The Purgatory Diaries

di Lyls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** è il Karma ***
Capitolo 2: *** Demoni, cacciatori e persone tutt'altro che morte...dove siamo a Sunnydale? ***
Capitolo 3: *** Mai far arrabbiare una strega ***
Capitolo 4: *** Complicarsi la vita con una semplice mossa ***
Capitolo 5: *** E le cose si complicano quando meno te lo aspetti...o forse no ***
Capitolo 6: *** E arriva sempre qualcuno ad interrompere...che hanno il radar? ***
Capitolo 7: *** Questione di punti di vista? col cavolo! ***
Capitolo 8: *** Come finire a passare la nottata insonne ***
Capitolo 9: *** Le stranezze non smettono mai di sbucare dal nulla ***
Capitolo 10: *** Il passato torna quando meno te lo aspetti ***
Capitolo 11: *** I morti non raccontano storie? ***
Capitolo 12: *** E vissero felici e contenti? Non siamo mica nelle favole! ***
Capitolo 13: *** Le scelte sbagliate? Si pagano sempre ***
Capitolo 14: *** Conseguenze ***
Capitolo 15: *** Vivere o morire? Decisamente vivere ***
Capitolo 16: *** La storia si ripete...di nuovo ***



Capitolo 1
*** è il Karma ***


THE PURGATORY DIARIES

"è il Karma"

"Spiegami ancora come hai fatto?"
"A bucare nel bel mezzo del nulla? E che ne so!" sbotta dando un calcio al cerchione della macchina, lasciandosi poi scappare un ahia.
Bonnie alza gli occhi al cielo, nonostante sia umano da un pò Damon a volte sembra scordarsene.
Erano fermi sul ciglio di una strada, qualche metro dietro di loro c'era un cartello che dava il benvenuto ad una città, anche se doveva essere lontana visto che della città, non c'era manco l'ombra.
Bonnie era contenta di aver avuto la scusa di non tornare a Mystic Falls per un altro pò, aveva incontrato un Damon distrutto a New York, di ritorno dal suo viaggio intorno al mondo era passata a New York per sapere come stavano lui ed Elena, anche se distrutto era un eufemismo.
"Elena mi ha lasciato per un altro" gli aveva detto devastato ed ubriaco "ha detto che si è resa conto non mi amava più...stavamo per sposarci cazzo!"  vedere Damon in quello stato l'aveva colpita e non poco "ma avrei dovuto capirlo che prima o poi sarebbe successo... guarda la facilità con cui ha mollato mio fratello per me!"
Con tutto quello che hanno passato quello è l'ultima cosa che uno si aspetta, ma Damon dal canto suo, con il senno di poi, si è chiesto se forse non è meglio così.
Cosa sarebbe successo se fosse stato dopo? magari con dei figli di mezzo? No sarebbe stato peggio.
E poi Damon ebbe l'idea di girare il paese, e prendersi una meritata vacanza, senza contare che per un motivo e per l'altro non ricorda neanche più quando l'ha fatta.
Ed ora eccoli nel bel mezzo del nulla con una ruota a terra.
Si può essere più sfortunati di così?
Uno sparo manca per poco la testa di Damon, che si volta di scatto.
"Merda" dice riconoscendo la persona che gli ha sparato, si nasconde in macchina.
"Chi è?" domanda curiosa Bonnie voltandosi verso di lui, con una nota strana nella voce.
"Oh nessuno" dice facendo un gesto della mano come se non fosse importante.
"Damon! vieni fuori che ti ammazzo" sbotta una voce femminile, come ha fatto a trovarlo?.
"il nessuno ti vuole morto, Damon" dice Bonnie scettica "che hai fatto?"
"Sai quando Elena era chiusa nella bara, poco dopo che siamo tornati dal nostro viaggio con Rick... ho incontrato questa ragazza..." dice stando sul vago.
"Oddio ci sei andato a letto" dice Bonnie scoccandogli un occhiata di traverso.
"Certo che no" dice Damon guardandola male "ho rischiato di ammazzare sua sorella"
"Ah ec...COSA?!" domanda incredula.
"Perchè la cosa ti sorprende tanto? Lo sai come ero in quel periodo" dice accigliato, anche se quando vede che apre la portiera della macchina lo guarda seccata.
"Si farà ammazzare" dice Bonnie scendendo a sua volta.
"Ehi Wynonna" dice Damon come se non avesse cercato di sparargli contro.
Wynonna, fissa prima Damon e Bonnie.
"Non cambi mai vero? sempre a prosciugare persone indifese" dice Wynonna disgustata "fossi in te proverei le banche del sangue"
"Primo io a lei non lo farei mai" dice Damon riferendosi a Bonnie e al suo sangue "secondo non sono più un vampiro"
"Certo e dovrei crederci?" domanda e dopo aver detto ciò gli spara ad un piede.
Facendo finire l'ex vampiro per terra.
"Sei impazzita?!" le urla contro Bonnie "non è più un vampiro davvero!" e si accuccia vicino a lui.
"Lo capito subito che sei una pazza sclerotica, Wynonna Earp!" sbotta Damon imprecando per il dolore.
Wynonna sbatte gli occhi notando che non guarisce e che continua ad uscire sangue, inizia ad agitarsi.
"Come cazzo facevo a saperlo?!" sbotta prendendo il cellulare ed armeggiandoci "e da quando i vampiri tornano umani...oh Jeremy! mi serve il tuo aiuto"
Si sente un borbottio provenire dal telefono.
"No niente demoni" anche se nel dirlo lancia un occhiata a Damon "ho sparato accidentalmente ad un uomo...no non mi stava attaccando" dice lasciandosi andare ad uno sbuffo "era una cosa personale..." silenzio e poi sbotta seccata "sai dove puoi ficcarti le tue lezioni di Yoga? Vieni al confine e basta" e dopo aver detto questo butta giù.
Bonnie non ha detto nulla, ma sentendo la parola demoni si è un pò allarmata e lei e Damon si scambiano un occhiata di intesa, se ne vanno per scappare dai problemi... e finisco incasinati in altri problemi.
"è il Karma" dice Damon seccato "maledetto Karma del cazzo!"

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Capitolo 2
*** Demoni, cacciatori e persone tutt'altro che morte...dove siamo a Sunnydale? ***


THE PURGATORY DIARIES

"Demoni, cacciatori e persone tutt'altro che morte...dove siamo a Sunnydale?"
 
 

"Come stai?"
"Sto come uno a cui hanno sparato ad un piede... ma che cazzo di domande fai" sbotta Damon incazzato mentre Bonnie alza gli occhi al cielo.
Si trovano nella macchina di Wynonna, Damon con la schiena appoggiata alla portiere ed il piede ferito appoggiato in grembo a Bonnie, dopo che Jeremy è arrivato di corsa con un Kit del pronto soccorso fasciando il piede alla meglio che ha potuto.
Almeno ha fermato il sangue ed ha chiuso la ferita prima che il troppo sangue perso facesse perdere i sensi a Damon anche se probabilmente rimarrà la cicatrice del buco della pallottola.
"La voglia di fare lo stronzo c'è...stai sicuramente bene" dice Bonnie scoccandogli un occhiata divertita.
Wynonna ha detto loro che nel posto dove stanno andando sicuramente c'è qualcuno che può aiutarli, anche se in che modo non l'ha detto.
Arrivarono in città che erano da poco le quindici, ma in giro non c'era anima viva, quasi fosse una città fantasma.
La strada deserta, le case che sembrano sbarrate fanno pensare che non ci sia nessuno in quel posto, le uniche cose che facevano capire che c'era un pò di movimento erano alcune macchine che passavano per la strada.
In un motto di nostalgia a Bonnie venne in mente Mystic Falls, e tutte le volte che avevano dovuto evacuare la città.
Quella stessa città che aveva anche cercato di cacciarli via tutti, tecnicamente.
Damon che la sta fissando se ne accorse, odia vederla così triste, la conosce fin troppo bene ormai e sa cosa passa in quella testolina.
"Oh lo so" dice dopo un pò spezzando il silenzio "ma è proprio per questo che mi ami, sono uno stronzo amorevole" e nel dire l'ultima frase ammicca leggermente nella sua direzione, a quelle parole Bonnie, che stava guardando fuori dal finestrino si volta verso di lui.
"Più che amorevole, io dire amorale" dice la strega divertita inarcando un sopraciglio.
"Oh che cattiva!" dice fingendosi offeso "e poi su eravamo a Miami, dovevamo divertirci non starcene rinchiusi in casa"
"Mi hai messo una pasticca nella birra, quello lo chiami divertirti?" domanda Bonnie scoccandogli un occhiata che la dice lunga.
Anche se non lo ammetterà davanti a lui si è divertita, ne avevano bisogno tutti e due, anche se non vuole di certo gonfiare ancora di più il suo ego dicendogli che aveva ragione.
"Sono solo dettagli" dice facendo un gesto distratto della mano, come se non fosse importante.
Damon si diverte a punzecchiarla, forse anche troppo a volte, ma è sempre stato così il rapporto, anche quando si sopportavano a malapena, si può dire che se non fossero morti insieme le cose ora sarebbero un tantino differenti.
Wynonna dal canto suo li osserva in silenzio dallo specchietto retrovisore, con Jeremy alla guida può permetters il lusso di non prestare attenzione alla strada.
Il loro scambio di battute le ricorda un pò il rapporto che c'è tra lei e Doc, sempre pronti a provocarsi a vicenda, pensandoci le scappa un sorriso, anche se quando vede che Jeremy la sta fissando gli lancia uno sguardo truce.
"Fissa la strada, non me" sbotta guardandolo male.
Si fermano davanti a quello che sembra un bar, l'insegna di legno grande quanto la faccia recita il nome Shorty's.
"Non è un pò presto per bere?" domanda Bonnie confusa.
"Non è mai troppo presto per bere, soprattutto quando vivi in questa città" dice Wynonna con sarcasmo, scendendo quasi di corsa dalla macchina per dirigersi verso il bar.
"Mi ricorda vagamente qualcuno" si volta a lanciare un occhiata a Damon.
"Chi?" domanda con aria innocente come se non avesse capito a chi allude, mentre sposta il piede e si mette seduto meglio con la schiena appoggiata allo schienale per aprire la portiera e scendere nonostante sia azzoppato e senza una scarpa "e poi ha ragione lei è sempre l'ora giusta per bere" dice sarcastico per poi richiudere la portiera alle sue spalle.
"Se dovesse mai scegliere tra la persona che ama ed una bottiglia di Borboun, stai pur certo che sceglierebbe la bottiglia di Borboun" dice Bonnie sconsolata a Jeremy prima di scendere dall'auto.
"Ovvio che sceglierei il Borboun, mi ha dato tante gioie, è il mio migliore amico in assoluto" dice Damon a braccia conserte appoggiato alla fiancata della macchina, non sarà più un vampiro ma l'udito è buono, in più c'era il finestrino leggermente aperto "se proprio vogliamo essere precisi c'è il Borboun, la mia Camaro, i porno e poi ci sei tu"
"i porno? sul serio?" domanda Bonnie non sapendo se ridere o dargli del maniaco "in ultima posizione, e addirittura prima di me ci sono i porno, potrei offendermi sai?" domanda Bonnie scoccandogli un finto sguardo offeso.
"In realtà è un parimerito" dice Damon facendo il gesto della bilancia con le mani.
Bonnie non fa neanche in tempo a rispondergli che ad un certo punto, si sente uno sparo provenire da chissà dove e sfiorare la testa di Damon, che d'istinto si è buttato per proteggere la strega, scordandosi del piede ferito.
"Che cazzo prende alla gente oggi?!" sbotta scocciato l'ex vampiro guardandosi attorno alla ricerca dell'origine dello sparo.
Con Jeremy che esce di corsa dalla macchina per andare a nascondersi dietro il veicolo.
"Sicuro di non essere già stato qui? no perchè voglio saperlo se devo abbandonarti subito o posso camminare tranquilla senza rischiare di finire ammazzata?" domanda Bonnie leggermente scocciata.
"Ah grazie, tu si che sei un amica" sbotta Damon lanciandole un occhiataccia.
"Impari a mettermi infondo alla lista con il porno" dice Bonnie scoccandogli un occhiata seccata.
"Per quanto vorrei affrontare l'argomento, credo che ora non sia il momento per parlarne..." anche se in quel preciso momento, oltre a sentire un altro sparo tremendamente vicino all'orecchio di Damon con tanto di un porca puttana da parte sua, e seguito da alcuni passi, ed entrerà nella loro visuale un uomo vestito da cowboy, con tanto di capello sulla testa, capelli semi lunghi e dei baffi, pistola in pugno che non si fa tanto problemi a puntarla alla fronte di Damon.
"Sapevo che avrei rivisto la tua faccia da schiaffi, Salvatore" l'uomo appoggia la canna della pistola sulla pelle della fronte dell'ex vampiro.
Damon fissa l'uomo che ha davanti quasi con aria di sfida, sa benissimo che non essendo più un vampiro dovrebbe, se non avere paura, almeno essere consapevole che con una pallottola in fronte rischia davvero di morire.
E questa volta non potrà più rialzarsi per camminare, se capita.
Ma da quando è tornato umano ha scoperto di amare il brivido del rischio, come quando ha bevuto quella tequila con lo scorpione sul bicchiere, ed ora non è da meno.
"Doc?" domanda Damon guardandolo meglio "Doc Holiday?" e dopo averlo dopo scoppia a ridere ricevendo dall'uomo un pugno sul naso, lasciandosi scappare un cazzo e portandosi le mani a coprire il naso "pensavo fossi morto".
"Non lo sono e potrei dire lo stesso di te" dice Doc seccato senza mettere via la pistola.
"Quel Doc Holiday?" domanda Bonnie sorpresa ricevendo in cambio uno sguardo confuso di Damon "mio padre era ossessionato con il vecchio West" dice vagamente imbarazzata.
"Comunque si, ti presento Doc Holiday la pistola più veloce del West" dice Damon divertito e si tasta leggermente il naso, che a parte un pò di dolore non sembra rotto "ancora arrabbiato per l'ultima volta?".
Da come lo guarda, si rende conto che si è ancora arrabbiato.
"Cosa fai qui?" domanda Doc scontroso "non hai ucciso abbastanza persone ovunque fossi?" e lancia uno sguardo verso Bonnie "tutto bene signorina? non è qui contro la sua volontà?"
"Per quanto può sembrare assurdo, sono qui di mia volontà" dice Bonnie ironica rivolta al cowboy.
"Prima Wynonna ed ora tu" dice Damon alzando gli occhi al cielo "sono umano, non devo più nutrirmi di sangue per vivere" a quel punto Doc scoppia a ridere come se non ci credesse.
"Lo so me l'ha detto, ma erano secoli che volevo tirare un pugno sul tuo brutto muso" dice Doc con un ghigno sulla faccia prima di voltarsi verso Jeremy che vede spuntare da dietro la macchina "Dolls ti cercava, ha detto che forse sanno dove si nasconde Clootie" Jeremy ne approffitta per allontanarsi, mentre Doc si volta verso loro due "per il momento potete stare nel mio bar, ho un posto dove potete stare, però poi dovrete trovarne uno migliore" dice iniziando ad avvicinarsi al bar.
Damon e Bonnie si guardano.
"Beh almeno abbiamo un posto dove stare" dice Damon azzardando un pò di ottimismo.
"Si in un bar" dice Bonnie scettica.
"Beh, almeno non è successo come quando siamo partiti" dice sarcastico Damon.
Erano partiti da neanche un giorno, con pochi soldi, e quando si erano fermati per la notte si erano resi conto che non avevano abbastanza soldi per poter stare in un motel così Damon aveva avuto la brillante idea di comprare una tenda, l'unica cosa che potevano permettersi, peccato che abbia preso quella da un posto, quindi erano stati costretti a dormire appiccicati, e quando si sono svegliati, Bonnie si è ritrovata abbracciata all'ex vampiro, e Damon... beh aveva apprezzato fin troppo quell'abbraccio, probabilmente se Bonnie non si fosse messa ad urlare, o forse era stato il pugno ?, non ci avrebbe neanche fatto caso lui, visto che dormiva.
"Ti avevo detto che non volevo parlarne mai più!" sbotta Bonnie arrossendo ed avanzando a passo spedito verso l'ingresso del locale, seguita da un Damon zoppicante e dalla sua risata.

