New mystery in the city of dreams

di Maya Mendler1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il giovane detective ***
Capitolo 2: *** America o Giappone? ***
Capitolo 3: *** Si ricomincia... ***
Capitolo 4: *** Maya vs Kid ***
Capitolo 5: *** Buon compleanno, Maya! ***
Capitolo 6: *** Festa a sorpresa ***
Capitolo 7: *** Dov'è Maya? ***
Capitolo 8: *** Ricerche difficili ***
Capitolo 9: *** Battaglia finale ***



Capitolo 1
*** Il giovane detective ***


Erano mesi ormai che mio padre ed io eravamo tornati a Los Angeles e tutto procedeva tranquillo... Almeno fino a quel giorno.
Avevo finalmente capito il motivo per cui mio padre non vedeva l'ora di tornare a casa e lasciare il Giappone: aveva conosciuto una donna e quel giorno avevo finalmente "l'onore" di conoscerla.
In realtà l'idea non mi entusiasmava molto, il fatto che parlava di lei in continuazione mi infastidiva parecchio. Per me mia madre era insostituibile e quei mesi, solo io e lui, stavamo benissimo, mio padre non aveva bisogno di una donna.
Dopututto però, non volevo essere egoista. Se quella donna lo rendeva felice, non potevo che essere felice per lui.
Sembrava un ragazzino innamorato, ed io speravo che quella donna avesse intenzioni serie con lui e non stesse solo giocando.

."Non vedo l'ora di fartela conoscere, Lucy è una donna meravigliosa!" esclamò mio padre con tono pimpante mentre sistemava casa, correndo da tutte le parti come un pazzo. 

Voleva che fosse tutto perfetto, roba da matti!

-"Papà se continui così spazzerai via anche i mobili..." alzai gli occhi al cielo, accennando una risata.

-"Smettila di scherzare... Sai, ha un figlio della tua età, andrete sicuramente d'accordo!" disse lui sorridendomi.

Quindi oltre che una matrigna, anche un fratellastro? Grandioso!
Il campanello suonò e mio padre cominciò ad andare di matto, così andai ad aprire..
Certe volte tra noi due, l'adulta sembravo io.

-"Buonasera, tu devi essere la famosa Maya! Io sono Lucy e lui è mio figlio Nikolas. Tuo padre mi ha parlato molto di te, credo che ti abbia parlato molto anche di me?" la donna davanti all'ingresso si rivolse a me con un sorriso finto.

-"Vagamente" mi limitai a dire per poi spostarmi e farla passare.

Potevo sentire lo sguardo freddo e pungente della donna e quello del figlio... Persone meravigliose, insomma!
Mio padre si precipitò da lei per baciarla e mi venne il voltastomaco. Era strano vederlo con una donna che non era mia madre.

-"Quindi tu sei la temuta Lady Justice... Ti credevo più carina" il ragazzo che doveva chiamarsi Nikolas iniziò a fare l'idiota con me.

Davvero simpatico! Gli avrei tirato un pugno, ma per rispetto di mio padre non lo feci.
Mio padre invitò a sedersi tutti a tavola per cenare.

-"Vedi di non rovinare tutto e di non fare brutti scherzi, ragazzina" sussurrò Lucy al mio orecchio, prima di sedersi a tavola.

Brutto modo di cominciare, mia cara. Voleva avermi come nemica? 


***

Per tutta la cena, Lucy non faceva altro che fare la gatta morta con mio padre, proprio non la reggevo.
Non ce la facevo più a vedere quella scena vomitevole, perciò mi alzai e andai in giardino per starmene un po' da sola.
Nikolas mi seguì, ma cosa voleva da me?

-"Maya... Ti chiedo scusa per prima... Stavo scherzavo, solo che mia madre non faceva altro che parlare di voi e mi ero ingelosito..." mi sorrise innocente.

Eravamo sulla stessa barca allora...

-"Non ti preoccupare, anzi, ti posso capire" gli porsi la mano come segno di pace e lui me la strinse.

Non era antipatico come sua madre, anzi.
Magari lui poteva essere un alleato.

-"Maya?" un ragazzo bruno con il berretto davanti al cancello mi chiamò.

-"Ehm, si... E tu chi sei? mi avvicinai al ragazzo un po' dubbiosa.

-"Sono Heiji Hattori e sono venuto qui per parlarti di Shinichi" mi disse il ragazzo con tono serio.

-"Tu sei Heiji?! E' successo qualcosa a Shinichi?" gli domandai preoccupata.




//ANGOLO AUTRICE
CIAO A TUTTI RAGAZZIIII! SCUSATE L'ASSENZA MA FINALMENTE SONO TORNATA!
PURTROPPO E' UN PERIODO INCASINATO PER ME, MA CERCHERO' DI AGGIORNARE PIU' SPESSO!
SONO TORNATA CON UNA STORIA FRESCA FRESCA (NON MI SONO DIMENTICATA DELLA NOSTRA MAYA, TRANQUILLI u.u)
IN QUESTA STORIA NE VEDREMMO DELLE BELLE, PERCHE' QUESTI NUOVI PERSONAGGI AVRANNO UN RUOLO IMPORTANTE, MA NON VI SVELO ALTRO :P
POI VI RINGRAZIO CHE MI AVETE FATTO NOTARE CHE UNA CERTA ROSIE MI STAVA COPIANDO LA STORIA, PER FORTUNA L'HA CANCELLATA O SI SAREBBE MESSA IN GROSSI GUAI!
COMUNQUE (?) A PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO
MAYA//

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Capitolo 2
*** America o Giappone? ***


-"E' successo qualcosa a Shinichi?" gli chiesi preoccupata.

."In realtà no, ma a te non ancora... Maya, qui non sei al sicuro!" mi rispose con tono serio.

-"Che cosa vuoi dire?" domandai dubbiosa.

-"Te lo spiegherò con calma e soprattutto in privato..." disse rivolgendosi alla presenza di Nikolas.

-"Ho capito, vi lascio soli..." intervenne Nikolas rientrando.

-"Ma è il tuo ragazzo?" mi domandò Heiji sfacciato.

-"Che? No! E' il mio... fratellastro..." gli risposi sbarrando gli occhi.

In realtà ero molto sorpresa dalla domanda, da un ragazzo appena conosciuto.

-"Heiji, come hai fatto a trovarmi?" lo invitai a sedersi sul divanetto che tenevo in giardino.

-"Sono un detective, sono andato ad intuito!" mi rispose un pò sicuro di sè.

-"O semplicemente Shinichi ti ha dato il mio indirizzo e hai letto il cognome sul campanello" assottigliai lo sguardo e lui rise imbarazzato.


Sarei dovuta tornare dentro per la "cena di famiglia" ma in quel momento preferivo starmene fuori con uno sconosciuto piuttosto che con quella donna.

-"Allora, adesso mi spieghi tutto?" gli domandai perplessa.

-"Vedi, un paio di giorni fa Shinichi ha involontariamente assistito ad una conversazione. C'era un uomo che parlava al telefono e da quello che ha sentito, Maya c'è qualcuno che vuole farti fuori... Questa persona si trova qui a Los Angeles. Maya qui non sei al sicuro, devi andartene!" mi confidò Heiji.

-"Figurati se mi faccio spaventare da una persona che vuole uccidermi, forse non sa con chi ha a che fare?" ero un po' sconvolta dalla notizia, tuttavia non ero spaventata.

-"Invece dovresti. Shinichi ha fatto delle ricerche e pare che quest'uomo sia un serial killer professionista, evaso da poco di prigione. Sorprende le sue vittime alle sue spalle e poi le decapita.. E quando Shinchi ha sentito la conversazione, stava appunto per prendere l'aereo per Los Angeles! " aggiunse mantenendo un tono serio.

Questa affermazione mi aveva fatto venire la pelle d'oca.
C'era un serial killer in libertà che voleva decapitarmi e si teneva in contatto con una persona misteriosa che mi teneva d'occhio qui a Los Angeles e adesso il misterioso killer si trovava qui, ma non si era ancora fatto vivo... Non sapevo come mi sarei dovuta sentire.

-"E cosa dovrei fare? Tornare in Giappone?" gli domandai scherzando.

-"Esattamente, domani mattina ho il volo per tornare e ho guarda caso un biglietto anche per te!" mi disse come se fosse già stato tutto deciso.

-"Ma stai scherzando? Dovrei andarmene in un altro continente, così da un momento all'altro?

-"Se ci tieni alla tua vita, sì!" Heiji mi sventolò i biglietti invogliandomi a prenderne uno.

