M/N Anna: la crociera degli stupidi

di Trisha_Elric
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Iniziamo? Iniziamo! ***
Capitolo 2: *** Iscrizione al torneo ***
Capitolo 3: *** Prima gara: poesia. ***



Capitolo 1
*** Iniziamo? Iniziamo! ***


INIZIAMO? INIZIAMO!

 

 

Rileggendo le poche righe del messaggio sul telefono, Ash non poteva crederci.

Lesse una, due, dieci volte il contenuto ma il significato non cambiò.

Le mani gli erano tremate appena quando sul dispaly era comparso un nome che non sentiva da tempo.

Brock.

Quanti anni erano passati? Quanto tempo aveva passato senza ricevere una sua notizia o una sua chiamata? Si sentì in colpa, in quel momento, per non aver contattato il suo vecchio e caro amico di avventure; eppure vedere lì il suo messaggio non poteva che renderlo radioso: lui non aveva mai dimenticato, anzi! Si era ricordato specificatamente di lui per una cosa del genere.

 

Caro Ash,

I miei genitori festeggeranno venticinque anni di matrimonio questo fine settimana.

Io e la mia famiglia volevamo festeggiare insieme a te e con altri amici!

So che sei in viaggio, ad Unima, ma se riuscissi ad arrivare a Kanto sarei troppo felice!

Non vedo l'ora di rivederti e aggiornarci su tutto!

Ti aspetterò ad Aranciopoli.

Un abbraccio fortissimo,

Brock

Ps: porta naturalmente sia Iris che Spighetto!

 

Un tenerone, ecco cos'era Brock! Nonostante il suo aspetto e i suoi pokemon, prettamente di tipo roccia in nome della palestra che gestiva, quel ragazzo aveva un cuore d'oro e un carattere gentile ma molto determinato. Si erano trovati subito in sintonia.

Eh sì, lui e Brock erano davvero una bella squadra, ovviamente insieme a...

-Uhm? Ash, sono venti minuti che fissi quel telefono. Dobbiamo preoccuparci?- fu la sua amica dai capelli viola, Iris, a riportarlo alla realtà.

-Eh? Ah.- il moro fece un sorriso mentre riponeva il telefono in tasca. -Era Brock, un mio amico con cui ho iniziato il mio viaggio per diventare Maestro di pokemon, anni fa a Kanto.-

-Ho capito, il ragazzo che sapeva cucinare bene, fissato con le infermiere Joy e le agenti Jenny!- il cuoco, Spighetto, nel ricordare quei dettagli sorrise divertito mettendosi di fianco alla ragazza.

Ash ridacchiò un po' imbarazzato pensando a quella rappresentazione di Brock tanto..stereotipata.

-Esatto. Ci ha invitato a festeggiare con la sua famiglia ed alcuni amici l'anniversario dei suoi genitori, ad Aranciopoli, questo fine settimana.- spiegò l'allenatore guardando entusiasta il suo Pikachu che, di rimando, squittì raggiante.

-E' un bel viaggio da fare da fare in pochi giorni!-

-Ce la faremo, Spighetto!- dichiarò convinta la corvina sorridendo determinata.-Ci serve una vacanza, quindi direi di iniziare a incamminarci! Non è vero Axew?- il pokemon drago annuì vistoso dalla sua spalla.

-Allora non perdiamo altro tempo!- Ash digitò due parole come risposta al mittente. -Andiamo!-

 

Ciao Brock,

ci saremo!

 

 

***

 

-Brock, ho fame!-

-Lo so Billy, ma non possiamo spostarci da qui finché non saranno arrivati tutti.-

-Ti prego, un pacchetto di patatine!-

-Ma perché non lo chiedi a papà? E' proprio qui!-

-..ma no, prendimele tu!-

Tutta la famiglia Harrison, composta da dieci figli e due genitori, sostava davanti al porto di Aranciopoli, attendendo i loro amici per invitarli alla crociera per festeggiare le nozze d'argento dei due coniugi Lola e Flint.

L'uomo, il cui gene dominante aveva reso identica l'intera sua prole, strinse maggiormente sua moglie a sé mentre osservava il figlioletto che si lamentava con il maggiore.

-Billy, tra poco saliremo a bordo e potrai mangiare quello che vorrai.-

-Ma nulla è buono come il cibo di Brock!-

Il ragazzo in questione non poté evitare di sorridere trionfante a quell'affermazione.

-Beh..-

-E poi tu non puoi dirci cosa possiamo o non possiamo fare!- rispose un secondo fratello, Timmy, mettendo le mani incrociate al petto. Non potevano certo dimenticare di come entrambi i genitori se ne erano andati per inseguire i loro obiettivi , lasciando tutto il peso della palestra e della famiglia su Brock! Lui era il capo famiglia, almeno per i fratellini.

Flint, sentendo la provocazione, si irrigidì di colpo, facendo qualche colpetto di tosse forzato. -Non parlare così al tuo vecchio!-

Tutti rimasero in silenzio.

-Comunque, a breve saliremo.-  sottolineò Lola, l'unica della famiglia ad avere gli occhi aperti. -E mangerete quello che vorrete.-

Brock tirò fuori dalla tasca il suo telefono e guardò l'ora.

Dovrebbero essere qui a momenti. Pensò il capopalestra di Plumbeopoli guardando il cielo dalli colori morbidi del tramonto sopra di lui.

-Brock!!-

Tutta la famiglia, appena sentita la voce, si girò all'unisono.

-Ash!- il ragazzo dalla pelle scura si staccò da loro e corse lungo la pista ciclabile, parallela al porto, verso il suo più caro amico.

Si incontrarono a metà strada e si scontrarono in un abbraccio pieno di calore e felicità..come se non si fossero mai separati e il tempo mai passato.

Per Ash, rivedere l'amico era qualcosa di magnifico: avevano affranto il primo viaggio insieme, le prime esperienze di lotta, la prima vera amicizia.

Almeno, questi erano i sentimenti del giovane allenatore fino a quando una sonora pacca sulla spalla non lo fece cadere letteralmente faccia a terra.

-Ahi!-ll moro dovette cercare in tutti i modi di non imprecare.-Ma cosa ti prende?!-

-Questo è per non esserti fatto più sentire!-

Nonostante il tono di voce scherzoso, Ash sapeva che nelle sue parole c'era del rimprovero e se ne vergognò per questo. Come poteva spiegargli che non lo aveva mai dimenticato? Che era vero, non si era fatto più vivo, se non per gli auguri, ma l'allenatore non poteva dimenticarsi di lui, non poteva e non avrebbe mai potuto.

-Un colpo perfetto!-

-Sono d'accordo! Non troppo forte ma dritto in mezzo alle scapole. -

-Beh, quando hai nove fratelli a cui badare, otto di cui più piccoli, si diventa un esperto di ko.-

Iris e Spighetto, dopo aver assistito alla scena, si complimentarono con Brock per il bel colpo e subito dopo si presentarono con un sorriso, dimenticandosi che il ragazzo era ancora faccia a terra.

-Ehi voi, dovreste darmi una mano a rialzarmi!-

-Perchè dovrebbero? Te lo sei meritato e in più, questa è la tua prospettiva migliore.-

Quando Ash sentì quelle parole, alzò il capo di scatto. Avrebbe riconosciuto quel tono di voce femminile e squillante anche in una folla da stadio. Nella sua mente, fino a quel momento, non si era ancora realizzata con chiarezza l'idea di rivederla; ma si sa, non brillava per intelligenza. E nonostante fosse cresciuta, rimaneva inconfondibilmente lei in tutto per tutto con i suoi capelli arancione/ rossicci legati in un codino laterale, leggermente più lunghi, e gli occhi verde acqua, brillanti come la luce che si rifletteva nel mare del porto dietro di loro.

-Mi...mi..-

-Mi? Ti vuoi mettere a cantare ora?- la ragazza gli sorrise felice e gli porse una mano. -Non sei cambiato affatto.-

Il moro rise e gliela prese per issarsi su. Una volta alzato guardò la mano ancora legata a quella della ragazza, poi rialzò il viso su di lei. -Misty.-

-Vedo che ti ricordi!-

-Come non potremmo!- Brock si era avvicinato ad entrambi e li aveva stretti in un abbraccio collettivo. Tutti e tre risero di gusto, stringendosi. Ed era come allora, come anni prima. Nulla era cambiato, nulla era riuscito a separarli.

