Nerd Queen and shine King

di Crazy_chan
(/viewuser.php?uid=799897)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1 - Dottor K ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Figlia ***



Capitolo 1
*** Day 1 - Dottor K ***


Katsudeku [Kacchan x Deku – Katsuki x Izuku]
Day 1: Dottor K.


[Note iniziali dell'autrice che ama decisamente troppo questi due: Perchè dagli scleri con la mia Rebe-chan non può che nascere questo.]


Izuku Midoriya, quel pomeriggio, si ritrovò a passarlo disteso a pancia in giù sul letto, nella sua stanza, a fissare lo schermo del suo pc portatile.
I suoi grandi occhi verdi si spostavano su e giù, a seconda di come muoveva il cursore del mouse, a fissare le pagine che ne erano uscite dalla sua ultima ricerca su internet. Quella stessa mattina aveva litigato con il suo “nuovo” fidanzato: Katsuki Bakugou.
Nessuna novità, in effetti, si disse... In fondo litigavano già prima di stare insieme quindi figurarsi ora che erano una coppia a quasi tutti gli effetti!
Quasi perchè era una cosa che tenevano per loro due e nessuno all'interno delle mura della scuola era a conoscenza che quei due formavano più di una semplice coppia di eroi.
Ma per tale motivo non poteva chiedere consiglio a nessuno per risolvere quel problema...Nemmeno ad amici più cari come Uraraka o Iida.
Ed essendo tutto così nuovo per lui (la prima relazione di tutta la sua vita) aveva deciso di chiedere aiuto al web.
Katsuki era palesemente geloso di lui, si mise a pensare ad alta voce finendo con il borbottare come il suo solito. Il loro bisticciare era partito proprio dal fatto che l'avesse trovato a parlare con un ragazzo durante la pausa pranzo, un ragazzo che nemmeno studiava lì e che gli aveva semplicemente chiesto informazioni.
Ma Bakugou, a seconda di Deku, mai nella vita avrebbe ammesso di essere stato infastidito da quella cosa. Invece se ne era uscito con un “Avrebbe dovuto chiedere a me. La gente è deficiente a chiedere informazioni ad una nullità come te” E si risparmiava pure la tortura di ripensare a tutto il resto...
Aveva comunque trovato una pagina, un blog, che faceva al caso suo ed iniziò a leggere ogni singola parola. Colui che lo teneva si faceva chiamare, in anonimato, Dottor K e Deku era più curioso di sapere chi fosse quel tizio piuttosto che leggere quello che scriveva.
Trovò tra tutte una conversazione che attirò a sufficienza le sue attenzioni. Una ragazza chiedeva aiuto a proposito di un fidanzato che si arrabbiava con lei quando la vedeva in compagnia di amici o persone di sesso maschile.
Il “famoso” Dottor K le aveva risposto così:
Non è forse ovvio, scema? Il tuo uomo probabilmente non è fesso come te. Se tu te la vai a spassare con qualunque essere abbia un pene rinchiuso dentro alle mutande non è certo colpa sua. Quindi poniti da sola questa cazzo di domanda: Perchè mai il mio ragazzo, con un minimo di cervello, dovrebbe essere infastidito da tutto ciò? Semplice! Tu gli piaci (Anche se non ne comprendo il motivo, a questo punto.) ed è geloso di te. Quindi datti una svegliata perchè non tutti i maschi verranno a sbatterti davanti alla brutta faccia che sono gelosi, ma te lo faranno capire in altre maniere.
Deku rimase con gli occhi sgranati a fissare lo schermo illuminato del pc pensando che quella persona mancasse di grazie e di tatto se si rivolgeva in questa maniera ad una ragazza che chiedeva aiuto.
Era seriamente curioso di sapere chi fosse però... E in un certo senso, nonostante la volgarità, gli era stato davvero di molto aiuto, aveva capito perchè il suo Kacchan se l'era presa tanto. In realtà già lo pensava ma almeno aveva la conferma della sua tesi e poteva sbatterla in faccia al biondo usandola come prova del suo avere ragione.
-Deku! Apri questa cazzo di porta prima che decisa di farla saltare in aria! Izuku sobbalzò finendo con il cadere di schiena dal letto. Perso nei suoi pensieri, probabilmente, non si era accorto che Katsuki aveva iniziato ripetutamente a sbattere pugni sulla porta della sua stanza. -Kacchan...- sussurrò a bassa voce massaggiandosi con una mano il fondoschiena.
-Guarda che non ho chiuso a chiave.
Bakugou abbassò la maniglia ed entrò con un gesto repentino e violento nella stanza -Non potevi dirmelo prima, nerd di merda?- ringhiò. Izuku boccheggiò e si affrettò a mettersi in piedi per raggiungere il pc prima che potesse farlo l'altro. -Si può sapere cosa cazzo stavi facendo?
