PRIMA
GARA: POESIA.
Mettersi in testa di avere la vittoria in pugno era
facile, realizzare quanto l'impresa fosse ardua era difficile; certo, per Ash non c'erano mete troppo lontane o irraggiungibili,
tuttavia si era imbattuto in un campo che non gli apparteneva.
Gare pokemon, sfide con i capopalestra e duelli rischiosi non avevano più segreti per
il giovane aspirante maestro, ma se si trattava di quest'altro tipo di
competizioni...beh, la cosa cambiava.
Non era mai stato un amante della letteratura,
figuriamoci dello scrivere!
Pervaso da questi pensieri il moro sprofondò nel divano
del grande salotto del secondo piano della M/N Anna. Portò entrambe le mani
dietro la testa e socchiuse gli occhi ambrati pensieroso; doveva ammettere che
ora la situazione si complicava molto. Sospirò.
Come
avrebbe fatto a vincere?
-Scommetto che sei nei guai.-
In quel momento Brock apparve
come un angelo della salvezza pronto ad aiutarlo: era in piedi di fronte a lui
con le mani piene di libri e lo guardava comprensivo.
Ash gli si buttò alla vita, stritolandolo commosso. -Brock! Sembri un miracolo del cielo!-
-Immaginavo che questa prova potesse essere un problema
per te.- il bruno annuì vistosamente. -Ma hai modo di
farti aiutare dal migliore in questo campo!-
-E chi sarebbe?- chiese l'altro con una ingenuità
disarmante. Di rimando ottenne tutto il carico dei libri sulla sua testa.
-Di me, ovviamente! Certo che sei un testone tu!-
-Ehi!- Ash riemerse dopo alcuni
secondi di tramortimento; si passò una mano tra i capelli scuri e lo guardò con
rabbia. -Mi potevi fare molto male!-
-Ho preferito una cura...d'impatto.- gli sorrise il capopalestra divertito, gonfiando il petto orgoglioso della
sua battuta. Il corvino sospirò e si mise a guardare i titoli dei libri che lo
circondavano, citando alcuni:
"Io&Rattata: due cuori che diventano tre."
"Il
bacio maledetto: più potente di Gastly."
"Altareaon, la culla per gli innamorati."
L'allenatore si alzò in piedi di scatto, come se non
volesse essere contagiato da quei contenitori di melensa narrazione rosa. In
più, molti titoli li aveva riconosciuti perchè li
aveva visti in giro nella sua casa, a Biancavilla, di
proprietà della mamma.
-Ma che orrore!-
-Come puoi dire questo!- Brock
ne prese uno tra le mani e lo strinse a sè con
enfasi.
-Sono dei grandi classici! Sono la Bibbia del romanticismo,
indispensabili per comprendere le dinamiche dell'amore, della passione!-
-...e a cosa dovrebbe servirmi tutto questo?-
Il capopalestra reclinò il capo
verso il basso, scuotendolo appena. -Ash, Ash...come fai a non capire? Devi farti una cultura se vuoi
superare la prima prova di poesia.-
Il ragazzo in questione raggelò nel sentire quelle
parole: come poteva lui, Ash Ketchum, diventare un esperto
in amore tale da comporre strofe? No, no! Non poteva, non era proprio da lui.
Avrebbe dovuto avere del serio aiuto...ma questo voleva dire documentarsi
sull'amore?
-Non sono molto convinto.-
-Ce la farai, sei sempre stato uno determinato! Un paio
di letture per una buona infarinatura sarà un giochetto per te! Ma bada, tratta
bene i miei bambini!-
Il moro ridacchiò e si batté un pugno sul petto con
espressione seria.
-Conta su di me!-
Quando Brock se ne fu andato,
l'allenatore rimase solo circondato da romanzi rosa; sospirò appena e si sdraiò
nuovamente sul divano. Decantare parole strazianti di amore? Invocarlo? Una
volta imparate le tematiche, quale avrebbe dovuto usare?
Per riuscirci alla perfezione avrebbe dovuto provare
quelle sensazioni per...