-"Quindi te ne vai? Proprio adesso?" mi chiese mio padre che era uscito e aveva sentito tutto.

Mi ero ripromessa di lasciare il mio passato in Giappone alle spalle, e invece per uno scherzo del destino sarei dovuta tornarci.
Credevo che la mia vita lì fosse finita, avevo detto addio ai miei amici... A Kaito, credevo che non lo avrei più rivisto, invece lo avrei rivisto.
L'idea di tornare in Giappone non mi entusiasmava molto, stavo bene a Los Angeles, stavo finalmente abituandomi ad una vita normale.
Non volevo lasciare mio padre, soprattutto con quella donna, ma lì non ero al sicuro e non avevo scelta.


//ANGOLO AUTRICE
CIAO A TUTTI RAGAZZI, SCUSATE SE QUESTO CAPITOLO E' COMPOSTO DAL 90% DA DIALOGHI T.T
COMUUUNQUE, LA NOSTRA MAYA E' IN PERICOLO, E' COSTRETTA A SCAPPARE PROPRIO COME QUANDO DOVEVA FUGGIRE DA DOUGLAS, MA CHI VUOLE UCCIDERE MAYA?
PROSSIMAMENTE IL MISTERO VERRA' SVELATO!
A PRESTO CON IL TERZO CAPITOLO!
MAYA//

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Capitolo 3
*** Si ricomincia... ***


-"Papà, hai sentito... Devo ammettere che l'idea di tornare lì non mi entusiasma, ma non ho scelta..." presi il biglietto di Heiji sospirando.

-"Siamo una famiglia, dove vai tu vengo anche io... Ti raggiungerò appena possibile!" disse mio padre sorridendo.

Sorrisi anch'io sentendogli dire quello, mi aveva sempre sostenuta in tutto ciò che facevo. Mi faceva sbagliare affinchè non potessi ripetere gli stessi errori e questo lo rendeva il padre migliore del mondo.

."Ma certo, verremo tutti in Giappone!" intervenne Lucy che uscì e sentì tutto.

Il mio sorriso scomparve, per un secondo avevo dimenticato la sua esistenza, ma invece eccola di nuovo lì!

-"Va bene, allora vi lascio ai vostri affari di famiglia... Maya, ci vediamo domani mattina in aereoporto" disse Heiji per poi andarsene.

-"Che bello, andremo a vivere in Giappone!" esclamò Lucy entusiasta.

-"Sarà solo per un po' di tempo, casa mia è qui!" le risposi fredda e rientrai in casa.

Forse così ferivo mio padre, ma non tolleravo proprio quella donna.


***

Il mattino seguente ero già pronta con le valigie in mano, mio padre quasi non mi voleva far andare, ma si era dimenticato che presto ci saremmo dovuti rivedere? 
Raggiunsi Heiji in aereoporto appena in tempo, il nostro aereo sarebbe partito a momenti.
Per tutto il viaggio mi domandai come l'avrebbero presa gli altri del mio ritorno e Kaito... Sicuramente aveva già trovato un'altra.
Al nostro arrivo, in aereoporto, ci accolse una ragazza dagli occhi verdi e capelli castani legati con un nastro, era molto carina.

-"Heiji! Finalmente!" la ragazza corse da noi.

-"Maya, ti presento Kazuha" mi disse Heiji con tono altezzoso.

-"E' la tua ragazza?" gli chiesi per ricambiare l'imbarazzo che mi creò lui la sera prima.

-"C-che... No! Figurati!" rispose arrossendo e la ragazza sbuffò irritata.

Quei due si piacevano, era evidente. 

-"Finalmente ho l'onore di conoscerti, Maya! Mi dispiace solo che tu hai dovuto viaggiare con questo stupido!" disse riferendosi ad Heiji che pareva ignorarla e questo la fece innervosire ancora di più.

Mi scappò una risata, quei due mi divertivano troppo.
Mentre i due erano occupati a bisticciare, mi dileguai e chiamai un taxi che mi portasse nella mia vecchia casa.
Avrei lasciato le mie valigie lì e sistemate più tardi, perchè volevo raggiungere Shinichi al più presto per vederci chiaro in questa faccenda.
Quando arrivai a casa, notai che le finestre erano aperte... Ma com'era possibile? Ero sicura di aver chiuso tutto prima di andarmene.
Entrai lentamente, lasciando i bagagli all'ingresso e mi guardai intorno. C'era il silenzio totale ma ero sicura ci fosse qualcuno.

-"C'è qualcuno?!" chiesi ad altavoce e piuttosto irritata.

All'improvviso qualcuno mise la mano sulla mia spalla ed io mi girai velocemente e gli presi il braccio e lo gettai con forza a terra.

-"Douglas, sei tu! Mi hai spaventata!" esclamai tirando un sospiro di sollievo.

-"Accidenti, ragazzina... Stavi per spezzarmi un braccio!" si alzò lui dolorante.

-"Così impari a cogliermi di sorpresa..." cercai di giustificarmi.

-"Avevo dimenticato di averti dato la super forza!" si massaggiò il braccio ed io scoppiai a ridere.

-"Ma che ci fai qua?" gli domandai.

-"E' una storia lunga, ma spero non ti dispiaccia ospitare il tuo caro vecchio zio" mi guardò con sguardo innocente.

Alla faccia del caro vecchio zio, si era forse dimenticato che per anni aveva tentato di ammazzarmi?

-"Io no, ma non credo che papà sarà contento" gli risposi perplessa.

-"Ancora non mi ha perdonato... Ma io non so che cosa devo fare!" sbuffò.

-"Dagli tempo, non è facile... Adesso scusami ma devo fare una cosa importante!" corsi via prima che potesse aggiungere altro.

Nonostante fossi mancata per mesi, ricordavo ancora le strade a memoria.
In pochi minuti arrivai all'agenzia di Goro, era vuota come al solito... Non era cambiato niente!
Bussai alla porta di quel mortorio e in un attimo tutti gli occhi furono puntati su di me.

-"Maya!" esclamò Ran super felice di rivedermi e corse ad abbracciarmi.

Girai lo sguardo verso Shinichi, che aveva un ghigno in faccia, come se sapesse del mio arrivo.

-"Ebbene si, sono proprio io! Sorpresi di vedermi?" domandai sorridendo.

-"Eccome, ma non nego che sono felice che sei tornata... Non me lo aspettavo!" ammise Ran.

-"Io invece, sapevo benissimo che saresti tornata, se sai a cosa mi riferisco" intervenne Shinichi.

Ran e Goro si guardavano confusi ed io alzai un sopracciglio.

-"Piccolo detective, sarebbe carino scambiare due chiacchiere con te!" gli risposi, sapendo che mi avrebbe capita.

Probabilmente Ran e Goro non ci stavano capendo niente, e non potevo che biasimarli.
Mi stupiva il fatto che Goro non avesse ancora fatto una delle sue solite sceneggiate con me.

Shinichi si alzò dalla poltroncina, era pronto a raccontarmi tutto di persona, lontano da orecchie e sguardi indiscreti.

-"Dannazione, quel piccolo sbruffone, non lo sopporto più!" il padre di Aoko irruppe all'improvviso, rosso di rabbia.

-"Ispettore Nakamori, che cosa è successo?" domandò Ran.

-"Ma come, non lo immagini? Si tratterà di Ladro Kid, di chi altrimenti?" rispose Goro piuttosto annoiato dalla solita storia: Kid inviava un avviso, Nakamori andava su tutte le furie perchè il ladro riusciva a farla franca e come al solito si prometteva che al prossimo furto lo avrebbe acciuffato. Naturalmente, questo non è mai accaduto e mai succederà.

-"Sempre la stessa storia... Non ne posso più!" alzai gli occhi al cielo, per una volta ero d'accordo con Goro.

-"Oh, Maya, sei tornata! Non ti avevo visto... Ero in preda alla rabbia, sai com'è!" Nakamori cercò di giustificarsi.

-"Si, e chi non lo sa! Sono appena tornata e già mi sento a casa... Bello!" ammisi con una risata, seguita da una di gruppo.

-"Comunque, stavo dicendo... Quel ladro da due soldi ha annunciato un altro dei suoi furti! Questa volta ha intenzione di rubare una moneta!" disse Nakamori stringendo i pugni.

-"Una moneta?! Non penso che Kai, ehm, Kid sia così scemo da scomodarsi per una misera moneta!" gli risposi meravigliata.

-"Ma questa non è una semplice moneta, Maya. E' un'autentica moneta azteca dal valore inestimabile, Jirokichi Suzuki l'ha aggiunta recentamente alla sua preziosa collezione ed esposta al museo, dove Kid ha intenzione di rubarla domani sera" mi spiegò Nakamori mostrandomi la moneta sul giornale con l'avviso di Kid.