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Capitolo 3
*** Mai far arrabbiare una strega ***


THE PURGATORY DIARIES
"Mai far arrabbiare una strega"
 
"Non possiamo ospitarli!" sbotta Waverly "non con il problema demon..." proprio mentre Bonnie entra spalacando la porta del bar facendo voltare tutti quanti e si zittiscono, Damon entra subito dopo Bonnie, che l'ha aspettato con la porta aperta per farlo passare "E di certo non voglio stare vicino a lui" dice Waverly indicando con lo sguardo Damon. Alla fine bisogna capirla, Damon ha provato ad ucciderla anni fa, e di certo sono quelle cose che non si dimenticano facilmente. 
"Volete che mi taglio un dito così almeno vi convincete che7 non sono una minaccia?" domanda Damon sarcastico.
"Potrebbe essere un..." inizia a dire Wynonna ma viene fulminata con lo sguardo da Bonnie "stavo scherzando su" anche se a giudicare dal suo sguardo non sembra che stesse scherzando.   
"Damon non è un problema, fidatevi" dice Bonnie guardando le persone presenti nel locale, anche se si sentirà un rumore di vetri infranti e tutti si voltano verso Damon che ora si trova vicino al bancone.
"Che c'è?" domanda Damon sbattendo un paio di volte gli occhi "non c'entro" 
"Damon?" domanda una voce femminile sconvolta.
Bonnie voltandosi vedrà una ragazza minuta con i capelli corvini legati in una coda alta, indossa un top aderente rosa e degli short di jeans.
Anche se a colpirla sono soprattutto gli occhi, di chi ha visto troppe cose, e di chi non si fida di nessuno.
Sembra Elena, solo che ha un aria più minacciosa, pensa tra se la strega.
"Rosie lo conosci?" domanda Doc un pò sorpreso.
Damon che ha riconosciuto la voce, fissa sconvolto la ragazza che ha davanti, tanto che è costretto ad appoggiarsi al bancone, leggermente pallido.
"Dov'è il posto che ci hai detto Doc?" domanda Damon ignorando la domanda, sorprendendo Bonnie che ora si chiede chi sia quella ragazza.
"Te lo mostro io" dice Rosie lanciando un occhiata a Doc, ed ha l'occasione per parlare da sola con lui.
"Chi è?" domanda Bonnie rivolta a Damon bloccandolo sulle scale, prima che segua Rosie al piano di sopra.
"Nessuno" dice l'ex vampiro, anche se notando l'espressione perplessa di Bonnie inarca un sopraciglio "che c'è?"
"Anche con Wynonna avevi detto nessuno e ti ha sparato contro" dice per niente convinta ed un pò preoccupata.
"Ti preoccupi per me, Bennet?" domanda con un tono un pò canzonatorio.
"Certo" dice Bonnie sorridendo e guardandolo negli occhi, lo dice con tale convinzione da sorprendere un pò Damon "ti ricordo che non sei più un vampiro, sei stato fortunato che Wynonna ha mirato al piede o con Doc che ha sparato per spaventarti e poi eri davvero sconvolto quando hai capito chi avevi davanti" e vorrebbe capirlo anche lei ma sa che, conoscendo Damon, è meglio non insistere troppo ed aspettare che sia lui a parlarne.
"Bonnie apprezzo che ti preoccupi ma non c'è pericolo, davvero" dice per poi appoggiare le mani sulle spalle della strega e spostarla leggermente per riuscire a passare e mentre passa gli da una leggera carezza sulla guancia prima di seguire Rosie al piano di sopra.
Bonnie dal canto suo, spera che non si sia accorto nessuno che quel gesto l'ha fatta arrossire.
Damon ha il potere di farla incazzare come una iena, divertirla, provocarla fino allo sfinimento, comportarsi da cazzone, ed essere fin troppo dolce, nel giro di una sola giornata ed a volte si chiede come diamine faccia ad essere così.
"Sai" dice una voce alle sue spalle facendola voltare "E' diverso dal Damon Salvatore che ricordavo io" Bonnie si rende conto che a parlare è stato Doc.
"Diverso in che senso?" domanda Bonnie avvicinandosi al bancone e sedendosi vicino a lui rendendosi conto che ora nel locale c'è solo lui, non pensava di essere rimasta così tanto a contemplare le scale cosa che se è così la fa imbarazzare non poco.
"Quando l'ho conosciuto io, era praticamente un mostro, non so cosa fosse successo ma era come senz'anima, ci mancato veramente poco che mi uccidesse e mi ha lasciato questo" si scosta leggermente il bordo della maglietta che indossa per mostrare una cicatrice che parte dalla base del collo "avevo capito che non era un essere umano quando dopo che gli ho sparato allo stomaco si è alzato come se niente fosse"
Bonnie ascolta le parole di Doc, senza dire nulla, il Damon Salvatore che ha conosciuto lei, per quanto non fosse un santo, aveva dei sentimenti e portavano il nome di Elena Gilbert, lei era riuscita a tirare fuori il suo lato umano, ma anche in parte quello mostruoso.
Quando erano tornati dal mondo prigione dopo che erano morti, pensava che le cose sarebbero tornate come prima, che Damon avrebbe visto solo Elena, che lei sarebbe tornata ad essere solo Bonnie, la migliore amica della sua ragazza e la strega che tutti sfruttavano senza che nessuno pensi mai che è anche un essere umano e che può avere dei limiti.
Invece non era andata così, Damon si era mostrato diverso dopo che erano tornati nel loro mondo, si può dire che sono diventati amici grazie al mondo-prigione.
Si ricorda ancora gli sguardi straniti degli altri quando hanno capito che erano diventati amici, gli era quasi sembrato che Elena fosse in qualche modo gelosa, l'ha percepito chiaramente.
E quando poi Elena l'ha lasciato, ha avuto paura che sarebbe diventato depresso, alla fine ha preso la cura per lei, per avere un futuro... e quel futuro era andato in pezzi.
Bonnie fissa assorta e quasi con aria truce il bancone, come se volesse incenerirlo con lo sguardo.
Ed essendo una strega, potrebbe anche riuscirci se continua a fissare insistentemente lo stesso punto del bancone.
"Conosco quello sguardo" dice Doc fissandola "chi è l'altra?"
Bonnie lo guarda confusa, non capendo di cosa sta parlando.
"Cosa?" domanda dubbiosa.
"Hai lo stesso sguardo che ho io quando vedo Wynonna e Dolls insieme" dice Doc per poi porgerle un bicchiere pieno a metà di un liquido ambrato che è sicuramente Whiskey.
"Chi è Dolls?" domanda Bonnie curiosa, prendendo il bicchiere, anche prima l'ha nominato.
"Una spina nel fianco, ma è anche un buon amico" dice Doc lasciandosi andare ad un sorriso.
"Sembra la descrizione di Damon" dice Bonnie portandosi il bicchiere alle labbra, e dare un lungo sorso, prima di decidersi a rispondere "è la sua ex" Doc la fissa aspettando che continui "gli ha spezzato il cuore, è per lei che è tornato umano" anche se si zittisce, forse riflettendo sulle parole di Doc, quando ad un certo punto arriva di corsa e si tratta di Rosie, la sua  testa spunta dalle scale .
"Doc! Abbiamo un problema!" urla sconvolta Rosie, ha l'aria di una che ha appena visto un fantasma.
Bonnie scatta subito in piedi e sale di corsa le scale superando Rosie, pensando subito che possa trattarsi di Damon.
"Damon" dice sospirando vedendolo seduto sul letto che sembra stare bene "perchè Rosie è scesa di sotto sconvolta?" domanda Bonnie avvicinandosi e sedendosi vicino a lui.
"Per questo" dice mostrando le mani e facendole vedere una serie di simboli strani in azzurro che sembrano partire dalle dita evanire piano piano "appena mi ha toccato la mano si è scottata".
Bonnie gli prende la mano di Damon e se la rigira tra le sue, vedendo che prima di svanire quei segni erano anche sul palmo, aggrotta la fronte.
"Non ho mai visto nulla di simile" dice la strega abbastanza perplessa, continuando ad esaminargli la mano.
Damon che la sta fissando, non può fare a meno di notare quanto sia bella, concentrata e determinata, ma probabilmente è il momento sbagliato per pensarci.
"Ora puoi dirlo" dice Damon dopo un pò continuando a  fissarla.
"Cosa?" domanda Bonnie confusa.
"Te l'avevo detto" dice sorridendo divertito, Bonnie gli lancia uno sguardo truce ed un pugno sul braccio.
"Non sei divertente" dice Bonnie sbuffando "quando è scesa giù di corsa in quel modo mi sono preoccupata, sul serio"
"Non è successo niente" dice Damon conciliante
"E tu quello lo chiami niente?" domanda Bonnie sbotta guardandolo incredula "ti sei illuminato di azzurro, come un albero psichedelico di Natale"
Damon in tutta risposta fa un gesto con la mano, come se non fosse importante.
"Ma abbiamo un problema più urgente ora" dice Damon fissandola e lei lo guarda confusa, ed ora che altro è successo? "c'è solo questa stanza, dovremmo dividerci il letto" dice scoccandole un occhiata divertita.
Bonnie non dice nulla, limitandosi a fissare le lenzuola azzurre che coprono il materasso, l'ultima volta che hanno provato a condividere un letto, anche se improvvissato in una tenda, non era andata proprio benissimo.
Più per il fatto di essere stata presa alla provvista, dopottutto Damon è un bell'uomo, e capire che la sua compagnia non gli dispiace non l'ha di certo offesa, è stato il modo che l'ha sconvolta.
Dopottutto scoprirlo sentendo qualcosa di duro contro la sua gamba che stavano dormendo abbracciati, o meglio lei l'ha abbracciato nel sonno, sconvolgerebbe chiunque e gli ha urlato in un orecchio, oltre ad avergli dato un pugno.
"Uh perchè sei diventata rossa?" domanda Damon guardandola un pò confuso, che cosa ha detto per farla diventare rossa?.
Ha solo nominato il letto e...
E la guarda sospettoso ed al tempo stesso sogghigna, capendo probabilmente il motivo di tale imbarazzo.
"Non dicevi che non volevi pensarci più?" domanda fissandola con aria divertita, ed anche un pò provocatorio.
"Non ci stavo pensando! Proprio per niente!" urla Bonnie rossa in volto ed esce di corsa dalla stanza.
"Bonnie! Stavo scherzando!" urla divertito e quando vede che non torna si alza dal letto e decide di correrle dietro uscendo dalla camera, anche se poi ci va a sbattere contro, letteralmente, la strega stava tornando indietro.
Damon l'afferra per non farla cadere all'indietro e si perde in quei occhi color cioccolato, avvicinandosi leggermente alla strega.
Bonnie sbatte un paio di volte gli occhi, si ritrova a pochi millimetri da Damon, tanto vicina che volendo potrebbe annullare le distanze tra di loro, e legge negli occhi dell'ex vampiro la stessa identica cosa....
"Damon potresti venire con me? Rosie mi ha detto...." si voltano entrambi di scatto verso la direzione della voce e riconoscono la figura di Jeremy, che sembra farsi piccolo piccolo notando lo sguardo omicida di Damon "h-ho interrotto qualcosa?"
"Nooo! Tu che dici?" domanda grondando sarcasmo velenoso, anche se non è Damon a dire queste parole, ma Bonnie.
Damon ha l'aria di uno che vorrebbe  tanto essere un vampiro, solo per staccare la testa a Jeremy.
"E dimmi cosa vuoi e sii veloce" dice l'ex vampiro fissandolo, anche se nello stesso momento dalla camera viene un suono di un telefono che squilla, cosa che fa alzare gli occhi al cielo a Damon "puoi rispondere tu? sarà sicuramente Caroline, da quando mi sono lasciato con la stronza, pensa che potrei fare qualcosa di stupido e non ho voglia di sentirmi ripetere per l'ennesima volta 'devi essere forte Damon'" dice imitando in falsetto la voce di Caroline, facendo ridere Bonnie che va verso la stanza e prende in mano il telefono che è appoggiato al comodino, senza neanche controllare chi sia.
"Mi spiace, ma Damon al momento è impegnato e non può rispondere, se vuoi dire a me quello che vuoi dirgli" dice Bonnie sarcastica dopo aver cliccato sulla cornetta verde.
"Bonnie?" domanda una voce familiare alle orecchie della strega che le fa passare il buon umore, e non può neanche credere che abbia avuto il coraggio di chiamarlo "perchè hai risposto tu al suo posto?"
"Perchè sono con Damon" dice Bonnie sapendo benissimo che quelle parole dicono tutto e niente, mentre sente il silenzio che è sceso c'è dall'altro lato del telefono "hai idea di come l'hai ridotto?".
"Io...non...."
"NON INIZIARE A DIRE CHE NON VOLEVI!" dice Bonnie iniziando ad urlare senza curarsi del fatto che tutti possano sentirla "LO SAPEVI CHE L'AVRESTI DISTRUTTO MA HAI FATTO FINTA DI NULLA PERCHE' TU NON VUOI PENSARE ALLE CONSEGUENZE PRIMA FAI LE COSE E POI TI RENDI CONTO DI AVERE LASCIATO IN GIRO SOLO DEVASTAZIONE" urla ancora la strega al telefono, non da neanche il tempo ad Elena di rispondere "SPERO CHE TU POSSA PASSARE QUELLO CHE HAI FATTO PASSARE A LUI!"
"Bonnie...." anche se la voce a Damon muore in gola quando vede il suo povero telefono che prende fuoco, letteralmente nelle mani della strega "ho paura a chiederti chi era".
"Era la stronza" dice Bonnie lanciandogli quel che resta del cellulare, ed uscendo dalla stanza, non prima di aver sentito Damon dire divertito "mai far arrabbiare una strega" cosa che le fa scappare un sorriso.

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Capitolo 4
*** Complicarsi la vita con una semplice mossa ***


THE PURGATORY DIARIES


"Complicarsi la vita con una semplice mossa"

Dopo la sfuriata di Bonnie al telefono, ed il cambio delle tende che avevano preso fuoco non appena aveva iniziato ad urlare e per fortuna che Damon se ne era accorto spegnendola prontamente, erano passati un paio di giorni.
"Ti prego dimmi che possiamo andarcene?" domanda Damon con occhioni da cucciolo, rivolto a Bonnie.
"Finchè non capiamo che cosa ti è successo no" dice categorica.
"L'unica cosa che mi viene in mente è che qualcosa ha scatenato questo" dice Rosie prendendo per mano Damon, cosa che non piacque per niente a  Bonnie, anche se è stata costretta a mollare la presa come scottata.
"Beh Wynonna mi ha sparato, è l'unico collegamento che mi viene in mente" dice Damon fissando i strani segni azzurri che sono comparsi nuovamente sulle mani.
"Ha usato Pacificatrice?" domanda Rosie iniziando a riflettere.
"Che?" domandano all'unisono Damon e Bonnie confusi.
"Pacificatrice" dice Rosie con pazienza fissando i due "è una Colt Buntlin Special a canna lunga, viene tramandata ai discendenti di Wyatt Earp per scacciare indietro i redivivi"
"Redivivi...vuoi dire...?"
"Esseri umani non morti" dice e davanti ai due i suoi occhi diventano rossi, completamente rossi "criminali uccisi da Wyatt Earp in persona" dice con una voce quasi cavernosa.
Bonnie e Damon si lanciarono uno sguardo, ne avevano visto di cose, ma questo era nuovo anche a loro, gli occhi di Rosie tornano normali.
"I suoi discendenti, sono colpiti da una maledizione, devono ucciderli tutti fino all'ultimo per spezzarla" dice Rosie.
"Ma che centra con quello che è successo a Damon?" domanda Bonnie confusa, precedendo la domanda dell'ex vampiro.
"Di solito Pacificatrice diventa così" dice indicando i segni sbiaditi sulle mani di Damon "solo quando colpisce i demoni, e dorata quando deve spedire noi redivivi all'inferno" alla parola inferno Bonnie e Damon si guardano, pensando entrambi ad un momento preciso, a quando l'inferno l'hanno vissuto in prima persona, e ne avrebbero fatto volentieri a meno, anche se poi Rosie fissa Damon pensierosa "togliti la maglietta"
"Te l'ho già detto non intendo ricordare i vecchi tempi" dice Damon lanciandole un occhiata di sbieco.
"Si ho capito il tuo cuore batte per un altra" dice Rosie roteando gli occhi, e brevemente il suo sguardo si posa su Bonnie.
Bonnie dal canto suo, non sembra ascoltare del tutto il loro discorso o non sarebbe così calma, ma non si stupisce neanche che quei due siano andati a letto insieme soprattuttto perchè si ricorda come era Damon all'inizio.
In più ha come la sensazione, che se ha ragione, Damon avrebbe fatto di tutto per cercare di dimenticare la stronza n°1 che gli ha spezzato il cuore.
E poi le stronze si assomigliano tutte, ed in questo caso più che mai.
"Doppelganger del cazzo" dice Bonnie borbottando tra se.
"Che hai detto?" domanda Rosie scettica.
Damon che era vicino a Bonnie a sentito benissimo il suo borbottio, e gli scappa un ghigno, ha sempre saputo che era sveglia, forse troppo a volte, quindi immagina che abbia capito cosa l'ha spinto a finire tra le braccia di Rosie.
"Ha detto che è  l'unica che può vedermi nudo" dice Damon ammiccando malizioso verso Bonnie, prendendo la palla al balzo per punzecchiarla un pò.
"Esatt....eh?" Bonnie si volta di scatto verso di lui ad occhi sgranati, per poi lanciare uno sguardo scocciato all'ex vampiro.
"Visto? E poi dice che il maniaco sono io" dice fingendosi indignato mentre si toglie la maglietta, mettendo in mostra il fisico scolpito ed i pettorali, dopo aver fatto ciò, si capisce cosa volesse vedere Rosie, i segni azzurri non sono solo sulle mani ma anche sul resto del corpo, anche se ormai stanno sbiadendo.
Bonnie è distratta da ciò che vede, quindi non riesce neanche a dargli una risposta delle sue, cosa che fa voltare Damon verso di lei.
"Bonnie Bennet senza parole?" domanda sarcastico.
"Certo che no...ero distratta" dice Bonnie spostando lo sguardo lontano dai suoi pettorali.
"Da cosa?" domanda Damon come se non avesse notato che lo stava fissando, gli scocca un occhiata divertita mentre si rimette la maglia.
"Da...niente" dice senza guardarlo.
"Mentre voi fate i piccioncini, vedo di convincere Wynonna a prestarmi Pacificatrice, così ci capiamo di più" dice Rosie divertita mentre si allontana.
"Noi non..." non riesce neanche a finire la frase e si volta verso di lui "ti diverti vero?"
"Io? certo" dice Damon con aria innocente, mentre si dirige verso il bancone e si mette dietro per servirsi da solo un bicchiere di Borboun, anche se poi nota che prende altri due bicchieri e li riempe.
"Spero che uno sia per me" dice Bonnie avvicinandosi a sua volta al bancone e sedersi, sopra al bancone, non prima di aver preso il bicchiere, non c'è neanche bisogno di chiedere sa benissimo il motivo per cui lo fanno: è l'anniversario della morte del più giovane dei Salvatore.
"A Stefan" dicono all'unisono facendo tintinnare i bicchieri tra loro e poi con quello sul bancone.
"Che starà ridendo, ne sono quasi certo" dice beffardo Damon alzando il bicchiere al cielo e poi prendere un lungo sorso di Borboun.
"O starà pensando: povera  Bonnie che deve sopportare quel pazzo di mio fratello " dice fingendosi sconsolata per poi bere a sua volta.
"Ma fino ad ora non ti è dispiaciuto sopportarmi" dice Damon portandosi il bicchiere alle labbra per nascondere un sorriso divertito.
"E' vero, ma solo perchè mi piace la tua compagnia e mi piaci tu" dice Bonnie senza riflettere bevendo un altro sorso "si decisamente" mentre svuota il bicchiere in un sorso rischiando di soffocarsi.
"Vacci piano" dice Damon divertito, sapendo quanto è forte il Borboun, lui c'è abituato l'ha bevuto per secoli, mentre Bonnie non ha tutta questa abitudine nel bere, si ricorda quello che è successo a Miami.
Non l'aveva mai vista così rilassata e divertita come quando avevano fatta Miami, non solo per la sua grande idea di mettergli quella pasticca nel birra, ma anche perchè solo dopo aveva capito che si è scolata da sola mezza bottiglia di Vodka, non che lui fosse tanto lucido ma si ricorda benissimo quello che è successo.
Ha fatto uno sforzo enorme per controllarsi dal non fare qualcosa di cui si sarebbe pentito, soprattutto visto che l'altra persona era sbronza.
Anche se poi, Damon inizia a domandarsi se qualcuno lassù lo odi, visto che poi Bonnie rischia di scivolare giù dal bancone, dopo aver messo in fallo la mano sul bordo, tanto che per impedirglielo la prende per i fianchi e la trascina indietro finendo però lui con il sedere per terra ed attuttendo la caduta della ragazza ed evitandole di farsi male cadendo sugli sgabelli, cosa che non si può dire la stessa cosa di lui, che fa una smorfia di dolore.
Anche se il dolore passa sostituito da altro, quando si rende conto della posizione in cui si trovano con Bonnie seduta sul suo basso ventre.
"Dio perchè deve essere tutto così difficile?" domanda Damon borbottando tra se, mentre Bonnie ancora non ha capito bene cosa è successo, tanto che ancora non si alza dalla sua posizione.
"Stai bene?" domanda voltandosi leggermente verso di lui, provocandogli però un leggero lamento, che lei interpreta in un altro modo e si gira del tutto con il busto "Damon?".
"Uhm" dice l'ex vampiro socchiudendo gli occhi "direi di si"
"Perchè ti stavi lamentando?" domanda confusa la strega, non capendone il motivo.
"Diciamo che sei caduta nel posto peggiore in cui potrebbe finire una bella donna" dice lanciandole un occhiata eloquente.
Bonnie aggrotta la fronte non capendo il significato delle sue parole, ed inizia a riflettere, qual'è il posto peggiore in cui potrebbe sedersi una ragazza che cade addosso ad uomo?.
Prima sbatte gli occhi, poi li sgrana, ed infine apre la bocca sorpresa.
"Già" dice Damon ridacchiando quando nota che Bonnie c'è arrivata.
"Scusa" dice Bonnie imbarazzata e fa per alzarsi ma Damon la blocca passandole un braccio intorno alla vita per farla restare seduta "che stai facendo?"
"Mi è sembrato di sentire entrare qualcuno" dice l'ex vampiro mentendo, la verità è che non vuole che si alzi, Bonnie non sembra per niente convinta ma non dice nulla, pur fissando la mano dell'ex vampiro appoggiata appena sotto la sua maglietta, come se volesse trattenerla li.
Bonnie dal canto suo, non si lamenta di certo, dopottutto chi si lamenterebbe per una posizione simile con Damon Salvatore? le scappa un sospiro pensando che quella situazione non porterà nulla di buono, non per lei almeno.
"Sai" dice Bonnie ad un tratto "potrei pensare che hai appena inventato una balla, perchè nessuno sta venendo qui"
"Hai appena usato un doppio senso?" domanda Damon con un ghigno "Bonnie Bennet che fa i doppi sensi?"
"Non era un doppio senso" dice Bonnie scoccandogli un occhiata.
"Oh si che lo era" dice Damon malizioso ed allo stesso tempo divertito, Bonnie si lascia scappare un verso frustrato.
"Quando fai così ti odio" dice Bonnie scocciata, anche se poi si volta nuovamente questa volta volutamente per rimettersi nella posizione iniziale dove era quando è caduta addosso a Damon, spostando la mano dell'ex vampiro per alzarsi, e poi le scappa un sorriso divertito quando sente un lamento da parte di Damon mentre si alza da li, lasciandolo da solo in preda della situazione, che tra l'altro ci si è messo da solo ma questo non gli impedisce di fissarla mentre si allontana, fissarle più che altro il fondoschiena.
"Mi vuole morto, è ufficiale" dice Damon sconsolato, rimanendo da solo ed abbassa lo sguardo fissandosi in mezzo alle gambe, sapendo benissimo cosa succederà gli scappa un sospiro quasi frustrato, e si alza dirigendosi verso il piano superiore diretto verso la camera, pregando e sperando che per almeno un paio d'ore non lo cerchi nessuno.