-Eccoti dove ti eri cacciato! Sono almeno trenta minuti
che ti sto cercando pelandrone.-
Eccola lì, il fulcro dove i suoi pensieri avevano fatto
inevitabilmente capolinea; in una maniera o nell'altra in quelle ore la sua
mente finiva sulla capopalestra di Celestopoli. Doveva
iniziare a preoccuparsi? Perchè sì, non era normale.
Ma lui lo era mai stato?
Pikachu saltò in braccio alla rossa con l'intento di farsi
coccolare e fu prontamente accontentato. Misty lo
accarezzò dietro le orecchie lunghe e tornò a guardare il suo proprietario
cambiando totalmente espressione.
-E ovviamente stavi facendo il pigro. Mi chiedo come tu non
possa essere attratto da questa splendida nave!-
-Sei sempre stata tu quella che ama questo genere di cose.- Ash si era messo a sedere,
stiracchiandosi le braccia verso l'alto. -Io non ci bado molto, ma il cibo qui
è davvero ottimo.-
La ragazza sospirò sconfitta. Ma perchè ci perdeva tempo ancora?
Abbassò lo sguardo e sgranò gli occhi nel notare quei
libri...sopratutto quel genere!
-Non fraintendere!- il moro, per qualche ragione, era
andato totalmente nel pallone e provò una improvvisa quanto irrefrenabile
voglia di giustificarsi. -E' stato Brock a portarmi
questi libri. Almeno saprò come...ehm, muovermi per la gara!-
Pikachu e Misty si guardarono per
qualche secondo senza dire o fare altro e poi entrambi riportarono lo sguardo
sull'allenatore.
-Fai bene!- disse lei posando il pokemon
roditore accanto al suo amico. -Non ho intenzione di fare brutta figura!-
-Non preoccuparti, ti sorprenderò!-
La capopalestra si limitò ad
annuire, ricordandogli l'orario della competizione. Si chiedeva dove Ash volesse andare a parare: era lo stesso ragazzo che
aveva conosciuto sette anni prima, raccolto dalla sua canna da pesca, ma quel
ragazzo non avrebbe mai partecipato ad una competizione amorosa; nemmeno nei
suoi sogni più arditi poteva immaginarsi una cosa del genere! Infondo egli
stesso aveva confermato di amare solo e soltanto una cosa una: i suoi pokemon; non che fosse una cosa negativa, lei stessa amava
follemente i suoi compagni, ma non era la stessa cosa...ma Ash
era Ash, il suo cervello sarebbe rimasto a dieci anni
per ancora molto tempo.
-Misty?-
-Ah.- doveva smetterla di farsi i monologhi mentali quando era
ancora impegnata in una conversazione; che quell'idiota davanti a lei la stesse
contagiando con la sua stupidaggine?
-Mi ero distratta un secondo. Mi raccomando, non fare
tardi!- replicò agitata mentre gli puntava un dito davanti al viso.
Non aveva
alcuna intenzione di farla arrabbiare!
Il moro si alzò finalmente in piedi e si stiracchiò
nuovamente con energia, un sorriso smagliante in volto.
-Sono carico!-
La ragazza lo guardò nuovamente pensierosa. Non andava,
per nulla; la sua energia in quella faccenda era talmente tanta e intensa che
quasi le faceva male... era una cosa così importante e delicata per lei, lui la
prendeva come se fosse un semplice gioco! E lo era se la coppia fosse già nata.
Ma loro erano una coppia di amici.
Cavolo,
suonava dannatamente male!
-Non preoccuparti.-
Quelle parole fecero sobbalzare Misty
come se fosse stata colpita da un fulmine.
Che
avesse parlato a voce alta?
-Non voglio certo metterti a disagio, vinceremo come la
più sana squadra di amici di infanzia!-
Oddio,
era anche peggio!
-Evviva.- esclamò quest'ultima senza entusiasmo.
Ore 16.00
Mr. Papillon era raggiante nel suo completo avorio cosparso
di paillettes sbrilluccicanti mentre piroettava sul
palco sotto le luci dei fari, cospargendo il loro riflesso per tutta la sala
dei ricevimenti, sapientemente sistemata per l'evento.
-E' una gioia vedere così tanto amore in un luogo solo!
Da senso alla nostra competizione sana!- si sistemò con eleganza il fiore che
aveva nel suo taschino della giacca, odorandone il delicato profumo.