Ecco, mi sembrava strano.
E così Kaito non aveva ancora perso questo vizio di esibirsi e pavoneggiarsi? Poco male, gli avrei giocato un bello scherzetto! 







// ANGOLO AUTRICE
CIAO A TUTTI RAGAZZI, ECCO QUA IL TERZO CAPITOLO!
RICAPITOLANDO, MAYA HA QUASI AMMAZZATO DOUGLAS (KARMA AHAHAHAH)
NAKAMORI IRROMPE ALL'AGENZIA PER ANNUNCIARE L'ENNESIMO FURTO DI KID EEE MAYA HA QUALCOSA IN MENTE
SI, MA... COSA? VEDRETE!
A PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO!
MAYA//

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Capitolo 4
*** Maya vs Kid ***


Kaito aveva intenzione di commettere uno dei suoi soliti furti ed io mi sarei divertita a rovinargli i piani. 
Chissà come avrebbe reagito, rivedendomi...

Mentre Nakamori continuava a sbraitare, ne approfittai per uscire, sperando che Shinichi mi avrebbe seguita, e così fu.
Ci sedemmo su una panchina e il primo a rompere il ghiaccio fu proprio lui.

-"Come stai?" mi chiese preoccupato.

-"Sto bene, solo che questa faccenda non mi torna... Mi chiedo chi è che mi odia così tanto da volermi uccidere" gli risposi.

-"Hai sbattuto in gattabuia milioni di criminali, potrebbe essere uno di loro" il suo sguardo si fece serio e pensieroso.

-"Allora non ho nessuna possibilità di individuarlo, tu non hai avuto modo di guardarlo in faccia?" gli domandai.

-"Purtroppo no, era girato di spalle e sono corso via prima che si accorgesse della mia presenza" rispose.

La situazione era piuttosto insolita, ma in qualche modo sarei riuscita ad individuare il killer.

-"Eccovi qua voi due, che cosa avete da confabulare?" Ran venne verso di noi sospettosa.

-"Nulla, Maya mi stava soltanto raccontando del viaggio!" rispose Shinichi sorridente e rientrò, lasciandomi sola con Ran.

-"Sai, Maya... Ti confesso che ogni tanto ho dei sospetti..." disse sedendosi vicino a me.

-"In che senso?" la guardai perplessa.

-"Su Conan... Da quando Shinichi è sparito, è comporso lui... Ma forse parlo così perchè mi manca e vorrei che fosse qui..." il suo sguardo era malinconico ed io provavo pena per lei.

Speravo che  le cose si risolvessero e Shinichi trovasse il modo per tornare ad essere Shinichi.

-"Si farà vivo, e sono sicura che anche a lui manchi molto" la consolai, mentre Shinichi ci origliava da lontano, ed io gli lanciai un'occhiataccia.

Dopo essermi trattenuta per tutto il pomeriggio all'agenzia, tornai a casa e confessai tutto anche a Douglas, che era sorpreso quanto me.

-"Non pensavo che qualcun altro, oltre me in passato, voglia  ucciderti!" sorrise ironico.

-"Douglas, fai poco lo spiritoso! E' una cosa seria! Non posso credere che sono di nuovo costretta a scappare da un pazzo psicopatico! La differenza però è che quando eri tu, almeno sapevo chi dovevo evitare, invece adesso non ho la minima idea di chi possa essere!" gli risposi a tono, facendolo rimanere senza parole.


***

Dopo aver guardato l'orologio, mi resi conto che il solito spettacolino di Kaito stava per iniziare, non volevo perdermelo!
Mi feci dare un passaggio da Douglas, che era incuriosito dalle mie intenzioni.
Quando arrivai al museo, la folla stava già acclamando Kid, che come al solito era già pronto per scappare, e come al solito Nakamori stava dando di matto.

-"Signore e signori, mi piacerebbe intrattenermi ma.... Purtroppo ho altri impegni!" sogghignò con il suo solito tono superbo.

-"Non riuscirai a scappare anche stavolta, furfante!" urlò Nakamori rosso di rabbia.

-"Non la passerrai liscia, Kid!" urlai prima che sparisse.

Solita nube di fumo e puff, sparito, come al solito. Probabilmente non aveva fatto caso a chi gli avesse urlato quelle parole.
In un secondo tutti gli occhi puntati verso di me, come se avessero visto un fantasma.

-"Maya?!" urlò sorpresa Aoko.

-"Scusa, dolcezza... Adesso sono un attimo impegnata" le risposi velocemente per poi scappare in terrazzo.
Kaito aveva calcolato tutto, o quasi. Non immaginava minimamente che sarei intervenuta io a giocargli un bello scherzo.
Sapevo benissimo che non sarebbe uscito dall'ingresso principale, perchè anche se travestito, avrebbe dato nell'occhio.
Non sarebbe uscito nemmeno dai condotti dell'aria, avrebbe perso troppo tempo. L'unica via di uscita era proprio il terrazzo, ovviamente pattugliato di agenti.
Nakamori con una marea di agenti aveva avuto stramante la mia stessa intuizione, visto che si precipitarono con me in terrazzo.
Kid, travestito da agente era già sul cornicione pronto a spiccare il volo con il suo deltaplano.

-"Avanti, non lasciatevelo sfuggire!" ordinò Nakamori ai suoi agenti che eseguirono gli ordini, avvicinandosi a lui.

Kaito si tolse il suo travestimento, mettendo in mostra il suo abito bianco e attivò il deltaplano, mancava poco ormai per riuscire a scamparla di nuovo.
Il suo volto mostrò un ghigno di soddisfazione, mentre gli agenti correvano verso di lui, come se volesse farli avvicinare il più possibile prima di buttarsi nel vuoto.

-"Non sei cambiato affatto, eh?!" gli urlai ad alta voce, piuttosto divertita dalla situazione.

Il sorriso del ladruncolo si spense e scosse la testa perplesso.

"No, non può essere lei... Deve essere frutto della mia immaginazione..." pensò.

Ed ecco che ricomparve il sorriso, e si girà nuovamente di spalle e spiccò il volo con il suo deltaplano, lasciando tutti a bocca asciutta.

-"Dannazione, ci è scappato un'altra volta... Siete degli incompetenti!" Nakamori rimproverò aspramente i suoi uomini.

-"Si rilassi, ci penso io!" sospirai assottigliando lo sguardo e corsi via, lasciando tutti perplessi.

Sapevo benissimo dov'era diretto Kaito, lo avrei raggiunto.

-"Non mi saluti nemmeno? Che accoglienza!" avanzai verso di lui, quando finalmente arrivai nel "nostro" posto. 

Quello era il posto dove molto tempo prima ci dichiarammo il nostro amore, ed ero sicura che si sarebbe rifugiato lì.

Kaito che stava ammirando la moneta, rubata con soddisfazione, rimase pietrificato a sentire la mia voce.

-"Tu? Allora non me lo ero immaginato... Ma... Ma che ci fai qui?!" si girò, piuttosto sorpreso di vedermi, ma anche felice.

-"Ciao anche a te!" ridacchiai avvicinandomi a lui lentamente, piuttosto preoccupato dalle mie intenzioni.

-"Ehm... Cioè... Ciao Maya..." balbettò, arrossendo.

-"Certo che non sei cambiato affatto... Sto pensando che devo proprio rassegnarmi con te!" lo ammanettai a me e lui sgranò gli occhi.

-"Che vuoi fare?!" domandò perplesso.

-"Nakamori, ho preso Kid! Ve lo porto immediatamente!" presi il walky-talky che avevo "rubato" ad uno degli agenti prima di inseguire Kaito.

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Capitolo 5
*** Buon compleanno, Maya! ***


-"Maya... Ma... Ma... Che cosa stai facendo?!" mi chiese incredulo e con occhi sbarrati.

La sua reazione mi provocò una risata, non potevo farne a meno!
Gli tolsi le manette e mi avvicinai a lui, mettendogli una mano sulla spalla.

-"Rilassati... Avresti dovuto vedere la tua faccia! Il walky-talky è spento, ti stavo prendendo in giro!" gli confessai ridendo come una matta e lui mi guardò perplesso.

-"Davvero insolito questo incontro..." Kaito tirò un sospiro di sollievo.

Fu allora che i nostri sguardi si incrociarono.
Il suo volto illuminato dalla luna, lo rendeva perfetto più di quanto lo fosse già.

-"Mi sei mancata..." aggiunse con un sorriso sincero.