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Capitolo 5
*** E le cose si complicano quando meno te lo aspetti...o forse no ***


THE PURGATORY DIARIES​


"E le cose si complicano quando meno te lo aspetti...o forse no"

"Ti scongiuro devi portarmelo subito" dice Bonnie quasi implorando qualcuno al telefono.
"Non capisco perchè, devo portarti il Grimorio di persona, Bonnie" dice la voce scettica di Caroline dall'altro lato del telefono.
Dopo quello che è capitato con Damon... che stava per capitare.
Ha capito che deve parlare con qualcuno, e non voleva farlo attraverso un telefono, quindi con la scusa del portargli il Grimorio spera di riuscire a parlare con Caroline senza doversi preoccupare che salti la linea.
"Perchè mi serve per" sa già che non appena finirà quella frase Caroline partirà in quarta, da quando Elena e Damon si erano lasciati, era diventata protettiva verso l'ex vampiro.
Troppo protettiva.
E la cosa iniziava ad irritare Damon, e quello che finisce per irritare l'ex vampiro, finisce per esasperare lei che è costretta a sorbirselo.
"Per?" domanda Caroline incitandola ad andare avanti "per cosa?"
"Per Damon" dice Bonnie, aspettandosi una reazione da parte sua ed invece riceve solo silenzio, cosa che la rende perplessa "Caroline?"
"Che è successo?" domanda dopo un pò, ed è stranamente calma, cosa che fa insospettire Bonnie.
"Ho bisogno del Grimorio, proprio per questo, lui sta bene almeno fisicamente" dice Bonnie velocemente per non farla preoccupare "ma perchè non dici niente?"
"Perchè ho visto le foto su Instagram" dice Caroline leggermente divertita "quindi so che è in buone mani" anche se poi si sente un sospiro "quanto vi invidio, voi in giro a prendere il sole ed io chiusa in casa con le bambine"
Ebbene si, Damon Salvatore ha scoperto il divertimento di postare le foto su Instagram, con buona pace di quelle che rischiano di prendere un colpo nel vedere le sue foto in costume da bagno, e della povera Bonnie.
 "Si ci stiamo divertendo" dice Bonnie sorridendo pensando a tutto quello che hanno fatto "ma ora il sole è l'ultimo dei nostri problemi, Care" dice tornando alla realtà Bonnie "devi venire a Purgatory, che tra l'altro non ho manco capito di preciso dov'è, e portarmi il Grimorio il prima possibile, ok?"
"Che razza di nome è Purgatory?" domanda Caroline incredula, anche se Bonnie si aspettava quella domanda "ma te lo porterò dammi un paio di giorni" fa per risponderle ma sente del trambusto e Caroline che urla "Rick dove si trova Purgato..." non sentirà altro che la chiamata è stata interrotta.
Poggia il telefono sul tavolo, mentre fissa il dolce con la crema che è davanti a lei, secondo Wynonna in quel posto fanno le migliori ciambelle della città, ed è andata li anche perchè aveva bisogno di un posto tranquillo, dove poter fare la chiamata senza essere interrotta.
"Una bella ragazza non dovrebbe starsene seduta da sola" dice una voce maschile, Bonnie alzo lo sguardo e vede un ragazzo di circa trent'anni, afroamericano, con i capelli rasati a zero e lo sguardo serio.
"Volevo starmene un pò per i fatti miei" dice Bonnie fissandolo perplessa e chiedendosi che vuole quell'uomo, e soprattutto perchè con tutte le persone con cui potrebbe parlare, ha scelto proprio lei, e si siede di fronte a lei.
"Meglio in compagnia no?" domanda l'uomo divertito.
 "E comunque sto aspettando una persona" dice Bonnie per niente contenta di quello che sta succedendo, perchè non se ne va?.
"E chi?" domanda l'uomo per niente convinto.
"Il mio ragazzo" dicendo la prima cosa che le passa per il cervello, brava Bonnie!complimenti ora come farai a trovare qualcuno che ti tolga da questa situazione? "lui" dice indicando la porta sentendo il campanello, senza guardare chi sia entrato, peccato che sia entrato proprio Damon.
"Allora ti chiedo scusa" dice l'uomo alzando le mani in segno di resa "anche se non mi sembravi il tipo da albini" anche se sentendo la parola albino, Bonnie si volta verso l'entrata, e se potesse vorrebbe sprofondare all'inferno e gli viene in mente una sola parola per descrivere la situazione.
Merda.
"E lui chi è?" domanda Damon inarcando un sopraciglio, guardando i due una volta vicino al tavolo "siamo qui da qualche giorno e tu già riesci a trovarti un ragazzo? dovrei diventare geloso?" domanda sarcastico sedendosi vicino alla strega e mettendole il braccio intorno alle spalle, ma dal suo sguardo sembra quasi che lo sia geloso.
In quel momento Bonnie, vorrebbe solo diventare invisibile e sfuggire a quella situazione tragicamente imbarazzante, anche se quando fa per presentarlo si rende conto che non sa il nome.
"Xavier Dolls" dice l'uomo presentandosi "e quindi direi che siete Bonnie e Damon, Doc mi ha parlato di  voi due"
"Si siamo noi capitan ovvio" dice Damon fissandolo, quel tizio non gli piace per niente a come l'impressione che nasconda qualcosa, anche se non riesce a capire cosa e neanche ed inquadrarlo.
"Se può farti stare meglio Wynonna ama sparare a chiunque gli capiti sotto tiro" dice Dolls fissando Damon.
"No non mi fa stare meglio" dice l'ex vampiro che lo guarda senza staccargli gli occhi di dosso.
"C'è troppo testosterone qui" dice tra se Bonnie prendendo il dolce ed alzandosi "vado a fare due passi" e prende la porta il più velocemente possibile, sentendo gli sguardi di entrambi addosso.
"Oh hai conosciuto Dolls" dice una voce e si ritrova davanti Waverly che sta guardando l'interno del locale "non è che si uccideranno tra loro vero?"
"Non credo" anche se nel dirlo neanche Bonnie è così convinta "e poi Damon sa difendersi"
"Anche da qualcuno che sputafuoco?" domanda innocentemente Waverly
"Oh è sopravvissuto con me che rischio di dargli fuoco ogni volta che provo emozioni forti, sopravvivrà anche a Dolls" dice Bonnie convinta.
"Ecco" dice Waverly a disagio dopo un pò "avrei bisogno del tuo aiuto" ecco quello sicuramente sorprende la strega che non se l'aspettava "Damon ha detto che sei una strega giusto?" domanda e vedendo che Bonnie annuisce va avanti, anche se gliela confermato dice la cosa che rischia ogni volta di far prendere fuoco "ho scoperto che i miei genitori non sono i miei genitori"
"E vuoi una mano a trovare quelli veri" dice Bonnie comprensiva, e sollevata che non abbia chiesto nulla di troppo complicato "una mia...amica" anche se non sa neanche lei sa se definirla ancora tale "ha avuto lo stesso problema ha scoperto di essere stata adottata, ma quello che ha scoperto non le è piaciuto... sicura di volerlo fare?" domanda seria fissando Waverly.
"Si..." dice Waverly convinta "ma non sei come la strega di ferro vero?" domanda titubante la giovane, l'unica strega con cui ha avuto a che fare è lei, e di solito non fa nulla senza chiedere qualcosa in cambio.
"Strega di ferro?" domanda Bonnie curiosa.
"Si è una donna che fa il fabbro e la sua magia è legata ad esso, ma è poco raccomandabile, di solito chiede sempre qualcosa in cambio per quello che fa" dice Waverly sospirando.
"Non preoccuparti, io non chiedo favori o simili, di solito li faccio e basta" dice Bonnie cercando di tranquillizzarla "e sei fortunata, per l'incantesimo che devo fare mi basta un pò del tuo sangue ed una mappa".
"Tutto qui?" domanda Waverly sorpresa e Bonnie annuisce.
"Ovviamente bisogna vedere dove si trovano o se...."
"O se sono vivi" dice Waverly completando per lei "ma ti ringrazio, per l'aiuto non sei tenuta a farlo"
"E' vero" e sentendo quelle parole Waverly teme che abbia cambiato idea "ma voglio farlo comunque" e la prende a braccetto mentre si dirigono verso la stazione di polizia.
"Perchè siamo qui?" domanda Bonnie dubbiosa, quando oltrepassano l'ingresso.
"Ehi Nicole!" dice Waverly sorridendo ad una ragazza carina con i capelli rossi corti e con l'uniforme da poliziotta, che è china su un fascicolo voluminoso e sentendo arrivare Waverly alza lo sguardo e si apre in un sorriso "lei è Bonnie la persona di cui ti ho parlato" dice per poi voltarsi verso Bonnie "lei è Nicole, la mia ragazza" e nel dire ciò si avvicina per darle un bacio sulle labbra.
"Oh ciao" dice Bonnie sorpresa, probabilmente non se l'aspettava, dando per scontato che avesse un ragazzo, e Nicole le fa un cenno di saluto, per poi alzarsi ed andare ad aprire una porta dall'altro lato del corridoio, spalancandola ed invitando le due ad entrare.
"E qui che veniamo quando ci dobbiamo organizzare per la caccia ai demoni o per i redivivi" spiega Waverly che si avvicina alla parete di fronte alla porta, e chiuse le tende e va a recuperare una mappa.
"Quindi sei tu la strega" dice Nicole curiosa fissandola "e che dovresti fare di preciso? qualche strano rito voodoo?"
"Niente voodoo o cose strane" dice Bonnie lanciandole un occhiata strana e si avvicina di più alla rossa "tu hai qualcosa da nascondere" non è una domanda, è più un dato di fatto, ormai sa che quando ha quelle sensazioni deve prenderle sul serio, non vuole avere un altro professor Tanner sulla coscienza, Nicole non riuscirà a dire altro perchè vede arrivare Waverly, ma non è da sola, viene spinta dentro in malomodo ad una donna vestita da poliziotta.
"Ah lo sapevo che aspettare avrebbe ripagato i miei sforzi" dice una voce femminile, familiare a Bonnie, tanto che la fissa sgomenta come può essere ancora viva?.
"Tu... dovresti essere morta!" urla Bonnie fissandola.
"No no no" dice stringendo la mano a pugno e scuote il dito indice "non sono chi pensi tu" dice la ragazza guardandola "non scambiarmi per un volgare vampiro, per favore" dice con una smorfia disgustata.
"E allora chi sei?" domanda Bonnie seria.
"Anni fa, diciamo qualche secolo, una ragazza ha avuto una bambina, che sarei io" dice senza guardarle iniziando a camminare intorno a loro "ha tenuto sua figlia nascosta agli occhi del mondo quando ha iniziato a capire che crescendo era la copia della donna che è stata costretta a lasciare sua madre quando era piccola, indovina il nome?" domanda la ragazza fissando Bonnie divertita.
"Sei la figlia di Nadia" dice Bonnie fissandola seria.
"E.... sbagliato" dice la ragazza ed in tutta risposta Bonnie si porta le mani sulla testa e crolla per terra iniziando ad urlare "ora questo fa di me una Doppelganger" dice la ragazza ignorando Bonnie a terra "ed ero qui in attesa che qualcuno facesse fuori l'erede degli Earp, così da poter uscire e vendicarmi, e guarda caso la vostra macchina ha forato una volta superato il confine di Purgatory, ma che disdetta" dice con voce fintamente dispiaciuta.
E poi si accuccia e prende Bonnie per il collo, gli occhi diventano rossi come quelli di Rosie ed ora la strega capisce perchè è rimasta sempre uguale ed era offesa nel sentirsi dare del vampiro.
"Devi solo dirmi dov'è lui" dice fissando Bonnie negli occhi.
"Lui chi?" domanda Bonnie faticando a respirare, e la ragazza non la prende troppo bene.
"Dov'è Damon Salvatore?!" chiede con una voce cavernosa che non si addice ad una ragazza "dimmelo o vi ucciderò tutte e tre".
Waverly e Nicole erano state in silenzio fino a quel momento, ed approffitando della distrazione, Nicole vuole far uscire Waverly da li, almeno lei così può andare ad avvisare qualcuno.
"Phesmatus...Corpus...Levita..." inizia a dire Bonnie con voce soffocata, la ragazza sentendo quelle parole ride.
"Credi davvero che un incantesimo possa aiutarti?" domanda sarcastica stringendo la presa sul collo, mentre Bonnie fa un cenno a Nicole, e la poliziotta nota che la scrivania inizia a tremare, prende Waverly per mano e la trascina fuori dalla stanza.
"Dobbiamo andare da Dolls" dice una volta fuori dalla stazione rivolta a Nicole mentre prende fiato "era con Damon, spero che non si siano scannati!" ed inizia a correre.
"Chi è Damon?" domanda urlando la rossa seguendola a ruota.
"Phesmatus...Corpus...Levita..." ripete Bonnie facendo tremare di più la scrivania, ed il rumore fa voltare la ragazza questo fa distrarre la doppelganger, tanto basta perchè Bonnie gli dia un calcio in mezzo alle gambe, che per la sorpresa molla la presa sul suo collo, ed inizia a prendere delle boccate d'aria consistenti per respirare.
"Dannata megera" dice ringhiando piegata su se stessa.
"E voi Petrova siete tutte stronze" dice seccata la strega passandosi la mano sul collo, ringrazia mentalmente Hayley per aver insistito per insegnarle qualche mossa di autodifesa, perchè a detta sua sarebbero potute tornare utili anche se è una strega e può usare i poteri, si rialza in piedi e si dirige verso la porta.
"Non potete sfuggire!" urla arrabbiata la doppelganger che si è ripresa e le corre dietro "vi troverò! ed il suo sangue sarà mio!"
"Cazzo" dice Bonnie senza fermarsi e continuando a correre "Cazzo! Cazzo!" inizia a capirci di più, almeno sul perchè sono finiti in quel posto nel nulla e bucato la ruota esattamente oltre il confine.
Era troppo bello che fosse solo un caso, che fosse frutto di una coincidenza, ed inizia a pensare che Damon abbia ragione, hanno un fottuto Karma del cazzo.
"Dov'è Damon?" domanda arrivando di corsa al locale dove aveva lasciato Dolls e Damon, ma ora sedute vicino a Dolls c'erano Nicole e Waverly che gli parlano dell'attacco ma dell'ex vampiro non c'è traccia.
"E' andato in bagno" dice Dolls indicando il bagno degli uomini e la strega va dritto verso la porta del bagno, ed entrando senza dire nulla.
Trova Damon che sta facendo pipì che sentendo la porta aprirsi fa un sospiro e si volta completamente "ma non si può avere un pò di priva..." ma la voce gli muore in gola quando vede che si tratta di Bonnie che guarda si affretta a guardare il soffitto, forse entrare di corsa non è stata una grande idea, mettendo in mostra i segni delle dita sul collo "che è successo?!" domanda sconvolto mentre si avvicina e poi si blocca "forse è meglio se aspetti fuori eh" dice alla fine e Bonnie annuisce uscendo di corsa.
"Sai quei due mi ricordano me e te, quando non volevo ammettere che mi piacevi" dice Waverly divertita a Nicole lanciando un occhiata a Bonnie che sembra imbarazzata fuori dalla porta.
"Oh non credo che sia così nascosto" dice Dolls a braccia conserte intrommettendosi nel discorso "non appena se ne è andata, mi ha minacciato di staccarmi le palle e rendermi un castrato se mi avvicino di nuovo a lei, ho avuto un dejavu tremendo, sembrava di avere Doc di fronte" ammette un pò sorpreso, anche se poi non dice altro vedendo che i due si avvicinano.
"Ok" dice Bonnie sedendosi vicino a Waverly che le ha fatto spazio "volevo parlarne con loro presenti, perchè potremo avere un problema" e fissa Damon quasi riluttante nel dirgli quelle parole "c'è una Doppelganger rediviva intrappolata qui a Purgatory" e si zittisce facendogli digerire la notizia "e vuole il tuo sangue".

