cercato di farmi forza, pensando che dopo tutto non avevo fatto niente di male ma ora, guardando questa signora sconosciuta, non posso fare a meno di chiedermi cosa abbia combinato.

"Sì, signora. Ha più o meno l'età di sua nipote, dopotutto. In più credo che starà meglio alla sua fattoria che qui." risponde la direttrice dell'orfanotrofio, guardandomi brevemente.

"Lei dice? Non gli permetterò certo di rimanere con le mani in mano, mi sembra un po' gracile per la sua età. Marya è più bassa ma sembra più robusta." dice la donna, lanciandomi uno sguardo un po' intenerito ma pur sempre critico.

"Sono sicura che si adatterà benissimo. Ha sempre avuto una strana affinità con le piante, perciò sono convinta che si renderà molto utile e che starà meglio di come sta qui." non ho il coraggio di dire niente a questo punto. La signora Irma mi guarda e mi sorride porgendo dei documenti alla signora anziana... mi sta forse adottando?


***


9 Anni

"Torna qui, Cнег!" chiamo invano la capretta bianca, che saltella giù per il sentiero che porta alla città inseguita da me e Marya.

"La nonna ci ucciderà se non ci sbrighiamo a riprenderla!" grida, correndo ancora più velocemente con me che la seguo a fatica lungo la strada di campagna. La cittadinia vicino cui è la fattoria è abbastanza tranquilla: qui la gente è alla mano, ci sono pochi stranieri o turisti e tutti passano il loro tempo lavorando per sostenere la nostra piccola comunità, ognuno in modo diverso.

Ehi, Marya! Clav! Venite qui, vi do un po' di pane per Tresa.” la signora della panetteria ci chiama a gran voce, ma noi non possiamo fermarci neanche un minuto: se dovesse succedere qualcosa alla nostra capretta sarebbe terribile! Corriamo via senza quasi guardare di fronte a noi, troppo presi dalla ricerca di quella peste e ci scontriamo con qualcuno, finendo a terra uno di fianco all'altra. Un uomo poco più alto di noi ci sta davanti insieme ad un ragazzo castano abbastanza alto, con affianco la nostre piccola fuggiasca.

Sembra che abbiamo trovato i due semidei che stavamo cercando. Finalmente posso tornare a casa e non mi devo più occupare di cercare ragazzini in giro e di tenere d'occhio voi bimbetti. Dopo questi qui mi hanno promesso una vacanza e non ho intenzione di accettare altri incarichi.” mugugna l'uomo tarchiato guardandoci in cagnesco mentre il ragazzo scoppia a ridere avvicinandosi a noi e tirandoci in piedi.


***


Perché noi viaggiamo in aereo mentre gli altri due viaggiano in treno?” domanda Marya al ragazzo rosso al suo fianco. La storia che ci hanno raccontato è a dir poco impossibile: dei, satiri, mostri… non riesco neanche a pensare da quanto sono spaventato da tutto questo. Non ci hanno permesso di tornare alla fattoria ma ci hanno preso loro degli zaini per poi caricarci su un aereo con il signore scorbutico e 'Revan', uno dei ragazzi che è andato alla fattoria per prenderci gli zaini e riaccompagnare Cнег .

Perché Sasha non può viaggiare in aereo ma voi avevate bisogno di arrivare al Campo al più presto.” afferma, continuando a guardare fuori dal finestrino mentre il signor satiro russa sonoramente dall'altro lato del corridoio, nonostante sia ancora presto. Io non posso fare a meno di stringere la mano della ragazzina al mio fianco come se ne dipendesse la mia vita, non riesco a non guardarmi intorno senza sentirmi terrorizzato.

Tutto questo è così nuovo per me che…

Andrà tutto bene. Noi siamo ancora insieme, dopotutto.” sussurra Marya, stringendo ancora di più la presa. Lo dice con una tale convinzione che riesce a rassicurarmi, come sempre.



***


11 Anni

Come va con la tua nuova famiglia? Ti hanno accolto come si deve o devo arrabbiarmi?” mi chiede la mia migliore amica, anzi probabilmente la mia unica vera amica. Non che gli altri non ci stiano provando ma sia io che Marya non ci sentiamo molto a nostro agio, anche se per motivi diversi, perciò tendiamo a stare da soli e il più lontano possibile dagli altri.

Tranquilla, nessuno mi da fastidio, mi trattano tutti bene nella Cabina di Demetra. E a te come va con tuo fratello?” le domando, conoscendo già la risposta. Da quando siamo stati riconosciuti continuiamo a farci la stessa domanda ma la risposta è sempre uguale… non riusciamo a smettere di chiedercelo perché probabilmente non vogliamo veramente adattarci, vogliamo solo tornare a casa, alla vita di un tempo, alla fattoria e al Minnesota.