I compagni di Unima si avvicinarono a loro, sorridendo commossi dal loro abbraccio così intenso.

-Ragazzi!-Ash si separò dai due.- Loro sono Spighetto e Iris, viaggiano con me per la regione di Unima!-

-Tu devi essere la ragazza che metteva in riga questo cialtrone!- esclamò la ragazza dalla pelle scura guardando la rossa.

Misty gonfiò il petto con orgoglio e chiuse gli occhi. -Modestamente sì!-

-Allora non è diventato stupido, lo era dall'inizio!-

-Non hai idea della fatica! Un caso perso.-

Le due ragazze si avvicinarono, spinte dal loro legame dato dalla solidarietà di aver sopportato Ash.

Doveva sentirsi offeso per caso?

-Non ci badare.- rispose Brock come se avesse letto i pensieri dell'amico. -Forza, ora dobbiamo salpare!- sorrise a tutti mentre faceva cenno alla sua famiglia.

-Ma quindi andremo davvero in crociera?- la capopalestra di Celestopoli guardò dietro di lei, fissando estasiata le miriadi di navi nel porto.

-Esatto. I miei hanno voluto fare le cose in grande! Spero vi divertirete.- disse il ragazzo bruno guardando i due nuovi ragazzi con un sorriso gentile.

-Senza dubbio!- rispose Spighetto entusiasta mentre percorreva la strada per congiungersi con gli altri membri della famiglia.

Sia lui che Iris rimasero di sasso nel vedere undici persone, tra ragazzi e ragazze, praticamente uguali se non fosse stato per la statura e i capelli.

-Ma come è possibile..-

-Eccovi.- Lola li saluto con un sorriso gentile, alzando una mano. A loro si era aggiunta una coppia, all'incirca sulla quarantina, formata da un uomo alto dai capelli biondi sparati in aria e gli occhi violacei, corporatura robusta, alto e dall'espressione rilassata; al suo fianco, la moglie, dai capelli neri legati in una lunga treccia laterale, occhi verdi smeraldi, abito celestino con ricami floreali e stessa espressione pacata del marito.

-Vi presento Kevin e Klaudia. Sono due nostri cari amici, conosciuti durante i nostri viaggi. Sono di Alola -

E dopo essersi presentati, la folla di ragazzi cominciò a trascinare tutti dentro la nave.

-Abbiamo fame!-

Ash sorrise seguendo la mandria, chiudendo la fila insieme al suo fedele ed elettrizzato Pikachu; si guardò distrattamente la mano, pensieroso.

L'aveva davvero sentita quella scossa o se l'era immaginata?

Sì, doveva essere la seconda.

 

***

 

Quando si diceva che i ragazzi maturano più lentamente e che rimangono bambini fino alla tarda adolescenza, non si poteva avere più ragione. I bambini, quando hanno fame, manifestano la loro frustrazione con la lagna, cercano in tutti i modi di ottenere ciò che vogliono; essendo piccoli, sono gli adulti che devono occuparsi di dar loro da mangiare..ma questo non valeva per Ash che, perfettamente integrato, dava continui spintoni ai fratelli Harrison per riuscire a farsi largo tra le portate; dall'altra parte, il team agguerrito consanguineo non aveva alcuna intenzione di farsi intimidire dall'allenatore. Ovviamente gli altri passeggeri avevano preferito restare a digiuno piuttosto che avvicinarsi a quella lotta; i genitori non avevano alcuna intenzione di arrestare il loro pranzo e, insieme alla coppia di amici, erano andati a rinfrescarsi nelle loro stanze.

-Qualcuno lo fermi.- mormorò Spighetto mentre Pikachu annuiva imbarazzato per il suo proprietario.

-Ho paura che la nave non abbia abbastanza scorte per resistere sette giorni con questi pozzi senza fondo.- Brock guardò i camerieri posti ai lati del buffet, sconvolti e preoccupati, realizzando che le parole del bruno sarebbero diventate presto realtà.

-I tuoi genitori sono stati davvero gentili a invitarci.- disse Misty, cambiando argomento sui casi senza speranza. -La M/N Anna è una delle navi più belle e lussuose della regione! Vi sarà costata una fortuna.-

Brock alzò una mano, interrompendo ciò che stava dicendo l'amica.-Nessun problema. Abbiamo deciso di condividere questo momento insieme agli amici più cari. Non è solo l'anniversario dei miei ma anche la prima vera gita in famiglia.-

La rossa gli sorrise radiosa, posò lo sguardo sul panorama che si presentava dalle vetrate spaziose dell'ala. Era tutto bellissimo.

-Vedo che la nave è di vostro gradimento!-

Nonostante mezzo volto di Ash fosse affossato nel suo piatto, non appena sentì quella voce si destò in piedi come un suricato che fa la sentinella.

-Gary!- risposero in coro i presenti. Anche Iris e Spighetto, che non erano della regione, conoscevano Gary Oak per la sua fama di allenatore, festaiolo e ragazzo prodigio.

Aspettate, Gary?

-Ma cosa di fai tu qui?- Ash, nel raggiungere il ragazzo dai capelli rossi, rischiò sia di soffocare che di cadere goffamente a terra; mandò giù il boccone e lo guardò con un misto di felicità e sospetto.

-E' questo il modo di salutare un caro amico, Ashy?-

Iris, sentendo quel nomignolo, scoppiò a ridere senza ritegno assieme al suo Axew.

-N-non è il mio nome quello!- ma era possibile che Gary dovesse usare di proposito quel sopranome stupido che gli aveva affibbiato all'età di 7 anni?!

-Il mio nome è Ash Ketchum!-

-Ehi, ehi. Questa è una nave di lusso.- il ragazzo lo ammonì togliendosi gli occhiali da Sole, costosi, e mettendoli sulla fronte. -Non si urla.-

-E' un vero piacere rivederti. Noi siamo qui per festeggiare i miei genitori. -intervenne Brock mettendosi di lato ai due ragazzi e porgendo la mano al vecchio rivale e amico.

Gary ricambiò con un sorriso la stretta di mano. -Auguri. Spero parteciperete al torneo dei Mille Girasoli.- lasciò un'occhiata di sfida al moro davanti a lui. -Vero, Ashy?-

-Di cosa si tratta?- chiese Misty, incuriosita dal nome.

-Misty! Sei diventata davvero carina, non c'è che dire. - esclamò sorpreso il rosso,  prendendole la mano e fecendo un perfetto baciamano.

Ehi. Ehi! E questo cosa doveva rappresentare?

-Ti ha fatto una domanda, non devi fare questo spettacolo ogni volta che vedi una ragazza che ti passa vicino!- sbottò Ash guardando Gary infastidito, provocando uno stupore generale.

-Cosa vorrebbe dire?- la ragazza in questione lo guardò con occhi di fiamme. -Vorresti dire che non sono carina?!-

No, molto di più.

-Ma non diciamo fesserie.- mormorò l'allenatore che ottenne una sonora botta in testa. Per un secondo lui si chiese perchè dovesse dare sempre aria al cervello.

Gary osservò la scena con un sorriso trionfante sul viso.

Tombola. -Hai ragione, ve lo spiego subito. Il torneo Mille Girasoli consiste in diverse gare, ogni gara darà un indizio fondamentale per affrontare la prova seguente e raggiungere l'ambito premio Girasole del tramonto l'ultima sera della crociera. Ovviamente è un evento che solo i più forti possono affrontare.-

Ash non aveva avuto alcun dubbio. Avrebbe partecipato e vinto. Anche solo arrivare prima di Gary sarebbe stata una vittoria. -Assolutamente si!-

-Perfetto, allora vi iscrivo.- il ragazzo si rimise gli occhiali da sole con un sorriso vittorioso.

-Io andrò a informare i miei genitori e fratelli!- disse Brock andando verso la sua famiglia ancora nel tavolo a mangiare.

-Gary?- un coro di due persone richiamò la sua attenzione.