-"Anche tu mi sei mancato..." sussurrai perdendomi nei suoi occhi.

Quando le sue labbra si avvicinarono alle mie, potevo sentire il cuore a mille. Ma non dovevo farlo, era sbagliato.

-"No... Kaito, non posso..." lo allontanai da me e corsi via da lui, senza voltarmi.

Potevo sentire i suoi passi dietro di me che mi rincorrevano e la sua voce che mi chiamava, ma io non mi fermavo, anzi, correvo più veloce per seminarlo.
Non avevo dimenticato Kaito, ma non era nemmeno giusto tornare insieme. Lo avrei solo fatto soffrire, specialmente in quel momento che la mia vita era di nuovo in pericolo ed ero costretta a scappare come facevo con Douglas.
Sarebbe sicuramente stato meglio senza di me... 


***

Il mattino seguente mio padre insieme a Lucy e Nikolas mi raggiunsero, ma io già non vedevo l'ora di andarmene da casa, non avevo minima voglia di sentire mio padre e Douglas litigare.
Mio padre non accettava il fatto che lo stavo ospitando, ma non avendo nessa intenzione di sentire la sua ramanzina, decisi di uscire a fare due passi.
Erano tutti talmente presi da altro, che si erano dimenticati del mio compleanno... Ma non davo poi così tanta importanza.
Infondo era un giorno come gli altri, solo che ero diventata più vecchia di un anno.
A distogliermi dai miei pensieri fu la voce squillante di Aoko, che urlò il mio nome e mi corse incontro come una matta.

-"Mayaaa! Allora Kaito aveva ragione, sei tornata!" disse quasi strangolandomi.

-"Aoko, ciao! Si, ma non so quanto resterò..." cercai di allentare la presa da lei, che mi stringeva troppo.

-"Ops, scusa... Solo che sono così contenta di vederti... Mi piacerebbe che restassi qua per sempre..." disse diventato seria.

-"Aoko, non è possibile... La mia vita è un casino... Specialmente adesso!" le risposi.

-"Perchè? Che è successo?" mi chiese preoccupata.

-"Lascia stare..." risposi sopirando.

-Ah, eccoti... Maya, ti dispiace se sto con te? Non ne posso più di sentire tuo padre e tuo zio gridare... Mi hanno fatto venire il mal di testa!" Nikolas ci raggiunse e si massaggiò la fronte.

Potevo immaginare, poverino!
Aoko rimase incantata alla vista di Nikolas e anche lui non sembrava essere da meno... Amore a prima vista fra i due? Mah...

-"Maya... E... Lui chi è?" chiese Aoko balbettando.

-"Si chiama Nikolas, è il mio quasi fratellastro... Nikolas, lei è la mia amica Aoko..." risposi, presentandoli entrambi.

Per qualche istante si guardarono con sguardo ebete ma sinceramente non avevo voglia di fare da cupido, perciò proseguì per la mia strada.

-"Maya, aspetta!" Nikolas mi raggiunse dopo pochi secondi, lasciando la povera Aoko da sola.

-"Senti, non voglio essere scortese ma voglio stare da sola, lo capisci?" gli risposi sospirando.

-"Ma che fratello sarei se ti lasciassi sola! Poi la tua amica è davvero carina, sai per caso se è fidanzata?" mi chiese impacciato.

Mi faceva quasi tenerezza, quasi mi ero dimenticata dei miei brutti pensieri.
Dopotutto la sua compagnia non era male.

-"Non è fidanzata..." gli risposi ridendo.

Vedendo Aoko tornare, decisi di lasciarli soli e di continuare la mia passeggiata da sola.

-"Ni-Nikolas giusto? Che rapporti hai con Maya?" chiese Aoko al mio "fratellastro.

-"E' una ragazza molto simpatica, andiamo abbastanza d'accordo" rispose lui sincero.

-"Oggi è il suo compleanno, voglio organizzarle una festa a sorpresa, visto che è giù di morale!" esclamò Aoko con il suo solito entusiasmo.

-"E' davvero una bella idea, oltre ad essere carina sei anche molto intelligente" rispose impacciato, facendo arrossire Aoko.






//ANGOLO AUTRICE
CIAO A TUTTI, FINALMENTE SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE
CHIEDO SCUSA PER L'ASSENZA MA HO AVUTO TAAANTE COSE DA FARE... 
POI MI SONO ANCHE ISCRITTA A WATTPAD E STO ANCHE COMINCIANDO A SCRIVERE LI'
SE VOLETE POTETE SEGUIRMI, SONO SEMPRE MAYA MENDLER1 XD
COMUNQUE, TORNANDO ALLA STORIA, TRA AOKO E NIKOLAS E' STATO AMORE A PRIMA VISTA *-* AHAHAHAH
E NIENTE, MAYA GRADIRA' LA FESTA A SORPRESA? CHISSA'! 
A PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO!
MAYA//

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Capitolo 6
*** Festa a sorpresa ***



Mentre proseguivo per la mia passeggiata solitaria, non mi accorsi che era già calata la sera. Ma quanto avevo camminato? 
Ero arrivata in pieno centro che era affollato di gente, ma ovviamente non feci caso a loro. 

-"Una bella signorina come te non dovrebbe andarsene in giro da sola a quest'ora, non credi?" una voce familiare attirò la mia attenzione e mi fermai di colpo.

-"Kaito che ci fai qui, mi stai seguendo?" gli chiesi ancora prima di voltarmi.

-"Sbagliato, non sono Kaito! Sono il fantastico Kid, non vedi?" mi chiese inchinandosi a me, una volta che mi girai.

E anche modesto, come sempre... Comunque mi faceva morire dalle risate.

-"Oh bhe... Ti chiedo scusa Kid, ma ti avevo scambiato per quel tontolone di Kuroba!" alzai un sopracciglio e accennai una risata, facendo rimanere il ladro senza parole.

-"Ma che caratterino, proprio come ti ricordavo. E se non ricordo male, oggi è anche il tuo compleanno... Perciò voglio farti un regalino!" sorrise facendomi l'occhiolino e fece apparire una rosa. 

Con tutte le rose che mi regalava, potevo aprire un negozio di fiori! Era così dannatamente carino e romantico che non potevo nemmeno odiarlo! 
Avevo altro per la testa, in quel momento, e un'altra storia tira e molla con Kaito non era nei miei piani.

-"Kaito, sei molto carino ma... Non possiamo stare insieme. Io e te siamo troppo diversi e... La mia vita è un casino! E' un periodo difficile per me, cerca di capirmi..." sospirai prendendo la rosa.

-"Certo che ti capisco e se mi dici cosa ti sta succedendo io magari posso aiutarti... Maya... Perchè non ci riproviamo? Mi sei mancata..." Kaito mi prese la mano e mi guardò negli occhi.

I suoi occhi profondi quasi mi ipnotizzavano, ma non potevo cedere. Questa relazione non ci avrebbe portati da nessuna parte se non a far soffrire entrambi.

-"Kaito, io non resterò qui a lungo. Appena le cose si risolveranno io tornerò a Los Angeles, definitivamente... E poi io e te siamo nemici... Non si è mai visto un ladro e una poliziotta insieme!" gli risposi lasciandogli la mano.

-"Nemici? Ma dai, Maya! Sappiamo entrambi che non mi consegneresti mai alla polizia... Hai avuto due occasioni per farlo e non lo hai fatto!" sogghignò lui facendomi irritare.

-"Mi stai sfidando? Ad ogni modo sei un incosciente, andare in giro nei panni di Kid come se nulla fosse!" lo sgridai perchè infondo da una parte ero preoccupata.

-"Non dovresti mettere in dubbio le mie capacità di sfuggire alla polizia... Mi conosci!" mi fece un'altra volta l'occhiolino ed io scoppiai a ridere.

-"Anche tu mi conosci e se volessi ti sbatterei in galera in un secondo!" mi avvicinai a lui e gli diedi un pizzico sulla guancia.

-"Ma quello è Ladro Kid!" esclamò una ragazza in preda all'emozione e in un secondo tutti i passanti corsero verso di noi, sicuramente erano suoi ammiratori.

-"Ti saluto, bellezza!" sogghignò Kaito prima di sparire in una nube di fumo.

Ma roba da matti! Davvero la gente si era accorta della sua presenza solo ora? Come se una figura bianca con tanto di cilindro e mantello non desse nell'occhio!
Ad ogni modo questa volta ero seriamente intenzionata a catturarlo, io e Kaito eravamo rivali, lo eravamo sempre stati.
Conoscevo benissimo Kaito e tutte le sue mosse, quindi avevo previsto che avesse approfittato della nube per togliersi i panni di Kid e dileguarsi; infatti notai subito una figura nera correre e mischiarsi tra la folla.
Cominciai a corrergli dietro e quando notai che si imbucò in una stradina, non esitai a seguirlo ed accelerando il passo lo raggiunsi e gli saltai addosso per bloccarlo.