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Capitolo 6
*** E arriva sempre qualcuno ad interrompere...che hanno il radar? ***


 

THE PURGATORY DIARIES

​"E arriva sempre qualcuno ad interrompere...che hanno il radar?"

"E io che pensavo che diventando umano tutti questi problemi non ci sarebbero stati" dice Damon seccato dando un calcio ad un sasso "porca puttana!" sbotta indispetito.
Hanno deciso di andare a farsi un giretto nei dintorni, più che altro due passi a piedi nei dintorni della casa di Nicole, che essendo grande e vivendo da sola ha deciso di ospitarli.
"Dovevamo aspettarcelo" dice Bonnie più seccata di lui "hai nel tuo sangue la cura per il vampirismo, i redivivi pur essendo umani sono dannati come i vampiri, anche se non mi aspettavo una Doppelganger con i poteri da strega" dice passandosi una mano intorno al collo le sembra di sentire ancora le dita della ragazza intorno al collo.
"Ti fa male?" domanda Damon allungando un braccio e sfiorando il segno intorno al collo con le dita, e si sente in colpa perchè alla fine quella pazza stava cercando lui, ed ha colpito Bonnie che si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato.
Bonnie rabbrividisce leggermente a quel tocco, anche se solo un tocco leggero ed innocente dettato dalla preoccupazione per lei.
"Non diventerai come Stefan vero?" domanda ironica la strega cercando al contempo di non pensare alle dita dell'ex vampiro sul suo collo "colpevolizzandoti per qualcosa che non potevi prevedere?" e lo punzecchia un pò cercando di distrarlo dai suoi sensi di colpa, cosa di cui riesce benissimo, visto che ora è incazzato.
"Non scherzare Bonnie!" sbotta fissandola arrabbiato "ti stava strozzando solo perchè voleva sapere dove mi trovo! e se ti avesse ucciso?" domanda guardandola serio, una delle poche volte in cui è dannatamente serio "cosa avrei fatto senza di te eh?"
"Saresti andato avanti è così che si fa, Damon" dice Bonnie guardandolo negli occhi "prima o poi muoriamo tutti, tu più di tutti dovresti saperlo"
"Si ma non così! non per mano di una pazza assassina" dice cercando di calmarsi ma senza successo, quante volte l'ha vista morire e non ha potuto fare nulla? troppe "non riuscirei ad andare avanti senza di te" e si zittisce rendendosi conto della direzione in cui sta andando quel discorso.
"Perchè?" domanda Bonnie non capendo o forse spera di non aver frainteso le sue parole, pensando sia solo preoccupato ma di certo non aspettandosi quello che capita dopo poco.
Damon che si avvicina a lei, guardandola negli occhi.
Damon che gli prende il viso tra le mani.
Damon che la bacia.
Bonnie si irrigidisce essendo presa alla sprovvista da quel bacio, cosa che l'ex vampiro scambia per un rifiuto e si allontana un pò confuso.
"E' stato un errore" dice Damon scuotendo la testa e fa per allontanarsi quando riceve un pugno su una spalla "ahia sei proprio manesca!" sbotta massaggiandosi la spalla destra con la mano.
"E' tu un cretino" sbotta Bonnie indispettita "mi hai preso alla sprovvista ma chi ti ha detto di smettere?!" e dopo aver detto ciò riprende il bacio, infilando le dita tra i capelli di Damon per avvicinare meglio i volti, mentre l'uomo porta un braccio dietro la schiena della strega per stringerla di più a se e far aderire i loro corpi, sente la mano dell'ex vampiro che si trova sulla sua schiena che finisce sotto la maglia che gli accarezza la schiena e che sfiora i ganci del reggiseno senza però fare nulla limitandosi ad accarezzarle la schiena, mentre le labbra si spostano lasciando una scia di baci fino sul collo della strega, facendole scappare un gemito prima di zittirla nuovamente premendo le proprie labbra sulle sue, anche se il loro momento viene bruscamente interrotto quando un telefono inizia a squillare e sono costretti a separarsi.
"E' il tuo, il mio l'hai fuso ti ricordo" dice Damon con un ghigno.
"Spero che sia importante, perchè sono impegnata" sbotta Bonnie indispettita mentre Damon, giusto per non renderle le cose facili, inizia mordicchiarle il lobo dell'orecchio facendole trattenere bruscamente il fiato.
"Scusa ma sei tu che mi hai messo fretta per il tuo Grimorio" dice Caroline indispettita "dovresti rilassarti magari con qualche ragazzo carino" ricevendo in cambio un verso soffocato, dopo che Damon continua a mordicchiarla facendo scappare a Bonnie un verso a metà tra un gemito e respiro mozzato, tanto che Caroline diventa guardinga "Bonnie?"
"Si certo hai ragione" dice Bonnie sussurrando un 'smettila' a Damon ma non è neanche tanto convinta, o convincente visto che lui passa a mordicchiarle il collo, scordandosi per un momento che Caroline ci sente perfettamente.
"Oh mio dio!" anche non essendo più un vampiro la sente perfettamente visto che l'ha urlato "sei con un ragazzo" ed a quel punto Damon decide di intervenire e gli prende il telefono dalle mani prima che Bonnie riesca a bloccarlo.
"Ciao impicciona cosa vuoi?" domanda sarcastico "spero che sia importante o ti uccido con le mie mani" o forse non tanto visto che potrebbe decidere di farlo solo per non essere interrotto nuovamente, anche se si tratta di un vampiro.
"Che succede tra voi due?" domanda Caroline ma la sua voce sembra un pò troppo vicina anche se è al telefono, tanto che Damon aggrotta le sopraciglia, dov'è la bionda?.
"Nulla" e con quelle parole manda in confusione Bonnie, quello che è successo poco fa le è sembrato tutt'altro che nulla "dopottutto come fa a succedere qualcosa se veniamo puntualmente interrotti?" domanda con sarcasmo Damon, facendo alzare gli occhi al cielo alla strega.
"Perchè scegli i posti sbagliati, ecco perchè" entrambi si voltano verso la voce, e Damon ci ha visto giusto, Caroline è lì che sembra in attesa di una spiegazione, ed anche di capire cosa si è persa "spero che ci sia un buon motivo per avermi fatto arrivare di corsa" e sposta lo sguardo da Damon a Bonnie.
"Oh perchè tu sei l'esperta vero?" domanda l'ex vampiro malizioso "tu e Klaus lo fate sempre nelle foreste? o avete deciso di provare il brivido della camera da letto?"
"E' successo una volta" dice Caroline picata "e poi ho due bambine piccole l'ultima cosa a cui penso è il sesso, cosa che non si può dire di te eh"
"Certo" dice Damon per niente convinto "e vuoi dire che in tutto questo tempo non vi siete mai incontrati per fare il bis?" ed è a quel punto che Bonnie decide di  intervenire prima che Caroline stacchi la testa all'ex vampiro per l'esasperazione e visto che lo conosce sa che Damon rischia di fare quella fine.
"Bene ora che vi siete salutati" dice la strega ignorando gli sguardi che si stanno lanciando, sguardi di fuoco "torniamo ai nostri problemi e a quella pazza" Caroline che è appena arrivata la guarda confusa, in tutta risposta Damon sposta i capelli di Bonnie per far vedere i segni delle dita intorno al collo, con la mano gli fa una carezza sui segni sul collo.
"Sei stato tu?" domanda Caroline sconvolta e Damon a quelle parole si volta di scatto e la guarda male per quella che è sicuramente un offesa bella e buona, soprattutto visto che non lo farebbe mai a Bonnie, forse a Caroline se lo fa incazzare, ma a Bonnie sicuramente no.
"Ma per chi cazzo mi hai preso?" sbotta l'ex vampiro ed è un pò indispettito "non potrei farle del male" e gli lancia un occhiata di fuoco "pensi davvero che dopo tutto quello che abbiamo passato" e si avvicina a Caroline trattenuto a stento da Bonnie per un braccio, che alla fine è un uomo adulto e non riesce a frenarlo più di tanto se non vuole "potrei davvero fare una cosa simile? sul serio?" Caroline fa per rispondere ma uno sguardo di Bonnie la zittisce "è stata una pazza con i poteri da strega" evitando però di dirle che la pazza in questione è una Doppelganger in cerca del suo sangue, e che probabilmente è anche un essere infernale.
E poi dicevano che a Mystic Falls non si quieta mai, probabilmente un pò sono anche le persone che hanno un pò la sfiga di attirare tutte queste calamità nello stesso luogo.
Ma soprattutto quando uno fa di cognome Salvatore, c'è il rischio che la calamità e la sfiga ti stiano incollate addosso, e quando meno te lo aspetti tornano a colpire, che è un pò quello che sta capitando ora.
"Non volevo accusarti" dice alla fine Caroline lanciandogli un occhiata "ma che ne sapevo della pazza?" e poi fa la domanda che sia Damon che Bonnie speravano di non sentire "e che aspetto ha? giusto per sapere chi devo evitare"
"Perchè non andiamo a farci un bicchierino?" domanda di punto in bianco Damon "ne parliamo domani con calma, e poi non devi chiamare le marmocchie?"
"Oh vero! ho promesso che le avrei chiamate non appena sarei arrivata" e mentre Caroline è distratta a videochiamare le figlie allontandosi un pò, Damon ne approffitta per avvicinare il suo viso a quello di Bonnie e baciarla, riprendendo da dove li ha interrotti la bionda, le braccia della strega passano intorno al collo di Damon mentre quest'ultimo inizia ad approfondire il bacio e questa volta spera che non arrivi nessun altro a fare il terzo incomodo.

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Capitolo 7
*** Questione di punti di vista? col cavolo! ***


THE PURGATORY DIARIES

 
"Questione di punti di vista? col cavolo!"

"Cazzo!" sbotta dando un calcio ad un sasso che lo scaraventa dall'altro lato con una forza tale che va in frantumi ed inizia a fare avanti ed indietro come un animale in gabbia "Cazzo!".
"Arrabbiarsi non serve a nulla" dice lanciando un occhiata alla ragazza, ma questo non fa altro che farla arrabbiare.
"Ero a tanto così" dice voltandosi verso l'altra persona, una ragazza che avrà come minimo trent'anni e dei lunghi capelli castani e due occhi chiari che spiccano sulla carnagione chiara seduta su un tronco abbattuto del loro bivacco improvvisato, facendo il gesto con le dita rivolta proprio all'altra per poi fermarsi seccata.
"Sei tu che hai sottovalutato la strega" dice la giovane un pò divertita, ed un sasso le sfiora il capo senza che lei batta ciglio.
"Non farmi pentire di averti portato indietro Willa!" sbotta indispettita l'altra tutt'altro che calma.
Willa non capiva perchè era tanto arrabbiata, ha fallito e allora? poteva sempre riprovarci, ed avrebbe avuto la sua occasione, a sue spese ha imparato che avere fretta e la rabbia sono un pessimo abbinamento.
"Lo sai che ti sono grata per quello" dice la ragazza guardandola, ed alla fine si chiede ancora come abbia fatto, dopottutto sua sorella le ha sparato in fronte con Pacificatrice, si passa due dita sul punto dove c'è la leggera infossatura dovuta al colpo ricevuto, per poi abbassa la mano "ma te l'ho detto, fin quando non capiranno che succede non se ne andranno"
Sa che è stato un azzardo ma era andata in città, consapevole del fatto che nessuno in città sa che faccia abbia, dopottutto per tutti Willa Earp è morta quando aveva dodici anni, ma se avesse incontrato Wynonna o gli altri sarebbe stato diverso ma era stufa di starsene nei boschi ed è stato allora che aveva sentito quei due, Bonnie e Damon, che parlavano.
"Non possiamo lo sai" ha detto la strega all'uomo.
"Si! possiamo andarcene quando vogliamo e fregarcene!" ha ribattuto l'altro convinto.
"Ti sei riempito di simboli azzurri dopo che Wynonna ti ha sparato al piede, dobbiamo capire perchè" e poi li ha sentiti parlare di qualcosa che riguarda il Karma e di altre cose che non ha capito, li ha seguiti per un pò, finchè non hanno incontrato Waverly ed a quel punto ha fatto dietrofront, ed è tornata indietro.
"Lo so" dice l'altra riportandola alla realtà "e sicuramente questo è un vantaggio" ma come può essere davvero un vantaggio deve ancora capirlo, anche se poi si blocca e poi si volta verso di lei quando si rende conto che Willa ha un aria seria "che c'è?"
"Non mi hai ancora detto come hai fatto a farmi tornare" dice Willa mentre la Doppelganger fa un respiro profondo, per poi accucciarsi verso di lei ed accarrezzarle i capelli.
"Oh tesoro" dice abbozzando un sorriso quasi dolce "ti hanno sparato in mezzo alla fronte, per quanto brava non faccio miracoli" ed alla fine è vero per quanto brava, non può resuscitare le persone.
Ma per sua fortuna la maggiore delle Earp non è morta sulla terra, ma in un posto dove non augurebbe di finire neanche al suo peggior nemico...forse.
"Ade....sono un fantasma?" domanda Willa all'altra che in tutta risposta scuote la testa e la Earp la guarda perplessa.
"No se così fosse non potrei toccarti no?" domanda Ade divertita mettendosi seduta vicino a Willa "diciamo che ho dovuto usare parecchio sangue ed il libro che ho rubato alla strega per riportarti qui" anche se rubato è un eufemismo, visto che la strega in questione è morta ed ha fornito il sangue anche.
Willa dal canto suo si è fatta queste domande da quando ha aperto gli occhi qualche giorno fa, ma ha voluto aspettare per chiedere sapendo quanto sia concetrata su quello che vuole.
"E perchè sono qui?" domanda la Earp dopo un pò, ed Ade sorride, un sorriso inquietante tutto denti.
"Cosa succede quando ci sono due Eredi vivi?"

 

"Pistola del cazzo?!" sbotta Wynonna guardando male Pacificatrice, che da qualche ora inizia a fare i capricci.
E per fare i capricci significa ustiona la mano alla sua stessa proprietaria.
"Ma porca puttana" urla Wynonna guardando la male la sua stessa pistola, scrolla leggermente la mano facendo una smorfia.
"Buongiorno anche a te" dice Damon con un ghigno, indossa solo i pantaloni che usa per dormire e con i capelli sparati da tutte le parti.
Per fortuna che il bar a quell'ora raramente entra qualcuno, non che di solito ci sia qualcuno, tanto che a volte Damon si domanda come faccia Doc a far quadrare i conti, non che la cosa gli interessi particolarmente.
Wynonna borbotta un buongiorno, mentre lancia di sfuggita un occhiata a Damon, salvo poi rendersi conto di una cosa.
"Non dovresti essere da Nicole con Bonnie?" domanda perplessa guardandolo.
"Si ma Caroline ha sequestrato Bonnie, dovevano parlare e conoscendo voi donne probabilmente parleranno di me" dice divertito ma al tempo stesso nella voce c'è una nota seccata.
"Oh qualcuno qui non è contento" dice Wynonna lanciando un occhiata all'ex vampiro "paura che possa fargli cambiare idea? o che tu possa andare in bianco?"
"Nessuno delle due" dice appoggiandosi al bancone sui polsi "è solo che Caroline sa essere davvero..." non finirà la frase perchè la porta del bar si apre.
"Oh ti prego!" sbotta una voce indispettita "ho appena mangiato, evita certe cose davanti a me"
"Rick!" dice sorpreso Damon voltandosi a guardarlo "e tu che fai qui?"
"Caroline" dice Alaric fissando l'ex vampiro "quando mi ha detto che eravate qui sono venuto anche io, pensavo quasi che fosse una leggenda questo posto" ha l'aria di uno che gli hanno appena detto che è arrivato Natale in anticipo e Damon gli scappa da ridere.
"Alaric ti presento Wynonna Earp" dice divertito facendo le presentazioni "Wynonna, lui è Alaric un cacciatore dell'occulto"
"Earp? come Wyatt Earp?" domanda Alaric sorpreso.
"E' il mio bis bis bis nonno" dice Wynonna che si lascia scappare un sospiro frustrato, a volte odia essere una Earp, c'è sempre il problema del paragone con il vecchio Wyatt.
Damon alla fine decide di andare a fare due passi, dopo essersi cambiato, anche se non appena esce dal locale va a sbattere contro una ragazza, capelli castani lunghi ed una strana infossatura sulla fronte come se avesse preso un colpo, sui trent'anni che ha l'aria di una che vuole passare inosservata.
"Oh scusa non ti avevo visto" dice la ragazza imbarazzata mentre fa un passo indietro per farlo passare.
"Hai un aria familiare" dice Damon guardandola meglio "ci conosciamo?"
"Sono qui da poco, non credo" dice la ragazza lanciando un occhiata all'ex vampiro che non sembra molto convinto, fissando qualcosa alle spalle di Damon fa una faccia strana "io...devo andare" e gira sui tacchi per tornare da dove è venuta.
"Che ragazza strana" e la fissa perplesso mentre si allontana, ignaro che qualcuno da lontano lo sta fissando, pensando che finalmente ora sa dove si nasconde.
"Chi era quella?" domanda una voce femminile perplessa.
"Waverly" dice Damon a mo di saluto ritrovandosela di fronte "nessuno una contro cui sono andato a sbattere" e fa per allontanarsi e superarla "e ora che ci penso assomiglia a Wynonna" ma sa benissimo che non è possibile quindi scrolla le spalle, a quelle parole Waverly si blocca sul posto spiazzata ma si dice che non è possibile, dopottutto Willa è morta "comunque vai da tua sorella era parecchio incazzata, la pistola non l'accetta più" e dopo aver detto ciò si avvia verso casa di Nicole, lasciando una Waverly sconvolta.