-P-potremmo chiederti un autografo?! La tua corazza rinforzata brevettata per far volare i pokemon di tipo drago durante le tempeste è magnifica!- esclamò Iris estasiata, un foglio tra le mani per avere la sua dedica.

-Per non parlare del set di pentole ed elettrodomestici utilizzabile sia per pokemon che per noi! Sono le migliori sul mercato.- Spighetto, forse, era ancora più emozionato.

-Ma certo! E' sempre bello vedere così tanti ammiratori devoti che sanno riconoscere il TALENTO quando lo vedono.- rimarcò di proposito l'ultima frase per farsi sentire dal moro che ancora gli stava davanti, il quale si irritò non poco. Possibile fosse sempre così competitivo e arrogante? Ma una parte di lui aveva sentito la sua mancanza.

Molto in fondo.

-Sono davvero simpatici.-

Ash guardò la ragazza dai capelli arancioni che si era avvicinata di fianco a lui e, non capendone il motivo, sentì le guance imporporarsi. -Sì, lo sono.-

-Mi ricordano un po' noi, anni fa. Spighetto amante della cucina come Brock, Iris con una vera e propria ossessione per i pokemon drago, come me con quelli d'acqua. L'unico uguale sei sempre tu, vero?- il tono che usò non era né allegro né triste ma piatto, come se stesse pensando più ad alta voce che con Ash, il quale rimase colpito da quelle parole. In effetti, su molti aspetti erano simili.

-Beh, sono due matti. Ma sono diversi, hanno un carattere forte e determinato, come noi, ma non li ho mai paragonati a voi due. Per fortuna di Misty ce ne è solo una!-

Il moro era sicuro che si sarebbe beccato un ceffone o almeno una seconda occhiataccia eppure, dopo secondi di attesa, girò il viso sulla ragazza, rimanendo di sasso nel vederla sorridere. Un sorriso che non aveva mai visto. Un sorriso perfetto. Desiderò, per un secondo, che il tempo si fermasse per poterlo contemplare ancora e ancora. Arrossì violentemente a quei pensieri. Non era da lui!

-Altrimenti sai come piangerebbe la mia testa per tutte le botte e le tue urla squillanti?-

Ma allora se le cercava proprio le botte! Ma preferiva essere rimproverato piuttosto che pensare a queste cose assolutamente nuove per lui.

-Sei senza speranze!- sbuffò la ragazza, esasperata, alzando gli occhi al cielo sorridendo divertita. Diede un leggero pugno sulla schiena dell'allenatore, tanto che sentì il fiato venirgli meno per alcuni istanti, e se ne andò, dandogli le spalle. -Io vado, in camera, a dopo!-

Ed Ash rimase a guardarla andare via, assorto nei suoi pensieri. Non era abituato a sentire o pensare cose per lui così...strane. Faticava già a pensare in generale ( povero :'D n.d. Trisha) e il mettersi a riflettere su cose come i sentimenti finiva per ridurgli letteralmente col cervello in pappa. Decise di fare, allora, la cosa migliore: non pensarci. Con una doccia e uno spuntino, la cosa sarebbe passata.

Proprio come un mal di pancia! Un po' di riposo e via!

Almeno, lo sperava.

-Ehi, Ash.- sentendo Gary dietro di lui che gli parlava, l'allenatore sobbalzò spaventato allontanandosi di diversi metri.

-Ma sei impazzito?!- il rosso si avvicinò di nuovo e gli mise un braccio attorno al collo con uno strano sorriso beffardo. -Dovresti trattenere quell'espressione da pesce lesso se vuoi che nessuno se ne accorga.-

Eh? Ehhhh?

-Cosa?! Non inventare balle, Gary.- il moro si mise sulla difensiva, non capendo dove volesse andare a parare.

-No, mh? -ovviamente, pensò lui, sta entrando ora nella pubertà. Un po' tardi visti i suoi diciassette anni, ma lui era Ash. -Oh, scusa! Pensavo che, visto l'entusiasmo, tu sapessi che partecipare al torneo Mille Girasoli significasse fare delle gare..di coppia.-

-Non riesco a capire dove vuoi arrivare.- sbottò Ash togliendo malamente il braccio posto attorno al suo collo.

-Vuol dire che alle sfide potranno partecipare solo le coppie. Hai presente, uomo e donna? -

Oh no, guai in vista.

-Pensavo sapessi già con chi gareggiare, vista la tua espressione ebete. Ma come immaginavo, tu odi queste cose di coppia, romanticismo e bla bla. In caso, potrei chiedere a Misty di partecipare insieme a me..-

-No!- Cosa? -Misty gareggerà con me.-

-Perfetto.- Gary sorrise. -Non importa, sceglierò qualcun'altra. Ma sappi che ho intenzione di vincere.-

-Lo vedremo!-Ash Ketchum, ti sei scavato la fossa da solo. Non poteva davvero aver parlato senza pensare: aveva deciso due minuti prima di voler restare fuori da questioni del genere e ora si imbrogliava in questa maniera!

Darla vinta a Gary era fuori questione. Avrebbe chiesto a Misty di fare coppia con lui.

Ma perchè gli procurava tanta ansia il pensiero di farlo? Non era la prima volta che i due, in passato, avevano affrontato delle competizioni insieme! Non era diverso da allora..

-Ehi, Gary..- l'allenatore lo richiamò mentre Gary si allontanava con le mani in tasca, vittorioso di quello che aveva ottenuto.

-Mi spieghi come hai fatto a sapere che oggi saremmo stati qui?- non poteva essere stato un caso.

-Semplice, la nave è mia.-e se ne andò ridacchiando senza dire altro, rimettendosi gli occhiali da Sole.

Mh, male.

-Ash!- Brock lo raggiunse col fiatone. Era euforico, pieno di energia.

-Che succede?- chiese il ragazzo leggermente preoccupato. Il bruno gli schiaffò il volantino che teneva in mano davanti agli occhi.

-Questa sera ci sarà uno spettacolo con solo infermiere Joy! Ho prenotato per tutti quanti!-

Mh, malissimo!

E non era ancora finita la giornata.

 

 

Angolo autore

 

Sì.

Sì, l'ho fatto.

Purtroppo l'ispirazione è una brutta bestia! Ho riletto alcune ff, qui si EFP, e mi è tornata la passione potente per questa ship! Ne aveva scritta una, anni fa, e rileggendola speravo di finire con il capitolo finale ma..non mi piace. Ora come ora, quella ff la cancellerei ma ho deciso di metterla per ora nelle incomplete.

Ho intrapreso questa long con la consapevolezza di poter perdere l'ispirazione ma non voglio assolutamente o almeno ci proverò con tutta me stessa! Ho fatto la scaletta completa dei capitoli e non intendo farla durare troppo.

Detto questa, mi diverto a rappresentare Ash stupido, ma lo amo, e nella fase adolescente molto in ritardo:'D

Ho deciso di usare Iris e Spighetto per il semplice fatto che io mi sono fermata a Bianco e Nero, ma riferimenti ad Alola, come avete visto, ci saranno tranquillamente.

Beh. è tutto. Un bacio a tutti coloro che leggeranno!

W la pokeship, sempre e comunque :D <3

Trisha_Elric

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Capitolo 2
*** Iscrizione al torneo ***


ISCRIZIONE AL TORNEO

 

 

Ash si chiese cosa avesse fatto di male per meritarsi tutto questo.

Non che avesse qualcosa contro di loro, anzi! Ammirava il loro lavoro e il loro supporto, ma non era proprio il suo sogno assistere ad un concerto dove le protagoniste erano le Joy che cantavano e suonavano attorno al pianoforte ogni tipo di canzone, e ogni tipo di genere musicale, a tema sull'amore!

Il moro si guardò attorno ma, a quanto pare, era l'unico a pensarla così!

Lui e i ragazzi erano in un tavolo molto distante da quello della famiglia di Harrison ma molto vicino al palcoscenico: Brock, neanche a parlarne, era in completa adorazione e a malapena aveva toccato cibo; Spighetto mangiava di gusto il suo pasto, raccomandandosi di andare a congratularsi con il cuoco a fine serata, e Misty e Iris, tra una chiacchiera e l'altra, ascoltavano rapite le voci perfettamente sincronizzate delle infermiere.