-"Ti ho preso, ladruncolo!" esclamai soddisfatta.

Kaito mi diede una spinta per liberarsi e si rialzò per prendere la sua pistola e spararmi le sue stupide carte da gioco.
Riuscì a schivarle tutte ma lui approfittò della mia distrazione per indietreggiare ad ogni carta sparata ed arrampicarsi alla staccionata.
Lo raggiunsi un'altra volta e lo presi da una gamba per evitare di farlo scappare. 
Kaito cominciò a dimenarsi e riuscì a liberarsi un'altra volta.

-"Accidenti, sei una degna rivale... Peggio di quel piccolo detective guastafeste!" ammise lui prima di attivare uno dei suoi strani marchingegni per distrarmi ed usare la scala di emergenza per arrivare sul tetto di un palazzo.

Decisi di lasciarlo andare, perchè forse infondo aveva ragione lui. Non avevo il coraggio di conosegnarlo alla polizia, nonostante per me fosse facile catturarlo.
Alzai lo sguardo al cielo non appena notai che si stava allontanando con il suo deltaplano e all'improvviso vidi un pallone andare a razzo verso di lui, infatti venne colpito in pieno e Kaito cadde chissà dove.

-"Così impara a fare lo sbruffone!" la voce di Conan/Shinichi attirò la mia attenzione. Il ragazzino aveva le mani in tasca e il piede su un altro pallone nel caso avrebbe fallito la mira al primo colpo.

Mi scappò una risata e guardando l'ora, decisi che sarebbe arrivato il momento di tornare a casa. Si era fatto tardi, infatti mio padre mi aveva appena mandato un messaggio chiedendomi appunto di tornare a casa.
Non appena arrivai, trovai tutto spento. Possibile che fossero già andati tutti a dormire?
Ma non appena accesi la luce, fui colta di sorpresa trovando tutti i miei amici a casa mia.

-"SORPRESAAAA!" esclamarono tutti in coro e lasciandomi senza parole.
Allora non si erano dimenticati del mio compleanno!

-"Credevi che ce ne fossimo dimenticati, ammettilo!" Aoko che aveva organizzato tutto, mi abbracciò calorosamente.

-"Maya!" un'altra voce familiare mi pietrificò ed io mi girai, guardando il biondino davanti a me.

-"Ryan? Ma che ci fai qua?" gli domandai sorpresa, non lo vedevo da un sacco di tempo.

-"Sei sorpresa di vedermi? Beh, non sarei mai potuto mancare al tuo compleanno... Ho saputo che eri qui e così ne ho approfittato... Altrimenti sarei venuto anche fino a Los Angeles! Buon compleanno, Maya!" sorrise il biondino baciandomi la guancia.



***

Kaito's POV

Lo scontro con Maya era stato del tutto inaspettato. 
Non sapevo perchè si comportasse così, ma io rivolevo la mia Maya e non intendevo arrendermi. 
Avevo trovato in lei una rivale da temere più di quel piccolo detective, ma infondo sapevo che non mi avrebbe mai tradito.
Infatti mi aveva lasciato andare una terza volta, ma quel piccolo impiccione mi aveva preso in pieno con uno dei suoi stupidi palloni, facendomi precipitare come un sacco di patate.

Aoko aveva organizzato una festa a sorpresa per Maya ed io ovviamente non sarei mai potuto mancare, quindi anche se ero conciato male, mi sarei dovuto sbrigare perchè non avevo tempo di andare a casa a cambiarmi.
La festa era già cominciato ed io purtroppo mi ero perso l'ingresso di Maya... Avrei voluto vedere la sua reazione ma purtroppo per colpa di quel piccolo guastafeste non ci riuscii.
Ero felice di riavere Maya qui, ma il mio sorriso si spense quando non appena entrai a casa sua, vidi quello sbruffone di Ryan fare il cascamorto con la MIA Maya.

Ma che ci faceva quel pallone gonfiato qui?!




//ANGOLO AUTRICE
CIAO A TUTTIII, SCUSATE SE CI HO MESSO TANTO PER AGGIORNARE MA PURTROPPO IL CONCORSO CHE STO FACENDO SU WATTPAD MI STA TENENDO IMPEGNATA T.T
COMUNQUE, TORNANDO A NOI...
MAYA E KAITO SONO DIVENTATI RIVALI (PIU' O MENO) E LA VECCHIA FIAMMA DI MAYA E' TORNATA... COME SI METTERANNO LE COSE?
AHAHAH A PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO <3
MAYA//

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Capitolo 7
*** Dov'è Maya? ***


POV KAITO
 
Vedere Maya insieme a quel pallone gonfiato proprio non mi andava e decisi che sarebbe stato il mio alter ego a giocargli un bello scherzetto in modo anche di avere Maya per me.
Kid si sarebbe imbucato alla festa e anche se era un gesto rischioso e azzardato, avrei fatto questa pazzia per lei.
Non ero mai stato uno sprovveduto ma lei mi faceva perdere la ragione e non mi era mai capitata una cosa del genere.
Sarebbe stata poi un'altra occasione per mettermi in mostra e magari un'altra sfida.
Aoko mi fermò per salutarmi ma dovevo inventarmi una scusa per filarmela.
Lei però mi stava attaccata come una colla chiedendosi perchè non andavo ad augurare un buon compleanno alla festeggiata ed io semplicemente le risposi che avevo solo fatto un salto e che vedendola occupata, preferivo togliere il disturbo.