-Oh, è così carismatico!-
-Grazie signora!- l'organizzatore tossicchiò appena,
visibilmente compiaciuto, prendendo nuovamente in mano il foglio con la
scaletta.
-Siamo finalmente pronti per iniziare il torneo!-
Le coppie erano state collocate su dei banchi separati in
file da tre, proprio come nelle scuole. Ash e Misty erano nel banco in mezzo alla fila centrale, Brock e l'infermiera Joy erano dietro di loro, Spighetto ed Iris erano all'ultimo banco della prima fila,
di fronte a loro c'erano i coniugi di Aloa e a seguire i due Harrison; Gary e Samantha erano al
primo banco della terza fila.
Vedere lo sguardo strafottente e pieno di sicurezza del
giovane Oak non fece che alimentare lo spirito
competitivo nel cittadino di Biancavilla; strinse
forte la penna tra le mani e guardò convinto il soffitto sopra di lui,
sospirando determinato.
-Il tema scelto da questa è il colore rosso: così tante
sfumature di amore! Le migliori tre verranno pubblicate nella gazzetta di Kanto la prossima settimana!-
La notizia fu acclamata con applausi fin troppo
esuberanti.
-Come da prassi, la mano alla donna per prima passi!- Mr.
Papillon, con quell'ultima rima, sorrise trionfante mentre i fogli venivano
consegnati alle iscritte.
-Prima noi?- Iris si guardò intorno, cercando di capire
del perchè quella scelta tanto ovvia per i concorrenti.
-E' risaputo...- iniziò Flint guardando i ragazzi a mo di
spiegazione. -...che le ragazze abbiano più iniziativa, almeno la maggior parte
delle volte, in questo genere di cose. La difficoltà sarà per gli uomini
seguire e finire la poesia iniziata, cercando ovviamente di non rovinarla.-
Tragedia!
Ash guardò l'uomo ben vestito sul palco con estremo orrore
nello sguardo. Guardò Misty di fianco a lui e la
trovò estremamente calma.
Se avesse iniziato lui, Misty,
inguaribile mangiatrice di romanzi rosa, avrebbe potuto correggere e salvare il
tutto...mentre così sarebbe stato lui stesso ad affondare la nave in partenza.
-Oh sì- Brock brandì estasiato
la sua penna. -Darò sfogo alle mie doti! Vedrai mia cara, saremo i primi!-
L'infermiera Joy lo guardò sorridendo come suo solito,
forse con qualche gocciolina di sudore in più.
Il moro sospirò affondando le dita tra i capelli,
frustrato, quando ad un tratto sentì un tocco delicato sul braccio. Alzò di
scatto il viso verso la direzione della ragazza che aveva appena posato la sua
mano nel punto e lo guardava con un sorriso incoraggiante e determinato.
-Ash! Non preoccuparti. Pensa solo a divertirti!-
-Bene maschietti, sto per dare il via alla gara. Siete
pregati di uscire dalla sala così da non disturbare le vostre partner. La prima
mezzora sarà dedicata a loro e useranno la penna rossa, la successiva mezz'ora
a voi con la penna blu!-
Appena terminate quelle parole, i ragazzi si alzarono dai
loro posti, scambiandosi ultimi sguardi con chi rimaneva; furono successivamente
scortati dai camerieri estremamente gentili e infine le porte si richiusero
dietro di loro.
Brock era estremamente euforico...avrebbe composto una poesia
con una Joy, un sogno che si
avverava!
Flint e Kevin si allontanarono allegri verso l'angolo bar
ed Ash li osservò con invidia.
Quanto
avrebbe voluto la loro tranquillità! Ma non dovevano competere di certo con il
principino Oak, no signore! Se avessero avuto a che
fare con lui, forse anche loro avrebbero dato di matto come stava facendo!
Forse no.
-Ashy, sei nei guai. Non sei mai stato una cima in italiano,
figuriamoci in amore!-
Eccolo,
l'oggetto dei suoi frustranti pensieri.