Qualcuno. Mi. Uccida.

Amore? Nah, se non era un pokemon o non si mangiava, non erano affari suoi; no, assolutamente, l'amore era qualcosa di cui non si era mai interessato e sinceramente viveva molto meglio così! Troppo complicato, troppo...troppo tutto! Lui sapeva solo che aveva molti amici e ad ognuno di loro voleva molto bene, ma nulla di più o di meno.

Affondò i suoi pensieri nella bistecca davanti a lui, piangendo quasi dalla gioia per quanto la trovasse buona. Osservò il suo piatto, ritenuto l'unica cosa interessante in quel momento e, all'improvviso, un'idea malsana lo attraversò.

Tanto vale divertirsi un po'.

Sollevò appena il suo piatto, lo inclinò verso quello della sua vicina di tavolo, riversando in esso parte del suo contenuto, e attese. Non passarono che un paio di minuti quando Misty lanciò un urlo che spezzò la melodia della sala.

-S-scusatemi.- mormorò la rossa, mortificata, sedendosi di nuovo sulla poltroncina; una volta che la musica ripartì, la ragazza afferrò l'orecchio di Ash con forza, tirandolo verso di lei. -Ma ti sei impazzito?!- sibilò la ragazza avvicinandosi così che solo lui potesse sentirla. -Come ti sei permesso di fare una cosa del genere?!-

-Mi stai facendo malissimo!- piagnucolò il ragazzo, sentendo che il suo orecchio aveva i secondi contati. -Era per ridere, non essere così acida!-

-Acida?!- si avvicinò ancora di più, furiosa.-Sai bene che io odio i peperoni e le carote!! Io ti riempio di ceffoni!-

Lui la guardò, cercò qualcosa da ridire ma, improvvisamente, non gli venne niente da ribattere e iniziò a sentire un lieve tepore sulle gote.

-Tsk.-

-Ehi.- Misty lo guardò stranita. Non era da lui interrompere così una discussione. -Ma stai male?- chiese lei mentre con la forchetta gli restituiva parte della cena.

-Benissimo!- Ash tagliò il discorso prendendo un'abbondante sorsata d'acqua e quando alzò nuovamente lo sguardo verso i suoi amici,per poco non collassò.

Tutti i presenti, persino Brock, lo stavano guardando con una strana espressione in volto. Sorrisi? Beh, facevano paura!

La capopalestra di Celestopoli non capì cosa fosse successo, si limitò a sospirare impercettibilmente e riposare lo sguardo sullo show in corso. -Idiota.- mormorò.

 

***

 

Se si parlava di coraggio, Ash ne aveva da vendere, sopratutto quando si trattava di affrontare una gara pokemon o salvare i suoi amici da qualunque pericolo... allora perché si sentiva così codardo davanti a quella porta?

Cabina 502, poco distante dalla sua, porta in legno di ciliegio decorato con finissimi intarsi dai colori caldi; l'allenatore aveva praticamente imparato a memoria ogni dettaglio di quella superficie visti i suoi dieci minuti buoni spesi fermo in quella posizione, la mano a mezz'aria pronta per bussare.

Oh insomma! si maledì in quel momento. Non fare il coniglio, Ash! Ora bussa e chiedi a Misty di partecipare con te all'evento. Dopo ti giri e torni in camera senza dire altro! Tuttavia dopo la bellissima figura fatta durante la cena, una richiesta del genere poteva sembrare da malati.

Hai perso la tua occasione Ashy. La cena sarebbe stata un'occasione perfetta, ma sei troppo piccolo per arrivarci, vero?

-Piccolo sarai tu, brutto pallone gonfiato!-

-Ash, cosa stai dicendo?-

Vedendo la rossa davanti alla porta, l'aspirante maestro pokemon capì di aver fatto l'ennesima figuraccia e di aver immaginato la voce di Gary. Cercò di darsi un contegno e riprese il controllo di sé con un deciso colpo di tosse. -Mh, ciao Misty!-

-...ciao.- la ragazza, ancora con la mano sulla maniglia, guardo l'amico perplessa. -Ti senti bene?-

-Benissimo! Stavo parlando tra me e me, ripensando a Brock che non riusciva ad uscire dalla sala senza aver ottenuto almeno un bacio dalle Joy!-

Mamma mia, Ash. Datti un contegno.

-Misty!- esclamò il suo nome come se fosse un ordine.

-Sì?- la rossa stava iniziando seriamente a stufarsi di quella situazione. Ma era ubriaco? O peggio, voleva prendersi gioco di lei in qualche maniera?

-Partecipa con me al torneo dei Mille Girasoli.-

Sì, voleva prendersi gioco di lei.

-Divertente, vai a dormire Ash.- esclamò la ragazza con freddezza con l'intento di richiudere la porta della sua stanza; il moro glielo impedì e quando vide il suo sguardo determinato, si sorprese.

-Parli sul serio?-

-Certo che sì! Ho l'aria di chi sta scherzando?-

-Ma...hai capito di cosa si tratta?-

-Uffa!- l'allenatore la guardò esasperato. -Perché mi fate tutti questa domanda?! Ho capito e voglio partecipare! Ci stai o no?-

-Ehm, certo.- senza volere, le guance di Misty divennero porpora. Cavolo. -Solo, pensavo tu odiassi certe cose.-

-Si vede che non mi conosci, cara.- Ash sfoggiò il suo miglior sorriso beffardo mettendosi le mani sui fianchi. La capopalestra lo guardò per alcuni istanti e poi scoppiò a ridere. -Evidentemente no!-

-Sarà divertente! Sarà un'occasione per stare tutti insieme!-

Vedendo quello sguardo limpido, quelle iridi ambrate così brillanti all'idea di gareggiare e divertirsi, le fecero perdere senza dubbio un battito. Gli sorrise annuendo.

-Sì. Ora, sarà meglio andare a dormire. A domani Ash.- e Misty richiuse la porta. Si appoggiò contro il legno dell'entrata con la schiena e dopo svariati istanti si lasciò scivolare a terra; portandosi una mano sul petto, sentì il cuore batterle come una furia.

No! si urlò. Non farlo. Non sperarci! Ricorda di chi stiamo parlando. Ash! Senza dubbio non si rendeva conto di quello che le aveva chiesto, per lui non esistevano cose come gli appuntamenti o le attività di coppia.

Sarebbe stato troppo bello pensare di avere una qualche speranza ma anche troppo doloroso e lei aveva già passato mesi a rincorrere un sogno impossibile; si diede qualche buffetto sulle guance e si alzò da terra con l'intenzione di andare il più presto possibile a letto.

 

 

-Allora Pikachu, come sono andato?-Ash, nella sua stanza, si stava lavando i denti quando pose la domanda al suo fedele pokemon. Il roditore lo guardò un secondo, ci pensò su altri dieci, e poi con le zampine mostrò il numero quattro.

L'allenatore sputò indignato il dentifricio e lo guardò. -Come quattro?! Mi pareva di essere stato molto naturale!- ma vedendolo fare cenno di no col capo, il ragazzo sbuffò. Ok, doveva veramente cercare di non fare cavolate. Erano in vacanza, su una crociera, e domani sarebbe partito il torneo: era l'occasione perfetta per divertirsi e svagarsi, quindi perché rovinare tutto sembrando strano?

Ash si sciacquò il volto con l'acqua gelida e, infine, prese un profondo respiro.

Domani sarebbe andata meglio, ne era sicuro.

Guardò il suo riflesso nello specchio, pensando a quanto fosse effettivamente diverso da quando avevano iniziato il suo viaggio: ara più alto, le spalle ampie, la vita stretta e il viso più affilato ma senza aver perso la sua caratteristica dolcezza, ingenuità e determinazione dello sguardo; si passò una mano tra i capelli giusto per avere la conferma che il ragazzo riflesso fosse veramente lui.

Non si era reso mai reso davvero conto di quanto fosse cambiato da allora, non si sentiva diverso...le sue passioni, i suoi interessi, tutto era rimasto immutato.

Era una cosa buona, vero?

Vedendo lo sguardo preoccupato di Pikachu, Ash si destò da quei pensieri. -Non preoccuparti. Andiamo a dormire ora.-

 

***

Il giorno dopo.