 
POV MAYA
 
Ryan mi stava appiccicato per tutta la serata e non sapevo davvero come liberarmene.
Cercai Kaito con lo sguardo ma purtroppo di lui non c'era l'ombra, cominciavo a pensare che non sarebbe venuto.
Con la scusa di andare a prendere una boccata d'aria, riuscii a liberarmi di lui e di farmi largo tra la gente per cercare Kaito.
-"Maya!! Se lo stai cercando, purtroppo è andato via... Ti ha visto con Ryan e ci è rimasto male..." mi disse Aoko che mi vide cercarlo invano.
Dovevo immaginarlo, ma se tra noi non c'era più niente perchè mi preoccupavo della sua presenza?
Dovevo scacciare questi pensieri negativi e godermi un pò la festa. Era il giorno del mio compleanno ed era anche uno dei giorni più brutti della mia vita.
All'improvviso tra la folla vidi volare un cilindro bianco, suscitando lo stupore di tutti che si chiedevano che cosa fosse.
Purtroppo io credevo di sapere che cosa stava per accadere e speravo davvero di sbagliarmi.
Non era da lui esporsi così...
Ma evidentemente mi sbagliavo perchè vidi Kid apparire in carne ed ossa proprio al centro della stanza, acclamato poi dalla gente presente.
Entrata sempre ad effetto, anche se cominciava a diventare banale.
-"Tu? Che ci fai qui? Credo che hai sbagliato posto... Non c'è nulla di prezioso da rubare, qui..." dissi al ladro, piuttosto sorpresa.
Kid ghignò guardandomi, non curante delle persone che come sempre lo acclamavano. Tutti ovviamente, tranne Aoko.
-"E' qui che ti sbagli, signorina. Mi dispiace se mi sono imbucato alla tua festa. Sono venuto a rubare il tuo cuore che è più prezioso di ogni altra cosa!" mi rispose mentre si avvicinava lentamente a me, lasciandomi letteralmente spiazzata.
-"Maya... Tu conosci Kid? Non me lo sarei mai aspettato che ci fosse qualcosa tra voi!" mi disse Aoko incredula.
-"Che? No! Ma che dici? Tra me e Kid c'è solo rivalità... Dovresti saperlo! Non so come abbia saputo del mio compleanno nè tantomeno perchè mi sta facendo la corte... Ma suppongo lo faccia con tutte..." alzai un sopracciglio cercando di uscire da questa situazione piuttosto imbarazzante e insolita.
-"Evidentemente non sono gradito, tolgo subito il disturbo... Ma prima... Ecco un piccolo regalo per il tuo compleanno!" fece apparire l'ennesima rosa per darmela.
Potevo sentire lo stupore e gli occhi di tutti addosso e questo mi metteva ancora più a disagio.
Mai mi sarei mai aspettata questo gesto da Kaito, ma dovevo sapere che da lui ci si poteva aspettare di tutto.
Dopo parecchi secondi di silenzio tombale e imbarazzante, Kid ghignò nuovamente e senza dire parole, si diresse verso la porta ed uscì come se niente fosse.
Dopo aver ripreso ragione, corsi verso la porta ed uscendo notai che era già sparito, così dopo un sospiro, rientrai alzando gli occhi al cielo.
Era decisamente la giornata più strana della mia vita.
Avevo decisamente bisogno di distrarmi un pochino e starmene decisamente per conto mio, perciò lasciai tutti per uscire in giardino e perdermi tra i miei pensieri.
Troppe cose stavano succedendo e cominciavo a non poterne più.
-"Bhu!" Kaito mi sbucò davanti, facendomi sobbalzare.
-"Kaito! Mi hai fatto prendere un colpo!" lo sgridai.
-"Che ci fai qui tutta sola? Non dovresti essere dentro a goderti la festa? Ho saputo che Kid ti ha fatto una sopresa!" ridacchiò facendomi l'occhiolino.
-"Tu sei pazzo!" sospirai alzando gli occhi al cielo e mi scappò una risata.
-"Sono pazzo di te!Ascolta, Maya... Sai che io non mi arrendo finchè non torniamo insieme!" aggiunse con tono deciso e determinato.
-"Allora credo proprio che dovrai combattere... Hai un nuovo rivale... Il famigerato ladro Kid!" lo presi in giro dandogli un pizzico sulla guancia.
-"Davvero divertente! Maya, io dico sul serio... Non ho mai smesso di pensare a te..." disse serio, massaggiandosi la guancia.
-"Nemmeno io... Mi costa ammetterlo ma è così... Però, Kaito questo non è il momento adatto..." gli risposi con malinconia.
-"Lo so, lo so. Maya, tu sei la ragazza più forte, coraggiosa e furba che abbia mai conosciuto ... E anche la più bella! Niente e nessuno dovrebbe farti paura. Io poi sarò pronto a proteggerti, anche a costo della vita!" mi disse portando il pugno al petto, sicuro di sè.
Scoppiai a ridere perchè nonostante fosse serio, mi divertiva e interiva allo stesso tempo.
Lui sorrise soddisfatto per avermi strappato una risata e piano piano si avvicinò a me.
In un attimo le nostre labbra si sfiorarono e potevo sentire il suo respiro caldo e intenso che dopo tanto tempo mi faceva ancora battere il cuore.
A rovinare il momento magico era come sempre Aoko che era in grado di sbucare nei momenti meno oppurtuni.
-"Maya, vieni? Non possiamo mangiare la torta senza la festeggiata... Oh, vi ho interrotti... Kaito, da dove sei sbucato?" chiese confusa mentre noi ci allontanammo l'uno dall'altra.
-"Sono entrato dal retro, genio! Dai, sarà meglio rientrare..." aggiunse Kaito, guardandomi.
-"Voi entrate... Io rimango un altro po' qui, non ho voglia di mangiare la torta..." risposi.

POV KAITO
 
Ero contento, al settimo cielo.
Se non fosse stato per quella guastafeste di Aoko a quest'ora starei baciando Maya.
Mi consolai rientrando con lei e gustandomi una bella fetta di torta, anche se mi dispiaceva lasciarla sola.
Potevo sentire lo sguardo fulminante di quel pallone gonfiante di Ryan ma io semplicemente lo ignoravo perchè avevo vinto.
Avevo finalmente riconquistato la mia Maya!
Un grido improvviso però, allarmò tutti ed io mi precipitai in giardino perchè avevo una brutta sensazione.
I miei presentimenti purtroppo erano giusti, perchè trovai a terra la collana che avevo regalato tempo fa a Maya che fino a poco prima portava al collo.
-"MAYA? MAYA?!" urlai preoccupato senza nessuna risposta.
Mi girai verso gli altri che nel frattempo erano usciti, probabilmente avevano avuto il mio stesso presentimento.
-"Ragazzi... Maya è sparita!" mostrai la collana, tenendola stretta tra le mie mani, mentre potevo sentire il mondo crollarmi addosso.
Dov'è la mia Maya?!

//ANGOLO AUTRICE
RAGAZZI, SCUSATE LA LUNGHISSIMA ASSENZA MA PURTROPPO E' UN PERIODO INCASINATO PER ME E HO POCHISSIMO TEMPO T.T
FORTUNATAMENTE HO TROVATO UN PO' DI TEMPO LIBERO PER AGGIORNARE!
COME AL SOLITO KAITO SI METTE IN MOSTRA... FINALMENTE LUI E MAYA SI STANNO PER BACIARE E... ECCO CHE ARRIVA AOKO A ROVINARE IL BEL MOMENTO XD
INFINE... COLPO DI SCENA, MAYA E' SPARITA... MA DOVE SARA'?
A PRESTO (SPERO) CON IL PROSSIMO CAPITOLO! <3
MAYA//

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Capitolo 8
*** Ricerche difficili ***


//Angolo autrice
Allora, innanzitutto mi scuso per essere sparita per tutti questi mesi. Purtroppo è stato un periodo impegnativo e non ho potuto aggiornare!
Siccome è passato molto tempo, vi rinfresco la memoria su come ci eravamo lasciati: è il compleanno di Maya e dopo aver avuto un scontro con Kid, si reca a casa dove i suoi amici le hanno organizzato una festa a sorpresa.
Iniziano i festeggiamenti, ma a fine festa la nostra protagonista sparisce.
Vi avviso già che il capitolo sarà più breve degli altri, ma non vi preoccupate! Ci sono un sacco di novità che scoprirete nei capitoli successivi.
Riprendiamo ora la storia ^^ //


 
1 mese dopo...

 
-"Kaito! Aspettami! Non correre!" un Aoko affannata cercò di raggiungere il moro che proseguiva a passo svelto per chissà dove.
-"Non c'è tempo da perdere, dobbiamo cercarla!" rispose lui con tono serio e senza smettere di camminare.
-"Potrebbe essere ovunque, la troveremo ma adesso calmati!" urlò cercando di fermarlo.
Kaito perse letteralmente le staffe e si ferò di colpo, facendo così perdere l'equilibrio alla ragazza.
-"Come puoi dirmi di calmarmi?! Maya è sparita e potrebbe essere in pericolo. Non so tu, ma io non mi darò per vinto finchè non l'avrò trovata!" Kaito guardò Aoko dritta negli occhi, pieno di rabbia e preoccupazione in corpo, continuando poi per la sua direzione.
Tutti i suoi amici erano preoccupati per lei. Era sparita senza dire niente a nessuno, di lei non c'erano più tracce. Ma dov'era finita?
In casa Mendler c'erano delle novità. Il padre di Maya non ne voleva sapere più niente della donna con cui si stava frequentando perchè quest'ultima si era mostrata disinteressata della scomparsa di Maya.
L'uomo aveva passato anni lontano dalla figlia che in quel tempo sfuggiva dalle grinfie di Douglas e il pensiero di averla persa di nuovo l'aveva distrutto.
Tutti la conoscevano, ma nessuno sapeva niente di lei, l'uomo disperato si era messo alle sue ricerche.
Dopo aver perso sua moglie in quel tragico incidente, Maya era tutto ciò che gli era rimasto di più caro e si era ripromesso di proteggere ogni giorno quel suo grande tesoro.
Si sentiva in colpa, si sentiva colpevole per aver infranto la promessa, ma avrebbe rimediato. Sua figlia era dispersa chissà dove e lui l'avrebbe ritrovata perchè in cuor suo si sentiva che era ancora viva.
Maya era forte, combattiva ed aveva imparato ad essere indipendente, ma era solo una ragazza che aveva bisogno di suo padre.


 
Intanto...