 
 

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Capitolo 8
*** Come finire a passare la nottata insonne ***


THE PURGATORY DIARIES
 

"Come finire a passare la nottata insonne"

"Avete fatto sesso?"
"No Caroline, non l'abbiamo fatto" dice Bonnie sbuffando all'ennesima domanda della vampira, da quando sono tornate a casa, non ha fatto altro che riempirla di domande, fino a quel momento è stata paziente e calma, ma ora sta diventando insistente.
"Niente di niente?" domanda scettica Caroline, che ha visto come sono quei due insieme non ci crede che non sia successo assolutamente nulla.
"Non ancora" dice Bonnie solamente.
"Stiamo parlando di Damon, Bonnie" dice la vampira all'amica "se non ti sbrighi rischi di perdere l'occasione" ed a quelle parole la guarda confusa di cosa sta parlando? "voglio dire non aspettare che sia lui a fare il primo passo, perchè scherza tanto e ti provoca ma ti ricordo che lui ed  Elena ci hanno messo quasi tre anni per mettersi assieme" le fa notare Caroline.
Ed a quelle parole, Bonnie si zittisce, rendendosi conto che ha ragione.
Per quanto tempo ha visto Damon divorato dai dubbi perchè non sapeva se era ricambiato o no? Al solo pensiero le scappa un sospiro e maledice Caroline per averglielo fatto notare.
Sa che l'ha fatto per aiutarla, ma l'ha solo confusa di più, tanto che per evitare di sorbirsi nuove domande decide alzarsi e dirigersi verso la camera che per il momento divide con Caroline, anche se il suo compagno di stanza sarebbe un altro in teoria, e si sdraia sul letto e chiude gli occhi...
"Bonnie" si sente chiamare è talmente nitido che sembra quasi reale e la cosa la confonde non poco, aggrotta la fronte mentre quello che sogna non ha senso, si trova in mezzo ad una distesa di sale, con il cielo bianco esattamente come il terreno sotto i suoi piedi scalzi con indosso la sua solita maglia che usa per dormire che le arriva a malapena al sedere "Bonnie" anche se questa volta sembra quasi la voce di Damon a chiamarla, ed avanza verso il punto da cui pensa provenga la voce, fino a ritrovarsi davanti ad una testa incastrata nel sale, come  se ci fosse qualcuno dentro, e se inizialmente non riesce a capire di chi si tratta girandoci attorno, con orrore si rende conto che si tratta... di lei.
Solo che sembra che qualcuno l'abbia lasciata li per anni, da come è ridotta la testa, cadaverica, scheletrica e con i capelli radi ed è in quel preciso momento che si sveglia urlando.
"Bonnie, calmati era un incubo" dice Damon passandole le braccia intorno alla schiena ed abbracciandola stretta, si aggrappa con forza alla sua maglia, appoggiando  la testa contro la sua spalla.
"Era...così reale" dice tra se la strega, con le labbra premute contro la clavicola di Damon, mentre deglutisce non capendo il significato di quel sogno, alza la testa per guardarlo negli occhi "era come vivere una scena già capitata e tu sei solo li come spettatore e..." rabbrividisce ricordando quella scena.
"Dovresti pensare ad altro" dice Damon preoccupato per lei, e poi fa uno sguardo strano, un misto tra il divertito ed il malizioso. E Bonnie se lo ritrova sopra di se che lo sovrasta, ritrovandosi schiacciata contro il materasso.
"Che stai facendo?" domanda la strega guardandolo negli occhi, e l'ex vampiro la guarda a sua volta.
"Ti faccio pensare ad altro, mi sembra ovvio" e la bacia, un bacio passionale ed è un intreccio di lingue, mentre la mano destra dell'ex vampiro inizia a spostarsi finchè non raggiunge il bordo della maglia che usa come pigiama e sente la sua mano risalire il suo stomaco fino ad arrivare al suo seno e stringerlo, facendole scappare un verso soffocato, mentre l'altra scende fino ad arrivare in mezzo alle sue gambe, sente le dita che accarezzano leggermente il tessuto che  ricopre l'esterno lasciandola senza parole ed insinuando poi le stesse dita trovando il modo di farsi largo nelle mutandine e sente le dita che penetrano lentamente dentro di lei, sente un tepore che si sviluppa piano piano mentre Damon muove lentamente le dita, facendole scappare un gemito di piacere...
E proprio nell'esatto momento in cui succede, Bonnie apre gli occhi di scatto, mettendosi a sedere di scatto, affannata ed accaldata.
E si sente eccitata e fremente, non le era mai capitata una cosa simile, nemmeno una volta con nessuno dei suoi precedenti ragazzi.
Neanche con Enzo.
Ed ora con Damon, che non sa neanche cosa sono di preciso, il suo cervello la tortura con un sogno simile la situazione le sta decisamente sfuggendo di mano e la cosa non va per niente bene.
Lancia un occhiata a Caroline che le sta dormendo affianco, non l'ha sentita entrare nella stanza ma dopottutto è un vampiro, decidendo che è meglio se si alza dirigendosi verso il bagno, rendendosi conto che ha bisogno decisamente di una doccia.
Una doccia gelata.
Non sa se ha sconvolgerla di più è stato il sogno.
O il sogno erotico che stava facendo dopo.
"Ok Bonnie" dice guardandosi allo specchio con le mani appoggiate al bordo del lavabo "era solo un sogno" e nel dire ciò sembra quasi dispiaciuta che sia stato solo frutto della sua immaginazione e le scappa un sospiro frustrato "solo io riesco a fare un sogno simile in mezzo a tutto questo casino, se lo scopre mi sfotterà a vita" dice passandosi una mano sul viso.
"Chi ti sfotterà?" domanda una voce alle sue spalle facendola sussultare, ed incrocia lo sguardo di Damon attraverso lo specchio.
"Oh nessuno" dice la strega stando sul vago, sperando non si accorga dello stato in cui si trova "è solo per un sogno che ho fatto"
Damon la guarda per niente convinto tanto che si avvicina prendendola per le spalle e la fa voltare, quando non appena tocca la pelle della strega la sente tremare.
"Che sogno?" domanda Damon preoccupandosi scambiando il vero motivo del perchè sta tremando con la paura.
"C'era questa distesa di sale..." ed inizia a raccontarlo, tralasciando l'altra parte ovviamente.
Pur non essendo più un vampiro, capisce quando qualcuno non gli sta dicendo tutto, ed inarca un sopraciglio al dire di Bonnie.
"Che c'è?" domanda confusa sentendo lo sguardo di Damon che sembra volerle leggere dentro, facendola deglutire "ne parliamo dopo va bene? dovrei..." e lancia un occhiata verso la doccia e poi lo guarda.
Seguendo lo sguardo di Bonnie annuisce prima di uscire dalla stanza, e non fa in tempo a voltarsi che riceve la porta sul naso, anche se Bonnie chiude male la porta senza rendersene conto lasciando uno spiraglio, e dando le spalle alla porta ed inizia a spogliarsi mostrando la pelle nuda della schiena agli occhi di Damon che si trova dall'altro lato della porta. E poi lo nota. Un tatuaggio che non ha mai visto, che in teoria non sapeva neanche avesse, alla base del collo che assomiglia tanto al triscele che c'è disegnato sul suo Grimorio.
Quando ha fatto quel tatuaggio?.
Si allontana di colpo, quando gli è sembrato che Bonnie si sia voltata verso la porta, e per un momento gli è quasi sembrato di vedere di sfuggita le rotondità delle sue curve attraverso lo spiraglio facendogli cadere l'occhio su tutta la figura della ragazza, tanto che è costretto ad appoggiare la testa al muro dove si è appoggiato e prendere un respiro profondo per cercare di ritornare in se, chiude gli occhi ma  continua a vederla come se il suo cervello si rifiutasse di lasciar andare quell'immagine.
"Dannazione" sussurra tra se dando una lieve testata al parete, mentre abbassa lo sguardo verso il basso sentendo i pantaloni stringersi all'altezza del cavallo, e gli scappa un gemito frustrato, già quando gli era caduta addosso aveva fatto decisamente fatica...ma ora è decisamente peggio.
E forse anche per cercare di ragionare meglio, e di usare il cervello invece che altro, decide che è meglio se si allontana da li e magari dare un occhiata a questa famosa distesa di sale, si ricorda vagamente qualcosa sul sale e sulle streghe, una vecchia superstizione, che se creavi un cerchio di sale intorno ad una strega questa avrebbe sofferto le pene dell'inferno se avesse provato ad attraversarlo.
Quindi chissà che può succedere a sepperlirne una...

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Capitolo 9
*** Le stranezze non smettono mai di sbucare dal nulla ***


 
THE PURGATORY DIARIES
 
​"Le stranezze non smettono mai di sbucare dal nulla"

"E meno male che esistono i GPS" dice Damon sarcastico mentre alla guida della sua Camaro, che è riuscito a recuperare dal confine, si dirige in queste famose distese di sale.
Non appena è arrivato a destinazione, ha capito che la cosa sarebbe stata più difficile di quello che pensava.
La cosa fastidiosa è che lo scricchiolio che sente sotto le scarpe assomiglia a quello che fanno le ossa quando vengono spezzate, e sentirlo ad ogni passo non è rassicurante.
E in momenti simili che vorrebbe essere un vampiro ci metterebbe sicuramente meno tempo a setacciare quel posto, che farlo a piedi e da solo, forse avrebbe dovuto quanto meno avvisare qualcuno ma nella fretta di volersi allontanare dalla casa, non gli è venuto in mente.
Sta camminando da un pò, forse sarà un ora, quando gli sembra di vedere qualcosa di diverso da quella landa desertica bianca.
Assomiglia vagamente ad una testa umana, soltanto quando è più vicino si rende conto di averci visto giusto.
"Forse dopo tutto non era solo un sogno" dice fissando la testa leggermente deforme che spunta da quella landa, si accuccia stando in bilico sulle punte.
La testa umana ha dei sporadici capelli lunghi biondi, e tutta l'aria di essere li da almeno....dieci anni?.
"Merda" dice tra se quando si rende conto che non ha il cellulare, che Bonnie l'ha fuso in quel famoso scatto d'ira.
"Damon" l'ex vampiro si volta ma non c'è nessuno lì, ed inizia a chiedersi se deve preoccuparsi della sua salute mentale, come se non avesse nient'altro di cui preoccuparsi "non stai impazzendo fratello".
"Si è ufficiale sto impazzendo!" sbotta incredulo, finchè voltandosi per tornare sui suoi passi non si ritrova faccia a faccia con...Stefan.
"No" dice il più giovane dei Salvatore "ma sei invecchiato"
"E tu dovresti essere morto" sbotta Damon scocciato mentre cerca di oltrepassarlo per tornare dalla sua Camaro "quindi non venirmi a dire che non sto impazzendo".
"Infatti sono morto" dice Stefan guardandolo mentre l'oltrepassa per dirigersi verso la direzione da cui è venuto "ma dovresti preoccuparti di non finire morto anche tu"
"Sto più che bene grazie per l'interessamento" dice Damon mentre gli lanciando un occhiata al fratello "e comunque ho già abbastanza problemi, ci manca venire importunato da mio fratello morto"
"Damon" e l'ex vampiro si volta sbattendo un paio di volte gli occhi quando si trova davanti all'ultima persona che pensava di vedere.
"Elena" dice tra i denti fissando la sua ex "che cosa fai tu qui?"
"Mi sembra ovvio" dice la ragazza sospirando "volevo chiederti scusa" dice contrita e dispiaciuta "io...ho avuto una reazione esagerata" e gli prende le mani tra le sue "ne abbiamo passate tante insieme...non deve finire per forza finire così"
"Damon" lo richiama il fratello ma viene ignorato dall'ex vampiro.
"Mi hai lasciato ad un mese dal matrimonio, Elena" dice Damon gelido guardandola "se pensi basti così poco per rimediare..." e la ragazza quasi volesse giocarsi il tutto per tutto gli si lanca addosso e lo bacia.
Peccato che non appena fa ciò, Elena viene ustionata rivelando la sua vera natura, ovvero quella da rediviva, ed è costretta a staccarsi urlando.
"Che cazzo succede?!" sbotta la Rediviva con voce cavernosa "sembra di avere a che fare con..." e si blocca guardando Damon come se ad un tratto avesse avuto una folgorazione "Earp del cazzo!" e nel dirlo lancia un occhiata di fuoco a Damon, che a quel punto la guarda confusa.
"Perchè faccio quest'effetto a voi pseudo donne maledette?" domanda Damon ironico, ricevendo in cambio uno sguardo truce e l'essere preso per il collo ed allo stesso tempo sembra provare dolore per il contatto con la pelle di Damon ma non molla la presa.
"Perchè il tuo sangue è stato contaminato" dice la Rediviva e non è per niente contenta di ciò "succede quando due cose magiche vengono a contatto"
Damon inizia a riflettere, con che cosa è venuto a contatto che potrebbe aver causato tutto quanto?.
"E mai possibile che non posso lasciarti sola un secondo e tu già ti fai ammazzare?" domanda la voce esasperata di Bonnie rivolta a Damon.
"Una mano?" domanda l'ex vampiro con voce soffocata "sai mi farebbe comodo" anche in una situazione simile non perde la voglia di scherzare.
Bonnie inizia a sussurra qualcosa, sicuramente un incantesimo, mentre avanza in quella distesa di sale la stessa del suo incubo, mentre la Rediviva sorride beffarda.
"Pensi davvero che funzionerà? pensi che mi farò...." ma è costretta a bloccarsi quando nota che gli occhi iniziano a farsi pesanti come se avesse sonno, tanto che alla fine crolla, anche se così facendo si porta dietro anche Damon.
"Stai bene?" domanda Bonnie aiutandolo a rialzarsi dopo che si è scrollato di dosso la rediviva.
"Sto bene" anche se non appena dice ciò, riceve un pugno su un braccio da parte di Bonnie "ahia" di sto passo avrà la collezione di lividi "sei manesca"
"E tu un idiota!" sbotta Bonnie guardandolo male "potevi almeno avvisare, mi stavo preoccupando, sei sparito e sei pure senza telefono"
"Per colpa tua" e riceve in cambio uno gestaccio da parte della strega, anche se tecnicamente è vero "e poi su non sono ancora pronto a morire, non di nuovo almeno"
"Questo non cambia il fatto che devi stare attento" dice Bonnie fissandolo preoccupata.
"BonBon calmati, sul serio" dice Damon conciliante guardando la strega "e poi a quanto pare sono un repellente vivente per i redivivi, quindi".
"I redivivi non sono l'unico problema" dice Bonnie sospirando "c'è anche da capire perchè ti illumini ogni volta che ti toccano, perchè siamo finiti proprio qui e..." anche se poi è costretta a bloccarsi perchè si ritrova le labbra contro quelle di Damon, sbatte un paio di volte gli occhi, spiazzata dal gesto dell'ex vampiro, anche se questo non le impedisce comunque di ricambiare il bacio, passando le dita tra i capelli di Damon "e questo per cosa era?".
"Per farti smettere di parlare" dice Damon schivando la mano di Bonnie che si stava per abbattere sulla sua testa.
"Ah grazie e io che pensavo che volessi fare un gesto carino per consolarmi" dice lanciando un occhiataccia all'ex vampiro.
"E io che ho detto?" domanda Damon con aria innocente, anche se un colpo di tosse fa voltare entrambi.
"Mi sono perso qualcosa?" domanda Stefan inarcando un sopraciglio, facendo sbiancare Bonnie e fa scappare uno sbuffo esasperato a Damon.
"Ignoralo, non è neanche reale" dice l'ex vampiro rivolto a Bonnie, facendo alzare dli occhi al cielo a Stefan.
"Se fosse un allucinazione lo vedresti solo tu, è tuo fratello" dice la strega facendogli notare la cosa, anche se Damon non è per niente convinto.
"Ho cercato di dirglielo ma non mi da ascolto, come al solito" dice Stefan guardando Bonnie "un minuto prima ero dall'altra parte e quello dopo mi sono ritrovato qui" anche se il qui è un pò generico, visto che non sa nemmeno lui come c'è arrivato di preciso.
"Qualcuno deve aver aperto un varco tra il mondo dei vivi e quello dei morti" dice Bonnie pensierosa, troppo presi a parlare tra loro neanche si rendono conto che la rediviva è sveglia, ed approffita della loro distrazione per allontanarsi, sicuramente penserà ad un altro modo per prendere il sangue e magari eliminare il problema del contatto.
"Bene aggiungiamo alla lista anche questo!" sbotta Damon facendo un gesto seccato con una mano.
"E poi sono io quella che deve calmarsi?" domanda Bonnie lanciando un occhiata divertita a Damon, dopottutto gli ha solo rivoltato contro quello che ha detto a lei, l'ex vampiro in tutta risposta ride.
"Touchè" dice Damon guardandola prima di avvicinarsi, passandole un braccio intorno al collo per avvicinarla a se e darle un bacio sui capelli.
Dal canto suo Stefan se ne sta in silenzio ad osservarli, ha capito fin da subito che c'era qualcosa di diverso e che Bonnie e Damon sono diversi, ma quello decisamente è qualcosa che non si aspettava, cosa è successo nel tempo che non era fisicamente presente?.