-Ma figurati!- il moro si ricompose con movimenti
meccanici, cercando di mostrarsi più possibile rilassato. -Pensavo solo che Misty dovrà fare del suo meglio perché il distacco con la
mia arte poetica potrebbe essere troppo!-
Gary lo guardò per alcuni secondi in silenzio e, alla
fine, scoppiò in una fragorosa quanto sincera risata senza nessuna ombra di
scherno; si avvicinò e gli battè una mano sul
braccio, continuando a ridere come un dannato, per infine allontanarsi anche
lui verso il bar.
Ash non dette molto caso alla risata sfrenata del rivale perchè troppo intento a fissare il suo braccio che sia Misty che Gary avevano toccato.
Ma aveva avvertito una scarica elettrica solo nel primo
caso...perchè mai?
***
Mancava un minuto.
Un.
Minuto.
Ok Ash, respira.
Rosso.
Cosa c'era di rosso?
Mh. I cuori? Sì, sì! Perfetto.
I tramonti?
Ah, che anima poetica.
I Magikarp? Ma certo! Oceani pieni di Magikarp
innamorati.
Poteva
farcela! Poteva!
Per vincere la gara avrebbe dovuto dare fondo a tutta la
sua conoscenza in materia, ed era assai ridotta. Ma poteva impegnarsi, l'amore
era una cosa sempre uguale, sempre con le stesse cose e le stesse emozioni: una
volta capita una cosa si capisce tutto.
Almeno,
di questo era convinto.
Le porte si aprirono di colpo e un gruppo di ragazze
iniziò ad uscire avvolte da un mormorio flebile di chiacchiere. I ragazzi
furono invitati subito ad entrare e non ebbero tempo di confrontarsi. Ash riuscì ad intravedere per alcuni istanti la rossa che
gli rivolgeva un sorriso speranzoso da un occhiolino complice, cosa che lo
mandò istantaneamente e inspiegabilmente a fuoco.
Ash prese poco dopo posto nel suo banco con ancora le gote
porpora.
-Bene, da ora avete mezz'ora di tempo per completare il
lavoro delle vostre compagne. Siete pronti?- Mr. Papillon guardò i concorrenti
con attenzione, osservando che fossero tutti pronti ad iniziare.
Brock si sporse verso il suo amico e gli sussurrò un ''in bocca al lupo''.
Il moro gli sorrise grato e quando sentì il via del
distinto signore girò il foglio davanti a lui; lesse le poche righe rosse e
rimase sinceramente sorpreso:
Di parole mai pronunciate, di sguardi lontani
Di mondi diversi viviamo le nostre giornate
Dove il tempo lacera i deboli legami.
Ma sono cinta a te da un destino incontrollato
Di un filo rosso ramato.
Nessuna rima scontata, non un paragone evidente, nessun
riferimento all'amore...almeno lui non conosceva affatto questo aspetto.
L'amore non era dire ''o piccola quanto
ti amo '' oppure ''il cioccolato è
dolce come te''? Una manifestazione gioiosa, a
tratti infantile, dei propri sentimenti felici?
In quelle righe avvertiva sentimenti contrastanti:
nostalgia, tristezza...e l'ultimo verso? Una speranza?
Sì sentì uno schifo per l'ennesima volta. Misty aveva sottolineato ancora una volta l'importanza
della loro amicizia in quelle parole, di quanto credeva a ciò che erano; non si
era fatto più vivo nonostante tenesse ugualmente anche lui a quell'amicizia.
Filo
rosso.
Conosceva la leggenda solo in linea generale ma di certo
aveva un significato preciso.
Misty si era proprio immedesimata bene! La vittoria doveva
interessare molto anche a lei!(*)
Sospirò sorridente. L'avrebbe ringraziata a dovere per
quello che stava facendo per lui; doveva mettercela tutta anche per lei!
Guardò l'orologio posto sopra il palcoscenico e sbiancò
di colpo.
Erano
passati già venti minuti?! Aveva passato tutto quel tempo a rimuginare?!
Prese tra le mani la penna blu e fissò il foglio.
Doveva finire, ma come?! Non aveva mai scritto poesie e
mai si sarebbe sognato di scriverne in questo modo! Si guardò attorno e vide
che tutti erano tranquillamente impegnati a scrivere; l'unico frenetico era Brock che, davanti a lui, borbottava frasi incomprensibili,
alzando a tratti la voce per l'eccitazione.