Douglas si stava pian piano riconquistando la fiducia di suo fratello. Gli aveva promesso di averlo aiutato a cercare Maya, tuttavia il fratello non si fidava ancora completamente di lui che aveva cercato di farle del male per anni, quindi non gli permetteva ancora di mettere piede in casa sua.
Douglas si era trovato un piccolo appartamento in affitto, piccolo ma accogliente. Aveva infatti accolto a casa sua una giovane ragazza sperduta che aveva perso la memoria.
L'uomo in passato avrebbe approfittato della cosa, ma era cambiato, infatti era premuroso con lei e ben disposta ad aiutarla.
-"Bevi un po' d'acqua, ti farà bene. Sei ancora scossa! Come va oggi? Ti ricordi qualcosa?" l'uomo si rivolse a lei con dolcezza, porgendole il bicchiere che lei prese un po' titubante.
-"Purtroppo niente. C'era quest'uomo incappucciato, ho perso i sensi e da quando mi sono svegliata... Vuoto totale..." rispose la ragazza con voce tremante e fissando il bicchiere, senza berne il contenuto.
-"Non ti ricordi come ti chiami? Da dove vieni?" l'uomo insisteva a farle domande e lei rispose scuotendo la testa.
-"Te l'ho già detto, non ricordo niente e se devo essere sincera mi spaventi un po'... Voglio andarmene da qui!" disse restituendogli il bicchiere per alzarsi dal letto, ma Douglas la bloccò, impedendole di farlo.
-"Non è una buona idea! Ascolta il mio consiglio, finchè sei qui sarai al sicuro. Se te ne vai, metterai la tua vita in pericolo!" le spiegò lui.
-"E perchè? Tu sai qualcosa? Chi sei? Sono giorni che mi tieni chiusa qui dentro e ne ho abbastanza! Voglio andarmene, ricordare chi sono e se ho una famiglia preoccupata per me!" la ragazza si innervosì, guardando Douglas dritta negli occhi.
-"Mi hai detto di ricordarti di quest'uomo incappucciato, no? Ciò significa che qualcuno ha tentato di farti del male. Quando inizierai a ricordarti qualcosa, potrai uscire da qui!" aggiunse lui, riuscendo a convincerla.
 
 

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Capitolo 9
*** Battaglia finale ***


-"Le cose si stanno facendo complicate... Maya ha perso la memoria, non si ricorda niente..." Douglas fu costretto a confessare tutto a suo fratello che aveva capito tutto.

-"Spero tu stia scherzando... Mia figlia non può non ricordarsi chi sono!" rispose incredulo e allo stesso tempo singhiozzando per quella brutta notizia.

Douglas però, lo convinse di quella brutta realtà e solo il tempo avrebbe detto se la sua memoria sarebbe tornata.

-"Che cosa succede? Chi è quest'uomo?" ero ancora piuttosto confusa, anche se il suo volto mi era familiare.

-"E' solo mio fratello!" rispose Douglas che interruppe l'uomo che stava per dire qualcosa.

Il fratello di Douglas cercò di ribellarsi a lui e dire la sua, ma lui glielo impedì così si rassegnò e decise che gli avrebbe permesso di fare a modo suo.

-"D'accordo, mi fiderò di te... Non posso credere di averlo detto, devo essere davvero disperato! Tutto pur di riavere indietro mia figlia." mio padre sussurrò queste parole al fratello.

Douglas appoggiò una mano sulla mia spalla e mi disse che una passeggiata mi avrebbe schiarito le idee. 
Ad essere sincera, però, ero ancora pià confusa perchè fino a un attimo prima mi aveva detto che era pericoloso uscire.
Lui mi disse che mi avrebbe accompagnata e non mi avrebbe lasciata sola ed anche se non avevo idea di chi fosse, sentivo che potevo fidarmi di lui.
Era una bella giornata e non mi dispiaceva l'idea di fare una passeggiata e magari avrei cominciato a ricordare qualcosa... O almeno era quello che speravo.

-"Maya!!" una coppia di ragazzi miei coetanei mi corsero incontro ed io alzai un sopracciglio, chi cavolo erano?

-"Eravamo così in ansia per te... Che fine avevi fatto?!" il ragazzo sembrava preoccupato per me, fin troppo.

-"Scusate ma... Non so chi siete... Non vi conosco..."  alzai le spalle dispiaciuta e i due erano increduli di quello che avevo appena detto.

-"Scherzi? Maya! Siamo noi, Aoko e Kaito... ci stai prendendo in giro? Non è divertente... Sei sparita per tutto questo tempo e ora fai questi giochetti?" la ragazza alzò la voce ed era piuttosto irritata.

-"Ragazzi... Maya ha perso la memoria, questo non è il momento adatto... Non confondiamole ancora di più le idee... Un passo per volta" Douglas spiegò la situazione ai due che rimasero a bocca aperta e prima che potessero aggiungere altro, mi portò via da loro.

-E' assurdo... Che diamine sta succedendo? Maya non si ricorda di noi... di me? E' sicuramente uno scherzo e non è divertente. Da lei non me lo aspettavo! confessò un Kaito deluso alla sua amica.

-"Non so Kaito... Per quanto possa sembrare strana questa faccenda, io le credo... Maya non farebbe mai questi scherzi" Aoko intervenne in mia difesa.

-"Hai ragione... Ma cosa ci fa con Douglas? Non mi fido di quell'uomo e chissà cosa ha intenzione di farle. Devo seguirli!" Kaito non diede il tempo di far rispondere la sua amica che subito corse via.



***

-"Allora, questo posto non ti ricorda niente?" Douglas mi aveva portato sul terrazzo di un palazzo abbandonato.

-"Ehm, veramente no..." gli risposi, deludendo le sue speranze.

."Non puoi ricordarti! Non costringermi a resettare la tua memoria. E' qui che ti sei rifugiata quando tentavi di fuggire da me! E' qui che mi hai fatto capire che hai un cuore grande e che nonostante tutto quello che ti ho fatto passare, tu mi salvasti la vita! Maya tu devi ricordarti di chi sei... Il mondo ha bisogno di te!" mi disse con tono determinato e guardandomi dritto negli occhi.

-"No, non ricordo niente di tutto questo e francamente mi stai spaventando. Ora, lasciami in pace o chiamo la polizia!" lo minacciai indietreggiando, piuttosto spaventata da quello strano uomo.

-"Tu non capisci... Ascoltami..." Douglas interruppe il suo discorso quando sentì squillare il telefono e a giudicare dalla sua faccia, non era una conversazione piacevole.

Approfittai della sua distrazione per cominciare a correre e sbarazzarmi di quell'uomo inquietante. Lui però quando se ne accorse, mi corse dietro e mi raggiunse, bloccandomi per un braccio.

-"Dove vai? Ascolta, non c'è tempo per spiegare ma tuo padre è in pericolo e dobbiamo andare a salvarlo... Ho bisogno del tuo aiuto!" 

-"Mio padre? Cosa ha a che fare con tutto questo? Ascolta, non so cosa sta succedendo ma tu non mi piaci e non credo a quello che dici... Ora lasciami in pace!" mi liberai dalla sua presa e ripresi a correre.

Douglas mi guardò correre via e rinunciò a fermarmi per andare a salvare suo fratello.
Non aveva idea di come fare e nè se ce l'avrebbe fatta senza di me, ma suo fratello era in pericolo e doveva aiutarlo. Voleva rimediare ai suoi errori, dimostrare che era cambiato e che aveva diritto ad una seconda possibilità, per recuperare il tempo perduto con lui.
Aveva ricevuto una telefonata dal famoso serial killer che mi dava la caccia e gli aveva detto che aveva preso in ostaggio mio padre e Aoko e se li rivoleva vivi, doveva presentarsi con me in modo che io lo affrontassi faccia a faccia.
Come luogo dell'appuntamento aveva scelto un edificio in costruzione dove i lavori erano stati momentaneamente sospesi.

-"Dov'è la ragazzina?" domandò l'uomo incappucciato a Douglas, vedendolo arrivare solo.

L'uomo teneva mio padre ed Aoko in ostaggio, ammanettati ad una trave.

-"Lei è... Scappata. Ma anche se fosse qui, non riusciresti a batterla... Povero illuso!" gli rispose Douglas sicuro di sè e della sua "creazione".

-"Davvero? Allora perchè non lo testiamo?" Lucy, la ex compagna di mio padre, mi aveva catturata e portata qui, trascinandomi per un braccio. 

-"Lasciami!" urlai alla donna e la spintonai per liberarmi.

-"Maya!" urlarono in coro mio padre e Aoko.

-"Lucy... Come hai potuto farmi questo?" la voce di mio padre era piuttosto piena di delusione, nei confronti della donna.

La biondina però non rispose e lo ignorò. Era sempre stata complice del killer che voleva farmi fuori e si era intrufolata in qualche modo nella mia famiglia. Si era finta interessata a mio padre per spiare le mie mosse.

-"Allora, Douglas, mio caro scienziato... E' ora di testare il tuo piccolo giocattolino!" il killer si voltò verso di me e mi sorrise compiaciuto.

-"Chi sei? E cosa vuoi da me? Lasciatemi in pace..." ero piuttosto confusa ma una serie di immagini invadeva la mia testa. Cominciavo a ricordare qualcosa ma ero ancora abbastanza stordita.

-"Lasciarti in pace? Mi dispiace, non posso farlo. Devo ucciderti! Ma prima se preferisci... Faccio fuori lui!" ridacchiò puntando la pistola a mio padre.