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Capitolo 10
*** Il passato torna quando meno te lo aspetti ***


 
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"Il passato torna quando meno te lo aspetti"

"Cosa fai qui?"
Willa sussulta sentendo quella domanda e sospira quando si rende conto che si tratta di Ade, anche se non sembra per niente contenta di vederla lì.
"Due passi?" domanda Willa incerta.
"Willa" dice guardandola male, si trovano fuori da Shorty's e lei sa benissimo il motivo per cui si trova li, nonostante non avesse buoni rapporti con le sorelle è comunque li davanti "sei masochista lo sai?" domanda Ade.
"No" dice la ragazza sbattendo un paio di volte gli occhi, forse un pò si visto che Wynonna gli ha sparato dritto in fronte ed è colpa sua, Waverly la odia per come l'ha trattata, eppure sono comunque la sua  famiglia, almeno da parte sua.
"Si che lo sei" dice Ade sospirando "a volte penso che sei troppo ingenua" e la prende per mano per allontanarla da lì "ti odiano" dice schiettamente alla giovane "ed è colpa tua se proprio vuoi saperlo"
Willa incassa in silenzio la frase, sa benissimo di essere la sola resposanbile dell'odio delle sorelle, eppure forse un pò masochista lo è davvero, se nonostante tutto si trova lì.
"Senti, lo so che non dovrei essere qui..." anche se poi si zittisce, ha notato delle persone uscire da Shorty's e presa dal panico fa l'unica cosa che le dice il cervello per togliersi dall'impiccio, baciare Ade, che inizialmente si irrigidisce non appena si ritrova le labbra di Willa incollate alle sue, ma con la coda dell'occhio nota anche lei le persone che si riversano fuori dal bar, e ricambia anche il bacio sorprendendo Willa, solo quando il gruppetto si allontana le due si staccano.
"Willa..." dice Ade guardandola negli occhi "la prossima volta avvisa" e gira sui tacchi come se volesse andarsene, si ferma all'ultimo lanciando un occhiata alla Earp "e comunque per essere una che ha fatto vita di clausura, baci bene" e dopo aver detto questo se ne va, non prima di aver notato Willa arrossire.
"Tu e la pazza eh?" domanda una voce alle sue spalle, gelandola sul posto e voltandosi, nota Damon con un espressione perplessa che la guarda, no quello non è una buona cosa, tanto che cerca di allontanarsi da lì ma viene fermata dall'ex vampiro.
"Vorrei andarmene" dice Willa lanciando un occhiata nei dintorni, si aspetta quasi che spunti la strega o una delle sue sorelle da un momento all'altro.
"E io vorrei che tua sorella non mi avesse sparato, ma non possiamo sempre avere quello che vogliamo" dice Damon sarcastico.
"Ti sbagli, io non ho sorelle" dice Willa velocemente.
"Senti, ci ho messo un pò a capirlo, ma sono sicuro che tu sei una Earp" dice Damon convinto, l'ha capito solo quando ha visto una foto che Waverly teneva nascosta, allora gli ha detto della sorella cattiva che ha cercato di ucciderli tutti, a cui Wynonna aveva sparato dritta in mezzo alla fronte, più per compassione che per farlo davvero, sapere la sorella imprigionata in quel limbo infernale...non la rendeva felice, nonostante tutto quello che aveva fatto, ed allora aveva anche collegato perchè la pistola ha iniziato a comportarsi in quel modo.
Non possono esserci due Eredi vivi, ed una pistola sola.
"E anche se lo fossi?" domanda Willa inarcando un sopraciglio "tecnicamente sono morta" e nel dirlo fa una smorfia "senza contare che mi odiano, anche se lo sapessero mi caccerebbero" ed a quelle parole Damon ride.
Com'è bello pensa tra se Willa sentendolo ridere, ma cerca di scacciare quel pensiero.
"Fidati di uno che ha passato la sua esistenza a farsi odiare da suo fratello, per quanto ci provino sei loro sorella non potranno avercela con te per sempre" dice Damon convinto di quello che ha detto.
"Perchè lo fai?" domanda Willa aggrottando la fronte a quelle parole, un pò è confusa, perchè le sta dicendo quello, pur avendola vista con Ade?.
"Perchè come ho detto, so che vuol dire quando tuo fratello ti odia, non è una bella cosa" dice Damon scrollando le spalle.
"Damon?" domanda una voce richiamandolo l'ex vampiro si volta guardando Bonnie che gli fa cenno, torna a voltarsi verso Willa ma aggrotta la fronte quando si rende conto che se ne è andata, fissa la schiena della ragazza che si allontana.
"Si è proprio strana quella ragazza" dice tra se per poi voltarsi, anche se rischia di travolgere Bonnie che si è avvicinata nel mentre.
"Stai bene?" domanda Bonnie accigliata.
"Si sto bene" dice l'ex vampiro, salvo poi notare l'espressione della strega e seguendo il suo sguardo nota che sta seguendo da lontano, qualcuno,WIlla " non mi dire che Bonnie Bennett è gelosa?" domanda inarcando un sopraciglio.
"Non sono gelosa" dice Bonnie arrossendo lanciandogli un occhiataccia, lo oltrepassa, o almeno ci prova ma non ci riesce perchè Damon la blocca per la vita, e si ritrova schiacciata contro il corpo dell'ex vampiro.
"Non dovresti infatti" dice Damon divertito al suo orecchio, e Bonnie sentirà qualcosa di caldo all'altezza dello stomaco, quando l'ex vampiro infila la mano sotto la maglia sfiorandole la schiena, facendo scappare alla strega un brivido, perchè ha quell'effetto su di lei?.
Perchè sei attratta da lui, ed è palese che la cosa  è reciproca dice a se stessa.
Ma c'è qualcosa che li trattiene entrambi, e probabilmente più Bonnie che l'ex vampiro, che impedisce di compiere il passo successivo, e quell'ostacolo ha un nome e un cognome: Elena Gilbert.

Boston.
Ospedale Universitario.

Una ragazza con il cappuccio di una felpa tirato fino agli occhi, ed un paio di occhiali da sole a coprirle il volto si avvicina alla reception.
"Scusi" dice rivolta all'infermiera "sto cercando Elena Gilbert" a quel nome l'infermiera interrompe quello che sta facendo per guardarla.
"E' in pronto soccorso, ma lei chi..." la ragazza sentendo la risposta alla domanda se ne va, dirigendosi verso il pronto soccorso senza chiedere indicazioni come se già sapesse dove andare.
E la trova esattamente dove ha detto l'infermiera.
Una Elena Gilbert un pò più grande, con i capelli che le arrivano a malapena alle spalle ed un camice bianco sopra alla tuta da specializzanda.
"Ecco signor Mills, deve prendere due al giorno per una settimana" dice Elena sorridendo ad un signore anziano mentre trascrive qualcosa sulla cartella.
"Ciao Elena" dice la ragazza sorridendo, riconoscendo la voce la Gilbert si volta verso di lei, posa la scheda del paziente nel porta cartelline e si avvicina guardandosi attorno.
"Che cosa fai qui?" domanda Elena sussurrando prendendola per un braccio, già normalmente non è un buon momento per ricevere visite, ma lei di certo la vuole vedere ancora meno.
"Mi ferisci, sono venuta qui a posta per te" dice fingendo un espressione offesa a quelle parole.
"Ti ho detto che non ti darò il mio sangue, ho chiuso con il sopranaturale" dice a bassa voce seccata Elena.
Ed è una promessa che si è fatta da un pò, che è anche il motivo percui si è voluta trasferire il più lontano possibile da Mystic Falls, ed anche da lui...
"Non mi serve il tuo sangue, non ancora" dice la ragazza con aria divertita "volevo solo avvisarti che Henry vuole parlare con te"
"Con me?" domanda Elena confusa, ed ora che vuole Henry da lei?.
"Già" dice la ragazza, altrettanto perplessa "dice che è importante ma non chiedermi perchè" e nel dire ciò scrolla le spalle, e poi anche se lo sapesse non andrebbe di certo a dirlo a lei.
Elena fissa la ragazza senza dire nulla, quando si è trasferita a Boston, l'ha fatto per un motivo preciso, voleva ritrovare se stessa.
Chi era Elena Gilbert senza Damon Salvatore?.
Non l'avrebbe di certo scoperto rimanendo nella città dove si stavano costruendo una vita assieme, un futuro che lei ha mandato in pezzi, decidendo di mollarlo un mese prima del matrimonio.
Ma ha capito che l'avrebbe solo preso in giro, che non poteva sposare qualcuno che non amava solo che ha fatto la vigliacca e non ha detto nulla subito, ha aspettato finchè le cose non sono andate in pezzi.
"Elly non devi sentirti in colpa" dice la ragazza guardandola, quasi intuendo le sue parole.
"Non chiamarmi Elly" dice Elena sospirando "lo sai che lo..." ma non riuscirà a finire la frase che si ritrova le labbra della ragazza sulle proprie ed arrossisce mentre la spinge via.
"Sei così carina da arrabbiata" dice ridacchiando per poi prenderla per mano ed iniziando a trascinarla via.
"Devo finire il mio turno" prova a protestare la Gilbert.
"Non è importante" dice la ragazza minimizzando la cosa "ora c'è questo posto chiamato Purgatory ed Henry vuole che ci andiamo" ed a quelle parole Elena è confusa perchè mai dovrebbero andare in posto che ha un nome simile?.
"Perchè?" domanda Elena confusa.
"Lo scoprirai presto" dice sorridendo l'altra.

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Capitolo 11
*** I morti non raccontano storie? ***


THE PURGATORY DIARIES


​"I morti non raccontano storie?"
 
"Waves non dire cazzate" dice Wynonna alla sorella "Willa è morta, gli ho sparato in fronte ricordi?"
"Lo so" dice Waverly fissando la Earp più grande "ma pensaci, la pistola ha iniziato a non voler più essere impugnata da te no?" ed a quelle parole Wynonna non sa cosa dire, ma fa un espressione strana.
"Perchè Wynonna ha l'aria di una che sta per andare al bagno?" domanda Damon con un sorriso sarcastico, ricevendo in cambio un dito medio da parte di quest'ultima.
"Parlavamo di Willa" dice Waverly beccandosi un occhiata truce da parte di Wynonna "che c'è? l'ha incontrata è stato lui a mettermi il dubbio che sia viva" e Wynonna guarda Damon a questo punto.
"Beh ha un infossatura proprio qui" dice Damon indicando con un dito il mezzo della fronte "e poi ti assomiglia" Wynonna fa una smorfia a quelle parole, forse perchè l'ultima cosa che si vuole sentire dire è che lei e Willa si assomigliano.
"Come cazzo ha fatto a tornare dal mondo dei morti?" sbotta Wynonna scocciata, Damon scrolla le spalle, non dice nulla sul fatto che l'ha vista con la Doppelganger, forse perchè pensa davvero quello che ha detto a Willa, nessuno merita di passare quello che ha passato lui con Stefan o il contrario, già la odiano abbastanza senza che dica loro anche questo.
Non conosce tutta la storia, ma una cosa è certa, deve essere successo qualcosa di grave da spingere Wynonna a sparare alla sua stessa sorella.
"Bonnie?" domanda Waverly riportando alla realtà Damon.
"Sta arrivando" dice l'ex vampiro, si trovano da Shorty's con Wynonna che ha in mano una bottiglia di Whishey, che dopo aver scoperto che Willa è ancora viva probabilmente le ci vorrà qualcosa di più forte  "che c'è?" domanda notando lo sguardo delle due sorelle hanno l'aria di volersi togliere un rospo.
"Waverly si chiede quando ti farai avanti" dice Wynonna con un ghigno prima di bere un sorso dalla bottiglia.
"E Wynonna si chiede la stessa cosa" dice Waverly ricevendo in cambio un occhiataccia dalla sorella maggiore.
"Non sono affari vostri" sbotta Damon strappando di mano la bottiglia a Wynonna ricevendo un 'ehi' da parte della ragazza.
"Andiamo Damon" dice Waverly sorridendo divertita "l'hanno capito anche i sassi che vorresti saltarle addosso e strapparle i vestiti" ed a quelle parole l'ex vampiro arrossisce.
"Vi state sbagliando" borbotta Damon portando la bottiglia alle labbra per bere un sorso.
"Oh andiamo si vede lontano un miglio che...oh mio dio sei diventato tutto rosso" dice Wynonna scoppiando a ridere.
"Non sono tutto rosso!" sbotta Damon guardandola male ma con la coda dell'occhio nota Waverly fare di si con la testa.
"Ma sono curiosa" dice Waverly guardandolo "come avete fatto tu e Bonnie a diventare amici o quello che siete?" domanda strappando a sua volta di mano la bottiglia a Damon per berne un sorso "cioè se eri lo stronzo amabile che abbiamo conosciuto noi, anche se conosco poco Bonnie mi da l'aria di una che ha tentato più di una volta di farti fuori" ed alla fine è vero visto che se Damon pensa a tutte le volte che Bonnie ci ha provato...si rende conto che si comportato veramente da stronzo, ma nonostante questo è sollevato che non ha finito per odiarlo davvero.
"Beh" inizia Damon "non si può certo di che all'inizio andassimo d'accordo, anzi si può quasi dire che ci odiavamo, quindi si ha anche cercato di spappolarmi il cervello qualche volta, ma è cambiato tutto quando siamo rimasti intrappolati in un mondo prigione, ci siamo avvicinati" mai  come in quel momento si rende conto di quanto si sono avvicinati e non solo durante il soggiorno nel mondo prigione.
"Damon, ti chiedi mai a cosa sarebbe successo se fossimo rimasti ancora nel mondo-prigione?" le ha domandato Bonnie una volta, erano in macchina sulla route 66, con il tettuccio della Camaro abbassato ed il vento tra i capelli non ha risposto subito a quella domanda.
"Dipende da quello che intendi" le ha risposto semplicemente l'ex vampiro "di certo avere a che fare con quel pazzo di Kai non mi avrebbe fatto piacere un granchè" specie visto la facilità con cui cercava di ammazzarlo ogni volta.
"Ci siamo avvicinati tanto ed a volte penso cosa sarebbe successo se le cose fosserò andate diversamente... ma è una cosa stupida" dice Bonnie liquidando il discorso come se non fosse importante, anche se a quelle parole Damon la guarda, si ci penso sempre avrebbe voluto dire ed invece se ne è uscito con un "Che ne dici se andiamo a Dallas?" ed il discorso è finito lì.
Damon si passa una mano sugli occhi, per la prima volta in vita sua non sa cosa fare, si sente come se fino a quel momento fosse stato cieco.
"Damon" richiama la sua attenzione Wynonna "hai l'aria di uno che ha bisogno di sfogarsi" ed a quelle parole l'ex vampiro la guarda accigliato, l'unico gesto che fa Waverly è porgergli la bottiglia quasi ne avesse bisogno più di lei.
"Certo che no" dice Damon seccato prendendo la bottiglia dalle mani di Waverly, e si attacca alla bottiglia quasi avesse intenzione di scolarsela tutta.
"Bere non ti aiuterà" gli fa notare Stefan comparendo al suo fianco, facendo sussultare Waverly e Wynonna "non fai prima a dirle quello che provi?"
"Non hai qualcun'altro da importunare?" domanda Damon ignorando quello che dice, pur sapendo che ha ragione "come ad esempio tua moglie?"
"Caroline è qui?" domanda Stefan sorpreso, vedendo il fratello maggiore annuire gli scappa un sospiro.
"Quindi, non impicciarti e vai da tua moglie" dice Damon scacciandolo.
"Sei il solito" dice Stefan leggermente seccato "ma non fare l'errore di pensare che hai tutto il tempo del mondo, perchè sai benissimo che non è così" e dopo aver detto questo scompare così com'è venuto.
Ah il mio fratellino è sempre il solito pensa tra sè Damon anche da morto si preoccupa per me.
"E chi cazzo era quello?!" sbotta Wynonna incredula, ora anche i fantasmi ci si mettono? Anche se quelle parole riportano Damon con i piedi per terra e si ricorda della loro presenza.
"Stefan" dice Damon senza guardare però nessuna delle due "mio fratello" sta fissando assorto il punto in cui è scomparso il fratello.
Se Wynonna, per una volta in vita sua capisce che non è il momento per una delle sue battute, Waverly ha un espressione assorta sul viso.
Le ricorda una parte della sua vita che era caduta nel dimenticatoio, una vita normale dove non c'erano demoni, redivivi o altro.
Solo lei e... Stefan.
Wynonna non è mai stata una sorella impicciona, anzi è stata quasi assente per un periodo enorme della sua vita.
"Dove vai?" domanda Wynonna, nota che la sorella minore si allontana.
"In bagno" dice Waverly scocciata "vuoi accompagnarmi per caso?" e si allontana con passo di marcia.
"Uh qualcuno qui ha le sue cose" dice Wynonna alzando le braccia in segno di resa.
Solo una volta chiusa la porta del bagno, lasciandosi alle spalle quei due, si appoggia al legno della porta.
"Lo so,  che sei qui" dice Waverly con un sussurro.
"Waverly" dice Stefan comparendole di fronte.
"Sei morto, e lo scopro così?" domanda Waverly sull'orlo delle lacrime "per anni ho pensato che ti fossi dimenticato di me, che ti fossi  rifatto una vita e..." si blocca e fa un sospiro profondo.
"Quando ci siamo conosciuti" inizia Stefan fissandola negli occhi "io non sapevo che sarebbe finita così, non stavo neanche con lei, quando abbiamo iniziato ad uscire insieme" anche se Waverly non è del tutto convinta.
Ha conosciuto Stefan all'ultimo anno di College, o meglio in quello che doveva essere il suo ultimo anno, era più un anno sabatico.
I due si erano ritrovati subito ad avere una cosa in comune.
I fratelli maggiori assenti.
Certo, ora con il senno di poi, non pensava che suo fratello fosse proprio Damon che qualche anno prima ha cercato di ammazzarla.
Sono diversi come il giorno e la notte è la prima cosa che ha pensato.
Ma forse, era meglio se fossero stati un pò più simili, altrimenti ora non si ritroverebbe  a parlare con lui del loro passato.
"Si ma intanto è diventata tua moglie, Stefan" dice Waverly ed assottiglia lo sguardo "mi hai solo detto che eri in una situazione complicata, che non potevamo più uscire".
"Lo era davvero" dice Stefan con un sospiro "la nostra città era diventata un inferno in terra, Waverly"
"Perchè, Purgatory no?" domanda Waverly sprezzante "demoni, redivivi, se non è un inferno questo..." anche se Stefan scuote la testa sconsolato.
"No, intendevo in senso letterale, si sono aperte le porte dell'Inferno" dice Stefan zittendo del tutto Waverly "sono morto per salvare mio fratello e tutti quanti".
"Non potevi almeno avvisare?" domanda Waverly sospirando "esistono i cellulari".
"Come facevo ad avvisare?" domanda Stefan perplesso "tecnicamente sono morto, le persone morte non usano i telefoni" ed a quello Waverly non può contro battere "ma sono contento che stai bene" e nel dire ciò sorride.
"Anche io,  stai bene per essere un morto" dice Waverly divertita, facendo alzare gli occhi al cielo a Stefan.