 

La colazione a buffet fu servita alle otto in punto nella sala grande della M/N Anna con un menù vastissimo, passando dal salato al dolce. I fratelli Harrison e il signorino Ketchum avevano dato fondo ai loro stomaci per avere più energia possibile per affrontare la giornata. Iris, Spighetto, Misty, Brock e le due coppie di adulti sedevano al tavolo a fianco con la loro sobria porzione.

-Ah, i giovani.- mormorò Flint annuendo orgoglioso alla vista dei ragazzi famelici. -Sono così attivi al primo mattino!-

-Non è proprio una cosa positiva.- rispose Iris guardando il tavolo colpevole con estremo fastidio.

-Ah, la cucina: sa rendere vile anche il più nobile dei gentiluomini! Sapete, mi ricorda una leggenda culinaria affascinante...-

-Dacci un taglio Spighetto e mangia!-

Il ragazzo dai capelli verdi alzò il naso all'insù, oltraggiato. -Non capite nulla.-

-No, no! Continua, mi interessa molto!- esclamò Brock guardando il ragazzo con un  sorriso trepidante. Spighetto non poteva credere che a qualcuno potesse importare un discorso culinario, quindi iniziò una vera e propria conversazione animata.

-I maschi...- iniziò Iris sospirando.

-...sono proprio semplici.- concluse Misty annuendo vistosamente. Si guardarono un secondo dopo e scoppiarono a ridere.

 

Qualcuno battè la spalla di Ash mentre quest'ultimo aveva ancora la bocca piena di cibo; si destò, cercando colui o colei che lo aveva interrotto. -Shi?-

Gary trattenne a stento una risata, sembrava un criceto che faceva scorta di cibo nelle guance, e si limitò a guardarlo con accondiscendenza.

-Ma buongiorno Ashy. Mi raccomando, mangia tanto e cresci forte e sano!-

Il moro alzò gli occhi al cielo. Non si poteva avere pace nemmeno a colazione ora? Ingoiò l'ultimo boccone e sospirò: interrompere la colazione lo rendeva di cattivo umore. -Ciao Gary.-

-Ti presento Samantha, lei gareggerà con me al torneo.- e il rosso indicò la bionda platinata di fianco a lui che gli sorrideva smagliante. -Piacere!-

-Piacere mio.- la salutò educato, pensando, con un po' d'invidia, a quanto fosse stato facile per Gary trovare una ragazza così carina per fare coppia con lui.

Ma anche lui non poteva lamentarsi di certo!

Aspetta, cosa?

-Ohi, ci sei Ashy?-

-Eh? Sì certo.-

-Allora mi raccomando. Tra dieci minuti apriranno le iscrizioni! Non vorrai di certo perderla.- il rosso gli sorrise con sfida.

-Mai.-

 

***

 

Nonostante la nave contenesse un numero spropositato di viaggiatori, si presentarono alla competizione una quarantina di persone: l'ala adibita era quella utilizzata per gli spettacoli, così da permettere ai partecipanti di ascoltare il presentatore sul palco. Oltre alle coppie di Gary e Ash, avevano deciso di partecipare anche Iris e Spighetto in coppia, con la promessa di dividersi a metà il premio in parti uguali, i coniugi Harrison, la coppia di Alola e anche Brock, che raggiante era riuscito a persuadere, non si sapeva come, una infermiera Joy.

-Ai ragazzi non dispiacerà che noi siamo qui a divertirci senza di loro?- chiese Klaudia, tenendo la mano del marito, rivolgendosi a Lola la quale scosse il capo con un sorriso.

-Figurati, si sono fatti un programma fittissimo! Con le molte attività che ci sono qui, si divertiranno un mondo!-

Ash era seduto alla fila di fronte la loro e batteva ritmicamente il dito della mano destra sul bracciolo della poltrona. Era impaziente, voleva iniziare subito la competizione e far vedere di cosa fosse capace! Pikachu, acciambellato sul suo ventre, guardava il padrone con curiosità.

-Ehi. Mi metti l'agitazione!- sospirò Misty di fianco a lui, incrociando le braccia al petto. Ma perchè lo faceva? Ah sì, perché era il suo più caro amico e glielo aveva chiesto.

Sospirò. Era una stupida.

-Hai ragione.- ridacchiò Ash a mo di scusa, grattandosi la nuca con imbarazzo.

Finalmente le luci della sala si spensero tranne per il faro centrale del palcoscenico che colpì in pieno un uomo alto, distinto, vestito di tutto punto, dai capelli castani curati e con un bel paio di baffi a manubrio

-Buonasera signore e signori! Io sono Mr. Papillon e sarò il vostro cicerone in questo evento!-

-Cice..che?-

-Ash, zitto!-

-E' un piacere vedere così tanti volti nuovi! Molti di voi sono veterani di questo torneo ma spiegherò brevemente le regole ai nuovi arrivati.- il signore portò davanti agli occhi affilati, coperti da un sottile paio di occhiali, un foglio di carta con su scritte poche righe. -Dunque, il torneo Mille Girasoli è un torneo che mette alla prova le coppie con attività ricreative che hanno come scopo quello di rendere ancora più solido il loro rapporto!- a quelle parole, Ash arrossì impercettibilmente sulle guance ma cercò di non far trapelare nulla. -Le prove scelte di quest'anno sono le seguenti: scrittura, cucina, competizione sportiva e la famosissima caccia al tesoro! E mi raccomando, ricordate sempre il nostro motto, nonché lo spirito stesso del gioco: tutto in due, due per tutto!-

Si elevarono degli applausi dall'intera platea.

-Che cosa melensa.- mormorò il moro sospirando. Ma avrebbe vinto, a qualsiasi costo.

-Bene.- riprese Mr. Papillon dopo aver fatto un elegante inchino di ringraziamento. -Quelli che vi stanno portando ora sono dei questionari: sono assolutamente anonimi e vi verranno dati sia ora che a fine evento per fare una statistica sul cambiamento delle risposte.-

A tutti venne consegnato una penna e un foglio con domande semplici e molto banali. Ash lo lesse al volo e quasi non soffocò: erano tutte domande sulla vita di coppia ! Ma cosa ne poteva sapere lui di queste cose?!

In poco più di dieci minuti tutti avevano risposto alle domande. -Hai fatto Ash?- chiese Misty guardando il ragazzo di fianco a lei. Il moro la guardò stupito: come aveva fatto a rispondere a quelle domande con quella tranquillità?

-Sì, mi manca un'ultima cosa.-

La rossa non riuscì a trattenere la sua curiosità e, senza farsi vedere, con la coda dell'occhio puntò il foglio su cui il ragazzo stava scrivendo...ma se ne pentì subito dopo.

-Bene, consegnate alla ragazza i fogli. Che i giochi abbiano inizio!-

-Non vedo l'ora di gareggiare!- la voce di Samantha, attaccata al braccio di Gary, si udì chiaramente a pochi posti di distanza da quelli degli altri.

-Oh, sì. Saremo imbattibili noi due insieme.- e il rosso si volse verso i suoi avversari, sorridendo.

Lo vedremo! pensò Ash rabbioso e pieno di determinazione.

-A me non importa, gareggiare con uno splendore come te è già il premio più bello!- l'infermiera Joy guardò Brock con un sorriso gentile eppure terrorizzato. Tutti provarono una forte solidarietà per quella ragazza.

-Iris.-

-Spighetto.-

-Mettiamocela tutta!-

-Certo, partner!- e i due amici si diedero un sonoro cinque, entusiasti.

-Forza Misty.- chiamò Ash, alzandosi in piedi. -Andiamo a prepararci!-

-Certo.- la ragazza cercò di sorridere come meglio riuscì, fallendo; dalla sua mente non riusciva a levarsi quelle poche parole che aveva letto e che, era sicura, le sarebbero rimaste impresse nella mente per tutta la vita.

 

 

Domanda 9) Qual è la cosa che amate più del vostro partner?

Risposta: i suoi pokemon!

 

Aveva già perso.