-"NO! Papà!" urlai e spintonai l'uomo che stava quasi per sparare mio padre, facendo finire il proiettile nel vuoto.

-"Piccola mia... Ti sei ricordata!" mio padre sorrise e pianse di gioia, anche per avergli salvato la vita.

-"Lo sapevo! Non potevi dimenticarti della tua migliore amica!" intervenne Aoko per sentirsi partecipe della conversazione.

Io ricambiai il suo sorriso e annuii, anche se non era il momento adatto per parlare di questo.

-"Ok, adesso mi hai fatto davvero arrabbiare!" urlò l'uomo pieno di rabbia e sparò, stavolta verso di me.

Douglas gli saltò addosso per deviare il colpo e urlò di lasciarmi stare, sorprendendo così mio padre che non si aspettava da lui un simile gesto, finendo così per ricredersi su di lui.
Approfittai della situazione per cercare di andare a liberare mio padre ed Aoko ma Lucy mi fermò e cominciò così un combattimento.
Dovevo ammettere che era abbastanza forte, tuttavia riuscii ad avere la meglio e metterla facilmente k.o.
Non appena tornai da loro per liberarli, fui fermata nuovamente, stavolta dal killer che era riuscito a liberarsi di Douglas.
L'uomo mi sparò al braccio, facendomi temporaneamente cadere a terra. Douglas intervenne di nuovo, ma il killer, piuttosto irritato, gli diede un pugno che lo fece cadere a terra svenuto.

-"Adesso sei da sola. Non hai speranze... Arrenditi!" disse l'uomo puntandomi la pistola.

-"Mai!" lo fulminai con lo sguardo e strinsi i pugni per poi correre verso di lui e schivare ogni suo colpo.

-"Devo ammettere che sei forte, ma non abbastanza da potermi battere!" disse spingendomi e facendomi perdere l'equilibrio e mi aggrappai al cornicione per non cadere.

-"NO!" urlarono mio padre e Aoko che non potevano intervenire, in quanto ammanettati.

-"Bene bene bene... La situazione si fa interessante! Almeno eviterò spargimenti di sangue! Se così si può chiamare il liquido rosso che ti esce. Conosco il tuo segreto!" l'uomo sogghignò soddisfatto, avendo la vittoria in pugno.



Ero spacciata, l'uomo stava per spingermi nel vuoto, cercando di farmi mollare la presa, ma all'improvviso una carta da gioco glielo impedì e lui fu costretto ad allonarsi da me.
Riuscii così a risalire e vidi una figura bianca apparire davanti a noi, facendo sorprendere tutti i presenti.

-"Non è carino trattare così una giovane donna!" Kid si rivolse all'uomo, puntandogli la pistola.

-"Dannazione, ci mancava solo lui! Ascolta, ladruncolo... La tua pistola giocattolo non mi fa paura... La mia, invece, è vera!" disse il killer puntandogliela a sua volta.

Kid cominciò a sparargli le carte da gioco per distrarlo e lui piano piano indietreggiò ma quando perse la pazienza, gli sparò un colpo che lui schivò facilmente.

-"Dannazione. Ho esaurito i colpi!" aggiunse rosso di rabbia e fu costretto ad indietreggiare ancora quando Kid continuava a sparargli le sue carte da gioco finchè non raggiunse il cornicione e perse l'equilibrio, cadendo nel vuoto.

Il suo urlo agghiacciante mi fece rabbrividire ma non aveva importanza. Kaito, o meglio, Kid mi aveva salvato la vita ma quando mi voltai verso di lui per poterlo ringraziare, lui era già sparito.
Corsi così a liberare gli ostaggi e chiamai la polizia per prendere Lucy, ancora incosciente.

-"Maya, come sono contenta! Anche se sono sorpresa che Kid ti abbia salvato la vita. Chi lo avrebbe mai detto che uno sbruffone come lui avesse un cuore?" mi disse Aoko, mentre la liberavo dalle manette.

-"Non ci pensiamo adesso, l'importante è che siamo tutti in salvo e che nessuno si è fatto male... Beh, quasi nessuno!" dissi ridendo, riferendomi all'uomo che era caduto nel vuoto e a Lucy che era svenuta.

-"Ma una cosa non mi è chiara... A cosa si riferiva il killer? Di quale segreto parlava?" mi domandò confusa.

-"Alla verità su Maya. Al fatto che non è umana" le rispose Douglas quando riprese coscienza.

-"Non è umana? E cosa sarebbe, un robot?" disse Aoko ridendo.

-"In teoria, sì. Maya è un androide che ho progettato tempo fa. Ha tutte le caratteristiche di un essere umano. Può provare sentimenti, può ridere e piangere e può perdere "sangue". In effetti può essere considerata umana al 100%, solo con qualche aggiunta. La sua forza, la sua intelligenza e le altre sue capacità... L'avevo progettata per dominare il mondo, ma mio fratello me l'ha portata via e da allora sono diventati una famiglia, nascondendole su chi fossi io in realtà... Per proteggerla, da me. Quando ho cercato di uccidere lui e sua moglie, potevo avere campo libero con lei e attivare i suoi poteri. Qualcosa andò storto però, lei non voleva obbedirmi e scappò via.Ero assetato di potere e solo con l'essere più potente e intelligente al mondo, potevo raggiungere i miei scopi e quandi ho iniziato a darle la caccia. Con il tempo però, sono riuscito a capire che lei non è un semplice androide... Lei è il mio più grande orgoglio e non posso essere più fiero di ciò che è diventata."

Aoko spalancò gli occhi e la bocca, rimanendo senza parole, mentre io sorrisi a Douglas commossa dalle sue parole.


***

Una settimana dopo...


-"E così, le nostre strade si divono ancora..." Kaito mi raggiunse, mentre mettevo i bagagli in macchina.

-"Sembra proprio così... Ma fammi un favore, se vedi Kid ringrazialo per avermi salvato la vita!" gli risposi facendogli l'occhiolino.

Lui rise e mi baciò la guancia.

-"Riferirò. Non vuoi proprio rimanere? Aoko mi ha detto che sei un androide e devo dire che sono davvero sconvolto... Ma anche che sei troppo carina per essere un androide!" mi fece il baciamano ed io risi, era sempre il solito.

-"Sai Kaito... Da quando sono qui ho capito molte cose. Ho capito qual è il mio destino, la mia strada... E per quanto questo posto, mi ha cambiato la vita e le persone che ho conosciuto sono le migliori, non è qui che voglio restare. Io voglio salvare il mondo, tu vuoi essere Kid... Abbiamo strade diverse. Siamo diversi, eppure perfetti per stare insieme... Voglio ringraziarti perchè è grazie a te che mi sono sentita così viva, speciale... E non conoscerò nessuno come te..." mi avvicinai a lui per baciarlo un ultima volta.

-"Chissà che un giorno le nostre strade si incroceranno di nuovo... Qualcosa mi dice che sarà così. Sono felice di averti conosciuta... Buon viaggio, Maya!" lui mi sorrise e anche se era dura per lui lasciarmi andare, cercò di sorridermi.

-"Non è un addio. E' un arrivederci. Ci rivedremo Kaito, te lo prometto!" gli sussurrai anche se lui mi aveva dato le spalle e si allontanò da me, ma ero sicura che mi aveva sentito.


Ero pronta, pronta per girare il mondo con Douglas, mio vero padre, se così si poteva dire. Avrei continuato ad essere Lady Justice, a catturare i criminali, anche se nel mio cuore ne avevo uno e mai l'avrei dimenticato, mai.



//ANGOLO AUTRICE.
OK RAGAZZI, HO DECISO DI FARE UN UNICO CAPITOLO FINALE PER CONCLUDERE LA STORIA, ANCHE SE DOVEVANO ESSERCENE ALTRI.
MAYA E' UN ANDROIDE (SORPRESA! XD) E' UN'IDEA CHE HO PRESO DA UN VIDEOGIOCO CHIAMATO: DETROIT BECOME HUMAN, NON SO SE LO CONOSCETE MA E' MOLTO BELLO!
COMUNQUE QUESTA E' LA CONCLUSIONE... SPERO VI SIANO PIACIUTE LE AVVENTURE DI MAYA.
PRESTO, PERO', COLLABORERO' CON UNA AUTRICE CHE SEGUO E STIMO MOLTO, UNA MIA AMICA. QUESTA COLLAB LA FARO' SU WATTPAD E SPERO MI SEGUIRETE ANCHE LI.
NICKNAME: MayaMendler1 
A PRESTO <3 
MAYA//

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