Troppo tardi. Il biondo era già seduto sul letto a leggere la stessa conversazione che lo aveva interessato poco prima. -Da quando in qua leggi cose simili?
Izuku abbassò lo sguardo in direzione dei calzini gialli mettendosi a fissarli quasi con interesse, le mani a torturare l'orlo della maglietta blu. -Io...ecco...
Era abbastanza imbarazzato da tutta quella situazione, talmente tanto che si ritrovò con il volto in fiamme, la gola secca e senza qualcosa di intelligente da dire. -Penso che quel Dottor K abbia ragione...- biascicò a bassa voce con la speranza che l'altro non lo sentisse.
Katsuki, al contrario, spostò lo sguardo in direzione del verde mettendosi a fissarlo intensamente con quel paio di occhi rossi demoniaci. -Eh?
-Kacchan non lo ammetterebbe mai. -prese coraggio Midoriya -Ma sono sicuro che oggi... Il biondo sbuffò interropendo il vociare del giovane, si alzò dal letto e si parò davanti al suo profilo mantenendo la distanza minima di cinque centimetri.
-Pensi che sono geloso del fatto che parli con un cazzone qualunque?! Deku fece fatica a deglutire la poca saliva che teneva in bocca e dovette abbassare lo sguardo nuovamente.
-Si!- esclamò con foga, le guance in fiamme e il cuore che gli martellava nel petto peggio di un martello pneumatico. Katsuki gli tirò una leggera testata sulla nuca e rimase lì, per un qualche momento, a bearsi del profumo che emanavano i capelli verdi dell'altro. Izuku non osava muovere un singolo muscolo e rimase in quella posizione con i nervi tesi e la sensazione di assomigliare ad una statua.
-Non dovresti dar retta alle stronzate che trovi sul web.- borbottò il biondo decidendo di allacciare le braccia intorno al corpo del suo ragazzo. Izuku scosse la testa piano e ricambiò il gesto con dolcezza. -Già lo pensavo prima. Volevo solo una conferma. Bakugou appoggiò le mani sulle spalle di Izuku e lo allontanò da se quel poco che bastasse per guardarlo meglio in volto e potersi specchiare nei suoi occhi grandi verdi una volta che quello trovò il coraggio di alzare la testa.
Ma Izuku, nonostante il suo quirk, temeva ancora un poco Katsuki e le due mille probabili reazioni. Ancora di più ora che era il suo fidanzato ed un suo possibile passo sbagliato avrebbe potuto buttare all'aria quella relazione che lui tanto amava. Ma il biondo non fece nulla di cattivo e non disse niente di arrogante.
Al contrario si abbassò quel poco che bastava e raggiunse le labbra di Deku per appoggiarci sopra un bacio carico di amore e con una leggera nota di rabbia. -Se ti ritrovo ancora a parlare con quello là prima ammazzo lui e poi faccio saltare in aria te, capito?
Izuku dovette sbattere le palpebre un paio di volte, confuso da quelle parole, prima di far fuoriuscire dalla bocca una frase di senso compiuto -Perchè? Non aveva fatto nulla di...
-Ma se ti stava mangiando con gli occhi, cazzo. E ha avuto pure il coraggio di toccarti! Io quello lo faccio esplodere se mi capita a tiro.- ringhiò stringendo Deku in un abbraccio fortissimo per poi mordergli con forza la spalla sulla quale aveva nascosto il volto arrossato di rabbia e imbarazzo. Izuku si ritrovò a ridacchiare piano, felice, e gli accarezzo la schiena con fare affettuoso -Kacchan...Io amo te.- disse semplicemente.
-Ad ogni modo...- Kacchan si staccò nuovamente dal corpo del verde e raggiunse il materasso sulla quale si accomodò senza un minimo di grazia. -Cosa ne pensi di questo Dottor K?
Il verde inclinò leggermente la testa di lato -Perchè lo vuoi sapere, Kacchan?
-Semplice curiosità, idiota.- borbottò Katsuki spingendo verso il basso lo schermo del computer ora mai spento.
-Penso sia una persona strana. E credo che quella ragazza sia morta di crepacuore o abbia allagato casa dopo un pianto disperato. Non ha un minimo di gentilezza...
Katsuki sorrise in un quel modo che a Deku metteva i brividi lungo tutto il corpo e scese dal letto con un unico balzo -Cazzi suoi. Cosi impara ad essere cosi idiota.- disse soddisfatto mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni. -Ora andiamo. Mi è venuta voglia di una fetta di torta.
Izuku seguì con lo sguardo la schiena di Katsuki allontanarsi da quel luogo mentre nella sua testa si facevano largo pensieri del tipo: Ma se Kacchan fosse quel Dottor K? Scosse la testa e si tirò un sonoro schiaffo sulla guancia lentigginosa.
No. Era letteralmente impossibile che il suo Kacchan mettesse in piedi un blog del genere.