Tutto bene, continuiamo ad ignorarci come al solito.” risponde, senza prestarmi particolare attenzione.

Com'è andata oggi a lezione? Tutto bene?” le domando, osservandola mentre pettina la sua bambola, Anastacja, seduta sul ramo dell'albero davanti a cui sono seduto anch'io.

Tutto ok, non sto avendo particolari problemi se non che non mi piace molto come mi guardano gli altri, ancora non si sono abituati al fatto che sono figlia di Zeus.” risponde, guardandomi negli occhi, e a questo punto capisco che non ha voglia di parlarne. A noi basta uno sguardo per capirci ormai.

Ciao :)

Allora, sono tornata, visto?

Ho avuto vari problemi (fra cui il pc in riparazione per diverso tempo) ma finalmente sono riuscita a rientrare con un vero capitolo!

Il primo con 4 personaggi, tra l'altro u.u

Spero vi piaccia tanto tanto, ho fatto un po' di fatica ma come al solito l'ho scritto con amore <3

A presto :*

Ps. Ci sono ancora posti disponibili, riempiamoli!

Pps. Ho aggiornato il capitolo degli schemi!

Ppps Zoe è viva nel capitolo di Mary perché la sua cerimonia si svolge circa 52 anni fa dato che lei ha 67 anni. (se li porta bene, eh?

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Special di San Valentino + Annuncio ***


È San Valentino e nonostante tutto mi sento come se il mio cuore fosse stato calpestato e poi gettato nel tartaro. Non vedo Fred da prima di Natale perché è tornato a casa e non è ancora rientrato e nel frattempo devo sorbirmi l’aria assolutamente priva di amore che si respira al campo. Sospiro per l’ennesima volta, rimanendo seduto sul ramo dell’albero dove mi sono piazzato dopo pranzo, e osservo i ragazzi litigare o tenersi il muso o lavorare senza neanche parlare fra loro troppo presi dalla loro vita. Essere l’unico figlio di Eros in tutto il campo fa proprio schifo.

Maledizione! Quel grandissimo idiota, deve solo pregare che non lo prenda con arco e frecce in mano!” la voce di una delle ragazze meno propense all’amore che abbia mai conosciuto si fa strada nella mia mente. La conosco perché… beh mi ha sempre incuriosito il suo modo di evitare i rapporti amorosi, mi ricorda leggermente Freddy in effetti. Guardo in basso aspettandomi di vedere la sua testolina bionda ma invece mi ritrovo a guardare un verde obbrobrioso.

Ma cosa…?” non faccio in tempo a dire altro che un ragazzo moro si fa avanti sbadigliando e, quando incrocia la ragazza infuriata, scoppia a ridere davanti a lei facendola arrabbiare ancora di più.

Cos’hai da ridere? Dominic non ho voglia di stare ad ascoltare anche te! Guarda i miei capelli!” grida, apparentemente ignara della mia presenza.

Oh avanti, non preoccuparti di una cosa così stupida, stellina. E poi tu stai bene con qualunque cosa, anche i capelli verdi.” risponde lui, sorridendole e mettendole un braccio sulla spalla e subito avverto un calore proveniente da entrambi mentre si allontanano bisticciando.

Scendo dall’albero e mi sposto verso la spiaggia imbattendomi in una coppia che tengo d’occhio da un po’: provano qualcosa di forte l’uno per l’altra ma entrambi tendono a fare finta di niente e a continuare a battibeccare pur di ammetterlo ma… qualcosa sta cambiando. Non sembrano avermi visto perciò rimango ad osservare un po’ dall’ombra.

Connor sorride mentre cerca di convincere Jordan ad accettare i suoi fiori ma ovviamente lei non ne vuole sapere: “Neanche per sogno! Non uscirò con te e non accetterò i tuoi fiori.” li rifiuta senza neanche quasi guardarli ma sento che le hanno fatto molto piacere.

Bene, ora basta essere romantico, non fa per me.” il sorriso del ragazzo si trasforma mentre lancia le rose dietro le sue spalle. Si avvicina alla castana e, prima che lei possa sfuggirgli, la afferra per i fianchi e se la carica in spalla senza problemi. Sento un gridolino e una risata sguaiata mentre si allontanano in direzione del lago. Non credo di voler sapere quali sono le intenzioni del ragazzo.

Sulla spiaggia incontro una delle coppie che avevo visto litigare nel pomeriggio, Selene e Ismael. Sono carini insieme e anche se a volte avverto della ‘sabbia’ fra loro, soprattutto quando un certo figlio di Nike è nei paraggi, quando li vedo abbracciati come ora riesco a percepire chiaramente quanto si amino.