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Capitolo 12
*** E vissero felici e contenti? Non siamo mica nelle favole! ***


THE PURGATORY DIARIES

"E vissero felici e contenti? Non siamo mica nelle favole!"

 

"Che si stanno dicendo?"
"Se continui a parlare...non sento"
 

Damon e Wynonna trovano troppo sospetto il fatto che Waverly sia andata in bagno, nell'esatto momento in cui Stefan è scomparso, quindi da bravi fratelli maggiori hanno deciso di origliare quello che si dicono nel bagno.
"Waverly" inizia la voce di Stefan dall'altro lato della porta "mi dispiace...non avrei voluto scoprissi che sono morto in questo modo" si sente un sospiro, anche se non si capisce se è di Stefan o di Waverly.

"Siamo stati insieme per oltre un anno, Stefan" dice Waverly con voce calma "una telefonata era il minimo...ma non preoccuparti, ho capito che non ho contato poi così molto se non hai pensato ad avvisarmi"
"Tu lo sapevi?" domanda Wynonna a Damon.
"Certo che no"
dice l'ex vampiro guardandola incredulo "avevo ben altri problemi dall'accorgermi che mio fratello metteva le corna alla sua ragazza" e quella frase un pò lo fa ridere perchè era lui che faceva quelle cose non Stefan.
Il mondo va proprio al contrario.

"Che state facendo?" domanda una voce alle spalle.
Bonnie.
"Oh questa ti piacerà" dice Damon guardandola, mentre si allontana lasciando sola Wynonna "Stefan tradiva...Caroline" e si ferma a guardare la bionda, che se l'è trovata di fronte "dov'è Ric?"
"Oh in giro" dice la vampira ma non sta guardando lui, ma qualcosa alle sue spalle, ha lo sguardo ferito.
Bonnie da una gomitata a Damon sulle costole, senza preoccuparsi che potrebbe fargli male, tanto che all'ex vampiro esce un ahia dalle labbra,  e dallo sguardo che fa la strega sembra quasi pensare che gli sta bene.
"Devo chiamare Lizzie e Josie" ed esce di corsa dal bar, e scende il silenzio.
"Che fai?" domanda Bonnie notando che Damon si avvicina al bancone "ti sembra il momento per bere?" 
"Ho appena scoperto che ho quasi ucciso l'amante di mio fratello, si è decisamente un buon momento per bere" dice sarcastico l'ex vampiro versandosi un bicchiere abbondante di Borboun.
"Vuoi farmi credere che non lo sapevi?" domanda Bonnie perplessa "è tuo fratello, non ci credo che..." ma viene bloccata da Damon dal finire quella frase, anche per l'occhiata che le ha lanciato.
"Tu invece lo sapevi" dice Damon perplesso "mi aspettavo una reazione più...rabbiosa ed invece sembri calma"
"Era più o meno quando vi eravate uniti a Cade" dice Bonnie con un sospiro "ho visto arrivare questa ragazza che chiedeva di Stefan, voleva fargli una sorpresa ed era venuta in città, non ci ho messo molto a capire, ma le ho semplicemente detto che era impegnato, ma che se voleva un consiglio di dimenticarlo che aveva la ragazza"
"Se Caroline scopre che per tutto questo tempo lo sapevi..." inizia Damon guardandola prima di bere un sorso "non la prenderà bene sai?"
"L'ho fatto anche per lei" dice Bonnie accigliata "Stefan con quel gesto gli avrebbe spezzato il cuore, volevi vedere di nuovo Caroline senza emozioni?" nel ricordare il periodo senza emozioni di Caroline fanno una smorfia.
No è l'ultima cosa che vogliono
Sentendosi osservata, Bonnie lancia un occhiata di sfuggita a Damon, inarca un sopraciglio ed in risposta l'ex vampiro scuote la testa come a dirle di lasciare perdere che non è importante.
"Damon" inizia Bonnie richiamando la sua attenzione "cosa siamo noi?" ed è l'unica domanda a cui non sa che rispondere neanche lui, ora come ora tanto che gli scappa un sospiro.
"Non lo so, Bonnie" dice sinceramente l'ex vampiro "mi piaci più di un amica? si" inizia Damon guardandola negli occhi "vorrei strapparti i vestiti ogni volta che ti vedo? si!" dice quasi sbottando facendo arrossire la strega "ma è amore?" è l'unica domanda a cui non riesce dare una risposta.
Si è posto le mie stesse domande, solo che all'ultima per me è si. pensa la strega guardandolo negli occhi e gli prende il bicchiere dalle mani per posarlo sul bancone, tanto che Damon la guarda confusa.
"Non ti sei posto una domanda" dice Bonnie guardandolo negli occhi.
"Quale?"
domanda senza distoglere lo sguardo, sapendo benissimo che rischia di perdersi come ogni volta nei suoi occhi.
"Sono pronto a dimenticare il passato?" domanda Bonnie con un filo di voce ma Damon non dice nulla, quella è l'ultima domanda a cui non ha saputo rispondere, ed inespressa, ed ora che è Bonnie a fargliela, la risposta è fin troppo chiara.
Ed fin troppo chiara la risposta che arriva sotto forma di bacio.
Si pensa tra se ora sono pronto.

Un Oh li fa voltare entrambi, verso la porta, anche se probabilmente non si aspettavano di trovarci  l'ultima persona che Damon avrebbe voluto vedere, come sicuramente quella stessa persona non si aspettava di vedere quella scena.
"Elena" sussurra Damon, anche se la sua espressione cambia quando nota la collana che ha al collo, quella che gli ha regalato poco prima che lo mollasse, l'espressione diventa dura.
"Quando avevi detto che eravate insieme..." inizia Elena ma non guarda Damon, bensì Bonnie "non pensavo fino a questo punto" e Bonnie scoppia a ridere, in quel momento, arriva anche Max e tutti e tre la guardano perplessi.
"E' incredibile" inizia Bonnie sembra seccata "vi siete lasciati, eppure sembri gelosa"
"Perchè dovrei essere gelosa?" domanda Elena confusa, finchè non inizia ad analizzare meglio la situazione e le scappa una risatina "non sono venuta qui per voi" e prende per mano la ragazza che le sta di fianco "io e Max avevamo bisogno di una vacanza, lontano da tutto"
"Di che..." ma serra le labbra quando Elena le stringe con forza la mano, come per farle capire che deve far parlare lei e tenere la bocca chiusa, Damon dal canto suo le guarda sospettoso.
"Max" dice assorto fissando entrambe ma non le vede davvero, sta ripensando a quel giorno, rendendosi conto in quel momento che Elena non ha mai specificato se era un lui o una lei, è sempre stata neutrale nel parlare, quasi a volergli evitare l'imbarazzo di scoprire che era stato mollato per una donna.
Perchè mi conosce, sa che sarebbe stato peggio scoprire che mi ero sposato con una che ha scoperto di amare le ragazze mentre stava con me pensa l'ex vampiro ma la cosa invece d farlo sentire arrabbiato lo rende...sollevato.
"Perchè sta sorridendo?" domanda Max confusa "che mi sono persa?"
"Ha capito" iniza Elena sorridendo fissando Damon che sta guardando Bonnie "che ora può andare avanti"

L'unica che ancora non capisce è Bonnie, che rimane ancora più confusa quando Damon la prende per mano e si incammina per uscire dal bar, ed ora dove stanno andando?.
"Secondo te dovevamo dirglielo?" domanda Max perplessa "con tutto quello che potrebbe capitare..."
"No" dice Elena convinta guardandola "non devono scoprirlo, specialmente Damon"
"Siamo qui anche per quello Elly" inizia Max, Elena le lancia un occhiataccia quando la chiama in quel modo "preferisci che lo scoprono da te o nel modo peggiore?"
Ad Elena scappa uno sbuffo frustrato, come la prenderebbe Damon se scoprisse nel modo peggiore o da lei, che lui e Bonnie erano destinati a stare insieme?. Penserebbe che quello che prova sia falso, pensa un pò seccata di doversi porta dentro questo segreto, ama Max ma avrebbe preferito che non glielo dicesse, non vuole rovinare tutto distruggendo l’amore che sta nascendo tra i due con qualcosa che anche lei fatica a credere, si fida di Max certo.
Ma ne vale davvero la pena, credere al fatto che dall’unione tra loro due, potrebbe nascere qualcuno che in futuro salverà il mondo?.
Si ma quale? pensa Elena con una smorfia ha detto che non esiste solo il nostro e che questo potrebbe non essere...
"Andiamo? sto morendo di fame" dice Max riportandola alla realtà, sa bene che farle quella domanda è stata una pessima idea ed ancora con la mano intrecciata alla sua la trascina fuori, quello che le due non sanno e che due ragazze ed un fantasma hanno ascoltato quello che si sono dette.
"Fantastico altri guai" dicono all'unisono le sorelle Earp, una seccata e l'altra con un  sospiro, Stefan si limita a starsene in silenzio.
Cosa sa Elena su Damon che lui stesso non sa?.

 

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Capitolo 13
*** Le scelte sbagliate? Si pagano sempre ***


THE PURGATORY DIARIES
 

"Le scelte sbagliate? Si pagano sempre"
 
Ade sa di non avere più tempo, quindi si rende conto che è arrivato il momento di agire, fino ad ora ha sfruttato Willa come vedetta, tenendola nascosta agli occhi del mondo, ma ora ha bisogno di lei per avvicinarsi a Damon Salvatore.
"No" dice la Earp guardandola "non voglio farlo"
"Lo farai" dice stizzita guardandola male "o come ti ho fatto tornare, ti rispedisco indietro" e dopo aver detto quelle parole, gli porge un coltello tutto nero, con la lama tutta curve, come i Kriss, sembra fatto di ossidiana nera.
Willa fissa il coltello con aria assorta quasi torva, quella è una cosa che non avrebbe voluto fare, ma è anche vero che non vuole tornare indietro in quel posto, al solo pensarci rabbrividisce, Ade sorride, capendo che ha ceduto, per poi dargli una carezza sui capelli.
"Devo solo prendergli un pò di sangue giusto?" domanda Willa dubbiosa.
"Si solo un pò" dice la Doppelganger annuendo "e poi finalmente sarò libera" ricevendo un occhiataccia da parte dell'altra si schiarisce la voce "volevo dire, saremo libere" si affretta a corregere.
Willa sa benissimo dove trovare Damon, lo vede sempre che rimane fermo per un minuto buono davanti ad una tavola calda, e poi entra tanto che ogni tanto ingenuamente pensa che aspetti lei.
Ci siamo sempre scontrati li davanti. pensa Willa, per poi darsi della stupida, perchè è ovvio che non può aspettare lei, è impossibile no? le scappa un sospiro mentre con il coltello nascosto nella schiena si ferma proprio lì davanti, in attesa.
Dopo un ora e mezza, che pensava che non sarebbe passato, si senti picchiettare la spalla si voltò solo perchè pensava che avrebbe dovuto affrontare le sorelle, spiegare perchè si trovasse lì.
"Se ti vedono sei morta lo sai?" sentendo la voce di Damon, Willa si volta verso l'ex vampiro.
"Correrò il rischio" dice voltandosi per guardarlo negli occhi "speravo che passassi di qui" a quelle parole Damon inarca un sopraciglio e la fissa perplesso, domandandosi perchè, Willa tira fuori da dietro la schiena il coltello e glielo mostra.
"Che cos'è?" domanda Damon scettico, ma si guarda attorno, prendendola per un braccio e portandola in un angolo di strada dove nessuno possa vedere il coltello, alla fine girare con un arma simile e farsi vedere, con un arma simile, non è il caso.
"Per il tuo problema" dice Willa guardandolo e glielo porge "credo che possa aiutarti"
Damon, nel sentirle dire quella frase, la guarda sospettoso.
"Come può un coltello aiutarmi?" domanda scettico, non sarà più un vampiro ma quella lama trasuda malvagità da tutte le parti, in più le sembra un coltello di quelli che si vedono nei film horror quando vogliono sacrificare qualcuno.
"Risucchierà la magia che hai nel sangue" dice Willa con aria seria "l'ho sottratto ad Ade, non sa che l'ho preso" e le scappa un sospiro "se scopre che c'è l'ho io..."
Damon le poggia le mani sulle spalle, per tranquillizzarla.
"Vedrai che non lo scoprirà" dice l'ex vampiro annuendo, Willa si sente male ad ingannarlo così, tanto che per non guardarlo negli occhi lo abbraccia, spiazzato da quel gesto, Damon si irrigidisce.
"Mi dispiace" sussurra Willa, stringe le mani sull'elsa del coltello, pugnalando Damon ad una spalla, che sgrana gli occhi per la sorpresa.
"Perchè?" domanda Damon crollando sulle ginocchia, portandosi una mano sulla spalla ad estrarre il coltello, Willa fa qualche passo indietro ma l'ex vampiro si sorprende nel vedela che piange.
"Perchè non voglio tornare in quel posto" dice con le lacrime agli occhi "se non lo facevo, Ade mi avrebbe rispedito lì"
Ma Damon non la sta ascoltando, i suoi occhi sono fissi sul pugnale, fissa assorto qualcosa sulla lama.
"Damon Salvatore" dice una voce oscura e cupa nella sua testa "sei stato scelto"
Damon, stringe i denti, cercando di rimandare indietro il dolore.
"Scelto un cazzo" dice a denti stretti "mi ha pugnalato"
"Oh no" dice la voce ridendo, una risata oscura "se non fosse così ora saresti morto" anche se la voce diventa sempre più forte nella sua testa, fino ad apparire davanti a se un essere incappucciato di nero.
Willa sussulta a quella visione, l'ha riconosciuto, non pensava che sarebbe tornato.
"Willa, sei stata brava ma anche stupida nel credere che Ade avrebbe preteso solo un pò di sangue da lui" dice la voce trasudando malignità.
"E cosa vuole?" domanda Willa con un filo di voce "cosa vuole da lui?".
"Il suo corpo" dice con un tono di voce feroce "per me"
Damon si alza in piedi barcollando, guarda quella specie di ombra come se volesse ucciderla, di certo non rinuncia al suo corpo per lasciarlo ad un ombra psicotica e sicuramente pure assassina.
"Col cazzo che ti lascio il mio corpo" dice stizzito, gli punta contro il coltello, e lo infilza ma non gli fa nulla, lo trapassa da parte a parte come se fosse un fantasma.
"Oh pensi davvero di avere scelta?" domanda l'ombra, diventando del fumo nero e si insinua nell'ex vampiro, dal naso, dagli occhi e dalla bocca, Damon poi perde i sensi, e sviene.
Willa si avvicina sconvolta forse pensando che sia morto, si inginocchia, ed inzia a scrollarlo lentamente.
"Damon?" domanda sussurrando, avvicina l'orecchio al petto per sentire il cuore ma non sente niente, come se il suo cuore non batte più, fissa l'ex vampiro con aria devastata.
Che cosa ho fatto?.


 

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Capitolo 14
*** Conseguenze ***


 
THE PURGATORY DIARIES

"Conseguenze"
 