[Spazio dell'autrice]
Buon salve a tutti! E' la prima volta che pubblico in questo fandom -Nonostante io segue BNHA da un sacco di tempo- e l'unico motivo per la quale ho deciso di farlo è perchè esseri superiori mi hanno convinta a farlo. XD
Amo la Katsudeku, ovviamente [Mia grande OTP suprema! <3]
E ho incontrato questa ragazza, Rebe-chan, che mi tiene compagnia negli scleri peggiori che si possano fare su queste due polpette.
Ho messo il “Day 1” perchè in teoria avrei voluto aprire una raccolta legata a Katsuki e Izuku ma... ho davvero poco tempo da dedicarci [Causa un sacco di impegni cattivi] e non so quando in seguito potrei aggiornarla. Quindi la metto in forse e vedo se pubblicarle insieme o a parte.
Scusate per tutte queste chiacchiere xD
Spero che la storia vi sia piaciuta <3 Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Figlia ***


Katsudeku [Kacchan x Deku – Katsuki x Izuku]
Day 2: Figlia

 

[Note iniziali dell'autrice: Perchè gli scleri con la mia Rebe-chan portano a ciò.]



Izuku Midoriya stava correndo per le strade della città cercando di allacciare la cintura, mettersi il cappotto e cercare di non stramazzare per terra tutto in contemporanea.
Aveva appena terminato il suo turno a lavoro, nella quale aveva dovuto fermare una piccola rapina, ed aveva ricevuto una chiamata dalla scuola elementare che frequentava la sua piccola Fumiko.
In sottofondo aveva pure udito la voce di Katsuki e, se la presenza di quello alla preside non era bastata, allora significava solo che la questione era più grave del previsto.
Aveva finalmente raggiunto l'istituto, con capelli arruffati, sudore e la sciarpa legata a caso che arrivava a coprirgli ben mezzo volto facendolo sembrare quasi un qualche malintenzionato. La signora Lami, la maestra della figlia, fortunatamente lo riconobbe da subito e lo raggiunse al cancello d'entrata. -Signor Midoriya!- lo salutò appoggiandogli una mano sulla spalla con il solito fare materno che la donna possedeva -Non c'era bisogno di affannarsi in quel modo, sa?
Izuku si rimise in posizione eretta lasciando che le mani abbandonassero le ginocchia sulla quale stava appoggiato per riprendere fiato. -Ma la preside...
La donna scosse la testa -Lei fa sempre sembrare tutto una tragedia.- lo rassicurò sorridendogli e porgendogli un fazzoletto color rosa confetto. Deku la ringraziò con un leggero inchino prima di mettersi a seguirla per raggiungere la presidenza.
Nel frattempo ne approfittò per sistemare meglio i vestiti e guardarsi intorno con gli occhi pieni di ricordi.
Ogni volta che percorreva quel corridoio tornava magicamente bambino e gli tornavano alla mente un milione di ricordi belli e brutti in compagnia di Katsuki. Era stata un'idea del biondo quella di iscrivere la piccola nella stessa scuola elementare che avevano frequentato loro perchè, secondo il suo parere, era abbastanza valida. In più era comoda a dove abitavano e dove vivevano pure i loro genitori.
-La piccola Fumiko è tutto suo padre.- disse la donna per rompere il silenzio con tanto di risatina.
Izuku ebbe un fremito lungo la schiena ma questo sembrò bastare per farlo risvegliare dai suoi pensieri e farlo tornare con i piedi per terra.
-Si dice cosi nel vostro caso?- chiese Lami con innocenza fermandosi un attimo per guardare in volto il suo interlocutore.