 

 

Angolo autore

 

Yeee! Ecco il secondo capitolo! Devo dire che non vedevo l'ora di farlo, sono davvero felice! Da qui si entra nel vivo della vicenda e devo dire che non vedo l'ora di mettere alla prova i miei bambini. :D

Grazie a chi ha recensito la mia storia e chi è anche passato a leggere!

Un bacio e al prossimo capitolo! <3

Trisha_Elric

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Capitolo 3
*** Prima gara: poesia. ***


 

PRIMA GARA: POESIA.

 

 

 

Mettersi in testa di avere la vittoria in pugno era facile, realizzare quanto l'impresa fosse ardua era difficile; certo, per Ash non c'erano mete troppo lontane o irraggiungibili, tuttavia si era imbattuto in un campo che non gli apparteneva.

Gare pokemon, sfide con i capopalestra e duelli rischiosi non avevano più segreti per il giovane aspirante maestro, ma se si trattava di quest'altro tipo di competizioni...beh, la cosa cambiava.

Non era mai stato un amante della letteratura, figuriamoci dello scrivere!

Pervaso da questi pensieri il moro sprofondò nel divano del grande salotto del secondo piano della M/N Anna. Portò entrambe le mani dietro la testa e socchiuse gli occhi ambrati pensieroso; doveva ammettere che ora la situazione si complicava molto. Sospirò.

Come avrebbe fatto a vincere?

-Scommetto che sei nei guai.-

In quel momento Brock apparve come un angelo della salvezza pronto ad aiutarlo: era in piedi di fronte a lui con le mani piene di libri e lo guardava comprensivo.

Ash gli si buttò alla vita, stritolandolo commosso. -Brock! Sembri un miracolo del cielo!-

-Immaginavo che questa prova potesse essere un problema per te.- il bruno annuì vistosamente. -Ma hai modo di farti aiutare dal migliore in questo campo!-

-E chi sarebbe?- chiese l'altro con una ingenuità disarmante. Di rimando ottenne tutto il carico dei libri sulla sua testa.

-Di me, ovviamente! Certo che sei un testone tu!-

-Ehi!- Ash riemerse dopo alcuni secondi di tramortimento; si passò una mano tra i capelli scuri e lo guardò con rabbia. -Mi potevi fare molto male!-

-Ho preferito una cura...d'impatto.- gli sorrise il capopalestra divertito, gonfiando il petto orgoglioso della sua battuta. Il corvino sospirò e si mise a guardare i titoli dei libri che lo circondavano, citando alcuni:

"Io&Rattata: due cuori che diventano tre."

"Il bacio maledetto: più potente di Gastly."

"Altareaon, la culla per gli innamorati."

L'allenatore si alzò in piedi di scatto, come se non volesse essere contagiato da quei contenitori di melensa narrazione rosa. In più, molti titoli li aveva riconosciuti perchè li aveva visti in giro nella sua casa, a Biancavilla, di proprietà della mamma.

-Ma che orrore!-

-Come puoi dire questo!- Brock ne prese uno tra le mani e lo strinse a con enfasi.

-Sono dei grandi classici! Sono la Bibbia del romanticismo, indispensabili per comprendere le dinamiche dell'amore, della passione!-

-...e a cosa dovrebbe servirmi tutto questo?-

Il capopalestra reclinò il capo verso il basso, scuotendolo appena. -Ash, Ash...come fai a non capire? Devi farti una cultura se vuoi superare la prima prova di poesia.-

Il ragazzo in questione raggelò nel sentire quelle parole: come poteva lui, Ash Ketchum, diventare un esperto in amore tale da comporre strofe? No, no! Non poteva, non era proprio da lui. Avrebbe dovuto avere del serio aiuto...ma questo voleva dire documentarsi sull'amore?

-Non sono molto convinto.-

-Ce la farai, sei sempre stato uno determinato! Un paio di letture per una buona infarinatura sarà un giochetto per te! Ma bada, tratta bene i miei bambini!-

Il moro ridacchiò e si batté un pugno sul petto con espressione seria.

-Conta su di me!-

Quando Brock se ne fu andato, l'allenatore rimase solo circondato da romanzi rosa; sospirò appena e si sdraiò nuovamente sul divano. Decantare parole strazianti di amore? Invocarlo? Una volta imparate le tematiche, quale avrebbe dovuto usare?

Per riuscirci alla perfezione avrebbe dovuto provare quelle sensazioni per...

-Eccoti dove ti eri cacciato! Sono almeno trenta minuti che ti sto cercando pelandrone.-

Eccola lì, il fulcro dove i suoi pensieri avevano fatto inevitabilmente capolinea; in una maniera o nell'altra in quelle ore la sua mente finiva sulla capopalestra di Celestopoli. Doveva iniziare a preoccuparsi? Perchè sì, non era normale. Ma lui lo era mai stato?

Pikachu saltò in braccio alla rossa con l'intento di farsi coccolare e fu prontamente accontentato. Misty lo accarezzò dietro le orecchie lunghe e tornò a guardare il suo proprietario cambiando totalmente espressione.

-E ovviamente stavi facendo il pigro. Mi chiedo come tu non possa essere attratto da questa splendida nave!-

-Sei sempre stata tu quella che ama questo genere di cose.- Ash si era messo a sedere, stiracchiandosi le braccia verso l'alto. -Io non ci bado molto, ma il cibo qui è davvero ottimo.-

La ragazza sospirò sconfitta. Ma perchè ci perdeva tempo ancora?

Abbassò lo sguardo e sgranò gli occhi nel notare quei libri...sopratutto quel genere!

-Non fraintendere!- il moro, per qualche ragione, era andato totalmente nel pallone e provò una improvvisa quanto irrefrenabile voglia di giustificarsi. -E' stato Brock a portarmi questi libri. Almeno saprò come...ehm, muovermi per la gara!-

Pikachu e Misty si guardarono per qualche secondo senza dire o fare altro e poi entrambi riportarono lo sguardo sull'allenatore.

-Fai bene!- disse lei posando il pokemon roditore accanto al suo amico. -Non ho intenzione di fare brutta figura!-

-Non preoccuparti, ti sorprenderò!-

La capopalestra si limitò ad annuire, ricordandogli l'orario della competizione. Si chiedeva dove Ash volesse andare a parare: era lo stesso ragazzo che aveva conosciuto sette anni prima, raccolto dalla sua canna da pesca, ma quel ragazzo non avrebbe mai partecipato ad una competizione amorosa; nemmeno nei suoi sogni più arditi poteva immaginarsi una cosa del genere! Infondo egli stesso aveva confermato di amare solo e soltanto una cosa una: i suoi pokemon; non che fosse una cosa negativa, lei stessa amava follemente i suoi compagni, ma non era la stessa cosa...ma Ash era Ash, il suo cervello sarebbe rimasto a dieci anni per ancora molto tempo.

-Misty?-

-Ah.- doveva smetterla di farsi i monologhi mentali quando era ancora impegnata in una conversazione; che quell'idiota davanti a lei la stesse contagiando con la sua stupidaggine?

-Mi ero distratta un secondo. Mi raccomando, non fare tardi!- replicò agitata mentre gli puntava un dito davanti al viso.

Non aveva alcuna intenzione di farla arrabbiare!

Il moro si alzò finalmente in piedi e si stiracchiò nuovamente con energia, un sorriso smagliante in volto.

-Sono carico!-

La ragazza lo guardò nuovamente pensierosa. Non andava, per nulla; la sua energia in quella faccenda era talmente tanta e intensa che quasi le faceva male... era una cosa così importante e delicata per lei, lui la prendeva come se fosse un semplice gioco! E lo era se la coppia fosse già nata. Ma loro erano una coppia di amici.

Cavolo, suonava dannatamente male!

-Non preoccuparti.-

Quelle parole fecero sobbalzare Misty come se fosse stata colpita da un fulmine.

Che avesse parlato a voce alta?

-Non voglio certo metterti a disagio, vinceremo come la più sana squadra di amici di infanzia!-

Oddio, era anche peggio!

-Evviva.- esclamò quest'ultima senza entusiasmo.

 

Ore 16.00

 

Mr. Papillon era raggiante nel suo completo avorio cosparso di paillettes sbrilluccicanti mentre piroettava sul palco sotto le luci dei fari, cospargendo il loro riflesso per tutta la sala dei ricevimenti, sapientemente sistemata per l'evento.