Cinque minuti.
Aaaaaash.
La sua mente lo stava sgridando. Perchè
non c'era Pikachu? Lui lo sarebbe stato senza dubbio
di aiuto!
Con la coda dell'occhio guardò il banco di Gary e lo
trovò seduto con le braccia conserte e il foglio piegato nella busta. Aveva
terminato da un pezzo.
Cosa?!
L'allenatore sospirò e scrisse le parole senza pensarci
troppo.
-Tempo scaduto! riponete il foglio nella busta e
firmatela accanto al nome della vostra partner. Il punteggio verrà rivelato
insieme alle modalità di giudizio a fine delle gare. Un applauso a voi
maschietti per il lavoro!- Mr. Papillon sorrise e chiuse il microfono con un
dito, scendendo dal palco e aiutando il personale a recuperare le buste.
-Ce l'ho fatta!- esclamò Spighetto
entusiasta avvicinandosi al suo amico corvino.
-Iris è stata fantastica e insieme abbiamo reso la poesia
una ricetta di parole armoniose e sincere!-
-Sarà sicuramente...originale!- ridacchiò Ash alzandosi dalla sedia, stiracchiandosi.
-La mia poesia sarà sicuramente valutata come la più maestosa opera presentata! Una
sinfonia di parole come mai se ne erano viste prima! Con una musa come
l'infermiera Joy è normale che sia uscito il meglio di me!- Brock
battè una mano sulla schiena di Ash,
ancora indolenzito.-A te come è andata?-
-Ah, bene!- il corvino arrossì appena, sentendo il
battito del cuore accelerare. Di certo non avrebbe raccontato del suo conflitto
interiore!
-Ma di certo non credo abbiate fatto meglio di me,
signori.- Gary Oak alzò volutamente la voce così che
tutti potessero sentire. -Non ho vinto per nulla il titolo di ''Re di cuori'' per cinque anni di
fila!-
Totale
assenza di umiltà.
Fu il pensiero comune.
***
Misty era agitata, molto.
Aveva lasciato andare i suoi pensieri, mettendo su carta
ciò che era già abituata a fare: trovare conforto nelle poesie quando aveva
bisogno di sfogarsi.
Ma forse
aveva esagerato!
-Vuoi un po' di aranciata Misty?-
-No, grazie Iris- la ragazza sorrise alla bruna che le
porgeva una bottiglia.
-Sono proprio lenti!-
-Già.- la rossa ridacchiò osservando la sua
interlocutrice giocare allegramente con Axew e Pikachu.
Quello che aveva scritto, per lei, era una vera e propria
dichiarazione!
Non se la sentiva di inventarsi versi non sentiti e non
voleva certo proclamare pateticamente il suo amore non corrisposto! Tuttavia
era stata abbastanza chiara.
Sospirò affranta.
Con Ash non era mai riuscita a
mentire. Evitava di non dire le cose, ma non gli aveva mai mentito; più di una
volta aveva provato a far capire cose provasse davvero per il giovane di Biancavilla, ma aveva trovato solo un incorreggibile e
scontato muro.
Lui non poteva ricambiarla semplicemente perchè quello era un mondo che non gli apparteneva; col
tempo aveva imparato a farsene una ragione ed andare avanti...almeno di
provarci. In sette anni quei sentimenti non avevano abbandonato il suo cuore e Misty aveva sperato che prima o poi sarebbero scemati.
Col
cavolo!
Vedere Ash al porto di Aranciopoli aveva acceso come un interruttore
sia i sentimenti che gli ormoni!
Stupida pubertà.
Scosse il capo rosso e sospirò di nuovo esasperata; molte
ragazze ed Iris vicino a lei si girarono preoccupate per vedere se stesse bene
e Misty sorrise imbarazzata. -Tutto bene, scusate.-
Ma quanto ci mettevano ad uscire? Lei ed Iris stavano
aspettando insieme alle altre che l'evento finisse.
Doveva sapere come era andata e sopratutto doveva parlare
con Ash.
Se avesse capito, cosa avrebbe fatto? Sarebbero stati amici
come sempre? Aveva paura, conoscendo il ragazzo, che lui si sarebbe allontanato
da lei pur di non recarle dolore...ma non lo avrebbe potuto sopportare.