Il ragazzo mosse le mani davanti al proprio corpo e scosse la testa -Non ha importanza! Ho capito cosa vuole dire, però.
La signora Lami lo salutò con un gesto della mano, abbandonandolo in seguito, una volta che ebbero raggiunto la loro meta.
Izuku bussò, con tanto di nodo in gola, un paio di volte prima di udire la voce dell'anziana signora Nene permettergli l'ingresso.
Quando mise piede dentro la stanza da subito si premunì di chiudersi la porta alle spalle, poi rimase un attimo fermo ad osservare per bene la situazione. La preside sedeva dietro la scrivania e lo fissava velenosa con i suoi occhi color ghiaccio nascosti dietro ad un paio di occhiali grandi e pieni di brillantini rossi. Katsuki sedeva davanti al tavolo e si era voltato a guardarlo con un espressione simile ad uno che si stava chiedendo: Ma che cazzo ci fa qui questo qui?
La piccola Fumiko invece saltò giù dalla sua postazione a piedi pari e gli corse incontro per abbracciargli le gambe.-Sei arrivato!- gridò con quella vocetta allegra che Izuku amava sentire quando tornava a stanco da lavoro.
L'Hero sorrise raggiante -Eccomi qui.- le disse prima di abbassare il busto ed allungare le braccia per portarsela al petto in un caloroso abbraccio. La preside si alzò in piedi di scatto sbattendo con violenza le mani sul piano della scrivania causando il sobbalzo dei vari oggetti posti al di sopra e un infarto al verde. -E' cosi che educate i futuri teppisti?
Deku si ritrovò a sbattere le palpebre un paio di volte prima di guardare l'anziana signora ed emettere dalle labbra uno strozzato -eh?
Katsuki digrignò i denti cercando di darsi un minimo di controllo per non far saltare in aria lei e tutto quel luogo maledetto. -Si può sapere cos'è successo?- chiese Izuku, intimorito, avvicinandosi agli altri per poi prendere posto sulla sedia posta accanto a quella del marito.
-La signorina.- tornò a prendere parola la donna puntando l'indice contro l'esserino che Deku teneva ancora tra le braccia. -Ha picchiato un suo compagno di classe e la maestra l'ha pure udita dire delle parolacce.- lo informò.
-Oh... Dalla bocca di Izuku era uscito solamente quello.
Poi si mise a guardare un attimo la sua piccola Fumiko, con quei suoi capelli biondi ribelli e i grandi occhi verdi che lo guardavano con la tenerezza di un coniglietto, pensando che non fosse proprio un comportamento da lei.
-Mi domando da chi abbia preso un tale atteggiamento.- borbottò tra se e se Nene rimettendosi a sedere di peso sulla sedia girevole. A questa domanda Midoriya avrebbe potuto rispondere con tranquillità assoluta ma si trattenne mordendosi il labbro inferiore.
Katsuki, invece, sembrò aver letto i suoi pensieri e gli mandò una tale occhiataccia che sarebbe potuta bastare per dargli fuoco.
Una scossa di puro terrore percorse tutta la spina dorsale di Izuku che si alzò in piedi di scatto per paura che la sedia potesse saltare per aria. -Ad ogni modo...- balbettò piano l'hero numero uno attirando le attenzioni della donna. -Parleremo noi con Fumiko e faremo in modo che una cosa del genere non succeda mai più.
Nene alzò un sopracciglio scettica, il mento appoggiato alle mani intersecate tra loro, e sbuffò -Sarà meglio. Non ho voglia di rivedervi troppo presto.- informò entrambi guardando comunque con più interesse il biondo.