Bonnie ed Elena si sono date appuntamento per parlare nell'unico luogo dove avrebbero potuto farlo, un localino nel centro di Purgatory lontano da orecchie indiscrete, Damon aveva insistito perchè le due si parlassero per chiarire una volta per tutte, la strega avrebbe voluto che ci fosse anche l'ex vampiro, ma lui ha declinato l'offerta dicendo che era una cosa da donne.
Conoscendolo starà da qualche parte con Doc, a bere. pensa Bonnie con un sospiro, l'ultima cosa che voleva Bonnie è parlare con Elena, ma vuole darle un occassione per spiegarsi.
"Bonnie" dice con un sorriso, facendole segno di sedersi davanti a lei, quando la vede entrare.
Nella sua testa si era immaginata un sacco di volte quell'incontro, la maggior parte delle volte, con la testa di Elena che scoppiava, letteralmente, ora che si trovano faccia a faccia...non sa neanche lei come finirà.
"Elena" dice senza ricambiare minimamente il sorriso.
La ragazza sospira, un pò si aspettava quella reazione, anche se un pò la ferisce che quella che è sempre stata la sua migliore amica, reagisce in quel modo, si limita a fissarla senza dire nulla per un sacco di tempo.
"Lo so che sei arrabbiata" inizia Elena fissando Bonnie negli occhi "ma è successo e basta"
"Stavate per sposarvi Elena, e poi sei sparita" dice la strega serrando la mascella "non puoi dire è successo e basta"
Elena fissa Bonnie senza risponderle, perchè sa benissimo che ha ragione ma come a spiegarglielo? Aggrotta la fronte tentando di cercare le parole giuste.
"Io non lo cercato quello che è successo con Max" inizia lenta a raccontare guardando negli occhi Bonnie "è entrata nella mia vita come un uragano nella mia vita, in un momento difficile" e si lascia scappare un sospiro.
"Che momento difficile?" domanda Bonnie accigliandosi.
"Ero...incinta" dice con un filo di voce Elena "non ho avuto neanche modo di dirlo a Damon...che l'avevo già perso..." Bonnie si irrigidisce nel sentire quella rivelazione, di certo tutto si aspettava ma non una rivelazione simile "Max mi è stata accanto, non ho capito subito ciò che provavo per lei, inizialmente pensavo fosse gratitudine, e poi un giorno ci siamo baciate... ed ho capito che lei provava esattamente le stesse cose"
"E Damon?" domanda Bonnie fissandola "non hai mai pensato a dirglielo?"
"Cosa?" domanda Elena inarcando un sopraciglio "Scusa Damon mi sono innamorata della donna che mi ha aiutato a superare la perdita di nostro figlio?" e la fissa vagamente stizzita "secondo te come l'avrebbe presa?" a quelle parole Bonnie non seppe che rispondere, perchè conoscendolo non l'avrebbe presa bene, anche se poi inizia a sentirsi osservata "e tu invece?"
"Io cosa?" domanda Bonnie confusa.
"Quando hai capito di esserti innamorata di Damon?" domanda Elena sorridendo con aria di chi la sa lunga, spiazzando di conseguenza Bonnie che inizia a ridere in modo isterico.
L'hanno capito tutti tra il diretto interessato. pensa la strega tra sè.
"Durante il viaggio credo" dice Bonnie fissandosi le mani congiunte in grembo, ma accenna un sorriso "ci siamo fatti forza a vicenda, lui aveva bisogno di staccare la spina ed io...non avevo il coraggio di tornare a Mystic Falls"
"Si Caroline ha accennato ad un viaggio" dice Elena per poi allungare le mani per prendere quelle di Bonnie tra le proprie "meriti anche tu di essere felice, Bonnie Bennet" dice con un sorriso, stringendo la presa sulle mani.
"Anche se si tratta di Damon?" domanda Bonnie guardandola.
"Anche se si tratta di Damon" dice Elena, senza mollare la presa sulle sue mani "meritate entrambi di essere felici, e se per farlo significa che dovete stare insieme...sono contenta per voi"
"Oh Elena" sussurra Bonnie sull'orlo delle lacrime "grazie"
Ma neanche il tempo di dire altro, che una ragazza irrompe nel locale, dirigendosi di corsa verso Bonnie, con aria stravolta ed inizia a parlare velocemente, ma l'unica parola che comprende è Damon.
"Calmati" dice Elena conciliante "chi sei? che è successo?"
"Mi chiamo Willa Earp" dice fissando entrambe "si tratta di Damon" e fissa soprattutto Bonnie "l'ho trovato svenuto in un vicolo, con un pugnale in corpo e non ha...non ha...battito" dice con voce tremula.
"Earp?" domanda Elena sorpresa "come...."
​Bonnie ci mette ben poco a recepire le sue parole, tanto che si alza di scatto dalla sedia, non aspetta neanche che Willa le dica dove si trovi, come se dentro di lei lo sapesse dove si trova.
E lo trova in un vicolo poco distante dal locale in cui si trovano Willa ed Elena, si gela sul posto, nel vedere Damon riverso a terra, con il pugnale vicino a se, immobile.
Che non da segni di vita.
​"No" urla sconvolta,  avvicinandosi con aria sconvolta, crolla sulle ginocchia, gli posa le mani sul petto ed inizia a scrollare inizialmente lentamente, e via via sempre più forte "NO" ed inizia a tirargli pugni sul petto, piangendo, finchè non appoggia la testa sul suo petto ed inizia ad essere scossa dai singhiozzi, finchè non sente una mano sui suoi capelli.
Qualcuno le sta facendo una carezza sui capelli, questo gesto le alzare il volto di scatto.
​"Non piangere, Bons" dice una voce alle sue spalle.
​"D-damon?" domanda confusa, voltandosi verso di lui, d'istinto fa per abbracciarlo ma gli passa attraverso, come se fosse un fantasma, a quel punto la strega fissa il corpo di Damon e poi lo spirito.
​Damon, forse notando lo sguardo di Bonnie o forse anche per il fatto che le è passato attraverso, si fissa prima la  mano semi-trasparente e poi il proprio corpo ancora riverso a terra, sbatte un paio di volte gli occhi, per la sorpresa.
​"Uh direi che questo non va bene" dice borbottando tra se.
​"Che è successo?" domanda Bonnie sconvolta.
​"Qualcosa mi è entrato nel corpo, dopo che Willa mi ha colpito con il pugnale, ha detto che la Doppelganger l'avrebbe rispedita da dove è venuta se non l'avesse fatto" dice Damon indicando il pugnale e si lascia andare ad un sospiro "qualsiasi cosa ci fosse li dentro...mi ha scacciato dal mio corpo".
​"Io la ammazzo" sbotta Bonnie ad occhi sgranati, facendo dietrofront ma si ritrova Damon davanti a braccia conserte "se non ti sposti, ti passo attraverso"
​"Provaci" dice Damon ammiccando, senza pensare che Bonnie a avrebbe potuto farlo sul serio, scompare in una nuvoletta di fumo per ricomparirle davanti di nuovo "non è divertente"
​"E tu lasciami passare" dice Bonnie scoccandogli un occhiata seccata.
"No" dice Damon guardandola dritta negli occhi.
​"Perchè?" domanda Bonnie indispettita.
​"Pensaci per un attimo" dice con un verso frustrato "voleva il mio sangue ed ha trovato il modo per ottenerlo, senza neanche dover capire come raggirare il problema del sangue protetto visto che ora ha anche il mio corpo, che userà contro di voi....dimmi se riuscireste a fare qualunque cosa avendo di fronte la mia faccia? se fossi costretta a fare qualunque cosa ci riusciresti?"
​Bonnie a quelle domande non risponde neanche, perchè sa benissimo la risposta... non ci riuscirebbe.
​"E che cazzo" sbotta Bonnie arrabbiata "perchè sono così sfigata da innamorarmi e poi puntualmente succede sempre qualche casino?!" domanda indispettita "non è che sono maledetta vero? cioè prima Enzo, che sembrava che le cose andassero bene, e poi muore! ed ora tu che mi innamoro, finiamo in questa cazzo di città, iniziano i casini e muori pure te! inizio a pensare che dovrei farmi suora" lo dice talmente in fretta, facendo avanti ed indietro, camminando sul posto.
​Damon la fissa incredulo, ha appena detto che si è innamorata di lui?.
​"Sai Bons, a sto punto inizio a pensare che dovrei morire più spesso" dice fissandola con un sorriso , di chi non pensava di certo di sentirselo dire in un momento simile, ma questo non cambia il fatto che è contento.
​"Cosa?" domanda ad occhi sgranati.
​"Beh, hai appena detto che ti sei innamorata di me" dice fissandola negli occhi, allunga una mano come se volesse darle una carezza, anche se prima c'è riuscito non sa se può farlo di nuovo, ed infatti le passa attraverso con la mano.
​"Damon..." sussurra Bonnie.
​"C'è la caveremo, anche stavolta, non preoccuparti" dice mostrandosi più sicuro di quello che è.
​"Troverò una soluzione" sussurra Bonnie, prima di allontanarsi, con un macigno al posto del cuore.
​L'ex vampiro, ed ormai anche ex umano, la guarda allontanarsi da quel vicolo  e da lui, si lascia andare ad urlo di rabbia, coonsapevole che nessuno può sentirlo, ed è lasciato da solo con il suo dolore e la sua rabbia.
"Damon?" anche se a chiamarlo non è Bonnie, ingenuamente ha pensato che fosse tornata indietro, bensì Stefan.
​"Stefan" dice quasi deluso di trovarselo di fronte.
​"Sei...morto" dice Stefan squadrandolo.
"Grazie, capitan ovvio"dice scontroso guardando il fratello.
​"Non era previsto" dice Stefan fissando il fratello maggiore.
​Che probabilmente, se non fosse già morto, lo ucciderebbe di nuovo.
​"Non dirlo!" sbotta Damon indispettito, scomparendo in un a nuvoletta di fumo, ma alle orecchie gli arriva comunque il te l'avevo detto del fratello.

 

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Capitolo 15
*** Vivere o morire? Decisamente vivere ***


THE PURGATORY DIARIES

 "Vivere o Morire? Decisamente vivere"
 
Ha visto la sua famiglia sfasciarsi, attraverso i decenni, passando il resto della sua esistenza ad osservare le cose andare allo scatafascio, niente è andato come immaginava, la maledizione c'è ancora, i suoi discendenti sono ancora alle prese con i redivivi.
Eppure una speranza c'è.
Si è risvegliato in un vicolo, in un corpo di un ex creatura sovranaturale, sente il sangue magico che gli scorre nelle vene, ed è ancora lì nel bel mezzo del vicolo, a capire, come abbia fatto a finire in quel corpo, quando si ritrova davanti una donna dall'aria familiare.
"Bentornato tra i vivi, Wyatt Earp" dice con un sorriso vittorioso.
"Chi sei?" domanda Wyatt, sussulta nel sentire una voce diversa da quella che aveva da vivo, più giovane anche.
"Mi chiamo Adaline" dice la ragazza con un sorriso di trionfo "sono quella che ti aiuterà a sbarazzarti dei Redivivi, in cambio di una cosa" dice solamente.
"Cosa?" domanda Wyatt confuso, Adaline si accuccia per raccogliere un pugnale fatto con l'ossidiana nera, lo porge a Wyatt.
"Mi serve un pò di sangue del corpo che ti ospita" dice semplicemente.
"Tutto qui?" domanda scettico, che prende il pugnale e si fa un taglio sul palmo della mano, fa una smorfia per il dolore, chiude la mano a pugno, e stringe un pò la presa quando nota una boccetta grande quanto una noce che Adaline, sistema sotto la sua mano.
Il sangue inizia a gocciolare lentamente,goccia dopo goccia, va a riempirla.
"Grazie" dice euforica, per poi accucciarsi e sussurrargli all'orecchio "non ti serve la tua Pacificatrice, il corpo in cui sei finito è repellente ai redivivi" e senza dire altro si allontana, ha ottenuto quello che voleva.
Il sangue di Damon.
E secondariamente si libererà di tutti gli altri.
Quella giornata sta migliorando a vista d'occhio, dal punto di vista della Doppelganger almeno, non sembra importarle granchè del fatto che da lì a poco a Purgatory si scatenerà l'inferno, che ormai in quella città abitano ben pochi umani.
Ma tra poco sarà libera, del resto non le importa.
Wyatt dal canto suo si fissa le mani.
"Devo trovare un redivivo, per vedere se mi ha mentito" dice tra se, prima di mettersi in piedi, ed uscire dal vicolo, quasi a voler ascoltare le sue preghiere un redivivo, gli si para davanti.
Rosie.
"Ah Damon!" dice Rosie fissandolo con aria sollevata "finalmente ti ho trovato"
"Mi cercavi?" domanda Wyatt vagamente confuso.
Perchè questo corpo conosce un redivivo?.
"Bonnie è preoccupata per te, ha detto qualcosa sul fatto che sei stato pugnalato a morte...però mi sembri vivo" dice la rediviva scettica, ma fa un gesto della mano come se non fosse importante "la tua ex ha detto che deve parlarti, stessa cosa per Bonnie, ma ha detto qualcosa sul voler essere sicura di non essere impazzita..." ma non dice altro, o meglio non può, perchè Wyatt gli afferra il collo con le mani, che iniziano ad apparire i simboli blu "c-che s-stai f-facendo?" domanda Rosie a fatica, per via della presa ed anche con voce gutturale e cavernosa, occhi rosso sangue che fissano increduli l'uomo che ha davanti.
"Se non vuoi morire seduta stante" inizia Wyatt gelido "devi dirmi tutto quello che sai, sui redivivi, sulla persona che sto ospitando e sul è perchè faccio questo effetto a voi mostri" il collo inizia diventare rosso e tutto screpolato come se la testa per staccarsi dal collo, Rosie che l'ultima cosa che vuole è morire annuisce vigorosamente, Wyatt molla la presa, facendo crollare la ragazza per terra.
"Se ti dico tutto...non voglio morire" dice con un filo di voce.

 

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Capitolo 16
*** La storia si ripete...di nuovo ***


THE PURGATORY DIARIES

"La storia si ripete...di nuovo"


Damon ha sempre pensato che se e quando sarebbe morto, l'avrebbe fatto in modo decisamente diverso da quello che è capitato, o combattendo per qualcosa in cui crede davvero, come quando nel 1863 è diventato un disertore con grande delusione di Giuseppe Salvatore.
Oppure in tempi più recenti, ovvero da quando è tornato umano la sua massima aspirazione che poi è quello che sognerebbe ogni uomo, morire avendo tra le braccia una donna.
Magari nuda.
E magari che sia la donna che si ama.
Mentre in quel preciso momento, che se ne sta lì fermo ad osservare ciò che ha di più caro senza riuscire a fare alcunchè, senza poter fare nulla se non osservare e quello che vede non gli piace per niente.
Vedere il proprio corpo interagire con la propria ragazza.
Sicuramente è qualcosa di surreale.
"Strano vero?"
Una voce, lo riporta alla realtà, ci mette un pò a metterne a fuoco i tratti, come se fosse un pò distorta la figura che ha davanti ma allo stesso tempo sembra famigliare.
Dove ha già sentito quella voce?.
"Ineffetti si" dice l'ex vampiro.
"Pensa che quello che occupa il tuo corpo è Wyatt Earp in persona"
"E tu sei?" domanda inarcando un sopraciglio.
Per quanto non l'ammetterà, sentire di Wyatt Earp è sconfortante, un defunto che possiede un vivo, è sconfortante se tutti i film che ha visto gli hanno insegnato qualcosa è che poi va tutto a puttane.
"Brianna Fraser"
Ed ora riesce a focalizzarla meglio.
Si ricorda di quella ragazzina dai capelli rossi e dall'aria ribelle, incontrata per caso agli inizi degli anni 70 forse, che era scappata di casa dopo aver scoperto la verità sulle sue origini, inizialmente voleva mangiarla, poi però qualcosa gli ha fatto cambiare idea, non ha mai capito bene che cosa di preciso.
"Mi ricordo di te" dice alla fine Damon.
"Sai, forse è stato un bene che non mi hai prosciugato" dice Brianna con un sorriso di chi la sa lunga.
"Ah si? Perchè?" domanda Damon vagamente perplesso.
Ed è in quel momento, che lo scenario davanti a loro scompare, in una nuvola di fumo nera come un televisore che sta prendendo fuoco, mentre davanti a loro compare un castello.
"Siamo in Scozia" dice semplicemente la ragazza, iniziando ad incamminarsi, mentre l'ex vampiro si domanda perchè fargli fare il giro di mezzo mondo, in un castello in mezzo al nulla.
"Perchè siamo qui?" domanda bruscamente Damon.
Brianna si volta verso di lui, con un sorriso sulle labbra, come se sapesse qualcosa che lui non sa.
"Perchè è qui che comincierà tutto"
Tutto cosa?.
Un urlo squarcia il silenzio e la quiete del castello, seguito da un pianto di un neonato che viene al mondo, nel posto sbagliato ed al momento sbagliato, anche se la curiosità spinge Damon, a comparire nella stessa stanza dove sta nascendo il bambino.
Scena che lo lascia sconvolto, quando riconosce la donna che sta partorendo.
Bonnie.
La donna che tiene tra le braccia quella creatura dagli occhi di ghiaccio e dai capelli corvini tendenti al nero, è proprio la sua Bonnie.
Che cazzo sta succedendo?!
Persino da morto, i problemi lo perseguitano, tanto che le viene in mente una frase detta da Bonnie, che in quel momento ci azzecca tremendamente.
"Sai, con tutti i casini che abbiamo avuto, si può dire che abbiamo la maledizione di Bella Swann" ha detto ridendo.
"Quella non è maledetta, è maledettamente scema, è diverso"  
Ed a quel punto sono scoppiati a ridere entrambi, con Damon che in cuor suo ha pensato che avrebbe voluto che quel viaggio non finisse mai, ed invece sono finiti a Purgatory...
"Che significa?" domanda infine livido ed allo stesso tempo pallido.
"Significa...che è tutto scritto, quello che sta succedendo doveva capitare"
Lui è morto prima del tempo, ed anche se stanno cercando un modo per riportarlo indietro, con Wyatt Earp nel suo corpo, la cosa potrebbe risultare difficile, ma non ci vuole un genio per capire quello che sta cercando di dirle.
"Tu sei..." inizia con un filo di voce.
"Eh?" domanda Brianna confusa, sposta il suo sguardo da Damon al bambino "oh no! è un maschio, ti sembro un maschio io? Comunque ti ho portato qui, perchè ho visto l'arrivo della tua Ex, e lei sa più di quello che da a vedere, sa che tu e Bonnie avreste generato il salvatore, ma non l'ha detto perchè Doc Holiday, le ha detto di non farlo"
"Doc?Perchè?" domanda confuso.
"Perchè quell'uomo, ha una figlia avuta con l'Erede degli Earp, finchè tutti i redivivi di questa città non muoiono, lui e la madre della creatura sono bloccati qui, è anche nel suo interesse evitare che il futuro tuo e di Bonnie, venga deviato"
"Alla faccia del libero arbitrio" dice Damon con sarcasmo.
"Solo gli stupidi pensano di avere il libero arbitrio" dice Brianna con altrettanto sarcasmo.
"Ne parli, come se tu ne sapessi qualcosa" dice l'ex vampiro, notando il suo modo di fare, Brianna non dice nulla, semplicemente gli punta i suoi occhi verdi contro.
"Andiamo" dice la ragazza, ignorando la sua affermazione, scomparendo in una nube di fumo nero.
Damon fa una smorfia, scomparendo a sua volta in uno sbuffo di fumo, sta seguendo quella ragazza senza sapere dove stanno andando di preciso, ed ha come la sensazione che tutto quel viaggio improvviso non gli tornerà utile.


New York.
Come cavolo hanno fatto?. 
"Ora dove siamo?" domanda Damon confuso.
Il posto gli è sconosciuto si trovano in un appartamento, che ha tutta l'aria di essere la casa di una strega, pieno di Grimori, ingredienti per pozioni ed altro, ma che lui sappia non ci sono streghe a New York.
"Da qualcuno che può aiutarti" dice Brianna con un sorriso.
Quel qualcuno è di spalle, che fissa assorto la finestra con le spalle gobbe di chi ha troppo peso a caricarle, quando questo si volta, Damon rimane sorpreso nel vedere che si tratta di un ragazzo asiatico con gli occhi da gatto.
"Brianna" dice il ragazzo per niente sorpreso, spostando lo sguardo su Damon, invece guardando lui è decisamente sorpreso "perchè è qui?".
"Perchè è morto prima del tempo, tu sai che significa" a quelle parole, lo stregone dagli occhi di gatto si ammutolisce, puntando i propri occhi contro l'ex vampiro, tanto che fa un verso stizzito con un gesto della mano, facendo apparire dal nulla un bicchiere con del Martini, bevendolo tutto in un fiato.
"Tutta la loro linea rischia di scomparire" dice sconvolto.
"Non è detto che..." ma lo sguardo gelido dello stregone la zittisce.
"Eh potreste spiegare anche a me?"
Brianna e lo stregone si voltano entrambi verso di lui, domandandosi come faranno a spiegargli tutto in così breve tempo.


 

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