Mi notano quasi subito, dato che si sono alzati probabilmente per tornare al campo in vista della cena, e mi salutano cordialmente: “Keith, torni anche tu con noi?” mi domanda poi la ragazza.

Beh, penso che rimarrò ancora un po’, sono appena arrivato dopotutto.” rispondo subito e loro si allontanano senza aggiungere altro. Sorrido guardandoli allontanarsi mano nella mano e distolgo lo sguardo solo per rivolgerlo al tramonto davanti a me. Mi siedo su un tronco e mi perdo ripensando a tutto quello che mi capita di vedere e percepire qui, a tutto l’amore che in fondo si respira qui… forse ho dato un giudizio affrettato prima e me ne pento.

Ti stai divertendo?” la voce che meno mi sarei aspettato di ascoltare mi blocca dove sono. Mi volto più velocemente possibile e quando confermo la sua presenza mi alzo e volo fra le sue braccia buttandolo a terra sulla sabbia. Siamo soli perciò m lascio andare e lo bacio con tutto l’amore e la passione che riesco a mettere. Questo è il miglior San Valentino di sempre.


Ciao! Sono tornata finalmente -.-’’

Vabbè, potrete uccidermi più tardi… nel frattempo ho un annuncio da fare: la storia riprenderà, se tutto va bene, a pieno regime. Ci sarà però un cambiamento abbastanza grosso: si unirà a me un’altra persona che dividerà con me il lavoro e che è molto più veloce di me nello scrivere oltre a farmi da punzecchiatrice personale.

Presto uscirà il capitolo su Dioniso, con ogni probabilità domani, e ci sarà la sua presentazione ufficiale ma volevo dirvelo personalmente prima.

Mi dispiace per questo cambio ma io sinceramente non riesco a scrivere questa storia da sola e questa cosa porterà giovamento a tutti, ve lo assicuro.

Spero abbiate passato un buon San Valentino, io l’ho passato a scrivere questo speciale e a fare allenamento ma tutto sommato non è stato male <3

Fatemi sapere cosa pensate della storia e dell’annuncio, mi interessa. Grazie come sempre per l’attenzione, domani correggerò gli errori erchè stasera non ne ho proprio la forza.

Ps. Keith e Fred sono nuovi, vi piacciono? Ne saprete di più in seguito ;)

A presto :*

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Avviso importante. Leggete, vi prego. ***


Buonsalve.

Sono una frana con gli avvisi e se mi seguite da un po’ sapete che passo la maggior parte del tempo a scusarmi e in teoria dovrei iniziare anche adesso ma ho qualcuno che mi ucciderebbe se passassi tutto il tempo così perciò andiamo avanti solo con un grande SCUSATE TANTO.

Purtroppo mi ero imbarcata in una cosa più grande di me e sono arrivata ad un punto in cui ero talmente bloccata da non riuscire a capire dove mettere le mani perciò ho cercato un compromesso. Voglio ricominciare da capo la fanfiction senza tutta la parte di storia prima, perché è quella che mi ha bloccato effettivamente, e con una partner che mi punzecchi evitando che mi perda nel mio mondo triste e depresso e rimanga nel paese degli unicorni felici.

Probabilmente la conoscete già ma la presento lo stesso, è _Macchan_!

Per essere però corretta e ringraziarvi del sostegno voglio dare la precedenza a chi ha partecipato a questa storia perciò chiunque voglia prenderne parte e darmi un’altra chance è invitato a farmelo sapere (potete anche mantenere personaggi che mi avete già mandato, basta che me lo fate sapere!) vi chiedo solo di farlo via recensione, anche per eventuali chiarimenti, o a questo capitolo o a quello della “nuova” storia perché in questo modo anche la mia socia potrà vedere in qualunque momento chi vuole rimanere.

Parlando della nuova storia brevemente: alcuni dei personaggi precedenti sono già presenti (come Nicole e Dominic perché Cola non può essere Cola senza Dom u.u) ma per gli altri li inserirò solo se avrò l’ok dei proprietari.

Vi avviso che ci saranno delle selezioni perché essendo una storia condivisa i personaggi devono piacere ad entrambe o non sarebbe giusto nei confronti dell’una o dell’altra perciò abbiamo fatto questa scelta. Per quanto riguarda la scheda è work in progress quindi dovrete aspettare il primo capitolo che uscirà venerdì.

A presto e scusate ancora!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Ultimo Avviso ***


Lascio l'indirizzo alla nuova storia, per chi è interessato. https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3715790

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3189427