-Si può sapere cosa è successo? Izuku seguiva la piccola Fumiko che saltellava felice indicando ogni singola cosa che trovava interessante nella via di ritorno a casa.
Katsuki gli camminava a fianco, mani dentro le tasche della giacca scura, intento a tenere d'occhio la figlia per non perderla nella confusione.
Se c'era una cosa certa a quel mondo, oltre al fatto che dovesse meritare lui il nome di “Eroe numero uno”, era che amava la sua bambina come nient'altro a quel mondo.
A parte Deku, ovviamente. Deku era decisamente l'unico amore della sua vita.
-Un mio compagno mi ha tirato i capelli, ha detto che sono brutta e che visto che sono una femmina non potrò mai prendere il vostro posto.- spiegò la bimba senza fermare la marcia e senza nemmeno guardarli.
Izuku sospirò pesantemente -Questo non è affatto vero, lo sai?
Katsuki digrignò i denti rabbioso calcando i passi come un cavallo imbizzarrito -Piccoli futuri idioti della società!
-Allora io gli ho dato fuoco ai capelli e gli risposto che è uno scemo, che deve morire.- spiegò con naturalezza Fumiko volteggiando su se stessa, allegra.
Deku rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva e di crepare in mezzo alla strada. -Non si dicono certe cos- tentò di rimproverarla lui venendo fermato da un colpo sulla spalla da parte di Bakugou. -Invece si. Se quello si azzarda di nuovo a dirle una cosa del genere lo mando io al cimitero!- ringhiò con un tono di voce forse un po' troppo alto visto il fatto di aver attirato lo sguardo della gente.
L'erede di All Might ritirò la testa tra le spalle, volendo fare come le tartarughe, e avrebbe tanto desiderato scomparire in quel momento.
-Quindi visto che sei stata bravissima adesso andiamo a prenderti una nuova bambola.
Izuku avrebbe tanto desiderato dire la sua in proposito. Trovava sbagliato che Fumiko picchiasse un suo compagno ma, sopratutto, che gli dicesse cose come “di morire”.
Ma si disse che, in fondo, lo aveva fatto per difendersi e che non poteva aspettarsi qualcosa di tanto diverso dalla figlia legittima sua e di Katsuki. In poche parole Fumiko era la dolcezza fatta a bambina fino a quando non le facevi qualcosa di male. L'esatta fusione degli eroi più forti al mondo.
Il suo Kacchan, in più, amava loro figlia in un modo quasi assurdo e mai si sarebbe permesso di riprenderla su qualcosa! La trattava proprio come una piccola principessa e, grazie al cielo, c'era lui che si occupava di non farle montare troppo la testa.
-A cosa stai pensando, Deku? E' da mezz'ora che continui a borbottare cose senza senso.
Izuku spalancò gli occhi verdi e guardò il suo uomo in volto -A nulla di troppo importante.- gli rispose sorridendogli in quel modo che faceva venire voglia al biondo di prenderlo e farlo suo senza se e senza ma.
Ma si trattenne dal farlo limitandosi ad afferrarlo con forza alle spalle e stampargli un bacio quasi violento sulle labbra.
Deku accarezzò la guancia calda di Kacchan e ricambiò il gesto con morbidezza mentre con la mano andava a giocare con l'anello d'oro che l'altro portava appeso al collo tramite una catenina.
-Vi stanno guardando tutti, papà!


 
Spazio dell'autrice:

Buon salve a tutti. Sono riuscita a tornare (STRANO) con il secondo capitolo della raccolta!
Io e Rebe-chan stavamo sclerando su come potesse essere Katsuki in presenza di una figlia e...decisamente ce lo vedevamo troppo a trattarla come una piccola principessa. <3
E lei avrebbe assolutamente il carattere di entrambi i genitori (parolacce a gogo di Kacchan incluse nel prezzo) xD
Quando ha detto al bimbo di morire beh... sicuramente non suona bene come vorrei ^-^”
Era riferito palesemente allo “shine” di Katsuki che io amo alla follia.
Per quanto riguarda i nomi che ho dato ai personaggi del capitolo...fanno schifo, davvero.
Ma la mia fantasia è andata in vacanza un paio di anni fa e non è più tornata a casa u_u
Detto questo me ne vado e ringrazio coloro che hanno avuto il coraggio di leggere tutto ciò (storia compresa) <3
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3716144