-E' una gioia vedere così tanto amore in un luogo solo! Da senso alla nostra competizione sana!- si sistemò con eleganza il fiore che aveva nel suo taschino della giacca, odorandone il delicato profumo.

-Oh, è così carismatico!-

-Grazie signora!- l'organizzatore tossicchiò appena, visibilmente compiaciuto, prendendo nuovamente in mano il foglio con la scaletta.

-Siamo finalmente pronti per iniziare il torneo!-

Le coppie erano state collocate su dei banchi separati in file da tre, proprio come nelle scuole. Ash e Misty erano nel banco in mezzo alla fila centrale, Brock e l'infermiera Joy erano dietro di loro, Spighetto ed Iris erano all'ultimo banco della prima fila, di fronte a loro  c'erano i coniugi di Aloa e a seguire i due Harrison; Gary e Samantha erano al primo banco della terza fila.

Vedere lo sguardo strafottente e pieno di sicurezza del giovane Oak non fece che alimentare lo spirito competitivo nel cittadino di Biancavilla; strinse forte la penna tra le mani e guardò convinto il soffitto sopra di lui, sospirando determinato.

-Il tema scelto da questa è il colore rosso: così tante sfumature di amore! Le migliori tre verranno pubblicate nella gazzetta di Kanto la prossima settimana!-

La notizia fu acclamata con applausi fin troppo esuberanti.

-Come da prassi, la mano alla donna per prima passi!- Mr. Papillon, con quell'ultima rima, sorrise trionfante mentre i fogli venivano consegnati alle iscritte.

-Prima noi?- Iris si guardò intorno, cercando di capire del perchè quella scelta tanto ovvia per i concorrenti.

-E' risaputo...- iniziò Flint guardando i ragazzi a mo di spiegazione. -...che le ragazze abbiano più iniziativa, almeno la maggior parte delle volte, in questo genere di cose. La difficoltà sarà per gli uomini seguire e finire la poesia iniziata, cercando ovviamente di non rovinarla.-

Tragedia!

Ash guardò l'uomo ben vestito sul palco con estremo orrore nello sguardo. Guardò Misty di fianco a lui e la trovò estremamente calma.

Se avesse iniziato lui, Misty, inguaribile mangiatrice di romanzi rosa, avrebbe potuto correggere e salvare il tutto...mentre così sarebbe stato lui stesso ad affondare la nave in partenza.

-Oh sì- Brock brandì estasiato la sua penna. -Darò sfogo alle mie doti! Vedrai mia cara, saremo i primi!-

L'infermiera Joy lo guardò sorridendo come suo solito, forse con qualche gocciolina di sudore in più.

Il moro sospirò affondando le dita tra i capelli, frustrato, quando ad un tratto sentì un tocco delicato sul braccio. Alzò di scatto il viso verso la direzione della ragazza che aveva appena posato la sua mano nel punto e lo guardava con un sorriso incoraggiante e determinato.

-Ash! Non preoccuparti. Pensa solo a divertirti!-

-Bene maschietti, sto per dare il via alla gara. Siete pregati di uscire dalla sala così da non disturbare le vostre partner. La prima mezzora sarà dedicata a loro e useranno la penna rossa, la successiva mezz'ora a voi con la penna blu!-

Appena terminate quelle parole, i ragazzi si alzarono dai loro posti, scambiandosi ultimi sguardi con chi rimaneva; furono successivamente scortati dai camerieri estremamente gentili e infine le porte si richiusero dietro di loro.

Brock era estremamente euforico...avrebbe composto una poesia con una Joy, un sogno che si avverava!

Flint e Kevin si allontanarono allegri verso l'angolo bar ed Ash li osservò con invidia.

Quanto avrebbe voluto la loro tranquillità! Ma non dovevano competere di certo con il principino Oak, no signore! Se avessero avuto a che fare con lui, forse anche loro avrebbero dato di matto come stava facendo!

Forse no.

-Ashy, sei nei guai. Non sei mai stato una cima in italiano, figuriamoci in amore!-

Eccolo, l'oggetto dei suoi frustranti pensieri.

-Ma figurati!- il moro si ricompose con movimenti meccanici, cercando di mostrarsi più possibile rilassato. -Pensavo solo che Misty dovrà fare del suo meglio perché il distacco con la mia arte poetica potrebbe essere troppo!-

Gary lo guardò per alcuni secondi in silenzio e, alla fine, scoppiò in una fragorosa quanto sincera risata senza nessuna ombra di scherno; si avvicinò e gli battè una mano sul braccio, continuando a ridere come un dannato, per infine allontanarsi anche lui verso il bar.

Ash non dette molto caso alla risata sfrenata del rivale perchè troppo intento a fissare il suo braccio che sia Misty che Gary avevano toccato.

Ma aveva avvertito una scarica elettrica solo nel primo caso...perchè mai?

 

***

 

Mancava un minuto.

Un. Minuto.

Ok Ash, respira.

Rosso. Cosa c'era di rosso?

Mh. I cuori? Sì, sì! Perfetto.

I tramonti? Ah, che anima poetica.

I Magikarp? Ma certo! Oceani pieni di Magikarp innamorati.

Poteva farcela! Poteva!

Per vincere la gara avrebbe dovuto dare fondo a tutta la sua conoscenza in materia, ed era assai ridotta. Ma poteva impegnarsi, l'amore era una cosa sempre uguale, sempre con le stesse cose e le stesse emozioni: una volta capita una cosa si capisce tutto.

Almeno, di questo era convinto.

Le porte si aprirono di colpo e un gruppo di ragazze iniziò ad uscire avvolte da un mormorio flebile di chiacchiere. I ragazzi furono invitati subito ad entrare e non ebbero tempo di confrontarsi. Ash riuscì ad intravedere per alcuni istanti la rossa che gli rivolgeva un sorriso speranzoso da un occhiolino complice, cosa che lo mandò istantaneamente e inspiegabilmente a fuoco.

Ash prese poco dopo posto nel suo banco con ancora le gote porpora.

-Bene, da ora avete mezz'ora di tempo per completare il lavoro delle vostre compagne. Siete pronti?- Mr. Papillon guardò i concorrenti con attenzione, osservando che fossero tutti pronti ad iniziare.

 Brock si sporse verso il suo amico e gli sussurrò un ''in bocca al lupo''.

Il moro gli sorrise grato e quando sentì il via del distinto signore girò il foglio davanti a lui; lesse le poche righe rosse e rimase sinceramente sorpreso:

 

Di parole mai pronunciate, di sguardi lontani

Di mondi diversi viviamo le nostre giornate

Dove il tempo lacera i deboli legami.

Ma sono cinta a te da un destino incontrollato

Di un filo rosso ramato.

 

Nessuna rima scontata, non un paragone evidente, nessun riferimento all'amore...almeno lui non conosceva affatto questo aspetto. L'amore non era dire ''o piccola quanto ti amo '' oppure ''il cioccolato è dolce come te''? Una manifestazione gioiosa, a tratti infantile, dei propri sentimenti felici?

In quelle righe avvertiva sentimenti contrastanti: nostalgia, tristezza...e l'ultimo verso? Una speranza?

Sì sentì uno schifo per l'ennesima volta. Misty aveva sottolineato ancora una volta l'importanza della loro amicizia in quelle parole, di quanto credeva a ciò che erano; non si era fatto più vivo nonostante tenesse ugualmente anche lui a quell'amicizia.

Filo rosso.

Conosceva la leggenda solo in linea generale ma di certo aveva un significato preciso.

Misty si era proprio immedesimata bene! La vittoria doveva interessare molto anche a lei!(*)

Sospirò sorridente. L'avrebbe ringraziata a dovere per quello che stava facendo per lui; doveva mettercela tutta anche per lei!

Guardò l'orologio posto sopra il palcoscenico e sbiancò di colpo.

Erano passati già venti minuti?! Aveva passato tutto quel tempo a rimuginare?!

Prese tra le mani la penna blu e fissò il foglio.