No,
sarebbe stato terribile.
La porta finalmente si spalancò e una piccola folla tra
uomini e ragazzi cominciò ad uscire accolti dalle loro dolci metà.
-Finalmente!-
Klaudia si avvicinò per prima al marito e lo
abbracciò stretto, seguita poi da Lola e le altre.
-Sì,
scusate abbiamo dovuto consegnare tutti le buste prima di uscire.- rispose
Kevin annuendo a mo di spiegazione.
Si creò
subito un chiacchiericcio diffuso per tutto il corridoio tra scambi di opinioni
e descrizioni su come avessero concluso le poesie.
Tra una
coppia e l'altra, Misty individuò Ash,
stranamente assorto nei suoi pensieri.
-Ash!- lo richiamò ella con il cuore in gola mentre si
avvicinava. Il ragazzo sussultò sorpreso e fu investito contemporaneamente sia
da Pikachu che dalla rossa.
-Allora?
Come è andata?- chiese ansiosa senza mezzi termini per non allungare ancora di
più la sua agonia.
Il moro
abbassò un secondo lo sguardo, imbarazzato. Doveva
smettere di avere queste reazioni totalmente fuori luogo!
Rialzò le
iridi ambrate su di lei e la guardò sorridendole. -Bene! Sei stata grande, di
sicuro se vinciamo questa sfida sarà sicuramente per merito tuo!-
Misty lo guardò per alcuni istanti in silenzio e, infine,
sospirò di sollievo.
Ovviamente Ash non aveva capito
il vero nesso.
Non
importa. Bastava godersi ancora un po' quei momenti insieme senza pensieri o
preoccupazioni.
-Ovvio
che sì! Sono una vera esperta io, caro.- la capopalestra
ridacchiò divertita passandosi una mano sulla frangetta per sembrare più
carismatica.
-Ma non
lasciare tutto il lavoro a me! Chiaro?!-
Ah, la vecchia Misty di
sempre...- Assolutamente no! Mi impegnerò al massimo!- si affrettò
a dire l'allenatore. La vecchia Misty picchia sempre!
La rossa
gli sorrise raggiante mentre il gruppo si riuniva al completo.
-Direi
che ci siamo meritati una merenda! Raggiungiamo i ragazzi, sperando non abbiano
svuotato la dispensa.- propose Flint mentre Lola, al suo fianco, ridacchiava
pensierosa.
-Non
credo.- Brock annuì severo, tenendo per mano l'infermiera
Joy. -Loro sono degli ingordi ma è Ash il vero pozzo
senza fondo. Troveremo ancora qualcosa, se mangiamo prima di lui.-
-Ehi! Io
sono qui che ti sento!-
-Lo
speravo!-
Scoppiarono
tutti a ridere contemporaneamente, anche Gary poco distante da loro mentre si
allontanava con la bionda Samantha.
Di parole mai pronunciate, di sguardi lontani
Di mondi diversi viviamo le nostre giornate
Dove il tempo lacera i deboli legami.
Ma sono cinta a te da un destino incontrollato
Di un filo rosso ramato.
Ovunque io sia, ovunque tu sarai
Fosse per dieci, cento, mille volte io tornerò a prenderti.
Angolo autore
Eccomi qui
finalmente! Scusate il ritardo, tra impegni ed esami finalmente ho avuto modo
di aggiornare! Non ho intenzione di fermarmi, piano piano
la continuo, sono determinata! Grazie a chi ha letto e recensito, mi avete
fatto davvero felice! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come è piaciuto
a me scriverlo!
Le pippe mentali di Ash..amo
scriverle.
(*): Ash sei proprio stupido, mi vergognavo un sacco di te
mentre scrivevo.
Eppure so
che direbbe una cosa del genere. ._.
Comunque a
diciassette anni sto poraccio è tutto incriccato, lo
avrò fatto stiracchiare 20 volte :'DD Va beh, per me a quell'età deve essere un
figone; lo vedremo mai? :°D
Per il
resto niente da aggiungere, grazie ancora per chi mi segue e seguirà!
Un
bacione.
Trisha_Elric