Doveva finire, ma come?! Non aveva mai scritto poesie e mai si sarebbe sognato di scriverne in questo modo! Si guardò attorno e vide che tutti erano tranquillamente impegnati a scrivere; l'unico frenetico era Brock che, davanti a lui, borbottava frasi incomprensibili, alzando a tratti la voce per l'eccitazione.

Cinque minuti.

Aaaaaash.

La sua mente lo stava sgridando. Perchè non c'era Pikachu? Lui lo sarebbe stato senza dubbio di aiuto!

Con la coda dell'occhio guardò il banco di Gary e lo trovò seduto con le braccia conserte e il foglio piegato nella busta. Aveva terminato da un pezzo.

Cosa?!

L'allenatore sospirò e scrisse le parole senza pensarci troppo.

 

-Tempo scaduto! riponete il foglio nella busta e firmatela accanto al nome della vostra partner. Il punteggio verrà rivelato insieme alle modalità di giudizio a fine delle gare. Un applauso a voi maschietti per il lavoro!- Mr. Papillon sorrise e chiuse il microfono con un dito, scendendo dal palco e aiutando il personale a recuperare le buste.

-Ce l'ho fatta!- esclamò Spighetto entusiasta avvicinandosi al suo amico corvino.

-Iris è stata fantastica e insieme abbiamo reso la poesia una ricetta di parole armoniose e sincere!-

-Sarà sicuramente...originale!- ridacchiò Ash alzandosi dalla sedia, stiracchiandosi.

-La mia poesia sarà sicuramente valutata come la più maestosa opera presentata! Una sinfonia di parole come mai se ne erano viste prima! Con una musa come l'infermiera Joy è normale che sia uscito il meglio di me!- Brock battè una mano sulla schiena di Ash, ancora indolenzito.-A te come è andata?-

-Ah, bene!- il corvino arrossì appena, sentendo il battito del cuore accelerare. Di certo non avrebbe raccontato del suo conflitto interiore!

-Ma di certo non credo abbiate fatto meglio di me, signori.- Gary Oak alzò volutamente la voce così che tutti potessero sentire. -Non ho vinto per nulla il titolo di ''Re di cuori'' per cinque anni di fila!-

Totale assenza di umiltà.

Fu il pensiero comune.

 

***

Misty era agitata, molto.

Aveva lasciato andare i suoi pensieri, mettendo su carta ciò che era già abituata a fare: trovare conforto nelle poesie quando aveva bisogno di sfogarsi.

Ma forse aveva esagerato!

-Vuoi un po' di aranciata Misty?-

-No, grazie Iris- la ragazza sorrise alla bruna che le porgeva una bottiglia.

-Sono proprio lenti!-

-Già.- la rossa ridacchiò osservando la sua interlocutrice giocare allegramente con Axew e Pikachu.

Quello che aveva scritto, per lei, era una vera e propria dichiarazione!

Non se la sentiva di inventarsi versi non sentiti e non voleva certo proclamare pateticamente il suo amore non corrisposto! Tuttavia era stata abbastanza chiara.

Sospirò affranta.

Con Ash non era mai riuscita a mentire. Evitava di non dire le cose, ma non gli aveva mai mentito; più di una volta aveva provato a far capire cose provasse davvero per il giovane di Biancavilla, ma aveva trovato solo un incorreggibile e scontato muro.

Lui non poteva ricambiarla semplicemente perchè quello era un mondo che non gli apparteneva; col tempo aveva imparato a farsene una ragione ed andare avanti...almeno di provarci. In sette anni quei sentimenti non avevano abbandonato il suo cuore e Misty aveva sperato che prima o poi sarebbero scemati.

Col cavolo!

Vedere Ash al porto di Aranciopoli aveva acceso come un interruttore sia i sentimenti che gli ormoni!

Stupida pubertà.

Scosse il capo rosso e sospirò di nuovo esasperata; molte ragazze ed Iris vicino a lei si girarono preoccupate per vedere se stesse bene e Misty sorrise imbarazzata. -Tutto bene, scusate.-

Ma quanto ci mettevano ad uscire? Lei ed Iris stavano aspettando insieme alle altre che l'evento finisse.

Doveva sapere come era andata e sopratutto doveva parlare con Ash.

Se avesse capito, cosa avrebbe fatto? Sarebbero stati amici come sempre? Aveva paura, conoscendo il ragazzo, che lui si sarebbe allontanato da lei pur di non recarle dolore...ma non lo avrebbe potuto sopportare.

No, sarebbe stato terribile.

La porta finalmente si spalancò e una piccola folla tra uomini e ragazzi cominciò ad uscire accolti dalle loro dolci metà.

-Finalmente!- Klaudia si avvicinò per prima al marito e lo abbracciò stretto, seguita poi da Lola e le altre.

-Sì, scusate abbiamo dovuto consegnare tutti le buste prima di uscire.- rispose Kevin annuendo a mo di spiegazione.

Si creò subito un chiacchiericcio diffuso per tutto il corridoio tra scambi di opinioni e descrizioni su come avessero concluso le poesie.

Tra una coppia e l'altra, Misty individuò Ash, stranamente assorto nei suoi pensieri.

-Ash!- lo richiamò ella con il cuore in gola mentre si avvicinava. Il ragazzo sussultò sorpreso e fu investito contemporaneamente sia da Pikachu che dalla rossa.

-Allora? Come è andata?- chiese ansiosa senza mezzi termini per non allungare ancora di più la sua agonia.

Il moro abbassò un secondo lo sguardo, imbarazzato. Doveva smettere di avere queste reazioni totalmente fuori luogo!

Rialzò le iridi ambrate su di lei e la guardò sorridendole. -Bene! Sei stata grande, di sicuro se vinciamo questa sfida sarà sicuramente per merito tuo!-

Misty lo guardò per alcuni istanti in silenzio e, infine, sospirò di sollievo.

Ovviamente Ash non aveva capito il vero nesso.

Non importa. Bastava godersi ancora un po' quei momenti insieme senza pensieri o preoccupazioni.

-Ovvio che sì! Sono una vera esperta io, caro.- la capopalestra ridacchiò divertita passandosi una mano sulla frangetta per sembrare più carismatica.

-Ma non lasciare tutto il lavoro a me! Chiaro?!-

Ah, la vecchia Misty di sempre...- Assolutamente no! Mi impegnerò al massimo!- si affrettò a dire l'allenatore. La vecchia Misty picchia sempre!

La rossa gli sorrise raggiante mentre il gruppo si riuniva al completo.

-Direi che ci siamo meritati una merenda! Raggiungiamo i ragazzi, sperando non abbiano svuotato la dispensa.- propose Flint mentre Lola, al suo fianco, ridacchiava pensierosa.

-Non credo.- Brock annuì severo, tenendo per mano l'infermiera Joy. -Loro sono degli ingordi ma è Ash il vero pozzo senza fondo. Troveremo ancora qualcosa, se mangiamo prima di lui.-

-Ehi! Io sono qui che ti sento!-

-Lo speravo!-

Scoppiarono tutti a ridere contemporaneamente, anche Gary poco distante da loro mentre si allontanava con la bionda Samantha.

 

Di parole mai pronunciate, di sguardi lontani

Di mondi diversi viviamo le nostre giornate

Dove il tempo lacera i deboli legami.

Ma sono cinta a te da un destino incontrollato

Di un filo rosso ramato.

 

Ovunque io sia, ovunque tu sarai

Fosse per dieci, cento, mille volte io tornerò a prenderti.

 

 

 

Angolo autore

 

Eccomi qui finalmente! Scusate il ritardo, tra impegni ed esami finalmente ho avuto modo di aggiornare! Non ho intenzione di fermarmi, piano piano la continuo, sono determinata! Grazie a chi ha letto e recensito, mi avete fatto davvero felice! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo!

Le pippe mentali di Ash..amo scriverle.

(*): Ash sei proprio stupido, mi vergognavo un sacco di te mentre scrivevo.

Eppure so che direbbe una cosa del genere. ._.

Comunque a diciassette anni sto poraccio è tutto incriccato, lo avrò fatto stiracchiare 20 volte :'DD Va beh, per me a quell'età deve essere un figone; lo vedremo mai? :°D

Per il resto niente da aggiungere, grazie ancora per chi mi segue e seguirà!

Un bacione.

Trisha_Elric

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